Touring 19 / 2014 italiano

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touring

13 novembre 2014 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

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2014

Il giornale della mobilità

assima Per la m rinnovi serenità, o ora il Su iato! societar

Turismo invernale

Divertimento in famiglia 6

Imposta di circolazione

Grandi differenze cantonali 16 Viaggio dei lettori

Con gli Asburgo in tre Paesi 30 41

Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS

18 Nessun tenore alcolico Test dei vini senz’alcool per le prossime festività.

26 Test Renault Twingo La terza generazione con motore e trazione posteriori.

42 TCS in missione Il fattore tempo è vitale per il trasporto degli organi.


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editoriale e sommario | touring

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n. 19 | 13 novembre 2014

La settimana bianca ti fa andare in rosso

Q

uando i negozi sportivi espongono l’equipaggiamento invernale negli scaffali, appendono l’abbigliamento per lo sci e lo snowboard, è il segnale inconfondibile che la stagione invernale è alle porte. Anche la redazione di «Touring» ha scelto l’inverno come tema centrale di questa edizione. Diamo consigli sulle scuole di sci e sul noleggio, così come sul costo delle vacanze bianche. Già prima dell’avvio della stagione invernale molti media criticano il fatto che alcuni impianti di risalita hanno rincarato i prezzi degli abbonamenti rendendo così inaccessibile lo sport invernale allo svizzero medio. I prezzi infatti sono salati. L’esempio estremo lo troviamo tra l’altro a Zermatt o Laax, dove

touring

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2014

attualità 4

sezione ticino

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Il consulente: rispettare il cartello «50 Limite generale». Imposta di circolazione: notevoli differenze a seconda del cantone. Vini senza alcool, un’idea per gli aperitivi di fine anno?

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26

Quanti bambini trovano posto sul seggiolino nelle automobili di categoria media. Test della nuova Renault Twingo: maneggevolezza e spaziosità, oltre che motore e trazione posteriori.

Prove e novità 25 Opel Corsa. 25 Opel Adam Rocks.

DOSSIER

Turismo invernale

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foto Pia Neuenschwander, wi, A. Fournier

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Confronto di alloggi e skipass in 5 località svizzere per salvare il budget famigliare della settimana bianca. Imparare bene a sciare o ad andare con lo snowboard nelle scuole di sci. Equipaggiamento da sci/snowboard: noleggio oppure acquisto? Programma alternativo in caso di brutto tempo nella vacanza sciistica.

Foto di copertina: Getty Images

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Controlli tecnici a Rivera per valutare lo stato dell’automobile. Grande successo del concorso per i 100 anni, a dicembre l’evento finale per l’estrazione della BMW.

club e soci 30

42

viaggi e tempo libero 30

test e tecnica

9

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Una miscellanea di notizie dal mondo della mobilità.

società e mobilità 16

6

una giornaliera costa oltre 70 franchi. I gestori giustificano i prezzi con gli ingenti investimenti in impianti moderni e nell’innevamento tecnico. Ma la realtà è che una famiglia di quattro deve sborsare tra 200 e 300 franchi per una giornata sugli sci in una destinazione d’élite. Il settore reagisce. Questa o quell’altra destinazione offre tariffe speciali per le famiglie o di sabato lascia che i bambini usino gratuitamente gli skilift. Offerte a buon mercato sono comprese nel programma di diversi piccoli comprensori prealpini con attrattivi pacchetti per le famiglie. Ci sono però alternative allo sport sciistico, ad esempio una divertente giornata con la slitta è notevolmente meno cara. Felix Maurhofer, caporedattore

35 37 39

Italia, Slovenia e Austria: viaggio dei lettori di «Touring» sulle tracce degli Asburgo. 150 anni del turismo invernale: da una scommessa a St. Moritz. A Salisburgo e dintorni per la magia dell’Avvento. Girovagare tra musei, castelli, residenze a Stoccarda.

44

47 48 49 50

Trasporto d’organi: corsa contro il tempo, il TCS vi partecipa. Soccorritore stradale: il contatto con la clientela. prezzi e contatti TCS quiz & concorsi la pagina dei lettori, impressum l’incontro: Pascal Fournier, organizzatore di corsi sui pericoli della montagna in inverno.


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touring | attualità n. 19 | 13 novembre 2014

Il Mobility Pricing sarà introdotto a tappe?

SONDAGGIO ONLINE

Ha già avuto un incidente con un animale selvatico?

Chi utilizza tratti molto trafficati dovrebbe pagare di più. È l’idea alla base del Mobility Pricing. E il mandato del Consiglio federale a Doris Leuthard è chiaro: la ministra dei trasporti deve presentare entro il 2015 un concetto per il Mobility Pricing. Il prossimo gennaio il documento dovrebbe essere disponibile e il governo dovrebbe decidere se l’obiettivo dovrà avere un seguito politico. Ora il Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec) ha presentato le prime idee e considerazioni. Si prevede un’introduzione graduale. Secondo il Datec, il modello Mobility Pricing permetterebbe di attenuare i picchi di traffico. «Le indagini

10%

57%

33%

■ Più di una volta ■ Solo una volta ■ Per fortuna mai

La nuova domanda: Quanti giorni all’anno compie sport invernali?

condotte dimostrano che modelli del genere sarebbero in linea di massima praticabili anche per la Svizzera», ha affermato la Leuthard durante la giornata dell’infrastruttura del Datec. «Tuttavia si pongono diverse domande». Il Datec ha presentato diverse varianti per il traffico stradale e per i trasporti pubblici e su come dovrebbe procedere l’introduzione in Svizzera. Il sistema dovrebbe dapprima essere testato su varie linee ferroviarie, di bus e tram e successivamente esteso gradualmente. Per Doris Leuthard è chiaro: «Con Mobility Pricing gli utenti non dovrebbero pagare di più per la mobilità, ma diversamente». dno

L’anno prossimo il Consiglio federale si occuperà del Mobility Pricing.

La vostra opinione ci interessa! Potete partecipare ai nostri sondaggi online pubblicati regolarmente sul sito web www.touring.ch

WWW.TOURING.CH

Binari FFS: attenzione alle pietre volanti Con l’arrivo del grande freddo, i pezzi di ghiaccio accumulati sotto i treni si staccano bruscamente e cadono sul ballast provocando delle proiezioni di pietre. Fortunatamente degli esperti propongono ora soluzioni.

Volti pieni di soddisfazione a Berna

Al nostro domicilio abbiamo spesso tanti oggetti che non vedono mai la luce del sole e che restano sempre in cantina oppure in solaio. La start-up bernese Pumpipumpe propone di prestarli al vicino e di creare così dei legami di amicizia.

«Touring» su iPad Potete scaricare sul vostro iPad questa edizione di «Touring». La versione per il tablet è arricchita da elementi multimediali quali video, gallerie di immagini oppure collegamenti a internet.

foto Manuel Geisser, mw, Studio Oefner, Kapo SG, ald

Prestami la tua pompa da bici e il rimorchio

Del crescente boom del settore del caravanning in Svizzera ne ha approfittato anche il 47° Suisse Caravan Salon a Berna. «È una bella cosa che i segnali positivi del settore si siano ripercossi sull’esposizione di quest’anno», si rallegra il responsabile della fiera Rolf Krähenbühl. «Con oltre 41 000 visitatori è stato raggiunto un ottimo risultato e per la seconda volta di seguito abbiamo superato la

41000 persone hanno visitato quest’anno il mondo del caravanning al Suisse Caravan Salon a Berna.

soglia dei 40 000». Si mostra soddisfatta anche Martina Schumacher, Product Manager di TCS Campingclub: «Il nostro stand è diventato una vera zona d’incontro tra gente con gli stessi interessi e un luogo di scambio per i soci campeggiatori. La presenza della natura è stata accentuata tramite i nostri mobili con il legno d’abete». Il 48° Suisse Caravan Salon si svolgerà dal 22 al 26 ottobre 2015. dno


attualità | touring

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E se la Skoda Octavia contribuisse a lanciare le auto a gas?

Aerodinamica

Per alcuni è l’auto dei sogni, per Fabian Oefner rappresenta una... tela. L’artista svizzero ha potuto spruzzare in una galleria del vento una Ferrari California T con vernici UV. Il risultato è stato spettacolare, una sportiva multicolore fantasiosa. Ferraristi non preoccupatevi: la tinta è lavabile!

La metà dei giovani automobilisti provoca incidenti di notte Dapprima la buona notizia: il numero dei morti sulle strade è in calo già da decenni, nonostante un netto aumento del traffico. Le automobili sono diventate più sicure e il lavoro di sensibilizzazione porta i suoi frutti. Tuttavia, nonostante questo sviluppo positivo, i giovani automobilisti fino ai 24 anni sono i più a rischio e contemporaneamente mettono spesso in pericolo anche gli altri utenti della strada. Lo indica lo studio «Jung und urban» (Giovane e urbano), condotto dalla società «Allianz Zentrum für

Technik» in Svizzera, Germania e Austria. I giovani conducenti provocano la maggior parte degli incidenti e questi sono la prima causa di morte tra i giovani. Il quadro degli incidenti stradali rivela uno schema ricorrente. Quasi la metà (48 percento) dei giovani automobilisti è coinvolto in incidenti durante la notte, mentre gli ultra 24enni hanno una quota di solo il 31 percento. Il consumo di alcool e l’alta predisposizione al rischio dei giovani sono le principali cause di queste cifre elevate. dno

Nuova tendenza: i prezzi delle occasioni risalgono

Glacier 3000 inaugura un ponte sospeso tra due vette

In calo dal 2011, il valore delle automobili d’occasione è in via di rilancio. Secondo Eurotax Svizzera, i prezzi medi hanno registrato una leggera ripresa a metà anno. Se il valore delle occasioni recenti (fino a 24 mesi) resta stabile, quello dei modelli più datati (da 48 a 72 mesi) è cresciuto in seguito ad una certa lievitazione della domanda e della mancanza di occasioni provenienti dall’estero. Per quest’anno, Eurotax prevede vendite di auto usate comprese tra 835 000 e 840 000 unità, in calo cioè dal 2 all’1,4%. Come sempre, questo volume supera ampiamente quello delle automobili nuove, che dovrebbe avvicinare le 300 000 unità. MOH

Aperta da poco, la passerella di 107 m che collega la cima View Point alla Scex Rouge costituisce una prima mondiale. Glacier 3000 diviene così anche l’unico luogo al mondo in cui un ponte collega due vette. E il ponte sospeso provoca emozioni forti perché si cammina al di sopra di un vuoto di 1800 metri. Lungo il cammino, vale la pena fare una sosta per ammirare l’Eiger, il Mönch, il Cervino, il Monte Bianco e la Jungfrau. L’opera – che è costata 1,8 milioni di franchi – può sostenere 300 persone, ma il numero è limitato a 150 per maggior comfort. La passerella è aperta tutto l’anno ed è accessibile gratuitamente. Informazioni al sito www.glacier3000.ch. jop

I modelli a gas naturale hanno un ruolo preponderante nella riduzione di CO2, ma la loro diffusione resta minima. Dopata grazie a motori turbo, l’ultima generazione non ha più nulla a che vedere con le vetture fiacche di un tempo. È il caso della Skoda Octavia G-TEC il cui motore da 1,4 l TSI da 110 CV eroga un piacere di marcia comparabile ad un’automobile standard. Le due bombole di gas istallate sotto il cofano bagagli non penalizzano troppo il volume utile, mentre i 150 kg addizionali non pesano sulle prestazioni. Il mantenimento di un serbatoio di benzina da 50 l consente un’autonomia teorica di 1330 km. Quanto al sovrapprezzo di 4500 franchi, è attenuato da un contributo sottoforma di premio dell’industria gasiera di 1000 fr. e dal prezzo nettamente inferiore del gas. MOH

L’APP

SNOW REPORT APP MOSTRA TUTTO SU NEVE, METEO E PISTE Grazie all’app Snow Report di Svizzera Turismo la faticosa ricerca in internet sullo stato delle piste nei comprensori sciistici svizzeri è ora solo un ricordo. L’applicazione è facile da usare e in pochi secondi illustra per ogni stazione di sport invernali quali impianti sono in funzione, quali piste sono percorribili, quanto alta è la neve e com’è la meteo. L’app fornisce informazioni anche sulle cartine delle piste, i percorsi delle slitte, le piste di fondo, gli snowpark, i sentieri escursionistici nonché i prezzi. Senza dimenticare le livecam. L’app mostra anche i negozi disponibili per noleggiare l’equipaggiamento sportivo invernale e fornisce informazioni locali.

Scaricabile gratuitamente in italiano, francese e tedesco nell’App Store o su Google Play.


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touring | dossier n. 19 | 13 novembre 2014

Vacanze invernali in famiglia | Per una coppia con due bambini una settimana sulla neve nelle montagne svizzere non è uno svago a buon mercato. Abbiamo valutato cinque destinazioni su misura per le famiglie e le tessere per lo sci.

Le ferie con gli sci pesano sul budget di vacanza. Ciò significa: oggi, qualche settimana più tardi, i prezzi sono forse più alti e l’appartamento è forse già stato assegnato. Se ci s’informa personalmente da uno dei cinque offerenti, viene eventualmente proposto un pacchetto con gli skipass, a cui è difficile dire di no. O se il prossimo gennaio non ci sarà neve in abbondanza, gli albergatori abbasseranno i prezzi, e chi è sempre alla ricerca dell’affare farà i salti di gioia. Prenotare in anticipo non vale sempre la pena.

Grandi differenze Le differenze di prezzo tra i singoli pernottamenti nelle cinque località di vacanza variano. A Fiesch l’appartamento di vacanza è il più caro, l’ostello della gioventù il più a buon mercato. La differenza non è però enorme. Per contro, a Grin-

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iesch, Grindelwald, Engelberg, Château-d’Oex e Scuol sono destinazioni attrattive nelle montagne svizzere, che invitano a trascorrere giornate intere sulla neve sia attive che rilassanti. Non sono stati paragonati gli hotel di lusso né le pensioni. La comparazione dei prezzi è stata effettuata tra appartamenti di vacanza, hotel di tre stelle, villaggi turistici Reka e ostelli della gioventù. Una cosa prima di tutto: i parametri per un corretto raffronto dei prezzi sia dei pernottamenti che degli skipass sono differenziati. I prezzi nella tabella sottostante si basano su ricerche in internet di inizio ottobre e rappresentano dunque un’istantanea della situazione. I prezzi degli hotel sono stati raccolti attraverso un portale di prenotazione, allo stesso modo per gli appartamenti

Nei villaggi di montagna vi sono diverse possibilità di alloggio per ogni budget.

Prezzi per alloggio e tessere sci dal 14 al 21 febbraio 2015: 2 adulti, 2 bambini paganti (8 e 9 anni) Destinazione

Appartamento di vacanza1

Albergo a tre stelle2

Appartamento Reka3

Ostello gioventù4 Tessere sci5 (camera per 4 persone) 4 persone/6 giorni

Fiesch

Alpendohle, 1229 fr.

Schmitta, 1050 fr.

Sport Ferien Resort Fiesch, 1022 fr.

1058 fr., con doccia e WC sul piano

Aletsch Arena 651.15 fr.

Grindelwald

Am Bühl, 805 fr.

Berghaus Bort, 3511 fr.

Ferienhaus Honysch, 994 fr.

1215.20 fr., con doccia e WC sul piano

Jungfrau Arena 1018 fr.

Engelberg

Zügstrasse 2, 785 fr.

Edelweiss, 2100 fr.

Haldenhaus, 1218 fr.

1092 fr., con doccia e WC sul piano

Engelberg Titlis 849 fr.

Château-d‘Oex

1600 fr.

Ermitage, 1820 fr.

Rougemont, 1148 fr.

Gstaad Saanen, 1300.60 fr., con doccia e WC sul piano

Château-d’Oex, 640 fr. Gstaad, 962 fr.

Scuol

Alvetern Tschuetta, 970 fr.

Gabriel, 2527 fr.

pacchetto famiglia Reka Scuol, 1050 fr.

1183 fr., con doccia e WC sul piano

Motta Naluns 744 fr.

Gli appartamenti di vacanza sono stati prenotati tramite e-domizil Gli alberghi a tre stelle sono stati prenotati tramite booking.com 3 esclusa la commissione di 50 fr., pulizie finali e costi accessori individuali 4 incl. colazione, tassa di soggiorno e compensazione volontaria di CO2, in camera famigliare (4 letti; solitamente un letto doppio e uno a castello). 5 tessera di sci valida 6 giorni oppure tessera di sci valida 5 giorni più una giornaliera 1

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dossier | touring

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n. 19 | 13 novembre 2014

Il prezzo è elevato il commento Christian Bützberger

delwald il prezzo per un hotel a tre stelle è notevolmente maggiore rispetto a un appartamento di vacanza (vedi tabella). Consiglio: la scelta del tipo di pernottamento può aiutare a non fare lievitare il budget delle vacanze dei consumatori attenti al prezzo. Paragonare i prezzi degli skipass per sei giorni è un’impresa impossibile. Non perché non sono trasparenti, bensì per-

Libretto ETI Con il Libretto ETI Europa i viaggiatori sono coperti anche in Svizzera: assicurazione per spese d’annullamento, Assistenza persone, Assistenza veicoli: in Svizzera l’Assistenza veicoli viene garantita da TCS Patrouille al socio motorizzato.

ché ci sono molte offerte differenti tra loro: giornaliere, tessere 3 giorni o 6 giorni, mezza giornata, tessere ad ore, singole risalite. In generale, le tessere acquistate via internet – quando è possibile – sono più a buon mercato di quelle prese alla cassa ecc. La differenza di prezzo tra la Jungfrau Arena e Château-d’Oex non è indifferente. Ma anche in questo caso il prezzo non può essere preso come unico punto di riferimento. La Jungfrau Arena ad esempio è un’area sciistica notevolmente più vasta della località vodese. Consiglio: decidete sempre se per voi è più importante lo sci o il pernottamento.

