Touring 7 / 2015 italiano

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La rivista della mobilità

# 7 | AGOSTO 2015 | FR. 4.50

7

CON

TCS SEZIONE TICINO

ul lago salotti s sarsi per rilas

WESTERN ALL’ITALIANA

Test della Fiat 500X

LE AUTO PER LE FAMIGLIE

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PERIPLO ELETTRICO

2200 CHILOMETRI CON LA TESLA Con energia a

scuola

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EDITORIALE

Quando i bambini partono da soli

T

utti i genitori conoscono la sensazione di malessere che provano quando i figli affrontano per la prima volta il percorso casa scuola a piedi. Ogni anno infatti oltre 500 bambini sono vittime di incidenti stradali – è inaccettabile! Nonostante ciò i genitori devono lasciar partire da soli i propri bambini e sperare che tornino a casa sani e salvi. D’altra parte è rassicurante sapere che il TCS, con la nuova campagna «La strada della scuola», è dalla parte dei bambini e dei genitori. Con lo slogan «Ruote ferme, bimbi salvi» la campagna mira a fare prevenzione con manifesti, spot radiofonici e televisivi e a promuovere la visibilità dei nostri piccoli con i gilet di sicurezza e le cinture riflettenti. Ma anche i genitori hanno il dovere di insegnare ai loro piccoli il giusto comportamento da adottare sul percorso casa scuola e di esercitarlo con loro. Per far sì che non accada nulla, lungo il tragitto scolastico anche tutti gli altri utenti della strada dovrebbero circolare in modo attento e difensivo. Felix Maurhofer caporedattore

agosto 2015 | touring

3


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30.10.15

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30.10.15

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SOMMARIO

La rivista della mobilità

agosto 2015

dossier 10

Valutati 6 monopattini Molto usati sul tragitto casa scuola

14

Pedoni distratti Tra chi ascolta musica e chi invia SMS

17 A scuola in monopattino. Il TCS ha valutato sei modelli

10

La distrazione dei pedoni nel traffico stradale

14

Pattugliatori scolastici Pensionati volontari in aiuto agli scolari

18

Nuova campagna rientro scuole Ruote ferme, bimbi salvi

20

Educazione stradale L’annuale giornata si è svolta a Winterthur

mobilità 24

Muoversi con l’elettricità

28

Il consulente

In Tesla da un supercharger all’altro Mantenere la distanza in autostrada

tecnica 30

Fiat 500x Test della crossover dalla buona abitabilità

34

Guidare la Porsche su una pista Gara di regolarità al Mugello

svago 50

Tra vulcani e grotte Un aspetto insolito di Tenerife

Giornata di educazione stradale

20 Una breve pausa sulla costa belga con la Tesla

Accessori contro l’afa estiva

44

24

agosto 2015 | touring

5



SOMMARIO

Fiat 500x, un western all’italiana

La rivista della mobilità

30

agosto 2015 61

club

Assemblea dei delegati

A Basilea rieletto il presidente centrale

62

Ritratto TCS Markus Augstburger, centro Stockental

Pura adrenalina al Mugello per i fan di Porsche

rubriche

34

Un rilassante momento nei salotti sul lago

46 L’esperto TCS e i seggiolini auto

52

L’esperto TCS

44

Gli sfiziosi

51

Un salto in città

54

Gite consigliate

60

Sulla strada

64

Forum

65

Impressum

66

People

69

Gioca & vinci

70

Tourolino

72

In giro con

74

Prestazioni TCS

TCS Sezione Ticino

40

Soggiornare in un hotel storico

40

Spazio giochi per i piccoli lettori

70 Touring n. 8

Temi trattati nella prossima edizione della rivista: attività autunnali, sistemi di navigazione, test della SsangYong Tivoli, visita alla centrale ETI. Data di pubblicazione: 27.08.2015

76

OK! È un’occasione...

77

Consulenza: efauto.ch

78

Viaggi: Orta (I)

79

Tutti al Tamaro

80

Gottardorama

82

Eventi a Rivera

Il finesettimana alla Lignières Historique

66

agosto 2015 | touring

7


Una Rolls-Royce per i cortili Il talento si vede sin da giovani. Una squadra di piloti in erba ha elaborato un bolide in stretta collaborazione con i professionisti di Rolls-Royce. D’età compresa tra i 10 e gli 11 anni, questi giovani appassionati provenienti da una scuola nei pressi della fabbrica hanno potuto entrare con due piedi nell’universo della

Fêtes de Genève 2015 Sabato 8 agosto 2015 potete trascorrere una serata magica sulla riva del Lago di Ginevra e ammirare i fuochi d’artificio. Il TCS e Ginevra Turismo offrono in esclusiva per i soci del TCS: camera d’albergo/ colazione, posto sul palco per i fuochi d’artificio e uso gratuito dei mezzi pubblici di trasporto, a partire da 56 fr. per persona. Prenotate oggi e approfittate dello sconto del 50% sul prezzo regolare (hotel + biglietto per fuochi d’artificio). www.viaggi-tcs.ch/hotel-ginevra

fabbricazione di auto di lusso. Il risultato finale è una cassa di sapone elettrica che raggiunge i 13 km/h. Basata su un telaio in alluminio, l’auto concepita su misura riprende la livera blu della Bluebird del celebre pilota Campbell. Ha un tocco di lusso, dato che l’abitacolo è guarnito di applicazioni in cuoio di alta gamma.

March 2 Glory Ha prestazioni giudicate incoraggianti.

LA FOTO Duro percorso per gli scolari

Quello che a prima vista sembra un gioco di Super Mario, è invece la dura realtà per i bambini di Howick in Sudafrica. Per raggiungere la scuola devono saltare da un sasso all’altro per attraversare il fiume. A breve anche da noi: attenzione, allievi sulle strade!

Furto di roulotte Spesso ai proprietari di roulotte dà fastidio trasferire la propria roulotte ogni anno per centinaia di chilometri in un senso e nell’altro. In inverno preferiscono lasciarla in un’area di sosta al sud. Ma attenzione: chiarite con l’assicurazione se il veicolo in sosta all’estero è assicurato contro i furti. Un campeggiatore grigionese ha avuto una brutta esperienza: ha lasciato la sua roulotte di 45 000 franchi in un campeggio a Recetto (I) per svernare e il secondo anno gliel’hanno rubata. L’assicurazione si è rifiutata di rimborsare i danni appellandosi alle «condizioni generali di assicurazione», secondo cui la protezione termina non appena il luogo in cui si trova il veicolo è trasferito all’estero. Il Tribunale federale ha appoggiato la posizione sostenuta dall’assicurazione (sentenza 4A_48/2015). LA CIFRA

CITAZIONE

26,890 Non c’è da meravigliarsi se spesso siamo incolonnati sulle nostre strade. L’anno scorso il totale dei veicoli ha percorso 26,890 miliardi di chilometri sulle nostre strade nazionali. Questa cifra incredibile è consultabile nella pubblicazione annuale dell’Ufficio federale delle strade.

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«Solar Impulse è un simbolo di come Rispetto all’anno precedente corrisponde potrebbe ad un incremento di circa il due percento. essere il Non sembra tanto? Sono comunque 504 futuro» milioni di chilometri che sono stati percorsi sulle autostrade. La rete stradale svizzera conta 1800 chilometri di strade nazionali.

Pioniere aeronautico Bertrand Piccard su twitter


ATTUALITÀ

Il Consiglio federale abroga vecchie norme Il Consiglio federale ha abrogato o modificato qualche vecchia regola di circolazione. In futuro solo i veicoli autorizzati a viaggiare a oltre 100 km/h possono usare la corsia di sinistra su un’autostrada a tre corsie per senso di marcia. Sinora la velocità minima era di 80. Dato che alcune disposizioni della Legge federale sulla

circolazione stradale non soddisfano più i requisiti attuali, il Consiglio federale ha deciso d’introdurre delle modifiche. Tra queste le regole per le colonne dei pedoni, perché non ce ne sono praticamente più. Pure cancellata la norma concernente le precauzioni da prendere per il trasporto di oggetti spigolosi o taglienti. Tragitto casa scuola Quasi ogni percorso per recarsi alle lezioni presenta varie insidie.

Rincaro I clienti ferroviari dovranno sborsare di più dal 2017.

Biglietti del treno più cari

All’inizio del 2017 il Consiglio federale aumenterà il prezzo delle tratte per i treni sui binari svizzeri. I vari utenti dell’infrastruttura ferroviaria dovranno contribuire al loro finanziamento con 100 milioni di franchi in più l’anno. In concreto: i biglietti e gli abbonamenti saranno più cari. Test del fiato e non più del sangue

Il 1° ottobre 2016 verrà introdotto nel traffico stradale il test alcolemico mediante l’etilometro come previsto dal pacchetto di norme «Via sicura». L’esame dell’aria espirata sarà probatoria, mentre l’esame del sangue sarà eseguito solo in caso di sospetto consumo di stupefacenti su richiesta dell’interessato o in casi eccezionali. D’estate si viaggia

FOTO KEY, ALD, LAIF

I Paesi lontani attirano sempre tanti ammiratori. Un sondaggio del TCS mostra che l’80 percento degli Svizzeri vuole andare in vacanza in estate. I Paesi limitrofi sono le mete predilette. Con il 46,7 percento l’automobile è il mezzo di trasporto preferito, mentre con il 41 percento l’aeroplano occupa il secondo posto.

Già 5000 vetture rosse con la L

L‘APP

Come prepararsi all’esame pratico del permesso di condurre senza spendere troppo se i parenti non possiedono un veicolo? Una domanda pertinente nell’era della condivisione dell’auto. Mobility risponde al quesito proponendo un abbonamento agli allievi conducenti. Da due anni, 5000 allievi conducenti hanno già fatto uso di questa offerta. Per accumulare ore di pratica al volante dei veicoli rossi provvisti del segnale blu con la «L» bianca, devono essere accompagnati da

Dipingere con i numeri Con l’App («Colorie selon les numéros» /«Malen nach Zahlen») i bambini imparano non solo a usare lo smartphone, ma anche a dipingere con creatività. Il divertente gioco di pittura esiste in diverse varianti: fiori o principesse per le femmine e automobili per i maschi. Ci sono tre diverse varianti di gioco, a seconda della fascia di età. L’App è disponibile nell’App Store e su Google Play (versioni gratis e a pagamento).

un altro cliente della società titolare della licenza di condurre. Valevole sei mesi, mobility4learners costa 49 franchi. A questa somma si deve aggiungere il prezzo di ogni corsa che dipende dalla durata e dal numero di chilometri percorsi, ovvero 10 franchi per un’ora e 15 km. «Vogliamo aiutare i giovani ad accumulare ore di pratica e contribuire così alla loro sicurezza sulla strada», afferma Patrick Eigenmann, responsabile della comunicazione.

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DOSSIER

Il monopattino giusto per il

rientro scolastico Il monopattino è visibile ovunque sul percorso casa scuola. Ma questi micro scooter non sono privi di pericoli sia per quanto riguarda l’apparecchio sia il comportamento di chi lo utilizza. Il TCS ha valutato sei modelli in un test comparativo. TESTO DINO NODARI | FOTO FABIAN UNTERNÄHRER, EMANUEL FREUDIGER

P Percorso casa scuola Sui micro scooter i bambini possono imparare come comportarsi nel traffico. È sensato ed è di sicuro meglio del taxi di mamma e papà.

untualmente per l’i- Diverse direttive nizio della scuola «Negli ultimi anni il monopatnei negozi di sport tino è diventato il mezzo di e nei supermercati i trasporto principale degli scomonopattini tornano ad essere lari», afferma René Lauper. Lo esposti sui vari scaffali. E gli deve sapere, dato che è coordiocchi dei bambini s’illuminatore sportivo e istruttore per la sicurezza di 6000 ragazzi nano, perché per molti di loro che usano monopattini ogni il monopattino è il primo veicolo personale. E spesso anche anno. Sa però anche che le diil primo con cui si recano a rettive variano da comune a scuola e con cui fanno la cono- comune. Mentre in alcune scuole i monopattini sono viescenza del traffico stradale. Stando a delle stime, ogni tati, in altre il loro uso è addianno vengono venduti sino a rittura promosso. 600 000 monopattini in Sviz«Purtroppo capitano anche zera. Questi mini scooter non sono prediletti soltanto dai incidenti con i mini scooter», bambini – ora sono disponibili afferma Lauper. Questi mezzi in diverse versioni e misure e di trasporto infatti possono addirittura modelli elettrici. essere pericolosi. Per questo

motivo, René Lauper con i suoi corsi insegna come si frena e quale equipaggiamento si deve indossare per circolare in sicurezza. L’istruttore si è reso conto che la maggior parte dei bambini possiede sì un casco, ma sono veramente in pochi a indossare protezioni per i gomiti e le ginocchia. «In più alcuni monopattini sono in uno stato che li rende pericolosi», afferma. Ruote consumate, apparecchi instabili o impugnature senza protezione laterale, sono in genere i punti critici.

Ruote più grandi Per gli esperti i monopattini sono gli strumenti ideali per

→ REGOLE D’ORO PER CIRCOLARE IN SICUREZZA Indossare un casco così come anche i para-ginocchia e le protezioni dei gomiti Posare il piede nella parte anteriore del monopattino Controllare sulla ruota anteriore se la parte più ampia è davanti Prima di avviarsi guardare di lato e dietro Ogni tanto cambiare il piede con il quale si spinge Nelle curve tenere il piede esterno sul monopattino Quando si frena, trasferire il peso all’indietro Allo stop mettere prima il piede libero per terra Non viaggiare con il bagnato Fermarsi prima di attraversare la strada

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RenÊ Lauper mostra a 6000 bambini l’anno come si circola in sicurezza su un monopattino.

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DOSSIER

insegnare agli scolari come funziona il traffico stradale. Allo stesso modo è un mezzo di trasporto ecologico, che richiede abilità, competenza sociale e movimento. «Il boom del mini scooter è inarrestabile», sostiene ancora René Lauper. Attualmente i modelli tendono ad avere ruote più grandi, una tendenza che nasconde anche dei pericoli. I ragazzini circolano più velocemente e il diametro più grande si ripercuote sull’articolazione delle loro ginocchia. Anche frenare è più difficile con ruote più grandi. Per l’istruttore Lauper la soluzione risiede nella via di mezzo, cioè una dimensione di circa 145 mm.

Marca/modello

Per quanto riguarda la sicurezza e la tecnica negli ultimi anni si sono fatti grandi passi, spiega l’esperto. Gli stessi apparecchi sono diventati migliori. Con l’aumento del numero di offerenti, anche la differenza di qualità è maggiore. L’equipaggiamento può essere molto a buon mercato oppure costare caro. Per questo motivo, la Consulenza mobilità del TCS ha sottoposto sei monopattini a test e valutazione su funzione, maneggevolezza, qualità così come sicurezza.

Qualità di lavorazione I monopattini si differenziano soprattutto per quanto riguarda la qualità di lavora-

Micro flex Scooter

Micro Speed+

zione, i materiali utilizzati e la disponibilità di pezzi di ricambio. La fascia di prezzo dei monopattini presi in considerazione per questo test si situa tra i 50 e i 150 franchi. In molte scuole i monopattini devono poter essere riposti, perciò sono stati testati soltanto gli apparecchi pieghevoli. Il test ha inoltre mostrato che i prodotti più raccomandabili sono più cari al momento dell’acquisto, ma sono di maggiore qualità e hanno il vantaggio di avere pezzi di ricambio a disposizione. Inoltre sono adatti sia a grandi che a piccini. E si sa quanto velocemente crescono i giovani del giorno d’oggi. •

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Pulp Folding scooter

IMPARARE A CIRCOLARE SICURI Il comportamento corretto può essere imparato nei corsi di monopattino. Da sette anni il TCS s’impegna per l’educazione stradale e finanzia workshop per l’uso corretto dei miniscooter. Le scuole in Svizzera approfittano del 50 percento di sconto sul ciclo di lezioni. In 60 giorni l’anno possono parteciparvi da 6000 sino a 7000 bambini. www.newmobility.ch

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Peso

4,1 kg

3,9 kg

2,9 kg

3 kg

2,9 kg

2,5 kg

Dimensioni ruote

145 mm

145 mm

125 mm

145 mm

145 mm

125 mm

Altezza manubrio

673–973 mm

Maneggevolezza(0,2) 78%

640–940 mm

680–935 mm

675–855 mm

635–832 mm

612–810 mm

78%

59%

46%

43%

54%

Funzione (0,3)

83%

78%

65%

59%

59%

52%

Sicurezza (0,3)

73%

67%

45%

32%

33%

35%

Qualità (0,3)

68%

68%

64%

27%

23%

15%

Valutazione

75%

72%

58%

39%

37%

36%

Vantaggi

lavorazione molto buona

lavorazione molto buona

tracolla di trasporto

adesivo che rende attenti al pericolo di schiacciarsi le dita

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a buon mercato

sistema pieghevole stabile

consegna di norme consegna di norme di sicurezza, attrezzi di sicurezza, attrezzi cavalletto e catarifrangenti e catarifrangenti Svantaggi

cavalletto

cavalletto

sospensione non piacevole di primo acchito

poca distanza dal suolo

consegna attrezzi

superficie antiscivolo non efficace

supporto di plastica non ben fisso

cavalletto cadente

istruzioni d’uso solo in inglese comportamento in frenata

Valutazione TCS ★★★★★ eccellente

★★★★☆ ★★★★☆ molto consigliato

★★★★☆ ★★★☆☆ consigliato

★★★☆☆

★★☆☆☆

★★☆☆☆ consigliato con riserva

lavorazione

lavorazione

la superficie antiscivolo si stacca

nessun pezzo di ricambio disponibile

supporto di plastica non ben fisso rumore rotolamento ★★☆☆☆

★★☆☆☆

★☆☆☆☆ non consigliato

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Pedoni disattenti Lo scontro con un veicolo può avere brutte conseguenze.

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DOSSIER

Focus sulla

distrazione Vari pedoni si comportano in modo inappropriato quando sono nel traffico e spesso peccano di distrazione. Una spensieratezza che può costar caro. Punto della situazione.

I

TESTO ALINE BEAUD | FOTO EMANUEL FREUDIGER

bambini giocano sul bordo della strada, i ragazzi ascoltano musica con le cuffiette e molti giocherellano con il telefonino mentre camminano. Sono tanti i comportamenti inappropriati a cui bisogna prestare attenzione, sia perché il rischio per i pedoni di perdere la vita in un incidente è superiore a quello di altri utenti della strada, sia perché la disattenzione e la distrazione sono tra le principali cause d’incidenti gravi in Svizzera. Secondo il rapporto SINUS 2014 dell’Ufficio per la prevenzione degli infortuni (upi), circa 1100 utenti della strada hanno subito dei danni fisici gravi dovuti proprio alla disattenzione e alla distrazione nel 2013. Tra di loro, 190 pedoni, 21 dei quali sono rimasti uccisi. Cifre che invitano a riflettere.

Cecità da disattenzione

IL CONCETTO DI DISTRAZIONE È considerata una distrazione ogni attività che fa deviare l’attenzione di un conducente o, nel caso di un pedone, aumenta il rischio di un incidente stradale. La disattenzione può essere di natura visiva, manuale o cognitiva, ovvero quando una persona perde la concentrazione. Ascoltare la radio, telefonare o leggere camminando fanno parte di quelle attività che distraggono i pedoni. Vittime della disattenzione nel 2013: 1077 persone ferite gravemente, tutti utenti della strada. Tra questi, 190 pedoni feriti. 21 pedoni uccisi.

L’utilizzo di apparecchi mobili aumenta il rischio d’incidente. Lo rivela un rapporto dell’upi del 2013 che si occupa della mobilità dei pedoni e che riassume i risultati di diversi studi su questo tema. E così utilizzare un apparecchio mobile camminando eserciterebbe un influsso sul pedone: esso si sposterebbe più lentamente, sarebbe meno attento e si comporterebbe in modo meno sicuro. Inoltre, scrivere un sms camminando farebbe rallentare il passo del 33% e telefonare del 16%. Nello studio si cita anche il concetto di «cecità da disattenzione», ossia il rischio di non percepire più gli oggetti visibili e perfino quelli insoliti che ci circondano, perché la nostra attenzione è riposta altrove. Alcuni partecipanti a questi studi non hanno notato, ad esempio, un clown che passava davanti a loro su un monociclo. Inoltre, utilizzando gli apparecchi elettronici, i pedoni si isolano in una bolla uditiva e si privano di quei sensi che sono

indispensabili nel traffico stradale. Malgrado il rischio di incidenti, siamo in tanti ad essere distratti mentre camminiamo nel traffico. Stando a un sondaggio condotto dall’upi nel 2012 relativo alle attività che distraggono, più della metà dei pedoni (66%) hanno dichiarato di fare delle telefonate mentre si spostano a piedi. Tre pedoni su dieci affermano di ascoltare ogni tanto della musica mentre camminano e due su dieci di aver già attraversato la strada sulle strisce gialle senza aver prima guardato. Inoltre, ascoltare la musica è un’attività più frequente nella fascia di età dai 15 ai 29 anni: il 46% di loro afferma di farlo regolarmente. Una statistica che crolla al 7% tra i 30 e i 44 anni. Una tendenza simile si registra per le conversazioni telefoniche: il 44% nella fascia di età dai 15 ai 29 anni telefona spesso camminando, contro il 19% tra i 30 e i 44 anni. Se nel caso degli adolescenti e degli adulti basterebbe correggere il comportamento per evitare il rischio di un incidente, i bambini invece fanno più fatica a rendersi conto dei pericoli insiti nel traffico. Sono dunque i genitori a dover sensibilizzare i propri figli ai rischi della circolazione stradale (vedi box alla pagina seguente). Per i pedoni con meno di 15 anni, correre e camminare sulla strada è la causa principale d’incidenti (secondo una media nel periodo 2003–2013), a cui segue l’attraversamento imprudente della carreggiata.

In caso d’incidente Se si adotta un comportamento inappropriato, i pedoni mettono in pericolo la loro vita e quella degli altri. Ma cosa succede in caso d’incidente tra un automobilista non colpevole e un pedone distratto? Touring ha rivolto questa domanda a tre agosto 2015 | touring

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DOSSIER

Per una questione di sicurezza anche i pedoni appassionati di musica sono tenuti a rispettare le regole della circolazione.

