Touring 08/2010 italiano

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6 maggio 2010 touring 8 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

Speciale cabriolet

Vento e sole sulla pelle

14–25

Autostrade svizzere

Più traffico nel week-end 10 Nuovo centro di contatto TCS

Per i soci 24 ore su 24 36

Concorso: in palio tre apparecchi moderni per rendere frizzante l’acqua Il vulcano blocca i cieli La centrale ETI mobilitata per portare assistenza 9

Test della Nissan 370Z L’ultima versione della roadster nipponica 22

41

Viaggio in Ontario Itinerari nella regione dei grandi laghi canadesi 28


PER LA PRIMA VOLTA ALL’ ARENA DI AVENCHES

Lucia

DI LAMMERMOOR IL CAPOLAVORO DI GAETANO DONIZETTI

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2 - 3 - 7 - 9 - 10 - 14 - 16 LU G LI O 2010


6 maggio 2010 | touring 8 | editoriale e sommario

Quando un vulcano rimette tutto in discussione

22 Test Nissan 370Z Roadster Pack

28 Una casetta in Canada

Un cabriolet per intenditori che amano linee sportive, design scattante e uno stile retrò ma nel contempo futurista. La Nissan 370Z offre un vero piacere di guida.

Vacanze immersi nella natura con tramonti e albe indimenticabili, oltre ad attività ludiche sui numerosi laghi. Questo e molto altro offre la provincia dell’Ontario.

primo piano 4 Incidenti stradali: numerosi sono i curiosi che intralciano le operazioni di soccorso.

società e mobilità 9 Vulcano e caos dell’aviazione: la centrale ETI molto sollecitata a metà aprile. 10 Traffico autostradale in aumento: rilevamenti 2009 effettuati in 24 punti.

test e tecnica 14 Speciale cabriolet: nuovi modelli e lifting per un’estate 2010 a cielo aperto. 18 Autolavaggi: con alcune precauzioni anche le cabrio possono usare tali infrastrutture.

viaggi e tempo libero 33 Prostituzione minorile: i turisti di certe destinazioni turistiche devono denunciarla. 35 Parigi: itinerari per scoprire la capitale francese a piedi tra architettura e brasserie.

club e soci 36 Centrale telefonica: sopralluogo in uno dei Contact Center al servizio dei soci TCS. 38 Veicoli della Patrouille: Hanspeter Tiboni da 31 anni si occupa del loro allestimento. 9 39 41 42

il consulente contatti TCS forum, il concorso, impressum l’incontro: Markus Lergier, direttore di Berna Turismo

ald

Eyjafjallajökull: questo il nome del vulcano islandese che ha provocato il caos nei cieli. La paralisi del traffico aereo europeo con ripercussioni sull’intero pianeta ha dimostrato tutta la fragilità del mondo della mobilità, in particolare del traffico aereo. Sinora avevamo preso aerei in piena naturalezza per raggiungere in un batter d’occhio Londra, Bangkok o Punta Cana, senza che ci passasse mai per la testa che qualcosa potesse andare storto. Ma improvvisamente a mandare all’aria i nostri programmi non è un problema tecnico o uno sciopero, bensì Madre Natura. Migliaia di passeggeri si trovano di colpo bloccati per giorni, settimane o addirittura mesi! Incredibile, eppure è accaduto davvero e il risveglio è stato brusco. Nella drammaticità della situazione vi è stato, però, anche un lato positivo. È ammirevole come molti attori abbiano reagito bene e come le unità di crisi si siano attivate in un batter d’occhio per fornire aiuto ai passeggeri bloccati a causa dell’evento. Tra queste unità vi è anche la Centrale d’intervento ETI del TCS a Ginevra (v. pagina 9). Oltre alla rapidità d’intervento di aziende di trasporto e autonoleggio, la crisi ha messo in evidenza anche la capacità di improvvisazione dei viaggiatori stessi, che sono tornati a rivalutare i mezzi di trasporto terrestri. Al momento di andare in stampa, il peggio sembra essere passato. E ora? Ognuno tragga da questo evento le conclusioni che ritiene più opportune. L’importante è riflettere. Heinz W. Müller, vice caporedattore

Le nuove auto della polizia americana Foto di copertina Autore: Andrés Morya

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Si chiama «Interceptor» il modello della Ford in gara per diventare la nuova vettura della polizia USA, al posto delle leggendarie «Crown Victoria». Sviluppata sulla base della Taurus, questa macchina futuristica sarà disponibile a partire dal 2011.


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primo piano | touring 8 | 6 maggio 2010

Quando i curiosi intralciano i soccorsi Ad ogni incidente, subito si radunano decine di spettatori. Ma nessuno presta aiuto, perchÊ tutti pensano che se ne stia già occupando qualcuno. Un fenomeno che richiede sforzi per mantenere l’ordine da parte di polizia e squadre di soccorso.

Incidenti e malori attraggono sempre una folla di curiosi, che spesso intralciano le operazioni di soccorso.


6 maggio 2010 | touring 8 | primo piano

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In un pomeriggio di venerdì, un’automobile viene completamente distrutta dal fuoco sulla A13, all’altezza dell’uscita di Haag, nel Canton San Gallo. Sulla carreggiata opposta i curiosi provocano tre tamponamenti. Secondo Sonja Baschung, psicologa della polizia cantonale di Berna, ogni volta che si verifica un incidente sull’autostrada o sulle strade principali «gli altri utenti motorizzati circolanti sulla carreggiata opposta rallentano la marcia oppure addirittura si fermano per vedere che cos’è successo». È così che, ancora più spesso, accadono incidenti dovuti a disattenzione o a frenate improvvise.

I filmati dei curiosi | Un altro episodio

Harald Theissen, Ex-Press

abbastanza comune: un uomo si accascia improvvisamente all’interno di un locale pubblico. I soccorritori giunti sul posto rianimano il paziente. La polizia riesce con grande difficoltà a far spostare gli astanti in un’altra area del locale, mentre alcuni di questi si ostinano a tornare a «dare una sbirciatina» alla rianimazione. Baschung constata «che i curiosi arrivano talvolta a filmare o fotografare gli eventi e l’operato delle forze d’intervento». Si tratta di un fattore di stress che grava ulteriormente sulla polizia. «I curiosi intralciano il lavoro delle forze dell’ordine adottando un comportamento spesso ostinato e irrispettoso». Così facendo, i curiosi mettono in pericolo se stessi e violano la privacy delle vittime. Michael Stark, psicologo della polizia municipale di Zurigo, spiega come gli interventi nelle zone in cui si concentrano i locali attirino sempre i curiosi: «Intralciano il lavoro della polizia e reagiscono spesso con aggressività, a cominciare da attacchi verbali e grida di solidarietà». Blocchi e ordini vengono ignorati e non di rado si verificano «violenti attacchi contro gli ufficiali impegnati», i quali devono talvolta arrivare a chiedere rinforzi via radio.

Il motivo | Sonja Baschung spiega come la «spinta della curiosità» sia innata nell’uomo: «La curiosità è fondamentale per l’apprendimento perché consente di scoprire il mondo circostante». Gli elementi di novità o di sorpresa possono stimolare o scatenare un comportamento di curiosità: «Gli stimoli che risvegliano la curiosità hanno dunque un forte effetto sull’uomo». La curiosità può essere inoltre spiegata con la ricerca di stimoli: «Da curiosi si ascontinua a pagina 7


12 Ressort

touring 13

9. August 2007

Esclusivi voli a bordo dell’elicottero Touring Volando sulle maestose vette delle Alpi svizzere non è solo la bellezza senza tempo dei ghiacciai ad incantare, ma anche la loro percepibile forza primordiale. Touring e Scenic Air organizzano in via esclusiva per i soci TCS voli speciali con partenza da quattro aeroporti svizzeri – naturalmente a bordo dell’elicottero Touring. Reichenbach nella valle del Kander: Eiger, Mönch, Jungfrau e ghiacciaio dell’Aletsch Volo su lago di Thun, Interlaken e Grindelwald costeggiando i giganti Eiger, Mönch e Jungfrau. Date dei voli: 23.05, 6, 20 e 27.06, 3 e 16.07, 7 e 22.08, 4 e 26.09, 2 e 16.10 Importante: voli giornalieri da Reichenbach (min. 4 persone) a prezzi TCS. Regione di Buochs: Engelberg, Titlis, Clariden, passo del Klausen, valle dello Schäch, Buochs Volo sulla valle d’Engelberg in direzione del Titlis, proseguendo lungo il Clariden verso il passo di Klausen, ritorno via valle dello Schäch–lago di Urn. Date dei voli: 22.05, 5.06, 11.09

Sion: Zermatt, Weisshorn, Cervino Volo da Sion in direzione Zermatt costeggiando i giganti verso il Cervino; ritorno a Sion sfiorando il Weisshorn. Date dei voli: 15 e 16.05, 12 e 13.06, 11.07, 14.08, 25.09 Ambrì: Gottardo, Dammastock, Finsteraarhorn, Furka Volo in direzione passo della Novena direttamente verso il Finsteraarhorn. I giganti del Vallese e del canton Berna a portata di mano. Ritorno ad Ambrì volando sul ghiacciaio del Rodano e attraverso i passi del Furka e del San Gottardo. Date dei voli: 29.05, 19.06, 18.09

Tagliando d’iscrizione Mi iscrivo per la seguente data

Da sapere Il volo in elicottero dura circa da 35 a 45 minuti. La durata del volo e il tragitto possono variare a seconda delle condizioni atmosferiche e del vento. I voli sono adatti a persone di qualsiasi età. Il punto di ritrovo, di decollo ed atterraggio è l’aeroporto indicato. L’elicottero può imbarcare al massimo 5 passeggeri per giro. I dettagli su punto di ritrovo, orario e modalità di arrivo verranno forniti dopo l’iscrizione. Maggiori informazioni all’indirizzo www.scenicair.ch Prezzo esclusivo a persona per soci TCS Fr. 295.– (prezzo normale Fr. 360.–) Voli giornalieri da Reichenbach (min. 4 persone): Eiger, Mönch e Jungfrau, ca. 23 minuti, al prezzo speciale TCS di Fr. 180.– a persona. Lanci in tandem con il paracadute A Reichenbach organizziamo giornalmente lanci in tandem con il paracadute. Da elicottero; per soci TCS: Fr. 390.– (prezzo normale Fr. 430.–) Da aereo; per soci TCS: Fr. 345.– (prezzo normale Fr. 380.–)

Numero di persone

Cognome

Nome

Via

CAP/Località

E-mail

Firma

Inviare a: Scenic Air AG, casella postale 412, 3800 Interlaken.

Informazioni: Scenic Air AG, CP 412, 3800 Interlaken tel. 033 821 00 11, fax 033 821 64 14 e-mail: info@scenicair.ch internet: www.scenicair.ch.


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Keystone

6 maggio 2010 | touring 8 | primo piano

Non è raro vedere passanti che si fermano a scattare fotografie sulla scena di incidenti. Un’irritante mancanza di rispetto.

continua da pagina 5

siste a qualcosa che normalmente non si verifica nella quotidianità, come ad esempio un decesso o un’automobile distrutta, ossia eventi terribili, spaventosi e inconcepibili». Probabilmente entra dunque in gioco anche lo stimolo a partecipare ad avvenimenti straordinari e «non quotidiani». Lo psicologo Michael Stark ritiene vi sia un altro aspetto e continua: «Quando l’uomo era cacciatore e raccoglitore, per sopravvivere era fondamentale sapere dove si trovavano nuovo cibo o nuove fonti di pericolo». La curiosità che scaturisce dinanzi ad una disgrazia «soddisfa la voglia di vedere, di assistere a quanto accade, quella che si respirava al Colosseo al tempo dei gladiatori». Ancora oggi la voglia di vedere provoca in qualche modo i brividi: «Quando, ad esempio, si assiste alle conseguenze di un incidente stradale, si prova anche sollievo per il fatto di non essere coinvolti nell’evento».

Guardano senza aiutare | «L’effetto spettatore spiega perché, in caso di emergenza, più sono gli astanti e meno sono le persone che offrono soccorso», afferma la psicologa Baschung. Questo accade perché il senso di responsabilità tende ad affievolirsi quante più sono le persone presenti sul posto di un incidente e quanto meno si sa

se qualcuno è già intervenuto. Inoltre, gli spettatori si allineano al comportamento degli altri: se in una situazione confusa nessuno degli astanti si dimostra inquieto, si tende a presumere che tutto sia a posto. «Se sul luogo dell’evento vi sono già cinque persone ferme che non prestano soccorso, ma nemmeno accennano ad allontanarsi, è probabile che anche la sesta persona si comporti così». Un’altra possibile spiegazione al fenomeno è che alcuni spettatori temono di fare errori o di dover testimoniare o desiderano semplicemente soddisfare la loro sete di informazioni. Il problema va considerato da tutti i punti di vista: «Se nessuno si interessasse alle difficoltà del prossimo e fosse disposto a guardare ed assumersi responsabilità, ci sarebbero anche meno soccorritori», conclude la psicologa.

Cosa fare? | Alla domanda su cosa si possa fare contro il «demone della curiosità» Michael Stark risponde: «Limitarsi a guardare senza far nulla è sbagliato. Se possibile, si devono assistere i feriti e denunciare l’incidente chiamando uno dei numeri di emergenza (117/118/144). E se i soccorsi sono già sul posto, occorre continuare a muoversi prestando però attenzione al traffico». Sonja Baschung consiglia di distogliere lo sguardo dall’accaduto e dirigere i pensieri in altra direzione, ad esempio pen-

sando a quello che si voleva fare prima che accadesse l’evento. Se ci si imbatte in un incidente, «si devono ascoltare le istruzioni dei soccorritori. Magari ci sono piccole incombenze da sbrigare». È, però, assolutamente necessario rispettare sempre gli ordini delle forze di pronto intervento.

