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7 agosto 2014 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
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Il giornale della mobilità
Rientro scolastico
Con slancio a lezione 6
Test della Ford Ecosport
Sbarazzina per la città 18 Manchester
Tra calcio e rock’n’roll 22 32
Quiz & concorsi: in palio un soggiorno spa, un iPhone e un iPad mini
13 Ombudsman del traffico A chi rivolgersi per problemi di circolazione a Zurigo.
26 Destinazione da famiglia La vallesana Grächen è un polo d’attrazione per i piccoli.
29 Lignières Historique Un Racing-Festival colmo di nostalgia ed emozioni.
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editoriale e sommario | touring
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Quando i bambini escono di casa
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er i bambini, ma anche per i genitori, il primo giorno di asilo o di scuola è un evento speciale. All’inizio i grandi forse tengono per mano i piccoli, poi tuttavia giunge il momento in cui i bambini devono affrontare da soli il percorso casa-scuola e ritorno – il primo grande passo verso l’indipendenza. Una cosa è certa: quanto più sono preparati ai pericoli, tanto più si è certi che tutto vada bene. A questo proposito, il TCS e i suoi partner svolgono un ruolo importante, dato che la campagna nazionale per l’inizio della scuola li rende visibili mediante i gilet fluorescenti e le fasce riflettenti («triki») e sensibilizza gli utenti della strada. Chi circola in auto, camion, bus, moto o con il motorino, deve prestare molta
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attualità 4
club e soci
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Distrazione al volante: si studia un blocco per SMS e telefonate. Il consulente: limite alcolemico anche per chi guida un natante. Campi pieni di rifiuti: al via una campagna di sensibilizzazione. Ombudsman del traffico a Zurigo.
test e tecnica 15 18
DOSSIER
Si torna a scuola!
foto Pia Neuenschwander (2), jop
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Campagna e città: due alunni e i loro diversi tragitti per andare a scuola. Il passaggio in auto dei genitori: pratico ma anche pericoloso. La campagna del TCS per il rientro scolastico: 80 000 gilet riflettenti per più sicurezza sul tragitto casa-scuola.
Foto di copertina: Pia Neuenschwander
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viaggi e tempo libero 22 25
Bilancio di CO2 neutro: possibile con l’impianto solare proprio. Test della Ford Ecosport: look da offroad, ma ideale per la città.
Prove e novità 16 Subaru 2.5T WRX STI. 17 BMW i8. 17 Skoda Octavia Scout.
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Una miscellanea di notizie dal mondo della mobilità.
società e mobilità 11
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attenzione, perché i bambini sono sempre imprevedibili. Con i suoi partner, il TCS colloca lungo le strade innumerevoli striscioni e manifesti che rendono attenti gli utenti dell’imminente inizio delle scuole. L’importante è che gli automobilisti arrestino completamente il veicolo davanti alle strisce pedonali per poi permettere agli scolari di attraversare la strada in tutta sicurezza. All’interno degli agglomerati, soprattutto nei pressi degli asili e delle scuole, è sempre auspicabile un comportamento alla guida prudente e non aggressivo. Se tutti si attengono a queste regole di prudenza, la probabilità è alta che non succeda nulla di grave. Felix Maurhofer, caporedattore
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Il calcio e la musica scrivono la storia della città di Manchester. La città di Lucerna è un polo turistico per giovani e anziani. Immersi nelle fiabe nella vallesana Grächen, perfetta per le famiglie.
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Appuntamento alla Lignières Historique per le corse sportive. Incontro con una delle vincitrici del concorso di disegno 2013 inerente al tragitto scolastico. TCS MasterCard: la carta di credito dei nostri soci. prezzi e contatti TCS quiz & concorsi la pagina dei lettori, impressum l’incontro: Laurène Target e il suo negozio itinerante su tre ruote.
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touring | attualità n. 13 | 7 agosto 2014
Pochi bagagli ma molte idee: valigie firmate Louis Vuitton
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Portare con sé i bagagli in un’angusta vettura gran turismo, il cui bagagliaio concede solo un minuscolo volume di 154 litri, rappresenta un esercizio di sopravvivenza per tutti i mondani degni di questo nome. Cosciente del rapporto prezzovolume, che rasenta l’indecenza, della sua auto ibrida ricaricabile i8, la BMW ha avuto la grandiosa idea di affidare questo dilemma irrisolvibile al produttore di articoli di valigeria Louis Vuitton. Un riflesso intelligente, perché gli specialisti del celeberrimo marchio transalpino hanno potuto dare libero sfogo al loro amore per il dettaglio. Più in concreto, Louis Vuitton ha creato un set di quattro valigie. Ma non tanto per far qualcosa, perché conformemente
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n. 13 | 7 agosto 2014
Tunnel della Vereina: tariffe più leggere per i camper pesanti
Saltar la colonna
Ecco la soluzione per gli automobilisti che vogliono evitare di restar bloccati in coda. La ditta americana Terrafugia propone un veicolo ibrido che può anche volare. Per saltare la coda però oltre a necessitare di un cospicuo montante (252 000 franchi) occorre pure la licenza di volo.
Venezia, Londra, Parigi: turisti spremuti… come limoni Rent-a-Guide, la piattaforma online per prenotare delle gite, mostra ai turisti come ci si può comportare alternativamente nelle mete di viaggio più richieste e sovraffollate – www.rent-a-guide.de. Chi ad esempio a Venezia non intende pagare 150 euro al gondoliere per compiere un giro lungo i canali, può scegliere un taxi pubblico sull’acqua, un vaporetto. Chi invece a Londra ritiene esagerato pagare quasi 25 franchi per l’ingresso nella Westminster Abbey, aspetta semplicemente sino alle 17, perché a partire
da quest’ora l’entrata nella famosa chiesa è gratuita, incluso il canto del coro. E ancora: a chi a Parigi non vuole attendere ore in coda ai piedi della Torre Eiffel per pagare allo sportello dei biglietti decisamente cari e poi non vuole sudare per superare due piattaforme sino al prossimo lift, in alternativa viene proposto il tour di Montparnasse, non gratuito, ma notevolmente meno caro. E dal secondo edificio più alto della capitale francese si può godere una stupenda vista panoramica, Torre Eiffel inclusa. Bü
Malaria e parassiti: sgradevoli souvenir di viaggio
Il paesaggio dell’anno, la Val di Muggio, invita a fare una passeggiata
L’Ufficio federale della sanità pubblica registra in Svizzera ogni anno da 200 a 250 casi di malaria. Colpiti sono i turisti che rientrano da viaggi nelle regioni più a sud. Un numero simile di turisti si ammala di febbre tropicale dengue all’anno. Non sempre i malori, collegati con un viaggio lontano, sono riconosciuti come tali, a volte vengono trattati come presunte influenze. I medici esperti in viaggi consigliano di chiarire ogni febbre che sopraggiunge dopo un viaggio. Anche diarrea, per più di tre giorni, dovrebbe portare ad un controllo medico. Inoltre problemi frequenti di digestione potrebbero essere causati da una presenza di parassiti. az
Nel caso in cui non sappiate ancora dove compiere la prima escursione autunnale, ecco un consiglio: nella Valle di Muggio. Visto che è stata insignita del riconoscimento di «Paesaggio dell’anno 2014» dalla Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio. Questa valle laterale del Mendrisiotto, con una superficie di 37 km2, è poco nota nel resto della Svizzera, ma dai conoscitori è già stata definita la più bella valle alpina con la possibilità di tante stupende escursioni. Sinora la Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio ha insignito di tale premio la Val Sinestra (GR), il paesaggio Birspark (BL/SO) e la Campagna ginevrina. Informazioni: www.sl-fp.ch. Bü
Dal 1° luglio 2014 caricare i camper pesanti oltre 3,5 tonnellate sui treni navetta della Vereina è nettamente meno costoso. A questi veniva finora applicata la tariffa per i veicoli di peso compreso tra 3,5 e 10 tonnellate. Ora invece il trasporto dei camper tra 3,5 e 7,5 tonnellate di peso complessivo costa in estate 50 franchi (finora 78 fr.), in inverno 80 fr. (finora 120 fr.) e in alta stagione invernale 90 fr. (finora 150 fr.). L’offerta delle Ferrovie retiche fa diventare ancora più attrattivo il viaggio tra la Prettigovia e l’Engadina. Per i camper leggeri, ossia fino a 3,5 tonnellate, i prezzi di carico rimangono invariati a 33 franchi in estate, 37 fr. in inverno e 42 fr. in alta stagione invernale. I veicoli da traino con roulotte pagano due biglietti. Informazioni di dettaglio anche sui tempi d’attesa: www.rhb.ch/autoverlad. wi
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TROVARE SENZA SFORZI IL POSTO IDEALE PER FARE UN TUFFO Beach Guide offre una miniera d’informazioni sui siti balneari in Svizzera. Nella lista si contano non meno di 250 piscine e 220 lidi ripartiti tra i laghi Lemano, di Costanza e di Zurigo, corredati di belle fotografie che fanno venire la voglia di prendere un po’ d’aria. Oltre ad una panoramica esaustiva delle condizioni meteo – temperatura dell’acqua, dell’aria, indice UV – Beach Guide recensisce gli impianti sanitari (gabinetti, docce, guardaroba), le strutture sportive (campi di calcio o da beach volley) e i parchi giochi per bambini. L’app precisa pure se il luogo è sorvegliato da bagnini oppure accessibile alle persone dalla mobilità ridotta.
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Tragitto per la scuola | II percorso casa-scuola è un’occasione per fare esperienze, ma anche per distrarsi, in città così come pure in campagna. Occorre esercitarsi lungo tale tragitto.
La strada sicura è la meta
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camion scorrono velocemente e rombando sulle strade di Bienne. Le autovetture e gli scooter circolano nel traffico intasato. Vari ciclisti cercano di avanzare tra i veicoli fermi. In mezzo a questo febbrile traffico mattutino, si trova Eude Akpalo. Il percorso casascuola dell’allievo di seconda elementare di 7 anni di Bienne passa lungo strade molto trafficate e anche diversi incroci. Il tragitto di andata e ritorno dalla scuola lo compie ogni mattina da solo, dopo essersi però esercitato con la madre. All’inizio ha accompagnato a piedi suo figlio e gli ha mostrato come si deve comportare nel
traffico mattutino di Bienne. In seguito, lo ha seguito di nascosto, per controllare se applica anche da solo ciò che gli ha insegnato. Le sue preoccupazioni erano infondate; Eude è un bambino modello, tranquillo e coscienzioso, magari a volte un po’ con la testa per aria. Si concentra sul suo percorso, ha sempre le automobili sotto controllo e ringrazia quando un conducente gli lascia attraversare le strisce pedonali. Anche se lungo la strada incontra i suoi compagni di scuola un po’ scavezzacollo, non si lascia distrarre.
Il percorso di Eude si snoda tra il febbrile traffico di Bienne.
«Guardo sempre prima a sinistra, poi a destra e se arriva un’autovettura, aspetto sino a che si ferma», racconta l’alunno. Esattamente come ha imparato dalla madre e anche a scuola. Dopo le vacanze estive frequenterà la terza elementare nella scuola Neumarkt a Bienne. Lungo il percorso casa-scuola pensa in genere alla sua classe, alla pausa in cortile e a quali giochi desidera fare. O ai compiti che ha fatto la sera prima.
Con sorrisi e spintoni Quando è in ritardo e il semaforo non diventa subito verde, diventa impaziente. «A volte dura tantissimo tempo», si lamenta il bambino che non ha paura dei grandi camion, dei bus e delle numerose auto. Dopo un cammino di 15 minuti attraverso il centro di Bienne raggiunge la scuola Neumarkt. Alle 8.10 suona il primo campanello. Lo sciame di scolari sul cortile si mette in movimento. Con sorrisi e spintoni, prendono possesso della scuola. Per mezzogiorno, dopo quattro lezioni mattutine, Eude si rimette in cammino per il rientro. Anche lungo il percorso verso casa gli passano mille cose per la testa. Ad esempio i compiti, che sono stati presentati in classe. O anche semplicemente si chiede che cosa avrà mai cucinato di buono oggi la mamma?
foto Pia Neuenschwander
A Bienne il traffico è intenso. L’allievo di seconda elementare Eude è sempre vigile e concentrato lungo il cammino.
dossier | touring
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Consigli sul percorso casa-scuola: attraverso la città ◾ Sul marciapiede: camminare sul lato che è più lontano dalla strada. ◾ Sulle strisce pedonali: guardare prima in entrambe le direzioni, ascoltare e poi attraversare. Attraversare la strada solo se le auto si sono fermate completamente. ◾ Al semaforo: aspettare finché il semaforo diventa verde, e poi guardare comunque a sinistra e a destra. ◾ Nello scuolabus: dopo essere scesi dal veicolo, aspettare finché il bus è partito. Non camminare davanti al bus.
Attraverso la campagna ◾ Sulla strada: se non c’è alcun marciapiede, camminare sul lato sinistro. Nel caso di ostacoli, cambiare il lato della strada. ◾ Attraversare la strada dove non ci sono le strisce pedonali: guardare in entrambe le direzioni e poi attraversare, quando non arrivano auto o si sono completamente nr fermate.
Info Touring Informazioni sul percorso casa-scuola su www.tcs.ch/it/test-sicurezza, rubrica Sicurezza stradale & prevenzione.