CONSIGLI PER I GENITORI Come rendere i bambini e i ragazzi attenti ai pericoli della strada? La probabilità di cadere vittima di un incidente in quanto pedone varia a seconda dell’età. In Svizzera il rischio di subire delle ferite gravi o di essere ucciso in un incidente stradale aumenta notevolmente al sopraggiungere dei 7 anni (con la scolarizzazione). Così, Touring vi fornisce qualche consiglio per sostenere al meglio i bambini a partire dal primo giorno di scuola: Accompagnarli: i bambini spesso sono sopraffatti dalla complessità del traffico, per questo si consiglia di accompagnarli sino a che si sentano sicuri. Inoltre conviene scegliere il percorso più sicuro e non quello più corto. All’uscita della scuola, non attendere il bambino sul lato opposto della strada. Dare il buon esempio: i bambini imparano tramite l’imitazione. Per questo motivo, agli adulti conviene rispettare sempre le regole della circolazione.

assicurazioni. La Basilese spiega che in caso di colpa grave – ad esempio attraversare la strada senza guardare – il risarcimento dei danni per il pedone può essere ridotto del 10% o addirittura del 20% nei casi estremi. Mentre La Vaudoise dichiara che il suo servizio sinistri non si focalizza particolarmente su dettagli come l’uso di cuffiette per la musica o del telefonino nell’analisi degli incidenti: ciò che conta è l’insieme delle circostanze. La Mobiliare fornisce una risposta più dettagliata in merito. Essa indica che la responsabilità del detentore del veicolo è chiamata in causa in virtù del rischio inerente all’uso di un veicolo, anche senza colpa da parte sua. Secondo l’articolo 59 della Legge federale sulla circolazione stradale, il detentore è liberato dalla responsabilità civile se prova che l’infortunio è stato provocato da forza maggiore oppure da colpa grave della parte lesa o di un terzo, senza che vi sia colpa da parte sua o delle persone per le quali è responsabile e senza che un difetto del veicolo a motore abbia contribuito a cagionare l’infortunio. Ogni caso è esaminato in modo individuale, ricorda l’assicurazione, ma l’utilizzo di un appa16 touring | agosto 2015

Esercitarli: purtroppo non basta fungere da esempio, è altrettanto importante far esercitare i bambini alle differenti condizioni del traffico.

recchio mobile deve avere un legame di causalità con il sinistro. Per esempio, utilizzare un telefonino e attraversare la strada senza guardare costituirebbe una colpa grave. L’automobilista dunque non si addossa sistematicamente l’intera responsabilità dell’incidente. D’altronde l’assicurazione considera la disattenzione dei pedoni come un problema importante e crescente: «gli incidenti che coinvolgono i pedoni distratti sono in costante aumento. Ormai la problematica dei telefonini non riguarda più unicamente i conducenti di veicoli, ma è diffusa anche tra i pedoni che li induce a comportamenti rischiosi», spiega Jürg Thalmann, portavoce di La Mobiliare. •

Previsione del tempo: assicurarsi che il bambino parta abbastanza presto, il rischio d’incidente aumenta con la fretta. Far indossare vestiti visibili: far indossare vestiti chiari e ben visibili permette di aumentare la sicurezza, per esempio anche grazie a un gilet luminoso del TCS. Bandire gli apparecchi mobili: spiegare chiaramente ai bambini che l’utilizzo di apparecchi elettronici, in particolare telefonini, o altre attività che provocano distrazione rappresentano un pericolo quando ci si sposta a piedi. Per avere consigli e informazioni: www.sicurezza-stradale.tcs.ch.

ATTIVITÀ DI DISTRAZIONE CONSTATATE TRA I PEDONI NEL 2012 telefonare camminando ascoltare musica camminando attraversare la strada su una striscia pedonale senza guardare

19 14 3 5

29 11

10

18

6

34 69

82

◼ spesso   ◼ occasionalmente   ◼ raramente   ◼ mai   (in %) Fonte rapporto SINUS 2013 upi, sondaggio.


DOSSIER

Con la paletta al freddo e al caldo

I pattugliatori scolastici adulti faticano a trovare dei successori. Lo mostra l’esempio di Münchenbuchsee. Qui, dopo sei anni di servizio, Rolf Dürig mette la paletta nel cassetto per ragioni di età, ma non si sa ancora se qualcuno prenderà il suo posto. TESTO JULIANE LUTZ | FOTO PIA NEUENSCHWANDER

E

ra lì con la sua paletta, poco importa se il termometro segnava 35 gradi tropicali o se c’era la neve. Per sei anni Rolf Dürig ha fatto il pattugliatore a Münchenbuchsee. Questo ex agente della polizia bernese non appena andato in pensione si è messo a disposizione come volontario per rimpolpare la squadra di pattugliatori adulti esistenti dal 1977. Con dieci altri che erano impegnati già da tempo, il 72enne aiutò così per anni gli allievi di scuola elementare ad attraversare la strada davanti alla scuola Paul Klee e all’incrocio sulla strada Bienne–Berna. Un incarico che richiede resistenza: durante il periodo scolastico i volontari rimangono in queste due postazioni da lunedì a venerdì tra le 7.50 e le 8.20 e

di nuovo dalle 11.45 alle 12.10 e nel pomeriggio più volte la settimana. Le strisce pedonali non bastano, ritiene Dürig. Quando i bambini escono da scuola, hanno ben altro in testa che il traffico. Alcuni vedono i genitori che aspettano sull’altro lato della strada e vorrebbero solo corrergli incontro. «In questo momento è importante tenerli sott’occhio e dir loro quando devono aspettare e quando possono partire», afferma Dürig. Senza i pattugliatori i bambini spesso si sentono insicuri. Mentre i giovani pedoni seguono le regole della circolazione appena insegnate, gli adulti danno spesso esempi meno edificanti. Non rispettano quando i volontari indicano stop con la paletta. Gli automobilisti devono così frenare

improvvisamente e si chiedono perché i pattugliatori non hanno fermato i pedoni. Un vizio degli adulti è anche quello di attraversare la strada alcuni metri accanto alle strisce pedonali. A questo punto anche i ragazzi ci provano. Mentre Dürig parla positivamente degli automobilisti. «Chi viene da Münchenbuchsee, fa attenzione ai nostri segnali». Non ha mai dovuto temere per la propria vita quando è sceso in strada per aiutare i bambini ad attraversare.

Successione incerta Adesso Dürig ha smesso per ragioni di età. Il 30 giugno ha svolto il suo ultimo incarico. Non si è ancora trovato un sostituto. «Trovare nuovi volontari è estremamente difficile», afferma René Wälti, capo dicastero Sicurezza Pubblica a Münchenbuchsee, che ha alle sue dipendenze i pattugliatori adulti. Stare fuori all’aria aperta con ogni condizione atmosferica e assumere la responsabilità per bambini estranei, sembra essere poco attrattivo. Un tempo a impegnarsi erano le madri degli allievi, ora però sono attive nel mondo del lavoro. Anche altre delle circa 40 squadre di pattugliatori adulti nel Canton Berna fanno fatica a reclutare nuovi membri. René Wälti ha di nuovo pubblicato un appello sul sito del comune e ora aspetta speranzoso. •

Pattugliatore Più sicurezza per gli scolari sul tragitto casa-scuola.

agosto 2015 | touring

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DOSSIER

Debuttanti sulla strada

In stretta collaborazione con l’Ufficio prevenzione infortuni (upi) e con la polizia, il TCS lancia in occasione del rientro a scuola una nuova emozionante campagna di sicurezza sul tema tragitto scolastico. Lo slogan: «Ruote ferme, bimbi salvi».

L

TESTO PETER WIDMER

a mamma, con in mano un mazzo di fiori e un bigliettino, si china, posa i fiori e la letterina accanto alle strisce pedonali, dove sua figlia qualche anno prima ha perso la vita in seguito a un incidente stradale. Lo spettatore di questa scena si commuove, si blocca, diventa premuroso. È un estratto del nuovo spot televisivo con i celebri pupazzi Playmobil, che sarà trasmesso regolarmente dal 10 agosto sino a fine settembre 2015 sui canali televisivi pubblici e privati di tutta

questa fascia d’età non riescono ancora a valutare bene le distanze e la velocità. Perciò, tramite le lezioni di sicurezza stradale in classe imparano che non devono attraversare le strisce pedonali prima che le ruote del veicolo siano completamente ferme». Così, in collaborazione con la polizia, per l’inizio dell’anno scolastico 2015 anche gli automobilisti riceveranno una scatola di gessetti colorati con i quali tracciare sui pneumatici delle loro ruote lo slogan «Ruote ferme, bimbi salvi».

la Svizzera. Negli spot radiofonici, diffusi sulle radio locali, la mamma scrive una lettera alla sua bambina morta: «Avrei sperato di non dover lasciare questa lettera su un bordo della strada».

Inoltre, per il terzo anno consecutivo il TCS distribuirà durante il primo giorno di scuola agli scolari di prima elementare in totale 80 000 gilet di sicurezza riflettenti, in sostituzione delle pettorine luminose consegnate ai piccoli all’asilo. •

Automobilisti come ambasciatori «La campagna Playmobil degli anni scorsi ha dato i suoi frutti. Gli adulti riconoscono a colpo d’occhio che si parla di bambini nel traffico stradale», afferma Helmut Gierer, responsabile delle campagne TCS per la sicurezza stradale, «ogni utente della strada si ricorda della propria infanzia e dei problemi della circolazione stradale, perciò in questa campagna puntiamo di nuovo sul mondo Playmobil». Cosa vuole trasmettere lo slogan della campagna di quest’anno? Risponde Helmut Gierer: «I bambini di 18 touring | agosto 2015

Emozionale Lo spot TV di quest’anno con i Playmobil è molto emozionale, non lascia nessuno indifferente e rafforza la coscienza della sicurezza.

FATTI E CIFRE Ogni anno oltre 530 bambini restano vittime di un incidente della circolazione stradale, ciò equivale a più di un bambino per ogni giorno di scuola. Nel 2014 sono morti sei bambini in incidenti della strada sulla via di scuola. Con lo slogan «Ruote ferme, bimbi salvi», la campagna di sicurezza stradale 2015 si rivolge a tutti gli utenti della strada. Per produrre lo spot TV di quest’anno con i Playmobil sono state scattate tra 2500 e 3000 singole immagini. www.sicurezza-stradale.tcs.ch



(delle 8 complessive), dove vengono esercitati il soccorso e il posizionamento sul fianco. L’istruttore della circolazione della polizia municipale di Winterthur Roman Thalmann, che assiste alla lezione dei soccorritori sanitari, è impressionato: «Sono entusiasta di quello che i bambini già sanno sui primi soccorsi, dato che questa materia non viene insegnata nell’ambito dell’educazione stradale a scuola; probabilmente lo apprendono dai genitori. In questa stazione partiamo da zero».

Imparare ualcuno di voi ha già dovuto chiamare il pronto soccorso?». La domanda del giovane soccorritore sanitario si rivolge a un gruppo di 20 bambine e bambini tra i 10 e i 12 anni della regione di Winterthur. Un piccoletto con l’apparecchio dentale alza la

andare in ospedale nel cuore della notte». «E quale numero

Ci troviamo alla stazione «Primi soccorsi», la numero 3

«Non telefonate al 144 solo perché vi annoiate!», dice il soccorritore al gruppo responsabilizzandolo. I bambini imparano cosa devono comunicare per telefono ai servizi d’emergenza: il luogo in cui c’è bisogno d’aiuto, possibilmente il tipo di ferite («c’è qualcuno a terra che non parla più») e il numero delle vittime dell’incidente, il nome di chi chiama e dove raggiungerlo. Adesso si cerca un volontario che si sacrifica per il posizionamento sul fianco. Un ragazzino con la zazzera bionda si stende a terra e si fa spostare sul fianco da una ragazza con la coda di cavallo. «Perfetto!», loda l’istruttore sanitario con entusiasmo. «Cosa si fa se qualcuno non respira più?», chiede con schiettezza un ragazzino. «Allora il

Primi soccorsi

Angolo cieco

Percorso di abilità

Guida lenta

divertendosi

Assieme ai corpi di polizia cantonali e municipali, il TCS organizza ogni anno una giornata nazionale di educazione stradale. All’edizione di quest’anno del 6 giugno, 135 bambini dai 10 ai 12 anni si sono ritrovati a Winterthur all’insegna del motto «Sicuri sulle ruote». TESTO PETER WIDMER | FOTO CHRISTOPH KAMINSKI

«Q

mano: «Non io, ma mia sorella maggiore che è dovuta

«Sono entusiasta di quanto sappiano già i bambini sui primi soccorsi» Roman Thalmann Polizia municipale Winterthur

di telefono occorre chiamare per i servizi d’emergenza?», chiede ancora l’istruttore sanitario. Il gruppo di scolari risponde all’unisono: «144». Oltre a risponde correttamente anche alle domande seguenti riguardanti i numeri della polizia e dei pompieri.

Conoscenze sorprendenti


DOSSIER paziente va rianimato; ma questo non è un tema di oggi», risponde l’istruttore. Viene invece esercitata la procedura completa della chiamata d’emergenza al numero 144.

Conoscere ed evitare l’angolo morto

video

In un’altra stazione c’è un grosso camion, nella cui cabina di guida siedono l’istruttore e una bambina. Sul lato destro del camion passa un bimbo sulla sua bicicletta. A cosa ci si sta esercitando? Ce lo spiega Matthias Recher, istruttore del traffico della polizia cantonale zurighese: «Qui si tratta di far conoscere la problematica dell’angolo cieco o morto. Quando il bambino in bicicletta passa a fianco di un camion, c’è una parte che l’autista non può vedere. È molto importante che non si circoli mai all’interno dell’angolo cieco. Saperlo non basta. Qui i bambini possono sperimentare il pericolo direttamente, se si siedono nella cabina di guida e verificano che l’autista effettivamente non vede il ciclista nell’angolo morto». Come si può evitare l’angolo morto? Risponde Matthias Recher: «Non bisogna mai arrestarsi accanto ad un camion fermo. Se non è possibile un

Frenata

contatto visivo con l’autista, vuol dire che ci si trova nell’angolo morto, quindi bisogna immediatamente abbandonare la zona di pericolo! La cosa migliore è aspettare dietro il camion, finché questo non riparte e allora anche noi possiamo riprendere la nostra strada».

Adulti sotto accusa! In una grande sala è stato allestito un complicato percorso di abilità. I piccoli ciclisti devono riuscire a restare in equilibrio sulle loro biciclette passando tra coni e altri ostacoli. Si tratta di una delle stazioni più importanti, racconta Armin Näf, capo dell’educazione stradale della polizia cantonale di San Gallo. «Qui devono riuscire a tenere la traccia, anche con una mano e nelle curve lente. Si esercitano a guardare indietro, a fare segnali con la mano, a svoltare a sinistra». Un mondo delle due ruote ideale?

«Vitale è che il bambino non circoli mai nell’angolo cieco»

gio delle due ruote non va ignorata, ammette con franchezza anche Armin Näf. «Penso ad esempio alla guida sul marciapiede, una cosa irritante. Ma sono gli adulti a fare da modello ai bambini ed io condanno gli adulti! Dobbiamo prendere più sul serio la nostra funzione di modello. Dare il buon esempio!».

rente proveniente dai dintorni è rimasto brevemente a guardare. In questo modo i bambini non sono sotto pressione, come dimostrano an-

Solo pochi genitori

che i risultati del concorso». A Winterthur si sono qualificati al concorso europeo organizzato dalla Federazione internazionale dell’automobile (FIA) due ragazze (Ramona Fuster, AI e Zoe Gramespacher, SH) e due ragazzi (Luca Baumann, GR e Teo Läubli, SH), che dal 3 al 9 settembre 2015 andranno a Vienna. Il concorso è cofinanziato dall’Unione europea. •

Quali problemi esistono oggi nella circolazione stradale? «Ho appurato che i bambini delle agglomerazioni urbane non vanno più molto spesso in bicicletta. In parte perché provengono da culture dove la bicicletta non è così diffusa come qui da noi», spiega ancora l’istruttore del traffico Armin Näf. Un’altra cattiva abitudine è ascoltare musica mentre si pedala, perché «non si sentono i rumori attorno», afferma contrariato Näf.

Dalle mie osservazioni nel traffico cittadino emerge spesso un quadro diverso… La realtà del traffico selvag-

Quel che salta all’occhio a questa manifestazione di Winterthur è che sono presenti pochi genitori. «I bambini sono trasportati a Winterthur dai corpi di polizia», spiega Marc Baertsch, responsabile dell’educazione stradale del TCS ed organizzatore dell’evento, «solo qualche pa-

Sicurezza

Monopattino

Matthias Recher Polizia cant. ZH

«Non va trascurata la guida selvaggia su due ruote» Armin Näf Polizia cantonale San Gallo

GIORNATA DI EDUCAZIONE STRADALE Organizzatore: dipartimento TCS di Educazione stradale in collaborazione con la polizia. Ogni anno una giornata dell’educazione stradale; quattro regioni: Svizzera occidentale, Svizzera Nordoccidentale, Svizzera Centrale e Ticino, Svizzera orientale. Obiettivo: promuovere la cultura della sicurezza. Messaggio: far capire agli adulti tramite i media che i bambini sono in giro ogni giorno e ad ogni ora. Partecipanti: bambini di età compresa tra 10 e 12 anni circa, selezionati dai corpi di polizia; max. circa 180 bambini. 8 stazioni: primi soccorsi, monopattini, percorso di abilità, teoria, visibilità, angolo morto, frenata, guida lenta.

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Medusa nel Mediterraneo?

‌ www.eti.tcs.ch e s E

In tutto il mondo, in Europa, in Svizzera. Con o senza auto.

Noi ci siamo.


CALENDARIO

Agosto Un festival di musica, il cinema in Piazza Grande, la più leggendaria festa dei cavalli della Svizzera, il beach volley in città e il Festival Biedermeier: sono alcuni appuntamenti avvincenti.

VENERDÌ

7

SABATO

1

Festa dei cavalli, Giura Per tre giorni a Saignelégier (JU) tutto ruota attorno ai cavalli. Il leggendario Marché Concours offre competizioni, una grande parata e molto di più.

Beach volley a Basilea I team di punta svizzeri affrontano per quattro giorni i campioni di beach volley provenienti da tutto il mondo per ottenere la vittoria. Ulteriori tappe del Coop Beachtour 2015 sono Rorschach e Berna. Barfüsserplatz Ingresso gratuito www.coopbeachtour.ch

Vari luoghi per questo evento Biglietti: da 30 fr., gratuito per i bambini www.marcheconcours.ch

Film, stelle e sogni a Locarno MERCOLEDÌ

5 VENERDÌ

14

Festival note alpine Altdorf (UR) si concede una festa musicale particolare: per 3 giorni risuonano note alpine – dalla musica popolare all’avanguardia.

Sino al 15 agosto Piazza Grande si trasforma in un enorme cinema all’aperto. Anche la 68a edizione del Festival del Film di Locarno offre molte attrazioni: l’attore americano Edward Norton otterrà l’Excellence Award di Moet & Chandon e risponderà alle domande del pubblico. E una retrospettiva mostra film del regista di culto Sam Peckinpah. In Piazza Grande e altri luoghi Biglietti: da 15 fr. www.pardolive.ch

Vari luoghi per questo evento Biglietti: da 55 fr. (giornaliera) www.alpentoene.ch

GIOVEDÌ

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Film al drive-in I Drive-in-Movies del TCS nella regione di Zurigo vi faranno sentire in America proiettando film come «Easy Rider», «Rush» o «Bullitt». Rotonda autostradale Betzholz, Hinwil Biglietti: da 25 fr. (1 auto, 1 persona) www.driveinmovies.ch

Biedermeier SABATO

22

Nel periodo 1815–1848 si è sviluppato un movimento artistico e ornamentale in voga tra la borghesia tedesca e austriaca. Come si viveva a quel tempo, lo mostra il 1° Festival Biedermeier nella Weisstannental (SG). Tutta Weisstannen si veste a festa Biglietti: 5 fr., ballo: 100 fr. www.post-ab.ch

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MOBILITÀ

Tre giorni,

2200 chilome La Tesla S P85D si presta ai lunghi viaggi: lo abbiamo costatato in una «scorribanda» di 2200 chilometri attraverso l’Europa. Il piacere del viaggio viene limitato soltanto dalla dipendenza dalle stazioni di ricarica. REPORTAGE DINO NODARI E FELIX MAURHOFER

P

oco prima di Karlsruhe il mondo scorre via a 246 km/h. Nessun rumore parassita perturba il mormorio dei motori elettrici da 700 CV che girano al massimo e spremono piuttosto duramente le batterie. «Ricarica necessaria per raggiungere la destinazione», si legge in rosso sull’enorme display. La costatazione è presto fatta: 400 km di autonomia ad una buona andatura in autostrada sono inarrivabili.

Un’automobile è simbolo di libertà. La libertà di evadere, pigiare sul pedale del gas, superare i propri limiti, quindi vedere dove si arriva. Il «road trip» è la vera promessa dell’automobile. Attualmente la più avvincente delle auto sulle nostre strade è la Tesla S P85D. Più cavalli di una Ferrari 488 GTB e un’autonomia di oltre 400 km sono una premessa più che sufficiente nel quotidiano – ma sarà lo stesso per un lungo viaggio?

Punti di ritrovo «elettrici» «Sì, assolutamente», risponde Torbjörn Lahrin, in viaggio con due amici in direzione di Töreboda. Anche gli svedesi stanno facendo un viaggio con la Tesla. Semplicemente così, perché ne avevano voglia, sono partiti dalla provincia Västra Götalands Iän attraverso Parigi fino a Marsiglia e ritorno. Li incontriamo al supercharger dell’area di servizio di Achern in Germania. Queste stazioni di ricarica rapida offrono elettricità gratuita ai possessori di questi missili elettrici e sono un punto fisso di ogni viaggio in Tesla, dove i 24 touring | agosto 2015

fortunati proprietari si strizzano l’occhiolino, si scambiano pareri o rispondono alle domande dei passanti. In 20 minuti le batterie sono ricaricate al 50%. Su una «banale» autovettura a combustione saremmo già ripartiti. Un viaggio «elettrico» al contrario deve essere minuziosamente pianificato. Degli at-

tuali 158 supercharger presenti in Europa, nessuno si trova a sud di Firenze o Tolosa. Al Nord è un tantino meglio, perciò il nostro itinerario ci ha portati in direzione di Germania, Olanda, Belgio, Francia e ritorno. Scegliamo la rotta in base ai supercharger. In ogni caso, anche un sistema di navigazione intelligente indica dove dovrebbe essere fatta la prossima ricarica.


etri

e 527,4 kWh Meritata pausa Un angolino tranquillo per riposarsi un attimo dal lungo peregrinare.

Al momento di fermarci nel parcheggio dell’Hotel Tulip Inn a Oosterhout nei Paesi Bassi, la prima sera, abbiamo alle spalle quattro fermate e 819 chilometri percorsi sull’autostrada. Avessimo pigiato un po’ meno sul pedale del gas, avremmo certamente evitato una delle fermate. Avremmo, certo… ma chi siede alla guida di un missile da 700 CV, sul quale è eccezionalmente bello viaggiare, non si accontenta certo di tenere sempre i 100 km/h in autostrada.

prosegue quasi sempre rapidamente, tranne nel traffico incolonnato serale parigino. In cambio possiamo godere di scorci sulla Torre Eiffel e l’Arco di Trionfo, mentre conducenti di scooter sgusciano a destra e a sinistra con ma→ novre rompicollo.

Abbeverarsi Le code non ci sono solamente sull’A1. Il traffico stradale del mattino attorno ad Anversa è denso. Il navigatore ci consiglia una tappa a Gand. Detto e fatto: la Tesla si abbevera ancora con l’elettricità gratuita, noi con un caffè. A Nieuwpoort il mare chiama. L’aria si fa salmastra e lasciamo l’autostrada per ammirare un po’ la costa. È così che dev’essere un «road trip». In Olanda Incontro della moderna tecnologia con l’energia eolica di un tempo.

La nostra prima fermata, dopo la partenza da Berna, avviene peraltro già appena percorsi circa 80 chilometri all’Hotel Mövenpick di Egerkingen, al fine di entrare sulle autostrade tedesche con una riserva sufficiente di energia. Elettricità gratis per le batterie, quindi, ed un caffè per il conducente e co-pilota. Il primo di una lunga serie.

Verso mezzogiorno raggiungiamo Calais. Dobbiamo per forza ricaricare, ma come sempre il supercharger si trova fuori città. Tuttavia lo stomaco brontola e non abbiamo voglia di altro cibo «fast food», per cui parcheggiamo vicino al porto, entriamo in un ristorante che serve del pesce e carichiamo più tardi, perdendo circa 3 ore. Certamente avremmo potuto ricaricare la Tesla a qualsiasi presa di corrente, ma in tal caso i passeggeri avrebbero assunto un’overdose di caffeina. Senlis, Parigi, Auxerre, Mâcon e Archamps prima di Ginevra. Il viaggio

SPORTIVA CONFORTEVOLE La Tesla S P85D del nostro viaggio è un’auto perfettamente costruita, che unisce qualità da sportiva e da ammiraglia. Il motore anteriore e quello posteriore erogano una potenza di 700 CV e portano la berlina da 0 a 100 km/h in soli 3,3 secondi. Quest’accelerazione corrisponde a quella di una Porsche 911 GT3 RS. La Tesla, lunga 4,9 m, divora chilometri su chilometri e anche dopo molte ore di guida la stanchezza si fa appena sentire. Questo perché in viaggio si ode soltanto un po’ di rumore aerodinamico, il telaio è calibrato in modo ottimale e i sedili regolabili in ogni direzione non provocano alcuna tensione muscolare. Anche i sistemi di assistenza, quale ad esempio il regolatore di velocità adattivo, contribuiscono poi al piacere di marcia. L’abitacolo offre un ambiente lussuoso, dominato dall’enorme schermo tattile. L’unico neo è la capacità delle batterie, che ad una velocità media di 130 km/h si riduce a circa 250 km.

agosto 2015 | touring

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Road trip in Tesla

Calais Davanti all’imponente faro la Tesla non sfigura di certo.

