Touring 03/2009 italiano

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12 febbraio 2009 touring 3 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

Concorso: in palio due biglietti aerei per volare verso il caldo Test dell’Opel Insignia La nuova berlina dà il via al rinnovamento 12

Fra zagare e dammusi Profumi e paesaggi dell’isola di Pantelleria 22

33 Mobilità senza restrizioni Nuovo opuscolo del TCS per le persone inferme 29



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Felix Maurhofer, caporedattore

Leggere rende saggi

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4 Liberalizzazione del settore taxi: non ha portato solamente aspetti positivi in diverse città svizzere, molti gli effetti collaterali sulla qualità del servizio.

8 Arresti cardiaci: primi soccorsi decisivi, è importante essere ben informati.

test e tecnica 12 Rinnovamento in casa Opel: vento nuovo grazie al modello Insignia. Abbiamo sottoposto a test la berlina automatica 2.0 Turbo Sport.

16 Auto ibrida vantaggiosa: la Honda Insight alla portata di tutti.

viaggi e tempo libero 18 Crociera su Elba e Moldava: viaggio per i nostri lettori alla scoperta di paesaggi fluviali e di alcune città cariche di storia come Berlino e Praga.

22 Soggiorno a Pantelleria: rilassante e verdeggiante isola italiana.

club e soci 26 Heberga compie 50 anni: anniversario per la filiale del TCS che gestisce i due alberghi del club a Vira Gambarogno e Bad Ragaz.

29 Mobilità per tutti: nuova pubblicazione del TCS per le persone inferme. il consulente 10 | il punto, contatti TCS 31 | forum, il concorso, impressum 33 | l’incontro: Eduard Scharf, il pilota pokerista 34 Foto di copertina: Raphael Forster (7Pictures)

Sui pattini nel bosco incantato Gli abitanti della località grigionese di Surava hanno fatto di necessità virtù. Visto che d’inverno i raggi del sole scarseggiano sulla valle dell’Albula, hanno predisposto una pista ghiacciata lunga tre chilometri attraverso il bosco. All’idea è stato attribuito un premio del settore turistico.

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editoriale e sommario 3

società e mobilità

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Care lettrici e cari lettori, ci rallegriamo per il fatto che vi prendiate il tempo di leggere il «Touring». Perché con l’odierna sovrabbondanza di mezzi di comunicazione, con diversi giornali gratuiti, Internet, radio e televisioni e notizie via telefonino cellulare, la cosa non è più tanto ovvia. La massa di informazioni è enorme e la scelta dei media è spesso difficile per i consumatori. Non è così per il «Touring», con il quale lettori e lettrici hanno tra le mani un giornale che informa in modo approfondito ed anche sorprendente su tutti i temi riguardanti la mobilità, dalle ferrovie alle autostrade. Inoltre, il «Touring» propone numerosi servizi, dai test delle automobili ai consigli per i seggiolini per bambini, fino ai suggerimenti di viaggio. È senza dubbio un pratico mezzo d’orientamento per le persone mobili. Nell’attuale panorama mediatico, il «Touring» si posizionerà anche in futuro come il giornale della mobilità, ben leggibile e accattivante, con un’elevata credibilità e qualità giornalistica. L’equipe di «Touring» tiene in alta considerazione questi valori, affinché il giornale rimanga sempre all’altezza degli occhi dei lettori. Questa edizione affronta molti temi che vale la pena leggere: riporta i vantaggi e gli svantaggi della liberalizzazione del settore dei taxi, il viaggio per i lettori sull’Elba e la Moldava, il resoconto del test della nuova berlina Opel Insignia oppure la presa di posizione del presidente del TCS Niklaus Lundsgaard-Hansen a proposito della necessità di un secondo traforo per la galleria del San Gottardo. Con tutta questa scelta di argomenti una cosa è sicura: i lettori del «Touring» ne sanno di più e sono così in grado di essere sempre quelli più al corrente di tutti quando si parla di mobilità.

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Fornire un servizio di qualità ineccepibile è la grande sfida futura del settore dei taxi.

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Tassisti in tumulto La liberalizzazione del mercato dei taxi ha permesso di ampliare l’offerta in molte città svizzere. Si cerca, però, di porre rimedio ai problemi di qualità del servizio. Si segnalano «taxi-pirata» e tragitti allungati inutilmente.

Chi ogni tanto sale su un taxi conosce la scena: il tassista ascolta l’indirizzo e inizia a sfogliare perplesso la cartina della città, non padroneggia la lingua del posto o guida un veicolo che è difficilmente riconoscibile in quanto taxi. Un tempo, il servizio dei tassisti era regolamentato in modo severo. Poi, molte amministrazioni cittadine hanno pensato che «la concorrenza stimola l’attività» e hanno cominciato a liberalizzare il mercato… con le note conseguenze. Nonostante questo, ad alcuni diretti interessati il grado di liberalizzazione non sembra sufficiente. Si viene, infatti, a sapere che a Losanna, durante il fine settimana circolano dei «pirati» che vanno a caccia di clienti strappandoli ai tassisti ufficiali.

Gli autisti di «taxi-pirata» contattano i potenziali clienti dal finestrino del veicolo in movimento davanti alle discoteche e offrono il servizio a prezzi sottocosto. Ma a bordo non esiste un tachimetro né altri strumenti di registrazione e tanto meno una persona di riferimento in caso di reclami od oggetti smarriti durante la corsa. Il mercato viene «stimolato» specie in Svizzera romanda, dove i tassisti francesi possono – ma a precise condizioni – trasportare passeggeri anche in Svizzera. Le normative variano da città a città, una differenza che si nota, non da ultimo, anche nelle tariffe. Una corsa in taxi a Montreux costa relativamente poco: 2,50 continua a pagina 7


6 Ressort

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9. August 2007

Seduzione ad Avenches:

Don Giovanni Offerta esclusiva: il Festival dell’Opera di Avenches accorda ai soci del TCS condizioni preferenziali per assistere al «Don Giovanni». Un’opera indimenticabile.

L’anfiteatro romano di Avenches o una città spagnola del XVII secolo: questo è il territorio di caccia dell’impertinente e dissoluto libertino Don Giovanni. Guai a chi osa sbarrargli il passo! Una scellerata spavalderia che lo porterà alla rovina… Da questa storia tragico-burlesca, Wolfgang Amadeus Mozart ha creato un’opera affascinante con arie straordinarie, fantastici duetti e terzetti. Interpreti d’eccezione: Konstantin Gorny, Nicola Ulivieri, Andrea Concetti, Noëmi Nadelmann ecc. Konstantin Gorny e Nicola Ulivieri, due interpreti d’eccezione, si daranno il cambio nella parte di Don Giovanni. Noëmi Nadelmann e Sunhee Park impersoneranno Donna Anna. Un altro applaudito solista è Andrea Concetti, il quale interpreterà Leporello, il goffo e pauroso servitore. L’elenco dettagliato degli interpreti sul sito: www.avenches.ch/opernfestival. Responsabile della sceneggiatura, della scenografia ed anche dei costumi è Giancarlo Del Monaco, uno dei più richiesti registi di opere liriche a livello planetario. Gli spettatori saranno felici di ammirare questa sua sorprendente produzione. Il «Don Giovanni» sarà cantato nella versione originale, cioè in italiano, con sottotitoli in tedesco e in francese. La rappresentazione comincerà alle 21.15 e durerà fino alle 0.30 circa.

Introduzione Alle 18, vicino all’anfiteatro, vi sarà un’introduzione in tedesco all’opera Don Giovanni e a Mozart, gratuita e senza bisogno di prenotazioni. In seguito avrete tempo a sufficienza per fare uno spuntino nella deliziosa cittadina.

Prenotare subito Servendosi del tagliando in calce i soci del club possono prenotare, entro il 31 marzo, i biglietti d’ingresso senza supplemento. L’offerta esclusiva per il TCS comprende posti numerati, dotati di comodi sedili a forma di guscio, nel set-

tore E+, di fronte al palcoscenico in basso, al prezzo di 140 franchi, nel settore E, di fronte al palcoscenico in alto, a 120 fr., nel settore F laterale, a 100 fr., come pure posti numerati sui gradini di pietra nel settore G, anche a 100 fr. Con la conferma i soci TCS riceveranno direttamente la fattura dall’organizzatore. I biglietti pagati in anticipo dovranno essere ritirati alla cassa la sera stessa dello spettacolo prima delle ore 20. Per ogni prenotazione i soci riceveranno un programma del valore di 10 franchi. Ulteriori informazioni direttamente al sito Internet: www.avenches.ch.

Tagliando d’ordinazione Cognome/Nome:

I

palcoscenico orchestra

H

B D G

A

F

C E+ E

Indirizzo:

NPA/località:

Tel. (priv.):

Cellulare:

Quantità biglietti a 140 fr. (settore E+)

a 120 fr. (settore E)

첸 3 luglio 첸 4 luglio 첸 8 luglio 첸 10 luglio (marcare con una crocetta la data desiderata)

a 100 fr. (settore F) 첸 11 luglio

첸 15 luglio

a 100 fr. (settore G) 첸 17 luglio

Da inviare entro il 31 marzo 2009 a: Festival dell’Opera di Avenches, Ufficio del festival, Casella postale, 1580 Avenches Telefono 026 676 06 00, fax 026 676 06 04 oppure e-mail: opera@avenches.ch


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foto Raphael Forster (7Pictures)

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Avere un taxi al momento giusto e nel luogo giusto è un servizio molto apprezzato. Ma è altrettanto importante che il cliente non sia confrontato a brutte sorprese, causate da autisti di dubbia professionalità. Infatti, la liberalizzazione del settore non porta solo vantaggi.

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franchi al chilometro e una tariffa d’attesa di 43,50 franchi all’ora. A Berna, invece, si deve sborsare di più: 3,80 franchi al chilometro e una tariffa oraria d’attesa di 72 franchi. Se le società di taxi bernesi possono determinare il prezzo a discrezione, a Montreux è invece l’amministrazione a fissare la tariffa da applicare.

Liberalizzazione discutibile | Ma cosa ha portato ai clienti la liberalizzazione del mercato? Nonostante la libertà guadagnata nella scelta del tassista, in alcune città sembrano prevalere gli svantaggi. Ci si lamenta dei conducenti che non conoscono il luogo, dei veicoli in cattivo stato o dei tassisti che non padroneggiano la lingua del luogo. Il fatto che nel settore non manchino ombre, lo dimostra la richiesta della consigliera comunale bernese Gisela Vollmer per limitare il numero delle concessioni e introdurre «veri certificati di qualità». Un passo in avanti è stato verosimilmente compiuto a Zurigo, dove la direttrice della polizia, Esther Maurer, già da anni è confrontata con gli stessi problemi. Nel 2004 lanciò il progetto «Incremento della qualità dei taxi», che due anni più tardi venne ulteriormente inasprito. Da allora, i conducen-

ti che si annunciano per ottenere la licenza di tassista, devono presentare un attestato di lingua tedesca, oppure aver frequentato per almeno tre anni una scuola in tedesco e ottenuto almeno il «4» in pagella. Inoltre, nell’esame pratico non sono più ammessi errori. Gli aspiranti tassisti devono recarsi in dieci luoghi diversi e per raggiungere ospedali e alberghi non è consentito utilizzare la cartina stradale. «Riguardo alla formazione si può sicuramente parlare di un miglioramento», spiega Jakob Laager della polizia di Zurigo, responsabile della concessione delle autorizzazioni.

