touring
3 luglio 2014 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
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Il giornale della mobilitĂ
Aeroporti svizzeri
Bambini benvenuti!
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A pochi passi da casa
Panorama mozzafiato 22 Assemblea dei delegati TCS
Le sfide future del club 30 29
Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS
18 Test Hyundai i10 Molto stile nell’abitacolo per questa vera cittadina.
20 Cambi per ogni gusto Un test per orientarsi nella giungla delle trasmissioni.
25 Canton Svitto Usanze popolari e magnete turistico di fama mondiale.
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L’ELITE MONDIALE DEL TENNIS NADAL, FEDERER, WAWRINKA, RAONIC ECC. Siate presenti al principale evento sportivo e mondano del Paese! Immergetevi nella straordinaria e unica atmosfera del Center Court di Basilea. Per l’evento dell’anno, gli Swiss Indoors Basel propongono a tutti i soci TCS un’offerta speciale per le partite di spicco nelle giornate di lunedì 20, martedì 21 e mercoledì 22 ottobre 2014.
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Specificare il numero di biglietti. Offerta valida fino a esaurimento biglietti. Nessun rimborso del biglietto in caso di sospen- Inviare il tagliando d’ordinazione debitamente compilato a: sione delle partite o di cambiamento di programma. Più spese di disbrigo e spedizione: CHF 15.– per ordine. Swiss Indoors Basel, «Offerta speciale TCS», Bettenstrasse 73, 4123 Allschwil
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editoriale e sommario | touring
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I nostri 26 Cantoni sotto la lente
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uanto siano avvincenti, versatili e soprattutto degni di una visita i nostri 26 Cantoni, lo ha descritto la redazione di «Touring» nella sua serie sui Cantoni. Per due anni e mezzo abbiamo riferito regolarmente sulle loro particolarità e curiosità. Il nostro scopo è stato quello di mostrare ai nostri lettori soprattutto le gite poco conosciute nei nostri Cantoni. In ognuno di loro sono state descritte le destinazioni che possono essere visitate in una fine di settimana. Tra questi, musei, edifici storici, tradizioni, folclore, siti archeologici, distillerie, attività outdoor attrattive, gastronomia e alberghi. Il nostro team di redattori è spesso rimasto sorpreso delle scoperte fatte. Ma non pretendiamo di
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attualità 4
sezione ticino
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Forum mobilità elettrica a Lucerna: creare condizioni favorevoli. Il consulente: tolleranza zero per le sostanze stupefacenti. Cani in auto: raccomandazione TCS e della protezione animali.
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Test della Hyundai i10: comoda per muoversi in città. I cambi di ultima generazione: un test comparativo del TCS.
Prove e novità 21 Citroën C4 Cactus. 21 Nissan e-NV200.
DOSSIER
Volare
foto Pia Neuenschwander, swiss-image, Linda Pollari
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I tre maggiori aeroporti svizzeri a confronto per quanto concerne l’assistenza alle famiglie. Intervista esclusiva al CEO dell’aeroporto di Zurigo. Biglietti aerei online: non è tutto oro quello che luccica! Un nuovo jet per Swiss dalla casa canadese Bombardier.
Foto di copertina: Linda Pollari
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Educazione stradale: il Ticino rappresenterà la Svizzera ad Oslo. Concorso 100 anni: seconda fase.
club e soci 30 22
viaggi e tempo libero 22
test e tecnica
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Una miscellanea di notizie dal mondo della mobilità.
società e mobilità 15
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avere fornito un quadro completo delle possibilità e abbiamo sempre cercato le perle fuori dai percorsi più gettonati. Per scoprire tutti gli angoli interessanti della Svizzera, una vita è troppo corta, lo hanno subito capito tutti i redattori. Con l’attuale edizione di «Touring» e la presentazione di Svitto, la serie dei Cantoni termina, di certo però in futuro penseremo ad altre serie interessanti e ve le presenteremo. Nel caso in cui, cari lettori, non abbiate conservato tutte le pagine sui Cantoni in forma cartacea, trovate tutti i 26 articoli e i consigli direttamente sul nostro sito www.touring.ch. Buon divertimento! Felix Maurhofer, caporedattore
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Vette panoramiche: salire sopra le città per godere di viste stupende. Canton Svitto: un magnete tra usanze e pellegrini internazionali. Il consulente di viaggio: il richiamo del muezzin e il riposo in vacanza.
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Resoconto dell’assemblea TCS dei delegati a La Chaux-de-Fonds. Attività e bilanci 2013 del TCS. Meeting aereo Air14: sarà presente anche il TCS. Sicurezza dei bambini in auto: test pratici con assistenti materne. prezzi e contatti TCS quiz & concorsi la pagina dei lettori, impressum l’incontro: Roger Suter ideatore della lussuosa Protobike.
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touring | attualità n. 12 | 3 luglio 2014
Agghindate, la Toyota Aygo e le consorelle francesi
SONDAGGIO ONLINE
Cosa teme di più quando parte in vacanza in automobile?
Nove anni e 2,4 milioni di Citroën C1, Peugeot 107 e Toyota Aygo più tardi, la trilogia di mini city-car franco-nipponica riparte per una seconda generazione. Questa alleanza tra Peugeot-Citroën e Toyota avrà ancora come cornice una fabbrica ceca. La produzione dovrebbe raggiungervi quest’anno la rispettabile cifra di 210 000 unità, a riprova delle ambizioni di questo trio. Per realizzarle, i tre costruttori hanno scelto di differenziare maggiormente i loro prodotti, che condividono pur sempre gli stessi organi interni. La palma dell’originalità va alla Toyota Aygo, a cui i designer giapponesi hanno affibbiato un muso a X che si ispira alla cultura estro-
25%
16%
59%
■ Incidente ■ Furto d‘auto ■ Panne
versa amata dalla gioventù del Sol Levante. Altrettanto moderna, la plancia di bordo dei tre modelli ospita uno schermo tattile da 7” che permette di riprendere l’interfaccia degli smartphone. Altra innovazione importante, queste mini cittadine si distingueranno grazie ad ampi programmi di personalizzazione (adesivi, gusci dei retrovisori ecc.). Favorita rispetto alle sue congenere europee, l’Aygo svizzera avrà diritto, come la C1 e la «nuova» 108, a due blocchi tre cilindri che offriranno potenze da 68 a 82 CV. Un tantino più lunghe (circa 3,47 m), queste mini cittadine saranno anche più spaziose. I dettagli della nostra presa di contatto su www.touring.ch. MOH
La Toyota Aygo ribadisce l’ascendenza nipponica. Esce tuttavia dalle stesse catene di montaggio delle cugine francesi.
La nuova domanda: Dove acquista i suoi biglietti aerei? La vostra opinione ci interessa! Potete partecipare ai nostri sondaggi online pubblicati regolarmente sul sito web www.touring.ch
WWW.TOURING.CH
Accumulare energia non è più un’utopia
Cos’è quel cubo ai piedi del Cervino? Per commemorare il bicentenario dell’entrata del Vallese nella Confederazione, le organizzazioni turistiche stanno progettando un albergo in miniatura a forma di cubo che ogni settimana cambierà di posto. Ci si potrà pure dormire.
«Touring» su iPad Potete scaricare sul vostro iPad questa edizione di «Touring». La versione per il tablet è arricchita da elementi multimediali quali video, gallerie di immagini oppure collegamenti a Internet.
foto ald, KEYSTONE/Peter Fischli, KEYSTONE/MAXPPP/Jérôme Fouquet, Alexander Gempeler/Berna, TCS
Un ricercatore dell’EPFL ha messo a punto un apparecchio che permette di produrre elettricità al momento opportuno, in caso di forte domanda, grazie ad aria compressa in bottiglie.
Per trasporti regionali migliori Treni soppressi, ritardi a ripetizione, posti insufficienti e informazione molto scarsa: tanti sono i disagi che subiscono quotidianamente gli utenti dei treni regionali. Eppure le compagnie ferroviarie regionali percepiscono ogni anno una generosa iniezione di 900 milioni di franchi dalla Confederazione e altrettanto dai Cantoni. Davanti alle innumerevoli reclamazioni degli utenti, la Confederazio-
900 mio.
È il sovvenzionamento annuo della Confederazione per le ferrovie regionali.
ne ha deciso di reagire fissando prossimamente degli standard minimi di qualità. Concretamente, un sistema di valutazione della puntualità, della pulizia e dell’informazione sarà introdotto entro il 2015. Si terrà anche conto delle osservazioni degli utenti per quanto riguarda la pulizia di treni, bus e fermate dei bus. Non sono ancora note le sanzioni che verranno inflitte. jop
attualità | touring
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Gioco online del TCS di sicurezza stradale per le vacanze estive
Nuovo trionfo L’ambasciatore del marchio TCS Marcel Fässler (a destra) ce l’ha fatta! Il 38enne pilota Audi ha vinto con il tedesco André Lotterer e il francese Benoît Tréluyer la 24 Ore di Le Mans. Si tratta della terza vittoria (dopo il 2011 e il 2012) dello svittese Marcel Fässler nella leggendaria gara.
Gli ostelli della gioventù svizzeri inaugurano due nuove case In Svizzera i soggiorni negli ostelli della gioventù sono molto richiesti. Con una nuova casa inaugurata recentemente a Gstaad, una moderna interpretazione del classico chalet della regione Saanenland, questi offrono un alloggio supplementare di tutto rispetto. Lo chalet dispone di 158 letti, di cui 94 senza barriere architettoniche e 90 letti sono in camere con wc privato. La nuova costruzione, del costo di 10 milioni di franchi, genererà nel Saanenland attorno a 25 000 alloggi in più. Attrattivi sono anche i prezzi nel nuovo
ostello. Partono da 39.70 franchi per un posto in una camera di sei letti con lavandino. In una camera di quattro letti con doccia/WC, un letto costa da 56.70 franchi. Colazione, biancheria e tasse comprese – www.youthhostel.ch. E l’espansione continua. Già il 5 settembre gli ostelli della gioventù inaugurano a Saas Fee una nuova casa di tipo particolare – il «Wellnesshostel4000». Il nuovo ostello si rivolge a famiglie attive nonché a viaggiatori solitari, si consulti www.wellnesshostel4000.ch. Bü
Libretto ETI & Co.: problemi tecnici, il TCS viene incontro ai clienti
TCS Training & Events riceve due nuovi Mercedes Actros
In autunno il TCS ha intrapreso una modifica radicale del sistema di gestione dei dati elettronici. Purtroppo la trasformazione ha provocato inesattezze ed errori riguardanti vari prodotti. Il TCS garantisce di dimostrarsi conciliante in caso di difficoltà. Per i clienti provvisti di Libretto ETI o Card Assistance (scadenza del contratto tra il 7.6.2014 e il 24.6.2014) e i clienti con Velo Assistance (fine del contratto il 31.5.2014), che hanno ricevuto l’offerta di rinnovo in ritardo, il periodo di conciliazione per il pagamento è prolungato al 15 luglio 2014. Ciò significa che se il pagamento avviene prima di tale scadenza, la copertura non subisce interruzione. tg
La TCS Training & Events SA offre agli autisti professionisti corsi di formazione di prima categoria certificati OAut. Nei tre centri di perfezionamento di guida di Betzholz, Derendingen e Stockental gli autisti di camion possono frequentare corsi di mezza giornata oppure di una giornata intera, in cui esperti istruttori insegnano le ultime tecniche di guida. La Mercedes-Benz Svizzera SA mette a disposizione dei partecipanti due nuovi veicoli Actros 1848 LS 4×2. È una tradizione della marca Mercedes-Benz che ogni cliente che compra un loro nuovo camion riceve un buono per seguire un corso di perfezionamento di guida di TCS Training & Events. wi
Molto traffico, comportamenti stradali insoliti, code e cantieri: la via delle vacanze con l’automobile richiede grande attenzione. Un gioco online del TCS dovrebbe sensibilizzare gli automobilisti su questi pericoli e fornire loro inoltre i relativi consigli. Nel gioco «TCS Grand Tour II – sicuri verso le vacanze estive» i partecipanti devono padroneggiare con successo queste sfide. Più i giocatori avanzano verso sud con la loro autovettura virtuale senza incidenti, più accumulano punti in classifica. Indipendentemente dal piazzamento, ogni partecipante può vincere un buono viaggio inclusa autovettura a noleggio e altri premi. Insegnare la sicurezza stradale in modo ludico: si può giocare sul computer così come su tablet oppure smartphone: www.grandtour.tcs.ch. wi
L’APP
IN CASO DI PANNE SARETE REPERITI ANCHE NEI LUOGHI PIÙ DISCOSTI Con questa applicazione siete equipaggiati per viaggiare in auto. Grazie all’app del TCS riceverete aiuto ancora più rapidamente in caso di avarie o inconvenienti. A casa come all’estero: con un semplice tocco delle dita accederete all’assistenza e grazie alla geolocalizzazione la vostra posizione sarà determinata in pochi secondi. Inoltre, l’applicazione del TCS vi fornisce in tempo reale sullo smartphone informazioni sul traffico in Svizzera e sui parcheggi nelle principali città elvetiche. Tramite la funzione «Il mio TCS» i soci possono visualizzare sempre e ovunque le prestazioni acquistate.
Informazioni: gratuita per iPhone e Android nei rispettivi App Store. Disponibile in italiano, tedesco, francese e inglese.
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touring | dossier
Linda Pollari
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Se i bambini si annoiano, possono rendere il viaggio dei genitori molto stressante.
Test degli aeroporti | Zurigo suscita applausi, Ginevra sorprende e Basilea delude. Nel periodo di vacanze, tra i viaggiatori si trovano molti bambini. Un confronto fra i tre grandi aeroporti svizzeri mostra qual è l’offerta per i più piccoli e i loro genitori.
L’offerta per i bambini nei nostri aeroporti
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uanti bambini si trovano tra i passeggeri non viene rilevato dagli aeroporti di Zurigo, Ginevra e Basilea. Ma nel periodo di vacanza sono tanti i piccoli che assieme ai genitori volano verso le spiagge del Mediterraneo, nelle isole tedesche, negli Stati Uniti e in tutto il resto del mondo. Agli adulti gli aeroporti offrono molteplici svaghi e distrazioni. Per i bambini invece la partenza da un aeroporto in genere è una noiosa tortura, che consiste in un’attesa in coda al check-in, al controllo di sicurezza così come al gate. E più tardi sul volo devono rimanere seduti più o meno quieti tutto il tempo. Ma se la progenie si annoia, lo stress del viaggio aumenta e va a rodere i nervi dei genitori. Poco prima delle grandi vacanze «Tou-
ring» ha dato un’occhiata a cosa offrono gli aeroporti di Zurigo, Ginevra e Basilea per quanto riguarda l’accoglienza dei bambini.
Due sale giochi a Zurigo Il fatto che i bambini siano un tema per l’aeroporto di Zurigo, che nel 2013 ha servito 24,9 milioni di passeggeri, diventa chiaro già sul sito Internet. Cliccando «Airport Services» si apre un menù che offre una lista di informazioni apposite per i genitori, come il noleggio di carrozzine a pagamento, o quali sono in generale le proposte per i piccoli passeggeri. Ad esempio due spaziose sale giochi, che possono essere usate gratuitamente. Sono situate nei Dock E e A e nell’aeroporto sono indicati come family services. Già
nel 1953 a Zurigo c’era una nursery, in cui i bambini potevano ancora giocare un po’ prima di salire in aereo e rimanere a lungo fermi. Oggi i collaboratori osservano che molti passeggeri portano i loro figli nei locali dipinti con colori vivaci, in cui un tempo loro stessi prima di un viaggio si fermavano a guardare i libri illustrati o a fare costruzioni con i Lego. Spesso nella nursery l’ambiente è molto vivace perché molto frequentato. Nei periodi di ferie passano sino a 160 bambini con genitori o nonni, perché l’accompagnamento da parte di un adulto è obbligatorio. In questo posto si accontentano tutti i desideri dei pupilli: bambole, automobiline, libri in diverse lingue, cavallucci a dondolo, una playstation e addirittura un calcetto. Quest’ultimo viene usato, affer-
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Paragone dei tre aeroporti Zurigo
ma una collaboratrice, anche dai visitatori, che da tempo non sono più bambini, all’anagrafe. Lei e le sue colleghe fanno lavoretti con i bambini, possono anche offrire pronto soccorso, se è necessario. Possono assistere con cerotti, medicinali che non hanno bisogno di prescrizione medica o pannolini. In una parte della sala giochi i genitori possono cambiare i pannolini in un’atmosfera rilassante. A ciò si aggiungono naturalmente i fasciatoi per il cambio dei pannolini che sono installati solitamente nelle toilette delle donne e in alcune toilette per persone disabili. Nella nursery di Zurigo a dare una mano ai genitori che viaggiano con i loro bambini c’è anche il microonde dove si possono riscaldare latte e pappe. In un locale separato si trovano lettini già pronti per i più piccoli. E a volte sul divano si trovano anche madri stanche dalle trasferte. Entrambe le sale giochi si trovano non lontano dai gate. Tra i punti forti di Zurigo c’è la grande terrazza panoramica B. Qui gli adulti prima del take-off possono muovere ancora le gambe e i bambini possono sfogarsi. Così già all’ingresso ottengono un album da colorare, che conduce in diversi punti sulla terrazza. L’aeroporto in miniatura è allestito in modo attrattivo anche per molti ragazzi che abitano nei dintorni. Le colline per arrampicarsi hanno la forma delle nuvole e in una piccola torre di controllo i piccoli uomini radar possono entrare in contatto mediante un interfono con i loro compagni nell’aereo accanto. Mentre i piccoli giocano, i genitori possono osservare i Boeing e gli Airbus in fase di decollo e di atterraggio o sondare la vita dell’aeroporto con i bambini più grandi. Ad esempio uno speciale binocolo, con cui si possono ottenere informazioni sugli oggetti. Chi punta lo sguardo su un aereo che sta entrando in un dock, viene subito a sapere da dove arriva, quanti passeggeri sono a bordo e tanto altro. In un altro punto si può ascoltare in diretta alcuni secondi della conversazione dei
Attrazione all’aeroporto di Zurigo: la terrazza panoramica con parco giochi.