Includere tutti i costi Lo stesso vale per il cibo, le bibite e l’intrattenimento. Questi ultimi sono per me più importanti dello sci e del pernottamento? Budget e stile di vita giocano sempre un ruolo importante per quanto

Una cosa è certa: non tutte le famiglie di quattro persone possono permettersi una settimana sugli sci. Le spese totali sono semplicemente troppo ingenti. E ciò vale non solo per le famiglie. Per una questione finanziaria molte scuole in Svizzera non organizzano più la settimana bianca. E se i bambini non hanno più l’occasione di imparare a sciare o fare snowboard, da adulti tenderanno a non fare le vacanze invernali. Le ferie sulla neve rimangono così un privilegio per famiglie benestanti? È un lato della medaglia, quello della domanda. D’altra parte si effettuano investimenti milionari per nuovi impianti, la preparazione giornaliera e notturna delle piste e numerosi parchi. Gli albergatori devono affrontare anche buoni stipendi e prezzi alti per carne e pane. Ed ecco l’altro lato della medaglia, quello dell’offerta. Ma si deve guardare a entrambi i lati della medaglia: la spesa viene rapportata al valore che si ottiene. E sembra proprio che il rapporto qualità-prezzo sia giusto, altrimenti – esagerando un po’ – da una parte non s’investirebbe e dall’altra non si andrebbe a sciare. E anche qui si è di fronte al tipico compromesso svizzero. Non ogni anno deve proprio essere una settimana. Un’alternativa niente male potrebbe essere ad esempio un fine settimana prolungato.

riguarda l’entità dei costi delle ferie. Pur calcolando al ribasso, si devono prevedere tra 1500 e 2000 franchi. E dato che anche il viaggio non è gratis, anch’esso dovrebbe essere incluso nel budget. In tutto le varie voci di spesa arrivano a toccare facilmente quota 4000 fr. Non si devono dimenticare le spese per eventuali nuovi vestiti e attrezzature sportive invernali o il loro noleggio (v. pagina 11). Calcolando tutto, la settimana bianca costa una piccola fortuna. Christian Bützberger


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 Data desiderata  5. 2. 2015, ore 20  7. 2. 2015, ore 14  8. 2. 2015, ore 13

 6. 2. 2015, ore 20  7. 2. 2015, ore 20  8. 2. 2015, ore 19

 Categoria desiderata  Business Seats  Lato frontale sud  cat.1  cat. 2  cat. 3  cat. 4  cat. 5  Se la categoria da me scelta fosse esaurita, desidero quella  direttamente superiore oppure  direttamente inferiore

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n. 19 | 13 novembre 2014

Scuole sci | Bambini, principianti e anche i più esperti sono in buone mani nelle scuole svizzere di sci e snowboard. I progressi sulla neve sono quasi garantiti.

Lezioni di curve sulla neve

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a piccola Leena di cinque anni fa le curve a spazzaneve. Per ora non vincerà sicuramente la Coppa del Mondo, ma la priorità è il divertimento e si prende le lodi della maestra di sci in divisa rossa. Tre giorni prima Leena non aveva ancora alcuna idea di cosa volesse dire sciare, mentre con gli sci ben agganciati aspettava la sua maestra di sport davanti alla scuola sci. L’istruttrice aveva accompagnato la piccola nel gruppo di alunni e la lezione allo Snow Kids Village era incominciata in modo giocoso. Leena aveva imparato a tenersi in bilico sugli sci, a risalire con il tappeto magico, a mettere gli sci a spazzaneve, a curvare e naturalmente a frenare. I bambini di queste classi sono ben curati, vengono sorvegliati da maestri di sport specializzati nelle lezioni ai bambini, in modo che i genitori non devono assolutamente preoccuparsi. Ogni tanto c’è una pausa per il tè. Già dopo tre giorni la ragazzina riesce a fare le prime discese senza cadere, che progresso!

quentato sei milioni di ore di lezione. I circa 10 000 maestri di sport invernali formati a livello professionale fanno sì che i principianti così come i più avanzati sappiano padroneggiare gli sci, lo snowboard o gli sci da telemark. «Un buon inizio è fondamentale per i principianti», afferma Riet Campell, direttore di Swiss Snowsports. L’organizzazione nazionale è responsabile per l’istruzione e la formazione continua dei maestri di sport.

Lezioni uniformate Per i bambini radunati nello Swiss Snow Kids Village, Swiss Snowsports ha sviluppato delle lezioni uniformate, spiega il direttore Campell. Il pupazzo Snowli e i suoi amici sono al centro della scena della scuola sci per bambini e creano un ambiente giocoso, favorendo al contempo i primi progressi sulla neve. Per giovani e adulti c’è la Swiss Snow League, che è collegata allo Snow Kids Village. La lega ha

C’è la volontà d’imparare In Svizzera ci sono circa 180 scuole di sport della neve. Gli sportivi della neve hanno voglia di imparare e durante la scorsa stagione invernale hanno fre-

Felix Maurhofer

Quanto costa Per i bambini l’ideale è andare a scuola di sci ogni mattina o pomeriggio durante tutta una settimana. Molte scuole di sport della neve hanno in programma anche corsi per il finesettimana. Anche gli adulti possono frequentare corsi settimanali in gruppo oppure lezioni private. Prezzi bambini: 5 mezze giornate da 150 franchi a testa (sci a partire dai 3 anni, snowboard dai 6 anni) Prezzi adulti: ore di lezione private da 60 franchi all’ora; 5 mezze giornate di lezione in gruppo a partire da 200 franchi. Durante sei finesettimana in gennaio e febbraio la Sezione TCS di Berna offre giornate di corsi di sci e snowboard (Axalp Windegg, Jaunpass Simmental e Wiriehorn Diemtigtal). Per informazioni di dettaglio: fm www.sektionbe.tcs.ch

Leena si esercita a curvare a spazzaneve con l’aiuto di un cerchio (detto «volante»).

come scopo di insegnare gli sport invernali in modo sistematico partendo dai fondamenti. Il sistema a livelli uniformi permette di passare comodamente da una scuola di sci e di snowboard all’altra e da una località sciistica all’altra, senza dover imparare ogni volta una nuova metodica e senza noiose ripetizioni e perdite di tempo con svariati test di accesso. Come ogni sport in cui si richiede tecnica, una solida formazione di base è un buon investimento, per esercitare poi l’attività con soddisfazione. È dimostrato che nelle scuole svizzere di sci gli sportivi della neve sono in buone mani. Felix Maurhofer

Info Touring www.ecole-suisse-de-ski.ch


touringevent

Openair 17.-25. Juli 2015

Il festival Basel Tattoo festeggia il decimo anniversario con un grande spettacolo dal 17 al 25 luglio 2015 Offerta speciale anniversario „SO SCOTTISH“ Il festival musicale openair di maggiore successo e più grande in tutta Europa festeggia il decimo anniversario: rendete indimenticabile la vostra partecipazione al Basel Tattoo 2015 e trascorrete una serata accompagnati dall’incantevole atmosfera scozzese. In occasione del decimo anniversario del Basel Tattoo il Grand Hotel Les Trois Rois quest’anno trasforma la propria sala da ballo in un ambiente scozzese fiabesco. Oltre al sensazionale spettacolo del Basel Tattoo godetevi una prelibata cena di quattro portate a base di specialità scozzesi, accompagnate da vino e una degustazione senza precedenti di diversi single malt di Glenfiddich a cura dell’esperto di whisky, il Prof. Walter Schobert, membro dell’accademia scozzese di whisky „Keepers of the Quaich“. La vostra offerta comprende • Biglietti con i migliori posti a sedere (R1/L1) per il Basel Tattoo 2015 • Rivista Basel Tattoo e cuscino per stare comodamente seduti • Cocktail di benvenuto con whisky Glenfiddich • Cena scozzese a 4 portate accompagnata da vino, acqua minerale softdrink e caffè • Degustazione di whisky con il Prof. Walter Schobert • 1 bottiglia di Glenfiddich, 18 anni, whisky single malt • Pernottamento per una notte presso il Grand Hotel Les Trois Rois inclusa abbondante colazione Il vostro programma Check in dalle ore 15 Cocktail di benvenuto e saluto alle ore 17.30 Indimenticabile cena scozzese fino alle ore 20.30 Inizio della kermesse Basel Tattoo 2015 alle ore 21.30 A partire da CHF 552 a persona in stanza doppia A partire da CHF 670 in stanza singola

L’offerta speciale anniversario è valida dal 17 al 25 luglio per un totale di 60 posti a serata. Assicuratevi il posto, l’offerta andrà esaurita velocemente! Potete prenotare comodamente telefonando al numero +41 61 260 51 25 o mandando una mail a reservation@lestroisrois.com o tramite il seguente coupon. Vorrei usufruire dell’offerta speciale anniversario. Vi prego di contattarmi. Cognome | Nome Telefono

Indirizzo email

Inviare per fax il coupon al numero +41 61 260 50 60 o inviarlo al seguente recapito: Grand Hotel Les Trois Rois, Blumenrain 8, CH-4001 Basilea. Numero di posti disponibili limitato! Le iscrizioni verranno prese in esame in base alla data di ricezione. Non è prevista la restituzione o lo scambio di biglietti e altri tipi di benefit.


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Gian Giovanoli/KMU Fotografie

n. 19 | 13 novembre 2014

Noleggiare o comprare? | Noleggiare l’equipaggiamento da sci è in voga. Ma vale anche la pena? «Touring» ha confrontato i prezzi del noleggio stagionale.

A chi conviene comprare gli sci

B

en presto le piste saranno tutte nuovamente aperte, ci si rallegra sempre più e col pensiero si fanno già i primi volteggi sulla neve fresca e polverosa. In questi giorni per molti sciatori si pone la questione del materiale. Il nuovo equipaggiamento da sci deve essere acquistato o noleggiato? Da Intersport gli svizzeri spendono in media 1000 franchi per l’acquisto dell’attrezzatura (sci, attacchi, scarponi e bastoni). Da Athleticum in media 850 franchi. Negli ultimi anni tuttavia aumenta il numero di chi sceglie di noleggiare il materiale per le piste da sci. Gli offerenti indicano una quota di noleggio di circa il 35 percento. I negozianti calcolano però che questa percentuale aumenterà ulteriormente. «Nei prossimi anni ci sarà un cambiamento di ottica, si darà

ancora più importanza a questioni come condivisione e sostenibilità», afferma Boris Bossi di Swiss Rent A Sport. E Roland Membrez, direttore del noleggio da Intersport, afferma che la Svizzera, in rapporto all’estero deve ancora recuperare terreno. In Francia la quota del noleggio ammonta al 65 percento.

vuole usare sempre il modello più nuovo, anche in questo caso il noleggio è un’opzione valida. Inoltre dopo essere stati noleggiati, gli sci possono anche essere comprati. Chi però vuole sfrecciare sulle piste più di una settimana oltre ad alcuni fine settimana, è meglio scegliere di acquistare. Se lo sci viene usato per almeno due anni, allora l’acquisto risulta essere più vantaggioso. Dino Nodari

Chi confronta i prezzi di noleggio e acquisto, dovrebbe sapere quante volte l’anno andrà a sciare.

Noleggio adatto ai bambini Per i bambini che quasi ogni anno hanno bisogno di sci più lunghi e scarponi più grandi, il noleggio è un chiaro vantaggio. I bambini sono sempre sulla pista con il giusto equipaggiamento e non c’è nemmeno bisogno di fare il servizio. Con gli adulti è un po’ più complicato. Per coloro che sciano solo ogni tanto e che fanno soltanto una settimana bianca ogni stagione, vale la pena noleggiare. Chi inoltre

Consiglio: mercatini dell’usato Un’alternativa conveniente sia all’acquisto che al noleggio per l’equipaggiamento per i bambini sono i mercatini dell’usato. Organizzati da associazioni locali, aiutano a sgomberare le cantine da sci, scarponi e bastoni non più usati per darli per pochi soldi a chi ne ha bisogno. dno

Quanto costa il noleggio stagionale presso i negozi specializzati svizzeri Negozio Athleticum

adulto

junior

bambino

sci

bastoni

scarponi

sci

bastoni

scarponi

sci

bastoni

scarponi

159–359

compresi

139

109

compresi

69–79

89

compresi

39

Intersport

250–450

10–20

120–200

80–150

10–15

50–150

80–150

10–15

50–150

SportXX

149–399

10

129–169

75–105

10

75

49–75

10

45

Swiss Rent A Sport

220–600

compresi

130–200

1–2 fr./cm compresi

50–90

1–2 fr./cm compresi

50–90

Ochsner Sport

169–259

compresi

139

85–129

75–99

59–99

45

compresi

Prezzi in franchi svizzeri. La differenza tra bambino e junior varia a seconda del negoziante. Stato: fine ottobre

compresi

Per quanto riguarda il casco, si consiglia un acquisto. Se il proprietario precedente ha fatto cadere il casco, questo non protegge più in modo ottimale.


12 touring | dossier n. 19 | 13 novembre 2014

Programma alternativo | Non ogni giorno si ha la fortuna che il sole risplende e rende lucenti le piste e crea così le condizioni ideali per una discesa focosa.

Cosa fare quando la meteo non fa la sua parte?

Fotolia/Jörg Hackemann

L’imbarazzo della scelta Ammettiamolo, è una seccatura quando tre mesi prima si prenota la settimana

Quando il tempo è orrendo: svago in acqua pure in inverno.

bianca, e poi quando comincia la vacanza inizia anche a nevicare o – nel caso peggiore – a piovere e la visuale è pessima – condizioni non ideali per lanciarsi nella tanto agognata discesa sugli sci o sullo snowboard. Poi è richiesta una buona dose di fantasia. La maggior parte delle località sportive invernali si assumono questo compito. Improvvisamente ci si rende conto che oltre allo sci ci sono pure altre attività altrettanto attrattive sia sportive che culturali. Abbiamo selezionato le offerte più tipiche per ognuna delle cinque località, una lista non esaustiva… Speriamo che nonostante i numerosi programmi alternativi riusciate anche a trovare il tempo per sciare! Peter Widmer

Fiesch VS, 1049 m.s.l.m.

Grindelwald BE, 1034 m.s.l.m.

Engelberg OW, 1015 m.s.l.m.

Château-d’Oex VD, 958 m.s.l.m.

Scuol GR, 1290 m.s.l.m.

◾ Piscina coperta Fiesch con vasca per nuotatori e non nuotatori, corsia per aqua-fit, solarium, sauna, campo per il gioco delle bocce; domenica chiuso. ◾ Centro sportivo con tre campi da tennis indoor (anche badminton), squash, parete di arrampicata indoor, palestra fitness, bagno turco, doccia wellness, sauna, solarium e massaggio; ristorante interno; domenica chiuso. ◾ Piccolo ma grazioso: due chilometri di piste da fondo nella Fieschertal e il vicino Eldorado dello sci di fondo di Goms. ◾ Sentieri escursionistici invernali «Winterwanderwelt» che si estendono per 72 chilometri. Prestare attenzione alle segnalazioni del servizio locale delle valanghe. Ideale: Fiesch– Fieschertal, Fiescheralp– Bettmeralp–Riederalp.

◾ Viaggio veloce con il Velogemel, la slitta sportiva con pattini orientabili. Serve agli abitanti di Grindelwald dal 1911 come mezzo di trasporto in inverno. ◾ Centro sportivo a Grindelwald con pista di ghiaccio, piscina coperta, sauna, parco funi indoor, area boulder, ristorante e bar.

◾ Costruire igloo, marchio «fatto in casa»: dopo circa tre ore di artigianato «rinfrescante» l’igloo è pronto. Dal 18.12.14 sino al 26.3.15 ogni mercoledì. ◾ «SnowXpark»: un’avventura indimenticabile nella neve sulla straordinaria SnowXbike a Trübsee.

◾ 100 km di sentieri escursionistici invernali che si estendono attraverso la regione della Jungfrau. ◾ Museo di Grindelwald: su tre piani il museo mostra lo sviluppo della località da villaggio di contadini di montagna sino a famosa località di vacanza.

◾ Acquapark Felsen «Eienwäldli» con acqua a 32° C. Vasca principale con cascata, getti d’acqua per la nuca, grotta a vapore, grotta con pioggia nebulizzata, bagni di bollicine. Vasca per bambini con scivolo e cascata. ◾ Caseificio di Engelberg, l’unico caseificio dimostrativo svizzero in un monastero.

◾ Skijöring: lasciarsi trainare sugli sci o sullo snowboard da un cavallo – un viaggio divertente un po’ diverso! ◾ Pista di ghiaccio all’aperto: corsi di pattinaggio e di curling. Un terzo della superficie è riservata quotidianamente ai giocatori di hockey. ◾ Da metà dicembre sino a marzo possono essere noleggiate slitte e bob alla stazione di valle «La Braye». Un sentiero per le slitte lungo quattro chilometri, ideale per le famiglie. ◾ Produzione di formaggio nel ristorante «Le Chalet» da mercoledì a domenica, dalle 10.30 alle 12.00.

◾ Sentiero di ghiaccio Engadina, Sur En: il sentiero di ghiaccio Engadina è un circuito per pattini lungo 3 km, che si estende in cerchio da Sur En presso Sent am Inn. I pattini possono essere noleggiati per cinque franchi a persona. ◾ Impianto sportivo Trü: una pista di ghiaccio artificiale e due naturali per hockey, curling e pattinaggio. Lezioni di pattinaggio per principianti e avanzati. ◾ Nelle terme romanoirlandesi si uniscono gli effetti benefici della cultura delle terme romane con la tradizione del bagno irlandese. ◾ Nella piscina coperta Quadras ci sono a disposizione una vasca di 25 metri e una vasca per non nuotatori. La temperatura dell’acqua è di piacevoli 28° C. Per bambini sono disponibili numerosi giochi.

www.fiesch.ch

www.grindelwald.ch

www.engelberg.ch

www.chateau-doex.ch

www.scuol.ch

foto grindelwaldsports, Engelberg-Titlis Tourismus AG, Le Chalet

N

on esiste il cattivo tempo, solo un abbigliamento inadeguato. Questo motto viene facilmente pronunciato da chi sente un altro lamentarsi per la meteo inclemente durante le vacanze. E in effetti, non è poi così fuori luogo. Nell’approfondire la praticamente sconfinata offerta invernale delle cinque località Fiesch, Grindelwald, Engelberg, Château-d’Oex e Scuol è evidente che la maggior parte delle attività si svolgono all’esterno. L’unica condizione necessaria per la maggior parte dei programmi alternativi: neve a sufficienza.


Lasciate le prime tracce sulla neve. La GLK con trazione integrale 4MATIC. Ora «Swiss Star Edition» con CHF 14 460.–* di vantaggio di prezzo. Grazie a 4MATIC per la GLK affrontare le montagne è un gioco da ragazzi. Inoltre, il carattere forte del modello speciale «Swiss Star Edition» è impreziosito dal suo pregiato equipaggiamento speciale e da un allettante prezzo di CHF 47 600.–*. Scoprite la GLK presso il vostro concessionario Mercedes-Benz. www.mercedes-benz.ch/4matic

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03.11.2014 16:14:23


società e mobilità | touring 15 n. 19 | 13 novembre 2014

Pullman | In avvenire i bus privati dovrebbero poter far concorrenza alle FFS. Le condizioni quadro di questo settore sono sulla via di miglioramento.