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are la colazione, vestirsi, spazzolare i capelli, lavare i denti, prendere la cartella, mettere le scarpe e via: quando Svenja Steiner di Uerkheim si mette in cammino per il suo tragitto mattutino, viene accompagnata dal latrato dei cani, dal canto degli uccellini, dai campanacci delle mucche e dal rumore dei trattori. Lungo i campi di grano, prati e palle di fieno e attraverso il bosco. L’idillio perfetto nella rurale Uerkental nel Canton Argovia. Ma c’è anche la strada che al di sotto del paesino invita a pigiare il pedale del gas. Per questo la madre di Svenja preferisce la scorciatoia attraverso il sentiero boschivo. Il tragitto casa-scuola di Svenja dura 15 minuti sino al villaggio, più a lungo sino a casa. In genere, la bambina di 8 anni si mette in cammino assieme al figlio dei vicini di casa Marc, che va all’asilo di Uerkheim. In primavera, quando i fiori sbocciano, a volte dura un po’ più a lungo. In compenso, quelle volte la madre riceve un bel mazzo di fiori raccolto lungo il cammino. E in inverno Marc e Svenja a volte si divertono anche a fare la battaglia di palle di neve. Il mattino i due sono piuttosto veloci, saltando e correndo attraverso il bosco, sino al villaggio più in basso. È già capitato che vedessero un capriolo oppure uno scoiattolo, a volte addirittura delle volpi. Spesso e volentieri i due vengono accom-
Dove non esiste un marciapiede, Svenja e Marc camminano sul lato sinistra della strada. L’ultimo tratto prima di arrivare a scuola lo fanno sempre di corsa.
Sul suo tragitto casascuola Svenja a volte vede caprioli o volpi. pagnati dal cane Spiky; perlomeno sino alla macelleria del paese. Sul sentiero che sbocca nuovamente sulla strada, Svenja deve fare particolarmente attenzione. La visibilità nella curva è scarsa, la strada stretta e le automobili veloci. Non ci sono marciapiedi, così Marc e Svenja devono camminare sul bordo della strada. All’inizio la madre ha accompagnato la figlia, per mostrarle i pericoli lungo il suo idilliaco percorso casa-scuola. Soprattutto il tratto sulla strada senza marciapiede preoccupa tuttora la madre.
Andare a scuola saltellando Una volta arrivati in paese, i due devono attraversare ancora una strada. Per fortuna la visibilità presso le strisce pedonali è
buona; Svenja guarda prima a sinistra e poi a destra, infine se non arriva traffico attraversa la strada. Anche Marc sa esattamente che può scendere dal marciapiede solo quando le auto si sono fermate completamente. E non appena arrivano dall’altra parte, nessuno li può più tenere: la gioia di ritrovare gli amici e i compagni è troppo grande. Nonostante che questa mattina ci sia un test di biologia, il sorriso della ragazza non si spegne e continua a correre e saltellare sin dentro la scuola.
Assumersi la responsabilità Ogni giorno su entrambi i percorsi casascuola, quello cittadino di Eude Akpalo così come quello rurale di Svenja Steiner, si nascondono dei pericoli. L’importante è che gli allievi siano preparati e li possano affrontare; all’inizio dunque si consiglia di accompagnarli, spiegando le minacce, indicando i punti più pericolosi ed esortandoli ad essere sempre prudenti. I bambini si lasciano distrarre facilmente, sia dai compagni che da tutto ciò che li circonda. Il loro comportamento nel traffico stradale è imprevedibile. Per questo tocca agli utenti della circolazione stradale non pensare solamente a se stessi, ma anche ai bambini assumendosi così una doppia responsabilità. Nadia Rambaldi
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touring | dossier n. 13 | 7 agosto 2014
Genitori-taxi | Nonostante gli appelli, i volantini e a volte anche le multe – sempre più bambini vengono trasportati in auto a scuola. E ciò a discapito della sicurezza.
I genitori fanno gli autisti
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a tanto tempo ormai, andare a scuola a piedi, per i bambini non è un’ovvietà. La scena che si ripete ogni volta che suona il campanello d’inizio e di fine scuola è la stessa un po’ ovunque: un veicolo attaccato all’altro. Le strade di accesso alla scuola risultano dunque intasate in modo da costringere gli altri automobilisti a compiere manovre rischiose – creando così per gli allievi situazioni pericolose. Il fenomeno dei genitori-taxi non è diffuso solo in occasione dei primi giorni di scuola. Un sondaggio mostra che circa l’8% degli allievi in Svizzera compie il percorso casa-scuola con i genitori che fanno da tassisti. Se un tempo riguardava soprattutto le zone periferiche, ora invece anche i centri urbani. Lo ha osservato anche Marius Christen, direttore di programma presso il management della mobilità cantonale. In generale ha potuto costatare una tendenza: i genitori fanno i tassisti per la sicurezza dei propri figli «ma nel farlo non si rendono conto che mettono in pericolo gli altri bambini lungo il tragitto casa-scuola».
diate vicinanze delle scuole, per far uscire i figli dall’auto. «Vogliono offrire questo servizio ai figli, perché pensano che il percorso casa-scuola non sia sicuro», spiega Schöni. Naturalmente ci sono anche altri motivi; ad esempio quando entrambi i genitori lavorano e passano già davanti alla scuola, o se il tragitto è troppo lungo e non c’è abbastanza tempo per percorrerlo a piedi. «Ma non si deve escludere anche una certa pigrizia», aggiunge l’istruttore. Non ritiene però che il tragitto casa-scuola sia diventato meno sicuro. Nel quadro dello studio del traffico dal punto di vista degli alunni, elaborato su mandato dell’Ufficio federale delle strade, sono stati interpellati anche i genitori-taxi. Le risposte più frequenti sono state quelle legate a riflessioni di tipo pratico, ad esempio: la scuola è sulla strada per andare al lavoro o si devono già recare poi ad un appuntamento. Al secondo
Per affrontare il problema dei genitoritaxi, nel Canton Soletta alcune associazioni hanno distribuito un volantino in sei lingue, in cui vengono presentati cinque motivi per cui gli scolari dovrebbero recarsi a scuola a piedi e perché i genitori-taxi costituiscono un pericolo. Il punto più importante è che il percorso casascuola rappresenta un’importante esperienza di vita e contribuisce allo sviluppo del bambino. Camminando si allacciano contatti sociali e s’impara come comportarsi nel traffico. Il volantino ha riscosso un ampio successo e scuole e comitati dei genitori di altri cantoni l’hanno adottato. «Sul percorso casa-scuola gli alunni imparano anche ad assumersi delle responsabilità – afferma Christen – un fattore importante per lo sviluppo psichico». Un’affermazione sottoscritta anche da Manuel Schöni. L’istruttore stradale della polizia del Canton Soletta ha spesso a che fare con le scuole e conosce la situazione in prima persona. L’agente riferisce di casi in cui i genitori si fermano davanti alle strisce pedonali o nelle imme-
Raphael Forster
Percorso casa-scuola
posto hanno citato come motivo la lunghezza del tragitto casa-scuola. Al terzo il risparmio di tempo e al quarto la questione della sicurezza.
A piedi ma guidati
I genitori tassisti tolgono l’opportunità ai bambini di imparare ad affrontare in modo corretto il traffico stradale.
Un’interessante alternativa per i genitori preoccupati della sicurezza dei propri figli potrebbe essere il «pedibus». L’iniziativa dell’Associazione traffico e ambiente prevede che i genitori si mettano d’accordo e a turno un adulto accompagni a piedi i bambini lungo un percorso fisso suddiviso in fermate. L’accompagnatore adulto porta in tutta sicurezza gli alunni alla meta, li rende attenti dei pericoli della strada e li aiuta ad affrontarli in modo corretto. Questa competenza li prepara in modo più efficace a evitare incidenti, rispetto al trasporto in auto da parte dei genitori. Ciò che in Romandia è ben diffuso, nel resto della Svizzera fa più fatica a prendere piede… Dino Nodari
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Rientro scolastico | Il TCS distribuirà quest’anno altri 80 000 gilet di sicurezza agli allievi di 3a elementare, allo scopo di migliorare la loro visibilità nel traffico.
Un gilet per i «grandi»
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Fasce riflettenti Un colpo d’occhio alle statistiche mostra fino a che punto sia urgente agire. Ogni anno in Svizzera circa 1500 bambini sono coinvolti in incidenti della circolazione, quasi la metà dei quali avviene sulla via della scuola. La strada rappresenta addirittura la causa di decesso più frequente per i ragazzi tra i 5 e i 14 anni. La loro piccola corporatura costituisce un handicap nel traffico, poiché sono visti troppo tardi dagli automobilisti. Ma la loro visibilità viene notevolmente rafforzata dal gilet fluorescente del TCS, costituito da due elementi distinti: una superficie gialla e arancione che sprigiona un forte bagliore se colpita dai raggi del sole e alcune fasce riflettenti orizzontali che rispecchiano la luce dei fari dei veicoli nell’oscurità o in caso di maltempo. Questi gilet soddisfano le prescrizioni europee e le norme sugli indumenti di segnalazione ad uso professionale.
Nessuna fretta Gli 80 000 esemplari saranno distribuiti gratuitamente dai responsabili dell’educazione stradale delle polizie locali: «Ne raccomandiamo l’uso ai bambini dai 6 anni in su», sottolinea Helmut Gierer. Naturalmente, questo accessorio di sicurezza non esime i genitori dall’occuparsi
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er decine di migliaia di scolari, nelle prossime settimane risuonerà il campanello del rientro in classe. Si rivedrà così lo spettacolo degli alunni di prima e seconda elementare che si tengono per mano sulla via della scuola, indossando la tradizionale pettorina luminescente del TCS. Allo scopo di contribuire alla sicurezza anche degli allievi di terza, non meno esposti ai pericoli del traffico, il TCS distribuirà loro 80 000 gilet di sicurezza. Questa originale iniziativa, finanziata con parte della quota d’affiliazione al TCS, ha riscontrato un grande successo nel 2013: «Abbiamo ricevuto commenti molto positivi da parte degli agenti di polizia, delle scuole e dei genitori. Questo ci ha spronato a riproporla nel 2014», commenta Helmut Gierer, responsabile delle campagne di sicurezza stradale del TCS.
del modo in cui i loro figli si muovono nel traffico. I bambini, infatti, hanno difficoltà a valutare la velocità dei veicoli e le distanze: «Per questo motivo bisogna loro ricordare di aspettare fino a che i veicoli siano completamente fermi prima di attraversare le strisce pedonali. È anche importante mandarli a scuola abbastanza in anticipo. La fretta è, infatti, una cau-
Grazie al gilet fluorescente, gli alunni di terza beneficiano di un’accresciuta visibilità nel traffico stradale.
Conducenti: occhio ai bambini! ◾ Guidare con particolare prudenza nei pressi di scuole, fermate di scuolabus o mezzi pubblici. ◾ Moderare la velocità e tenersi pronti a frenare quando si vedono dei bambini ai bordi della strada. ◾ Fermarsi sempre davanti a un passaggio pedonale se un bambino lo vuole attraversare. Nelle lezioni di educazione stradale i bambini imparano che bisogna attraversare il passaggio pedonale solo se i veicoli sono del tutto fermi. ◾ Non fare nessun segno con la mano; il bambino, infatti, potrebbe attraversare la strada di corsa, senza badare agli altri pericoli (p. es. traffico nel senso inverso). ◾ Far attenzione agli scolari in bicicletta. I bambini spesso non padroneggiano ancora bene la loro bici. ◾ Tenere una distanza sufficiente dalle biciclette e tenere presente che il bambino potrebbe comportarsi in modo erroneo.
sa frequente di incidente», rammenta Helmut Gierer. Il secondo pilastro dell’impegno del TCS: i manifesti e gli striscioni Playmobil che rivolgono agli automobilisti il celebre slogan «Stop prima della botta». Un modo crudo per ricordare che è meglio immobilizzare completamente il proprio veicolo davanti ad un passaggio pedonale. Avanzare a velocità ridotta e fare segnali con la mano per invitare i bambini ad attraversare, non è una buona soluzione. Questo comportamento può addirittura sfociare in situazioni critiche, perché durante le lezioni di sicurezza stradale gli alunni imparano ad attraversare solo quando il veicolo è totalmente immobile. Da qui la seconda parte dello slogan recitato dai pupazzi Playmobil: «Fermati! Rallentare non basta». Inoltre, bisogna guidare con prudenza nei dintorni delle scuole (vedi riquadro a lato). I bambini cedono spesso ad impulsi improvvisi e quando si spostano in bicicletta non padroneggiano perfettamente il loro veicolo. Jacques-Olivier Pidoux
Info Touring Ulteriori informazioni direttamente su: www.tcs.ch/strada-scuola
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PATROUILLE SUISSE
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Il partenariato con
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Modalità auto | SMS e telefonate distraggono gli automobilisti che fanno incidenti. Così ora i fabbricanti di telefonini lavorano su nuovi blocchi per gli smartphone.
Blocco chiamate per conducenti
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circa 13 000 sinistri dovuti alla disattenzione degli automobilisti. Con la campagna «Occhi aperti sulla strada» l’Associazione svizzera d’assicurazioni (ASA) e il Touring Club Svizzero (TCS) incitano i conducenti a concentrarsi sulla guida. Tuttavia gli smartphone non sono solo una fonte di distrazione, ma servono anche come dispositivi di navigazione e registratori di brani musicali. E queste funzioni devono poter essere utilizzate.
Con questo brevetto Apple si assicura così i diritti su una tecnologia che blocca gli smartphone degli automobilisti durante la guida. Questa funzione non giunge per caso.
Il rischio smartphone Chi è impegnato in attività secondarie come scrivere SMS, telefonare o impostare il navigatore, non ha il controllo del veicolo. Il rischio di incidenti aumenta. Solo nel 2013 in Svizzera si sono registrati
La prima causa di incidenti: la distrazione al volante.
