touring
25 settembre 2014 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
16
2014
Il giornale della mobilità
Test pneumatici invernali
Da migliorare sul bagnato
6–10
Un trekking in Perù
La via Inca fino al Machu Picchu 20 Patrouille TCS
Angelo giallo in soccorso 28
32
Quiz & concorsi: un soggiorno in montagna, un iPhone 6 e un tablet
15 Passaggi pedonali critici Quando la loro posizione è a rischio d’incidente.
18 Test Porsche Macan Questa tigre sportiva turbo ama anche lo sterrato.
34 Intervista al giramondo Andreas Hutter fa viaggiare la gente con le sue conferenze.
Hallenstadion Zurigo dal 5 al 8 Febbraio 2015
lo
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editoriale e sommario | touring
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n. 16 | 25 settembre 2014
In attesa che qualcosa accada
D
i certo anche lei, stimato lettore, si è già chiesto, quanti incidenti devono ancora accadere sino a che le tratte stradali pericolose vengano rese innocue. Gli esempi sono tanti. Tra questi anche l’A8 tra Alpnach e Sarnen nel Canton Obvaldo. Stando a una notizia riportata dalla Neue Luzerner Zeitung, dal 2011 su questa tratta sono rimaste uccise ben sette persone. Dopo la dura reazione dei cittadini e dei politici, anche alle autorità è divenuto verosimilmente chiaro che qui deve essere migliorata la sicurezza stradale. Questo esempio mostra ancora una volta come l’apparato amministrativo sia lento. Per questo motivo continuiamo a domandarci quanti morti purtroppo
touring
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2014
attualità 4
club e soci 28
Una miscellanea di notizie dal mondo della mobilità.
società e mobilità 13 13 15
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Riconosciuto lo stato di necessità a soccorritori e agenti in missione. Il consulente: se gli assistenti alla guida non funzionano. Incidenti stradali a causa di strisce pedonali mal posizionate.
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viaggi e tempo libero 20
test e tecnica Test della Porsche Macan Turbo: una sportiva vestita da SUV ideale anche per far del fuoristrada.
23 23
Prove e novità 17 Nuova Renault Twingo. 17 Jeep Renegade.
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DOSSIER
Pneumatici invernali 6
8 10
foto Pia Neuenschwander, Sch, TCS
10
Reportage da Ulrichen per sapere come si eseguono le varie prove delle gomme ideali per l’inverno. I principali risultati delle dimensioni 175 e 195 di 28 diversi prodotti. Consigliati i giusti pneumatici a seconda della stagione per accrescere la sicurezza. Importante controllare regolarmente la pressione dei copertoni.
Foto di copertina: Wolfgang Grube
siano necessari affinché si intervenga e si faccia qualcosa? Di sicuro nella sua regione e nei dintorni conosce delle tratte pericolose, che la fanno arrabbiare perché si chiede come mai non si intervenga immediatamente. È comprensibile che la verifica delle misure di sicurezza richieda tempo e denaro. Sì, i mezzi per il miglioramento dell’infrastruttura stradale sono scarsi – ma non è un’attenuante. A mio parere è necessario che l’opinione pubblica faccia più pressione. Si devono tenere gli occhi aperti e agire denunciando i tratti stradali pericolosi. Solo in questo modo si può sperare che si ponga rimedio in tempi brevi. Felix Maurhofer, caporedattore
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Trekking in Perù percorrendo un sentiero Inca e alloggiando in confortevoli lodge. Acqua di mare in montagna presso il Salina Maris in Vallese. Il consulente di viaggio: quando la coda fa perdere il volo. Escursioni in montagna di più giorni senza bagaglio.
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Soccorso stradale del TCS: una giornata in servizio al fianco di un angelo giallo. Le nuove aperture del Contact Center per consulenza ai soci. L’Hotelcard gratis a chi usufruisce dell’offerta TCS MasterCard. prezzi e contatti TCS quiz & concorsi la pagina dei lettori, impressum l’incontro: Andreas Hutter, avventuriero e conferenziere
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touring | attualità n. 16 | 25 settembre 2014
Piuttosto sportiva, la piccola
SONDAGGIO ONLINE
Quale formazione di pilota Le piacerebbe poter seguire? 8%
I giornalisti giunti a Barcellona da tutta Europa hanno ben dovuto pazientare fino alle 3 del mattino, prima che la nuova MX-5 fosse svelata ai loro occhi. Ciò in quanto la roadster culto doveva essere presentata alla stessa ora in Giappone, la sua patria, e negli Stati Uniti. La prima impressione: la MX-5 è diventata più spigolosa ed aggressiva. Al suo confronto il design dei modelli precedenti appare mite. La due posti cabrio più venduta al mondo ha un nuovo carattere completamente cambiato e benvenuto. Le proporzioni sono promettenti e fanno venire voglia di sedersi al volante e partire. Il cockpit è inclinato all’indietro e il muso è diventato più dinamico e scolpito. Vi si aggiungono spalle muscolose e un posteriore leggermente estroflesso:
5%
11% 49% 27%
■ ■ ■ ■ ■
Elicottero Aereo a motore Parapendio Aliante Mongolfiera
piuttosto sportiva, la piccola. Ma la MX-5 si iscrive nel credo delle «sportive leggere» e stando ai suoi ideatori ha perso ben 100 kg. La due posti con motore longitudinale e trazione posteriore sarà ottenibile dall’autunno 2015 anche con due motorizzazioni benzina ad iniezione diretta da 115 e 165 CV. Purtroppo non era ancora possibile provare la slanciata due posti giunta alla quarta generazione, per cui Mazda ha organizzato la presentazione nel cuore di Barcellona inaugurando il «Mazda Space», una sala per eventi di 2000 m2. Per i giornalisti di tutta Europa, grazie a due bar, musica dal vivo e diverse lounge e tavoli da calcetto che ornavano le sale del sfavillante «Mazda Space», l’attesa è comunque stata tutto fuorché noiosa. nr
Galleria di foto della nuova MX-5 al sito internet www.touring.ch e su Touring iPad.
La nuova domanda: Dove acquistate i pneumatici invernali per il vostro veicolo? La vostra opinione ci interessa! Potete partecipare ai nostri sondaggi online pubblicati regolarmente sul sito web www.touring.ch
WWW.TOURING.CH
Svizzeri pionieri per i battelli solari La ditta elvetica Grove Boats commercializza i suoi battelli solari in tutto il mondo. Dopo la Francia, l’Italia e la Spagna ha appena firmato un contratto con gli Emirati Arabi Uniti.
Progetti ferroviari pagati da chi usa la strada
Braccialetto luminoso per ciclisti più sicuri
L’anno prossimo gli utenti della strada pagheranno una somma enorme. La Federazione stradale svizzera (FRS) stima che saranno oltre 9,4 miliardi di franchi. FRS si basa sul messaggio relativo al preventivo 2015. Le imposte che la Confederazione riscuote sul carburante (oli minerali), sull’importazione di veicoli (imposta sugli autoveicoli), sull’utilizzo della rete stradale svizzera (contrasse-
Un’invenzione chiave in materia di sicurezza stradale è quanto è stato messo a punto al Politecnico federale di Losanna (EPFL): un braccialetto che emette una luce ad intermittenza quando il ciclista tende il braccio per indicare il cambiamento di direzione.
Potete scaricare sul vostro iPad questa edizione di «Touring». La versione per il tablet è arricchita da elementi multimediali quali video, gallerie di immagini oppure collegamenti a internet.
foto nr, iStock, Scott Wade, ald
«Touring» su iPad
9,4 L’anno prossimo gli utenti della strada pagheranno 9,4 miliardi di franchi.
gno autostradale, tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni) così come sul fatturato della vendita di carburante, veicoli e le loro componenti danno come risultato questa cifra. Di questi, circa quattro miliardi di franchi confluiscono nella cassa federale generale, circa tre miliardi vengono impiegati in interventi stradali e circa 1,85 miliardi di fr. vanno a favore di progetti ferroviari. dno
attualità | touring
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L’affascinante storia dei jukebox a Seewen
Sporco artistico Se qualcuno scrive sulla tua automobile «Lavami!» è giunta veramente l’ora di mettere mano a spugna e canna dell’acqua e di pulire il tuo veicolo. Certo che se l’autore fosse Scott Wade, il texano noto come «l’artista delle auto sporche», sarebbe un peccato lavare il suo capolavoro.
Il robot autostoppista attraversa il Canada da est ad ovest Si chiama Hitchbot e adora molto viaggiare. In poche settimane ha attraversato il Canada facendo l’autostop dalla costa atlantica a quella pacifica. Appena alza il pollice ai bordi della strada c’è subito un automobilista che lo prende a bordo, sedotto da questo simpatico androide di schiuma solida blu, che indossa guanti da cucina gialli e stivali di gomma pure di color giallo ma punteggiati di stelline nere. E quando si sente scarico, avverte il conducente di allacciarlo all’accendisigari del veicolo. Mentre le batterie si rica-
ricano, il robot si illumina con un largo sorriso di diodi rossi. Dietro questo apparente scherzo tecnologico si cela uno studio serissimo dell’Università Ryerson di Toronto sulle relazioni tra uomo e macchina, per cercare di sapere come si istaura la fiducia tra loro. Si constata allora che il robot Hitchbot ha suscitato un considerevole slancio di simpatia, che si è ampiamente diffuso sui social media. Lo studio ha pure permesso di esplorare nuove tecnologie nel campo dell’intelligenza artificiale. jop
I velivoli ultraleggeri ora possono decollare anche in Svizzera
Una cartina mostra l’incidentalità nei comuni svizzeri
Il Consiglio federale ha allentato il divieto di volo per gli aerei ultraleggeri. La modifica dell’Ordinanza sulla navigazione aerea consente l’uso di questi velivoli in maniera limitata. In primo luogo si tratta di velivoli dotati di motore elettrico. D’ora in poi anche questi aerei saranno ammessi alla circolazione nei cieli elvetici: girocotteri con motore a combustione o elettrico; velivoli con comandi aerodinamici e motore elettrico; delta (Trike) e deltaplani dotati di carrello e motore elettrico. Il nuovo regime entrerà in vigore il 1° ottobre 2014. A partire dall’inizio del 2015 potranno essere avviate le procedure di ammissione. dno
Nei primi sei mesi di quest’anno sulle strade svizzere sono morte in incidenti 115 persone, ovvero nove in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. 1911 persone sono rimaste gravemente ferite, ovvero 182 in più rispetto al primo semestre del 2013. È quanto emerge dal registro degli incidenti stradali gestito dall’Ufficio federale delle strade (USTRA). Al sito map.datiincidenti.ch ora l’ufficio federale ha pubblicato una mappa dell’incidentalità in Svizzera: per il periodo 2011–2013 sono illustrati in modo geografico gli incidenti con danni alle persone suddividendoli in categorie come incidenti che coinvolgono bici o moto. dno
Alzi la mano chi non ascolterebbe estasiato una canzone intrisa di ricordi proveniente da un vecchio jukebox. Il 23 novembre 1889 Louis T. Glass presentò nel «Palais Royal Saloon» a San Francisco il «Nickelin-the-Slot-Player». Da allora è considerato l’inventore dell’automa musicale con inserimento della monetina, nonostante che anche Thomas Edison, in quanto uno dei pionieri della riproduzione audio, si collochi all’inizio della storia dei jukebox. Comunque sia, nel Museo degli automi musicali a Seewen (SO) fino al 30 agosto 2015 è in programma un’esposizione straordinaria dal titolo «The Golden Age of the Jukebox», ovvero la storia di questi automi musicali del XX secolo. Si può vedere anche come i supporti audio si sono sviluppati dal rullo di legno sino al CD. Bü
L’APP
PRIMI SOCCORSI PER AIUTARE NELLE SITUAZIONI D’EMERGENZA Quando qualcuno si ferisce, viene morso da un serpente o sviene, bisogna prestargli immediatamente i soccorsi appropriati. Ora è diventato più facile, grazie alla nuova applicazione Primi soccorsi della Croce Rossa Svizzera (CRS), a condizione che lo smartphone sia a portata di mano. L’app fornisce le giuste istruzioni per quasi tutte le urgenze. Se ci si trova in una situazione d’emergenza si hanno subito le informazioni e le istruzioni su cosa fare, sulla base di un elenco di parole chiave. L’app impartisce le istruzioni per i primi soccorsi e le basi per poterli ripetere. Un quiz consente di mettere alla prova quanto imparato. Un capitolo a parte approfondisce il tema della prevenzione.