Linee di bus da Zurigo a Berna

Q

uesto settore è in crescita. Negli ultimi dieci anni il numero dei passeggeri sui pullman in Svizzera è salito da 23 a 31 milioni l’anno. «L’importanza dei bus è enorme e aumenterà ancora», ne è convinto Adrian Amstutz. Il Consigliere nazionale bernese è anche presidente centrale dell’ASTAG, l’Associazione svizzera dei trasportatori stradali. In queste vesti richiede la parità di trattamento per le corriere. Così come in Germania, il mercato dovrebbe essere liberalizzato per il traffico passeggeri. «Attualmente regna una notevole disparità di trattamento», afferma il Consigliere nazionale. In Svizzera la politica dei trasporti relativa ai mezzi di trasporto collettivo è concentrata sul settore pubblico, mentre quello dei pullman privati opera in un contesto molto difficile. Ora ASTAG e il gruppo Car Tourisme Suisse hanno elaborato un «Piano direttore per il trasporto delle persone».

viaggiatori, la corriera è indispensabile, ne è convinto Christophe Darbellay, che considera il pullman privato una terza forza dopo il trasporto individuale e quello pubblico. I pullman hanno un bilancio ecologico straordinario, continua a spiegare Darbellay. Grazie all’impiego di tecnica moderna è stato possibile ridurre notevolmente l’emissione di ossido d’azoto, il consumo di carburante e anche di rumore. «Il bus abbisogna per ogni passeggero su 100 km meno energia di qualsiasi altro mezzo di trasporto», spiega Darbellay. A ciò si aggiunge il fatto che il bus è in cima alla classifica per quanto riguarda la sicu-

rezza stradale e infine questi veicoli sono molto flessibili.

Accesso alle corsie dei bus

In Svizzera i bus dovrebbero godere di parità di trattamento come i mezzi di trasporto pubblici.

Oltre alla parità di trattamento delle imprese di trasporto pubbliche e private, con il piano direttore si promuove anche la realizzazione di moderni terminal dei pullman, che poi servono da punti di collegamento con i mezzi di trasporto pubblici, i taxi e i veicoli privati. Nelle città le corsie per i bus dovrebbero essere rese accessibili anche ai pullman privati. E non da ultimo sarebbe necessario effettuare ampliamenti ed eliminare strettoie dno su tutta la rete stradale.

«Per esserci una concorrenza leale devono valere le stesse condizioni quadro per tutti i partecipanti al mercato, non importa se imprese pubbliche o private», è ciò che richiede Christophe Darbellay, Consigliere nazionale e presidente del gruppo Car Tourisme Suisse. In concreto, per i bus privati si chiede che siano ammessi come concorrenza sulle tratte dei mezzi pubblici di trasporto. Per poter far fronte alla crescita costante del traffico

ald

Concorrenza alle FFS

Se c’è il cartello 50 km/h, allora vale tale velocità

N

elle località da diversi anni è in vigore il limite generale di velocità «Velocità massima 50, Limite generale». Secondo le norme della circolazione questo limite di velocità è valido in tutte le zone densamente edificate di una località. Il limite inizia dove esiste «una zona molto fabbricata da una delle parti della strada» e finisce «nel punto a partire dal quale né l’uno né l’altro dei lati della strada è molto fabbricato». Così recita alla lettera l’articolo 22 dell’Ordinanza sulla segnaletica stradale. Negli ultimi anni si osserva in misura crescente che il cartello «50 Limite

il consulente Urs-Peter Inderbitzin

generale» viene posato lontano dalle aree densamente edificate. Ad esempio sul tratto tra Hochdorf in direzione di Hohenrain nel canton Lucerna: qui succede di guidare per centinaia di metri nella campagna aperta, ma vige il limite generale dei 50 km/h. Sebbene una simile segnaletica contraddica il testo di legge, la velocità indicata deve essere rispettata, come conferma una sentenza del Tribunale federale (1C_132/2014). Un automobilista si era visto ritirare la patente per un mese, poiché aveva attraversato una frazione della Svizzera orientale a 70 km/h. L’uomo si era opposto di fronte alla corte losannese,

sostenendo che il limite di 50 km/h in quella zona non era giustificato, poiché non si trattava per niente di un’area densamente edificata. Il Tribunale federale ha tuttavia respinto il ricorso e confermato la sanzione inflitta. Giacché il limite di 50 km/h all’entrata della zona era ben segnalato, l’uomo avrebbe dovuto attenersi a quell’indicazione, a prescindere dal fatto che «egli la considerasse troppo limitante per quel tratto di strada», così la corte suprema della Confederazione. I giudici non sono entrati nel merito a sapere se effettivamente la zona fosse densamente fabbricata o meno.


16 touring | società e mobilità n. 19 | 13 novembre 2014

Imposta di circolazione | A dipendenza di dove abitano, gli automobilisti devono spendere di più per la stessa automobile. Una differenza fino a 500 franchi all’anno non è una rarità. Illuminiamo la giungla di tale imposta.

In questi cantoni pelano gli automobilisti

L’

auto più popolare della Svizzera viene tassata in modo differente all’interno della stessa Svizzera: una VW Golf 1.4 TSI costa 582 franchi annui di imposta di circolazione nel Canton Giura. Mentre per lo stesso modello uno zurighese deve sborsare solo 44 franchi. E nei cantoni Nidvaldo, Obvaldo, San Gallo e Friburgo, per questo modello a basso consumo gli automobilisti non devono pagare proprio niente, perlomeno per un certo periodo. Per quanto riguarda le imposte sui veicoli a motore, in Svizzera vige lo spirito cantonale: infatti ci sono grosse differenze da un cantone all’altro. Anche il mo-

dello di tassazione differisce a dipendenza del cantone. Infatti, ciascuno ha le proprie regole per calcolare l’imposta di circolazione.

Secondo peso o cilindrata

Nei cantoni Basilea-Campagna, Ginevra, Ticino e Vaud i proprietari di auto pesanti e potenti devono pagare di più.

La maggior parte dei cantoni calcola l’imposta sulla base della cilindrata del veicolo (AG, BS, FR, GL, GR, LU, NW, OW, SH, SO, TG, VS, ZG) oppure sulla base del peso complessivo (AI, AR, BE, BL, JU, SG, UR). Ticino, Svitto e Vaud considerano invece la potenza del motore e il peso totale. Zurigo cilindrata e peso totale, Ginevra solo la potenza, mentre Neuchâtel tiene conto delle emissioni di CO2 e del-

l’età del veicolo. Nella definizione delle imposte, alcuni cantoni promuovono le trazioni alternative e i carburanti tramite un sistema di bonus/malus. Altri invece tassano tutti i veicoli in modo uniforme, senza considerare fattori ecologici o economici. Il TCS ha calcolato l’imposta di circolazione di quattro modelli di veicoli per ogni cantone. La Renault Zoe e la VW Golf hanno la classe energetica A, mentre l’Opel Insignia e la BMW serie 5 sono meno ecologiche (vedi grafico). A causa del sistema malus/bonus succede che per l’auto elettrica Renault Zoe non si paga l’imposta in sei cantoni, mentre in altri

Tassa di circolazione per quattro modelli a seconda del Cantone validità per l’anno 2014 Tipo di veicolo

fr. 1200

BMW 530d cilindrata: 2993 cc, peso totale: 2320 kg, 144 g/km CO2, etichetta energia: C

1100 1000 900

Opel Insignia 2.0 T 4WD cilindrata: 1998 cc, peso totale: 2390 kg, 199 g/km CO2, etichetta energia: F

800 700 600

VW Golf 1.4 TSI cilindrata: 1395 cc, peso totale: 1780 kg, 109 g/km CO2, etichetta energia: A

500 400 300

Renault Zoe elettrica, peso totale: 1943 kg, 0 g/km CO2, etichetta energia: A

200 100 0 AG AI AR BE BL BS FR GE GL GR JU LU NE NW OW SG SH SO SZ TG TI UR VD VS ZG ZH

Grafico: TCS Visuell / Fonte: TCS MoBe


società e mobilità | touring 17 n. 19 | 13 novembre 2014

potenti, ma non serve sempre all’aspetto ecologico», spiega ancora Berchtold. Infatti: non per forza un peso leggero è abbinato ad un basso consumo di carburante e dunque a basse emissioni di CO2. In altri cantoni si «puniscono» i modelli d’auto pesanti. Eppure un’ibrida ecologica può facilmente pesare 2,5 tonnellate. Soltanto le emissioni di CO2 sono direttamente dipendenti dal consumo di carburante e potrebbero, eventualmente in combinazione con il peso a vuoto del veicolo, fungere da criterio ecologico per la definizione dell’imposta cantonale di circolazione.

foto touring

Piccola quota dei costi totali

quattro non si paga per la VW Golf. Perlopiù, però, solamente durante un certo periodo di tempo. «Alcuni cantoni stanno cercando di rendere ecologico il loro parco veicoli, premiando i proprietari di auto a basso consumo con un bonus e sanzionando con un malus le vetture con un peso elevato o con più potenza», spie-

ga Pascal Berchtold, consulente tecnico ed economico del TCS. In definitiva, però, tutti i Cantoni devono guardare alle loro entrate. Nel canton Svitto, per esempio, un’automobile pesante ma con poca potenza viene tassata meno di una leggera con più potenza. «Ciò sanziona i proprietari di auto

In sei Cantoni i proprietari di una Renault Zoe non pagano per vari anni la tassa di circolazione.

Da anni in Svizzera si discute di imposte cantonali di circolazione uniformi. Finora non si è riusciti a trovare alcuna soluzione accettabile per tutti i cantoni. Il TCS sarebbe favorevole ad una regolamentazione a livello nazionale se il sistema amministrativo fosse facile da applicare e promettesse un beneficio. Non va dimenticato che l’imposta di circolazione rappresenta soltanto una piccola parte dei costi annui dei veicoli. nr/TCS MoBe

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18 touring | società e mobilità n. 19 | 13 novembre 2014

Degustazione | Promettono il piacere del vino senza mal di testa. Il vino dealcolizzato potrebbe rappresentare un’alternativa soprattutto per gli utenti della strada. «Touring» ha testato i vini analcolici.

Vini senz’alcool alla prova del palato

S

olo un bicchiere per brindare. È una regola che vale per molte serate natalizie e cene di fine anno, perlomeno per coloro che sono arrivati in automobile. Ma se festeggia anche il capo, spesso è davvero consigliabile non perdere tempo a guardare nel bicchiere. Verrebbe da pensare che in questi casi è meglio offrire vino senz’alcool. La redazione «Touring» ha degustato dodici vini analcolici distribuiti in Svizzera. Ma cosa offrono a livello di gusto e di piacere?

Finora prodotto di nicchia Come è stato a lungo prima che la birra senz’alcool s’imponesse, in Svizzera si tratta ancora di un prodotto di nicchia. Sono in pochi a vendere vini analcolici, perlopiù piccoli commercianti di vino. Eppure non si tratta «solo» di succhi d’uva, perché anche loro vengono ottenuti da vino fermentato. Successivamente, gli viene tolto l’alcool tramite uno speciale procedimento sottovuoto. In questa fase, le sostanze aromatiche sono dapprima intrappolate e poi reintrodotte nel vino dealcolizzato. Le gocce di «zero

alcool» possono contenere al massimo lo 0,5 percento di gradazione alcolica. Importante da sapere: questi vini dovrebbero essere bevuti ben freddi. Da alcuni anni Edwin Kaeslin vende vini analcolici. Tra i suoi clienti ci sono soprattutto persone che non possono, o non vogliono, bere alcool perché guidano l’auto. È molto soddisfatto della richiesta. «Bisogna avvertire la gente che questi vini non vanno paragonati ai comuni vini, altrimenti si resta delusi», dice il commerciante basilese. Anche Richard Huna conferma che la domanda è in crescita. Da un anno è l’importatore generale di Weinkönig, uno dei maggiori produttori tedeschi e oggi vende un migliaio di bottiglie di vino analcolico al mese. Per queste bevande Richard Huna avrebbe desiderato un altro termine al posto di

«Sono vini a cui bisogna abituarsi» Peter Widmer, membro di un club del vino

«Forse per la gente che non dovrebbe bere alcool» Nadia Rambaldi, ama i vini corposi vino: «Perché così il vino dealcolizzato viene sempre confrontato con il vino vero ed è difficile, perché è l’alcol che conferisce il sapore».

Provare per credere La redazione «Touring» ha svolto la prova su dei campioni. L’attesa era tanta alla vigilia, dato che i tre redattori Nadia Rambaldi, Christian Bützberger e Peter Widmer non avevano ancora mai assaggiato vini del genere. Il giro di degustazioni è stato completato dalla giornalista esperta di vini Angela Kreis-Muzzulini. In totale sono stati assegnati 20 punti per ogni vino, cinque ciascuno delle quattro categorie: aspetto, profumo, gusto e impressione generale (vedi tabella qui sotto). «Sono delle bevande interessanti, ma difficili da valutare per un’amante del

Concentrazione: i vini analcolici sono degustati e valutati uno alla volta.

vino rosso

vino bianco

Ecco come sono stati valutati i vini senza alcool del nostro test

Tipo di vino

Riesling feinherb, Carl Jung

Scheurebe, Weinkönig

Green Pepper, Vinumis

Provenienza Prezzo (fr.) Punti (max. 20) Osservazioni

Germania 13.00 12,5 frizzante, dolciastro, ma senza il carattere del vino

Germania 12.40 12 fresco, frizzante, manca l’armonia

Austria 16.50 12 ricorda il succo di frutta, piatto, sbilanciato

Ogni criterio aspetto, profumo, gusto e impressione generale è valutato fino a 5 punti.

vino bianco demi-secco, Carl Jung Germania 11.90 11,5 leggermente dolce, acquoso, dal gusto piatto

Riesling, Weinkönig

Chardonnay, Ariel Vineyards

Germania 12.40 11,5 carattere di uno sciroppo, leggermente stantio

USA 14.70 10,5 note amarognole nel finale, piatto, appiccicoso

Cabernet Sauvignon Bio, Weinkönig Germania 13.60 12 note amarognole nel finale, leggermente dolciastro

Cabernet Sauvignon, Ariel Vineyards USA 14.70 11,5 finale con note acidule, affumicato, appiccicoso


società e mobilità | touring 19 n. 19 | 13 novembre 2014

«Questi vini devono migliorare»

foto Fabian Unternährer

Aveva già provato prima di questa degustazione-test dei vini senz’alcool? Angela Kreis-Muzzulini: Sì, ma molto tempo fa. Perciò ero curiosa di vedere cosa si era fatto da allora in questo settore. A quanto pare ancora poco, purtroppo. I vini sono ancora scialbi e stantii. Ho sperato invano di scoprire vini fruttati, poliedrici e interessanti.

«Per me questi vini sono troppo acidi o fruttati» Christian Bützberger, gastronomo della redazione vino», ha sintetizzato Angela Kreis-Muzzulini. Spesso il sapore era deludente, i vini sembravano piuttosto scialbi e stan-

Merlot, Weinkönig

Merlot, Carl Jung

Germania 12.50 11 leggermente amaro, merlot non percettibile

Germania 12.90 11 leggermente amaro, merlot non percettibile

Cabernet Sauvignon, Weinkönig Germania 12.80 10 dolce appiccicoso, acquoso, stantio

tii, l’aroma di frutta si distingueva poco o era assente e non erano armonici. Nessuno dei partecipanti al test ha parlato di un piacere di bere vino. Perché appunto mancava il vettore del sapore. Comunque, un paio di vini hanno ricevuto maggior attenzione di altri. Ad ogni modo, come dice il proverbio: meglio provare che star a guardare… con in più la garanzia che non ci sarà il mal di testa. Dino Nodari

vino rosso demi-secco, Carl Jung Germania 11.90 10 ricorda i vini a buon mercato, ammuffito

I vini per la degustazione sono stati ordinati su www.edsworldwines.ch e www.hunavino.ch.

Angela KreisMuzzulini è commerciante di vini, ha ottenuto il diploma WSET e ha l’hobby della vendemmia. Giornalista indipendente esperta di vini, scrive anche per la Berner Zeitung.

La birra analcolica è riuscita ad imporsi, perché non succede lo stesso per quanto concerne il vino? Benché i possibili processi di dealcolizzazione si somiglino, l’industria della birra ha ammesso che la birra senz’alcool non è necessariamente una birra «normale», ma va degustata come un’aromatica bevanda rinfrescante. Così sono riusciti a creare un bisogno e a guadagnare la fiducia dei clienti inizialmente scettici. Nel settore vinicolo mi sembra diverso. Qui si cerca ancora oggi di sviluppare prodotti il più possibile simili al vino, ma producendo prodotti lontani dal gusto del pubblico. Come ha dimostrato la degustazione di vini analcolici, nessuno dei liquidi offre un piacere di bere neppure lontanamente paragonabile a quello di un «vero» vino. Ma esiste veramente un pubblico per i vini senz’alcool? Sono quasi sicura che il pubblico si farebbe sedurre da un’originale nuova bevanda d’uva fresca, fruttata oltre che armonica, se oltre alle componenti sensoriali fossero presenti anche quelle emozionali. E non penso solamente a tutti coloro che non possono consumare alcool per motivi di salute oppure perché sono in giro in automobile, ma pure ai molti giovani che consumano bevande analcoliche di moda. I produttori di vini analcolici non dovrebbero soltanto migliorare questi loro vini, ma sviluppare contemporaneamente nuovi prodotti di tendenza. Intervista: dno


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societĂ e mobilitĂ | touring 21 n. 19 | 13 novembre 2014

Giornate piÚ corte, calo delle temperature, foglie sulla carreggiata e nebbia: per il traffico stradale, l’autunno comporta rischi supplementari. Qualche consiglio TCS di sicurezza.

Attenzione ai possibili pericoli

A

ppaiono le prime nebbie, le ore di luce e le temperature diminuiscono: sono tutti sintomi che annunciano l’arrivo dell’autunno. Per evitare sgradevoli sorprese o addirittura il peggio, vale la pena osservare i seguenti consigli del TCS.

