Touring 1 / 2014 italiano

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touring

9 gennaio 2014 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

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2014

Il giornale della mobilità

Visioni future di esperti

Le sfide della mobilità

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Formazione due fasi

Per ridurre gli incidenti 13 Viaggio dei lettori

Stati del Sud e Arizona 20 32

Quiz & concorsi: un soggiorno a Stoos, un tablet e un iphone 5C

18 Test Opel Adam Con un look seducente offre prestazioni scattanti

25 Sciate e bagni termali A Leukerbad tra sport, divertimento e caldo relax

28 Consulenza giuridica Numerose le domande legali rivolte all’hotline di Assista


un mondo di gioielli esclusivi

valori che restano

Con meccanismo dell‘orologio svizzero

L‘ultimo volo della Swissair

Un prezioso ricordo della leggenda dell‘aviazione! L‘orologio da polso “SR145 – L‘ultimo volo” Era „l‘ambasciatrice“ del nostro Paese e talvolta tuttora, si pensa con malinconia ai tempi passati, quando vedevamo luccicare negli aeroporti e nei cieli di tutto il mondo il suo nome e la croce svizzera: la Swissair! E‘ parte della storia patria e rappresenta la Svizzera della tecnica moderna e allo stesso tempo della solidità e della stabilità. Quando gli aeromobili Swissair, il 2. Ottobre 2001 furono costretti a restare a terra, fu un momento particolare per tutti. Più di 10 anni fa, il lunedì di Pasqua il primo aprile 2002, atterrò a Zurigo l‘ultimo volo di linea: il volo SR145 da San Paolo del Brasile. Edizione limitata a soli 4’990 esemplari L‘orologio, in edizione limitata e distribuito in tutto il mondo, “SR145 – L‘ultimo volo“, è un omaggio a quest‘ultimo volo Swissair, e alla sua patria. Ordini subito questo ricordo del tutto speciale!

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editoriale e sommario | touring

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n. 1 | 9 gennaio 2014

Attraenti letture dal mondo della mobilità

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questo punto ritengo doveroso dedicare l’editoriale all’equipe di «Touring». Tutti, dai redattori agli assistenti, senza dimenticare i grafici impaginatori, lavorano avendo ben in mente la stessa idea: offrire a voi, stimati lettori, un attrattivo e interessante giornale della mobilità. Il «Touring» è il risultato di passione e impegno. La nostra missione consiste nell’avvicinare – in modo chiaro e piacevole - i lettori alle tematiche più rilevanti ed attuali concernenti la mobilità. E per raggiungere tale obiettivo viene investito tanto lavoro. Si tratta di scegliere i temi giusti e di affrontarli in modo originale, mediante reportage, interviste, notizie, commenti e altre forme

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2014

attualità 4

club e soci 28

Una miscellanea di notizie dal mondo della mobilità.

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società e mobilità 12 12

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Infrastruttura ferroviaria: si voterà il 9 febbraio sul progetto FAIF. Il consulente: conducente ritenuto responsabile del ferimento di una passeggera di un bus. Formazione due fasi: riduzione degli incidenti e fonte di critiche.

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viaggi e tempo libero 20

test e tecnica 15 18

Il TCS ha testato un riscaldamento ausiliario per auto elettriche. Test della Opel Adam 1.4 Glam, seduttrice bella colorata.

Prove e novità 16 Ford Ecosport 16 SsangYong Rodius

DOSSIER

Tendenze della mobilità 6 7

foto Pia Neuenschwander, Marco2811/Fotolia.com

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Jérôme Chenal confronta l’equilibrio tra densificazione e traffico. Michiel van Ratingen e i progressi di sicurezza grazie ai test Euro NCAP. Le ripercussioni della nuova politica delle piattaforme automobilistiche secondo Franck Levêque. Christian Laesser sottolinea fortuna e rischi del turismo elvetico. Christoph Gitz tratta l’evolversi delle associazioni.

Foto di copertina: Fotolia.com

giornalistiche. E poi impaginarli in modo semplice, ma accattivante grazie al nostro layout, modificato nella primavera 2013 per adattarlo alle esigenze più attuali dei lettori. Anche la pubblicazione in tre lingue delle edizioni di «Touring» richiede uno sforzo non indifferente. Come potete constatare, la redazione, la stampa, nonché l’invio postale devono funzionare come un’orchestra ben accordata, per potervi far trovare il «Touring» puntualmente nella vostra cassetta delle lettere. Anche in questo nuovo anno non mancheranno di certo gli argomenti da affrontare e siamo pronti ad impegnarci a fondo per offrirvi attraenti letture dal mondo della mobilità. Felix Maurhofer, caporedattore

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Navigare sul Mississippi e giocare ai cowboy in Arizona partecipando al viaggio dei nostri lettori. Leukerbad: dalle piste di sci alle acque termali vallesane. 16 punti Gault&Millau a Goms all’albergo Castle.

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Linee roventi per la consulenza giuridica del TCS. Offerta speciale per soggiornare a Bad Ragaz nell’albergo TCS. Il TCS sarà presente a Payerne per il meeting aereo AIR 14. prezzi e contatti TCS quiz & concorsi la pagina dei lettori, impressum l’incontro: Pascal Huguenin, un appassionato speleologo.


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touring | attualità n. 1 | 9 gennaio 2014

La neve e i maestri di sci attirano i turisti in montagna

SONDAGGIO ONLINE

Quanto avete dovuto sborsare nel 2013 per pagare delle multe?

Le previsioni, che per l’inverno in corso indicano una «buona» stagione turistica, vengono rafforzate dalle prenotazioni sinora fatte. È fonte di gioia, ma non totale. «Il turismo di giornata e del finesettimana dipende unicamente dal tempo, perché le prenotazioni vengono fatte sempre più all’ultimo momento. E anche le promozioni a metà prezzo e altre agevolazioni non aiutano molto», sottolinea Heinz Keller di Svizzera Turismo. A causa di questa imponderabilità si sono diffuse anche le opzioni multiple. Le destinazioni devono offrire agli ospiti sia piste preparate alla perfezione che discese per le slitte nonché itinerari per le racchette da neve. Totalmente sottovalutato, stando

8% 18% 57% 17%

■ ■ ■ ■

Niente Fino a 40 fr. Fino a 250 fr. Più di 250 fr.

a Heinz Keller, è l’influsso dei maestri di sci. «I bravi maestri legati al territorio riescono a far sì che i bambini di oggi quando saranno adulti e genitori torneranno con i loro figli come ospiti nelle stesse destinazioni». A dire il vero è logico, dato che nessuno trascorre così tanto tempo con i propri ospiti come i maestri di sci, veri e propri «concierge nella neve». Conoscono il loro paese e la loro valle e possono soddisfare al meglio i desideri dei turisti. Affinché questo inverno diventi l’inverno perfetto per tutti, Svizzera Turismo offre 70 consigli «segreti» dei maestri di sci – www.myswitzerland.com/ mytop10. La relativa App si chiama «Swiss Extend», per iOS e Android. Bü

I bambini, che hanno seguito corsi di sci variati e divertenti, torneranno poi una volta adulti nella località sciistica con i propri figli.

La nuova domanda: Come vi organizzate in quanto automobilisti per il rientro dopo aver consumato alcol ad una festa? La vostra opinione ci interessa! Partecipate ai nostri sondaggi online pubblicati regolarmente sul sito web www.touring.ch

WWW.TOURING.CH

Le strade, bellezze architettoniche Chi l’avrebbe mai detto? Viadotti e autostrade appartengono alle più belle costruzioni della Svizzera. Figurano infatti al posto di onore in una pubblicazione che recensisce le più belle realizzazioni degli anni 1960–1975.

Chi non accende i fari paga 40 franchi

Le saline di Bex e del Reno hanno firmato un accordo di collaborazione per rinforzare la loro posizione sul mercato del sale per il disgelo delle strade... ma anche per la vendita di specialità gastronomiche o per il wellness.

«Touring» su iPad Potete scaricare sul vostro iPad questa edizione di «Touring». La versione per il tablet è arricchita da elementi multimediali quali video, gallerie di immagini oppure collegamenti a Internet.

foto Grindelwald Sports, ACE, Reuters/Robert Pratta, ald

Due giganti del sale uniscono le forze

Dal 1° gennaio in Svizzera sono obbligatorie le luci diurne. Chi non si attiene a questa disposizione è passibile di una multa di 40 fr. Per ricordare quest’obbligo, il TCS in collaborazione con ACS e Astag ha lanciato una campagna di sensibilizzazione. Un volantino, con adesivi per il cruscotto e il lunotto posteriore dà un chiaro messaggio agli automobilisti: «Accendi le luci». Finora ne sono già stati

1,5 mio.

è il numero di volantini già distribuiti per la campagna «Accendi le luci».

distribuiti 1,5 milioni di esemplari. Inoltre, da questo mese vengono esposti manifesti in 23 stazioni di servizio BP e da aprile a giugno appariranno pure nei 17 maggiori parcheggi del Paese, mentre da giugno ad agosto anche nelle aree di servizio autostradali. Dunque: tenete sempre i fari anabbaglianti accessi sul vostro veicolo oppure montate luci diurne del tipo LED! ac


attualità | touring

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n. 1 | 9 gennaio 2014

Testate gratis per tre mesi una CaKi-Bike

Lione innovativa

La metropoli francese ha appena inaugurato il più grande tunnel europeo per pedoni e ciclisti. Lunga 2 km e concepita con la collaborazione di artisti e di uno psichiatra, la galleria è caratterizzata da proiezioni di immagini digitali sulle pareti per evitare lo stress e l’angoscia agli utenti.

Compatta ben spaziosa Ben 23 cm più lunga della cinque porte, quindi con addirittura 624 l di bagagliaio: la Honda Civic Tourer con i suoi 4,5 m di lunghezza è la station wagon più compatta del segmento C. Esternamente è chiaramente riconoscibile come una Civic, mentre dentro la Tourer si illustra per una enorme modularità. Ad esempio i sedili posteriori si lasciano ribaltare con una sola manopola, liberando un volume di carico di 1668 l. Pratico anche il vano di carico basso e il contenitore supplementare nel sottofondo del bagagliaio. I

La Honda Civic Tourer unisce un abitacolo spazioso e l’abituale design sportivo.

Se siete una famiglia con bambini che abita a Berna, l’Accademia della mobilità vi dà la possibilità di testare gratuitamente per tre mesi una «CaKi-Bike», vale a dire una due ruote concepita per trasportare dei carichi oppure dei bambini (con sedili per bambini). Condividerete la vostra CaKi-Bike con altre due famiglie (vicini, amici ecc.), nell’idea di una mobilità collaborativa. Allo scopo di poter valutare il potenziale di questo sistema, le famiglie dell’esperimento affideranno le loro osservazioni ad un diario di bordo. L’obiettivo è di offrire un’alternativa all’automobile ecologica e poco costosa. Il progetto è patrocinato dalla Confederazione e da «Energie Wasser Bern». Per annunciarsi digitate: www.ewb.ch/de/angebot/ mobilitaet/electrodrive/caki-bike/ ihre-bewerbung.html. jop

passeggeri hanno molto spazio: la libertà per gambe e testa sull’Honda Civic Tourer è buona. La nuova familiare giapponese è stata interamente sviluppata e costruita in Europa e sarà disponibile a partire dal 27 febbraio. Le motorizzazioni previste per la Svizzera si possono scoprire su www.touring.ch. nr

Riconoscimento per Tooxme, la start-up patrocinata dal TCS

Nel 2017 ben 3,91 miliardi di persone saliranno su un aereo

Lanciata all’inizio del 2013, l’applicazione per smartphone Tooxme ha ottenuto una medaglia d’argento al Best of Swiss App Awards. Questo sistema innovativo ha già conquistato 14 000 utilizzatori in Svizzera romanda e sarà esteso prossimamente oltre Sarine. Grazie a Tooxme, è possibile ricorrere ai servizi di un autista in tempo reale e pagare per via elettronica una volta arrivati a destinazione. Questa soluzione è ideale sulle tratte brevi, per un servizio porta a porta. Partner del progetto, il TCS vi vede una soluzione per la mobilità che contribuisce a ridurre gli ingorghi e a tutelare l’ambiente, il tutto a prezzo modico. jop

Anche in futuro il turismo sarà un settore in crescita. In ogni caso se si avvereranno le previsioni quinquennali dell’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA). La IATA prevede dunque anche un aumento notevole del numero di passeggeri delle compagnie aeree a lei affiliate. Stando alla rivista specializzata «Travel Inside» nel 2017 un totale di 3,91 miliardi di persone compirà un viaggio in aereo. Gli aumenti maggiori di passeggeri la IATA li prevede nel traffico interno in India e Cina. A crescere più velocemente sarà il traffico passeggeri internazionale in Uzbekistan, Kazakistan, Russia, Turchia, Cina e Vietnam. Bü

L’APP

TUTTO SULLE CONDIZIONI DELLA NEVE E SUL PERICOLO DI VALANGHE Gli sportivi invernali che fanno fuoripista dovrebbero scaricare l’App «White Risk» sul loro iPhone o su un telefonino con sistema Android. Quest’App è stata creata dall’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) e mostra l’ultimo bollettino delle valanghe. Inoltre, sotto la funzione «Sapere», l’applicazione offre diversi strumenti per valutare il pericolo di valanghe, la pianificazione di un itinerario e le informazioni necessarie per valutare la condizione della neve. Alla rubrica «Neve» sono pubblicati i dati dell’innevamento in Svizzera, come l’altezza del manto e la quantità di neve fresca. Possono anche essere visionati in tempo reale i dati misurati dallo SLF. Questa funzione è però a pagamento.

Gratis in App Store e Google Play, anche in italiano.


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touring | dossier n. 1 | 9 gennaio 2014

Maggiore qualità di vita con Treni in ritardo, code sulle strade, lunghe attese negli aeroporti sono conseguenze irritanti di un sistema di trasporto sovraccarico. Le quotidiane correnti di mobilità di migliaia di svizzeri devono essere gestite in modo intelligente, altrimenti si arriva al collasso. Gli specialisti mostrano le loro soluzioni per i vari temi di «Touring».

Più alloggi, meno traffico

Le autorità hanno preso la strada sbagliata spronando la densificazione? È una via come un’altra, che permette in particolare di rendere redditizi i trasporti pubblici e le infrastrutture urbane, che sono utilizzati da un gran numero di utenti. Ma non si creda che la densificazione risolverà magicamente ogni nostro problema. Se gli abitanti di una città ad alta densità partono tutti i fine settimana a Marrakech o a Verbier, non avremo guadagnato niente in termini di risparmio energetico.

«La densificazione non risolverà magicamente i nostri problemi» Ma si può persistere sul modello «casa individuale – auto»? Questo modello, va ricordato, ha indirizzato durante mezzo secolo la politica di pianificazione del territorio della Svizzera. Improvvisamente, lo si condanna. È perlomeno un po’ semplicistico. Bisogna innanzitutto riflettere sulla transizione e fornire i mezzi per passare a una fase successiva. … tramite misure d’accompagnamento? Sì. Una condizione necessaria è una buona rete di trasporti pubblici. Penso anche che le autorità debbano mostrarsi audaci e prendere decisioni che influiscono sulla mobilità. Qual è la città che risponde meglio a questo requisito? Zurigo mi pare il miglior esempio. Possiede un’eccellente rete di trasporti pubblici e sviluppa quartieri ben concepiti dal punto di vista urbanistico. Nella zona di Sihl City, si è limitato deliberatamente il numero di posteggi e accresciuto il servizio di tram e autobus. In tal modo, si offre una vera alternativa all’auto-

ETH DARCH

Da diversi anni si sta incrementando la densità delle agglomerazioni e smettendo di costruire case in campagna. Le sembra giusto? Jérôme Chenal: Rendendo più dense le città si cerca innanzitutto di realizzare dei risparmi d’energia. Ora, però, si dimentica troppo spesso che una città superdensa è vorace d’energia, perché bisogna riscaldare, illuminare, climatizzare gli appartamenti di un grattacielo di svariati piani, i parcheggi sotterranei, le gallerie ecc.

