Touring 06/2009 italiano

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9 aprile 2009 touring 6 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilitĂ

Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS a pagina 31 Biciclette di tendenza Modelli per tutti i gusti e accessori per ciclisti

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Test CitroĂŤn C3 Picasso Vettura molto originale ed altrettanto spaziosa 20

Assicurazione dell’auto I consigli di un esperto per stipulare una polizza 32


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9 aprile 2009 | touring 6 | editoriale e sommario

La crisi dell’auto rafforza il potere dei consumatori

20 Test della Citroën C3 Picasso

22 Parchi nazionali in Tanzania

Mini-monovolume ideale per le famiglie e per l’uso quotidiano. Linee originali che celano molto spazio sia per gli occupanti sia per i bagagli.

Viaggiare nella savana africana circondati da innumerevoli animali per poi rilassarsi a Zanzibar, sulle paradisiache spiagge dell’Oceano Indiano.

società e mobilità 4 Ricci in pericolo: gli automobilisti devono prestare attenzione a questi animaletti. 10 Tangenziale di Zurigo: finalmente non occorrerà più attraversare la città.

test e tecnica 14 Test degli scooter: paragonati dal TCS 14 modelli di questi pratici due ruote. 19 Prova superata: la cinese Brilliance risulta migliore nel secondo crash-test.

viaggi e tempo libero 27 Vacanze vantaggiose: occhi aperti sulle proposte a prezzi ridotti a causa della crisi. 28 SvizzeraMobile: itinerari speciali per spostarsi in bicicletta, a piedi o in canoa.

club e soci 32 Assicurazione auto: i consigli di uno specialista dell’associazione mantello. 34 Case mobili: il TCS vende vere casette di vacanza sul suo campeggio di Martigny. 8 35 37 38

il consulente contatti TCS, il punto: Niklaus Lundsgaard-Hansen forum, il concorso, impressum l’incontro: Eloi Dolivo, lo svizzero che cerca l’oro nero

Keystone

Le brutte notizie dall’industria dell’auto non cessano mai. Quasi ogni giorno bisogna scrivere un nuovo capitolo e la spirale negativa non sembra potersi arrestare. Per i principali gruppi automobilistici è difficile ripercuotere i loro tentativi di risanamento sulla produzione in serie. Più passa il tempo per mettere a frutto gli sforzi e più i collaboratori temono per i loro posti di lavoro, più la situazione diventa incerta e più i clienti diventano diffidenti. Chi mai, infatti, decide di scegliere una marca la cui esistenza è a rischio? Sebbene i risanamenti dei gruppi siano effettivamente difficili, sorprende comunque quanta fatica facciano i top manager ad intraprendere i passi giusti. Solo quando diventano evidenti, i governi contribuiscono a colmare i buchi ed a salvare i posti di lavoro; in Germania, ad esempio, uno su sette dipende dall’industria dell’automobile. Come sempre nelle tragedie, anche nella crisi c’è un vincitore. E quanto più sono cattive le notizie dall’industria automobilistica, tanto più forte diventa la posizione del consumatore. Dai responsabili del marketing degli importatori fino al garagista di campagna, tutti si spremono le meningi per rilanciare le vendite. In questo scenario è scoccata l’ora del compratore: al momento si possono strappare sconti assolutamente giganteschi e riduzioni fino al venti percento. Le opportunità di fare un affare sono buone proprio grazie alla crisi. Felix Maurhofer, caporedattore

Foto di copertina Autore: Raphael Forster (7Pictures) Si ringrazia il Moto-Center di Thun

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Samoa adotta la circolazione a sinistra Di solito, quando lo fanno, gli Stati decidono di spostare la circolazione da sinistra a destra. Non così Samoa: a causa della sua vicinanza all’Australia e della sua appartenenza al Commonwealth, il piccolo Stato dell’Oceano Pacifico farà esattamente il contrario.


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societĂ e mobilitĂ | touring 6 | 9 aprile 2009

In primavera i ricci escono dal letargo e rischiano la vita attraversando le strade. Gli incidenti con animali morti o feriti sono all’ordine del giorno.


9 aprile 2009 | touring 6 | società e mobilità

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› «Künzi» ha avuto fortuna. Il suo salvato-

Attenzione al riccio È primavera e i ricci si risvegliano. Di notte attraversano continuamente la strada, mettendosi così in serio pericolo. Ogni anno in Svizzera decine di migliaia di questi animaletti vengono investiti.

re, un automobilista, l’ha tolto dalla strada presso Bigenthal (BE). Adesso Künzi, un riccio che pesa quasi un chilo, è in letargo nell’Oberland Bernese, in una delle speciali stalle di Sylvia Michel, che da quindici anni gestisce un ricovero per ricci a Frutigen. «Ogni anno qui vengono portati circa 300 ricci malati o feriti», afferma Sylvia Michel. Giovani ricci che hanno perso la madre, oppure ammalati e avvelenati, troppo deboli per andare in letargo, o ancora feriti dai pneumatici di un veicolo.

Maschi a rischio | I ricci investiti spesso sono conciati male. Per questo «animale primordiale», sulla Terra da quasi venti milioni di anni, il traffico stradale è diventato l’acerrimo nemico. In Svizzera diverse decine di migliaia di ricci vengono investiti ogni anno. In estate le vittime sono soprattutto i cuccioli di femmine che allattano, in autunno i giovani alla ricerca di un posto per l’inverno, mentre in primavera i maschi in fase di accoppiamento. Di notte attraversano la strada sino a 24 volte, attirati dal richiamo delle femmine. L’area in cui vivono questi animali attivi al tramonto e di notte (ai margini di boschi, così come in giardini e parchi vicini a centri abitati) è perlopiù tagliata da una strada. Pregiudizi sbagliati | Sull’asfalto li attende il pericolo. I ricci, comunque, reagiscono diversamente da come generalmente si crede. Alcuni studi hanno dimostrato che non appena si rendono conto che un’auto si avvicina, non si richiudono a palla, bensì esitano un momento e poi scappano. Solo nel caso di rumore e scossoni nelle immediate vicinanze – ad esempio le grida di bambini o l’abbaiare di un cane – i ricci si trasformano in palla e rimangono immobili per proteggersi. Nella sua fuga dal traffico, in genere il riccio diventa vittima dell’alta velocità dei veicoli. È per questo che molti terminano la loro vita sull’asfalto di una carreggiata. Quelli che vengono rinvenuti feriti vanno a finire – se bernesi – da Sylvia Michel. La quale fa quello che può. continua a pagina 7


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9 aprile 2009 | touring 6 | società e mobilità

continua da pagina 5

Agli spinosi animaletti pratica delle infusioni, li lascia riposare e nei casi gravi chiede consiglio al veterinario. Se sono feriti al cranio o hanno fratture alle zampe con ferite aperte, allora non c’è più niente da fare. Nonostante ciò: «Vale sempre la pena portare un riccio ferito alla centrale», sostiene Sylvia Michel. E chi non è in grado di portarlo sino a Frutigen, non si preoccupi, va a prenderlo direttamente lei. Già molte volte è salita sul treno – dato che non guida più l’auto – con un cestello sotto braccio e si è fermata in una stazione, dove ad attenderla c’era un riccio malato o ferito.

il suo salvatore, bensì come il luogo dove è stata recuperata. Un’automobile l’ha investita nella Gürbetal, poi qualcuno l’ha trovata e portata a Frutigen. Dato che teneva il capo di traverso, Sylvia Michel ha deciso di tenerla durante tutto l’inverno. Quando si è risvegliata in primavera non reggeva ancora la testa diritta ma, dato che a parte questo era pienamente in salute, ha chiamato il ritrovatore, che l’ha presa in consegna e l’ha rilasciata a Toffen. Un paio di mesi dopo, Töffeli è stata vista in compagnia di cinque cuccioli. Un finale da favola.

Regula Tanner

Cosa fare quando s’incontra un riccio? 쮿 Al tramonto e di notte prestare particolarmente attenzione. 쮿 Viaggiare adeguando la velocità. 쮿 Se possibile, accendere i fari abbaglianti. 쮿 Osservare bene i margini della strada in prossimità di siepi e boschi e nelle zone vicine agli abitati.

쮿 Se si trova sulla strada un riccio illeso, lo si sposta lontano dalla zona pericolosa, se possibile nella direzione da lui presa (avvolgerlo in uno straccio o in un capo di vestiario). 쮿 Se il riccio è ferito, si chiama il guardacaccia o un centro per i ricci (numero telefonico da richiedere al servizio informazioni). I recapiti dei centri per ricci in Svizzera e nei Paesi vicini alla pagina Internet: www.igel.ch/igelstationen_links.htm.

foto Mathias Wyssenbach

Perché lo fa | Un tempo a Sylvia Michel non piacevano i ricci. Forse, pensa lei, perché sua madre ha gestito per 25 anni un ricovero per questi «amici con le spine» a Bienne. Ma poi, anni dopo, quando ormai lavorava come maestra a Frutigen, qualcuno le portò – in seguito a un equivoco – un riccio ferito. Seppe subito come intervenire, e lo curò. Nel paese la notizia si diffuse e in poco tempo le vennero portati tutti i tipi di animali malati, come uccellini, gatti, cani, ma soprattutto ricci. Dopo il pensionamento, Sylvia Michel è diventata la «mamma dei ricci» a pieno titolo. Ha costruito casa e giardino per i suoi

protetti e trascorre le giornate dando da mangiare, curando, pulendo e compilando schede. Per semplificare il sistema di catalogazione, chiama il riccio con il nome di colui che l’ha trovato. Künzi, appunto, Wenger o Josi. Alla maggior parte dei soccorritori, il «proprio» riccio sta a cuore e vogliono essere informati quando è di nuovo in salute per venire a prenderlo e riportarlo nel luogo del ritrovamento o nelle immediate vicinanze. Dice Sylvia Michel: «È meglio lasciare libero il riccio nell’ambiente a lui conosciuto». Come Töffeli, una «signora» riccio che eccezionalmente non è stata chiamata come

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Gli animali feriti vengono curati con la dovuta attenzione nei centri aperti in varie regioni della Svizzera da persone come Sylvia Michel.


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società e mobilità | touring 6 | 9 aprile 2009

Che ruolo avrà la bici del futuro?

il consulente Urs-Peter Inderbitzin

Per discutere dell’avvenire della bicicletta, l’Accademia della mobilità ha riunito a Briga esperti svizzeri e stranieri che hanno messo a confronto le loro esperienze.

› Fondata dal TCS e sostenuta da numerosi partner, l’Accademia della mobilità organizza periodicamente conferenze e atelier di riflessione. Il più recente, dedicato alla bicicletta, è stato luogo di dibattito da parte di esperti svizzeri e stranieri. Gli scambi di idee si sono concentrati soprattutto sulle opere da realizzare nei centri urbani per integrare i ciclisti nel traffico ed evitare il sorgere di conflitti con gli automobilisti.

Formazione insufficiente | Tra i diffe-

Giovani sensibilizzati | L’Austria ha affrontato di petto questo problema lanciando un ambizioso programma di sensibilizzazione rivolto ai giovani. Il suo responsabile, Karl Reiter, si preoccupa di far entrare la bicicletta nelle camerette dei bambini attraverso giochi e libri illustrati che mettono in scena la due ruote: «È importante che familiarizzino già in tenera età con questo universo… e non solamente con le automobiline. È così che poi restano ciclisti per tutta la vita», ha spiegato. Nel suo intervento, Markus Dössegger delle FFS, ha sottolineato la crescita vertiginosa del trasporto di biciclette sui treni, che col tempo, pone problemi di spazio: «Dobbiamo trovare una soluzione senza invadere l’area riservata ai passeggeri», ha jop concluso.

Info Touring Per saperne di più sull’Accademia della mobilità: www.mobilityacademy.ch

Mathias Wyssenbach

renti modelli esistenti – piste ciclabili, carreggiate separate, apertura parziale di marciapiedi o di corsie riservate ai bus – nessuno sembra soddisfare appieno la domanda di sicurezza. Senza avere soluzioni miracolose da proporre, Oskar Balsiger, dell’Ufficio dei ponti e delle strade del Canton Berna, ha deplorato soprattutto la mancanza di conoscenza e d’informazione in materia: «La problematica della bicicletta non è insegnata nelle scuole tecniche. Ci mancano dunque ingegneri capaci di pianificare il traffico tenendo conto di questo mezzo di trasporto». Non essendo la strada abbastanza sicura, molti genitori non incoraggiano più i figli a

spostarsi in bicicletta: «I bambini non vanno in bici», sottolinea Oskar Balsiger, «e ciò m’inquieta, dato che se non si comincia da piccoli, da adulti di certo si trascurerà la due ruote».

Discussioni animate all’Accademia della mobilità; da sinistra: Tilman Bracher, Oskar Balsiger, Karl Reiter e Niklaus Lundsgaard-Hansen, presidente centrale del TCS.

