La rivista della mobilità
#9 | SETTEMBRE 2016 | FR. 4.50
UNA BELLA E SPAZIOSA SUV
Test della VW Tiguan
120
MERCATO RETE ELETTRICA
S i TvC ann à it o n na eu
Stazioni di ricarica
In Europa con poco
budget PARTENZE IN FAMIGLIA
CON
IONE TCS SEZ O TICIN p. 67
VACANZE AUTUNNALI
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SOMMARIO
Volare così è magico
20
Test della nuova VW Tiguan
26 Gite in famiglia didattiche
8 EDITORIALE
La rivista della mobilità
dossier La Svizzera, un paese per vacanze meravigliose
8 In gita dai giganti
l ventaglio di offerte è ampio, variegato e adatto a ogni tipo di budget. L’unica domanda alla quale si deve trovare una risposta riguarda la destinazione. Di sicuro, per trascorrere vacanze ricche di esperienze non si deve andare lontano. Proprio per le famiglie la Svizzera offre tante perle. Ad esempio l’Obergoms, l’alta valle di Goms, con i suoi stupendi sentieri escursionistici, zone di arrampicata a misura di bambino, località balneari, percorsi didattici e teleferiche mozzafiato. E oltre alle regioni di montagna, ci sono le valli ticinesi e l’arco del Giura. Il viaggio è breve e le entrate del turismo vanno a sostegno dell’economia locale. Da questo punto di vista le vacanze in Svizzera possono essere definite sostenibili e molte regioni sono anche innovative. Abbiamo visitato per voi due nuovi sentieri tematici, di cui riferiamo nell’attuale edizione. Nella Svizzera dai molteplici volti si possono scoprire nuove mete e rivivere quelle già note, in modo che la noia rimane a casa.
10 Sentiero delle maschere
I
Felix Maurhofer caporedattore
Interessante escursione con la famiglia nella glaronese Elm Camminando a Veysonnaz si possono fare incontri istruttivi
12 Parchi divertimenti Ad ognuno il suo tema, eccovi qualche proposta di svago
mobilità 18 Traffico elettrico Obiettivo: estendere la rete di stazioni di ricarica veloce
20 Volare con un DC-3 Volo panoramico da Berna a Ginevra: un vero piacere!
22 Il nuovo CS100 di Swiss Eravamo a bordo del volo inaugurale del Bombardier
14 Picnic fai da te Trascorrere le belle giornate sull’erba a mangiare manicaretti
Il nuovo sbarco delle americane
30 Copertina: La redattrice di Touring Aline Beaud a Riga (LV) Illustrazione Nicolas Kristen
settembre 2016 | touring
3
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SWISS INDOORS BASEL Siate presenti al principale evento sportivo e mondano del Paese! Immergetevi nella straordinaria e unica atmosfera del Center Court di Basilea. Per l’evento dell’anno, gli Swiss Indoors Basel propongono a tutti i soci TCS un’offerta speciale per le partite di spicco nelle giornate di lunedì 24, martedì 25 e mercoledì 26 ottobre 2016.
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SOMMARIO
Soggiorni romantici in Ticino
44 Bike Assistance, novità TCS
Solo 500 fr. per visitare città europee
54
I miei vantaggi club 2 Art on ice: la magia continua 16 Hotel Belvédère a Scuol 50 2×1 nei sei Aqua-Spa Resort 52 A Salla nella Lapponia finlandese
39
tecnica 26 Test VW Tiguan Provata la nuova versione, elegante e spaziosa
32 Ford Focus RS La terza generazione si rivela essere un’integrale con tono
33 Jaguar F-Pace Eminenza britannica alla moda dalla guida piacevole
35 BMW 440i cabrio Una sportiva decappottabile di carattere
svago 39 Viaggi senza gran spesa Ajaccio, Dresda, Graz, Porto e Riga con meno di 500 franchi
46 Fotografa alpina Tra vette e scatti insoliti, occhi su Caroline Micaela Hauger
club 56 Sicuri nel mondo Il prezioso aiuto del Libretto ETI in caso di problemi: due rimpatri
58 Collaboratore TCS Questo mese è la volta di un pattugliatore romando
58
TCS Sezione Ticino
54 Nuova prestazione Si ripensa ai ciclisti per i 120 anni del TCS
Il pattugliatore del TCS Valentin Fragnière
67 68 69 70 72 73 74
Noleggio Telepass online Al Tamaro con il Gruppo Luganese A teatro con il Gruppo Locarnese e valli Moto-itinerari oltre il Ticino (1a tappa) Il TCS a Mondo Bimbi Gita a Torino con il Gruppo Mendrisiotto Circolazione, voce ai Soci
rubriche 17 Calendario: settembre 2016 34/60 L’esperto TCS 36 Gli sfiziosi 49 Le insegne d’oro 59 Fumetto 61 Forum 61 Impressum 62 Tourolino 64 In giro con 66 Gioca & vinci
Foto e vette, i consigli dell’esperta
46
Touring n. 10
Temi trattati nella prossima edizione della rivista: dossier dei pneumatici invernali, test della Fiat Tipo e vivere come una castellana. Data di pubblicazione: 29.09.2016
settembre 2016 | touring
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La M4 GTS in pista Il centro di guida del TCS di Betzholz è in subbuglio: una delle 11 BMW M4 GTS assegnate al mercato svizzero si è prestata per una seduta di drift. Che feeling con questo mostro da 500 CV! Per i comuni mortali, la BMW M4 GTS resterà un’auto da sogno. Da un lato perché le 700 unità di questa serie limitata hanno tutte trovato un padrone; dall’altro perché questo bolide concepito per le scorribande in pista era in vendita per 186 300 fr. Peccato perché i ruggiti metallici estremi emessi dal 6 cilindri in linea rappresentavano da soli una pagina d’antologia dell’auto. Certo la questione è sapere come addomesticare questa cavalleria e la coppia di 600 Nm sul circuito scivoloso del centro di Betzholz (ZH). Ebbene, una volta lanciato il bolide con un leggero colpo di gas, la trazione posteriore si lascia portare docilmente, a condizione di usare l’acceleratore con tanta delicatezza. A velocità contenuta per gli automobilisti, per quanto esperti, a tavoletta per i piloti, il cui talento non sarà mai troppo per esprimere tutto il potenziale del coupé. Animale di razza
che va da 0 a 100 km/h in 3,8 s, la M4 GTS è anche un vettore tecnologico. Varie parti della carrozzeria, tra le quali l’alettone affilato che sormonta il bagagliaio, sono realizzate in fibra di carbonio. La frenata è assicurata da dischi carboceramici. Quanto al motore, non è da meno. Infatti un sistema di vaporizzazione dell’acqua negli iniettori del turbo contribuisce a ridurre la tendenza al battito in testa, aumentando quindi il rapporto di compressione. Aggiungete un cambio a sette rapporti e doppia frizione super reattivo e otterrete un’auto davvero esplosiva. Piuttosto normale del resto per un rapporto peso-potenza di 3 kg/CV. Ciò detto, il bolide è omologato per la strada. Qui, i più esigenti dovranno sopportare sedili sportivi e una struttura tubolare che occupa lo spazio posteriore. In compenso il rivestimento in alcantara è lussuoso.
Nuovo ticketshop del TCS
6 touring | settembre 2016
Divi Dopo il musicista e fotografo Bryan Adams ora è la volta della grande fotografa tedesca Ellen von Unwerth. Per il prossimo calendario murale Opel «Wonderland of Dreams», l’artista ha ritratto la top model Georgia May Jagger oltre alla star di internet «Grumpy Cat», senza tralasciare naturalmente alcuni modelli Opel interessanti. Carrozzerie roventi, un gatto imbronciato e la figlia di Mick Jagger e Jerry Hall… che vogliamo di più?
LA CIFRA
86% È già qualcosa, anche se solo l’86% dei passeggeri si allaccia le cinture sul sedile posteriore dell’auto. Con il 94%, la quota di conducenti che agganciano le cinture è un po’ più alta. Lo indicano le cifre del 2016 dell’Ufficio prevenzione infortuni. L’obbligo della cintura viene rispettato soprattutto in Svizzera tedesca, seguita dalla Romandia e dal Ticino.
BMW M4 GTS Un animale da pista che ama anche il drift.
Il TCS ha ampliato la sua collaborazione con la Ticketcorner SA. È stato, tra l’altro, attivato un nuovo portale internet tramite il quale adesso è molto più facile per i soci TCS ottenere biglietti per manifestazioni, concerti e spettacoli. Se prima si doveva digitare un codice promozionale sulla pagina web della società per ricevere gli sconti, ora basta cliccare sulle offerte presenti nel sito www.tcsticketing.ch e prenotare direttamente. Che si tratti di «Art on Ice»,
LA FOTO
degli «Swiss Indoors» di tennis a Basilea oppure di un evento musicale, grazie al nuovo ticketshop del TCS con pochi clic potete approfittare in tutta comodità e semplicità di molti attraenti sconti. A proposito: conviene leggere attentamente anche il «Touring». In ogni edizione trovate gli eventi principali e le ultime offerte, incluse le riduzioni per i soci TCS. E allora: leggete, cliccate, prenotate, vivete! www.tcsticketing.ch
CITAZIONE
«O resto a guardare come si forma qualcosa di nuovo oppure posso farne parte»
Elon Musk (nato nel 1971) vive secondo questa massima. Prima di dare il là alla Tesla, nel 2000 fondò Paypal con grande successo.
ATTUALITÀ
FOTO ALD, CORBIS, MAHF-PRIMULA BOSSHARD
Apple Pay per Easyjet Da qualche tempo i proprietari di iPhone e iPad in tutta Svizzera possono prenotare in pochi secondi un volo con Apple Pay tramite la nuova applicazione di Easyjet. Tramite l’impronta digitale (Touch ID) registrata sul suo dispositivo mobile, l’utente seleziona la carta di credito con cui vuole pagare il suo prossimo volo e approva poi il processo di pagamento sicuro. Il sistema funziona su iPhone 6 oltre a diverse generazioni di iPad. La compagnia aerea low-cost britannica Easyjet è tra le prime in Europa ad offrire questo servizio.
Una delle opere di Jean Tinguely.
Giornata Tinguely Il 3 settembre a Friburgo tutto ruota attorno al figlio più famoso della città, Jean Tinguely. A 25 anni dalla morte, l’artista sarà celebrato con un Grand Prix Tinguely: un corteo con due delle sue opere, carri del carnevale, macchine agricole e molto altro. Per l’occasione il consigliere federale Alain Berset terrà un discorso.
Nuovo partner TCS Il Touring Club Svizzero ha trovato un partner nello specialista di crociere Cruisecenter AG di Zurigo, noto soprattutto per le sue ottime relazioni con le compagnie di navigazione, le agenzie di viaggio oltre che con la clientela. Inoltre, questa azienda innovativa ha già dato prova negli anni di avere un fiuto speciale per le nuove tendenze nel campo delle crociere. Grazie a questa nuova collaborazione, i soci del TCS approfittano di interessanti offerte speciali, come pure del cinque percento di sconto esclusivo sui viaggi in crociera.
Roadkill Il nuovo gioco svizzero.
Macadam ludico La ditta Helvetiq ha appena messo in commercio il gioco di società Roadkill che tratta la sicurezza stradale in modo insolito. Ogni giocatore riceve un tratto di autostrada e deve riempirlo di animali e soprattutto fare in modo che questi restano in vita. Una partita dura circa 30 minuti. Il gioco per 2–5 giocatori costa 35 franchi. settembre 2016 | touring
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Avventura nel bosco dei
giganti
Arrampicati sull’albero cavo a tendere l’orecchio.
A ridosso di Elm si trova il bosco dei giganti, dove bambini e adulti possono avvicinarsi al mondo della natura divertendosi. Un sentiero avventura che sorprende e affascina.
La cartina aiuta a non perdere la bussola.
A suon di maxi litofono.
REPORTAGE FELIX MAURHOFER
L
Con il naso all’insù nella casa sottosopra.
8 touring | settembre 2016
assù, dove i giganti abitano fra le vette degli Tschingelhörner, sta nascendo il giorno. Nella luce dell’alba si staglia l’imponente silhouette della barriera rocciosa sopra Elm nel Canton Glarona. Un paio di gatti partono alla ricerca dei primi caldi raggi di sole e di quando in quando si sente strepitare il trattore di un contadino mattiniero. Nonostante l’ora, all’Hotel Elmer è già tutto pronto per la colazione e i piccoli ospiti si servono al generoso buffet. Ed è bene così perché oggi in programma c’è la visita del Riesenwald (il bosco dei giganti), dove i bambini si sazieranno anche delle molte storie che sentiranno. Si sale verso la stazione di partenza della funivia di Elm passando davanti alla chiesa e ad antiche case fiorite. Con la cabinovia raggiungiamo la stazione di Ämpächli e proseguendo in salita spiamo i caprioli che brucano indisturbati. Quassù non mancano certo le attrazioni per i bambini, dalle caprette da accarezzare al trampolino passando dal ruscello dove improvvisarsi cercatori d’oro con il setaccio. Una gita che rende parimenti felici bambini e genitori: l’itinerario percorribile con la carrozzina è infatti uno
dei migliori in assoluto. Appena dietro il ristorante di montagna comincia il sentiero ben segnalato di 2 chilometri e mezzo attraverso il bosco dei giganti. Lasciamoci sorprendere!
Molte storie Al più tardi a questo punto i bambini sono irrefrenabili: s’infilano nel portone e si affrettano per raggiungere la prima delle 17 postazioni. Nelle varie tappe del percorso verranno loro narrate le storie che il piccolo Martin sentiva ogni estate dalla bocca di nonna Martina. Ecco i bimbi gridare: «Vieni a vedere, corri subito, qui c’è una casa capovolta»! Che sarebbe poi quella che tanto tempo fa il gigante Sardona colto dalla rabbia avrebbe fatto finire per aria. Il sentiero guida i piccini alla scoperta della natura
DOSSIER
Sentiero delle 5 sorgenti
La fontana di Elmer Citro, fresca ricompensa.
e ne coinvolge tutti i sensi. I bambini possono ora osservare con un cannocchiale il famoso Martinsloch, la faglia di circa 16 metri negli Tschingelhörner trafitta due volte all’anno dai raggi del sole, che vanno ad illuminare la chiesa di Elm, ora appoggiare l’orecchio all’albero cavo che si trasforma così in un telefono che risuona cupo. Il percorso serpeggia attraverso il bosco sino al giardino delle spezie di Martina e continua poi alla scuola dei giganti. Qui troviamo un’enorme lavagna dove i giganti imparano a scrivere, un percorso di abilità e il litofono dei giganti mediante il quale i bambini possono produrre suoni meravigliosi. Un posto ideale per grigliare salsicce e fare una breve pausa.
Sognare sull’amaca Ben riposati e rifocillati si riprende il cammino leggermente in salita sino alla cucina della nonna. Qui si trova un grande tavolo con panchine e una vera e propria cucina attrezzata dove i bimbi possono darsi da fare ai for-
Ai bordi del villaggio si trova il parco giochi attrezzato per grigliate, con una grande bottiglia di Elmer Citro a segnalare il punto di partenza/arrivo del sentiero avventura. Chi se la prende con comodo impiega un’ora e mezza circa per compiere il giro. Cartelli informativi spiegano come viene a formarsi l’acqua minerale all’interno della montagna e come è stata inventata la nota bibita. Lungo il cammino si possono scoprire tante cose, in particolare le cinque antiche sorgenti. Come ricompensa a fine percorso c’è una fontana piena di Elmer Citro per rinfrescarsi. www.elmercitro.ch
nelli. Dopo un paio di curve si scorge un’enorme amaca. Chi vuole farsi cullare come i giganti e farsi raccontare le loro storie avventurose, deve dar prova di coraggio e abilità, proprio come Martin.
17 tavole per spiegare altrettante postazioni.
Dato che i giganti sono timidi e si vedono solo raramente, si può lasciare un messaggio nell’albo degli ospiti. E chissà che un giorno qualche bambino non riceva un messaggio dai padroni di casa. Ci aspettano ancora due sorprese: il delizioso Ristorante Älpli e l’idrovia che porta giù sino all’Ämpächli e che invita a giocare e rinfrescarsi. Purtroppo, anche il più bel bosco, per quanto gigantesco, a un certo punto finisce. Con lo zaino pieno di emozioni ed impressioni diamo un ultimo sguardo all’impressionante Martinsloch e ci congediamo da Elm e la sua maestosa natura. ◆
DA SAPERE Come arrivare: con l’auto via Glarona-Schwanden sino a Elm. Mezzi di trasporto pubblici: con il treno sino a Schwanden (GL), poi con il bus a Elm. Dove alloggiare: Hotel Elmer a Elm, camera doppia da 160 franchi o Hotel Bergführer, camera doppia da 140 fr. Oppure vari appartamenti di vacanza. www.hotelelmer.ch, www.hotelbergfuehrer .ch, www.elm.ch
Impianti di risalita: funivia Elm, corse dalle 8.30 alle 17.00, andata e ritorno Elm-Ämpächli: adulti: 16 fr., bambini: 8. Possibilità di noleggio Mountaincart o monopattini per scendere a valle. www.sportbahnenelm.ch
Riesenwald: punto di partenza stazione Ämpächli funivia Elm, 17 stazioni, 2,5 km di lunghezza, dislivello 60 m, tempo di percorrenza 1,5 ore. www.riesenwald.ch, www.elm.ch
settembre 2016 | touring
9
Una maschera ad ogni tappa
Con una magnifica vista sulla Valle del Reno, da quest’estate le famiglie possono compiere gite sopra Sion alla scoperta della vita di montagna. Immerso nella natura, il nuovo sentiero delle maschere di Veysonnaz insegna, facendo divertire. TESTO DINO NODARI | FOTO EMANUEL FREUDIGER
S
e si sentono le parole «maschere» e «Vallese» si pensa inevitabilmente alle orribili Tschäggättä della Lötschental, che vengono indossate a Carnevale. Queste maschere, prodotte con legno di pino cembro, pelli di capra o di pecora, provocano incubi a non pochi bambini. Quelle che s’incontrano sul sentiero didattico per le famiglie da Thyon a Veysonnaz sono però meno spaventose. I dieci pali totemici che punteggiano il percorso lungo 6,2 km offrono informazioni sui diversi aspetti della vita alpestre, ma pongono anche domande alle quali il viandante deve rispondere. Le soluzioni possono poi essere consultate alzando un coperchio vicino alla maschera. E chi ha fortuna, può sbirciare, oltre alle maschere anche le marmotte al sole.
Non perdere di vista i cartelli Con la cabinovia si sale da Veysonnaz a Thyon 2000. Arrivati in cima i visitatori vengono accolti dalla prima maschera. Poi si avanza, sempre seguendo i cartelli verdi «Sentier des masques», collocati perlopiù ben in vista, tuttavia ci sono alcuni punti in cui occorre fare attenzione per non mancare la maschera successiva. Si parte un po’ sotto la stazione dell’impianto di risalita. La prima postazione è dedicata alle mucche di razza
10 touring | settembre 2016
Eringer. Domanda: quale mucca viene eletta regina dell’alpe alla fine della stagione? È naturalmente quella che avrà sconfitto il più gran numero di concorrenti nella lotta. Avreste saputo rispondere?
bordi di questo stagno v’è uno spiazzo con panchine e un tavolo all’ombra per un bel pranzo al sacco o una grigliata. Una seconda area attrezzata ci accoglie a fine percorso presso il canale (suone) di Vex. Anche qui si trova un’area picnic con posto per accendere il fuoco, delle panchine, un tavolo e una fontana con acqua potabile nonché un parco giochi.
Ristoranti e animali
Chi invece preferisce un ristorante di montagna potrà fermarsi a La Remointze, a metà percorso, oppure poco prima della fine del sentiero escurPoi si continua sionistico a Les in direzione di Caboulis. Qui un boschetto per la gioia dei attraverso la piccoli troPiste de l’Ours. viamo un tramQui i bambini polino nonché dovranno diasini e pecore mostrare di esda accarezzare. sere in grado In agosto i ridi camminare Sentieri Qui i bambini devono andare a passo sicuro. storanti sono sicuri. Questa aperti tutti i escursione non giorni, in settembre solo nei fine settiè fattibile con una carrozzina, si percorrono prati e sentieri stretti prima e poi si mana. Durante l’escursione si attraversa due volte la Piste de l’Ours, sulla quale devono affrontare delle discese piuttohanno attualmente luogo dei lavori di sto ripide. Dopo una ventina di minuti, costruzione per la nuova cabinovia (vedi ecco la seconda maschera, dove viene pagina a lato). trattato il tema della diga della Grande Dixence. Le maschere sono state costruDopo due ore e mezza di cammino abite dai ragazzi di un semestre di motivabiamo ormai superato 800 metri di dislizione che facilita l’inserimento dei giovello e i bambini non si sono solo sfogati, vani al di sotto dei 20 anni in un ma hanno anche imparato qualcosa progetto di formazione. sulle specie selvagge e gli alpeggi. Una Chi a questo punto desidera fare una so- bella gita per famiglie con bambini a cui sta, lo può fare nel Gouillis d’en Haut. Ai piace camminare. ◆
DOSSIER Domanda Tom e Julia cercano la risposta esatta.
Trampolino al ristorante di Les Caboulis.
Teleferica da città
Attualmente viene costruita la nuova cabinovia «Ours» nel comprensorio sciistico. Entro la prossima stagione invernale l’impianto di risalita collegherà Les Mayens-de-l’Ours a Thyon 2000 – anche in vista di un progetto futuro. Infatti ricalcando l’esempio di altre centri come Innsbruck o Chamonix, presto ci sarà una teleferica da città. Partendo direttamente dalla stazione di Sion si potrà così arrivare alle 4 Vallées in tutta comodità. Stando ai responsabili del progetto, questa teleferica di 3 km dovrebbe essere completata entro il 2020 per un investimento di 20 milioni di franchi.
