touring
20 marzo 2014 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
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2014
Il giornale della mobilità
Nel mirino della giustizia
Eccessi di velocità
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Mancanza di parcheggi
Condividere il posto auto 14 Tecnologia in auto
Smartphone e connettività 16 35
Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS
18 Test Peugeot 308 Ottimo comfort di marcia per la vettura dell’anno.
22 Glasgow seduce i turisti Polo culturale moderno con abitanti molto calorosi.
29-33 Speciale campeggio Con il bel tempo si torna a vivere all’aria aperta.
500 MUSICISTI NELLA MAGICA CORNICE DELL’ARENA ROMANA
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editoriale e sommario | touring
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n. 5 | 20 marzo 2014
Rilassati si viaggia meglio
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i arrabbia spesso in automobile? Ad esempio a causa dei villani al volante, che compiono manovre rischiose, dei pirati della strada o di chi si appiccica al paraurti? Sono un pendolare e ogni giorno osservo comportamenti che fanno facilmente salire la pressione alle stelle. A dire il vero, non sono una persona che si arrabbia velocemente. Nonostante ciò quando sono nel traffico stradale mi capita spesso di reagire in modo sconsiderato, ad esempio usando i fari altri. Il fatto è che mi danno fastidio quei conducenti che non rispettano gli altri utenti della strada e che a volte sono addirittura pericolosi. Devo però ammettere che ultimamente mi arrabbio sempre più con me stesso. Quando capita
touring
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attualità 4
sezione ticino 35 35
Una miscellanea di notizie dal mondo della mobilità.
società e mobilità 12 13 14
Il consulente: come far bloccare il numero di targa del veicolo. Il progetto Fostra secondo il presidente centrale del TCS. Il parking sharing per ovviare alla penuria di posteggi pubblici.
Test e tecnica 16
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Prove e novità 21 Opel Insignia Country Tourer. 21 Skoda Rapid Spaceback.
DOSSIER
Controllo della velocità
foto Pia Neuenschwander, Glasgow City Marketing Bureau
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Reportage sul lavoro di due agenti di polizia con l’apparecchio laser sulle strade argoviesi. Un primo bilancio della nuova legislazione anti pirati della strada in vigore da poco più di un anno. Pene con la condizionale invece della prigione per chi supera in modo eccessivo i limiti di velocità.
Foto di copertina: Dominic Fischer
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viaggi e tempo libero 24
Test TCS sulle connessioni tra automobile e smartphone. Test della Peugeot 308, fenomeno tra le compatte.
Il TCS a SlowUp e Walking Lugano. Con l’arrivo della primavera riprendono i corsi moto.
club e soci
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mi dico: «Non ti arrabbiare, rimani rilassato, pensa a qualcosa di bello, non cercare di arrivare in ufficio con il maggior numero di sorpassi sull’autostrada, bensì fissa il tempomat a 110 km/h e viaggia tranquillo sulla corsia di destra sino al lavoro». Credeteci: aiuta veramente. Inoltre sull’autostrada capita spesso che proprio sulla corsia di destra il traffico sia più fluido che sulla corsia di sorpasso. Non sono necessari esercizi di meditazione o altri metodi di rilassamento, perché basta la consapevolezza che con una guida rilassata si viaggia meglio e si arriva comunque a destinazione. Felix Maurhofer, caporedattore
Glasgow da città industriale si è trasformata in polo culturale. Siviglia, una città a misura di pedone tutta da scoprire.
campeggio 29 30 33
Il TCS nel 2014 gestisce 27 campeggi in Svizzera. Visita al campeggio TCS di Vésenaz alle porte di Ginevra. Il Camping Club Berna.
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I roadranger visitano il centro di controllo del traffico argoviese. Patricia Gyger, la specialista delle reti sociali del TCS. Controlli degli impianti del gas presso i centri tecnici. prezzi e contatti TCS quiz & concorsi la pagina dei lettori, impressum l’incontro: Michael Gantner, pilota di Easyjet e comandante di base.
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touring | attualità n. 5 | 20 marzo 2014
La Mercedes-Benz classe C ha i mezzi per puntare in alto
SONDAGGIO ONLINE
Con chi visita il Salone dell’auto di Ginevra?
27%
Distanziata dalla BMW 3, superata dall’Audi A4, la Mercedes-Benz classe C fatica sul mercato svizzero. Ma la nuova generazione presentata in prima europea a Ginevra mira a ritrovare i fasti di un tempo. Per riuscirci, questa berlina di lusso attinge a mani libere tra i sistemi di assistenza alla guida della nobile classe S, l’automobile meglio riuscita del momento in fatto di tecnologia. Le rifiniture interne si preannunciano di grande raffinatezza. Per ringiovanire la clientela, la classe C si apre anche alla connettività. Lo schermo da 8 pollici alloggiato sulla console centrale si comanda attraverso un touchpad. Altra innovazione: l’adozione dell’head-up display.
33%
41% ■ Con la famiglia ■ Con gli amici ■ Da solo/a
La nuova domanda: Quali sono le misure più efficaci contro i pirati della strada?
Questa station wagon dal design epurato si allunga di 10 cm per puntare a 4,69 m, sebbene il vano bagagli non cresca che di 5 l a 480 l. A dispetto di questa crescita, la carrozzeria costruita per il 50% in alluminio si alleggerisce di 70 kg, ciò che permette, secondo Mercedes, di ridurre i consumi del 20%. Questi ultimi sono frugali, se pensiamo che ad esempio il diesel C220 annuncia 4,0 l/100 km. Di nuova concezione, il telaio monta il nuovo asse anteriore a 4 bracci che accresce l’agilità. Da notare pure l’introduzione di sospensioni pneumatiche opzionali. Scoprire le nostre prime impressioni di guida e una galleria di immagini su www.touring.ch. MOH
Caratterizzata da linee fluide, questa nuova versione della Mercedes C propone due calandre a scelta. Qui la versione classica.
La vostra opinione ci interessa! Potete partecipare ai nostri sondaggi online pubblicati regolarmente sul sito web www.touring.ch
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Guida turistica online rivoluzionaria Sulla piattaforma Internet «Détours urbains», ogni navigatore può segnalare i suoi luoghi preferiti, gli angolini simpatici oppure i posti tipici assolutamente da vedere. Una miniera di curiosità visibile in un solo colpo d’occhio su una mappa interattiva.
Il radar fisso che genera milioni Non c’è bisogno di disporre di una tecnologia all’ultimo grido per far soldi. Il radar posto sulla strada d’accesso al Passo del San Bernardino, in prossimità di San Vittore, potrebbe addirittura trovare posto in un museo di antichità. Eppure, questo scatolone ha scattato non meno di 52 mila foto nel 2013, facendo affluire 6,7 milioni di franchi. Ciò che ne fa uno dei più redditizi della Svizzera. Le autorità si giu-
Laboratorio segreto sotto l’autostrada A16 A lato del tunnel del Mont Terri, la Confederazione ha allestito un laboratorio sotterraneo degno di James Bond. Qui vengono fatte delle prove per lo stoccaggio dei rifiuti nucleari.
Potete scaricare sul vostro iPad questa edizione di «Touring». La versione per il tablet è arricchita da elementi multimediali quali video, gallerie di immagini oppure collegamenti a Internet.
foto Ti-Press, mw, ald (3)
«Touring» su iPad
6,7 mio. È l’importo record delle multe inflitte nel 2013 dal radar di San Vittore (GR).
stificano argomentando che questa strada cela delle insidie e chi circola in direzione del San Bernardino avrebbe tendenza a schiacciare molto sull’acceleratore. Tuttavia, benché i superamenti dei limiti di velocità siano numerosi, non si deplorano praticamente incidenti. Ma la vocazione di un radar non dovrebbe essere quella di raffreddare gli ardori in un luogo a rischio d’incidente? jop
attualità | touring
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n. 5 | 20 marzo 2014
Caravanning: rally mondiale nella finlandese Pori
Salone dell’auto 2014
Si è chiusa l’84a edizione ginevrina, e dunque anche il blog dei nostri giornalisti (www.tcs.ch/salon e www.touring.ch). Ma ciò non impedisce di ritornare su tale piattaforma per gettare ancora un’occhiata ai punti salienti, ad alcune particolarità oltre a qualche rara perla.
Puro spettacolo: Soletta, la mecca della bici in Svizzera I Bike Days sono alle porte. Il festival della bici di tre giorni a Soletta è considerato l’appuntamento da non perdere per il settore della due ruote. Dal 9 all’11 maggio gli organizzatori prevedono un’affluenza di oltre 20 000 visitatori. Sull’area della fiera dei Bike Days, nelle immediate vicinanze del centro storico di Soletta, i visitatori ottengono le più recenti informazioni del settore e possono provare le biciclette a proprio piacimento: dalla e-bike alla bici downhill, c’è di tutto. Non sorprende dato che sono pre-
senti oltre 100 espositori con 300 diverse marche. Ai Bike Days di nuovo farà tappa il BMC Racing Cup con i suoi atleti in gara sul circuito. Il VW Multivan Eliminator Race condurrà i ciclisti e gli spettatori attraverso le strette e graziose stradine del nucleo storico. Con MTB Dirtjump e BMX Flatland nel campo del freestyle si possono ammirare gare adrenaliniche con partecipazione nazionale e internazionale. dno
Il gran evento per tutti gli appassionati di caravanning: dal 24 luglio al 1° agosto la federazione finlandese di caravanning organizza l’81° rally mondiale FICC (Federazione internazionale del Campeggio e del Caravanning) a Pori, nell’ovest della Finlandia. La manifestazione internazionale avrà luogo nel parco Kirjurinluoto, attorniato da uno stupendo fiume e da una rigogliosa vegetazione. Il rally rappresenta l’incontro di persone sconosciute, provenienti da Europa, Asia e Stati Uniti, ma accomunate dalla passione del campeggio. Per la documentazione del rally: www.ficcrally2014.fi/fr. Formulario d’iscrizione (entro il 21 aprile): www.tcs.ch/fr/voyages-camping/ camping/rallye.php. Informazioni: dott. Eric Adam, delegato TCS, Basilea, tel. 061 361 76 61, ericadam@ bluewin.ch. wi
Ulteriori informazioni: www.bikedays.ch
Auto d’epoca e pezzi di ricambio alla fiera di Friburgo
A Porto le camere d’albergo più a buon mercato
Nel finesettimana del 22–23 marzo ha luogo nel Forum Fribourg l’annuale mercato di youngtimer e oldtimer. Su una superficie di ben 20 000 m2 sono esposti pezzi di ricambio, accessori, utensili, pneumatici, modellini, manuali e libri. Le numerose auto e moto d’epoca sono interessanti non solo per gli appassionati. I modelli da collezione sono restaurati e devono avere almeno 20 anni. Per i fan di veicoli storici è l’occasione perfetta per condividere la loro passione con degli esperti. Inoltre anche quest’anno sarà organizzato un club show per offrire una piattaforma di presentazione ai vari club e alle associazioni. www.oldtimer-teilemarkt.ch. nr
La situazione economica si rispecchia anche nei prezzi degli alberghi. Hotels Combined, il portale di paragone dei prezzi degli alberghi, riferisce che nel 2013 gli ospiti a Porto con 45 € hanno pagato i prezzi medi più bassi per notte/camera. A buon mercato sono risultate pure le camere a Riga con 56 €, e con 58 € Cracovia, Varsavia, Budapest e Valencia. Non stupisce che Zurigo con 136 € è la città più cara d’Europa per le camere d’albergo, seguita da Londra con 124 € e Venezia con 122 €. Nel 2013 le tre città predilette d’Europa sono state Londra (124), Parigi (117) e Roma (87). Berlino con 77 € è la più a buon mercato della città scelte dai turisti. Bü
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touring | dossier n. 5 | 20 marzo 2014
A caccia dei pirati della strada I poliziotti Fabian Loretan (a sinistra) e Dominic Bürgin in azione con l’apparecchio laser.
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l conducente della Porsche Cayenne di colore nero preme sul pedale dell’acceleratore, esce dalla colonna di autovetture che si è formata sulla strada fuori località, supera l’auto che lo precede e continua a prendere velocità. L’apparecchio laser pigola quattro volte, e poi segue un suono prolungato. «Porsche Cayenne nera, 115 km/h», afferma il poliziotto cantonale argoviese Fabian Loretan, senza distogliere lo sguardo dal mirino. «L’ho preso», risponde Dominic Bürgin e annuncia via radio il veicolo ai suoi colleghi, che sono appostati due chilometri più in là in direzione del corridore non autorizzato. Fabian Loretan e Dominic Bürgin siedono in un furgone all’ombra di una fattoria e osservano la strada che scorre fuori località a sud di Baden. Tra i comuni di Bellikon e Remetschwil i due poliziotti misurano di nascosto con un apparec-
foto Dino Nodari, ald
Ritiro della patente | Da dietro il volante i conducenti con il vizio della velocità fanno fatica a riconoscerli. Armati di apparecchi laser, i poliziotti sono pronti a contrastare i pirati della strada e chi in generale va forte.
dossier | touring
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n. 5 | 20 marzo 2014
chio laser la velocità dei veicoli che passano davanti a loro.
Scuse e scappatoie «Sembra di essere all’asilo», s’infervora il 40enne, conducente olandese della Porsche Cayenne immatricolata in Svizzera. Per tutta la mattinata ha circolato come un nonnetto e non appena ha sorpassato un’auto, è stato beccato da un radar. La licenza di condurre potrebbe rimanere chiusa nel cassetto del contravventore per minimo due, massimo tre mesi, spiegano i poliziotti. «Sono andato un po’ troppo velocemente su un rettilineo con una buona visibilità, non ho messo in pericolo nessuno. Questa punizione è una vera esagerazione», afferma il conducente della Cayenne, quando stringendo i denti risale sulla sua auto. Se avesse avuto 5 km/h in più sul tachimetro, avrebbe perso sul posto la licenza di condurre. Sono dichiarazioni e scuse che i poliziotti sentono spesso, quando tolgono dalla circolazione i conducenti colti in flagrante dall’apparecchio laser. In genere affermano che la strada in quel punto non è pericolosa, che sono in ritardo oppure mettono in dubbio l’esattezza della misurazione con lo strumento laser. «Una volta uno mi disse, che era in giro troppo velocemente perché sua moglie aveva già preparato il pranzo», racconta Fabian Loretan senza riuscire a nascondere un sorriso. In questa giornata i poliziotti non perseguono i piccoli eccessi di velocità – di cui se ne contano alcuni – vogliono invece togliere dalle strade gli automobilisti che hanno almeno 30 km/h in più sul tachimetro oltre la tolleranza. Un tale superamento del limite di velocità ha come
L’apparecchio laser trasmette i dati misurati a un registratore (sopra). L’immagine sotto mostra la Porsche Cayenne, che circolava a 115 km/h durante una manovra di sorpasso.
conseguenza il ritiro della licenza di condurre. «A noi sta a cuore la sicurezza stradale, per questo chi circola a più di 30 km/h oltre la tolleranza, deve essere tenuto sotto controllo. Questi eccessi di velocità non capitano solo per caso, bensì in genere sono sintomo di un comportamento abituale», afferma Rudolf Scherer. Il capo della polizia mobile del canton Argovia non parla volentieri dei pirati della strada. Questo concetto è inflazionato e dunque ha perso di valore. Da oltre un anno esiste una chiara definizione legislativa. Chi ad esempio fuori dalle località circola a oltre 140 km/h, è definito un pirata della strada.
In giro a 175 km/h Rudolf Scherer stima che a circa il 3 percento degli utenti della strada le regole non importano un fico secco. Tuttavia, cambiare il comportamento di chi ha il vizio della velocità è più facile rispetto a chi è dipendente dalle droghe. «La mobilità oggi è praticamente vitale. Il ritiro della patente costringe il contravventore a cambiare il comportamento al volante», ne è convinto Scherer. Quasi un giorno su tre la polizia stradale mobile è in giro con l’apparecchio laser e toglie gli amanti della velocità dalla circolazione. Nello scorso anno solo nel canton Argo-
via ci sono stati 162 controlli che hanno provocato la revoca della patente a 303 conducenti, di cui 135 immediatamente. La velocità massima misurata su una tratta fuori località è stata di 175 km/h. «Chi guida così velocemente, lo fa regolarmente», afferma Scherer. È convinto che il ritiro immediato della licenza di condurre in un tale caso serve, per far sì che il corridore non autorizzato s’interroghi sul suo comportamento al volante. «Permette di collegare direttamente il reato alla punizione ed è anche importante per l’elaborazione del comportamento», spiega Rudolf Scherer. Nel frattempo, sempre a sud di Baden, i poliziotti Fabian Loretan e Dominic Bürgin nel loro furgone si sono scambiati i posti. Mentre Bürgin adesso scruta ogni singola automobile attraverso il mirino del laser e misura la velocità schiacciando un pulsante, Loretan esamina su un registratore mobile con schermo i dati e informa i colleghi nel caso di un contravventore. Per gli agenti della polizia stradale mobile è un’operazione ordinaria. Dopo l’intervento di tre ore, due conducenti devono prevedere di perdere la licenza di condurre. Oltre al guidatore della Cayenne infatti la polizia ha fermato anche un’automobilista svizzera che verosimilmente aveva molta fretta. Dino Nodari
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touring | dossier n. 5 | 20 marzo 2014
Statistica | In Svizzera la revoca della patente è di nuovo in calo. Diminuito pure il ritiro dovuto ad un eccesso di velocità. E ciò nonostante che i pirati della strada siano perseguiti con maggiore severità a causa di Via Sicura.
