Touring 7 & 8 / 2018 italiano

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La rivista della mobilità

#7/8 | LUG/AGO 2018 | FR. 4.50

ESTATE GLACIALE Alla ricerca di un po’ di fresco per superare i mesi caldi

UNA CROSSOVER MANEGGEVOLE Il test della Seat Arona

I più piccoli

traghetti svizzeri

CON

IONE TCS SEZ O TICIN p. 99

3

i per gioiellin eari ferie baln


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SOMMARIO

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In volo sul nostro territorio

Test Seat Arona: tra città e sentieri

34

14

Gita per grotte alla ricerca del fresco EDITORIALE

La rivista della mobilità

dossier

mobilità

Purtroppo non tutti rispettano il codice stradale

11 Crioterapia rigenerante

urante la preparazione per l’esame della bicicletta nel programma scolastico, mia figlia mi subissava di domande. non per sapere il significato dei cartelli o le regole di precedenza, bensì per capire il comportamento degli altri ciclisti. «Perché non si ferma al semaforo rosso, perché oltrepassa la linea continua di sicurezza e perché quella signora circola sul marciapiede ». Anche lei dunque nota che i ciclisti sovente non rispettano le norme della circolazione stradale. Gli adulti non si preoccupano affatto di dare il buon esempio. Cosa posso dire a mia figlia on mi rimane che incoraggiarla a rispettare le regole per non fare del male a se stessa e agli altri. Per consolarmi e per convincere mia figlia a fare la cosa giusta, devo concentrarmi sul fatto che sono ancora in molti ad attenersi al codice stradale.

14 Gite rinfrescanti

D

Il freddo estremo viene in aiuto agli sportivi ma non solo In montagna con la famiglia in cerca di refrigerio e avventura

17 Neve allo Jungfraujoch Logistica complessa ogni giorno per accogliere i 5000 turisti

28 Auto mal posteggiate Applicazioni estere per rilevare chi posteggia illegalmente

30 Vaud du Ciel Un’opera magistrale che illustra i cambiamenti del canton Vaud

32 In trasferta con il circo Siamo andati nel canton Zurigo seguendo i carrozzoni

20 Un glaciologo racconta Nessuna ricetta miracolosa per arrestare il ritiro dei ghiacciai

Il circo si sposta

32

Felix Maurhofer caporedattore

Copertina: Mich Gerber, musicista e traghettatore Foto: Emanuel Freudiger

luglio / agosto 2018 | touring

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Anche in caso di

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SOMMARIO

38

65

Un amore di Maggiolino

Avventura in moto in Laos

76

Educazione stradale alla ticinese

54

Key West, al mare in Florida

tecnica 34 Test Seat Arona Una piccola maneggevole dal motore potente ed elegante

37 Assistenti alla guida Rilevamento della presenza di veicoli due ruote sulla strada

45 Test TCS degli scooter

club 82 Corsi di e-bike Saper domare questa bicicletta pratica, moderna e... veloce

86 Assemblea dei delegati

I sei modelli 125 sottoposti a test indicano un buon livello

I delegati centrali del club si sono riuniti a Losanna

svago

rubriche

49 Vacanze al mare Per una volta non al sud, l’olandese Zandvoort

62 Grand Canyon Abbiamo voluto vedere questa meraviglia naturale in Grecia

TCS Sezione Ticino

79 Golf a Bad Ragaz Proposta speciale all’hotel TCS per chi vuol darsi a questo sport

47/90 L’esperto TCS 64 Salute 89 Fumetto 91 Forum 91 Impressum 93 Tourolino 96 In giro con 98 Gioca & vinci

I miei vantaggi club 68 Novità nei ristoranti Marché 69 Bici elettriche da carico 70 Eventi per i nostri soci 73 Svaghi estivi con Tom

100 101 102 104 105 106 106

«Rampichini» al Monte Bré Scollinando e non solo... Tram-treno: sicurezza e viabilità Pedemontana: sconti e sanzioni Patente ai giovani Telepass europeo Anziani e visita medica

Ticino: da Vira in moto nelle valli

80

Touring n. 9

Temi trattati nella prossima edizione: professioni legate all’auto, test Nissan Leaf, passeggiare in Svizzera e si torna sui banchi di scuola. Data di pubblicazione: 16.8.2018

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Anche in caso di

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FRA LE RIGHE

«La forza delle donne è che guidano in modo più sensato e meno aggressivo, ma la loro debolezza è spesso quella di sottovalutarsi» Christina Surer

A-WAY!

pilota, modella e moderatrice

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LA CIFRA

83% Il ciclo WLTP richiede una procedura più lunga.

WLTP, è il caos Il passaggio al ciclo WLTP, agendato al 1° settembre, mette in imbarazzo numerosi costruttori. Diversi modelli rischiano così di non essere disponibili per diverso tempo. A priori, il consumatore pu rallegrarsi per la sostituzione del ciclo C con il nuovo standard LTP, che porta a consumi medi pi vicini alla realtà quotidiana. nico neo, alcuni costruttori non riusciranno a rispettare il termine fissato per il settembre. Ma come conferma auto svizzera, l’associazione mantello degli importatori elvetici, la situazione è nebulosa e differisce sensibilmente da una marca all’altra. Mentre taluni marchi riusciranno a rispettare il calendario imposto dal legislatore, altri annunciano che taluni modelli saranno temporaneamente fuori mercato. i fatto, le marche si scontrano essenzialmente con un problema di disponibilità dei banchi di prova. Per questo motivo, i costruttori tedeschi annunciavano ancora recentemente oltre 500 veicoli da

far omologare. Senza contare che la certificazione LTP richiede un tempo doppio rispetto a quella precedente. ’altronde, le marche privilegiano l’omologazione di modelli di grande volume, ci che potrebbe interessare il mercato svizzero, avido di versioni d’alta gamma. Auto svizzera precisa tuttavia che le auto sdoganate prima del settembre potranno essere immatricolate senz’altro dopo tale data. Le marche che hanno creato uno stoc dovrebbero quindi limitare le riserve. Auto svizzera non prevede quindi alcun calo delle vendite per il 20 , anche se i clienti rischiano di avere meno scelta. n’alternativa potrebbe essere quella di puntare sulle occasioni recenti. I garage ne traboccano.

Trofeo Aiuto svizzero alla montagna Per i suoi 5 anni di attività l’Aiuto svizzero alla montagna organizza un Trofeo. Chi visita entro la fine dell’anno almeno 3 dei progetti sostenuti nel corso della sua esistenza potrà partecipare al concorso. cco qualcuno dei progetti sostenuti: il giardino glaciale di Cavaglia, il sentiero a piedi nudi di 2 m a ebeuvelier o l’atelier ernatore dei corni delle alpi a ab ern. , ristoranti e pub fanno pure parte dei progetti. ppure il birrificio del Toggenburgo, che 8 touring | luglio / agosto 2018

aveva dovuto chiudere nel . Con l’aiuto di questa associazione dal 20 2 a eu St. ohann si produce nuovamente birra affumicata. Forza, allora basta recarsi a visitare alcune delle località e qualificarsi per partecipare al Trofeo e alla cerimonia di premiazione. In palio vari premi tra cui un finesettimana d’avventura con gli hus y nella Muotatal o un cristallo del Piz everin. Prenotazioni e altre informazioni trophy.berghilfe.ch

I ciclisti sulle e bi e veloci devono indossare un casco. Ma il barometro della sicurezza dell’ufficio prevenzione incidenti mostra che solo l’ 3 di tali ciclisti indossa il casco, anche se la tendenza è in rialzo. Mentre per chi è alla guida di quelle bici elettriche che non sottostano al porto obbligatorio del casco, la percentuale è del . Con le bici normali, il indossa un casco.

LA FOTO

Protezione dal sole Malgrado le copiose nevicate degli ultimi mesi invernali, i ghiacciai patiscono molto l’estate. isto che le calde temperature, anche ad un’altitudine superiore ai 3000 metri sul livello del mare, provocano problemi alle distese di ghiaccio che si sciolgono. cco dunque che sono stati stesi degli speciali teloni su una superficie di circa 000 metri quadrati sul ghiacciaio del Titlis per ridurre l’impatto del sole.

LA PAROLA

Semaforo Apparecchio di segnalazione luminosa, ormai onnipresente ed indispensabile per regolare il traffico. Il primo, messo in esercizio a Londra nel , funzionava a gas ed esplose dopo breve tempo. timologicamente composta dal greco «sema», segno, e «phoros», che porta. In francese si preferisce il termine pi pratico «feu».


FOTO TCS, KEYSTONE, ALD (3)

ATTUALITÀ

Trump, Ghosn, Iran

Esperienza unica

Seguendo Peugeot Citro n, enault ha annunciato il ritiro dal mercato iraniano a seguito delle sanzioni decretate da onald Trump. Almeno temporaneamente perché, come ha fatto notare il CI di enault Carlos Ghosn, «un presidente americano dura anni». na cifra: 2 mila veicoli sono stati assemblati in Iran lo scorso anno.

Fino ad agosto si pu trascorrere la notte in un luogo fuori dal comune. Ad esempio in una sala da ballo a evey, nella torre di un castello a ellinzona, nello storico posto di dogana a erna o nel padiglione di vetro nel parco losannese del eau ivage. hotel pop up appena creati e prenotabili quest’estate su:

Posati tutti i binari Sono stati posati gli ultimi binari della galleria di base del Ceneri. In nove mesi sono stati posati nel tunnel , chilometri di binari.

L’hotel pop-up bernese arredato con stile.

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Capanne in Ticino

Glarona a costo zero

Seniori al volante

Il libro sulle capanne e rifugi del Ticino e della Mesolcina della Salvioni dizioni è fresco di stampa. Presenta 5 capanne e 35 rifugi su 2 0 pagine e ben 300 fotografie a colori. icco di consigli per gite, belle descrizioni e pratiche cartine e informazioni, offre anche aspetti culturali e naturalistici delle varie regioni. Grazie al pratico formato pu «camminare» con chi ama la montagna.

uesto cantone di montagna è molto apprezzato da escursionisti, ciclisti, alpinisti e geologi per diletto. esiderose di attirare ancor pi vacanzieri, 2 strutture ricezionistiche (alberghi, , case di vacanza) offrono ai loro clienti biglietti gratuiti per l’andata e il ritorno in mezzo pubblico in seconda classe. nica condizione: alloggiare da loro almeno due notti.

I conducenti anziani dovranno andare dal medico cinque anni pi tardi. all’anno prossimo, la visita di idoneità alla guida dovrà essere assolta ogni due anni a partire dai 5 anni. Il Consiglio federale ha messo in vigore l’innalzamento del limite di età dai 0 ai 5 anni con effetto dal gennaio 20 . L’attuazione della nuova legge è di competenza dei cantoni.

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DOSSIER

Nella camera del freddo Meno 110 gradi Celsius – una temperatura difficilmente immaginabile, ma che viene applicata nella crioterapia. «Touring» ha seguito il campione europeo di canottaggio Michael Schmid per tre minuti nella camera del freddo. → TESTO DOMINIC GRAF  |  FOTO EMANUEL FREUDIGER

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Riposato e contento si sente Michael Schmid dopo i 3 minuti nella camera del freddo.

P

ronti?», domanda Astrid Bösch. La proprietaria del Med-Ice GmbH a Lucerna apre la porta di vetro e un vapore gelido violetto fuoriesce. Un’esperienza che fa pensare all’attimo prima del via sulle montagne russe. Nervosismo e fifa si mischiano a curiosità e aspettativa. Grazie alle esaustive spiegazioni e all’accompagnamento professionale di Astrid Bösch ci si sente in buone mani. Un ulteriore conforto viene da Michael Schmid, che conosce a memoria la procedura. Ciononostante: «La prima volta non si dimentica mai», afferma il campione europeo nello skiff pesi leggeri e 9 volte campione svizzero. In quanto atleta di punta è uno dei clienti abituali di Bösch. Da cinque anni si sottopone alla crioterapia per prepararsi alle gare o per rigenerarsi dopo una competizione. «Ad esempio dopo un’intensa fase di allenamento grazie a una seduta di camera del freddo posso riprendermi più velocemente. Facendo sino a 30 ore di allenamento la settimana, la fase di rigenera12 touring | luglio / agosto 2018

zione è un fattore molto importante per ottenere buoni risultati in gara», spiega il 30enne.

«Warm-up» a –60°C In calzoncini, scarpe sportive, con una fascia sulla fronte e una protezione per la bocca ci si avvia verso l’anticamera. Nonostante che qui la temperatura sia già meno 60°C, questa camera serve ad acclimatarsi. Come una specie di warm-up al contrario. Dopo 20 secondi, Michael Schmid apre la prossima porta, che lo porta nella vera camera del freddo con una temperatura di meno 110°C. All’ingresso tornano alla mente le parole di Bösch: «Respirare lentamente e non profondamente. La concentrazione di ossigeno qui è quasi il doppio del normale». Ma non c’è nulla da fare, i primi respiri risultano difficili. Poi gradualmente si riesce a respirare in modo calmo e regolare. «Tutto okay?», chiede la diret-

Nel freddo Il campione europeo di canottaggio (a s.) e il redattore di Touring a –110°C.

trice di Med-Ice tramite altoparlante, che segue la procedura attraverso la vetrata e comunica il tempo mancante. «Ancora un minuto». In totale nella camera del freddo principale si è rimasti due minuti e quaranta secondi. All’interno del locale di circa 4 m2 si cammina lentamente in tondo. È un po’ come una sauna al contrario, per quello si parla anche di «criosauna». Nonostante la temperatura incredibilmente bassa, il freddo risulta sopportabile. Ci si sente un po’ come se in pieno inverno si uscisse dalla vasca calda esterna di un bagno termale. Per un brevissimo tempo va bene. Però quanto più a lungo si sta in questa situazione, tanto più è dura da sopportare. Sentire la voce nell’altoparlante che comunica gli ultimi 10 secondi è dunque rincuorante. Una volta fuori dalla camera ghiacciata, veniamo accolti

da una sensazione di caldo, l’irrorazione sanguigna funziona a pieno regime e un formicolio invade il corpo. Grazie alla scarica di endorfina, si diventa euforici. Semplicemente splendido.

Varie applicazioni La terapia del freddo non è una novità. Già oltre 2000 anni fa Ippocrate usava l’acqua fredda per curare e nel 19° secolo Sebastian Kneipp introdusse i getti di acqua fredda nella sua terapia. L’idea della crioterapia a corpo intero risale agli studi del giapponese Tosimo Yamauchi, che nel 1981 poté comprovare che il freddo aiuta in caso di artrite reumatica. In generale la crioterapia è un mezzo efficace per lenire i dolori e la base per un’efficace fisioterapia. Ma i dolori sono un segnale di allarme che dovrebbe essere ascoltato e non semplicemente fatto tacere? «Sì», afferma decisa Astrid Bösch, «i pa-


DOSSIER alle 36 entrate per rispettivamente 390 e 1410 fr. Le casse malattia, con l’eccezione di Helsana, non sussidiano i costi di questa terapia. Oltre a fare canottaggio come peso leggero singolista, Michael Schmid lavora come dottorando all’Istituto di scienze dello sport all’Università di Berna. Ora si sta preparando esclusivamente al campionato svizzero Rotsee (LU) dal 13 al 15 luglio. Ha cominciato con successo la stagione conquistando il secondo posto in coppa mon-

«Ancora un minuto» Contatto costante con la persona nella camera del freddo.

zienti che vengono in cura da me conoscono bene la fonte dei loro dolori. E dunque non sussiste il pericolo di un sovraffaticamento se i dolori sono attenuati o addirittura eliminati». Chi non conosce il motivo dei propri dolori, avrebbero bisogno una diagnosi medica prima di poter entrare nella camera del freddo, spiega Bösch. Oltre agli atleti professionisti e a chi soffre di dolori cronici, la camera del freddo di Lucerna è aperta a tutti. La terapia del ghiaccio serve pure

per fini estetici come lifting o dimagrimento. E la sua applicazione è molto diffusa, come sostiene Bösch: «Dall’inaugurazione nell’agosto 2012 l’interesse è aumentato sensibilmente». Un ingresso costa 45 fr., si consiglia però di ripetere la cura a scadenza regolare. Il Med-Ice offre anche la possibilità di acquistare abbonamenti, dalle 9

diale a Belgrado e andrà ancora da Astrid Bösch. Alla domanda, se il suo più grande successo (titolo di campione europeo), sia dovuto anche alla crioterapia, non riesce a celare un sorriso. «La camera del freddo è solo uno dei tasselli del mosaico. È comunque una componente fissa del mio allenamento e dunque in tal senso ha influenzato la vittoria. La finale è stata tiratissima e chissà, forse, la cura ha fatto la differenza», spiega il simpatico lucernese. Schmid ha vinto con un vantaggio di 13 centesimi. ◆

Duo di ghiaccio Da 5 anni Michael Schmid frequenta la criosauna di Astrid Bösch.

LA CRIOTERAPIA A CORPO INTERO La crioterapia sistemica è una forma specifica di crioterapia (kryo, greco = freddo o ghiaccio). Il trattamento consiste nell’esporre il corpo intero per pochi minuti a temperature comprese tra 120 e 160°C sotto zero. Qui dunque non sono trattate con il freddo singole parti del corpo, bensì l’intero corpo. Nella camera del freddo a meno 110°C viene sottratta energia termica al corpo. In questo modo si provoca una riduzione del metabolismo e dell’irrorazione sanguigna. La pelle si raffredda sino a circa 5°C e la temperatura interna del corpo rimane stabile grazie all’autoregolazione del corpo. Dopo una seduta di criosauna, l’irrorazione sanguigna aumenta repentinamente soprattutto nella muscolatura profonda e una produzione eccezionale di endorfina ha l’effetto di lenire i dolori. La crioterapia a corpo intero trova applicazione in vari campi: aumentare le prestazioni, rigenerare, lenire i dolori e ridurre l’infiammazione o cure di bellezza. Simili strutture pure a Basilea, Bienne, Zurigo e Oberried (BE). luglio / agosto 2018 | touring

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Tra grotte e gole rinfrescanti Grotte, ponti sospesi e bagni termali costellano il sentiero escursionistico che porta da Oberwil nella Simmental (BE) a Weissenburg. Distrazione e rinfresco sono garantiti. REPORTAGE FELIX MAURHOFER

G

li ultimi metri da percorrere sino allo Schnurenloch sono ripidi, rocciosi e un po’ avventurosi. Il bambino di cinque anni Luc non si sente del tutto a suo agio, ma la curiosità vince il suo malessere e non molla. Continua a salire e ora deve solo passare attraverso una piccola caverna per raggiungere una scala che conduce allo Schnurenloch. In questo sito gli archeologi hanno ritrovato ossa e utensili risalenti alla preistoria dell’umanità. ntusiasta, Luc entra nella grotta, mentre le sorelle maggiori Amelle e Leena riprendono decise ad arrampicarsi. La caverna è spaziosa e fresca ed è facile immaginarsi che qui migliaia di anni fa vissero orsi o esseri umani. Attraverso un’altra piccola scala si raggiunge la parte posteriore, ma è necessaria una lampada frontale. elle immediate vici-

nanze si possono scoprire due altre caverne, il Mamilchloch e lo rgliloch. Il secondo idoneo ai bambini, dove in un posto all’ombra si trova un tavolo e una griglia. ui ci si pu arrampicare indisturbati e immaginarsi un po’ di essere ai tempi degli uomini delle caverne.

Viaggio nel tempo in tre ore Costellata di luoghi interessanti e freschi, l’escursione alle caverne preistoriche e alla uschenschlucht con le rovine dell’e Grand otel eissenburg ad, comincia a eissenburg. a qui si viaggia con il treno sino al prossimo villagRinfrescante L’ingresso nello Schnurenloch.

Con la fune il piccolo Luc si sente sicuro.

gio, in direzione di ber il. Il sentiero delle caverne (« hlenpfad») è ben segnalato e conduce gli escursionisti attraverso foreste e prati per circa 00 m di dislivello sino a raggiungere le 3 grotte. dopo averle visitate si prosegue facilmente in discesa attraverso la Morgetental sino al ponte sospeso. ui vi attende una piccola sorpresa: in una nicchia posta davanti al ponte i contadini di montagna offrono i prodotti lattiero caseari delle vacche dalle lunghe corna. viene spiegato anche come i contadini di montagna un tempo si ap14 touring | luglio / agosto 2018


DOSSIER

Avventurosa La via d’accesso allo Schnurenloch.

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DOSSIER

Gite rinfrescanti

Gola del ghiacciaio Rosenlaui Sentire la forza dell’acqua e immergersi nella gola che si trova al di sopra di Meiringen, con cascate e grotte. rosenlauischlucht.ch

Gola della Tamina Nella gola presso Bad Ragaz sgorga acqua termale calda, ma l’ambiente è gradevolmente fresco. heidiland.com

Ventilato Il ponte sospeso sul Morgetenbach.

DA SAPERE Viaggio: con il treno o l’auto sino alla stazione di Weissenburg nella Simmental (BE). Da qui con il treno sino a Oberwil i. S. Durata escursione: da 2,5 a 3 ore. Dislivelli: salita 430 m, discesa 490 m, tratta 6 km. Attrezzatura: equipaggiamento completo per escursione, per bambini con meno di 6 anni eventualmente fune di sicurezza. Miglior periodo: da primavera ad autunno. Letteratura: guida outdoor Gantrisch. lenk-simmental.ch

pendevano alle funi di canapa per attraversare la gola. La famiglia per preferisce la costruzione in acciaio del ponte sospeso e oscillante. na volta raggiunto l’altro lato si respira a pieni polmoni e ci si appresta ad affrontare la discesa. Ma niente paura, il sentiero è messo in sicurezza e le parti pi ripide vengono superate mediante scale. Sul fondo della gola, un piccolo ponte sospeso consente di passare il Morgetenbach. n’eventuale occasione per rinfrescarsi nell’acqua chiara di montagna.

La cultura dei bagni termali Attraverso il pittoresco bosco di faggio si prosegue nella valle sino alle rovine 16 touring | luglio / agosto 2018

restaurate dell’e Grand otel eissen burg ad, struttura termale imponente della fine del secolo, ampliata poi con una parte posteriore visto che all’inizio del secolo le cure termali erano molto popolari. Lungo la via in una nicchia di legno si trova una fontana in pietra da dove sgorga fresca acqua minerale. opo la Prima Guerra Mondiale lo svago nelle terme subì una battuta di arresto, che signific la lenta ma inesorabile decadenza della struttura. L’ultima tappa dell’escursione procede orizzontalmente attraverso il adald sino alla stazione di eissenburg. A questo punto è lecito chiedersi come abbiano fatto i nobili ospiti ad arrivare in albergo con tutto il bagaglio. ◆

Grotta di ghiaccio del Titlis La grotta conduce per 150 metri attraverso ghiaccio antichissimo. titlis.ch

Grotte di Vallorbe Negli alti soffitti affascina il gioco di luci e la collezione di minerali. grottesdevallorbe.ch

Gola della Verena a Soletta L’eremo nel fondo della gola garantisce frescura e quiete. solothurn-city.ch

Glacière de Monlési La grotta di ghiaccio si trova nelle vicinanze di Couvet e richiede esperienza nell’uso di ramponi. val-de-travers.ch

Lago sotterraneo di Saint Léonard Il lago lungo 300 metri si trova tra Sion e Sierre. lac-souterrain.com

FOTO ALD (2), LAC SOUTERRAIN

Rivitalizzante Acqua di sorgente dalla roccia.


DOSSIER

Per numerosi turisti, la visita dello Jungfraujoch è uno dei punti culminanti di un viaggio in Svizzera. L’afflusso discontinuo dei visitatori richiede una logistica complessa. Reportage a 3454 metri d’altitudine. → TESTO ALINE BEAUD | FOTO EMANUEL FREUDIGER

ALD

Climatizzazione nel paese delle nevi eterne

Il tappeto mobile per chi scia è montato su binari posati su una struttura in legno.

luglio / agosto 2018 | touring

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Andreas Wyss e Gian Simmen nel Palazzo di ghiaccio.

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ip, un allarme assordante risuona nella stazione tecnica dello Jungfraujoch. Andreas Wyss dà una rapida occhiata allo schermo e scopre il problema: «Una persona in situazione di handicap desidera visitare il Palazzo di ghiaccio. Uno dei collaboratori si recherà sul posto per assisterlo», ci spiega. È qui, a 3454 metri, che il 55enne a capo della manutenzione tecnica opera da oltre 30 anni. Instancabilmente, ogni giorno lavorativo scala la montagna… a bordo del treno delle 8.30 destinato al personale. Poi ha 20 minuti per preparare tutto, prima che arrivino i visitatori più mattutini, giunti fin qui per scoprire la stazione più alta d’Europa, il suo panorama spettacolare e, per la maggior parte di essi, calpestare per la prima volta la neve.

Mondo di superlativi Gestire un’infrastruttura abbarbicata a oltre 3400 metri e che durante l’alta stagione accoglie quotidianamente fino a 5000 persone non è cosa da poco. La temperatura media esterna è di –7,9 gradi, le raffiche di vento a 120 km/h non sono rare – la più alta mai registrata ha raggiunto i 267,5 km/h –, e la 18 touring | luglio / agosto 2018

meteorologia è capricciosa. Si contano 700 posti a sedere nei ristoranti e 3000 snack o pasti consumati. Ogni giorno vengono usati 60 000 litri d’acqua potabile per la ristorazione e i servizi sanitari. Andreas Wyss clicca sul suo mouse e fa apparire uno schema di massima che mostra la gestione del prezioso liquido. «Da giugno a metà ottobre, utilizziamo l’acqua di scioglimento dei ghiacciai. Il resto dell’anno, l’acqua del ghiacciaio dell’Eiger è pompata a una pressione di 116 bar e trasportata nelle canalizzazioni, parzialmente riscaldate dal tunnel ferroviario. A titolo comparativo la pressione di un pneumatico è compresa tra 2 e 2,5 bar», spiega l’elettricista di formazione. Le acque reflue sono trasportate fino al paese di Grindelwald, a 25 km di distanza, verso un impianto di depurazione. Ed è pure via tunnel ferroviario che circola l’elettricità. Adolf-Guyer Zeller, l’ingegnere visionario all’origine dello spettacolare progetto dello Jungfraujoch nel 1894, aveva già concepito un sistema elettrico innovativo. Desideroso d’allontanarsi dal vapore, fece costruire 2 centrali idrauliche. Quella di Grindelwald è ancora in servizio.

Situazione estrema Imboccando una scala di servizio, Andreas Wyss si reca nei dedali dell’infrastruttura. Vi attraversa diverse sale, un deposito delle merci, dei locali tecnici e uno spogliatoio con abiti e caschi da pompiere nonché uno stock di coperte. «I collaboratori che lavorano al 100% devono adempiere il servizio dei pompieri. Ciò riguarda 30 impiegati, aggiunge il responsabile. Il personale segue regolarmente dei corsi di rianimazione cardiopolmonare e un samaritano è presente ogni giorno. Inoltre una persona assicura la veglia durante la notte». E non si tratta di futili precauzioni, poiché la situazione può rapidamente degenerare: «Abbiamo vissuto una situazione estrema il lunedì di Pentecoste del 2007, in seguito ad un’interruzione di corrente avvenuta in mattinata, dopo l’arrivo del primo treno, si ricorda Andreas Wyss. Il colle e l’intera valle erano stati toccati dal guasto. In totale sono rimaste bloccate qui per tutta la giornata 280 persone. Ci stavamo preparando a passarvi anche la notte». Per finire tutti hanno

Un’intera paletta di zuppa di tagliatelle è ingerita giornalmente.


DOSSIER L’ufficio postale più alto d’Europa.

Selfie a volontà per i turisti affascinati.

potuto ridiscendere. Ma Andreas yss rassicura: c’è cibo a sufficienza per sopravvivere diversi giorni e l’installazione elettrica di soccorso, rinforzata d’allora, permette di far funzionare i treni fino alla Piccola Scheidegg.

«Calmare l’aria» Concepito nel , dopo l’incendio del vecchio stabilimento, l’attuale complesso è moderno, molto ben isolato ed energeticamente economico. Il calore emesso dai visitatori, quello del sole oltre all’aria calda che esce dai sistemi d’aerazione sono reintrodotti nell’edificio. Mentre all’esterno la temperatura minima pu raggiungere 35 gradi, all’interno si cerca di mantenere una temperatura tra i e i 2 gradi. « siccome vogliamo mantenere la nostra cioccolata inalterata, il rispettivo negozio è climatizzato a una temperatura di gradi», scherza l’elettricista che si dirige verso il lo-

cale principale del sistema d’aerazione, la «Schneeabsetz ammer». « qui che calmiamo l’aria», segnala. uesto spazio, in cui le raffiche di vento s’infiltrano da delle chicane, è stato realizzato per impedire alla neve d’infilarsi nella condotta d’entrata dell’aria. Fuori, il sole si nasconde dietro lo spesso strato nuvoloso e i fiocchi iniziano a cadere. essun panorama mozzafiato oggi. Ma i turisti non se ne curano troppo e, anzi, si divertono da matti, accumulando i selfie. « on sempre i visitatori sono coscienti del pericolo e dobbiamo sorvegliare che non escano dalla zona demarcata. Siamo su un ghiacciaio, proprio laggi c’è un crepaccio», indica Gian Simmen, il medagliato olimpico diventato responsabile dello Sno Fun Par , ossia la parte esterna dedicata ai divertimenti. i si pratica lo sci, lo sno tubing o ancora la fune tirolese nel periodo estivo. « gni anno, all’inizio della primavera, portiamo in altitudine le installazioni con l’elicottero e il treno e le ricostruiamo», precisa l’e campione di sno board. n lavoro titanico, dato che bisogna adattarsi alle condizioni meteorologiche e geografi-

che del posto. «Per esempio ci vogliono giorni di bel tempo per costruire il tappeto mobile, lungo 20 m, sul quale gli sciatori in erba potranno poi risalire il pendio», spiega Gian Simmen. uest’installazione è su binari posizionati poi sopra una struttura in legno, ci che le permette, oltre che di non rovinarsi, di seguire gli spostamenti del ghiacciaio, tra i 30 e i 0 cm all’anno. n’altra attrazione si trova invece all’interno ed è il Palazzo di ghiaccio, scavato nel ghiacciaio. Paradossalmente, considerato che ci si trova a 3 5 m, esso dev’essere raffreddato per essere mantenuto a 2 o 3 gradi. n lungo tunnel bluastro conduce i visitatori verso una caverna piena di sculture di ghiaccio. Andreas yss punta il dito verso una linea sinuosa brunastra, che attraversa l’acqua gelata: « uesta segatura è stata messa nel durante un’estate particolarmente calda. i si scorgono bene i movimenti del ghiacciaio dato che non è pi orizzontale». n testimone visibile che ben illustra la complessità della gestione tecnica del «Top of urope». n universo imprevedibile in costante movimento. ◆ luglio / agosto 2018 | touring

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ÂŤNon esiste alcuna ritiro dei ghiacciaiÂť

I teloni speciali non riescono a fermare lo scioglimento del ghiacciaio del Rodano.