◾ Offerta per i bambini: terrazza sul tetto B (aperta tutto l’anno, sino al 25 ottobre dalle 8 alle 20, bambini sino 10 anni gratis) con parco giochi e informazioni brevi sul tema del volo; i Family Services offrono anche due grandi sale gioco (aperte ogni giorno 6.30–22 oppure 6.30– 13; gratis) con microonde, fasciatoi e lettini per baby nei Dock A e E. ◾ Cambio pannolini: fasciatoi nelle toilette delle donne così come in alcune degli uomini e dei disabili. ◾ Servizi: noleggio di carrozzine (da check-in sino gate) per 8 franchi. Allo sportello Baggage-drop-off ci sono sacchetti di plastica gratuiti per impacchettare in modo igienico i seggiolini. ◾ Assistenza medica: Airport Medical Center (team di medici; aperto giornalmente 7.30–20.30) in aeroporto. ◾ Ristoranti: piatti o menù per bambini nella maggior parte dei ristoranti nel settore aperto al pubblico e in quello riservato ai passeggeri.
Ginevra
Come davanti a un supermercato: mini veicoli a Basilea.
◾ Offerta per i bambini: una nuova nursery arredata con cura (aperta giornalmente 8–20; gratis) con cucina, locale fasciatoio, locale relax per baby con possibilità di allattamento. Piccolo parco giochi nella zona transito.
◾ Cambio pannolini: in tutte le toilette delle donne così come in alcune degli uomini e delle persone disabili. ◾ Servizi: nel caso di traffico intenso, per le famiglie con bambini piccoli c’è una «Fastlane» presso i controlli di sicurezza. Chi viaggia da solo con bambini oppure le donne incinta ottengono l’Assistance (passaggio più veloce ai controlli di sicurezza, trasporto sino al gate). Ci sono molti nastri trasportatori per recarsi facilmente al punto di imbarco. ◾ Assistenza medica: centro medico (un medico lu-ve, esperti in cure mediche) nello stabile principale presso il check-in. ◾ Ristoranti: menù o piatti per bambini vengono offerti in quasi tutti i ristoranti.
Basilea ◾ Offerta per i bambini: due piccole zone giochi con figure in legno nella zona passeggeri, numerosi mini veicoli a pagamento per bambini nella zona aperta al pubblico davanti al check-in. ◾ Cambio pannolini: fasciatoi in tutte le toilette delle donne e degli uomini così come in molte toilette per persone disabili. ◾ Assistenza medica: il servizio medico è situato presso i pompieri dell’aeroporto e può essere richiesto in caso di urgenza da tutti i collaboratori dell’aeroporto. ◾ Ristoranti: menù per bambini nel ristorante dell’aeroporto «La Brasserie».
controllori di volo. In più si può accedere alla torre da cui si vedono i piloti nel cockpit degli apparecchi parcheggiati. Ma a Zurigo si è ben equipaggiati per affrontare anche i casi seri. Se il bambino sta male prima del decollo, i genitori possono recarsi all’Airport Medical Center situato all’ottavo piano dell’aeroporto. Un medico del team si occupa esclusivamente di piccoli pazienti (vedi box informativo alla pagina seguente).
Una bella nursery a Ginevra Il secondo più grande aeroporto della Svizzera non può competere con Zuri- ▸
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Vincete con 200 x 2 biglietti
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Inviare un SMS con la parola corrispondente allo spettacolo desiderato al numero 9988 (1.50 Fr./SMS) e si prende parte al sorteggio. Biglietti per i seguenti spettacoli: Domenica, 20 Luglio, ore 17.30 h
SMS con TAT20 al 9988*
Mercoledì, 23 Luglio, ore 17.30 h
SMS con TAT23 al 9988*
Giovedì, 24 Luglio, ore 17.30 h
SMS con TAT24 al 9988*
Venerdì, 25 Luglio, ore 17.30 h
SMS con TAT25 al 9988*
*1.50 Fr./SMS. Partecipazione tramite cartolina postale a: Concorso Touring, TATTOO, Casella postale, 8099 Zurigo
* Tutte le lettrice e tutti i lettori di «Touring» della Svizzera e del Liechtenstein possono partecipare ai concorsi, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I biglietti non possono essere scambiati o sostituiti da una somma di denaro equivalente. I vincitori saranno avvertiti per iscritto. In merito a questo sorteggio non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
Termine di invio: 13.07.2014
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n. 12 | 3 luglio 2014
La graziosa e variopinta nursery nell’aeroporto di Ginevra.
mandati velocemente attraverso il security check e infine trasportati sino al luogo da dove poi salgono a bordo dell’aereo.
foto Zurich Airport, EuroAirport, Genève Aéroport
Offerta scarsa a Basilea
▸ go non avendo sul tetto una speciale grande terrazza, ma anche a Ginevra viene offerto molto per quanto riguarda accoglienza dei bambini e delle famiglie. Nella zona dei transiti i passeggeri possono portare i loro pupilli nella nursery appena rinnovata. È arredata con gusto e con colori vivaci come rosa, verde e arancione. Qui i bambini possono ad esempio trascorrere l’attesa in un parco giochi con scivolo, animali a dondolo e mini cucine per giocare a fare lo chef. «Invece di incaricare un architetto esterno, abbiamo chiesto ai nostri collaboratori di esprimerci le loro idee», afferma il portavoce dell’aeroporto Bertrand Stämpfli non senza orgoglio. Infine i falegnami interni hanno applicato le proposte. Alcuni viaggiatori arrivano appositamente presto, affinché i bambini possano giocare sino a stancarsi nella nursery e poi dormire durante il volo, afferma Stämpfli. Anche qui c’è una cucina componibile con microonde e addirittura un locale separato per cambiare i pannolini con una piccola toilette. Nella sala relax ci sono sei lettini
per bimbi così come due poltrone comode per le madri, che vogliono allattare in tutta tranquillità. Per le famiglie che non hanno più tempo per la nursery, nella zona transiti c’è un piccolo parco giochi tra i gate A5 e A8. «Entro la fine dell’estate verrà ingrandito e reso ancora più attrattivo», afferma Stämpfli. Il centro medico a Ginevra si trova nello stabile principale, non lontano dal check-in e dai ristoranti. Un medico e diverse persone esperte si occupano sia di casi di malattia che di ferimento. In due altri punti a Ginevra si dimostra di voler accogliere bene i bambini: se negli orari di punta c’è molto traffico, i viaggiatori con figli piccoli al seguito possono passare i controlli di sicurezza usando i corridoi dei passeggeri first class e a volte anche quelli riservati al personale di volo. Alcuni assistenti in giubbotto rosso danno le indicazioni necessarie. Da poco chi viaggia da solo con bambini e le donne incinta, che potrebbero avere problemi a raggiungere in fretta il gate, possono anche chiedere assistenza. Vengono
Con un traffico di quasi 5,9 milioni di viaggiatori nel 2013, Basilea-Mulhouse è il più piccolo dei tre aeroporti. Inoltre qui non ci sono passeggeri che cambiano aereo e che dunque trascorrono del tempo nella zona di transito come a Zurigo e Ginevra. In più Basilea viene perlopiù usato da uomini d’affari. Questo spiega in parte perché l’Euroairport offre poco per quanto riguarda l’accoglienza dei bambini. A causa di lavori di ristrutturazione – entro l’inizio del 2015 dovrebbero essere rinnovati tutti i 13 punti vendita, caffè e ristoranti – sono momentaneamente utilizzabili solo due delle tre piccole zone gioco nel settore passeggeri. Sono costituite da uno o due animaletti in legno per arrampicarsi o dondolarsi. Perlomeno sono stati sviluppati assieme al produttore di giochi tedesco Ravensburger. Appariscenti sono per contro i numerosi distributori automatici, situati nella zona aperta al pubblico, che erogano peluche o tatuaggi da incollare. E ci sono anche i mini veicoli tanto apprezzati davanti ai supermercati che con qualche moneta si mettono in moto. Interpellato sulle prestazioni riguardanti i bambini e i famigliari, la portavoce dell’aeroporto Vivienne Gaskell, afferma che si sta proprio analizzando la possibilità di permettere il noleggio di carrozzine. «È stata vagliata anche la possibilità d’introdurre una familylane per il controllo di sicurezza, ma per motivi di spazio non è stata attuata». Si punta ad investire di più nel comfort dei passeggeri. «Siamo consapevoli che in questo campo possiamo far meglio», conclude Gaskell. Juliane Lutz
Consigli per volare con bambini
no nemmeno tanto in mete di viaggio troppo esotiche. ◾ Decolli e atterraggi sono spesso impegnativi per i piccoli passeggeri, dato che fanno fatica a mantenere l’equilibrio della pressione. In questi minuti può essere di aiuto allattare i neonati e per i più grandi un bicchiere d’acqua. L’azione del deglutire aiuta a riequilibrare la pressione nelle orecchie. ◾ Se i figli sono raffreddati poco prima della partenza, si dovrebbe assolutamente chiarire se il bambino è in grado di volare, perché si rischia di danneggiare il timpano. Se si tratta solo di un
leggero raffreddore, consiglio di prendere con sé uno spray nasale da usare per il bambino prima del decollo e dell’atterraggio. ◾ Prima che il cibo venga servito spesso si deve attendere a lungo. Per evitare che i bambini comincino a lamentarsi, vale la pena portare con sé cracker, panini o frutta. E ciò funziona anche nel caso in cui il menù non piaccia. L’importante è che i bambini bevano abbastanza. ◾ Se ai piccoli viene la nausea può aiutare l’Itinerol B6, da dare uno o due ore prima del volo. jul
Il dottor Matthias Trachsler lavora all’Airport Medical Center a Zurigo e si occupa soprattutto dei piccoli pazienti. Le sue raccomandazioni: ◾ Già la destinazione dovrebbe essere scelta con cura. Volare per solo una settimana in un paese lontano, mentre il corpo ha bisogno di sette giorni per adattarsi, non è molto ragionevole ed è solo stressante. I bimbi non si diverto-
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«L’aeroporto di Zurigo è un modello vincente» Aeroporto di Zurigo | Il più grande aeroporto del Paese, un forte fattore di crescita economica, è al centro di diversi interessi: per alcuni è causa di troppo rumore, per altri invece dovrebbe essere ampliato. Ancora aperta è la questione del trattato con la Germania sul regime di sorvolo. Intervista: Christian Bützberger L’aeroporto di Zurigo, essendo il più grande del Paese, è sempre al centro dell’interesse di società, economia e politica. Come CEO che cosa Le dà più soddisfazione e che cosa meno? Thomas Kern: Fa piacere vedere con quale impegno lavorino i collaboratori. Meno piacevole è invece costatare che le condizioni quadro in cui ci si deve muovere per gestire un aeroporto sono sempre più severe. L’anno scorso ben 24,9 milioni di passeggeri hanno usato l’aeroporto di Zurigo. Sono quasi 750 000 in più
rispetto al 2012. Quanti passeggeri può gestire al massimo l’aeroporto? Ancora di più. Ma la futura impasse non sarà determinata in primo luogo dal numero dei passeggeri, bensì piuttosto dalla capacità della pista e dunque di nuovo da una questione politica. La capacità della struttura dell’aeroporto di Zurigo raggiunge il proprio limite con 350 000 movimenti aerei, ciò significa che possono essere gestiti tra i 30 e i 32 milioni di passeggeri.
passano attraverso sempre nuovi edifici e terminal. Quando saranno terminati i lavori di costruzione? Mai, perché un aeroporto non è mai finito, sia per questioni di capacità, sia per l’adesione a Schengen. Attualmente sono in corso i lavori di costruzione per il rinnovo del Terminal 2 e contemporaneamente per i nuovi accessi lungo i terminal su entrambi i livelli. È un’operazione a cuore aperto, dura diversi anni e costa attorno a 250 milioni di franchi.
Da anni l’aeroporto di Zurigo è un cantiere permanente. I passeggeri
Il nostro aeroporto è un buon titolo immobiliare e in generale una fonte
«L’aeroporto è un motore economico di gran importanza»
foto Linda Pollari
Thomas Kern (61), oriundo di Zurigo, è dal 2008 CEO dell’aeroporto di Zurigo. Dapprima era CEO del Gruppo Globus. Il suo hobby è la fotografia.
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«Il presidente del Kazakistan vuole un consulente svizzero, forse perché resistiamo alla corruzione» proficua di guadagno. È interessante notare che le entrate derivanti dal settore non legato al volo crescono maggiormente rispetto a quelle del traffico aereo in senso stretto. Un risultato riconducibile solo alle migliorate possibilità di acquisto? In effetti siamo un eccellente aeroporto con un importante campo d’affari non legato al volo come parcheggio, duty free o beni immobili. Senza questi affari di terra, l’aeroporto di Zurigo non potrebbe risultare così attrattivo. Nonostante ciò l’aeroporto e le compagnie aeree non sempre vanno d’amore e d’accordo. In prima fila Swiss, che si lamenta per le tasse troppo alte. Per la questione delle tasse applicate agli utenti dello scalo, le compagnie aeree e l’aeroporto sono ora davanti al Tribunale amministrativo federale. Questo conflitto però si verifica in ogni aeroporto perché si tratta di un rapporto strutturale e con Swiss si è di fronte a un rapporto addirittura simbiotico. A parte la questione delle tasse, comunque la collaborazione funziona molto bene. Ci dia per favore un termine di paragone per valutare le tanto criticate tasse aeroportuali di Zurigo. Le tasse aeroportuali zurighesi si situano nella media europea. Sono paragonabili a quelle di Vienna o Monaco. Stando alle classifiche dell’OCSE, la Svizzera è il Paese più caro del mondo. Se dunque queste tasse medio-alte venissero considerate tenendo conto del livello svizzero dei prezzi, risulterebbero addirittura a buon mercato. Cosa offre in cambio l’aeroporto di Zurigo? Una grande forza di acquisto. Siamo contenti di renderci conto che le compagnie aeree qui in genere possono chiedere prezzi più alti rispetto a Monaco o Milano. A parte Ryanair, da Zurigo volano 61 compagnie aeree con voli di linea. Vuole conquistare anche Ryanair? È necessaria l’autorizzazione: ogni compagnia aerea, che ha il diritto di atterraggio, è la nostra benvenuta. Sarebbe anche
il caso di Ryanair, ma per quanto ne so, non ha mai inoltrato una richiesta in questo senso. Abbiamo Easyjet, Air Berlin e abbiamo anche altre compagnie low cost che costituiscono circa il 10% del traffico aereo dello scalo di Zurigo. Swiss gestisce il 57% di tutti i passeggeri.
