Touring 11 / 2014 italiano

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touring

19 giugno 2014 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

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2014

Il giornale della mobilità

Vacanze in auto

Comfort in trasferta

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Sbarco in Normandia

Musei e siti per ricordare 24 Soggiorni «d’oro»

A Disentis a campeggiare 32 44

Quiz & concorsi: soggiorno in Germania, uno smartphone e un tablet

15 Paradiso dei motociclisti La Svizzera popolare grazie a paesaggi e strade dei passi.

22 Test Volvo V60 plug-in Una poliedrica svedese ibrida con trazione integrale.

40 Stephan Grötzinger Nostra intervista al direttore generale del TCS.


JACKPOT! SUBARU FORESTER 4x4.

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Vince il quattro: fuoristrada, sportiva, van e berlina in un’unica auto, al prezzo più basso di tutti i tempi. La Forester 4x4 vi aspetta dal vostro concessionario Subaru di fiducia per fare di voi dei vincenti. La promozione è valida fino al 15 luglio 2014. Modello raffigurato: Forester 2.0i 4x4 Advantage, cambio manuale, 5 porte, 150 CV, categoria di efficienza energetica E, emissioni di CO 2 160 g/km, consumo nel ciclo misto di 6,9 l/100 km, Fr. 29 250.– (anziché Fr. 30 750.–, prezzi comprensivi della vernice metallizzata). Stesso modello in tinta Venetian Red Pearl: Fr. 28 400.– (anziché Fr. 29 900.–). Esempio con bonus cash di Fr. 2 500.–: Forester 2.0XT 4x4 Sport, Lineartronic, 5 porte, 240 CV, categoria di efficienza energetica G, emissioni di CO 2 197 g/km, consumo nel ciclo misto di 8,5 l/100 km, in tinta Venetian Red Pearl, Fr. 43 450.– (anziché Fr. 45 950.–).

Ulteriori bonus cash Jackpot tra l’altro anche per i modelli:

SUBARU XV 4x4 4

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www.subaru.ch SUBARU Svizzera SA, 5745 Safenwil, tel. 062 788 89 00. Concessionari Subaru: 200 circa. www.multilease.ch. Prezzo netto consigliato non vincolante, IVA dell’8% inclusa, detratti tutti i premi. Salvo variazioni di prezzo. Media di tutte le vetture nuove (tutte le marche) proposte in Svizzera: CO 2 148 g/km.


editoriale e sommario | touring

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n. 11 | 19 giugno 2014

Nella giungla dei segnali stradali

L

o ammetto, a volte non mi sento all’altezza delle nostre strade. Sono sì in forma, attento e capace di capire la situazione, ma mi capita, a causa della giungla di cartelli stradali, di non vedere più la segnalazione. All’ingresso delle zone residenziali spesso si trovano diversi cartelli stradali, ma dato che sono occupato con la manovra di svolta e devo fare attenzione a tutti gli altri utenti della strada, per me è impossibile leggere a tempo tutti quanti i cartelli, ancora meno interpretarli in modo giusto. Per poterlo fare, dovrei fermarmi e scendere dal veicolo. Questo fatto mi ha spinto a tentare di contare quanti cartelli incontro su una tratta di un chilometro. Sulla bernese Winkelriedstrasse in direzione del

touring

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attualità 4

campeggio

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Motociclisti a loro agio circolando nella maggior parte dei Cantoni. Il consulente: su quali strade è obbligatorio il contrassegno? Il cane guida permette a ciechi e ipovedenti di essere mobili. Nuova tecnologia eCall e protezione dati dell’automobilista.

test e tecnica 22

DOSSIER

Vacanze in auto

foto Pia Neuenschwander, fm, Fotolia

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Sistemi d’intrattenimento da montare in auto sui poggiatesta per allietare il viaggio ai passeggeri posteriori. Dispositivi che facilitano la vita all’automobilista sulla via delle ferie. La Renault Espace compie 30 anni: una monovolume modulabile che ben facilita la vita alle famiglie.

Foto di copertina: Pia Neuenschwander

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viaggi e tempo libero 24

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A Disentis, nei Grigioni un ben attrezzato campeggio TCS. Consigli per preparare le vacanze in motorhome e in campeggio. Una famiglia romanda di sei in casa mobile attraverso il mondo.

club e soci

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Test della Volvo V60 D6 AWD: un’ibrida plug-in che offre sicurezza e comfort.

Prove e novità 11 Honda Civic Tourer. 11 Porsche Panamera Executive.

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Una miscellanea di notizie dal mondo della mobilità.

società e mobilità 15

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centro città su appena 100 metri si trovano quattro divieti di sosta! Dunque cosa si può aggiungere ancora? Posso immaginarmi che molti altri automobilisti si sentano a disagio con questa giungla di segnali stradali o che ritengano superflue determinate segnalazioni. L’Ufficio federale delle strade (Ustra) ha riconosciuto che si dovrebbe abbattere la giungla di segnaletica stradale e rinnovare il codice della strada. E in più alcuni segnali dovrebbero essere attualizzati e illustrati in modo da non mettere in evidenza questo o quel genere. Si spera ora che ciò venga attuato in modo deciso e preciso – troppe segnalazioni causano anche distrazioni. Felix Maurhofer, caporedattore

70 anni fa il D-Day: nostra visita a musei, bunker, cimiteri e siti storici in Normandia. Andalusia: lasciarsi stupire dalla Strada dei Villaggi bianchi. Golf per bambini: speciali corsi per i più giovani a Davos.

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A Betzholz il modulo «sicurezza» per la formazione di roadranger. Intervista con il direttore generale del club alla vigilia dell’assemblea ordinaria dei delegati. prezzi e contatti TCS quiz & concorsi la pagina dei lettori, impressum l’incontro: Christophe Keller, proprietario di uno zoo.


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touring | attualità n. 11 | 19 giugno 2014

L’Aletsch Arena dà il benvenuto alle famiglie

SONDAGGIO ONLINE

Con che frequenza resta bloccato in una colonna di veicoli?

In Svizzera 27 località di villeggiatura possono promuoversi con il marchio di qualità «Famiglie benvenute». L’Aletsch Arena con le sue destinazioni Riederalp, Bettmeralp e Fiesch-Eggishorn, stando alla direttrice Monika Gottsponer, «garantisce alle famiglie con bambini un soggiorno avventuroso e indimenticabile». Il ventaglio di offerte è impressionante e comprende tra l’altro un minigolf, castelli gonfiabili, un parco divertimenti o escursioni ai piedi del ghiacciaio per bambini a partire dai 6 anni a Riederalp. Nel villaggio di Bettmeralp vi attende il parco avventura Baschweri e in quello di Fieschertal un giardino per arrampicata. Sino al 20 ottobre le famiglie

33% 60% 7%

■ Quotidianamente ■ Settimanalmente ■ Praticamente mai

La nuova domanda: Cosa teme di più quando parte in vacanza in automobile?

possono mettere alla prova il loro sapere in un safari con il cellulare. Durante un’escursione devono rispondere entro 48 ore a cinque domande mediante SMS (20 ct/sms). Coloro che rispondono correttamente, ricevono in risposta un codice che apre una cassa del tesoro. E anche chi ha figli piccoli può godersi il paesaggio vallesano percorrendo vari sentieri adatti alle carrozzine. Tutte e tre le destinazioni sono provviste d’infrastrutture per famiglie e bambini, che permettono a tutti quanti di riposarsi – www.aletscharena.ch/famiglie. Ulteriori informazioni su ferie per famiglie: www.myswitzerland.com/it-ch/scoprire_svizzera/family-trips.html Bü

Il fiore all’occhiello dell’Aletsch Arena: con 23 km, il più lungo ghiacciaio in tutto l’arco alpino.

La vostra opinione ci interessa! Potete partecipare ai nostri sondaggi online pubblicati regolarmente sul sito web www.touring.ch

WWW.TOURING.CH

Saltare in paracadute senza prendere l’aereo A Sion è appena stato inaugurato un simulatore di caduta libera che permette di sperimentare sensazioni uniche di discesa oltrepassando la velocità di 200 km/h. Un’attrazione per i principianti ma anche per gli esperti paracadutisti.

Record mondiale al rally di auto elettriche

Chi ha diritto ad un posteggio sul luogo di lavoro? Una questione delicata per molte ditte e che provoca malcontento tra gli impiegati. Ora c’è il rimedio: l’applicazione ParkRank.

«Touring» su iPad Potete scaricare sul vostro iPad questa edizione di «Touring». La versione per il tablet è arricchita da elementi multimediali quali video, gallerie di immagini oppure collegamenti a Internet.

foto Aletsch Arena, e-mobil BW/KD Fotostudio, TCS, ald

Basta problemi di parcheggio al lavoro

Il record è stato conquistato già alla partenza del Wave Trophy, il più grande rally di auto elettriche del mondo. Ben 507 partecipanti hanno viaggiato il 31 maggio attraverso Stoccarda e hanno così formato la più grande parata di veicoli elettrici del mondo. Il record mondiale deve ancora essere confermato dal Guinness Book of Records, ma gli organizzatori sono fiduciosi. La Wave (World Advanced

507 È il totale dei veicoli che a Stoccarda hanno formato la parata di auto elettriche più lunga al mondo.

Vehicle Expedition) è un rally di auto elettriche con veicoli e team provenienti da tutto il mondo che conduce attraverso l’Europa. Quest’anno 78 team hanno attraversato Germania, Austria e Svizzera. La Wave viene organizzata dal pioniere svizzero della mobilità elettrica Louis Palmer, che negli anni 2007/08 ha compiuto per la prima volta il giro del mondo a bordo di un’auto elettrica. dno


attualità | touring

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n. 11 | 19 giugno 2014

Primo raduno TCS di youngtimer e classic

Tutti campioni

Oltre 150 ragazzi tra i 10 e i 12 anni hanno partecipato lo scorso 23 maggio alla Giornata svizzera di educazione stradale a Bellinzona. Tramite percorsi istruttivi e ludici in bici e monopattino hanno avuto l’occasione di migliorare la tecnica di guida e il comportamento nel traffico.

Il Giura sul sentiero di guerra Quando scoppia la Prima guerra mondiale, a inizio agosto 1914, francesi e tedeschi si trovano faccia a faccia lungo un fronte di 560 km che si estende dal Mare del Nord alla frontiera svizzera. I belligeranti costruiscono le prime trincee a qualche metro da Largin (JU) – sul comune di Bonfol – che di fatto costituisce il chilometro zero del fronte occidentale. Oggi, mentre ci si appresta a ricordare il centenario dell’inizio del primo conflitto mondiale, è possibile visitare queste infrastrutture militari in funzione

Un circuito franco-svizzero allinea le vestigia della Prima guerra mondiale.

La storia degli impianti di risalita svizzeri in una mostra straordinaria

Un masterplan per l’elettromobilità: cosa fa la politica?

Nell’esposizione straordinaria «Bergbahnen», allestita nel Castello di Hünegg a Hilterfingen presso Thun, è concentrata la storia svizzera degli impianti di risalita e il grande lavoro pionieristico compiuto. Gli esemplari si possono ammirare sia nel parco che nel castello. L’interessante esposizione comprende oltre che modelli in scala 1:1, anche documenti, testi, fotografie, video e diorami. Gli aspetti tecnici delle funivie e dei treni a cremagliera vengono mostrati in dettaglio. L’esposizione durerà sino al 19 ottobre 2014 ed è aperta quotidianamente dalle 14 alle 17 e di domenica dalle 11 alle 17. Informazioni: www.bergbahnausstellung.ch. fm

Come si può velocizzare la realizzazione a livello nazionale di un’infrastruttura di ricarica per le auto elettriche? Il 24 e 25 giugno al Museo dei trasporti di Lucerna, il congresso del «Forum Svizzero dell’elettromobilità» presenta il «Masterplan per la mobilità elettrica». La manifestazione si è costantemente evoluta negli ultimi quattro anni, diventando una piattaforma di conoscenze e discussione leader nel campo della mobilità elettrica. In occasione del suo quinto anniversario, si tratta di riconsiderare le attuali tematiche politiche e lo sviluppo delle infrastrutture. La nazione ospite di quest’anno è l’Olanda. Al convegno sono attesi 300 partecipanti. nr

tra il 1914 e il 1918 a Largin. Da lì, si raggiunge il «Circuito del km 0», un percorso didattico di 7,5 chilometri dedicato alla Prima guerra mondiale, che conduce ai villaggi alsaziani di Pfetterhouse e Moos, prima di tornare a Largin. È l’occasione per scoprire un universo ostile fatto di trincee, baraccamenti, fortini, postazioni di mitragliatrici e altri sbarramenti, dove francesi e tedeschi si tenevano sotto tiro. Maggiori informazioni possono essere consultate direttamente al sito Internet: www.amisdukmzero.com. jop

Il gruppo Youngtimer e Classic della Sezione TCS delle due Basilee organizza il 20 luglio 2014 il primo raduno di auto youngtimer e oldtimer nel perimetro del centro di distribuzione Migros a Münchenstein. La manifestazione si rivolge ai proprietari di veicoli fino all’annata 1994, che con i loro «amati tesori» potranno arrivare direttamente sull’area Migros tra le 10 e le 15. La partecipazione è gratuita e non è necessario iscriversi. Con questo evento il club desidera presentarsi in modo simpatico alla popolazione e offrire una domenica all’insegna dell’intrattenimento. Arrivo in automobile: autostrada A18, uscita Münchenstein-Bottmingen-Bruderholz; con i trasporti pubblici: bus 60 oppure tram 11, fermata Schaulager. Informazioni di dettaglio consultando il sito www.tcsyoungtimerclassic.ch. wi

L’APP

RITROVARE FACILMENTE L’AUTO DOPO UN CONCERTO O LO SHOPPING Tutti sono già stati confrontati a questa spiacevole situazione: dopo il concerto diventa impossibile ritrovare la propria auto sul gigantesco parcheggio dove stazionano centinaia di veicoli. Oppure: uscendo dal centro commerciale, a quale piano dell’autosilo sotterraneo abbiamo mai parcheggiato? Fortunatamente, l’applicazione My Car Locator pone rimedio al problema registrando via GPS il luogo in cui si trova il vostro veicolo. Al ritorno, è sufficiente attivare la funzione per essere guidati fino al posteggio giusto. Finiti i lunghi minuti buttati a girare a vuoto. My Car Locator è altrettanto utilissimo in vacanza, in luoghi sconosciuti, sulle aree di servizio delle autostrade e nei campeggi.

Gratuita, in inglese, su Google Play (Android).


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touring | vacanze in auto n. 11 | 19 giugno 2014

Svago sui sedili posteriori | I sistemi d’intrattenimento per i passeggeri dei sedili posteriori delle auto diventano sempre più accessibili. Nei lunghi viaggi questi tablet e lettori DVD offrono un piacevole divertimento per figli di ogni età.

Silenzio sui sedili posteriori

C

assette con le fiabe o canzoni, libri illustrati e giochi sono sempre parte del bagaglio per le vacanze. Nulla poi crea più gioia vacanziera in automobile degli indovinelli, giochi di memoria o di parole (v. colonna a destra). Nei lunghi viaggi verso sud o nelle trasferte all’agognata destinazione è tuttavia utile un po’ di varietà. Bambini che urlano o piagnucolano nell’abitacolo disturbano la concentrazione del conducente e dunque mettono a rischio la sicurezza. Se dietro si può invece guardare un film, allora torna subito la calma. Con i sistemi d’intrattenimento per i sedili posteriori è davvero semplice occupare i bambini durante un lungo spostamento. Il TCS ha sottoposto a test alcuni di questi accessori e ne ha evidenziato pregi e difetti. Il ventaglio dell’of-

ferta è vasto e i prezzi oggi sono nettamente più bassi di quanto non fossero ancora pochi anni fa.