Ritiro patente: fine del periodo di grazia all’estero Chi trovandosi all’estero circolava troppo velocemente o in stato di ebrietà, e veniva sanzionato in loco con un divieto di guidare, doveva attendersi la revoca della patente anche in Svizzera. Nel mese di giugno 2007 il Tribunale federale ha messo fine alla revoca della patente da parte di Stati terzi. Ha improvvisamente ritenuto che non esistesse una base legale sufficiente per punire in Svizzera i pirati della strada o le persone in stato di ebrietà che avevano commesso le citate infrazioni all’estero. Il Consiglio federale ha reagito in modo critico a questa sentenza. Poiché la Confederazione ha un grande interesse affinché, per motivi di sicurezza stradale, gli automobilisti elvetici rispettino le regole anche all’estero, già nel settembre del 2007 aveva presentato al Parlamento una revisione legislativa. In tal modo si voleva colmare una lacuna e porre termine, quindi, al periodo di grazia per le infrazioni della circolazione perpetrate all’estero. Il 1° settembre 2008 la nuova regola è entrata in vigore. Da allora vale: ad un automobilista può essere revocata la licenza di condurre in Svizzera se in precedenza una misura analoga è stata disposta all’estero. Ma ciò unicamente qualora, secondo il diritto svizzero, l’infrazione commessa può essere qualificata di mediamente grave e anche da noi avrebbe quale conseguenza il ritiro della patente. Se, ad esempio, in uno Stato che non tollera in modo assoluto il consumo di alcool per le persone alla guida, un conducente circolasse con un tasso alcolemico dello 0,4 per mille e gli venisse comminata in loco la revoca della patente, tale misura non avrebbe conseguenze in Svizzera. La nuova legge prevede, inoltre, che non è possibile superare la durata della revoca decisa all’estero. Infine, le ripercussioni del divieto di circolare deciso dall’autorità straniera vanno adeguatamente ponderate.

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.


9 aprile 2009 | touring 6 | società e mobilità

Manubrio su misura Molte biciclette non si adattano all’anatomia del ciclista, causando così dolori alle mani o al collo. Modelli come la «Boomerang» sono stati sviluppati in collaborazione con un chirurgo della mano e promettono un rimedio al problema. La scoperta, che fa adattare la lunghezza del telaio alla grandezza del ciclista, risale a un’idea dell’ex corridore ciclistico Andy Muff. Della novità approfittano anche le bici dei bambini, che possono essere adattate alla grandezza dei loro proprietari in vepam loce crescita.

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Una nostalgica pedalata estiva Si chiamano «Aria fresca» o «Signora cigno» e sembrano tolte dalla soffitta della nonna. Il look nostalgico è alla moda in particolare per le biciclette da donna, una tendenza che si manifesta anche nei colori delle due ruote: azzurro, beige crema, rosa antico, ovunque si guardi. Non ci si deve, dunque, sorprendere che proprio in questi giorni anche la «bici cargo» sia in pieno revival. Così il velocipede da trasporto della ditta olandese «Johnny Loco» fa ricordare i bei tempi andati, quando le pagnotte venivano consegnate ancora su due ruote. Oggi il panettiere è motorizzato, ma i nomadi delle città trovano sempre qualcosa che può essere trasportato in questa maniera. Come ad esempio… i propri pargoli. Il «cargo» a pedali, infatti, possiede due cinture di sicurezza e prevede anche la possibilità di installare seggiolini per i più piccoli, inoltre una tenda antipioggia può venire montata sulla supam perficie adibita al trasporto. Bici nostalgiche anche su www.simpel.ch o www.villigerbikes.ch; bici cargo su www.johnny-loco.com

Bilder zvg

www.aarios.ch o www.isa-system.ch

Ben protetti Un casco per ciclisti che «usa la testa» è il sogno di molti pendolari. Al casco cityHELM della Suva basta veramente poco per soddisfare questo desiderio, se si pensa che le luci di posizione led si accendono automaticamente non appena cala il sole. Durante la stagione fredda si possono utilizzare i paraorecchi amovibili. Diversi altri caschi per bicicletta, così come vari accessori ciclistici, sono disponibili anche nelle agenzie pam del TCS. www.sapros.ch > CityHelm o www.bici.tcs.ch

Bici d’occasione

Biciclette elettriche

Acquistare la bici risparmiando soldi…

… ed energia non rinnovabile

Per alcuni tragitti non si ha bisogno di una bicicletta nuova e cara, ne basta una usata. A questo proposito, è interessante l’offerta di rent-a-bike. Sul sito nazionale dei noleggiatori di biciclette, vengono offerti veicoli a due ruote che vanno dalla city bike di seconda mano sino alla bici per i più piccini, passando per il rimorchio per bambini. Per i cacciatori di occasioni vale senz’altro la pena visitare le aste di bici, che vengono organizzate proprio in primavera in tutta la Svizzera. pam

L’anno scorso sono state vendute 11 631 bici elettriche, vale a dire il doppio rispetto al 2007. Le due ruote che ti aiutano a pedalare sono pratiche, ma anche care. Per promuovere questo mezzo di trasporto rispettoso dell’ambiente, alcuni comuni e cantoni hanno deciso di sovvenzionare l’acquisto di una bicicletta elettrica. Il contributo finanziario va dai 200 ai 500 franchi. Un progetto in cui si impegnano soprattutto i comuni della Svizzera occidentale. pam

Offerte di biciclette usate su Internet ai siti: www.rentabike.ch oppure www.provelo.ch

Una panoramica concernente le sovvenzioni al sito: www.newride.ch


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società e mobilità | touring 6 | 9 aprile 2009

Sugli sci senza stare in coda Finora gli automobilisti provenienti da ovest che proseguivano verso Coira dovevano passare in mezzo a Zurigo. Grazie alla tangenziale ovest si profilano miglioramenti.

Importanza epocale | La tangenziale

ziale ovest; tanto più che misure d’accompagnamento complicheranno l’attraversamento della città. Dopodichè, alcuni automobilisti avranno l’occasione di accorgersi che il loro sistema di navigazione satellitare GPS è ormai obsoleto. pam

ovest avrà, comunque, anche conseguenze su altre rotte. Anche coloro che in futuro viaggeranno da Lucerna a San Gallo, arriveranno a destinazione attraverso la tangen-

Info Touring Tutti i dettagli riguardanti il grande progetto autostradale e la sua festa d’inaugurazione sul sito Internet: www.westumfahrung.ch > Westfest

I tunnel dell’Uetliberg e di Aesch saranno invece già inaugurati il 4 maggio 2009 e festeggiati con la cosiddetta «Westfest» (vedi riquadro).

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A4

A51

Wiedikon tunnel dell’Eggrain Uitikon

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2006 4.5.2009 13.11.2009

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In servizio AG

bretella Zürich-Süd

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tunnel dell’Aesch

bretella Zürich-West

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ovest di Zurigo, il viaggio verso l’Engadina si interrompeva una prima volta ad Altstetten (ZH). A quel punto ci si ritrovava inghiottiti nel traffico metropolitano zurighese e bisognava seguirne lentamente il flusso fino al raccordo per immettersi nell’autostrada per Coira. Ma per le prossime ferie sulla neve questo scenario composto da ingorghi dovrebbe appartenere definitivamente al passato: la tangenziale ovest lo renderà possibile. Il progetto costato 2,85 miliardi di franchi è sicuramente d’importanza nazionale e collega la A1 (Berna–Zurigo) con l’A3 in direzione Coira attraverso il tunnel dell’Uetliberg. La galleria lunga 4,4 chilometri è, comunque, soltanto una parte della circonvallazione. Infatti, ad occidente il nuovo tunnel di Aesch collega il raccordo di Birmensdorf con la bretella autostradale di Zürich-West. Gli automobilisti che si recano nei Grigioni devono, allora, seguire i cartelli stradali per Coira in prossimità della Limattalerkreuz, invece di proseguire alla volta della «City». Il terzo tratto del nuovo collegamento è rappresentato dal tunnel dell’Islisberg, che collegherà Zürich-West con l’A4 in direzione Zugo/Lucerna. La galleria, di quasi cinque chilometri di lunghezza, sarà posta in servizio nel mese di novembre e rappresenta il raccordo finale di questo grande progetto costato anni di lavoro.

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› Per gli Svizzeri provenienti dalle regioni a

N4 (in servizio dopo la A4)

La festa d’inaugurazione per il grande progetto zurighese si svolgerà dal 24 al 26 aprile 2009. Oltre a manifestazioni sportive e culturali, un punto del programma riscalderà l’ambiente: il pilota svizzero Neel Jani sfreccerà sulla nuova autostrada con una vettura originale di Formula Uno della scuderia Red Bull. Comunque, l’evento si porta dietro anche uno strascico amaro, a causa di una denuncia della Direzione zurighese delle costruzioni contro uno studio d’ingegneria. Quest’ultimo, secondo il «Tages Anzeiger», nel corso degli anni avrebbe falsificato il rapporto orario frodando una somma «molto superiore al milione di franchi». pam

Keystone, grafico TCS Visuell

Gioia e amarezza

Con la bretella di Zürich-Süd (foto: Brunau), la tangenziale ovest diventa un’opera gigantesca.

A3


9 aprile 2009 | touring 6 | società e mobilità

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La fine dell’attesa I problemi con i vecchi e i nuovi treni pendolino della Cisalpino SA non sono ancora risolti del tutto, ma adesso si vede la luce alla fine del tunnel.

una catastrofe: l’Ufficio federale dei trasporti aveva minacciato il ritiro della concessione alla Cisalpino per il trasporto dei passeggeri su suolo elvetico, nel caso in cui fossero continuati i disagi dei treni pendolino tra Italia e Svizzera. Ora però è stato dato il segnale di cessato allarme: a partire dall’estate dovrebbero finalmente entrare in funzione 14 slanciati pendolini del tipo ETR 610. All’origine la consegna era invece prevista per il cambio di orario a fine 2007. I disguidi legati ai nuovi convogli ad assetto variabile della Cisalpino, società fondata nel 1993 da FFS e Trenitalia, hanno portato all’enorme ritardo nella fornitura. E una disgrazia tira l’altra: a causa delle

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hwm

› Ancora sino a poco tempo fa sembrava

Il nuovo pendolino ETR 610 della Cisalpino dovrebbe finalmente lasciare il binario di servizio.

continue panne (spesso riconducibili alla scarsa manutenzione) sono stati ritirati i nove treni ETR 470, a cui non si può ancora rinunciare, per rimetterli in sesto. Risultato: i passeggeri hanno dovuto subire ritardi e treni sostitutivi. Da poco circolano di

nuovo alcuni ETR 470, la cui manutenzione avviene ora in parte in Svizzera. Tuttavia, a causa della falsa partenza, rimane un enorme danno finanziario e d’immagine. Il produttore Alstom ha ricevuto richieste di rihwm sarcimento.




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test e tecnica | touring 6 | 9 aprile 2009

Il TCS ha esaminato otto scooter di piccola cilindrata (fino a 125 cc e 11 kW) e sei modelli di oltre 125 cc e 11 kW. Risultato: esame superato, ma con differenze anche notevoli.

› Gli scooter vanno sempre di moda. L’anno scorso, con 24170 unità, ne sono stati venduti in Svizzera addirittura un numero superiore a quello di motociclette (22 225). Motivo: si tratta di mezzi agili in città e semplici da usare, con costi d’esercizio bassi rispetto a quelli di un’utilitaria. Tra i mezzi sottoposti al test figurano due modelli particolari, tra i quali spicca il tre ruote Piaggio mp3 LT 400. Inoltre è stato esaminato anche uno scooter elettrico, il Vectrix VX-1, il quale può essere guidato con la licenza per motociclette di piccola cilindrata (cat. A1). Onde poter paragonare il consumo d’energia di questo particolare scooter con gli altri modelli, le emissioni nocive derivanti dalla produzione d’elettricità sono state considerate dalla società elettrica di Zurigo (EW) e dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM). Alla fine del test tutti i modelli hanno fornito risultati abbastanza vicini. Tuttavia sono emerse differenze anche considerevoli nei vari criteri di valutazione. Gli scooter, quelli di piccola come gli altri di

cilindrata superiore, si sono distinti in due gruppi differenti. Gli uni sono agili veicoli per la città che rinunciano a un grande paravento e a carenature ingombranti. L’altro gruppo comprende, invece, veicoli particolarmente adatti per le strade fuori città oppure, nel caso dei maxiscooter, anche per l’autostrada.