Kurt Venner Cosa ne pensate? Avete anche voi osservazioni da fare o esperienze da raccontare sui curiosi? Vi è mai capitato di arrabbiarvi per questo fenomeno? Descrivete le vostre esperienze o inviate un breve commento al riguardo a: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; e-mail: touring@tcs.ch

La curiosità può essere sanzionata Esiste un articolo di legge che consentirebbe, come nel citato esempio di incidente avvenuto ad Haag, di procedere contro i «curiosi». La polizia può infatti temporaneamente allontanare o tenere lontane persone da un luogo, se queste ultime intralciano l’intervento di polizia, vigili del fuoco o soccorritori. In base ad un articolo della «legge penale sulle contravvenzioni», è passibile di multa chiunque non rispetti un ordine che la polizia emette nell’ambito delle sue competenze. ve


Un paradiso di natura e benessere per intenditori

Estate attiva a Flims! Il contrasto tra il turchese profondo dell’acqua e il verde intenso dei boschi è uno dei tratti caratteristici di Flims. I laghi di Cauma, Cresta e Laax invitano ad un bagno rinfrescante, ma anche i Lag Prau Tuleritg e Lag Prau Pulté valgono bene una visita. Flims e i suoi dintorni sono un must per amanti della natura e geologi amatoriali. In quale altro luogo è possibile trovare su così pochi metri quadrati spettacoli geologici come le imponenti gole del Reno, l’affascinante fenomeno semestrale del Martinsloch (buco di Martino) o il sovrascorrimento tettonico delle Alpi glaronesi, candidato a divenire patrimonio naturale dell’UNESCO? Sapevate che la regione Flims– Laax–Falera – con i suoi 250 km di sentieri escursionistici segnalati tra montagne, gole e boschi – offre un vero e proprio paradiso naturale? Sullo sfondo di un imponente paesaggio montano, gli amanti della cultura troveranno un interessante sentiero tematico, mentre i buongustai potranno darsi appuntamento lungo uno dei tre percorsi gastronomici che uniscono le bellezze naturali ai piaceri del palato. Una sfida particolare è rappresentata dall’arrampicata storica del Pinut. Benvenuti all’hotel Adula! Tutti i locali dello spa-hotel Adula sono concepiti per accogliere gli ospiti con la massima cura dei

dettagli e secondo le migliori regole dell’ospitalità. In questo albergo di tradizione a quattro stelle, l’armonia fra corpo, mente e anima è molto di più di una frase retorica. Da oltre 100 anni, il tipico fascino grigionese dei locali, l’eccellenza della cucina e la cortesia del servizio attirano ospiti da tutto il mondo. L’hotel Adula è uno dei principali del suo genere in Svizzera e presso il suo centro termale/benessere LA MIRA ospita: un’area spa con sauna alle erbe alpine, bagno turco in atmosfera rosso rubino, sauna alpina «Schwitzstube», doccia emozionale e grotta di ghiaccio, sala del silenzio, trattamenti di bellezza e per il corpo, ampia piscina coperta (28°C), piscina all’aperto (35°C) con banchi sommersi per l’idromassaggio, solarium, palestra, interessante programma di attività e aerobica.

• Mountainbike fornite dall’hotel secondo disponibilità • Riduzione del 30% sul green fee del campo di golf Domat/Ems. Riduzione del 15% sul green fee del campo di golf Sagogn

Offerta esclusiva per soci del TCS: • 2 pernottamenti • Ricca colazione a buffet fino alle ore 11.30 • Adula Kulinarium (cena a 5 portate con scelta delle 3 portate principali) • Acqua di fonte della regione e frutta fresca • Libera scelta presso il nostro ampio buffet pomeridiano di tè e torte • Utilizzo dell’oasi benessere LA MIRA • Quotidiano programma attivo guidato • Utilizzo gratuito del bus locale

Per informazioni e prenotazioni: Si prega di notare che, per ragioni di esclusiva, questa offerta TCS non è prenotabile online, ma esclusivamente da lunedì a sabato chiamando il seguente contatto: Private Selection Hotels Tel. 041 368 10 05, info@privateselection.ch Bambini fino a 6 anni: gratis; bambini 6–12 anni: CHF 66.–; bambini 12–16 anni: CHF 216.– per bambino in camera con i genitori. L’offerta può essere raddoppiata a piacere.

Dal 21.5 al 9.7 e dal 15.8 al 5.12.2010: In doppia Superior: CHF 290.– (invece di 374.–) a persona In singola Superior: CHF 310.– (invece di 394.–) a persona Dal 9.7 al 15.8.2010: In doppia Superior: CHF 350.– (invece di 406.–) a persona In singola Superior: CHF 400.– (invece di 466.–) a persona


6 maggio 2010 | touring 8 | società e mobilità

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il consulente Urs-Peter Inderbitzin

Keystone

Il marciapiede è assolutamente vietato ai ciclisti

Il vulcano islandese ha bloccato molti voli: la centrale ETI è stata subissata di chiamate.

Il TCS supera il test di Eyjafjallajökull L’interruzione del traffico aereo ha dato il via all’azione più intensa di assistenza legata al Libretto ETI. La centrale di Ginevra ha aiutato molti soci ad uscire dall’impasse.

Non appena il traffico aereo europeo è stato bloccato a causa dell’eruzione del vulcano islandese, i responsabili della centrale d’intervento ETI del TCS con sede a Ginevra sono prontamente intervenuti: un primo autobus è stato inviato all’aeroporto londinese di Gatwick per far rientrare 50 svizzeri rimasti lì bloccati. In seguito, molti altri titolari del Libretto ETI sono stati riportati in patria con la medesima procedura. La centrale d’intervento, al gran completo di personale, ha subito un assalto senza precedenti: «Si è trattato dell’evento di più ampia portata nella storia del TCS, ancora più dello tsunami», considera Barbara Garin, co-responsabile dell’assistenza alle persone. Negli orari di punta, arrivavano ogni giorno oltre 2300 telefonate di richiesta di aiuto concernenti il rientro in patria e le spese di annullamento del viaggio, mentre normalmente la centrale registra 240 chiamate al giorno.

La carta vincente ETI | Non è un caso che il Libretto ETI del TCS con i suoi oltre 700 000 titolari sia così richiesto: esso rientra, infatti, tra quelle assicurazioni viaggi che coprono il rientro in patria in caso di catastrofi naturali. A differenza di molti altri turisti che, oltre alla seccatura, hanno

dovuto far fronte da soli a tutte le spese correlate, i titolari del Libretto ETI hanno potuto contare sull’aiuto del TCS, anche se nei giorni più caotici, la centrale è stata talvolta oberata di chiamate. In queste situazioni, Barbara Garin consiglia di inviare una mail a: eti@tcs.ch.

Soluzioni concordate col TCS | Per i casi futuri (alla chiusura della redazione la situazione del traffico aereo in Europa si è intanto normalizzata), ricordiamo ancora una volta come i titolari ETI devono reagire in caso di emergenza: quanti hanno prenotato un volo e/o una sistemazione, devono innanzitutto contattare la compagnia aerea oppure l’agenzia viaggi, e solo dopo, o dove ciò non sia possibile, la centrale d’intervento ETI di Ginevra. «I titolari del libretto ETI non devono in ogni caso intraprendere o prenotare nulla senza aver prima concordato la soluzione con il TCS», raccomanda Barbara Garin, facendo riferimento all’acquisto di un nuovo biglietto presso le compagnie aeree o aziende ferroviarie e di auhwm tobus. Lo stesso vale per l’alloggio.

Info Touring Maggiori dettagli sul Libretto ETI e i formulari per la notifica di sinistro sono disponibili all’indirizzo web www.tcs.ch. Dall’estero: tel. +41 22 417 22 20.

«Il marciapiede è riservato ai pedoni», recita la legge sulla circolazione stradale. Ciononostante, i ciclisti continuano ad arrogarsi il diritto di pedalare sul marciapiede. Purtroppo in questi casi la polizia rinuncia spesso ad intervenire energicamente, adottando un atteggiamento che da certi ciclisti viene interpretato come un lasciapassare. La questione è stata recentemente risollevata in negativo da un giudice istruttore di una grande città svizzera. Il giudice ha infatti assolto una ciclista che accompagnava in bicicletta la figlia a scuola, anch’essa in bicicletta sul marciapiede. Nella sua sentenza, il giudice si è spinto ad affermare «che non è indistintamente vietato viaggiare in bicicletta sul marciapiede». La donna andava di fretta perché doveva accompagnare la figlia a scuola. Secondo quanto affermava un pedone che aveva in seguito denunciato la ciclista, egli era riuscito ad evitare di essere investito solo compiendo un balzo di lato. Fino a pochi anni fa, la legge imponeva ai ciclisti di condurre la bicicletta a mano se si trovavano sul marciapiede. Questa disposizione è, tuttavia, stata cassata nel 1997 poiché obbligava i ciclisti a scendere dalla bicicletta anche ad ogni imbocco di strada o passo carraio che attraversasse un marciapiede. Per eliminare questa norma contraddittoria, da allora la legge prevede in via generale che, se si accede al marciapiede con un veicolo, il conducente è tenuto ad una particolare cautela nei confronti dei pedoni e a concedere loro la precedenza. Il principio per il quale il marciapiede è riservato ai pedoni non viene intaccato da questa modifica di legge. Il marciapiede continuerà dunque ad essere off-limits per i ciclisti. Chi utilizza in modo non consentito il marciapiede, verrà multato per un importo di 40 franchi ai sensi dell’ordinanza sulle multe disciplinari.

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.


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società e mobilità | touring 8 | 6 maggio 2010

Aumenta il traffico del fine settimana Nonostante la grave crisi economica, nel 2009 sulle autostrade svizzere si è registrato un aumento del traffico. Soprattutto durante i fine settimana.

Forti oscillazioni | Il traffico infrasettimanale ha subito oscillazioni molto marcate negli ultimi due anni. Infatti, se nei primi sei mesi del 2008 era stato in linea con la media annua, nella seconda metà dell’anno il traffico era sensibilmente diminuito. A settembre, la crisi economica si era poi acuita con il fallimento della banca d’investimenti statunitense Lehman Brothers e successivo crollo di produzione industriale, consumi e traffico aereo. Il crollo ha avuto chiare ripercussioni anche sulle strade nazionali svizzere fino ad aprile 2009. Per quanto riguarda il traffico infrasettimanale, su determinati tratti si è infatti registrata per la prima volta nella storia una flessione su base annua. Il calo non è invece rilevabile per il traffico del fine settimana,

probabilmente anche a causa dell’allora ridotto prezzo dei carburanti e della rinuncia ai viaggi aerei.

Su e giù | Nei primi sei mesi del 2009, il volume del traffico sulle autostrade nei giorni feriali è rimasto sotto la media, mentre nella seconda metà dell’anno si è avuto un nuovo forte aumento di pendolari e veicoli commerciali. In riferimento all’intero 2009, è comunque risultato un aumento del traffico infrasettimanale pari all’1,7%. Le ragioni di tale tendenza sul breve periodo sono piuttosto complesse, sebbene anche l’Ustra ritenga che la crisi economica sia stata uno dei fattori più determinanti. Nel 2000, anno di boom economico, il traffico infrasettimanale era aumentato di circa 4%, mentre solo dell’1% durante il successivo anno di recessione. Altri fattori in grado di influenzare il volume del traffico sono l’andamento demografico, i fenomeni meteorologici eccezionali, il prezzo dei carburanti e l’offerta di trasporto pubblico. Il traffico medio giornaliero ha avuto un andamento diverso da regione a regione. Se si è registrato un forte aumento della frequenza di transito a Richterswil (6,2%), Grenchen (6,0%), Muttenz/Hard (5,1%) ed Estavayer-le-Lac (4,4%), il volume di traffico è stato sotto la media o addirittura in flessione a Brüttisellen Nord (–0,5%), Schönbühl/Grauholz (–0,1%), circonvallazione di Winterthur (0%), Renens (0,6%), Sion e Zurigo/circonvallazione di Seebach nord (entrambi all’1,1%). L’Ustra pubblicherà il rapporto completo in merito all’andamento del traffico sulla rete stradale svizzera a metà dell’anno, e una parte di esso sarà dedicato alla statistica sugli ingorghi. A tal proposito, si presume che la tendenza all’aumento delle ore trascorse in coda si confermerà a causa delle congestioni del traffico. Nel 2008 tale valore è cresciuto del 5,3%. L’Ustra non ha voluto anticipare nulla in merito al rapporto. Il suo portavoce, Tho-

www.swiss-pics.ch

Il traffico sulle strade nazionali nel 2009 è aumentato del 2,1%. Lo afferma un’analisi effettuata da «Touring» in base ai dati rilevati in corrispondenza di 24 tratti autostradali a forte intensità di traffico in diverse regioni della Svizzera. Si tratta di una stima basata su una minima parte dei dati risultanti dal censimento automatico del traffico stradale compiuto dall’Ufficio federale delle strade (Ustra). In media, sui 24 punti di rilevamento selezionati sono transitati ogni giorno 1,541 milioni di veicoli (v. tabella), corrispondenti ad un aumento della media giornaliera di 32 000 veicoli (2,1%). Il traffico medio infrasettimanale nelle 24 ore è aumentato di 1,7%, mentre l’aumento nelle giornate di sabato e domenica è superiore al 2,5%. Negli ultimi 20 anni, era invece stato il traffico da lunedì a venerdì a crescere oltre la media, ossia del 64% (da lunedì a domenica: 56%). L’aumento del 2,1% del traffico giornaliero è dunque più elevato di quello rilevato nel 2008, quando il traffico sulle strade nazionali aveva subito un aumento relativamente moderato dell’1%. Nel 2007, in pieno boom economico, l’incremento di traffico sulle strade nazionali fu del 3% circa.

mas Rohrbach, si è limitato a dichiarare: «Non possiamo ancora dire se l’analisi di tutti i punti di censimento, sia sulle strade nazionali sia su quelle cantonali, fornirà risultati comparabili». L’aumento del traffico a livello regionale è spesso imputabile anche a nuove infrastrutture ad elevata frequentazione di pubblico (centri commerciali e ricreativi), a nuove deviazioni del traffico, o ancora a nuovi tratti autostradali (circonvallazione ovest di Zurigo, Knonauer Amt). Thomas Rohrbach: «Stiamo ancora analizzando quanto tali fattori siano stati determinanti per l’andamento del traffico Hans Peter Arnold nel 2009».

Info Touring Ulteriori dettagli sulle strade nazionali sono sempre disponibili sulla pagina Internet dell’Ufficio federale delle strade: www.autostradasvizzera.ch.


6 maggio 2010 | touring 8 | società e mobilità

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Transiti su 24 punti di rilevamento negli ultimi due anni (lu–do) Luogo del rilevamento 2008 Rolle 66 805 Richterswil 52 401 Schönbühl/Grauholz 100 857 Muttenz/Hard 118 568 Gossau 52 475 Circonvallazione di Winterthur 87 801 Baden/tunnel del Baregg 114 906 Rheinfelden 56 835 Muri BE 58 379 Brüttisellen Nord 97 833 Hünenberg Sud 59 545 Lucerna, tunnel del Sonnenberg 58 938 Circonvallazione di Friburgo 30 181 Erstfeld 22 037 Sion 21 329 Egerkingen, raccordo A2 59 281 Crissier 98 287 Grenchen 24 219 Zurigo, circ. di Seebach Nord 104 385 Sargans 39 072 Camignolo 48 087 Renens 91 198 Châtel-St-Denis 24 473 Estavayer-le-Lac 21 872

2009 68 467 55 632 100 732 124 577 54 019 87 765 118 339 58 592 58 919 97 310 60 570 60 903 30 677 22 528 21 559 61 164 99 647 25 665 105 549 40 235 49 408 91 722 25 080 22 834

% 2,5 6,2 –0,1 5,1 2,9 0,0 3,0 3,1 0,9 –0,5 1,7 3,3 1,6 2,2 1,1 3,2 1,4 6,0 1,1 3,0 2,7 0,6 2,5 4,4

Situazione comune nel 2009: sulla A1 presso Grauholz (BE) il traffico è aumentato durante i fine settimana, mentre è leggermente diminuito nei giorni feriali.