In materia di pianificazione del territorio, le autorità puntano sulla densificazione degli agglomerati urbani allo scopo di realizzare dei risparmi energetici.

mobile. Penso anche al nuovo quartiere di Oerlikon, una specie di laboratorio urbanistico dove coabitano uffici, alloggi, grandi piazze pubbliche ecc. Zurigo ha il merito di fare tentativi, di testare delle innovazioni e di operare delle scelte chiare nel campo della mobilità.

Jérôme Chenal è ricercatore in urbanistica alla Facoltà di ambiente naturale, architetturale e costruzioni (ENAC) del Politecnico federale di Losanna.

E la Prime Tower, non è un progetto megalomane? Al contrario, è una realizzazione ben ponderata, perché connessa a una piattaforma di trasporti pubblici. Spesso, però, si constata che i grandi progetti urbanistici si scontrano a dei referendum. Sì, è un problema. Ogni innovazione è percepita come sospetta e per una semplice questione di gusto si lancia un referendum. Bisogna riconsiderare questi processi partecipativi. La popolazione non cessa di aumentare in Svizzera, bisogna fluidificare il traffico, costruire ferrovie? Non credo. La chiave sta nell’alloggio. Per ridurre il pendolarismo, bisogna poter traslocare senza eccessive formalità e andare ad abitare vicino al proprio posto di lavoro. Ora, però, troppi oneri amministrativi, specie se si è proprietari, impediscono di trasferirsi. D’altronde, la penuria di alloggi è estrema in diverse agglomerazioni. Gli investitori privati vanno via dal mercato immobiliare. Per compensare, spetta alle collettività pubbliche costruire, comprare, rinnovare. In questo modo si avrebbe un’opportunità per arrestare il pendolarismo galoppante. Intervista: Jacques-Olivier Pidoux


dossier | touring

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n. 1 | 9 gennaio 2014

abili concetti di mobilità Le automobili diventano sempre più sicure Il potenziale di sicurezza offerto dalla tecnica dei veicoli non è ancora esaurito. Quali saranno le novità? Michiel van Ratingen: Prima di tutto si deve dire che, di regola, le auto moderne dispongono di sistemi di sicurezza da buoni a molto buoni. Lo dimostrano in modo evidente i nostri crash test. Per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida, ABS ed ESP sono ormai dati per scontati. Prevediamo che i produttori presenteranno sul mercato assistenti sempre più efficienti. In futuro sarà decisiva la combinazione dei vari sistemi di ausilio, come ad esempio quelli di frenata anti collisione e di cambio di corsia. Quali sono le tendenze nella sicurezza attiva? Siamo certi che in futuro gli assistenti di frenata di emergenza predittiva si affermeranno in generale. Anche noi orienteremo i nostri test verso questi sistemi di frenata che sono già concepiti o verranno concepiti per funzionare anche al buio o per riconoscere i ciclisti. Abbiamo grandi aspettative anche per quanto riguarda gli assistenti al cambio della corsia.

«Ogni stella Euro NCAP riduce il rischio di ferimenti» In che direzione va lo sviluppo della sicurezza passiva come le zone di assorbimento dell’urto? Come sempre, nelle vetture la sicurezza passiva è di estrema importanza. Prendendo come esempio i sistemi sofisticati di airbag, che vengono inseriti nelle auto moderne, ci si rende conto di quanto venga investito in questo tipo di sicurezza.

Euro NCAP

Che influsso hanno le nuove tecnologie di sicurezza sul modo in cui vengono effettuati i test di Euro NCAP? Di principio dovrebbe permanere la tendenza verso dei veicoli più sicuri sia per i passeggeri che per i pedoni, a condizione che

i produttori integrino le relative misure di sicurezza nello sviluppo dei modelli di veicolo. Dall’inizio del programma Euro NCAP si sono compiuti notevoli miglioramenti.

Michiel van Ratingen (1966) è segretario generale di Euro NCAP (European New Car Assessment Programm). Egli studia ingegneria meccanica con specializzazione nella sicurezza delle auto.

Devono perciò cambiare i sistemi di valutazione? Naturalmente adattiamo costantemente i nostri sistemi di valutazione. Un equipaggiamento particolare di un modello di autoveicolo che ora riceve cinque stelle, in futuro probabilmente non le otterrebbe più. Oltre a questi criteri più severi, Euro NCAP ha in programma anche l’adozione di nuove procedure in settori che attualmente non vengono coperti, così come la modernizzazione di procedure già esistenti. In questo senso, tra l’altro stiamo integrando nei test i nuovi sistemi di aiuto alla frenata d’emergenza. I crash test Euro NCAP possono migliorare la sicurezza? A questo proposito ci permettiamo di dire che già oggi Euro NCAP è responsabile della svolta nella sicurezza dell’auto. Da notare è come i produttori migliorano velocemente il proprio equipaggiamento di sicurezza e quali passi compiono per ottenere dei buoni risultati nei test. Gli studi condotti dalla SNRA (Swedish National Roads Administration) e dalla SARAC (Safety Advisory Rating Committee) su feriti veri hanno mostrato che con l’aumentare delle stelle Euro NCAP, diminuisce il rischio di ferimenti. Perché la sicurezza non viene migliorata per legge? Mentre Euro NCAP promuove un miglioramento continuo della sicurezza dei veicoli, attraverso uno sviluppo costante delle procedure di valutazione, la legislazione fissa degli standard obbligatori minimi. Come si sa, gli ingranaggi della legislazione girano lentamente. Questo anche perché devono essere tenute in considerazione le opinioni degli Stati membri dell’Unione europea. Inoltre dopo l’entrata in vigore della legge vengono meno gli stimoli per ulteriori miglioramenti. Intervista: Felix Maurhofer

Le auto diventano sempre più sicure. Ad esempio con gli assistenti di frenata, che nel caso di ostacoli, bloccano automaticamente il veicolo.


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touring | dossier n. 1 | 9 gennaio 2014

L’era delle piattaforme d’auto onnipotenti Il gruppo Volkswagen ha rivoluzionato la politica delle piattaforme e dei moduli automobilistici. Quali sono i principali tratti? Franck Levêque: La standardizzazione dei sistemi di fabbricazione attraverso le diverse marche e modelli ha prodotto la più grande tecnologia modulare. La piattaforma motore può ad esempio venire condivisa dalle Audi A3 e TT, dalla VW Golf, Seat Leon e dalla Skoda Octavia. In futuro il sistema modulare MQB di Volkswagen sarà applicabile su 40 modelli. Inoltre, il passo e la traccia (ndr: larghezza dell’asse) saranno declinabili in 26 combinazioni, ciò che implica diverse impostazioni del telaio e il rispetto delle caratteristiche dinamiche proprie ad ogni marca. Il sistema modulare VW è il più complesso mai realizzato: utilizza quasi 1500 componenti con le quali si possono comporre 1000 moduli. A titolo di paragone, alla Mercedes solo 90 componenti entrano nella costruzione modulare. Questo dimostra l’ampiezza degli sforzi attuati in campo ingegneristico e i vantaggi realizzabili a livello dei costi, pur conservando marchi dal profilo distinto.

Franck Levêque (39 anni) è vicepresidente del settore auto e trasporti di Frost & Sullivan, società che valuta in permanenza i mercati e le tecnologie.

In cosa differiscono dalla pratica di Volkswagen le nuove piattaforme introdotte da gruppi come Peugeot Citroën (PSA) o Volvo? Anche in questi casi abbiamo a che fare con un sistema che poggia su componenti e moduli applicato a diversi marchi e modelli. Tuttavia, il grado di complessità non può venire paragonato. Sia il sistema PSA sia quello Volvo inglobano infatti differenti zone di produzione. Oltre ad una riduzione dei costi, la diminuzione del numero di piattaforme incoraggia un rinnovamento accelerato delle gamme automobilistiche… La messa in produzione di un nuovo modello di punta delle marche Audi e VW è

«Alla fine, la strategia delle piattaforme è un circolo virtuoso»

rispettivamente di circa 42 e 36 mesi. È il risultato di un uso massiccio dei test effettuati a monte sui moduli. Idem per i crash-test. I moduli sono per definizione validi da un punto di vista dell’architettura del veicolo. Le prove realizzate in precedenza da Audi e VW sono valide anche per i modelli Seat o Skoda. Questo procedimento si conclude con una riduzione del 50– 60% del numero di crash-test necessari. Con il guadagno che ne consegue in materia di costi e tempo di sviluppo. Quest’ultimo passa così a 28 mesi per una Skoda e a 19–22 per una Seat.

Condividendo le piattaforme tra i diversi marchi, non si rischia di cadere nell’uniformità del paesaggio automobilistico? Infatti, ma converrebbe piuttosto chiedersi se un gruppo automobilistico può permettersi di non applicare una strategia di piattaforme. Se si mettono a confronto Audi e BMW, i risparmi dei costi realizzati non si traducono unicamente in sostanziali margini che ricadono nel borsello del gruppo Volkswagen. Essi forniscono soprattutto la possibilità di destinare maggiori risorse per lavorare alla differenziazione dei prodotti e, pertanto, per affrancarsi dal modulo iniziale. Si passa dunque da un circolo vizioso a un circolo virtuoso. Stando così le cose, alcuni gruppi potrebbero limitare l’impiego di piattaforme allo scopo di lanciare prodotti di carattere? Assolutamente no. Non è così che si creeranno nuovi prodotti di forte identità. Prendo l’esempio classico della nuova SUV Mercedes GLA e del coupé CLA. Entrambi poggiano sulla piattaforma a trazione anteriore destinata alle Mercedes Classe A e B. Qui la differenziazione avviene attraverso la variante bassa del telaio, che procura all’autovettura un carattere di guida più dinamico. Questo senza superare un limite di prezzo critico. Questo approccio consente a Mercedes di prendere di mira una nuova clientela d’entrata al segmento premium. Intervista: Marc-Olivier Herren

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Il sistema di piattaforma modulare MQB (Modularer Querbaukasten) del gruppo VW offre possibilità multiple.


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«Per i loro soldi gli ospiti hanno di più»

Quali sono le chance e i vantaggi più grandi per il turismo nel nostro Paese? Nei tempi incerti in cui viviamo la sicurezza offerta dalla Svizzera è un punto di forza. Soprattutto nei nuovi mercati è d’importanza centrale. Con sicurezza intendo anche la stabilità politica. Il Paese funziona, il livello delle offerte è in generale buono e il numero delle opzioni, tutto ciò che posso intraprendere in questo Paese, è particolarmente alto. Questi sono gli ingredienti che uniti assieme esercitano un effetto positivo sul turismo. Di conseguenza, anche se nel contesto europeo siamo più cari, da noi arrivano sempre ospiti a trascorrere le ferie. E dove stanno in agguato i grandi rischi? Penso che un rischio sia proprio il rincaro della Svizzera dovuto all’apprezzamento del franco. In principio viviamo una specie di choc della domanda, anche se non si è abbattuta sul mercato in modo così duro, come ci si sarebbe dovuti immaginare. Adesso però il pericolo consiste nel reagire applicando offerte supplementari, comprese nel prezzo, o riduzioni di prezzo troppo forti, al costo di rinunciare a margini di guadagno.

Christof Sonderegger

Quali sono le sfide più ardue del turismo svizzero nel nuovo anno? Prima di tutto ancora l’elevato corso del franco per i nostri principali mercati europei, mentre i mercati asiatici non reagiscono in modo sensibile all’apprezzamento della valuta. Continueremo a dover convivere con una domanda fiacca. La situazione comunque tenderà al miglioramento, perché gli ospiti si rendono conto che per fare le vacanze in Svizzera si devono sborsare dei soldi, ma nel segmento di lusso ottengono anche una prestazione molto buona.

Grazie ai suoi stupendi paesaggi, nel turismo la Svizzera ha sempre un asso nella manica.

Questa regola viene applicata troppo raramente? Sì. Per questo dobbiamo fare estrema attenzione a non lanciare dei segnali sbagliati, che poi non possiamo più cancellare. Cosa succede se poi la domanda riprende? Allora gli albergatori devono di nuovo aumentare i prezzi.

«Chi fa offerte speciali, dovrebbe pretendere qualcosa dall’ospite» Il settore dimostra lungimiranza a questo proposito? Sì. In generale gli addetti al turismo svizzero in questi ultimi tre anni si sono comportati in modo intelligente e hanno imparato ad affrontare in modo positivo la situazione difficile. Come giudica l’esempio di St. Moritz, dove gli ospiti che prenotano due notti in albergo, ricevono una giornaliera per 25 franchi? Una promozione, sovvenzionata trasversalmente da albergatori e impianti di risalita, che rende più difficile la situazione dei proprietari di appartamenti di vacanza, che non possono permettersi tali offerte. Il grande problema è che con questi 25 franchi viene lanciato un segnale sul mercato difficilmente cancellabile. Mi capita di vedere spesso che gli offerenti garantiscono agli ospiti riduzioni

di prezzo o prestazioni supplementari, senza pretendere da loro qualcosa in cambio. Con qualcosa s’intende ad esempio che l’ospite ha solo 72 ore di tempo per sfruttare queste prenotazioni vantaggiose. È importante che l’ospite possa godere delle offerte solo rispettando determinate condizioni.

Christian Laesser è professore per Turismo e Management dei servizi all’Università di San Gallo.

Un simile comportamento non richiede più trasparenza? La possibilità di paragone dei prezzi è senza dubbio in calo. In cambio, l’ospite ha la garanzia di non dover sborsare costi supplementari e sa anche che riceve relativamente molto per il proprio denaro. Nella nostra Svizzera votata al turismo lottiamo con problemi strutturali? Li definirei piuttosto delle sfide strutturali. L’opinione dominante è che un terzo dei nostri alberghi non è concorrenziale. Ed erroneamente si pensa che questa capacità di imporsi sul mercato sia data dalla dimensione della casa. Questa opinione è falsa. Anche un piccolo hotel può lavorare in modo competitivo, perché a essere decisiva è la qualità dell’offerta. Qual è la situazione degli impianti di risalita? Per la maggior parte sono ben messi. Il settore non è più in ritardo come un tempo. Intervista: Christian Bützberger


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dossier | touring

11

n. 1 | 9 gennaio 2014

«Le associazioni ci saranno sempre» Quali sono i problemi più ricorrenti che devono affrontare le associazioni? Christoph Gitz: Nelle consulenze siamo confrontati con varie questioni legate alle strategie e al futuro. Penso soprattutto alle associazioni di mestiere, che devono affrontare i cambiamenti del loro profilo professionale. Ma un’eterna questione è anche quella finanziaria. È importante un finanziamento ampio e diversificato, se no è a rischio la sopravvivenza dell’associazione. Secondo lei, per quale motivo si assiste a un calo dei soci in molte associazioni e cosa si può fare per rimediare? Da una parte si ha a che fare con una crescente individualizzazione. Il socio si chiede: cosa mi dà l’associazione? Di questo modo di pensare ne sono in parte responsabili – in senso positivo – le stesse associazioni: facendo leva sulle prestazioni da offrire al socio, trasforma quest’ultimo in una sorta di cliente. Così, per il socio non è prioritario il pensiero «sono orgoglioso di far parte di tale associazione!», ma il meccanismo cliente/fornitore. In cambio della tassa, il socio pretende una prestazione. D’altra parte molte associazioni si trovano costrette a integrare con altre offerte la prestazione che una volta era unica e centrale o a trovare nuove prestazioni con carattere monopolistico. Prendiamo ad esempio i sindacati: molti obiettivi, per cui una volta i sindacati hanno lottato, oggi sono stati raggiunti. Inoltre c’è il dualismo tra prestazioni collettive e individuali. A causa delle prestazioni collettive (ad esempio la rappresentanza d’interessi), oggi non si ha più bisogno di entrare in un’associazione: degli obiettivi già raggiunti ne approfittano anche i non soci.

