Touring 2 / 2014 italiano

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touring

23 gennaio 2014 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

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2014

Il giornale della mobilità

Formazione due fasi

Serate tra giovani

Fare l’angelo custode 6

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Situazioni limite da esercitare 12 Nelle stupende Dolomiti

Gastronomia sulle piste 20

Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS

15 Pezzi di ricambio Affari su quelli non originali ma conta il prezzo finale

18 Test della Kia Carens Ricco equipaggiamento per la monovolume compatta

28 Centri tecnici Controlli dei veicoli per circolare in tutta sicurezza


Nepal: trekking Annapurna in lodge Con vista sugli imponenti Ottomila Date: 26.04–11.05.2014 04.04–19.04.2015

24.10–08.11.2014 24.10–08.11.2015

Condizioni: Per escursionisti allenati, in forma per arrampicare per circa 6 ore. Non sono necessarie specifiche conoscenze alpinistiche.

Al Campo base dell’Annapurna 1 Il nostro Base Camp Trekking ci porta alle pendici dell‘Annapurna I (8091 m), una delle montagne più alte del mondo. Il trekking si snoda ai piedi di vette maestose, senza tuttavia mai superare i 4130 m di altitudine. La sera ci si ferma in piccoli villaggi e si pernotta in comode lodge – tutto sommato, un trekking confortevole. Qui le montagne sono più spettacolari e imponenti delle nostre Alpi; entrare in contatto con la popolazione indigena è di sicuro ancora possibile.

Programma: 1°-2° giorno: volo Zurigo–Kathmandu, tempo a libera disposizione 3° giorno: volo per Pokhara con vista sugli Ottomila Manaslu e Annapurna 4° giorno: trekking sul versante sud del massiccio Modi Khola fino a Landrung 5° giorno: attraverso foreste di bambù fino a Chomrong, vista sul Machhapuchhare

Tagliando d’iscrizione

6° giorno: spettacolare trekking fino all‘Hotel Himalaya 7° giorno: un circuito in un anfiteatro di montagne coperte di neve conduce fino al Machhapuchhare Base Camp 8° giorno: all’Annapurna Base Camp (4130 m) e proseguimento fino a Dovan 9° giorno: discesa al fiume Kali Gandaki, attraverso il passo Modi Khola per Machhapuchhare 10° giorno: attraversamento del fiume Kimrung Khola, trekking in boschi di rododendri fino a Tadapani/Liui Kharka 11° giorno: attraverso una vegetazione tipica proseguimento fino a Ghorepani, con stupenda vista sulle cime innevate 12° giorno: trekking a Birethanti con tappa al punto panoramico Poon Hill (3195 m) 13° giorno: viaggio in bus da Pokhara a Kathmandu, tempo a libera disposizione 14° giorno: visita di Kathmandu 15° giorno: tempo a libera disposizione, volo 16° giorno: arrivo a Zurigo

Offerta esclusiva TCS: Fr. 4290.– prezzo speciale TCS (prezzo normale Fr. 4590.–) Incluso sponsoring speciale: zaino Mammut di 30 litri Le nostre prestazioni: – confortevole trekking di 16 giorni in lodge con pensione completa e trasporto bagagli – trekking con guide alpine svizzere, dal 1981 accompagniamo ospiti in Nepal – gruppi di 8–16 partecipanti – voli Svizzera-Kathmandu e ritorno e volo interno per Pokhara – tutti i trasferimenti sul posto – permesso di trekking, tassa per il parco nazionale, squadra di sherpa – sponsoring speciale – eventi informativi: 11 maggio e 21 settembre ad Altdorf.

trekking Nepal-Annapurna Lodge

□ Vi prego di inviarmi il programma dettagliato e quello annuale □ Mi iscrivo per la seguente data: Cognome

Nome

Via

CAP/Località

Telefono

Cellulare

E-mail

Firma

Inviare a: Bergschule Uri/Mountain Reality AG Casella postale, 6490 Andermatt telefono 041 872 09 00, fax 041 872 09 50 info@bergschule-uri.ch Trovate il nostro programma di dettaglio su: www.bergschule-uri.ch/tcs-annapurna


editoriale e sommario | touring

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n. 2 | 23 gennaio 2014

Mai inutile la prevenzione degli incidenti

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gni volta che nei mezzi di comunicazione vengono mostrate immagini di terribili incidenti stradali, ci chiediamo come sia potuto succedere. È stata imprudenza, sopravvalutazione, eccesso di velocità o uso di droghe? Non importa quale sia la causa, ogni incidente della circolazione è uno di troppo. Anche in futuro si deve e si dovrà fare di tutto, per aumentare la sicurezza stradale e per sensibilizzare e formare i conducenti. In questo campo, il TCS offre il suo importante contributo a diversi livelli, ovvero con la sicurezza stradale, le formazioni e i corsi di guida nonché con le proposte politiche. Il fatto che ora ad esempio viene contestata

touring

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2014

attualità 4

sezione ticino 27

Una miscellanea di notizie dal mondo della mobilità.

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società e mobilità 11 11 12

Comportamento in montagna: occorre una polizia delle piste? Il consulente: nessun diritto generale al veicolo sostitutivo. Formazione 2 fasi: esperienze di guida nelle giornate obbligatorie.

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Nel mondo dei pezzi di ricambio. Test Kia Carens: equipaggiamento notevole per la Style e modularità.

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DOSSIER

Uscite serali dei giovani

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foto Pia Neuenschwander, ald

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Dal 1° gennaio vige la tolleranza zero per il consumo d’alcool. Come si organizzano i giovani per le serate? Uno studio dell’upi ha esaminato gli incidenti all’uscita delle discoteche. Alcool al volante: anche i passeggeri possono essere ritenuti responsabili. Droga al volante: in Svizzera vige la tolleranza zero per le sostanze stupefacenti per i conducenti.

Foto di copertina: Christian Bonzon

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viaggi e tempo libero

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Prove e novità 16 Jeep Grand Cherokee. 17 Mitsubishi Outlander plug-in.

I programmi per festeggiare i 100 anni della Sezione Ticino. Nuovo logo e slogan sezionale.

club e soci

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test e tecnica

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la formazione 2 fasi, non è comprensibile. Proprio i giovani conducenti corrono i rischi maggiori sulle strade, a causa della loro inesperienza e spavalderia. I corsi di formazione di due giornate mostrano i pericoli 1:1 e insegnano le regole della guida sicura. Gli argomenti degli oppositori, secondo cui la formazione obbligatoria sarebbe una spesa inutile perché inefficace, non sono plausibili. Chiunque abbia già frequentato almeno una volta nella vita un corso di guida, poi può applicare gli apprendimenti nelle situazioni critiche che si verificano nel traffico quotidiano. E per la sicurezza nessun prezzo è troppo alto. Felix Maurhofer, caporedattore

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Nell’incantevole scenario bianco delle Dolomiti anche lo stomaco trova di che estasiarsi. Gli aspetti meno conosciuti del Canton Basilea Città. La regione Sassonia-Anhalt e i suoi luoghi patrimonio Unesco. Sciare in famiglia senza spendere cifre eccessive: ecco alcuni esempi di località svizzere.

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Centro tecnico di Ittigen: si lavora a fondo sui veicoli dei soci. Anton Graf, responsabile della formazione dei pattugliatori TCS. Pianificando le vacanze dell’anno non bisogna scordarsi dell’ETI. prezzi e contatti TCS quiz & concorsi la pagina dei lettori, impressum l’incontro: Riet R. Campell, maestro di sci e presidente ISIA


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touring | attualità n. 2 | 23 gennaio 2014

Storia dei trasporti in vetrina: auto, moto e carrozze

SONDAGGIO ONLINE Come vi organizzate in quanto automobilista per il rientro dopo aver consumato alcol ad una festa?

XX% 27%

Una Prunel del 1927, un’Ajax del 1908, una Bentley o un’Aurea 500 del 1925: in almeno una dozzina di musei dei trasporti si possono ammirare oltre 500 di queste rarità a quattro ruote collezionate con la massima cura da appassionati delle auto. Un pezzo di storia della mobilità individuale in Svizzera. In parte si tratta di puri musei d’auto, in parte invece sono esposizioni in cui vengono mostrati anche altri mezzi di trasporto. Non tutti sono aperti per l’intero anno, e alcuni sono visitabili solo da gruppi su prenotazione. Nel Pantheon Basel – Forum für Oldtimer s’incontrano gli esperti e gli appassionati di auto d’epoca per parlare a fondo di benzina e altri dettagli. Nella zurighese Bäretswil attendono i visitatori oltre ad automobili, anche moto, bici, trattori, carrozze e autoblindo. Ad Aigle, sul Lago

XX% 20%

XX% 11% XX%

■ ■ ■ ■

42%

taxi mezzi pubblici guido ugualmente non succede mai

La nuova domanda: Come garantire la sicurezza sulle piste da sci in futuro?

Il museo dei veicoli di Bäretswil (sopra) e della Fondazione Gianadda a Martigny.

La vostra opinione ci interessa! Potete partecipare ai nostri sondaggi online pubblicati regolarmente sul sito web www.touring.ch

WWW.TOURING.CH

www.pantheonbasel.ch www.fahrzeug-museum.ch www.fondation-herve.org www.smvc-ticino.ch www.verkehrshaus.ch www.turningwheel.ch www.gianadda.ch

Clicktodo: piattaforma rivoluzionaria Prenotare e pagare via Internet una lezione di sci o di immersione, un volo in parapendio oppure ancora un giro in go-kart sia in Svizzera sia all’estero. Tutto questo e altro ancora è possibile iscrivendosi alla piattaforma rivoluzionaria clicktodo.com.

Più sicurezza per gli amanti del campeggio

«Touring» su iPad Potete scaricare sul vostro iPad questa edizione di «Touring». La versione per il tablet è arricchita da elementi multimediali quali video, gallerie di immagini oppure collegamenti a Internet.

foto Fondation Pierre Gianadda, TCS, Kim Kyung-Hoon/REUTERS, ald

Accendi il tablet, l’aereo sta decollando Da inizio gennaio sui voli di linea delle compagnie aeree legate alla legge europea, è ora permesso lasciare accesi smartphone e tablet durante le fasi di decollo e atterraggio.

di Ginevra, nella Fondazione Hervé, un puro museo d’auto, si possono ammirare varie rarità tirate a lucido. A Pregassona l’Esposizione Veicoli d’Epoca mostra auto e moto nei mesi invernali. E tutto l’anno nel Museo svizzero dei trasporti di Lucerna si può visitare il settore delle auto d’epoca. Chi si carica di adrenalina al vedere le Ferrari, va a San Gallo per rifarsi gli occhi con le rarità per le strade e i circuiti. E vale la pena gettare un’occhiata anche nell’esposizione di auto d’epoca della Fondazione Gianadda. Bü

Nel 2012 i controlli degli impianti del gas furono ancora 400, mentre l’anno scorso sono già saliti a 1000. «Un impianto del gas su due di camper e roulotte presenta piccoli o grossi difetti», afferma Jürg Reinhard, responsabile per i controlli del gas sui veicoli da campeggio e coordinatore dei Centri tecnici del TCS. Il 95% dei danni sono stati riparati sul posto dagli esperti del TCS, mentre le riparazioni più

1000 Nel 2013 gli esperti del TCS hanno svolto 1000 controlli del gas sui veicoli da campeggio, 600 in più del 2012.

grandi sono state effettuate in seguito dagli specialisti di caravaningsuisse, l’Associazione svizzera del commercio del caravanning. «I clienti apprezzano la neutralità dei nostri esperti», sottolinea Jürg Reinhard. In nove Centri tecnici, 16 esperti TCS appositamente formati esaminano roulotte e camper. Nei campeggi vicini a questi centri, il TCS propone test in loco. wi


attualità | touring

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n. 2 | 23 gennaio 2014

Studenti di mobilità: venite a confrontarvi con la realtà

Sculture di ghiaccio

Nella metropoli cinese di Harbin, gli abitanti hanno la fortuna di ammirare delle fantastiche opere di neve e di ghiaccio. Al sopraggiungere dell’oscurità queste opere monumentali vengono messe in valore ancor di più con luci colorate offrendo così uno spettacolo entusiasmante.

Detroit molto «USA» Primo grande salone automobilistico dell’anno, Detroit ha offerto un’eccellente annata. Onore al merito: Ford ha svelato la 6a generazione del pick-up F-150, endemica numero uno locale. Questo mastodonte beneficia della carrozzeria in alluminio perdendo 300 kg. Ma più che l’eroe di casa, metteremmo in risalto la Mercedes Classe C. Cadillac si è offerta una versione coupé dell’ATS, mentre la Chevrolet Corvette festeggia i suoi 60 anni e la Ford Mustang si appresta a scrivere una nuova pagina di storia.

La Ford F-150 incarna il gran pick-up americano, un segmento che conta il 10% delle vendite. Immagini su Touring iPad.

State frequentando un Master in una materia che riguarda i trasporti? L’Accademia della mobilità vi dà l’occasione di incontrare degli esperti e di elaborare sotto la loro guida una strategia che favorisca la mobilità collaborativa nelle regioni urbane. Per due giorni, il 5 e 6 maggio a Berna, avrete l’opportunità di scambiare idee con questi specialisti e di avviare assieme un progetto. Il risultato delle vostre ricerche sarà presentato in pubblico durante il «World Collaborative Mobility Congress», che si svolgerà il 7 e 8 maggio 2014 alla Postfinance Arena di Berna. Maggiori informazioni all’indirizzo www.wocomoco.ch > cocomo, o per telefono 058 827 34 15. Iscrizioni fino al 24 febbraio per e-mail a info@wocomoco.ch oppure per posta a: Accademia della mobilità, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna. jop

Ben attivo negli USA, il clan europeo ha presentato le BMW M3 e M4, la Porsche 911 Targa e le concept-car delle crossover Audi Shooting Brake e Volvo XC Coupé; con quest’ultima ad anticipare le linee della futura SUV XC. Da notare la VW Dune, uno studio che si avvicina alla versione di serie di una Beetle offroad. MOH

Sorpresa: Seat è la diva del 2013 nella galassia Amag

Al via gli SnowUp: la festa invernale della mobilità lenta

Considerata spesso la pecora nera del gruppo Volkswagen, Seat ha registrato un esercizio record sul mercato elvetico. È l’unica marca distribuita dal gruppo Amag a segnare un aumento. Su impulso della compatta Leon, sono state immatricolate 9159 Seat, pari ad un aumento del 2,5% con una quota di mercato salita al 3%. Amag può dirsi soddisfatta di questo esercizio giudicato «difficile»: le marche da lei importate (VW, Audi, Seat e Skoda) hanno visto la loro parte di mercato progredire leggermente al 29% (+0,2%). Un bilancio più che rispettabile per il primo importatore del Paese, che però si attende un esercizio 2014 arduo quanto il precedente. MOH

Il 2 febbraio sono attese 10 000 persone al 6° SnowUp intergiurassiano che si svolgerà tra Saignelégier (JU) e Tramelan (BE). L’obiettivo di questa grande festa popolare è di promuovere la mobilità lenta passeggiando, facendo sci di fondo o escursioni con le ciaspole. Le famiglie beneficiano di un itinerario concepito per loro, di una lunghezza di 3,5 km, con posti di rifornimento lungo il percorso. Da gustare i piatti al villaggio gastronomico La Theurre. Informazioni: www.snowup-interjurassien.ch. Anche al sud delle Alpi sono previsti SnowUp: Cardada al 26 gennaio, Airolo 16 febbraio e San Bernardino 9 marzo, per i dettagli si veda www.snow-up.ch. jop/tg

L’APP

CALCOLO DEL TASSO ALCOLEMICO DOPO UNA BIRRA O UN BICCHIERE DI VINO

Dopo un pasto ben innaffiato o un aperitivo tra colleghi, qual è il mio tasso alcolemico? L’applicazione «Alcoo-sim Be My Angel» risponde a questa domanda prendendo in considerazione diversi parametri, in particolare l’età, il sesso, il peso e l’altezza del consumatore, come pure l’assunzione contemporanea – o no – di un pasto. Ne risulta una curva dell’evoluzione alcolemica nel tempo. Da notare che questi valori sono puramente indicativi perché sul piano giuridico fa fede solo un’analisi del sangue. L’applicazione ricorda anche le sanzioni che colpiscono un conducente che ha bevuto e consiglia di evitare di esporsi, di restare sobri o di decidere all’inizio della serata chi riporterà a casa gli altri in tutta sicurezza.