Tendenza a lungo termine: lo studio è già carta straccia Nei tre decenni che vanno dal 1970 al 2000 il traffico privato motorizzato (circolazione di persone) è quasi raddoppiato, e il traffico di merci addirittura quasi triplicato. La circolazione di persone su gomma e rotaia congiuntamente subirà un ulteriore aumento compreso tra il 15 e il 29% tra il 2000 e il 2030. È quello che risulta dallo studio più recente svolto dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE). Lo scenario di base medio, che rispecchia più o meno la tendenza attuale, presuppone un aumento del 24%. In base a tale studio, l’automobile resterà anche in futuro il mezzo di trasporto preferito dalle persone che si spostano, anche se le ferrovie subiranno un forte aumento, guadagnando quote di mercato a seguito di un’inversione di tendenza. Il traffico del tempo libero vedrà crescere la sua importanza e rappresenterà circa la metà di tutta la circolazione di persone. La futura maggiore rilevanza del trasporto pubblico non intaccherà dunque il dominio del traffico priva-

to motorizzato. Del resto, nel 2030 esso fornirà ancora oltre il 75% di tutte le prestazioni legate alla circolazione di persone e la sua quota subirà solo una leggera flessione del 2,5%. Nel complesso, il traffico privato motorizzato aumenterà del 19,5% entro il 2030, ossia dello 0,6% annuo, secondo il rapporto pubblicato nel 2006. Come dimostrato dalla tendenza attuale del traffico sulle strade nazionali, tali stime sono nel frattempo diventate carta straccia. Tra il 2000 e il 2009, infatti, secondo i calcoli effettuati da «Touring» il traffico sulle autostrade è aumentato del 15,5%, mentre il traffico infrasettimanale è cresciuto addirittura del 18,1% nel giro di soli nove anni. Tali confronti vengono relativizzati solamente dal fatto che non contemplano l’intensità del traffico sulle strade principali. È stato infatti proprio su questo tipo di strade che, nel 2008, il volume del traffico ha registrato una flessione per la prima volta nella storia. hp


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Fornisce un sano e rilassante dondolio Infrastruttura in alluminio leggera ma molto stabile Tessuto sintetico resistente e impermeabile Da utilizzare sia all’interno sia all’esterno Grande e comoda superficie di seduta: 175 x 53,5 cm Sostiene fino a 120 kg Nessun graffio dei tubi in alluminio o dei pavimenti Sicurezza garantita: un blocco impedisce un dondolio esagerato Tre cuscini per la testa (nero, rosso e blu) Compresa anche una tasca laterale amovibile porta-giornali e per riporre piccoli oggetti • Quando non viene utilizzata può essere piegata per risparmiare spazio

Il set comprende: 1 x ROCKING CHAIR 178.— 2 x cuscini supplementari 26.— 1 x tasca porta-giornali 25.— Prezzo normale Fr. 229.— ./. sconto del 40% Fr. 91.60

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Termine di invio: 29 luglio 2010 fino ad esaurimento delle scorte invece di Fr. 229.–/set (N art. 90013.00) invece di Fr. 98.–/pz. (N. art. 90013.10) invece di Fr. 98.–/pz. (N. art. 90013.11)

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Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail: touringshop@tcs.ch; se avete domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non si accettano ordinazioni telefoniche). Ditta partner/spedizione: Max Versand AG, Hinwil tramite posta, spedizione unicamente in Svizzera e nel Liechtenstein.


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6 maggio 2010 | touring 8 | società e mobilità

Di solito ci vogliono otto minuti affinché le fiamme si propaghino dal vano motore all’interno dell’auto.

Dal filo di fumo alle fiamme Non perdere tempo in caso d’incendio: togliere l’auto o la moto dal centro del traffico, spegnere il motore, dare l’allarme e, se necessario, prestare i primi soccorsi.

› Di mattino un uomo lascia il suo domicilio

per recarsi al lavoro in auto. Durante il viaggio inizia a sentire odore di bruciato. «Cosa succede?», pensa preoccupato. Poco tempo dopo, i vigili del fuoco accorsi si trovano davanti ad un disastro. In pochissimo tempo l’automobile si trasforma in uno scheletro affumicato: danni totali. Origine delle fiamme: un difetto tecnico.

Prestare soccorso | Cosa devono fare gli automobilisti qualora dovessero accorgersi che il veicolo inizia a bruciare? «In autostrada bisogna dirigersi immediatamente sulla corsia di emergenza o su un’area di sosta e spegnere il motore», consiglia Frank Rüfenacht, responsabile del settore traffico della polizia cantonale di Berna. «In seguito tutti i passeggeri del veicolo in fiamme devono mettersi subito al sicuro, possibilmente oltre la delimitazione della carreggiata». Successivamente bisogna dare l’allarme, meglio se tramite le colonnine di soccorso autostradali oppure con il cellulare. In quest’ultimo caso è importante fornire una descrizione del luogo in cui ci si trova.

I vigili del fuoco vengono avvertiti tramite il numero 118 e la polizia con il 117. Se vi sono feriti, i pompieri o la polizia provvederanno direttamente a chiamare l’ambulanza (tel. 144). Gli interessati devono prestare i primi soccorsi. Particolarmente a rischio sono coloro che si trovano incastrati nel veicolo o i passeggeri che perdono i sensi a causa dei gas sprigionati dal fumo. «Studi dimostrano che un’automobile non salta in aria come nei film di James Bond», spiega Martin Tschumi, ufficiale del corpo dei vi-

gili del fuoco di Berna. Nonostante 160 componenti d’auto – il 60 percento – siano di materia plastica, non si verifica mai un’immediata propagazione delle fiamme. «Di regola passano otto minuti finché il fuoco si propaghi dal cofano motore all’interno della vettura; dopo altri tre minuti l’auto è completamente in preda alle fiamme». Nella lotta contro gli incendi vale la regola generale: più si è veloci più si hanno possibilità di successo: «Si dovrebbe avere a portata di Kurt Venner mano l’estintore».

Le principali cause d’incendio Tubi del carburante che perdono, cortocircuiti nel cofano motore, riparazioni inadeguate, oli e carburanti che colano, protezioni dell’olio chiuse male, carichi non abbastanza sicuri. Particolarmente pericolosi sono i gas del fumo o le fuoriuscite di benzina. È importante che l’auto sia fatta controllare regolarmente da specialisti e che l’interno dei veicoli sia regolarmente pulito a fondo. È anche importante che non si depongano in auto troppi utensili inutili, che potrebbero alimentare le fiamme. Una causa frequente è anche l’incendio doloso: nel 2007 nel solo canton Berna sono state 68 le automobili bruciate, 26 delle quali intenzionalmente. ve


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speciale cabriolet | touring 8 | 6 maggio 2010

L’inizio del nuovo anno non è certo stato generoso con gli automobilisti che possiedono una cabrio. «La Svizzera ha vissuto il gennaio più freddo da oltre 20 anni», hanno annunciato le analisi di Meteo Svizzera. E questa è la cattiva notizia per tutti quelli che hanno un lunotto di plastica; ma sul fronte meteorologico seguono anche le buone notizie, almeno se si crede a questo proverbio contadino: «Più gennaio è gelato, più il resto dell’anno sarà caldo». Sembra quindi che si annuncia proprio l’estate ideale per le cabrio. Per fortuna i costruttori di automobili aspettano la prevista, imminente bella estate con alcune novità. Dal Giappone, ad esempio, arriva in Europa la sportiva Nissan 370Z. La biposto con capote in tela affascina per i suoi discreti elementi nostalgici. Anche se il suo design retrò-futuristico ricorda un’auto matchbox, chi ha mai avuto modo di sentire il rombo del motore V6 3,7 litri da 328 CV, sa bene che non si tratta di un giocattolo! Un buon motivo dunque perché «Touring» sottoponesse questa robusta sportiva ad un test in grande stile (v. pagina 22). La Maserati mette le cose in chiaro in modo ancora più sofisticato con la sua Gran Cabrio. L’elegante quattro posti del Tridente si basa sulla Gran Turismo e quel «Gran» nel nome è tutto un programma, perché Maserati non ha certo lesinato gli sforzi. Ecco i dati: i 440 CV sospingono una carrozzeria ben fatta di 4,88 metri con imbottiture lavorate a mano, legni pregiati finemente lavorati e una capote in tela che valorizza l’estetica di questa cruiser di lusso. Le due tonnellate dell’auto sprintano a 100 km/h in 5,3 secondi. E tanta bel-

E che l’estate finalmente inizi Da Nissan a Maserati fino a Renault: tutte le case vanno incontro a quanti amano l’aria aperta. E per i fan delle cabrio sono arrivati anche alcuni lifting.

La nuova cabrio di casa Renault si chiama Wind ed è basata sul pianale della Twingo.

Modelli d’accesso sotto 29 000 franchi

Smart Cabrio Questa biposto a basso consumo festeggia quest’anno il suo decennale ed è la cabrio più economica. A partire da 20 800 fr.

Mini Cooper S Cabrio L’«Always Open Timer» consente di contare le ore di guida «a cielo aperto». Prezzi a partire da 28 800 fr.

Peugeot 207 CC La sorella maggiore (308 CC) ha fatto furore lo scorso anno, ma anche la piccola di casa si difende bene. Prezzi da 27 900 fr.


6 maggio 2010 | touring 8 | speciale cabriolet

lezza italiana è naturalmente «gran» anche nel prezzo: questa crocerista da boulevard costa ben 210 000 franchi.

foto ald

Nuove stelle nel firmamento | Di poco

Fiat 500C Italianità a buon mercato: la capote pieghevole in tela di questa auto di culto lascia entrare tanto sole. A partire da 22 000 fr.

più piccola della Maserati è la nuova cabrio della Mercedes. Con una lunghezza di 4,69 metri, la casa di Stoccarda pubblicizza la sua nuova Classe E con l’accattivante slogan «Quattro stagioni, quattro persone». E questo nonostante la tela del tettuccio, perché l’utilizzabilità durante tutto l’anno viene garantita da capote acustica, riscaldamento zona testa e frangivento automatico di serie. Un comfort che Mercedes paragona ad un bagno d’aria calda. A parte il linguaggio pubblicitario, chi ha mai montato un frangivento più trasandato saprà apprezzare il comfort di un meccanismo automatico. Tanto più che questa innovazione contribuisce a ridurre il rumore all’interno dell’abitacolo. Anche altri costruttori hanno provveduto a rivisitare le loro cabrio. BMW ha ad esempio rivisto la motorizzazione delle sue cabrio serie 3. Sotto il profilo dell’estetica non è invece cambiato quasi nulla. Anteriormente si fanno apprezzare i nuovi fari, mentre posteriormente questa bellezza bavarese cresce di soli tre millimetri. Vale la pena ricordare anche una classica tra le cabrio, ossia la Mazda MX-5. In occasione del suo ventennale in Europa, questa aerodinamica auto giapponese festeggia con un modello speciale. L’edizione limitata di questa roadster dalla capote in tela, dotata di 126 CV e cambio manuale a 5 marce, costa 29 990 fr. Ma quest’anno una ventata di fresco arriva in particolare da casa Renault. Innan-

Daihatsu Copen Questa cabrio dalla caratteristica estetica può vantare una schiera di fedelissimi appassionati ed è acquistabile a partire da 26 500 fr.

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zitutto, il costruttore francese ha presentato al Salone dell’auto di Ginevra il nuovo cabriolet Mégane Coupé. Chiaramente riconoscibile come una Mégane, con il suo elegante tettuccio panoramico trasparente, questa vettura è decisamente più accattivante del modello precedente. Si potrebbe quasi dire che questo cabriolet utilizzabile come familiare è davvero «très chic». La versione da 136 CV con cambio a 6 marce ha un prezzo di 37 150 fr.

Porta d’accesso | La seconda novità Renault è la cabrio utilitaria chiamata evocativamente «Wind». Basato sulla Twingo, questo piccolo terremoto su quattro ruote dispone di un tettuccio in acciaio. Non sono ancora noti i prezzi esatti, ma è chiaro che la Renault Wind si attesterà nettamente sotto la fascia di prezzo dei 30 000 fr., rivolgendosi così al segmento, in costante crescita, di quanti accedono ai cabriolet, un segmento peraltro a forte rappresentanza femminile. I modelli di utilitarie sono però apprezzati anche dagli affezionati di lunga data delle cabrio, come si evince dalla statistica sulle nuove immatricolazioni di «Eurotax Glass’s». Con 986 esemplari, è un successo pieno quello della Mini e del suo nuovo «Always open Timer», che guidano la statistica 2009 delle nuove immatricolazioni, davanti all’allora nuova Peugeot 308 e alla BMW serie 1. Per tutti quelli che desiderano concedersi almeno una volta la sensazione di guidare con il vento tra i capelli senza dover sborsare una cifra eccessiva, «Touring» ha elaborato un elenco di modelli di primo prezzo al di sotto dei 29 000 fr.

Pascale Marder

Citroën C3 Pluriel La cabrio di casa Citroën consente di viaggiare con la testa fra le nuvole a prezzi a partire da 25 710 fr.


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nto o c s i d 33% La confezione comprende due diversi copricuscini (uno beige e uno verde).

Sorprendete i vostri ospiti! Set da bar WICKER: 1 tavolo alto, 6 sgabelli da bar e cuscini Vi piace il rattan? Sì, però tutti sanno, anche fin troppo bene, che i mobili di rattan non trattati, bellissimi da vedersi, hanno purtroppo un difetto: con il passare del tempo se si lasciano o si custodiscono all’aperto sbiadiscono, si logorano, cadono a pezzi. Il nuovo set da bar WICKER è adatto all‘utilizzo in interno e in esterno. Ideale per un party in giardino all‘aria aperta o per un aperitivo al chiuso. Grazie alla leggerezza dei materiali, il set da bar WICKER è facile da trasportare. Il telaio è realizzato in alluminio antiruggine. L‘orditura è in polirattan resistente alle intemperie. Ogni set da bar viene intrecciato a mano con una lunga procedura di precisione. Fornitura: I mobili da giardino vengono consegnati dal nostro spedizioniere direttamente a casa vostra. Le spese di trasporto ammontano a max. 120 franchi per consegna.

