La rivista della mobilità
# 8 | SETTEMBRE 2015 | FR. 4.50
CON
TCS SEZIONE TICINO TEST DEI TUNNEL
SAN GOTTARDO PERICOLOSO LA TIVOLI, SUV URBANA
Test della SsangYong
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lità persona loro le e svizzere list play
SICUREZZA STRADALE Play4safety
lama Il mio amico
PER I BAMBINI
OUR
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Quando ti distrai impostando il navigatore, nessuno guida per te. Una delle cause di incidente piÚ frequenti è la distrazione al volante: mentre cerchi il percorso migliore guidi alla cieca. Quindi: cerca la strada sul navigatore prima di metterti alla guida. Partecipa a una maggiore sicurezza sulla strada. occhi-aperti-sulla-strada.ch
EDITORIALE
A tu per tu con la natura, ma con riguardo!
I
l bisogno di muoversi liberamente nella natura è sentito sempre di più dall’uomo altrimenti costretto a rinchiudersi per ore in ufficio o in vettura. E diventa sempre più ampia l’offerta di attività sportive outdoor che comprende non soltanto escursioni ma anche rampichino e parapendio, solo per citarne alcune. È evidente che sempre più persone si avventurano in regioni sempre più isolate, per potersi dedicare al proprio hobby. In sé è una tendenza positiva se l’umanità si lascia entusiasmare dallo sport nella natura. Ma c’è il rovescio della medaglia. La flora e la fauna non possono sopportare tutto. È richiesta cautela e soprattutto devono essere rispettate le zone protette. C’è da preoccuparsi quando gli escursionisti lasciano in giro i rifiuti, i ciclisti calpestano le paludi alte e c’è anche chi accende il fuoco nel bosco completamente secco. La conseguenza di questo comportamento è che l’accesso alla natura viene limitato e dunque vengono puniti gli sportivi che praticano un outdoor sostenibile. Felix Maurhofer caporedattore
settembre 2015 | touring
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Hallenstadion Zurigo dal 4 al 7 Febbraio 2016
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SOMMARIO
La rivista della mobilità
settembre 2015
dossier 10
Un’insolita scampagnata in compagnia dei lama
Trekking con i lama Una gita divertente per grandi e piccoli
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Una giornata a cavallo Imparare la monta western
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Intervista a Reinhold Messner Una leggenda tra gli alpinisti
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Tre tende a confronto Quale si monta più in fretta?
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In gita alla moda Moderno equipaggiamento d’escursione
Un giorno da cowgirl
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mobilità 29
Il San Gottardo fanalino di coda Valutati 20 tunnel stradali europei
33
Il consulente Eccesso di velocità all’estero
tecnica 34
SsangYong Tivoli Test della SUV compatta urbana
38
Pirateria automobilistica Cyber-attacchi anche alle auto
Incontro con Reinhold Messner
18
svago 46
Sulle coste tedesche del Baltico Spiagge tipiche, biciclette e aringhe
Attrezzatura e abbigliamento outdoor
Test: montare le tende da campeggio
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Dimitri
2SC0ON% T O T CS
DIGLI SPETTACOLI SPERLOEMZIOOZNIOATNII SU .CH / ASZELT W W W.D ROL A CHIAVE: PA
5 T C S 2 01
STARS ON TOUR 2015 LENK
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FRIBURGO
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23.01. – 07.02.15 29.01. – 01.02.15 26.02. – 04.03.15 13.03. – 22.03.15
ZURIGO
21.08. – 23.08.15 29.08. – 12.09.15
WETTINGEN
05.11. – 21.11.15 27.11. – 05.12.15
BERNA
12.12. – 31.12.15
MORGES
19.09. – 24.09.15
15.12. – 31.12.15
BIENNE
LANGENTHAL
VEVEY
BASILEA
01.10. – 07.10.15
AARAU
06.01. – 09.01.16
GINEVRA
15.05. – 31.05.15
15.10. – 25.10.15
14.01. – 16.01.16
WINTERTHUR
LUCERNA
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06.06. – 18.06.15 .15
Partner nazionale
30.07. – 08.08.15
05.11. – 15.11.15
29.03. – 20.04.15 .04.15 29.04. – 05.05.15 .05.15
Partner principale
25.06. – 05.07.15
Media partner
04.11. – 01.12.15
27.01. – 31.01.16
Prevendita
SOMMARIO
La rivista della mobilità
Test SsangYong: SUV compatta per famiglie
settembre 2015
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club 61 Francia: tour TCS in camper
52 39
Mar Baltico, ceste a righe in spiaggia e giri in bici
46 62
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Centrale d’intervento ETI Il cuore dell’assistenza del Libretto ETI
rubriche
Audi TT Roadster, piacere al volante
Gli ispettori dei campeggi
Ritratto TCS Dominic Allemand, media audiovisivi
Play4Safety, sicuri nel traffico
60
Touring n. 9 Temi trattati nella prossima edizione della rivista: test gomme invernali e nuove tendenze, test della Jaguar XE e viaggio dei lettori in Australia. Data di pubblicazione: 24.09.2015
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L’esperto TCS
44
Gli sfiziosi
51
Un salto in città
56
Gite consigliate
65
Sulla strada
66
Forum
67
Impressum
68
Tourolino
70
In giro con
72
Prestazioni TCS
73
Gioca & vinci
TCS Sezione Ticino 76
Balerna: meglio a piedi
77
I Soci all’Expo 2015
78
Gottardorama
80
Tra corsa e corsi
82
Offerta toscana
Seguendo la strada di Napoleone
58
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La dieta promettente di Opel Astra La versione precedente non era nota per essere un peso piuma. La nuova Astra risponde perciò in maniera sferzante annunciando una perdita di peso di 120– 200 kg grazie a tecniche di costruzione leggera e con una dimensione ridotta di 5 cm. Con 4,37 m, l’Astra si riposiziona nel cuore del segmento delle compatte.
Rousseau e l’isola «È stato il più bel periodo della mia vita» ha descritto così lo scrittore-filosofo ginevrino Jean-Jacques Rousseau il tempo trascorso sull’Isola di San Pietro. Chi desidera maggiori informazioni sul suo soggiorno risalente a 250 anni fa, le può ricevere da Barbara Wernli il 20 settembre e il 4 ottobre – www.biel-seeland.ch. In onore di Rousseau la società di navigazione del Lago di Bienne offre un corso di foto e una cena con teatro sul battello Rousseau – www.bielersee.ch.
Come le sue congeneri, ha nel mirino la Golf. Lo si nota dalla curata qualità percepita e dall’adozione di numerosi sistemi di assistenza alla guida. La punta di diamante sono i gruppi ottici LED ad 8 elementi che permettono di viaggiare con i fari alti senza abbagliare gli altri utenti della strada. Lancio a fine ottobre.
Stile e muscoli Accorciata e abbassata, l’Opel Astra acquisisce aerodinamicità.
LA FOTO Parkour durante le escursioni
A lato dei sentieri escursionistici, la natura offre molte opportunità di praticare lo sport alla moda «parkour». Come fa questo escursionista nell’Oberland bernese, esercitando una variante dell’arrampicata in camino tra due rocce.
La funivia dei volontari Chi viaggia con la funivia Aelplibahn da Malans sino all’alpe, gode di una vista stupenda sulla valle del Reno. La cosa veramente particolare di questa ex funivia per il trasporto di truppe nella Seconda Guerra Mondiale è che è gestita da volontari. Non da un paio, bensì da oltre 300 volontari. Ben 40 macchinisti si danno da fare affinché il viaggio avvenga senza intoppi. Anche nel ristorante di montagna i volontari si occupano di cibo e bevande. La capacità di trasporto è limitata, perciò occorre riservare i posti: tel. 081 322 47 64 oppure www.aelplibahn.ch. E chi vuole sapere di più sui «250 impianti di risalita svizzeri» («250 Berg- und Seilbahnen in der Schweiz») ordina l’omonimo libro in tedesco presso Weber Verlag, www.weberverlag.ch (ISBN 978-3-03818-024-1). LA CIFRA
1420 fr. L’anno scorso gli svizzeri hanno sborsato 15,7 miliardi di franchi all’estero per prestazioni turistiche, cioè un aumento del 4,7% rispetto al 2013, ovvero la cifra più elevata mai registrata. Un’evoluzione sostenuta dalla situazione macroeconomica favorevole (franco forte, differenza
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di prezzo con l’estero ecc.) così come dalla forte crescita dei soggiorni esteri con pernottamento che – stando all’Ufficio di statistica – raggiunge la cifra di 11,7 miliardi di fr. Nel 2014 ogni abitante ha dunque speso 1420 fr. in media per le trasferte fuori dai confini elvetici.
CITAZIONE
«La cosa più difficile per me ora è mangiare unicamente verdure»
Usain Bolt Il velocista in merito al suo allenamento per i Mondiali di atletica a Pechino di fine agosto.
ATTUALITÀ
Eventuali dimissioni dal club entro settembre I soci del TCS che desiderano dimissionare dal club possono farlo rispettando quanto contemplato dagli statuti: «Le dimissioni devono essere inoltrate per iscritto al più tardi tre mesi prima della scadenza dell’annualità sociale». La dimissione deve essere dunque inviata entro il 30.9.2015 a chi scade il societariato
il 31 dicembre 2015 a: TCS, Societariato, Chemin de Blandonnet 4, Casella postale 820, 1214 Vernier. La dimissione può essere effettuata anche tramite e-mail a info@tcs.ch. Gli statuti del TCS possono essere visionati e scaricati dal sito www.tcs.ch (Il nostro Club > Chi siamo > Organizzazione > Statuti).
Amburgo Speicherstadt, primo Patrimonio dell’umanità della città sull’Elba.
Speicherstadt, patrimonio Unesco
L’Unesco ha dichiarato la Speicherstadt («città dei magazzini») di Amburgo e il caratteristico quartiere adiacente Kontorhaus patrimonio dell’umanità. Chi desidera pernottare a buon mercato nei paraggi, dovrebbe dare un’occhiata all’Hotel «Henri» – henri-hotel.com. TCS on Tour – riconoscere i pericoli
Tramite un Roadshow il TCS desidera rendere attenti gli utenti della circolazione ai pericoli della strada e incrementare la prevenzione. Vi aspettiamo il 18 settembre a Winterthur sulla Marktplatz e al 26 settembre a Losanna sulla Place de l’Europe dalle 10 fino alle 18. Giochi e concorsi con attraenti premi. Un ciclista su due con il casco
Un sondaggio dell’Ufficio prevenzione infortuni, mostra che il 47% dei ciclisti porta il casco (tra i bambini il 67%). Mentre la quota dei conducenti di e-bike veloci è del 90% a tre anni dall’introduzione dell’uso obbligatorio del casco. «Touring» su iPad
FOTO FELIX MAURHOFER, BÜ, EF, ALD
Potete scaricare gratuitamente sull’iPad questa edizione di «Touring». La versione per il tablet è arricchita da elementi multimediali quali video, gallerie di immagini e collegamenti diretti ad internet.
I ladri d’auto scelgono quelle care
L‘APP
Le marche, che si vedono sovente sulle strade svizzere, sono anche quelle che vengono rubate più spesso. È quanto risulta da una valutazione di Axa Winterthur sugli ultimi cinque anni dopo 3016 denunce di furti d’auto da parte dei loro assicurati. Anche se VW guida la classifica, ciò non vuol dire che questa marca è la preferita dai ladri. Quello che vera-
Chiamare le piante con il loro nome È un astro o un anemone? Adesso basta con gli indovinelli. L’app «Flora Helvetica» si basa sull’omonima guida classica della botanica in Svizzera e rende felici non solo gli escursionisti. L’edizione mini gratuita per apparecchi iOS e Android può identificare più di 3000 piante locali. Ulteriori informazioni sono fornite da versioni a pagamento. In tedesco e francese.
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
VW 11,8% BMW 10,3% Audi 9,4% MercedesBenz 6,6% Peugeot 6,4% Opel 4,8% Renault 4,8% Fiat 4,6% Toyota 4,4% Ford 3,4%
Fonte: Axa Winterthur
mente vogliono sono le marche di lusso. Ad uno sguardo alla frequenza dei furti ci si accorge che le Bentley spariscono quasi quattro volte più spesso rispetto alla media, cita Fredy Egg, responsabile Danni di Axa Winterthur. Mentre le Porsche vengono rubate tre volte tanto e le BMW figurano pure tra le preferite. Senza dimenticare le aerodinamiche Alfa Romeo.
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lama A passeggio con il
Camminare è bello e con gli animali è ancora più divertente. Soprattutto quando si tratta di lama. Una gita fuori dal comune.
TESTO JULIANE LUTZ | FOTO EMANUEL FREUDIGER
«N
on stare mai dietro un lama», afferma Rahel in modo determinato. Ha solo cinque anni ma è già una piccola esperta dei camelidi del Nuovo Mondo. Così si chiamano gli animali da soma che i suoi nonni tengono e mantengono nella casa bernese di Wilderswil. Oggi Rahel partecipa ad un trekking con i lama di mezza giornata. Con lei ci sono anche le sue due amiche e coetanee Joy e Lara, il cugino Jay così come due altri ragazzi accompaScelta I bambini e gli adulti possono scegliere il proprio lama. Anche questa volta Rocky è il preferito delle bambine.
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gnati dai loro padrini. Sei lama aspettano ben sellati i visitatori di fronte alla stazione di Interlaken West. Alle loro briglie ciondolano dei pon pon variopinti. A volte emettono dei lievi grugniti. «In questo modo comunicano tra di loro», afferma la nonna di Rahel, Elsbeth Schmutz, che organizza il trekking con i lama.
Senza stress Gli animali vengono fatti camminare uno dietro l’altro e non dovrebbero mangiare tutto ciò che
cresce sul bordo del sentiero. Alcune piante sono velenose. La cosa migliore è tenere lontano i lama da arbusti e rametti allettanti, spiega l’amabile donna. E se devono fare un bisogno, anche gli altri si fermano. «I lama sono animali da branco e soffrono di stress se hanno la sensazione che gli altri vanno avanti senza di loro», spiega Schmutz. Dopo una breve introduzione gli ospiti possono scegliere il lama che li accompagnerà nell’escur-
Briefing La proprietaria dei lama Elsbeth Schmutz spiega brevemente tutto il necessario. Anche Mistral ascolta.
Jo sione. «Il bianco Rocky è molto apprezzato dalle bambine», dice Schmutz con un sorriso. Ed è così anche questa volta. Rahel, Joy e Lara scelgono lui e prendono tre cordicelle nelle loro piccole mani. In testa alla carovana si trova Mistral, anche lui dal pelo chiaro, guidato da Noëlle di Fricktal. Accanto a lei il padrino, che ha esaudito il desiderio dell’undicenne di fare una gita con un lama per il suo compleanno. Io ho scelto Jo, un lama bruno di tre anni. Ha grandi
DOSSIER
Animali curiosi Al fianco dell’autrice avanza Jo di tre anni. Durante il tour si rivela un compagno molto interessato a tutto, da una foglia all’ornamento dei recinti.
occhi rotondi e marroni come il cioccolato. Mi piacerebbe avere delle ciglia così folte e lunghe come le sue. Non si può non accarezzare il ciuffo di peli fini che crescono tra le sue orecchie.
Jo vuole andare in testa Placidamente la carovana di quadrupedi e umani si mette in movimento in direzione delle rovine del castello Weissenau. Jo ed io siamo al secondo posto. Sembra che voglia proprio spingersi in avanti perché continua a tirare
→ Percorso La carovana di animali e umani avanza placidamente in direzione delle rovine del castello Weissenau.
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La fan dei lama Rahel (a destra) adora i lama, una passione per questi animali che ha contagiato anche l’amica Lara.
sempre un po’ e zampetta accanto al lama che lo precede invece di seguirlo. Dietro di me Rahel spiega alle amiche come ci si deve comportare con questi animali. E a me e a sua madre, che è venuta ad aiutarci in questo trekking, più volte scappa un sorriso per il suo tono così serio. Jo è un essere molto interessato a ciò che lo circonda. Annusa tutti gli ornamenti dei recinti così come le foglie che penzolano. E che mangia volentieri: è così veloce a far sparire il verde nella sua bocca che non riesco proprio
Rientro In fila in direzione della stazione di Interlaken West, punto di partenza e arrivo della nostra insolita gita.
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Testa dura Jay e Joy vogliono che il giovane lama vada un po’ più veloce. Ma lui preferisce tenere il suo ritmo di marcia.
a distrarlo in tempo. Per contro, non degna nemmeno di uno sguardo i cani che ci vengono incontro con il loro padrone. Jo è l’imperturbabilità su quattro zampe. D’altronde anche i cani non sembrano molto impressionati da questi animali inconsueti che avanzano con eleganza. La loro grazia ha qualcosa di maestoso.
Nuovi fan dei lama Poco prima della pausa, Joy è diventata coraggiosa e ora conduce in avanti Taifun assieme a Jay. Alle rovine del castello Weissenau
Elsbeth Schmutz lega i lama con l’aiuto della figlia. Tobias di dieci anni da Simmental non vuole più separarsi dal suo lama e continua a stringere le sue braccia attorno al collo del nuovo amico. Alla fine però anche lui sale insieme a noi fino alla torre del castello. Lassù i bambini e gli adulti si rifocillano di biscotti, mela a spicchi e acqua. Tobias racconta che nella sua futura fattoria oltre a 20 mucche e 20 pecore avrà sicuramente anche 20 lama. Rahel, che adora i quadrupedi dei suoi
Merenda Anche gli animali sfruttano la pausa al castello per rifocillarsi.
DOSSIER
Prudenza Husar non si fida dei ponti di legno coperti, ma alla fine segue Jay e Joy.
nonni, ci annuncia che in futuro vorrà lavorare con gli animali. Jay dice che anche a lui piacciono i lama, ma che preferisce diventare pilota. Elsbeth Schmutz racconta ancora un po’ dei suoi animali. Ad esempio che sputano solo se si sentono minacciati, se rimettono nei ranghi altri lama o se si contendono del cibo. È raro e in genere per caso che gli uomini capitano nella traiettoria degli sputi puzzolenti.
Un tipo di meditazione Dopo la pausa si prosegue su un bel sentiero lungo la riva del
Lago di Thun. E sempre i giovani e gli adulti accompagnano gli animali. È tutto calmo a parte il placido gorgogliare delle onde e ogni tanto un grugnito dei lama. Hanno il loro ritmo al quale l’uomo prima o poi si deve adattare. Chilometro dopo chilometro avanziamo senza affaticamento. Jo è così curioso che non si interessa affatto di me. Sopporta a malapena che cammino accanto a lui. Così coccolone – come viene descritto sul sito della coppia Schmutz – non sembra affatto in questa gita. Verosimilmente non sono il suo tipo.
Tutti contenti Una bella escursione, fuori dal comune, che ha reso tutti felici, anche Amos sembra aver apprezzato.
Sempre più spesso uno dei lama divarica le gambe posteriori e fa uno o più bisogni. Prima o poi i tre chili di cibo che mangiano ogni giorno, devono uscire. Quando dopo 18 chilometri raggiungono di nuovo Interlaken West, Rahel ci dice che le sue gambe adesso sono stanche. Le sue amiche corrono dai genitori che stanno già aspettando. Rahel però abbraccia ancora una volta il suo lama preferito Rocky. Anche Tobias stringe a lungo il suo nuovo amico. Forse il suo padrino gli regala ancora una volta → un trekking con i lama. •
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ESCURSIONI CON GLI ANIMALI CON I LAMA NELLA REGIONE DELLA JUNGFRAU Da Elsbeth e Urs Schmutz di Wilderswil si possono esplorare i dintorni con i lama. Gli animali portano i bagagli. Le gite conducono tra l’altro nella Beatenbucht o nella riserva naturale attorno alle rovine del castello Weissenau (vedi testo principale). Trekking di 3 ore: adulti 40 fr., bambini/ragazzi (sino a 15 anni) 28 fr., prezzo minimo 170 fr. Gita di mezza giornata: adulti: 45 fr., bambini/ragazzi 35 fr., prezzo minimo 200 fr. Gita di un giorno: adulti: 70 fr., bambini/ragazzi 55 fr., prezzo mnimo 350 fr. Pacchetto a forfait per gite scolastiche. www.lamatrek-jungfrauregion.ch Tel. 079 656 12 84
CON GLI ASINI NEL TOGGENBURGO SUPERIORE A Wildhaus nel Canton San Gallo i contadini biologici Corina e Werner Schmid-Issler propongono escursioni a dorso di mulo. In totale la famiglia possiede nove di questi quadrupedi. I bambini possono cavalcare gli asini. Le escursioni vengono organizzate a partire da 4 persone. Gita di mezza giornata con merenda: adulti 40 fr., bambini/ragazzi (fino a 16 anni) 20 fr. Gita di un giorno con pranzo: adulti 80 fr., bambini/ragazzi 40 fr. www.esel-wanderungen.ch Tel. 079 251 17 99
CON LE CAPRE ATTRAVERSO BASILEA CAMPAGNA Evelyn Jenzer Scheidegger e Thomas Scheidegger di Buckten (BL) adorano le capre. I loro nove animali accompagnano tutto l’anno e addirittura nella neve le escursioni alle rovine del castello Homburg, alla cascata Giessen e nei mesi estivi al lago Bannalp (NW). Su richiesta le capre portano i bagagli. Escursione di 3 ore: 220 fr. (sino a 3 persone), ogni persona in più 30 fr. oppure 10 fr. (senza capra) Escursione di 5 ore: 360 fr. (sino a 3 persone), ogni persona in più 35 fr. oppure 15 fr. (senza capra) www.geissen-wandern.ch Tel. 079 324 37 14
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COWGIRL in un giorno
TESTO ALINE BEAUD | FOTO EMANUEL FREUDIGER
In sella per una cavalcata nell’universo delle cowgirl. Quasi un esercizio da rodeo! Un’avventura stupefacente mi attende in questo apprendistato della monta western, vera arte di equitazione. Reportage a dorso di cavallo.
L
a mia esperienza nel mondo equestre si riassume ben presto: venti minuti a dorso di cavallo. Tuttavia oggi mi lancio alla conquista del far west. Mi vedo già sussurrare ai cavalli, vestirmi come i cowboy con tanto di cappello a falda larga, cinturone con fibbia arancione e stivali in tinta e poi lasciarmi portare dal mio destriero nelle distese deserte al calar del sole. Ma l’apprendistato per diventare cowgirl sarà arduo! Con l’odore e la polvere di fieno che mi solleticano il naso, accompagno Jenny, la proprietaria del ranch ber-
nese, verso la scuderia. Andiamo a prendere due cavalli, gli facciamo passare una briglia attorno alla testa alla quale attacchiamo una corda che ci serve per condurre l’animale. Mi fa quasi paura. Non mi sento molto a mio agio nei miei stivali da cowgirl.
Seduta di wellness La prima tappa della mia iniziazione consiste nello strigliare il cavallo e nel pettinare la criniera. Col passare dei minuti, prendo confidenza con questo gigante di muscoli, che sembra apprezzare veramente la sua seduta di wellness. Ma non può durare all’infinito, perché si deve passare al resto
Maite, il mio cavallo di un giorno, ha dato prova di pazienza durante questo apprendistato.
della bardatura: copro il dorso mascelle nude del cavallo presso la giunzione delle labdel cavallo con una coperta e la sella western, molto confor- bra. Poco rassicurata, mi dedico allo svolgimento di quetevole, perché ideata specialsto compito, mente per fiera di non lunghe catirarmi invalcate. Metdietro. Fortere il morso tunatarappresenta mente la tappa più l’animale è delicata – la cooperativo. vita quotiUn breve diana dei Jenny Geissbühler pratica la monta sollievo cowboy non western dall’infanzia. prima di riè decisaprendere a sudare… freddo. mente molto confortevole. Questo pezzo di metallo deve Sul terreno d’esercizio, imessere introdotto nella bocca paro a camminare con Maite, aperta, allo scopo di non rovinare i denti. Si tratta di stuzzi- il mio cavallo di giornata. care, con la punta delle dita, le Piazzata alla sua sinistra, → settembre 2015 | touring
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guido l’animale con la mano destra tenendo la corda a 40 centimetri dal suo muso. Per farmi rispettare devo segnalare bene le mie intenzioni all’animale, che deve rimanere leggermente indietro e fermarsi ogni volta che mi fermo io. Se non obbedisce, per richiamarlo all’ordine dovrebbe bastare un colpetto con la corda sulla punta della spalla. Una volta eseguito, passiamo alla prossima fase: salire in sella. Jenny mi spiega qualche movimento indispensabile. Per avanzare al passo, tre colpi dei talloni nel ventre e il cavallo si mette in marcia. Se desidero 16 touring | settembre 2015
che si giri a destra, mi basta spingere il mio piede sinistro sul suo fianco e tirare le redini con la mano destra verso lo stesso lato. E come per magia, il cavallo molto ben addestrato segue le mie indicazioni. Per fermarmi, allontano i due piedi dal fianco e tiro le redini verso di me. Come una squadra perfetta, Maite ed io compiamo uno slalom tra dei coni. Missione compiuta. In seguito Jenny mette alla prova la mia capacità di fermarmi in un luogo ben definito… che impresa! Come conclusione di questa prima serie di esercizi, Jenny m’indica che una delle particolarità della monta western con-
siste nel correggere l’animale unicamente quando è necessario. Essa offre una grande libertà al cavaliere che può così dedicarsi ad altri compiti.