Gratuita, disponibile per Android e iPhone.


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touring | dossier n. 2 | 23 gennaio 2014

Uscire il finesettimana | Dal 1° gennaio i neopatentati devono attenersi alla sobrietà assoluta, un obbligo quasi utopistico durante il week-end. Una campagna di prevenzione li invita a diventare degli «angeli».

Angelo custode al volante no una campagna di prevenzione originale che si svolge direttamente sul terreno, nei bar, discoteche e manifestazioni musicali, ovvero laddove i giovani festeggiano il finesettimana. Alcuni incaricati della prevenzione – anch’essi giovani – conversano con i clienti e li invitano a designare un conducente che riaccompagnerà gli amici a fine serata. All’autista volontario vengono dati dei buoni per bevande analcoliche e, per ufficializzare il suo impegno, firma un contratto di fiducia davanti ai suoi passeggeri. Questo documento, senza alcun valore giuridico, mira a creare una solidarietà tra i componenti del gruppo. Il conducente si sa-

crifica per i suoi amici e in cambio questi si impegnano a non escluderlo nel corso della serata. Semplice e non moralista, la formula incontra un successo crescente: nel 2012 sono stati sottoscritti 18 220 contratti di fiducia in tutta la Svizzera e l’entrata in vigore dello zero permille all’inizio di questo mese inciterà sicuramente i giovani tra 18 e 25 anni a responsabilizzarsi ancor di più.

Riflesso rassicurante Intitolata «Be My Angel», questa campagna di prevenzione conferisce alla persona sobria uno statuto particolare, quello di angelo custode. Il suo comportamento

Due incaricati della prevenzione di Be My Angel in un bar del canton Neuchâtel lo scorso mese di dicembre: hanno convinto un giovane a restare sobrio quella sera per poter riportare a casa in auto i suoi amici.

foto Christian Bonzon

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ntrato in vigore a inizio 2014, il secondo pacchetto di misure Via Sicura comporta una fondamentale novità. I titolari di una licenza di condurre in prova e gli allievi conducenti devono osservare una rigida astinenza, una disposizione che si applica pure agli autisti professionisti e agli accompagnatori delle prove di guida. Se lo zero permille non rappresenta una costrizione troppo severa durante la settimana, come resistere a un bicchierino con i compagni di uscite nel weekend? Sulla base di questa constatazione, la Fondazione vodese contro l’alcolismo e il Servizio AVM «Al volante mai» lancia-


dossier | touring

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n. 2 | 23 gennaio 2014

Mancanza d’esperienza

è valorizzato e ottiene la riconoscenza dei suoi compagni. La sua decisione di non toccare alcool scaturisce da un riflesso rassicurante approvato da chiunque, percepito come assolutamente legittimo, mentre in situazioni normali sarebbe additato come un guastafeste: «C’è una grossa pressione sociale verso il consumo di alcool ed è difficile resistere in un contesto di festa», spiega Stéphane Caduff, incaricato della prevenzione alla Fondazione vodese contro l’alcolismo «recitare il ruolo di angelo custode permette di praticare l’astinenza senza dover giustificarsi. Inoltre offre un motivo valido di non bere ai giovani ai quali non piacciono le bevande alcoliche».

Pressione sociale Ma il consenso generale non basta. L’angelo custode ha anche voglia di trascorrere una bella serata e di non ritrovarsi isolato in mezzo a gente ubriaca marcia. Nella realtà, la presenza di una persona sobria gioca comunque un ruolo moderatore ed incita gli altri festaioli a sorvegliare il proprio consumo. Non osano «rotolarsi sotto il tavolo» in presenza di un amico lucido. Un fenomeno che pare scaturire dalla «legge di convergenza», secondo la quale in seno ad un gruppo ognuno beve una quantità equivalente allo scopo di mantenere una certa coesione. Affinché l’autista sobrio non si senta messo da parte, i suoi amici si sforzeranno quindi di evitare gli eccessi: «La solidarietà è un valore fondamentale tra i giovani. Se uno non beve, gli altri gli sono grati bevendo in modo ragionevole e così facendo lo tengono integrato nel gruppo», commenta Stéphane Caduff.

Fa un gran servizio ai suoi amici! In effetti questa notte li porterà a casa in tutta sicurezza, come un angelo custode.

Percentuale degli incidenti gravi dovuti all’alcool, secondo il giorno e l’ora (2012) 13%

totale ore notturne finesettimana

52%

ore notturne giorni feriali

27%

ore diurne finesettimana ore diurne giorni feriali

9% 5%

Percentuale dei conducenti e dei pedoni coinvolti in incidenti gravi, secondo il sesso e l’età (2012) 8%

totale

9%

uomo 4%

donna

5%

0–17 a.

11%

18–24 a.

10%

25–44 a. 6%

45–64 a. 65+ a.

3%

Evitare di fare la morale Puntando sempre sulla solidarietà tra coetanei, il messaggio di prevenzione

Come dimostrano le tabelle in basso, gran parte degli incidenti collegati all’alcool sono causati da conducenti giovani e poco sperimentati. La proporzione di conducenti ubriachi negli incidenti gravi è di quasi quattro volte superiore tra i 18– 24enni rispetto agli anziani di oltre 65 anni. Comparato allo stesso numero di abitanti, i giovani adulti tra 18 e 24 anni provocano quasi il doppio di incidenti sotto l’influsso dell’alcool rispetto ai seniori. Gli uomini sono il triplo delle donne. Questa constatazione è all’origine dell’introduzione dell’astinenza totale (zero permille) per i nuovi conducenti dal 1° gennaio 2014. Infatti, essi non dispongono ancora di tutti gli automatismi della guida. Poiché tale attività si rivela per loro particolarmente esigente, vengono rapidamente sopraffatti da una situazione inabituale ed è sufficiente poco affinché il rischio di incidenti aumenti. Inoltre, sotto l’influenza dell’alcool, i giovani adulti hanno tendenza a prendersi maggiori rischi e a sopravvalutarsi. Nel week-end, il 50% degli incidenti notturni gravi sono legati all’alcool. In settimana, sono solo un quarto. In generale, l’alcool è la seconda causa di incidenti mortali jop dopo la velocità.

grafico: TCS Visuell, fonte: Sinus-Report 2013 – upi

passa ancora meglio perché è diffuso da giovani della stessa età e che abitano nella stessa regione. Sono perlopiù studenti che vivono nel cantone a intavolare la conversazione con i giovani clienti nei locali pubblici e alle manifestazioni. Questa prossimità è fondamentale per l’accoglienza favorevole riservata agli ambasciatori di «Be My Angel»: «La prevenzione attraverso dei coetanei seduce i giovani, perché evita la trappola della superiorità dell’adulto di fronte al minore e non ▸


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touring | dossier n. 2 | 23 gennaio 2014

Anche i passeggeri possono essere ritenuti responsabili Dopo la discoteca, incombe il dramma Nel finesettimana, i rientri nelle ore piccole dopo una serata in discoteca si concludono troppo spesso con un finale tragico. In media, ogni anno 52 persone perdono la vita e 410 restano gravemente ferite di ritorno da una serata durante il week-end. Il rischio di decessi si moltiplica per due rispetto alla settimana. Sulla base di questa allarmante constatazione, l’Ufficio svizzero prevenzione infortuni (upi) ha dedicato uno studio specifico ai drammi stradali che avvengono durante le notti tra venerdì e sabato e tra sabato e domenica. Ne esce una sovra rappresentanza di giovani conducenti maschi che, nella maggior parte dei casi, perdono il controllo del veicolo e concludono la loro corsa contro un ostacolo fisso, come un albero, un cancello, un muro o una barriera. Una velocità inadeguata è quasi sempre la causa, mentre si sospetta l’influsso dell’alcool nel 48% dei casi. Nel loro studio, gli esperti dell’upi evidenziano un altro fattore aggravante: il numero elevato di passeggeri nel veicolo, spesso non allacciati con la cintura di sicurezza. Domina un’atmosfera euforica, che deconcentra il conducente e lo incita a uno stile di guida rischioso. Non avendo l’abitudine di prendere diversi passeggeri a bordo, l’autista ignora come cambiano le leggi della fisica con un veicolo

pieno. L’oscurità, il riflesso dei fari delle vetture che circolano in senso contrario e soprattutto la stanchezza – non è raro mettersi al volante dopo una ventina d’ore di veglia – costituiscono altri fattori di rischio. Nel capitolo dei provvedimenti passibili di diminuire i drammi notturni del finesettimana, l’upi raccomanda di intensificare i controlli di polizia ben visibili nei dintorni dei locali notturni, ma pure d’incoraggiare i sistemi d’assistenza alla guida (soprattutto il controllo elettronico della stabilità ESP) e d’istallare un registratore di dati come condizione per recuperare la patente di guida in seguito a un’infrazione grave. Infine, l’upi invita i responsabili delle infrastrutture stradali ad apportare alcuni correttivi che consentano di tollerare gli errori jop umani.

Info Touring Intitolato «Unfallgeschehen in den WochenendNächten» (solo in tedesco), lo studio dell’upi è disponibile su www.bfu.ch, altre informazioni in italiano su www.upi.ch

Keystone

Lunghi ritiri di patente e multe elevate non bastano: regolarmente vi sono automobilisti di entrambi i sessi, che dopo una serata in compagnia o una puntata al bar, si mettono al volante in stato di ebbrezza. Queste persone dimenticano peraltro che le misure amministrative e penali non sono le sole conseguenze possibili in tali circostanze. In caso d’incidente in stato di ebbrezza, anche le prestazioni assicurative possono essere fortemente decurtate. Inoltre, la polizza di responsabilità civile può prevedere una rivalsa che in caso di incidenti gravi – ad esempio qualora abbia perso la vita un giovane padre di famiglia – può ammontare ad importi a sei cifre. Anche chi sale su un’automobile il cui conducente ha bevuto troppo, rischia conseguenze. Infatti, qualora dovesse costatare che il conducente non è in grado di guidare, il passeggero non dovrebbe sedersi nel veicolo ed anzi, dovrebbe impedire all’automobilista in stato di ebbrezza di mettersi alla guida. Ma non è tutto: se il passeggero viene meno a questo dovere di coscienza e si affida ad un conducente che avrebbe dovuto giudicare come non in grado di guidare, anch’egli potrà subire una sensibile decurtazione del diritto alle indennità assicurative in caso di incidente. La riduzione delle prestazioni ammonta al 20%, se l’alcolemia del conducente è pari o superiore al 2 per mille, mentre per valori inferiori i tribunali hanno già sancito riduzioni dell’ordine del 10%. I passeggeri che cedono il proprio veicolo ad una persona in stato di ebbrezza oppure l’aiutano a mettersi alla guida, a certe condizioni rischiano anche di essere perseguiti penalmente. Analogo pericolo corrono gli esercenti o i compagni di bevute che sanno o comunque possono dedurre che una persona dovrà rimettersi al volante e ciononostante le offrono altre bevande alcoliche, favorendo lo stato d’ebbrezza dell’interessato. I passeggeri – indipendentemente dal fatto che fossero sobri o ubriachi – possono essere condannati quali correi se partecipano in modo determinante alla conduzione del veicolo per esempio prendendo posto dietro al volante. UPI

▸ dispensa un giudizio negativo sull’abitudine di bere», sottolinea Stéphane Caduff.

Trasporti alternativi L’adesione è dovuta anche al fatto che il consumo di alcolici in sé non è incriminato. Lo è unicamente nel suo legame con la guida del veicolo. Così facendo, si condivide lo stesso parere generale dei giovani, che qualificano come pericoloso l’alcool al volante. Con tatto, «Be My Angel» identifica una circostanza in cui conviene rinunciare all’alcool senza pertanto condannare l’ebrietà dei passeggeri e

non vede nulla di male in una festa annaffiata, a patto che si torni a casa a piedi. E nelle occasioni in cui l’ebbrezza generale sembra inevitabile, la squadra di prevenzione di «Be My Angel» raccomanderà i mezzi di trasporto alternativi o di dormire sul posto. Ma più che mai, come d’obbligo con lo zero per mille, bisognerà preoccuparsi di trovare il proprio angelo custode. Jacques-Olivier Pidoux

Info Touring Maggiori informazioni: www.bemyangel.ch, www.fva-prevention.ch www.fachstelle-asn.ch/it www.zero-per-mille.ch


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n. 2 | 23 gennaio 2014

Droga al volante, tolleranza zero

Causa d’incidenti mortali Le droghe consumate più frequentemente in Svizzera sono la canapa, la cocaina, stupefacenti per le feste rave come MDMA o MDEA nonché le amfetamine e la morfina (ad esempio dopo il consumo di eroina). A chi la consuma, la cocaina dà l’impressione di sentirsi particolarmente

te (ad esempio la sostanza attiva della canapa, il THC) può essere ancora rilevata nel sangue. E ciò ha conseguenze anche nel caso di incidenti minori causati dal conducente, perché l’assicurazione può rifiutarsi di coprire interamente i danni.

Il test della saliva Solo se sussiste il sospetto Quando gli automobilisti si fanno notare nel traffico per uno stile di guida insicuro o pericoloso, la polizia può effettuare un test antidroga (test della saliva). Al contrario dei controlli sull’alcol, per le droghe deve sussistere un sospetto iniziale. Se il test antidroga dà un risultato positivo, gli automobilisti devono andare all’ospedale per un prelievo di sangue. Solo l’analisi del sangue è determinante come prova per la valutazione dell’abilità alla guida. Con le procedure odierne possono essere rilevate molto bene sostanze stupefacenti anche in piccole quantità. L’analisi del capello riesce a dare indicazioni addirittura sul consumo di droga in un lontano passato. nr

svegli e performanti, e di conseguenza induce a sopravvalutare le proprie capacità effettuando manovre rischiose nel traffico. Tutte le droghe aumentano il rischio di un incidente in modo notevole: il consumo di droga è la seconda causa d’incidenti mortali sulle strade svizzere. E anche quando l’effetto della droga non è più percepibile, la sostanza stupefacen-

Dimostrabile a lungo Le assicurazioni riducono le loro prestazioni, se l’incidente è stato causato da un conducente, in cui è stato riscontrato il consumo di droga. E per dimostrare questo non è nemmeno necessario che il conducente abbia fumato appena prima di provocare l’incidente: dall’introduzione della tolleranza zero basta una traccia di THC nel sangue per provare l’inabilità alla guida del conducente. Le sostanze psicotrope rimangono a lungo nel corpo umano e possono essere rilevate anche dopo tanto tempo. Anche dopo molte ore dal consumo, la concentrazione di THC nel sangue supera il valore limite di 1,5 microgrammi/litro. Chi fuma regolarmente, non è praticamente mai abile alla guida. Per droghe come morfina, cocaina o amfetamina il valore limite è di 15 microgrammi/litro nel sangue. Con questo limite estremamente basso il legislatore esprime chiaramente il principio secondo cui le droghe e la strada non sono conciliabili.

