touring
5 dicembre 2013 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
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2013
Il giornale della mobilità
trouille
TCS Pa
140 0 4 1 0 0 08 i in ogn za n a circost
Disabili e mobilità
Guidare con l’handicap 6
Test dei passaggi pedonali
Troppe le strisce pericolose 16 Piste da sci leggendarie
Scendere come campioni 26 31
Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS
20 Test TCS Suzuki S-Cross Una piccola SUV affidabile e con una grande modularità
23 Test dei box da tetto Tutti adeguati i prodotti esaminati dagli esperti TCS
29 Appenzello Interno Un cantone in bilico fra tradizione e innovazione
Hallenstadion Zürich dal 27 Febbraio al 2 Marzo 2014
khatia buniatishvili loreen mummenschanz sarah meier joannie rochette stéphane lambiel kurt browning florent amodio tatiana volosozhar & maxim trankov
Categorie posti e prezzi Prezzo normale Prezzo speciale soci TCS
Business Lato frontale Seats sud cat.1 198.– 198.– 168.– 188.– 188.– 158.–
cat.2 138.– 128.–
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Prezzo incluso 10% tassa prevendita. Esclusi diritti amministrativi CHF 8.-/per prenotazione.
Tagliando d’ordinazione per Art on Ice 2014 a Zurigo Ordino
biglietto(i) al prezzo speciale (soci TCS)
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CAP/Luogo
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cat.4 88.– 78.–
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Data desiderata 27. 2. 2014, ore 20 1. 3. 2014, ore 14 2. 3. 2014, ore 13
28. 2. 2014, ore 20 1. 3. 2014, ore 20 2. 3. 2014, ore 19
Categoria desiderata Business Seats Lato frontale sud cat.1 cat. 2 cat. 3 cat. 4 cat. 5 Se la categoria da me scelta fosse esaurita, desidero quella direttamente superiore oppure direttamente inferiore
Prego far pervenire a: Art on Ice Production AG, Breitackerstrasse 2, 8702 Zollikon, fax 044 315 40 29, www.artonice.com
editoriale e sommario | touring
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n. 20 | 5 dicembre 2013
Gli «angeli gialli» soccorrono ovunque
A
d intervalli regolari la redazione del «Touring» riceve lettere di soci soddisfatti. Nella maggior parte dei casi si tratta di ringraziamenti al TCS. Nelle loro missive ed e-mail i soci descrivono come il TCS li abbia aiutati in modo rapido e non burocratico. Per esempio una famiglia con il suo furgone stracolmo si trovava in vacanza in Spagna, quando il motore del loro veicolo iniziò a fare le bizze per poi arrestarsi completamente. Fu sufficiente un colpo di telefono, il veicolo fu rimorchiato per la riparazione, la famiglia fu accompagnata in un albergo e dopo due giorni poté riprendere il viaggio con il suo furgone. L’automobile di due coniugi dovette essere demolita all’estero e la coppia fu costretta
touring
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attualità �
sezione ticino
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Il popolo dice no all’aumento a 100 fr. della vignetta. Corse dei bisonti della strada. Il consulente: niente gesti osceni quando si è al volante. Test dei passaggi pedonali. Eurotest posteggi negli autosili.
test e tecnica �� ��
Test della Suzuki SX4 S-Cross, bella versatile e piccola SUV. Box da tetto ideali per le vacanze, i risultati del test TCS.
Prove e novità �� Mercedes-Benz S 500. �� Range Rover Hybrid.
DOSSIER
Mobilità ridotta? �
foto Pia Neuenschwander (2), jungfrau.ch
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Modificare il veicolo per continuare ad essere mobili malgrado l’handicap. Soggiornare in una clinica di riabilitazione per tornare a muoversi dopo un incidente stradale. Spostarsi con i mezzi di trasporto pubblico quando si vive con un handicap fisico.
Foto di copertina: Linda Pollari
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Una miscellanea di notizie dal mondo della mobilità.
società e mobilità �� ��
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a rientrare in Svizzera con una macchina a noleggio. Il Touring Club Svizzero organizzò e regolò tutto dalla A alla Z, affinché i due coniugi potessero godersi le loro ferie nonostante la sfortuna. Questi due esempi emblematici descrivono chiaramente come il maggior club della mobilità in Svizzera presti aiuto senza burocrazia e con rapidità. A questo punto va appuntata una medaglia sul petto di tutti gli «angeli gialli» della Patrouille, oltre che dei collaboratori del Libretto ETI. Infatti, con il Libretto ETI in tasca i soci possono andare in giro in tutto il mondo veramente senza la minima preoccupazione! Felix Maurhofer, caporedattore
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club e soci
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viaggi e tempo libero ��
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A fine dicembre i corsi di guida su neve e ghiaccio. Idee per regali natalizi presso lo shop del Centro TCS a Rivera. Nel 2014 la Sezione Ticino del club diventerà centenaria!
L’emozione di lanciarsi come i campioni sulle mitiche piste del Lauberhorn, Streif e Kandahar. Alpi vodesi: panorama sconfinato. Il consulente di viaggio: vacanze rovinate dal tempo inclemente o dalla presenza di squali. Appenzello Interno: un cantone che ama sia le tradizioni sia la modernità.
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I nuovi Viaggi dei lettori di Touring per il 2014. Il servizio ETI Med del Libretto ETI assiste e rimpatria una donna con la febbre dengue. Creata un’associazione mantello per i 18 Camping Club. prezzi e contatti TCS quiz & concorsi la pagina dei lettori, impressum l’incontro: Joelle Philibert, benché disabile parte per un periplo europeo su un veicolo modificato.
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touring | attualità n. 20 | 5 dicembre 2013
Manutenzione invernale per le batterie delle e-bike
SONDAGGIO ONLINE
Le vacanze sulla neve in Svizzera sono troppo care?
Nella stagione fredda andare in bicicletta perde di attrattività, così le due ruote rimangono in genere in garage. Ma attenzione con le bici elettriche: freddo e umidità mettono a dura prova le batterie. Perciò, d’inverno è particolarmente importante curare le e-bike, in modo che con lo sbocciare della primavera si possa fare affidamento su una bici perfettamente funzionante. Ma anche per gli ebiker incalliti, che circolano pure in inverno, vale la regola seguente: le temperature troppo basse danneggiano la batteria, la cui sostituzione può costare sino a ���� fr. Altrimenti la manutenzione di un’e-bike non si differenzia molto da quella di una normale bici. Grazie a una cura appropriata, la speranza di vita di una bici aumenta notevolmente. In generale, si deve evitare di scaricare la batteria completamente. Anche se in inverno l’e-bike rimane ferma a lungo, la batteria deve essere ricaricata ogni due mesi, perlomeno sino a essere piena dal ��� al ���. La batteria dovrebbe essere conservata in un luogo asciutto e a una temperatura tra i �� e i �� gradi. La perfetta temperatura di ricarica si aggira tra i �� e i �� gradi. Se l’e-bike viene usata anche in inverno, la batteria dovrebbe venir ricaricata lentamente e solo dopo che si è riscaldata un po’. Dopo che la bici elettrica è rimasta ferma all’aperto per lungo tempo, non si dovrebbe andare a
5% 15%
80%
� Sì � No � Adeguate
La nuova domanda: Quanto avete dovuto sborsare nel 2013 per pagare delle multe? La vostra opinione ci interessa! Partecipate ai nostri sondaggi online pubblicati regolarmente sul sito web www.touring.ch
WWW.TOURING.CH
La Turchia domina dall’alto dei cieli Eletta due volte di seguito «Miglior compagnia d’Europa» Turkish Airlines registra una crescita esponenziale ed amplia la sua rete in Svizzera. Ed è ai vertici della classifica mondiale anche per i pasti serviti a bordo.
I consumi di fabbrica indicati dai costruttori non sono certo facili da raggiungere. Tuttavia, vi sono alcuni assi del volante capaci di simili prodezze. La dimostrazione: il vincitore di un concorso che si è tenuto quest’autunno al Centro TCS di Derendingen (SO) ha ottenuto una media di �,� l/��� km al volante di una familiare Opel Insignia. Ossia solo �,� litri in più del dato misto di questa versione Ecoflex foto TCS (2), Pirelli, Pia Neuenschwander, ald
Un veicolo pesante il cui tetto è ricoperto di neve costituisce un pericolo se la neve si stacca e ricade su un altro veicolo. L’Ufficio federale delle strade annuncia la sua intenzione di adottare provvedimenti.
Potete scaricare sul vostro iPad questa edizione di «Touring». La versione per il tablet è arricchita da elementi multimediali quali video, gallerie di immagini oppure collegamenti a Internet.
Consigli del TCS
A chi non usa l’e-bike d’inverno, si consiglia di conservare la batteria separata dalla bici e a una temperatura di almeno 7 gradi.
� In caso di lungo tempo d’inattività, separare la batteria dalla bici. � Conservare la batteria in un ambiente asciutto tra i �� e i ��° C. � Non conservare la batteria caricata meno della metà, ma tra ��� e ���. � Evitare di scaricare totalmente la batteria: fare una ricarica ogni due mesi. � Caricare la batteria tra i �� e i ��° C. � In inverno caricare la batteria lentamente e previo riscaldamento. � Dopo lunga inattività al freddo non usare subito la batteria al massimo. � Pulir l’e-bike prima dell’inverno, oliarla e gonfiare le gomme. nr/TCS Mobe
La sobrietà promessa si è realizzata
Camionisti: togliete la neve dal tetto
«Touring» su iPad
tutta velocità. La batteria ha bisogno di alcuni minuti di riscaldamento.
3,8 l Il concorso Ecoflex 2013 si è svolto sulle Opel Insignia nel Centro per la sicurezza stradale TCS a Derendingen.
mossa da un diesel da ��� CV. I suoi inseguitori non erano lontani. Il quinto classificato, per esempio, ha realizzato �,� l su un circuito che riproduceva delle condizioni reali. Il tutto sotto la supervisione del TCS. Da parte sua, VW annuncia un risultato di �,� l con una Golf Bluemotion durante un test di guida economica tra Nantes (F) e Copenaghen. Il valore si MOH situa sotto i �,� l del ciclo misto.
attualità | touring
I 50 anni del calendario Pirelli Lanciato nel 1964 su insistenza della filiale britannica della casa italiana di pneumatici, questo calendario è diventato un vero oggetto di culto, espressione della fotografia erotica. Per il giubileo, Pirelli ha riesumato l’inedita edizione 1986, firmata Helmut Newton.
Il cugino d’America Otto anni dopo l’abbandono dell’apprezzata Previa, Toyota Svizzera ha preso le cose in mano al fine di disporre nuovamente di una grande monovolume. L’importatore, di sua iniziativa, ha fatto omologare il modello Sienna prodotto negli USA. Oltre un anno è stato necessario per completare l’onerosa omologazione elvetica. Dall’autunno, la Svizzera è l’unico mercato europeo a disporre di questa monovolume in configurazione gran lusso. Lunga �,�� m, quest’imponente auto a porte scorrevoli offre � posti, inclusi
La Toyota Sienna 3.5 V6 AWD è importata solo in Svizzera. La monovolume di lusso costa 66 900 fr.
due confortevoli divani intermedi, pur mantenendo un vano bagagli immenso di ���� l. Completa, la dotazione comprende selleria in cuoio, navigatore ecc. La Sienna è dotata della trazione integrale e del �,� l V� da ��� CV della SUV Lexus RX. Non molto sobrio (��,� l/��� km), ma morbido e molto veloce. Per giunta, il telaio garantisce una buona tenuta. MOH
Calendario 2014 delle vacanze scolastiche e dei giorni di traffico
Vallese: abbonamento per lo sci su tutte le piste del cantone
Il ���� si avvicina a grandi passi e per molti è già il momento di programmare le ferie del prossimo anno. Sia per chi ha figli in età scolastica sia per chi vuole semplicemente evitare i grandi esodi di massa, è utile sapere con largo anticipo il momento migliore per mettersi in strada. Sul sito www.tcs-viaggi.ch si può scaricare il calendario ���� delle vacanze scolastiche in tutti i cantoni elvetici. Inoltre, per la prima volta quest’anno, allo stesso indirizzo si trova anche il «calendario dei giorni di traffico», dove sono segnalate le settimane in cui Viasuisse prevede un afflusso di veicoli più o meno intenso sulle strade svizzere. tg
Da quest’inverno è possibile procurarsi un abbonamento generale che permette di sciare su tutte le piste del Canton Vallese. Quest’offerta illimitata costa ���� franchi e dà accesso a ���� chilometri di piste in oltre �� località. È rivolta prima di tutto agli sciatori insaziabili che sognano di poter cambiare di continuo il loro campo d’azione. La messa a punto dell’abbonamento generale ha necessitato vari lavori preparatori e numerosi test, affinché possa essere riconosciuto da tutti gli impianti. Completa l’offerta vallesana di forfait, come ad esempio lo Snow Pass Wallis Limited che però limita l’accesso a Zermatt e «� Vallées» a quattro giornate l’anno. tg
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Il vice caporedattore Heinz W. Müller va in pensione Dal ���� Heinz W. Müller lavora al «Touring» come vice-caporedattore e responsabile della rubrica «Società e Mobilità». Adesso, però, ha deciso di andarsene in pensione anticipata alla fine del ����. In tutti questi lunghi anni ha sempre saputo cogliere in modo conciso e con un’alta qualità giornalistica i temi e gli aspetti più scottanti della mobilità e della politica dei trasporti. Auguriamo a «hwm» tante belle ore trascorse a nuotare nell’Aare – la sua grande passione – ed anni di quiescenza pieni ed eccitanti. Il sostituto di Heinz W. Müller sarà da gennaio ���� Dino Nodari. Il ��enne giornalista e redattore ha lavorato tra l’altro nelle redazioni di «�� Minuten» e dell’Aargauer Zeitung. Ha studiato comunicazione, storia economica e sociale come pure filosofia. fm
L’APP
CONTATTARE I SOCCORSI ANCHE NELLE ZONE SENZA RETE MOBILE Chi fa escursioni con gli sci lo sa bene: in montagna molte zone sfuggono alla rete di telecomunicazioni e sarà così impossibile contattare i soccorsi in caso di problemi. La soluzione si chiama Uepaa, un’applicazione per smartphone che permette di chiedere aiuto, anche in caso di assenza di rete. Grazie ad una tecnologia messa a punto dal Politecnico di Zurigo, ogni telefonino dotato di Uepaa in un raggio di ��� metri serve da ponte per il segnale d’allarme, fino a raggiungere una zona coperta dalla rete. Nella versione a pagamento, l’applicazione propone una funzione che rileva l’immobilità del portatore e fa scattare l’allarme se la persona non reagisce alle vibrazioni e alle suonerie. Gratis per iPhone e Android, disponibile su AppStore e Google Play.
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touring | dossier n. 20 | 5 dicembre 2013
Veicoli modificati | Anche paraplegici e tetraplegici desiderano guidare l’automobile. Nessun problema: Marc Ottiger trasforma i vari veicoli secondo i desideri, e soprattutto i bisogni, individuali e particolari del caso.
Dalla Smart alla Ferrari
M
arc Ottiger non avrebbe mai immaginato che la guerra in Vietnam sarebbe stata alla base di un cambiamento radicale della sua vita negli Stati Uniti. Dopo l’apprendistato come carrozziere, il giovane argoviese si trasferì in Florida, esercitò dapprima il suo mestiere e poi, nella stessa attività, ebbe l’occasione di restaurare le vecchie auto. Ben presto lo svizzero si rese conto che in America, terra dalle mille opportunità, le persone disabili, tra cui anche veterani rimasti feriti in Vietnam, avevano bisogno di auto modificate affinché potessero rimanere mobili. Dopo il suo rientro in Argovia, �� anni fa, cominciò in cantina
a trasformare le automobili in veicoli per persone disabili.
