23 aprile 2009 touring 7 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
Il giornale della mobilitĂ
Concorso: soggiornare in un albergo di classe con vista sull’Aare Opinioni a confronto Pro e contro gli incentivi per la rottamazione 9
Test della Hyundai i20 La piccola coreana perfetta per la cittĂ 12
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Vacanze tutto compreso Non costano poco, ma sono ideali per le famiglie 25
23 aprile 2009 | touring 7 | editoriale e sommario
12 Test della Hyundai i20 Premium Esaminata dal TCS l’ultima creazione coreana, la i20 che prende il posto della Getz. Sebbene non le manchi niente, né fuori né dentro, non suscita grosse emozioni.
Chi aiuta il prossimo è un vero modello
Foto di copertina I Cavalieri della Strada Otto Kühne (sin.) e Marcel Tischhauser Autore: Raphael Forster, (7Pictures)
18 Lettori di «Touring» in crociera Ai nostri soci offriamo la possibilità di compiere una crociera con la MSC Fantasia, la nave più grande e moderna d’Europa. Dodici giorni da sogno ad inizio dicembre.
società e mobilità 4 Test dei tunnel: le infrastrutture svizzere sotto esame hanno fornito buoni risultati. 9 Pro e contro: istituire un premio di rottamazione per le vecchie automobili?
test e tecnica 15 Skoda e hockey: notorietà per la marca d’auto grazie alla sponsorizzazione sportiva. 17 Infiniti sbarca in Svizzera: saloni raffinati per il marchio alto di gamma di Nissan.
viaggi e tempo libero 23 Berlino festeggia: manifestazioni per i vent’anni della caduta del Muro. 25 Vacanze tutto compreso: ideali per le famiglie grazie alla spesa preventivata.
club e soci 26 Eroi della strada: da quarant’anni si premiano i cavalieri coraggiosi.
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il consulente contatti TCS, il punto: Rita Moll forum, il concorso, impressum l’incontro: Arthur Sieber, fotografo di incidenti stradali per la stampa
Keystone
I comportamenti cavallereschi nel senso migliore del termine, purtroppo oggi non sono più in voga. Quante volte negli ultimi tempi avete lasciato il posto in autobus o in treno ad una persona malferma oppure quando è stata l’ultima volta che avete aiutato qualcuno in situazione di difficoltà? Perlopiù non abbiamo tempo oppure siamo già talmente saturi che non prestiamo neppure attenzione a chi ha bisogno d’aiuto. La mentalità di occuparsi prima di tutto del proprio tornaconto fa sempre più scuola. Oggi, purtroppo, comportamenti virtuosi come occuparsi degli altri, dimostrare comprensione, disponibilità al soccorso o premura non sono tra quelli che vanno per la maggiore. Non così per i «Cavalieri della strada», che salvano vite umane in modo spontaneo, a volte addirittura in situazioni particolarmente pericolose: si tuffano in acque profonde o s’introducono in auto in fiamme, per portare soccorso. A mio parere queste persone – negli ultimi 40 anni sono stati consacrati 428 Cavalieri della strada – rappresentano i veri modelli da seguire. Non dobbiamo volgere lo sguardo verso superficiali divi dello spettacolo, sportivi milionari o politici dalla battuta ad effetto, ma piuttosto verso gente che s’impegna spontaneamente per il prossimo. Per questo motivo l’onorificenza di «Cavaliere della strada» ha un significato tanto particolare, perfino in tempi come quelli odierni, troppo spesso improntati all’egoismo. Felix Maurhofer, caporedattore
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L’industria automobilistica cinese esplode Mentre in Europa le vendite di automobili nuove crollano, le fabbriche automobilistiche cinesi continuano a produrre a ritmo serrato: attualmente in Cina vengono sfornate oltre un milione di vetture al mese.
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società e mobilità | touring 7 | 23 aprile 2009
La luce alla fine del tunnel
› Non è necessario soffrire di claustrofobia per provare una sensazione spiacevole entrando in un tunnel. E se questa impressione viene aggravata da un’illuminazione insufficiente, una segnaletica delle uscite d’emergenza poco chiara e traffico in senso contrario in un solo tubo, allora il conducente è portato a guidare un po’ più velocemente per arrivare prima dall’altra parte. La situazione in Svizzera però non è così deludente, come conferma il programma di valutazione dei tunnel (EuroTAP). Tre gallerie su quattro esaminate dal TCS hanno ottenuto il voto «molto buono». Sono tutte situate lungo tratte che conducono verso località sciistiche: Stägjitschugge a Visp, Flimserstein a Disentis e Collombey a St. Triphon. I tre tunnel di ottima qualità sono stati costruiti tra il 2003 e il 2008 e rispondono agli attuali standard di sicurezza. Anche il TCS ha contribuito a ottenere questi standard elevati mediante i suoi test dei tunnel effettuati ogni anno per scovare e rendere pubblici gli eventuali difetti.
Il programma europeo di valutazione dei tunnel Euro TAP evidenzia i difetti, ma le gallerie svizzere sono in maggioranza ottime. Un risultato a cui ha contribuito anche il test dei tunnel condotto dal TCS ogni anno.
Gioia e preoccupazioni | La pecora nera è invece la galleria Vue-des-Alpes a La Chaux-de-Fonds. Il tunnel, costruito nel continua a pagina 6
Risultati del test dei tunnel 2009 Tunnel/in esercizio 1 Stägjitschugge/2008 2 Collombey/2003 3 Flimserstein/2007 4 La Vue-des-Alpes/1993
valutazione molto buono molto buono molto buono sufficiente
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foto mlo, mw
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23 aprile 2009 | touring 7 | societĂ e mobilitĂ
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Il test dei tunnel del TCS ha dimostrato che nella galleria Vue-des-Alpes di La-Chaux-de-Fonds la sicurezza può ancora essere migliorata.
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società e mobilità | touring 7 | 23 aprile 2009
continua da pagina 4
1994, con una frequenza di 19 500 veicoli al giorno, ha ottenuto solo «sufficiente» nella valutazione generale. I punti più deboli: l’illuminazione insufficiente, la mancanza di segnaletica per le uscite di emergenza e, non da ultimo, i cunicoli di fuga, che non dispongono di una seconda uscita e nemmeno di porte completamente ignifughe. «Ma è proprio la costruzione di un cunicolo di fuga che, nella prossima valutazione, potrebbe far ottenere il voto «buono»», spiega Daniel Baumann, responsabile del programma svizzero di test dei tunnel presso il TCS. È comunque improbabile che un cunicolo di fuga venga costruito nel prossimo futuro. Al momento, il Canton Neuchâtel è responsabile del tunnel Vue-des-Alpes. Se tutta la strada principale H20, incluso il tunnel Vue-des-Alpes, dovesse in effetti finire sotto l’amministrazione della Confederazione, allora sarebbe Berna a coprire i costi di manutenzione e di ampliamento della strada e della galleria.
Il comportamento corretto | All’inizio dell’anno il tunnel Vue-des-Alpes ha occupato le prime pagine a causa di un incendio. Molti automobilisti hanno raccontato che durante l’emergenza sono stati informati male. «In effetti, dai 30 ai 40 conducenti non hanno rispettato un segnale rosso, pur avendolo visto. Hanno spiegato che temevano che frenando, l’auto che li seguiva li avrebbe tamponati. Invece di frenare dunque sono continuati nella corsa immersi in una nube di fumo», spiega così Baumann la dinamica dell’incidente. «Si deve per questo assolutamente seguire le indicazioni del gestore del tunnel», riassume l’esperto in sicurezza Baumann (vedi riquaPascale Marder dro).
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Info Touring Come ci si comporta in modo corretto in una galleria: www.tunnel.tcs.ch > Regole di comportamento
Sicuri in ogni caso A inizio anno le indagini sull’incidente nel tunnel della Viamala sono state oggetto di discussione. Alcuni automobilisti hanno potuto salvarsi girando il veicolo. «Un caso speciale», afferma Daniel Baumann. In generale, vale il principio seguente: anche in caso di emergenza, è vietato girare l’auto o fare retromarcia. «Ci si può mettere al sicuro più velocemente a piedi che non manovrando l’auto», aggiunge Baumann. La manovra di cambiamento del senso di marcia potrebbe provocare incidenti. pam
Le batterie per il generatore di corrente del tunnel Flimserstein: così la luce non manca mai!
Sicurezza in cima alla lista delle priorità nei nuovi tunnel Il tunnel Flimserstein è stato costruito per offrire agli abitanti e ai visitatori di Flims più sicurezza grazie alla possibilità di aggirare la località turistica. Nel posare la prima pietra nel 1998 nessuno poteva pensare che in Europa si sarebbero verificati tre gravi incidenti di tunnel. Nel 1999, un incidente nella galleria del Monte Bianco è costato la vita a 39 persone. Nello stesso anno nel tunnel dei Tauri sono morte 12 persone. Indimenticabile pure l’incidente nel San Gottardo, che ha provocato 11 morti. Il dispositivo di sicurezza del tunnel del Flimserstein è stato messo a posto in seguito a questi tragici eventi. «Un’operazione delicata», come si ricorda Franco Isepponi, responsabile delle strade nazionali, che si è occupato sin dall’inizio del tunnel del Flimserstein. Ha dovuto costruire un tubo di sicurezza parallelo, incluse otto uscite di sicurezza e un soffitto tagliafuoco con valvole per l’aspirazione del fumo. Se ci si potesse mettere su un soffitto tagliafuoco, appostati proprio sopra la corsia del tunnel, in effetti si vedrebbero cose eccezionali. A una distanza di 100 metri una dall’altra si trovano valvole antincendio, che si aprono sul luogo dell’incidente quando scoppia un incendio. Poi entrano in azione gli enormi ventilatori che aspirano, con una potenza di 400 kW, le esalazioni tossiche verso la superficie. «È molto importante riuscire a eliminare il fumo dal tunnel», spiega
Isepponi, «altrimenti chi scappa non trova la via verso le uscite di emergenza». Queste si trovano a una distanza di 300 metri una dall’altra e portano nel cunicolo di fuga lungo 2,2 km. Questo tubo di sicurezza conduce verso l’uscita della galleria ed entra in funzione quando la porta di fuga viene azionata – ventilazione e illuminazione si accendono automaticamente. Ma cosa succede quando la corrente viene a mancare? Anche a questa domanda l’ingegnere Isepponi sa dare una risposta. Nascosto dietro il pilastro dell’arco si trova un generatore di corrente di emergenza azionato attraverso batterie. Luce, impianti di rilevazione del traffico e degli incendi possono venire mantenuti in funzione per mezz’ora grazie a questa maxi batteria. L’insieme delle installazioni di sicurezza sono costate oltre 46 milioni di franchi. Anche se in parte sono state inserite in un secondo tempo, i costi totali di 295 milioni di franchi sono rimasti addirittura inferiori al budget preventivato. È piuttosto sorprendente se si tiene conto del fatto che la costruzione della galleria ha creato problemi. Durante i lavori, infatti, si è incontrata acqua filtrata attraverso la roccia – che è l’ultima cosa desiderata dai costruttori di tunnel. L’acqua, sino a 1000 litri al secondo, oggi viene canalizzata, e un giorno potrebbe anche essere impiegata per produrre energia che basterebbe ad alimentare sino a 4000 economie domestiche. Tutto sommato, dunque, il bilancio risulta positivo sotto diversi punti di vista. Anche da parte del TCS, il tunnel del Flimserstein ha ricevuto la valutazione «molto buono». pam Tutte le gallerie svizzere testate dal TCS così come un gioco interattivo sul comportamento corretto nei tunnel si trovano in Internet al sito: www.tunnel.tcs.ch.