DA SAPERE Come arrivare: con l’auto sull’autostrada A9 sino a Sion, poi prendere direzione Nendaz–Veysonnaz. Con i mezzi di trasporto pubblici: in treno sino a Sion e poi con l’autopostale sino a Veysonnaz. Dove alloggiare: chi vuole pernottare sul posto, a Veysonnaz trova alberghi, appartamenti di vacanza o camere in affitto. Impianti di risalita: funivia da Veysonnaz a Thyon, in servizio dalle 9 alle 16.30 ogni giorno, dal 29 agosto sino al 18 settembre unicamente nel fine settimana. Solo andata per adulti: 12 fr., bambini: 6 fr. Sentiero delle maschere: partenza da stazione cabinovia Thyon e poi sino a Veysonnaz. 10 tappe, 6,2 km, dislivello 820 m, durata: da due a tre ore. www.veysonnaz.ch
settembre 2016 | touring
11
Parchi, che fanno
felici
Chi è già stato a Rust trova anche in Svizzera o nei Paesi limitrofi parchi a tema che fanno la gioia dei bambini. Dai trenini alle favole, viene proposto proprio di tutto. TESTO JULIANE LUTZ E DOMINIC GRAF
D
urante vacanze e tempo libero arriva prima o poi il giorno in cui si sono fatte tutte le gite possibili, letti tutti i libri e finiti tutti i giochi. È allora giunto il momento di visitare un parco a tema. Chi è già stato in quelli classici, tipo lo zoo Knie e l’Europapark di Rust, trova in Svizzera divertenti offerte di svago per i bambini con il Vapeur Park e il labirinto dell’av-
ventura. Nei pressi di Bergamo, poi, sorge un grazioso Stato in miniatura, mentre in Alsazia l’originale parco per «principini». O nel sud della Germania ci sono alcuni buoni indirizzi: il paese delle favole vicino Stoccarda, mentre nella zona del Lago di Costanza sorge un variegato parco tematico della Ravensburger, dove la priorità viene data alla partecipazione attiva. ◆
Svizzera SWISS VAPEUR PARK LE BOUVERET (VS) Qui si entra in contatto con un’enorme rete ferroviaria in scala ridotta. I visitatori possono viaggiare su 18 treni in miniatura, nove dei quali a vapore. Un parco che piace molto anche ai papà. www.swissvapeur.ch
LABIRINTO DELL’AVVENTURA
AL CAMPO D’AVIAZIONE SITTERDORF (TG) Combinazione di parco tematico e giardino zoologico, offre un parco giochi e un parco divertimenti per tutte le fasce d’età con nautic-jet, butterfly, funicolare, ruota del criceto ecc. Lo zoo ospita pappagalli, pavoni, cervi e capre. C’è inoltre un mini circuito per modellini di auto da corsa. www.erlebnisflugplatz.ch
12 touring | settembre 2016
EVIONNAZ (VS) In questo vasto parco, i bambini dai cinque anni in poi possono sfogarsi, ad esempio scivolando su grandi palloni di gomma o lungo giganteschi tubi. Il labirinto piace anche a mamma e papà. In caso di pioggia c’è un’ampia scelta di giochi al coperto. www.labyrinthe.ch
DOSSIER
i bambini Italia
IL PAESE DEI BALOCCHI RAVENSBURGER
LEOLANDIA
DREAMSTIME
BERGAMO Leolandia è il luogo ideale per il divertimento delle famiglie e dei loro bambini. Immerso in un grande parco verde, offre 40 attrazioni tra cui la Minitalia con 160 monumenti in miniatura, gli amici dei bambini Masha e Orso, il Trenino Thomas, Peppa Pig e il suo fratellino George.
Germania
www.leolandia.it
Francia
MECKENBEUREN Fare assieme delle cose è la priorità del parco giochi del gruppo Ravensburger. Vi vengono proposti otto temi, dall’oasi verde con la giostra degli animali allo zoo delle carezze, dalla cavalcata sui tori elettrici al paese in cui si va a scuola di magia o del circo, fino alla Terra della scoperta con rafting e passaggio nelle gole. Il bello è che qui si divertono già i bambini dai due anni in poi, in special modo nella foresta pluviale. www.spieleland.de
IL PARCO DEI «PRINCIPINI» UNGERSHEIM Qui tutto ruota attorno al libro «Il piccolo principe». Ci sono tante attrazioni sul tema, come un planetario con telescopio e quiz, un vulcano nel quale c’è un castello gonfiabile, un percorso a ostacoli (con il deserto per tema), labirinto e giardino delle farfalle. www.parcdupetitprince.com
IL GIARDINO DELLE FAVOLE LUDWIGSBURG È la destinazione dei più piccoli: qui ci sono funghi parlanti e scenari delle favole. Ad esempio, i visitatori possono avvertire del pericolo le sette caprette, visitare la nonna assieme a Cappuccetto rosso o dare da mangiare a un drago. E i genitori si rammenteranno della loro infanzia. www.blueba.de
settembre 2016 | touring
13
DOSSIER
Pranzare sull’erba
Pausa campestre Niente di meglio di un buon picnic preparato a casa.
Prepararsi il proprio spuntino in vista di una gita in famiglia permette di risparmiare notevolmente. Scoprite tre ricette originali tratte dal blog Bowl & spoon, da realizzare senza esitare! IDEE ALINE BEAUD | FOTO EMANUEL FREUDIGER
I
genitori lo sanno: un’uscita in famiglia può rapidamente rivelarsi onerosa, soprattutto se si pranza al ristorante. Per farvi economizzare qualche soldo, Touring si è rivolto a Chloé Margraitner, blogger culinaria. La giovane internauta ci presenta il suo sito Bowl & spoon e vi propone tre ricette facili da realizzare. Delle idee originali che ben si prestano per un picnic all’aria aperta. E allora… in cucina! ◆
Insalata di melone e pomodorini
Panini all’insalata di pollo e avocado
Composta vaniglia & kiwi senza cottura
Per 4 persone: 200 g di pomodorini 300 g di melone (peso pelato e svuotato) 200 g di feta (o mozzarella) 1 cipolla rossa 10 foglie di menta (o un’altra erba a vostra scelta) 15 ml d’olio d’oliva 15 ml d’aceto di sidro pepe
Per 4 persone: 4 panini 200 g di pollo cotto 160 g di formaggio fresco 60 g di uva rossa 20 g di lattuga iceberg 1 avocado 1 limone verde 16 steli di coriandolo paprica, aglio macinato e sale
Per 4 persone: 600 g di kiwi 350 g di pere 2 stecche di vaniglia 1 limone dolcificante (miele, zucchero o sciroppo d’acero), a scelta
1. 2.
Mescolare l’olio e l’aceto. Condire con il pepe.
BOWL & SPOON Studente in gestione aziendale, Chloé Margraitner è appassionata di cucina e nutrizione. Dal marzo 2013, condivide regolarmente le sue creazioni culinarie nel suo blog Bowl & spoon. Ricette semplici da realizzare e alla portata di tutti. Seguite il suo blog bowl-andspoon.com e il suo conto Instagram @bowl_and_spoon
14 touring | settembre 2016
Tagliare i pomodorini in due. Tagliare a cubetti il melone e la feta.
3. 4.
Sbucciare la cipolla e tagliarla a rondelle sottili.
Distribuire gli ingredienti nei piatti, aggiungere la salsa e ricoprire con le foglie di menta.
1. 2.
Sfilacciare il pollo con l’aiuto di due forchette.
Tagliare l’uva in 8 e togliere i semi. Tagliare a cubetti l’avocado, tagliare a pezzettini il coriandolo e spremere il limone.
3.
Mescolare gli ingredienti, versare il succo di limone e aggiungere il formaggio fresco. Condire. Lasciare al fresco almeno mezz’ora.
4.
Prima di servire, tagliare i panini in due, disporre le foglie di lattuga sulle fette inferiori e guarnire con l’insalata di pollo.
1.
Spremere il limone. Fendere le stecche di vaniglia in due ed estrarre i semi.
2.
Sbucciare i kiwi e lavare le pere. Tagliare i frutti a pezzetti.
3.
Mettere i frutti in un mixer. Aggiungervi i semi di vaniglia e il succo di limone. Passare il tutto al mixer fino a ottenere un purè.
4.
Mettere al fresco fino alla degustazione.
DOSSIER
Viaggi intelligenti con bambini I viaggi lunghi in autostrada con i bambini possono diventare faticosi. Un aiuto è costituito da pause regolari, da un appropriato intrattenimento e da altro ancora. TESTO FELIX MAURHOFER
P
er molte famiglie i viaggi in auto sono sinonimo di stress. Di solito i bimbi si annoiano velocemente e iniziano a piagnucolare, mentre il conducente dovrebbe invece restare concentrato sulla strada e sulla guida. Ciò può sfociare in situazioni pericolose o addirittura in una lite familiare. Questo non deve succedere. Qualche trucco e consiglio può contribuire a rendere il viaggio in automobile con la famiglia più piacevole e privo di problemi. ◆
DURANTE LA NOTTE Anche se il percorso è lungo diverse centinaia di chilometri, si consiglia di viaggiare di notte oppure almeno di partire al mattino presto. Di conseguenza i conducenti dovrebbero aver dormito a sufficienza e dovrebbero darsi il cambio regolarmente. Portarsi dietro assolutamente cuscini e coperte per i bambini. E anche un thermos di caffè caldo non fa di certo male.
PAUSE Una delle cose più importanti durante un lungo viaggio è di fare pause regolari ogni una o due ore. Meglio sostare in aree di servizio adatte alle famiglie, dotate di parchi giochi in cui i piccoli si possono sfogare.
RISTORAZIONE Portarsi le provviste da casa – cibi sconosciuti possono chiudere lo stomaco ai bambini – inclusi sufficienti bevande e spuntini, come ad esempio della frutta.
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INTRATTENIMENTI Installare dispositivi video portatili con cuffie e film o audiolibri preferiti dai bambini. Anche i tablet possono servire all’intrattenimento multimediale. Videogiochi e libri non sono l’ideale, perché i bambini possono aver la nausea leggendo o giocando.
NAUSEA Prima di partire mangiare qualcosa di leggero e digeribile. Durante il viaggio fissare un punto in lontananza. Sedersi là dove il veicolo oscilla meno. Può essere d’aiuto anche una brezza d’aria fresca, quindi aprire il finestrino. Lo zenzero fresco è un rimedio contro la nausea. Per i bambini particolarmente sensibili esistono dei farmaci appropriati.
IN GENERALE ILLUSTRAZIONI 123RF.STOCK FOTO
GIOCHI Ci sono un’infinità di giochi che si possono fare senza sforzo durante il viaggio. Per esempio «Chi sono io?», «Quante auto rosse ci superano?» o giochi colloquiali come «Faccio i bagagli e ci metto…» oppure «Vedo qualcosa che tu non vedi».
Non viaggiare troppo a lungo senza prevedere un pernottamento (da 500 a 1000 km). Adattare il percorso alle abitudini del bambino per quanto riguarda mangiare e dormire. Guidare a velocità costante e senza brusche frenate. Aver sotto mano il bagaglio d’emergenza. Proteggere i piccoli dal calore e dai raggi del sole. Preoccuparsi della loro sicurezza (montaggio seggiolini e allacciare correttamente i bimbi!). Consigli per i seggiolini su www.tcs.ch/seggiolini-auto
settembre 2016 | touring
15
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BENVENUTI NELLA SOLEGGIATA BASSA ENGADINA Lo sapevate che la nostra regione, con una media di 305 giorni di sole all‘anno, è campionessa del bel tempo in Svizzera? Un valore che si riflette sui volti radiosi dei nostri ospiti. Il Parco nazionale svizzero, il simbolico castello di Tarasp, i bagni termali di Scuol e i veri villaggi engadinesi dalla cultura inequivocabilmente romantica caratterizzano la Bassa Engadina. Nella regione di Scuol sgorgano più di venti sorgenti minerali. Ecco perché nel Bogn Engiadina di Scuol mente e anima escono rigenerati.
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La gioiosa generosità della Belle Epoque si fonde con un design moderno, la vista sui paesaggi alpini e sul Parco nazionale lusinga i sensi e la famiglia Baumgartner provvede da oltre un decennio a creare un‘atmosfera del tutto personale. Ma il Belvédère deve il suo buon nome anche al famoso Bogn Engiadina di Scuol, con il quale è collegato direttamente attraverso una passerella di vetro. Gli ospiti dell‘hotel hanno accesso illimitato all‘impianto con le sue piscine all‘aperto e coperte e la gigantesca sauna. Abbiamo allestito per voi un‘offerta allettante: se alloggiate presso l‘Hotel Belvédère, una struttura 4 stelle superior, vi attendono serate indimenticabili nei nostri ristoranti: nel Belvédère e nel ristorante gourmet GuardaVal (14 punti Gault Millau) o nel Nam Thai con specialità thailandesi. Inoltre, è prevista una degustazione pomeridiana presso la vinoteca Valentin, con vini della Signoria Grigionese. Lasciatevi sorprendere e godetevi giorni indimenticabili nella Bassa Engadina: teleferica, bus, ferrovia e bagni inclusi!
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CALENDARIO
Settembre Gilet e camicia con colletto a lacci al mercato medievale, «chiodo» e casco al raduno di motori a due tempi o giacca calda all’open air. In questo mese occorre vestirsi per ogni evenienza.
MARTEDÌ
6
SABATO
3
Nostalgia del motorino Odore d’olio e giacche in pelle contraddistinguono i 124 km del Red Bull Alpenbrevet. I fan del motorino fanno sentire i loro rombi nel leggendario tour. Stadio di Cornaredo, Lugano (start) I 1000 posti sono già stati assegnati www.redbull.ch/alpenbrevet
Fiera Sindex Alla famosa fiera tecnologica di Berna 400 espositori entusiasmano i visitatori con innovazioni nel campo dell’elettronica, l’automazione e la robotica. Sino 8.9. Bernexpo, Berna 25 fr. (15 fr. con abbonamento Libero) www.sindex.ch
MERCOLEDÌ
7 VENERDÌ
16
Mercato medievale Il Castello di Lenzburg è caduto nelle mani di artigiani e giocolieri. I rapaci in volo e altre attività offrono svago. Sino 18.9. Museo Argovia, Castello di Lenzburg 17 fr. (adulti), 10 fr. (fino a 16 anni) www.ag.ch/lenzburg
SABATO
24
Festival Chant du Gros In un campeggio a 1000 metri in settembre può già fare piuttosto fresco. Per fortuna Manu Chao, Marina Kaye e altri artisti scaldano l’atmosfera e il pubblico con la loro musica. Accesso facilitato all’area del festival per visitatori con disabilità. Sino 10.9. Campeggio comunale, Le Noirmont Giornaliera: 52 fr., tessera per 3 giorni: 139 fr. www.chantdugros.ch
Marina Kaye va in scena sabato 10 settembre.
Antichità e artigianato Antiquariato, cianfrusaglie così come tesori preziosi si trovano nel mercatino dello storico paesino di Le Landeron. Sino 25.9. Centro storico di Le Landeron, gratuito www.brocantelanderon.ch
SABATO
24
Il bello dei media «Media in piazza» dà voce ai giovani su un tema che li riguarda, mettendosi in gioco attraverso workshop creativi e di riflessione sull’uso dei media digitali. LAC, Lugano Gratis al 24, iscrizione per scuole al 23 www.mediainpiazza.ch
settembre 2016 | touring
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Auto elettrica Prossimamente si potrà ricaricare le batterie più velocemente?
Un mercato in tensione I tempi sono maturi per l’elettrificazione del traffico. Ormai sembra a portata di mano, benché negli ultimi anni se ne sia parlato soprattutto al condizionale e in teoria. Ora le diverse imprese si stanno assicurando i punti per una rete di ricarica nazionale. TESTO DINO NODARI | FOTO EMANUEL FREUDIGER
P
rescrizioni sull’aria pulita, normative su CO2 ed emissioni acustiche, la pressione sui costruttori automobilistici cresce e i tempi sarebbero finalmente maturi per l’elettrificazione del traffico. Tuttavia, se si guarda ai fatturati delle auto elettriche, non sembra proprio che ci troviamo alla vigilia di una svolta epocale. Tesla, il pioniere dell’auto elettrica ha venduto l’anno scorso in Svizzera 1556 vetture, seguita dalla BMW i3 con 888 veicoli e dalla Renault Zoe, che si piazza al terzo posto con 478 unità vendute. Eppure, con il suo uno percento, la quota di mercato delle automobili pu18 touring | settembre 2016
ramente elettriche permane irrisoria. A ciò si aggiunge la finora scarsa diffusione delle stazioni di ricarica. E ove esistono, presentano prese, servizi di ricarica e sistemi di accesso e pagamento diversi. Tutto è ancora piuttosto opaco e macchinoso e poco favorevole ad una rapida affermazione dell’elettromobilità. Al momento, in Svizzera le auto elettriche sono davvero qualcosa per benestanti all’avanguardia.
Grossi investimenti Adesso, però, varie imprese e progetti si stanno muovendo per elettrificare la Svizzera,
assicurandosi gli spazi dove costruire le stazioni di ricarica. Ora non si parla più solo di possibilità teoriche, ma si inizia a dotare la Svizzera di una fitta infrastruttura di ricarica. Sono convinte che l’elettromobilità finirà per imporsi aziende elvetiche quali, tra le altre, Alpiq, Groupe E oppure Green Motion. Lo dimostrano chiaramente gli investimenti complessivi per svariate centinaia di milioni di franchi. Come un annuncio del futuro verde che attende l’auto si erge la nuova stazione di ricarica sul parcheggio di breve durata del centro della Posta a Berna. La prima sta-
zione pubblica di ricarica veloce della Svizzera, con una capacità stimata fino a 150 kW (attualmente raggiunge i 60 kW), è stata inaugurata a metà luglio. A titolo di paragone: il supercharger della Tesla carica fino a 135 kW. E già nell’ambiente si parla di stazioni da 350 kW, che porterebbero i tempi della ricarica completa molto vicini a quelli necessari per fare un pieno di benzina. Tuttavia, anche in questo caso bisogna parlare al condizionale. Anche in Ticino, e precisamente all’area di servizio A2 Stalvedro in territorio di Airolo vicino all’imbocco della galleria del San Gottardo, è stata inaugurata ufficialmente ad inizio agosto la prima stazione di ricarica ultrarapida per auto elettriche della rete autostradale svizzera. Può servire contemporaneamente fino a 4 veicoli
MOBILITÀ 600 distributori Avia gestisce la rete di stazioni di rifornimento più vasta della Svizzera. Secondo i suoi stessi dati, finora Green Motion ha già installato 800 stazioni di ricarica, delle quali però solo 200 sono pubbliche.
ed è frutto della collaborazione tra l’Azienda Elettrica Ticinese e la società GOttardo FASTcharge SA.
Stazioni di ricarica «Facciamo sempre quel che annunciamo», dichiara François Randin, CEO di Green Motion. A fine giugno, l’azienda start-up losannese fondata nel 2009 ha annunciato che entro tre anni installerà 1600 stazioni di ricarica in tutta la Svizzera. A titolo di paragone: con i suoi
Questa offensiva sarà finanziata tramite un contratto su licenza con il gruppo cinese Zhongding, che ha riversato svariati milioni di franchi nelle casse di Green Motion. Secondo Randin, l’obiettivo è di installare al più presto possibile una rete di ricarica in Svizzera. Diventata nel frattempo milionaria, la start-up mira a mettere in piedi la maggiore rete di infrastrutture di ricarica del Paese. Per farlo, l’impresa vodese punta su partner quali la catena di fast-food McDonald’s, il dettagliante Aldi, il gestore di stazioni di rifornimento Avia, l’azienda di car sharing Mobility e il costruttore automobilistico Mitsubishi. In aggiunta ci sono operatori locali come Parking Zurigo o l’azienda elettrica di San Gallo e Appenzello. Tutti collaboreranno all’estensione della rete di ricarica Evpass di Green Motion. Non sono solo i fornitori di energia elettrica e i costruttori di sistemi di ricarica a voler elettrificare la Svizzera. In testa c’è il gruppo energetico Alpiq con la filiale Alpiq E-Mo-
bility, che tra l’altro ha installato e gestisce in Svizzera il supercharger di Tesla. «La mobilità elettrica è inarrestabile, si affermerà e lo farà subito», dichiara il direttore di Alpiq E-Mobility, Peter Arnet. E aggiunge: «Accadrà a una velocità che stupirà molti». Alpiq E-Mobility spinge sull’acceleratore. A giugno l’azienda ha ricevuto l’incarico di costruire nelle filiali elvetiche di Ikea 72 stazioni di ricarica. Già entro la fine di settembre, dovrebbe essere fatto. Clienti e collaboratori dell’azienda d’arredamento svedese potranno beneficiare di elettricità gratuita. Alpiq è, come già per la Tesla, responsabile dalla pianificazione alla consegna dell’infrastruttura. E non è l’unico grande progetto che il gigante elettrico è riuscito ad accaparrarsi. Quando Peter Arnet parla del progetto E-Grand Tour of Switzerland, i suoi occhi iniziano a brillare. «Per me questo progetto non rappresenta in primo luogo una questione
finanziaria, ma un progetto faro per l’intera Svizzera». In concreto si tratta di adattare il giro turistico della Svizzera alle vetture elettriche. Il prossimo anno, il circuito lungo le bellezze paesaggistiche elvetiche diventerà il primo percorso turistico al mondo per veicoli elettrici. La prima stazione di ricarica contrassegnata E-Grand Tour è già stata installata presso l’Hotel Suvretta House di St. Moritz. E nei prossimi mesi ne seguiranno altre. Tra i costruttori automobilistici la situazione è chiara, tant’è che investimenti miliardari sono stati preventivati nella mobilità elettrica. Ciò significa che nei prossimi anni arriveranno sul mercato nuovi veicoli a trazione elettrica. La domanda ora è se sia possibile allestire un’infrastruttura di ricarica così velocemente. «Oggi in questo mercato ci sono ancora pochi soldi da guadagnare, ma tutti sanno che abbiamo a che fare con un megatrend», afferma Peter Arnet. Per il momento si tratta di posizionarsi. ◆
QUESTE AUTO ELETTRICHE SONO ATTESE PROSSIMAMENTE SUL NOSTRO MERCATO Porsche, Mission E Hyundai Ioniq, arriva sul mercato nell’autunno, poi seguirà il modello unicamente elettrico Softcar, auto elettrica svizzera sotto i 14 000 franchi Tesla Model 3 da 35 000 dollari Opel Ampera-e, lancio sul mercato nel 2017
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Volare in DC-3 era un evento mondano.
Che duo! Il pilota Agullo e il DC-3.
Il pilota e la sua «Grande Francisco Agullo ama gli aerei a elica in generale e un Douglas DC-3 del 1940 in particolare. Chi ha la fortuna di spiccare il volo con loro due, vive un’avventura davvero tutta speciale. TESTO JULIANE LUTZ | FOTO FABIAN UNTERNÄHRER
C
on il suo bel naso all’insù, il Douglas DC-3 sembra esprimere una buona dose di orgoglio. In mezzo ai velivoli moderni che sostano all’aeroporto di Berna Belp questo velivolo salta subito all’occhio, ma la sua silhouette ci appare anche familiare. Non è sorprendente se si pensa che dagli anni ‘40 ai ‘60 ogni volta che le star americane spiccavano il volo nei film, questo aereo prodotto dal 1935 al 1945 era il coprotagonista. Nell’ufficio dell’aeroporto Si può? I piloti controllano l’app della meteo.