Andature L’esercizio seguente si rivela più complicato. Una volta al passo, basta dare tre colpi rapidi col piede sul fianco affinché l’animale aumenti il ritmo. Mi lascio trascinare in questo movimento verticale persistente. Maite è al trotto. La mia paura però si fa grande al galoppo. Jenny mi guida e corregge la mia posizione: devo sedermi bene sul retro della sella ogni volta che ricado sul cavallo, tenere la
schiena dritta, le spalle all’indietro e mantenermi in equilibrio grazie ai muscoli del ventre. Il tutto, accompagnato da un sorriso, mi dice scherzando. È più facile a dirsi che a farsi! Noi ripetiamo diverse volte questa andatura, poi ci concediamo una pausa pienamente meritata.
Monta a pelo Ritorno alle tradizioni ancestrali, ai primi tempi dell’addomesticamento del cavallo, quando la monta si faceva verosimilmente senza sella. Con un movimento particolarmente abile, Jenny sale sul cavallo nudo, tenendolo semplicemente per la criniera.
Giro nel maneggio La concentrazione è d’obbligo quando il cavallo trotta.
Una vera cowgirl! Per fortuna almeno avrò diritto allo sgabello. L’animale è provvisto della briglia, ma privo del morso. Tengo le redini e mi muovo a mio agio sul terreno di addestramento. M’immagino allora le grandi distese selvagge dell’Ovest e il sogno di spazio e di libertà. Tre piccoli colpi leggeri nei fianchi e il cavallo parte al trotto. Per non cadere, mi attacco alla criniera. Sono ora un tutt’uno con il cavallo e concentrata al massimo. Ed è già giunto il momento di scendere. Sollevata, ritrovo la terra ferma servendomi del posteriore del cavallo come di uno scivolo, ben contenta di lasciare dietro
le spalle questo esercizio di rodeo. Il pomeriggio, parto per una gita con Renate. Sul limitare della foresta, alterniamo le andature. Il momento è tanto magico quanto la vista. E la meteo è perfetta. Mi sembra di essere alla fine di un’avventura di Lucky Luke, mentre questo solitario cowboy cavalca in direzione del sole al tramonto. Dopo questa giornata intensa, eccomi dunque trasformata in cowgirl, indolenzita, ma con il sorriso sulle labbra… • Il reportage è stato realizzato su invito di «Jenny’s Western Ranch» a Rüfenacht (BE).
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DOSSIER
In definitiva sono solo
un narratore L’alpinista estremo Reinhold Messner non è mai stanco di impegnarsi a favore delle montagne e delle loro storie. A Castel Firmiano, nei pressi di Bolzano, ci racconta le sue preoccupazioni e i suoi prossimi progetti. TESTO E FOTO FELIX MAURHOFER
L’
alpinista Reinhold Messner è stato il primo uomo ad aver scalato, senza ossigeno e spesso in solitaria, tutte le 14 vette da 8000 metri, Everest incluso. Il 71enne altoatesino è autore di libri, progettista di musei, esperto di turismo ed abita a Castel Juval in Val Venosta. Dove l’ha condotta il suo ultimo e più recente giro in montagna?
Non ho compiuto una scalata, ma una passeggiata attraverso i boschi e le rocce non lontano da casa. Sulle tracce di cervi e camosci. Ho intrapreso anche un sentiero che si snoda attraverso le Dolomiti passando da un rifugio all’altro. Ha notato qualcosa di speciale?
Senza frontiere La leggenda dell’alpinismo estremo Reinhold Messner vuole preservare le ultime aree selvagge delle montagne.
Sono diventato lento e non ho più la resistenza che avevo da giovane scalatore. Nel frattempo, però, mi ci sono abituato e non mi crea problemi. Specie durante i pendii più ripidi devo fermarmi di tanto in tanto per riprendere fiato. Mi riferivo piuttosto a qualche modifica del paesaggio.
Preoccupano soprattutto i grossi strati di permafrost
situati molto sopra il limite dei boschi. Tutto è in movimento e minaccia strade e paesi. Si tratta di una conseguenza del riscaldamento globale. Che ruolo hanno gli esseri umani, che impattano sulle montagne in modo sempre più forte?
Il problema non sono le installazioni come gli impianti di risalita, ma le emissioni rilasciate per arrivare in montagna. Se volessimo un cambiamento, dovremmo vietare completamente il turismo. Non credo che possiamo permettercelo, in fondo sull’arco alpino ci sono 15 milioni di persone che vivono direttamente o indirettamente di turismo. Quindi il cablaggio delle montagne fino all’ultimo anfratto non costituisce un problema?
Non dico questo. Guardi, da secoli gli uomini sfruttano le montagne e utilizzano pascoli e boschi. Ma di regola non si spingono oltre il limite boschivo. Si tratta di preservare gli ultimi residui di natura selvaggia in montagna. Con ogni costruzione si addomestica la natura, facendole perdere il suo valore. Le nostre odierne infrastrutture turistiche si giustificano e, in un certo senso, contribui-
scono anche a incanalare il flusso turistico. Il turista, infatti, va là dove viene guidato. In quale direzione dovrebbe allora svilupparsi il turismo alpino?
In direzione dell’economia di sussistenza. Con questo termine intendo la produzione e la valorizzazione dei nostri prodotti a livello locale. Inoltre, agiamo in modo sostenibile e preserviamo le ultime aree di natura selvaggia. Dobbiamo provare con più energia a mettere in collegamento il turismo con l’agricoltura. Lei non vuole dunque bandire la gente dalle montagne?
No, faccio una distinzione tra paesaggio culturale e paesaggio naturale. Nel paesaggio culturale, l’uomo ha il diritto di sfruttamento. Non importa se costruisce piste o abbatte alberi. Non sono un fondamentalista, che vorrebbe sbarazzarsi delle persone sulle Alpi. Nonostante tutta la sostenibilità, il turismo lascia delle tracce. A ciò contribuiscono anche gli sport di tendenza.
L’industria del divertimento all’aperto inventa sempre nuovi marchingegni, dal parapendio alla mountain-bike e tutto ciò che ne consegue.
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DOSSIER È assolutamente normale che gli sport di tendenza siano esercitati nelle aree già sfruttate. Dobbiamo soltanto fare attenzione a che gli sportivi non si ostacolino tra loro e usufruiscano di percorsi separati. Quel che mi dà fastidio, ad esempio, è che si costruiscono piste per ciclisti in ogni angolo di montagna. Eppure esistono ferrovie oltre i 3000 metri di quota, è una cosa tollerabile?
Oggi molte ferrovie non potrebbero più essere costruite in quel modo. Quando furono realizzate, si trattava di opere pionieristiche. C’è una differenza se la gente sale sulla Jungfraujoch per baciare la neve oppure se si inerpica su piste delimitate da corde fisse come la Via dell’Hörnligrat sul Cervino o la Via normale del Monte Bianco. Secondo me, la seconda opzione è discutibile. È dunque sbagliato rendere sicuri i percorsi alpinistici?
Se installo ganci e corde fisse sui percorsi, non c’è più la vera avventura e l’alpinismo puro muore. Sono un alpinista tradizionale, che in montagna cerca l’incertezza. Oggi la scalata è diventata in primo luogo uno sport attrattivo, che inizia nelle palestre e finisce su piste e vie ben predisposte. Ho l’impressione che oggi si tratti più di stabilire record che di avventura alpina. Le provoca fastidio la commercializzazione degli 8000?
Bisogna dire chiaramente che questo non è alpinismo, ma turismo. L’unica cosa che mi disturba è che queste ascese siano commercializzate sotto l’insegna dell’alpinismo anche da scalatori di punta. Al cliente si vende qualcosa che non ha nulla a che fare con l’alpinismo, ma è una semplice pista o via predisposta. 20 touring | settembre 2015
Oggi ci sono ancora limiti da superare in montagna?
Sì, gli alpinisti più bravi possono ancora superarli. Purtroppo, però, l’arrampicata può essere difficile e spettacolare quanto si vuole, ma se non si tratta di un 8000 il grande pubblico difficilmente se ne interessa. Per me fu facile: Messner è stato il primo a scalare l’Everest senza ossigeno. Sebbene non fosse una cosa così fondamentale, si trattava pur sempre della vetta più alta del mondo.
levisiva «Eiger live» hanno spazzato via il mito della parete Nord dell’Eiger. Nel frattempo è stato anche allestito una specie di accampamento nella giungla sul Monte Bianco, una cosa ridicola. Quale montagna l’ha impegnata maggiormente?
Sicuramente il mio primo 8000, il Nanga Parbat. Era il 1970 nell’ambito di un gigantesco progetto di dimensioni inaudite. La parete Rupal di
La sua realizzazione è avvenuta in tempi brevi e in modo frenetico, ma ora è finita. Per i musei sono fiducioso, perché non possono morire ma solo andare in bancarotta. Quello appena inaugurato sul Plan de Corones è il suo sesto museo, rappresentano la sua eredità?
No, no! È la terza forma del racconto ed io voglio portare le mie conoscenze nella storia dell’alpinismo. Espongo i
Ha un consiglio da dare agli attuali alpinisti professionisti?
Devono imparare a raccontare le loro esperienze in montagna in modo plausibile. Devono trovare delle parole che illustrano le enormi difficoltà. Se non lo fanno, il pubblico non riesce a comprendere pienamente le loro prestazioni, nonostante l’impiego di filmati spettacolari. Bisogna parlare dei propri dubbi e delle angosce, allora sì che la gente pende dalle labbra. Attualmente è diventato più difficile vivere di alpinismo?
Sono contento di non doverlo più fare adesso. Comunque non ero uno scalatore professionista, ma un freelance. Ricevevo contributi per le mie spedizioni, ma i soldi me li sono guadagnati innanzitutto con conferenze e libri. Così facendo non ero eccessivamente dipendente dagli sponsor. All’epoca, inoltre, l’industria dell’outdoor non era così potente. Fondamentalmente, l’alpinismo è un fenomeno in decadenza, semplicemente perché non è necessario. Oggi si scala a qualsiasi costo?
È una cosa che non mi sento di affermare. Eppure, progetti come la trasmissione te-
Il Messner Mountain Museum a Castel Firmiano nei pressi di Bolzano è uno dei sei musei di arte e storia alpina allestiti da Messner.
questa vetta è alta oltre 4000 metri e molto pericolosa. Ebbi molta fortuna durante l’arrampicata sulla parete Diamir a noi sconosciuta, dove perse la vita mio fratello. Tutto era al limite del sopportabile. Cosa la spingeva ad arrampicarsi?
Quando abbandono il paesaggio culturale per calarmi nella natura selvaggia, posso muovervi come un anarchico, perché non ci sono né leggi né regole. Nessuno mi può ordinare come devo arrampicarmi. L’unico voto democratico avviene con il mio compagno di scalata. Il giudice è la natura, che sanziona i miei errori immediatamente. Come va con il suo sesto Messner Mountain Museum sul Plan de Corones?
reperti nel paesaggio in cui vengono utilizzati. E cosa ci sarà nel futuro prossimo?
Ho scritto libri, tenuto conferenze e allestito musei. In definitiva sono solo un narratore. Adesso cercherò di propormi nella quarta forma, la cinematografia. Presto inizierò a girare un documentario sull’Himalaya. Sembra molto in forma, come fa?
Ho il privilegio di fare esattamente quel che mi piace. Non mi occupo né di amministrazione né di burocrazia. Dove la porterà il prossimo giro in montagna?
Viaggerò ai piedi del Nanga Parbat e aiuterò una troupe cinematografica britannica. Ovviamente vedrò la vetta solo da lontano. •
DOSSIER
La tenda a tunnel diventa sottile Quanto velocemente e facilmente si possono montare e smontare le tende da campeggio? Abbiamo testato una tenda da scout, una da trekking e → una tenda famigliare di varia fattura e sono emerse differenze. TESTO ALINE BEAUD/FELIX MAURHOFER | FOTO EMANUEL FREUDIGER
tenda canadese Spatz Patrouille 180
tenda gonfiabile Trevolution Stratos 5
tenda a tunnel Hilleberg Keron 4 GT
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rocediamo come un contadino che all’approssimarsi di un temporale deve portare il fieno all’asciutto. Ma per i collaudatori, i redattori Aline Beaud e Felix Maurhofer, non si tratta del fieno, ma di trovare riparo sotto la tenda il più presto possibile. Il problema è che la tenda è ancora nella sua custodia e non abbiamo alcuna idea di come faremo a erigere il telo in tempo utile. Colpa nostra che non l’abbiamo provato in anticipo, prima di montare e utilizzare la tenda per la prima volta in mezzo alla natura! Stabilito che lo scenario del temporale è soltanto fittizio, «Touring» vuole unicamente testare tre diverse tende da campeggio. Una volta tanto non ci interessa né la tenuta dei teloni, né la resistenza agli strappi delle cuciture, ma vogliamo sapere quanto ci mette a montare e smontare una tenda una coppia di campeggiatori senza precedenti esperienze in materia.
Hilleberg Keron 4 GT 5,5 kg 4 persone 1499 franchi Transa
Trevolution Stratos 5 21,5 kg 5 persone 799 franchi Migros SportXX
Le tende di questa nostra prova sono una Spatz Patrouille 180 del fabbricante svizzero Spatz, la Hilleberg Keron 4 GT di Transa e la Trevolution Stratos 5 della Migros SportXX. Ora vi spieghiamo quel che è successo, o ancor meglio ve lo mostriamo con le seguenti sequenze fotografiche. ◆
Video del test
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Spatz Patrouille 180 13,9 kg 6 persone 2350 franchi Spatz
Pronti, via
3 minuti
6 minuti
DOSSIER
PROCEDURA DEL TEST Senza provare in precedenza, la coppia di collaudatori ha eretto tre diverse tende nel modo più rapido possibile. Quanto sono utili le istruzioni d’uso? È stato rilevato il tempo necessario a erigere completamente la tenda. Il tempo per smantellarla e imballarla è stato messo in pausa.
Conclusioni: per montare la tenda a doppio tetto Spatz Patrouille 180 – la nostra preferita dal punto di vista estetico – ci vuole tempo. Inoltre, in due siamo appena sufficienti per istallare le tende interna ed esterna. Smontaggio molto facile.
13 minuti
Hans-Jörg Oppliger (59 anni) è esperto di tende da campeggio presso Transa.
Una tenda non si può mettere in lavatrice Come posso acquistare la tenda giusta? Hans-Jörg Oppliger: Bisogna porsi varie domande: si è in giro in automobile, in bicicletta oppure a piedi, quante persone devono trovarvi posto, su quale terreno uso la tenda, campeggio solamente d’estate o durante tutto l’anno? A questo punto la scelta va da una leggera tenda da bivacco fino ad una molto spaziosa.
Conclusioni: giù gli archi e largo alle camere ad aria! E sì, la tenda Trevolution Stratos 5 si monta facilmente grazie ad una pompa. Sistema facile e veloce. Per contro, questa spaziosa familiare è poi più difficile da sistemare nel suo imballaggio originale.
9 minuti
ALD
Conclusioni: i quattro archi identici e la camera fissata al doppio tetto accelerano il montaggio della tenda high-tech Hilleberg Keron 4 GT. Inoltre, le istruzioni per l’uso sono molto dettagliate. Smontaggio semplice. Un must per gli escursionisti!
18 minuti
Cosa rende un luogo ideale per campeggiare? Il posto deve essere grande almeno quanto il piano della tenda e non troppo pietroso per piantarvi i pioli. Attenzione a pericoli come le inondazioni lungo gli argini o le cadute di massi sotto una parete rocciosa. Come si procede correttamente per il montaggio? Per prima cosa, si fissa la tenda con due pioli, affinché il vento non la faccia volar via. Poi si montano le aste e si erige la tenda seguendo le istruzioni. In fase di montaggio molti fanno l’errore di tirar fuori la barra invece di spingerla dentro. Come si infila la tenda nel sacco della custodia? Di solito si distende la tenda e la si piega in tre parti e la si rotola assieme alle aste. Si può lavare la tenda in lavatrice? Assolutamente no. Si rimuove lo sporco con spazzola e sapone. Le cuciture si possono sigillare con il silicone «Silnet». Poi si stiva la tenda pulita in un luogo asciutto. settembre 2015 | touring
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Ben equipaggiati per
sentieri e valli Nei negozi outdoor c’è un’ampia offerta d’equipaggiamento funzionale per gite in pianura e montagna. Ma di cosa ha bisogno un normale escursionista per camminare bene?
Occhiali da sole Julbo Monte Bianco Cameleon, 169 fr.
TESTO FELIX MAURHOFER | FOTO EMANUEL FREUDIGER, ILL. CH. BADOUX
C
hi era già in giro sui sentieri 30 anni fa si ricorda certamente che un buon equipaggiamento escursionistico consisteva in scarponi pesanti in pelle, calzettoni rossi, pantaloni alla zuava in velluto a coste, camicia in flanella a quadrettoni e zaino con cinghie in pelle. Oggigiorno dei «camminatori» con questo equipaggiamento si possono vedere al massimo in un’escursione nostalgica. Camminare in pianura o in montagna è in voga e anche l’equipaggiamento è diventato più moderno e funzionale. Per i nostri lettori abbiamo chiesto agli esperti di Bächli Bergsport di fare una lista dell’equipaggiamento più al passo con i tempi. Seguendo il principio dell’abbigliamento a strati, vi mostriamo come oggi ci si attrezza per affrontare qualsiasi sentiero. Al posto di fibre di cotone per la biancheria intima ora si usano fibre sintetiche che sono traspiranti e si asciugano velocemente oppure in lana merino. Le nonne ormai non fanno più calzettoni a maglia perché si comprano calze tecnico funzionali che evitano la formazione di vesciche. Le calzature per le gite sono leggere come piume, hanno suole profilate ammortizzanti e intelligenti, nonché una membrana in Gore-Tex contro l’umidità. I pantaloni sono costituiti da materiale elastico e sporco-repellente. Per stare bene al caldo ci sono giacche di piumino comprimibili o giacche softshell resistenti al vento ma non impermeabili. Mentre per la pioggia ci sono giacche e pantaloni leggeri e traspiranti che mantengono la pelle asciutta. Gli zaini sono sempre più comodi e leggeri grazie a sistemi ingegnosi. In questo modo l’escursionista moderno è ben equipaggiato e si può mettere in cammino in tutta comodità. •
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Cappellino Haglöfs Kili Cap, 36 fr.
Zaino Deuter ACT Trail 24 litri, 109 fr. Canottiera Icebreaker Anatomica Tank, 54 fr.
Camicia Mammut Pacific Crest, 72 fr.
Boxer Icebreaker Anatomica Boxer, 39 fr.
Calzoni Peak Performance Method Pants, 115 fr. Calze Smartwool Light Cushion PhD Merino, 25 fr.
Scarponi Scarpa Rebel Lite GTX, 339 fr.
CONSIGLI PER LE ESCURSIONI Prima della gita Non partite a casaccio, bensì pianificate bene l’itinerario. Servitevi di cartine, guide escursionistiche o web (ad es. www.wanderland.ch). Adattate il percorso alle vostre capacità e prevedete tempo di riserva. La regola generale: un escursionista normale in un’ora percorre quattro chilometri o può superare 400 metri di dislivello. Integrate il viaggio con il proprio veicolo o i mezzi pubblici di trasporto. Informate i parenti dell’escur-
sione in programma. Consultate le previsioni del tempo. Preparate l’equipaggiamento la sera prima. Equipaggiamento Scegliete l’abbigliamento tecnico funzionale adatto alla stagione e indossatelo secondo il principio dei più strati (a cipolla) e non dimenticate la biancheria di riserva (maglietta e calze). Calzature solide, comode e già usate con una suola idonea. Non possono mancare: zaino (da 15 a 30 litri), prote-
zione dagli eventi atmosferici (giacca e pantaloni per la pioggia o pelerina), giacca calda, piccola farmacia (materiale per bendaggi, fasce elastiche, disinfettanti, pastiglie antidolorifiche, coperta termica, crema per il sole), occhiali per il sole e cappellino, calze, spuntino e thermos, cartine, macchina fotografica, smartphone con numero e app Rega. In cammino Non abbandonate i sentieri segnalati, osservate le con-
DOSSIER
Giacca (intemperie) Arc’Teryx Alpha SV Gore-Tex, 799 fr.
Pullover Arc’Teryx Argus, 215 fr.
Bastoni Leki Carbon Titanium SL2, 149 fr.
Calzoni (pioggia) Marmot PreCip Full Zip Pants, 109 fr.
dizioni meteo (in montagna possono verificarsi temporali locali), tenete sott’occhio il tempo. Rispettate i cani pastori e le vacche nutrici. Non strappate le piante e non spaventate gli animali selvaggi e assolutamente non abbandonate rifiuti nell’ambiente. Se dovesse abbattersi un temporale, evitate creste, singoli alberi e tralicci, meglio cercare riparo in luoghi sicuri (casa o grotta). www.wanderland.ch
Thermos Klean Kanteen Wide 800 ml, 28 fr. Box per cibo Sigg Alu Box Maxi, 39 fr. Farmacia Care Plus First Aid Kit Compact, 28 fr. Lampada frontale Black Diamond Spot Titanium LED a 130 lumens, 49 fr.
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Qualsiasi strada scelga, con la TCS Protezione giuridica circolazione viaggia sempre in tutta tranquillitĂ
desso! Stipuli a e A partir da soli
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Settembre
CALENDARIO
A Locarno si sfidano i triatleti e a Berna si viaggia in cargo bike. I nostalgici possono ammirare autovetture d’epoca e battelli a vapore. Noirmont invece vi invita al suo openair e Meersburg alla sagra del vino.
GIOVEDÌ
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VENERDÌ
4
Rock ’n’ Roll e auto All’Old Car Festival «Route 66 Aarburg» per tre giorni sfilate di auto d’epoca di origine europea. All’atmosfera ci pensano le band di rock & roll con musica dal vivo. Aarburg Biglietti: 45 franchi www.route66aarburg.com
Openair a Noirmont Congedarsi dall’estate con il Festival du Chant du Gros. La miscela di musica va da Status Quo a Julien passando da Sim’s Clerc. Noirmont Biglietti da 49 franchi www.chantdugros.ch
SABATO
5 VENERDÌ
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Bodanico: sagra del vino Una gita in battello a Meersburg vale la pena soprattutto durante il fine settimana della sagra del vino. Un’occasione per assaporare vini della riva tedesca.
Triathlon a Locarno Gli sportivi hanno segnato questo appuntamento sul calendario da tanto tempo: il triathlon nella magnifica cornice del Lago Maggiore. Per i principianti è stato preparato il Mini Tri che prevede 500 metri di nuoto, 20 km di bici e 5 km di corsa. Chi non è così sportivo, fa il tifo e si gode il panorama. Locarno, diversi tipi di gare Tassa di partecipazione: da 15 (bambini) a 180 franchi www.3locarno.ch
Schlossplatz, Meersburg Entrata: 4 euro www.meersburg.de
DOMENICA
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Carvelo-Cup di Berna Le cargo bike fanno il loro ingresso in città. Ora per la prima volta l’Accademia della mobilità, filiale del TCS, organizza i campionati dei tricicli da carico. Gesellschaftsstrasse, Berna partecipazione gratuita www.carvelo.ch
DOMENICA
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Battelli a vapore È una rarità vedere i cinque battelli a vapore del Lago dei Quattro Cantoni in una sola volta. Ora si possono ammirare in parata da Weggis a Lucerna. Ogni domenica sino al 18 ottobre. Lago dei Quattro Cantoni Biglietti da 9 franchi (AG) www.lakelucerne.ch
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OFFERTA PER SOCI TCS
KURHAUS CADEMARIO HOTEL & SPA Wellness Deluxe in Ticino Il Kurhaus Cademario Hotel & Spa, con le sue stanze eleganti e arredate con gusto e con la sua offerta gastronomica fresca e piacevole, si trova a soli 12 km da Lugano e sorge nel romantico villaggio di Cademario, su un altopiano affacciato sul lago di Lugano. Ad attendervi ci sono 82 camera e suite, due ristoranti, bar, un parco mediterraneo di 3 ettari con piscina all’aperto e… un panorama da togliere il fiato! La tranquillità, il grande parco, la vista da sogno sul lago di Lugano e il paesaggio alpino del Ticino sono rimasti intatti, tutto il resto è stato completamente ristrutturato. Qui lo charme e la cordialità dell’accoglienza tipici del sud si sposano con l’inclinazione alla qualità e alla precisione del nord. È il momento di prendervi una pausa e di dedicare del tempo a voi stessi immergendovi nei 2200 m2 della moderna DOT.Spa. Il
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MOBILITÀ
KEYSTONE
Traffico bidirezionale Se il tunnel fosse costruito oggi, i due tubi sarebbero obbligatori.