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touring | speciale pneumatici invernali n. 16 | 25 settembre 2014
Assistere al test | Neve fresca e freddo pungente rappresentano le condizioni migliori per testare le gomme invernali. Oltre ad un team di collaudatori motivati. Visita a uno dei posti più freddi della Svizzera.
Dieci uomini nella neve
C’
è un freddo da lupi, la neve scricchiola sotto gli scarponi. È gennaio e una spessa coltre di neve e ghiaccio riveste il campo d’aviazione di Ulrichen, nel canton Vallese. Sopra di noi brilla il cielo stellato. Fino al 1999 questa era la pista dell’aviazione militare più alta della Svizzera. Ora è usata come terreno per testare i pneumatici invernali. Sono appena passate le 4 del mattino. I dieci uomini della squadra del test del TCS e dell’ADAC (il club automobilistico tedesco) stanno ancora scaldandosi nel container, prima di andare in pista. C’è profumo di caffè e panini appena sfornati. Sul grande tavolo ci sono i giornali. Alla bianca luce dei neon sembrano tutti ancora un po’ assonnati. Ma le apparenze ingannano, in effetti i collaudatori di pneumatici sono molto motivati. Tutti fanno altre cose durante il resto dell’anno, ognuno ha il proprio mestiere: alcuni sono in giro come pattugliatori o angeli gialli, altri lavorano in ufficio. Eppure ogni anno la truppa si riunisce per il test delle gomme. Ognuno conosce il proprio ruolo e vi si attiene. Una squadra affiatata; così deve essere, visto che lavoreranno gomito a gomito per almeno 16 notti, in condizioni tra le più difficili.
tra i –5 e i –7 gradi centigradi», spiega Stefan Lehmann, capo-progetto del TCS. Inoltre, per poter provare le ruote sulla neve c’è bisogno di una superficie relativamente ampia. Infatti, per misurare la trazione e la distanza di frenata ci vogliono tracciati sempre nuovi, mai utilizzati. Durante il test di quest’anno si monteranno 28 pneumatici, ciascuno di due dimensioni.
Spazio di frenata e trazione
Il collaudatore obiettivo Frank compie i suoi giri sulla pista dell’aerodromo.
Adesso sono le 4.45 e vigono le migliori condizioni. Gli uomini si mettono al lavoro. Innanzitutto, si misura la pressione delle ruote e si stabilisce una lista con la sequenza in cui le gomme saranno mon-
I collaudatori svizzeri e tedeschi formano una squadra affiatata.
Il test TCS dei pneumatici invernali in cifre:
877
pneumatici testati km percorsi giorni di contrattempi meteo hanno accompagnato il test
Il tempo deve collaborare
550000 13
3 2 144
incidenti sulla neve riparazioni indispensabili
foto Marco Cermusoni
Dopo il caffè gli uomini escono al freddo. Si avvolgono in spessi giacconi e robuste scarpe, si danno pacche sulle spalle, scherzano e sperano che il tempo collabori. Se non fosse il caso, il test deve essere ripetuto. Ad esempio in Svezia o in Finlandia. Da qualche parte in cui c’è abbastanza freddo. Oltre ad una squadra perfettamente affiatata, per testare le gomme invernali devono esserci anche determinate condizioni atmosferiche: «Per disporre di risultati affidabili ci vogliono temperature
litri di caffè bevuti
speciale pneumatici invernali | touring
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n. 16 | 25 settembre 2014
Il TCS testa le gomme invernali dal 1973 Dal 2008 il TCS testa i pneumatici invernali a Ulrichen assieme all’ADAC. Fino ad allora i due club automobilistici eseguivano le prove in Engadina, sul passo dell’Albula, o a Samedan, mentre il primo test si tenne nel 1973 sul passo del Maloja. Ogni anno vengono provate 14 gomme per piccole auto e 14 per quelle di categoria media. I test si svolgono su fondi asciutti e bagnati, così come su neve e ghiaccio. Inoltre vengono esaminati i rumori di rotolamento, il consumo di carburante e l’usura. La prova di velocità esamina la capacità di velocità massima del pneumatico. Durante il test, ai pneumatici viene assegnato un
numero. In questo modo nessuno sa quale gomma sta provando in quel momento. Per assicurarsi che il percorso del test resti omogeneo, ogni pneumatico viene di regola sottoposto per tre volte allo stesso programma di prove. Nella prova sulla neve a Ulrichen, si circola con ogni pneumatico su un nuovo tracciato, affinché ogni gomma passi sulla neve fresca. Dopo quattro gomme testate segue una misurazione con il pneumatico di controllo, per poter correggere matematicamente l’influsso di clima, temperatura e modifiche del tracciato. Le prove per le valutazioni soggettive si svolgono sul passo della Novena. Il collaudatore valuta se la ruota sottosterza o sovrasterza sulla carreggiata innevata, e si fa un’idea sulla guida in curva, sulla trazione e sul bilanciamento delle ruote. nr
Durante le prove soggettive due collaudatori giudicano il comportamento e la sicurezza stradale dei pneumatici su neve oltre che su fondo asciutto e bagnato.
tate. Dopodiché i pneumatici vengono provati sulla pista predisposta per testare lo spazio di frenata a 45 km/h e la trazione. Per svolgere questo compito il collaudatore Frank sta girando sulla pista del campo d’aviazione. Fornisce dati obiettivi e misurabili. Quando Frank non sta provando le gomme, lavora come pattugliatore dell’ADAC. Per lui i test sono delle benvenute variazioni al lavoro quotidiano. Angeli gialli e pattugliatori sono molto amati in seno alla squadra: «Sanno riparare proprio tutto», afferma Lehmann. E, durante la decina di giorni di test, qualcosa da riparare prima o poi c’è di sicuro.
Tecnologia per 50 000 franchi La Ford Fiesta modificata da Frank è equipaggiata con due grandi monitor, sui quali lampeggiano cifre e diagrammi. Il sedile del passeggero è ricoperto da un’apparecchiatura del valore di 50 000 franchi, chiamata Digitalker V-Box. Appena Frank parte, la sfera luminosa del sensore di accelerazione si mette in movimento sullo schermo. Nel frattempo la stazione atmosferica misura la temperatura, il vento e l’umidità relativa. È importante, in modo che qualsiasi cambiamento sia comprensibile. Frank accelera
e compie una frenata a fondo. Ripete questa manovra per 11 o 12 volte con ciascun pneumatico, lungo un tratto di circa un chilometro in diagonale sul campo d’aviazione di Ulrichen. Alla fine il sistema calcola il valore medio per ogni gomma. Per provare la trazione, Frank attiva il sistema ESP. Accelera il veicolo sulla neve in modo uniforme, fino a far ruotare la gomma desiderata, 20 volte per ogni set di ruote. «All’inizio è perfino divertente», spiega il collaboratore dell’ADAC. Dopo ogni test, c’è un collaudatore con l’incarico di preparare nuovamente il percorso. I quattro avvitatori della squadra sono invece addetti al cambio delle ruote. Hanno bisogno di 35 secondi per cambiarne quattro. Si fa tutto abbastanza in fretta. Andreas e Horst, i colleghi di Frank, svolgono prove di guida soggettive. Questo significa che giudicano il comportamento dei pneumatici sulla base di un elenco di criteri. Il risultato di ogni valutazione soggettiva del primo collaudatore viene ricontrollato da una seconda persona. In seguito i risultati vengono ponderati da due ingegneri del progetto. E il tempo? Secondo le previsioni, dovrebbe restare così ancora per un po’. Nadia Rambaldi
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touring | speciale pneumatici invernali
foto Wolfgang Grube
n. 16 | 25 settembre 2014
Le due dimensioni valutate quest’anno dal TCS hanno fornito risultati probanti sul fondo innevato.
Test TCS dei pneumatici invernali | Efficaci sulla neve, meno sulla carreggiata bagnata, le gomme invernali valutate dal TCS possono essere consigliate quasi tutte. A parte qualche pecora nera.
Gomme risolute ad affrontare la neve
È
globalmente positivo il bilancio di questo test del TCS che verteva su pneumatici invernali montati su cittadine e vetture compatte: dei 28 prodotti passati al setaccio, 8 hanno ottenuto la menzione «molto consigliato» e 15 un «consigliato». Ciò significa che l’automobilista, in cerca di un treno di gomme invernali affidabile ed omogeneo, non ha che l’imbarazzo della scelta. Dovrà comunque osservare una certa prudenza, perché si trovano ancora in giro articoli di pessima fattura: se un pneumatico ha dovuto accontentarsi di un «consigliato con riserva», 4 si sono beccati un «non consigliato». Questo a causa di carenze notorie, soprattutto sul bagnato, una situazione che alle nostre latitudini incontriamo spesso, e proprio nella stagione peggiore. Da
sottolineare che i prodotti scadenti sono ripartiti in parti uguali in entrambe le dimensioni valutate (175 e 195). Per la cronaca, l’implacabile test del TCS poggia su ben 18 criteri di valutazione, costituendo così un’informazione altamente credibile per il consumatore.
I 175 fanno faville sull’asciutto Montata su city-car quali Opel Corsa, Renault Twingo o Toyota Yaris, la dimensione 175/65 R14 T è stata straordinaria sulla carreggiata asciutta. Eccettuati 4 prodotti, nessun pneumatico ha manifestato leggere lacune. Meno brillante la situazione sul bagnato dove solo 5 set di gomme sono stati irreprensibili. Al contrario, i due modelli Cooper e Star Performer hanno fornito una debole prestazione che vale loro la nota «non consigliato».
Il quadro è più omogeneo sulla neve: quasi tutti i 175 si sono rivelati efficaci. Alcuni peccano lateralmente, mentre il GT Radial registra un livello complessivo un po’ scarso e il Cooper molto scarso. Sul ghiaccio, per contro, le differenze si rivelano più marcate. Stessa storia per il consumo: solo 0,2 l/100 km, l’equivalente del 4,6%, separano i due estremi in questa disciplina. Come al solito, si notano grandi disparità in fatto di longevità. Il pneumatico Michelin percorre il doppio dei chilometri del Fulda.
I 195 sono allergici all’acqua La grande maggioranza dei 195/65 R15 T – li ritroviamo sulle vetture compatte – filano senza intoppi sulla strada asciutta. Solo il modello Infinity ha denunciato lacune significative. Il quadro si adombra
speciale pneumatici invernali | touring
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n. 16 | 25 settembre 2014
Test comparativo TCS: pneumatici invernali 175/65 R14 82 T marca/tipo
asciutto
bagnato neve
Continental ContiWinterContact TS8504 Dunlop SP Winter Response 2 Michelin Alpin A4 Firestone Winterhawk 34 Esa-Tecar Super Grip 7+ Fulda Kristall Montero 3 Vredestein Snowtrac 3 Pirelli Winter 190 Snowcontrol S3 Sava Eskimo S3+ Hankook Winter icept RS W442 Toyo Snowprox S9437 GT Radial Champiro WinterPro 3,8 Cooper Weather Master SA2 Star Performer SPTS AS3,7,9
68% 68 68 68 68 62 68 54 52 62 72 58 72 52
72% 5 68 60 62 58 56 56 66 52 50 50 44 12 12
66% 70 66 64 62 70 64 68 70 54 62 44 36 50
ghiacciocomfort/ rumore 66% 48% 62 50 64 34 66 42 60 40 60 34 62 26 62 30 58 34 58 30 60 40 48 34 40 34 44 32
consumo 1
usura
66% 78 626 76 66 70 72 64 74 70 72 62 62 64
90% 64 100 60 70 60 70 60 60 70 60 64 60 70
nota globale 70% 68 66 64 58 56 56 54 52 50 50 44 12 12
valutazione TCS2 11113 11113 11113 11113 11133 11133 11133 11133 11133 11133 11133 11133 13333 13333
Test comparativo TCS: pneumatici invernali 195/65 R15 91 T marca/tipo
asciutto
bagnato neve
Continental ContiWinterContact TS850 Bridgestone Blizzak LM 0014 Dunlop SP Winter Sport 4D Semperit Speed-Grip 2 Uniroyal MS plus 77 Yokohama W.drive V9054 Michelin Alpin 54 Hankook Winter icept RS W442 Pirelli Winter 190 Snowcontrol S3 Kumho WinterCraft WP514 Kleber Krisalp HP2 Matador MP92 Sibir Snow Infinity Winter Hero INF 0493 Achilles Winter 1013
70% 68 60 60 58 68 52 70 50 66 62 62 36 42
66% 72 64 60 56 54 64 50 58 42 40 36 0 0
70% 62 64 66 58 62 70 50 66 56 56 60 70 56
ghiacciocomfort/ rumore 66% 40% 62 50 60 40 64 44 56 26 62 38 66 34 60 34 66 36 62 44 60 24 54 40 64 36 56 40
Note 1 La resistenza al rotolamento influisce sul consumo di carburante. 2 vedi esigenze per valutazione TCS su www.pneumatici.tcs.ch 3 disponibile solo in internet 4 testato in pre-serie – test di verifica superati dai prodotti acquistati poi in commercio 5 il miglior voto in questo criterio verde 6 il peggior voto in questo criterio rosso 7 indice di carico (LI) 86 8 mescola modificata a partire da DOT 2814 9 mescola modificata a partire da DOT 2214
sulla superficie umida: solo il 35% dei prodotti non presenta alcuna debolezza, mentre un quinto tradisce lacune clamorose. In particolare è il caso dei modelli Infinity e Achilles, sanzionati con un «non consigliato». Perturbate dall’inconsueta mitezza del clima regnante a Ulrichen (VS), le prove su neve sono state portate a termine in Finlandia. Il risultato è positivo: solo un terzo delle gomme ha rivelato alcune lievi lacune. Anche qui si evidenzia poca differenza sul ghiaccio e nel consumo (0,3 l/100 km). Infine, la distanza percorsa dai modelli Kumho e Infinity equivale ai 2/3 di quella di Continental e Kleber. MOH/TCS MoBe
Info Touring A quanto pare, i produttori gestiscono bene l’aderenza sulla neve.