Niente SMS e chiamate
GM
opo la modalità aeroplano sugli smartphone arriva ora anche la modalità automobile. Attivando la modalità aereo non si può telefonare né ricevere SMS, mentre le altre funzioni possono essere utilizzate. In modo molto simile dovrebbe funzionare anche la tecnologia alla quale sta lavorando Apple. Il gigante dei computer ha depositato un brevetto corrispondente, scrive il solitamente beninformato sito Internet Macrumors.
Già prima di Apple altri produttori hanno reagito e inserito nei loro apparecchi analoghe modalità per l’automobile. Nel Windows Phone questa funzione si attiva appena lo smartphone si collega alla rete Bluetooth dell’automobile. In questo caso non si possono più scrivere SMS e chi chiama riceve una comunicazione in cui si dice che il destinatario si trova al volante e non può telefonare. Questa applicazione è stata sviluppata nel quadro della campagna «Occhi aperti sulla strada». Attivandola prima di partire, gli automobilisti bloccano di proposito tutte le funzioni del telefonino che potrebbero disturbarli. La tecnologia di Apple dovrebbe però rappresentare un ulteriore passo in avanti. Tramite il sensore GPS integrato, l’apparecchio dovrebbe riconoscere se il veicolo si sta muovendo. Inoltre, la telecamera dovrebbe rilevare se chi usa il telefonino si trova al volante. dno
Limite alcolemico valido anche per i gommoni
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li automobilisti sono ormai abituati: chi non vuole perdere la licenza di condurre, deve attenersi alla regola di bere un singolo bicchiere. In questo caso, infatti, non c’è alcun pericolo che l’alcolemia salga sopra il temuto limite dello 0,5 per mille. Chi invece beve qualcosa in più – sempre ammesso che si tratti della prima volta negli ultimi due anni che viene fermato – può salvare la patente di guida purché resti entro il limite dello 0,8 per mille, limitando i danni così ad un ammonimento. Se il tasso alcolemico supera anche questo limite, allora il trasgressore va incontro al ritiro della
il consulente Urs-Peter Inderbitzin
patente e dovrà andare a piedi per almeno un mese. Ciò che vale per i conducenti di veicoli, da quest’anno vale anche per chi conduce un natante. Per di più il limite per mille non vale solo per battelli e barche a motore, ma anche per pedalò, barche a remi e gommoni; teoricamente anche per materassini e altri mezzi di svago in acqua. Per quanto riguarda i natanti non motorizzati destinati allo sport e al tempo libero, tuttavia, può essere richiamato l’art. 52 del Codice penale, che consente all’autorità di rinunciare a perseguire un’infrazione, se la colpa e le conseguenze sono poco
importanti e nessuno è stato messo in pericolo. Un giro in barca con tasso tra lo 0,5 e lo 0,8 per mille porta ad un ammonimento. Sopra lo 0,8 per mille, il trasgressore deve rinunciare alla patente per almeno un mese. Anche qui vale in principio della cascata: più sono le infrazioni, più severa la sanzione. Piccola consolazione per i proprietari di natanti: il ritiro della patente riguarda soltanto quella nautica, mentre possono conservare quella stradale. La sanzione però deve essere scontata durante la stagione delle uscite in barca. Un rinvio alla stagione invernale è escluso, poiché la sanzione perderebbe il suo effetto.
12 touring | società e mobilità n. 13 | 7 agosto 2014
Littering | I campi lungo le strade sono sempre più colmi di rifiuti. Le conseguenze per i contadini sono costi ingenti e mucche malate. Campagna di sensibilizzazione.
Giù dalla finestra, via dalla mente
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Le brutte sorprese in primavera Anche lungo le strade principali tra Gränichen e Teufenthal nel Canton Argovia avviene il littering, come ha constatato Reto Spörri, docente in allevamento di animali al centro di formazione agricola Liebegg (Gränichen). «In primavera, quando la neve si scioglie, si concentra la massima quantità di rifiuti abbandonati». Stando all’Associazione dei servizi della circolazione (asa) i responsabili dell’eliminazione dei rifiuti sulle strade cantonali sono i competenti uffici cantonali e per quelli sull’autostrada, l’Ufficio federale delle strade. Lungo le strade comunali il responsabile dell’eliminazione dei rifiuti è naturalmente il comune. Dato che però il servizio di pulizia non può avvenire quotidianamente, spesso i contadini devono fare da sé. E non costa solo soldi, ma soprattutto impegna molto tempo. Reto Spörri a questo proposito: «Un contadino di una fattoria di media grandezza dopo lo scioglimento delle nevi deve calcolare circa tre ore di tempo per recarsi sui suoi campi e raccogliere i rifiuti. Mantenere prati e campi puliti è
I cartelloni hanno successo: i contadini parlano di un 60% in meno di rifiuti. Donato Caspari
omenica pomeriggio, un cielo azzurro dominato dal sole. È giunto il momento di tirar fuori dall’armadio il cestino da picnic, salire in auto e partire per una breve gita in campagna. La maggior parte dei vacanzieri domenicali mette i rifiuti in un sacchetto e se li porta a casa o li elimina in un posto apposito. Ma purtroppo non tutti fanno così. «Negli ultimi anni molti contadini si sono lamentati sempre più per i rifiuti abbandonati sulle loro superfici agricole», spiega Sandra Helfenstein dell’Unione Svizzera dei Contadini (USC). Per questo, l’organizzazione mantello dell’agricoltura svizzera e il Gruppo d’interesse per un ambiente pulito (IGSU) ripropongono la campagna anti-littering avviata nel 2013. «Determinante per il lancio di una campagna anti-littering è stato il fatto che nel 2012 diverse mucche di una fattoria sono morte e si presume che la causa siano stati i rifiuti ingeriti dalle bestie», spiega Helfenstein. I contadini proprietari di campi che costeggiano strade o sentieri sono particolarmente colpiti dal littering. «A dire il vero, sui terreni agricoli in tutto il Paese si trovano dei rifiuti indesiderati» sottolinea Sandra Helfenstein.
I rifiuti lungo le strade vengono mangiati dalle mucche – con conseguenze fatali per gli animali.
però un lavoro che si deve ripetere ogni volta». I ruminanti come le mucche mangiano in modo frettoloso e per questo sono dei predestinati mangiatori di rifiuti. «Non si accorgono nemmeno di mangiare corpi estranei come ad esempio componenti di lattine in alluminio o schegge di vetro. I bordi taglienti e le cime appuntite danneggiano i canali di alimentazione degli animali, se scendono nello stomaco possono perforare le pareti ed entrare così nella cavità addominale, dove il rifiuto può provocare gravi lesioni». Un animale
Giornata di pulizia in Svizzera Nel 2013 l’Unione Svizzera dei Contadini e il Gruppo d’interesse per un ambiente pulito hanno avviato con successo una campagna anti-littering, che viene ripetuta quest’anno. L’apice della campagna di sensibilizzazione è il nazionale «Clean-up-Day», una giornata di pulizie generali per l’intero Paese. L’anno scorso in varie città da A come Aarburg fino a Z come Zurigo, circa 5000 volontari hanno raccolto diverse tonnellate di rifiuti che poi hanno eliminato correttamente. Grazie al gran successo riscosso dalla giornata Clean-up del 2013 l’evento quest’anno si terrà per due giorni, il 12 e il 13 settembre. Ulteriori informazioni sul tema littering e la giornata Clean-up sono disponibili su www.igsu.ch. sky
ferito in questo modo in genere non può essere salvato. Stando allo studio del 2011 «Il littering costa – Costi di pulizia per frazioni di rifiuti generati dal littering in Svizzera» dell’Ufficio federale dell’ambiente, l’impegno finanziario nel 2010 per mantenere puliti i comuni e le superfici agricole ammonta a 192 milioni di franchi. Con tendenza all’aumento. Nora Steimer del Gruppo d’interesse per un ambiente pulito spiega: «Un tempo si parlava di littering soprattutto per quanto riguarda i centri urbani. Ma poi è diventato sempre di più un problema anche in campagna. In ogni città o comune ci sono dei luoghi particolarmente esposti, come ad esempio le fermate del bus o del tram, le aree di servizio autostradali o le zone per grigliate». Per rendere attenta la popolazione al problema, l’IGSU ha posto grandi manifesti e cartelloni lungo i bordi delle strade. Inoltre, nelle scuole vengono distribuiti prospetti e organizzati eventi informativi. «Un sondaggio condotto in inverno presso i contadini ha mostrato che i manifesti hanno provocato una riduzione della quantità dei rifiuti di quasi il 60 percento», spiega ancora Nora Steimer. Anche l’Unione Svizzera dei Contadini conferma i dati di successo della campagna dell’anno scorso. «L’esperienza dimostra che la campagna è efficace», aggiunge da parte sua Reto Spörri. Sandra Kyburz
società e mobilità | touring 13
Manuel Geisser
n. 13 | 7 agosto 2014
Ombudsman del traffico | Nella circolazione stradale sussiste un grosso potenziale di frustrazione. L’ufficio dell’ombudsman di Zurigo consiglia gli utenti arrabbiati.
Un uomo per tutti i casi di traffico
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raffico rallentato, semafori costantemente sul rosso, cantieri che ostacolano il transito, strisce pedonali quasi invisibili e ciclisti che non si attengono alle regole della strada: ci sono parecchie ragioni per arrabbiarsi circolando nel traffico nella città di Zurigo. E sfogare la propria rabbia non è affatto semplice. Chi sa esattamente quale autorità oppure ufficio è responsabile per un determinato problema? Hans Meier lo sa. Infatti, è il primo ombudsman del traffico in Svizzera. Da marzo di quest’anno si occupa dei timori degli automobilisti zurighesi.
I radar rappresentano la più grossa frustrazione nella circolazione.
Quali sono le preoccupazioni? Fautori della creazione di questo ufficio sono l’imprenditore Kenny Eichenberger e Reto Cavegn, direttore della Sezione TCS di Zurigo. «L’ombudsman porta trasparenza», spiega Cavegn. Chi non è d’accordo con i flussi della circolazione non sa proprio a chi rivolgersi per i suoi problemi: «Noi inoltriamo le preoccupazioni degli automobilisti agli uffici competenti». In tal modo, il «difensore civico» costruisce un ponte tra le apprensioni degli utenti della strada e i funzionari
competenti. Nei primi due mesi questo servizio è stato molto utilizzato a Zurigo, dove Hans Meier ha trattato circa 200 richieste scritte o telefoniche, costatando un grosso potenziale di frustrazione. Secondo Meier sono tre le cause principali della frustrazione nella circolazione: i radar o altre multe e il comportamento degli altri utenti della strada, soprattutto dei ciclisti che non si attengono alle norme della circolazione. Un ulteriore fattore di frustrazione sono i flussi della circolazione sulla via del lavoro. «La gente si sente molestata dai semafori che regolano e dosano il traffico in direzione della città», spiega Hans Meier. «Non vedono il motivo per cui un certo semaforo sia fisso sul rosso, sebbene in realtà si potrebbe passare. Tuttavia questo segnale luminoso è importante, altrimenti il traffico nel centro città collasserebbe».
Primo successo L’ombudsman del traffico Hans Meier sa a chi rivolgersi per ogni determinato problema.
Finora non si sono registrati classici casi da ombudsman, in cui ha dovuto fare da arbitro tra le parti: «Si tratta perlopiù di ascoltare le persone e smistare le questioni che le angustiano». Hans Meier ha comunque già ottenuto i primi successi
«Contapensieri» in tutta la Svizzera Il TCS e Auto-Svizzera stanno discutendo se introdurre un ombudsman del traffico a livello nazionale. AutoSvizzera offre già con il sito Internet www.sorgentacho.ch una piattaforma digitale per esprimere le preoccupazioni, i crucci e le esigenze degli automobilisti svizzeri. Quanto prima viene formulata una richiesta, tanto più essa diventa eccitante ed interessante anche per la politica. nr
concreti: a Zurigo un automobilista ha segnalato che le barriere per impedire il transito notturno tra le 22 e le 7 venivano abbassate con addirittura mezz’ora di anticipo. L’ombudsman ha così inoltrato reclamo presso l’ufficio competente ed ora le barriere si abbassano correttamente alle 22. Nadia Rambaldi
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test e tecnica | touring 15 n. 13 | 7 agosto 2014
Produrre la propria energia a domicilio | I proprietari di auto elettriche possono sognare un bilancio CO2 neutro. La prova tramite l’impianto solare del TCS.
Circolare col solare: è possibile
P
er trovare il Sacro Graal ecologico, un’automobile elettrica dovrebbe essere alimentata da energia prodotta a domicilio. Ma qual è il chilometraggio che un moderno modello elettrico riesce a percorrere essendo alimentato da un’istallazione solare domestica? Al fine di rispondere a questa domanda, il TCS ha istallato un’unità di pannelli solari sul tetto di un garage del suo centro tecnico di Emmen. Un bilancio fatto dopo due anni d’attività è positivo: tenuto conto dell’aumento atteso del prezzo dell’elettricità, circolare con un bilancio neutro di CO2 è un’operazione abbordabile per i privati.
risultano. Inoltre, la ricarica avviene indipendentemente dalle condizioni di soleggiamento. Veniamo ai costi: se prendiamo una tariffa domestica di 25 ct./kWh, il rendimento annuo dell’istallazione solare ammonta a 250 fr. L’investimento iniziale sarà coperto dopo circa 38 anni di funzionamento. Nel caso della Citroën C-Zero utilizzata come auto di riferimento, che consuma 16 kWh/100 km, otteniamo un costo dell’energia solare di 6.10 fr. per 100 km. In confronto, una Hyundai i10 1,2 l benzina equivalente assorbe circa 11 fr. di carburante. Meno costoso all’ac-
Grazie ad una primavera 2014 favorevole, l’istallazione solare del TCS ha prodotto 602 kWh nel primo semestre, in crescita del 30%.