Ogni auto è un pezzo unico Ancora oggi Marc Ottiger nel suo nuovo stabile a Rupperswil (AG), in cui ha traslocato pochi mesi fa, modifica le vetture rendendole su misura per persone che vogliono essere mobili, pur essendo normalmente costrette su una sedia a rotelle. Da tre anni con il nipote Eric e sempre seguendo la stessa procedura. Un paraplegico, un tetraplegico o un malato di sclerosi multipla si reca da lui e chiede che la sua auto venga modificata. Mentre il nuovo cliente gli spiega i desideri e i bisogni, Ottiger osserva con attenzione
come si comporta e valuta così il suo potenziale di movimento. «Cerco di mettermi nei panni del cliente, devo giudicare la sua capacità motoria, quanta forza ha e come fa a entrare in auto». Quando questo primo incontro è terminato, Ottiger gli fa delle proposte. Se il cliente le accoglie, manda l’offerta formulata sotto forma di preventivo all’Assicurazione Invalidità (AI), che contribuisce al finanziamento dei lavori di trasformazione. A volte dei desideri vengono respinti e non realizzati. Se l’AI dà il via libera, allora ci si mette all’opera. A questo punto comincia la progettazione e tanto lavoro artigianale. Determinati pezzi singoli, come dispositivi o box
Marc Ottiger monta sedili girevoli in modo così preciso che una persona andicappata può salire e scendere dall’auto senza problemi.
dossier | touring
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n. 20 | 5 dicembre 2013
E cosa paga l’AI?
Gli interruttori dei sedili girevoli devono essere istallati in modo da essere maneggevoli e ben raggiungibili, così come il congegno fissato al volante. Il furgoncino trasformato è segnalato in modo inconfondibile. foto Linda Pollari
Il congegno del gas manuale va istallato con una precisione millimetrica. elettronici sono disponibili sul mercato. Per contro, porte scorrevoli o maniglie per entrare nel veicolo o congegni per schiacciare il gas manualmente, Ottiger li costruisce per i clienti secondo il loro problema specifico. Un compito che comprende anche la saldatura di componenti, l’inserimento di nuovi pavimenti, nonché l’elettronica. «Quest’ultima m’impegna di più, perché tutto diventa sempre più complicato», racconta il carrozziere. A volte, non riesce a chiudere occhio finché non trova la soluzione più adatta. Perché ciò che fa Marc Ottiger – una trasformazione completa di un’auto per disabili – non si può apprendere come se fosse un semplice mestiere. Le auto che ricostruisce: «Tutto ciò che ci arriva, dalla Smart alla Ferrari, anche camper e roulotte». Interpellato sulla sfida più difficile, Ottiger risponde con un profondo sospiro di accompagnamento: «Avevo una Smart e dietro doveva starci la sedia a rotelle. Ma ce l’ho fatta».
Tempo e prezzo L’intensità del lavoro varia. La modifica di un piccolo pedale del gas non richiede troppo tempo. Se invece deve essere tagliato ed estratto un intero pavimento o deve essere inserita una vasca, �� centi-
metri più in basso del pavimento originale, allora alla nuova carrozzeria devono essere adattati anche il serbatoio e il tubo di scappamento; e ciò richiede del tempo. «Facciamo semplicemente tutto da soli, siamo sia sellai, che saldatori ed elettrotecnici», spiega così Ottiger l’intensità dei lavori. Adesso s’impone la domanda del prezzo di queste ristrutturazioni. «Il prezzo di un veicolo per un conducente paraplegico, sul quale devo anche introdurre delle porte scorrevoli, si aggira tra i �� ��� e i �� ��� franchi». Auto ristrutturate per trasportare persone invalide, che vengono usate da istituti o tassisti, costano anche attorno ai �� ��� franchi. I chiarimenti su ciò che una persona andicappata ha soprattutto bisogno in un’auto vengono fornite dalla Federazione svizzera di consulenza sui mezzi ausiliari per persone andicappate e anziane (FSCMA). La FSCMA lavora in stretta collaborazione con l’AI, che dà il nulla osta per la ristrutturazione di un’automobile. Christian Bützberger
Info Touring Marc Ottiger, Behinderten-Fahrzeugumbau, Industriestr. 27, 5102 Rupperswil, tel. 062 893 04 06, 079 234 02 26. Opuscolo TCS: Mobile senza limiti, su www.infotechtcs.ch
Sono molte le persone invalide che, nonostante il loro handicap, esercitano un’attività lavorativa che garantisce loro un dignitoso sostentamento. Se il posto di lavoro non può essere raggiunto con i mezzi di trasporto pubblici, allora hanno diritto ai soldi dell’Assicurazione Invalidità per il finanziamento di un veicolo a motore. Chi si reca al lavoro con un motorino oppure con una (piccola) moto, ottiene un contributo annuo di 480 o 750 franchi. Se il motorino ha tre o quattro ruote, viene versata una somma di 2500 franchi l’anno. Se la persona invalida può usare solo l’auto, le vengono attribuiti 3000 franchi l’anno. Con queste somme sono coperti tutti i costi, anche di manutenzione e riparazione. Inoltre l’AI paga anche i lavori di modifica dell’auto legati all’invalidità, per un massimo di 25 000 franchi. Questi soldi nel caso di auto nuove al massimo ogni 10 anni oppure ogni 200 000 chilometri (nel caso di auto d’occasione al massimo ogni 6 anni). Se si compie un cambio di veicolo prima dello scadere di questo termine, si procede a una riduzione proporzionale del versamento. Il contributo per un portone del garage ammonta a 1500 franchi. Anche i costi del taxi possono UPI essere rimborsati dall’AI.
Marc Ottiger è un brillante e pluripremiato imitatore di Elvis Presley.
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24.04.2014 LUGANO PALAZZO DEI CONGRESSI GIORNALE delPOPOLO
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Nome / Cognome Via Codice Postale / Località Telefono Data / Firma
Cat. 1 48.00 invece 60.00 CHF Cat. 2 32.00 invece 40.00 CHF
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*Per ogni ordine verrà addebitato CHF 11.00 di spese di gestione./ *disponibilità con riserva
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n. 20 | 5 dicembre 2013
Riapprendere a vivere | Dopo un grave incidente stradale, è necessario un lungo lavoro di riabilitazione per ritrovare le proprie facoltà fisiche e neurologiche.
Sulla via della guarigione
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opo un grave incidente della strada, il ritorno a casa non è assolutamente programmabile a breve termine. Generalmente, s’impone un soggiorno in un istituto specializzato allo scopo di curare le conseguenze fisiche, ritrovare l’uso completo di braccia e gambe e riabituarsi ai gesti della vita quotidiana. Specializzata in questo campo, la clinica romanda di riabilitazione Suvacare di Sion accoglie ogni anno diverse centinaia di vittime di incidenti della strada, che si tratti di automobilisti, motociclisti, scuteristi o pedoni. Vi passano in media �� giorni, un periodo relativamente lungo che si spiega con la molteplicità delle lesioni. Un’equipe interdisciplinare composta da ��� collaboratori li accompagna sulla via della guarigione.
Riprendere il volante
Sala di muscolazione
Un esame delle gambe ha luogo ad intervalli regolari.
ziente fa fatica ad accettare la situazione. Allora beneficia del sostegno degli psicologi e dell’intera equipe terapeutica della clinica che lo aiuta a gestire le proprie emozioni e a fare il lutto della propria vita precedente: «Perdere l’uso di una gamba o di un braccio rappresenta una prospettiva inquietante. Chi diventerò? Non è facile dirsi che la vita non sarà più come prima».
L’attività fisica contribuisce al successo della rieducazione.
Adattare il posto di lavoro Ma per la maggioranza, il lavoro di rieducazione porta frutti e sfocia nella ripresa della vita autonoma e dell’attività professionale. Allo scopo di preparare la transizione, la clinica dispone di laboratori dove i pazienti hanno l’opportunità di esercitarsi nei lavori di casa e di riabituarsi ai gesti di base della propria professione. In caso di handicap, è possibile adattare in sua funzione il domicilio o anche il posto di lavoro. Jacques-Olivier Pidoux
foto jop
Il lavoro di rieducazione inizia il più presto possibile, in particolare tramite degli esercizi in piscina. «Nelle prime sedute, rese sicure da un gilet salvagente, il paziente ha l’acqua fino al collo – spiega il dottor François Luthi, capo del servizio di riabilitazione dell’apparato locomotore – È come se galleggiasse. Poi si abbassa il livello d’acqua allo scopo d’aumentare progressivamente il carico sulle gambe». Superata questa prima tappa si passa alla rieducazione «a secco», vale a dire in sala di ginnastica su svariati apparecchi che permettono di pedalare, come bici per le braccia, bici da seduti oppure bilancieri a pedali: «Ogni attività fisica è buona – precisa François Luthi –. Non si allenano solo gli arti feriti, ma anche tutto il resto del corpo. Un lavoro di muscolazione delle braccia può, ad esempio, aiutare a ritrovare forza nelle gambe». Contemporaneamente, i drenaggi impartiti a intervalli regolari dai fisioterapisti contribuiscono a ridurre le infiammazioni e a riassorbire i dolori. Un punto cruciale, perché la diminuzione del dolore moltiplica le possibilità di successo della rieducazione. Se grandi dolori persistono nel tempo, allora sarà difficile per il paziente ritrovare la pienezza dei propri mezzi e la completa mobilità: «Anche una lesione giudicata minore a livello chirurgico può procurare dei dolori a lungo termine, come ad esempio la frattura di un piede», precisa il dottor François Luthi. In caso di handicap, a volte il pa-
La maggior parte dei pazienti della Clinica romanda di riabilitazione sperano di tornare a guidare. Ma la via è cosparsa di insidie. Lo choc post-traumatico può generare la paura di salire a bordo di un veicolo. Per superarla, i pazienti cominceranno semplicemente sedendosi in un’autovettura ferma. In seguito vengono gli esercizi al simulatore di guida (v. foto in basso). In condizioni di traffico, con diversi compiti da svolgere simultaneamente, si esamina se il paziente ha riscoperto tutte le proprie facoltà fisiche e psichiche oppure se avrà bisogno di un autoveicolo speciale (con comandi sul volante o al contrario ecc.). Un paziente ferito alle gambe dovrà anche aspettare di aver abbastanza forza negli arti inferiori per premere il pedale del freno. Infine, possono svolgersi dei corsi di scuola guida su uno spazio sicuro oppure in città. jop
Il simulatore testa le capacità di guida del paziente.
Info Touring Ulteriori informazioni su www.crr-suva.ch
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foto Pia Neuenschwander
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Con il mobilift Sonja Häsler viene fatta uscire dal treno. Un’operazione che avviene velocemente perché i treni devono rispettare l’orario.
Mobilità limitata | Per persone disabili o con handicap della vista o dell’udito l’uso dei mezzi di trasporto pubblici rappresenta ancora oggi una grande sfida. Il tempo stringe: entro la fine del 2023 tutte le barriere dovranno essere eliminate.
Corsa ad ostacoli quotidiana
O
gni giorno nelle stazioni ferroviarie svizzere circolano migliaia di pendolari. Agli altoparlanti risuonano gli annunci dei treni, grandi schermi informano sulle prossime partenze. Si ha bisogno di occhi e di orecchie, per riuscire ad orientarsi, e gambe per riuscire a salire sul proprio treno. Ma come fa chi non può contare sulle proprie gambe, orecchie e occhi? Entro il ����, la Legge sui disabili (LDis) vuole evitare, ridurre o eliminare tutti gli ostacoli ai quali sono sottoposte le persone con handicap. Ci sono ancora possibilità di miglioramento come lo dimostrano gli esempi seguenti. La basilese Sonja Häsler è costretta su una sedia a rotelle e si reca regolarmente
a Olten, dove lavora a tempo parziale per Procap come addetta a Viaggi & Sport. Per poter viaggiare sull’Intercity, Sonja Häsler deve utilizzare i mezzi messi a disposizione dalle FFS che l’aiutano a entrare e a uscire dal treno. Questi mezzi deve prenotarli almeno un’ora in anticipo presso il Call Center Handicap FFS. Con un mobilift, la basilese viene alzata con la sua sedia a rotelle dal marciapiede del binario sino alla soglia del treno. A Basilea si trova un lift che conduce sui binari. Ma nella maggior parte delle altre stazioni ferroviarie non è così. «Da sola non ce la faccio a spingere la mia sedia a rotelle lungo la rampa sino al binario», spiega la ��enne, nonostante che si possa definire una persona con handicap,
ma in forma. Spesso deve chiedere aiuto ai passanti. Sonja Häsler fa regolarmente la spola tra Basilea e Olten, Berna e Zurigo. Conosce le relative stazioni e le buone coincidenze dei treni, insomma è sempre ben preparata. Tuttavia ogni ritardo e ogni cambiamento causa dei problemi: «Ad esempio sono pochi i treni che dispongono di un WC accessibile con la sedia a rotelle». In più non può salire a bordo del treno nella sua stazione di Muttenz, dato che non è una stazione di appoggio (vedi box). «Non possiamo utilizzare tutta l’offerta FFS, ma dobbiamo comunque pagare il biglietto per intero. Non è giusto», afferma la ��enne. I treni regionali hanno perlopiù il pavimento basso, dunque
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in teoria Sonja Häsler potrebbe salire senza un mobilift o una rampa mobile. Ma il predellino, che fuoriesce automaticamente, non arriva sino al marciapiede; a seconda del treno, capita così che le ruote anteriori rimangono bloccate tra il predellino e il marciapiede. Oppure il marciapiede ha un livello più basso del treno: «In questo caso non riesco proprio ad oltrepassare la soglia». Si tratta solo di pochi centimetri. «Ma questi centimetri – sottolinea Häsler – sono decisivi per la mobilità di chi è su una sedia a rotelle».
La rampa è troppo ripida per Sonja Häsler. Ha bisogno di aiuto per raggiungere il marciapiede del binario. cercare da sé le coincidenze grazie ai comandi vocali con l’iPhone. Nonostante questa novità ritiene che ci siano ancora possibilità di miglioramento: «Il servizio online informa solo sull’orario della coincidenza, mentre i dettagli sul luogo della stazione dei bus o il numero del binario posso ottenerli solo sul posto». Anche i passeggeri possono aiutare: «La comunicazione prima dell’aiuto è importante. A volte ho bisogno soltanto di un’indicazione a voce, altre invece ho bisogno di un braccio che mi metta sulla giusta direzione», spiega ancora Marc Fehlmann. Le linee bianche in stazione, stando a Marc Fehlmann esercitano un gran fascino sui viaggiatori: «Succede spesso che le linee per ipovedenti o non vedenti siano coperte da valigie e borse o che le persone si fermino proprio lì sopra. Per noi ipovedenti è un vero problema».
Linee guida in stazione Per le persone che hanno un handicap alla vista, nelle stazioni ferroviarie svizzere ci sono sistemi di orientamento. Questi ultimi consistono in linee bianche e in rilievo sul pavimento e in informazioni tattili come ad esempio il numero del binario sul corrimano. Marc Fehlmann di Wabern (BE) è ipovedente dall’infanzia. Riesce a riconoscere gli oggetti nell’angolo visuale di sinistra e di destra, mentre il campo visivo centrale è completamente buio. Nonostante ciò, il ��enne viaggia spesso da solo con i mezzi di trasporto pubblici. Attraverso il call center FFS a Briga s’informa sui collegamenti del treno. Di conseguenza, Marc Fehlmann è strettamente legato alla tabella oraria: «Non c’è spazio per decisioni spontanee. Quando sono in giro – spiega – desidero concedermi un po’ di libertà». E ciò è possibile solo chiedendo informazioni e aiuto durante il viaggio ai passeggeri o al personale ferroviario. Ha imparato a conoscere bene i punti in cui deve cambiare treno, mediante la FFS App può anche
Maggiori segnali ottici
Salire in modo autonomo: anche se il pavimento è basso, in sedia a rotelle è difficile.