Se il test della saliva per le droghe risulta positivo, gli automobilisti devono andare all’ospedale per un prelievo di sangue.

Pene severe Se il test antidroga e l’analisi del sangue (vedi box) risultano essere positivi, si rischiano le seguenti sanzioni: ritiro della licenza di condurre, una multa e/o una pena detentiva con o senza condizionale. Il ritiro della licenza dura la prima volta tre mesi. Nel caso di un secondo risultato positivo del test entro i cinque anni, la patente viene ritirata per dodici mesi. E nel caso di tre test positivi entro dieci anni, la patente deve essere consegnata per almeno due anni. Chi ci ricasca ancora una volta, deve consegnare definitivamente la licenza di condurre. Inoltre, se il risultato del test è positivo e si supera il livello limite, i costi per l’analisi del sangue – diverse centinaia di franchi – sono a carico dell’automobilista. Nadia Rambaldi

Info Touring Keystone

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hi guida, non beve» una regola della circolazione stradale conosciuta in tutto il Paese. Gli effetti dell’alcol al volante sono generalmente noti: una capacità di reazione rallentata, una maggiore propensione al rischio e una guida insicura, solo per citarne alcuni. Per contro, gli effetti delle sostanze stupefacenti vengono tematizzati meno apertamente. Forse perché le persone che consumano droghe sono relativamente poche, mentre la maggior parte della popolazione svizzera beve alcol. Nonostante ciò, sono proprio i giovani a entrare spesso in contatto con sostanze illegali. Ciò che molti non sanno: in Svizzera vige il principio della tolleranza zero per il consumo di droga al volante.

www.tcs.ch (rubrica Test & Sicurezza, Pericoli al volante)


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società e mobilità | touring

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n. 2 | 23 gennaio 2014

Comportamento negli sport invernali | Le regole della FIS (Federazione internazionale di sci) mostrano quali diritti e doveri vigono sulle piste da sci.

Ritiro dello skipass sulle piste

M

portare in modo da non mettere in pericolo o danneggiare nessuno. E deve adattare il comportamento e la velocità all’abilità, al terreno, alla qualità della neve e alle condizioni meteo così come all’affluenza sulle piste. Inoltre deve scegliere la sua corsia in modo da non mettere in pericolo gli sciatori e gli snowboarder a valle. Naturalmente può superare, ma soltanto mantenendo una distanza sufficiente. Chi entra in una pista o riprende la discesa dopo una pausa, deve fare attenzione agli altri sciatori. Non si deve

fermare nei punti stretti o con una scarsa visibilità. Chi vuole risalire o scendere a piedi dal pendio, lo deve fare a bordo pista. I segnali e i cartelli presenti devono essere assolutamente rispettati e nel caso d’incidente ogni sciatore o snowboarder è tenuto a prestare soccorso. I testimoni e le persone coinvolte devono lasciare i loro dati personali ai pattugliatori delle piste.

Chi non rispetta le indicazioni sulle piste, rischia il ritiro dello skipass.

Ritiro dello skipass

Keystone

ai come quest’anno la Rega è dovuta intervenire così spesso a causa d’incidenti negli sport invernali durante le feste di Capodanno. Molti infortuni capitano perché si circola sul manto innevato troppo velocemente, ovvero a una velocità non adeguata alle capacità. Ma quali diritti e doveri vigono sulle piste da sci? Le regole di comportamento della Federazione internazionale di sci (FIS) per sciatori e snowboarder forniscono informazioni chiare a proposito: ogni sciatore e snowboarder si deve com-

Chi si comporta in modo imprudente e non rispetta le regole, i segnali, i cartelli e gli sbarramenti della FIS o addirittura circola su pendii a rischio di valanghe, può vedersi ritirata la «patente bianca». Gli utenti delle piste che circolano in modo scorretto vengono prima avvertiti dai pattugliatori. Se si tratta di una grave infrazione o di un caso di recidiva, la tessera di sci può essere ritirata con effetto immediato. I pattugliatori delle piste non sono dei poliziotti, ma: «Se i freerider mettono in pericolo il prossimo aumentando il rischio di valanghe, i pattugliatori possono sporgere denuncia», afferma Andreas Keller, portavoce di Funivie Svizzere. Gli sciatori, che non si attengono alle regole, sono però un’eccezione sulle piste da sci svizzere. Per questo non c’è bisogno di polizia supplementare: «I pattugliatori dispongono di mezzi sufficienti per garantire la sicurezza sulle piste da sci». Nadia Rambaldi

Nessun diritto generale al veicolo sostitutivo

P

uò succedere ad ogni automobilista: durante uno spostamento il proprio veicolo è coinvolto in un incidente senza responsabilità proprie. Per fortuna nessuno si è ferito, ma l’auto è danneggiata e dovrà restare giorni in riparazione. Durante questo periodo, il conducente ha diritto ad un veicolo sostitutivo a carico dell’assicurazione della controparte all’origine dell’incidente? Fondamentalmente chi causa l’incidente, rispettivamente la sua assicurazione, deve rifondere i danni ai danneggiati. Un veicolo sostitutivo tuttavia è pagato soltanto a precise condizioni, in

il consulente Urs-Peter Inderbitzin

particolare allorquando è dimostrato che una vettura di rimpiazzo risulta indispensabile. Ciò è ad esempio il caso quando a causa di una menomazione fisica o ragioni professionali, il conducente deve per forza ricorrere all’auto. La maggior parte delle compagnie assicurative richiede una dichiarazione del datore di lavoro, che attesti che il danneggiato ne abbia effettivamente bisogno. Non è assunto alcun costo per un veicolo sostitutivo quando il danneggiato dispone di una seconda vettura o il suo posto di lavoro è raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblico. Un maggior dispendio di tempo sino a 1–1,5 ore è

peraltro ritenuto sopportabile. La prassi restrittiva praticata dalle compagnie assicurative è da considerare nell’ambito di un impegno nel contenimento dei costi per danni. Nell’interesse di tutti gli assicurati, questi indennizzi vanno mantenuti quanto più bassi possibile. In questo senso il danneggiato, anche nel scegliere il veicolo sostitutivo, dovrà optare per una soluzione mirata ed economica. Per i soli piacere, comodità o ragioni di prestigio non è dato alcun diritto alla vettura sostitutiva. I premi dell’insieme degli assicurati non devono essere caricati del costo d’inutili scampagnate o viaggi di piacere.


12 touring | società e mobilità n. 2 | 23 gennaio 2014

Formazione 2-fasi | Ai corsi di perfezionamento i nuovi conducenti imparano le strategie per un comportamento sicuro e sostenibile nel traffico. Così si fanno le esperienze necessarie in un luogo, dove non si corrono pericoli.

Molta sicurezza in poco tempo

I

mprovvisamente il pedale del freno comincia a pulsare, si sente chiaramente la vibrazione. Ma l’auto si blocca ancora prima del fronte d’acqua. Missione compiuta. Cos’è successo esattamente? Susanne Jordi, istruttrice ai corsi di perfezionamento dell’obbligatoria formazione 2-fasi al Centro di sicurezza stradale del TCS a Derendingen, accenna un sorriso nel vedere questa domanda stampata sui visi dei partecipanti. «Spesso i nuovi conducenti sperimentano per la prima volta qui come reagisce l’auto quando entra in azione l’ABS». In questi corsi si sperimenta quanto varia lo spazio di frenata al variare della velocità. «Così capiscono il nesso tra lo spazio di frenata e il tempo di reazione nonché la velocità residua del veicolo», spiega Susanne Jordi. La formazione 2-fasi mira a creare delle esperienze che servono a riconoscere per tempo i pericoli e a ottenere così un comportamento che promuove la sicurezza. Dall’introduzione della licenza di condurre in prova nel 2005, tutti i neo conducenti devono superare, entro tre anni dal loro esame pratico, questi due corsi di perfezionamento.

Calcolare lo spazio di frenata La valutazione dello spazio di frenata è anche uno dei più gran deficit che i neo conducenti portano con sé nei corsi. Un deficit nonostante sia un elemento della formazione di guida: «Molti frenano non abbastanza velocemente e non abbastanza energicamente o diminuiscono verso la fine la pressione sul pedale del freno», spiega Jordi. Per questo motivo, per i partecipanti al corso è importante capire come lo spazio di frenata si allunga all’aumentare della velocità. Di questo parere è anche la maggior parte dei partecipanti che ha superato la formazione 2-fasi a Derendingen: «Solo 5 km/h in più

e lo spazio di frenata su fondo stradale bagnato si estende di 2,5 lunghezze d’auto. «È terribile», lo stabilisce Nina Kohler di Derendingen. Questi insegnamenti sono pane quotidiano nei due giorni di corso. I partecipanti imparano anche quanto il proprio tempo di reazione influisce sullo spazio di frenata.

Raccogliere esperienze Alla prima giornata di corso è in programma tra l’altro il comportamento del veicolo in curva. I nuovi conducenti causano incidenti perché sopravvalutano i loro limiti psichici e fisici. Nei corsi di perfezionamento possono far le proprie esperienze in un luogo sicuro. «Qui imparo a valutare in modo corretto la situazione e a reagire di conseguenza», afferma Severin Blatty. Oltre allo spazio di frenata, alla velocità in curva, anche il tema della distanza dal veicolo precedente è un importante punto sul programma dei corsi di perfezionamento. «I giovani conducenti mantengono spesso una distanza troppo scarsa dal veicolo che li precede», spiega ancora l’istruttrice del TCS Susanne Jordi. Un’equazione squilibrata tra tempo di

I corsi di perfezionamento del TCS vengono proposti in molti centri in tutta la Svizzera. reazione del conducente e spazio di frenata dell’auto hanno come conseguenza un tamponamento. «I più sottovalutano questo pericolo. È estremamente importante renderli attenti sui rischi di un tale comportamento», afferma Jordi. Ma an-

Qui qualcuno si è sopravvalutato: a dire il vero, il veicolo dovrebbe bloccarsi prima del fronte d’acqua.


società e mobilità | touring 13 n. 2 | 23 gennaio 2014

che l’analisi teorica degli incidenti ha un influsso enorme sui nuovi conducenti: «È spaventoso pensare ai danni ingenti che un tale incidente provoca». Soprattutto perché può accadere in un attimo: uno sguardo sul telefonino o sul computer di bordo può subito provocare danni. «Molti giovani utilizzano il telefonino mentre sono al volante e spesso lo ammettono anche. L’analisi dell’incidente mostra cosa succede quando si distoglie lo sguardo, anche per solo uno o due secondi, dalla strada», afferma Susanne Jordi. Nadia Rambaldi

L’INTERVISTA

«Sviluppare strategie per una guida sicura» Iwan Isenschmid è il responsabile della formazione 2-fasi nei Centri TCS di guida e sicurezza stradale.

Info Touring Più informazioni e iscrizioni in Internet al sito: http://www.tcs.ch/it/corsi/formazione-2-fasi.php

foto Pia Neuenschwander

Due giorni per più sicurezza Il primo giorno di corso mira a migliorare la capacità del partecipante nel riconoscere le situazioni pericolose del traffico in tempo in modo da evitarle. Al centro del programma ci sono tre esperienze di guida: la distanza dal veicolo che precede, la frenata su strada asciutta e bagnata e la velocità in curva. In modo divertente vengono trasmesse e analizzate informazioni importanti e poi messe in pratica su piste apposite. Il secondo giorno di formazione è destinato a rafforzare la coscienza del partecipante in merito alle proprie capacità, a ottimizzare il suo senso del traffico, nonché a favorire una guida rispettosa dell’ambiente. Mezza giornata sarà occupata con il cosiddetto «feedback di guida» in una situazione reale di traffico. I nuovi conducenti, accompagnati da un istruttore, si concentrano sull’osservazione critica del proprio stile di guida. L’altra mezza giornata è dedicata alla guida rispettosa dell’ambiente e meno dispendiosa dal punto di vista energetico. tg

Corsi di perfezionamento: il parere dei giovani

Matthias Vittori 19 anni, Lengnau

Nina Kohler 19 anni, Derendingen

Pascal Heri 21 anni, Biberist

Severin Blatty 20 anni, Zunzgen

«Oggi abbiamo imparato molto sul tema distanza. È veramente molto sensato, mantenere una distanza adeguata»

«Nel corso posso applicare ciò che ho imparato dal maestro di guida prima dell’esame. In quanto nuova conducente è un’esperienza importante»

«Andare in auto su un fondo stradale bagnato ha mostrato in modo impressionante quanto si allunghi lo spazio di frenata anche a velocità ridotta»

«Qui si spiega come si deve reagire in caso di pericolo. Sperimentarlo in prima persona mi può aiutare molto nel traffico stradale»

Quali sono le costatazioni centrali dopo otto anni di corsi di perfezionamento? Iwan Isenschmid: I corsi della formazione 2-fasi sono l’elemento base che unisce sotto un sol tetto le misure – educative, repressive e pratiche – che contribuiscono alla riduzione di incidenti. I feedback dei nostri partecipanti ai corsi lo sottolineano in modo assolutamente chiaro. È di enorme importanza che la qualità degli organizzatori e degli istruttori siano di alto livello. In questo modo, si può raggiungere l’obiettivo principale, ovvero la promozione della sicurezza stradale. Quali elementi del corso sono di estrema importanza per la formazione dei nuovi conducenti e perché? Non è facile mettere in evidenza singoli elementi. Si deve piuttosto tenere conto del contesto generale. Una mancanza di esperienza al volante collegata a un comportamento imprudente è la causa d’incidenti più frequente tra i giovani. Tutti noi conosciamo l’esempio con il bambino che non deve toccare la piastra perché si scotta… È dunque estremamente importante che i nuovi conducenti, grazie alle esperienze in prima persona, che hanno fatto nei corsi della formazione 2-fasi, sviluppino strategie per un sicuro e sostenibile comportamento nel traffico e che applichino queste strategie nella pratica. Quali pericoli vengono sottovalutati più spesso dai nuovi conducenti? Data la scarsa esperienza, hanno in generale anche una minore consapevolezza dei pericoli. Di conseguenza, sottovalutano i loro limiti psichici e fisici. E così il loro già citato comportamento rischioso ha effetti negativi. La statistica dimostra che grazie alla 2-fasi, la percentuale d’incidenti dei nuovi conducenti si è ridotta del 10%. Lo si nota anche durante i corsi? Non è possibile fissare una percentuale basandosi sulla quotidianità dei corsi. Mancano i dati necessari. Se ci si basa sui colloqui con i partecipanti e sulle osservazioni del comportamento, si può chiaramente dedurre l’utilità e l’effetto positivo della formazione 2-fasi sulla riduzione degli incidenti. I soldi del corso sono dunque ben investiti.


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test e tecnica | touring 15 n. 2 | 23 gennaio 2014

Pezzi di ricambio | Una ricerca del TCS dimostra che i pezzi non originali, a volte molto convenienti, sono un affare. Ma, a dipendenza della riparazione, influenzano poco la fattura.