Nuvole all’orizzonte | Ma un’altra direttiva potrebbe ledere di nuovo la qualità del servizio: i tassisti zurighesi in futuro non dovranno più obbligatoriamente aver lavorato per tre anni in un’impresa di taxi, prima di poter richiedere una concessione per diventare autista indipendente. Il timore che il numero di tassisti aumenti, mentre la qualità diminuisca, non è infondato. Stando a Jakob Laager, dopo il superamento dell’esame non è prevista la sorveglianza dei tassisti mediante controlli di qualità. In Germania, l’automobile club ADAC ha osato effettuare un test sui tassisti, facendo emergere le pecche del sistema. Tra l’altro, è stato evidenziato il modo poco econo-

mico di scegliere i tragitti, come quell’autista che è riuscito ad allungare di due chilometri un viaggio che avrebbe dovuto essere di soli 5,4 km. Sono emersi altri motivi di critica come il superamento dei limiti di velocità, il passaggio con il rosso o la guida in contromano su una strada a senso unico.

Pascale Marder Info Touring Che situazioni avete vissuto in quanto passeggeri di taxi? Raccontateci in breve la vostra esperienza inviandola per e-mail a: touring@tcs.ch

Eco-taxi a Zurigo Attualmente al Consiglio comunale di Zurigo si stanno discutendo le nuove normative sui taxi, volte a promuovere i veicoli ecologici sul territorio cittadino attraverso incentivi finanziari. I titolari di una licenza per taxi che guidano un veicolo ecologico dovrebbero pagare, invece di 780 franchi l’anno, solamente la metà della tassa di sosta. A New York è in programma la trasformazione di tutta la flotta di taxi in veicoli ibridi entro il 2012. Mentre nella «Big Apple» circolano 13 000 taxi, a Zurigo ne girano 1500. pam


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Martin Lobsiger

Prima che sia disponibile il defibrillatore è richiesto il lavoro manuale.

Decisivi i primi minuti Improvvisamente una persona fra la folla si accascia per terra dopo un arresto cardiaco. Nessuno sa cosa fare. Sussiste la necessità di maggiori informazioni.

› Le possibilità di sopravvivere dopo un arresto cardiaco sono ridotte. Solo il 5% delle persone colpite si salva, perché i passanti o i familiari non sanno cosa fare. In questi casi anche i professionisti – pur veloci che siano – arrivano spesso troppo tardi. Per salvare una vita bisogna adottare immediatamente le misure adeguate. I primi minuti sono determinanti. Erich Haldemann, soccorritore professionista e istruttore dei Samaritani, cita un esempio verificatosi durante un incendio: «I pompieri sono riusciti ad evacuare un uomo già incosciente dalla casa in fiamme e abbiamo iniziato subito a rianimarlo, una vera lotta contro la morte». L’uomo aveva subito un arresto cardiaco e non si sapeva quanto tempo fosse trascorso esattamente: «Probabilmente era passato troppo tempo. L’uomo aveva subìto la morte cerebrale. Il nostro aiuto è arrivato troppo tardi». Se il cuore non batte più e la circolazione si arresta bisogna poter ristabilire entro 6–8 minuti una circolazione sanguigna minima a livello cerebrale mediante il massaggio cardiaco. Infatti i pazienti che subiscono un arresto

cardiocircolatorio per 10 minuti o più senza essere soccorsi, hanno poche possibilità di sopravvivere.

Lavoro manuale | Oggi in parecchi luoghi i defibrillatori sono diffusi quanto gli estintori. Il cardiologo e medico d’urgenza Cyrill Morger spiega: «L’apparecchio da solo non salva la vita. È quindi indispensabile eseguire subito il massaggio cardiaco con ventilazione». Il defibrillatore fa sì che il cuore passi mediante una scossa elettri-

ca dallo stato di contrazione incoordinata (fibrillazione del cuore) a un battito regolare: «prima che sia disponibile un defibrillatore in caso di arresto cardiocircolatorio vanno eseguiti 30 massaggi cardiaci in alternanza con due ventilazioni». Tutti dovrebbero imparare ad applicare queste misure, sostiene Morger che sottolinea la necessità che un maggior numero di persone venga istruito così da poter salvare parecchie vite umane. Infatti due mani non mancano mai. kv

Le prime misure di soccorso Controllare la respirazione spontanea del paziente per 5–10 secondi. La respirazione è visibile, udibile e percepibile. Controllare se il cuore batte e quindi se funziona la circolazione sanguigna. Ciò può essere effettuato verificando i seguenti segni vitali: il paziente respira, si muove e tossisce. Per i soccorritori non professionali vale il principio che in caso di ritrovamento di una persona incosciente (nessuna reazione verbale) che non respira o respira poco bisogna presupporre un arresto cardiocircolatorio. Dunque telefonare subito al 144 e iniziare il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale (corsi: www.samariter.ch/it/i/home.html). kv



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il consulente

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Precedenza da destra anche nell’autosilo

Tra capo e collo I viaggiatori conoscono il problema: dopo un breve pisolino sul treno o sull’aereo duole il collo a causa della posizione scomoda della testa. Ma ora è arrivata in aiuto l’artista sudcoreana JooYoun Paek, che ha creato

un copricapo con cuscino integrato (foto). Per tutti coloro che hanno sempre trovato ridicolo quella specie di cornetto per la cervicale, questa vistosa cuffietta è esattamente pam ciò che ci vuole. Sogni d’oro!

Riciclato il palazzo DDR Una parte dei motori della nuova VW Golf VI è «Made in DDR». Il materiale è stato fornito dal «Volkspalast».

› I berlinesi avevano molti nomi per il Palazzo della Repubblica: il nomignolo «Palazzo del Popolo» era ancora la variante più innocua rispetto a «zavorra della Repubblica» o «negozio di lampade di Erich Honecker». Adesso rinasce sotto un’altra forma: una parte delle travi d’acciaio del vecchio edificio sono state fornite alle fabbriche Volkswagen di Salzgitter e in Polonia. Lì sono state trasformate in motori. Il resto delle colonne del palazzo sono andate a finire a Dubai, dove vengono utilizzate per costruire il grattacielo Burj Dubai… dal gusto pam ben poco comunista.

Fine di un’era: un edificio simbolo del comunismo come il «Volkspalast» ridotto a pezzi di motore.

Tunnel pericolosi

Più revoche di patente

Incendio in galleria In caso d’incendio in galleria non si deve voltare l’auto o fare retromarcia. Eppure, come evidenziato da un’analisi della polizia di Zurigo, gli automobilisti che durante l’incendio nel tunnel della Via Mala del 2006 hanno «illegalmente» fatto marcia indietro, si sono salvati. Ma il TCS mette in guardia: se durante la manovra d’inversione i veicoli s’incastrano, i passeggeri si trovano in pericolo e i soccorsi non possono avanzare per raggiungere il luogo dell’incidente.

Per alcol e velocità Nel 2008 a ben 74 326 persone in Svizzera è stata ritirata la licenza di condurre. Rispetto al 2007, è stato revocato il 5% in più di patenti per superamento dei limiti di velocità e l’1,2% in più a causa di guida in stato di ebrietà. Lo ha riferito l’Ufficio federale delle strade (Ustra). Ha pure subìto un notevole aumento il ritiro della patente di guida per disattenzione (+7,5%) e in seguito a perizie di psicologi del traffico (+35,5%).

Molti conducenti non si sentono a loro agio in un autosilo. Le difficoltà non riguardano solamente le dimensioni ridotte dei singoli posteggi, resi ancor più stretti se vi è un’altra automobile parcheggiata accanto. Nel circolare all’interno di un autosilo, ma anche di un parcheggio all’aperto, molti conducenti vengono colti da un certo disagio in quanto non sanno gestire le regole sulla precedenza. Fino a poco tempo fa non era, infatti, del tutto chiaro chi in un autosilo – o su una qualsiasi altra superficie di parcheggio – avesse la precedenza. Nel 1974, quindi ben 35 anni or sono, il Tribunale federale di Losanna emise una sentenza molto particolare. Secondo quel giudizio (sentenza del TF 100 IV 59) le vie di transito che non servivano all’entrata e all’uscita diretta dai singoli posti di parcheggio, venivano parificate alle comuni strade. Chi circolava su tali vie di passaggio godeva, pertanto, della precedenza. Per contro, chi s’immetteva su tali corsie doveva accordare la precedenza ai veicoli già presenti. Maggior chiarezza In una recente sentenza (6B_621/2007 del 1° ottobre 2008) il Tribunale federale ha cambiato la propria giurisprudenza, in quanto generava confusione ed era atta a provocare incidenti. Da allora, all’interno di un autosilo o di un’area di parcheggio, vale sempre la precedenza da destra, a meno che non sia segnalato diversamente oppure che la demarcazione al suolo non preveda altrimenti. Di conseguenza: in un autosilo oppure in un parcheggio all’aperto, chi circola con la propria automobile deve sempre – se non ci sono segnali o altre demarcazioni – accordare la precedenza a chi arriva da destra. Per il Tribunale federale gli incroci nelle aree di posteggio oppure negli autosili vanno parificati agli incroci con strade secondarie, in cui vige di regola la precedenza da destra. Ciò vale anche quando una delle corsie è maggiormente trafficata rispetto ad altre. L’automobilista non ha la precedenza solo al momento dell’uscita dal singolo posteggio. Grazie alla nuova regola, la circolazione negli autosili sarà più semplice e la sicurezza giuridica maggiore. Urs-Peter Inderbitzin


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«Mobility»: ecco come tutto cominciò mo i vantaggi dell’elaborazione dei dati per la condivisione dell’automobile su vasta scala. Nel corso degli anni, le due società sviluppano computer di bordo per collegare il cliente al centro servizi (oggi via SMS). Così CarSharing diventa accessibile a tutti. Tuttavia, l’idea della condivisione dell’auto non è completamente nuova. Esiste già dalla fine della seconda guerra mondiale in Francia, Inghilterra e USA. Intanto, ATG e ShareCom crescono rapidamente. Nel tempo, i gruppi di autosostegno si trasformano in prestatori professionisti di servizi. Oggi, con 2200 veicoli Mobility è presente in 1100 luoghi. Ne sono clienti le FFS, la Posta, UBS, CS, Migros, Coop e colossi industriali come ABB o Alstom, come pure amministrazioni federali e cantonali.

Da oltre due decenni sempre più svizzeri rinunciano all’automobile di proprietà e ne condividono una. Dagli iniziali gruppi di autosostegno ha visto la luce l’odierna compagnia «Mobility CarSharing».

› Il 13 marzo 1987 otto giovani si ritrovano

Pubblicità

Werner Hadorn

ald

in una vecchia osteria nidvaldese di Stans. Gestiscono un gruppo di autosostegno di «car-sharing»; vale a dire che condividono un’auto e costituiscono perciò una società. «Oggi un’auto non è più un veicolo, ma piuttosto un oggetto immobile», affermava la «ATG AutoTeilet Genossenschaft»: «Per 23 ore al giorno sta semplicemente ferma». Solo due settimane dopo, anche a Zurigo 25 «condivisori di auto» si riuniscono con la stessa filosofia sotto il nome di ShareCom. Tra loro figuravano i capostipiti delle due società, Conrad Wagner a Stans e Charles Nufer a Zurigo. «CarSharing è una svolta paradigmatica dall’auto come prodotto all’auto come prestazione», afferma Nufer. Di professione informatico, egli vede per pri-

Negli ultimi anni Gian Peder Fontana, presidente del Cda, ha marcato lo sviluppo di «Mobility».

Info Touring L’autore dell’articolo ha pubblicato: «CarSharing – eine bewegte Erfolgsgeschichte». Edizioni SmartBooks, Pfäffikon, 59 fr.; www.smartbooks.ch/mobility. I soci del TCS hanno uno sconto presso Mobility.


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tabella comparativa

Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»

Molto inclinata, la coda richiama i coupé.