Christoph Gitz (50 anni), Dr. rer. pol., è partner e membro di direzione del gruppo di consulenza per management delle associazioni B’VM Svizzera, Berna, www.bvmberatung.net

Contrapposizione milizia/professione: chi domina chi e come può funzionare una collaborazione? Puntare sulla dominanza di uno sull’altro è sbagliato. Chi lavora in un’associazione a titolo professionale ha un vantaggio in fatto di know-how, e per questo viene pagato e ha tempo a disposizione. D’altra parte chi lavora a titolo onorifico dispone di un potere formale. Alla fine è decisivo come le personalità sanno trattare con questi rapporti di potere. Sono un fautore dell’interazione cooperativa: il «tandem» deve funzionare! Deve essere fissato chiaramente chi e quale ruolo gioca nell’associazione, come si distinguono i compiti e le competenze tra collaboratori professionisti e di milizia. Un’associazione per seguire una strategia orientata al mercato e ai clienti deve agire in modo veloce. Dunque le strutture democratiche potrebbero risultare da ostacolo? Importanti sono processi decisionali veloci. Questo può essere realizzato tra l’altro mediante l’impiego dei nuovi mezzi di comunicazione, da applicare ad esempio nella procedura di consultazione. L’associazione ha bisogno di strutture dirigenziali

«Troppe riunioni segnano la vittoria del didietro sul cervello» snelle e attive, senza ledere il principio democratico e di partecipazione delle sezioni. Nella pratica ha dato buona prova di sé il modello dell’organo che unisce i singoli presidenti di sezione e il presidente centrale, con lo scopo di sviluppare le strategie. In un secondo tempo, l’Assemblea dei delegati può trattare le questioni legate allo statuto e raccogliere gli input degli esperti. La presidenza deve però poter agire liberamente al momento dell’applicazione delle decisioni. Determinati ambiti degli affari dovrebbero venire esternalizzati come ad esempio in una SA (di pubblica utilità) o Sagl, per contro il core business rimane sotto il mantello dell’associazione.

Andreas von Gunten

Quale futuro pronostica per le associazioni? Le associazioni ci saranno sempre. Pensiamo solo alla funzione di rappresentanza degli interessi. Le associazioni mettono sul tavolo i problemi che non vengono affrontati dalle autorità pubbliche né dai privati. Inoltre un’associazione deve avviare collaborazioni con altri gruppi che perseguono gli stessi obiettivi. In più devono sfruttare appieno le possibilità offerte dai nuovi mezzi di comunicazione e usarli in modo mirato, soprattutto nei confronti dei giovani soci. Dunque meno riunioni, perché troppe segnano la vittoria del didietro sul cervello! Intervista: Peter Widmer

Le associazioni svizzere sono caratterizzate dalla loro struttura democratica e federalista.


12 touring | società e mobilità n. 1 | 9 gennaio 2014

Un miliardo in più all’anno

I

l 9 febbraio il popolo svizzero deciderà sul progetto per il finanziamento e l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF). Con questa votazione vengono dunque definite le linee direttrici per la futura ferrovia in Svizzera, sia riguardo ulteriori ampliamenti che le modalità di finanziamento. Il progetto prevede la creazione di un fondo per l’infrastruttura ferroviaria. Dicendo sì al FAIF la ferrovia disporrebbe di un miliardo di franchi in più l’anno.

FAIF: il TCS accoglie il progetto Con il fondo per l’infrastruttura ferroviaria il Consiglio federale e il Parlamento definiscono le linee direttrici per un finanziamento a lungo termine della ferrovia, il TCS accoglie con favore il progetto. Ma individua anche punti critici: nel quadro della consultazione parlamentare il TCS ha criticato la riduzione delle deduzioni delle spese di trasporto dall’imposta federale diretta e la continuazione delle sovvenzioni trasversali della ferrovia con i fondi della strada. Il TCS ora s’impegnerà affinché si istituisca una soluzione finanziaria analoga per l’infrastruttura stradale, in cui le sovvenzioni trasversali dalla strada alla ferrovia decise nel FAIF vengano compensate da tasse e imposte, che oggi confluiscono ancora nelle casse federali generali. tg

Sinora la ferrovia è finanziata da introiti della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni per 950 milioni di franchi, da una quota di 360 milioni dell’IVA, da un contributo di 260 milioni provenienti dall’imposta sugli oli minerali, nonché da 2,4 miliardi dalle casse federali. Questi soldi costituiscono circa l’80% delle entrate per il fondo d’infrastruttura ferroviaria. Per il restante abbisogno finanziario si deve attingere a nuove fonti: ogni anno i Cantoni versano 200 milioni in più rispetto a prima e la Confederazione aumenta il suo contributo annuo di 100 milioni. Ma anche il contribuente deve fare la sua parte: è previsto infatti che nel calcolo dell’imposta federale diretta i lavoratori dipendenti possano dedurre dal reddito imponibile al massimo 3000 fr. a titolo di spese di trasporto per recarsi al lavoro. Una modifica che colpisce soprattutto i pendolari nelle zone periferiche e di campagna. Il fondo d’infrastruttura ferroviaria rende il finanziamento della ferrovia più semplice, trasparente e sostenibile. Le uscite pos-

Keystone

Da dove provengono i soldi?

sono essere indirizzate meglio e la destinazione vincolata renderà il finanziamento del treno più sicuro, dato che i soldi non possono essere investiti per altri scopi. L’ampliamento dell’infrastruttura finanziaria deve avvenire con il «Programma di sviluppo strategico dell’infrastruttura ferroviaria» in modo graduale. Il Consiglio federale aveva previsto per la prima tappa di ampliamento sino al 2025 un progetto per un volume di 3,5 miliardi, il Parlamento ha poi aumentato la somma a 6,4. Un aumento che dovrebbe permettere tra l’altro l’introduzione di collegamenti ogni mezz’ora di giorno sulle tratte Zurigo–Lugano, Lugano–Locarno, Berna–Lucerna e Zurigo–Coira. tg

Il FAIF assicura il finanziamento della ferrovia, ma non elimina però le sovvenzioni trasversali.

Punito per il ferimento di passeggera di un bus

I

passeggeri sugli autobus sovraffollati, che non trovano un posto a sedere e viaggiano nel corridoio o nelle zone davanti alle porte, non sono certo da invidiare. Qualora il conducente del bus debba compiere un’improvvisa sterzata o una frenata d’emergenza, essi sono infatti sballottati di qua e di là. Occasionalmente, se non si tengono saldamente, possono anche finire a gambe all’aria e cadere sul pavimento, con il rischio di ferirsi. Recentemente il Tribunale federale ha emanato una sentenza significativa in quest’ambito. Il conducente di un furgoncino per le consegne aveva infatti

il consulente Urs-Peter Inderbitzin

negato la precedenza ad un autobus di linea, mentre viaggiava sulla corsia riservata a quest’ultimo. L’autista dell’autobus, che invece procedeva correttamente, aveva dovuto frenare energicamente e scansare l’ostacolo per evitare la collisione. Una passeggera era perciò caduta e si era ferita. Il tribunale distrettuale aveva condannato il conducente del furgone per lesioni colpose ad una pena pecuniaria di 2700 franchi sospesa condizionalmente e ad una multa di 300 franchi. Il colpevole non aveva accettato la sentenza e, davanti al Tribunale federale, aveva sostenuto che il bus di linea

avrebbe potuto scansare il furgone senza problemi ed evitare perciò una frenata così brusca. Inoltre, non sarebbe corretto dare a lui tutta la colpa, in quanto una caduta fa parte dei rischi per i passeggeri di un autobus, qualora non si tengano in modo sicuro. I giudici di Losanna hanno ritenuto il ricorso privo di fondamento (sentenza 6B_286/2013) e confermato la condanna. È ancora da stabilire se il conducente del furgone debba risarcire la vittima per i danni (costi delle cure) e per il torto morale. Questa fattispecie è infatti in attesa di giudizio davanti ad un’altra corte.


società e mobilità | touring 13 n. 1 | 9 gennaio 2014

Formazione in due fasi | I corsi di formazione complementare per la licenza di condurre in prova hanno portato a una riduzione di circa il 10% degli incidenti tra i giovani conducenti. Ciò malgrado i corsi sono al centro di critiche.

Contro l’inesperienza giovanile

S

sulla propria pratica di guida. I neoconducenti devono frequentare le due giornate di corsi di formazione complementare (della durata ciascuna di circa 8 ore e mezzo) durante il triennio di prova.

Ridurre il tasso d’incidenti Al centro della prima giornata dei corsi FC in un centro di sicurezza stradale ci sono l’analisi degli incidenti, le sostanze stupefacenti e le esperienze al volante. Durante la seconda giornata i partecipanti si giudicano a vicenda dopo un giro sulle strade pubbliche. In tal modo, assieme alla prima fase della formazione di guida (corso primi soccorsi, lezioni sulla circolazione stradale ed esami di teoria e di

I neoconducenti provocano da soli l’80% di tutti i loro incidenti. A causa della mancanza di esperienza valutano male la velocità in curva.

Keystone

tatisticamente parlando, almeno il 50% degli automobilisti tra i 18 e i 24 anni incorrono in un incidente. Questa quota diminuisce dell’80% nei primi 20 mesi di pratica di guida. Sono quindi soprattutto i primi due anni sulla strada ad essere critici per i neopatentati. Ed è esattamente a questo che mira la formazione in due fasi, introdotta nel 2005: nei due corsi obbligatori di formazione complementare (corsi FC) i neopatentati imparano a valutare correttamente la velocità in curva, a mantenere una distanza sufficiente e ad effettuare frenate d’emergenza con sicurezza. Ma nel programma d’apprendimento ci sono anche la guida ecologica e la riflessione

tifici indipendenti, però, ciò non è possibile, perché entrambe le misure sono state introdotte per tutti i neopatentati.

L’INTERVISTA

«Sul Parlamento grava una grossa responsabilità» Quali fatti ha evidenziato lo studio dell’Ufficio prevenzioni infortuni? Jean-Marc Thévenaz: Ha portato al riconoscimento che la raccolta di dati dell’Ufficio federale delle strade non è sufficientemente completa per trarre conclusioni fondate. Inoltre, il rapporto dell’upi tenta di fare una distinzione tra l’effetto del periodo di prova e l’effetto dei corsi due fasi. Secondo studi scien-

Jean-Marc Thévenaz, responsabile della sicurezza stradale del TCS

Dove si può migliorare la formazione due fasi? La prima giornata dei corsi FC dovrebbe essere inserita nella prima fase, affinché i neopatentati arrivino sulla strada già ben attrezzati. La seconda giornata dovrebbe servire soprattutto al riconoscimento precoce di potenziali situazioni di incidente. Perché la formazione in due fasi è di vitale importanza dal punto di vista della sicurezza stradale?

pratica) si possono ridurre considerevolmente le percentuali di incidenti tra i giovani neopatentati. Alla fine di novembre 2012 è stato pubblicato un rapporto dell’Ufficio prevenzione infortuni sulla formazione due fasi. L’upi ha studiato di quanto si sia effettivamente ridotta la quota d’incidenti tramite questa formazione. Nonostante la due fasi abbia già portato ad una riduzione del 10% di incidenti tra i neopatentati, il rapporto indica che sono possibili alcuni miglioramenti. Questa è l’opinione anche del TCS.

Critiche dalla politica Tuttavia, il PRD ha presentato una mozione che chiede di prevedere le due giornate di formazione obbligatoria solamente per quei neoconducenti che hanno commesso un’infrazione grave delle norme della circolazione durante il periodo di prova. Resta però il fatto che oltre la metà dei conducenti tra i 18 e i 24 anni incorrono in incidenti stradali. Non si tratta quindi di casi isolati. Inoltre, la due fasi è concepita come misura preventiva, che dunque non fornirebbe più alcun contributo dopo un incidente con morti o feriti gravi. Ora si vorrebbe abolire un provvedimento grazie al quale negli ultimi anni sono stati evitati innumerevoli morti e feriti gravi tra i neopatentati. E comunque, la sicurezza stradale riguarda tutti i neopatentati, non solo quelli che non si attengono alle regole della circolazione. Nadia Rambaldi

È stato dimostrato che una combinazione di provvedimenti educativi, repressivi e riguardanti le esperienze di guida conduce a risultati ottimali. Qualora si eliminasse anche una sola di tali misure, il risultato non potrà più essere ottimale. Quali sono le possibili conseguenze di un’abolizione? Un inutile aumento dei morti e dei feriti sulle strade svizzere tra gli automobilisti e altri utenti della circolazione quali motociclisti, pedoni e ciclisti. Di conseguenza il Parlamento ha sulle sue spalle una grossa responsabilità se dovesse nr decidersi per l’abolizione.


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test e tecnica | touring 15 n. 1 | 9 gennaio 2014

Riscaldamento per auto elettriche | L’autonomia cala nettamente con il riscaldamento acceso, ma il TCS ha trovato una soluzione piuttosto efficace.