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23 aprile 2009 | touring 7 | società e mobilità
PRO e CONTRO
Denaro per rottamare la vecchia auto? In Germania si è scelto di dare una spintarella all’industria automobilistica caduta in disgrazia con un «premio di rottamazione»: per lo smaltimento di veicoli di almeno nove anni e l’acquisto di uno nuovo, i conducenti ricevono 2500 euro. La richiesta è enorme e l’effetto anti-crisi altrettanto. In Svizzera si discute da tempo su una simile iniziativa, che si ritiene possa giovare ai concessionari d’auto locali e/o all’ambiente. Nella sessione primaverile del Consiglio Nazionale sono già state presentate due mozioni in questo senso. Ulrich Giezendanner (UDC/AG) è il promotore di quella denominata «Un premio per l’ambiente e la rottamazione»: chi scambia un veicolo privato, che ha più di 13 anni, con un nuovo veicolo della categoria di efficienza energetica A o B, riceve 3000 franchi. La misura, limitata a due anni, dovrebbe venire finanziata con gli introiti provenienti dall’imposta sugli autoveicoli. Bastien Girod (Verdi/ZH) con la mozione «Un premio di rottamazione in forma ecologica» desidera favorire la permuta di auto inefficienti con più di dieci anni. Oltre all’acquisto di autovetture nuove ed efficienti (meno di 130 g CO2/km) il premio dovrebbe andare a favore anche di quelle persone che scelgono la bicicletta, i mezzi pubblici (abbonamento generale) o diventano soci di «mobility». hwm
PRO Ha senso istituire incentivi
CONTRO Un precedente piuttosto pericoloso
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In Svizzera circolano quasi un milione di auto che hanno più di 13 anni. Rispetto alle auto nuove, queste consumano in media più carburante ed emettono una quantità elevata di CO2 e di altri gas nocivi. Nei tempi in cui si punta alla protezione dell’ambiente è una situazione insostenibile. Le auto più vecchie non solo sono dannose all’ambiente, ma sono anche un rischio per la sicurezza. Per questo motivo, ha senso offrire degli incentivi in cambio della sostituzione della vettura vecchia con una nuova. I modelli più recenti, infatti, sono tecnicamente più raffinati, più sicuri, e anche molto più rispettosi dell’ambiente. Riteniamo che il grande vantaggio di un premio per l’ambiente e la rottamazione risieda nel suo effetto ecologico rapido e, in un contesto di crisi economica, anche nel suo benvenuto effetto economico. I mezzi finanziari sarebbero disponibili sotto forma dell’imposta sui veicoli, che ogni anno fa confluire nelle casse della Confederazione almeno 300 milioni di franchi. La condizione necessaria per l’allestimento di un premio di rottamazione di 3000 franchi sarebbe l’acquisto di un’auto nuova della categoria di efficienza energetica A o B così come la prova dell’avvenuta rottamazione della vecchia automobile. Questa misura la riteniamo valida per un periodo che va da due a tre anni per le persone private, ma non per chi detiene veicoli a scopi commerciali. Al giorno d’oggi, sono necessarie auto con un sistema di trazione moderno e a basso consumo di carburante. Le auto ci sono e, con i giusti incentivi, anche i loro acquirenti. Il successo del premio di rottamazione tedesco ci sembra essere già un argomento molto convincente.
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Le auto vecchie, inefficienti e inquinanti devono venire rottamate.
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Andreas Burgener, dipl. Ing. HTL, EMBA HSG, è direttore dell’Associazione importatori svizzeri di automobili (www.auto-suisse.ch).
«Se fosse un cavallo, verrebbe mandato al macello», una battuta pronunciata mentre passiamo davanti a una quattroruote arrugginita. Fra poco, forse, il proprietario riceverà anche un premio per il suo rottame. È così che si pensa di rimediare al calo delle vendite di auto nuove e alla scarsità di posti di lavoro. Una soluzione interessante solo a prima vista, perché le perdite sono solo rinviate e non evitate. Come conferma l’esempio della Germania, molte delle auto scartate sono ancora atte alla circolazione o potrebbero venire riparate con facilità. Manutenzione e riparazioni creano preziosi clienti e posti di lavoro per i garagisti direttamente in Svizzera. Auto riparate professionalmente e motori ben rodati non sono pericolosi per l’ambiente, mentre per la fabbricazione di auto nuove vengono consumate energia e materie prime. Nell’odierna società dell’usa e getta sembra però più conveniente eliminare auto che funzionano ancora in cambio di un premio di rottamazione. Inoltre, dopo un precedente nel campo automobilistico, altri produttori, come quelli di elettrodomestici, potrebbero richiedere la stessa misura anti-crisi. Con severe condizioni per rendere più ecologica la flotta di veicoli, l’azione nel settore automobilistico sarebbe perlomeno giustificata. A settembre entra in vigore la normativa Euro 5 per l’omologazione. Le vetture, che consumano molto carburante e soddisfano un livello inferiore a Euro 3, potrebbero venire sostituite con nuovi modelli appartenenti alla categoria di efficienza energetica A o B. Ci si chiede se ciò vada a favore del settore, dato che auto nuove con la tecnica più moderna in genere sono richieste anche senza premio di rottamazione.
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Roger Löhrer, ingegnere automobilistico ed economico, EMBA, vicedirettore TCS, campo di attività: consulenza e perizia.
23 aprile 2009 | touring 7 | società e mobilità
Il TGV del futuro è già sulle rotaie
il consulente Urs-Peter Inderbitzin
Revoca della patente anche per colpa lieve
Trent’anni dopo il lancio del leggendario treno ad alta velocità (TGV) il produttore Alstom mette sui binari il successore: l’AGV. Ancor più veloce e spazioso.
› Con
un sorriso d’orgoglio sulle labbra, Laurent Baron presenta il neonato di Alstom nell’enorme officina di La Rochelle, sulla costa atlantica francese: «Con questo modello si inaugura una nuova era di TGV», spiega il direttore di progetto indicando lo slanciato prototipo del nuovissimo treno ad alta velocità. Una nuova epoca, perché la quarta generazione del TGV, con 360 km/h, non solo andrà più veloce dell’attuale, che sfreccia a 320 km/h, ma si baserà su un altro concetto: la trazione avviene non attraverso le locomotive, bensì dalle carrozze, da cui il termine di «Automotrice Grande Vitesse», in sigla AGV.
Meno energia | Grazie a questo concetto,
no messi in servizio per la prima volta il prossimo anno in Italia da una ferrovia privata, con spazi interni notevolmente più ariosi e un sofisticato sistema informatico. Il mercato dei treni ad alta velocità cresce in modo rapido, se si considerano i progetti presenti in tutto il mondo: entro il 2020 dovrebbero entrare in funzione in totale 1000 di questi modelli. Alstom, che finora ha venduto 640 TGV (anche a due piani), è il leader nel settore occupando una quota del Heinz W. Müller 44 percento (2002–2008).
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Monumenti tutelati A Bordeaux circolano i primi tram al mondo che, in nome della tutela dei monumenti, sfrecciano nel centro storico senza linea di contatto aerea: Alstom ha completato la serie di tram Citadis con una versione che trae la corrente da un cavo interrato. In tratte meno esposte, invece, viene utilizzata la linea aerea. Le città svizzere, come Berna e Ginevra, non incorrono in problemi del genere, dato che Alstom produce solo tram per tratte ferrate più larghe. hwm
ald
che è stato applicato anche al treno ad assetto variabile ICN delle FFS, la capacità dei nuovi modelli è maggiore del 20 percento. Inoltre, l’AGV dovrebbe riuscire a compiere un passo in avanti anche nel consumo d’energia, riducendolo del 15 percento rispetto al TGV grazie a 70 tonnellate in meno. Riguardo all’emissione di CO2, l’AGV è un mezzo veramente esemplare: ne produce 2,2 grammi al chilometro per ogni passeggero, mentre l’automobile 115 e l’aereo 153. Si prevede che i nuovi convogli verran-
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Uno sviluppo ulteriore del TGV: l’Automotrice Grande Vitesse (AGV) in una corsa di prova.
Negli ultimi anni il numero di ritiri della licenza di condurre è aumentato notevolmente. Nel 2005 sono stati 64 000 i conducenti che hanno restituito il documento, mentre nel 2008 le revoche sono state oltre 74 300. La causa del considerevole aumento risiede nell’introduzione di motivi di revoca più severi e nel sistema a cascata che colpisce duramente i conducenti recidivi. Quasi in silenzio, il Tribunale federale ha creato un nuovo motivo di revoca. Ancora nel 1999 i giudici avevano deciso che un conducente, anche in caso di messa in pericolo di altri utenti della strada, non doveva riconsegnare la patente di guida (essendo sufficiente un ammonimento), se l’infrazione era lieve e se il suo curriculum stradale da anni era immacolato. Allora si trattava nella fattispecie di un autista che aveva investito mortalmente una ragazza sulle strisce pedonali. Al conducente venne imputata solamente una lieve negligenza, poiché non aveva potuto scorgere la ragazza a causa di un angolo «morto» e per la presenza in loco di vegetazione (DTF 125 II 561). Ora, invece, la patente può essere revocata immediatamente anche in caso di colpa lieve. A causa di una modifica legislativa applicata dal Tribunale federale, si rinuncia alla revoca della licenza di condurre solo se la messa in pericolo e la colpa sono, entrambe, lievi. Se un conducente mette considerevolmente in pericolo altri utenti della strada scatta la revoca. Il buon curriculum e la colpa lieve non vengono più considerate. Nel caso specifico un autista ha dovuto restituire la patente di guida per un mese poiché con il suo camion aveva leggermente tamponato un’automobile in seguito ad una lieve disattenzione. Il tribunale ha ravvisato l’elevata messa in pericolo nel peso del camion e nella forma abbassata della parte anteriore del mezzo pesante (1C_271/2008).
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
test e tecnica | touring 7 | 23 aprile 2009
Scheda tecnica
149 cm
cm 84 61–
passo 253 cm
m 8c –10 88
104 cm
108 cm
lung. 394 cm (larg. 171 cm)
larg. int.: ant. 138 cm, post. 138 cm bagagliaio: 295– 1060 litri pneumatici: 195/50 R 16, min. 175/70 R 14
VEICOLO PROVATO Hyundai i20 1.6 Premium, 5 porte, 5 posti; 23 990 fr. (auto del test: 24 540 fr.) Gamma: dalla 1.2 Comfort (15 990 fr.) alla 1.6 CRDi Premium (26 890 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (550 fr.), ruote invernali (848 fr.). Garanzia: 3 anni di fabbrica, 10 anni assistenza mobilità, antiruggine: 10 anni (con condizioni). Importatore: Hyundai Suisse SA, Brandbachstrasse 6, 8305 Dietlikon, www.hyundai.ch DATI TECNICI Motore: 1591 cc, 4 cilindri benzina, 126 CV; trazione anteriore, cambio a 5 marce Peso: 1195 kg (auto del test), totale ammissibile 1565 kg, carico rimorchiabile 1100 kg
Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 10 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 11,1 s 80–120 km/h (in 4a) 11,2 s Diametro di sterzata: 11 m Insonorizzazione: 60 km/h: 61 dBA 11133 120 km/h: 73 dBA 11113 SICUREZZA Equipaggiamento
11113
COSTI DEI SERVIZI manutenzione (km/mese) ore
mano d’opera (fr.)
15 000/12 1,1 160.– 35 000/24 2,5 363.Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 32,3 6860.– COSTI D’ESERCIZIO km/anno
ct./km
fr./mese fissi
variabili
15 000 30 000
62 43
473.– 473.–
296.– 591.–
Onesta ma non emozionante I coreani si sono impegnati a fondo e all’ultima creazione di casa non manca nulla, né dentro né fuori. Tuttavia l’auto non suscita vere emozioni. Test della Hyundai i20 1.6 Premium.