Due capoliste | Negli scooter di piccola cilindrata, l’Honda S-Wing 125 ABS e il Peugeot Satelis 125 ABS distanziano leggermente la concorrenza. Non denotano praticamente punti deboli, soprattutto nelle prove di «frenata» grazie al sistema di frenata antibloccaggio (ABS), raro in questa categoria. Unitamente allo Yamaha X-Max 125, ottengono il voto TCS «molto consigliato». Vectrix VX-1, Suzuki SIXteen 125, Vespa GTS 125, Honda Lead ed Aprilia SportCity One 125 raggiungono il voto «consigliato», avendo evidenziato lacune non indifferenti in alcune prove. Nel caso del Vectrix VX-1, ad esempio, l’autonomia di 40–60 km gli ha fatto attribuire solo un «consigliato con ri-

foto Raphael Forster (7Pictures), ringraziamenti a Centro Moto Thun (scooter Honda, abbigliamento Held) e Moto-Schindler Steffisburg (scooter Suzuki)

Scattanti scooter alla moda

Test comparativo TCS degli scooter fino a 125 cc o fino a 11 kW

Marca Modello Cilindrata in cc/ potenza in kW Peso Prezzo in Fr. Licenza di condurre Sistema di frenata ABS Consumo (l/100 km)1 Costi al km (Fr./km)2 Valutazione TCS Positivo

Negativo

1 2

Honda S-Wing 125 ABS 125/10

Peugeot Satelis 125 ABS 125/11

Yamaha X-Max 125

Vectrix VX-1

Suzuki SIXteen 125

Vespa GTS 125

Honda Lead 110

125/10

–/4

124/10

124/11

108/7

233 6840.– A1 sì 2,8 0.31 11113 – frenata – equipaggiamento /illuminazione – prestazioni – lato ecologico

255 6795.– A1 sì 3,6 0.31 11113 – autonomia – equipaggiamento /illuminazione – lato ecologico – maneggevolezza

241 6990.– A1 no 2,9 0.32 11113 – autonomia – equipaggiamento /illuminazione – maneggevolezza – parcheggio

306 13 900.– A1 no 0,7 1 0.39 11133 – lato ecologico e consumo – prestazioni – autonomia – parcheggio

217 5170.– A1 no 3,1 0.27 11133 – frenata – parcheggio

224 6495.– A1 no 4,0 0.31 11133 – parcheggio – equipaggiamento /illuminazione – equipaggiamento – frenata /illuminazione – comfort – comfort – consumo

Consumo calcolato a partire dall’emissione equivalente di CO2 dal mix di energia elettrica secondo l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) Costi al chilometro, compresa la perdita di valore (non viene giudicata direttamente)

189 3460.– A1 no 2,6 0.24 11133 – parcheggio – lato ecologico e consumo – prestazioni – comfort


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serva», costandogli uno dei posti di testa. Malgrado ciò, rappresenta un’alternativa molto interessante ad un mezzo a benzina. A seconda della miscela di corrente del distributore, può essere guidato praticamente senza emissioni nocive. La buona impressione viene tuttavia limitata dal prezzo relativamente elevato. Tutt’altro discorso vale invece per l’Honda Lead 110, il cui prezzo è quasi da saldi rispetto agli altri scooter. Si può, perciò, capire che non possa primeggiare in fatto di comfort ed equipaggiamento.

La qualità si paga | Nei maxiscooter oltre 11 kW (cat. A e A limitata) si osserva un quadro simile. Lo Yamaha T-Max 500 ABS e il Suzuki Burgman 650 ABS raggiungono il voto «molto consigliato». Ciò non sorprende, dal momento che sono anche nettamente i mezzi più cari tra quelli provati. Honda SH 300i ABS, Vespa GTS 250 i.e. ABS, Piaggio mp3 LT 400 e Kymco Xciting 500i ABS raggiungono il voto «consigliato». Tra i concorrenti bisogna menzionare in modo particolare il Piaggio mp3 LT 400. Questo veicolo a tre ruote offre un risultato complessivamente equilibrato, ma la manovrabilità è soltanto media.

A proposito di ABS | Vale la pena sottolineare il capitolo freni. L’ABS, già noto da decenni nel campo automobilistico, sta facendo il suo ingresso anche sugli scooter grandi e piccoli. In questo settore costituisce un elemento di sicurezza particolarTre dei 14 modelli del test nel traffico cittadino: oltre a prestazioni e praticità d’utilizzo…

continua a pagina 17

Test comparativo degli scooter di oltre 125 cc e più di 11 kW

Aprilia SportCity One 125 124/7 197 3695.– A1 no 3,8 0.25 11133 – parcheggio – maneggevolezza – equipaggiamento /illuminazione – prestazioni

Marca Modello Cilindrata in cc/ potenza in kW Peso Prezzo in Fr. Licenza di condurre Sistema di frenata ABS Consumo (l/100 km) Costi al km (Fr./km)1 Valutazione TCS Positivo

Negativo

1 2

Yamaha T-Max 500 ABS 499/32

Suzuki Burgman 650 Z ABS 638/41

300 15 980.– A sì 4,9 0.54 11113 – prestazioni – comfort

352 15 640.– A sì 5,2 0.54 11113 – prestazioni – comfort

Honda SH 300i ABS 279/20

Vespa GTS 250 i.e. ABS 244/16

247 228 7890.– 7295.– A (max. 25 kW) A (max. 25 kW) sì sì 3,3 3,7 0.35 0.31 11133 11133 – frenata – frenata – lato ecologico – maneggevolezza e consumo – parcheggio – parcheggio – equipaggiamento – comfort – maneggevolezza – maneggevolezza /illuminazione – autonomia – prestazioni

Costi al chilometro, compresa la perdita di valore (non viene giudicata direttamente) in Svizzera modello RL 400 i.e. (licenza di condurre categoria A)

Piaggio mp3 LT 4002 399/24 337 10 995.– B no 4,1 0.41 11133 – comfort – lato ecologico

Kymco Xciting 500i ABS 498/28

305 8990.– A sì 5,4 0.42 11133 – frenata – equipaggiamento /illuminazione – maneggevolezza – parcheggio – parcheggio – lato ecologico – frenata e consumo


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continua da pagina 15

mente importante, dato che permette non solo di evitare una collisione ma perfino una caduta. Perciò, l’acquirente dovrebbe prestare particolare attenzione alla presenza di questo sistema. I risultati dei test di frenata mostrano chiaramente che i migliori voti sono stati ottenuti con l’ABS. In questo criterio ha comunque sorpreso per i piccoli scooter il Suzuki SIXteen 125. Anche senza l’ABS ha ottenuto unitamente al Peugeot Satelis 125 ABS il secondo miglior valore. Chiaro vincitore in questa categoria è stato l’Honda S-Wing 125 ABS. Nei maxiscooter, invece, soltanto il Piaggio mp3 LT 400, senza ABS, è risultato distaccato dai concorrenti.

Profilo delle gomme importante | Chi prepara il suo scooter o la sua moto per la nuova stagione dovrebbe controllare bene i pneumatici perché meritano un’attenzione particolare. Secondo la legge, lo spessore minimo del battistrada deve essere, per motociclette, scooter e anche autovetture, di 1,6 mm su tutta la superficie. Incavi posti trasversalmente sul battistrada (TWI, Tread Ware Indicator) indicano la misura minima.Tuttavia questo indicatore è situa-

… occorre che il conducente dello scooter sia ben protetto ed abbia una buona pratica di guida.

to soltanto nei pneumatici d’automobile a 1,6 mm. Nelle gomme di motociclette e scooter si trova, invece, a circa 1 mm. Per essere sicuri bisogna perciò sempre misurare. Il TCS consiglia, inoltre, di sostituire i pneumatici in caso di spessore del battistrada inferiore a 2 mm. TCS t+e/hwm

Info Touring Il TCS organizza dei corsi di guida per scooteristi e motociclisti. Informazioni dettagliate: www.testund-trainingtcs.ch. Un nuovo opuscolo del dipartimento sicurezza stradale TCS (sovvenzionato dal Fondo per la sicurezza stradale) per motociclisti della categoria A1 è ottenibile presso le agenzie del club. Auto TCS propone anche vantaggiose assicurazioni per moto e scooter (www.autotcs.ch).

Scooter elettrici alla ribalta Al secondo tentativo, gli ecologici elettroscooter stanno conquistando una nicchia nel combattuto settore delle due ruote. Intervista con un responsabile del programma di promozione «New Ride» per elettroscooter. Da quando esistono gli elettroscooter? Urs Schwegler: Esistono già dagli anni Novanta. Il più conosciuto era quello della Peugeot. Poi vi è stata una certa calma soprattutto perché le batterie non erano all’altezza e il rapporto prezzo/prestazioni poco allettante. Adesso vi sono nuovamente diversi fornitori grazie alle batterie ad alte prestazioni. Esistono già delle cifre sul numero di elettroscooter immatricolati in Svizzera? Sono alcune centinaia. Anzitutto bisogna consolidare la rete di distribuzione, poi il resto seguirà automaticamente. Attualmente vi sono circa 40 concessionari in Svizzera. Quante marche propongono in Svizzera elettroscooter? Circa 10–15 marche sono omologate. Un problema sembrerebbero le stazioni di ricarica delicate. Perché? Bisogna partire dal presupposto che sullo scooter non è possibile smontare la batteria come sulla bicicletta elettrica. Perciò occorrono delle possibilità di ricarica e per uno scooter basta solitamente una presa qualsiasi. Queste si trovano, ad esempio, nei parcheggi, nei ristoranti o nei negozi di elettrodomestici.

Quanto costa il consumo energetico di uno scooter? Circa 50 franchi all’anno. Qual è l’obiettivo della sua organizzazione? Si tratta di ridurre il consumo energetico, le emissioni di CO2, le emissioni nocive per l’aria e, cosa molto importante, anche il rumore. Sinora anche lo scooter era stato messo in discussione proprio per quest’ultimo motivo… … sì, malgrado rappresenti proprio nel traffico urbano un mezzo di trasporto ideale dato che occupa poco spazio. Inoltre non si mira tanto a ottenere il consenso degli scooteristi troppo giovani per guidare un’auto, bensì a raggiungere le persone che abitano in città e negli agglomerati e che vogliono godere dei piaceri di uno scooter elettrico e non a benzina. Si tratta quindi di creare un nuovo segmento. A mio avviso lo scooter rappresenta a lungo termine il primo settore nel quale è possibile rinunciare al petrolio. Intervista: Heinz W. Müller Info Touring «New Ride» viene finanziato per due terzi dalla Confederazione e da circa 40 tra comuni e città. A questi si aggiungono anche le case produttrici (www.newride.ch).

Urs Schwegler, Dipl. Ing. ETH


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test e tecnica | touring 6 | 9 aprile 2009

foto ald

Berlina dinamica

La Mazda 3 suscita scalpore con il suo grande scudo sul frontale e le nervature laterali.

Una Mazda pronta a far scalpore Più dinamica e curata, la seconda versione della compatta Mazda 3 viene a stuzzicare il vertice del segmento.

›È

la stessa, ma riuscita. Ambiziosa, la Mazda 3 migliora il comportamento già molto sicuro della versione precedente e può vantarsi di un tocco di qualità percepita superiore. Nonostante alcuni compromessi, come l’assenza di versione break, connessa al carattere di vettura globale. Se condivide la stessa piattaforma della precedente, questa compatta allungata di 5 cm se ne distingue per il design più affinato. L’abitacolo presenta materiali morbidi accoglienti, benché un po’ scialbi. La strumentazione risponde a uno stile grintoso meno divertente, ma ben raccolta e a portata di mano, frutto di evidente attenzione alla funzionalità. Come la visualizzazione multifunzioni, che richiede solo una lieve deviazione dello sguardo. I sedili anteriori sono di misure generose e i passeggeri posteriori godono di ampio spazio. Peccato che l’accesso sia ostacolato dal montante centrale. Ben configurato e affiancato a una panca ribaltabile con estrema semplicità, il bagagliaio ha una capacità appena corretta, tenuto conto della lunghezza dell’auto. Il comportamento trae profitto dalla scocca irrigidita e sospensione perfezionata per guadagnare in sportività e tenuta. Incisiva, la Mazda 3 alleggerita di 15 kg è ancora più grintosa. È addirittura entusiasmante con il diesel da 185 CV sportiveg-

giante, che abbina elasticità a riprese fulminee. Si apprezza pure il comando del cambio rialzato, praticamente all’altezza della mano. Ciò anche sulla 1,6 l a benzina, più tranquilla e che costituisce il cuore di una gamma caratterizzata da un ricco equipaggiamento, fra cui un sistema di navigaMOH zione abbordabile (1080 franchi).

Tecnica: berlina compatta; 4 e 5 porte; lunghezza: 4,46 m; bagagliaio: 340–1360 litri Motori: a benzina 105/150 CV, diesel 109/150/185 CV Prezzo: da 24 350 fr. (1.6 Confort) a 39 950 fr. (2.2 CD Sport); da settembre: versione sportiva MPS 260 CV, 39 500 fr.