Montaggio dallo specialista Il confronto ha coinvolto diversi modelli di lettori DVD e due fissaggi per tablet. I lettori per DVD portatili costano attualmente tra i 130 e i 300 franchi, a seconda della dimensione e del numero di schermi e delle unità DVD. La soluzione più semplice sono gli schermi che si fissano alle aste dei poggiatesta: in genere ciò non causa problemi né lascia alcuna traccia durevole. Altrimenti è possibile sostituire i poggiatesta originali con dei modelli che integrano uno schermo sul retro. Per il montaggio in tal caso è tuttavia preferibile rivolgersi ad uno specialista, affinché i cavi siano fatti passare corret-

Test TCS: sistemi di intrattenimento da montare per i passeggeri posteriori

Sistema

Denominazione Importatore www. Prezzo ca. in fr. Disponibile da Dimensione schermo Caratteristiche

Valutazione TCS 1

Mediamarkt

Doppio lettore DVD montato ai poggiatesta Muse M992 CVB muse-europe.com 249.95 1 negozi multimedia 9 pollici, 23 cm + si adatta a quasi tutti i poggiatesta + utilizzabile anche fuori dall’auto + consente di guardare 1 film sui due schermi o 2 film separatamente – impianto improvvisato con molti cavi in auto assai vistoso

Poggiatesta con lettori DVD integrati Berling DV-7823 car-media.ch 399.– garage, negozi special. 7 pollici, 18 cm + sostituiscono i poggiatesta originali + ancoraggio stabile + otticamente ben integrati nel veicolo + consente di guardare 1 film sui due schermi o 2 film separatamente ± costi di montaggio di circa 300–400 franchi

Schermo da tetto con lettore DVD Zenec Z-R1030 acr.ch 660.– garage, negozi special. 10,2 pollici, 26 cm + otticamente ben integrato nel veicolo + ancoraggio stabile + schermo più grande rispetto ai modelli portatili – costi di montaggio di circa 800–1000 franchi – può intralciare la visione attraverso lo specchio retrovisore

Supporto universale per tablet Drive In, cellular line cellularswiss.ch 44.90 Migros Do it + Garden a seconda del tablet + facilità d’uso + supporto leggero e sobrio senza alimentazione – inclinazione non regolabile – difficoltà di posizionare bene il tablet – i tablet pesanti vibrano durante il viaggio

Supporto attivo per iPad 2 NextBase Car Mount ws-electronic.com 178.– garage, negozi special. 9,7 pollici, 24,6 cm + supporto molto stabile con docking-station + facile da montare + inclinazione regolabile + presa USB per importare immagini da apparecchi esterni – impedisce di raggiungere i tasti del volume dell’iPad – non adatto ad iPad 3 Soluzione economica e Opzione di qualità senza Investimento ideale per Stimola la creatività degli Ulteriori funzioni, quindi flessibile per 2 persone la giungla di cavi veicoli spaziosi utilizzatori caro; per un solo bimbo


vacanze in auto | touring

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n. 11 | 19 giugno 2014

Pia Neuenschwander

Divertimento a bordo anche senza elettronica

tamente all’interno dei sedili e collegati alla vettura. Per veicoli più grandi, quali le monovolume, è possibile anche montare monitor da tetto, mentre ciò è d’intralcio alla visibilità posteriore su veicoli più piccoli. Anche questo modello deve essere montato da un’officina specializzata. Una volta smontato, rimane tuttavia un grosso buco nel rivestimento.

Conveniente ma poco stabile I sostegni per tablet non lasciano alcun segno. Accessori originali o convenienti supporti universali si trovano praticamente in ogni negozio di elettronica e si possono fissare con facilità ai poggiatesta. In ogni caso i modelli universali non risultano molto stabili e nel caso di tablet pesanti, tendono ad inclinarsi con le vibrazioni durante il viaggio. Un aspetto su cui i costruttori devono lavorare. Il tablet può anche essere tenuto sulle ginocchia, ma spesso i bambini si sentono male se viaggiano con la testa piegata in avanti. Nonostante le vibrazioni, è per-

ciò comunque preferibile il fissaggio al poggiatesta, tanto più che per ragioni di sicurezza gli apparecchi elettronici devono sempre essere riposti oppure istallati in modo da non spostarsi in caso di collisione. Il test comparativo del TCS mostra che i sistemi di infotainment non sono più appannaggio delle classi facoltose, ma sono oggi alla portata di tutti i budget famigliari. Un bel film sui sedili posteriori può quindi portare beneficio anche ai genitori seduti sui sedili davanti e ciò fa bene anche alla sicurezza stradale. Se si dispone di una connessione mobile, allora i passeggeri dietro possono anche navigare su Internet e trascorrere il tempo sui social media. Eventualmente è pure possibile utilizzare un telefonino come hotspot. Ciò tuttavia rischia di causare costi importanti, soprattutto all’estero. I videogiochi in auto sono invece meno adatti, perché le moderne console richiedono anche spazio per il movimento. La buona vecchia Playstation 2 invece si adatta ancora al meglio. nr/ TCS Mobe

Il tempo in viaggio scorre veloce e senza annoiarsi grazie a «Super Mario» e ad altri giochi o a film.

Parte in auto in vacanza? Allora partecipi al nostro sondaggio. Tramite il codice QR o su www.touring.ch

«Quando arriviamo?» e «Mi sto annoiando!» sono frasi temutissime dai genitori in auto. Tuttavia non è necessario disporre di sistemi elettronici d’intrattenimento per rendere il viaggio stimolante. Una lista di giochi adatti ai lunghi viaggi: ◾ Chi sono?: qualcuno pensa in silenzio a una persona, poco importa se un personaggio dei fumetti, un attore, un cantante o un politico. In seguito gli altri occupanti a turno porranno delle domande «Vero o Falso», fin che non riusciranno a scoprire la persona misteriosa. ◾ Tombola con le sigle delle targhe: tutti gli occupanti prendono nota durante il viaggio di almeno 5 sigle di targhe di autoveicoli a scelta. In seguito i genitori annunciano le sigle delle targhe delle vetture che affiancano. Se uno dei partecipanti aveva annotato proprio quella sigla, la può cancellare dalla lista. Vince chi esaurisce per primo la propria lista. ◾ Una parola tira l’altra: il primo giocatore annuncia una parola a caso, ad esempio «automobile». Il giocatore successivo deve ora trovare una parola che incominci con l’ultima sillaba di «automobile», ad esempio «lepre» e così via a turno. Il gioco termina quando uno dei partecipanti non riesce a trovare una nuova parola o ne dice una già utilizzata. Quest’ultimo riceve un punto di penalità. Si riparte quindi con un nuovo giro. ◾ Conta le automobili: ogni bambino sceglie un colore oppure una marca di automobile e deve quindi contare le auto dirette in senso inverso che abbiano il colore o la marca scelta. Chi conta per primo 50 veicoli, vince. ◾ Gioca coi camion: spesso i camionisti espongono sul parabrezza il loro nome su una targa. Il primo giocatore che riesce a trovare un personaggio famoso che abbia lo stesso nome, vince. ◾ Fai la curva: ogni volta che si affronta una curva, i bambini si inclinano lateralmente affrontando quindi la curva con maggior forza per seguire la traiettoria. tg


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touring | vacanze in auto n. 11 | 19 giugno 2014

Automobilisti in viaggio | I costruttori hanno ideato diversi dispositivi destinati a facilitare la vita quotidiana del conducente. Panoramica di alcuni sistemi che potrebbero rivelarsi utili sulla via delle vacanze.

Semplificare la vita al volante

M

entre i costruttori automobilistici lanciano su larga scala i primi studi di guida autonoma, le vetture moderne sono già intente a supportare gli automobilisti confrontati ad un traffico sempre più denso. Si profila quindi una moltitudine di dispositivi, a cominciare dagli assistenti di guida. Se taluni, come gli agghiaccianti «bip» sonori dell’avviso di superamento della linea (LDW) sono di utilità discutibile, altri forniscono un reale apporto in materia di sicurezza e comodità. È il caso della combinazione del LDW attivo e del regolatore adattivo (vedi a margine). In questo caso ci si avvicina alla guida autonoma. Nella stessa

ottica, alcune vetture dell’ultima generazione possono essere equipaggiate con assistenti agli incroci, che rilevano l’improvviso avvicinamento di altri veicoli. Grossi sforzi si fanno anche in termini di comodità. Così, troviamo sedili regolabili con multiple funzioni, che possono essere ventilati e offrono diversi programmi di massaggio. Anche qua, però, la tecnologia mostra a volte i suoi limiti. Prova ne è l’aiuto assolutamente relativo fornito dai portelloni a comando elettrico. Senza contare che la combinazione di tutti questi dispositivi si ripercuote negativamente sul peso del veicolo, così come pure sul prezzo dei modelli che li montano. Benché alcuni marchi generalisti siano molto abbordabili. MOH

Far affidamento sulla guida semiautomatica La combinazione di telecamere e tecnologia radar autorizza una guida che definiremo come semiautomatica su autostrada. Il regolatore di velocità adattivo (ACC) s’incarica di mantenere la distanza con l’auto che precede. Contemporaneamente, l’avviso di superamento di linea attivo – che legge le demarcazioni al suolo – non si limita ad avvertire il conducente, ma mantiene la rotta correggendo leggermente la traiettoria. Su certi modelli, questo sistema è operativo anche nel traffico urbano congestionato e funziona fino all’arresto completo. Guida assistita rilassante in autostrada. I sistemi avanzati sono operativi anche negli ingorghi e nel traffico urbano. Tecnologia collaudata e affidabile. Rischio di deconcentrarsi al volante. Prezzo spesso elevato (marchi premium).


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n. 11 | 19 giugno 2014

Riconoscimento dei limiti di velocità

Rilevamento posteriore di veicoli

Portelloni ad apertura elettrica

Sedili rilassanti con poggiagambe

Non è facile sapere in permanenza quale velocità è consentita su un determinato tratto. Facendo ricorso alla telecamera, i sistemi di riconoscimento della segnaletica leggono i cartelli, siano fissi o posti lungo un cantiere. Il limite in vigore appare sulla strumentazione. Alcuni sistemi leggono anche altri cartelli segnaletici.

Oltre ai sistemi anticollisione, agli assistenti agli incroci e ai rilevatori di pedoni, alcuni modelli sono dotati di sensori che avvisano dell’arrivo di un veicolo o della presenza di oggetti quando si fa marcia indietro. L’allarme scatta tramite segnale acustico o appare sullo schermo della telecamera di retromarcia o sul cruscotto.

Un crescente numero di station wagon e SUV sono dotate di un portellone ad assistenza elettrica. Un aiuto apprezzabile per i portelloni pesanti o che si alzano molto in alto. Inoltre, questi dispositivi si comandano a distanza. Resta il fatto che a volte l’apertura del vano bagagli dura quasi 10 secondi, un’eternità.

Riscaldati e addirittura ventilati, i sedili permettono di accrescere la comodità. Alcuni costruttori propongono dei poggiagambe a dispiegamento elettrico. L’effetto rilassante è garantito sui tratti rettilinei, ma alla minima curva gli arti tendono a scivolar fuori dal loro accogliente sostegno. I sedili massaggianti sono poco convincenti.

Indicazione permanente dei limiti di velocità (cantieri, limiti variabili). Prezioso sui lunghi tragitti. Numerosi errori di rilevamento su certi modelli. A volte indica pure i limiti segnalati alle uscite autostradali.

Molto utile quando l’auto è carica fino al tetto e non offre alcuna visibilità posteriore. Disponibile su dei modelli compatti abbordabili.

Pochi sforzi necessari per aprire portelloni pesanti. Telecomando dall’abitacolo, con la chiave o con un movimento del piede.

Sensazione di viaggiare in business class. Rilassante sui lunghi tragitti. In fase di introduzione su vasta scala.

Funzionamento soltanto a velocità predefinite. Tecnologia poco diffusa.

Lentezza di certi meccanismi. Chiusura recalcitrante sui bagagliai caricati fino all’orlo.

A volte i piedi toccano il sotto del cruscotto. Più un lusso che reale utilità.

Trucchi per affrontare i lunghi esodi Contrariamente ai tragitti relativamente brevi effettuati abitualmente in Svizzera, andare in vacanza implica spesso delle lunghe distanze, specie se si viaggia in Paesi stranieri. Meglio, allora, preparare minuziosamente il proprio veicolo ad affrontare peripli del genere. Qualche consiglio.

foto Colourbox, Audi, Bosch, Volvo, Ford, Citroën

Il carico ◾ Regola di base: si carica il bagagliaio ponendo gli oggetti pesanti il più in basso possibile e appoggiandoli direttamente contro la spalliera della panca posteriore. In questo modo si escluderanno forze d’urto supplementari in caso d’incidente. ◾ Si possono anche fissare gli oggetti pesanti tramite cinghie e ganci. Gli oggetti più leggeri saranno impilati sopra. Non dovrebbero, tuttavia, superare la soglia della spalliera della panca. ◾ In strada: bisogna essere coscienti che il comportamento di un

veicolo a pieno carico è modificato. La stabilità peggiora notevolmente quando sulla carrozzeria sono installate biciclette o box sul tetto. Si raddoppierà quindi la prudenza in frenata e in curva. ◾ Regolare l’altezza dei fari secondo il carico del veicolo.

Utile lista di controllo Il TCS ha elaborato una «check list viaggio» in previsione delle vacanze in automobile. Qualche punto estratto da questa preziosa scheda A4 scaricabile direttamente da www.turismotcs.ch (Saperne di più/preparare il viaggio): ◾ Prima della partenza: procedere ad un apposito controllo vacanze del veicolo in garage o in uno dei 19 centri tecnici TCS. ◾ Assicurarsi di portare con sé tutti i documenti (licenza di condurre e di circolazione, carta verde, Libretto ETI, verbale d’incidente europeo).

◾ Munirsi del contrassegno antinquinamento per poter accedere ai centri città tedeschi e italiani. ◾ Assicurarsi che il veicolo abbia il contrassegno CH. ◾ Portare con sé cavi d’avviamento e di rimorchio. ◾ Controllare di avere nel veicolo: triangolo, gilet di sicurezza, farmacia da viaggio, pannello protettivo per i vetri. ◾ Durante il viaggio: controllare regolarmente i livelli (olio motore, liquido di raffreddamento).

Attenzione al gilet di sicurezza obbligatorio Dal 1° luglio, il gilet sarà obbligatorio anche in Germania. La Svizzera, dove questo accessorio è semplicemente raccomandato, sarà quindi circondata da nazioni che esigono di indossare il gilet in caso di guasto. Lista dettagliata dei paesi e delle norme sul sito www.turismotcs.ch. MOH


A D I AL GLIO V A LU T R E L 18 F F O OA FIN

2 0 Y E A RS OF C E LT IC S P I R I T

MÄGO DE OZ MOXIE THE YOUNG DUBLINERS EILEEN IVERS AND IMMIGRANT SOUL QIARAN RED HOT CHILI PIPERS FRIGG LE VENT DU NORD RUSTY SHACKLE THE STEP CREW

SION 7-8-9 AGOSTO 2O14 WWW.GUINNESSFESTIVAL.CH Bus navetta gratuiti. Partenze dalla stazione di Sion. Campeggio gratuito per chiunque sia provvisto di biglietto.

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46.127.-

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invece che 159.-

ingresso/i per giovedì 7 agosto

ingresso /i per venerdì 8 agosto

ingresso/i per sabato 9 agosto

pacchetto/i per i 3 giorni del festival

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Guinness Irish Festival, case postale 622, 1951 Sion contact@guinnessfestival.ch

Indirizzo

CAP/Città

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Tel.


vacanze in auto | touring

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foto ald

n. 11 | 19 giugno 2014

L’Honda Civic Tourer con la linea laterale che risale molto in alto.

La longilinea Panamera Executive Turbo S raggiunge i 5,17 m.

La break compatta che beffa le familiari

Tra aereo da caccia e di linea

Honda Civic Tourer | Questa break si distingue per l’abitabilità e il bagagliaio. In più, ha sistemi di assistenza innovativi e un diesel brillante.