Entro la fine del 2023 tutte le barriere dovranno sparire La Legge sui disabili (LDis) prescrive che, per quanto riguarda i mezzi pubblici di trasporto, tutti gli edifici, gli impianti e i veicoli devono essere adattati conformemente alle esigenze delle persone con handicap entro la fine del 2023. Le Ferrovie federali svizzere (FFS) prevedono di riuscire a rispettare la prescrizione. Attualmente in 117 stazioni, le cosiddette stazioni di
appoggio, vengono messi a disposizione mezzi per entrare o salire in treno. Un ampliamento di questo servizio non è in programma. «Il motivo è l’aumento del numero di stazioni e di treni senza barriere. E dunque in questi punti non sono necessari dei mezzi di assistenza», spiegano le FFS. Persone con handicap possono essere accompagnate da una persona che
viaggia gratis e possono ottenere un abbonamento generale a prezzo scontato. Nei viaggi singoli, invece, pagano il biglietto intero, perché – spiegano le FFS – 85 dei totali 100 collegamenti sono utilizzabili in modo autonomo o con un aiuto. L’opuscolo «In viaggio senza barriere» informa sui servizi a disposizione per persone nr con handicap.
Viktor Buser di Küttigen (AG) è sordo. Contrariamente ai disabili e agli ipovedenti, egli non si deve preparare in modo particolare per un viaggio e non ha bisogno di assistenza. Per il percorso casa lavoro, utilizza regolarmente bici, bus, treno e tram. «Se però non conosco il tragitto – spiega – devo fare affidamento al display con le fermate, altrimenti perdo l’orientamento». La situazione diventa problematica anche quando i cambiamenti di binario vengono annunciati solo all’altoparlante: «Può capitare che finisco sul treno sbagliato». Per Viktor Buser sarebbe importante introdurre maggiori e più moderni sistemi d’informazione che servano al cliente nel caso di ritardi o di cambiamenti di binario. Molte informazioni o segnali di avviso (transito treni o chiusura porte) sono esclusivamente sonori: «I non udenti hanno bisogno anche di segnali ottici». Nadia Rambaldi
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società e mobilità | touring 13 n. 20 | 5 dicembre 2013
Contrassegno autostradale | Il netto «no» all’aumento della vignetta autostradale invia un chiaro segnale a Berna. Adesso il finanziamento delle strade va rivisto.
E ora un finanziamento equo e trasparente per la strada
I
l TCS si rallegra per il risultato della votazione. Con il loro «no» al progetto sulla vignetta, elettrici ed elettori hanno inviato un chiaro segnale a Berna: gli utenti della strada non accettano alcuna nuova tassa che non comporti un chiaro valore aggiunto. Il risultato della votazione del �� novembre scorso costituisce un’opportunità per la politica, affinché rielabori il futuro finanziamento stradale in maniera equa. Nel segreto dell’urna, una chiara maggioranza della popolazione svizzera ha riconosciuto che l’abbinamento del decreto federale sulla rete all’aumento della vignetta era un inganno. Qui di seguito, il presidente centrale del Touring Club Svizzero Peter Goetschi spiega come il club continuerà ad impegnarsi a favore degli interessi dei propri soci:
Ora il decreto sulla rete andrà posto in vigore dal Parlamento senza indugi. Un’iniziativa parlamentare in questo senso è già stata depositata. Il progetto governativo può entrare in vigore anche senza rincarare il contrassegno autostradale, in particolare tramite una corretta compensazione da parte di quei Cantoni sgravati dagli oneri della manutenzione delle strade trasferite alla Confederazione e facendo ricorso alle riserve tuttora disponibili nella cassa stradale.
A che punto si trova attualmente il previsto fondo stradale? La consigliera federale Doris Leuthard ha presentato la scorsa estate le linee direttrici del fondo per l’infrastruttura stradale che lei prevede di creare. Considerando la volontà popolare uscita dal referendum sulla vignetta, diventa ora urgente e indispensabile creare un finanziamento della strada equo e trasparente. In concreto, è necessario che una quota maggiore delle imposte e delle tasse pagate dagli utenti della strada sia effettivamente utilizzata a favore della strada. Il progetto di fondo d’infrastruttura stradale deve soddisfare questa attesa, cosa che, per il momento, non è affatto garantita!
C’è da temere ulteriori tasse stradali in futuro? L’infrastruttura stradale è confrontata a grosse sfide (risanamento delle strozzature, completamento della rete, lavori di manutenzione ecc.), per le quali si renderanno necessarie importanti risorse finanziarie. In questo contesto, sono da aspettarsi esortazioni per imporre nuove tasse. Ma ancor prima di affrontare le proposte di nuove tasse, si deve elaborare imperativamente una visione d’insieme: mettere a punto un programma di sviluppo strategico, come pure uno strumento che regoli in maniera trasparente il finanziamento delle strade, sotto for-
TCS
Perché il TCS si è schierato in modo tanto veemente contro l’aumento del contrassegno autostradale? Peter Goetschi: Ci siamo schierati contro questo rincaro perché consideriamo un inganno l’insieme di questo pacchetto. Esso non contiene ciò che dichiara sull’etichetta! Con il decreto federale sulla rete collegato al rincaro della vignetta si volevano far pagare agli automobilisti ��� milioni di franchi in più all’anno, sebbene ciò non apportasse alcun valore aggiunto. Peter Goetschi, presidente centrale del Touring Club Svizzero (TCS).
«Il decreto sulla rete può essere finanziato senza rincari» ma di un fondo per l’infrastruttura stradale. Solamente un approccio del genere fornisce al popolo degli automobilisti una certa sicurezza che i loro soldi vengano effettivamente impiegati nel modo giusto.
Cosa succede adesso con il decreto federale sulla rete stradale?
A proposito: il popolo sarà chiamato a votare sul fondo per l’infrastruttura ferroviaria il prossimo 9 febbraio 2014. Qual è la posizione del TCS su questo oggetto? In quanto fautore della complementarietà dei mezzi di trasporto, il Touring Club Svizzero è favorevole al progetto «Finanziamento e manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria». Nel contempo, tuttavia, il club reclama una soluzione analoga per la strada. Purtroppo, non è possibile sottoporre al popolo i due progetti contemporaneamente. È, però, indispensabile far avanzare la soluzione per la strada e contiamo sui sostenitori dei trasporti pubblici affinché sostengano il fondo d’infrastruttura stradale come noi sosteniamo il fondo d’infrastruttura ferroviaria. tg
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società e mobilità | touring 15 n. 20 | 5 dicembre 2013
Mettere un freno alle corse tra bisonti della strada Da anni gli automobilisti si arrabbiano per le cosiddette corse tra bisonti sulle autostrade a due corsie. Con questa espressione sono intese le manovre di sorpasso dei camion, che ostacolano il resto del traffico, in particolare nei tratti in salita. Anche il TCS ha criticato questo malcostume e chiede che vengano adottate misure incisive. Ora l’Ufficio federale delle strade è entrato in azione: recentemente sui punti nevralgici nella zona di Berna e del Vallese è stato introdotto il divieto di sorpasso locale per i mezzi pesanti; entro fine ���� seguiranno altri divieti di questo tipo nella regione di Zurigo. All’inizio del prossimo anno sono pianificati divieti di
questo tipo nei punti chiave della Svizzera centrale e nordoccidentale nonché in Ticino. Poi, alla fine del ����, anche in Romandia. Criteri importanti per questi divieti sono il carico del traffico, la quota di camion e la pendenza. Per le gallerie a due corsie più lunghe di ��� metri è obbligatorio un divieto generale di sorpasso per i camion. I camionisti che non rispettano il divieto vengono denunciati. I divieti di sorpasso introdotti sono, a seconda della situazione, permanenti o temporanei (in base all’orario o all’intensità del traffico). hwm/tg
Info Touring Dettagli sul divieto di sorpasso per i camion e la lista delle tratte su www.ustra.admin.ch.
La Darwin Airline diventa in parte araba La ticinese Darwin Airline trasferisce la sede a Zurigo e assume il nome di Etihad Regional. Con la sua flotta, che comprende dieci Saab 2000, la rinnovata compagnia aerea offrirà voli di collegamento per conto della compagnia nazionale degli Emirati Arabi Uniti. Da giugno Etihad non vola soltanto da Ginevra, ma anche da Zurigo ad Abu Dhabi. I punti delicati sulle autostrade vengono segnalati con un divieto di sorpasso per i camion, temporaneo o anche permanente.
Starbucks sui treni FFS Una prima mondiale del gigante del caffè: da poco scorrono su rotaia – nel quadro di un progetto pilota – due vagoni ristoranti Starbucks a due piani delle FFS tra Ginevra e San Gallo. Nel vagone inferiore si trova un takeaway mentre in quello superiore un caffè con servizio. In tutto il treno circolerà inoltre un minibar targato Starbucks.
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Nuovi centri al tunnel di base del S. Gottardo In vista dell’apertura del tunnel di base del San Gottardo nel 2016, le FFS costruiscono a Erstfeld e Biasca un centro di manutenzione e d’intervento. Costo: 121 milioni di fr.
Meglio tenere «il dito medio» sul volante
M
ano sul cuore: chi non ha mai ceduto alla tentazione di fare un gesto osceno di fronte alla manovra imprudente se non addirittura sgarbata di un altro automobilista? Attenzione però: gesti quali «le corna» o alzare il dito medio, non sono soltanto perseguibili quali ingiurie. Infatti simili atteggiamenti possono portare anche ad una riduzione dell’indennizzo, qualora la provocazione conduca ad un’aggressione fisica. È quanto è successo recentemente ad un automobilista che si era sentito provocato da due uomini in un autosilo. Questi ultimi, mentre transitavano
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davanti al veicolo, avevano coperto di gestacci e insulti il conducente, che era avanzato lentamente verso di loro. L’automobilista era quindi andato in bestia ed aveva mostrato ai due il dito medio. A quel punto i due individui gli avevano spalancato la portiera e l’avevano aggredito. La vittima aveva subito la frattura dell’orbita oculare, era stato operato e per alcuni giorni non aveva potuto recarsi al lavoro. L’assicurazione gli aveva decurtato l’indennità giornaliera del ���, poiché si era procurato l’infortunio durante una zuffa. Il Tribunale federale ha sancito la bontà di questa decisione (sentenza
�C_���/����). L’automobilista avrebbe dovuto capire che i due uomini lo avrebbero coinvolto in un litigio. Invece reagendo al comportamento dei due con il suo gesto ha provocato l’incidente. «In effetti, purtroppo al giorno d’oggi tali situazioni possono portare a simili escalation di violenza», così ha sentenziato la suprema corte. La corresponsabilità nell’accaduto giustifica pertanto la decurtazione dell’indennità. Per evitare simili sgradevoli, dolorose e anche onerose situazioni, è perciò consigliabile evitare i gesti osceni anche nell’ambito della circolazione stradale.
16 touring | società e mobilità n. 20 | 5 dicembre 2013
Sicurezza stradale | Il TCS ha sottoposto a test un centinaio di passaggi pedonali in dieci città svizzere. Quasi la metà non soddisfa i criteri minimi di sicurezza a causa di un’insufficiente accessibilità o di lacune nell’illuminazione o nell’allestimento.
L
e statistiche degli incidenti lo ricordano ogni anno: il nostro Paese è confrontato a un problema in materia di sicurezza dei pedoni. Questi continuano a pagare un pesante tributo alla strada, mentre le altre categorie di utenti registrano una diminuzione costante dei morti e dei feriti gravi. In questo contesto, il test dei passaggi pedonali realizzato dal TCS assume un particolare significato. Quest’anno, gli specialisti del club hanno ispezionato dieci città svizzere nelle tre regioni linguistiche. Per mezzo di una lista di criteri (vedi riquadro a lato), hanno catalogato i punti di forza e quelli deboli, fornendo una valutazione complessiva. Alla fine, non c’è di che vantarsi: �� passaggi su ��� sono giudicati «insufficienti», �� «sufficienti», �� «buoni» e uno solo «molto buono». In testa alla classifica, Herisau, Vernier e Sierre che svettano con � attraversamenti su �� che presentano un grado di sicurezza soddisfacente, mentre Zugo risulta fanalino di coda con la maggiore concentrazione di lacune, appaiato da Yverdon-les-Bains e La Chaux-de-Fonds, seguiti da Aarau. «Persiste un elevato potenziale di miglioramento», sintetizza Olivier Caspar, ingegnere del traffico del TCS e responsabile del test.
Fermate del bus, parcheggi ecc. Uno dei problemi più diffusi consiste in elementi di arredo urbano o di alberi che intralciano il campo visivo degli automobilisti. A Berna, gli esaminatori hanno notato dei parcheggi per biciclette, degli alberi e delle fermate dei trasporti pubblici che impedivano la vista delle strisce
I criteri del test Il test è stato effettuato in giugno e luglio 2013 da una squadra di cinque persone che ha esaminato 100 passaggi pedonali in dieci città svizzere, di giorno come di notte, secondo alcuni criteri ponderati in funzione della loro importanza: allestimento e concezione (23%), visibilità di giorno (26%), visibilità di notte (32%) ed accessibilità (19%). Ogni passaggio ha ricevuto un apprezzamento in ciascuna categoria, la cui sintesi ha fornito la nota finale da «molto buono» a «molto insufficiente». In dettaglio, i criteri di valutazione più importanti erano la lunghezza dell’attraversata, la visibilità della demarcazione, la visibilità del pedone sul marciapiede, la qualità dell’illuminazione, l’abbassamento del marciapiede, la presenza e la dimensione delle jop isole.
gialle. A Mendrisio, Sciaffusa, La Chauxde-Fonds e Zugo, a porre problemi sono le fermate dell’autobus troppo vicine: «Le fermate dei bus situate nelle immediate vicinanze di un attraversamento senza isole pedonali rappresentano un pericolo. Un conducente che non vede un pedone non ha i mezzi per reagire», indica Olivier Caspar. Si segnalano anche dei posteggi fuori luogo a Vernier e Yverdon, come pure un pilastro di una casa mal posizionato ad Aarau. Per quanto riguarda poi il passaggio pedonale della Steinhauserstrasse a Zugo, un cespuglio, un parcheggio e una fermata dell’autobus coniugano i loro effetti nefasti per ostruire la vista degli utenti della strada.
Accendete la luce! Ancor più che di giorno, la visibilità riveste un’importanza fondamentale nell’oscurità e di notte. Su questo punto le maggiori lacune si sono osservate a Yverdon, Zugo, Sierre e Sciaffusa. E quando la mancanza di visibilità si somma ad altre carenze, come succede spesso, il pericolo per la sicurezza dei pedoni diventa elevato. Senza contare che le numerose stranezze da parte dei servizi comunali peggiorano ulteriormente la situazione, come ad esempio piazzare l’illuminazione sopra un albero, spegnere di notte il lampione situato proprio sopra l’attraversamento (visto a Zugo) o piazzare il passaggio pedonale nel posto più in ombra della strada: «Bisogna garantire una buona visibilità del passaggio stesso, ma anche delle vicinanze», commenta Caspar. Per quanto riguarda l’esame della progettazione e dell’allestimento, alterna tinte chiare a tinte fosche. È d’obbligo consta-
foto TCS
Passaggi pedonali spesso lacunosi
test TCS Passaggi pedonali
società e mobilità | touring 17 n. 20 | 5 dicembre 2013
La distrazione, una brutta bestia! il commento JacquesOlivier Pidoux
In molti passaggi pedonali l’altezza dei marciapiedi è inadeguata per le persone con una mobilità ridotta. tare che la realizzazione di questi elementi non è sempre di prima qualità. In molti posti si osserva una distanza di attraversata senza isole troppo lunga, fino a �� metri! Bizzarrie urbanistiche che suscitano altrettanta perplessità sono per esempio il passaggio sprovvisto di marciapiede da un lato a Sierre (route des Lacs), la demarcazione fantasiosa a Berna (Belpstrasse) o ancora una pista ciclabile che attraversa la zona d’attesa dei pedoni a Vernier (rue du Village). Un altro esempio osservato di frequente è quello di un accesso al parcheggio che attraversa la zona d’attesa dei pedoni.