› Getz si chiamava il modello che ha prece-
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano
extra urbano misto
TCS 8,2 5,0 fabbrica 7,7 5,1 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 6,9 l/100 km
6,2 6,1 146 g/km 204 g/km B 11133
autonomia 652 km
serbatoio: 45 litri TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger
… è piena di insidie | La i20 è destinata soprattutto all’uso in città. Anzitutto la coreana palesa una buona agilità e in secondo luogo il motore diventa talmente rumoroso sull’autostrada che i viaggi lunghi con la quinta marcia non sono veramente piacevoli. Anche il consumo di quasi sette litri non suscita molto entusiasmo nei potenziali acquirenti. Questi ultimi saranno invece attratti dal prezzo della i20. Il modello 1.2 Comfort da 78 CV è ottenibile già a partire da 15 990 franchi. Dal lato sicurezza gli ingegneri Hyundai non hanno effettuato dei risparmi nemmeno nella versione più economica. Infatti airbag frontali, laterali e per la testa, poggiatesta attivi e cicalino di avvertimento per le cinture di sicurezza per tutti gli occupanti sono inclusi in questo prezzo. Conclusione: la Hyundai i20 offre relativamente tanto a prezzo contenuto, ma mancano le emozioni. Un po’ più di «i», ossia innovazione e ispirazione, non avrebbe guastato su questa piccola coreana.
La via verso le stelle… | Piuttosto inconsueto per un’utilitaria è l’uso del rivestimento in pelle per la versione più ricca e la presenza dei sedili anteriori riscaldabili. Tuttavia proprio nei sedili si nota pure che nella i20 non tutto è oro ciò che luccica: a prima vista i sedili di pelle con inserti di stoffa attirano lo sguardo, ma rimanendo seduti a lungo si nota che le parti di stoffa sono troppo sdrucciolevoli. Se si ricerca la qualità, allora perché non utilizzare la similpelle che ha caratteristiche antisdrucciolevoli? Lo stesso discorso vale per il design della i20. La vettura non è più un cubo come la Getz, dato che si presenta con grandi proiettori e un frontale che richiama un
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Hyundai da 85 a 154 franchi
VALUTAZIONE ECOLOGICA Emissioni misurate (banco di prova Empa): Monossido di carbonio (CO) 11133 Idrocarburi (HC) 11113 Ossidi d’azoto (NOx) 11113
sorriso amichevole. Nonostante ciò il suo styling è piuttosto anonimo sia dentro sia fuori. In ogni caso si può dire che la disponibilità di spazio è convincente per un’utilitaria e che il volume del bagagliaio di 300 litri è adeguato.
duto l’odierna Hyundai i20. L’auto era d’altronde in sintonia con il nome dal suono un po’ flemmatico. Ora però la piccola coreana è stata rivoluzionata e la nuova sigla con la «i» deve stare, rispettivamente, per innovazione e ispirazione. Alcune caratteristiche – perlomeno nella versione più lussuosa – sono effettivamente innovative per questa piccola Hyundai. Ad esempio è possibile ribaltare i retrovisori esterni tramite un pulsante, mentre il bracciolo sul sedile del conducente è sollevabile.
Più o meno
‹
Pascale Marder
+ –
Rapporto prezzo/contenuti, ricco equipaggiamento di comfort, comportamento agile, disponibilità di spazio (anche in altezza dietro), comandi funzionali e semplici, buona visibilità e maneggevolezza, cambio leggero.
Motore rumoroso, volume del serbatoio ridotto con 45 l, sterzo un po’ insensibile in posizione neutra, consumo ai limiti superiori, superficie sedili corta e scivolosa e scarsa tenuta laterale, computer di bordo troppo piccolo.
foto Mathias Wyssenbach
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Plancia ben ordinata, ma dallo styling anonimo.
23 aprile 2009 | touring 7 | test e tecnica
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Il design della i20 è sicuramente più originale di quello del modello precedente, ma rimane in definitiva abbastanza neutro.
tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»
Hyundai i20 1.6 Premium
Fiat Punto 1.4T-Jet 120 Sporting
Ford Fiesta 1.6 16V Titanium
Peugeot 207 1.6 16V Sport
23 990.– 1591 93/126 157/4200 6,2 B2 73 –.62 11333 7/2009
25 150.– 1368 88/120 200/1750 6,61 C2 715 –.60 11133 18/20045
24 150.– 1596 88/120 152/4050 6,2 B2 73 –.59 11133 20/2008
24 400.– 1598 88/120 160/4250 6,1 1 B2 716 –.59 11113 10/20066
1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Fiat Punto 1.3 JTD
3 6
costi di manutenzione per km Peugeot 207 1.6 110 CV
Grande volume di carico per un’utilitaria.
Hyundai i20 1.6 Premium in dettaglio ABITACOLO 11133 Buona disponibilità di spazio, divano posteriore adatto a persone di statura elevata. Molte plastiche, pochi vani portaoggetti. Il volume del bagagliaio è buono con quasi 300 l, che diventano 1060 ribaltando il divano. Ma non si ottiene un piano di carico piatto. COMFORT 11123 Le sospensioni sono rigide, ma assorbono bene per un’utilitaria. Il rumore del motore è onnipresente, l’equipaggiamento è funzionale e i comandi sono semplici.
Molto spazio interno malgrado le dimensioni compatte.
PRESTAZIONI 11113 Il motore necessita di rodaggio per circa 3000 km. In seguito riprende meglio e risulta elastico. Dopo 3800/min diventa vivace. Il cambio è molto leggero e preciso. Il consumo di circa 7 litri è soddisfacente.
COMPORTAMENTO 11113 In fatto di maneggevolezza e comportamento in curva la i20 è piuttosto agile. L’ESP interviene presto. I punti forti dell’auto sono l’agilità, la visibilità e la facile manovrabilità nel traffico cittadino. Il servosterzo assistito elettricamente conferisce sufficiente contatto con la strada, ma potrebbe essere un po’ più diretto. EQUIPAGGIAMENTO 11112 Dotazione ricca con sedili in pelle, allacciamento USB, sedili riscaldabili, retrovisori esterni ribaltabili. SICUREZZA 11113 Elevato standard di sicurezza con cicalini di avvertimento per le cinture su tutti i sedili; sistema ESP; airbag frontali, laterali e per la testa.
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9. August 2007
A quota 4000 sulle cime del Monte Rosa
La regione del Monte Rosa, sopra Zermatt, vanta possenti ghiacciai e alte vette. Durante questo appassionante trekking entriamo nel fantastico paesaggio montano. Nel massiccio del Monte Rosa si trova la più alta concentrazione di cime sopra i quattromila metri. La più elevata, la Punta Dufour, tocca i 4633 metri. Non mancheranno nel nostro programma: la romantica capanna, gli indimenticabili tramonti e le giornate ricche di emozioni. E il punto culminante ci aspetta l’ultimo giorno, con la scalata del Breithorn, una superba montagna di 4164 metri.
Tagliando d’iscrizione
Programma: 1° giorno: arrivo individuale a Zermatt. Istruzioni sul modo di comportarsi su un ghiacciaio e trekking fino al rifugio Monte Rosa del CAS. Drink di benvenuto 2° giorno: trekking ghiacciaio del Gorner – con vista su numerose vette di quattromila metri – fino a Furi. Pernottamento a Zermatt 3° giorno: viaggio in treno a Schwarzsee e, attraverso il ghiacciaio del Furgg ai piedi del Cervino, fino alla capanna Gandegg 4° giorno: giornata delle vette. Attraverso l’altopiano del Breithorn fino a raggiungere la cima, alta 4164 m. Ritorno a Zermatt e rientro individuale
trekking sui ghiacciai «Regione Monte Rosa»
Vi prego di inviarmi il programma dettagliato. Mi iscrivo per la seguente data: Cognome
Nome
Via
CAP/località
Telefono
Cellulare
Data/firma
Inviare a: Bergschule Uri, Casella postale, 6490 Andermatt, tel. 041 872 09 00, fax 041 872 09 50
L’offerta comprende: – 4 giornate intense ed emozionanti in alta montagna – 4 giornate con assistenza da parte di guide motivate – 3 notti con trattamento di mezza pensione (2 volte in rifugio, 1 volta in albergo) – istruzioni sul modo di marciare con i ramponi e sull’uso della piccozza – drink di benvenuto Prezzi: 885 franchi prezzo speciale TCS (prezzo normale 935 fr.) Date: 25–28.06.09 (gio–do), 02–05.07.09 (gio–do) 13–16.07.09 (lu–gio), 27–30.07.09 (lu–gio) 06–09.08.09 (gio–do), 17–20.08.09 (lu–gio) 03–06.09.09 (gio–do), 14–17.09.09 (lu–gio) 25–28.06.09 (gio–do)* 06–09.08.09 (gio–do)* 03–06.09.09 (gio–do)* *con guida anche di lingua francese, le altre date solo con guida di lingua tedesca
Richiedete il programma dettagliato www.bergschule-uri.ch, tel. 041 872 09 00
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foto ald, mw
La station anticrisi
Incarnato da Ralph Krüger, allenatore della nazionale svizzera, l’hockey ha lanciato Skoda.
OK con l’hockey! Skoda ha tratto profitto dall’hockey per consolidare la sua nascente notorietà. Carol Hochuli, responsabile marketing, commenta il contributo di questo vettore d’immagine.
» Skoda sembra indissociabile dall’hockey… Carol Hochuli: Sì, è il 17° anno consecutivo che la nostra marca è lo sponsor principale dei Campionati del mondo. Questo lungo periodo di fedeltà ci ha del resto meritato l’iscrizione nel Guinness dei Primati del 2007, come detentori del più lungo sponsoring di un campionato del mondo ufficiale. A livello svizzero sosteniamo, in particolare, la squadra nazionale e le leghe inferiori. La scelta dell’hockey non è frutto del caso…
Essendo la Cechia la culla di questo sport, questa scelta si è imposta in modo natura-
Corsa al tocco elvetico La Svizzera non possiede un’industria automobilistica, per cui talune marche non esitano a darsi un tocco elvetico. Una strategia perfettamente riuscita al costruttore giapponese Subaru, le cui vetture a trazione integrale si sono diffuse anche nelle valli più discoste. Il marketing si è appoggiato con furbizia su personalità prettamente elvetiche, come il già campione di sci Bernhard Russi o il pilota motociclistico Thomas Lüthi. Da poco Skoda applica una ricetta simile con lo slogan «Made for Switzerland». Suscitando un pizzico di agitazione in casa Subaru che contrattacca con un «Switzerland’s 4쎹4». MOH
le. Anche in Svizzera l’hockey è fra le discipline sportive maggiori e gode di un forte capitale di simpatia. Tanto più che la squadra nazionale sa farsi valere. Il nostro partenariato ha consentito di far conoscere la marca e di associarvi valori positivi quali la tecnica, lo spirito di squadra o il fair play. Qual è il contributo in termini d’immagine?
L’impegno sportivo ha contribuito a modificare la nostra immagine presso il pubblico. La notorietà della marca è raddoppiata. Quando Skoda fu rilanciata nel 1991, eravamo conosciuti come membri del gruppo VW. Oggi Skoda possiede una identità propria. Veniamo associati allo sport perché siamo pure molto impegnati nel ciclismo. In Svizzera un quarto delle uscite per la comunicazione è destinato allo sponsoring.
Prova Skoda Octavia 1.4 DSG Classificata al secondo rango delle vendite svizzere lo scorso anno, la familiare Octavia è a un tempo l’elemento di punta e il simbolo del successo Skoda. È vero che ha beneficiato di una lacuna del mercato, essendo per anni la sola break 4쎹4 diesel della sua categoria offerta a prezzo abbordabile. Seppur non riesca a suscitare vere passioni, l’Octavia ha il merito di celare molteplici qualità. Avendo appena subito una rielaborazione estetica, sfoggia un design un tantino più eccitante e si fa notare per il cambio automatico a doppia frizione. Così l’Octavia assume la veste di vettura anticrisi. Malgrado la potenza modesta (122 CV), il piccolo motore di 1,4 l consente prestazioni discrete e s’armonizza bene col cambio DSG che assicura passaggi dei rapporti dolci e veloci. Se non è la morbidezza assoluta, perlomeno non manca una buona facilità d’uso. Inoltre questa break dal peso contenuto si rivela sobria. Note positive anche per l’abitacolo dove l’arredamento è più curato, anche se rimane permeato di una certa austerità. Ma un’Octavia è anzitutto una familiare a buon mercato e un bagagliaio di capacità record. MOH Positivo: prezzo/prestazioni, spazio dietro e bagagliaio ampio, basso consumo, sovrapprezzo cambio DSG, prestazioni sorprendenti Negativo: sedili anteriori stretti, comfort e modularità panca posteriore, abitacolo poco caloroso, sospensioni rumorose. Tecnica: break, 5 porte; 1,4 l turbo, 122 CV, 200 Nm a 1500/min; cambio automatico DSG a 7 rapporti; 0 a 100 km/h in 9,8 s Consumo in prova: 7,6 l/100 km, autonomia 789 km Prezzo: 30 900 franchi (1.4 DSG Ambiente)
E il vostro impegno durante il CM?