1 tavolo alto (178 x 105 x 76 cm) con superfice in vetro incassato 6 sgabelli da bar (38 x 72 x 38 cm) 6 cuscini con rivestimento verde e beige

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Termine di invio: 29 luglio 2010 fino ad esaurimento delle scorte

invece di Fr.1’490.–/set (N. art. 90065.00)

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Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail: touringshop@tcs.ch; per domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/spedizione: Max Versand AG, 8340 Hinwil, per camion, previo avviso telefonico, solo in Svizzera e nel Liechtenstein.


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foto Andrés Morya

L’elegante sorella maggiore

Risveglio di primavera: la leggendaria 911 è ora disponibile anche in versione cabriolet.

Un ciclone con il tetto scoperto Ammettiamolo: sulle strade svizzere non c’è bisogno di un’auto da 500 CV. Però dà adrenalina. E poi, nessuna scompiglia i capelli come la Porsche 911 Turbo Cabrio.

Il suo nome è leggendario, ma questa sportiva dalle elevate prestazioni richiede un pilota di carattere. Del resto, non è da tutti mantenere il sangue freddo quando l’ago del tachimetro si sposta di pochi millimetri solo nella prima porzione del display. Eppure, la sorpresa maggiore in un’auto da 500 cavalli è la semplicità con cui questa sportiva per eccellenza si lascia guidare a 50 km/h nella giungla cittadina. Fa le fusa come un gattino attraversando le zone con limite massimo dei 30, per poi sfoderare il ruggito del puma imboccando l'autostrada nel traffico mattutino. Bisogna mettere in conto gli sguardi torvi degli altri, ma non li si vedrà a lungo dal momento che la Porsche 911 Turbo accelera da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi. E se prima di questo esercizio mattutino si è dimenticato di chiudere il tettuccio in tessuto, ciò che avrebbe richiesto solo 20 secondi e sarebbe stato possibile fino a 50 km/h di velocità, si ritroverà con i capelli scompigliati nell'occhio del ciclone. Colpisce però come la Porsche Cabrio conceda ben poco comfort al suo conducente. Se oggi anche le cabrio di classe media sono dotate di riscaldamento nella zona del capo, sulla 911 lo si cercherà invano.

Anche un altro piccolo comfort, come il telecomando al volante per l’impianto audio, è stato considerato alla stregua di un gingillo dagli ingegneri della Porsche, e quindi scartato come inutile. Si è invece dato valore ad una tecnologia ineccepibile, come dimostrato in modo convincente dal cambio a doppia frizione Porsche, perfettamente tarato e disponibile come optional (6416 fr.), o dai freni in ceramica per la «modestissima» cifra di 14 276,90 fr. La domanda da porsi non sarà mai se la Porsche riesca a frenare, quanto piuttosto se ci riuscirà anche l’auto che segue. Per il resto vige il massimo purismo: il pilota, la strada ed un potente motore boxer biturbo da 3,8 litri Pascale Marder a sei cilindri.

Infiniti G37 Cabrio AT Un motore, due automobili che più diverse non si può. Il motore a benzina V6 3,7 litri fa della Nissan 370Z un’auto sportiva (v. test a p. 22) che ama i tornanti dei passi di montagna. Sotto il grazioso cofano della Infiniti G37 Cabrio, lo stesso motore è invece al servizio di un’elegante auto da crociera, posta sotto il marchio di lusso di casa Nissan. Questa cabrio di belle forme, dotata di tettuccio retrattile tripartito in metallo, scivola spedita, ma senza alcuna ambizione di competizione. Ciò si deve talora al peso di soli 1900 kg, che provoca un aumento dei consumi. Altrimenti, grazie a sedili riscaldati e climatizzati, altoparlanti integrati nei poggiatesta e telecamera di visione posteriore, guidando l’Infiniti ci si sente completamente a proprio agio e al sicuro. Del resto, molti optional che vengono forniti a pagamento da altri costruttori, sulla G37 sono di serie, inclusa l’assistenza VIP, grazie alla quale, per un periodo di tre anni, l’auto viene ritirata direttamente a casa e portata in manutenzione. pam Positivo: adattabilità all’impiego quotidiano, qualità dei materiali, pochi optional a pagamento Negativo: consumi, leggero sottosterzo, volume del bagagliaio a tettuccio retratto. Tecnica: 4 posti; bagagliaio 366 l (a tettuccio aperto), V6 3,6 litri, 320 CV, 360 Nm a 5200/min; cambio automatico a 7 rapporti; da 0 a 100 km/h in 6,4 s Consumo in prova: 11 l/100 km, autonomia 727 km Prezzo: da 77 900 fr., modello testato: 86 600 fr.

Positivo: prestazioni eccezionali, efficienza del cambio a doppia frizione, sistema frenante energico Negativo: equipaggiamento in parte carente, sedili posteriori estremamente ridotti, sistema di riavvolgimento delle cinture di sicurezza scomodo. Tecnica: cabriolet 2+2, lunghezza: 4,45 m; bagagliaio: 260 l; motore boxer biturbo da 3,8 l a sei cilindri, 500 CV, 650 Nm a 1950/min; trazione integrale, cambio Porsche a doppia frizione e 7 marce; da 0 a 100 km/h in 3,5 s. Consumo in prova: 13,5 l/100 km, autonomia 496 km Prezzo: 238 500 fr.

Infiniti G37 Cabrio AT: abbina potenza sportiva a lussuosa eleganza.


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speciale cabriolet | touring 8 | 6 maggio 2010

In cabrio all’autolavaggio I moderni cabriolet possono tranquillamente essere lavati all’autolavaggio, anche se occorre rispettare alcuni consigli, soprattutto in caso di tettuccio pieghevole.

Un cabriolet fa la sua miglior figura quando è appena stato lavato. Ma è possibile portare una cabrio all’autolavaggio? La risposta dipende dal modello di capote di cui è dotata. Se il tettuccio è del tipo a scomparsa oppure il cosiddetto hardtop, vale a dire amovibile in materiale rigido, la vettura può affrontare l’autolavaggio praticamente come una normale berlina. La capote rigida non necessita infatti di particolare manutenzione, anche se le guarnizioni in gomma del parabrezza e dei finestrini laterali soffrono particolarmente la stagione fredda. Per questa ragione, vale la pena pulirle di quando in quando con un panno umido e frizionarle con del silicone, in modo che restino morbide e a tenuta stagna.

Tettucci pieghevoli | Le capote in plastica o tela presentano il grande vantaggio di richiedere un minore ingombro nel bagagliaio e di non modificare la linea dell’automobile. Per contro, richiedono una maggiore attenzione da parte del proprietario della vettura se le si vuole conservare in perfetto stato. Ad esempio, è assolutamente vietato lavare le auto con capote pieghevole utilizzando l’idropulitrice, perché in questo modo si può danneggiare il delicato tettuccio. Inoltre, quando si porta la vettura in autolavaggio occorre evitare

quei programmi che prevedono cera, lucidante o agenti conservanti. Il solo detergente presente nell’acqua è sufficiente per mettere a dura prova la pellicola sintetica. I tettucci pieghevoli in plastica devono dunque essere periodicamente impregnati secondo le indicazioni del costruttore. In ogni caso, vale la pena consultare le istruzioni per l’uso.

Quale autolavaggio? | Si consiglia inoltre di rimuovere rapidamente dai tettucci pieghevoli la resina degli alberi, escrementi di uccelli, depositi di insetti e sporco analogo, utilizzando acqua o uno dei detergenti specifici acquistabili in commercio. Per il lavaggio, si raccomanda di impiegare una spugna o una spazzola morbida. Sono invece inadatti alla pulizia diluenti, acetone, smacchiatori a base di cloro, detergenti per la casa o solventi, i quali aggre-

discono il rivestimento del tettuccio. Infine, occorre trovare l’autolavaggio più idoneo, perché non tutti sono uguali. Soprattutto negli impianti più datati o più piccoli, vengono spesso utilizzate spazzole con setolatura in polietilene. Queste spazzole possono però rovinare la vernice e graffiare i lunotti in plastica dei cabriolet (v. riquadro). Anche lo strato impregnante dei tettucci in tela ne risente parecchio. Per cui, sia per i tettucci rigidi, sia per quelli pieghevoli, occorre scegliere un autolavaggio con spazzoloni a setolatura in gommapiuma o tessuto. In questo caso il lavaggio, più delicato che negli impianti con spazzoloni sintetici in PE, contribuirà a preservare la bellezza della vostra cabrio tirata a lucido. TCS c+p/pam

Info Touring Tutti gli aspetti di questo tema si trovano all’indirizzo www.infotechtcs.ch

쐽 Con l’andare degli anni, i lunotti posteriori in plastica si opacizzano a causa dell’irraggiamento solare e dei ripetuti lavaggi negli impianti di autolavaggio. In alcuni casi, la visuale può essere ripristinata usando un lucidante per materiali plastici (acquistabile in commercio). 쐽 Un’automobile cabriolet non deve mai essere tenuta a capote aperta per lungo tempo. 쐽 Si deve aprire la capote solo se è ben asciutta. 쐽 In inverno non spruzzare mai il tettuccio con uno spray scongelante. I raschietti antighiaccio possono danneggiare il lunotto in plastica. 쐽 Non aprire mai il tettuccio se risulta congelato. TCS c+p/pam

Andrés Morya

Consigli ed espedienti

Per non rovinare i tetti delle cabrio meglio optare per autolavaggi con sistemi «morbidi».


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Prodotti cosmetici per donne in cabrio Guidare una cabrio significa estate, dunque esposizione ai raggi del sole. Per godersi veramente il viaggio a cielo aperto, occorre portare nel beauty case alcuni prodotti cosmetici speciali.

Due sono le cose che non devono mai mancare su un cabriolet: gli occhiali da sole ed una protezione per il capo. I foulard, che possono essere annodati sulla testa alla Grace Kelly, sono particolarmente eleganti ed occupano poco spazio. Un’attenzione speciale va dedicata alla pelle esposta al sole. Occorre dunque spalmare generose quantità di crema solare su braccia, decolletè e viso. Per quanto riguarda il fattore di protezione, vale la regola per cui maggiore esso è, più prolungata è la protezione. E dal momento che un viaggio attraverso un bel paesaggio estivo può protrarsi anche di molto, si consiglia ad esempio la crema solare Protectyl Végétal di Yves Rocher (circa 37 fr.) con fattore di protezione 50+. Inoltre, poiché l’esposizione al vento a cui coPubblicità

stringe la guida di una cabrio può far lacrimare gli occhi, bisogna avere a portata di mano un mascara resistente all’acqua, come il Lash Queen Waterproof di Helena Rubinstein (circa 42 fr.). Per prevenire screpolature alle labbra, nel beauty case non deve mancare un burrocacao. Body Shop propone un balsamo per le labbra alla vitamina E con fattore di protezione 15 (circa 6.90 fr.).

In caso di esposizione prolungata al sole, occorre poi ricordare di bere sempre a sufficienza. A tal proposito, alcuni prodotti rinfrescanti provengono dalla fonte di Evian, dove non viene solo imbottigliata acqua, ma creato anche lo spray per il viso Evian, arricchito di minerali ed oligoelementi, che avvolge il corpo in una rinfrescante nebulizzazione di microgocce (circa 10.50 fr.). Per tutte coloro che preferiscono invece avvolgersi in una nuvola di profumo, proponiamo la fragranza Voyage d’Hermès, che si presenta in un pratico flacone per il viaggio (circa 99 fr.), e che grazie alla sua nota di essenza di legno risulta gradita sia a lei che a lui. Ma attenzione! Molti prodotti cosmetici perdono la loro efficacia se esposti ad elevate temperature. Poiché all’interno di un’auto ferma la temperatura può rapidamente salire oltre i 50 gradi, il beauty case non deve mai essere lasciato nella vettura, ma se possibile riposto all’interno del vano portaoggetti Pascale Marder climatizzato.


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Cabriolet col vento in poppa

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Nonostante qualche disaffezione dovuta alla recessione, l’offerta cabrio presenta sempre una grande varietà. Tra piccole roadster biposto, modelli a quattro posti e automobili dai prezzi stellari, l’appassionato ha l’imbarazzo della scelta.

Gli amanti della guida a cielo aperto dispongono come non mai di un’ampia gamma di modelli decappottabili. Pubblicità


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Marca (posti) Alfa Romeo Spider (2) Aston Martin Vantage Roadster (2) Aston Martin DB9/DBS Volante (2) Audi A3 Cabriolet (4) Audi TT/TTS (2) Audi A5/S5 (4) Audi R8 Spyder (2) Bentley Continental Cabriolet (2+2) Bentley Azure (4) BMW 1 Cabriolet (4) BMW 3 Cabriolet (4) BMW Z4 Roadster (2) BMW 6 Cabriolet (4) Caterham Seven (2) Chevrolet Corvette C6 Cabriolet (2) Chrysler Sebring Cabriolet (4) Citroën C3 Pluriel (4) Daihatsu Copen (2) Ferrari California Cabriolet (2+2) Fiat 500C (4) Ford Focus Coupé-Cabriolet (4) Infiniti GS37 Cabriolet (4) Jaguar XK/XKR (2+2) Lamborghini Gallardo Cabriolet (2) Lamborghini Murcielago Cabriolet (2)

potenza (CV) da 170 a 260 426 da 477 a 517 da 102 a 200 da 160 a 340 da 160 a 333 525 da 560 a 630 507 da 143 a 306 da 170 a 420 da 204 a 340 da 272 a 507 da 175 a 200 437 186 da 70 (d) a 110 87 460 da 69 a 100 da 100 a 145 320 da 385 a 510 560 640

prezzi da 49 900 a 64 450 fr. 184 570 fr. da 264 375 a 385 900 fr. da 40 900 a 49 550 fr. da 49 200 a 95 900 fr. da 56 350 a 96 400 fr. 243 000 fr. da 319 950 a 389 900 fr. 592 300 fr. da 43 400 a 66 200 fr. da 61 300 a 117 400 fr. da 59 900 a 86 700 fr. da 113 800 a 181 600 fr. da 58 500 a 77 500 fr. 108 850 fr. da 52 950 a 58 950 fr. da 25 710 a 29 210 fr. 26 500 fr. 269 700 fr. da 22 000 a 30 500 fr. da 36 150 a 43 950 fr. 77 900 fr. da 151 000 a 176 000 fr. 303 200 fr. 488 500 fr.