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DOSSIER

ricetta contro il Il ritiro dei ghiacciai nelle Alpi è ormai irreversibile, lo dimostrano gli studi dei glaciologi. Perché le Alpi entro il 2100 saranno prive di ghiaccio, a quali scenari dovremo prepararci e quali conseguenze avranno sull’essere umano, lo spiega il glaciologo del Politecnico di Zurigo Martin Funk. →

ADOBE STOCK

INTERVISTA E FOTO FELIX MAURHOFER

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Professor Funk, quale importanza rivestono per lei i ghiacciai?

Se penso ai ghiacciai che vedevo da ragazzo e confronto quel ricordo con ciò che vedo adesso in montagna, mi viene malinconia. Il forte ritiro delle imponenti masse di ghiaccio è un processo inarrestabile. Recentemente mi sono recato sul ghiacciaio del Rodano. In confronto a 40 anni fa, il panorama che si presenta ai nostri occhi oggi è completamente diverso. È impressionante rendersi conto del recesso di questo ghiacciaio dalla mole un tempo possente. Come stanno attualmente i ghiacciai?

Probabilmente non stanno del tutto male. Ma il cambiamento che hanno subito negli ultimi anni è preoccupante. Il ritiro dei ghiacciai ha ripercussioni sull’essere umano che deve gradualmente studiare e applicare una strategia di adattamento alla nuova situazione per quanto riguarda il bilancio idrico e il pericolo di frane. Quali ghiacciai sono maggiormente colpiti?

Sono tutti colpiti, senza eccezioni. Condannati alla scomparsa, più o meno rapida, sono tutti i ghiacciai che si trovano al di sotto dei 3000 metri s.l.m. Anche gli altri si scioglieranno in gran parte entro la fine di questo secolo. E com’è la situazione negli altri continenti?

Un ghiacciaio consiste in una zona di accumulazione e una di ablazione. Tra queste due si trova la cosiddetta linea di equilibrio. Negli ultimi anni questa si è spostata al di sopra dei 3000 m. Inverni ricchi di neve non riescono ad arrestare lo scioglimento dei ghiacciai se l’estate è troppo calda. A partire dall’ultima piccola era glaciale, che terminò nel 1850, i ghiacciai alpini sono in ritirata. Quali sono i motivi principali?

Chiaramente l’aumento della temperatura dell’aria in estate. È semplicemente troppo calda. L’effetto è lo scioglimento di troppa neve e ghiaccio e la maggior parte dei ghiacciai non riesce a compensare in inverno. E questo processo non è più reversibile?

Anche se raggiungiamo gli obiettivi climatici e riduciamo le emissioni, non riusciamo a salvare i ghiacciai. Se ci impegniamo, potremo rallentare il ritiro ma non fermarlo. In che misura l’essere umano ne è responsabile?

In gran parte, perché i gas serra, che sono responsabili in modo determinante per il cambiamento climatico, sono causati dall’essere umano. Ne sono convinto, anche se altri ricercatori lo mettono in dubbio. E dunque entro il 2100 i ghiacciai scompariranno dalle Alpi?

Non esiste dunque alcuna ricetta che possa bloccare il ritiro dei ghiacciai?

Localmente si può coprire il ghiaccio con dei teloni, in genere bianchi, per attenuare l’effetto riscaldante del sole. Un sistema che può solo ritardare, ma non bloccare lo scioglimento. Intende dunque dire che per i nostri ghiacciai la riduzione delle emissioni è inutile?

Purtroppo sì. Ma per il ghiaccio nei due poli, nord e sud, questi sforzi sono importanti perché in questo caso vi è la possibilità di bloccare lo scioglimento delle calotte polari. Non le devo di certo spiegare quale effetto avrebbe lo scioglimento di queste enormi masse di ghiaccio sulla superficie del mare. I ricercatori sanno cosa sta esattamente succedendo ai ghiacciai?

A grandi linee sì. Naturalmente qui e là ci sono incertezze. Ma come ho già avuto modo di dire, lo scioglimento del ghiaccio dipende in primo luogo dal cambiamento climatico. Importante sarà la futura produzione di gas serra. Un ruolo lo giocano anche fenomeni naturali come le eruzioni vulcaniche. Nell’ultima piccola era glaciale ha esercitato un influsso anche l’enorme produzione di cenere. A cosa mira la ricerca dei glaciologi?

Noi studiamo l’interazione tra clima e ghiacciaio. Sulla base delle direttive sul clima calcoliamo l’effetto sui ghiacciai. L’altro campo di studio è la dinamica dei ghiacciai. E per quanto riguarda questo, ci sono tante cose che non riusciamo ancora a capire.

Il ritiro dei ghiacciai è accertabile dall’Alaska sino alla Nuova Zelanda passando dall’Himalaya. Stando ai miei studi, sono rari i ghiacciai che avanzano in superficie e/o in spessore. Anche le calotte polari (Groenlandia e Antartide) da alcuni anni sono in fase di ritiro.

Anche il ghiacciaio dell’Aletsch ne sarà colpito?

Che cosa esattamente?

Nelle Alpi non esiste alcun ghiacciaio in crescita?

Sì, anche se oggi questa prospettiva è difficilmente immaginabile.

Ad esempio il movimento glaciale, in particolare come l’intero ghiaccio scivola sopra

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I nostri risultati basati su modelli dei ricercatori del clima mostrano che rimarrà solo poco ghiaccio. Non ci sono dubbi.

In pillole Il prof. Dr. Martin Funk (60 anni) è direttore dell’Istituto sperimentale di ingegneria idraulica, idrologia e glaciologia del Politecnico federale di Zurigo. È cresciuto a Ginevra e ha studiato ingegneria civile e dal 1980 è ricercatore al Politecnico. Funk ha quattro figli e nel tempo libero fa la guida alpina.

il suo letto. Il modo in cui lo slittamento avviene, determina la superficie e lo spessore della massa glaciale della calotta polare. In questo campo è necessario approfondire la ricerca. Quali sono gli scenari per quanto riguarda il bilancio idrico?

Il bacino idrografico approfitta ancora oggi dello scioglimento dei ghiacciai. In futuro la quantità annua di acqua che scorre sulla superficie del suolo aumenterà nelle regioni con una forte presenza di ghiacciai. A cambiare sarà anche la sua distribuzione lungo l’anno, nel senso che il deflusso comincerà già in primavera invece che a metà estate. Sembra essere positivo per le centrali idroelettriche in montagna…

In linea di principio sì, dato che con il ritiro dei ghiacciai si creano nuove possibilità per costruire dighe di sbarramento. Ad esempio: nella zona del ghiacciaio del Trift (Oberland bernese) ne è pianificata una.


DOSSIER Glaciologo Martin Funk è inquieto per i ghiacciai.

GHIACCIAI IN CIFRE Superficie dei ghiacciai: durante la piccola era glaciale attorno al 1850 ammontava a 1735 km2. Oggi con 890 km2 si è ridotta alla metà. Volume dei ghiacciai: nel 1850 ca. 130 km3, oggi il 60% in meno (54 km3). Numero dei ghiacciai: nel 1973 in Svizzera se ne contavano 2150, oggi solo 1400. Ben 750 spariti. Scioglimento: lo spessore dei ghiacciai si riduce in media di un metro l’anno.

Ma con la scomparsa dei ghiacciai in futuro non ci mancherà una preziosa riserva d’acqua?

Nel breve periodo avrebbe come conseguenza una quantità minore di deflusso. Ma gli scenari del cambiamento climatico mostrano d’altronde che noi in futuro potremo contare quantità di precipitazioni annuali simili a oggi. Dovremo fare i conti con estati secche, che però potranno essere compensate in inverno. Per quanto riguarda i laghi artificiali si dovrà ripensare la loro gestione. In futuro dovremo usare l’acqua idroelettrica eventualmente anche per l’irrigazione o per fornire acqua potabile. In che misura è colpita dal cambiamento la produzione di elettricità?

Tanto minore la glaciazione, quanto maggiore sarà la dipendenza del regime di deflusso dalle precipitazioni e dallo scioglimento della neve. In questo modo in futuro potremo approfittare meno dello scioglimento dei ghiacciai durante i periodi di siccità.

Quanto è problematico l’aumento dei detriti dovuti al ritiro dei ghiacciai?

In prossimità dei ghiacciai aumenterà la quantità di detriti. In occasione di inondazioni può diventare più mobile e costituire così un pericolo in valle. Con il tempo la vegetazione dovrebbe avere un effetto di stabilizzazione. La massa glaciale ha una funzione di stabilizzazione (come per il ghiacciaio Aletsch). Aumenteranno frane e smottamenti?

Sì, ma non dobbiamo nemmeno esagerare. Non ci saranno smottamenti in ogni valle. Le prospettive però sono tendenzialmente negative. Se una roccia cade su un ghiacciaio e viene bloccato un lago, allora l’acqua del lago può fuoriuscire in modo relativamente veloce attraverso il ghiaccio e provocare un’inondazione. Esistono dei mezzi per contrastar le conseguenze?

Sì, nel ghiacciaio inferiore del Grindelwald al problema è stato provveduto con un ca-

nale di scolo lungo due chilometri. Un metodo costoso, essendo stati investiti ben 20 milioni di franchi per la sua costruzione.

ancora sistemi di questo tipo, ma stiamo ricercando in questa direzione per identificare subito fenomeni che fuoriescono dalla norma. Qui però sono necessarie anche osservazioni da parte di alpinisti e piloti di montagna.

Aumenteranno i laghi glaciali instabili?

Aumenterà la minaccia per le nostre infrastrutture?

È difficile prevederlo. Se l’acqua si stiva a causa di una diga di terra o di ghiaccio, vi è una minaccia. Molti laghi glaciali sorgono però a causa di avvallamenti nel suolo. E questo è meno problematico.

Dipende dalla situazione. Determinati cambiamenti in alta montagna hanno effetti nocivi sulle strutture civili. Non riguarda l’intero arco alpino, ma determinate regioni.

Con che intensità osservate i conseguenti danni?

Alcune zone di sci sui ghiacciai sono fortemente colpite. Proprio quelle situate nelle zone a bassa quota possono essere gestite solo con gran impiego di persone e soldi. Per questo motivo si porrà la questione della redditività.

E per il turismo?

I pericoli potenziali cambieranno. In futuro determinati pericoli come il distacco del ghiacciaio dell’Allalin in Vallese non sussisteranno più a causa del ritiro dei ghiacciai. In compenso, come già detto, vi saranno altri pericoli. Il suo istituto riconosce per tempo le minacce?

Per gli studiosi è una vera e propria sfida. Dobbiamo sviluppare sistemi di misurazione che possano individuare le conseguenze del ritiro glaciale in tempi brevi. Attualmente non abbiamo

E l’alpinismo?

I lunghi periodi in estate, nei quali lo zero termico si situa nettamente al di sopra dei 4000 m, sfavoriscono gli alpinisti. A ciò si aggiunge la problematica del permafrost, che ha come conseguenza frane e smottamenti. In futuro molti itinerari non saranno più percorribili. ◆ luglio / agosto 2018 | touring

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Caffè freddo to go In viaggio con il tempo contato: una dose di caffeina può venire in aiuto. D’estate l’ideale sono bibite al caffè fredde. Tre esperti hanno provato per il «Touring» quali cappuccini e quali bevande a base di latte ad alto contenuto di caffeina valga la pena comperare. TESTO JULIANE LUTZ | FOTO EMANUEL FREUDIGER, CHRISTOPH KAMINSKI

Odore 7 punti

Odore 3 punti

Consistenza in bocca 7 punti

Consistenza in bocca 11 punti

Dolcezza 5 punti

Dolcezza 9 punti

Equilibrio 3 punti

Equilibrio 5 punti

Impressione generale Uno dei perdenti. Molto dolce, e allo stesso tempo amaro a causa della tostatura scura dell’estratto di caffè.

Impressione generale Così così. Sapore un po’ chimico. Assomiglia molto al Cappuccino di Emmi. L’espresso è troppo poco dominante.

Negativo: L’aroma soffre del fatto che contiene estratto di caffè.

Positivo: Contiene caffè fresco.

230 ml, contenuto di caffeina n.d.,72 kcal per 100 ml, 1.70 fr.

230 ml, caffeina per 100 ml: ca. 52 mg, 59 kcal per 100 ml, da 1.95 fr.

Odore 9 punti

Odore 7 punti

Consistenza in bocca 11 punti

Consistenza in bocca 13 punti

Dolcezza 7 punti Equilibrio 11 punti

posto

Impressione generale Buono ed equilibrato, anche se la bibita ha un gusto un po’ troppo dolce. Con meno zucchero e una maggiore presenza dell’espresso, il Caffè Lattesso Espresso avrebbe tutti i numeri per es essere in cima alla classifica. 250 ml, caffeina per 100 ml: 52 mg, 52 kcal per 100 ml, da 2.35 fr.

24 touring | luglio / agosto 2018

Dolcezza 15 punti Equilibrio 15 punti

posto

Impressione generale Il vincitore. Molto buono, fresco e non troppo dolce. L’odore è comunque migliorabile. Positivo: basso quantitativo di zucchero rispetto agli altri prodotti. 230 ml, caffeina per 100 ml: ca. 48 mg, 46 kcal per 100 ml, da 2.25 fr.


DOSSIER

Odore 11 punti

Odore 9 punti

Consistenza in bocca 13 punti

Consistenza in bocca 11 punti

Dolcezza 9 punti Equilibrio 11 punti

posto

Impressione generale Uno dei vincitori. Molto buono. Assomiglia molto a un cappuccino fatto in casa. Positivo: Il gusto ricorda la bibita al cioccolato Comella. 250 ml, caffeina per 100 ml: 40 mg, 57 kcal per 100 ml, da 2.35 fr.

Dolcezza 5 punti Equilibrio 11 punti Impressione generale Buono ed equilibrato, forse un po’ troppo dolce. Dal sapore pieno come deve essere un cappuccino. Positivo: La quantità di caffè fresco si sente al palato. 230 ml, cafeina per 100 ml: ca. 35 mg, 63 kcal per 100 ml, da 1.95 fr.

Odore 3 punti Consistenza in bocca 9 punti Dolcezza 5 punti Equilibrio 5 punti Impressione generale Uno dei perdenti. Non odora di caffè, bensì di budino. Sa Sapore leggermente chimico. Molto latte, quasi acquoso. Negativo: La cannuccia aumenta il volume di rifiuti inutili. 220 ml, caffeina per 100 ml: 40 mg, 69 kcal per 100 ml, da 2.20 fr.

Scala di valutazione Il punteggio totale è la somma dei punti assegnati dai tre esperti per ogni criterio. Punti 1 mediocre, 3 buono, 5 molto buono Odore Sgradevole/artificiale – gradevole/ naturale Consistenza in bocca acquoso – gradevolmente cremoso Dolcezza Troppo zuccherato – zucchero appena accennato Equilibrio Cappuccini: troppo latte – latte e caffè in armonia tra loro, Espressi: troppo latte – il caffè è dominante, come deve essere.

Odore 11 punti

Odore 3 punti

Consistenza in bocca 11 punti

Consistenza in bocca 3 punti

Dolcezza 7 punti

Dolcezza 5 punti

Equilibrio 7 punti

Equilibrio 5 punti

Impressione generale Ok.– è okay. Ha un buon odore e un marcato aroma di caffè. Assomiglia al Cap Cappuccino di Emmi, ma il gusto è più pieno.

Impressione generale Uno dei perdenti. Manca l’a l’aroma di caffè, in compenso il gusto è di zucchero candito. Troppo zucchero e troppo latte. Non è buono.

Positivo: Buon rapporto qualità-prezzo.

Negativo: Si sente che non contiene caffè fresco.

250 ml, caffeina per 100 ml: 32 mg, 61 kcal per 100 g, 2 fr.

230 ml, contenuto di caffeina n.d., 72 kcal per 100 ml, 1.70 fr.

luglio / agosto 2018 | touring

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DOSSIER

È

chiaro, i prodotti a base di latte presi dai frigoriferi di Coop, Migros o nei chioschi non possono competere con un cappuccino, un espresso o un macchiato preparati da mani esperte. Ciononostante hanno la loro ragion d’essere. Chi ha i minuti contati o viaggia in auto e ha bisogno di una dose di caffè, d’estate è ben contento di sorseggiare un espresso o un cappuccino di Emmi, Lattesso, Starbucks o come si chiamano tutti questi produttori. Ma quali valgono davvero i soldi spesi? Il «Touring» ha voluto sapere se il prezzo è giusto e ha fatto testare nove prodotti da tre famosi esperti: Claude Stahel, proprietario della torrefazione di Ebmatingen Black & Blaze e organizzatore del Coffee Friday a Zurigo, Patrizio Frigeri, torrefattore da Black & Blaze e due volte vice Maestro Barista svizzero nonché Liridon Rama, torrefattore da Black & Blaze e proprietario del Café 26 touring | luglio / agosto 2018

Schmück sulla Badenerstrasse a Zurigo.

Poco zucchero, per favore Grazie al test indipendente, i professionisti, che in materia di caffè hanno aspettative molto alte, hanno scoperto che alcune bibite convenience sono sorprendentemente buone. Il fatto che i produttori usino caffè fresco o solo estratto di caffè influisce in modo determinante sull’aroma. Quelli con estratto di caffè sono infatti stati bocciati. Una scoperta positiva si è rivelato il Cappuccino di ok.– venduto nei chioschi, che è un po’ messo in ombra dai brand di caffè freddo più famosi. Stando agli esperti, Ok.– è veramente okay, anche per quanto riguarda il rapporto prezzo e qualità. Per contro è piaciuto meno il fatto che le bevande, ad eccezione dello Strong Macchiato di Emmi, siano molto zuccherate. Bic-

chieri di plastica, foglio d’alluminio, coperchio di plastica e da Starbucks anche la cannuccia avvolta nella plastica – un tipo d’imballaggio per niente gradito dagli esperti perché provoca rifiuti inutili. I favoriti di Patrizio Frigeri sono, per la loro consistenza, il Cappuccino di Emmi e lo Strong Macchiato. «Per me, quest’ultimo è il prodotto di riferimento in questo segmento», ribadisce Frigeri. Anche per Liridon Rama il caffè forte della casa Emmi è quello che si avvicina di più a un vero e proprio caffè servito al bar. A chi ha un debole per il cappuccino dolce consiglierebbe il prodotto Lattesso. Per Claude Stahel le bibite fredde al caffè sono peraltro ammesse solo per il campeggio e i viaggi in auto. Altrimenti hanno poco o niente da spartire con il caffè come lo intende lui. ◆


IL CONSULENTE

Nella rotatoria, prudenza! Gran parte degli automobilisti sanno come affrontare le rotatorie, tuttavia capitano ancora troppi incidenti. Chi non rispetta le regole della circolazione e reca danni agli altri utenti della strada rischia sanzioni pesanti. TESTO URS-PETER INDERBITZIN

L

a circolazione nelle rotatorie è diventata una cosa comune dalle nostre parti nel corso degli ultimi 35 anni. Dunque la maggioranza dei conducenti ha imparato come ci si deve comportare. Ciò che tuttavia si vede ancora spesso sono automobilisti che azionano troppo tardi la freccia prima di uscire dalla rotonda, o non la mettono proprio, intralciando così l’entrata agli altri utenti in attesa. Di fatto il codice prescrive tassativamente l’uso della freccia a destra prima dell’uscita. Chi non lo fa, rischia di incorrere in una multa disciplinare di 100 franchi.

MW

Prima di inserirsi nella rotatoria occorre adattare la velocità e concedere la precedenza ai veicoli provenienti da sinistra dentro la rotatoria

stessa. Tuttavia non mancano conducenti che invece di immettersi lentamente danno un ulteriore colpo di gas e accelerano, da un lato per non dover concedere la precedenza ai veicoli già all’interno della rotonda, e dall’altro per precedere i veicoli che si apprestano ad entrare all’entrata successiva. E magari escono dalla rotonda facendo stridere le gomme. Manovre queste che causano sovente inutili incidenti.

Nell’angolo cieco Guidare in rotatoria richiede la massima attenzione, in particolare quando nella stessa circolano anche veicoli a due ruote. Recentemente il Tribunale federale ha esaminato il caso di un conducente che immettendosi in una rotonda non aveva visto una ciclista che già vi circolava proveniente da sinistra, e aveva

urtato la bicicletta messo non ritiene elettrica. La donna che essa abbia era caduta subendo commesso un’imlesioni che avevano prudenza qualifimesso in pericolo cata tale da metla sua vita. Il contere in secondo ducente chiedeva piano la negliURS-PETER di essere prosciolto, genza dell’autoINDERBITZIN sostenendo di non mobilista. «Se egli consulente aver potuto vedere non fosse venuto giuridico la donna perché si meno al suo obtrovava esattabligo di prudenza, mente nell’angolo cieco fornon si sarebbe venuto a tromato dal montante anteriore. vare a fianco dell’e-bike nel Per giunta, la ciclista avrebbe momento in cui la ciclista si anch’essa infranto le regole apprestava a lasciare la rotadella circolazione, dal motoria; di conseguenza, il commento che si era spostata portamento, per quanto disulla destra senza segnalare sattento, della donna, non con il braccio l’intenzione di avrebbe portato ad una collilasciare la rotatoria. sione» (Tribunale federale 6B_1093/2017 del 25.4.18). Effettivamente nella sua senIl conducente colpevole è tenza la corte losannese constato condannato a una pena ferma che anche il comporta- pecuniaria di 120 000 franmento della guidatrice della chi e ad una multa di 6000. bici elettrica ha contribuito a Dovrà inoltre attendersi il ricausare l’incidente. Ciò pretiro della patente. ◆

Prevenire è meglio che curare – in particolare quando nella rotatoria circolano dei ciclisti.

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Wegeheld.org Panoramica sulle denunce dal 1° al 31 maggio 2018 a Berlino. E se l‘eccesso d’informazione andasse a scapito dell’informazione stessa?

Strumenti di delazione o ancore di salvezza? Alcune applicazioni estere permettono, grazie allo scatto di una foto, di denunciare gli automobilisti posteggiati illegalmente. Ma sono veramente efficaci oppure servono solamente a scavare un fossato tra i diversi utenti della strada? Nostra inchiesta. TESTO ALINE BEAUD

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MOBILITÀ

B

ig Brother la sta guardando. Sì, proprio lei, caro automobilista, che ha appena posteggiato illegalmente sulla strada, addirittura in un parcheggio privato. E non parliamo degli assistenti di polizia che potrebbero metterle una multa, bensì di normali cittadini che stavano imboccando la strada che lei forse ha ostruito e che potrebbero denunciarla tramite un’apposita applicazione. Occhio quindi, perché dietro ogni utente di smartphone potrebbe nascondersi uno spione… perlomeno in Gran Bretagna e in Germania. Siamo onesti però, posteggiando a casaccio ha invaso il territorio altrui o forse ostruisce altri utenti della strada o addirittura li mette in pericolo. In ogni caso, resta la questione di fondo: la denuncia per mezzo di un’applicazione è veramente efficace? Touring ha condotto un’indagine. In Germania, l’applicazione gratuita Wegeheld, creata nel 2014, è già stata scaricata più di 50 000 volte e conta tra i 2000 e i 7000 utenti attivi. Grazie all’app è possibile trasmettere una foto direttamente alle autorità competenti o pubblicarla su wegeheld.org. In questo caso, per garantire la protezione dei dati, alcune parti dovrebbero essere cancellate dall’utente nel sistema. Qual è lo scopo principale dell’app? Liberare la strada per i pedoni

e i ciclisti nonché per i trasporti pubblici e i mezzi di soccorso. «In Germania, le multe non costano molto. La polizia e le autorità sono oberate di lavoro. È quindi necessario l’impegno della cittadinanza», spiega Heinrich Strössenreuther, il ciclista militante all’origine dell’app.

10 sterline a chi denuncia Oltremanica, i potenziali giustizieri possono scaricare l’applicazione i-Ticket. Sviluppata dalla ditta UK Car Park Management (CPM), essa è destinata ai proprietari di posteggi privati. Una volta effettuata la registrazione, l’azienda inglese invia una segnaletica da sospendere nei dintorni dei parcheggi. I passanti possono quindi fotografare le auto posteggiate illegalmente sui posti segnalati. CPM s’incarica d’inviare la multa. Quando questa viene pagata, il denunciatore incassa la somma di 10 sterline (circa 13 franchi). Da parte sua, il proprietario dei posteggi non deve ricorrere ad agenti di sorveglianza. In Svizzera, qualcosa di simile era disponibile alcuni anni fa nell’app AutoIndex Plaques Suisse della R!Digital Sagl. Questa funzione è poi stata soppressa. Per quali ragioni? Purtroppo si possono solo fare delle speculazioni, dato che le molteplici richieste di Touring agli interessati sono rimaste senza risposta al momento di ultimare il no-

stro articolo. Ma è chiaro che questi sistemi di denuncia suscitano interesse, tanto in Svizzera quanto altrove. «E non sono nuovi, spiega Olivier Glassey, sociologo delle nuove tecnologie all’Università di Losanna. Inoltre c’è questo fantasma del poter denunciare tutto in ogni momento. E grazie al digitale, si può farlo senza esporsi». Secondo lui, le motivazioni dei denunciatori sono diverse: l’aspetto ludico – si parte per una caccia al tesoro, un po’ come in Pokémon GO –, l’attrattiva del guadagno, la voglia di vendicarsi oppure di farsi giustizia. L’esperto rende attenti sul fatto che tali sistemi non considerano gli elementi contestuali delle foto. «Si è molto rapidi nell’allarmare, ma più lenti nel verificare e validare l’informazione», ci dice. E in più non si tiene conto delle conseguenze per le persone denunciate: sono al corrente della denuncia?

Una soluzione efficace? L’inventore di Wegeheld, Heinrich Strössenreuther, sostiene che a volte basta già far finta di fotografare. Afferma che un numero crescente di località tedesche cooperano, poiché non possono più gestire il problema da sole. Secondo lui, sempre più utenti desiderano liberare le vie pedonali o ciclabili con pochi clic. Per accrescere le possibilità di riuscita, Heinrich Strössenreuther ha

pure lanciato una petizione che richiede di aumentare le multe a 100 euro, parificandole al livello europeo. Essa è sostenuta da 12 associazioni attive nell’ambito della mobilità. Per il ciclista le cose sono chiare: l’app riscontra un ottimo successo e fa decisamente parte della soluzione per liberare le strade. A Berlino, Stephan von Dassel, il sindaco del distretto Mitte, una delle amministrazioni berlinesi, afferma di non conoscere Wegeheld. Menziona però un’applicazione simile denominata Ordnungsamt-Online, la quale permette pure di denunciare gli altri, per esempio in caso di deposito illegale di rifiuti. «L’app è poco utilizzata per segnalare i posteggi abusivi. Questo genere di disagi non durano molto a lungo, facendo sì che le autorità competenti possano recarsi sul posto per constatare i fatti», spiega sottolineando uno dei limiti del sistema. Dal canto suo, il sociologo Olivier Glassey cita la questione della selezione delle informazioni: «Per le infrazioni gravi al codice stradale, che mettono in pericolo la vita altrui, è opportuno chiamare in primo luogo la polizia. Non sono sicuro che l’utilizzo di queste applicazioni sia costruttivo, poiché se tutti adottassero questo sistema, ci sarebbe rapidamente una saturazione. Senza contare poi i problemi giuridici che sicuramente ne derivano». ◆

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Belmont-sur-Lausanne Dopo il 1954, sono sorti tanti immobili ad ovest della località attraversata dall’autostrada A9.

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MOBILITÀ

Cavalieri del cielo al servizio del territorio Due generazioni di piloti-fotografi vodesi si sono tesi la mano per mostrare l’evoluzione del paesaggio cantonale. Oggi anche alcuni scienziati danno il loro contributo per salutare un’opera pionieristica destinata sicuramente a fare epoca: Vaud du Ciel. TESTO JÉRÔME LATHION | FOTO OLIVIER VOGELSANG

N

JEAN-MICHEL ZELLWEGER, ALPHONSE KAMMACHER

el piccolo mondo dell’aeronautica vodese il suo nome è leggendario. Alto ufficiale dell’aviazione militare tra le due guerre, in seguito capo dell’aerodromo della Blécherette (Losanna), Alphonse Kammacher (1900– 1983) è all’origine di un vero tesoro: oltre 3000 fotografie aeree di città e località vodesi, scattate tra il 1930 e il 1958. Ossia 3200 preziose e fragili lastre di vetro spalmate di gelatina… di cui l’aerodromo della Blécherette aveva voluto sbarazzarsi negli anni 1970. Per la più grande gioia di una coppia di collezionisti ginevrini, oggi scomparsa, che contava tra le sue conoscenze Roger Emmenegger. Fotolitografo losannese d’origine svizzero-tedesca, specializzato nelle opere d’arte, Emmenegger ricorda: «Bisognava assolutamente evitare che la collezione andasse dispersa assecondando i desideri dei privati o dei comuni». Approfittando delle sue relazioni interpersonali, l’uomo riesce finalmente nel 2012 a convincere la direzione degli Archivi cantonali vodesi e ac-

quista la collezione, un vero patrimonio storico. Una volta acquistato il fondo dallo Stato e dopo la digitalizzazione delle foto da parte dell’imprenditore losannese, l’idea di un libro comparativo non tarda a prendere forma. «Ma un’opera simile, realizzata tramite un’edizione in proprio e senza aiuti finanziari, si sarebbe rivelata troppo onerosa. E bisognava ancora trovare un pilota-fotografo per attualizzare le foto», prosegue Roger Emmenegger. Un’altra felice coincidenza gli farà incontrare Jean-Michel Zellweger. Dr. ingegnere chimico, delegato scientifico alla Direzione generale dell’ambiente del canton Vaud, l’uomo provvidenziale è anche un pilota con la passione delle foto aeree. Cerca di rielaborare le vecchie immagini, d’identificarle e catalogarle, prima di lasciarsi tentare dalla grande avventura: produrre delle foto identiche per testimoniare, a quasi tre quarti di secolo d’intervallo, l’evoluzione dello sviluppo territoriale. Voli di ricognizione, riprese aeree: il lavoro titanico sarà Gli ideatori di «Vaud du Ciel», Zellweger ed Emmenegger.

realizzato tra il 2015 e il 2017. Circa 100 ore di volo e non meno di 30 000 scatti più tardi, l’uomo presenta vari gustosi aneddoti, senza dimenticarsi di rendere omaggio alle prodezze del suo precursore: «Si sa che Kammacher era guercio, che la sua macchina fotografica di bordo, di gran dimensioni, pesava più di 5 kg. Doveva avere un operatore (attestato da una testimonianza) e dunque volare con un biposto aperto. Preferibilmente in inverno, per evitare il più possibile le turbolenze».

Impresa ardua Alcuni decenni dopo, malgrado l’evoluzione del materiale, l’impresa non è stata priva di difficoltà: «L’apertura alare del mio motoaliante mi ha costretto spesso a ricercare delle traiettorie complesse prima di trovare il buon posizionamento, spiega Jean-Michel Zellweger. E ho dovuto richiedere l’aiuto di una quindicina di piloti di mia conoscenza, poiché tenere i comandi e contemporaneamente scattare le foto sarebbe stato semplicemente suicidario!». Senza dimenticare che volare a un’altitudine tanto bassa quanto quella di Kammacher è oggi proibito. «Una delle principali difficoltà è quella di trovare la buona angolazione per evitare i riflessi dovuti agli strati di foschia, che possono nuocere alla foto», spiega il pilota-fotografo.