Il sostegno finanziario viene fornito dalla fabbrica, mentre l’importatore svizzero svolge compiti di coordinamento. Quaranta auto in rappresentanza di tutta la gamma sono messe a disposizione della Federazione internazionale (IIHF) e del comitato organizzativo. Servono in particolare a trasportare gli addetti ai diversi servizi e setIntervista: Marc-Olivier Herren tori.
«
Carol Hochuli dirige il marketing Skoda in seno alla società Amag.
Fari più caratteristici per l’Octavia e apporto tecnologico del cambio DSG.
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9. August 2007
Settimana «Touring» di passeggiate e musical a Davos Scoprite le bellezze paesaggistiche di Davos con i suoi 450 km di sentieri segnalati, allacciatevi gli scarponi da montagna e accompagnate gli albergatori Marc Demisch, Jean-Pierre Galey, Sigi Ritter, Riet Frey, Jürg Zürcher ed Ernst Wyrsch nelle varie escursioni giornaliere attraverso la Landwassertal.
– aperitivo di benvenuto e presentazione delle guide e degli itinerari – gli impianti di risalita (Mountains for free)
Straordinari momenti salienti della 3a edizione della Settimana «Touring» di passeggiate e musical a Davos sono tre commedie musicali! Due all’aperto e una, corredata da una raffinata cena di gala, nel Centro dei congressi. Non lasciatevi sfuggire l’occasione!
Punti salienti musicali: Musical a Monstein (1° settembre 2009) – escursioni che conducono a Monstein per la rappresentazione del musical «Ein bisschen Spass muss sein»
Davos: paradiso escursionistico Le gite saranno accompagnate dai direttori degli hotel Central, Meierhof, Terminus, ArabellaSheraton Hotel Seehof, Sunstar e Steigenberger Belvédère, nonché da un team di esperte guide. La Settimana «Touring» di passeggiate e musical si svolgerà da domenica 30 agosto a domenica 6 settembre 2009.
Sono esclusi: – il vitto durante le escursioni – i trasferimenti (bus e treno) necessari durante la settimana escursionistica
Le escursioni I partecipanti verranno suddivisi ogni giorno in quattro gruppi, secondo le preferenze individuali. Il programma prevede 24 differenti gite. Naturalmente sono possibili anche giornate all’insegna del dolce far niente. Gruppo blu: 1–2 ore Gruppo verde: 2–4 ore Gruppo giallo: 3–5 ore Gruppo rosso: 4–6 ore Punti salienti escursionistici: – escursione, cui partecipano tutti i gruppi, per assistere alle due commedie musicali nello splendido scenario di Davos.
Musical sulla Schatzalp (3 settembre 2009) – escursioni che conducono sulla Schatzalp per la rappresentazione del musical «Shout» con canzoni degli anni Sessanta e Settanta Grande musical con cena di gala nel Centro congressi (5 settembre 2009) spettacolo di gala con un misto di vari musical. Rappresentazione di «A Touch of Broadway» in tre lingue.
3a Settimana di gite e musical Broadway a Davos. Non solo a Londra, ad Amburgo o a New York vengono rappresentati famosi musical, ma anche a Davos, la città più alta d’Europa: il 5 settembre 2009 andrà in scena uno straordinario musical, accompagnato da una raffinata cena di gala al Centro congressi. Prestazioni esclusive per i soci del TCS: – 7 pernottamenti con mezza pensione – ingresso al musical con cena di gala – due musical all’aperto
Iscrizioni
Mi iscrivo definitamente alla 3a Settimana «Touring» di passeggiate e musical a Davos da domenica 30 agosto fino a domenica 6 settembre 2009:
Desidero la categoria d’albergo: albergo 3 stelle: Fr. 820.—/persona albergo 4 stelle: Fr. 1’015.—/persona albergo 5 stelle: Fr. 1’155.—/persona
Cognome:
Nome:
numero camere singole:
Cognome:
Nome:
numero camere doppie:
Via/n.:
CAP/località:
Tel. durante il giorno:
Fax/e-mail:
N. socio TCS:
Data/firma:
Termine di iscrizione: 10 giugno 2009. Numero di partecipanti limitato.
Da inviare a: Redazione Touring, «Davos», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna oppure fax 031 380 50 06 o e-mail: touring@tcs.ch, soggetto «Davos».
supplemento camera singola: Fr. 15.– per persona e notte
23 aprile 2009 | touring 7 | test e tecnica
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Infiniti rima con finezza Sale di esposizione lussuose per vetture di grande raffinatezza: Infiniti si presenta in Svizzera servendosi di una rete di distribuzione esclusiva. Come è del resto questa marca alto di gamma di Nissan. nostri clienti sono tranquilli ribelli. Gente che non deve rendere conto a nessuno», sottolinea Philippe Talou-Derible, direttore di Infiniti Svizzera. Dare una base solida in Svizzera in tempi di crisi a questa marca giapponese che presenta sfumature di esotismo non impensierisce oltre misura l’ex dirigente Renault. Tutt’al più ammette che i clienti in attesa di un ipotetico bonus faticano a concludere l’affare. Infiniti attira nei suoi centri caratterizzati da arredamenti moderni e brillanti – appena aperti a Ginevra e Zurigo – automobilisti che circolano principalmente a bordo di Audi, BMW e Mercedes. Con il tempo la marca intende superare Jaguar e Lexus e portarsi all’altezza della Porsche. Creata 20 anni fa per il mercato USA, Infiniti affronta l’Europa con modelli espressamente rimaneggiati. Come
Compatte in salute Un segmento C in espansione La crisi non tocca quasi la categoria delle vetture compatte. Europeo per eccellenza, questo segmento iniziato dalla VW Golf comprendeva nel 2008 circa 4,2 milioni di unità sul Vecchio Continente. In Svizzera ne sono state vendute circa 60 000 unità, il che corrisponde a una quota di mercato del 21%. Si tratta, a stragrande maggioranza, di carrozzerie a due volumi. Ciò non toglie che in taluni paesi mediterranei e in Russia il consumatore preferisca i modelli a tre volumi. Modelli francamente fuori moda nelle nostre contrade.
L’auto a 9900 franchi Dacia Sandero Riducendo il prezzo base di 2000 franchi, la Dacia ha fatto della cittadina Sandero l’auto meno cara venduta in Svizzera. Certo, bisogna accontentarsi di due airbag e saltare la climatizzazione, ma questo consentirà di prepararsi alla sobrietà della Tata Nano indiana attesa per l’inizio del 2011.
foto ald, 7Pictures
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Infiniti si affida a centri esclusivi per attrarre clienti appassionati di auto fuori dall’ordinario.
dimostra il comportamento d’alto livello della titanica crossover FX50. Oltre a questo modello emblematico, la gamma si articola attorno a un motore 3,7 l V6 che sviluppa 320 CV davvero roboanti. In particolare sulla berlina G37, una trazione posteriore di 4,77 m, che sprigiona accelerazioni da aereo caccia per un prezzo modico (da 60 500
franchi). Non inferiore a questi modelli, la crossover EX37, molto omogenea, costituisce un’alternativa interessante fra i fuoristrada sportivi. Infiniti propone anche un coupé e, a partire dall’autunno, un cabriolet. Questi veicoli, piuttosto voraci, saranno completati nel 2010 da versioni diesel e da MOH un modello ibrido nel 2011.
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Bioetanolo assicurato Rimesso in questione dalla chiusura del luogo di produzione elvetico, l’approvvigionamento in bioetanolo è assicurato: Alcosuisse ha firmato un accordo con il produttore svedese Sekab.
› Al pari dell’etanolo elvetico, quello svedese è ottenuto da scarti di legname. Rispetta dunque i criteri ecologici ed etici raccomandati dalla Svizzera, pioniere nella diffusione di questo biocarburante. Da notare che la discesa del petrolio ha provocato una forte diminuzione delle vendite di bioetanolo E85 (85% di etanolo/15% di benzina). Quest’ultimo è in vendita in media a 1.45 franchi/l, ma il suo prezzo dovrebbe essere inferiore di 20–30 centesimi a quello della benzina per essere concorrenziale. Perché se il bilancio CO2 dell’E85 è più favorevole, il minor potere energetico provoca un aumento di consumo. Resta il fatto che nuovi produttori svizzeri potrebbero aggiungersi in estate e che la flotta dei veicoli funzionanti ad E85 potrebbe arricchirsi, in partiMOH colare con l’arrivo di Mitsubishi.
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Info Touring Siti specializzati: www.bioe.ch e www.etha-plus.ch.
La rete delle stazioni di servizio che offrono E85 è composta da una cinquantina di punti vendita.
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viaggio dei lettori | touring 7 | 23 aprile 2009
Nella città galleggiante Un sogno si realizza: con il viaggio dei lettori a bordo della più moderna nave da crociera d’Europa. Alcuni dei richiami della «Fantasia» sono pasti gastronomici, spettacoli di classe e numerose attività sportive.
› Ammetto di provare una sensazione un
Logistica perfetta | Già al momento del check-in, a Genova, il mio scetticismo comincia a vacillare. Tutto procede in modo rapido e senza pastoie burocratiche. La carta di credito è registrata presso uno dei numerosi sportelli, al passeggero viene consegnata una comoda carta magnetica utile per pagare i tour organizzati e tutti i servizi a bordo, dal parrucchiere fino ai negozi duty free. Senza questa carta non funziona niente, serve sia da chiave per entrare nella propria cabina sia da documento d’identità, per scendere e salire a bordo dopo un’escursione a terra. Non dobbiamo aspettare neanche una mezz’oretta ed ecco che chiamano già il nostro numero e possiamo salire a gruppi sulla nave. Qui veniamo immortalati dal fotografo di bordo. Un membro dello staff ci accompagna alla cabina n. 11094 all’11° piano; tre minuti dopo ci viene recapitato il bagaglio. A proposito di logistica: perfetta è anche l’organizzazione dei tour nei singoli porti in cui fa scalo la nave. A dire il vero mi aspettavo il caos totale, ma mi sbagliavo di grosso. L’intero programma delle escursioni a terra è consegnato a tutti i passeggeri durante il check-in, a Genova; non abbiamo che l’imbarazzo della scelta. Riusciamo a metterci subito d’accordo e il giorno stesso infiliamo il modulo nella cassetta che si trova nell’agenzia di viaggio della nave, situata sul ponte 6. La sera stessa abbiamo continua a pagina 20
foto Peter Widmer, carta TCS Visuell
tantino sgradevole appena vedo la MSC Fantasia che sta manovrando per entrare nel porto di Genova. Non si può proprio fare a meno di notare questa gigantesca nave, capace di ospitare circa quattromila passeggeri. Il mio scetticismo nei confronti delle grandi navi aumenta e non riesco a scacciare i comuni preconcetti: trattamento impersonale, anonimità, affollamento davanti al buffet, cucina mediocre, rigide prescrizioni in fatto di abbigliamento, frastuono, confusione.
Cabina esterna n. 11 094 con balcone, categoria 9 sul ponte Meraviglia 11. Spazio per fumatori.
| touring | touring 17. 23 April aprile 2009 2009 7 | «Touring»-Leserreise 7 | viaggio dei lettori
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Massima distensione anche in alto mare: gli ospiti passeggiano sul ponte Miraggio 14, dove si trovano alcune caffetterie, l’Acqua-Park e una piscina coperta.