Se il parabrezza è sporco, il sole che sta tramontando abbaglia ancora di piĂš il conducente. Ăˆ dunque importante pulire i vetri all’interno e all’esterno; controllare e pulire anche i tergicristalli. Diminuendo la visibilitĂ , occorre adattare la guida alle condizioni atmosferiche e stradali. Guidare in modo prudente e preventivo, in particolare se il fondo è sdrucciolevole perchĂŠ il rischio di sbandare aumenta e la distanza di frenata si allunga. All’imbrunire, oltre alle luci

Mathias Wyssenbach

Vedere ed essere visti

diurne obbligatorie, accendere i fari anabbaglianti per essere visti meglio. In caso di nebbia, di regola il mattino e la sera, accendere gli antinebbia, in particolare quando la visibilità è inferiore ai 50 m.

Adeguare la guida alle condizioni stradali autunnali e pulire bene i vetri.

Avere sempre la batteria in perfetto stato: nel dubbio, farla controllare in un centro tecnico del TCS o presso il garage di fiducia. I pneumatici invernali sono indispensabili per affrontare la stagione fredda: fissare tempestivamente un appuntamento per il cambio delle gomme. Inoltre una guida prudente può essere piĂš importante dell’attrezzatura. Anche pedoni e ciclisti devono fare in modo di essere visti. Si consiglia di indossare abiti di colore chiaro o con elementi riflettenti. In bicicletta, si può anche dotare il casco e le ruote di elementi riflettenti. Naturalmente, i fari della bici devono funzionare correttamente, per essere visibili da lontano. Per essere ben visibili anche da fermo, i fari della bici dovrebbero illuminare continuamente – le luci lampeggianti non sono consentite dalla legge. md/tg

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Se inalato può provocare danni. Irrita gli occhi, le vie respiratorie e la pelle. Se entra in contatto con la pelle o gli occhi, risciacquare subito con acqua. Il contenitore è a pressione. Proteggere da temperature sopra i 50 °C. Non aprire e non bruciare. Non spruzzare in direzione di una fiamma. Tenere fuori dalla portata dei bambini. All’estero vigono norme derogatorie, si prega dunque di osservare le prescrizioni di legge dei vari paesi.


test e tecnica | touring 23 n. 19 | 13 novembre 2014

Gestione seggiolini a bordo | Portare con sé quattro e più bambini in un’auto di media categoria non è cosa da poco. Lo dimostra un test comparativo del TCS.

Piuttosto tre che quattro bimbi Spazio, ancoraggi Isofix accessibili e cinture lunghe: la VW Golf Sportsvan ha ricevuto buone note.

Mitsubishi Outlander, Nissan Qashqai e VW Golf ottengono un «soddisfacente». Certe propendono per cinture corte (Fiat) e ancoraggi Isofix scomodi (Kia, Mitsubishi, Peugeot, Skoda). Gli ancoraggi toptether sono posizionati in modo ideale sulla Mercedes e la Mitsubishi, al contrario che sulla Peugeot. Equipaggiati con

sedili scorrevoli e spalliere regolabili, i modelli Fiat, Mitsubishi, Skoda e Golf Sportsvan facilitano l’istallazione di seggiolini. Il quadro è ammorbidito sulle posizioni mediane: non è stato distribuito alcun «buono». Detto ciò, i modelli «soddisfacenti» offrono tre seggiolini se si rinuncia all’ancoraggio Isofix dei posti esterni. Davanti, 11 dei veicoli testati accolgono seggiolini di ogni categoria senza restrizioni del costruttore. Sulla Mercedes C il sistema automatico di disattivazione dell’airbag non è di serie, mentre questa operazione è complicata sulla Fiat 500L. Infine una buona notizia: i 7 veicoli sottoposti a crash-test Euro NCAP presentano una protezione massima nella categoria sicurezza dei bambini. MOH/TCS MoBe

Info Touring TCS

N

on si può certo parlare di ampio spazio, ma la maggior parte dei veicoli valutati dal TCS accoglie nei seggiolini almeno 3 bambini in condizioni soddisfacenti, e a determinate condizioni addirittura 4. Unici modelli ad essersi assicurati la valutazione «consigliato», le crossover Citroën C4 Cactus, Nissan Qashqai e la monovolume VW Golf Sportsvan accolgono a bordo 3 bambini sui sedili posteriori, 2 dei quali in buone condizioni. Questo confronto fra 13 vetture (berline, station wagon, SUV) di prezzo inferiore ai 45 000 fr. conferma che le monovolume e le grandi station wagon offrono più possibilità di trasportare bambini di berline e SUV compatte. In linea di principio, la cosa migliore è trasportare i bambini sul sedile posteriore. A tale proposito, la VW Golf Sporstvan è l’unica ad ottenere la valutazione «molto buona» grazie alla generosità di spazio, al buon accesso agli ancoraggi Isofix e alle lunghissime cinture di sicurezza. I modelli Citroën Cactus, Mercedes C,

Tutti i risultati di questo test comparativo alla rubrica «seggiolini per bambini nella vettura» su www.seggiolini-auto.tcs.ch.

Test comparativo TCS: istallazione seggiolini per bambini in auto Marca/ modello Volume bagagliaio1 Prezzo di base (fr.) Valutazione TCS

Citroën C4 Cactus 358 l 18 150.– 11113

Fiat 500L Trekking 455 l 28 800.– 11333

Ford EcoSport 333 l 25 900.– 11133

Honda Civic Tourer 624 l 24 200.– 11133

Kia Sportage

Mazda 3

564 l 33 950.– 11133

348 l 19 950.– 11333

Mercedes C berlina 480 l 44 900.– 11133

test TCS

Marca/ modello Volume bagagliaio1 Prezzo di base (fr.) Valutazione TCS

Mitsubishi Outlander 477 l 27 999.– 11133

Nissan Qashqai 430 l 24 990.– 11113

Peugeot 308 SW 660 l 25 600.– 11133

Skoda Yeti

VW Golf VII

405 l 21 090.– 11133

380 l 22 100.– 11133

Istallazione seggiolini per bambini

VW Golf Sportsvan 500 l 24 900.– 11113 Adattamento del veicolo per poter montare i seggiolini ◾ molto buono ◾ buono ◾ soddisfacente ◾ con restrizioni ◾ non confacente

1

in configurazione 5 posti (secondo il costruttore)

Valutazione TCS (esigenze minime per raccomandazione TCS) 11111 eccellente (adatto per almeno 4 bambini o 5 con restrizioni, e molto adatto per 3 bambini sulla panca) 11113 molto consigliato (adatto per almeno 3 bambini di cui 2 sulla panca) 11133 consigliato (adatto per 3 bambini o parzialmente per 4) 11333 consigliato con riserva (adatto per 2 bambini sulla panca) 13333 non consigliato (parzialmente adatto per 1 bambino)


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test e tecnica | touring 25 n. 19 | 13 novembre 2014

foto ald/MOH

Guerrigliero urbano

Più matura che piccante Opel Corsa | La quinta generazione di questa city-car si piazza agli avamposti del suo segmento puntando su maturità e comfort.

C

on 12,4 milioni di unità prodotte dal 1982, l’Opel Corsa appartiene all’establishment delle city-car. Questo status invidiabile, ma anche difficile da difendere, spiega perché la quinta generazione cerchi piuttosto di capitalizzare sull’acquisito anziché manifestare una certa audacia. Scelta che tuttavia tale Corsa dallo stile seducente e dalla qualità percepita curata sostiene più che bene. Allungandosi di soli 2 cm, resta nel cuore del suo segmento. A darle tono il suo design privo di ostentazione, dalle forme epurate, ma insaporito da gruppi ottici a forma di ala. La nuova Corsa si vuole cioè piacevole e funzionale. Constatazione ancora più lampante nell’abitacolo, dove la plancia di bordo dal disegno fluido rivela un’innegabile salita di gamma. I materiali sono pregiati e la strumentazione è associata ad un nuovo display centrale ben leggibile. Ma la grande novità riguarda lo schermo tattile da 7 pollici che ospita il sistema di infotainment. La funzionalità collegabile allo smartphone, come è ad esempio il caso del navigatore che ricorre alle app. Facile da manipolare, anche se la navigazione è di una precisione perfettibile.

Spazio al comfort L’altro punto forte della Corsa sta nel suo piacere di viaggio. Di tecnologia invariata, il telaio è stato rielaborato per guadagnare stabilità e comfort – senza preoccuparsi troppo del peso in leggero aumento.

Ben piantata sull’asfalto, mostra buone qualità stradali e – grazie al baricentro leggermente abbassato – una gradevolezza in crescita. Rassicurante ma mediamente ludica, come vuole il trend attuale. Il passo invariato riserva uno spazio apprezzabile ai passeggeri posteriori, mentre la capacità del bagagliaio dotato di un pianale a due livelli è identica.

Ben affinata, la Corsa condivide i canoni stilistici della gamma base di Opel. È sempre ancora disponibile in versione 3 o 5 porte.

Un tre cilindri scoppiettante L’aspetto ludico è piuttosto da ricercare sul fronte del motore 1 l da 3 cilindri declinato nelle versioni 90 e 115 CV. Abbastanza discreto e dotato di un contralbero di equilibratura che riduce le vibrazioni, il motore eroga risposte istantanee e salite di giri vivaci. Il tutto con consumi annunciati di 4,3 l/100 km. Ma il bagaglio tecnologico della Corsa include anche la serie di sistemi di assistenza di cui è dotata: indicatore per l’angolo cieco, assistente di parcheggio automatico, riconoscimento della segnaletica e allarme anticollisione. Come le sue pari, la Corsa ha tutto di una grande, ma a prezzi che restano molto mirati. Marc-Olivier Herren Tecnica: cittadina; 3 e 5 porte; 5 posti; lunghezza: 4,02 m; bagagliaio: 285–710 l Motori: benzina 70/90/115 CV, diesel 75/95 CV; cambio a 5 e 6 marce, automatico a 6 rapporti e robotizzato a 5; da 0 a 100 km/h da 10,3 s Consumo (misto): da 3,3 l/100 km, 87 g/km di CO2 Prezzi: da 13 750 fr. (1.2 Essentia 3 porte) a 21 400 fr. (1.3 CDTI), 18 950 fr. (1.0 115 CV turbo 5 porte); lancio ufficiale in gennaio.

Opel Adam Rocks Ampie protezioni per la carrozzeria ed elementi anti-incastro: sono il bagaglio da «crossover urbana» della mini city-car di Opel. Piuttosto pomposo per questa combattente da operetta che può comunque contare su un’altezza da terra di 14 cm (+1,5 cm). Oltre al suo stile, uno dei principali atout consiste nell’abitacolo accogliente, con molta plastica, ma valorizzato da modanature colorate. Vi si aggiungono infinite possibilità di personalizzazione. Senza dimenticare lo schermo tattile da 7 pollici (550 fr.) che permette di accedere ad una connettività molto intuitiva. In aggiunta alla sua generosa dotazione, l’Adam Rocks giustifica il sovrapprezzo di circa 2000 fr. anche con un ampio tetto che si apre elettricamente ed è dotato di un’efficace sistema anti-turbolenze. Il gran pregio è il nuovo 3 cilindri turbo da 115 CV. Beneficiante dell’iniezione diretta e della chiusura variabile delle valvole, tale propulsore da 1 l rivela una gradevolezza finora sconosciuta ad un 3 cilindri. Mai rumoroso e dotato di un funzionamento quasi vellutato, questo motore manifesta reattività in ogni momento. Solo l’inserimento un po’ rustico del sistema start-stop rammenta che è un 3 cilindri. Certo, telaio e sterzo poco comunicativo riducono un po’ il divertimento, ma non nuocciono al carattere pimpante di questa pulce urbana. MOH Positivo: stile, gradevolezza e carattere del motore, equipaggiamento, tecnologia di bordo, possibilità di personalizzazione Negativo: ammortizzatori rigidi, spazio posteriore, baule, sensori parcheggio allarmisti. Tecnica: mini cittadina; 3 porte, 4 posti; lunghezza: 3,75 m; bagagliaio: 170–484 l; 3 cilindri 1 l turbo benzina, 115 CV, 170 Nm a 1800 giri/min; cambio manuale a 6 marce, da 0 a 100 km/h in 9,9 s Consumo (prova): 6,8 l/100 km, autonomia: 514 km Prezzo: 23 850 fr. (1.0 Turbo 115 CV).

L’Opel Adam Rocks esibisce una panoplia di protezioni e un gran tettuccio apribile ben insonorizzato, ma che lascia passare i rumori nell’uso autostradale.


26 touring | test e tecnica n. 19 | 13 novembre 2014

Renault Twingo 1.0 Intens

La migliore amica della pizza a domicilio La nuova Renault Twingo ha motore e trazione posteriori: utile per tener in caldo la pizza. Soprattutto però un contributo alla maneggevolezza ed alla spaziosità. Le prestazioni della 70 CV invece non convincono.

N

egli Anni Novanta, la Twingo numero uno fu una hit, bella impertinente e pratica. La numero due fu un flop, noiosa e senza personalità. La numero tre punta ora al rilancio con i suoi occhioni, le misure ridotte e una trazione posteriore ludica. Questa Twingo piace al primo sguardo, anche se alcune somiglianze con una piccola city-car italiana sono innegabili. Da dietro ricorda invece la leggendaria R5 Turbo. Accattivante anche l’idea del motore posteriore, le cinque porte al posto delle precedenti tre, il telaio dinamico e il raggio di sterzata di 8,9 m. Quasi come guidare un autoscontro alla sagra del paese. Questa city-car è motorizzata con un tre cilindri da 70 CV che gira sotto il pianale del bagagliaio. Ideale per la consegna a domicilio della pizza, che così resta senza dubbio ben calda.

La Twingo è anche una Smart Perché mai dotare una piccola automobile di un motore e di una trazione posteriore? Semplicemente perché la Twingo è basata sulla stessa piattaforma della Smart Fortwo. Daimler e Renault fabbricano insieme i due veicoli in un nuovo stabilimento. La trazione posteriore peraltro è auspicabile se si desidera un comportamento agile, così come per avere una buona spaziosità ed un raggio di sterzata davvero ridotto. In città sono doti imbattibili. Tuttavia il motore posteriore comporta qualche particolarità: batteria, serbatoio del liquido di raffreddamento e lavavetri, così come quello dei freni si trovano sotto il cofano anteriore. Chi invece vuole accedere al tre cilindri, deve dapprima svuotare il bagagliaio e svitare le sei viti del fondo del piano di carico. L’abitacolo della Twingo è un piccolo mondo di plastica colorata. Certamente ben rifinito, ma con materiali a buon mercato. Inoltre la piccola automobile dispone di molti vani portaoggetti. Tipica automobile da donna? La prima Twingo degli anni Novanta fu in effetti una

vera auto per donne: economica, piccola e maneggevole, ma con un abitacolo spazioso. La nuova versione ha lo stesso obiettivo: sotto il sedile posteriore si nasconde un grande vano porta-oggetti, cui fa da pendant pure un cassetto estraibile, che può eventualmente essere uti-

PIÙ O MENO Design impertinente-gradevole Rapporto prezzo-prestazioni Raggio di sterzata ridotto Sterzo comunicativo Radio DAB+ e uso semplice del sistema multimediale Modularità dell’abitacolo Comfort di sedili e sospensioni 3 cilindri con poche vibrazioni Cruscotto gradevole Riprese fiacche Consumi elevati per prestazioni del motore scarse Poco spazio dietro Prestazioni di garanzia minime

lizzato come borsa, ancorché bruttina, ed un cassetto nella console centrale, anch’esso estraibile. Dietro, lo schienale ribaltabile genera ulteriore volume di carico, inoltre anche lo schienale del passeggero può essere ripiegato in avanti. Il sedile posteriore scorrevole è invece stato sacrificato sull’altare del motore posteriore. Quest’ultimo offre meno soddisfazioni rispetto all’abitacolo. Il tre cilindri aspirato da 70 CV è stato sviluppato da zero da Renault. In città eroga prestazioni sufficienti e con il sistema start-stop di serie tecnicamente è al passo con i tempi. In autostrada tuttavia è persino azzardato avventurarsi sulla corsia di sorpasso: il propulsore risulta fiacco e soffre dei rapporti troppo lunghi del cambio. Davvero poco divertente. Tanto più che queste premesse non servono neppure a ridurre la sete di benzina: 5,9 litri di consumo nel test sono relativamente tanti, se paragonati alle prestazioni. In quest’ottica il motore più potente, un tre cilindri benzina turbo da 90 CV, dovrebbe regalare maggior piacere, non soltanto ai fornitori di pizza a domicilio. Nadia Rambaldi

Gli interni della Twingo racchiudono un colorato mondo di plastica, con materiali buon mercato, ma ben rifiniti e ordinati. Dietro lo spazio è ristretto, ma per un’auto di queste dimensioni, nella norma.

SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO Renault Twingo 1.0 Intens; 5 porte, 5 posti; 17 000 fr. (auto del test: 20 500 fr.) Gamma: dalla SCe Life 70 CV (13 400 fr.) alla TCe 90 Intens, 90 CV (18 250 fr.) Opzioni: tettuccio in stoffa elettrico (1000 fr.), pacchetto tecno con navigatore, camera di retromarcia e DAB+ (1000 fr.), climatizzazione automatica, sensori luce e pioggia (650 fr.) Garanzia: 3 anni di fabbrica, 3 anni mobilità; 12 anni antiruggine (con condizioni) Importatore: Renault Suisse SA, Bergermoosstrasse 4, Urdorf, www.renault.ch DATI TECNICI Motore: benzina 1.0 3 cilindri, 70 CV; trazione posteriore, cambio a 5 marce Peso: 980 kg (auto test), totale ammissibile 1285 kg, carico rimorchiabile –

Tabella comparativa

Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)2 Costi di manutenzione3 Test «Touring» 1 2

Renault Twingo 1.0 Intens

Toyota Aygo 1.0 X-Play

17 000.– 999 52/70 91/2800 4,4 A1 72 0.46

16 900.– 998 51/69 95/4300 4,2 B1 73 0.46

11111

11111

19/2014

17/2014

efficienza energetica secondo l’importatore su 15 000 km/anno 3 costi totali su 180 000 km (15 000 km/anno)


touring 27

Renault Twingo 1.0 in dettaglio

◂ ◂

passo 249 cm

lungh. 359 cm (largh. 164 cm)

▸ ◂

155 cm

cm cm 13 77 –1 2– 5 90 ◂ ◂

90 cm ▸

106 cm

▸ ▸

larghezza interna: ant. 136 cm, post. 133 cm bagagliaio: 219–980 litri; pneumatici: min. post. 185/60 R 15 84T, ant. 165/65 R15 81T

ABITACOLO 11123 L’interno è fatto di molta plastica, ma il design è frizzante e offre molte possibilità di personalizzazione. Lavorazione e spaziosità davanti sono buone, mentre dietro, come prevedibile, si sta stretti. A causa del motore posteriore, il piano di carico del bagagliaio è piuttosto alto, ma grazie al bordo del portellone basso, la cosa non disturba più di tanto. Sedile posteriore e sedile del passeggero sono ribaltabili, permettendo il carico anche di oggetti lunghi.