Chevrolet Cruze Adattata alle esigenze degli automobilisti europei, la nuova Chevrolet Cruze (ex Daewoo) è compatta per la sua categoria ed offre parecchio spazio agli occupanti. Con il suo aspetto dinamico e un po’ muscoloso il design della Cruze, una tre volumi a quattro porte, assume un’aria sportiva. Come pure l’abitacolo della simil-coupé, dominato dalla plancia simmetrica per conducente e passeggero, che convince per le rifiniture e la qualità dei materiali utilizzati. La Chevrolet propone la Cruze in due livelli di allestimento: LS e LT. Ma il navigatore DVD è ottenibile solo con sovraprezzo. Il cruscotto permette un orientamento facile: tutti gli elementi di comando, dal tempomat al climatizzatore fino all’impianto audio stereo, sono sistemati in maniera ergonomica. Una menzione particolare merita il quadro strumenti di color blu, che risulta rilassante. I viaggi lunghi si rivelano comodi con la Cruze, grazie alle buone caratteristiche di guida e ai sedili confortevoli. Soltanto l’assetto potrebbe essere un po’ più rigido. Su strada la Cruze a trazione anteriore si dimostra dinamica, soprattutto con l’elastico motore 2000 turbo diesel. La Cruze viene anche proposta con un cambio automatico a sei rapporti. La nuova Chevrolet è in vendita presso i concessionari svizzeri a partire da metà maggio. Già la versione di base è dotata del sistema elettronico di controllo della stabilità (ESP). fm Tecnica: berlina, 5 posti, lunghezza 4,6 m, bagagliaio 450 l Motori: benzina 113/141 CV, diesel 150 CV Prezzo: da 21 790 fr. (benzina 1.6 DOHC) a 30 590 fr. (turbo diesel 2.0).

Cliente condizionato La Mazda 3 offre un rapporto di prezzo interessante. Ma se si fa maggior attenzione, il cliente si accorgerà che la sua scelta è assoggettata agli allestimenti. Così il diesel di 150 CV si ottiene solo con la versione super equipaggiata Exclusive+, mentre il propulsore da 185 CV solo nell’esecuzione Sport. Viziato in fatto di dotazioni, il cliente deve però accontentarsi di una scelta limitata. È l’opposto dell’Audi Q5 (v. pagina seguente) che propone molteplici opzioni. Ma naturalmente a caro prezzo. MOH

La Cruze è sportivamente compatta ed offre molto spazio per la sua categoria.


9 aprile 2009 | touring 6 | test e tecnica

Secondo urto per la cinese

Dinamismo!

Pronta a dilagare in Europa, l’ambiziosa marca cinese Brilliance era stata bloccata da un crash-test disastroso. Due anni dopo la prova è più convincente.

› Una misera stella con il rischio di ferite mortali: il bilancio impietoso del crashtest effettuato sulla familiare BS6 nel 2007 dal TCS e da altri club automobilistici aveva spento le velleità della Brilliance in Europa. Da allora i Cinesi hanno rinforzato la rigidità della cella dell’abitacolo e arricchito la dotazione di sicurezza (airbag laterali, pretensionatori delle cinture ecc.). Tutto per ottenere un risultato soddisfacente: la berlina BS4 esaminata – la piattaforma è imparentata con la BS6 – ha ottenuto tre stelle su di un totale di cinque. Il livello di sicurezza appare ora compatibile con le esigenze europee, anche se la maggior parte delle vetture concorrenti vanta 4 o 5 stelle.

Netto miglioramento | I progressi sono

rimaste utilizzabili senza l’uso di attrezzi. Certamente non è ancora la perfezione, perché persistono elevati rischi di ferite provocate dai pedali, mentre alcune lamiere non imbottite possono ferire conducente e passeggero all’altezza di cosce e ginocchia. Nell’urto laterale il risultato è chiaramente buono (13 punti su 16). L’irrigidimento del montante centrale e l’apporto degli airbag laterali hanno fatto il loro effetto.

Bambini trascurati | Se i piccoli passeggeri istallati in un seggiolino sono ben protetti in caso d’urto frontale o laterale, si sono però notate varie lacune. I punti di ancoraggio Isofix mancano, l’airbag per il passeggero non si disattiva, mentre la lunghezza insufficiente delle cinture non consente di sistemare un seggiolino reversibile. Anche se mira al rapporto prezzo/prestazione, questa berlina venduta in Germania per la modesta somma di 15 990 euro non è andata oltre a proporre il controllo elettronico della stabilità ESP, perlomeno in opzione. Comunque quest’auto disponibile a prezzo d’urto sa resistere… agli urti. Il che è rassicurante per la Svizzera, dove potrebbe venir MOH/TCS t+e introdotta dal 2010.

Prova dell’Audi Q5 2.0 TDI Questa crossover incarna il passaggio dei poteri in atto fra le fuoristrada da svago. Mentre la gigantesca Q7 sembra poco adatta alle nostre contrade, la Q5 limitata a 4,62 m ha le carte in regola per reggere la sfida con la BMW X3. Certamente la larghezza e i retrovisori enormi non facilitano le manovre, ma il comportamento è brillante. Poco sensibile al rollio e dotata di guida precisa, la Q5 rivaleggia con le migliori del segmento. Al punto che l’efficacia e la stabilità procurano un effettivo piacere. E ciò anche se il 2 litri diesel da 170 CV offre prestazioni semplicemente oneste. Molto discreto, questo propulsore piace anche perché appagante e di vigorose riprese. Oltre alle qualità dinamiche questa crossover spicca dal lotto per il rivestimento di ottima esecuzione, anche se non troppo caloroso, e l’eccellente abitabilità posteriore. Tanto più che la panca è scorrevole. Almeno in opzione poiché – fedeltà ad una tradizione che fa esplodere le tariffe – la maggior parte dei diversi equipaggiamenti è in opzione. Sull’esempio dei fari diurni molto curati nel design, al pari della Q5 la cui linea fa tendenza. MOH Positivo: comportamento d’alto livello, piacere motore/cambio, superba qualità percepita, grande abitabilità Negativo: equipaggiamento limitato, prezzo accessori, sospensione un po’ rigida, retrovisori molto larghi, chiave fastidiosa. Tecnica: 5 posti; bagagliaio: 540 l; turbodiesel 2 l, 170 CV, 350 Nm a 1750/min; trazione integrale permanente, cambio a 6 marce; da 0 a 100 km/h in 9,5 s; carico trainabile, 2000 kg Consumo in prova: 8,9 l/100 km, autonomia 842 km Prezzo: 56 600 fr. (2.0 TDI)

foto ald, mw

evidenti negli urti frontali e laterali. Con complessivi 20 punti la Brilliance BS4 si colloca a un livello paragonabile alle familiari Opel Vectra e Peugeot 406 provate nel 2001. Nel solo urto frontale la BS4 ha praticamente ottenuto il doppio di punti della BS6, la cui cella dell’abitacolo si era deformata in modo spettacolare. Contrariamente alla seconda non si è aperta nessuna portiera durante l’urto e tutte e quattro sono

19

Il contrasto fra la deformazione inquietante della Brilliance BS6 (in alto) e il modello BS4 esaminato quest’anno è sorprendente. Un abitacolo rigido, è pur sempre più sicuro.

Più stradista che 4쎹4, l’Audi Q5 trae il 60% della potenza dall’assale posteriore.


test e tecnica | touring 6 | 9 aprile 2009

Scheda tecnica 163 cm 쑸

m 3c –8 66

passo 254 cm

쑸 쑸

cm 106 91– 쑸

101 cm

114 cm

lung. 408 cm (larg. 177 cm)

larg. int.: ant. 144 cm, post. 140 cm bagagliaio: 500– 1506 litri pneumatici: 205/45 R 17, min. 195/55 R 16

VEICOLO PROVATO Citroën C3 Picasso HDi 110 FAP Exclusive; 5 porte, 5 posti; 31 590 fr. (auto del test: 34 340 fr.) Gamma: dalla 1.4 16V Vti 95 (20 990 fr.) alla HDi 110 FAP Exclusive (31 590 fr.) Opzioni: tettuccio panoramico (1000 fr.), vernice metallizzata (550 fr.) Garanzia: 2 anni di fabbrica, 2 anni assistenza stradale; antiruggine: 12 anni (condizioni) Importatore: Citroën Suisse SA, Route des Acacias 27, 1211 Ginevra, www.citroen.ch DATI TECNICI Motore: 4 cilindri diesel 1.6 turbo, 110 CV; trazione anteriore, cambio a 5 marce Peso: 1475 kg (auto del test), totale ammissibile 1795 kg, carico rimorchiabile 1200 kg

Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 11,0 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 8,0 s 80–120 km/h (in 4a) 9,1 s Diametro di sterzata: 10,9 m Insonorizzazione: 60 km/h: 59 dBA 11113 120 km/h: 69 dBA 11111 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 38,5 m Equipaggiamento

11113 11113

COSTI DEI SERVIZI manutenzione (km/mese) ore

mano d’opera (fr.)

20 000/24 1,6 232.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 26,1 5755.– COSTI D’ESERCIZIO km/anno

ct./km

fr./mese fissi

variabili

15 000 30 000

68 46

547.– 547.–

297.– 594.–

Originalità e spazio a volontà La Citroën C3 Picasso è una mini-monovolume adatta alle famiglie, ideale per l’uso quotidiano. Sotto il design originale si cela molto spazio. Test della versione 1.6 HDi Exclusive.

› La C3 Picasso, nuova mini-monovolume

CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano

extra urbano misto

TCS 6,8 4,2 fabbrica 6,5 4,2 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 5,7 l/100 km

5,2 5,0 137 g/km 204 g/km A 11113

autonomia 877 km

serbatoio: 50 litri TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

Plancia fine | La plancia della C3 è ben organizzata con elementi di comando e strumenti ben sistemati. Unicamente il quadro strumenti al centro potrebbe essere un po’ più vicino al conducente. Le donne si mettono volentieri al volante dato che l’automobile offre una buona visibilità in tutte le direzioni compreso il davanti grazie ai finestrini laterali. A ciò contribuiscono anche le superfici vetrate piuttosto ampie. La visibilità a 360° si fa soprattutto apprezzare nei parcheggi permettendo di valutare bene gli ingombri dell’auto anche senza sensori. La Picasso C3 è un’agile vettura familiare con tanto spazio. Convince con i suoi sedili comodi ed è adatta anche ai viaggi lunghi grazie alle buone caratteristiche di guida. A livello di sicurezza la mini-monovolume è ben equipaggiata e rispetta facilmente gli standard attuali. Peccato però che la versione base non preveda l’ESP.

Motore adeguato | La Picasso C3 del nostro test è ben motorizzata con l’unità diesel HDi da 110 CV. Questo propulsore conferisce all’auto buone doti di ripresa che si apprezzano anche nelle ripide strade di montagna.

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Citroën da 95 a 165 franchi

VALUTAZIONE ECOLOGICA Emissioni misurate (banco di prova Empa): Monossido di carbonio (CO) 11113 Idrocarburi (HC) + NOx 11133 Particolato (PM) 11113

Nonostante il diesel, la rumorosità del motore non è invadente. L’automobile rimane ben incollata alla strada e affronta le curve con disinvoltura. In tal modo la Picasso garantisce una sensazione di guida piuttosto sicura malgrado il leggero dondolio all’uscita delle curve. In cambio l’auto brilla nella manovrabilità con un diametro di sterzata di soli 10,9 metri.

di casa Citroën, polarizza subito a prima vista. Il design audace della carrozzeria piace o non piace, non ci sono vie di mezzo. Infatti, la vettura presenta angoli, spigoli ed elementi tondi che le conferiscono molto carattere. La linea della Picasso C3 potrebbe essere un incrocio tra la Fiat Multipla e l’Opel Meriva, il tutto condito con un tocco di crossover. Con una lunghezza di soli 4,08 metri, la C3 Picasso appare molto compatta. Sorprende perciò tanto più l’interno dall’abitabilità generosa. La piccola monovolume convince con una buona disponibilità di spazio per le gambe, anche sul divano posteriore. La seconda sorpresa è rappresentata dal bagagliaio voluminoso. Una famiglia di quattro persone trova sufficiente capacità anche se deve trasportare una carrozzina per bambini. Se una volta dovesse servire spazio maggiore, è possibile ribaltare o spostare i sedili posteriori con poche manovre. Il tutto senza dover studiare prima il libretto delle istruzioni.

Più o meno

Felix Maurhofer

+ –

Design inconfondibile e originale, molto spazio per gli occupanti e per i bagagli, buone caratteristiche di guida, buona tenuta stradale, ottima visibilità ed agilità di manovra, ridotta rumorosità all’interno. Il cambio potrebbe essere più preciso e lo sterzo più diretto, il sistema ESP non è disponibile su tutti i modelli, la versione con motore HDi 110 è più cara di quasi 3000 franchi rispetto alla versione a benzina.

foto Felix Maurhofer

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Plancia ben organizzata e strumenti pratici.


9 aprile 2009 | touring 6 | test e tecnica

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La C3 Picasso evidenzia molto carattere sul fronte esterno, mentre all’interno c’è molto spazio per una famiglia al completo.

tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»

Pratico è lo specchietto estraibile di sorveglianza dei bimbi.