Oggi l’avventura può dirsi quasi conclusa, grazie all’uscita dell’opera in tre volumi intitolata Vaud du Ciel, pubblicata da Presses polytechniques et universitaires romandes (PPUR) e annunciata per la fine dell’anno (v. sotto). Il sostegno di numerosi scienziati che hanno contribuito alla realizzazione di questo lavoro conforta i due associati sulla fondatezza civica della loro azione: «Più che un libro si tratta di una missione, ci dice Roger Emmenegger. Cosa si farà nel 2050 in materia di sviluppo territoriale? Portiamo all’attenzione dei politici una constatazione, offriamo loro uno strumento che autorizza una visione». In tal senso, sarebbe bello se la pionieristica iniziativa vodese potesse assumere una portata nazionale. Chissà… forse dei fondi d’archivi simili non chiedono altro che esser tolti dal dimenticatoio, tra Dübendorf e Lugano. ◆

CONTRIBUTI PRESTIGIOSI Ognuno dei primi due volumi di Vaud du Ciel riunirà 700 foto comparative che mostrano l’evoluzione del paesaggio, del patrimonio costruito, della crescita delle città oppure dello sviluppo delle infrastrutture nel canton Vaud. Le didascalie portano la firma di Jean-Pierre Dewarrat, archeologo del territorio. Il terzo volume, sotto la direzione dell’urbanista Xavier Fischer e del professore d’architettura del Politecnico federale di Losanna (EPFL) Bruno Marchand, riunirà i contributi di una decina di specialisti dell’ambiente, dello sviluppo territoriale e dell’urbanizzazione. Un complemento indispensabile al ricco contenuto iconografico raccolto. Il cofanetto con i tre volumi è già sin d’ora disponibile in sottoscrizione, al prezzo di favore di 125 fr., all’indirizzo vaud-du-ciel.ch

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Si emigra! Quando il circo Chnopf lascia i suoi quartieri invernali, per spostarsi verso il primo luogo di rappresentazione in riva al lago di Zurigo, provoca un vero e proprio trambusto. In viaggio con gli acrobati. TESTO ALINE BEAUD | FOTO ALINE BEAUD, EMANUEL FREUDIGER

Quartiere generale È ad Altstetten (ZH) che il circo trascorre l’inverno.

Operazione millimetrica eseguita con delicatezza.

Il lavoro di squadra è indispensabile per le manovre.

Aggancio I carrozzoni sono riuniti in convoglio.

Chiave nella porta Tutto è pronto per «emigrare»!

Pausa distensiva per gli acrobati, nel corpo e nell’anima.

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Dal vivo prima della partenza.

S

ono le 0 quando arriviamo ad Altstetten ( ) al quartiere generale del circo in questo inizio di giugno. qui che le installazioni del circo Chnopf e alcuni impiegati trascorrono l’inverno. Ma il gruppo di 22 collaboratori è sul punto di mettersi in strada. Prima fermata, la ote Fabri in riva al lago di urigo. La tournée 20 porterà i carrozzoni e le roulotte del circo attraverso la Svizzera, da ienne a Lugano, passando in particolare da St. rsanne, Langnau, lten e erna. Gli artisti si esibiranno in 0 rappresentazioni davanti a pi di 5 000 spettatori. uesto lunedì mattina l’agitazione è palpabile e la piccola truppa è molto indaffarata. isogna preparare i carrozzoni, spostarli e fissare in modo estremamente preciso gli agganci, riscaldare il motore del trattore, procedere alle ultime verifiche tecniche e mettersi in viaggio. Prendono così forma dei convogli molto originali e i curiosi vedono sfilare sulla


MOBILITÀ

L’attraversamento di Zurigo in trattore, un avvenimento raro.

strada la scena, la cucina, il frigo, lo stand dei souvenir, gli impianti sanitari o ancora l’ufficio del circo. Un vero spettacolo! Stavolta il tragitto durerà soltanto una mezzoretta, ma talvolta può raggiungere le 8 ore, a dipendenza del luogo dello spettacolo. A dire il vero, la durata del percorso non ha molta importanza poiché, prima di ogni partenza, tutto deve essere preparato minuziosamente. Non essendo poi possibile invertire la direzione di marcia, non sono ammessi errori. ◆ Il circo Chnopf è in tournée fino al 15 settembre. Non occorre acquistare un biglietto per assistere ad una delle rappresentazioni, una colletta ha luogo alla fine di ogni spettacolo. chnopf.ch

I carrozzoni si avviano verso il primo luogo di rappresentazione.

Anna, la cuoca della truppa, si mette in viaggio.

Incrocio Fondamentale non sbagliare direzione!

Ai curiosi non manca certo il sorriso.

Giungla urbana Passaggio alla stazione di Zurigo Enge.

Arrivo in riva al lago alla Rote Fabrik.

Installazione L’allestimento si svolge sotto la pioggia.

Sollievo per Konrad Utzinger (a s.), direzione generale, e Dave Sieger, produzione.

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TECNICA

SEAT ARONA 1.0 TSI XCELLENCE

Crossover con un buon equilibrio

Tanta plastica e rivestimenti bianchi nell’abitacolo.

E3 cilindri 1,0 l benzina, 115 CV W6,8 l/100 km (media del test), etichetta energia D Vautonomia: 585 km kpeso: 1261 kg (modello del test) P9,7 s da 0 a 100 km/h L27 100 fr. Design interno ed esterno attrattivo

La piccola Seat Arona è maneggevole e il motore risulta elegante e potente, nonostante il downsizing. Un'auto crossover che si presta per viaggi, città e percorsi alpini.

Maneggevolezza e visibilità

TESTO FELIX MAURHOFER | FOTO EMANUEL FREUDIGER

Cambio facile

Possibili consumi ridotti Sterzo preciso Disposizione logica dei comandi Sedili comodi

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L Varie modalità di guida da selezionare.

SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO Seat Arona Xcellence: 5 porte, 5 posti; 27 100 fr. (auto del test: 30 850 fr.) Gamma: dalla Reference, 95 CV (18 900 fr.) alla FR, 150 CV, (30 200 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (570 fr.), audio Beat (560 fr.), fari LED (710 fr.), sedili riscaldati (370 fr.) Garanzia: 2 anni di fabbrica/ chilometraggio illimitato, 2 anni mobilità; garanzia corrosione: 12 anni (condizioni) Importatore: Amag Import AG, Aarauerstrasse 20, 5116 Schinznach Bad, seat.ch DATI TECNICI Motore: 3 cilindri, 1,0 litro benzina, 115 CV; 200 Nm; cambio a 6 marce, trazione anteriore. Peso: 1261 kg (automobile del test), peso totale 1660 kg, carico rimorchiabile 1100 kg

85%

Inerzia del volano motore 155 cm

Spazio risicato Bagagliaio solo sufficiente Prezzo elevato per una SUV utilitaria Accesso dietro difficoltoso

na volta al volante, piace la posizione di guida rialzata, che offre un’ottima visibilità periferica. Il coc pit realizzato in prevalenza in plastiche è sobrio e presenta una rifinitura solida. I sedili anteriori possono ospitare persone di grande statura e pure gli alpinisti possono farsi trasportare vestiti pronti all azione. Il cruscotto è ordinato: gli elementi di comando e gli indicatori sono sistemati in maniera logica. Seguendo il trend generalizzato, Seat ha dotato questa piccola crossover di numerosi sistemi di assistenza e infotainment, dal Front Assist all’assistente per le partenze in salita fino al bo connettività con caricatore senza fili che mantiene lo smartphone sempre in carica. iversi dispositivi si trovano già nell allestimento base e agli amanti della montagna almeno in auto non dovrebbe mancare nessun comfort.

Piccola ed agile

Un'Arona vivace con cui condividere gli hobby.

Niente 4×4

a crossover Arona non ha solo l’aspetto perfetto per percorrere la strada che dalla città porta in montagna alla palestra di roccia. Infatti la sua configurazione si adatta per affrontare ogni tipo di terreno, dall’asfalto urbano fino alle strade sterrate alpine. La Seat Arona abbiamo testato la versione cellence è certo basata sulla stessa piattaforma della Ibiza, ma è un ottimo esempio della flessibilità che la piattaforma modulare (M ) del gruppo è in grado di offrire. ispetto alla Ibiza, questa crossover di , m è appena cm pi lunga e 0 cm pi alta. La maggiore altezza da terra è utile sui terreni sconnessi, mentre nel bagagliaio da 00 litri, il cui volume si pu aumentare fino a 2 0 l abbattendo gli schienali del divano, trovano spazio lo speciale materasso e l’equipaggiamento completo per l’arrampicata. Ampliando il bagagliaio nel piano di carico viene per a crearsi un gradino.

passo 255 cm lunghezza 414 cm larghezza 178 cm bagagliaio: 400–1280 litri pneumatici: 215/45 R18, min. 195/60 R16

A prima vista non ci si attenderebbe una grande spinta dal tre cilindri a benzina da l e 5 C . ulla di pi sbagliato perché senza vantare esorbitanti doti da sprinter, se la cava egregiamente. In salita è spesso necessario scalare marcia, mentre in pianura il motore brilla per la sua silenziosità. Il telaio è ben studiato sia per le curve sia per i lunghi tragitti. Lo sterzo diretto e il raggio di sterzata ridotto assecondano le manovre. Il cambio è fluido e lavora in buona armonia con il motore. ◆ luglio / agosto 2018 | touring

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TECNICA

CHECK-UP TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Accelerazione (0–100 km/h): Elasticità: 60–100 km/h 80–120 km/h Diametro di sterzata: Frenata (100–0 km/h):

9,7 s 5,9 s 6,8 s 10,5 m 36,2 m

TCS MoBe: Herbert Meier

Insonorizzazione: 60 km/h: 58 dBA 120 km/h: 71 dBA COSTI DEI SERVIZI Manutenzione (km/mese)

mano d‘opera (fr.)©1 30 000/24 1 312.– 60 000/48 1,9 576.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 15,7 3781.– 1

ore

incl. materiale

COSTI D’ESERCIZIO km/anno ct./km

fr./mese fissi variabile 15 000 61 505.– 259.– 30 000 41 505.– 518.– Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Seat: da 95 a 190 fr. Cockpit dalla buona ergonomia.

CONSUMO AL BANCO DI PROVA (UE 80/1268) urbano extra urb. misto TCS nessuna misurazione Fabbrica 5,9 4,3 4,9 113 g/km Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: 133 g/km Etichetta energia (A–G): D CONSUMO DEL TEST 6,8 l/100 km serbatoio: 40 litri

autonomia 585 km

Seat Arona 1.0 Xcellence in dettaglio CARROZZERIA L'Arona è la prima crossover di Seat sul mercato. È ottenibile soltanto in versione 4×2 ed è basata sulla Seat Ibiza. Un’auto utilitaria leggermente rialzata e con più spazio per la testa. La carrozzeria offre un’ottima visibilità e anche le manovre sono facilitate dal raggio di sterzata di soli 10,5 m. Purtroppo il bagagliaio non è più grande di quello di un’automobile compatta. ABITACOLO Gli interni dell’Arona sono spogli e senza fronzoli, ma valorizzati da stilemi bianchi. I comandi sono chiari e ordinati in modo logico. La lavorazione dei materiali è buona. COMFORT Per una piccola SUV la versione Xcellence offre un comfort adeguato. Particolarmente i comodi sedili e le sospensioni sono convincenti. La rumorosità interna non è fastidiosa, ma confrontata ai valori medi di altre categorie, risulta soltanto mediocre. PREZZO-PRESTAZIONI La buona dotazione di base della versione Xcellence e i costi dei servizi bassi sono fattori che parlano a favore della Seat Arona. Le prestazioni e i consumi invece sono nella media. Una Seat Ibiza con le stesse dotazioni costa comunque 6000 franchi in meno.

COMPORTAMENTO Il comportamento è equilibrato e offre un buon compromesso tra sportività e comfort. Anche la guida in curva non è tcs.ch/ portale-video un problema per l’Arona, che mantiene con precisione la traiettoria.

Più spazio nel baule abbassando gli schienali. A due colori per far bella figura.

MOTORE E TRASMISSIONE L’autovettura del test era spinta dal diffuso tre cilindri TSI da 1,0 l di casa VW, che eroga 85 kW e 200 Nm a 2000 giri/ min. Il motore è molto silenzioso e senza vibrazioni a regimi bassi e medi, mentre quando sale di giri è un po’ più ruvido, senza contare che questo benzina a iniezione diretta è un po' preda dell'affanno a regimi elevati. CONSUMO Adottando una guida moderata è possibile mantenere il livello dei consumi sotto i 6 l/100 km. Il dato di fabbrica di 4,9 l/100 km non è tuttavia realistico. SICUREZZA Abbiamo riscontrato un buon livello per quanto concerne la sicurezza della Seat Arona sottoposta a test. Lo spazio di frenata di 36 metri corrisponde alle aspettative.

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CREDITS: materasso da arrampicata Black Diamond «Drop Zone» di Bächli Bergsport.

il video del test


ALD

TECNICA

Ciclisti in vista?

Un rilevamento prezioso I sistemi evoluti riconoscono la presenza di biciclette.

Il regolatore adattativo e la frenata d’emergenza sono delle assistenze alla guida che dovrebbero rilevare, in alcune situazioni, la presenza di una due ruote. Un’affidabilità alquanto relativa secondo un test TCS. TESTO MARC-OLIVIER HERREN

P

recisiamolo subito: i costruttori non hanno affatto la pretesa che i regolatori di velocità adattativi e i sistemi di frenata d’emergenza costituiscano dei dispositivi infallibili per avvistare i ciclisti e gli scooteristi che precedono una vettura. Un dato di fatto corroborato anche dal test comparativo del TCS, realizzato con 5 modelli provvisti di tali assistenze (Audi A3 2016, Mercedes Classe E 2017, Mitsubishi Outlander PHEV 2014, Volvo V40 2012, VW Arteon 2017). Il test ha considerato diverse situazioni di traffico, simulate con una bicicletta elettrica e un grande scooter. Pochi problemi sui rettilinei: le due assistenze che funzionano tramite radar hanno riconosciuto la due ruote che precedeva la vettura. Tuttavia è risultato che la due ruote che viaggia in mezzo alla corsia di circolazione viene generalmente reperita

prima. Sono state rilevate delle notevoli disparità tra i diversi modelli, a dipendenza della posizione della due ruote sul campo stradale.

Occhio alle curve I risultati sono meno convincenti nelle curve. Se, in un primo tempo, la due ruote è stata rilevata, i sistemi l’hanno persa in curva. Da notare che lo scooter è stato localizzato più a lungo ri-

spetto alla bici. Fatto sta che il conducente ha dovuto intervenire per rimediare alle carenze dei sistemi di assistenza. Le cose si complicano in presenza di una due ruote ferma sul bordo destro o sinistro della carreggiata. Certi sistemi non l’hanno nemmeno rilevata, altri hanno emesso un allarme sonoro. Cosicché il conducente ha dovuto effettuare una manovra per schivarla. Il sistema Mer-

REGOLATORE ACC

FRENATA AEB

Il regolatore di velocità adattativo (adaptative cruise control, ACC) applica automaticamente la velocità pre regolata, mantenendo contemporaneamente una distanza di sicurezza costante dal veicolo che viaggia davanti. Per fare ciò, usa un’emittente radar o laser che localizza il veicolo precedente. Quando quest’ultimo esce dall’area di rilevamento, la velocità definita inizialmente viene ristabilita. Vi sono differenze significative tra i vari ACC sul mercato.

La frenata automatica d’emergenza (automatic emergency breaking, AEB) dovrebbe evitare le collisioni o, se non altro, ridurne la gravità. Avverte il conducente con dei segnali ottici, sonori o sensoriali quando individua una collisione imminente con un veicolo, un pedone o un altro ostacolo. In situazione estrema, essa attiva una frenata d’emergenza automatica. Anche in questo caso, l’efficienza varia sensibilmente in funzione dei sistemi.

cedes ha riconosciuto il ciclista fermo al centro della carreggiata e ha attivato un segnale acustico e poi una frenata d’emergenza. Ma non ha reagito alla presenza della due ruote sui bordi della carreggiata. Mercedes ribatte che questa regolazione mira proprio ad eliminare le frenate erronee e a preservare la fluidità del traffico nel caso in cui ci sarebbe sufficiente spazio per scansare l’ostacolo.

Massima attenzione Conclusione: l’automobilista non dovrebbe affidarsi unicamente alla vigilanza del regolatore adattativo e della frenata d’emergenza per individuare la presenza di veicoli a due ruote. Queste assistenze funzionano perfettamente in numerose situazioni standard, ma in altri casi non reagiscono, o solo parzialmente. Dunque è vero che esse facilitano il compito del conducente informandolo, o perfino assistendolo, ma non possono essere assimilate a una forma di guida autonoma. Di conseguenza il conducente deve assolutamente mantenere alta la propria attenzione. ◆ luglio / agosto 2018 | touring

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Icona Il lunotto del Maggiolino, un pezzo di storia automobilistica.

VW MAGGIOLINO IN SVIZZERA

70

Un amore di «Bretzel»… Nell’aprile 1948, i primi 25 Maggiolini della Volkswagen facevano la loro comparsa alla frontiera svizzera. In maggio, un corteo di 25 «Bretzel» ha fatto rivivere tale storico momento. Emozioni al volante di uno di loro. TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER, MARCUS WERNER

A

ncor adolescente, il garagista vodese Frédéric ovay aveva già notato questa ol s agen verde pastello. na decina d’anni fa, grazie al passaparola, è riuscito a tirar fuori dal letargo nel quale era sprofondato da una quindicina d’anni, questo venerabile modello 5 . na bella pulizia, una semplice rimessa a nuovo della meccanica e una mano di vernice sono bastati per ridare il suo antico splendore a questo appetitoso « retzel». n soprannome dato ai modelli usciti tra il e il 53 e che deModello 1951 Tutto originale, 91 000 km sul contachilometri e un valore di circa 50 000 fr.

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riva dal lunotto ovale attraversato da un montante centrale.

Pezzo d’antologia i fronte a questo pezzo d’antologia automobilistica, si esita tra prosternazione e spleen, considerata l’austerità che lo circonda. Ma ben presto, il fascino desueto del Maggiolino ha la meglio sugli interni beige mantenuti tali e quali. Stessa sensazione per gli odori, che richiamano profumi originali ed effluvi di chiuso. Frivolezze dell’automobilista contemporaneo. Tanto pi che questo veicolo

spartano cela alcune raffinatezze, come le nervature che ornano le maniglie delle porte e le frecce di direzione. poi c’è il gustoso rituale che precede l’avviamento: aprire le due botole situate a lato dei parafanghi e che fungono da ventilazione, nonché ricaricare il grande orologio che abbellisce il cruscotto. Il nostro « retzel» è pronto a farsi sgranocchiare. Generalmente basta un colpo di starter per lanciare il cilindri bo er di 25 C . Lo si sente a malapena, si mette a tossicchiare, ma gira per dav-

vero. S’impugna la lunghissima leva delle marce, e la grassoccia silhouette di m si mette in marcia con nonchalance. iene poi il susseguirsi delle marce non sincronizzate. ualche cigolio pi tardi, il Maggiolino ben lanciato mantiene la rotta, solo un po’ perturbato da alcune trepidazioni della sospensione. Anche se pu raggiungere i 00 m h, privilegia una velocità di crociera di 0 0 m h. Preferibile, dato che i freni erano già piuttosto malandati in origine. Ma ci non ha impedito a ovay di percorrere 500 m durante il raduno di maggio. Indistruttibile ◆ Un grande raduno, organizzato il 25 e il 26 agosto a Interlaken, commemorerà i 70 anni di VW in Svizzera. mitfeiern.ch


anni

TECNICA

PORSCHE 356

... e un mito ambulante

Parabrezza La 356 Speedster si riconosce dal suo parabrezza. Può essere coperta da una semplice capote.

La saga Porsche inizia nel 1948 con la sportiva 356. Il suo arrivo è intimamente legato alla Svizzera. Proposta come coupé e cabrio, raggiungerà il culmine nel modello speedster. La riscopriamo sulle rampe del passo del San Bernardino.

P

orsche non fu sempre il modello di redditività che conosciamo oggi. Tutt’altro. In una uropa esangue, il suo lancio deve molto allo svizzero upprecht von Senger che, nel , acquisì i diritti delle prime cinque 35 . La produzione poté così iniziare. Il primo coupé fu presentato alla fine del , prima d’esser incoronato al Salone di Ginevra. Porsche iniziava così la sua marcia trionfale. n successo onorato con la Speedster, promossa al rango di mito automobilistico. p-

Ambita La versione Speedster fa parte delle vetture più adulate dai collezionisti.

pure, i fondamentali di questa versione di classe, ordinata specificamente per gli SA, sorprenderanno i non specialisti. Come il coupé e il cabriolet, la sua tecnica deriva direttamente dal Maggiolino, di cui riprende le basi del telaio e del cilindri bo er. ifficile da credere quando ci si ritrova di fronte a questo modello 55, di una bianchezza immacolata e dall’abitacolo in cuoio scintillante. Ma alcuni indizi, come le maniglie delle porte, ricordano incredibilmente l’«Auto del popolo». L’analogia finisce qua, dato che il

coupé costava originariamente 500 fr. sorbitante. Ma qui si ha a che fare con un gioiello prodotto artigianalmente, come testimoniano le chiusure delle porte dalla precisione millimetrica. Si resta altrettanto sbalorditi per i sedili sportivi rossi in pelle, che s’ispirano pi all’Art déco che non agli avvolgenti sedili sportivi. na pressione sullo starter e la nostra Speedster conferma che il suo blocco ,5 l sviluppa effettivamente 55 C . Pi che sufficienti per mischiarsi al flusso del traffico. Cosicché si attraversano

tranquillamente le gole della ia Mala e si toccano facilmente i 00 m h lungo la semiautostrada verso il passo. Anche i freni funzionano onorevolmente. Si pu allora ammirare il cruscotto e i suoi contatori vintage. Fino ai tornanti del San ernardino. ui, la manovrabilità della leva del cambio, con la sua lunga corsa, e dell’ampio volante, con la fine corona in bachelite, assume le sembianze di una seduta di muscolazione. Senza troppi timori per questo prezioso bolide, che sfiora i 500 000 fr., affrontiamo autoritariamente le curve malgrado lo sterzo poco cooperativo. n esercizio tonificante ma faticoso, ricompensato da una certa esultanza dei curiosi presenti in cima al passo. ◆

Atmosfera retró La strumentazione con i grandi contatori. E il diametro imponente del volante.

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TECNICA

VOLVO V60

Che tenuta, questa break! N4,76 m; bagagliaio: 529 l Ebenzina 310 CV, diesel 150/190 CV; 4×2 e 4×4; da 0 a 100 km/h in 5,8 s; consumo (misto): da 4,4 l/100 km; CO da 117 g/km Lda 49 800 a 67 200 fr.

Una vera Volvo Simile alla station wagon V90, la V60 è tuttavia più dinamica e compatta.

2

TESTO MARC-OLIVER HERREN

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i primo acchito, si ha veramente l’impressione di trovarsi di fronte alla possente station wagon V90, tanto più che la V60 è cresciuta di 13 cm. Ma dopo discussione con i designer svedesi, bisogna ammettere che questa seconda generazione dalla linea del tetto abbassata e le spalle più scolpite esprime un carattere proprio. Tanto più che l’altezza ridotta (–5 cm) offre il sentimento che questa station wagon familiare sia letteralmente incollata a terra.

Un’impressione che si conferma al volante. Nonostante la sua statura imponente, la V60 è inchiodata alla strada e affronta le curve strette senza il minimo segno di rollio. I fanatici delle SUV farebbero bene a farci un giro. Niente di rivoluzionario sul piano tecnico, dato che questa station wagon condivide la piattaforma con i grandi modelli Volvo. Ritroviamo dunque un asse posteriore a bracci multipli sofisticato e, a scelta, una trazione integrale che offre una motricità senza pari. Tuttavia anche le ver-

Lotta agli scontri frontali

Bardata di sistemi di assistenza, la station wagon V60 inaugura un sistema di frenata che mira ad attenuare gli scontri frontali. Agendo in maniera indipendente rispetto al sistema di mantenimento della corsia, questa funzione rileva l’imminenza di una collisione frontale tramite sensori. Oltre ad un allarme visivo e sonoro, aziona una frenata d’emergenza che riduce la velocità a circa 10 km/h. Quest’innovazione nominata Oncoming Lane Mitigation è fornita di serie, così come il sistema anticollisione urbano che rileva ciclisti, pedoni e animali di grossa taglia. Infine, la V60 include il sistema di connettività Volvo collegato a distanza con gli smartphone.

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sioni a trazione anteriore se la cavano egregiamente. Nessuna sorpresa per quanto riguarda i motori, tutti 4 cilindri sovralimentati. La V60 esordisce con una motorizzazione a benzina da 310 CV scattante, ma dalle ripartenze un po’ brusche. Abbiamo apprezzato maggiormente il motore diesel da 190 CV. Logicamente, all’inizio dell’anno prossimo Volvo aggiungerà due versioni ibride plug-in da 340 e 390 CV. Entrambe vantano un’autonomia elettrica di 45 km.

Vera scandinava L’abitacolo ripropone i canoni stilistici della casa. Ossia un’assenza quasi totale di pulsanti, uno schermo tattile centrale ed una strumentazione digitale. Quest’architettura offre una plancia di bordo spoglia e fluida, valorizzata da veri inserti in metallo oppure legno. Familiare di lungo corso delle più accoglienti, la V60 riserva maggior spazio ai passeggeri dietro e vanta un vano bagagli ben configurato di capacità finalmente decente (circa +100 l). Stessa constatazione per la dotazione di base, con una nota di merito per la sicurezza. I prezzi sono allineati alla concorrenza d’alta gamma. ◆

Una frenata d’emergenza automatica riduce l’impatto nelle collisioni frontali.

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FOTO ALD

Sebbene sembri un copia e incolla della V90, la break V60 seduce con un portamento più dinamico, il comfort e la superba tenuta di strada!


TECNICA

OPEL GRANDLAND X ULTIMATE 2.0 D

Una motorizzazione di livello L’Ultimate 177 CV conferisce all’Opel Grandland X il dinamismo che ci si attende da una SUV compatta. Il tutto con una dotazione ricca. TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER

L

anciata inizialmente con motori che non superavano i 30 C , la pel Grandland sfiorava la sotto motorizzazione. ra il 2 l diesel da C casca a pennello. Se questo modello è disponibile solo nella versione d’alta gamma ltimate, ha quantomeno il vantaggio di essere ben equipaggiato e offerto a un prezzo corretto. proposto a una tariffa inferiore alla cugina Peugeot 300 con cui la Grandland è assemblata nelle officine di Sochau . A tal proposito, questa S fornisce un’anteprima della cosiddetta «deopelizzazione» che si preannuncia per il marchio tedesco rilevato da PSA. Con anche degli aspetti positivi, perché il motore turbo-

diesel dalla coppia generosa Trazione anteriore S familiare per definiseduce per la morbidezza di funzionamento. Molto pia- zione, la Grandland esprime un comportamento equilicevole da guidare in città, brato, con poco rollìo e caratsenza essere sportiva, eroga terizzato da uno sterzo molto riprese solide. Per giunta, indiretto. questo propulSenza essere sore lavora Presentazione elegante ludico, il tein buona arAmpia dotazione laio vuole monia con il Armonia cambio-motore essere rassicambio autoConsumi moderati curante. Promatico a Condotta equilibrata dotta unicarapporti. Sufmente in ficientemente Sospensione versione 2, reattivo, Modularità sommaria la Grandland quest’ultimo Assenza trazione integrale è esente da scala prontaeffetti di copmente verso il pia al volante e l’ SP opera in basso se necessario. Il tutto tutta discrezione. Pu essere con sobrietà: la Grandland dotata del sistema elettroltimate ha infatti registrato nico antipattinamento a 5 consumi di , l m, certamodalità di marcia che equimente superiori ai , l anpaggia i modelli PSA (300 fr.), nunciati, ma buoni per un ma manca dello stabilizzaveicolo di questa prestanza.

tore di velocità in discesa. Piuttosto stabile ad andatura moderata, la Grandland offre un buon comfort di marcia in autostrada. Gli occupanti dietro dispongono di uno spazio solo corretto, mentre il volume del bagagliaio è penalizzato dal sistema audio enon montato sull’ ltimate. il prezzo da pagare per una dotazione che include il navigatore e l’assistente per il parcheggio automatico. Apprezzabile anche l’aiuto del regolatore adattivo con «stop and go» ( 00 fr.). uanto basta per compensare l’assenza di modularità e la garanzia di fabbrica ridotta a 2 anni. ◆ 5 modalità a scelta ma niente trazione 4×4.

N4,48 m; bagagliaio: 520 l E2 l turbodiesel, 177 CV, 400 Nm; cambio aut. 8 rapporti, 4×2; da 0 a 100 km/h in 9,1 s; consumo (prova): 6,8 l/100 km; autonomia: 772 km L45 600 fr. Design piacevole Linee morbide che si distanziano dall’ostentazione di certe SUV. Qualità percepita buona.

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Ci sono le supercar e le auto da corsa omologate per la strada. Con la sua inedita tempra, la McLaren rientra nel novero di queste ultime. E regala un’esperienza esplosiva in pista. TESTO MARC-OLIVIER HERREN

PROFUSIONE DI CARBONIO A parte l’asse anteriore e posteriore in alluminio, la McLaren Senna è costruita essenzialmente in fibra di carbonio. Un materiale ultra leggero, condizione indispensabile per ottenere un bolide di così poco peso. A titolo di esempio ricordiamo che il grande alettone pesa soltanto 4,9 kg, la scocca del sedile avvolgente 3,4 kg e il piccolo spoiler anteriore 666 g. Secondo il costruttore, lo stesso pezzo prodotto in alluminio peserebbe 2,6 kg. I numerosi elementi in carbonio a vista che ornano la carrozzeria non sono insomma solo fumo negli occhi. Di altre parti verniciate non indoviniamo neanche l’origine carbonica. Questo florilegio di architettura leggera è coronato da un triplo scappamento in titanio e Iconel che emerge dal ponte posteriore. Un elemento sculturale che completa quest’auto fuori da ogni norma.

Q

uale migliore scenario del circuito portoghese dell’Estoril, dove Ayrton Senna ottenne la sua prima vittoria in F1, per impugnare il volante di questo bolide. Non ci vediamo proprio a domare la McLaren Senna nel traffico cittadino. A meno che non ci si voglia calare nel ruolo dei protagonisti di «Fast and furious». Furioso è peraltro il termine che ispira il design, subordinato più a esigenze aerodinamiche

che all’estro dello stilista, relegato in secondo piano. Oltre all’immenso alettone da 0,65 m2, rimaniamo sbalorditi davanti al muso ornato da molteplici sporgenze. Tutto è concepito per ottenere la massima portanza, nella fattispecie 800 kg a 250 km/h. Il doppio diffusore, ovviamente in carbonio, vi contribuisce notevolmente. Carbonio è la parola magica. La McLaren Senna vi ricorre sia per la cellula

MCLAREN SENNA

Forza della

Tonitruante Omologata per la strada, la McLaren Senna è soprattutto un animale da circuito. Attivo L’enorme alettone ruota fino a 40 gradi.