1

Opel Insignia aut. 2.0 T Sport

Alfa Romeo 159 aut. 2.2JTS Distinctive

Honda Accord aut. 2.4i Executive

VW Passat aut. 2.0 TSI Highline

49 000.– 1998 162/220 350/2000 9,7 F2 69 0,96 11133 3/2009

49 750.– 2198 136/185 230/4500 9,11 E2 705 0,91 11111 1/20065

48 350.– 2354 148/201 234/4300 8.61 D2 686 0,92 11133 17/20086

48 400.– 1984 147/200 280/1800 8.61 D2 687 0,90 11113 19/20057

dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Alfa Romeo 159 2.2 JTS 6 marce 6 Honda Accord 2.4i Tourer aut. 7 VW Passat 2.0 FSI Variant 3


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Verso nuovi lidi con l’Insignia

La berlina Insignia rappresenta il rinnovamento in casa Opel, sia a livello stilistico sia in fatto di qualità percepita, settore in cui il nuovo modello eccelle. Test della 2.0 Turbo Sport aut.

› Questa grande berlina di 4,83 metri svolge un doppio ruolo, dovendo assumere l’eredità di due icone del paesaggio automobilistico svizzero, la Vectra e l’Omega, quest’ultima abbandonata da diversi anni. I potenziali clienti sono dunque numerosi. Per stuzzicare il loro interesse Opel ha elaborato un design all’insegna della fluidità. Come altri costruttori la casa germanica mira al segmento Premium dedicando una cura particolare all’aspetto dell’abitacolo. Lo stesso discorso vale sul piano dinamico con l’adozione di sospensioni attive ed elementi sofisticati. Il tutto risulta convincente, tranne un’abitabilità mediocre per una berlina di tali dimensioni.

Di buona fattura | Il tratto caratteristico

foto Wälti

Aerodinamica e dotata di una linea di cintura alta, l’Opel Insignia privilegia l’eleganza.

dell’Insignia sta nella qualità percepita dell’abitacolo. I rivestimenti in plastiche di buon livello si alternano con applicazioni laccate ed elementi cromati. L’effetto è garantito, tant’è che questa berlina non ha molto da invidiare alla classe superiore.

+ –

Più o meno Comfort di guida e comportamento di alto livello, armonia motore/cambio e tonicità, abitacolo raffinato, contenimento dei sedili sportivi, capienza bagagliaio, prezzo accessibile e costi accessori, equipaggiamento di sicurezza.

Il bagagliaio si apre con una facilità disarmante.

Abitabilità posteriore deludente (spazio per le gambe e in altezza), limitata visibilità posteriore, sensori per la retromarcia in opzione, rigidità a bassa velocità, pneumatici ribassati onerosi, motricità limitata.

Inoltre la plancia e la consolle centrale, anche se un po’ sovraccarica, esprimono una grande ricerca di funzionalità. D’altronde il sistema d’informazione comandato da una manopola si ispira pure alla categoria superiore, come dimostra il suo uso logico.

Vera stradista | Altra virtù dell’Insignia: il comfort di marcia. Oltre alla modalità normale le sospensioni adattative propongono due parametri supplementari, uno dinamico (Sport) e l’altro più votato al comfort (Tour). In pratica ciò significa che la berlina manifesta una morbidezza generale in modalità «Tour». Qualità che potrebbe essere ulteriormente affinata se la versione Sport non proponesse in opzione pneumatici ribassati, la cui dimensione (245/40/19) non è adeguata alle velleità di una familiare. Fortunatamente la rigidità che ne risulta si manifesta solo nell’uso in città. Oltre a un’insonorizzazione efficace, gli occupanti possono approfittare di sedili sportivi anteriori ben dimensionati e dal buon contenimento. Lo spazio posteriore, invece, è corretto, ma meno generoso e l’inclinazione del padiglione incide sullo spazio in altezza. Con una capacità di 500 litri, il bagagliaio della versione a quattro porte del test si situa nella media del segmento. L’auto è dotata di un sistema semplice di ribaltamento del divano posteriore. Ben dotata, ma… | Oltre all’assetto attivo l’Insignia propone un ricco equipaggiamento tra cui il freno a mano elettrico. Le opzioni sono elaborate, come ad esempio il sistema che riconosce i segnali stradali e memorizza le limitazioni di velocità. Annotiamo tuttavia l’assenza dei sensori di parcheggio di serie, indispensabili, tenuto conto della limitata visibilità posteriore. continua a pagina 15


COLTELLO DAMASCATO, un taglio netto alla fatica in cucina

La damascatura è una tecnica che consiste nella piegatura di diversi tipi di acciaio. Così vengono uniti l‘elasticità e la durezza dell‘acciaio. Originariamente sviluppata dai costruttori di armi, questa tecnica di piegatura volta ad unire le proprietà di acciai diversi, ha conosciuto il suo apogeo nell‘arte giapponese.

SANTOKU

COLTELLO DA CUCINA

SANTOKU

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Inviare il tagliando al seguente indirizzo: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, fax: 031 380 50 06, e-mail: touringshop@tcs.ch Per eventuali domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non si accettano ordini per telefono). Consegna: Colag AG, 8305 Dietlikon, solo in Svizzera o nel Liechtenstein

Nome:

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Via:

CAP / Località:

Telefono / Cellulare:

E-mail:

N° socio TCS:

Data:

Firma:


12 febbraio 2009

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Scheda tecnica 쑺

150 cm 쑸

m 9c –8 62 쑸

m 8c –11 92

95 cm

108 cm

passo 274 cm

쑸 쑸

lung. 483 cm (larg. 186 cm)

larg. int.: ant. 153 cm, post 147 cm bagagliaio: 500– 1010 litri pneumatici: 245/40 R 19, min. 215/55 R 17

VEICOLO PROVATO Opel Insignia 2.0 Turbo Sport aut.; 4 porte, 5 posti; 49 000 fr. (auto test: 54 950 fr.) Gamma: dalla 1.8 (36 000 fr.) alla 2.8 V6 4 WD break (58 400 fr.) Opzioni: vernice met. (650 fr.), sensori di parcheggio ant./post. (750 fr.), vetri elettrici posteriori (500 fr.) Garanzia: 2 anni fabbrica, assistenza illimitata (c. cond.); garanzia antiruggine: 12 anni Importatore: General Motors Suisse SA, 8152 Glattbrugg, www.opel.ch

Che allungo! | Ereditato dalla roadster Opel GT, il motore 2000 turbo dimostra tutte le sue qualità. È un propulsore, lineare e discreto, dotato di una coppia onnipresente, che garantisce accelerazioni ragguardevoli e fa registrare un buon 7,7 secondi da 0 a 100 km/h. Tuttavia la motricità è molto sollecitata. Si apprezza soprattutto la morbidezza di questo motore potente, come quella del cambio automatico, il cui sesto rapporto molto lungo permette di mantenere il consumo entro limiti ragionevoli.

test e tecnica 15

touring 3

Una gradevole sorpresa è il comportamento di questa pesante auto. Anche nella modalità normale, l’Insignia dà prova di ottima tenuta. Nel programma Sport l’assetto diventa più rigido e s’abbassa di 1,5 cm. Improvvisamente la strumentazione diventa di color rosso e si gode pienamente un’agilità impensabile per un’auto di queste dimensioni. Malgrado uno sterzo abbastanza leggero la guida risulta precisa. L’Insignia rappresenta un segnale incoraggiante in un segmento molto combattuto. Prossimo episodio: il lancio, in primavera, di una versione station wagon. Marc-Olivier Herren

Una plancia curata; un vero bagagliaio e la manopola che comanda il sistema d’informazione.

DATI TECNICI Motore: 4 cilindri benzina 2 l turbo, 220 CV; trazione anteriore, cambio aut. a 6 marce Peso: 1745 kg (auto test), totale ammissibile 2160 kg, carico rimorchiabile 1700 kg

Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 7,7 s Elasticità: 60–100 km/h (posizione D) 3,8 s 80–120 km/h (posizione D) 4,8 s Diametro di sterzata: 11,8 m Insonorizzazione: A 60 km/h: 60 dB 11113 A 120 km/h: 69 dB 11113 SICUREZZA Equipaggiamento:

11113

COSTI DEI SERVIZI manutenzione (km/mese) ore

mano d’opera (fr.)

15 000/12 0,8 109.– 30 000/24 1,8 265.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 22,3 5636.– COSTI D’ESERCIZIO km/anno

ct./km

fr./mese fissi

variabili

15 000 30 000

96 67

724.– 724.–

471.– 942.–

Opel Insignia 2.0 Turbo Sport aut. in dettaglio

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS); agenzie Opel da 107 a 178 franchi

VALUTAZIONE ECOLOGICA Emissioni misurate (banco di prova Empa): Monossido di carbonio (CO) 11113 Idrocarburi (HC) 11113 Ossidi d’azoto (NOx) 11113 CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano

extra urbano misto

TCS 14,9 6,7 fabbrica 14,2 6,9 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 9,8 l/100 km

9,7 9,6 227 g/km 204 g/km F 11333

autonomia 714 km

serbatoio: 70 litri TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

ABITACOLO 11113 In netto progresso, l’interno si distingue per materiali di qualità e design ricercato. Molto spaziosa davanti, la lunga berlina concepita per due passeggeri posteriori delude nello spazio riservato alle gambe, mentre quello in altezza è solo accettabile. Il bagagliaio voluminoso rientra nella norma della categoria. COMFORT 11113 Le sospensioni adattative della versione Sport procurano un eccellente comfort e fanno un po’ dimenticare i pneumatici ribassati montati di serie. Il conducente può selezionare due modalità di assetto (Sport/Tour). La bassa rumorosità e il buon contenimento dei sedili aumentano il benessere a bordo. EQUIPAGGIAMENTO 11113 L’Insignia dispone di una dotazione ricca. Si ritrovano elementi innovativi come l’assetto adattativo e, su richiesta, un sofisticato sistema di fari direzionali. In-

vece gli alzavetri elettrici posteriori e i sensori per il parcheggio richiedono un sovrapprezzo. PRESTAZIONI 11111 Dotato di un’enorme coppia, il due litri turbo (220 CV) concilia accelerazioni fulminanti, piacevolezza e discrezione. È ben coadiuvato da un cambio automatico morbido. Ma l’avantreno fatica a controllare questa foga e il consumo tende a esplodere. COMPORTAMENTO 11113 Lunghi tragitti o percorsi sinuosi: questa grande berlina di 1,7 t si adatta a tutte le situazioni. Si dimostra agile e affronta le curve a velocità sostenuta senza batter ciglio, soprattutto nella modalità Sport. Tuttavia lo sterzo potrebbe essere un po’ più rigido. SICUREZZA 11113 L’equipaggiamento è completo. Annotiamo tuttavia la regolazione limitata dei poggiatesta del divano posteriore e la scarsa visibilità posteriore.


16 test e tecnica

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Compatta allungata

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La linea da monovolume della Honda Insight s’ispira al modello FCX (pila a combustibile).

Un’ibrida per tutti Honda si propone di rendere popolare l’auto ibrida tramite l’Insight, berlina compatta a prezzo abbordabile.

› Tecnologia ibrida rimava finora con rapporto prezzo/prestazioni elitario. La massima è ora smentita dalla compatta Honda Insight che si aggira sui 29 000 franchi. Nessuna sorpresa, la propulsione riprende il sistema ibrido parallelo IMA della casa, cioè un motore a benzina di 1,3 l abbinato a un gruppo elettrico. A causa di questa costruzione, il motore termico resta sempre inserito. È meno spettacolare di altri ibridi che possono funzionare per alcuni chilometri con il solo motore elettrico, ma quasi altrettanto efficace alla pompa di benzina.