Mercato svizzero dell’auto stabile, ma con leggero calo

I prodotti senza marca convengono, ma…

Con un totale di 308 000 immatricolazioni, le vendite di auto si sono mantenute a un livello elevato l’anno scorso. Il settore si è detto sollevato dal calo risultato circoscritto al 6,2%. Solidamente in vetta, l’inamovibile VW Golf e la Skoda Octavia sono seguite dalla nuova BMW 3, la quale si piazza a ridosso delle posizioni monopolizzate dal duo di testa. Si noteranno anche gli eccellenti risultati delle nuove Peugeot 208 e Mercedes classe A, come pure – assolutamente inaspettato – della Suzuki SX4. Tra le rare marche ad aumentare le vendite, si citerà il balzo di Jaguar (+74%) gonfiato dalla station XF e dal cabriolet F-Type (foto). Gli svizzeri rimpiangeranno certamente l’annuncio del ritiro dal mercato di Chevrolet, autore di un buon aumento del 6,7%. Se i veicoli 4×4 crescono leggermente (+1%), quelli diesel si stabilizzano al 36% del venduto. I modelli a energie alternative (ibridi, elettrici) progrediscono del 10,9%, ma restano abbastanza di nicchia. MOH

ADAC

I

un faro, per esempio la durata oscilla dalle 0,4 ore per una Ford Focus alle 1,1 ore di una Golf. Qui il costo del pezzo è più decisivo, dato che le differenze sono significative. Ma attenzione, le tariffe differiscono molto e a volte sono più elevate su Internet e presso i distributori indipendenti. Sia come sia, un parafango comperato su Internet per meno del 50–75% costituisce un affare per una vecchia auto. E se si risparmia anche sulla conformità della vernice, il guadagno totale può oscillare tra il 21 e il 45%. Senza contare che si può anche ricorrere alle componenti a bassissimo costo provenienti dai demolitori di auto. MOH/TCS MoBe

Parti di parafango sono state esposte per più di 500 ore a vapori salini. Una prova superata in scioltezza dal prodotto originale, ma non dal pezzo comprato su Internet.

ampnet

l mercato indipendente dei pezzi di ricambio fornisce interessanti opportunità. Lo testimoniano elementi della carrozzeria come i parafanghi. Un recente sondaggio svolto dal TCS mostra che il prezzo dei prodotti senza marca può essere inferiore del 75% di quello di un pezzo originale fornito dai rivenditori ufficiali. Il guadagno è di circa il 20% presso i distributori indipendenti che riforniscono i garage. Realizzati con precisione, i pezzi originali presentano tuttavia meno rischi di perdite di tempo in fase di montaggio. Ragion per cui a ricorrervi sono perlopiù i meccanici svizzeri non legati a una marca. Altro problema: la resistenza alla corrosione. Un esperimento condotto in laboratorio con tre parafanghi della VW Golf VI di diversa provenienza ha rivelato che il prodotto originale zincato non presentava praticamente tracce di ruggine, contrariamente a quello comprato su Internet. Ma come dimostra il grafico qui sotto, il prezzo di un parafango non influisce realmente più di tanto una volta che si aggiunge il montaggio e le costose spese di verniciatura. Dunque, non ha proprio senso risparmiare sul materiale per una riparazione professionale. Comunque, tutto dipende dai costi di montaggio. Nel caso della sostituzione di

Test TCS pezzi di ricambio: sostituzione di un parafango I consigli del TCS

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400

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fr. 0 Ford Focus

Opel Astra

Peugeot 308

Toyota Auris

VW Golf

◾ I pezzi a buon mercato sono particolarmente indicati per i vecchi modelli e per i budget limitati. Attenzione: la ricerca del prodotto più conveniente può far aumentare la fattura del garage. ◾ È possibile che le componenti a basso costo comportino difetti di qualità (forma imprecisa, resistenza alla corrosione). ◾ Per i veicoli recenti, non vale la pena lesinare sul materiale. Nel dubbio, utilizzare dei pezzi tg originali.


16 touring | test e tecnica n. 2 | 23 gennaio 2014

Il pellerossa ingrana la marcia in più Jeep Grand Cherokee | Restyling mirato e cambio automatico a 8 rapporti per questa leggendaria 4×4. Positivo: SUV di stile, ottima tenuta di strada, vasto abitacolo elegante, bagagliaio modulabile, coordinamento cambio-motore, vera fuoristrada, autonomia Negativo: ingombro, peso, consumi, leva del cambio poco intuitiva, rigidità nel traffico urbano, sedili riscaldabili insufficienti. Tecnica: fuoristrada; 5 posti; lung.: 4,88 m; bagagliaio: 782–1554 l; 3 l V6 turbodiesel, 250 CV, 570 Nm a 2000 giri/min; cambio aut. a 8 rapporti, trazione integrale permanente con riduttore; 0–100 km/h in 8,2 s; peso rimorchiabile: 2950 kg Consumo in prova: 9,3 l/100 km, autonomia: 1000 km Prezzo: 79 400 fr. (3.0 CRD Summit).

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La calandra affinata e i fari dalla caratteristica firma LED ridanno smalto alla pioniera del fuoristrada Jeep Grand Cherokee. L’abitacolo non è da meno. Rifinito con materiali di pregio, anche se non eccezionali al tatto, emana comunque un look trendy, ad immagine delle modanature in legno verniciato in nero. Inoltre, la plancia di bordo configurabile in molteplici modi proietta questa venerabile 4×4 in una nuova era. Idem per lo schermo tattile inserito nella console centrale. Ma questa Cherokee non sedurrà soltanto i guerrieri urbani. Dotata di sospensione pneumatica, la versione Summit può affrontare ogni tipo di terreno e portare l’altezza da terra fino a 30 cm, il tutto regolando con le leve al volante la velocità ultra lenta gestita dal riduttore. Le SUV classiche sono superate, anche se questa vera fuoristrada può anche esprimere un comportamento molto posato, malgrado le sue 2,4 t. La novità risiede principalmente nel cambio automatico a 8 rappor-

Rilucente di cromo, la Jeep Grand Cherokee dal buon curato comportamento.

ti che garantisce cambiate in tutta morbidezza. Peccato che la manipolazione della leva di comando manchi di intuitività. Da parte sua, il diesel da 250 CV distilla una forza tranquilla delle più gradevoli, mentre la sospensione pneumatica ga-

rantisce l’assorbimento delle irregolarità. Tutto ciò avviene sotto la sorveglianza dei più moderni sistemi di assistenza alla guida, tanto che questa SUV tecnologicamente a giorno ci fa quasi dimenticare la sua imponente larghezza. MOH

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test e tecnica | touring 17 n. 2 | 23 gennaio 2014

La SUV plug-in davvero connessa Mitsubishi Outlander PHEV | La SUV ibrida ricaricabile alterna a meraviglia i motori, elettrici e termico. Dal prezzo abbordabile, è sorprendente nel traffico suburbano.

P

ioniera delle elettriche di serie, Mitsubishi mette a frutto le esperienze della city-car i-Miev per fare un nuovo passo: quello delle ibride plugin. Miracolo di polivalenza, l’Outlander PHEV può vantarsi di essere nel contempo auto elettrica, ibrida e SUV a trazione integrale con un’altezza da terra di 19 cm. Dotata di un motore 2 l benzina anteriore e due motori elettrici su ciascun asse, questa fuoristrada d’aspetto classico nasconde soluzioni insospettabili.

Modalità di marcia Prima nota di merito: la batteria agli ioni di litio da 12 kWh posta sotto il pavimento permette teoricamente all’Outlander di fare 52 km in modalità elettrica. Nella pratica diventeranno circa una trentina, dato che l’autonomia è messa a dura prova tanto dalle condizioni invernali quanto dalla topografia del tracciato o dall’uso del climatizzatore. A parte ciò, è possibile viaggiare come vera elettrica nel traffico urbano e periurbano e anche avventurarsi in autostrada, anche se il raggio d’azione si riduce rapidamente. In questo caso è possibile premere il pulsante «Save» e il 2 l viene in aiuto alla batteria. Inoltre è possibile premere il pulsante «Charge» che ricarica l’accumulatore. In modalità standard, il 2 l si inserisce automaticamente non appena è richiesto

L’Outlander PHEV si ricarica nelle stazioni pubbliche o a casa. Bisogna calcolare ca. 6 ore nella rete domestica (230 V).

Positivo: prezzo accessibile, mobilità elettrica, trazione integrale, ampio equipaggiamento di serie, sistemi di assistenza, sospensioni confortevoli, abitacolo spazioso, peso rimorchiabile Negativo: autonomia elettrica variabile (freddo, topografia, climatizzazione), modularità ridotta, infotainment complicato, avvisi acustici fastidiosi. Tecnica: SUV; 5 posti; lunghezza: 4,66 m; bagagliaio: 463 l; 2 l benzina 121 CV + 2 motori elettrici da 82 CV; potenza combinata: 203 CV, batteria ioni di litio; cambio aut. monorapporto, trazione integrale; da 0 a 100 km/h in 11 s; carico rimorchiabile: 1500 kg Consumi in prova: 6,0 l/100 km + elettricità, 44 g/km di CO2 (ciclo misto fabbrica), autonomia elettrica ca. 30 km (inverno) Prezzi: da 49 999 fr. (PHEV Intense) a 56 999 fr. (PHEV Navigator eAssist).

un surplus di potenza o se è necessario prolungare l’autonomia per alimentare il generatore di elettricità. Un balletto tra le modalità di marcia sottilmente orchestrato che il conducente percepisce appena, soprattutto per il fatto che di tanto in tanto il motore termico rompe il silenzio quasi irreale che regna a bordo. Mitsubishi annuncia consumi medi di 1,9 l/km. Nell’uso quotidiano, si avvicinano però ai 6 l. Ciò detto, siamo riusciti a realizzare circa 1 l su brevi tragitti. Mentre bisogna calcolare almeno 9 l sui percorsi autostradali effettuati senza ricarica. Morale: l’Outlander PHEV è più un veicolo suburbano che un’ammiraglia di lungo corso, anche se si difende bene. Ciò anche perché le sospensioni di questa SUV appesantita di 200 kg sono piuttosto assorbenti. Nonostante i rispettabili 203 CV, il comportamento poco incline al rollio è rassicurante, ma non sportivo. Se la PHEV deve rinunciare alla configurazione 5+2 posti e al divano scorrevole delle versioni termiche, resta comunque spaziosa e la dimensione del bagagliaio è molto corretta. Da notare che la versione eAssist, super equipaggiata, offre un navigatore che guida la vettura verso il prossimo punto di ricarica pubblico. Inoltre è dotata di assistenti alla guida tra i quali un regolatore adattivo di velocità. MOH

foto MOH, ald

Molto sofisticata Capaci di viaggiare in modalità elettrica, le vetture ibride plug-in hanno il vantaggio di avere un’autonomia convenzionale. Con i suoi motori elettrici anteriori e posteriori, la Mitsubishi Outlander ha inoltre in aggiunta la trazione integrale, senza dover ricorrere all’ingombrante tunnel della trasmissione. Questa SUV è essenzialmente mossa dai propulsori elettrici, mentre il motore a benzina funge soprattutto da prolungatore di autonomia che può però anche muovere le ruote anteriori. In discesa è possibile attivare un dispositivo di recupero dell’energia a 6 stadi, incluso uno a ruota libera che dà la sensazione di «surfare» sulla carreggiata stradale. MOH

invertitore

batteria ioni di litio 2 l benzina 121 CV

motore elettrico 82 CV

invertitore generatore

motore elettrico 82 CV serbatoio benzina


18 touring | test e tecnica n. 2 | 23 gennaio 2014

Kia Carens 1.7 CRDi Style

Monovolume compatta all’europea La terza generazione della Kia Carens ha tutti gli attributi che ci si attende da una monovolume compatta modulabile. Oltre al design seducente, si distingue per l’equipaggiamento davvero pletorico nella versione Style.

G

li abitacoli modulari non sono decisamente più appannaggio delle sole monovolume europee. Per la sua terza edizione, la Kia Carens propone interni configurabili in molteplici maniere, in particolare sedili regolabili individualmente nella seconda fila. Pur concedendo qualche centimetro, tra cui 2 cm in lunghezza, resta notevolmente spaziosa e malgrado l’onnipresente attenzione al dettaglio di tipo pratico, lo stile non è certo stato trascurato. Conformemente all’evoluzione dei prodotti della marca coreana, questa monovolume unisce estetica e dinamismo. La riduzione dell’altezza del tetto (–4 cm) e i suoi tratti affilati le conferiscono una linea seducente. Nel complesso, se ne rimpiange soltanto il peso di tutto rispetto (1,7 t) che danno alla Carens una relativa pesantezza di movimento e penalizzano un po’ le prestazioni.

Nella categoria 5+2 posti Come accennato, questa monovolume riunisce i punti forti delle sue pari. Facilmente accessibili, i tre sedili mediani di dimensioni identiche scorrono longitudinalmente e gli schienali sono regolabili. Logicamente, le sedute non sono molto lunghe, ma lo spazio per le gambe è ben calcolato. Lo schienale del sedile centrale può essere ripiegato per trasformarsi in un tavolo con porta-bibite. Ancora più ricercato: dietro, i passeggeri della versione Style, dotata di eleganti rivestimenti in pelle bicolore, si vedono gratificati di due sedili riscaldabili. Da notare inoltre che tutte le versioni della Carens sono dotate di due sedili aggiuntivi in terza fila che si possono estrarre tirando una semplice cinghia. Questi due posti dalla seduta bassa e diritta sono piuttosto indicati per dei bambini. Davanti, è il trionfo della prodigalità, coronato da una rifinitura sobria e una qualità percepita di livello. I sedili elettrici regolabili a piacimento offrono il comfort della ventilazione integrata. E non

parliamo del supporto gambe estraibile elettricamente, degno dell’alta gamma. Con queste premesse, ci si può senz’altro abituare al computer di bordo un po’ complicato. Tanto più che l’equipaggiamento per il comfort si rivela completo sin dalla Trend. Per 6390 fr., Kia vi ag-

PIÙ O MENO Rapporto prezzo-prestazioni Spazioso abitacolo modulabile Sedili anteriori ben concepiti Volume utile Ricca dotazione per il comfort Comfort di viaggio Consumi ridotti 7 anni di garanzia Montante anteriore largo che limita la visibilità laterale Peso elevato Motore in affanno alla partenza Sterzo mediamente preciso Avviso di cambio corsia poco affidabile

giunge il pacchetto «Luxury» che include navigatore, tetto panoramico apribile e, tra l’altro, un sistema di parcheggio automatico efficace. Un aiuto ben più apprezzabile dell’avviso di cambio di corsia che ha piuttosto l’aria di un gadget. Modulabile a seconda del posizionamento dei sedili, il bagagliaio vanta una capienza nella norma del segmento. Si caratterizza per un piano di carico elevato e una rifinitura ben imbottita. Veicolo familiare per definizione, la Kia Carens ha un abitacolo ben insonorizzato e sospensioni dalla capacità di assorbimento piuttosto accentuata. Il diesel da 1,7 l si rivela inoltre non troppo rumoroso. Tutto sommato gradevole, questo propulsore da 136 CV imprime un’andatura corretta, senza però neppure sfiorare la sportività. Fastidioso invece il fatto che il diesel abbia tendenza a spegnersi alla partenza se non si dosa sufficientemente il gas. Il peso importante origina inoltre una tendenza al sottosterzo marcata nelle curve strette. Nulla di grave, poiché la Carens ha un comportamento placido, adatto allo spirito da monovolume compatta. Marc-Olivier Herren

La plancia di bordo dal disegno spoglio ma elegante, è rifinita con materiali pregiati. L’abitacolo di 5+2 posti è configurabile in vari modi. Il bagagliaio inghiotte 536 l nella configurazione per 5 passeggeri.

SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO Kia Carens 1.7 CRDi Style; 5 porte, 5+2 posti; 34 477 fr. (auto del test: 40 687 fr.) Gamma: dalla 1.6 GDi Classic, 135 CV (26 477 fr.) alla 1.7 CRDi Style automatica, 136 CV (36 077 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (590 fr.), navigatore + telecamera di retromarcia (1900 fr.) Garanzia: 7 anni/150 000 km di fabbrica, 7 anni d’assistenza; antiruggine: 12 anni (con condizioni) Importatore: Kia Motors AG, Emil-FreyStrasse, 5745 Safenwil, www.kia.ch DATI TECNICI Motore: 1,7 l turbodiesel, 136 CV; trazione anteriore, cambio a 6 marce Peso: 1725 kg (auto del test), totale ammissibile 2250 kg, carico rimorchiabile 1500 kg

Tabella comparativa

Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring» 1 3 5

Kia Carens 1.7 CRDi Style

Ford Grand C-Max 2.0 TDCi Titan.

34 477.– 1685 100/136 330/1750 5,0 A2 69 -.70

35 200.– 1997 103/140 320/1750 5,11 B2 695 -.72

11113

11133

2/2014

6/20115

dati secondo l’importatore efficienza energetica secondo l’importatore su 15 000 km/anno 4 costi totali su 180 000 km (15 000 km/anno) Ford Grand C-Max 1.6 TI-VCT Titanium 2


test e tecnica | touring 19 n. 2 | 23 gennaio 2014

Kia Carens 1.7 CRDi Style in dettaglio ▸

85 cm ▸

98 cm ▸

110 cm

passo 275 cm lungh. 453 cm (largh. 181 cm)

161 cm

m 7c cm cm –7 09 76 3 1 – 5 – 1 ◂ 89 ◂ 5

▸ ▸

larghezza interna: ant. 148 cm, centrale 148 cm, post. 135 bagagliaio: 103/536/1820 litri pneumatici: 225/45 R 17, min. 205/55 R 16

ABITACOLO 11112 Al pari della carrozzeria, gli interni presentano un look moderno, una rifinitura curata e una plancia di bordo ben disegnata. Vera monovolume all’europea, la Carens include tre sedili centrali individuali scorrevoli e con schienale regolabile. Accessibile abbastanza facilmente, la terza fila include due sedili estraibili che sono indicati per i bambini. Il bagagliaio modulabile presenta una buona capacità e una superficie di carico piatta.

Linea del tetto abbassata e larghezza ridotta: la Kia Carens è frutto di un bel tratto di penna.

COMFORT 11113 Sedili anteriori ben rifiniti, buona insonorizzazione e ammortizzatori efficaci: la Carens offre un bel comfort di viaggio. I copertoni da 17” rivelano una certa durezza nell’uso urbano.

foto Fabian Unternährer

DOTAZIONE 11111 È il suo punto forte. La versione Classic include già 7 posti, climatizzatore, radio/CD e regolatore di velocità. Climatizzatore a due zone, sensori di retromarcia arricchiscono la Trend. Selleria in pelle, sedili ventilati e telecamera di retromarcia completano inoltre la super equipaggiata variante Style.

CHECK-UP TCS

TCS MoBe: Herbert Meier

DINAMICA DI COMPORTAMENTO Accelerazione (0–100 km/h): 11,5 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 7,1 s 80–120 km/h (in 4a) 8,6 s Diametro di sterzata: 11,6 m Insonorizzazione: 60 km/h: 58 dBA 11113 120 km/h: 69 dBA 11113

COSTI D’ESERCIZIO

SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 37,6 m Visibilità circolare Equipaggiamento

TCS 5,6 4,7 fabbrica 5,7 4,3 Emissioni di CO2: Media di CO2: etichettaEnergia (A–G):

5,0 4,8 132 g/km 153 g/km A

CONSUMO DEL TEST

11113

km/anno

ct./km

fr./mese fissi

variabili

15 000 30 000

70 47

575.– 575.–

295.– 591.–

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Kia da 85 a 160 fr.

11111 11133 11111

COSTI DEI SERVIZI mano d’opera (fr.)

30 000/24 2,2 319.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 14,9 4221.–

test TCS

CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano

Manutenzione (km/mese) ore

PRESTAZIONI 11123 Nonostante l’affanno nelle partenze e un’ampiezza di giri ridotta, il diesel da 1,7 l offre riprese consistenti ed un discreto piacere. Le prestazioni soffrono il peso elevato (1,7 t). Il cambio a 6 marce è preciso e gli innesti sono facili da gestire.

6,0 l/100 km serbatoio: 58 litri

extra urbano

misto

autonomia 967 km

Kia Carens

▸ Video del test

COMPORTAMENTO 11123 Questa monovolume ha una tenuta di strada sicura. Nelle curve strette però il peso si fa sentire. La guida è diretta, ma lo sterzo manca di precisione in posizione neutra. I tre livelli di regolazione disponibili non cambiano la sostanza. SICUREZZA 11111 L’equipaggiamento è completo. Unico neo i larghi montanti anteriori che limitano la visibilità laterale.


20 touring | viaggi e tempo libero

foto Silvia Mettler, ald

n. 2 | 23 gennaio 2014

Secondo un architetto noto mondialmente, le Dolomiti sono «la più bella architettura del mondo».

Alto Adige | Eleganti volteggi sulle bianche piste e piatti di raffinata gastronomia nei diversi rifugi. La regione dell’Alta Badia, nel bel mezzo del comprensorio sciistico di alto livello nelle gigantesche Dolomiti, combina in modo perfetto il godimento dello sci con i piaceri della tavola.

Distese di neve e cuochi provetti

C

on movimenti magistrali il cameriere sfiletta il rombo direttamente al tavolo. Il pesce di mare pesa 3 chili ed è stato fornito questa mattina dal Veneto, spiega lo chef del ristorante «Club Moritzino» a 2100 metri di altezza. Ci si trova sul Piz Ila, nel cuore della regione dell’Alta Badia. Da fuori sembrano semplici rifugi di montagna, dentro però si viene serviti con i guanti. Tovaglia e tovaglioli sono di fine cotone bianco. E a causa di queste prelibatezze, ci si dimentica quasi il motivo per cui si è fatto il viaggio. Dunque, di nuovo sulle piste. Per gustare le offerte culinarie ci sarà tempo ancora più tardi.

È irritante e impressionante allo stesso tempo, veder con quale impegno gli altoatesini gestiscono il proprio circo bianco. Il comprensorio «Dolomiti Superski» è una federazione di dodici regioni. Oltre all’Alta Badia, vi appartengono altre regioni altisonanti come Cortina d’Ampezzo, Alta Pusteria e Plan de Corones. Attrezzati con ben 460 moderni skilift e impianti di risalita e 840 km di piste ben preparate, hanno trasformato le Dolomiti nel più grande circo bianco del mondo – così è perlomeno la descrizione nel prospetto. Il turismo dello sci viene inteso e gestito come un’industria. Si costruiscono strutture laddove è possibile: spun-

tano nuovi impianti di risalita express, quasi ogni cunetta viene appiattita e se necessario viene spruzzata neve da innumerevoli cannoni. Nei periodi di massima occupazione vengono trasportati in vetta 450 000 persone l’ora. Grazie a questo sistema ingegnoso, gli sciatori si distribuiscono sulle piste e possono scoprire nuove discese ogni giorno.

A due passi dal cielo Il giro della «Sella Ronda», l’imponente catena montuosa nel bel mezzo delle Dolomiti, è la meta dichiarata per questa giornata. Ciò significa, saltar presto fuori dal letto. Il tour, che può essere compiuto


viaggi e tempo libero | touring 21 n. 2 | 23 gennaio 2014

A COLPO D’OCCHIO ◾ Punto di partenza: Corvara si trova nel cuore delle Dolomiti e costituisce un punto di partenza ideale per avventurarsi nei tour sugli sci. Un circo bianco con accesso a 500 chilometri di piste di prima classe inclusa la nota Sella Ronda. ◾ Alloggio: l’Alta Badia offre possibilità di pernottamento in tutte le fasce di prezzo. Si consiglia l’Hotel «Sassongher» a Corvara, tel. +39 0471 836085, www.sassongher.it

Club Moritzino: fuori sembra un normale rifugio, dentro viene offerta cucina d’alta gastronomia.

Slope Food: bei e delicati bocconcini sulle piste di sci.

in senso orario o antiorario, è segnalato chiaramente. L’itinerario unisce le quattro valli ladine: Val Gardena, Alta Badia, Arabba e Val di Fassa. Basta seguire i segnavia arancioni/verdi e avanzare a ritmo sostenuto. Tutto fila via così liscio che si decide spontaneamente di integrare nel giro anche la Marmolada, la regina delle Dolomiti, come una specie di «pièce de résistance». Che panorama, a due passi dal cielo. Le Corbusier definì le Dolomiti – che devono il loro nome al geologo Dolomieu (1750–1801) – «la più bella architettura del mondo».

Escursioni bianche da brivido Distese di neve fin dove arriva lo sguardo. Una vista che risveglia la voglia irrefrenabile di disegnare una soffice scia lungo la discesa di 12 chilometri della «Bellunese». Non rimane molto tempo per abbandonarsi all’ammirazione, la pausa di mezzogiorno è organizzata sul Piz Seteur, dove vengono serviti piatti appetitosi. E il menù non conosce limiti. Se il manzo Kobe sia adatto come offerta a quell’altezza – lo si può discutere poi la sera. Il programma del giro è intenso. Con già alcuni chilometri di sci alle spalle si passa dal viavai di Selva attraverso il Passo Gardena verso Corvara, il punto di partenza per un sogno divenuto realtà per gli sciatori. Dopo sette ore e 38 chilometri di escursione sciistica così come 7500 metri di dislivello il tour è terminato e noi siamo stanchi, ma soddisfatti: un sacco di ricordi e tante ore mozzafiato.

Con cavallo e carrozza L’Alta Badia si contraddistingue per i suoi innumerevoli e variati tour sciistici. Senza troppe salite e senza troppa fatica si possono affrontare itinerari che sono tanto piacevoli quanto spettacolari. Il tour sciistico Lagazuoi vale la pena anche

◾ Viaggio: da Zurigo attraverso il Brennero sino a Bolzano con l’auto in circa 4 ore e 30. Da Lugano direttamente a Corvara in circa 5 ore. ◾ Informazioni: Ufficio del turismo dell’Alta Badia, www.altabadia.org, tel. +39 0471/836176-847037, e-mail: info@altabadia.org

co. Infatti sino a 60 sciatori, attaccati a corde legate ad una carrozza trainata da due cavalli, vengono portati senza fatica dalla Capanna Alpina in direzione degli impianti di Armentarola. Nonostante il taxi «Due Cavalli», si percorrono diversi chilometri di pista e metri di dislivello, che prima vengono registrati sulla tessera di sci e poi la sera possono essere consultati in Internet.

Con grinta lungo le piste dell’Alta Badia.

Di spuntini e rifugi

solo per il viaggio con la funivia che vi porta a 2778 metri di altezza. E viene anche impartita gratuitamente una lezione di storia. Lagazuoi era una delle vette più contese durante la Prima Guerra Mondiale, a testimoniarlo ci sono ancora numerosi fossati e gallerie di protezione, in cui si può gettare un’occhiata dal bordo della pista. A parte le rimembranze storiche, ci sono anche degli svaghi. Dopo la discesa di 7,2 km, alla fine vi attende un intermezzo tanto inconsueto quanto divertente. Per rientrare al punto di partenza, infatti, si «viaggia» con una specie di taxi ecologi-

Il prediletto taxi ecologico: trainati da cavalli e carrozza si viaggia senza fatica sino allo skilift Armentarola.

Frutti di mare freschi, tartufi in tutte le variazioni e ancora tante altre prelibatezze gastronomiche si possono gustare nelle tappe dei tour ricchi di variazioni. E non senza motivo. Stefanie Irsara dell’Ufficio del turismo di Alta Badia spiega: «Slope Food – è la variante invernale del Finger Food o Street Food». Si tratta di spuntini delicati e appetitosi offerti lungo il percorso della pista in 14 rifugi. «Con ‹Slope Food› abbiamo sviluppato un concetto secondo cui cuochi internazionali e rinomati creano bocconcini prelibati che poi vengono offerti nei nostri rifugi». Inoltre gli chef hanno scelto assieme ai sommelier altoatesini i vini che si sposano bene con le pietanze. Per questo l’Alta Badia può esser di certo definita una regione di buongustai. Vale la pena tornarci. Anche solo per il rombo di tre chili che purtroppo è stato servito al tavolo accanto al nostro. Silvia Mettler Il viaggio è stato sponsorizzato dall’Ufficio del turismo dell’Alta Badia.


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viaggi e tempo libero | touring 23 n. 2 | 23 gennaio 2014

La metropoli tascabile che si estende lungo il Reno Città-cantone che apprezza l’arte tanto quanto i successi calcistici, Basilea possiede un’offerta culturale senza pari in Svizzera e un’area economica tra le più prospere lungo il Reno. Jacques-Olivier Pidoux

Vivere in diretta l’elezione del «Papa» Chi s’immagina il Santo Padre e i cardinali come modelli di virtù rischia di illudersi. La visita guidata «Habemus Papam», animata da due attori professionisti, racconta i momenti salienti del Concilio di Basilea, che si svolse nella prima metà del XV secolo. In programma, una marea di aneddoti pruriginosi sulle grandi idee e le piccole traversie dei servitori di Cristo. L’itinerario passa per la Predigerkirche, dove ha luogo la messa d’apertura del Concilio, la Haus zur Mücke, dove fu eletto papa Felice V, e la Münsterplatz, dove fu incoronato. Questo viaggio nel tempo è guidato dall’attore Daniel Wehrmüller (vedi foto), che incarna alla perfezione Silvio Piccolomini, il segretario del Concilio, uomo di grande cultura aspirante al soglio papale, ma preda di piccole abitudini inconfessabili. Una miscela esplosiva di divino e carnale che costituisce il successo di questa visita di genere inedito (in tedesco). Una volta al mese in febbraio e marzo, poi due volte al mese. www.basel.com/de/search/citytours.

L’attore Daniel Wehrmüller guida i visitatori attraverso la città.

Amburgo e Rotterdam a portata di Reno Basilea dispone di uno sbocco sul Mare del Nord attraverso i 1233 chilometri del Reno. Collegata a questo cordone ombelicale fluviale, la città rappresenta un crocevia dell’import-export europeo. Ogni giorno, attraccano battelli mercantili in provenienza da diversi porti che si affacciano sul Reno. Le merci vengono spostate con un impressionante andirivieni di montacarichi, bracci e sistemi di sollevamento. Vale la pena passeggiare in questa zona portuale e ammirare tale spettacolo singolare, unico in Svizzera. Dal capolinea del tram 8 a Kleinhünin-

foto ald, Jacques-Olivier Pidoux

Da sapere Basilea-Città Polo culturale ed economico, soleggiato in inverno, il cantone conta 186 mila abitanti su una superficie di 37 km2. Jean Tinguely Il celebre artista delle macchine deliranti ha vissuto per molti anni a Basilea. La città lo onora con la famosa fontana Tinguely (Klostergasse) e il museo Tinguely, Paul Sacher-Anlage 2, tel. 061 681 93 20, www.tinguely.ch. Museo della satira Il Cartoonmuseum di Basilea è l’unico museo elvetico dedicato esclusivamente all’arte della satira, della caricatura e del disegno umoristico. St. Alban-Vorstadt 28, tel. 061 226 33 60, www.cartoonmuseum.ch.