20 touring | settembre 2016
bernese Francisco Agullo e Raphael Favre controllano la meteo sull’app del loro smartphone. È caldo, ma il cielo è grigio e di quando in quando piove. «Fra mezz’ora su Belp si scatenerà un temporale. Dobbiamo aspettare finché sia passato», informa Agullo i passeggeri. Il pilota 47enne, che guida jet di professione, è co-proprietario del DC-3. Oggi li conduce da Belp a Ginevra. Favre sarà il suo co-pilota. Il maltempo non impedisce ai velivoli moderni di decolPer gli ospiti il flight attendant Thomas Hofmann.
lare, ma per il DC-3 la faccenda è diversa. La «vecchia signora dei cieli», che è stata fornita nel 1940 ad American Airlines ed è rimasta al servizio della compagnia statunitense sino al 1991, in genere vola a 300 metri di altezza. Ciò significa che deve evitare i temporali. «Possiamo partire», afferma Agullo prima del previsto. Egli e Favre compiono prima un controllo esterno per vedere se l’aereo è tutto a posto. Nel frattempo Thomas Hofmann accoglie gli ospiti a bordo. Il flight attendant di Swiss, che come Agullo nel suo tempo libero non può fare a meno di volare, si occupa del benessere dei passeggeri. Nel velivolo lungo 19,7 metri possono accoOld School All’interno souvenir del passato.
MOBILITÀ
Eternamente bello è l’aereo a elica di 76 anni.
Dame» modarsi 20 passeggeri che si godono il lusso di uno spazio straordinariamente generoso se si fa il confronto con i posti a sedere nella classe economy sempre più ristretta in tutto il mondo. Intanto nella minuscola cabina di pilotaggio Agullo e Favre azionano a gran velocità i numerosi bottoni, interruttori e leve. Sembra di assistere ad un balletto di dita. Schermo tattile e pilota automatico? Errore! «Qui non c’è alcun computer che possa aiutare la guida. Si deve fare tutto da sé», afferma Agullo con un sorriso. Chi vuole sedere nel cockpit di uno dei modelli più importanti della storia dell’aviazione, il Breitling DC-3 – chiamato così per il suo sponsor princiLavoro a mano Nel cockpit tanti interruttori.
pale – ha bisogno di molta esperienza. E il ginevrino ce l’ha: a 17 anni ha conseguito la licenza di pilota privato, ha lavorato come pilota per il trasporto merci nel gelido Canada, ha volato per l’ONU in Africa, ha guidato aerei di linea per Swissair, sino a quando 20 anni fa ha scoperto il settore privato. Per amore dei velivoli a elica nel 2008 negli USA si è comprato assieme ad amici il DC-3.
Adesso un Campari Soda... Le eliche sono avviate. Placidamente il DC-3 avanza sul campo di decollo e si solleva da terra. L’apparecchio è sorprendentemente silenzioso. Case, auto, un contadino sul trattore… grazie all’altezza moderata si riesce a vedere molto di più di ciò che si scorge sugli altri voli. Si riesce quasi a contare le macchie sul mantello delle mucche. La Grande Dame sfreccia nell’aria a 240 chilometri all’ora.
Come paragone, il Bombardier CS100, da poco entrato in servizio da Swiss, raggiunge sino a 871 chilometri l’ora. Il viaggio sul DC-3 è rilassante, questo tipo di trasporto è un piacere. La colonna sonora di questa sensazione è la melodia di «Campari Soda». Ma Thomas Hofmann non serve l’aperitivo rosso, bensì champagne accompagnato da un bocconcino dolce. Mentre i passeggeri gustano il delicato spuntino, si godono una vista privilegiata su Friburgo, poi la Gruyères con le viuzze storte della cittadina medievale. E già il velivolo sorvola Vevey, avanza lentamente sul Lago di Ginevra e libra sul jet d’eau. Francisco Agullo fa atterrare delicatamente il DC-3 all’aeroporto di Ginevra, avanza sino al posto stabilito e infine tira il freno per il parcheggio. Se volare fosse sempre così bello… ◆
VOLARE CON IL BREITLING DC-3 L’aereo può essere prenotato da società o gruppi. Un’ora costa 5600 franchi più IVA e tasse aeroportuali. Accoglie comodamente 20 passeggeri. www.flydc3.net
Persone singole possono diventare membri della Super Constellation Flyers Association, che gestisce il DC-3, pagando 120 franchi l’anno. 30 giorni dopo l’adesione c’è la possibilità di salire a bordo per un’ora. Costo: 350 franchi. www.superconstellation.org
Come al cinema La Gruyères da 300 m di altezza.
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21
MOBILITÀ
Pronto a scendere in pista Il CS100 di Swiss.
Un nuovo piacere di volo Volare è tutt’oggi un divertimento, specie se si può salire su un velivolo dell’ultima generazione. «Touring» ha potuto viaggiare sul volo inaugurale del primo Bombardier CS100 della Swiss. TESTO JULIANE LUTZ | FOTO DANIEL KELLENBERGER
C
hi vola solitamente in economy parla spesso di scarso piacere: posti a sedere stretti, poco spazio per il bagaglio e un ambiente simile a quello di uno scomodo pullman. Ma tutt’altra cosa è l’esperienza sul nuovissimo Bombardier CS100 della Swiss. Si inizia già dalla cabina luminosa ed elegante. L’assistente di volo Andrea Furrer, a bordo sulla tratta inaugurale, apprezza soprattutto la spaziosità del velivolo. Secondo Swiss, i grandi vani baAnche la cabina di pilotaggio trova consensi.
22 touring | settembre 2016
gagli possono contenere il 25% in più di bagaglio a mano rispetto agli altri apparecchi della stessa dimensione.
Più visibilità, meno rumore Siccome i finestrini sono nettamente più grandi di prima, durante il volo si può ammirare il panorama sul Cervino. E sono felici anche le orecchie. Il CS100 è infatti più silenzioso del 50% di un velivolo dello stesso tipo. La tecnologia del nuovo Bombardier da 125 posti apporta Ben impressionata: l’assistente di volo Andrea Furrer.
parecchi vantaggi alla compagnia aerea. Grazie a motori più efficienti, a una migliore aerodinamica e a un peso minore, il consumo di carburante è stato ridotto del 20%. Di conseguenza i costi per ogni posto a sedere sono inferiori del 15% rispetto a quelli dell’Avro RJ100, utilizzato finora da Swiss sulle tratte a breve e medio raggio. Inoltre, il CS100 emette circa 90 000 tonnellate di CO2 in meno all’anno, equivalenti a 7000 voli tra Zurigo e Londra. Prossimamente godranno di questi piaceri un bel po’ di passeggeri, dato che Swiss ha intenzione di inserire nella sua flotta 15 CS100 e 15 CS300 (145 posti). Dal mese prossimo il nuovo Bombardier volerà su Stoccarda, Hannover, Venezia, Bucarest e Milano. ◆ Maggior vista grazie ai finestrini più grandi.
MOBILITÀ
ALD
Costosa «Economia verde» ha nel mirino pure gli automobilisti.
Mobilità: bene di lusso? L’iniziativa «Economia verde» chiede una ristrutturazione radicale dell’economia svizzera e ha nel mirino soprattutto la mobilità. Dunque gli automobilisti ne sarebbero molto colpiti. TESTO DINO NODARI
O
ggi viviamo al di là dei nostri mezzi. Se tutta la gente del mondo vivesse come attualmente fanno gli svizzeri ci sarebbe bisogno di risorse triple rispetto a quelle prodotte dalla Terra. Di conseguenza il consumo di risorse in Svizzera dovrà venire radicalmente ridotto. Lo chiede l’Iniziativa popolare «Per un’economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse», sulla quale si voterà il prossimo 25 settembre. Poiché è un dato di fatto innegabile che tutto il mondo non può vivere come la Svizzera, i fautori dell’iniziativa (denominata «Economia verde») sono decisi a raggiungere l’obiettivo con mezzi radicali. Entro il 2050 l’impronta ecologica elvetica dovrà essere ridotta del 65 percento, in modo che non
superi l’equivalente di un unico pianeta Terra. Se nel frattempo la popolazione mondiale e il relativo grado di benessere dovessero aumentare, la Svizzera dovrebbe ridurre il suo consumo di risorse in modo ancora maggiore. Confederazione, Cantoni e Comuni sarebbero obbligati ad adottare provvedimenti per raggiungere questo obiettivo. Inoltre, l’iniziativa chiede di ancorare nella Costituzione il principio del ciclo sociale. Ciò significa che gli scarti industriali dovranno essere riconvertiti in materie prime.
«Inattuabile» L’iniziativa però non indica alcun provvedimento concreto. Tuttavia, secondo i suoi fautori si dovrebbero adottare misure fiscali e di bilancio. Inoltre, si prevedono divieti in materia di consumo e produzione di certi prodotti,
come pure nuove tasse ambientali. Il Consiglio federale e il Parlamento hanno definito questo progetto come «inattuabile» e l’hanno respinto. I più colpiti da «Economia verde» sarebbero settori vitali come quelli dei generi alimentari, delle abitazioni e della mobilità. Secondo uno studio dell’Ufficio federale dell’ambiente, la mobilità privata è responsabile di circa il dodici percento dell’inquinamento ambientale svizzero; analisi che prendono in considerazione l’intero ambito del tempo libero giungono a una quota del 33 percento. Se l’iniziativa fosse approvata, ne conseguirebbero drastiche restrizioni. Tramite tasse di incentivazione si dovrebbe incidere sulla mobilità nel suo complesso, allo scopo di cambiare il comportamento. Ne sarebbero colpiti grave-
mente soprattutto gli automobilisti. Infatti, le elevate tasse d’incentivazione sulla benzina e sul diesel farebbero aumentare notevolmente i costi. E in futuro verrebbe limitata la libertà di scelta, perché si potranno vendere soltanto vetture nuove ad alimentazione elettrica o alternativa. Sia la mobilità pubblica che quella privata verrebbero limitate notevolmente. Con l’iniziativa «Economia verde» e le tasse d’incentivazione ad essa collegate, la mobilità si trasformerebbe in un bene di lusso, che sarà accessibile solo a pochi eletti. In tal modo il nostro stile di vita verrebbe completamente messo a soqquadro. ◆
POSIZIONE TCS Il TCS respinge l’iniziativa popolare, poiché essa aumenterebbe notevolmente i costi della mobilità tramite tasse e imposte d’incentivazione e la limiterebbe, mettendo così a rischio la prosperità del nostro Paese. Anche il Consiglio federale la considera «inattuabile». settembre 2016 | touring
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Sorpasso a destra in autostrada Sull’autostrada il traffico si incolonna sulla corsia di sorpasso, mentre sulla corsia normale scivola via scorrevole. In un simile caso è possibile sorpassare a destra? Il Tribunale federale ha recentemente trattato proprio questa situazione. TESTO URS-PETER INDERBITZIN
I
l traffico sulle autostrade aumenta quotidianamente. Non passa giorno senza che la radio annunci qualche ingorgo. Si fa sempre più pressante quindi anche la richiesta di autorizzare il sorpasso a destra in autostrada, per far tornare più scorrevole il traffico. Da noi il sorpasso a destra in autostrada è vietato – un divieto assoluto: chi infrange la regola, non soltanto è sanzionato per grave infrazione delle norme sulla circolazione, ma deve anche rinunciare alla patente per almeno tre mesi.
o tutte e tre le corsie è presente parallelamente un denso traffico incolonnato. Ora, sulle autostrade si verifica tuttavia anche la situazione in cui sulla corsia di sorpasso, a causa della sempre più frequente abitudine di circolare a sinistra nonostante sia vietato, il traffico sia più intenso che a destra. La conseguenza è dunque che su questa corsia si manifesti il classico movimento a fisarmonica, mentre sulla destra si circola o si potrebbe circolare in maniera più regolare, rapida e fluida.
Difficile rispondere alla domanda a sapere quando sia possibile sfilare a destra di un veicolo che si trova sulla corsia di sorpasso. Anzitutto va chiarito che ciò è possibile soltanto quando su entrambe
In questi casi il sorpasso passivo sulla destra è ammesso. O, come ha precisamente scritto il Tribunale federale in una recente sentenza (6B_374/2015): «se l’intensità del traffico sulla corsia
Sorpasso passivo
sinistra o centrale è tale, per cui i veicoli viaggiano praticamente alla stessa velocità su tutte le corsie, non è necessario frenare di pari passo con le riduzioni di velocità dei veicoli sulla corsia di sorpasso centrale o sinistra, dovute spesso ad un’eccessiva vicinanza tra i veicoli e alle loro conseguenti frenate. Al contrario, è possibile proseguire la marcia a velocità costante, pur garantendo la necessaria prudenza». Un’altra questione che emerge sovente è volta a sapere se il sorpasso a destra è ammesso nei punti in cui due arterie autostradali si congiungono. Anche su questo aspetto si è chinato recentemente il Tribunale federale (6B_112/2016). Non appena termina la linea di sicurezza continua che divide le due
corsie convergenti delle due autostrade, il sorpasso a destra non è più ammesso. È quindi vietato dare un ultimo colpo di gas alla fine della linea continua, per superare a destra un camion che viaggia sulla corsia di sinistra. La corte losannese considera questo comportamento «particolarmente pericoloso». In effetti è causa di elevato rischio di incidente, in quanto l’autista del camion, in ragione dell’obbligo di circolare a destra, deve spostarsi subito su tale corsia. ◆
URS-PETER INDERBITZIN consulente giuridico
FOTOLIA
Sorpasso a destra Questione di densità del traffico oltre che di velocità.
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VW TIGUAN 2.0 TSI 4MOTION HIGHLINE
Spaziosa amica di famiglia ben amata pure… dai cani La 2a generazione della VW Tiguan si distingue per la sua eleganza, la grande spaziosità, l’elevata sicurezza e l’ottimo comfort. Chi desidera equipaggiare per bene questa SUV, deve però sborsare una bella cifra. TESTO JULIANE LUTZ | FOTO EMANUEL FREUDIGER
E4 cilindri 2 l benzina turbo, 180 CVW9,0 l/100 km (media del test), etichetta energia F Vautonomia: 666 km kpeso: 1795 kg (modello del test) P8,2 s da 0 a 100 km/h L43 650 fr. 26 touring | settembre 2016
TECNICA
Grande spaziosità
Peso a vuoto e consumo elevato
Ampio bagagliaio/modularità
Politica degli optional che gonfia così il prezzo
Buone prestazioni e ottima armonia cambio-motore Accesso confortevole davanti/dietro
Su strade non perfette il piacere di marcia è mediocre
Design elegante e moderno
Tendenza al sottosterzo
Dotazione di sicurezza completa
Visibilità potenzialmente ridotta dal montante centrale o dal sedile
SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO
Davvero divinamente: così si è sentito Chicco sulla Tiguan. Dietro c’è spazio anche per un San Bernardo!
VW Tiguan 2.0 TSI DSG 4Motion Highline: 5 porte, 5 posti; 43 650 fr. (veicolo del test: 55 450 fr.) Gamma: dalla 1.4 TSI, 150 CV (28 200 fr.) alla 2.0 TDI 4M, 240 CV (50 600 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (840 fr.), pacchetto tecnico con visione perimetrale, display head-up ecc. (2420 fr.), pacchetto Fleetline con navigatore, assistenti parcheggio ecc. (2250 fr.), dotazione pelle (2340 fr.) Garanzia: 2 anni di fabbrica con km illimitato, mobilità illimitata (condizioni); antiruggine: 12 anni (condizioni) Importatore: Amag, 5116 SchinznachBad, www.volkswagen.ch DATI TECNICI Motore: 4 cilindri, 2 l benzina turbo, 180 CV; cambio 7 rapporti a doppia frizione, 4×4 (frizione a lamelle Haldex). Peso: 1795 kg (auto test), totale ammissibile 2230 kg, carico rimorchiabile 2500 kg
P
roprio bella! Questo è il primo pensiero al momento di ritirare l’auto del test. La seconda generazione di questo vero e proprio bestseller VW brilla per la sua eleganza raffinata. Al contrario, la precedente appariva un po’ tozza. Con la nuova Tiguan, VW realizza un successo in fatto di design, che ha le carte in regola per piacere a molti, dal tecnico di cantiere alla dottoressa fino al creativo. Ciononostante, in molti si lamenteranno che questa SUV non è sexy. Ma il fattore di seduzione, si sa, è passeggero, mentre l’affidabilità e una certa capacità di te-
Interni tipicamente VW ordinati, funzionali, discretamente eleganti e senza inutili fronzoli.
nere nel tempo sono le migliori condizioni per una relazione duratura. Dentro la Tiguan è una tipica VW: funzionale, ordinata e ben rifinita. Il cockpit digitale con al centro le informazioni di navigazione e il display head-up opzionale contribuiscono ad una guida sicura. Inoltre in tema di multimedia e connettività, la Tiguan ha tutto quel che si potrebbe desiderare. Lo spazio è enorme. Grazie a 6 cm in più di lunghezza e a 8 cm di maggior passo, i passeggeri dietro hanno ora più agio per le ginocchia. Un fatto che apprezzeranno soprattutto le persone di statura elevata. La Tiguan è davvero un’auto per le famiglie in fatto di bagagliaio. Il sedile posteriore, ribaltabile in proporzione 60:40 ora scorre su 18 cm (+2 cm), ciò che porta il volume di carico da 520 a 615 l. Con lo schienale ribaltato, consettembre 2016 | touring
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Ideale per scampagnate Adora le curve e offre spazio per tutta la famiglia.
JULIANE LUTZ COLLAUDATRICE La nuova Tiguan è un’auto sicura, comoda e con tanto spazio. Ciò rende questa SUV compatta l’auto ideale per la famiglia, e regala qualcosa anche in fatto di estetica. Questo ha però un costo. XX%
tiene invece 1655 l. Se inoltre si piega lo schienale lato passeggero, è pure possibile caricare oggetti lunghi sino a 2,5 m: tavole sportive, mobili o tutto il necessario per andare in campeggio, cane incluso. Inoltre, udite udite, la Tiguan è l’unica della categoria a poter trainare 2,5 tonnellate. Bella prestazione!
Sicura e bonaria La sua sicurezza rende questa SUV anche un’ideale automobile familiare. Oltre ai fari LED, di serie sulla variante più costosa Highline, e al regolatore di velocità adattivo dal funzionamento perfetto, il pacchetto opzionale tecnico Highline include un assistente per il cambio corsia con aiuto alla frenata d’emergenza. Quest’ultimo mantiene l’auto in carreggiata e frena se il conducente non mostra più alcuna reazione. Inoltre la Tiguan vanta un comportamento rassicurante in ogni situazione di guida, pur essendo assolutamente maneggevole e agile considerato il peso di 1,8 t della versione 2.0 TSI 4Motion. Il motore 2.0 l benzina da 180 CV richiede regimi piuttosto elevati per entrare in piena azione, poi però si esprime con carattere. Anche il cambio a doppia frizione e 7 rapporti è ben armonizzato 28 touring | settembre 2016
75%
con il 2 l a quattro cilindri. Ma nelle curve rapide, la Tiguan è rapidamente rallentata dalla spinta sulle ruote anteriori. La trazione integrale garantisce il perfetto feeling da SUV. Purtroppo il consumo medio del test, pari a 9,0 l/100 km, non è propriamente vantaggioso. Chi cerca comfort, con la VW Tiguan lo trova, ad iniziare dalla facilità con cui si sale e si scende dall’auto. Cosa non scontata su una SUV. Il livello di rumorosità basso di 66 dBA a 120 km/h rende piacevoli anche i lunghi viaggi in autostrada. Bello, inoltre, che i comodi sedili siano regolabili elettricamente su un ampio raggio di variazione sia verticale che orizzontale.
E ora passiamo agli svantaggi. Certo, la visibilità a destra può essere un po’ ristretta a dipendenza della posizione del sedile del passeggero o del montante centrale. Anche le estremità della carrozzeria sono difficili da stimare, per cui è sensato istallare il sistema «Park Assist» con visione perimetrale (1110 fr.). La VW Tiguan è disponibile a partire da 28 200 fr. con trazione anteriore. Chi la vuole 4×4 e dotata di extra quali la selleria in pelle, il tettuccio scorrevole e, ad esempio, il pacchetto tecnico, arriva presto a 55 000 fr. Per un’auto di questa classe, la garanzia di fabbrica di 2 anni appare un po’ tanto striminzita. Comunque i punti negativi riscontrati durante il nostro test finiscono lì! ◆
Cockpit digitale Le indicazioni del navigatore al centro aumentano la sicurezza.
Bene in ogni situazione grazie alle modalità onroad, offroad, offroad individual e snow.
TECNICA 100 cm
DINAMICA DI COMPORTAMENTO
COSTI D’ESERCIZIO
Accelerazioni (0–100 km/h): Elasticità: 60–100 km/h (in posizione D) 80–120 km/h (in posizione D) Diametro di sterzata: Frenata (100–0 km/h): Insonorizzazione: 60 km/h: 58 dBA 120 km/h: 66 dBA
km/anno ct./km
8,2 s 4,7 s 6,4 s 11,4 m 36,4 m
fr./mese fissi variabili 15 000 82 656.– 371.– 30 000 56 656.– 743.– Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie VW: 183 fr. CONSUMO AL BANCO DI PROVA
(ciclo UE 80/1268) urbano extra urb. misto COSTI DEI SERVIZI TCS 10,5 6,5 7,9 Servizi gratuiti 3 anni/100 000 km. Poi: fabbrica 9,1 6,4 7,4 181 g/km Manutenzione ora mano d’opera Emissioni di CO2: 139 g/km (km/mese) (fr.)§1 Media svizzera di CO2: F 60 000/48 2,0 681.– etichetta energia (A–G): Manutenzione per 180 000 km con 15 000 km/anno 19,6 5099.– CONSUMO DEL TEST 9,0 l/100 km 1
autonomia 666 km
serbatoio: 60 litri
materiale incluso
La seconda versione Tiguan è una SUV compatta adatta alle famiglie e, grazie alla trazione integrale, a ogni condizione. Oltre ad essere confortevole.
VW Tiguan 2.0 TSI DSG 4M Highline
Mazda CX-5 G160 Skyactiv Revolution aut.
Prezzo (fr.)