Tutti i risultati in dettaglio di questo test al sito: www.pneumatici.tcs.ch
consumo 1
usura
78% 68 76 68 66 74 68 68 72 66 74 64 68 62
80% 60 60 60 60 60 60 70 60 50 80 60 50 60
nota globale 68% 66 62 62 56 54 52 50 50 42 40 36 0 0
valutazione TCS2 11113 11113 11113 11113 11133 11133 11133 11133 11133 11133 11133 11333 13333 13333
test TCS Pneumatici invernali
Valutazione TCS 11111 eccellente 11113 molto consigliato 11133 consigliato 11333 consigliato con riserva 13333 non consigliato
In forma cartacea o elettronica Disponibile sotto forma di opuscolo dall’inizio di ottobre, la guida informativa «Pneumatici invernali 2014» risponde a qualsiasi questione che tormenta l’automobilista che desidera gommare la propria auto per la stagione fredda. I test degli ultimi tre anni, generalità, prescrizioni legali, consigli per l’acquisto o domande ricorrenti riguardanti i pneumatici: questa info-guida vuol essere una piccola bibbia del settore. Si può ordinare via il sito www.pneumatici.tcs.ch. Un’altra formula consiste nell’applicazione del TCS per iPhone, che fornisce i risultati dei test dei pneumatici e una raffica di informazioni. Una nuova presentazione, un menu semplice e una funzione di ricerca ne fanno uno strumento apprezzato, scaricabile in più gratuitamente. tg
10 touring | speciale pneumatici invernali n. 16 | 25 settembre 2014
Se la Svizzera non obbliga a montare gomme invernali durante la cattiva stagione, questa scelta è altamente consigliata. Misure effettuate dal TCS a 50 km/h su una strada innevata hanno chiaramente dimostrato che la distanza di frenata è in media due volte più lunga con gomme estive che con gomme invernali. Senza contare che queste ultime sono costituite da una mescola di gomma concepita per le basse temperature. Morale: è indispensabile dotarsi di gomme adatte alle condizioni stagionali. Identificabili grazie al fiocco di neve sui fianchi, le gomme invernali sono concepite per essere performanti tanto sulla carreggiata innevata quanto su quella bagnata, con clima freddo. Il loro battistrada si distingue per le sottili lamelle che fanno la differenza sul ghiaccio. Se la legge prescrive un battistrada della profondità minima di 1,6 mm, il TCS raccomanda un minimo di 4 mm (3 per le gomme estive). Al di sotto, vale la pena esaurire la propria gomma invernale durante la stagione estiva. Test effettuati dal TCS hanno tuttavia rivelato che lo spazio di frenata delle gomme invernali utilizzate nella stagione estiva si allunga netta-
TCS
Gomme estive = doppio spazio di frenata
A 50 km/h, lo spazio di frenata con le gomme estive si allunga più del doppio.
mente su carreggiata umida e più ancora su fondo asciutto. La prudenza è quindi d’obbligo. Alternativa, le gomme quattro stagioni sono il risultato di un compromesso, per
cui sono mediamente performanti sia in estate sia in inverno. Secondo la concezione e dimensione, possono persino rivelarsi pericolose su strade innevate ripide, in particolare in caso di frenata. tg
La pressione, un aspetto da non sottovalutare Fattore primordiale di sicurezza, la pressione di gonfiatura dei pneumatici è sovente trascurata dagli automobilisti. Il legislatore viene in loro aiuto imponendo ora dal 1° novembre il montaggio di sistemi di controllo della pressione sui veicoli nuovi. L’automobilista sarà allertato automaticamente in caso di calo di pressione o di foratura. Un vero contributo alla sicurezza se si pensa che una pressione insufficiente può essere all’origine di gravi incidenti.
Controlli regolari I consigli del TCS per garantire una buona pressione delle gomme: ◾ La pressione raccomandata è iscritta nel manuale d’uso; a volte su un adesivo sulla porta, dietro lo sportellino del serbatoio o ancora nel cassetto porta oggetti. ◾ Il controllo va fatto a freddo. Non va dimenticata la ruota di scorta. ◾ In caso di forte carico o alta velocità, aumentarla di 0,2 bar. ◾ Una pressione maggiorata di 0,5 bar migliora il comportamento, ma peggiora il comfort di viaggio.
Più pernicioso di quanto sembri Una pressione insufficiente si ripercuote negativamente sul comportamento del veicolo, sul consumo di carburante e naturalmente anche sulla longevità delle gomme. Un calo di 0,5 bar non è visibile a occhio, per esempio, ma può avere conseguenze pesanti: manovre di scarto più pericolose, resistenza ridotta all’aquaplaning, velocità e precisione di guida ridotte in curva, consumo accresciuto fino a 0,3 l/100 km oppure ancora maggior rischio di danni ai copertoni. Ciò, tanto più che sistemi di assistenza alla guida quali il sistema anti bloccaggio (ABS) o il con-
La pressione va controllata a freddo. Un’operazione che si raccomanda di far regolarmente.
trollo di stabilità (ESP) non possono compensare una pressione inadatta dei pneumatici. Visto questo quadro preoccupante, la generalizzazione di dispositivi di controllo a bordo promette di contribuire sensibilmente alla sicurezza, soprattutto con i sistemi di misura diretta. Istallati all’interno dei cerchioni, trasmettono re-
golarmente informazioni via radio a un ricettore nell’auto. Essi rilevano rapidamente una perdita di pressione, anche leggera, di una singola ruota. Unico neo, il costo di sostituzione di ruote o pneumatici può risultare più caro che su un prodotto standard. Occorre in effetti verificare il sensore di controllo e se fosse il caso, sostituirlo. tg
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società e mobilità | touring 13 n. 16 | 25 settembre 2014
Un caso esemplare | È possibile violare il codice della strada per salvare una vita? Sì, risponde un tribunale vodese, che assolve una levatrice in missione.
«Non siamo pirati della strada!»
U
na sera di giugno del 2013 una levatrice indipendente, chiamata per un’urgenza a causa di un parto prematuro con complicazioni, circolava a 158 km/h sull’autostrada A1 tra Nyon e Coppet (VD). E mentre guidava spiegava per telefono al marito della puerpera come procedere per evitare l’asfissia del neonato. Intercettata da un radar, riceveva una pena di 25 giornate di ammenda da 50 fr. con la condizionale di due anni, una multa di 300 fr. e, soprattutto, il ritiro della patente per sei mesi, ciò che di fatto le rendeva impossibile esercitare il suo mestiere. La levatrice decideva allora di contestare il ritiro della patente invocando uno «stato di legittima necessità».
Segue… nel 2015 La saga Via sicura continua nel 2015, quando entreranno in vigore delle nuove misure, tra cui: ◾ L’aggiornamento dei requisiti medici per l’idoneità alla guida. ◾ Test etilometrico come mezzo probatorio (validità giuridica dei valori). ◾ Una formazione complementare dei conducenti in infrazione. ◾ «Scatola nera» per i colpevoli jop di gravi eccessi di velocità.
Sensibili ai suoi argomenti, i giudici del Tribunale cantonale vodese hanno annullato il ritiro della patente e le hanno accordato 1000 franchi a titolo di spese. Hanno ritenuto che l’infrazione stradale si giustificava con l’urgenza medica, tanto più che la mamma non era trasportabile in ambulanza, come ha d’altronde confermato il primario del dipartimento di ginecologia del Centro ospedaliero universitario vodese. I giudici hanno ammesso che la levatrice aveva trasgredito alle norme mentre si trovava in uno stato di legittima necessità, a causa del pericolo imminente che incombeva sulla sua paziente. Nel caso specifico, aveva anche rispettato il principio di proporzionalità
Keystone
Pericolo imminente
tra il rischio fatto correre agli utenti della strada e quello di non salvare una vita. Questa sentenza rappresenta un balsamo per poliziotti, pompieri e autisti di ambulanze, che dall’entrata in vigore di Via sicura nel gennaio 2013 temono di essere considerati come delinquenti durante una missione urgente. Timori che si sono riaccesi per la condanna di inizio anno a Ginevra di tre agenti di polizia per infrazione alla Legge sulla circolazione
Riconosciuto lo stato di legittima necessità per urgenza medica.
stradale (LCStr); nel canton Friburgo un poliziotto è stato anche sanzionato per aver guidato a 78 km/h al posto di 50 in una località, mentre tentava di raggiungere un automobilista che telefonava guidando. Il procuratore ha sentenziato che la situazione non giustificava un simile superamento del limite di velocità.
Sicurezza con serenità Tali casi hanno suscitato le proteste dei sindacati di polizia romandi, che esigono una modifica della LCStr e non escludono azioni di protesta. Stesso atteggiamento da parte della Federazione svizzera dei funzionari di polizia, che chiede pure la modifica della legge «per garantir la sicurezza potendo contare su una completa serenità». Jacques-Olivier Pidoux
Assistenti alla guida utili - quando funzionano
I
l progresso del settore automobilistico è enorme. Le auto nuove del segmento di lusso dispongono di ausili tecnici quali l’assistente per il mantenimento di corsia o il regolatore di velocità adattivo, che semplificano la vita. Ma cosa succede se questi sistemi falliscono e ne scaturisce un incidente? Il conducente può liberarsi della sua responsabilità rinviandola ad un guasto tecnico di uno di questi sistemi? No, secondo il Tribunale federale. Chi usa sistemi di assistenza, deve essere a conoscenza delle modalità di funzionamento. Ad esempio su una corsia coperta di neve, che impedisce un fun-
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zionamento impeccabile di questi sistemi, il conducente deve adattare il suo modo di guidare, avendo considerazione del fatto che sussiste il rischio di un loro malfunzionamento. Nel caso concreto, un automobilista aveva perso il controllo della Mercedes in autostrada su una carreggiata scivolosa a causa di precipitazioni miste di acqua e neve. L’auto aveva sbandato, si era girata e urtato più volte la barriera divisoria centrale. Il conducente aveva attribuito la responsabilità al mancato funzionamento del sistema di mantenimento della corsia. Aveva infatti affermato che l’auto aveva sbandato a sini-
stra, cosicché aveva reagito cercando di correggere la traiettoria con una sterzata a destra. Questa correzione di traiettoria, secondo la corte, in considerazione di una velocità eccessiva, della gomma posteriore destra consumata e del fondo coperto da neve bagnata, è risultata troppo brusca provocando la sbandata. In questo modo l’automobilista ha messo in pericolo gli altri utenti. Il ritiro della patente di un mese per infrazione medio-grave delle norme sulla circolazione è quindi stato confermato anche dal Tribunale federale. Il conducente ha inoltre dovuto pagare una multa di 550 franchi (sentenza 1C_95/2014).
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società e mobilità | touring 15 n. 16 | 25 settembre 2014
Spesso le strisce pedonali sono posizionate in un punto critico e quindi a rischio di incidente. Ma in caso di sinistro questo non interessa al giudice o alle autorità.