Ruggente Il triplo scarico, manna per gli occhi e le orecchie, anche se…


TECNICA centrale sia per molteplici parti di carrozzeria. Tanta tecnologica per un peso di 1198 kg, ossia l’equivalente di… una city-car. Una dieta dimagrante che contribuisce a dare ulteriore spinta al V8 biturbo, che con i suoi 800 CV non mancava certo di boost. In pista!

Esperienza folgorante Rinchiusi nello spartano sedile avvolgente in carbonio guarnito di alcantara, siamo pronti per qualche giro a fior d’asfalto. Il V8 dal ruggito profondo detta il tono. Nessun compromesso, contrariamente alle supercar: tutto è dedicato alla prestazione. Incollata alla pista, la McLaren offre le prime sensazioni tutte all’in-

segna della stabilità e della rigidità. Al minimo colpo di gas, il V8 esplode brutale. Entusiasmante e angosciante nel contempo. Ma abbiamo dimenticato l’impianto frenante con dischi in carboceramica che inchiodano l’auto in spazi cortissimi. Bene, prendiamo confidenza tra curve e tornanti, anche grazie al fatto che se il bolide richiede di essere tenuto con fermezza, gratifica il pilota di un favoloso ritorno di informazioni. Dopo un po’ diventa quasi facile tenerlo nelle curve con un filo di gas senza rischiare lo smacco del sovrasterzo. Una coppia di 800 Nm su una trazione posteriore richiede comunque un minimo di rispetto…

Eccoci sul rettilineo a schiacciare a tavoletta. La strumentazione retrattile ci conferma che siamo sparati a 270 km/h. Sfioriamo il freno e, sempre imperturbabile, il bolide decelera in uno spazio insignificante, aspettando già il prossimo tuffo al cuore. Apprezziamo allora la magia del telaio poggiato su ammortizzatori interconnessi che regolano indipendentemente compressione e estensione. Una tecnologia che si attiva premendo il pulsante Race alloggiato nel cielo. E se provassimo a raggiungere i 300 km/h promessi in 17,5 s? Un privilegio riservato ai 500 futuri proprietari di questo bolide già sold-out. Fenomenale, visto il milione circa richiesto per la versione di base. ◆

natura PRELIMINARI IN 720S Credevamo che la Mclaren 720S fosse una supercar eccezionale. Fino al momento in cui è stata degradata ad auto da ricognizione che abbiamo pilotato per familiarizzarci con il circuito dell’Estoril ed i suoi 4,2 km piuttosto tecnici. Un fantastico bolide che, come ogni McLaren, vuole essere adatto anche all’uso quotidiano. Nonostante i suoi 720 CV infuocati e la meraviglia del telaio, perde 6 secondi sulla McLaren Senna lanciata sulla stessa pista. Che mondo brutale!

NLungh.: 4,75 m EV8 4 l biturbo, 800 cv, 800 Nm; cambio doppia frizione a 7 marce; da 0 a 100 km/h in 2,8 s, a 200 in 6,9 s, velocità max. 340 km/h L865 391 euro (tutto venduto!) luglio / agosto 2018 | touring

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TECNICA

PORSCHE CAYENNE S

Velluto e forza dei muscoli

N4,92 m; bagagliaio: 770 l E2,9 l benzina biturbo, 440 CV, 550 Nm; cambio aut. a 8 rap., 4×4; 0–100 km/h in 4,9 s; consumo (prova): 11,5 l/100 km; autonomia: 782 km L121 700 fr. La Cayenne sta alle SUV come la 911 sta alle auto sportive: sfila in autostrada e s’incanaglisce se la si spinge sulla difensiva. TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER

O

gni auto ha dovuto pagare il suo tributo alla riduzione dell’anidride carbonica: la Cayenne S si è vista privare di 00 cc e imporre il passaggio alla sovralimentazione. na cura di do nsizing che non ha realmente fatto danni. Pi che mai, questa S esprime polivalenza ad oltranza. el traffico urbano, ronza a circa 000 giri min e porta a spasso la sua ingombrante silhouette è cresciuta di cm in lunghezza e 2 cm in larghezza sul velluto della sospensione pneumatica. uest’ultima alza la guardia in autostrada, ambito dove la Cayenne fa meraviglie. Insonorizzazione curata, filtraggio stile tappeto volante: l’incarnazione della forza tranquilla che lascia udire solamente discreti ronzii.

44 touring | luglio / agosto 2018

Ma in ogni Porsche dorme sto caso di un comportauna vera sportiva. el caso mento molto virile. on della Cayenne parleremo molto agile, ma neppure piuttosto di una muscle car. goffa, richiede di essere terogati a seconda del paranuta per affrontare le curve metro scelto in serie. sertra i 3 disponicizio che Comportamento virile bili, i 0 C compie con Morbidezza/tonicità del V6 ( 20) risponuna preciComfort di viaggio dono presente sione e una Abitabilità/Modularità alla minima sensibilità Strumentazione moderna sollecitazione. sorprendenti. In modalità avvero piaPrezzo acquisto e optional Sport Plus, il cevole, tanto Peso/Ingombro tutto si trapi che la Poca scelta degli assistenti sforma in una coppia di tale vera e propria integrale che seduta di muscolazione con privilegia il treno posteriore tanto di calcio nel posteriore poggiato su grandi copertoni quando il cambio automatico, di altra dimensione, regala seppure morbido, innesta i sensazioni da trazione posterapporti. Il tutto punteggiato riore, senza tuttavia spingere da un misurato crepitio. al sovrasterzo. onostante i 2 5 g ammessi dall’etichetta energia, la Cayenne S si fregia in que-

uesti lati da canaglia non impediscono a questo mastodonte di coccolare i passeg-

Bellezza formosa Il muso ospita prese d’aria allargate e il posteriore una fascia luminosa.

geri. ltre allo spazio per le gambe generoso, il divano è scorrevole con schienali regolabili. l’accesso al bagagliaio ben disegnato, è facilitato dall’abbassamento della sospensione pneumatica. Gli habitué della Cayenne scopriranno che la selva di pulsanti ha fatto spazio alla strumentazione digitale configurabile e a pulsanti touch sulla console centrale. questa lussuosa S è ricettiva agli ordini grazie al sistema di comando vocale elaborato. nico neo, la Cayenne è un po’ refrattaria ai sistemi di assistenza alla guida. Il lato individualista di Porsche. ◆ Altezza da terra Il vantaggio della sospensione pneumatica.


FOTO ALD

TECNICA Buon livello Nessuno degli scooter valutato è stato bocciato.

Vengo, l’opzione elettrica

Questione di dettagli

Gli scooter elettrici gongolano nel traffico urbano. il caso del modello engo 00 LI distribuito da Landi. uesto veicolo dall’andatura piacevole è spinto da un motore elettrico da 000 alimentato da una batteria agli ioni di litio. icaricabile alla presa di corrente in – ore, ha segnato un’autonomia di 5 m in modalità normale, contro i 5 indicati da Landi in modalità co. na terza modalità, Sport, permette di raggiungere gli 0 m h al tachimetro. Come ogni veicolo elettrico, il engo eroga risposte dirette in accelerazione. splosività non sempre facile da gestire soprattutto al passo, visti gli effetti di coppia. enduto al prezzo modico di 3 0 fr., il engo costa fr. 00 m. Il cambio della batteria garantita per anni costa tuttavia 5 fr. Spesa da considerare.

Il TCS ha sottoposto a test sei scooter 125 di ampia diffusione. Tutti sono risultati almeno «consigliati». La differenza risiede nei dettagli.

comando meccanico C S. Solamente il Sym e il ymco ricorrono a quest’ultimo sistema.

TESTO REDAZIONE

I

l mercato degli scooter si caratterizza per disparità elevate in fatto di prezzi. A riprova, la forchetta di questo test comparativo spazia da 3 5 fr. (Sym) a 5 0 fr. ( amaha). na differenza apparentemente non ingiustificata: gli scooter pi cari vantano anche il miglior livello delle rifiniture. el complesso, il modello onda S 25 ottiene il primo posto nel test del TCS. Si è distinto per i suoi risultati molto equi-

librati. Insieme al modello Ma di amaha, sono i soli ad ottenere la menzione «molto consigliato». Gli altri si sono fermati al «consigliato». A partire dallo scorso anno, gli scooter di nuova omologazione (da 25 cc) devono essere provvisti di un sistema di frenata antibloccante. I costruttori possono scegliere tra il sistema elettronico A S e la frenata integrale a

In dettaglio, lo scooter amaha ha primeggiato in fatto di sicurezza, dinamica stradale, consumo e facilità d’uso. Ma questo grande scooter è anche il pi ingombrante. Il Peugeot ha registrato lo spazio di frenata pi corto. Il Sym ha sedotto per le sue prestazioni e il suo comportamento sportivo, mentre la espa si è rivelata maneggevole e leggera. uon ultimo, il ymco ha ricevuto la nota peggiore in cinque dei sette criteri valutati. ◆

Test TCS comparativo: scooter 125 La video du test tcs.ch/portail-video Marca Modello ABS Prezzo Sicurezza attiva Dinamica di guida Comportamento su strada Consumo Spinta/sosta/parcheggio Equipaggiamento/comfort Rifinitura/facilità di manutenzione e di servizio Voto globale Valutazione TCS 1

incidenza 0,10 0,25 0,05 0,05 0,15 0,15 0,05

Honda SH125 ABS

Yamaha X-Max 125

Peugeot Bellville 125 LCi

Sym Jet 14 125 L/C

Vespa Primavera

Kymco People GTI 125i CBS

sì 4480.– 1 72% 55% 85% 57% 70% 67% 53%

sì 5490.– 77% 57% 72% 60% 58% 66% 59%

sì 3595.– 1 43% 55% 62% 50% 68% 58% 51%

no 3195.– 40% 52% 68% 50% 68% 51% 58%

sì 5245.– 50% 49% 58% 50% 73% 54% 59%

no 3725.– 1, 2 35% 45% 42% 56% 58% 62% 50%

68%

64%

57%

57%

56%

48%

★★★★☆

★★★★☆

★★★☆☆

★★★☆☆

★★★☆☆

★★★☆☆

molto consigliato

molto consigliato

consigliato

consigliato

consigliato

consigliato

compreso Top Case; 2 compresi i costi di trasporto per 135 fr.; Miglior risultato in questo criterio (grassetto) e peggior risultato in questo criterio (in rosso)

luglio / agosto 2018 | touring

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TECNICA

Iper informativo Il motore di ricerca del TCS fa piena trasparenza sul mercato delle auto.

CONSIGLI

1.

AAA auto cercasi REDAZIONE TOURING

Il TCS ha messo online un motore di ricerca unico nel suo genere capace di facilitare le scelte d’acquisto di una vettura. uesta piattaforma, che consente di filtrare tutti i modelli in base ai criteri correnti, presenta il vantaggio di fornire una trasparenza totale delle spese fisse e di utilizzo. La ricerca tiene conto di fattori tipo il chilometraggio e le imposte cantonali. Spesso chi vuol comprare un’auto si limita a considerare il solo prezzo d’acquisto, dimenticando gli oneri ricorrenti non indifferenti quali l’affitto del garage, le imposte o le spese d’ammortamento. Con il TC (total cost of o nership, costo totale di proprietà), il motore di ricerca del TCS (tcs.ch ricerca auto) fornisce invece un quadro completo dei costi effettivi del veicolo prescelto. Perché un ennesimo motore di ricerca?

I consumatori non hanno che l’imbarazzo della scelta fra le circa 3000 auto nuove sul mercato. Mentre il numero di S continua a crescere, altre categorie di veicoli registrano un declino inarrestabile. Ad esempio i coupé, di cui non si contano pi di cin46 touring | luglio / agosto 2018

que con cambio manuale e prezzo massimo di 0 000 franchi. uanto alle motorizzazioni alternative, non è facile orientarsi tra un centinaio di modelli ottenibili. el segmento delle elettriche va tenuto conto di fattori quali l’autonomia, il prezzo e la capacità di traino, che possono costituire altrettanti punti deboli a seconda delle esigenze individuali. Cosa distingue la soluzione del TCS?

un vero motore di ricerca a tutti gli effetti per setacciare le offerte con precisione. Gli utenti possono infatti impostare le loro preferenze in modo dettagliato, grazie a 5 filtri che spaziano dai criteri finanziari a quelli tecnici. Infatti, oltre alla marca e al modello, si possono definire la motorizzazione, potenza e simili. Come vengono calcolati i costi d’esercizio?

a premesso che i costi d’esercizio si suddividono in costi fissi e variabili. Fra i primi rientrano l’ammortamento, l’affitto del garage, i premi assicurativi, le spese acces sorie, la manutenzione e la tassa di circolazione, che il

sito calcola per ogni cantone. I costi variabili dipendono dal chilometraggio, che a sua volta determina i servizi da eseguire, riparazioni, cambio pneumatici periodico, carburante e svalutazione. Per certe motorizzazioni elettriche si tiene conto anche del noleggio delle batterie. Quali sono le specifiche tecniche per ogni veicolo?

La nostra base dati comprende pi di 200 specifiche per ciascun modello. ltre ai costi di esercizio, presentiamo le principali caratteristiche tecniche delle vetture

2.

Non solo benzina e diesel: prendete in considerazione tutti i tipi di propulsione.

3.

Ciascun utente ha bisogni diversi: cercare la carrozzeria e motorizzazione che fanno al proprio caso, non seguire le mode effimere.

4.

Valutare attentamente i costi mensili: il leasing non è l’unica voce di spesa! Moltiplicare tale dato per 2 o meglio 3, e ci si risparmierà sgradevoli sorprese a fine mese.

in commercio: allestimenti ovvero carrozzeria, propulsione, cambio, potenza. Per le auto elettriche forniamo dati aggiuntivi quali i tempi e le diverse modalità di ricarica. E l’etichetta energia?

Ad ogni veicolo è abbinata la relativa scheda di omologazione che permette di scaricare l’etichetta energia con un semplice clic. ◆ SASCHA GRUNDER Funzione: Responsabile Ambiente e Support Professione: Dipl. Scienze dell’ambiente ETH Età: 49 anni Contatto:

tcs.ch/esperto

KEYSTONE

Non focalizzarsi sempre sulle stesse marche: eseguire una ricerca a tutto campo per farsi così un’idea di cosa offra il mercato.


TECNICA Nel suo elemento La Scott E-Genius è a suo agio anche sui sentieri impervi.

SCOTT E-GENIUS 710

Domatrice di sentieri Npeso: 23 kg, carico massimo: 128 kg, motore Shimano: 250 W/25 km/h, capacità batteria: 500 Wh, trasmissione: 11 marce Lda 6999 fr. Per chi ama le salite ripide ed i sentieri impegnativi, la scelta giusta è la mountain-bike elettrica Scott E-Genius 710 rivisitata. TESTO E FOTO FELIX MAURHOFER

L

a strada forestale che sale da berstoc en allo Schafberg diventa sempre pi ripida. Ma non è un problema, perché il motore elettrico Shimano 000 con una potenza di 250 att in modalità boost offre una spinta potente. Inoltre le gran ruote Ma is garantiscono grip anche sul fondo ghiaioso. Saliamo quindi sempre pi in alto senza versare troppe gocce di sudore. Prima del sentiero escursionistico che conduce allo Stoc horn terminiamo la salita e inseriamo la modalità do nhill. In discesa si sfiorano i 50 m h e la bici, dotata di sospensioni anteriori e posteriori, assorbe bene i dossi. I freni a disco lavorano in modo efficace e arrestano rapidamente la mountain bi e in caso di bi-

sogno. In un’ora e 5 minuti integrata direttamente, ci la Scott Genius ci regala che garantisce una maggiore 00 m di dislivello e 20 m di rigidità e riduce la quantità sentieri. la di fastidiosi batteria viene viti e bulloni. Motore potente spremuta per Facilità d’uso il 0 della Il telaio è Sospensioni ingegnose capacità. Per costruito in Attitudine in discesa escursioni di modo che maggiore iml’ammortizAgilità media pegno, quindi, zatore non è Presa di ricarica nascosta non guasta un pi fissato Accessibilità pulsante accumulatore alla canna, di riserva. ma davanti al tubo piantone. In questo Aspetto massiccio modo la forcella posteriore uesta mountain bi e eletreagisce alla minima sollecitrica ha un aspetto massiccio tazione. L’intero telaio grazie ma elegante, soprattutto a alla tecnologia T inloc si causa della batteria da 500 pu regolare su tre livelli h integrata nel tubo oblidi rigidità direttamente dal quo. L’unico svantaggio è che manubrio. A seconda del tipo il pulsante principale è posto di terreno quindi si pu ottesulla faccia inferiore, ma chi nere l’ammortizzamento idecerca trova. Per quanto riale con pochi clic. aturalguarda il manubrio, la pipa è mente anche la regolazione

Assistenza efficace del potente motore Shimano.

continua dell’altezza della sella è gestibile dal manubrio.

Comandi intelligenti I comandi relativi alla propulsione così come gli indicatori sono semplici e ben visibili. Il display risulta essere particolarmente compatto. Il cambio è di facile uso e ben armonizzato con il motore elettrico. Come altri costruttori, Scott punta su un sistema semplice, senza deragliatore anteriore. Le undici corone sulla ruota posteriore sono pi che sufficienti. ◆ luglio / agosto 2018 | touring

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Private Selection Hotels & TCS consigliano due offerte esclusive: Villa Neri è la location perfetta per chi cerca delle vacanze veramente chic alla ricerca di un luogo unico di glamour e tranquillità. La regione vitivinicola dell’Etna e il ristorante «Le Dodici Fontane» vi guideranno attraverso un percorso unico per i vostri sensi. E’ davvero un paradiso per gli amanti della gastronomia e del vino! Le 24 camere e suite sono eleganti e le grandi finestre fanno della natura circostante, una parte integrante del tutto.

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Magica Sicilia

Villa Neri, Linguaglossa / Sicilia

Fuoco, sole e cielo: l’isola magica della Sicilia. Con una storia millenaria e affascinante, che conta un’intensità segreta. L'hotel 5 stelle Villa Neri Resort & Spa è situato ai piedi del vulcano più alto d’Europa, patrimonio dell’Unesco dal 2013. Situato a ridosso di una terrazza naturale dalla quale potrete godere di una vista spettacolare sul golfo di Taormina, Villa Neri è circondato dal paesaggio naturale del Parco dell’Etna. Le perle di Taormina e Giardini Naxos distano pochi chilometri.

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Un «sogno d’estate» nell’aria limpida dell’Engadina

Cresta Palace, St. Moritz-Celerina

Benvenuti nell’Alta Engadina: la valle nella quale montagne, laghi e una luce unica offrono un paesaggio naturale di straordinaria bellezza. Sempre immutato rimane invece il fascino del maestoso Cresta Palace Hotel a San Moritz-Celerina, che trasmette l’energia e la gioia di vivere dell’Engadina. Qui l’ospitalità vera e sincera è tradizione. A rendere questo luogo affascinante e suggestivo sono le specialità culinarie d’alta quota e i materiali pregiati. Gli straordinari ambienti dello SPA, che offrono il raro lusso della tranquillità e ampi spazi, fanno presto dimenticare la routine di tutti i giorni. Le vacanze al Cresta Palace Hotel sono garanzia di relax.

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Esclusivamente con Private Selection Hotels: Telefono 041 368 10 05 (lunedi–sabato) oppure info@privateselection.ch, www.privateselection.ch


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Voglia di mare Innumerevoli spiagge, charme britannico e buona cucina – sono gli assi nella manica di Guernsey, seconda per grandezza fra le isole del Canale. Per chi la visita è amore a prima vista. Ma anche Key West in Florida e l’olandese Zandvoort sono dei veri e propri gioiellini sul mare, che promettono vacanze indimenticabili. → REPORTAGE JULIANE LUTZ

La Fermain Bay sull’isola di Guernsey, un tempo covo di contrabbandieri.

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e pietre ci torturano i piedi, ma veniamo ripagati delle nostre sofferenze da una vista grandiosa: a sinistra vediamo stagliarsi la vicina isola di Sar e tra la nebbia intravediamo la sagoma di ersey. n tempo Fermain ay serviva ai contrabbandieri, oggi la spiaggia è una meta prediletta sia dalla gente del posto che dai turisti. Ci vuole un fisico resistente al freddo per tuffarsi nel mare, che anche d’estate arriva raramente a 20 gradi. Ma poi ci si pu sempre scaldare con una tazza di tè al Fermain each Café. Come lo sta facendo l’uomo che ha appena fatto una nuotata. Mentre si strofina le braccia intirizzite ci confida che è la sua baia preferita e che viene qui ogni giorno. astano le 2 spiagge dell’isola ad attirare i vacanzieri su Guernsey. Cambiano aspetto continuamente sul

Oggi Fermain Bay è una meta di gite apprezzata sia dai locali che dai turisti.

50 touring | luglio / agosto 2018

I fan dei fari avranno di che deliziarsi.

ritmo delle maree, la cui ampiezza raggiunge anche dieci metri. Il modo migliore per farsi un’idea generale dei luoghi è di prendere il bus numero o 2. Al costo di appena una sterlina in un’ora e mezza si gira tutta Guernsey e se ne coglie il carattere di paesino tranquillo, con le sue strade strette, le fattorie isolate, le aiuole variopinte, i graziosi villaggi e i sontuosi palazzi. Per un’isola così den-

samente edificata 0 000 abitanti su chilometri quadrati Guernsey è sorprendentemente verde.

Panorama dall’alto Chi non è attirato dall’acqua opterà per escursioni sulla scogliera per godersi la stupenda vista sul mare, su baie e spuntoni accompagnati dal richiamo dei gabbiani. olendo si potrebbe percorrere quasi tutta l’isola a piedi. Il li-

bretto «Tasty al s Guernsey» illustra tour alla scoperta di attrazioni naturali e culturali. a notare che i percorsi sono costellati di caffè e ristoranti, per cui non mancano le possibilità di rifocillarsi. Sì, perché gli abitanti di Guernsey, oltre che della bellezza del paesaggio, vanno particolarmente orgogliosi della loro cucina. A soli 23 chilometri dalla costa normanna, qui si sente l’influsso culinario francese. Ma non solo. Pesce e frutti di mare preparati in mille modi sono i protagonisti della gastronomia isolana. a non perdersi poi i gustosi prodotti ricavati dal buon latte cremoso delle mucche di Guernsey, la cui carne è per troppo dura per la tavola. Chi si attendesse un’atmosfera francese per via della vicinanza geografica rimarrà comunque deluso. In effetti, a parte la cucina e i toponomi, di francese rimane poco o nulla. I tempi in cui gli abitanti parlavano


SVAGO

Il grazioso St. Peter Port, capitale di Guernsey.

DA SAPERE Alloggio: Hotel Duke of Richmond: albergo elegante e centrale a St. Peter Port Old Government House: il miglior albergo sull’isola con charme old school, arredi magnifici

francese normanno si sono conclusi nel periodo della Prima Guerra Mondiale. Guernsey è molto nglish. Lo si rileva nel comportamento cortese e bonario degli abitanti o nel fatto che ovunque a colazione si serve la ipper, piatto di arringhe affumicate tipico delle isole britanniche. che tra le bevande analcoliche regna sovrano il tè. Soltanto il tempo è nettamente migliore su questa piccola isola che su quella britannica.

Storia vivente Se a mezzogiorno sentite un tuono, non spaventatevi. Sono due signori in uniforme rossa che, con un colpo di cannone, tengono viva un’antica tradizione sulla fortezza che domina il porto della capitale St. Peter Port. Storicamente c’è tanto da scoprire. Ad esempio l’imponente maniero Sausmarez Manor, dal di proprietà dell’omonima famiglia, che tutt’oggi riveste un ruolo di spicco. Magari Lord Peter Sausmarez, un uomo anziano e distinto con un’evidente predilezione per i pantaloni rossi, vi condurrà attraverso il suo giardino di sculture. ppure vi mostrerà la dimora che secondo lui sarebbe abitata dai fantasmi. Con orgoglio mal celato racconta che il suo avo Philip de Sausmarez solc l’oceano ancor prima di ames Coo .

icorda inoltre che la famiglia Sausmarez aveva prestato a ictor ugo la metà del denaro necessario per la costruzione della sua casa a St. Peter Port. Già dopo quattro anni ugo fu in grado di saldare il debito con la famiglia. andito dalla Francia per motivi politici, dal 5 al 0 visse a Guernsey, dove termin il suo capolavoro «Les Misérables». ella auteville ouse, che oggi appartiene allo Stato francese, si possono ammirare tanti dettagli interessanti che dimostrano i talenti non solo letterari di ugo.

La meravigliosa Sausmarez Manor sarà stregata?

tensie selvagge e si passeggia sulla tortuosa strada La Coupée sino a Little Sar . davvero fortunato chi riesce a farsi accompagnare da ane: l’e maestra racconta vivace la vita sull’isola incontaminata, dove molti abitanti esercitano diversi mestieri. eniamo così a sapere che il gruista fa anche il falegname e se necessario interviene come giudice onorario. Ci mostra la minuscola prigione e la casa padronale dei Seigneur, guidandoci per prati che portano a bei luoghi panoramici sullo sfondo del mare onnipresente. All’approdo dei battelli provenienti da Guernsey si trova un cartello con la scritta: «Isle of Sar a orld apart». n motto che confermiamo essere davvero azzeccato ◆ Il reportage è stato realizzato su invito di Viaggi Rolf Meier.

Gastronomia: Village East Restaurant: panini deliziosi, hamburger e insalate, vista sul porto Octopus: al porto, noto per piatti di pesce e frutti di mare La Reunion: cucina britannica rivisitata, bella vista su Cobo Bay Offerte: Viaggi Rolf Meier propone tour guidati o individuali sulle Isole del Canale. Volo e 7 notti al Duke of Richmond da 1755 fr. rolfmeierreisen.ch

Alderney

FRANCIA

FOTO JULIANE LUTZ, SHUTTERSTOCK, ALD, CARTA KEYSTONE

Lord Peter Sausmarez mostra il suo giardino.

Stocks Hotel: bella tenuta isolata, con buona cucina su Sark

St. Peter Port Guernsey

Sark M a n i c a

20 km

Jersey

La mini isola Sark è un mondo a parte.

Un altro mondo Anche la vicinanza a Sar è un punto che gioca a favore di Guernsey. Su quest’isolotto incantato vivono neanche 500 persone. A capo v’è il Seigneur de Serc, la cui carica è ereditaria. ui circolano soltanto trattori, carrozze trainate da cavalli e biciclette. A piedi si percorrono viali costeggiati da orluglio / agosto 2018 | touring

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Zandvoort, al mare… al nord A Zandvoort non si cerca, bensì si trova. Una spiaggia di sabbia fine, buona gastronomia e meravigliosi ambienti naturali – questa cittadina nel nord dell’Olanda sorprende i visitatori. TESTO DOMINIC GRAF | FOTO EMANUEL FREUDIGER

I

l viaggio da Amsterdam sino al mare dura trenta minuti in S-Bahn. Una volta fuori dal trambusto della capitale, con sosta nella fiabesca stazione di Haarlem in stile Liberty e passando davanti a un bunker ricoperto di vegetazione risalente alla Seconda Guerra Mondiale, il visitatore si sente trasportato in un altro mondo. A Zandvoort aan Zee si giunge al capolinea e appena si scende dal treno si sente il sale marino nell’aria. Cinque minuti a piedi e la spiaggia di sabbia lunga nove chilometri e larga cento metri è tutta vostra; la più lunga spiaggia dei Paesi Bassi. «È davvero ancora il Paese di tulipani, mulini a vento e Gouda?», ci si potrebbe chiedere. Ma al più tardi alla vista delle innumerevoli «fietsen» – così si chiamano le biciclette in olandese – ci si rende conto che si tratta di una domanda inutile.

Da «Fietsverhuur» Come ovunque in Olanda anche al Mare del Nord il modo più comodo di spostarsi è in bicicletta. In nessun altro Pa-

Tour in bici attraverso le dune nel nord dell’Olanda.

ese i ciclisti godono di una rete così ben strutturata e mantenuta di ciclopiste. Persino nelle dune di sabbia del Parco nazionale Zuid-Kennemerland le piste ciclabili sono perfette, come se fossero riordinate ogni giorno. Altrettanto buona e ampia è l’offerta di noleggio bici a Zandvoort. Già per meno di dieci euro al giorno si può prendere a noleggio un’elegante bici olandese in un negozio specializzato – o come si dice nella lingua del posto: «Fietsverhuur». Le tre marce della leggendaria bicicletta sono sufficienti Variopinto Il mercato hippy tra città e spiaggia.

52 touring | luglio / agosto 2018

per affrontare le brevi salite attraverso le dune. E chi ha bisogno di una pausa per riprendere fiato e mangiare un boccone, ha a disposizione diverse aree per picnic, da dove può osservare i bovini delle Highland scozzesi mentre brucano. Se si desidera qualcosa di più confortevole, l’ideale è regalarsi una pausa al Parnassia. Con la grande terrazza e le nicchie isolate, il ristorante sulla spiaggia è molto apprezzato da ciclisti, sportivi e da chi passeggia con il cane. Dopo una porzione di «Bitterballen» (crocchette di carne fritte) si può passare alla prossima tappa

verso nord a Ijmuiden. Per un tour da Zandvoort sino alla più grande città della provincia «Olanda Settentrionale» a 16 chilometri di distanza e ritorno si deve prevedere mezza giornata.

La favorita di Sissi Nonostante la topografia piatta, un tour di questo tipo fa venire appetito. Al rientro a Zandvoort si ha l’imbarazzo della scelta. Vada per un hamburger in uno dei molti club sulla spiaggia o costine a volontà al ristorante argentino o magari un piatto di pesce al Meerpaal, un piccolo e accogliente ristorante in centro città? A dire il vero, sarebbe meglio provarli tutti! Una visita nell’Olanda SetBen frequentato Ristorantino di pesce sul lungomare.


SVAGO

La più lunga spiaggia dei Paesi Bassi misura 9 km ed è larga ca. 100 metri.