Porsche Panamera Executive | Questa berlina coupé a passo lungo offre veramente il massimo del comfort in ambiente sportivo.

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ppesantita da misure sempre crescenti, la categoria delle familiari sta per essere soppiantata dalle break compatte che, all’insegna della Civic Tourer allungata di 24 cm, forniscono tutto lo spazio necessario. Prova ne siano i sedili posteriori dove i passeggeri dispongono di un buono spazio per le ginocchia. Tutto sarebbe perfetto se i piedi potessero scivolare di più sotto i sedili anteriori e se il sedile mediano non fosse rialzato. Dotato di una finitura che flirta con l’alta gamma, il bagagliaio rasenta invece la perfezione. Vano di carico basso, architettura rettangolare e impressionante volume utile di 624 l ne fanno una break vicina alle familiari tradizionali. Questa capacità include un vasto compartimento portaoggetti nel sottofondo. Una semplice manipolazione è sufficiente ad abbassare gli schienali e liberare un immenso vano che potrebbe per assurdo servire da Positivo: bagagliaio voluminoso giaciglio. E non è tutto. Come sule modulare, abitabilità posteriola berlina, le sedute rialzabili del re, diesel sobrio e dalla grande divano liberano altri vani portacoppia, buon equipaggiamento, oggetti. sistemi di assistenza innovativi Questa break emerge anche per Negativo: comfort del sedile il suo treno posteriore a sospencentrale posteriore, computer sioni adattive. Tre regolazioni di bordo poco intuitivo. permettono di privilegiare il comfort d’assorbimento o la guida Tecnica: break compatta; 5 posti; dinamica. Leggermente incline lunghezza: 4,54 m; bagagliaio: 624– 1668 l; 1,6 l turbodiesel, 120 CV, 300 al sottosterzo, ma non al rollio, Nm a 2000 giri/min; cambio 6 marce, la Tourer ha un comportamento da 0 a 100 km/h in 10,5 s Consumo equilibrato, sebbene non incisi(in prova): 5,6 l/100 km, autonomia: 892 km Prezzi: 36 700 fr. (1.6 i-DTEC vo. La versione 1,6 diesel seduce Executive), 1.8 i-VTEC da 27 500 fr. per la consistenza delle sue riprese. Il turbo si inserisce verso 1300 g/min e il motore assicura costantemente una buona presenza. Non sportiva, ma motorizzata in modo intelligente, tanto più che alla fine risulta economica nei consumi. Meno apprezzabili la mediocre qualità percepita, il computer di bordo poco intuitivo ed il comando obsoleto dello schermo tattile. Al contrario, la Honda Civic Tourer può essere dotata per un prezzo modico di un ventaglio di sistemi d’assistenza di punta. All’insegna dei sistemi di prevenzione delle collisioni agli incroci o in retromarcia. MOH

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pinta a 570 CV (+50), la più sfavillante delle Panamera si ingegna a conciliare prestazioni da supersportiva e comodità da limousine di gran lusso. Per riuscirvi guadagnano 15 cm tanto il passo quanto le lunghe porte posteriori, proiettando quest’auto monumentale a 5,17 m. Eviteremmo quindi di avventurarci nei nuclei storici, anche se il suo V8 turbo dall’enorme coppia le permette di mischiarsi al traffico cittadino in tutta docilità. Il suo terreno naturale sono i grandi spazi e le autostrade, meglio se germaniche. Un contesto ideale per gustare pienamente il silenzio a bordo e la progressività delle sospensioni pneumatiche adattive che fanno eclissare i cerchi da 20˝. Coccolati, i due passeggeri dietro accedono all’abitacolo raffinato – debordante di cuoio, radica e alcantara – con una facilità sconcertante. Eredità sportiva oblige, i due posti indiviPositivo: comfort sportivo duali esitano tra i sedili avvolgenregale, ambiente, prestazioni da ti e le poltrone, mentre lo spazio per le gambe aumenta di 12 cm supersportiva, comportamento equilibrato, equipaggiamento per offrire un ambiente da «first all’altezza, garanzia Negativo: class». Certo gli schienali potrebprezzo, ingombro, assenza di bero inclinarsi un po’ di più. Tutto sistemi d’assistenza innovativi. meno che infelici, gli occupanti dietro si consoleranno giocando Tecnica: 4 posti; lunghezza: 5,17 m; con gli avvolgibili elettrici, i sedili bagagliaio: 432–1250 l; V8 4,8 l turbo, ventilati o la climatizzazione a 4 570 CV, 750 Nm a 2250 giri/min; cambio a 7 rapporti a doppia frizione, zone. Aggiungeremmo infine che trazione integrale; da 0 a 100 km/h i bagagli è meglio spedirli separain 3,9 s; velocità massima: 310 km/h tamente, perché con un vano che Consumo (in prova): 13,2 l/100 km, autonomia: 757 km Prezzo: supera quello della Golf di soli 50 269 500 fr. (Turbo S Executive). litri, c’è poco da stare allegri. Il lato fenomenale viene dalle prestazioni di quest’ammiraglia che permette di scegliere tra una guida basata sulla coppia o sull’esplosività. Nell’ultimo caso, si decolla letteralmente, grazie pure all’azione folgorante del cambio PDK. E contro ogni attesa, questo bolide da 2,2 t esprime residui di agilità che gli permettono di schiacciare qualsiasi GTI sotto il giogo del suo telaio adattivo. Sebbene sia al palo per quanto riguarda certuni sistemi di assistenza (avviso dell’angolo cieco ecc.), questa Panamera Executive è meglio equipaggiata che una normale Porsche. Normale visto il prezzo astronomico. MOH


12 touring | vacanze in auto n. 11 | 19 giugno 2014

L’Espace di Renault ha 30 anni | Pioniera delle monovolume, ha rivoluzionato la percezione dell’automobile famigliare. Lo storico Loubet ne ripercorre la saga.

L’odissea dello spazio famiglia

Ed è qui che interviene Renault? Nel 1955, il CEO di allora, Louis Dreyfus, che non era un tecnico ma un intellettuale appassionato di sociologia, lancia la seguente idea: «Non voglio più 4 sedili e un baule, voglio un volume». Quest’idea sfocia su diversi prototipi, tra i quali il Projet 900 nel 1959, che sarà giudicato troppo avanguardista. Ma le idee sono conservate e riprese sulla R4 (1961), poi la R16 (1965), una berlina con una linea da coupé ed un interno polivalente. Da parte sua, il piccolo costruttore Matra riflette anch’esso sull’auto di domani. In viaggio negli Stati Uniti, uno dei responsabili, l’ingegnere franco-svizzero Philippe Guédon, osserva i van americani e decide di

La futurista (1996–2002) Come i primi tre modelli, è fabbricato da Matra ed esibisce una carrozzeria dai materiali compositi. La versione standard (4,52 m) si vedrà affiancare da un modello a passo lungo (4,79 m). Produzione: 365 000 unità.

Jean-Louis Loubet, professore di storia contemporanea all’università di Evry (Francia).

procedere ad un adattamento alla francese. Rifiutato da Peugeot e Citroën, il progetto sarà ripreso da Renault che domanderà diverse modifiche.

Inoltre, l’Espace mira all’alta gamma. Tanto che Renault vi impianterà il suo motore più potente, il 2 litri della grande berlina R25.

Quali erano i suoi dettagli? Renault voleva un’auto polivalente, quasi un appartamento. Improvvisamente, non troviamo più il classico divano, ma dei sedili mobili e persino girevoli. Il tutto su un pianale perfettamente piatto.

Come reagirà il mercato al lancio di quest’auto inedita nel 1984? Dopo un primo mese difficile dove vengono venduti solo 9 esemplari, l’Espace conoscerà un buon successo. Le 54 000 unità previste su 5 anni saranno già raggiunte dopo 3.

«L’Espace ha spinto le donne a guidare automobili grandi»

Viva la modularità! Galleria d’immagini su Touring iPad.

La modulare (1991–1996) Dopo il design da «TGV» della prima Espace, le forme si arrotondano e le superfici vetrate aumentano. Lunga 4,43 m, si arricchisce di una versione a motore V6 automatica. Produzione: 316 000 unità.

La pioniera (1984–91) Viaggiare in 7 su 3 file di sedili individuali: l’Espace di prima generazione, sebbene molto compatta (lunghezza di 4,25 m), propone un abitacolo dalla modularità sino ad allora sconosciuta. Sedili anteriori girevoli opzionali. Produzione: 191 000 unità.

L’Espace è giunta al momento giusto? Matra l’ha concepita come un’auto per ogni giorno e con la quale poter evadere il week-end. È arrivata precisamente nel momento in cui le famiglie avevano più figli rispetto a prima. L’Espace è stata concepita per sedurre i bambini. Con i suoi 7 posti, sarà anche l’auto delle famiglie ricostituite. Altro fenomeno inedito: al volante di questo veicolo famigliare ritroviamo le donne. L’Espace le incita a guidare automobili di grande taglia. È anche l’auto per le vacanze… Sì perché tra il 1980 e il 2000 si va ancora in vacanza in famiglia. Contrariamente ad ora visto che tale abitudine si sta attenuando. Intervista: Marc-Olivier Herren

L’ultima generazione (2002–20…) Fabbricata da Renault, condivide la piattaforma di Laguna e Vel Satis. Carrozzeria in acciaio. Questa monovolume d’alta gamma (4,66 m) riceverà finalmente un erede al Salone di Parigi. Produzione: 373 000 unità a fine 2013. foto ald

Com’è avvenuta la gestazione del concetto di monovolume? Jean-Louis Loubet: Esistevano già dei veicoli di volume che assomigliavano a delle monovolume prima del 1914, ma erano piuttosto degli studi. Un concetto che ritroveremo negli Anni ’30. L’architetto svizzero Le Corbusier vi riflette già a partire dal 1934. L’idea era di avere maggiore comodità che su una vettura classica. Le prime vere realizzazioni sono i van americani. Ma le loro dimensioni non erano adatte per l’Europa.


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società e mobilità | touring 15 n. 11 | 19 giugno 2014

Dove i centauri sono a loro agio

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il cantone lemanico è uno dei più pericolosi del Paese. Al contrario, il cantone più sicuro per andare in moto è Appenzello Interno, dove si registrano solo 0,01 incidenti per chilometro di strade. Tutti i dati dell’indagine si basano su informazioni dell’Ufficio federale di statistica e dell’Ufficio federale delle strade. E sono stati raccolti dal portale di veicoli d’occasione car4you.ch.

Moto potenti a Zugo Alla fine del 2013 in Svizzera erano immatricolati circa 688 000 motoveicoli.

Gli abitanti di Zugo, Svitto, Argovia e Turgovia vanno in giro sulle motociclette più potenti. Ognuno di questi cantoni ha più del 20 percento di motoveicoli con oltre 1000 centimetri cubici. Ben diversa è la situazione in Ticino, dove neppure il dieci percento delle moto raggiunge o supera il litro di cilindrata. Come nella vicina Italia, anche in Ticino è molto in voga lo scooter.

Gli svizzeri centrali sono patiti della moto e vanno in giro su mezzi potenti.

Basilea Città maglia nera

iStockphoto

e montagne sono invitanti. La Svizzera è una destinazione fra le più popolari tra i motociclisti di tutta Europa. Sono molto apprezzate soprattutto le numerose strade dei passi e l’imponente scenario naturale. Eppure, non dappertutto in Svizzera i motociclisti si sentono sicuri sulla strada allo stesso modo e anche le preferenze variano da cantone a cantone. Dal punto di vista statistico, nel Canton Ginevra gli incidenti che coinvolgono delle due ruote motorizzate sono 0,5 per ogni chilometro di strade. Di conseguenza, per i motociclisti

Andare in giro in motocicletta piace soprattutto agli svizzeri centrali. Nidvaldo, dove ci sono 6,7 motoveicoli ogni 1000 abitanti, ne ha la maggiore densità. Particolarmente alta rispetto al numero di abitanti è la densità di questi veicoli in Argovia e Obvaldo. Al contrario, Basilea Città si profila come il cantone maglia nera in fatto di motociclette, dato che ve ne sono immatricolate appena 2,5 ogni mille abitanti. Per numero di abitanti nessun altro cantone ne ha di meno. Non c’è da stupirsi, visto che in definitiva in questo cantone cittadino non c’è un solo passo. Al contrario dei cantoni di Berna, Vaud, e Vallese, dove i motociclisti possono contare su oltre una decina di strade sui passi. I Grigioni sono il cantone che può offrire più valichi alpini. Tra l’altro: il «passo più ricco di cantoni» si trova in Svizzera orientale. Infatti, chi si appresta a viaggiare sullo Stoos attraversa i due semicantoni d’Appenzello Interno ed Esterno oltre che San Gallo. dno

Niente contrassegno sulle «bretelle» cantonali

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l bar non è raro che si discuta dell’obbligo di acquistare il contrassegno autostradale. Lo stesso è necessario anche sulle bretelle stradali cantonali? E che ne è delle semiautostrade a due corsie della Confederazione? La risposta è chiara: per utilizzare le autostrade e le semiautostrade svizzere – strade nazionali di prima e seconda classe – il contrassegno è obbligatorio. Chi intende quindi percorrere la tratta N8 del Brünig, in parte a 2 corsie, deve disporre del contrassegno. Lo stesso vale sulla N13 del San Bernardino. Chi invece percorre una bretella stradale cantonale a una o più

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corsie non sottostà a tale obbligo. Sono ad esempio considerate tali la A53 tra Reichenburg e Brüttisellen, la tratta tra Blatten e Schachen nel Canton Lucerna, quella da Schönbühl a Port presso Bienne oppure la H18 tra Hagnau e Zwingen. In Romandia non sussiste l’obbligo della vignetta autostradale sulla J20, tra la Vue des Alpes e La Chaux-de-Fonds. In Ticino è esente dal contrassegno la bretella T21 tra Magadino e Locarno. L’obbligo del contrassegno interessa tutti i veicoli a motore – autovetture, autofurgoni e motociclette – fino ad un peso di 3,5 tonnellate. Veicoli di peso superiore sottostanno invece alla tassa

sul traffico pesante. In linea di principio anche i rimorchi fino a 3,5 tonnellate necessitano di una propria vignetta, se vengono trainati in autostrada. L’eccezione riguarda i rimorchi trainati da motociclette o i side-car. Chi viaggia in autostrada o semiautostrada senza il contrassegno valido, rischia una multa salata di ben 200 franchi, senza contare che dovrà pagare anche il costo di questo contrassegno. Lo stesso vale in caso di abuso del contrassegno autostradale. Rientra in questa categoria di infrazione anche se lo stesso non risulta correttamente incollato al veicolo o al rimorchio.


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società e mobilità | touring 17 n. 11 | 19 giugno 2014

Grazie a Rakun Marc Fehlmann si sposta autonomamente. La bovara bernese indica le strisce pedonali oppure il posto a sedere. E, come qualsiasi cane, vuole anche le lodi e le coccole.

Compagno su quattro zampe | Gli animali consentono la normalità: i cani guida svolgono un’importante funzione di assistenza nella vita quotidiana dei disabili.