Sete moderata | L’Insight, che offre una potenza combinata di 98 CV, si accontenta di 4,4 l/100 km. Le emissioni di CO2, principale bersaglio delle auto ibride, si limitano a 101 g/km di CO2. Peccato per il grammo superfluo! Se il consumo differisce poco da quello della Civic IMA (-0,2 l), l’Insight è più grande e più pratica. Così le batterie del motore elettrico sono state trasferite sotto il bagagliaio, rendendo possibile istallare una panca ribaltabile. E la capacità del bagagliaio equivale a quella di una normale compatta. Altrettanto dicasi dell’abitabilità che, senza essere eccezionale, consente di ospitare in buone condizioni quattro persone, mentre la quinta deve accontentarsi di una posizione scomoda. Honda ha volutamente scelto una carrozzeria monovolume per distinguere questo modello ibrido, la cui differenza si esprime anche nel cruscotto abbastanza complica-

to. Vi è un po’ di confusione che però fa tanto tecnologia (vedi riquadro). Senza essere una bomba (12,4 s da 0 a 100 km/h), l’Insight offre prestazioni oneste, grazie soprattutto a un peso ridotto e alla demoltiplicazione più stretta del cambio a variazione continua. La coppia del motore elettrico è apprezzabile in città. E siccome il comportamento è senza problemi, questa MOH ibrida sembra omogenea.

Prova della Nissan Qashqai+2 Su esempio delle monovolume, questa crossover si allunga di 21 cm per offrire due sedili a scomparsa situati nel pianale del bagagliaio. Sono pratici, anche se si tratta di sedili ausiliari adatti per bambini o per un’emergenza. Soprattutto perché la seduta è ridotta e lo spazio in altezza limitato. Ciò non toglie che il sistema sia facile da utilizzare e completa bene la panca centrale scorrevole e il bagagliaio più voluminoso. La Qashqai+2 approfitta dell’aumento del passo per offrire un comportamento su strada molto tranquillo e ben insonorizzato. Prezzo della crescita: la SUV perde un po’ in agilità e dinamismo. Per fortuna il 2 litri (141 CV) predilige le salite di regime. Ma la precedenza va al comfort, come testimonia l’immenso tetto panoramico di serie che contribuisce a giustificare un maggior costo di 3300 franchi. Positivo: SUV 7 posti, modularità, piacere di guida, comportamento rassicurante, equipaggiamento completo, qualità percepita Negativo: riprese fiacche, comfort della panca centrale, 3a fila ausiliaria, spazio in altezza dietro. MOH Tecnica: 5+2 posti; bagagliaio: 450 l; 1997cc, 141 CV, 196 Nm a 4800/min; trazione integrale permanente; da 0 a 100 km/h in 10,9 s Consumo (in prova): 9,6 l/100 km, autonomia 677 km Prezzo: 42 650 fr. (2.0 Tekna).

Tecnica: berlina, 5 porte; lunghezza: 4,40 m; bagagliaio: 408 l Motori: 1,3 l benzina 88 CV ed elettrica 14 CV, potenza combinata 98 CV; cambio CVT Consumo: 4,4 l/100 km; CO2: 101 g/km Prezzo: ca. 29 000 fr.; commercializzazione in aprile.

Guida assistita Il consumo dichiarato dal costruttore resta sempre molto teorico. Per avvicinarsi a quei valori Honda ha previsto un congegno per la guida economica che, dopo aver premuto un bottone, agisce sul motore, la trasmissione e la climatizzazione. Inoltre lo sfondo del tachimetro si colora di verde, verde-blu o blu per indicare lo stile di guida del conducente. Ancora più inedito, un dispositivo lo informa sulle sue prestazioni ecologiche: sul cruscotto appaiono fiori con un numero di foglie variabile secondo l’efficacia della guida. Divertente e sicuramente anche utile. MOH

Vantaggi ibridi La diffusione delle vetture ibride in Svizzera resta molto limitata perché solo Honda, Lexus e Toyota sono presenti nel segmento. Il numero di modelli azionati da motori termici e elettrici sta comunque aumentando. Honda ha l’ambizione di smerciare 2000 Insight in un anno e Toyota lancerà in estate la Prius III. Da notare che la maggioranza dei cantoni concede su questi veicoli l’esonero parziale o addirittura totale della tassa MOH di circolazione.


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La fata elettrica La cittadina tascabile Mitsubishi i Miev incarna le auto elettriche della nuova generazione prodotte su larga scala. L’autonomia teorica di 144 km la relega tuttavia all’uso urbano.

percorrerà le strade svizzere senza emettere il minimo grammo di CO2. Fino a quel momento verrà sottoposta a diversi test, in particolare in Svizzera, destinati ad adeguarla alle esigenze europee. Sfoggiando un attraente design ovoidale, questa pulce di città si guida come un’automatica. Basta azionare il contattore per vedere comparire il segnale «ready» e questo veicolo dotato di una grande coppia (180 Nm) accelera velocemente e nel più totale silenzio. Il peso abbastanza moderato delle batterie (160 kg) e la loro sistemazione sotto l’abitacolo contribuiscono al dinamismo di guida di questa propulsione il cui motore si nasconde sotto il bagagliaio. Questa tecnologia non sconfina praticamente nell’abitacolo, identico a quello di una cittadina convenziona-

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› Dall’estate 2010 questa autentica 4 posti

le. Quanto alla ricarica, avviene in 7 ore tramite una presa elettrica e addirittura in 30 minuti per i privilegiati che si riforniscono a una stazione di ricarica rapida. Ma si tratta di musica dell’avvenire. Al pari della diffusione delle vetture elettriche poiché se il consumo e la manutenzione sono vantaggiose, permane l’ipoteca del prezzo, cioè ol-

La cintura cinquantenne Nello spazio di mezzo secolo la cintura di sicurezza a tre punti è diventata insostituibile. Ha fatto la sua comparsa, a partire dal 1959, sulle Volvo 120 e P544.

› Prima la cintura a due punti non era molto soddisfacente perché poteva provocare ferite a livello della gabbia toracica. «L’originalità della cintura a tre punti è che migliora la sicurezza in tutti i tipi d’incidente. Impedisce, inoltre, agli occupanti di venir sbalzati dal veicolo in caso di ribaltamento», sottolinea Hans Nyth, direttore del centro sicurezza Volvo. L’autore di questa invenzione, l’ingegnere svedese Nils Bohlin – aveva lavorato in precedenza allo sviluppo dei seggiolini eiettabili –, si era rapidamente reso conto che le parti superiore e inferiore del corpo dovevano essere trattenute separatamente, cioè tramite una cintura pettorale e una all’altezza del bacino. Secondo una valutazione, la cintura a tre punti contribuisce oggi a diminuire di circa il 40% il numero dei morti in Europa. Si dimentica spesso che la cintura è decisiva anche negli scontri a velocità ridotta, casi particolarmente frequenti in città.

La Mitsubishi i Miev: aspetto simpatico e tecnica riuscita.

tre i 30 000 franchi per la i Miev. Un prezzo rispettabile che solo un aumento massiccio della produzione o una mano da parte delMOH lo stato potrebbero alleggerire.

Tecnica: cittadina, 5 porte, 4 posti; lunghezza: 3,40 m Motore: elettrico 63 CV, batterie agli ioni di litio; trazione posteriore, velocità max.: 130 km/h; autonomia: 144 km; ricarica alla rete in 7 ore Lancio: Giappone, estate 2009; Svizzera, estate 2010, oltre 30 000 fr.

Sobria anche la BMW Versioni economiche Famosa per il culto della potenza, la BMW si picca di saper anche essere ecologica portando, da primavera, a 21 i modelli della linea Efficient Dynamics, le cui emissioni non superano i 140 g/km di CO2. Il che si traduce, ad esempio, in un consumo di 5,1 l/100 km per la berlina 520d. La sobrietà coinvolge anche il vertice della gamma: l’imponente 730d sfoggia un modesto 7,2 litri. L’altro marchio del gruppo, la Mini, non è da meno con 7 modelli a basso consumo.

Zurigo celebra la moto Swiss-Moto I fan delle due ruote motorizzate potranno soddisfare la loro passione dal 19 al 22 febbraio. I padiglioni della Fiera di Zurigo accoglieranno le ultime novità tra le moto e gli scooter. Il salone sarà animato da diverse attrazioni. Ad esempio dalle evoluzioni dei stunt rider impegnati nel campionato del mondo degli streetbike Freestyle. Informazioni pratiche: www.swiss-moto.ch.

Contestato agli inizi, l’uso della cintura si è largamente imposto. Perlomeno sui sedili anteriori. Tuttavia, occorre adesso convincere anche i passeggeri posteriori ad allacMOH ciarla.


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Sul piccolo ma accogliente «Sans Souci» si viaggia senza pensieri e circondati da ogni comfort.

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› Berlino, città pulsante di vita tornata a essere una grande metropoli, sta scomparendo dietro di noi. I fiumi Havel ed Elba sono diversi.Tranquilli, rurali. Il Castello di Sanssouci (in francese: «senza pensieri»), la prima meta in programma, si chiama come il nostro battello che vira lentamente a babordo e attracca al molo di Potsdam. Il comandante Peter Grunewald muove con precisione millimetrica il timone in formato «joystick» dell’imbarcazione, lunga 82 metri, che risponde prontamente ai comandi. Grunewald è un uomo straordinario: dal


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Gioia sul fiume Berlino e Praga sono città ricche di storia. Elba e Moldava fiancheggiano romantici paesaggi. Un attraente viaggio per i lettori di «Touring» a bordo del «Sans Souci», all’insegna della gioia di vivere. 2007 comandante e proprietario del «Sans Souci». Grazie a un’esperienza ventennale è senz’altro in grado di realizzare ciò che il suo motto promette: gioia sul fiume. Un comandante è veramente sposato con la propria imbarcazione? «Susi», il nomignolo dato a quest’ultima, potrebbe farlo supporre.

Dal vecchio Fritz | Federico il Grande chiamava «Lusthaus» la sua residenza estiva, costruita nel 1747 sopra i vigneti terrazzati. A prima vista si potrebbe dargli ragione. La storia racconta, però, una realtà di-

versa: qui il solitario re prussiano cercava la solitudine, viveva appartato con i suoi cani e si augurava di potervi un giorno essere sepolto. Solo nel 1991 il suo desiderio fu esaudito. Dopo una visita di due ore attraverso i saloni e i giardini, i passeggeri tornano pensosi a bordo. Non abbiamo ancora raggiunto il fiume Elba. Fino a Magdeburgo il «Sans Souci» procede lungo l’Havel, in mezzo ad un grandioso paesaggio di canali collegati tra di loro da chiuse. Talvolta il corso d’acqua forma un lago con un porticciolo privato e uno

stabilimento balneare. Giornate in cui lasciar librare l’anima. Comodamente seduti su poltrone di pelle nel salone dalle vetrate semoventi, come quelle di un panfilo, godiamo della stessa visuale del comandante Grunewald. Questi viene al bar per bere un caffè e risponde pazientemente a tutte le domande sulle chiuse, sul livello dell’acqua e sulla rotta. Chi non lo trova qui, può sempre recarsi nel casotto del timoniere. continua a pagin 20


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foto Oliver Schmidt

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Comandante e proprietario del battello a motore: Peter Grunewald pilota il «Sans Souci» in modo tranquillo e sicuro sui fiumi d’Europa. Il premuroso equipaggio fa sì che gli ospiti dell’elegante battello si sentano a loro agio sia in sala da pranzo che nel salone panoramico.

continua da pagina 19

Cultura lungo il fiume | Procedendo lungo l’Elba, il battello si dirige verso Dessau, dove la semplice architettura «Bauhaus», in voga una decina d’anni dopo la disgregazione dell’Impero tedesco, fece molto discutere. Forse si riuscirà a capire il motivo di questo scombussolamento nel pomeriggio, durante la visita del castello di Wörlitz. Anche qui si trova, però, qualcosa di bizzarro: un vulcano artificiale che incuterebbe un vero terrore se, tramite un maggiore impiego di mezzi e di chimica, si potesse far funzionare questa meraviglia tecnica del XVIII secolo. La visita di Wittenberg, che si raggiunge dopo una notte di navigazione, ci permette di ritornare sui passi di Martin Lutero. La città ha molto da raccontare sulla vita del grande riformatore, anche se oggi alcuni storici dubitano del fatto che abbia appeso alle porte della Chiesa del Castello le sue 95 tesi. Nella manifattura di porcellana di Meissen non solo si possono fare splendidi acquisti, ma nel laboratorio il visitatore può guardare come viene fabbricata la «sua» porcellana.