Bilancio conforme alle attese
Info Touring Ulteriori dettagli su questa esperienza e sulla mobilità elettrica al sito Internet: www.ambiente.tcs.ch
Gu Guidare a bilanc bilancio cio CO O2 neutro Superficie dei pannelli: Potenza: Superficie utile: Costi: Potenziale:
7,6 7 ,6 m2 kWp 1,1 kW p ca. 25 m2 ca. 9550 fr fr.. 6000 km/anno /anno
grafico TCS Visuell, fonte: TCS MoBe
In funzione dal dicembre 2011, l’istallazione solare del TCS composta da 6 pannelli è costata 9550 fr. Prima costatazione: l’obiettivo teorico di produrre circa 1000 kWh per anno, ossia 2,7 kWh al giorno, è stato rispettato. Nel 2012, la produzione è ammontata a 1020 kWh e l’anno seguente, segnato da una pessima primavera, a 973 kWh. Risultato: questa produzione consente un chilometraggio annuo di 6000 km. Va precisato che da aprile 2014, l’ordinanza sull’energia stabilisce che la corrente può essere interamente o parzialmente utilizzata sul luogo di produzione. Al centro tecnico di Emmen, la ricarica del veicolo avviene tramite una colonnina allacciata alla rete da 230 V. Ciò ha il vantaggio di evitare lo stoccaggio dell’energia in batterie con le perdite che ne
quisto, questo modello risulta tuttavia più caro se teniamo conto dei costi complessivi (acquisto, manutenzione ecc.). Su 10 anni/150 000 km, il TCS ha stimato costi totali di 37 800 fr. per la Hyundai contro 41 600 fr. per la C-Zero mossa ad energia solare. Non è l’America, ma la guida con bilancio CO2 neutro non è comunque inaccessibile per i privati. MOH/TCS MoBe
La tettoia solare design per auto I costruttori automobilistici tendono a proporre concetti globali che coprano tutti i bisogni indotti dalle automobili elettriche. Ultimo esempio in termini di tempo, BMW ha elaborato una tettoia per auto il cui tetto è costituito da 24 pannelli fotovoltaici. Questa copertura oltre a sposare lo sviluppo sostenibile, è anche un oggetto di design. La struttura è formata da travi in bambù, considerato come il legno che ricresce più rapidamente quindi più ecologico.
Le pareti sono ornate da teli stilizzati realizzati a base di carbonio. Per la parte tecnica, la struttura è ricoperta da moduli solari di tipo «vetro-vetro» ritenuti resistenti alle intemperie. La produzione annua è stimata a circa 3500 kWh alle nostre latitudini, con un massimo quotidiano di 4,6 kWh. L’automobile è ricaricabile attraverso una colonnina a muro. Particolarmente alta, poiché concepita per permettere l’apertura delle porte ad elitra della BMW i8, questa tettoia sarà costruita in tre grandezze. BMW Svizzera ha fatto sapere che la distribuirà se vi sarà la MOH domanda.
16 touring | test e tecnica n. 13 | 7 agosto 2014
Promossa guardiana del tempio Subaru 2.5T WRX STI | Sopravvissuta alle purghe anti-CO2, perpetua l’immagine di sportiva abbordabile assetata di percorsi sinuosi. Il tutto rivelandosi più polivalente che mai.
Non solo Porsche Il tutto inizia dal 2,5 l turbo, che se richiede di essere tenuto su di giri nella guida urbana, libera i suoi 300 CV in modo tanto lineare quanto massiccio nella guida sportiva. A partire da 3000 giri/min, si ottengono riprese notevoli e accelerazioni esplosive. Il tutto valorizzato da un cambio a 6 marce dagli innesti corti e abbastanza preciso. Un vero piacere poi sentire questo telaio lavorare e lasciare che la belva salti da una curva all’altra con agilità felina. Non ci sono soltanto le Porsche e compagnia a procurare un’entusiasmante sportività nel modo di stare in strada. Senza dimenticare che il pilota ha tutto il piacere nel modulare il livello
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on lo nascondiamo: la Subaru WRX STI nasconde qualche cosa di anacronistico. Non soltanto perché è da tempo ormai che le berline tre volumi non fanno più tendenza dalle nostre parti. Si ha infatti l’impressione che, dal lancio della prima WRX STI nel 1994, questo modello dalle prestazioni sportive non sia affatto evoluto. Bisogna altresì dire che la linea certo affinata di questa quarta generazione sembra in ritardo di un’era, al pari della plancia di bordo – quantomeno però rivestita di materiali schiumosi gradevoli al tatto. Ciò detto, questa impressione iniziale si smorza al primo rombo dell’inamovibile 4 cilindri boxer. Nell’era delle vetture dal design elaborato ma troppo spesso consensuale, questa Subaru ha il grande merito di riportarci nel mondo dell’automobile con la A maiuscola.
d’intervento del controllo di stabilità – un po’ asettico nella modalità standard – e del differenziale meccanico autobloccante. Ancora più speciale: quest’ultimo è regolabile manualmente su 6 livelli e qui entriamo nell’ambito del puro sport automobilistico. Comunque sia, questa WRX STI è avvezza all’uso quotidiano. Stabile senza essere rigida, in autostrada non ha nulla di una cassa di risonanza sportiva, mentre lo spazio per le gambe dietro e la capacità del bagagliaio (+40 l) sono studiati con generosità. L’unico dilemma sarà la scelta tra la versione con o senza alettone posteriore che suscita tra il pubblico ammirazione o derisione. MOH
La Subaru WRX STI si riconosce sempre dalla presa d’aria del turbo e dall’alettone posteriore. Un veicolo peraltro assai confortevole. Gradevoli pure i sedili sportivi avvolgenti di serie.
Sportive da 300 CV a prezzo accessibile A fianco della sua eterna rivale Mitsubishi Lancer Evo, la Subaru WRX STI figura tra le ultime pure sportive vendute a prezzo accessibile. Certamente non più giovanissima, la Mitsubishi Evo offre infatti i suoi 295 CV di fuoco a soli 40 000 fr. Abbiamo qui a che fare con due modelli a tre volumi un po’ esotici che provengono direttamente dal mondo delle competizioni. Oltre a queste due opzioni, gli amanti delle vetture abbordabili che sfiorano i 300 CV hanno la possibilità di guardare alla categoria
Poco discreto, l’alettone, ma che effetto! delle compatte le cui motorizzazioni non cessano di crescere in potenza. Seat ad esempio ha appena lanciato una Leon Cupra che raggiunge i 280 CV, venduta ad un prezzo di base di 41 000 fr., ossia nettamente
Positivo: rapporto prezzo-potenza, prestazioni e carattere del motore, cambio, telaio vivo, sportiva polivalente, abitabilità posteriore, dotazione (Luxury) Negativo: auto poco innovativa (design, presentazione interna, tecnologia), emissioni di CO2, assenza di sensori di retromarcia, fari manuali. Tecnica: 5 posti, 4 porte; lunghezza: 4,60 m; bagagliaio 460 l; 4 cilindri 2,5 l turbo, 300 CV, 407 Nm a 4000 giri/min; cambio a 6 marce; trazione integrale; da 0 a 100 km/h in 5,2 s; 255 km/h; Consumo (in prova): 11,6 l/100 km, autonomia: 517 km Prezzo: 45 400 fr. (2.5T WRX STI Sport S).
meno della cugina VW Golf R i cui 300 CV sono offerti a 51 000 fr. Il grande vantaggio di queste compatte moderne rispetto alle due giapponesi risiede nelle loro emissioni di CO2 ridotte. In ogni modo una guida sportiva tende a fare esplodere i consumi nel ciclo misto promessi sui cataloghi. Resta il fatto che queste auto si rivelano effettivamente economiche con una guida moderata. Va infine precisato che le compatte premium (Audi S3, BMW 135i) sono pure presenti nel club dei 300 CV e oltre. Ma qui l’asticella dei 50 000 fr. è ben superata e per questi prezzi si potrebbe anche decidere ad acquistare la Porsche «low cost» promessa entro due anni da 40 000 euro. MOH
test e tecnica | touring 17 n. 13 | 7 agosto 2014
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La break versione fuoristrada
L’i8 è chiamata a consolidare l’immagine innovatrice di BMW. Galleria d’immagini su Touring iPad.
Vettore tecnologico BMW i8 | Seconda nata della gamma i, quest’ibrida ricaricabile gran turismo vuol essere una vetrina tecnologica altamente design.
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ono rare le auto che esibiscono uno stile tanto esuberante. Con il suo mix di estroversione, design e high tech, la BMW i8 è una di quelle. Più che le larghe portiere ad elitra, degna di nota la linea delle fiancate, la cui profonda nervatura termina in una cresta appuntita sui passaruota posteriori. Questo movimento è messo in risalto dall’estroflessione laterale del portellone posteriore. I distratti che non avessero notato queste particolarità, certamente non mancheranno di accorgersene quando si accendono le sottili venature luminose LED che si animano all’azionamento delle frecce. Ebbene sì, questa i8 è un vibrante condensato di design automobilistico.
Condensato tecnologico Al di là del suo lato esibizionista, il design è soltanto la punta dell’iceberg tecnologico di questa sportiva nata all’insegna dello sviluppo sostenibile. Questo precetto passa ineluttabilmente per un’applicazione mirata della costruzione leggera. La cella dell’abitacolo è realizzata in plastica rinforzata di fibra di carbonio, mentre i motori sono integrati su un telaio in alluminio. Per finire, questa prosperosa automobile granturismo sulla bilancia raggiunge appena le 1,5 tonnellate, sebbene sia nettamente più lunga di una Porsche 911. Una vera prodezza se pen-
siamo che abbiamo a che fare con un’ibrida ricaricabile che ospita una batteria agli ioni di litio nel tunnel centrale. Va comunque detto che BMW non ha esitato a ricorrere – ed è una prima – ad un motore 3 cilindri. Sorprendentemente questo piccolo 1,5 l turbo derivato dalla Mini emette una sonorità rauca che lo avvicina ad un V6 sportivo. Idem per le accelerazioni da supersportiva dalle sensazioni certo un po’ sfalsate, dato che in modalità «Sport» la i8 è spinta dal motore termico posteriore e dal motore elettrico anteriore. Ma le prestazioni di questa trazione integrale ci sono, tanto più che il propulsore elettrico è sempre disponibile, poiché le batterie vengono ricaricate secondo necessità tramite un alternatore. Da ibrida patentata, l’i8 parte tuttavia sistematicamente in modalità elettrica, che può spingerla fino ad una velocità di 120 km/h. L’autonomia elettrica è annunciata a 37 km e il raggio d’azione globale a 600 km. Se i consumi misti sono di 2,1 l/100 km, BMW stima a 5 l quelli extraurbani, e il computer di bordo punta ai 12 l nella guida sportiva. Resta da definire l’uso che sarà fatto della i8: esibizione in città o gran turismo, ossia la vocazione primaria di questa 2+2? Quanto al prezzo elevato di 162 200 fr., è controbilanciato da un equipaggiamento inabitualmente ricco per una BMW. MOH
Tecnica: GT; 2+2 posti; lunghezza: 4,69 m; bagagliaio: 154 l Motori: 3 cilindri 1,5 l turbobenzina, 231 CV, 320 Nm a 3700 giri/min e elettrica 131 CV; potenza combinata: 362 CV; cambio automatico a 6 rapporti; trazione integrale; da 0 a 100 km/h in 4,4 s; velocità massima: 250 km/h Consumo (ciclo misto): 2,1 l/ 100 km, 49 g/km di CO2 Prezzo: 162 200 fr.
Skoda Octavia Scout Come per l’edizione precedente, la break più diffusa in Svizzera – 9000 unità lo scorso anno – è affiancata ora da una fuoristrada. Alternativa intelligente alle SUV, queste vetture hanno il vantaggio di offrire un comportamento simile alle familiari tradizionali, potendosi però anche avventurare sullo sterrato grazie all’altezza da terra accresciuta. Nel caso dell’Octavia Scout, il telaio è stato rialzato di 3,1 cm e l’altezza da terra portata a 17,1 cm. Oltre al telaio rialzato, questa station wagon si caratterizza per le protezioni che rifiniscono i passaruota e il sottoscocca. Gli angoli di attacco e partenza sono stati leggermente migliorati e sia davanti sia dietro sono protetti da inserti argentati. La trazione integrale è assicurata da una frizione a lamelle alleggerita. Questo dispositivo regola in permanenza la coppia tra le quattro ruote motrici. È inoltre assistita da un differenziale elettronico che agisce sui due assi. Dettaglio interessante, il peso massimo rimorchiabile è prossimo alle 2 tonnellate. Ben motorizzata, l’Octavia Scout è nel contempo dinamica e sobria. L’allestimento interno di questa break molto spaziosa differisce semplicemente per alcuni rivestimenti e per il logo «Scout». Basata sulla versione Elegance, la dotazione si arricchisce in particolare dei fari allo xeno, delle barre sul tetto in alluminio e dei cerchi da 17˝. Il costo supplementare dei modelli Scout ammonta a circa 2400 fr. MOH Tecnica: break fuoristrada; 5 posti; lunghezza: 4,69 m; bagagliaio: 610–1740 l Motori: benzina 180 CV, diesel 150/184 CV; cambio manuale a 6 marce e DSG; trazione integrale (Haldex); da 0 a 100 km/h da 7,8 s; carico rimorchiabile massimo: 2000 kg Consumo (misto): da 5,1 l/100 km, 129 g/km di CO2 Prezzi: da 39 450 fr. (1.8 TSI DSG) a 41 450 fr. (2.0 TDI DSG); lancio in settembre.
Rialzata di 3 cm, l’Octavia Scout non teme i fondi sconnessi.