Demarcazioni cancellate Ma è soprattutto l’altezza dei marciapiedi che risulta inadeguata in moltissimi posti. Mentre dovrebbe in linea di massima essere abbassata allo scopo di facilitare l’accesso delle persone dalla mobilità ridotta, ci possono essere bordi fino a �� cm. Come dire che una persona anziana o andicappata farà molta fatica a superare questo ostacolo. L’esperto del TCS, Olivier Caspar fornisce una constatazione non meno mitigata per quanto concerne la manutenzione, «che lascia davvero a desiderare. Le demarcazioni sono a volte talmente cancellate che è difficile
sapere se esiste davvero ancora un passaggio pedonale oppure no».
Dar prova di buon senso Eppure, vi è motivo di restare ottimisti davanti ai modelli più riusciti di questo test ����, in particolare l’allestimento semplice ed efficace della Route du Simplon a Sierre, ben illuminato di notte e di facile accesso, o anche la bella prestazione complessiva fornita da Herisau, che piazza sopra la media � dei �� passaggi pedonali testati. Qui non è stata realizzata alcuna infrastruttura pesante o complessa. Ci si è accontentati di scegliere
Più della metà dei passaggi pedonali testati non soddisfano i requisiti di sicurezza minimi. È il caso di Sierre, sulla Route des Lacs.
La qualità delle infrastrutture recita un ruolo importante in materia di sicurezza in prossimità dei passaggi pedonali, ciò che spiega il test realizzato dal TCS. Ma entrano in gioco anche altri fattori, tra i quali la proliferazione di dispositivi interattivi e ludici nell’abitacolo delle automobili. Se si guadagna in comfort, il conducente deve fornire così uno sforzo supplementare per restare concentrato. Un istante di disattenzione è purtroppo a volte sufficiente a non rilevare la presenza di un pedone e a causare l’irreparabile. Spetta all’automobilista non abbassare mai la vigilanza, ma è altrettanto essenziale che il pedone accordi un’attenzione sufficiente al traffico. Un punto che si dimentica spesso. Perché aggirarsi per la città con le cuffie in testa o gli auricolari del telefonino nelle orecchie non contribuisce alla sicurezza stradale. E quando questa abitudine si somma alla lettura o all’invio di un sms, non ci si meraviglierà affatto della moltiplicazione delle situazioni pericolose. Infine, cosa ci si guadagna ad attraversare la strada precipitosamente o ad appoggiare il piede sul freno per non doversi arrestare? Meglio perdere qualche secondo piuttosto di finire in ospedale oppure avere un incidente sulla coscienza. Di fronte a tanti rischi, ogni persona con un po’ di buon senso ammetterà che il gioco non vale la candela.
con giudizio il luogo e di concentrarsi su qualche dettaglio, cosa sufficiente ad evitare gli errori più grossolani. Laddove si è applicato questo concetto si nota una visibilità non ostacolata, un’illuminazione ben posizionata, distanze di attraversamento brevi, un’isola centrale, un’assistenza per le persone con problemi di vista ecc.: «Si tratta semplicemente di lasciare parlare il buon senso per evitare situazioni impossibili», conclude Olivier Caspar. Jacques-Olivier Pidoux
Info Touring I risultati del test dei passaggi pedonali 2013 sono disponibili su www.strada.tcs.ch
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società e mobilità | touring 19 n. 20 | 5 dicembre 2013
Test degli autosili 2013 | Il TCS e altri 12 club partner europei hanno esaminato 60 parcheggi in 15 città europee. La Svizzera è oltre la media. Vince il nuovo autosilo Opéra di Zurigo, mentre Zurigo-Pfingstweid risulta insufficiente.
Molti posteggi sono troppo stretti
D
apprima la buona notizia: il vincitore dell’Eurotest degli autosili di quest’anno con la nota «buono» è «con la sua perfetta realizzazione architettonica, il garage sotterraneo Opéra nella zurighese Schillerstrasse». Mentre il caso vuole che l’ultimo classificato sia il garage sotterraneo situato nella viennese... Operngasse (via dell’Opera). Sul versante opposto, l’impianto «Pfingstweid» della città sulla Limmat è l’unico tra gli svizzeri ad essere risultato «insufficiente». Molti dei �� autosili esaminati in �� grandi città europee nell’ambito dell’EuroTest non si presentavano in modo molto invitante. Il TCS è stato l’unico club svizzero a partecipare al test. Il bilancio: non è stato possibile impartire la nota «molto buono» neppure una volta e soltanto �� candidati erano «buoni», �� sono riusciti a strappare un magro «sufficiente», mentre � si sono beccati la valutazione «insufficiente» e � addirittura un triste «molto insufficiente».
tri. Proprio il perimetro del posteggio è un importante punto delle critiche degli esaminatori: secondo gli esperti dovrebbe essere largo �,�� metri e lungo �, ancora più largo se vicino a pilastri o a pareti. Ma secondo il rapporto del test, molte normative consentono tuttora posteggi larghi �,�� metri, sebbene negli ultimi anni i veicoli siano diventati nettamente più larghi (cfr. grafico in basso).
Uno su due a Ginevra e Zurigo Di conseguenza i posteggi testati sufficientemente comodi sono stati un’eccezione. Quasi tre quarti degli impianti non hanno raggiunto questo requisito. Più di un terzo erano larghi appena circa �,�� metri. Questo significa che diventa una sfida anche solo salire e scendere dall’auto e non ritrovarsi incollati ai muri o pilastri è quasi un’eccezione, come nell’autosilo zurighese «Hohe Promenade». In quattro degli otto autosili svizzeri testati
60 impianti, 120 punti testati Nell’elenco del test si trovano quattro garage sotterranei per ognuna delle 15 seguenti grandi città europee: Amsterdam, Barcellona e Madrid, Berlino, Francoforte e Monaco, Bruxelles, Ginevra e Zurigo, Copenaghen, Lussemburgo, Oslo, Parigi, Vienna e Zagabria. I 60 oggetti testati si trovano in centro città, perlopiù nelle vicinanze di zone pedonali o di stazioni centrali, sono pubblici e a pagamento. La lista di controllo contempla 120 punti inerenti a criteri concernenti la sicurezza (ponderazione 40%), praticabilità (30%), facilità di utilizzo (20%) e tariffe (10%). tg
la larghezza dei posteggi è particolarmente scarsa: a Ginevra Cornavin e Mont-Blanc, a Zurigo Pfingstweid e Urania. hwm/tg
Info Touring Dettagli sul test degli autosili del TCS e dei club partner: www.strada.tcs.ch
Auto sempre più larghe necessitano di posteggi più larghi
Svizzera oltre la media «Gli autosili svizzeri testati hanno ottenuto nel complesso un risultato medio migliore di quello degli altri Paesi europei»: lo ha sottolineato l’ingegnere del traffico del TCS Olivier Caspar, che ha cooperato al test. Oltre al vincitore della prova, anche l’autosilo zurighese «Hohe Promenade» si è fregiato di un «buono». Mentre l’altro zurighese «Urania» ha ottenuto solo un «sufficiente», come del resto tutti gli autosili esaminati a Ginevra: Cornavin, Mont-Blanc, Plainpalais e Saint-Antoine.
Aree di parcheggio poco larghe
�,�� m Golf I (����) Larghezza vettura senza specchietti �,�� m Golf VII (����) Larghezza vettura senza specchietti grafica ADAC
Torniamo al vincitore, l’autosilo Opéra di Zurigo inaugurato nel ����. Aperto �� ore su ��, secondo gli esperti che hanno condotto il test si presenta «pulito, chiaro e dotato di molto vetro trasparente». I ��� posteggi su due livelli sovrapposti sono posizionati in diagonale e senza pilastri che disturbano e misurano �,�� metri di larghezza, ricevendo così gli elogi degli esaminatori sia per la comodità sia per l’altezza dell’accesso di �,�� me-
�,�� m Golf VII (����) Larghezza vettura con specchietti �,�� m Larghezza raccomandata del posto
20 touring | test e tecnica n. 20 | 5 dicembre 2013
Suzuki SX4 S-Cross 1.6 TD GL Top
Il sogno di ogni suocera La Suzuki SX4 S-Cross è una piccola SUV dalla bella forma. La trazione integrale, la posizione di guida rialzata e la modularità dell’abitacolo ne fanno un’interessante alternativa alle compatte classiche.
T
ipicamente crossover: la Suzuki SX� S-Cross, con i suoi cerchi in lega da ��”, rivestimenti in plastica per passaruote e fiancate, barre longitudinali per il tetto e protezione sottoscocca esibisce un look attraente. E la S-Cross mantiene quel che promette il look: la trazione integrale automatica che trasmette la coppia motrice all’asse posteriore tramite una frizione multidisco, garantisce una buona tenuta, offrendo perfino la possibilità di bloccare il differenziale centrale. Il pilota può scegliere � modalità di marcia: Auto, Sport, Snow e appunto Lock. A ciò si aggiunge un peso rimorchiabile di ���� kg. In questo senso la S-Cross ha un grosso vantaggio rispetto alle compatte tradizionali. Anche la più piccola SX� continuerà ad essere fabbricata. Entrambe sono costruite in Ungheria.
Non certo un amante focoso La Suzuki SX� S-Cross non è un’auto che regala grandi emozioni. Non è certo un amante focoso che fa battere forte il cuore e sudare le mani. È piuttosto l’auto da sogno della suocera: un solido compagno di viaggio, un tantino avventuroso e sufficientemente attraente, ma soprattutto sicuro e confortevole. Sulla SX� S-Cross nell’allestimento GL Top troviamo di serie sedili in pelle, ampio tetto panoramico, climatizzatore automatico a due zone, sistema multimediale e navigatore con telecamera di retromarcia, luci allo xeno e regolatore di velocità. Accanto alle pregiate rifiniture in pelle, la plastica dura che troviamo in tutto l’abitacolo fa perciò un’impressione ancora peggiore. Per il resto, il cockpit della SX� appare molto ordinato e visibile. Linee chiare, pochi pulsanti, un piccolo schermo tattile e rifiniture argentate discrete: ci si sente bene accolti. Anche l’uso del sistema multimediale è immediato. Il navigatore è intuitivo e semplice, gli smartphone si possono connettere con il computer di bordo con relativa facilità.
Anche la spaziosità di questa SUV compatta è soddisfacente. Benché misuri solo �,�� m, essa offre infatti generoso agio per le gambe sia davanti sia dietro. Anche la testa ha sufficiente spazio, nonostante il tetto panoramico. Il sedile posteriore si lascia ribaltare tramite una manopola,
PIÙ O MENO Auto versatile Diesel potente ed economico Spaziosità e bagagliaio Telaio confortevole Design piacevole Buona visibilità e misure compatte Peso ridotto Sterzo poco preciso Innesti delle marce faticosi Plastiche rigide nell’abitacolo Rumorosità del motore a bassa velocità Alcuni optional ottenibili solo nella variante superiore
ampliando così il volume del bagagliaio da ��� a ���� l. Per avere un piano di carico piatto, è possibile inoltre adattarne il fondo. Grazie ai fissaggi Isofix istallati su tutte le varianti di allestimento, la SX� S-Cross si merita inoltre il titolo di auto adatta alle famiglie. Il potente �,� l turbodiesel prodotto da Fiat è perfettamente adatto a questa SUV compatta. La potenza è sufficiente per i ���� kg della Suzuki e le riprese sono buone, soprattutto a giri elevati. Questo diesel brontolone si fa sentire, ma non in modo eccessivo. Ciò che invece infastidisce, sono gli innesti delle marce, che a motore freddo sono molto duri. Inoltre la sesta marcia è molto lunga, per cui il motore comincia a balbettare già a �� km/h. Grazie a ciò tuttavia i valori dei consumi sono esemplari. Il comportamento di questa trazione integrale è buono, sterzo e telaio sono, però, poco adatti per affrontare le curve in modo sportivo. Del resto da un compagno di viaggio solido non ci si attende prestazioni all’insegna del dinamismo. Ma una buona tenuta, affinché la scampagnata domenicale non finisca in un pantano. Nadia Rambaldi
Il cruscotto è ben visibile ed anche elegante. Gli interni in pelle appaiono curati. Il bagagliaio ha il fondo regolabile e raggiunge i 1269 l con i sedili ribaltati.
SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO Suzuki SX� S-Cross; � porte, � posti; �� ��� fr. (auto del test: �� ��� fr.) Gamma: dalla �.� �WD, ��� CV (�� ��� fr.) alla �.� GL �WD, ��� CV (�� ��� fr.) Opzioni: vernice metallizzata (��� fr.), dispositivo di traino (���� fr.) Garanzia: � anni di fabbrica, � anni di mobilità illimitata (con condizioni); �� anni di antiruggine (con condizioni) Importatore: Suzuki Automobile Svizzera SA, Industriestrasse, Safenwil, www.suzukiautomobile.ch DATI TECNICI Motore: �,� l turbodiesel, ��� CV; trazione integrale, cambio manuale a � marce Peso: ���� kg (auto del test), totale ammissibile ���� kg, carico rimorchiabile ���� kg
Tabella comparativa
Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring» 1 3
Suzuki SX4 S-Cross 1.6 TD GL Top 4�4 34 990.– 1598 88/120 320/1750 4,5 A2 70 –.70
Opel Mokka 1.7 CDTi Cosmo 35 900.– 1686 96/130 300/2000 4,91 B2 695 –.74
11113
13333
20/2013
3/20135
dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore su 15 000 km/anno 4 costi totali su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Opel Mokka
test e tecnica | touring 21
Suzuki SX4 S-Cross in dettaglio
�
�
� �
passo 260 cm
lungh. 430 cm (largh. 176 cm)
158 cm �
�
m 0c –9 6 6 �
�
�
cm 10 –1 0 9
�
92 cm
103 cm
� �
larghezza interna: ant. 146 cm, post. 144 cm bagagliaio: da 430 a 1269 litri pneumatici: 205/50R17, min. 205/60R16
ABITACOLO 11123 L’abitacolo abbina cuoio pregiato e plastiche a buon mercato. Le rifiniture sono corrette ma migliorabili. Lo spazio per passeggeri e bagaglio è buono per una compatta. L’uso del computer di bordo è intuitivo. Il sedile posteriore è ribaltabile parzialmente. Inoltre, grazie al fondo regolabile, si può creare un piano di carico piatto.
Ruote grandi, barre di protezione laterali e sbalzi corti. La SX4 S-Cross ha un bel design esteriore.
COMFORT 11123 Le sospensioni sono assorbenti e i sedili sono ben imbottiti, oltre ad offrire buone possibilità di regolazione. La dotazione per il comfort è buona. Il rumore nell’abitacolo è relativamente elevato. DOTAZIONE 11111 L’allestimento della versione GL Top è molto ampia e offre di serie navigatore, telecamera di retromarcia, assistente di guida in salita, fari allo xeno ecc.
foto Pia Neuenschwander
PRESTAZIONI 11113 Il turbodiesel 1,6 l di fabbricazione Fiat esprime potenza a partire da 1700 giri/ min, ma la capacità di girare di questo diesel resta nei limiti. Gli innesti a motore freddo sono rigidi, mentre la sesta marcia è troppo lunga per le strade provinciali. I consumi del test sono molto buoni.
CHECK�UP TCS
TCS MoBe: Robert Emmenegger
DINAMICA DI COMPORTAMENTO Accelerazione (�–��� km/h): ��,� s Elasticità: ��–��� km/h (in �a) �,� s ��–��� km/h (in �a) �,� s Diametro di sterzata: ��,� m Insonorizzazione: �� km/h: �� dBA 11133 ��� km/h: �� dBA 11113 SICUREZZA Frenata (���–� km/h): ��,� m Visibilità circolare Equipaggiamento
km/anno
�� ��� �� ���
ct./km
�� ��
11111 11113 11111
mano d’opera (fr.)
