22 aprile 2010 touring 7 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
Il giornale della mobilità
Nuovi sistemi di orientamento
Sulle Alpi con il satellite 4
Corsie ciclabili contromano
Biciclette in senso unico 10 Un pattugliatore del TCS
Una vita in aiuto dei soci 30 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS Alcool al volante L’aperitivo dopo il lavoro può essere pericoloso 12
Test della Citroën C3 La piccola francese con una enorme visuale
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A spasso in Cornovaglia Lungo le coste inglesi più romantiche 20
Gli amanti del giardinaggio ne apprezzano l’estrema versatilità Nebulizzatore 16 litri • efficiente: durata di utilizzazione con batteria carica di 4 ore, serbatoio da 16 litri • comodo: accensione automatica usando la lancia di spruzzo, non è necessario pompare a mano • ecologico: motore elettrico silenzioso e non inquinante • pratico: grazie alla batteria ricaricabile può essere usato dovunque senza prolunga • Due varianti d’impiego: – Sulle spalle tramite cinghie regolabili imbottite – Al traino tramite maniglia stabile e grandi rotelle • funzionale: 3 ugelli intercambiabili: • flessibile: tubo flessibile lungo 195 cm, lancia di acciaio di due lunghezze: 70/113 cm
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22 aprile 2010 | touring 7 | editoriale e sommario
L’informatica può aiutare, ma anche causare seccature
14 Una vettura panoramica
20 A piedi per la Cornovaglia
Test della Citroën C3, un’automobile che con le sue vetrate permette ai passeggeri di ammirare il paesaggio circostante. Sensazioni di guida alla francese.
La costa occidentale della Gran Bretagna offre escursioni all’insegna del romanticismo. Una settimana di passeggiate tra dolci paesaggi da cartolina.
primo piano 4 Escursionismo moderno: le nuove tecnologie indicano la via anche in montagna.
società e mobilità 9 Ferrovia 2030: il TCS chiede di non trascurare le infrastrutture stradali. 10 Contromano ciclabili: aumentano in Svizzera i sensi unici aperti alle bici.
test e tecnica 18 Auto high-tech: soluzioni futuristiche si preparano in casa BMW. 19 Nuove compatte: la Renault Mégane RS e la VW Golf R a confronto.
viaggi e tempo libero 24 Namibia: marce tra le dune e safari fotografici nella natura selvaggia. 27 Las Vegas: la città del gioco d’azzardo e del matrimonio facile.
club e soci 30 Soccorso stradale: ritratto di un pattugliatore del TCS di lungo corso. 34 Assicurati in viaggio: con il Libretto ETI tranquilli in tutto il mondo. 9 35 37 38
il consulente contatti TCS forum, il concorso, impressum l’incontro: Louis Palmer, un giramondo in taxi solare
PHOTOPRESS/Alexandra Wey
Solo alcuni anni fa, chi voleva recarsi all’estero acquistava una carta stradale, pianificava il percorso e istruiva i copiloti per la navigazione. Oggi, grazie alla tecnologia dell’informazione (IT), le cose sono completamente cambiate: non vi è auto senza navigatore, telefono cellulare senza GPS e la pianificazione del percorso avviene tramite computer. Anche per l’escursionismo non occorrono più mappe o segnali, dal momento che lo smartphone è in grado di indicare con assoluta precisione dove ci si trova, dove è il ristorante più vicino e qual è il menu del giorno (v. articolo sul tema). Il dominio dell’IT e della sua tecnologia di comunicazione è incontrastato. Un aspetto preoccupante è però la tendenza a fidarsene ciecamente. Che la tecnologia abbia anche delle pecche è dimostrato dagli aneddoti legati ai sistemi di navigazione, con automobilisti finiti direttamente dentro a fiumi o cave di ghiaia. Queste disavventure si fanno perdonare dalla costante raggiungibilità. Lo smartphone consente infatti di controllare ed elaborare la propria mailbox in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo della terra. Ma se ci si azzarda a spegnere il cellulare durante il tempo libero, si viene subito tacciati di non essere mai raggiungibili. In questo caso, una certa astinenza dall’IT non farebbe male. Del resto, la pace si può trovare soltamente se si ha il coraggio di rinunciare di tanto in tanto a tutte le tecnologie della comunicazione, anche solo per un paio d’ore. Felix Maurhofer, caporedattore
Un secolo di aviazione in mostra a Lucerna Foto di copertina Autore: Fabian Unternährer
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Questa riedizione di un vecchio Blériot è uno dei molti velivoli dell’esposizione «100 anni di aeronautica in Svizzera» al Museo dei trasporti di Lucerna. La mostra è allestita sino a fine ottobre nel nuovo padiglione Aeronautica e Astronautica.
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primo piano | touring 7 | 22 aprile 2010
Il GPS indica il sentiero giusto Mappe escursionistiche e segnali gialli hanno concorrenza: ora gli itinerari possono essere scaricati gratis su iPhone, con l’indicazione di distanza, grado di difficoltà e suggerimenti su ristoranti e alloggi. Buona camminata!
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L’immagine di escursionisti attempati in calzini rossi che si trascinano ansimando attraverso il territorio appartiene ormai al passato. Nessun’altra attività ricreativa è così amata da tutti le fasce d’età come l’escursionismo. Perfino i giovani si spingono nella natura in cerca di relax, apprezzando sempre più l’escursionismo anche come benefico processo psico-igienico. È dimostrato infatti che fare regolare esercizio fisico in mezzo alla natura e rinfrescare allo stesso tempo la mente dona maggiore rilassatezza.
Escursioni con l’iPhone | Quando l’escursionista sceglie un nuovo tragitto, tende per esperienza ad affidarsi ai segna-
li gialli (v. articolo seguente) oppure ad acquistare una mappa escursionistica regionale. Da poco, per chi possiede un iPhone vi è però un’enorme novità. Basta infatti selezionare l’applicazione «Swiss Hike» per far comparire sullo schermo 32 escursioni. Abbiamo testato la funzionalità di questa nuovissima offerta insieme al «re dell’escursionismo» Roland Baumgartner e ad «eHeinz» Keller, due pilastri di Svizzera Turismo. Il percorso prescelto è il tratto della Via Jacobi da Schwarzenburg a Tafers e Friburgo, passando per la gola del fiume Sense sopra St. Antoni. Non a caso questo tratto è considerato il più interessante sotto il profilo storico della Via Jacobi svizzera tra Lago di Costanza e Lago di Ginevra.
Il sentiero acciottolato scavato tra le rocce che si snoda in mezzo al bosco scendendo verso il Torenbach ne è uno splendido esempio. Dopo aver attraversato il Sense, prima che il sentiero salga in direzione di Heitenried, gli escursionisti si imbattono in un’edicola votiva di San Giacomo, un segnavia sacro della Via Jacobi, accanto a chiese, monasteri e cappelle. Dopo cinque ore buone di escursione con l’iPhone tra Svizzera tedesca e Romandia, il bilancio è positivo: le indicazioni fornite dall’applicazione corrispondono esattamente al percorso, anzi quel microcomputer che è l’iPhones fornisce anche una descrizione delle località e segnala luoghi di interesse, bancomat, hotel e ristoranti. Sempre con continua a pagina 7
22 aprile 2010 | touring 7 | primo piano
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La Via Jacobi attraversa la gola del Sense, detta evocativamente anche «Röstigraben». In estate, migliaia di persone trascorrono il loro tempo libero lungo il fiume.
Lunghi e brevi: ad ogni escursionista il suo percorso Con i suoi 32 percorsi, Svizzera Turismo intende includere tutti e quattro gli ambiti culturali (Svizzera tedesca, Romandia, Ticino, Grigioni), tutte e 13 le regioni turistiche e tutte le principali tipologie paesaggistiche di Giura, Mittelland, Prealpi, Alpi e Ticino. I percorsi soddisfano tutte le esigenze in fatto di distanza, grado di difficoltà e profilo richiesto. La maggior parte delle escursioni sono adatte anche a «principianti», dal momento che la durata è di 3 ore o 3 ore e mezza. Ma niente paura, vi sono gioielli da scoprire anche per gli escursionisti più navigati ed esigenti. «Ogni escursione deve essere un’esperienza unica al 100%, puro piacere di camminare, senza dar adito a pentimenti o insoddisfazioni», sottolinea Heinz Keller, l’esperto di Svizzera Turismo che con lo pseudonimo «eHeinz» fornisce eccezionali suggerimenti di viaggio in 60 secondi sul sito
www.MySwitzerland.com. Il più breve tra i percorsi è quello di 6 km che in soli 90 minuti conduce lungo un sentiero panoramico dall’Uetliberg, il «monte di casa» di Zurigo, al Felsenegg. Anche lo spettacolare Eigertrail, che si snoda direttamente ai piedi di questa montagna che incute rispetto, è un piacevole percorso breve della durata di neppure 2 ore. L’escursione giornaliera più lunga è il tratto della storica Via Spluga da Splügen, paesino di mulattiere, attraverso l’omonimo passo fino a valle verso Isola. La durata è di circa sei ore e mezzo, ma ogni minuto di escursione si farà apprezzare. Ben otto escursioni si trovano nelle immediate vicinanze di una città: il percorso lungo le rive del Reno da Basilea ad Augst, il sentiero che attraversa i terrazzamenti del Lavaux alle porte di Losanna, la Via Jacobi da Schwarzenburg a Friburgo, il sentiero in cresta
da Lugano-San Salvatore a Morcote, e l’escursione attraverso il parco fluviale dell’Aare da Aarau fino alla Casa d’Asburgo. E per finire ancora un paio di percorsi consigliati da «eHeinz»: il sentiero panoramico dell’Aletsch da Bettmerhorn a Fiescheralp passando per il Märjelensee. Da un lato si gode un ampio panorama sulle cime da 4000 m del Vallese, e dall’altro una vista ineguagliabile sui 23 km del ghiacciaio dell’Aletsch. Altrettanto leggendario è il sentiero sul crinale dal Monte Lema al Monte Tamaro, con ampia vista su Lago di Lugano e Lago Maggiore e arrivo alla chiesa di Mario Botta. Sempre affascinante non solo per gli amanti dell’escursionismo è poi il sentiero che segue la linea ferroviaria dell’Albula tra Preda e Bergün. Un capolavoro della tecnologia, perfettamente integrato nel grandioso paesaggio alpino. Bü
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22 aprile 2010 | touring 7 | primo piano
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La rete di sentieri escursionistici dell’associazione Sentieri Svizzeri si snoda su 60 000 chilometri, battuti abitualmente da circa 2 milioni di svizzeri che imparano così a conoscere meglio il proprio paese. Tutti conoscono i segnali gialli che hanno confermato di trovarsi sulla strada giusta a ben più di un escursionista. Le cifre dimostrano quanto siano apprezzati: il 33% di tutti gli svizzeri compie escursioni. La totalità di loro si dedica al proprio hobby per circa 130 milioni di ore all’anno, percorrendo 13 000 volte il giro del mondo. Il valore aggiunto risultante da questa attività (pernottamenti, ristorazione, ecc.) si aggira sull’importante cifra di 1,7 mia. fr. Ancora più rilevante è il fatto che il 75% di tutti gli svizzeri utilizzi i sentieri segnalati dai cartelli gialli anche per una semplice passeggiata, una corsa o una pedalata in bici. Dietro a queste cifre vi è l’associazione Sentieri Svizzeri (www.wandern.ch). L’associazione è suddivisa in 26 sezioni che contano complessivamente 40 000 soci. Poiché la Confederazione svolge compiti di coordinamento, i quali vengono poi delegati ai cantoni, i diversi interessi sono contemplati nella Legge federale sui percorsi pedonali ed i sentieri escursionistici (LPS). Questo è un motivo per il quale l’associazione Sentieri Svizzeri aderisce all’Ufficio federale delle strade (Ustra) e svolge su incarico di quest’ultima compiti di natura infrastrutturale. Ma sarebbe sbagliato credere che Sentieri Svizzeri sia esente da problemi economici.