Autonomia e calore garantiti

È

l’angoscia di ogni conducente di auto elettrica: appena si accende il riscaldamento, l’autonomia indicata dal computer di bordo cala di diverse decine di chilometri. Il problema è che, contrariamente alle automobili termiche, i modelli elettrici non possono approfittare del calore residuo sprigionato dal motore per riscaldare il circuito dell’acqua del riscaldamento. Bisogna allora ricorrere a riscaldamenti elettrici che prendono la loro energia dalla batteria, ciò che riduce l’autonomia del veicolo. Questa problematica colpisce un po’ anche le vetture diesel che, conseguenza di un miglior rendimento termico, beneficiano di un calore residuo minore. Ragion per cui si utilizzano spesso dei riscaldamenti ausiliari per far salire più rapidamente la temperatura. Ispirandosi a tale pratica, il dipartimento Consulenza

per la mobilità del TCS ha istallato un riscaldamento ausiliario su una Citroën C-Zero, allo scopo di valutare gli effetti sull’autonomia durante l’uso invernale. La scelta è caduta su un impianto funzionante a etanolo (E85 o E100). L’uso di bioetanolo E100 di produzione biologica ha il vantaggio di presentare un bilancio di CO2 neutrale. Si è potuto raccordare il circuito dell’acqua al riscaldamento ausiliare. Per contro, è stato necessario inserire il serbatoio di etanolo (5 litri) al posto della batteria, la quale è migrata nel bagagliaio. Come mostra il grafico, l’apporto di questo riscaldamento d’appoggio che si attiva a temperature inferiori a 0 gradi ha permesso di allungare di circa il 30% il raggio d’azione della Citroën C-Zero, ossia nettamente di più dei modesti 58 km che si possono percorrere in condizioni

Il serbatoio di etanolo che alimenta il riscaldamento ausiliario si trova nell’alloggiamento della batteria da 12 volt.

normali con il riscaldamento elettrico standard. Il consumo di etanolo si è innalzato di 0,6 l/h, ciò che rende il serbatoio appena sufficiente. Parallelamente, però, il consumo di elettricità diminuisce considerevolmente. Precisiamo che un analogo impianto di riscaldamento è previsto sulla Volvo C30 Electric. MOH/TCS MoBe

Differenze di autonomia e consumo della Citroën C-Zero

autonomia uso estivo

uso invernale

117,8 km

58,1 km

foto TCS

uso invernale con riscaldamento ausiliare

13,7 kWh

27,9 kWh

16,8 kWh

Il sistema start-stop in modo ruota libera

Costi chilometrici in leggero calo Conseguenza dell’evoluzione del prezzo dei carburanti e del calo dei consumi, nell’anno trascorso i costi chilometrici sono scesi da 76 a 74 ct./km, ovvero un calo di 2 ct. Il calcolo vale per una vettura di 35 000 fr. che percorre 15 000 km l’anno. Questo conteggio può essere effettuato da ognuno grazie alla chiave USB «Costi chilometrici 2014» del TCS. Molto utile, questo strumento con una capacità di 4 gigabyte fornisce un apprezzato aiuto per calcolare gli spostamenti effettuati con un’automobile di servizio.

96,4 km

consumo

La chiave USB è adatta sia alla contabilità delle imprese sia ai privati che desiderano determinare o fatturare i loro costi di gestione. Contenente svariate informazioni su tale questione, la chiave USB «Costi chilometrici 2014» è venduta per 19 fr. ai soci TCS (non soci 29 fr.) oppure a 25 fr. con il Libro di bordo (35 fr.). ordinazione su www.infoguide. tcs.ch (in francese e tedesco). tg

La chiave USB «Costi chilometrici 2014» è adatta anche ai motociclisti. Segnaliamo che un diagramma relativo ai costi chilometrici figura su www.tcs.ch.

La ditta tedesca di componenti automobilistiche Bosch ha costatato che un’auto non ha bisogno della forza motore durante circa il 30% del percorso. Ha messo così a punto un automatismo start-stop capace di disinserire e inserire il motore in piena marcia. Questo dispositivo, che cerca le informazioni tramite un’estensione della rete dei sensori esistenti, permette di economizzare ca. il 10% di carburante visto che l’auto è a ruota libera. Dovrebbe essere commercializzato fra due anni ad un prezzo stimato di 500 euro.


16 touring | test e tecnica n. 1 | 9 gennaio 2014

SUV indiana che si diverte su ritmi di samba Ford Ecosport | È l’archetipo della mini-SUV moderna: look da guerriero urbano e trazione 4×2. Si vedono raramente vetture così globalizzate. Sviluppata in America del Sud, prodotta in India con componenti provenienti dai quattro angoli del pianeta, tra cui un motore tedesco, la mini SUV Ford Ecosport è frutto di un miscuglio quasi indecente. In effetti ha tutto della Ford T dei tempi moderni, concepita alta sulle ruote per affrontare le reti stradali caotiche dei paesi emergenti. Paradossalmente, l’altezza da terra accresciuta a 20 cm le conferisce tuttavia un’andatura da piccola valorosa fuoristrada di cui il mercato europeo va matto. A ciò si aggiungono forme arrotondate e una calandra espressiva che le conferiscono la necessaria grinta. Senza contare la ruota di scorta agganciata al portellone posteriore, che fa salire la lunghezza totale a 4,23 m.

Tecnica: SUV, 5 posti; lunghezza: 4,0 m; bagagliaio: 333 l Motori: benzina 112/125 CV, diesel 90 CV; cambio a 5 e 6 marce, trazione anteriore; consumi (misto) da 4,6 l/100 km, 120 g/km di CO2 Prezzi: da 25 900 fr. (1.5, 112 CV) a 27 200 fr. (1.5 TDCi); lancio a maggio.

Rifiniture cheap, abitabilità top

Cofano corto e calandra massiccia caratterizzano la Ford Ecosport. Galleria di foto su Touring iPad.

Se il look aggressivo non soffre della vocazione planetaria, l’allestimento interno, e più particolarmente la plastica a grana grossa della plancia di bordo, si adattano più al mercato indiano che a

quello europeo. Ford assicura tuttavia che i modelli che giungeranno in primavera sul Vecchio Continente presenteranno rifiniture più riuscite. È auspicabile, dato che l’Ecosport sarà venduta unicamente nella sua versione top Tita-

nium, dotata di una connettività che prevede diverse applicazioni (lettura vocale degli SMS, audiolibri ecc.). Ciò detto, questa mini SUV seduce per lo spazio generoso offerto dal sedile posteriore dove tre passeggeri possono accomodarsi senza problemi. Dato inoltre che il bagagliaio, accessibile attraverso una porta ad un’anta dotata di ammortizzatore, può raggiungere i 375 l di spazio, l’Ecosport ha tutto per diventare un’auto polivalente. Altra buona notizia, il telaio agile e non troppo sensibile al rollio conferma l’eccellente reputazione di Ford in materia. Mossa prevalentemente dallo scoppiettante tre cilindri downsizing da 125 CV, questa mini SUV nasconde una bella dose di dinamismo. Inutile invece attardarsi sull’altezza di guado folcloristica di 55 cm, dato che Ford ha rinunciato a proporre la trazione integrale sul mercato europeo. Ciò eviterà di far esplodere i tempi di consegna, dato che la quota di produzione attribuita all’Europa dalla fabbrica indiana è assai limitata. MOH

Gran monovolume pronta a lasciare l’asfalto SsangYong Rodius | Con marce ridotte e grande altezza da terra, questa monovolume sfida le SUV.

Rustica ma a buon mercato Nonostante l’apparenza affinata, siamo sempre davanti ad un’auto rudimentale, come testimoniano l’allestimento interno o la trazione integrale inseribile d’altri tempi. Ma per 20 000 fr. in meno rispetto alla concorrenza, nessuno avrà da ridire, tanto più che la Rodius può accogliere 7 passeggeri. A cominciare dalle due poltrone mediane – dal comfort rigido come tutta la selleria in cuoio – che permettono agli occupanti di allungarsi come su una sedia a sdraio. Lo spazio è altrettanto ge-

Positivo: rapporto prezzo-prestazioni imbattibile, abitabilità e bagagliaio fenomenali, riduttore, garanzia (5 anni) Negativo: ingombrante, consumi alti, assorbimento delle sospensioni, niente airbag a tendina, accensione manuale dei fari. Tecnica: 7 (2/2/3) posti; lunghezza: 5,13 m; bagagliaio: 875–1975 l; 2 l turbodiesel, 150 CV, 360 Nm a 1500 giri/min; cambio automatico a 5 rap.; trazione posteriore, 4×4 inseribile, marce ridotte Consumo in prova: 8,1 l/100 km, autonomia: 784 km Prezzo: 37 490 fr. (SV200e-Xdi 4WD Sapphire).

foto ald, MOH

Il modello coreano è un caso unico nella produzione automobilistica. Voluminosa rappresentante della categoria mastodontica delle grandi monovolume, la SsangYong Rodius si distingue per l’altezza da terra di 18,5 cm e le marce ridotte. Visto il passo lungo, non è certo una vera fuoristrada, ma può ben affrontare mulattiere sconnesse e pendenze importanti grazie ai rapporti rampanti. Questa Rodius, che fortunatamente abbandona il design stravagante della prima generazione, è davvero un modello particolare.

La SsangYong Rodius II esibisce un design consensuale. Un fatto positivo visto l’aspetto quantomeno esotico della prima generazione.

neroso sull’ampio divano posteriore, che può essere completamente reclinato e trasformato in cuccetta. Anche la modularità è un po’ datata, ma ce ne dimenticheremo in fretta al pensiero che con sette occupanti restano ben 900 l di volume di carico nel bagagliaio. Stupefacente. E passeremo anche sopra l’equipaggiamento un po’ vecchiotto (radio, computer di bordo), visto che questo bestione da 2,2 tonnellate si rivela un’onesta

ammiraglia, un po’ rigida a vuoto, ma non troppo rumorosa. Placido, il 2 litri diesel da 150 CV d’origine Mercedes ha il pregio di erogare riprese sostenute, tanto che a parte la mole ingombrante, questo mastodonte è abbastanza piacevole da guidare. Peccato che la trasmissione, con soli cinque rapporti, non sia d’aiuto in fatto di consumi. A parte ciò, la Rodius è dotata di tutto l’equipaggiamento di base necessario. MOH


test e tecnica | touring 17 n. 1 | 9 gennaio 2014

Test di lunga durata | Salvo qualche avaria, l’Honda Accord Tourer si è rivelata affidabile nel test condotto su circa 4 anni e 120 000 km. Comfort e sobrietà.

L’Accord resiste al tempo

P

eccato per le panne sopraggiunte a fine percorso che hanno reso meno brillante lo svolgimento, tutto sommato sereno, di questo test di lunga durata del TCS. In effetti su quasi 120 mila km, la station wagon Honda Accord Tourer immatricolata nel 2009 ha dato prova di affidabilità. I conducenti che si sono succeduti al volante hanno apprezzato il suo buon livello di comfort e la frugalità del 2,2 l diesel che si è accontentato di una media di 6,9 l/100 km. Una nota di merito va inoltre ai sistemi di assistenza alla guida, realmente efficaci e forniti di serie. Sul fronte negativo, menzioneremo la capacità ridotta del bagagliaio per una break familiare ed i costi di manutenzione relativamente alti.

Indicati sullo schermo di bordo, gli intervalli tra i servizi sono stati di 20 000 km. I costi sono ammontati a 2227 fr., ossia più della concorrenza, che di solito offre la manutenzione gratuita. Pagata 56 830 fr., questa Honda Accord non valeva più che 11 561 fr. (valore di ripresa del concessionario) a metà luglio 2013. Ben sobrio, il diesel ha un’autonomia che si avvicina ai 1000 km. I sistemi di assistenza alla guida rappresentano ancora oggi un atout per la sicurezza. Il regolatore di velocità adattivo facilita la guida, anche se è meno reattivo dei sistemi attuali. L’assistente per la frenata d’emergenza agisce tempestivamente ma non febbrilmente. Da notare anche il comportamento molto equilibrato di questa grande break da 1,7 t. MOH/TCS MoBe

Eccetto una spia di guasto all’inizio del test, l’Accord non ha avuto la minima panne fino a 90 000 km. Poi è stato necessario riprogrammare la gestione del motore in seguito alle perdite di potenza (pressione inadatta del turbo). Parallelamente, rumori anomali hanno consigliato la sostituzione della puleggia della cinghia trapezoidale (in garanzia). Ci si avviava così verso un’affidabilità notevole, quando il filtro antiparticolato ha provocato riduzioni di potenza verso i 111 000 km. Due rigenerazioni del filtro non hanno permesso di risolvere il problema, per cui il filtro è stato rimpiazzato (preso a carico generosamente). Per quanto riguarda le usuali riparazioni (freni, batteria, piccolo materiale), sono state saldate con una fattura di 1795 fr.

Honda Accord Tourer 2.2 CTDi

Tre panne penalizzano il buon bilancio finale Costi di manutenzione elevati (nessun servizio gratuito) Volume del bagagliaio limitato per la categoria Deprezzamento elevato

Dinamica, l’Honda Accord Tourer assomiglia a una shooting break, a tutto svantaggio del volume utile.

SCHEDA TECNICA

DIARIO DEL TEST DI LUNGA DURATA

VEICOLO PROVATO Honda Accord Tourer 2.2 CTDi Executive Plus: prezzo dell’auto del test: 56 830 fr. DATI TECNICI Motore: 2,2 l turbodiesel, 150 CV, 350 Nm a 2000 giri/min; cambio automatico a 5 rapporti Peso: 1703 kg (auto del test) Consumo medio su 116 000 km: 6,9 l/ 100 km; consumo misto (fabbrica, 6,6 l) Autonomia: 942 km Valore residuo (116 000 km, Eurotax): 11 561 fr. (ripresa), 15 496 fr. (vendita garage) Spese di manutenzione effettive su 3,5 anni/ 100 000 km: 2227 fr. Costi riparazione (116 000 km): 1795 fr.

test TCS

Comoda ammiraglia Sistemi di assistenza efficaci (di serie) Pochi segni d’usura (nessuna vibrazione) Consumi moderati nel complesso del test

foto nr

Bilancio piuttosto lusinghiero

PIÙ O MENO

KM 2 705 19 210 39 731 59 182 85 700 90 508

100 488

Anche dopo 120 000 km, l’abitacolo denota pochi segni d’usura.

111 712 112 986

EVENTO Panne: spia motore accesa. Errore corretto. Servizio: cambio olio e filtro. Servizio: cambio olio e filtro, idem per filtro antipolline. Sostituiti bulloni delle ruote (panne). Servizio: cambio olio e filtro. Sostituzione del filtro del carburante. Sostituzione pastiglie dei freni posteriori. Servizio: cambio olio e filtro. Sostituzione pastiglie dei freni anteriori. Panne: spia del motore accesa. Perdita di potenza. Riprogrammazione della gestione del motore. Puleggia della cinghia trapezoidale sostituita. Servizio: cambio olio e filtro. Sostituzione del filtro antipolline e del liquido antigelo. Panne: sostituzione del filtro antiparticolato. Riparazione: sostituzione batteria dell’avviamento.


18 touring | test e tecnica n. 1 | 9 gennaio 2014

Opel Adam 1.4 Glam

Eva si lascerà tentare dall’eleganza? La Opel Adam mira a sedurre attraverso la sua spensieratezza giovanile ed i suoi colori sgargianti. Questa city-car che segna il lifestyle offre però anche altro, oltre al look. Anche se ad un prezzo importante.

È

come un piccolo gioiello, un accessorio irrinunciabile per dare al proprio stile il giusto tocco finale. La Opel Adam ha il potenziale per dare ad ogni occasione un pizzico di brillantezza giovanile: nel grigiore del traffico risalta infatti come un piccolo bolide colorato. Con infiniti colori e adesivi si lascia personalizzare a piacimento dal conducente. Inoltre non mancano bei cerchi in lega, una linea del tetto sportiva e un muso sempre sorridente: è ora di andare in scena per questa piccola auto di città che vuol segnare lo stile di vita e far battere i cuori soprattutto delle donne. Con glamour, un allestimento ricco e molto piacere di guida la Adam vuol indurre in tentazione tutte le Eva di questo mondo. Soltanto il prezzo è un po’ elevato per una city-car.