�� ���/�� �,� ���.– Manutenzione per ��� ��� km: �� ��� km/anno ��,� ����.–
fr./mese fissi
variabili
���.– ���.–
���.– ���.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: ��� fr. (UFS), agenzie Suzuki da �� a ��� fr.
test TCS
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE ��/����) urbano
COSTI DEI SERVIZI Manutenzione (km/mese) ore
COSTI D’ESERCIZIO
extra urbano
misto
TCS �,� �,� fabbrica �,� �,� Emissioni di CO�: Media di CO�: etichettaEnergia (A–G):
�,� �,� ��� g/km ��� g/km A
CONSUMO NEL TEST
11133
�,� l/��� km serbatoio: �� litri
autonomia ��� km
Suzuki SX4 S-Cross
�
Video del test
COMPORTAMENTO 11113 La SX4 S-Cross si lascia guidare con agilità e la trazione integrale, trasmessa automaticamente all’asse posteriore e gestibile con 4 modalità di marcia, offre una buona trazione. Il telaio è ben calibrato e assorbe bene le irregolarità. Lo sterzo potrebbe essere più diretto. SICUREZZA 11111 I sistemi di assistenza alla guida come l’allarme per l’angolo morto, l’avviso di cambio di corsia e il regolatore di velocità adattivo non sono presenti nemmeno nella lista degli optional della SX4. Visibilità e spazio di fermata sono buoni.
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test e tecnica | touring 23 n. 20 | 5 dicembre 2013
Comparativo TCS | Sebbene non si raggiunga ancora la perfezione assoluta, la gran parte dei box da tetto sono all’altezza. Un prodotto ha toccato l’eccellenza.
I box da tetto sono all’altezza
I
box da tetto per l’auto sono diventati irrinunciabili al momento di partire per le vacanze o per gli sport invernali. Non sorprende quindi che l’offerta sia vasta, sia in fatto di dimensioni (da ��� a ��� l) sia di prezzo (da ca. ��� a ���� fr.). Di fronte a quest’abbondanza di modelli, aspetti quali la manipolazione o la sicurezza in caso di emergenza rivestono un’importanza primordiale. E qui, il test comparativo del TCS su � prodotti ha fornito un primo dato rassicurante: tutti i box hanno superato senza problemi la frenata d’emergenza, anche a pieno cari-
test TCS Box da tetto per l’auto
co. In pratica, gli � modelli sono tutti adatti, in gradi diversi, al trasporto di oggetti sul tetto. Si registrano tuttavia sensibili differenze. Giudicato «eccellente», il box Thule Motion ��� ha pienamente convinto sia in fatto di sicurezza sia di manipolazione. Il suo sistema di fissaggio con limitazione della coppia di serraggio impedisce in pratica ogni errore di manipolazione, mentre le istruzioni d’uso sono davvero perfette. All’opposto, il prodotto Jetbag �� Premium non ha superato la prova del City Crash. I fissaggi posteriori si sono rotti, cosicché il
Consigli pratici � Sistemare oggetti morbidi, borse e coperte, nella parte anteriore del box, per attenuare il rischio che gli oggetti acuminati perforino il guscio in caso d’incidente. � Assicurarsi di fissare bene il carico con cinghie di qualità. � Gli oggetti pesanti vanno sistemati nell’auto. � Adattare la velocità, perché il box modifica l’aerodinamica e il centro di gravità del veicolo. � Visti i consumi accresciuti e il rumore del vento, smontare box e barre portapacchi quando non si tg utilizzano.
Test comparativo TCS dei box per il tetto
Volume (l) Lunghezza sci (cm) Valutazione TCS Positivo + Negativo –
Marca/ modello Prezzo indicativo (fr.) Disponibile presso Volume (l) Lunghezza sci (cm) Valutazione TCS Positivo + Negativo –
� � � �
Thule Motion 800 700.– Conrad, Derendinger, Technomag,…2 4603/4794 190 11111 + sistema di fissaggio con limitazione della coppia di serraggio + eccellenti risultati in fatto di sicurezza e nel test City Crash + istruzioni d’uso + errori di montaggio praticamente esclusi + montaggio semplice + apribile dai 2 lati – resistenza media al freddo
Hapro Traxer 6.6 450.–1 www.hapro.ch
Kamei 510 550.– www.aureizu.ch, www.dach-boxen.ch 410/399 510/552 175 188 11113 11113 + sistema di fissaggio + blocco del lucchetto con limitazione della durante la chiusura coppia di serraggio del box + eccellenti risultati in + eccellenti risultati in fatto di sicurezza fatto di sicurezza + errori di montaggio + apribile dai 2 lati praticamente esclusi – rottura parziale degli + montaggio molto appoggi delle cinsemplice ture nel City Crash + apribile dai 2 lati – sistema di fissaggio – infilatura complicata senza limitazione delle cinghie delle della coppia di cinture serraggio
Atera Cargo 830 390.–1 www.atera.de
Cartrend Exodus 300.–1 www.lidl.de
Neumann XX-Line 500.– www.aureizu.ch, www.dach-boxen.ch 650/589 200 11133 + apribile dai 2 lati – peso del prodotto non menzionato – scivolamento abbastanza pronunciato del box nel test di evitamento – leggera rottura superficiale della spina di sicurezza del supporto a seguito della manipolazione del box
Jetbag 70 Premium 420.– www.auto-technikunger.ch 410/352 420/320 580/486 420/409 170 180 180 180 11133 11133 11133 11333 + apribile dai 2 lati + eccellenti risultati in + eccellenti risultati in + istruzioni d’uso – protezione media fatto di sicurezza fatto di sicurezza molto buone contro gli errori di – rischio di ferite a – la serratura si chiude – rottura dei fissaggi montaggio del box causa della chiusura anche se il box non posteriori nel test – volume reale sensimolto dura del coè ben chiuso City Crash bilmente inferiore ai perchio – i fori di fissaggio non – scivolamento moldati di fabbrica – volume reale nettanecessari devono to pronunciato del – supporto di fissaggio mente inferiore ai essere incollati box nel test di che può facilmente dati di fabbrica – volume reale inevitamento cadere sul tetto del – occorre spingere i feriore ai dati di – apribile da un solo veicolo durante la fori di fissaggio fabbrica lato fase di smontaggio dell’archetto nel box – box che non può essere istallato da una sola persona
prodotto difficilmente reperibile in Svizzera. in vendita anche su www.aureizu.ch, www.dach-boxen.ch, www.kupplung.ch volume fornito dal costruttore volume reale misurato dal TCS
Rameder Black line 580 450.– www.kupplung.ch
Valutazione TCS 11111 eccellente 11113 molto consigliato 11133 consigliato 11333 consigliato su riserva 13333 non consigliato
TCS
Marca/ modello Prezzo indicativo (fr.) Disponibile presso
I box da tetto garantiscono ora un buon livello di sicurezza. box era fissato soltanto sulla parte anteriore. In totale, � prodotti hanno manifestato lacune che si ripercuotono sulla sicurezza di manipolazione. Ad esempio, il coperchio molto duro del modello Cartrend Exodus rappresenta un vero pericolo alla chiusura. Va rilevato che solo un prodotto ha mostrato leggeri difetti nel test d’impatto a –�� gradi. Due box sfiorano la perfezione in fatto di montaggio e di sicurezza contro gli errori di manipolazione. Da segnalare poi che in due casi il volume utile è superiore ai dati di fabbrica. Infine, salvo un’eccezione, tutti i box hanno un dispositivo di sicurezza che impedisce di sfilare la chiave se il coperchio non è ben chiuso. MOH/TCS MoBe
24 touring | test e tecnica n. 20 | 5 dicembre 2013
L’apoteosi della tecnologia Mercedes-Benz S 500 | Più elitaria che mai, la berlina interesserà anche l’automobilista medio in quanto è vettore delle tecnologie di domani. Piacere straordinario.
I
ziente sarà ricompensato da uno dei sei programmi disponibili di massaggio, ad esempio quello con le pietre calde. Nel posteriore di questa versione lunga – che ha soppiantato il passo corto –, i passeggeri stendono le gambe a piacimento, approfittando degli schermi individuali che trasmettono l’ampia offerta multimediale. Il tutto sorbendo una bibita raffreddata da porta-bicchiere refrigeranti.
Positivo: condensato tecnologico, sistemi di sicurezza inediti, raffinatezza generalizzata, dotazione per il comfort sofisticata, V8 vellutato, accelerazioni, comportamento Negativo: sovrabbondanza d’informazioni e regolazioni, prezzo, consumi, autonomia, accenno di rigidità. Tecnica: berlina; 5 posti; lunghezza: 5,25 m; bagagliaio: 530 l; V8 biturbo benzina 4,7 l, 455 CV, 700 Nm a 1800 giri/min; cambio automatico a 7 rapporti, trazione posteriore; da 0 a 100 km/h in 4,8 s Consumo in prova: 12,9 l/100 km, autonomia: 604 km Prezzo: 145 000 fr. (S 500 a passo lungo).
Sotto stretta sorveglianza sistenza (v. riquadro) attraverso un suggestivo video. Idem per gli innumerevoli settaggi per il comfort, con i quali occorrerà scegliere tra le diverse varianti di illuminazione dell’ambiente di questo salotto ambulante. L’automobilista pa-
La Mercedes S reinterpreta con dolcezza il design della marca. La versione a passo lungo cresce di 4 cm.
foto MOH
nonni con le bretelle, un tempo indefettibili clienti della marca con la stella, subiranno uno choc salendo a bordo di questa nave spaziale tecnologica. Se la linea fluida dell’interminabile carrozzeria e l’aspetto di lussuoso salotto dell’abitacolo immerso nelle boiserie e nel cuoio rassicurano, la strumentazione ed i comandi affidati a due schermi TFT fanno pensare ad un «Ritorno al futuro». Oltre al volante, la Mercedes si comanda attraverso la rotella centrale e la bella tastiera tattile, dissimulata in una custodia estraibile rivestita di pelle. L’automobilista smarrito in quest’universo intergalattico si farà illustrare il funzionamento del sistema d’analisi del manto stradale e degli altri sistemi di as-
Innovazioni significative Analisi del manto stradale Una telecamera stereoscopica inserita nel parabrezza analizza il profilo della carreggiata e rileva le irregolarità del manto fino a 15 m davanti. Il sistema (6520 fr.) trasmette le informazioni ad un computer e la sospensione pneumatica si adatta di conseguenza. La classe S scivola letteralmente su passaggi a livello e i dossi sono a malapena percepiti. Questa funzione non è attiva di notte. Guida semi-automatica In autostrada, una volta inserito, il regolatore di velocità attivo (di serie) mantiene in permanenza la distanza dal veicolo che precede, anche nelle code.
L’allarme di cambio di corsia attivo (di serie) mantiene l’auto sulla sua traiettoria, anche su lievi curve. Questi due sistemi assieme consentono una rilassante guida semiautomatica. Una vera manna sulle nostre autostrade intasate. Ai semafori, la telecamera e i sensori radar rilevano i veicoli che sopraggiungono
Da parte sua il conducente inserisce nel navigatore la destinazione pronunciando in un sol colpo l’indirizzo. Ancora una piccola regolazione al profumo dell’abitacolo e via, il salotto si muove sotto la stretta sorveglianza di sistemi di assistenza pilotati da una doppia telecamera e da sei radar. Bonario, il motore V� biturbo sciorina con leggerezza la sua coppia stratosferica di ��� Nm. Tutto emana serenità, appena disturbata da qualche accenno di rigidità delle sospensioni pneumatiche. Ciò detto, le irregolarità maggiori sono neutralizzate grazie alle informazioni fornite dalle telecamere. Il conducente annoiato da quest’orgia di comfort, assistenti e regolazioni infinitesimali, può sempre decidere di scatenare la bestia. Il timbro elegante del V� diventa allora più roco con accelerazioni da supersportiva. E contro ogni attesa, questa berlina dimenticherà il suo peso ed esibirà persino un accenno di agilità. Piacevole e rassicurante. Tanto più che i fasci di luce LED illuminano ogni minimo dettaglio della carreggiata. Sconcertante, questa Mercedes S. MOH
perpendicolarmente al senso di marcia, evitando così eventuali scontri. Protezione dei pedoni Il sistema rileva la presenza di pedoni e, se necessario, esegue una frenata d’emergenza. Di notte, la presenza di persone o animali davanti alla vettura è segnalata attraverso un indicatore sullo schermo della strumentazione. Dei segnali con i fari attirano inoltre la loro attenzione. Fari intelligenti Grazie alla telecamera, questo dispositivo (2285 fr.) adatta spontaneamente la forma dei coni luminosi oscurando parzialmente i fari LED, evitando così di abbagliare gli altri utenti. Il sistema prevede inoltre l’effetto autoabbagliante provocato MOH dai riflessi dei segnali stradali.
test e tecnica | touring 25 n. 20 | 5 dicembre 2013
foto ald
Top ten del risparmio: tutto nel «Catalogo dei consumi 2014»
Come ogni Land Rover, la lussuosa Range Rover Hybrid può superare guadi profondi.
Una fuoristrada ibrida che non teme l’acqua Range Rover Hybrid | Land Rover si lancia nella trazione alternativa senza penalizzare le doti fuoristrada della Range. La versione ibrida si mostra altrettanto abile sullo sterrato dei suoi congeneri.
F
inora tutte le fuoristrada ibride erano SUV a vocazione stradale. Al limite potevano affrontare una mulattiera, ma fuori strada non c’era verso. Vera specialista del segmento, Range Rover non è si fermata davanti a nulla. Tanto l’imponente Range Rover quanto la declinazione corta Sport esordiscono con il primo sistema ibrido della casa rivendicando le stesse attitudini all’offroad delle versioni termiche. Impegnata in un guado profondo, la grande Range Hybrid ne è uscita al pari delle altre «Land». E senza corto circuito, nonostante lo schermo di bordo indicasse che eravamo vicini alla profondità massima di guado di �� cm. Allucinante. È vero che i circa ��� km di accumulatori agli ioni di litio istallati nel pianale sono protetti da una scocca in acciaio al boro. Sebbene vanti angoli di attacco formidabili, la versione ibrida si distingue soprattutto nell’uso quotidiano per il suo consumo misto di �,� l/��� km. Incredibile per una Range, anche se il progresso a prima vista non è spettacolare di fronte ad un modello diesel. Ma non va dimenticato che questa nuova motorizzazione offre prestazioni di altissimo livello, come dimostra l’accelerazione da � a ��� km/h percorsa in
meno di � s. Erogante una potenza combinata di ��� CV, questo mastodonte è dotato di un sistema ibrido in parallelo. Il motore elettrico inserito nel cambio automatico a � rapporti è capace di spingere la vettura su brevi tragitti (�,� km) ad un’andatura massima di �� km/h. Al di là subentra il V� turbodiesel. Più che i tratti in modalità elettrica, degni di nota sono soprattutto l’incomparabile piacere e il dinamismo offerto da questa doppia motorizzazione.
E nove rapporti per l’Evoque Altra novità significativa, la compatta Range Rover Evoque inaugura un cambio automatico a � rapporti. Questa tecnologia permette rapporti inferiori più corti fuori strada e rapporti superiori allungati in autostrada. Grazie anche ad una trazione integrale «su richiesta», l’Evoque parte in ���, per poi passare al ��� sopra i �� km/h, risparmiando così l’��,�� di carburante. MOH Range Rover Hybrid: turbodiesel 3 l V6 292 CV + motore elettrico 48 CV, potenza combinata 340 CV, 700 Nm; cambio automatico a 8 rapporti; trazione integrale, da 0 a 100 km/h in 6,9 s; Consumo (ciclo misto): 6,4 l/100 km, 169 g/km di CO2; Prezzo: in vendita da marzo, prezzo da definire.
Consultate la nostra galleria di immagini su Touring iPad.