Citroën C3 Picasso 1.6 HDi Exclusive

Nissan Note 1.5 dCi tekna

Opel Meriva 1.7 CDTi Cosmo

Skoda Roomster 1.9 TDi Scout

31 590.– 1560 80/110 240/1750 5,2 A2 69 –.68 11133 6/2009

30 790.– 1461 76/103 240/2000 5,11 A2 725 –.67 13333 9/20065

30 760.– 1686 92/125 280/2300 5,41 A2 — –.68 11333 —

30 190.– 1896 77/105 240/1900 5,51 B2 716 –.66 11113 18/20066

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Nissan Note 1.6 tekna 6 Skoda Roomster 1.6 Magic

Citroën C3 Picasso 1.6 HDi Exclusive in dettaglio

Dietro al portellone, un vano di carico da 500 litri.

ABITACOLO 11113 L’offerta di spazio è eccellente in tutti i sensi: generoso spazio per le gambe sia davanti che dietro e grande bagagliaio dalla capacità di 500 litri. Il vano carico variabile può arrivare fino a 1500 l, valore più che sufficiente. Numerosi i vani portaoggetti, ma alcuni inutilizzabili, come quelli aperti sul cruscotto.

del tempomat e del telecomando della radio posto dietro al volante.

COMFORT 11113 Come da tradizione Citroën le sospensioni sono molto confortevoli. I sedili comodi anche per viaggi lunghi. Il bracciolo centrale si trova troppo in alto e può dare fastidio. Rumorosità molto bassa per questa categoria.

COMPORTAMENTO 11113 L’unico difetto è rappresentato dal leggero dondolio all’uscita delle curve; per il resto il comportamento stradale convince.

EQUIPAGGIAMENTO 11113 Ricca dotazione a livello di comfort. Nel campo degli elementi di comando, richiedono una certa abitudine l’uso

PRESTAZIONI 11113 Malgrado il peso di quasi 1,5 tonnellate (compreso il conducente) il motore 1600 cc turbodiesel spinge bene ed offre buone prestazioni. Convince meno invece il cambio poco preciso.

SICUREZZA 11113 L’equipaggiamento di sicurezza corrisponde allo standard attuale. La grande superficie vetrata garantisce molta sicurezza soprattutto nelle manovre.


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viaggi e tempo libero | touring 6 | 9 aprile 2009

Una terra da esplorare Con tre parchi nazionali, la Tanzania offre una delle aree protette più ricche di fauna al mondo. E per rilassarsi si va a Zanzibar, un paradiso balneare nell’Oceano Indiano. fango e sterco. Risponde con zelo alle domande dei suoi interlocutori, a volte probabilmente anche distorcendo la realtà.

In montagna | Per sfuggire alla grande calura del Serengeti, il viaggio procede alla volta del cratere del Ngorongoro, in una regione dal clima più gradevole. Il cratere occupa un’area di 26 mila ettari e sorge a 1700 metri sul livello del mare, fatto che comporta in genere un clima più temperato e verdi pascoli. Questo patrimonio dell’umanità dell’Unesco affascina per la densità di animali feroci, una delle maggiori di tutta l’Africa. Nella più grande caldara intatta del mondo appare un’insolita macchia di colore: il lago salato di Magadi, popolato da migliaia di fenicotteri rosa. In mezzo a questo splendido scenario è anche possibile avvistare il più raro dei cinque «big five» (i grandi cinque animali selvaggi): il rinoceronte. Se bufali, elefanti, leoni e leopardi sono comuni nel Serengeti, difficile invece è incontrare il rinoceronte allo stato brado. La vista più bella si gode dal cratere del Ngorongoro. Mentre in passato il numero dei rinoceronti nel cratere era di soli undici esemplari, ora è salito a 24, una cifra mai raggiunta negli ultimi 25 anni. continua a pagina 25

Benvenuti dai masai | Due ore di auto separano il Serengeti dalla riserva naturale di Ngorongoro, intervallate dalla foratura di una gomma e dalla fertile regione dei masai. Molti svizzeri-tedeschi, incuriositi dal libro di Corinne Hofmann «Die weisse Masai» (La masai bianca), desiderano rendersi conto di come ha vissuto per anni l’autrice. Dietro pagamento, i «wazungu» (bianchi) sono i benvenuti nei villaggi masai, cintati da recinzioni di rovi. Spesso fa parte della comunità anche un ragazzo come Jackson, che parla inglese e spiega come si costruiscono le capanne di

UGANDA

Lago Vittoria

KENYA

RUANDA Ngorongoro

Serengeti BURUNDI

Kilimangiaro Tarangire Zanzibar

200 km

TANZANIA

Dar es Salaam

foto Pascale Marder, carta TCS Visuell

Migliaia di zebre e di gnu dalla coda bianca, a testa bassa sotto il torrido sole del Serengeti. Gli animali muovono annoiati le orecchie e, uno accanto all’altro, si scacciano a vicenda di dosso le mosche tse-tse con pigri colpi di coda. Ogni tanto un branco di gnu prende la rincorsa, per fermarsi dopo un tranquillo galoppo a un centinaio di metri di distanza – «pole pole», ossia molto lentamente – come spiega sorridendo Yahaya, il nostro autista. Lo scenario diventa veramente drammatico solo al termine del periodo delle piogge, quando oltre un milione di animali selvatici migra tutto insieme verso nord, alla volta dei vasti pascoli, ricchi di sostanze nutritive. «Allora ci si trova in mezzo a una marea di animali», dice Yahaya scuotendo pensieroso il capo. Il Serengeti, la «terra senza confini», è un paradiso per chi ama osservare gli animali allo stato brado. Qui, oltre ai mansueti quadrupedi erbivori, passano davanti all’obiettivo della macchina fotografica o del binocolo, anche molti feroci felini. Branchi di leoni dormono tranquillamente su speroni di roccia, mentre crani di leopardi spuntano dall’erba alta della savana. Per osservare i ghepardi, invece, bisogna avere un occhio esperto come quello del nostro autista, Yahaya, che vede dondolare la coda maculata di un ghepardo perfino tra gli intricati rami che formano la chioma ad ombrello di un albero.


9 aprile 2009 | touring 6 | viaggi e tempo libero

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Natura incontaminata: il verdeggiante cratere di Ngorongoro si trova a 1700 metri di altitudine ed offre un quadro naturale idilliaco con temperature gradevoli.

La Tanzania è un paradiso per gli animali selvatici. Durante i safari si possono osservare feroci felini e placidi animali come giraffe, ippopotami ed elefanti.


Vacanze in Italia

Toscana

Isola d’Elba

Adriatico

Abruzzo

Laghi Italiani


9 aprile 2009 | touring 6 | viaggi e tempo libero

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Rilassarsi sulle spiagge di Freddie Mercury

Splendido panorama sulla savana del Serengeti dalla terrazza del «Migration Camp».

continua da pagina 22

Ma attenzione: con i rinoceronti è meglio non scherzare. Se presi dal panico, attaccano. È stato osservato che questi pachidermi dalla vista limitata, che possono raggiungere i 1300 chili di peso, hanno attaccato «pericolosi» tronchi d’albero e termitai.

Avventurieri e missionari | La Repubblica di Tanzania, è nata nel 1964 dall’unione di due Stati sovrani, Tanganica e Zanzibar, ed è stata a lungo meta di avventurieri e di esploratori. Oltre 130 anni fa David Livingstone, il noto esploratore dell’Africa dato per disperso, fu ritrovato nell’ovest della Tanzania. Anche Ernest Hemingway, scrittore e appassionato di caccia grossa, soccombette al selvaggio fascino dell’Africa orientale, come si può leggere nel suo racconto breve «Le nevi del Kilimangiaro». Nel frattempo in Tanzania non si recano soltanto uomini in cerca d’avventura, anche due dinamiche svizzere si sono insediate

nelle vicinanze del parco nazionale di Ngorongoro. A Rotkia, suor Verona e suor Blasia alleviano quotidianamente le sofferenze di 60–70 pazienti. Qui le malattie sono numerose: dalla dissenteria all’Aids, all’intossicazione provocata dal succo di sisal adulterato con fertilizzanti. E naturalmente la malaria, contro la quale neanche suor Verona è immune. Si cura con foglie di artemisia, ma accetta volentieri i farmaci che ogni tanto le vengono regalati da qualche gruppo di turisti. «Poco tempo fa abbiamo potuto curare il nostro imbianchino somministrandogli compresse di Malarone. Dopo sì, che ha cominciato veramente a dipingere le pareti», ricorda la religiosa, proveniente dal convento di Baldegg. Dopo aver prestato la sua opera umanitaria a Papua-Nuova Guinea e in Cambogia, la suora – ora ultrasettantenne – avvertì «un’irrequietezza interiore». «E benché mia madre fosse contraria, decisi di venire in Tanzania». Dei due anni previsti da suor Verona, ne sono trascorsi ben venti.

Pascale Marder

Da sapere Programma di viaggio: Parco nazionale di Serengeti – cratere di Ngorongoro – Parco nazionale di Lake Manyara – Parco nazionale di Tarangire – Zanzibar. Date: 16–31.10.2009 o 30.10–14.11.2009 o 5–20.02.2010. Si può prenotare il tour anche come viaggio individuale con date a scelta. Voli: con KLM da Zurigo all’aeroporto Kilimangiaro, via Amsterdam, ritorno da Dar es Salaam (supplemento business class a partire da 2500 fr.). Prezzi: pacchetti turistici a partire da 10 400 fr. a persona (volo compreso). Prolungamento a Zanzibar da 790 franchi. Entrata: per i cittadini elvetici un passaporto valido almeno 6 mesi oltre la data del ritorno e un visto turistico. Norme sanitarie: oltre alle solite vaccinazioni, è consigliabile una profilassi antimalarica e una vaccinazione contro la febbre gialla. Prenotazioni: Viaggi TCS, tel. 0844 888 333, www.viaggi-tcs.ch. pam

Quando le schede di memoria degli apparecchi fotografici digitali sono piene di immagini dei «big five» e i partecipanti al safari risentono ancora degli strapazzi del viaggio lungo strade dissestate, perché non concedersi una riposante vacanza balneare a Zanzibar? L’isola dal nome così esotico, sorge a 40 km dalle coste della Tanzania. Grazie alle spiagge di sabbia bianchissima e alla sua posizione nell’Oceano Indiano, l’arcipelago di Zanzibar, formato dalle isole di Unguja e Pemba, è un vero paradiso galleggiante. Dalla maggiore città della Tanzania, Dar es Salaam, il volo a bordo di un bizzarro velivolo a elica dura esattamente venti minuti. Sull’isola gli abitanti circolano quasi tutti in bicicletta. Una circostanza che molto probabilmente ha ispirato il compianto cantante dei «Queen», Freddie Mercury, a comporre la canzone «I wanna ride my bicycle». Il più noto figlio dell’isola nacque a Stonetown, il capoluogo, con il nome di Farroukh Bulsara. La casa in cui è nato si trova nelle dirette vicinanze del palazzo più suggestivo del luogo: la «House of Wonders», ovvero la «casa dei miracoli». All’epoca la residenza del sultano sbalordiva gli abitanti di Zanzibar, era, infatti, l’unico edificio ad avere acqua corrente, elettricità e telefono. Oltre a quello della brezza marina, al turista attento non può sfuggire il profumo delle numerose spezie aromatiche che si coltivano a Zanzibar. Chi si interessa alla coltivazione dello zenzero, del cardamomo o della citronella, può partecipare a un giro attraverso le diverse piantagioni. I bastoncini di vaniglia sono venduti sul posto dagli stessi produttori oppure nel tortuoso mercato di Stonetown. Bisogna comunque saper contrattare il prezzo, per essere davvero all’altezza dei mercanti degli affascinanti bazar. pam

Un bagno nelle acque dell’Oceano Indiano.


Vacanze in Italia


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La crisi abbassa i prezzi Sbalorditive offerte contro la sovraccapacità e la crisi economica: vacanze balneari, crociere e voli a prezzi stracciati. Un solo consiglio: approfittatene!

› Nelle agenzie di viaggio e su Internet non si può fare a meno di notare le offerte di una settimana di vacanze balneari a prezzi incredibili. Tui, con il marchio 1-2-Fly, propone prezzi talmente bassi ai quali è praticamente impossibile resistere. Un esempio: Gran Canaria, Playa del Inglés. Nell’Hotel IFA-Continental***+, la camera doppia in mezza pensione costa 938 franchi a testa per una settimana. Voli da Basilea il 6/13.5 e il 3/10/17.6, incluse tasse aeroportuali e diritti di sicurezza. Ed è garantito il cambio dell’euro a 1.49 franchi. «Al momento sono molto richieste le vacanze con un buon rapporto prezzo/prestazioni», sottolinea il portavoce di Tui, Roland Schmid. Andrea Müller, la portavoce di Kuoni, getta uno sguardo al periodo che precede l’alta stagione: «Adesso, chi sa adattarsi, trova molte offerte a breve termine, a prezzi allettanti».

si tutte le compagnie aeree affrontano questi tempi difficili, sotto l’aspetto economico, con prezzi a volte stracciati. Anche Swiss, tramite lunghe inserzioni sui giornali, propone vari voli a condizioni privilegiate. Un vero affare è, per esempio, il volo Zurigo–New York a partire da 549 franchi.