Mobilità elegante Il design e la concezione della Adam ricordano molto quelli della Fiat 500. Il concetto è identico: una piccola auto dotata di glamour con infinite possibilità di personalizzazione per una mobilità urbana dotata di eleganza. Anche in fatto di prezzo, le due city car si differenziano appena. L’auto italiana costa infatti attorno ai 1000 fr. in più della tedesca. Otticamente la Adam è notevole. Fuori l’avvolge un’aria retro: le luci diurne come occhioni e il volto sorridente le conferiscono un fascino da animaletto di peluche all’origine di un «effetto Bambi». È tutto da vedere se il padre fondatore Adam Opel avrebbe apprezzato, ma è in linea con lo spirito del tempo: la Adam è giovanile e fresca e si rivolge a quelle persone che non vogliono comperare una nuova auto, ma non possono proprio fare a meno di questo nuovo accessorio. Gli interni sono sulla stessa lunghezza d’onda: allestimento in pelle dello stesso colore della carrozzeria, un cruscotto luccicante con molto bling-bling, un grande schermo e pochi pulsanti. La Adam si presenta preziosa e giocosa insieme. Non

mancano bei sedili ottimamente rifiniti davanti, un sedile posteriore però soltanto per fidanzate magre (e agili) e un bagagliaio per almeno quattro borsette. Con lo schienale posteriore abbassato tuttavia si libera quanto meno un volume di carico normale. Sono quindi utili i molti

PIÙ O MENO Design di tendenza Comportamento agile Buona dotazione per il comfort Interni accurati Prestazioni scattanti Possibilità di personalizzazione Spazio e comfort dei sedili anteriori Bagagliaio piccolo Poco spaziosa dietro Scarsa ripresa a bassi regimi Sterzo poco preciso nella posizione neutra Serbatoio piccolo, consumi solo sufficienti

vani porta oggetti, che possono contenere ogni genere di cianfrusaglia. Il tetto panoramico di serie sulla Adam Glam conferisce ariosità allo stretto abitacolo. Altrettanto geniale, per chi non ama il freddo, il riscaldamento per sedili e volante, che sono forniti insieme alla selleria in cuoio opzionale. Piuttosto distinta, questa piccola automobile! Come si addice ad ogni «fashion victim», la passerella privilegiata della Adam sono le strade e gli incroci cittadini. Non appena lascia il suo ambiente preferito e si avventura in autostrada, sembra andare un po’ in affanno. Le prestazioni dell’1,4 l aspirato sono comunque sufficienti, il motore gira bene ed è reattivo. La city car rivela sorprendentemente un temperamento energico. Purtroppo però l’assenza di una sesta marcia a velocità elevata la rende assai rumorosa. Regala invece maggiore divertimento fuori città, su strade sinuose, dove grazie ad un telaio rigido e ad uno sterzo comunicativo, si mantiene molto bene in carreggiata ed entra bene nelle curve. Nel complesso un’auto che mette di buon umore. Nadia Rambaldi

Distinta: la Adam Glam offre interni in cuoio assortiti al colore dell’auto. Il cockpit è ben visibile e non lesina in rivestimenti decorativi. I due sedili posteriori sono comodi, ma c’è poco spazio per chi ha le gambe lunghe.

SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO Opel Adam Glam; 2 porte, 4 posti; 20 950 fr. (auto del test: 25 620 fr.) Gamma: dalla 1.2 Ecoflex, 70 CV (15 400 fr.) alla 1.4 Ecoflex Slam, 100 CV (21 450 fr.) Opzioni: dotazione in cuoio (1150 fr.), vernice metallizzata (600 fr.), Park Pilot + Park Assist (750 fr.) Garanzia: 2 anni di fabbrica, mobilità illimitata; 12 anni antiruggine (condizioni) Importatore: General Motors Svizzera SA, Stelzenstrasse 4, Glattbrugg, www.opel.ch DATI TECNICI Motore: 1,4 l aspirato, 100 CV; trazione anteriore, cambio manuale a 5 marce Peso: 1205 kg (auto del test), totale ammissibile 1480 kg

Tabella comparativa

Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring» 1 3

Opel Adam 1.4 Glam

Fiat 500 1.4 S&S Lounge

20 950.– 1398 74/100 130/4000 5,4 B2 72 –.56

21 890.– 1368 74/100 131/4250 5,81 E2 735 –.57

11113

11133

1/2014

1/20085

dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore su 15 000 km/anno 4 costi totali su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Fiat 500 1.4 Lounge


test e tecnica | touring 19 n. 1 | 9 gennaio 2014

Opel Adam 1.4 Glam in dettaglio 90 cm

148 cm

m 4c –7 50

passo 231 cm

lungh. 370 cm (largh. 172 cm)

cm 10 –1 6 8

105 cm

▸ ▸

larghezza interna: ant. 141 cm, post. 124 cm bagagliaio: da 170 a 663 litri pneumatici: 215/45 R 17, min. 175/70 R 14

ABITACOLO 11123 La Opel Adam anche dentro è una vera attrazione: il colore di selleria in pelle e cruscotto è coordinato con quello dell’auto. Tutto risulta molto accurato e pregiato. Davanti la Adam garantisce spazio a sufficienza anche per persone di alta statura, ma dietro è molto stretta. Anche il bagagliaio da 170 l è striminzito, anche se con i sedili ripiegati il valore sale a 663 l.

«Effetto Bambi»: con i suoi occhioni la Opel Adam conquista subito la simpatia.

COMFORT 11123 Le sospensioni della Adam sono rigide ma non sgradevoli. I sedili di cuoio opzionali sono ben rifiniti e offrono un’ottima tenuta laterale. Acusticamente il motore non è invadente, tranne che in autostrada: qui si fa sentire l’assenza di una sesta marcia. La dotazione per il comfort è ampia e il sistema multimediale al passo coi tempi.

foto Pia Neuenschwander

DOTAZIONE 11111 L’equipaggiamento della versione di base con assistente per la salita, protezione per i pedoni, set di riparazione dei pneumatici è già ampia. La variante Glam offre inoltre tetto panoramico, computer di bordo, volante di pelle…

CHECK-UP TCS

TCS MoBe: Robert Emmenegger

DINAMICA DI COMPORTAMENTO Accelerazione (0–100 km/h): 11,6 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 11,6 s 80–120 km/h (in 4a) 12,1 s Diametro di sterzata: 10,9 m Insonorizzazione: 60 km/h: 62 dBA 11133 120 km/h: 72 dBA 11113 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 37,6 m Visibilità circolare Equipaggiamento

COSTI D’ESERCIZIO km/anno

ct./km

fr./mese fissi

variabili

15 000 30 000

56 38

441.– 441.–

254.– 509.–

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Opel da 82 a 180 fr.

11111 11113 11111

mano d’opera (fr.)

30 000/24 0,9 131.– 60 000/48 1,7 247.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 15,8 4580.–

test TCS

CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano

COSTI DEI SERVIZI Manutenzione (km/mese) ore

PRESTAZIONI 11113 Il motore aspirato da 1,4 l gira bene e si mostra reattivo. Tuttavia a regimi ridotti manca un po’ di capacità di ripresa. Il cambio è facile e preciso, i consumi soddisfacenti.

extra urbano

misto

TCS 7,3 4,3 fabbrica 6,6 4,2 Emissioni di CO2: Media di CO2: etichettaEnergia (A–G):

5,4 5,1 127 g/km 153 g/km B

CONSUMO DEL TEST

11133

6,5 l/100 km serbatoio: 35 litri

autonomia 538 km

Opel Adam 1.4 Glam

▸ Video del test

COMPORTAMENTO 11113 Regala divertimento alla guida. Entra con facilità in curva, è agile e sente bene la strada. Le curve possono essere affrontate a buona andatura, grazie allo sterzo preciso, che in posizione neutra è però poco diretto. SICUREZZA 11113 Offre un buon livello di sicurezza. Lo spazio di fermata di 36,6 metri le vale la nota «molto buono». Il sistema di assistenza per il parcheggio include anche l’allarme per l’angolo morto.


20 touring | viaggio dei lettori n. 1 | 9 gennaio 2014

Una delle molte attrazioni offerte da questo Viaggio dei lettori è la crociera in battello sul Mississippi con l’American Queen.

Viaggio dei lettori di «Touring» negli Stati del Sud e in Arizona | Navigare tra New Orleans e Memphis sul Mississippi e respirare l’aria del selvaggio west in Arizona, sono alcune delle attrazioni di questo affascinante viaggio. Reportage: Felix Maurhofer

Blues, soul e… jambalaya

A

Memphis non piove, ma le sensazioni vissute in questa città del Sud degli Stati Uniti ricca di storia musicale sono esattamente quelle descritte da Marc Cohn nella sua canzone «Walking in Memphis». Una visita alla città sulle rive del Mississippi è inscindibile dalle sue melodie blues, soul e rockabilly. Ad esempio, di sera nella Beale Street con tutti i concerti live e il ristorante di B. B. King, oppure l’affascinante giro nel Museo Rock’n’ Soul, la visita alla fabbrica di produzione delle chitarre Gibson o a Graceland, dove da qualche parte aleggia ancora lo spirito di Elvis. La gita guidata attraverso i leggendari Sun Studios, dove Elvis Presley registrò il suo primo disco, avvicina i visitatori alla storia del blues e rock’n’roll. E se alla fine si visita la villa del re del rock’n’roll, ci si rende conto in che dimensioni viveva la stella mondiale e intramontabile.

Ma Memphis offre anche di più, ad esempio il Civil Rights Museum nel Lorraine Motel, dove Martin Luther King venne ucciso. Infatti, qui si studia e si elabora nei minimi particolari la storia del movimento dei diritti civili negli Stati Uniti. La città è piccola, con il tram si arriva quasi dappertutto, inoltre mette a disposizione dei visitatori affamati numerosi eccellenti ristoranti che soddisfano tutti i gusti.

Come Huckleberry Finn Non per caso la città del Mississippi porta nel suo emblema un piroscafo a ruote: il fiume lungo 3778 chilometri è una vera e propria arteria degli Stati Uniti del sud. E su questo fiume navigano i tradizionali battelli a vapore del XIX secolo in tutte le dimensioni. Il più grande è l’American Queen, lungo 127 metri, con 436 cabine

Negli Sun Studios a Memphis molte star sono di casa.


viaggio dei lettori | touring 21 n. 1 | 9 gennaio 2014

per i passeggeri. Il viaggio lungo le rive del grande fiume è un’esperienza indimenticabile, oltre che molto coinvolgente: quando le macchine iniziano a scoppiettare, viene suonato l’organo a vapore che annuncia la partenza e il battello scivola sul fiume tinto di rosso dal sole che tramonta. Allora, le storie raccontate di Mark Twain sembrano rivivere. Nei ristoranti di bordo vengono serviti piatti tipici degli Stati del Sud, il barista miscela i suoi cocktail, che i passeggeri bevono accomodati nelle sedie a dondolo sul ponte. A tappe regolari, l’American Queen sosta per permettere escursioni a terra, dove si può vivere da vicino e in modo autentico la storia vivace del fiume. Ad esempio a Vicksburg si può vedere di persona il campo di battaglia della guerra civile americana o ammirare l’Oak House, tra Baton Rouge e New Orleans, con i suoi impressionanti viali di querce. Anche lo stesso sontuoso battello propone alcune attrazioni. Oltre agli eventi a bordo, le numerose manovre sul fiume sono un vero e proprio spettacolo. Quando il battello a vapore con le ruote a pale deve passare sotto un ponte, il capitano fa piegare semplicemente i due grandi camini.

Scuola di cucina creola Estremamente vivace si presenta New Orleans, la più grande città della Louisiana, che è un crogiolo di culture, che saltano all’occhio soprattutto nel quartiere francese con gli influssi spagnoli e francesi. La città è famosa anche per la sua cucina creola. Ed è dunque obbligatorio seguire un corso di cucina. Un buon indirizzo è la «The New Orleans School of Cooking» nel quartiere francese. L’istruttrice cuoca Pat Hirsch ha sfoderato tutta la sua simpatia e ha dimostrato come si prepara un «gumbo» oppure una «jambalaya», raccontando allo stesso tempo innumerevoli storie di New Orleans. I piatti creoli sono gustosi e nei negozi vicini alla scuola si possono acquistare tutti gli ingredienti e le spezie necessari per poi dilettarsi una volta tornati a casa e proporre a parenti e amici quello che si è imparato di questa particolare gastronomia. New Orleans offre innumerevoli angolini tranquilli che aspettano solo di essere scoperti, soprattutto nel quartiere francese. E non si dovrebbe mancare di andare in un ristorante tradizionale come il «Cochon» sulla 930 Tchoupitoulas Street e provare le tante variazioni della cucina creola.

Vivere da cowboy Non lontano da Tucson in Arizona si trova il Tanque Verde Ranch attorniato dai

Sopra: una cavalcata tra i cactus saguaro ti fa sentire un po’ cowboy.

A COLPO D’OCCHIO ◾ Viaggio dei lettori di «Touring»: dettagli del viaggio e iscrizione alla pagina seguente. Eventi informativi: 22 gennaio a Olten, 23 gennaio a Losanna. Iscrizioni su www.tcsviaggi.ch/mississippi.

Sotto: cuochi per hobby imparano a scuola come preparare un vero gumbo.

◾ Atmosfera: gli Stati del sud Tennessee, Mississippi e Louisiana sono intrisi di cultura e ricchi di paesaggi affascinanti. In Arizona si respira aria del selvaggio west.

Quasi in ogni angolo delle strade di New Orleans si esibisce un musicista.

◾ Valuta: dollaro USA (1 US$ = 0.93 franchi). ◾ Clima: negli Stati del Sud in estate e in autunno è caldo e spesso afoso. In Arizona la temperatura può toccare i 40 gradi. ◾ Fuso orario: Tennessee, Mississippi e Louisiana: MEZ –7, Arizona MEZ –9 ore. ◾ Formalità: passaporto biometrico (visto non necessario) o passaporto valido con l’autorizzazione ESTA (https://esta.cbp.dhs.gov) ◾ Informazioni sugli Stati del Sud: www.discoveramerica.com, www.visittucson.org, www.louisianatravel.com, www.americanqueensteamboatcompany.com.

caratteristici grandi cactus saguaro. Qui regna un clima desertico che ti fa sentire stridere gli speroni degli stivali e il suono tipico del serpente a sonagli. Questo ranch fondato nel 1868 oggi è un confortevole alloggio con ristorante, piscina e, cosa più importante, oltre 120 cavalli per veri cowboy. I dintorni del ranch sono magnifici e invitano a una cavalcata in stile western. Per ogni livello, dalla tranquilla passeggiata sino al mezzo rodeo, la scuderia ha un cavallo per ogni desiderio. È un’esperienza a dir poco esclusiva, pensando che si può cavalcare accanto al ranch del Beatle Paul McCartney. Attorno al ranch ci sono diversi itinerari, che possono essere scoperti a piedi o con un rampichino. E particolarmente romantico è il luogo per il barbecue ▸


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viaggio dei lettori | touring 23 n. 1 | 9 gennaio 2014

▸ sulle rive del laghetto. Chi desidera riposarsi dagli strapazzi della quotidianità del ranch, trova anche il giusto relax nell’area wellness.