Per strada 1° giorno

Olanda

Rotterdam

1a TAPPA BERNA–EGERKINGEN 6

Distanza: 58 km / Ø 99 km/h Tempo di percorrenza: 35 min Partenza 8.27 Arrivo: 9.02 Tempo di ricarica: 23 min Si parte Dino Nodari inserisce nel navigatore i dati per la prima tappa.

Oosterhout (NL)

Düsse 7

8

Gand (B)

Calais (F)

5 Bruxelles

2a TAPPA EGERKINGEN (CH)– ACHERN (D)

Shop di Achern Imbarazzo nella scelta per la sussistenza da viaggio.

Supercharger Si condividono le esperienze, qui con lo svedese Torbjörn.

Distanza: 199 km / Ø 101 km/h Tempo di percorrenza: 1,58 ore Partenza: 12.23 Arrivo: 14.21 Tempo di ricarica: 1,11 min

Urmond (NL)

Belgio

Distanza: 184 km / Ø 106 km/h Tempo di percorrenza: 1,44 ore Partenza: 9.25 Arrivo: 11.09 Tempo di ricarica: 1,14 ore

3a TAPPA ACHERN (D)– WALDLAUBERSHEIM (D)

C

Reims

9

A Parigi Momenti di stress nel traffico attorno all’Arco di Trionfo.

Senlis (F) Parigi

Nancy

Francia

4a TAPPA WALDLAUBERSHEIM (D) –URMOND (NL) Distanza: 234 km / Ø 92 km/h Tempo di percorrenza: 2,31 ore Partenza: 15.32 Arrivo: 18.03 Tempo di ricarica: 33 min Attesa Nell’angolo giochi per i più piccoli il tempo scorre veloce.

10 Auxerre (F) Digione

1

5a TAPPA URMOND (NL)– OOSTERHOUT (NL)

Pausa caffè Con il passar del tempo aumenta il consumo di caffeina.

Distanza: 144 km / Ø 88 km/h Tempo di percorrenza: 1,38 ore Partenza: 18.36 Arrivo: 20.14 Tempo di ricarica: notte, 80 min

Caricare un po’ di più Il tempo della ricarica si fa trascorrere in qualche modo. Tuttavia di tanto in tanto viene meno anche il piacere di un parco giochi (per il quale siamo troppo vecchi), di un negozio per camionisti pieno di ogni aggeggio immaginabile ed inimmaginabile (purtroppo non possiamo ornare l’auto) e di un caffè (quasi sempre self service). 26 touring | agosto 2015

Lu 11 12

Mâcon (F)

Archamps (F)

Si vorrebbe ripartire, ma ci si sforza di ricaricare ancora un po’ le batterie, per essere sicuri di arrivare a destinazione. In effetti l’esperienza di Senlis, quando abbiamo rischiato di restare del tutto a secco, ha lasciato il segno. E nel quartiere Tesla, dove il nostro viaggio era seguito sullo schermo (ebbene sì, l’auto si lascia localizzare), sono senz’altro state pronunciate un

paio di preghiere di ringraziamento. Nell’area di servizio autostradale friburghese di Lully carichiamo la Tesla per l’ultima volta. Nel frattempo siamo passati alla Coca-Cola. In tre giorni abbiamo percorso 2200 chilometri, trascorso tra le 11 e le 14 ore al giorno dentro o attorno all’auto (incluse alcune escursioni fuori dall’autostrada). Durante il viaggio, in media, abbiamo


MOBILITÀ

2° giorno

Allarme Necessario ricaricare per poter raggiungere la meta.

6a OOSTERHOUT (NL)–GAND (B)

Parco giochi Troppo grande per questo divertimento.

7a GAND (B)–CALAIS (F)

eldorf ldorf

Distanza: 182 km / Ø 62 km/h Tempo di percorrenza: 2,57 ore Partenza: 10.12 Arrivo: 13.09 Tempo di ricarica: 34 min

Colonia

13

ully

Distanza: 182 km / Ø 77 km/h Tempo di percorrenza: 1,41 ore Partenza: 8.10 Arrivo: 9.51 Tempo di ricarica: 21 min

8a CALAIS (F)–SENLIS (F)

Germania

Pausa pranzo A Calais le crevette smorzano la fame.

Francoforte sul Meno

Distanza: 243 km / Ø 116 km/h Tempo di percorrenza: 2,06 ore Partenza: 15.12 Arrivo: 17.18 Tempo di ricarica: 1,17 min 9a SENLIS (F)–AUXERRE (F)

4 Waldlaubersheim (D) Senlis Siamo sollevati, siamo riusciti a raggiungere la stazione di ricarica rapida.

Distanza: 213 km / Ø 62 km/h Tempo di percorrenza: 3,26 ore Partenza: 18.35 Arrivo: 22.01 Tempo di ricarica: notte, 80 min

3° giorno 10a AUXERRE (F)–MÂCON (F) Distanza: 232 km / Ø 118 km/h Tempo di percorrenza: 1,58 ore Partenza: 8.00 Arrivo: 9.58 Tempo di ricarica: 1,25 ore

3 Achern (D) Auxerre Ora ci manca solo la ricarica notturna, poi la Tesla sarà pronta.

2 Egerkingen 1

Mâcon Idilliaca stazione di ricarica presso l’albergo «La vieille ferme».

Distanza: 140 km / Ø 117 km/h Tempo di percorrenza: 1,12 ore Partenza: 14.12 Arrivo: 15.24 Tempo di ricarica: 43 min

Distanza: 117 km / Ø 77 km/h Tempo di percorrenza: 1,41 ore Partenza: 16.07 Arrivo: 17.48 Tempo di ricarica: 31 min

Berna

13a LULLY (CH)–BERNA (CH)

Svizzera

Distanza: 52 km / Ø 95 km/h Tempo di percorrenza: 33 min Partenza: 18.19 Arrivo: 18.52 La meta A Berna Dino Nodari lava la polvere del viaggio.

impiegato circa 2 ore e 40 minuti per ricaricare, oltre naturalmente alle ore notturne. Certo con un motore a benzina si va più lontano e bisogna pianificare meno, ma anche con la Tesla, tutto sommato, è possibile andare in vacanza con la famiglia. Ci vogliono soltanto una certa organizzazione, una

La prova è fornita: la Tesla S P85D è adatta anche ai lunghi viaggi per le ferie in famiglia, con un paio di piccole limitazioni. Per giunta è un’auto assolutamente divertente. Tuttavia il calcolatore mentale gira sempre a pieni giri, perché a causa della rete di stazioni di ricarica rapida, non è ancora possibile semplicemente fermarsi ad uno dei tanti distributori, come si fa con un motore a scoppio. Una precauzione che peraltro sarebbe anche superflua, poiché sullo schermo tattile da 17” è esposta l’autonomia residua, calcolata sulla base dello stile di guida mantenuto negli ultimi chilometri. La domanda a sapere quanto veloce si possa viaggiare per giungere a destinazione resta comunque sempre sospesa e quando l’autonomia residua scende sotto i 30 km, le pulsazioni accelerano. Un viaggio lungo necessita perciò di una certa pianificazione e chi vuole beneficiare dell’energia gratuita a ricarica superveloce, deve prevedere di fare delle deviazioni.

11a MÂCON (F)–ARCHAMPS (F)

12a ARCHAMPS (F)–LULLY (CH)

Zurigo

LUNGHI TRAGITTI DA PIANIFICARE

LE CIFRE Chilometri totali: 2183 km Consumo energia: 527,4 kWh (corrisponde circa a 2 mesi di consumo di elettricità di un appartamento di 4 locali con cucina elettrica) Media: 242 Wh/km Tempo di viaggio totale: 26,50 ore (incl. tempi di attesa alle stazioni di ricarica e pranzi) Tempo di ricarica totale: 10,52 ore (con 80 min per notte) Caffè: 3,3 litri, Coca-Cola: 4,5 litri, Red Bull: 1,5 litri Orsetti gommosi: 1,135 kg

buona pianificazione e un po’ più di tempo. E Tesla promette che entro fine 2015 anche l’Italia meridionale e la penisola iberica saranno collegate alla rete di stazioni di ricarica rapida (supercharger). Insomma, la Tesla permette anch’essa di godere della libertà, sebbene, per il momento, con qualche brivido per quanto riguarda le possibilità di ricarica. ◆ agosto 2015 | touring

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IL CONSULENTE

Nessuna pietà per gli invadenti in autostrada Guidano vicinissimo e pressano gli altri veicoli che circolano sulle autostrade. Con questo comportamento molti automobilisti mettono in pericolo sé stessi e gli altri. E rischiano multe elevate. TESTO URS-PETER INDERBITZIN

Chi non lo fa e viaggia per un lungo tratto a meno di 0,6 secondi dal veicolo che precede, rischia non solamente una

Appiccicato Chi in autostrada non tiene la distanza viene sanzionato.

28 touring | agosto 2015

sanzione pecuniaria e una multa per infrazione grave delle norme sulla circolazione stradale, ma può incappare anche nel ritiro della licenza di condurre, come ha dovuto costatare recentemente un automobilista.

Il caso concreto Quest’ultimo aveva seguito l’autovettura che lo precedeva a 90 km/h alla distanza di circa 12 metri e per circa un chilometro. La sua argomentazione secondo cui aveva guidato sempre spostato sulla sinistra, per cui aveva comunque la necessaria visibilità rispetto al veicolo davanti e poteva dunque vedere eventuali ostacoli allo stesso momento

di quest’ultimo, non ha convinto il Tribunale federale. Infatti nella sua recente sentenza (6B_92/2015 del 27.5.2015), la corte losannese ribadisce che con una distanza di meno di 0,6 secondi a velocità elevata subentra la messa in pericolo degli altri utenti della strada. Il fatto di guidare completamente a sinistra non è tale da compensare questo rischio, poiché è diffi-

cile stabilire se l’automobilista fosse veramente in grado di vedere tutto quanto succedeva davanti all’autovettura precedente. Il tribunale ha perciò considerato il comportamento imprudente, soprattutto perché il conducente ha intenzionalmente ridotto la distanza tra i veicoli, al fine di impedire agli altri automobilisti di accedere alla corsia di sorpasso davanti a sé. •

REGOLA PER LA DISTANZA Una distanza sufficiente tra veicoli è data quando un automobilista mantiene una distanza di almeno due secondi oppure almeno pari alla metà in metri della velocità indicata dal tachimetro. Questa distanza corrisponde circa allo spazio di fermata necessario in caso di frenata regolamentare e arresto del veicolo davanti.

URS-PETER INDERBITZIN consulente giuridico

CARO FOTOAGENTUR

È

una situazione quotidiana sulle nostre autostrade spesso sovraffollate o intasate: non appena si crea una distanza sufficiente dal veicolo che precede, un altro conducente lascia la sua corsia di marcia e s’inserisce in quello spazio tra le due automobili. E la «distanza sufficiente», che la legge impone per viaggiare incolonnati, è nuovamente persa. In questa situazione occorre lasciare il pedale del gas e creare nuovamente il necessario spazio.


MOBILITÀ

Il casco

CONTROLLO SICUREZZA Verificare la pressione dei pneumatici, il profilo del battistrada ed eventuali danni. Le gomme delle moto devono avere un profilo di almeno 1,6 millimetri.

non basta

Controllare il funzionamento dei fari, della luce posteriore e dei freni, nonché delle frecce. Ingrassare la catena e verificarne la tensione, controllare lo stato del pignone e dell’ingranaggio.

Nel 2014 53 persone sono morte in incidenti motociclistici in Svizzera e altre 1199 sono rimaste gravemente ferite. Un sondaggio rappresentativo dell’Istituto Link commissionato dal TCS indica che gli uomini sono più attenti delle donne.

Controllare le condizioni dei freni (pastiglie, dischi e liquido dei freni) e il loro funzionamento. Controllare i livelli dell’olio motore, del liquido di raffreddamento e di quello dei freni. Si dovrebbe cambiare l’olio e il filtro dell’olio una volta all’anno. Il liquido dei freni dovrebbe essere sostituito almeno ogni tre anni.

S

ebbene sia le donne che gli uomini siano consapevoli che andare in motocicletta comporti un elevato rischio di incidente, quest’ultimo viene ancora molto sottovalutato. Se la maggior parte dei motociclisti, uomini e donne, sottopone la propria due ruote ad un controllo di base, essi stessi non si preparano molto per la prima uscita in moto. In generale, gli uomini (81,2%) si dimostrano più preparati delle donne (72,3%) ad affrontare la stagione motociclistica. Fatto sorprendente: il 33,2% delle donne non indossano alcun indumento speciale o altra protezione a parte il casco. Soltanto circa il 2,5% dei motociclisti d’ambo i sessi partecipa ad un corso di guida, ma perlopiù le donne non frequentano alcun corso.

Consigli TCS per la stagione di guida Il sondaggio rivela anche che soltanto circa un terzo dei motociclisti e delle motocicliste affida la propria due ruote ad uno specialista per prepararla alla

stagione. Per questo motivo il TCS propone una serie di consigli che rappresentano un valido aiuto per circolare in sicurezza. Prima di mettersi in sella val la pena sottoporre il proprio mezzo ad un breve controllo, osservando i seguenti punti (vedi nel box qui a lato). Non dovrebbero essere «in forma» soltanto la motocicletta e l’equipaggiamento, ma anche i conducenti. In caso d’insicurezza o di scarsa esperienza il TCS raccomanda di frequentare un corso per motociclisti. Oltre alle tecniche base di guida, si esercita anche il comportamento in situazioni d’emergenza, come la frenata e le manovre per evitare un ostacolo.

KEYSTONE

TESTO PETER WIDMER

Verificare lo stato generale del veicolo ed eventualmente far eseguire il servizio.

Così no! Un adeguato equipaggiamento per salire in sella è consigliato.

Informazioni sui corsi TCS per i motociclisti in Svizzera (www.tcs.ch/de/kurse/ uebersicht/motorrad.php), per quelli in lingua italiana si veda il sito della Sezione Ticino del club (www.tcs-ticino.ch).

agosto 2015 | touring

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FIAT 500X 2.0 MJ CROSS PLUS 4×4 AUT.

Spaghetti

western La Fiat 500X non è finzione cinematografica, ma il frutto dell’alleanza italo-americana che unisce Fiat e Jeep. Con la sua aria da Cinquecento ipertrofica, questa crossover esprime un look da SUV urbana capace di lasciare l’asfalto. TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER

Cross Plus Questa versione 4×4 si riconosce per il frontale che le conferisce un aspetto da fuoristrada.

E4 cilindri turbodiesel, 2,0 l, 140 CV W7,4 l/100 km (media del test), etichetta energia C Vautonomia: 648 km kpeso: 1645 kg (modello del test) P11,1 s da 0 a 100 km/h L36 200 fr.

30 touring | agosto 2015


TECNICA

A

Design e presentazione interna

Sospensione rigida (Cross Plus)

Abitabilità ben studiata Comportamento agile e rigoroso

Bagagliaio medio dalla modularità banale

Sterzo comunicativo

Gradevolezza del cambio a 9 rapporti

Motore diesel dotato di coppia

Diesel rumoroso e un po’ ruvido

Equipaggiamento e aiuti alla guida

Consumi non eccezionali

Connettività d’ultimo grido

Visibilità posteriore limitata

prima vista si fatica a credere che questa crossover sia stata concepita in parallelo alla SUV Jeep Renegade. Il suo design non ricorda affatto «una scatola per le scarpe» e ci si ritrova invece di fronte ad un’auto tutta rotondità che esibisce un tetto inclinato. Un’autentica crossover nonostante il fatto che la Fiat 500X condivide la piattaforma e le parti meccaniche del suo supposto alter ego yankee. Il western insomma si trasforma irrimediabilmente nella sua versione «spaghetti». Un aspetto sottolineato anche dalla dose di Viagra somministrata nello spot pubblicitario. Infatti la 500X ha tutto della Cinquecento massimizzata.

SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO Fiat 500X 2.0 MJ Cross Plus 4×4 aut. 5 porte, 5 posti; 36 200 fr. (veicolo del test: 41 830 fr.) Gamma: dalla 1.6 Pop 4×2, 110 CV (19 990 fr.) alla 2.0 MJ Cross Plus 4×4 , 140 CV (36 200 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (800 fr.), avviso angolo cieco, superamento linea, telecamera di retromarcia (900 fr.), sistema di navigazione (700 fr.), sedili in cuoio (1500 fr.). Garanzia: 3 anni di fabbrica, 3 anni d’assistenza; garanzia antiruggine: 8 anni (con condizioni) Importatore: Fiat Chrysler Automobiles, 8952 Schlieren, www.fiat.ch DATI TECNICI Motore: 4 cilindri 2 l turbodiesel, 140 CV; cambio automatico a 9 rapporti; trazione integrale (su richiesta) Peso: 1645 kg (veicolo del test), totale ammissibile 2100 kg, carico rimorchiabile 1200 kg

Ambiente SUV L’allestimento è conforme ai canoni del segmento con, in più, connettività e cuoio.

Lo sguardo della sua firma luminosa e le forme della carrozzeria ne sono la prova. Chi ha ancora dubbi, ritroverà l’onnipresente logo «500» esposto sui sedili, i cerchi e persino i fari. Una dualità che si incontra anche nell’abitacolo. Le rifiniture in plastica a grana grossa della plancia di bordo hanno un’aria molto SUV, mentre i sedili rivestiti di spesso cuoio marrone evocano la selleria western. In generale però la 500X è un’auto moderna. Lo si costata utilizzando lo schermo tattile da 5” che offre tutte le possibilità di connessione del momento, il navigatore ben studiato e la telecamera di retromarcia dall’ottima risoluzione. Questo equipaggiamento eclissa i pulsanti, che si limitano a gestire la climatizzazione a due zone. agosto 2015 | touring

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TECNICA In posizione dominante rispetto al traffico, gli occupanti beneficiano di uno spazio davvero conveniente per lanciarsi in un rodeo stradale. E vale in particolare per i sedili posteriori rialzati. Solo il bagagliaio ha un volume un po’ ridotto, in particolare se si sceglie la ruota di scorta opzionale. Anche la modularità avrebbe potuto spingersi oltre il semplice fatto di poter ribaltare gli schienali del divano.

Cowboy per ogni necessità In fatto di rodeo, la versione Cross Plus a trazione integrale testata ha un telaio rigido. Per aver più comfort, è meglio passare alla 4×2. Ma questa relativa rigidità ha i suoi vantaggi: sebbene non propriamente leggera, la 500X è esente da rollio e ben inchiodata alla carreggiata. Una SUV efficace e agile, anche se l’avremmo voluta un po’ più ludica. Se si sceglie la modalità Sport, lo sterzo diventa più consistente e la ripartizione elettronica della coppia sollecita anche il treno posteriore. In caso di bisogno, si attiverà la modalità Traction che inserisce il 4×4 permanente e adatta le funzioni del sistema antipattinamento al fondo. Il tutto con un’altezza da terra di 18 cm e angoli di attacco e uscita adatti alla circostanza.

MARC-OLIVIER HERREN COLLAUDATORE La 500X contribuisce a diversificare l’universo delle crossover. Un caso a parte visto lo stile ricercato e l’ambiente interno. Un po’ di follia nel suo comportamento però non avrebbe guastato. 70%

Per il bagaglio Il portellone inclinato e la ruota di scorta opzionale riducono lo spazio disponibile nel bagagliaio.

32 touring | agosto 2015

Autentica crossover Lo conferma l’aspetto sfuggente del tetto.

Da parte loro, i cowboy di città lasceranno funzionare la modalità Auto che esclude il treno posteriore. Qui il veicolo dimostrerà il lato rilassato che appartiene ad una crossover. D’altra parte, il diesel da 140 CV convince nettamente di più per la sua coppia generosa che per la foga delle sue accelerazioni. 11,1 s da 0 a 100 km/h non è niente di eccezionale. Il cambio automatico a 9 rapporti, anche se fa onestamente il suo lavoro, non riesce a dinamizzare la 500X. Ci si accontenterà dunque di circolare tranquillamente, cosa che questa vettura sa fare molto bene. Tanto più che può essere dotata di quasi tutto il ventaglio di sistemi di assistenza alla guida di oggi. Da notare il wsistema di allerta per il cambio di corsia che corregge attivamente la traiet-

Tre modalità La scelta varia tra modalità automatica, sport o 4×4.

toria con una determinazione poco frequente, anche lungo le curve autostradali pronunciate. In fatto di consumi, il nostro destriero segna 7,4 l/100 km in media. Niente di spettacolare per un’auto compatta da 4,27 m equipaggiata di una trasmissione ultra moderna. La dotazione è altrettanto moderna. La maggior parte delle versioni sono dotate di schermo tattile, regolatore di velocità e cerchi in lega. Il modello Cross Plus propone inoltre comodità quali l’accesso senza chiave e i sensori di retromarcia. Normale quando si discende da un’icona quale la Cinquecento, con cui la 500X condivide anche le tariffe elevate. È il prezzo da pagare per improvvisarsi cowboy della strada. ◆


c 14 –1 93

95 cm

m 58

–8

2c

m

162 cm

104 cm

passo 257 cm lunghezza 427 cm larghezza 179 cm larghezza interna: ant. 147 cm, post. 147 cm bagagliaio: 245/350–1000 litri pneumatici: 225/45 R18, min. 215/60 R16

Il nome è 500X Ma è il logo 500 a dominare.

Maxi Cinquecento La Crossover ne condivide i codici stilistici.

CHECK-UP TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Accelerazione (0–100 km/h): 11,1 s Elasticità: 60–100 km/h (in posizione D) 6,1 s 80–120 km/h (in posizione D) 8,1 s Diametro di sterzata: 11,6 m Frenata (100–0 km/h): 35,6 m Insonorizzazione: 60 km/h: 60 dBA 120 km/h: 69 dBA

Video del test

TCS MoBe: Herbert Meier

COSTI D’ESERCIZIO km/anno ct./km fr./mese fissi variabili 15 000 75 596.– 339.– 30 000 51 596.– 679.– Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Fiat: da 115 a 185 fr.

CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano extra misto COSTI DEI SERVIZI urbano Manutenzione (km/mese) ora mano TCS 7,4 4,9 5,8 d’opera (fr.)1 fabbrica 6,5 4,9 5,5 15 000/12 0,7 94.– Emissioni di CO2: 152 g/km 30 000/24 2,5 597.– Media di CO2: 144 g/km Manutenzione per 180 000 km: etichetta energia (A–G): C 15 000 km/anno 25,8 6193.– CONSUMO DEL TEST 1 incl. materiale 7,4 l/100 km autonomia 648 km serbatoio: 48 litri

Tabella comparativa Come la Mini Countryman, la Fiat 500X è una SUV che tende all’alta gamma. Un fatto che si realizza nello stile sapientemente elaborato e nei prezzi praticati.

Fiat 500X 2.0 MultiJet aut. Cross Plus 4×4

Mini Countryman 2.0 SD ALL4 Cooper

Prezzo (fr.)