Città monumentali | Ed eccoci a Dresda, la città di Augusto il Forte, la Firenze dell’Elba. È praticamente impossibile scoprir-

la in un solo giorno, anche se tutte le bellezze barocche della città sorgono l’una accanto all’altra: il Palazzo Zwinger, il Teatro dell’Opera di Semper e la ricostruita Frauenkirche. Volendo si può scoprire un’altra Dresda. Per esempio in un edificio di vetro in cui si monta la Phaeton, la grossa berlina di lusso della Volkswagen. Gli acquirenti possono seguire le fasi di assemblaggio. «Sopra Praga risplendono le luci», recitava il testo di una canzone. Queste brillano anche a bordo del «Sans Souci», trasformandolo in un battello da sogno. La penul-

tima sera viene servito per dessert un gelato caldo, il famoso «baked Alaska», decorato con candeline pirotecniche. Il viaggio non è ancora finito: Piazza Venceslao e Hradschin, il castello di Praga, hanno molto da offrire. Oggi sulle pietre del Ponte Carlo, vecchio di 700 anni, troviamo i tacchi più alti e le gonne più corte mai visti prima d’ora. L’ultima sera dell’affascinante viaggio, la «città dorata» si congeda in modo grandioso: la «Lanterna Magica», il più noto teatro di pantomima, è immerso in un mare di Oliver Schmidt luci.

Da sapere Il «Sans Souci»: il battello fluviale è stato costruito nel 2000, è lungo 82 metri, largo 9,5 m e ha un pescaggio di 1,30 m. Dispone di un salone con reception e biblioteca, di un ristorante in grado di ospitare tutti i passeggeri contemporaneamente, una lounge-bar, un ascensore, un piccolo centro fitness con sauna. Le cabine, in cui è vietato fumare, misurano 11–12 metri quadrati e sono dotate di finestra, doccia, WC, lavabo, TV satellitare, aria condizionata, cassaforte e asciugacapelli. Possono essere trasformate da salotto a camera da letto. Il «Sans Souci» ha quattro stelle e ospita un massimo di 80 passeggeri premurosamente assistiti da 26 membri dell’equipaggio. Viaggio per i lettori di Touring: questa speciale crociera della durata di 9 giorni avrà luogo in autunno, dal 18 al 26 settembre. Informazioni e prenotazioni: Viaggi TCS, Touroperating Viaggi dei lettori, Svitto, vedi dettagli a pagina 21. OS


Brandenburgo Genthin

Berlino

Magdeburgo Dessau

Potsdam

Wittenberg Polonia Torgau ba El

Meissen Dresda Bad Schandau Königstein Germania Moldava Karlsbad 100 km

Rep. Ceca

Litomerice Elba Praga

ponte superiore

ponte di coperta

Romantici Elba e Moldava Un’avvincente crociera a bordo del «MS Sans Souci». Da un lato i fiumi Havel, Elba e Moldava, dall’altro le splendide città di Berlino, Potsdam, Meissen, Dresda e Praga. Attraverso zone naturali intatte, ricche di flora e fauna, accanto a castelli e pittoresche cittadine. 1° giorno, venerdì: Svizzera–Lipsia. Viaggio alla volta di Lipsia. 2° giorno, sabato: Lipsia– Berlino. Proseguimento per Berlino. Giro della città e imbarco. 3° giorno, domenica: PotsdamMagdeburgo. (*)Escursione a Potsdam. Visita del castello. 4° giorno, lunedì: Magdeburgo– Dessau-Wittenberg. (*)Escursione al parco di Wörlitz. 5° giorno, martedì: Torgau–Meissen. (*)Il mattino, visita di Torgau. 6° giorno, mercoledì: Meissen–Dresda. (*)Giro della città e visita a una manufattura di porcellana. (*)Il pomeriggio, giro della città di Dresda. 7° giorno, giovedì: Dresda–Svizzera Sassone. (*)Escursione nella Svizzera Sassone alla fortezza del Königstein e dei monti Elbsandsteingebirge. 8° giorno, venerdì: Praga. (*)Escursione Melnik-Praga. 9° giorno, sabato: Praga–Svizzera. Viaggio di ritorno. (*) Escursioni facoltative

Il vostro battello Il battello a 4 stelle «MS Sans Souci» batte bandiera tedesca. L’interno abbina una raffinata eleganza a un moderno design. Cabine: 42 cabine con finestra panoramica. Salotto con gruppo di poltrone che può trasformarsi in camera da letto con due letti singoli. TV satellitare, cassaforte, phon, doccia/WC, climatizzazione. Dotazione di bordo: lobby con reception, biblioteca, salone panoramico, ristorante. Ascensore e scala mobile tra i ponti. Ponte con sedie a sdraio e posti all’ombra. Piccola sauna con zona fitness. Lingua: tedesco. Divertimento: musica dal vivo nel salone e nella piccola biblioteca. Gastronomia: menù e lista dei vini con ottime specialità regionali. Escursioni facoltative: il pacchetto comprende le seguenti escursioni: 3° giorno: Potsdam; 4° giorno: parco di Wörlitz e Wittenberg; 5° giorno: Torgau; 6° giorno: Meissen e Dresda; 7° giorno: Svizzera Sassone, fortezza del Königstein e monti Elbsandsteingebirge. 8° giorno: Praga. Dimensione gruppi: massimo 80 partecipanti.

Tagliando d’iscrizione Mi annuncio/ci annunciamo definitivamente per il viaggio dei lettori di Touring «Romanticismo sull’Elba e la Moldava»: Cognome:

Nome:

Via:

CAP/località:

Telefono (p.):

e-mail:

첸 첸 첸 첸

cabina doppia, ponte di coperta posteriore 첸 cabina doppia, ponte di coperta cabina doppia, ponte superiore 첸 cabina singola, ponte superiore cabina doppia, uso individuale 첸 pacchetto 7 escursioni volo Zurigo–Berlino/Praga–Zurigo (invece del viaggio in pullmann)

Luogo e data:

Firma:

Tagliando da ritornare a: Viaggi TCS, Touroperating Viaggi dei lettori, Bahnhofstrasse 25, Casella postale 653, 6431 Svitto, fax 041 817 46 50; e-mail: sitraveld@tcs.ch, oppure da consegnare alla vostra agenzia di Viaggi TCS. Valgono le condizioni generali di contratto e di viaggio del TCS come pure le speciali condizioni di annullamento; queste si trovano a disposizione in ogni agenzia del club. Con riserva di eventuali cambiamenti di prezzi e di programma.

Prezzi per persona 18–26.09.09 (con accompagnatore in tedesco) cabina doppia, ponte di coperta posteriore 2190 fr. cabina doppia, ponte di coperta 2690 fr. cabina doppia, ponte superiore 2890 fr. cabina singola, ponte superiore 3090 fr. Supplemento doppia per uso singolo 1095 fr. Pacchetto 7 escursioni (v. descrizione) 285 fr. Volo Zurigo–Berlino/Praga–Zurigo con Swiss (invece del viaggio in pullman/pernottamento in albergo) 350 fr. Avviso: le cabine singole e le cabine per uso individuale sono limitate e su richiesta. Vantaggio per i soci: sconto di 75 franchi a chi prenota entro il 15 marzo 2009. È compreso Viaggio a bordo di un comodo pullman 앫 crociera in battello 앫 pensione completa a bordo 앫 tasse, tasse portuali 앫 cocktail di benvenuto, cena del comandante 앫 pernottamento a Lipsia, albergo di media categoria, inclusa mezza pensione 앫 giro di Berlino (per chi arriva in pullman) 앫 accompagnatore TCS. Non è compreso Mance 앫 servizi personali 앫 escursioni e trasferimenti non citati nel programma 앫 prenotazione sedili pullman 1a–3a fila (20 fr.) 앫 tasse di servizio, spese per pagamenti con carta di credito, ad eccezione carte di credito TCS 앫 assicurazione annullamento viaggi: si consiglia il Libretto ETI Europa. Annullamento In caso di annullamento di una prenotazione (confermata per telefono o per iscritto) vengono calcolate spese amministrative di 60 fr. a testa (max. 120 fr. per dossier) e i seguenti costi a persona o in percentuale del prezzo del pacchetto tutto compreso: fino a 91° giorno da partenza spese dossier dal 90° al 60° giorno dalla partenza 50% dal 59° al 30° giorno dalla partenza 75% dal 29° giorno dalla partenza 100%


22 viaggi e tempo libero

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12 febbraio 2009

Novità Viaggi TCS

Mare azzurro e rocce ammantate di verde: la soave isola di Pantelleria.

Famiglia in mare aperto

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Sulla Costa Fortuna I sogni delle famiglie si realizzano: una famiglia può ora godersi una crociera nel Mediterraneo orientale a bordo della Costa Fortuna a un prezzo accessibile. Per 4598 franchi, due adulti (cabina esterna) con due ragazzi di età inferiore ai 18 anni (cabina interna) salgono a bordo della bellissima nave a Venezia, salpando verso: Dubrovnik, Olimpia, Mykonos, Rodi, Santorini, Bari. Il pacchetto «tutto compreso» è valido per i viaggi in programma nei mesi di aprile e maggio e il 19 ottobre.

Bella come la luna Ultimo lembo d’Italia di fronte all’Africa, Pantelleria è l’isola della serenità. Ma di una bellezza conturbante.

› C’è una frase dello scrittore colombiano premio Nobel, Gabriel Garcia Marques, che esprime perfettamente le sensazioni regalate da questa terra che spunta solitaria dal Mediterraneo: «Non c’è altro posto al mondo che faccia pensare alla luna così come Pantelleria, ma Pantelleria è più bella…». In effetti, qui la luna si può quasi accarezzare, specie affacciandosi sul Lago di Venere in una notte in cui l’astro vi si specchia. Un posto magico, questo catino di acque e fanghi saturi di sali minerali, un «wellness» creato dalla natura su quest’isola d’origine vulcanica. Ed è proprio la conformazione del territorio – con crateri, avvallamenti e coste di nerissima roccia lavica – che fa pensare alla luna. Se non fosse che, diversamente dal brullo paesaggio lunare, questa perla emersa dai caldi flutti del Canale di Sicilia è tutta ricoperta di rigogliosa vegetazione, come un paradiso che galleggia sul mare blu. Perché a Pantelleria colori e profumi penetrano nel profondo dell’animo, fino ad infondervi un sentimento di eterna serenità.

Profumo di zagara | Ovunque il nero della roccia vulcanica si confonde con i mille colori dei fiori che ondeggiano al vento, mentre l’odore di mare è attenuato dalla fragranza delle zagare, i fiori dell’arancio. Si capisce, allora, perché molti «vip» che vogliono sfuggire ai riflettori della mondanità abbiano eletto Pantelleria a loro rifugio. Come fa da 30 anni Giorgio Armani nella

sua grandiosa proprietà, elegantemente adagiata sul bordo del mare. Ma nonostante il suo aspetto ancora selvaggio l’isola, che sorge a solo una settantina di chilometri dalle coste tunisine, è anche un crogiolo di storia. Vi hanno lasciato profonde tracce antichissimi popoli e tutte le maggiori civiltà del Mediterraneo. Questa miscela di genti ben si riflette nell’architettura delle sue abitazioni più tipiche, i «dammusi», che presentano linee assolutamente singolari con una curiosa forma cubica sormontata da un tetto a cupola di evidente influsso arabo.