Solo 30 definibili «pirati stradali»
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li svizzeri sono degli automobilisti responsabili: nel 2013, 75 699 conducenti hanno dovuto consegnare la patente, quasi 500 in meno rispetto all’anno precedente. I motivi principali della revoca sono come sempre l’eccesso di velocità e l’abuso di alcol. 29 701 conducenti hanno premuto troppo sull’acceleratore, 3,8% in meno rispetto al 2012. Il massimo livello è stato registrato nel 2010, quando vennero ritirate 35 427 patenti a causa della velocità. Dei 29 701 conducenti che hanno corso troppo solo alcune decine possono essere definite dei pirati della strada. Secondo Thomas Rohrbach, portavoce dell’Ufficio federale delle strade (Ustra), nel 2013 solamente dai 26 ai 30 casi di revoca della licenza di condurre sono riconducibili a un’infrazione grave da parte di un conducente definibile come un pirata della strada.
velocità, il conducente viene sanzionato più severamente. Un conducente è definito pirata della strada quando nella zona 30 circola a 70 km/h; nelle località a 100 km/h; fuori località, in cui è prescritto 80 km/h, a 140 km/h; sull’autostrada, in cui vigono i 120 km/h, a 200 km/h. Il fatto che il numero dei reati attribuibili ai pirati della strada siano pochi secondo Rohrbach non deve sorprendere: «Proprio sull’autostrada si deve viaggiare molto velocemente per poter essere definito un pirata della strada dalla legge», sottolinea Rohrbach. Non è necessario
Un conducente è un pirata della strada secondo la legge quando circola in autostrada, dove vigono i 120, a una velocità di 200 km/h e oltre.
Compendio della statistica ADMAS Totale dei ritiri della patente dovuti ad inosservanza del rispetto del limite massimo della velocità dal 2008: 40 000 33 238
35 003
35 427 32 231
30 863
29 701
2 anni di ritiro della patente
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I seguenti motivi, a volte anche cumulati, hanno determinato la revoca della patente nel 2013: altri motivi malattia o infermità dipendenza da stupefacenti influsso di medicinali o stupefacenti alcolismo altri errori di guida
29 701 totale: 75 699 casi
inosservanza di prescrizioni relative alla velocità
sorpasso inammissibile
altri motivi (in senso orario)
inosservanza di segnali
ebrietà (>=0,80‰)
inosservanza della precedenza
disattenzione
grafico: TCS Visuell, fonte: ASTRA
«Per quanto riguarda i reati dei pirati della strada non possiamo fornire una cifra precisa, dato che la statistica delle misure amministrative (ADMAS) non conosce la categoria dei pirati della strada», spiega Rohrbach. Si potrebbero comunque stimare dai 26 ai 30 casi di pirati della strada, basandosi sul fatto che «Via Sicura» per un reato simile prescrive il ritiro della patente per almeno 24 mesi. L’esatto numero dei pirati della strada dovrebbe però essere maggiore di 30, dato che questi procedimenti vengono spesso impugnati e non si concludono in tribunale. Con l’entrata in vigore del primo e poi del secondo pacchetto di misure di «Via Sicura», in caso di un reato per eccesso di
solo un veicolo con un motore potente, ma anche un lungo rettilineo e poco traffico. «In Svizzera queste condizioni si realizzano al massimo sull’A1 tra Berna e Yverdon». Piuttosto, è possibile sfrecciare a 200 km/h sull’autostrada in sella a una moto potente. Purtroppo la statistica delle revoche delle patenti non dà informazioni sul tipo di veicolo. E non è nemmeno chiaro se nel 2013 i 26–30 pirati della strada siano stati colti in flagrante sull’autostrada, fuori dalle località o in zona 30. «Nelle zone 30 si rischia facilmente di perdere la patente», spiega Rohrbach. Sull’autostrada invece vale la regola: chi non ha precedenti, può circo-
dossier | touring
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n. 5 | 20 marzo 2014
lare a 150 km/h in una zona a 120 km/h, e così la patente rimane nel portafoglio.
Troppo veloci gli uomini La statistica ADMAS fornisce anche informazioni sull’età e il sesso dei conducenti colti in flagrante. Dei 29 701 che hanno commesso un reato per eccesso di velocità, solo 5206 erano femmine. Per quanto riguarda la fascia di età, la distribuzione è un po’ più equilibrata. Solo il gruppo 20–24 risalta negativamente con 4026 ritiri di patente tra gli uomini. Poi le revoche diminuiscono con l’avanzare dell’età. Con 735 revoche la statistica ha raggiunto il massimo tra i conducenti al femminile della fascia dai 20 ai 24 anni. Se si considerano le revoche a seconda dei cantoni, Zurigo e Vaud sono in cima alla lista: 4482 persone hanno dovuto consegnare la patente nel canton Zurigo, 3947 nel canton Vaud. Entrambi i cantoni a forte densità di popolazione occupano pure i primi posti per altri delitti come abuso di alcol e distrazione al volante.
TCS Visuell
In genere solo un mese
Norme circolazione: inasprimento dissuasivo Nonostante l’inasprimento legislativo, i ritiri della patente per il superamento dei limiti sono in diminuzione. «Le disposizioni più severe hanno comunque un effetto dissuasivo», spiega Rolf Grüninger. Il direttore dell’Ufficio cantonale della circolazione del canton Zurigo è convinto che le norme più severe contro i pirati della strada funzionano. Lo avrebbero dimostrato anche colloqui con giovani autori d’infrazioni. Grüninger esclude peraltro il fatto
La durata del ritiro della patente varia tra 1 e 24 mesi e a tempo indeterminato nel caso di recidiva. Più della metà di coloro che hanno commesso dei reati per eccesso di velocità (15 137 conducenti) hanno dovuto consegnare la loro patente per solo un mese, 7424 per tre mesi. La maggior parte dei reati per eccesso di velocità sono stati commessi con licenze di condurre della categoria B. Gli unici aumenti registrati nella statistica ADMAS riguardano «le revoche di patente a tempo indeterminato» e corredate da una perizia di psicologia del traffico. Un motivo potrebbe essere la legislazione più severa introdotta nel 2005, che prevede un prolungamento graduale della durata della revoca per i recidivi. Nadia Rambaldi
che i controlli della polizia siano diminuiti, al contrario. Un inasprimento delle norme non deve per forza portare ad un aumento dei ritiri di patente, spiega Hanspeter Krüsi. Il responsabile della comunicazione della polizia cantonale di San Gallo crede che una revisione legislativa in senso restrittivo possa avere anche un effetto preventivo. «Inoltre un dato statistico è influenzato da molti fattori», aggiunge Krüsi. Ad esempio anche la meteorologia ha un grande influsso sul fatto di viaggiare più o meno veloci. È quindi convinto che vi siano sempre troppe persone che superano i limiti e i controlli siano tuttora necessari. dno
Le spie dei radar nel mirino della polizia Di pari passo con l’aumento della densità del traffico, aumentano costantemente anche i controlli radar della polizia. Radar fissi e mobili sono costantemente in servizio: ufficialmente per garantire la sicurezza del traffico, ufficiosamente o stando all’opinione di molti cittadini, per migliorare le finanze pubbliche. Che in tale contesto, il fatto di avvisare gli altri automobilisti della presenza di un controllo costituisca una spina nel fianco delle autorità è evidente. A tale proposito in Svizzera è da tanto tempo che sono vietati apparecchi che rilevano o disturbano i radar della polizia. Lo stesso vale per i sistemi di navigazione che forniscono informazioni sui radar fissi. Anche l’uso dei fari abbaglianti per avvertire gli automobilisti della presenza di un controllo è punito per uso abusivo di dispositivi d’avviso. Già a partire dal 2008, in Svizzera era peraltro vietato ad esempio da parte delle radio private trasmettere annunci del genere «attenzione al fondo ghiacciato tra Emmen e Eschenbach», quando ci si trovava in piena estate. Gli autori rischiano addirittura il ritiro della concessione radiofonica. Con l’entrata in vigore del primo pacchetto di misure chiamato «Via Sicura» il 1° gennaio 2013, sono stati introdotti nuovi divieti: è perseguito chi avvisa pubblicamente nel traffico circa la presenza di controlli oppure offre prestazioni a pagamento per la segnalazione di simili controlli. In questo modo anche i sistemi di allarme via sms o le app per smartphone sono vietati. Chi tuttavia manda un messaggino a un collega o gli telefona per informarlo della presenza di un controllo radar non è punibile perché tale comunicazione non è pubblica. Discusso il fatto a sapere se sia punibile chi avvisa i propri amici su Facebook della presenza di un radar. Si tratta di una comunicazione privata ad un gruppo ristretto di utenti oppure di una comunicazione pubblica? Un quesito che non è ancora stato sciolto da alcun tribunale. UPI
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dossier | touring
11
n. 5 | 20 marzo 2014
Sentenze legali | I tribunali applicano la legge anti pirati della strada con rigore, ma sembrano reticenti a pronunciare pene che prevedono la prigione da scontare.
Condanna con la condizionale
E
ra il 1° gennaio 2013 quando entrò in vigore il delitto di pirata della strada. Si definisce «pirata della strada» chiunque superi la velocità prescritta di 40 km/h in una zona 30, di 50 km/h all’interno delle località (50 km/h), di 60 km/h fuori località (80 km/h), di 80 km/h in autostrada (120 km/h). È considerato pirata della strada chiunque effettui dei sorpassi temerari o partecipi a gare di inseguimento. Oltre alla confisca del veicolo, il reo incorre in una pena privativa della libertà da uno a quattro anni, mentre la durata minima del ritiro della patente ammonta a due anni. Tale implacabile volontà di punire i patiti della velocità non lascia che un minimo margine d’apprezzamento ai giudici. I casi arrivati finora davanti ai tribunali si concludono generalmente con pene detentive con la condizionale, corredate da pesanti multe e da lunghi ritiri della patente.
Nella mente di un pazzo per la velocità Secondo gli psicologi del traffico, i pirati della strada presentano le seguenti caratteristiche: accordano un posto centrale all’onore, al rispetto, all’orgoglio. Hanno una sensibilità esacerbata all’offesa e all’insulto. Un gestaccio fuori luogo con il dito medio ed è l’inizio di una gara a inseguimento. In maggioranza guidano modelli potenti e costosi, che simboleggiano la riuscita sociale. Vi si identificano così tanto che questi bolidi diventano fisicamente una parte del loro corpo, allo stesso titolo di un braccio o di una gamba. Una sensazione rafforzata dalla velocità che, agendo come una droga, ha un’influenza sui neurotrasmettitori. Perdere quest’abitudine necessita spesso di un lavoro terapeutico. Infine, si considerano degli eccellenti piloti, ben più dotati della media, capaci di padroneggiare qualsiasi situazione. Non misurano i rischi del loro comportamento stradale. Neppure se circolano a 200 km/h, non dubitano neppure per un attimo che potrebbero causare un incidente. jop
Nel giugno del 2013, un giovane di 23 anni è stato fermato dalla polizia mentre circolava fuori località a 149 km/h invece di 80. Il tribunale distrettuale di Argovia l’ha condannato a una pena di prigione di 18 mesi con la condizionale e a una multa di 4000 fr., mentre il procuratore chiedeva rispettivamente 24 mesi e 6000 fr. Le considerazioni del giudice fanno comunque venire i brividi, perché parlano di violazione elementare e premeditata delle norme della circolazione stradale e di grave superamento della velocità. Anche dopo la deduzione del margine di tolleranza, il giovane circolava a 63 km/h di troppo.
Costi astronomici Nel Canton Friburgo, un uomo di 29 anni è stato condannato a 18 mesi di prigione con la condizionale durante 4 anni e a una multa di 1000 fr. per aver circolato a 174 km/h su una strada cantonale (80 km/h). La licenza di condurre gli è stata ritirata per 30 mesi. Dopo un’analisi della sua situazione famigliare, il giudice ha rinunciato a confiscargli definitivamente il veicolo per non arrecare danno alla compagna che effettua numerosi spostamen-
Keystone
Violazione premeditata
Nei casi giudicati sinora dai tribunali, è stata generalmente applicata una pena detentiva con la condizionale.
ti durante la sua normale vita quotidiana. Ma se lui si azzardasse a riprendere il volante, la condizionale sarebbe revocata e incorrerebbe in un anno e mezzo di reclusione, ciò che appare sufficientemente dissuasivo. Oltre all’ammenda, l’uomo dovrà sborsare 4000 fr. di spese di perizia psicologica e d’avvocato, alle quali si aggiungono poi le spese amministrative, di giustizia e di sequestro del veicolo. Il presidente del tribunale ha sottolineato che la pena di un anno e mezzo con la condizionale era estremamente severa, ma proporzionata all’ampiezza «assolutamente grave» dell’eccesso di velocità, che dedotto il margine d’errore era di ben 87 km/h.
Altro caso, due scavezzacolli beccati su una strada di montagna neocastellana, rispettivamente a 132 e 144 km/h. L’accusa di rodeo della strada è stata lasciata cadere per mancanza di prove. Il conducente fotografato dal radar a 144 km/h ricadeva automaticamente sotto la tagliola delle disposizioni anti pirati della strada, a causa del superamento di oltre 60 km/h della velocità prescritta. Per il suo compare, il giudice ha considerato che non meritava d’essere trattato diversamente, perché ha accettato «di correre un grosso rischio d’incidente che poteva comportare ferite gravi o la morte». Ha accordato però a entrambi la condizionale, visti i buoni precedenti stradali. jop
12 touring | società e mobilità n. 5 | 20 marzo 2014
Finanziamento delle strade | Il prezzo della benzina dovrebbe aumentare di 15 ct. Così facendo il Consiglio federale vuol risanare le strozzature stradali, ma non solo.
S
hock sul prezzo della benzina, titolava un quotidiano svizzero a proposito del programma del Consiglio federale per un nuovo finanziamento stradale. Dopo i trasporti pubblici, il governo volge lo sguardo alle strade nazionali. Analogamente a quello per il finanziamento dell’infrastruttura ferroviaria (Faif), dovrebbe essere creato un fondo per il risanamento delle strozzature stradali. Infatti, la consigliera federale Doris Leuthard prevede una mancanza di fondi nella cassa stradale. «Se continuiamo così, le riserve saranno esaurite nel 2017. Dopodiché potremmo soltanto occuparci della manutenzione ordinaria della rete», ha avvertito in occasione dell’avvio della procedura di consultazione del Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (Fostra). Il buco finanziario incombe perché i compiti aumentano, mentre le entrate calano costantemente a causa del minor consumo di benzina delle auto. Oggi le strade nazionali sono pagate dalla cosiddetta cassa stradale, che è alimentata dalla metà delle imposte provenienti dagli oli minerali e dal relativo supplemento, oltre che dagli introiti del contrassegno autostradale. Con questi soldi si finanziano la gestione, la manutenzione e l’ampliamento delle strade nazionali. Ma non solo: una quota significativa di circa un miliardo di franchi finisce nel trasporto pubblico. Con il Fostra questo miliardo annuo dovrebbe in futuro essere investito nella
strada. Tuttavia, il fondo dovrebbe essere rimpinguato con nuove entrate. Da un lato con l’aumento di 15 centesimi del supplemento fiscale sugli oli minerali, dall’altro con i proventi delle tasse automobilistiche, che oggi finiscono nelle casse federali. Inoltre, dal 2020 le auto elettriche dovrebbero pagare una tassa forfettaria. A un nucleo familiare medio con un’auto, il solo rincaro della benzina costerebbe 200 franchi in più all’anno. E l’aumento del supplemento d’imposta sugli oli minerali non dovrebbe restare un caso isolato. In futuro dovrebbe essere adattato al rincaro e tali aumenti dovrebbero rientrare fra le competenze del Consiglio federale. Inoltre, parte dei soldi del Fostra continueranno ad andare ai trasporti pubblici.
Si prosegue così Nel quadro della procedura di consultazione appena avviata, i Cantoni, i partiti politici e le associazioni hanno tempo fino a maggio per prendere posizione sulle proposte del Consiglio federale. Dopodiché il governo invierà un messaggio costituzionale al Parlamento. Dato che il Fostra dovrebbe essere ancorato nella Costituzione, il popolo avrà comunque l’ultima parola sul nuovo finanziamento delle strade. Dino Nodari
Keystone
Il governo e la benzina più cara
La consigliera federale Doris Leuthard ha paventato un buco finanziario e vuole rincarare la benzina.
Si veda anche il contributo del presidente centrale del TCS Peter Goetschi a pagina 13.
Depositata l’Iniziativa vacca da mungere Le imposte sugli oli minerali dovrebbero essere destinate completamente a favore della strada. È quel che chiede l’Iniziativa popolare «Per un equo finanziamento dei trasporti», detta anche: iniziativa della vacca da mungere. Gli utenti della strada sono la mucca da latte della nazione, affermano i fautori. Questo perché le tasse di chi usa le strade, come per esempio la metà dell’imposta sugli oli minerali, non vengono usate solo per strade e autostrade, ma messe a disposizione anche dei trasporti pubblici. dno
Nessuna stregoneria: blocco del numero di targa
A
nni fa, durante i viaggi di vacanza con la famiglia, ci si divertiva a consultare il buon vecchio registro delle targhe in formato cartaceo per vedere chi fossero i conducenti del nostro stesso cantone che incontravamo lungo il tragitto oppure a destinazione. Anche oggi è ancora relativamente facile scoprire chi sia il detentore di un veicolo terzo. Diversi cantoni – ad esempio Lucerna, Argovia, Ticino, Zugo o Sciaffusa – comunicano gratuitamente il nominativo del detentore di un determinato numero di targa attraverso il registro online. Altri cantoni come i due Appenzello, San Gallo, Grigioni o Soletta
il consulente Urs-Peter Inderbitzin
richiedono un franco per ogni consultazione. Vi sono anche cantoni che utilizzano numeri telefonici a pagamento oppure – com’è il caso di Zurigo – vengono fatturati 10 franchi per ogni informazione richiesta. Da alcuni anni la protezione dei dati personali ha acquistato importanza crescente: molte persone esigono una migliore protezione della sfera privata, incluso il numero di targa. Il blocco della comunicazione di questi dati oggi non è più una stregoneria. Ogni conducente di un veicolo ha il diritto di ottenere il blocco del numero di targa dell’automobile o della motocicletta.
Sulla gran parte delle homepage degli uffici cantonali della circolazione è possibile scaricare un formulario a tale scopo. Inoltre nella maggioranza dei cantoni il blocco dei dati non richiede alcun tipo di motivazione né è soggetto al prelievo di una tassa. I dati saranno in seguito comunicati soltanto alle autorità o alle forze di polizia, ma non più a terze persone. Soltanto in casi eccezionali, privati cittadini potranno avere accesso a dati personali soggetti al blocco, ad esempio in caso d’incidente o nell’ambito di un processo – sempre premesso che sussista un interesse particolare.
società e mobilità | touring 13 n. 5 | 20 marzo 2014
Progetto Fostra | Il progetto messo in consultazione costituisce una buona base per l’elaborazione di un fondo stradale. Ma ci sono ancora importanti elementi da rivedere.