Il colosso attracca: la MSC Fantasia nel porto di Tolone. Nel teatro l’Avanguardia viene presentato ogni sera uno spettacolo diverso.
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viaggio dei lettori | touring 7 | 23 aprile 2009
continua da pagina 18
tutti i biglietti delle escursioni prenotate, discretamente spinti sotto la porta della nostra cabina. Sul programma del giorno, consegnatoci la sera in cabina, sono annotati l’ora e il luogo d’incontro, diversi a seconda del tour. Il giorno dell’escursione ci rechiamo nel punto della nave indicato e informiamo gli addetti sulla lingua desiderata (sul programma sono garantite escursioni con guida in italiano, francese e tedesco), ci viene quindi consegnato un numero che applichiamo sul petto e aspettiamo il nostro turno. Seguiamo ora l’accompagnatrice che ci fa salire sul pullman a noi riservato (uno dei 35!) e via, si parte. Macché caos: ancora una volta uno dei miei timori si è rivelato infondato.
Informale o elegante | A dipendenza del momento della giornata viene seguito quest’ordine. Solo in occasione della cena del comandante si vedono persone che per la maggior parte indossano l’abito scuro, ma in generale non si tiene conto dei consigli dati in fatto di abbigliamento. Alcuni rimpiangono questa situazione, altri respirano di sollievo. Anche in questo caso non esiste un codice rigido, come mi sarei aspettato. La sera le eccellenti cene sono servite in due turni (18.45 e 21.15) sia nel ristorante «Red Velvet» o ne «Il Cerchio d’Oro». La lista dei menù è compilata in cinque lingue. Chi preferisce mangiare à la carte, sceglie – pagando un supplemento – uno degli altri cinque ristoranti. A mezzogiorno, la maggior parte degli ospiti preferisce gustare la seconda colazione con il ricco buffet a «L’Africana» o allo «Zanzibar» sul ponte 14. Ma dov’è questo affollamento? Non si tratta certo di un miracolo: esistono, infatti, moltissimi buffet, ognuno può quindi scegliere tranquillamente dove mangiare. «Che schifezza!» si lamenta ad alta voce un passeggero tedesco vicino all’ascensore. La moglie cerca di calmarlo: «Holger, ti prego!» Cos’è successo? Anche se la MSC Fan-
Rilassarsi sotto il sole nell’Acqua Park, sul ponte Miraggio, in piscina o nell’idromassaggio.
tasia ha 25 lift, può succedere che ogni tanto si debba aspettare un ascensore per un po’ più di 30 secondi, soprattutto quando gli ospiti ritornano a bordo dopo un tour. In questo caso si consiglia di usare le scale. Inoltre: chi ama mantenersi in forma trova tutto quello che desidera, l’offerta fitness è estremamente varia. Sauna, bagno turco, lezioni di mambo, balli, aerobica, stretching, squash, idromassaggio.
Notte burrascosa | Una notte vengo svegliato da uno strano rumore e da un lieve ondeggiamento (lontano però dal causare il mal di mare). Guardo fuori: gigantesche ondate sferzano la nave, la porta del balcone è incrostata di sale (sarà perfettamente ripulita il giorno seguente). L’indomani chiedo al comandante Giuliano Bossi di spiegarmi l’accaduto. «Tirava un vento forza 11, quasi un ciclone», risponde con la massima calma. Ci si può fidare di lui, il lupo di mare sa padroneggiare ogni situazione. Intanto giuro a me stesso: d’ora in poi solo navi
di grande stazza! Le malattie più frequenti a bordo della MSC Fantasia sono, a detta del dottor Giuseppe Giorgio, l’influenza e le indigestioni causate dall’abbuffarsi». Non può certo attribuirsi alla qualità delle prelibatezze servite, dal momento che le derrate alimentari sono state imbarcate in Italia. Nelle cucine della nave lavorano in tutto 335 persone. Per quanto riguarda il divertimento non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ogni sera, infatti, nel grande teatro l’Avanguardia viene presentato uno spettacolo sempre diverso, noto a livello internazionale. Oppure nel bar Manhattan si può ascoltare un fantastico jazz o ancora… Conclusione al termine del mio viaggio di otto giorni: ho gettato al vento tutti i miei pregiudizi. Le grandi navi sono veramente fantastiche, specialmente se si tratta della Peter Widmer MSC Fantasia.
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Info Touring Ulteriori informazioni e foto della MSC Fantasia ai siti: www.mscfantasia.com, www.msccrociere.it
Da sapere
Palazzo o nave? La MSC Fantasia.
La nave in breve: il gigante dei mari MSC Fantasia, della compagnia marittima italiana MSC Crociere, è stato varato nel dicembre 2008 ed è, al momento, la più grande e più moderna nave d’Europa. Grandi cifre: 3959 passeggeri, 1325 membri d’equipaggio, 1637 comode cabine, 13 ponti passeggeri con sei ristoranti e innumerevoli bar, 25 ascensori, cinque piscine (di cui una coperta), un centro benessere e un’area Spa di 1615 m2, un teatro, casinò, cinema 4D, simulatore di Formula Uno, una biblioteca, sala fumatori, discoteca. Con una lunghezza di 333 metri, la nave batte di dieci metri la torre Eiffel! In altezza è paragonabile a quella di un edificio di 32 piani. Viaggio per i lettori di «Touring»: dal 30.11 fino all’11.12.09 (12 giorni). Prenotazioni e informazioni: Viaggi TCS, Touroperating Viaggi dei lettori, Svitto; altri dettagli a pagina 21. wi
23 aprile 2009 | touring 7 | viaggio dei lettori
Viaggio dei lettori di «Touring» con la MSC Fantasia Un viaggio da sogno di dodici giorni a bordo della più moderna nave da crociera d’Europa: dal 30 novembre all’11 dicembre. Un sogno che si trasforma in realtà da 1630 franchi* (cabina interna per due persone). LA NOSTRA OFFERTA Viaggio in pullman Svizzera–Genova e ritorno Crociera secondo programma sulla MSC Fantasia 11 notti nella categoria di cabina scelta Servizio assicurato 24 ore su 24 dal personale di cabina Pensione completa a bordo, fino a 6 pasti il giorno Partecipazione a tutte le attività di animazione Tasse portuali Mance al personale e servizio a bordo Accompagnatore TCS dalla/alla Svizzera Un corso di fotografia per i soci del TCS, inclusi i consigli per realizzare al meglio l’album dei ricordi
PROGRAMMA 1° giorno, lunedì, 30.11.09: la mattina partenza in pullman dalla località da voi scelta alla volta di Genova. Imbarco e verso sera partenza. 2° giorno, martedì, 1.12.09: verso mezzogiorno arrivo a Barcellona. Pomeriggio libero. 3° giorno, mercoledì, 2.12.09: relax sul mare. Verso sera arrivo a Gibilterra, fermata per motivi tecnici. 4° giorno, giovedì, 3.12.09: un’altra splendida giornata sul mare. Godete la vita di bordo.
5° giorno, venerdì, 4.12.09: arrivo a Funchal (Madera) il mattino. Giornata libera. 6° giorno, sabato, 5.12.09: il mattino arrivo a Santa Cruz de Tenerife (Tenerife/Isole Canarie). Giornata libera. 7° giorno, domenica, 6.12.09: arrivo il mattino di buon’ora ad Arrecife, capoluogo di Lanzarote. Giornata libera. 8° giorno, lunedì, 7.12.09: relax sul mare. 9° giorno, martedì, 8.12.09: arrivo il mattino di buon’ora a Malaga (Spagna). Mattinata libera. 10° giorno, mercoledì, 9.12.09: relax in alto mare. 11° giorno, giovedì, 10.12.09: in mattinata raggiungerete l’ultima tappa della vostra crociera: Roma. Giornata libera. 12° giorno, venerdì, 11.12.09: La MSC Fantasia attracca al porto di Genova. Sbarco e viaggio di ritorno in Svizzera a bordo di uno speciale pullman. La sera arrivo nelle località di partenza.
Genova
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씱
Gibilterra Malaga
Funchal Madera
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Civitavecchia Roma
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Arrecife Lanzarote
GUIDA ALLE TARIFFE Prezzi a persona da 2 partecipanti, 12 giorni dalla/alla Svizzera inclusa la pensione completa cat. 1 cabina interna 1680 fr. cat. 4 cabina esterna 2040 fr. cat. 6 cabina esterna con balcone 2370 fr. cat. 12 suite con balcone 4250 fr. Inoltre si trovano a disposizione: cabine interne cat. 2/3; cabine esterne cat. 5; cabina esterna con balcone cat. 7/8/9/10/11; prezzi su richiesta. Prezzi per viaggiatori singoli e per una 3a e 4a persona, su richiesta. * Vantaggi per i soci TCS: Sconto per chi prenota entro il 31 maggio 2009: 50 fr. (= 1630 fr.) Tariffe vantaggiose per bambini e ragazzi dai 2 ai 18 anni: da uno a due ragazzi, di età inferiore ai 18 anni, nella cabina dei genitori, viaggiano gratuitamente. Pagano solo il pullman per il viaggio di andata e ritorno (195 franchi).
Non compresi le bevande a bordo le escursioni facoltative eventuali adeguamenti carburante
씱
Tenerife
Altre esperienze: a bordo potete prenotare presso l’ufficio viaggi diversi tour organizzati per conoscere più da vicino i luoghi in cui approdate.
Da sapere Al momento della prenotazione della crociera potrete fissare la località di partenza e di arrivo: Basilea, Bellinzona, Berna, Coldrerio, Erstfeld, Ginevra, Losanna, Lucerna, Martigny, San Gallo, Wil, Winterthur, Zurigo.
Barcellona 씱
21
500 km
Annullamento In caso di annullamento di una prenotazione (confermata per telefono o per iscritto) vengono calcolate spese amministrative di 60 franchi a testa (max. 120 fr. per dossier) e i seguenti costi a persona o in percentuale del prezzo del pacchetto tutto compreso: fino al 91° giorno dalla partenza: spese dossier 90°–60° giorno dalla partenza: 50% 59°–30° giorno dalla partenza: 75% dal 29° giorno dalla partenza: 100%
Sun Deck Deck Aurora Deck Splendido Deck Miraggio Deck Arcobaleno Deck Incanto Deck Meraviglia Deck Sogno Deck Radioso Deck Favola Deck Sublime Deck Magnifico Deck Fantasia
Tagliando di iscrizione
Viaggio dei lettori
Mi iscrivo/ci iscriviamo definitivamente per il viaggio dei lettori di «Touring» con la nave MSC Fantasia dal 30 novembre all’11 dicembre 2009: Cognome 1:
Nome 1:
Cognome 2: Via:
Nome 2: CAP/località:
e-mail:
Tel. P.:
cat. 1 cabina interna cat. 4 cab. esterna cat. 6 cab. esterna con balcone cat. 12 suite con balcone cabina singola altra categoria (tipo: ) Partenza: Basilea Bellinzona Berna Coldrerio Erstfeld Ginevra Losanna Lucerna Martigny San Gallo Wil Winterthur Zurigo Luogo e data:
Firma:
Tagliando da ritornare a: Viaggi TCS, Touroperating Viaggi dei lettori, Bahnhofstr. 25, casella postale 653, 6431 Svitto, fax 041 817 46 50; e-mail: sitraveld@tcs.ch. Prenotazioni anche nelle agenzie Viaggi TCS o telefonando allo 0844 888 333. Con riserva di eventuali cambiamenti di programma e di prezzi.
Vacanze in Italia
23 aprile 2009 | touring 7 | viaggi e tempo libero
Berlino: a 20 anni dalla caduta del Muro Nel 2009 Berlino celebra i vent’anni della caduta del Muro. Il punto saliente dell’evento sarà quando il borgomastro Klaus Wowereit farà abbattere, il 9 novembre, una copia del muro.