Oggi Zurigo è un crocevia di successo. Per quanto ancora? Se si riuscirà a garantire ancora a lungo il collegamento attuale con il grande mondo, non lo si sa ancora. Dipende molto da quanto le compagnie aeree, prima di tutte naturalmente Swiss, riusciranno a reggere la concorrenza delle compagnie mediorientali. Una lotta ad armi impari. A causa dei costi strutturali svizzeri, per una compagnia locale è difficile reggere a lungo termine la concorrenza delle compagnie che si presentano sul mercato con sovraccapacità e offerte allettanti. Allungamento della pista sì o no? La discussione sull’ampliamento della pista è legata al trattato bilaterale con la Germania sul regime dei sorvoli. Se un giorno questo trattato verrà ratificato, dal 2020 entreranno in vigore ulteriori limitazioni al regime dei decolli e degli
«Il virus dell’aeroporto ci porta a essere più performanti» atterraggi sul territorio tedesco. Ai tedeschi garantiamo dunque 16,5 ore di quiete in più la settimana. Per concedere questo però dobbiamo provvedere a circa 25 mila deviazioni di volo supplementari sul nostro sistema di piste. Per poter far questo senza subire troppe perdite di capacità, abbiamo bisogno dunque dell’ampliamento della pista 28.
Una versione in cui non tutti credono. Può essere, ma non cambia i fatti. Per quanto riguarda l’ampliamento della pista, si tratta solamente di mantenere la capacità attuale anche sotto le nuove condizioni quadro. Non si tratta di aumentare la capacità. Conclusione: se il trattato non viene ratificato, non si ha nemmeno bisogno di un ampliamento della pista.
Per aumentare l’attrattività è stato realizzato anche «The Circle», un nuovo complesso edile con un’enorme superficie di 180 000 m2. «The Circle» sarà praticamente il terzo livello dell’aeroporto con hotel e centri di conferenze, che va ad aggiungersi al livello riguardante il volo con il traffico aereo e a quello riguardante la terra con i parcheggi e l’area shopping. E tutto ciò a pochi passi dal check-in e dal treno. A che punto siamo? Abbiamo una concessione edilizia valida e abbiamo un contratto con il gruppo Hyatt Hotels per due alberghi e la gestione del centro di conferenze. Inoltre ora abbiamo una Letter of Content con l’ospedale universitario di Zurigo, che erigerà un centro medico su 10 000 m2. L’aeroporto di Zurigo è impegnato negli scali in India, Colombia, Cile, Honduras, Brasile e nei Paesi Bassi. Intende radicare ancora meglio il settore degli affari internazionali? Ha un’importanza strategica. Il sistema dell’aeroporto raggiungerà il limite tra 10–20 anni. Il mandato federale ci prescrive di gestire l’aeroporto come porta della Svizzera sul mondo e in quanto società privata è nostro compito aumentare costantemente il nostro valore aziendale. E come? Con «The Circle» e sviluppando il settore internazionale. Quest’ultimo attualmente contribuisce all’utile sì, ma non nel pieno delle sue potenzialità. Come intende potenziare il settore? Al centro delle nostre attività c’è il cosiddetto operating. Nell’ambito di una privatizzazione, ci impegniamo nell’ottenere la gestione di un aeroporto o di un gruppo di scali all’interno di un consorzio. Vale anche per il Kazakistan? No. Qui siamo solo consulenti e non investitori. Amplierete gli impegni internazionali? A medio – lungo termine sono raggiungibili entrate annue per 20 milioni di franchi. Gli affari internazionali non sono un mio pallino, bensì una risposta strategica al prossimo raggiungimento del limite di ◾ capacità dell’aeroporto di Zurigo.
12 touring | dossier n. 12 | 3 luglio 2014
Voli online | Prenotare un volo in Internet, non è un gioco di prestigio. Ma nella rete si nascondono ancora insidie. Leggere sempre le clausole a caratteri piccoli.
Biglietti d’aereo e trabocchetti
U
n volo è prenotabile navigando un po’ e poi basta un click. E con un paio di click in più si possono prenotare tutte le ferie. Gli svizzeri intraprendono in media tre viaggi all’anno. I portali di prenotazione online pullulano nella rete offrendo sempre più servizi (vedi il piccolo box). In Internet si prenota di frequente, perché i biglietti sono più a buon mercato. Ma in molti non sanno che: spesso questi biglietti sono sottoposti a limitazioni. Se i voli devono essere cambiati a causa di eventi imprevedibili, i nervi del viaggiatore possono soffrirne e il borsellino pure.
Niente paura, le disavventure possono essere evitate: basta leggere le condizioni generali di contratto stampate a caratteri piccoli (vedi caso nel box «Chili»).
Anche Swiss scarica i costi
Un tale caso è stato pubblicato su un quotidiano svizzero tedesco. Sul sito Ebookers.ch il viaggiatore compra due biglietti della compagnia Qantas da Cairns ad Alice Springs. Delle inondazioni lo costringono però a cambiare l’itinerario di viaggio. Qantas gli fa sapere che i biglietti possono essere modificati scegliendo la tratta Cairns-Perth, a condizione però che vengano prenotati da Qantas. E per cambiare la prenotazione, il viaggiatore ha bisogno del consenso di Ebookers, ma non lo ottiene perché il volo è stato classificato da Ebookers come non rimborsabile. Conclusione: a seconda del tipo di tariffa, i biglietti non possono essere né modificati né rimborsati. Il fatto che il viaggiatore fosse piuttosto arrabbiato, è facilmente comprensibile.
Agenzie online: in tutto il mondo, veloci e in concorrenza tra loro Che cosa hanno in comune i marchi Ebookers, Galileo oppure Worldspan? Appartengono a Travelport, l’impresa che gestisce in 130 Paesi un’ampia rete di organizzazioni di viaggi. Il sito booking.com appartiene alla ditta Priceline e con una capitalizzazione di 66 miliardi di dollari è la più grande del mondo. Tripadvisor mette sulla bilancia 13 miliardi di dollari. La ditta Travelocity gestisce il sito lastminute.com. Bü
Troppi chili costano molto caro! Un giornalista e la moglie sono volati con Easyjet da Basilea a Lisbona, per poi salire su una nave da crociera. Un viaggio dunque più lungo di una visita cittadina, tipica dei passeggeri di Easyjet, che ha indotto la coppia a prendere con sé un po’ troppo bagaglio in più: otto chili per l’esattezza. I 18 franchi che Easyjet ha chiesto per ogni chilo di sovrappeso, il giornalista li ha ritenuti sproporzionati. Ma che si può fare? Con l’acquisto di una
Tenere conto dei chili facendo le valigie.
terza valigia si è eliminato il problema in patria. Al rientro, check-in ad Amburgo: «Avete annunciato 2 bagagli, ma ne vedo 3», ha detto il giovane allo sportello. «Allora prendiamo la nuova borsa come bagaglio a mano», risponde il giornalista. «Ma cosa facciamo con il gran zaino? A bordo di Easyjet sale solo un bagaglio». E il problema «diventa» più pesante: 12 kg per 18 fr. Il giovane sorride facendo una battuta: «Per fortuna ha comprato una valigia della dimensione di un bagaglio a mano, che costa solo 35 euro!». Conclusione: leggere ciò che è stampato a Bü caratteri piccoli fa risparmiare.
foto Fotolia
Prenotare i voli online, è sempre più apprezzato.
Qantas e Ebookers
I biglietti aerei vengono prenotati online perché sono più a buon mercato. Ma allora perché Swiss preleva una service fee di 30 fr. per la consulenza e la produzione di biglietti, se il cliente prenota e acquista online? «In quanto compagnia aerea abbiamo ingenti spese e investimenti nello sviluppo di nuove tecnologie, per rendere il viaggio il più semplice e comodo possibile», sottolinea Myriam Ziesack di Swiss. Il costo aggiuntivo comprende le spese che vanno dall’esecuzione tecnica del biglietto sino allo sviluppo di speciali applicazioni o nuove forme di check-in. E perché Swiss pretende una tassa supplementare per la prenotazione online, se si paga mediante carta di credito? Ad esempio 2×11 franchi per due voli in Europa, nonostante che una coppia paghi mediante carta di credito? «Il costo aggiuntivo per l’acquisto mediante carta di credito è calcolato in base al prezzo del biglietto in modo che la tassa sia un costo sostenibile», spiega Ziesack. Dato che in una prenotazione in Internet si possono acquistare sino a nove biglietti, «una tassa calcolata sulla base delle transazioni aumenterebbe i costi medi in modo notevole», afferma la portavoce di Swiss. Christian Bützberger
dossier | touring 13
Bombardier
n. 12 | 3 luglio 2014
Swiss | La nuova spina dorsale della flotta a corto raggio di Swiss proviene dalla casa canadese Bombardier. Uno sguardo negli stabilimenti di produzione.
Ecco il nuovo jet di Swiss
E
ccoci qui. Nell’enorme stabilimento di Bombardier a Mirabel, 40 chilometri a nordovest di Montréal in Canada. Davanti a noi un aereo nella prima fase di costruzione. È il primo modello commerciale del nuovissimo jet a corto raggio CSeries 100, di cui Swiss ha ordinato 30 esemplari; in totale sinora le ordinazioni hanno raggiunto quota 203. Questo velivolo tuttavia non è ancora pronto per essere fornito a Swiss. Poco dopo ci troviamo nel modello simulativo della cabina dell’aereo passeggeri sinora più grande della casa Bombardier con una capienza da 110 a 125 posti: la prova dei sedili rende evidenti i vantaggi del nuovo velivolo di cui godranno i passeggeri: si ha più posto del solito, le cappelliere sono molto grandi, così come i finestrini. In più la curvatura della cabina è stata scelta in modo che i passeggeri non corrono sempre il rischio di urtare la testa.
20% in meno di carburante Sia Bombardier che Swiss sottolineano che con il nuovo jet a corto raggio vengono introdotti nuovi standard: grazie alla struttura leggera e ai nuovi motori Pratt&Whitney, l’aereo consuma il 20
Uno sguardo nello stabilimento della fabbrica a Montréal. Più tardi qui verranno fabbricati anche gli aeromobili di Swiss.
percento in meno di carburante ed è ancora più silenzioso rispetto ad altri aerei comparabili. Il jet bireattore dovrebbe già essere nel servizio di linea di Swiss. In futuro costituirà la spina dorsale della flotta a corto raggio, al momento però si parla di una consegna dei primi esemplari nel secondo semestre 2015. È irritante, ma sono cose che capitano quando si tratta della fornitura di nuovi aerei. «Il termine di consegna effettivo dipende dalla certificazione dell’aereo e dall’avvio della produzione in serie. Bombardier deve volare e/o verificare tutti i dati riguardanti 2500 ore di volo di prova», afferma la portavoce di Swiss Myriam Ziesack. Il fatto è che l’attuale flotta a corto raggio, composta
Made in Switzerland Numerose piccole aziende svizzere sono in affari anche in Canada e negli Stati Uniti nel campo dei mezzi di trasporto pubblici: ad esempio Kummler + Matter per le linee aeree di contatto per tram a Toronto o Newark (USA), Furrer + Frey per un sofisticato sistema di linee di contatto, che verrà impiegato anche in uno spettacolare hwm ponte sopra il Tamigi presso New London.
di 20 quadrireattori Jumbolino, sta sentendo il peso degli anni, non è più economica e nemmeno ecologica. A causa del ritardo, Bombardier deve mettere mano al borsello, che non può essere definito rigonfio. «Su questi dettagli non diamo informazioni», afferma il responsabile della comunicazione di Bombardier Marc Duchesne. Ultimamente proprio Air Canada ha rinunciato a una grande ordinazione presso il connazionale fabbricante di aerei. A proposito di ritardo: anche i nuovi treni Intercity a due piani delle FFS della casa Bombardier Svizzera vengono consegnati in ritardo, anche se in questo caso, non tutte le colpe sono del fornitore.
Consegne da tutto il mondo Ma torniamo a Bombardier Aerospace: in quanto comprovato fabbricante di aerei a turboelica o di jet business e a corto raggio, l’azienda produce in modo simile ai suoi concorrenti: le componenti degli aeromobili vengono prodotte nel mondo intero e poi assemblate in Canada. Così le ali provengono da Belfast e la fusoliera dalla Cina. Al nuovo jet di Swiss, contrariamente all’Airbus, non contribuisce l’industria svizzera. Heinz W. Müller
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Senza emissioni. Senza concorrenza.
La XL1.
La nuova e-Golf.
La e-Golf. Das e-Auto. Due che non mancheranno di elettrizzarvi: mentre la XL1 entusiasma tutto il mondo, la e-Golf* impressiona anche l’ambiente. Con tempi di ricarica di soli 30 minuti (stazione di ricarica rapida), un’autonomia fino a 190 chilometri e una propulsione ad alta efficienza che la fa scattare in soli 4.2 secondi da 0 a 60 km/h. E per farvi viaggiare ecologicamente al 100%, il primo anno vi regaliamo una vignetta eco-corrente. Maggiori informazioni al sito emobility.volkswagen.ch
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società e mobilità | touring 15 n. 12 | 3 luglio 2014
Mobilità elettrica | Come creare delle condizioni quadro favorevoli in Svizzera? È la domanda che ha tenuto banco al 5° Forum della mobilità elettrica.
Ampliare le misure d’incitamento
P
rimo oratore del 5° Forum della mobilità elettrica, svoltosi il 24 e 25 giugno a Lucerna, il presidente centrale del TCS, Peter Goetschi ha delineato con chiarezza la posta in gioco: «Benché l’automobile elettrica presenti vantaggi incontestabili in termini tecnici e di design, non si è ancora imposta. Qual è la causa?». La risposta è emersa nel corso dei dibattiti, da parte di alcuni degli oratori che si sono succeduti alla tribuna. L’assenza d’impegno da parte della Confederazione è stata più volte evocata. E così, l’installazione di colonne di ricarica non beneficia di alcun sostegno dai po-
teri pubblici, ma pesa interamente sulle spalle di investitori privati. Mentre le aziende elettriche sviluppano la loro rete in ordine sparso, l’associazione mantello Evite tenta di coordinare gli sforzi e di sensibilizzare il mondo politico a questa tematica. Una lettera aperta firmata da numerose personalità provenienti dalla tecnica, dall’economia e dal Parlamento federale sarà inviata prossimamente a Doris Leuthard, pregandola di adottare degli incentivi a favore dell’elettromobilità. La maggior parte degli oratori hanno anche chiesto l’esenzione fiscale delle vetture elettriche, affinché il loro prezzo
d’acquisto relativamente alto sia compensato da un meccanismo fiscale, e che la Confederazione partecipi attivamente alla posa di colonne di ricarica sulle strade nazionali.
Michiel Langezaal (a s.), di Fastned, auspica sviluppare colonne di ricarica in Svizzera. Una cosa che fa piacere a Jörg Beckmann, direttore Accademia della mobilità.
Tassa preferenziale Coinvolto direttamente, il direttore dell’Ufficio federale delle strade, Rudolf Dieterle, ha giustificato la posizione della Confederazione: «La mobilità elettrica si sviluppa molto bene in Svizzera senza sovvenzioni. Le automobili elettriche più recenti sono comode e attraenti ed esistono già gli incentivi finanziari all’acquisto, dato che beneficiano di una tassa automobilistica preferenziale in alcuni cantoni e i loro costi di manutenzione sono bassi». Se la Confederazione continua a defilarsi, esistono alcuni operatori privati che non lesinano gli sforzi. In Olanda, Fastned ha ottenuto dal governo una concessione per sviluppare la rete di colonne di ricarica sulla rete autostradale. E non si tratta di qualche colonna sparsa, ma di vere e proprie stazioni di servizio che offrono una gamma completa di prestazioni. La buona notizia: Fastned intende promuovere le colonne di ricarica in Svizzera, ragion per cui ha appena aderito all’associazione Swiss eMobility. jop
jop
Info Touring Ulteriori informazioni direttamente al sito del Forum svizzero per la mobilità elettrica: www.forum-elektromobilitaet.ch
Fumati al volante: test medici e tanti soldi
C
hi guida con un’alcolemia inferiore allo 0,5 per mille può essere fortunato e cavarsela gratuitamente se non è coinvolto in incidenti. Discorso diverso con le droghe – ad esempio con la canapa – per le quali vige in pratica la tolleranza zero. I consumatori di marijuana ed altre sostanze stupefacenti, qualora venissero fermati al volante, non devono soltanto prevedere la multa ed il ritiro della patente, ma anche di essere sottoposti a esami medici sull’accertamento dell’inattitudine alla guida, i cosiddetti «test d’intelligenza». Un’esperienza che ha dovuto subire un automobilista della Svizzera orientale.
il consulente Urs-Peter Inderbitzin
All’uscita autostradale WinterthurTöss, l’uomo era transitato su una superficie vietata con tutte e quattro le ruote sotto gli occhi di due agenti di polizia. Poiché stava fumando cannabis, era stato sottoposto ad un test antidroga risultato positivo. Una perizia dell’Istituto zurighese di medicina legale aveva stabilito che il conducente – 12 ore dopo aver fumato marijuana – presentava ancora una concentrazione di 23 microgrammi/litro di THC nel sangue. In sostanza aveva superato di circa 15 volte il limite entro il quale è fissata l’abilità alla guida, pari ad 1,5 mcg/l. All’uomo era stata inflitta una sanzione pecunia-
ria sospesa condizionalmente di 2400 fr. e una multa di 1700 fr., e gli era stata ritirata precauzionalmente la patente e prescritta una perizia medica in relazione alle sue capacità di guida. Al Tribunale federale a nulla è valso che il conducente affermasse che al momento del fatto si sentiva in grado di guidare. Neppure l’argomento che il livello di THC tollerato è praticamente pari alla tolleranza zero, per cui chi consuma canapa è punito in maniera molto più severa di chi consuma alcol, è stato considerato dalla suprema corte nella sua sentenza (1C_862/2013). Se rivuole la patente, dovrà superare i «test d’intelligenza».