Il progetto di finanziamento delle strade va affinato
L
a procedura di consultazione relativa al Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato si è finalmente aperta. Il TCS, che da tempo chiede la creazione di un Fondo per l’infrastruttura stradale, studierà nei dettagli le proposte del Consiglio federale e si pronuncerà definitivamente tra qualche settimana. Mi permetto, comunque, di formulare già ora qualche osservazione preliminare su questo progetto.
to dei tratti di Morges e della Glattal, senza i quali la funzionalità delle nostre autostrade non potrà essere garantita a lungo termine. È indispensabile che questi elementi siano ripresi nella strategia di sviluppo delle strade. Se così non fosse, la strada dovrebbe accontentarsi dell’esiguo programma di eliminazione delle sue strozzature, attualmente in corso e votato già nel 2006, con una vaga prospettiva di ampliamento ulteriore a partire dal 2030.
Sì al Fondo stradale Il TCS sostiene l’istituzione del Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (Fostra). Questo nuovo strumento di finanziamento, ancorato nella Costituzione, porterà più sicurezza e trasparenza nel finanziamento dell’infrastruttura stradale. In particolare, esso permetterà di ridurre i rischi di trasferimento di fondi verso altri compiti (finanziamenti trasversali), di tagli di bilancio e di garantire una stabilità degli investimenti a lungo termine. Sarà comunque indispensabile che i mezzi destinati al traffico d’agglomerato siano chiaramente determinati e che i soldi servano anche a finanziare progetti stradali atti ad aggirare le agglomerazioni, contrariamente a ciò che avviene con l’attuale Fondo d’infrastruttura.
No ai 15 ct. sulla benzina
In seguito alla votazione sul contrassegno autostradale, la Confederazione ha deciso di decurtare di due elementi prioritari la sua strategia di sviluppo stradale: da un lato la ripresa e l’adeguamento dei grandi collegamenti cantonali nella rete di strade nazionali (decreto sulla rete); dall’altro, l’indispensabile completamen-
LTD
Nuovo decreto
Peter Goetschi, presidente centrale del Touring Club Svizzero (TCS)
«La strada ha diritto a una soluzione equivalente a quella della ferrovia!»
L’abbiamo ripetuto spesso durante la campagna contro l’aumento del prezzo del contrassegno autostradale: gli utenti della strada pagano ogni anno quasi 9,5 miliardi di franchi di tasse, dei quali solo un terzo circa è reinvestito a favore dell’infrastruttura stradale. Tenuto conto di questa realtà, e visto il nuovo sovvenzionamento della ferrovia tramite la strada nel quadro del progetto FAIF (circa 300 milioni), il TCS si oppone alla proposta di aumentare di 15 centesimi il prezzo della benzina. Al posto di un rincaro dei carburanti, ci vuole una ripartizione più equa dei mezzi disponibili. In questo senso va anche l’«iniziativa della vacca da mungere», di cui si dovrà tener conto al momento di confezionare il Fondo stradale. In sintesi, il progetto posto in consultazione costituisce una buona base per l’elaborazione di un fondo stradale. Al contrario, ci sono ancora importanti elementi da rivedere, affinare, e anche da cambiare, prima di giungere a ciò cui la strada ha diritto: una soluzione equivalente a quella della ferrovia! Peter Goetschi
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.ch
14 touring | società e mobilità
foto Getty Images, Keystone, ald
n. 5 | 20 marzo 2014
Difficile trovare un posteggio libero negli agglomerati... spesso si gira a vuoto per diverso tempo.
Parcheggi | Confrontati alla penuria di parcheggi pubblici, gli automobilisti ricorrono ai siti web e alle applicazioni smartphone che consentono di prenotare un posto a ore o per l’intera giornata. Un metodo non accettato da tutti.
Che fatica parcheggiare!
I
posti auto pubblici si riducono a macchia d’olio. La situazione diventa particolarmente acuta nelle città dove ogni giorno convergono migliaia di pendolari, la maggior parte dei quali non ha alternative all’uso del proprio veicolo privato. Secondo gli ultimi dati dell’Ufficio federale di statistica, 1,88 milioni di persone si recano sul luogo di lavoro in automobile, mentre solo 590 550 si spostano in treno. Insensibili a questa realtà, nel corso degli ultimi anni la maggior parte delle grandi città ha ridotto le capacità di posteggio sulla via pubblica. Risultato: la Svizzera è diventata il Paese europeo che offre meno posti auto pubblici in rapporto al numero di automobili private immatricolate, come certifica un recente studio dell’Accademia della mobilità. Confrontato a questo
problema lancinante, un numero crescente di automobilisti ricorre alle piattaforme Internet che propongono un posto in affitto a ore o al giorno. Shared Parking in Romandia o Parkit in Svizzera tedesca sono i principali protagonisti di questa forma di mobilità condivisa denominata co-parcheggio.
Facilitare le relazioni In concreto, le persone disposte ad affittare il loro posteggio privato aprono un conto e in seguito vengono messe in contatto con i richiedenti. Per instaurare fiducia e facilitare le procedure, Shared Parking propone sul suo sito un contratto tipo in cui sono specificati gli obblighi di ciascuna parte, da firmare in caso di accordo. Per gli inquilini, vi è anche una lettera standard da inviare alla propria
amministrazione immobiliare per chiedere l’autorizzazione a subaffittare il proprio posto auto. Le persone che ricorrono a questo servizio non risparmiano lodi: «Ho trovato un posteggio a 5 minuti dal lavoro, il giorno stesso… fantastico!»; «Un posto trovato in un giorno mentre ne stavo cercando uno da tanto tempo, grande!», si può leggere sul sito web di Shared Parking, che può fregiarsi d’aver già sedotto 8000 automobilisti: «Invece di costruire nuovi parcheggi, è preferibile ottimizzare l’uso di quelli privati», sottolinea Azzedine Lacchab, l’ideatore del sito, che punta anche ad aziende, negozi o medici i cui posteggi restano vuoti di sera e nel finesettimana. Tra i potenziali utenti, un numero non indifferente di automobilisti che hanno orari di lavoro irregolari e
società e mobilità | touring 15 n. 5 | 20 marzo 2014
rientrano a casa di notte. Il caso più diffuso? Due o tre persone condividono un posteggio privato e si ripartiscono di conseguenza i costi.
Condividere o subaffittare: è lo stesso?
Preservare la tranquillità I siti web Parkit e Parku vanno più lontano, proponendo l’affitto di breve durata, anche solo per una o due ore. A Zurigo, vengono proposti in questo modo circa 500 posti auto privati, ovvero lo 0,5% del totale esistente. Tuttavia, nonostante il volume ancora scarso, le autorità temono che un posteggio in affitto possa causare un grosso via vai. Anche se per il momento un intervento è fuori discussione, la situazione cambierebbe se l’offerta si allargasse o in caso di proteste da parte del vicinato. Zurigo vuole prevenire qualsiasi rumore supplementare nei quartieri residenziali, soprattutto di sera e nel fine settimana, in un momento in cui la gente tiene alla propria tranquillità. Pertanto, nei centri urbani sono proprio i fastidiosi giri a vuoto in cerca di un posteggio a generare rumore. Secondo gli studi, ciò riguarderebbe quasi un terzo della circolazione. Una constatazione che incita a una gestione globale degli
Subaffittare il proprio parcheggio, invece di lasciarlo vuoto tutto il giorno.
spazi di stazionamento, con l’integrazione dei parcheggi privati (cfr. intervista qui sotto). Jacques-Olivier Pidoux
Info Touring www.sharedparking.ch, www.parkit.ch, www.parku.ch, www.mobilityacademy.ch
L’INTERVISTA
«Molti posteggi privati sono inutilizzati»
Antonio Martin Diaz, collaboratore scientifico all’Osservatorio della mobilità dell’Università di Ginevra.
Si ha l’impressione che il numero di posti auto pubblici si riduca a macchia d’olio nelle grandi agglomerazioni. È davvero così? Antonio Martin Diaz: È certamente il caso nei centri molto grandi, perché le città vogliono limitarvi il traffico, l’inquinamento e il rumore. Contemporaneamente, però, esse costruiscono aree di parcheggio e autosili sotterranei in periferia. Di conseguenza la quantità complessiva a disposizione in un’agglomerazione non diminuisce drasticamente. A Ginevra, dove abbiamo condotto uno studio a tal proposito, ci siamo convinti che il numero di posteggi di pubblico accesso è rimasto stabile nel corso degli ultimi vent’anni, anzi è addirittura aumentato leggermente. Eppure ogni automobilista sa quanto sia difficile parcheggiare in città… È vero che benché il numero di posti auto sia rimasto stabile, è stata soppressa una gran quantità di aree di po-
A livello giuridico, ogni subaffitto necessita dell’accordo preventivo del locatore, una regola d’oro che si applica sia agli appartamenti che ai posti auto. Di conseguenza, il locatario che desidera subaffittare il proprio posteggio chiederà per iscritto il permesso del locatore, se non vuole incorrere nel rischio di vedersi opporre un veto a cose fatte. In caso di consenso, l’affittuario deve attenersi a un uso privato e non lanciarsi in un’attività commerciale. In parole povere: gli è fatto divieto di subaffittare il suo parcheggio dieci volte al giorno. Non solo ciò costituirebbe un’attività lucrativa, ma causerebbe fastidi al vicinato. Gli si fa anche divieto di subaffittare a un prezzo che eccede quello che versa per contratto al proprietario. Così, se il contratto di locazione prevede un affitto mensile di 300 fr. per un posto auto, non potrà subaffittarlo a 800 fr. La cosa è diversa per il proprietario di una casa, che dispone liberamente del suo posto auto. Comunque, se l’affitta ha il dovere di limitare i fastidi ai vicini. Nessun problema se una o due persone al giorno occupano il parcheggio. Se però si succedono dieci persone, i vicini potrebbero protestare per rumori eccessivi. Inoltre, potrebbe essere considerata un’attività commerciale e, in quanto tale, sottoposta ad autorizzazione.
steggio bianche e introdotte zone blu su vasta scala. Improvvisamente, le persone che venivano da fuori, soprattutto i pendolari, hanno fatto fatica a parcheggiare, non avendo accesso alle zone blu destinate ai residenti. Si potrebbe sottoporre un’intera città a zona blu? A Ginevra è già quasi così. Ma perché no, nella misura in cui si renda possibile l’accesso ai centri città tramite dei trasporti pubblici efficienti. Si sono visti nascere siti Internet e applicazioni per smartphone che propongono di condividere il proprio parcheggio privato. L’idea le sembra interessante? Sì. C’è un serbatoio non sfruttato da cui si potrebbe trarre profitto. Ad esempio, a che pro costruire un autosilo sotterraneo se ci sono numerosi posteggi privati nei dintorni, a maggior ragione se per la maggior parte del tempo non sono occupati o semplicemente non sono utilizzati? Non utilizzati, com’è possibile? A causa dell’obbligo legale di destinare una certa quota della superficie abitativa ai posti auto. Ma queste quote sono
calcolate in maniera generale e non tengono conto del fatto che, ad esempio negli alloggi sovvenzionati, la gente possiede meno automobili. Il «parking sharing» evita i fastidi o li crea? Evita fastidi se consente a un automobilista di recarsi direttamente nel posto giusto invece di girare a vuoto, ma ne crea se attira in città una persona che altrimenti prenderebbe i trasporti pubblici. È perciò difficile stilare un bilancio complessivo. Il «parking sharing» è destinato a svilupparsi? Difficile da dirsi. Se sarà così, esiste il rischio che un posteggio sia proposto simultaneamente su due piattaforme Internet e quindi sia prenotato contemporaneamente da due persone. È a conoscenza di un caso concreto? Sì, gli ospedali universitari ginevrini affittano dei posteggi di sera e nel finesettimana. Da quel che so, ciò non ha un immenso successo, senz’altro a causa dell’obbligo di liberare il posteggio a un’ora prefissata, pur essendo un servizio a pagamento. Intervista: Jacques-Olivier Pidoux
16 touring | test e tecnica n. 5 | 20 marzo 2014
Internet in auto | I costruttori integrano sempre più spesso l’elettronica di bordo con gli smartphone. Il TCS ha voluto vagliare le possibilità di connessione degli smartphone e l’uso dei telefoni cellulari in viaggio.
Auto e cellulari: il buon duo musicale avviene direttamente sullo smartphone. In tal caso il telefonino dovrebbe poter essere fissato nell’abitacolo, ad esempio sulla console centrale. Se tuttavia esso dovesse essere utilizzato per la navigazione, allora dovrebbe essere in vista del conducente, per cui anche la console centrale non è appropriata. L’ideale è il parabrezza, su cui possono essere fissati i più comuni supporti per mezzo di una ventosa. Purtroppo questi dispositivi a ventosa cadono spesso quando si mette mano al telefono.
Sempre meglio connessi Va da sé che tali manipolazioni sullo schermo del cellulare oppure sul computer di bordo possono avvenire soltanto con l’auto ferma oppure per mano del passeggero (v. riquadro). Migliorare e
Soltanto da fermi Secondo la legge svizzera gli automobilisti non possono utilizzare apparecchi che distraggano l’attenzione dalla strada. Dispositivi che non sono concepiti in modo ergonomico possono pertanto essere usati unicamente a veicolo fermo. Ciò vale soprattutto per i veicoli più datati, sui quali le applicazioni vanno azionate direttamente sul cellulare. Chi desidera ascoltare musica o simile sul telefonino deve fare una breve sosta. Durante la guida possono essere utilizzate solo le funzioni accessibili con i comandi vocali. Anche così è però necessaria la prudenza: la dettatura durante la guida richiede concentrazione. Il conducente deve rivolgere l’attenzione alla circolazione e tenere le mani sul volante. Attività allo schermo devono essere fatte a vettura ferma o da parte del passeggero. nr
I telefonini sono sempre più innamorati delle auto: i modelli più attuali permettono un’integrazione completa dello smartphone e l’uso di tutte le funzioni.
Daimler
L
e auto sono sempre più connesse. In molti nuovi modelli lo smartphone si può integrare al computer di bordo. Questo significa che sullo schermo dell’auto si possono visualizzare anche funzioni del cellulare: ascoltare la musica in memoria o canali radio online, usare varie app o l’assistenza vocale del telefonino. Su auto più vecchie, che hanno un equipaggiamento tradizionale in fatto di comunicazione - impianti stereo, mani libere Bluetooth, AUX ed eventualmente una presa USB – l’integrazione dello smartphone è meno completa. Per questo motivo il TCS ha testato la connessione del cellulare su sette modelli di auto, tra i quali tre attuali e quattro datati tra uno e due anni. Sui veicoli più datati, la gestione del navigatore, delle app o della banca dati
test TCS Comparativo connessioni smartphone
semplificare l’uso è peraltro un obiettivo costante dei costruttori. In pratica ad ogni nuovo modello, vengono presentati aggiornamento al sistema di infotainment ed il cliente ha la scelta tra diverse
Modello di base: comandi via cellulare
Lo standard: gestione via auto
Anche sulle auto meno recenti è possibile collegare uno smartphone con un sistema mani libere. A tale scopo l’auto deve essere attrezzata con un impianto Hi-Fi, Bluetooth, AUX o eventualmente USB. Un tasto sul veicolo permette di rispondere alle chiamate. Se si desidera invece effettuare una telefonata, bisogna selezionare il numero dall’elenco visibile sullo schermo della vettura o addirittura sul cellulare. I comandi vocali sono possibili solo se lo smartphone dispone del sistema specifico («Siri»). In questo caso i comandi sono trasmessi al telefono via l’impianto mani libere. Per la navigazione è necessaria un’app. Vantaggi e svantaggi: + tutte le funzioni sullo smartphone – necessità di acquistare il supporto – il fissaggio del cellulare sul parabrezza o sulla console centrale può creare conflitti d’uso
In questa variante, l’automobile utilizza le app e la navigazione GPS dello smartphone. Esempio: il sistema IntelliLink della Opel Adam. Un tasto sul volante sostituisce il tasto home dell’iPhone. Un tasto sul volante può inoltre attivare «Siri». L’app «BringGo» (55 fr. incluse le informazioni sul traffico) sostituisce il navigatore, mentre tramite «Tuneln» o «Stitcher» può essere scaricata la musica tramite l’abbonamento del telefono mobile. Vantaggi e svantaggi: + l’app per la navigazione è visualizzata sullo schermo dell’auto + sfruttamento delle sinergie tra smartphone e automobile – ogni componente della famiglia che viaggia da solo necessita dell’app per la navigazione (costo: ca. 500 fr.)
test e tecnica | touring 17 n. 5 | 20 marzo 2014
sultati sul computer di bordo (bluetooth o USB). Ma ha anche verificato l’uso dell’assistente vocale Siri e dato uno sguardo alla dotazione di serie in fatto di comunicazione. Il servizio «Consulenza mobilità» del TCS ha testato questi aspetti sull’auto stessa o con l’ausilio dei supporti aggiuntivi in vendita.
Email con comando vocale
versioni nella lista degli equipaggiamenti opzionali. Il TCS ha testato quali funzioni e app dello smartphone e in che modo i dati salvati sul cellulare, quali musica o podcast, possono essere utilizzati o con-
Il sistema di comando vocale per iPhone Siri può essere azionato dal volante sulle auto nuove e con il tasto home del telefonino su quelle più vecchie e funziona senza creare intralci, con un po’ di esercizio. Il sistema a mani libere riconosce l’applicazione, mette la musica sul muto e permette alla voce di Siri di uscire dagli altoparlanti dell’auto. Al comando «Email» possono essere spedite brevi mail, tuttavia il testo deve essere dettato tutto di filato. Al comando «Riproduci musica», l’iPhone avvia la musica salvata sul dispositivo. A seconda dell’automobile, è possibile eseguire questo streaming audio attraverso Bluetooth, USB o AUX, e ciò vale anche per i podcast e le stazioni radio sul web ricevibili sul cellulare. Nel migliore dei casi, sullo schermo dell’autovettura appaiono le informazioni relative al titolo, l’interprete o la stazione
radio, a seconda sempre dell’età dell’autovettura. Per l’ascolto delle stazioni radio online sul cellulare sono inoltre disponibili delle applicazioni quali per esempio «Aha Radio», «TuneIn» o «Stitcher». Attenzione però: le radio via Internet richiedono un traffico dati di circa 60 MB per ogni ora, per cui se necessario bisognerà provvedere ad adattare il proprio abbonamento per il cellulare.