Il «Catalogo dei consumi ����» edito dal Touring Club Svizzero, oltre a presentare i dati di ���� automobili vendute in Svizzera, presenta anche la top ten dei consumi per le varie categorie di veicoli. L’ideale per scegliere la nuova automobile. Da notare che i consumi standard dei modelli di categoria media più efficienti non superano i �,� l/��� km. Circa il ��� delle autovetture catalogate non superano i � l/��� km. Nel periodo tra il ���� e il ����, i consumi medi sono calati del ��,��, per attestarsi a �,�� litri di carburante. Nel capitolo delle tendenze, evolvono le tecnologie elettrica e ibrida plug-in (batterie ricaricabili). Il catalogo include �� modelli elettrici e � modelli alimentati dalle energie fossile ed elettrica insieme. Quanto alle ibride classiche, si contano ormai cento modelli, equivalente a un aumento del ���. Il «Catalogo dei consumi ����» è scaricabile agli indirizzi Internet e www.ambiente.tcs.ch e www.etichettaenergia.ch tg
Il libro di bordo TCS per dichiarazione fiscale e calcolo dei costi L’edizione ���� del libro di bordo del TCS fornisce un aiuto prezioso ai privati e alle aziende al momento di procedere alla dichiarazione fiscale dei km percorsi a titolo privato con veicoli aziendali. Ricordiamo che i privati sono tenuti a menzionare i km percorsi a titolo privato nella loro dichiarazione dei redditi. Questo opuscolo permette inoltre di calcolare in modo preciso i costi chilometrici così come i consumi medi sulla durata. Contiene inoltre diverse informazioni pratiche quali la conversione dei carburanti alternativi (elettricità, gas naturale, bioetanolo) in equivalente benzina o diesel. tg
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26 touring | viaggi e tempo libero
foto jungfrau.ch, Bayerische Zugspitzbahn Bergbahn AG/Farys, fm
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Piste da gara | A Wengen, Kitzbühel e Garmisch-Partenkirchen si trovano le piste di discesa libera più spettacolari. Anche gli sciatori che non gareggiano possono vivere in prima persona le mitiche piste di Lauberhorn, Streif e Kandahar.
Come in competizione
L
anciarsi a tutta velocità lungo una delle classiche piste di discesa libera come se si stesse gareggiando in Coppa del Mondo è di sicuro il sogno di molti sciatori. Sulle leggendarie piste di Lauberhorn, Streif e Kandahar è già possibile. La vista dal cancelletto di partenza della discesa del Lauberhorn è semplicemente mozzafiato. Le vette dell’Oberland Bernese – Eiger, Mönch e Jungfrau – fanno da sfondo alla più lunga discesa del circo bianco di Coppa del Mondo. Dal ���� qui si lanciano i discesisti affrontando leggendari passaggi dai nomi che incutono timore al solo sentirli, come l’Hundschopf (testa di cane), un salto di �� metri tra due rocce. Non appena le ga-
Dal cancelletto di partenza della discesa del Lauberhorn si scende per 4,4 chilometri sino a Wengen.
re sono terminate, tacciono i campanacci dei fan, e tra Lauberhornschulter e Wengen ritorna la normalità. Dopo le gare la pista è aperta al pubblico e offre diverse attrazioni come la misurazione della velocità alla fine dell’Haneggschuss o la tavola informativa lungo il percorso. Al meglio si raggiunge il cancelletto di partenza sul Lauberhornschulter attraverso la Kleine Scheidegg e la seggiovia del Lauberhorn. La pista lunga �,� km è considerata di difficoltà media sino all’Hundschopf, poi invece si fa sul serio: seguono i passaggi Alpweg, Kernen-S (doppia curva), Brüggli, Langentrejen, Haneggschuss, Silberhornsprung, Wegscheide e come dessert lo Ziel-S e il ripido Zielschuss (rettilineo finale). Al traguardo gli
sciatori hanno superato un dislivello di oltre ���� metri. Anche se la discesa non viene percorsa come in una gara, lo sciatore deve comunque dimostrare una buona dose di coraggio e resistenza. Di sicuro la discesa del Lauberhorn è un boccone prelibato nella regione della Jungfrau, che comprende ben tre comprensori di sport invernali: GrindelwaldFirst, Männlichen-Kleine Scheidegg e Mürren-Schilthorn. I visitatori possono scegliere tra oltre ��� chilometri di piste per ogni livello e �� impianti di risalita.
La mitica Streif Non meno leggendaria è la Streif a Kitzbühel. Già poco dopo la fine delle gare, la pista viene preparata appositamente per
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il pubblico. Si consiglia di salire sull’Hahnenkamm il mattino presto con la prima gondola, così la Streif è praticamente ancora vuota. A quest’ora può anche darsi che si scorga sfrecciare Signe Reisch, l’albergatrice del Rasmushof, che compie la discesa ogni mattina anche con gli ospiti dell’albergo. È il suo programma di fitness particolare, come ci spiega. Ma attenzione! Per affrontare la pista lunga �,� km con una pendenza sino a �� gradi e punti chiave come Mausefalle, Steilhang o Hausbergkante, si deve assolutamente saper governare gli sci. Chi non osa affrontare questi passaggi estremamente ripidi, può optare per la Streif «delle famiglie», dove si possono evitare i punti chiave. Una sfida particolare è rappresentata, dopo l’Hausbergkante, dalla Traverse, che sbocca nel rettilineo finale, dove i corridori sugli sci raggiungono una velocità sino a ��� km/h. Una sensazione assolutamente da Streif è trasmessa dall’Hotel Rasmushof, che si trova nelle immediate vicinanze del traguardo della Streif. Oltre alla posizione impareggiabile, l’albergo offre un bello spazio wellness, dove ci si può rilassare al meglio dopo una giornata sportiva impegnativa. Il comprensorio sciistico attorno a Kitzbühel con �� funivie, ��� km di piste e �� capanne esaudisce tutti i desideri. Per chi visita questa regione per la prima volta, è consigliabile prenotare una guida sciistica per il primo giorno di attività sportiva.
La discesa della Kandahar Alla partenza della discesa Kandahar, lunga �,� km, nel classico comprensorio sciistico di Garmisch-Partenkirchen gli sportivi giungono il più velocemente possibile se ad Hausberg salgono a bordo dell’omonima seggiovia, e da lì prendono la seggiovia Kreuzwankl e scendono lungo la pista sino al Kandaharexpress. Alla stazione di montagna della cabinovia Kreuzjoch si trova il cancelletto di partenza della discesa maschile. Il pendio alla partenza è già piuttosto ripido, poi seguono i passaggi Seele-S (doppia curva), Olympia-Kurve e PanoramaSprung (salto), Trögelhang, Stegerwald, Alte Quelle, Eishang, Seilbahnstadelsprung, Kramersprung, Padöls, il tratto pianeggiante Auf der Mauer, poi la Freie Fall con una pendenza del ��� , uno dei tratti più ripidi della Coppa del Mondo. E il traguardo, situato ��� m sotto lo start, non è ancora stato raggiunto, dato che segue ancora il rettilineo Tauber-Schuss e l’ultimo salto, Zielsprung. Gli sportivi a Garmisch-Partenkirchen possono sfogarsi sulla Zugspitze (�� km di piste) o nel comprensorio sciistico
A COLPO D’OCCHIO
La discesa delle Kandahar comincia con una parete ripida.
� Lauberhorn a Wengen: dopo le gare che si tengono in gennaio l’Ufficio del turismo di Wengen offre diversi pacchetti come «Ski the Lauberhorn». L’offerta (dall’1° febbraio al 29 marzo 2014) parte da 611 fr., per 4 o 7 pernottamenti a Wengen, colazione inclusa, skipass Jungfrau per 3 o 6 giorni, Welcome Ticket Lauterbrunnen-Wengen andata e ritorno. Informazioni: www.lauberhorn.ch, www.wengen.ch. � Streif a Kitzbühel: le «Giornate sciistiche di Signe», 16–23.3.2014, 3 o 5 pernottamenti in camera doppia confortevole con mezza pensione, skipass, discesa libera della Streif con Signe Reisch, 3 pernottamenti con skipass di 2 giorni per persona/ soggiorno 582 € ,5 pernottamenti con skipass di 4 giorni per persona/ soggiorno 999 €. Informazioni: www.rasmushof.at.
Classic (�� km di piste). La Zugspitze è l’unica area sciistica con ghiacciaio in Germania e offre un panorama incomparabile e belle piste da carving. Val la pena visitare il nucleo pittoresco di GarmischPartenkirchen. Felix Maurhofer
Subito dopo la partenza della Streif si deve affrontare la ripida Mausefalle (trappola per topi).
Il reportage ha avuto il sostegno di Wengen, Kitzbühel e Garmisch-Partenkirchen.
viene trasportato con la ferrovia a cremagliera. Gran parte delle installazioni di sicurezza le noleggiamo. La fase di smontaggio poi avviene nell’arco di pochi giorni.
L’INTERVISTA
1500 t di materiale per preparare la gara Quante persone collaborano per la discesa del Lauberhorn? Markus Lehmann: In totale vengono impiegate circa 2000 persone durante i giorni della gara. I preparativi cominciano già all’inizio di novembre e durano praticamente tre mesi. Per le gare abbiamo a disposizione un budget di 6,4 milioni di franchi. Quando si guardano le installazioni lungo il pendio ci si chiede quante tonnellate di materiale ci siano sul percorso di gara… Abbiamo bisogno di circa 1500 tonnellate di materiale, che in prima linea
� Kandahar a Garmisch: 3 pernottamenti con mezza pensione (MP) in camera doppia di lusso, 2 giorni tessera di sci Garmisch Classic, bus navetta gratuito, 800 €. Bambini fino a 11 anni (max. 1 nella camera doppia di lusso dei genitori) non pagano nell’Hotel Riessersee. Pernottamenti supplementari con MP 889 €. Informazioni sul sito: www.riessersee-hotel.de.
Markus Lehmann, direttore dell’associazione Gara internazionale del Lauberhorn.
Quali sono le sfide maggiori che lei deve affrontare? Di sicuro il coordinamento del personale. Ogni singolo assistente deve essere al posto giusto nel momento giusto e compiere un buon lavoro. E quando le gare devono essere annullate? Ecco, questa è la situazione più terribile. Non voglio nemmeno pensarci, nonostante che siamo assicurati in un caso simile. D’altra parte le gare avvengono in un ambiente naturale e quindi si deve per forza fare i conti con fitta nebbia o forti venti. fm
28 touring | viaggi e tempo libero n. 20 | 5 dicembre 2013
Sconti per vacanze in campeggio in Francia
Christof Sonderegger
I soci del TCS, che nel 2014 hanno in programma di trascorrere le vacanze in campeggio in Francia, godono di uno sconto del 20% per prenotazioni entro il 31 dicembre. Lo sconto vale sia per le piazzuole che per gli alloggi fissi in tutti e sei i Camping Sandaya (quattro e cinque stelle) e nel Cypsela Resort sulla Costa Brava in Spagna. Esclusi sono i pernottamenti dal 1 al 31 agosto 2014. Il soggiorno minimo è di sette notti (a Parigi: 3 notti). Informazioni: www.tcs-camping.ch/sandaya.
Le sconfinate Alpi vodesi L’occhio scorre dall’Eiger al massiccio del Monte Bianco, passando dal Cervino, sino al Lago di Ginevra. La vista panoramica dal belvedere sul Glacier ���� toglie il respiro, come dimostra l’immagine. Una gita sul ghiacciaio a ���� metri è un’esperienza straordinaria, ma assolutamente non l’unica nelle Alpi vodesi. I comprensori sciistici di Villars–Les Diablerets–Glacier ����, Leysin–Les Mosses e Château-d’Oex–Rougemont offrono tante alternative, come snowpark, piste di fondo, asilo sci per i più piccoli, sentieri escursionistici invernali, itinerari per le racchette da neve e il Tobogganing Park. Attrattivo per le famiglie è il «GoKids Family Club»: in �� alberghi lo sci e il pernottamento nella camera dei genitori sono gratis per bambini sino ai nove anni; in più ci sono altri �� vantaggi esclusivi per i soci del club – www.gokids.ch. Bü
«Case battello»: vale la pena prenotare presto Il nuovo catalogo «Als eigener Kapitän/Au fil de l’eau» dell’Atelier du Voyage è arrivato. Molti noleggiatori di case battello concedono sconti che vanno dal 5% al 12% sulle prenotazioni entro il 31 dicembre, alcune sino a tutto gennaio. I soci TCS, che prenotano la loro casa battello attraverso il sito web del TCS, ottengono in esclusiva uno sconto soci del 5%. Prenotare presto vale la pena: www.viaggi-tcs.ch > rubrica Navi & battelli, Case battello.
Quando gli squali rovinano lo snorkeling
S
piaggia, sabbia, sole, tempo meraviglioso e ore di snorkeling nelle acque azzurre: così ci s’immagina le vacanze nelle paradisiache isole dell’Oceano Indiano. Il più delle volte mare e meteo sono favorevoli e il sogno si realizza. Ma può anche succedere l’opposto: è ciò che è successo a una famiglia tedesca alle Seychelles. I genitori con la figlia avevano prenotato per �� mila euro una vacanza di lusso di due settimane alle Seychelles. A causa del tempo tempestoso e delle onde alte, la balneazione in mare e lo snorkeling non erano possibili. Così la famiglia ha denunciato l’operatore turistico e preteso un rimborso
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parziale di un quarto del prezzo pagato. Ma il competente tribunale ha respinto l’istanza. Da un lato l’agenzia di viaggio non aveva promesso alcun tipo di situazione meteorologica in loco, d’altro canto il periodo scelto non era fondamentalmente inadatto per il bagno. Un operatore turistico tuttavia non ha alcuna influenza sugli eventi naturali quali la meteo, per cui non può essere in tal senso considerato al pari di un fornitore di servizi, così ha sentenziato la corte. Problema di tutt’altra natura ha incontrato una coppia, anch’essa in vacanza alle Seychelles. Le loro ferie sull’isola di Praslin non sono state da sogno, poiché
le autorità locali avevano sancito il divieto di balneazione per alcune spiagge. La causa era stata un’aggressione da parte di squali davanti ad una spiaggia dell’isola. La coppia aveva perciò preteso la restituzione di metà di quanto pagato, per il parziale mancato godimento delle vacanze. Anche in questo caso, la giustizia ha respinto la causa, poiché un operatore turistico non ha alcun obbligo di garantire ai turisti la possibilità di fare il bagno in sicurezza nel mare. La corte ha respinto l’argomento di un servizio lacunoso, anche perché in ogni caso la spiaggia era comunque agibile ai due turisti.
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viaggi e tempo libero | touring 29 n. 20 | 5 dicembre 2013
Appenzello Interno fra tradizione e innovazione Salendo sulle Ferrovie dell’Appenzello a Gossau (SG) e lasciandosi cullare tra le colline ci si sente catapultati in un mondo perfetto. Un cliché? Solo in parte, come dimostrano gli esempi seguenti. Peter Widmer
Dall’Alpenbitter al Flickflauder Se si pensa all’Appenzello, viene subito in mente l’«Alpenbitter», l’amaro appenzellese prodotto con �� erbe. È dunque d’obbligo una visita all’azienda tradizionale con alle spalle una storia di ��� anni. Su una tradizione meno antica, ma non meno originale si basa l’azienda produttrice di acqua minerale Gontenbad SA di Gontenbad, abbreviato in «Goba». Dal ���� l’ex maestra d’asilo Gabriela Manser dirige con successo in terza generazione la società familiare composta di �� persone. Nel ���� Gabriela Manser è stata nominata imprenditrice dell’anno. La Goba è una delle più piccole produttrici di acqua minerale della Svizzera. «La nostra acqua minerale viene venduta soltanto in Svizzera; vogliamo rimanere piccoli», racconta Petra Dörig, direttrice del servizio interno. «Flauder», una specialità della casa basata su fiori di sambuco e melissa, simbolizza la leggerezza di una farfalla o «Flickflauder», come si dice in dialetto appenzellese.
La lienea di produzione della Mineralquelle Gontenbad.