Un passepartout per la società

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arc Fehlmann è ipovedente. E per essere mobile fuori dalle sue quattro mura si affida all’assistenza del suo cane guida. La giornata di lavoro per Rakun inizia al mattino non appena indossa il guinzaglio: la bovara bernese indica al suo padrone ogni ostacolo che si frappone sulla via del lavoro, lo porta davanti all’automatico dei biglietti della fermata del tram, gli indica dove si può sedere e a che posto si trova la porta del tram per salire. Ad ogni semaforo indica il pulsante dei pedoni, cosicché Marc Fehlmann sa quando la luce diventa verde. Rakun è la prima della razza dei bovari bernesi ad aver concluso la formazione di cane guida. È stata istruita da Fehlmann e dalla sua associazione Compaterra. In Svizzera ci sono quattro centri di formazione per cani guida per i ciechi, che hanno un accordo con l’assicurazione invalidità (vedi riquadro). I cani vengono «noleggiati» dall’AI e messi a disposizione di persone disabili. Inoltre, vi sono associazioni come Compaterra o l’indipendente UBV che formano cani guida. Questi ultimi non sono sovvenzionati, perciò appartengono al proprietario.

cani troppo dominanti non sono adatti. «Queste caratteristiche sono in parte genetiche, ma dipendono anche dalle esperienze dell’animale quando era cucciolo», afferma Fehlmann. Per esempio, se un cane si mordicchia la coda sull’autobus, significa che è rimasto traumatizzato da un’esperienza negativa. «Allora il cane non è praticamente più adatto come guida per ciechi, perché collegherà sempre i viaggi in bus a questa esperienza negativa». Marc Fehlmann si prende cura dei cuccioli già quando hanno solo nove mesi. I cagnolini imparano osservando lui e il suo cane guida nella vita di tutti i giorni. Durante il primo anno imparano le basi

fondamentali dell’addestramento e come comportarsi correttamente nelle varie situazioni quotidiane. Dopo questo periodo di «asilo per bambini» comincia finalmente la formazione. «L’istruzione completa del cane guida si conclude dopo circa due anni», spiega Fehlmann. A quel punto avrà nel suo repertorio da 30 a 35 comandi orali. Non sono soltanto le cose pratiche, come segnalare un gradino o riprendere il calzino che è caduto per terra, a facilitare la vita dei disabili. Tramite il cane queste persone si assumono anche delle responsabilità. «Non ci si può nascondere in casa, perché il cane deve essere portato fuori», spiega Fehlmann. Tutto ciò farà diventare il cane un mezzo, o meglio un passepartout, per entrare a far parte della società. «Un cane infonde autostima e aiuta a superare se stessi». Nadia Rambaldi

Rakun indica al suo padrone dove si trova la porta del tram.

Info Touring Per informazioni e donazioni: www.compaterra.ch

Cani guida a per ciechi

Dato che Marc Fehlmann ha istruito personalmente il suo cane, lo può addestrare esattamente secondo le proprie esigenze: «Un buon cane per ciechi deve essere facile da dirigere, ma anche sufficientemente autonomo, affinché possa prendere da solo alcune decisioni», spiega. Un cane guida, infatti, deve prendere decisioni di continuo: che percorso si deve fare, in che punto si può attraversare la strada e quando deve dare l’allarme. I

foto Nadia Rambaldi

Il cane impara con l’esperienza

Ad Allschwil (BL), Goldach (SG), Liestal (BL) e Brenles (VD) ci sono quattro grandi scuole per cani guida, che hanno sottoscritto un accordo tariffario con l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali. Un cane guida per ciechi costa circa 65 mila franchi. La persona ipovedente riceve il cane gratis grazie alle prestazioni dell’AI. I cani rimangono di proprietà del centro di formazione oppure di chi si assume i costi. nr


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società e mobilità | touring 19 n. 11 | 19 giugno 2014

Auto moderna | È praticamente un computer viaggiante. Tale interconnessione offre facilitazioni in viaggio, intrattenimento e sicurezza. Ma non è ancora chiaro a chi appartengano i dati.

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i fa presto a finire dalla libertà alla sorveglianza e dall’acquisire sicurezza alla perdita del controllo. Già oggi le auto sono dei calcolatori su ruote. E in futuro questi calcolatori potrebbero dare l’allarme automaticamente in caso di panne o incidente. Il Parlamento europeo, infatti, vuole far diventare obbligatorio dall’ottobre 2015 il cosiddetto eCall. Grazie al GPS e all’elettronica di bordo, la centrale d’allarme saprà esattamente dove si trova l’automobilista e che problema ha. Bruxelles stima che si potrebbero salvare circa 2500 vite l’anno se le squadre di soccorso arrivassero più rapidamente sul posto. Alcuni Stati vorrebbero concedere più tempo all’industria e ne auspicano l’introduzione definitiva nel 2018. Anche la Svizzera vuol collegare la sua centrale d’emergenza all’eCall.

L’automobile diventerà una macchina di raccolta dati.

Il sistema offre indubbi vantaggi, ma crescono pure le voci critiche. Per esempio, l’autorità tedesca per la protezione dei dati ha messo in guardia dalla perdita dell’anonimato nella mobilità e dal fatto che l’automobilista sarebbe informato

troppo poco su come e dove saranno impiegati i suoi dati. Sorgono delle domande: i dati appartengono ai costruttori automobilistici, alle aziende informatiche connesse come Google e compagnia o al proprietario del veicolo? Saranno creati e registrati dei profili degli spostamenti? Le assicurazioni e la polizia avranno accesso al materiale informatico? Domande che non sono state delucidate in modo definitivo e che si riproporranno a dipendenza della situazione. Ad ogni modo, l’incaricato federale per la protezione dei dati ha garantito alla radio svizzero-tedesca SRF che l’eCall sarà messo sotto esame. Anche se in Svizzera il sistema non sarà obbligatorio, lo sarà per tutte le nuove auto della UE e ciò significa che anche quelle che circolano qui da noi ne saranno dotate. «Assieme ad altri club automobilistici ci impegniamo affinché pure in futuro i dati appartengano agli automobilisti e non ai costruttori», promette Stephan Grötzinger. Il direttore generale del TCS vede nell’introduzione dell’eCall un’opportunità per il club per essere operativi in un nuovo campo: «Panne ce ne saranno anche in futuro e noi vogliamo essere quelli che le risolvono». dno

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22 touring | test e tecnica n. 11 | 19 giugno 2014

Volvo V60 D6 AWD Plug-in Hybrid Summum

Coscienza pulita con «Extraboost» L’ibrida plug-in Volvo V60 si carica alla presa di corrente e percorre fino a 50 km in modalità elettrica. Se necessario, subentra poi il motore diesel. In più dispone della trazione integrale: una svedese davvero poliedrica.

D

ifficile indovinare che la V60 è un’auto che viaggia anche con l’elettricità. Soltanto il secondo sportello per il rifornimento davanti a sinistra crea un po’ di confusione. Naturalmente anche la scritta cromata «Plug-in Hybrid» rammenta che questa grande station wagon è qualcosa di più di un veicolo mosso da un motore termico, bensì è un’auto elettrica, ibrida e per giunta a trazione integrale, tutto in uno. Ciò consente di viaggiare silenziosamente in città e ad andatura sostenuta in autostrada senza avere timori per quanto riguarda l’autonomia. Inoltre la V60 è una sportiva a trazione integrale che si trae d’impaccio anche sulla neve. Vi si aggiunge la tradizionale eleganza di Volvo sia negli interni sia fuori, ma anche un bagagliaio tanto piccolo da essere quasi ridicolo, giacché non rispecchia affatto le misure esteriori della svedese. I 215 CV del 5 cilindri diesel combinati con i 68 CV del motore elettrico danno l’imponente potenza combinata di 285 CV, che garantisce all’auto una coppia massima di 640 newton metri. Un valore da sportiva, che tuttavia è appena percettibile dato il peso imponente della vettura che supera le 2 tonnellate (295 kg in più della V60 tradizionale). Certo la versione ibrida passa da 0 a 100 km/h in 6,3 secondi, eppure non riesce a nascondere una certa indolenza.

Elettricità per l’«Extraboost» In modalità «Pure», l’ibrida viaggia con la sola elettricità per 50 km circa, a batterie cariche, ed a una velocità massima di 125 km/h. In modalità «Hybrid», è la vettura stessa a decidere quando utilizzare il motore elettrico. Esso è prevalentemente utilizzato in accelerazione quale spinta supplementare oppure entra in funzione in caso di andatura lenta o nel traffico «stop and go» di città. Quando si frena o si veleggia, le batterie vengono ricaricate. In modalità «Power» la station wagon utilizza di base i due motori trasforman-

dosi anche in una 4×4, poiché il motore elettrico lavora solo sull’asse posteriore ed il diesel su quello anteriore. La ricarica elettrica di quest’auto versatile avviene con il cavo fornito di serie ad una normale presa di corrente da 6 A. Una ricarica completa richiede in tal caso 7,5 ore,

PIÙ O MENO Prestazioni e consumi Design piacevole Sedili comodi Spaziosità Manutenzione e garanzia Standard di sicurezza elevato Proprietà da ammiraglia Versatilità Peso elevato Bagagliaio piccolo e poco modulare Ergonomia console centrale Optional costosi Accessibilità agganci Isofix

mentre a 16 A ne richiede 3,5. L’indicatore digitale principale della V60 Summum indica l’autonomia residua e quale motore tra l’elettrico e il diesel è operativo. La Volvo unisce le prestazioni sportive ad un’estrema economicità: attributi che normalmente si escludono a vicenda. Tuttavia, i consumi di fabbrica di 1,8 l/ 100 km sono rimasti un miraggio durante il test (5,2 l). I vantaggi tuttavia hanno ancora la meglio: la station wagon vanta un comportamento armonioso e praticamente neutro, cambio e motori sono ben calibrati e lo sterzo è piacevolmente diretto. Altrettanto spettacolari sono le prestazioni di garanzia di Volvo Svizzera, che rendono più sopportabile l’elevato prezzo di listino di 72 100 fr. A causa delle batterie nel sottofondo, il bagagliaio è molto piccolo (305 l). L’apertura alta intralcia l’operazione di carico. Un fatto che non ha dato fastidio ai giovani del FC Ins, che vi mostriamo in occasione dei Campionati mondiali di calcio. Hanno infatti calciato con slancio i palloni nel baule della station wagon. Quanti palloni sono entrati, lo potrete vedere nel video. Nadia Rambaldi

Il cockpit della V60 è molto elegante, ma la console centrale è troppo carica di comandi. Il piccolo bagagliaio da 305 l può essere ampliato a 1126 l azionando due leve.

SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO Volvo V60 D6 AWD Hybrid Summum: 5 porte, 5 posti; 71 500 fr. prezzo in offerta (auto del test: 85 420 fr.) Opzioni: vernice metallizzata e cuoio (1500 fr.), pacchetto Business con sistema multimediale e audio (1550 fr.) Garanzia: 10 anni/150 000 km fabbrica, 5 anni/160 000 km sulle batterie, 5 anni mobilità; 12 anni contro la ruggine (con condizioni) Importatore: www.volvocars.ch DATI TECNICI Motore: 5 cilindri diesel, 215 CV, motore elettrico, 68 CV; trazione integrale, cambio automatico a 6 rapporti Peso: 2135 kg (auto del test), totale ammissibile 2505 kg, carico rimorchiabile 1800 kg

Tabella comparativa Volvo V60 AWD Peugeot Hybrid 3008 Summum Hybrid Prezzo (fr.)5 Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring» 1 3

72 100.– 2400 208/283 diesel 440/1500 elet. 320/1700 1,81 A2 1.03

44 900.– 1997 147/200 diesel 300/1750 elet. 200/1290 3,81 A2 –.83

11113

11333

11/2014

dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore su 15 000 km/anno 4 costi totali su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 prezzo catalogo


test e tecnica | touring 23 n. 00 | dato??? 2014

Volvo V60 AWD Hybrid in dettaglio 95 cm

◂ ◂

passo 277 cm

▸ ◂

m 3c –8 61 ◂

cm 14 –1 93

146 cm

101 cm

lungh. 463 cm (largh. 186 cm)

larghezza interna: ant. 153 cm, post. 150 cm bagagliaio: da 305 a 1126 litri pneumatici: 235/45R17

ABITACOLO 11123 I molti pulsanti nella console centrale creano confusione in un abitacolo per il resto confortevole e ben rifinito. Nella strumentazione principale è integrato l’indicatore del modo di trazione e l’autonomia residua. Il volume del bagagliaio è ridotto a causa delle batterie nel sottofondo (solo 305 l). COMFORT 11123 Questa ibrida plug-in è un’ottima ammiraglia per i lunghi tragitti grazie all’insonorizzazione e al tempomat adattivo (opzione). Solo le sospensioni sono un po’ rigide dato il peso elevato. Quanti palloni entrano in una Volvo V60 Hybrid? La risposta dei giocatori del FC Ins nel video del test. DOTAZIONE 11111 La versione Summum offre tra l’altro sedili in pelle, fari bi-xeno, sedili anteriori riscaldabili e un riscaldamento stazionario che può essere gestito tramite smartphone.

foto Marco Cermusoni, nr

PRESTAZIONI 11112 Il diesel e il motore elettrico insieme offrono ottime prestazioni, che fanno quasi dimenticare il peso elevato del veicolo, pari a 2,1 t. A seconda della modalità di marcia si può passare da una trazione integrale elettro-ibrida ad una trazione anteriore diesel. Il motore elettrico entra in funzione in modo impercettibile secondo l’opzione selezionata. Il cambio automatico è ben calibrato e gli innesti sono armonici.

CHECK-UP TCS

TCS MoBe: Stefan Lehmann

DINAMICA DI COMPORTAMENTO Accelerazione (0–100 km/h): 6,3 s Elasticità: 60–100 km/h (in posizione D) 3,5 s 80–120 km/h (in posizione D) 4,2 s Diametro di sterzata: 12,4 m Insonorizzazione: 60 km/h: 58 dBA 11113 120 km/h: 68 dBA 11113

COSTI D’ESERCIZIO

SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 36,3 m Visibilità circolare Equipaggiamento

fabbrica 13,3 kWh 1,8 l 3,5 l emissioni di CO2 (fabbrica): media di CO2: etichetta energia (A–G):

km/anno

ct./km

fr./mese fissi

variabili

15 000 30 000

103 65

951.– 951.–

339.– 679.–

Tariffa oraria per il calcolo TCS: Fr. 145.– (UFS), agenzie Volvo da 125.50 a 184 fr.

CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) elettrico

11111 11133 11111

COSTI DEI SERVIZI Manutenzione per 180 000 km: Manutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

15 000 km/anno 5 Costi di manutenzione

3137.– 11111

diesel

equivalente carbur.

48 g/km 148 g/km A

CONSUMO DEL TEST 11111 Consumo del test in modo ibrido: 5,2 l/100 km e 5,4 kWh/100 km Autonomia modo elettr. (fabbr.): 50 km Capacità batteria: 9,9 kWh (uso effettivo) serbatoio: 46 litri

test TCS Volvo V60 AWD Plug-in Hybrid

Video del test

COMPORTAMENTO 11113 Il telaio è piuttosto rigido e consente una guida sportiva. Il peso elevato si fa però sentire nelle curve e nei cambi di corsia. Per il resto la break si distingue per un comportamento pressoché neutrale. Lo sterzo è diretto e preciso. SICUREZZA 11113 Il pacchetto di sicurezza con regolatore di velocità adattivo, assistente cambio corsia ecc. rispecchia lo stato dell’arte. Buoni i freni, meno buono l’allarme eccessivamente sensibile che segnala la distanza dal veicolo davanti.


24 touring | viaggi e tempo libero n. 11 | 19 giugno 2014

Normandia | 70 anni fa gli Alleati sbarcarono in Normandia. Le tracce dei combattimenti del D-Day sono visibili ancora oggi. Oltre ai luoghi storici, si possono visitare numerosi musei.

Quando scoppiò l’inferno U

no dei frequenti acquazzoni ha appena terminato di abbattersi sulla Normandia, quando sulla spiaggia di Omaha Beach la nebbia si dirada e alcuni timidi raggi di sole illuminano le croci bianche. Il cimitero dei soldati americani a Colleville-sur-Mer è un testimone indelebile dell’alto tributo di sangue pagato dal 6° Corpo statunitense durante lo sbarco in Normandia il 6 giugno 1944.