«eCall», chiamata d’emergenza A partire dall’ottobre 2015, nell’UE le nuove auto dovrebbero essere equipaggiate con il sistema di chiamata d’emergenza «eCall». In caso di incidente esso trasmette immediatamente data, ora e posizione. Ciò presuppone la presenza nell’auto di una propria carta SIM. È verosimile che quest’ultima potrà essere utile anche per altri servizi; del resto le marche dei segmenti premium offrono già un intero sistema di comunicazione fisso sull’automobile. nr/TCS MoBe
Info Touring I risultati dettagliati del test comparativo si trovano sul sito Internet www.test.tcs.ch alla rubrica Accessori auto.
Buona collaborazione: app e navigatore
Telefono di bordo: il cellulare resta inattivo
Dotazione di punta: hotspot incluso
Il sistema della Mazda 3 usa le app dello smartphone, ma dispone di un proprio navigatore e di un sistema di comando vocale. La gestione avviene tramite il touchscreen, oltre alla ghiera e ai tasti sulla console centrale. Grazie all’abbonamento di telefonia mobile e app quali «Aha Radio» o «Stitcher» è possibile scaricare della musica.
Con la tecnologia telefonica SAP lo smartphone si collega via Bluetooth con il telefono dell’auto. Il modulo sulla VW Golf costa 600 fr. ma è ottenibile soltanto in combinazione con il navigatore da 2670 fr. Si comanda tramite tasti, touchscreen e sensori di prossimità, così come un sistema di comando vocale integrato. Durante le telefonate l’antenna del tetto garantisce una ricezione ottimale. Durante il viaggio, gli sms in arrivo non sono salvati sul telefonino, bensì sulla vettura. Lo smartphone resta inattivo.
Sulle versioni premium, telefonia e funzioni dello smartphone sono integrate e collegate al veicolo. Attraverso un adattatore, lo smartphone è collegato all’auto e trova la sua sistemazione nella console centrale. Esempio: BMW con Connected Drive. La gestione avviene attraverso lo schermo, la ghiera e i tasti «preferiti». Il sistema integrato di gestione vocale include un microfono per il passeggero. L’adattatore garantisce la ricezione telefonica attraverso l’antenna sul tetto. Stazioni radio via Internet tramite app. Vantaggi e svantaggi: + hotspot WLAN per 8 dispositivi + ricezione sempre ottima grazie all’antenna sul tetto + comandi ergonomici + per chi telefona molto – funzioni parzialmente doppie – caro, oltre 4000 fr.
Vantaggi e svantaggi: + navigatore sempre sull’auto + info traffico live tramite smartphone + selezione delle stazioni radio online tramite ghiera e indicazione sullo schermo dell’auto + ricevitore WiFi integrato per WLAN o hotspot tramite smartphone + sfruttamento delle sinergie tra smartphone e auto + ghiera sulla console centrale dall’uso ergonomico
Vantaggi e svantaggi: + ricezione sempre ottima grazie all’antenna sul tetto + ottimo per chi telefona molto – funzioni parzialmente doppie – costo elevato
18 touring | test e tecnica n. 5 | 20 marzo 2014
Peugeot 308 1.6 THP Féline
Esalta lo spirito delle compatte Alle qualità emblematiche di Peugeot - comportamento e comfort -, ora la 308 aggiunge un design curato, una qualità percepita raffinata e una strumentazione innovativa. Un vero fenomeno tra le compatte.
C
ertamente la Peugeot 308 non ha usurpato i titoli di «Auto svizzera ed europea dell’anno». Questi riconoscimenti non sono dovuti solo alla silhouette robusta della carrozzeria, che esprime tratti tanto semplici quanto moderni. In effetti la sobrietà del posto di guida, dominato dalla plancia di bordo dalle linee minime e studiate, ricorda indubbiamente il design scandinavo. Quest’auto va infatti all’essenziale: tasti e pulsanti hanno abbandonato il cruscotto per concentrarsi sullo schermo tattile. Estetico e funzionale. Ma la 308 non si riassume in questa scelta stilistica sapientemente orchestrata. Il telaio unisce un tocco stradale poco comune in questa categoria con l’agilità e il rigore che ci si aspetta da un’auto compatta degna di questo nome. Certo, non siamo alla perfezione assoluta – l’abitabilità posteriore ad esempio è limitata – ma questa vettura uscita dalle catene di montaggio di Sochaux rappresenta un eccellente condensato automobilistico.
È già domani Pur restando fondamentalmente compatta, la 308 concede 2 cm sia in altezza sia nel centro di gravità. Basata sulla nuova piattaforma modulare Peugeot-Citroën, ha anche perso peso. Nel caso specifico, il modello testato, benché fosse ben equipaggiato, pesava una sessantina di chili in meno del suo predecessore testato nel 2007. Si nota poi soprattutto la volontà evidente di facilitare la vita del conducente. Lo schermo tattile comanda infatti il sistema multimediale, la climatizzazione, il navigatore e anche gli ausili alla guida. Dopo un periodo di apprendimento, questa «centrale» si maneggia facilmente e farà la gioia degli adepti dell’interattività. Un po’ meno forse quella degli utenti tradizionali. Come per gran parte di questi dispositivi, il sistema richiede tempo prima di avviarsi: un tempo morto che penalizza ad esempio l’entrata in funzione della telecamera di re-
tromarcia. Si apprezzano invece molto il freno a mano elettrico completamente automatico e l’accesso senza chiavi fornito sulla versione Féline. La ricchezza della dotazione è peraltro un fattore distintivo rispetto alla concorrenza. Dotata di un dispositivo anticollisione, la 308 ha
PIÙ O MENO Rapporto prezzo/prestazioni Equipaggiamento completo Rifiniture e materiali pregiati Eccellente comfort di marcia Comportamento rigoroso Buone prestazioni Strumentazione innovativa Volume bagagliaio da primato Abitabilità del divano (accesso, spazio per la testa) Visibilità posteriore ridotta Tempo di adattamento alla strumentazione Pochi vani portaoggetti Tempomat semi-attivo
optato per un regolatore semi-attivo. Se il differenziale di velocità con il veicolo che precede supera i 30 km/h, il sistema si disinserisce. Una scelta discutibile rispetto ai sistemi classici. Unico vero neo, l’accesso al sedile posteriore è ostico e la posizione verticale dello schienale dà l’impressione di essere un po’ stretti. Al contrario la situazione del bagagliaio dall’architettura cubica, il cui volume sale da 350 a 470 l. Difficile fare meglio. Ma la Peugeot 308 è soprattutto una sospensione tra le più assorbenti, che annulla la rigidezza dei copertoni opzionali di taglia ridotta. Perfettamente adatta ai percorsi autostradali visto la sua silenziosità, questa compatta brilla sui tragitti sinuosi. Il piccolo volante, simile a quello della 208, offre sensazioni da go-kart, amplificate dalla reattività e dalla precisione dello sterzo. L’irrinunciabile 1,6 l turbo da 155 CV imprime un’andatura adeguata al resto. Questo motore molto flessibile permette soprattutto una guida rilassata, come tendono a fare le auto moderne, dotate di rapporti lunghi. Marc-Olivier Herren
La plancia di bordo brilla per la sua sobrietà. Tasti e pulsanti sono migrati nello schermo tattile. Il bagagliaio vanta una delle migliori capacità del segmento. Con il divano ribaltato si forma uno scalino.
SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO Peugeot 308 1.6 THP Féline; 5 porte, 5 posti; 33 200 fr. (auto del test: 37 370 fr.) Gamma: dalla 1.2 VTi Access, 82 CV (20 900 fr.) alla 2.0 BlueHDi Féline, 150 CV (37 700 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (750 fr.), navigatore e DAB+ (400 fr.), selleria in pelle + sedile memorizzato (2300 fr.) Garanzia: 3 anni di fabbrica, 3 anni di assistenza; antiruggine: 12 anni (cond.) Importatore: Peugeot (Svizzera) SA, 8952 Schlieren, www.peugeot.ch DATI TECNICI Motore: 4 cilindri 1,6 l turbo benzina, 155 CV; trazione anteriore, cambio manuale a 6 marce Peso: 1405 kg (auto del test), totale ammissibile 1770 kg, carico rimorchiabile 1400 kg
Tabella comparativa
Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»
Peugeot 308 1.6 THP Féline
VW Golf 1.4 TSI Highline
33 200.– 1598 115/155 240/1400 5,9 D2 69 0.70
32 000.– 1395 103/140 250/1500 4,71 B2 685 0.62
11133
11111
5/2014
5/20135
dati secondo l’importatore efficienza energetica secondo l’importatore su 15 000 km/anno 4 costi totali su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 VW Golf 2.0 TDI DSG Highline
1
3
2
test e tecnica | touring 19 n. 5 | 20 marzo 2014
Peugeot 308 1.6 THP in dettaglio ▸
▸ ◂
146 cm
◂
◂
m 9c –7 55
passo 262 cm
◂
◂
◂
◂
cm 15 –1 92
▸
93 cm
109 cm
▸
lungh. 425 cm (largh. 180 cm)
▸
larghezza interna: ant. 149 cm, post. 144 cm bagagliaio: da 470 a 1309 litri pneumatici: 225/40 R 18, min. 225/45 R 17
ABITACOLO 11113 La plancia di bordo è essenziale e presenta materiali pregiati che creano un ambiente design. La gran parte dei comandi è stata sostituita da pulsanti virtuali nello schermo tattile. Una soluzione innovativa nel complesso funzionale. Davanti generoso, lo spazio è piuttosto ridotto dietro. L’accesso non è ideale e la posizione seduta molto verticale. Il bagagliaio cubico è molto voluminoso. Una volta ribaltato, il sedile posteriore forma uno scalino.
La Peugeot 308 esibisce linee ripulite. Da notare i fari LED forniti di serie sulla versione Féline.
COMFORT 11112 Oltre all’avvolgente selleria in pelle (+2300 fr.) e una buona insonorizzazione, la 308 ha sospensioni molto assorbenti che fanno quasi dimenticare i pneumatici opzionali di taglia bassa da 18”. Comfort raro per la categoria.
foto Fabian Unternährer
DOTAZIONE 11111 Un vero lusso: cerchi in lega, climatizzatore a due zone e schermo tattile a partire dalla seconda versione. Vi si aggiungono poi navigatore, fari LED, sedili sportivi o ancora l’accesso senza chiave. Il tempomat semi-attivo fornisce un ausilio limitato.
CHECK-UP TCS
TCS MoBe: Herbert Meier
DINAMICA DI COMPORTAMENTO Accelerazione (0–100 km/h): 8,4 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 8,9 s 80–120 km/h (in 4a) 9,4 s Diametro di sterzata: 10,7 m Insonorizzazione: 60 km/h: 59 dBA 11113 120 km/h: 69 dBA 11111 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 35,4 m Visibilità circolare Equipaggiamento
COSTI D’ESERCIZIO km/anno
ct./km
fr./mese fissi
variabili
15 000 30 000
70 48
562.– 562.–
318.– 635.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Peugeot da 108 a 195 fr.
11111 11133 11111
mano d’opera (fr.)
15 000/12 1,0 145.– 40 000/24 1,8 261.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 18,1 5077.–
test TCS
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano
COSTI DEI SERVIZI Manutenzione (km/mese) ore
PRESTAZIONI 11113 Il motore benzina 1,6 l turbo eroga i suoi 240 Nm da 1400 giri/min. Si può dunque viaggiare a basso regime disponendo di riprese corrette, anche se il cambio a 6 marce ha una demoltiplicazione lunga. Il 155 CV fornisce accelerazioni sportive pur restando sobrio.
extra urbano
misto
TCS 8,1 4,7 fabbrica 7,9 4,6 Emissioni di CO2: Media di CO2: etichettaEnergia (A–G):
5,9 5,8 136 g/km 148 g/km D
CONSUMO DEL TEST
11333
7,2 l/100 km serbatoio: 53 litri
autonomia 736 km
Peugeot 308
▸ Video del test
COMPORTAMENTO 11112 Il telaio dal temperamento sportivo e la guida precisa permettono di affrontare le curve strette ad andatura sostenuta e ciò senza dover fare correzioni col volante. Unico neo, gli innesti lunghi del cambio. SICUREZZA 11111 La dotazione è completa. È possibile aggiungervi la sorveglianza dell’angolo morto. Frenata molto efficace.
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test e tecnica | touring 21 n. 5 | 20 marzo 2014
Sulla buona scia delle fuoristrada
In zona low-cost, ma nettamente migliore
Opel Insignia Country Tourer | Questa robusta break entra nel club esclusivo delle fuoristrada fondendo tecnologia e comportamento rigoroso.
Skoda Rapid Spaceback | Inizialmente riservata ai mercati emergenti, è letteralmente esplosa nella sua versione compatta a due volumi.
P
L
a versione a tre volumi della Skoda Rapid era destinata ad avere un’importanza aneddotica in Europa occidentale. A ribaltare la situazione arriva la sorella a due volumi che, più piccola di 18 cm, si vede proiettata nel vivace segmento delle compatte. Basata sul vecchio telaio della Golf ed equipaggiata con l’asse anteriore della city-car Fabia, la Rapid Spaceback fonde con astuzia tecnica di ieri ed oggi. Ritroviamo infatti sotto il cofano il valoroso 1.4 TSI unito ad un cambio DSG a 7 rapporti, ossia il meglio del gruppo Volkswagen. E se il frontale non ha niente di particolare, il retro dalle linee arrotondate non ha nulla da invidiare alle altre compatte. Proposta ad un prezzo mirato al target, la Spaceback limita i costi accontentandosi di un allestimento interiore fatto di plastiche mediocri, sebbene l’effetto complessivo non sia poi tanto male, visto il design della plancia di bordo sobrio e la strumentazione semplice ma intuitiva. Molto meglio del classico low-cost. Da buona Skoda, questa compatta sotterra la concorrenza in fatto di spazio. Sono rari i modelli che propongono tanto agio per le gambe dietro e un bagagliaio così voluminoso. Profondo e cubico, nel piano di carico viene però a formarsi un gradino fastidioso a schienale ribaltato. Non sorprende che il comportamento sia quello di una tranquilla familiare, mentre lo sterzo offre una precisione media. Questi elementi contrastano un po’ con il temperamento del TSI. Il propulsore downsizing di 122 CV è infatti valorizzato dal peso ridotto della Spaceback e dal cambio DSG. Assai rapidi, i cambi permettono di viaggiare sotto i 2000 giri/min sulle strade di campagna. Se invece lo si forza, pur parsimonioso, il motore sale facilmente di giri, emettendo sonorità addirittura corsaiole. La dotazione è dignitosa, ma lascia a desiderare per quanto riguarda i sistemi d’assistenza alla guida più avanzati. Un male minore. MOH
Positivo: look battagliero ma elegante, ammiraglia confortevole e polivalente, telaio molto equilibrato, motricità, dotazione generosa, sistema multimediale di punta Negativo: diesel ruvido, sterzo poco comunicativo, raggio di sterzata, visibilità posteriore nulla.
Positivo: prezzo ridotto, comfort dietro, bagagliaio voluminoso, combinazione motore-cambio, dotazione adeguata, dettagli utili Negativo: qualità delle plastiche, design anteriore sommario, assenza sistemi d’assistenza innovatori, fari a spegnimento manuale.
Tecnica: break fuoristrada; lungh.: 4,92 m; bagagliaio: 500–1530 l; 2 l biturbo diesel, 195 CV, 400 Nm a 1750 giri/min; cambio aut. a 6 rapporti, trazione integrale; da 0 a 100 km/h in 9,9 s; carico rimorchiabile: 2000 kg Consumo (prova): 8,0 l/100 km, autonomia 875 km Prezzo: 57 050 fr. (2.0 CDTI aut.)
Tecnica: compatta; 5 porte, 5 posti; lunghezza: 4,30 m; bagagliaio: 415– 1380 l; 1,4 l turbo benzina, 122 CV, 200 Nm a 1500 giri/min; cambio a 7 rapporti e doppia frizione; da 0 a 100 km/h in 9,4 s Consumo (prova): 7,3 l/100 km, autonomia 753 km Prezzo: 27 500 fr. (1.4 TSI DSG Elegance).
foto MOH, nr
arenti povere delle 4×4, le station wagon fuoristrada costituiscono un’alternativa meno sfavillante delle SUV ma estremamente interessante. Opel ha avuto la buona idea di investire in questa nicchia dominata da Audi A4 Allroad, Subaru Outback e Volvo XC70, tra le altre. Per l’occasione, la station wagon Insignia adotta la denominazione Country Tourer. Protezioni sull’intero perimetro, dagli archi passaruota al batticalcagno per un aspetto più battagliero. Il tutto ornato da rifiniture cromate per darle un tocco d’alta gamma. L’altezza da terra aumentata di 2 cm permette di avventurarsi sulle stradine sterrate che portano agli chalet. Quanto alla trazione integrale, è garantita da un giunto Haldex assecondato da un differenziale elettronico autobloccante. L’imponente familiare vanta una motricità impeccabile, che sfrutta appieno l’eccellente telaio a sospensioni adattive di serie. Nonostante il suo peso (1,9 t), l’Insignia impressiona per il suo dinamismo sottolineato dal design del frontale incisivo. Peccato che lo sterzo poco consistente rovini un po’ il quadro d’insieme. Detto ciò, questa fuoristrada è innanzitutto un’ammiraglia adatta ai lunghi tragitti. Qui il diesel biturbo distilla con tranquillità i suoi 195 CV offrendo solide riprese. A suo agio in autostrada, fa dimenticare la ruvidezza del motore e lo scarso piacere che regala nell’uso urbano. Gli interni della Country Tourer beneficiano del restyling operato sulla gamma Insignia. Pur senza strafare, l’abitacolo è curato ed elegante. L’allestimento potrebbe essere più generoso date le dimensioni del veicolo. Per contro colpisce la dotazione multimediale con touchpad, che consente di comandare con la punta delle dita sia il navigatore di serie sia le altre funzioni. L’interfaccia è abbastanza facile da usare, ma richiede comunque un po’ di dimestichezza. Dopo un po’ ci si divertirà a visionare i filmati memorizzati sul proprio smartphone. MOH
L’Opel Insignia Country Tourer, l’avventura con un tocco di classe.