Processione, musica popolare e arte moderna In occasione della nostra visita in agosto abbiamo scoperto quasi per caso un’altra tradizione appenzellese: la processione dell’Assunzione di Maria Vergine. Il particolare splendore di questa processione è dovuto ai costumi dai colori sgargianti indossati per la festa dalle donne. Ancora tanta tradizione la troviamo nella Roothuus a Gonten, il centro per la musica popolare appenzellese. I visitatori ottengono informazioni sulla storia della Roothuus, risalente al ����, sulla musica popolare attorno al Säntis così come sugli
foto Goba/Jürg Zürcher, Peter Widmer
Da sapere Il Cantone di Appenzello Interno conta 15 800 abitanti. Il capoluogo del cantone, che ha aderito alla Confederazione 500 anni fa – a quei tempi ancora unito all’Appenzello Esterno – è Appenzello. La Landsgemeinde che si tiene ogni anno ad Appenzello è il più alto organo del cantone. Informazioni: www.appenzell.ch. Pernottamento: Hotel Hecht, Hauptgasse 9, 9050 Appenzello, camera da 110 fr., www.hecht-appenzell.ch. «Steene- ond Lateene-Weg»: il sentiero delle stelle e delle lanterne presso l’Hotel Hof Weissbad a Weissbad è un’attrazione invernale. Quando il cielo è chiaro le stelle,
e in alcuni tratti le lanterne, indicano il sentiero per una passeggiata invernale lunga 800 metri. Apertura dal 1.12.13 al 23.2.14, a seconda dell’innevamento. Hof-Käserei: il caseificio dell’Hotel Hof Weissbad può essere visitato quattro giorni la settimana. Il casaro Bernhard Streuli produce sino a 18 «Mutschli» al giorno. www.hofweissbad.ch. Indirizzi utili: visita alla Mineralquelle Gontenbad SA e Appenzeller Alpenbitter: www.mineralquelle.ch e www.appenzeller.com. Per la visita a Roothuus: www.zentrum-appenzellermusik.ch. Il programma delle esposizioni è disponibile ai siti Internet: www.museumliner.ch, www.kunsthalleziegelhuette.ch.
strumenti storici. Dal ���� il centro è diretto dal musicista classico professionista Florian Walser. Un «contrappunto» sulle antiche tradizioni appenzellesi è offerto dal Museo Liner e dalla Kunsthalle Ziegelhütte. L’architettura del museo, inaugurato nel ����, ricorda una fabbrica. «Nel museo e nella galleria d’arte vengono organizzate sino a sei mostre l’anno e in particolare arte moderna del XX e XXI secolo», afferma il curatore Roland Scotti. Mentre nella Kunsthalle Ziegelhütte, ci sono le opere del padre e del figlio Liner.
Tradizione vissuta: la Roothuus a Gonten è il centro per la musica popolare appenzellese con strumenti e supporti audio.
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sezione ticino | touring 31 n. 20 | 5 dicembre 2013
foto ald
Regali al Centro di Rivera
Divertirsi sulla neve e sul ghiaccio La guida su fondo innevato non è sicuramente divertente in condizioni di traffico. Ma può diventarlo durante un corso «Neve e ghiaccio» del TCS.
I
primi fiocchi cominciano a cadere. Ecco che l’atto di prendere l’automobile per spostarsi provoca un sentimento d’insicurezza e preoccupazione. È il momento di seguire un corso «TCS neve-ghiaccio» che cancellerà quest’incertezza, fornendo ai partecipanti le contromisure necessarie per guidare come in una bella giornata d’estate. I nostri istruttori sono impazienti di trasmettervi i segreti che aumentano il controllo del vostro veicolo, su fondo innevato o ghiacciato, accrescendo la vostra sicurezza e dandovi un sentimento di tranquillità in situazioni dove oggi avete dei dubbi sulla correttezza della vostra reazione.
Sulla pista di Ambrì Grazie alla parte teorica del corso molti concetti diventano semplici e chiari e la pista, preparata appositamente sull’aerodromo di Ambrì, permette di esercitarsi in tutta sicurezza. Gli errori si trasformeranno in una perdita di controllo che non avrà alcuna conseguenza, in quanto la pista sarà tutta vostra. Dopo aver apportato le correzioni suggerite, tutto sarà nelle vostre mani e il sentimento di sicurezza al volante aumenterà, esercizio dopo esercizio, fino a quando la guida si trasformerà in un vero e proprio divertimento. La vettura co-
mincerà allora a comportarsi come si esige e diventerà docile e stabile, come desiderato. Eseguire slalom tra i coni, affrontare una curva, evitare ostacoli improvvisi valutando l’efficacia dell’ABS, sono esercizi che vi permetteranno di conoscere la vostra vettura in ogni circostanza. Sì, perché è proprio utilizzando il proprio veicolo che si potrà conoscerne meglio le reazioni, nella massima sicurezza. Il corso inizia alle �.�� e termina alle ��.��, con una pausa pranzo in comune, durante la quale partecipanti e istruttori potranno conoscersi e scambiarsi impressioni ed esperienze personali. Una giornata utile che si trasformerà in un piacevole e divertente momento aggregativo.
Un bel regalo I corsi sono proposti venerdì ��, sabato �� e domenica �� dicembre all’aerodromo di Ambrì. Per maggiori informazioni e iscrizioni potete telefonare al numero ��� ��� �� �� o annunciarvi per e-mail a sezioneTI@tcs.ch, lasciando il vostro indirizzo e numero telefonico per essere contattati. Il corso è riservato solo ai soci TCS al costo di Fr. ���.– con un supplemento di Fr. ��.– per i corsi nel fine settimana. Offrire un buono per un corso «TCS neve-ghiaccio» è senza dubbio un regalo di Natale utile e intelligente! mor
Non sempre i grandi magazzini offrono regali natalizi originali ed utili. Potete invece trovare qualcosa di diverso proprio al TCS di Rivera! Pensiamo ad esempio ai buoni per i corsi di perfezionamento di guida, i corsi neve e ghiaccio o quelli per i motociclisti, come pure ai buoni per le ore di lezione con i nostri maestri conducenti (dedicati a tutti coloro che si stanno preparando a superare l’esame pratico per l’ottenimento della licenza di guida) o ancora a quelli per coloro che necessitano di svolgere le due giornate obbligatorie di formazione due fasi per la patente definitiva (Tel. ��� ��� �� ��). Il nostro Shop offre inoltre seggiolini per bambini, caschi per ciclisti, senza dimenticare la vignetta autostradale e le Viacard per un viaggio nella vicina penisola. Infine, anche il nostro centro diagnostico offre la possibilità di acquistare buoni per effettuare controlli tecnici ai vostri veicoli. Una visita può accendere la lampadina delle idee!
I 100 anni della Sezione Ticino Nel 2014 ricorre l’anno dei festeggiamenti per i 100 anni di presenza del TCS in Ticino. La nostra Sezione sta organizzando alcuni eventi che permetteranno di sottolineare questo importante traguardo durante tutto l’anno. Come antipasto e per meglio introdurre questo giubileo si è realizzata una versione digitale del libro curato da Guido Locarnini, persona di spicco del giornalismo ticinese, intitolato «Aspetti e problemi del Ticino», che nel 1964 riassunse l’attività dei primi 50 anni del Club e analizzò la mobilità e il turismo verso il futuro. Il documento, che comprende collaborazioni di Mario Agliati, Basilio Biucchi, Bruno Caizzi, Giuseppe Curonici, Bruno Legobbe e Argante Righetti, è scaricabile gratuitamente al sito www.tcs-ticino.ch e può essere visualizzato come e-book sulle principali piattaforme informatiche, tablet o smartphone.
B A S E L TAT TO O P R O D U C T I O N S E A N D R É B ÉC H I R P R E S E N TA N O
SO TH I S I S C H R I STM AS TAT TOO
Highland Dancers Christoph Walter Orchestra
e molto altro ancora
Michael von der Heide, Nelly Patty & Will Martin Pipes and Drums
Musikverein Bubendorf
Top Secret Drum Corps Spettacolo supplementare Sabato 21.12.2013 Ore 15.00
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Hospitality – magici e piacevoli momenti natalizi Trasformate la vostra visita al Christmas Tattoo 2013 in un‘esperienza assolutamente particolare e prenotate una delle nostre esclusive offerte Hospitality. Un‘atmosfera elegante e all‘insegna del Natale e piatti e bevande eccellenti offrono la cornice perfetta per voi e i vostri ospiti, che siate accompagnati da una grande compagnia o da pochi intimi.
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17.12.2013 18.12.2013 19.12.2013 20.12.2013 21.12.2013
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club e soci | touring 33 n. 20 | 5 dicembre 2013
Paesi lontani, culture affascinanti e paesaggi mozzafiato: il prossimo anno i soci TCS possono approfittare di una selezione di viaggi unica e variegata tra Asia centrale, Sud degli USA oppure Russia.
Viaggi dei lettori per il 2014 La mistica via della seta Dal � al �� aprile ���� invitiamo i soci del TCS appassionati di viaggi ad un emozionante viaggio in treno lungo la favolosa via della seta. I soci del club a bordo del confortevole treno «Orient Silk Road Express» da Almaty ad Ashgabat scopriranno meraviglie per gli occhi da mozzare il fiato, come tra l’altro le città patrimonio dell’umanità dell’Unesco di Samarcanda, Bukhara e Chiwa. In programma incontri con culture straniere e simpatici personaggi. Maggiori informazioni su: www.tcs-viaggi.ch/almaty.
Attraverso il selvaggio Sud degli Stati Uniti Questo viaggio dal � al �� giugno ���� porta da New Orleans a Phoenix. Romantici Stati sudisti abbinati a un tocco di selvaggio West. Dalla capitale del jazz New Orleans il viaggio vi porta con un battello a ruota a vapore sul Mississippi fino a Memphis, la città natale di Elvis e culla del rock’n roll. Qui non si ascolterà solo musica ma si vedranno anche aerei: il museo del volo Pima vi farà battere il cuore. Su �� ettari sono esposti ��� velivoli e navicelle spaziali. Mentre con il falò del «Wild-West Romantik» vi aspetta il ranch Tanque Verde a Tucson. E per finire in bellezza questo appassionante circuito negli Stati Uniti vi attende la possibilità di prolungare il vostro soggiorno nella mitica e multicolorata Las Vegas. Maggiori informazioni su: www.tcs-viaggi.ch/mississippi.
Vedere la Russia dal Volga Vivete un autunno dorato sul Volga. Questo viaggio dei lettori di Touring dal � al �� ottobre conduce i soci TCS dalla città di Astrachan sul delta del Volga fino a Mosca. Strada facendo i soci del club visitano città culturali dell’Unesco come Kazan e Jarolslaw. Incontrerete testimoni dell’epoca della battaglia di Stalingrado, degusterete caviale e birre tipiche locali e sarete viziati a regola d’arte sulla nave-boutique MS Volga Dream. Volete conoscere la Russia ancora meglio? Un programma introduttivo nella città carica di storia di San Pietroburgo vi farà conoscere da vicino questo gioiello.
foto tg
Maggiori informazioni su: www.tcs-viaggi.ch/volga.
Agli appassionanti Viaggi dei lettori di «Touring» tutti i soci del club hanno la garanzia di essere trattati bene: possono, infatti, contare su una perfetta organizzazione e accompagnamenti personalizzati da parte di guide di viaggio del TCS parlanti francese o tedesco, che
accompagnano i gruppi già dalla Svizzera. Sul posto sono a disposizione guide turistiche locali, che introducono i gruppi in mondi sconosciuti ed emozionanti.
34 touring | club e soci n. 20 | 5 dicembre 2013
Punture di zanzara | È successo in Cambogia alla titolare del Libretto ETI Anne D. Una mancata diagnosi «riparata» da un’efficiente assistenza del servizio ETI Med del TCS.
La febbre dengue non è innocua
L
e sue vacanze pasquali nel Sud-Est asiatico Anne D.* (�� anni) non le dimenticherà molto in fretta: la funzionaria amante dei viaggi si rallegrava di poter incontrare la sua amica in Cambogia. Aveva preparato il viaggio minuziosamente e aveva pure consultato uno specialista in malattie tropicali. Nonostante tutte le precauzioni, già nella notte seguente all’arrivo, era stata punta più volte dalle zanzare. Pochi giorni dopo aveva evidenziato affaticamento, raffreddore e una forte tosse. Successivamente era peggiorata: ad Anne D. era venuta la febbre alta, non aveva più voglia di mangiare niente e restava chiusa in albergo, che almeno era climatizzato. E per fortuna le era sempre accanto la sua amica. Il medico aveva confermato «sintomi simili a quelli della febbre dengue», ma secondo lui questa poteva «colpire soli i bambini». Uno sciagurato errore di valutazione. Oltre ad altri farmaci, aveva prescritto degli antibiotici, che però nel caso della febbre dengue non servono a niente, poiché si tratta di un virus.
stata dimessa. «Purtroppo ho ripreso a lavorare troppo presto a tempo parziale e poi a tempo pieno», dice raccontando il suo processo di guarigione. «Oggi non lo rifarei», sottolinea Anne D., elogiando i servizi della squadra del TCS. E aggiunge: «Dopo questa esperienza non viaggerei più da sola fuori dall’Europa».
Consigli del medico TCS Secondo il Dr. Christoph Bron, capo dei servizi medici di ETI Med del TCS, il caso di Anne D. dimostra «che la febbre dengue non va banalizzata ed è importante reagire correttamente». In presenza di sintomi d’influenza e disturbi quali vomito, arrossamento della pelle e successive fuoriuscite di sangue anche in bocca, in questi Paesi bisogna assolutamente recarsi dal medico o all’ospedale. Con mezzi relativamente semplici l’infezione del virus e le sue conseguenze potrebbero essere rilevati. Per fluidificare il sangue non bisogna prescrivere l’aspirina, ma farmaci a base di paracetamolo. Un termometro per misurare la febbre è molto utile, perché grazie alle misurazioni potrebbero essere tratte anche a distanza importanti conclusioni.
«Voglio solo andare a casa»
Epidemia planetaria TCS
Dopo alcuni svenimenti Anne D., che per fortuna aveva stipulato un Libretto ETI mondo, si era messa in contatto con il TCS a Ginevra, dove era stata collegata con il servizio ETI Med e con il suo capomedico Christoph Bron. Da qui in poi era scattata l’assistenza professionale: gli specialisti del luogo erano stati orientati dal capo-medico di ETI; questo, tra l’altro, significò l’immediata cessazione dell’assunzione di antibiotici. «Non volevo nient’altro che tornare a casa e il fatto che grazie al Libretto ETI avevo un interlocutore in Svizzera, fu per me di enorme aiuto», così ha descritto la socia TCS il suo stato d’animo di quel momento. Appena i valori del sangue migliorarono, la paziente, che era in costante contatto con il TCS, intraprese il viaggio di ritorno in Svizzera, che era stato organizzato dal TCS; incluso volo in classe business, dove Anne D. poté volare comodamente distesa. Dopo l’atterraggio era stata portata in ospedale con un taxi organizzato dal TCS e dopo le analisi era
Grazie al Libretto ETI del TCS (www.tcs.ch/eti) Anne D. ha potuto ritornare in patria, per riprendersi dagli effetti della febbre dengue.
Spray e termometro Secondo il capo del servizio medico ETI Med del Touring Club Svizzero, la precauzione più importante è l’applicazione immediata e diffusa di spray antizanzare all’arrivo nella destinazione di vacanza (ed eventualmente già nell’aereo) e indossare abiti con maniche e pantaloni lunghi. Spesso si può evitare il peggio già solamente disinfettandosi le punture con del normale alcol. Infine, una cosa che a volte neppure gli specialisti svizzeri sanno: la febbre dengue non è trasmissibile, ma viene diffusa unicamente dalle hwm zanzare tigre.