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TOUR
2014
21 OTTOBRE 23 / 24 OTTOBRE 25 / 27 OTTOBRE 30 OTTOBRE 31 OTTOBRE 1O NOVEMBRE 5 NOVEMBRE 6 / 7 NOVEMBRE 8 NOVEMBRE
SPONSOR TITOLARE
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ZUGO /Chollerhalle ZURIGO /x-tra SAN GALLO / Einstein AARAU /Kultur & Kongresshaus LOSANNA /Beaulieu BASILEA /Volkshaus LUGANO /Centro Esposizioni LUCERNA /Hotel Schweizerhof THUN /KKThun
Informazioni dettagliate su: www.seatmusicsession.ch APERTURA PORTE ORE 19.00. INIZIO ORE 20.00. OFFERTA SPECIALE per i lettori di Touring solo su www.ticketcorner.ch Fr. 60.– anziché Fr. 65.–, IVA incl., con codice/password TOURING, spese amministrative escl. PREVENDITA Fr. 65.– per biglietto, IVA incl. (cassa serale Fr. 70.–). Biglietti allo 0900 800 800 (Fr. 1.19/min. da rete fissa) e webshop all’indirizzo www.ticketcorner.ch # seatmusicsession
società e mobilità | touring 17 n. 12 | 3 luglio 2014
Tutt’altro che simpatico: se il sole splende, gli animali non devono stare in un’automobile parcheggiata.
Harald07/Fotolia.com
Consiglio TCS: una pausa ogni due ore
Canicola | Nonostante appelli, moniti e multe: durante l’estate i cani continuano a trovare una misera morte soffocando nell’abitacolo delle autovetture lasciate in parcheggio.
In pochi minuti muore l’amico migliore
I
n aprile una notizia scosse molti lettori: durante una calda giornata una coppia si stava rilassando in spiaggia, mentre nella loro auto si stava compiendo un dramma. Nella calura soffocante, il loro pastore dei Pirenei lottava disperatamente contro la morte. Il finestrino era aperto solo con una fessura e la povera bestia languiva senz’acqua in un box troppo piccolo. Pur ansimante, il cane era riuscito ancora a far passare la testa oltre le strette inferiate della gabbia, ma nessuno aveva notato la sua agonia solitaria. Solo alla sera qualcuno aveva scoperto l’animale senza vita; gli occhi spalancati e il pelo bagnato fradicio. Nonostante gli appelli, i proprietari si erano presentati solo un’ora dopo. Ora dovranno aspettarsi una multa fino a 20 000 franchi o addirittura la prigione.
L’ombra non protegge Purtroppo non si tratta di un caso isolato: la veterinaria Julika Fitzi-Rathgen della
Protezione degli animali (PSA) conferma: «Nonostante gli avvertimenti di PSA, veterinari e altre organizzazioni, c’è ancora gente che dimentica in auto il proprio cane, lo lasciano solo troppo a lungo oppure pensano che un parcheggio ombreggiato sia sufficiente». Sono stati segnalati casi in cui la polizia è dovuta intervenire per liberare gli animali dall’abitacolo surriscaldato. A volte, però, l’aiuto giunge troppo tardi «e i cani soccombono miseramente a causa di un collasso circolatorio».
Agonia straziante I veterinari avvertono che anche solamente pochi minuti ad una temperatura di 20°, rinchiusi in un’automobile sotto il sole cocente, bastano per mettere il cane in pericolo di vita. I cani infatti non sudano. Questi animali regolano lo scambio di calore tramite la respirazione. L’evaporazione di liquidi che ne risulta deve essere dunque compensata bevendo. Se non ha
Il proprietario di cani Sascha Grunder è responsabile del settore Ambiente ed Energia del Touring Club Svizzero. Durante i viaggi lunghi in automobile, egli consiglia di pianificare una pausa almeno ogni due ore, affinché il cane possa bere e fare movimento. «Se possibile, si dovrebbe sempre portare con sé il cane al ristorante (con terrazzo) e non lasciarlo in macchina». Vetri offuscati o lenzuola bianche proteggono con efficacia l’animale dai raggi solari diretti soltanto mentre si viaggia. La Protezione svizzera degli animali, la Fondazione per i diritti degli animali e anche il TCS forniscono su Internet informazioni e schede riguardanti i pericoli e le prescrizioni legali. Ulteriori informazioni: www.tcs.ch www.tierimrecht.org www.protezione-animali.com
questa possibilità il cane va in ipertermia, la temperatura corporea sale e la bestia «cuoce» letteralmente. Cellule e organi si disintegrano. Alla fine il cane crolla dopo una sofferenza straziante e muore di infarto. La legge è chiara: chi porta cani oppure gatti in macchina, non li può lasciare nell’automobile parcheggiata al sole. Chi lo fa, provocando la morte del «migliore amico» dell’uomo, rischia una pesante multa e severe sanzioni che vanno fino alla privazione della libertà. Ma la sanzione non è prevista soltanto se l’animale muore, ma anche quando gli si impone una grande sofferenza. Kurt Venner
18 touring | test e tecnica n. 12 | 3 luglio 2014
Hyundai i10 Premium
«Factotum» dall’ottimo allestimento La piccola Hyundai i10 offre una mobilità economica senza essere scomoda. Il corto raggio di sterzata la rende l’utilitaria perfetta per la città, mentre l’abitacolo è dotato di stile e rifiniture gradevoli.
È
sì piccola, ma entrarci non è difficile: le quattro porte di serie della Hyundai i10 permettono infatti di salire facilmente nella piccola automobile. Esse sono significative inoltre della politica dei prezzi del costruttore coreano: tanto equipaggiamento per poco denaro. Inoltre i tempi in cui tutto questo era confezionato in modo esteticamente stucchevole sono passati. La Hyundai i10 appare più dinamica e meno rotonda della precedente. La linea del tetto si è abbassata di 4 centimetri, inoltre è diventata 8 cm più lunga e 6,5 cm più larga, ciò che la rende più slanciata e meglio in linea con il gusto europeo. L’auto è peraltro stata completamente creata in Europa – dalla concezione alla produzione. Piacevoli anche le luci diurne a forma di boomerang e le fasce laterali montanti. I punti di forza di questa vettura sono però le sue dimensioni e la sua maneggevolezza. Con la i10 gli intricati autosili con posti auto ristretti non sono più un incubo, si posteggia in tutta serenità. Anche il suo bagagliaio da 252 l non fa brutta figura per la categoria. Con i sedili posteriori ribaltati inoltre è possibile caricare ordinatamente un discreto volume. La Hyundai i10 si presta perfettamente per la spesa settimanale, per portare in giro i bambini o trasportare il gatto dal veterinario. E se la figlia 18enne deve fare lezioni di guida, la piccola utilitaria è la compagna perfetta. Una vera «factotum».
Abitacolo gradevole La variante più completa di allestimento Premium si presenta fresca e giovanile. Gli interni sono decorati in rosso e ben rifiniti. I materiali sono di buona qualità per questa fascia di prezzo. Il concetto interno è convincente: la console centrale è ordinata e ben visibile, vi sono utili vani portaoggetti e spazio a sufficienza, almeno davanti. Dietro la situazione è un po’ diversa, ma la cosa non sorprende in que-
sta categoria di vetture. Tuttavia sui sedili posteriori possono sedere comodamente due passeggeri, mentre il sedile centrale è rialzato ed adatto solo per le emergenze. Con gli schienali abbassati, il bagagliaio di questa utilitaria contiene 1046 litri, ossia 100 in più rispetto alla
PIÙ O MENO Rapporto prezzo-prestazione Comportamento sicuro Ricco equipaggiamento Prestazioni di garanzia Raggio di sterzata ridotto Sterzo diretto Cambio morbido Prestazioni insufficienti anche con motore più potente Consumo di benzina elevato per un’utilitaria Spaziosità posteriore e volume del bagagliaio Assenza di luci automatiche Sedili posteriori non scorrevoli
maggior parte dei modelli del segmento. Purtroppo però in questa conformazione, il vano presenta un gradino importante, inoltre il divano non è scorrevole. Quest’opzione, unitamente ai fari automatici, sarebbero la vera ciliegina sulla torta. Un’utilitaria dev’essere agile e maneggevole, mentre le prestazioni giocano un ruolo secondario. È quel che in tutti i casi devono aver pensato gli ingegneri di Hyundai, quando hanno dotato la i10 di un 1,2 litri benzina da 87 CV. E questa è la motorizzazione di punta! Il quattro cilindri manca di ripresa e dinamicità. Inoltre il cambio a 5 marce ha dei rapporti lunghi. Questo riduce certamente i rumori ed i consumi, ma anche qualsiasi piacere di guida. L’automobilista che è meno interessato alle prestazioni, ma ricerca soprattutto agilità, equipaggiamento e un prezzo vantaggioso, allora potrà trovare in questa «factotum» la sua risposta. La i10 ha uno stile meno raffinato rispetto alla 500, alla Adam o alla Up!, ma è più economica e meglio equipaggiata. Nadia Rambaldi
L’abitacolo della i10 Premium è decorato con un elegante rosso ed esprime un’ottima qualità per il prezzo dell’utilitaria. Sui sedili posteriori si sta un po’ stretti, cosa non rara su un’utilitaria.
SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO Hyundai i10 1.2 Premium; 5 porte, 5 posti; 17 190 fr. (autovettura del test: 17 740 fr.) Gamma: dalla 1.0 Pica, 66 CV (10 990 fr.) alla 1.2 Style, 87 CV (15 690 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (555 fr.) Garanzia: 5 anni di fabbrica, 5 anni mobilità; 12 anni antiruggine (condizioni) Importatore: Hyundai Suisse, Brandbachstrasse 6, 8305 Dietlikon, www.hyundai.ch DATI TECNICI Motore: benzina 1.2 l, 87 CV; trazione anteriore, cambio a 5 marce Peso: 1095 kg (auto del test), totale ammissibile 1450 kg, nessun carico rimorchiabile
Tabella comparativa
Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring» 1 3
Hyundai i10 1.2 Premium
VW Up! 1.0 high up
17 190.– 1248 64/87 120/4000 5,3 C2 70 –.50
17 970.– 999 55/75 95/3000 5,1 C2 71 –.49
11113
11111
12/2014
10/2012
dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore su 15 000 km/anno 4 costi totali su 180 000 km (15 000 km/anno)
test e tecnica | touring 19 n. 12 | 3 luglio 2014
Hyundai i10 Premium in dettaglio
◂
150 cm
▸ ◂
▸ ◂
passo 238 cm
◂
◂
m 0c –8 57
◂
◂
cm 10 –1 90
▸
90 cm
104 cm
▸
lungh. 366 cm (largh. 166 cm)
▸
larghezza interna: ant. 135 cm, post. 134 cm bagagliaio: 252–1046 litri pneumatici: min. 175/65 R 14 82T
ABITACOLO 11113 L’allestimento completo della Hyundai i10 è fuori dal comune in questo segmento di prezzo. I materiali sono davvero di buona qualità, lo spazio davanti buono, mentre dietro un po’ meno. Il bagagliaio è in linea con la categoria. Con gli schienali dei sedili abbassati il piano di carico non è piatto. Purtroppo la panca posteriore non è regolabile.
La Hyundai i10 è una bella city-car e nella seconda generazione è diventata più bassa e larga.
COMFORT 11113 I sedili di pelle (di serie) sono comodi, le sospensioni hanno taratura sportiva. Volante e sedili riscaldati sono anch’essi di serie e l’insonorizzazione è convincente anche in autostrada. DOTAZIONE 11111 L’equipaggiamento di serie della versione Premium, la più equipaggiata, è ricco e include rivestimenti di pelle, climatizzatore automatico, assistente di parcheggio e regolatore di velocità.
foto Nadia Rambaldi
PRESTAZIONI 11133 Il motore benzina da 1,2 litri eroga prestazioni modeste, manca di dinamismo e ripresa. Le ragioni risiedono nei rapporti lunghi e nel motore di concezione obsoleta, che con una guida dinamica fa salire i consumi. Gli innesti del cambio sono precisi, anche se la retromarcia ogni tanto risulta un po’ ostica.
CHECK-UP TCS
TCS MoBe: Herbert Meier
DINAMICA DI COMPORTAMENTO Accelerazione (0–100 km/h): 12,3 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 13,9 s 80–120 km/h (in 4a) 16,1 s Diametro di sterzata: 10,2 m Insonorizzazione: 60 km/h: 61 dBA 11133 120 km/h: 70 dBA 11111 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 35,6 m Visibilità circolare Equipaggiamento
km/anno
ct./km
fr./mese fissi
variabili
15 000 30 000
50 34
387.– 387.–
235.– 470.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Hyundai da 90 a 176 fr.
11111 11113 11113
mano d’opera (fr.)
15 000/12 1,1 160.– 30000/24 1,5 217.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 18,4 4758.–
test TCS
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano
COSTI DEI SERVIZI Manutenzione (km/mese) ore
COSTI D’ESERCIZIO
extra urbano
TCS 7,5 4,1 fabbrica 6,5 4,1 Emissioni di CO2: Media di CO2: etichetta energia (A–G): CONSUMO DEL TEST 6,1 l/100 km serbatoio: 40 litri
misto
Hyundai i10 Premium
5,3 4,9 114 g/km 124 g/km C 11333
autonomia 656 km
▸ Video del test
COMPORTAMENTO 11113 La i10 ha un comportamento sportivo. Lo sterzo è diretto ed il raggio di sterzata molto corto, ciò che la rende divertente da guidare in città. Sull’autostrada lo sterzo diventa invece un po’ nervoso ed è difficile avere una traiettoria stabile. SICUREZZA 11113 La dotazione di sicurezza è ampia e lo spazio di frenata di 35,6 m le vale la nota «molto buono», mentre la buona visibilità garantisce sicurezza nel traffico urbano. Sarebbero auspicabili le luci automatiche.
20 touring | test e tecnica n. 12 | 3 luglio 2014
Cambi robotizzati | Difficile ritrovarsi tra i sistemi di trasmissione privati del pedale della frizione. Un orientamento.