La Twingo ha il potenziale dell’auto cult. Il tetto scorrevole in tela opzionale regala buonumore.

COMFORT 11123 La Twingo offre un buon comfort. Nonostante il tetto apribile in tela, i rumori aerodinamici sono ridotti (a parte nei tunnel) e il telaio è ben assorbente, pur restando piuttosto sportivo. I sedili design potrebbero garantire una migliore tenuta laterale.

foto Yves-Alain Moor

DOTAZIONE 11113 La versione Intens è dotata di serie di climatizzatore, alzacristalli elettrici anteriori, regolatore di velocità e specchietti regolabili elettricamente.

CHECK-UP TCS

TCS MoBe: Herbert Meier, Reto Blättler

DINAMICA DI COMPORTAMENTO Accelerazione (0–100 km/h): 16,7 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 16,0 s 80–120 km/h (in 4a) 21,2 s Diametro di sterzata: 8,9 m Insonorizzazione: 60 km/h: 62,8 dBA 11133 120 km/h: 72,1 dBA 11113 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 37 m Visibilità circolare Equipaggiamento

COSTI D’ESERCIZIO km/anno

ct./km

fr./mese fissi

variabili

15 000 30 000

46 31

382.– 382.–

197.– 393.–

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Renault da 105 a 184 fr.

11111 11113 11113 mano d’opera (fr.)

15 000/12 1,3 189.– 30 000/24 1,6 232.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 17,2 3942.–

test TCS

CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano

COSTI DEI SERVIZI Manutenzione (km/mese) ore

PRESTAZIONI 11233 Con i suoi 1000 kg la Twingo è un peso leggero, ma il motore da 1,0 litro e 3 cilindri con 70 CV fatica a spingere con dignità la piccola vettura. Prestazioni e coppia sono davvero un po’ tirate. Insieme al cambio ruvido producono un dinamismo non certo frizzante, che tuttavia è più che sufficiente nei percorsi cittadini.

extra urbano misto

TCS 5,3 3,9 fabbrica 5,0 3,7 Emissioni di CO2: Media di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 5,9 l/100 km serbatoio: 35 litri

Renault Twingo

4,4 4,2 99 g/km 148 g/km A 11333

autonomia 593 km

▸ Video del test

COMPORTAMENTO 11113 Il raggio di sterzata è eccezionalmente piccolo e molto pratico in città. La Twingo è agile e ben piantata sulla carreggiata, lo sterzo è diretto e piuttosto comunicativo. La city-car tende al sottosterzo, cosa non comune per una trazione posteriore. SICUREZZA 11113 La dotazione di sicurezza è ampia. Lo spazio di frenata di 37 metri è buono.


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30 touring | «Touring»-Leserreise viaggio dei lettori

foto Peter Widmer, ald

n. 19 Nr. 19| |1313.novembre November2014 2014

Con la nostalgica ferrovia Wochein si viaggia per 90 km in terza classe a tutto vapore da Nova Gorica sino a Jesenice (Slovenia).

Viaggio dei lettori di «Touring» | Viaggiare placidamente per otto giorni da Trieste a Vienna seguendo le tracce degli Asburgo, testimonianze di un passato ancora presente, che il viaggiatore incontra a ogni piè sospinto. Reportage: Peter Widmer

Gli onnipresenti Asburgo

N

on appena raggiungo la soglia del Castello di Miramare chiudo brevemente gli occhi e mi immagino, come qui l’imperatore austriaco Francesco Giuseppe I con sua moglie Elisabetta – meglio conosciuta con il nome di Sissi – passeggia lungo i locali alti e luminosi. In questo castello, infatti, un po’ fuori dalla città di Trieste, situata direttamente sull’Adriatico, la coppia imperiale trascorreva le vacanze estive. A quei tempi – fine XIX, inizio XX secolo – quanto era sorvegliato il castello? Il nobile edificio era schermato dagli sguardi curiosi del «volgo»? Il parco e il castello vennero costruiti tra il 1856 e il 1860 su desiderio di Massimiliano d’Asburgo, fratello minore dell’imperatore Francesco Giuseppe. Il contrammiraglio della flotta austriaca abitò nel Miramare con la moglie belga Charlotte sino al 1864, quando divenne imperatore del Messico. Riapro gli occhi, mi sembra di essere in un altro tempo, appunto in quello degli

Asburgo; e già siamo nel bel mezzo del tema centrale del viaggio dei lettori di «Touring» (vedi anche il programma di dettaglio).

Secoli e secoli Dalla fine del XIV secolo sino al 1918 la città portuale di Trieste e i dintorni erano sotto la monarchia degli Asburgo, erano

Nel Castello di Miramare presso Trieste Massimiliano d’Asburgo ha vissuto con la moglie Charlotte dal 1860 al 1864.

dunque austriaci. Oggi qual è il rapporto di Trieste con l’Austria? La guida turistica Paola Alessandra Alzetta evita di rispondere alla domanda affermando: «Tenete gli occhi aperti e convincetevi voi stessi!». Direttamente sul mare scopro un albergo, che porta il nome dell’arciduchessa Maria Teresa d’Austria (1717–1780) e nel leggendario Caffè San Marco sulla Via Cesare Battisti spicca l’insegna «Fachgruppe Wien der Kaffeehäuser», segno che questa casa tradizionale ha ricevuto l’onorificenza d’oro «in riconoscimento dei particolari meriti riguardanti i caffè viennesi»; ricorreva il 1989. Piccoli, ma chiari segni dei buoni rapporti tra Trieste e l’Austria. La visita del vecchio porto mi catapulta di colpo nel nostro tempo – o non proprio del tutto: il Porto Vecchio di Trieste, costruito tra il 1868 e il 1883, era in funzione sino agli anni Settanta, periodo in cui venne sostituito dai terminal con i container. Il complesso di edifici oggi inattivi e decadenti sparsi su una superficie di


viaggio dei lettori | touring 31 n. 19 | 13 novembre 2014

600 000 m2 emanano uno charme particolare, il terreno abbandonato crea un’atmosfera mistica, quasi inquietante. Alcuni padiglioni sono stati restaurati, esistono dei progetti per una ristrutturazione di tutti i quartieri portuali, ma, «mancano i soldi», si lamenta Paola Alessandra.

La regione carsica e le osmize Una breve gita nel Carso mi porta in una regione ancora ampiamente sconosciuta al turismo. La regione carsica (in sloveno «kras»), che significa «terreno pietroso e sterile», si estende nell’entroterra dell’insenatura di Trieste sino alle Alpi Dinariche. Nella fattoria di Ivan Pernarcich a Visogliano veniamo salutati cordialmente dapprima da tre cani e due gatti e poi anche dal proprietario Ivan che ci mostra la sua osmiza. Le osmize sono dei luoghi di vendita provvisori diffusi su tutto l’altopiano carsico. Una legge risalente ai tempi della monarchia danubiana permetteva ai contadini di vendere direttamente il proprio vino e altri prodotti locali per otto giorni l’anno. «Nel frattempo la legge è stata riformata e possiamo vendere i nostri prodotti per un periodo più ampio, semplicemente sino ad esaurimento delle scorte», racconta Ivan Pernarcich. Il suo formaggio alle erbette è una delizia… A Duino-Aurisina il viticoltore Matey Lupinc ci fa degustare la bianca Vitovska, che prende il nome del vitigno. Più forte e aspro è invece il Carso Terrano (in sloveno «teran»), che è pigiato al 100% dal vitigno color rubino Refosco e che si abbina perfettamente con piatti a base di trippa, che ho potuto gustare nel ristorante della casa.

Sopra: veduta dal «20-SchillingPunkt» del sentiero della Ferrovia Semmering su entrambi i viadotti «Kalte Rinne» e «Grausel». In mezzo: tipica abitazione nel Carso (qui il Bed&Breakfast Klarceva House a Duino-Aurisina).

A vapore attraverso la Slovenia Cambio di scena: nella parte slovena della città di Gorizia, a Nova Gorica, salgo a bordo della nostalgica ferrovia «Wochein», chiamata come la valle, che in poco meno di tre ore mi porta a Jesenice. Prendo posto in una carrozza di terza classe, la più popolare. La carrozza salone dell’imperatrice Elisabetta, che può essere visitata nel Museo di Sissi a Vienna, sarebbe stata notevolmente più comoda… «Qui ci si siede in modo ergonomico», commenta con entusiasmo una compagna di viaggio; se lo dice lei… Nella carrozza riempita fino all’orlo l’aria è soffocante e così mi sporgo dal finestrino, ma non a lungo: dalla locomotiva a vapore fuoriescono particelle di carbone ardenti che vengono sospinte all’indietro e passano a pochi millimetri dal mio viso. Sul tratto lungo 90 chilometri il treno attraversa 42 tunnel e passa sopra

42 ponti e viadotti. Per la costruzione era responsabile l’Austria imperiale e il tratto venne inaugurato nel 1906. Rappresentava un importante collegamento tra Trieste e Vienna, e ciò in concomitanza con l’apertura del Canale di Suez e il conseguente commercio marittimo con la città e regione di Trieste. Un po’ meno nostalgico, ma storicamente non meno importante, si svolge il viaggio di due ore e mezza con la Ferrovia del Semmering da Graz a Vienna. Sull’attuale (confortevole) materiale rotabile lascio scorrere accanto a me la catena montuosa frastagliata del Semmering, nonostante che la vista sia un po’ ostacolata dagli spessi banchi di nebbia. La costruzione di questa ferrovia d’alta montagna nella metà del XIX secolo da parte di Carl Ritter von Ghega costituì una pietra miliare per i trasporti. Per la ▸

Sotto: nel vigneto di Matey Lupinc gustiamo i vini della regione carsica.

A COLPO D’OCCHIO ◾ Viaggio dei lettori: programma di dettaglio alla pagina seguente. ◾ Un viaggio – tre Paesi: Trieste in Italia, Nova Gorica e Jesenice in Slovenia, così come Klagenfurt, Graz e Vienna in Austria. Dal 1947 la città posta sul confine tra Italia e Slovenia ha una parte italiana (Gorizia) e una parte slovena (Nova Gorica). Dal 2004 la Slovenia è membro dell’Unione europea, con capitale Lubiana. L’ex cittadina austriaca Trieste visse un periodo florido durante il dominio degli Asburgo; nel 1954 Trieste tornò all’Italia (www.triesteturismo.it). Con i suoi 270 000 abitanti, Graz è la seconda città dell’Austria, il nucleo storico è patrimonio culturale dell’umanità all’Unesco (www.graztourismus.at). Vienna, con i suoi 1,7 milioni di abitanti, è la capitale dell’Austria (www.wien.info). ◾ Valuta: l’euro in tutti e tre i Paesi. ◾ Gastronomia: a Trieste si cucina con ingredienti sia di mare che di terra; nel Carso predominano piatti sostanziosi, l’influsso del dominio asburgico è inconfondibile. In Austria si trova l’originale Wienerschnitzel (fettina di vitello impanata) e Tafelspitz (bollito). ◾ Informazioni TCS: www.tcs.ch/ italia e www.tcs.ch/austria


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viaggio dei lettori | touring 33 n. 19 | 13 novembre 2014

▸ prima volta venne superato l’ostacolo di un’alta montagna con il nuovo mezzo di trasporto di allora: la ferrovia. Oggigiorno però il tracciato non soddisfa più i requisiti: il tunnel di base del Semmering è solamente un esempio di quanto venga accelerato il trasporto dei passeggeri e della merce per raggiungere la destinazione il più presto possibile. A metà tracciato, alla stazione ferroviaria di Mürzzuschlag, mi lascio raccontare e illustrare nei grandi padiglioni del Museo Südbahn la storia degli esordi della ferrovia in Austria dalla direttrice Kerstin Ogris. Alla stazione di Semmering scendo e dalla «20-Schilling-Plattform» guardo il più ardito viadotto, il «Kalte Rinne», ovvero la veduta che un tempo era illustrata sulla banconota da 20 scellini. Questa piattaforma si trova sul sentiero ferroviario che comincia alla stazione di Semmering e può essere percorso a tappe su due diversi itinerari, verso Gloggnitz (23 chilometri) oppure Payerbach (21 km).

Un flirt con Graz Sono particolarmente contento di arrivare a Graz: in nessun altro luogo ci si può

«smarrire» tanto piacevolmente senza perdersi. Il nucleo storico è compatto e visitabile senza problemi a piedi. In occasione della mia visita a metà settembre domina un’atmosfera festosa e incontro molte persone in costumi tanto inconsueti quanto variopinti. La guida turistica Helen Miles mi spiega: «Quello che vedi si chiama «Aufsteiern». In questo fine settimana a Graz si dà appuntamento la Stiria e per l’occasione mostra il suo lato migliore». In effetti, su ogni piazza ci sono palcoscenici, tavolini e panchine; per tutto il giorno si fa musica, si balla, si mangia, insomma si festeggia. Un mix di gastronomia, artigianato tradizionale e voglia di vivere. Questa festa popolare si svolge nel mese di settembre da circa 13 anni. Anche a Graz tutte le strade portano agli Asburgo, il luogo infatti dal 1379 al 1619 fu addirittura la città di residenza asburgica. Così passeggiando ammiriamo il Duomo, la Chiesa di Santa Caterina, il castello, il municipio, il Museo Joanneum, il Ponte Ferdinando, la Torre dell’Orologio, solo per citarne alcuni. Un semplice flirt con Graz si può tra◾ sformare in una relazione duratura.

Viaggio dei lettori di «Touring»

Sulle tracce degli Asburgo – Un viaggio nostalgico da Trieste a Vienna Da Trieste, in passato la più importante città portuale, il viaggio in treno e autobus vi porterà, attraverso pittoreschi paesaggi, fino alla città imperiale di Vienna. Non solo gli amanti della storia avranno mille motivi per appagare la loro curiosità: le regioni visitate hanno molte altre cose da offrire. Scoprirete magnifiche opere architettoniche, assaggerete delle specialità tipiche di questo Paese, vi immergerete in scenari incantati e percorrerete in treno dei tracciati talmente belli da mozzare il fiato. Le emozioni e le impressioni rimarranno impresse a lungo nella memoria.

Sono inclusi : • Incontro a carattere informativo prima della partenza • Viaggio in treno dal domicilio in Svizzera a Trieste, 2a classe con abbonamento ½-prezzo • Posti a sedere riservati (dove possibile) • Volo di ritorno a Zurigo o Ginevra con SWISS • Tasse aeroportuali e supplemento carburante • 7 pernottamenti in Hotel 3-4* • Accompagnamento TCS dalla/alla Svizzera in lingua tedesca o francese • Pasti (7x BB; 1x LU; 5x DI) • Gite e visite come da programma con guida turistica locale • Diversi servizi extra TCS quali cocktail di benvenuto, serata d’addio in un’osteria con assaggio del vino novello e molto altro • Documentazione dettagliata del viaggio nto per Legenda: BB=prima colazione; LU=pranzo; DI=cena

Data: 10-17 giugno 2015 8 giorni / 7 notti Prezzi forfettari p.p. in CHF

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in camera-doppia, (viaggio in treno in 2a classe con abbonamento metà-prezzo FFS): 3’590.–* Supplemento camera singola 580.– Supplementi per viaggio in treno in 1a classe, 2a classe senza abbonamento metàprezzo FFS e riduzione per titolari AG vedi sotto www.tcs-viaggi.ch/trieste

Supplemento per i non soci TCS 300.– *Lo sconto di CHF 100.– per prenotazione anticipata, valido fino al 22 dicembre 2014, è già stato tenuto in considerazione

Sopra: vista dai 473 metri dello Schlossberg a Graz con Kunsthaus, isola sul fiume Mur e Chiesa Mariahilfe. Sotto: costumi variopinti per l’«Aufsteiern 2014» nel nucleo storico di Graz.

Programma del viaggio: 1° giorno, viaggio in treno: Svizzera – Trieste. Alla sera cocktail di benvenuto. 2° giorno, Trieste: in mattinata visita della città. Pomeriggio libero o visita facoltativa allo stabilimento di torrefazione del caffè Illy. 3° giorno, Trieste: gita nell’Hinterland. Visita a produttori di vino, olio d’oliva e formaggi. Degustazioni. Alla sera visita facoltativa all’opera «Teatro Verdi». 4° giorno, Trieste-Wörthersee: partenza da Trieste con il nostalgico treno a vapore «Wochein» per Jesenice e proseguimento del viaggio in autobus verso il Wörthersee. 5° giorno, Wörthersee – Graz: viaggio in autobus fino a Graz. Visita della città. 6° giorno, Graz – Vienna: si prosegue il viaggio in treno per Vienna. Tratto parziale estremamente spettacolare da Semmering a Gloggnitz. La Ferrovia del Semmering venne inaugurata nel 1854 come prima ferrovia di montagna al mondo a scartamento normale. Questo magnifico esempio di arte ingegneristica austriaca vi farà scoprire pittoresche rupi e suggestivi paesaggi, affrontare strette curve, attraversare foreste e gallerie e passare su numerosi viadotti e ponti in pietra a volta. 7° giorno, Vienna: oggi sarete a stretto contatto con gli Asburgo. Per molti secoli Vienna è stata la capitale della Monarchia Imperiale e Regia. Durante la visita guidata apprenderete interessanti dettagli sulla famiglia imperiale e ammirerete le più importanti costruzioni della città vecchia. Con il nostalgico tram raggiungerete Schönbrunn, usato come residenza estiva. Successivamente imparerete a conoscere come si prepara il tipico strudel di mele viennese. La conclusione del viaggio si terrà con la serata in osteria per l’assaggio del vino novello con specialità e prelibatezze regionali. 8° giorno, Vienna – Svizzera: giornata a libera disposizione. Alla sera trasferimento all’aeroporto e volo di ritorno in Svizzera. Avvertenza: Per informazioni dettagliate sul viaggio, sui servizi non inclusi, sulle disposizioni d’entrata nei vari Paesi e sulle condizioni di annullamento, vedi sotto www.tcs-viaggi.ch/trieste Organizzazione, domande sul programma, prenotazione e informazioni dettagliate: Kuoni Viaggi SpA, Neue Hard 7, 8010 Zurigo, Tel. 044 277 42 42, www.tcs-viaggi.ch/trieste Informazioni generali sui prodotti del TCS: Touring Club Svizzero, Rte de la Gare 5, 3322 Schönbühl, Tel. 0844 888 111


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viaggi e tempo libero | touring 35 n. 19 | 13 novembre 2014

foto swiss-image.ch/Christof Sonderegger, M. Weintraub

Da sempre San Moritz sa mettersi in scena. Sia con l’ingegnoso skijöring sul lago gelato (circa 1907) che con un viaggio focoso nella Cresta Run.