Il contributo dell’Ustra rappresenta solo circa il 20% del budget di 4,5 mio. fr. La metà degli introiti, oltre 2 mio. fr., sono costituiti da donazioni, come spiega Christian Hadorn, amministratore di Sentieri Svizzeri. Senza le donazioni dei benefattori, l’associazione non sarebbe in grado di assolvere ai suoi compiti. Così come, senza i circa 1500 ausiliari volontari, la rete di sentieri escursionistici non potrebbe mai essere mantenuta ad un tale alto livello. Hadorn lo afferma senza mezzi termini: «I sentieri escursionistici svizzeri dipendono dal sostegno economico e di volontariato offerto dalla popolazione». La sfida maggiore dell’associazione consiste infatti anche nel mantenere la qualità della rete di sentieri. Secondo i calcoli, per ogni chilometro quadrato occorre svolgere manutenzione su 1,5 km di sentieri e occuparsi di circa 200 000 segnali gialli dislocati lungo i 60 000 chilometri di percorsi. Poiché circa la metà dei sentieri escursionistici attraversa zone agricole, è evidente che in gioco vi sono interessi forti. Hadorn descrive questa sfida con diplomazia: «Siamo chiamati a svolgere qualche compito di coordinamento». Dal momento che i sentieri escursionistici sono così apprezzati e dunque molto sfruttati, sorgono costantemente conflitti, come quelli tra escursionisti e biker. Ma gli attriti vi sono anche a livello regionale, ad esempio a Basilea, dove i biker pongono forti istanze, riassume Hadorn. Il suo credo fondamentale è: «Senza il rispetto reciproco non si va da nessuna parte». Bü
foto Fabian Unternährer
«Priorità alla qualità dei sentieri escursionistici»
I ristoranti consigliati sulla mappa ricevono prenotazioni telefoniche per il pranzo.
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numero di telefono, e-mail e indirizzo internet. «Se si vuole conoscere il menu del giorno del ristorante «xy», è possibile saperlo grazie all’iPhone», racconta Roland Baumgartner, che ha contribuito sostanzialmente alla nuova offerta. L’applicazione per iPhone «Swiss Hike» può essere comodamente reperita all’indirizzo www.MySwitzerland.com/mobile, e può essere scaricata gratuitamente da iTunes Store, insieme a tutte le mappe necessarie in scala 1:25 000 di Swisstopo, anch’esse gratuite. A causa della dettagliatezza delle mappe, il download diretto su iPhone App Store è possibile solo con collegamento wireless.
Perle dell’escursionismo | In occasione dell’autoproclamato «Anno dell’escursionismo», Svizzera Turismo desidera invogliare giovani e meno giovani, principianti e habitué a scoprire i sentieri escursionistici della Svizzera. L’escursionismo deve divertire: dalla partenza passando per la sosta con degustazione delle specialità locali in quel rifugio dal panorama mozzafiato fino al momento del rientro, con il desiderio di intraprendere al più presto un’altra escursione. L’esperienza escursionistica deve inoltre risultare semplice. «Per questo motivo, insieme a SvizzeraMobile, abbiamo provveduto a rinnovare la segnaletica e a contrassegnare i dodici percorsi più belli tra tutti e 32», sottolineano Roland Baumgartner e Christian Bützberger Heinz Keller.
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60 000 chilometri di sentieri sono coordinati in Svizzera da migliaia di cartelli segnaletici.
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22 aprile 2010 | touring 7 | società e mobilità
Sogni irrealizzabili
il consulente Urs-Peter Inderbitzin
Entro il 2030, FFS e Confederazione vogliono potenziare le capacità. Il TCS pensa alla rete stradale. franchi andrà a potenziare la capacità della rete ferroviaria svizzera entro il 2030. Del resto, non vi è dubbio che il trasporto pubblico, di cui la rete ferroviaria costituisce la spina dorsale, fa acqua da tutte le parti. Le FFS e l’Ufficio federale dei trasporti hanno appena presentato un orientamento strategico. Dopo una prima consultazione, nel 2011 se ne occuperà il Parlamento, il quale ha appena stanziato 5,4 miliardi per il progetto SIF (sviluppo futuro dell’infrastruttura ferroviaria). Se debbano essere investiti 21 miliardi o solamente 12 miliardi è uno dei molti aspetti controversi. L’importo più elevato consentirebbe, oltre che di aumentare i posti a sedere sui treni sull’asse EstOvest e di migliorare l’accesso per i viaggiatori alle stazioni ferroviarie, anche di potenziare l’asse del Gottardo (maggiore profilo per i treni merci). Se invece verranno investiti solo 12 miliardi, saranno principalmente gli interessi regionali ad essere sacrificati. Già ora sono invece stati accantonati, ad esempio, la costruzione della stazione sotterranea di Lucerna e il completamento del tunnel di base del Lötschberg.
Posizione del TCS | La questione del finanziamento è senz’altro decisiva, poiché il fondo FTP (finanziamento del trasporto pubblico) non basta. Sarebbe dunque pensabile, tra l’altro, un aumento del prezzo dei biglietti del 5–10%. Il TCS ha fatto sapere di aver sempre sostenuto la realizzazione dei grandi progetti ferroviari nel quadro del fondo FTP. Ciononostante, negli ultimi anni si sarebbe investito in maniera spro-
il commento Heinz W. Müller
Il progetto «Ferrovia 2030» è come le letterine dei desideri che i bambini scrivono a Natale, in cui esprimono istintivamente anche desideri utopici. A fronte del budget spesso limitato, i genitori saranno poi costretti a depennarne alcuni. Lo stesso accade per i progetti ferroviari: poiché le casse pubbliche sono praticamente vuote, si cercheranno disperatamente nuovi finanziamenti per
Restare senza carburante può costare molto caro
porzionata nel transito di merci su rotaia (NTFA, trasferimento del traffico). «Ora sarebbe giunta l’ora di tornare a privilegiare la circolazione privata nel Mittelland, dove si concentrano le sfide maggiori per la politica svizzera dei trasporti», ritiene il TCS. Il club si opporrà quindi ad un’ulteriore modifica della destinazione dei fondi per le strade, poiché vi è la necessità di recupero e si starebbe già discutendo l’applicazione di un’imposta sugli oli minerali per coprire hwm il fabbisogno della rete stradale.
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foto SBB CFF FFS
› Un investimento di 12 o 21 miliardi di
Ferrovia 2030 prevede anche treni a due piani più lunghi, richiedenti un adattamento delle stazioni.
poter garantire almeno il mantenimento della rete ferroviaria. E non appena il Parlamento ha stanziato miliardi per l’ottimizzazione di Ferrovia 2000, si chiedono immediatamente altri 12 o 21 miliardi. L’aumento del numero di passeggeri richiede certamente di prendere tempestivamente in considerazione il futuro delle ferrovie assicurando gli investimenti più importanti. Ciò non deve però portare a trascurare la rete stradale, la quale garantisce pur sempre oltre l’80% dell’intera circolazione di persone.
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Sebbene oggi, con poche eccezioni, ogni auto sia dotata di spia del livello del carburante, accade regolarmente di vedere automobilisti fermi sul ciglio della strada a causa dell’esaurimento della benzina o del diesel. Spesso si tratta di negligenza, ma talvolta accade che si faccia troppo affidamento sulla spia o sul computer di bordo, i quali possono «mentire» e fornire dati errati. Restare senza carburante è estremamente spiacevole e camminare fino al prossimo distributore sotto la calura, la pioggia o la neve per rimediare un paio di litri di benzina è frustrante, per non parlare dello scherno degli altri conducenti. Devono quindi ritenersi fortunati tutti quelli che possono contare sul TCS, che presta soccorso a circa 3000 automobilisti l’anno rimasti senza benzina, di cui 2300 in autostrada. Recentemente il Tribunale federale ha confermato una multa di 300 franchi ad un automobilista che era rimasto in panne in autostrada per mancanza di carburante. Il conducente, che si trovava sull’A3 all’altezza di Eiken (AG), non era riuscito a portarsi sulla corsia di emergenza a causa di lavori in corso, restando fermo sulla corsia di percorrenza e intralciando il traffico. La giustizia del canton Argovia e il Tribunale federale accusano l’automobilista di essersi messo in viaggio con un veicolo in stato difettoso. Secondo i giudici di Losanna, un veicolo non deve presentare garanzie di sicurezza solo relativamente al suo funzionamento, ma anche alla circolazione. Ed un’automobile può dirsi sicura per la circolazione solo quando ha sufficiente benzina nel serbatoio. In futuro, gli automobilisti che resteranno sulla strada per mancanza di benzina dovranno dunque attendersi una multa di centinaia di franchi, per lo meno quando saranno d’intralcio al traffico e lo stato di panne per esaurimento della benzina sia da ricondursi a negligenza o perfino a grave negligenza.
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
società e mobilità | touring 7 | 22 aprile 2010
Mathias Wyssenbach
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Presenti soprattutto nei grandi centri urbani, i contromano ciclabili offrono alle bici percorsi più diretti attraverso i quartieri.
Sfiorati da una bicicletta Preoccupate di promuovere la mobilità dolce, un numero crescente di città autorizza le bici ad imboccare i sensi unici in contromano. La formula cresce di popolarità, ma è pur vero che richiede una segnaletica chiara ed un cambio d’abitudini.
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Panico in un vicolo a senso unico: una bicicletta si dirige verso la vostra auto sfiorando il retrovisore quando vi incrocia. Per quanto sconcertante, per non dire preoccupante, si tratta di una situazione sempre più diffusa nelle grandi agglomerazioni. Essa consente ai ciclisti di evitare fastidiose deviazioni lungo strade superaffollate e offre loro un facile accesso a quartieri residenziali, negozi e posti di lavoro. Ribattezzata «corsia ciclabile contromano», la misura garantisce efficaci collegamenti nei quartieri. Potendo contare su un maggior numero di itinerari, invece di fare tortuose deviazioni lungo arterie congestionate, i residenti preferiscono l’uso quotidiano della bici andando così a sgravare il traffico.
Predisposizione giudiziosa | La corsia contromano ciclabile è autorizzata dall’Ordinanza sulla segnaletica stradale «se, tenuto conto della situazione locale, non vi è motivo di temere per la sicurezza degli
utenti della strada». Essa richiede obbligatoriamente l’affissione all’imbocco del segnale di «divieto di accesso», munito di un cartello supplementare «eccetto veicoli leggeri a due» (v. foto); spesso una pista ciclabile è indicata dalla segnaletica orizzontale con il pittogramma di una «bicicletta» e relative frecce di direzione. All’ingresso e all’uscita, è consigliata l’installazione di spartitraffico per impedire ai veicoli di tagliare la curva quando imboccano la strada. Inoltre, agli incroci tra la pista ciclabile e altre strade, una segnaletica orizzontale rossa ben visibile avverte gli automobilisti della possibile presenza di velocipedi. Il tipo di provvedimento messo in atto dipende in egual misura dalla velocità effettiva dei veicoli, dalla visibilità e dalle normative relative alla larghezza della carreggiata stabilite dall’Associazione svizzera dei professionisti della strada e dei trasporti (VSS). In tal modo, la coabitazione tra
automobilisti e ciclisti dovrebbe svolgersi senza alcun problema: «Non disponiamo di statistiche che consentono di affermare che questo tipo di strade comporta un rischio intrinseco di incidenti», conferma Daniel Menna, portavoce dell’Ufficio svizzero di prevenzione degli infortuni (upi).