Ricordi e storia Nel quadro dell’Operation Overlord durante il cosiddetto D-Day ha preso avvio la manovra Neptune, dove gli Alleati sono sbarcati in cinque spiagge con il nome in codice di Utah, Omaha, Gold, Juno e Sword tra la foce della Senna e la penisola Cotentin, per aprire un varco nel Vallo Atlantico su un’ampiezza di 98 chilome-

tri e liberare così l’Europa dagli occupanti tedeschi. La più grande operazione anfibia della storia coinvolse 156 000 soldati, 7000 navi, 54 000 veicoli, 11 590 aerei nonché 100 000 tonnellate di materiale di vario genere. Al termine del D-Day si calcola che gli Alleati persero 8500 soldati, una cifra davvero impressionante. È comprensibile dunque che il ricordo della battaglia di Normandia riviva in forma di anniversario. Quest’anno viene celebrato il 70° della liberazione con diverse manifestazioni.

Testimoni e musei Nelle spiagge dello sbarco in Normandia e nel retroterra ancora oggi ci sono molti testimoni di questa battaglia che possono essere anche visitati. In questa striscia di terra costiera sono stati eretti numerosi memoriali e musei. È facile recarsi in

Il cimitero dei soldati americani a Colleville-sur-Mer è un memoriale impressionante (foto in alto).

tutti questi luoghi storici e veramente interessanti sotto vari punti di vista perché generalmente sono ben segnalati e inoltre in ogni ufficio del turismo vengono date spiegazioni e consigli oltre ad essere vendute delle cartine per trovarli facilmente.

Mémorial: una tappa d’obbligo Se ci possiamo permettere un consiglio: il primo giorno in Normandia dovrebbe essere dedicato ad una visita al Museo del Mémorial a Caen. Qui i visitatori vengono a sapere tutto sulla storia prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il museo è interattivo e istruttivo e illumina sino nei dettagli tutti gli aspetti del tragico periodo della guerra. Al termine della visita al Mémorial si ha abbastanza conoscenze per essere pronti a recarsi sul luogo dello sbarco. Nella not-


viaggi e tempo libero | touring 25 n. 11 | 19 giugno 2014

A COLPO D’OCCHIO ◾ Viaggio: con il TGV o in aereo fino a Parigi. Poi con un’auto a noleggio si può raggiungere la Normandia. TGV: www.tgv-lyria.com; aereo: www.swiss.ch;noleggio auto: www.avis.ch (sconti per soci TCS).

foto Felix Maurhofer

◾ Pernottamento: Caen è situata in posizione centrale per tutte le escursioni. Albergo consigliato: Mercure Caen Port de Plaisance, 1, rue de Courtonne, 14018 Caen, www.mercure.com/Caen. Prezzi da 143 fr.

te dal 5 al 6 giugno 1944 gli Alleati compirono diverse operazioni di atterraggio in questo angolo di terra della Normandia. In più si dovrebbe assolutamente visitare il Memoriale Pegasus a Ranville presso Caen e il Museo Paratrooper (Centro storico dei paracadutisti) a Saint-Côme-du-Mont. Nell’Operazione Pegasus i soldati britannici hanno avuto tra l’altro la missione di occupare un ponte strategicamente importante presso Bénoville. Sulla strada lungo la costa s’incontra ben presto la piccola località costiera Arromanches, dove gli Alleati hanno eretto il Mulberry B, uno dei due grandi e mobili impianti portuali. Per mezzo di questi impianti venivano effettuati i rifornimenti. Nel pittoresco villaggio si trova il Museo del D-Day e sulla collina sopra la località si dovrebbe visitare il cinema circolare a 360 gradi di Arromanches in cui viene proiettato il film dello sbarco. A un paio di chilometri da Arromanches si trova Longues-sur-Mer con i bunker tedeschi ancora intatti e dotati di cannoni skoda sempre sulle piazzole. Dopo la visita delle spiagge dello sbarco non si deve tralasciare la Pointe du Hoc, dove i battaglioni ranger statunitensi si sono arrampicati sulle ripide rocce. Sono necessari diversi giorni per visitare tutti i luoghi delle azioni. Si consiglia ai viaggiatori

di cominciare la giornata già il mattino presto perché l’atmosfera è molto speciale e ci sono ancora solo pochi visitatori. Felix Maurhofer

I bunker di Longues-sur-Mer. Cartina dello sbarco nel Mémorial a Caen.

Questo viaggio è stato sponsorizzato da Frantour.

«Ho fatto la spia per la resistenza» André Heintz (96 anni) ha lavorato per la Résistance.

Qual è stato? Ho spiato le forze armate tedesche. Con il mio piccolo apparecchio fotografico ho scattato immagini e ho trasmesso agli Alleati dati riguardanti il numero delle truppe e il tipo di materiale a disposizione dei nemici. Era in contatto radio con gli Alleati? Non personalmente, bensì attraverso i miei superiori, che trasmettevano via radio in Inghilterra le mie informazioni.

◾ 70 anni del D-Day: ricorre il 70° anniversario del D-Day e in Normandia si terranno diversi eventi: www.the70th-normandy.com

Il sistema della Resistenza era sofisticato ed erano coinvolti sempre molti intermediari. In questo modo siamo riusciti a ingannare i tedeschi.

L’INTERVISTA

Durante l’occupazione tedesca ha ucciso dei nemici? André Heintz: No, non ero un guerriero. Avevo un altro compito.

◾ Musei: Mémorial a Caen, www.memorial-caen.com; Museo dello sbarco delle truppe canadesi a Courseuilles-sur-Mer, www.junobeach.org; Museo Normandy Tank a Catz, www.normandy-tank-museum.fr; Museo Pegasus a Ranville, www.memorial-pegasus.org; Museo del D-Day a Arromanches www.musee-arromanches.fr; Pointe du Hoc, www.normandiememoire.com; Centro Storico dei Paracadutisti del D-Day, www.paratrooper-museum.org; Museo del radar a Douvres-La-Délivrande, www.douvres-la-delivrande.fr

Radio originale di André Heintz celata in una scatola di spinaci.

Si sono verificate situazioni critiche? No, per fortuna, pur abitando in una strada dove erano acquartierati i militari tedeschi. Dovevo dunque stare sempre allerta. Ho vissuto provando una costante paura di essere scoperto, una situazione psicologicamente logorante. Come ha vissuto il D-Day? A essere sincero, non del tutto in modo positivo. Da una parte, venivamo liberati dai nazisti e abbiamo potuto tirare un sospiro di sollievo, dall’altra però i bombardamenti degli Alleati hanno provocato una vasta distruzione. Non avevamo più un tetto sulla testa e anche l’approvvigionamento alimentare fm era peggiorato.


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viaggi e tempo libero | touring 27 n. 11 | 19 giugno 2014

L’altro volto della Spagna | Provate a uscire dai sentieri battuti seguendo la Strada dei Villaggi bianchi. Un’esperienza indimenticabile nel cuore dell’Andalusia.

L’incantevole bianco andaluso

I segreti di fabbricazione L’esemplare più rimarchevole Zahara de la Sierra (vedi foto) è conservata nel suo stato quasi originale. Un gradito regalo per il fotografo che non ha bisogno di contorcersi per eliminare gli edifici moderni e sgraziati dal suo obiettivo. Prendiamo il coraggio a due mani e affrontiamo il sentiero che corre lungo lo sperone roccioso sino alla fortezza che si erge sulla cima. Da lassù, si è ricompensati dei propri sforzi con un panorama imprendibile sul lago attorniato da chilometri di natura allo stato selvaggio. Al calar del sole, quando il vento soffia sul viso, sembra di essere tornati ai tempi in cui la guardia scrutava l’orizzonte per prevenire così l’arrivo di eventuali invasori. El Bosque rappresenta un’altra tappa da

non perdere lungo la Strada dei Villaggi bianchi in particolare perché dei produttori locali accolgono i visitatori a braccia aperte. Al Molino de Abajo, uno degli ultimi mulini in funzione in Spagna, Francisco Aguilar spiega come gli ingranaggi, ruota, pale e secchi – mossi dalla corrente del fiume Majaceite – uniscono le loro forze per macinare il grano. Una volta ottenuta la farina preziosa, Francisco la lavora e poi la mette a cuocere nel vecchio forno a legna in mattoni e ci invita a degustare il succulento pane artigianale. Due strade più lontano si scoprono tutti i segreti del formaggio di capra nel museo «El Bosqueno», animato dall’insostituibile Luis Sanchez.

A perdita d’occhio Altro paesino incantevole, anche Algar che si erge in cima ad un promontorio. Scintillante sotto il sole, ricompensa gli escursionisti che percorrono le sue stradine con una vista splendida sui dintorni, una chiesa fastosa e il ristorante Villa de Algar, dove si degustano piatti delicati e corroboranti. E come finale di tale periplo inabituale, si raccomanda di fare tappa a Ubrique, città di 17 000 abitanti – centro europeo del cuoio – che sfoggia il suo biancore immacolato a perdita d’occhio senza tralasciare una visita ad una fabbrica di prodotti in cuoio. Jacques-Olivier Pidoux

A Jerez, si possono ammirare le prodezze della scuola d’equitazione, che non ha nulla da invidiare a quella di Vienna. www.realescuela.org

A COLPO D’OCCHIO ◾ Viaggio: volo Ginevra–Madrid o Zurigo–Madrid, poi Madrid–Jerez. www.iberia.com. ◾ La Strada dei Villaggi bianchi: i principali sono El Bosque, Ubrique, Grazalema, Zahara, Ronda. www.andalucia.org.

Zahara de la Sierra è uno dei più bei villaggi bianchi d’Andalusia, immerso in un parco naturale di bellezza incomparabile.

◾ Da vedere a El Bosque: Molino de Abajo: www.elmolinodeabajo. com; museo del formaggio: www.quesoselbosque.com

foto jop/Turespaña

U

na regione leggendaria e famosa grazie alle città che portano il nome di Siviglia, Granada, Cordoba o Jerez, l’Andalusia custodisce numerosi altri tesori. Poco nota, la Strada dei Villaggi bianchi conduce alla scoperta di un rosario di paesini di disarmante autenticità. Situate generalmente a fianco delle colline, le stradine di questi villaggi sono disposte in modo da culminare nel punto in cui troneggia una chiesa e una piattaforma panoramica che offre una vista eccezionale. Lungo il cammino, una serie di caffè con terrazza offre l’occasione per riprendere fiato e rilassarsi nel corso dell’impegnativa ascesa.

◾ Da vedere a Ubrique: importante centro del commercio del cuoio, val la pena visitare una delle fabbriche di articoli alla moda, ad esempio Carlasade: www.carlasade.com


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★★★★

Michelangelo ★★★

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viaggi e tempo libero | touring 29 n. 11 | 19 giugno 2014

Musica classica a Nyon

Prendi la mira e colpisci! «Cos’è un driving range, un green o un putter?», chiede la ragazza al maestro sul campo da golf di Davos. Paziente, Hakan Gustavsson spiega tutti i termini che appartengono alla disciplina del golf. Un paio di minuti dopo la bambina è già pronta sul driving range, tiene la mazza in mano e tenta di colpire le palline. Non le riesce ancora bene, ma il maestro continua a darle consigli e finalmente la prima pallina spicca il volo. Ancora un paio di colpi riusciti con la mazza e la ragazza non vuole più smettere. Ora si passa sul campo per la pratica dove il maestro dimostra che per giocare a golf si deve imparare un gran numero di tipi di colpi, dal putting sino al chipping. In modo

ludico i bambini ora imparano la pratica del putting. È necessaria una buona dose di esercizi prima che il golf possa essere un divertimento. Ma durante i quattro giorni del Kids-Camp i principianti ottengono una bella introduzione a questo sport e gli avanzati possono migliorare il proprio stile. Ideale per il pernottamento è il vicino Hotel Waldhuus con offerte per famiglie e club per bambini. fm

Imparare il golf in modo ludico e rilassato durante il Kids-Camp di Davos.

Nel 2006 in occasione della prima edizione del Festival di Saint-Prex (VD) si contavano solo 200 spettatori, ma già l’anno scorso il numero è salito a 12 500 appassionati di musica classica. L’evento, che sino al 2013 si chiamava ancora «St-Prex Classics» e che si teneva nell’omonimo paese, oggi è diventato una componente fissa dell’ambiente culturale attorno al Lago di Ginevra. Quest’anno il festival rinominato «Luna Classics» dal 19 al 31 agosto per la prima volta si terrà sulla Place du Château a Nyon. Uno sguardo al programma 2014 promette alcune leccornie: Nelson Goerner, Paul Meyer und Orchester, Dee Dee Bridgewater, Nigel Kennedy & JeanLuc Ponty, per citarne solo alcuni. Prevendita biglietti presso i vari canali del ticketcorner. Informazioni: www.luna-classics.com. Durante il festival si può pernottare e rifocillarsi in modo classico ed elegante alla «Maison d’Igor Strawinsky» situata a Morat, a soli 20 minuti in auto da Nyon. La vista sul lago e sulle alpi ha un effetto rilassante. Informazioni e prenotazioni: www.maison-igor.ch wi

Info Touring Kids-Camp al Golf Club di Davos, dal 27 al 30 luglio 2014 da 670 franchi con 18 ore di lezioni di golf. www.golfdavos.ch Albergo: Sheraton Waldhuus offerta per famiglie a partire da 285 franchi. www.sheratondavoshotelwaldhuus.com

Accoglienza

foto fm, Gregory Batardon, ald

Un emblema di Oerlikon Quando si viaggia con il treno dalla stazione centrale di Zurigo sino all’aeroporto di Kloten, lo si vede: lo Swissôtel. L’albergo venne inaugurato 42 anni fa con il nome «International», 33 anni fa venne acquistato da Swissair e Nestlé e oggi il label Swissôtel appartiene al gruppo Fairmont Hotels. Dal 2013 lo stabile è addirittura sotto la tutela dei monumenti. Il primo albergo aeroportuale oggi è un business hotel con un’ampia offerta wellness. Nell’albergo si trova anche un centro congressi. La clientela proviene da tutto il mondo, ma gli svizzeri sono comunque i clienti più affezionati. Questo è il lato multiculturale dello Swissôtel, l’altro è quello locale. Ogni sabato, dopo la visita al mercato, la gente del posto si reca allo Swissôtel per un caffè o un aperitivo. «Compriamo verdura e frutta e anche la carne presso i contadini locali», racconta il general manager Torsten Pinter. In una domenica di luglio o agosto nel ristorante viene offerto gratuitamente da mangiare alle famiglie in difficoltà e ai working poor. Complimenti! Bü

Lo Swissôtel ha 347 camere, prezzi a partire da 180 fr. La cucina è eccezionale, anche per il rapporto qualità/prezzo. Tel. 044 317 31 11, www.swissotel.com/zurich


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Un gioiello di montagna in Engadina

Cresta Palace Hotel a Celerina Benvenuti nell’Alta Engadina: la valle nella quale montagne, laghi e una luce unica offrono un paesaggio naturale di straordinaria bellezza. Ghiacciai e vista sulle Alpi con le loro vette di tremila e quattromila o ancora i laghi che si addentrano argentei nella valle: imponenza della natura a perdita d’occhio. La rete di oltre 580 km di sentieri è un vero sogno per tutti gli escursionisti sia d’estate che in autunno, quando la cosiddetta estate indiana colora di rosso le foreste di larici. Sempre immutato rimane invece il fascino del maestoso Cresta Palace Hotel a San Moritz-Celerina, che trasmette l’energia e la gioia di vivere dell’Engadina. Qui l’ospitalità vera e sincera è tradizione. A rendere questo luogo affascinante e suggestivo sono le specialità culinarie d’alta quota e i materiali pregiati. Gli straordinari ambienti della SPA, che offrono il raro lusso della tranquillità e ampi spazi, fanno presto dimenticare la routine di tutti i giorni. Le vacanze al Cresta Palace Hotel sono garanzia di relax!