Alto rischio di incidenti nel tunnel del S. Gottardo La galleria autostradale del San Gottardo non è sicura. In un test europeo sulla sicurezza dei tunnel si è piazzata all’ultimo posto. A causa del traffico bidirezionale, il rischio di incidenti è alto. TESTO DINO NODARI
G
li automobilisti sull’asse NordSud conoscono bene la brutta sensazione del traffico bidirezionale per circa 17 km attraverso il massiccio del San Gottardo. Ora, un test sulla sicurezza del club tedesco ADAC conferma quel che gli automobilisti sanno da tempo: nella galleria del S. Gottardo il rischio di incidenti è elevato.
Sistema molto insufficiente Su mandato dell’ADAC, alcuni esperti della società DMT hanno esaminato attentamente 20 gallerie in cinque Paesi europei. E non è certamente un onore il fatto che l’unico tunnel svizzero testato si piazzi all’ultimo posto. Anche se con un voto complessivo «buono», ma pur sempre all’ultimo posto. Questo piazzamento non è casuale ed è dovuto al sistema del tunnel, che è stato valutato con la nota più bassa, «molto insufficiente». Si rivela uno svantaggio il fatto che la galleria sia ad un solo tubo e vi si circoli con traffico bidirezionale. Un’alta percentuale di camion per un carico di
traffico quotidiano di 17 500 veicoli e rampe d’accesso ripide contribuiscono ulteriormente ad aumentare i rischi di incidente. Ha pesato negativamente anche il criterio riguardante le piazzole di sosta in caso di panne, poste alla distanza massima di 2800 metri. Come base di valutazione, gli esperti si sono serviti di una lista di controllo. Questa, tra l’altro, fa riferimento alle direttive dell’Ue riguardante i requisiti di sicurezza sulla rete stradale transeuropea, oltre che alle prescrizioni nazionali. Sulla base di più di 200 voci intermedie, è stato valutato il potenziale di sicurezza di ogni galleria, che comprendeva tutte le misure edili ed organizzative per evitare situazioni di emergenza o per minimizzarne le conseguenze. Inoltre, è stato determinato il cosiddetto potenziale di rischio per eventuali incendi o incidenti in galleria. Nel 2002, a causa di molte lacune, la galleria del San Gottardo era stata giudi-
cata «sufficiente». Quell’anno si tracciava un quadro leggermente positivo, perché nel frattempo erano state migliorate la sorveglianza del traffico e la ventilazione del tunnel. Come si migliora la sicurezza di una galleria lo dimostrano gli austriaci. In precedenza il tunnel dei Tauri era stato giudicato «insufficiente». Il motivo: all’epoca era a una sola canna come il San Gottardo. Ma dal 2011 la circolazione transita attraverso due trafori e nel test europeo delle gallerie del 2012 il tunnel dei Tauri si è piazzato al primo posto con il voto «molto buono». Se la galleria del San Gottardo fosse costruita oggi, sarebbero assolutamente obbligatorie due canne a causa delle norme di sicurezza vigenti. Questa regola viene applicata già oggi per le ferrovie. E proprio con la maggiore sicurezza sono stati motivati anche i 600 milioni di franchi supplementari per la doppia galleria di base al Monte Ceneri. Non si spiega allora perché per la strada dovrebbero essere applicati altri standard rispetto alla ferrovia. Pertanto, per il TCS è chiaro: solo con due trafori separati, ciascuno con una corsia per ogni direzione, si potrà migliorare significativamente la sicurezza nella galleria autostradale del San Gottardo. • settembre 2015 | touring
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MOBILITÀ
Thomas Lüthi 28 anni pilota di moto da corsa
1. In the end
▶ Linkin Park
5
▶ Feder (feat. Lyse) 3. Breathe
▶ The Prodigy 4. Final Masquerade
▶ Linkin Park
5. Firestone
▶ Kygo
«Ascolto musica ovunque. Guidando l’auto, facendo sport, ma anche durante la preparazione delle mie gare»
CONTATTI & SELEZIONE ALINE BEAUD
Renzo Blumenthal 38 anni Mister Svizzera 2005, agricoltore
Giulia Steingruber 21 anni ginnasta
▶ AC/DC
2. Paradise
▶ Bryan Adams
3. How deep is your love
▶ Guns N’Roses
4. Reality
▶ Scorpions
▶ Mike Candys ▶ Calvin Harris & Disciples ▶ Lost Frequencies feat. Janieck Devy 5. Watch me rise ▶ Mikky Ekko
«La musica mi calma e nel contempo mi motiva. Non esco mai senza le mie cuffiette»
30 touring | settembre 2015
1. Back in black
1. Bye bye
▶ Cro
2. Summer of ‘69 3. Sweet child o’ mine 4. Still loving you 5. Come mai
▶ 883
«Ascolto sempre e ovunque musica. In stalla, sul trattore o guidando l’autovettura»
FOTO ANZENBERGER AGENCY, ELLIN ANDEREGG (3), DAVID OLKARNY (4), KUMMER&KUMMER (5), JEREMY SPIERER (7), JANNEKE VAN DER HAGEN (8)
TOP
2. Goodbye (radio edit)
Evadere dalla realtà grazie alla musica, un piacere incomparabile! Se per caso siete stanchi di ascoltare sempre gli stessi brani musicali durante i vostri spostamenti, fatevi ispirare dalla playlist di Thomas Lüthi, Joël Dicker e altre personalità svizzere. Da ascoltare senza nessuna moderazione!
Emil Steinberger 82 anni cabarettista e umorista
1. Ouverture 1812
▶ Luciano Ligabue
2. Un americano a Parigi 3. Palace of love
▶ John Legend
▶ Tchaikovsky
▶ George Gershwin
▶ George Gruntz Concert Jazz Band 4. Bijou ▶ Woody Herman & His Orchestra
Bastian Baker 24 anni cantautore
Christa Rigozzi 32 anni Miss Svizzera 2006 animatrice
1. Junebug
1. Certe notti
▶ Robert Francis
▶ Ed Sheeran
2. Photograph
▶ Queen
3. All of me
▶ R.E.M.
4. Stay with me
▶ Foo Fighters
▶ Robin Schulz
5. Sugar
▶ Bruce Springsteen
«Ascolto sempre musica, in automobile grazie ai miei CD e alla radio, in aereo o in treno direttamente dallo smartphone. Adoro la musica in generale!»
«Amo molto ascoltare la musica in aereo, direttamente dal mio smartphone»
▶ Sam Smith
2. The show must go on 3. Imitation of life 4. The pretender 5. The river
5. Jumpin the 88’s
▶ Silvan Zingg
«La musica in auto è un piacere solo quando la si può ascoltare ad alto volume»
Joël Dicker 30 anni scrittore
1. Love ain’t enough
▶ The Barr Brothers
2. Hold back the river
▶ James Bay 3. Nina
▶ Ed Sheeran 4. Trap queen ▶ Fetty Wap 5. No good in goodbye ▶ The Script
«In aereo, ascolto musica con le cuffiette praticamente dal decollo fino all’atterraggio»
Heidi Happy 35 anni cantante e musicista
1. Ruby, don’t take your love
▶ to town
Kenny Rogers 2. So sorry ▶ Feist 3. Pink moon
▶ Nick Drake
4. Summer wine
▶ Nancy Sinatra & Lee Hazlewood 5. James
▶ Sam Brookes «La musica ci accompagna sempre quando andiamo ai nostri concerti e anche quando rientriamo a casa»
Trovate questi brani nella nostra playlist «Let’s go for a ride» su Spotify.
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andi m o c c a R il TCS!
Una gioia condivisa è una gioia raddoppiata. Raccomandare il TCS ora raddoppia la gioia: il nuovo socio non solo ha la sicurezza di ricevere assistenza in caso di guasto, ma approfitta anche di una carta regalo Socar. E Lei di un regalo a Sua scelta.
Stazione metereologica Prima o poi il tempo cambia. Grazie a questa moderna stazione metereologica Lei sarà avvisato prima.
Aspirapolvere a mano I gatti della polvere sono sempre in agguato in qualche angolo. Questo pratico aspirapolvere li elimina in un batter d’occhio.
Avvitatore a batteria Da qualche parte c’è sempre una vite allentata. Questo efficiente avvitatore se ne occupa.
Carta regalo SOCAR Prima o poi bisogna fare benzina. Con questa carta regalo fare sosta conviene.
Inserisca qui il nome del nuovo socio, i Suoi dati e il regalo che desidera ricevere. Il nuovo socio: Signora Nome:
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F
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D
Stazione metereologica
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Avvitatore a batteria
Carta regalo SOCAR
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IL CONSULENTE
Le conseguenze di un eccesso di velocità all‘estero Chi pensa che all’estero sia possibile schiacciare il pedale del gas e infischiarsene delle regole della circolazione, sbaglia. Un errore che gli automobilisti rischiano di pagare caro al rientro anche in patria. TESTO URS-PETER INDERBITZIN
S
ulle autostrade straniere c’è spesso meno traffico che da noi. Questo invoglia gli automobilisti a mettere almeno una volta alla prova il veicolo, schiacciando il pedale del gas su tratti con buona visibilità e ben diritti. Del resto si tende a pensare che all’estero gli eccessi di velocità siano puniti meno duramente che in Svizzera. Attenzione però: chi commette un’infrazione grave delle norme della circolazione in terra straniera e subisce un ritiro della patente, deve prevedere una pena analoga anche da noi. Recentemente il Tribunale federale ha dovuto giudicare
DREAMSTIME
Attenzione chi non rispetta le regole all’estero, è poi punito anche in Svizzera.
il caso di un automobilista che in Germania aveva superato per ben due volte il limite consentito di oltre 60 km/h e non aveva mantenuto la distanza di sicurezza dall’auto che precedeva. In Germania gli è stata inflitta una multa di 1450 euro e un divieto di circolazione di due mesi. Le autorità di Zugo gli avevano quindi ritirato anch’esse la patente per due mesi: pena che il tribunale losannese ha considerato troppo severa.
Pena eccessiva Di regola, le autorità svizzere possono ritirare la patente alla prima infrazione al massimo per la stessa durata del divieto di circolazione all’e-
stero. Inoltre il ritiro all’estero e in patria sono da vedere come un pacchetto unico che deve essere commisurato alla colpa del conducente. Giacché nel caso specifico l’automobilista era spesso in viaggio in Germania per lavoro, il divieto di circolazione tedesco lo toccava già in modo sensibile. Un ritiro aggiuntivo di due mesi della patente in Svizzera sarebbe pertanto stato
eccessivo. A causa di tale situazione particolare, quindi, il conducente ha dovuto rinunciare all’auto su suolo elvetico solo per un mese. Diverso il caso dei recidivi. Qui la legge è impietosa: gli eccessi di velocità fuori dai confini nazionali – a prescindere dalla sanzione patita all’estero – sono puniti secondo le norme indigene. •
CONDUCENTI RECIDIVI Il superamento della velocità all’estero non comporta un ritiro della licenza solo nel luogo dove è stato commesso. Anche in Svizzera il conducente deve prevedere un ritiro, sebbene per le prime infrazioni la durata non potrà essere più lunga di quella estera. I casi recidivi sono però sanzionati duramente sulla base delle nostre norme.
URS-PETER INDERBITZIN consulente giuridico
settembre 2015 | touring
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SSANGYONG TIVOLI E-XGI 160 QUARTZ 2WD
La solida coreana La nuova SUV compatta è gradevole e ha qualcosa da offrire in tema di equipaggiamento. Con la Tivoli, SsangYong presenta un’auto famigliare accessibile. Prestazioni e consumi sono tuttavia un po’ lacunosi. TESTO JULIANE LUTZ | FOTO EMANUEL FREUDIGER
Esterni eleganti Hotel di lusso o ritrovo tradizionale – con la Tivoli si può andare tranquilli ovunque.
E4 cilindri benzina, 1,6 l, 128 CV W7,7 l/100 km (consumo durante il test), etichetta energia F Vautonomia: 610 km kpeso: 1355 kg (modello del test) P12,5 s da 0 a 100 km/h L19 900 fr. 34 touring | settembre 2015
TECNICA
Buon rapporto prezzo-prestazioni
Prestazioni insufficienti
Spazio generoso
Frizione
Design elegante
Rapporti troppo lunghi
Sterzo diretto e preciso
Consumi alti rispetto alle prestazioni
Buon comportamento
Soglia di carico alta e stretta
Sedili comodi
Solo 6 anni di garanzia antiruggine
Garanzia
Regolazione sistema multimediale
SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO SsangYong Tivoli e-XGi 160 Quartz 5 porte, 5 posti; 19 900 fr. (veicolo del test: 22 300 fr.) Gamma: dalla 1,6 l Crystal, 4×2, 128 CV (16 900 fr.) alla 1,6 l diesel Sapphire, 115 CV, 4×4, (28 700 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (600 fr.), pacchetto di stile con spoiler e luce di stop con LED integrato, retrovisori esterni ripiegabili elettr. ecc. (1200 fr.), navigatore (800 fr.), pacchetto invernale con volante di pelle riscaldabile e sedili anteriori riscaldabili (600 fr.) Garanzia: 5 anni di fabbrica, 5 anni mobilità; antiruggine: 6 anni (condiz.) Importatore: SsangYong Svizzera, 8305 Dietlikon, www.ssangyong.ch DATI TECNICI Motore: 4 cilindri, 1,6 l benzina, 128 CV; cambio manuale a 6 marce Peso: 1355 kg (auto test), totale ammissibile 1810 kg, carico rimorchiabile 1000 kg
E
conomico e chic possono andare di pari passo: lo dimostra questa SsangYong Tivoli, che è ottenibile già per 22 300 franchi in una versione ben equipaggiata. Con la sua forma composta e il tetto leggermente allungato, ricorda un po’ una Land Rover, distanziandosi gradevolmente dai look troppo spesso somiglianti delle altre SUV. Con questo design, il più piccolo dei costruttori coreani incontra il gusto europeo. A bordo di questa SUV compatta è possibile transitare a testa alta e con il sorriso davanti alle migliori infrastrutture alberghiere.
Interni confortevoli Lo spazio basta per una famiglia di quattro. I sedili sono molto comodi.
Dentro la presentazione è corretta per un’autovettura così a buon mercato, con plastiche nere, rivestimenti in tessuto e qualche cromatura. Lo spazio è buono per la lunghezza di 4,20 metri. I sedili si rivelano sorprendentemente comodi. Grazie alle tasche di gomma fissate dietro i sedili anteriori, è possibile sistemare le cianfrusaglie persino meglio che nelle usuali reti. Purtroppo però si è speculato sui vani porta oggetti: l’abitacolo offre infatti otto nicchie per bottigliette o lattine. Che in Corea gli automobilisti soffrano la sete? Il bagagliaio contiene ben 423 l. Concretamente, vi trovano posto una grossa valigia, che può contenere il vestiario per tre settimane, una valigia media con il guardaroba per sette giorni e un trolley per il fine settimana. E la copertura avvolgibile resta al suo posto. I sedili posteriori si possono suddividere manualmente in proporzione 40:60, → settembre 2015 | touring
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TECNICA liberando uno spazio di 1115 l. Il costruttore dovrà tuttavia ancora lavorare allo scomodo gradino che si forma nel piano di carico.
Equipaggiamento notevole Davvero sorprendente quel che offre questa SUV. Sulla versione provata, la classe di allestimento intermedia Quartz, la Tivoli propone sette airbag, tra i quali quello per le ginocchia del conducente, climatizzatore, riscaldamento per volante e sedili (opzionale), streaming audio con sistema mani libere, luci automatiche e telecamera di retromarcia. Tutte e tre le versioni di equipaggiamento dispongono di sistema di segnalazione in caso di frenata d’emergenza e ESP con assistente per la guida in salita. Tra gli optional sarebbe anche stato apprezzato un sistema di allarme per l’angolo cieco, poiché in particolare a destra la visibilità è fortemente limitata dal montante posteriore molto largo. Degno di nota il fatto che SsangYong prende sul serio la denominazione di SUV, al contrario di alcuni costruttori europei: la trazione integrale a benzina
Grande capacità Il bagagliaio può contenere ben 423 litri.
Ancor più spazio Con i sedili ribaltati si possono caricare addirittura 1115 litri.
è già dai rivenditori, mentre dall’autunno sarà disponibile anche una versione diesel da 115 CV, anch’essa 4×4. L’altezza da terra di 16,7 cm non è tuttavia veramente adatta per far del fuoristrada. In compenso è dotata di un servosterzo a tre livelli, giacché una SUV è spesso usata anche in città.
voleva proporre un’auto molto efficiente ed economica, tuttavia i consumi di 7,7 l per 100 km sono ancora davvero elevati. Vero che nulla è perfetto. In ogni caso, la SUV è un’automobile veramente adatta per le famiglie che vivono in città o nelle agglomerazioni e che devono guardare al budget quando acquistano un’automobile.
Meno impressionante il motore, un benzina da 1,6 l, 128 CV e una coppia di 160 Nm. In breve, manca di potenza e lo si nota chiaramente fuori città e in autostrada. In compenso anche ad andatura sostenuta è piacevolmente silenzioso. Con la frizione bisogna fare un po’ l’abitudine, poiché talvolta dà qualche incertezza (punto di innesto difficile da trovare). In origine SsangYong con la Tivoli
La Tivoli è il primo modello presentato dopo la fusione tra SsangYong e il colosso indiano Mahindra&Mahindra nel 2011. Prima sono stati elaborati ben 5 studi di design. Con la Tivoli, SsangYong intende fare un grosso passo avanti ed è molto probabile che la SUV compatta diventi un cavallo di battaglia nelle vendite del marchio. ◆
Vera SUV La Tivoli è disponibile naturalmente anche a trazione integrale.
JULIANE LUTZ COLLAUDATRICE Con la Tivoli si ha tanto con relativamente pochi soldi, anche se bisogna far qualche rinuncia dal lato motore. Nel complesso è un veicolo per le famiglie che vivono in città e sono attente al budget. 70%
36 touring | settembre 2015
8
113 9–
cm
97 cm
63
–8
7c
m
160 cm
117 cm
passo 260 cm lunghezza 419 cm larghezza 179 cm
SUV urbana Si sta seduti in alto, ci si sente sicuri e la guida è agile.
Non manca nulla La Tivoli offre tutto quanto è essenziale.
CHECK-UP TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Accelerazione (0–100 km/h): 12,5 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 12,3 s 80–120 km/h (in 4a) 12,8 s Diametro di sterzata: 11,3 m Frenata (100–0 km/h): 40,0 m Insonorizzazione: 60 km/h: 61 dBA 120 km/h: 68 dBA COSTI DEI SERVIZI Manutenzione (km/mese) ora mano d’opera (fr.)1 15 000/12 1,7 436.– 30 000/24 2,1 527.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 24,30 6438.– 1
TCS MoBe: Herbert Meier
COSTI D’ESERCIZIO km/anno ct./km fr./mese fissi variabili 15 000 59 434.– 298.– 30 000 41 434.– 596.– Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie SsangYong: non comun. CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano extra misto urbano TCS 9,2 5,7 7,0 fabbrica 8,6 5,5 6,6 Emissioni di CO2: 163 g/km Media di CO2: 144 g/km etichetta energia (A–G): F CONSUMO DEL TEST 7,7 l/100 km autonomia 610 km serbatoio: 47 litri
incl. materiale
CARROZZERIA La Tivoli appare moderna ed elegante. Il bagagliaio è grande (423 l), ma con un vano di carico alto. Con sedili ribaltati il piano di carico presenta uno scomodo gradino. ABITACOLO Rifinitura ordinaria, dominata da plastiche rigide. Abitacolo spazioso. Il sistema multimediale è solo in inglese o coreano. COMFORT Sedili comodi e buona insonorizzazione. Con il climatizzatore, volante e sedili riscaldabili (opzionali), streaming audio con sistema vivavoce e servosterzo regolabile, la Tivoli è ben equipaggiata. PREZZO-PRESTAZIONI La versione Quartz del test vanta un buon rapporto prezzo-prestazioni, che è tuttavia un po’ oscurato dalle prestazioni del motore. 5 anni di garanzia di fabbrica o 100 000 km. Valutazione di rivendita Eurotax relativamente alta. COMPORTAMENTO Il telaio ha una taratura rigida. Le prestazioni fiacche e l’ESP che interviene prematuramente riducono il lato ludico della guida. Lo sterzo preciso e diretto può essere regolato su tre livelli di sensibilità.
Il video del test
Tabella comparativa Con la Tivoli e la EcoSport arrivano SUV compatte dal prezzo ragionevole, che hanno qualcosa da offrire e comunque appaiono per quel che sono. Prezzo (fr.)
SsangYong Tivoli e-XGi 160 Quartz 2WD 19 900.–
Ford EcoSport 1.0 SCTi Trend 4×2 16 900.–
Cilindrata (CC)
1597
998
Potenza (kW/CV)
94/128
92/125
Coppia massima (Nm/min)
160/4600
170/1400
Consumo (l/100 km)
7,0 F2
5,9 C2
Volume del bagagliaio min./max. (l)
423/1115 (ISO)
333/1238
Costi al chilometro (fr./km)3
0.59
0.50
Costi di manutenzione
6438.–
5869.–
8/2015
13/2014
Test «Touring»
larghezza interna: ant. 147 cm, post. 146 cm bagagliaio: 423–1115 litri pneumatici: 215/45R18, min. 205/60R16
4
1
dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 su 15 000 km/anno 4 costi totali su 180 000 km (15 000 km/anno)
Collaborazione: luogo: Bellevue Palace, Berna Set di valigie rosse Rimowa, disponibile da Loeb, Berna
MOTORE E TRASMISSIONE Il motore non ha una ripresa sufficiente. Il cambio è preciso e morbido, ma i 6 rapporti sono nel complesso troppo lunghi. La partenza è difficoltosa perché non è facile trovare il punto di attacco della frizione. CONSUMO Per prestazioni e dimensione i consumi sono troppo elevati. Il dato di fabbrica di 6,6/100 km è stato chiaramente superato durante il ciclo di misurazione proprio del TCS. Anche nell’uso quotidiano i consumi di 7,7 l/100 km sono risultati molto elevati. SICUREZZA Dotazione di base solida con sette airbag, ESP con assistente per la guida in salita e sistema di segnalazione in caso di frenata d’emergenza. Mancano però sistemi quali l’allarme per l’angolo cieco. Lo spazio di frenata di 40 m non è convincente. settembre 2015 | touring
37
TECNICA
Avvertimento senza conseguenze Entrando nell’era della connettività, l’automobile penetra anche nell’universo dei cyber-attacchi. Gli avvertimenti da parte di hacker benevoli si succedono, incitando così i costruttori a prendere le dovute contromisure.
Cyber-attacco Un intervento degli hacker sui freni e la Jeep Cherokee passa dal parcheggio al fossato.
TESTO MARC-OLIVIER HERREN
L
FOTO WIRED
e immagini di una SUV Jeep Cherokee finita in un fossato in seguito ad un atto di pirateria informatica hanno fatto ultimamente il giro del mondo. Centrato a pieno, l’obiettivo dei due hacker americani autori di questo colpo eclatante non era di danneggiare la marca, ma dimostrare la vulnerabilità di un veicolo connesso a internet. Infatti dopo essersi introdotti da un computer nel sistema di gestione Uconnect dell’automobile, i due specialisti informatici sono riusciti ad accendere l’autoradio, azionare i tergicristalli, e ancor peggio, costringere la vettura ad interrompere un viaggio in autostrada. Durante un secondo attacco, hanno disattivato i freni mentre il veicolo si trovava in un parcheggio e la Cherokee è così finita dentro un fossato adiacente. Va precisato che a priori i modelli della marca destinati all’Europa non saranno altrettanto esposti ai cyber-attacchi, poiché dotati di un’interfaccia diversa.
L’Europa non è al riparo Secondo gli osservatori, i costruttori europei sarebbero peraltro un po’ più avanzati dei loro omologhi americani e giapponesi nell’ambito della sicurezza dei sistemi di bordo. Ciò non toglie che un attacco informatico organizzato a inizio anno dal club automobilistico tedesco ADAC è andato a buon fine. Uno specialista informatico era infatti riuscito ad introdursi nel sistema Connected Drive del gruppo BMW che permette al costruttore di 38 touring | settembre 2015
ottenere informazioni sugli intervalli di manutenzione, lo stato della batteria e gli avvisi d’urgenza ecc. Se l’ampiezza dei danni potenziali era comunque minima, il pirata informatico è però stato in grado di aprire l’automobile attraverso un computer portatile senza lasciare traccia. Certamente BMW ha subito posto rimedio alla lacuna, ma la problematica per i costruttori automobilistici resta. Allo stesso modo dei computer, anche le automobili saranno sempre più esposte agli atti di pirateria. L’espansione dei sistemi elettronici e di diagnostica a distanza apre continue falle nelle quali possono intrufolarsi persone malintenzionate. Senza contare la moltiplicazione programmata di app, quali quelle
che permettono la chiusura e la localizzazione dell’automobile via smartphone. I tempi fortunati in cui la chiave di contatto era l’unico grimaldello per accedere ad una vettura sono decisamente trascorsi. Senza contare che il sistema di chiamata d’emergenza e-call sarà introdotto in tutta Europa dal 2018. In caso di panne, trasmette automaticamente i dati del veicolo e la sua posizione ad una centrale d’intervento. Il sistema in sé non porrebbe alcun problema, ma rischia fortemente di incitare i costruttori ad offrire una valanga di applicazioni legate alla telefonia mobile, quindi creare nuove falle nella sicurezza informatica.