Marca (posti) Lexus IS250C (4) Lexus SC430 (2+2) Lotus Elise (2) Maserati Gran Cabrio (2+2) Mazda 5 Roadster/Coupé Mercedes-Benz SLK Roadster (2) Mercedes-Benz E Cabriolet (4) Mercedes-Benz SL Roadster (2) Mini Cabrio (4) Nissan 370Z Roadster (2) Opel Astra TT (4) Peugeot 207 CC (2+2) Peugeot 308 CC (4) Porsche Boxster (2) Porsche 911 Cabriolet (2+2) Renault Wind (2) Renault Mégane Coupé-Cabriolet (4) Rolls Royce Phantom Drophead (4) Saab 9-3 Cabriolet (4) Smart Fortwo Cabriolet (2) VW New Beetle Cabriolet (4) VW Eos (4) Volvo C70 Cabriolet (4) Con riserva di eventuali cambiamenti

potenza (CV) 208 285 da 136 a 220 440 da 126 a 160 da 184 a 360 da 170 (d) a 388 da 231 a 612 da 98 a 211 328 da 115 a 200 da 110 (d) a 156 da 120 a 156 da 255 a 320 da 345 a 530 da 100 a 133 da 130 a 140 460 da 150 (d) a 240 da 54 (d) a 98 da 75 a 150 da 122 a 260 da 136 (d) a 230

21

prezzi da 71 600 a 77 600 fr. 122 000 fr. da 55 100 a 73 500 fr. 210 000 fr. da 29 900 a 43 150 fr. da 61 700 a 111 200 fr. da 74 800 a 112 700 fr. da 129 100 a 351 000 fr. da 28 800 a 45 700 fr. da 58 700 a 64 300 fr. da 37 550 a 44 050 fr. da 27 900 a 36 700 fr. da 37 500 a 46 900 fr. da 70 700 a 96 200 fr. da 146 400 a 283 152 fr. da 25 900 fr. da 37 300 a 39 400 fr. 739 200 fr. da 50 900 a 64 900 fr. da 20 800 a 34 150 fr. da 31 100 a 40 450 fr. da 42 250 a 59 250 fr. da 48 900 a 64 000 fr.


22

speciale cabriolet | touring 8 | 6 maggio 2010

Un bagno di sole in veste sportiva ›

Tra i ragazzi e in quelli che ancora si reputano tali scatena un vero e proprio entusiasmo: il cockpit della Nissan 370Z fa certamente grande figura. Tuttavia, ad affascinare è innanzitutto l’esterno. I fari aggressivi a forma di punta di freccia contrastano con le curve morbide e le ridotte sovralunghezze di questa sportiva. Il design nel suo complesso suggerisce prontezza allo scatto e si avvale di sobri elementi in stile retrò. A questo si aggiungono un paio di accurati dettagli, come lo stemma rotondo della «Z» applicato sul parafango anteriore, il quale si rivela al contempo un segnalatore di direzione, ed un’altra «Z» presente sul frangivento in vetro. Indubbio che si tratti di un’automobile per intenditori.

Sportiva al 100% | Ma la 370Z presenta punti di forza anche al suo interno, a partire dal motore V6 3,7 litri da 328 CV, in grado di accelerare fino a 100 km/h con cambio automatico in 5,8 secondi. In generale, il gruppo motore lavora energicamente, risponde bene al pedale del gas e aumenta di giri con facilità. In breve, le prestazioni sono impressionanti nonostante il peso di 1647 chilogrammi, notevole per una biposto. Ma attenzione! Non è facile rispettare la velocità massima consentita, perché non appena si tocca l’acceleratore, la Nissan 370Z perde immediatamente il controllo. Inoltre, è chiaramente avvertibile come il baricentro della vettura sia stato abbassato rispetto al modello precedente. La 370Z sembra infatti restare incollata a terra, regalando puro divertimento di guida soprattutto in curva. Del resto, il suo regno sono proprio i tornanti dei passi di montagna. La comodità non sarà però mai troppa a causa dell’assetto rigido del telaio, tanto più che questa cabrio presenta anche una scarsa fluidità di marcia. Altrettanto impressionante della capacità di accelerazione è la forza frenante di que-

sta roadster che, con uno spazio di frenata di 34,9 metri, sembra davvero gettare l’ancora. Il tutto per un consumo che con 10,6 l/100 km, è relativamente moderato per una sportiva. Il piacere di guida è garantito anche dal cambio automatico-sequenziale a 7 marce, che in modalità di controllo manuale dà sapienti colpetti di acceleratore automatici in fase di scalata. In accelerazione è ben udibile il caratteristico suono del motore, anche per la scarsa insonorizzazione della capote in tela. A proposito del tettuccio, occorre dire che lo spiegamento genera un vero terremoto fino a quando l’intera struttura si è aperta o chiusa in 20 secondi. Una procedura che non si può certamente definire delicata. Bisogna però riconoscere ai designer della capote un buon occhio per l’estetica. Il tettuccio in tela rossa bordeaux non si appoggia infatti come un asciugamano bagnato sulla poppa di questa sportiva ben disegnata, ma scompare nel tonneau cover separato. Purtroppo, il bagagliaio ne ricontinua a pagina 25

Più o meno

foto Andrés Morya

È una sportiva retrò e futuristica nel contempo, che conferisce un forte piacere di guida e non ha rivali nel rapporto qualità/prezzo: la Nissan 370Z Roadster Pack.

+ –

Ottimo rapporto qualità/prezzo, motore potente con buona capacità di ripresa, telaio e design molto riusciti, suono del motore, enorme capacità di frenata, generosa dotazione comfort, equipaggiamento di sicurezza completo. Strumentazione primaria non in posizione ottimale, telaio dall’assetto molto rigido, scarsa fluidità di marcia, visuale anteriore e 3⁄4 posteriore limitata, guida delle cinture sopra le spalle non ottimale, volume del bagagliaio.

Il logo della «Z» è onnipresente.


6 maggio 2010 | touring 8 | speciale cabriolet

23

Curve e sovralunghezze contribuiscono a caratterizzare il design della Nissan 370Z.

tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore interno 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»

Nissan 370Z Roadster Pack aut.

Alfa Romeo Spider 3.2 Q4 aut.

Audi TT Roadster 3.2 Q S tronic

BMW Z4 Roadster 30i Steptronic

67 500.– 3696 241/328 366/5200 10,1 G2 76 1.23 13333 8/2010

67 450.–5 3195 191/260 322/4500 12,21 G2 — 1.24 11133 —

71 450.–5 3189 184/250 320/2500 9,51 F2 — 1.20 11111 —

71 220.– 2996 190/258 310/2600 8,31 D2 — 1.15 11111 —

dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 trazione integrale

1

3

costi di manutenzione per km

Atmosfera retrò-futuristica anche a bordo.


Ecco come

VINCERE:

3x2

biglietti

5x2

biglietti

Pink / Silbermond

5x2

biglietti

Eros Ramazzotti

5x2

biglietti

Stress / J. Delay

4x2

biglietti posti seduti

Schlager-Sommer

Huttwil 11.07.2010

2x2

biglietti categoria 1

Basel Tattoo

Basel 24.07.2010

Avenches 03.07.2010 Moon and Stars Locarno 10.07.2010 Moon and Stars Locarno 12.07.2010 Moon and Stars Locarno 13.07.2010 Moon and Stars Locarno 17.07.2010

Termine del concorso: 15 maggio 2010. La partecipazione è riservata a tutti i lettori di Touring di età superiore ai 16 anni residenti in Svizzera e nel principato del Liechtenstein. Sono consentiti invii multipli. I vincitori verranno notificati per iscritto. SMS (1.50/SMS) e cartoline postali hanno le medesime possibilità di vincita. Le vincite non possono essere né cambiate né pagate in contanti. Non si tiene alcuna corrispondenza sul concorso.

PO ST P

biglietti categoria 1

Davos 29.05.2010

PO ST

5x2

Musikantenstadl Opera Lucia di Lammermoor ZZ Top / Jeff Beck

PO ST

biglietti

PO ST

6x2

PO ST P

Skydance

PO ST P

biglietti categoria 1

PO ST P

4x2

PO ST P

Skydance

PO ST P

2x2

IDENTIFIC ATI VO

SMS SMS SMS SMS SMS SMS SMS SMS SMS SMS

Hallenstadion Zurigo 22.05.2010 Hallenstadion Zurigo 22.05.2010

biglietti Platin Circle

PO ST

L’estate è alle porte e con la bella stagione tornano anche tanti interessanti spettacoli! Con un po’ di fortuna, potrete partecipare ad un evento a vostra scelta come lettori di Touring! Inviate a Touring entro e non oltre il 15 maggio l’identificativo del vostro show preferito tramite SMS o cartolina postale. Sono consentiti invii multipli. I vincitori verranno estratti a sorte fra tutti gli interessati ad un singolo evento e notificati entro il 19 maggio. E se foste proprio voi a partecipare ad uno di questi emozionanti show?

inviate dal vo stro cellulare l’identificativo show preferit del vostro o al 9988 (Fr.1.50/ numero o utilizzate un SMS) a cartolina postale!

sky1a 9988

IDENTIFIC ATI VO

sky2a 9988

IDENTIFIC ATI VO

musia 9988

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operaa 9988

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zztopa 9988

IDENTIFIC ATI VO

pinka 9988

IDENTIFIC ATI VO

erosa 9988

IDENTIFIC ATI VO

stressa 9988

IDENTIFIC ATI VO

schlagae998r8

IDENTIFIC ATI VO

tattooa 9988

Partecipazione con cartolina postale affrancata: inviare la cartolina con l’identificativo dell’evento desiderato a: Concorso Touring, identificativo, casella postale, 8099 Zurigo Attenzione: Inviare una cartolina separata per ogni evento!


6 maggio 2010 | touring 8 | speciale cabriolet

continua da pagina 22

Scheda tecnica 쑺

101 cm

133 cm

cm 08 –1 85

passo 255 cm

lungh. 425 cm (larg. 185 cm)

larg. int: ant. 147 cm bagagliaio: 140 litri pneumatici: ant. 245/40 R 19, post. 275/35 R 19, min. ant. 225/50 R 18, min. post. 245/45 R 18

sente in termini di spazio e non riesce a contenere più di un grosso borsone. La borsetta della signora può invece essere riposta nel capiente vano dietro al sedile posteriore. Occorrerebbe però che il sedile anteriore si potesse ribaltare per compiere l’impresa con maggiore agevolezza.

Maggiori comodità | Una volta ripiegata la capote, il vento non sibila direttamente nelle orecchie. Al contrario, grazie al frangivento in vetro, si avverte solo una tiepida brezza. Se, però, dovesse alzarsi un vento più freddo del solito, è possibile avvalersi dei sedili «air seat», che grazie alla speciale tecnologia non sono solamente riscaldati, ma perfino climatizzati. Viaggiando senza capote, ci si accorge inoltre quanto fosse li-

VEICOLO DEL TEST Nissan 370Z Roadster Pack aut.; 2 porte, 2 posti; 67 500 fr. (auto del test: 74 830 fr.) Gamma: da 370Z Coupé (54 700 fr.) a Roadster Black Edition (67 100 fr.) Opzioni: cerchi 19” (1600 fr.), sistema di navigazione (3500 fr.), pacchetto pelle (1000 fr.), vernice laccata (1230 fr.) Garanzia: 3 anni fabbrica, 3 anni per la vernice; antiruggine: 12 anni (cond.) Importatore: Nissan Switzerland, Bergermoosstr. 4, 8902 Urdorf, www.nissan.ch

mitata la visuale posteriore quando il tettuccio era chiuso. D’altronde, se le curve della carrozzeria sono da considerarsi belle viste dall’esterno, sono certo più difficili da valutare quando sono viste dall’interno, soprattutto tenendo conto della visuale limitata. Il problema viene ulteriormente accentuato dalla ridotta altezza da terra, che ai primi tentativi di parcheggio può sfociare nella spiacevolezza di sfregare l’auto, se il posteggio si raccorda davanti ad un marciapiede. Questa operazione richiederebbe un sistema di assistenza al parcheggio di serie. Per il resto, al rapporto qualità/prezzo non si può rimproverare proprio nulla. L’unica nota stonata è il sistema di navigazione satellitare che, con un prezzo di 3500 fr., si fa decisamente pagare caro.

Pascale Marder

Strumentazione di bordo rifinita nei dettagli. Anche a capote rosso bordeaux chiusa, la 370Z è perfetta nelle forme. Nel bagagliaio entra però solo una valigia di dimensioni contenute.

DATI TECNICI Motore: V6, 3,7 l, 328 CV; cambio automatico a 7 rapporti, trazione posteriore Peso: 1647 kg (auto del test), totale ammissibile 1885 kg

Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h):

5,8 s

Elasticità: 60–100 km/h (in posizione D) 80–120 km/h (in posizione D)

2,9 s 3,6 s

Diametro di sterzata:

11,38 m

Insonorizzazione: 60 km/h: 65 dBA 120 km/h: 76 dBA

11333 11333

SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 34,9 m

11111

Equipaggiamento

11112

COSTI DEI SERVIZI manutenzione (km/mese) ore

mano d’opera (fr.)

15 000/12

290.–

2,0

Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 35,6 8526.– COSTI D’ESERCIZIO km/anno

ct./km

fr./mese fissi variabili

15 000 30 000

123 85

945.– 945.–

Nissan 370Z Roadster Pack in dettaglio

595.– 1189.–

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Nissan da 90 a 169 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA urbano

TCS 14,9 fabbrica 15,8

extra urbano misto

7,2 8,1

10,1 10,9

Emissioni di CO2:

235 g/km

Media svizzera di CO2:

175 g/km

etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 10,6 l/100 km serbatoio: 72 litri

G 11133

autonomia 679 km

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

ABITACOLO 11113 Gli interni sono sportivi, ma anche leggermente massicci all’americana. La lavorazione è robusta, anche se non tutti i materiali sono di prima scelta. Alcuni interruttori sono nascosti dietro al volante. COMFORT 11133 Ammortizzazione ridotta a causa di sospensioni molto rigide. Con i pneumatici da 19 pollici opzionali, la fluidità di marcia è scarsa. I sedili risentono della mancanza di appoggio gambe estraibile e del maggiore contenimento laterale nella zona delle spalle. EQUIPAGGIAMENTO 11112 La dotazione per quanto concerne il comfort è generosa e superiore alla media. Eccellente rapporto qualità/ prezzo con optional dal costo adeguato (eccetto navigatore).

25

PRESTAZIONI 11111 Il gruppo motore V6 3,7 litri aumenta di giri con facilità e si fa più concreto tra i 3000 ed i 5500/min. Il cambio automatico a sette rapporti presenta una messa a punto ottimale con il motore. A velocità di crociera, i consumi possono essere contenuti sui 9 litri. COMPORTAMENTO 11111 Inserimento istintivo in curva, sterzo diretto e preciso con buona risposta. Massimo piacere di guida sui tracciati curvilinei. Telaio efficace, propulsore potente, cambio automatico ben rapportato, frenata incisiva. SICUREZZA 11112 L’equipaggiamento di sicurezza è completo. Convince in particolare lo spazio di frenata con eccellenti 34,9 m.