› «Berlino è simile ad Atlantide la mitica città scomparsa. Oggi, però, la città ha ripreso vigore e sta tornando a essere una metropoli», afferma Burkhard Kieker, direttore di Berlin Tourismus. Anche Kieker si dimostra entusiasta. «Ogni pietra di Berlino ha una storia da raccontare». La città non possiede solo una cultura, ma anche una subcultura. Questo lo nota e lo avverte chi, dopo le 23, getta uno sguardo sul mondo dei night. Anche sotto il profilo dei prezzi, vale la pena visitare Berlino. In realtà è considerata la capitale più conveniente d’Europa per quanto riguarda le camere di un albergo a cinque stelle (da 140–150 €).
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Info Touring www.berlin.de/mauer, www.stattreisenberlin.de, www.mauerguide.com, www.videobustour.de, www.stiftung-aufarbeitung.de, www.goart-berlin.de. Viaggio: con Swiss da Basilea 209 fr., da Ginevra 245 fr., da Zurigo 169 fr. Treni: www.citynightline.ch. Alberghi: interessante è l’Aquariumhotel (www.berlin.radissonsas.com) accanto al Duomo. Per chi preferisce un hotel semplice, Aida (www.hotelaida.de).
Potsdam, la bella Potsdam dista 30 minuti d’auto da Berlino e merita di essere visitata. L’antica residenza e guarnigione dei re di Prussia è ritenuta, grazie ai palazzi dalle facciate barocche, una delle più belle città tedesche. È d’obbligo visitare il castello Sanssouci, il ponte di Glienicker o il palazzo Cecilienhof dove, dopo la seconda guerra mondiale, si sono riuniti Stalin, Truman e Churchill. Sulle sponde del lago di Wann si trovano persone ben note, come Günther Jauch e Wolfgang Joop; www.reiseland-brandenburg.de. Bü
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Dove sorgeva il muro? | Il 9 novembre fu smantellata quest’opera in calcestruzzo che, per 28 anni, ha diviso in modo brutale la città e che ha scritto una pagina dolorosa della storia. Oggi si possono trovare facilmente solo l’East Side Gallery e il museo presso il checkpoint Charlie. Chi vuole ripercorrere i sentieri di un passato recente, può consultare la vasta offerta di visite guidate, su cui figura anche il percorso che si snoda lungo l’ex frontiera e che presenta punti d’interesse storico. Chi ne ha poi abbastanza di vedere sezioni di muro, può
seguire gli allenamenti o una partita dell’Hertha BSC con l’allenatore svizzero LuChristian Bützberger cien Favre.
«Signor Gorbaciov, abbatta questo muro», chiese il presidente americano Reagan già nel 1987.
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taccuino Christian Bützberger, redattore
Tempo di crisi, tempo di perseveranza Lo scorso anno l’industria alberghiera svizzera ha registrato 37,3 milioni di pernottamenti. Pernottamenti che quest’anno, a causa della crisi economica, diminuiranno di circa il dieci per cento, a detta degli esperti del ramo. È chiaro che rimarranno vuoti per primi i letti dei grand-hotel di lusso. Nella categoria degli alberghi 4–5 stelle il calo non sarà così drammatico. Se però dovessero avverarsi i previsti, apocalittici scenari riguardanti la diminuzione dei posti di lavoro in Europa – cui sarebbero coinvolte decine di migliaia di persone – ne soffrirebbe l’intera collettività. L’industria degli alberghi di lusso reagisce al calo degli ospiti, verificatosi negli ultimi due mesi, introducendo l’orario ridotto. Nel corso dei recenti incontri, il settore turistico si è preoccupato anche del proprio futuro, dopo la crisi. E si è ricordato che la maggior parte degli ospiti sceglie di trascorrere le vacanze da noi per merito della straordinaria natura e dello splendido paesaggio. Tutti sono d’accordo con la necessità di salvaguardare queste eccezionali riserve. E si stanno realizzando, tra l’altro, nuove zone naturali protette, parchi e riserve biosferiche. Oltre alla protezione dell’ambiente bisogna agire in modo non invasivo anche nei settori società ed economia. E che questa tattica sia destinata ad avere successo, l’hanno sottolineato numerosi oratori. Peter Kurer, ex presidente del Consiglio d’amministrazione di UBS, ricorda che la banca è, con il 20 percento, il maggior creditore del turismo svizzero, e quale sponsor della mostra di Van Gogh a Basilea, riuscirà a garantire migliaia di pernottamenti. Andreas Meyer, CEO delle FFS, pone l’accento sugli investimenti di opere a favore delle future generazioni (galleria della Vereina e del Lötschberg), grazie alle quali anche i turisti raggiungeranno prima la destinazione prescelta. Hans Wiedemann, direttore del Badrutt’s Palace Hotel, ha parlato del nuovo riscaldamento. Oggi si riscalda l’albergo all’80 percento con l’acqua del lago di San Moritz, risparmiando così un totale di 676 mila litri di nafta l’anno.
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viaggi e tempo libero | touring 7 | 23 aprile 2009
Vacanze attive e insolite Il mare e la montagna continuano a essere le mete di vacanza preferite dagli Svizzeri. Si possono, però, anche fare interessanti esperienze altrove.
ca, l’uomo ha bisogno di staccare ogni tanto la spina, affermano gli psicologi. Vanno compensate quelle necessità che nella vita quotidiana, per forza di cose, non possono essere soddisfatte. Al tempo stesso si ha bisogno di nuove impressioni e nuovi impulsi. Così, chi è costretto a svolgere un impegnativo lavoro intellettuale, in vacanza dovrebbe dedicarsi a qualche lavoro manuale. Oltre ai castelli di sabbia sulla spiaggia, esistono molte altre possibilità. Per esempio, il Museo all’aperto di Ballenberg a Brienz, nel bellissimo Oberland Bernese, offre regolarmente corsi di fabbricazione della carta, di falegnameria e di altre tecniche manuali.
Rilassarsi in una cava | Chi vuole cimentarsi con la pietra, trova quello che cerca in Austria, nella regione di Burgenland a Sankt Margarethen. In una delle più antiche cave di pietra d’Europa, si tengono corsi per chi ha l’hobby della scultura. In questo scenario fuori del comune vengono eseguite anche opere musicali per grandi e piccini. Ogni cinque anni sono in programma le rappresentazioni della Passione di Cristo.
Con le redini in mano Tranquillità, passeggiate, gite in canoa, centri benessere: per un numero sempre maggiore di persone queste non sono parole vane, ma un vero e proprio programma di vacanza. Di quest’ultimo fanno parte anche le gite con le redini in mano. Il pensiero di trascorrere le ferie su un carro trainato dai cavalli, come quello degli zingari, ridesta il gusto dell’avventura. Anche i papà e le mamme trovano romantico vivere il mondo a passo d’uomo. Le vacanze in carrozza si possono trascorrere in Svizzera (Napf, Ajoie), Francia (Vosgi), Ungheria (Puzsta) e Irlanda. A seconda della destinazione si dorme sul carro, sulla paglia o in hotel. tg Info Touring Informazioni presso Magalie Nussbaumer, tel. 061 260 92 60 o www.zigeunerwagenferien.ch.
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› Per mantenere la propria stabilità psichi-
Trascorrere vacanze attive provando il brivido di trovare l’oro nella regione lucernese del Napf.
Sul Napf regna un’atmosfera da pionieri, qui, chi vuole rilassarsi, può divertirsi a cercare il prezioso metallo setacciando la ghiaia del fiume. Si possono fare interessanti esperienze anche lavorando a un progetto di rinaturalizzazione. Per informazioni rivolgersi alla Fondazione Azioni per l’ambiente (Umwelteinsatz) o ad altre organizzazioni ecologiche. Non soltanto le mani, ma anche i piedi contribuiscono a pro-
Novità Viaggi TCS
In coppia a Lampedusa Oasi di Casablanca Per chi predilige vivere la selvaggia bellezza di Lampedusa in una struttura esclusiva che richiama lo stile nordafricano. Ideale per le coppie, l’Oasi di Casablanca è una villa nel verde di sole 14 camere con al centro la piscina e ristorantino. È previsto il trattamento in pensione completa; a mezzogiorno è possibile optare per un’escursione in barca con pranzo a bordo. Prezzo a persona: 1190 fr. più 135 fr. di tasse aeroportuali, durante la settimana dal 30 maggio al 6 giugno 2009. Prenotazioni nelle agenzie ticinesi di Viaggi TCS, tel. 0844 888 333.
curare nuove esperienze a chi svolge lavori intellettuali. Sul sito web si trovano interessanti offerte nelle regioni del Lago dei Quattro Cantoni e dell’Oberland Bernese.
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Adrian Zeller Info Touring Per maggiori informazioni: www.ballenberg.ch, www.tiscover.at/st-margarethen, www.goldwasch-tour.ch, www.umwelteinsatz.ch, www.wwf.ch, www.bergwaldprojekt.ch, www.pronatura.ch, www.barfusswandern.ch.
Grande mostra di Van Gogh a Basilea Al Kunstmuseum Fino a settembre il Kunstmuseum di Basilea offre una spettacolare panoramica dei paesaggi dipinti da Van Gogh. Questa emozionante mostra ospita inoltre numerose tele di contemporanei del celebre artista: Monet, Pissarro, Degas, Cézanne e Gauguin che pongono l’opera di Van Gogh in un contesto più ampio. Maggiori informazioni al sito: www.kunstmuseumbasel.ch.
Il Ticino a cronometro sui pedali Percorsi ciclistici Per gli appassionati delle due ruote, il Ticino propone 40 percorsi cronometrati equipaggiati di rilevatori elettronici, situati alla partenza e all’arrivo di ogni tratto. I sensori permettono l’identificazione immediata, tramite «microchip», dei ciclisti e del loro tempo di percorrenza. I tempi sono poi automaticamente trasferiti sul sito www.timtoo.com e integrati nella classifica del percorso corrispondente. Allo stesso indirizzo è possibile ordinare i microchip.
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visum
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I bambini si gustano le vacanze negli alberghi tutto compreso, grazie a molte attività di gruppo svolte da personale motivato.
Al risparmio col tutto incluso Gli uni ne sono entusiasti, gli altri un po’ meno. Gli alberghi tutto compreso non costano poco, ma ideali per famiglie e single attivi grazie alle spese prevedibili.
› Egitto, Grecia, Tunisia e Turchia sono destinazioni ideali per vacanze «all-inclusive». Il mercato è trasparente, le famiglie apprezzano questa formula, sottolinea Andrea Müller, portavoce di Kuoni. «Le vacanze tutto incluso permettono di programmare il periodo di soggiorno a seconda delle proprie disponibilità economiche». Si evitano così le brutte sorprese. Gli alberghi tutto compreso, molti dei quali a quattro stelle, offrono un grande comfort e una vasta scelta di attività sportive, divertimento e offerte wellness. Inoltre i bambini sono se-
Rumore e alcol | Chi non è d’accordo cri-
del complesso alberghiero, i giovani non danno noia alle persone più anziane e viceversa», dice Andrea Müller. Inoltre non vengono serviti gratuitamente tutti i tipi d’alcol, in genere si tratta di vini della casa e di bevande a bassa gradazione alcolica. «Chi ama eccedere con l’alcol soggiorna in alberghi convenienti. Il prezzo fa la differenza», afferma Müller. Christian Bützberger
tica il fatto che negli alberghi tutto compreso c’è troppo rumore e il consumo d’alcol è eccessivo. «Naturalmente i giovani si scatenano in discoteca. Ma, grazie alla vastità
Info Touring Le offerte Kuoni e Helvetic-Tours possono essere prenotate presso Viaggi TCS, tel. 0844 888 333, www.viaggi-tcs.ch, www.kuoni, www.helvetictours.ch.
guiti da personale qualificato. Fatto molto apprezzato dai genitori e che soddisfa tutti. Le persone attive prenotano queste vacanze a causa della larga offerta di attività sportive e per il tempo libero (aerobica, beachvolley, parchi di divertimento, corsi di ballo, tennis, svago, show e folclore).