Alloggio Vasta gamma di possibilità di alloggio per qualsiasi portafoglio, fra cui alcuni Bed & Breakfast che offrono generalmente un eccellente prezzo/qualità. Maggiori informazioni su www.bnb.ch e www.basel.com, rubrica «Pernottamenti». Passeggiata frontaliera Al porto di Basilea (Rheinhafen), là dove la Westquaistrasse finisce senza via d’uscita, si erge un elegante monumento sulla frontiera francosvizzera-tedesca (vedi foto): Dreiländereck, accesso con il tram 8, scendere al capolinea Kleinhüningen. Ristoranti Löwenzorn, osteria tradizionale alle cui sale del XVI secolo vale la pena dare un’occhiata. Gemsberg 2, telefono 061 261 42 13, www.loewenzorn.ch.

gen, si è collegati in dieci minuti a «Rheinhafen» attraverso un itinerario ben segnalato che passa dalla Hochbergstrasse e dalla Westquaistrasse. Dopo aver passeggiato in questo scenario industriale punteggiato di sili e gru, è possibile visitare l’esposizione permanente «Verkehrsdrehscheibe Schweiz» che illustra in dettaglio quasi un secolo di questo importante crocevia del commercio internazionale. È aperta martedì, sabato e domenica dalle ore 10 alle 17 alla Westquaistrasse 2. Maggiori informazioni su www.verkehrsdrehscheibe.ch.

Dreiländereck: l’elegante monumento situato nel punto di congiunzione delle frontiere di Svizzera, Germania e Francia.


24 touring | viaggi e tempo libero n. 2 | 23 gennaio 2014

Un paesino con 1300 case a graticcio, varie località nel patrimonio dell’umanità dell’Unesco, nonché il più grande giardino all’inglese dell’Europa continentale: nella regione tedesca di Sassonia-Anhalt c’è molto da scoprire.

Tra tram nostalgico e spumante

Dessau, sinonimo di «Bauhaus» La città di Dessau può sfoggiare due luoghi inseriti nel patrimonio dell’umanità dell’Unesco. A metà degli anni Venti del secolo scorso, un gruppo di noti architetti misero radici a Dessau e crearono e diressero il cosiddetto «Bauhaus», ovvero un istituto superiore di figurazione. Lo stesso edificio della scuola Bauhaus – cubo con una facciata in vetro sottile – oggi ha il valore di testimonianza del moderno classico. A Dessau non erano attivi solo architetti, bensì anche famosi pittori come Kandinsky, Feininger o Klee che

foto UPI

I

n Svizzera ne rimangono solo pochi esemplari. Non così a Quedlinburg, una città ai margini della catena montuosa dell’Harz: qui, protette dalle imponenti rocce di arenaria del castello, si trovano 1300 case a graticcio appartenenti ad almeno cinque secoli di storia. Passeggiare attraverso le stradine pittoresche e sulle piazze medievali è un piacere da non lasciarsi scappare. Racchiudendo in sé un castello millenario e una chiesa collegiata – con un tesoro del duomo d’epoca romanica – Quedlinburg costituisce una cittadina medievale, altrimenti difficile da trovare. Non stupisce che la località sia inserita nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Per gli appassionati di locomotive, Quedlinburg è inoltre il punto di partenza per un viaggio sulla vetta del Brocken. Chi intraprende il breve viaggio di un’oretta nella boschiva riserva naturale della Valle di Selke, anche solo per gustarsi un caffè con tortina ad Alexisbad, rientra a casa totalmente ritemprato e soddisfatto.

Bella fantasiosa costruzione nel Regno Giardino di Wörlitz.

In un viaggio «fumoso» attraverso i bei paesaggi dell’Harz.

Quedlinburg affascina con le sue case a graticcio.

A COLPO D’OCCHIO ◾ Sassonia-Anhalt: il Land tedesco conta 2,3 milioni di abitanti su una superficie di 20 400 km2 ed è dunque grande come metà della Svizzera. La montagna più alta è il Brocken (1141 m). Patrimoni culturali; Naumburg/Saale/Unstrut è candidato. ◾ Viaggio: per un viaggio nella regione Sassonia-Anhalt sono a disposizione ottimi collegamenti ferroviari. A causa delle grandi distanze, si consiglia il treno di notte City

Night Line con vagone letto, carrozze cuccette o posti a sedere. Trasporto di biciclette possibile. Dettagli al sito www.citynightline.ch. ◾ Pernottamenti: Hotel Schlossmühle a Quedlinburg, www.schlossmuehle.de. A Dessau: Radisson Blu Fürst Leopold Hotel, www.radissonblu.com. ◾ Ferrovia dell’Harz: da Quedlinburg e da altre località ci si può recare sul Brocken, la più grande vetta del Land, con la ferrovia a scartamento ridotto dell’Harz (HSB): 140 km di

hanno vissuto qui sino ai funesti anni Trenta. Le abitazioni dei protagonisti della Bauhaus sono nelle dirette vicinanze dell’edificio centrale e possono essere visitate. Chi apprezza i bei giardini e gli edifici eleganti non dovrebbe mancare la visita al secondo luogo iscritto nel patrimonio dell’Unesco: il Regno Giardino di Dessau-Wörlitz, uno dei primi e più grandi giardini all’inglese ad essere stato costruito nell’intera Europa continentale.

Un tram particolare Il tragitto è lungo solo 2,5 km e conduce dalla stazione ferroviaria al centro di Naumburg. Si tratta della più piccola rete di tram cittadino della Germania. La «Wilde Zicke» (capra selvaggia), come è soprannominato il tram, cigola talmente tanto sulle rotaie nostalgiche, che dobbiamo tapparci le orecchie. La cittadina medievale di Naumburg vi accoglie con edifici e piazze fantastici. Gli appassionati della musica classica organistica non devono perdersi la chiesa St. Wenzel del XV secolo. Qui si trova un organo Hildebrandt risalente attorno al 1750, alla cui costruzione contribuì anche Johann Sebastian Bach. Da maggio a ottobre hanno luogo concerti di mezzogiorno «Orgel punkt Zwölf». Un gioiello è anche il duomo di Naumburg, un monumento culturale e artistico di livello internazionale. Non lontano da Naumburg si trova Freyburg, dove in edifici storici viene prodotto lo spumante Rottkäppchen già noto ai tempi della DDR. Urs-Peter Inderbitzin Questo viaggio è stato sponsorizzato da FFS e Ferrovie tedesche (DB).

rete percorribile, 17 locomotive a vapore anno di costruzione 1897–1956 www.hsb-wr.de. ◾ Museo della Tecnica Hugo Junkers: all’ingegnere e costruttore di aerei Junkers è dedicato un museo sull’ex terreno della fabbrica di aerei. www.technikmuseum-dessau.de. ◾ Indirizzi: www.quedlinburg.de, www.dessau-rosslau-tourismus.de, www.bauhaus-dessau.de, www.naumburgtourismus.de, www.froehliche-doerte.de, www.naumburger-strassenbahn.de.


viaggi e tempo libero | touring 25 n. 2 | 23 gennaio 2014

swiss-image.ch/Christian Perret

Nessuno è troppo piccolo per essere un campione. I bambini tornano spesso anche da adulti a sciare nella località della loro gioventù.

Giornaliere | Molte località invernali di media grandezza sono, oltre che carine, anche attrattive per le offerte di skipass vantaggiosi. Una coppia con due figli paga ca. 120 fr.

La famiglia scia a buon mercato

D

ire che sciare in Svizzera sia troppo caro per le famiglie della classe media, non corrisponde al vero. «La Svizzera è sorprendentemente vantaggiosa, ma le perle non vengono servite sempre su un vassoio d’argento», sottolinea Heinz Keller di Svizzera Turismo e ci illustra un esempio di skipass attrattivi per le famiglie: Bergün offre giornaliere per uno o due adulti e al massimo tre bambini sino a 16 anni per 111 franchi. Si può sciare su cinque impianti con in totale 25 chilometri di piste. Ci sono molte altre destinazioni di media grandezza in tutto il Paese come Marbachegg, Gantrisch o Jaunpass che con gli impianti di risalita attirano le famiglie con prezzi bassi per godersi le loro piste (vedi altri esempi nel box a destra).

Contributo dei grandi Non sono comunque solo le piccole destinazioni invernali nella regione delle Prealpi, a puntare sulle famiglie. Le grandi destinazioni come Zermatt o Laax si rivolgono alle famiglie con azioni mirate, come la riduzione dei prezzi per i bambini. A Grindelwald-Wengen tutti i bambini propri viaggiano gratis, se almeno un adulto pagante li accompagna. Attenzione: questa offerta è valida solo nei giorni di sabato. Da citare sono anche diverse località sciistiche come Engelberg con gli impianti di risalita del Titlis, Andermatt (senza Gemsstock) o Melchsee-Frutt, che offrono speciali carte settoriali, con cui

gli appassionati di sci non possono usare tutti gli impianti, ma che sono disponibili a prezzi interessanti. Heinz Keller ricorda anche i grandi distributori, le banche e le ferrovie che presentano costantemente offerte vantaggiose, in modo da permettere alle famiglie di sfogarsi nella neve. Anche il TCS propone ai suoi soci degli sconti su diversi impianti (www.risparmi.tcs.ch).

Pernottamenti vantaggiosi Anche gli sportivi non invernali hanno pane per i loro denti. Svizzera Turismo presenta 50 offerte con almeno il 20% di sconto. Come nella Val-de-Travers, nel paese dell’assenzio, dello sci di fondo e delle escursioni con le racchette da neve. Compreso nel prezzo di 285 franchi per persona ci sono due pernottamenti in camera doppia con mezza pensione, visita delle miniere di asfalto e una distilleria di assenzio, ingresso in piscina e nella spa del centro sportivo così come nella pista di pattinaggio incluso noleggio dei pattini, degustazione di specialità locali al cioccolato e come regalo una tavoletta di cioccolato con l’immagine della parete rocciosa del Creux du Van. Offerte vantaggiose si trovano in hotel per le famiglie, ostelli della gioventù e villaggi turistici Reka. Christian Bützberger

Info Touring www.myswitzerland.com (Attualità, Svizzera low-cost) e www.risparmi.tcs.ch

◾ Aeschi-Aeschried (BE): a partire da 2 giornaliere per adulti, gli skipass per i bambini costano solo 10 franchi l’uno (giornaliere per 2 adulti + 2 bambini = 86 fr.). L’acquisto di una giornaliera dà diritto a un ingresso gratuito nella piscina coperta di Aeschi lo stesso giorno. Giornaliere: 33 fr. adulti, 23 fr. bambini, 4 impianti, 12 km di piste, www.aeschi-tourismus.ch, tel. 033 654 14 24. ◾ Airolo (TI): giornaliere (2 adulti + bambini): 115 fr., giornaliere (1 adulto + bambini): 75 fr., giornaliere: 45 fr. adulti, 30 fr. bambini, prezzi a scalare a seconda dell’orario d’arrivo. 8 impianti, 30 km di piste, tel. 091 869 15 33. ◾ Amden (SG): giornaliere (2 adulti e al massimo 3 bambini) 88 fr. 6 impianti, 20 km di piste, tel. 055 611 12 75. ◾ Arolla (VS): 10% di sconto sulle giornaliere per famiglie. Giornaliere adulti 38 fr., bambini 25 fr. (almeno 3 persone, di cui 1 adulto). 6 impianti, 47 km di piste, tel. 027 283 14 54, www.arolla.ch. ◾ Bugnenets/Savagnières (NE): giornaliere (adulti 32 fr., bambini 19 fr.). Offerte per famiglie da un adulto e un bambino. 7 impianti, 30 km di piste, tel. 032 941 21 80. ◾ Charmey (FR): 150 fr. per l’intera famiglia (2 adulti e 1–3 bambini). Piatto del giorno nel «Le Panoramique». ◾ Rothenturm (SZ): carta giornaliera per le famiglie 75 fr. 2 impianti, 8 km di piste, tel. 041 838 00 66. ◾ Sarn (GR): giornaliere (1 adulto e 1 bambino) 50 fr., (1 adulto e 3–4 bambini) 75/85 fr. (2 adulti e 3–4 bambini) 100/110 fr. 3 impianti, 20 km di piste, tel. 081 651 23 48.


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sezione ticino | touring 27 n. 2 | 23 gennaio 2014

foto ald

Le principali scadenze del 2014

Il Presidente avv. Vitalini e lo stendardo del Club nel 1914.

La Sezione Ticino verso i 100 anni La Sezione Ticino del TCS festeggia i 100 anni, un traguardo importante che sarà sottolineato da un programma di eventi ed attività, ma pure da alcune novità che riguarderanno tutti i soci. Il «Centenario» del TCS in terra ticinese sarà pure l’occasione di rivivere un secolo di storia nell’ambito della mobilità e della sicurezza stradale e nel contempo di lanciare uno sguardo verso il futuro.

Per i 76 000 soci La creazione della Sezione Ticino risale al lontano 1914 (Auto Touring Ticinese). A quei tempi le problematiche legate alla mobilità erano indubbiamente differenti rispetto a quelle odierne, così come diversi erano i servizi offerti che si sono man mano ampliati ed adattati alle nuove realtà. La Sezione Ticino ha dunque raggiunto i suoi primi cento anni di vita, un traguardo che intende essere degnamente festeggiato con un intenso programma di appuntamenti ed attività. Il momento più importante è previsto il 15 maggio 2014 in occasione dell’Assemblea dei delegati che oltre ai consueti lavori assembleari permetterà di ripercorrere 100 anni di storia, con eventi ed aneddoti che hanno segnato la vita della sezione, ma pure di vivere un pomeriggio ed una serata di festa ricca di sorprese e spettacolo. In allestimento sono pure una lunga serie di attività rivolte in particolare agli

oltre 76 000 soci, ma pure al pubblico in generale. Molte dunque le sorprese in preparazione per i soci della Sezione ticinese del TCS che verranno man mano svelate nel corso delle prossime settimane e dei prossimi mesi. Non da ultimo vi sarà un coinvolgente concorso, con in palio premi eccezionali, che accompagnerà i soci per tutto l’anno.

100 anni di mobilità in Ticino L’anno del centenario sarà l’occasione di ripercorrere l’affascianante storia della mobilità in Ticino, passata in poco tempo dalle carrozze trainate dai cavalli ad auto «intelligenti» complete di ogni comfort ed accessorio. Un importante lavoro storico è da diversi mesi in corso ed ha permesso di riordinare una grandissima quantità di documenti cartacei, ma pure multimediali. Il tutto verrà presto messo a disposizione del pubblico. La ricerca storica non solo permetterà di meglio comprendere l’evoluzione della mobilità nel corso degli ultimi 100 anni nel nostro Cantone, ma costituirà pure la base per delle valutazioni su quello che potrebbe essere il futuro. Nuovi veicoli, nuovi concetti di mobilità e di conseguenza nuovi servizi offerti dal TCS.

Molti eventi ed appuntamenti sono previsti per sottolineare degnamente i 100 anni della Sezione Ticino del TCS. Se l’Assemblea generale dei delegati costituirà indubbiamente il momento più saliente, non certo meno attesi risulteranno altri avvenimenti previsti in calendario. Ecco alcune delle principali scadenze del 2014: ◾ Marzo: lancio del grande concorso a premi al quale tutti i soci sono invitati a partecipare… ne varrà veramente la pena! ◾ Aprile: TCS sarà presente a due importanti eventi che animerà con diverse attività: SlowUp Ticino il 6 aprile a Locarno e Walking Lugano il 27 aprile a Lugano ◾ Maggio: assemblea dei delegati e grande festa dei 100 anni giovedì 15 maggio, mentre venerdì 23 maggio avrà luogo la Giornata dell’educazione stradale dedicata a tutti i giovani delle scuole. ◾ Dicembre: serata finale con l’assegnazione dei premi principali del grande concorso del «Centenario». Altri avvenimenti caratterizzeranno inoltre i prossimi mesi e non mancheremo di segnalarli.