Tocca ai fabbricanti agire
Se per ora, gli automobilisti non hanno grandi cose da temere da un cyber-attacco, i costruttori devono assolutamente affrontare questa Pirateria a distanza tematica. A tale proposito, il Gli hacker americani hanno operato TCS esige che l’informatica di tramite un normale bordo sia protetta contro le computer. manipolazioni e gli accessi illeciti grazie a sistemi perfettamente aggiornati. Questa protezione deve avvenire tramite mezzi di identificazione quali quelli utilizzati dall’industria informatica o il traffico dei pagamenti online. Ebbene sì, le automobili moderne sono dei veri computer ambulanti. Per convincersene, è possibile visionare un video del TCS sul tema dell’accessibilità ai dati delle auto. •
Un video altamente istruttivo è visionabile su www.tcs.ch/protezione-dati
TECNICA
AUDI TT ROADSTER 2.0 TFSI QUATTRO
A cielo aperto toccando le stelle
NLunghezza: 4,18 m; bagagliaio: 280 l E2,0l turbobenzina, 230 CV, 370 Nm; cambio a 6 rapporti S Tronic; consumo benzina: 8,5 l/100 km; autonomia: 647 km L59 700 fr. La nuova Audi TT Roadster significa puro piacere di guida. È bella, veloce e molto confortevole. Tuttavia ha il suo prezzo. TESTO JULIANE LUTZ | FOTO EMANUEL FREUDIGER
D
iversamente dalla precedente versione arrotondata, la terza generazione della TT Roadster si presenta più scolpita. Al primo incontro bisogna farci l’occhio. Si deve riconoscere però che il nuovo design filante e dinamico corrisponde meglio al carattere sportivo del motore TFSI due litri con trazione Quattro e cambio S Tronic a 6 rapporti.
Roadster potente Al colpo di gas si manifestano con forza i 370 Nm ed i suoi 270 CV proiettano la due posti a 100 km/h in 5,6 secondi. Il cambio a doppia frizione innesta inoltre i rapporti a velocità fulminea. Ebbene sì, questa roadster chiede a pieni polmoni di essere portata almeno una volta fino ai suoi limiti in autostrada. Ed anche
dopo un viaggio ad alta velodalità di viaggio «drive secità, i capelli sono ancora al lect» che variano da «dynaloro posto, a condizione di mic» a «comfort». L’interno aver sollevato il frangivento dal design minimalista e maelettrico. Questione di un mo- teriali pregiati esprime elemento, menganza. Senza tre il tetto togliere lo Design confacente elettrico in sguardo dalla Sistema di chiusura tetto stoffa di serie strada, si ha Prestazioni del motore impiega solo ogni informaComportamento ottimo un attimo in zione sott’ocTecnologia innovativa più – 10 sechio grazie al condi – ad cockpit virPrezzo elevato aprirsi e chiutuale con il Lacune nella dotazione dersi. monitor da Optional costosi 12,3” sopra il Con il suo movolante. tore potente, la sua maneggevolezza ed i suoi freni super A poterlo fare, si viaggerebbe efficaci, è l’auto ideale per i sempre a tetto aperto, perché percorsi sinuosi fuori città. è davvero piacevole. Tuttavia Peraltro, anche in ambito uranche quando la pioggia ci bano la roadster si sposta in costringe a chiudere la camodo tanto elegante da espote, non si soffre per niente sere un vero godimento. Si di claustrofobia. La visibilità possono scegliere cinque moverso l’esterno è buona. E il
Automobile riuscita Altre immagini su Touring iPad.
basso grado di rumorosità, anche a buona velocità, testimonia l’ottima insonorizzazione del tetto in stoffa. Eccellente risulta il nuovo riscaldamento della zona della testa (+640 fr.), che avvolge il collo come un foulard. Anche il bagagliaio più grande ci fa capire che Audi ha concepito la TT Roadster come auto per tutto l’anno e ogni occasione. Con 280 litri ne contiene, infatti, 30 in più del precedente. Senza dimenticare i vani porta oggetti. Certo il consumo medio di 8,5 l per 100 km registrato in prova non è inebriante. Inoltre per tanta perfezione Audi chiede un prezzo elevato: la TT Roadster Quattro con S Tronic costa 59 700 fr. Per un prezzo del genere ci si aspetterebbe di avere di serie tempomat e chiave comfort – che basta avere nella borsa per aprire e chiudere l’auto. A parte ciò, tuttavia, la nuova Audi cabriolet offre davvero un grande piacere di guida. • settembre 2015 | touring
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Le SUV da salotto Stile accattivante Presentazione interna Comportamento ludico e motricità Motore vivace e cambio Dotazione ampia (Revolution) Assistenza alla guida Fari LED efficaci Capacità del bagagliaio (Revolution) Posti dietro claustrofobici Insonorizzazione non ottimale Altezza da terra limitata Raggio di sterzata medio
Fari LED Uniti ai fari abbaglianti intelligenti, offrono un’illuminazione ottima.
in
MAZDA CX-3 G-150 AWD REVOLUTION Autentica crossover urbana, la «stilosa» Mazda CX-3 mantiene la trazione integrale, ideale per il suo comportamento ludico. TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER
S
iamo chiari: la Mazda CX-3 non è destinata allo sterrato, tanto più che la sua altezza da terra non supera i 15,5 cm e non ha il bloccaggio della trazione integrale. Comunque sia, la trazione integrale a gestione elettronica veglia all’impeccabilità della sua tenuta di strada. Se le ruote anteriori stridono una frazione di secondo nelle partenze rapide, l’elettronica assicura un’eccellente motricità valorizzando il carattere ludico del telaio. Quest’auto derivata dalla city-car Mazda 2 è infatti dotata di un treno anteriore davvero incisivo, che le conferisce un temperamento impertinente raro in questo segmento. Dato che anche il rollio è sotto controllo e lo sterzo è comunicativo, guidandola è possibile divertirsi. Il 2 litri a tasso di compressione elevato ci mette del suo: il motore si diletta a salire di giri ed eroga prestazioni piuttosto
toniche. A coronamento di ciò, il cambio è dotato d’innesti corti e precisi. Molto divertente. Certo le riprese non sono quelle di un motore downsizing, ma i consumi sono moderati. Tecnologicamente avanzata, la versione Revolution include numerosi sistemi di assistenza alla guida tra cui l’utile sensore che individua veicoli in avvicinamento durante le manovre di retromarcia ed i fari LED. Attraente, l’allestimento interno è all’insegna del design. Apprezzabile la morbidezza dei sedili in simil-pelle (2500 fr.), uno dei rari equipaggiamenti con sovrapprezzo. A parte le sedute corte del divano, dietro lo spazio è corretto, anche se la scarsa superficie vetrata regala la spiacevole sensazione di essere rinchiusi. Unico vero neo, la Revolution vede la capacità del bagagliaio (350 l) ridotta di circa 70 l dal sistema audio Bose. Scelta di marketing. ◆
E2 l benzina, 150 CV, 204 Nm a 2800 giri/min; cambio manuale a 6 marce, trazione integrale; da 0 a 100 km/h in 8,7 s; consumo (in prova): 7,3 l/100 km; autonomia: 602 km L32 200 fr. (G-150 Revolution) 40 touring | settembre 2015
DREAMSTIME
Stilosa e atletica Sebbene compatta (4,28 m), la Mazda CX-3 emerge per il suo cofano prominente.
TECNICA
versione integrale RENAULT KADJAR DCI 130 4WD
Crossover dal design gradevole
La versione diesel è la sola dotata di trazione integrale. Un attributo che si addice perfettamente al concetto crossover.
M
Modularità e rifinitura del bagagliaio Comportamento sicuro
entre la piccola Renault Captur è prodotta solo in 4×2, la sorella maggiore Kadjar riprende la trazione integrale a gestione elettronica della prima cugina, la Nissan Qashqai. Se la si guarda più da vicino, la linea di queste due crossover è d’altronde quasi identica. Ciò non toglie che la Kadjar abbia un’identità stilistica propria evidenziata da tratti atletici e fari messi in risalto da eleganti firme luminose. E passi che vi ritroviamo alcune vecchie caratteristiche della Qashqai, quali la leva che apre lo sportello del serbatoio seminascosta sotto la plancia di bordo. Altezza da terra di 19 cm, angolo d’attacco generoso e protezioni della carrozzeria, la Kadjar è fatta per uscire un po’ dalle strade battute. Una ghiera permette di selezionare tra modalità 4×2, automatica e bloccaggio del 4×4 fino a 40 km/h. Senza riduttore né regolatore
Pura crossover La Renault Kadjar concilia linee fluide da auto di città e elementi muscolosi da SUV.
Abitabilità posteriore generosa
di velocità in discesa, non ci si avventurerà comunque su terreni troppo difficili. Degno di nota il rispettabile peso rimorchiabile di 1800 kg.
Comfort di marcia buono Consumi e autonomia Rapporto prezzo-dotazione Accelerazioni fiacche
Seducente, la Kadjar è soprattutto una buona familiare. Il suo comportamento, privo di rollio, è rassicurante. E a parte un accenno di rigidità, il comfort di marcia è assicurato. Molto piacevole in autostrada, tanto più che i passeggeri dietro beneficiano di un ampio spazio per le gambe. Ben fatto, anche se le sedute sono un po’ corte. Da evidenziare poi la modularità azzeccata del bagagliaio piuttosto capiente. Due tiranti permettono di ribaltare gli schienali del divano. La presentazione interna è piacevole e la connettività, sicuramente pagante, di punta. Morbido e docile, il diesel da 130 CV manca un po’ di dinamismo, ma è economico per una 4×4. Ben equipaggiata, dispone di un’ampia scelta di assistenti alla guida a prezzo moderato. ◆
Consumo di fabbrica (4,9 l/100 km) ottimista Visibilità posteriore ridotta Divano non scorrevole
Viva l’elettronica La modalità Auto gestisce l’inserimento automatico della trazione integrale.
E1,6 l turbodiesel, 130 CV, 320 Nm a 1750 g/min; cambio manuale a 6 marce, trazione integrale; 0–100 km/h in 10,5 s; consumo (prova): 6,8 l/100 km, autonomia: 955 km L39 900 fr. (1.6dCi 4WD Bose)
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OFFERTA PER SOCI TCS
HOTEL FERIENART RESORT & SPA, SAAS-FEE Il sole del ghiacciao per 300 giorni l'anno! Immergetevi nel mondo dell’avventura e del divertimento del Ferienart Resort & Spa a Saas-Fee!
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OFFERTA ESCLUSIVA • 1–2 notti in una suite Chalet per 2 persone • brindisi di benvenuto • bottiglia di acqua del ghiacciaio come saluto di benvenuto in camera • ricca colazione a buffet • piscina riscaldata (26°C), uso whirlpool panoramico (32°C) • buffet di dolci nel pomeriggio dalle 15:00 alle 17:00 • cena di 3 portate con prodotti freschi del mercato nel Cäsar Ritz • accesso libero al nostro impianto Wellness & Wellfit «Paradia SPA» con piscina avventura, idromassaggio incastonato nella roccia, 6 diverse terme e 2 saune • accappatoio, ciabatte e asciugamani morbidissimi in camera • Wifi gratuito in tutto l'hotel • taxi alimentato a elettricità ecologica per l’arrivo e la partenza
ness… tutto ciò è possibile in qualsiasi stagione dell’anno. Per il proprio periodo di vacanze a Saas-Fee vale sempre la pena portare con sé il costume da bagno, le scarpe da trekking e il berretto da sci, perché qualunque cosa si abbia voglia di fare, è possibile farla (quasi sempre). I fantastici panorami e paesaggi fanno sempre da contorno a qualsiasi attività. Doppio divertimento in qualsiasi attività sportiva! Il nostro consiglio: affrontate i vostri primi 4000 metri, la cima dell’Allalin a 4027 m s.l.m., in tutta sicurezza con una guida alpina. Superate per la prima volta nella vita il magico limite dei 4000 – un’esperienza che vi porterà letteralmente sulle nuvole! Il mondo dell’avventura e del divertimento dell’hotel Ferienart Resort & Spa vi offre, oltre a camere di benessere immerse nelle Alpi, 4 diversi ristoranti e i 1200 m2 dell’oasi di wellness «Paradia SPA», dotata di 6 diverse terme, saune, idromassaggio incastonato nella roccia, una piscina avventura e piacevoli trattamenti SPA.
• utilizzo illimitato del posto auto nella valle di Saas con il passaporto (carta ospite) • durante le attività estive (fino al 31.10.2015) corse gratuite sulle sciovie di tutta la valle di Saas (ad eccezione della metro Alpin & Spielboden) con il passaporto
PREZZI E VALIDITÀ Valido da subito fino al 24 ottobre 2015 e dal 20 novembre al 24 dicembre 2015 Offerta per 2 notti al prezzo di CHF 309.– (invece che CHF 470.–) a persona Offerta per 1 notte al prezzo di CHF 185.– (invece che CHF 235.–) a persona Sovrapprezzo per venerdì e/o sabato notte di CHF 25.– a persona e a notte
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI Esclusivamente da Private Selection Hotels: Tel. 041 368 10 05 oppure info@privateselection.ch www.privateselection.ch Online: Completare il codice promozionale con TOURING per ottenere il prezzo speciale.
TECNICA
FOTO ALD
Gesto vitale Si raccomanda vivamente di aprire di tanto in tanto il cofano e verificare il livello dell’olio, quindi se necessario rabboccare con qualche decilitro.
Rabboccare l’olio motore TESTO MARC-OLIVIER HERREN
L ’
olio motore è un soggetto assai opaco per la maggior parte degli automobilisti. Tuttavia, è fondamentale verificarne regolarmente il livello e acquistare un prodotto corrispondente alle esigenze del costruttore automobilistico. Diciamolo subito: il prezzo riveste un’importanza secondaria. Più cari, i lubrificanti completamente sintetici sono tuttavia più performanti nell’avviamento a freddo. Essi riducono l’usura – i punti di lubrificazione sono raggiunti più rapidamente – e resistono meglio alle temperature elevate. Ricordiamolo: l’olio assicura la lubrificazione degli elementi mobili del motore. Se viene a mancare, le parti metalliche entrano in contatto diretto, ciò che può provocare gravi danni. Esso raffredda inoltre parti quali i pistoni che non sono raggiunti dal liquido di raffreddamento. Destinato alle situazioni estreme, l’olio deve essere fluido a freddo ma anche conservare lo strato lubrificante in caso di forti sollecitazioni. Inutile dire quindi che nulla è lasciato al caso nel sensibile ambito della lubrificazione. D’altronde i costruttori richiedono specifiche
qualità per gli oli e precisi intervalli tra i cambi a seconda dei tipi di motore e dei materiali utilizzati. Esigenze che conviene rispettare alla lettera.
La questione del prezzo Indipendentemente da ciò, l’automobilista si chiede se deve acquistare dell’olio, sovente costoso, raccomandato dal costruttore o se possa andare bene anche un prodotto più a buon mercato che risponda alle stesse specifiche. Di fatto, né la marca del lubrificante né il prezzo sono importanti. Ma bisogna imperativamente rispettare la viscosità e le caratteristiche indicate dal costruttore. Va precisato che la viscosità misura l’attrito interno di un liquido e fornisce le informazioni sulla capacità di formare una pellicola lubrificante. Per gli oli multigrado, sono indicate due sigle, ad esempio SAE 0W-40. Più la cifra che precede la W è bassa, più l’olio sarà fluido con un clima freddo. La cifra che segue la W indica la viscosità a 100 gradi. Più importante della viscosità, sono decisive le specifiche dei costruttori automobilistici. Esse permettono infatti
di definire le prestazioni del lubrificante. Gli oli per motori a benzina e diesel hanno designazioni combinate, per esempio ACEA A3/B4 (A= benzina, B=diesel). A titolo indicativo, un olio ACEA A3/ B4 è più performante di un ACEA A1/B1. Da notare anche la classificazione americana API. Oltre agli oli standard, esistono prodotti a bassa viscosità, quali gli oli long life che hanno intervalli di sostituzione allungati. Bisogna tuttavia essere consapevoli che queste durate massime si accorciano se si effettuano spesso tragitti brevi. ◆
CONSIGLI
1
Controllare con regolarità il livello dell’olio, specialmente se gli intervalli tra un cambio e l’altro sono lunghi.
2
Assicurarsi che il livello si trovi tra i due segni sull’astina di controllo. L’esubero come l’insufficienza d’olio nuocciono al motore.
3
Usare soltanto olio della qualità prescritta dal costruttore (manuale d’uso).
4
Rispettare gli intervalli di manutenzione, altrimenti il filtro dell’olio rischia di intasarsi.
5
Una tanica d’olio sigillata può essere conservata per almeno 3 anni. Una volta aperta, va utilizzata entro 6 mesi.
FRANCESCO GRECO Funzione: esperto test dei prodotti Formazione: ingegnere in tecnica automobilistica SUP Età: 30 anni Contatto: experte.mobe@tcs.ch
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Tutto per
le gite Un bastone da passeggio da usare anche come treppiedi, una macchina fotografica robusta o una bella coperta per picnic – 13 proposte per le attività all’aperto. IDEE JULIANE LUTZ
PIÙ DI UN BASTONE Il bastone in fibra di carbonio «Fotosystem» Leki serve anche come treppiedi. Togliere il coperchio, impostare l’altezza voluta (sino a 1,70 m) e avvitare la macchina fotografica.
A CACCIA DI BACCHE
CLICK ROBUSTI E IMPERMEABILI
Durante un’escursione si trovano buonissimi mirtilli neri e more selvatiche sino a settembre. Con questo raccoglitore se ne possono procurare abbastanza per il dessert.
L’Olympus TG-4 Stylus non si lascia impressionare dai colpi né dalla pioggia. Questo apparecchio fotografico offre tra l’altro 4 modalità macro e la possibilità di zoom da 25 a 100 m.
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Per restar collegati con il mondo intero si deve prendere con sé il caricabatteria Blind Classic 2 con 3 pannelli solari. Con il pieno di energia solare riesce a caricare 3 telefonini. Blind, 97.90 fr. www.microspot.ch
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POSATE LEGGERE
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CARICABATTERIA SOLARE
UN SACCO A PROVA D’ACQUA
Chi per alcuni giorni va in tenda per fare delle escursioni o del cicloturismo, non sempre vuole mangiare con le mani. Bene perché dalla Svezia ci sono i leggeri e pratici spork.
Quando ci si tuffa nell’Aare o nel Reno le cose rimangono asciutte. Il sacco Ultra-Sil Dry pesa 40 g, contiene sino a 13 l e va forte tra gli sportivi d’acqua.
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Un sorso dalla mignonnette davanti al fuoco da campo o alla fine di una lunga gita fa veramente bene. È di stagno, contiene 110 ml ed è stata prodotta a mano in Inghilterra. Manufactum, 55 fr. www.manufactum.ch
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È piccolo ma contiene sino a 10 litri d’acqua. Il catino in poliammide è adatto per prendere acqua e lavare i piatti. Resta stabile grazie a un filo metallico sul bordo.
È in microfibra e si asciuga subito. Un trattamento speciale impedisce la formazione di batteri. Dunque l’asciugamano «Dry Lite» è un utensile pratico per gite di più giorni.
Andando in giro all’aria aperta può sempre capitare qualcosa. Il «First Aid Kit Compact» ci sta nello zaino e contiene un equipaggiamento completo per curare le ferite.
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Ceste da spiaggia, giri in bici e gustose aringhe affumicate Ceste da spiaggia, stabilimenti balneari e lo straordinario paesaggio dei Bodden, fanno delle coste tedesche del Baltico attrattive mete turistiche. Un mezzo di trasporto apprezzato è la bici e il piatto prediletto sono i deliziosi panini al pesce. TESTO CHRISTIAN BÜTZBERGER | FOTO BÜ, ALD
Ceste da spiaggia Anche nella località di Bansin sull’isola di Usedom gli Strandkorb invitano al relax. Il prezzo del noleggio è piccolo, ma il divertimento è grande.
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SVAGO
S
ono sempre presenti nel bel mezzo della sabbia sulla spiaggia: gli Strandkorb, le ceste a righe. A perdita d’occhio. E non possono mancare nemmeno nella località balneare di Heringsdorf sull’isola di Usedom. Messi in fila uno accanto all’altro svolgono la loro funzione, proteggere i loro utilizzatori, seduti o sdraiati, dalla brezza onnipresente sulla costa. Un’attenzione addirittura mondiale l’ha ottenuta una cesta da spiaggia al vertice del G8 a Heiligendamm, quando la cancelliera tedesca Angela Merkel, i presidenti Bush, Sarkozy e Co. sono stati raccolti attorno a una di queste tipiche ceste per la foto di gruppo. Inoltre il più grande Strandkorb del mondo si trova sul lungo pontile di Heringsdorf e offre addirittura posto per 100 persone. Anche questo è stato realizzato nell’officina di Heringsdorf, il più rinomato fabbricante di questo prodotto nel Paese. Ogni anno vengono realizzate sino a 1500 ceste da spiaggia. Dal modello semplice a quello di lusso. Alcuni riescono a trovare la via per arrivare sino in Svizzera, come ci ha raccontato con una punta di orgoglio Matthias Krüger.
Tutti in sella Dopo essermi riposato per bene nella tipica cesta, passo alla seconda attività cui si dedicano le migliaia di vacanzieri su Usedom: andare in bicicletta. Allora si va su e giù per la località balneare, e anche sino alla Laguna di Achterwasser e al nord sino a Karlshagen e Peenemünde. Proprio là dove Wernher von Braun ha compiuto i primi test sui razzi.
Una visita al museo vale la pena in ogni caso. Dunque su Usedom si può pedalare per ore attraverso ampi campi di grano, fitti boschi e spiagge salate. A chi piace il pesce sul piatto oppure in uno dei leggendari panini, ha scelto l’isola giusta. Aringhe grigliate, marinate o affumicate, ippoglosso nero, luccio croccante e lucioperca. Tutti appena pescati e ottimi con insalata, verdura e patate. E si sborsano solamente pochi euro, un prezzo che strappa un sorriso anche allo svizzero più musone.
Spiagge di sabbia alimentano la fantasia e invitano a fare lunghe passeggiate.
Uccelli migratori
Pontili come questo ad Ahlbeck sono anche dei ristoranti molto apprezzati.
Facciamo ora un cambio di scena. Dall’isola di Usedom ci spostiamo alla penisola Fischland-Darss-Zingst. Quest’ultima si trova in gran parte nel Parco Nazionale dei Bodden nella Pomerania Anteriore. I Bodden? Sono delle baie marittime con straordinarie lagune d’acqua fredda. Acqua salmastra con una quantità di sale variabile. Dune, spiagge, boschi, lingue di terra e bassi fondali. Il paesaggio dei Bodden è una stazione di rifornimento per centinaia di migliaia di uccelli migratori. Nel prossimo autunno di nuovo qui si daranno appuntamento 80 000 gru prima della loro trasferta in direzione sud. Con i suoi Bodden, il parco nazionale può essere semplicemente definito un cantiere eterno della natura, un parco dell’evoluzione. Insomma un paesaggio che deve essere visto da vicino. Viaggiare in sella alla bicicletta sino al punto più orientale di Pramort attraversando la Sundische Wiese per osservare le rondini. Vedere → dalle alte dune, come l’aquila ma-
Con un Zeesenboot veleggiare attraverso i Bodden di Saal è un divertimento vacanziero consigliabile.
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rina dà la caccia alle sue prede formando ampi cerchi nell’aria. Lasciarsi cullare navigando attraverso i Bodden a bordo di un Zeesenboot, una barca a vela slanciata e lunga solo undici metri con vele bruno-rosse. Lo skipper Ulli, un vecchio lupo di mare, racconta come per anni e con ogni tempo ha viaggiato per raccogliere le reti con il suo bottino di lucioperche e aringhe.
Le dune diventano faggeti Case col tetto di canne costano di più, ma sono più belle da vedere.
Uff, uff Una pedalata così è veramente entusiasmante.
Il giorno seguente mi trovo con il ranger del parco Lutz Storm sul faro di Darsser Ort. Risale al 1848 ed è il più vecchio faro in funzione nel Mar Baltico meridionale. Potrei stare ad ascoltare Storm per giorni. Da 24 anni lavora in questo parco e ha veramente un sacco di cose da raccontare. Ogni sua frase sembra incisa nella pietra. «Se non si irrorano le dune, dopo 70–80 anni sbucano prima i pini, poi le querce, i sorbi e infine i faggi. Ed ecco un nuovo bosco». Storm però può esprimere i suoi pensieri anche in modo da provocare una riflessione in chi lo ascolta: «Sappiamo cosa facciamo, ma non facciamo ciò che sappiamo», afferma l’appassionato ranger e aggiunge, «un po’ di protezione della natura non basta».
Dai pittori
Panini al pesce Pesce affumicato a perdita d’occhio.