Buona comunicazione | Ciononostante l’incrocio tra auto e biciclette risveglia un certo malessere, soprattutto quando la bici viaggia al centro della carreggiata temendo che la portiera di una vettura parcheggiata si apra all’improvviso sbarrandole il passaggio: «È vero che i ciclisti contromano risvegliano talvolta un senso di insicurezza negli utenti», afferma Marie-Hélène Giroud, capo del servizio di pianificazione urbana e di mobilità della città di Ginevra. Ma obiettivamente, il numero di incidenti non è più elevato che altrove. «Questo tipo di strade è molto sicuro», aggiunge Julian Baker, delegato per le due ruote della città
22 aprile 2010 | touring 7 | società e mobilità
Dibattito politico | Non sorprende che le ciclabili contromano conoscano una diffusione maggiore in Svizzera tedesca: a Basilea, Berna e Zurigo, circa il 70% delle strade a senso unico sono percorribili nei due sensi dai ciclisti. La diffusione è più timida nella Svizzera romanda, con rispettivamente il 38% a Ginevra e il 17% a Losanna. Eppure i progetti di mobilità dolce di taluni comuni prevedono ampiamente questa possibilità, e nei consigli comunali si sta già discutendo di mozioni presentate in tal senso (v. articolo in basso).
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Jacques-Olivier Pidoux
foto jop
di Berna, «perché gli utenti che circolano in senso contrario si vedono bene». L’arte di incrociarsi senza spaventi, né attriti sta dunque in una buona comunicazione tra automobilisti e ciclisti, nel contatto visivo o in un piccolo gesto della mano. In ogni caso, si tratta di una pratica che richiede rispetto e maggiore cautela, in particolare in corrispondenza degli incroci in cui i ciclisti devono reinserirsi nel flusso normale del traffico. Questa delicata fase può essere agevolata con l’installazione di uno spartitraffico, con una segnaletica orizzontale rossa o con parcheggi laterali per le due ruote, in sostituzione di quelli per automobili, garantendo così maggiore spazio libero ed una migliore visibilità. Quanto agli automobilisti, dovranno essere accorti nel ridurre spontaneamente la velocità nelle strade di quartiere soggette al regime del doppio senso per ciclisti. Un consiglio che vale specialmente per i conducenti di 4҂4, in particolare se altri veicoli dello stesso tipo sono parcheggiati lateralmente restringendo la larghezza della carreggiata disponibile per incrociarsi.
Alcuni esempi di diverse demarcazioni e segnalazioni per le corsie ciclabili contromano esistenti in Svizzera. La differenza negli allestimenti crea però confusione tra gli utenti della strada, che spesso non sanno esattamente come comportarsi.
Un modello in costante espansione Sotto la spinta del Belgio, dove la legislazione dà ampio spazio al principio della corsia ciclabile contromano, anche nel nostro paese si fa sempre più pressante una richiesta analoga. A Losanna, il consiglio comunale sarà chiamato tra breve a discutere di un postulato che richiede «di rendere sistematica la predisposizione di sensi unici ciclabili sicuri in tutte le nuove Zone 30, ad eccezione delle strade dove sia dimostrato che ciò non è possibile». Nel lungo periodo, i sottoscrittori del postulato richiedono la circolazione nei due sensi per i velocipedi in tutti i sensi unici. Sul campo le autorità adottano un approccio più cauto: «Anche se questa possibilità è oggetto di uno studio sistematico, non significa che verrà sempre realizzata», spiega Jean-Christophe Boillat, delegato per le due ruote della città di Losanna. Ciononostante, nella capitale vodese vengono creati ogni anno diversi nuovi controsensi ciclabili. A Ginevra le autorità si dimostrano estremamente favorevoli: «Ogni volta che viene creata una nuova Zona 30, se le
circostanze locali lo permettono, viene istituita una corsia ciclabile contromano», spiega Marie-Hélène Giroud, capo del servizio di pianificazione urbana e di mobilità della città di Ginevra. A Berna, il servizio di pianificazione del traffico ha realizzato nel 2006 uno studio mirato a valutare il numero di strade a senso unico che possono essere aperte alla circolazione nei due sensi dei velocipedi. Su 117 tronconi, 82 sono stati approvati: «Siamo attualmente in fase di messa in opera, spiega Julian Baker, delegato per le due ruote della città di Berna. Stiamo passando in rassegna i diversi siti sul campo per esaminare quali soddisfino i criteri di applicazione». A Zurigo, nell’ambito di un programma da attuarsi in un biennio, le autorità comunali stanno esaminando tutte le strade a senso unico per analizzarne la capacità di accogliere una ciclabile contromano: «Vogliamo offrirne il maggior numero possibile», commenta Urs Walter, delegato per le due ruote della città. jop
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società e mobilità | touring 7 | 22 aprile 2010
Insidioso aperitivo Una chiacchierata dopo il lavoro davanti ad una birra o ad una coppa di champagne. L’aperitivo può essere pericoloso per gli automobilisti se l’alcol è ingerito a stomaco vuoto.
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Il dottor Rolf Seeger del reparto di medicina del traffico e clinica forense dell’Istituto di medicina legale dell’Uni di Zurigo spiega che un decilitro di vino in un uomo di 70 chili corrisponde a un tasso alcolemico di circa 0,2 per mille: «Con due bicchieri si arriva già a 0,4 per mille». Generalmente, però, un bicchiere contiene più di un decilitro: «Per cui è assolutamente possibile che dopo due bicchieri un uomo di quel peso abbia un’alcolemia superiore a 0,5».
Subito alla testa | Se si ha lo stomaco vuoto, si deve tenere conto che l’alcol assunto arriva a tempo di record nell’intestino, il quale lo assorbe altrettanto velocemente. L’alcol giunge dunque rapidamente nel sangue, andando ad influire sul cervello in misura molto maggiore di quanto accade Pubblicità
in caso di aumento graduale del tasso alcolemico. Ciò implica che già dopo soli due bicchieri di vino bianco o due coppe di champagne a stomaco vuoto, non si è più in grado di guidare. All’aperitivo segue poi la cena, e molti pensano che se si sta a tavola per tre ore e si beve un paio di bicchieri, la quantità di alcol viene praticamente eliminata e non vi sono dunque problemi di guida. Accade però che il padrone di casa versi un bicchiere dopo l’altro e che l’ospite perda il controllo. Seeger: «Sarebbe meglio rifiutare, spiegando che si deve guidare». È dalla parte giusta anche chi rispetta fin dall’inizio la regola di un bicchiere solo. Molto pericolo è poi il cosiddetto «ammazzacaffè» a fine pasto. «Occorre assolutamente evitarlo», afferma Seeger. «Vi sono molti studi di buon livello che dimostrano
Il consumo di bevande alcoliche a stomaco vuoto provoca
22 aprile 2010 | touring 7 | società e mobilità
come l’alcol influisca notevolmente sulla tendenza ad assopirsi». Anche se non si guida, non bisogna comunque dimenticare il danno a carico del fegato. L’alcol potrebbe infatti danneggiare sensibilmente le cellule epatiche. Occorre poi ricordare che «se si partecipa ad un party e si beve fino all’una, si va a dormire con un’alcolemia di 1,8 per mille, per cui se si va poi al lavoro di buon mattino, il tasso alcolemico è ancora supeKurt Venner riore all’1 per mille».
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Telone obbligatorio Sui trasporti di paglia Dal 1° aprile gli autocarri che trasportano paglia, cereali o sabbia devono applicare un telone a copertura del carico. Lo comunica il «Quotidien Jurassien». Sebbene l’obbligo comporti un onere maggiore per gli autotrasportatori, per gli altri utenti della strada si tratta di una buona notizia, poiché la caduta di paglia o altro materiale analogo mette spesso a repentaglio la sicurezza del traffico.
Patto tra vettori aerei
Keystone
Numerosi fattori
un rapido aumento dei valori alcolemici nel sangue.
L’alcol può giungere nel sangue più o meno rapidamente. I fattori che ne aumentano la velocità di assorbimento sono diversi: 쐽 bevande alcoliche calde 쐽 bevande alcoliche contenenti anidride carbonica 쐽 bevande con alcol e zucchero 쐽 bere velocemente 쐽 stomaco vuoto 쐽 fattori individuali, ad es. determinate patologie ve
Fusione ispano-britannica British Airways e Iberia hanno definitivamente ufficializzato la loro fusione entro la fine dell’anno. L’operazione darà vita al gruppo aereo più grande al mondo con 408 velivoli e 58 milioni di passeggeri l’anno. Le compagnie continueranno a volare con il proprio marchio.
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test e tecnica | touring 7 | 22 aprile 2010
Una francese dalle buone prospettive ›
Ha quel qualcosa in più che nessun altro ha: un parabrezza molto allungato verso l’alto, che a prima vista può sembrare una cosa superflua, ma quanti vi sono già saliti, non vogliono più abbandonare questa luminosissima automobile. Sotto un cielo stellato o lungo un viale di pioppi, all’interno dell’abitacolo della C3 ci si sente più vicini alla natura. Una sensazione simile a quella di una cabrio, con l’unica differenza che non ci si scompiglia i capelli. Va da sé che la C3 presenta anche un’ottima visibilità globale, un aspetto non così scontato nelle auto di nuova generazione. A causa di questa struttura, è stato però impossibile installare una maniglia laterale di sostegno per il passeggero. E purtroppo non tutte le nuove C3 vengono dotate di serie del parabrezza panoramico Zenith. Per il prezzo di 600 franchi, si tratta tuttavia di un optional che vale la pena acquistare. Questa utilitaria emana l’eleganza della fattura francese. Sebbene non siano stati impiegati materiali costosi, dalla gradevole plancia centrale fino al dispenser di profumo, tutto appare grazioso e attentamente studiato. Oltre che per il parabrezza panoramico, l’esteriorità della Citroën C3 convince grazie alla vernice «blu Botticelli», che troverà certamente i suoi estimatori nonostante il sovrapprezzo di 300 fr.
Il buono resta | Al di là della positiva impressione estetica, la Citroën resta fedele a se stessa in fatto di comportamento su strada. Quasi nessuna automobile francese esce dalla catena di montaggio con un motore che fa le bizze e uno sterzo ribelle. E in questo senso la Citroën C3 non fa eccezione: il cambio consente innesti facili e precisi, mentre le sospensioni non fanno giungere alcun contraccolpo all’interno dell’abitacolo. La messa a punto del telaio garantisce, come al solito su una vettura
transalpina, comfort e scorrevolezza, consentendo di programmare viaggi piacevoli. A questo si aggiunge una rumorosità relativamente ridotta. Qualcosa da criticare, tuttavia, c’è e sta nella scarsa ripresa ai bassi regimi. Inoltre, in autostrada si cerca inutilmente una sesta marcia che non c’è. Una buona idea è quella della leva di comando dell’autoradio posta sul volante, che dovrebbe permettere alla mano destra di utilizzare l’impianto audio. La posizione della leva è però così ergonomicamente infelice che si è comunque costretti a staccare le mani dallo sterzo, facendo apparire dunque assurda la presenza stessa della leva. Per quanto riguarda lo spazio, risulta senz’altro sufficiente per una famiglia giovane con bambini piccoli. Grazie al tetto bombato, in un’auto di quasi 4 metri si possono trasportare anche due adulti sui tragitti più brevi, anche se il viaggio non sarà certo confortevole, non da ultimo perché continua a pagina 16
Più o meno
foto touring
Il suo parabrezza panoramico è accattivante, mentre l’ESP di serie garantisce maggior sicurezza. Test della Citroën C3 1.6 VTi Exclusive.
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Design e materiali di interni ed esterni, sospensioni, ESP di serie (in Svizzera), buona visibilità globale, motore dal buon rendimento, buon equipaggiamento di comfort e sicurezza, costo moderato degli optional. Spazio posteriore, abitacolo non modulabile, sedili mal sagomati, scala del contachilometri (90/130 km/h), leggero movimento di beccheggio e rollio della carrozzeria, due anni di garanzia, tappo del serbatoio con chiave.
Portaoggetti aggiuntivo sul bracciolo centrale.