Una marea di aerei Nei pressi di Tucson si trova il Pima Air and Space Museum con innumerevoli velivoli leggendari. Gli oltre 300 aerei sono esposti sia nei padiglioni che diretta-

Sulle orme di Martin Luther King nel Lorraine Motel a Memphis. A destra: il Pima Air and Space Museum è una miniera d’oro per gli appassionati di aeroplani.

mente all’aria aperta e rappresentano 100 anni della storia dell’aviazione. E le visite guidate di circa un’ora condotte dai veterani dell’Air Force sono semplicemente leggendarie. Gli ex aviatori conoscono ogni dettaglio e non solo dal lato tecnico, ma anche da quello storico. In più hanno diversi aneddoti gustosi da svelare. La storia dell’aviazione non potrebbe essere raccontata in modo più ap-

passionante. Il lungo viaggio attraverso gli Stati di Tennessee, Mississippi, Louisiana e Arizona offre numerose attrazioni dal Deltablues sino al Cowboyland, nonché i velivoli del Pima. Tra una cosa e l’altra rimane il tempo per rilassarsi ai bordi della piscina dell’hotel o scoprire da sé i diversi quartieri delle città senza tralasciare la possibilità di andare a fare ◾ un po’ di shopping.

Viaggio dei lettori di «Touring»

Date: 5 – 20.6.2014 15 giorni/14 notti

Il romanticismo degli Stati del sud e l’atmosfera del selvaggio West – A stretto contatto con battelli a ruota, aerei e cavalli

Programma del viaggio: 1° giorno, volo Svizzera – New Orleans. Arrivo nel pomeriggio. 2° giorno, New Orleans: giro turistico della città, corso di cucina e visita dell‘Oak Alley Plantage. In serata, visita facoltativa a locali di jazz. 3° giorno, New Orleans: in mattinata Jazz Brunch. A mezzogiorno imbarco sulla «American Queen». 4° giorno, a bordo: godetevi il comfort del battello. 5° – 8°giorno, durante gli stop a Natchez, Vicksburg ed Helena, conoscerete fatti molto interessanti sulla storia degli Stati del sud e visiterete ville e palazzi storici. 9° giorno, Memphis: arrivo e sbarco. Successivamente visita alla Elvis Presley‘s Graceland e ai Sun Studios. Cena in un Blues Club. 10° giorno, Memphis: giro turistico della città e visite. 11° giorno, volo da Memphis a Phoenix. Viaggio per raggiungere il Tanque Verde Ranch a Tucson presso il «Saguaro Nationalparc». 12° giorno, Tucson: gita che occuperà l’intera giornata al Pima Air Museum. 13° giorno, Tucson: tutta la giornata dedicata al relax o alla pratica di attività sportive. Alla sera grigliata su fuochi all’aperto. 14° giorno, viaggio per Phoenix proseguendo per Scottsdale. Cena d’addio. 15° giorno, in mattinata trasferimento all’aeroporto di Phoenix e volo di ritorno in Svizzera oppure programma prolungato Las Vegas. 16° giorno, arrivo in Svizzera.

Viaggiate anche voi insieme ad altri soci del TCS, in tutta tranquillità e sicurezza, da New Orleans a Memphis (dove è situata la dimora-mausoleo di Elvis Presley) sul Mississippi. Prossima tappa l’Arizona dove vi aspetteranno il museo dell’aviazione e un tipico Ranch del selvaggio West. Il viaggio vi entusiasmerà e vi regalerà impressioni ed emozioni indimenticabili! Sono inclusi: • Incontro a carattere informativo prima della partenza • Volo con Delta Airlines o United in Y-Class • Tasse aeroportuali e supplemento carburante (CHF 500.–) • Guida turistica TCS da/a Zurigo o Ginevra • Guida turistica locale in lingua tedesca o francese • 6 pernottamenti a bordo del battello a ruota del Mississippi • 5 pernottamenti in buoni Hotel di classe media • 3 pernottamenti in un ranch • 14 prime colazioni; 7 pranzi; 11 cene; cena d’addio al 14° giorno • Visite e ingressi, corso di cucina, concerti, incontri con celebrità e artisti locali Prezzi forfettari per persona in CHF

in cabina interna / CD in Hotel da 9990.–* in cabina esterna con finestra Cat. D / CD in Hotel da 7115.–* Supplemento cabina per uso singolo / CS in Hotel 4790.–

in cabina esterna con veranda Cat. C / CD in Hotel da 10490.–* Supplemento cabina per uso singolo / CS in Hotel 4790.–

Sconto zio prenotaipata ne antic CS: -T per soci 0.–* CHF 20 no al fi o valid 2014 15.03.

Altre categorie di cabine e programma di prolungamento da inserire «Las Vegas» sotto www.tcs-viaggi.ch/mississippi Supplemento per non soci del TCS 200.– *Lo sconto per prenotazione anticipata di CHF 200.–, valido fino al 15 marzo 2014, è già stato tenuto in considerazione

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Avvertenza: Per informazioni più dettagliate sul battello, sui servizi non inclusi, sulle disposizioni d’entrata negli Stati Uniti e nei vari Stati e sulle condizioni di annullamento, vedi programma dettagliato sotto www.tcs-viaggi.ch/mississippi Organizzazione, domande sul programma, prenotazioni e informazioni più dettagliate: Voyageplan, Grand-Rue 98, 1820 Montreux, Tel. 021 966 44 11 www.tcs-viaggi.ch/mississippi Informazioni generali sul TCS: Touring Club Svizzero, Bahnhofstrasse 5, 3322 Schönbühl, Tel. 0800 163 111


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viaggi e tempo libero | touring 25 n. 1 | 9 gennaio 2014

Leukerbad | Dopo una giornata trascorsa sulle piste da sci, gli ospiti si rilassano nei bagni termali. A giovani e anziani è garantito un relax costante, 365 giorni l’anno.

Calde sorgenti e candide piste

Investimenti in impianti e hotel La voglia di riscatto si rileva anche contando il numero di gru che nel tardo autunno sono spuntate nella località termale più grande delle Alpi. David Kestens, direttore marketing di Leukerbad Turismo, riferisce degli 8 milioni che gli impianti di risalita del Gemmi hanno investito in un’ulteriore espansione. La nuova seggiovia Obere Maressen, che porta gli ospiti su Torrent, costa altri 2,5 milioni di franchi. In programma vi è anche un investimento di 250 milioni in un albergo a cinque stelle con 30 appartamenti – www.51degrees.ch. «Gli scavi sono terminati, in primavera si comincerà a costruire», afferma Kestens. Tutti questi progetti da una parte consolidano la fiducia in un futuro florido, dall’altra migliorano l’infrastruttura e offrono ai turisti ancora più servizi. Già oggi le offerte di qualità superiore sono gli

atout della destinazione: in ogni stagione, 365 giorni l’anno. Adesso, in inverno, gli appassionati della neve hanno come meta Torrent, dove si possono sfogare su 50 chilometri di piste.

Quattro bagni per rilassarsi «Senza dubbio il nostro asso nella manica è l’acqua termale», sottolinea il direttore del turismo Richard Hug. 3,9 milioni di litri, in parte che raggiungono sino a 51°, di acqua che sgorga ogni giorno da 65 sorgenti naturali. Giovani e anziani possono scegliere tra quattro grandi bagni termali pubblici. Gli ospiti hanno accesso anche alle offerte wellness, ovvero dai massaggi classici agli ayurveda. E se i genitori vogliono trascorrere una giornata senza la figliolanza, chiamano semplicemente il nido d’infanzia «Champignon». Qui i bambini da tre mesi a sette anni sono i benvenuti. Christian Bützberger

Gli ospiti delle terme nei bagni esterni della Alpentherme & Spa vallesana godono di una stupenda vista sulle montagne.

Prenotare con un semplice click

In viaggio sulla nuova seggiovia sino a Torrent gli utenti godono di una maestosa vista panoramica.

foto Leukerbad Turismo

L’

ex Miss Svizzera Christa Rigozzi, indossando un bikini e sfoggiando il suo sorriso splendente, promuove la località vallesana, emergendo dalle calde acque termali. La pubblicità con la simpatica ticinese è il segnale concreto che Leukerbad si sente pronta per affrontare le sfide future. La stazione sembra stia riprendendosi egregiamente dallo choc subito in seguito alla malaugurata gestione degli affari dell’ex sindaco Otto G. Loretan, che lasciò al comune vallesano debiti per 345 milioni di franchi.

Prenotare un letto a Leukerbad è molto semplice. Gli ospiti possono scegliere tra 28 alberghi e pensioni con 1500 letti e 1700 appartamenti di vacanza con 6900 letti. Molti di questi sono prenotabili online su Leukerbad Turismo. Per questo servizio su misura del cliente, l’ufficio del turismo ha addirittura vinto l’Holiday Home Award. Per persona e notte, in camera doppia con colazione buffet, si paga un prezzo che va da 65 franchi in un hotel a due stelle sino a 100 franchi in un quattro stelle, www.leukerbad.ch. Chi desidera pernottare in posti più esclusivi, lo fa nell’unico albergo a cinque stelle, il Relais & Châteaux «Les Sources des Alpes» con bagni termali propri. Posizione impareggiabile, tradizione, un’atmosfera rilassante; l’infrastruttura alberghiera offre tutto ciò che gli ospiti possono desiderare a questo livello. Il «general manager» Pierre Berclaz fornisce un alto valore all’individualità e alla riservatezza, mentre sua moglie Joëlle, in quanto direttrice, soddisfa i desideri degli ospiti della spa – tel. 027 472 20 00 oppure www.sourcesdesalpes.ch. Bü


26 touring | viaggi e tempo libero n. 1 | 9 gennaio 2014

Engelberg: Globi scia con i bambini

Nell’igloo con i pattini

Sulla Klostermatte, situata nella meta di vacanze della Svizzera centrale Engelberg, Globi va a sciare con i bambini quando fa bel tempo. Il Globis Winterland dispone di piattelli e ancore, così come due nastri trasportatori, i cosiddetti tappeti magici. I paradisi sulla neve per i bambini sono presenti in molte regioni del Paese – www.myswitzerland.com e poi cercare Paradiso sulla neve per i bambini.

A

ll’Engstligenalp sopra Adelboden i pattinatori possono volteggiare sul ghiaccio della straordinaria pista costruita in quattro enormi igloo illuminati. Dopo aver lasciato il segno delle destrezze sul ghiaccio, i fan dei pattini possono anche sedersi a tavola per gustare una stupenda fondue di formaggio – www.engstligenalp.ch, tel. 033 673 32 70. A Stoos gli sciatori possono far filmare la loro discesa sulla pista utilizzata per le gare e poi scaricare il video online. L’offerta è a disposizione anche dei gruppi che sullo Stoss vogliono fare una gara di sci – www.stoos.ch, tel. 041 818 08 08.

Un ingresso gratuito al Museo Olimpico Sino al 24 gennaio l’ingresso nel Museo Olimpico di Losanna è gratuito per i visitatori. Un allestimento con la tecnologia più all’avanguardia rende la visita nei locali completamente rinnovati un’esperienza interattiva in cui vengono raccontate storie entusiasmanti. Informazioni al sito: www.olympic.org e poi cliccare su Museo Olimpico (in t, f e in).

Itinerari per gite invernali Nella valle di Saas gli escursionisti invernali approfittano del nuovo abbonamento. Con questo pass si possono utilizzare tutti gli impianti, ma non per sciare, bensì soltanto per escursioni invernali – www.saas-fee.ch/bergbahnen, tel. 027 958 11 00. Dalla Melchsee-Frutt parte un sentiero per un’escursione invernale sino a Bettenalp che offre una stupenda e ampia vista sull’intatta valle di Melch. La passeggiata dura due ore, tra andata e ritorno – www.melchsee-frutt.ch, telefono 041 669 70 60.

Mongolfiere colorate a Château d’Oex

La pista di pattinaggio negli igloo sull’Engstligenalp è aperta da mercoledì a domenica dalle 10 alle 16.30.

Sono previste invece cinque ore di marcia per la gita Flumserberg Ronda, che comincia sull’alpe di Tannenboden. Lungo il percorso vi sono panchine e locali per riposarsi e ristorarsi – www.flumserberg.ch, tel. 081 720 18 18. Bü

Dal 25 gennaio al 2 febbraio i guidatori e i team di mongolfiere mostrano la loro arte nel cielo dell’Oberland Bernese. Le madri dovrebbero prenotare il 29 gennaio, perché viene offerto un viaggio sul pallone frenato. Il 1° febbraio le scuole di sci, i parapendisti e gli specialisti in fuochi di artificio vi invitano a un happening – www.festivaldeballons.ch.

Accoglienza

«Gli ospiti non vogliono semplicemente un pernottamento, bensì anche un servizio», spiega l’albergatore Peter Gschwendtner nel tipico dialetto dell’Alto Vallese. Contrariamente alle apparenze, però, l’uomo dal fisico sportivo è un autentico tirolese. Di formazione è falegname, ma il maestro di sci e guida alpina è riuscito a conquistare 16 punti Gault&Millau per l’Hotel Castle. La casa d’appartamenti, tra l’altro l’unico albergo a quattro stelle di Goms, l’ha acquistata a metà degli anni ’90 con la moglie Brigitte, vallesana d’origine, poi con un lavoro straordinario l’ha fatta rifiorire. Gli ospiti del Castle non solo possono rilassarsi, ma anche fare sci di fondo o jogging con l’albergatore. Anche chi preferisce scalare le montagne, qui si trova all’indirizzo giusto. Il 16 maggio 2004 Peter Gschwendtner salì in vetta al Monte Everest e il 9 maggio 2013 sul Shishapangma. La sua montagna di casa è il Cervino. Gschwendtner non ama sedersi sugli allori. E gli ospiti apprezzano questa caratteristica perché fa sì che la qualità superi sempre il prezzo. Bü

Nel Castle le suite Junior (25 m²), Castle (45 m²) e King (66 m²) sono disponibili a partire da 100 franchi a persona: tel. 027 970 17 00, www.hotel-castle.ch, info@hotel-castle.ch.

foto ald

Artista in cucina e sportivo in vetta


viaggi e tempo libero | touring 27 n. 1 | 9 gennaio 2014

Ovronnaz sviluppa la sua offerta termale

ald

A

pprezzata soprattutto da una clientela familiare, Ovronnaz (VS) costituisce uno dei migliori esempi di sviluppo turistico a dimensione umana. Ha saputo dotarsi delle infrastrutture necessarie minimizzando gli impatti sulla natura e conservando un ambiente paesano. La stazione turistica offre un ampio ventaglio di attività invernali ed estive… lontano dalla massa. Senza dimenticare l’asso nella manica, un centro termale che non ha nulla da invidiare alla concorrenza, provvisto di bacini esterni a 33° e 35° con un panorama di assoluta bellezza. Niente di più rilassante di immergervisi lasciandosi massaggiare dai getti tonici, bollicine e altri sbuffi subacquei. E da poco una spa di oltre 1000 m2 accoglie gli amanti del wellness.

ed europei. La cura particolare posta negli elementi decorativi contribuisce moltissimo all’ambiente di relax e benessere. Una delle principali attrazioni altro non è che lo spazio denominato «Mondo dei Sensi», che riunisce i benefici della cromoterapia, dell’aromaterapia e della musicoterapia. Permette evasioni in di-

Spirito vagabondo Quasi 10 milioni di franchi sono stati investiti in questo progetto di grande portata inaugurato nell’estate 2013, realizzato in gran parte da artigiani vallesani

I Bagni d’Ovronnaz riuniscono centro termale, ristorante e alloggi.

versi continenti tramite la magia degli odori e dei colori propri del Mediterraneo, dell’Africa occidentale, dell’Asia o della Scandinavia. Naturalmente, per una soddisfazione completa, si lascerà vagabondare la propria immaginazione al ritmo di avvolgenti sequenze musicali. E per tornare alla realtà, niente di meglio delle alcove dotate di docce che alternano il tempore di una bruma tropicale al freddo di una tormenta nordica. Dopo la distensione, non si potrà fare a meno di rifocillarsi al ristorante che propone una carta andante dai bocconcini di pollo fritti a piatti più raffinati… e che a volte strizza perfino l’occhio all’alta gastronomia. Il centro termale propone anche un’offerta alberghiera tradizionale oppure appartamenti senza servizio alberghiero con cucine dotate di tutto. Chi desidera risparmiare ha così la possibilità di prepararsi da mangiare da sé. jop

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Se inalato può provocare danni. Irrita gli occhi, le vie respiratorie e la pelle. Se entra in contatto con la pelle o gli occhi, risciacquare subito con acqua. Il contenitore è a pressione. Proteggere da temperature sopra i 50 °C. Non aprire e non bruciare. Non spruzzare in direzione di una fiamma. Tenere fuori dalla portata dei bambini. All’estero vigono norme derogatorie, si prega dunque di osservare le prescrizioni di legge dei vari paesi.