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Offerta attuale di alberghi «tutto compreso» in quattro Paesi Egitto, Hurghada volo andata venerdì, 17–25.7 Swiss operated by Edelweiss Air
Grecia, Kos volo andata sabato, 18–25.7 Edelweiss Air operated by Swiss
Tunisia, Djerba volo andata sabato, 18–25.7 Swiss
Turchia, Antalya volo andata domenica, 19–26.7 Swiss
The Three Corners Rihana Resort & Inn 4* All inclusive Prezzo per una famiglia: 2 adulti, 2 bambini sotto 14 anni in camera familiare; 8 notti 3690 franchi
Akti Beach Club 4* All Inclusive
Meliá Palm Azur 4* All inclusive
Pine Beach Club 4* All inclusive
Prezzo famiglia: 2 adulti, 2 bambini sotto 12 anni in camera familiare per 1 settimana 5354.20 franchi
Prezzo famiglia: 2 adulti, 2 bambini sotto 12 anni in camera familiare per 1 settimana 5254 franchi
Prezzo famiglia: 2 adulti, 2 bambini sotto 12 anni in camera familiare per 1 settimana 5734 franchi
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La cavalleria non passa di moda La campagna Cavaliere della strada ha 40 anni. Sostenuta anche dal TCS, questa onorificenza è conferita a persone che mettono a repentaglio la loro vita per salvarne altre. è da manuale. A Balgach (SG), il 15 luglio 2008 Otto Kühne (46) e Marcel Tischhauser (43) vengono svegliati nel cuore della notte da uno stridore di gomme seguito da un boato spaventoso. La scena che vedono è infernale: un’auto si era schiantata contro un vicino muro di cinta e si era capovolta, prendendo fuoco. Il conducente e il passeggero – di 20 e 21 anni – sono intrappolati nel veicolo, gravemente feriti. Senza pensarci su, Otto e Marcel accorrono immediatamente e, con sprezzo del pericolo rappresentato dalle fiamme, tentano di estrarre i due feriti dal finestrino. Ma invano. Senza perdersi d’animo, si fanno allora strada con fatica attraverso il portellone posteriore e riescono a liberare i due occupanti dalle lamiere. Giusto un attimo prima che le fiamme invadano l’interno del veicolo.
Idea pubblicitaria | Il 18 febbraio 2009, durante una cerimonia, ad Otto Kühne e Marcel Tischhauser viene conferito l’attestato con medaglia di «Cavalieri della strada». Ultimo atto di una storia iniziata esattamente 40 anni fa. Era, infatti il 1969 quando un’agenzia pubblicitaria, che lavorava per una marca di pneumatici, aveva ideato
Gesti da segnalare La campagna «Cavaliere della strada» onora le persone che si sono distinte prevenendo degli incidenti o riducendone le conseguenze o anche per il loro comportamento coscienzioso. La candidatura deve essere inoltrata da terzi, assieme a una descrizione accurata della dinamica dell’accaduto; l’intervento deve essere possibilmente recente; i candidati devono avere una buona reputazione. La giuria si riserva poi di verificare i fatti. Le candidature vanno inoltrate a: Cavaliere della strada, c/o upi, Hodlerstrasse 5a, 3011 Berna. ac
un premio che ricompensava gli utenti della strada che si erano distinti nel prestare aiuto in situazioni critiche. Ma già l’anno successivo la ditta di pneumatici si ritirava dall’iniziativa, che però aveva ormai assunto una certa popolarità. A quel punto, l’azione «Cavaliere della strada» veniva istituzionalizzata sotto il mantello dell’Ufficio per la prevenzione degli infortuni (upi) con il patrocinio di alcune associazioni stradali, quali TCS (v. intervista a pag. seguente), ACS e ASTAG, nonché del Fondo di sicurezza stradale e della SRG/SSR.
Coraggio premiato | Nel corso di questi quattro decenni, sono stati consacrati 428 Cavalieri della strada (11 ticinesi), fra cui 43 donne, alcuni turisti stranieri e perfino una bambina di 9 anni. Come spiega la responsabile della campagna presso l’upi, Christina Schärer Liechti, le segnalazioni degli atti di coraggio provengono perlopiù dalle polizie che hanno stilato i rapporti degli incidenti. Ma anche da testimoni oculari e da articoli di giornale. In seguito, le candidature sono portate al vaglio della giuria composta dai rappresentanti degli enti summenzionati, tra cui il TCS. Questi si riuniscono quattro volte l’anno e decidono quali casi sono meritevoli di essere premiati, secondo criteri che si possono riassumere così: un’azione di soccorso spontanea, rapida, coraggiosa ed efficace. Ad esempio, sulla quindicina di candidature esaminate nel 2008, sette hanno ricevuto l’onorificenza di Cavaliere. Ma ci sono anche casi che, pur non essendo atti di coraggio «straordinari», meritano di essere onorati con un «diploma» o con una «lettera di ringraziamento». Ad ogni modo, tiene a precisare Schärer Liechti: «Non diamo mai premi in denaro». Al massimo, specie se si tratta di giovani, il titolo di Cavaliere viene accompagnato da un modesto buonoacquisti, magari per un negozio di libri.
Raphael Forster (7Pictures)
› L’atto compiuto dai due ultimi «Cavalieri»
quasi 20 anni di presidenza, Peter Remund, ex capo del personale dell’upi, ha passato il testimone a Peter Matthys, attuale responsabile delle campagne promosse dall’upi. Va sottolineato, infine, il valore di questi esempi «cavallereschi» in un’epoca in cui tanto si parla di pirati della strada e altre gravi violazioni del codice della circolazione, più che di atti di coraggio e solidarietà. Anche per non dimenticare mai quei Cavalieri della strada, per fortuna solo pochi, che hanno tragicamente perso la loro vita mentre portavano aiuto disinteressato a sconosciuti che si trovavano in pericolo di morte. Vite date in cambio di vite salvate. Come cavalieri d’altri tempi.
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Antonio Campagnuolo
Esempi per gli altri | L’inizio del 2009 ha pure coinciso con un cambio ai vertici della campagna «Cavaliere della strada». Dopo
Info Touring Ulteriori dettagli della campagna sul sito Internet: www.cavalieredellastrada.ch
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Cornelia Walser Kruse nel punto dove il 10 settembre 1999 si gettò nel lago di Zurigo per salvare una mamma e il suo bimbo intrappolato in un’auto sommersa.
«Il premio deve restare onorifico» »
A quando risale l’impegno del TCS nella campagna Cavaliere della strada? Jean-Marc Thévenaz: Siamo uno dei membri fondatori, assieme all’ACS, all’Astag e alla radio-televisione pubblica. Il nostro scopo era di promuovere la solidarietà e di dare una eco mediatica alle buone azioni degli automobilisti. In quanto membro della giuria, a cosa è più sensibile? Al fatto che della gente agisca per istinto, senza curarsi del pericolo. Non esitano un attimo a gettarsi in un lago o a penetrare in una vettura in fiamme, per salvare il prossimo a scapito della propria incolumità. E quando parlate con loro, dicono che non hanno fatto niente d’eccezionale. Si ricorda un caso eroico? Nel 1999, Cornelia Walser Kruse (foto) si tuffò nel lago di Zurigo per soccorrere un veicolo in procinto di affondare. Dopo aver riportato la conducente in superficie, le chiedeva se era sola nell’auto. La donna rispondeva affermativamente. Ma
presa da un presentimento, la salvatrice s’immergeva di nuovo e trovava un bambino allacciato sul sedile posteriore. Il numero di atti di coraggio è in aumento? No. Sembra che ce ne siano meno di una volta, forse a causa delle difficoltà economiche. Ha un augurio personale per il futuro dei Cavalieri? Sì. Mi auguro che il premio resti onorifico – non si dovrebbe uccidere lo spirito cavalleresco dando soldi – e che la polizia continui a segnalarci i casi degni d’elogio. Intervista: Jacques-Olivier Pidoux
«
Jean-Marc Thévenaz è capo della Sicurezza stradale del TCS e membro della giuria del «Cavaliere della strada».
Vacanze in Italia
Laghi Italiani
Adriatico
Abruzzo
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Indirizzi utili
Agenzie con Viaggi TCS 5001 Aarau: Rathausgasse 2, 062 838 21 00; 5400 Baden: Theaterplatz 3, 056 203 79 79; 4010 Basel: Steinentorstrasse 13,061 205 99 99; 6500 Bellinzona: Viale Stazione 8 A, 091 821 61 60; 3006 Bern: Thunstrasse 63, 031 356 34 34; 2501 Biel-Bienne: Aarbergstrasse 95, 032 328 70 50; 1630 Bulle: La Gare, Case postale 348, 026 913 05 15; 7002 Chur: Grabenstrasse 34, 081 258 73 73; 2300 La Chaux-de-Fonds: av. Léopold-Robert 33, 032 911 80 80; 2800 Delémont 1: rue de la Maltière 1, 032 422 66 86; 1700 Fribourg: rue de l’Hôpital 21, 026 350 39 39; 1204 Genève: Cours de Rive 8, 022 417 20 30; 1214 Genève/ Vernier: ch. de Blandonnet 4, Case postale 820, 022 417 20 30; 1003 Lausanne: rue du Petit-Chêne 3, 021 331 21 21; 6601 Locarno: Via Trevani 3/Via Ciseri 6, 091 751 75 72; 6901 Lugano: Via S. Balestra 3, 091 911 65 65; 6000 Luzern 7: Burgerstrasse 22, 041 229 69 29; 1870 Monthey: pl. Centrale 3, Case postale 1096, 024 475 79 59; 2000 Neuchâtel: 1, rue Pourtalès/av. 1er Mars, 032 729 81 81; 4600 Olten 3: Dornacherstrasse 10, Postfach 1011, 062 207 36 36; 1951 Sion: rue des Cèdres 3, Case postale 1374, 027 329 28 28; 3601 Thun: Aarestrasse 14, Postfach 2614, 033 225 76 76; 8400 Winterthur: Bahnhofplatz 18, 052 224 04 04; 6300 Zug: Baarerstrasse 21, 041 729 47 47; 8021 Zürich: Uraniastrasse 14, 044 217 30 70 Agenzie senza Viaggi TCS 3900 Brig: Bahnhofplatz 1, 027 324 23 00; 1920 Martigny: avenue de la Gare 6, 027 720 49 49; 6850 Mendrisio: c/o Ente Turistico Mendrisiotto, Via Lavizzari 2, 091 697 67 67 Servizi giuridici ASSISTA (riservati agli assicurati ASSISTA) 6501 Bellinzona: Viale Stazione 8 A, 091 821 61 11; 1214 Genève/Vernier: ch. de Blandonnet 4, Case postale 820, 022 417 27 27; 1003 Lausanne: Place Pépinet 1, Case postale 2040, 021 331 25 50; 9000 St. Gallen: Poststrasse 18, 071 227 19 50; 8027 Zürich: Gotthardstrasse 62, 044 286 85 85 Centri tecnici/consigli tecnici 2500 Biel-Bienne: route de Longeau 7, 032 341 41 76; 1304 Cossonay-Ville: 021 863 11 11; 2046 Fontaines: 032 853 36 49; 1763 GrangesPaccot: route d’Englisberg 2, 026 350 39 00; 3063 Ittigen: Ey 15, 031 356 34 56; 1217 MeyrinGenève: 212, route de Meyrin, 022 782 77 95; 6802 Rivera: 091 935 91 35; 9015 St. GallenWinkeln: Zürcher Strasse 475, 071 313 75 00; 8604 Volketswil: Geissbüelstrasse 24/26, 044 286 86 36 Centri di sicurezza/corsi di guida www.2fasi.tcs.ch 4614 Hägendorf: Mobile Fahrtraining-Station, 062 216 89 66; 8340 Hinwil (ZH): Verkehrssicherheitszentrum Betzholz, 043 843 10 00; 3632 Niederstocken/Thun: Verkehrssicherheitszentrum Stockental, 033 341 83 83; 1214 Vernier: Test & Training tcs Suisse Romande, 022 417 23 97 Alberghi del TCS 7310 Bad Ragaz: Hotel Schloss Ragaz, 081 303 77 77; 6574 Vira Gambarogno: Hotel Bellavista, 091 795 11 15
Keystone
L’agenzia TCS più vicina Prestazioni del club Tel. 0844 888 111, Fax 0844 888 112; Viaggi TCS Tel. 0844 888 333; Auto TCS Agenzie Tel. 0800 801 000, Fax 0800 802 000; Auto TCS Servizio sinistri Tel. 0848 848 600; Centrale d’informazione Tel. 022 417 24 24 (24 ore su 24); Infostrada 163 (50 ct./a chiamata e al minuto); Soccorso stradale 140; Assistenza in caso d’incidente Tel. 0800 140 140; Sede centrale 1214 Genève/Vernier, Ch. de Blandonnet 4, Case postale 820, Tel. 022 417 27 27, Fax 022 417 20 20
Chiudersi le orecchie non può essere la soluzione: contro il rumore ci vogliono misure concrete!