43 650.–
40 600.–
Cilindrata (CC)
1984
1998
Potenza (kW/CV)
132/180
118/160
Coppia massima (Nm/giri min)
320/1500
208/4000
Consumo (l/100 km)
7,41 F2
6,61 F2
Volume del bagagliaio min./max. (l)
520/1655 (VDA)
463/1620 (VDA)
Costi al chilometro (fr./km)
0.82
0.77
Costi di manutenzione4
5099.–
4462.–
Test «Touring»
9/2016
8/20125
3
08 –1 84
cm
4 –9 61
cm
passo 268 cm lunghezza 461 cm larghezza 184 cm larghezza interna: ant. 154 cm, post. 152 cm bagagliaio: 520–1655 litri pneumatici: 235/50R19, min. 215/65R17
CARROZZERIA Più raffinata della precedente, anche se l’auto è più larga e lunga. Ottimo agio per testa e gomiti. Coi sedili ribassati, il bagagliaio contiene 1655 l. Dato che le sue estremità sono solo intuibili, sono d’aiuto il raggio di sterzata di soli 11,4 m e le telecamere anteriore e posteriore. ABITACOLO Gli interni spaziosi regalano agio anche dietro. Ritroviamo il design elegante della carrozzeria. Cockpit digitale e molti vani portaoggetti. COMFORT Accesso comodo. I sedili anteriori con poggia testa regolabili in altezza e profondità, si lasciano posizionare alla perfezione elettricamente. Insonorizzazione eccellente (66 dBA a 120 km/h). Guida gradevole, anche se su strade non perfette il comfort si riduce.
Tabella comparativa
Il video del test
93 cm
TCS MoBe: Herbert Meier 167 cm
CHECK-UP TCS
1
dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 su 15 000 km/anno 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Mazda CX-5 2.2 HP AWD Revolution
COLLABORAZIONE: un sentito ringraziamento a Annemarie Schär, Karin Grütter e Nadja Hofer del Tier e Ferienhof Waldeck a Weier i.Emmental e ai cani Chicco, Aicha, Noah e Komet.
PREZZO-PRESTAZIONI Una Tiguan ben equipaggiata diventa subito cara. Il rapporto prezzo-dotazione è solo sufficiente. In questa categoria è scarsa anche la garanzia di fabbrica di soli 2 anni. Convincenti invece le prestazioni e la conservazione del valore. COMPORTAMENTO La SUV brilla per dinamismo sportivo e maneggevolezza, malgrado le 1,8 tonnellate. La forte tendenza al sottosterzo riduce un po’ il piacere di guida. Sterzo diretto e preciso. MOTORE E TRASMISSIONE Buone prestazioni. Il 2.0 l benzina richiede però regimi un po’ alti, tuttavia poi eroga accelerazioni impressionanti. Per le caratteristiche del motore 4 cilindri 2.0 l, il cambio DSG a 7 rapporti è perfetto. CONSUMO I consumi medi del test di 9 l/100 km non sono certo economici. Con una guida più tranquilla dovrebbe essere possibile restare negli 8 litri al 100.
Tanto spazio dietro I passeggeri sulla panca hanno più spazio per le gambe.
Bagagliaio enorme Il volume di carico può salire da 520 a 1655 litri.
SICUREZZA Sul veicolo del test hanno convinto un regolatore di velocità perfetto, una frenata d’emergenza attiva e un sistema di mantenimento della corsia. In aggiunta, un comportamento sempre rassicurante e un’ottima frenata. settembre 2016 | touring
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USA is back Poco diffuse, le auto americane hanno un che di esotico sul Vecchio Continente. Tuttavia in autunno si preannuncia un bello scossone con il lancio di numerose novità.
TESTO MARC-OLIVIER HERREN
Cadillac XT5 Succede alla SRX. Vedi altre foto su Touring iPad.
Cadillac CT6 Questa grande berlina esibisce un design radicale.
Cadillac si rilancia con una berlina e una SUV Con il suo frontale estroverso, la robusta berlina CT6 incarna la filosofia tipica di Cadillac. Un’automobile anticonformista, ma che esprime il lusso. I due passeggeri dietro sono coccolati in un salotto ambulante che regala immenso spazio per le gambe e sedili dalle infinite regolazioni. Un’opulenza rafforzata da materiali pregiati (legno, fibra di carbonio) e iscritta nel segno della tecnologia. Oltre alla strumentazione affidata ad uno schermo virtuale, la CT6 propone una telecamera posteriore che proietta immagini ad ampio raggio nel retro-
visore ed una versione perfezionata del sistema di visione notturna infrarosso.
trazione integrale e dalle ruote posteriori sterzanti.
Nella medesima filosofia, quest’auto ricorre all’alluminio (circa 60%) e alle sospensioni magnetiche. Sotto il cofano ruggisce un V6 turbo da 417 CV che esprime nel contempo emozioni vellutate e accelerazioni rabbiose. Un temperamento burrascoso che fa dimenticare con facilità i rimpianti V8. Sul fronte dei consumi, la CT6 limita i danni inaugurando un dispositivo di disattivazione dei cilindri. Molto stabile, il telaio è avvantaggiato dalla
Il cavallo di battaglia di Cadillac sarà però la SUV XT5 basata su una nuova piattaforma più leggera. Il suo passo aumentato di 5 cm va a vantaggio dell’abitabilità posteriore. Se la strumentazione è convenzionale, l’allestimento è d’alta gamma. Il motore è un V6 classico dal carattere sportivo. Dotata di trazione integrale, la XT5 a vocazione stradale privilegia la trazione anteriore. A termine sarà seguita da due SUV di taglia più piccola.
SUV stile crossover
Cadillac CT6: 5,18 m; V6 3 l turbo, 417 CV, 555 Nm; cambio aut. a 8 rapporti, 4×4; 9,6 l/100 km, 218 g/km CO2; da 89 500 a 118 900 fr. Cadillac XT5: 4,82 m; V6 3,6 l, 314 CV, 368 Nm; cambio aut. a 8 rapporti, 4×4; 10,0 l/100 km, 229 g/km CO2; da 58 100 a 77 100 fr.
30 touring | settembre 2016
FOTO ALD
Emblema del lusso americano, Cadillac riprende ossigeno con la grande berlina CT6 e la SUV XT5. Un primo impulso modesto, ma che entro il 2020 dovrebbe portare le vendite europee oltre le 10 000 unità. Un piano orchestrato da Zurigo, da dove ben 35 persone si impegnano per riposizionare l’entità Cadillac Europa, che include anche Chevrolet (Corvette, Camaro). Inserita tra le top 3 europee, la Svizzera si trova dunque in buona posizione in questa strategia espansionista dei vari modelli d’alta gamma del gruppo General Motors.
TECNICA
Tesla Model X Grande SUV elettrica comodamente abitabile.
Tesla a potenza X
L’immutabile Camaro La Chevrolet Camaro attraversa le generazioni. Appena sbarcata, la sesta edizione di questa «muscle-car» mantiene un look aggressivo pur divenendo più compatta. Accorciata di 5 cm, la Camaro si vuole più rigida ed è dotata di un asse posteriore a 5 bracci. Sorpresa sotto il cofano con l’apparizione di un 2 l turbo da 275 CV. Ma
il V8 6,2 l (453 CV) è sempre presente. Il mito è preservato. L’autovettura passa da 0 a 100 km/h in 4,4 s. Ben inteso, la Camaro è disponibile in versione coupé e cabriolet. E l’istallazione del sistema di infotainment è stata aggiornata al gusto del momento. I prezzi vanno da 44 900 a 58 490 franchi.
La marca californiana prende in contropiede i costruttori americani con le sue auto elettriche a lunga autonomia. Dato evidente con l’iconoclasta Model X. Questa enorme SUV (5,02 m) imbarca da 5 a 7 persone nella prodigalità. L’accesso alle due file di sedili posteriori è assicurato da monumentali porte ad ala di gabbiano. Davvero pratiche anche se soggette a qualche neo di gioventù. Al pari di una monovolume, la Model X regala uno spazio dignitoso anche agli adulti che prendono posto sul divano posteriore. Tutto ciò con un gigantesco volume utile, pari a 2180 l nella configu-
razione a 6 posti. L’aspetto SUV si materializza nelle sospensioni pneumatiche (2600 fr.) che fanno variare l’altezza da terra di 8 cm. Come sulla berlina, la potenza oscilla tra i 332 e i 469 CV. Visto il peso accresciuto di circa 300 chili, le accelerazioni sono un filo meno rapide, ma sempre fulminee: 3,4 s da 0 a 100 km/h sulla P90D. Tesla annuncia un’autonomia in leggero calo (da 355 a 467 km). Sia quel che sia, siamo curiosi di vedere l’effetto della Model X sull’establishment delle grandi SUV stradali. Prezzo da 82 100 a 126 200 fr. ◆
Chevrolet Camaro Un po’ più compatta, ora questa leggenda appare più tarchiata.
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TECNICA Il giusto look Calandra trapezoidale aperta.
FORD FOCUS RS
Stimolante, la «vie en bleu» La terza generazione della Ford Focus RS punta a primeggiare tra le autovetture ludiche. Un’integrale che cerca di offrire sensazioni forti… senza usare la forza. TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER
I
l suo look racing e la strumentazione che sormonta la console centrale non sono una sbruffonata: l’apparenza di questa Focus RS di un vistoso blu è all’altezza della sua sostanza. Tutto ciò salvaguardando un’apprezzabile polivalenza, ad insegna del 2,3 l turbo che sa gestire i suoi 350 CV nella guida urbana. Resta il fatto che questo quattro cilindri ereditato dalla Mustang ha subito una cura vitaminica e lo dimostra erogando accelerazioni fulminanti. Anche se lineare, il blocco motore sovralimentato esprime un temperamento forte di cui il pilota potrà godere fino all’intervento del limitatore, verso 6700 giri/min. Le riprese potenti, degne di una
N
4,39 m; bagagliaio: 321 l
supersportiva, sono confortate da un effetto overboost che porta per brevi attimi la coppia massima da 440 a 470 Nm. Sbalorditivo.
Sonorità eccezionale Queste esplosioni sono accompagnate da un rombo sordo in linea con l’aspetto del bolide. Galvanizzati dall’ambiente, inseriremo la modalità «sport» tramite il pulsante posto nella console centrale. Allora la Focus emette delle deflagrazioni notevoli. Un filo artificiali, forse, ma divertenti in un mondo automobilistico sempre più asettico.
Telaio ludico, motricità Carattere/tono del motore Maneggevolezza cambio Abitabilità posteriore Consumi/autonomia Raggio di sterzata Volume/modularità baule Ergonomia dei comandi
Del resto l’asetticità è un vocabolo sconosciuto dalla Focus RS. All’insegna del suo telaio che non conosce mezze misure. La trazione integrale è magnificata da una ripartizione variabile della coppia tra le ruote posteriori. Un po’ pesante di primo acchito –
E
2,3 l turbo, 350 CV, 440 Nm; trazione 4×4, 6 marce; da 0
a 100 km/h in 4,7 s; consumo (prova): 10,2 l/100 km; autonomia: 500 km
L48 900 fr. Aerodinamicità Oltre allo spoiler del tetto, la Focus RS beneficia di un fondo rivisto e di un ampio diffusore posteriore.
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Avvolgenti Sedili Recaro opzionali (1540 fr).
pesa comunque 1,6 t – la RS rivela una leggerezza e un’agilità di prim’ordine non appena si aumenta l’andatura. Inchiodata alla strada, infila le curve restituendo intense sensazioni dal telaio. Senza dimenticare il cambio dalla leva e dagli innesti corti. Piacere puro, anche su fondo bagnato, grazie all’infallibile motricità assicurata dalla trazione integrale. Certo, la Ford Focus RS fa pagare le sue inebrianti prestazioni con consumi abbastanza elevati e un ammortizzamento saltellante in autostrada. A ciò aggiungeremo un bagagliaio da city-car, oberato com’è dal dispositivo 4×4. Niente di grave, anche perché appena pronunciato il comando vocale «cercare una pista da corsa», il bolide blu si dirige verso il circuito più vicino o cerca di trovarne uno. E qui potremo assaporare le accelerazioni del «launch control» e le delizie della modalità «drift» che facilita la messa di traverso dell’auto. Per nulla noiosa questa RS. ◆
TECNICA
JAGUAR F-PACE 30D R-SPORT
Riuscita, la crossover british Per essere una prima, Jaguar ci gratifica con questa crossover dal temperamento degno delle sue radici britanniche. La guida piacevole va di pari passo con un V6 diesel setoso, il tutto in un imballaggio di moda. TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER
O
biettivo raggiunto: il modello Jaguar F-Pace ha trotterellato con una gaiezza eminentemente british nella riserva di caccia dei veicoli fuoristrada d’alta gamma tedeschi. Quasi scontato sapendo che questa pura crossover riprende molti elementi del coupé F-Type. A cominciare dalle spalle muscolose. Insomma, il suo aspetto estroverso rompe col relativo conservatorismo prevalente nel segmento. E i suoi 4,73 m si inseriscono a metà, ad esempio, tra le BMW X3 e X5.
Una buona referenza, dato che la crossover vuol essere molto dinamica. Un’ambizione confermata anche dalla struttura realizzata per l’80%
in alluminio. Così, l’impotrovare un neo, questa tranente F-Pace annuncia una zione integrale che si muove massa di 1,9 t. Non è certo un prioritariamente a trazione peso piuma, ma a parte una posteriore è controllata da un pesantezza apparente, la ESP dalle velleità castranti. crossover è di una disinvolQueste belle tura sorprenpremesse sono Stile attrattivo dente. Il comvalorizzate da Dinamicità portamento Equilibrio cambio/motore un V6 diesel dondolante biturbo i cui Abitabilità e bagagliaio del telaio per300 CV si Consumi corretti cepito inizialesprimono sul mente lascia il fondo di una Ingombro (larghezza) posto ad un coppia impresDotazione minimalista equilibrio persionante. SebQualità perfettibile fetto dal mobene appaia Pletora tecnologica mento in cui si un filo soffoforza l’andacato nell’accetura. Allora la F-Pace affronta lerazione a tavoletta, questo i tracciati sinuosi senza la mi- propulsore brilla per le rinima scossa. Un rigore comprese spontanee. Un vero piapletato da una guida precisa e cere viaggiare con un filo di un’agilità intatta. Se si vuol gas, tanto più che il cambio
N4,73 m; bagagliaio: 650 l E3 l V6 turbodiesel, 300 CV, 700 Nm; cambio aut. a 8 rapporti, 4×4; 0–100 km/h in 6,2 s; consumo (prova): 8,1 l/100 km, autonomia: 740 km L75 800 fr.
automatico a 8 rapporti sceglie sempre la marcia ideale. Ciò, spiega i consumi ragionevoli. Malgrado la rispettabile altezza da terra (21 cm), l’auto non mira allo sterrato, ma s’accontenta di sistemi elettronici che facilitano la partenza su fondi molli.
Spazio alla tecnologia Sommerso sotto diversi rivestimenti, l’allestimento interno è stimolante, anche se piuttosto mediocre per il segmento. La F-Pace brilla più per la spaziosità posteriore e la capacità del bagagliaio dalla modularità elaborata. Privilegia la tecnologia, all’insegna del gran schermo tattile e della plancia di bordo virtuale. Quest’ultima, come molti altri comfort, è opzionale. Citeremo il braccialetto impermeabile che sostituisce la chiave quando si va a far il bagno e l’applicazione per localizzare l’auto. ◆ L’aspetto adatto Frontale espressivo e linea del tetto fuggente: una vera crossover.
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Obbligatori ma efficaci
Sempre accese Luci normali o diurne: all’automobilista la scelta.
REDAZIONE TOURING
L’
obbligo di circolare anche di giorno con le luci accese è una delle conseguenze del secondo pacchetto di misure del programma «Via sicura», entrato in vigore il 1° gennaio 2014 sulle strade svizzere. Guidando di giorno – sia con tempo chiaro e soleggiato sia quando il cielo è grigio e coperto – vi sono frequenti situazioni in cui la percezione frontale di veicoli che incrociamo non è ottimale. Non vedere o non essere visti è spesso causa di incidenti gravissimi. È accertato che per una peculiarità dell’occhio i fari illuminati si vedono prima e meglio della vettura stessa. Mentre ai lati la nostra visuale risulta sfocata, captiamo luci in movimento con estrema sensibilità. Tenere i fari accesi di giorno contribuisce a prevenire gli incidenti, specie agli imbocchi ed incroci. Su iniziativa dell’Unione europea un team di ricercatori ha valutato 24 indagini svolte in tutto il mondo. Ne emerge che circolare con i fari diurni riduce il numero di incidenti senza compromettere ulte34 touring | settembre 2016
riormente la sicurezza dei motociclisti. Pertanto alcuni Stati impongono per legge di circolare con le luci accese anche di giorno ad alcuni veicoli a motore (ad es. automobili, autocarri, furgoni, autobus da turismo e i motoveicoli). Ne sono esonerati i ciclomotori, le e-bike e le biciclette tradizionali nonché i veicoli immatricolati prima del 1970. In caso di infrazione è prevista una multa di 40 franchi. Circolare di giorno con gli anabbaglianti è una soluzione di ripiego, visti gli inconvenienti: maggior consumo di carburante del 2%, frequente sostituzione delle lampadine e lettura talora FRANCESCO GRECO Funzione: esperto test dei prodotti Formazione: ingegnere in tecnica automobilistica SUP Età: 32 anni Contatto: www.tcs.ch/esperto
difficile di tachimetro e altri strumenti. Si consiglia di privilegiare gli appositi fari diurni, sia montati a posteriori, sia preinstallati dal costruttore. Tutti i veicoli equipaggiati con fari che si accendono automaticamente con il motore rispondono già a questo obbligo. Ogni nuovo veicolo è di regola equipaggiato con fari diurni, ma attenzione: la maggior parte di questi non sono accoppiati con le luci posteriori. Questo vuol dire che nei tunnel bisognerà comunque accendere i fari
anabbaglianti (se non si dispone della funzione «auto»). Per i veicoli più vecchi, le luci anabbaglianti assolvono la funzione di fari diurni, ma è sempre possibile equipaggiare a posteriori un veicolo con fari diurni specifici, che si accendono automaticamente alla partenza. ◆
CONSIGLI TCS
1
Le luci diurne adempiono alla norma soltanto quando la visibilità è buona. Dunque è sempre obbligatorio accendere gli anabbaglianti in condizioni di scarsa visibilità, in galleria, in presenza di nevicate e di notte.
2
Il TCS raccomanda di circolare con le luci accese di giorno anche negli altri Paesi (come ad esempio Germania, Austria, Belgio, Francia, Portogallo, Spagna, Gran Bretagna e Irlanda). Per le motociclette vige l’obbligo di circolare con gli anabbaglianti accesi 24 ore su 24 nella maggior parte dei Paesi europei.
KEYSTONE
L’ESPERTO TCS
TECNICA Motorizzazione seducente Bene, a tetto chiuso/aperto Quattro posti effettivi Comportamento sportivo Presentazione interna
Cabrio di carattere Un frontale espressivo in versione Sport M.
N4,64 m; bagagliaio: 220-370 l E6 cilindri 3 l turbo, 326 CV, 450 Nm; cambio aut. 8 rap.; da 0 a 100 km/h in 5,5 s; consumo (prova): 8,7 l/100 km; autonomia: 689 km L69 200 fr. BMW 440I CABRIOLET
Indolenza e sonorità
coupé dall’andatura un po’ goffa in una superba decappottabile. Dopo aver istallato l’efficace frangi-vento, ci si lascerà scarrozzare godendo della morbidezza del sei cilindri in linea. E se la temperatura rinfresca, si inserirà il riscaldamento per la nuca. Pure i due passeggeri dietro approfittano dell’ambiente, anche se gli schienali sono molto eretti.
Correnti d’aria controllate, un sei cilindri estroverso e quattro posti: cosa chiedere di più? TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER
C
oniugare l’indolenza di una cabriolet e la furia di una sportiva al limite della supercar, è possibile. Nel fluttuare
dei coupé-cabrio, la BMW 440i si compiace a modificare i generi. In una ventina di secondi, un meccanismo ben sofisticato trasforma questo
Pubblicità
Peso importante (1,8 t) Configurazione bagagliaio Politica degli optional
Una pigiata decisa sul gas e la gentile 440i si trasforma in animale di razza. Le accelerazioni rivaleggiano con quelle delle classiche Porsche e il 3 l emette dei ruggiti esacerbati. Perfettamente equilibrato, il telaio si fa gioco dell’evidente sovrappeso, mentre l’asse posteriore si concede belle derive in modalità Sport. Una bella trazione posteriore che è sfuggita al downsizing. Dimenticheremo quindi l’architettura contorta del bagagliaio dal volume al limite e la politica di BMW in fatto di optional che fa esplodere la fattura finale. ◆
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Praticità a spasso sui monti Il richiamo di monti e laghetti è irresistibile e bisogna farsi trovare pronti. Vi presentiamo oggetti che sia grandi che piccini possono farne buon uso. Sia in un’escursione impegnativa o in una semplice gita. IDEE JULIANE LUTZ
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Proteggere dal sole gli occhi dei piccoli. Il «Solan» di Julbo è così leggero che non dà fastidio e non cade grazie a stanghette lunghe e arcuate. In vari colori. Julbo, 37 fr. www.baechli-bergsport.ch
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ELEGANTE PER LA MAMMA Per fare gite non ci si deve per forza vestir di beige. A portare un po’ di colore in montagna ci pensano i bermuda rossi per signora «Peppino» di McKinley. McKinley, 14.99 euro www.mckinley.de
PER I DETTAGLI Formiche, coleotteri, piante: con il macroscopio Minox MS 8×25 si sviluppa il fascino per le forme di vita più piccole sui sentieri. Ingrandimento 8 volte. Minox, 250 fr. www.digifuchs.ch
I prodotti presentati non sono del TCS. Si vendono solo sui siti internet indicati o nei relativi negozi. I prezzi sono da considerarsi puramente indicativi, in quanto suscettibili di modifiche in qualsiasi momento.
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ANIMALE DA FAVOLA Perché il drago sputa fuoco? Ha solo sete o è arrabbiato? Scommettiamo che la borraccia «Prince Sausage» stimola la fantasia dei piccoli escursionisti. Sigg, 24.90 fr. www.sigg.ch
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Se si vuol entusiasmare i bambini per la montagna, conviene prenderli con sé subito. Il seggiolino Poco di Osprey è adatto ai mini escursionisti da 6 mesi. Osprey, 315 fr. www.baechli-bergsport.ch
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UNO ZAINO FLESSIBILE Lo zaino per bambini Fox 30 di Deuter s’ingrandisce al ritmo in cui cresce il bimbo. Rimane così il compagno di sempre in montagna. Capacità di 30 litri. Deuter, 105 fr. www.baechli-bergsport.ch
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NONOSTANTE LA PIOGGIA Proteggersi dalla pioggia può essere fatto in modo elegante. In più la giacca outdoor verde rana e idrorepellente «Tuulis» piace sia a maschi che femmine. Tuulis, 134.90 fr. www.mind-werk.ch
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Wellness Deluxe in Ticino KURHAUS CADEMARIO HOTEL & SPA
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PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI Esclusivamente con Private Selection Hotels: Telefono 041 368 10 05 (lunedì-sabato) oppure info@privateselection.ch, www.privateselection.ch Scegliere Kurhaus Cademario Hotel & Spa nel modulo di prenotazione e completare il codice promozionale con TOURING per ottenere il prezzo speciale.