18 touring | test e tecnica n. 13 | 7 agosto 2014
Ford Ecosport 1.0 SCTi Titanium
Intelligente sbarazzina per città e campagna La Ford Ecosport sembra una fuoristrada, ma sin dai suoi valori più intimi è una SUV adatta alla città. Convince per le buone prestazioni, l’agilità e l’ingegnosa connettività con lo smartphone.
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nizialmente sviluppata per il mercato brasiliano, la Ford Ecosport diventa ora auto globale e arriva anche in Svizzera. Ma cosa è veramente questa vettura lunga 4,27 e larga 1,76 metri? Il design si accosta chiaramente all’offroad: grande altezza da terra (20 cm), posizione di guida elevata, protezioni sottoscocca davanti e dietro e una ruota di scorta montata sul portellone posteriore. Purtroppo però la Ford Ecosport non sarà disponibile con trazione integrale, ma bisognerà accontentarsi di quella anteriore. Ford stessa definisce l’auto come Smart Utility Vehicle e centra in pieno la questione: in altre parole, l’Ecosport è una sbarazzina urbana con un buon feeling con le strade sterrate.
Una piccola forza Il motore 1,0 l benzina con Ecoboost montato sulla Ecosport è stato designato per la terza volta motore dell’anno. Vorrà pur dire qualcosa! Ed effettivamente, il tre cilindri benzina turbo esprime una certa potenza e rivela anche una buona elasticità. Il propulsore eroga 125 cavalli pieni, che permettono alla SUV di inerpicarsi anche sulle ripide strade dei passi. Il cambio è ben armonizzato col motore. La piccola Ford si muove poi con agilità sulla strada e gestisce con una certa eleganza le curve veloci, sebbene soffra un po’ il rollio.
Interni poco entusiasmanti La Ford Ecosport non mantiene all’interno ciò che promette fuori. Abitacolo e cruscotto sono dominati da plastiche rigide, che non sono molto piacevoli né a livello tattile né visivo. Un fattore su cui andranno fatti dei miglioramenti, poiché non soddisfa gli standard europei. Anche Kaspar Haffner, responsabile della comunicazione di Ford Svizzera, conferma che il gruppo Ford è consapevole di questo e a partire dalla produzione di settembre gli interni saranno migliorati e
rivalutati. A parte i materiali, il cockpit è ben ordinato e visibile, tuttavia la console centrale è sovraccarica e il display è davvero troppo piccolo. Veramente buona la spaziosità di cui si dispone sui due
PIÙ O MENO Facilità d’accesso e posizione di guida rialzata Prestazioni adeguate Spaziosità anteriore Buona maneggevolezza Grandi specchietti esterni Buon impianto audio Possibilità d’incentivo fiscale Materiali e rifiniture nell’abitacolo Rapporto prezzo-prestazioni Non disponibile in versione 4×4 Comportamento poco dinamico Portellone posteriore ingombrante
sedili in pelle (opzionali) anteriori, sui quali si possono senz’altro percorrere un paio di centinaia di chilometri in tutta comodità. Se davanti siedono persone di statura elevata, dietro però lo spazio si restringe. Gli schienali possono essere ribaltati separatamente e permettono al bagagliaio di aumentare il volume di carico da 333 a 1238 l. Il portellone posteriore si apre lateralmente, conferendo all’auto un tocco particolare. La maneggevole Ecosport in fatto di volume di carico non può tuttavia dirsi spaziosa. La dotazione di sicurezza è buona, anche se gli ampi montanti anteriori limitano la visibilità. Una qualità non irrilevante è l’ingegnosa interfaccia per la connettività con gli smartphone, chiamata Ford Sync. In un attimo il cellulare si connette con l’auto e può essere gestito tramite comandi vocali. Il sistema è persino in grado di leggere gli sms, a condizione che non siano scritti in dialetto. Inoltre tramite la funzione App-Link possono essere consultate playlist musicali e le applicazioni per la navigazione. Felix Maurhofer
Il bagagliaio è piccolo ma adeguato. Grazie al sistema Ford Sync lo smartphone si connette rapidamente.
SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO Ford Ecosport 5 porte, 5 posti; 26 950 fr. (auto del test: 30 150 fr.) Gamma: dalla 1.5 Duratec, 110 CV (25 900 fr.) alla 1.5 Duratorq TDCi, 90 CV (27 200 fr.) Opzioni: sedili in cuoio (1250 fr.), sensori di parcheggio posteriori (550 fr.) Garanzia: 2 anni di fabbrica, 1 anno mobilità illimitata; 12 anni antiruggine (con condizioni) Importatore: Ford Motor Company SA, Geerenstrasse 10, 8304 Wallisellen. www.ford.ch DATI TECNICI Motore: 1,0 l turbo benzina, 125 CV; trazione anteriore, cambio a 5 marce Peso: 1385 kg (auto del test), totale ammissibile 1715 kg, carico rimorchiabile 750 kg
Tabella comparativa
Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione Test «Touring»
Ford Ecosport 1.0 SCTi Titanium
Suzuki SX4 SCross 1.6 16V Compact 2WD
26 950.– 998 92/125 200/1400 5,9 C2 70 –.61
24 990.– 1586 88/120 156/4400 5,41 D2 704 –.59
11133
11113
13/2014
20/2013
dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi totali su 180 000 km (15 000 km/anno) 4 Suzuki SX4 S-Cross 1.6 D GL-Top 4WD
1
test e tecnica | touring 19 n. 13 | 7 agosto 2014
Ford Ecosport 1.0 SCTi in dettaglio
◂
passo 252 cm
▸
166 cm
◂
◂
◂
cm cm 11 81 –1 8– 90 5 ◂ ◂
◂
▸
101 cm
▸
109 cm
▸
lungh. 427 cm (largh. 176 cm)
▸
larghezza interna: ant. 144 cm, post. 143 cm bagagliaio: 333–1238 litri pneumatici: 205/60R16, min. 195/65R15
ABITACOLO 11233 Gli interni sono dominati dalla plastica. Il moderno cruscotto ben ordinato è però mal rifinito. La disponibilità di spazio davanti risulta buona. Lo spazio risulta invece limitato nel bagagliaio e per i passeggeri che prendono posto dietro.
La SUV compatta di Ford è fondamentalmente una cittadina, ma sa muoversi anche su strade sterrate.
COMFORT 11133 I sedili in pelle opzionali sono comodi, regolabili in molti modi ma con poca tenuta laterale. Il modello è attualmente disponibile soltanto nella linea d’allestimento Titanium. Sebbene l’insonorizzazione sia nella media del segmento, a bassa velocità e con molto gas il motore si fa sentire. DOTAZIONE 11123 Non si può pretendere la luna, ma l’essenziale è disponibile. Particolarmente buona la connettività per gli smartphone.
foto Felix Maurhofer
PRESTAZIONI 11113 Prestazioni sorprendentemente buone con il motore benzina turbo da 1,0 l. La coppia massima di 200 Nm a 1400 giri/min consente al motore di esprimere una certa potenza. Il cambio a 5 marce è maneggevole, anche se i rapporti sono un po’ distanziati. Con una guida moderata i consumi sono ridotti, mentre se la guida è sportiva, salgono rapidamente.
CHECK-UP TCS
TCS MoBe: Herbert Meier
DINAMICA DI COMPORTAMENTO Accelerazione (0–100 km/h): 12,1 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 9,3 s 80–120 km/h (in 4a) 10,8 s Diametro di sterzata: 11,2 m Insonorizzazione: 60 km/h: 60 dBA 11113 120 km/h: 70 dBA 11113 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 37,9 m Visibilità circolare Equipaggiamento
11111 11133 11133
mano d’opera (fr.)
15 000/12 0,7 102.– 30 000/24 1,1 160.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 22,3 5869–
km/anno
ct./km
fr./mese fissi
variabili
15 000 30 000
61 42
477.– 477.–
291.– 581.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Ford da 125 a 185 fr.
test TCS
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano
COSTI DEI SERVIZI Manutenzione (km/mese) ore
COSTI D’ESERCIZIO
extra urbano
TCS 7,4 5,1 fabbrica 6,6 4,7 Emissioni di CO2: Media di CO2: etichetta energia (A–G): CONSUMO DEL TEST 6,7 l/100 km serbatoio: 52 litri
misto
5,9 5,3 139 g/km 148 g/km C
Ford Ecosport
11133
autonomia 776 km
▸ Video del test
COMPORTAMENTO 11133 Questa SUV punta piuttosto sulla guida sicura. Nelle curve affrontate ad andatura sostenuta, l’Ecosport è soggetta a rollio e il sottosterzo si manifesta relativamente presto. Lo sterzo potrebbe essere più preciso e comunicativo. SICUREZZA 11113 Vanta quattro stelle su cinque ottenute nel crashtest Euro NCAP. È stato costatato che i montanti anteriori intralciano la visibilità.
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22 touring | viaggi e tempo libero
foto mauritius images/Alamy, Marketing Manchester, jop
n. 13 | 7 agosto 2014
La passione per il pallone | In Europa la passione calcistica di Manchester è imbattibile. E la città britannica è costellata di luoghi che celebrano le vittorie conquistate sul tappeto erboso. Reportage: Jacques-Olivier Pidoux
Rock e calcio a Manchester
S
e domandate ad un abitante di Manchester qual è la sua religione, lui vi risponderà: «Manchester United». Il club che ha conquistato tutti i trofei internazionali rappresenta l’orgoglio della città. Nei suoi ranghi hanno sfilato le più grandi star del pallone e il suo gioco straordinario seduce tutti, come lo si può notare dalle folle variopinte di turisti che visitano Old Trafford, lo stadio mitico di ManU. Le foto vengono scattate a raffica accanto alla statua di cera di Sir Alex Ferguson – allenatore del club per 25 anni – e negli spogliatoi, alle maglie dei giocatori appese. Nessuno resiste alla tentazione di toccare quelle di Van Persie, Wayne Rooney e Ryan Giggs. Poi si attraversa la lounge, dove la squadra si rilassa dopo i match, la stessa in cui David Beckham incontrò la sua Victoria. Con rinnovato entusiasmo, la guida, il giovane Peter Hugues, lui stesso fan sfegatato di ManU, ci propone
altre mete e ci racconta altre storie. Ci descrive il carattere scalmanato dei tifosi, soprattutto quando l’avversario si chiama Liverpool. Una forte rivalità oppone le due città dalla rivoluzione industriale, epoca in cui Liverpool tassava in modo scandaloso le mercanzie che arrivavano nel suo porto. Per aggirare tale «racket», Manchester scavò nel 1894 un canale di 75 km per ricavare un accesso diretto al mare. Nonostante la patina del tempo, i rancori non si sono ancora sopiti: «Per i tifosi di ManU è inconcepibile che un giocatore si trasferisca a Liverpool», spiega Peter Hugues.
Business eccessivo Un vero e proprio calderone di 76 000 posti, Old Trafford permette agli spettatori di starsene a qualche metro solamente dal tappeto erboso. Dalle prime file, è addirittura possibile battere sulla spalla delle riserve e dell’allenatore, o bisbiglia-
re qualche parola al giocatore che effettua la rimessa in gioco: «E nonostante ciò, precisa Peter Hugues, non ci sono mai problemi di sicurezza». Numerose banderuole che ornano i gradini attestano la passione divorante degli abitanti di Manchester per il loro club. Il fervore è al culmine quando risuona all’inizio della partita «Take me home United Road», l’inno del club: «Il calcio è nei geni dei Mancuniani», spiega Adam Comstive, direttore del museo nazionale del calcio. È visitando questa istituzione che si viene a sapere che la prima associazione di calciatori professionisti al mondo è stata fondata a Manchester, alla fine del XIX secolo. Da allora però questo sport si è concentrato sempre di più sul business elargendo a qualche star dei salari indecenti. Gestite come delle multinazionali, i club sfruttano senza vergogna il fervore dei fan. A questo proposito, fate attenzione al prezzo allucinante delle maglie
Old Trafford, lo stadio di Manchester United, dove sono state scritte alcune delle più belle pagine del calcio.
viaggi e tempo libero | touring 23 n. 13 | 7 agosto 2014
vendute nel negozio dello stadio. Ma non c’è nulla che possa distrarre i fan dalla loro passione, perché nonostante gli eccessi del business, i fan si dedicano anima e corpo ad uno dei molteplici club della regione – Oldham, Blackburn, Wigan, Bolton, senza dimenticare il Manchester City, campione d’Inghilterra della stagione 2013–2014: «Se siete di passaggio in città e volete vedere una partita, ci confida Steve Bourne, specialista di storia del calcio, andate piuttosto a vedere il Manchester City. Restano sempre dei biglietti, anche quando giocano nella Lega dei Campioni contro il Bayern Monaco».
Viva i Mancuniani Capitale del calcio, Manchester è anche quella del rock’n’roll. Molti gruppi provenienti da Manchester sono diventati celebri: Bee Gees, Oasis, Joy Division, The Smiths, Stone Roses ecc. senza dimenticare la musica elettronica (techno, acid house, dance music) che si fece sentire per la prima volta in Europa in un club locale, L’Hacienda, all’inizio degli anni ’90. È possibile ripercorrere le tappe di questo ribollire creativo partecipando al Manchester Music Tour, in cui la guida non è altro che Craig Gill, ex-batterista degli Inspiral Carpets, uno dei gruppi più in vista della fine degli anni ’80: «All’epoca avevo 14 anni e partivo in tournée con il gruppo, spiega Craig Gill. Era geniale. Per fortuna anche mio padre era un musicista e dunque capiva la mia passione». Passando in Whitworth Street, si comprende perché viene soprannominata «la strada più rock’n’roll al mondo». Quasi ogni edificio ospita un club, un locale o uno studio di registrazione. Qui sono stati composti i due primi album degli Oasis e davanti all’immobile dove si trovava una volta l’Hacienda, Craig Gill racconta le origini della dance music: «Deriva dal reggae che era popolare a Whitworth Street, a causa del gran numero d’immigrati». Ma lungi dall’essere nostalgico, l’uomo continua a interessarsi alla scena locale: «Il prossimo gruppo che farà battere forte il cuore si chiama 1975».