La Skoda Rapid Spaceback nasconde bene le sue radici low-cost.
22 touring | viaggi e tempo libero n. 5 | 20 marzo 2014
Il Clyde Auditorium, noto pure come «Armadillo» è uno dei simboli di Glasgow. Sorge sul waterfront, fra gli scorci più frequentati.
Dintorni attrattivi | Cultura, architettura, design, sport – negli ultimi dieci anni Glasgow, da triste città industriale, si è reinventata in fiorente centro di servizi. Da dove partire alla volta di castelli leggendari e distillerie di whisky.
Lo charme schietto di Glasgow
P
iove quando, in questa cupa serata di ottobre, l’autobus proveniente dall’aeroporto di Edimburgo fa sosta nella stazione dei bus di Buchanan. Il primo noto cliché su Glasgow ha così già trovato conferma. E la seconda conferma arriva poco dopo quando, ordinando la birra, facciamo fatica a capire la giovane barista a causa del suo forte accento scozzese.
Amore al secondo sguardo L’indomani durante il tour cittadino la pioggia picchia con insistenza contro i vetri appannati del nostro bus, tingendo il mondo al di là dei finestrini con diverse tonalità di grigio difficilmente distinguibili tra loro. Benvenuti a Glasgow! Ma questa prima impressione non deve ingannare, perché Glasgow è una città dalle
molte sfumature, da scoprire una ad una. Lungo il fiume Clyde che scorre attraverso la città di circa 600 000 abitanti si trova, fra cantieri navali abbandonati, il Centro Congressi (Clyde Auditorium) costruito nel 1996 dall’architetto Sir Norman Foster. Questa struttura emblematica in alluminio dalle tinte blu attira gli sguardi già da lontano. I 12 000 posti dell’auditorio si riempiono senza difficoltà per i concerti di Rod Stewart e altre star del suo calibro. A due passi di distanza ci colpisce un altro edificio moderno, in vetro e calcestruzzo, la vivace sede della BBC-Online. Al suo interno lavorano alacremente vari giornalisti. Glasgow si va trasformando, da città di operai, in città di operatori del terziario. Le città si esplorano al meglio a piedi, passo dopo passo. Durante un giro di due
ore proposto dalla Glasgow School of Art seguiamo le tracce di Charles Rennie Mackintosh, che a Glasgow ha firmato numerosi edifici in stile Liberty, di cui fu il massimo esponente nel Regno Unito. Proclamata capitale europea della cultura nel 1990, Glasgow ha ricevuto nel 1999 il Premio di Architettura e Design ed è stata città europea dello sport nel 2003. Dal 24 luglio al 3 agosto 2014 per undici giorni vi si terrà la 20a edizione dei Giochi del Commonwealth.
La gente fa la differenza I begli opuscoli patinati creati dagli addetti al turismo e al marketing non rendono pieno onore a Glasgow. Infatti qui, è la gente a fare la differenza: l’ingrediente principale di Glasgow sono dunque i Glaswegians, gli abitanti di questa città
viaggi e tempo libero | touring 23 n. 5 | 20 marzo 2014
dal fascino rigoroso e trendy insieme. E lo si percepisce praticamente dovunque. Ad esempio passeggiando per il West End, il quartiere elegante con l’antica Università, il giardino botanico e le sue grandi serre. Qui si possono fare vari acquisti di antichità oppure andare a caccia di tesori in uno dei tanti negozietti dell’usato. Sulla Byres Road, poi, compriamo uno Stilton di qualità sopraffina nella bottega di specialità casearie di George Mewes. E sono raccomandabili non soltanto i formaggi alla muffa blu, ma anche il Cheddar rosso.
Tempio di musica ed altro Non si può non notare l’imponente chiesa gotica, oggi sconsacrata, sulla Byres Road: estroso luogo d’incontro, si chiama Oran Mor ed è molto in fra i giovani e meno giovani. Ospita bar, ristorante e centro culturale ed è il cuore del West
End di Glasgow. Vale la pena andarci. Così come al «Bothy» sulla Ruthven Lane, un accogliente locale che serve unicamente squisite specialità scozzesi. Prima di tutte naturalmente il piatto nazionale Haggis oppure il mitico Fish & Chips. Senza dimenticare le pietanze a base di carne di pecora, ad esempio sotto forma di arrosto o gustosi stufati. Lo slogan «People Make Glasgow» si rivela completamente azzeccato. È la gente a fare il fascino di Glasgow – ed è davvero tanto! Christian Bützberger Questo viaggio è stato sponsorizzato da VisitBritain e dal Glasgow Marketing Bureau.
Info Touring www.peoplemakeglasgow.com, www.bothyglasgow.co.uk, www.georgemewescheese.co.uk, www.hunterian.gla.ac.uk, www.oran-mor.co.uk, www.rabbies.com, www.glengoyne.com, www.glasgowlife.org.uk/museums
Vita modesta in campagna
foto Alan Robertson, ald, Bü
A poche ore d’autovettura da Glasgow ci si schiudono panorami affascinanti con colline ripide (bens), profondi laghi (lochs) e valli selvagge (glens). Durante il nostro tragitto che ci conduce verso le Highlands, attraverso stradine tranquille di campagna, non manchiamo di far tappa allo Stirling Castle, fortezza costruita sopra uno spuntone di roccia vulcanica che rappresenta una delle più imponenti residenze
reali della Scozia. La storia scozzese si fonda su due rocce, appunto quella di Stirling e quella di Edimburgo. Vale anche la pena fare una passeggiata dal paesino di Balmaha e salire su una collina nel Loch Lomond & Trossachs National Park per potersi godere la vista sull’imponente distesa del Loch Lomond. Il più grande lago del Paese raccoglie esclusivamente acqua piovana. Costellato di una quarantina di isole, grandi e piccole, è un incanto per gli occhi.
Chi desidera comprare un kilt (gonna scozzese), a Glasgow non ha che l’imbarazzo della scelta.
A COLPO D’OCCHIO ◾ Viaggio: con Easyjet da Basilea a Edimburgo. Bus dall’aeroporto sino a Glasgow – circa 1 ora.
La Gallery of Modern Art ha contribuito molto a fare di Glasgow una moderna città culturale.
◾ Metrò: la Glasgow Subway, inaugurata nel 1896, è la terza più vecchia metropolitana del mondo dopo Londra e Budapest. La rete è lunga solo 10,4 km e comprende 15 stazioni.
Vale la pena visitare le serre nel Giardino Botanico.
◾ Hotel: il Carlton George sulla 44 West George Street è un albergo con un ottimo rapporto qualità prezzo. Il minibar offre gratuitamente non solamente acqua e birra, ma addirittura anche gin, wodka e whisky.
La zona montuosa delle Trossachs, terra rude ma molto romantica, è stata resa famosa in tutto il mondo da Sir Walter Scott con il suo romanzo «La donna del lago». Questi paesaggi magnifici sono legati in modo indissolubile alla figura di Rob Roy, brigante ed eroe definito il Robin Hood della Scozia. Capo-clan e commerciante di bestiame, Red Robert MacGregor rimane senza un soldo. Incalzato dai creditori, si dà alla macchia. Il Duke of Montrose lo dichiara così fuorilegge. Rob Roy si mette a sac-
cheggiare, ma divide il bottino delle sue scorribande con i poveri. Sulla strada di ritorno a Glasgow ci attende la visita obbligata a Glengoyne. Da oltre 200 anni vi si produce whisky. Inizialmente in modo illegale per evitare di pagare le tasse proibitive. Glengoyne è tra i migliori whisky del mondo. Impariamo questo ed altro durante un tour interessante ed istruttivo della distilleria. Un marchio apprezzato soprattutto da chi al sapore di torba e fumo preferisce l’aroma leggermente fruttato tipico del Glengoyne. Bü
24 touring | viaggi e tempo libero n. 5 | 20 marzo 2014
Siviglia | Anche in gennaio – il periodo della nostra visita – Siviglia si presenta ai turisti come città da scoprire a piedi, con clima mite, molta cultura e tapas.
La città che ama la gente
B
envenuti in una città che ti accoglie a braccia aperte: «We love people!». Questo slogan di Siviglia Turismo ci accompagna ovunque. E l’affetto è senz’altro reciproco: «Siviglia, ti amiamo!». Una dichiarazione d’amore alla città della gioia di vivere, della cultura, della storia e del piacere. È così che l’abbiamo vissuta, questa perla andalusa, al nostro primo incontro di quattro giorni.
A COLPO D’OCCHIO ◾ Siviglia: Siviglia è la capitale della regione autonoma di Andalusia. Con circa 700 000 abitanti Siviglia è la quarta città più grande della Spagna. www.visitasevilla.es/it ◾ Attrazioni: Palazzo Alcazar, Cattedrale, Giralda, Museo del Flamenco, Metropol Parasol, nucleo cittadino Santa Cruz, Parco Maria Luisa, Torre dell’Oro, Archivio delle Indie, Hacienda Guzman (olio d’oliva).
A gennaio il nucleo storico è incorniciato da aranci stracolmi di frutti, ma è pure un brulicare di carrozze trainate da cavalli. Respiriamo atmosfere mediterranee, la temperatura tocca i 20 gradi. «Il periodo di viaggio ideale è da marzo a metà giugno e da settembre a fine ottobre», consiglia Miguel Gutiérrez dell’Ente del turismo spagnolo. Le attrazioni turistiche principali (vedi il box a lato) di Siviglia sono comodamente raggiungibili a piedi. Zone pedonali generose invitano a piacevoli passeggiate attraverso le viuzze pittoresche dell’antico quartiere di Santa Cruz con i suoi eleganti negozi. Se non si parlasse del flamenco per descrivere la visita a Siviglia si commetterebbe un peccato di omissione. Per questo il «Museo del Baile Flamenco» nel centro cittadino Santa Cruz (www.museoflamenco.com) è certamente una tap-
foto Peter Widmer
Su misura per i pedoni
pa obbligatoria. S’inizia con un viaggio interattivo nella storia di quest’eredità culturale andalusa. Quindi si assiste ad uno spettacolo dal vivo e ci si lascia travolgere dall’intreccio focoso fra canto, chitarra e danza – un’esperienza unica nel suo genere. Anche la visita della cattedrale ci lascia senza fiato per le sue gigantesche dimensioni. Dopo la Basilica di San Pietro a Roma e la Cattedrale di San Paolo a Londra è la terza chiesa più grande del mondo. Peter Widmer
L’enorme Plaza de Espana, risalente al 1929, può essere apprezzata anche dalla barca.
◾ Alberghi: Inglaterra (www. hotelinglaterra.es); Casa 1800 (www.hotelcasa1800sevilla.com). ◾ Viaggio: con Easyjet da Basilea mercoledì e domenica da 40.70 fr. per persona e tratta. O anche da Ginevra, www.easyjet.com/it
Questo viaggio è stato compiuto su invito della compagnia aerea Easyjet e dell’Ente del turismo spagnolo di Zurigo.
Accoglienza
«Vogliamo ospiti felici e soddisfatti»
Nel «La Val» di Brigels si può prenotare la camera con cena gourmet di quattro portate a partire da 180 franchi per persona, tel. 081 929 26 26, www.laval.ch, hotel@laval.ch. ald
Gli hotel in stile chalet suscitano sempre simpatia negli ospiti. Appena entrati nell’albergo La Val a Brigels in Surselva guardando la ricezione, la lounge con eleganti poltrone in pelle e il grande bar, ci si sente immersi in una piacevole atmosfera rustica. Sensazione accentuata dall’arredamento arricchito da materiali locali come la pietra e il legno, usati pure nell’area wellness. All’accoglienza dell’ambiente si aggiunge la cordialità di Chris e Susan Faber e del loro team. «Con 34 camere e suite siamo piccoli, raffinati, autentici e semplici», è così che Chris Faber riassume il motto del La Val. Al benessere degli ospiti contribuiscono in modo determinante il capocuoco Rudolf Möller e il suo staff. Ogni sera si può scegliere tra dieci portate da combinare secondo i propri gusti, e la cucina leggera e mediterranea con un tocco squisitamente grigionese dello chef, piace agli ospiti. I 13 punti Gault & Millau sono una prestazione di tutto rispetto. Ben l’85% degli ospiti svizzeri è «contento», merito pure della collaborazione con il gruppo Private Selection Hotel. Bü
viaggi e tempo libero | touring 25 n. 5 | 20 marzo 2014
Un bel posto | Haute-Nendaz (VS) si profila come destinazione estiva sportiva e familiare, alternando tranquille passeggiate lungo le «bisses» a escursioni avventurose.
Sole e canali nel cuore del Vallese
S
epolte sotto la neve d’inverno, eccole riapparire in primavera. Si tratta delle «bisses», questi canali d’irrigazione scavati sul fianco della montagna per portare l’acqua verso le colture e innaffiare i campi. Grazie a questa ingegnosa tecnica, gli abitanti di Nendaz hanno combattuto la siccità e trasformato una regione arida in un giardino dell’Eden. È bello in estate passeggiare sui 98 km di sentieri che corrono lungo le otto bisses, sei delle quali ancora in attività, che regalano ai gitanti il magico borbottio dell’acqua che scorre. Hanno inoltre il vantaggio di essere pianeggianti e di snodarsi attraverso tutta la regione, costituendo così degli itinerari facili per i bambini.
Pedalare verso la vetta
Un rampichino elettrico permette di salire in vetta anche se non si ha una condizione fisica da campione.
foto Valais Tourisme/C. Perret, jop
Dopo questa piacevole camminata, eccoci pronti per attività più atletiche. Cade a puntino, perché Haute-Nendaz si situa
nei dintorni del massiccio del Mont-Fort, paradiso dei rampichini. Gli sportivi più agguerriti potranno cimentarsi nel «Tour des Mont-Fort Pro» che propone 68 km e 2500 metri di dislivello; una bella giornata di sforzi, da compiere in solitaria o con una guida. I ciclisti più umili si accontenteranno della versione «Easy» accorciata di 20 km e utilizzeranno anche gli impianti di risalita per ridurre il dislivello a soli 500 m. Molti altri facili itinerari sono adatti alle famiglie che non hanno altre ambizioni se non quella di pedalare sotto il sole senza sudare, godendosi al contempo il panorama. A tale scopo, niente di più divertente di salire in sella a un rampichino elettrico, che avanza (quasi) da solo. Sono svariati gli itinerari allestiti appositamente per le «e-bike», ad esempio quello che va fino alla diga di Cleuson dalla leggendaria acqua turchese. Tornando a valle, non mancate di far tappa sul simpatico sentiero a piedi nudi di Si-
Niente di meglio di una gita lungo le «bisses» che si snodano attraverso la regione di Haute-Nendaz.
viez dove pigne, tondini di legno, trucioli e aghi di pino, fanno il solletico alle palme dei piedi.
Mare di ghiaccio Dinamica, Haute-Nendaz ha appena inaugurato due attrazioni turistiche supplementari. Innanzitutto il sentiero panoramico di Tracouet, a 2200 m d’altitudine, che consente d’ammirare la catena montuosa che si estende dal Bietschhorn al Monte Bianco, scoprendo anche la fauna e la flora grazie a delle postazioni didattiche. In più, nel centro del villaggio si erge ora un complesso wellness di 2200 m3, denominato «Mer de Glace», una tra le più belle spa delle Alpi. jop
Info Touring Informazioni di dettaglio presso Nendaz Tourisme, tel. 027 289 55 89, www.nendaz.ch
Crociera senza lo scalo previsto
U
na camera di lusso galleggiante, ottimo cibo e la visita di città interessanti. Le crociere trovano sempre più appassionati. Cosa succede però quando la nave da crociera non può fare scalo in un porto, sebbene esso fosse espressamente indicato nel programma. È quanto successo ad una coppia di coniugi che aveva prenotato una crociera di otto giorni nel Mar Baltico, che oltre allo scalo in tre altre città, prevedeva una fermata di 17 ore a Stoccolma. Poco dopo l’inizio del viaggio, i passeggeri erano stati informati che lo scalo a Stoccolma era stato annullato. La
il consulente di viaggio Urs-Peter Inderbitzin
coppia non ha accettato questo modo di fare e ha sporto denuncia. Con successo, perché il giudice ha condannato la compagnia di navigazione a rifondere ai coniugi un quarto del prezzo della crociera. Stoccolma era una delle perle di questo viaggio, senza contare che l’annullamento dello scalo ha privato i passeggeri del transito della nave tra le scogliere, paesaggisticamente molto affascinante: così ha motivato la sentenza il tribunale distrettuale di Monaco. Una seconda coppia, che aveva prenotato una crociera nel Mare di Norvegia non aveva invece avuto diritto ad alcuna riduzione di prezzo. Dato che nell’iti-
nerario era raffigurata graficamente anche una circumnavigazione dell’isola Spitsbergen, la coppia aveva prenotato una cabina a babordo, per ammirare l’isola. Tuttavia la nave da crociera non aveva affatto aggirato l’isola, ma l’aveva superata ad occidente. Di fatto, la mancata conferma dell’itinerario o la mancata circumnavigazione di un’isola rappresentano una lacuna nel viaggio, ma nel caso concreto per il giorno in questione nel programma vi era l’indicazione «navigazione», indicazioni di particolari viste panoramiche sulla terra rispettivamente la circumnavigazione di isole non erano affatto garantite.
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viaggi e tempo libero | touring 27 n. 5 | 20 marzo 2014
Regione di Friburgo | Una serie di attività adatte a tutte le generazioni attirano le famiglie in vacanza. Cosa ne dite di trote guizzanti, atelier di cioccolata o un golf cittadino?