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Il parabrezza panoramico della C3 è più scuro nella parte alta. In caso d’irraggiamento solare diretto, è possibile applicare un ulteriore schermo solare.
tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore interno 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»
Citroën C3 II 1.6 VTi Exclusive
Fiat Punto Evo 1.4 Multiair Turbo Sport
Ford Fiesta 1.6 16 V Titanium
Hyundai i20 1.6 16V Premium
26 800.– 1598 88/120 156/4250 5,9 B2 71 –.63 11113 7/2010
27 990.– 1368 99/135 206/2000 5,61 A2 715 –.64 11133 6/20065
24 850.– 1596 88/120 152/4050 6,2 B2 73 –.60 11133 20/2008
23 990.– 1591 93/126 157/4200 6,2 B2 73 –.63 11333 7/2009
dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Fiat Punto 1.3 JTD
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La plancia centrale è ben strutturata e di facile utilizzo.
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test e tecnica | touring 7 | 22 aprile 2010
Scheda tecnica
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VEICOLO PROVATO Citroën C3 II 1.6 VTi; 5 porte, 5 posti; 26 800 fr. (auto del test: 28 700 fr.) Gamma: dalla 1.1i 60 CV (17 600 fr.) alla 1.6 HDi 110 CV FAP (29 100 fr.) Opzioni: parabrezza panoramico Zenith 600 fr., vernice metallizzata 600 fr., vernice speciale blu Botticelli 300 fr., sedili in pelle & sedili anteriori riscaldabili 2000 fr., cerchioni in alu 500 fr. Garanzia: 2 anni fabbrica, 2 anni assistenza mobilità, 3 anni vernice, antiruggine: 12 anni (condizioni) Importatore: Citroën, Route des Acacias 27, 1211 Ginevra 26, www.citroen.ch
l’abitacolo non è quasi modulabile. La possibilità di spostare il sedile posteriore rappresenterebbe già un vantaggio. L’auto francese recupera però con altri vantaggi, ad esempio con un ottimo spazio di frenata di 37,6 metri o con un generoso bagagliaio da 300 litri. Le signore ringraziano, soprattutto dopo uno shopping forsennato, anche
se ribaltando il sedile posteriore si crea uno scalino. Un elemento di vantaggio sul mercato svizzero è poi rappresentato dall’ESP di serie. Se la sua assenza costa alla C3 una stella nel programma di valutazione EuroNCAP, l’acquirente svizzero non può lamentarsi. In Svizzera, tutte le C3 panoramiche vengono commercializzate con questo utile sistema di sicurezza. Bene!
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Pascale Marder
L’abitacolo della C3 è scarsamente modulabile. Quando si ribalta il sedile posteriore, si crea uno scalino, anche se ne risulta un bagagliaio da 300 litri di volume.
DATI TECNICI Motore: 4 cilindri, benzina, 120 CV; trazione anteriore, cambio 5 marce Peso: 1202 kg (auto del test), totale ammissibile 1579 kg Misure: larghezza interna: ant. 142 cm, post. 142 cm; bagagliaio: 300 litri; pneumatici: 205/45 R17
Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 10,2 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 10,3 s 80–120 km/h (in 4a) 10,7 s Diametro di sterzata: 10,5 m Insonorizzazione: 60 km/h: 62 dBA 11133 120 km/h: 71 dBA 11113 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 37,6 m Equipaggiamento
11111 11113
COSTI DEI SERVIZI mano d’opera (fr.)
30 000/24 1,4 203.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 19,14 4358.–
Citroën C3 1.6 VTi Exclusive: in dettaglio
500.– 500.–
288.– 576.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Citroën da 95 a 165 franchi
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano
extra urbano misto
TCS 8,4 4,4 fabbrica 7,9 4,8 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 6,8 l/100 km
5,9 5,9 136 g/km 175 g/km B
serbatoio: 48 litri
쑺
11333
autonomia 706 km
TCS Tecnica ed economia: Herbert Meier
105 cm
97 cm
쑸
cm 11 –1 91
쑺
63 43
쑸
m 9c –7 56
153 cm
15 000 30 000
COMPORTAMENTO 11113 La confortevole messa a punto del telaio non si ripercuote negativamente sul comportamento. I movimenti di beccheggio e rollio della carrozzeria sono avvertibili. Lo sterzo è piuttosto indiretto, ma offre un buon riscontro della strada. SICUREZZA 11113 L’equipaggiamento di sicurezza è conforme allo stato attuale della tecnica. Lodevoli l’ESP di serie, perlomeno in Svizzera, e il breve spazio di frenata di 37,6 metri.
ABITACOLO 11123 Grazie al parabrezza allungato, la sensazione di spazio nella parte anteriore è stupefacente. Nella parte posteriore poco spazio per testa e gambe. Bagagliaio da 300 l apprezzabile, ma non modulabile. COMFORT 11113 Le sospensioni non fanno giungere alcun contraccolpo all’interno dell’abitacolo. La rumorosità è ridotta. I sedili sono mal sagomati e presentano scarso contenimento laterale. EQUIPAGGIAMENTO 11113 L’equipaggiamento è completo per un’utilitaria, il costo degli optional è contenuto. PRESTAZIONI 11113 Le prestazioni sono buone, anche se è lecito aspettarsi di più da un motore da 1,6 l. Il motore ha un buon rendimento, il cambio consente cambiate agevoli e precise, anche se in autostrada si fa sentire la mancanza di una sesta marcia.
쑸
fr./mese fissi variabili
쑺
ct./km
쑸
km/anno
쑺
COSTI D’ESERCIZIO
쑸
manutenzione (km/mese) ore
쑸 쑸
passo 245 cm
쑺
lungh. 394 cm (larg. 173 cm)
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test e tecnica | touring 7 | 22 aprile 2010
BMW studia il domani Il Gruppo Ricerca e Tecnica di BMW ha carta bianca per sviluppare sistemi innovativi di mobilità individuale per il futuro. Per il suo 25° anniversario, la società presenta alcune soluzioni in fase di studio e altre ad un passo dalla realizzazione.
Assistenza in fase di sorpasso
Lo scambio di informazioni tra veicoli e strutture stradali rappresenta una delle grandi sfide in fatto di sicurezza e fluidità del traffico. Il sistema avanzato di assistenza alla guida è, ad esempio, in grado di adeguare la velocità della vettura sulla scorta delle informazioni emesse dagli impianti semaforici, consentendo di avvalersi dell’«onda verde». Per contro, il sistema avverte il conducente dell’approssimarsi di un semaforo rosso. La ricerca si concentra anche sullo scambio di informazioni tra singole automobili (car2car). Lo scambio di dati sulle condizioni del traffico o le caratteristiche del fondo stradale ha come obiettivo quello di avvertire tempestivamente di ostacoli, incidenti o ingorghi.
Grazie a sensori di distanza, il sistema è in grado di assistere il conducente nelle manovre di sorpasso più impegnative (cantieri autostradali, ecc.). Uno scanner laser misura lo spazio a disposizione davanti alla vettura, mentre sensori a ultrasuoni rilevano la distanza tra guardrail e veicolo da superare. Poi un calcolatore analizza i dati e informa il conducente. Su un display posizionato ad altezza dello sguardo compaiono simboli che indicano lo spazio a disposizione. Nel caso in cui non sia sufficiente, viene emesso un breve impulso sul volante che, se rispettato, consente all’automobilista di riallineare l’auto. Il sistema, presentato recentemente, sembra essere già in fase piuttosto avanzata.
Assistenza agli incroci
Chiave intelligente per lo shopping
È un’applicazione derivata dall’interconnessione tra veicoli, in grado di fornire assistenza alla guida informando il conducente di un eventuale rischio incidente. Il display sul parabrezza all’altezza dello sguardo visualizza l’incrocio. In caso di potenziale rischio di collisione, il sistema ne informa il conducente e, se necessario, attiva un lampeggiante di avvertimento. Un’altra situazione è l’improvvisa frenata quando si procede in colonna. Spesso il conducente non si avvede dell’improvvisa frenata di una vettura perché la visuale è bloccata da un’altra automobile. Il display all’altezza dello sguardo consente di connettere tra loro i singoli veicoli ed avvertire immediatamente il conducente.
Oltre a garantire un accesso personalizzato al veicolo, il prototipo BMW Key offre le applicazioni più disparate. La chiave contiene un chip che permette di far compere o prenotare hotel. L’idea è di poter effettuare il pagamento di importi ridotti immettendo il proprio codice personale. Con la funzione carta di credito integrata, è inoltre possibile memorizzare su supporto elettronico biglietti aerei o altri mezzi di trasporto. Un’altra applicazione permette di configurare la chiave con i dati personali dell’utente, consentendo così l’accesso ad un’auto noleggiata o ad una vettura utilizzata in car sharing. Si sta studiando la possibilità di scambiare informazioni tra la chiave ed un telefono cellulare. MOH
foto ald
Messa in rete di dati sul traffico
22 aprile 2010 | touring 7 | test e tecnica
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Compatte vitaminizzate Le GTI tradizionali vengono surclassate da uno stuolo di compatte sportive vitaminizzate. Una nicchia notevolmente ampliatasi questa primavera.
› Si spingono ancora più lontano delle GTI: con potenze nell’ordine di 250–300 CV, le compatte sportive sono dei veri e propri bolidi e, soprattutto, si prendono gioco dell’arrotondamento subìto negli ultimi decenni. Sostanzialmente presenti come berline a 3 e 5 porte, più o meno discrete, questi modelli spiccano per le loro caratteristiche di stile: scudi paraurti dotati di ampie prese d’aria, scarichi doppi e diffusori posteriori che danno loro un tono.
La tendenza va anche verso la sobrietà grazie ai motori downsize. Mentre la vecchia Golf R32 era ancora sospinta da un 3,2 l V6, la Golf R si accontenta di un 4 cilindri a 2 l in grado di sviluppare 270 CV e rivendicare un consumo misto di 8,4 l/100 km. Le prestazioni non sono da meno: la maggior parte dei modelli compie da 0 a 100 km/h in 6–7 secondi. Esplosivo, ma non solo perché il carattere di tali modelli non è omogeneo tra loro. Ne è un esempio il contrasto tra la
mordace Ford Focus RS e la Mazda 3 MPS, più orientata alla polivalenza. Sebbene talvolta un po’ asettiche, queste auto sono decisamente abituate all’uso quotidiano. Apprezzate dagli automobilisti svizzeri, le compatte sportive devono la loro popolarità anche ad un rapporto prezzo/prestazioni molto buono. Un esempio è la Renault Mégane RS, di cui la maggior parte dei modelli si attesta sotto ai 40 000 fr., mentre i più costosi superano i 50 000 fr. MOH
Sportiva polivalente
Renault Mégane RS I suoi contorni scolpiti non lasciano dubbi: il coupé Mégane rivendica la sua sportività a prezzo contenuto, costando il tutto meno di 40 000 fr. Non sorprende quindi che l’elenco degli optional si allunghi, tra cui il telaio Cup con differenziale autobloccante (2200 fr.) e confortevoli sedili sportivi in omaggio. Sebbene comporti più rigidità, l’equipaggiamento contribuisce al comportamento giocoso della Mégane, che si regala traiettorie affrontate con incisività e precisione. Il pilota può inoltre giocare con tre parametraggi dell’ESP. A dispetto dei 250 CV, la motricità di trazione è buona. Occorre menzionare poi che la potenza viene erogata in maniera lineare, più che impetuosa. Il tutto con una sonorità sportiva non risulta melodiosa, dimostrando che la propulsione è degna del look.