Vacanze in Italia presenta

Me

7.7.

Gio 8.7.

Stevie Wonder Ben Harper and Relentless7 Milow Massive Attack ore 20 Special Guest:

Ve

9.7.

Special Guest:

Rodrigo y Gabriela Opening Act:

Martina Topley Bird

ZZ Top Jeff Beck P!nk Silbermond Eros Ramazzotti Jamiroquai Special Guest:

Sa 10.7.

Special Guest:

Lu 12.7. Ma 13.7. Me 14.7.

Special Guest:

Corinne Bailey Rae Gio 15.7.

Ve 16.7. Sa 17.7.

Toto Earth, Wind & Fire Mark Knoper Stress Jan Delay & Disko No.1

Piazza Grande Locarno, ore 20.30

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22.04.2010 17:57:12


6 maggio 2010 | touring 8 | test e tecnica

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Opel e l’era delle porte controvento Oltre che per le inedite porte controvento, l’Opel Meriva II si distingue per la sua maturità e per una maggiore prestanza. Questo le consente di ambire alla vetta del segmento delle mini-monovolume... ed anche oltre.

ald

La leader incontrastata della categoria punta ormai a vincere tutto. Con 24 cm di lunghezza in più e carreggiate più ampie, la Meriva ha infatti tutte le caratteristiche di una grande. A ciò si aggiunge un salto di qualità nelle rifiniture che l’autorizza a stuzzicare le monovolume compatte. La plastica rigida ha fatto posto a rivestimenti valorizzanti proposti in sei combinazioni differenti. Inoltre, grazie alla modularità posteriore curata nei minimi dettagli, questa monovolume si rivela essere tra le più pratiche. L’elemento di spicco è rappresentato però dalle quattro portiere ad apertura controvento, le quali creano una sorta di spazio privato di sicurezza quando si aprono si-

Più rifinita, l’Opel Meriva II propone soluzioni innovatrici, quali vani portaoggetti molto ingegnosi.

multaneamente due portiere. Sebbene questa configurazione, che richiama le origini dell’automobile, richieda un po’ d’abitudine, è pur vero che facilita notevolmente l’accesso. Tanto più che le portiere si aprono tutte ad angolo retto. Ben ammortizzata, la nuova Opel Meriva condivide il telaio con la sua sorella maggiore, la Zafira. Di conseguenza, il comportamento si rivela molto posato e rassicu-

rante con, in più, un’insonorizzazione in notevole progresso. Per quanto riguarda i motori 1,4 l downsize, riescono a sostenere bene il leggero sovrappeso di questa icona MOH delle vetture familiari.

Opel Meriva: monovolume compatta; 5 posti; lunghezza: 4,29 m; bagagliaio: 400–920 l Motori: a benzina 100/120/140 CV, diesel 100 CV Prezzi: da 22 200 fr. (1.4 Twinport) a 31 800 fr. (1.7 CDTI Cosmo), disponibile da metà giugno.

Quando Hyundai fa l’europea La Hyundai ix35, che succede alla Tucson, compie una gradita rottura grazie al look da crossover e all’abitacolo curato che tradisce la sua origine europea. Prova della versione 2.0 CRDi Premium.

tuisce un vero vantaggio nel rapporto qualità/prezzo. Ma attenzione: la ix35 non ha nulla della crossover a basso prezzo. Costo e carattere del diesel da 184 CV rientrano infatti nella normalità. Generoso di coppia, il motore offre riprese molto marcate. Una focosità tenuta a bada dalla trasmissione integrale elettronica, bloccabile su un rapporto 50/50. Sebbene non possa dirsi sportiva, questa crossover ha sospensioni leggermente rigide, ma progressive a pieno carico. In breve, ha tutto per essere una buona MOH stradista molto chic.

Positivo: rapporto prezzo/dotazione, rifinitura degli interni, ampio abitacolo, diesel prestante, garanzia (5 anni) Negativo: visibilità posteriore, assenza di modularità, controllo sulle piccole irregolarità, sovrapprezzo versione diesel.

MOH

Con una linea arrotondata del tetto e un telaio tutto curve, la ix35 cambia la sua fama di SUV un po’ rustica con quella di crossover, più imponente, ma sempre compatta nonostante l’allungamento di 8,5 cm. Oltre all’aspetto più raffinato, l’auto coreana, progettata dal centro di ricerca tedesco di Hyundai e fabbricata in Slovacchia, sorprende per l’accuratezza dell’abitacolo. Il buon gusto dei materiali e il design della plancia degli strumenti sono convincenti, come tutto l’insieme che, se non incarna la perfezione assoluta, non presenta nemmeno grossi punti deboli. Si fa apprezzare in particolare la generosa abitabilità posteriore, anche se la ix35 non è ancora dotata di panca posteriore modulabile. Si rifà però grazie alla sua dotazione, estremamente ampia sulla versione Premium, che costi-

Prestanza e raffinatezza: la Hyundai ix35 ha gli argomenti per imporsi tra le SUV compatte.

Tecnica: crossover; lunghezza: 4,41 m; bagagliaio: 465–1436 l; 2 l turbodiesel, 184 CV, 392 Nm a 1800/min; cambio automatico a 6 rapporti, trazione integrale; da 0 a 100 km/h in 10,1 s; peso rimorchiabile: 1600 kg Consumo in prova: 8,6 l/100 km, autonomia 674 km Prezzo: 45 190 fr. (2.0 CRDi Premium automatica).


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viaggi e tempo libero | touring 8 | 6 maggio 2010

Grida e calpestii fanno tremare il suolo. Alcune decine di uomini e donne vestiti con abiti dai colori vivaci danzano in cerchio. Appartengono alla «First Nation», gli abitanti originari del Canada. Cupi battiti di tamburo e cori strazianti accompagnano la cerimonia. Alcuni turisti ondeggiano, altri tentano addirittura di improvvisare la danza. In prima linea, vi è un uomo che indossa vestiti sontuosi. Si chiama Kevin Eshkawkogan e ha contribuito in modo significativo al successo del Pow Wow, l’incontro tradizionale degli indiani. Dopo alcune ore, si ritira in un angolo e si libera degli ornamenti di piume e ritorna nel suo ruolo di manager del «The Great Spirit Circle Trail». Si tratta dell’associazione turistica della Manitoulin Island, la più grande isola del mondo in acque dolci, che si trova nel

Con un’escursione in barca da Bracebridge, è possibile scoprire in tranquillità il Lake Muskoka, con le sue numerose e preziose ville da sogno di miliardari.

sud-est dell’Ontario. È pure la più grande riserva degli indiani canadesi, che «pur costituendo il 50% della popolazione, posseggono solamente il 10% del Paese», come afferma Eshkawkogan. Egli tenta di promuovere turisticamente la sua terra d’origine. A questo mirano, oltre alla cerimonia sopra descritta, le tante attrazioni, come «il più grande narghilè del mondo», nonché escursioni e allestimenti.

La casetta in Canada | Un cartello indica una tipica «blockhaus» canadese a Sucker Creek, direttamente sul Lago Huron. La «Endaa-aang Cabin» ai bordi di un campeggio può soddisfare proprio ogni desiderio; alcuni giorni di vacanza qui, durante il semestre estivo, sono un’esperienza fantastica con splendidi tramonti e albe indimenti-


6 maggio 2010 | touring 8 | viaggi e tempo libero

cabili. Un giro in canoa è quasi un’attività obbligata. «Questa è un’area rilassante e tranquilla, con una cultura sconosciuta e 100 laghi da scoprire, quindi vale proprio la pena trascorrere qui le proprie vacanze», è l’opinione di Gladys King, della suddetta associazione turistica. Senza automobile tante bellezze della Manitoulin Island non possono essere scoperte. Con un’auto a noleggio l’isola è raggiungibile da Toronto in due giorni (pernottando a Collingwood, traghetto Tobermory–South Baymouth). «Il viaggio stesso è la meta» recita il motto qui imperante. Il percorso sulla terra ferma è una gioia per gli occhi: laghi, foreste, pianure, insenature, invitano a una sosta per godersi il panorama. Ogni tanto, un cervo o un altro animale dei boschi attraversa la strada. Una volta

entrati nel Killarney Provincial Park si potrebbe incappare perfino in un orso.

Un posto in paradiso | Alla fine del parco, dopo 45 minuti di guida, si estende il grazioso villaggio di Killarney lungo un canale della Georgian Bay. Qui il tempo pare essersi fermato. Un vecchio camion dei pompieri è stato trasformato in un chiosco, dove si può gustare il migliore «fish and chip» della zona. A pochi minuti di distanza dal villaggio si può scoprire il Killarney Mountain Lodge, ricco di tradizioni. Fondato nel 1945, è gestito dal 1962 da Maury e Annabelle East. Con un forte attaccamento alla tradizione e alla modestia. Nella loro rustica sala da pranzo, serve ai tavoli anche il sindaco. Tutto ricorda un po’ i suoi fiordi della Scandinavia. In estate, non vi è nulla continua a pagina 31

Ontario: ideale per ritemprarsi Tradizioni mistiche sulla più grande isola in acqua dolce, foreste e laghi come in Scandinavia, paesaggi magici, località romantiche e ospitalità eccezionale: tutto ciò viaggiando attraverso un tratto di questa splendida provincia canadese.

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Vacanze in Italia

SET DI COLTELLI IN CERAMICA Godetevi i coltelli HIGHTECH ultra leggeri, affilati, con design attraente, pratici per i vostri lavori in cucina. Il coltello in ceramica, famoso grazie alla tecnica sanitaria e spaziale, entra nelle nostre cucine. Grazie a questo prodotto proverete una nuova dimensione nel taglio. Le LAME HIGHTECH IN CERAMICA garantiscono una estrema e lunga affilatezza. VANTAGGI: • Taglio durevole • Facile da pulire • Antistatico, resistente alla corrosione, antimagnetico, antiallergico • Resistente agli acidi, igienico • Insapore e inodore • Tagliere in bambù (antibatterico)

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Inviare il tagliando al seguente indirizzo: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail: touringshop@tcs.ch. Per eventuali domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/consegna: Colag AG, 8045 Zurigo, solo in Svizzera o nel Liechtenstein.

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6 maggio 2010 | touring 8 | viaggi e tempo libero

Anche Toronto ha molte bellezze da offrire

100 km

Killarney Manitoulin Island

Georgian Bay Tobermory

Lago Huron

Parry Sound Huntsville

Collingwood

Toronto

Lago Ontario Cascate del Niagara

foto Heinz W. Müller, carta TCS Visuell

Lago Erie

La parte meridionale della provincia dell’Ontario è ricca di paesaggi molto diversi fra loro: Kevin al Pow Wow sulla Manitoulin Island; le 30 000 isole presso Parry Sound e una lontra a Killarney.

continua da pagina 29

di meglio che addormentarsi e sognare su uno sdraio di legno, lungo la spiaggia rocciosa e di tuffarsi poi in queste acque fresche. Si consigliano anche delle uscite in canoa o con la vela, oppure delle passeggiate nel parco con l’accompagnamento di una guida. «Sono innamorata di queste zone, le possibilità sono immense», dice entusiasta la giovane Megan Smith che accoglie i visitatori. Ciò vale anche per il tragitto di ritorno verso Toronto: paesaggi meravigliosi, boschi e laghi fanno battere forte il cuore,

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proprio come le tipiche piccole cittadine canadesi-americane, come Huntsville. Il vicino Algonquin Park offre una fitta rete di sentieri, tutti da scoprire. Sul Lake Muskoka è possibile ammirare dalla nave le centinaia di ville di miliardari. Ma il pernottamento nelle romantiche e confortevoli casette Bed&Breakfast non è solo alla portata di tutti, bensì assicura anche un contatto diretto con gli ospitali abitanti del luogo.

La storia recente della più grande città canadese, Toronto, è caratterizzata da eventi tragici: già nel 1904 gran parte del centro della città venne distrutta da un incendio. Ma importanti schiere di case, con edifici di importanza storica, vennero sostituite negli anni Settanta da spaventosi grattacieli e complessi edilizi. «È un peccato enorme», lamenta Bruce Bell, il giornalista che fa da guida durante visite alternative della città, in quartieri e strutture non sacrificati dallo sviluppo urbano selvaggio. Tra queste anche la Union Station, costruita alla fine del XIX secolo e dalla quale parte il famoso treno «Canadian», che attraversa tutto il Paese fino all’ovest. La tappa principale del tour di tre ore è il St. Lawrence Market, inclusa una visita al «Carousel», il noto «Bakery & Sandwich Bar» dei fratelli Maurice e Robert Biancolin, che ci dicono di avere parenti in Ticino. Un suggerimento: attraversare la città dirigendosi verso est con l’antico tram cittadino, lungo la spiaggia di questa metropoli moderna. A sole due ore di autostrada da Toronto, si trovano le famose, ma a volte un poco troppo osannate, cascate del Niagara. Il nostro suggerimento è di fare una piccola deviazione per visitare l’ex capitale canadese Niagara-on-the-Lake: veramente un piccolo gioiello urbanistico e architettonico; qui è d’obbligo per ogni visitatore trascorrere almeno una notte in uno dei tanti romantici B&B. hwm

Heinz W. Müller Questo viaggio è stato promosso dall’Ufficio del Turismo dell’Ontario.

Da sapere Come arrivare: vi sono voli diretti di Air Canada da Zurigo a Toronto, la capitale dell’Ontario. Periodo migliore: da maggio a settembre/inizio ottobre. Mezzo di trasporto: consigliata l’auto a noleggio non troppo piccola (presso il TCS). Alloggi: la prima tappa dell’itinerario era The Westin Trillium House, Blue Mountain (www.westin.com/bluemountain). Alloggi/ escursioni sulla Manitoulin Island su www.circletrail.com. Killarney Mountain Lodge: www.killarney.com. Bed&Breakfast: offerta molto vasta e adatta ad ogni esigenza, prenotazioni in loco. La camera doppia per 1 notte (incl. colazione) costa circa 100–120 Can $/fr. per 2 persone: www.bbcanada.com/ontario. Informazioni: www.ontariotravel.net. Prenotazioni: Viaggi TCS, tel. 0844 888 333, www.viaggi-tcs.ch. hwm

I fratelli Biancolin fanno i migliori panini del mercato coperto di Toronto. Niagaraon-the-Lake è un museo a cielo aperto.