Il nuovo volto del quartiere di Zurigo Ovest
Tutto per la famiglia
C
Christian Bützberger
A
gli stranieri piace. Agli svizzeri, chi più, chi meno. La città di Zurigo suscita reazioni, fa sorgere emozioni e cresce. Come il quartiere di «Zürich-West» con il viadotto, il Maag Areal, lo Schiffbau o la Prime Tower. I club con musica dal vivo sulla Geroldstrasse nel Kreis 5 sono ben frequentati. L’Hive e l’Helsinkiklub sono noti in tutta Europa. In estate un punto d’incontro molto apprezzato è anche il Frau Gerolds Garten, direttamente dietro la Freitag Turm. Ristorante, mercato, negozio, lounge – l’immancabile tocco di urbanizzazione di Zurigo. Siamo all’incrocio tra la Langstrasse e la Militärstrasse nel Kreis 4, il presunto epicentro di prostituzione e droghe. Qui è presente anche il pastore Sieber per assistere gli emarginati. Nel quartiere di Langstrasse vivono circa 140 nazionalità; multiculturalità in uno spazio minimo. A soli 100 metri dalla Langstrasse dei bambini si divertono sull’altalena. Un tempo luogo di scambio di droghe, ora ritrovo per famiglie. Più avanti sull’Ankerstrasse si notano gli appassionati di moda. Fabric Frontline soddisfa ogni desiderio legato alla seta. E la stilista Ida Gut presenta le sue creazioni in una vetrina poco distante sempre sulla stessa strada. Sandra Kuratle invece offre la sua specialità: gonne... per uomini. Una visita a Zurigo vale sempre la pena, anche solo per i classici come il nucleo storico e il lago.
Il golf cittadino mette d’accordo l’intera famiglia.
Nel villaggio di palafitte di Gletterens sulla riva sud del Lago di Neuchâtel la famiglia, accompagnata da una guida esperta fa un salto a ritroso nel tempo di 5000 anni. A quell’epoca i cacciatori e i raccoglitori cominciarono a diventare sedentari. Attorno alle case di argilla e canne ricostruite si possono svolgere diverse attività: ci si esercita nel lancio del giavellotto o nel tiro con l’arco, oppure s’impara ad accendere un fuoco o si creano – con tecniche dell’età della pietra – un coltello o un ciondolo. È l’occasione per mettere in pratica ciò che sinora si era letto solo nei libri di storia. Un’esperienza che lega sia generazioni sia popoli diversi tra loro è sicuramente la visita alla Maison Cailler a Broc. Prima di tutto ci si annuncia, poi si viene chiamati ad assistere a una breve gita multimediale attraverso l’intero mondo della cioccolata. Ma il meglio arriva nell’«Atelier du Chocolat». Sotto la guida di un
cioccolataio, e insieme a grandi e piccoli golosi provenienti da tutto il mondo, produciamo le nostre personali creazioni di cioccolata. Un dolce divertimento è garantito. Un paesino come quello di Gruyères con il suo pittoresco nucleo medievale e il suo castello in altre parti del mondo sarebbe già stato ridotto a parco divertimenti. Qui invece si è invitati a rispettare otto secoli di storia e di cultura. Il nostro Paese ha tante attrazioni e molte non sono da vendere. Susi Schildknecht
Nella Maison Cailler a Broc si sperimenta in prima persona il mondo del cioccolato.
Il viaggio è avvenuto su invito dell’Ufficio del turismo di Friburgo.
Info Touring Informazioni al sito www.fribourgregion.ch. Attività come la pesca delle trote, gli «Ateliers» nella Maison Cailler e i workshop nel villaggio delle palafitte di Gletterens devono essere prenotati in anticipo. Per il golf cittadino invece, basta passare da Fribourg Tourisme sulla «Place Jean-Tinguely 1».
Zürich Tourismus
Viaggio nel tempo e Cailler
evasioni
foto Susi Schildknecht
hi dice golf cittadino invece di gita cittadina, non deve fare i conti con il broncio dei bambini. E dunque nel nucleo storico di Friburgo e lungo il sinuoso fiume Sarine si notano dei gruppi inter-generazionali che camminano alla scoperta della città dei ponti attraverso 18 buche – o anche meno – che corrispondono ai luoghi più particolari della città. Forse tra i più piccoli predomina l’ambizione sportiva, mentre tra i grandi la curiosità culturale, ad esempio al cospetto dei maestri costruttori del gotico medievale. Cambio di scena: è in programma la pesca della propria cena. Una marcia a piedi di mezz’ora ci porta dal vecchio «Ponte di Berna» attraverso la gola selvaggia e romantica dalla valle del Gottéron sino all’allevamento di trote di Jacques Bossy. Dopo una breve introduzione tutti sono allineati lungo lo stagno armati di canne di bambù ed esche di mais, dove i risultati non si fanno attendere. Chi vuole può grigliare la trota arcobaleno direttamente in una delle tranquille aree di picnic o portarla nella Brasserie de l’Epée nel nucleo storico, dove verrà preparata secondo i propri desideri.
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campeggio | touring 29 n. 5 | 20 marzo 2014
Stagione camping 2013 | Meno pernottamenti, ma un fatturato migliore. Questo in sintesi il risultato stagionale 2013 dei 28 campeggi di TCS Camping.
TCS Camping: cresce il fatturato
foto Mathias Wyssenbach
L’
anno scorso TCS Camping ha generato un volume d’affari lordo di 19,1 milioni di franchi. Ciò equivale ad una lieve crescita dello 0,8% rispetto al 2012. Come ha dichiarato Oliver Grützner, responsabile del dipartimento «TCS Viaggi e tempo libero», l’aumento può essere ricondotto alla nuova struttura tariffaria stagionale e turistica, oltre che all’ondata di caldo eccezionale di luglio e agosto. «Questo nonostante due campeggi in meno e un avvio di stagione 2013 caratterizzato da una primavera piuttosto brutta dal punto di vista meteorologico!», aggiunge Grützner. Complessivamente, il numero di pernottamenti è sceso del quattro percento attestandosi a 918 819. Oliver Grützner ne addebita la causa alla crisi economica europea e al franco svizzero ancora troppo forte, elementi che fanno sì che la presenza di ospiti stranieri continui a calare. Contemporaneamente, il numero di soci TCS campeggiatori aderenti ai 18 club regionali è rimasto stabile a 18 544 (meno 0,1% rispetto all’anno precedente). Da
Ottimismo per la stagione camping 2014: Oliver Grützner, responsabile TCS «Viaggi e tempo libero».
novembre 2013 i camping club sono riuniti sotto la nuova associazione mantello «TCS Camping Club Svizzera CCS».
Investimenti per il futuro Nel frattempo, si sta elaborando una nuova strategia orientata al futuro per tutto il settore del campeggio del TCS. Alla fine essa verrà adottata come linea direttrice per tutti gli investimenti nel settore camping. «Le decisioni rivoluzio-
narie sono attese per questa primavera», afferma il responsabile TCS del turismo e del tempo libero Oliver Grützner. Durante l’imminente stagione del campeggio sarà, tra l’altro, completato un nuovo impianto di riscaldamento sul campeggio TCS di Salavaux e introdotta la rete Wi-Fi in tutte le infrastrutture di camping tramite moderni sistemi Swisscom. I lavori si protrarranno sino alla fine dell’anno. L’accesso Wi-Fi continuerà ad essere gratuito per gli ospiti dei campeggi. «Inoltre stiamo investendo in un’infrastruttura informatica moderna e funzionale e già quest’anno lanceremo uno strumento di prenotazione online, tramite il quale i nostri soci e i turisti potranno comodamente prenotare in anticipo un alloggio o una parcella», prosegue Grützner. «Se in estate il tempo ci sarà alleato, potremo contare nuovamente su una buona stagione, perché la vacanza in campeggio è una formula sempre molto amata dagli svizzeri e dai numerosi turisti esteri». wi
Apertura dei vari campeggi del TCS Chi può scegliere, ha l’imbarazzo della scelta! Questa è la conclusione a cui potrebbe giungere chi osserva le caratteristiche dei 27 campeggi del TCS. Non ogni ospite cerca un camping a cinque stelle. Infatti chi è di passaggio, preferisce campeggi vicino all’autostrada. Gli escursionisti invece sanno apprezzare la semplicità di un campeggio di montagna. In questo senso, non ci sono posti buoni o cattivi, perché ogni luogo ha i propri vantaggi e trova i suoi particolari estimatori. Perché allora in estate non godersi una seconda casa in un campeggio del TCS? I seguenti campeggi TCS dispongono ancora di posti stagionali liberi: Berna-Eymatt, Buochs Lago dei Quattro Cantoni, Flaach sul Reno, Gampelen Lago di Neuchâtel, Ginevra-Vésenaz, Interlaken, Landquart, Martigny, Meride-Mendrisio, Morges, Orbe, Samedan, Scuol, Soletta. wi
Info Touring Ulteriori informazioni al sito: www.tcs-camping.ch
◾ Lucerna-lago dei Quattro Cantoni: Zugo: 4.4–5.10; Horw: 4.4–5.10; Buochs: 4.4–5.10; Sempach: 4.4–5.10. ◾ Grigioni: Landquart: 1.1–23.2, 14.3– 12.10, 5.12–31.12; Disentis: 25.4–28.9; Lenzerheide: 1.1– 27.4, 2.6–31.12; St. Moritz: 23.5–28.9; Samedan: 1.1–22.4, 23.5–5.10, 21.11–31.12; Scuol: 1.1–22.4, 23.5–19.10, 12.12– 31.12.
◾ Giura, regione dei Tre Laghi e Friburgo: Soletta: 28.2–30.11; Gampelen: 4.4–5.10; Salavaux: 4.4–5.10. ◾ Oberland bernese: Interlaken: 4.4–5.10; Bönigen: 4.4–5.10; Gwatt-Thun: 4.4–5.10. ◾ Berna: Berna: 1.1–9.11. ◾ Vallese: Martigny: 4.4–26.10; Sion: 1.1–26.10, 19.12–31.12.
◾ Ticino: Bellinzona: 4.4–12.10; Gordevio: 4.4–12.10; Lugano: 1.1–31.12; Meride: 18.4–28.9. ◾ Lago e regione di Ginevra: Morges: 4.4–5.10; Vésenaz: 4.4–5.10; Orbe: 4.4–5.10; ◾ Zurigo: Flaach: 4.4–5.10.
Per posti stagionali liberi: tel. 058 827 25 20 o www.tcscamping.ch/posti-stagionali
30 touring | campeggio n. 5 | 20 marzo 2014
TCS Camping Vésenaz | In questo campeggio chi soggiorna in uno dei posti direttamente sul Lemano è privilegiato perché gode della vista sul lago e su Ginevra, uno spettacolo travolgente che al tramonto offre magiche sensazioni.
Godersi momenti magici sul Lago di Ginevra
N
on appena si lascia il centro città di Ginevra e si attraversa il ponte Mont Blanc per poi svoltare nel lungolago in direzione di Evian, gradualmente ci s’immerge nel paesaggio del campeggio TCS a Vésenaz alle porte della città di Calvino. Da un lato il Lago di Ginevra, dall’altro le dolci colline della periferia di Ginevra. Dal lungolago a Vésenaz una stradina conduce sino al campeggio a cinque stelle direttamente sul lago e accanto al parco naturale «Pointe à la Bise».
Sudafrica, Stati Uniti e Brasile. «Non sono pochi gli ospiti alla loro prima esperienza in un campeggio che si aspettano le stesse prestazioni di un albergo. È mio compito allora introdurli alla vita più semplice all’aria aperta», spiega Corine Orso. È proprio ciò che le piace nel suo mestiere: la non-routine che la mette alla prova quotidianamente. Una prova che lei supera con professionalità e cordialità.
Accoglienza e pulizia
Un posto multiculturale Il campeggio di Vésenaz viene gestito dal 2008 da Corine Orso. Prima di prendere in mano il camping del TCS, dirigeva una mensa scolastica «e ancora prima ero impegnata al cento per cento con i miei quattro bambini», ci racconta ridendo. Il lavoro soddisfa pienamente le aspettative di questa gentile direttrice: lavorare in modo indipendente, affrontare compiti sempre diversi, essere in contatto con la gente, anche perché non fa fatica a esprimersi nelle lingue straniere. Le conoscenze linguistiche sono un vantaggio dato che i turisti provengono non solo dall’Europa, ma anche da Paesi arabi, e ancora più lontani come Corea del Sud,
Corine Orso dirige il TCS Camping «Pointe à la Bise» a Vésenaz con competenza grazie a un’esperienza raccolta in sette stagioni.
In alta stagione nel campeggio lavorano una decina di persone, soprattutto alla ricezione, nel giardino e nelle pulizie. Durante le vacanze estive nella ricezione vengono impiegati per sette settimane praticanti di una scuola commerciale di San Gallo. «In genere questi giovani studenti di ambo i sessi sono molto motivati e dunque molto adatti per il contatto con la clientela», elogia così Corine Orso gli assistenti temporanei. La prima impressione che il cliente ha del campeggio è quella raccolta alla ricezione: «Per me ci sono due cose che sono importanti in un campeggio: l’accoglienza alla ricezione e la pulizia degli impianti sanitari. Se questi due criteri sono soddisfatti, allora il cliente è già contento al 99%!». Il TCS Camping di Vésenaz è un tipico campeg-
gio turistico con dodici parcelle stagionali e 144 di vacanza. Chi ha la fortuna di aggiudicarsi una delle dieci cosiddette parcelle premium poste direttamente in riva al lago, ha la vista sia sullo specchio d’acqua che sulla città. In totale otto alloggi in affitto accolgono ospiti senza equipaggiamento proprio: tre roulotte e cinque pods. I bungalow di legno, equipaggiati di materassi e lenzuola di lino, sono l’ideale per due persone e sono disponibili, a seconda della stagione, da 60 franchi a notte. Pulizia finale compresa.
Meno animazione Anche se il campeggio è situato accanto al parco naturale «Pointe à la Bise», gli ospiti non soffriranno la fame né la sete. Nel negozio di Corine Orso i campeggiatori trovano bibite, verdura, frutta, gelati, salumeria, latticini e dolci. Per acquisti più voluminosi, in soli 15 minuti a piedi raggiungono i noti grandi distributori a Vésenaz. Al ristorante «Pointe à la Bise» lo chef Fabien Grillon presenta in tavola i piatti stagionali, vere e proprie creazioni artistiche. Tra le sue specialità ci sono i filetti di pesce persico del Lago di Ginevra, la charbonnade e la bistecca alla tartara. La sera per gli ospiti del campeggio lo chef
campeggio | touring 31 n. 5 | 20 marzo 2014
I salici piangenti ombreggianti sono solo una delle caratteristiche del campeggio a cinque stelle del TCS di Vésenaz presso Ginevra.
A COLPO D’OCCHIO ◾ Indirizzo: TCS Camping GinevraVésenaz, ch. de la Bise, 1222 Vésenaz (GE), tel. 022 752 12 96, fax 022 752 37 67, www.tcs-camping.ch, camping.geneve@tcs.ch. ◾ Direzione: Corine Orso (2008). ◾ Periodo d’apertura: dal 4 aprile al 5 ottobre 2014. ◾ Viaggio: lasciare l’autostrada in direzione di Ginevra, ponte di Mont Blanc a Ginevra e a sinistra lungo il lago verso Evian, a Vésenaz svoltare a sinistra, e seguire le indicazioni. ◾ Descrizione: terreno erboso e pianeggiante, con poche piante, in riva al Lemano. Spiaggia di 150 metri. Noleggio bici, ristorante con menù «Campeurs» la sera. Alloggi in affitto: tre roulotte, cinque pods TCS. WLAN gratuito. Collegamento bus gratuito sino a Ginevra; 8 km dal confine francese (Hermance), 15 km dal villaggio medievale di Yvoire. ◾ Informazioni turistiche: www.geneve-tourisme.ch
Qui si trova la ricezione dove vengono accolti gli ospiti.
foto Mathias Wyssenbach
crea un «Menu Campeurs» di soli 28 franchi. Il ristorante è aperto ogni giorno. Dopo alcuni tentativi con animazioni nel campeggio, in futuro Corine Orso ingranerà la prima. Le offerte, anche se attrattive, non suscitano l’interesse dei grandi né dei piccini. «Il ventaglio di attività per il tempo libero offerto a pochi chilometri di distanza dalla città di Ginevra è talmente ampio e vario, che i clienti da noi non desiderano alcuna animazione», ci spiega Corine Orso. Per questo motivo, nella stagione 2013 sono stati mostrati solo due film open air ed è stato invitato un clown a intrattenere sia grandi che piccini. In più la possibilità di fare gite nella vicina Francia, offre ai campeggiatori molte scoperte. Proprio accanto al campeggio si trova il parco naturale «Pointe à la Bise», che è un eldorado soprattutto per gli appassionati di ornitologia. L’accesso al sentiero didattico è gratuito, e numerosi cartelli informativi permettono un percorso individuale. E così molti ospiti, quando si trovano all’interno di questa infrastruttura del TCS, preferiscono oziare o al massimo svolgere degli esercizi di Falun Gong, una pratica tradizionale cinese per armonizzare corpo e spirito. Gli amici della direttrice del campeggio, che conoscono questa tradizione, durante l’estate infatti invitano gli ospiti a fare questi esercizi di rilassamento sulla riva del lago una volta la settimana. Un ulteriore aneddoto pescato dall’inesauribile «baule del tesoro» di Corine Orso riesce a rappresentare al meglio l’atmosfera che si respira a Vésenaz: «Quando l’anno scorso in una calda sera d’estate un suonatore di corno delle Alpi stava esibendo la sua bravura in riva al lago, un ospite esordì dicendo: «Un momento magico – così deve essere in paradiso!». Benvenuti in paradiso! Peter Widmer
I cosiddetti pods del TCS, i semplici alloggi in affitto.
Nuovi posti stagionali Durante l’estate una seconda casa: a soli 15 minuti dal centro città di Ginevra, nel TCS Camping di Vésenaz ci sono nuovi posti stagionali VIP da 100 a 210 m2. Informazioni e prenotazioni: www.tcscamping.ch/posti-stagionali. wi La piscina davanti alla sala con terrazza.
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Nome:
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Indirizzo:
NAP/Luogo:
Telefono (durante il giorno):
N. socio TCS:
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Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: touringshop@tcs.ch; se avete domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni telefoniche). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8344 Bäretswil tramite posta, spedizione unicamente in Svizzera e nel Liechtenstein.
campeggio | touring 33 n. 5 | 20 marzo 2014
TCS Camping Club | In 18 TCS Camping Club regionali sono iscritti attualmente 18 500 soci campeggiatori. Di seguito presentiamo questi club uno a uno. Berna inaugura la lista.