Via, sul mare | Anche il settore «crociere» risente della recessione. Spesso le navi che solcano i mari del mondo si possono riempire solo grazie a considerevoli sconti e a prestazioni supplementari. MSC Crociere,

per esempio, offre sulla «Sinfonia» una crociera di otto giorni in partenza da: Livorno, Napoli, Catania, Tunisi, Ibiza e Monte Carlo. Nel prezzo di chi prenota subito sono compresi il viaggio di andata e ritorno e un’escursione a Valencia (6.6, 22.8, 29.8, 5.9). I prezzi spaziano da 1240 franchi a persona, in cabina interna, fino a 2630 franchi, in suite con balcone. Christian Bützberger

Info Touring Informazioni e prenotazioni: Viaggi TCS, tel. 0844 888 333 e www.viaggi-tcs.ch, www.helvetictours.ch, www.tui.ch, www.msccruises.ch.

Vedere e prenotare | In occasione del 30° anniversario, la compagnia aerea Air Berlin offre proposte superlative. Alla voce «2҂1» del sito www.airberlin.com figurano voli giornalieri verso diverse destinazioni. Qua-

il commento È evidente che la crisi economica è arrivata nel settore turistico. Ogni giorno cifre e notizie presentano un quadro sempre più nero. In alcuni alberghi di lusso svizzeri, come il «Palace» di Lucerna, il calo degli ospiti si affronta con il lavoro a orario ridotto. L’Associazione internazionale per il trasporto aereo, IATA, pronostica per il 2009 una perdita di 4,7 miliardi di dollari. Ciò significa che milioni di persone viaggeranno meno in aereo. La situazione nell’industria turistica, sottoposta a pressioni crescenti, torna a vantaggio dei consumatori. Chi può permettersi di prenotare a breve trae un enorme profitto. Ben presto si potranno prenotare vacanze sul Mediterraneo per circa 500 franchi. E chi è in grado di permettersi un albergo a cinque stelle invece che a quattro, o una cabina più costosa, può godere di un «valore emozionale» aggiunto. Bü

foto ald

Christian Bützberger

Attualmente il rapporto prezzo/prestazioni su una crociera a bordo della MSC Sinfonia, sui voli di Air Berlin e all’hotel Continental di Gran Canaria è chiaramente a favore del consumatore.


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viaggi e tempo libero | touring 6 | 9 aprile 2009

Lungo 22 itinerari attraverso la Svizzera SvizzeraMobile offre l’infrastruttura con una vasta rete di attrattivi percorsi, SwissTrails una gamma di proposte: è così possibile scoprire comodamente la Svizzera lungo 22 itinerari in bicicletta, in rampichino, su pattini in-line, a piedi o in canoa.

› La gente desidera uscire all’aperto. La sera e durante il fine settimana decine di migliaia di persone si ritemprano in mezzo a prati e boschi. Mantenersi in forma, giorno per giorno, contribuisce ad aumentare la salute e la gioia di vivere. In Svizzera è più che evidente la tendenza a condurre una vita sana. Perciò il traffico lento, vale a dire gli spostamenti a piedi, in bici, in mountain-bike, sui pattini o in canoa, è diventato molto popolare. La mobilità creata dalla forza dei muscoli significa anche sudore, risate, divertimento e scoperta della natura.

membro della fondazione SvizzeraMobile. «Quale club della mobilità ci impegniamo anche a favore del traffico lento, dal momento che quest’ultimo è la piattaforma ideale per concretizzare tutti i nostri sforzi nell’ambito del traffico», sottolinea Pascal Wieser, responsabile di Turismo & Svago Christian Bützberger presso il TCS.

Info Touring Informazioni dettagliate sulle numerose offerte di SvizzeraMobile al numero 031 307 47 40 o al sito: www.svizzeramobile.ch e www.swisstrails.ch.

Con il TCS sconto del 10 percento Le offerte di SvizzeraMobile, come: alberghi, ostelli, servizio trasporto bagagli, assistenza e noleggio bici, possono essere prenotate ovunque in Svizzera. L’operatore turistico più noto si chiama SwissTrails ed è partner di Viaggi TCS. Il proprietario di SwissTrails, Ruedi Jaisli, è un amante della natura e ha attraversato a piedi più volte il nostro paese, vedi intervista a destra. Consigliamo ai soci del club che progettano le loro prossime vacanze di prenotare presso SwissTrails (alloggio, bagaglio, trasporto, documentazione di viaggio), dal momento che verrà loro concesso uno sconto del 10 percento sul prezzo finale. Le offerte di SwissTrails figurano sul nuovo catalogo «SvizzeraMobile» di Viaggi TCS, disponibile gratuitamente presso tutte le agenzie del club, telefono 0844 888 333 oppure al sito Internet www.bici.tcs.ch. Bü

foto SwissTrails/Ch. Sonderegger

Grazie a SvizzeraMobile | Una domenica di dieci anni fa, migliaia di persone hanno compiuto il giro del lago di Morat in bici e a piedi dando così vita al primo slowUp. Oggi, oltre 500 mila visitatori si incontrano ogni anno per partecipare a 24 giornate senz’auto che si svolgono in tutta la Svizzera. Il TCS è presente di volta in volta quale coorganizzatore. Grazie a questa presenza, alla partecipazione di «La Svizzera, Paese del ciclismo» e a quella dell’Expo 02 è nata SvizzeraMobile. SvizzeraMobile è la rete nazionale dedicata al traffico lento e crea le premesse ideali per una mobilità combina-

ta nei settori svago e turismo. Il ventaglio delle offerte comprende percorsi nazionali e regionali particolarmente attrattivi. Attualmente esistono nove itinerari dedicati alla bici, sei alle passeggiate a piedi, tre alla mountain-bike, tre ai pattini in-line e uno alla canoa. L’infrastruttura è adeguata: 52 guide in tedesco, francese e inglese forniscono informazioni dettagliate. Indicazioni che si possono ottenere anche su Internet. Il TCS, come del resto molti uffici federali, Cantoni, FFS e sponsor nazionali, è anche

Ritemprarsi e divertirsi aumentano la gioia di vivere. Che sia sulle proprie gambe o sulle rotelline: procedere allegramente con la sola energia fornita dai muscoli lungo i percorsi di SvizzeraMobile, attraverso splendidi paesaggi, è un’esperienza entusiasmante.


9 aprile 2009 | touring 6 | viaggi e tempo libero

Il piacere di fare attività all’aperto con tutta la famiglia: attraversare la Svizzera in bici dà sicuramente un grande divertimento.

«Offerte per tutte le tasche» »

A cosa è dovuto il successo di SvizzeraMobile e di SwissTrails? Ruedi Jaisli: SvizzeraMobile ha riunito in un unico progetto infrastrutturale i budget di tutti i Cantoni. SwissTrails, dal canto suo, ha creato un’offerta che interessa le regioni e che – in materia di marketing – è sostenuta da tutti. Qual è lo scopo? L’obiettivo di SvizzeraMobile è quello di promuovere la mobilità creata dalla forza muscolare e l’adeguata infrastruttura. SwissTrails facilita la partecipazione di tutti tramite interessanti offerte turistiche, prenotazione centralizzata degli alloggi e una rete a livello nazionale di trasporto bagagli. Che cosa significa ciò in cifre? Parliamo di 500 alloggi sparsi in 300 località situate lungo i diversi itinerari. O, detto in altri termini: l’estate passata i nostri corrieri hanno trasportato, nel corso di 24 mila pernottamenti, 20 mila valigie.

E per quanto riguarda la rete degli itinerari e le possibilità di pernottamento? La rete per il traffico lento può essere percorsa a piedi, in bici, in mountain-bike, sui pattini e in canoa. Lungo questi itinerari SwissTrails ha allestito una fitta rete di alloggi che vanno dal campeggio, agli ostelli della gioventù, dal pernottamento sulla paglia fino agli alberghi di gran lusso. Tutto questo sembra oltremodo allettante e divertente. A chi si rivolge? A tutti coloro i quali vogliono essere attivi. Indipendentemente dall’età, dalle disponibilità economiche e dalla forma fisica. Sono perciò comprese le famiglie? I bambini amano andare in bici e in rampichino. La questione, però, è sempre la

«La gente desidera uscire all’aperto»

stessa, cioè se l’intera famiglia, sia per età sia per condizione fisica, si trova allo stesso livello, in modo che tutti possano divertirsi. E per quanto riguarda il prezzo delle offerte? Un giro di sei giorni, non importa se compiuto a piedi, in bicicletta o calzando i pattini in-line, albergo compreso, costa 785 franchi. Con una sistemazione più semplice per i pernottamenti – in genere si tratta di una camera a più letti – il pacchetto costa 550 franchi. Va di moda il ritorno alla natura anche nei periodi di crisi economica? La crisi non ci spaventa. Oltre al desiderio di un ritorno alla natura è anche palese la tendenza a condurre una vita sana. Quando tira «aria di crisi» si tende sempre, nel programmare una vacanza, a non allontanarsi troppo da casa. Bü

«

Ruedi Jaisli è il proprietario di SwissTrails.

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9 aprile 2009 | touring 6 | sezione ticino

Un sabato al risparmio

Giornata giuridica del TCS Venerdì 8 maggio 2009 si svolgerà la 21° Giornata giuridica organizzata dalla Sezione Ticino e da ASSISTA TCS presso l’Albergo Splendide Royal di Lugano. La manifestazione, curata dall’avv. Mario Molo di Bellinzona, è una giornata di aggiornamento post universitario per magistrati, avvocati ed assicuratori. Relatore della giornata sarà il Prof. Dott. Avv. Baptiste Rusconi di Losanna, che intratterrà i partecipanti su: «Le più recenti e significative sentenze del Tribunale federale in materia di Responsabilità Civile».

Corsi «2 fasi» Sono ripresi i corsi della formazione in «2 fasi». Si ricorda ai giovani neoconducenti che possono iscriversi alle date preferite sul sito www.tcs-ticino.ch. Il primo giorno si svolge sulla pista del TCS all’aeroporto di Ambrì, mentre la seconda giornata è in programma nel Centro TCS di Rivera. Costo 1° giorno: – Soci «Cooldown Club»: Fr. 260.– – Figli di soci TCS: Fr. 280.– – Non soci: Fr. 320.– Costo 2° giorno: – Soci «Cooldown Club»: Fr. 280.– – Figli di soci TCS: Fr. 300.–. Non soci: Fr. 340.–

Multe milanesi Da giorni la società d’incasso «Credit Management» di Küsnacht (ZH) sta recapitando ad automobilisti svizzeri una valanga di multe, comminate dalla polizia comunale di Milano. Dubbi sulla legalità.

La giornata «Eco-Day», organizzata con il patrocinio del Dipartimento cantonale del Territorio, della City Carburoil e del Centro Mercedes di Pazzallo, si svolgerà sabato 16 maggio 2009 presso il Centro TCS di Rivera. Una gara a premi. Saranno ammessi alla prova i primi 120 giovani patentati tra i 20 e i 30 anni che s’iscriveranno sul sito www.tcs-ticino.ch, dove è anche scaricabile il programma dettagliato. Dopo esser stati eruditi nella tecnica della guida parsimoniosa, essi sosteranno una prova su un percorso prestabilito, con auto munite di apparecchiatura per rilevare il consumo. Alla fine delle varie manche sarà premiato il migliore d’ogni gruppo, mentre a conclusione della giornata sarà proclamato il vincitore assoluto. La giornata sarà animata da momenti di educazione e prevenzione stradale (esercizi di fre-

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nata, scansamento degli ostacoli, dinamica in curva ecc.). Sarà inoltre in funzione un servizio di rinfresco gratuito. Ogni partecipante riceverà una chiavetta USB come omaggio di benvenuto, mentre i migliori «ecodriver» vinceranno buoni carburante e altri premi.

Convocazione della Assemblea 2009 dei delegati sezionali L’assemblea generale ordinaria dei delegati della Sezione Ticino del Touring Club Svizzero è convocata nell’Aula magna della SUPSI di Lugano-Trevano per giovedì 14 maggio 2009, alle ore 17.30. Ordine del giorno: – Approvazione del verbale dell’assemblea generale ordinaria del 16 maggio 2008 svoltasi a Scruengo/Piotta. – Premiazione dei migliori apprendisti del ramo auto-meccanico. – Relazione presidenziale per l’anno 2008; discussione e approvazione. – Relazione del tesoriere e rapporto dei revisori statutari sul conto d’esercizio 2008 e sul bilancio al 31. 12. 2008; discussione e approvazione. – Nomine statutarie – Determinazione delle quote sociali per il 2010. – Eventuali. Al termine dei lavori assembleari seguirà la relazione dell’ingegner Denis Rossi, direttore del settore Sud della società Alptransit, che avrà per tema lo stato attuale dei lavori nella galleria ferroviaria di base della NTFA San Gottardo, nella nuova galleria del Monte Ceneri e i possibili sbocchi verso l’Italia.