Capperi a volontà | Benché sperduta in mezzo al mare, Pantelleria non è un’isola di pescatori, ma – fatto straordinario – terra d’agricoltori. Il paesaggio è coltivato con cura maniacale, diventando un unico enorme giardino di piante in miniatura. Infatti, aranci e olivi sono tenuti bassi appendendo pesanti pietre ai rami, in modo che il vento marino non li rovini. In formato «bonsai» pure le viti di Zibibbo, il rinomato vino locale offerto in ogni occasione. E, poi, distese di capperi a profusione, così saporiti che è impossibile tornare a casa senza averne fatto scorta.

Antonio Campagnuolo Info Touring Viaggi TCS propone vacanze balneari a Pantelleria con diverse formule e alberghi, anche come prosecuzione del viaggio dei lettori in Sicilia (cfr. Touring 2/2009); tel. 0844 888 333.

Mediterraneo d’Egitto A Marsa Matrouh Uno scenario di acque cristalline e spiagge bianchissime: la costa mediterranea del paese dei Faraoni offre una prospettiva di orizzonti balneari del tutto inconsueta, quanto sorprendente, anche per coloro che dell’Egitto conoscono solo il Mar Rosso. Il villaggio «Bravo Almaza Beach», struttura di recente costruzione vicino Marsa Matrouh, sorge su una spiaggia molto ampia con accesso diretto e digradante, particolarmente adatto ai bambini. Dispone di camere doppie standard e di camere familiari. Durante il giorno, lo staff di animazione organizza corsi, giochi e tornei… mentre la serata è vivacizzata da spettacoli nel teatro coperto. Voli da Milano-Malpensa ogni venerdì dal 15 maggio 2009 sino alla fine di ottobre. Prezzi a partire da 1235 franchi a persona, comprensivi di volo e 7 notti in camera doppia con formula «tutto incluso». Prenotazioni e cataloghi nelle agenzie ticinesi di Viaggi TCS o al numero diretto 0844 888 333.

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12 febbraio 2009

Città dallo charme inconfondibile

Chi viaggia all’estero dovrebbe conoscere le regole di cortesia del Paese ospitante. O si rischiano equivoci… o durante l’acquisto di souvenir, non si riesce a comunicare con le parole, spesso ci si aiuta con le mani. Ma attenzione: alcuni gesti possono venir interpretati diversamente da genti di altre culture. Ad esempio, il pollice alzato con il pugno chiuso tutti pensano che significhi: «Tutto bene!». Tuttavia, questa convinzione può causare brutte sorprese, dato che in alcuni Paesi islamici questo gesto provoca l’ira, perché ritenuto non propriamente educato… La stessa cosa vale per il segno con le dita che risulta dall’unione del pollice con l’indice per formare una «O». Un segno, diffuso soprattutto tra i subacquei, e che significa: «Tutto a posto!». Tuttavia, nei paesi dell’Europa dell’Est, e anche dell’America latina, non ci si fanno degli amici con questo gesto, ritenuto assolutamente osceno. Come mostrano questi esempi, situazioni a prima vista chiare possono, invece, essere all’origine di gaffe.

Si deve fare attenzione soprattutto quando si visitano luoghi religiosi. Ad esempio, è ormai noto che i visitatori possono accedere a una moschea solo dopo aver tolto le scarpe, ma chi sa che in alcuni templi indù non si può portare con sé alcun oggetto in pelle? Nella produzione di cinture e borsette sono stati macellati degli animali e questa violenza viene condannata per motivi religiosi. L’ingresso è vietato anche ai foulard di seta, dato che per fabbricarli si è dovuta sacrificare la vita dei bachi.

Rispettare gli usi | Specialmente nei rapporti tra le persone, valgono spesso regole particolari. In Asia il saluto con la stretta di mano è una concessione ai costumi occidentali, ma in ogni caso non deve essere troppo energica, perché irriterebbe la gente del posto. Di solito è bene accennare un inchino, che di fronte a persone di una certa età, degne dunque di rispetto, deve risultare più profondo. E spesso nel farlo si uniscono i palmi delle mani in verticale davanti al petto. Ulteriori indicazioni sulle regole di comportamento tipiche di vari paesi si possono trovare su vari siti o blog in Internet che parlano di viaggi. Prima di partire val la pena consultare i «consigli di viaggio» del Dipartimento federale degli affari esteri su: Adrian Zeller www.dfae.admin.ch.

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Le regole dei templi | Da noi non si dà troppa importanza alle suole delle scarpe. Eppure in Asia, dove spesso al ristorante oppure in un tempio ci si siede a gambe incrociate, le suole non devono mai essere rivolte verso un’altra persona o verso una statua del Budda, perché il gesto è considerato un affronto.

Un seminario dove si insegna a bere il tè in maniera corretta. Una lezione che si avrà senz’altro modo di mettere frequentemente in pratica in occasione di un viaggio in Asia.

viaggi e tempo libero 23

a tu per tu

Attenti alle gaffe › Quando ci si trova all’estero e, in albergo

touring 3

Fortunatamente, la metà degli svizzeri trascorre le vacanze nel proprio Paese. Ma chissà quanti di loro conoscono davvero i pregi delle città elvetiche? Non proprio tanti. Per questo, ecco un paio di consigli di Harry John, presidente dal 2005 di «Swiss Cities», sui luoghi da visitare a Zurigo, Vevey o Locarno. In concreto, rappresenta 26 città, piccole, medie e grandi, che vengono promosse soprattutto all’estero grazie a un fondo di 2,5 milioni di franchi. Le sue parole chiave sono: shopping, lifestyle, manifestazioni e offerte culturali. Al primo colpo d’occhio, non si nota niente di speciale, ma se invece si guarda più da vicino si trovano diverse comunanze. Tutte queste città, ad esempio, sono situate sulla riva di un lago o di un fiume. Nei dintorni di ogni città si trova anche una montagna con una funicolare. Acqua, monti e centri urbani. Harry John, direttore di MontreuxVevey Turismo da otto anni, con queste offerte vuole far conoscere anche lo charme, lo stile di vita e gli angoli poco noti delle città svizzere. Vevey sorprende L’abile direttore turistico sottolinea il fatto che negli ultimi dieci anni l’aumento di pernottamenti è stato registrato soprattutto nelle città. Zurigo gode ancora di una fama internazionale ed è in voga come città festaiola e culturale non solo presso i giovani. Ma come mai, allora, si dovrebbe trascorrere un fine settimana a Vevey? «Per il buon piccolo teatro, per l’offerta culinaria, per l’atmosfera particolare qui sul lago di Ginevra», questi i motivi elencati in un battibaleno da Harry John. La scoperta di novità non ha niente a che fare con la dimensione della città: «Non possiamo e non vogliamo concorrere con Londra, tuttavia le città svizzere hanno un paio di assi nella manica da poter giocare». Non da ultimo, i prezzi attrattivi per i fine settimana. Christian Bützberger

Harry John, direttore di Montreux-Vevey Turismo pubblicizza anche altre città svizzere.


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12 febbraio 2009

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I reali svizzeri

viaggi e tempo libero 25

Gli Asburgo: dal 1220 la nobile famiglia si trasferì in edifici più confortevoli.

La più potente famiglia aristocratica d’Europa proviene dalla Svizzera e, più precisamente, dal canton Argovia.

leggere un’espressione di raccapriccio. «Questo piccolo edificio è dunque la residenza degli Asburgo?». La sede originaria della più potente famiglia nobiliare europea se l’era immaginata ben più sfarzosa, «tipo castello di Schönbrunn». Il paese natale degli Asburgo è noto ai contemporanei spesso soltanto come luogo di passaggio. Comunque prima di trasferirsi in Austria questi aristocratici lasciarono sul suolo argoviese una grande eredità storica. La famiglia, nobile e devota, si distinse anche per l’impegno nel fondare chiese e conventi. E vale proprio la pena visitare il convento barocco di Muri, così come quello di Königsfelden, noto a livello mondiale per le pitture vetrarie delle finestre della sua

Vacanze in Italia

Aargau Tourismus

› Sul viso della visitatrice austriaca si può

chiesa. Oltre ai conventi, gli Asburgo fondarono numerose città. Tra queste troviamo Brugg, il cui emblema, la Torre Nera, venne commissionato da Alberto III d’Asburgo. Chi la visita oggi può gettare un’occhiata nelle prigioni. Scritte come: «Andare in prigione, ma non sino alla pensione» o «Ogni

prigione costruita dagli uomini per l’uomo è fatta con mattoni di vergogna», testimoniano la creatività dei carcerati. pam

Info Touring Ulteriori informazioni: www.habsburg.ch, www. klosterkirche-muri.ch o www.aargautourismus.ch

Vacanze in Italia

Adriatico

Salvate delle vite! Donate il vostro sangue.


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La neve avvolge lo Schloss Ragaz in un’atmosfera da paese delle fiabe.

Mezzo secolo di

ospitalità TCS Heberga SA, la filiale del club proprietaria degli alberghi di Bad Ragaz e Vira Gambarogno, compie 50 anni. Dalla sua fondazione alle ultime novità.

› Era il 16 maggio del 1959. Quel giorno nel verde di Bad Ragaz una folla festante assisteva all’inaugurazione del «Mot-Hotel» Schloss Ragaz. Due mesi e mezzo dopo, per l’esattezza il 31 luglio, la stessa scena si ripeteva a Vira Gambarogno, dove a strapiombo sul Lago Maggiore veniva aperto il «Touring-Motel» Bellavista. Si concretizzava così un piano nato qualche anno prima sulle sponde del lago di Ginevra, dove all’epoca sorgeva la sede centrale del Touring Club Svizzero. Fu, infatti, in quelle sale che uomini previdenti avevano notato come la mobilità motorizzata fosse in forte espansione. Ad esempio, il numero di soci TCS era triplicato dai 100 000 del 1950 agli oltre 330 000 del 1958. Avevano, quindi, deciso che il club doveva offrire ai

suoi affiliati anche possibilità di pernottamento durante i loro spostamenti. Tra quei pionieri c’erano il presidente centrale Adrien Lachenal e il direttore generale Joseph Britschgi. Allo scopo fu costituita la Heberga SA, «società anonima per lo sviluppo di nuove forme di alloggio», il cui primo presidente del consiglio d’amministrazione fu il tesoriere centrale Henri Fleutet.

Una scelta oculata | I luoghi in cui far nascere quelle «nuove forme di alloggio» furono oggetto di attenta valutazione e si decise di costruire due «motel» lungo la rotta turistica Nord-Sud. La scelta cadde su Bad Ragaz (SG) e Vira Gambarogno (TI), in posizione ideale sugli assi del San Bernardino e del San Gottardo. Negli anni, dopo analisi

d’ordine economico, si accantonarono altri progetti in varie regioni della Svizzera. Come concetto alberghiero si optò per la formula «hotel-motel». Una combinazione che sposava le comodità di un albergo (ristorante, bar e spazi comuni) con la «privacy» dei bungalow all’americana (balcone o uscita in giardino e parcheggio davanti alla porta). L’ideale per quella che all’epoca era una clientela di passaggio. Ben presto, però, gli ospiti occasionali si trasformarono in clienti fedeli, che tornavano allo Schloss Ragaz e al Bellavista per trascorrervi intere settimane di vacanza. E così, pur mantenendo l’impianto originario con vari padiglioni sparsi in un vasto parco, le due strutture diventarono veri e propri alberghi a tre stelle. Anche il servizio e


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club e soci 27

Hotel Bellavista: caldo ambiente ticinese immerso tra palme e camelie.

la ristorazione furono perfezionati, tanto che oggi entrambi sono menzionati nella Guida Michelin.