Nella giungla dei cambi
M
non dispongono anch’essi del pedale della frizione. Questi ultimi sono di fatto cambi meccanici il cui innesto a frizione è attivato da motori comandati elettronicamente. Il cambio dei rapporti interviene automaticamente, secondo la pressione del pedale sul gas oppure ancora manualmente. Più sofisticati, i cambi a doppia
Nulla di meglio che un grafico a colori per orientarsi nella giungla dei cambi di ultima generazione.
frizione rispondono allo stesso principio, con la differenza che gli ingranaggi sono separati in gruppi di rapporti pari e dispari. Dato che un rapporto è sempre in posizione d’attesa, il cambio di marcia risulta più rapido. Oltre alla rapidità dei passaggi di marcia, questa tecnologia riduce il consumo di carburante. I dettagli su www.test.tcs.ch. MOH/TCS MoBe
I vari sistemi di trasmissione Cambio di velocità
Meccanico
Grafico: TCS Visuell, foto: Auto-Medienportal.net
entre i cambi automatici erano montati soltanto sul 19% dei veicoli immatricolati in Svizzera nel 1990, oggi sono ben il 45% i cambi privi del pedale della frizione. La grande novità è che, accanto ai cambi automatici classici eredi dei primi modelli americani di un tempo, attualmente troviamo altre tecnologie quali i cambi robotizzati, a doppia frizione oppure a variazione continua. Ne nasce però un problema per il conducente medio, che non è in grado di sapere a quale tipo di cambio è confrontato, dato che i rispettivi comandi sono d’aspetto simile. Va dapprima precisato perciò che il cambio automatico classico, grazie naturalmente all’evoluzione tecnologica, ha compiuto grandi progressi. Questa trasmissione sulla quale la frizione dei cambi meccanici viene sostituita da un convertitore di coppia che collega il motore agli ingranaggi planetari, permette i cambi di marcia senza interruzioni della forza motrice. Questa tecnologia oramai supportata dalla gestione elettronica viene spesso dotata di modalità sport e persino sequenziale, che consente così al conducente di cambiare manualmente i rapporti. Ne deriva perciò una confusione con i cambi meccanici robotizzati, che
Manuale
Automatico
Robotizzato
Idraulico
A doppia frizione
Idraulico con funzione sequenziale
Spiegazione colori: ■ Gruppi dei cambi di velocità ■ Cambio con pedale della frizione ■ Cambio senza pedale della frizione
CVT (cambio a variazione continua)
CVT con funzione sequenziale
Comparativo del TCS sulle diverse famiglie di cambi Tipo di cambio Riassunto
Meccanici manuali Circa il 55% dei 2,3 milioni di veicoli immatricolati in Svizzera dispongono di un cambio manuale. Questa tecnologia economica si trova spesso sulle city-car e i veicoli commerciali. Richiede poca manutenzione, ma può capitare che si debba cambiare la frizione – a dipendenza dei tragitti effettuati e dell’uso. A partire dagli Anni Novanta, le trasmissioni manuali contano 5 o 6 marce. Un’eccezione: il cambio a 7 marce di Porsche.
Meccanici robotizzati Vero successo, i cambi meccanici robotizzati hanno guadagnato terreno gli scorsi anni sulle city-car e le compatte. Siccome la scatola del cambio è quasi identica a quella manuale e che l’automatizzazione avviene attraverso componenti aggiuntive, richiede poche modifiche ed i costi sono accettabili. Il comfort d’uso è simile ad un cambio automatico ed i consumi sono appena superiori a quelli di un cambio manuale. Questo ha però un prezzo.
Automatici con convertitore Grazie ai progressi dell’elettronica e dei materiali, i cambi automatici classici con convertitore di coppia hanno risolto gran parte dei difetti che erano loro rimproverati. Uno dei soli inconvenienti resta il prezzo (tra 2000 e 3000 fr.). La loro diffusione sulle piccole automobili è stata frenata a causa del loro costo e delle loro dimensioni.
Automatici CVT Grazie alla rapida evoluzione tecnologica, il cambio a variazione continua (CVT) ed i suoi numerosi rapporti sono destinati ad un futuro prospero. Dal momento che gli sforzi, a cui sono sottoposte le cinghie che agiscono sulle pulegge variabili, sono stati gestiti, questa tecnologia è ora anche applicabile su automobili di cilindrata maggiore. Con un cambio CVT, il motore lavora più spesso a regime ideale, riducendo così i consumi. Le dimensioni ed i costi sono anch’essi accettabili.
Vantaggi
+ Sportività + Indipendenza (il conducente decide il momento in cui collegare il motore alla trasmissione)
+ Piacere di marcia ottimo + Nessun’interruzione della forza di trazione + Tecnologia molto adatta al traino di rimorchi
+ Piacere di marcia + Rendimento/consumi + Nessun’interruzione della forza di trazione
Svantaggi
– Più fastidioso da manipolare nel traffico congestionato
+ Piacere di marcia nel traffico urbano (nessuna frizione) + Cambio robotizzato: sovraccosto ridotto rispetto ad un cambio manuale + Doppia frizione: breve interruzione della forza di trazione – Sistema più complesso rispetto ad un cambio manuale – Robotizzato: lunga interruzione della forza di trazione – Doppia frizione: assai costoso
– Sovrapprezzo relativamente elevato (spesso di serie sull’alta gamma)
– Rumore a volte sgradevole
test TCS Cambi di velocità
test e tecnica | touring 21 n. 12 | 3 luglio 2014
foto ald
Veicolo elettrico per piccole ditte
Linee fluide e anticonformiste: la Citroën C4 Cactus si propone quale audace crossover urbana.
Il divano semovente Citroën C4 Cactus | Oltre all’aspetto fuori dagli schemi, la particolarità di questa crossover atipica è collegata al suo comfort sopra la media.
P
rendere posto sulla Citroën C4 Cactus è un po’ come rituffarsi nei sedili molleggiati delle DS di un tempo. Davanti, gli ampi sedili tipo poltrona offrono un comfort incomparabile. E questo pur garantendo un sostegno assolutamente sufficiente. Altra particolarità, l’abitacolo guarnito di materiali tanto diversi quanto valorizzanti, è studiato sul tema del viaggio. Ad esempio le maniglie delle porte e la decorazione del cassetto porta-oggetti ricordano le cinghie delle valigie. Un richiamo originale ma per nulla polveroso, perché la strumentazione presentata dallo schermo digitale affiancato da una console tattile centrale da 7˝ proietta il conducente nell’universo delle interfacce intuitive.
Un look adatto all’uso Questa crossover dalle linee fluide nasconde bene il suo gioco. Nonostante i grandi passaruota, la Cactus non si vuole infatti SUV, bensì crossover frutto di un meticciato di stili. Anche perché la posizione di guida non è rialzata. Inoltre, la sua particolarità si esprime anche attraverso gli Airbump che caratterizzano le fiancate. Questo rivestimento è costituito da una pellicola plastica che contiene piccole capsule d’aria che proteggono la carrozzeria e contribuiscono a crearne il look, tanto più che sono disponibili in 4 tinte a scelta. La loro durata di vita do-
vrebbe essere identica a quella del veicolo. Auto ricolma di vita, la Cactus riserva la stessa morbida accoglienza ai passeggeri dietro e un vero sedile centrale. Se lo spazio per le gambe è un po’ tirato, il bagagliaio è più generoso e ben dimensionato. Di fatto, la sola lacuna è lo schienale ribaltabile solo per intero, premendo simultaneamente due bottoni ai lati. Ma come per l’adozione dei finestrini posteriori a compasso, Citroën ha fatto delle scelte per ridurre costi e peso. A questo proposito, degna di nota la massa ridotta di questo veicolo che condivide la piattaforma con la piccola SUV Peugeot 2008. Il cliente vi si ritrova sul piano della sobrietà e delle prestazioni. All’insegna della scoppiettante versione 110 CV il cui tre cilindri regala una bella reattività. E per la frugalità, il diesel da 100 CV annuncia 3,1 l/100 km. Citroën persevera inoltre con il cambio robotizzato, che si rivela piuttosto gradevole, almeno nella guida rilassata. Ma perché si dovrebbe maltrattare un veicolo così confortevole e dalle sospensioni tanto assorbenti? Da notare anche la dotazione e i prezzi corretti. MOH Tecnica: crossover; 5 posti; lunghezza: 4,16 m; bagagliaio: 358 l Motori: 3 cilindri benzina 75/82/110 CV, 4 cilindri diesel 92/100 CV; cambi manuali a 5 marce e robotizzati; da 0 a 100 km/h in 9,3 s Consumo (misto): da 3,1 l/ 100 km, 82 g/km di CO2 Prezzi: da 18 150 fr. (1.2 75 CV) a 27 300 fr. (1.6 e-HDI),
Nissan e-NV200 Per il fornaio che la mattina deve fare le consegne o l’elettricista a cui un veicolo elettrico può stare bene, ma anche per il postino, il taxista o il servizio navetta così come il grossista: con il Nissan e-NV200 possono risparmiare sui costi di carburante. A condizione che facciano la pausa pranzo, durante la quale ricaricare il veicolo, poiché l’autonomia teorica di 170 km è assai difficile da percorrere. Secondo Nissan, con l’eNV200 si possono risparmiare annualmente il 40% dei costi di manutenzione e il 50% del costo per il carburante. A parte ciò, non necessariamente si protegge l’ambiente, poiché l’energia elettrica più a buon mercato è pur sempre poco ecologica. Tuttavia un’auto elettrica contribuisce almeno a ridurre le emissioni nocive nelle città. Il suo sistema di trasmissione proviene dalla Nissan Leaf, l’architettura di carico dal furgone NV200. Il grande veicolo elettrico e-NV200 è ottenibile come furgone a due posti, come combi dotato di una seconda fila di sedili oppure nella variante Evalia, dotata del necessario comfort ed equipaggiamento di sicurezza. Quest’ultimo veicolo non è ideale soltanto per il servizio taxi o navetta, ma è interessante anche per le famiglie. Il carico utile del furgone è di 770 kg. Ogni 100 kg di carico l’autonomia si riduce del 3%. Una colonna di ricarica Chademo in Svizzera permette di ricaricare le batterie all’80% in 30 minuti. Alla presa di casa la nr ricarica dura circa 10 ore. Tecnica: veicolo commerciale; 2–5 posti; lunghezza: 4,56 m; bagagliaio: da 2270 a 4200 l Motore: elettrico, 109 CV, coppia massima 254 Nm; cambio automatico, da 0 a 100 km/h in 14 s, consumo (fabbrica): 165 Wh/km, autonomia: 170 km Prezzi: da 26 750 fr. (Pro), da 31 745 fr.(Combi Comfort), da 34 379.65 (Evalia Tekna); più noleggio batterie da 95 fr. al mese
Il furgone e-NV200 è un’interessante soluzione anche per le famiglie.
22 touring | viaggi e tempo libero n. 12 | 3 luglio 2014
Montagne di casa | A Berna è il Gurten, a Zurigo l’Uetliberg, a Ginevra il Mont Salève, mentre a Lugano il San Salvatore. Le vette «casalinghe» sono le mete predilette delle gite. Se Soletta è immersa nella nebbia, si sale sul Weissenstein.
Il volto solare di Soletta
L
a strada che conduce sul Weissenstein è stretta e ripida – ed è in fase di rifacimento. Così come la cabinovia, che il 20 dicembre di quest’anno verrà inaugurata. Nei fine settimana nebbiosi la montagna di casa solettese attira sulla vetta centinaia di persone alla ricerca di raggi di sole. Il Weissenstein (1284 m) infatti si trova spesso sopra il confine della nebbia ed è uno dei punti panoramici più notevoli del Giura. Una vera e propria terrazza baciata dal sole nel Giura solettese, che offre una vista esclusiva sul Mittelland e sulla corona delle Alpi, dal Säntis sino al Monte Bianco.
Escursione e rösti Accanto alla stazione di montagna dell’ex seggiovia si trova il Kurhaus Weissenstein, un hotel per seminari con una bella terrazza soleggiata. Poco più sotto si trova il Ristorante Sennhaus. Il terzo ristorante sul Weissenstein è il Ristorante Hinterer Weissenstein. È raggiungibile a piedi in circa 30 minuti e una visita può essere collegata molto bene con una piccola gita. Tre sentieri conducono all’Hinterer Weissenstein: il sentiero dei Pianeti (particolarmente interessante per i bambini, dato che lungo l’itinerario escursionistico viene rappresentato un modello in mi-
niatura del sistema solare), il sentiero attraverso i prati e i pascoli e il sentiero d’alta montagna del Giura lungo il limitare del bosco. Una visita vale la pena, i rösti sono ottimi. Inoltre a soli cinque minuti di cammino dal ristorante si trova il «Nidlenloch», un complesso sistema di caverne che può essere esplorato con una guida. Il sistema di caverne è lungo 7,5 km e ha 418 metri di dislivello. Un’esperienza sconsigliata per chi è debole di nervi. nr
Quando è bel tempo, il Weissenstein offre una splendida vista sul Mittelland sino alle Alpi.
spetto dell’audacia dei parapendisti che si gettano nel vuoto.
Un belvedere sopra il getto d’acqua
L’onnipresente Monte Bianco
N
on appena le porte della teleferica del Mont Salève si aprono, i passeggeri si lanciano a grandi passi verso la piattaforma panoramica che domina Ginevra, il getto d’acqua, il Lago Lemano e il Giura. Uno spettacolo che i numerosi turisti immortalano con una raffica di foto e un sacco di «selfies». Ma dopo qualche secondo di sbalordimento, ripiombiamo nella realtà grazie allo scalpitio dei bambini che cominciano ad essere impazienti. Qui, non manca nulla per divertirsi: minigolf, parco giochi, sentiero botanico con 42 specie di piante, nonché buvette. O fremere al co-
◾ Da sapere: in meno di due ore si cammina da Oberdorf (SO) sino sul Weissenstein. Dal 1° maggio sino al 1° novembre incluso, l’autopostale circola in sostituzione della funivia ogni mercoledì, sabato e domenica così come nei giorni festivi dalla stazione ferroviaria di Oberdorf sino sul Weissenstein. Informazioni sul «Nidlenloch»: www.nidlenloch.ch.
◾ Viaggio: in automobile sino a Etrembières (parcheggio della teleferica) o linea del tram 8 sino alla fermata TPG Veyrier-Douane. ◾ Attività: passeggiate sull’altopiano, rampichino, animazioni per bambini, teatro, fuochi d’artificio.
Ma il Mont Salève, è prima di tutto una serie di itinerari pedestri che solcano la cresta, ornata da simpatici chalet alpestri, o semplicemente un bicchiere da bere in tutta tranquillità. Lungo il cammino, s’impone una sosta alla Maison du Salève, un centro d’informazione che ripercorre la storia di questa montagna ora contornata di autostrade e prigioniera di una regione dall’urbanizzazione galoppante. Un ambiente saturo di costruzioni che si dimentica in un baleno gettando uno sguardo sull’onnipresente Monte Bianco. La discesa a piedi su Ginevra riserva anche delle belle sorprese, ad esempio l’incantevole villaggio di Monnetier. jop
viaggi e tempo libero | touring 23 n. 12 | 3 luglio 2014
La montagna della capitale
A
metà luglio sul Gurten tornano a risuonare note pop, rock, punk, electro, funk, soul, R’n’B, hip hop, country e blues. Una volta l’anno, il leggendario festival musicale anima la montagna di casa bernese mettendola al centro degli eventi nazionali. Una visita sul Gurten vale la pena comunque anche quando non ospita kermesse straordinarie. Sportivi, famiglie e buongustai: qui ognuno trova ciò che cerca. Mentre gli escursionisti affrontano la salita di uno dei numerosi itinerari, i ciclisti sfrecciano a tutta velocità lungo il circuito che scende sino a Wabern – curve e salti mozzafiato compresi. Nella creazione dell’itinerario per rampichino si è posto l’accento sul tema sicurezza. Il bike trail è così separato dai sentieri escursionistici, ma scorrono in parte paralleli.
L’Uetliberg, il monte di casa di Zurigo
L’
sta completa su Eiger, Mönch e Jungfrau, può salire ancora un po’ più su fino alla torre panoramica. I bambini nel frattempo possono trascorrere il tempo in uno dei parchi giochi più belli di Berna. dno
Uetliberg è soprannominato dai locali il «Gmüetliberg», la montagna accogliente: un nome, un programma e ciò vale anche per il ristorante nei pressi della fermata del capolinea del treno. L’Uetliberg è l’area di svago prediletta degli zurighesi e, con i suoi 871 metri di altezza, la vetta offre una vista panoramica sulla città, sul lago e sulle Alpi.
Forti emozioni scendendo dal Gurten sul bike trail.
Vista panoramica
foto swiss-image.ch/Christof Sonderegger, ald, Stephan Wiesner (Gurtenpark), swiss-image.ch/Remy Steinegger, Uetliberg Uto Kulm
Il parco a 316 metri sui tetti della capitale, grazie al suo grande prato (tanti bernesi vi hanno messo gli sci per la prima volta), offre allo stesso tempo un luogo d’incontro e di relax. Chi desidera godersi una vi-
◾ Da sapere: in tram, treno o auto sino a Wabern. Alla stazione di partenza si trova un autosilo. La funicolare del Gurten circola dalle 7 ogni 15 minuti. Per gli adulti una tratta costa 6 fr. Informazioni: www.gurtenpark.ch.