Gru Gli uccelli si riposano nel parco nazionale.
Nella Darsser Weststrand, la spiaggia occidentale, si trova Ahrenshoop. Il villaggio è anche noto come colonia di artisti. I pittori furono sempre, e lo sono ancora, attratti dalla luce di questo posto. Durante la passeggiata attraverso il paesino mi accompagna Hans Götze, il sindaco. Un signore anziano e con uno sguardo vivace, che dal 1994 ricopre la carica di sindaco «volontariamente e a titolo onorario», come sottolinea. Di professione il signor Götze era ed è grafico e artista. Egli disegna e fa incisioni con l’ago a freddo su carta. L’orgoglio suo e di tutto il villaggio è il nuovo museo d’arte conosciuto almeno in tutta la Germania. E lì sono appesi anche quadri con soggetti di Ahrenshoop – vecchie case, paesaggi, il Mar Baltico – che abbiamo incontrato e ammirato durante la nostra passeggiata attraverso Ahrenshoop. Come dire, un villaggio tutto da inquadrare. •
Questo reportage è stato possibile grazie alla sponsorizzazione di Railtour Suisse e dell’Ufficio del turismo di Meclenburgo Pomerania Anteriore.
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SVAGO Il faro è un punto panoramico ben apprezzato, ma occorre far 126 gradini.
Darsser Ort Ahrenshoop
Rügen
MAR BALTICO
Stralsund Peenemünde
Karlshagen Heringsdorf
D
Usedom 20 km
Mittelmeer
Ahlbeck
GERMANIA
DA SAPERE Noleggio bici: sull’isola di Usedom si possono noleggiare bici in molte stazioni. Prediletta è la combinazione tra bus e treno – www.usedomrad.de
la più lunga d’Europa e piace a ciclisti, escursionisti e anche a chi fa jogging – www.kaiserbaeder-auf-usedom.de.
Ceste da spiaggia: dal 1933 nella località dei bagni Heringsdorf si producono ceste da spiaggia per ogni gusto. Gli intenditori dicono che sono le migliori – www.korbwerk.de
Nel paradiso naturale: istituito nel 1990, il parco nazionale di 786 km2 dà la possibilità di vivere in prima persona il ciclo naturale sul Mar Baltico – www. nationalpark-vorpommersche-boddenlandschaft.de
I bagni imperiali: a Bansin, Heringsdorf e Ahlbeck si trovano i tre Bagni Imperiali di Usedom. La passeggiata lungo la spiaggia, costellata da lussuose ville, è
Il Museo d’Arte: già dall’esterno il Kunstmuseum di Ahrenshoop è un piacere. All’interno sono appesi quadri di impressionisti tedeschi così come di
paesaggisti. Anna Gerresheim e Karl Hofer sono pittori noti anche al di fuori della Germania – www.kunstmuseum-ahrenshoop.de Autunno affascinante: i paesaggi sul Mar Baltico e nel parco nazionale sono destinazioni autunnali affascinanti. Viaggio: Railtour vola ancora sino al 26 settembre con Intersky da Zurigo a Heringsdorf – www.railtour.ch. Recapiti utili: www.usedom.de, www.fischland-darss-zingst.de settembre 2015 | touring
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Vacanze in Italia
ISOLA D’ELBA Hotel da Giacomino Isola d’Elba/S.Andrea Tel. +39 0565.908-010 Fax -294 Tranquillo, terrazza dirett. sul mare. Passaggio priv.“giardino-mare” tra giardini, scogliera e spiaggia! Piscina, whirlpool, tennis, garage, WiFi, climat. Anche appartamenti. www.hoteldalgiacomino.it info@hoteldagiacomino.it <wm>10CAsNsjY0MDCx0LUwNTUwtQQAbCPQlw8AAAA=</wm>
<wm>10CFWKOw6AMAzFTpTqJeQ1LR0RG2JA7F0QM_ef-GxItrx4WRoTPqd53eetKeBFCgnWZhkpytOShrAGRxiUozpDNQd_u4DQCuvvI3BBdHXhg3Z3S9dx3sqyJ0NxAAAA</wm>
ITALIA
Il paese del sole
La Vostra vacanza ideale in ogni momento, sia nella bassa che nell’alta stagione. Offriamo tranquillità, ospitalità, benessere, un mare pulito con temperature sempre piacevoli: maggio/giugno 18-22°, settembre/ottobre 22-18°. Hotels, appartamenti e campeggi accoglienti Vi garantiscono relax a prezzi vantaggiosi. Per informazioni dettagliate consultate le offerte seguenti.
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Zurigo R EC API T I A
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EMANUEL, 31
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Per incontri
Piccola oasi
Il luogo più spettacolare per un buon aperitivo troneggia a 126 metri sulla città, in cima alla Prime Tower. Il luogo perfetto per una vista superba su Zurigo oltre a imperdibili cocktail.
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Dove a Zurigo si va a bere un bicchiere, si gode la vista, ci si rilassa o ci si mette in mostra, ve lo rivelano i lettori di «Touring».
Prime Tower, CLOUDS Bar Maagplatz 5 8005 Zurigo
Il Frau Gerolds Garten è uno dei punti d’incontro più originali a Zurigo Ovest. Sull’area dietro i binari ci sono i giardini urbani, piccoli bei negozi, un mercato del lunedì, atelier per moda e design.
2
Frau Gerolds Garten Geroldstrasse 23 8005 Zurigo
La terrazza della storica cantina del vino all’ultimo piano dell’Hotel Hirschen, che si trova nella Niederdorfstrasse, è una piccola oasi in mezzo a questa pulsante città.
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Hotel Hirschen Niederdorfstrasse 13 8001 Zurigo
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RICO, 66
CHRISTIAN, 70
ALBAN, 51
Aelpli Bar
Odeon
The Restaurant
L’Aelpli Bar è il locale musicale più straordinario nel nucleo storico. Da generazioni, sera dopo sera, si suona musica folcloristica. I musicisti vengono spesso accompagnati da clienti appassionati di musica. È subito si crea un concertino.
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Aelpli Bar Ankengasse 8001 Zurigo
L’ultra centenario Gran Café Odeon è sicuramente il locale più ricco di storia della città sulla Limmat e per decenni luogo di appuntamento di scrittori, musicisti e migranti politici.
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Grand Café Odeon Limmatquai 2/Bellevueplatz 8001 Zurigo
Pranzo a Zurigo? Allora raccomando il menu Amuse-Bouche, che offre una rassegna delle pietanze offerte dalla carta del The Restaurant, che si fregia di 18 punti GaultMillau e due stelle Michelin.
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The Dolder Grand Kurhausstrasse 65 8032 Zurigo
il vostro recapito speciale di Locarno. Inviate un’e-mail con selfie, @ Mandateci nome ed età come pure nome e indirizzo del recapito entro il 7 settembre a touring@tcs.ch. settembre 2015 | touring
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Spostarsi serenamente in
camper
Guidare da sé il camper e non preoccuparsi di altro: è possibile? I circuiti campeggiatori TCS sono stati studiati per questo e offrono così stupendi camping, eventi e intrattenimenti. REPORTAGE URS-PETER INDERBITZIN
E
d eccolo di fronte a me. Il mio «letto per le vacanze to go» per i prossimi giorni. È lungo quasi sette metri, alto due metri e ottanta e largo poco più di due metri e mezzo. Per prima cosa ho sentito un brivido correre lungo la schiena e poi sono stato invaso da una sensazione di disagio. Non appena entrato in confidenza con il veicolo però riprendo coraggio.
Decine di anni fa ormai, quando ero autista militare ho avuto a che fare con veicoli molto più massicci e meno confortevoli di questo. Dopo una breve introduzione nei dettagli del camper, aver riempito il frigo e aver compilato un po’ di documenti finalmente si parte insieme ad altri tre veicoli in convoglio in direzione di Ginevra. Il Dethleffs Advantage I 6611 ha mostrato il suo lato
Conflans con la fontana medievale.
Annecy e il suo emblema il «Palais de l’Isle».
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migliore e nonostante le sue dimensioni si è rivelato maneggevole. Sull’autostrada è riuscito a tener testa al traffico e a sorpassare senza problemi i camion. Solamente quando soffia forte il vento, occorre doppia concentrazione.
Nel bel mezzo di milionari La prima sosta di questo periplo è in programma nel camping TCS Vésenaz. L’acCharly, il sommelier di Talloires ci mostra un Château Petrus.
SVAGO Viaggiare in convoglio attraverso la città di Ginevra non è stata una buona idea. Il traffico e i semafori rossi hanno mandato a monte i piani. Ci siamo persi di vista. A questo punto dunque si tratta di trovare da soli la strada per Annecy. Peccato che il GPS continuava a condurmi in Francia per la via più breve attraverso il centro città, che avrebbe richiesto molto tempo e molta concentrazione a causa della dimensione del veicolo. Ma grazie al fatto che non si trattava del mio primo soggiorno nella città di Calvino e che ho ignorato le indicazioni del GPS ce l’ho fatta a raggiungere velocemente il confine e la circonvallazione in territorio francese, che conduce attorno a Ginevra ai piedi del monte Salève. Nemmeno due ore dopo raggiungo in seconda posizione il bellissimo campeggio di cinque stelle Lac Bleu a Doussard, nonostante che abbia viaggiato sulla Route National e non sull’autostrada. E poi un colpo di fortuna: conquisto l’ultimo posto direttamente sulla spiaggia privata del Lago d’Annecy. Qui la mia comoda casa con le ruote è rimasta durante le tre notti successive, seguendo il nuovo concetto dei circuiti campeggiatori TCS che prevede visite, gite e trasferte per le cene con uno speciale bus.
Paesaggi saporiti
Comodità garantita Al campeggio Lac Bleu sulla riva del Lago d’Annecy.
cesso a questo campeggio a cinque stelle sulla riva sud del Lago di Ginevra vicino al confine francese è proprio fuori dal comune. Si passa attraverso un elegante quartiere con ville immerse in grandi giardini. Stento a crederci, che qui – in mezzo a ville milionarie – si trova un campeggio direttamente sul lago e a soli pochi chilometri da Ginevra. E sappiate che qui non si ha nemmeno bisogno di un camper oppure di una roulotte. Infatti per pernottare si può affittare un pod – piccola e ovale capanna di legno come quella dei Puffi. Dunque tutti possono soggiornarvi anche chi non ha la necessaria attrezzatura da campeggiatore. Un posto ideale per trascorrere vacanze in campeggio nei pressi di una grande città di fama internazionale direttamente sulla spiaggia. Difficile trovare a Ginevra un hotel che possa offrirvi una simile sistemazione!
Annecy e dintorni è un paradiso per chi ama il formaggio. Il primo indirizzo per l’acquisto di formaggio è senza dubbio il negozio di Pierre Gay in mezzo al pittoresco centro storico di Annecy. Il raffinatore di formaggi Pierre Gay – in francese denominato «affineur» – dirige il suo negozio in terza generazione. Nella parte anteriore c’è a disposizione una scelta enorme di innumerevoli varietà di formaggi, mentre nella parte posteriore una piccola sorpresa per i visitatori: un pavimento di vetro permette di vedere la cantina dei formaggi, dove avviene la maturazione sino a che si ottiene il giusto sapore. Chi vuole sapere di più sulla produzione del formaggio, dovrebbe visitare Vista dal Col de la Forclaz sul Lago d'Annecy.
la bella località Beaufort, per la precisione la Coopérative laitière du Beaufortain. All’incirca 170 contadini dei dintorni portano il loro latte nel caseificio (www.cooperative-de-beaufort.com), che ogni anno produce 30 000 forme di formaggio dell’aromatico Beaufort.
«La Vache Ki lit» Nei paraggi si trovano diverse città medievali con fascino mediterraneo. Come la piccola cittadina di Conflans sopra Albertville. Carina è anche la località Grand-Bornand, dove in inverno sono in programma lo sci e in estate le escursioni. Da questa regione proviene tra l’altro il noto formaggio Reblochon. Se si bighellona attraverso il villaggio, si incontrano numerose sculture o disegni curiosi che hanno tutti a che fare con le mucche. Qui dalla parete sbucano due mucche sorridenti e innamorate o «La vache Ki lit» e nei pressi di una scala sulla destra la salita all’alpe e a sinistra la discesa, e le mucche che scendono a valle sembrano essere decisamente più felici. Sopra il Lago d’Annecy troneggia il castello medievale Menthon Saint Bernard, che da oltre 1000 anni è di proprietà della famiglia Menthon – con il motto della stemma «Partout Menthon – Toujours Menthon». Chi ha tempo dovrebbe non solo godersi il fantastico panorama del lago, ma dovrebbe anche lasciarsi guidare attraverso il castello. Fantastica è la biblioteca con 12 000 libri risalenti all’epoca della rivoluzione francese. O il tavolino magico: con un trenino – attaccato a una fune – il cibo viene trasportato per 12 metri attraverso un tunnel dalla cucina sin nella mensa. Dappertutto medioevo puro. E chi ha fortuna, incontra la padrona del castello e può scambiare con lei un paio di parole. Straordinaria anche l’Abbaye de Talloires, un convento trasformato in un hotel con ristorante gastronomico in posizione fantastica direttamente sul Lago d’Annecy. Qui i partecipanti del tour camping TCS – come per la cena del capitano – si lasciano viziare gastronomicamente per la fine del viaggio. I visitatori vengono accolti nella cantina del vino con le volte a crociera con degustazioni, alle quali a volte partecipano anche Bruce Willis e Jean Reno – entrambi azionisti dell’Abbaye. • Il camper per il reportage è stato messo a disposizione da McRent/Top Caravan di Bülach (www.topcaravan.ch).
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VIAGGI CLUB
Immaginate di poter godere di tutti i vantaggi di una crociera anche sulla terraferma: letto, salotto e cucina vi accompagnano, e a ogni sosta vi godete splendide escursioni e prelibatezze gastronomiche, mentre personale esperto è a vostra completa disposizione nel momento in cui lo desiderate. Un sogno? No: una crociera in camper o roulotte con TCS Viaggi!
P
ossedete un camper o una roulotte? Vi piacerebbe usarli per partire alla scoperta di regioni più lontane, fuori dalla Svizzera, ma difficilmente vi spostate di vostra iniziativa?
In tal caso abbiamo l’offerta che fa al caso vostro Scoprite insieme a noi i lati più belli della Polonia in 21 giornate di programma molto ricco e vario con molto spazio individuale. Si inizia a Stettino (Dabie), nel campeggio «Camping Marina». Spostatevi individualmente con il vostro camper o roulotte e incontrate gli altri partecipanti e la guida TCS durante un cocktail di benvenuto e una cena in comune. Il secondo giorno visitate in pullman la capitale della Pomerania occidentale con il sontuoso castello reale e la cattedrale; il terzo giorno Świnoujście e il parco nazionale di Wolin. Il quarto giorno vi spostate tranquillamente 54 touring | settembre 2015
verso il campeggio successivo, che dista circa 130 km, a Kołobrzeg. E avanti così, alternando piacevolmente giornate in cui si visitano luoghi affascinanti a semplici trasferimenti verso una nuova destinazione. Il tragitto più breve è di circa 80 km, quello più lungo di 320 km. Ancora una cosa importante: non è necessario muoversi in colonna! La documentazione di viaggio contiene le coordinate GPS di tutti i campeggi visitati e l’orario massimo entro cui trovarvisi. Potrete così organizzare il viaggio al campeggio successivo come meglio vi pare.
Scoprite arte e cultura con una guida esperta Che si tratti del centro storico di Kołobrzeg, del convento e della cattedrale di Oliva, degli edifici in stile liberty di Sopot o della famosa Malbork: ovunque degli esperti locali vi accompagneranno nelle vostre visite raccontandovi le storie e la Storia e rispondendo alle vostre domande. Sarete stupiti degli edifici sontuosi che troverete in questa regione,
Il centro storico di Danzica.
perlopiù sconosciuta alla maggior parte di noi!
Vi aspettano paesaggi grandiosi L’itinerario vi lascerà tempo a sufficienza per fare qualche sosta in luoghi idilliaci e scattare qualche foto. Particolarmente impressionanti sono le traversate in barca sul canale Elbląski e sul lago Śniardwy. Siete in buone mani! Itinerario di viaggio, mete per escursioni personali e luoghi dei pernottamenti sono stati scelti dai nostri esperti in maniera tale da consentirvi di scoprire il Paese e la sua gente con i vostri tempi, sempre riuscendo a partecipare a visite guidate e incontrare gli altri compagni di viaggio. Vi aspettano attrazioni incredibili, pae-
FOTO SHUTTERSTOCK (2), ALD
Vivete la Polonia in un modo unico!
INFORMAZIONI
Prezzo r le pe specia CS soci T
Come si arriva? Viaggio individuale a Stettino e ritorno individuale da Poznań Data di viaggio: dal 6 al 26 maggio 2016 Il pacchetto comprende 20× costo della piazzola incl. luce elettrica e corrente in tutti i campeggi 10× escursioni in pullman con guida locale che parla T/F Tutti i trasferimenti, le visite guidate e i giri menzionati nel programma incl. ingressi 8× pranzi (incl. 1 bevanda + acqua/ tè/caffè) 2× cene (incl. 1 bevanda + acqua/ tè/caffè) Documentazione esaustiva di viaggio Guida esperta TCS Prestazione extra TCS (come da programma dettagliato)
DATE DI VIAGGIO
Sopot Świnoujście
Prezzi a persona per soci TCS in CHF (21 giorni da Stettino a Poznań) Prezzo del viaggio a persona Supplementi: viaggiatori singoli piccoli gruppi da 15–19 partecipanti Riduzioni: soci TCS soci TCS Camping-Club
saggi meravigliosi, incontri affascinanti e piaceri gastronomici abbinati alla libertà che vi offre la vostra casa su quattro ruote.
Viaggiate individualmente senza essere mai soli Grazie alla vostra casa su ruote, viaggiate in maniera autonoma e individuale e vi potete così godere molta privacy. Al tempo stesso non dovrete pensare a nessun aspetto organizzativo, poiché avete a disposizione una guida di viaggio TCS competente a cui potrete tranquillamente rivolgervi per qualsiasi problema (sempre sperando che non ce ne siano…). Campeggi – che cosa vi aspetta? Abbiamo scelto per voi i migliori campeggi in posizione centrale. Sorgono direttamente sull’acqua o nelle immediate vicinanze, dispongono di reception, bar e ristorante, perlopiù con chiosco o negozietto, impianti sanitari buoni, lavatrici e internet (alla reception) o coper-
RUS
Frombork
Kolobrzeg Malbork
Stettino
Heilige Linde
Elblag
Dąbie
2395.– 115.– 295.– 100.– 200.–
PL
Francoforte (O.)
D
Poznań
Tałty Nida
Białystok
Varsavia Łódź
Cottbus Görlitz
Tana del Lupo
Breslavia
Tour Gite
tura wi-fi (solitamente alla reception). Piazzole con corrente elettrica e luce. Acqua e smaltimento acque nere. Possibilità di fare la spesa non lontano dai campeggi. Partecipate anche voi a questa crociera unica nel suo genere tra i campeggi della Polonia: scoprite e visitate cose nuove, incontrate culture straniere, conoscete nuove persone e fate nuove amicizie in questo viaggio che costruisce dei ponti. ◆
Il pacchetto non comprende Spese personali Escursioni facoltative Sport a pagamento Assicurazione annullamento, assicurazione rientro e assicurazione spese di cura (si consiglia l’assicurazione TCS Libretto ETI Europa. La si può prenotare all’indirizzo: www.protezione-viaggio.tcs.ch). Dimensioni del gruppo Min. 15 / max. 25 persone. Il gruppo è inoltre accompagnato in loco da ulteriori guide di viaggio. Guida TCS (che parla T/F) per tutto il viaggio. Supplemento per gruppi con meno di 20 persone (15–19 persone). Le condizioni particolari di viaggio per questo circuito esclusivo TCS Camping vengono fornite insieme alla documentazione di viaggio. Le trovate anche su: www.tcs-voyages. ch/circuits-camping. Sono fatte salve modifiche del programma di viaggio. Organizzazione, prenotazione e informazioni dettagliate TCS Centro Servizi Turismo e Svaghi Maulbeerstrasse 10 3011 Berna tel. 0800 163 111 tramite e-mail: vl@tcs.ch o tramite il sito web: www.tcs-voyages.ch/ circuits-camping
Assaporare assieme.
ATTENZIONE: potete trovare altri cinque circuiti TCS Camping nell’opuscolo «Circuiti esclusivi TCS Camping autunno 2015 e primavera 2016» che potete ordinare gratuitamente al TCS Centro Servizi Turismo
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GITE CONSIGLIATE
Panorami mozzafiato 2 per 1 Offerotcai per i s del TCS
Il richiamo della montagna si fa sentire con tutta la sua forza magnetica. Dato che i punti panoramici più belli sono raggiungibili a piedi spesso solo dopo lunghe e faticose salite, gli impianti di risalita sono mezzi di trasporto bramati. TESTO CHRISTIAN BÜTZBERGER
«È
un vero piacere raggiungere la vetta librando nell’aria od osservando i denti della cremagliera lungo il ripido percorso», afferma la consigliera federale Doris Leuthard nella prefazione al libro «250 impianti di risalita svizzeri» (v. pagine Attualità). Proprio per questo sono così apprezzate le circa 1700 funivie e ferrovie di montagna grandi e piccole. E vengono anche intensamente usate. Ogni anno attorno a 300 milioni di persone si lasciano trasportare in cima a una vetta. Durante il viaggio verso l’alto i passeggeri si godono pae-
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Illustrazione Andrea Peter, foto ald
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saggi straordinari, come la Pointe de la Plaine Morte, il ghiacciaio tra la valle di Simmen e la valle del Rodano. Molto apprezzate sono anche le funicolari che collegano le città alle loro montagne di casa come il San Salvatore a Lugano. La prima funicolare nel 1877 trasportava passeggeri da Losanna a Ouchy sulle rive del Lago di Ginevra. E la prima funivia nel 1908 conduceva da Grindelwald alla cima del Wetterhorn. La funicolare più ripida d’Europa, con una pendenza del 106%, è l’impressionante Gelmerbahn nell’Oberland bernese. ◆
L’offerta del TCS I soci del TCS per poter usufruire di questa offerta devono mostrare in ogni caso la loro tessera di socio (nessun buono). L’offerta è valida unicamente dal 1.9 al 30.9.2015. E non è cumulabile con altre offerte. Gli impianti di risalita decidono se accettare in più anche l’abbonamento metà prezzo o quello generale (AG). L’offerta vale per 2 per 1 biglietti di andata-ritorno (tariffa adulto, se la seconda persona è un bambino viene calcolata la tariffa più cara).
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Ferienregion Braunwald
AG/metà prezzo non validi per l’offerta
5
Bergbahnen Beckenried– Emmeten AG
Metà prezzo valido
FERIENREGION BRAUNWALD Stachelbergstrasse 2, 8783 Linthal Tel. 055 653 65 69 www.braunwald.ch
TALSTATION GONDELBAHN EMMETTEN–STOCKHÜTTE Dorfstrasse 25 6376 Emmetten 041 624 66 11 www.klewenalp.ch
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TALSTATION LUFTSEILBAHN BECKENRIED-KLEWENALP Kirchweg 27 6375 Beckenried
CransMontana
AG/metà prezzo non validi per l’offerta CRANS-MONTANA 3963 Crans-Montana Tel. 0848 221 012 www.crans-montana.ch
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Monte Tamaro
AG/metà prezzo non validi per l’offerta
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Bergbahnen Disentis 3000
AG/metà prezzo non validi per l’offerta BERGBAHNEN DISENTIS 3000 Via Acletta 2 7180 Disentis www.disentis3000.ch
Pendicularas/Bergbahnen Disentis AG w w w. d i s e n t i s 3 0 0 0 . c h
w w w. d i s e n t i s 3 0 0 0 . c h
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Bergbahnen Gstaad
Metà prezzo valido BERGBAHNEN GSTAAD Promenade 41, 3780 Gstaad Tel. 033 748 87 37 www.gstaad.ch
MONTE TAMARO SA Via Campagnole 6 6802 Rivera Tel. 091 946 23 03 www.montetamaro.ch
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KanderstegOeschinensee
Metà prezzo valido GONDELBAHN KANDERSTEG– OESCHINENSEE Oeschistrasse 50 3718 Kandersteg Tel. 033 675 11 18 www.oeschinensee.ch
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Funicolare San Salvatore
AG/metà prezzo non validi per l’offerta FUNICOLARE SAN SALVATORE Via delle Scuole 7 6902 Paradiso www.montesansalvatore.ch
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SattelHochstuckli
AG/metà prezzo non validi per l’offerta SATTEL-HOCHSTUCKLI Kreisel 2, 6417 Sattel 041 836 80 80 www.sattel-hochstuckli.ch
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Bergbahnen Motta Nalus
AG/metà prezzo non validi per l’offerta BERGBAHNEN MOTTA NALUNS SCUOL-FTAN-SENT AG Via da Ftan 495 7550 Scuol Tel. 081 861 14 14 www.bergbahnen-scuol.ch
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Standseilbahn Schwyz-Stoos
AG/metà prezzo non validi per l’offerta STANDSEILBAHN SCHWYZ-STOOS Grundstrasse 220 6430 Schwyz www.stoos.ch
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La grande strada del
piccolo uomo Duecento anni fa l’imperatore Napoleone partì con le sue truppe in una marcia forzata da Golfe Juan sul Mediterraneo a Grenoble. Nel 1913 la strada nazionale N85 ricevette il nome di Route Napoléon. Chi la percorre, scopre i paesaggi francesi sia marittimi che alpini. TESTO CHRISTIAN BÜTZBERGER | FOTO DIVERSI FOTOGRAFI
I
n questo soleggiato sabato pomeriggio la nostra camminata in parte ripida verso la Bastiglia di Grenoble viene ricompensata da una stupenda vista. Le case costruite una accanto all’altra della piccola cittadina, l’imponente cattedrale e gli antichi ponti sopra il fiume Isère trasmettono al visitatore un’immagine simpatica della più grande città di montagna nell’arco alpino europeo. Appena arrivati in Francia la sera
Grenoble
Campi di lavanda incorniciano i paesaggi della Provenza.