La Sezione Ticino e la protezione giuridica Assista TCS hanno verificato la procedura intrapresa assieme ai loro consulenti legali italiani, constatando che molte di queste contestazioni contengono errate informazioni. Per esempio, parecchi automobilisti riconoscono di aver commesso l’infrazione, ma tanti altri possono dimostrare che la data, oppure l’ora, della presunta infrazione non è corretta. Inoltre, nella fattispecie esiste un problema fondamentale di errata procedura. Infatti, l’autorità che ha rilevato l’infrazione ha il dovere di notificarla direttamente; e ciò avviene: sul posto per mano dell’agente di polizia oppure tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno spedita dall’organo di polizia. In secondo luogo l’automobilista, entro i termini di legge (60 giorni), ha la possibilità di pagare oppure di inoltrare ricorso all’autorità competente. Tuttavia, se il pagamento non avviene entro i termini legali e non vi è stata alcuna reazione, l’importo della multa raddoppia automaticamente. Soltanto a questo punto potrebbe giustificarsi l’intervento di una società d’incasso in Svizzera, con l’eventuale aggiunta di spese amministrative. Altro punto fondamentale: queste multe cadono in prescrizione dopo 360 giorni, calcolati non a partire dalla data dell’infrazione commessa, ma soltanto dal momento in cui l’autorità ha potuto determinare chi sia l’effettivo proprietario dell’automobile. Siccome, per i veicoli con targhe svizzere, questo accertamento può essere determinato con una ricerca su internet, bisogna aggiungere ai 360 giorni un lasso di tempo ragionevole per effettuare tale operazione. In conclusione: se non vi è stata regolare notifica da parte delle preposte autorità italiane, le lettere della «Credit Management» (tra l’altro spedite per posta normale) non hanno alcun valore. Rimane, comunque, un punto fermo che è anche una questione di correttezza: se c’è stata effettivamente l’infrazione, il responsabile riconosca in coscienza il fatto ed accetti di saldare il proprio debito, beninteso deducendo dall’importo le spese amministrative.


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club e soci | touring 6 | 9 aprile 2009

«Il mercato si inasprirà» Martin Wüthrich, responsabile del settore assicurazioni danni dell’Associazione svizzera d’Assicurazioni, parla dei premi dei veicoli a motore, trasparenza e tariffe secondo nazionalità.

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Come è lo stato di salute delle assicurazioni svizzere alla luce della crisi finanziaria attuale?

Martin Wütrich: L’economia assicurativa elvetica resta solida. Gli assicuratori registrano leggeri aumenti per le polizze vita e non vita ed i risultati degli affari assicurativi sono buoni. Il volume dei premi delle assicurazioni veicoli a motore è rimasto stabile. Tuttavia, la caduta dei mercati finanziari si ripercuoterà sui risultati di gestione e lascerà chiare tracce sui conti finali degli assicuratori. Questi risentiranno anche della recessione economica.

Quanto profondamente saranno colpiti gli automobilisti?

I prodotti assicurativi vengono regolarmente adeguati ai progressi dell’industria dell’automobile e alle esigenze della clientela. Perciò, i clienti approfittano di prestazioni sempre più adattate alla loro situazione reale. Il mercato s’inasprirà ulteriormente per quanto riguarda i premi. Negli

Cosa significa in particolare per le assicurazioni veicoli a motore?

I criteri dei premi assicurativi I fattori presi in considerazione per redigere un’offerta variano a dipendenza della compagnia d’assicurazione. Generalmente si tratta dei dati del veicolo, quali la potenza, la cilindrata, il peso, la marca oppure il tipo di veicolo e dell’uso che se ne fa, se privato o professionale, se si dispone o no di un garage, del Cantone e della località di residenza. Vi sono poi caratteristiche personali come l’età, l’esperienza o il numero di incidenti avuti in passato. L’elenco non è esaustivo. Presso molte compagnie i fattori decisionali oscillano da dieci a venti.

«I premi saliranno a medio termine» ultimi anni i premi delle assicurazioni per i veicoli a motore sono stati messi fortemente sotto pressione. Il prezzo era elastico ed i rischi molto circoscritti al mercato. Tuttavia, negli ultimi due anni l’onere dei danni nel settore della responsabilità civile registra una leggera crescita. Secondo me questo significa che i premi aumenteranno a medio termine, tanto più che i danni corporali diventano sempre più costosi e che in tempi difficili la situazione può appena migliorare. I nostri soci si lamentano spesso della difficoltà di confrontare le offerte. Una domanda diretta: perché il mercato delle assicurazioni delle automobili è tanto poco trasparente?

Non è poco trasparente, piuttosto è un mercato con un’offerta sfaccettata con diversi prezzi. I clienti hanno la possibilità di scelta. In fondo, sono subito informati sia sulla responsabilità civile sia sulla polizza casco totale o parziale. La varietà di prodotti garantisce che ogni proprietario di veicoli

photothek

La difficile situazione economica tocca da vicino anche il mercato delle automobili. Attualmente si comprano meno veicoli, sia nuovi che usati. A tutto ciò si aggiunga il fatto che i clienti tendono ad ottimizzare i premi assicurativi. Forse la casco totale sarà disdetta prima e si rinuncerà all’assicurazione per danni di parcheggio.Tutto ciò ha senz’altro un influsso sugli assicuratori. Ma poiché i risultati del 2008 erano buoni, ne deduco che i premi medi del 2009 non varieranno di molto.

possa confezionare l’assicurazione secondo i propri bisogni. Negli ultimi dieci anni la base di calcolo dei premi è cambiata notevolmente. Prima della liberalizzazione del mercato, a metà anni Novanta, pochi criteri determinavano i premi. Oggi sono molteplici. Ogni assicuratore tenta di calcolare un premio dipendente dal rischio. Il tariffario si basa su procedure matematico-scientifiche riconosciute. I rischi vengono riassunti sulla base di rilevamenti statistici e di caratteristiche simili per gruppi con la stessa esposizione al rischio. Questa suddivisione per gruppi viene riesaminata regolarmente e, nel caso, aggiornata sulla base dei rilevamenti condotti. Il metodo con cui sono soppesati i singoli criteri e definiti i


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Di tanto in tanto qualcuno s’arrabbia per le tariffe che prendono in considerazione il Paese di provenienza del proprietario del veicolo. In parole povere: a seconda della nazionalità il premio assicurativo è molto più caro. Cosa ne pensa?

Assieme ai dati personali del conducente e a quelli del veicolo recita un ruolo anche il paese d’origine. L’assunzione di questo parametro è giustificato, perché le statistiche dimostrano che la quota di danni varia a dipendenza della nazionalità del conducente. Infatti, un importante fattore di calcolo delle tariffe è la frequenza di incidenti, calcolata in base a quanti incidenti vengono annunciati ogni mille assicurati. A dipendenza del Paese d’origine, si registrano frequenze di sinistri che possono anche raggiungere il doppio della media. Il criterio «nazionalità» è stato già esaminato dalla Confederazione e ritenuto giuridicamente corretto.

«La soglia minima dei premi è raggiunta» Come vede lo sviluppo del mercato delle assicurazioni per veicoli a motore?

Lo sviluppo dei prodotti sarà tagliato ancora di più sulle singole esigenze dei clienti. Si terrà anche conto del canale tramite cui si stipula la polizza. Un prodotto su Internet dovrà essere più semplificato rispetto ad un prodotto che va comprato in agenzia. La soglia minima dei premi dovrebbe essere toccata in un futuro prossimo. Prevedo premi in rialzo, in particolare per la responsabilità civile. Una consulenza personale è ancora il modo migliore per calcolare la polizza assicurativa più appropriata.

gruppi di rischio resta, comunque, di competenza delle singole compagnie. Cosa pensa dei confronti fra premi che vengono pubblicati sui mass media, con solo quattro o sei profili che spesso non sono rappresentativi?

Le comparazioni di prezzo sono purtroppo diventate una tendenza. Sono da prendere con beneficio d’inventario. A quali punti devono fare attenzione i clienti, affinché possano ottenere il miglior rapporto prezzo/prestazioni?

In linea di massima, bisogna chiedersi quale rischio intendo assumermi come automobilista. Cosa sono disposto a pagare per-

sonalmente e quando dovrebbe entrare in gioco l’assicuratore? Ciò conduce inevitabilmente alla delicata questione della corretta copertura assicurativa: voglio una casco totale con una franchigia bassa, un’assicurazione di parcheggio e per gli occupanti oppure voglio mantenere basso il mio premio? Soltanto allora posso mettermi a fare paragoni. Oggi Internet è un mezzo d’aiuto adatto. Tuttavia, oltre ai premi, bisogna fare attenzione ad esaminare scrupolosamente anche le condizioni d’assicurazione. La copertura è effettivamente identica oppure vi sono differenze a livello di franchigia o esclusioni? In alternativa ci si fa fare qualche offerta dalle compagnie d’assicurazione preferite.

Ha un consiglio fondamentale da dare ai nostri soci a proposito di come scegliere l’assicurazione?

Per scegliere la copertura assicurativa più corretta bisogna prendersi del tempo. La domanda principale da porsi è: quale rischio finanziario voglio assumermi personalmente? Solo dopo viene il premio. Si possono ottenere informazioni anche tra le proprie amicizie, facendosi dire da quali compagnie si sono fatte buone esperienze in caso di danni e se si è stati trattati meglio. Perché è decisivo che ci si trovi in buone mani se succede qualcosa.

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Intervista: Heinz W. Müller Info Touring Auto TCS è l’assicurazione con buoni rapporti prezzo/prestazioni per automobilisti e conducenti di motociclette e scooter. Prima della scadenza della sua polizza provi a chiedere un’offerta: www.autotcs.ch, al numero telefonico 0800 801 000 oppure direttamente nelle agenzie del TCS.


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club e soci | touring 6 | 9 aprile 2009

Campeggiare in proprietà Anche chi sinora non è mai andato in campeggio, può scoprire la propria passione per l’aria aperta nelle confortevoli case mobili del campeggio del TCS a Martigny.

› Negli ultimi anni, le abitudini e le esigenze dei campeggiatori sono molto cambiate ed è cresciuta, e probabilmente continuerà a crescere, la domanda di cosiddetti «alloggi alternativi» nelle aree di campeggio. Con alloggi alternativi si intendono tutte le strutture stabili come mobilhome, bungalow e semplici ostelli, che vengono offerti al posto di abitazioni mobili come tende, camper e roulotte. Questa tendenza è stata riconosciuta da Camping TCS che, a partire dall’autunno dell’anno scorso, offre anche le mobilhome. Con le case mobili del produttore francese «Louisiane» si è riusciti ad affermare anche in Svizzera un marchio ormai diventato leader in Europa. Infatti, le case mobili di Louisiane si ritrovano su oltre 500 campeggi europei.

Modelli a Martigny | Al momento, sul

Il responsabile di Camping TCS, André Ginzery, ci confida che è prevista l’installazione di una quarantina di chalet entro Peter Widmer quattro anni.

Info Touring Sul campeggio TCS di Martigny si potranno visitare le mobilhome: lu 13.4, do 19.4, sa 25.4; 10.30–16.00.

Cinque tipi | Attualmente, ci sono cinque tipi di case mobili firmate Louisiane con diverse planimetrie; due possono ospitare fino a sei persone. Tutti i modelli appartengono alla linea «premium» e sono abitabili anche d’inverno. Il termine di consegna al momento è di sei settimane. L’acquirente deve sempre prendere la mobilhome ammobiliata, il che non dovrebbe affatto dispiacere. Il campeggio del TCS «Les Neuvilles» a Martigny si rivela essere un ideale punto di partenza per molte gite in Vallese sia d’inverno che in estate. A piedi, in soli cinque minuti, si può raggiungere il centro della città vecchia dove si possono fare acquisti.

Funziona così Le mobilhome Louisiane della linea premium costano da 60 000 a 85 000 franchi, secondo la versione. A questo si aggiunge l’affitto annuo della parcella sul terreno di campeggio, pari a 4200 franchi. Gli interessati possono rivolgersi a: Ruth Huber, Camping TCS, tel. 079 747 87 95, r.hubertanay@romandie.com. Vi mostrerà le case modello. L’ordinazione verrà trattata dalla ditta Chalet Traeger SA a Estavayer-le-Lac, specializzata in costruzione di chalet, che fornisce le mobilhome e le installa. wi

foto mw, ald

campeggio del TCS di «Les Neuvilles» a Martigny, in Vallese, si trovano quattro modelli di mobilhome, che possono venire visitati (v. giorni e orari nella nota a margine).