DA SAPERE Pernottamento: Amsterdam Beach Hotel: grazioso albergo tra il centro storico e la spiaggia Hotel Palace: un albergo quattro stelle situato direttamente sul lungomare Hotel Anna: piccolo e accogliente albergo con un personale molto cordiale Gastronomia: Meerpaal: ristorante di pesce con ottima qualità e servizio El Toro: specialità di pesce messicane e argentine Beach Club Tien: hamburger, insalate e pesce fresco, da gustare direttamente in spiaggia Parnassia: padiglione in spiaggia che serve spuntini regionali (20 minuti in bicicletta in direzione nord)

CARTA KEYSTONE

tentrionale vale la pena anche solo per la sua offerta gastronomica. Non è necessario programmare nei particolari la visita, perché la località è ben suddivisa tra lungomare e città vecchia – in un’ora si sono viste le cose più importanti. Ma attenzione: i visitatori tendono a perdere la nozione del tempo non appena si aggirano tra boutique, caffè, case da gioco, bancarelle del pesce e, a chi piace, i famosi coffee shop. In men che non si dica una breve visita alla città si trasforma in una gita che dura tutto il pomeriggio. Per questo motivo un viaggio a Zandvoort dovrebbe comprendere diversi giorni. In ef-

fetti si deve prevedere anche un’intera giornata sulla spiaggia! In questo modo anche chi ama la tintarella tornerà a casa soddisfatto tanto quanto chi preferisce l’ombra dei negozi in città. Già l’imperatrice Sissi aveva riconosciuto la bellezza della località. Oggi una statua sulla spiaggia ricorda la nobile e affezionata turista.

e manifestazioni. Gli appassionati di auto d’epoca si possono rifare gli occhi all’Historic Zandvoort Trophy – una giornata di gara in maggio in cui si confrontano oldtimer e youngtimer. Si consiglia di indossare paraorecchie. La caratteristica del circuito è che si snoda attraverso le dune, da dove gli spettatori possono seguire le corse.

Circuito nelle dune

Qui ci si rende conto che non occorre recarsi al sud per trovare una bella spiaggia di sabbia. A piedi, in bici o auto d’epoca, la risposta alla domanda circa la meta delle prossime vacanze balneari potrebbe essere Zandvoort. ◆

Zandvoort è famosa non solo per la spiaggia più lunga dei Paesi Bassi, ma anche per il suo circuito automobilistico. Inaugurato nel 1948, il Circuit Park è distante dieci minuti a piedi dal centro città. A seconda del fine settimana, qui hanno luogo diverse gare

Il Parco nazionale Zuid-Kennemerland su misura per i ciclisti.

Il reportage è stato realizzato grazie all’ufficio del turismo di Zandvoort.

Offerte: noleggio bici da 9.50 euro/giorno nel negozio «Behind the Beach»; gite guidate, prenotazioni e informazioni all’ufficio del turismo «VVV Zandvoort»; vari campeggi; giornata organizzata al Circuit Park vvvzandvoort.nl

PAESI BASSI Mare del Nord Zandvoort

40 km

L’Aia

Amsterdam

Utrecht

Historic Zandvoort Trophy La gara d’auto d’epoca in maggio.

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Quando il sole infuoca l’orizzonte a Key West Ebbene sì, la cittadina nel punto più a sud della Florida trabocca sempre di gente, ma è anche un luogo culto per la sua bellezza tropicale e lo spirito di libertà che vi aleggia. Dunque: andiamoci anche noi! REPORTAGE JULIANE LUTZ

P

iove a catinelle e subito nelle strade si formano enormi pozze. Chi non ha le infradito, impreca. Ma è una scocciatura che non dura a lungo, perché ey est affascina anche quando il sole scompare brevemente.

Ambiente casual Il magnifico centro storico e l’atmosfera rilassata di questo gioiellino incastonato nel mare all’estremità dell’arcipelago delle Florida eys attirano i visitatori in massa. La maggior parte dei turisti arriva per divertirsi facendo il giro dei locali. Chi lo avrebbe mai detto che l’e covo di pirati, i cui abitanti nel secolo si arricchirono saccheggiando i relitti dei vascelli, sarebbe diventato un luogo di svago. ui la gente ha sempre vissuto libera da convenzioni. irra e his y scorrevano a fiumi, mentre negli Stati niti tra il 20 e il 33 vigeva il proibizionismo ed era vietata la produzione e la vendita di alcol. Su uno spazio ristretto si concentrano duecento bar alla 54 touring | luglio / agosto 2018

ricerca di clienti. ello Sloppy oe’s i turisti si accalcano sulle tracce di rnest eming ay, che era solito sostarvi. Già nel primo pomeriggio la zona attorno a uval Street è animata. « on tutto è sempre filato liscio», afferma ruce di ey Lime i e Tours, che, entusiasta, mostra la sua patria d’adozione ai turisti. ietro l’angolo, sulla Caroline Street a cavallo fra gli anni uaranta e Cinquanta scoppiavano quotidianamente delle liti in genere fra marinai ubriachi sempre pronti a pestarsi. Chi entrava nel ed oor Salon che oggi è una boutique riceveva un coltello per Dove Hemingway un tempo trincava, oggi s’accalcano i turisti.

FOTO JULIANE LUTZ, FLORIDA KEYS NEWS BUREAU, CARTA KEYSTONE

Fort Jefferson antica fortezza a difesa della costa.

Divino spettacolo di colori.


SVAGO

DA SAPERE

Key Largo poco prima di Miami merita una sosta.

Alloggio: Margaritaville Key West Resort & Marina: centrale, stanze graziose, bar sul tetto con vista Gastronomia: Latitudes: ristorante di lusso sull’isola privata Sunset Key, un vero evento First Flight: buona cucina in un bel cortile interno Offerte: Fury Water Adventures: osservare i delfini, snorkeling Case da sogno con giardini rigogliosi se ne trovano a iosa su Key West.

La stramba copertura si intona bene al posto.

potersi difendere. Ma questi tempi sono ormai lontani.

Meta d’artisti ey est non è stato un magnete solo per corsari e marinai, bensì anche per artisti e spiriti liberi. In primis eming ay che, quando non s’intratteneva al bar, vi trascorreva i suoi giorni dedito alla scrittura o alla pesca. al 2 al 3 vi soggiornava spesso in una villa trasformata in museo. A ricordarlo ci sarebbero i discendenti dei suoi gatti. ppure Tennessee illiams: per oltre 0 anni, fino alla morte nel 3, questi vi lott con i suoi demoni. Pare che « n tram chiamato desiderio» l’abbia completato nell’ otel La Concha. Sulla 5 3 Truman Ave è aperta un’esposizione dedicata al celebre autore. l’icona della

musica fol immy uffett vi dà regolarmente dei concerti. el punto pi a sud degli Stati niti si combinano in modo ottimale festa e cultura. n ulteriore asso nella manica di ey est è la sua particolare architettura. sempi del cosiddetto Conch Style sono le innumerevoli vecchie case in legno ornate da verande con intagli artistici, una pi bella dell’altra. erniciate di bianco o di color pastello, in genere possiedono un giardino tropicale. «La passione per il colore l’hanno portata gli immigrati dalle vicine ahamas», ci spiega ruce. i cubani che si stabilirono sull’isola hanno portato con sé l’arte dell’intaglio del legno.

Spettacolo naturale Le spiagge non sono eccezionali, per ey est, circondata dal Golfo del Messico e dall’Atlantico, è un ottimo punto di partenza per uscite in barca. anno per la maggiore le gite di pesca in alto mare, l’osservazione dei delfini e lo snor eling. Ci vuole un po’ di pazienza se si vuol visitare il Parco nazionale di ry Tortugas, atollo distante 0 miglia. Per raggiungerlo si sale a bordo del battello anee Freedom e si viaggia per due ore e mezza in direzione ovest, sino a che improvvisamente dal nulla compare un’enorme fortezza. retto

nel secolo dall’esercito statunitense, Fort efferson serviva a proteggere la costa e offriva posto a 500 persone e 50 cannoni. « ai cannoni non venne mai esploso un colpo», tiene a precisare Greg, un membro dell’equipaggio, che racconta come fu terribile la vita per i soldati e i detenuti fra fossati maleodoranti, cibo putrefatto e febbre gialla.

Dry Tortugas: il traghetto Yankee Freedom porta a Fort Jefferson Le altre Key Lighthouse Grill al Faro Blanco Resort, Marathon, buono e abbondante Amara Cay Resort, Islamorada: elegante albergo sulla spiaggia Sundowners, Key Largo: piatti di mare oltre ad ottimi drink

USA Miami Fl orida

La via del ritorno a ey est ci regala un meraviglioso tramonto, uno sfolgorio di colori che sembra dipinto. gni sera, la folla si dà appuntamento al Mallory oc per non perderselo e che consigliamo di godere ad esempio dal tetto del Margaritaville esort.

Come a Hollywood ey est è certamente la star tra le 200 isole ey, ma anche rientrando a Miami passando su 2 ponti c’è tanto da vedere e visitare. el olphin esearch Center a Grassy ey i turisti possono toccare per mano delfini e leoni marini, perlopi salvati da morte sicura. Macchinari d’immersione storici e quant’altro offre poi il piccolo istory of iving Museum su Islamorada. Anche tra ey est e Miami il sole colora il cielo di mille sfumature. no spettacolo indimenticabile e che si pu gustare in prima fila al

Golfo del Messico

Key Largo Islamorada Marathon 40 km

Key West

ristorante di specialità di pesce Mar er e all’ottimo ungry Tarpon. Infine, facciamo un’ultima sosta a ey Largo, ad un’ora circa da Miami. Ad attendere i turisti, ecco la «African ueen», barca in legno originale apparsa nell’omonimo film con umphrey ogart, costruita nel 2 per gli ingegneri ferroviari della ritish ast Africa ail ay. n giro fra le idrovie è davvero la ciliegina sulla torta del nostro viaggio in questo paradiso tropicale. ◆ Il viaggio è stato realizzato su invito di Florida Keys & Key West.

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Piccoli e molto apprezzati Sui laghi e fiumi svizzeri circolano ancora 17* mini traghetti. Generalmente a tempo parziale e con grande impegno, i traghettatori lavorano affinché il servizio di queste imbarcazioni risalenti anche a secoli fa rimanga attivo. TESTO JULIANE LUTZ | FOTO EMANUEL FREUDIGER

S

ul lago otsee (L ) si sente solo il canto dei grilli. In cielo le nuvole creano sempre nuove forme e figure. uesto venerdì pomeriggio solo un canoista rema veloce sull’acqua verde scuro. La «Libelle» è ormeggiata sulla riva presso la casetta dove abita il traghettatore. a 35 anni l’imbarcazione piatta in legno trasporta gente da una sponda all’altra del lago, un servizio che esiste → già dal 5 secolo.

Il collegamento sul Rotsee esiste già dall’inizio del 15° secolo.

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La «Libelle» in servizio dalla Domenica delle Palme grazie a Beny e Otmar.

letto un annuncio dell’associazione del quartiere Maihof, che cercava un addetto al servizio di traghetto per il otsee. L’incaricata precedente si ritirava dopo 23 anni di servizio. « ato che ci è sempre piaciuto quel lago, ci siamo candidati spiega e tra 0 concorrenti per il posto, hanno scelto noi».

giata che non hanno ancora potuto fermarsi nemmeno un giorno. « n orario vero e proprio della navetta non esiste, solo un cosiddetto orario’ di servizio. uando suona il campanello, partiamo», spiega eny non appena ritorna in giardino. ltre al trasporto dei passeggeri, i due si occupano di rilasciare la patente per pescatori e se necessario, istruiscono i visitatori sulle regole da rispettare nella riserva naturale del otsee. Come ricompensa possono trattenere una parte degli incassi e per la casetta pagano una pigione moderata. Sì, perché chi assume l’incarico deve anche vivere nella casa costruita con assi di legno. Fino alla pausa invernale a fine novembre sono attivi quasi ogni giorno.

alla omenica delle Palme trasportano quotidianamente i passeggeri dalla casetta del servizio di traghetto alla darsena e ritorno. Se piove, la «Libelle» è a riposo. Ma la stagione è così soleg-

Se avessero saputo prima quanto è bello questo compito, avrebbero ridotto ancora di pi la loro percentuale di lavoro, affermano entrambi all’unisono. sembrano veramente felici.

Idillio, il Rotsee è davvero colorato.

Il suono di un campanello interrompe la quiete. n gruppo di ragazzi, condotti qui dal percorso del Fo trail, desidera essere trasportato sull’altra riva. ernadette eny urger si alza, controlla i loro biglietti, avvia il piccolo motore fuoribordo e parte. a questa primavera, con il suo partner tmar aumann, fanno i traghettatori sul otsee. urante la settimana eny fa servizio di pomeriggio con la «Libelle», mentre tmar in mattinata. ntrambi lavorano ancora a tempo parziale nelle loro professioni originarie: lei 58 touring | luglio / agosto 2018

nell’amministrazione di un liceo lucernese e lui nel settore dell’arredamento. ei fine settimana lavorano un giorno ciascuno. al lago si sentono delle risate, a eny piace stare in contatto con i passeggeri, racconta tmar seduto nel giardinetto dell’abitazione da traghettatore. Alla domanda sul come siano capitati su questo singolare mestiere: « en presto tutti e due andremo in pensione e abbiamo pensato di cercare qualcosa di sensato e divertente da fare con il nostro nuovo tempo libero». un giorno per caso abbiamo


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Il signore dell’Aare Al ristorante «F hribeizli» a Muri l’Aare scorre veloce. Mich Gerber porta un paio di abitanti di ehrsatz sulla sponda del fiume di Muri. Il musicista bernese è uno dei quattro traghettatori a tempo parziale sul « odenac er», incaricati dal comune di Muri. urante l’anno qui vengono trasportate sull’Aare attorno alle 30 000 persone. Il traghetto attaccato ad una fune di acciaio è in servizio ogni giorno, anche se piove. avanti a un caffè nel ristorante, Gerber racconta che durante la stagione estiva ha anche tenuto il suo concerto «L’heure bleue» sul traghetto in mezzo al fiume. In questo modo è nata un’amicizia con i traghettatori ed è venuto a saper che si liberava un posto. a cinque anni lavora un paio di giorni al mese sull’imbarcazione. Il suo impegno

Il traghettatore è un musicista: Mich Gerber sull’Aare a Muri.

viene fissato di mese in mese con gli altri traghettatori in modo da andar bene con il suo calendario di musicista. «Mi piacciono acqua e imbarcazioni, sono un velista e dunque il traghetto è un posto di lavoro ideale», afferma

soddisfatto Gerber. Inoltre questo lavoro si concilia in modo ideale con la mia vita da musicista ed è un bel contrasto. uesto compito chiaro e semplice m’infonde tranquillità spiega e m’ispira anche». Per chi non fa

questo mestiere pu sembrare che le trasferte siano sempre uguali, mentre per Gerber ogni passaggio è diverso. «Io lavoro con la corrente, con la forza della natura sotto forma di acqua. fantastico, riuscire a manovrare una barca su un fiume che scorre veloce». esta sempre affascinato da come la luce cambia nel corso della giornata e di come questo modifichi completamente l’atmosfera sull’Aare. Il suo periodo preferito è la sera, quando torna la quiete. Spesso in estate rimane anche dopo la chiusura del servizio e si esercita con il contrabbasso. Stanno suonando. Anche il martedì mattina il traghetto è richiesto. «Gli incontri con la gente sono brevi, ma sempre positivi. La mia impressione è che i passeggeri si divertono a fare la traversata», ci confida. ◆ Mich Gerber in servizio: 30 000 persone all’anno traghettano.

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I più piccoli traghetti della Svizzera Canton Argovia Mumpf sul Reno fino al 30.9, dom e festivi ore 13.30–15.30, 18–19** 13 persone, adulti e ragazzi (da 15 anni): 1 fr./1 euro*** Mumpf–Bad Säckingen (D) Barz Kadelburg sul Reno fino al 14.10, sab/dom ore 14–17 (salvo 11/12.8) 20 persone, adulti 2 fr./2 euro, ragazzi fino a 16 anni gratis, bici, e-bike, rimorchi 2 fr./ 2 euro Bad Zurzach (Barz)–Kadelburg (D) Sulz sulla Reuss fino a metà ottobre, sab ore 14–18, dom e festivi 10–18, da ottobre corse limitate; 12 persone, adulti: 1.50 fr., bambini 1 fr., cani 1 fr., bici 1 fr., e-bike 2.50 fr. Sulz–Fischbach

Canton Basilea Città St. Alban Wild Maa fino al termine ora estiva lun–ven ore 7.30–19, sab, dom, festivi ore 9–19, dal 28.10 orario invernale 38 persone, adulti 1.60 fr., bambini secondo l’età tra 60 e 80 ct., cani, bici 80 ct.,

bambini accompagnati da 12 anni 1.20 fr. (prezzi identici su tutti i traghetti basilesi). Da Papiermühle Leu (cattedrale) fino al termine dell’ora estiva tutti i giorni ore 9–20, fiera autunnale: ore 11–22, in seguito orario invernale, 35 persone sulla riva sotto la cattedrale Klingenthal Vogel Gryff fino al termine dell’ora estiva tutti i giorni ore 9–19, in seguito orario invernale 35 persone Totentanz–Kaserne St. Johann (traghetto Ueli) fino al termine dell’ora estiva tutti i giorni ore 11–19, in seguito orario invernale 35 persone, adulti 1.60 fr., ragazzi da 12 anni, cani e bici 80 ct. quartiere St. Johann– quartiere Matthäus

Canton Berna Zehndermätteli fino al 19.8 ore 11–19, in seguito fino alle 19, dal 3.9 fino alle ore 18, dom dalle 10, chiuso dall’1.10 13 persone, adulti: 2 fr., bambini, cani, bici: 1 fr. Bremgarten–Zehndermätteli

Reichenbach mer–dom, agosto ore 10–20, settembre ore 10–19, ottobre ore 10–18 (con maltempo fino alle 19), chiuso dal 29.10 17 persone, adulti: 2 fr., bambini, cani, bici 1 fr. castello Reichenbach– penisola Enge

Canton Giura Tariche sul Doubs (senza personale) aprile–ottobre, utilizzo continuo illimitato 4 persone, gratis, contributi ben accetti Tariche presso St. Ursanne

Canton Svitto «Gemma von Arth», sul Lago di Lauerz mer–dom, ore 11.15, 11.45, 18, 19 (solo con riservazione al ristorante Schwanau) 13 persone: a persona 5 fr. Lauerz–isola Schwanau

Canton Soletta Wolfwil sull’Aare tutti i giorni fino al 30.9, ore 9–12, 13–18 (solo con bel tempo e caldo) 27 persone: adulti 3 fr., bambini 2 fr., cani e bici 1 fr. Wolfwil–Wynau

Canton Turgovia traghetto navetta fino al 31.10, mer–gio ore 11–20 (da ott fino alle 18), ven–sab ore 11–22, dom e festivi ore 11–17 12 persone, adulti 3 fr., bambini 1.50 fr., cani, bici 1.50 fr. Gertau–Degenau

Canton Zurigo Ellikon, Hochrhein fino al 15.10, tutti i giorni ore 9–12, 12.45–19 21 persone: adulti 2.50 fr., bambini (6–16 anni) 1.50 fr., cani 1.50 fr., bici 1 fr. Ellikon–Nack (D) Maurizius, Limmat presso il convento di Fahr col bel tempo domenica e festivi ore 13–17 14 persone: corsa gratuita Schlieremer Zelgliweg– Kloster Fahr

* lista non esaustiva, i traghetti indicati sono noti alla redazione, piccoli e con un solo addetto per tratta ** sono citati solo gli orari ufficiali di apertura *** salvo diversa indicazione prezzi per corsa singola

Istituzione a Basilea: il Leu, sotto le mura della cattedrale.

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Enorme fessura La Gola di Vikos è considerata la gola più profonda del mondo.

S

tando al libro di tutti i record, il Guinness dei primati, sapete dove si trova la gola pi profonda al mondo egli SA nelle Alpi francesi In nessuno di questi due: si trova in Grecia per la precisione nell’ piro, che confina con l’Albania. La Gola di i os è lunga circa dieci chilometri, larga mille metri e profonda pure mille. Il Grand Canyon è ancora pi profondo, ma molto largo e per il Guinness dei primati conta il rapporto tra profondità e larghezza. Per questo motivo, la Gola di i os ha conquistato il primato. essun’altra gola pro-

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Nel Grand Canyon della Grecia L’Epiro è la regione più montuosa in Grecia e offre panorami mozzafiato. Prima fra tutte è la vista in una gola da record profonda mille metri. Gli sportivi la attraversano a piedi, mentre chi se la prende più comoda, la scopre in auto o l’ammira sopra dal bordo. Acque perfette per il rafting. REPORTAGE IWONA EBERLE

fonda è stretta come quella di i os, che sembra un’enorme fessura nel terreno. Ci troviamo in cima, sul bordo. Sbirciamo verso il basso e scorgiamo il letto del fiume sinuoso e secco, la parete rocciosa verticale e i pendii boscosi ai suoi piedi. ui vige

una quiete assoluta. In cielo dei falchi volano in cerchio.

Aspetti da cartolina Chi è in forma, attraversa la Gola di i os in circa sette ore. Scendiamo con la nostra auto verso il basso fino a raggiungere il fondo, dove il

Ponte dei o oris orna l’alveo fiume creando un quadretto da cartolina. Pi in avanti troviamo il mulino ad acqua di ipi, nel quale si macina il grano in modo tradizionale dal secolo. al margine del sentiero ci viene incontro una grossa tartaruga.


SVAGO

DA SAPERE

Parga: così bella, che sembra quasi un po’ kitsch.

Periodo di viaggio: da giugno a settembre con temperature diurne da 22 a 30 gradi sulla costa (temperatura acqua da 22 a 25 gradi) e da 16 a 20 gradi nel Parco Nazionale di Vikos-Aoos. Viaggio: volo con Aegean Air via Atene a Ioannina, da qui si prosegue con auto a noleggio. Soggiorno e cibo: Hotel & Ristorante Astra a Papigo, camera doppia da 60 fr., bella struttura in pietra vicino al parco nazionale;

ALBANIA

Aristi Mountain Resort + Villa in un villaggio montano della regione di Zagori, camera doppia da 130 fr., rustico con stile; Ristorante Kanela & Garyfallo a Vitsa, piatti a base di funghi.

visitgreece.gr; z-e-n.gr

Bel soggetto per foto Il Ponte di Kokoris nella Gola di Vikos.

MAC

L’oracolo parla Gola di Vikos Ioannina Parga

CARTA KEYSTONE

Programma per una settimana: 1° giorno: Ioannina; 2° giorno: regione di Zagori nel Parco Nazionale Vikos Aoos, villaggi Zagori con Papigo e bagno in una vasca nella roccia; 3° giorno: gita con guida attraverso la Gola di Vikos da Monodendri a Vikos o rafting nel fiume; 4° giorno: paese costiero Parga, spiaggia o baia Sarakiniko; 5° giorno: gita in battello alle isole Paxos e Antipaxos; 6° giorno: relax in spiaggia; 7° giorno: rientro a Ioannina.

funghi. viene servito anche un buon dessert con tanto di funghi

GRECIA

100 km

Atene

Sinora sono pochi i turisti che visitano il Parco azionale di i os Aoos. In inverno sono soprattutto famiglie benestanti provenienti da Atene. Amano gli alberghi boutique inseriti nei villaggi montani tradizionali della regione di agori, dove possono godere di vari servizi ellness e della vista sulla neve dal caminetto. ella stagione calda arrivano i turisti che apprezzano la natura selvaggia e incontaminata, adorano fare escursioni e il rafting sul fiume o salire in sella a un rampichino. mangiare: in case di pietra restaurate con stile gli osti offrono ai loro ospiti una moderna cucina greca: è pi leggera e variata rispetto a quella tradizionale. a non perdere « anela Garyfallo» a itsa. Il gerente è un entusiasta cercatore di funghi e offre men con sei portate ai

Chi ne ha abbastanza di boschi e montagne, pu raggiungere il mare in due ore. Lungo il percorso si consiglia una sosta a odoni (in antichità odona), il pi grande anfiteatro della Grecia antica e sede di uno dei suoi pi importanti e ancestrali oracoli. n caldo vento soffia sulle pietre millenarie, i grilli stridono nei prati. ell’arena una guida turistica dimostra ad un gruppo l’acustica del luogo. Sentiamo la sua voce sino all’ultima fila su in alto. Passando attraverso verdi e morbide colline si raggiunge la costa a Parga. Con le loro tonalità accese, le casette colorano il pendio di arancione, rosso e azzurro. Sul lungomare si succedono uno accanto all’altro caffè, negozi e taverne, i turisti bevono il caffè greco e si gustano il gelato. Al di sopra troneggia una fortezza veneziana, che raggiungiamo percorrendo ripide viuzze. na volta arrivati in cima ci godiamo la vista sulle vicine baie di sabbia. Sembrano promettere rela . L’apparenza non inganna, come potremo poi verificare nei giorni seguenti. ◆ Il viaggio è stato realizzato su invito della Centrale greca del Turismo.

luglio / agosto 2018 | touring

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SALUTE

«Quando una puntura d’insetto può diventare un’emergenza» Molte persone reagiscono in modo allergico ad una puntura di vespa, ape oppure calabrone e ogni anno alcune di esse muoiono in seguito ad uno shock anafilattico. Di solito, le punture e i morsi di insetti sono dolorosi, ma innocui. TESTO SACHA ERCOLANI

Dottor Exadaktylos, molto probabilmente la maggior parte delle persone non sa neanche di essere allergica a un insetto. Bisogna avere paura di ogni zanzara? o, non ha alcun senso. La gamma delle reazioni è molto ampia, e va da innocue punture di insetti a punture o morsi con gravi conseguenze. Ci non dipende solo dall’insetto in questione, ma pure da dove si viene morsi nel corpo e dal luogo geografico in cui ci si trova. La parte superiore della coscia ad esempio è meno sensibile degli occhi o della bocca, e quando si è all’estero ci sono insetti diversi da quelli che si trovano da noi. In generale per è sempre consigliabile evitare di farsi mordere e pungere indossando vestiti adatti e utilizzando creme e spray repellenti. 64 touring | luglio / agosto 2018

Quali avvertenze vanno seguite in caso di puntura? Togliere corpi estranei, disinfettare, raffreddare e trattare localmente. Se c’è ancora un corpo estraneo (ad es. un pungiglione) e lo si pu togliere facilmente, occorre farlo. on bisognerebbe in nessun caso fare «tentativi chirurgici» e cercare di toglierlo facendo tagli o altri interventi. In questo caso, ci va eseguito da un medico, per evitare infezioni. Contro i primi dolori e gonfiori aiuta raffreddare la parte colpita. Chi sa di essere allergico a degli insetti dovrebbero assolutamente portare con sé un it d’emergenza. Una puntura di insetto può pure trasmettere malattie? Sì, in certi casi queste punture possono anche trasmettere malattie. Ma alle nostre

latitudini ci acpure pressione cade solo ecceziosanguigna bassa. nalmente. Prima di recarsi in regioni Alcune persone esotiche, è quindi vengono punte opportuno farsi più di altre? consigliare accuravero, e al moARISTOMENIS tamente dal promento ci è l’ogEXADAKTYLOS prio medico di getto di diverse primario fiducia o da un ricerche. a un Inselspital esperto in medilato sembra che il cina di viaggio. Se gruppo sanguigno dopo esser stati all’estero si abbia un ruolo importante sta male per un periodo proin un esperimento in Giaplungato, è assolutamente nepone, le persone con il cessario andar dal medico. gruppo 0 sono state punte pi spesso. Tuttavia, ci non diQuando è il caso di andare pende solo dai geni. Infatti, i al pronto soccorso per via gemelli monozigoti non vendi una puntura di insetto? gono punti in egual maniera. Sicuramente in caso di una Pure la composizione indivireazione allergica generale. duale del sudore prodotto ha Ad esempio in caso di insuffi- un ruolo. Purtroppo: prima o cienza respiratoria, battito poi tutti veniamo punti. ◆ del polso veloce, forti gonQuali argomenti inerenti alla salute fiori, eruzioni cutanee non vi interessano? Mandateci i vostri desideri a: med@tcs.ch solo dove si è stati punti op-

SHUTTERSTOCK

A chi è allergico pure un piccolo insetto incute timore.


SVAGO

Con le ruote nel fango e nella giungla Un tour in moto attraverso il Laos durante la stagione delle piogge è un’esperienza del tutto particolare. I motociclisti devono affrontare la sfida di percorsi fangosi, ma il paesaggio mostra il suo lato migliore. → TESTO MARTIN HOCH | FOTO NICO SCHAERER

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L

eej, Leej!» grida Kub a squarciagola. Suo fratello minore Leej sembra essere scomparso. Kub si spazientisce, perché la nonna ha affidato loro il compito di recarsi al mercato del villaggio vicino con l’«Huea», la sua barchetta. Egli urla un’ennesima volta: «Leeeej!». E improvvisamente Leej riappare. Salgono sulla barca, Kub avvia e si parte con il piccolo motore scoppiettante. Le nuvole sono basse e all’orizzonte si annuncia un temporale. Una giornata come le altre nel bel mezzo della stagione delle piogge nel nord del Laos. Ma di colpo Kub scorge qualcosa di veramente insolito. Su un banco di sabbia vicino alla riva si trovano due «falangs», è così che qui si chiamano gli stranieri. E quando si avvicinano, Leej dice tutto eccitato a Kub: «Giocano con una macchina». Il bambino sembra aver avuto una visione. E non appena la barca approda sulla sabbia, salta fuori. In quel momento si alza nel cielo un apparecchio bianco. I fratelli non credono ai loro occhi: davanti a sé hanno una macchina volante! Uno dei falangs fa loro segno di avvicinarsi. L’uomo tiene un apparecchio bianco nelle sue mani e si inginocchia, in modo che possano dare un’occhiata da vicino. Incredibile! L’apparecchio mostra dall’alto il banco di sabbia e anche tutti loro in piedi con il naso all’insù. La richiesta della nonna, comprare un sacco di riso, è bell’e dimenticata. Soltanto quando più tardi i due falangs salgono sulla loro imbarcazione e si allontanano salutandoli con la mano, a Kub ritorna in mente. «Oh no!», lancia un gemito, perché le prime gocce cominciano già a cadere dal cielo. Ben presto pioverà a catinelle e loro devono ancora andare al mercato.