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TESTI REDAZIONE TOURING | ILLUSTRAZIONI NICOLAS KRISTEN
Sulle tracce del «piccolo Corso»
S
e si va ad Ajaccio non lo si può evitare: Napoleone Bonaparte, nato nel 1769 nella capitale corsa. Dalla piazza Generale de Gaulle si può godere una stupenda vista sul Golfo di Ajaccio con l’acqua cristallina. La piazza è a dire il vero una terrazza e il generale... lo si cerca invano. Al suo posto ci attende il monumento di Napoleone, che mostra l’imperatore dei francesi a cavallo con i suoi quattro fratelli. Accanto si trova il nucleo storico con la Rue Bonaparte e la casa natale di Napoleone.
Easyjet vola diretta ad Ajaccio da Basilea e chi è flessibile con le date, trova buoni prezzi. Guillaume mi attende nella Rue des Bûcherons nel cuore del nucleo storico, dove affitta uno studio tramite Airbnb. Un’altra possibilità per pernottare a buon mercato è il campeggio Les Mimosas nelle colline sopra la città. Guillaume mi consiglia di visitare il Museo Napoleone e poi di recarmi
Porto Ad Ajaccio attraccano non solo battelli per la pesca, ma anche navi da crociera.
in auto alle Iles Sanguinaires e, se voglio, poi di proseguire verso nord dove ci sono le spiagge e le baie più belle di Ajaccio. Entrambe erano comunque già nel mio programma – ma senz’auto, per tenere bassi i costi. Per contro, per il consiglio del bar L’Athena, gli sono stato molto riconoscente. «La sera qui si danno appuntamento i giovani del posto», mi spiega. La Pietra, una birra corsa con farina di castagna è buona ovunque. Spesso i turisti rimangono solamente per uno o due giorni ad Ajaccio, per poi trasferirsi nelle strutture di vacanza dell’isola, mi spiegano. Per questo ad Ajaccio l’atmosfera è contemplativa. A parte quando una grande nave da crociera attracca al porto perché allora le viuzze del centro storico si riempiono di turisti. Nella casa natale di Napoleone si apprende la storia dell’imperatore e della sua famiglia. Si cammina attraverso le stanze e si
ricevono informazioni tramite l’audioguida, ad esempio la descrizione della camera in cui Napoleone Bonaparte venne al mondo. Al pomeriggio mi reco alle Iles Sanguinaires. Questo arcipelago si trova ad alcuni chilometri a ovest del centro storico. Nel porto diverse navi si contendono i clienti e io prenoto una gita in battello. Dato che il mare oggi è molto mosso, viene cancellata la visita a terra sulle isole. La gita mi costa così 21 euro invece di 27. Da non perdere è il Napoleone L’imperatore è presente in ogni angolo mercato quotidiano di Ajaccio. sulla Place Foch. In bella vista ecco il brocciu (formaggio fresco), le salsicce di cinghiale o i canistrelli (pasta frolla) che rallegrano il cuore e lo stomaco. DINO NODARI
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Iles Sanguinaires Il pittoresco arcipelago nel Golfo di Ajaccio.
FOTO DINO NODARI
COSTO DEL SOGGIORNO Volo Easyjet Basilea–Ajaccio ....................... 126 fr. Trasferte da/per l’aeroporto ............................10 fr. Pernottamenti Airbnb.....................................114 fr. Pasti e bevande ................................................110 fr. Visite: gita alle isole e casa di Napoleone ... 32 fr. Souvenir: cappello e gastronomia ................22 fr. Totale ................................................................. 414 fr. www.ajaccio-tourisme.com
M’inchino davanti allo charme mediterraneo della città portuale.
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Il volto barocco e alternativo di Dresda
C
on un rumore esageratamente forte il mio trolley sobbalza sull’acciottolato, che è presente nell’intera città. Sono diretto alla Nordstrasse 30 nell’Äussere Neustadt, il quartiere in cui si trova la mia graziosa camera airbnb presso il giovane Karsten. Un buon punto di partenza per scoprire l’altro volto di Dresda. La maggior parte dei visitatori puntano in particolare alle attrazioni barocche come la Frauenkirche, la chiesa di Nostra Signora, o la sera si accomodano nella Semperoper, il teatro dell’opera. Dalla caduta del Muro di Berlino nel 1989 l’Äussere Neustadt si è sviluppata in un notevole quartiere alla moda della città sassone. Ci sono oltre 100 bar, negozi o atelier artistici. Da visitare assolutamente sono l’opera architettonica del Kunsthofpassage o la più bella latteria d’Europa,
la Pfunds Molkerei, sulla Görlitzer Strasse. Non lontano da qui una figura di bambino in bronzo è seduta su un muretto presso l’Albertplatz. È lo scrittore Erich Kästner, che qui trascorse la sua infanzia. Nella villa dietro il muretto si trova il Museo Kästner, che mostra al pubblico frammenti della vita del famoso scrittore. In questo quartiere si potrebbe rimanere per giorni, ma la città sull’Elba offre ancora di più. Tra l’altro non si dovrebbe dimenticare di fare una gita sul fiume con un piroscafo a ruote (da 14 euro). Ma io sono attratto dai musei che in generale sono assolutamente degni di una visita. In più dopo la visita ci si può riposare in uno dei numerosi parchi o nel Café Europa, aperto 24 ore su 24, sulla Königsbrücker Strasse 68 e mangiare una prelibata Eierschecke, il dolce tipico della capitale sassone. Prima di tutto mi dirigo al Museo tedesco dell’igiene. Qui s’imparano tante cose sull’es-
sere umano dal bere al mangiare, dalla sessualità alla bellezza. Inoltre c’è un museo per bambini dedicato ai cinque sensi e diverse esposizioni straordinarie come ad esempio Fast Fashion. La destinazione successiva è il Museo di storia militare, che può essere raggiunto con la linea 7 del tram. Per visitare ogni angolo della città si consiglia la Regio Card che permette di usare la rete dei mezzi di trasporto pubblici di Dresda. Il museo illustra tutti gli aspetti dell’esercito dalle grandi guerre alla DDR e mostra addirittura la moda nell’esercito. Infine vale la pena fare tappa al Panometer all’interno dell’enorme gasometro. Qui vengono mostrate gigantesche immagini panoramiche di diverse epoche. Sono soltanto un paio delle attrazioni che possono essere visitate a Dresda. Nella graziosa città si potrebbe rimanere ancora un bel po’ di tempo. FELIX MAURHOFER
Il Museo dell’igiene ruota attorno all’essere umano. Istruttivo è il Museo di storia militare.
Il barocco domina nel nucleo storico. Il quartiere di Äussere Neustadt.
Volo Swiss Zurigo-Dresda ............................244 fr. Trasporti pubblici: Regio Card 2 giorni........ 30 fr. Pernottamenti Airbnb...................................... 90 fr. Pasti e bevande ................................................. 85 fr. Musei: passaporto musei ................................ 20 fr. Souvenir: essenze di Dresda ...........................10 fr. Totale ................................................................. 479 fr. www.dresden.de
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Rimango affascinato dalla Dresda barocca e moderna.
FOTO FELIX MAURHOFER
COSTO DEL SOGGIORNO
SVAGO
Riga, un museo a cielo aperto
I
l primo assaggio originale di Riga appena arrivati: un bicchiere di Balsamo Nero di 45°. Benvenuti in Lettonia! Elaborato nel 1752, il liquore è conosciuto per le sue virtù curative. L’accoglienza che mi riservano all’ostello «The naughty squirrel» è dunque di buon auspicio. Qui soggiorno in un dormitorio ad un prezzo irrisorio. Ho infatti deciso di chiudere un occhio sulla mancanza d’intimità dell’alloggio, per dedicare il budget alla gastronomia. Fuori le stradine sono immerse nella luce crepuscolare che conferisce un’atmosfera romantica a questa città di 700 000 anime. Passeggio qualche minuto prima di recarmi al Kaļķu Vārti, uno dei migliori ristoranti della città per gustare la cucina lettone contemporanea senza che il conto gravi troppo sul mio bilancio (30 fr.).
A zonzo, mi chiedo perché queste decorazioni con figure che fanno le smorfie?
Affascinante, il vecchio nucleo storico di Riga.
Dopo una notte di sonno agitato – i miei co-ospiti si svegliano presto! – prendo un caffè al Tea & Coffee Garden per rimettermi in sesto e raggiungere uno dei luoghi più fotografati della capitale: la piazza Rātslaukums. Qui una piastra ottagonale marca il luogo in cui il primo abete di Natale venne decorato nel 1510 dalla Confraternita delle Teste Nere. Questi mercanti celibi abitavano nella casa delle Teste Nere (per via dei copricapi dei membri). Lo splendido edificio del 1334 è raffigurato su numerose cartoline. Ma questo
non è l’unico tesoro architettonico di Riga: basta citare soprattutto le facciate di stile Art Nouveau della Alberta iela (via). Uno degli edifici è custodito da grandi sfingi, un altro è ornato da figure che fanno le smorfie. Alla fine della strada, il Museo d’Art Nouveau presenta una replica esatta di un appartamento del 1903. Sorrido scoprendo il piazzamento strategico della camera minuscola della donna di servizio che affianca la cucina… I non amanti dei musei entreranno comunque nella hall dell’edificio per gettare un’occhiata alla scala a chiocciola. È gratuito! Avranno anche tutto il piacere di scoprire gli 800 edifici in stile Art Nouveau durante le loro passeggiate. È grazie a questa concentrazione – la più bella e impressionante d’Europa – che la città è iscritta nel patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1997. Ma alcuni edifici devono la fama ad altri motivi, come la «corner house», l’ex quartiere generale del KGB a Riga. E anche se il Paese ha riconquistato l’indipendenza dall’Unione Sovietica nel 1991, oltre il 40% degli abitanti della capitale sono di lingua madre russa. Fortunatamente vari cittadini si esprimono pure in inglese. Riga è già turistica anche se ancora poco conosciuta dagli svizzeri. Adoro la sua atmosfera che sa di antico, l’aria è testimone di 800 anni di storia che rivivo passeggiando e fermandomi di quando in quando in un caffè, certa anche che il mio conto non andrà in rosso!
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ALINE BEAUD
Art Nouveau Dettaglio di una facciata della via Alberta.
FOTO ALINE BEAUD
COSTO DEL SOGGIORNO Volo airBaltic Zurigo-Riga ............................260 fr. Trasferte da/per l’aeroporto ..............................5 fr. Pernottamenti all’ostello .................................35 fr. Pasti e bevande ............................................... 102 fr. Visite: museo d’Art Nouveau.............................4 fr. Souvenir: candele artigianali ......................... 14 fr. Totale .................................................................420 fr.
Casa delle Teste Nere Il simbolo di Riga appare in molte fotografie.
Splendida, l’incredibile scala a chiocciola del Museo d’Art Nouveau.
www.latvia.travel (in inglese)
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Il sapore particolare di Graz
Funicolare Schlossberg, pratica per non far 260 scalini fino alla montagna di Graz.
Vistoso Il Kunsthaus salta subito all’occhio.
Canederli La cucina di Graz è generosa, saporita e locale.
Gli abitanti di Graz sono particolarmente orgogliosi del loro olio di zucca. Due signore anziane sedute al tavolo accanto annuiscono entrambe nella mia direzione quando la cameriera mi chiede se voglio condire la mia insalata con o senza quest’olio. «Deve provare l’olio di semi di zucca perché c’è solo qui», affermano e sorridono con fare materno. Naturalmente ordino la mia insalata con l’olio locale. E sì, è buono, e ha un buon sapore. «Allora questo è il sapore particolare di Graz», affermo in direzione delle
COSTO DEL SOGGIORNO
Budget sotto controllo, qui alla torre dell’orologio sullo Schlossberg.
42 touring | settembre 2016
Treno diretto Zurigo-Graz .............................110 fr. Pernottamenti: «zur Steirer Stub’n» ........... 140 fr. Pasti e bevande ............................................... 100 fr. Visite: shuttle elettrico (40 min.) ....................10 fr. Souvenir: 0,5l olio semi di zucca di Graz .....14 fr. Totale ................................................................. 374 fr. www.graz.at
signore. Entrambe annuiscono e si guardano in segno di conferma. Lo stress sembra essere una parola sconosciuta a Graz. Da un lato il simpatico accento della Stiria è molto morbido – addirittura anche quando le persone litigano, sembra che stiano cantando. Dall’altro lato non ho mai la sensazione di essere in una grande città nonostante che Graz abbia oltre 280 000 abitanti e sia la seconda città d’Austria. La naturale cortesia e calma espressa da questa gente conferiscono alla capi-
L’isola sulla Mura Una piattaforma artificiale a forma di conchiglia con caffè incluso.
tale della cultura europea 2003 quasi un carattere provinciale. Mi piace questo spirito. E così mi avvio in tutto relax a visitare le attrazioni locali. Graz può essere esplorata comodamente a piedi. Il nucleo storico, le rive della Mura, i parchi, il Kunsthaus nonché il castello di Graz, lo Schlossberg si trovano nelle immediate vicinanze. Soprattutto lo Schlossberg è una visita obbligatoria. Superando la scalata di 260 gradini arrivo sulla collina di Graz alta 123 metri e mi rendo conto che è un buon metodo per smaltire parte dei canederli e godermi la meravigliosa vista sulla città. Per essere sicuro di vedere tutto ciò che offre la località, compio una gita con lo shuttle elettrico. Lo charme austriaco accoppiato alla generosità della cucina rendono Graz una vera e propria capitale del godimento. Ci tornerò sicuramente. Ma fino ad allora: «Pfiati!» (Ciao!) Come si dice in Austria. DOMINIC GRAF
FOTO DOMINIC GRAF, ALD
P
enso di aver messo su qualche chilo. Canederli, pollo fritto e torte al formaggio alla fine del breve soggiorno si sono fatti sentire sicuramente sulla mia silhouette. Graz è la capitale ufficiale dei buongustai dell’Austria – adesso so anche perché e la mia esperienza me lo ha confermato. Innumerevoli ristoranti, bistrot e caffè costellano le strade e le belle vie; la maggior parte si rifornisce direttamente dai contadini della Stiria. E poi i prezzi oscillano in una fascia veramente accettabile: per un gustoso e generoso pasto si spende da 6 a 15 euro quasi ovunque. Le bibite invece a confronto sono piuttosto care: acqua minerale, caffè e birra costano tra i 3 e i 4 euro. Ma con i canederli non si può rinunciare ad una birra fresca e ad un espresso per concludere il pasto. E dato che ho viaggiato a buon mercato con il treno, mi permetto anche sempre una bibita, senza sforare il mio budget di 500 franchi.
SVAGO
Senza pasteis de natas in Portogallo non si vive. Sono farcite con panna e uova.
La Igreja Santo Ildefonso è uno dei gioiellini tra le chiese di Porto. Uno dei graziosi negozi.
Vista sul Douro e le case pittoresche del quartiere portuale di Ribeira.
La stazione Sao Bento con gli azulejos (piastrelle).
L’affascinante sorella minore di Lisbona
FOTO JULIANE LUTZ, ALD
«A
re you on your own? Join 1886 da un ingegnere collega di Guus!», m’invita così un’ameristave Eiffel. I prezzi bassi – un biccana a sedermi con lei e la chiere di vino costa sui 3 franchi e sua amica nel giardino dell’azienda un pranzo di tre portate e caffè nel Taylor’s, la più quotata nella produbel Ristorante Books 10.90 franchi – zione del vino porto. Sull’altro lato fanno di Porto una meta anche per del fiume Douro aspettiamo il noturisti con un budget limitato. E chi stro turno per la visita della cantina, può scegliere i voli in modo flessiuna tappa obbligatoria in una città bile e viaggiare da domenica a maril cui nome è legato in modo indistedì invece che nel fine settimana, solubile con il vino porto, che la può ottenere andata e ritorno per rese ricca nel XVII e XVIII secolo. 178 franchi. Anche la Pension Pedra Mi accomodo vicino a Lisa e Fay, Iberica trovata con booking.com che mi tessono le lodi della gita gra- sorprende in positivo: camera e batuita in città con un architetto. Mi gno sono in buono stato e c’è anche sembra ottimo, ma ho altro in proun giardino. Per 27 franchi a notte! gramma. Voglio vedere la stazione In più si trova a sette minuti dal Sao Bento, inaugurata nel 1915, con Mercado do Bohao, dove lo charme le piastrelle di ceramica decorative, nostalgico di Porto ammalia tutti. il chiostro della cattedrale e passeg- Attorno al mercato coperto ci sono negozi che spesso vendono solo cagiare lungo le viuzze in parte ripide ramelle, sardine e fagioli presentati del centro storico. Dal 1996 il nucleo cittadino è patrimonio Unesco. in modo impeccabile. E anche casalinghi. Dove si può mai trovare anLa seconda città in ordine d’imporcora qualcosa del genere? E ovuntanza del Portogallo non è una belque allettano Confeitarias – che per lezza immacolata, ma è molto attra- 1.80 franchi ti servono una tazza di ente grazie ai suoi severi edifici in caffè e una fetta di torta. Per l’ulgranito, le numerose chiese, le eletimo giorno mi riservo il Museu de ganti facciate in stile liberty e le Arte Contemporanea, che è inserito in un parco stupendo di 18 ettari. case variopinte nel quartiere portuale di Ribeira. E mentre si passeg- Per 10.80 franchi posso godermi gia, lo sguardo viene attirato arte e natura. Porto offre veradall’ardito ponte ad arco in ferro, il mente tanto per pochi soldi. ◆ JULIANE LUTZ ponte Dom Luis I, costruito nel
Affascinata dal ponte Dom Luis I.
COSTO DEL SOGGIORNO Volo Easyjet Ginevra–Porto ..........................178 fr. Trasporti pubblici .................................................5 fr. Taxi per l’aeroporto ...........................................33 fr. Pernottamenti pensione Pedra Iberica (tramite booking.com)..................................... 54 fr. Pasti e bevande ..................................................93 fr. Visite: cantina di porto e museo ....................19 fr. Souvenir: 2 uccellini di porcellana, 1 asciugamano ricamato..................................14 fr. Totale ................................................................. 396 fr. www.visitporto.travel
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Una meraviglia Hotel Villa Carona.
Il Lago di Lugano visto dal Parco San Grato di Carona.
Romantici tra due laghi
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TESTO JULIANE LUTZ
parte ancora lì. Anche la famosa autrice tedesca di libri per bambini Lisa Tetzner è emigrata qui con suo marito negli anni Trenta e ha ospitato anche Bert Brecht. Ma il comune di 800 abitanti può fregiarsi non solo di nomi noti. Anche la piscina inaugurata nel 1969 e tuttora in funzione fece i titoli dei giornali: fu la prima vasca di 50 metri in Ticino e attirò anche molti italiani che non conoscevano qualcosa del genere. Oltre a una nuotata in piscina vale la pena fare una passeggiata sino alla Madonna d’Ongero, il santuario barocco immerso nel bosco e poi nel vicino Parco San Grato con le sue piante rare e la bella vista sul Lago di Lugano. Il rientro al Romantik Hotel Villa Carona può essere veramente romantico. Il grande giardino accogliente invita a concedersi ore di ozio, prima di gustarsi
la burrata e le costine sulla terrazza del ristorante dell’albergo ornata dal glicine. Per favorire la vita a due, ognuna delle 18 camere arredate con gusto da fornire agli ospiti un’incredibile atmosfera romantica è sprovvista di… televisore.
Viaggio tutto curve in Bentley Paolo accelera. L’avvocato di Bellinzona non risparmia sforzi alla sua Bentley Derby del 1936. L’elegante veicolo ha 125 cavalli e, se spinto al massimo, raggiunge i 140 chilometri. Una velocità che in direzione di Morcote il ticinese non raggiunge nemmeno lontanamente a causa delle curve strette, ma non appena s’immette in autostrada raggiunge i 100 km/h. «La Derby – afferma – è stata concepita come auto per i viaggi lunghi». Con lei ha già viaggiato sino in Inghilterra per ben sei volte. Paolo schiaccia di nuovo sull’acceleratore, in
FOTO SWISS-IMAGE.CH/ROLAND GERTH (1), KEYSTONE (1), JULIANE LUTZ, ALD
J
örg Deubner schiaccia a più non posso il pedale del gas, ma la Fiat 500 non riesce ad accelerare sulla strada ripida in direzione di Carona. Il veicolo giallo cedronella ha già 45 anni sulle spalle. Ma l’età non impedisce l’affetto e la passione. Gli ospiti dell’albergo di Deubner vengono ben presto conquistati dalla piccola auto. «Su richiesta degli ospiti spesso vengono organizzati dei giri», afferma il proprietario del Romantik Hotel Villa Carona. L’auto d’epoca si adatta meravigliosamente all’atmosfera del paesino che si trova a 600 m s.l.m. sul monte che si affaccia sul Ceresio non lontano da Lugano. Stress, negozi lussuosi e mastodonti architettonici qui non esistono. Nei suoi oltre 1000 anni di storia, Carona è sempre stata terra d’artisti. Dal 1380 vi hanno vissuto pittori e scultori italiani e dinastie di scalpellini. Ancora oggi m’impressiona per il suo nucleo intatto. Nel XX secolo l’artista Meret Oppenheimer trascorse l’estate a Palazzo Casa Costanza nel cuore di Carona. I suoi nipoti vivono in
All’inizio di settembre in Ticino si può ancora respirare il profumo dell’estate. Una gita romantica a bordo di un’automobile d’epoca dal paesino pittoresco di Carona sopra il Lago di Lugano sino ad Ascona sul Lago Maggiore.
SVAGO Un bijou: il Castello Seeschloss di Ascona.
Ascona Uno charme che ben affascina.
RELAX E CAVALLI MOTORE I Romantik Hotels & Restaurants in Svizzera offrono anche nel 2017 gite in auto d’epoca (probabilmente dal 17 maggio al 17 ottobre in diversi luoghi) in collaborazione con Robert Hümbeli di Oldtimer Sunday Morning Treffen di Zugo. Il 23/24 settembre gli ospiti del Romantik Hotel Castello Seeschloss di Ascona hanno la possibilità di essere passeggeri in un’elegante auto d’epoca. Ma naturalmente vale comunque la pena soggiornare nello stupendo albergo con torretta direttamente sul lungolago (camera doppia da 250 fr., corso di cucina con degustazione di vino 190 fr. a persona). Un paio di pernottamenti nel grazioso Romantik Hotel Villa Carona nell’omonimo villaggio sono anche puro relax (camera doppia da 180 fr.). www.castello-seeschloss.ch www.villacarona.ch
modo che la passeggera alla sua sinistra si tenga alla delicata maniglia. Paolo, che fin da quando era piccolo ha una passione per le auto d’epoca, indossando i guanti conduce con uno stile impeccabile la sua speciale quattro ruote. Attraverso i finestrini semi aperti penetra un venticello fresco e fuori gli altri conducenti e passanti ammirano il veicolo con il suo imponente parafango. Durante il viaggio Paolo m’intrattiene parlando dei rally ai quali ha partecipato e dei numerosi dettagli tecnici del veicolo, in modo che il tempo scorre in un battibaleno.