28 touring | club e soci n. 1 | 9 gennaio 2014

La hotline per questioni legali | Le linee si sono fatte roventi durante la quarta hotline di Assista Protezione giuridica SA: nove avvocati e giuristi rispondevano in tre lingue a svariate domande dei lettori di «Touring».

Linea verde Assista: «Devo pagare la multa?»

Q

uesta e innumerevoli altre questioni sono state poste da coloro che hanno ricorso ai servizi della TCS Protezione giuridica durante la quarta linea verde telefonica svoltasi il 19 novembre 2013. Nove esperti legali della protezione giuridica Assista Sa hanno fornito competenti informazioni e consigli su 200 domande riguardanti la protezione giuridica circolazione, privata e immobiliare. Purtroppo anche stavolta non si è riusciti a rispondere a tutte le telefonate; nella primavera 2014 è in programma una quinta edizione della hotline.

Questioni di vita quotidiana Per motivi di tempo sono state fornite soltanto informazioni orali e non sono state raccolte documentazioni. L’anonimato dei chiamanti è stato assolutamente garantito. Qui di seguito alcune domande e le relative risposte inerenti ai tre ambiti giuridici menzionati:

Un ospite dei miei vicini ha sbattuto con la sua automobile contro il mio recinto e lo ha danneggiato gravemente; cosa posso fare? Secondo l’art. 58 della Legge sulla circolazione stradale (LCStr) il detentore di un veicolo a motore è responsabile dei danni materiali da lui stesso causati. Dal 1° gennaio 2014 vige l’obbligo di circolare con i fari accesi durante il giorno, allo scopo di ridurre il numero di incidenti. I fabbricanti di automobili devono assumersi i relativi costi di conversione? Ogni nuovo veicolo viene sistematicamente equipaggiato di fari diurni. Per i vecchi veicoli gli anabbaglianti fungono da luci diurne. È comunque possibile equipaggiare un’auto successivamente con le relative luci diurne, che si accendono automaticamente quando si avvia il motore. Un sistema del genere costa tra i 100 e i 500 franchi senza il montaggio,

i costi sono a carico del proprietario del veicolo.

Tornavamo dalle piste da sci ed eravamo di fretta. Per il breve tratto di strada ho tenuto i miei scarponi da sci e sono incappato in un controllo. La multa è giusta? Il conducente di un veicolo deve, in linea di principio, indossare scarpe che rendano possibile l’azionamento dei pedali in modo rapido e sicuro – ciò che non è il caso con scarponi da sci e infradito. Secondo la regola generale, il conducente deve padroneggiare costantemente il veicolo in modo da potersi conformare ai suoi doveri di prudenza (art. 31 cpv. 2 LCStr). In caso contrario viene punito con una multa e in casi gravi con una pena detentiva fino a tre anni o con una pena pecuniaria (art. 90 cpv 1 e 2 LCStr). Il mio garagista ha effettuato sulla mia autovettura riparazioni che io non ho assolutamente ordinato. Devo pagarle? Se il garage esegue riparazioni senza averla prima consultata e non presenta alcun preventivo di spese con un prezzo massimo, lei deve pagare per le modifiche necessarie e indispensabili, purché siano ragionevoli in relazione al valore dell’auto. Prima di conferire il mandato, si consiglia quindi di ottenere dal garagista un preventivo scritto con un importo massimo. Un formulario si può scaricare dal sito TCS: http://www.tcs.ch /it/automobilita/manutenzione-del-veicolo/ riparazioni.php. L’improvviso arrivo dell’inverno ha fatto sì che non ho avuto tempo per montare le gomme da neve e ho provocato un incidente. La mia assicurazione può evocare la negligenza grave e rifiutarsi di assumersi i costi? Se un sinistro è cagionato per colpa grave, l’assicurazione ha in linea di massima il diritto di ridurre le sue prestazioni (art.

14 cpv 2 Legge federale sul contratto d’assicurazione LCA). Secondo la LCA, per colpa grave si intende la mancanza degli elementari doveri di prudenza. Se poi si tratta effettivamente di grave negligenza è una questione da esaminare. Che si possa applicare una riduzione delle prestazioni assicurative dipende quindi sempre dalle circostanze specifiche.

Dopo una visita medica posso ottenere la mia cartella clinica? La visione di questi dati è un diritto fondamentale e non deve essere motivata (art. 8 Legge federale sulle protezione dei dati LPD). Della sua cartella clinica fanno

Così non va! Gli scarponi da sci non solo adatti per guidare l’automobile!


club e soci | touring 29 n. 1 | 9 gennaio 2014

TCS Protezione giuridica Assista Protezione giuridica SA è una società filiale del TCS e occupa oltre 60 avvocati in sette sedi; Berna, Füllinsdorf, San Gallo, Zurigo, Losanna, Ginevra-Vernier e Bellinzona. Le quattro assicurazioni di protezione giuridica offrono una flessibilità ottimale e una copertura completa: ◾ TCS Protezione giuridica circolazione Copertura fino a 250 000 fr. per caso in Svizzera e in Europa: incidenti stradali, infrazioni alle norme della circolazione; compravendita, noleggio e leasing. Riparazioni e manutenzione di veicoli, assicurazioni di veicoli, contratti di viaggio. ◾ TCS Protezione giuridica privata Condizioni di lavoro, affitto, diritto dei consumatori, assicurazioni private e sociali, diritto dei pazienti, diritto delle persone, di famiglia e di successione. ◾ TCS Protezione giuridica immobili Protezione dei proprietari di case e di beni immobiliari abitati personalmente in Svizzera per un massimo di 2 milioni di franchi. Settori coperti: rimborso danni, contratti di lavoro, assicurazioni, contratti di costruzione, diritto di vicinato, proprietà immobiliare, contratti di fornitori di energia. ◾ TCS Protezione giuridica impresa Viene tutelato l’imprenditore, il lavoratore autonomo tg oppure il dipendente dell’azienda. Ulteriori informazioni: TCS Protezione giuridica, tel. 0844 888 111, www.tcs.ch

parte i seguenti documenti, se disponibili: risultati di laboratorio, documentazione d’analisi, rapporti di operazioni, documenti relativi alle cure mediche oppure alla fisioterapia e materiale fotografico. Se il medico si rifiuta di rilasciare la sua storia sanitaria, lei può ricorrere alle vie legali. Il medico ha tuttavia il diritto di trattenere copie della documentazione dei pazienti, nel quadro del diritto di conservazione dei dati. Inoltre, il medico non deve fornire all’esterno dettagli circa notizie destinate esclusivamente ad uso personale.

anche i maggiori costi di manutenzione dall’ultimo adeguamento dell’affitto. Una buona base di calcolo la fornisce l’Associazione degli inquilini sul suo sito: www.asi-infoalloggio.ch/documenti2. asp?ID=9. Se il proprietario dell’immobile non reagisce entro 30 giorni, entro 60 giorni dall’invio della domanda di riduzione dell’affitto va convocata una conferenza di conciliazione presso l’ufficio competente. Se il locatore oppone un rifiuto, l’ufficio di conciliazione va contattato entro 30 giorni dal ricevimento della risposta negativa.

A cosa devo fare attenzione al momento di firmare un contratto d’affitto? Per ragioni di prova un contratto d’affitto dovrebbe sempre essere stipulato per iscritto. Nel contratto dovrebbero essere descritti con esattezza anche gli spazi d’uso comune, come per esempio un vano del soffitto o della cantina; formulazioni poco chiare, come ad esempio «possibilità di deposito», non dovrebbero venire accettate, altrimenti i litigi sono già programmati. Se viene redatto un protocollo di consegna, fate in modo che eventuali difetti siano indicati nella maniera più precisa possibile, altrimenti quando traslocate rischiate di dover rispondere anche per danni preesistenti.

Purtroppo non ho mai ricevuto il computer che ho ordinato vari mesi fa e già pagato su Internet. Cosa posso fare? Dal profilo legale esiste un contratto di vendita. Se il venditore non consegna entro il termine prescritto, egli è in difetto. Il compratore ha il diritto di rinunciare alla consegna e chiedere un risarcimento danni per mancato adempimento. Assicuratevi di ordinare soltanto tramite siti web di cui vi fidate. In ogni caso, vale la pena leggere le opinioni degli utenti riguardanti l’offerente su Internet.

Mathias Wyssenbach

Quando devo aspettarmi un aumento del canone di locazione? Il motivo principale per un aumento dell’affitto è un aumento del tasso ipotecario di riferimento. Motivi di aumento sono però anche, ad esempio, aumenti dei costi, investimenti del locatore che aumentano il valore aggiunto e adeguamenti all’ubicazione del luogo o del quartiere, che però sono da dimostrare rigorosamente. Gli aumenti dell’affitto vanno annunciati dal proprietario tramite il formulario ufficiale. Quando i media rendono nota una diminuzione del tasso di riferimento, il locatore riduce automaticamente l’affitto o come posso far valere una riduzione? Nell’ultima notifica dell’aumento del canone – o in sua mancanza ciò che prevede il contratto – si può leggere quale tasso di riferimento vale come base. Su questa base si può calcolare la richiesta di riduzione. Tuttavia, per la riduzione dell’affitto gioca un ruolo anche il rincaro, perché il locatore può ripercuotere sul canone d’affitto una parte dell’inflazione (max. 40%). Pertanto la riduzione dell’affitto va compensata con il rincaro. Possono essere fatte valere dal locatore

Devo continuare a lavorare anche se il mio datore di lavoro non mi paga il salario? Se il datore di lavoro paga lo stipendio in ritardo oppure non lo paga affatto, bisogna agire rapidamente. Le richieste salariali pendenti vanno trattate con attenzione. Date al datore di lavoro un’ultima scadenza a breve termine per regolare i sui debiti salariali. Se non dovesse servire avviate una procedura di esecuzione. Va fatta valere una maggiorazione del cinque percento del salario arretrato per interessi di mora. I dipendenti hanno anche il diritto di interrompere il lavoro fino al pagamento degli stipendi arretrati. Questo gesto dovrebbe comunque essere preceduto da una notifica scritta. Se il datore di lavoro diventa insolvente, il rapporto di lavoro può essere risolto senza preavviso, a meno che il collaboratore non riceva la garanzia che le sue richieste di pagamento vengano soddisfatte entro un lasso di tempo ragionevole. Il mio vicino gode del diritto di passo sulla mia strada, ma ha addobbato quest’ultima con delle fioriere, che ostacolano il passaggio degli altri utenti. Cosa posso fare? Si consiglia innanzitutto di cercare di discutere con il vicino e di raggiungere una soluzione amichevole. In caso contrario si può avviare una causa per far rimuovere gli ostacoli. tg


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club e soci | touring 31 n. 1 | 9 gennaio 2014

Esercito svizzero – FA

Nel 2014 l’aviazione militare svizzera festeggia i suoi 100 anni. Appuntamenti salienti di questo giubileo sono senz’altro le dimostrazioni di volo, che si svolgeranno all’aerodromo militare di Payerne nei due fine settimana del 30/31 agosto e 6/7 settembre. Per la Patrouille Suisse l’AIR 14 Payerne è anche l’occasione per festeggiare il suo 50° anniversario di esistenza, mentre per il PC-7 Team il 25°. Il TCS è presente allo spettacolo aereo con l’eliambulanza, veicoli della Patrouille e con uno stand informativo. Durante la prevendita già in corso si può risparmiare fino al 33%: per esempio le famiglie pagano 60 fr. invece dei 90 fr. richiesti alla cassa. Le FFS hanno la prevendita esclusiva; ordinazioni direttamente su: http://www.ffs.ch/tempo-libero-evacanze/manifestazioni, categoria «Sport». Altre informazioni al sito: www.air14.ch. wi

TCS Societariato www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione TCS Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.– Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–) TCS Libretto ETI www.eti.ch Informare sempre prima ETI! Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Mondo motorizzato «Famiglia» Fr. 191.– Mondo motorizzato «Individuale» Fr. 145.– Mondo non motorizzato «Famiglia» Fr. 165.– Mondo non motorizzato «Individuale» Fr. 135.– Fr. 32.– Spese di cura «Europa» Spese di cura «Mondo» Fr. 50.– TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica circolazione da Fr. 111.– TCS Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

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Grande show aereo a Payerne: AIR 14

Offerta speciale: rigenerarsi allo Schloss Ragaz L’albergo del TCS Schloss Ragaz, situato nella stazione termale di Bad Ragaz, propone in esclusiva ai soci del club un’interessante offerta combinata a un prezzo molto vantaggioso di soli 390 franchi a persona: tre notti in camera doppia con mezza pensione (menu di quattro portate, bevande escluse) e uso gratuito di tutte le strutture wellness dell’hotel (sauna, bagno turco, idromassaggi ecc.). Un prezzo davvero eccezionale, perché include anche l’entrata durante tre giorni alle vicine Tamina Terme, i grandiosi bagni termali di Bad Ragaz dalle calde acque curative che sgorgano da sorgenti naturali. L’ideale per ritemprare il corpo

messo a dura prova dai rigori dell’inverno. L’offerta è valida dal 12 febbraio al 20 aprile. Chi, però, volesse alternare il relax assoluto agli sport della neve può farlo nel vicino comprensorio sciistico del Pizol, nel cuore della regione turistica di Heidiland, dove gli ospiti dello Schloss Ragaz godono di un significativo sconto sullo ski-pass giornaliero: 43 franchi invece di 54. ac

Info Touring Informazioni e prenotazioni direttamente allo Schloss Ragaz, menzionando «Offerta speciale Touring»: tel. 081 303 77 77 oppure www.hotelschlossragaz.ch.

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Tre giorni di relax assoluto, buon cibo, cure termali o belle sciate sul Pizol: il tutto per soli 390 fr. grazie all’offerta speciale per i soci allo Schloss Ragaz di Bad Ragaz.

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Carte di credito TCS www.mastercard.tcs.ch TCS MasterCard Gold Fr. 100.–* TCS MasterCard Fr. 50.–* TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–* * Nessuna commissione annuale per il 1° anno Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. TCS Training&Events www.training-events.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental, Derendingen ed Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch Corsi obbligatori per la licenza di condurre. Viaggi e tempo libero TCS Viaggi TCS Camping TCS Hotels Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch Ciclo e svago tcs

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Giochi & Concorsi 01/2014 Tre giochi e altrettante possibilità di vincere uno dei tre fantastici premi! Termine di partecipazione per ogni gioco: 19 gennaio 2014. Concorso gioco per i lettori Chance 1:1:Leserspiel Quanti punti Gault&Millau contraddistinguono lo chef Peter Gschwendtner dell‘Hotel Castle a Blitzingen?