Multifunzionale L’Uetliberg è una vera e propria montagna di svago per grandi e piccini. Si può scegliere tra una confortevole passeggiata sul sentiero dei pianeti – adatto anche alle carrozzine – e una sfida sportiva sull’itinerario per rampichini: la montagna soddisfa quasi ogni esigenza. Ci sono diverse possibilità per raggiungere la montagna degli zurighesi: lungo il variegato sentiero Denzler dall’Albisgüetli in direzione piuttosto diretta sino alla vetta o dall’Albisgüetli lungo il percorso Laternen situato un po’ più a ovest sulla cresta. Dalla fermata del capolinea Triemli il sentiero Hohenstein sale verso l’alto e in inverno questo tragitto si trasforma in una pista per slitte e, con i suoi 3,1 km di lunghezza e 330 m di dislivello, offre un divertimento ripido e rapido. wi
Il Pan di Zucchero del Ticino
V
isto da lontano, il San Salvatore, bagnato dal Lago di Lugano, sembra il Pan di Zucchero di Rio de Janeiro. La vetta alta 882 metri è raggiungibile velocemente con la funicolare e a piedi con un po’ di fatica. E una volta in cima, la vista sulla regione del luganese è geniale. La vetta panoramica ticinese offre, oltre ad una stupenda vista a 360 gradi, anche altre attrazioni: piatti gustosi nel ristorante della vetta sempre godendo del panorama; l’interessante Museo San Salvatore allestito nell’antico ospizio, la speciale geologia della montagna così come lo spazio espositivo dedicato alla speleologia e alla ricerca dei fulmini.
◾ Da sapere: viaggio in treno o in auto a Lugano. La funicolare del San Salvatore è in funzione dal 15.3 al 3.11 dalle 9 alle 18 (ve+sa sino alle 23). Prezzi: adulti 24 fr., bambini 12. Informazioni: www.montesansalvatore.ch
Chi desidera sapere di più sulla natura del San Salvatore può seguire il sentiero ben segnalato a partire dalla stazione della vetta. Per immergersi ancora più profondamente nel paesaggio ticinese, il visitatore dovrebbe affrontare a piedi il sentiero panoramico che conduce a Carona. In sole due ore di marcia c’è molto da scoprire. Sul San Salvatore esiste addirittura una parete d’arrampicata lunga 250 metri, che può essere raggiunta in 50 minuti dalla stazione intermedia della funicolare. La parete è ripida e richiede molta forza fisica e dunque è adatta solo ad arrampicatori esperti. fm
Uetliberg: panorama mozzafiato. ◾ Da sapere: in treno regionale SZU dalla stazione centrale (sotterranea) di Zurigo, 20 minuti sino a fermata finale a Uetliberg, poi 7 minuti a piedi all’Hotel Uto-Kulm. Durata da Zurigo: ca. 1 ora. www.uetliberg.ch
Vacanze in Italia
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viaggi e tempo libero | touring 25 n. 12 | 3 luglio 2014
Svitto – locale e globale allo stesso tempo Maestosi paesaggi montani e lacuali invitano a compiere molte attività, musicisti popolari mantengono vive le usanze e l’abbazia di Einsiedeln attira come un magnete turisti da tutto il mondo. Christian Bützberger
Dal sentiero delle coccinelle alla casa delle streghe Illgau, un villaggio soleggiato, situato a 200 metri al di sopra della Muotathal, è un ideale punto di partenza per effettuare escursioni. Chi desidera un po’ di avventura, può scegliere tra una scalata nelle gole del fiume Bergbach oppure una discesa a corda doppia della cascata – www.erlebnisillgau.ch. L’attrattività della funivia Illgau–St. Karl è stata aumentata con l’ampliamento del «Chäferliweg» il sentiero delle coccinelle. La casa e il sentiero delle streghe, oltre al circuito delle pigne, appena inaugurati offrono alle famiglie tanto svago se sul «Chäferliweg» cercano i sette cuccioli coccinella sul bordo del sentiero – www.seilbahn.illgau.ch. Illgau è nota oltre i confini cantonali come paesino di musica folcloristica. Non appena al ristorante «Sigristenhaus» si raccoglie un po’ di gente del posto, si sente subito risuonare musica folcloristica. A suon di corni alpini e di jodel vengono mantenuti vivi gli usi e costumi in modo spontaneo.
Sentiero delle streghe, circuito delle pigne: svago per i piccoli.
I trampolini, il Lago della Sihl e l’abbazia A Einsiedeln il salto con gli sci è tradizione, così come lo sci di fondo. I saltatori, guidati da Simon Ammann, oggi compiono dall’80 all’85% dei loro salti di allenamento in estate sui tre trampolini super moderni. Un’apprezzata meta è il locale panoramico sulla torre del grande trampolino con una vista straordinaria sulle Alpi glaronesi e sulla Valle della Sihl – www.schanzeneinsiedeln.ch. I soavi paesaggi attorno al Lago della Sihl, un lago artificiale con una superficie di 11,3 km2, costituiscono una prediletta zona escursionistica, inclusa una parte del Cammino
foto Bü (2), Novaphoto/Claudio Casanova
Da sapere Nel Canton Svitto vivono dall’inizio dell’anno per la prima volta oltre 150 000 abitanti su una superficie di 908 km2. Capoluogo è l’omonimo comune di Svitto con circa 15 000 abitanti, www.schwyz.ch. Attrazioni Nel Museo nazionale svizzero a Svitto anche i bambini trovano pane per i loro denti grazie ad azioni interattive. Da vedere, anche l’attuale esposizione «Bin ich schön?» – www.forumschwyz.ch. I Mythen Un emblema del Cantone sono i due Mythen. Sul grande Mythen possono avventurarsi anche i bambini, a condizione che siano ben saldi sulle gambe. Il piccolo Mythen è solo per scalatori.
Der Sternensauser Un particolare divertimento è offerto nello Hoch-Ybrig dallo Sternensauser (Flying Fox), la più lunga fune tesa (2,3 km) a parecchi metri dal suolo lungo la quale sia ragazzi che adulti si lasciano scivolare a una velocità di 120 km/h – www.hoch-ybrig.ch. La storia dell’origine della Svizzera può essere scoperta con pass dei musei di Svitto. Il pass consente l’ingresso nel Museo dei Patti federali, nel Forum della storia svizzera e alla fondazione Ital RedingHofstatt – www.museenschwyz.ch. Vivere il folclore Canzoni jodel tradizionali, musica eseguita in famiglia, corni alpini, e spettacoli folcloristici. Informazioni concrete al sito www.brunnentourismus.ch.
di San Giacomo. Da non perdere anche i sentieri tematici come quello panoramico o quello didattico dei contadini. Il Lago della Sihl è in voga non solo tra i fan degli sport d’acqua, bensì anche tra i pescatori per hobby. Il magnete di Einsiedeln rimane comunque la maestosa abbazia benedettina. Circa 60 monaci vivono ancora nel convento e insegnano anche agli studenti del liceo. Uno di loro è responsabile per la cantina dei vini. L’abbazia è una vera piccola impresa con circa 200 lavoratori a tempo parziale – www.einsiedeln-tourismus.ch.
La locanda «Rösslipost» a Unteriberg è gestita dalla famiglia Fässler nella quinta generazione – www.roesslipost.ch.
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Grigioni Validità Hotel Alpina, Klosters fino al 19.10.14 La Val Bergspa Hotel, Brigels fino al 02.11.14 Wellness Hotel Silvretta, Samnaun fino al 27.11.14 Cresta Palace Hotel, Celerina fino al 12.10.14 Hotel Saratz, Pontresina fino al 19.07. & 16.08. – 30.11.14 Hotel Schweizerhof, Lenzerheide fino al 30.11.14 Hotel Adula, Flims-Waldhaus fino al 02.11.14 Waldhotel National, Arosa fino al 05.10.14 Hotel Belvédère, Scuol fino al 30.11.14
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viaggi e tempo libero | touring 27 n. 12 | 3 luglio 2014
foto monastero Ittingen, ald
Con l’autopostale a 2757 metri
Bodanico: il fascino dei giardini Non solo i bambini, ma anche gli adulti sono affascinati dall’epoca dei cavalieri e delle nobildonne. Sul Lago di Costanza ora c’è un modo per far girare al contrario le lancette dell’orologio e andare così indietro sino a un paio di secoli fa. L’associazione «Netzwerk Bodenseegärten» ha elaborato una lista di consigli per gite medievali attraverso giardini e parchi. Nella parte occidentale del Lago di Costanza si trovano i membri fondatori della rete dei giardini «Bodenseegärten – Eine Reise durch die Zeit» (I Giardini del Lago di Costanza – Un viaggio attraverso il tempo). Ad aprire i loro battenti sono le Isole Mainau e Reichenau, lo Schlosspark, il Patriziergarten nonché i giardini didattici sull’Arenenberg, i parchi di Salem e Meersburg, i giardini dell’ex mona-
stero certosino Ittingen così come altri piccoli giardini privati sulle rive dell’Untersee. Attorno all’ex monastero certosino che comprende la più grande collezione storica di rose della Svizzera, grazie all’aiuto di audioguide, i visitatori vengono condotti lungo quattro diversi sentieri tematici attraverso i giardini e i secoli. Noleggio audioguide: 10 franchi. Incluso è anche l’ingresso nei musei, www.kunstmuseum.ch, www.kartause.ch. I giardini medievali sul Lago di Costanza sono ideali per gite giornaliere, ma si possono combinare anche con un tour individuale. Chi non vuole viaggiare da sé: Art Cities Reisen organizza per gruppi a partire da 20 persone un tour medievale di tre giorni. Informazioni direttamente al sito: www.bodenseegaerten.eu. Bü
Peonie colorate e rose dal profumo stupendo ornano il monastero nella turgoviese Ittingen.
Nel «Triangolo Retico» (Grigioni – Alto Adige – Tirolo) ci sono novità nel settore dei mezzi pubblici di trasporto con anche miglioramenti della tabella oraria. Così in luglio prende avvio una nuova linea estiva tra i Grigioni e l’Italia. La nuova linea autopostale di 80 chilometri conduce dalla Val Monastero sino all’italiana Valtellina. Dal 5 luglio sino al 14 settembre l’autopostale circola una volta al giorno dalla Val Monastero a Tirano e ritorno, in seguito sino al 12 ottobre ogni fine settimana. In questo modo vengono collegati Tirano, Zernez e Mals via Passo dello Stelvio (2757 m) – www.autopostale.ch, www.ffs.ch, www.venostacard.net e www.sii.bz.it.
Vacanze in fattoria con Agriturismo Svizzera La natura, in tutte le sue versioni, è in voga. In un appartamento di vacanza in fattoria, in una camera rustica o sul fieno: le vacanze in fattoria sono esempi di swissness (svizzeritudine). In campagna si può scoprire e rivivere uno stile di vita originale. Scegliere e prenotare: holiday.agrotourismus.ch.
Quando il muezzin chiama alla preghiera
C
hi ha già trascorso le ferie in un paese musulmano quale la Turchia o l’Oman conosce la situazione: si sta dormendo in hotel e – apparentemente nel mezzo della notte – si è risvegliati improvvisamente poiché il muezzin chiama i fedeli alla prima preghiera del giorno dal vicino minareto, per giunta con l’ausilio di altoparlanti. Per molti turisti i melodiosi richiami «Allahu Akbar» del muezzin non sono sgradevoli, tuttavia dipende dal momento in cui sono intonati. Un turista tedesco che aveva prenotato, per sé e la sua compagna, un viaggio all-inclusive per 2258 euro nell’hotel «Angora Beach
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Resort» a Doganbey, sulla costa occidentale turca, non ha infatti gradito i richiami religiosi che risuonavano dalle 6 del mattino. Al ritorno dal viaggio, aveva preteso dall’agenzia un indennizzo di circa la metà del prezzo pagato. In tribunale aveva altresì contestato un bracciolo rotto sul volo d’andata e un atterraggio brusco su quello di ritorno. La sua denuncia è tuttavia andata completamente a vuoto. Secondo i giudici, i richiami del muezzin in Turchia sono elementi caratteristici al pari del rintocco delle campane nei paesi cristiani. Sul catalogo di viaggio inoltre si poteva anche leggere che l’infrastrut-
tura alberghiera è situata nel centro città, per cui era prevedibile che si sarebbero uditi i tipici rumori di un abitato. I richiami del muezzin, anche se risuonavano più volte al giorno, non rappresentano perciò una lacuna della vacanza. Anche tutti gli altri reclami del turista tedesco sono stati respinti: un bracciolo rotto è certo disagevole, ma non costituisce motivo per un indennizzo. E un atterraggio brusco fa parte degli imprevisti che chi viaggia deve mettere in conto, poiché le condizioni durante la manovra dipendono dalle condizioni meteo e la compagnia aerea non può avere alcun influsso su di esse.
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sezione ticino | touring 29 n. 12 | 3 luglio 2014
Ancora alcuni posti disponibili per…
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… la visita al Museo dell’auto di Torino Il Gruppo TCS del Bellinzonese e Valli organizza una gita, sabato 13 settembre, al nuovo museo dell’automobile di Torino, il quale ha riaperto dopo una grandiosa trasformazione (museoauto.it). La partecipazione è limitata a 50 iscritti. Per informazioni e iscrizioni: manifestazioni.tcs@bluewin.ch. Costo: adulti 50 fr., ragazzi 30 fr.
I vincitori, da sinistra: Mirea Mazzei, Lisa Arigoni, Mattia Crispo e Damiano Colombo.
Il Ticino rappresenterà la Svizzera a Oslo Nella 2° giornata ticinese d’educazione stradale, svoltasi al Centro esposizioni di Bellinzona il 23 maggio 2014, sono stati scelti i 4 concorrenti che rappresenteranno la Svizzera al campionato europeo della FIA a Oslo, in Norvegia.
I
l TCS, in collaborazione con le polizie del Cantone, ha organizzato questa giornata cantonale di educazione stradale nella quale ragazzi tra i 10 e i 12 anni si sono cimentati in otto postazioni con esercizi pratici e teorici. Al termine del concorso, Lisa Arigoni, Mirea Mazzei, Mattia Crispo di Montagnola e Damiano Colombo di Breganzona, sono stati selezionati per partecipare alla finale dei Campionati europei d’educazione stradale della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) a Oslo (Norvegia) dal 5 al 7 settembre 2014. Di tutte le scuole elementari cantonali invitate alla manifestazione hanno infine aderito solo allievi delle sedi di Ascona, Verscio, Losone, Giubiasco, Caslano, Novaggio, Montagnola, Canobbio, Savosa, Rivera, Lugano, Iragna, Claro e Chiasso che, accompagnati dagli agenti dello speciale gruppo di educazione stradale della Cantonale e dagli agenti delle Comunali di Ascona, Losone, Giubiasco, Caslano, Montagnola, Ceresio Nord, Lugano, Chiasso e Claro, hanno dato vita ad una splendida giornata di festa e al contempo istruttiva.
Percorsi di abilità in bicicletta, sul monopattino, prove di frenata su diverse superfici, test sulle regole della circolazione, abbigliamento corretto sia di protezione che per essere visibili anche di notte, comportamento in presenza di autocarri e bus sono stati gli argomenti che, trattati in modo ludico, hanno saputo sensibilizzare i ragazzi ai pericoli che si incontrano sulla strada. I Soccorritori della Croce verde di Bellinzona hanno poi presentato l’ambulanza e i primi soccorsi. Ricordiamo che gli educatori di polizia ticinesi incontrano ogni anno circa quattromila allievi. Le lezioni sulla circolazione stradale iniziano già nelle scuole dell’infanzia, per proseguire poi nelle classi elementari. Lo scorso anno, in Svizzera, 1367 ragazzi sotto i 15 anni sono rimasti feriti o uccisi in incidenti della circolazione stradale (12 morti, 226 feriti gravi e 1129 feriti leggeri). La prevenzione stradale è una questione che ci tocca tutti e inizia dal comportamento responsabile dei conducenti che si trovano in presenza di bambini sui bordi della strada.
… Corso Moto Il 12 luglio, a Rivera, si terrà il corso per imparare a padroneggiare e a manovrare la moto in diverse situazioni, a diverse velocità, in curva, la gestione di un ostacolo improvviso, la conoscenza delle proprietà dell'ABS e il suo corretto uso, come pure la giusta tecnica di frenata senza ABS. Teoria e pratica durante una giornata intensa ma proficua ed interessante. Informazioni e iscrizioni su: tcs-ticino.ch … Corso E-Bike Il 23 luglio, a Rivera, si svolgerà un corso di perfezionamento per l’utilizzo di questa tipologia di veicoli. Oltre a favorire una maggiore sicurezza, il corso offre la possibilità di provare diversi modelli, con caratteristiche differenti, oggi presenti sul mercato. Informazioni e iscrizione su: tcs-ticino.ch
Concorso 100 anni: la 2a estrazione ad agosto I temi delle domande del Grande concorso TCS sono riferiti a «TCS ieri, oggi e domani». Le domande della seconda fase si riferiscono a «oggi». Le risposte sono facilmente ottenibili consultando il sito www.tcs-ticino.ch e la sua sezione dedicata all’anniversario dei 100 anni. La partecipazione è possibile online o richiedendo la cartolina agli sportelli del TCS di Rivera. Potete vincere fantastici premi tra i quali un’automobile BMW! Partecipate! I premi della seconda fase (estrazione il 21 agosto) 1° premio: e-bike Merida E.spresso del valore di 3890 fr. 2° premio: buono Migros, valore di 1000 fr. 3° premio: corso TCS a scelta di 1 giorno 4°–5° premio: controllo tecnico all’auto Tutti e 5 i vincitori parteciperanno all’evento finale con l’estrazione del premio principale costituito da un’automobile BMW serie 1.