Sprofondati nel fango Le nuvole nere si avvicinano sempre di più. È chiaro ormai che dobbiamo far atterrare il drone e tornare il più presto possibile a Nong Khiaw. Lo sapevamo che qui a luglio sarebbe piovuto spesso e intensamente. È anche uno dei motivi per cui abbiamo scelto questo posto. Nella stagione delle piogge il verde acceso delle risaie colora il paesaggio e banchi di nebbia dall’aspetto mistico ornano le montagne nel nord del Laos. Chris Corbett di Moto-Lao, organizzatore di tour in moto attraverso il Laos, ci conferma che abbiamo scelto bene: «Siete arrivati nella stagione più bella». La maggior parte dei visitatori evita 66 touring | luglio / agosto 2018

questa stagione, allorché è il periodo più magnifico per visitare questo paese. L’inglese Corbett è direttore dell’azienda e capo meccanico allo stesso tempo. Le moto sono mantenute in perfetto stato e la sicurezza dei motociclisti ha la priorità. Per questo, all’inizio del viaggio riceviamo l’equipaggiamento di protezione completo: dai pantaloni al paraschiena passando dai caschi. Come guida Corbett ci affianca il 30enne Xue Yang. L’uomo robusto, appartenente al gruppo etnico degli hmong – anche conosciuti come miao – è un vero e proprio pacchetto di muscoli e si conquista il nostro rispetto durante la gita di tre giorni. In situazioni difficili riesce a mantenere la calma e sfoggia sempre un tale buonumore da scaldare il cuore. Il tour comincia a Luang Prabang, la maggiore città nel nord del Laos. Già dopo pochi chilometri abbandoniamo le strade asfaltate e imbocchiamo una stradina fangosa. Qui le auto non riescono a passare. E dopo solo una manciata di minuti ci rendiamo conto che l’impresa non sarà facile. È incredibilmente afoso a causa del caldo e dell’alta umidità dell’aria. Per riuscire a conquistare la vetta del pendio ripido e scivoloso, occorre una combinazione ottimale tra un vigoroso lavoro di gambe, un buon equilibrio e una rodata tecnica di guida. Dopo due ore abbiamo percorso solo due chilometri: una delle moto è rimasta bloccata nel fango fino al ginocchio. Con un bastone di bambù e la forza dei muscoli riusciamo a tirarla fuori centimetro dopo centimetro. Il sudore scorre a fiotti lungo i nostri corpi. I tre litri di acqua, che ognuno di noi porta con sé, si stanno esaurendo. Chiediamo a Yang quanto manca ancora. Sorride e risponde: «Ancora ben 23 chilometri». Ce la faremo prima che calerà la notte? Dopo altri tre chilometri ci fermiamo tutti a bordo pista per riposarci. Sentiamo di essere giunti al limite delle forze – addirittura la guida esperta Xue Yang ammette: «Oggi è veramente una giornata dura». Più tardi, la sera, ci racconta che in genere questo tragitto non lo percorre con i turisti, o quantomeno non durante la stagione delle piogge. Ma è una tratta talmente bella che ha voluto condividerla con noi. E devo ammettere che ha ragione: il paesaggio è estremamente variato. Risaie, giungla e

piantagioni di banane si alternano nel panorama che si offre al nostro sguardo. Tutto è profondamente verde. Nei seguenti due giorni conosciamo il Laos da lati meno faticosi. Continuiamo a scegliere perlopiù piste non asfaltate, ma i percorsi non sono più così ripidi e il fango meno profondo. La grande flessibilità è uno dei vantaggi di questo modo di viaggiare: raggiungiamo le località più isolate, pernottiamo in alloggi confortevoli. Visitiamo Nong Khiaw, un incantevole villaggio circondato da scoscese montagne carsiche, situato direttamente sul fiume Nam-Ou. Anche una sosta alla cascata Kuang-Si fa parte del tour di tre giorni durante il quale percorreremo in totale 500 chilometri. Ma l’aspetto più affascinante è di poter vedere da vicino la vita semplice degli abitanti del Laos, grazie a incontri come quelli con Kub e Leej, che hanno visto per la prima volta un drone. Indimenticabile è poi il profumo che ci accoglie entrando in un villaggio. Sa di legno che brucia e sul quale si prepara il gustoso «larb», un’insalata di carne piccante.

Non solo per centauri esperti Quando chiediamo a Chris Corbett se un tour in moto di questo tipo sia per soli motociclisti provetti, ci risponde in modo deciso che è anche alla portata di principianti. L’itinerario viene adattato alla capacità di guida dei partecipanti. L’esperienza della gita rimane però uguale per tutti e si riassume in una lunga serie di momenti di gioia. Alla fine siamo in effetti molto contenti e soddisfatti. ◆

DA SAPERE Periodo: chi desidera vivere il fascino della stagione delle piogge visiterà il Laos tra maggio e settembre. Viaggio: con Singapore Airlines/Silk Air via Singapore a Luang Prabang. Tour in moto: Moto-Lao offre tour per diversi livelli; quello qui descritto è il «River Valley Drive» di tre giorni da 660 dollari USA (incl. moto, abbigliamento di protezione, pernottamento, cibo e benzina). Pernottamenti: Burasari Heritage, Perle a Luang Prabang, sul Mekong. Agenzia di viaggio: lo specialista svizzero per viaggi in Asia Tourasia offre tour guidati attraverso l’intero Laos.


SVAGO Affascinati I fratelli Kub e Leej vedono per la prima volte un drone.

Quasi mistica l’atmosfera attorno a Nong Khiaw con le montagne carsiche.

Sempre di buon umore pure di fronte alle difficoltĂ , Xue Yang, la nostra guida.

Resistenti al fango? Si dovrebbe esserlo per un tour di questo tipo.

CINA

Nong Khiaw Luang Prabang

CARTA KEYSTONE

LAOS

VIETNAM

Al nord di Luang Prabang lontano dalle piste battute non si incontra quasi nessuno.

Vientiane

THAILANDIA 200 km

luglio / agosto 2018 | touring

67


VANTAGGI SOCIO

I ristoranti Marché nelle aree di servizio sono sinonimo di qualità, cortesia del servizio e soprattutto di freschezza. Ora il concetto è stato sviluppato ulteriormente e rinnovato. Con le due riaperture delle infrastrutture di Bellinzona Nord e Sud, ha fatto il suo debutto la nuova generazione Marché.

V

eloce e a buon mercato: tempi passati. ggi, oltre al ristoro ed a un ambiente accogliente, molti viaggiatori che fanno sosta in un’area di servizio autostradale cercano una cucina fresca. uesti segnali li hanno riconosciuti anche i responsabili di Marché e hanno elaborato una nuova filosofia per i ristoranti. Con grande tatto, ci che esisteva è stato combinato con le novità e adattato allo spirito dei tempi. opo oltre due anni di progettazione e otto mesi di cantiere, nel maggio scorso hanno

Freschi non sono solo i succhi, ma anche il concetto.

68 touring | luglio / agosto 2018

aperto le porte a ellinzona Sud e ord i primi ristoranti Marché della nuova generazione. il lavoro ha dato i suoi frutti: il collaudato charme da piazza del mercato ora si abbina a un equipaggiamento moderno, a un bel design senza tempo e a spazi luminosi e ben ordinati. aturalmente si continuerà a puntare su prodotti freschi e d’alta qualità. Le sorprese culinarie sono invece assicurate da una postazione che propone street food o da una cucina al vapore. opo la riapertura ticinese, anche gli altri ristoranti saranno gra-

dualmente adattati al nuovo concetto.

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FOTO DOMINIC GRAF

Ristoranti Marché: la nuova generazione


VANTAGGI SOCIO L’alternativa all’auto in città Le bici elettriche da carico di Carvelo2go riscontrano un grande interesse.

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Scoprire nuovi orizzonti grazie a Carvelo2go Che si tratti di fare la spesa, di traslocare o di una gita in famiglia: le bici da carico elettriche vi portano a destinazione in modo comodo, ecologico ed economico. L’alternativa ideale all’automobile in città. Ora i soci TCS noleggiano a metà prezzo le e-cargobike di Carvelo2go.

C

hi affitta una cargobi e elettrica di Carvelo2go rimane spesso stupito dalla facilità con cui si guida. A prima vista, infatti, sembra ingombrante e scomoda a causa della grossa superficie di carico, ma già dopo i primi metri impressiona per la sua manovrabilità sorprendentemente agile e dinamica. Così l’e cargobi e apre orizzonti del tutto nuovi: si possono fare senza problemi grossi acquisti, il trasloco nel nuovo appartamento, gite con i bambini e perfino escursioni di pi giorni. uello che prima veniva spesso fatto tirando fuori l’auto dal garage, oggi si pu fare in modo altrettanto efficiente con una e cargobi e. Anche la procedura di prenotazione non è complicata e si esegue rapidamente. opo la prima registrazione sul sito internet o sull’app di Carvelo2go, le biciclette possono essere prenotate nel punto di stazionamento pi vicino. uest’ultimo pu essere, per esempio, una panetteria, una filiale della Posta o un ristorante di quartiere.

200 punti in 40 città Sono già 000 gli utenti registrati che si sono serviti di Carvelo per oltre 23 000 volte. Il successo di Carvelo2go conferma che esiste un’esigenza per un’alternativa all’auto specialmente in città. L’offerta dell’Accademia della mobilità del TCS e del fondo di sostegno ngagement Migros si è costantemente sviluppata dal suo lancio nel 20 5. el frattempo le e cargobi e sono disponibili in 200 punti di stazionamento in 0 città e comuni della Svizzera ed altri seguiranno ad intervalli regolari. Con una tassa di prenotazione di cinque franchi e una tariffa di due franchi all’ora, già attualmente Carvelo2go è un mezzo di trasporto molto conveniente. Per gli utenti abituali c’è inoltre un abbonamento che dimezza i costi. I soci del TCS ricevono questo sconto del 50 percento anche senza sottoscrivere tale abbonamento, come vantaggio esclusivo dell’affiliazione al TCS. on ci resta che augurarvi: buon viaggio ◆

L’OFFERTA DEL TCS Sconto del 50% ai soci TCS sul noleggio di e-cargobike Carvelo2go Carvelo2go è la prima e la maggiore piattaforma di condivisione di bici da carico elettriche al mondo. È stata fondata dall’Accademia della mobilità del TCS e il fondo di sostegno Engagement Migros. Come funziona Carvelo2go: 1. Registrazione e memorizzazione del numero di socio TCS sul sito web o nell’app di Carvelo2go 2. Visitare Carvelo (online o tramite l’app), scegliere ciò che si desidera e prenotare a ore 3. Ritirare la bici da carico presso il punto di stazionamento presentando un documento d’identità 4. Restituire la bici per tempo al punto di stazionamento carvelo2go.ch

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Svizzera tedesca

20%

The Simon & Garfunkel Story 29.11–4.12.2018 La storia unica dalla fondazione alla separazione con una band dal vivo che esegue tutti i successi più noti come «Mrs Robinson», «Cecilia» o «Bridge Over Troubled Water» oltre a molte immagini originali.

Basilea, St. Jakobshalle / Ginevra, Arena

The World of Hans Zimmer 7/8.11.2018

20%

Il vincitore di Oscar, Grammy & Golden Globe Hans Zimmer è senza dubbio uno dei migliori, più famosi oltre che influenti compositori cinematografici del nostro tempo. «The world of Hans Zimmer – A Symphonic Celebration – The Official Tribute» è un tour sotto la direzione di Gavin Greenaway, direttore della colonna sonora di Hans Zimmer, di cui il compositore del film è curatore e direttore musicale, anche se non si esibisce personalmente a questi spettacoli.

Zurigo, Theater 11 / Basilea, Musical Theater

Let it be 6–15.11.2018

20%

Il tributo dei Beatles LET IT BE rende i più grandi successi dei The Fab Four assolutamente autentici e fedeli all’originale. L’esperienza live unica del West End londinese presenta quaranta delle più grandi canzoni dei Beatles.

Interlaken

25%

Opera Tell 2018 8–15.9.2018 «Schiller incontra Rossini» ovvero il grande spettacolo dell’Opera! 90 minuti di highlight con lo stupendo sfondo naturale dell’arena Tell con più di 300 partecipanti e 6 solisti.


EVENTS

20% Zurigo, Hallenstadion

Nitro Circus

7.12.2018

Sion

Guinness Irish Festival 9–11.8.2018

20%

Un festival di musica celtica nella bellissima zona di Les Iles è quello che promette il Guinness Irish Festival. Una manifestazione popolare che presenta artisti affermati che hanno segnato la storia della musica celtica. Oltre che un festival che guarda al futuro invitando talenti svizzeri.

20% Basilea, Park im Grünen

Summerstage 13–14.7.2018 Aspettiamo con gran gioia l’evento! Quest’anno con la superstar irlandese Michael Patrick Kelly, il gruppo leggenda del rock Gotthard con il Tour Unplugged & Defrosted, la sensazione svizzera HECHT, da Berlino la star Ben Zucker e molti altri!

YOU GOT THIS vedrà la partecipazione di Travis Pastrana insieme ai migliori atleti in FMX, BMX, In Line e Scooter, e ai medagliati negli XGames e ai campioni dei Nitro World Games. Travis porterà il più grande, pazzo e divertente spettacolo nella storia del Nitro Circus.

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Svaghi estivi con Tom Tom sfrutterà la bella stagione dandosi al foxtrail. Assieme al suo figlioccio partirà alla scoperta del museo all’aria aperta di Ballenberg. Pagherà solo 9 franchi anziché i 31 del ticket regolare, ciò che renderà ancor più divertente la caccia alla volpe. Si tratta di una delle molteplici proposte che abbiamo pensato per i nostri soci: insomma, si prospetta una calda estate ricca di «TCS Benefits» e promozioni nel Touring Shop.

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Caccia alla volpe Foxtrail – alla scoperta di tanti luoghi interessanti Scoprire una città o regione si trasforma in un gioco appassionante: in due o con tutta la famiglia, ci si lancia su uno dei percorsi sparsi in tutta la Svizzera per un’intrigante caccia al tesoro, risolvendo indovinelli e superando sfide di ogni genere all’insegna dello spirito di avventura. Consigliamo il Fo trail recentemente inaugurato nel museo all’aria aperta di allenberg che consente di attraversare le varie epoche della storia culturale elvetica divertendosi al prezzo speciale per soci

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Educazione stradale in Ticino 170 alunni delle elementari, otto prove e molto divertimento con effetto apprendimento: anche la 20a edizione della Giornata regionale di educazione stradale del TCS è stata un grande successo. A Lugano Touring ha visto all’opera gli scolari, i poliziotti e gli organizzatori. TESTO DOMINIC GRAF | FOTO EMANUEL FREUDIGER

N

ei padiglioni del Centro esposizioni di Lugano, il 24 maggio tutto era all’insegna dell’educazione stradale. Durante l’intera giornata i ragazzi tra i 10 e i 12 anni erano impegnati su otto postazioni in totale: percorso ad ostacoli in bicicletta, guida di un mini monopattino, prova di primi soccorsi, conoscenza dell’angolo cieco dei camion, guida lenta in bicicletta, concorso di disegno, un servizio fotografico per la visibilità nel traffico stradale

secondo la campagna «Made visible» e un esame teorico. Sebbene da 170 bambini ci si aspettasse un rumoroso vespaio, tutto si è svolto in modo eccezionalmente ordinato. Ragazze e ragazzi ascoltavano attentamente e affrontavano i compiti con grande concentrazione. Ciò era dovuto anche alla presenza della polizia: le istruzioni erano impartite da 13 agenti, che assistevano i bambini durante gli esercizi. La motivazione si poteva percepire anche tra i tutori

dell’ordine e l’atmosfera era rilassata nonostante la serietà dell’argomento. Soltanto durante il pranzo nel grande salone delle feste e durante l’annuncio della classifica finale è emerso il temperamento ticinese. Sono riecheggiate grida di giubilo, canti e applausi.

Ogni anno un’altra regione del Paese Da 20 anni il TCS organizza una giornata per gli alunni di scuola elementare, durante la quale imparano in modo

ludico a far fronte ai pericoli della circolazione stradale. Questa Giornata regionale d’educazione stradale si svolge a rotazione di quattro anni in una delle quattro parti del Paese e viene organizzata dal dipartimento della Sicurezza stradale del TCS in stretta collaborazione con le sezioni e le polizie cantonali, con il sostegno del Fondo di sicurezza stradale. Dopo Winterthur, Langnau e Martigny quest’anno è toccato nuovamente al Ticino. Oltre a sensibilizzare gli alunni, la giornata intende rendere visibile l’importante lavoro degli istruttori del traffico, come sottolinea Marc Baertsch, responsabile del TCS per l’educazione stradale. «Normalmente la poliil video del test tcs.ch/ portale-video

Percorso ad ostacoli gli alunni dovevano dimostrare abilità circolando in bici.

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CLUB

zia è a disposizione per l’educazione stradale di ogni classe solo per poche ore all’anno. una cosa molto importante. Perci questa manifestazione è una preziosa piattaforma anche per lei», afferma Marc aertsch.

I vincitori vanno a Budapest n incentivo particolare per i bambini, per svolgere al meglio gli esercizi, è la possibilità di qualificarsi per la Giornata europea dell’educazione stradale, che quest’anno si terrà in ngheria ( udapest). Tra gli applausi scroscianti, i quattro vincitori due femmine e due maschi sono stati chiamati sul palco. Assieme ad alcuni funzionari del TCS, ad una poliziotta e ad un poliziotto, a settembre andranno così a udapest, dove rappresenteranno i colori della Svizzera quasi come se fossero la squadra nazionale rossocrociata. n’esperienza unica per tutti i partecipanti.

sotto la direzione del TCS. «Siamo lieti di poter organizzare questo grande evento europeo», dichiara Marc aertsch. Si tratta tuttavia anche di una sfida organizzativa, per questo motivo non si pu ancora dire se nel 20 ci sarà oppure no anche una Giornata d’educazione stradale regionale. Sarebbe il turno della Svizzera orientale. « si svolgerà in formato minore oppure la rimanderemo all’anno dopo», indica il principale responsabile della Giornata di educazione stradale del TCS. ◆

20 ANNI DI GIORNATE DI PREVENZIONE Nel 1996, nell’ambito del suo 100° anniversario, il TCS introdusse una festa dell’educazione stradale di due giorni. 150 classi elementari inviarono alla manifestazione due bambini ciascuna con un accompagnatore adulto. Per motivi organizzativi, un evento di portata nazionale come quello del 1996 non può essere organizzato tutti gli anni. Al suo posto fu così sviluppata l’idea delle giornate d’educazione stradale regionali, in collaborazione con i rispettivi corpi di polizia e le autorità scolastiche.

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018

Coira Basilea Bernex GE Sursee e Rivera Uster Olten Delémont Buochs Wil Lausen BL La Chaux-de-Fonds Küssnacht am Rigi Sciaffusa Lenzburg Prilly (Losanna) Bellinzona Winterthur Langnau i.E. Martigny Lugano

Vivo interesse ha suscitato la postazione dei primi soccorsi.

Il prossimo anno il concorso europeo si svolgerà a Ginevra Provare per credere: l’angolo cieco di un Tir.

«Normalmente la polizia è a disposizione per l’educazione stradale di ogni classe solo per poche ore. È una cosa molto importante. Perciò questa manifestazione è una preziosa piattaforma anche per lei» Marc Baertsch responsabile TCS per l’educazione stradale

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PEOPLE

gi club TCS Viag ete:

ime m Le pross sione auto s a Svezia, p rigi, Amburgo a P , a li a in It Carlo e Monte gina 95 a p e h v. anc bre Mem lied Mitg io c So

m Uvsiaeggdioo club:

Il viaggio club all’isola Usedom nel Mar Baltico ha mostrato i lati interessanti della storia ferroviaria, della costruzione nautica senza dimenticare l’emozionante volo in Antonov sull’affascinante isola.

Padre e figlio Andres (a s.) e Herbert Oberhänsli.

Affascinati dal laboratorio sottomarino Helgoland Vreni e Peter Wangler.

Storia del volo da apprezzare, Martin Lehmann e Alexandra Häberli.

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Fan di treni Georg Krenger.

Pilota Ulrich Graf con l’Antonov An-2.

Da Otto Lilienthal Max Weber.

OCIO

DI S

rei, razzi, ae re a treni e m

Dai Grigioni Peter Kuhn.

Tra la tecnica ferroviaria a Pasewalk i fratelli Stefan (l) e Beat Karth.

Nel Nautineum Ursula e Reinhard Egloff.

FOTO FELIX MAURHOFER

Dai binari fino a librarsi in volo

ERA

TESS

2018


CLUB Alle mazze! Le partecipanti durante i loro primissimi swing al Golfclub Heidiland.

Vivere al castello con lezioni di golf La febbre del golf non si placa. Chi vuole imparare a giocare, può ottenere l’autorizzazione in poco tempo. In collaborazione con il Golfclub Heidiland, l’hotel TCS Schloss Ragaz propone speciali pacchetti. Impressioni da un corso per principianti.

Il bel parco contribuisce al fascino dell’albergo TCS.

TESTO E FOTO JULIANE LUTZ

S

ollevo il braccio a ore otto e sbaglio completamente il colpo. Mi succede spesso durante il corso per principianti sul campo da golf eidiland. Mi sono iscritta per un fine settimana e alloggio a soli cinque minuti a piedi da qui, nell’albergo del TCS Schloss agaz, che fino a ottobre offre pacchetti golfistici in collaborazione con il club di golf. «This is an easy game, but hard to play» (« un gioco semplice, ma duro da giocare»), dice sorridendo Paul Clay mentre corregge la mia presa. L’inglese, professionista PGA da 2 anni, è sempre pronto con qualche proverbio e consiglio utile, quando il morale rischia di cadere a causa di una palla mancata o colpita malissimo. Le altre donne del corso sono pi abili, ma io mi sto cimentando a questo gioco davvero per la prima volta. Anche al driving range i colpi a ore nove e dieci non cadono come mi aspettavo. « sercizio, esercizio, esercizio», dice Paul. All’inizio anche lui tirava un migliaio di palline al giorno per poter progredire. na piccola sensazione di successo comunque c’è: quando dopo pranzo Paul ci insegna il putting sul green, i colpi con il putter mi ven-

gono sorprendentemente bene. iverse volte riesco a spedire la palla in buca con soli due colpi e sprizzo felicità da ogni poro.

Rilassarsi a Bad Ragaz Le lezioni di golf terminano poco prima dell’una e così ho ancora tutto il pomeriggio di sabato per me: devo andare a passeggiare, nuotare nella piscina dell’hotel, visitare le vicine terme Tamina o sorseggiare un buon caffè davanti al castello godendomi la vista sui vecchi tigli, cedri e faggi del parco Il giorno dopo ci ritroviamo sul driving range verso le nove ed esercitiamo i colpi lunghi. «Le donne devono tirare la pallina a 0 metri per ottenere l’autorizzazione ad accedere al percorso (AP)», avverte Paul. Per me si tratta di una strada ancora in salita, ma mi accorgo che sono già in preda alla febbre del golf. «Piegate leggermente le ginocchia e tenete il bastone a sinistra della pallina», ci ordina poi Paul spiegandoci il chipping. Si tratta di colpi piatti di avvicinamento, che dovrebbero portare la pallina il pi vicino possibile alla

bandierina. Sorprendentemente anche il chipping mi viene bene. Forse dovrei prendere in considerazione anche il corso per ottenere l’AP. i solito nel club eidiland ci vogliono due mesi per ottenere l’handicap 5 . opo di che si pu andare sul campo da soli. A parte questo, un soggiorno nel tranquillo otel Schloss agaz con il suo grande parco e la sua eccellente cucina rappresenta il programma antistress ideale. ◆

OFFERTA GOLF Date: ci sono pacchetti speciali dell’Hotel Schloss Ragaz per ottenere l’autorizzazione al percorso nelle seguenti date: 15–20.7, 12–17.8, 9–14.9, 14–19.10. Prezzo per i soci del TCS: 1200 fr. a testa in camera doppia (5 notti con colazione, 12–15 ore di lezione di golf al Club Heidiland con il PGA Swiss Pro Paul Clay ed esame di teoria. Al termine si riceve l’autorizzazione al percorso). A richiesta anche corsi per principianti (2 mezze giornate con pranzo, 295 fr. a testa). hotelschlossragaz.ch

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Si riparte! Davanti alla pittoresca chiesa di Cimalmotto.

Il Ticino dei centauri Avventurose gite in moto al di fuori delle strade più battute sono sieme a Christian ha programmato un la specialità del TCS Hotel Bellavista. Chi apprezza percorsi pieni tour attraverso la alle Maggia e le sue di curve e un po’ di cultura e gastronomia, è all’indirizzo giusto. valli laterali. on si tratta solo di goREPORTAGE FELIX MAURHOFER

D

ietro il banco della ricezione Christian ilhelm è solito accogliere con un cordiale sorriso gli ospiti che fanno il chec in al TCS otel ellavista a ira Gambarogno al di sopra del Lago Maggiore. ggi è un po’ diverso: Christian infatti attende gli ospiti in abbigliamento da bi er davanti all’albergo. In qualità di appassionato motociclista conosce ogni attrattivo percorso ideale per le motociclette tra il San Gottardo e l’italiana al d’ ssola. Le sue 80 touring | luglio / agosto 2018

gite in moto sono leggendarie e costellate di sorprese. on ci stupisce dunque il fatto che gli appassionati motociclisti Guillaume Camenzind, aniele Andriani e aphaël er ano siano recidivi. Sono dei fedeli partecipanti alle gite in moto proposte dall’albergo.

La Valle Maggia à la carte L’albergatore émy Fischer, che ogni giorno sale in sella della sua ucati, sensibile come una primadonna, in-

dersi belle curve, ma anche di visitare attrazioni poco note ai turisti, di cui è ricco il cantone del sud. opo esserci districati nel traffico intenso tra ira Gambarogno e Locarno, proseguiamo lungo le ampie curve all’interno nella alle Maggia. A Maggia ammiriamo l’imponente «cascata del Salto» e continuiamo a viaggiare, sino a che a ovana cominciamo ad affrontare le serpentine in direzione di osco Gurin. Adesso si scevera il grano dalla pula, perché qui ci si rende conto se uno ha davvero la stoffa del motociclista. finita con il confortevole giretto in moto a velocità di crociera. Sono richieste tecnica e con-


CLUB

L’albergatore Rémy Fischer discute il percorso.

Piacere su due ruote nel paese di Maggia.

centrazione. A Cerentino proseguiamo diritti attraverso il pittoresco Campo allemaggia sino a passare davanti alla chiesa di Cimalmotto dai magnifici affreschi. ui termina la strada asfaltata, facciamo marcia indietro e proseguiamo in salita sino a osco Gurin, perché lì c’è in programma un caffè.

Diga e case di pietra Al ritorno in discesa verso Cevio il sole è già alto. ella località svoltiamo e proseguiamo direttamente sino al pittoresco Grotto Pozzasc a Peccia. La polenta e brasato cucinata al camino è leggendaria. Soddisfatti e rafforzati avanziamo in salita attraverso la Lavizzara via Fusio sino all’imponente diga del Sambuco. a qui in poi è piacere puro,

perché conosciamo già le curve e ci lasciamo semplicemente scivolare lungo la discesa sinuosa. Per dessert svoltiamo a ignasco nella famosa al avona. Passiamo davanti ai pittoreschi villaggi Fontana e itorto, con le caratteristiche case di pietra, e ci gustiamo un espresso nei pressi della fragorosa cascata di Foroglio. giunto il momento di affrontare la via verso l’albergo. In fondo, abbiamo percorso oltre 200 m. Come potevamo aspettarci, Christian non sceglie la strada principale, bensì ci conduce su quelle laterali sino ad Avegno. ato che al ellavista un men delizioso ci attende e la concentrazione gradualmente cala, ci affrettiamo lungo il percorso pi breve. nel giardino dell’albergo al di sopra del Lago Maggiore

GITE IN MOTO AUTUNNALI In autunno il TCS Hotel Bellavista propone dal 29 agosto al 2 settembre gite guidate in motocicletta. Incluso nel programma ci sono quattro pernottamenti con mezza pensione così come tre gite di un giorno. I soci TCS pagano in camera doppia 590 fr. a persona. Ulteriori informazioni al sito hotelbellavista.ch

ripassiamo la giornata ricca di curve con le gambe sotto il tavolo il tutto nel linguaggio forbito dei motociclisti. Ma non si va in camera troppo tardi, perché il giorno dopo ci attendono altre avventure sulle due ruote. ◆ luglio / agosto 2018 | touring

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Non è detto che se sai andare in bici, sai pure guidare l’e-bike Soprattutto le persone di età media o avanzata sembrano sottovalutare il rischio di subire un incidente in sella ad una bicicletta elettrica. Un corso di e-bike del TCS può ridurre tale rischio – come dimostra una visita al centro di Füllinsdorf. TESTO DOMINIC GRAF | FOTO EMANUEL FREUDIGER

L’

euforia è grande e per un momento addirittura troppo grande. In una strada di quartiere circola la carovana di otto persone, affascinata dal motore elettrico delle loro biciclette, incurante delle diverse precedenze incontrate durante la pedalata. essuno nota di aver commesso la contravvenzione. «Tutti quanti bocciati», afferma il responsabile del corso avid ossi con un sorriso, nel momento in cui il gruppo torna a riunirsi. L’istruttore di guida ed esperto in e bi e conosce la situazione e sa che questo comportamento è purtroppo normale quando si sale in sella ad una bici elettrica per la prima volta. onostante ci , questo esercizio è un’importante componente 82 touring | luglio / agosto 2018

del corso. « on si tratta soltanto di dominare l’e bi e, bensì anche di conoscere le regole e di seguirle», afferma ossi. l’ultimo esercizio della serata e nel rientro al Centro TCS di F llinsdorf le precedenze da destra vengono rispettate alla perfezione.

224 feriti gravi Con quasi 0 000 bici elettriche vendute l’anno scorso, il corteo trionfale delle e bi e prosegue imperterrito. gni quattro biciclette vendute in Svizzera, una è provvista di motore elettrico. Ma altrettanto impressionanti sono le cifre riguardanti la statistica degli incidenti con e bi e: sette morti e 22 feriti gravi nel 20 mostrano che si prende ancora alla leggera

questo nuovo mezzo di locomozione. « n’e bi e non viaggia come una normale bicicletta. L’alta velocità, la valutazione delle distanze così come il comportamento alla guida devono essere imparati da zero», sostiene avid ossi. Il gruppo maggiormente a rischio è costituito da persone di età media o avanzata: su cinque incidenti di e bi e con morti o feriti

gravi, quattro riguardano persone al di sopra dei 5 anni. Il fatto interessante è che corrisponde esattamente all’età dei partecipanti al corso e bi e.

Prima dell’acquisto Il corso della sezione TCS dei due asilea a F llinsdorf dura quattro ore. Poco dopo le , avid ossi saluta gli otto partecipanti. ue coppie e quattro signori si presentano e illustrano il motivo della loro iscrizione. «Pensiamo di comprare un’e bi e e prima di compiere questo investimento di diverse migliaia di franchi, vogliamo

Progresso Dopo una partenza zoppicante, lo slalom riesce bene.


CLUB

Soddisfatti Gli istruttori Müller e Jossi (sinistra) con gli otto partecipanti.

CORSI E-BIKE Queste sezioni TCS propongono corsi e-bike: sezione due Basilea: 24.8 e 26.9.2018 a Füllinsdorf (BL)

Viaggiare con scioltezza alla fine del corso.

vedere se questo mezzo fa per noi», spiega un signore sulla sessantina. Sua moglie e gli altri partecipanti fanno un cenno di assenso. Prima per di salire in sella, in un’ora dedicata alla teoria, viene spiegata la base legale e le manovre specifiche come entrare in una rotonda e svoltare a sinistra. Tutti ascoltano attentamente e si scambiano le opinioni. essuno ha l’aria di annoiarsi. onostante ci si sente che i partecipanti sono sollevati quando l’istruttore dichiara che la parte teorica è terminata e invita a uscire all’aria aperta. Sull’area di esercitazione li attende en amin M ller con le e bi e. M ller è il direttore del negozio di e bi e

«Cycling motion», che mette a disposizione i mezzi per il corso. L’esperto si occupa dell’intera parte pratica del corso, spiega le particolarità tecniche e dà dei consigli per la manutenzione.