150 anni di turismo invernale | Nel 1864 l’albergatore di St. Moritz Johannes Badrutt vinse una scommessa con gli ospiti britannici e inventò così il turismo invernale.

Chi lo ha inventato?

D

opo rilassanti ferie estive si stava avvicinando la data del rientro nella nebbiosa Londra. In un ambiente bagnato dal whisky, l’albergatore Johannes Badrutt invita gli ospiti britannici a tornare a Natale nel suo hotel «Kulm», perché l’inverno a St. Moritz è così soleggiato e mite che ci si può addirittura sedere fuori in maniche di camicia. Naturalmente la clientela britannica non gli crede. Allora Badrutt propone una scommessa: si sarebbe assunto tutti i costi del viaggio se loro non avrebbero potuto sedere fuori in terrazza almeno una volta.

Scottarsi sul Passo dello Julier Poco prima di Natale i quattro britannici, che avevano accettato la sfida, rientrano a St. Moritz con la pelle scottata in seguito ad una gita con le slitte sul Passo dello Julier. Badrutt li accoglie in manica di camicia davanti al suo albergo con il sorriso perché ha vinto la scommessa. E ha scoperto le vacanze bianche. La storia è stata tramandata così, se è del tutto vera non si sa, ma almeno è un bel racconto. Infatti c’è anche un’altra versione secondo cui i primi ospiti invernali hanno semplicemente pernottato nel 1865 a Davos aven-

Grazie alla sua scommessa con gli ospiti britannici, l’albergatore pioniere Johannes Badrutt ha fatto dell’Engadina la culla del turismo invernale svizzero.

do la passione delle slitte. Comunque sia: a quei tempi l’inverno svizzero era in ogni caso «very british». E questo popolo ha importato un sacco di idee strane su come trascorrere il tempo nella neve e sul ghiaccio in modo divertente e piacevole: far rotolare i cerchi di legno e lanciare la pala da neve sono i giochi più strani della clientela abbiente accanto a quelli più comuni come il pattinaggio e lo skijöring.

La Svizzera – l’originale

Investimenti e innovazioni Gli ospiti invernali pretendono tanto dalla qualità degli impianti e dei pernottamenti. Negli ultimi anni la sola Zermatt ha investito 300 milioni di franchi in impianti di risalita, per scoprire il mondo delle montagne sino a 4000 metri. Oggi in montagna oltre 9000 dipendenti fanno funzionare 1800 seggiovie, gondole e skilift e generano oltre un miliardo di franchi di fatturato. Ad Andermatt l’investitore egiziano Samih Sawiris ha fatto confluire oltre un miliardo di franchi nel nuovo resort di vacanze. La Svizzera corrobora la sua posizione come destinazione invernale numero uno con innovazioni turistiche: ◾ Nel 2001 Joe Steiner lancia l’Airboard, con il quale gli amanti del rischio scendono a valle – un gran successo. ◾ 2011 a Tenna (GR) vien inaugurato il primo impianto Bü solare che porta gli sciatori sulle vette.

I Grigioni possono dunque fregiarsi del titolo di precursori delle vacanze nella neve. Nel 1888 però anche Grindelwald si apre alla gestione invernale come prima stazione climatica nell’Oberland bernese. Nel 1903 si hanno le prime notizie degli investimenti nel turismo a Engelberg nella Svizzera interna e dal 1904 nella Vallée de Joux nella regione vodese. Al giorno d’oggi con le scommesse non si conquistano nuovi mercati. Per questo l’organizzazione di marketing Svizzera Turismo sta portando avanti campagne promozionali in Cina, India o Brasile e lo fa promuovendo avanti lo slogan: la Svizzera, l’originale. Christian Bützberger Fonte: La rivista per le vacanze svizzere. Inverno 2014/15 di Svizzera Turismo.


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viaggi e tempo libero | touring 37 n. 19 | 13 novembre 2014

Avvento in Austria | Salisburgo è nota come la città più bella da visitare a Natale. Ma nel periodo dell’Avvento anche nei suoi dintorni ci sono innumerevoli mercati natalizi e usi e costumi tradizionali tutti da scoprire.

Una regione avvolta nella magia natalizia

P

er raggiungere il cuore del famoso carillon sulla Piazza della Residenza di Salisburgo, si devono affrontare ben 190 scalini. Ma poi qui sopra è impressionante non solamente la meccanica del carillon del lontano 1703 – costituito da un cilindro con quasi ottomila fori – e le totali 35 campane, bensì anche la vista sulla città di Salisburgo con le numerose bancarelle del mercatino natalizio che creano un’atmosfera magica. Il mercatino di Natale di Salisburgo ha alle spalle una lunghissima tradizione: infatti già alla fine del XV secolo sulla Piazza del Duomo di Salisburgo c’era il «Tandlmarkt», più tardi ribattezzato «Nikolaimarkt». Qui inoltre già nel XVII secolo vennero offerte bambole, leccornie e anticaglie. Da 40 anni c’è l’attuale risorto mercatino di Natale con la sua

atmosfera straordinaria, che ogni anno attira un milione di visitatori sia da vicino che da lontano.

Fortezza e castello Altri mercatini natalizi si trovano nella Fortezza Hohensalzburg e nell’adiacente Castello di Hellbrunn. Una visita della fortezza – la funicolare abbisogna di solo 69 secondi per portare i passeggeri fino in cima – è da raccomandare, in primo luogo per la straordinaria vista panoramica sulla città vecchia di Salisburgo e dintorni. Nel cortile interno si trovano inoltre numerose bancarelle con leccornie e graziose offerte natalizie. Da qui si vede il Castello di Hellbrunn, dove la sera si accende l’indimenticabile spettacolo di luci con un bosco magico di 400 alberi di Natale ornati con 13 000

In alto: vista sul centro vecchio di Salisburgo dalla Fortezza Hohensalzburg. In mezzo: personaggi spaventosi, denominati «Krampusse», a Grossarl. Sotto: candele colorate per ogni gusto.

foto GlowImages, UPI

bocce rosse – la magia dell’Avvento di Hellbrunn. In questo mercatino natalizio si rallegrano soprattutto i bambini: qui possono cuocere dei dolci, arrostire una salsiccia sul fuoco o anche andare in groppa ad un pony. Nel periodo dell’Avvento Salisburgo brilla grazie anche a numerose altre attrazioni: può considerarsi fortunato chi riesce a «conquistare» un biglietto per essere tra il pubblico dei Canti dell’Avvento Salisburghese nel Grande Teatro del Festival. La manifestazione con 150 collaboratori – attori, musicisti, cantanti – è lo spettacolo dell’Avvento per eccellenza in tutta l’area di lingua tedesca. Quest’anno è in programma il famoso «Der Sterngucker». Urs-Peter Inderbitzin

Atmosfera natalizia nel Castello di Hellbrunn non lontano da Salisburgo.

L’autore è stato invitato dall’Ufficio del turismo austriaco. Informazioni di dettaglio direttamente al sito: www.salzburg.info


38 touring | viaggi e tempo libero n. 19 | 13 novembre 2014

Soggiorni linguistici | Con il corso di lingue «At the Teacher’s Home» gli studenti vivono e imparano a casa dell’insegnante. Prova in prima persona.

Ospite dalla maestra di lingue

S

tudiare l’inglese non durante le lezioni di scuola bensì anche mentre si fa colazione e a cena: la nuova offerta di Boa Lingua non limita la scuola di lingue soltanto al tempo delle lezioni, la integra invece completamente nella vita quotidiana facendo soggiornare gli allievi direttamente dall’insegnante di inglese. Grazie a «At the Teacher’s Home», così si chiama l’offerta linguistica di Boa Lingua, la lezione individuale impartita dal maestro a casa diventa ancora più intensa. Gli insegnanti vengono scelti a seconda degli interessi degli allievi, dato che oltre alle lezioni in programma sono previste anche visite a concerti e spettacoli teatrali. Ma come ci si sente a vivere con l’insegnante sotto lo stesso tetto e trascorrere con lui anche parte del tempo libero? Per saperlo mi metto nei panni dell’allievo.

L’insegnante d’inglese Paddy Rowe e suo marito Barry mi accolgono cordialmente con tè e biscotti nella loro cucina nel quartiere di Londra East Putney. La loro casa di tre piani ha l’aria accogliente e il quartiere è ben raggiungibile con i mezzi pubblici di trasporto. Dopo il gentil ricevimento con tè e biscotti, sempre in cucina si parla dell’organizzazione: quando e quante ore di lezione desidero avere, l’orario della colazione e della cena e cosa si può intraprendere nel tempo libero. Mentre parlo, Paddy corregge il mio inglese e mi aiuta a trovare un determinato vocabolo. La mia stanza in questa grande casa è carina e offre tutto ciò di cui ho bisogno durante il mio soggiorno linguistico. A disposizione ho addirittura un bagno tutto per me. Dopo aver disfatto la valigia e messo a posto le mie cose, chiedo alla famiglia ospitante ancora un paio di consigli per un primo giro turistico a Londra. La lezione comincia la mattina dopo. In programma ci sono almeno tre ore al giorno di lezione che, a seconda dei propri desideri, possono essere anche estese a sei ore al giorno. Dopo un test per verificare il livello dell’allievo, Paddy fissa assieme a me un programma d’insegnamento e definisce gli obiettivi di apprendimento. La lezione è molto intensa, devo essere costantemente concentrata. Ma è anche così che si possono ottenere i

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Accoglienza calorosa

maggiori risultati e fare progressi, perché Paddy nota esattamente quali sono i miei deficit e dunque sa come colmarli mediante degli esercizi mirati. Inoltre durante la lezione trattiamo anche temi che m’interessano veramente. È molto motivante.

La maestra Paddy Rowe mi segue intensamente e mi aiuta a migliorare il mio inglese.

Sguardo nella vita famigliare Dopo la lezione però non ho affatto finito d’imparare: Barry, il marito di Paddy, mi porta con sé a teatro. Uno spettacolo con dialoghi piuttosto difficili, ma per fortuna Barry mi aiuta con le sue spiegazioni. Il giorno seguente Paddy mi chiede informazioni sulla rappresentazione teatrale vista la sera prima e si dimostra contenta di vedere che ho capito molto. Il metodo di «At the Teacher’s Home» dà molta importanza alla vita quotidiana dell’allievo. I corsi durano da una a tre settimane al massimo. Un test finale al termine del corso mi dimostra tutto ciò che ho imparato. Grazie al contatto con l’intera famiglia ho anche imparato diversi accenti inglesi e ho potuto vedere da vicino come vive una famiglia locale e conoscere così anche un po’ la cultura del Paese. Dopo una settimana presso la famiglia Rowe a East Putney comincio addirittura a pensare in inglese. Nadia Rambaldi

La programmazione del tempo libero viene fatta seguendo i desideri dell’allievo.

In 20 Paesi «At the Teacher’s Home» di Boa Lingua permette d’immergersi a fondo nella lingua e nella cultura del Paese ospitante. La lezione è molto intensa e può anche essere frequentata in due. Quanti più dettagli vengono dati sui propri interessi, tanto più accurata può essere la scelta dell’insegnante. I corsi vengono offerti in 20 Paesi. Ulteriori informazioni su www.boalingua.ch, cliccando corsi speciali o telefonando al numero 041 710 38 88. nr


viaggi e tempo libero | touring 39 n. 19 | 13 novembre 2014

Stoccarda | La capitale del Baden-Württemberg è una meta molto apprezzata per la sua posizione stupenda lungo entrambe le rive del fiume Neckar, le alture ornate dai filari di vite, la varietà culturale così come l’ottima offerta gastronomica e d’intrattenimento.

Tra castelli, residenze e musei A COLPO D’OCCHIO ◾ Viaggio: con il treno giornalmente sette collegamenti IC Zurigo– Sciaffusa–Stoccarda. www.ffs.ch, www.bahn.de

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◾ Soggiorno: con la «StuttCard» si può scoprire la regione di Stoccarda. La tessera per uno, due o tre giorni a scelta con molte riduzioni vale anche come titolo di trasporto per i mezzi pubblici di prossimità di Stoccarda (40 aziende di trasporto). www.stuttgart-tourist.de

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alla fine del XV secolo sino al 1918 Stoccarda è stata la residenza dei Württemberg. Nel 1806 il ducato fu elevato al rango di regno e Federico I fece costruire i viali maestosi della Königstrasse, che oggi è la via prediletta della città per i suoi negozi, gallerie e caffè. Molte attrazioni si concentrano nelle immediate vicinanze del centro cittadino. Così l’opera barocca del duca Carlo Eugenio che nel 1746 fece costruire il nuovo castello con l’adiacente piazza del castello. Non lontano da qui si trova l’opera rinascimentale del Castello Vecchio e la Chiesa Collegiata (Stiftskirche) che è l’emblema del nucleo cittadino. Non si deve inoltre dimenticare di visitare il retro del Castello Vecchio con la Schillerplatz, la piazza del mercato e il municipio ricostruito nel 1956, nonché il mercato coperto (Markthalle).

Nobiltà e sfarzo Castelli medievali e residenze barocche, maestose case padronali e rovine quasi dimenticate – nella regione di Stoccarda numerosi castelli aspettano soltanto di essere scoperti. Nel 1718 il duca Eberardo

Ludovico spostò la sua residenza nella vicina Ludwigsburg. Qui nel 1733 venne eretto il castello che oggi è tra i più grandi castelli restaurati in stile barocco di tutta Europa.

Musei, feste e case a graticcio Presente ovunque è però anche il tema dell’automobile. Con il Museo Porsche (2009) e il Museo Mercedes-Benz (2006), Stoccarda ha addirittura due esposizioni dedicate all’autovettura. Il Museo Mercedes-Benz è l’unico spazio espositivo in tutto il mondo in cui la storia dell’auto è documentata nei minimi particolari. E poco lontano, a Schorndorf, nella Valle di Rems, i visitatori possono sbirciare attraverso il buco della serratura della casa natale di Gottlieb Daimler. La cittadina con le tipiche case a graticcio è degna di una visita anche solo per il suo nucleo storico posto sotto la tutela dei beni culturali. Ciò vale anche per la cittadina di Esslingen. Da nessun’altra parte ci sono così tante case a graticcio negli stili di quasi tutte le epoche. Anche chi cerca più intrattenimento che cultura, non rimane a bocca asciutta

Il Castello della Residenza di Ludwigsburg rivela molto della vita di corte nel XVIII secolo.

Esslingen con le sue numerose case a graticcio è nota anche per una lunga tradizione vitivinicola.

◾ Attrazioni da visitare: Castello della Residenza di Ludwigsburg www.schlossludwigsburg.de, Castello Solitude www.schloss-solitude.de, Esslingen www.esslingen-tourist.de, Museo Mercedes-Benz www.mercedes-benz-classic.com.

nella regione di Stoccarda. Durante l’intero arco dell’anno nel SI-Centrum ci sono in cartellone due musical, in autunno milioni di festaioli provenienti da tutto il mondo arrivano per la festa popolare della birra (Cannstatter Wasen) così come per le feste del vino e a partire dalla fine di novembre hanno luogo numerosi mercatini di Natale particolarmente attrattivi (Stoccarda, Ludwigsburg, Esslingen per citarne solo alcuni). Bruno Bernhard Il viaggio è stato sponsorizzato dalle FFS e da Marketing Stuttgart.


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Piazza del mercato

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sezione ticino | touring 41 n. 19 | 13 novembre 2014

Al centro TCS di Rivera si eseguono diversi controlli tecnici per valutare lo stato della propria vettura.

Controllare l’auto, perché?

N

e vale la pena se tutto sembra funzionare? Spesso vale il detto meglio prevenire che curare! Due controlli, in particolare, riscontrano un ottimo successo per la loro utilità: i test «precollaudo» e «occasione».

Precollaudo Quando riceviamo l’appuntamento per il collaudo del veicolo veniamo spesso pervasi da un sentimento di preoccupazione. La prima domanda che ci poniamo è: quanto mi costerà? Dubbi sullo stato di alcune parti dell’auto li abbiamo già, ma spunteranno nuove sorprese al collaudo? Il controllo «precollaudo» ci fornirà tutte le risposte. Gli agenti tecnici, che lo effettuano, stilano una lista dei difetti riscontrati sulle parti di sicurezza che vengono effettivamente controllate durante il collaudo ufficiale. La lista sarà d’aiuto al garagista che preparerà l’auto per l’esame a Camorino o al TCS di Rivera. Egli saprà esattamente cosa riparare o sostituire. Inoltre la sua fattura non ci spaventerà perché

sapremo già in anticipo, a fine controllo, il costo stimato dal nostro agente tecnico. E se durante il precollaudo non sarà riscontrato alcun problema, esso potrà essere tramutato in collaudo ufficiale evitando inutili interventi.

un’occasione da lasciarsi sfuggire senza alcun rimpianto. Spesso, poi, il compratore e il venditore si ritrovano al Centro TCS per concludere l’affare, dopo la verifica della vettura, con l’agente tecnico che farà da mediatore. Il controllo «precollaudo» dura 40 minuti e costa 110 fr. (soci TCS e ACS 55 fr.). Il controllo «occasione» invece ha una durata di 90 minuti al costo di 240 fr. (soci TCS e ACS 120 fr.). Per informazioni o per fissare un appuntamento potete contattare il Centro TCS allo 091 935 91 35 oppure tramite il sito tcs-ticino.ch.

Controlli tecnici a Rivera, ben apprezzati il test precollaudo o quello occasione.

Test occasione Quando invece decidiamo di acquistare un’auto d’occasione fughiamo ogni dubbio sul suo stato di salute con una verifica completa. Il responso del controllo ci dirà se si tratta effettivamente di un’occasione imperdibile, suffragata anche dalla valutazione del prezzo, o se i difetti che eventualmente presenta la rendono

Concorso 100 anni: grande successo per la terza ed ultima fase! Il 29 ottobre scorso è terminata l’ultima fase per poter vincere i premi in palio e partecipare al sorteggio finale della BMW serie 1! Gli ultimi 5 partecipanti all’estrazione finale sono stati scelti dalla dea bendata. Nel corso dei sette mesi della durata del concorso hanno partecipato migliaia di persone!

zatore; la sicurezza è l’aspetto preponderante nell’evoluzione delle automobili.