La colpa è sempre del conducente
P
urtroppo succedono ancora troppi incidenti sulle strisce pedonali. Molto spesso la colpa è di conducenti disattenti, che circolano troppo velocemente oppure addirittura sotto l’effetto di alcool o stupefacenti. Tuttavia in questo ambito della sicurezza stradale esiste anche un altro protagonista. Ci riferiamo ai Cantoni e ai Comuni, che sono responsabili dell’infrastruttura e perciò sono sottoposti alle disposizioni concernenti la responsabilità del fabbricante. Se un passaggio pedonale è completamente inadeguato, pericoloso e posizionato in un luogo a rischio d’incidente, persiste un difetto di fabbrica, al quale deve rispondere la comunità.
Decisive per le strisce pedonali progettate, e per quelle già esistenti, sono le direttive dell’Associazione svizzera dei professionisti della strada, secondo cui i passaggi pedonali possono essere predisposti soltanto in punti visibili. Strisce e aree d’attesa devono essere identificabili e visibili dai conducenti e dai pedoni in ogni momento del giorno e della notte. Se così non fosse – e attraversamenti del genere abbondano in Svizzera – persiste una grave violazione delle normative che disciplinano gli allestimenti dei passaggi pedonali. Questo però non viene mai preso in considerazione in caso di un incidente
Anton Geisser
Prescrizioni violate
Le strisce pedonali sono spesso posizionate in un punto inadeguato e pericoloso.
Dall’1,6 permille diventa caro
parole: «Il conducente del veicolo si accolla anche la responsabilità delle gravi colpe della comunità». Ciò, secondo il parere del professor Schaffhauser non è accettabile, perché contraddice lo Stato di diritto. Sarà interessante vedere quando un tribunale farà proprie queste riflessioni e porterà in giudizio i responsabili della comunità per la costruzione e la manutenzione di un attraversamento pedonale viziato da gravi lacune. Urs-Peter Inderbitzin
che dovrà essere accertata. In ogni caso gli verrà temporaneamente ritirata la patente.
aspettarsi conseguenze drastiche e anche costi elevati: solo l’accertamento medico costa infatti 1500 franchi; se poi fosse necessario un esame psicologico supplementare bisogna aggiungere alcune centinaia di franchi. Inoltre, il conducente con una concentrazione di alcool nel sangue oltre i limiti sarà sanzionato con una pena privativa della libertà fino a tre anni oppure con una pena pecuniaria. Infine, l’alcolista dovrà anche pagare le spese del procedimento penale e amministrativo. UPI
Accertamento oneroso
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Dal 1° luglio di quest’anno, chi viene sorpreso al volante con oltre l’1,6 permille di alcolemia deve sottoporsi ad un test di idoneità alla guida. In precedenza questo limite si attestava al 2,5 permille. In altre parole si esprimono dubbi sul fatto che un guidatore con un’alcolemia dell’1,6 percento, e oltre, sia abile alla guida a causa di una possibile dipendenza dall’alcool,
sulle strisce pedonali, come ha osservato René Schaffhauser in occasione della giornata degli avvocati consulenti del TCS. Il decano degli esperti di diritto stradale si riferiva ad una regola applicata nel 99% dei casi: la colpa è sempre del conducente del veicolo; questi viene perseguito penalmente e civilmente e deve far i conti con provvedimenti amministrativi, mentre restano impunite le comunità pubbliche, su cui ricade la responsabilità delle strisce pedonali «illegali». In altre
La nuova normativa arreca molto più lavoro alle autorità e conduce ad una moltiplicazione degli accertamenti. Il giurista Carlo Gsell, responsabile delle misure amministrative del Canton Zurigo, paventa che le nuove prescrizioni porteranno un marcato aumento degli accertamenti per patologie legate alla dipendenza. Gli interessati devono
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test e tecnica | touring 17
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n. 16 | 25 settembre 2014
La Twingo III: un aspetto brioso e 7 tinte colorate a scelta.
Calandra a fessure, passaruota trapezoidali: una vera Jeep!
Sempre affascinante, con un tocco diverso
Dopo lo spaghetti western, la SUV
Renault Twingo | Dimenticati gli errori della versione precedente, ritorna con un volto vero e un’architettura da trazione posteriore.
Jeep Renegade | Prodotta in Italia, la mini SUV si vuole tanto auto cittadina quanto fuoristrada, come l’attesta il suo design senza concessioni.
R
eale fenomeno sociale, la Renault Twingo aveva perso la sua anima: la terza generazione ripropone ora design birichino e carattere ludico. Con la differenza che questa mini city-car, cugina della Smart ForFour uscita dalle stesse linee di produzione slovene, ha dovuto barattare la trazione anteriore con quella posteriore. Con vantaggi, ma anche inconvenienti. L’inserimento del motore in posizione trasversale posteriore le permette di fare l’occhiolino alla R5 Turbo di un tempo ed esibire un piccolo look sportivo, inedito nella categoria. Ritornata molto ludica, la Twingo è un’assidua adepta della personalizzazione. Strisce di diversi colori fasciano la carrozzeria dalle forme elaborate e l’ambiente interno è caratterizzato da fasce tipo «pallina da golf» o colori anodizzati che circondano la plancia di bordo ed i vari elementi dell’abitacolo. L’effetto ludico è garantito, tanto più che la qualità percepita è curata e, contrariamente alle concorrenti, non mostra neppure un centimetro quadrato di lamiera. Quest’universo modaiolo Tecnica: mini city-car; va di pari passo con una connettività in5 porte, 4 posti; lunghezza: novativa. Il cliente ha la scelta tra uno 3,60 m; bagagliaio: 188– schermo centrale digitale o un supporto 980 l Motori: 3 cilindri 1 l benzina 70/90 CV; cambio nel quale inserire lo smartphone. Quemanuale a 5 marce; da 0 a st’ultimo dotato di un sistema di naviga100 km/h da 12,0 s zione offline indipendente da internet. Consumo (misto): da 4,2 l/ 100 km, 95 g/km di CO2 Da notare anche i bei sedili integrali, Prezzi: da 13 400 fr. (SCe certo un po’ rigidi. Accorciata di 10 cm ma 70 Life) a 18 250 fr. (TCe 90 con passo allungato, la Twingo passa a 5 Intens); cambio 6 rapporti a doppia frizione fra un anno. porte. L’accesso ai posti dietro è facilitato, lo spazio buono per la categoria e l’altezza del tetto da primato. Ciò detto, la presenza del motore bandisce i noti sedili scorrevoli delle due edizioni precedenti ed incide sul volume del bagagliaio. Resta il fatto che la configurazione rettangolare è molto pratica. Da segnalare anche varie astuzie, quali il cassetto e un grande vano porta oggetti, entrambi estraibili. Ben piantata sulla strada, questa trazione posteriore beneficia di una ripartizione dei pesi equilibrata e di un raggio di sterzata corto. Alla bisogna, un ESP invadente reprime ogni tendenza al sovrasterzo. I due motori 3 cilindri si annunciano assai sobri e discreti. Annunciata a un prezzo mirato, la Twingo è ben equipaggiata: adotta telecamera di retromarcia, avviso di cambio della corsia, ma nessun sistema anticollisione. MOH
L’
unione tra Fiat e Jeep lascia talvolta dubbiosi. Non è affatto il caso di questa Renegade che si basa sulla stessa piattaforma della Fiat 500X attesa al Salone di Parigi. Mentre quest’ultima avrà l’aspetto di una crossover, la Renegade è un puro prodotto Jeep. Il suo stile deciso che ricorda la rustica Wrangler, richiama persino alla memorabile Willys del 1941, esibendo luci posteriori sulle quali è iscritta una X, evocazione della tanica che ornava la star dello Sbarco. Questo per il passato, ma qui abbiamo a che fare con una SUV moderna, persino con una vocazione premium come dimostra la cura dedicata all’allestimento interno. Robustezza unita a una bella qualità percepita che fa largo spazio a plastiche ed a rivestimenti morbidi al tatto. Senza dimenticare l’infotainment assicurato da uno schermo tattile e un modulo TFT al centro della strumentazione. L’abitabilità di questo veicolo da 4,23 m non è da meno. Facile nell’accesso grazie all’ampia apertura delle porte, il sedile posteriore riserva un buono spazio per le Tecnica: mini SUV; 5 posti; gambe. Ben rivestito, il bagagliaio cubico lunghezza: 4,23 m; bagapresenta un volume rispettabile che può gliaio: 351–1297 l Motori: essere modulato grazie al fondo amovibile. benzina 120/140 CV, diesel 140/170 CV; cambio a 5/6/9 Dotata di ottima polivalenza, la Renerap.; trazione 4×2 e 4×4; da gade gioca alla SUV di città in versione 0 a 100 km/h da 8,9 s;carico 4×2. Qui lo spazio da terra è limitato a rimorchiabile: max 1500 kg Consumo (misto): da 4,6 17,5 cm. Sale invece a 20 cm nella declinal/100 km, 120 g/km di CO2 zione 4×4 e addirittura a 21 cm sul modelPrezzi: da 24 950 fr. (1.6 lo Trailhawk. Vero arrampicatore dagli 4×2) a 39 650 fr. (2.0 CRD 9 rap. aut. 4×4 Trailhawk). angoli d’attacco aumentati, quest’ultimo è allestito per affrontare terreni difficili. La trazione integrale è sostenuta da un differenziale che propone 5 modalità che regolano al meglio la trazione su neve, fango ecc. Gestita elettronicamente, questa funzione si comanda con una rotella. Questa fuoristrada nata non rinuncia a mostrare eccellenti disposizioni stradali. Si è impressionati per la tenuta in autostrada e l’insonorizzazione. Di provenienza Fiat, l’ampio ventaglio di motorizzazioni sulle versioni 4×4 è limitato al diesel. Questi modelli possono essere muniti di un inedito cambio automatico a 9 rapporti. Sorprendente, tanto quanto il livello dei sistemi di assistenza alla guida (allarme di cambio corsia e regolatore di velocità adattivo). Ciò spiega anche il prezzo rispettabile della Renegade, benché arricchita di 3 anni di garanzia gratuita. MOH
18 touring | test e tecnica n. 16 | 25 settembre 2014
Porsche Macan Turbo
La tigre si prepara al grande salto La Porsche Macan è un’auto sportiva vestita da SUV. Può fare tutto ciò che fanno anche le altre, ma a maggiore velocità. Nutre pure ambizioni per lo sterrato grazie alla trazione integrale e alla modalità offroad.
L
a Macan è un’apparizione possente, soprattutto con i cerchi opzionali da 21". Bassa e larga, con le classiche linee Porsche. Alla sua guida come donna, si mietono chiassosi pregiudizi. Poco importa. La Macan è la nuova beniamina della famiglia Porsche: fino ad agosto in Svizzera erano già state vendute 630 unità, quasi il doppio rispetto alla sorella maggiore Cayenne. Sebbene la Macan sia soltanto 16 cm più corta, appare nel complesso molto più sportiva. La SUV compatta riunisce così prestazioni dinamiche con la comodità e una certa predisposizione all’offroad. L’altezza da terra in modalità Offroad (di serie), grazie alle sospensioni pneumatiche (opzionali), può essere aumentata fino a 23 cm. Nel contempo il tasto Sport di serie e il pacchetto opzionale Sport Chrono, comprensivo di Launch Control, garantiscono una tradizionale prestazione sportiva Porsche. La Macan, «tigre» in indonesiano, si presenta quindi del tutto come una Porsche.