36 200.–

39 050.–

Cilindrata (CC)

1965

1995

Potenza (kW/CV)

103/140

105/143

Coppia massima (Nm/min)

350/1750

305/1750

Consumo (l/100 km)

5,8 C2

6,11 E2

Volume del bagagliaio min./max. (l)

350/1000 (VDA)

350/1170 (n. c.)

Costi al chilometro (fr./km)3

0,75

0,72

Costi di manutenzione

6193.–

2137.–

7/2015

4

Test «Touring» 1 3

2

dati secondo l’importatore efficienza energetica secondo l’importatore su 15 000 km/anno 4 costi totali su 180 000 km (15 000 km/anno)

Collaborazione: luogo: Jennys Western Ranch, 3075 Rüfenacht, www.jennys-western-ranch.ch Modella: Renny Trachsel

CARROZZERIA Questa crossover esibisce un design retrò nella linea della Fiat 500. Il portellone inclinato incide sul bagagliaio che perde un po’ di capacità, specie se si vuole la ruota di scorta opzionale (230 fr.). La modularità si limita al divano reclinabile. L’accesso al bagagliaio è facile, nonostante il pavimento piuttosto rialzato. ABITACOLO Tipico del segmento SUV, l’allestimento presenta una bella qualità percepita, soprattutto con la caratteristica selleria in cuoio. Generoso davanti, lo spazio è ben dimensionato anche sul sedile posteriore sopraelevato. Gli schienali sono relativamente verticali. L’accesso agli ancoraggi Isofix non è ideale. Lo schermo tattile garantisce l’accesso a ogni possibilità multimediale del momento. COMFORT Nonostante il propulsore diesel abbastanza rumoroso, l’insonorizzazione è buona. I sedili confortevoli, dalla tenuta comunque perfettibile, fanno la loro parte. La versione Cross Plus si caratterizza tuttavia per le sospensioni rigide. PREZZO-PRESTAZIONI Clima, schermo tattile, cerchi in lega, di serie dalla seconda versione. Ben dotata, la Cross Plus offre accesso keyless, clima a due zone e fari allo xeno. Il prezzo corrisponde alla fascia alta della categoria. COMPORTAMENTO Agile e maneggevole, tale trazione integrale trae beneficio dall’eccellente motricità e dalla taratura rigida delle sospensioni per concedersi velocità alte in curva con un buon margine di sicurezza. Inoltre lo sterzo è comunicativo. MOTORE E TRASMISSIONE Un po’ rustico ma non sgradevole, il 2 l diesel dispone di una buona coppia. Le accelerazioni (11,1 s da 0 a 100 km/h) sono meno brillanti. Cambio a 9 rapporti con comfort medio. CONSUMO La media del test (7,4 l/100 km) è meno spettacolare dei 5,5 l promessi. SICUREZZA La dotazione, corretta, è completata da vari sistemi di assistenza. Frenata efficace. agosto 2015 | touring

33


TECNICA

Alla scuola dei

gentlemen driver È la formula ideale per provare le scariche d’adrenalina della corsa automobilistica senza esporsi ai duelli delle competizioni. L’abbiamo potuta sperimentare recentemente durante una gara di regolarità Porsche sul circuito del Mugello. TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO DIRK MICHAEL DECKBAR

Pronti a partire Gli onnipresenti semafori danno il via libera sul circuito.

Sotto controllo Dati essenziali per i piloti esperti.

Angeli custodi La sorveglianza è in mano ai professionisti.

S

pirito dei gentlemen driver ci sei? Più che mai! Ai margini della competizione automobilistica, innumerevoli proprietari di supersportive guidano i loro amati bolidi durante uscite su circuito. Questo permette di spremerne il potenziale senza il rischio di diventare un pirata della strada come succede nel traffico stradale. Per coloro che desiderano fare un passo supplementare, l’opzione è data dalle gare di regolarità. È il caso di Porsche che integra questa formula nel quadro di Porsche Sports Cup Svizzera, una vera competizione sportiva. Seppure con ambizioni più modeste, i partecipanti al Porsche Driver’s Challenge non si divertono certo di meno. L’abbiamo costatato.

In viaggio verso l’Italia Ogni gentleman driver che si rispetti affronta il circuito al volante della propria autovettura. Un po’ dubbioso, mi metto quindi al volante di una 911 GT3 – il modello per antonomasia degli aficionado di Porsche: destinazione il circuito toscano del Mugello. Inghiottito nei sedili

Gomme top Indispensabili per i partecipanti più ambiziosi.

34 touring | agosto 2015

Sorpresa La pioggia ha disturbato lo svolgimento delle prove.

monoscocca, familiarizzo con il rumore roco del 6 cilindri boxer da 475 CV e le sue sparate da dragster. Prudenza, tanto più che lo spoiler a filo dell’asfalto non ama per niente i cordoli. 500 chilometri dopo, con le orecchie distrutte dal rumore di rotolamento dei pneumatici enormi, mi accosto ai box riservati ai partecipanti alla corsa di regolarità. Tuta e biancheria ignifughe mi aspettano, al pari dell’istruttore Sebastian Badstübner, incaricato di fare da padrino allo scribacchino neofita.

Nel vivo dell’azione Una volta fatto il briefing, le cose serie cominciano con una seduta di prove libere. Incollato ai sedili dalle cinture, sento le prime sensazioni della competizione. Fortunatamente Sebastian siede di fianco a me in questo grande momento di solitudine che i principianti provano ritrovandosi su un circuito di 5,2 km. Non è perché un giornalista automobilistico ha percorso per anni le tortuose strade elvetiche provando numerosi veicoli, che debba essere capace di affrontare a 245 km/h il dosso che

Ben fatto! La bandiera a scacchi, spesso un sollievo.


Gentlemen driver in gruppo durante il giro di riscaldamento, e qualche intrusa tra le Porsche 911 GT3.

CORSA DI REGOLARITÀ

Circuito del Mugello Lungo 5,245 km, il tracciato è situato vicino a Firenze.

chiude l’interminabile rettilineo dei box. «Sebastian! Quando e come devo frenare?». Rassicurante, giunge la risposta: 100 m prima del tornante che segue, pedale del freno a fondo. E funziona. Bolide imperturbabile, la GT3 decelera altrettanto mostruosamente come accelera. Quest’auto è senza dubbio geniale. E ciò sia per le sue prestazioni sia per il suo comportamento intuitivo. Impostata sulla modalità Sport Plus, l’elettronica di bordo diventa permissiva e consente di godere pienamente di questo telaio d’antologia facile da addomesticare. E come aveva previsto Sebastian, è sufficiente affidarsi all’aderenza delle semi-slick per affrontare le curve strette. Dopo di che, è una goduria fino alla prossima virata, quando si ripigia sui freni. Sotto il casco e la tuta fa caldo, ma quanto ci si diverte. Ciò malgrado, il dovere obbligato di ogni pilota, anche in erba, consi-

Questo tipo di gara ha per scopo non di essere il pilota più rapido, ma di riuscire a percorrere un numero di giri ad un tempo più vicino al valore di riferimento. I partecipanti si compongono tanto di neofiti quanto di ex piloti desiderosi di girare in pista in modo più rilassato. Le 911 GT3 rappresentano l’essenza delle automobili impegnate nella Porsche Driver’s Challenge. Vi troviamo però anche modelli più datati, ad esempio la 968. Di regola, il tempo di riferimento è determinato in anticipo. Al Mugello, era calcolato sulla media dei 10 giri percorsi. Ogni scarto dal tempo di riferimento implica dei punti di penalità. Il vincitore è colui che ottiene il minor numero di punti.

ste nel trovare la linea e la traiettoria ideali. In effetti, tutto sta nella tecnica dello sguardo. «I tuoi occhi guidano le tue braccia», mi spiega Sebastian, annotando più che giustamente che questa tecnica si rivela molto utile anche nella guida di tutti i giorni.

Sebastian Badstübner prodigo di consigli da esperto.

Da capo a piedi Casco omologato, abiti ignifughi ecc.

Porsche 911 GT3 Rapporto peso/potenza di 3 kg/CV: impressionante!

Al termine delle prove, ho la →

Come i professionisti I tempi in tempo reale ai box.

agosto 2015 | touring

35


TECNICA

Il debuttante René Auinger affronta la sua prima stagione da gentleman driver.

sensazione di gestire bene la situazione, seppure senza brillare. Ora mi restano le qualifiche, che determineranno l’ordine di partenza. Un momento cruciale in una corsa di regolarità che, come dice il nome, ha per obiettivo di effettuare i 10 giri previsti alla stessa andatura. Tutto un programma. Da parte mia, ho deciso di mirare al centro del plotone, in modo da non avere dietro di me i più veloci, ma neppure essere ritardato da eventuali ostacoli ambulanti. Obiettivo raggiunto; dopo aver lasciato passare i più esperti, realizzo un tempo che mi classifica a metà del gruppo dei partecipanti.

Via per 10 giri Il giorno seguente, una brutta sorpresa. Per il warm-up che precede la gara, la pista è umida. Lo costato alla prima curva, quando la 911 sbanda violentemente col posteriore. Ah già, mi avevano consigliato di disinserire la modalità Sport Plus. Eseguo e adotto una guida più tranquilla. Le cose vanno meglio, ma è meno divertente. Alle 14 iniziano le ostilità, con la pista pressoché asciutta. Il giro di riscaldamento si fa in gruppo, come per i professionisti. E parrebbe d’esserlo. Luce verde e si parte. Dopo essermi staccato da questo o quel concorrente, posso mettere in pratica la mia strategia. Non oltre i 230 km/h sul rettifilo e una guida da metronomo. Frenata, accelerazione, traiettoria. Tutto deve essere regolare o dovrebbe esserlo. Le cose seguono il loro corso fino al momento in cui l’indicatore del serbatoio punta sull’arancio. Ahi! Mi restano solo 35 km di autonomia e mancano ancora 5 giri.

Principiante entusiasta Lo zurighese René Auinger è un appassionato di velocità. Una passione fin qui soddisfatta grazie a sci e snowboard. A 41 anni però il suo corpo cominciava a risentire degli acciacchi di questi sport praticati in maniera intensa. «Ormai è tempo di ricorrere ad un motore», spiega questo imprenditore che ha deciso di saziare la sua sete di velocità con gli sport automobilistici. Non avendo mai partecipato ad alcuna gara, gli è stata consigliata la via della Porsche Driver’s Cup, formula su cui puntano numerosi nuovi adepti delle competizioni. «Nelle gare di regolarità, si corre contro se stessi, ci si prende il tempo di pilotare in modo regolare. In breve, non si è costretti a portare la propria automobile al limite; la pressione è minore», sottolinea René Auinger, che aggiunge che anche i rischi sono altrettanto minori. Per il suo primo anno di competizioni, il nostro debuttante è intenzionato a perfezionare le traietto-

Sia quel che sia, dopo aver esitato un attimo, riprendo il mio ritmo iniziale, attendendo con impazienza la bandiera a scacchi. Uff! Riesco a raggiungere i box, inzuppato sotto il casco ma con il sentimento di essermela cavata onestamente.

Poco brillante, però… Nell’accogliente lounge Porsche, ammiro le coppe luccicanti con il sospetto che non saranno per me. Infatti, finisco 36 touring | agosto 2015

rie e le frenate. «In ogni modo, non avrei alcuna chance contro i piloti esperti». Avendo partecipato inizialmente soltanto a sedute di prova, afferma di aver progredito ad ogni uscita. L’ideale per affinare la propria tecnica di guida. Al Mugello, René Auinger non aveva ancora messo mano sulla sua GT3 personale, che era in preparazione. Lo ha invece fatto a Le Castellet, dove ha chiuso in posizione onorevole a metà classifica. Quanto al seguito, il pilota aspetterà la fine della stagione per decidere quale direzione dare alla sua giovane carriera, con, perché no, un passaggio allo stadio superiore nella Porsche Sports Cup. Nel frattempo René Auinger continuerà a godere dell’ambiente collegiale che regna tra i gentlemen driver impegnati nelle corse di regolarità. Ormai sedotto dalla coppa Porsche, la raccomanda agli amanti degli sport automobilistici. Certo, bisogna averne i mezzi.

nell’ultima parte del plotone. Deluso, ma non troppo, quando sfoglio i risultati. Realizzare quattro giri filati nello stesso mezzo secondo, non è tanto male. Inoltre, come annota Sebastian, ho mostrato buona predisposizione. Sia quel che sia, non c’è come una corsa di regolarità per acquisire i rudimenti della competizione automobilistica. Un bel battesimo nell’ambiente conviviale dei gentlemen driver. ◆


TECNICA

VW TOURAN

In vetta al segmento delle monovolume Uno stile molto Touran nonostante una carrozzeria allungata e leggermente abbassata.

NLunghezza: 4,53 m; bagagliaio: 743–1980 l EMotori: benzina 110/150/180 CV, diesel 110/150/190 CV; consumo da 4,1 l/100 km Lda 26 800 a 41 600 fr. (fine settembre) È quasi la perfezione della monovolume compatta. La seconda versione della VW Touran offre abitabilità e livello tecnologico senza eguali.

parcheggio di una roulotte. Oltre alla climatizzazione a tre zone e ai 9 airbag, la Touran inaugura un amplificatore vocale che permette di rivolgersi ai passeggeri posteriori attraverso l’impianto audio. Vi si aggiunge poi una connettività elaborata. Sorprendente, questa Touran. Gli optional potrebbero far lievitare il prezzo. •

TESTO MARC-OLIVIER HERREN

Un’introduzione elogiativa che fa supporre una monovolume prossima alla perfezione. È proprio così. L’unico vero neo sta nel design. Sebbene dotata di una carrozzeria più slanciata, si ha

l’impressione che questa seconda edizione, mediamente seducente, sia frutto di un semplice restyling. Un male minore, visto il livello d’eccellenza raggiunto.

La cura del dettaglio In effetti, tutto è concepito per facilitare la vita ai passeggeri. Dietro, il tunnel della trasmissione è quasi scomparso e troviamo tre sedili scorrevoli che permettono di istallare altrettanti seggiolini per bambini nei rispettivi agganci Isofix. Inoltre, lo spazio per le gambe è regale. Dettaglio rivelatore, i tavolini pieghevoli hanno diverse tacche di regolazione. Ideali per sostenere un iPad. Certo, le cinghie che permettono di ribaltare gli schienali fanno un po’ «buon mercato», ma una volta effettuato l’esercizio, si ot-

tiene un’immensa superficie di carico piatta. In posizione standard, peraltro, il vano bagagli brilla già per la sua capacità e accessibilità. Con un supplemento (880 fr.), la Touran può inoltre essere dotata di due sedili estraibili posteriori. Poche novità in tema di motorizzazioni, tutte sempre brillanti, i cui consumi però sono stati sensibilmente ridotti. I motori benzina e diesel da 150 CV ne hanno guadagnati 10. A fine anno, l’ampia scelta sarà completata da un benzina da 180 CV e da un diesel da 190 CV. La Touran guadagna autorevolezza anche grazie ai vari sistemi di assistenza, quali ad esempio la guida automatica in colonna e l’inedito Trailer Assist. Un dispositivo semi-automatico che facilita il

Il bagagliaio è enorme. Il portellone elettrico si apre con il movimento dei piedi.

FOTO ALD

S

ebbene sia solo la numero tre europea delle monovolume compatte, la VW Touran raggiunge indubbiamente la vetta del segmento grazie alla migliorata abitabilità e al bagaglio tecnologico eccezionale. Per riuscirci, la lunghezza cresce di 13 cm, ciò che si ripercuote sullo spazio destinato ai passeggeri e sulla capacità del bagagliaio (+48 l). Fatto ancora più impressionante: la Touran eredita un ventaglio di sistemi di assistenza alla guida inaugurati dall’altera Passat.

agosto 2015 | touring

37


Non è scontato poter installare tre seggiolini sulla panca posteriore.

I veri posti sono

merce rara Le vetture che accolgono almeno quattro seggiolini per bimbi non sono legioni. Eppure esistono, come dimostra un test comparativo del TCS, dai risultati talvolta modesti, incentrato sui diversi tipi di familiari dal prezzo inferiore a 40 000 fr.

TESTO MARC-OLIVIER HERREN

N

é il prospetto né i test indipendenti Euro NCAP informano sul numero di seggiolini per bambini che possono essere installati in un’autovettura. È là che interviene questo specifico test comparativo del TCS, che ha già esaminato un centinaio di auto familiari. L’ultima edizione verteva su 13 modelli a grande diffusione (berline, station wagon, monovolume, SUV). Come in precedenza, i risultati sono molto contrastati. Il ventaglio va da veicoli che hanno a bordo fino a 5 sistemi di sistemi di ritenuta (5 stelle) a quelli che si limitano a due seggiolini. Meglio quindi informarsi

prima per evitare delusioni o problemi con la polizia stradale.

L’eccellenza esiste Non sorprende che le famiglie numerose o i conducenti che trasportano i pargoli di tutto il quartiere trovino la felicità tra monovolume e minibus. Accreditate del giudizio «eccellente», Renault Espace, Peugeot Tepee e VW T5 Multivan – tutti veicoli a 7 posti – possono ospitare 4 seggiolini per bambini, anche se entro certi limiti. Detto questo, una vettura a 7 posti non fa per forza rima con attitudine familiare di prim’ordine, come

AI COSTRUTTORI Qualche raccomandazione del TCS rivolta ai costruttori automobilistici: Le istruzioni per l’uso dovrebbero essere concise e non includere restrizioni. Questo test comparativo del TCS dimostra che resta ancora molto da fare in questo ambito. Si dovrebbe rendere idoneo al trasporto dei bambini un massimo di posti e disporre di ancoraggi Isofix e Top-Tether ben accessibili. Allo scopo di garantire un uso ottimale di seggiolini spalle alla strada, è indispensabile che le cinture di sicurezza siano sufficientemente lunghe.

dimostra il caso della Nissan X-Trail che deve accontentarsi della nota complessiva «consigliato con riserva». Indipendentemente dal numero di posti a disposizione, si raccomanda di tra-

Marca/modello

Audi A3 Sportback

Ford Mondeo Station Wagon

Ford Tourneo Connect

Jeep Renegade

Kia Sorento

Mercedes-Benz GLA

Nissan X-Trail

Bagagliaio 1

380 l

488–525 l

1029 l

351 l

660 l

421 l

500 l

Prezzo da (fr.)

32 100.–

36 300.–

19 386.–

24 950.–

39 950.–

36 300.–

32 900.–

Valutazione TCS

★★★☆☆

★★★☆☆

★★★☆☆

★★☆☆☆

★★★☆☆

★★★☆☆

★★☆☆☆

1

con 5 posti a sedere

38 touring | agosto 2015


TECNICA sportare i piccoli passeggeri sui due sedili esterni della panca posteriore. Un’operazione che non pone problemi sulla maggior parte delle automobili testate. Beneficiando di un ampio abitacolo e di cinture molto lunghe, l’Espace, il T5 e la VW Passat si piazzano in testa in questa disciplina, seguite da altri 8 modelli ricompensati con la menzione «buono». La Jeep Renegade e il Ford Tourneo Connect devono invece accontentarsi di un risultato «soddisfacente». Benché dotato di porte scorrevoli, quest’ultimo è stato declassato a causa di una seduta irregolare.

Al centro della panca Anche qui l’Espace arriva in testa. Oltre alle sue dimensioni abbondanti, è la sola ad essere provvista di ancoraggi Isofix sul sedile centrale. I minibus (Tourneo, Tepee, T5) ottengono invece un «buono». Non così la VW Passat, che comunque

seggiolino centrale è sottoposto a diverse restrizioni. Per esempio, si può utilizzare solo un rialzo senza schienale quando sono presenti altri due seggiolini. Cinque veicoli sono equipaggiati con una seconda panca. Ciò non significa obbligatoriamente che essa possa accogliere dei sistemi di ritenuta. Nissan ne proibisce l’uso sulla X-Trail. È invece autorizzato su Kia Sorento, Tepee, Espace e T5. A certe condizioni questi veicoli accolgono fino a 6 bambini. Resta il caso del passeggero anteriore, che va considerato soprattutto come una soluzione di riserva. Si raccomanda in linea di massima di utilizzarlo soltanto se tutti gli altri sedili sono già occupati. In particolare, si farà attenzione a disattivare l’airbag se vi si installa un sistema del tipo spalle alla strada. Comunque sia,

Cinture lunghe facilitano l’installazione di seggiolini montati spalle alla strada.

FOTO ALD

La terza fila non può necessariamente accogliere dei seggiolini per bambini.

può accogliere un terzo seggiolino per bambini nonostante si debba rinunciare al sistema Isofix. Per contro, le SUV Jeep Renegade, Nissan X-Trail e Suzuki Vitara sono state giudicate inadeguate. Negli altri 5 veicoli, l’installazione del

AI GENITORI Consultare le istruzioni di bordo (indicazioni relative al trasporto di bambini, disattivazione dell’airbag). Tenere conto delle istruzioni di installazione del dispositivo di trattenuta. Se il seggiolino è dotato di ancoraggi Isofix, di una base o di una cintura Top-Tether, prendere conoscenza della lista delle applicazioni dei veicoli. Procedere a una prova di montaggio prima dell’acquisto. Regola di base: se il tetto è piuttosto alto, è molto probabile che tre seggiolini possano essere montati facilmente sulla panca. Per averne la sicurezza, è comunque meglio procedere a una prova pratica tramite dispositivi di ritenuta.

Jeep Renegade, dove la disattivazione avviene tramite computer di bordo. Alla fine 8 vetture hanno ottenuto il giudizio «soddisfacente» in questa disciplina. Da notare che il sedile anteriore dell’Audi A3 può essere dotato di ancoraggi Isofix in opzione. Si precisa che sui 13 veicoli valutati, 11 sono stati sottoposti anche al crash test Euro NCAP e che tutti raggiungono un livello 5 stelle in materia di protezione dei bambini. Una constatazione idilliaca alla quale il test comparativo del TCS apporta saltuariamente qualche cambiamento. I risultati dettagliati di questo test comparativo del TCS sono pubblicati sul sito www.seggiolini-auto.tcs.ch (rubrica seggiolini per bambini nella vettura). ◆

9 veicoli testati possono accogliere seggiolini auto di qualsiasi categoria senza la minima restrizione. Si metterà sul piedestallo la Mercedes GLA che è dotata di un dispositivo automatico per disattivare l’airbag. È meno pratico sulla

Peugeot Partner Tepee

Renault Espace

Subaru Outback

Suzuki Vitara

VW Passat Variant

VW T5 Multivan

675 l

247 l (7 posti)

559 l

375 l

650 l

n. d.

19 490.–

37 500.–

34 500.–

22 990.–

31 900.–

35 630.–

★★★★★

★★★★★

★★★☆☆

★★★☆☆

★★★★☆

★★★★★

Valutazione del veicolo (condizioni minime per la raccomandazione TCS) ★★★★★ eccellente (adatto per almeno 4 bambini in totale o per 5 bambini con riserva e molto adatto per 3 bambini in fondo) ★★★★☆ molto consigliato (adatto per almeno 3 bambini in fondo e molto adatto per 2 bambini nella 2a fila di sedili) ★★★☆☆ consigliato (adatto per almeno 3 bambini o con riserva adatto per 4 bambini) ★★☆☆☆ consigliato con riserva (adatto per 2 bambini nella 2a fila di sedili) ★☆☆☆☆ non consigliato (con riserva adatto per almeno un bambino) Valutazione montaggio seggiolini ■ molto buono ■ buono ■ soddisfacente ■ con riserva ■ non adatto

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TECNICA

Anche il bambino deve scegliere

Saper cosa fare Grazie ai consigli degli esperti TCS i genitori apprendono il necessario in materia di seggiolini auto.