IL CLUB ◾ Cronologia: fondato nel 1936 da 11 idealisti del campeggio. Nel 1950 primo Rally a Interlaken. Nel 1975 primo corso di guida con roulotte. Nel 2001 Rally europeo a Interlaken.
Stare al passo con il camping
◾ Soci: circa 3500
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◾ Presidente: Ernst Grossenbacher, Pfisternstrasse. 10, 3414 Oberburg, ernstgbacher@besonet.ch
en 78 anni fa, nel 1936, undici idealisti fondarono il TCS Camping Club Berna. Allora c’era bisogno di una gran porzione di fiducia per creare un’associazione del genere, perché ai quei tempi chi girava con la tenda era considerato uno zingaro. L’equipaggiamento dei pionieri del campeggio consisteva in semplici tende e utensili fai-da-te per il campeggio, che venivano trasportati perlopiù in bici con rimorchio, a piedi con lo zaino o con il treno.
◾ Info sui TCS Camping Club: tel. 0844 888 111, www.campingclubtcs.ch, campingclubtcs@tcs.ch
La parola al presidente Perché un campeggiatore dovrebbe diventare socio di un club? Ernst Grossenbacher: con circa 3500 soci siamo il più grande TCS Camping Club della Svizzera. Un grande club trasmette anche una sensazione di sicurezza, la certezza di stare bene per tanti anni. Dove si trova molta gente, la probabilità è alta di stringere amicizia con chi condivide le stesse passioni. Non abbiamo solo soci bernesi, bensì da tutta la Svizzera e addirittura dall’estero.
Boom delle ferie in campeggio Forte presenza a Mâcon del CCB al tradizionale Rally europeo, l’incontro dei fan del campeggio.
Alla caccia dell’affare nello speciale mercatino annuale.
Eventi per (quasi) ogni gusto: Il menù delle manifestazioni del TCS Camping Club Berna (CCB) è ricco: ◾ 12–17.4.14: settimana primaverile a Oberrhein (D) ◾ 17–21.4.14: incontro pasquale a Oberrhein (D) ◾ 3.5.14: corso di guida con roulotte, VSZ Derendingen ◾ 5–9.6.14: 53° Rally europeo
questa originale esposizione. Da quel momento in poi, l’attività del club cominciò ad ampliarsi in modo esponenziale: vennero organizzati in grande stile campeggi di vacanza così come corsi di cucina, nuoto e sci per i campeggiatori. Nel 1949 nel TCS venne creata la nuova categoria di socio «camping e caravanning». Anche il Camping Club Berna con 300 soci entrò a farvi parte. Dieci anni fa il club contava 3300 soci, e sino a oggi il numero è balzato a 3500. Naturalmente il progresso avviene anche nell’equipaggiamento dei campeggiatori: caravan e camper diventano sempre più grandi e hanno ormai spazzato via le tende; il bisogno di spazio nei campeggi e le esigenze dei campeggiatori aumentano. «Nei nostri eventi puntiamo su famiglie con bambini, dato che la forma di vacanza del campeggio è sempre più apprezzata», afferma il presidente del CCB Ernst Grossenbacher. Peter Widmer
a Kiskunmajsa, Ungheria ◾ 6–9.6.14: incontro di Pentecoste a Kaysersberg (F) ◾ 29.6.14: gita al forte d’artiglieria, Faulensee ◾ 24.7–1.8.14: 81° Rally mondiale a Pori, Finlandia ◾ 30.8–6.9.14: settimana del CCB ◾ 19–21.9.14: incontro d’autunno ◾ 17.10.14: incontro del mese con bowling o escursione
◾ 23–27.10.14: stand al Suisse Caravan Salon, Berna ◾ 15.11.14: incontro con rappresentazione teatrale al ristorante Kreuz di Belp ◾ 5.12.14: serata con San Nicolao e i suoi regali ◾ 30.1.15: incontro del mese al ristorante Kreuz di Belp ◾ 27.2.15: assemblea generale al ristorante Kreuz di Belp (incl. cena gratuita per il socio e una persona accompagnatrice)
Cosa contraddistingue il suo club? Nel redigere il programma prestiamo particolare attenzione nel soddisfare le esigenze dei nostri soci, in modo che tutti si sentano considerati appieno. Il 50% delle nostre entrate vengono investite in manifestazioni; esempi nel box a sinistra! Le sfide più importanti? Come per molte associazioni: trovare membri idonei del consiglio direttivo, in modo che ogni funzione venga occupata in modo ideale.
foto CCB
Dopo la fine della guerra nel 1945, il movimento del campeggio visse un forte sviluppo. Il Camping Club Berna (CCB), che contava 50 soci, organizzò con un enorme impegno la prima esposizione di tende sportive all’Eichholz sull’Aare a Berna. Ben 11 000 persone visitarono
I suoi obiettivi da presidente? Dei soci felici e contenti! Portare sempre più famiglie e giovani coppie nel club senza però far uscire quelli più anziani. Creare unità nella direzione e far sì che appaia unita wi anche all’esterno.
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sezione ticino | touring 35 n. 5 | 20 marzo 2014
foto ald
Concorso TCS: i premi della prima fase
Lo stand TCS a Walking Lugano.
SlowUp e Walking Lugano con il TCS Con il grande concorso TCS, è stato dato ufficialmente il via ai festeggiamenti per il centenario della Sezione Ticino. Molti gli eventi previsti: SlowUp il 6 aprile, Walking Lugano il 27 aprile e l’Assemblea dei delegati il 15 maggio dove verrà presentato un grande lavoro storico che ripercorre 100 anni di mobilità in Ticino. Walking Lugano con il TCS: iscrivetevi! Una giornata all’insegna della salute, del movimento e del divertimento. Sono proposti cinque percorsi: Lake and Walking (5 km con giro in battello), Relax (6.6 km ideale per le famiglie con bambini piccoli), Panorama (10.6 km), Fitness (15.6 km) e Challenge (18.6 km). Per tutti i percorsi vi sono le categorie walking e nordic walking (bastoncini). Un ricco programma di animazione in Piazza Riforma intratterrà i partecipanti nel corso del pomeriggio. Anche quest’anno TCS è partner ufficiale di Walking Lugano ed offre ai propri soci la possibilità di iscrizione con una riduzione di ben Fr. 10.–. Coloro che entro il 12 aprile si annunceranno presso gli sportelli del TCS di Rivera potranno beneficiare di questo sconto e riceveranno comodamente a casa tutto il materiale di partecipazione, il programma ufficiale, il pettorale e il buono per ritirare la T-shirt. La grande novità del 2014 è la carta giornaliera Arcobaleno, 2a classe, valida per tutte le zone il giorno dell’evento,
compresa nella tassa d’iscrizione. Gli iscritti, mostrando il proprio pettorale, potranno dunque recarsi a Lugano con i mezzi pubblici da qualsiasi località della Svizzera italiana.
SlowUp il 6 aprile tra Locarno e Bellinzona TCS sarà nuovamente presente a SlowUp Ticino, il più grande evento di movimento del Cantone che riesce a coinvolgere fino a 15 000 partecipanti. Un tracciato di 50 km tra Locarno e Bellinzona, interamente chiuso al traffico motorizzato, da percorrere in bicicletta, coi pattini o a piedi e lungo il quale vi sono 11 punti di animazione. L’evento è gratuito, non mancate e visitate lo stand TCS in Piazza Grande a Locarno, dove vi attendono diverse sorprese e dove, naturalmente, potrete anche partecipare al grande concorso del centenario. Sul sito www.slowup-ticino.ch, oltre alla cartina del percorso 2014 troverete molte informazioni utili per coloro che intendono partecipare e consigli per i domiciliati o coloro che avessero necessità di spostarsi nel corso della giornata.
Il primo periodo di partecipazione al grande concorso del centenario va dal 1 marzo al 30 aprile. In palio vi sono premi eccezionali (l’estrazione finale mette in palio una BMW F20 116). Per partecipare è sufficiente rispondere a tre domande tramite internet o tramite cartolina, richiedendola alla sede del TCS a Rivera o nel corso di uno degli eventi dove è presente lo stand TCS (ad esempio SlowUp o Walking Lugano). I temi delle domande sono riferiti al filo conduttore dei festeggiamenti: «TCS ieri, oggi e domani». Le risposte sono facilmente ottenibili consultando il sito www.tcs-ticino.ch. Il concorso, con altri due periodi di estrazione, proseguirà quindi nel corso di tutto l’anno. La prima fase è dedicata al tema «ieri», per scoprire giocando e con divertimento storia e aneddoti della mobilità in Ticino. Partecipate! I premi della prima fase (estrazione il 1° maggio) Tra tutti coloro che avranno risposto correttamente alle 3 domande saranno estratti i seguenti premi: un viaggio nel passato (weekend per due persone VIP Lignières-Historique 15–17 agosto), un buono acquisto MIGROS di Fr. 1000.–, un corso di guida TCS, a scelta. Tra i partecipanti alla prima fase saranno poi estratti altri 2 invitati che parteciperanno all’estrazione finale. Nel corso del grande evento finale i 15 invitati (5 estratti per ognuna delle tre fasi del concorso) parteciperanno all’estrazione dei premi principali, tra i quali un’auto BMW F20 116!
Corsi di moto TCS La primavera è alle porte e finalmente ritorna la stagione della moto. Dopo diversi mesi di inattività sarò in grado di condurre la mia due ruote in tutta sicurezza? Se desidera provare la sua moto in situazioni particolari, così da aumentare la propria sicurezza e quella degli altri, allora partecipi al corso TCS (teoria e pratica) nella quale potrà approfondire nozioni sull’equipaggiamento idoneo, sui pneumatici, sulle forze fisiche che interagiscono sul veicolo e sui sistemi elettronici in frenata. Durante gli esercizi pratici scoprirà le reazioni del suo veicolo in frenata, in curva, quando si evita un ostacolo improvviso e a diverse velocità. Il prossimo corso TCS moto si terrà a Rivera il 6 aprile. Info ed iscrizioni allo 091 935 91 21 e sul sito www.tcs-ticino.ch
36 touring | club e soci
foto Dino Nodari, ald (1)
n. 5 | 20 marzo 2014
Il centro di controllo stradale è un distaccamento della polizia cantonale, dove viene sorvegliato il traffico sulle autostrade.
Formazione al fronte | I soccorritori stradali in formazione visitano il centro di controllo del traffico di Schafisheim nel canton Argovia. Qui i roadranger imparano a collaborare con la polizia.
I roadranger devono contribuire alle indagini
I
l telefono squilla senza interruzione. Poco dopo le 16 al centro di controllo del traffico stradale di Schafisheim inizia il periodo frenetico. Si avvicina la solita ora di punta serale sui circa 100 chilometri di autostrade argoviesi: la circolazione si fa più intensa. Questo pomeriggio in centrale due poliziotte monitorano il traffico. Le due agenti sorvegliano la circolazione stradale su un’infinità di schermi. Le immagini provengono da telecamere poste lungo le autostrade. La confusione nei locali aumenta quando entrano 12 roadranger in formazione, che stanno frequentando il corso di soccorritrice/soccorritore stra-
dale (cfr. «Touring» 4/2014), in visita per conoscere il lavoro della polizia. Arriva una chiamata d’emergenza: denso fumo fuoriesce da un veicolo che ha posteggiato sull’area di sosta di Kölliken. Immediatamente, la poliziotta in servizio allerta l’unità d’intervento mobile della polizia e la pattuglia che si trova già nei pressi di Kölliken. I soccorritori stradali sperimentano di persona cosa succede in caso di allarme.
Aspetti della sicurezza La nuova formazione professionale ripone grande importanza sull’aspetto della sicurezza. Come devono comportarsi i
soccorritori stradali sul luogo di un incidente? Cosa dice la legge? Va annunciata alla polizia anche la più piccola avaria in autostrada? E come procede generalmente la collaborazione con la polizia, i vigili del fuoco e i servizi di soccorso? Tutte queste domande trovano una risposta nel modulo «Sicurezza». «Nell’ambito della formazione impartita finora, a questi aspetti veniva data troppo poca rilevanza», afferma con convinzione Anton Graf. Il responsabile dell’istruzione ed informazione tecnica del TCS è contento del fatto che ora si eserciti anche questo fondamentale aspetto che rientra nella professione. In particolare, si tratta an-
club e soci | touring 37 n. 5 | 20 marzo 2014
che di consentire ai soccorritori stradali di poter valutare correttamente il lavoro della polizia. Per questo motivo è importante disporre di un riferimento pratico, come in questo centro.
100 000 chiamate Il centro di controllo del traffico è un distaccamento della centrale d’intervento di Aarau. A Schafisheim i poliziotti si occupano soprattutto della gestione degli eventi stradali e del numero d’emergenza dei pompieri 118. Qui non viene smistato e regolato solo il traffico sulle autostrade del cantone, ma anche gran parte delle circa 100 000 telefonate che arrivano attraverso i vari numeri d’emergenza. Vengono trattati fino a 250 casi al giorno. I collaboratori del centro coordinano i primi interventi e in caso di bisogno avvertono anche i servizi antincendio. Ripartiti in 10–15 pattuglie e svariati reparti ci sono circa 650 agenti della polizia cantonale argoviese, in servizio 24 ore su 24 per i 615 000 abitanti del cantone. Non c’è la videosorveglianza su ogni singolo chilometro di autostrada. Ed è anche possibile che i poliziotti non vedano direttamente sugli schermi ogni panne o incidente. In casi del genere, per sapere dove si trovano i veicoli devono fare affidamento sulle informazioni fornite. Se una persona coinvolta in un incidente non riesce a dire esattamente dove si trova, i poliziotti la indirizzano verso la prossima colonnina di soccorso, così il luogo può essere individuato con precisione. Ma può anche succedere che le persone chiamino il numero dei pompie-
ri 118 pensando che si tratti del servizio informazioni 1818. Un fatto frequente, come spiegano alla centrale di controllo del traffico. I soccorritori stradali in erba imparano anche come i poliziotti contino sulla loro collaborazione per le indagini. I soccorritori devono imparare ad annotare targa e modello dei veicoli oggetto di eventuali indagini. In tal modo, loro che ogni giorno percorrono le autostrade, potrebbero aiutare la polizia ad arrestare le persone ricercate. «Chiamateci quando vedete un veicolo ricercato», dicono ai roadranger i poliziotti presenti in centrale.
Anton Graf è molto soddisfatto della visita odierna nel centro di controllo stradale nel canton Argovia. «Ci hanno informato in modo molto competente e soprattutto mostrato come lavora la polizia; sono cose che altrimenti non si possono sapere». Inoltre la polizia ha interesse a collaborare con le soccorritrici e con i soccorritori stradali. Per il responsabile dell’istruzione ed informazione tecnica del TCS Anton Graf è chiaro: «Così la collaborazione con la polizia sarà migliore e il contributo alle indagini funzionerà bene». Dino Nodari
I soccorritori stradali in formazione sperimentano cosa succede in caso di allarme.
Cosa dicono i soccorritori stradali in formazione
Dominic Portmann, 26, Basilea, pattugliatore TCS
Manuel Hollinger, 27, Zurigo, pattugliatore TCS
Fabian Dürst, 24, Basilea, pattugliatore TCS
Questa giornata è stata molto interessante. Per una volta ho visto esattamente cosa succede quando si chiama la polizia. E poter parlare direttamente con le persone mi è stato molto utile per il mio lavoro.
Mi ha affascinato soprattutto come viene indirizzata e regolata la circolazione. Si è trattato di uno sguardo molto eccitante nella centrale di controllo del traffico. È interessante vedere come funziona la collaborazione tra polizia e TCS.
Il lavoro della polizia m’interessa in ogni caso. Perciò mi è piaciuta molto questa giornata. Ho conosciuto le procedure della polizia e imparato molte cose che mi saranno anche utili nel mio lavoro quotidiano.
Così si diventa roadranger Dall’estate 2013 in Svizzera c’è una nuova professione. Il «soccorritore con attestato professionale federale» è uno specialista nei rami della sicurezza, delle relazioni umane e della tecnica nell’ambito della circolazione stradale. Il corso si compone di cinque moduli, dei quali «Sicurezza» e «Relazioni umane» sono obbligatori per tutti i partecipanti. Come approfondimento si possono scegliere altri moduli, come ad esempio «Autosoccorso stradale». Ogni modulo si conclude con un esame. Chi supera positivamente tre di questi esami può presentarsi all’esame finale. Per ulteriori informazioni si veda il sito Internet: dno www.roadranger.ch
38 touring | club e soci n. 5 | 20 marzo 2014
Patricia Gyger | Dal 1° ottobre 2013 i social network sono il suo pane quotidiano presso il TCS. Patricia Gyger è solo la seconda ad occupare un posto di lavoro in questo campo di attività ancora giovane. Un compito che svolge con passione.
«Sono una persona ambiziosa»
Q
uando si entra nell’ufficio della Social Media Manager Patricia Gyger, si spalancano gli occhi dallo stupore: sulle pareti sono appesi su tre grandi lavagne a fogli mobili innumerevoli piccoli post-it, stracolmi di annotazioni a mano e «aiuti mnemonici». Ad una prima occhiata il visitatore pensa di essere in un ufficio degli anni Ottanta. È veramente questo il posto di lavoro di una 25enne in epoca digitale? La prima impressione inganna: infatti due schermi ornano la scrivania della giovane collaboratrice del TCS. E quando parla, si sente subito il suo entusiasmo per i nuovi media: «Per me tutto comincia già la mattina presto durante il viaggio in treno per andare al lavoro, quando controllo i messaggi sul mio smartphone e rispondo».