Sognando nel castello Ancora oggi Ascona è un luogo quasi mistico, nonostante che negli ultimi decenni la pittoresca cittadina non sia più un campo d’azione per personaggi creativi, belli e illustri. Anche se l’immagine del paese non corrisponde ormai più ai ricordi d’infanzia, Ascona può essere ancora molto romantica. Nel Romantik Hotel Castello Seeschloss con la sua tor-
retta distintiva all’estremità sudest del lungolago il tempo sembra essersi fermato. Se si è seduti sulla terrazza dell’ex castello del XIII secolo, ci si aspetta di veder passeggiare donne e uomini vestiti in modo elegante accanto a giovani hippy, come era tipico ad Ascona per lungo tempo. La vista sulle Isole di Brissago è così bella da essere quasi kitsch. Più tardi, la nuotata in piscina è accompagnata da hit italiane e americane, l’ideale colonna sonora di questa giornata perfetta. Ma il tempo purtroppo non si è fermato veramente. Il caffè che viene servito nella casa dell’albergatore Daniel Heiserer, proveniente da una piccola torrefazione ticinese, è di certo più buono di quello del passato. E anche le squisitezze mediterranee del suo chef di Bari sono al passo con i tempi. Questo luogo sembra essere fatto per i sognatori. Ma vale la pena rendersi attivi e seguire un corso
di cucina da Daniel Heiserer. L’albergatore di Baden ha lavorato come cuoco in alcune case di lusso tedesche prima di trovare l’amore in Ticino e decidere di diventare albergatore. Sotto la sua direzione gli ospiti puliscono e tagliano l’insalata, preparano il pesce, mescolano il risotto o preparano l’impasto per una torta. Chi non lo ha ancora fatto, anche lavorare insieme in cucina può essere romantico. ◆ Il viaggio è stato compiuto su invito di Romantik Hotels. Auto da sogno: la Bentley Derby del 1936.
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La fotografa ritratta sull’Aiguille d’Entrèves.
Fra ale cime scattare fotografie TESTO JULIANE LUTZ
I
ncontrandola a Zurigo, Caroline Micaela Hauger ci appare esile e fragile, ma la prima impressione inganna. La giornalista ha già conquistato quattordici quattromila, tra cui il Monte Bianco, il Cervino e il Dom. Nel 2014 ha addirittura scalato l’Elbrus, con i suoi 5642 metri la montagna più alta d’Europa. Per farcela, si deve essere forti e tenaci, qualità che non mancano ad Hauger: essa si è fatta un nome nella fotografia di montagna, perlopiù dominata dagli uomini. Tra i conoscitori, Hauger è considerata l’unica vera e propria fotografa alpina della Svizzera. Olympus si è accorta di lei e l’ha nominata ambasciatrice del suo marchio 2014. Una sua foto del Cervino all’alba è riuscita addirittura ad entrare nella mi46 touring | settembre 2016
scellanea «Der Atem der Berge» («Il respiro delle montagne»), in cui sono rappresentati solo fotografi che hanno vinto il concorso del congresso degli alpinisti International Mountain Summit.
Un passo dopo l’altro
certo punto decise di salire sul Grande Mythen per il levar del sole. Ancora oggi descrive questo momento come un’esperienza magica che l’ha spinta ad allenarsi seriamente. Obiettivo: conquistare i quattromila. Dal 2012 porta con sé l’immancabile macchina fotografica nelle sue scalate. Amici e alpinisti sono rimasti colpiti dalle sue foto. Tanto da incoraggiarla a fare della fotografia alpina
Come ce l’ha fatta? «Cominciare in piccolo – afferma – avere sempre con sé la macchina fotografica e semplicemente scattare». Hauger La sua foto premiata del Cervino all’alba. ha cominciato presto a fotografare, ma le montagne non l’attiravano particolarmente. Sino al momento in cui un paio di anni fa trascorse un periodo nella Svizzera interna e a un
una professione, lanciando il progetto «Peak Art». Cosa è necessario per far sì che la fotografia alpina sia di qualità? «È indispensabile avere una sensibilità estetica così come il giusto mix tra ambizione e leggerezza», spiega Hauger. Non serve accanirsi! Anche a lei capita di tornare a casa senza neanche una foto a causa del maltempo. Viceversa, nelle circostanze più improbabili, magari appesa alla fune, le riescono gli scatti migliori. A lei piace fotografare nelle ore dell’alba e lo fa attenendosi ad un paio di regole che però ogni tanto non segue. Nonostante il successo, è rimasta una persona simpatica e modesta: salutandoci ci confida di sentirsi tutt’oggi come una neofita in fotografia alpina con ancora tanto da imparare. ◆
FOTO ALD
Caroline Micaela Hauger è una delle rare fotografe alpiniste della Svizzera. A «Touring» racconta come riesce a catturare un’immagine in vetta che si trasforma in un ricordo indelebile di un’escursione estiva.
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6 consigli per foto alpine Inquadratura
Le immagini centrate rischiano facilmente di annoiare. Mentre se si dà più spazio al cielo la fotografia risulta molto più dinamica, se invece lo si dà al terreno, risulta più statica. Piz Palü
Elbrus
Mönch
Cervino
Monte Bianco
Linie e diagonali
Un primo piano scelto bene conferisce pienezza all’immagine. Capanne, rocce, alberi, collocati a sinistra o a destra. L’occhio si orienta agli oggetti che danno profondità allo scatto. Le composizioni sulle diagonali aggiungono dinamismo.
Una questione di prospettiva
Quando si sale in vetta il mondo sembra essere ai tuoi piedi, ma si dovrebbe guardare più spesso in alto e abbandonare le strade battute. La prospettiva a volo d’uccello o quella dal basso in alto catturano impressioni spettacolari.
Sole? No grazie
Non c’è niente di più noioso di un cielo azzurro da cartolina. Sono invece più attraenti nebbia, fiocchi di neve e luce diffusa oppure nuvole minacciose. Diverse tonalità di luce e un cielo coperto conferiscono al soggetto un’aria fra il misterioso e il drammatico.
L’apparecchio ideale per montagna e viaggi secondo Caroline Micaela Hauger Per le escursioni: Olympus OMD-EM1 È una delle macchine fotografiche compatte più avanzate ed è molto maneggevole. Questa Olympus è una delle migliori fotocamere micro four thirds (standard quattro terzi senza specchio reflex). Offre una magnifica qualità d’immagine, è robusta, a prova di gelo, polvere e spruzzi d’acqua. A ciò si aggiungono programmi accessori come Live-Composite, doppia esposizione o posa bulb, per comporre una foto a partire da diverse immagini. In viaggio e in visita in città: Sony DSC-RX100 20 MP e il sensore EXMOR (migliora la precisione dei dettagli e riduce i disturbi) creano immagini ad alta definizione. Il sensore tipo 1.0 è più grande della maggior parte delle macchine fotografiche compatte. E grazie all’ampia gamma di ISO da 125 a 6400 sono possibili anche foto in condizioni di luce sfavorevoli. In Paesi esotici e nei safari: Panasonic Lumix TZ81 Questa macchina fotografica compatta offre caratteristiche ideali per ogni genere di viaggio avventuroso: zoom 30x, obiettivo Leica, 18 megapixel e video in risoluzione 4K.
Prendere la mira con lo zoom
Un’aquila che volteggia attorno al nido, un alpinista tra le rocce o un parapendio che sfiora una vetta: con il teleobiettivo non sfugge nulla sulla montagna. E ciò vale anche per la fotografia macro. L’alternanza tra vicino e lontano crea immagini accattivanti.
Piccolo uomo nell’immenso
Cogliere una persona ad alta quota è come mettere il puntino sulla «i». La figura suggerisce una storia e dà la giusta dimensione delle cose. Lo scatto azzeccato è quello che fa risaltare la tensione tra uomo e natura.
IN PILLOLE Caroline Micaela Hauger ha trascorso l’infanzia a Niederglatt (ZH), ora lavora come giornalista per diverse note riviste svizzere. Quattro anni fa ha conquistato il suo primo quattromila e sino a oggi ne ha scalati 14. Le sue fotografie si possono ammirare nelle esposizioni che organizza. Hauger abita a Küsnacht (ZH). www.peakart.ch
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anche grazie al suo stile semplice ma raffinato. La cucina è variata e usa prodotti regionali. Gli ospiti possono accomodarsi nei ristoranti Elbterrasse e Sandstein. I drink vengono preparati nello spazioso bar provvisto pure di fumoir. Gli ospiti si rilassano nella spa con offerte speciali e vista aperta sul cielo o nei vicini bagni termali Toskana Therme. ◆ FELIX MAURHOFER
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l centro degli AquaSpa-Resort c’è l’essere umano, l’acqua e l’ambiente circostante. In totale sei strutture Spa uniscono in un insieme armonico il wellness di qualità, la tradizione secolare e l’architettura unica nel suo genere. Ognuna di queste perle del relax offre un concetto speciale ed è in sintonia con il luogo in cui si trova. Le sei strutture moderne AquaSpa-Resort si trovano in posizioni privilegiate a Berna, Schönbühl, Samedan, Zurigo, sul Rigi e a Locarno.
Nel Thermalbad & Spa a Zurigo gli ospiti fanno il bagno tra le volte in pietra secolari dell’ex birrificio Hürlimann e godono dell’effetto vitalizzante dell’Aqui-Mineral. 50 touring | settembre 2016
I vasti bagni salini naturali a Schönbühl (in periferia di Berna) e Locarno purificano e rinvigoriscono il corpo e lo spirito e regalano magnifici momenti di relax in un ambiente mediterraneo. A Samedan il relax è interamente all’insegna delle montagne. Nel primo bagno minerale verticale della Svizzera un viaggio nell’acqua conduce attraverso quattro piani sino alla vasca esterna sul tetto con vista mozzafiato sulle Alpi grigionesi. Anche il bagno minerale di Rigi Kaltbad sfrutta la forza curativa delle montagne. Ideato dall’architetto Mario Botta, in questo tempio del wellness ci si rilassa appieno a 1450 m. Un’esperienza particolare è quella proposta dall’Hammam & Spa Oktogon a Berna. Come
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Il richiamo della natura lappone Affascinanti avventure invernali a Salla, «nel bel mezzo del nulla», dove perderete la testa per la natura.
I
n collaborazione con Glur Reisen AG, il TCS ha organizzato una vacanza per famiglie. La Lapponia finlandese offre tutto ciò che occorre per una vacanza invernale magica: splendidi paesaggi polari e una luce incredibile, ideale per fantastiche esperienze nella natura. Salla è stata una delle culle dello sci alpino in Finlandia. Questo paesaggio senza eguali, con i suoi altopiani ondulati e le alture montuose della tundra, vi si aprirà davanti con una vista che si estende fino alla Russia. Sono soprattutto le famiglie, gli amanti dello snowboard e 52 touring | settembre 2016
gli sciatori a godersi le discese sul versante occidentale. Per i piccoli c’è invece, sulla parte anteriore, la «pista dei leprotti». Lì vicino si trova il centro con lo ski service, attrezzatura sportiva a noleggio e servizio di manutenzione. Naturalmente anche i fondisti troveranno tutto il necessario per praticare la loro attività.
L’incontro con le renne Come si sentirà Babbo Natale a guidare la sua slitta con la renna Rudolf? Scopritelo in un’escursione… con le renne. Lunga circa 6 chilometri, l’escursione attraversa boschi innevati e gruppi di isole
ghiacciate direttamente fino ad un rifugio con tende kota. Al fuoco di campo potete poi grigliare salsicce e bere caffè, tè oppure cioccolata calda – quasi come farebbe Babbo Natale! Mentre la guida attacca i cani alla slitta di legno, avete la possibilità di conoscere da vicino gli husky. La guida vi mostrerà come si guidano gli husky. Su ogni slitta c’è posto per due persone. Una guida la slitta, mentre l’altra siede nel cosiddetto sacco. A metà strada si cambia poi posto. Presso il luogo di ristoro vi attendono salsicce alla griglia, torte fatte in casa oltre a bevande calde. Dopo un
buon picnic si ritrovano le forze per proseguire la corsa.
Ciaspolare immersi nel bianco Scoprite a piedi il meraviglioso paesaggio invernale: con le ciaspole. La guida del gruppo vi aiuterà a scegliere le ciaspole e i bastoni giusti per voi e vi spiegherà come si usano. Seguite la guida attraverso il bosco di abeti immerso nella neve. La pista è già tracciata, ma se lo desiderate potete tranquillamente andare nella neve fonda e provare come ci si muove lì. Inoltre scoprirete come si pesca nel ghiaccio oltre a potervi godere un piacevole picnic lappone.
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DATE DI VIAGGIO E PREZZI volo da Zurigo
2 pers.
1 pers.
bambino 3 pers. 2–14 anni in letto extra
2070.–
2265.–
1450.–
Casa con 2 camere da letto** 2130.–
2490.–
1370.–
2295.–
2570.–
1490.–
Casa con 2 camere da letto** 2420.–
2980.–
1460.–
4 pers.
1° viaggio: dal 21 al 27 gennaio 2017 Casa con 1 camera da letto*
1995.–
1940.–
2230.–
2130.–
2° viaggio: dal 3 al 10 marzo 2017 Casa con 1 camera da letto*
Prezzi per i soci TCS a persona in franchi, incl. prestazioni e prestazioni extra TCS. 7 giorni/6 notti da/a Zurigo * max. 1 bambino (prezzo bambini per 1 bambino) **max. 3 bambini (prezzo bambini per 1 bambino, 2° e 3° bambino pagano il prezzo di una 3a e 4a persona).
Gita con le renne
Una settimana di vacanze indimenticabili nel cuore di una natura mozzafiato attende voi e la vostra famiglia. Che siate tipi sportivi oppure preferiate la comodità e il relax, troverete sicuramente ciò che fa per voi.
Abbigliamento Tra l’altro: non preoccupatevi dell’abbigliamento. Infatti nell’ufficio Safari del villaggio vacanze potrete prendere in prestito vestiti caldi (tuta termica, stivali, calzettoni, cappello e guanti) per l’intera durata del vostro soggiorno. Non dovrete quindi preoccuparvi di portarvi dietro un’enorme valigia! ◆
Cartina delle piste da sci.
LA SISTEMAZIONE Villaggio vacanze composto da 66 case e appartamenti direttamente su Fjell Sallatunturi. Disponibile in tutte le sistemazioni: stoviglie, lavastoviglie, angolo cottura, macchinetta del caffè, tostapane, microonde, frigorifero, lavatrice, armadio asciugabiancheria, TV, radio, telefono e WLAN. Il villaggio vacanze offre un ristorante e un pub. Negozi nel paese vicino. Casa da 34 m2: metà di una villetta bifamiliare, 1 camera da letto, soggiorno, cucina aperta, sauna, doccia e WC, caminetto aperto. Occupazione massima: 2 adulti + 1 bambino. Casa da 42 m2: metà di una villetta bifamiliare, 2 camere da letto, soggiorno, cucina aperta, sauna, doccia e WC, caminetto aperto. Occupazione massima: 4 adulti + 1 bambino o 2 adulti + 3 bambini.
PROGRAMMA DI VIAGGIO Come si arriva? Partenze: sabato, voli di linea con Finnair da Zurigo via Helsinki fino a Kuusamo. Trasferimento a Sallatunturi. Ritorno: venerdì, trasferimento all’aeroporto, voli di linea con Finnair da Kuusamo via Helsinki fino a Zurigo. Assistenza: guida locale che parla tedesco a Salla fornita da un’agenzia locale. Aperitivo di benvenuto e informazioni la prima sera. Ulteriori escursioni facoltative possono essere prenotate sul posto. Prestazioni extra TCS 3 attività: gita di circa 2 ore su slitta trainata da renne, safari di circa 3 ore con husky e ciaspolata di 4 ore circa. Guida parlante inglese o tedesco. Prestazioni Volo di linea A/R Zurigo– Helsinki–Kuusamo con Finnair in classe G Tasse di volo (170 fr., costo aggiornato al mese di luglio 2016) Trasferimenti: aeroporto Kuusamo–Sallatunturi/villaggio vacanze (110 km, 1.5 ore/ tratta) andata e ritorno. 6 pernottamenti in casa incl. mezza pensione; aperitivo di benvenuto/informazioni. Documentazione di viaggio. Non inclusi Spese personali Tutte le escursioni e attività facoltative Noleggio di attrezzatura sportiva e abbigliamento Assicurazione annullamento, rientro e spese di cura (si consiglia il libretto TCS ETI Europa, lo si può prenotare all’indirizzo: www.eti.tcs.ch) Il nostro partner di viaggio: Si applicano le condizioni di viaggio speciali di Glur Reisen AG. Con riserva di modifiche al programma di viaggio. Organizzazione, prenotazione e informazioni Glur Reisen AG Spalenring 111, 4009 Basilea Tel.: 061 205 94 94 tramite e-mail: reisen@glur.ch o www.tcs-viaggi.ch/lapponia
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Soccorso stradale
I
fondatori del TCS ne sarebbero davvero felici. E non soltanto perché furono 205 ciclisti ginevrini a posare la prima pietra di quella che sarebbe diventata la maggiore associazione per la mobilità in Svizzera, ma anche perché, con il lancio del nuovo prodotto che combina soccorso stradale e assicurazione casco per biciclette ed e-bike, il club rinnova il suo impegno a favore degli amici della due ruote anche dopo 120 anni.
Con la TCS Bike Assistance il Touring Club Svizzero risponde al crescente bisogno dei ciclisti di vedersi affiancati con competenza in caso di guasto, incidente o furto. Il rapido sviluppo tecnologico ha fatto sì che si passasse, dai «cavalli a pedali», a mezzi di locomozione super moderni, in parte elettronici, creando nuove sfide e problematiche. 54 touring | settembre 2016
per bici ed e-bike
Il 1° settembre il TCS festeggia i suoi 120 anni. In concomitanza con questo anniversario «tondo» il club lancia la nuova TCS Bike Assistance. Un ritorno alle origini. TESTO DOMINIC GRAF | FOTO EMANUEL FREUDIGER
Minimizzare i rischi
distanze. Ora però basta una telefonata o una notifica via TCS App e gli «angeli gialli» giungono celermente sul luogo della panne. Che si tratti di una riparazione o di rimorchiare il veicolo in avaria, il TCS si fa carico del necessario.
gli imprevisti e possono affrontare la strada senza pensieri. I soci del TCS possono stipulare il nuovo prodotto supplementare con tre livelli di copertura, comodamente online, presso il punto di contatto o per telefono al TCS Contact Center.
Da un lato la TCS Bike Assistance garantisce assistenza stradale sul posto sia per bici elettriche vecchie e nuove, sia per biciclette tradizionali, come pure il trasporto del veicolo e delle persone qualora non fosse più possibile proseguire il viaggio. In particolare, un’e-bike è molto pesante e non è facile sollevarla oppure spingerla per lunghe
D’altronde la TCS Bike Assistance assume le spese incorse a seguito di caduta o collisione in bici, mentre in caso di furto viene rimborsata la franchigia dell’assicurazione mobilia domestica. I titolari della TCS Bike Assistance non minimizzano quindi soltanto i rischi, ma sono premuniti contro tutti
Anche dopo 120 anni, il TCS si sforza di coprire tutte le nicchie della mobilità e di essere un compagno affidabile per gente attiva e mobile. Con la TCS Bike Assistance, il maggiore club della mobilità non solamente si ricorda delle sue radici, ma fa al contempo un ulteriore passo nel futuro. ◆
Chi, per esempio, si ritrovasse a dover riparare da solo una bicicletta elettrica guasta toccherà ben presto i propri limiti. È qui dunque che interviene la TCS Bike Assistance.
CLUB
Gli angeli gialli soccorrono pure in caso di panne con la e-bici.
PRESTAZIONI DELLA TCS BIKE ASSISTANCE Svizzera ed Europa: Svizzera e Liechtenstein: coperti: bici, moun▪ soccorso sul posto in caso tain-bike, bici da corsa, di avaria, difetti e incidente tandem, bici-cargo, e-bike ▪ in caso d’impossibilità a ecc. come pure l’equipaggia- proseguire: trasporto di mento personale ciclisti e passeggeri o orga▪ copertura dei costi in nizzazione del trasporto con seguito a caduta o collisione assunzione dei relativi costi. con tre varianti di casco: Inoltre viene organizzato il 2000 fr./5000 fr./7500 fr. trasporto a casa o fino all’of▪ rimborso della franchigia ficina della bici/e-bike guasta ▪ prestazioni conseguenti ad in caso di furto fino a 250 fr. ▪ vignetta antifurto con un furto servizio Lost & Found Informazioni e acquisti: ▪ sono
bike.tcs.ch 0844 888 111 (TCS Contact Center)
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I principali prodotti lanciati nei 120 anni del TCS 1896 205 appassionati ciclisti fondano il TCS 1936 Giornale dei soci «Touring» 1936 Touring Soccorso sostituisce il servizio di soccorso stradale 1949 TCS Camping 1954 Assistenza giuridica in caso di incidenti 1958 Libretto ETI 1968 Assista SA (Protezione giuridica) 1996 TCS Assicurazione auto 2007 TCS MasterCard 2008 Cooldown Club (soci dai 16 ai 25 anni) 2016 TCS Bike Assistance
<wm>10CFXKsQ6AIAwE0C8quWIprYyGjTgYdxbj7P9PgpvD3XD3Wisp4MtW97MehQExsuSsKMpxPNlnwyARrOsQFnmB_CwhgR2xT0MwgnQea6bFe1YPz3W_u7YwbG4AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDCx0LUwtTQ0MwAAhB01jg8AAAA=</wm>
Incubo finito, rimpatrio grazie ad ETI.
Aiuto in tutto il mondo con il Libretto ETI TESTO DOMINIC GRAF
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irca 630 000 persone possiedono un Libretto ETI. Anche se nessuno spera di doverne usare un giorno le prestazioni, questa protezione di viaggio del TCS soccorre ogni anno migliaia di persone che si trovano in situazioni difficili all’estero. Specialmente in caso di incidente o di malattia, la grande ed esperta squadra dell’Assistenza alle persone è pronta a prestare aiuto. 24 ore su 24, i collaboratori che trattano i casi e l’equipe di cinque medici della Centrale ETI a Ginevra si occupano di fornire la migliore assistenza possibile sul posto e il ritorno a casa con il mezzo più sicuro. Ogni anno, trattano quasi 6000 casi, effettuano oltre 3000
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accertamenti medici e organizzano 1200 trasporti di persone. Sono innumerevoli i ringraziamenti e i riscontri positivi delle persone che confermano la qualità e l’affidabilità del Libretto ETI. Perfino la sempre critica rivista per i consumatori «Kassensturz» ha ricompensato lo scorso giugno il Libretto ETI con il buon voto di 5,1. In cosa consiste in concreto l’aiuto di ETI lo dimostrano i due esempi che seguono del sedicenne Romain e del padre di famiglia Jean. Senza il Libretto ETI entrambi avrebbero ricordi delle loro vacanze ancora molto più brutti di quelli che hanno.