Il volante della 918 Spyder Gli interni della SUV compatta sono uguali a quelli delle attuali auto sportive Porsche. Il volante multifunzionale di serie è quello della 918 Spyder, che quindi non permette di controllare direttamente anche l’impianto audio. Del resto a che serve la musica su un’auto sportiva? La console centrale, altro elemento tipico della marca, è sovraccarica di pulsanti per cui vale la pena prendersi cinque minuti per studiarla. Per il resto domina un ambiente improntato al benessere: davanti c’è molto spazio e il tetto panoramico opzionale inonda l’abitacolo di luce, mentre i sedili in pelle sportivi offrono un’ottima tenuta laterale. Dietro lo spazio per i passeggeri è un po’ limitato, tanto più se lo rapportiamo alle misure esterne del veicolo. La linea del tetto fortemente discendente ricorda piuttosto una crossover che non una SUV e limita anche lo spazio per la testa sui sedili po-
steriori. Il bagagliaio avrebbe anche potuto essere più grande. Ma non vogliamo lagnarcene: si tratta pur sempre di un’auto sportiva, poco importa se SUV o meno. E che la Macan si muova come un’auto sportiva si nota subito: la partenza avviene a trazione posteriore, mentre l’asse
PIÙ O MENO Prestazioni eccezionali Molto agile nonostante il peso Rifiniture e materiali di qualità Peso rimorchiabile elevato di 2,4 tonnellate Ottima trazione Buoni sistemi di assistenza opzionali Spazio per i passeggeri ridotto rispetto alle dimensioni esterne Dotazione per il comfort e la sicurezza minima Gestione complicata con molti tasti Autonomia limitata a 586 km
anteriore entra in azione solo se necessario. Sul computer di bordo il conducente può vedere come la potenza è ripartita sugli assi. Un tratto denso di curve conferma l’impressione iniziale: diversamente dalle altre SUV, la Macan vanta un baricentro molto basso. Questo le conferisce maggiore stabilità di marcia e – come dev’essere – le permette di regalare maggior piacere di guida, poiché si lascia condurre con agilità. Sulle strade svizzere peraltro non si arriverà mai a sondare i limiti di questa macchina dinamica. Il motore V6 biturbo a iniezione diretta fa salire questa SUV da 2 tonnellate da 0 a 100 km/h in 4,6 s. Ma a sorprendere non è solo l’accelerazione, bensì anche l’impianto frenante: lo spazio di arresto è di soli 33,5 m. Nell’uso quotidiano tali superfreni richiedono un certo adattamento, poiché molto sensibili. Il cambio a doppia frizione, a seconda della modalità scelta, scala i rapporti con delicatezza e armonia o con fulminea velocità e dinamismo. Lo sterzo elettromeccanico è ben diretto. La Macan è auto sportiva, SUV e ammiraglia per i lunghi viaggi. Dunque bando ai pregiudizi. Nadia Rambaldi
Gli interni della Macan appaiono pregiati ed eleganti. La console centrale ospita talmente tanti tasti che vi si perde l’orientamento. Lo spazio sui sedili posteriori poteva essere migliore.
SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO Porsche Macan Turbo; 5 porte, 5 posti; 105 000 fr. (auto del test: 129 390 fr.) Gamma: dalla Macan S, 340 CV (76 100 fr.) alla Macan S diesel, 258 CV (76 100 fr.) Opzioni: cerchioni alu 21 pollici (3980 fr.), tettuccio vetrato (2240 fr.), allestimento in cuoio (2090 fr.), sospensioni pneumatiche con sistema di regolazione (2060 fr.) Garanzia: 4 anni di fabbrica, 2 anni mobilità; 12 anni antiruggine (condizioni) Importatore: Porsche Svizzera SA, 6300 Zugo, tel. 041 487 91 10, www.porsche.ch DATI TECNICI Motore: biturbo V6 3,6 l, 400 CV; trazione integrale, cambio a doppia frizione a 7 rapporti Peso: 2085 kg (auto test), totale ammissibile 2550 kg, carico rimorchiabile 2400 kg
Tabella comparativa Porsche Macan Mercedes3.6 biturbo Benz ML 4.6 V8 4-Matic Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring» 1 3
105 000.– 3604 294/400 550/1350 9,2 G2 67 1.54
105 400.– 4663 300/408 600/1600 11,51 G2 — 1.59
13333
11113
16/2014
—
dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore su 15 000 km/anno 4 costi totali su 180 000 km (15 000 km/anno)
touring 19
Porsche Macan Turbo in dettaglio ▸
▸ ◂ ◂
passo 280 cm
161 cm ◂
◂
m 1c –8 65 ◂
◂
◂
cm 14 –1 92
▸
94 cm
108 cm
▸
lungh. 470 cm (largh. 192 cm)
▸
larghezza interna: ant. 154 cm, post. 149 cm bagagliaio: 500–1500 litri pneumatici: ant. 265/40 R 21, post. 295/35 R 21
ABITACOLO 11113 Materiali pregiati e un’ottima lavorazione. La console centrale purtroppo è sovraccarica di tasti che ne complicano l’uso. Davanti lo spazio è buono, mentre dietro ci si attenderebbe di meglio. Il bagagliaio è buono. La panca posteriore ribaltabile è particolarmente pratica per il trasporto degli sci.
La Porsche Macan dalla statura imponente, anche se esprime le tipiche linee Porsche.
COMFORT 11113 Il comfort è elevato grazie soprattutto alle sospensioni pneumatiche regolabili opzionali e agli ammortizzatori automatici. L’insonorizzazione è ottima. Sedili riscaldabili, sensori di parcheggio e retrovisore oscurabile automaticamente tuttavia dovrebbero essere di serie in questa categoria di prezzo. DOTAZIONE 11133 Modalità offroad, cambio a doppia frizione, volante sportivo multifunzionale e portellone elettrico sono di serie. Il resto è tutto in opzione.
foto Yves-Alain Moor
PRESTAZIONI 11111 Il V6 biturbo eroga accelerazioni impressionanti, mentre i freni a disco da 360 mm e pinze fisse anteriori monoblocco a sei pistoncini la fanno rallentare in modo altrettanto prepotente. Una trazione ottimale è garantita grazie ai numerosi sistemi di assistenza.
CHECK-UP TCS
TCS MoBe: Herbert Meier
DINAMICA DI COMPORTAMENTO Accelerazione (0–100 km/h): 4,6 s Elasticità: 60–100 km/h (in posizione D) 2,4 s 80–120 km/h (in posizione D) 3,1 s Diametro di sterzata: 11,9 m Insonorizzazione: 60 km/h: 59 dBA 11113 120 km/h: 67 dBA 11111 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 33,5 m Visibilità circolare Equipaggiamento
km/anno
15 000 30 000
fr./km
1.54 1.03
mano d’opera (fr.)
30 000/24 non comunicato 60 000/48 non comunicato Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno n.c. 8297.–
fr./mese fissi
variabili
1295.– 1295.–
363.– 1273.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Porsche da 152 a 248 fr.
test TCS
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano
11111 11133 11133
COSTI DEI SERVIZI Manutenzione (km/mese) ore
COSTI D’ESERCIZIO
extra urbano
misto
fabbrica 11,8 7,8 Emissioni di CO2: Media di CO2: etichettaEnergia (A–G):
9,2 216 g/km 148 g/km G
CONSUMO DEL TEST
13333
12,8 l/100 km serbatoio: 75 litri
autonomia 586 km
Porsche Macan Turbo
▸ Video del test
COMPORTAMENTO 11112 La Macan Turbo soddisfa quasi tutte le esigenze di guida: a seconda delle regolazioni delle sospensioni pneumatiche e degli ammortizzatori, si comporta in modo molto sportivo o prevalentemente confortevole. Lo sterzo con i suoi 2,6 giri è molto diretto. SICUREZZA 11133 Dotazione ai massimi livelli. Purtroppo nel prezzo di base non sono compresi il sistema di avviso per il cambio corsia e l’angolo morto così come la telecamera di retromarcia. Anche un Headup Display non guasterebbe, neppure presente tra gli optional.
20 touring | viaggi e tempo libero n. 16 | 25 settembre 2014
Offrire comfort agli ospiti del trekking significa anche dare lavoro ai cavalieri locali.
Trekking comfort in Perù | Escursioni Inca che conducono nelle Ande attraverso il Passo Salkantay. I molteplici livelli di vegetazione, gli incontri con i locali e la meta Machu Picchu contraddistinguono questo impressionante tour. Reportage: Susi Schildknecht
Lungo il Salkantay, l’altro trail
C
omodamente adagiata nella vasca idromassaggio, osservo la pianura modellata dal ghiacciaio Soraypampa e le vette innevate andine Humantay (5400 m) e Salkantay (6271 m). Quest’ultimo è il monte che dà il nome al trekking di sei giorni che si preannuncia entusiasmante a giudicare dalla luce che emana la sua cima al tramonto. Le gambe si riprendono velocemente dalla tappa introduttiva di sei ore, mentre le esperienze della gita lungo gli antichi canali d’irrigazione degli Inca rimarranno di certo dei ricordi indelebili. Il gruppo alloggia per due notti nella piacevole Lodge Salkantay (3869 m), la prima delle quattro Mountain Lodges of Peru che troviamo lungo il trekking. Camere confortevoli riscaldate con vista sulle montagne e un’inaspettata cena luculliana con zuppa di verdure Quinoa, pollo fresco e un dessert al cioccolato e maracuja si adattano bene al concetto di
«trekking comfort». E non mancheranno altre attenzioni e premure. Il secondo giorno è dedicato all’acclimatazione attiva. L’esperta guida di trekking Peter Böhm sottolinea: «L’importante è camminare a piccoli passi, lentamente ma regolarmente. Chi si ritrova senza fiato, allora sta andando troppo velocemente. Se si va a ritmo giusto si riesce anche a rivolgere lo sguardo verso il cielo».
Ringraziare madre terra La speranza di poter scorgere un condor accompagna e rende più lieve la salita verso il turchino Lago Humantay a 4221 m. Agli occhi degli escursionisti si svela un mondo straordinario scolpito dai ghiacciai. Ma cosa significano le conchiglie mezze carbonizzate che sono disposte in modo strano tra diverse erbette lungo la riva? Sebastian, il capo cavaliere della tribù degli indio Keros ci spiega con poche
parole il rito del «Pago a la tierra», ovvero il ringraziamento a madre terra. Il fatto che quassù regni la natura è evidente. Meglio dunque che sia in buoni rapporti con l’essere umano. In quattro ore la tanto attesa tappa principale porta i trekker, passando dalla pampa ricoperta di muschio e dai sentieri pietrosi, sino al Passo Salkantay a 4638 m. L’«Abra», che significa apertura, per la gente locale è una zona spirituale. Qui si apre lo spirito? In ogni caso noi siamo felici di essere in questo luogo mistico. Poco dopo aver superato il passo, Peter mostra i resti dell’antico sentiero degli Inca, con gli scalini di pietra adatti al passo dei lama. Contrariamente alle cerimonie originali lungo il trail Inca verso il Machu Picchu, che oggi è percorso da molti turisti, l’itinerario di Salkantay serviva semplicemente al trasporto delle merci. Ai tempi d’oro degli Inca, qui circolavano commercianti con centinaia di lama stra-
viaggi e tempo libero | touring 21 n. 16 | 25 settembre 2014
foto Susi Schildknecht
A COLPO D’OCCHIO
Inca carichi. Trasportavano le provvigioni alle alte sfere insediate nei centri degli Inca sull’altopiano come frutta, cacao e foglie di coca. Improvvisamente si dirada il fine velo di nebbia e ai lati del sentiero scorgiamo il team di cuochi. Il mattino presto ci hanno preceduti assieme ai cavalli da soma e ora ci invitano a consumare il pranzo nella tenda. Un lavamano e una toilette chimica sono forse esagerati ma il «trekking comfort» vuole rimanere fedele al suo nome sino alla fine.
Uomini e animali insieme Uno sguardo impressionante nella vita quotidiana della gente del luogo ce la fornisce Juan, il giovane «tuttofare» nella Lodge Wayra (3906 m). Egli ci mostra la casetta ricoperta di paglia di sua madre. Attorno al focolare sul terreno di argilla scappano tre magri porcellini d’India, tutto il resto si trova nel buio più profondo. E nonostante ciò la famiglia vi abita
tutto l’anno e riesce a coltivare anche un paio di patate nonostante i ripidi pendii. A partire dal quarto giorno camminiamo verso valle passando attraverso diversi livelli di vegetazione della foresta pluviale, dove ben presto il verde è ancora più verde. Bromelie, liane e orchidee – Johann, l’assistente guida peruviana li conosce tutti –, incluso qualcosa di più noto come patate selvatiche, salvia, fucsie, gigli, quadrifogli, sempre più spesso campi di mais e patate e infine piantagioni con caffè arabica, banane e maracuja.
Per gli amici della natura Anche gli alloggi offrono l’occasione per uno stretto contatto con la natura. Dietro la Lodge Colpa (2800 m) i colibrì ricompensano i pazienti fotografi della giungla. E nell’idromassaggio panoramico ci gustiamo un bicchiere di Pisco Sour e ci godiamo uno stupendo tramonto, più tardi la visita a sorpresa di pipistrelli assetati. Nella Lodge Lucma (2135 m) ci congediamo da Sebastian, che deve condurre i suoi cavalli a casa. Da qui il trasporto dei bagagli avviene di nuovo su strada. L’ultima giornata di trekking conduce attraverso un’incantevole foresta, dove in mezzo ad una radura veniamo sorpresi da una vista straordinaria sul Machu Picchu. Ci aspetta poi la leggendaria cittadella Inca con templi in onore del ◾ sole, dell’acqua e di madre terra.