Destinazione a buon mercato Inutile dire che le notti di Manchester sono animate. Al bar ci si accorge di quanto siano bassi i prezzi, al contrario di Londra, dove anche un mini drink viene offerto a prezzi indecenti. Se Manchester è una destinazione globalmente a buon mercato, lo deve alla presenza di un campus universitario di 40 000 studenti. Tanti giovani consumatori dal borsellino non troppo gonfio contribuiscono al mantenimento dei prezzi bassi. E noi ◾ turisti di certo non ci lamentiamo.
L’architettura magnifica dell’Imperial War Museum è consacrata alle due guerre mondiali.
A COLPO D’OCCHIO ◾ Viaggio: voli per Manchester da Ginevra, Basilea e Zurigo. ◾ Albergo: centrale, funzionale e confortevole, l’Holiday Inn, su Oxford Road, è perfetto. Informazioni: www.hiexpress.com. ◾ Trasporti pubblici: le linee del bus 1, 2 e 3, che solcano il centro città, sono gratuite. Le altre linee del bus e del tram propongono tariffe ragionevoli.
National Football Museum: un’attrazione per i bambini.
◾ Visitare Old Trafford: accesso con il tram con destinazione Altrincham; scendere alla fermata Old Trafford; Sir Matt Busby Way www.manutd.com. ◾ Per le famiglie: la maggior parte dei musei sono gratuiti. Ludico e interattivo, il National Football Museum onora i calciatori in calzoncini corti: Urbis building, Cathedral Gardens, www.nationalfootballmuseum.com. Da non mancare nemmeno lo spettacolare Imperial War Museum North, sia per l’architettura esterna (vedi foto qui sopra), che per le scenografie delle due guerre mondiali: The Quays Trafford Wharf Road, www.iwm.org.uk.
Craig Gill, batterista, conosce la scena musicale dagli esordi.
◾ Musica: il Manchester Music Tour vi conduce alla scoperta delle star del rock (www.manchestermusictours.com). Due buoni indirizzi: The Deaf Institute, 135 Grosvenor Street e Gorilla, 54–56 Whitworth Street.
Numerosi gruppi famosi provengono da Manchester.
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viaggi e tempo libero | touring 25 n. 13 | 7 agosto 2014
foto Luzern Tourismus (Christian Perret, AURA)
Il Lago di Bienne vale ben più di una visita evasioni Christian Bützberger
A
nche solo il nucleo medievale di Bienne ai piedi del versante meridionale del Giura con l’Obergasse e l’Untergasse, il castello e la Piazza dal nome «Ring» è degno di un’ampia passeggiata. Tanto più che il visitatore passa anche davanti alle fontane storiche della città. Ad esempio la Fontana dell’Angelo nell’Obergasse, in cui l’angelo che protegge un agnello dal diavolo, simboleggia la vittoria del bene sul male. Negozi, piacevoli e confortevoli ristoranti nel nucleo storico e un mix di lingue che riempiono di multiculturalità le mura antiche. I villaggi di Twann, Ligerz, Schafis o La Neuveville coltivano la vite da secoli. Le cantine con il soffitto a volta invitano a fare una visita. Nei ristoranti vengono offerti gustosi vini bianchi e serviti leggeri piatti di pesce. I battelli sul lago garantiscono un piacevole mezzo di trasporto per rientrare o per continuare il viaggio; ad esempio sull’Isola di San Pietro. Chi fa sosta a Ligerz e desidera salire in alto può prendere la funicolare «Vinifuni» sino a Prêles am Tessenberg. A proposito di vista sul Lago di Bienne: sulla terrazza giardino del ristorante «Aux Trois Amis» a Schernelz ci si può riposare gustando l’arte culinaria di Niklaus Hollenweger. E non ci si deve perdere una visita presso i vicini, Charly e la figlia Sabine Steiner, che come viticoltori di successo hanno contribuito a rendere famosi i vini del Lago di Bienne.
Lucerna per ogni età «Per i bambini l’attrazione non concerne però le pietre vecchie di milioni di anni, bensì il labirinto degli specchi», afferma il direttore Andreas Burri – www.gletschergarten.ch. Il Giardino dei Ghiacciai è anche una delle stazioni di Foxtrail, il nuovo modo di scoprire una città. La sfida è scoprire i codici segreti e risolvere gli indovinelli, uno svago enorme non solo per i bambini – www.foxtrail.ch. E Lucerna può essere visitata anche in modo più semplice, ovvero in 40 minuti a bordo del City Train – www.citytrain.ch. Un’offerta stupenda, realizzabile con un biglietto combinato, è il tour con il City Train e il viaggio di un’ora con lo yacht panoramico Saphir – www.lakelucerne.ch. Bü
Prenotazioni online nelle capanne CAS
«Grande cinema. La Svizzera? Tutto un film»
Gli escursionisti, gli alpinisti e i semplici turisti ora possono prenotare online in oltre 30 capanne l’alloggio e i pasti – www.sac-cas.ch. Se alla data desiderata non ci sono posti letto sufficienti, si può esser registrati su una lista d’attesa per poi essere informati dai gestori non appena si liberano dei posti. Dopo lavori di ristrutturazione e ampliamento sono state riaperte le capanne Kröntenhütte (www.kroentenhuette.ch) nel Canton Uri e Claridenhütte (www.claridenhuette.ch) nel Canton Glarona. Bü
Si sceglie un ampio ventaglio di film svizzeri e si cercano delle scene che raccontano del modo di pensare e dello stile di vita della società svizzera – questa la semplice idea alla base dell’esposizione «Grande cinema. La Svizzera? Tutto un film», che propone il Museo nazionale svizzero di Zurigo sino al 19 ottobre. Nell’osservare gli estratti cinematografici capiamo cosa significano veramente «Svizzera» o «svizzero» nelle diverse epoche. Infortg mazioni: www.landesmuseum.ch.
Nel 1873 venne inaugurato il Giardino dei Ghiacciai a Lucerna, una delle attrazioni naturali più antiche della Svizzera. A spasso a bordo del City Train.
swiss-image
Il lago, il leggendario Kapellbrücke sulla Reuss e il Pilatus sono gli emblemi della città della luce, così come il Monumento al Leone Morente con oltre un milione di visitatori l’anno. Il Museo svizzero dei trasporti, l’esposizione più visitata del Paese, è un ulteriore magnete turistico. Tra i musei apprezzati si conta anche il Giardino dei Ghiacciai. Qui si possono rivivere in prima persona, e praticamente toccare con mano, 20 milioni di anni di storia del globo. Un’attrazione per le famiglie sono le notevoli composizioni di ghiaccio che quasi 20 000 anni fa si formarono sotto il ghiacciaio della Reuss. Il Giardino dei Ghiacciai è degno di una visita approfondita; i tour guidati sono possibili per gruppi su prenotazione.
Il Lago di Bienne e l’isola di San Pietro.
26 touring | viaggi e tempo libero n. 13 | 7 agosto 2014
Grächen | Da anni la località di vacanza vallesana è la meta per eccellenza delle famiglie. Con la nuova Goldcard la stagione estate/autunno sarà ancora più dorata, Cervino incluso.
I bimbi adorano le fiabe
C
on le bocche e gli occhi spalancati, i bambini siedono in funivia, nelle dieci cabine delle favole. Pensierosi ascoltano la voce armoniosa dell’attrice bernese Silvia Jost, che lungo il viaggio da Grächen sino all’Hannigalp racconta le avvincenti favole dei fratelli Grimm. Ogni storia dura esattamente quanto la risalita in vetta. La straordinaria funivia delle favole – le dieci gondole non possono passare inosservate perché ognuna è ornata secondo il contenuto della fiaba che è narrata – porta i bambini direttamente in Paradiso, a Grächen si trova il parco per le famiglie «SiSu».
Gettonato il parco familiare Questo parco familiare di 50 000 m2 sull’Hannigalp si chiama SiSu (SiSu è l’uccello di neve e il suo nome significa «Sicher Sunna», ovvero sole assicurato) e per i bambini è un mondo d’avventura degno di essere scoperto. Da provare ci sono giochi d’acqua entusiasmanti, un bel parco d’arrampicata, l’enorme ragnatela e la pista estiva per gommoni. Una vera e propria sfida per i bambini è anche il fortino degli indiani, perché qui si può pernottare nelle tipiche tende coniche, i «tipi». Durante le vacanze scolastiche un programma di animazioni ed eventi si occupa dello svago dei visitatori. I bambini possono imparare a cuocere il pane di segale.
Il parco delle famiglie sull’Hannigalp è sì il più grande, ma non l’unico. A Grächen c’è anche il parco giochi Robi, 2000 metri quadrati di bosco con lo scivolo gigante, la casa degli spiriti e il sentiero delle favole. E i più piccoli si sfogano nel parco giochi «Heimibodu». Nonostante che si debba camminare, e non tutti i bambini lo apprezzino molto, «il sentiero ludico Ravensburger è in cima alla lista delle preferenze delle famiglie», racconta la direttrice di marketing Beatrice Meichtry. Nell’area escursionistica di Grächen ci sono otto case da gioco, piccoli chalet, in cui sul tavolo si trova una scacchiera. Nell’Ufficio del turismo le famiglie, dietro pagamento di un deposito di 50 franchi, prendono in consegna uno zaino di giochi con le necessarie pedine. Inoltre sempre all’Ufficio del Turismo vi sono altre divertenti proposte per trascorrere un pomeriggio giocando in compagnia.
Tra sentieri e capanne A Grächen un’altra attività vacanziera sono le escursioni su 250 km di sentieri segnalati. Chi lo fa volentieri su sentieri avvincenti e in compagnia del dolce fluire dell’acqua, sceglie il Suonenweg Eggeri. Dopo una lieve salita ai bordi di un piccolo laghetto, la marcia verso l’alto è da considerarsi compiuta. A partire dal cartello per il ristorante «Hohtschuggo» con
Una delle dieci cabine speciali, in cui i bambini durante la risalita sino all’Hannigalp possono ascoltare le favole.
una stupenda vista sulla Valle della Vispa, il sentiero prosegue con una lieve discesa. E chi dopo la camminata vuole fare qualcosa di buono per i propri piedi, si serve semplicemente della vasca Kneipp ai bordi del percorso – totalmente rinfrescante. Chi viaggia in Vallese, si rallegra di carne secca, raclette e fondue. Un paio di raffinatezze in più dalla cucina e dalla cantina sono offerte dall’albergo «Grächerhof». Christian Bützberger
Beatrice Meichtry e bambini davanti ad uno chalet dei noti giochi Ravensburger.
Info Touring www.graechen.ch, www.graecherhof.ch
foto Valais/Wallis Promotion (3), Bü
La nuova Goldcard
Sull’Hannigalp i bambini possono rivivere il mondo degli indiani.
I vantaggi della nuova Grächen Goldcard, un’offerta regionale allinclusive, è utilizzabile da adulti e bambini a partire da un pernottamento a Grächen. Incluso il Cervino, visto che è compreso un viaggio da Täsch sul Gornergrat andata e ritorno con una vista mozzafiato sulla montagna. Ulteriori vantaggi: ◾ Viaggi con le cabine delle favole ◾ 1 viaggio Täsch—Gornergrat andata e ritorno. ◾ 1 viaggio St. Niklaus—Jungen (sino al sentiero dei fiori alpini) andata e ritorno. ◾ Ingresso gratuito alle Terme di Bü Brigerbad.
viaggi e tempo libero | touring 27 n. 13 | 7 agosto 2014
Ferie per famiglie in Alto Adige | Il Dolomit Family Resort a Rasun di Sotto è fatto su misura per le famiglie, incluso l’intrattenimento dei bambini.
I bambini, ospiti d’onore
A COLPO D’OCCHIO ◾ Viaggio: In auto: via Brescia– Bolzano–Brunico–Rasun di Sotto nella Valle d’Anterselva (oppure via Innsbruck–Brennero–Brunico– Rasun di Sotto). ◾ Albergo: Dolomit Family Resort Garberhof, Rasun di Sotto, Alto Adige, www.dolomit-familyresort.it. Pacchetto settimanale da 630 euro per persona. ◾ Bambini: nel Pinolandia dell’albergo durante la giornata personale specializzato si occupa dei bambini a partire dai 6 anni. Ogni settimana vengono offerti programmi specifici a tema per bambini.
Qui è la zona riservata ai bambini, dove si gioca, si fanno lavoretti, si cucina e si fanno sempre nuove scoperte. In questo hotel altoatesino per le famiglie l’attenzione a 360 gradi per i bambini è data per scontata. E non appena i bambini si abituano, poi i genitori fanno fatica a portarli via dal Pinolandia. L’offerta per i più piccoli è irresistibile. Dentro e attorno all’albergo ci sono tante altre cose da scoprire. Nella fattoria accanto si può dare da mangiare agli animali, la grande area all’aperto invita allo svago tra numerosi giochi e la piscina è comunque sempre un centro di attrazione. Non manca nemmeno il wellness. Se i bambini hanno voglia, possono anche chiedere un massaggio apposta per loro.
attrazioni più particolari sono lo stagno dei pesci con l’area di svago, il biotopo Rasner Möser o il parco giochi a Rasun.