Dall’esterno, al primo colpo d’occhio, sembrano tutte uguali, ma non appena vi si accede e si guardano gli allestimenti interni, allora i visitatori dimenticano tutti gli stereotipi del tipo: cuscini e tende fiorate, legni scuri, spazi angusti e via dicendo. Gli chalet della Louisiane, infatti sono luminosi, spaziosi e arredati con mobili e tessuti alla moda.

Luminose, spaziose e dal design attuale: le principali virtù delle mobilhome istallate nel campeggio del TCS a Martigny.


9 aprile 2009 | touring 6 | il punto

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Panoramica prezzi e prestazioni TCS

ETI TCS www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura Mondo Fr. 45.–

Mathias Wyssenbach

Affiliazione www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e a seconda della motociclisti) Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–* * camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–

Purtroppo oggi nelle maggiori città svizzere i ciclisti godono dell’impunità più totale.

Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.– ASSISTA www.assista.ch Assicurazione protezione giuridica Circolazione Famiglia Fr. 96.– Individuale Fr. 66.– Privata Famiglia Fr. 215.– Individuale Fr. 192.– Immobili Fr. 95.– Auto TCS www.autotcs.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio su richiesta Assicurazioni due ruote www.assicurazionitcs.ch Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* Contrassegno responsabilità civile (RC) bici Fr 6.50* Moto-Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS Carta di credito TCS drive TCS MasterCard drive Carta partner TCS-American Express drive Gold Carta partner

Fr. Fr. Fr. Fr.

50.– 20.– 50.– 50.–

Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci del club informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. Test&Training www.test-et-training.tcs.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen (da giugno 2009). Formazione in due fasi www2fasi.tcs.ch corsi obbligatori per la licenza di condurre definitiva. Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch Per ogni viaggio un consiglio personalizzato nelle agenzie di Viaggi TCS (tel. 0844 888 333) Per ottenere ulteriori informazioni sulle prestazioni del TCS e sui numerosi vantaggi offerti ai soci tel. 0844 888 111 o www.tcs.ch

In bici senza badare al prossimo

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Controllo di polizia ad un semaforo rosso in prossimità della stazione di Berna: su 27 infrazioni registrate sull’arco di un’ora, 26 erano da addebitarsi a ciclisti! Un esempio lampante delle sempre più frequenti infrazioni alle norme della circolazione da parte dei conducenti di biciclette. Il codice della strada stabilisce per tutti gli utenti delle regole, che dovrebbero accrescere la sicurezza della circolazione. Le principali valgono in modo eguale per automobilisti, ciclisti e pedoni. Purtroppo, però, i ciclisti ignorano sempre più spesso codeste regole, che servono anche alla loro sicurezza personale. Qualche esempio tipico di tutti i giorni: 쮿 Improvvisi cambiamenti di direzione senza preavvisare con il braccio 쮿 Circolare senza luci al calar delle tenebre o addirittura di notte 쮿 Attraversare gli incroci con il rosso 쮿 Circolare sui marciapiedi 쮿 Circolare sulle corsie degli autobus 쮿 Gruppi di biciclette che circolano fianco a fianco sulle strade più ampie 쮿 Posteggiare le biciclette sui marciapiedi, in modo che i pedoni sono costretti a scendere in strada Da decenni il Touring Club Svizzero si impegna per l’educazione dei bambini e dei giovani ciclisti assieme all’Ufficio per la

prevenzione degli infortuni, alle scuole e alla polizia. Eppure pare che molto di ciò che s’insegna venga dimenticato. Un altro problema: le regole della circolazione in bicicletta non vengono quasi più fatte rispettare. Le multe sono probabilmente troppo basse per avere un effetto dissuasivo: ad esempio, circolare senza luce – quand’anche venisse punito – costa solo tra i 20 ed i 60 franchi oppure attraversare con il rosso viene sanzionato soltanto con 60 franchi. Se a causa di infrazioni del genere da parte di ciclisti si verifica un incidente con un’automobile, secondo l’odierna interpretazione giuridica l’automobilista rischia ancora di vedersi accollare parte della colpa. E questo solo perché un’auto è stimata pericolosa a priori, anche se il conducente non ha alcuna colpa nel caso specifico. Questa prassi deve cambiare, considerato che le infrazioni alle norme da parte dei ciclisti sono sempre più frequenti. Ancora meglio sarebbe se le più elementari regole di comportamento e di sicurezza dei ciclisti fossero nuovamente conosciute e anche applicate. Fino a quando la responsabilità individuale verrà scarsamente pubblicizzata, si rendono purtroppo necessari maggiori controlli e sanzioni conseguenti. Circolare in bicicletta va promosso e deve essere un piacere. Ma va accompagnato dal rispetto per gli altri utenti della strada e dall’attenzione per la propria sicurezza.

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Niklaus Lundsgaard-Hansen, presidente centrale del Touring Club Svizzero (TCS).



9 aprile 2009 | touring 6 | la pagina dei lettori

Forum

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il concorso

«Touring» 5/2009

Tutte le misure atte a prevenire un incidente mortale sono utili. Perché, allora, alla consegna della patente non sono applicate limitazioni simili a quelle usate per le motociclette? Vale a dire, guidare all’inizio con un motore poco potente. I pirati della strada che vengono colti in flagrante sono soprattutto neoconducenti. Sarebbe così difficile varare una legge secondo la quale, i neopatentati potrebbero guidare per i primi anni, ad esempio, soltanto automobili con una cilindrata di 1,3 litri al massimo? Sono convinto che questa sia un provvedimento sensato, atto a diminuire la velocità eccessiva sulle strade. Helmut Kiesalter, Zurigo

Che vadano in taxi!

Lo psicoterapeuta Andreas Widmer dice testualmente: «In otto anni di pratica terapeutica con i pirati, non ne ho incontrato uno solo che abbia misurato i rischi del suo comportamento stradale…». Una persona che non sia in grado di far questo è incapace di intendere e di volere e quindi non può circolare. Ai pirati della strada bisognerebbe confiscare l’auto per tutta la vita. I pazzi per la velocità possono benissimo andare in taxi, come tanti altri.

Un anziano molto arzillo «Touring» 3/2009, Forum

Bernhard Nater (@)

Colpa della pubblicità

Purtroppo si continuano a fabbricare automobili sempre più potenti. E nelle pubblicità non cessano di apparire termini come «sportività», «accelerazione» oppure «capacità di muoversi su tutti i terreni», per at-

Scooter cittadino

Forse il signor Peter Einstein («C’è anziano e anziano») fa parte di quella categoria di automobilisti che dovrebbero essere esaminati per vedere se sono idonei al volante. Se ha dei problemi, fa bene a smettere di guidare. Gli insicuri dovrebbero essere penalizzati, compresi i giovani spericolati. Personalmente – socio TCS da più di 40 anni – ho ottenuto un ottimo giudizio alla visita medica dei 70 anni, conduco ancora e traino anche una roulotte. Sono, invece, d’accordo con l’autore della lettera successiva, Ernst Achermann, quando sottolinea che migliaia di automobilisti stranieri varcano il confine e circolano sulle nostre strade pur facendo pietà dal punto di vista della Gianni Ceppi, Balerna guida.

Il Piaggio X7 125 è un pratico scooter cittadino per l’uso quotidiano. Grandi ruote – 14 pollici davanti e 13 dietro – permettono una tenuta stradale ideale sulle vie cittadine. Grazie alla tecnologia avanguardistica del telaio e del motore, lo scooter X7 offre un’ottima aderenza risultando maneggevole. Il motore quattro tempi a raffreddamento liquido con 4 valvole (norma antinquinamento Euro 3) fornisce un’elevata potenza. Tentate la fortuna per vincere un Piaggio X7 nero del valore di 5495 franchi. Sponsor del premio: Ofrag Vertriebsgesellschaft, Lupfig, www.ofrag.ch

foto rdb, 7Pictures

Contro i pirati ogni misura è lecita

trarre – tramite allettanti contratti di leasing – persone che vogliono mettersi in mostra, seppur a corto di quattrini e con poco cervello. In questo modo, si favorisce l’attuale tendenza alla mancanza di rispetto reciproco, all’egoismo e al machismo. Naturalmente il mercato non ha una coscienza e dalla produzione dipendono migliaia di azionisti e di posti di lavoro. Tuttavia una statistica che indica quali case automobilistiche e quali modelli sono più coinvolti in incidenti dovuti ad eccessi di velocità, sarebbe molto istruttiva. Werner Neumann, Näfels

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch.

Impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Marder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Art Director/Fotografie: Martin Lobsiger (mlo). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Nadia Visentini (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96 028, totale: 1 355 061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66, e-mail: service@tcs.ch o all’agenzia TCS (tel. 0844 888 111, fax 0844 888 112). Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Le domande: 1. Per quanti anni la madre di Sylvia Michel ha gestito un ricovero per ricci? 2. Quanto è lunga la nuova Citroën C3 Picasso? 3. A che altitudine si trova il vulcano Ngorongoro in Tanzania? Si possono fornire le risposte per posta (unicamente su cartolina postale), tramite SMS, email o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 4/09: la Seat Ibiza è stata vinta da Nicolas Jan di Morges. Congratulazioni. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte; touring@tcs.ch (intestazione: concorso) Termine d’invio: 19 aprile 2009


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l’incontro | touring 6 | 9 aprile 2009

Sì, trivellazioni di sondaggio saranno effettuate in autunno a Hermrigen, vicino a Bienne, e nel lago Lemano all’altezza del castello di Chillon. Secondo le stime, ogni giacimento potrebbe coprire il fabbisogno di gas in Svizzera per circa tre anni.

Lo svizzero che cerca l’oro nero La prospezione petrolifera in Svizzera sta vivendo un boom senza precedenti. Eloi Dolivo, geologo, spiega il fenomeno.

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Lei ha appena terminato uno studio sul gas e sul petrolio in Svizzera occidentale. C’è motivo per essere contenti?

A dire il vero, si potrebbero trovare una mezza dozzina di giacimenti della durata di una quindicina d’anni ciascuno. A mio parere, si tratterebbe prima di tutto di gas, ma alcune società privilegiano l’opzione petrolio. Una di loro ha ottenuto una concessione per la regione che va da Nyon (VD) alla Val-de-Travers (NE).

Con quante probabilità di successo?

Le prospettive sono buone, dato che si è trovato petrolio e gas non lontano da lì, nel Giura francese, come pure in altre regioni del mondo geologicamente identiche. Inoltre, le miniere d’asfalto della Val-de-Travers, molto apprezzate dai turisti, sono un vero e proprio giacimento di petrolio. Prossimamente in Svizzera verranno avviati altri lavori di prospezione?

Di fronte a questi progetti, si può parlare di boom petrolifero in Svizzera?

Effettivamente, sembra di essere tornati agli inizi degli anni Ottanta, epoca durante la quale la compagnia Elf aveva proceduto ad una mezza dozzina di trivellazioni in Svizzera. Certo, al giorno d’oggi, le «grandi» – come Shell, BP o Total – non sono più presenti, mentre sono molto attive diverse piccole compagnie. Questi progetti non sono rimessi in causa dalla caduta del prezzo del petrolio?

È certamente più difficile per le compagnie petrolifere trovare investitori – e la borsa è in zona rossa –, ma questa situazione non durerà. A mio avviso, fra cinque anni si assisterà a un rialzo dei prezzi. Per quale motivo?

Perché diversi Paesi dell’OPEP (Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio) hanno visto precipitare le loro entrate del 400%. Per uscire da questa situazione difficile e generatrice di problemi sociali, s’impegneranno a riportare il prezzo del barile di greggio attorno agli 80 dollari, ciò che spingerà il prezzo della benzina sino a circa 1,80 franchi al litro. In Svizzera, oltre a Hermrigen e al lago Lemano, dove si hanno le maggiori chance di trovare petrolio o gas?

Nel nord del canton Vaud, dato che questa regione si trova su un sistema di faglie che fa rimontare il petrolio in superficie. Si può, inoltre, vederlo sgorgare nella cava di Eclépens. Ragion per cui sono state condotte diverse campagne antisismiche e sono stati forati sette pozzi negli anni Settanta. La Svizzera, come nazione petrolifera: sembra una battuta spiritosa…

Un pregiudizio da correggere: pensate solo che la vicina Austria estrae il 20 percento del suo fabbisogno annuo di gas e petrolio da un paesaggio geologico del tutto simile al nostro.

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Fabian Unternährer

Intervista: Jacques-Olivier Pidoux

Eloi Dolivo sulle rive del Lemano, sul cui fondo si celano riserve di gas naturale.

In pillole Geologo petrolifero, Eloi Dolivo, 55 anni, ha lavorato per una ventina d’anni tra le fila di Shell e di altre compagnie prima di diventare consulente. Ha appena condotto uno studio sulla presenza di petrolio e gas naturale nelle concessioni in Svizzera occidentale. Attualmente, dirige lavori di esplorazione petrolifera nel Sud-Est asiatico.




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