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vado al «Café de Table Ronde», dove sul menù scopro la tipica andouillette, un insaccato di frattaglie.
Strada Napoleone Grenoble non è una delle mete più ambite per le gite cittadine. Ma a Grenoble ha inizio la Route Napoléon (strada Napoleone) in direzione sud. Una parte integrante della storia europea. Chi la solca, ripercorre le orme del piccolo
Gap
grande uomo. In breve questo itinerario storico può essere riassunto così: nel 1815 Napoleone I di ritorno dall’esilio sull’Isola d’Elba percorre 325 chilometri per arrivare sino a Golfe Juan presso Antibes nell’intento di tornare al potere a Parigi il più presto possibile. In una marcia forzata di sette giorni con le sue truppe sceglie una via diretta da Cannes a Grasse e Sisteron passando da Gap sino a Grenoble. Questa rapida avanzata
Sisteron
SVAGO è stata comparata al volo di un’aquila. Lo stesso Napoleone disse: «L’aquila nazionale volerà da campanile a campanile sino alle torri di Notre Dame». Ancora oggi il simbolo dell’aquila orna i cartelli delle località lungo la Route Napoléon.
Paesaggi incantevoli Ben 100 anni più tardi un numero sempre più grande di automobilisti vuole poter fare lo stesso: viaggiare tutto l’anno da nord al Mediterraneo passando attraverso le Alpi. Le personalità politiche di allora raccolsero la sfida. Lavorando dal 1927 al 1932 venne ampliata e asfaltata la strada naturale. Da allora milioni di viaggiatori impararono a conoscere e apprezzare la Route National 85, dal 1913 chiamata Route Napoléon. Un piacere per i viaggiatori grazie ai paesaggi impressionanti con le ampie valli e le gole profonde. Su prati verde intenso le mucche brucano l’erba, due giovani cavalli galoppano impetuosi. I quattro laghi di Laffrey sull’altopiano sono apprezzati anche dai turisti allo scopo di refrigerio. A La Mure la gente siede comodamente
Digne
per prendere un aperitivo sulla piazza del paese baciato dal sole. Al mercato compro formaggio della regione, salsicce secche, olive verdi e nere e per dessert una stupenda millefeuille, semplicemente tutto ciò che serve per un picnic coi fiocchi. In un paesaggio incantevole non si può che mangiare in modo eccellente. Ben rinfrancato sono pronto per la visita di Corps. Il centro storico con le sue viuzze invita a passeggiare, i resti della fortezza sono testimoni dei tempi che furono. La prossima tappa in direzione del Mediterraneo è il Col Bayard, il passo di 1248 metri punto di incontro tra Durance e Drac.
Profumo raffinato nel naso A Sisteron Napoleone pernottò. Anche oggi è un buon indirizzo. La cittadella troneggia sulle rocce scoscese. Ai bordi del fiume Durance si ergono le vecchie case di pietra con i tetti in tegola rossa. A Sisteron, la porta della Provenza, dall’antichità ogni casa trasuda di storia.
Grasse
Lavandino napoleonico A Grasse mi sono permesso una deviazione e non sono andato in direzione sud a Cannes oppure Vallauris, dove termina la Route Napoléon, bensì mi sono recato in direzione ovest. Verso Nizza, dove alla toilette dell’Hotel Negresco gli ospiti vivono la fine dell’itinerario della Route Napoléon in senso figurato e concreto. Il locale è fornito infatti di uniformi e utensili di viaggio risalenti all’epoca del grande piccolo uomo. E, inoltre, le mani si lavano nel lavandino come ai tempi di Napoleone. ◆
Questo viaggio è stato sponsorizzato da Atout France a Zurigo e Peugeot Svizzera.
Nizza DA SAPERE
La Route Napoléon
Prendersi tempo Già nel viaggio, tra Ginevra e Grenoble, ad Annecy si deve pianificare una sosta di più ore per godersi lo stupendo lago. Si consiglia uno o meglio due pernottamenti per fare della Route Napoléon un viaggio con sfondo culinario e storico.
GRENOBLE LA MURE CORPS GAP
SISTERON
A Grasse è necessaria una lunga sosta e la consigliamo non soltanto alle graziose viaggiatrici, perché nella capitale del profumo vengono soddisfatte pure le narici maschili. Oltre ai profumi però nella passeggiata cittadina dovrebbero essere comprese anche l’alta torre di osservazione e la cattedrale.
DIGNE
GRASSE CANNES NIZZA
Route Napoléon Il duecentesimo anniversario 1815–2015 viene commemorato con le più svariate manifestazioni. Dalle parate di cavalli al rally d’auto d’epoca. In novembre avrà luogo un piccolo film festival dedicato a Napoleone – www. route-napoleon. com.
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CLUB A scuola di sicurezza Play4safety mette a disposizione materiale didattico.
KEYSTONE
Divertirsi con la sicurezza stradale
Precedenza ai pedoni Le persone che si spostano a piedi sono molto vulnerabili.
Nel 2014 3387 giovani sono stati coinvolti in incidenti della strada in Svizzera. Il rischio di incidenti è maggiore per chi ha tra 13 e 19 anni. Il TCS lancia la piattaforma informativa più completa a livello nazionale. TESTO PETER WIDMER
M
igliaia di giovani bramano di ottenere finalmente la patente di guida: ma l’ottenimento non è così veloce. Infatti sono necessari molti piccoli passi che richiedono un certo lasso di tempo.
Inizia così il capitolo «La mia licenza di condurre» del sito www.play4safety.ch, se nel menu clicco per esempio su «my play4safety». Seguono altre informazioni riguardanti l’esame della vista, il corso primi soccorsi, l’esame teorico di base, la formazione pratica e il relativo esame, fino alla licenza di condurre provvisoria. Un quiz, inoltre, mette alla prova le conoscenze inerenti alla patente. Qualche altro esempio? La voce del menu «Comportamenti corretti nel traffico» mi conduce alla scelta del mezzo di trasporto più appropriato, incoraggiando l’u-
tente a riflettere su quale mezzo di trasporto alternativo andrebbe scelto in combinazione con l’automobile. E così scopro subito le particolarità del mini-monopattino, della bici, dello scooter e dei trasporti pubblici. Il sito web www.play4safety.ch resta avvincente dall’inizio alla fine; ci si potrebbe soffermare per ore. La cosa più importante è, però, che navigando l’utente impara un sacco di cose. Ne vale sicuramente la pena!
PLAY4SAFETY Play4safety è stato lanciato nel 2001 e consisteva in vari materiali didattici per l’insegnamento secondario. Nel 2013 segue il nuovo sito web, non solo per gli insegnanti, ma anche per i giovani tra i 13 e i 19 anni, con l’obiettivo di modificarne il comportamento sulla strada. Poi lo scorso marzo, il sito attuale, mentre a fine agosto sarà la volta delle versioni in francese e italiano, e adattamenti in tedesco.
Offerta gratuita per docenti La piattaforma informativa e didattica www.play4safety .ch si rivolge sia ai giovani interessati sia direttamente alle scuole e al corpo dei docenti. Essa offre consigli pratici e informazioni su questioni riguardanti la circolazione stradale e fornisce informazioni circa i rischi e le conse-
Uso lo scooter Dunque metto l’equipaggiamento protettivo, come per la moto.
Mai senza il casco Le teste intelligenti si proteggono anche circolando in bici.
www.play4safety.ch
guenze degli incidenti, come pure sulla sicurezza stradale e il comportamento corretto nel traffico. Il materiale didattico – compatibile con il corso 21 – è gratuito. Il progetto è stato finanziato dal Fondo per la sicurezza stradale (FSS). •
Le conseguenze di un incidente sono spesso gravose: mediche, psichiche, sociali, finanziarie…
Pubblicità
www.
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.ch
CLUB
DOMINIC ALLEMAND
Video per tutto, da eventi a test
Il videoreporter in azione, qui ritratto alla tre giorni Lignières Historique 2015.
Si muove da vero bernese, in modo lento, calmo e riflessivo, ma ha un lavoro vivace e dinamico: Dominic Allemand, dal 2011 responsabile dei media audiovisivi del TCS. TESTO PETER WIDMER | FOTO EMANUEL FREUDIGER
È
sceneggiatore, tecnico video, cameraman, giornalista, consulente, ideatore, analitico, pensatore integrato, buon ascoltatore. Tutte qualità che fanno parte del lavoro di responsabile dei media audiovisivi del TCS. Dominic Allemand, laureato in scienze della comunicazione, è dal 2011 il primo titolare di questo posto. A causa del notevole aumento del numero di incarichi, dall’inizio del 2015 ha un collaboratore che lo assiste.
Il TCS ha un volto Perché al TCS ci sono delle immagini in movimento? «Tramite loro possiamo inviare ai destinatari dei messaggi complessi in forma semplice, intuitiva ed anche emozionale», spiega Dominic Allemand. Come se ci fosse
ancora bisogno di dimostrare che un’immagine vale più di mille parole… «Inoltre, con ciò vogliamo dare un volto al TCS». Infine, i social media danno luogo ad un’importante cultura del riscontro, «ognuno ha la possibilità di comunicarci qualcosa, dando luogo ad un dialogo e facendo nascere tante nuove idee», spiega il 32enne specialista di video. Di cosa trattano i video e come funziona in concreto una produzione? Racconta Dominic Allemand: «I nostri clienti sono in pratica tutti i reparti all’interno del Gruppo TCS. Ad esempio produciamo filmati di svariati test, come quelli delle auto, dei pneumatici, dei box per cani fino ai test dei seggiolini per bambini, ma anche video riguardanti
mestieri ed eventi. Così, al TCS vengono prodotti ogni anno un centinaio di video, che generano circa due milioni di «clic» all’anno. Innanzitutto Dominic Allemand si incontra con chi gli conferisce il mandato, definisce le sue esigenze, crea delle idee sulle quali basa una bozza di progetto, che poi presenta al cliente. «Coinvolgiamo profondamente il mandatario nel progetto, per esempio nell’organizzazione della location, nel reclutamento degli attori. In questo modo si crea un sentimento di appartenenza, poiché si tratta del ‹suo› prodotto, del quale è logicamente corresponsabile», sottolinea Allemand. Il cliente è presente anche durante le riprese. Poi le altre fasi in sintesi: bozza senza testo, approvazione dei clienti, traduzione, post-produzione come montaggio e sonorizzazione, titolo, elaborazione delle immagini, approvazione finale, pubblicazione. I video si possono vedere finiti sulla pagina web del TCS www.tcs.ch; panoramica di tutti i filmati su
www.youtube.com/tcs. Nonostante l’entusiasmo per i nuovi media, Dominic Allemand resta realista: «Con un video non si può certo cambiare il mondo!». •
BOTTA E RISPOSTA Filma anche in privato? Sì, soprattutto delle riprese divertenti dei miei figli. Ma poi non termino il filmato. Nella vita privata sono disordinato per quanto riguarda il materiale video! In quale Paese le piacerebbe vivere? (Dopo aver riflettuto a lungo) La Svizzera è un buon compromesso, specie se si hanno bambini. Ma anche il modo di vivere del Sud mi sta molto simpatico. Cosa vorrebbe trasmettere ai figli nel corso della vita? L’apertura verso il mondo e la consapevolezza di considerarsi fortunati di poter crescere con tutte le comodità che offre la Svizzera. Queste devono però essere accessibili anche ad altri.
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CLUB
A caccia di
stelle del camping Ed eccoli di nuovo in giro, gli ispettori dei campeggi: sono forse temuti e odiati dai gestori dei campeggi? A giugno «Touring» ha accompagnato tre esaminatori durante la loro ispezione su un camping vallesano e si è fatto un’idea diametralmente opposta. TESTO PETER WIDMER | FOTO FABIAN UNTERNÄHRER
L
a direttrice del campeggio valle 2015. «Dev’essere ancora stampato; sano non riesce del tutto a celare il siamo soltanto ad inizio stagione», si suo nervosismo. Tre uomini, mu scusa la direttrice del campeggio. Gli niti di laptop e taccuini, aspettano ispettori dimostrano comprensione, alla ricezione, senza camper o roulotte dato che effettivamente le vacanze né equipaggiamento da tenda. Non cal estive iniziano solo tra tre settimane. zano sandali e non indossano neppure Non è una squadra bermuda, dai quali si potrebbe dedurre di inquisitori che sono ospiti in vacanza. Salutano la Quest’anno saranno esaminati e valutati direttrice del camping e si presentano. in totale 24 campeggi nei cantoni Ticino Ora si svela l’arcano: i tre simpatici e Vallese. I gestori saranno avvisati della signori di mezza età sono membri della commissione esaminatrice che ogni quattro anni valuta i campeggi sviz QUATTRO CRITERI PRINCIPALI zeri, distribuisce le stelle oppure le toglie (vedi box). Dal 1987 le associazioni swisscamps, FSCC e
Con occhi di falco
piccoli investimenti e a sistemare alcune lacune, che altrimenti sarebbero state trascurate. Così alla fine ne approfitta l’ospite». Il motivo è quindi ovvio. Quest’anno sono in giro quattro gruppi, composti da rappresentanti delle se guenti associazioni: swisscamps, Federazione svizzera del campeggio e del caravanning (FSCC) e TCS. In ogni squadra di esaminatori c’è TCS valutano i campeggi svizzeri. La valutaun «apprendista», «così facendo ab zione serve ad aggiornare l’inventario e la biamo abbastanza giovani leve qua dotazione, per sostenere e consigliare il gestore lificate per i giri d’ispezione», spiega del camping per quanto riguarda gli standard il capo gruppo Marcel Zysset. Nella di qualità ed anche per orientare i clienti nostra squadra questa persona è campeggiatori. Il sistema di valutazione si Ernst Grossenbacher, presidente del basa su quattro criteri principali: Camping Club Berna. Lui stesso – posizione – estensione campeggiatore di lungo corso, non – dotazione sanitaria è quindi la prima volta che vede un – servizi camping da vicino…
Il capo del gruppo, Marcel Zysset, dell’Associazione svizzera dei cam peggi swisscamp, Urs Henzi ed Ernst Grossenbacher, entrambi del TCS, iniziano il loro giro d’ispezione dall’edificio che ospita la ricezione, dove si imbattono già in alcuni fat tori da valutare: il banco della rice Le decisioni della commissione sono definitive zione è protetto contro le intempe e non possono essere impugnate. «Il campegrie? Lo è, secondo gli esaminatori. gio ha poi quattro anni di tempo per rimediare «L’edificio è accessibile agli ospiti?», alle eventuali lacune», spiega il capo gruppo chiede improvvisamente il capo Marcel Zysset. gruppo Zysset. Urs Henzi trova una porta a lato della ricezione, «ma non visita all’incirca sei settimane prima riporta nessuna indicazione. Un ospite dell’arrivo degli ispettori. Ma questo che arriva per la prima volta, non trova subito la porta». Il servizio d’accoglienza basta a dare un’immagine realistica dei campeggi o le strutture vengono rimesse viene comunque ritenuto soddisfacente. «a nuovo» in fretta e furia giusto in «Le competenze linguistiche ci sono, tempo per l’ispezione? Spiega Marcel si parla perfino il portoghese», osserva Zysset: «Questo è proprio il nostro in impressionato Marcel Zysset. Ernst Grossenbacher indaga sull’informazione tento! L’avviso anticipato permette ai direttori del campeggio di procedere a scritta del programma di animazioni 62 touring | settembre 2015
Gli esaminatori si concentrano sul lavoro dopo il giro d’ispezione (da sinistra): Ernst Grossenbacher, Marcel Zysset e Urs Henzi.
Un po’ troppo rumoroso Per qualche secondo il rombo di un aereo in volo rende impossibile con versare ad un volume normale. L’ori gine sta nel vicino aerodromo mili tare di Sion. Anche il poligono di tiro nei paraggi interrompe a volte il silenzio dei camperisti. Sotto esame non viene messo soltanto il campeggio in sé, ma naturalmente anche le vie d’accesso e la facilità con cui arrivarci. Il percorso dall’autostrada è relativamente ben se gnalato, tuttavia gli ispettori accertano che la via sterrata però non consente il
passaggio incrociato di due veicoli con traino o di due grossi camper. «Ma questi sono fattori che esulano dalle competenze del direttore del campeggio», dicono all’unisono. Al termine del giro durato una mezzoretta, i tre esaminatori si ritirano nel salone del campeggio, dove hanno bisogno di restare indisturbati per un’altra mezzora al fine di discutere le loro osservazioni e di inserire nel computer portatile
il punteggio dei 150 criteri contenuti nel formulario di valutazione. Qual è il rapporto tra le parcelle soleggiate e quelle all’ombra? Una fila all’ombra si alterna ad una fila al sole. «Sarebbe meglio una miscela», afferma il capo gruppo Zysset. Fanno discutere un po’ di più i sei servizi igienici. Il più vecchio è stato costruito nel 1979, mentre l’ultimo risale al 1995. «Quel che un tempo era moderno, oggi non soddisfa più tutti i requisiti», sentenzia l’esaminatore. Comunque gli im-
pianti ottengono 44 punti sul massimo di 75. «In questo posto ci passerei anche le mie vacanze, sebbene i servizi igienici siano ormai un po’ vecchiotti. Il camping non è ottimo, ma comunque buono», sintetizza il capo gruppo Marcel Zysset. Gli altri due esaminatori sottoscrivono il giudizio. A partire da 175 punti si danno le quattro stelle. Il campeggio ne ottiene 180 e conserva così le sue quattro stelle, consentendo alla direttrice di alleviare il nervosismo. • settembre 2015 | touring
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CLUB
Veri soccorritori,
i collaboratori ETI
Il Canal du Midi, qui in una luce particolare, è ben apprezzato per ferie a bordo di case-battello.
Pronti ad ogni eventualità – incidenti, malattie o addirittura decessi –, i collaboratori della centrale d’intervento ETI aiutano ogni anno quasi 110 000 vacanzieri in difficoltà. TESTO ALINE BEAUD | FOTO EMANUEL FREUDIGER
FABIENNE LORIAU
LORENA MORIERO
DAGMAR SCHWAB
JORGE MENDELIEVICH
Annullamento
Assistenza ai veicoli
Travel Services
Assistenza alle persone
«Per me è essenziale fornire soluzioni adatte a coloro che devono annullare il viaggio»
«Mi sento più a mio agio con i veicoli, perché non possono ammalarsi»
«Aiuto i nostri soci a restare mobili all’estero»
«Più di tutto mi piace rendere servizio alle persone anziane»
«B
uongiorno signore, desidero innanzitutto porgerle le mie più sincere condoglianze. La chiamo a causa dell’annullamento delle sue vacanze sul Canal du Midi in seguito al decesso di sua suocera». È una conversazione difficile quella che deve svolgere oggi Fabienne Loriau, consulente annullamento alla centrale d’intervento ETI. A suo dire, in situazioni del genere è essenziale concentrarsi sui fatti e fornire soluzioni utili. L’anno scorso sono stati trattati 17 600 dossier di annullamento del viaggio prima della partenza. La richiesta trattata in questo momento dalla nostra consulente non ha nulla di divertente, i coniugi Favre* avevano deciso 64 touring | settembre 2015
di partire per la Francia, ma ecco che due giorni prima della partenza, la suocera del socio è deceduta e il viaggio doveva essere annullato.
Moto in avaria in Croazia Ai coniugi Gerber*, invece, è stato un guasto della motocicletta a rovinare le vacanze. Eppure, la coppia aveva pianificato bene il giro su due ruote in Croazia. Tuttavia, una delle moto ha deciso diversamente: ha avuto una panne e non è stato possibile ripararla sul posto. Chiamando il TCS, i motociclisti sono entrati in contatto con Lorena Moriero che ha loro prestato aiuto da Vernier. Questa addetta all’assistenza organizza il rimpatrio delle moto verso un garage della
Svizzera. L’anno scorso sono stati rimpatriati in questo modo 2550 veicoli, mentre altri 15 000 sono stati riparati all’estero. Malgrado siano rimasti senza le loro preziose motociclette, i coniugi Gerber desideravano proseguire il viaggio. Lorena Moriero si è quindi rivolta a Dagmar Schwab che dirige il dipartimento Travel Services della centrale ETI. Questa specialista di viaggi si è allora incaricata del noleggio di un’auto per i due vacanzieri. Qualche volta, a causa degli scioperi, lei e la sua squadra devono prenotare delle notti in albergo per i soci TCS rimasti bloccati all’estero. «È essenziale che i soci possano restare mobili all’estero», spiega la specialista che effettua anche delle
prenotazioni dei biglietti aerei o ferroviari per i soci in difficoltà. Solo i rimpatri sanitari sono esclusi dal suo programma. Come per esempio quello del signor Bernasconi*, di 74 anni, in vacanza a Cipro con la moglie. Si è rotto due costole, una delle quali ha toccato il fegato. Jorge Mendelievich, operatore «case management», ha trasmesso il suo dossier al servizio medico ETI. È stata allora presa la decisione di rimpatriare per via aerea il signor Bernasconi e la moglie. L’anno scorso, il TCS ha organizzato ben 1300 rimpatri sanitari in aeroambulanza, voli di linea o in ambulanza. • *Nomi noti alla redazione
CLUB
Brindisi, lacrime e consolazioni
Capodanno in panne Il pattugliatore porta soccorso sempre!
Per il pattugliatore ticinese Andrea Genazzi, tra automobilisti uomini e donne quando arrivo in loro soccorrere i soci in panne rappresenta un soccorso. A volte, però, le continuo confronto con le emozioni della gente.
piangere: era l’auto del marito! Dovetti accompagnarla a casa in un mare di lacrime…
TESTO ANTONIO CAMPAGNUOLO | ILLUSTRAZIONE CH. BADOUX
Anche questa condivisione delle emozioni fa parte della quotidianità di noi pattugliatori del TCS. Ad esempio, un’altra volta fui chiamato a soccorrere una signora rimasta in panne dentro una galleria. Ebbene, quando arrivai sul posto la macchina funzionava perfettamente: in realtà, la donna aveva avuto un attacco di claustrofobia e aveva bisogno che qualcuno la rassicurasse! ◆
La mia zona di intervento si estende su tutto il Sopraceneri. Capita che inizio il mio turno a Bosco Gurin e lo finisco da qualche parte in Leventina, dopo aver percorso anche 600 km in una giornata. A me però piace molto guidare, anche per questo ho voluto a tutti i costi lavorare per il TCS, invece di starmene a fare il meccanico in un garage. Il mio record di interventi l’ho stabilito nel giugno di quest’anno: ben 15 in un giorno. Era una domenica molto calda e c’era la solita
lunga colonna al portale Sud del San Gottardo… con molti veicoli in panne.
Capodanno sulla strada La missione che mi ha emozionato di più è avvenuta durante la notte di Capodanno 2011/2012. Fui chiamato a soccorrere un’auto rimasta senza benzina sull’autostrada del San Bernardino. A bordo c’era un’intera famiglia con due bambini piccoli. Proprio mentre versavo la benzina nel serbatoio, la radio di bordo annunciò lo scoccare del Nuovo Anno. Allora il papà, prese una bottiglia di spumante e brindammo fuori al freddo, scambiandoci gli auguri. Io però feci solo «cin cin», perché quando siamo in missione per la Patrouille non possiamo bere alcool. Non c’è una differenza di comportamento sostanziale
ANDREA GENAZZI PATTUGLIATORE TCS
TI-PRESS
L
a mia prima missione come pattugliatore del TCS fu un grande successo. Era il giugno del 2011 e intervenni in Valle Maggia in soccorso di un automobilista che aveva lasciato la chiave chiusa nella sua Audi Q5. Benché aprire un’auto non sia sempre facile, ci riuscii incredibilmente in soli 30 secondi. Una bella fortuna, ma anche il frutto della formazione ricevuta dal TCS.
donne sono più spaventate. Mi ricordo che un giorno fui chiamato in soccorso di una signora che aveva fatto il pieno di carburante sbagliato ed era ripartita con la benzina al posto del diesel. Ovviamente, dopo poche decine di metri il motore aveva smesso di funzionare. Così, la rimorchiai in garage, dove le dissero che il danno ammontava ad almeno 800 franchi. La donna scoppiò a
Il 27enne Andrea Genazzi è di formazione meccanico d’auto. Dopo l’apprendistato è stato quattro mesi in Germania per imparare il tedesco. Una decisione che oggi gli è molto utile quando soccorre i soci di lingua tedesca che transitano sulle strade ticinesi. In seguito ha ottenuto la maturità professionale e nel 2011 è entrato nella Patrouille TCS. È sposato e padre di due bambini di 1 e 4 anni. Durante il tempo libero gioca a Unihockey, scia e fa il pompiere di milizia in Valle Maggia.