TESTO JULIANE LUTZ | FOTO ALD

C

hi cerca un seggiolino auto ha l’imbarazzo della scelta. Il primo passo consiste nel fare attenzione che i modelli rispettino determinate norme, che garantiscono gli standard di sicurezza. Le norme ora in vigore per i seggiolini sono ECE-R 44.03, ECE-R 44.04 nonché ECE-R 129. Dopodiché restano ancora aperte innumerevoli possibilità di scelta, come si evince anche dai test del TCS che presentano diversi modelli suddivisi per classi d’età e di peso. Per reperire il prodotto adeguato, il consiglio è di recarsi dal rivenditore con il bambino. In definitiva è lui che deve sentirsi comodo sul seggiolino.

Si consiglia anche di portare con sé la propria automobile, in modo da farsi dimostrare subito dal personale specializzato come si monta correttamente il seggiolino e si allaccia il bambino nel modo giusto. Nel 2012 uno studio del TCS e dell’Ufficio prevenzione infortuni ha rivelato che un bambino su due è assicurato male in auto. Prima di comprare un seggiolino, si raccomanda perciò di leggere il libretto delle istruzioni del veicolo, perché non tutti i sedili sono compatibili con i 40 touring | agosto 2015

seggiolini per bambini. Un aspetto particolarmente importante se il piccolo è ancora un lattante. Infatti, alcune case automobilistiche proibiscono di installare sul sedile a fianco del guidatore seggiolini nel senso contrario di marcia, dato che non si può disattivare l’airbag. Eppure per legge i seggiolini del gruppo 0+ – con cui si trasportano bimbi fino a 18 mesi d’età – vanno installati in senso contrario rispetto alla direzione di marcia. Un consiglio per i genitori con più di due bambini sotto i dodici anni, che vogliono acquistare un’auto: chiedete assolutamente quanti seggiolini si possono montare in modo corretto. Il nostro test attuale, in cui viene esaminata la capacità delle vetture familiari al trasporto di bambini, rivela che a volte una cinque posti è più adeguata di un veicolo a sette posti.

Meglio nuovo In generale, chi ha figli deve fare quadrare il bilancio e sui portali online vengono proposti in massa dei seggiolini usati. Dato che i piccoli crescono in fretta, è forte la tentazione di risparmiare denaro. Eppure io eviterei di comprare da uno sconosciuto.

Seggiolini che sono stati coinvolti in incidenti, seppur di lieve entità, non sono più sicuri. Come si fa a sapere se il venditore dice tutto? Altra cosa è invece riprendere un seggiolino per bambini da persone di fiducia, come parenti e amici. È importante fare attenzione alle norme standard sopra menzionate. I gusci per neonati non dovrebbero comunque essere stati usati più di cinque anni e i seggiolini per i bambini più grandicelli non più di sei anni. Anche i migliori prodotti col tempo cedono all’usura dei materiali, con conseguenze sulla sicurezza. ◆

CONSIGLI

1 2

Fare attenzione alle norme vigenti

3

Farsi mostrare il montaggio e l’allacciamento corretto dal personale specializzato

Il bambino dovrebbe provare il seggiolino dal negoziante

4 5

Non comprare seggiolini da sconosciuti

Sostituire i gusci per bebè dopo 5 anni e i seggiolini dopo 6 anni.

Video

DANIEL BALLMANN Funzione: responsabile di progetto test dei prodotti Professione: meccanico d’auto e ingegnere automobilistico Età: 27 anni Contatto: experte.mobe@tcs.ch


TECNICA

MAZDA MX-5

Roadster per un giorno,

roadster per sempre Accorciata e alleggerita, la Mazda MX-5 di quarta generazione vuol esser vicina al modello originale che ha resuscitato la roadster 26 anni orsono. TESTO MARC-OLIVIER HERREN

M

unito di un elemento in plastica fai da te, Masashi Nakayama spiega come ha scolpito i parafanghi posteriori della MX-5. Assai fiero del suo lavoro, il designer giapponese sottolinea che le ruote molto in vista contribuiscono a conferire un’immagine massiccia a questa roadster per contro accorciata di 10 cm. Davanti, i fari LED allungati e il profilo allargato sono gradevoli. E pazienza se Nakayama ha dovuto rinunciare ai fari a scomparsa originali a causa dello sbalzo molto corto. Sia quel che sia, questa MX-5 è in osmosi con la sua venerabile antenata. A ciò non è estraneo il fatto che il responsabile di prodotto, Nobuhiro Yamamoto, vegli da 20 anni

sui destini di questa roadster. D’altronde, questo ritorno alle origini mette in valore il piacere di guida. Abitacolo spostato all’indietro, baricentro abbassato e sostanziale perdita di peso: questa trazione posteriore a motore anteriore centrale esprime un comportamento di omogeneità sorprendente. Inchiodato alla strada e intuitivo a piacimento, il telaio rimaneggiato saprà superare le insidie delle strade sinuose e perdonerà gli scarti dell’automobilista comune.

Viva gli atmosferici I motori atmosferici a rapporto di compressione elevato firmati Mazda si adattano allo spirito di quest’auto. Con 160 CV, il 2 l offre salite di giri lineari con una sonorità corsaiola amplificata da

una camera di risonanza meccanica. La spinta è potente, tanto più che l’auto pesa soltanto 1100 kg. E il cambio dagli innesti corti fa la sua parte. Il divertimento allo stato puro. Inattesa, la versione 1,5 l da 130 CV si rivela più placida e meno rigorosa in tema di telaio. Un’opzione per gli amanti della guida rilassata. A tale proposito, la piccola capote si rivela di grande maneggevolezza. La si può aprire con una sola mano restando nell’abitacolo. Nonostante i suoi 3,92 m, la MX-5 non dà per niente l’impressione di stare stretti. Per combattere i kg di troppo, i sedili hanno una struttura a rete. Comodi e avvolgenti. Il sistema d’infotainment (schermo tattile e ghiera) è

FOTO ALD

NLunghezza: 3,92 m; bagagliaio: 130 l EMotori: 1,5 l/131 CV, 2 l/160 CV; da 0 a 100 km/h da 7,3 s; velocità max.: 214 km/h; consumo da 6,0 l/100 km LPrezzi: da 29 900 a 39 900 fr.

Il designer Nakayama non esita ad incidere nel posteriore per esprimere un aspetto più muscoloso.

quello dello standard Mazda. Idem per i sistemi di assistenza alla guida. In altre parole, questa roadster di tradizione è comunque più che al passo con i tempi. All’insegna dei diffusori audio inseriti nei poggiatesta. Non insisteremo sul fatto che il bagagliaio è piccolo (–20 l) e contiene solo due piccole valigie. w

Una vera MX-5 le cui linee uniscono la modernità e lo spirito originario del 1989.

agosto 2015 | touring

41


TECNICA

Una crossover Tetto filante e maniglie posteriori integrate nelle porte.

NLunghezza: 4,29 m; bagagliaio: 453–1026 l EMotori: 1,5 l benzina 130 CV, 1,6 l diesel 120 CV; consumo (misto): da 4,0 l/100 km LPrezzi: da 22 500 a 31 000 fr. (lancio in ottobre)

Ancora pioniera Precorritrice delle SUV urbane, la Honda HR-V ha preso la forma di una crossover appassionata di modularità e ben polivalente. TESTO MARC-OLIVIER HERREN

42 touring | agosto 2015

Con lo spostamento del serbatoio in posizione centrale, la HR-V riprende il concetto dei «sedili magici» della casa, che possono essere configurati in vari modi e, ad esempio, liberare un ampio spazio utile quando le sedute del divano sono rialzate. Il bagagliaio ben accessibile non ha concorrenti nella categoria.

lente 1,6 l diesel ben noto. Il cambio a variazione continua (CVT), che può essere accoppiato al motore benzina, simula 7 rapporti. Quanto al comportamento, condivide l’agilità e la vivacità delle

Sale bene di giri Sotto il cofano, troviamo un 1,5 l benzina i-VTEC che chiede di essere spinto su di giri – cosa che ama – e l’eccel-

Bagagliaio ben voluminoso per la categoria e soprattutto molto modulabile.

FOTO ALD

N

el 1999, la Honda HR-V creava il segmento delle piccole SUV urbane. Malgrado un’accoglienza fenomenale da parte del mercato svizzero, si è dovuto attendere quest’anno per vedere la sua erede. E, globalizzazione oblige, quest’ultima è una crossover a due ruote motrici prodotta in Messico. La sua carrozzeria dalle forme suggestive e dalla linea da coupé dovrebbe fare l’unanimità. La HR-V conserva peraltro il piglio e la posizione di guida sopraelevata di una 4×4. Il suo allestimento interno curato, la generosa abitabilità posteriore e la riuscita modularità l’autorizzano ad insidiare le SUV familiari.

SUV cittadine. Da notare che la HR-V inalbera numerosi elementi comuni con la nuova cittadina Jazz. Il tutto sotto l’utile supervisione di cinque sistemi di assistenza alla guida di serie a partire dal livello d’equipaggiamento medio, tra i quali un limitatore della velocità intelligente e dei fari attivi in sterzata. La Honda HR-V arriverà sul nostro mercato in ottobre. Resta da augurarsi che l’Europa veda presto sbarcare la versione 4×4 ibrida commercializzata in Giappone. w


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Come in vacanza Terrazze sul lago o lounge, come qui nel locale sul Lago di Zurigo, ci si può rilassare nelle belle giornate estive.s

L’osteria In questo mezzogiorno di prima estate privilegiamo il ristorante al primo piano. La specialità è il pesce fresco del lago di Zurigo. La sera il pescatore Adrian Gerny getta le reti, il mattino dopo le raccoglie e per pranzo c’è pesce fresco. Rovella, pesce persico, luccio e coregone – una buona scelta. Il pesce ci viene servito dal giovane cameriere con una ciotola di patatine fritte. Fresco, croccante, da non perdere! Naturalmente c’è anche l’alternativa. Chi non va matto per il pesce, sceglie così un piatto di carne. La fesa impanata è ottima, mi dicono. E la scelta dei vini regionali fa un’impressione ineccepibile come il menù. Alla prossima, tendenzialmente visita serale, ci permetteremo anche un bicchiere di vino. Die Beiz, 8038 Zurigo, dalle 11.30 alle 14, dalle 18 alle 22, aperto 7 giorni telefono 044 480 13 40, beiz@fischer-fritz.ch, www.fischers-fritz.ch

Il sud della Francia in Argovia

Godere la calma del lago gustando una buona insalata mista con verdure fresche dal mercato.

Sì, il Canton Argovia ha da offrire molto di più dell’autostrada A1. E in particolare il paesaggio pittoresco del lago di Hallwil non è più un luogo per pochi prescelti. Al meglio ci si gode il paesaggio sulla terrazza del ristorante Schifflände a Birrwil. Con la loro gustosa bouillabaisse della casa qui ci si sente quasi a Marsiglia o perlomeno nel sud della Francia. A dire il vero però l’ambiente è meno commerciale, il contatto con la natura più stretto e le barche più piccole. E anche se non dovesse splendere il sole, nella lounge coperta riusciamo a goderci comunque la vita. Mentre si gusta l’aperitivo sulla terrazza ci si rende conto che lasciare ogni tanto l’autostrada non può che fare bene. Hotel Ristorante Schifflände Seestrasse 30, 5708 Birrwil LU–SA dalle 8 alle 24, DO dalle 8 alle 22 www.hotel-restaurant-schifflaende.ch

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SVAGO

Salotti

sul lago

Le calde giornate d’estate sono ideali per trascorrerle in un luogo romantico sulle rive del lago. Terrazze e lounge a diretto contatto con l’acqua offrono l’ambiente perfetto, come in vacanza. I consigli della redazione.

Specialità locali Un piatto appetitoso fa da contorno a un momento perfetto.

Su queste terrazze, lounge o ristoranti a bordo dei nostri laghi ci s’intrattiene più che volentieri. Normalmente dove vi è un lago, l’uomo ha creato un luogo dove sorseggiare e rosicchiare piacevolmente qualcosa. Semplicemente lasciamo che lo sguardo accarezzi le belle acque del lago, osserviamo chi va a passeggio e coloro che fanno un bagno mentre assaggiamo un buon bicchiere di vino o ancora gustiamo un piatto raffinato o, perché no,

Per smorzare la fame Torta alsaziana in tutte le variazioni.

anche un gustoso aperitivo. I numerosi laghi in Svizzera offrono esattamente il giusto ambiente per una bella giornata d’estate in riva al lago. Non importa se nel soleggiato Ticino, nel bel vasto lago di Ginevra oppure sulle rive del lago di Thun, i nostri specchi d’acqua offrono una spettacolare cornice per una pausa o un momento in buona compagnia. Scoprite dove i redattori di «Touring» trascorrono volentieri alcune ore. w

Monti, lago e torta alsaziana Anche la gente del posto definisce l’Eden Beach Lounge Bar a Gunten uno dei più bei posti sul lago di Thun. Gli ospiti siedono lungo la riva con vista su metà della catena delle Alpi bernese e hanno l’imponente montagna a forma di piramide Niesen proprio davanti al naso. Particolarmente impressionante è vedere al tramonto il battello a vapore Blümlisalp che solca le acque. Il team della lounge serve da tapas a torta alsaziana (Flammkuchen) sino a piatti di pesce e fondue, diverse pietanze e snack. A mezzogiorno c’è il pranzo con menù a buon prezzo. Chiaramente il bar offre svariati tipi di caffè, birra, bibite e cocktail nonché vini ricercati. Gli ospiti possono scegliere di accomodarsi in un capanno da spiaggia sulla passerella con tavolini decorati oppure all’interno del locale. L’Eden Beach a Gunten è aperto da MA–VE dalle 11 alle 23 e SA dalle 10 alle 23 e DO dalle 10 alle 20, www.edenbeach.ch

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SVAGO

Lusso, calma e voluttà Poltrone confortevoli, ombrelloni giganti e uno splendido panorama sul Lago Lemano fanno della Lobby Lounge dell’Hotel Beau Rivage Palace a Losanna una vera e propria oasi di relax. Il punto culminante di una giornata radiosa dopo una passeggiata sul quai d’Ouchy o un giro in battello. Insalata César, club sandwich, foie gras su pane rustico o carpaccio di manzo al pistou, tutti piatti raffinati e squisiti. In accompagnamento un rosé della tenuta La Liaudisaz, un Yvorne del Chablais, un pineau des Charentes o un cocktail maison, che si gustano con diletto. Durante la serata, alcune note di pianoforte aggiungono un tocco musicale a questa lussuosa terrazza. Quest’ultima si trasforma in pista di ghiaccio non appena arriva la stagione fredda. Allora si serve vino caldo, fondue o raclette vallesana. Un puro piacere.

Un aperitivo con vista sul Vully

Gli aperitivi saporiti della Lobby Lounge alimentano l’appetito.

La lobby Lounge del Palace Beau Rivage a Losanna è aperta ogni giorno dalle 8 alle 22, durante tutto l’anno, www.brp.ch/fr/restaurants-et-bars/lobby-lounge.html

La lounge See & Sein a Morat propone un florilegio di specialità regionali, come il filetto di pesce persico, il formaggio del Vully o la fondue moitié-moitié. Seduti comodamente su poltrone in malacca, direttamente sul lago si apprezza ancor di più il succo dei vigneti friburghesi o la birra aromatizzata al coriandolo, pure provenienti dalla regione. I buongustai opteranno di certo per una fetta di torta di Vully (gâteau du Vully), un delizioso dolce alla panna. Oltre ai piatti tipici, il locale prepara anche hamburger, torte alsaziane (tarte flambée) così come tapas «surprise». Questa terrazza lacustre, ornata tutta con un prato erboso, dispone di uno spazio giochi bambini (scivolo e altalena), ideali per mettere di buon umore sia grandi che piccini.

COPYRIGHT «REGION MURTEN»

See & Sein, situato a pochi minuti dal centro città di Morat (FR), è aperto tutti i giorni di bel tempo dalle 11.30 alle 23.30, da aprile a ottobre, www.seeundsein.ch

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Relax sul Lago di Lugano

Mediterraneo sul Lago di Bienne La «Péniche» (chiatta) a Nidau presso Bienne non è ormai più un segreto conosciuto da pochi eletti ed è frequentato sia dalla gente locale che dai proprietari di barche. Situato sul Lago di Bienne, l’atmosfera mediterranea con tanto di palme vi fa sentire in vacanza: una grande terrazza impreziosita dal pavimento in legno con ombrelloni bianchi, lounge con poltrone comode per l’aperitivo prima o il digestivo dopo. La domenica ci si può accomodare per un brunch che va dal buffet di 30 fr. sino alla «colazione paradisiaca» per 45 fr. con l’unica restrizione: il brunch viene offerto solo tra le 9.30 e le 12.

Specialità di pesce Fritto di lucio perca e patate wedge con salsa tartare.

La località di Melide è a due passi da Lugano e tuttavia ci si sente in un mondo totalmente diverso. I super chic non si danno appuntamento al Dellago. Sulla terrazza e nella lounge direttamente in riva al lago l’atmosfera è creata da gente rilassata e disinvolta. Tutti coloro che arrivano qui e sono stressati, si distendono alla vista del Monte Generoso e del Monte San Giorgio. «È un po’ fusion» descrive così la propria cucina il simpatico direttore zurighese René. Ciò significa: Sushi, Tom Kha Gai, risotto al rum e lime oppure filetto di pesce persico. Nella Lounge Qi-Lake è accolto a braccia aperte anche chi desidera consumare solamente un caffè o un buon bicchiere di vino. Poi può anche essere che il posto lo convinca a rimanere un po’ più a lungo. Nessun problema, Dellago è un albergo ultracentenario con camere carine. Dellago, 6815 Melide, Lounge: LU–VE dalle 17, SA-DO: dalle 14, terrazza del ristorante: ogni giorno 12–14 e 18–23, www.hotel-dellago.ch.

Péniche 2560 Nidau, da marzo a dicembre, aperto tutti i giorni, www.stadthausag.ch/peniche

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SVAGO

Strane formazioni La guida Draagan spiega l’evoluzione della lava solida.

Girovagare nella

grotta del vento Tenerife è ideale per i fan dei vulcani. Visita alla Cueva del Viento, una grotta vulcanica percorribile a piedi. E gita al Pico del Teide, la montagna vulcanica più alta dell’isola. TESTO E FOTO FELIX MAURHOFER

E

d eccoci davanti all’apertura, che ci porterà nel mondo sotterraneo delle grotte laviche. Equipaggiati con casco e lampadina frontale, lo speleologo Draagan Milenkovic ci conduce nell’eterna oscurità della Cueva del Viento su Tenerife, l’isola delle Canarie solitamente nota per vacanze balneari, party e piantagioni di banane. Ma lontano dagli alberghi sulla spiaggia e dalle metropoli vacanziere, l’isola mostra un altro volto. Ai piedi del vulcano Pico del Teide alto 3718 metri si trovano, oltre ai sentieri, ampie pinete e villaggi semideserti, anche le grotte laviche.

Dal calore della lava Per prepararsi all’ingresso nella terra, i principianti speleologi si ritrovano nel centro visitatori presso Icod de los Vinos. Prima

Draagan Milenkovic La grotta è la sua seconda patria.

50 touring | agosto 2015

di entrare nella grotta, i partecipanti desiderano perlomeno sapere come sia sorta, così Draagan spiega come si è formata la grotta lunga oltre 17 chilometri ben 27 000 anni fa. A quel tempo il Pico Viejo, un vulcano accanto al Teide, eruttò lava basaltica, e mentre sulla superficie la lava si raffreddò, all’interno continuò a scorrere e a formare i tunnel ora percorribili a piedi.

190 specie di animali scoperte Dopo l’ora di geologia, il gruppo di al massimo 16 persone con casco e lampadina frontale si avvia all’avventura. Ancora in superficie, Draagan mostra ai partecipanti interessanti formazioni laviche a sinistra e a destra del sentiero. Poi finalmente entriamo nella grotta a forma di tubo, che offre alcune sorprese geomorfologiche: stalattiti laviche, terrazze, laghi lavici o fossili. Ma in questa struttura i ricercatori hanno trovato anche 190 specie animali, che in parte vivono nel buio più assoluto. Una certa porzione di coraggio ci vuole per entrare nella Cueva del Viento. Non è una grotta turistica con illuminazione e ampi sentieri. L’unica fonte di luce è la nostra lampadina frontale, il terreno è irregolare e richiede una certa abilità sportiva e naturalmente buone scarpe. La visita alla grotta è un’esperienza straordinaria con effetto sorpresa. Dopo

Lava dappertutto Un’ora di geologia sulla strada verso la Cueva del Viento.

TENERIFE L’isola: Tenerife è la più grande isola delle Canarie e appartiene alla Spagna. Allo stesso modo vale la pena visitare l’isola vicina La Gomera, che offre escursioni attraverso foreste pluviali dal sapore primordiale. Viaggio: voli diretti da Zurigo con Edelweiss Air (www.flyedelweiss.com) o altre compagnie aeree. La Gomera può essere raggiunta con il traghetto in partenza dal porto di Los Cristianos. Pernottamento: ben situato è l’Hotel Isabel a Adeje. Camera doppia da 60 euro, www.isabelfamilyhotel.com. Cibo: gustosi piatti di polipo e di pesce vengono serviti al Ristorante Casa Africa alla Playa Bar presso Almaciga. Varia: periodo migliore di viaggio da aprile a ottobre. Ingresso con carta d’identità valida. Valuta: euro. Viaggi Vögele offre la visita delle isole Canarie. www.voegele-reisen.ch.

il tour, la guida Draagan ci consigliò di visitare l’affascinante paesaggio dei crateri del Teide. Egli stesso – ci ha confidato – non sale spesso lassù, almeno fintanto che la ricerca nel sistema di grotte non sarà completata. Sì, perché Draagan e i suoi colleghi scoprono sempre nuovi tunnel e cercano così di strappare altri segreti delle grotte del vulcano. ◆


UN SALTO IN CITTÀ

Berna R ECAPI T I A

ILLUSTRAZIONE ANDREA PETER

Pia, 49

Giulia, 24

Beat, 57

Marzili

Tramdepot

Loeb

Il ristorante «Altes Tramdepot» si trova direttamente a lato del Parco degli Orsi. L’attrazione vera e propria è però il birrificio al centro del locale. Consiglio: dopo una fresca birra «Märzen» godetevi la vista sul nucleo storico dal Rosengarten.

La piscina Marzili con vista diretta sul Palazzo federale è una delle strutture balneari più belle della Svizzera. E in più l’ingresso è libero. Adoro soprattutto nuotare nell’Aar che scorre a lato della piscina.

1

I luoghi dove a Berna si va a fare il bagno, si gustano gelati raffinati e si può comperare come se si fosse da ». Harrods a Londra, ve li svelano i lettori di «Touring».

Piscina Marzili Marzilistrasse 29 3005 Berna

2

Chi nella capitale federale desidera fare un po’ di shopping, dovrebbe rendere visita al negozio Loeb, dove si respira un’atmosfera simile a quella da Harrods a Londra.

3

Ristorante Altes Tramdepot Grosser Muristalden 6 3006 Berna

Negozio Loeb Spitalgasse 47-51 3011 Berna

6 5

4

3

2

1 Laure, 31

Maurus, 31

Giorgia, 23

Lorraine

Länggasse

Gelateria gb

Nel quartiere vivace della Lorraine, dallo spirito ecologista, non mancano i negozi di alimentari bio, moda fairetrade, terrazze ombreggiate e anche una libreria indipendente. Da non perdere è il Lorrainebad, ideale per un bagno rinfrescante o per il dolce far niente!

4

Lorrainstrasse e quartiere Lorraine 3013 Berna

All’inizio della via Länggasse si trovano due piccoli ma raffinati punti d’incontro. Nel Carrousel si possono gustare specialità bretoni e nel Café-Bar Parterre viene servito del buon caffè e organizzati concerti di band locali.