30 touring | club e soci n. 12 | 3 luglio 2014
Il presidente centrale Peter Goetschi (a s.) si è mostrato fiducioso all’assemblea dei delegati malgrado il difficile contesto economico.
Assemblea TCS | I delegati hanno approvato lo scarico della direzione del TCS. A La Chaux-de-Fonds il presidente centrale e il direttore generale hanno spiegato come si dovrebbe sviluppare il maggior club svizzero della mobilità.
Proposte per il TCS del XXI secolo
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er una volta tutti i protagonisti principali sono saliti in tribuna. L’Assemblea ordinaria dei delegati del Touring Club Svizzero (TCS) si è svolta quest’anno venerdì 20 giugno nell’antico teatro della città orologiera di La Chaux-de-Fonds (NE). E i 159 delegati del maggior club della mobilità della Svizzera hanno preso posto comodamente in platea. Ai presenti, il presidente centrale Peter Goetschi ha assicurato che il TCS non può dormire sugli allori del passato. Il 96 percento degli svizzeri conosce il TCS, ha detto Peter Goetschi citando un sondaggio dell’Istituto GfK. Questo rallegrante dato indica, inoltre, che al Touring Club Svizzero si attribuisce competenza, qualità, onestà e successo. Non è sorprendente, invece, che un club di oltre 100 anni non venga percepito come innovativo. «Eppure adesso è importante
proprio questa forza innovativa», ha avvertito il presidente.
Mutate esigenze «I piccoli adattamenti ci aiuteranno a sopravvivere ancora per un certo periodo. Se, però vogliamo continuare ad avere successo, dobbiamo porci delle sfide per il futuro», ha ammonito il presidente centrale Peter Goetschi. Ai tempi della fondazione del TCS i soci andavano in giro in bicicletta, più tardi con la propria auto ed oggi in bici, in automobile e con i trasporti pubblici, a dipendenza dei bisogni. Al giorno d’oggi sono specialmente i giovani a non puntare più su un’autovettura di proprietà, ma piuttosto la condividono. Se il TCS vuole raccogliere queste nuove sfide deve mettere in questione alcune certezze. «Il mercato in cui ci muoveremo domani non sarà più approssimativo, ma spietato», ha affermato
Cosa hanno deciso i delegati L’Assemblea dei delegati ha approvato la proposta di lasciare immutato il tetto della quota centrale annua per il 2015. Alfred Zollinger (Sezione Sciaffusa), Urs Wüthrich (Sezione Biel/Bienne-Seeland) e Luigi R. Rossi (Sezione San GalloAppenzello Interno) hanno annunciato le loro dimissioni dal Consiglio d’amministrazione. Al loro posto sono stati eletti (vedi qui contro): Peter Bohnenblust (Biel/BienneSeeland), Rolf Engler (San GalloAppenzello Interno) e Hans Werner Iselin (Sciaffusa). Inoltre Guy Zwahlen è stato nominato socio dno onorario.
club e soci | touring 31 n. 12 | 3 luglio 2014
re». Peter Goetschi ha promesso proposte coraggiose per il TCS del XXI secolo già dal prossimo anno».
foto Andreas von Gunten
Collaudata campagna del TCS
Goetschi. Saranno necessari prodotti e prestazioni, che corrispondono alle nuove esigenze dei soci. Nonostante il contesto difficile, il presidente centrale si è mostrato fiducioso: «Abbiamo delle eccellenti fondamenta sulle quali costrui-
Il direttore generale Stephan Grötzinger ha volto lo sguardo indietro ad un anno ricco di avvenimenti (servizio a pagina 33). Anche lui si è detto convinto che il TCS abbia bisogno di un tocco più moderno. «Dobbiamo risparmiare sui costi», ha affermato Stephan Grötzinger, «perché anche per il 2014 ci aspetta un anno difficile». Tuttavia, anche lui è persuaso di conoscere la soluzione: «Dobbiamo tornare a rivolgere maggiore attenzione alla vita di club e a mettere in primo piano i bisogni dei clienti». A livello politico, il 2013 è stato per il TCS un anno intenso ma anche gratificante. «La votazione sul contrassegno autostradale ha portato un risultato che non ci potevamo aspettare», ha indicato con soddisfazione Thierry Burkart. Il vicepresidente del TCS ha spiegato che il Touring Club Svizzero ora è un collaudato promotore di campagne e, riguardo al Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (Fostra), il risanamento delle strozzature e il raddoppio del tunnel del San Gottardo, ha promesso che il TCS appoggerà questi progetti a beneficio dei soci. Dino Nodari
Note di colore Un po’ più di Molière al posto di Goethe aveva promesso Peter Goetschi. Tuttavia, già d’entrata Bernard Chételat aveva tagliato la testa al toro, saltando per primo lo steccato del Röstigraben. Il presidente della sezione Giura neocastellano ha, infatti, dato il benvenuto ai delegati... in tedesco. «Chapeau et très sympa!». Ma nonostante il simpatico saluto, il vicepresidente Thierry Burkart ha dovuto uscire in anticipo dalla sala in fretta e furia. In quanto presidente del Gran Consiglio argoviese doveva, infatti, tornare nel suo cantone per un impegno di
governo (foto). Assente era invece Guy Zwahlen, benché venisse nominato socio onorario. Stava assistendo al matrimonio di un amico. Forse per questo ha ricevuto un voto contrario. Senza voti contrari è stata eletta come responsabile del protocollo Johanna Grombach-Wagner. In precedenza c’era stata un’interruzione e un voto di protesta perché come scrutatori erano stati nominati solo degli uomini. Durante la cena di gala c’era la partita che la Nazionale ha perso contro la Francia. Nessuno aveva fatto i conti con il mancato tifo da La Chauxde-Fonds. dno
I tre nuovi membri del Consiglio d’amministrazione L’assemblea dei delegati ha eletto tre nuovi membri del Consiglio d’amministrazione. Peter Bohnenblust, Rolf Engler e Hans Werner Iselin spiegano come vogliono rinforzare il CdA.
Peter Bohnenblust Sezione Biel/BienneSeeland Nel Consiglio d’amministrazione voglio…
impegnarmi per un TCS che con le sue prestazioni sia molto vicino al socio del club: al centro dell’attenzione ci sono i soci del TCS e le loro esigenze!
Sono socio del TCS mia moglie 40 anni fa ha portato nella nostra vita in comune una vettura e perché… l’affiliazione al TCS e io sono molto contento delle prestazioni del TCS. Per me la mobilità significa…
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lavorare per un aumento dei soci, un miglioramento e lo sviluppo di buoni prodotti TCS.
impegnarmi per un’ottimizzazione delle prestazioni ai soci e per un’intensificazione della collaborazione tra le sezioni e il club centrale.
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club e soci | touring 33 n. 12 | 3 luglio 2014
Anno sociale 2013 | Al vertice del settore della mobilità con quasi 1,6 milioni di affiliati, durante l’esercizio 2013 il TCS si è concentrato ancor di più sulle esigenze dei suoi soci. Un impegno che intende confermare anche in futuro.
Orientato sui soci e sul mercato
Serge Burgener, direttore Finanze e Immobili del TCS presenta i bilanci 2013 del club.
Prodotti sofisticati Tramite varie innovazioni, è stata posta più attenzione sui bisogni dei soci. Pertanto, l’affiliazione non scade più con l’anno solare, ma può essere stipulata in
ogni momento per una durata di dodici mesi. È stata facilitata anche la strutturazione del Libretto ETI: infatti questi importanti documenti di viaggio, ETI Europa ed ETI Mondo, sono ora due prodotti distinti, mentre il complemento TCS Spese di cura può essere stipulato a scelta per i viaggi all’interno dell’Europa oppure per tutto il Mondo. Tre anni dopo l’istituzione del servizio medico ETI-Med, ad inizio aprile è entrato in servizio un jet-ambulanza dipinto con i colori del TCS, grazie al quale possono essere effettuati rimpatri sanitari fino ad un raggio di 2500 km. Durante questo esercizio 2013, la nuova formazione professionale di «Soccorritore/trice stradale» lanciata dal TCS ha ottenuto il riconoscimento del titolo professionale di «Soccorritore/trice stradale con attestato federale» da parte della
Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (Sefri). In questo campo è fondamentale che si curino minuziosamente le conoscenze impartite in materia di relazioni umane, sicurezza e assistenza alle persone coinvolte in avarie oppure incidenti e che si professionalizzi la collaborazione interdisciplinare tra istanze quali, ad esempio, organizzazioni di pronto intervento, società di assistenza, assicurazioni ecc. Ciò contribuirà a migliorare ulteriormente la qualità dei nostri servizi di soccorso stradale. Con un fatturato netto di 345 milioni di fr., il TCS ha registrato un utile operativo di 1,1 milioni di franchi.
Campagna vincente del TCS Alla fine di novembre 2013, il 60,5 percento degli svizzeri aventi diritto al voto hanno respinto il rincaro del contrassegno autostradale. A questo risultato elettorale ha contribuito in modo fondamentale la campagna «No all’inganno sulla vignetta» condotta dal TCS. Per risolvere i problemi di traffico – quali il risanamento delle strozzature e l’ampliamento della rete di strade nazionali – il TCS sostiene la creazione di un fondo per l’infrastruttura stradale, oltre ad un’equa ripartizione delle imposte e delle tasse già oggi versate dagli utenti della strada. Peter Widmer
Prevenzione
Andreas von Gunten
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l 2013 è stato di nuovo un anno intenso e impegnativo per il maggiore club della mobilità della Svizzera. Pertanto si sono registrate 600 000 chiamate al nuovo numero telefonico 0800 140 140 del soccorso stradale in caso di panne o incidenti, mentre il centro di contatto per i clienti CIC – il centralino per le richieste dei soci del TCS che risponde al numero 0844 888 111 – ha ricevuto circa 1,3 milioni di telefonate. Oltre a ciò, il TCS ha posto l’accento sulla politica dei trasporti e sulle prestazioni. Al centro del lavoro dell’associazione vi è stata una maggiore attenzione sulle esigenze e gli interessi dei soci e dei clienti.
Con campagne nazionali a favore della sicurezza stradale, nel 2013 il TCS ha attirato l’attenzione su di sé: ad esempio, il Fondo per la sicurezza stradale e l’Ufficio prevenzione infortuni hanno affidato al TCS il mandato per la campagna nazionale «Sul percorso casa-scuola» e di quella «Circolare con le luci accese di giorno», realizzata assieme all’ACS e all’Associazione svizzera dei trasportatori stradali (Astag). E in occasione dell’inizio delle scuole il TCS ha distribuito 80 000 gilet di sicurezza agli allievi di prima elementare di tutta la Svizzera. wi
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Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: touringshop@tcs.ch; per domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8344 Bäretswil, tramite posta, solo in Svizzera e nel Liechtenstein.
club e soci | touring 35 n. 12 | 3 luglio 2014
Air14 | Durante i due finesettimana del 30/31 agosto e 6/7 settembre 2014 si svolgerà a Payerne lo spettacolo aereo «Air14». Ci sarà anche il TCS.
Giubileo degli artisti dell’aria
P
atrouille de France, Frecce Tricolori, Red Arrows e Al-Fursan, così come Gripen, Rafale, MIG-15 e il Messerschmitt Me262 si potranno vedere a Payerne. Ci saranno altre pattuglie acrobatiche, i più moderni aerei da caccia, nonché elicotteri e velivoli storici. Arriveranno tutti all’Air14 di Payerne per festeggiare i 100 anni dell’aviazione militare svizzera, il 50° anniversario della Patrouille Suisse e il giubileo dei 25 anni del PC-7 Team.
Quest’anno la Patrouille Suisse festeggia i 50 anni di esistenza e naturalmente sarà presente all’Air14.
Seconda guerra mondiale incontrerà un antico nemico, il Messerschmitt Me262, uno dei primi velivoli a reazione. Al centro dell’attenzione dell’Air14 ci saranno le dimostrazioni di volo, ma anche il «programma al suolo» ha molto da offrire: le forze armate, presenti con l’esercito e la Base d’aiuto alla condotta, mostreranno ai visitatori le loro moderne competenze tecnologiche. Anche il TCS è presente all’Air14 in qualità di partner: con uno stand infor-
Punti salienti Al centro di ognuna delle quattro giornate della manifestazione ci sarà un tema dei settori di competenza dell’aeronautica militare: il 30 agosto la ricognizione aerea, il 31 il combattimento aria-terra, il 6 settembre la difesa aerea e il 7 il trasporto aereo. Questi quattro temi rappresentano i punti salienti. Ogni giorno ci sarà un programma diverso. Durante le sette spettacolari esibizioni quotidiane sarà protagonista la precisione. Oltre ai festeggiati Patrouille Suisse e PC-7 Team si esibiranno, cercando di superarsi a vicenda, la Patrouille de France, le Frecce Tricolori italiane, le Red Arrows britanniche e, per la prima volta in Svizzera, Al-Fursan degli Emirati Arabi Uniti. Troveranno un posto di rilievo nel programma anche jet moderni: si potranno vedere i Rafale francesi, i britannici Eurofighter, i Gripen svedesi e cechi, il canadese CF-18, lo slovacco MIG-29 come pure gli F-16 greci e olandesi. Alla fine è prevista la dimostrazione tattica di due Mirages 2000 francesi. All’Air14 trovano posto anche le leggende aeree: un bombardiere B-17 della
Concorso Air14 Con un po’ di fortuna potete vincere 30×2 biglietti d’entrata allo show aereo Air14 di Payerne, se rispondete esattamente a questa domanda: quale anniversario festeggia quest’anno il PC-7 Team? Entro le ore 23.59 del 6 luglio 2014, inviate a win@tcs.ch un’email con «Touring Air14» come oggetto, la risposta giusta e nome, cognome e indirizzo completo. Buona fortuna e buon divertimento all’Air14!
Affinché la magia di questo maxi evento funzioni, l’Air14 conta sull’aiuto di volontari. Sarai addetto agli stand di ristorazione, all’accoglienza oppure alla vendita di biglietti e programmi. Per ogni giornata di lavoro all’Air14, riceverai una delle esclusive magliette vintage. Domande e informazioni: www.air14.ch oppure e-mail a persair14.lw@vtg.admin.ch
DDPS
Si cercano volontari
mativo nell’area commerciale, con il jetambulanza e l’elicottero del TCS, con un veicolo ambulanza e tre veicoli del soccorso stradale della Patrouille. A Yverdon sarà allestito un punto d’appoggio della Patrouille supplementare, per poter intervenire immediatamente in caso di panne. Peter Widmer
Info Touring Informazioni e prevendita biglietti: www.air14.ch
36 touring | club e soci n. 12 | 3 luglio 2014
Workshop seggiolini | In un seminario nel Centro tecnico del TCS a Emmen, cinque assistenti materne si esercitano a sistemare correttamente i seggiolini per bambini in auto e si meravigliano di come cresce il bacino di un bambino.
Assistenti materne e sicurezza dei bimbi in auto sulle merci) il TCS realizza il più importante test europeo sui seggiolini per bambini», dichiara non senza orgoglio. Così, durante questi congressi Keller trasmette le proprie approfondite conoscenze per il trasporto dei bambini in sicurezza.