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Servizi aggiuntivi inclusi • nessun sovrapprezzo sulla camera singola • buffet dolci pomeridiano • kit SPA: morbido accappatoio e borsa da bagno con asciugamano e ciabatte • «workout» mattutino con body balance, ginnastica in acqua o stretching • biliardo al Cresta Club, comprese stecche e palle da biliardo • con CHF 50.– buono Wellness Plus da utilizzare in uno dei nostri alberghi partner • club dei bambini: il paradiso dei giochi, una grande sorpresa per gli ospiti più piccoli! • parcheggio all’aperto nell’area dell’albergo • servizio, IVA e tassa di soggiorno PREZZI E VALIDITÀ Prezzo speciale per persona e per 3 notti: nella camera standard nella camera superiore

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32 touring | campeggio n. 11 | 19 giugno 2014

Le aree di svago sul prato e in acqua del campeggio del TCS a Disentis attirano sia grandi che piccini.

TCS Camping Disentis | Per tutti quei vacanzieri che sanno apprezzare la natura rigogliosa della località grigionese di Disentis, l’infrastruttura a quattro stelle del club è un’occasione d’oro, nel vero senso della parola.

Nuotare, giocare e cercare oro nel Reno

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uando dal passo dell’Oberalp si viaggia attraverso la Surselva e si arriva nel paesino di 2200 abitanti ci si accorge che Disentis – in retoromancio Mustér – non è per nulla una località desolata, nonostante che il nome «Desertina» faccia pensare il contrario. Già da lontano non si può non notare l’abbazia benedettina di 1400 anni, l’emblema della località, ora collegio e liceo. «Bien di e Willkommen in Disentis Sedrun!», questo il saluto (promozionale) dell’Ufficio del turismo di Disentis Sedrun. L’ospite si sente il benvenuto anche al campeggio del TCS che si trova nell’alta valle del Reno Anteriore, nella zona di svago «Fontanivas». I campeggiatori vengono accolti da Renata Gadola, direttrice di questa infrastruttura dal 2001. Una signora che esprime autenticità, anche perché è cresciuta a Disentis ed è in tutto e per tutto grigionese. Al più tardi quando assieme a suo marito parla retoromancio con i fornitori e la gente locale, viene spazzato via qualsiasi dubbio! Grazie al suo radicamento nella zona, ha sempre in serbo un consiglio da dare ai

suoi ospiti per fare una bella escursione. Che cosa la spinge a continuare il suo lavoro anche dopo così tanto tempo? Per avere la sua risposta non si deve attendere a lungo: «È chiaramente il contatto con i miei ospiti – ed è raro che abbiamo reclamazioni», sottolinea con orgoglio la direttrice del campeggio. «Fontanivas per me significa: luogo bello per lavorarci e bello per gli ospiti!». Un’equazione simpatica che dà ottimi risultati.

Conduzione familiare

Quest’anno la grigionese Renata Gadola dirige con successo il campeggio del TCS a Disentis per la sua 13a stagione.

Il campeggio e anche il suo ristorante «Fontanivas» vengono gestiti dalla famiglia Gadola-Muscas: il campeggio da Renata Gadola, aiutata pure dal marito appena pensionato Silvio, e il ristorante dalla sorella di Renata, la signora Brida Muscas. A proposito di ristorante: moderno, luminoso e comodo si presenta l’interno del locale, soleggiata e spaziosa la terrazza con la confortevole lounge. Il ristorante, che viene frequentato anche dalla gente del posto soprattutto prima e dopo l’alta stagione – sempre un buon segno! – vi attende con un menù variato ma non esagerato: da specialità grigionesi e

alla griglia passando da leggeri piatti estivi sino ad attraenti menù speciali «Kidsfootball» per bambini durante i Mondiali di calcio nei mesi di giugno e luglio. Durante la stagione del campeggio il ristorante Fontanivas è aperto sette giorni su sette dalle 8 sino alle 24 circa. Ai campeggiatori che «hanno dimenticato qualcosina», viene in aiuto il chiosco del campeggio: latte, burro, formaggio, marmellata, uova, pasta, riso, bibite, dolci e gelati sono alcuni dei prodotti disponibili. Si può anche avere il pane fresco il mattino se lo si richiede la sera prima. Gli ospiti che vogliono fare la spesa di alimentari più completa, da giugno a settembre vengono trasportati gratuitamente in paese con un bus che circola cinque volte il giorno.

A caccia d’oro Una delle attrazioni più esaltanti nel campeggio è la ricerca dell’oro nel Reno Anteriore. Dal 1995 il cercatore ed esperto d’oro August Brändle, soprannominato «Gold-Gusti», offre ai turisti corsi introduttivi e intensivi così come escursioni di un giorno nel fiume per setacciare


campeggio | touring 33 n. 11 | 19 giugno 2014

Grande terrazza al ristorante del campeggio «Fontanivas».

A COLPO D’OCCHIO ◾ Indirizzo: TCS Camping Disentis****, Via Fontanivas 9, 7180 Disentis, tel. 081 947 44 22, fax 081 947 44 31, camping.disentis@tcs.ch, www.tcs-camping.ch/disentis ◾ Direzione: Renata Gadola ◾ Apertura: dal 25.4 al 28.9.2014 ◾ Viaggio: autostrada A2 Basilea/ Berna direzione San Gottardo, uscita Göschenen, poi direzione Andermatt–passo Oberalp–Sedrun– Disentis. A3 da Zurigo o A13 da San Gallo, uscita Reichenau, 50 km direzione Disentis; direzione passo del Lucomagno, in seguito girare a sinistra ed ecco il campeggio. ◾ In breve: prato di montagna, lago naturale con giochi, 2 strutture con servizi igienici, ristorante, chiosco, castello gonfiabile, WLAN gratis, giugno-settembre bus gratuito per Disentis. A caccia d’oro. ◾ Informazioni: www.disentis-sedrun.ch

Ombra o sole: a Disentis si può avere tutto.

foto Mathias Wyssenbach/wi

l’oro. Lo stesso «Gold-Gusti» è già stato piuttosto fortunato, perché nel 1996 nelle acque del Reno di Medel ha trovato la «Pepita Desertina» con un peso di 48,7 grammi e un diametro di 2,8 centimetri. Un anno più tardi però un altro cercatore d’oro ha battuto il record svizzero trovando una pepita di 123,1 grammi. Davanti al «Big Nugget Camp» di August Brändle sull’area del campeggio del TCS capita spesso che si formi una coda di gente che desidera iscriversi ai corsi e poi prendere a noleggio gli utensili. Chissà, forse qualcuno di loro riuscirà a battere il record del lontano 1997… Perché, si sa, la speranza è sempre l’ultima a morire – per informazioni si veda direttamente il sito www.gold-gusti.ch. Un lago naturale proprio, un circuito di rampichino downhill, un castello gonfiabile, giochi in acqua e sul prato, un parco per arrampicata, il noleggio di biciclette elettriche – queste sono le attrazioni del camping del TCS. Oltre a ciò l’Ufficio del turismo Sedrun Disentis offre innumerevoli attività a contatto con la natura: escursioni sino alla sorgente del Reno, trekking con i lama, scoperta del formaggio, visita dell’abbazia, cercare cristalli e minerali, andare in rampichino in oltre 150 chilometri di itinerari ecc. Insomma c’è l’imbarazzo della scelta! Peter Widmer

Trepida attesa davanti alla roulotte di «Gold-Gusti».

Spuntino o pasto: al ristorante ogni palato è soddisfatto.

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campeggio | touring 35 n. 11 | 19 giugno 2014

Prepararsi al campeggio | Chi ha scelto il fai-da-te per le ferie, deve pianificare con anticipo per non aver stress. In questo modo le vacanze sono di tutto relax.

Pronti per una nuova sfida

V

iaggiare in roulotte e in camper offre libertà e indipendenza più di qualsiasi altra forma di vacanza. Anche in questo caso però la libertà e l’indipendenza hanno come condizione il senso di responsabilità e una buona dose di autonomia. Andare in campeggio significa far da sé la vacanza. Dall’organizzazione di un veicolo (noleggio o acquisto) alla programmazione dell’itinerario, tutto è nelle mani del campeggiatore.

Cosa si deve prendere con sé?

◾ Prima del noleggio: Determinare la dimensione del veicolo. Visita del camper. Quali oggetti prendere con sé? Pianificazione dell’itinerario per rispettare i limiti di chilometraggio. ◾ Al momento della conclusione del contratto: Chi guida? (annotarlo sul contratto!). Chilometraggio, assicurazione veicolo (franchigia). Nel caso di un danno, come è regolata la riparazione o la riconsegna? Categoria del veicolo a noleggio iscritto nel contratto. ◾ Al momento della presa in consegna del veicolo: Farsi spiegare il camper. Annotare eventuali danni sul protocollo. Controllare lo stato del mobilio. Riempire le taniche di acqua e le bombole di gas (bombole di riserva). Disposizioni dei Paesi per quanto riguarda l’equipaggiamento del veicolo. Istruzioni uso fornello, riscaldamento ecc. Licenza di condurre, carta grigia, contrassegno wi autostradale, carta d’assicurazione verde.

Un gas sicuro Gli appassionati del campeggio dipendono dalla bombola del gas, perché in viaggio il gas riesce a soddisfare il desiderio di comfort anche nella casa mobile. Gli impianti di gas intatti sono assolutamente privi di pericolo, gli impianti difettosi possono però costituire addirittura un grave pericolo per la sicurezza sino al punto da causare incidenti mortali. Cosa fare quando qualcosa con l’impianto gas a bordo non funziona? Le prossime indicazioni dovrebbero venire considerate nel caso di perdite o quando si sente odore di gas: chiudere la bombola del gas, spegnere tutte le fiamme, non fumare, spegnere gli apparecchi, aprire finestre e porte, non azionare gli interruttori, far esaminare tutto da un esperto. Ciò che al primo colpo d’occhio sembra evidente, ad un’osservazione più attenta risulta essere complesso: trasportare e utilizzare bombole del gas all’estero. Un click su www.tcs.ch/controllo-gas vi dà chiarezza sul TCS Caravan Gas Control. Tutti questi consigli sui preparativi non pretendono di essere esaustivi. Se scaricate questa o quella lista di controllo e ne fate tesoro, potete affrontare con tutta tranquillità l’avventura del campeggio (indirizzo sotto). Buon divertimento! Peter Widmer

Caravan Lounge

Il bagno della roulotte è provvista degli articoli di toilette necessari? Quali alimenti prendiamo a bordo, quali invece si possono comprare in viaggio? Diarrea e mal di testa non sono rilassanti nemmeno in vacanza, dunque: si devono mettere nella farmacia da viaggio i giusti medicinali. Sono tante le domande che passano

per la testa, in modo un po’ caotico. Certamente i campeggiatori incalliti leggendo queste righe abbozzeranno un sorriso compiaciuto perché si pensa di avere tutto sotto controllo. Ma è proprio sempre così? Una lista di controllo permette di avere una visione generale! Mobili da campeggio ingombranti scompaiono al meglio nelle stive esterne di roulotte e camper. Le stoviglie trovano posto negli armadi superiori e devono essere messe al sicuro prima del viaggio; utilizzare articoli infrangibili. I barattoli pesanti meglio collocarli in basso; incastrare le provviste, in modo che non cadano. E poi nei sedili si può trovare posto per le scarpe, che così rimangono anche nelle vicinanze.

Noleggio del camper: utili consigli

Con la giusta preparazione dell’avventura del campeggio non c’è pericolo di stress.

Info Touring Ulteriori informazioni e liste di controllo per la preparazione del viaggio: www.turismotcs.ch, www.tcs.ch/controllo-gas, www.campingfuehrer.adac.de/ratgeber


36 touring | campeggio n. 11 | 19 giugno 2014

Nomadi dei tempi moderni | Thierry Balthasar, la moglie Véronique e i loro quattro figli vivono in un camper. Invece di lamentarsi per la scarsità di spazio, elogiano la ricchezza degli incontri.

Piccola casa, grande avventura

V

ivere in sei in 10 m2, una prospettiva da incubo? Non per la famiglia Balthasar che dal 2008 vive in questa situazione, una realtà che non cambierebbe per alcuna ragione al mondo. I piccoli disagi della vita quotidiana legati alla mancanza di spazio sono ampiamente compensati dalla voglia di condivisione, dall’intensità dei rapporti umani e dalla semplicità degli incontri. Avendo così visto quasi il mondo intero, Thierry, Véronique e i loro quattro figli sono convinti di aver fatto la scelta giusta, ovvero quella del distacco materiale, dell’apertura al prossimo, della fiducia nell’avvenire. In una parola, della libertà.

Mollare gli ormeggi Tutto è cominciato in occasione di un viaggio in tenda in Marocco nel 2005: «Di ritorno in Svizzera, abbiamo avuto vari problemi a integrarci, ci confida Thierry Balthasar. Allora ci siamo installati in una yurta in giardino, sotto gli sguardi sbigottiti dei vicini». Così nei mesi seguenti, è germogliata l’idea di vendere la villa di Grandvaux (VD) e di mollare gli ormeggi.

Di fronte all’approvazione entusiastica dei figli, il sogno si è concretizzato con un periplo di 120 000 km – tra il 2008 e il 2013 – conducendoli in Medio Oriente, Africa, India, Tibet, Sudest asiatico, poi l’America centrale e l’America del sud. Un’avventura fuori dal comune che li ha fatti tornare in Svizzera completamente trasformati: «Si arriva in una regione del mondo dove la gente non ha niente ma che però vi dà tutto, addirittura l’acqua che non ha a sufficienza», fa notare mamma Véronique. «In Turchia, della gente ci ha invitato una settimana da loro. Ci hanno dato da mangiare e hanno lavato pure i nostri panni».

Dappertutto benvenuti Si viene travolti da una miriade di pensieri e ricordi: i paesaggi «che ti emozionano al punto da farti piangere» in Etiopia, un matrimonio in un villaggio keniota, la diversità incredibile dell’India, l’energia della gente in Africa. Soltanto il Sudafrica ha lasciato loro un ricordo mitigato, dato che, per questioni di sicurezza, sono stati obbligati a trascorrere la notte in campeggi trasformati in vere fortezze. Certa-

Dopo quattro anni di viaggio attorno al mondo, l’album delle foto dei Balthasar trabocca di ricordi emozionanti dei Paesi che hanno attraversato in lungo e in largo. Oltre ai bei paesaggi, ci sono soprattutto gli incontri.


campeggio | touring 37 n. 11 | 19 giugno 2014

mente qualche inconveniente ha oscurato il viaggio, come un insabbiamento nel deserto o il calore estremo del Sudan, 40° alle 4 del mattino! Ma alla fine è poca cosa in rapporto alla gioia provata a contatto con la popolazione locale: «Ovunque siamo stati i benvenuti. La gente ha voglia di vedere l’interno del camper e di sapere come si vive in sei in 10 m2», ci racconta Véronique Balthasar. Senza dubbio condividere uno spazio così ristretto richiede rigore e molta organizzazione. È consentito solamente un minimo di materiale: «Prima di comprare qualsiasi cosa, ci chiediamo se ne abbiamo veramente bisogno», spiega Véronique. E non si scherza con l’ordine: all’interno del camper vige un regime quasi militare. Ma stando ai sei, l’intesa è migliore nel camper che quando abitavano in una villa. E per i compiti scolastici, la «Casita» – soprannome del loro camper – è la soluzione perfetta.

Scuola itinerante Il «muso» curioso di Casita (a sinistra), soprannome dato al camper.

foto ald, jop

Sopra: pur vivendo in sei in 10 m2, è possibile organizzarsi un piccolo posto tutto per sé, i genitori da una parte, i figli dall’altra.