5

Carrousel / Café-Bar Parterre Hallerstrasse 1 3012 Berna

Il buon gelato italiano si trova alla «Gelateria di Berna». I gusti preferiti limone, ananas basilico, passione e sorbetto al cioccolato fondente. Per soddisfare la golosità bernese la «Gelateria gb» si è già triplicata.

6

Gelateria di Berna Mittelstrasse 15, 3012 Berna (Länggasse, Marzili, Breitenrain)

Mandateci il vostro recapito speciale di Zurigo. Inviate un’e-mail con selfie, @ nome ed età come pure nome e indirizzo del recapito entro l’8 agosto a touring@tcs.ch. agosto 2015 | touring

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Storia

trasudata da tutti i pori Dopo una profonda ristrutturazione il Kurhaus Bergün ha riacquistato l’antico splendore. Lo storico albergo, con l’ampio atrio e la sala pranzo mantenuta nel suo color azzurro originale, attira ospiti da tutto il mondo nella località di montagna grigionese. TESTO CHRISTIAN BÜTZBERGER | FOTO CASTELBERG/FEINER/GROTEWOHL

I

l vecchio pavimento di legno a disegni scricchiola leggermente quando entro nella camera spaziosa. I miei bagagli trovano posto sufficiente nel vecchio armadio di quercia. Nel grande bagno il mio sguardo è stato attirato dapprima dalle piastrelle bianche e nere e poi dalla vasca da bagno smaltata di bianco con i due rubinetti separati situata in mezzo al locale. Già decenni fa gli ospiti ammiravano la camera e il bagno dello storico Kurhaus.

del Kurhaus, ovvero l’ex sala da pranzo. Splendida nel suo azzurro originale, offre un ambiente ideale per eventi di tutti i tipi. Qui vengono celebrati sia matrimoni che battesimi, oltre ad altre ricorrenze. E si tengono anche conferenze di autori e opinionisti. Prima della ristrutturazione però la grande sala serviva anche a soldati e giovani in colonia per pernottare.

L’edificio venne costruito dopo l’inaugurazione della linea ferroviaria dell’Albula nel Qualche minuto dopo 1903. Gli albergatori in l’albergatore Christof paese temevano che gli Steiner con il luccichio ospiti avrebbero viagChristof Steiner «La mia missione è negli occhi mi mostra dare nuova vita a hotel di una certa età». giato direttamente in nell’alto e ampio atrio i Engadina e che avrebnumerosi elementi in stile liberty. Elebero trascorso le loro vacanze nei lusganti parti in vetro, colonne slanciate suosi hotel di quella regione. I timori combinate con sedie rattan bianche con- degli albergatori trovarono più o meno tribuiscono a creare un’atmosfera grade- conferma. Nel 1949 un incendio provocò vole. Due coppie anziane, che parlano la temporanea chiusura della struttura. inglese, sono occupate a scrivere cartoFino al passaggio da un millennio all’alline e bere tè. Il giovane albergatore con- tro l’albergo visse alti e bassi. La svolta tinua la sua visita guidata nel gioiello avvenne nel 2002, quando un gruppo di Vista panoramica Dalla torre gli ospiti si godono volentieri la vista.

clienti fedeli fondarono la società per azioni Kurhaus Bergün SA. In diverse tappe numerosi artigiani esperti trasformarono il Kurhaus in una vera e propria perla di stile liberty. E la arricchirono con elementi architettonici moderni e istallazioni avanzate tecnicamente, come un impianto fotovoltaico sul tetto Atrio d’ingresso Il tappeto rosso segnala agli ospiti che sono i re dell’albergo.

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La sala da pranzo Nell’ex sala da pranzo si celebrano vari eventi, balli compresi.

SWISS HISTORIC HOTELS visibile dal di sotto. Da un paio di anni il Kurhaus conta un numero crescente di ospiti, principalmente in provenienza dalla Svizzera. Oggi nelle settimane di vacanza scolastica e nei fine settimana in inverno tutte le 70 camere con 140 letti sono regolarmente occupate. Un temporaneo punto culminante avvenne

nel 2012, quando il Kurhaus Bergün venne eletto hotel storico dell’anno. Stando a Christof Steiner non dovrebbe essere l’ultimo: «Noi registriamo cifre nere nell’operativo e ogni anno possiamo fare così investimenti. Attualmente stiamo costruendo una casa per i dipendenti». •

Molto vetro Locali luminosi grazie ai grandi finestroni creano un’atmosfera gradevole.

Lunghi tavoli Apprezzata è la Table d’hôte con menù di 5 portate a base di prodotti regionali.

«Ci definiamo attraverso la storia delle case e non attraverso la grandezza oppure le stelle», afferma Barbara Zaugg, direttrice di Swiss Historic Hotels. Attualmente le 51 infrastrutture hanno ognuna il suo carattere individuale. Gli ospiti del Palazzo Gamboni a Comologno possono scegliere tra cinque camere, mentre nell’hotel di lusso Badrutt‘s Palace a St. Moritz sono oltre 150. «Non deve esserci una rottura tra l’aspetto esterno e quello interno, camere comprese», risponde Roland Flückiger, lo storico in architettura ed esperto in tutela dei monumenti presso Swiss Historic Hotels, alla domanda quale requisito debba soddisfare un albergo storico per poter far parte di questa cerchia di eletti. www.swiss-historic-hotels.com.

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GITE CONSIGLIATE

Un hamburger strada facendo

Una storia di successo su quattro ruote importata dagli Stati Uniti: esattamente 25 anni fa per la prima volta gli automobilisti nella località vodese di Crissier poterono ordinare il loro Big Mac dalla propria auto in un ristorante McDrive.

S

ono in migliaia a farlo. Alcuni una volta la settimana, altri occasionalmente. Dirigono la loro auto in uno degli 81 ristoranti McDrive e comunicano i loro desideri culinari. Spesso ci si limita al classico: il Big Mac, la variante a due piani del tradizionale hamburger. I contorni preferiti sono le patatine fritte e un bicchiere di coca cola. Il mattino però si può prendere anche solo un bicchiere di caffè e un croissant. Le ordinazioni vengono pagate subito e vengono consegnate in un batter d’occhio da una fi-

nestra o una porta poco più in là. L’alto grado di mobilità che regna la nostra vita quotidiana richiede sempre più possibilità di vitto veloce. E, se possibile, a buon mercato. Dettaglio interessante: l’anno scorso McDonald’s ha registrato più clienti nei ristoranti McDrive che nei classici ristoranti McDonald’s. Nel 2014 circa 7700 collaboratori hanno servito nei 160 ristoranti in Svizzera e Liechtenstein in media 290 000 ospiti al giorno. Il pioniere dell’hamburger è sempre sulla cresta dell’onda.

Nella Svizzera tedesca gli automobilisti possono fare tappa in 57 ristoranti McDrive, in Romandia in 18 e in Ticino in 6.

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18

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CLUB

Ad Hinwil rivive il

Revival dei vecchi cari cinema drive-in: sull’area del Centro di sicurezza stradale Betzholz a Hinwil, TCS Training & Events SA organizza dal 20 al 30 agosto l’evento Drive-in Movies. TESTO PETER WIDMER

S

entirsi nell’intimità della propria automobile come John Travolta in «Grease» o Steve McQueen in «Bullitt», cullandosi nei ricordi: questo è vivere il cinema allo stato puro, un’esperienza ben più emozionante che nelle tradizionali sale cinematografiche. Una sensazione che si può rivivere al primo grande Drive-in Movies di TCS Training & Events SA, nel Centro per la sicurezza stradale (CSS) Betzholz di Hinwil (ZH). Dal 20 al 30 agosto, ogni giovedì fino a domenica sera.

Classici e cibo americano Saranno proiettati ben 13 film – perlopiù del genere «road movies» degli anni 60 – tra cui Thelma e Louise, Easy Rider, Blues Brothers, Rush, Bullitt, Grease. Gli spettatori in auto riceveranno il sonoro dalla radio via frequenze FM. Invece, i pedoni, i ciclisti o i motociclisti staranno comodamente stesi sulle sdraio e ascolteranno il film dagli altoparlanti. E tanto che ci siamo: come in origine, i cinefili saranno intrattenuti nel tipico

stile americano. Dagli hot dog agli hamburger, dal pollo fritto a popcorn e Coca-Cola: agli stand della ristorazione c’è di tutto e di più. Cialde e gelati soddisferanno la voglia di dolce. Si raccomanda di arrivare sull’area di proiezione un’ora e mezzo prima dell’inizio, sia per occupare un buon posto sia per ristorarsi prima dell’inizio del film.

Sulle lenzuola L’idea dei cinema drive-in proviene dagli Stati Uniti, precisamente da Richard Hollingshead Jr., che la brevettò. Per anni la sperimentò con un proiettore Kodak montato sul tetto della sua auto e le lenzuola del letto stese tra gli alberi del giardino di casa. Finché il 6 giugno 1933 venne aperto il primo cinema per automobilisti del mondo, il Camden-Drive nello Stato del New Jersey. Nei primi anni il suono si ascoltava da altoparlanti esterni, mentre più tardi tramite apparecchi che si appendevano in auto, una formula che dal 1946 fu applicata in tutti i drive-in. Gli anni 50 furono il periodo d’oro per questi cinema, che negli

PRISMA

cinema in auto

USA crebbero da 1000 ai 4000 del 1958. Nello stesso lasso di tempo, chiusero i battenti 5000 cinema convenzionali. Il culto per l’auto di quegli anni contribuì in modo significativo a trasformare i cinema drive-in in un successo. Allora si sognava di poter fare di tutto con i tasti presenti nelle auto, proprio come oggi con gli smartphone… ◆

A COLPO D’OCCHIO Quando: 20–30.08.2015, da giovedì fino a domenica, secondo il giorno dalle 16 alla 01.00. Dove: Centro per la sicurezza stradale (CSS) TCS Training & Events SA, Affeltrangerstrasse 10, 8340 Hinwil. Film: 13 classici del genere auto o moto. Capacità: 120 auto e 40 posti per pedoni, ciclisti o motociclisti. Prezzi: 1 auto, 1 persona: 25 fr; 1 auto, 2 persone: 50 fr.; 1 auto, 3 persone: 60 fr.; 1 auto, 4 persone: 70 fr.; pedoni, ciclisti e motociclisti: 25 fr. (bambini: 12 fr.). Biglietti: tramite Ticketcorner o agli sportelli del CSS TCS Training & Events SA, Hinwil, aperti da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.00. Informazioni: www.driveinmovies.ch

agosto 2015 | touring

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CLUB

Assemblea delegati TCS A Basilea è stato rieletto il presidente centrale Peter Goetschi.

Parità di trattamento tra strada e rotaia

Il maggior club della mobilità della Svizzera si schiera per la parità di trattamento tra strada e ferrovia e invia un segnale per il tunnel di risanamento del San Gottardo. TESTO DINO NODARI | FOTO EMANUEL FREUDIGER

L

a rete stradale dovrebbe rimanere efficiente: è questa la richiesta concreta dei delegati del TCS. Durante il loro annuale convegno, svoltosi questa volta sulle sponde del Reno a Basilea, i delegati del maggior club della mobilità svizzero hanno approvato una risoluzione riguardante il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (Fostra), che contiene chiare richieste in merito a questo progetto. Innanzitutto, si dovrebbe ancorare nella Costituzione che Confederazione e Cantoni devono essere obbligati a mettere a disposizione un’infrastruttura stradale efficiente. Inoltre, il TCS chiede un aumento dall’attuale 50% al 60% della parte vincolata del gettito dell’imposta sugli oli minerali. In terzo luogo, i delegati accettano un aumento massimo di 3 centesimi invece dei 6 previsti del supplemento d’imposta sui carburanti, a condizione che gli altri introiti non bastino a finanziare la realizzazione dei progetti già approvati. Quarta richiesta: l’imposta sull’importazione di autoveicoli deve andare a favore della strada. Infine, il Fostra non deve nel modo più

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assoluto servire al finanziamento di progetti ferroviari.

Tunnel S. Gottardo

I delegati si sono dimostrati meno favorevoli con la quota associativa. Il consiglio d’amministrazione del TCS ha proposto un modesto aumento di tre franchi della quota centrale per i soci motorizzati e di un franco per i soci non motorizzati e per i ciclisti. La proposta è stata bocciata dai delegati.

Per contro è stato riconUn altro tema centrale fermato all’unanimità il per il TCS è la galleria di presidente centrale Peter risanamento del San GotGoetschi, in carica dal tardo. «C’è bisogno del 2012. E così l’avvocato nostro impegno, perché i friburghese presiederà il progetti stradali hanno principale club della mogrosse difficoltà a livello bilità della Svizzera per politico», ha dichiarato il altri tre anni. Altri 13 vice-presidente del TCS consiglieri d’amministraThierry Burkart. Per i dezione, anch’essi confronlegati è chiaro: il risanatati alla rielezione, sono mento della galleria con stati chiaramente riconuna seconda canna è la fermati. Nel consiglio Presidente centrale Peter Goetschi d’amministrazione si soluzione migliore, perché fornisce agli automo- è stato rieletto per altri tre anni. sono avute le seguenti bilisti maggiore sicurezza mutazioni: al posto dei a lungo termine. Inoltre, consiglieri dimissionari un risanamento affiancato da treni naOskar Vollenweider, Peter Steiner e Urs vetta richiederebbe impianti giganteschi Jakober sono stati eletti Toni Epp (Uri), ad Uri e in Ticino, che in questi cantoni Peter Schilliger (Waldstätte) e Thomas nessuno vuole. E tre anni dopo tali imUlrich (Zugo). pianti dovrebbero venire nuovamente smantellati. «È un controsenso econoInfine, per l’anno 2014 il TCS ha regimico, che a causa della circolazione destrato un fatturato netto di 326 milioni viata scatenerebbe il caos anche su altri di franchi e un utile consolidato di 3,4 tratti», ha proseguito Burkart. milioni di franchi. •


SULLA STRADA

Quando i nostri soci si confondono di veicolo formazioni. I miei interventi Bertrand Grand ha dovuto adattarsi a molti di cambiamenti durante la carriera di pattugliatore, soccorso preferiti? Aprire le vetture! A volte succede che dalla meccanica pura al boom dell’elettronica. TESTO ALINE BEAUD | ILLUSTRAZIONE CHRISTOPHE BADOUX

D

opo soltanto tre settimane di formazione, fui chiamato per il mio primo soccorso stradale. Ero da solo e un po’ angosciato. Per fortuna si trattava solamente di una foratura, un problema che riuscii a risolvere rapidamente. Questa esperienza mi ha dato fiducia in me stesso e ha segnato il debutto di una lunga storia come pattugliatore del TCS. E benché in 26 anni di carriera i fondamentali del mestiere non siano affatto cambiati, esso si è comunque profondamente evoluto. Il computer ne è un esempio perfetto. Esso completa la dotazione del mio veicolo e rappresenta un aiuto molto prezioso. All’epoca, tutti i dati tecnici delle automobili erano ordinati con cura in diversi classatori. Tenerli aggiornati non era una questione da poco! Adesso, invece, accediamo a queste informazioni tramite una banca dati costantemente aggiornata. Un’altra nota evolu-

zione del mestiere consiste nella preponderanza che ha attualmente l’elettronica nei veicoli. Un quarto di secolo fa, eravamo confrontati alla meccanica pura. Ho dovuto adattarmi a questa sfida e aspettare nuove tecniche. A volte, mi ritrovo ad un punto morto davanti ad un’avaria nuova, allora non esito a rivolgermi ai giovani della squadra che padroneggiano meglio quegli elementi. Viceversa, essi usufruiscono della mia competenza acquisita nel corso degli anni. Una collaborazione ideale, poiché ognuno approfitta delle competenze dell’altro.

Apriti Sesamo Generalmente il contatto con i soci si svolge bene, benché a volte alcuni siano snervati dalle circostanze. Arrivando sui luoghi, incontro persone spesso disposte ad aiutarmi che mi trasmettono alcune in-

dei neonati siano chiusi dentro l’abitacolo, allora è fondamentale calmare innanzitutto i genitori prima di poter iniziare il mio compito.

Fortunatamente, aprire le automobili non è sempre stressante. A volte si verificano delle situazioni comiche. Un giorno fui chiamato ad aiutare una signora di una certa età che non riusciva più ad

Una chiave, due auto.

aprire il suo veicolo dopo aver fatto le compere. Ho provato la chiave su ognuna delle serrature, ma nessuna funzionava. Poi ho aperto il veicolo con altri mezzi e ho constatato che il cilindro del contatto non corrispondeva. Allora ho spiegato alla signora che aveva sicuramente sbagliato chiave. Ma solo al momento di partire ho saputo la fine della storia: un centinaio di metri più in là c’era un veicolo identico a quello della signora. In realtà, non si era sbagliata di chiave, ma di auto! ◆

BERTRAND GRAND PATTUGLIATORE TCS Dopo l’apprendistato come meccanico di veicoli pesanti, Bertrand Grand ha lavorato qualche anno sulle macchine da cantiere. In seguito, su raccomandazione di un amico, ha cominciato la sua carriera di pattugliatore TCS. Da allora sono passati 26 anni. Oggi, a 53 anni, si svaga sulla mountain-bike e sulla moto, inoltre impartisce corsi di perfezionamento per le due ruote a Cossonay. È sposato e patrigno di due figli.

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CLUB

MARKUS AUGSTBURGER

Dare l’opportunità di migliorarsi

Markus Augstburger adora la propria autonomia e «vende» bene e volentieri il «suo» Centro Stockental.

Da 1° aprile 2013 il 58enne Markus Augstburger, con diploma di responsabile vendita, dirige il Centro TCS per la sicurezza stradale Stockental a Niederstocken nell’Oberland bernese. TESTO PETER WIDMER | FOTO EMANUEL FREUDIGER

R

elegare quest’uomo in un ufficio sarebbe un peccato mortale. Chi incontra Markus Augstburger per la prima volta, è colpito dal suo spontaneo carisma e dalla sincera simpatia che irradia verso il visitatore. Questo entusiasta ginnasta, golfista, motociclista e sciatore ama anche poter dirigere come se fosse «il proprio negozio» il Centro TCS per la sicurezza stradale (CSS) Stockental con i suoi sei collaboratori fissi e i 15 istruttori ausiliari.

«Già dal profilo geografico lavoro in un luogo privilegiato, in mezzo alla natura con vista sulle montagne e nell’ambito dei miei obiettivi professionali godo di molta libertà», dice stilando il bilancio dei suoi 62 touring | agosto 2015

primi due anni da responsabile del centro.

Pianificare, vendere, organizzare I compiti di Augstburger consistono principalmente nella pianificazione, organizzazione ed esecuzione di tutti i corsi di guida e degli eventi che si svolgono nel CSS Stockental. «Assieme ad un collaboratore esterno acquisisco i clienti commerciali, sono vicino agli ingranaggi che devono girare affinché i clienti frequentino un corso qui nel centro o vi svolgano un evento». Markus Augstburger individua la sfida maggiore nella massima occupazione delle piste, «perché alla fine della giornata vogliamo aver gua-

dagnato dei soldi!». Con circa 900 corsi all’anno, a Stockental l’occupazione si attesta in media sul 70%. Inoltre, nella sede di Ittigen vicino a Berna viene impartita la formazione in due fasi, mentre a St. Stephan si svolgono i corsi di guida invernale; questo tipo di corsi non viene però conteggiato a fini statistici. Ci sono aneddoti che riguardano i corsi di guida? Markus Augstburger ci pensa un attimo: «A volte i partecipanti arrivano al corso con auto che non dovrebbero più circolare sulla strada e poi si stupiscono se, durante una frenata a fondo, il loro veicolo non reagisce come dovrebbe». Recentemente, è anche successo che una partecipante aveva dovuto consegnare la patente a causa di un’infrazione e gliela restituivano solo due giorni dopo il corso. «Bisognava prendere subito una decisione. Il nostro centro è un terreno privato e in linea di massima qui può guidare chiunque. Si trattava di un

corso per aziende e la partecipante era stata trasportata al centro da altri colleghi. Le abbiamo perciò permesso di frequentare il corso; nell’ottica della sicurezza stradale volevamo offrirle l’opportunità di migliorarsi!». •

BOTTA, RISPOSTA A cosa fa attenzione Lei in quanto utente della strada? Ai pedoni e soprattutto ai bambini. Da quando ho assunto questa funzione ho modificato il mio comportamento stradale, oggi guido in modo più preciso di prima. Quanti corsi di guida ha frequentato personalmente? Ogni anno frequento almeno un corso con l’autovettura e anche uno con la motocicletta. Quanti chilometri percorre in un anno? Tra i 35 000 e i 40 000, che da soli costituiscono il mio tragitto per venire a lavorare in automobile da Berna a Niederstocken, pari a 90 km al giorno.


CLUB

Viaggiare con amici e

in amicizia Il sentimento di appartenenza che sorge campeggiando è proverbiale. Lo si è notato anche all’evento informativo organizzato al camping TCS di Soletta: circa 40 persone vi hanno partecipato per sapere tutto sui sei tour guidati che il TCS proporrà nei campeggi d’Europa nel 2015 e 2016. TESTO PETER WIDMER | FOTO FABIAN UNTERNÄHRER

«V

iaggiare con amici e in amicizia», con questo slogan Mario Brunelli, product manager TCS viaggi dei soci accoglie gli interessati nel nuovo ristorante del TCS –Camping «Pier 11» a Soletta; tutti pendono letteralmente dalle sue labbra. Brunelli arriva subito al punto: da settembre 2015 a luglio 2016 il TCS Camping propone sei tour guidati in camper o roulotte, in Francia, Italia, Germania, Polonia ed Europa sudorientale (vedi anche box a lato).

«Non possediamo un camper, ma vorremmo fare un viaggio di questo genere», ci rivela un 50enne appassionato del campeggio alle prime armi. «Non si preoccupi, non deve voltare le spalle a

gio vengono organizzate gite diurne con i pullman; anche per le escursioni è stato previsto abbastanza tempo libero. «Offriamo viaggi per individualisti socievoli», interpreta così l’offerta Mario Brunelli. La dimensione dei gruppi va da 15 a 25 persone, eccetto che in Polonia, Romania e Bulgaria dove si accettano un massimo di 30 campeggiatori per gruppo. «Sono permessi i cani?», vuole sapere una signora che getta uno sguardo preoccupato sotto il tavolo dove si trova il suo amato quadrupede. In questo caso, Mario Brunelli non può dare luce verde, perché in alcune infrastrutture i cani non sono ammessi. Consiglio dello specialista: prima di partire in viaggio informatevi sulle tappe e poi chiedete il permesso ai singoli campeggi. ◆

questa idea», Brunelli spazza via così le preoccupazioni del partecipante. «Dal nostro partner McRent lei può noleggiare a condizioni speciali il camper che fa per lei». Chi ora pensa di dover circolare per due settimane in convoglio A COLPO D’OCCHIO attraverso la Toscana o la Pro14–26.9.2015 Toscana magica venza, si sbaglia. 30.9–15.10.2015 Germania: Sud sconosciuto Ogni capitano del 7–19.5.2016 Francia: la dolce Provenza camper all’inizio 6–26.5.2016 Polonia: natura e cultura del viaggio riceve i 6–20.6.2016 Italia: Nord-Est sconosciuto dati GPS di ogni 30.5–4.7.2016 Scoprire il Sud-Est dell’Europa campeggio in proInformazioni e prenotazioni telefoniche: gramma che poi TCS Tourismus Servicecenter Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna raggiunge in Tel. 0800 163 111, vl@tcs.ch modo individuale. www.tcs-reisen.ch/camping-rundreisen Da ogni campeg-

Accontentare anche lo stomaco I campeggiatori al buffet.

Di prima mano Il professionista di viaggi Mario Brunelli, product manager viaggi soci, informa.

Raccomandazione presidenziale Ernst Grossenbacher, presidente del Camping Club TCS Berna, rende appetibili le ferie in camping.

Quadrupedi Partecipazione possibile? Da chiarire!