Escursioni infinite Rasun di Sotto nell’Anterselva è in una posizione ideale, per partire alla scoperta della Val Pusteria tra Brunico e San Candido. Si raccomanda in particolare di visitare Brunico con il grazioso nucleo storico e il Museo Messner nel Castello di Brunico. Anche Bolzano con il Museo Archeologico dell’Alto Adige, ovvero dell’Ötzi è a soli due passi di distanza. L’escursione nella Val di Landro permette di scorgere le Dolomiti di Sesto con le imponenti Tre Cime. Felix Maurhofer
Bambini e famiglie Dal ristorante alle piscine e all’area spa, tutto è fatto su misura per le famiglie. A tavola i bambini ricevono menù speciali, le camere sono spaziose e provviste di tutto, dallo scaldabiberon sino al sistema di sicurezza per la scala. Una serie di accorgimenti che rendono particolarmente piacevoli le vacanze in famiglia. Dall’albergo si possono compiere gite a piedi nella Valle d’Anterselva. Numerosi sentieri percorribili anche con le carrozzine conducono sino a pascoli o alle acque cristalline del Lago di Anterselva. Le
foto Felix Maurhofer
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ei locali del Pinolandia i bambini siedono al tavolo e mischiano gli ingredienti di una nuova ricetta. Oggi sono in programma i muffin e le monitrici infilano una teglia dopo l’altra nel forno. Non tutti i muffin sfoggiano una forma perfetta, ma non importa, ciò che conta è il piacere del palato. Nella vecchia casa contadina del Dolomit Family Resort gli adulti non hanno voce in capitolo.
Dopo tutte le attività, un massaggio rilassa anche i bambini.
Nell’arrampicata i bambini salgono sulla parete in modo serio ma ludico.
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club e soci | touring 29 n. 13 | 7 agosto 2014
Lignières Historique | Sul leggendario circuito tra Bienne e Neuchâtel, a metà agosto si ritroveranno oltre 300 veicoli da competizione.
Emozioni allo stato puro
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l festival inizia al 14 agosto con il «Concours d’Élégance», una presentazione di oldtimer belle e particolari a Neuchâtel. Poi l’appuntamento di spicco è dal 15 al 17 agosto al Centro di perfezionamento di guida (CPG) di Lignières: la Lignières Historique riporta all’indietro le lancette della Storia e fa rivivere le vicende che per decenni hanno fatto di questo circuito la mecca degli sport motoristici svizzeri. Dalle corse dimostrative con vari veicoli da gara storici al percorso del «Grand Prix-Revivals 1934–1954» da Berna a Lignières fino alla prima «Swiss Classic Jumble» su modello inglese: durante questi giorni agostani, Lignières diventa una calamita per tutti gli appassionati dei motori.
Stelle da toccare
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Sulla pista gireranno auto da corsa e vetture sportive, moto e side-car, con a bordo celebri piloti come Marcel Fässler, tre volte vincitore della 24 Ore di Le Mans e ambasciatore di TCS Training & Events, e Fredy Barth, Kurt Waltisperg, Philippe Camandona, Rolf Biland e tanti altri
grandi dello sport dei motori. La cosa più bella per gli spettatori: l’area dove stazionano i veicoli è aperta e ben accessibile.
Mercato nel verde Con la prima Swiss Classic Jumble, Lignières Historique fa rinascere una grande tradizione, nota soprattutto in Inghilterra. Sulla piazza del mercato situata nel verde, club, rivenditori e privati possono trattare, scambiare, comprare, vendere e partecipare anche ad un’asta al sabato sera. Avete in garage un’auto o una motocicletta che desiderate vendere da tempo? Ospitate in cantina una piccola scorta di pezzi di ricambio? Cercate un’oldtimer o una youngtimer? Allora non potete perdervi la Swiss Classic Jumble! Annunciatevi! Le consegne sono benvenute. Su richiesta alcuni esperti stimano gratuitamente i vostri tesori.
Grandi piloti sullo schermo Il film di culto «Rush», che sarà proiettato il 16 agosto alle ore 21, farà rivivere il duello tra i due grandi piloti da corsa Niki Lauda e James Hunt. Aneddoti personali si alternano a scene di gara che fanno
Il festival a colpo d’occhio ◾ Data: da giovedì 14 agosto a domenica 17 agosto 2014. ◾ Luoghi degli eventi: CPG Lignières, Berna, Neuchâtel, Bienne. ◾ Patrocinio: Touring Club Svizzero (TCS) ◾ Prezzi d’entrata: adulti 20 fr./giorno, bambini a partire dai 10 anni 10 fr./giorno; riduzione per i soci TCS di 5 fr. (si riceve il buono in loco su presentazione della tessera di socio). ◾ Per informazioni di dettaglio, programmi, iscrizioni, wi ordinazioni e link: www.lignieres-historique.ch
trattenere il respiro, mettendo a nudo alti e bassi umani, rinunce e delusioni, passioni e ambizioni tutte tese verso un unico obiettivo: diventare campioni del mondo! Chi compra già oggi un biglietto d’entrata per il Racing-Festival ne approfitta tre volte: parcheggio e programma gratis e un buono per una bibita. Inoltre da subito si possono prenotare i posti sul Racing-Camp. I soci del TCS ricevono in loco un buono consumazione del valore di 5 franchi. wi
Il Racing-Festival Lignières Historique è anche un omaggio alle leggende dei motori degli Anni Sessanta.
30 touring | club e soci n. 13 | 7 agosto 2014
Mathias Wyssenbach
La vincitrice e la sua famiglia: Michelle Humm (8 anni, a destra) con i genitori Nikolaus e Nicole, nonché le sorelle Angelina (6) e Malea (4).
Concorso di disegno per inizio scuole | Michelle Humm, di otto anni, di Weier nell’Emmental ha vinto l’entrata per l’Europapark al concorso di disegno del TCS dell’anno scorso. Riscuoterà la vincita quest’estate.
Esplorare la via di scuola
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a strada che conduce dalla famiglia Humm a Weier nell’Emmental non è facile da trovare. «Anche il navigatore non serve a niente», ci dice papà Nikolaus al telefono e spiega i tratti distintivi per reperire l’indirizzo dal suono piuttosto marziale: «Kriegershaus 729» (casa del soldato). Dopo aver attraversato una piccola valle e un bosco, il visitatore giunge finalmente su un sentiero sterrato che porta ad un’antica casa di campagna dall’aspetto piuttosto tranquillo, all’esterno della quale la famiglia Humm è riunita comodamente attorno a un tavolo. «Un mondo beato», è quello che ci appare a prima vista. «È anche un mondo sano», ci conferma Nikolaus Humm. «Anche se i contadini spargono il concime tutt’attorno, qui non si sente niente», aggiunge Nicole Humm, madre di tre figliolette.
Con qualsiasi tempo La famiglia è in ferie. La programmata vacanza in campeggio sull’Atlantico si è dovuta cancellare perché due delle tre figlie non sono «in forma». Ma viene da chiedersi se le vacanze lontano dalla «Kriegershaus» sono davvero indispensabili, se già si abita in un posto così. «La domanda si giustifica», rispondono
fieri i genitori, «è vero, qui stiamo bene; è stato un colpo di fortuna aver potuto comprare questa casa dieci anni fa». «Poco fa, proprio sotto i nostri occhi, il gatto cacciava un capriolo», racconta prontamente la piccola Michelle Humm di otto anni. Michelle è tra i dieci fortunati che l’anno scorso hanno vinto il concorso del TCS per l’inizio delle scuole. L’entrata all’Europapark di Rust la vuole riscuotere ancora quest’estate. Cosa la attrae maggiormente? «L’ottovolante acquatico e la casa degli spiriti», risponde Michelle senza pensarci troppo. Il tragitto per andare a scuola, che d’inverno percorre in circa 20 minuti con una lampada frontale o, in condizioni normali, in bicicletta, continua a piacerle. La madre spiega, però, che nel frattempo la ragazzina non trova più «così carino» il gilet fluorescente. «Ma qui teniamo duro per ragioni di sicurezza», afferma mamma Nicole. Nikolaus Humm accoglie con favore la campagna di sicurezza del TCS in occasione dell’inizio scolastico: «Rende coscienti anche gli adulti che non hanno bambini piccoli del fatto che da agosto (da inizio settembre in Ticino) i più piccini diventano utenti della strada». Peter Widmer
Con il suo disegno Michelle Humm era tra i vincitori del 2013.
Concorso 2014 Anche quest’anno i bambini sono invitati a partecipare al concorso di disegno per l’inizio delle scuole. Il tema: «Esploro la strada per la scuola». Il termine d’invio per i disegni è il 30 settembre 2014. Tra tutti i partecipanti saranno sorteggiate 10 entrate all’Europapark di Rust per tutta la famiglia. Informazioni sul concorso: www.scuola.tcs.ch/ concorso. wi
club e soci | touring 31 n. 13 | 7 agosto 2014
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e esigenze relative ad una carta di credito dipendono dallo stile di vita individuale. Con le esclusive TCS MasterCard Gold, le classiche TCS MasterCard e le pratiche TCS MasterCard Load&Go si soddisfatta ogni esigenza. La TCS MasterCard combina carta di credito, tessera di socio e carta carburante; così i titolari approfittano di ulteriori vantaggi e possibilità di risparmio. Il bonus dell’1% sul fatturato della TCS MasterCard Gold e quello dello 0,5% delle carte classiche vengono accreditati sugli acquisti, sui viaggi, se si paga tramite Internet e in molte altre occasioni in tutto il mondo. Facendo il pieno e gli acquisti negli shop BP e Tamoil in Svizzera e Liechtenstein, il titolare della TCS MasterCard riceve un ulteriore abbuono dell’1% sul fatturato. Questi ristorni sono indicati sul conteggio della carta di credito e detratti sull’importo del mese successivo.
Consigli per l’estero ◾ Pagate sempre nella valuta locale. Eviterete così un tasso di cambio peggiore. ◾ Sulle autostrade utilizzate le corsie di pagamento per le carte di credito e vi risparmierete così lunghe attese. ◾ 32 milioni di negozi in tutto il mondo accettano la vostra carta di credito. Approfittate anche all’estero del bonus sul fatturato.
mentari», trovate i dettagli di questo servizio proposto dalla società emittente Cembra Money Bank AG.
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In caso d’emergenza i possessori del Libretto ETI del TCS approfittano di una nuova esclusiva prestazione: in un’ora gli saranno accreditati sul conto della carta di credito fino a 10 000 fr., ad esempio per regolare senza burocrazia una fattura ospedaliera. Ovunque si utilizzi la TCS MasterCard, in patria come all’estero, su Internet oppure per prelevare contanti: con il pratico servizio informazioni via SMS si ha in
TCS Societariato www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata TCS Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.– Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già Fr. 55.– socio motorizzato o non motorizzato) (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–) TCS Libretto ETI www.eti.ch Informare sempre prima ETI! Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Mondo motorizzato «Famiglia» Fr. 191.– Mondo motorizzato «Individuale» Fr. 145.– Mondo non motorizzato «Famiglia» Fr. 165.– Mondo non motorizzato «Individuale» Fr. 135.– Fr. 32.– Spese di cura «Europa» Spese di cura «Mondo» Fr. 50.– TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica circolazione da Fr. 111.– TCS Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI
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Per i soci del TCS esiste solo una carta di credito, la TCS MasterCard.
ogni momento la possibilità di ricevere immediatamente le principali informazioni riguardanti la propria carta di credito. Ad esempio se desiderate sapere a quanto ammonta il vostro limite di spesa attuale oppure dove avete usato la carta per l’ultima volta. Sul sito www.mastercard.tcs.ch, al link «Prestazioni supple-
Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch
Club servizi
L’uso della carta durante i soggiorni all’estero sarà premiato con dieci buoni viaggio da 1000 franchi ciascuno, estratti a sorte tra coloro che invieranno la cartolina del concorso. Inoltre, ai primi 100 mittenti sarà regalato un buono di 100 franchi della «AD.M the Polo». Può partecipare al sorteggio chi usa la carta per sei volte tra il 1° luglio e il 30 settembre 2014. wi
Info Touring Dettagli su: www.mastercard.tcs.ch, direttamente al link «Offerta speciale vacanze».
Carte di credito TCS www.mastercard.tcs.ch TCS MasterCard Gold Fr. 100.–* TCS MasterCard Fr. 50.–* TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–* TCS MasterCard COOLDOWN CLUB Fr. 0.– * Nessuna commissione annuale per il 1° anno
TCS Protezione giuridica www.tcs-protezione-giuridica.ch TCS Assicurazione protezione giuridica Circolazione «Famiglia» Fr. 96.– «Individuale» Fr. 66.– Privata senza sottoscrivere la Circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Privata con Circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Immobili Fr. 60.–
Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale.
TCS Assicurazione auto www.tcs-assicurazione-auto.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio 0800 801 000
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Assicurazioni due ruote www.assistancetcs.ch TCS Velo Assistance con assistenza e casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* copertura casco fino a Fr. 7500.– Fr. 172.–* TCS Moto Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS
TCS Training&Events www.training-events.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental, Derendingen ed Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch Corsi obbligatori per la licenza di condurre.