Le Mountain Lodges of Peru fissano nuovi standard nei trekking delle Ande. In poche ore di cammino dall’alta montagna si raggiunge l’affascinante foresta pluviale. Incontro durante la sosta, la curiosità è reciproca. Una gran varietà di orchidee orna i lati del sentiero. Il cammino è la meta, ma il punto culminante culturale è il Machu Picchu.
◾ Trail Salkantay: il trekking di sei giorni da Cusco costituisce il punto culminante sportivo dell’operatore lucernese Baumeler Reisen «Peru – Königin der Anden» («Perù – la regina delle Ande»). Le Mountain Lodges of Peru sono uniche per quanto riguarda comfort e gastronomia in Perù. Date del viaggio: dal 21 novembre al 5 dicembre 2014 e dal 20 novembre al 5 dicembre 2015 – www.baumeler.ch. ◾ Requisiti: le tappe giornaliere di circa 6 ore sono tecnicamente semplici, ma molto impegnative fisicamente per i partecipanti, dato che conducono sino ad alta quota (a 4638 m). Il bagaglio viene trasportato dai cavalli da soma. Per la tappa principale può essere noleggiato un cavallo da sella. ◾ Clima: di giorno sull’altopiano la temperatura può salire a 18–23°, la sera invece può scendere sino al punto di congelamento. Da maggio a settembre è stagione secca, novembre è il mese di transizione verso la stagione delle piogge. ◾ Salute: per prevenire il mal di montagna, è vitale una graduale acclimatazione, come prevede Baumeler Reisen. Si consiglia di controllare se le vaccinazioni sono aggiornate, oltre a una protezione dalle zanzare (febbre dengue). ◾ Viaggio: gli svizzeri hanno bisogno di un passaporto ancora valido 6 mesi dopo la data del rientro.
Questo viaggio è stato sponsorizzato da Baumeler Reisen e Mountain Lodges of Peru.
◾ Informazioni di viaggio TCS: si veda www.tcs.ch/peru.
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viaggi e tempo libero | touring 23 n. 16 | 25 settembre 2014
Piaceri marittimi nelle Alpi Stremato ma felice, un gruppo di escursionisti entra alle 17 in punto nella hall dell’Hotel Salina Maris, a Breiten (VS). Con entusiasmo rievocano la bellezza dei paesaggi di Riederalp e Bettmeralp, il ghiacciaio dell’Aletsch, i laghi, gli animali, e ringraziano la guida per il dono di questi momenti magici. Poi il gruppo si eclissa nelle camere e riappare qualche istante più tardi in accappatoio, diretto verso la piscina dell’albergo, la sola e unica piscina curativa delle Alpi con acqua marina concentrata.
Né troppo calda né troppo fredda, addizionata del 3% di sale, l’acqua offre la possibilità di galleggiare o di rilassarsi sotto l’effetto di getti che massaggiano delicatamente i piedi e le gambe affaticate per la marcia. Se si vuole ottenere il massimo beneficio, è consigliato qualche movimento di ginnastica o di nuoto prima di stendersi sul dorso e lasciarsi trasportare dai sali minerali. Una ventina di minuti basta per sentire i primi effetti rilassanti di quest’acqua, che ha la stessa composizione del Mediterraneo. Attenzione tuttavia a non prolungare eccessivamente la durata del bagno e a
ald
Attrattivo per le famiglie
Puro benessere: rilassarsi e tonificarsi nell’acqua di mare al Salina Maris di Breiten.
seguire i consigli in materia degli esperti dell’albergo. L’ambiente del Salina Maris non è paragonabile a quello di Alpamare o Aquaparc, ma anche i bambini trovano pane per i loro denti, divertendosi nel tentare di rimanere senza sforzo sulla superficie
e nell’imparare a nuotare con tanta facilità. In più, l’hotel possiede degli appartamenti spaziosi per le famiglie a dei prezzi attrattivi. jop
Info Touring Wellness Hotel Salina Maris, 3983 Breiten, tel. 027 928 42 42, www.salina.maris.ch
Quando la coda fa perdere il volo
O
ggi si può ben dire che chi affronta un volo aereo è chiamato a sopportare parecchi disagi. Aeroporti affollati, lunghe file davanti agli sportelli automatici del check-in o alla dogana e code ancora più lunghe ai controlli di sicurezza, seguite da interminabili corridoi per raggiungere le porte d’imbarco. Situazioni che fanno sudare più di un viaggiatore. «Farò ancora in tempo a prendere l’aereo?». Per sottrarsi a questo stress ed alla potenziale arrabbiatura, è consigliabile seguire alcune semplice regole. Prima di tutto bisognerebbe essere consapevoli che espressioni quali «ultimo termine
il consulente di viaggio Urs-Peter Inderbitzin
per presentarsi al check-in» o «tempo di transito minimo» sono generalmente espressioni coniate dal marketing degli aeroporti o delle compagnie aeree e non combaciano più – se non in rari casi – con l’odierna realtà dell’aviazione. Così bisogna prendersi il tempo necessario e raggiungere l’aeroporto con un buon anticipo. Meglio piuttosto bere un caffè in più. Inoltre nei viaggi che prevedono delle coincidenze con altri voli, vale la pena di valutare la possibilità di anticipare il primo volo o ritardare il volo della coincidenza, al fine di garantirsi un tempo di trasferimento maggiore all’aeroporto. Chi perde un aereo, può
rivolgersi allo sportello della compagnia aerea e, sempre che il biglietto acquistato lo consenta, cambiare la prenotazione. Spesso in simili casi le compagnie fatturano un supplemento per il cambiamento. Chi invece ha acquistato un biglietto di una compagnia low-cost o un volo senza la possibilità di cambiare la prenotazione, dovrà considerare che il suo aereo è perso, così come i soldi del biglietto. In simili casi è quantomeno consigliabile richiedere almeno il rimborso delle tasse aeroportuali e di altri balzelli. Di norma le compagnie aeree sono tenute a rimborsare tali spese di fatto non sostenute.
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viaggi e tempo libero | touring 25 n. 16 | 25 settembre 2014
Escursioni | Mettere sulle spalle solo uno zaino leggero e poi partire per un tour di più giorni nell’Oberland bernese. Il bagaglio viene trasportato direttamente in albergo.
Camminare leggeri è divertente
L
e masse d’acqua selvagge scorrono come furie attraverso le strette gole del ghiacciaio. È affascinante osservare come l’acqua abbia trovato in migliaia di anni la sua via di fuga attraverso le rocce. Al cospetto di così tanta forza primitiva inevitabilmente nella mente fanno capolino anche un paio di domande sul senso della vita. È anche impressionante il fatto che la gola del ghiacciaio di Rosenlaui, aperta sino a metà ottobre, da anni sia protetta, curata e anche mantenuta dal lato della sicurezza da una famiglia con ingenti investimenti. Fa piacere inoltre che l’ingresso di 7 franchi sia incluso nel pacchetto escursionistico «Bärentrek» di Alpavia (vedi anche l’intervista). L’escursione seguente lungo il vecchio Säumerweg sino alla Grande Scheidegg è una gioia per gli occhi grazie alle cime appuntite dell’Engelshörner così come al massiccio del Wetterhorn.
passando da Sefinenfurgge, sino alla Griesalp. Con pioggia o nebbia è semplicemente troppo difficile. Questo è uno dei vantaggi degli hotel a conduzione famigliare.
Allora ferrovia e autopostale
Alla Grande Scheidegg gli escursionisti godono di un vasto e fantastico panorama sul mondo alpino bernese con Eiger e Wetterhorn.
Allora si fa semplicemente il contrario, ovvero si sale a bordo della Ferrovia della Jungfrau e delle FFS sino a Reichenbach nella Kandertal. Qui un piccolo autopostale aspetta già il gruppo di escursionisti. E via attraverso la Kiental, passando davanti alle rive del Tschingelsee in direzione della Griesalp. E al più tardi adesso tutti capiscono perché si circola su un piccolo autopostale: le strette e ripide curve, con una pendenza di sino al 30%,
vanno a comporre una tratta per autopostale più ripida del mondo. In ogni caso è la più spettacolare. E anche la Griesalp si mostra dal suo lato più solare. Il giorno dopo lasciamo la salita verso la Kiental per affrontare quella verso Ramslauenen e poi ci sediamo sulla seggiovia. Quando si beve il caffè comodamente istallati sulla terrazza il paesaggio invita a sognare e a rilassarsi. Nulla impedisce l’escursione sulla rampa nord del Lötschberg. Dopo una prima breve ascesa, in lontananza si scorge il Lago di Thun, e un paio di ore più tardi ci ritroviamo sulle rive del lago blu incantato. Christian Bützberger
Info Touring www.alpavia.ch, www.jungfraubahnen.ch
L’escursione di più giorni si snoda attraverso diversi passi e si svolge a cavallo dei mesi di luglio e agosto. La sera della festa nazionale dalla terrazza dell’albergo «Kirchbühl» si possono ammirare i diversi falò nelle Alpi, che risvegliano il sentimento patriottico, anche quello più sopito. Qui si cerca di dimenticare quest’estate piovosa. Nonostante ciò il gruppo si guarda attorno un po’ abbattuto quando l’esperto alpinista e gerente dell’Hotel «Silberhorn» di Lauterbrunnen ci sconsiglia in modo piuttosto categorico di compiere l’escursione che porta da Mürren,
swiss-image.ch/Mattias Nutt
Falò della festa nazionale
logiche, con la possibilità di abbreviare le gite giornaliere. I miei otto diversi itinerari escursionistici e le tre gite in bici elettrica sono prodotti di nicchia molto richiesti. Molto apprezzata è anche l’offerta di buoni per gli ingressi.
L’INTERVISTA
«I gitanti apprezzano il servizio bagagli» Quali sono i vantaggi di essere in gita con Alpavia? Jrène Stähli: Il trasporto dei bagagli, la libera composizione dell’itinerario così come la libera scelta dei mezzi di trasporto. Gli escursionisti così possono salire a bordo delle diverse ferrovie e dell’autopostale a seconda della voglia personale o delle condizioni meteoro-
Jrène Stähli Con la sua agenzia Alpavia, dal 2005 offre gite escursionistiche con pernottamento in alberghi famigliari.
Ci sono anche punti deboli? Il trasporto dei bagagli è sempre legato a dei rischi. In Vallese sono gli alberghi ad organizzarlo. Nell’Oberland bernese lo fanno i bus e le ferrovie così come un’agenzia di taxi. Com’è composta la clientela?
I clienti appartengono al ceto medio tra i 30 e gli 80 anni, spesso con una formazione accademica. La metà circa proviene dalla Svizzera, il resto dall’area europea. Tra questi si trovano anche dei «recidivi». Mi piacerebbe però avere anche più gente che prenota in modo spontaneo. Quali sono le critiche e i desideri? Ad alcuni non bastano le cartine e vorrebbe i dati GPS. A volte viene richiesta anche la combinazione di due gite o una notte supplementare. E naturalBü mente lo faccio volentieri.
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28 touring | club e soci n. 16 | 25 settembre 2014
Patrouille TCS | Le avarie sono la sua vocazione. Da 24 anni Alain Riedo è in servizio per il TCS. Il pattugliatore ci rivela alcuni aneddoti e quali sono solitamente le panne più frequenti.
Pattugliatore al lavoro fa cenni di saluto con la mano al pattugliatore partendo per le sue commissioni, Riedo compila il rapporto sul computer portatile. Appena ha finito, l’apparecchio emette un segnale acustico. Un altro sfortunato aspetta l’intervento del soccorritore stradale.