Emergenza a Miami Un mese intero in Florida! Durante le vacanze scolastiche, Romain (16 anni) aveva potuto andare a trovare i suoi parenti a Miami, senza essere accompagnato dai genitori. Tuttavia, il sogno si trasformò in incubo già durante la prima settimana. A causa di un’appendicite acuta, Romain dovette essere ricoverato d’urgenza in ospedale a Miami, dove fu operato lo stesso giorno. Dopo aver saputo del malore del figlio, la mamma aveva immediatamente contattato il TCS. Siccome la famiglia era assicurata con l’«ETI Mondo» e anche con il Complemento spese di cura, la case manager Samira si era incaricata del caso. Aveva organizzato tutte le informazioni necessarie e preso contatto con la famiglia e la clinica di Miami. In nazioni come gli Stati Uniti, i costi sanitari possono raggiungere facilmente importi elevati e bisogna regolare il pagamento prima che il paziente esca dall’ospedale.
TCS
Appendicite a Miami, frattura del bacino in Corsica, ovvero: come due persone sono sopravvissute alle loro vacanze da incubo grazie al Libretto ETI.
CLUB Samira garantì quindi la copertura finanziaria e già questo fatto tranquillizzò molto l’intera famiglia di Romain. Cinque giorni dopo, il ragazzo fu dimesso dall’ospedale e poteva quindi tornare in patria. Il TCS emise un nuovo biglietto aereo e all’arrivo di Romain all’aeroporto di Ginevra era pronto anche il trasporto verso la casa dei genitori. Durante tutto questo tempo, la case manager Samira era rimasta in costante contatto con il paziente, i suoi genitori e i parenti a Miami. E benché il viaggio di Romain negli USA fosse cominciato male, si era concluso – grazie a Samira e a tutta la squadra di ETI – almeno con un lieto fine.
Corsica: brutta caduta in bici Assieme alla moglie e ai loro due bambini, Jean era andato in camper dalla Svizzera alla Corsica per trascorrervi delle spensierate ferie. Il viaggio si era svolto senza problemi e la famiglia si era goduta al massimo i primi due giorni di vacanza. Il terzo, però, purtroppo Jean era caduto durante un giro in bicicletta e aveva riportato così la frattura del ba-
cino. Dovette immediatamente essere trasportato in ambulanza all’ospedale di Bastia. La moglie di Jean era molto preoccupata e aveva contattato il TCS, dove il case manager Thomas si era assunto il caso. Aveva subito informato il medico di picchetto alla Centrale ETI, il quale aveva richiesto a Bastia tutte le cartelle cliniche e le lastre dei raggi X. Dopo aver visionato la documentazione si decise che Jean sarebbe stato rimpatriato in Svizzera già il giorno dopo con il jet-ambulanza, per proseguire fino a Berna per l’immediato ricovero all’Inselspital. Siccome Jean era l’unica persona in famiglia capace di guidare il camper, per questo compito fu assunto Bruno, l’autista professionista del TCS. Quest’ultimo era andato a prendere la famiglia fino a Bastia e aveva guidato il camper durante tutto il viaggio di ritorno in Svizzera. E così, il giorno dopo l’arrivo di Jean erano arrivati a Berna anche la moglie e i due figli. Grazie al Libretto ETI, l’intera famiglia si era ritrovata in buone mani e aveva sperimentato tutti i risvolti della competenza della protezione di viaggio più apprezzata della Svizzera. ◆
LIBRETTO ETI: LE PRESTAZIONI Spese d’annullamento: rimborso dei costi per l’annullamento o il rinvio del viaggio prenotato, a causa di una grave malattia o di un incidente. Assistenza alle persone: aiuto sul posto fino al rimpatrio in Svizzera, con presa a carico dei relativi costi, all’insorgere di un’emergenza in viaggio. Assistenza ai veicoli1: aiuto in caso di avaria, incidente o furto, copertura dei costi di trasporto e soggiorno durante la riparazione. Protezione giuridica all’estero: assistenza legale in caso di controversie all’estero, nonché presa a carico delle spese d’avvocato e di giustizia. Servizio di interpretariato 24 ore su 24: aiuto telefonico in caso di problemi di comprensione delle lingue durante il viaggio. Varianti di copertura: Europa e Mondo 1 Copertura in tutta Europa. In Svizzera e nel Liechtenstein siete protetti dall’affiliazione al TCS.
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Non importa dove e quando: con il TCS viaggia senza pensieri. Che si tratti di una gita spontanea alla scoperta di una città o di una vacanza al sud: con il TCS Libretto ETI può viaggiare in sicurezza 24 ore su 24. Per questo motivo il TCS conviene anche a chi viaggia. Maggiori informazioni: eti.tcs.ch 0800 88 88 55
da A partire nno ll * a ’a CHF 69.– * La quota annuale vale per la copertura «Individuale Europa» con societariato vigente senza soccorso stradale.
CLUB
Diligente Oltre al lavoro di pattugliatore, Valentin Fragnière segue dei corsi serali per ottenere l’attestato.
VALENTIN FRAGNIÈRE
Cercando quel qualcosa in più Il mestiere di pattugliatore al TCS sta molto a cuore a Valentin Fragnière. Il friburghese sta perfezionando ulteriormente le conoscenze grazie ad una formazione. Lo incontriamo. TESTO ALINE BEAUD | FOTO EMANUEL FREUDIGER
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isteso sotto un veicolo grigio, Valentin Fragnière chiacchiera con il socio la cui vettura è in panne. E, mentre avvita un pezzo sotto il motore, risponde attentamente alle domande che gli vengono poste. Va detto che il giovanotto di 26 anni prende molto sul serio il suo lavoro di pattugliatore. È efficace, senza però trascurare l’aspetto sociale della professione.
«È molto importante ascoltare le persone, tanto più che ciò aiuta spesso a risolvere dei guasti», spiega poco dopo il friburghese, che ama particolarmente gli spostamenti e gli incontri legati al suo mestiere. Una professione che ha iniziato nell’ottobre 2013 a Friburgo, dopo il suo ap58 touring | settembre 2016
prendistato di meccanico di macchine agricole in Vallese e qualche anno d’esperienza. «La mia prima panne? Sinceramente non me la ricordo, ci dice. Siccome venivo da un altro ramo lavorativo, ogni avaria era per me già una sfida». Coscienzioso, il friburghese utilizzava anche il suo tempo personale per fare delle ricerche e accrescere la propria fiducia. Oggi, nel vederlo al lavoro, si capisce rapidamente che questa è storia del passato. Ma ciò non significa che ci si debba fermare. Dal settembre 2014, segue infatti una formazione per ottenere un attestato di meccanico diagnostico d’automobile. «Nella nostra professione, l’esperienza e le competenze fanno la differenza, aggiunge
il pattugliatore. A volte basta conoscere un trucchetto in più per far ripartire un veicolo giudicato irreparabile da altri». D’altronde è questa l’ambizione del giovane: permettere a tutti di rimettersi in viaggio. Come alla conducente che, manovrando in un parcheggio, ha finito la sua corsa in cima a dei grossi sassi. «Ha potuto ripartire e la sua auto non era troppo danneggiata», ci confida.
Strane creature Talvolta però, non tutto va come previsto e l’esperienza accumulata non serve a niente, come quando un gattino è andato a infilarsi nel motore di un’automobile. Il felino era talmente agitato che Valentin Fragnière, malgrado i guanti di cuoio, ha dovuto desistere. «Mi graffiava senza tregua e non son riuscito a prenderlo. Si è dovuto pazientare una notte», si rammenta il pattugliatore, che ha vissuto anche altre stranezze... Chiamato per sbloccare un’auto, ha avuto la sorpresa di scoprire un orso
di peluche al volante del veicolo e due ragazze terribilmente imbarazzate bloccate all’esterno. Anche questo fa parte del mestiere di Valentin Fragnière: esser pronto a ogni situazione! ◆
BOTTA E RISPOSTA Quali sono i suoi hobby? Mi diletto con la corsa a piedi e gioco a unihockey. E spesso sono alla guida della mia Kawasaki Z800. E ha un itinerario preferito con la moto? Spesso compio dei lunghi giri anche di 200 chilometri... E mi piace molto il passo del Gurnigel. Lei è costantemente sulla strada: può citarmi quali sono i comportamenti che più la infastidiscono? Nel traffico stradale ci sono già numerose fonti di distrazione, per cui non bisogna aggiungerne. Quindi non apprezzo i pedoni che attraversano la strada senza guardare, oltretutto quando lo fanno fuori dalle strisce gialle.
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L’ESPERTO TCS
L’inquilino può far modifiche? Il locatario di una casa o di un appartamento che intende eseguire delle modifiche, ad esempio modificare il colore del tinteggio, deve prestare assolutamente attenzione ad un paio di aspetti. TESTO ODILE RECORDON
Q
uali lavori posso eseguire nell’abitazione in locazione in veste di inquilino? E quali conseguenze potrebbe avere il fatto di eseguire interventi non autorizzati?
Il conduttore può procedere a migliorie o modificazioni della cosa soltanto con il consenso scritto del locatore (art. 260a cpv. 1 CO). Il locatore, se ha consentito, può esigere il ripristino dello stato anteriore soltanto se pattuito per scritto (art. 260a cpv. 2 CO). Se, al termine della locazione, la cosa presenta un aumento di valore rilevante, risultante dalla miglioria o dalla modi-
CONSIGLI
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Non intraprendete alcun lavoro senza il consenso scritto del locatore (in caso contrario dovrete ripristinare lo stato anteriore dell’oggetto).
ficazione consentita dal locatore, il conduttore può pretendere un’indennità per tale aumento di valore (art. 260a cpv. 3 CO).
Accordo scritto Per ragioni di sicurezza del diritto e di prova, anche per l’accordo del locatore è necessaria la forma scritta. In caso contrario, al più tardi alla fine della locazione la cosa deve essere ripristinata allo stato originario. A maggior ragione l’accordo scritto è fondamentale per una richiesta di indennizzo del valore aggiunto. Se non vi è alcun accordo scritto, il locatore non è debitore di alcun indennizzo qualora rinunciasse al ripristino, godendo così dei lavori di rinnovamento o modifica. Se invece il locatore avesse espresso un accordo verbale,
un successivo appello alla mancanza di accordo scritto potrebbe essere considerato un abuso di diritto. Allo stesso modo un’autorizzazione orale espressa dal locatore, con l’impegno ad una successiva conferma scritta, equivale fondamentalmente ad un’ammissibilità del progetto d’intervento.
Infine, equivarrebbe ad un atto concludente parificabile al consenso, il fatto che, ad esempio, il locatore metta a disposizione del locatario attrezzature e materiali per realizzare le modifiche o migliorie. Se in assenza di un’autorizzazione scritta, procedete comunque di vostra iniziativa a lavori di rinnovamento, allora questa violazione del vostro dovere di diligenza nell’uso della cosa locata potrebbe dare al locatore il diritto alla disdetta straordinaria del contratto di locazione (art. 266g CO), se nonostante un’intimazione scritta, non sospendeste i lavori di rinnovamento o modifica. ◆ ODILE RECORDON Funzione: giurista della protezione giuridica e responsabile gruppo esperti Diritto del lavoro, della locazione e dei consumatori, Svizzera romanda Professione: giurista Età: 54 anni
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Fatevi confermare che riceverete un’indennità (la quale però matura soltanto in caso di aumento di valore «rilevante» della cosa locata).
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Gli affittuari devono concordare con il locatore eventuali modifiche all’abitazione.
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KEYSTONE
In caso riceveste un’intimazione, sospendete subito i lavori, altrimenti potreste subire una disdetta straordinaria del contratto di locazione.
FORUM
touring impressum Rivista del Touring Club Svizzero (TCS) Editore Touring Club Svizzero Casella postale 820, 1214 Vernier (GE) Caporedattore Felix Maurhofer Vice caporedattori Marc-Olivier Herren Dino Nodari Redazione Aline Beaud Juliane Lutz Dominic Graf Art Director Alban Seeger Responsabile foto Emanuel Freudiger Layout Andreas Waber Stephan Kneubühl Sara Bönzli Mathias Wyssenbach Assistenti di redazione Michela Ferrari (I) Tania Folly (F) Oliver Marti (T) Irene Mikovcic-Christen Corrispondenza Redazione Touring Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna Tel +41 58 827 35 00 Fax +41 58 827 50 25 touring@tcs.ch Tiratura Edizione italiana: 83 246 Totale: 1 334 694 Edizione/Marketing Reto Kammermann Natascia Prosperi Abbonamento: compreso nella quota annua di socio. «Touring» è pubblicato 12 volte l’anno. Modifica indirizzo: con il numero di socio: TCS, Sede centrale, Casella postale 820, 1214 Vernier, Tel. 0844 888 111, info@tcs.ch Pubblicità: Publicitas SA Seilerstrasse 8, Casella postale, 3001 Berna +41 58 680 95 30, publicitas.ch Testi e foto sono protetti dai diritti di autore. Ogni riproduzione, anche parziale, richiede l’accordo scritto dell’editoria. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti. Produzione Swissprinters SA Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen Tel. +41 58 787 30 00
Scriveteci… Qui vale la regola: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata. Colpo di fulmine per una Mini Nel 1975, io e mio marito siamo partiti alle Seychelles per un mese. In quegli anni i turisti non erano ancora numerosi. Per esplorare l’isola, bisognava noleggiare un’auto. Ci sconsigliarono di prendere una Minimoke (vettura aperta), a causa degli isolani, un po’ «ladruncoli». La nostra scelta andò su una Mini classica, un gioiellino che ci è subito piaciuto e che ci ha eroicamente portati negli angoli più remoti dell’isola, su strade non sempre molto carrozzabili. Un giorno abbiamo dato un passaggio ad un autostoppista, un prete vallesano che abitava lì da diversi anni. Una volta arrivati, ci ha offerto da bere e ci ha raccomandato di visitare una bella isola situata al largo della sua chiesa. Ci ha consigliato di posteggiare la nostra Mini vicino alla casa parrocchiale, dove sarebbe stata al sicuro. Al nostro ritorno l’auto non voleva mettersi in moto. Quei birichini d’isolani ci avevano «prelevato» la benzina! Visto che in quel momento
Anziani al volante
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Ho letto con interesse l’articolo «Sono ancora in grado di guidare»? A 84 anni e al volante da quando avevo 16 anni (vivevo in America), penso onestamente di essere ancora un bravo conducente, sempre più coscienzioso. Vi scrivo per condividere qualche curiosità sui conducenti anziani in Florida dove trascorro ancora l’inverno. Attualmente lo Stato della Florida annovera 320 titolari della patente di oltre 100 anni e più di 75 000 che hanno oltrepassato i 90. Benché non ho alcuna idea della loro età esatta, ne ho visto alcuni invertire il senso di marcia salendo sui marciapiedi, entrare nei parcheggi del supermercato utilizzando le uscite, far retromarcia come se non avessero gli specchietti retrovisori, circolare a 25 miglia nelle zone a 50 e addirittura certuni che vedevano a ma-
Mio marito con la Mini alle Seychelles.
non c’erano distributori di carburante su tutta la costa ovest, non fu evidente riattraversare l’isola. Pare che l’indomani, in chiesa, i presenti subirono l’ira del loro parroco! Al rientro in Svizzera, e fino all’inizio degli anni ’80, ho guidato solo delle Mini: le adoravo! Christine Baer, Lutry
Cerchiamo: foto scattate dai lettori @ Nessuno dimentica la prima auto e neanche tutto quello che ci ha fatto vivere. Allora ci racconti la sua curiosa, avventurosa o divertente storia. Da inviare con una fotografia a: touring@tcs.ch.
lapena sopra al volante. Ho un permesso di parcheggio per disabili in Florida e per quello svizzero ho dovuto passare un test di guida a Camorino. L’esperto alla fine dell’esame mi ha detto: «ma lei guida molto bene». E spero che continui così! Flaviano Imhof-Wiget, Locarno Carburanti alternativi
Touring 7/2016
Avendo un’Audi A3 e-tron (ibrida plug-in), faccio attenzione ai luoghi dove caricare le batterie. È un peccato che il vostro pianificatore di itinerari non indichi questa opzione. Nel vostro articolo «Dove prevedere la prima sosta?», affermate che «ricaricare l’auto elettrica è possibile su due delle aree valutate», ma non indicate quali! La richiesta di carburanti al-
ternativi (elettricità, idrogeno ecc.) progredirà senza ombra di dubbio. Sarebbe auspicabile che un organismo neutrale come il TCS identifichi le stazioni che rendono possibile il proseguimento del viaggio. Indicate se la colonnina è dotata di cavi, di quali prese (tipo 2), se occorre un abbonamento o una carta prepagata ecc. A volte il veicolo resta fermo per qualche ora e poter così fare il pieno d’energia sarebbe pratico. Jean-Robert Schnyder @
Effettivamente, non sono state menzionate le due aree visitate dotate di prese di ricarica per veicoli elettrici. Si tratta di La Côte (A1), tra Losanna e Ginevra, e del Relais del San Bernardo (A9) tra Aigle e Sion. La redazione
La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail (touring@tcs.ch). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring (www.touring.ch).
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TOUROLINO Il dispositivo di scatto Una pressione su questo pulsante permette di scattare una foto. La scheda di memoria Le immagini sono immagazzinate qui.
Il flash Se la luce è troppo debole, si può servirsene per schiarire il soggetto della foto.
Il mirino Si guarda nel mirino per inquadrare la fotografia, ossia per decidere ciò che apparirà nell’immagine.
Lo schermo Ha diverse funzioni: si può navigare nel menu dell’apparecchio, guardare le foto già scattate o fare l’inquadratura sullo schermo al posto di utilizzare il mirino. Il sensore È il cuore della macchina, è lui che permette di registrare le foto sulla scheda di memoria. Il corpo macchina La parte esterna dell’apparecchio che rinchiude il meccanismo.
GIOCO 1
L’obiettivo È da qui che entra la luce e che la foto è presa. Lo zoom permette di fotografare persone o oggetti in lontananza.
COME FUNZIONA?
La macchina fotografica
Collega i puntini per scoprire il disegno.
GIOCHI MOBILI
Giocare a rimbalzello Approfitta di una gita in riva al lago o al fiume per allenarti a questo gioco. Chi farà rimbalzare il maggior numero di volte il proprio sasso sulla superficie dell’acqua? Innanzitutto cerca sul posto alcune pietre. I sassi piatti e fini rimbalzano meglio. In seguito prendi un sasso mettendo il tuo indice sul profilo della pietra. È giunto il momento di provare: lancia il tuo sasso in linea retta, parallelamente alla superficie dell’acqua, muovendo il tuo polso in avanti. Dopo qualche prova dovresti riuscire a fare qualche rimbalzo. Attento: prima di scagliare le pietre, verifica che non ci sia nessuno nell’acqua.
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Dalla sua invenzione nel 1827, per opera del francese Nicéphore Niépce, la fotografia non ha smesso di evolvere. Prima degli attuali apparecchi fotografici digitali, esistevano soltanto degli apparecchi argentici. La foto scattata era quindi «impressa» sulla pellicola. Con l’avvento delle macchine fotografiche digitali, il film è stato sostituito dalla scheda di memoria. Il vantaggio? Ora è possibile scattare numerose fotografie su una stessa scheda, visualizzarle direttamente sullo schermo della macchina e, se non piacciono, si possono cancellare in un attimo. In seguito le foto si possono trasferire e conservare sul computer. In seguito possono anche venir stampate su diversi supporti: album fotografici, poster, quadri o persino calamite. E si può pure creare una successione d’immagini da vedere anche alla televisione.
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Zoom
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sulla fotocamera
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Quali parti compongono una macchina fotografica? A quale anno risale la prima foto? E chi è l’autore del primo scatto? L’avrai già capito, questo mese ci occupiamo della fotografia e della sua evoluzione. Panoramica… GIOCO 3
TESTO ALINE BEAUD | ILLUSTRAZIONI ANDREA PETER
GIOCO 2
Cerca i 10 errori.
Cerca l’ombra giusta.
CONCORSO
Cosa significa questo segnale stradale?
Partecipazione entro l’11.09.2016 per e-mail: tourolino@tcs.ch o cartolina postale a: TCS, Redazione Touring, Concorso Tourolino, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna. La risposta del concorso n. 8 era C. Complimenti a: Lynn e Gian Aeschlimann (Hindelbank), Melissa Steffen (Itingen), Vincent Carron (Martigny), Viviane Schutz (Losanna), Christian Mosimann (Frutigen) e Flavien Despland (Bevaix).
PREMI
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A. Qui, devi dare la mano alla tua mamma B. Zona pedonale C. Zona d’incontro
Inviaci un’e-mail a tourolino@tcs.ch con la soluzione giusta per partecipare al sorteggio e provare a vincere uno dei premi a lato.
Possono partecipare tutti i giovani lettori e le giovani lettrici di Touring della Svizzera e del Liechtenstein, a eccezione dei collaboratori TCS e dei loro familiari. I giovani vincitori del concorso «Tourolino» saranno estratti a sorte e avvisati personalmente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori verranno pubblicati di volta in volta sulla rivista Touring.
1.
Pacco con 4 giochi della collezione Matchbox di un valore di 76 franchi.
2.
Un set di due entrate giovani (11–16 anni) di un valore totale di 68 franchi.
3.
Un’entrata famiglia (2 adulti, 2 bambini) di un valore di 30 franchi.
I premi sono generosamente offerti da Helvetiq, Charmey Aventures e lo zoo di Servion.
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IN GIRO CON
Tanto vento,
pesca difficile Da generazioni la famiglia di Hans Sieber vive di ciò che le offre il Lago di Thun. Oltre al persico e alle trote, il pescatore va in cerca di coregoni, che prepara in modo speciale per i clienti. TESTO E FOTO FELIX MAURHOFER
A
ncor prima dell’alba, il pescatore Hans Sieber avvia il motore della sua barca a Leissigen sul Lago di Thun e parte sulle acque immerse nel buio. La sua meta sono le reti gettate la sera prima, che il mattino presto tira a bordo nella speranza di un generoso bottino di coregoni. Il pescatore a tempo pieno non teme né vento né pioggia e lavora tutto l’anno sul lago.
peschiamo le uova di pesce e alleviamo i pesci sino a poi ridarli alla natura. Il maltempo ha un effetto negativo sul suo pesce principale, il coregone? Un problema è costituito dall’acqua alta in primavera, perché spazza via l’alimento principale dei coregoni, il plancton, e i pesci si sviluppano più lentamente. In questo modo, la stagione principale per la pesca dei coregoni è rimandata di alcune settimane.