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FORUM

La mia prima auto

Grazie alla sua Fiat 500, Beat Berger si spostava autonomamente a Parigi.

Una cosa da pazzi, usare una traballante «Due Cavalli» come mezzo di trasporto per un’intera orchestra: gli aneddoti riguardanti la prima automobile dei nostri lettori continuano a far sorridere e a suscitare ricordi speciali. Avvolta nel fumo

Gruppo di ragazzi su «2CV», 1963.

Trasporto d’orchestra «Questa meravigliosa Citroën 2CV la comprai usata nel 1963 per 2500 franchi. Ero molto orgoglioso di essermela potuta permettere a 21 anni e in condizioni economiche modeste; all’epoca non esisteva ancora il leasing. Quando lo comprai, il veicolo aveva solo 11 mesi e 11 000 km sul contachilometri. Con questa vettura di color rosso acceso non passavo di certo inosservato sulla strada. La 2CV servì, tra l’altro, come mezzo di trasporto per cinque musicisti del complesso di cui facevo parte e per i relativi strumenti».

«Già da bambino ero completamente pazzo per le auto e riconoscevo la maggior parte delle macchine ad occhi chiusi, semplicemente dal rumore del motore. Negli anni 60, durante il mio tragitto quotidiano verso scuola mi imbattevo spesso in una Sunbeam Alpine di color verdino, che mi piaceva ogni giorno di più. Appena finito l’apprendistato, nel 1968, con i miei risparmi mi comprai per 3500 franchi una Sunbeam Alpine del 1961, che nuova costava 13 500 fr. Con la Sunbeam feci tanti viaggi meravigliosi e ci andavo anche a lavorare. Una volta, però, sopravvalutai me stesso e la mia automobile. Durante un’afosa giornata estiva, mi trovavo con un amico su una trafficatissima autostrada tedesca, nella Foresta Nera. Nonostante i vari avvertimenti del mio garagista, di non affaticare un motore già duramente strapazzato, mi installai sulla corsia di sorpasso finché il motore non si ruppe. La conseguenza: l’automobile che circolava dietro la nostra fu completamente avvolta da un denso fumo, ma riuscì comunque a frenare in tempo. Noi riuscimmo solo a rotolare fin contro lo spartitraffico centrale. Poi aspettammo fino a quando fu possibile spingere la Sunbeam attraverso la carreggiata. La sostituzione del motore fu inevitabile».

Perfetta per Parigi «Quando nel 1968 dissi ‹addio› al militare, ebbi l’esigenza di far qualcosa nel sociale. Dopo aver svolto un tirocinio in un’organizzazione operante nelle bidonville di Parigi, tornai nella metropoli francese dopo qualche mese, stavolta autonomamente con la mia prima macchina, una Fiat 500, che avevo comprato per 600 franchi. Era l’auto perfetta per Parigi. Ma una volta che, accanto alle gambe della passeggera, vidi che potevo contare ogni pietra di una strada lastricata, capii perché costava così poco! Nell’officina della nostra organizzazione improvvisammo la saldatura di pezzi di rinforzo. Proprio così, la cara vecchia ruggine dei tempi andati… A parte questo era una super macchinina. Se fossi rimasto a Parigi ci avrei girato ancora per parecchio tempo. Ma di ritorno in Svizzera non durò molto: cofano del motore aperto, controllo di polizia, collaudo: era suonata la campana a morto per la mia Fiat». Beat Berger, Berna

Urs Maier-Sommer, Basilea

Jean-Claude Bovey, Sion

@

Richiesta Siete particolarmente fieri di una vostra foto (gente, paesaggio, monumento)? Condividete la foto con noi e i lettori inviandocela per e-mail entro il 31 agosto 2015: touring@tcs.ch

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Senza tetto: Urs Maier nella sua filante cabrio Sunbeam Alpine.


Scriveteci…

Qui vale la regola: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata.

Dopo il lancio della nuova rivista Touring, in sostituzione del giornale in formato tabloid, alcuni soci e lettori ci hanno fatto parte delle loro reazioni.

Congratulazioni! A quanto pare la rivista del TCS è passata direttamente dalla corsia d’emergenza (perdonatemi) a quella di sorpasso!

Redazione Aline Beaud Christian Bützberger Juliane Lutz Peter Widmer Art Director Alban Seeger Responsabile foto Emanuel Freudiger Layout Andreas Waber Stephan Kneubühl Sara Hofmann Mathias Wyssenbach

Nuova rivista Touring: alcuni soci ci hanno inviato le loro reazioni.

La nuova rivista Touring è semplicemente bella. Mi congratulo per questo «colpo» riuscito. Mi soddisfa il nuovo formato in stile rivista patinata, realizzato perfettamente a livello ottico e grafico, con tante belle fotografie. Inoltre i contributi sono interessanti e particolarmente variegati. Adesso riporre il «Touring» tra la carta vecchia dopo averlo letto, mi costa un certo sforzo! In realtà si tratta di un pezzo da collezione. Attendo già con ansia la prossima edizione e auguro alla vostra squadra altri successi professionali.

Fred Burgmann, Hombrechtikon

Consumo VW Passat (test)

Davvero incredibile la trasformazione da noioso giornaletto quasi inosservato a questa attraente rivista che val la pena di leggere da cima a fondo.

A causa del valore del consumo troppo alto fatto registrare durante il test (Touring, 4/2015) dalla VW Passat 2.0 TDI (240 CV) DSG 4Motion e d’accordo con il fabbricante e l’importatore, si è proceduto a una nuova misurazione presso la fabbrica VW a Wolfsburg (D). In presenza di un collaboratore TCS, il veicolo del test al banco di prova dei veicoli integrali ha fatto registrare un consumo falsato di +0,4 l/100 km rispetto a quello del fabbricante (5,4 l/ 100 km). Cioè è dunque risultato nella tolleranza massima di 0,6 l/100 km, che il TCS ha pattuito con Auto Svizzera SA. Secondo il fabbricante il consumo maggiore risulta dal fatto che i veicoli integrali per l’omologazione sono resi conformi alla trazione anteriore. Nel rispetto delle norme.

Peter Rohner, Sciaffusa

TCS Consulenza mobilità

René Bietenholz, Lyssach

Rosmarie Frehsner, Dietikon

Bravi! Finalmente! Mi complimento con voi per questo «colpo». Il nuovo aspetto, la carta, il formato, il contenuto e l’intera presentazione sono riusciti. Adesso leggo il giornale di nuovo con piacere.

Editore Touring Club Svizzero Casella postale 820, 1214 Vernier (GE)

Vice caporedattori Marc-Olivier Herren Dino Nodari

Werner Rutsch, Bolligen

Willi Grossenbacher, Konolfingen

Rivista del Touring Club Svizzero (TCS)

Caporedattore Felix Maurhofer

Durante i miei quasi 55 anni da socio TCS raramente sono stato così felice di ricevere il vostro giornale. Questa nuova presentazione vi è riuscita al 100% e perciò mi voglio congratulare con voi. Ci sono solo vantaggi ad essere vostri soci!

La nuova rivista respira un layout moderno, molto bello da vedere. Purtroppo sono stati un po’ dimenticati i lettori più anziani. Su uno sfondo chiaro i caratteri piccoli si possono sicuramente leggere. Tuttavia, a volte ci vuole la lente d’ingrandimento per le didascalie sulle diverse foto a colori o su sfondo colorato. Come rappresentante dei soci più anziani del club, vi prego se possibile di lavorare con caratteri di maggiore dimensione. In tanti vi saranno certamente grati.

touring impressum

Assistenti di redazione Michela Ferrari (I) Tania Folly (F) Oliver Marti (T) Irene Mikovcic-Christen Corrispondenza Redazione Touring Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna Tel +41 58 827 35 00 Fax +41 58 827 50 25 touring@tcs.ch Tiratura Edizione italiana: 83 246 Totale: 1 334 694 Edizione/Marketing Reto Kammermann Natascia Prosperi Abbonamento: compreso nella quota annua di socio. «Touring» è pubblicato 12 volte l’anno. Modifica indirizzo: con il numero di socio: TCS, Sede centrale, Casella postale 820, 1214 Vernier, Tel. 0844 888 111, info@tcs.ch Pubblicità: Publicitas Publimag AG Seilerstrasse 8, 3011 Berna Tel. +41 44 250 31 31 Fax +41 44 250 31 32 Testi e foto sono protetti dai diritti di autore. Ogni riproduzione, anche parziale, richiede l’accordo scritto dell’editoria. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti. Produzione Swissprinters SA Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen Tel. +41 58 787 30 00

La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail (touring@tcs.ch). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring (www.touring.ch).

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PEOPLE

015 3–5.07.2

ES LIGNIÈR E U IQ R HISTO

res (NE) di Ligniè Circuito

Motociclisti oltre a

salva vita

.2015 20/21 .06

NE DONAZIOUE DI SANG

erg laubenb Passo G

Ritrovo dei motociclisti che salvano le vite all’annuale campagna di donazione del sangue sul passo del Glaubenberg.

(OW) TESTO E FOTO EMANUEL FREUDIGER

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uando un motociclista vuol far del bene, neanche il brutto tempo riesce a dissuaderlo. Ne è la prova la buona quantità di appassionati della moto che al 20 e 21 giugno si sono recati sul Passo del Glaubenberg in Obvaldo. Mentre i centauri donavano il sangue sui lettini della Croce Rossa, le loro beniamine motorizzate venivano sottoposte ad un controllo tecnico presso l’apposito stand del TCS. Dal TCS i motociclisti hanno potuto far controllare le loro amate due ruote.

Ralph Steinfeld, Grenchen

Heinz, Martina e Michael Labhart, Düdingen

Ralf Lengweiler, Bulle

EMS Biker Paramedics Andreas Eggert e Robert Zandonella

Christoph Grossenbacher, Bleienbach e Michel Büchi, Langenthal

Bruno Bachmann, Ebikon

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Vecchie

glorie in mostra

Rimbombanti motori e spettacolari veicoli d’epoca da ammirare sul circuito di Lignières ad inizio luglio. TESTO E FOTO EMANUEL FREUDIGER

Il pilota da corsa Marcel Fässler a bordo della leggendaria Audi Quattro.

P

er la terza volta i fan dei veicoli d’epoca si sono riuniti sotto un caldissimo sole a Lignières (NE) per assistere a una spettacolare gara. Si potevano ammirare numerosi preziosi motori a due e quattro ruote in

un fantastico panorama della bella regione del Chasseral. I duelli su questo circuito, nelle diverse categorie dei veicoli, sono stati appassionanti e hanno fatto la gioia di grandi e piccini.

Marco Calderari su Abarth V8 3000 Pronto del 1970, seguito da Peter Leuthard su Sauber C3 del 1973.

Veterana potente: Gerry Leumann sulla 200 CV Bentley 6.5/8L Le Mans Tourer.

Roger Egolf, direttore di TCS Training & Events e Tony Staub di nyou AG.

Presenza francese: Marcel Gmeiner su Renault 12 Gordini del 1972.

L’ambasciatrice del marchio TCS Training & Events Sabine Holbrook in sella alla leggendaria BMW R51RS, prodotta in ben 17 esemplari nel 1939.

Charly e Frédérick Rieille in pista sulla BMW-Lambert Basset.

L’ambasciatore del marchio TCS Training & Events Marcel Fässler davanti all’Audi Quattro del 1982.

I veri appassionati dei motori non si accorgono neanche della terribile afa.

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PEOPLE

Aline e Nat

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Mael e Nils

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Sonja e George

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Olesya e Estelle e Michel

Irene e Robert

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Christian

Sandra e Stephane

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e Simo

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GIOCA & VINCI

GRANDI OCCASIONI per vincere

: 17 agosto o ultim per termine e ar partecip i c ai gio h

OCCASIONE 1 – Gioco per i lettori IN PALIO 2 notti per 2 persone presso il Waldhotel National**** di Arosa Valore: ca. CHF 1200.– 1 weekend per 2 persone in una junior suite con incluso • bevanda di benvenuto sulla nostra terrazza soleggiata • colazione regionale a buffet • menu serale a 5 portate • ingresso nelle aree benessere Aqua Silva e Spa Salus • buono wellness del valore di CHF 25.– a persona • Arosa All-Inclusive Card con utilizzo gratuito delle ferrovie di montagna, del parco avventura, della Driving Range ecc. Sponsor del premio: www.waldhotel.ch Domanda: Quanti chilometri (cifra arrotondata) sono stati percorsi con la Tesla in tre giorni attraverso l’Europa? km Inviate un SMS con scritto tmi071 xxxx (xxxx = km) al numero 543

OCCASIONE 2 – SUDOKU 1

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Con lo Smartwatch, Apple ha definito una nuova moda. L’Apple Watch ben si adatta come telecomando e secondo schermo per l’iPhone, comunica con questo dispositivo e mostra notizie, e-mail e notifiche. Ma ciò che lo rende molto interessante è il gran numero di sensori integrati. L’Apple Watch, infatti, conta tutti i passi e avvisa quando è arrivato il momento di fare un po’ di attività fisica. Calcola senza sosta la distanza percorsa, la velocità e le calorie consumate. È l’ideale per chi è in continuo movimento.

È possibile partecipare anche per posta, inviando la soluzione a TCS, Editoria Touring, Casella postale, 3024 Berna.

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IN PALIO In palio il Sony Xperia M4 Aqua Black Valore CHF 289.– impermeabile Come sempre accade con i prodotti Sony, anche l’Xperia M4 Aqua è realizzato con materiali di primissima qualità. È impermeabile, ermetico alla polvere e capace di immergersi in acque dolci fino a una profondità di 1,5 metri. Il display da 5 pollici ha contrasti decisi, bei colori e consente ampie inquadrature. Il modulo LTE permette di navigare velocemente. Con la fotocamera principale da 13 megapixel si possono scattare foto di altissima qualità. Il Sony Xperia M4 Aqua è quindi il compagno perfetto per le vacanze.

Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle rosse. Inviate un SMS con scritto tmi072 e le tre cifre al numero 543. Ogni SMS costa CHF 1.50.

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IN PALIO l’Apple Watch Sport

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OCCASIONE 3 – SUDOKU 2

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Il tradizionale Waldhotel National di Arosa unisce stile ed eleganza con relax attivo e moderno. Nell’area wellness e spa con piscina panoramica coperta, 7 saune, 2 stanze relax, fitness, massaggi e area beauty su oltre 1100 m2 è facile dedicarsi al compleeto rilassamento. Inoltre, lo chef Gerd Reber delizierà gli ospiti con l’ottima cucina. L’hotel è in una posizione dominante dove si gode di una splendida vista, ed è circondato da un panorama alpino mozzafiato.

Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle verdi (le altre segnate devono essere completate di volta in volta con le cifre da 1 a 9). Inviate un SMS con scritto tmi073 e le tre cifre al numero 543.

Possono partecipare tutte le lettrici e tutti i lettori di Touring in Svizzera e Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro familiari. I vincitori dei concorsi «Gioca & Vinci» di Touring saranno estratti a sorte e avvertiti. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

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CLUB

Il telaio

Il manubrio

Il cambio

I freni

Le sospensioni

1816

1861

1870

1880

COME FUNZIONA?

La bici dal 1816 ai nostri giorni Forse per andare a scuola usi anche tu una bici. Ma lo sai che questo mezzo di trasporto ha conosciuto una grande evoluzione negli ultimi due secoli? Nel 1816, il tedesco Karl Drais ideò una bici senza pedali, un attrezzo che permetteva di spostarsi a una velocità di 15 km/h con la sola forza dei piedi. La battezzò draisina. Nel 1861 il francese Pierre Michaux inventò il velocipede con pedali fissati alla ruota anteriore. Mentre più tardi fece la sua comparsa il biciclo, con la ruota anteriore sovradimensionata. Tuttavia, a causa della sua altezza, questo attrezzo era difficile da manovrare e si rivelò pericoloso. Bisognerà attendere fino al 1880 per vedere apparire la prima catena da bicicletta. Seguirono altre migliorie, come l’introduzione delle marce e del deragliatore, ma il principio della trasmissione a catena è rimasto invariato da allora. Ai nostri giorni, esistono vari tipi di bici oltre alla tradizionale (elettrica, da corsa o mountain-bike).

I pedali GIOCO 1

Riproduci il disegno aiutandoti con la griglia.

GIOCHI MOBILI Ti annoi? Allora prova questo gioco:

La sequenza logica Per divertirsi e dar sfogo all’immaginazione, potresti provare il gioco seguente con i tuoi amici. È molto semplice, il più vecchio inizia dicendo una parola. A turno e a tutta velocità, ognuno dice un’altra parola che richiama l’ultima ascoltata. Una sequenza logica. Perde chi non riesce a trovare una nuova parola. Esempio: tragitto, scuola, maestra, compiti, grammatica, esercizi, ricreazione ecc. Le possibilità sono infinite!

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Questo mese, oltre a numerosi giochi, spiegheremo l’evoluzione della bicicletta dalla sua invenzione nel 1816. Non dimenticare di partecipare al nostro concorso, potresti vincere un premio estratto a sorte.

OUR

bicicletta

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Dalla draisina

GIOCO 2

Trova il tragitto per la scuola rispettando i cartelli stradali. CONCORSO

PREMI

1

Un set di 2 biglietti bambino per l’Aquaparc Le Bouveret di 78 franchi.

2

Un set di 2 biglietti per il Labyrinthe Aventure di un valore di 36 franchi.

3

Un set di 4 biglietti bambino per lo zoo di Basilea di un valore di 28 franchi.

Partecipazione entro il 9 agosto 2015 per e-mail: tourolino@tcs.ch o tramite posta a: TCS, Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna La risposta del concorso n. 6 era b. I segnali stradali di pericolo sono triangolari. Complimenti a Chiara Mottalini (Leggia), Fabian Jaccoud (Attalens) e Sabina Ruch (Bienne).

Su questa immagine, chi ha la precedenza? □

i pedoni □ il ciclista □ nessuno

@

Inviaci un’e-mail a tourolino@tcs.ch con la soluzione giusta per partecipare al sorteggio e provare a vincere uno dei premi a lato.

Possono partecipare tutti i giovani lettori e le giovani lettrici di Touring della Svizzera e del Liechtenstein, a eccezione dei collaboratori TCS e dei loro familiari. I giovani vincitori del concorso «Tourolino» saranno estratti a sorte e avvisati personalmente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori verranno pubblicati di volta in volta sulla rivista Touring.

I premi sono stati generosamente offerti da Aquaparc, Labyrinthe Aventure e lo zoo di Basilea.

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IN GIRO CON

Promosso dalla cucina al comando Menduh Luta, di origine kosovara, è stato ora promosso capitano della CGN. Nel 1983 ha fatto il suo debutto come impiegato di cucina a bordo del battello La Suisse.

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TESTO ALINE BEAUD | FOTO EMANUEL FREUDIGER

ffettuiamo la traversata Losanna–Morges–Thonon a bordo del Coppet. Al timone ritroviamo il 23° capitano della CGN (la Compagnia Generale di Navigazione sul lago Lemano), Menduh Luta. La scorsa primavera è stato promosso in seguito ad un percorso professionale fuori dal comune. Diventare capitano, il suo sogno da bambino? No, all’epoca non conoscevo i battelli. Volevo diventare un contabile. In Kosovo, la situazione era instabile, un bel giorno ho preso le valigie e sono partito. Allora ho trascorso un mese in Italia e poi un po’ di tempo in Francia prima di trovare un lavoro come impiegato di cucina su un battello in Svizzera, grazie all’aiuto di un amico. Non sapevo una parola di francese.

Cosa ha provato in quell’occasione? Ho provato una certa fierezza. Diventare capitano è una cosa grandiosa! Non ho parole per descrivere questa sensazione. Il fatto che sia riuscito è anche un bel esempio per gli altri. E ho provato anche tanta gratitudine per la Svizzera.

Durante questi venti anni di formazione, quali difficoltà ha incontrato? La mia difficoltà principale era la lingua francese. Per un lungo periodo di giorno ho lavorato MENDUH LUTA e di sera ho seguito i corsi di lingua. Mi rimacapitano CGN neva veramente poco tempo da dedicare alla PREFERENZE mia famiglia. Per fortuna la CGN mi ha aiutato Colore: il verde delle molto, in particolare finanziando cento ore di montagne corsi privati. Nel fare gli esami teorici avevo Veicolo: il battello paura di commettere degli errori d’impreciMusica: classica sione legati alla lingua.

E in seguito cosa è successo? Paese: Francia Come si svolge una giornata a bordo? Grazie al mio lavoro, allora ero in contatto con Film: i western e i Pilotando battelli piuttosto piccoli, oggi il Copil mondo della navigazione. Vedendo i membri film d’azione pet con una capacità di 125 persone, sono sia dell’equipaggio, pensavo che il loro mestiere Cucina: francese capitano che meccanico. Una volta a bordo, prefosse facile e che non facessero poi così tanto. paro il battello verificando il suo stato e i livelli. Mi ha fatto venire voglia… La realtà è ben diMi occupo anche della pulizia e accolgo i passeggeri. In seguito versa! Nel 1995, ho fatto di tutto per ottenere una promozione. ho il piacere di navigare per tutto il resto del mio servizio. La promozione al grado di capitano segna il punto culmiHa già altri obiettivi in vista? nante della sua carriera. Quali sono le tappe da seguire Attualmente sono capitano II e desidero diventare capitano I, prima di poter indossare l’uniforme e il berretto? ma per ora non ho preso alcuna decisione. Certo è che mi daUna volta alla CGN, prima di tutto ho lavorato come aiuto pitrebbe il diritto di guidare dei battelli a vapore. tore, poi barcaiolo. In seguito ho seguito le tappe classiche: controllore II e I, vice-timoniere, timoniere e timoniere pilota. Va in battello anche durante il suo tempo libero? Ho fatto la richiesta per il grado di capitano e superato gli Consacro il mio tempo libero ad altre attività. Mi piace molto esami federali, la teoria e la pratica. In seguito sono divenuto camminare in montagna oppure circolare in bicicletta. A volte aspirante capitano. Dopo un periodo di 300 giorni, sono stato vado anche a fare il bagno in spiaggia, ma non salgo su un batfinalmente promosso al grado di capitano. Il giuramento ha tello. • avuto luogo il 25 marzo scorso a Losanna. 72 touring | agosto 2015


Menduh Luta Domiciliato a Losanna, sposato e padre di due figli, questo capitano della CGN oggi ha 55 anni, ha dovuto fare numerose concessioni per potersi consacrare alla sua passione, navigare.

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PRESTAZIONI

Benvenuti al TCS Sapete che oltre al soccorso stradale potete avere una gamma di servizi supplementari? Ossia un’assicurazione annua di viaggio, una competente protezione giuridica, un’assicurazione automobile vantaggiosa come pure una carta di credito con vari vantaggi!

Corsi di guida sicura con la motocicletta Partecipate ai corsi di guida TCS in sella a una moto sia che si tratti di rinfrescare le proprie capacità su due ruote, esercitarsi nello scansare un ostacolo oppure su come affrontare meglio le curve. www.training-events.ch

Societariato TCS

TCS Assicurazione Auto L’assicurazione auto equa del club con grossi sconti e consulenza personalizzata. www.assicurazione-auto.tcs.ch

Il punto di partenza per tutti i vantaggi Club e i consigli degli esperti TCS – comprese le 12 edizioni della rivista del club «Touring». Inoltre sostenete il nostro impegno per la prevenzione e la sicurezza stradale. Potete scegliere tra: Societariato con soccorso stradale La Patrouille TCS per ogni tipo di veicolo – la vostra garanzia di ricevere un aiuto rapido ed esperto sulla strada, dove e quando ne avete bisogno.

TCS MasterCard La carta di credito e tessera di socio per pagare ed economizzare, con anticipo spese d’emergenza fino a 10 000 fr. www.mastercard.tcs.ch

Societariato senza soccorso stradale La soluzione per coloro che desiderano approfittare di tutti i vantaggi socio e aver accesso ai prodotti e prestazioni TCS senza aver bisogno del soccorso stradale.