Aiuto transfrontaliero Sullo schermo appare una scritta: su un parcheggio dell’Università di Friburgo un’automobile non parte più. Si torna a Friburgo. «È molto probabile che sia ancora la batteria», ipotizza Riedo. E dovrebbe aver ragione. Infatti, in quasi un’avaria su tre si tratta della batteria, che è difettosa o scarica (vedi box). Sulle
batterie odierne è quasi impossibile sapere quando stanno per esaurirsi. «Può succedere molto velocemente e senza preavviso», dice aggiungendo un consiglio: «Nei centri tecnici si può testare se la batteria è ancora buona». Il 45enne è in servizio soprattutto nel Canton Friburgo. Ma questa è una mattinata tranquilla, non ci sono panne nella sua area d’intervento. Così, senza esitare, ha deciso di dare una mano ai suoi colleghi bernesi e dal centro TCS a GrangesPaccot è partito per il cantone vicino. Cresciuto nella città di Friburgo, Alain Riedo conosce ogni angolo della città degli Zähringer, anche perché da 24 anni è sempre in giro per il TCS. Perciò egli trova
La bobina dell’accensione viene sostituita rapidamente. Alain Riedo al lavoro.
foto Andreas von Gunten
«S
ì, è la batteria», afferma Alain Riedo. Un breve tentativo di avviare la Skoda immobilizzata in garage è bastato al pattugliatore per emettere la sua diagnosi. Eppure ad Alain Riedo queste panne troppo semplici non piacciono. Trova più gusto nel mettere le mani sul veicolo e trovare delle soluzioni; in poche parole, è in cerca di sfide. La padrona del veicolo lo utilizza soltanto raramente, perché non lavora più e adesso la Skoda si trovava nel garage sotterraneo da almeno tre settimane, spiega la signora di Schliern vicino Köniz. È sollevata dal fatto che si tratta solo della batteria, perché si fa presto a cambiarla. Mentre la donna
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immediatamente gli studenti che hanno chiesto aiuto, sebbene la posizione non fosse stato chiaramente indicata. Il pattugliatore ci dice che non potrebbe più immaginarsi di fare un altro lavoro. Non vuole più lavorare in un garage, afferma il meccanico di formazione, aggiungendo di apprezzare troppo il contatto con la gente. Ed è già accaduto anche che durante una panne causata dalla batteria nasca una bella amicizia. Un segno di come spesso emerge il carattere aperto della gente, anche quando è stressata o nervosa a causa dell’avaria che ha appena colpito la loro auto. Comunque, riportarla alla calma non è una cosa così veloce. E in autostrada non deve fare attenzione solo al veicolo guasto, ma anche alle persone. «Capita spesso che la gente rimasta in panne sia agitata e cammini soprapensiero».
L’uomo che sussurra ai cani Ci sono giorni in cui si tratta sempre della batteria ed altri giorni in cui restano in panne solamente veicoli di una certa marca. Il pattugliatore non se lo sa spiegare. È anche interessante che ci sono luoghi dove succedono spesso delle avarie. Ad esempio, nel Canton Friburgo è il caso della diga sul lago della Gruyère a Rossens. «Veniamo chiamati spesso là», racconta Alain Riedo. Sulla strada per Courtepin, dove una Fiat 500 non vuol saperne di ripartire, il pattugliatore si rammenta di un cane che si era chiuso da solo all’interno di un veicolo, mettendo la zampa sulla chiusura centralizzata e così non si riusciva ad aprire la macchina. Al posto di forzare l’automobile, Riedo si era messo a saltellare attorno al veicolo, facendo così muovere l’animale fino a quando premette nuovamente il bottone. Una volta tanto, per la Fiat non si tratta di una batteria a terra. Dal 1997 ogni auto dispone di una presa diagnostica. Alain Riedo vi allaccia il computer e viene a sapere che una delle due bobine è difettosa e deve dunque essere sostituita. JeanPierre Wicht è felice: «Senza il TCS la mia giornata se ne sarebbe andata». Al mattino la sua autovettura non è semplicemente più partita. Negli ultimi 40 anni ha avuto bisogno del soccorso stradale almeno una decina di volte, sempre con macchine diverse. «Mi ha sempre aiutato», esclama contento.
Nessuna rivalità È una giornata tranquilla, come sottolinea Alain Riedo. In primavera e autunno succede spesso. «Le panne sono più frequenti d’estate e d’inverno, quando le
Un terzo delle panne è colpa della batteria Le cause di avarie degli scorsi anni mostrano che i pattugliatori devono intervenire in maggioranza per problemi di batteria. Naturalmente, oltre alle batterie scariche o difettose ci sono altri eventi che immobilizzano molte autovetture. Come sempre, molto fastidiose sono le numerose panne dovute alle chiavi, ovvero quei casi in cui gli automobilisti restano chiusi fuori dall’abitacolo. È comunque incoraggiante che la valutazione complessiva presenti un quadro positivo dell’affidabilità dei veicoli. Infatti, i guasti alle componenti tecniche – eccettuate le batterie – continuano a diminuire.
I pattugliatori riescono a risolvere sul posto i guasti più comuni, come per esempio quelli alla batteria.
Le panne più comuni nel 2013: ◾ batteria (31,7%) ◾ iniezione (10%) ◾ accensione (9,9%) ◾ carrozzeria (7,5%) ◾ motore (7,2%) ◾ ruota/pneumatico (6,9%) ◾ carburante (5,7%) ◾ avviamento (4,6%) dno
temperature mettono il bastone tra le ruote dei conducenti. Uguale se piove, nevica o splende il sole, egli cerca sempre di mettersi nelle condizioni di chi cerca aiuto. Ed ha avuto delle belle esperienze. «Per me è importante che chi resta in panne possa in qualche modo proseguire». Ed è quello che succede spesso: con il TCS l’86% delle avarie viene risolto sul posto. Questo dato incoraggia i pattugliatori a stilare confronti su chi ha la quota migliore di ripartenze? «No, sappiamo quel che possiamo fare e non abbiamo alcun influsso per quali panne siamo chiamati a intervenire». Quando ci sono momenti di calma, i soccorritori stradali si riuniscono in centrale e si scambiano opinioni sulle questioni tecniche che hanno incontrato. Resta una domanda: quale veicolo guida un pattugliatore in privato? Per lui si tratta di una vecchia Volvo e di un furgoncino VW ancora più vecchio, che ha restaurato e ristrutturato personalmente. «Un bellissimo camper», dice Alain Riedo con una scintilla negli occhi e racconta delle escursioni che ha intrapreso con lui. Anche dopo una lunga giornata di soccorso stradale, non può fare a meno di avvicinarsi a qualche auto con il cacciavite in mano. Dino Nodari
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Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: touringshop@tcs.ch; se avete domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni telefoniche). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8344 Bäretswil tramite posta, spedizione unicamente in Svizzera e nel Liechtenstein.
club e soci | touring 31 n. 16 | 25 settembre 2014
Dallo scorso 7 settembre il TCS Contact Center, che risponde al numero telefonico 0844 888 111, non è più in servizio durante la domenica. Questo centro di contatto è a disposizione dei soci da lunedì a sabato. Il servizio domenicale era utilizzato da relativamente pochi utenti. Il TCS ha perciò deciso di lasciare liberi i collaboratori di domenica affinché prestino un servizio più efficiente durante la settimana. Il personale del Contact Center è raggiungibile durante il seguente orario: da lunedì a venerdì dalle 6.30 alle 22; mentre il sabato dalle 8 alle 18. Naturalmente per quanto concerne le varie emergenze il TCS continuerà ad essere raggiungibile 24 ore al giorno ai seguenti numeri telefonici: 0800 140 140 (TCS Patrouille: guasti ai veicoli oppure incidenti in Svizzera), +41 58 827 22 20 (Centrale d’intervento ETI: richieste d’assistenza all’estero). tg
TCS Societariato www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata TCS Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.– Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già Fr. 55.– socio motorizzato o non motorizzato) (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–) TCS Libretto ETI www.eti.ch Informare sempre prima ETI! Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Mondo motorizzato «Famiglia» Fr. 191.– Mondo motorizzato «Individuale» Fr. 145.– Mondo non motorizzato «Famiglia» Fr. 165.– Mondo non motorizzato «Individuale» Fr. 135.– Fr. 32.– Spese di cura «Europa» Spese di cura «Mondo» Fr. 50.– TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica circolazione da Fr. 111.– TCS Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI
Per i più veloci Fino al 10 ottobre 2014 è ancora valida l’offerta speciale della TCS MasterCard: se si ordina subito l’esclusiva carta di credito TCS MasterCard, non soltanto si riceve in omaggio la prima tassa annuale (carta principale e supplementare), ma anche la vantaggiosa Hotelcard del valore di 95 franchi. Quest’ultima dà diritto al metà prezzo sui pernottamenti in oltre 500 alberghi di prima categoria durante 12 mesi. Se si vuole approfittare dell’offerta speciale occorre sbrigarsi, ma senza prendere decisioni affrettate.
Su modello delle FFS L’idea del lancio della Hotelcard viene dall’abbonamento metà prezzo delle FFS, che la società Hotelcard AG ha riprodotto nel settore alberghiero. Il concetto della Hotelcard seduce per la sua semplicità: si fa presto a soggiornare in un hotel da sogno a metà prezzo; basta trovare l’albergo desiderato su www.hotelcard.com, inviare la richiesta di prenotazione e presentare l’Hotelcard al check-in dell’albergo – ci vogliono solo tre passi per una vacanza vantaggiosa con il 50% di sconto. In linea di massima il costo dell’Hotelcard si ammortizza già con il primo pernottamento. Il potenziale di risparmio non conosce limiti, dato che la carta può essere utilizzata a piacimento durante tutta la sua vali-
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TCS Protezione giuridica www.tcs-protezione-giuridica.ch TCS Assicurazione protezione giuridica Circolazione «Famiglia» Fr. 96.– «Individuale» Fr. 66.– Privata senza sottoscrivere la Circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Privata con Circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Immobili Fr. 60.–
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TCS Training&Events www.training-events.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental, Derendingen ed Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch Corsi obbligatori per la licenza di condurre.
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Giochi & Concorsi 16/2014 Tre giochi e altrettante possibilità di vincere uno dei tre fantastici premi! Concorso 1:
In palio: 2 notti per 2 persone al Beausite Park Hotel Wengen**** Il Beausite Park Hotel Wengen si presenta come un piccolo paradiso nel cuore delle montagne. Sorge nel bel mezzo di un parco, poco sopra il centro di Wengen, dove il colpo d’occhio sui monti circostanti lascia senza fiato. Qui gli ospiti si sentiranno come a casa loro grazie anche al servizio esclusivo. Questo hotel di categoria «quattro stelle Superior» ricco di tradizione offre camere confortevoli e moderne, un ristorante di alto livello, una lounge e un bar dall’atmosfera accogliente e invitante. Il laghetto biologico, la grande piscina coperta di nuova realizzazione e la Spa Jungfrau sono autentiche oasi del relax. Sponsor del premio: www.parkwengen.ch
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Termine di partecipazione per ogni gioco: 5 ottobre 2014. Concorso gioco per i lettori Chance 1:1:Leserspiel Fino a quanti metri di altitudine conduce il percorso di trekking sulle Ande? Inviate un SMS con scritto tmi161 xxxx (xxxx = numero) al numero 543.
Concorso 2: sudoku facile
In palio: 2 pernottamenti in camera doppia con vista sul complesso della Jungfrau, incl. prima colazione a buffet e cena di cinque portate. Utilizzo libero della Spa Jungfrau con sauna e piscine più un massaggio classico per il corpo a persona.
Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scritto tmi162 e le tre cifre al numero 543.
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Concorso 2:
Vi piacerebbe essere tra i primi in Svizzera a possedere il nuovo iPhone 6 da 4,7" e 16 GB?
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Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di verde. Inviate un SMS con scritto tmi163 e le tre cifre al numero 543.
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Beata Lauper, Seengen | Pierre Neuhaus, Corminboeuf | Hans Schebath, Emmenbrücke
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Nokia 2520 da 32 GB: con LTE per navigare in rete veloci come un fulmine
I vincitori dell'edizione n. 14 sono:
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Concorso 3: sudoku medio
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Concorso 3:
Il tablet Nokia Lumia 2520 funziona con il prestazionale Windows RT 8.1, quindi è perfettamente compatibile con tutti i programmi Office di Microsoft. Dotato di una scheda SIM, offre la massima libertà di utilizzo mobile. Il display Full HD da 10,1" con tecnologia touchscreen è ben visibile e leggibile alla luce naturale. Le porte USB standard fanno di questo tablet anche un buon sostituto del computer portatile.
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Ecco come Apple descrive il suo nuovissimo iPhone 6: «L’iPhone 6 non è soltanto più grande: è ancora migliore, da ogni punto di vista.» In effetti, è veramente più grande (display da 4,7"), ma decisamente più sottile (6,9 mm). È più potente, ma anche più efficiente nei consumi. Il design come sempre è di altissima qualità, il display HD Retina diventa tutt’uno con l’avvolgente guscio di metallo. Si può navigare nella rete LTE fino a dieci ore, mentre per le conversazioni l’utente ha un’autonomia di 14 ore. Il coprocessore di movimento M8 è in grado di raccogliere costantemente i dati dall’accelerometro, dalla bussola, dal giroscopio e dal barometro.