E se si litiga… Come in tutte le famiglie, ci sono discussioni. Ma come fare per affrontarle e riconciliarsi in 10 m2: «Si può uscire dal camper e tornarci quando si è pronti a discutere, rileva Thierry Balthasar. In uno spazio così piccolo, si deve avere il coraggio di discutere delle cose che non funzionano. È impossibile evitare le questioni difficili o trovare delle scuse per non affrontarle». Nonostante tutto ciò, la famiglia esclude un ritorno alla vita sedentaria: «Impazzirei», ci rivela Véronique. «Anche quando sarò adulto vorrò vivere nel camper», conclude Max. jop

Max (16 anni), Loane (14 anni), Sam (12 anni) e Zoé (11 anni) seguono i corsi del Centro nazionale d’insegnamento a distanza, un istituto francese che fornisce il materiale pedagogico ufficiale e garantisce dei progressi verificati mediante dei test periodici e degli esami. I ragazzi studiano dalle 7.30 alle 12 e possono disporre liberamente del loro pomeriggio. In viaggio hanno diritto ad una settimana di vacanza al mese, una pausa che non ha ostacolato il loro progresso scolastico: «Se necessario, ci sono dei forum su Internet o ci si può aiutare tra allievi o contattare un professore» spiega Max. E i quattro studenti apprezzano la calma del camper, più idonea allo studio che una rumorosa aula scolastica.

Dov’è la casa? La famiglia Balthasar viaggia sei mesi all’anno intorno al mondo, e generalmente trascorre poi l’estate in Svizzera. Thierry ne approfitta per impartire dei corsi di reinserimento professionale nell’impresa che ha fondato prima di compiere il grande passo nella vita nomade. Max ama ritrovare i suoi compagni per praticare il BMX, mentre Loane fa delle ore di baby-sitting o «divora» la biblioteca di Morges (VD). In funzione degli obblighi professionali di Thierry, la famiglia si sposta a Losanna, Neuchâtel, Ginevra o altrove: «Adoro uscire a lavorare e poi telefonare a Véronique per chiederle. Dove è ora la casa?». Jacques-Olivier Pidoux

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38 touring | club e soci n. 11 | 19 giugno 2014

Formazione soccorritore stradale | Guidare e frenare su fondo bagnato, rimorchiare e trasportare carichi: su questi principali elementi era basato il modulo formativo «Sicurezza» nel Centro di sicurezza stradale di Betzholz.

Al limite della sbandata

È

una piovosa giornata di primavera e ci troviamo sulla pista di esercitazione del Centro TCS di sicurezza stradale di Betzholz presso Hinwil (ZH). L’interesse è focalizzato sui soccorritori stradali che, durante il loro percorso formativo per l’attestato federale, stanno assolvendo una parte del modulo «Sicurezza». L’odierno obiettivo: «Aumento della sicurezza personale nella circolazione stradale». Si tratta principalmente di ritrovarsi in situazioni eccezionali con il proprio veicolo di servizio e di acquisire fiducia.

Imparare tramite l’esperienza L’istruttore di guida Marcel Blaser si posiziona in mezzo al perimetro d’esercitazione situato leggermente in pendenza. Con sguardo d’aquila tiene la scena nel suo campo visivo, non gli sfugge alcun errore. Via ricetrasmittente ha impartito

istruzioni cristalline ai conducenti a bordo dei veicoli. Il motto della giornata è «imparare tramite l’esperienza», un proclama che durante questo modulo formativo sarà vissuto intensamente. Gli aspiranti soccorritori stradali si esercitano a guidare e frenare su fondo bagnato. «Adesso aspetta un attimo, poi accelera», comunica Blaser ad un pattugliatore del TCS. «Prova ancora un giro, fa una sbandata in curva e guarda l’effetto che fa, cercando di avere aderenza sull’asse anteriore. ‘Scodinzolare’ troppo può essere fatale, ma per favore togli il piede dal gas in modo da risparmiare un po’ le gomme». Il conducente obbedisce seduta stante. Cosa influenza la distanza di arresto in frenata? Marcel Blaser risponde rapido e preciso: «Velocità, condizioni della strada, pneumatici, metodo di frenata, peso del veicolo, condizioni tecniche e pen-

denza». Il meccanico di formazione e autista di camion dell’esercito è istruttore da sei anni e ha frequentato personalmente questa formazione completa di roadranger. Oggi impartisce il modulo «Sicurezza» già per la terza volta. «Sì, raddrizza lo sterzo, perfetto! Anche il veicolo 4×4 tende alla sovrasterzata», fa notare Blaser al conducente della Chevrolet Captiva. Nel corso della giornata la situazione sarà resa ancor più difficile integrando una pendenza del nove percento. «Per l’occasione vedremo come le differenti trazioni dei veicoli di soccorso della Patrouille TCS si comporteranno con grossi carichi sul retrotreno», spiega l’istruttore. È comunque già dimostrato che la trazione 4×4 fornisce i maggiori vantaggi. «La prossima volta proveremo a frenare, non soltanto ad accelerare», annuncia ancora Blaser al microfono. «Adesso è il momento di andare


club e soci | touring 39 n. 11 | 19 giugno 2014

Professionisti in auto Al primo giro, la maggioranza dei conducenti si avvicina alla curva in modo piuttosto esitante e in frenata non si verifica alcun problema. «Vieni, spingi ancora un po’! Premi a fondo fino all’arresto completo». Per quanto riguarda la ripartizione del peso, l’Opel Omega è tuttora un super veicolo, dichiara l’istruttore. «Puoi provare a dare più gas? Non si può cambiare marcia sulla tua Volvo?», chiede Blaser al conducente. «Okay, prima di tutto la sicurezza. Potete anche tirare il freno a mano e vedere cosa succede. Non così tanto sottosterzo! Ma cosa fa la Captiva? Signor miei, le sovrasterzate controllate sono anche una piccola arte… fintanto che restano sotto controllo. Ma qui siete tutti professionisti dell’auto… o

Guidare e frenare su fondo bagnato a veicolo carico: i differenti veicoli della Patrouille TCS Opel, Peugeot e Chevrolet Captiva si comportano in modo differente (da sinistra a destra).

non è più così?», scherza Blaser con gli scolari. Durante il commento all’esercitazione Marcel Blaser vuol sapere dai vari partecipanti come hanno vissuto la frenata con il carico. Risponde un pattugliatore: «Faceva rumore, ma tutto è rimasto al suo posto». Ad alcuni però la manovra di frenata ha causato disordine tra il carico. La conclusione dell’istruttore: «Opel e Peugeot sono uscite piuttosto bene dalle frenate, mentre la Chevrolet Captiva ogni tanto oscillava».

Traino quotidiano Per il traino possono essere utilizzati solo veicoli a motore con sufficiente potenza di traino e di frenata e con un gancio di traino sicuro da usare. Così prescrive la legge sulla circolazione stradale. I veicoli dei soccorritori stradali soddisfano senza problemi questi requisiti.

«Per il pattugliatore il traino fa parte della vita quotidiana, mentre non è così per i clienti in panne», spiega l’istruttore Marcel Blaser. Perciò bisogna istruirli brevemente su come si devono comportare all’interno del veicolo trainato. E incoraggia via radio il guidatore del veicolo trainato ad allargare consapevolmente la curva e in seguito continua: «Tirare nuovamente davanti, bravo molto bene!». Marcel Blaser ha confermato alla classe che il carico e il trasporto di veicoli fa parte del lavoro quotidiano sia dei soccorritori stradali privati sia dei pattugliatori del TCS. Il concetto di formazione, ampiamente sostenuto dalle professioni dei «lampeggianti blu», è perciò assolutamente orientato sulle competenze pratiche. Peter Widmer

Info Touring www.roadranger.ch

Viene esercitato anche il traino su carreggiata bagnata. L’istruttore di guida Marcel Blaser fornisce chiare direttive via radio. Nella discussione di gruppo finale i partecipanti esprimono le loro impressioni.

foto Fabian Unternährer

veloce, ma in modo da restare dentro la curva».


40 touring | club e soci n. 11 | 19 giugno 2014

«Il TCS deve infondere belle sensazioni» Il direttore generale del TCS Stephan Grötzinger chiede più imprenditorialità in seno al maggior club della mobilità della Svizzera. In previsione della prossima Assemblea dei delegati commenta le sfide che attendono il club. Intervista: Dino Nodari

E dove andranno guadagnati questi soldi? Abbiamo definito quattro settori d’attività, tre dei quali devono naturalmente guadagnare denaro: l’Assistance che è il cuore del TCS, l’attività assicurativa e il settore mobilità e tempo libero. Per contro il quarto, quello relativo al Club, deve perlomeno non essere in perdita. Comunque, per ogni settore il punto di partenza è differente, quindi dobbiamo tenere in considerazione questo fatto nei futuri sviluppi. Quali grandi progetti ci sono? Da qualche mese il grande tema è naturalmente Dynamo (il nuovo sistema di trattamento dei dati, ndr.). A causa della difficile situazione e della fallita fase «golive» dovremo metterci più denaro. Ci sono naturalmente altri grandi progetti, come la sostituzione dei vecchi sistemi esistenti. C’è però un progetto che mi sta particolarmente a cuore, vale a dire l’introduzione di strumenti a livello dirigen-

ziale, che sono indispensabili per guidare con professionalità 1600 persone.

Per restare ancora al nuovo sistema informatico. A che punto si trova Dynamo? Continua a migliorare, ma ci terrà occupati ancora per molto tempo. Due mesi fa avevamo ancora 30 000 richieste aperte, che ora siamo riusciti a riportare ad una quantità normale di 6000. Ma per girare pagina ci vorranno all’incirca altri due mesi e dovremmo riuscire a lavorare con un nuovo e stabile sistema nel corso del primo trimestre 2015. Dopodiché potremo utilizzare correttamente i vantaggi che questo sistema certamente possiede. La cosa peggiore è che con Dynamo abbiamo fatto arrabbiare i nostri soci e clienti e per questo ce ne scusiamo in tutte le forme. Due anni fa al TCS è stata introdotta una nuova struttura degli organi. La transizione ha funzionato? Per me è difficile giudicare, dato che sono qui solo da un anno e mezzo. Quel che però ho notato è che lavorare con un consiglio d’amministrazione di 24 membri rappresenta una sfida. Uno dei vantaggi è che tutte le sezioni sono coinvolte, mentre lo svantaggio è che il processo decisionale dura di più e si mischiano temi operativi e strategici. Il sistema federalista delle sezioni ha senz’altro dei punti forti, ma purtroppo anche qualche debolezza. Dobbiamo imparare a mettere in primo piano il TCS e non la struttura e a collaborare di più e senza pregiudizi.

TCS

È contento dell’ultimo anno d’esercizio? Stephan Grötzinger: Il 2013 è stato un anno difficile con alcuni cambiamenti. Date le circostanze, il risultato è accettabile. Tuttavia, per le annate a venire le attese saranno più elevate, infatti vogliamo plasmare attivamente il futuro, destinando cospicui investimenti alle varie prestazioni per i nostri soci e clienti. I soldi vanno dapprima guadagnati, dopodiché c’è ancora un notevole margine di miglioramento.

«Il peggio è che con Dynamo abbiamo fatto arrabbiare i nostri soci e clienti»

Ciò vale sia per il rapporto tra le sezioni, sia tra sezioni e associazione centrale, come pure all’interno della stessa associazione centrale. Al centro dell’attenzione ci sono i soci e i clienti, non noi!

Dove vede le possibilità di collaborazione? Per esempio, una comune rivista patinata «Touring» con delle notizie sezionali integrate oppure una stretta collaborazione operativa tra le sezioni e la direzione per le attività in comune o ancora una gestione comune dei punti di contatto e dei centri della mobilità basata sull’efficienza e orientata verso le esigenze dei vari soci. Penso che ci siano molte possibilità. Procede bene la riorganizzazione della sede centrale? Una riorganizzazione è sempre difficile. A volte bisogna concludere le vecchie cose e affrontare le nuove. La riorganizzazione era, però, necessaria per focalizzarsi sugli affari e imparare a lavorare con profitto. Abbiamo dovuto portare di continuo questa prospettiva imprenditoria-

Il direttore generale del TCS Stephan Grötzinger vuole più imprenditorialità.


club e soci | touring 41 n. 11 | 19 giugno 2014

le. Come prima conclusione, posso dire che l’atmosfera nella dirigenza è eccellente nonostante la difficile situazione e tutti tirano nella stessa direzione. Sono convinto che faremo ulteriori passi avanti e che ciò si rifletterà anche nei conti.

La mobilità è in continua evoluzione. Cosa significa per il TCS? Dobbiamo mettere in primo piano le esigenze dei nostri soci e clienti. Se il soccorso stradale e la Patrouille sono le uniche caratteristiche per cui qualcuno è socio del TCS, allora a medio termine ci troveremo in una posizione difficile. Vogliamo fornire più attenzione alla vita di club e ai valori aggiunti, siamo un’associazione e in quanto tale ci definiamo attraverso la vita sociale e non solamente attraverso dei buoni prodotti. Il TCS deve accompagnarci dall’infanzia fino all’età avanzata e infonderci delle belle sensazioni di sicurezza. Ci sono già delle idee concrete? Ci troviamo in una fase in cui si può anche pensare ad alta voce. Tuttavia, dobbiamo essere in grado di offrire presta-

zioni e proposte per ogni fascia d’età. Penso, per esempio, all’assistenza a domicilio per gli anziani. Si potrebbe contribuire ad organizzare la vita quotidiana, a fornire consigli medici eccetera. Il TCS deve essere visto come un aiutante e un compagno di vita, che ci accompagna ogni giorno e ci dà una sensazione di sicurezza.

Quali sono le sfide che il TCS deve aspettarsi negli anni a venire? Ce ne sono tante, ma un orientamento coerente verso i soci e i clienti sembra essere centrale, affinché i loro bisogni siano sempre al primo posto. Ma ci vuole anche un cambiamento culturale dell’organizzazione, per poter diventare più efficienti e professionali, altrimenti sarà difficile imporsi sul mercato. Inoltre, a lungo termine dobbiamo ulteriormente allargare la nostra base associativa. E poi: non dobbiamo avere paura di mettere in discussione alcune cose che prima erano giuste. Ciò vale sia per la sede centrale che per le ◾ sezioni.

Elezioni suppletive e quota centrale L’assemblea dei delegati ordinaria del Touring Club Svizzero si svolge quest’anno venerdì 20 giugno 2014 a La-Chaux-de-Fonds, nel Canton Neuchâtel. Il consiglio d’amministrazione propone di lasciare immutato al livello degli ultimi anni la quota centrale annua per il 2015. Inoltre, si svolgeranno anche delle elezioni suppletive per i membri del consiglio d’amministrazione. Si candidano: Peter Bohnenblust (1951, Sezione Biel/Bienne Seeland), Rolf Engler (1951, Sezione San Gallo/Appenzello Interno) e Hans Werner Iselin (1946, Sezione Sciaffusa). Infine Guy Zwahlen dovrebbe venire nominato socio onorario del Touring Club Svizzero. Dal 1986 l’avvocato è membro del comitato della sezione ginevrina, di cui è stato presidente a partire dal 1993 fino al 2013. tg


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club e soci | touring 43 n. 11 | 19 giugno 2014

Quasi incomprensibile

Alla Lignières Historique anche il film «Rush»

Il linguaggio del corpo con «mani e piedi» è nella maggior parte dei casi internazionale, esilarante, vivace e spesso sufficiente. Tuttavia, si giunge al limite dell’incomprensibile quando ci si trova all’estero in panne e si vuole descrivere il danno ad un garagista o denunciare un furto alla polizia oppure chiedere un farmaco contro il mal di stomaco in farma-

In una situazione d’emergenza, quando i nervi sono a fior di pelle, è duro non riuscire a capirsi: ETI viene in aiuto!