TCS Protezione giuridica La protezione competente per i vostri diritti e il vostro portafoglio, a casa e in giro. Libera scelta dell’avvocato.

Cooldown Club L’affiliazione per i giovani adulti fino ai 26 anni che offre ancor più vantaggi e sconti sui corsi di guida e sugli acquisti. www.tcs.ch

www.protezione-giuridica.tcs.ch

TCS Training&Events Corsi di guida per testare i limiti e migliorare la sicurezza con l’aiuto degli esperti. www.training-events.ch

Libretto ETI La principale assicurazione viaggio svizzera annua vi protegge prima, durante e dopo un viaggio in Svizzera e all’estero. www.eti.tcs.ch

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Informazioni e ordinazioni:

0844 888 111


TCS TICINO #7

Bollettino della Sezione Ticino

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Gottardorama:

per saperne di più!

AUTO D’OCCASIONE . . . Vendere o comperare un’auto usata con l’aiuto del TCS si rivela un’operazione molto più appagante. Pagina 76

A SPASSO COI SOCI . . . Due offerte allettanti per passare una giornata un pò diversa in compagnia della famiglia TCS. Pagine 78–79

GOTTARDO: BIASCA NON CI STA! Intervista a Jean-François Dominé, Sindaco di Biasca, sull’eventualitità di ospitare la stazione di carico dei TIR. Pagine 80–81


SEZIONE TICINO | TECNICA

OK! Quest’occasione è un affare . . . Dal punto di vista del compratore: Il più delle volte l’acquisto di un’auto d’occasione è emozionale. Sovente non ci si preoccupa di verificare in dettaglio il veicolo che si desidera comperare e il suo scintilìo, frutto di una pulizia meticolosa, è interpretato come «un ottimo affare».

C

i si dovrebbe invece porre molti interrogativi prima di concludere l’affare: Meccanicamente è tutto a posto? Il prezzo richiesto è corretto? L’auto è venduta da un privato oppure esiste una garanzia? Se esiste, quali aggregati e accessori non sono coperti dalla garanzia d’uso? La carrozzeria è in buono stato anche nei punti che non vedo? Chi può aiutarmi a capire se effettivamente faccio un affare? Il controllo «Auto Occasione» effettuato dal Touring Club Svizzero, Sezione Ticino al Centro diagnostico di Rivera vi dà la possibilità di verificare totalmente l’auto (compresa la potenza del motore) ed ottenere le informazioni sul valore reale attuale, la garanzia ed una stima dei costi di manutenzione di quell’esatto modello. Dal punto di vista del venditore: effettuare un test alla vettura che state vendendo vi permetterà di conoscere il reale stato e il valore di mercato.

Il TCS vi rilascerà un attestato che vi permetterà di meglio segnalare ai potenziali acquirenti la vostra offerta e li tranquillizzerà sulla validità dell’occasione. La verifica effettuata dal TCS potrà essere indicata nel vostro annuncio pubblicitario per aumentarne l’attrattività. Un sicuro segnale che quell’auto è un affare! Se invece alcune parti della vostra vettura non sono più in buono stato, con questo test potrete valutare meglio la situazione e farvi consigliare su quali provvedimenti prendere: riparare le parti difettose per poter realizzare un miglior prezzo di vendita o segnalarle all’acquirente concedendo un ribasso. Nelle trattative tra privati consigliamo di incontrarsi al Centro tecnico di Rivera e dopo il controllo i nostri agenti tecnici

Tiratura Edizioni

TCS SEZIONE TICINO Impressum Bollettino ufficiale dei Soci TCS Sezione Ticino

84 000 copie 12 volte all’anno

Redazione Roberto Morandi sezioneTI@tcs.ch Layout Sara Hofmann

potranno assistervi per concludere un vero affare sia per chi vende sia per chi compra. Il costo di questo test è di CHF 200.– per auto inferiori a 1500 ccm (CHF 220.– per le superiori). Se siete soci TCS godrete di uno sconto di CHF 100.–. Informazioni e appuntamenti allo 091 935 91 35 o tcs-ticino.ch.

Inserzioni TCS Sezione Ticino CP 581 6802 Rivera Telefono 091 935 91 23 Stampa Swissprinters AG Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen

Indirizzi TCS Punto di contatto: informazioni sul societariato, libretto ETI, protezione giuridica Assista, corsi, scuola guida, collaudi e controlli tecnici. Per il viaggio: ViaCard (I), Télépeage (F) Contrassegno per le polveri fini (D) Vignetta autostradale per CH e Austria Seggiolini per bambini e articoli Shop

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TCS Sezione Ticino Via alla Chiesa 10 Casella postale 581 6802 Rivera Telefono 091 935 91 35 Fax 091 935 91 20 SezioneTI@tcs.ch www.tcs-ticino.ch

ETI pronto intervento Tel. +41 58 827 22 20 (emergenze) Patrouille TCS: Tel.: 0800 140 140 (richiesta intervento) 0844 888 111 (Informazioni) Infostrada 163 (50 cts./chiamata + 50 cts./min.)


CONSULENZA | SEZIONE TICINO

Efauto.ch

Le efficienti si presentano Nell’oramai vasta gamma di auto efficienti che il mercato propone è difficile districarsi per effettuare una scelta oculata. I veicoli elettrici, in particolare, portano con sé termini e valori che per molti sono delle novità e quindi difficilmente paragonabili a quelli relativi alle auto a trazione tradizionale. Il TCS e Infovel hanno creato una piattaforma informatica per assistere gli acquirenti in questo arduo compito. La visualizzazione dei risultati del comparatore tra i valori di due modelli selezionati

D

opo una prima fase di test iniziata nel 2014 si è rielaborata la presentazione dei dati per le vetture sfruttando l’esperienza accumulata in questi mesi e si è giunti ad una nuova e accattivante piattaforma messa online da alcune settimane.

La nuova piattaforma Dopo essersi collegati a efauto.ch, la prima scelta proposta è il Cantone. Momentaneamente è presente solo il Ticino in veste di Cantone pilota ma già diversi altri saranno disponibili prossimamente. Ai dati tecnici delle vetture sono aggiunti i dati Cantonali come le imposte di circolazione ed eventuali ribassi introdotti per favorire l’acquisto di quelle più efficienti. I costi chilometrici sono adeguati in funzione della scelta territoriale dando un reale valore. Il filtro di ricerca permette poi di parametrizzare quattro valori. I tre più importanti sono la disponibilità finanziaria, i posti a sedere minimi necessari e l’autonomia del motore elettrico per le auto con sistema plug-in (la spina elettrica che permette la ricarica). Il quarto valore è l’emissione di CO2 che determina indirettamente il tipo di trazione. Con 0 emissioni scegliamo auto puramente elettriche, aumentando il valore si aggiungeranno le auto ibride che presentano due tipi di trazione abbinate. Se togliamo il visto «solo veicoli plug-in» dalle

scelte opzionali appariranno anche le auto con trazione tradizionale a basse emissioni di CO2 . In tempo reale la nostra selezione di vetture, visibile nella parte bassa dello schermo, si modificherà ad ogni variazione di valori. Per ora sono presenti veicoli fino a 95 g di CO2 per km. Nel prossimo mese saranno aggiunte le vetture fino a 130 g, ed entro la fine dell’anno tutte le altre. Non ci resta ora che scegliere un modello che ci interessa per accedere alle schede dei dati. La scheda «Modello» presenta i dati principali (prezzo, imposta di circolazione, costi fissi e variabili nonché il tipo di motorizzazione con i relativi valori di autonomia ed emissioni). Se il TCS ha già effettuato un test apparirà anche l’icona per visualizzarne i risultati. La seconda sche-

da presenta i «Costi chilometrici» in dettaglio secondo la percorrenza media annuale. Modificando il valore medio di km percorsi annualmente varieranno i costi e quindi il valore medio al km. Le schede «Panoramica» e «Specifiche» completano la visione dei dati tecnici dell’auto. La novità Una funzione supplementare permette di comparare più vetture (fino a 10). Sulla foto che appare nella scheda «Modello» si trova un’icona rappresentante un’auto. Selezionandola si inserisce la vettura nel comparatore. Terminata la selezione e premendo l’icona che si trova nell’angolo destro in alto alla pagina principale con lo stesso pittogramma si avrà la possibilità di comparare i modelli a due a due. Buona ricerca e buon divertimento! • agosto 2015

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SEZIONE TICINO | VIAGGI

Visitiamo

Orta e l’isola San Giulio I

l Gruppo del Bellinzonese e Valli ha scelto Orta e l’isola di San Giulio come mete della gita sociale prevista il 12 settembre prossimo. Le escursioni di una giornata in luoghi a noi vicini rompono il tran-tran quotidiano e a volte riescono ad entusiasmare, rivelando meraviglie inaspettate. È il caso di Orta, cittadina situata a metà della sponda orientale dell’omonimo

Lago, all’estremità di un promontorio collinare che digrada verso la riva, a 45 chilometri dal capoluogo Novara. Questo comune italiano di 1160 abitanti della provincia Novarese fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia ed è insignito della bandiera arancione, marchio di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano ai piccoli comuni dell’entroterra italiano (massimo 15 000 abitanti) che si distinguono per un’offerta d’eccellenza e una calorosa accoglienza. La storia della città di Orta è intimamente legata a quella del territorio del Lago d’Orta. Orta è sempre stato il centro principale della Comunità della Riviera, un consorzio autonomo di comuni esistito dal medioevo fino a metà Settecento. La città era dotata di un sistema di fortificazioni distrutte nel 1311 e mai ricostruite, in quanto la posizione appartata garantiva un’adeguata sicurezza tanto che nella sua storia subì un solo saccheggio nel 1524 ad opera degli Sforza. Costo CHF 60.– per partecipante (ragazzi: CHF 30.–), comprendente: viaggio in comodo autobus, pranzo con bibite, visite e spostamenti

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Iscrizioni I posti sono limitati e saranno presi in considerazione i primi 50 iscritti. Ultimo termine d’iscrizione: venerdi 14 agosto 2015, scrivendo a manifestazioni.tcs@bluewin.ch

Programma 07:30 Partenza da Bellinzona, posteggio di Via Tatti, con fermata lungo il tragitto che costeggia la sponda destra del lago Maggiore. 10:30 Arrivo a Orta e trasporto con il trenino al Sacromonte con visita guidata 11:30 Discesa a piedi nel centro di Orta 12:00 Pranzo con specialità locali presso il Ristorante Leon d’Oro 14:30 Visita all’Isola di San Giulio o shopping individuale 16:00 Imbarco per il rientro a Orta 16:45 Rientro 19.30 Arrivo a Bellinzona


VITA ASSOCIATIVA | SEZIONE TICINO

Famiglie dei soci ticinesi al Tamaro

T

utti i Gruppi locali della Sezione Ticino del TCS, ossia: Luganese, Mendrisiotto, Bellinzonese e Valli e Locarnese e Valli, sono lieti di invitare i propri soci, con i familiari, a trascorrere una piacevole giornata sul Monte Tamaro, con la possibilità di visitare la Chiesa Santa Maria degli Angeli e apprezzarne il panorama, usufruire del parco giochi per bambini, della slittovia e quant’altro offre la nota stazione turistica (Sito ufficiale: www.montetamaro.ch). L’evento, fissato per domenica 13 settembre, si terrà con qualsiasi condizione meteorologica e con il seguente programma: • dalle 09.45 ritrovo al posteggio della stazione di partenza delle telecabine per il Tamaro, situata a Rivera (a 200 m dall’uscita dell’Autostrada A2 per Rivera-Monte Ceneri ed a 300 m a nord dalla stazione ferroviaria di Rivera); • dalle 09.45 in prossimità della stazione di partenza inizia la distribuzione dei biglietti per la risalita libera; • alle 11.30 è previsto l’aperitivo sulla terrazza del Ristorante Alpe Foppa;

• alle 12.30 avrà inizio il pranzo all’interno del Ristorante Foppa; • nel pomeriggio avà luogo una lotteria. Tutta la giornata prevista nel programma è offerta ai soci e ai propri familiari: risalita libera, aperitivo, pranzo, bibite e lotteria! La giornata è limitata a 250 partecipanti, quindi annunciatevi subito al vostro Gruppo locale d’appartenenza, indicando quante persone adulte e quanti bambini (al di sotto dei 12 anni) parteciperanno. L’iscrizione è obbligatoria entro giovedì 20 agosto alle seguenti coordinate: Gruppo del Luganese info@tcs-lugano.ch oppure 091 922 88 61 (preferibilmente il pomeriggio). Gruppo del Mendrisiotto tcs.mendrisiotto@gmail.com oppure 079 171 48 96. Gruppo Bellinzonese e Valli manifestazioni.tcs@bluewin.ch oppure 079 912 76 86. Gruppo Locarnese e Valli adele.guscetti@gmail.com oppure 091 751 09 94.

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SEZIONE TICINO | GOTTARDORAMA

A Biasca il terminal per TIR

Biasca: l’area interessata alla realizzazione della stazione di carico (immagine Google).

RENATO GAZZOLA

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ra è certo che il 28 febbraio 2016 le cittadine e i cittadini svizzeri saranno chiamati alle urne per esprimersi sulla costruzione del tunnel di risanamento al San Gottardo. L’assemblea nazionale dei Delegati del TCS, svoltasi a fine giugno a Basilea, si è chiaramente espressa in favore del completamento di questa importante e vitale ope-

ra viaria, senza aumentarne la capacità, per renderla più sicura e adeguarla alle vigenti norme e conformità. In questo numero ci occupiamo del controverso progetto del terminale ferroviario di Biasca per il carico e il trasporto degli autocarri sotto il San Gottardo. Per realizzare i lavori di risanamento della galleria del San Gottardo, che durereb-

Esempio: Stazione di carico per mezzi pesanti a Coquelles

bero 3.5 anni, senza la perforazione di un secondo tunnel, è previsto di costruire a Biasca un enorme terminale ferroviario per trasbordare i mezzi pesanti oltre San Gottardo. Questa temporanea stazione di

Parecchi dubbi sul sistema navette Sull’effettiva funzionalità d’introdurre dei treni navetta per il trasporto degli automezzi pesanti da Biasca a Rynächt e di quelli leggeri da Airolo a Göschenen e viceversa, il Comitato ticinese «Sì alla galleria di risanamento al San Gottardo» ha incaricato lo specialista in tecnica ferroviaria ing. Luigi Lucchini di verificare le capacità delle gallerie ferroviarie del «Sistema Gottardo». Le analisi realizzate nello studio, basate su un approccio sistematico, coordinato e coerente dell’intera rete ferroviaria del «Sistema Gottardo» (linea esistente e tunnel di base), hanno permesso di giungere alle seguenti conclusioni:

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• Le proposte delle Autorità federali per la creazione di un servizio di navette per i veicoli leggeri attraverso il tunnel esistente e per i veicoli pesanti attraverso il tunnel di base restano dei concetti teorici la cui fattibilità non è per il momento ancora stata dimostrata.

• Le infrastrutture previste e gli investimenti necessari per assicurare il servizio di trasporto sono sottovalutati.

• Gli studi del Consiglio federale realizzati e pubblicati finora, compresi i rapporti complementari, sottostimano la complessità del «Sistema Gottardo»: non analizzano adeguatamente i problemi dell’esercizio ferroviario e della sua stabilità in una situazione di forte saturazione dei due tunnel.

• Emergono inoltre numerose incertezze, inesattezze ed errori sulle analisi dell’esercizio che rafforzano i dubbi sulla reale fattibilità del sistema di navette attraverso i due tunnel (l’esistente e il nuovo di Alptransit) e sulla consistenza dei costi d’investimento e di esercizio.

• Le verifiche fatte dallo studio mostrano le difficoltà di creazione del servizio di navette.


Intervista con Jean-François Dominé

L’animazione esplicativa sul sito 2tunnel.ch

carico occuperebbe uno spazio di 80’000 mq, la superficie di circa 11 campi di calcio, e comporterebbe l’acquisto di 28 locomotive e 400 vagoni. La navetta sarebbe in funzione per 22 ore al giorno, dalle 04:00 alle 24:00, e per 5.5 giorni la settimana. Cadrebbe di conseguenza il divieto di circolazione notturno, mentre il trasbordo di veicoli che trasportano persone (autobus, camper e mobil-home) sarebbe limitato ai fine settimana, quindi insufficiente. E, dopo tre anni e mezzo, tutta quest’infrastruttura, che sconquasserebbe gran parte del territorio di Biasca e del costo di svariati milioni, verrebbe demolita lasciando ai biaschesi, oltre al ricordo dei disagi subiti, un bel cumulo di macerie! Di questa possibile futura prospettiva ne discutiamo con l’avv. Jean-François Dominé, sindaco del capoluogo della Riviera, cui sta particolarmente a cuore la tutela della prosperità, la tranquillità dei suoi concittadini e la salvaguardia del territorio del Comune. •

L’Autorità federale, nel caso non si realizzasse la galleria di risanamento al San Gottardo, prevede la costruzione a Biasca di una stazione di carico per gli automezzi pesanti su un’area di 80 mila mq. Cosa ne pensa? La costruzione di una stazione di trasbordo gigantesca comporterebbe disagi inaccettabili per la popolazione di Biasca e dei dintorni. Sia in termini di utilizzo di territorio, sia di immissioni nocive quali: inquinamento, rumori, disagi alla circolazione sull’autostrada. Il nostro Comune ha già sacrificato molto territorio per la linea ferroviaria di Alptransit. Inoltre, conformemente al Piano direttore cantonale, Biasca ha l’intenzione di realizzare la seconda tappa della sua zona industriale proprio sull’area che verrebbe occupata dalla stazione di trasbordo. Per questi motivi il Municipio di Biasca ha già espresso il suo parere contrario alla Consigliera federale Doris Leuthard e ha preannunciato battaglia per opporsi al progetto. La popolazione di Biasca come si sta preparando a questa eventualità e come affronterà i disagi e gli inconvenienti che ne deriveranno? Credo che la popolazione non stia misurando l’impatto di una tale infrastruttura sul nostro territorio. Sono certo che la stragrande maggioranza dei biaschesi sia fortemente contraria alla costruzione dell’area di trasbordo e che ritenga che il nostro Comune abbia contribuito e contribuisca a sufficienza alle vie di comunicazione attraverso le Alpi. Dopo i previsti tre anni e mezzo d’utilizzo, questa stazione dovrebbe essere smantellata, come la gemella che sarà costruita a Rynächt nel Canton Uri. Ha senso spendere così tanti milioni per un così breve utilizzo? L’investimento è, infatti, sproporzionato per una costruzione temporanea. Per questo credo che ci sarà una pressione fortissima per mantenere in esercizio la stazione di trasbordo anche dopo la fine dei lavori di risanamento della galleria del San Gottardo. In assenza di infrastrutture adeguate da frontiera a frontiera, cui andrebbe data la priorità, c’è chi sosterrà che l’infrastruttura biaschese potrà contribuire al trasferimento del traffico pesante dalla strada

alla ferrovia. Obiettivo condivisibile a condizione che il carico degli autocarri di transito avvenga dal confine italiano a quello tedesco. L’Iniziativa delle Alpi, subodorando l’ostilità sul mega impianto previsto, propone di creare una stazione di carico più piccola, con il prolungo dei lavori di risanamento della galleria del San Gottardo per sette-otto anni e lavorando solo d’estate. I costi preventivati per questa soluzione sarebbero pari alla costruzione del tunnel di risanamento. Secondo lei ha senso un’operazione del genere? È una soluzione che mi sembra campata in aria. Mantenere precario il traffico autostradale attraverso il San Gottardo per sette-otto anni sarebbe un disastro economico per tutto il Ticino. Una vera mazzata. Inoltre, senza essere un tecnico, immagino con difficoltà dal profilo economico e operativo un cantiere di questa portata attivo solo per sei mesi l’anno.

Nato il 4 luglio 1967 a Biasca da padre giurassiano e madre friborghese frequenta le scuole dell’obbligo a Biasca e il Liceo a Bellinzona. Laureatosi in giurisprudenza presso l’Università di Ginevra nel 1992, svolge la pratica legale presso la Pretura di Lugano, il Servizio dei ricorsi del Consiglio di Stato e uno studio legale luganese. Ottenuti i brevetti di avvocato e di notaio è titolare dal 1997 di uno studio legale e notarile a Biasca e Bellinzona con l’avv. Flavia Marone. Nel 1996 è eletto sindaco di Biasca, esecutivo comunale che presiede tuttora. Dal 2003 al 2015 è stato deputato PLR in Gran Consiglio, nel quale ha presieduto le Commissioni energia, tributaria e delle aggregazioni. È stato membro di Comitato dell’Associazione svizzera dei comuni e siede attualmente nel Comitato dell’Associazione dei Comuni ticinesi.

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SEZIONE TICINO | EVENTI

Dalle Oldtimer alle efficienti a Rivera Il Centro TCS di Rivera si presta perfettamente a ospitare eventi motoristici grazie alla sua posizione centrale nel Cantone e agli spazi a disposizione, in particolare la pista per effettuare prove di veicoli. Ne hanno dato prova la tappa del rally di regolarità «Passione Caracciola» e la giornata AMAG e Rezzonico Eco Energie, dove sono stati presentati modelli di vetture elettriche, ibride, a gas e inoltre sistemi fotovoltaici.

«Passione Caracciola» Il rally di regolarità per oldtimer, dedicato alla memoria di Rudolf Caracciola, pilota di punta della Mercedes-Benz degli anni ’30, è partito dal Mercedes-Benz Museo di Stoccarda per terminare a Lugano (dove il pilota abitava e dove è sepolto) transitando attraverso Sciaffusa, Romanshorn, Bad Ragaz, il Klöntalersee, il passo del Klausen (luogo dove Caracciola compì imprese epiche), Weggis e il Ticino, con passaggio sulla Tremola e prove speciali all’aeroporto di Ambri. Prima di raggiungere Lugano, il 20 giugno scorso, la carovana si è riunita al Centro TCS, ed è poi stata scortata dalla polizia cantonale fino all’arrivo, dove si sono potuti ammirare splendidi modelli oldtimer degli anni ‘30 fino agli anni ’80.

Rudolf Caracciola Chiamato «Caratsch» (1901–1959) vinse 3 Titoli Europei della Formula Grand Prix (1935, 1937 e 1938), 3 Campionati Europei della Montagna (1930, 1931 e 1932) e, grazie alle sue prestazioni sul bagnato, è conosciuto ancora oggi come il «Re della pioggia» («Regenmeister»). Il 28 gennaio 1938, con una W125 carenata, ottenne sull’autostrada che collega Francoforte a Darmstadt il record di velocità in 432,7 km/h, primato tutt’ora imbattuto. Vinse 144 gare sulle 204 completate e nel 1931 fu il primo non italiano a vincere la Mille Miglia.

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Auto e pannelli efficienti Da tutt’altro spirito è stata animata invece la giornata del 10 luglio: eco-sostenibilità, alta efficienza, risparmio e novità tecnologiche sono state le tematiche proposte. Rezzonico Eco Energie ha informato sui sistemi fotovoltaici di ultima generazione. AMAG ha messo a disposizione una serie di autovetture We Care (Audi A3, Volkswagen Golf e Volkswagen Up) equipaggiate di motori ad alta efficienza: elettrici, ibridi e a gas per un giro di prova in totale comfort con stile e, soprattutto, con un basso impatto ambientale. La curiosità e la voglia di provare questi nuovi veicoli hanno dato, alle persone che si sono alternate sulle vetture, l’opportunità di raccogliere impressioni e informazioni interessanti. In generale il giudizio è unanime: l’evoluzione di queste nuove tecnologie, le migliorie apportate al confort e all’aspetto rendono sempre più appetibili questi tipi di automobili.


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