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Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna.
Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di «Touring» della Svizzera e del Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori vengono sempre pubblicati nella rivista Touring.
la pagina dei lettori | touring 33 n. 16 | 25 settembre 2014
«Un diciassettenne delle Isole Faroe, residente in Francia, ha causato un incidente in Svizzera con un’auto rubata. Chi paga i danni?» André Duperrut, Liebefeld
Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna o per e-mail a touring@tcs.ch.
Educare gli scolari «Touring» 13/2014
In merito all’articolo sul rientro scolastico. Bambini a scuola, bello! Ma cosa si insegna? Che tutto è dovuto, che le strisce pedonali sono del pedone, ma si portano in auto e prepotentemente si fanno scendere in mezzo alla strada. Davanti alle scuole di Pregassona quotidianamente vedo un pattugliatore che non sa insegnare ai ragazzi come si attraversa… Mi spiego, quando vede un allievo nel piazzale a 5/10 m lui ferma l’auto, invece di insegnare che prima si arriva sul bordo, si attende, poi si attraversa. Dove c’è il semaforo con l’omino rosso devo attendere… quindi insegnamo! Io che scrivo sono mamma e anche automobilista, faccio attenzione ma i ragazzi devono essere istruiti da piccoli non da grandi. B. Pagnamenta (@)
Velocità roulotte «Touring» 14/2014
Mi associo anch’io al vostro lettore che si interroga sulla limitazione a 80 km/h per le roulotte trainate sulle autostrade svizzere. Bisognerebbe modificarla, è molto pericolosa. Si viaggia 40 km/h in meno della maggior parte del traffico mettendo così in pericolo l’insieme degli utenti stradali. Thierry Bruhin (@) Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
S
econdo la Convenzione dell’Aja sulla legge applicabile agli incidenti stradali, il diritto da applicare in questi casi è quello dello Stato sul cui territorio è avvenuto l’incidente stradale (art. 3 Convenzione dell’Aja). Pertanto, nel caso di questo giovane straniero, (anche) la responsabilità civile va giudicata secondo il diritto svizzero. Nella fattispecie vale l’art. 19 cpv. 3 del Codice civile svizzero, secondo cui anche i minori sono responsabili dei danni causati da atti illeciti, nella misura in cui sono capaci di discernimento. Secondo la Convenzione di Lugano, se le richieste derivanti da atti illeciti formano oggetto di procedimento, possono essere fatte valere dinanzi al giudice del luogo in cui si è verificato l’evento dannoso (art. 5 paragrafo 3 Convenzione di Lugano), ossia nel caso
l’esperto TCS Stefan Burri Protezione giuridica
specifico in Svizzera. Tuttavia, non è scontato che il procedimento contro l’autore del furto si traduca in un successo (finanziario). Per questo motivo è importante sapere che, in linea di principio, anche il detentore è responsabile del danno provocato dal funzionamento del suo veicolo. Se quest’ultimo è stato sottratto per uso illecito, in linea di principio il detentore è corresponsabile (art. 75 cpv. 1 LCStr, veicoli usati illecitamente). Tuttavia, la qualità di detentore cessa nel momento in cui il proprietario non è più in grado di esercitare il suo potere di disposizione. È questo, per esempio, il caso quando il veicolo viene rubato con l’intenzione di essere trasferito e venduto all’estero. Allora, il vecchio detentore dell’automobile non può più essere perseguito.
Ha vinto una C4 Cactus! Leggere il «Touring» conviene e può far felici le lettrici e i lettori! Infatti Veronika Bandi di Münchenbuchsee dopo aver letto l’edizione del Salone (marzo 2014) ha partecipato al concorso e la fortuna Le ha sorriso facendoLe vincere la Citroën C4 Cactus. Non poteva crederci, aveva vinto l’auto dallo stile particolare con Airbump vista su «Touring». Lo scorso mese di agosto la vincitrice ha potuto così ritirare presso l’agenzia Citröen Suisse a Berna la sua nuova auto. «Sono felicissima per questo veicolo molto originale, lo utilizzeremo a breve per andare in Francia».
Cactus ben equipaggiata L’automobile ha un valore di 27 000 franchi, ed è dotata di un ultra economico motore turbodiesel oltre ad essere riccamente equipaggiata con climatizzazione automatica, sistema audio sofisticato e pratica telecamera di retromarcia. Questo modello francese è stato l’incontestato beniamino al Salone dell’auto di Ginevra di quest’anno. fm
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LA DOMANDA
La vincitrice della Citroën C4 Cactus Veronika Bandi di Münchenbuchsee tra Urs Rohrbach (responsabile Citroën Suisse a Berna) e il caporedattore di «Touring» Felix Maurhofer.
touring impressum Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Dino Nodari (dno, vice caporedattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Christian Bützberger (Bü), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Natascia Prosperi. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 044 250 31 31, fax 044 250 31 32. Produzione: St. Galler Tagblatt AG, CIL Centre d’impression Lausanne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
34 touring | l’incontro n. 16 | 25 settembre 2014
Giramondo tra luoghi selvaggi e sale conferenze Come avventuriero, Andreas Hutter viaggia in Paesi selvaggi a piedi, in canoa o sulla groppa di un cavallo. Come relatore di Explora, riempie pure le sale conferenze.
Come si riesce a sopravvivere facendo l’avventuriero? Da giovane non ho potuto trasformare i miei viaggi d’avventura in soldi. Per questo motivo dovevo risparmiare per finanziare i miei viaggi che duravano diversi mesi. Più tardi sono riuscito a
guadagnare una parte delle mie entrate dando conferenze e come guida di canoa. Con il trascorrere degli anni poi le conferenze multimediali hanno funzionato così bene che ho viaggiato sempre meno. Oggi con Explora e 200 eventi l’anno sono più imprenditore che avventuriero.
Andreas Hutter (50 anni) è avventuriero e fondatore dell’agenzia di eventi Explora. L’elettrotecnico abita a Lucerna con la moglie e il figlio.
Quali sono gli ingredienti di un buon spettacolo multimediale? Di sicuro, per prima cosa il materiale fotografico e filmico deve essere di alto valore. Importante è anche che il relatore sia in grado di affascinare il pubblico. Deve essere un buon narratore. Come fa a trovare avventure sempre così speciali? Da oltre 20 anni sono attivo in questo ambiente, conosco dunque molta gente e ho una buona rete di contatti. Inoltre anch’io partecipo a molte conferenze all’estero e dunque vengo a conoscenza di questa o quella perla. Con la tecnologia digitale è diventato più facile portare a casa un buon materiale fotografico? Non penso perché è comunque necessaria una particolare sensibilità per le immagini e una versatilità tecnica per la loro realizzazione. Ma ciò che è cambiato rispetto a prima, è la fusione tra foto e film. Gli sperimentatori oggi combinano immagini in movimento, in parte riprese con droni, con fotografie superbe.
«All’estero vengo a conoscenza di questa o quella perla» Come fa ad attirare ogni anno oltre 50 000 spettatori nelle sale conferenze? Explora offre un programma che si rivolge a tutte le fasce di età. Abbiamo un mix tra avventura, viaggi, etnologia e mondo animale. C’è un Paese che le piace più di tutti? Da alcuni anni viaggio nei luoghi selvaggi del Canada, della Patagonia e anche della Mongolia. In questi Paesi trovo paesaggi stupendi, fauna e flora straordinarie così come affascinanti indigeni.
Felix Maurhofer
Cosa preferisce, torrente o steppa? Andreas Hutter: Entrambi, o meglio, la loro combinazione: acque tortuose che scorrono in mezzo a paesaggi attrattivi. Posso dire con certezza però che il mare non è per me, perché mi viene subito la nausea.
Quali sono i suoi sogni? Gioco con l’idea di costruire con le mie mani una casetta di legno presso gli indiani in Canada. Ma mi concedo ancora del tempo, finché non trovo il luogo ideale, ovvero lontano dalla civilizzazione e vicino agli indiani. Intervista: Felix Maurhofer
SAN FRANCISCO
vinci una vacanza studio all’estero
VINCERE UNA VACANZA STUDIO ALL‘ESTERO DI 4 SETTIMANE
Vacanza studio di 4 settimane a San Francisco, Stati Uniti, che include corso generale (EC English Language Centres, 20 lezioni a settimana), sistemazione in famiglia (camera singola con trattamento di mezza pensione), volo (Zurigo – San Francisco – Zurigo) e trasferimenti aeroportuali del valore di CHF 4200.– Disponibilità: 1 anno Componi il numero 0901 590 978 (1.–/chiamata da rete fissa) o invia un SMS con la password «SANF» e il tuo nome e indirizzo al numero 9988 (1.–/SMS ) e partecipa all’estrazione. Partecipa tramite cartolina postale indirizzata a: Concorso Touring, SAN FRANCISCO , Casella postale, 8099 Zurigo. Termine di partecipazione: 8.10.2014
Condizioni di partecipazione: possono partecipare tutti i lettori e le lettrici di Touring in Svizzera e nel Liechtenstein. Sono esclusi i dipendenti del TCS e i loro familiari. L‘età minima di partecipazione è 18 anni. Il vincitore / la vincitrice sarà informata personalmente. Il premio è personale, non cedibile e non rimborsabile in contanti. I partecipanti possono essere contattati dallo sponsor del premio Boa Lingua. Non sarà tenuta alcuna corrispondenza riguardante il concorso. È escluso il ricorso alle vie legali.
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Precisione, dinamismo e passione in cielo L‘orologio da polso „Il fascino rosso- bianco“
anni della pattuglia acrobatica aerea svizzera
Edizione speciale limitata
Con movimento al quarzo svizzero • Con funzione stopwatch e data • In pregiato acciao inox • Formazione Delta sul quadrante • Lancetta a forma di un F-5E Tiger II • Edizione limitata a soli 5‘000 esemplari per tutto il mondo • Certificato di autenticità numerato a mano • Con incisione sul retro • Con Garanzia Soddisfatti o Rimborsati valida 120 giorni <wm>10CAsNsjY0MDCx0LUwNTQ0tAAAnisbCg8AAAA=</wm>
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Prezzo del prodotto: Fr. 279.90 Pagabile in 3 rate di Fr. 93.30 (+ Fr. 11.90 per Spedizione e Servizio) Sulla base della grande richiesta posso garantire la spedizione solo nel mese dicembre. Se desidera avere uno di questi orologi da polso in edizione limitata le consiglio di ordinarlo oggi stesso.
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53016
BUONO D’ORDINE ESCLUSIVO
Termine di ordinazione: 27 ottobre 2014
Diametro: ca. 4 cm
❒ Sì, ordino l'orologio „Il fascino rosso-bianco“ Desidero ❒ fattura unica ❒ rate mensili ❒ Pagherò con MasterCard oppure Visa
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(MMAA)
Per cortesia, scrivere in stampatello
Via/N. Cap/Città E-mail Firma
Telefono
La lancetta a forma di un aereo F-5E Tiger II
Con certificato di autenticità e scatola di presentazione
Da molti anni i piloti della pattuglia acrobatica ufficiale delle forze aeree svizzere, con i loro F-5E Tiger II rossi e bianchi entusiasmano un vasto pubblico anche all‘estero, durante diverse esibizioni militari e civili. E‘ diventato un marchio di fabbrica della Svizzera e dimostra la precisione svizzera da fuoriclasse. Queste esibizioni dell‘aviazione rappresentano le nostre Forze Armate e il nostro paese. Con l‘orologio „Il fascino rosso-bianco“ desideriamo fare un omaggio alla precisione, al dinamismo e alla passione con la quale la pattuglia acrobatica delle forze aeree svizzere anima da 50 anni i nostri cieli. L‘orologio è realizzato in pregiato acciaio inox ed è dotato di un movimento al quarzo svizzero con funzione stop watch. L‘edizione è limitata a soli 5‘000 esemplari in tutto il mondo. Si assicuri subito questo esclusivo ricordo dei 50 anni della nostra pattuglia aerea acrobatica.
Per ordinare online no. di riferimento: 53016 Spedire subito a: The Bradford Exchange, Ltd. Jöchlerweg 2 • 6340 Baar
L‘orologio da polso ha un‘incisione sul retro
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The Bradford Exchange, Ltd. Jöchlerweg 2 • 6340 Baar • Tel. 041 768 58 58 • Fax 041 768 59 90 • e-mail: kundendienst@bradford.ch