Ci sono film che bisogna aver visto, che si amino o no le corse in automobile. «Rush», il film sulle vite del pilota automobilistico austriaco Niki Lauda e del suo leggendario collega britannico James Hunt, morto nel 1993, è un culto. Il grande evento «Lignières Historique», organizzato da TCS Training & Events dal 14 al 17 agosto 2014, mostrerà questo lungometraggio sul circuito e farà rivivere la competizione tra questi due mostri sacri dell’automobilismo. Episodi personali si alternano a scene di gara mozzafiato, tra alti e bassi umani, sforzi e delusioni, passioni e ambizioni che hanno un solo obiettivo finale: diventare campione del mondo! I posti in tribuna sono limitati; entrata 20 fr. I soci TCS ricevono sul posto un buono consumazione di 5 fr. Informazioni e programma completo: www.lignieres-historique.ch. wi

TCS Societariato www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata TCS Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.– Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già Fr. 55.– socio motorizzato o non motorizzato) (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–) TCS Libretto ETI www.eti.ch Informare sempre prima ETI! Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Mondo motorizzato «Famiglia» Fr. 191.– Mondo motorizzato «Individuale» Fr. 145.– Mondo non motorizzato «Famiglia» Fr. 165.– Mondo non motorizzato «Individuale» Fr. 135.– Fr. 32.– Spese di cura «Europa» Spese di cura «Mondo» Fr. 50.– TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica circolazione da Fr. 111.– TCS Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

cia. Chi non ha mai affrontato situazioni del genere durante le vacanze? Di solito non si ha neppure a portata di mano un turista che casualmente è pratico della lingua del luogo e fa da interprete. Per fortuna, però, c’è il servizio di traduzione ETI, 24 ore su 24, ogni giorno dell’anno. I titolari del Libretto ETI possono approfittare di questa prestazione componendo il numero +41 58 827 66 55 e specificando la lingua in cui desiderano la traduzione. Dopodiché saranno immediatamente collegati con il relativo interprete. Per i soci di lingua italiana sono disponibili le seguenti lingue: inglese, tedesco, francese e spagnolo. Il credito di conversazione per i titolari del Libretto ETI ammonta a 30 minuti durante l’anno di contratto, mentre ogni minuto supplementare costa 2.90 fr. E non è tutto: se volete partire in Brasile ed assistere di persona ai Mondiali di calcio dal 12 giugno al 13 luglio 2014, il Dr. Christophe Bron, capo medico di ETI Med del TCS, ha elaborato dei preziosi consigli di esperti; l’indirizzo è qui sotto! wi

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Servizio di traduzione: +41 58 827 66 55 Rischi per la salute e preparazione per chi va in Brasile, ad esempio ai Mondiali di calcio: www.reisemagazin.tcs.ch

Carte di credito TCS www.mastercard.tcs.ch TCS MasterCard Gold Fr. 100.–* TCS MasterCard Fr. 50.–* TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–* TCS MasterCard COOLDOWN CLUB Fr. 0.– * Nessuna commissione annuale per il 1° anno

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Viaggi e tempo libero TCS Viaggi TCS Camping

Assicurazioni due ruote www.assistancetcs.ch TCS Velo Assistance con assistenza e casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* copertura casco fino a Fr. 7500.– Fr. 172.–* TCS Moto Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS

TCS Training&Events www.training-events.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental, Derendingen ed Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch Corsi obbligatori per la licenza di condurre.

TCS Hotels Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch Ciclo e svago tcs

www.viaggi-tcs.ch www.tcs-camping.ch 058  827  25  20 081  303  77  77 091  795  11  15 www.bici.tcs.ch


Giochi & Concorsi 11/2014 Tre giochi e altrettante possibilità di vincere uno dei tre fantastici premi! Termine di partecipazione per ogni gioco: 29 giugno 2014. Concorso gioco per i lettori Chance 1:1:Leserspiel

Valore CHF 1’120.–

Di quanti litri è il carico utile del bagagliaio della Honda Civic Tourer? Inviate un SMS con scritto tmi111 xx (xx = numero) al numero 543.

Concorso 2: sudoku facile

Concorso 1:

In palio: 3 notti per 2 persone all’Hotel Alpenblick a Höchenschwand L’Hotel Alpenblick rivisita con originalità l’atmosfera tipica della Foresta Nera e la combina con una spa dal design ultra moderno. La località di Höchenschwand è la più soleggiata di tutta la Germania. Immersa nel parco naturale della Foresta Nera meridionale, la struttura è l’ideale per trascorrere alcuni giorni lontano dalla frenesia quotidiana. La cucina bio propone un menù a base di prodotti regionali. In camera, gli ospiti troveranno uno zaino per le escursioni con tutto l’occorrente per ristorarsi; inoltre,

Concorso 2:

Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scritto tmi112 e le tre cifre al numero 543.

i bus e le ferrovie sono gratuiti per i clienti dell’hotel. In palio: 4 giorni e 3 notti con pensione completa – SPA con piscina di acqua salata e saune – sala fitness con programma wellness attivo – trattamento «Abete Royal» per i 2 ospiti comprendente peeling, bagno, massaggio e infuso all’abete rosso.

Tipica di HTC, la scocca unibody in metallo pregiato non manca nemmeno sul nuovo modello One M8. Con i suoi 16 GB di memoria, il brillante display da 5” e il rapido processore, lo smartphone ha ottenuto il voto «molto buono» dalla rivista specializzata «connect». È senza dubbio uno dei migliori apparecchi attualmente disponibili sul mercato.

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Concorso 3: sudoku medio Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di verde. Inviate un SMS con scritto tmi113 e le tre cifre al numero 543.

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Raffinatezza e praticità per il tablet Asus Transformer Valore CHF 379.–

I vincitori dell'edizione n. 9 sono:

Richard Lenz, Coira | Erika Barbier, Oetwil | Peter Leuzinger, Lenzburg

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Concorso 3:

Transformer, il tablet da 10,1” di Asus, è un apparecchio davvero intelligente. La sua leggerezza (1,1 kg) e la tastiera in dotazione lo rendono perfetto da portare con sé in viaggio. La memoria SSD da 64 GB e il sistema operativo Windows 8.1 garantiscono inoltre un avvio rapido. Con oltre 10 ore di autonomia, Asus Transformer rappresenta una valida alternativa al laptop.

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Sponsor del premio: www.alpenblick-hotel.de

One M8, la nuova perla di HTC

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Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna.

Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di «Touring» della Svizzera e del Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori vengono sempre pubblicati nella rivista Touring.


la pagina dei lettori | touring 45 n. 11 | 19 giugno 2014

LA DOMANDA

«Sulla nostra nuova autovettura tutte le porte si bloccano appena si mette in moto. Non è pericoloso in caso d’incidente o di malessere improvviso?» E. Gutersohn, Märstetten

Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna o per e-mail a touring@tcs.ch.

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n molte vetture moderne, portiere e bagagliaio si bloccano automaticamente alla partenza. Nella maggior parte dei casi le serrature si bloccano non appena si raggiunge una certa velocità – di regola attorno ai 10 km/h – e restano così finché non si giunge a destinazione. Il sistema dovrebbe aumentare la sicurezza contro le rapine sulla strada, che sono all’ordine del giorno in diverse nazioni. Il blocco automatico delle serrature è spesso abbinato anche a un sistema di sicurezza per i bambini che impedisce di aprire le portiere posteriori durante il viaggio. Da sistemi del genere non scaturisce alcun tipo di pericolo. Infatti, almeno le porte anteriori si possono aprire in ogni momento dall’interno tramite la maniglia, che consente di uscire liberamente da tutti i posti dell’abitacolo. Inoltre, sulla maggior parte delle automobili c’è

un pulsante di sblocco: se lo si preme, tutte le serrature si aprono. Se però, nonostante tutto, volete rinunciare al blocco automatico, a dipendenza del modello c’è anche la possibilità di disattivare il sistema. Ad esempio, per disattivare con il motore in marcia il blocco delle portiere automatico sulla Renault Clio Grandtour bisogna tener premuto per cinque secondi il tasto della sicura. In caso d’incidente, sui veicoli moderni tutte le serrature si sbloccano subito automaticamente. Se a causa dell’incidente le portiere non sono deformate a tal punto da avere il meccanismo bloccato, si possono aprire normalmente dall’esterno. Se ciò non fosse più possibile, la scheda di soccorso dei fabbricanti d’auto aiuta i pompieri ad aprire il veicolo – www.tcs.ch/it/auto-mobilita/ schede-di-soccorso/

l’esperto TCS Roger Löhrer Consulenza mobilità

Lo scopo di una rotonda è di migliorare la sicurezza e la fluidità della circolazione. Ma cosa costatiamo in realtà? La maggior parte dei veicoli arrivano troppo velocemente all’entrata della rotonda; molti conducenti esitano a inserirsi tra due veicoli che provengono da sinistra. Spesso la visibilità sulla sinistra consente di vedere un solo veicolo; se quello che segue arriva a velocità sostenuta e voi vi inserite, allora vi assicurate un gran colpo di clacson. Se la circolazione è intensa, non è raro che arrivino da sinistra una decina di veicoli, ciò che provoca una lunga fila d’attesa sull’altra strada, che ci metterà un bel po’ di minuti ad essere riassorbita. Inoltre, si constata una mancanza totale di cortesia e di fair-play allo scopo di fluidificare il traffico. Concludendo, sia l’ordinanza sia la giurisprudenza del Tribunale federale sono vaghe e non abbastanza precise, ciò che porta a contestazioni in caso d’incidente per la gioia degli avvocati. Bisognerebbe modificare l’ordinanza nel modo seguente: velocità massima all’entrata di una rotatoria a 25 km/h e precedenza soltanto ai veicoli già all’interno. Roger-Albert Mages (@)

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Come circolare nelle rotonde

Un lettore punta il dito su un certo numero di problemi che sorgono nelle rotonde e propone nuove regole. Ma nella frase successiva si relativizza, affermando che perfino le prossime generazioni di veicoli restano al di sopra di questo valore. Ben 16 anni dopo, la ridicolizzata Lupo resta tuttora il veicolo di serie con motore a scoppio più parsimonioso. Reto Schircks (@)

Campagna TCS/ASA «distrazione al volante» «Touring» 9/2014

Ad ogni incidente, avvenuto per ragioni inspiegabili su un tratto rettilineo, mi chiedo se il conducente fosse distratto

da uno smartphone. Oggi sarebbe tecnicamente possibile installare per legge un microchip che con il motore in marcia interrompa il segnale del telefonino, in modo da renderlo inutilizzabile. Non appena il veicolo si ferma e si spegne il motore, l’interruzione viene disattivata e il telefono torna a funzionare, com’è auspicabile in caso di panne. Ciò sarebbe possibile con la tecnologia odierna e così facendo i conducenti non verrebbero distratti dal cellulare. Hansruedi Widmer (@)

Prevenzione stradale Mille grazie per il vostro articolo sulla campagna «Distrazione al volante» che corrisponde perfettamente alla realtà. Noi maestri di guida passiamo il tempo a ripetere questo appello alla prevenzione e alla prudenza, sia durante le ore di teoria che durante quelle di pratica. Werner Zimmermann (@)

touring Scriveteci!

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).

touring impressum Auto da 3 litri «Touring» 9/2014

Nel purtroppo breve articolo sulle auto che consumano 3 litri viene spiegato come oggi queste vetture parsimoniose, come la VW Lupo TDI introdotta nel 1998, non siano più casi eccezionali.

Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Dino Nodari (dno, vice caporedattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Christian Bützberger (Bü), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile). Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 044 250 31 31, fax 044 250 31 32. Produzione: St. Galler Tagblatt AG, CIL Centre d’impression Lausanne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.


46 touring | l’incontro n. 11 | 19 giugno 2014

Una vocazione affettiva ad occuparsi di animali Regalarsi uno zoo è il sogno che ha realizzato ora il giurassiano Christophe Keller. Al Siky Ranch di Crémines (BE), sta vivendo la sua passione in un universo bestiale. Christophe Keller, 42 anni, abita a Courfaivre (JU). Sposato e padre di tre bambini, in precedenza ha lavorato nel commercio. www.zoo-sikyranch.ch

ganizzare delle dimostrazioni pubbliche di volo libero. Saranno uno degli ingredienti del mio progetto di giardino zoologico oltre che di divertimento per tutti.

Dirigere uno zoo, sembra un mestiere idilliaco… Si tratta soprattutto di un lavoro notevole, perché oltre a prendersi cura degli animali, bisogna occuparsi del ristorante, della manutenzione degli edifici, delle finanze, accogliere le gite scolastiche, redigere regolarmente una newsletter, cercare degli sponsor ecc. Si svolgono quindi una decina di mestieri alla volta, 7 giorni su 7, quasi 10 ore al giorno. Allora bisogna essere un po’ matti… Si può dire così. Soprattutto perché dedico ancora molto tempo ai rapaci, che costituiscono la mia prima passione. Mi sforzo comunque di trovare un equilibrio con la vita familiare. Mia moglie è spesso al mio fianco, dato che gestisce il ristorante, e i nostri tre figli ci accompagnano allo zoo nel finesettimana. Si occupano degli animali e fanno funzionare il trenino. Inutile dire che l’adorano.

«Dirigere uno zoo implica un lavoro enorme, 7 giorni su 7» Poiché il Siky Ranch è privato al 100%, dovete garantirvi da soli l’autofinanziamento. È fattibile? Sì, ma bisogna dimostrarsi pieni d’immaginazione nelle forme di sponsoring e partenariato che si propongono. Una buona formula consiste, per esempio, nel patrocinare un animale. In cambio, il padrino ha la possibilità di venire a vedere il suo protetto, di ritrarlo in foto, eventualmente di nutrirlo e di accarezzarlo. Per gli sponsor più grossi, possiamo immaginare di mettere una targa con il loro nome sul recinto.

Jacques-Olivier Pidoux

Diventare proprietario di uno zoo non è qualcosa di banale. Come le è venuta questa voglia di comprare il Siky Ranch di Crémines, vicino a Moutier? Christophe Keller: La passione per gli animali mi si è incollata alla pelle da piccolissimo. L’ho ereditata da mio padre, che era attivo in seno alla Federazione dei cacciatori e imbalsamatore. Ma soprattutto, essendo un falconiere, era tanto tempo che sognavo di far volare i miei rapaci nel loro ambiente naturale. Il Siky Ranch di Crémines vi si presta a meraviglia, poiché si trova lontano da tutte le abitazioni. Prossimamente potrei quindi or-

Andare allo zoo costituisce una simpatica escursione estiva; ma come si attira la clientela nel resto del tempo? Innanzitutto abbiamo intenzione di organizzare un mercatino natalizio e di sviluppare i pranzi aziendali, i compleanni e gli spettacoli. Da luglio, sarà anche possibile trascorrere la notte in una capanna all’interno dello zoo, tra innamorati oppure in famiglia o con gli amici, e di seguire il lavoro di un addetto alla cura degli animali. Qual è la ricetta per portare lo zoo al successo? Gli adulti devono sentirsi fuori dalla realtà e i bambini devono poter giocare. Intervista: Jacques-Olivier Pidoux


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Dati tecnici • Processore di immagini: DIGIC 4+ con tecnologia iSAPS • Obiettivo: 4,3 – 43 mm (equivalente a 24 – 240 mm) • Zoom: ottico 10×, ZoomPlus 20×, Digitale circa 4× • Apertura massima: 1:3.0 – 6,9 • Sistema AF/punti: TTL, 9 punti, face detection • Modalità AF: singolo, continuo (solo modalità Auto) • Distanza minima di messa a fuoco: 1 cm (grandangolo) dalla lente frontale in macro Altre funzioni Correzione degli occhi rossi, durante lo scatto e la riproduzione • zoom di riproduzione • autoscatto • scheda di memoria SD, SDHC, SDXC, sistemi operativi supportati • Compatibile con Windows 8/8.1/7 SP1/Vista SP2/XP SP3, Mac OS X 10.7, 10.8, 10.9

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Saturday . 02.08.2014 Zurich . Switzerland . 13.00h ADRIATIQUE . ANIMAL TRAINER . DANNY AVILA . DENIZ KOYU . FEDDE LE GRAND HARD ROCK SOFA . LUCIANO . MOGUAI . PAN-POT . PAUL VAN DYK ROBIN SCHULZ . STEFAN DABRUCK . STIMMING . TWOLOUD


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