Vacanze in Italia

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Abbruzzo


6 maggio 2010 | touring 8 | viaggi e tempo libero

Denunciare gli atti osceni con minori

taccuino di viaggio Christian Bützberger redattore

In certe destinazioni turistiche la prostituzione minorile ha assunto proporzioni spaventose. I turisti possono però contribuire affinché clienti e sfruttatori vengano assicurati alla giustizia. La denuncia alla polizia è d’obbligo.

Secondo le stime delle Nazioni Unite, nel mondo sono 1,8 milioni i ragazzini e le ragazzine costretti alla prostituzione. Gli esperti stimano che siano tra 400 e 800 mila nella sola Thailandia, ma anche in altre destinazioni turistiche molto gettonate come Kenia, Vietnam e Brasile, le cifre della prostituzione minorile toccano le decine di migliaia. Povertà e corruzione fanno sì che anche negli Stati dell’ex blocco orientale i turisti possano abusare dei bambini. Ogni anno, i proventi guadagnati nel mondo sul corpo dei minori ammontano a circa 8,5 miliardi di franchi. Nella pratica, significa che nelle Filippine un’adolescente, invece di frequentare la scuola, è costretto a soddisfare fino a 15 clienti a notte.

dal virus dell’HIV. Qui, i collaboratori delle organizzazioni umanitarie distribuiscono profilattici nei punti di incontro interessati al fine di ridurre il rischio di contagio. Inoltre, speciali progetti attuati dalle opere di soccorso mirano a strappare i minori dalla strada e dai bordelli per garantire loro una migliore prospettiva futura. Spesso devono però innanzitutto far comprendere ai clienti che gli atti sessuali con minori anche nelle destinazioni esotiche non costituiscono un comportamento normale, bensì un crimine perseguibile. Alcuni spot «duri» trasmessi durante i programmi di intrattenimento a bordo da diverse compagnie aeree hanno lo scopo di sensibilizzare i turisti sul reato dell’abuso. Eventuali sospetti devono essere denunciati alla guida turistica e alla polizia. Anche le autorità svizzere possono essere informate di avvenimenti accaduti all’estero attraverso il sito www.stop-childsextourism.ch.

Adrian Zeller

Keystone

Grave pericolo di contagio | Il rischio di venire contagiati da malattie veneree o dall’AIDS è estremamente elevato. In alcune delle destinazioni, il 50% dei minori costretti alla prostituzione è infatti affetto

In tutto il mondo, centinaia di migliaia di ragazzine vengono costrette alla prostituzione.

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Emanuel Berger: lascia un pilastro del settore Una diminuzione del 17% dei pernottamenti (134 980) e del 17,7% del fatturato (77 mio. fr.) danno come risultato un deficit di 1,2 mio. fr., dopo l’utile di 3,8 mio. fr. conseguito nel 2008. Anche la catena di lusso Victoria-Jungfrau Collection con i suoi alberghi a cinque stelle Victoria-Jungfrau di Interlaken, Palace di Lucerna, Eden au Lac di Zurigo e Bellevue Palace di Berna, ha fortemente risentito della crisi economica. Gli azionisti daranno il loro contributo rinunciando ai dividendi 2009, ma sopporteranno di buon grado la situazione ben consapevoli che gli hotel di lusso devono sempre pagare il prezzo di forti oscillazioni congiunturali. I responsabili, nella persona del presidente del CdA Peter Bratschi, guardano al futuro, investono in controtendenza negli hotel e prendono addirittura in considerazione la possibilità di un ampliamento. Un quinto hotel a cinque stelle, di proprietà o in locazione come il Bellevue Palace di Berna, costituirebbe senza dubbio un ampliamento della collezione, anche a fronte della mancata presenza del gruppo in Romandia, in Ticino o a Basilea. In futuro, Victoria-Jungfrau Collection dovrà però rinunciare all’uomo che ha creato la catena alberghiera: Emanuel Berger. Il brillante albergatore che ha diretto il Victoria-Jungfrau per ben 36 anni, che lo ha trasformato nel miglior albergo del paese e che negli ultimi anni ha diretto il gruppo in veste di delegato, passa in seconda fila. La sua carriera è cominciata da ragazzo, nel 1960, con un tirocinio di servizio al Bürgenstock, seguito da un altro periodo di pratica nella cucina di un hotel di Ginevra. Come tutti i grandi del settore, Berger si è diplomato presso la scuola alberghiera di Losanna. Negli ultimi quarant’anni, è stato insignito a livello internazionale di premi ed onorificenze riservati solo ai migliori. D’ora in avanti, Emanuel Berger metterà a disposizione la sua immensa esperienza a favore delle nuove generazioni. Alla domanda di quale sia in futuro la sfida maggiore per gli albergatori svizzeri, risponde: «Devono guadagnare in autenticità».



6 maggio 2010 | touring 8 | viaggi e tempo libero

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Tra trippa e minestrone Piccoli, grandi, antichi, moderni, tradizionali, non convenzionali e amati: bistrot e brasserie sono simboli di Parigi quanto la torre Eiffel. Ma solo su prenotazione.

foto ald, Bü

La gigantesca Arche de La Défense, il centro finanziario nella parte occidentale di Parigi.

Parigi continua a reinventarsi A differenza di altre grandi metropoli, Parigi può essere comodamente visitata a piedi. Infatti, il centro storico della città non è quasi cambiato e orientarsi è facile.

Parigi si estende costantemente partendo dal centro fino all’anello della sua circonvallazione («périphérique»). Ma anche nella «vecchia» Parigi è possibile trovare delle novità. Ogni presidente ha infatti eretto un monumento a se stesso durante il proprio mandato: Georges Pompidou il «Centre national d’art et de culture», la cui inaugurazione (1977) non è purtroppo riuscito a vedere, François Mitterrand la nuova Biblioteca nazionale che porta il suo nome e che ha aperto le porte nel 1996. Si deve invece a Jacques Chirac l’iniziativa di costruire il «Musée du quai Branly», nei pressi della torre Eiffel. Le pareti di questa singolare costruzione sono ricoperte da 15 000 piante. Nel museo, situato in posizione ideale in un parco esotico al centro di una zona residenziale, sono esposte opere d’arte provenienti da Africa, Asia, Oceania e America.

Icona di modernità | La Défense, distretto di grattacieli situato a ovest, rappresenta ancora oggi senza dubbio la Parigi moderna, sebbene i primi palazzi di uffici siano sorti già all’inizio degli anni ‘60. Il culmine si è raggiunto nel 1989 con l’inaugurazione della «Grande Arche», un cubo cavo di 110 m di altezza, progettato dall’architetto danese Johan Otto von Spreckelsen.

Due ascensori panoramici completamente in vetro portano alla terrazza superiore, dalla quale si gode una prospettiva mozzafiato sull’asse storico di Parigi: Arc de Triomphe, Champs Elysées, Place de la Concorde, Tuileries e Louvre. All’interno dei due lati della Grande Arche vi sono circa 87 000 m2 di uffici. Dalla sua inaugurazione, il quartiere degli affari più grande d’Europa ha visto crescere la sua importanza turistica. Lungo gli 1,2 km della zona pedonale è possibile passeggiare e far shopping in tutta tranquillità. Un percorso lontano dai soliti itinerari è quello che dalla Biblioteca nazionale conduce fino al Parc de Bercy, attraverso la passerella pedonale Simone de Beauvoir inaugurata nel 2006. Il parco, direttamente sulla Senna, è stato realizzato tra il 1993 e il 1997. Il vicino Village de Bercy con i suoi negozi e ristoranti invita ad una sosta. Un tempo, qui vi si trovavano i magazzini dei commercianti di vino: Parigi tra tradizione Peter Widmer e modernità.

Qui si serve da mangiare dal lontano 1912 e nel 2005 è entrato a far parte dell’impero del grande Alain Ducasse: il «Benoit» è molto più di un semplice bistrot, è un pezzo di storia. Consigliamo in particolare la terrina della casa, seguita da minestrone di carne e fagioli bianchi. Gli estimatori dei Bordeaux frequentano L’Ecluse, dove si servono esclusivamente vini bordolesi e si deve ordinare un «Amateur» da 1,5 dl se si vuole bere più di un bicchiere. «L’AOC» ci ha conquistato per le sue capesante servite su un’eccellente salsa di erbe e purea di patate. Una cucina raffinata è quella che propone lo chef di «A La Petite Chaise»: un menù di tre portate per l’incredibile prezzo/qualità di 31euro. Come il «Benoit» per i bistrot parigini, tra le brasserie spiccano la qualità, il servizio e l’atmosfera della «Brasserie Lipp», la cui fama supera i confini francesi grazie alle «filiali» di Zurigo e Ginevra che portano lo stesso nome. La specialità del Lipp è la salsiccia di trippa. SemBü plicemente superba!

Info Touring www.benoit-paris.com, www.restoaoc.com, www.alapetitechaise.fr, www.leclusebaravin.com e la Brasserie Lipp, telefono +33 (0)1 45 48 53 91.

Info Touring Se si opta per la Parigi moderna, allora anche l’alloggio deve rispecchiare totalmente questa scelta: BLC Design Hotel***, 4, rue Richard Lenoir, 75011 Parigi, www.blcdesign-hotel-paris.com. Tutto in bianco, per chi non ama le complicazioni.

Il Boulevard St. Germain è l’indirizzo giusto per chi ama la cucina dei bistrot.


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club e soci | touring 8 | 6 maggio 2010

Un servizio sempre a disposizione dei soci Un centro di servizio alla clientela sostituisce le agenzie TCS. Un sopralluogo alla centrale di Schönbühl (BE), dove viene gestita la maggior parte delle chiamate dei soci.

Nuove abitudini | Il Contact Center è una parte di quel centro di servizi alla clientela (CIC) che, costituito alla fine di ottobre dello scorso anno, comprende anche il numero 140. Al riguardo Thomas Canonica, responsabile del Customer Interaction Center (cfr. intervista), dice: «Vogliamo fornire un servizio ottimale ai soci contando su collaboratori motivati». Parallelamente alla graduale chiusura delle agenzie, è stato progressivamente costituito il personale delle centrali di Schönbühl, Volketswil e della sede centrale TCS di Ginevra. Dietro a questo drastico cambiamento di modalità di servizio da parte del club vi è, secondo Canonica, il fatto «che negli ultimi anni il comportamento dei consumatori si è chiaramente trasformato».

Flavia Haslinger (25), ex agenzia di Bienne, ora coach CIC

«Mi affascina il cambiamento da una piccola agenzia ad un grande ufficio con nuovi colleghi, dove ogni giorno posso trasmettere le mie conoscenze»

Infatti, un numero sempre crescente di soci rinunciavano a recarsi nelle agenzie, preferendo contattare il Touring Club Svizzero per telefono oppure tramite Internet. Il centro di servizi alla clientela e il portale Internet sono dunque una risposta a questa tendenza.

Sempre disponibile | Come era logico attendersi, quei soci che hanno continuato a frequentare le agenzie si sono dimostrati contrariati della loro chiusura. Eppure questo provvedimento che, come riferito da «Touring» in più occasioni, comprende anche il passaggio del settore Viaggi TCS al tour operator Kuoni con le sue 100 filiali, viene più che compensato. Al contrario di quanto accadeva nelle agenzie, adesso i soci possono contattare il loro club 24 ore su 24 senza lungaggini burocratiche, anche tramite il numero telefonico menzionato all’inizio. «Riunendo risorse e infrastrutture siamo riusciti a creare le premesse per essere in grado di rispondere alle richieste di soci e clienti su tutte e 24 le ore», spiega il direttore del CIC. Il numero 0844 888 111 funge da porta di accesso unica al Touring Club Svizzero. Grazie ad un ingegnoso sistema privo di casella vocale precedente, i chiamanti vengono serviti direttamente nella loro lingua. «Miglioriamo ogni giorno», afferma Tho-

Christian Hofer (44), ex responsabile di agenzia a Soletta

«Contribuire a creare il Contact Center è motivo di stimolo, perché mi consente di sfruttare la mia esperienza e presentarmi come persona di riferimento per i soci»

foto Mathias Wyssenbach

0844 888 111: è questo il numero di telefono centrale che permette ai soci di rivolgere al TCS le loro richieste. Proprio accanto alla centrale di Schönbühl, dove ormai da anni collaboratori competenti gestiscono la Patrouille TCS e il numero 140, da alcuni mesi è operativo un altro ampio ufficio. Nel Contact Center, i collaboratori del TCS rispondono alle telefonate effettuate al numero unico. Dalla chiusura delle agenzie del TCS, infatti, tutti i settori relativi alla sede centrale vengono gestiti tramite il numero 0844 888 111.

mas Canonica, che non nasconde tuttavia alcune difficoltà iniziali: «Le 3000 telefonate ricevute quotidianamente rappresentano una vera sfida, tanto più che al TCS la gamma dei temi trattati è molto ampia». Il numero esatto di collaboratori necessario a

Sabrina Meneghin (27), ex sede centrale TCS, Estavayer-le-Lac

«La creatività e l’interazione con i soci mi affascina. Mi piace ascoltare le persone che chiamano e aiutarle a trovare le soluzioni e i prodotti più adeguati»


6 maggio 2010 | touring 8 | club e soci

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Nel nuovo Contact Center del TCS a Schönbühl i collaboratori forniscono consulenza telefonica ai soci.

garantire un servizio ottimale è ancora in fase di valutazione.

«Molti non notano il cambiamento»

Ampio spettro | «Touring» ha avuto la

servizio? Thomas Canonica: I soci selezionano lo 0844 888 111 e si accorgono che non sono più i collaboratori dell’agenzia a rispondere o cercano il numero di telefono dell’agenzia e non lo trovano più. Se il servizio è comunque buono, non ci sono problemi. Vi sono anche soci che restano delusi di non poter parlare più con la loro agenzia, mentre molti non notano nemmeno il cambiamento. C’è un tema che scalda più degli altri gli animi? Sì, ad esempio l’obbligo dei seggiolini per bambini recentemente varato e in vigore dal 1° aprile. Si tratta di una norma non ancora molto chiara. In questo caso, la nostra competenza ci ha permesso di assistere al meglio i molti soci che hanno chiamato. Quali settori o prodotti ricevono il maggior numero di telefonate?

possibilità di trascorrere un pomeriggio presso la centrale di Schönbühl, ascoltando con la cuffia il tipo di chiamate in entrata. Un utente ha chiamato, ad esempio, per informarsi circa quali fossero le modalità per ampliare il Libretto ETI. Un altro socio ha chiesto informazioni sulla quota sociale annua, mentre durante un’altra conversazione si è parlato dei famosi corsi di guida. I collaboratori, di cui alcuni nuovi ed altri provenienti dalle agenzie TCS, hanno fornito informazioni in base alle loro conoscenze, hanno dato consigli e hanno ascoltato attentamente le esigenze dei soci. Infine, per pura coincidenza, ad una domanda che riguardava il giornale «Touring» ha risposto direttamente il «vostro» redattore, presente per effettuare questo servizio. Heinz W. Müller

» Qual è la reazione dei soci al nuovo

Le questioni relative all’affiliazione al club, al Libretto ETI e ad Assista. In quale modo un socio può esprime il proprio parere? Possiamo accettiamo un feedback, ma è meglio inviare una e-mail o una lettera. Ha una richiesta da fare ai soci che telefonano al TCS? Bisogna piuttosto chiedersi che cosa siamo in grado di offrire loro. Noi vogliano risultare raggiungibili, trasparenti e cortesi. Sarebbe opportuno che chi chiama indicasse il proprio numero di socio, velocizzando così il nostro lavoro. Intervista: hwm

«

Thomas Canonica, direttore del Customer Interaction Center TCS


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club e soci | touring 8 | 6 maggio 2010

Preparatore della Patrouille Pilastro del TCS, Hanspeter Tiboni lavora da 31 anni presso il garage centrale di Emmen. Con la sua squadra, è responsabile per l’equipaggiamento, l’acquisto di materiale e la manutenzione di tutti i veicoli della Patrouille TCS in Svizzera.