Il 50% è assicurato male Del suo sapere ne approfittano, durante una giornata, anche cinque assistenti materne diplomate che partecipano a uno dei workshop nel Centro del TCS a Emmen. Il responsabile del corso Toni Keller non lascia le partecipanti sedute troppo a lungo nella sala di teoria, ma subito dopo il giro di presentazioni le con-
duce sull’area esterna del crash-test «per sperimentare la sensazione di una collisione in scala 1:1». Le assistenti materne, sedute davanti e dietro sul veicolo del test, si allacciano correttamente le cinture e si lasciano schiantare a 10 km/h contro un muro. Appena finito tale innocuo esperimento pratico sono convinte dell’importanza e dell’efficacia di una cintura a tre punti sistemata correttamente… Di ritorno in sala di teoria, Toni Keller rende noto l’obiettivo del corso: capire e insegnare a terzi la sicurezza dei piccoli. «Solo chi capisce la sicurezza dei bambini può insegnarla», afferma Keller alle partecipanti. Queste ultime apprendono an-
Il seggiolino viene montato correttamente al contrario sul sedile anteriore.
foto Peter Widmer
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uando Toni Keller, responsabile Tecnica ed Economia del settore TCS Consulenza mobilità, parla di seggiolini per bambini, si trova nel suo elemento. Non c’è da stupirsi, dato che da anni è anche capo del progetto «Sicurezza dei bambini» al TCS. Annualmente aggiorna le proprie conoscenze durante una conferenza internazionale a Monaco di Baviera, dove fabbricanti di seggiolini, club della mobilità, medici, ricercatori e sviluppatori, come pure rappresentanti di scuole specialistiche si scambiano esperienze. «Assieme ad ADAC, ÖAMTC e alla Stiftung Warentest (fondazione per i test
club e soci | touring 37 n. 12 | 3 luglio 2014
che che ogni anno in Svizzera nascono circa 80 000 bambini, che circa 400 bambini hanno un incidente in auto e che uno su due non è assicurato correttamente nel veicolo. Sembra una cosa da… bambini, eppure ad un esame più attento questi sistemi di trattenuta non sono così facili da maneggiare. E dimostra allora come installare correttamente varie categorie di seggiolini a bordo di un dato modello di vettura. Quello che nella sala di teoria si presenta come un seggiolino che non dà assolutamente alcun tipo di problema, al momento di essere montato su una «vera» auto si rivela difficile da manipolare e necessita di ripetute esercita-
zioni. Le partecipanti si applicano con meticolosità e traspare una certa preoccupazione sui loro volti, sapendo cosa c’è in gioco in caso di una reale situazione d’emergenza.
Tre fasce d’età Con stupore le donne apprendono che le cinture dell’auto per gli adulti non sono adatte ai bambini: le ossa del loro bacino sono ancora molli e di conseguenza fragili, si ossificano soltanto a partire dai dodici anni. Prima di questa età c’è il pericolo che in caso di urto la cintura scivoli andando a finire sulla zona addominale, provocando ferite interne. «Un bambino
Istruzione delle assistenti materne prima del crash-test sull’area esterna del Centro TCS di Emmen (a s.). Toni Keller ispeziona e commenta l’installazione del seggiolino effettuata dalle partecipanti (a d.).
non è perciò semplicemente un piccolo adulto», avverte Toni Keller. Per concludere: in Svizzera e in Germania la legge prescrive che i bambini fino a dodici anni o 150 cm di altezza viaggino allacciati in un seggiolino. Esistono perciò diverse categorie di seggiolini per bambini: gruppo 0+ (0–13 kg fino a circa un anno e mezzo), gruppo 1 (9–18 kg fino a 4 anni) e gruppo 2/3 (15–36 kg fino a 12 anni). L’opuscolo del TCS «Seggiolini auto 2014» approfondisce e consolida le informazioni ricevute durante il seminario di studio. Peter Widmer
Info Touring www.test.tcs.ch, www.seggiolini-auto.tcs.ch
Reazioni delle partecipanti e del responsabile del seminario
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Organizziamo questo workshop dal 2009, rivolgendoci principalmente ai seguenti gruppi: assistenti materne e paterne, samaritani oltre a venditori e venditrici di seggiolini per bambini. In questi cinque anni abbiamo già formato circa 500 persone. Abbiamo contattato questi tre gruppi professio-
«I seminari pratici aprono gli occhi» Toni Keller TCS, Tecnica ed Economia
nali tramite dei partner e le loro associazioni di categoria. Viene continuamente dimostrato che nel pubblico manca ancora molto per garantire un’ottimale sicurezza per i bambini. I seminari pratici aprono gli occhi ai partecipanti. I giudizi sui questionari finali sono assolutamente positivi».
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Da sei anni e mezzo sono attiva nell’assistenza parentale. I corsi, che sono regolarmente pubblicizzati dal TCS, hanno subito suscitato il mio interesse. Dapprima però volevo ottenere il mio diploma di specializzazione come assistente materna. Finora le mie conoscenze sul tema «sicurezza dei bambini in auto» provenivano dall’opuscolo del TCS. Ho anche ricevuto consigli telefonici dal TCS; ho anch’io un bambino e ho potuto trarne
«Il corso mi ha fornito argomenti supplementari» Ursula Costa Alpnach Dorf, assistente materna
un profitto reale. Il workshop mi ha fornito argomenti supplementari per spiegare ai genitori l’importanza e l’efficacia dei seggiolini per bambini».
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Ovviamente ho completato il mio corso di studi per diventare assistente materna e svolgo questa professione dal 2007. Le nozioni sul tema seggiolini per bambini me le ha fornite l’opuscolo
«Il workshop era molto avvincente e pratico» Raffaela Oberli Himmelried (SO), assistente materna
del TCS e l’esperienza quotidiana con mio figlio. Ho trovato molto avvincente il seminario e ben orientato soprattutto alla pratica. È stato fantastico aver potuto applicarmi con vari sistemi di seggiolini e non soltanto ascoltare della teoria. Per me, molto cose rappresentavano una conferma di quanto ho fatto finora. Non ero molto consape-vole di alcuni dettagli riguardanti lo sviluppo del bacino di un bambino».
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club e soci | touring 39 n. 12 | 3 luglio 2014
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La casa di vacanza «Amalfi Coast» per dodici persone a Positano, in Italia.
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La grande manifestazione «Lignières Historique 2014», organizzata da TCS Training & Events dal 14 al 17 agosto, si propone come un festival di gara storico con molti illustri piloti da corsa. Il tre volte vincitore della 24 Ore di Le Mans e pilota collaudatore dell’Audi Marcel Fässler (foto) gareggerà da sabato a domenica nella categoria dei veicoli storici di Formula Ford. Il talentuoso corridore svizzero, nonché ambasciatore del marchio TCS, correrà a Lignières assieme ad altri noti piloti come Fredy Barth e Yoshiki Ohmura. Al via ci saranno anche campioni come il sette volte campione del mondo di sidecar Rolf Biland e il suo compagno di squadra Kurt Waltisperg. Chi compra già oggi un biglietto d’entrata ne approfitta: parcheggio e programma gratis nonché un buono-bibita. Inoltre si possono già prenotare i posti al Racing Camp. www.lignieres-historique.ch.
Il Vieux Château a Voutenay-sur-Cure, in Borgogna.
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Carte di credito TCS www.mastercard.tcs.ch TCS MasterCard Gold Fr. 100.–* TCS MasterCard Fr. 50.–* TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–* TCS MasterCard COOLDOWN CLUB Fr. 0.– * Nessuna commissione annuale per il 1° anno
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Giochi & Concorsi 12/2014 Tre giochi e altrettante possibilità di vincere uno dei tre fantastici premi! Concorso 1:
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Termine di partecipazione per ogni gioco: 3 agosto 2014. Concorso gioco per i lettori Chance 1:1:Leserspiel Da quale anno Thomas Kern è il CEO dell’aeroporto di Zurigo? Inviate un SMS con scritto tmi121 xxxx (xxxx = anno) al numero 543.
Concorso 2: sudoku facile Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scritto tmi122 e le tre cifre al numero 543.
2 6 Prenotazione in base alle disponibilità durante la stagione estiva, in accordo con lo sponsor del premio: www.hotelchasamontana.ch
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Samsung Galaxy S5, il migliore tra gli smartphone attualmente disponibili
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Il display dalle immagini nitide del Galaxy Note 10.1 Edition 2014 firmato Samsung misura 10,1 pollici. Con l’elegante S-Pen si possono creare utili appunti, archiviarli nella memoria interna da 16 GB per poi richiamarli quando necessario. Il tablet dispone di un processore quad-core molto potente e grazie al sistema operativo Android 4.0 è possibile scomporre lo schermo e utilizzare applicazioni diverse in ognuno dei riquadri così creati.
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Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna.
Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di «Touring» della Svizzera e del Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori vengono sempre pubblicati nella rivista Touring.
la pagina dei lettori | touring 41 n. 12 | 3 luglio 2014
LA DOMANDA
«Accanto ad un cantiere regolato da semaforo c’è un passaggio pedonale. Devo fermarmi prima delle strisce con il rischio di bloccare il traffico in senso contrario?» Hansruedi Märki, Rüfenach
Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna o per e-mail a touring@tcs.ch.
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uesta situazione non è evidente e nella legge non è regolata con chiarezza. La precedenza ai passaggi pedonali senza segnale luminoso è regolata dall’articolo 6 cpv. 1 dell’ONC: «Davanti ai passaggi pedonali senza regolazione del traffico, il conducente deve accordare la precedenza a ogni pedone […] che si trova già sul passaggio pedonale o che attende davanti ad esso e che visibilmente vuole attraversarlo. Deve moderare per tempo la velocità e all’occorrenza fermarsi per poter adempiere a questo obbligo». Dal canto suo, però, l’automobilista che passa con il verde si aspetta di attraversare tutto il cantiere prima che il traffico in senso inverso abbia luce verde. Uno scenario del genere dovrebbe essere evitato, ad esempio cancellando temporaneamente le strisce o regolando l’attraversamento con un segnale lumi-
noso. Se nonostante tutto, gli utenti della strada incontrassero una situazione del genere, dovrebbero esercitare il loro buon senso. Se l’automobilista può vedere in anticipo che i pedoni che attraversano la strada potrebbero essergli di ostacolo mentre è in corso la «sua» fase di verde, può rinunciare a partire e attendere davanti al segnale. Così non ostacolerà i veicoli che sopraggiungono in senso contrario. I pedoni, a loro volta, potrebbero aspettare ad attraversare fino a quando sarà passato l’ultimo veicolo con il verde. Ciò può essere visto come l’applicazione pratica del principio ancorato nell’art. 26 cpv. 1 della LCStr: «Ciascuno, nella circolazione, deve comportarsi in modo da non essere di ostacolo né di pericolo per coloro che usano la strada conformemente alle norme stabilite». Questa regola vale per il pedone come per il conducente.
l’esperto TCS Daniel Muhlemann Sicurezza stradale
multati. Sulla corsia di sorpasso si può benissimo viaggiare a 125 km/h prima di essere fotografati dal radar. Stessa cosa per chi si ferma sulla scena di un incidente, le autostrade non sono adatte ad automobilisti del genere. Erich Henz (@)
Ore di colonna e problemi di traffico «Touring» 10/2014
Migliorare la politica degli insediamenti Capisco molto bene la preoccupazione che si aumenti la capacità delle strade nei punti dove si formano gli ingorghi: più vie di circolazione attirano più traffico. La costruzione di strade è sempre e soltanto una politica del cerotto, finché non si adottano delle misure accompagnatrici. La stessa cosa vale naturalmente per l’ampliamento della rete ferroviaria. Perciò il TCS dovrebbe impegnarsi, ad esempio, in favore di incentivi alla politica degli insediamenti, in modo che gli individui abbiano bisogno di meno mobilità. Fare il pendolare su lunghe distanze è una sciocchezza, non importa se si compia il tragitto per andare al lavoro in automobile o in treno. Felix Geering (@)
Allarme radar in auto «Touring» 7/2014 mw
È una bella cosa che il TCS nel giornale abbia presentato in modo chiaro e distinto il tema «ore di colonna». Tuttavia, trovo le soluzioni proposte troppo timide. La politica ha rinunciato consapevolmente alla pianificazione della circolazione stradale da troppo tempo ormai, per poter tenere sotto controllo il futuro traffico semplicemente con il risanamento di qualche strozzatura. Ci vorrebbero tratti autostradali supplementari, che da un lato alleggeriscano quelli esistenti e dall’altro riducano il cosiddetto traffico di accesso. Ferdinand Triebold (@)
Il tema code sulla rete stradale svizzera è molto sentito dai nostri lettori e soci.
Come si causano le code «Touring» 9/2014
Mi ritrovo spesso in coda in autostrada, ma tutto quel che si vede è, e rimane, incomprensibile. Improvvisamente una colonna si dissolve, cosa si vede? Niente, al massimo si trattava di un altro camion che si era installato sulla corsia di sorpasso. Ci vorrebbe il divieto generale di sorpasso per i camion. Tutti coloro che non circolano sulla corsia di sorpasso ad almeno 120 km/h dovrebbero essere tolti dalla circolazione oppure
touring Scriveteci!
Tutti ci vogliono rassicurare sul fatto che i controlli di velocità non sono un modo per spillare quattrini ma vengono svolti solo per finalità di sicurezza. Oramai da molto tempo mi chiedo se dobbiamo continuare a mentire a noi stessi. La mia proposta: permettere gli allarmi radar. Penso che chiunque possegga un apparecchio del genere ridurrà la velocità non appena circola in una zona a rischio. L’obiettivo della sicurezza sarebbe così garantito. Edith Langenegger (@) Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
touring impressum Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Dino Nodari (dno, vice caporedattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Christian Bützberger (Bü), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile). Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 044 250 31 31, fax 044 250 31 32. Produzione: St. Galler Tagblatt AG, CIL Centre d’impression Lausanne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
42 touring | l’incontro n. 12 | 3 luglio 2014
«Volevo qualcosa tra Puch Maxi e Chopper» Roger Suter non aveva niente a che fare con le e-bike, sino a quando non ce l’ha più fatta a sopportare la vista di tali bici e ne ha costruita una. Il risultato: la Protobike.
A chi allora vi rivolgete?
Sinora abbiamo prodotto 100 e-bike, che sono state perlopiù vendute a clienti commerciali. Questi ultimi usano le biciclette come spazi pubblicitari. Ma ciò non significa che questo veicolo non sia a disposizione dei privati.
L’ingegnere elettronico Roger Suter (44 anni) è cresciuto a Thun ed è il comproprietario della Proto GmbH. Gli hobby: ciclismo, alpinismo e il windsurf.
Allora lo sviluppo di queste e-bike è solo uno sfizio? Non può essere definito così. Cinque anni fa mi è venuta l’idea di sviluppare una bicicletta propria, perché non sopportavo l’aspetto scialbo e lo scarso comfort delle e-bike di allora. Doveva essere qualcosa tra Puch Maxi e Chopper, non una bici sportiva, bensì una due ruote comoda. Inoltre ci siamo impegnati affinché la bicicletta sia composta il più possibile da pezzi fatti in casa – swissmade dunque. E quanto tempo vi avete lavorato? Abbiamo avuto bisogno di un semestre poi abbiamo incominciato a girare con il primo prototipo. Hanno necessitato un po’ di tempo soprattutto il telaio e la sella, che può essere posizionata in tutte le direzioni e con cui noi riusciamo a far sì che una bici riunisca diversi tipi di due ruote.
«Mi arrabbiavo vedendo le e-bike scialbe e dallo scarso comfort» Che cosa rende buona una e-bike? In primo luogo, il cliente deve sapere come impiegare l’e-bike. La nostra Protobike ad esempio non è adatta a compiere lunghi tratti di montagna. Si raccomanda comunque un giro di prova. Tecnicamente tutte le componenti, dalla batteria allo sterzo, dal motore sino ai freni, devono combinarsi in modo armonico. La mobilità elettrica ha un futuro? Ne sono convinto, dato che offre vantaggi proprio nel traffico di prossimità. In particolare con le e-bike si può circolare in città in modo veloce e confortevole e non si hanno problemi di parcheggio. Rispetto al motore a combustione, la capacità delle batterie è ancora un fattore limitante, sono però sicuro che nel vicino futuro avverranno dei miglioramenti.
Felix Maurhofer
È possibile lanciare sul mercato un’e-bike di 8000 franchi? Roger Suter: La nostra intenzione con la Protobike non è assolutamente quella di rivolgerci alla massa. Dato che produciamo diverse componenti noi stessi e che la bici si contraddistingue per un design fuori dall’ordinario, il prodotto è pensato per una clientela speciale. Inoltre, il tempo di fabbricazione di un esemplare è di tre giorni e dunque non possiamo nemmeno fornire grande quantità.
Ha ulteriori progetti nella pipeline? Di concreto non c’è ancora nulla, ma da noi si aggirano idee in direzione del triciclo. Attualmente sviluppiamo delle componenti su mandato di altri fabbricanti di e-bike, che verosimilmente riconoscono la qualità del nostro prodotto. E ciò può essere considerato un piacevole effetto secondario della nostra Protobike. Intervista: Felix Maurhofer
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