Progressi veloci Poi finalmente: il primo tentativo in sella all’e bi e. All’i-

«La tariffa di 70 franchi per quattro ore di corso è un buon investimento nella sicurezza e in più è stato anche molto divertente» Josef Enz (76)

nizio, gli esercizi che comprendono fare lo slalom, andare piano, svoltare e fermarsi, mettono in difficoltà i principianti: lo slalom si trasforma in una serie di urti contro i coni, i segnali con le mani diventano dei tentativi per rimanere in equilibrio e guardare dietro le spalle risulta praticamente impossibile. Ma già al secondo tentativo si notano dei progressi. opo ulteriori tre e quattro giri, i partecipanti circolano sulla pista come se l’avessero sempre fatto. n cambia-

sezione Argovia: 25.8 a Lenzburg e 1.9.2018 a Birr sezione Berna: 8 e 15.9.2018 a Ittigen sezione Waldstätte: corsi nuovamente dalla primavera 2019 a Emmen (LU) sezione Ginevra: 13.10.2018 a Meyrin A richiesta anche presso le seguenti sezioni: Bienne-Seeland, Svitto, Ticino, Uri e Vaud Durata: mezza giornata Costi: da 30 a 80 fr. (per soci TCS)

mento notevole che poi trova conferma circolando sulla strada. «Il corso è veramente utile e posso consigliarlo a tutti», sostiene osef nz, che con i suoi anni è oggi il partecipante pi anziano. Adesso si sente pi sicuro ed è convinto della sua decisione di comprarsi una bicicletta elettrica. aturalmente dovrà ancora esercitarsi, ma i fondamenti della guida adesso li conosce grazie al corso del TCS. «La tariffa di 0 franchi per quattro ore di corso è un buon investimento nella sicurezza e in pi è stato anche molto divertente. Cosa si vuole di pi », ci dice osef nz. ◆ luglio / agosto 2018 | touring

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CLUB

Viaggiare in sicurezza con Travel Safety Un’eruzione vulcanica, uno sciopero o un attacco terroristico possono rovinarvi le ferie. In questi casi il flusso di informazioni è vitale. Con Travel Safety i soci del TCS sul posto sono sempre al corrente. TESTO DOMINIC GRAF

V

acanze alle Hawaii, cosa c’è di più bello? Eppure quando erutta un vulcano, come il Kilauea all’inizio dell’estate, si preferirebbe trovarsi da tutt’altra parte. Prima di tutto, comunque, si vorrebbe essere informati sulle circostanze attuali, sui pericoli e sugli sviluppi della situazione. Purtroppo però il flusso di informazioni sul posto durante simili eventi estremi è spesso inadeguato. Con Travel Safety, disponibile verso fine estate 2018, il TCS è al fianco di tutti i soci anche all’estero, dispensando consigli, aiuti e protezione, prestazioni queste che sa-

oppure attivando il roaming. Se, in caso di sinistro, il socio non ha una connessione Wi-Fi e non può leggere una notifica, per sicurezza il TCS invia automaticamente un altro SMS dopo dieci minuti. I dati personali sono trattati in

FUNZIONI E VANTAGGI DI TRAVEL SAFETY Ogni socio TCS ha tra l’altro la possibilità di: – informarsi sui luoghi più importanti nei dintorni (p. es. ospedali o posti di polizia) – ricevere in modo proattivo notizie riguardanti la sicurezza nelle vicinanze (p. es. se conviene evitare una zona a causa di manifestazioni o attività vulcanica) – informare il TCS se si trova in un posto dove percepisce una sensazione di pericolo per garantirsi un maggior livello di attenzione. I titolari del TCS Libretto ETI

beneficiano inoltre di una localizzazione e di un’assistenza sul posto più rapida. Attraverso l’interazione attiva con la centrale d’intervento ETI tramite smartphone, ricevono istruzioni su come procedere. Inoltre, con il tracciamento dal vivo, il TCS può sapere in qualsiasi momento se il socio esce dalla zona a rischio. Grazie a Travel Safety può essere eseguito in modo più rapido ed efficiente anche un rimpatrio in Svizzera che si rendesse necessario.

MAURITIUS IMAGES / USGS / ALAMY

Cosa fare quando erutta il vulcano? Ve lo dice il nuovo modulo dell’app TCS «Travel Safety»

ranno via via ampliate. Il nuovo modulo gratuito dell’app del TCS è in grado di trasmettere la posizione esatta delle persone coinvolte e fornire informazioni personalizzate e affidabili. Condizione per usufruire della funzione è di registrarsi nell’applicazione del TCS. Inoltre, bisogna che sul posto ci sia la connessione e la conferma dei messaggi inviati. Il modulo si attiva tramite segnale GPS non appena si lascia la Svizzera, indipendentemente dall’impostazione del roaming. In seguito i dati della posizione vengono trasmessi al TCS durante la prossima connessione Wi-Fi

modo confidenziale secondo la legge svizzera sulla protezione dei dati e non vengono trasmessi a terzi. I dati di geolocalizzazione vengono cancellati o resi anonimi al più tardi entro tre mesi. Oltretutto, grazie a Travel Safety i titolari del TCS Libretto ETI possono contare su un’assistenza ancora più rapida. Infatti, se l’addetto al caso presso la Centrale ETI sa con esattezza dove si trova la persona interessata, può coordinare meglio gli interventi opportuni e predisporre ed effettuare in modo più efficiente un eventuale rimpatrio in Svizzera. ◆

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CLUB KTM X-Bow Con un peso di 790 kg e una velocità di 231 km/h la vettura da corsa è omologata per la strada. In pista però è più divertente.

Prova della KTM X-Bow sul circuito di Lignières Niente servosterzo, niente ABS, niente tetto. gazione su strada, validi anche in Svizzera. La KTM X-Bow è la più recente attrazione di TCS Training & Events. I corsi di Lignières urante i corsi di guida sporgarantiscono il piacere della competizione pura. tiva del TCS a Lignières si imTESTO DOMINIC GRAF | FOTO EMANUEL FREUDIGER

S

e perfino gli esperti istruttori del TCS scendono con un ghigno, che neppure il casco pu nascondere, allora deve trattarsi di un veicolo davvero speciale. anno appena effettuato i loro primi giri al volante di una TM o (detta: Crossbo ) sul «Circuit» di Lignières, l’unico circuito in Svizzera, ubicato nel canton euch tel e sopra al lago di ienne. onostante la pioggia battente, i professionisti della guida non possono nascondere il loro entusiasmo. « n’auto eccezionale Forte accelerazione, ottima aderenza, facile da guidare», afferma euforico Michael ercht. « d è un bene che qui tutto sia impermeabile», aggiunge l’istruttore.

Auto sportiva anche per la strada La «balestra», traduzione dell’inglese crossbo ( o ), incute rispetto a prima vista: la carrozzeria aerodinamica, la monoscocca in carbonio, la cintura a quattro punti o il volante amovibile indicano chiaramente che si tratta di una vettura sportiva estrema. Anche l’abitacolo richiama un’auto da corsa. L’allestimento è assolutamente puro, non c’è il servosterzo né aiuti elettronici come A S, AS o SP. Inutile cercare l’aria condizionata o la radio. Ancora pi sorprendente il fatto che la prima automobile del costruttore di motociclette austriaco TM soddisfi tutti i requisiti europei per l’omolo-

para dapprima a conoscere l’auto in teoria. Poi si va in pista e le prime volte che si preme l’acceleratore emergono subito la potenza e l’agilità della o . on c’è da stupirsi, con un’accelerazione di 3, secondi da zero a cento. Sebbene visivamente richiami certamente pi un bolide da corsa che una comune automobile, la guida è sorprendentemente facile. Il cambio manuale è fluido, la manovrabilità è semplice e diretta. Chiunque abbia confidenza con il cambio manuale pu guidarla. «La TM o è il veicolo perfetto per un training di guida sportiva. ichiede conducenti esperti, ma è adatta anche per le persone che non sono abituate alla guida sportiva», afferma Adrian Suter, responsabile Formazione Perfezionamento di TCS

Training vents. nici in Svizzera, i corsi di guida del TCS con la TM o sono ottimali anche per entusiasmanti manifestazioni di gruppo o aziendali. ◆

KTM X-BOW: 3 TIPI DI CORSI Light Due per auto Max. 12 partecipanti Durata: 3 ore Prezzo soci TCS: 220 fr. Compatto Uno solo per auto Max. 6 partecipanti Durata: 1/2 giornata Prezzo soci TCS: 510 fr. Base Due per auto Max. 12 partecipanti Durata: 1 giorno Prezzo soci TCS: 490 fr. (incl. vitto) Tutti i corsi si svolgono nel centro TCS di Lignières. Informazioni e iscrizioni training-events.ch o tel. 058 827 15 00 luglio / agosto 2018 | touring

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ASSEMBLEA ORDINARIA DEI DELEGATI DEL TCS

Losanna, porta aperta sull’avvenire La città olimpica, capoluogo di una sezione centenaria, ha accolto i delegati del TCS nel quadro della loro seduta annuale tenutasi il 22 giugno. L’occasione per salutare un societariato rinnovato e che promette bene per gli anni a venire.

zioni arricchitasi di novità durante l’esercizio appena trascorso: protezione su Internet, corsi di pilotaggio droni, campagna Made Visible… «Possiamo e dobbiamo sperimentare nuove soluzioni. È questo il nostro credo per l’avvenire», ha insistito il presidente centrale Peter Goetschi, proiettandosi nel 2050 e delineando le nuove sfide nella mobilità individuale: sicurezza, protezione dei dati, diritto della personalità. «Il TCS vuole contribuire fattivamente alla mobilità del futuro».

TESTO JÉRÔME LATHION | FOTO EMANUEL FREUDIGER

E

ra un merito da sottolineare: lo scorso 22 giugno, la sezione vodese del TCS, che quest’anno spegne 100 candeline, ha avuto l’onore d’accogliere a Losanna l ’Assemblea ordinaria dei delegati del TCS 2018. Un luogo simbolico, vero e proprio «laboratorio della mobilità», come ricordato dal consigliere agli Stati losannese Olivier Français, invitato per l’occasione. In effetti, la capitale vodese ha varato il primo tratto autostradale romando negli anni 1960, mentre mezzo secolo dopo ha inaugurato la prima metropolitana interamente automatizzata. Da parte sua, la consigliera municipale Florence Germond ha sottolineato la buona collaborazione della città lemanica con I delegati del TCS si sono riuniti in assemblea a Losanna lo scorso 22 giugno.

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il TCS: la qualità dei passaggi pedonali è stata analizzata congiuntamente e oltre 20 bici-cargo sono state messe in circolazione in cooperazione con l’Accademia della mobilità del Club.

Nuove sfide Per i rappresentanti dell’organo supremo del TCS, quest’appuntamento ha permesso soprattutto di rallegrarsi per il nuovo modello di societariato, deciso a Zurigo un anno fa. «Insieme, abbiamo portato il TCS a 100 000 nuovi soci nell’ambito di questo societariato ridefinito», ha precisato Jürg Wittwer, direttore generale. Uno sviluppo che consentirà al Club di ampliare ulteriormente l’offerta di presta-

Una sfida politica importante confermata dal vicepresidente Thierry Burkart, consigliere nazionale (PLR/AG): «Il traffico individuale diventerà sempre più attrattivo con i veicoli autonomi, mentre le infrastrutture stradali stanno raggiungendo i propri limiti. Un problema che riguarda pure la ferrovia. Il TCS continuerà ad impegnarsi per una mobilità nel segno della complementarità». Al momento delle elezioni, Peter Goetschi (FR) è stato riconfermato all’unanimità per un terzo mandato in qualità di presidente centrale del TCS (leggere la pagina seguente). La prossima assemblea ordinaria del Club è prevista nel giugno 2019 a Neuchâtel. ◆


CLUB

«Giallo e indispensabile»

Peter Goetschi Il presidente centrale del TCS è stato riconfermato all’unanimità.

L’Assemblea dei delegati a Losanna ha rieletto Peter Goetschi come presidente centrale del TCS. In questa intervista ci rivela come vede il futuro del maggior club della mobilità della Svizzera. INTERVISTA DINO NODARI | FOTO EMANUEL FREUDIGER

Da quasi sette anni Lei è il presidente centrale del TCS. Cosa la spinge ad un altro mandato? Peter Goetschi: La mobilità sta cambiando e noi stiamo adattando le nostre offerte e prestazioni alle esigenze in rapido sviluppo dei nostri soci. Per me, contribuire a modellare questi cambiamenti e condurre il club verso una nuova era rappresenta un compito molto stimolante e pieno di sfide. Di quali pietre miliari del Suo mandato come presidente centrale va particolarmente fiero? Mi fa particolarmente piacere il fatto che l’anno scorso gli organi del club abbiano convalidato all’unanimità il nuovo modello di societariato, introdotto il gennaio 20 . Il nuovo modello è orientato con coerenza sulla svolta che sta vivendo la mobilità e la società moderna e costituisce una base solida per ulteriori sviluppi del TCS. Su un altro piano, possiamo andare fieri anche dei nostri successi politici degli ultimi anni penso in particolare alla votazione sul contrassegno autostradale, al secondo tunnel del San Gottardo e al Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato. ui abbiamo dimostrato la nostra forte influenza politica La mobilità sta vivendo un cambiamento di fondo. Dove vede le future sfide per il TCS?

La digitalizzazione non permea soltanto le nostre vite in generale, ma anche la mobilità. uest’ultima è sempre pi interconnessa, automatizzata, condivisa ed elettrica, e grazie a questo sviluppo è anche sempre pi multimodale. Tutti noi, chi pi chi meno, non ci spostiamo solamente con un unico mezzo di trasporto, ma sempre di pi li combiniamo. Il TCS intende essere al fianco dei suoi soci anche in questo mondo in evoluzione. Un club della mobilità come il TCS è ancora al passo con i tempi? Assolutamente La mobilità è una conquista della nostra società che dev’essere preservata Come TCS abbiamo compiti importanti, sia come fornitori di servizi sia come rappresentanti degli interessi dei nostri soci e della popolazione in generale. Proprio perché il TCS considera la mobilità nel suo insieme, ha una rilevanza quotidiana per i suoi soci. E come vede il TCS tra 10 anni? Saldamente affermato nel suo ruolo preminente di fornitore di servizi per la mobilità nel nostro Paese, giallo e indispensabile, presente in almeno la metà delle economie domestiche in Svizzera, ancora ben radicato a livello regionale e locale, politicamente attivo e sempre al fianco dei suoi soci. ◆ luglio / agosto 2018 | touring

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NOVITÀ CLUB

Sì, viaggiare...

«TCS Drive-in-Movies» Cinema in auto all’americana.

Stelle del cinema a cielo aperto Per la quarta volta, dal 15 agosto al 2 settembre, il TCS centro di guida Betzholz presso Hinwil fa rivivere il mito americano del cinema in auto. Con un cartellone per tutti i gusti. mità della propria vettura Addio sale rumorose e soffocanti n’esperienza unica, grazie soprattutto al ma ischermo a L da 00 metri quadri che garantisce una qualità di visione eccezionale.

Film per ogni gusto

Tipicamente americana si presenta anche la carta del menu: hamburger, hot dog, patatine fritte e popcorn per placare i morsi della fame. Gli spettatori non motorizzati hanno a disposizione comode sdraio e il suono verrà trasmesso dagli altoparlanti.

Alla manifestazione, ispirata ai « rive in Movies», idea esplosa negli Stati niti fra gli anni Cinquanta e Sessanta, si alternano bloc buster e chicche per cinefili. Che c’è di meglio che immergersi nel mondo di celluloide seduti confortevolmente nell’inti-

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Che ne direste di partire per la Svezia dal al settembre oppure dal 2 al 2 settembre sulle tracce di olvo e Saab, fra tecnologia e life style scandinavi Se invece

Parigi per tutti ppure vi tenta scoprire lati inediti e sensuali della capitale francese icordate le date: dal 2 al 30 novembre e dal 3 al dicembre «au revoir à Paris» Interessati Scriveteci a vl tcs.ch o tel. 0 00 3

.

tcs-viaggi.ch Bellezze proibite al Crazy House, tappa del viaggio TCS sulla Senna.

Cena all’americana

driveinmovies.ch

PROGRAMMA me, 15.8 Flitzer gio, 16.8 Atomic Blonde ve, 17.8 Rebel Without a Cause sa, 18.8 Pulp Fiction do, 19.8 Papa Moll (alle 16) do, 19.8 Jurassic World: Fallen Kingdom (alle 21) ma, 21.8 Killer’s Bodyguard me, 22.8 Mord im Orientexpress gio, 23.8 Walk the Line

... in Svezia o Italia

preferite qualcosa di pi movimentato ecco «Passione dei motori», tour che porterà gli amanti delle automobili supersportive a Modena e ologna. all’ al settembre e 23 al 2 ottobre promette incontri ravvicinati con la cultura e il design.

ve, 24.8 sa, 25.8 do, 26.8 ma, 28.8

Ocean’s 8 Pretty Woman Deadpool 2 Mamma Mia! Here We Go Again me, 29.8 Barry Seal – Only in America gio, 30.8 Blue Hawaii ve, 31.8 Baby Driver sa, 1.9 Grease Jumanji: do, 2.9 Welcome to the Jungle

Nostalgia su 4 ruote L’associazione « oungtimer Classic» invita gli appassionati di autovetture d’epoca al grande raduno che si svolgerà il 5 luglio 20 . La Sezione regionale del TCS dei due aIncontro di epoche In vetrina youngtimer ed oldtimer.

silea si impegna da anni per la conservazione e la cura delle automobili d’epoca quali beni culturali. opo il 20 e 20 l’appuntamento, che attira interessati al di là dei confini cantonali, giunge alla sua terza edizione. ue anni fa si sono potuti ammirare oltre 0 vetture young ed oldtimer esposte nell’area industriale di urrenh bel a Pratteln. Anche quest’anno sfileranno tantissimi modelli straordinari delle annate fino al . Faranno da contorno svariate attrazioni e specialità culinarie. ntrata libera. tcsyoungtimerclassic.ch

FOTO MARK DAVIES PHOTO, ALD

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er l’occasione «TCS Training vents» mette in programmazione una carrellata di pellicole, fra film di cassetta e classici intramontabili del cinema svizzero presso il centro TCS a in il ( ).

Si cercano invano sui cataloghi degli operatori turistici, i viaggi riservati in esclusiva ai soci del TCS. odici le proposte a tema, organizzate ogni anno dai nostri specialisti del settore in ogni dettaglio e ricchi di momenti clou. I partecipanti assolveranno il folto programma in tutto rela , assistiti da guide esperte di lingua francese o tedesca (a seconda della data scelta).


FUMETTO

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Eat & win

Vincete un buono viaggio del valore di CHF 2’000.– o uno dei 49’000 premi immediati. Basta recarvi al Marché a voi più vicino e partecipare.

Dal 4 luglio al 7 agosto 2018 potrete inoltre usufruire della nostra off ffer ff ferta estiva a prezzi speciali. marche.ch


L’ESPERTO TCS

TESTO VERA BEUTLER

LAVORO

Quando il capo ti annulla le vacanze all’improvviso

«

La nostra ditta ha appena ricevuto una grossa ordinazione, per cui ci hanno cancellato le vacanze già autorizzate. Io avevo già prenotato un viaggio in famiglia, posso fare qualcosa?»

Sì, ma verosimilmente non potrà recarsi in vacanza così come desiderato. ualora l’importante commessa non fosse stata prevedibile e rendesse indispensabile la sua presenza in azienda durante il periodo scelto per le ferie, il suo datore di lavoro pu negarle il permesso di partire. on pu tuttavia farlo con la semplice motivazione che è suo diritto fissare il periodo delle vacanze. Al contrario deve tenere in considerazione i desideri del dipendente. Inoltre in caso di spostamento di un viaggio già prenotato, dovrà assumersi i relativi costi di annullamento o modifica della prenotazione. Il datore di lavoro pu spostare le sue ferie solamente in casi urgenti. Se ad esempio la grossa ordinazione fosse stata prevedibile oppure se le capita regolarmente di dover spostare le vacanze, ci farebbe pensare ad una cattiva pianificazione di cui lei come dipendente non deve pagare le conseguenze. I periodi di blocco delle vacanze o le ferie aziendali devono infatti essere comunicati almeno tre mesi in anticipo. Il datore di lavoro deve inoltre tenere in debita considerazione in particolare le esigenze familiari. Se ad esempio lei avesse programmato le vacanze in concomitanza con la chiusura scolastica di suo figlio, avrebbe la precedenza rispetto alla collega che desidera partecipare ad un esclusivo corso di yoga proprio durante il periodo delle vacanze scolastiche. La decisione di partire comunque visto che aveva già prenotato le vacanze è una scelta tutta sua. n giudice potrebbe per ammettere il licenziamento immediato, a condizione che sia riconoricono sciuta l’urgenza aziendale. ◆ Vera Beutler, dr. iur. responsabile di «lex4you».

PLAINPICTURE

LEX4YOU

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«lex4you» è una piattaforma interattiva di consulenza giuridica per la vita di tutti giorni – comprensibile, attuale e pratica. Il TCS è al vostro fianco per le questioni giuridiche. lex4you.ch


FORUM

touring impressum Rivista del Touring Club Svizzero Editore Touring Club Svizzero Casella postale 820, 1214 Vernier (GE) Caporedattore Felix Maurhofer Vice caporedattori Marc-Olivier Herren Dino Nodari Redazione Aline Beaud Jérôme Lathion Juliane Lutz Dominic Graf Art Director Alban Seeger Responsabile foto Emanuel Freudiger Layout Andreas Waber Stephan Kneubühl Sara Bönzli Mathias Wyssenbach Assistenti di redazione Michela Ferrari (I) Tania Folly (F) Oliver Marti (T) Irene Mikovcic-Christen Corrispondenza Redazione Touring Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna Tel +41 58 827 35 00 touring@tcs.ch Tiratura Edizione italiana: 71 538 Totale: 1 190 995 Edizione/Marketing Reto Kammermann Pubblicità: Cumi Karagülle Roger Müller Chantale Hofer, verlag@tcs.ch TCS Viaggi Mario Brunelli Vantaggi socio Marcel Zimmermann Assistente prestazioni Club Dominique Voramwald Abbonamento: compreso nella quota annua di socio. «Touring» è pubblicato 10 volte l’anno. Modifica indirizzo: con il numero di socio: TCS, Sede centrale, Casella postale 820, 1214 Vernier, Tel. 0844 888 111, info@tcs.ch Testi e foto sono protetti dai diritti di autore. Ogni riproduzione, anche parziale, richiede l’accordo scritto dell’editoria. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti. Produzione Swissprinters SA Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen Tel. +41 58 787 30 00

Scriveteci… Qui vale la regola: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata. Entusiasti della nostra «prima» roulotte el mese di giugno 20 , entusiasmati dai racconti dei nostri amici roulottisti, decidiamo di acquistare una rstner nuova fiammante. Sapevamo poco di campeggio, assolutamente nulla di roulotte. n azzardo insomma e due bambini al seguito. Prudentemente decidiamo di fare il primo viaggio in Svizzera. Le tappe sono state: Lucerna, Interla en, Thun, euch tel, ienne, asilea, Arbon sul Lago di Costanza e ritorno. In quindici giorni 5 laghi, 5 campeggi, 5 città, museo, una grotta, un’escursione in montagna, un’isola, la cascata pi grande d’ uropa, uno zoo. n viaggio unico, passando dai 30 gradi del Lago dei uattro Cantoni ai 2 gradi del Lago di Costanza, sole, vento, pioggia e ci siamo innamorati di noi, del campeggio, della nostra «casa» viaggiante, della nostra’ Svizzera Famiglia Rubino dal Ticino

«Pedoni, la precedenza è del tram!»

In qualità di addetto ai trasporti pubblici, mi mancava un’informazione importante. ssia la seguente, i veicoli su rotaia del trasporto pubblico (tram) hanno la precedenza sull’attraversamento pedonale (l’ignoranza non protegge dagli incidenti ). Sarebbe opportuno forse che anche il TCS lo facesse notare. Per una miglior sicurezza nella circolazione e per proteggere i pedoni e come supporto per gli autisti dei tram. Bruno Lehmann @ Posteggi più grandi per auto sempre più larghe Editoriale, Touring 6/2018

ell’editoriale dell’ultima edizione della rivista vengono criticate le dimensioni dei parcheggi che si rivelano essere troppo piccole per le autovetture moderne cresciute nel frattempo in larghezza e lunghezza, e che

La casa viaggiante e le biciclette per campeggiare e scoprire la Svizzera.

Cerchiamo: foto scattate dai lettori @ Siete particolarmente fieri di una foto originale o speciale scattata che ritrae gente, paesaggi, situazioni, monumenti. Condividete la foto con noi e i lettori inviandola a touring@tcs.ch con un breve commento.

dunque dovrebbero essere adeguate. on sono affatto d’accordo su questo punto, in primo luogo le automobili devono finalmente tornare ad avere una grandezza normale o almeno non crescere ulteriormente. on si pu pi accettare che un modello che viene rielaborato cresca pure in lunghezza e larghezza in modo veramente esagerato. essuno ha bisogno di così tanto spazio. Inoltre, per la maggior parte dell’anno è solamente il conducente ad essere a bordo della sua vettura. Se si continua con il ritmo attuale penso che fra qualche anno la ange over (solo per fare un esempio) sarà larga 2,5 metri. Purtroppo, lo spazio in Svizzera e soprattutto nelle nostre città sta diventando sempre pi limitato. Costruendo posti

auto pi ampi, verrebbe sicuramente ridotta la quantità dei parcheggi a disposizione degli utenti e non è una cosa accettabile. unque io la ritengo un’idea sbagliata e ci tenevo a farvelo sapere in qualità di appassionato di autovetture di lunga data. naturalmente la mia passione riguarda le vere automobili, non i «vascelli». Jack Hauser @ Correzione: applicazione Park now Touring 6/2018

Contrariamente a quanto scritto nell’articolo della rivista n. , l’applicazione per parcheggiare Par no è già attiva in alcune località della omandia. lteriori informazioni direttamente su par no .com La redazione

La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail (touring@tcs.ch). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring (touring.ch).

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FORUM

L’amore passa per l’auto Che i ricordi della prima automobile non siano così arrugginiti come probabilmente lo è purtroppo il veicolo, lo dimostra la nostra apprezzata serie.

Spazio a volontà o comprato la mia prima auto nel , quando ero uno studente enne. ra una Citro n GSA brea rosso fuoco del costo di 3000 franchi. Per prima cosa si dovette eliminare l’odore di fumo che la impregnava, perché il proprietario precedente era un forte fumatore. Poi montai una nuova radio nella consolle centrale, con altoparlanti rimuovibili sulla copertura del bagagliaio. La GSA era una vettura geniale: c’era spazio a volontà per dormire, soglia di carico bassa perché il paraurti posteriore si sollevava assieme al portellone, sospensioni idrauliche e aria condizionata. i una semplicità quasi imbattibile. La piccola station agon non mi ha mai lasciato a piedi. Grazie alla trazione anteriore, in inverno potevo spesso circolare quando gli altri dovevano già montare le catene. vvio che il motore 300 si fermava a 0 m h, ma la cosa non mi dava fastidio. In fondo, io volevo viaggiare non sfrecciare. La Citro n mi port nel Sud della Francia. opo 5 anni, diedi via a malincuore la brea con oltre 00 000 m: era semplicemente troppo arrugginita. Christoph Hofer, Lenzburg

Ho la Volvo nel sangue Tutto cominci nel 0 in Francia, con una coupé 2 rossa del 2. Ma la mia relazione con la sua proprietaria si interruppe bruscamente. Il virus della olvo mi aveva per contagiato. Sono stato incatenato a una bianca del che ho guidato da 00 a 500 000 m. Aveva cambiato nazionalità in Inghilterra e, onorando la sua affidabilità, è pure sopravvissuta al mio matrimonio e a bambini, prima di rendere l’ultimo respiro nel 2002, proprio davanti alle porte del paradiso: Le Mans. Allora optai per la «monella» 92 touring | luglio / agosto 2018

della serie, una 2 GT del , dall’«aspetto cattivo». el frattempo è diventata svizzera, ha circolato nei angoli d’ uropa e si è fatta bella per il mio nuovo matrimonio. Tanto autostradale quanto sportiva, è sfrecciata su vari circuiti tra cui il celebre ugatti, facendo bella figura. ispetto a quelle che l’hanno preceduta, non c’è paragone: servosterzo, iniezione e overdrive di serie. Indipendentemente dai suoi massicci paraurti, e salvo incidenti, dovrebbe portarmi in giro per almeno 500 000 m e ora siamo solo a metà Gilles-Guy de Salins

Cresciuto con la Jeep Con grande interesse ho letto l’articolo « 5 anni di eep». Cos’altro potrei dire Io stesso sono quasi cresciuto con la eep. ell’album di famiglia c’è una foto molto rara che ho scoperto soltanto adesso era una Ford GP La fotografia fu scattata nel vicino a arsavia, presso una missione della Croce ossa. ell’immagine ho anni e sono con la mia mamma svizzera e una polacca (che in seguito è diventata la moglie dello scrittore Alfred A. sler, autore di molti libri). Ralf Grabik, Alchenflüh


TOUROLINO

In quest’edizione speciale del Tourolino, dedicata alle grandi vacanze estive, ti proponiamo numerosi giochi «rinfrescanti»! Quest’estate divertiti e non dimenticarti di partecipare anche al nostro concorso!

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estivi

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Brividi

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TESTO ALINE BEAUD | ILLUSTRAZIONI ANDREA PETER

COME FUNZIONA?

Una bevanda decorata Fabbrichiamo insieme dei bei cubetti di ghiaccio ai lamponi. Potrai metterli nel tuo sciroppo o in una brocca d’acqua per dare un tocco di colore alla tua bibita. Prima di tutto procurati una vaschetta per i cubetti. Metti un lampone in ognuno degli spazi, poi riempili d’acqua. iponi la vaschetta nel congelatore e aspetta che l’acqua geli. Infine decora le tue bibite come pi ti piace. Puoi anche preparare dei cubetti alla menta, alle fragole o con altre bacche di bosco. ateriale e ingredienti Acqua, vaschetta per i cubetti di ghiaccio, lamponi o bacche di bosco, foglie di menta.

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TOUROLINO

GIOCO 1

Giochi intrappolati Chi riuscirà a liberare il pi rapidamente possibile i giochi dalla loro trappola di ghiaccio qual è il metodo pi rapido: far fondere il ghiaccio al sole o annaffiare i cubi di ghiaccio con acqua tiepida Preparazione: Procurati dei giocattolini di plastica, nonché una vaschetta per i cubetti di ghiaccio e alcuni stampi in silicone. Poi mettici dentro i tuoi giochi e ricoprili d’acqua. Sistema il tutto nel congelatore e aspetta che i pezzi gelino. uando i cubetti son pronti, il gioco pu iniziare. consigliabile giocare all’esterno e farsi aiutare da un adulto per la preparazione. ateriale Giocattolini in plastica (poco fragili), acqua, vaschetta per i cubetti di ghiaccio e stampi in silicone.

Text GIOCO 2 GIOCO 3

Quale linea va fino alla banchisa? Collega i punti per scoprire il disegno. 94 touring | luglio / agosto 2018


OUR

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GIOCO 4

T Colora il disegno.