Conduzione familiare | Dopo 50 anni si può senz’altro dire che un grosso merito del successo di Heberga va alle famiglie che si sono succedute nella direzione dei due alberghi del TCS. A cominciare dagli Zettel, che hanno marcato in modo indelebile lo Schloss Ragaz. Dapprima con Jacques ed Erika, che hanno gestito l’hotel tra il 1965 e il 1997, ampliandolo e rinnovandolo. E poi con Patrick Zettel, che assieme alla moglie Barbara ha sostituito i genitori e nel 2004 ha inaugurato il padiglione wellness con «oasi relax» e piscina riscaldata. Gli ultimi dieci anni del Bellavista sono invece marcati dall’opera del vulcanico direttore Giovanni Gazzola, che con la moglie Jeannette è succeduto alla trentennale gestione di Guy e Marianne Berger. Oltre ad aver risanato completamente l’albergo, Gazzola passerà alla storia per averlo dotato dell’innovativo impianto solare per l’acAntonio Campagnuolo qua calda.

Info Touring Per saperne di più: Die Geschichte der TCS-Hotels, di Margarita Rossi-Haller, Appenzeller Verlag, Herisau.

Offerte del giubileo allo Schloss Ragaz… Aperto tutto l’anno, dotato di 56 camere sparse nei padiglioni inseriti nel verde e nell’edificio del vecchio castello Sonderegger, per i suoi 50 anni l’Hotel Schloss Ragaz*** propone «settimane del giubileo» durante tutto il 2009, con un buono-sconto di 50 franchi a persona sulla tariffa settimanale. Le date: dal 20.04 all’8.05, dal 15.08 al 30.08, dal 24.10 all’8.11. Ogni mercoledì gite in bicicletta o in calesse attraverso i vicini vigneti grigionesi e visita a una cantina vinicola. Come al solito, vengono proposte anche le «settimane speciali per i soci TCS» in primavera e autunno, a partire da 812 franchi a testa per sette notti in camera doppia e mezza pensione. Vi sono poi pacchetti per week-end o settimane «relax», come pure comprensivi di lezioni di golf nel vicino Golf Club Heidiland. Maggiori informazioni: tel. 081 303 77 77 oppure www.hotelschlossragaz.ch.

… e al Bellavista di Vira Gambarogno Aperto dal 14 marzo all’8 novembre, l’Hotel Bellavista*** ha 63 camere immerse tra pini, camelie e magnolie, tutte con vista sul Lago Maggiore. Le «settimane del giubileo» vanno: dal 14.03 al 5.04, dal 15.08 al 30.08, dal 24.10 all’8.11. Oltre al buono di 50 franchi a persona, l’offerta prevede un aperitivo musicale con degustazione di Merlot del Ticino, più un ingresso gratuito al parco botanico di Piazzogna, che annovera diverse centinaia di incantevoli varietà floreali. Le «settimane per i soci TCS» di primavera ed autunno partono da 868 franchi a testa. Per informazioni: tel. 091 795 11 15 o www.hotelbellavista.ch. Per festeggiare degnamente i 50 anni di Heberga, il TCS organizza un rally di vetture oldtimer da Vira a Bad Ragaz attraverso il Passo del Lucomagno, durante il week-end dal 4 al 6 settembre 2009. Iscrizioni presso i due alberghi del TCS. ac


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Prepararsi alla moto

Le persone andicappate restano mobili grazie ad accorgimenti appropriati.

Tra qualche settimana inizierà la stagione motociclistica. È giunta l’ora di frequentare un corso di perfezionamento di guida del TCS.

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› La sicurezza su due ruote è que-

Mobili senza limiti Una lesione o un handicap non devono costituire la fine della mobilità. Una brochure del TCS consiglia cosa fare.

› In Svizzera ogni anno avvengono 700 000 incidenti. Molti hanno conseguenze per periodi più o meno lunghi sulla mobilità delle persone. A ciò si sommano gli oltre 250 mila beneficiari AI, che sono confrontati a limitazioni definitive. Inoltre, con l’aumento della durata della vita, sempre più persone anziane sono confrontate con i propri limiti nella circolazione stradale (cfr. «Touring» 2/09). Il nuovo opuscolo del TCS «Mobilità senza limiti» contiene consigli e indica quali condizioni di salute minime debbano venir soddisfatte affinché si possa conservare la licenza di condurre.

Un aiuto | La scelta del veicolo giusto recita un ruolo importante sugli andicappati temporanei o irreversibili. L’opuscolo indica quali aiuti tecnici sono già disponibili di serie sui veicoli moderni. Dalle nuove tecniche di illuminazione, all’ESP o all’ABS, fino ai sistemi di assistenza al parcheggio, che facilitano le manovre di sterzata, esistono molti sistemi di assistenza che possono venire in soccorso del conducente. Equipaggiare un veicolo per persone con limiti fisici è un passo importante verso l’autosufficienza. Ad esempio, su un’automobile con cambio automatico il pedale dell’acceleratore può venir montato a sinistra, in modo che si possa guidare anche con il piede destro immobilizzato. Altri temi dell’opuscolo sono i dispositivi speciali di accesso ai veicoli o il corretto fissaggio delle sedie a rotelle. Vi si spiega

pure quali sono i privilegi e le facilitazioni che si possono richiedere. Il campionario va dall’assicurazione del veicolo scontata alle speciali carte di parcheggio, fino alla lista dei distributori di carburante con personale di servizio. Vi sono pure contenuti gli indirizzi delle organizzazioni che assistono le persone con problemi di mobilità. Nell’opuscolo si spiega anche come una persona con handicap fisici che vuole ottenere la patente di guida può venire sostenuta dall’assicurazione intg validità.

stione di feeling… Ma, spesso, chi sale su una moto cercando maggiore libertà di spostamento è portato a sottovalutare i pericoli collegati a questi appassionanti mezzi. Con i corsi di perfezionamento organizzati dal TCS si potrà imparare il comportamento più sicuro a seconda della situazione. Si metteranno, inoltre, alla prova i propri limiti e quelli del veicolo a due ruote. Ogni corso inizia con una lezione di teoria sulle tecniche di guida. Durante le prove pratiche s’impara ad affrontare le curve, frenare in modo ottimale e sterzare davanti ad un ostacolo. Da notare: sino a fine giugno, il Consiglio svizzero della sicurezza stradale restituisce fino a 200 tg franchi del prezzo del corso.

Info Touring Informazioni su date e luoghi dei corsi: www.tcs.ch (Corsi) o presso le sezioni TCS.

Info Touring La guida informativa «Mobilità senza limiti» è disponibile da fine febbraio nelle agenzie e i centri tecnici del TCS. Ordinazioni possibili anche via Internet: www.infotechtcs.ch o per telefono 0844 888 111.

Evitare le due ruote Nonostante tutti i possibili limiti possano essere compensati, in caso di dubbio il Touring Club Svizzero consiglia di evitare di mettersi alla guida di una motocicletta o di un altro veicolo a due ruote. I singoli casi devono essere discussi assieme ad un medico e all’assicurazione veicoli a motore. Ciò vale, ad esempio, anche nel caso in cui si voglia guidare un’auto con un arto rotto in seguito ad un incidente di sci. tg

Per prepararsi adeguatamente alla moto conviene iscriversi a un corso del TCS.

Caschi all’esame Il TCS svolge annualmente dei test sui caschi integrali per motociclisti, scelti tra quelli del segmento di prezzo medio. Ne vengono esaminate le caratteristiche, quali la protezione in caso d’incidente, la visibilità, maneggevolezza, rumorosità e aerodinamica. Ai caschi sono, infine, assegnate delle note qualitative. I risultati dettagliati si possono scaricare al sito Internet: www.tcs.ch (Auto-Moto > Test > Accessori).



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Indirizzi utili

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il punto 31

Un secondo tunnel al S. Gottardo è nell’interesse della sicurezza.

L’agenzia TCS più vicina Prestazioni del club: Tel. 0844 888 111, Fax 0844 888 112; Viaggi TCS: Tel. 0844 888 333; Auto TCS Agenzie: Tel. 0800 801 000, Fax 0800 802 000; Auto TCS Servizio sinistri: Tel. 0848 848 600 Centrale d’informazione (24 ore su 24) Tel. 022 417 24 24 Infostrada (50 ct. a chiamata e al minuto) 163 Soccorso stradale 140 Assistenza in caso d’incidente: 0800 140 140

Agenzie con Viaggi TCS 5001 Aarau: Rathausgasse 2, 062 838 21 00; 5400 Baden: Theaterplatz 3, 056 203 79 79; 4010 Basel: Steinentorstrasse 13, 061 205 99 99; 6500 Bellinzona: Viale Stazione 8 A, 091 821 61 60; 3006 Bern: Thunstrasse 63, 031 356 34 34; 2501 Biel-Bienne: Aarbergstrasse 95, 032 328 70 50; 1630 Bulle: La Gare, Case postale 348, 026 913 05 15; 7002 Chur: Grabenstrasse 34, 081 258 73 73; 2300 La Chaux-de-Fonds: av. LéopoldRobert 33, 032 911 80 80; 2800 Delémont 1: rue de la Maltière 1, 032 422 66 86; 1700 Fribourg: rue de l’Hôpital 21, 026 350 39 39; 1204 Genève: Cours de Rive 8, 022 417 20 30; 1214 Genève/ Vernier: ch. de Blandonnet 4, Case postale 820, 022 417 20 30; 1003 Lausanne: rue du PetitChêne 3, 021 331 21 21; 6601 Locarno: Via Trevani 3/Via Ciseri 6, 091 751 75 72; 6901 Lugano: Via S. Balestra 3, 091 911 65 65; 6000 Luzern 7: Burgerstrasse 22, 041 229 69 29; 1870 Monthey: pl. Centrale 3, Case postale 1096, 024 475 79 59; 2000 Neuchâtel: 1, rue Pourtalès/av. 1er Mars, 032 729 81 81; 4600 Olten 3: Dornacherstrasse 10, Postfach 1011, 062 207 36 36; 1951 Sion: rue des Cèdres 3, Case postale 1374, 027 329 28 28; 3601 Thun: Aarestrasse 14, Postfach 2614, 033 225 76 76; 8400 Winterthur: Bahnhofplatz 18, 052 224 04 04; 6300 Zug: Baarerstrasse 21, 041 729 47 47; 8021 Zürich: Uraniastrasse 14, 044 217 30 70 Agenzie senza Viaggi TCS 3900 Brig: Bahnhofplatz 1, 027 324 23 00; 1920 Martigny: avenue de la Gare 6, 027 720 49 49; 6850 Mendrisio: c/o Ente Turistico Mendrisiotto, Via Lavizzari 2, 091 697 67 67 Servizi giuridici ASSISTA (riservati agli assicurati ASSISTA) 6501 Bellinzona: Viale Stazione 8 A,091 821 61 11; 1214 Genève/Vernier: ch. de Blandonnet 4, Case postale 820, 022 417 27 27; 1003 Lausanne: Place Pépinet 1, Case postale 2040, 021 331 25 50; 9000 St. Gallen: Poststrasse 18, 071 227 19 50; 8027 Zürich: Gotthardstrasse 62, 044 286 85 85 Centri tecnici/consigli tecnici 2500 Biel-Bienne: route de Longeau 7, 032 341 41 76; 1304 Cossonay-Ville: 021 863 11 11; 2046 Fontaines: 032 853 36 49; 1763 Granges-Paccot: route d’Englisberg 2, 026 350 39 00; 3063 Ittigen: Ey 15, 031 356 34 56; 1217 Meyrin-Genève: 212, route de Meyrin, 022 782 77 95; 6802 Rivera: 091 935 91 35; 9015 St. Gallen-Winkeln: Zürcher Strasse 475, 071 313 75 00; 8604 Volketswil: Geissbüelstrasse 24/26, 044 286 86 36 Centri di sicurezza/corsi di guida 4614 Hägendorf: Mobile Fahrtraining-Station, 062 216 89 66; 8340 Hinwil (ZH):Verkehrssicherheitszentrum Betzholz, 043 843 10 00; 3632 Niederstocken/Thun: Verkehrssicherheitszentrum Stockental, 033 341 83 83; 1214 Vernier: Test & Training tcs Suisse Romande, 022 417 23 97 www.2fasi.tcs.ch Alberghi del TCS 7310 Bad Ragaz: Hotel Schloss Ragaz, 081 303 77 77; 6574 Vira Gambarogno: Hotel Bellavista, 091 795 11 15

Keystone

Sede centrale 1214 Genève/Vernier Ch. de Blandonnet 4, Case postale 820 Tel. 022 417 27 27, Fax 022 417 20 20

Urge il raddoppio »

Qualche anno fa gli elettori svizzeri respinsero, nella votazione sul controprogetto all’Iniziativa Avanti, la costruzione di un secondo traforo della galleria autostradale del San Gottardo. Perché, allora, nell’ottica odierna il secondo tubo è nonostante tutto necessario? A quali condizioni può essere realizzato?