Ed ecco i vincitori

Tra tutti coloro che hanno risposto correttamente sono stati estratti i primi tre premi, mentre altri due fortunati sono stati estratti a sorte fra tutti i partecipanti. Le risposte esatte sono: il CO2 è la sostanza principale nel deterioramento dell’ambiente; già da due anni il TCS ha un’App per smartphone per la richiesta automatica d’assistenza con geolocaliz-

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Le risposte della terza fase

Il Castelgrande, dove avverrà l'estrazione finale.

1° premio: Maria Arnold di Porza, e-bike Merida E.spresso del valore di 3890 fr. 2° premio: Emilio Bozzini di Biasca, buono acquisto MIGROS del valore di 1000 fr. 3° premio: Leonardo Ponti di Salorino, corso TCS di un giorno a scelta 4° e 5° premio: Svetlana Corti di Vacallo e Giovanna Dandrea-Righetti di Semione, controllo tecnico completo dell’auto al Centro TCS. Tutti e 5 i vincitori di questa terza fase vanno ad aggiungersi ai premiati delle fasi precedenti per partecipare all’appassionante evento finale del 5 dicembre al Castelgrande di Bellinzona che assegnerà la BMW serie 1.


42 touring | club e soci n. 19 | 13 novembre 2014

Trasporto d’organi | Il trasporto di organi da trapiantare è qualcosa di molto più complesso di quello che ci si potrebbe immaginare. Prima del trasporto ci sono parecchi elementi da verificare. Uno di quelli che riveste un’importanza vitale è il fattore tempo.

Corsa contro il tempo: ogni minuto conta

I

l punto di partenza (racconto reso anonimo con periodo modificato): un donatore d’organi in un ospedale cantonale, sotto la supervisione di un gruppo di coordinamento dell’ospedale universitario di Zurigo. Cuore e fegato devono essere trapiantati a Berna, i polmoni e i reni a San Gallo. E così, un lunedì alle 10 il coordinatore dei trapianti parte con un taxi dall’ospedale universitario zurighese verso il nosocomio del donatore degli organi, dove arriva un’ora più tardi. Alle 12.30 di quello stesso giorno il pattugliatore del TCS trasporta il sangue per la tipizzazione dall’ospedale cantonale alla clinica universitaria, dove arriva alle 13.30. Lunedì sera alle 20 la Patrouille del TCS porta il sangue per il destinatario dei reni dall’ospedale universitario di Zurigo a quello di San Gallo. A mezzanotte, la squadra dei polmoni decolla in elicottero dalla clinica universitaria di Ginevra verso l’ospedale cantonale dove si trova il donatore e la mattina successiva alle cinque torna in volo a Ginevra con gli organi. Alle 00.30 di martedì, la squadra che si occupa del cuore vola in elicottero dall’ospedale universitario di Berna verso l’ospedale cantonale, dove arriva alle 01.15 e da qui

riparte in volo alle 04.30 con l’organo da trapiantare, che sarà consegnato 40 minuti dopo. Gli organi della zona addominale vengono prelevati da un gruppo di chirurghi bernesi, che ha già iniziato l’operazione di trapianto a mezzanotte.

Il tempo è vita Quest’esempio dimostra quanto sia complessa e impegnativa la logistica di un trasporto di organi, dato che spesso tra il donatore e il ricevente ci sono grandi distanze quando non si devono addirittura valicare i confini nazionali. «L’obiettivo ultimo è di tenere più breve possibile il tempo d’ischemia, ossia il periodo in cui gli organi non sono più irrorati di sangue», spiega Jürg Fleischmann, CEO di Alpine Air Ambulance (AAA), che effettua i trasporti d’organi su mandato della Fondazione Swisstransplant (vedi riquadro nella pagina seguente). «Tempo e coordinamento sono i fattori più importanti; tutto deve funzionare a favore del ricevente», sottolinea Jürg Fleischmann. Con l’eccezione dei reni, che grazie al prolungato tempo d’ischemia non devono essere necessariamente trapiantati con urgenza, organi come il cuore o i polmoni vengono trasportati direttamente

Da sinistra: nervi d’acciaio, mente fredda e talento organizzativo: Barbara Eggler della centrale d’intervento AAA all’aeroporto di Zurigo. La TCS Patrouille viene impiegata spesso per i trasporti di sangue. Il pilota Stefan Huber in missione.

L’organo del donatore viene trasportato in appositi contenitori di polistirolo pieni di ghiaccio.


club e soci | touring 43 n. 19 | 13 novembre 2014

in sala operatoria e qui impiantati nel paziente. Un trasporto di organi inizia sempre da Swisstransplant: il suo ufficio di coordinamento avverte la centrale d’intervento di AAA che in un dato ospedale c’è un donatore d’organi. Sulla base di questa notizia seguono diversi chiarimenti, per esempio bisogna trasportare il sangue del donatore in un centro ospedaliero dove viene accertata l’identità dei tessuti, oppure si verifica se il donatore aveva altre malattie. La fase di coordinamento finale inizia dopo la diagnosi di morte cerebrale del donatore e il consenso alla donazione degli organi. Una volta che Swisstransplant ha avvisato il ricevente, decide quali mezzi di trasporto vanno impiegati. «Swisstransplant ha stabilito delle regole di ripartizione degli organi sulle quali non abbiamo influsso», dice il capo di AAA Fleischmann.

foto Swisstransplant, AAA, TCS

Molti criteri decisionali A favore del mezzo di trasporto più appropriato recitano un ruolo molti fattori: il tempo d’ischemia degli organi, le condizioni di salute del ricevente, la distanza tra donatore e ricevente, così come le condizioni meteo e la situazione del traffico. «L’autunno, per esempio, è tendenzialmente problematico per i voli in elicottero, perché c’è spesso la nebbia», racconta Jürg Fleischmann, egli stesso appassionato pilota, «così effettuiamo voli strumentali in elicottero oppure usiamo l’aereo». Cosa succede se durante un trasporto su strada si incontrano code o cantieri? Risponde Fleischmann: «Quando arrivano i veicoli con le luci blu gli utenti della strada si fanno da parte. Ma se un pattugliatore del TCS si imbatte in un ostacolo deve subito annunciare il ritardo e, se questo non è tollerabile, il trasporto deve venir ripreso da uno dei nostri veicoli con le luci blu». tg

Sinistra: il giallo Eurocopter del TCS è uno dei tre elicotteri che volano per i trasporti di organi di AAA.

Destra: su incarico di Swisstransplant si leva in volo anche il bianco elicottero A 109E HB-ZVG.

AAA, un partner vitale Dal luglio 2012, la Alpine Air Ambulance (AAA) trasporta organi per Swisstransplant, la fondazione per la donazione e il trapianto di organi. Nell’ambito di questa collaborazione, nel 2013 sono stati trasportati 388 organi da un ospedale all’altro per via aerea o terrestre. I veicoli della Patrouille TCS sono stati impiegati 61 volte, la maggior parte delle quali per trasporti di sangue. Garantire un’interazione senza intoppi tra mezzi di trasporto differenti è un fattore importante per trasferire un organo con successo e in tempo utile. È decisivo che il lasso di tempo tra l’espianto e il trapianto dell’organo sia il più breve possibile. Per questo motivo AAA si incarica anche dei trasporti d’organi dall’estero verso la Svizzera. Il tempo che può trascorrere tra l’espianto e il trapianto (tempo d’ischemia): ◾ cuore 4–6 ore ◾ polmoni 4–6 ore ◾ fegato 10–12 ore ◾ pancreas 10–12 ore ◾ reni fino a 24 ore. Le tessere di donatore possono essere ordinate gratuitamente: telefonando allo 0800 570 234 o su www.swisstransplant.org.


44 touring | club e soci

foto Fabian Unternährer

n. 19 | 13 novembre 2014

Si simula una tipica situazione quotidiana: il cliente ha un’avaria, è arrabbiato, impaziente e si trova in emergenza tempo.

Soccorritori stradali | Sulla via per conseguire l’attestato federale, nel modulo «Relazioni umane/comunicazione», i soccorritori stradali si esercitano a soddisfare in modo adeguato le aspettative dei clienti in panne o addirittura a superarle.

Come sorprendere e compiacere i clienti

U

n veicolo della Patrouille TCS si avvicina a tutta velocità all’auto in panne del cliente, frena bruscamente, il pattugliatore scende. Poi si svolge il seguente dialogo: «Chi è il responsabile di questo catorcio?» – «È il mio: lei è in ritardo, ho aspettato almeno mezz’ora e mi scoccia. La macchina non va più». – «Le chiavi!» – «Come?» – «Le chiavi!» – «Faccia attenzione al mio maialino portafortuna attaccato alla chiave! Non vuole sapere cosa è successo?» – «Voglio darci un’occhiata da solo, prima che lei mi racconti una sciocchezza; probabilmente lo vedo meglio

da me. Ma spari pure: cosa è successo?» – «Ha smesso di funzionare». (Il pattugliatore prova a inserire l’accensione, ma il motore non gira). «Vede, non ce la fa neppure lei. Faccia presto, si dia da fare, io devo ripartire, sono in ritardo per un appuntamento importante». – «Stia calmo, ha una seconda chiave?» – «No, perché lei va sempre in giro con una seconda chiave?» – «Ho la sensazione che la chiave sia rotta» – «Lei non è pagato per le sensazioni, la chiave ha sempre funzionato correttamente finora. Faccia subito in modo che io possa ripartire!» – «C’è qualcosa che non funziona con l’antifurto. È forse

finita dell’acqua nella chiave oppure è caduta per terra e il chip si è così staccato?» – «Sì, ma l’ho rimesso a posto». Fine della scena simulata: il responsabile del seminario Christian Reist, che recita la parte del cliente rimasto in panne, blocca tutto: «Abbiamo già abbastanza esempi».

Così non va! Come il lettore attento potrà facilmente dedurre, qui si tratta di un esempio di cosa non dovrebbe succedere. L’istruttore della comunicazione Christian Reist riunisce la classe per la discussione sul-


club e soci | touring 45 n. 19 | 13 novembre 2014

Con attestato federale Dall’estate 2013 in Svizzera esiste una nuova professione riconosciuta dalla Confederazione: «Soccorritore stradale con attestato federale». Il corso si compone di cinque moduli, due dei quali sono obbligatori. Ogni modulo si conclude con un esame e la qualifica viene certificata con un attestato. Se gli esami dei moduli sono superati con successo, il candidato può prendere parte all’esame finale. La cerimonia di diploma dei primi soccorritori federali con attestato federale si terrà nel gennaio 2015. Informazioni sulla formazione: www.roadranger.ch

È importante che il soccorritore prenda sul serio il cliente. È un salvatore, che tira fuori dai guai il cliente in modo veloce e competente.

l’esercitazione. Cosa è andato storto? I soccorritori stradali che hanno seguito attentamente l’esercitazione da spettatori, non risparmiano le critiche: «Il pattugliatore non aveva allacciata la cintura di sicurezza. Inoltre è arrivato troppo velocemente davanti all’automobile in avaria, ha posteggiato il suo veicolo in posizione sfavorevole. Il soccorritore non ha salutato, non ha guardato negli occhi il cliente e non gli ha neppure chiesto subito cosa fosse successo. Nel complesso il suo atteggiamento era estremamente scortese».

Porre domande mirate Dal canto suo, neppure Christian Reist risparmia concrete proposte di miglioramento: «Avvicinatevi lentamente al veicolo in panne, posizionatelo possibilmente in modo da avere subito a portata di mano i vostri attrezzi da lavoro, presentatevi con nome e cognome, non date del tu al cliente, domandate cosa è successo, ponete domande supplementari per ricevere informazioni utili alla vostra diagnosi. Ascoltate in modo attivo, lasciate parlare il cliente. Restate neutrali per quanto riguarda la marca dell’auto guasta e la sua età, nessun commento sprezzante. Chiedete al cliente se potete

Lasciar raccontare al cliente; si ottengono molte informazioni supplementari, che possono aiutare a risolvere il problema.

«Persone impegnate e sensibili, che vogliono fare la differenza» Christian Reist è istruttore della comunicazione alla People Power Training AG di Unterägeri. Cosa si aspetta da un buon pattugliatore? Christian Reist: Che mi prenda sul serio come persona, che mi valorizzi e che risolva velocemente i miei temporanei problemi. Come ha percepito il gruppo in questi due giorni di formazione? Molto positivamente. Sono persone impegnate, comunicative e sensibili, che vogliono fare la differenza. E sono dei pragmatici, che hanno i piedi ben piantati per terra. Sebbene la maggior parte sia ancora molto giovane, sa già tanto della vita. La comunicazione non fa parte delle attività prioritarie dei pattugliatori. Come era la loro motivazione durante questo modulo formativo? L’attenzione dei partecipanti era vivace e hanno discusso e si sono fatti un sacco di risate, a volte anche in modo troppo rumoroso. Ciò lascia concludere che l’interesse fosse grande. Sarei stato preoccupato se fossero rimasti in silenzio! La comunicazione deve anche essere piacevole, perché imparare in modo piacevole è molto più sostenibile. Dove vede le maggiori sfide nella comunicazione per i soccorritori stradali?

Oggi, in cui tutto è effimero, frenetico e superficiale, la sfida principale sta proprio nel comunicare correttamente in questo difficile contesto. Il cliente in avaria spesso non è di buonumore, è disperato, impotente e stressato dal tempo. Un’altra sfida per i pattugliatori sarà di saper mettere in pratica nel lavoro quotidiano la teoria e gli esercizi imparati in questi due giorni. Sono comunque fiducioso, perché attualmente esiste una base solida, quindi il punto di partenza è buono. Mi sembra, però, importante che i supervisori dei pattugliatori stradali accompagnino ulteriormente il processo e facciano attenzione a esercitare di continuo non soltanto la parte tecnica ma anche quella comunicativa; si tratta di un processo costante.

«Poter imparare in modo piacevole è ben più sostenibile» Sul piano tecnico il pattugliatore è in genere più competente dei clienti in avaria. Questo può condurre all’arroganza? Il pericolo di fare la figura del «saputello» esiste sicuramente, specie se la competenza specialistica non viene accettata dal cliente. Durante il corso ho fatto notare che se è vero che il pattugliatore ne sa di più tecnicamente, il cliente lo supera in altri campi specialistici. Cercare la colpa di un guasto sarebbe fuori luogo. L’importante è comunicare alla pari. wi

salire nella sua auto, anche se nella nostra cultura sembra così scontato».

Guadagnare sostenitori al TCS «Guadagnate sostenitori del TCS!», dice l’istruttore Christian Reist ai partecipanti. Ma come? «Ad esempio sorprendendoli con una qualità che superi il minimo necessario: in caso di panne controllate anche l’acqua e l’olio, rendete attenti sui pneumatici consumati, offrite l’ombrello del TCS, caffè o altre bevande. I sostenitori del TCS sono l’argenteria del club!». E non c’è altro da aggiungere. Peter Widmer


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club e soci | touring 47 n. 19 | 13 novembre 2014

Vigilia di Natale al TCS

C

hi non se lo ricorda: al massimo il 1° dicembre comincia l’eccitante attesa per il Natale. In particolare ciò accade quando apriamo la prima porticina dell’indimenticabile calendario dell’Avvento, con le sue scintillanti decorazioni argentate. Era il primo rituale che facevamo da bambini dopo esserci alzati al mattino. E venivamo premiati con una minuscola immagine, che poteva essere un cervo, una cinciarella, uno scoiattolo, un Angioletto o un Babbo Natale, che ci addolciva un po’ la giornata. Ma cosa ci aspetterà domani?

Ecco come si presenta il calendario dell’Avvento del TCS su Facebook. Ogni giorno un bel premio.

Ovviamente si tratta di uno sguardo alla mia infanzia, quindi bisogna andare indietro di un bel po’, che scatena un pizzico di nostalgia. O non è tutta una cosa del passato? Ancora oggi il variopinto calendario dell’Avvento nel mio studio fa il suo dovere durante 24 giorni di dicembre e ogni giorno mi rallegro di poter aprire una porticina… Già dal XIX secolo tale calendario fa parte della tradizione cristiana durante il periodo dell’Avvento con lo scopo di abbreviare l’attesa in vista di Natale e accrescerne la gioia.

Gioisci anche tu! Noi del TCS siamo sempre al tuo fianco, anche durante il periodo prenatalizio. Ogni giorno in Facebook c’è il calendario dell’Avvento del TCS; ogni giorno che

TCS Societariato www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata TCS Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.– Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già Fr. 55.– socio motorizzato o non motorizzato) (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–) TCS Libretto ETI www.eti.ch Informare sempre prima ETI! Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Mondo motorizzato «Famiglia» Fr. 191.– Mondo motorizzato «Individuale» Fr. 145.– Mondo non motorizzato «Famiglia» Fr. 165.– Mondo non motorizzato «Individuale» Fr. 135.– Fr. 32.– Spese di cura «Europa» Spese di cura «Mondo» Fr. 50.– TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica circolazione da Fr. 111.– TCS Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

TCS

Solo nostalgia?

Calendario dell’Avvento del TCS Dietro ciascuna delle 24 porticine si cela una sorpresa costituita da super premi. Cosa devi fare per vincere con un po’ di fortuna? ◾ Aprire le porticine del calendario dal 1° dicembre ◾ Guardare le vincite ◾ Compilare il formulario di partecipazione e sperare in un po’ di fortuna. Se lo desideri, ogni giorno ti ricordiamo di aprire una porticina tramite un’e-mail. Trovi il calendario TCS dell’Avvento su www.facebook.com/tcs.ch wi

Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch

Club servizi

apri una porticina puoi vincere un bel premio, a condizione di avere almeno 18 anni e abitare in Svizzera o nel Liechtenstein. I premi sono davvero belli: borse TCS ETI, Hotelcard, entrate all’Alpamare, test TCS delle auto d’occasione, buoni Swiss Holiday Park, corsi di guida, GoPro Hero 3 + Black Edition e altro ancora. Io comunque dovrò restare fedele al mio normale calendario dell’Avvento, perché non posso partecipare in quanto collaboratore del TCS. Per una volta è davvero un peccato, essere attivo nel TCS! Peter Widmer

Carte di credito TCS www.mastercard.tcs.ch TCS MasterCard Gold Fr. 100.–* TCS MasterCard Fr. 50.–* TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–* TCS MasterCard COOLDOWN CLUB Fr. 0.– * Nessuna commissione annuale per il 1° anno

TCS Protezione giuridica www.tcs-protezione-giuridica.ch TCS Assicurazione protezione giuridica Circolazione «Famiglia» Fr. 96.– «Individuale» Fr. 66.– Privata senza sottoscrivere la Circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Privata con Circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Immobili Fr. 60.–

Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale.