VW Golf R DSG Gli amanti degli sprint di potenza resteranno sicuramente colpiti dalla nuova Golf R. Il motore TSI 4 cilindri con due litri di cilindrata riesce a spingere i 1500 chili di questa sportiva compatta fino ai 100 km/h in soli 5,5 secondi. Una prestazione formidabile nonostante il downsizing, garantita non solo dal motore ben equilibrato, ma anche dal sofisticato cambio a doppia frizione a 6 marce (DSG). Anche se il gruppo motore non presenta più il rombo caratteristico del modello predecessore R32, il rumore emesso dagli scarichi al momento della cambiata è decisamente sportivo. Grazie all’ammortizzazione adattiva, l’assetto della Golf R può essere modificato da dolce a dinamico fino ad aggressivo. Del resto, i sedili sportivi di buona qualità garantiscono il sostegno ideale.
Positivo: rapporto prezzo/prestazioni, comportamento incisivo e giocoso, styling marcato, qualità livello di finitura. Negativo: visibilità posteriore, comfort rigido (telaio Cup), equipaggiamento medio, LED come optional, dimensioni soglia del bagagliaio, comando del cambio recalcitrante.
Positivo: sportiva polivalente, il cambio DSG lavora in modo eccezionale, dinamica di marcia equilibrata, ampia abitabilità sui sedili posteriori. Negativo: prezzo relativamente elevato, design troppo sacrificato, ridotto volume del bagagliaio su 4Motion, abitacolo più conformista.
Tecnica: coupé; 3 porte; lunghezza: 4,30 m; bagagliaio: 377 l; 4 cilindri turbo 2 l, 250 CV, 340 Nm a 3000/min; cambio a 6 velocità; da 0 a 100 km/h in 6,1 sec Consumo in prova: 9,6 l/100 km, autonomia di 625 km Prezzo: 37 900 fr. (Mégane RS 2.0 250).
Tecnica: 5 porte, lunghezza 4,21 m; bagagliaio 275 l; 2 l Turbo, 270 CV, 350 nm a 2500/min; cambio a doppia frizione a 6 marce (DSG) da 0 a 100 km/h in 5,5 s Consumo in prova: 9,3 l/100 km, autonomia 645 km Prezzo: 53 600 fr. (Golf R DSG).
Lo styling della Mégane RS la distingue dalla berlina.
La Golf R offre una miscela di sportività e comfort.
foto MOH, fm
Tonicità a prezzo choc
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viaggi e tempo libero | touring 7 | 22 aprile 2010
› Il gruppo di 21 persone si scorge anche da
lontano. I partecipanti procedono velocemente, in fila indiana, lungo lo stretto sentiero che si snoda sull’alto della scogliera, preceduti dalla guida Annelise che conosce perfettamente i luoghi. Un forte vento sferza il viso degli intrepidi escursionisti. All’improvviso si fermano in un punto panoramico e, incantati dalla splendida vista, prorompono in grida di gioia. Al tempo stesso scattano innumerevoli fotografie. Annelise, la guida, fornisce altre interessanti informazioni. L’escursione degli amanti della natura riprende e mezz’ora dopo i primi arrivati puntano il dito verso il mare. «Foche!», esclamano entusiasti. Purtroppo, data la lontananza, è impossibile fotografarle. Dopo circa quattro ore, inclusa una lunga pausa pranzo, in cui si è potuta respirare l’atmosfera del luogo, il gruppo dei partecipanti raggiungere la meta. Qui li attende Bob con un piccolo bus che li trasporta nel romantico albergo di Falmouth, il prossimo punto di partenza.
immagini del viaggio escursionistico «Romantica Cornovaglia». Durante una settimana i nostri compatrioti, amanti della natura, intraprendono un viaggio attraverso una zona poco nota della regione più occidentale dell’Inghilterra. Il gruppo è molto variato, vi sono infatti due giovani sorelle, una maestra e l’altra impiegata, una coppia che gestisce una propria impresa fino alla dinamica vedova di ottant’anni, che non dimostra per niente la sua età. Molte di queste persone sono degli «abitudinari» e i quattro uomini presenti sono considerati dei «galli nel pollaio». Ogni immagine riporta anche alle scene dei film sentimentali tratti dai romanzi di Rosamunde Pilcher. Non si tratta comunque – a parte la città di St. Ives o Land’s End – di località turistiche di richiamo. Le preferenze sono imperniate su: «natura continua a pagina 23
foto Heinz W. Müller
Poco nota | Questi sono soltanto alcune
Il giardino di Trebah (a sinistra) è, soprattutto d’estate, un luogo incantevole che invita a soffermarsi. Lungo la costa non mancano i soggetti fotografici.
22 aprile 2010 | touring 7 | viaggi e tempo libero
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A spasso sulla costa della Cornovaglia Non c’è niente di più bello che dimenticare il tran tran quotidiano compiendo fantastiche passeggiate lungo ripidi e solitari sentieri nel sud-ovest dell’Inghilterra. Un’intera settimana immersi in un’atmosfera da romanzi sentimentali della vecchia Inghilterra. Inspirare ed espirare profondamente… come durante questa passeggiata di circa tre ore verso il rifugio di uccelli di Loe Pool nel sud-ovest della Cornovaglia.
Truro: il capoluogo della Cornovaglia vi attende con la sua bellissima cattedrale e molti altri richiami turistici.
Falmouth: non soltanto punto di partenza ideale per molte |escursioni, ma anche paradiso dello shopping.
Vacanze in Italia
22 aprile 2010 | touring 7 | viaggi e tempo libero
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pura» e «l’obiettivo sta nell’itinerario». Grazie ai sentieri ben curati e ottimamente segnalati dall’organizzazione privata Organisation National Trust – in Gran Bretagna ne esiste una rete di mille chilometri che si snoda lungo le coste – la regione può essere visitata senza problemi. Così è possibile scoprire sempre qualcosa di nuovo.
Lussureggiante flora | Per esempio nel giardino di Trebah, situato in una gola spettacolare vicino Falmouth, che vale la pena visitare soprattutto d’estate. Realizzato 160 anni fa, grazie all’influsso della corrente del Golfo il giardino, adagiato sulla riva di un fiume, ospita una flora lussureggiante di cui fanno parte anche rododendri centenari. Dopo aver attraversato questo affascinante paradiso botanico, reputato dall’associazione Grandi Giardini di Cornovaglia «uno degli 80 parchi più belli del mondo», e prima di intraprendere un’escursione di quattro ore lungo la costa fino a Falmouth, è d’obbligo fare una sosta nella spiaggetta di Trebah. Una targa e alcuni cimeli ricordano che anche da questo punto, il 1° giugno 1944, 7500 soldati sono partiti per raggiungere la costa della Normandia e riconquistare la Francia. Il litorale vanta una rigogliosa vegetazione di cui fanno parte anche gigantesche felci.
Teatro nella roccia | Le coste della Cornovaglia presentano numerose attrazioni come, per esempio, il famoso Minack-Theatre a sud-ovest di Penzance. Con un lavoro molto faticoso sono stati scavati nelle ripide scogliere che sovrastano la baia di Porthcurno 750 posti a sedere. In questo teatro all’aperto gli spettatori possono seguire le più diverse rappresentazioni: dalla Traviata a Zorba il Greco. Per assistere a uno di questi spettacoli è consigliabile prenotare. Da qui uno splendido sentiero por-
St. Michael’s Mount è un esempio istruttivo per quanto riguarda il gioco delle maree.
ta fino a Land’s End, il punto più occidentale della Gran Bretagna visitato, nell’alta stagione, da una marea di turisti. Lo stesso va detto per il leggendario St. Michael’s Mount, che fa da pendant al Mont Saint Michel in Normandia: anche qui, su un’isola che durante l’alta marea può essere raggiunta soltanto a bordo di un’imbarcazione, troneggia un castello medievale; durante la bassa marea i numerosi visitatori possono arrivarci camminando lungo uno stretto argine. Oltre alla scoperta di altri punti di grande interesse come, per esempio, la penisola di Lizard con la vista di spettacolari formazioni rocciose, la settimana escursionistica offre anche svariati tour e visite guidate, quali le miniere di stagno nel nord della Cornovaglia. È d’obbligo il viaggio con una imbarcazione da Falmouth a Truro, il bellissimo capoluogo della Cornovaglia. A Truro non affascina solo la cattedrale ma anche la
città. Chi vuole può tornare per conto proprio a Falmouth prendendo posto in un treno a diesel che, un po’ al di fuori della città, parte ogni mezz’ora e impiega venti minuti per arrivare a destinazione, attraverso un incantevole paesaggio.
Una leccornia | Anche Falmouth, quale punto base della settimana escursionistica, invita a soffermarsi: da qui partono le imbarcazioni per l’osservazione delle balene. Una strada commerciale con molti negozi e ristoranti fa accelerare i battiti del cuore di chi ama far shopping. E perché non concedersi anche una vera «merenda» tipica della regione? Il «cream tea» è un buon tè servito con scones, doppia panna e marmellata… Heinz W. Müller
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Il viaggio si è svolto con il sostegno dell’operatore turistico Baumeler Reisen. Punto di partenza della settimana escursionistica di quest’anno in Cornovaglia è la penisola di Lizard.
Da sapere Londra
Truro St. Ives CORNOVAGLIA Falmouth
Penzance St. Michael’s Mount 10 km
Viaggio: volo speciale stagionale Zurigo–Newquay (prenotare in anticipo), eventualmente voli di linea via Londra. Buona rete di mezzi pubblici in Cornovaglia. Periodo migliore: da maggio ad agosto. Alloggio: molti alberghi e B&B. Il nostro hotel: St. Michaels Hotel and Spa, Falmouth. www.stmichaelshotel.co.uk. Escursioni: le gite citate sono di media difficoltà. Durata: da 2 a 4 ore. Molti tratti pianeggianti intervallati da salite e discese fino alla spiaggia. I trasferimenti in pullman sono molto comodi. Equipaggiamento: si consigliano scarpe robuste. A causa dei sentieri a volte molto stretti i bastoni non sempre sono pratici. In Cornovaglia il clima è tipicamente britannico, indispensabili: giacca a vento, impermeabile e zaino. Vitto: colazione e cena in albergo, pranzo al sacco. Internet: www.visitcornwall.com, www.falmouth.co.uk. Tour operator: Baumeler Reisen, tel. 041 418 65 65. www.baumeler.ch. Prenotazioni: Viaggi TCS, tel. 0844 888 333, www.viaggi-tcs.ch hwm
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viaggi e tempo libero | touring 7 | 22 aprile 2010
Il saliscendi tra le dune del Namib richiede molta tenacia, ma si viene abbondantemente ripagati dai meravigliosi panorami.
La Namibia a passo d’uomo A lezione pratica di scienze naturali: gli estesi paesaggi della Namibia sono talmente grandiosi e sconfinati che gli escursionisti vanno a zonzo come cercatori di funghi. A piedi o, più spesso, al sicuro a bordo di una jeep.
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Il cuore dell’escursionista accelera i battiti ad ogni passo. A piedi nudi affrontiamo l’ascesa verso l’altissima vetta della duna a forma di stella. La sabbia rossa è fresca al tatto. Attorno al gruppo di escursionisti, lo spettacolare paesaggio di dune del parco nazionale di Sossusvlei risplende alla prime luci del mattino. L’ideale per i fotografi. Dopo un’ora e mezza di ascesa, tutti si siedono a cavalcioni sulla cresta per godersi la vista panoramica su un mondo selvaggio che lascia semplicemente senza parole. Il letto asciutto del fiume Tsauchab si snoda attraverso il deserto come una sembianza di vita. Il Namib, il deserto più antico del
mondo, si estende sui resti pietrificati di un deserto primordiale. Qui il tempo si misura secondo altre dimensioni.