Felix Maurhofer

Responsabile del garage centrale del TCS a Emmen, Hanspeter Tiboni conosce ogni minimo dettaglio dei veicoli in dotazione alla Patrouille. Da 31 anni si occupa infatti dell’allestimento e della manutenzione di 230 auto per il soccorso stradale e altri 35 veicoli da trasporto. «Quando, nel 1979, ho cominciato qui come meccanico, ho fatto l’esperienza chiave di constatare come nell’auto tutto debba essere debitamente fissato, altrimenti si corrono grossi rischi». In quell’anno, accadde infatti che, in seguito a un incidente, un estintore si staccasse dal fissaggio ferendo gravemente un pattugliatore. Un episodio che colpì molto Tiboni. Oggi, una disgrazia simile non può più accadere perché l’equipaggiamento dei veicoli è predisposto in modo ottimale ed estremamente sofisticato. Il garage centrale di Emmen, che progetta, realizza e predispone l’equipaggiamento dei veicoli di soccorso stradale, inclusi i sistemi di comunicazione, funge pure da officina di riparazione e magazzino centrale di tutti i ricambi e gli accessori di allestimento. Inoltre, esso evade gran parte dell’amministrazione del parco veicoli. Assieme a Tiboni, dieci collaboratori si occupano sia dei veicoli della Patrouille sia dei pattugliatori stessi, fornendo loro gli abiti da lavoro e gli utensili necessari.

Da 31 anni Hanspeter Tiboni allestisce veicoli della Patrouille presso il garage centrale del TCS.

Sviluppo minuzioso | Prima che un veicolo di soccorso del TCS entri in servizio, la strada è lunga. Tiboni illustra questo processo sull’esempio dell’ultimo modello utilizzato sul campo, ossia la Chevrolet Captiva. All’inizio del processo, il gruppo di lavoro «Veicoli ed equipaggiamento» valuta una ristretta scelta di possibili modelli sulla scorta del capitolato di fornitura per veicoli di soccorso. Criteri importanti sono, ad esempio, il prezzo, le prestazioni, la qualità, la capacità di traino e il carico utile. Una volta individuata la nuova vettura, in circa 400 ore di lavoro viene realizzato un prototipo completamente equipaggiato, il quale viene poi testato nell’impiego durante un periodo di sei mesi. «Se il test pratico viene superato, provvediamo ad ottimizzare l’equipaggiamento in base ai riscontri e creiamo un progetto su misura che tiene conto, tra l’altro, della ripartizione del peso e dell’ergonomia», spiega Tiboni. Solo allora l’equipaggiamento è pronto per essere prodotto e quindi montato «in serie».

Per equipaggiare un nuovo veicolo di soccorso, i meccanici impiegano circa 90 ore di lavoro. La dotazione professionale, composta da circa 350 pezzi singoli che vanno dal cacciavite al cric, e quella fissa, hanno un costo di circa 45 000 fr. Un veicolo così equipaggiato resta in servizio per circa nove anni e percorre quasi 300 000 chilometri. Opel Omega, Peugeot 807 e Chevrolet Captiva sono attualmente sulle strade svizzere quali strumenti di lavoro degli «angeli gialli». Negli ultimi tempi, il garage centrale di Emmen ha allestito in media circa 30 veicoli di soccorso stradale all’anno.

Tra professionisti | Nel garage centrale l’attività può essere anche molto frenetica. «Dal momento che spesso i veicoli possono restare fermi solo per poche ore, dobbiamo essere in grado di risolvere i problemi in maniera rapida e flessibile», afferma Ti-

boni. Una sfida particolare per la sua squadra è rappresentata dal fatto che «i clienti» sono essi stessi professionisti dell’auto e che non sono ammessi ritardi sulle scadenze, altrimenti il pattugliatore non ha a disposizione il mezzo per l’intervento previsto. Affinché la trentennale esperienza del garage centrale di Emmen non vada persa, molte operazioni sono documentate elettronicamente. Inoltre, la squadra di Tiboni forma apprendisti meccanici, che ora si chiamano esperti di meccatronica auFelix Maurhofer tomobilistica.

In pillole Hanspeter Tiboni ha 56 anni, è padre di due figli ormai adulti e risiede a Neudorf (LU). Dopo l’apprendistato come meccanico d’auto, nel 1979 passa al garage centrale del TCS che dirige dal 2004. Oltre al calcio, che pratica anche attivamente, è appassionato di lingue.


6 maggio 2010 | touring 8 | club e soci

Panoramica prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch Affiliazione www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr.55.–* * camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.– ETI TCS www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura Mondo Fr. 45.– Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

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› Il

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tura alla fine della stagione calda. Lo sconto si applica solo sulle gomme e non comprende: montaggio, convergenza dei cerchi e smaltimento. Inoltre, chi compra pneumatici Goodyear, Dunlop o Fulda nelle officine Premio ha diritto alla loro sostituzione in seguito a danni provocati da chiodi, tagli o bordi di marciapiede. Tale garanzia supplementare è valida 5 anni o fino a 4 mm di profilo. ac

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Una delle «attività» preferite dai giovani durante le vacanze scolastiche estive è quella di recarsi all’estero per imparare o per perfezionare una nuova lingua. I giovani fino a 25 anni affiliati al Cooldown Club o titolari di una tessera «Giovani» del TCS approfittano di uno sconto del 5% presso Boa Lingua, specialista di soggiorni linguistici in tutto il mondo per corsi di inglese, spagnolo, francese o tedesco. Maggiori informazioni su Internet: www. boalingua.ch oppure al numero di telefoac no: 021 319 90 50.

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6 maggio 2010 | touring 8 | la pagina dei lettori

Forum

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Il concorso ridotta sono sempre esistite, ma oggi si deve cercare a lungo prima di trovarne una con una visuale simile a quella garantita fino a dieci anni fa dalla maggioranza delle Markus Käser, Zurigo vetture. Troppe luci sulla strada

Alcuni automobilisti hanno protestato contro l’aumento a 200 franchi della multa per chi non ha il contrassegno quando circola in autostrada in Svizzera. Si tratta sì di una multa che non ha nulla a che vedere con la sicurezza del traffico, né viene comminata per una violazione delle regole della circolazione. Si tratta piuttosto di una multa per mancato pagamento di un debito fiscale connesso alla circolazione. È poi lecito pretendere da chiunque possieda un’auto e viva in Svizzera che sia anche a conoscenza dell’obbligo del contrassegno autostradale. Del resto visto che vale 14 mesi si ha tempo a sufficienza per acquistarlo ed entro il 1° febbraio incollarlo al vetro dell’auto. Peter Werder, Winterthur Stretti spiragli per vedere il traffico

Anno dopo anno, la quantità di lamiera apposta sui lati di molte nuove vetture aumenta, i montanti anteriori e posteriori e le rifiniture interne diventano sempre più spesse, mentre i finestrini si trasformano in stretti spiragli. Che farsene allora della nuova sicurezza e dei numerosi airbag, se poi si rischia l’incidente perché chi guida ha una visuale sempre più ristretta? Durante una vacanza ho preso a noleggio un’auto più recente della mia. I montanti anteriori ai lati del parabrezza erano spessi quasi quanto una gamba. Sulle strade più strette, era quasi impossibile vedere in tempo i veicoli che sopraggiungevano in senso contrario nelle curve senza slogarsi il collo. Non riesco a capire come questo tipo di auto possa essere immatricolato, senza parlare del pericolo che comporta. Auto con visuale

Sinfonia di vetro e stile Il nuovo apparecchio Soda Club Crystal che permette di addizionare l’acqua con anidride carbonica deve trovare posto in ogni cucina. Oltre ad un nuovo design, questo gasatore d’acqua di Soda Club si distingue per la novità pratica ed elegante della caraffa di vetro. Con l’apparecchio moderno si ha sempre a disposizione acqua frizzante fresca in modo semplice e veloce. Basta col trasportare pesanti pacchi di bottiglie. In palio vi sono tre set Soda Club Crystal con una scelta di sciroppi SodaStream Clear del valore di 220 franchi.

«Garage pieni di sorprese» «Touring» 6/2010, Primo piano

Nel summenzionato articolo, Stefan Baltisberger, amministratore del garage Grosspeter, è stato citato come segue: «Ora anche il direttore dello zoo viaggia su una Honda Insight». Al momento della sua affermazione Stefan Baltisberger era però mal informato. L’auto privata del direttore dello zoo di Basilea non è infatti una Honda Insight. È invece corretto dire che la Honda Insight viene utilizzata come auto aziendale dai La redazione collaboratori dello zoo.

Sponsor del premio: Soda-Club Distribution SA, www.sodaclub.ch

foto mw, Andrés Morya

Senza «vignetta» si paghi 200 franchi

Guido una motocicletta e, da quando si è diffusa la consuetudine di tenere accesi le luci delle auto anche di giorno, devo constatare che le due ruote non sono più così visibili come prima, nemmeno a fari accesi. In passato si sapeva che se si incontrava un mezzo a fari accesi era sicuramente una moto, mentre oggi essa si perde nel mare di luci. A ciò si aggiunga il fatto che spesso molti fari abbagliano perché sono stati montati in un secondo momento e non corFranz Häne (@) rettamente.

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).

Impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Marder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Sabine Rothacher (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96 028, totale: 1 355 061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66, e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Le domande: 1. Come si chiama il nuovo cabriolet di Renault basato sulla Twingo? 2. Qual è il numero di telefono del Contact Center del TCS? 3. Chi lavora da oltre 30 anni nel garage centrale TCS di Emmen? Si possono fornire le risposte per posta (solo su cartolina postale), tramite SMS, e-mail o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 6/2010: l’orologio Formex è stato vinto da Michel Gury di Vicques. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte; touring@tcs.ch (oggetto: concorso) Termine d’invio: 16 maggio 2010


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l’incontro | touring 8 | 6 maggio 2010

«Urs e Berna… incantano Berna»

Il sindaco si impegna molto per Berna. E va bene così. Le sue esternazioni possiedono un alto fattore di divertimento ed è un comunicatore di grande talento.

Berna è in preda alla febbre degli orsi. Ma la capitale offre molto di più in campo turistico, come ad esempio il Centro Paul Klee. E il direttore del turismo ha ancora molte idee.

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Centinaia di migliaia di persone vogliono vedere gli orsetti Urs e Berna.

Markus Lergier: Il parco degli orsi è una parte centrale del marketing. La cosa bella è che il parco darà luogo sempre a nuove storie. Ci saranno sempre orsi appena nati e dunque ci saranno sempre notizie riportate dai media di tutto il mondo. Fate pubblicità più all’estero o in Svizzera?

Ovunque. I nostri mercati principali all’estero sono Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Giappone. All’anno registriamo oltre 680 000 pernottamenti, dei quali circa il 47% effettuati da svizzeri, ma per 53% da visitatori stranieri. Il sindaco Alexander Tschäppät ogni tanto provvede anche lui al divertimento. Ma non tutti la considerano una buona pubblicità…

Durante l’inverno la cattedrale è chiusa il lunedì sul mezzogiorno e così anche la Casa di Einstein. Ho visto turisti che non hanno mostrato molta comprensione a riguardo.

Questo non è ottimale e dipende dalle risorse di personale. A molti visitatori piacerebbe anche andare per i negozi del centro storico alla domenica, ma non hanno (ancora) l’opportunità di farlo. La situazione degli hotel nella capitale non è soddisfacente o come la vede lei?

L’offerta esistente è buona e anche ben utilizzata. Ciononostante, a Berna mancano circa mille letti d’albergo. Tuttavia si stanno muovendo le cose a questo riguardo. Per esempio, lo Schweizerhof dovrebbe aprire le sue porte come hotel a cinque stelle nell’aprile del 2011. È al corrente di nuovi progetti edilizi?

Sono stati contemplati diversi progetti. Noi speriamo che in tempi brevi sorga un altro hotel a cinque stelle sul Schönburg, dove oggi c’è la sede centrale della Posta. Gli alloggi di lusso sono importanti elementi del glamour, dell’immagine e del prestigio di una città attraente e sono le ammiraglie turistiche di una destinazione. Che cosa manca a Berna per sfondare davvero?

Negli ultimi anni Berna è cresciuta molto turisticamente, per esempio con il Centro Paul Klee, lo Stade de Suisse e il centro commerciale Westside. Spero che si possa estendere la varietà culturale, dove la parola chiave è arte contemporanea. In più, vi è ancora bisogno di una sala eventi con una capacità di 10–15 000 persone. Così Berna potrebbe organizzare manifestazioni e congressi più grandi e prestigiosi. A cosa aspira ancora il direttore del turismo?

A maggiori e migliori voli di collegamento internazionali e al «Mobility Ticket», che consente a coloro che pernottano l’utilizzo gratis dei mezzi pubblici. Il nostro obiettivo è di migliorare l’offerta turistica in maniera continuata e qualitativa con l’appoggio dei partner locali.

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Christian Bützberger

Intervista: Christian Bützberger

Markus Lergier davanti alla torre dello Zytglogge, uno dei simboli della capitale.

In pillole Markus Lergier ha 57 anni, sposato con due figli. In passato ha lavorato per Svizzera Turismo, per cinque anni è stato direttore degli uffici del turismo di Sedrun e poi per quasi 16 anni di Pontresina. Da sei anni pubblicizza Berna nel mondo. I suoi hobby includono: passeggiate ispiratrici, letture dei giornali e anche qualche partita a golf.




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