TCS Assicurazione auto www.tcs-assicurazione-auto.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio 0800 801 000

Viaggi e tempo libero TCS Viaggi TCS Camping

Assicurazioni due ruote www.assistancetcs.ch TCS Velo Assistance con assistenza e casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* copertura casco fino a Fr. 7500.– Fr. 172.–* TCS Moto Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS

TCS Training&Events www.training-events.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental, Derendingen ed Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch Corsi obbligatori per la licenza di condurre.

TCS Hotels Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch Ciclo e svago tcs

www.viaggi-tcs.ch www.tcs-camping.ch 058  827  25  20 081  303  77  77 091  795  11  15 www.bici.tcs.ch


Giochi & Concorsi 19/2014 Tre giochi e altrettante possibilità di vincere uno dei tre fantastici premi! Termine di partecipazione per ogni gioco: 23 novembre 2014.

Concorso 1:

In palio: 2 notti per 2 persone all’hotel Eden Spiez ****superior sul lago di Thun Per staccare dal tran tran quotidiano e rigenerarsi, basta dare uno sguardo allo splendido panorama lacustre e alpino che si apre proprio davanti all’hotel e che invita a fare meravigliose passeggiate in una delle regioni più suggestive della Svizzera. Per il vincitore, in palio un soggiorno di due notti per due persone presso l’hotel 4 stelle superior Eden Spiez. Dalla camera Superior si può ammirare la splendida vista sul lago di Thun e sulle Alpi bernesi. Inoltre, la ricca colazione a buffet nella tradizione dell’Oberland bernese delizierà gli ospiti. Per momenti di puro relax, si può usufruire dell’area fitness e wellness dell’hotel, che comprende piscina coperta panoramica, sauna, bagno turco, vasche idromassaggio, spazi di riposo e trattamento e un parco amorevolmente curato.

Concorso gioco per i lettori Chance 1:1:Leserspiel

Valore ca. CHF 1’000.–

In che anno l’albergatore di St. Moritz Johannes Badrutt ha vinto una scommessa con gli ospiti britannici e inventò così il turismo invernale? Inviate un SMS con scritto tmi191 xxxx (xxxx = numero) al numero 543.

Concorso 2: sudoku facile Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scritto tmi192 e le tre cifre al numero 543.

9 La splendida vista dall’hotel Eden sul lago di Thun e le Alpi bernesi. Sponsor del premio: www.eden-spiez.ch

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Concorso 3: sudoku medio Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di verde. Inviate un SMS con scritto tmi193 e le tre cifre al numero 543.

Il dispositivo supporta la versione Android 4.4.2.

Concorso 3:

Sony Xperia Z1 Compact 16GB, lo smartphone impermeabile con fotocamera d’avanguardia Lo smartphone si basa sulle stesse componenti delle fotocamera digitali Sony e racchiude in sé un sensore Exmor RS da 20,7 megapixel e obiettivi G. Il display da 4,3” beneficia della tecnologia Sony Bravia e garantisce quindi immagini ad alta risoluzione. La memoria interna da 16 GB può essere ampliata di 64 GB tramite una scheda SD. Per gli appassionati di attività outdoor: l’apparecchio è impermeabile e può essere utilizzato per riprese in piscina.

5

4 7

7 Valore CHF 599.–

1

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Concorso 2:

Piccolo nel formato con un display da 4,5 pollici, grande nelle prestazioni: è l’HTC One mini, leggerissimo e costruito in alluminio pregiato. La fotocamera principale da 13 megapixel e il doppio altoparlante stereo fanno di questo apparecchio un dispositivo d’avanguardia soprattutto in ambito audiovisivo. La memoria è espandibile fino a 144 GB grazie a una micro SIM supplementare. Oltre al GPS, l’HTC One mini utilizza anche il sistema di navigazione russo Glonass, che trasmette tramite la rete LTE dalle alte prestazioni.

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HTC One mini 2, lo smartphone di punta in formato mini

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Léopold Bersier, Saillon | Marcel Destefani, Küttigen | Georges Varrin, Porrentruy

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Valore CHF 499.–

I vincitori dell'edizione n. 17 sono:

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4 5

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5

2

Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna.

Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di «Touring» della Svizzera e del Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori vengono sempre pubblicati nella rivista Touring.


la pagina dei lettori | touring 49 n. 19 | 13 novembre 2014

LA DOMANDA

«Ero appena partita con il semaforo verde quando mi sono scontrata con una vettura della polizia, che attraversava l’incrocio con le luci blu e la sirena. La polizia mi risarcisce i danni?» Barbara Mühlethaler (@) Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna o per e-mail a touring@tcs.ch.

A

lla percezione degli speciali segnali d’allarme dei veicoli della polizia, bisogna immediatamente liberare la strada e, se necessario, i conducenti devono arrestare i loro veicoli (art. 27 cpv. 2 LCStr). Se i veicoli della polizia si annunciano tramite la luce blu e l’avvisatore a suoni alternati, tutti gli utenti della strada devono lasciare via libera, anche dove la circolazione è regolata da segnali luminosi (art. 16 cpv. 1 ONC). Se un automobilista è fermo al semaforo e sente la sirena della polizia, deve subito dargli via libera e di conseguenza non può ripartire neppure se il semaforo indica il verde. Tuttavia, secondo l’articolo 100 cifra 4 della Legge federale sulla circolazione stradale (LCStr), il conducente di un veicolo della polizia che si trova in viaggio di servizio urgente non è punibile

per aver violato le norme della circolazione stradale, a condizione che, oltre ad aver usato gli speciali segnalatori prescritti, abbia anche dato prova della prudenza imposta dalle particolari circostanze. Egli, perciò, non può contare ciecamente sul fatto che il suo diritto di precedenza sia osservato, ma deve adeguare la velocità in modo da potersi sincerare che gli utenti che attraversano gli incroci con il semaforo verde rispettino effettivamente il suo diritto di precedenza. In sintesi si può quindi affermare che la polizia può giustificare la correttezza di un viaggio di servizio urgente se ha attivato i segnali d’allarme prescritti, la procedura è stata rispettata e ha osservato la prudenza dettata dalle circostanze. Soltanto allora avrà diritto di respingere ogni responsabilità per i danni provocati.

l’esperto TCS Stefan Burri Protezione giuridica

Errata corrige: test Jeep Cherokee Malauguratamente un errore è stato commesso nella pubblicazione del test TCS della Jeep Cherokee. Questa SUV è coperta da una garanzia di 3 anni (chilometraggio illimitato). Inoltre beneficia di prestazioni di manutenzione gratuite per un periodo di 10 anni oppure fino al raggiungimento di 100 000 chilometri, nel quadro dello speciale Swiss Free Service. Dunque niente a che vedere con le «prestazioni di garanzia minime» riportate nel resoconto del test. La redazione

Radar al laser Vorrei condividere con voi e i vostri lettori una piccola riflessione concernente i controlli stradali effettuati con gli apparecchi radar del tipo laser. Qualche tempo fa mi sono fatto «beccare» circolando a 66 km/h al posto di 60 km/h. Ripensandoci, mi sono chiesto qual è in definitiva lo scopo di questo mezzo di controllo. Mi spiego meglio: appena ci si fa fotografare dai radar tradizionali, si ha subito il riflesso di rallentare. In questo modo l’obiettivo è raggiunto. Ma con questi radar al laser, se non si vede il poliziotto che si nasconde per controllare la velocità dei veicoli, è più che probabile che si continui a viaggiare ad una velocità troppo elevata. Ma allora qual è l’interesse dal punto di vista della sicurezza? Possiamo davvero parlare di prevenzione? Jean-Claude De Giorgi (@)

Pia Neuenschwander

«Touring» 18/2014

Contrariamente a quanto indicato nel nostro test dell’ultimo «Touring», la garanzia della Jeep Cherokee è buona.

Mal di tunnel degli automobilisti Edito, «Touring» 17/2014

Continuo a sentire conoscenti che si dicono riluttanti a passare nella galleria del San Gottardo: innanzitutto a causa del traffico in senso inverso, in secondo luogo a causa della lunghezza! Anch’io ho sempre una sensazione di nausea, perché potrei scontrarmi in qualsiasi momento con un veicolo che sopraggiunge in senso opposto. Ora che le Camere federali hanno approvato la costruzione di un secondo tunnel, i

touring Scriveteci!

contrari hanno già iniziato a raccogliere le firme. Mi chiedo se per questi avversari una vita non valga niente, eppure nella galleria autostradale del San Gottardo muoiono due volte e mezzo più persone che in un tunnel a carreggiate separate. E quel che mi stupisce anche è che dopo il risanamento della galleria odierna, in entrambi i tunnel la seconda corsia non sarà chiaramente contrassegnata come corsia d’emergenza, che già oggi manca. Infatti con una sola corsia, un’avaria diventa un grosso rischio di incidente. Con gli argomenti della sicurezza e di soccorsi migliori, ogni elettore responsabile dovrebbe votare a favore di una seconda galleria. Diventerebbero allora inutili le tattiche intimidatorie che paventano pressioni dell’Unione europea per consentire la circolazione su entrambe le corsie. Erwin Gysel (@)

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).

touring impressum Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Dino Nodari (dno, vice caporedattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Christian Bützberger (Bü), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Natascia Prosperi. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 044 250 31 31, fax 044 250 31 32. Produzione: St. Galler Tagblatt AG, CIL Centre d’impression Lausanne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.


50 touring | l’incontro n. 19 | 13 novembre 2014

Quando la neve polverosa scintilla al sole, il rischio è estremo Pascal Fournier organizza corsi di sensibilizzazione aperti a tutti sui pericoli della montagna. Un’iniziativa originale destinata a prevenire gli incidenti. Pascal Fournier è capo del servizio di sicurezza del comune di Nendaz (VS). Guida alpina, ha diretto il centro di salvataggio F.-X. Bagnoud a Sion.

Cosa si impara durante il corso? Innanzitutto ad interpretare i bollettini delle valanghe. Quando sono rassicuranti non significa che non si corrono rischi. In montagna, le condizioni locali cambiano repentinamente. Un pendio può essere sicurissimo in un determinato punto e 50 metri più in là si entra in una zona molto pericolosa. Tutto dipende da orientamento, temperatura e vento. Molta gente è attirata da una bella traccia sulla neve fresca. Ci si può fidare di questo indizio? Assolutamente no. La traccia può essere stata lasciata il giorno prima e nel frattempo le condizioni si sono degradate. Bisogna sapere che il manto nevoso si modifica continuamente. Ma dopo un’abbondante nevicata, quando torna il sole, si muore dalla voglia di lanciarsi a fare evoluzioni nella neve polverosa… Lo sconsiglio assolutamente. Se sono caduti più di 30 cm di neve, bisogna aspettare 2 o 3 giorni finché la coltre nevosa si stabilizzi. Eppure si vedono le prime tracce già due ore dopo.

«In montagna, ci sono posti in cui è meglio non cadere» Il corso si rivolge anche agli adepti delle pelli di foca? Sì. Raccomandiamo loro di non limitarsi ai bollettini meteo e delle valanghe ufficiali, ma di informarsi sulle condizioni dell’itinerario prescelto. Sul terreno è essenziale designare un leader – il più esperto – che decide se ci si inoltra su per un pendio o se è meglio rinunciare. Concludendo, l’itinerario deve essere adattato al livello più affidabile; in montagna ci sono dei posti dove è meglio non cadere. Secondo lei, a cosa sono dovuti gli incidenti? Spesso all’ignoranza, ma purtroppo anche alla pressione del gruppo, cosa che succede spesso nei gruppi di giovani sciatori in cui un trascinatore può portare gli altri ad avventurarsi fuori pista.

Fabian Unternährer

Lei propone un corso sulla neve e le valanghe aperto al pubblico. Perché questa iniziativa per niente banale? Pascal Fournier: Esercito la mia attività professionale nel comprensorio sciistico delle 4 Vallées, uno dei più vasti della Svizzera, che offre straordinarie possibilità fino a 3300 metri di quota. Naturalmente, la tentazione di praticare lo sci fuori pista è grande e una moltitudine di persone ne approfittano. Spesso, però, ci si dimentica che c’è pericolo già nelle immediate vicinanze delle piste battute. Pensate solo al tragico incidente di Michael Schumacher.

Si è già trovato in una situazione delicata? Avendo effettuato quasi 2000 missioni di salvataggio, prendersi un certo rischio fa parte del mio mestiere. Non si diventa guida alpina restando in permanenza in una comoda zona super sicura. A volte, è andando a stuzzicare il pericolo che si acquisisce esperienza. Con il senno di poi, posso dire di essere fortunato ad essere ancora vivo. Intervista: Jacques-Olivier Pidoux


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Benvenuti al Waldhotel National di Arosa!

Attenzione: Arosa può creare dipendenza – e lo stesso vale per il Waldhotel National! Arosa, la rinomata stazione climatica alpina dei Grigioni, è situata alla fine di una meravigliosa valle a un‘altezza di 1800 metri sul livello del mare. Potete sciare alla sera fino all‘ingresso dell‘hotel, percorrere i sentieri escursionistici invernali passando per l‘area sportiva fino ad arrivare ai famosi rifugi del Bündner, riscaldarvi sotto i raggi primaverili sulle terrazze solarium o passeggiare per il paese ascoltando lo scricchiolio della neve sotto i vostri piedi: ad Arosa la neve è sempre garantita e anche le giornate di sole sono quasi una consuetudine! Con l‘accorpamento dei comprensori sciistici di Lenzerheide e Arosa, avvenuto durante la scorsa stagione invernale, vi attende un vero paradiso con 225 chilometri di piste sempre innevate. Arosa/ Lenzerheide è il più grande comprensorio sciistico dei Grigioni e rientra tra le migliori 10 destinazioni invernali della Svizzera. Che fusione fortunata! Il Waldhotel National si trova un po‘ più a nord del paese, a soli 5 minuti a piedi dal centro ed è circondato da imponenti abeti all‘interno di un parco molto tranquillo. L‘accesso diretto alla pista da sci e i sentieri escursionistici che partono direttamente dall‘hotel contribuiscono a rendere perfetta la vostra permanenza. Mentre le camere dell‘edificio principale sono state arredate con gusto in stile Bündner, utilizzando legno di pino per creare un ambiente caldo e permettere agli ospiti di sentirsi straordinariamente a proprio agio, le camere del nuovo edificio «Chesa Silva» sorprendono per lo

«Waldhotel esposto al sole»

stile alpino moderno, i materiali nobili utilizzati e la straordinaria eleganza. Lo Chef Gerd Reber e il suo team sedurranno i vostri palati nei quattro ristoranti premiati con 16 punti Gault Millau. Scoprite le zone piscine e saune «Aqua Silva» e «Spa Salus» (a partire da 18 anni), che si estendono su una superficie di oltre 1100 m2 con piscina olimpionica coperta, 7 saune, 2 zone relax, fitness e molto altro ancora. OFFERTA ESCLUSIVA • 3 pernottamenti in camera doppia tradizionale, esposta al sole, nel Waldhotel oppure nella lussuosa camera doppia «Chesa Silva» con balcone esposto al sole. • Ricca colazione a buffet ogni giorno • Waldhotel Dine Around (cena gourmet con 5 portate o buffet di specialità) • Ingresso libero alla zona piscine e saune «Aqua Silva» e «Spa Salus», che si estende su 1100 m2, con piscina coperta (30°C), spazio con tè e frutta, zona sauna con sauna esterna Kelo, sanarium, bagno turco, bagno di erbe, pediluvi, percorso Kneipp con cascate, fontane gelate, panche riscaldate, zona relax con vista panoramica e zona fitness con vetrate e vari attrezzi di potenziamento e resistenza. • Un buono del valore di CHF 50.– a persona, valido per il vostro prossimo soggiorno

PREZZI E VALIDITÀ L‘offerta è valida come segue: 7 dicembre–21 dicembre 2014 31 gennaio–8 febbraio 2015 8 marzo–12 aprile 2015 Prezzo speciale TCS nella camera doppia (per 2 adulti) per persona: «Waldhotel esposto al sole»: CHF 629.– (invece di 800.–) «Chesa Silva esposto al sole»: CHF 689.– (invece di 875.–) tra domenica e giovedì; supplemento per la notte di venerdì e la notte di sabato: CHF 30.– per persona e per notte Prezzo per camera singola a richiesta. La tassa di soggiorno (CHF 4.50 per persona e per notte) non è inclusa.

«Chesa Silva esposto al sole»

Per prenotazioni e informazioni: Private Selection Hotels Tel.: 041 368 10 05 • info@privateselection.ch • www.privateselection.ch


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Forza degli elementi

Edizione limitata a 4‘990 esemplari

Fuoco – Acqua – Terra – Aria uniti in un elegante braccialetto artistico di Hans Erni

• Creato da Hans Erni per la Bradford • In pregiato ottone argentato • Incisione nella parte interna • Edizione limitata a 4‘990 esemplari • Con certificato di autenticità numerato a mano • Con Garanzia Soddisfatti o Rimborsati valida 120 giorni

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Lunghezza: 20 cm (prolunga inclusa) Larghessa: 2,3 cm

BUONO D’ORDINE ESCLUSIVO

Termine di ordinazione: 22 dicembre 2014

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❒ Sì, ordino il braccialetto “Forza degli elementi”

Desidero ❒ fattura unica ❒ rate mensili ❒ Pagherò con MasterCard oppure Visa

Valida fino:

Nome/Cognome

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Per cortesia, scrivere in stampatello

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Un‘opera d‘arte di bellezza senza tempo Un gioiello è espressione di un gusto raffinato e indossarlo è fonte di gioia. Hans Erni ha creato in esclusiva per la Bradford Exchange questo elegante braccialetto dal titolo „Forza degli elementi“. Seguendo la sinuosità dei disegni, il gioiello si presenta come una magistrale opera artistica in forma tridimensionale. L‘armonica successione delle immagini di Hans Erni per raffigurare il fuoco, l‘acqua, la terra e l‘aria è inserita nel braccialetto e accuratamente laccata. L‘elegante susseguirsi attorno al polso forma il cerchio degli elementi. Regali a se stessa o ad una persona cara quest‘oggetto artistico creato da uno dei più rinomati artisti contemporanei. Prezzo del prodotto: Fr. 249.– Pagabile in 3 rate mensili di Fr. 83.– (+ Fr. 11.90 per spedizione e servizio) Il braccialetto è inciso sulla parte interna

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www.bradford.ch/hans-erni

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