Tracce di zebre | Seguendo piste polverose ci lasciamo alle spalle il Namib e raggiungiamo la tradizionale zona agricola, ai margini dei monti Naukluft. Le dorate distese di graminacee della «guest farm» Ababis sono incorniciate da catene montuose dalle spettacolari stratificazioni. Vi si alternano pascoli e habitat naturali. Con fierezza l’espatriato tedesco Uwe ci racconta dei «suoi» animali: orici, antilopi e zebre di montagna. La selvaggina è indispensabile
per la fattoria, che per sopravvivere punta anche sul turismo. Gli agricoltori hanno segnalato qualche sentiero escursionistico, come quello dello Zipfelberg. La nostra guida, Monika, è esperta di botanica e durante l’ascesa ci racconta curiosità su piante della resurrezione, stelle alpine della Namibia, aloe e kokerboom. Un solitario albero di questa specie, un tempo usato per costruire faretre e curare l’asma, segna la meta della nostra gita. Grazie allo spirito di gruppo, ben presto anche noi riusciamo ad arrivare in cima a goderci la commovente bellezza di questo paesaggio che ricorda «La mia Africa». Durante la discesa scorgiamo un piccolo branco di zebre di montagna. Il capobranco ci osserva con la stessa attenzione con cui noi restiamo a guardare lui. Le spedizioni per vedere gli animali selvatici non si possono però fare a piedi. Del resto, i «big five» non sono animaletti di pezza, ma preziose attrazioni per facoltosi turisti provenienti da tutto il mondo. Anche a noi piacerebbe vedere i «cinque grandi» animali selvatici nel loro ambiente naturale, e per questo saliamo di buon grado sulla jeep. In Namibia, le esplorazioni in jeep vengono offerti da numerosi lodge, tra i migliori vi sono quelli di Wilderness Safaris.
22 aprile 2010 | touring 7 | viaggi e tempo libero
ZAMBIA
ANGOLA
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se BOTSWANA Kalahari
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Windhoek
SUDAFRICA
foto: Susi Schildknecht, cartina TCS Visuell
NAMIBIA
De 200 km
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Gerarchia in una pozza del parco nazionale Etosha. La fortuna (dei fotografi) è l’avvistamento delle antilopi a Sossusvlei, il rinoceronte con il suo cucciolo perfettamente in posa nella riserva Ongava e il sospirato incontro con i leopardi alla fine del giro esplorativo.
Il manager Rob Moffett vede nel turismo sostenibile uno strumento per tutelare territori sempre più estesi. Infatti, gli avvistamenti più emozionanti di animali avvengono proprio sui vecchi territori di caccia e sui pascoli ormai aridi. Fungono da guide alcuni abitanti del posto ben addestrati.
Mantenere la calma | Sulla jeep scoperta viaggiamo con risolutezza da Damaraland Camp attraverso grandiose pianure e colline. Qui il creato ha dato il meglio di sé. Anche le tracce e i mucchi di escrementi nella polvere sono di dimensioni elefantesche, dunque un chiaro segnale indicatore. Facciamo appena in tempo a soffocare le nostre grida di gioia: il branco di elefanti sta infatti facendo colazione nel letto sabbioso del fiume Aba Naua. Dalla boscaglia provengono forti schiocchi, mentre le proboscidi afferrano voracemente interi rami. Un cucciolo baldanzoso si avvicina e ci barrisce contro infuriato. «Niente paura, si sta solo esercitando!» ci tranquillizza Everest, la nostra guida, che però allontana un po’ la jeep. «Mantieni la calma», ripeto dentro di me mentre un elefante più grosso mi si avvicina sempre più. Posso già contare ogni grinza della pelle, quando, ad una probos-
cide di distanza da me, l’animale si volge per fortuna altrove… Un incontro ravvicinato molto speciale. Michael è una guida della riserva Ongava, non lontano dal parco nazionale di Etosha, ed è sempre sorridente. Anche se niente è scontato per lui, che non ha mai conosciuto la madre ma un’infanzia in un paio di campi profughi in Angola e le scuole a Cuba. Ci racconta la sua
vita dopo alcuni affascinanti incontri con leoni, giraffe, zebre, gnu, antilopi ed un rinoceronte bianco con cucciolo come gran finale. Abbiamo avuto la fortuna dalla nostra, dice con un sorriso stappando con maestria il vino bianco. Susi Schildknecht
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Questo viaggio è stato organizzato da Baumeler Reisen.
Da sapere Paese: sugli 825 418 km2 della Namibia vivono solo circa 2 milioni di abitanti, di cui il 70% fuori dei centri abitati. Come arrivare: con Swiss da Zurigo a Windhoek con scalo a Johannesburg. Periodo: da maggio a settembre, temperature diurne tra 20 e 25° C e notti fredde. Ingresso: per gli svizzeri è sufficiente un passaporto con validità di almeno 6 mesi dopo la data di rientro. Salute: non sono prescritte vaccinazioni, occorre però informarsi sulle attuali raccomandazioni. Lo standard igienico delle località turistiche è ottimo. Valuta: dollaro namibiano (1 CHF = 6,94 $ nam., il 30 marzo 2010); le carte di credito sono ben accette. Lingua: oltre alla lingua ufficiale inglese, è ampiamente diffuso il tedesco. Operatori: escursioni con osservazione della fauna vengono proposte dallo specialista di vacanze attive Baumeler Reisen (www.baumeler.ch); viaggio su strada di 15 giorni a partire da 7390 fr., o esclusivo safari terrestre e aereo di 17 giorni a partire da 10 680 fr.. sch
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22 aprile 2010 | touring 7 | viaggi e tempo libero
A Las Vegas i turisti giocano alla roulette, percorrono la Strip e su due piedi decidono di sposarsi nella capitale del gioco d’azzardo.
Il fascino della dea bendata Las Vegas, paradiso del gioco d’azzardo, cerca di accrescere la sua attrattiva nonostante la crisi economica. A suo favore anche la «debolezza» del dollaro.
› Ogni anno 100 000 coppie che desiderano
sposarsi si recano a Las Vegas per celebrare la cerimonia in una delle sue numerose cappelle, le quali si fanno concorrenza offrendo un vero e proprio servizio «tutto-incluso» che fornisce tutto il necessario… ad eccezione dello sposo o della sposa. Eppure, negli ultimi anni, le leggendarie «wedding chapel» della città del Nevada hanno perso un po’ della loro attrattiva, mentre continua il boom degli spettacoli con star mondiali, che la maggior parte delle altre metropoli non osa neppure sognare.
Diversivo sempre in voga | La principale attrazione della «città del vizio» è rappresentata dai suoi casinò. Le leggendarie slot machine a manovella hanno ormai ceduto il posto alle macchinette elettroniche, le sale da gioco sono immerse in una luce sfolgorante e l’ambiente è dominato da un continuo tintinnio, sfavillio di luci e dall’onnipresente musica di sottofondo. Ad alcuni tavoli si intrattengono signore succinte che contribuiscono alla sfrenatezza dell’atmosfera. In un attimo si comprende così che Las
Vegas non è certo stata creata per asceti, riformatori del mondo e amanti della tranquillità. La fuga dall’opprimente quotidianità ha però il suo prezzo per i giocatori e costa in media 556 dollari per 3,5 giorni. L’introito annuo dei casinò supera gli 8 miliardi di franchi. La dea bendata conserva quindi il suo fascino, anche se la crisi economica logora l’ottimismo e la fiducia nel futuro degli americani. Come antidoto basta ostentare e tenere allegri i visitatori con nuovi hotel, nuovi show e altre attrazioni. L’epicentro di questa rumorosa gioia di vivere è la Strip, come viene laconicamente chiamata la via principale, sui cui 7,2 km si susseguono come in una collana di perle lussuosi hotel con annesso casinò. Ed è lungo la Strip che, di sera, vengono offerti centinaia di show gratuiti con spettacolari effetti di luci e suoni. L’ultima novità è lo Shark Reef Aquarium del Mandalay Bay, dove ci si può immergere a stretto contatto con gli squali. Ma questa sfolgorante città delle luci ha recentemente scoperto anche il suo amore per il verde, inaugurando non lontano dai casi-
nò il parco naturale Springs Preserve. Documentando la vita nel deserto, il parco intende accrescere la coscienza ecologica e incentivare la riduzione del consumo energetico, nonché attirare nuovi visitatori.
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Werner Knecht
Da sapere Informazioni: www.visitlasvegas.com Come arrivare: voli diretti dalla Svizzera; uno dei collegamenti più economici viene offerto da Condor con due voli a settimana via Francoforte, a partire da circa 700 fr. Alloggio: raccomandiamo il Ritz-Carlton, Lake Las Vegas (www.ritzcarlton.com) in posizione più ritirata, il Trump International Hotel (www.trumplasvegashotel.com) sulla Strip e il El Cortez Cabana Suites in (www.elcortezcabanasuites.com) downtown. City Center: www.citycenter.com. Prenotazioni di primavera: wk www.springspreserve.org
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Adriatico
22 aprile 2010 | touring 7 | sezione ticino
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Assemblee dei Gruppi
Nuovo punto di contatto per i soci ticinesi a Rivera Dal 3 maggio un servizio di consulenza per i soci e vendita dei prodotti TCS gestito direttamente dalla Sezione Ticino. La decisione, presa dalla Direzione centrale del TCS, di chiudere le agenzie viaggi e gli uffici in tutta la Svizzera, ha indotto il Consiglio nazionale delle Sezioni ad optare per una soluzione autonoma al fine di offrire, in ogni regione, un punto di contatto ai soci. Da lunedì 3 maggio, i soci e le persone interessate all’attività del Club possono ottenere tutti i servizi che finora erano erogati dagli uffici rivolgersi al Centro TCS di Rivera. Vi potranno acquistare tutti i prodotti del TCS (Associazione, Libretto ETI, Assista, vignetta RC bici, Velo-assistance, Viacard, ecc.). Si potrà, inoltre, chiedere tutte le
informazioni e le consulenze per i soci, oltre naturalmente a tutti i servizi della Sezione (controlli tecnici, collaudi, scuola guida, corsi «junior driving», 2 fasi, perfezionamento della guida, anziani, ecc.). Tutto sarà concentrato sotto un unico tetto e gestito direttamente dalla Sezione Ticino. Con questa soluzione i soci avranno sempre la possibilità di avere un’assistenza nelle vicinanze e di far capo a personale preparato e disponibile. Recapiti: tel. 091 935 91 35, fax: 091 935 91 20, info@tcs-ticino.ch. Sito internet: www.tcs-ticino.ch
Fabrizio Masci nuovo presidente MIG
Durante l’annuale assemblea generale dell’Associazione Maestri e Istruttori di guida (MIG) è stato eletto presidente, per il triennio 2010–2013, il maestro conducente Fabrizio Masci di Bedano (foto). Sarà coadiuvato nelle sue funzioni dal vice presidente Remo Zimara di Cama e dai membri
della Commissione tecnica: Enea Lafranca di Locarno, Giuseppe Pagani di Morbio Inf. e Nicola Fovini di Biasca. La MIG conta 37 soci e si occupa in particolare della formazione continua dei maestri conducenti in stretta collaborazione con la Sezione Ticino del TCS. Nella sua relazione presidenziale per l’anno trascorso, Franco Masci, ha illustrato le fasi salienti dell’attività svolta e il lavoro che attenderà in futuro l’associazione sia sul piano professionale, sia su quello riguardante la formazione dei nuovi conducenti e la loro sicurezza. A conclusione dei lavori, il presidente della Sezione Ticino del TCS, Carlo Vitalini, che si è complimentato per la qualità e la mole di lavoro svolto.