Il rumore fa male alla salute
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Alcuni anni fa Reinhard Mey cantava «… e rimbomba nelle mie orecchie», riferendosi a una libertà senza limiti. Chi non vorrebbe godere letteralmente di una libertà senza limiti? Eppure, la libertà degli uni ha il proprio limite là dove colpisce e danneggia gli altri. È una realtà assodata che in Svizzera un milione di persone vive in regioni in cui i vigenti valori limite di rumore vengono superati in permanenza. Circa due terzi della popolazione si sentono disturbati dal rumore. Il rumore del traffico rappresenta uno dei maggiori problemi ambientali nel nostro Paese densamente abitato. Il rumore stressa, ponendo in stato di allerta il nostro sistema neurovegetativo: gli ormoni dello stress vengono sconvolti, aumenta il battito cardiaco, la pressione sanguigna e la frequenza respiratoria. Malattie cardiocircolatorie possono esserne la conseguenza. In Svizzera ogni anno vengono curate 13 mila persone che soffrono di pressione alta causata dal rumore, al quale vanno addebitati anche una settantina di infarti. L’inquinamento acustico cronico disturba il sonno e può portare a problemi psichici come la depressione. Le persone che vivono in zone rumorose consumano più farmaci per dormire e antidolorifici. I bambini che crescono e vanno a scuola in un ambiente rumoroso hanno difficoltà di concentrazione e di apprendimento. Leggo-
no male e hanno un minor sviluppo del linguaggio rispetto ai bambini che vivono in aree silenziose. La qualità di vita di molte persone è fortemente limitata a causa del rumore. Eppure esistono molte possibilità per ridurlo o evitarlo. Non siamo solo «vittime», infatti noi tutti produciamo anche rumore. Un comportamento rispettoso è un contributo importante alla lotta contro i rumori. È facile applicarlo durante la vita quotidiana. Ad esempio, non è necessario lasciare accesi i motori. Con uno stile di guida intelligente (Eco-Drive) la soglia del rumore può essere abbassata nettamente. I tragitti brevi possono essere percorsi anche a piedi o in bici. In questo modo ci si mantiene anche in forma e si migliora il fiato. Da parte dei costruttori di automobili mi aspetto chiari miglioramenti tecnici verso modelli meno rumorosi e che consumano meno. La crisi nel settore dell’auto rende finalmente probabili innovazioni attese da tempo. È già tradizione: il 29 aprile la Svizzera partecipa per la quinta volta alla Giornata internazionale contro il rumore. Durante questa giornata d’azione, quattro organizzazioni mantello mostrano come si possono evitare i rumori nella vita di ogni giorno. Le idee sono facili da mettere in pratica e possono essere visionate al sito Internet www.rumore.ch. Perché il silenzio non deve essere un lusso!
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Rita Moll, direttrice di Medici per la protezione dell’ambiente (www.aefu.ch). L’opinione degli autori invitati su questa pagina è indipendente da quella della redazione.
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Forum
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il concorso dovrebbe finanziare quest’opera? Un numero sempre crescente di veicoli (molti provenienti dall’estero) attraversa i nostri tunnel. Perché la Svizzera non è grado – o non è abbastanza indipendente e competente – di introdurre un pedaggio per le gallerie (anche per gli stranieri)? La Svizzera deve sottomettersi all’Unione europea? Quando vado all’estero, anch’io devo pagare il pedaggio per l’uso di gallerie e autostrade. Herbi Cabernard, Coira
Strisce pedonali, pericolo mortale
Jochen Voigt, Thayngen
Educare i giovani per tutta la vita
È triste il fatto che qualcuno subisca un incidente sulle strisce pedonali. In molti casi, però, il pedone attraversa la strada senza pensarci troppo. In fin dei conti la colpa di questi incidenti sta in un’errata formulazione della legge in questione. Se si vogliono ridurre gli infortuni sulle zebre, il testo della legge dovrebbe recitare: «Il pedone può attraversare le strisce solo quando i veicoli si sono fermati». Così dovrebbe essere insegnato anche ai bambini durante le giornate di educazione stradale. Perché chi impara da giovane, saprà comportarsi correttamente anche da adulto.
Velocità bloccata per legge
Soprattutto i giovani conducenti guidano a velocità troppo sostenute e causano terribili incidenti. Perché non far installare allora, per legge, un regolatore che limiti la velocità delle automobili, ad esempio a 130 km/h? L’industria automobilistica finirebbe con l’adattarsi e con l’andare del tempo costruirebbe veicoli conformi. La nostra rete stradale, comunque, non è fatta per velocità superiori ai 120 km/h.
L’albergo BELLEVUE PALACE di Berna è situato direttamente accanto al Palazzo Federale. La posizione di questo classico grande albergo a cinque stelle è sorprendente, quanto il servizio offerto e il panorama che vi si gode. Lo stile tradizionale si combina perfettamente con il comfort moderno e le camere sono arricchite da materiali e rifiniture scelti con grande cura. Godetevi una fantastica notte in camera doppia con romantica vista sull’Aare e le Alpi bernesi, compresa la colazione a buffet, per un valore di 572 franchi.
J. J. Annen, Bösingen Revoche più lunghe per i pirati della strada
Un inasprimento delle sanzioni e la rottamazione dell’auto non sembrano avere il minimo effetto sui pirati della strada. Quindi esiste un’unica soluzione: il ritiro della patente e non solo per qualche mese, ma per alcuni anni, soprattutto nel caso di incidenti mortali. Ciò avrà senz’altro un effetto duPaul Jenni, Scherzingen raturo.
Franz-Josef Schmidiger, Zunzgen
Pedaggi anche per le gallerie svizzere
Molte persone, tra cui anche il presidente centrale del Touring Club Svizzero, caldeggiano la costruzione di una seconda galleria stradale del San Gottardo. Ma come si
Camera con vista
Sponsor del premio: BELLEVUE PALACE, www.bellevue-palace.ch
foto 7Pictures, rdb
Nessuno dubita del fatto che tanti incidenti avvengono per la disattenzione degli automobilisti. Bisogna però anche dire che molte persone fanno un uso sconsiderato del proprio diritto di precedenza e attraversano le strisce pedonali senza cercare dapprima un contatto visivo. In confronto ad altri paesi europei mi stupisce il grande numero di strisce che si susseguono a poca distanza, come qui da noi in Svizzera. Inoltre i passaggi pedonali si trovano spesso direttamente davanti a supermercati e ad altri luoghi di questo tipo, fatto che fa supporre l’influsso di certi gruppi d’interesse.
Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch.
Impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Marder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Art Director/Fotografie: Martin Lobsiger (mlo). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Nadia Visentini (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96 028, totale: 1 355 061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66, e-mail: service@tcs.ch o all’agenzia TCS (tel. 0844 888 111, fax 0844 888 112). Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
Le domande: 1. Quale modello Hyundai sostituisce la i20 sottoposta al nostro test? 2. Come si chiama la sala teatro della nave MSC Fantasia? 3. Da quanti anni esiste la campagna Cavaliere della strada? Si possono fornire le risposte per posta (unicamente su cartolina postale), tramite SMS, email o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 5/09: la valigia Victorinox è stata vinta da Eliane Bracher di Baar. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte; touring@tcs.ch (intestazione: concorso) Termine d’invio: 3 maggio 2009
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l’incontro | touring 7 | 23 aprile 2009
Inviato speciale sul fronte stradale
ta il sensazionalismo, tutto va bene. Ma se ci si spinge troppo in là, i rapporti di fiducia s’incrinano e ci si ritrova «bruciati» nei confronti della polizia.
Reporter della televisione svizzero-tedesca, come pure per i quotidiani Blick e Le Matin, da venti anni Arthur Sieber testimonia gli incidenti della strada più gravi.
Sì. In vent’anni di mestiere, ho visto quasi tutto. Gente ustionata, decapitata, prigioniera di una carcassa d’auto in fiamme. Il peggio sono le grida.
»
Come riuscite a superare tutto?
Alla vigilia del nostro appuntamento, lei ha fatto un servizio su un grave incidente della circolazione. Cosa è successo?
Arthur Sieber: Un conducente ha superato due automobili in curva ed è atterrato in un prato dopo parecchi ribaltamenti.
Suppongo che le capita di assistere a scene sconvolgenti…
quente è la velocità eccessiva e l’incoscienza. Ad esempio, un giovane che conosco ha avuto quattro incidenti. Dai primi tre se l’è cavata senza danni, ma non gli è servito da lezione. È finito in sedia a rotelle. La polizia la lascia lavorare liberamente?
Questo genere di fatti è raro?
No. Nei fine settimana ve ne sono a volte anche tre in una notte. La causa più fre-
Sì, mi conoscono e hanno fiducia in me. Sanno che non fotografo mai le persone a terra, sanguinanti o morte. Fino a quando si evi-
Con gli anni s’impara a sviluppare un atteggiamento professionale per preservarsi dalla brutalità degli eventi. Conduco una vita normale, non soffro di incubi, né di insonnia, né di angosce particolari. Non ripenso a ciò che ho visto alla vigilia. Tuttavia, mi rendo conto che ogni incidente è rimasto registrato in un angolo della mia mente. Ha ricordi che riemergono improvvisamente?
Sì. Quando ripasso per caso sul luogo di un incidente, anche se anni dopo, rivedo la scena con estrema precisione, la posizione della vettura, l’albero contro il quale si è schiantata. Tutto nei minimi dettagli. L’arrivo della stampa sui luoghi di una sciagura suscita a volte dure reazioni. La gente s’arrabbia vedendola?
Capita. Una volta, un tipo si è scagliato contro di me urlando «sporco giornalista», poi mi ha colpito e ha rotto la mia apparecchiatura. Sono stato ricoverato con un’emorragia interna e la televisione svizzero-tedesca ha sporto denuncia. Porta sempre con lei il suo cane?
Sì. Appena suona il mio telefonino, lui si precipita davanti alla porta, pronto a partire. Mentre lavoro resta in macchina ed osserva dal finestrino. A 68 anni sta pensando alla pensione?
Non ancora. Oltretutto, faccio una fatica dannata a trovare un successore. Quando spiego ad un giovane giornalista che dovrà alzarsi nel cuore della notte e lavorare il fine settimana, non è interessato. Perché bisogna sapere che, anche in piena finale dei Mondiali di calcio, potrebbe succedere che perdiate la fine della partita.
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Fabian Unternährer
Intervista: Jacques-Olivier Pidoux
Arthur Sieber, reporter della televisione svizzero-tedesca con il suo fedele Tvix.
In pillole Arthur Sieber, 68 anni, è corrispondente in Svizzera occidentale della televisione svizzero-tedesca e del Blick. Collabora anche con il quotidiano Le Matin e molti altri giornali regionali. Appassionato di calcio, è il capo-stampa dell’Associazione di calcio del Seeland e per anni è stato attivo come arbitro a livello amatoriale. Abita a Brügg (BE).
Miss & Mister Teenie Svizzera 2009
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