Sicurezza | Con il suo traffico bidirezionale e la sua lunghezza, la galleria stradale del San Gottardo è pericolosa. Il rischio di incidenti è elevato, le conseguenze possono essere gravi. Due tunnel separati con traffico unidirezionale sono molto più sicuri. E le circa 20 000 persone che ogni giorno usano questa importante via di transito hanno diritto ad una maggior sicurezza. L’odierna galleria costruita nel 1980 invecchia velocemente. Forse già tra dieci anni dovrà venire risanata completamente. Una chiusura totale durante tre anni comporterà grossi problemi. E non è ancora chiaro come potranno venire risolti. Tanto più urgente diventa un immediato chiarimento sulla fattibilità e il finanziamento del secondo tubo al San Gottardo. Questi dati devono essere pronti quando le autorità federali decideranno sul risanamento dell’attuale galleria. Il popolo lo ha ancorato nella Costituzione federale: il transito di merci sulla strada non deve più crescere e va trasferito possibilmente su rotaia. Per il TCS questa prescrizione è indiscutibile. Come facciamo allora a raggiungere i due obiettivi con il raddoppio del San Gottardo: non aumentare la capacità per il transito di merci su gomma e aumentare di molto la sicurezza quotidiana di 20 000 persone? Non si tratta di una

contraddizione: la Confederazione può stabilire che normalmente nel tunnel si circoli su un’unica corsia. L’altra servirebbe da corsia di sosta e d’emergenza. Durante i, piuttosto rari, periodi di punta del traffico individuale, in uno dei tubi si potrebbero aprire alla circolazione entrambe le corsie; e durante i fine settimana e i giorni festivi i camion non possono comunque circolare. Inoltre, in caso di necessità il secondo tunnel potrebbe essere predisposto per essere attraversato sulle due corsie dal traffico in entrambi i sensi di marcia. Ciò avverrebbe anche durante il risanamento del vecchio traforo. E così, con una gestione del traffico regolata, sarebbe rispettata anche la Costituzione, poiché il trasferimento del grosso del traffico merci non sarebbe compromesso e la NTFA del San Gottardo continuerebbe ad essere utilizzata.

Nuovo approccio | La Svizzera deve adottare un nuovo approccio per il miglioramento della situazione stradale sul più importante passaggio alpino. Per il finanziamento vale: il secondo tunnel non deve mettere a repentaglio gli urgenti progetti sulle autostrade dell’Altopiano. Ecco perché bisogna esaminare soluzioni nel quadro di una cooperazione tra pubblico e privato.

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Niklaus Lundsgaard-Hansen, presidente centrale del Touring Club Svizzero (TCS).



12 febbraio 2009

Forum

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la pagina dei lettori 33

il concorso Premiare chi s’impegna da sempre

C’è anziano e anziano «Touring» 2/2009

Sono realista e so che giungerà anche per me il momento in cui non potrò più mettermi al volante. Per la sicurezza di tutti suggerirei che, per esempio dopo i 70 anni, i conducenti si sottoponessero periodicamente a corsi o esami di guida per dimostrare l’idoneità. Perché è chiaro che certi anziani, anche se ultraottantenni, possono andare in giro in auto senza problemi, mentre altri, anche se hanno solo 60 anni, farebbero meglio a restituire la patente. Peter Einstein, Zollikerberg

E l’idoneità dei turisti stranieri?

Non sono assolutamente d’accordo con l’attuale prassi della visita medica di controllo a partire da 70 anni per i conducenti. Una prassi che reputo illogica se si considerano le migliaia di automobilisti stranieri ultrasettantenni che circolano ogni giorno sulle nostre strade senza doversi mai sottoporre a un test di idoneità alla guida.

Recentemente, insieme alla tassa sulla targa dell’automobile è arrivato anche un opuscolo con tanto di lettera del Direttore del Dipartimento cantonale delle Istituzioni, onorevole Luigi Pedrazzini. Nella lettera si parla di mobilità responsabile, di inquinamento e di incentivi alla mobilità a basso impatto. Ebbene, invece di premiare solamente coloro che hanno acquistato un veicolo «ecologico» a partire dal 1° di gennaio 2009, perché non si comincia a premiare quelli che già da anni si dimostrano sensibili verso questa tematica? Perché non si prendono queste persone come esempio? Certamente meglio di niente, ma come al solito va persa un’opportunità per dare un segnale forte nei confronti di chi all’ambiente tiene davvero!

In volo verso il sole Qatar Airways, la compagnia di bandiera dell’Emirato del Qatar, non solo è annoverata tra le compagnie aeree in notevole crescita, ma si fregia con fierezza di far parte di quelle a cinque stelle. Da Ginevra e da Zurigo propone voli su Doha, con eccellenti collegamenti verso attraenti mete di vacanza. Se la fortuna vi assiste potrete ora vincere due biglietti aerei del valore di 2300 franchi a destinazione di Oman, Abu Dhabi, Dubai, Bahrain, Sri Lanka o Maldive. La scelta della meta spetterà a voi. I biglietti saranno validi fino al 31.12.09 (ultima data per la partenza).

Juan J. Ibanez, Bellinzona

Sono cose da uomini «Touring» 2/2009

Personalmente non sono assolutamente contrario a regali come, ad esempio, il buono per frequentare un corso di perfezionamento di guida il giorno della festa di San Valentino. Ma ho più di qualche dubbio che ne abbiano bisogno soltanto le donne, come si sottintende nel vostro articolo. Infatti, leggo continuamente di pirati della strada, di alcool al volante e di rodei stradali, vale a dire di fatti che sono quasi esclusivamente «cose da uomini».

Sponsor del premio: Qatar Airways, www.qatarairways.com/ch

Berty Hablützel, Müllheim

Le domande: 1. Come si chiama il comandante del battello «Sans Souci»? 2. Quanto è lunga la nuova Opel Insignia 2.0 Turbo Sport? 3. In che anno è stata fondata la filiale del TCS Heberga SA?

Ernst Achermann (@)

Sono d’accordo con il fatto che noi anziani non guidiamo più come 50 o 60 anni fa. In compenso, però, non circolo mai senza cintura di sicurezza o senza i fari accesi e tanto meno non telefono mentre guido. Per quanto riguarda la velocità, le cose ci vengono rese molto difficili. Durante un viaggio nella regione ho dovuto fare attenzione almeno a venti cartelli che indicano limiti sempre diversi di velocità: 80-50-80-60-5040-30-50-20 ecc. Come si può in questo caso concentrarsi anche sul traffico? Manfred Tschan, Hindelbank

foto 7Pictures, ald

Troppi limiti complicano la guida

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch.

Impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Marder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Art Director/Fotografie: Martin Lobsiger (mlo). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Nadia Visentini (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96 028, totale: 1 355 061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66, e-mail: service@tcs.ch o all’agenzia TCS (tel. 0844 888 111, fax 0844 888 112). Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Si possono fornire le risposte per posta (unicamente su cartolina postale), tramite SMS, email o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 1/09: Franco Tarchini di Taverne ha vinto la stampante tuttofare. Complimenti! Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte; touring@tcs.ch (intestazione: concorso) Termine d’invio: 1° marzo 2009


34 l’incontro

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12 febbraio 2009

me negli scacchi si fa affidamento sulla memoria e questo lo trovo un peccato.

Il pilota con l’asso nella manica

Un pilota non gioca a poker per soldi. Lei si siede al tavolo verde per puro divertimento?

Eduard «Eddy» Scharf è pilota di linea Lufthansa e giocatore di poker. Due attività che hanno molto in comune.

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Non sono in contraddizione due attività come quella di pilota e di giocatore di poker?

No, anche se la maggioranza associa il pilota a una divisa che infonde sicurezza e il giocatore a un briccone che rischia tutto il denaro al tavolo di una bisca. Invece tra i due si possono trovare vari punti comuni. E quali sarebbero questi punti?

In entrambe le attività vengono ben soppesate le probabilità. Si raccolgono fatti ed

informazioni e si mettono in ordine di priorità. Su questa base, si prende una decisione il più possibile non influenzata dalle emozioni. Inoltre, in entrambi i casi è necessaria molta disciplina e pazienza. Un pilota gioca un particolare poker analitico?

La mia impostazione iniziale era matematica e analitica. Oggi però mi allontano volentieri da questo modo di giocare e così sono meno prevedibile. Comunque, nel poker co-

Se avessi un altro lavoro, già da tempo mi sarei dato soltanto al poker. La mia busta paga non è male e volare mi piace ancora tanto. Faccio fatica ad accettare che dei giovani giochino solo a poker, mentre per loro sarebbe essenziale avere un lavoro regolare. Molti sottovalutano il fatto che per poter vivere sono costretti a vincere. In quali città si può giocare bene a poker?

Volo soprattutto su linee europee e so che a Vienna si può giocare quasi ad ogni ora del giorno e della notte. In genere però faccio una separazione, perché le due cose sono difficilmente conciliabili per una questione di tempo. Nella mia professione è importante concedersi delle pause per riposare il corpo e soprattutto la mente. Piloti e giocatori di carte devono essere svegli e attenti. Qual è il suo metodo?

Niente di speciale. Nel gioco del poker viene in aiuto il livello di adrenalina in aumento; il pericolo della stanchezza è però in agguato dopo, durante il rientro a casa a notte fonda. Nella cabina di pilotaggio la concentrazione è mantenuta alta dalle procedure di controllo di routine. Nel poker il giocatore ha sempre a che fare con l’imponderabile e deve decidersi. Una situazione paragonabile al lavoro nei cieli?

Naturalmente anche nel cockpit le condizioni possono cambiare improvvisamente. Ma sull’aereo non mi sono mai capitate situazioni simili a quelle incontrate sul tavolo da poker, in cui l’alternativa è continuare oppure uscire dal gioco. Una sfida sono gli atterraggi problematici. Quali in modo particolare?

In passato il vecchio aeroporto Kai Tak di Hong Kong, poco sopra i grattacieli. Sempre impegnativo rimane Madeira con la pista corta, come quella di una portaerei. Il problema però non sono gli atterraggi difficili, bensì quelli che si tende a prendere sotto Intervista: Martin Michel Mäder gamba.

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ald

Giocatore di poker per passione: il pilota di linea Eddy Scharf.

In pillole Eddy Scharf, 55 anni di Colonia, ha fatto la conoscenza del poker durante la sua formazione da pilota negli Stati Uniti. Sinora ha vinto due titoli (2001 e 2003) ai campionati mondiali di poker (WSOP) di Las Vegas nella disciplina «Omaha Limit». Recentemente è stato ammesso nel team di poker del gioco online Full-Tilt-Poker.net. In 18 anni, questo pilota con l’«hobby» del tavolo verde, ha vinto oltre un milione di dollari giocando a poker in tutto il mondo. Padre di due figli, fa anche il commentatore durante le trasmissioni televisive sul poker.



Publireportage

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12 febbraio 2009


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