I pescatori devono alzarsi molto presto il mattino. È faticoso? Assolutamente no. Sono abituato ad avviare il HANS SIEBER motore della barca prima dell’alba. L’unico propescatore di professione blema è il vento, quando soffia forte, è faticoso PREFERENZE tirare le reti fuori dall’acqua. Il mattino presto Colore: blu mi godo la quiete perché in genere sono l’unico Veicolo: Ford Kuga sul lago. Musica: di ogni tipo
E come fa a pescare la massima quantità di pesce? Allora, in primo luogo conta l’esperienza pluriennale sul lago. Poi basta gettare le reti nel luogo giusto e al momento giusto.
Paese:
Svizzera
Film:
Pretty Woman
Cibo:
entrecôte
Per quanto riguarda la pescosità, i laghi sono davvero così in un pessimo stato come si continua a sentire? Ci sono oscillazioni, comunque io da anni vivo di pesca. Nel Lago di Thun ci sono abbastanza pesci e in genere sono anche ben pasciuti. Oggi si guadagnano soldi con la lavorazione del pesce: filettare o affumicare. Mi sono specializzato nell’affumicatura a freddo e a caldo. Un volta vendevamo il pesce intero, ora invece nessuno vuole avere la cucina piena di squame. Dunque la sua è una pesca sostenibile? Diciamo che se la domanda c’è, cerco di riempire bene le reti. In una giornata buona posso pescare sino a 100 chili di coregone. D’altra parte però ogni anno immetto nel lago sino a 10 milioni di pesciolini. Con i colleghi pescatori del Lago di Thun 64 touring | settembre 2016
Gli allevatori di pesci sono per lei una concorrenza? No, perché in genere allevano trote e non coregoni. So però che sempre più agricoltori desiderano mettersi anche nell’attività dell’allevamento ittico, una tendenza che però per me non sarà un problema nemmeno in futuro.
Riceve dei sussidi dallo Stato? Sono totalmente indipendente e dallo Stato non ricevo nemmeno un centesimo. Nonostante che la pesca appartenga all’agricoltura, ma va bene così.
Ha sempre voluto diventare pescatore? La mia famiglia pesca da generazioni a Leissigen. Personalmente però ho imparato prima il mestiere di cuoco per poi a 30 anni seguire una formazione di due anni per diventare pescatore di professione. È chiaro, come pescatore, non si diventa ricchi e di vacanze estive non se ne parla nemmeno. Non posso proprio ancora sapere se mio figlio un giorno seguirà le orme del padre. Come preferisce mangiare il pesce? Leggermente salato e arrostito nel burro oppure al vapore. Ritengo che il pesce fresco debba venire speziato poco. Ah, quasi mi dimenticavo, un goccio di limone non guasta mai. ◆
Di notte il pescatore di professione Hans Sieber ha raccolto nella rete numerosi coregoni.
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GIOCA & VINCI
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GRANDI OCCASIONI per vincere
19 re: e sett mb
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OCCASIONE 1 – Gioco per i lettori IN PALIO 2 notti per 2 persone all’hotel Esplanade Resort & Spa sul Lago Maggiore Valore: ca. CHF 1200.– In palio 2 pernottamenti in camera doppia Superior Classic con balcone e vista sul lago, prima colazione a buffet, bevande analcoliche nel mini bar, sauna, idromassaggio, bagno turco, area fitness e piscina nel giardino, bici, trasferte da e alla stazione FFS di Locarno. Sponsor del premio: www.privateselection.ch Domanda: Quanti quattromila ha già conquistato la fotografa alpinista Caroline Micaela Hauger? Inviate un SMS con scritto tmi091 xx (xx = cifra ) al numero 5555. Con un giardino di palme e oltre 40 000 m2 di vegetazione esotica, l’Esplanade è la struttura ideale dove trascorrere vacanze in totale relax nel mite microclima del Ticino. I buongustai possono assaporare la cucina mediterranea e vini di qualità nel ristorante «La Belle
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Epoque». Con colori caldi e profumi avvolgenti, la bella spa aiuta a dimenticare lo stress quotidiano e a ritrovare l’equilibrio interiore. L’Esplanade, immerso nel verde, è perfetto sia per chi ama far attività anche in vacanza sia per chi preferisce il «dolce far niente».
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IN PALIO lo smartphone HTC 10 Gold
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Con il modello HTC 10, il marchio unisce la tecnologia più moderna e un elegante design. Lo smartphone presenta dotazioni eccezionali. L’involucro è rifinito con alluminio di pregiata qualità. Lo schermo misura 5,2” e ha risoluzione QHD. Si avvia tramite sensore di impronte digitali. Funziona con il nuovo sistema operativo Android Marshmallow e vanta un processore altamente performante. La camera UltraPixel e 12 MP permette di far foto e video sempre impeccabili anche se la luce non è delle migliori.
Esteticamente, il tablet Samsung Galaxy S2 8.0 è molto sottile ed elegante. Ma conquista soprattutto per le sue grandi prestazioni, come ad esempio l’autonomia della batteria di oltre 11 ore. Lo schermo Amoled da 8” offre una visualizzazione estremamente nitida grazie al buon contrasto, all’ottimale angolo visuale e ai colori brillanti. WLAN, LTE e la funzione telefono sono integrati. Si può quindi dire che questo tablet Samsung sia un vero e proprio pacchetto completo.
Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle rosse. Inviate un SMS con scritto tmi092 e le tre cifre al numero 5555.
Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle verdi. Inviate un SMS con scritto tmi093 e le tre cifre al numero 5555.
Ogni SMS costa CHF 1.50. È possibile partecipare anche per posta, inviando la soluzione a TCS, Editoria Touring, Casella postale, 3024 Berna.
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Possono partecipare tutte le lettrici e tutti i lettori di Touring in Svizzera e Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro familiari. I vincitori dei concorsi «Gioca & Vinci» di Touring saranno estratti a sorte e avvertiti direttamente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
TICINO Bollettino della Sezione Ticino
#9 | Settembre 2016
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Ordina il tuo Telepass comodamente da casa! Grazie al nostro nuovo sito tcs-pedaggi.ch potete ordinare da casa vostra il Telepass per superare senza sosta i caselli sulle autostrade italiane e viaggiare serenamente. Il Telepass consente tutta una serie di altri vantaggi, quali ad esempio il pagamento in posteggi pubblici, agli aeroporti, ecc.. Con il noleggio annuale il vantaggio è maggiore*: CHF 70.â&#x20AC;&#x201C; di quota e solo il 5% di commissione sui pedaggi.
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SEZIONE TICINO | VITA ASSOCIATIVA
Tradizionale giornata al Tamaro per i soci del luganese domenica 18 settembre
Il Gruppo del Luganese del TCS organizza per i propri soci la tradizionale giornata delle famiglie al Monte Tamaro di Rivera.
P
er i soci del gruppo, il raduno di fine estate sarà una simpatica occasione per trascorrere una giornata in compagnia di amici e famigliari, nella splendida cornice del Monte Tamaro dove, oltre all’accogliente ristorante Alpe Foppa, si trovano anche il laghetto, attività sportive, il punto panoramico e la celebre chiesa di Santa Maria degli Angeli, capolavoro architettonico di Mario Botta che, proprio quest’anno, celebra i suoi 20 anni di esistenza.
Il programma inizia alle 11.30 con l’aperitivo di benvenuto, offerto sulla terrazza esterna del ristorante. I soci iscritti potranno ritirare il biglietto per la risalita in telecabina già a partire dalle ore 9.45, in prossimità della partenza degli impianti. La giornata, e tutte le attività previste nel programma, saranno offerte ai soci del luganese ed ai propri familiari: risalita libera andata e ritorno, aperitivo, pranzo, bibite e lotteria! L’evento si terrà con qualsiasi tempo.
Le iscrizioni devono pervenire entro venerdì 9 settembre, comunicando il numero di socio del capofamiglia e indicando quanti partecipanti di età superiore a 12 anni e quanti di età inferiore a 12 anni, per telefono al numero 091 922 88 61 (nel pomeriggio) oppure per e-mail all’indirizzo info@tcs-lugano.ch. I posti sono limitati, le iscrizioni saranno prese in considerazione per ordine di entrata. ∞
Programma • dalle 09.45: ritrovo nel posteggio della stazione di partenza delle telecabine per il Tamaro, a Rivera (a 200m dall’uscita dell’autostrada A2 per Rivera-Monte Ceneri e a 300m dalla stazione ferroviaria di Rivera) • dalle 09.45: distribuzione biglietti per la risalita libera, in prossimità della stazione di partenza • alle 11.30: aperitivo di benvenuto sulla terrazza del Ristorante Alpe Foppa • alle 12.30: inizio pranzo all’interno del Ristorante Alpe Foppa • nel pomeriggio: lotteria con ricchi premi
Tiratura Edizioni
TCS SEZIONE TICINO Impressum Bollettino ufficiale dei Soci TCS, Sezione Ticino
Punto di contatto via alla Chiesa 10, 6802 Rivera Societariato e prodotti TCS, corsi e scuola guida, collaudi e controlli tecnici.
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84 000 copie 12 volte all’anno
Redazione Roberto Morandi, Fiorenza Trento sezioneTI@tcs.ch
Inserzioni TCS Sezione Ticino CP 581 6802 Rivera sezioneTI@tcs.ch
Layout Sara Bönzli
Stampa Swissprinters AG Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen
Per il viaggio: ViaCard e Telepass (I), Télépeage (F), Bollo ecologico (D) Vignetta autostradale per CH e Austria, info e pagamenti Pedemontana
Tel 091 935 91 35 Fax 091 935 91 20 sezioneTI@tcs.ch www.tcs-ticino.ch
VITA ASSOCIATIVA | SEZIONE TICINO
Commedia dialettale brillante in due atti, offerta ai soci del TCS Sabato 8 ottobre
I
l Gruppo Locarnese e Valli del TCS ha il piacere di invitare i suoi soci alla rappresentazione teatrale LA BADANTE, della compagnia «I Comediant da Minus», che si terrà: Sabato 8 ottobre, alle 20.30, presso il Teatro di Minusio, in via G. Motta 10. La commedia brillante in due atti vede in scena una famiglia, composta da due fratelli, e le rispettive mogli, che si trova alle prese con l’assurda ostinazione dell’anziano padre, deciso come un pompiere, a sposare la propria badante. Considerato che ogni tentativo di dissuasione, sia esplicito sia perpetrato con vari imbrogli da parte dei figli, non produce effetto alcuno, la diatriba giunge alfine in
tribunale. Con l’aiuto di uno strampalato avvocato, e di fronte a un curioso magistrato, i figli tentano di assumere la tutela, soprattutto patrimoniale, del padre che, invece, dimostra di avere scarpe grosse ma cervello fino. Un inconsueto colpo di scena rovescia però gli scenari e mostra la vera natura, non sempre edificante, dei vari personaggi. Spettacolo in dialetto, regia di Marco Allemann con Mario Fanetti, Mariella Pioda, Daniele Ghilardi, Sergio Bacciarini, Maria Cruau Peverelli, Mariella Pioda, Fiorenza Argenta,Vittoria Mazzoleni, Mariaelena Mazza, Eros Spigaglia, Giorgio Pazzaglia e Mariaelena Mazza. ∞
Biglietti La sezione TCS locale offre l’entrata gratuita ai primi 225 Soci che si annunciano (massimo due biglietti per ogni socio). La prenotazione è obbligatoria, entro il 6 ottobre, telefonando allo 091 935 91 23 oppure scrivendo a sezioneTI@tcs.ch, comunicando nominativo e il numero di Socio. Le iscrizioni saranno prese in considerazione in ordine cronologico di entrata, fino ad esaurimento posti.
La badante
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SEZIONE TICINO | MOTO-ITINERARI
Oltre il Ticino
TESTO E FOTO LUCA OLIVIERI
C
i sono strade e Strade, e quella che andremo a percorrere oggi rientra nella categoria di quelle con la S maiuscola. Si parte dal centro TCS di Rivera dove, sotto un cielo plumbeo, ci aspetta una BMW R 1200 R dello stesso colore delle nuvole. L’asfalto inizia a scorrere sotto i nostri pneumatici mentre prendiamo confidenza con la nuova moto. I chilometri scorrono rapidamente mentre procediamo verso
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nord, circondati dal verde intenso dei prati adibiti a pascolo e dei pini che delimitano le imponenti pareti rocciose, lasciando presagire l’ambiente alpino che ci attenderà da lì a poco. Le gocce iniziano a ticchettare sulla visiera mentre imbocchiamo l’uscita di Quinto. Arrivati sulla cantonale, la meteo sembra concederci una tregua e qualche raggio di sole, che filtra tra le nuvole, rischiara l’ambiente circostante e fa apparire tutto meno opprimente mentre attraversiamo i paesi di Quinto, Ambrì, Piotta, ed arriviamo ad
Airolo, ai piedi del Passo del San Gottardo. Davanti a noi si presentano due possibilità: percorrere la strada nuova che sale con grandi tornanti panoramici sulla valle sottostante, oppure salire al valico percorrendo la più affascinante e vecchia strada Tremola, considerata il monumento viario più importante della Svizzera. Con il suo progetto risalente al 1830, è stata ricostruita nel 1951 e, da allora, non ha più subìto cambiamenti. Il caratteristico manto stradale, fatto da migliaia di cubetti di granito, ricopre ancora gran parte del percorso e non è raro incrociare il nostalgico «tiro a cinque», lo storico carro postale del XIX secolo trainato da cavalli. I primi chilometri si presentano in lieve pendenza e ci permettono di allungare le marce tra una curva e l’altra. Subito dopo però, incontriamo i primi tornanti acciottolati e il ritmo cala sensibilmente, vuoi per il pavé ancora bagnato vuoi per meglio godere del percorso e del panorama. In pochi chilometri entriamo nel cuore della Val Tremola dove una meravigliosa serie di 24 tornanti, tutti con fondo in pavé, ci fanno guadagnare 300 metri di dislivello in poco più di 3 chilometri e ci regalano una vista imperdibile sul percorso e sulla valle. La tentazione di fermarsi ad ogni
sulle vie storiche del Gottardo (1 tappa) ma
curva, per fare una foto, è forte ma abbiamo ancora alcuni chilometri da percorrere prima di arrivare in vetta e li percorriamo in compagnia di alcune mucche che pascolano placidamente in prossimità dei laghetti alpini circostanti. L’ultimo rettilineo, in forte pendenza, ci da il benvenuto a quota 2109 m. s.l.m., aprendosi sul lago della Piazza e sull’Ospizio San Gottardo, risalente al 1237 e ristrutturato recentemente per accogliere i pellegrini del XXI secolo. Approfittando della clemenza meteo ci fermiamo per sgranchirci le gambe e per visitare il museo del San Gottardo (il museo più alto della Svizzera) dove è possibile ripercorrere la storia del passo, della costruzione della strada e della galleria. Usciti dal museo ci rimettiamo in moto dopo l’immancabile foto ricordo sotto al cartello del passo. Iniziamo così la discesa percorrendo ancora qualche chilometro sulla vecchia Tremola. Lasciato il fondo in pavé, alcuni ampi tornanti da «disegnare» con la nostra moto ci danno il benvenuto in Canton Uri e ci conducono ad Hospental dove, svoltando a sinistra alla rotonda del paese, è possibile raggiungere il Furkapass oppure, proseguendo diritto, continuare verso valle in direzione di Andermatt. Decidiamo di procedere in questa
direzione mentre le prime gocce cominciano nuovamente a cadere. Entriamo in paese e la via principale acciottolata è stretta tra due file di affascinanti case, tipicamente alpine, con balconi in legno adorni di gerani, bandiere Svizzere, del
Canton Uri e del Canton Ticino. Sostiamo e troviamo riparo in un bar. La pioggia fuori dalla finestra ora scende copiosa e, riscaldati da un caffè, aspettiamo il momento giusto per rimetterci in sella e affrontare la salita all’Oberalppass... (continua sul prossimo numero) •
PERCORSO IN BREVE Le località toccate dall’itinerario sono: Rivera-Quinto-Airolo-Passo San Gottardo (Via Tremola)- Andermatt Km totali: 94 Luoghi d’interesse: • Vecchia Via Tremola www.passosangottardo.ch • Museo del San Gottardo www.passosangottardo.ch • Andermatt, Canton Uri www.andermatt.ch Difficoltà del percorso: Percorso semplice ma spettacolare dal punto di vista paesaggistico. Prestare particolare attenzione al fondo in pavé sulla vecchia Via Tremola, soprattutto se bagnato. Passo del San Gottardo aperto da giugno a novembre.
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SEZIONE TICINO | ATTIVITÀ
Il TCS presente a Mondo Bimbi Fiera dei bambini e delle famiglie Lugano, dal 16 al 18 settembre 2016, Centro Esposizioni.
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meglio i vostri figli dai pericoli stradali. Per maggiori informazioni www.mondo-bimbi.ch
L a f ie ra dei b a m bini e de Centro Esp osizioni
Lugano 16 •17•18
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e
rosi anni il TCS s’impegna a testare tutti i seggiolini presenti sul mercato per poter consigliare, a tutti, la giusta scelta e la massima qualità per i vostri figli. Nell’ottica di questi temi e della prevenzione, TCS Sezione Ticino parteciperà alla fiera di Lugano Mondo Bimbi, fiera espessamente dedicata al mondo del bambino, in tutte le sue sfacettature. La nostra presenza sarà segnata da un fornitissimo stand dove si potrà guardare, scegliere e comprare un ottimo seggiolino da auto e allo stesso tempo beneficiare della consulenza professionale che ci contraddistingue in questo campo. Inoltre, la domenica pomeriggio, alle ore 15.30, il nostro Direttore Roberto Morandi terrà un’interessante conferenza sulla sicurezza dei bambini sulle strade e in auto. Tematica, consigli e utili informazioni per salvaguardare al
on
P
er noi la sicurezza dei bambini sulla strada è una missione fondamentale. Da numerosi anni il TCS si prodiga nelle campagne di sensibilizzazione per la riapertura delle scuole e si impegna, insieme ad altri partner, nell’organizza zione di giornate per le scuole del Cantone, col fine di insegnare ai piccoli i fondamentali accorgimenti necessari sulla strada per garantire la loro incolumità. I bambini sono infatti tra gli utenti più deboli della strada, essi hanno anche una diversa percezione dei pericoli e delle velocità dei veicoli rispetto ad un adulto. In questo ambito il TCS, non solo agisce attivamente coi corsi, ma distribuisce anche i cosiddetti triky e diverso materiale di sensibilizzazione a tutte le scuole. Un altro ambito che sta particolarmente a cuore al TCS è la sicurezza passiva dei bambini in auto. Oltre alla legge, che già prevede l’obbligo del seggiolino fino all’età dei 12 anni, di fondamentale importanza è la qualità di questi seggiolini e la corretta applicazione in auto. Da nume-
edizi
lle fa miglie
VITA ASSOCIATIVA| SEZIONE TICINO
Gita sociale TCS Mendrisiotto 8 ottobre 2016 10:00 Arrivo a Torino
06:15
endrisio M a o v o Ritr iscine p o i g g e parch a alle (partenz 0) ore 06:3
10:15
Visita gu Museo N idata del ationale dellâ&#x20AC;&#x2122;Aut omobile
17:00
Torino a d a z n Parte io per s i r d n e M (arrivo a ca.) le 20:00
13:00 15:00
Condizioni: Prezzo a persona CHF 60.â&#x20AC;&#x201C; (pranzo e bibite incluse). 49 posti disponibili. Iscrizioni entro il 26.09.2016 telefonando allo 079 171 48 96 oppure tcs.mendrisiotto@gmail.com
Pranzo te Ristoran ne Tre Galli
Giro lib er centro d o del i Torino
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SEZIONE TICINO | CIRCOLAZIONE STRADALE
Lettera di Silvano Lüchinger, socio TCS
l bosco e n » due a n o Z olazione nelle « Una generale di circ o et oa vi zi di vi di er e «s al gn complementare ger, di o Lüchin al socio Silvan ite Non è sfuggita ica posta al lim et al mala segn eG te on M l S. Pietro, l’ano su sta, vesc» al Bellavi seun c’è ve del «bosco del do o, chiede: ha sens neroso. Infatti
Il TCS risponde È risaputo che la segnaletica stradale dev’essere installata secondo criteri di razionalità e deve aiutare l’utente a capire all’istante le disposizioni imposte. L’osservazione del socio è più che pertinente. In primo luogo è chiaro che, se c’è già il divieto generale di circolazione, automaticamente non ci dovrebbero essere auto in sosta sul tracciato. Quindi i due divieti si sovrappongono. Ma la prescrizione fuori luogo sta nel fatto di segnalare una «zona» di divieto di sosta al di fuori di una località. Infatti l’art. 2a dell’Ordinanza sulla segnaletica stradale, che regola la segnaletica per zone, indica al cpv. 2 che la segnaletica per zone è ammessa soltanto su strade all’interno delle località. 74
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tavola zona con didirezioni, con o» creare una at zz ri to au o domicili ggio? vieto di parche
Ricordiamo che i termini «all’interno delle località» o «nelle località» designano una zona che incomincia col segnale «Inizio della località sulle strade principali» (4.27) o «Inizio della località sulle strade secondarie» (4.29), e termina col segnale «Fine della località sulle strade principali» (4.28) o «Fine della località sulle strade secondarie» (4.30). Nella fattispecie, ci troviamo invece su una strada di montagna che s’inerpica verso il Monte Generoso, a oltre 1’000 metri d’altitudine, che raggiunge solo poche abitazioni secondarie, tre agriturismi ed è meta di gitanti escursionisti che la frequentano per godere della tranquillità e delle bellezze paesaggistiche della regione. Al totem di segnali posati sarebbe bastato un solo segnale di «divieto generale di circolazione» con la tavola complementare,
più comprensibile, «Confinanti autorizzati». Non che l’indicazione «Servizio a domicilio permesso» sia sbagliata, infatti consente il passaggio dei veicoli che portano o ritirano merci, di quelli degli abitanti e delle persone che vi si recano in visita o per lavori sui fondi vicini e di quelli di terzi che trasportano queste persone. Ma alle persone che invece non conoscono completamente il significato della tavola, potrebbero sorgere delle titubanze, per esempio, al turista che vuol recarsi in uno dei tre agriturismi che vi accederà col dubbio d’incappare in una multa. ∞
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