Mendrisiotto Alla presenza di un’ottantina di soci, il presidente arch. dott. Roberto Achini nella sua relazione ha illustrato, in modo chiaro e conciso, i seri problemi di mobilità che attanagliano il Mendrisiotto e che stentano a trovare soluzioni efficaci. A questa situazione consegue tutta una serie di problematiche che crea pregiudizio alla popolazione locale e all’attività economica. I progetti in cantiere e quelli previsti non saranno la panacea finché non si riuscirà a modificare il modo di spostarsi all’interno del comprensorio. Tutte le trattande all’ordine del giorno sono state approvate all’unanimità. Particolarmente apprezzata è stata la relazione del presidente del Commissione del Piano Viario del Mendrisiotto ing. Mauro Carobbio. Bellinzona, Valli e Moesano L’ing. Nelio Rigamonti di Claro e Adolfo Rei di Bellinzona sono stati eletti nel Comitato del Gruppo. Il presidente, avv. Pietro Crespi, ha illustrato alla cinquantina di soci intervenuti l’attività svolta dal Gruppo durante il 2009, soffermandosi in particolare sullo studio dei percorsi ciclabili a Bellinzona, commissionato dal Gruppo medesimo, alcuni anni fa, agli ex-ciclisti Vitali e Ferretti e ripreso ora dal Comune. Piero Casari ha poi illustrato il programma di manifestazioni previste nel 2010. Relazione presidenziale, conti consuntivi e preventivi sono stati approvati all’unanimità. Locarnese Aldo Baronio, presidente del Gruppo, ha intrattenuto la quarantina di soci intervenuti all’assemblea, in particolare sull’annoso collegamento del Locarnese con la A2, alla luce dei nuovi scenari prospettati dal gruppo di lavoro creato dal Dipartimento del Territorio dopo la fallita votazione popolare. Le scelte sulle proposte presentate (alcune anche fantasiose) non saranno facili e il Comitato del Gruppo si augura solo che si arrivi al più presto ad un consenso di massima su una variante che sia realizzabile. In chiusura dei lavori, il maestro meccanico Roberto Bezzola ha tenuto un’interessante relazione sul mondo dell’automobile.
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club e soci | touring 7 | 22 aprile 2010
Tutta una vita per la Patrouille ›
Ora può finalmente giocare a tennis, perfino partecipare a tornei, ed aiutare la moglie nelle faccende domestiche nella loro bellissima casa con vista sulle Alpi a Wimmis, all’ingresso della Simmental. Alla fine di maggio, il pattugliatore del TCS Markus Frank andrà infatti in «meritata quiescenza». Un’espressione abusata, ma mai così vera come nel suo caso.
Improvvisazione | Eppure Frank ripensa al passato con nostalgia: «Questo lavoro mi è sempre piaciuto». Nonostante gli orari irregolari sull’arco di 24 ore, in ogni condizione atmosferica e in una regione alpina, ha sempre provato soddisfazione nel «soccorrere le persone bloccate sulla strada». Al pattugliatore, oggi sessantenne, piaceva il rapporto con i «suoi» clienti e il fatto di non lavorare in un ufficio avendo ogni giorno «il capo davanti al naso». «Mi piaceva avere responsabilità e libertà decisionale». Un’autonomia che ha però dovuto imparare a gestire con decisioni ed azioni tempestive. Non va dimenticato infatti che i pattugliatori TCS lavorano in strada, potendo contare talvolta su strumenti piuttosto semplici: «Non è come essere in garage, dove ho a disposizione strumenti diagnostici e utensili di riparazione tra i più mo-
Patrouille TCS in breve Lo scorso anno il TCS ha registrato complessivamente quasi 300 000 missioni di soccorso, svolte da 250 pattugliatori. Ultimato l’intervento, l’86% dei clienti che avevano subito il guasto è potuto ripartire. Sono stati impiegati 240 veicoli per il soccorso stradale, 35 furgoni e 14 autocarri. Se non è possibile riparare il guasto direttamente sul posto, i soci hanno comunque la garanzia della mobilità, poiché il TCS sostiene i costi per biglietti ferroviari, veicoli sostitutivi o eventualmente taxi. ve
derni». Un pattugliatore deve saper ascoltare il socio con la stessa attenzione con cui un medico ascolta il paziente che gli descrive i suoi sintomi. È poi indispensabile essere un bravo diagnostico, un’abilità che si apprende solo in parte durante i corsi di formazione. L’esperienza è fondamentale. Negli ultimi tempi, Markus Frank è stato capogruppo presso il punto d’appoggio TCS di Thun-Allmendingen. Con il suo fuoristrada equipaggiato all’avanguardia ha affrontato le ripide stradine sterrate che conducono ai rifugi alpini e griglie di raccolta del liquame sui pascoli: «È difficile rimorchiare un veicolo nelle zone montane più isolate». Ecco perché ha sempre preferito lavorare direttamente sull’auto in panne e fare di tutto perché si rimettesse in moto. Anche se non è certo semplice «strisciare sotto un’auto» con neve, ghiaccio o pioggia, magari nel bel mezzo di un prato.
foto Kurt Venner
Una giornata con Markus Frank, pattugliatore del TCS che va in pensione dopo 31 anni di servizio. Un pezzo di storia di questo leggendario soccorso stradale.
Sensibilità professionale | A differenza di un alpigiano, l’uomo d’affari perennemente attento all’orologio tende a perdere la pazienza in caso di panne: gestire il rapporto con automobilisti innervositi dal possibile ritardo ad una riunione a causa di un’attesa prolungata, richiede molta sensibilità professionale. «I clienti nervosi ed aggressivi sono però una piccola minoranza in via di estinzione», afferma Frank. Il momento più bello è quando il cliente può subito ripartire grazie al soccorso prestato. Solo raramente chi chiama il numero 140 deve attendere a lungo i soccorsi: «In passato la segnalazione avveniva via radio, e non tramite rete mobile direttamente sullo schermo dell’abitacolo come oggi». I dati su luogo, veicolo, targa, causa del guasto e numero del socio venivano forniti dagli operatori delle centrali TCS attraverso canale radio. «Le voci erano spesso falsate e poco intelligibili», ricorda l’ormai ex professionista del soccorso stradale. Oggi, premendo un pulsante, è invece possibile chiamare subito il numero memorizzato sul cellulare e parlare direttamente
Markus Frank applica il triangolo dietro al veicolo in panne per rimorchiarlo.
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Markus Frank soccorre un’automobilista nell’Oberland Bernese in uno dei suoi ultimi interventi come pattugliatore TCS.
con l’automobilista in attesa di soccorso. La risoluzione dei guasti è però divenuta più complessa che in passato e richiede un costante aggiornamento professionale: «Un pattugliatore deve frequentare un corso tecnico almeno una volta all’anno». Ma Frank, appassionato di informatica, è riuscito ad affrontare anche questo salto nella modernità.
Aneddoti | Markus Frank racconta volen-
Il lavoro dei pattugliatori è agevolato da dispositivi di comunicazione all’avanguardia.
tieri le sue vicissitudini di pattugliatore del TCS e ricorda ad esempio un ragazzo che aveva chiuso le portire lasciando le chiavi nel cruscotto. La temperatura era polare e le strade coperte di neve. A causa delle condizioni atmosferiche, Frank giunse dal cliente con il veicolo di soccorso solo un’ora dopo la segnalazione. Non credeva ai propri occhi: il finestrino posteriore destro era abbassato e potè quindi immediatamente recuperare le chiavi dall’interno. Il ragazzo non sapeva più cosa dire per la vergogna.
Un altro aneddoto è quello del cane che, in una calda giornata d’estate, si era chiuso dentro l’auto andando in panico. L’animale aveva premuto con la zampa un pulsante della chiusura centralizzata e la chiave era rimasta infilata nell’accensione. La padrona era fuori dall’auto, disperata. Chiamò il 140 perché la temperatura all’interno dell’abitacolo sarebbe potuta arrivare a 50 gradi, ricorda Markus Frank. Il pattugliatore riuscì a sbloccare le porte, ma il cane agitatissimo premette di nuovo la chiusura centralizzata richiudendosi in macchina. Solo quando la proprietaria riuscì finalmente ad attirare l’animale verso un altro angolo dell’automobile, Frank riuscì infine ad aprire l’auto. Questi sono solo due di diverse centinaia di aneddoti. Il lavoro di Markus Frank alla Patrouille TCS è sempre stato entusiasmante, ecco perché ora passa alla vita di pensionato con «un sorriso ma anche con Kurt Venner una lacrima».
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club e soci | touring 7 | 22 aprile 2010
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Copertura ETI in breve Annullamento del viaggio: rimborso delle spese di annullamento o rinvio dovute secondo contratto Assistenza a persone: in caso di infortunio, ETI si occupa del rimpatrio sanitario o prende a carico le spese per il rientro anticipato Assistenza a veicoli: sono coperti in Europa (esclusi CH e FL) i veicoli privati guidati dai beneficiari Home-Assistance: assistenza in caso di danni elementari alla casa durante le vacanze Protezione giuridica estero: presa a carico delle spese legali fino a 250 000 fr. per litigi legati al viaggio. tg
22 aprile 2010 | touring 7 | club e soci
Panoramica prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch Affiliazione www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr.55.–* * camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–
Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.– ASSISTA www.assista.ch Assicurazione protezione giuridica Circolazione Fam. Fr. 96.– Individuale Fr. 66.– Privata Fam. Fr. 215.– Individuale Fr. 192.– Immobili Fr. 95.– Auto TCS www.autotcs.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio su richiesta Assicurazioni due ruote www.assicurazionitcs.ch Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* Contrassegno responsabilità civile (RC) bici Fr.6.50* Moto-Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS Carta di credito TCS drive TCS MasterCard drive Carta partner TCS-American Express drive Gold Carta partner
Fr. 50.– Fr. 20.– Fr. 100.– Fr. 50.–
Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci del club informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. Test&Training www.test-et-trainingtcs.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen (da giugno 2009). Formazione in due fasi www2fasi.tcs.ch corsi obbligatori per la licenza di condurre definitiva. Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch Viaggi 0844 888 333 Camping www.campingtcs.ch 022 417 25 20 Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77 Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch 091 795 11 15 Ciclo e svago www.bici.tcs.ch
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ETI TCS www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura Mondo Fr. 45.–
Consegnata la Honda di Auto TCS Un 1° aprile assolutamente senza «pesce d’aprile» quello trascorso dalla signora Lorena Moscatelli di Malters, nel Canton Lucerna. La donna è, infatti, la fortunata vincitrice della Honda Insight 1.3i Hybrid Comfort, del valore di 28 900 fr., in palio al concorso a premi della campagna 2009 dell’assicurazione Auto TCS. La vettura, che approfitta anche dello sconto ecologico del 20% concesso sui veicoli che emettono al massimo 130 g di CO2 per km, le è stata consegnata proprio il 1° aprile nel Garage Epper di Kriens. Nella fotografia: Lorena Moscatelli al fianco di Aldo Kalbermatten, Projetct manager del TCS; alle loro spalle: Thomas Christen (sin.), responsabile delle vendite Honda della concessionaria Epper, con David Winteler, tg responsabile Insurance and Financial Service del TCS.
Concorso fotografico dei lettori croceristi Il vincitore del concorso della migliore fotografia tematica, che si è svolto durante la «Crociera dei lettori» con la MSC Fantasia dal 30 novembre all’11 dicembre, è Roland Schmid di Hauptwil. Grazie allo scatto pubblicato a lato, ha vinto una fotocamera Pentax Optio E80, del valore di 500 fr. e un buono fotografico di 250 fr. Il secondo premio, un buono di Viaggi TCS di 250 fr., è andato a Jean-Louis Scanio di Neuchâtel. Infine il terzo premio era un apparecchio Pentax Option A30 del valore di 150 fr., vinta da Silvia Brunner di Gunten. La giuria che ha esaminato le «opere» era composta dal caporedattore di Touring Felix Maurhofer, dal fotografo professionista Stefan Pfander e da Tomas Gassler, direttore della ditta tg Belcolor AG.
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Quantità:
Inviare il tagliando al seguente indirizzo: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail: touringshop@tcs.ch. Per eventuali domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/consegna: Colag AG, 8045 Zurigo, solo in Svizzera o nel Liechtenstein.