Un logo ed uno slogan Un secolo di vita è un traguardo eccezionale che merita di essere degnamente sottolineato. Per l’occasione è stato promosso un logo modificato del TCS Sezione Ticino che accompagnerà tutte le attività e le iniziative previste nel corso dell’anno. Non solo, al nuovo logo sarà pure abbinato il significativo slogan «…da 100 anni per voi» che i soci troveranno su tutti gli strumenti di comunicazione sezionali, non da ultimo la carta da lettera utilizzata per la corrispondenza. Sono inoltre previsti simpatici gadget per grandi e piccini.


28 touring | club e soci n. 2 | 23 gennaio 2014

Centri tecnici del TCS | Come modello rappresentativo dei 19 Centri tecnici il «Touring» ha visitato quello di Ittigen nel Canton Berna. Uno sguardo sul posto conferma la consapevolezza che qui si lavora a fondo.

«Brindo a champagne, se tutto è in ordine» sfatto. «Dovresti cambiare la lampadina dell’illuminazione della targa, perché ha un calo di tensione», lo interrompe Urs Leist. Filippo Pagano annuisce: «Bisogna accettare, è assolutamente corretto».

Buon tasso di occupazione Con i suoi 26 anni di servizio al TCS, Urs Leist ha la maggiore anzianità di servizio tra i collaboratori di questo Centro tecnico. Dal 1° gennaio 2014 è responsabile per la qualità, «ma non responsabile del centro», ci precisa. A Ittigen lavorano cinque esperti di pari livello, sotto la responsabilità del direttore della Sezione TCS di Berna, Jean-Marc Fries. Le iscrizioni per i controlli e i test nel Centro tecnico ven-

gono accettate anche direttamente dal segretariato sezionale alla Thunplatz a Berna. Nel centro di Ittigen non è occupato personale amministrativo. Tendenzialmente i mesi invernali sono tranquilli, spiega Urs Leist, perché in inverno i clienti più anziani non toccano il proprio veicolo. Per contro, da metà marzo a circa fine novembre a Ittigen si gira a pieno regime e i tempi d’attesa possono raggiungere le due o tre settimane. In questo caso bastano cinque collaboratori per gestire il carico di lavoro? «Durante i periodi di punta possiamo richiedere un ausiliario da Emmen e in caso di emergenze straordinarie abbiamo di riserva anche tre arzilli pensionati, che possono

Pronto per il controllo: l’esperto TCS dirige il cliente sulla pista per i collaudi nel Centro tecnico di Ittigen.

foto Pia Neuenschwander

M

ercoledì 18 dicembre, alle ore 9.30, nel Centro tecnico del TCS a Ittigen nei dintorni di Berna: l’esperto del TCS Urs Leist sta facendo segnalazioni precise ad un cliente affinché possa condurre il veicolo esattamente sopra la pista di prova dell’officina: Filippo Pagano intende svolgere il collaudo ufficiale della Fiat Punto nera. Pagano gestisce una concessionaria ufficiale Fiat e Alfa Romeo a Berna e da molti anni è un affezionato cliente del Centro tecnico. «Qui conosco tutti, sono super affidabili. Vengo in media tre o quattro volte al mese e vi faccio svolgere i collaudi ufficiali dei veicoli dei miei clienti», racconta soddi-


club e soci | touring 29 n. 2 | 23 gennaio 2014

darci una mano», ci spiega ancora Urs Leist.

Centri tecnici

Gli apprezzati test occasioni I punti forti di tutti i 19 Centri tecnici del TCS (vedi box a lato) sono costituiti dai test standardizzati delle auto d’occasione, dai controlli primaverili come pure dagli esami invernali e prima di partire in vacanza, come indica Jürg Reinhard, coordinatore di tutti i Centri tecnici. I collaudi periodici dei veicoli a motore sono regolamentati a livello cantonale e non tutti i centri hanno ricevuto l’autorizzazione dai Cantoni per effettuarli. «Per i test specifici, come per esempio i controlli dei gas di scarico su camper e roulotte, in alcuni centri abbiamo delle carenze strutturali: gli edifici sono troppo bassi per le dimensioni degli odierni camper e furgoni», informa Reinhard. Ma nei centri più nuovi queste condizioni sono state tenute in considerazione. Nel centro tecnico più piccolo, quello friburghese di Granges-Paccot, lavora un unico esperto mentre a Volketswil nel Canton Zurigo, il centro più grande, sono occupati otto collaboratori – senza contare il personale amministrativo.

Le apparecchiature più moderne sono presenti nei centri.

Il sottoscocca viene passato al setaccio in cerca di ruggine.

Controlli minuziosi Questa mattina a Ittigen sono in programma tre collaudi ufficiali e due diagnosi complete. Per quanto riguarda la diagnosi completa, il cliente vuole fare esaminare nel dettaglio un’autovettura usata appena acquistata, per poter eventualmente far emergere dei difetti occulti mentre è ancora valida la garanzia. Durante il collaudo ufficiale della Mercedes di 10 anni di Hans Münger, agricoltore di Diemerswil (BE), non si registrano difetti. L’esperto Michael Matti e il cliente si mostrano soddisfatti. Sulla licenza di circolazione viene apposto il relativo timbro, «come fa anche il Canton Berna», aggiunge l’esperto Matti. Il cliente riceve inoltre un adesivo con la data di scadenza per il prossimo controllo biennale. Sulla pista della diagnosi completa viene esaminata in lungo e in largo l’automobile d’occasione di quattro anni – un’Audi Q7 – del 37enne ingegnere informatico Mounir El Younsi di Zollikofen. Il cliente resta lì accanto e osserva interessato. Si è comperato l’Audi «perché abbiamo bisogno di più spazio. Infatti a far compagnia ai primi due figli sono appena arrivati due gemelli», racconta El Younsi con orgoglio. Per la diagnosi completa ci

Il TCS e le sue sezioni gestiscono in tutta la Svizzera 19 Centri tecnici, che dispongono degli strumenti di diagnostica più moderni: BielBienne, Brunegg, Cossonay, Coira, Emmen, Eschenbach (SG), Fontaines, Füllinsdorf, Gamsen, GrangesPaccot, Ittigen, Meyrin, Oensingen, Rivera, San Gallo, Sevelen, Sion, Thun-Allmendingen e Volketswil. La maggior parte dei centri offrono le seguenti prestazioni: ◾ test auto-occasione ◾ test pre-collaudo ◾ test vacanze ◾ test inverno ◾ Caravan Gas Control ◾ esame ufficiale del veicolo ◾ test antinquinamento ◾ test velocità 100 km/h roulotte ◾ oltre a vari test individuali e specifici Che si tratti di un controllo tecnico prima della partenza per le ferie, di un collaudo ufficiale, di un test occasione prima dell’acquisto o della vendita di un veicolo oppure di un semplice parere indipendente riguardante l’offerta di un garage o di una fattura: i Centri tecnici consigliano in maniera competente. wi

Info Touring Iscrizioni online: www.centri.tcs.ch; informazioni: tel. 0844 888 110.

L’esperto TCS Michael Matti spiega al cliente il risultato del collaudo.

Dal 2010 Jürg Reinhard è il coordinatore dei 19 Centri tecnici del TCS.

si riserva 3 ore e mezza, compresa la discussione del rapporto d’esame. L’esperto TCS Peter Walder è contento: «quest’automobile è in ordine; due o tre cosette non rilevanti, altrimenti non ha niente».

Il costruttore Erwin Pulfer tiene dello champagne al fresco «nel caso in cui tutto sia perfettamente in ordine», dice sorridendo. Ha acquistato la Lexus a maggio «ad un prezzo eccezionalmente basso». Ora, però, vuole essere assolutamente certo che non si rivelino delle sorprese. «I 245 franchi per la diagnosi completa sono un buon investimento», afferma convinto. L’esperto TCS Hanspeter Zürcher discute ancora con il cliente il protocollo del test: fatta eccezione per una spazzola del parabrezza rovinata, della pressione della ruota di scorta troppo bassa e dei cerchioni non originali, l’automobile è «in buona forma», come sottolinea l’esperto. Erwin Pulfer può andare a casa a stappare la sua bottiglia di champagne e festeggiare tutto contento. Peter Widmer


30 touring | club e soci n. 2 | 23 gennaio 2014

Anton Graf | Dal 1996 Anton Graf si occupa della formazione e del perfezionamento degli «angeli gialli» della Patrouille TCS. Come responsabile dell’istruzione e dell’informazione tecnica del TCS il suo campo d’attività è davvero sconfinato.

Il signore dei soccorritori stradali

A

ssomiglia all’ex presidente polacco Lech Walesa. Anton Graf, il responsabile dell’istruzione e dell’informazione tecnica del TCS è – proprio come Walesa – anche un combattente, un combattente per i «suoi» pattugliatori, per la qualità, per la formazione e il perfezionamento, per la sicurezza e per l’innovazione tecnica. «Sono il propulsore dell’innovazione numero uno!», dice con autoconsapevolezza e un sorriso malizioso.

Dalla gavetta La carriera di Toni Graf è variegata e colorita come lui: apprendistato come meccanico di automobili in un’industria d’armamenti della Confederazione, soggiorni professionali e linguistici a Parigi e in Inghilterra, attività pluriennale in posizioni di quadro presso Renault Svizzera e Suzuki. Dal 1996 si occupa soprattutto dell’istruzione dei pattugliatori, una delle «carte da visita» più importanti del TCS. «Ho iniziato completamente da solo», racconta il vivace responsabile della formazione. Oggi è il supervisore tecnico di dodici istruttori e quattro collaboratori che dipendono direttamente da lui. L’ambito lavorativo di Toni Graf si suddivide sostanzialmente tra la formazione e il perfezionamento dei pattugliatori e l’informazione. Toni Graf è responsabile dell’Helpdesk tecnico, una piattaforma unica nel suo genere nel nostro Paese. All’Helpdesk altri sette collaboratori si occupano delle questioni tecniche dei soci e dei pattugliatori. Sotto la sua responsabilità ricade anche la formazione continua, per quanto riguarda le bici elettriche ed i veicoli elettrici e a gas, nei Centri tecnici del TCS e nei circa 400 garage convenzionati, ma anche per altri professionisti come i poliziotti. Assieme ai club della mobilità di Germania e Austria, rispettivamente ADAC e ÖAMTC, Graf sta elaborando un sistema d’informazione tecnica per tutte le marche e i modelli di automobili. Ma l’elenco dei suoi compiti non è ancora terminato e andrebbe oltre lo spazio a disposizione

per questo ritratto. La principale sfida del suo lavoro Toni Graf la individua nella fusione tra essere umano e tecnica.

Vivere per i soccorritori stradali Oggi la formazione di base degli «angeli gialli» è compresa nella nuova professione di «Soccorritore stradale con attestato federale». Al tal proposito Toni Graf spiega: «La maggior parte dei pattugliatori che arrivano al TCS hanno una formazione di meccanici d’auto e finora lavoravano in officine per così dire protette, secondo regole precise ma con poco contatto con i clienti. Il pattugliatore invece lavora giorno e notte sulla strada. E non è responsabile solo per la propria sicurezza ma pure per quella dei clienti. Il pattugliatore lavora anche con partner come i vigili del fuoco, la polizia e i servizi sanitari. Necessita quindi di una buona capacità di valutazione e comunicazione». Peter Widmer

Ritratto TCS-Porträt TCS Anton Graf Patrick Strössler Responsabile Leiter E-Buistruzione e informazione siness tecnica TCS

BOTTA E RISPOSTA Cosa significa l’auto per lei? Per me l’automobile è primariamente un pratico mezzo di spostamento. Continuano però ad affascinarmi i progressi tecnici. Ha già avuto un’avaria e ha dovuto rivolgersi al TCS? Sì, una volta ho lasciato accesi i fari e non me ne sono accorto perché la spia acustica era guasta. Il pattugliatore del TCS ha risolto tutto in 15 minuti. Da allora tengo i cavi per ponte della batteria nel bagagliaio. Che farà quando sarà in pensione? Mi dedicherò nuovamente alla mia famiglia e alla mia casa. Ma non posso smettere completamente: se hanno bisogno di me, ci sarò volentieri come consulente.

«Sono il propulsore dell’innovazione numero uno!»

Anche dopo 18 anni il professionista della formazione Anton Graf non ha perso niente del suo fuoco interiore, del suo entusiasmo e del suo dinamismo.


club e soci | touring 31 n. 2 | 23 gennaio 2014

TCS Camping propone, con le sue 27 infrastrutture in Svizzera, una grossa e vasta offerta. 15 di questi campeggi hanno delle infrastrutture aperte stagionalmente in regioni turistiche molto attraenti: Ginevra-Vésenaz, Flaach am Rhein, Meride-Mendrisio, Landquart, Berna-Eymatt, Buochs lago dei Quattro Cantoni, Gampelen lago di Neuchâtel, Interlaken, Lugano, Martigny, Morges, Orbe, Samedan, Scuol e Soletta. Per l’estate 2014 si possono già prenotare le parcelle. Ecco tre esempi di prezzo: a Ginevra-Vésenaz, a seconda della categoria da 4000 a 5000 fr. (100– 210 m2); a Flaach am Rhein, a seconda della categoria da 1820 a 2350 fr.; Meride-Mendrisio, 1500 fr. Per gli stagionali è obbligatorio essere soci di TCS Camping (nelle tariffe non compreso). Informazioni/prenotazioni: www.tcs-camping.ch/posti-stagionali oppure tel. 058 827 25 20. wi

TCS Societariato www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione TCS Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.– Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–) TCS Libretto ETI www.eti.ch Informare sempre prima ETI! Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Mondo motorizzato «Famiglia» Fr. 191.– Mondo motorizzato «Individuale» Fr. 145.– Mondo non motorizzato «Famiglia» Fr. 165.– Mondo non motorizzato «Individuale» Fr. 135.– Spese di cura «Europa» Fr. 32.– Spese di cura «Mondo» Fr. 50.– TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica circolazione da Fr. 111.– TCS Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

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TCS Camping: infrastrutture 2014

Le ferie si pianificano in inverno Di solito i collaboratori di un’azienda devono rendere note le loro vacanze al datore di lavoro già all’inizio del nuovo anno. Di conseguenza per molti adesso inizia anche la pianificazione delle ferie – di gran lunga la più bella preparazione dell’anno! Di ciò però fa parte l’imprescindibile Libretto ETI. Nonostante il tempo libero e i viaggi rappresentino generalmente un’occasione di svago, il destino a volte gioca brutti scherzi e prima o durante un viaggio può accadere l’imprevedibile. Se in Svizzera oppure all’estero dovesse sorgere un problema, entra in azione una squadra di consulenti di viaggio e specialisti medici poliglotti, in servizio durante tutto l’anno, 24 ore su 24.

L’ETI del TCS fa fronte ai costi derivanti dall’organizzazione delle misure di soccorso. La copertura desiderata può essere scelta su misura: motorizzati o non motorizzati, copertura europea o mondiale, per famiglie o persone singole, con o senza complemento spese di cura. Una panoramica dei punti forti del prodotto: spese d’annullamento, assistenza alle persone, assistenza veicoli in Europa, protezione giuridica all’estero, spese di cura all’estero. wi

Info Touring Grazie al TCS Libretto ETI la sicurezza viaggia con voi! Ulteriori informazioni e prenotazioni: tel. 0844 888 111 o www.eti.tcs.ch

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Sentore di ferie estive, voglia di Caraibi già durante l’inverno: il Libretto ETI Mondo è un aiuto importante in caso di necessità anche a Cuba (nella foto Trinidad).