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FORUM
La mia prima auto È incredibile sentire quanto carattere avevano i veicoli 40 o 50 anni fa: incantatori di donne, mezzi per fare effetto sui passanti e divoratori di benzina! D’altra parte le prime esperienze vissute dai nostri lettori a bordo delle auto sono racconti avvincenti. A tutta benzina
Un anno sulle strade senza panne con la mia leggendaria Renault.
Compagna fedele «La mia prima auto, una Renault 4TL, anno 1976, la comprai nella primavera del 1980 con ca. 73 000 km per 4000 franchi. Con la mia R4 ho circolato un anno e ho aggiunto al contachilometri 20 000 km. Con lei non sono mai rimasto in panne. Mi ricordo solo di due piccole riparazioni: una volta ho fatto sostituire la serratura di una portiera e una volta il contachilometri si era bloccato. E non è che abbia trattato con i guanti il mio veicolo, anzi l’ho piuttosto sollecitato circolando a sinistra sull’autostrada e frequentando anche le strade sterrate. Quando dopo un anno l’ho sostituita con un’auto più grande, ho ottenuto comunque ancora 2500 franchi. Penso che allora non si poteva guidare più a buon mercato. Non a caso, della R4 sono stati venduti oltre 8 milioni rimanendo sempre lo stesso modello. A proposito: dal 2011 possiedo di nuovo una R4 anno 1962, che però tratto con più cura e che tolgo dal garage solo dalla primavera all’autunno quando fa bel tempo». Marcel Schopfer, Saanen
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Richiesta Siete particolarmente fieri di una vostra foto (gente, paesaggio, monumento)? Condividete la foto con noi e i lettori inviandocela per e-mail entro il 31 agosto 2015: touring@tcs.ch
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«Il virus del cabrio mi ha subito contagiato e per poter scarrozzare gli amici ho preso una senza tetto a quattro posti. Nel 1974 non c’era molta scelta: Maggiolino, Rolls Royce o americane. E così presi per 3500 fr. (poco più di un salario mensile dell’epoca) una Buick Invicta Convertible 1962, V8, 6572 cc, 314 CV; consumo di benzina: 22 l/100 km – 40 anni fa non era un freno! Con questi veicoli americani la guida era un vero divertimento. C’era posto per sei persone, e si potevano mettere in diagonale nel portabagagli quattro paia di sci di due metri. Tutto era elettrico: il tettuccio, il finestrino, la regolazione dei sedili, l’antenna radio – puro lusso! Il mio primo viaggio mi portò in Jugoslavia, dove ogni volta i benzinai chiudevano la stazione dopo avermi fatto il pieno perché con noi avevano già registrato il fatturato di un giorno! Poi è seguito il sud della Francia e in inverno la montagna. Sulla foto mi si vede al volante con il mio migliore amico a Vättis sopra Bad Ragaz. Naturalmente «senza il sopra» nelle belle giornate; e comunque non faceva differenza perché l’unica cosa che non funzionava era il riscaldamento. Ora a 63 anni guido ancora cabrio americane, la cilindrata però si è ridotta a un terzo e il consumo di carburante si è più che dimezzato». Hans Heinrich Doebeli, Oberweningen
Vacanza pasquale nella neve con la Buick a Vättis.
Rosso pomodoro, l’amata Citroën.
Amato pomodoro «La mia prima auto la comprai nel 1980, una Citroën Dyane 6, anno ca. 1976, per 1500 franchi. Ho dovuto aiutare il lattoniere per hobby nel trattamento antiruggine e nella verniciatura e non vedevo l’ora di salire al volante e fare il primo viaggio. Essendo spesso in Ticino nel fine settimana ho compiuto numerose traversate del passo del San Gottardo. Un’esperienza veramente particolare erano i miei viaggi alle gare di canoa in tutta la Svizzera con due o tre kajak sul tetto… A proposito: il colore rosso ha fatto il suo bel effetto anche sulle donne! Purtroppo però ho dovuto portare al cimitero delle auto il mio «amato pomodoro» dopo una manovra sbagliata in garage. Dopo di lei ho scelto un’Acadiane di colore beige». Andreas Bucher, Emmen
Scriveteci…
touring impressum
Qui vale la regola: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata.
Pressatori autostradali
Touring 7/2015, il consulente
Il rispetto della distanza è il punto centrale della sicurezza. Tuttavia manca qualcosa. Viene continuamente evocato il tema dei «pressatori», senza però risalire alla causa. Questa situazione potrebbe essere provocata anche da persone in buonafede che guidano correttamente. Ci sono, infatti, conducenti a cui viene permesso di circolare lentamente per chilometri sulla corsia di sorpasso, anche quando la corsia di destra è libera. Mi chiedo perché la polizia non prenda mai provvedimenti contro conducenti del genere. Il Tribunale federale ha comunque l’ultima parola, ma non è chiaro se i suoi giudici agiscono sempre davvero secondo giustizia. Se si trattasse solo di giudicare il mancato rispetto della distanza, sono d’accordo di punire il conducente colpevole. Contemporaneamente, però, dovrebbe essere sanzionato anche chi lo provoca. Hans Ulrich Mörikofer (@)
Grazie Patrouille TCS
Durante il nostro ultimo giorno di vacanza nell’alta Val di Blenio, la nostra auto ha smesso di funzionare. Non ci è rimasto altro da fare che chiedere aiuto al TCS, del quale siamo soci da decenni. Siccome si era in pieno periodo di vacanze e il TCS lavorava sicuramente a tutto regime, eravamo certi che i soccorsi avrebbero impiegato un certo lasso di tempo. Con nostra grande sorpresa, l’organizzazione fu invece perfetta e molto professionale e ci fornì aiuto in breve tempo, nonostante ci trovassimo in una zona
Rivista del Touring Club Svizzero (TCS) Editore Touring Club Svizzero Casella postale 820, 1214 Vernier (GE) Caporedattore Felix Maurhofer Vice caporedattori Marc-Olivier Herren Dino Nodari Redazione Aline Beaud Christian Bützberger Juliane Lutz Peter Widmer Art Director Alban Seeger Responsabile foto Emanuel Freudiger Layout Andreas Waber Stephan Kneubühl Sara Bönzli Mathias Wyssenbach
Pressatori in autostrada Sempre una provocazione?
molto discosta. Il garagista di Olivone, un partner convenzionato con il TCS, ci ha reperito nell’arco di un quarto d’ora, ha confermato la «diagnosi», ha organizzato ed effettuato il rimorchio verso Biasca e, con mio grande sollievo, mi ha accompagnato all’autonoleggio a Bellinzona, dove ho trovato una vettura abbastanza grande (abbiamo tre grossi cani). Il giorno dopo, il veicolo in avaria è stato consegnato nel nostro garage, che ha subito eseguito la riparazione, così siamo tornati in possesso della nostra auto il giorno stesso. Tante grazie e complimenti al TCS. M. e P. Steck, Toffen
Analisi del viaggio in Tesla Touring 7/2015
Mi è piaciuto molto il resoconto del viaggio in Tesla su «Touring». Si pone soltanto la
domanda cosa c’entra il confronto tra il consumo totale e un appartamento di cinque stanze. Questo paragone non ha contribuito affatto a capire se la Tesla consuma molta o poca energia. Per contro, quel che quasi tutti i lettori hanno capito è l’equivalenza degli annunciati 242 wh/km in litri/100 km, che dà un valore di circa soli 2,5 litri. Per un veicolo del peso di 2,3 tonnellate e la dimensione di una Porsche Panamera è un valore incredibilmente buono, oggi non ancora raggiunto da nessuna auto di serie. Per quanto riguarda le possibilità tecniche di questo punto, «Touring» ha riferito con troppa poca trasparenza. Si sarebbe potuto ricordare anche che i costi della corrente elettrica per tutta l’energia necessaria non sarebbero bastati a riempire che metà del serbatoio di una grossa berlina.
Assistenti di redazione Michela Ferrari (I) Tania Folly (F) Oliver Marti (T) Irene Mikovcic-Christen Corrispondenza Redazione Touring Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna Tel +41 58 827 35 00 Fax +41 58 827 50 25 touring@tcs.ch Tiratura Edizione italiana: 83 246 Totale: 1 334 694 Edizione/Marketing Reto Kammermann Natascia Prosperi Abbonamento: compreso nella quota annua di socio. «Touring» è pubblicato 12 volte l’anno. Modifica indirizzo: con il numero di socio: TCS, Sede centrale, Casella postale 820, 1214 Vernier, Tel. 0844 888 111, info@tcs.ch Pubblicità: Publicitas Publimag AG Seilerstrasse 8, 3011 Berna Tel. +41 44 250 31 31 Fax +41 44 250 31 32 Testi e foto sono protetti dai diritti di autore. Ogni riproduzione, anche parziale, richiede l’accordo scritto dell’editoria. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti. Produzione Swissprinters SA Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen Tel. +41 58 787 30 00
C. Huwiler, Zurigo
La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail (touring@tcs.ch). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring (www.touring.ch).
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TOUROLINO
La rosa dei venti
L’ago
Il quadrante
Il polo nord
La Terra
L’equatore La cassa COME FUNZIONA?
GIOCO 1
Orientarsi con la bussola È facile perdersi mentre si passeggia in mezzo alla natura. Oltre alla cartina geografica, una bussola può aiutarti a ritrovare l’orientamento. La bussola permette, infatti, di rilevare i quattro punti cardinali, che sono indicati sul suo quadrante con le loro iniziali: nord (N), sud (S), est (E) e ovest (O o W). L’ago calamitato e verniciato generamente di rosso indica il Nord magnetico nella metà settentrionale della Terra. Questa parte del globo si chiama emisfero Nord ed è separato dall’emisfero Sud dall’equatore. Il polo Nord si situa in prossimità del Nord magnetico. Per orientarsi tramite la bussola, bisogna tenerla su un piano e lasciare che l’ago rosso punti verso il nord. Successivamente, segui la direzione nella quale intendi dirigerti, ad esempio il sud, osservano le indicazioni sul quadrante. In caso di bisogno, non esitare a chiedere aiuto ai tuoi genitori.
Qual è il pezzo mancante di quest’oggetto?
GIOCHI MOBILI
Ti annoi? Allora prova questo gioco. Tris all’aperto Il «tris» o «filetto» è un gioco di riflessione che si gioca in due. Puoi giocarci all’interno della casa con carta e matita oppure all’aperto, ad esempio durante una scampagnata in famiglia. Per farlo, bastano 4 bastoni di legno per formare una griglia, oltre a 5 pietre chiare e a 5 più scure, che fanno da pedine. A turno, i due giocatori appoggiano una pietra del loro colore in una delle caselle. Vince il primo che riesce a formare una linea verticale, orizzontale o diagonale costituita da tre pietre in fila dello stesso colore.
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Per ritrovare la strada, c’è
la bussola
Questo mese spieghiamo il principio dell’uso della bussola. Inoltre, ti proponiamo numerosi giochi e un concorso. Non dimenticare di partecipare per vincere uno dei premi in palio.
OUR
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GIOCO 2
T Collega i punti numerati per scoprire il disegno. GIOCO 3
Trova le 10 differenze. CONCORSO
Partecipazione entro il 6 settembre 2015 per e-mail: tourolino@tcs.ch o tramite posta a: TCS, Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna La risposta del concorso n. 7 era «i pedoni». Complimenti a Armand Grau (Aigle), Leano Reddi (Rothenburg) e Céline Odermatt (Rain).
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PREMI
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C
D
Quale cartello stradale annuncia un divieto? □
A □ B □ C □D
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Inviaci un’e-mail a tourolino@tcs.ch con la soluzione giusta per partecipare al sorteggio e provare a vincere uno dei premi a lato.
Possono partecipare tutti i giovani lettori e le giovani lettrici di Touring della Svizzera e del Liechtenstein, a eccezione dei collaboratori TCS e dei loro familiari. I giovani vincitori del concorso «Tourolino» saranno estratti a sorte e avvisati personalmente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori verranno pubblicati di volta in volta sulla rivista Touring.
1
Un set di 2 biglietti bambino per l’Aquaparc Le Bouveret di 78 franchi.
2
Un set di 2 buoni bambino per un atelier cioccolato del valore totale di 50 franchi.
3
Un set di 4 biglietti bambino per lo zoo di Basilea di un valore di 28 franchi.
I premi sono stati generosamente offerti da Aquaparc Le Bouveret, la Maison Cailler e lo zoo di Basilea.
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IN GIRO CON
«Sto vivendo
il mio sogno» No, non è una sognatrice, infatti ha entrambi i piedi ben piantati al suolo: Sabine Holbrook, pilota di moto da corsa e ambasciatrice del marchio TCS. TESTO PETER WIDMER | FOTO DANIEL KELLENBERGER
V
a in moto dal settembre del 2009, ma lo sognava già Cosa vorrebbe raggiungere ancora negli sport della quando era una ragazzina di 15 anni. Oggi Sabine Holvelocità? brook guida una BMW S 1000 RR e con questa «super Quest’anno sono salita su una BMW con 1000 cc di cilindrata, arma» sta facendo le sue prime esperienze al FIM Alpe che fa parte della classe regina. Il salto dalla 600 alla 1000 cc Adria Road Racing Championship 2015. E da è stato più difficile di quanto immaginassi. Per agosto la mamma di due figli è anche ambasciame questa è un’annata di apprendimento, menSABINE trice di TCS Training & Events e impartisce tre nel 2016 vorrei affermarmi con questa due HOLBROOK corsi di guida di moto per donne. ruote. Il mio obiettivo per l’anno prossimo è di pilota motociclista poter ottenere piazzamenti di metà classifica PREFERENZE Come fa una giovane ragazza di 15 anni ad ed essere tra le migliori donne in Europa. Se Colore: turchese entusiasmarsi per le motociclette? continuo ad allenarmi con disciplina e trovo Veicolo: motocicletta In famiglia mai nessuno è andato in moto. I sufficiente sostegno, e non mi capitano ferite Musica: gruppo System serie, vorrei gareggiare ancora per parecchi miei genitori addirittura mi vietarono di guiof a Down anni. dare un motorino. Già da bambina ero presa dalla velocità, dovevo fare tutto rapidamente. Paese: Svizzera Cosa pensa che farà al termine della Ero piuttosto impaziente, anche nei confronti TV: cucina, MotoGP carriera sportiva? di chi mi stava attorno. Per motivi di prezzo, Cibo: tutto al tartufo In realtà sono ancora nel bel mezzo della mia un’automobile non entrava in considerazione, carriera motociclistica. Perciò, per il momento così mi decisi per una bici da corsa. mi è ancora difficile pensare al dopo. Fortunatamente, però, ho un diploma in gestione aziendale e marketing. Come mai ha guidato la prima motocicletta solamente a 28 anni? In seguito ad una ferita, dovetti appendere al chiodo la mia carRiesce ad entusiasmarsi anche quando si mette al volante riera ciclistica. Allora presi una decisione: doveva essere una di un’automobile? motocicletta, non mi importava quel che pensava la mia famiAssolutamente sì! Quando vivevo ancora in Germania, ebbi glia, adesso volevo seguire i miei obiettivi, vivere il mio sogno, un’occasione di guidare in pista. Anche in quel caso emerse la pensare per una volta a me! È stata come una liberazione. mia passione per la velocità. Per me la velocità è sempre stata un valore di base. Lei lavora anche a metà tempo nel commercio del vino. Come fa a conciliare il tutto? Ha ancora tempo per altri interessi? Cucino volentieri e probabilmente anche discretamente, anche Bisogna stabilire delle priorità, non si può restare con le mani se molti non si fidano! • in mano. Però il mio partner e i miei due figli di 11 e 14 anni mi sostengono in tutti i modi; altrimenti non ce la farei. Siamo ben organizzati. BRUTTA CADUTA Ha un modello nelle corse motociclistiche? Ritengo che l’italiano Valentino Rossi sia il migliore. Non deve dimostrare niente a nessuno, ha una passione che ammiro. In generale sono anch’io una persona passionale ed emozionale, perciò mi posso identificare benissimo in lui.
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Sabine Holbrook ha avuto un incidente l‘8 agosto in Ungheria durante la fase delle qualifiche e ha riportato una grave ferita alla mano. Questa intervista è stata fatta prima di tale brutto incidente. Sabine è comunque una lottatrice e sconfiggerà quest’avversità. Auguriamo all’ambasciatrice della marca TCS una pronta e ottima guarigione.
Sabine Holbrook ha potuto realizzare il suo sogno di ragazza, ora si cimenta tra gare di moto e corsi di guida.
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PRESTAZIONI
Benvenuti al TCS Sapete che oltre al soccorso stradale potete avere una gamma di servizi supplementari? Ossia un’assicurazione annua di viaggio, una competente protezione giuridica, un’assicurazione automobile vantaggiosa come pure una carta di credito con vari vantaggi!
TCS Libretto ETI L’assicurazione viaggi vi offre una copertura completa per un anno intero e contribuisce al piacere di un viaggio. www.eti.tcs.ch
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Il punto di partenza per tutti i vantaggi Club e i consigli degli esperti TCS – comprese le 12 edizioni della rivista del club «Touring». Inoltre sostenete il nostro impegno per la prevenzione e la sicurezza stradale. Potete scegliere tra: Societariato con soccorso stradale La Patrouille TCS per ogni tipo di veicolo – la vostra garanzia di ricevere un aiuto rapido ed esperto sulla strada, dove e quando ne avete bisogno.
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Societariato senza soccorso stradale La soluzione per coloro che desiderano approfittare di tutti i vantaggi socio e aver accesso ai prodotti e prestazioni TCS senza aver bisogno del soccorso stradale.
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GIOCA & VINCI
GRANDI OCCASIONI per vincere
14 re: settemb o im ult per termine e ar partecip i c ai gio h
IN PALIO 2 notti per 2 persone presso l’Hotel Adula**** di Flims-Waldhaus Valore: ca. CHF 1200.– In palio: 2 notti per 2 persone in comoda camera doppia superior, incl. • ricca colazione a buffet • ogni sera, cena gastronomica a 5 portate • libero utilizzo dell’oasi wellness «La Mira» Sponsor del premio: www.adula.ch, info@adula.ch Domanda: Quante cime di 8000 metri ha scalato senza ossigeno Reinhold Messner? 8000 Inviate un SMS con scritto tmi081 xx (xx = cime) al numero 543 L’Hotel Adula a Flims-Waldhaus vive all’insegna dell’autenticità. E qui di autentico c’è innanzitutto la natura: l’aria pura di montagna,
OCCASIONE 2 – SUDOKU 1
l’acqua cristallina dei laghi e dei fiumi, la vegetazione rigogliosa. Per non parlare dell’hotel: un comfort 4 stelle superior curato sin nei minimi dettagli, il fascino autentico dei Grigioni, le specialità della raffinata cucina dell’Adula e una sincera cordialità e ospitalità, oltre ai trattamenti Better Aging dell’offerta wellness. Insomma, c’è proprio tutto per assicurare ai vincitori un soggiorno rigenerante.
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IN PALIO l’iPhone 6, il migliore smartphone di Apple Valore CHF 759.–
IN PALIO l’elegante tablet iPad Air 2 da 16 GB
L’ultima generazione smartphone Apple ha ancora sbaragliato la concorrenza. L’iPhone 6 è più grande, più sottile, più performante con alcune funzioni come il Touch-ID per identificarsi con l’impronta digitale. Il GPS integrato permette il geo tagging su tutte le registrazioni, che possono poi anche essere salvate direttamente nel Cloud. Il controllo automatico della luminosità semplifica ancora l’arte del fotografare. La comunicazione avviene tramite la rete mobile veloce LTE o tramite WLAN, e con Facetime la videotelefonia non ha più limiti.
Il tablet più elegante di Apple ha uno spessore di soli 6,1 mm e pesa meno di 500 g. È quindi perfetto da portare sempre con sé. Il display retina ad alta risoluzione da 9,7 pollici mostra foto, video e giochi nella migliore qualità. Il chip A8X promette ottime prestazioni, così come la durata di carica della batteria, fino a 10 ore. Naturalmente sull’apparecchio è possibile scaricare le innumerevoli app proposte nello Store, che renderanno l’iPad ancora più utile e divertente.
Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle rosse. Inviate un SMS con scritto tmi082 e le tre cifre al numero 543. Ogni SMS costa CHF 1.50. È possibile partecipare anche per posta, inviando la soluzione a TCS, Editoria Touring, Casella postale, 3024 Berna.
Valore CHF 549.–
Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle verdi (le altre segnate devono essere completate di volta in volta con le cifre da 1 a 9). Inviate un SMS con scritto tmi083 e le tre cifre al numero 543.
Possono partecipare tutte le lettrici e tutti i lettori di Touring in Svizzera e Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro familiari. I vincitori dei concorsi «Gioca & Vinci» di Touring saranno estratti a sorte e avvertiti direttamente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
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TCS TICINO #8
Bollettino della Sezione Ticino
Settembre 2015
I nostri corsi . . .
per imparare, migliorare e aggiornare
. . . la vostra guida
SEZIONE TICINO | EDUCAZIONE STRADALE
Giornata di mobilità scolastica
«meglio a piedi»
Balerna, 18 settembre 2015
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Altri percorsi pedonali : percorso centri commericali
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Tale manifestazione si inserisce nelle numerose attività di educazione stradale e di prevenzione degli infortuni svolte su tutto il territorio con costanza e successo dal Touring Club Svizzero. Venerdì 18 settembre 2015 saranno previsti i «pedibus» dimostrativi per tutti coloro che vorranno compiere il tragitto «casa-scuola» a piedi, sempre alla presenza di un adulto.
Tiratura Edizioni
Impressum Bollettino ufficiale dei Soci TCS, Sezione Ticino
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al 2008 l’Istituto Scolastico Comunale di Balerna organizza durante il mese di settembre, la giornata di mobilità scolastica «Meglio a piedi» volta a promuovere ed incentivare i tragitti casa-scuola a piedi. Quest’anno la giornata è prevista venerdì 18 settembre. L’evento di sensibilizzazione promosso ha riscosso un grande successo, ragione per cui negli anni sono stati vieppiù coinvolti diversi enti, tra cui le Assemblee dei genitori della scuola elementare e della scuola media, il Municipio, diverse associazioni e la Polizia comunale di Chiasso. Quest’anno anche il TCS – Gruppo del Mendrisiotto sarà presente alla giornata di sensibilizzazione, ritenuto che la sicurezza stradale costituisce uno degli scopi fondamentali perseguiti dal club.
84 000 copie 12 volte all’anno
Redazione Roberto Morandi sezioneTI@tcs.ch Layout Sara Bönzli
: percorsi dalle fermate scendi e vivi
Al termine delle lezioni scolastiche ai bambini presenti verrà offerta una merenda e saranno previste delle attività ricreative aventi quale tema principale la sicurezza stradale. La giornata di sensibilizzazione si concluderà in serata con un ricco aperitivo in compagnia. • AVV. SARAH STADLER, VICEPRESIDENTE DEL GRUPPO TCS DEL MENDRISIOTTO
Inserzioni TCS Sezione Ticino CP 581 6802 Rivera Telefono 091 935 91 22 Stampa Swissprinters AG Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen
Indirizzi TCS Punto di contatto: informazioni sul societariato, libretto ETI, protezione giuridica Assista, corsi, scuola guida, collaudi e controlli tecnici. Per il viaggio: ViaCard (I), Télépeage (F) Contrassegno per le polveri fini (D) Vignetta autostradale per CH e Austria Seggiolini per bambini e articoli Shop
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TCS Sezione Ticino Via alla Chiesa 10 Casella postale 581 6802 Rivera Telefono 091 935 91 35 Fax 091 935 91 20 SezioneTI@tcs.ch www.tcs-ticino.ch
ETI pronto intervento Tel. +41 58 827 22 20 (emergenze) Patrouille TCS: Tel.: 0800 140 140 (richiesta intervento) 0844 888 111 (Informazioni) Infostrada 163 (50 cts./chiamata + 50 cts./min.)
VITA ASSOCIATIVA | SEZIONE TICINO
I Soci all’Expo
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l Gruppo Locarnese e Valli della Sezione Ticino del TCS propone ai suoi soci un’escursione organizzata ad Expo Milano 2015, durante la giornata di lunedì 28 settembre prossimo, nell’ambito delle manifestazioni sociali del Club con lo scopo di passare qualche momento in compagnia e scoprire nel contempo interessanti eventi. Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia ospita dal primo maggio al 31 ottobre 2015 ed è il più grande evento mai realizzato sulle tematiche dell’alimentazione e della nutrizione sul nostro pianeta. Per sei mesi Milano è una vetrina mondiale in cui i Paesi presentano il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. Un’area espositiva di 1,1 milioni di metri quadri, più di 140 Paesi e Organizzazioni internazionali coinvolti, oltre 20 milioni di visitatori attesi. Sono questi i numeri dell’evento internazionale più importante che si terrà a due passi da noi.