GIOCO 5

GIOCO 6

Quante palline di gelato gialle/rosa/verdi vedi? gialle:

rosa:

Quale orso polare non ha la sua copia?

verdi:

CONCORSO

PREMI

Quale affermazione è corretta? □

Partecipazione entro il 29 luglio 2018 per e-mail a: tourolino@tcs.ch o cartolina postale a: TCS, Redazione Touring, Tourolino, Maulbeerstr. 10, 3001 Berna. La risposta del concorso n. 6 era C. Complimenti ai vincitori: Pia Aeschbacher (Rupperswil), Marcelle Haymoz (Riaz) e Stefan Buess (Pratteln).

□ □

@

A. Questo cartello indica un’autostrada. B. Su questa strada posso circolare in bicicletta. C. Si tratta di una semi autostrada riservata alla circolazione delle auto.

Inviaci un’e-mail a tourolino@tcs.ch con la soluzione giusta per partecipare al sorteggio e provare a vincere uno dei premi a lato.

1. 2. 3.

Un buono regalo del valore di 80 franchi. Un buono regalo del valore di 50 franchi. Un buono regalo del valore di 30 franchi.

I premi sono generosamente offerti da Franz Carl Weber.

Possono partecipare tutti i giovani lettori e le giovani lettrici di Touring della Svizzera e del Liechtenstein, a eccezione dei collaboratori TCS e dei loro familiari. I giovani vincitori del concorso «Tourolino» saranno estratti a sorte e avvisati personalmente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori verranno pubblicati di volta in volta sulla rivista Touring. luglio / agosto 2018 | touring

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IN GIRO CON

«Non è mai stato così facile

diventare un eroe» «Trash Hero» combatte il problema globale dei rifiuti. Il cofondatore dell’iniziativa Roman Peter spiega come potrebbe essere risolto. La raccolta dei rifiuti è solo un mezzo per raggiungere l’obiettivo. INTERVISTA DOMINIC GRAF | FOTO EMANUEL FREUDIGER

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a deciso di dedicare la propria vita alla lotta contro il «Trash Hero» organizza regolarmente azioni di clean-up littering nel mondo. Il trentacinquenne Roman Peter nel mondo. Sono delle iniziative di certo onorevoli, ma di Inwil (LU) si è accollato un compito gigantesco. Ma non pensa che siano solo una goccia in mezzo al mare? non è da solo, al contrario: in seguito ad una spontaSì, in effetti, quando noi puliamo una spiaggia, una settimana nea azione di pulizia su una spiaggia in Thailandia, cinque dopo è di nuovo piena di rifiuti. È veramente frustrante. Le anni fa ha fondato con alcuni amici l’organizzazione «Trash azioni di clean-up però hanno anche un obiettivo che va oltre: Hero». Il concetto ha suscitato subito gran interesse e altri «eroi promuovere la consapevolezza della grave situazione in cui ci del littering» si sono uniti. Nel frattempo 63 000 volontari troviamo. Tutti coloro che partecipano ad una di queste azioni hanno raccolto oltre 400 tonnellate di rifiuti in seguito vedono il problema con altri occhi e dall’Indonesia a New York. cominciano a produrre meno rifiuti. Quanto ROMAN più le persone diventano consapevoli che anche PETER loro sono una parte del problema, tanto più si Cosa tiene in mano? Cofondatore «Trash Hero» rendono conto che possono fare qualcosa. Non È una bottiglietta di plastica delle Maldive, che PREFERENZE è mai stato così facile diventare un eroe. abbiamo trovato su una spiaggia in Thailandia. Colore: giallo Nel sud della Thailandia l’8% di tutte le bottiVeicolo: bicicletta glie di plastica che raccogliamo arriva dalle In concreto cosa si può fare per contenere Musica: pop-rock Maldive che si trovano a oltre 3000 chilometri il più possibile la quantità di rifiuti? In primo luogo è importante sapere che un di distanza. Prendo questo oggetto come esemPaese: tutti quinto dei rifiuti che gettiamo finisce in una pio perché dimostra in modo impressionante il Film: Trashed discarica come rifiuto speciale. Una volta che lo percorso che fa una bottiglia gettata nell’amCibo: non imballato realizziamo, s’innesca un meccanismo automabiente. I rifiuti di plastica riguardano tutti noi. tico per cui non solo facciamo attenzione a cosa buttiamo, ma pure a cosa compriamo. Personalmente riesco a Il problema del littering è così grave? rinunciare praticamente a tutti gli imballaggi di plastica e bevo Sì, è uno dei più grandi problemi con cui il pianeta Terra è conacqua del rubinetto usando una bottiglia di acciaio cromato – frontato. E soprattutto: non è visibile. I rifiuti che raccogliamo da quattro anni non bevo più acqua da una bottiglia di plastica. in occasione delle regolari azioni di «clean-up» sono solo la I miei acquisti li compio, se possibile, in un negozio zero-rifiuti punta dell’iceberg. Anche in Svizzera abbiamo un problema. o in fattoria. Se compro un panino in uno stand dico sempre: «senza imballaggio». Diciamo che un sacchettino di carta in Nella Svizzera nota per essere pulita? meno non è un gran cambiamento, ma al venditore rimarrà imSolo recentemente i ricercatori dell’Università di Berna hanno presso e forse pure lui rifletterà e muterà comportamento. trovato che il 90% del suolo svizzero contiene microplastiche. Si stima che siano 53 tonnellate. Le minuscole particelle di maQuale Paese è un modello nella gestione dei rifiuti? teriale plastico si diffondono attraverso l’aria. E in molti non Con una quota di riciclaggio del 65% la Germania si trova sulla sanno che la plastica si dissolve sotto l’azione della luce ultrabuona strada. Anche la città di Parma è un bell’esempio di violetta o anche solo dell’attrito. Quando schiacciamo una bottiglietta di plastica sulle nostre mani rimangono dei residui che quanto si possa fare: in quattro anni è passata dal 45 al 72%. La poi entrano nel corpo. Svizzera ricicla il 50% dei rifiuti. C’è ancora tanto da fare! ◆ 96 touring | luglio / agosto 2018


Zero rifiuti Per il ÂŤTrash HeroÂť Roman Peter la soluzione al problema dei rifiuti inizia nella testa di ciascuno di noi.

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GIOCA & VINCI

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GRANDI OCCASIONI

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per vincere

r ultimo te cipare te per par i ai gioch

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darlo tramite Siri. Gli auricolari possono essere collegati tramite bluetooth. Uno smartwatch dalle infinite possibilità. Quanti feriti gravi ci sono stati nel 2017 negli incidenti stradali con e-bike? Inviate un SMS con tmi071 xxx (xxx = feriti gravi) al numero 5555

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IN PALIO un tablet Apple 9,7” con penna Valore CHF 349.–

Tutti gli esperti del settore concordano: lo smartphone Huawei P20 Lite convince su tutta la linea. Lo schermo è brillante e l’involucro è dotato di un’elegante finitura con montatura in metallo. La fotocamera duale garantisce foto di buona qualità. La memoria integrata di 64 GB può essere estesa fino a 256 GB con una scheda SD. L’apparecchio offre davvero tutto quello che ci si attende da uno smartphone moderno.

Il tablet più venduto di Apple invita a liberare la creatività. Annotare idee, scrivere a mano libera o elaborare gli screenshot: con la nuova Pencil (penna) si può fare tutto ciò. Il rapido processore Fusion e i sensori di ultima generazione consentono di utilizzare applicazioni di realtà virtuale. La batteria ha un’autonomia di un’intera giornata. Le fotocamere frontale e posteriore scattano foto di buona qualità anche con scarsa illuminazione. L’iPad diventa così un dispositivo sempre più utile.

Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle rosse. Inviate un SMS con scritto tmi072 e le tre cifre al numero 5555.

Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle verdi. Inviate un SMS con scritto tmi073 e le tre cifre al numero 5555.

Ogni SMS costa CHF 1.50. È possibile partecipare anche per posta, inviando la soluzione a TCS, Editoria Touring, Casella postale, 3024 Berna.

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Possono partecipare tutte le lettrici e tutti i lettori di Touring in Svizzera e Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro familiari. I vincitori dei concorsi «Gioca & Vinci» di Touring saranno estratti a sorte e avvertiti direttamente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.


TICINO Bollettino della Sezione Ticino

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Un progetto sociale TCS:

Patente ai giovani La Sezione Ticino del TCS, in collaborazione con la Fondazione Amilcare e Caritas Ticino, viene in aiuto a giovani, con situazioni famigliari problematiche, che necessitano di ottenere la licenza di circolazione per aumentare le possibilitĂ di inserimento nel mondo del lavoro. Servizio a pagina 105


SEZIONE TICINO | ESCURSIONI

Gruppo del Luganese del TCS:

Mountain Bike in vetta al Monte Brè Le nuove Mountain Bike, acquistate dalla Società Funicolare Monte Brè con il generoso supporto del Gruppo del Luganese, valorizzano l’esperienza in vetta per gli appassionati delle due ruote. Per l’occasione è stato pubblicato anche un prospetto con informazioni e itinerari per godersi al meglio la pedalata.

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ono arrivate. osse fiammanti, proprio come la Funicolare Monte rè. Si tratta delle nuovissime biciclette che ora permetteranno a tutti i passeggeri della funicolare di godersi anche una

bella pedalata in cima al monte, famoso per essere il pi soleggiato della Svizzera. La vetta del Monte rè è infatti il punto di partenza ideale per avventurose gite in Mountain i e, con percorsi adatti ai pi

Da sinistra l’ing. Roberto Ferroni, direttore TPL e della Società Funicolare Cassarate-Monte Bré, Sara Bernabeo, responsabile marketing e l’avv. Fabio Stampanoni, presidente del Gruppo del Luganese del TCS

TCS SEZIONE TICINO Impressum Bollettino ufficiale dei Soci TCS, Sezione Ticino

Punto di contatto via alla Chiesa 10, 6802 Rivera Societariato e prodotti TCS, corsi e scuola guida, collaudi e controlli tecnici.

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Tiratura Edizioni

84 000 copie 10 volte all’anno

Redazione Roberto Morandi

o meno esperti. enominatore comune a tutti gli itinerari, la natura incontaminata e il panorama mozzafiato. n esempio di percorso na volta giunti in vetta con la storica funicolare, è possibile montare in sella e scendere verso rè Paese proseguendo poi verso L’Alpe olla fino ad arrivare ad un tipico alpeggio dove ristorarsi. Il percorso continua poi lungo una discesa che permette di raggiungere prima Cureggia e poi Pregassona. Il tutto in circa due ore di pedalata. Proprio con il fine di valorizzare l’esperienza sulle due ruote in vetta, la Società Funicolare Monte rè ha acquistato 2 Mountain i e (di cui quattro adatte per ragazzi), disponibili da oggi per il noleggio ai passeggeri della funicolare. n acquisto reso possibile grazie al generoso supporto del TCS Gruppo del Luganese (pochi sanno che il TCS nasce proprio con l’obiettivo di promuovere il turismo in bicicletta), al quale la Società Funicolare Monte rè porta i suoi pi sinceri ringraziamenti. Per l’occasione è stato anche pubblicato un prospetto dedicato al Mountain i ing in vetta al rè che permette di ottenere tutte le informazioni per meglio godere dell’esperienza dalle istruzioni di noleggio e trasporto delle biciclette, agli itinerari consigliati. Il prospetto è disponibile gratuitamente presso le fermate della Funicolare Monte rè. La Società Funicolare Monte rè ricorda che è anche possibile salire in vetta con la Funicolare trasportando la propria bicicletta privata, sulla tratta uvigliana Monte rè. ∞ Per lteriori in ormazioni , in o monte re c , monte re c

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EVENTI | SEZIONE TICINO

Il Gruppo del Luganese del TCS presente a

«Scollinando» e non solo… Il Gruppo locale del TCS ha sostenuto e partecipato all’evento, che tocca quasi 25 000 persone residenti sul territorio. La nona edizione dell’evento ha visto impegnati i Comuni di Cadempino, Canobbio, Comano, Cureglia, Lamone, Massagno, Origlio, Ponte Capriasca, Porza, Savosa e Vezia. L’intento è di rivalutare l’utilizzazione del territorio non edificato e valorizzare le peculiarità della vasta zona e l’ampio patrimonio artistico-culturale che li accomuna e nel contempo li contraddistingue.

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omenica 10 giugno si è tenuta l’importante manifestazione, che entra nel tessuto locale, spronando i partecipanti a spostarsi da un Comune all’altro, scoprendone le bellezze. Nella magnifica cornice di Comano è poi stato allestito uno Stand TCS dove si è organizzata un’animazione per il divertimento di tutti i ragazzi (e non!) presenti che sono stati omaggiati con diversi simpatici gadget. La giornata, baciata dal sole, è stata un vero successo, colorata di giallo grazie alla presenza del TCS!

Il gruppo del Luganese del TCS, quest’anno, è molto attivo nel sostegno di progetti che permettono di approfittare al meglio del tempo libero. Segnaliamo l’aiuto finanziario alla funicolare del Monte Bré per l’acquisto di biciclette MTB a disposizione del pubblico, descritto nell’articolo alla pagina precedente. Un credito concesso per l’eventuale ampliamento sul territorio del luganese del progetto d’installazione di colonnine di ricarica per rampichini (MTB) sui per-

corsi segnalati, lanciato dall’Ente regionale di sviluppo del Bellinzonese e Valli nel quale è già partner il Gruppo locale omonimo del TCS. Questa interessante proposta potrebbe espandersi alle altre regioni del Cantone e per questo il Gruppo del Luganese è già pronto al via. Inoltre il Gruppo del Luganese, sempre attento alle necessità di enti di utilità pubblica, ha votato durante l’ultima Assemblea dei Soci, tenutasi a marzo, un aiuto finanziario per l’acquisto di un utile veicolo di pronto intervento ai Civici Pompieri di Lugano. Non da ultimo l’aspetto sociale ha portato il Gruppo ad alimentare il fondo finanziario istituito per realizzare il progetto «Patente ai giovani», proposto dalla Sezione Ticino del TCS a livello cantonale, che offre l’opportunità a ragazzi disagiati, vittime di situazioni problematiche famigliari e finanziarie, di aumentare le possibilità di inserimento nel mondo del lavoro ottenendo gratuitamente la licenza di condurre presso la scuola guida TCS (vedi articolo a pagina 105). ∞ luglio / agosto 2018

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SEZIONE TICINO | APPROFONDIMENTO

«Tram-Treno»: tratta Bioggio-Manno

Sicurezza e viabilità a rischio

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n Svizzera, da decenni, si cerca di eliminare il più possibile i passaggi a livello e le intersezioni con vie ferrate per la sicurezza e la fluidità del traffico. Nel progetto «Tram-Treno» del luganese, salta all’occhio l’attraversamento in diagonale della linea tramviaria della strada cantonale poco prima del capolinea di Suglio e l’accesso a via Industria che saranno regolati da nuovi impianti semaforici. Ciò, oltre alla chiusura degli accessi a due vie la-

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terali e alla cadenza di blocco della circolazione ogni 8–10 minuti sulla strada cantonale, inficerà pesantemente la mobilità veicolare. Proprio nell’ambito della sicurezza stradale non ci sembrano delle soluzioni moderne, anzi piuttosto incerte, un «déjà vu» foriero di incertezza e apprensione. Da tener presente che sulla tratta Bioggio-Suglio/Manno è previsto un regime tranviario con circolazione «a vista»,

dove il conducente è responsabile della guida del tram come succede per un autobus, quindi sottostà alle regole della circolazione stradale. La strada cantonale e lo svincolo autostradale L’attuale condizione della strada cantonale è già ora quasi al collasso. Da Grumo di Gravesano in avanti si raggiungono, in più fasi giornaliere, i limiti di capacità e non sono previsti all’orizzonte correttivi atti a migliorare la situazione. Viste le difficoltà esistenti, non si dovrebbe cercare di peggiorare lo stato attuale, salvo che le intenzioni del pianificatore siano quelle di creare il più possibile disagio per obbligare l’utente a servirsi per forza, del tram! In tale contesto, per il TCS rimane sempre prioritaria la libera scelta del mezzo di trasporto e la ricerca della massima sicurezza, questioni che, su quanto proposto nel progetto del Cantone, difettano un po’. C’è poi, proprio in prossimità della prevista stazione di Suglio, lo svincolo, di primaria importanza per la regione, dal quale si accede all’autostrada ed alla galleria Vedeggio-Cassarate, quindi a Lugano, che potrebbe subire gli effetti negativi


dell’innesto e dell’esercizio della tramvia. Inoltre, la realizzazione di questo progetto si dilungherà per circa quattro anni, periodo in cui gli utenti dovranno armarsi di pazienza e la circolazione stradale sarà messa a dura prova. Soluzioni alternative Dall’attento esame della fattispecie, viene spontaneo chiedersi: ma non c’erano altre alternative? Magari meno invasive, più razionali e sicure? Certamente le possibilità non sono molte; o interrare la tramvia prima dell’attraversamento della strada cantonale fino alla stazione di Suglio, oppure sfruttare il binario delle FFS, già esistente, a sud della zona industriale. La variante dell’interramento avrà dei costi decisamente superiori a quelli previsti dall’attuale progetto ed anche i tempi di realizzazione potrebbero essere più lunghi. Quindi, sarebbe senz’altro una buona soluzione per la sicurezza e parzialmente per la fluidità del traffico, ma ostica dal punto di vista finanziario. Prospettive diverse potrebbe avere l’alternativa dell’utilizzo del binario FFS che serba diversi vantaggi e si inserirebbe più armonicamente nel contesto, anche in chiave di un futuro prolungamento verso Taverne. In effetti i benefici maggiori possono essere così riassunti: tracciato su proprio sedime e nessuna interferenza con la strada cantonale nel tratto «Cinque vie» – Suglio. Quindi maggiore sicurezza e senza interazioni con il traffico veicolare, attraversamenti e nuovi impianti semaforici; accesso, come finora, allo svicolo au-

La variante (verde) che dal nodo di Cavezzolo si collega alla linea merci esistente, evitando l’attraversamento della strada dopo la fermata «La Monda» e prima del terminale «Manno-Suglio» (rossa)

tostradale; nessun disagio alla circolazione stradale (circa 4 anni) per i lavori sulla strada cantonale; nessun sbarramento di strade laterali; migliore copertura del servizio ferroviario e, in futuro, facilità di prolungamento della linea fino a Taverne con accesso a TILO; diminuzione dei costi di costruzione. La stazione di Suglio verrebbe spostata di una cinquantina di metri, di fronte alla sede dell’UBS sul piazzale della Posta di Manno.

Il tratto Asta Bioggio – Manno con l’attraversamento della carreggiata prima del terminale Manno-Suglio (Fonte: Conferenza stampa Rete tram-treno del Luganese, Dip. del Territorio, 15 settembre 2017)

La linea Tram-Treno del luganese è certamente una realizzazione attesa dalla popolazione e sicuramente porterà dei vantaggi alla mobilità individuale, però si auspica che siano implementate le soluzioni più consone e pratiche, che non vadano ad interferire e a penalizzare altri sistemi di trasporto. ∞ luglio / agosto 2018

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SEZIONE TICINO | SEGNALAZIONI

Autostrada Pedemontana Lombarda

Sconti e sanzioni Sconti offerti per incentivare l’uso di sistemi automatici come il Telepass, che è registrato ai portali «Free Flow» (senza casello, con sistema di rilevamento tramite telecamere) e «Conto Targa» che associa la targa ad una carta di credito e addebitano entrambi direttamente il dovuto. Un accordo con la Polizia stradale permetterà di sanzionare chi non paga i pedaggi. Sconti per chi utilizza Telepass o Conto Targa Pedemontana concede lo sconto del 5 ai clienti che utilizzano i sistemi di pagamento automatici Telepass o Conto Targa. La promozione si applica ai transiti effettuati sull’Autostrada A3 , sulla Tangenziale di arese A 0 e sulla Tangenziale di Como A5 e proseguirà fino al 3 dicembre 20 . Sono esclusi dalla promozione i transiti di competenza di «Autostrade per l’Italia» effettuati sulle rampe di interconnessione tra la tangenziale di Como e l’autostrada A . L’iniziativa, oltre a voler agevolare i viaggiatori abituali che percorrono con maggior frequenza l’autostrada, ha lo scopo di premiare l’utilizzo dei sistemi automatici 104

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di pagamento. Attivando il Telepass o il Conto Targa, possibile presso il Centro TCS di ivera, infatti si eviterà il rischio di dimenticare di pagare il pedaggio e subire le azioni di recupero crediti con conseguente aumento dei costi. Attenzione: in arrivo sanzioni per chi non paga Autostrada Pedemontana Lombarda ha sottoscritto il giugno 20 un «Protocollo d’Intesa» con il Ministero dell’Interno ipartimento della Pubblica Sicurezza Compartimento della Polizia Stradale della Lombardia allo scopo di accertare la « iolazione dell’obbligo di pagamento del pedaggio autostradale (art. , commi , bis e 2 , del Codice della Stra-

da)». uesto accordo permetterà di sanzionare chi non pagherà i pedaggi. icordiamo che sull’Autostrada Pedemontana Lombarda (unica autostrada italiana a pedaggio dotata di sistema di esazione senza caselli) i pedaggi di tutti i transiti effettuati nell’arco dello stesso giorno devono essere pagati entro i successivi 5 giorni tramite le varie possibilità descritte sul sito pedemontana.com. I ticinesi possono saldare il dovuto anche in contanti al Centro TCS di ivera. In caso di omissione, è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa per un importo che pu variare tra euro 5 e 33 nonché la decurtazione di 2 punti dalla patente di guida dell’effettivo trasgressore. Sospeso il servizio di pagamento tramite CallCenter a giugno non è pi possibile pagare i pedaggi, i solleciti o effettuare ricariche del servizio « icaricabile Pedemontana» tramite Call Center italiano. Il numero 3 02 3 0 0 messo a disposizione da Autostrada Pedemontana Lombarda resta attivo dalle ore 0 :30 alle ore :30 dal lunedì al venerdì solo per offrire informazioni e assistenza a tutti i clienti. Per informazioni: .pedemontana.com .tcs ticino.ch


SOCIALITÀ | SEZIONE TICINO

Un progetto sociale TCS:

Patente ai giovani La Sezione Ticino del TCS ha lanciato un progetto sociale per venire in aiuto a giovani con situazioni famigliari problematiche che comportano inevitabilmente difficoltà finanziarie e impediscono di ottenere la licenza di circolazione. Questa è spesso necessaria per essere assunti. I candidati sono proposti dalla Fondazione Amilcare e da Caritas Ticino, partner in questo progetto-pilota. Il pensiero di Gian Paolo Conelli, Vicedirettore, Fondazione Amilcare

Per un ragazzo, così come per la sua famiglia, affrontare un percorso di collocamento in un foyer o in una struttura di protezione é spesso un momento difficile e di grandi sofferenze. I percorsi di vita che portano un ragazzo a dover lasciare la vita familiare sono molteplici ed è difficile sintetizzare un unico scenario. Maltrattamenti, negligenze, abusi, ma anche incomprensioni, mancanza di rispetto o di ascolto e conflitti così come dipendenze, stress e fragilità psicologiche: l’elenco potrebbe essere molto lungo. I profili di queste famiglie sono pure estremamente diversi: una fragilità familiare non è assolutamente sinonimo di precarietà economica. I nostri ragazzi, che lottano ogni giorno per ritagliarsi un posto nella nostra società, si confrontano quotidianamente con gli strascichi di questi vissuti, siano essi di sofferenze interiori o di difficoltà pratiche e concrete nel quotidiano. Ma i nostri ragazzi sono anche delle persone piene di vita e di risorse, spesso dotati di una lucidità e di una perseveranza ammirevoli, sempre alla ricerca di un futuro migliore. Il tema dei soldi è un tema difficile. Genitori in grossi conflitti con i figli, genitori che non hanno soldi, genitori in AI o in assistenza, genitori assenti o deceduti, il tema dei soldi resta sempre presente poiché se lo Stato da una parte assicura le spese di base, i mezzi finanziari per ottenere la patente non sono per forza visti come una priorità, agli occhi della società. In contesti di gravi conflitti o di difficoltà relazionali con la famiglia, non è detto che i ragazzi possano contare sul sostegno dei genitori, né per fare le prime esperienze di «scuola guida» sul piazzale di fianco a casa, né per sostenere le spese del percorso di

ottenimento della patente. Il rischio per questi ragazzi è di restare «a piedi», senza patente, senza possibilità di muoversi autonomamente o di lavorare in settori dove è richiesto saper guidare. Il progetto «Patente ai giovani» che il TCS ha proposto, ci ha quindi da subito entusiasmati. Il progetto risponde ad un reale bisogno dei nostri ragazzi ed è stato accolto con trepidazione dai ragazzi, che possono così andare avanti nel loro percorso di autonomia e di riconnessione con il territorio con un sostegno concreto per il loro progetto di vita e professionale. Aggiungerei inoltre che questo sostegno è spesso sentito dai ragazzi come un dono e percepito come un gesto di fiducia che riequilibra in un qualche modo la bilancia del sentimento di (in)giustizia. A nome dei nostri ragazzi e della Fondazione Amilcare, tengo quindi a ringrazia-

re il TCS per questa iniziativa, costruita con generosità, sensibilità e professionalità, che porta grande concretezza nel sostegno ai ragazzi ticinesi in difficoltà.

Il progetto oggi

Ad oggi undici giovani hanno iniziato la formazione. Tutti hanno superato l’esame teorico e hanno iniziato, tramite i Maestri Conducenti della Scuola guida TCS, la preparazione all’esame pratico. Il progetto ha ricevuto anche un finanziamento supplementare da parte del Gruppo TCS del Luganese, che ha creduto in questa proposta e ha così permesso di raddoppiare i candidati che potranno cogliere questa opportunità. I costi reali, per l’ottenimento della licenza di condurre definitiva (prima e la seconda fase con due giornate di corso), sono stimati tra i 2500 e i 3000 fr. ∞ Per moltie professioni la patente di guida è indispensabile.

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SEZIONE TICINO | NOVITÀ

Il nuovo Telepass EUROPEO

Noleggia la libertà di viaggiare senza intoppi

Informazioni, tariffe e ordinazioni (in CHF): I documenti necessari per il noleggio sono la carta d’identità, la carta grigia, la carta di credito (VISA, Mastercard) o PostCard e una e-mail. Mensile (min. 1 mese) in CHF Socio: 9.– al mese (+ attivazione iniziale 3.–). Una commissione del 7% è applicata sui pedaggi e parcheggi. Non affiliati al TCS: 12.– al mese (+ attivazione 12.–). Commissione 9%. Annuale Socio: 70.– (+ attivazione iniziale 7.–). Commissione 5%. Non affiliati al TCS: 100.– (+ attivazione iniziale 14.–). Commissione 7%.

A chi non piace partire senza pensieri ed evitare lunghe code d’attesa quando si è in viaggio per trascorrere le agoniate vacanza o durante il ritorno verso casa?

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er le autostrade italiane, francesi, spagnole e portoghesi ora è possibile. Il noleggio può essere effettuato in 19 Punti di Contatto TCS su tutto il territorio svizzero (in Ticino a Rivera) oppure comodamente da casa, online, sul sito tcs-pedaggi.ch. Il noleggio può essere annuale o per brevi periodi a partire da un

mese. Il Telepass funziona anche sulla Pedemontana. Sono richiesti un canone di noleggio e, sui pedaggi addebitati mensilmente, una commissione. Con Telepass si usufruisce dell’accesso alle corsie riservate e inoltre della possibilità di stazionare in più di 500 parcheggi ubicati nelle maggiori città europee. Viaggi senza pensieri! ∞

L’addebito dei pedaggi (con commissione) ed eventuali rinnovi avverranno mensilmente in CHF applicando il tasso di cambio del giorno. Il noleggio termina alla consegna dell’apparato al Centro TCS di Rivera, in via alla Chiesa 10, oppure inviandolo a TCS – CP 581 – 6802 Rivera. Noleggio online: tcs-pedaggi.ch. Per la spedizione saranno aggiunti CHF 6.– (ordine prima delle 16:00: la consegna avverrà il giorno seguente).

Offerta estate 2018: 25% di sconto sul libretto ETI!

Nuovo limite di età per la visita medica Il Consiglio federale ha disposto che dal 1° gennaio 2019 il primo controllo medico dell’idoneità alla guida passerà dagli attuali 70 a 75 anni. I conducenti anziani dovranno sottoporsi alla visita medica biennale di idoneità alla guida la prima volta 5 anni più tardi. L’applicazione della nuova norma competerà ai Cantoni. Altrettanto vale per la soglia anagrafica fissata per i medici riconosciuti a livello cantonale e autorizzati a effettuare le visite, che passerà anch’essa da 70 a 75 anni a partire dalla stessa data, come disposto per analogia dal Consiglio federale. 106

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Al Fondo per la sicurezza stradale (FSS) è affidato il compito di promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione sul tema per spingere i guidatori anziani a riflettere sulla propria abilità al volante già attorno al 70esimo compleanno anche quando varrà il nuovo limite di età. Entro fine anno, inoltre, dovrà essere aggiornato il sistema informatico a livello federale, essendo la procedura di convocazione alle visite in gran parte automatizzata. ∞


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Prezzo del prodotto: Fr. 99.90 Pagabile in 2 rate di Fr. 49.95 (+ Fr. 11.90 per Spedizione e servizio) Numero del prodotto: 478-KYC01.01 Dimensioni della borsa: 50 x 32 x 16 cm (Lunghezza x Altezza x Larghezza)

Rifinita a mano • Edizione limitata a soli 7’000 esemplari • Resistente materiale in nylon • Tracolla inclusa • Con pratica tasca interna • Un‘esclusiva disponibile solo presso la Bradford • Garanzia Soddisfatti o Rimborsati valida 90 giorni

No. di riferimento: 59710 / 478-KYC01.01

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La borsa in stile Retro per il tempo libero Era l‘emblema della nostra nazione: la Swissair. Un nome che come nessun altro sa risvegliare i sogni e la nostalgia. Nostalgia per la lontananza, verso altri paesi e continenti. Con questa edizione speciale, in tiratura limitata, Lei verrà in possesso di un omaggio particolare alla nostra linea aerea nazionale. Una borsa per il tempo libero in stile Retrò, che si caratterizza per l‘incantevole design, la funzionalità e valorizza il bel ricordo che resta. Si assicuri subito la borsa per il tempo libero “Swissair”, perchè è in edizione limitata a soli 7‘000 esemplari per tutto il mondo.

BUONO D’ORDINE ESCLUSIVO Termine di ordinazione: 20 agosto 2018

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Il ciondolo in metallo è compreso nel prezzo

La pratica borsa per il tempo libero si può portare in modi diversi

www.bradford.ch fb.com/BradfordExchangeSchweiz

La scritta sulla borsa ricorda il periodo pionieristico della Swissair

Per ordinare online no. di riferimento: 59710

Spedire subito a: The Bradford Exchange, Ltd. • Jöchlerweg 2 • 6340 Baar Tel. 041 768 58 58 • Fax 041 768 59 90 • e-mail: kundendienst@bradford.ch


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