Non si tratta di diffondere il panico, ma la febbre dengue oggi è una malattia epidemica, che ha colpito il Sud-Est asiatico, i Caraibi, l’America Centrale e meridionale. Secondo l’Ufficio federale della salute, il ��� della popolazione mondiale vive in regioni a rischio e nel primo semestre ���� in Svizzera sono stati denunciati �� casi; il TCS è stato confrontato con ��. Il problema è che esiste solo una vaccinazione per i bambini, che si trova ancora in fase di test. In rari casi la febbre dengue può portare a complicazione a rischio di vita, che a dipendenza dello stadio rendono impossibile anche un rimpatrio in Svizzera, spiega il Dr. Bron. Particolarmente vulnerabili sono naturalmente gli anziani, i turisti con una salute già cagionevole che forse sono già stati punti in precedenza da una zanzara infetta. Heinz W. Müller * nome noto alla redazione.
club e soci | touring 35 n. 20 | 5 dicembre 2013
Dal �° gennaio ����, il «���», lo storico numero breve per chiamare i soccorsi della Patrouille TCS in caso di panne, non vi collegherà più direttamente con la Centrale d’intervento del TCS a Schönbühl. Dall’inizio dell’anno chi telefona al ��� approderà in modo del tutto casuale su uno dei vari operatori che forniscono soccorsi stradali in Svizzera. I soci TCS rischiano così d’essere confrontati a momenti di gran confusione. Per evitare lunghe perdite di tempo, invitiamo tutti i soci a registrare sul proprio telefonino cellulare il numero ���� ��� ���, che vi collega direttamente con il soccorso stradale del TCS. Il numero è anche impresso sulla tessera sociale del club. La cosa più semplice è scaricare l’App TCS sul proprio smartphone: basta premere sull’icona «emergenza» e si viene collegati con la centrale del TCS e localizzati via GPS. tg
TCS Societariato www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione TCS Tessera partner/giovani Fr. ��.– Non motorizzati Fr. ��.– Cooldown Club membercard Fr. ��.– Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. ��.– Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. ��.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–) TCS Libretto ETI www.eti.ch Informare sempre prima ETI! Europa motorizzato «Famiglia» Fr. ���.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. ��.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. ��.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. ��.– Mondo motorizzato «Famiglia» Fr. ���.– Mondo motorizzato «Individuale» Fr. ���.– Mondo non motorizzato «Famiglia» Fr. ���.– Mondo non motorizzato «Individuale» Fr. ���.– Spese di cura «Europa» Fr. ��.– Spese di cura «Mondo» Fr. ��.– TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. ���.– Protezione giuridica circolazione da Fr. ���.– TCS Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. ��.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI
Associazione mantello per i 18 TCS Camping Club regionali Dall’idea alla fondazione sono trascorsi esattamente quattro anni. Come tutti sanno, il diavolo si nasconde nei dettagli, così il gruppo di lavoro «Camping» del TCS ha dovuto discutere e chiarire un’infinità di particolari in stretta collaborazione con le dirigenze dei vari Camping Club. Ma sabato � novembre ���� si è giunti al traguardo: l’associazione mantello TCS Camping Club Svizzero (TCS CC Svizzero) è stata tenuta a battesimo a Berna. Ne fanno parte tutti i �� Camping Club del TCS.
Collegamento centrale Poiché i club di campeggiatori del TCS si trovavano da anni in una situazione a mezz’aria come una sorta di «club nel club», urgeva un collegamento centrale con l’organizzazione nazionale del TCS. Il TCS CC Svizzero ha così stabilito di: Riunire gli interessi comuni sotto uno stesso tetto; rafforzare i camping club tramite un collegamento strutturato con l’organizzazione centrale del TCS; semplificare l’organizzazione all’interno dei club di campeggio regionali; stabilire chiare regole di collaborazione nel settore del campeggio tra il TCS centrale, le sezioni del TCS e i Camping Club del TCS; riunire i singoli soci in un’associazione di campeggiatori. Un accordo di cooperazione elenca le prestazioni dell’organizzazione centrale
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In caso di panne: 0800 140 140
del Touring Club Svizzero, del TCS CC Svizzero e dei Camping Club regionali a favore dei soci TCS campeggiatori. Inoltre, l’accordo regola la ripartizione delle quote sociali. In linea con gli statuti di base, nei prossimi mesi i �� TCS Camping Club dovranno adeguare i loro statuti regionali. Per il singolo socio non cambia niente e i �� club di campeggiatori manterranno la loro indipendenza. Sotto la presidenza di Gérald Caboussat, presidente del TCS Camping Club Friburgo, i sei membri del comitato esecutivo hanno diretto la prima assemblea ordinaria dei delegati al termine dell’assemblea di fondazione. wi
Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch
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Berna, 2 novembre 2013: dopo una breve discussione è stata fondata l’associazione mantello TCS Camping Club Svizzero.
Carte di credito TCS www.mastercard.tcs.ch TCS MasterCard Gold Fr. ���.–* TCS MasterCard Fr. ��.–* TCS MasterCard Load&Go Fr. ��.–* * Nessuna commissione annuale per il 1° anno Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. TCS Training&Events www.training-events.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental, Derendingen ed Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch Corsi obbligatori per la licenza di condurre. Viaggi e tempo libero TCS Viaggi TCS Camping TCS Hotels Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch Ciclo e svago tcs
www.tcs-viaggi.ch www.tcs-camping.ch 058 827 25 20 081 303 77 77 091 795 11 15 www.bici.tcs.ch
Giochi & Concorsi 20/2013 Tre giochi e altrettante possibilità di vincere uno dei tre fantastici premi! Concorso 1:
In palio: un’allettante bicicletta elettrica Zenith, modello Pure La bicicletta elettrica Zenith, modello Pure, offre un equipaggiamento conforme ai consigli degli esperti. Le sue caratteristiche includono, ad esempio, un accumulatore con una capacità di 360 Wh, un’autonomia fino a 80 km e un tempo di carica completa di circa 5 ore.
Quando la velocità supera i 25 km/h, il motore cessa di assistere la pedalata, consentendo così di procedere con un’andatura sicura. Il TCS consiglia comunque di indossare sempre il casco.
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Termine di partecipazione per ogni gioco: 16 dicembre 2013. Concorso gioco per i lettori Chance 1:1:Leserspiel Per l'anno 2014 sono in programma tre indimenticabili viaggi dei lettori di «Touring». Su quale pagina si può leggere la presentazione di queste affascinanti avventure? Inviate un SMS con scritto tmi201 xx (x = numero della pagina) al numero 543.
Concorso 2: sudoku facile Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scritto tmi202 e le tre cifre al numero 543.
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Nexus 5 da 16GB, lo smartphone Google di quinta generazione Il Nexus 5, l’ultimo smartphone di casa Google, convince su tutti i fronti. È sottile, leggero e, nonostante l’ampio e nitido display da 5 pollici, estremamente maneggevole. Il dispositivo convince soprattutto per la sua performance, mentre il più recente sistema operativo Android gli conferisce un ulteriore valore aggiunto.
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Concorso 3: sudoku medio Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di verde. Inviate un SMS con scritto tmi203 e le tre cifre al numero 543.
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Galaxy Gear, lo smartwatch della Samsung
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Lo smartwatch Galaxy Gear V7000 della Samsung è il gadget più ambito della stagione. Questo intelligente orologio da polso è costantemente collegato allo smartphone e consente di utilizzare la maggior parte delle funzioni del cellulare direttamente dal polso.
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I vincitori della 18esima edizione sono:
Walter Rohrer, Bätterkinden | Heidi Savoy, Sugnens | Gilberto Forni, Bodio
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Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure su www.touring.ch (solo gioco lettori) o tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna.
Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di «Touring» della Svizzera e del Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori vengono sempre pubblicati nella rivista Touring.
la pagina dei lettori | touring 37 n. 20 | 5 dicembre 2013
LA DOMANDA
«Sebbene il TCS non l’abbia mai richiesto le luci diurne diventano obbligatorie dal 1.1.2014. Cos’è meglio per le vecchie auto: usare gli anabbaglianti o montare luci LED?» D. W. a Belfaux
Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna o per e-mail a touring@tcs.ch.
S
i tratta di un tema straordinariamente attuale, dato che dal ���� chi circola senza fari accesi sarà multato di �� fr. La prima variante, quella di circolare con gli anabbaglianti (incluse luci posteriori ecc.), significa consumare un po’ più di carburante (fino a �,� litri per ��� km). Inoltre, poiché le lampadine hanno una durata di vita limitata, dovranno essere sostituite con maggior frequenza. È ragionevole verificare regolarmente se funzionano, ad esempio in una vetrina. Per i veicoli più vecchi è possibile che i fari anabbaglianti restino accesi anche dopo aver spento il motore. In casi del genere si può chiedere al proprio garagista di collegarli automaticamente al sistema di avviamento. La seconda variante, il montaggio successivo di luci diurne (perlopiù LED che consumano tra �,�� e �,�� litri su ��� km), dovrebbe essere
effettuato da uno specialista (garage o elettrauto), al costo di svariate centinaia di franchi tra pezzi e ore di lavoro. Al momento dell’acquisto (specialmente tramite Internet) bisogna far attenzione che le luci riportino un simbolo d’omologazione secondo le norme ECE-R ��. E comunque, non appena l’intensità della luce naturale cala (pioggia, tramonto, gallerie ecc.) e in caso di nebbia, le luci diurne non bastano più. Secondo la legge, a dipendenza della situazione bisogna accendere i fari anabbaglianti o gli antinebbia. Se circolate spesso e volete tenervi la vostra auto ancora per qualche anno (e non ritenete troppo elevati i costi), il montaggio successivo non è una cattiva soluzione; ma la decisione spetta unicamente a voi. Maggiori informazioni sul sito Internet www.tcs.ch e sulle edizioni �� e ��/���� di «Touring».
l’esperto TCS Daniel Muhlemann Sicurezza stradale
velocità e neppure si vergognano se dietro di loro si forma una lunga fila. Rappresentano una fonte di pericolo nel traffico e chi è insicuro dovrebbe restituire la patente. Karin Börner (@)
Errata corrige: prezzi corsi di guida invernali «Touring» 19/2013
Grazie alla Patrouille Qualche tempo fa siamo rimasti in panne. La spia del livello dell’acqua è diventata rossa, dunque surriscaldamento del motore. Eravamo fermi a una fermata del bus in piena ora di punta serale. Di conseguenza: chiamata d’emergenza al TCS. Dopo una certa attesa l’angelo salvatore è giunto a noi; e dopo qualche verifica era chiaro: non si può ripartire! Così prima siamo stati trainati, poi l’auto è stata caricata su un rimorchio e siamo andati in garage e infine accompagnati a casa! Il soccorritore ha fatto perfino gli straordinari, grazie mille! Questo io lo chiamo un bel e gran inter-
Villars non è così bella «Touring» 18/2013
UPI
I prezzi per i corsi di guida invernali Neve&Ghiaccio di TCS Training&Events sono i seguenti: sito di Bourg St. Pierre, soci TCS: ��� fr. (lu–ve), ��� fr. (sa–do), non soci: ��� fr. (lu–ve), ��� fr. (sa–do). St. Stephan, soci TCS: ��� fr. (lu–ve), ��� fr. (sa–do); non soci: ��� fr. (lu–ve), ��� fr. (sa–do). Zernez, soci TCS: ��� fr.; non soci: ��� fr. Per i corsi in Ticino si veda la pagina sezionale.
Secondo un nostro lettore, la stazione invernale di Villars ha ottime piste da sci ma la cittadina non è bella. vento, oltretutto gratuito grazie all’affiliazione al club. Anita Streit (@)
Non solo i pirati della strada sono pericolosi «Touring» 16/2013
Mi viene in mente un altro gruppo di conducenti egoisti, che purtroppo finora non vengono multati, ma che continuano a pensare che la strada appartenga solo a loro. I lumaconi e gli automobilisti della domenica. Questi utenti della strada spesso ansiosi e insicuri, non si preoccupano assolutamente della
touring Scriveteci!
Il quadro di Villars disegnato dall’autore purtroppo corrisponde solo in parte alla verità. Quel che funziona in modo eccellente è l’area sciistica. «Télé VillarsGryon» svolge un lavoro straordinario e quotidianamente mette a disposizione piste ben preparate. Per il resto non considero Villars una destinazione di prima categoria. Passeggiando sulla strada principale s’incontrano alcune case diroccate. Mancano ristoranti con cibo raffinato. Inoltre, durante i bei giorni invernali, i turisti di giornata affollano Villars. Il rapporto prezzo-prestazioni non è giusto. Paul Truniger (@) Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
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Îe¸»e Schöne Vitrinen von B+M in Hausen bei Brugg. Gratiskatalog unter: www.vitrinen.ch oder Tel. 056 441 50 41 <wm>10CAsNsjY0MDCxiLcwMTW2tAAAHQqzCA8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDCx0LUwMTW2tAAAH8tEcw8AAAA=</wm>
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Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile). Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt AG, CIL Centre d’impression Lausanne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
38 touring | l’incontro n. 20 | 5 dicembre 2013
«Voglio dimostrare che: volere è potere!» Per il suo handicap, Joelle Philibert è su una sedia a rotelle. Con un furgoncino trasformato su misura per lei, l’anno prossimo la 34enne visiterà 25 Paesi europei. con video e foto sul mio sito web. Nei miei confronti la gente spesso è molto timida. Il viaggio deve dunque servire ad abbattere barriere e paure. Inoltre con questa mia azione desidero infondere coraggio alle persone disabili o ammalate.
Dalla nascita Joelle Philibert di Penthaz soffre di una deformazione della colonna vertebrale. Di professione è grafica e dipinge quadri astratti. www.jo-z.ch.
Quali modifiche sono state necessarie affinché lei potesse guidare il furgoncino? È stato necessario installare il sistema joysteer: accelerare, frenare e guidare vengono eseguiti attraverso un joystick. È un metodo di guida concepito per i conducenti con una forza molto scarsa e con un raggio di movimento molto ristretto. Sono la prima persona in Svizzera ad utilizzare tale sistema con solo una mano. Inoltre il furgoncino dispone di porte elettriche e di una rampa per salire a bordo. Tuttavia le procedure burocratiche presso le autorità sono state lunghe e ho dovuto aspettare tanto tempo sino a ottenere finalmente la mia licenza di condurre. Ho dovuto combattere contro molti pregiudizi, ma ne è valsa la pena e grazie alla patente ho conquistato molta libertà.
«Desidero imparare a rimanere calma in qualsiasi circostanza» Il viaggio comincia fra tre mesi. Come si è organizzata? Ho suddiviso il viaggio in tappe e ogni tappa dura da quattro sino a otto settimane. In seguito torno per un mese in Svizzera per riposarmi, ma anche per rimettere in sesto il furgoncino che avrà bisogno di lavori di manutenzione. Dei �� mesi totali sono in viaggio effettivamente solo per �� settimane. In inverno non viaggerò perché il mio veicolo non è particolarmente sicuro sulla neve e dato che dormirò spesso in auto, la stagione fredda non è ideale. In ogni tappa mi accompagneranno degli amici e anche delle personalità della vita pubblica: con loro farò per �� ore un’attività insolita come la speleologia o il ciclismo con bici da cross BMX, sempre registrando il tutto con video e foto. Il film reportage è finanziato con donazioni private e sponsor, d’altronde ne cerco ancora. Grazie al soccorso stradale TCS e al Libretto ETI sono ben assicurata in caso di panne e di malattia.
Nadia Rambaldi
Da marzo 2014 intende viaggiare per 15 mesi in 25 Paesi nell’intera Europa. Come mai questo lungo viaggio? Joelle Philibert: Viaggio molto volentieri, ma a causa del mio handicap, la mia mobilità è limitata. Dallo scorso maggio però ho finalmente in tasca la licenza di condurre, e voglio recuperare il tempo perso. Desidero scoprire i �� Paesi con il mio Viano Mercedes-Benz ristrutturato, diciamo che sarà un po’ come fare «un giro d’orizzonte». Ci sono alcuni scettici che dicono che non ce la posso fare! Ma con questo viaggio voglio dimostrare che: volere è potere! A questo fine documenterò le tappe del viaggio
Quali sono le sfide personali? Viaggiare significa scoprire ed adattarsi: riuscire ad affrontare l’ignoto e gli imprevisti. Desidero imparare a rimanere calma in qualsiasi situazione. La mia sedia a rotelle sostituisce le mie gambe e il mio furgoncino ne è il prolungamento. Mi godo la possibilità di potermi muovere in modo indipendente. I bei momenti di questo viaggio mi aiuteranno ad affrontare le avversità della vita. Intervista: Nadia Rambaldi
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