Il programma e l’iscrizione La partenza sarà alle 10:00 con un confortevole pullman che rientrerà alle 22:00. Il trasferimento è offerto dal Gruppo locale TCS Locarnese e Valli. Il costo per persona è di CHF 35.–. Mentre i Senior (oltre 65 anni) usufruiranno di una tariffa speciale di CHF 25.–. Il pranzo, non compreso, è libero e a discrezione dei partecipanti. La carta d’identità o il passaporto sono necessari per il viaggio.
L’iscrizione è da comunicare alla Signora Adele Guscetti-Zaccheo ai seguenti indirizzi: adele.guscetti@gmail.com, allo 091 751 09 94 (ufficio) oppure sul cellulare 079 213 20 10 entro l’ 11 settembre 2015. Oltre alle generalità sarà da confermare anche in numero di Socio che si trova sulla tessera del Club. Verranno presi in considerazione i primi 50 iscritti in base all’ordine di entrata. L’iscrizione è da ritenersi impegnativa. La gita avrà luogo, con qualsiasi tempo. • settembre 2015 | touring
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SEZIONE TICINO | GOTTARDORAMA
Per il Mendrisiotto nessuna conseguenza
RENATO GAZZOLA
Le paure, montate sovente ad arte da chi si oppone alla costruzione di un secondo tunnel al San Gottardo, disorientano gli abitanti del Mendrisiotto che non riescono, in gran parte, a focalizzare corretta-
mente le reali ripercussioni che questa opera avrà sul loro territorio. Questi gruppuscoli contrari, non perdono occasione per enunciare scene apocalittiche, prospettive catastrofiche, arrivando a negare addirittura la realtà, accampando e cer-
cando di influenzare l’opinione pubblica con futuri scenari esistenti unicamente nella loro fantasia. Affrontiamo il tema con il Consigliere nazionale Marco Romano, nativo di Mendrisio, che conosce bene il «suo» territorio e i suoi corregionali.
Intervista con Marco Romano Con la costruzione di un secondo tubo, senza aumento della capacità, si porterebbe al collasso l’asse autostradale nel Sottoceneri? Assolutamente no, è uno scenario irrealistico montato ad arte dai contrari. L’asse autostradale del Sottoceneri, in particolare tra Lugano e Mendrisio, è già oggi sovente al collasso. La causa risiede nel traffico locale e transfrontaliero. In aggiunta, in prossimità dei fine settimana e durante le ferie estive si cumula il traffico vacanziero di transito proveniente da nord che, dopo essersi imbottigliato al San Gottardo, si blocca talvolta anche alla dogana di Chiasso. Ricordiamolo, il progetto di completamento del San Gottardo non prevede un aumento della capacità di transito, quindi la tesi dei contrari è errata e infondata. Si vuole creare paura e giocare sulle emozioni. Si sfruttano gli attuali problemi del Mendrisiotto per combattere un progetto che vedrà la luce fra 15 anni. Riprendendo una nota pubblicità, da momò legatissimo alla mia terra, non posso che affermare: «non sono mica scemo!». E’ sufficiente guardare i dati: sono cifre nude e crude riferite ai transiti giornalieri in autostrada lungo il Ticino. Di fronte a un passaggio di oltre 70’000 autoveicoli al giorno a Grancia, sotto il San Gottardo ne passano 17’000. A Mendrisio sono 54’000! Il traffico del Mendrisiotto è
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quindi locale e frontaliero, quello proveniente dalla Leventina è minimo e spesso non giunge nemmeno fino a sud del Ticino. L’evoluzione negli ultimi 20 anni ne è una chiara conferma: se al San Gottardo a inizio anni ‘90 vi erano 16’000 passaggi giornalieri, oggi stagnano a 17’000. L’aumento è stato insignificante. A Maroggia invece da 38’000 negli anni ‘90 si è passati a 70’000 (vedi cartina). Quasi il doppio! Sono fatti, non tesi politiche.
MARCO ROMANO
cause sono le immissioni locali e l’afflusso di aria inquinata dalla Lombardia. Quando parliamo di risanamento del San Gottardo ci esprimiamo su di un E’ realistico un pericolo per la salute dei progetto che sarà terminato attorno al cittadini del Mendrisiotto? 2035. Entro quel termine dovremo aver Quanto esposto per il traffico, vale di risolto la problematica della qualità dell’ariflesso anche per la qualità dell’aria. I ria nel Mendrisiotto e in generale in tutto medici lo confermano, l’inquinamento il Ticino. Anche questo argomento rappresenta un problema, ma le principali contrario è di conseguenza strumentale e ideologico. Tra le Evolizione polveri fini (PM10) due questioni non c’è un nesso logico, sia da un punto di vista temporale, sia per quanto attiene l’effetto diretto. Occupiamoci di questa problematica nel presente, senza < 10 µg/m3 2000 2014 10–15 µg/m3 metterla in relazione 15–20 µg/m3 errata a progetti 20–25 µg/m3 futuri. Confido nel 25–30 µg/m3 > 30 µg/m3 progresso tecnico e in un evidente Netto miglioramento della qualità dell’aria.
cambiamento di mentalità per migliorare una qualità dell’aria che comunque nell’ultimo decennio ha già vissuto un buon miglioramento come dimostrato dai dati ufficiali cantonali (vedi grafico). Economicamente parlando, è sensato mettere in contrapposizione Alptransit con la galleria di risanamento? Sono decisamente preoccupato per la crescente conflittualità che contraddistingue il dibattitto relativo allo sviluppo delle infrastrutture di trasporto. I due vettori principali della nostra mobilità, strada e ferrovia, non vanno messi in contrapposizione. Sono complementari e solo insieme permettono uno sviluppo equilibrato e completo. Una dinamica di competizione porta a indebolire entrambe le realtà. Questo in un momento in cui la Svizzera dovrebbe avere il coraggio di investire nel rinnovo e nel miglioramento della propria rete infrastrutturale. Spero che l’approccio cambi e si ritrovi lo slancio necessario. Senza infrastrutture moderne, siamo tagliati fuori! Nel Mendrisiotto servono investimenti su entrambi i fronti. È in fase di realizzazione il nuovo svincolo autostradale di Mendrisio, che dovrà essere completato con importanti investimenti anche nelle strade cantonali della regione. Parimenti urge un potenziamento del trasporto pubblico sia verso Lugano sia verso l’Italia con nuovi parcheggi P&R alle stazioni. Senza investimenti e un cambio di mentalità, vivremo sempre più in una regione d’immobilità e non di mobilità. Alptransit è il progetto del secolo che Transiti giornalieri sull’autostrada
trasporterà sia merci, sia persone. Ha comunque una capacità limitata, soprattutto per le merci, e non potrà mai sostituire totalmente il trasporto via strada. Il Ticino ha bisogno e ha il diritto di avere un collegamento permanente e sicuro, stradale e ferroviario, con il resto della Svizzera. Non tutto può essere trasportato con la ferrovia; numerosi privati cittadini e aziende hanno bisogno di un collegamento stradale diretto. E’ giustificata la paura di un isolamento economico, geografico e dei trasporti del Ticino durante i 3 anni e mezzo di lavori per il risanamento della galleria, senza costruirne una nuova? Guardiamo al problema della chiusura del Gottardo in maniera oggettiva e non emozionale e ideologica. Isolare il Ticino per 3 anni è irresponsabile e insostenibile! Pochi – anche tra i referendisti – hanno il coraggio di parlare apertamente di cosa succederà in caso di un NO del Popolo. Il tunnel andrà comunque risanato e la chiusura di 1000 giorni sarà realtà. Per la gestione del traffico pesante, il progetto di navette ipotizzato è fortemente controverso; soprattutto appaiono illogici i costi e la durata di vita delle stazioni di carico, terminati i lavori di risanamento. Ma, di fondo, restano senza risposte alcune domande fondamentali per tutto il Ticino. La struttura sarà veramente smontata dopo la riapertura del tunnel oppure - con l’argomento dell’ingente investimento realizzato - sarà mantenuta? In questo modo non si vanifica il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia sul percorso Chiasso-Biasca? Ipotizzando che le navette funzionino, si terrà nel cassetto il completamento di Alptransit a sud di Lugano e il Mendrisiotto sarà definitivamente condannato e invaso dal traffico pesante? Chi pensa di proporre una soluzione ecologica con le navette in partenza da Biasca sta invece dimenticando l’intero Ticino e progettando soprattutto un Mendrisiotto ancora più inquinato? A subirne le conseguenze saranno il Mendrisiotto, il Luganese, il Bellinzonese e la Riviera, i cui cittadini continueranno a subire i camion. La politica di trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia, sostenuta dal sottoscritto, deve cominciare a sud di Chiasso e alleggerire tutto l’asse autostradale ticinese. L’autostrada viaggiante Biasca-Rynächt rappresenterebbe quindi una condanna definitiva per il Mendrisiotto e non solo.
Nato il 6 novembre 1982, è cresciuto a Mendrisio. Ha ottenuto a Berna la licenza universitaria in scienze politiche e sociali, frequentando anche corsi di diritto pubblico e giornalismo. Già collaboratore personale del Consigliere di Stato Luigi Pedrazzini, è stato dal 2007 al 2012 Segretario cantonale del PPD ticinese, direttore e responsabile editoriale del settimanale Popolo e Libertà. Dall’ottobre 2012, accanto all’attività parlamentare, è attivo quale consulente aziendale. Eletto nel 2011 in Consiglio Nazionale, è membro della Commissione delle istituzioni politiche, della Commissione di redazione e della Commissione della politica di sicurezza. Presidente del «Gruppo Latino» del Gruppo PPD alle Camere federali.
La protezione delle Alpi è ancorata alla costituzione federale, sarà ancora protetta dopo la costruzione del secondo tunnel? In aggiunta, gli oppositori insistono nell’affermare che appena sarà costruita la seconda galleria, l’Europa ci obbligherà ad aprire le quattro corsie. Cosa ne pensa? Realizzando una struttura con due tubi unidirezionali come previsto nel progetto in votazione, non avremo un aumento della capacità di transito, in ossequio alla Costituzione federale e nel rispetto del Mendrisiotto. Per cambiare questo ci vorrà una votazione popolare obbligatoria che necessiterà, essendo costituzionale, la doppia maggioranza di popolo e cantoni. Non una cosa da poco e molto frequente! E’ scorretto non credere alla realtà istituzionale del nostro Paese. Non si cambiano le regole dalla sera alla mattina. Il progetto, così come sarà votato dal Popolo, rispetta la protezione delle Alpi. Ogni altro scenario necessita di un voto popolare dopo il 2035 che mi vedrebbe – penso accanto a moltissimi colleghi parlamentari – contrario, se nel frattempo non si saranno risolti i problemi del Mendrisiotto. Quanto esposto vale anche per lo spauracchio delle pressioni europee che incredibilmente proviene proprio dalle cerchie politiche che adatterebbero ogni ambito della legislazione Svizzera al sistema Europa. La decisione spetta alla Svizzera, sovrana in questa materia poiché la limitazione è sancita nella Costituzione federale. L’Europa non può e non potrà decidere; Chi ne dubita non ha fiducia nella nostra Confederazione e nella nostra democrazia diretta! settembre 2015 | touring
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SEZIONE TICINO | CORSI
Tra corsa e corsi Il settore Corsi TCS in Ticino è diretto da Marco Gazzola, che nel tempo libero si dedica al «Trailrunning», sport estremo che implica una preparazione seria e continua per restare competitivo. Ambedue le attività sono inusuali ed i risultati ottenuti sono molto apprezzati nei rispettivi ambienti. Abbiamo quindi voluto approfondire alcuni aspetti.
Intervista con Marco Gazzola Istruttore e «Trailrunner» quali relazioni e affinità esistono? Indubbiamente piacere e passione. Ho iniziato a lavorare part-time per il TCS già nel 1989 nell’agenzia di Friborgo. Dal 1992 mi sono occupato dei corsi junior ad Ambrì per la Sezione Ticino del TCS e dal 1999 ho iniziato a dirigere il settore corsi ed educazione stradale, quindi respiro «aria TCS» già da diversi anni. Sportivamente ho sempre avuto la passione della corsa e dal 2005 ho affrontato sfide particolari abbinando la corsa con i viaggi alla scoperta di nuovi luoghi, culture, usanze e tradizioni correndo per deserti come in Marocco, Libia, Cile e alle alte quote in Nepal, Bolivia, Perù. La corsa mi permette di scaricarmi ma nel contempo di riflettere e trovare soluzioni e nuove idee per l’attività lavorativa. Il traffico oggi è la complessa convivenza tra i vari utenti della strada. Quali sono i problemi principali? La circolazione stradale negli ultimi 20 anni è molto cambiata: ognuno vuole essere più mobile e veloce per motivi di lavoro o di svago. Gli spazi a disposizione dell’utente della strada si fanno più stretti, questo porta sempre più a situazioni di disagio in colonna, creando stress e insofferenza che inducono a
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disattenzioni ed incidenti. Lo stile di guida degli automobilisti dovrebbe essere molto più difensivo per avere maggior margine di sicurezza e preventivo nel riguardo degli utenti più deboli (pedoni, biciclette, scooter e moto). Aggiungerei un consiglio: essere molto più tolleranti verso chi commette errori visto che può succedere a tutti ! Quale importanza riveste l’educazione stradale ? Il TCS è presente nelle scuole. Durante l’anno scolastico si rendono attenti i bambini ai pericoli, si insegna il giusto comportamento lungo la strada e come la si attraversa. Le attività ludiche con monopattino e bicicletta, sul piazzale della scuola in tutta sicurezza, sono un ottimo strumento didattico. Ma il compito di insegnare non deve essere solo dell’agente di polizia e del docente ma, e soprattutto, dei genitori. Loro devono essere l’esempio per i propri figli: accompagnarli a scuola a piedi e non sempre in automobile, utilizzare in modo corretto le strisce pedonali, portare il casco in bicicletta ed essere allacciati in auto. I messaggi diretti ai bambini devono poi giungere, tramite campagne di sensibilizzazione, anche ai conducenti. Solo così si riuscirà a diminuire il numero d’incidenti, spesso gravi, sulle nostre strade.
L’età dei conducenti gioca un ruolo importante nel traffico odierno? Sicuramente è importante l’esperienza, la conoscenza delle nuove norme stradali, lo stato fisico e mentale, questo vale sia per i giovani, gli adulti che per gli anziani. I neo-patentati acquisiscono grazie alla formazione in 2 fasi molte più utili nozioni rispetto al passato. Gli esami teorici e pratici, molto complessi, nella prima fase e un «bagaglio» informativo e pratico, molto più approfondito e al passo con la circolazione stradale odierna, nelle due giornate di corsi della seconda fase sono opportunità fondamentali per offrire una formazione valida. I conducenti, non più giovani, godono d’altro canto di più esperienza e quindi di uno stile di guida più cauto e preventivo che smentisce il concetto di «anziano equivale a maggior pericolo». Per gli anziani lo stato fisico e mentale, che col passare degli anni può peggiorare, e la mancanza di aggiornamento delle norme della circolazione sono i soli punti dolenti che a volte portano ad un aumento del rischio. Quali sono i comportamenti sbagliati più frequenti alla guida? Oltre a quelli già citati, notiamo che il conducente ignora alcune nozioni molto importanti e non presta la dovuta attenzione a fattori che possono essere
determinanti in situazioni di pericolo. Faccio qualche esempio: montiamo pneumatici estivi nuovi con il profilo di 8 mm in primavera e viaggiamo molto. In autunno circoliamo tranquillamente ancora a 120 km/h ma non ci preoccupiamo che il profilo si è sensibilmente ridotto con l’usura ed è aumentato il rischio di acquaplaning. Tengo i pneumatici estivi anche in inverno fintanto che non nevica non sapendo che la mescola della gomma, che costituisce il battistrada, è molto più dura e con il freddo lo spazio di frenata sarà molto più lungo. Avendo un veicolo 4x4 ho l’illusione che sulla neve posso «osare» di più ma ciò è falso, soprattutto in discesa e in caso di frenata. Perché si dovrebbero frequentare corsi di perfezionamento della guida o di autovalutazione ?
Prossimi corsi di perfezionamento alla guida auto • sabato 19 settembre 2015 • domenica 27 settembre 2015 Corsi di perfezionamento moto, Neve & Ghiaccio Corsi di aggiornamento per la 3a età Corsi d’autovalutazione «Generazione 70+» Le date sono da definire. Potete trovare le informazioni aggiornate al sito www.tcs-ticino.ch oppure telefonando allo 091 935 91 21.
Proponiamo corsi per ogni età e per quasi tutti i veicoli: auto, moto, pulmini e veicoli aziendali, camper, e-bike. La tecnica automobilistica ha migliorato la sicurezza stradale grazie a sistemi attivi come freni, luci e pneumatici o i sistemi passivi quali cinture, airbag e poggiatesta. La maggior parte dei conducenti è indotta a credere ad una falsa accresciuta sicurezza. Durante i nostri corsi al partecipante sono impartite le nozioni teoriche più importanti (tecnologie, aderenze, forze fisiche) e gli esercizi pratici in pista offrono l’opportunità di mettere in pratica la teoria. Il partecipante, con il proprio veicolo, potrà sperimentare la frenata d’emergenza con differenti aderenze, l’evitare un ostacolo improvviso, il condurre correttamente il veicolo in curva e le tecniche di correzione in caso di sbandata, in tutta sicurezza, sulla nostra pista. Nei corsi di autovalutazione gli anziani si aggiornano sulle nuove disposizioni legislative, che spesso sono degli ostacoli (ad esempio l’affrontare correttamente la rotonda), e possono, in tutta discrezione,
valutare la propria guida e correggerla con l’aiuto di un maestro conducente. Il corso di autovalutazione è molto consigliato a chi è in dubbio se restituire la licenza o continuare a guidare. Quali emozioni si provano in pista ? Notiamo che i partecipanti durante i primi esercizi sono titubanti, non osano frenare con la dovuta forza sono timorosi e insicuri. Esercizio dopo esercizio si acquisisce esperienza e ci si rende conto di quanto è importante la reazione (essere attenti alla guida) ed esercitare la massima pressione sul pedale del freno (corretta posizione di guida). Sulla neve invece il divertimento e l’accresciuta sicurezza in se stessi sono i sentimenti più frequenti a fine corso!
Nato a Locarno il 3 settembre 1971. Ottiene nel 1989 il Diploma di commercio. Dopo una parentesi di due anni, all’agenzia TCS di Friborgo, dal 1991 inizia l’attività in seno alla Sezione Ticino del TCS e la formazione come istruttore di guida e moderatore 2 fasi. Dal 1999 dirige il settore corsi TCS. La carriera sportiva come giocatore di hockey termina nel 1995 con gli ultimi 5 anni in NLB con Davos e Coira. Dal 2005 inizia la carriera come «Trailrunner» che continua tutt’ora. Tra le più importanti corse: Marathon des Sables (Marocco); Akakus Trail (Libia); Annapurna Mandala Trail (Nepal); Tor des Géants (I); Altiplano Run (Bolivia). Marco nel deserto dell’Akakus (Libia)
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SEZIONE TICINO | VIAGGI
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Vacanze nel cuore della Toscana � � � � So� � T�S
ulle pendici del Monte Amiata (famosa per i funghi porcini), immerso in un paesaggio ameno e costellato d’ulivi secolari, sorge il borgo di Seggiano che dà il nome all’autoctona Olivastra Seggianese. Sulla collina a fianco si trova Montalcino e poco più in là Siena e la città Papale di Pienza. Seggiano è, per alcuni Svizzeri, conosciuta per essere diventata la «seconda dimora» dell’artista Daniel Spoerri, che qui ha aperto al pubblico il suo parco-giardino, nel quale si ammirano molte sue opere d’arte e dei suoi amici tra i quali Jean Tinguely. Seggiano è anche una tappa importante per chi percorre la Strada del Vino Montecucco (prodotto con il vitigno Sangiovese) e che è circondata da denominazioni vinicole prestigiose: Brunello di Montalcino a nord e Morellino di Scansano in direzione del Mediterraneo. In questo ambiente paradisiaco, a 3 km da Seggiano, sorge l’agriturismo Vitabella-Palazzetto, antica fattoria recentemente restaurata con gusto e passione. È dotata di una grande piscina, diverse camere ed appartamenti (da 2 a 10 letti) ed è completata da un zona ristorante dove Greta, Lilly e Walter preparano della abbondanti colazioni e succulenti cene a base di spe-
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cialità locali come la bistecca fiorentina o le pappardelle al ragù di lepre. Cene naturalmente accompagnate dall’ottimo «Vindellaia» prodotto in proprio, che è anche possibile acquistare sul posto. La parte tecnologica dell’azienda è focalizzata sugli aspetti energetici: oltre all’impianto fotovoltaico sul tetto della stalla, è stata installata una centrale termica a legna. Anche chi visitasse l’agriturismo con un’auto ibrida o elettrica (cosa che diversi ticinesi hanno già fatto) può ricaricare gratuitamente la propria vettura. Internet è accessibile tramite copertura WIFI gratuita, sia negli appartamenti che nella zona piscina e nell’area ristorazione. Il tranquillo podere agricolo è adibito a vigneti, carciofaia, campi per la coltivazione di frumento ed orzo e pascoli per l’allevamento bovino. Oltre 20 mucche, vitelli e un toro di razza pregiata Limousine pascolano a stabulazione libera e secondo i dettami BIO. Naturalmente non mancano neppure cavalli, oche, galline e, nel periodo della cacciagione, cinghiali e fagiani. Dopo che alcuni membri del Comitato Cantonale del TCS, Sezione Ticino, hanno avuto modo di apprezzare personalmente la struttura agrituristica rimanendone entusiasti, è nata l’idea di proporre un’azio-
ne riservata ai soci del TCS, per l’autunno 2015, descritta nel riquadro. L’agriturismo è raggiungibile facilmente con l’auto in circa 4 ore e mezza da Lugano: autostrada fino a Firenze Sud/Impruneta, superstrada fino a Siena e poi gli ultimi 45 minuti attraverso la tipica campagna Toscana costellata da cipressi. Su questo percorso si attraversa Buonconvento (dove annualmente passa la Mille-Miglia), Montalcino, San Quirico d’Orcia e il borgo termale di Bagno Vignoni. •
Offerta per Soci TCS 15% di sconto riservato solo ai soci del TCS che prenotano direttamente ad info@vitabella-palazzetto.com indicando anche il numero di Socio. L’offerta è valida per soggiorni tra il 29.08.2015 e il 02.11.2015 Esempio per una famiglia di 4 persone: da domenica a giovedi, 4 notti con mezza pensione inclusa, Euro 884 invece di 1040 Euro. Maggiori informazioni: www.vitabella-palazzetto.com
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Edizione speciale limitata
Northrop F-5E Tiger II Dinamismo e precisione
L‘orologio da polso „F-5E Tiger II“ I Suoi vantaggi in un colpo d‘occhio!
BUONO D’ORDINE ESCLUSIVO ✃ Termine di ordinazione: 12 ottobre 2015
53908
Con movimento al quarzo • Con funzione stop-watch e indicatore della data • In pregiato acciaio • Ogni orologio è numerato sul retro • Orologio da polso sportivo in metallo • Edizione limitata a soli 5‘000 esemplari e distribuito in tutto il mondo • Certificato di autenticità numerato a mano • Con Garanzia Soddisfatti o Rimborsati valida 120 giorni
❒ Sì, ordino l'orologio „Northrop F-5E Tiger II“ Desidero ❒ fattura unica ❒ rate mensili ❒ Pagherò con MasterCard oppure Visa
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Diametro: ca. 4 cm Prezzo: Fr. 199.80 o 3 rate mensili di Fr. 66.60 (+ Fr. 11.90 spedizione e servizio)
Con l‘esclusivo orologio da polso F-5E Tiger II“ rendiamo omaggio alle valorose imprese svolte da „Tiger“ e che svolgerà sperabilmente ancora a lungo per le nostre forze armate e per le nostre pattuglie acrobatiche. L‘orologio si caratterizza per l‘aspetto sportivo, un preciso movimento al quarzo e un originale quadrante in stile cockpit. Questa edizione speciale è in edizione limitata a soli 5‘000 esemplari per tutto il mondo. Vale la pena che Lei ordini velocemente!
(MMAA)
Per cortesia, scrivere in stampatello
Via/N. Cap/Città E-mail Firma
Dettagli originali: Quadrante in stile Cockpit Telefono
Per ordinare online no. di riferimento: 53908 Spedire subito a: The Bradford Exchange, Ltd. Jöchlerweg 2 • 6340 Baar
Sul retro è incisa la numerazione
Sono inclusi il certificato di autenticità ed un‘elegante scatola di presentazione
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The Bradford Exchange, Ltd. Jöchlerweg 2 • 6340 Baar • Tel. 041 768 58 58 • Fax 041 768 59 90 • e-mail: kundendienst@bradford.ch