Valore CHF 1’470.–

Inviate un SMS con scritto tmi011 xx (x = punti) al numero 543.

Concorso 2: sudoku facile Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scritto tmi012 e le tre cifre al numero 543.

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Concorso 1:

In palio: una vacanza incantevole e rilassante sull'altopiano di Stoos Il Seminar e Wellnesshotel è situato in un magnifico paradiso naturale a 1300 metri sul livello del mare. Agli ospiti offre un'area benessere straordinaria, che si estende su oltre 1100 m2 ed è dotata di piscina interna e all'aperto, vasche Kneipp, docce esperienziali, saune e una sala relax con una vista incantevole sulle alpi che circondano la Muothatal. E per Concorso 2:

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Google Nexus 10, uno dei migliori tablet

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Concorso 3: sudoku medio

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Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di verde. Inviate un SMS con scritto tmi013 e le tre cifre al numero 543.

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I vincitori della 19esima edizione sono:

Fred Ruprecht, Gundetswil | J-Paul Schmit, Biel/Bienne | Annette Rudaz, Brent

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Valore CHF 649.–

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iPhone 5C bianco, l'ultimo nato di casa Apple

L'iPhone 5C è dotato di una fotocamera da 8 megapixel con funzione video HD e di un display retina 4 pollici ad altissima risoluzione. Supporta le reti LTE ultraveloci. Il nuovo chip A6 a risparmio energetico permette di navigare, parlare o guardare video HD per 10 ore di fila. L'iPhone 5C Apple è uno smartphone di classe con un look tutto nuovo.

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concludere piacevolmente la giornata, vi aspettano i nuovi ristoranti, l'accogliente bar con caminetto e la sala fumatori. Potrete vincere 3 pernottamenti per 2 persone in camera matrimoniale superior con balcone – al mattino ricca colazione a buffet – 3 x menu a scelta con 4 portate – e infine l'accesso libero all'area Wellness & Spa. Sponsor del premio: www.hotel-stoos.ch

Google Nexus 10 è dotato di un display a 10 pollici ad altissima risoluzione e densità pixel, che offre immagini perfette, colori vivi e contrasti naturali. Il tablet si maneggia con grande facilità grazie agli inserimenti gommati sul retro che favoriscono la presa. Come tutta la serie Nexus, anche questo modello utilizza il sistema operativo Android più aggiornato. E dallo Store è possibile scaricare le ultimissime App. Concorso 3:

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Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna.

Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di «Touring» della Svizzera e del Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori vengono sempre pubblicati nella rivista Touring.


la pagina dei lettori | touring 33 n. 1 | 9 gennaio 2014

LA DOMANDA

«Sempre più spesso succede che qualcuno mette la sua auto sul nostro parcheggio privato. Cosa si può fare contro chi non rispetta il parcheggio altrui?» André Duperrut di Liebefeld

Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna o per e-mail a touring@tcs.ch.

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gni proprietario o inquilino gode di un diritto di «autodifesa» che comprende l’uso della forza. Un concetto che viene applicato anche nel caso di un’auto parcheggiata su suolo privato senza il consenso del proprietario. Il proprietario che ricorre al diritto all’«autodifesa», deve però stare attento e fare uso di questa forza in maniera commisurata alla situazione concreta; in quanto deve essere proporzionale. In caso contrario, si tratta di un’autodifesa ingiustificata. Una possibilità è di far rimorchiare l’auto. È vero però che in questo caso il proprietario dovrà assumersi perlomeno i costi di rimorchio e di custodia, se non intende riscuoterli dal parcheggiatore abusivo con una procedura civile piuttosto complessa. Si consiglia dunque di adottare delle misure precauzionali per evitare abusi futuri. A disposizione ci sono diverse

possibilità: oltre a sistemi di sbarramento come catene o pali, si può istituire un divieto di parcheggio giudiziario, che si può ottenere con una richiesta scritta, corredata da un estratto del registro fondiario, da inoltrare presso il tribunale locale allegando la descrizione e la documentazione della minaccia concreta o potenziale dell’abuso. Questo divieto viene pubblicato sul foglio ufficiale e viene reso ben visibile sul fondo, in genere mediante un cartello di divieto di parcheggio. Una volta scaduto il termine di ricorso di 30 giorni entra in vigore il divieto che se non rispettato può essere punito con una multa previa querela. Per sporgere denuncia è necessario presentare delle prove dell’infrazione, come delle foto (datate) del veicolo, in cui è visibile non solo la targa, ma anche l’ambiente circostante con il cartello di divieto di parcheggio.

l’esperto TCS Stefan Burri Protezione giuridica

Nota della redazione: l’obbligatorietà del casco vige solo per le biciclette con una pedalata assistita sino a 45 km/h. Stando alla legge, le e-bike «lente», ovvero quelle con una potenza del motore di un massimo di 500 watt e una pedalata assistita sino a 25 km/h, possono essere guidate senza casco. Il TCS consiglia comunque di indossare sempre il casco, anche in sella a una normale bicicletta.

Fari diurni e notturni Già da qualche anno ho l’abitudine di accendere i fari anche di giorno, per avere la certezza di essere sempre visto dagli altri utenti della strada. Constatando poi che sempre più auto sono grigie, diventa sempre più precario l’avvistamento in tempo utile delle autovetture che sopraggiungono. Spero solo che adesso che vige l’obbligo delle luci accese anche di giorno, di non dimenticarmi mai di accenderle. Un’altra speranza è che le forze dell’ordine non si lancino in una campagna di contravvenzioni nei confronti degli automobilisti che circolano senza i fari accesi di giorno, quando, sempre ancora, e in modo esponenziale, si trovano per le strade dopo l’imbrunire una gran quantità di ciclisti e ciclomotoristi senza le luci accese. Questi utenti della strada, mettono a repentaglio la propria incolumità, in modo oserei dire incosciente. Inoltre, se a qualche automobilista dovesse capitare di investire un ciclista di notte, che circola senza le luci accese, rischia pure di essere giudicato per colpa grave, visto che i ciclisti sono considerati come «i deboli», tra i vari utenti della strada, anche se sono loro stessi i primi a mettere a repentaglio la propria incolumità. Mi aspetto ora, finalmente, che prima di controllare gli autoveicoli che circolano di giorno senza gli anabbaglianti accesi, i nostri agenti di polizia controllino con maggiore attenzione quei ciclisti, e ciclomotoristi, che circolano di notte senza avere le luci accese! Giovanni Staub (@)

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«Touring» 19/2013

Con un buon equipaggiamento, incluse scarpe antiscivolo e antighiaccio, le gite invernali diventano più spensierate.

Casco o non casco per i ciclisti in bici elettrica? «Touring» 19/2013

Parecchi anni fa venne introdotta l’obbligatorietà del casco per i conducenti di motorini. Attualmente le e-bike sono praticamente come dei ciclomotori, con la piccola differenza che hanno un motore elettrico. Di conseguenza, i conducenti delle e-bike dovrebbero portare tutti un vero e proprio casco e non un cappello come quello rappresentato nella foto dell’articolo. Roger Hofstetter (@)

touring Scriveteci!

Escursioni invernali «Touring» 19/2013

Per quanto riguarda l’equipaggiamento delle scarpe è consigliabile procurarsi ramponi antiscivolo da applicare sotto le suole. Queste si possono acquistare nei negozi di articoli sportivi oppure anche nei negozi di scarpe specializzati. Grazie a questi utili accorgimenti, si possono evitare cadute su sentieri ghiacciati. K. Schrenk (@)

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).

touring impressum Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Heinz W. Müller (hwm, vice caporedattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile). Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt AG, CIL Centre d’impression Lausanne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.


34 touring | l’incontro n. 1 | 9 gennaio 2014

Speleologi emergono sulla sommità di una montagna È stata una delle principali imprese sportive del 2013: la scalata sotterranea di una montagna da parte di una squadra di speleologi guidata da Pascal Huguenin. Il losannese Pascal Huguenin, 53 anni, è pompiere. Appassionato di speleologia, sviluppa strumenti specifici per l’esplorazione sotterranea.

Eravate quindi pronti a rinunciare… Sì, ma siccome sentivamo un continuo rumore – che assomigliava a un fiume sotterraneo – ci siamo messi a scavare e alla fine siamo sboccati in una vasta grotta che si prolungava in una galleria in salita. In quel momento, abbiamo realizzato di essere alla vigilia di una scoperta per niente banale. Quanto tempo ha richiesto l’esplorazione dell’intera galleria fino alla vetta? Abbiamo avuto bisogno di un centinaio di spedizioni preparatorie suddivise in quattro anni. Abbiamo sgomberato con la pala decine di zone ostruite e fatto esplodere i blocchi più grossi con il nostro materiale di minamento. Quando avete capito di essere arrivati al traguardo? Quando abbiamo visto delle lumache, dell’erba, dei funghi e sentito un aereo volare, mentre sottoterra di solito regna il silenzio assoluto. Tutti indizi che indicavano che eravamo prossimi alla superficie. Tuttavia, è stata necessaria un’ultima spedizione per localizzare di preciso l’uscita, dopo di che finalmente abbiamo potuto tentare l’ascensione completa. Quest’ultima si è svolta nell’agosto 2013 ed è durata sette ore.

«L’uomo viaggia nello spazio, ma non conosce il sottosuolo» Che sensazione procura emergere sulla vetta? Sul momento non si riesce a realizzare, perché rappresenta la riuscita di talmente tanti anni di lavoro. Se ne prende consapevolezza poco a poco. Si tratta sicuramente di una prima svizzera. E siamo quasi certi che nessun tentativo analogo sia mai riuscito neppure in Europa. Sinceramente, che piacere c’è ad arrampicarsi duramente per ore in un ambiente freddo e umido? È l’eccitazione della scoperta. L’uomo viaggia nello spazio, ma non conosce il sottosuolo. E poi è magico, quando si scava per ore e i propri sforzi vengono ricompensati facendo venire alla luce una grossa cavità.

Jacques-Olivier Pidoux

Con i compagni speleologi, l’anno scorso avete scalato per via sotterranea il Vanil des Artses, che culmina a 2000 m. Come avete realizzato questa impresa straordinaria? Pascal Huguenin: Molto è dovuto al caso. All’incirca quattro anni fa, abbiamo scoperto un’entrata sul fianco del Vanil des Artses, nel canton Friburgo. Nel corso delle prime esplorazioni, abbiamo trovato una galleria in salita nella quale era praticamente impossibile stare in piedi. Poi il suolo e la volta si congiungevano e, generalmente in questi casi, questa è la fine delle nostre speranze di speleologi.

Per uno speleologo, quali sono i luoghi più eccitanti della Svizzera? Il Giura vodese, le Prealpi friburghesi e la Svizzera centrale. La grotta dell’Hölloch, nel Canton Svitto, possiede circa 140 chilometri di gallerie già esplorate. Intervista: Jacques-Olivier Pidoux


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Benvenuti al Ferienart Resort & Spa a Saas-Fee!

Un momento per due nel Ferienart Resort & Spa Ospitalità calorosa, un servizio di eccellente qualità, innumerevoli possibilità per trascorrere vacanze e tempo libero sia in pieno relax sia anche in modo attivo, camere da sogno e i più svariati ristoranti sotto lo stesso tetto – in una parola tutto questo si chiama Ferienart Resort & Spa, uno degli hotel per vacanze più innovativi della Svizzera.

Ponte», di innata Italianità e con il più grande buffet di insalate della Svizzera, insieme al «Le Mandarin» con prelibatezze asiatiche. Highlight assoluto è tuttavia il primo ristorante a piedi nudi delle Alpi, nell‘area wellness «Paradia Spa». Godetevi l’atmosfera dei mari del sud, a lume di candela, serviti dal vostro cuoco e service team personali!

Un momento per due Per la persona amata, i migliori amici, la mamma o la sorella: «Un momento per due» offre massimo relax per il corpo e la mente e nutrimento per l’anima! È un lusso allo stato puro nella nostra vita così frenetica!

Immergersi nel paradiso del wellness Wellness, un concetto che in Ferienart è scritto caratteri cubitali. La generosa area wellness «Paradia SPA» con piscina emozionale, vasca idromassaggio in pietra, diverse saune, bagni turchi e terme calde è a disposizione degli appassionati di wellness dalle 8 alle 20. Accanto a questo panorama da sogno per il wellness, un‘ampia offerta di trattamenti e terapie selezionati è lì ad aspettare gli ospiti dell‘hotel. Massaggi, terapia con pietre calde o anche bagni rigeneranti come un bagno nel fieno del Vallese o un peeling con vinacce del vitigno Heida vengono proposti dal menù wellness. Completano la gamma dell’offerta trattamenti di bellezza con prodotti di elevata qualità.

La diversa atmosfera per le vacanze Nella romantica Saas-Fee, dove le auto non circolano, e circondato da un panorama di montagna mozzafiato si trova l‘hotel a cinque stelle «Ferienart Resort & Spa» con 71 magnifiche camere, suite e appartamenti, che soddisfano tutti i gusti, dal genere rustico e confortevole fino a quello moderno o lussuoso. Staccare la spina, respirare a fondo, rilassarsi e sentire la vita: qui l’arte delle vacanze è di casa. Per questo motivo gli ospiti vengono anche chiamati «artisti delle vacanze». Non appena entrano, gli ospiti vengono viziati a regola d‘arte alla maniera di Ferienart. Gastronomia d‘alta quota L‘offerta gastronomica di Ferienart si distingue per varietà e qualità. Gli ospiti dell‘hotel possono scegliere tra ben quattro ristoranti. Nell‘ampia ed elegante sala da pranzo «Cäsar Ritz» si possono degustare, in una cena di cinque portate, le eccellenze della cucina e della cantina. Questo ristorante offre anche cene a tema e grandi buffet nonchè l‘apprezzata Candle-Light-Dinner settimanale. Si presentano come alternative il «Del

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50 minuti di bagno dell‘amore per due, nell‘atmosfera romantica a lume di candela, accompagnato da Brut du Valais e frutti dolci Wi-Fi gratuito Servizio di trasferimento all‘arrivo e alla partenza con l‘ecologico taxi elettrico Servizio skibus dall‘hotel alle piste da sci andata e ritorno nella stagione invernale Funivia e auto postale nella Valle di Saas nella stagione estiva (tranne Hohsaas e Metro Alpin)

PREZZI E VALIDITÀ dall‘11 gennaio fino al 25 gennaio 2014, dal 2 febbraio fino al 15 febbraio 2014, dal 15 marzo fino al 27 aprile 2014 dal 21 giugno fino al 30 novembre 2014 Per soggiorni tra domenica e venerdì: al prezzo speciale TCS di CHF 555.– per persona per 3 notti nella camera doppia «Rainbow» al prezzo speciale TCS di CHF 615.– per persona per 3 notti nella camera doppia «Alpina» al prezzo speciale TCS di CHF 665.– per persona per 3 notti nella junior suite Supplemento weekend: CHF 25.– per persona per la notte da venerdì a sabato o/e la notte da sabato a domenica

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI Private Selection Hotels Tel.: 041 368 10 05 E-Mail: info@privateselection.ch

Per prenotazioni e informazioni: Private Selection Hotels Tel.: 041 368 10 05 • info@privateselection.ch • www.privateselection.ch


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