Molte aspettative A Patricia Gyger risulta difficile condensare in una sola frase il suo campo di attività; ma tenta lo stesso: «Il mio compito principale consiste nel gestire i vari social network come Facebook, Twitter, Google Plus, Instagram, Pinterest, Youtube, Xing, LinkedIn ecc., in modo che i soci possano entrare in contatto tra loro e ottenere così ulteriori informazioni». Patricia Gyger ci tiene a promuovere e curare un dialogo tra i soci. Considera appassionante il suo lavoro, anche perché è in costante contatto con i diversi settori del TCS: Sicurezza stradale, Centri di guida, Accademia della mobilità, Marketing, Protezione Giuridica Assista, Assistenza e le varie altre prestazioni. Assieme ai responsabili dei vari settori, decide quali canali sono più idonei a portare avanti le diverse campagne di promozione. In questo senso, ad esempio, durante il Salone dell’auto di Ginevra c’era un blog, dove venivano costantemente pubblicate le novità. «Il campo dei social media è ancora agli inizi e tutti si rivolgono a me con i desideri più disparati e molti non sanno ancora esattamente ciò che faccio», riassume così Patricia i primi mesi nel suo nuovo posto di lavoro, «sono una persona ambiziosa e desidero soddisfare le
aspettative di tutti venendo incontro a ogni desiderio». Patricia Gyger non ha problemi di contatto con la gente. Anche per questo tiene delle presentazioni sui social network nei diversi campi di attività e sezioni del TCS. «Prossimamente – ci spiega – a questo scopo ci sarà un manuale». La nostra specialista ritiene che si nascondano delle insidie nell’uso dei social media? «L’essere umano è di principio un essere curioso. I social media mettono in contatto le persone tra loro», ne è convinta. «D’altra parte però si dovrebbero conoscere i limiti di ciò che si può comunicare e non raccontare tutto di sé. Dobbiamo imparare a usare i social media con criterio e mai dimenticare che oltre agli amici virtuali abbiamo anche amici reali», sottolinea Patricia Gyger, che nel tempo libero segue i suoi hobby: ballare la salsa Peter Widmer e arti marziali.
Ritratto TCS Patricia Gyger Social Media Manager
BOTTA E RISPOSTA Lavora ancora con la carta? Può sorprendere, ma nel mio lavoro quotidiano la carta ha ancora un posto importante ed è uno strumento molto utile. Per i miei appuntamenti tengo ancora un’agenda cartacea e per la pianificazione uso post-it e lavagne a fogli mobili. Da quando possiede un telefonino? Il mio primo telefonino, un Nokia 3210, l’ho ricevuto a 12 anni. Ora sono al mio settimo apparecchio. Riesce a immaginare una vita senza smartphone? Assolutamente no! Non vado da nessuna parte senza telefonino. Mi sentirei isolata dal mondo. Non ho il coraggio di farlo.
Info Touring www.tcs.ch, «nei social media»: Facebook, Twitter, YouTube (video)
«L’essere umano è di principio curioso, è nella sua natura» I simboli di Twitter e Facebook sono il suo pane quotidiano: Patricia Gyger si occupa di social media per il TCS.
club e soci | touring 39 n. 5 | 20 marzo 2014
Gas liquido: nessuna paura!
Opuscolo TCS: tutti i 27 campeggi a colpo d’occhio
TCS Societariato www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione TCS Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.– Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–) TCS Libretto ETI www.eti.ch Informare sempre prima ETI! Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Mondo motorizzato «Famiglia» Fr. 191.– Mondo motorizzato «Individuale» Fr. 145.– Mondo non motorizzato «Famiglia» Fr. 165.– Mondo non motorizzato «Individuale» Fr. 135.– Fr. 32.– Spese di cura «Europa» Spese di cura «Mondo» Fr. 50.– TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica circolazione da Fr. 111.– TCS Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI
Club di effettuare un controllo periodico ogni cinque anni. Esperti del TCS appositamente formati esaminano le diverse installazioni nei centri tecnici del TCS e sui campeggi; i controlli saranno eseguiti anche da imprese specializzate di caravaningsuisse, l’Associazione svizzera del commercio del caravanning. Saranno esaminati il posizionamento delle bombole di gas, i regolatori di pressione, tubazioni e allacciamenti, fornelli, frigoriferi ecc. wi
Info Touring Ulteriori informazioni sui luoghi e le date dei controlli «TCS Caravan Gas Days»: www.tcs.ch/controllo-gas
Il Caravan Gas Control dei centri tecnici del TCS costituisce una misura preventiva per la sicurezza nei campeggi e nelle strutture ricreative.
TCS
Il TCS gestisce quest’anno 27 campeggi nei luoghi più belli del nostro Paese. Li troverete tutti descritti in modo approfondito in un comodo e pratico opuscolo, suddivisi per regione. In tutti i campeggi ci sono i seguenti servizi standard: wi-fi gratuito, biciclette a noleggio (anche e-bike), parco giochi per bambini, programma d’animazione in alta stagione, attività sportive e ricreative nei dintorni, acqua calda gratuita, varie strutture di ristorazione sul posto, i bambini fino a sei anni non pagano, 10% di sconto per i soci TCS. I campeggiatori senza equipaggiamento proprio non devono rinunciare ad un soggiorno nei camping del TCS: è infatti possibile affittare alloggi di vario tipo, come capanne, pods, bungalow, roulotte, SwissTubes, tende-bungalow ecc. E chissà che poi il mondo del campeggio non li sedurrà. Si può richiedere gratuitamente l’opuscolo per e-mail: cpg@tcs.ch oppure per telefono allo 058 827 25 20. tg
Sebbene il gas liquido non sia pericoloso se maneggiato correttamente, continuano a ripetersi gravi incidenti isolati. Gli impianti di gas liquido sono molto utilizzati, specialmente nei campeggi e per le grigliate, eppure non vi sono prescrizioni legali concernenti i controlli di sicurezza. La responsabilità delle condizioni degli impianti spetta agli stessi proprietari di camper, roulotte e grill. Per accrescere la sicurezza degli impianti a gas, il TCS promuove i controlli volontari con i suoi «Caravan Gas Days» dal 22 marzo al 19 aprile 2014. Il TCS gestisce in proprio 27 campeggi sparsi in tutta la Svizzera nelle località più amate da turisti e appassionati di vita all’aria aperta e consiglia i suoi 18 500 soci campeggiatori e i 18 Camping
Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch
Club servizi
TCS Protezione giuridica www.tcs-protezione-giuridica.ch Circolazione «Famiglia» Fr. 99.– «Individuale» Fr. 69.– Privata senza sottoscrivere la Circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Privata con Circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Immobili Fr. 60.– TCS Assicurazione auto www.tcs-assicurazione-auto.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio 0800 801 000 Assicurazioni due ruote www.assistancetcs.ch TCS Velo Assistance con assistenza e casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* copertura casco fino a Fr. 7500.– Fr. 172.–* TCS Moto Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS
Carte di credito TCS www.mastercard.tcs.ch TCS MasterCard Gold Fr. 100.–* TCS MasterCard Fr. 50.–* TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–* * Nessuna commissione annuale per il 1° anno Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. TCS Training&Events www.training-events.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental, Derendingen ed Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch Corsi obbligatori per la licenza di condurre. Viaggi e tempo libero TCS Viaggi TCS Camping TCS Hotels Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch Ciclo e svago tcs
www.tcs-viaggi.ch www.tcs-camping.ch 058 827 25 20 081 303 77 77 091 795 11 15 www.bici.tcs.ch
Giochi & Concorsi 05/2014 Tre giochi e altrettante possibilità di vincere uno dei tre fantastici premi! Concorso 1:
In palio: 2 notti per 2 persone presso l’elegante wellness hotel Bayerischer Hof di Oberstaufen Valore ca. CHF 1’000.–
Questo romantico albergo a 4 stelle è situato in una zona tranquilla nel centro di Oberstaufen, luogo di cura conosciuto per tradizione come oasi del benessere. Godetevi il paesaggio delle Prealpi dell’Algovia e tutto quello che vi attende in questa struttura: ∞ Due pernottamenti nella lussuosa camera doppia «Hochgrat» inclusi squisita prima colazione a buffet ∞ Piatto di frutta in camera ∞ Aperitivo presso il bar dell’albergo ∞ Menu di tre portate, cena di quattro portate a lume di candela con vini adatti all’occasione ∞ Massaggio sportivo «Aroma» (60 minuti)
Di quanti centesimi vuol far aumentare il prezzo della benzina il Consiglio federale?
Concorso 2: sudoku facile Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scritto tmi052 e le tre cifre al numero 543.
4 Sponsor del premio: Hotel Bayerischer Hof, Oberstaufen, Allgäu
Samsung Galaxy Grand Duo, lo smartphone ideale per chi viaggia molto
Concorso 3:
Concorso gioco per i lettori Chance 1:1:Leserspiel
Inviate un SMS con scritto tmi051 xx (x = numero) al numero 543.
Concorso 2:
Questo smartphone Android può gestire due schede SIM contemporaneamente. In viaggio, quindi, oltre alla scheda SIM svizzera si può utilizzare anche una carta prepagata straniera e telefonare alle tariffe locali. Inoltre, si possono separare le chiamate di lavoro da quelle private. Entrambi i numeri funzionano in parallelo senza sostituzione. Per via del suo display touchscreen da 5 pollici, e non solo, il Samsung Galaxy Grand Duo è stato definito “Grandissimo” da chi lo ha provato.
Termine di partecipazione per ogni gioco: 30 marzo 2014.
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Concorso 3: sudoku medio Anche la fotocamera da 8 MP e la ricca dotazione sono di primissima qualità.
Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di verde. Inviate un SMS con scritto tmi053 e le tre cifre al numero 543.
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Nokia Lumia 1520, il primo phablet firmato Nokia
Il primo phablet firmato Nokia non piace solo per il suo design, ma convince soprattutto per le sue prestazioni straordinarie. La fotocamera da 20 MP realizza fotografie e filmati della migliore qualità. Sul display touchscreen da 6 pollici con risoluzione Full HD si possono guardare la televisione o i filmati con una nitidezza incredibile. La memoria può essere estesa fino a 64 GB semplicemente con un’espansione della scheda di memoria microSD. Il potente processore Quadcore a 2.2 GHz esegue Windows Phone, mentre i dati vengono trasferiti velocemente su una rete da 4G.
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4 Valore CHF 799.–
I vincitori dell'edizione n. 3 sono:
Richard Lenz, Coira | Erika Vogt-Tröndle, Wittnau | Yvonne Hauser, Pfeffingen
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Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna.
Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di «Touring» della Svizzera e del Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori vengono sempre pubblicati nella rivista Touring.
la pagina dei lettori | touring 41 n. 5 | 20 marzo 2014
LA DOMANDA
«I pacchetti consegna per le operazioni di messa a punto di un veicolo nuovo sono regolati in modo unitario o il prezzo viene fissato singolarmente?» H. M. Zöllner, St. Margrethenberg
Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna o per e-mail a touring@tcs.ch.
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n Svizzera i pacchetti consegna di un veicolo venduto non sono regolati in modo unitario. Ogni garagista conteggia in modo individuale i lavori di messa a punto, sia per la vendita di autovetture nuove che d’occasione. Di norma vengono richiesti al cliente dai 300 ai 500 franchi. In cambio vengono offerte diverse prestazioni: viene incollato il contrassegno autostradale e fatto il pieno di carburante. Inoltre il veicolo viene pulito a fondo e preparato secondo le direttive dell’importatore e infine messo in circolazione. Nel caso di veicoli nuovi si aggiunge pure un controllo tecnico. Per i garagisti la messa a punto di un’auto nuova significa da mezza a un’intera giornata di lavoro. Proprio perché oggi molti modelli – soprattutto le vetture di categoria inferiore – vengono venduti al prezzo netto, si riducono
anche i margini di guadagno. Per questo motivo i lavori di messa a punto spesso non sono compresi nel prezzo di vendita. Nel commercio di auto d’occasione in genere non si procede in questo modo, ovvero non sempre si fattura il pacchetto consegna. Di norma, le occasioni più recenti vengono preparate, esaminate (collaudo ufficiale) e offerte con garanzia. Non da ultimo anche perché un buon servizio è la miglior pubblicità per un garage. Le occasioni più vecchie, invece, sono spesso vendute ad un prezzo fisso che non include collaudo, garanzia e messa a punto. Chi desidera una messa a punto, paga, un relativo sovrapprezzo. In genere, il TCS raccomanda di comprare solo occasioni provviste di garanzia, il cui collaudo ufficiale non risale a più di otto mesi dall’operazione di compravendita.
l’esperto TCS Roger Löhrer Consulenza mobilità
Zone a 30 km/h Attraverso il FAIF, i partiti di sinistra hanno ottenuto di sottrarre 6,5 miliardi di franchi per l’ampliamento e la manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria soprattutto dalle tasche degli automobilisti. Inoltre, chi dipende dall’auto professionalmente, subisce la riduzione delle deduzioni per spese di viaggio, misura che colpirà pesantemente in particolare i pendolari. E non ancora contenti, gli stessi partiti vogliono limitare sempre di più la libertà di movimento, ad esempio con la nuova idea di introdurre il limite di velocità di 30 chilometri orari anche sulle strade principali. Non deve dunque stupire che gli automobilisti a volte circolano in modo piuttosto aggressivo. Beat Keiser (@)
Solo per incassare Il limite di 30 km/h viene introdotto solo per ricavarne soldi. In una zona trafficata, dove sono stato preso da un radar, un automobilista su dieci viene chiamato regolarmente alla cassa. Vengono inflitte multe per decine di migliaia di franchi. Non capisco perché il TCS non s’impegni di più per opporsi a questa situazione. Thomas Bodmer (@)
Cambio di corsia «Touring» 3/2014
Nella rubrica «domanda del lettore», il TCS cita una variante per il sorpasso a destra, che a mio parere abbisogna di un
Flurin Bertschinger/Ex-Press
«Touring» 3/2014
Una ridotta libertà di movimento e multe: il dibattito attorno alla zona 30 agita gli animi. complemento. In questo senso, ci si rende conto che nell’immettersi in autostrada è permesso andare avanti sino alla fine della linea doppia continua. Non lo contesto. Molti automobilisti però danno per scontato che possono cambiare corsia, nonostante che (proprio davanti agli ingressi in galleria) non ci sia quasi spazio tra i veicoli della corsia di destra. Questi automobilisti ignorano il fatto che non hanno la precedenza. E se poi devono mettersi dietro qualcuno e li si lascia fare, si riceve come ringraziamento dei segnali con i fari, il clacson o il dito medio. Ogni gior-
touring Scriveteci!
no l’azione di cambiare corsia in autostrada porta a situazioni precarie, che sono la conseguenza di egoismo, ignoranza, o di una maggiore propensione al rischio. Anche un cambio di corsia spontaneo per passare da quella normale a quella di sorpasso provoca frenate a catena. Marcel Toeltl (@)
Errata corrige: Litigi con il padrone di casa «Touring» 4/2014
Nella precedente edizione, nell’articolo sulla Protezione giuridica privata del TCS, è stato affermato che nel caso di controversie di vicinato sono coperti i costi sino a 10 000 fr. Tale affermazione è incorretta: questa prestazione viene infatti offerta nel quadro della TCS Protezione giuridica immobili, una copertura su misura per i proprietari di beni immobili, e non nel quadro della TCS Protezione giuridica privata. Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
touring impressum Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Dino Nodari (dno, vice caporedattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Christian Bützberger (Bü), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile). Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt AG, CIL Centre d’impression Lausanne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
42 touring | l’incontro n. 5 | 20 marzo 2014
«Con Easyjet posso conciliare lavoro, famiglia e hobby» Michael Gantner adora il suo lavoro di comandante di base. Con nove aerei, Easyjet è la maggiore compagnia all’Euroairport di Basilea-Mulhouse.
Perché vola per Easyjet e non per una compagnia aerea svizzera o per Swiss? Easyjet Switzerland è una compagnia aerea svizzera (dice ridendo, ndr.). Scherzi a parte, ho volato per Crossair e Swiss.
Sono passato a Easyjet nel 2005, quando hanno aperto la base di Basilea. Sia perché Easyjet è più internazionale, sia per lo stile di vita che promuove. Voliamo soprattutto in Europa, non facciamo quasi mai tappe notturne, di sera sono di ritorno a casa.
Per Michael Gantner volare è meraviglioso. Ma durante il tempo libero stacca la spina, si dedica alla famiglia oppure fa un salto in Italia in bicicletta.
La sua funzione è quella di comandante di base a Basilea. Di cosa si tratta e, soprattutto: cosa fa un comandante di base? Il comandante di base è responsabile per la sicurezza di volo e per la gestione dei voli e dei piloti. Faccio da cerniera tra i piloti e tutte le parti con cui collaboriamo quotidianamente nello svolgimento dei voli. Se ci sono problemi da qualche parte, vengo chiamato come uomo di collegamento. E quando si è responsabili per 100 piloti, capita sempre qualche intoppo. Essendo comandante di base, quante ore vola ancora? Circa sei o sette giorni al mese, equivalenti a circa 400 ore all’anno. Ovvero all’incirca la metà delle 750–800 ore di volo di un pilota regolare. Come si svolge un volo da Basilea? Arrivo all’aeroporto almeno un’ora prima del decollo. Quindi stampo i piani di volo, esamino la situazione meteorologica e i cosiddetti Notam. Questi ultimi sono informazioni per i piloti
«La cultura Easyjet mi piace di più di quella che si vive altrove» importanti per la pianificazione. Come ad esempio la segnalazione che il sistema d’atterraggio non funziona correttamente in un aeroporto e simili notizie. Poi, assieme al copilota, si controllano le condizioni tecniche del velivolo. 35 minuti prima del decollo saliamo a bordo e 25 minuti prima della partenza arrivano i passeggeri.
Ci descriva una giornata di lavoro. Ci sono da due a quattro voli al giorno. Di recente ho effettuato voli su tre settori: Basilea–Berlino–Barcellona–Basilea. Un volo su due settori è, per esempio, Basilea–Tel Aviv e ritorno oppure Basilea–Tenerife e ritorno.
Linda Pollari
Da piccoli tutti vogliono diventare pilota. Perché ha abbracciato questo mestiere? Michael Gantner: Non ho mai voluto fare altro. Una vocazione? Non saprei. Volare mi ha sempre affascinato, fin da bambino. Non importa come, su aerei militari o elicotteri.
E per compensare l’attività di volo, lei va in montagna e in bici. Ad esempio pedalando da Svitto a Venezia in 40 ore. In confronto ad imprese come le spedizioni al Polo Nord di Mike Horne, il mio giro in bicicletta cui accenna è stata una specie di passeggiata. Vi sono spesso bar per un espresso o una pizza. Intervista: Christian Bützberger
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