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Giochi & Concorsi 13/2014 Tre giochi e altrettante possibilità di vincere uno dei tre fantastici premi! Concorso 1:
In palio: 2 notti per 2 persone presso l’Hotel Schweizerhof & Spa di Lenzerheide L’hotel Schweizerhof & Spa di Lenzerheide conquista per la sapiente combinazione di modernità e tradizione, per la straordinaria ospitalità e le prelibatezze gastronomiche esclusive. Realizzata con design moderno e materiali naturali in perfetto stile «Alpenchic», la struttura ospita anche un’ampia spa e l’hammam più grande di tutti gli alberghi dell’arco alpino. In palio: 2 pernottamenti in una camera «Alpenchic» o «Nostalchic». Ricca prima colazione a buffet. Una cena di sei portate per un’esperienza culinaria unica. Un trattamento «Feuerstein» di 60 minuti per regalare a ogni ospite una nuova dimensione sensoriale. Utilizzo dell’oasi wellness «BergSpa» di 1500 m2 e possibilità di partecipare alle numerose attività organizzate dai collaboratori. Prenotazioni possibili in estate e in inverno (a eccezione delle festività). Concorso 2:
Termine di partecipazione per ogni gioco: 17 agosto 2014. Concorso gioco per i lettori Chance 1:1:Leserspiel In quale anno è stato aperto a Lucerna il Giardino dei Ghiacciai, una delle più antiche attrazioni naturali della Svizzera?
Valore ca. CHF 1’200.–
Inviate un SMS con scritto tmi131 xxxx (xxxx = anno) al numero 543.
Concorso 2: sudoku facile Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scritto tmi132 e le tre cifre al numero 543.
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Sponsor del premio: www.schweizerhof-lenzerheide.ch
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iPhone 5S, sempre uno dei migliori 9
L’iPhone 5S si conferma nuovamente lo smartphone più utilizzato in Svizzera. Possiede tutte le caratteristiche che ci si aspetta di trovare in un dispositivo di questo livello: un chip potente, un sensore di identità a impronte digitali, un display Retina dai colori brillanti, una fotocamera iSight con un grande sensore da 8 megapixel e il più attuale sistema operativo Apple. Il chip dalla straordinaria efficienza energetica consente di navigare per dieci ore, parlare per dieci ore oppure guardare filmati in HD per dieci ore.
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Concorso 3: sudoku medio
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Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di verde. Inviate un SMS con scritto tmi133 e le tre cifre al numero 543.
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Con l’iPad mini dotato di uno splendido display Retina da 7,9 pollici, Apple ha definito nuovi standard nel segmento dei tablet. L’iPad mini può essere utilizzato tranquillamente con una mano e pesa solamente 331 g. Grazie ai sensori integrati, l’utente vivrà un’esperienza di gioco completamente nuova. L’iPad mini consente di navigare nel Web per nove ore tramite la tecnologia WLAN.
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I vincitori dell'edizione n. 11 sono:
Rosmarie Geiger, Tägerwilen | Heinz Thiel, Balmberg | Marina Savioz, St. Jean
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Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna.
Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di «Touring» della Svizzera e del Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori vengono sempre pubblicati nella rivista Touring.
la pagina dei lettori | touring 33 n. 13 | 7 agosto 2014
LA DOMANDA
«A seguito di un’operazione devo portare una diuresi artificiale. Posso guidare l’auto senza cintura di sicurezza?» Ulrich Krummenacher (@)
Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna o per e-mail a touring@tcs.ch.
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ei veicoli provvisti di cinture di sicurezza il conducente e i passeggeri devono, durante la corsa, allacciarsi con la cintura di sicurezza (art. 3a cpv. 1 ONC). Va notato che il mancato allacciamento alle cinture di sicurezza non soltanto è punibile, ma è considerato una negligenza grave dall’attuale giurisprudenza, e può portare dunque ad una riduzione delle prestazioni assicurative in caso d’infortunio se sussiste una sufficiente connessione di causa-effetto. Un conducente che non indossa la cintura di sicurezza può evitare una riduzione delle prestazioni solamente se dimostra concretamente – ma non è facile – che le conseguenze dell’incidente si sarebbero verificate anche se fosse stato allacciato alla cintura. Dall’obbligo di portare le cinture sono esentate le persone che, mediante certi-
ficato medico, possono provare che non si può ragionevolmente imporre loro di allacciarsi alle cinture di sicurezza; per i viaggi all’estero, l’autorità cantonale rilascia a queste persone un attestato medico d’esonero secondo la direttiva 2003/20/CE (art. 3a cpv.2 ONC). Chi è dispensato dall’obbligo di indossare le cinture per motivi di salute deve sempre portare con sé questa dispensa sotto forma di permesso speciale (art. 10 cpv.4 LCStr). Sapere se una diuresi artificiale costituisca un valido motivo di esenzione dall’obbligo delle cinture dipende dal certificato medico e, in mancanza di indicazioni concrete, non può risolversi in termini generali. A sfavore di un esonero vi è il fatto che i fabbricanti hanno sviluppato speciali calotte per proteggere le diuresi artificiali contro urti, pressioni o sfregamenti.
l’esperto TCS Stefan Burri Protezione giuridica
que i ciechi ci sentono bene e i sordi ci vedono altrettanto bene. Ho già dovuto effettuare alcune brusche frenate, perché dei pedoni si erano improvvisamente immessi sulla strada incautamente. Non riesco proprio a credere che fossero tutti degli aspiranti suicidi, eppure si sono comportati come se lo fossero. Peter Naegeli, Hinterkappelen
Sbarco in Normandia, perché Jeep? «Touring» 10/2014
Autovetture nuove e distrazione al volante «Touring» 9/2014
Da alcuni anni i pubblicitari dell’automobile non tralasciano di elogiare la moltitudine di dispositivi che equipaggiano i cruscotti. Con ciò si intende anche uno schermo «di facile uso» e nessun pulsante. Adesso però in televisione arrivano degli spot sulle distrazioni al volante. Mi chiedo perché invece di cercare di educare gli automobilisti con le campagne di prevenzione, non si mettano dei limiti a questi signori che costruiscono e modificano i cruscotti delle auto rendendoli praticamente dei jukebox. Sapete spiegarmi come si riesce a utilizzare un mini schermo incassato senza doversi concentrare con lo sguardo per un sacco di tempo, mentre ci si strofinano sopra le dita e si preme finché accade qualcosa. Al contrario, qualche pulsante e leva si possono utilizzare senza problemi «alla cieca». Le relative posizioni si imparano a memoria, dopo-
Guidare in una rotonda ald
La storia del marchio «Jeep» è davvero interessante. Il governo americano aveva incaricato i costruttori automobilistici di sviluppare una piccola vettura universale da impiegare come fuoristrada e nelle operazioni belliche in Europa. Il bando di concorso era posto sotto il titolo di veicolo «General Purpose», in seguito abbreviato in GP e pronunciato… «Jeep». Harry Kipf (@)
Le origini del nome Jeep non sono chiare. Si sente spesso che deriva da GP, le iniziali di «General Purpose». diché gli occhi rimangono là dove devono restare: puntati sul traffico. Mi sembra che questa evoluzione sia estremamente pericolosa. Josef von Ah (@)
Occhi aperti sulla strada Trovo che questi videoclip degli «Occhi aperti sulla strada» siano i migliori di sempre sulla prevenzione degli incidenti. Anche i pedoni, però, dovrebbero mantenere gli occhi alla strada. Suppongo che difficilmente qualcuno possa essere colpito da cecità o sordità proprio mentre attraversa le strisce. E comun-
touring Scriveteci!
Sono già 55 anni che guido con piacere. Le rotonde sono molto pratiche, purtroppo vi sono degli automobilisti – giovani e anziani – che non sanno ancora come comportarsi all’approssimarsi di una di queste infrastrutture stradali o anche quando sono già dentro. Mi è capitato in diverse occasioni di dover far ricorso ai miei buoni riflessi per evitare di scontrarmi con gli altri veicoli. Ho constatato anche che sovente la velocità M. Peyer (@) non è adeguata. Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
touring impressum Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Dino Nodari (dno, vice caporedattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Christian Bützberger (Bü), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile). Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 044 250 31 31, fax 044 250 31 32. Produzione: St. Galler Tagblatt AG, CIL Centre d’impression Lausanne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
34 touring | l’incontro n. 13 | 7 agosto 2014
Al volante di una strana macchina scoppiettante Nessuno si sognerebbe mai di acquistare un veicolo come questo… a parte Laurène Target, che scorrazza tra i mercati romandi al volante del suo triciclo motorizzato. Un veicolo così non sarà di certo veloce… Non supera i 65 km/h, e in salita non oltrepassa i 30 km/h. Per contro è robusto. Se ne vedono molti in Italia dove è utilizzato in campagna per trasportare carichi pesanti. Infatti le due ruote posteriori sono inclinate alfine di sopportare meglio il peso.
Nel suo negozio itinerante, la losannese Laurène Target vende alimentari e cosmetici a base di prodotti naturali (www. chezlaurene.ch).
Spostandosi così lentamente, non è un ostacolo per gli altri automobilisti? Non ho praticamente mai avuto delle reazioni negative. E per rilassare l’atmosfera ho attaccato un cartello nella parte posteriore con scritto: «Non sono veloce, ma carino. Siate prudenti sulla strada». E quando vende i suoi prodotti al mercato, i clienti come reagiscono? Adorano il mio triciclo motorizzato, con il suo look e il suo rumore inconfondibili. Alla gente fa tornare alla mente le vacanze in Italia. Recentemente ho dovuto portarlo in garage per riparare la pompa dell’olio. I clienti non smettevano di domandarmi dove fosse e speravano che facesse presto ritorno in strada. È un eccellente mezzo di marketing. Mi ha dato molto in termini d’immagine.
«I clienti amano questo veicolo, il suo look e il suo tipico rumore» Le capita spesso di avere problemi meccanici? Quest’anno non ho avuto fortuna. Dapprima si è rotto il cavo della frizione, poi la pompa dell’olio e il tubo di scappamento difettoso – sono dunque una buona cliente del TCS. È vero che questo tipo di veicolo è piuttosto concepito per coprire corte distanze, mentre io percorro anche 100 km quando ad esempio vado al mercato di Vevey. E circolare in inverno, non è troppo dura? Dato che non c’è il riscaldamento, ci si deve vestire in modo pesante. Ma il lavoro al mercato mi ha resa resistente al freddo.
Chantal Dervey
Perché ha acquistato un mezzo così strano? Laurène Target: Dopo il lavoro in un’azienda, avevo bisogno di un cambiamento e ho deciso di mettermi in proprio. Dato che sono un’appassionata di prodotti naturali, alimentari e cosmetici, ho dapprima cercato un locale per aprire una boutique, ma non ho trovato nulla ad un prezzo abbordabile. È a questo punto che ho scoperto per caso presso un rigattiere questa piccola camionetta a tre ruote. L’ho comprata subito e l’ho messa a posto con l’aiuto di due amici abili nei lavori manuali: hanno installato una vetrina, un mobiletto di legno e un frigorifero.
E se il suo veicolo speciale inizia a non farcela più? Lo metterei in pensione meritata e mi accontenterei di usarlo nel quadro di eventi speciali. Per rimpiazzarlo ho sottoscritto una collaborazione con una società di corrieri in bicicletta, che in particolare fornisce aperitivi a domicilio. È anche simpatico in termini d’immagine e in più è in sintonia con la mia passione per la natura che investo nell’elaborazione dei miei prodotti. Intervista: Jacques-Olivier Pidoux
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WINE & DINE nel romantico gioiello sul lago Lemano
Hotel La Barcarolle a Prangins presso Nyon Rapidamente raggiungibile, splendidi vigneti, vista mozzafiato sul lago, cucina eccellente e tanto tempo da dedicare a se stessi. Questo romantico gioiello è situato direttamente sul lago a Prangins presso Nyon, la storica città portuale tra Losanna e Ginevra già visitata addirittura da Giulio Cesare! Le camere con balcone e splendida vista sul lago, e l’accogliente atmosfera rustica invitano al pieno relax. La superba ampia vista sul lago dischiude letteralmente nuovi orizzonti! L’hotel La Barcarolle è ideale per un romantico weekend gastronomico, ma anche per ogni tipo di escursione a piedi, in bicicletta o sul lago. Visitate il museo nazionale ospitato nel Castello di Prangins (1730) e i suoi giardini, situati a soli pochi minuti a piedi dall’hotel. Oppure potete scoprire ad esempio il «Sentiero dei toblerone»: questa linea di difesa anticarro costruita durante la guerra è oggi romanticamente ricoperta da edera e muschio e offre un gradito habitat naturale per vari animali. Nel canton Vaud questo sentiero escursionistico di recente realizzazione e ben segnalato sfiora l’hotel La Barcarolle e si snoda lungo le fortificazioni, prendendo appunto il nome di «Sentiero dei toblerone».
In alternativa, potete compiere un giro in barca fino a Yvoire e visitare il «Giardino dei cinque sensi» che vi lascerà un ricordo indelebile… O ancora potete percorrere in bicicletta i pittoreschi tragitti tra il lago Lemano e il Giura attraversando gli innumerevoli paesini di viticoltori. Le biciclette vengono naturalmente fornite dall’hotel. OFFERTA ESCLUSIVA «WINE & DINE» • 2 pernottamenti in una camera doppia arredata in stile rustico con balcone affacciato sul lago • Ricca colazione a buffet • Aperitivo di benvenuto • DINE la sera dell‘arrivo: menu di 4 portate (raffinata cucina francese) nell‘elegante ristorante o sulla terrazza riparata, ma sempre con una magnifica vista sul lago • WINE: 1 bicchiere di vino attentamente selezionato per ogni piatto, vino dolce come accompagnamento per il dessert • Acqua minerale, tè o caffè, mignardises • Cartine con gli itinerari a piedi e in bicicletta nella regione • Possibilità di prendere in prestito le biciclette dell‘hotel (a seconda della disponibilità)
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Prenotabile giornalmente da subito fino al 31 agosto 2014 e dopo è prenotabile fino al 30 dicembre 2014 per i soggiorni da venerdì a domenica o da sabato a lunedì. INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI Private Selection Hotels Tel.: 041 368 10 05 E-Mail: info@privateselection.ch
Per prenotazioni e informazioni: Private Selection Hotels Tel. 041 368 10 05 • info@privateselection.ch • www.privateselection.ch