TCS Protezione giuridica www.tcs-protezione-giuridica.ch Circolazione «Famiglia» Fr. 99.– «Individuale» Fr. 69.– Privata senza sottoscrivere la Circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Privata con Circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Immobili Fr. 60.– TCS Assicurazione auto www.tcs-assicurazione-auto.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio 0800 801 000 Assicurazioni due ruote www.assistancetcs.ch TCS Velo Assistance con assistenza e casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* copertura casco fino a Fr. 7500.– Fr. 172.–* TCS Moto Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS

Carte di credito TCS www.mastercard.tcs.ch TCS MasterCard Gold Fr. 100.–* TCS MasterCard Fr. 50.–* TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–* * Nessuna commissione annuale per il 1° anno Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. TCS Training&Events www.training-events.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental, Derendingen ed Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch Corsi obbligatori per la licenza di condurre. Viaggi e tempo libero TCS Viaggi TCS Camping TCS Hotels Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch Ciclo e svago tcs

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Giochi & Concorsi 02/2014 Tre giochi e altrettante possibilità di vincere uno dei tre fantastici premi! Termine di partecipazione per ogni gioco: 9 febbraio 2014. Concorso gioco per i lettori Chance 1:1:Leserspiel Uno svizzero presiede da 14 anni l’associazione internazionale dei maestri di sci. A quale pagina si può leggere l’intervista a Riet R. Campell?

Valore ca. CHF 1’000.–

Inviate un SMS con scritto tmi021 xx (x = numero della pagina) al numero 543.

Concorso 2: sudoku facile Concorso 1:

In palio: 2 notti per 2 persone nell'Art Furrers Hotel Royal****s a Riederalp

Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scritto tmi022 e le tre cifre al numero 543.

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junior, interamente in legno locale, la cucina tipica e l'atmosfera del ristorante panoramico sono il fiore all'occhiello del Royal. Potrete vincere 2 pernottamenti per 2 persone in suite junior con balcone – incl. mezza pensione, service, tasse e IVA. Sponsor del premio: www.artfurrer.ch

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Concorso 3:

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Concorso 3: sudoku medio Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di verde. Inviate un SMS con scritto tmi023 e le tre cifre al numero 543.

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Numerose altre funzioni rendono lo smartphone oltremodo interessante.

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L'iPad Air è fra i tablet Apple senz'altro il più interessante. Pesa meno di 500 g ed è il 20% più sottile dei modelli precedenti. La scocca in alluminio conferisce eleganza unita a robustezza. L'eccellenza di Air è data dal display retina da 9,7'' ad altissima risoluzione. Il chip A7 assicura massima efficienza nei consumi, mantenendo la batteria carica per oltre 10 ore, nonostante la velocità più elevata.

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I vincitori della 20esima edizione sono:

Verena Cantieni, Scuol | Ernst Sprenger, Zeiningen | Nemesio Cereghetti, Muggio

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Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna.

Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di «Touring» della Svizzera e del Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori vengono sempre pubblicati nella rivista Touring.


la pagina dei lettori | touring 33 n. 2 | 23 gennaio 2014

LA DOMANDA

«Su Internet ci sono video girati da mini telecamere montate su auto. Riprese del genere sono ammesse e possono essere portate in tribunale?» Karl Mrak, Zurigo

Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna o per e-mail a touring@tcs.ch.

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n alcuni Paesi le mini telecamere, che si istallano dietro lo specchietto retrovisore interno dell’auto, sono già di uso comune come mezzo di prova di un incidente stradale. In questo modo, una determinata situazione può essere rivista successivamente. Tuttavia, a dipendenza della telecamera e della qualità della ripresa, può essere difficile o addirittura impossibile ricostruire le distanze e le velocità. Le mini telecamere, che catturano la scena sulla strada dal punto di vista del guidatore, in linea di massima non sono vietate neppure in Svizzera. L’unico requisito è che vengano montate sul cruscotto o sul parabrezza, senza limitare la visibilità – analogamente ai sistemi di navigazione. Inoltre, le cosiddette «dash cam» (vedi Touring 14/2013, p. 11) non possono essere manipolate mentre si guida, allo stesso modo di GPS o tele-

fonini. Resta aperta la questione se le riprese di un incidente siano ammesse come mezzo di prova. Sinora, infatti, per quanto ne sappiamo, mai nessun tribunale elvetico ne è stato confrontato. In generale, però, vale la regola secondo cui il giudice ammette e valuta i mezzi di prova a sua discrezione. È possibile che un giorno anche questi video saranno ammessi in tribunale come prove. Per la questione della protezione dei dati, le opinioni divergono: mentre gli incaricati della protezione dei dati ritengono che le riprese filmate di persone senza il loro accordo rappresentino una lesione del diritto della personalità, i giuristi la vedono in modo differenziato. Una cosa è chiara: i video della circolazione stradale in cui sono riconoscibili delle persone non possono essere pubblicati in Internet senza il consenso degli interessati.

l’esperto TCS Roger Löhrer Consulenza mobilità

divieto di sorpasso per i mezzi pesanti, allora allo stesso tempo sulla corsia di sorpasso deve essere introdotta una velocità minima di 120 km/h. Sandra Gränacher (@)

Strisce pedonali «Touring» 20/2013

Per le strisce pedonali vengono valutati e criticati i requisiti di creazione. Ma cosa ne è però dei loro utilizzatori? I pedoni in abito scuro devono preoccuparsi per la loro visibilità, altrimenti non vengono affatto notati all’imbrunire. Non sarebbe un’occasione per l’aumento della sicurezza? M. Nietlispach (@)

Per tanti anni ho potuto attraversare la strada senza problemi. Già a gran distanza dalle strisce pedonali, gli automobilisti nel vedermi si fermavano e mi facevano cenno di passare. Negli ultimi tempi tutto sembra cambiato e mi sento come se fossi stato catapultato nel periodo cretaceo, dove degli enormi rettili dominavano il pianeta e difendevano il loro territorio emettendo urla spaventose: già da lontano riconosco le ombre dei veicoli SUV, che si avvicinano a grande velocità per poi calpestare le strisce pedonali pigiando sul pedale del gas. Recentemente mi trovavo già a metà delle strisce pedonali, quando improvvisamente ho sentito un boato

«Touring» 20/2013

TCS

Ritorno al cretaceo

Velocità sulle strade

Il tema dei passaggi pedonali sta a cuore a molti nostri lettori e fa scaturire spesso reazioni di ogni genere. vicino a me. Mi ha salvato la mia pronta reazione. Preferirei risvegliarmi nel cretaceo, perché i rettili erano perlomeno eleganti! Herbert Walser, Stäfa

Le corse dei bisonti «Touring» 20/2013

Mi arrabbio a causa dell’introduzione del divieto di sorpasso per i camion. Questi divieti sono la dimostrazione che non servono proprio a nulla, fintanto che ci sono dei conducenti che sulla corsia di sorpasso non sono in grado di andare a 120 km/h. Se s’introduce un

touring Scriveteci!

I cartelli rotondi, bianchi con un bordo rosso e una cifra nera in mezzo, non indicano, come vari conducenti pensano «velocità consigliata». La cifra nera nel mezzo indica la velocità massima consentita, che non dovrebbe essere in nessun caso superata. A parte il fatto che certe «lumache» o «guidatori della domenica» a volte possono anche far innervosire. Per questo, quando si è al volante, è consigliabile applicare un minimo di professionalità e lasciare a casa le emozioni. Auguro a tutti una guida senza incidenti e senza stress! P.-A. Bertholet (@) Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).

touring impressum

Francia Penisola di St. Tropez, Spiaggia Gigaro: bella casa, vista mare. Tel. 044 381 65 25 <wm>10CAsNsjY0MDCxiLcwsbAwNAUAlMvkQA8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDCx0LUwsbAwNAUAlgoTOw8AAAA=</wm>

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Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Dino Nodari (dno, vice caporedattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), JacquesOlivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile). Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt AG, CIL Centre d’impression Lausanne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.


34 touring | l’incontro n. 2 | 23 gennaio 2014

«Lo sci rappresenta il contatto tra monti e valli» Riet R. Campell è «il» maestro di sci del Paese e da 14 anni presiede l’Associazione internazionale degli istruttori di sci. Per lui lo sci è un patrimonio culturale svizzero.

Gli adulti imparano a sciare in modo diverso dai bambini?

Il grigionese Riet R. Campell (58) ha iniziato la sua carriera a Celerina. Da 21 anni è direttore di Swiss Snowsports.

I bambini sono molto più mobili e hanno meno paura, prendono lo sci come un gioco. Chi invece desidera imparare a sciare a 30 anni, necessita di molta iniziativa personale e di qualcuno che lo introduce. Naturalmente, con le nostre scuole di sci andiamo incontro anche alle necessità degli adulti e offriamo i relativi corsi per gruppi di adulti o lezioni individuali.

Le differenze culturali sussistono anche sulle piste? Gli italiani vogliono far subito i salti, i tedeschi preferiscono esercitarsi nella tecnica perfetta. Gli inglesi non hanno mai freddo e possono sciare per ore, mentre la maggior parte dei cinesi vede la neve per la prima volta. Per loro le montagne sono un ambiente completamente nuovo. Andare incontro a tutte queste esigenze presenti nelle classi miste, rappresenta una grossa sfida per il maestro di sci e rende eccitante questo mestiere. Com’è cambiato il ruolo del maestro di sci? Il lavoro è diventato molto sfaccettato. Prima gli ospiti trascorrevano sulle piste due settimane, mentre oggi l’offerta per il tempo libero è ampissima. Di conseguenza il maestro di sci oggi è meno maestro, ma più tutore. È il custode della pista e consiglia i turisti su tutta la loro attività durante le vacanze. La consulenza e l’aspetto sociale sono diventati più importanti.

«Al giorno d’oggi i maestri di sci sono i custodi delle piste» Come approfittano all’estero della competenza svizzera nell’Associazione internazionale degli istruttori di sci? Dal 1951 ogni quattro anni si svolge un congresso Interski. All’inizio ci si scambiavano pareri soprattutto in campo tecnico e sulla metodica. Oggi il materiale sciistico è ovunque allo stesso livello e i Paesi si confrontano innanzitutto riguardo alla sicurezza sulle piste e in materia di marketing. Nell’Associazione internazionale degli istruttori di sci (ISIA) sono rappresentate 40 nazioni che collaborano nella promozione di questo sport.

Nadia Rambaldi

Perché i bambini dovrebbero iniziare a sciare? Riet R. Campell: In un paese alpino come la Svizzera lo sci ha una lunga tradizione. Qui da noi lo sport invernale è un bene culturale: rappresenta il contatto tra la montagna e la valle e promuove l’integrazione dei figli di emigrati. Inoltre sciare è il progetto familiare ideale. Andare in vacanza sulla neve è più completo e attivo di una settimana passata sdraiati sulla spiaggia. Rinsalda i rapporti.

Come viene vissuto lo sport invernale all’estero? L’interesse per gli sport invernali è grande, ma l’accesso non potrebbe essere più variabile: nella Corea del Sud, per esempio, gli scilift sono in servizio 24 ore su 24. A Dubai: i clienti trascorrono un’oretta sulla pista da sci al coperto in un centro commerciale, poi fanno spese o vanno al cinema. Qui sciare è solo una delle tante possibilità di svago. Se vogliamo diventare attrattivi per gli ospiti stranieri, dobbiamo imparare da loro e adeguare la nostra offerta alle loro esigenze. Intervista: Nadia Rambaldi


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Bagni d’acqua salina nel 5* Wellness- & Spa-Hotel Ermitage a Schönried sopra Gstaad!

Fare il pieno d’energia tra le montagne Concedetevi una pausa nella bella regione di Saanen e lasciatevi coccolare nell‘appena rinnovato Ermitage. Fate il pieno d’energia da noi nelle montagne e godetevi il soggiorno! Mezza pensione che sollecita il palato Colazione buffet molto ricca (7.30–11) con ampia scelta di succhi e uova a piacere preparate al momento, così come colazione in accappatoio (8–10) nella «Brunnenstube», il pomeriggio una selezione di dolci dal «Chuechetisch», la sera comodamente seduti a tavola con una lunga lista di menu da quelli ipocalorici a quelli gourmet passando da piatti vegetariani. Uno straordinario buffet per pranzo Ogni giorno dalle 12 alle 14.30 per tutti coloro che a mezzogiorno sono in albergo o tutto il giorno a fare wellness: godetevi a seconda della voglia lo straordinario buffet, che cambia quotidianamente con specialità fredde e calde dalla cucina spettacolo! CHF 25.– a discrezione, prezzo speciale per ospiti dell’albergo. Luoghi da non perdere «Ermitage-Stube», Piano Bar «One Million Stars», Salone «Davidoff», «Wy-Chäller», «Pool-Bar», «Carnozet», «Fondue-Spycher» (in inverno), terrazze panoramiche e lounge, parco di 8000 m2. 320 m2 mondo idrico per il benessere Vasche, coperta e all’aria aperta, di acqua salata a 35°C, piscina sportiva esterna 28–31°C e l’Aqua-Dom per lasciarsi massaggiare da zampilli e bollicine.

Un’oasi del benessere con 1001 possibilità Zona sauna con 10 diversi tipi di saune, AquaDom e bagni turchi così come zona accappatoio e locali per riposarsi e ammirare il panorama con letti ad acqua e musica rilassante (ingresso da 16 anni); separata «Lady Spa» con biosauna, bagno turco e locale tè; oasi bellezza e parrucchiere; massaggi e trattamenti, anche per partner, locale ginnastica, locale fitness per tutte le esigenze; ogni giorno programma di ginnastica. Sport e tempo libero Sport assistito e programmi di escursioni (lunedì– venerdì). Campi da squash, tennis, beach-volley, cinema, sala giochi per giovani e meno giovani, sala biliardo. Negozio sport con servizio sci, Internet wifi in tutta la struttura. OFFERTA • 3 pernottamenti inclusa mezza pensione • 3 pacchetti base wellness: escursioni accompagnate: gite, giri in mountain bike… almeno cinque giorni per settimana, programma ginnastica, body building (Technogym), vasche di acqua salata, piscina sportiva esterna, zona sauna con 10 diversi tipi di saune e «Lady Spa», aquadom, diverse sale di riposo, per esempio la «Brunnenstube» (esclusiva per i clienti dell‘albergo), campi da squash, tennis, beach-volley, mountain bike a disposizione, parco di 8000 m2 • 1 cocktail al nostro bar «One-Million-Stars» • 1 Alpienne Harmonie (pediluvio alle erbe e massaggio ai piedi, massaggio rilassante per tutto il corpo con latte d’iperico)

PREZZI E VALIDITÀ dal 16 marzo al 12 luglio 2014 e dal 28 settembre al 20 dicembre 2014 in camera doppia Rellerli (nord) CHF 575.– (invece di CHF 690.–) in camera doppia Ried (balcone, sud) CHF 680.– (invece di CHF 795.–) nella senior suite (balcone, sud) CHF 890.– (invece di CHF 1005.–) in camera singola Hugeli (nord) CHF 620.– (invece di CHF 735.–) dal 12 luglio al 28 settembre 2014 in camera doppia Rellerli (nord) CHF 620.– (invece di CHF 735.–) in camera doppia Ried (balcone, sud) CHF 800.– (invece di CHF 915.–) nella senior suite (balcone, sud) CHF 980.– (invece di 1095.–) in camera singola Hugeli (nord) CHF 650.– (invece di 765.–) per 3 notti I prezzi indicati sono per persona per 3 notti.

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