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22 aprile 2010 | touring 7 | la pagina dei lettori
Forum
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Il concorso installarne un po’ dappertutto. Ora mi chiedo: nel nostro bel paese, considerato uno dei più puliti al mondo, è mai possibile che non si trovino pochi franchi per installare dei pozzetti di scarico per camper e roulotte. Purtroppo ho visto camperisti incivili scaricare per terra le acque grigie, in mancanza dei pozzetti adeguati. Fabio Ehrensperger, Lugano Questioni di precedenza
Effetti collaterali dei seggiolini
«Touring» 5/2010, Il consulente
«Touring» 6/2009
Prendo spunto dal vostro articolo per sostenere la grande pericolosità di chi entra in autostrada senza cedere la precedenza a chi viaggia sulla corsia di destra. Quando si circola a 120 km/h prestando attenzione al traffico davanti, dietro e di fianco alla propria vettura, si deve spesso frenare bruscamente perché il maleducato di turno «pretende» di entrare nel traffico autostradale. Il TCS dovrebbe promuovere una campagna affinché sia posata una segnaletica supplementare o uno spartitraffico «allungato» che impedisca l’entrata a forte velocità di questi prepotenti. Un altro argomento che mi sta a cuore è la precedenza di chi viaggia in salita su strade impervie. Molti non conoscono, o fanno finta di non conoscere, le regole e impongono tesardamente la retromarcia a chi sta viaggiando in salita.
Il caso Angela S. insegna «Touring» 4/2010
La vostra conclusione sulla vicenda di Angela S., ritenuta colpevole della morte di una ciclista di 13 anni sebbene avesse rispettato le norme della circolazione, va nella giusta direzione: sulla strada devono poter coabitare sia gli utenti della strada più forti che i più deboli senza dover regolare ogni singola situazione con norme dettagliate. E per fortuna: altrimenti dovremmo tutti andare in giro con il codice della circolazione aperto! Anni fa il mio maestro di guida per la patente del camion mi raccomandava di lasciare sempre un metro di margine passando accanto ad una bicicletta. Benvengano dunque le campagne di sensibilizzazione per automobilisti e ciclisti.
Un breve soggiorno per un immenso relax Divertirsi, rilassarsi, ritemprare le forze e deliziare il palato: il tutto condito da un servizio d’alta classe. Tutto ciò è ora possibile alle porte di Basilea, nella nuova Courtyard by Mariott che ospita aquabasilea, una superficie di 13 000 m2 che costituisce il più variegato ambiente acquatico in Svizzera. La nuova dimensione del tempo libero, dove ognuno trova la proposta più adatta a dimenticare le preoccupazioni quotidiane. In palio al nostro concorso: un pernottamento per due persone con trattamento wellness, del valore di 789 fr.
Rinaldo Bottinelli, Barbengo
Sponsor del premio: Courtyard by Mariott, www.courtyardbasel.com
foto Keystone, zvg
Con la nuova legge sui seggiolini si è tenuto conto la sicurezza dei bambini, ammesso che i dodicenni lo siano, fatto un favore alle assicurazioni e ai fabbricanti di seggiolini.Se prima per andare in trasferta con una squadra di allievi «E» bastavano tre macchine ora si spostano in media dodici genitori, più l’allenatore e l’accompagnatore. Vuol dire che i mezzi in circolazione sono circa tre volte più di prima, in barba Silvano Bizzozero, Bioggio all’ecologia.
Le domande: 1. Come si chiama la regione inglese del nostro reportage di viaggio? 2. Quanti anni ha lavorato Markus Frank alla Patrouille TCS? 3. Chi è il personaggio che ha fatto il giro del mondo in taxi solare?
Jean-François Steiert, presidente di Pro Velo Acque di scarico dei camper
Ho notato che sulle autostrade svizzere, nei posteggi e nelle aree di sosta, non vi sono pozzetti di scarico per le acque grigie e le acque nere. In Italia stanno cominciando a
Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
Impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Marder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Sabine Rothacher (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96 028, totale: 1 355 061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66, e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
Si possono fornire le risposte per posta (solo su cartolina postale), tramite SMS, e-mail o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 5/09: il soggiorno in Ticino è stato vinto da Markus Cueni di Dietikon. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte; touring@tcs.ch (intestazione: concorso) Termine d’invio: 2 maggio 2010
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l’incontro | touring 7 | 22 aprile 2010
«Ci crogioliamo nel tempo che fu»
tura. Ma non siamo mai stati costretti a montare un ricambio o a sostituire qualcosa. Il taxi solare è dunque tornato a Lucerna nello stesso stato in cui era partito.
Louis Palmer ha fatto il giro del mondo con il suo taxi solare. Ora progetta un nuovo periplo su automobili ad alimentazione elettrica. Per scuotere il pianeta.
La Svizzera è stata pioniera, ed è da questo movimento che io provengo. Avevo 14 anni quando il Tour de Sol, evento di rilevanza mondiale, arrivò in Svizzera. A volte ho nostalgia di quei tempi pionieristici, ma credo purtroppo che in questo campo abbiamo lasciato campo libero ad altri.
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Qual è stata la motivazione che l’ha spinta a fare il giro del mondo con il suo taxi solare?
Louis Palmer: Volevo mostrare che vi sono soluzioni praticabili contro i cambiamenti climatici, come ad esempio l’energia solare e le autovetture elettriche. E qual è stata la reazione nei vari Paesi?
Totalmente positiva. Non ho mai raccolto una sola osservazione negativa. Sia che gui-
La Svizzera fa abbastanza per sviluppare automobili solari?
dassero un Hummer, una Chevrolet o una piccola utilitaria, a Dubai, negli USA come in India: tutti mi hanno mostrato approvazione. Significa che il messaggio è arrivato. Vi sono stati problemi tecnici di rilievo?
In tutto il viaggio abbiamo perso solo due giorni per lavori di saldatura. Il braccio oscillante dell’asse posteriore è stato progettato troppo debole e ha subito qualche rot-
Sembra siano soprattutto cinesi, americani e indiani a darsi da fare nello sviluppo delle auto elettriche?
È vero e bisogna contare anche i tedeschi. I pionieri non sono più nostrani. Non so che cosa stia accadendo alla Svizzera… Facciamo ancora tanto, ma è come se ci crogiolassimo ancora nei tempi andati, quando eravamo i migliori, mentre intanto veniamo superati da altri. Lo stesso accade nell’incentivazione dell’energia solare. Ora sta programmando il progetto «Zero Race». Di cosa si tratta?
Vogliamo mostrare che è possibile fare il giro del mondo in 80 giorni senza produrre alcun gas di scarico. E cioè utilizzando le auto elettriche più disparate, da quelle più piccole a quelle più grandi. Voglio dimostrare che tutto il mondo sta lavorando a questa tecnologia. Spesso però sono gli hobbisti a realizzare superauto e a presentarle in occasione del giro del mondo. Sicuramente si arriverà però a chiedersi a che punto si trovi l’industria nello sviluppo di tali automobili. Qual è esattamente il suo ruolo?
Questa volta non faccio parte di nessuna squadra, perché sono in effetti l’organizzatore e viaggerò ogni giorno su un’auto elettrica diversa. Cosa farà a livello personale dopo l’avventura di quest’anno?
Vado avanti perché questo è sempre stato il mio sogno fin da bambino. Voglio attirare l’attenzione sulle soluzioni disponibili per contrastare i cambiamenti climatici. Non riesco a starmene qui e lasciare il destino del mondo in mano ad altri.
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Mathias Wyssenbach
Intervista: Heinz W. Müller
Con questo taxi solare Louis Palmer ha girato il mondo. E il viaggio continua...
In pillole Louis Palmer (39), già insegnante a Lucerna, oggi è conferenziere e organizzatore di gare di auto elettriche. Nel 1994 ha attraversato l’Africa in bici, nel 1996 gli Stati Uniti con un aereo ultraleggero, nel 1998 il Sud America con l’aereo più piccolo. Tra 2007 e 2008 ha percorso con il taxi solare 53 451 km attraverso 38 paesi. www.louis-palmer.ch.
Miss & Mister Teenie Svizzera 2010
Cercasi!
Iscrizione:
Teeniecontest Svizzera 2010 T Miss Teenie T Mister Teenie Il contest giovanile per le qualità morali!
Cognome
Premi eccezionali: Un anno di pubblicità per BLACKOUT. Un weekend in America, prodotti della Rausch e altri premi Casting: Sabato, 5.6. Centro Lugano Sud, Grancia Tutte le spiegazioni le troverai sul nostro sito www.teeniecontest.ch Fabio Olivia
Chi può partecipare: • Ragazze e ragazzi dai 13-16 anni • Apparenza naturale • Gioia di vivere! • Hobby interessanti • Spontaneità • Due foto attuali • Spese iscrizione CHF 10.-Partecipa e facci vedere il tuo talento. Puoi conoscere tanti nuovi amici. Ognuno riceverà un piccolo regalo dai nostri sponsor.
Nome Via CAP/località Telefono Cellulare E-Mail Hobby
Lingua madre Altre lingue Altezza cm Data di nascita Fratelli/sorelle Mi piacerebbe partecipare al casting a:
www.blackout.ch
Inviaci il tagliando debitamente compilato,con due foto (fatte negli ultimi due mesi) e CHF 10.– per le spese, entro il 31 maggio 2010, al seguente indirizzo: Lenner Event, Teeniecontest, casella postale 75, 8280 Kreuzlingen Verrà inviata una risposta a tutte le iscrizioni correttamente compilate.
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9. August 2007
Safety in adventures
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Emozioni in quota nella Valle di Saas Vi garantiamo un tour che vi entusiasmerà e vi regalerà esperienze uniche tra montagne e natura. Potrete infatti ammirare da vicino l’imponente ghiacciaio della Valle di Saas. Le grandiose vedute panoramiche, la flora rigogliosa e il paesaggio alpino faranno di questi quattro giorni in alta montagna una esperienza da ricordare per sempre. Il pezzo forte di questo trekking sul ghiacciaio è senz’altro la salita all’imponente cima dell’Allalin (4027 m).
Programma: 1° giorno: arrivo individuale a Saas Grund, partenza per Hohsaas, corso preparatorio per affrontare il ghiacciaio, drink di benvenuto, albergo di montagna Hohsaas 2° giorno: trekking sul ghiacciaio del Trift, escursione in quota con grandioso panorama sull’Allmagelleralp, pernottamento presso l’albergo di montagna Allmagelleralp 3° giorno: interessante escursione verso valle, da Saas Fee/Plattjen lungo il Mittaghorn e attraverso la valle del Meigger, fino al rifugio SAC Britannia 4° giorno: cima in vista! Dal Mittalallalin verso la cima dell’Allalin a 4027 m. Ritorno a Saas Fee e rientro con mezzi propri.
Ecco cosa vi attende: - 4 giornate intense e ricche di esperienze nuove in alta montagna – 4 giornate di interessante assistenza da parte di motivate guide alpine – 3 pernottamenti in mezza pensione (2 in alberghi di montagna, 1 in rifugio) – Corso di istruzione su utilizzo di ramponi e piccozza – Drink di benvenuto Prezzi: Fr. 895.– prezzo speciale TCS (prezzo normale Fr. 945.–) Date: 24.06 – 27.06.2010 (gio-do) 05.07 – 08.07.2010 (lu-gio) 26.07 – 29.07.2010 (lu-gio) 05.08 – 08.08.2010 (gio-do) 26.08 – 29.08.2010 (gio-do) 09.09 – 12.09.2010 (gio-do) Richiedete il programma dettagliato: www.bergschule-uri.ch/tcs info@bergschule-uri.ch
Tagliando d’iscrizione
«Emozioni in quota nella Valle di Saas»
첸 Vi prego di inviarmi il programma dettagliato. 첸 Mi iscrivo per la seguente data: Cognome
Nome
Via
CAP/località
Telefono
Cellulare
Data/firma
Inviare a: Bergschule Uri, Casella postale, 6490 Andermatt, tel. 041 872 09 00, fax 041 872 09 50