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Salita automobilistica del Monte Brè

La cronoscalata motociclistica del Monte Brè diventò subito una classica dopo la sua prima edizione del 1913. Con l’avanzare della tecnica automobilistica, si pensa anche alle quattro ruote e a mo’ di test nel ’22 va in scena il provino che però rimarrà tale.

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cura di Giorgio Keller – Fotografie: Archivio giorgiopress

Forse non paghi delle attività con le moto, i solerti organizzatori dell’Unione Sportiva Ceresio pensano a una gara d’auto sul medesimo percorso di circa otto chilometri. Salire fino al Brè non sembra essere l’ostacolo maggiore per le macchine di quei tempi, tutt’al più gli stretti tornanti che dopo Albonago portano in vetta. Eccoci dunque al 1922: il 15 ottobre ci siamo. Leggiamo dapprima il quotidiano Libera Stampa della vigilia. “La corsa automobilistica di domani. Come è stato a suo tempo annunciato da tutti i giornali, domattina, dalle 7.30 alle 9, si svolgerà da Cassarate alla chiesa di Brè una prova automobilistica alla quale prenderanno parte alcuni appassionati e valenti piloti. A scanso di eventuali incidenti gli organizzatori, richiamato che il lod. Consiglio di Stato e le Municipalità di Castagnola hanno concesso il nulla osta per la prova e acconsentito allo sbarramento della strada a partire dalle ore 7.30, avvertono, a scanso di eventuali responsabilità, che il pubblico non deve tenersi sulle curve e non può assolutamente restare sulla strada perché le vetture in corsa dovranno in alcuni casi effettuare una fulminea “marcia in addietro” e procederanno a grande velocità sui bevi rettilinei, occupando tutto il campo stradale. Le persone che non potranno trovare posto sul versante della montagna dovranno occupare i muri che costeggiano la strada, evitando però di lasciare le gambe dal lato che dà sulla strada stessa. Diverse vetture concorrenti, per le loro dimensioni sfiorano i muri e le persone che contravvenissero al presente divieto sarebbero vittime sicure della loro disobbedienza”.

La Gazzetta Ticinese aggiunge un trafiletto e si lancia in pronostici tecnici. “In città vi è grande aspettativa per la corsa onde stabilire il record automobilistico del Brè. Pur essendo limitato il numero dei partecipanti, poiché si tratta di un esperimento per stabilire se è possibile nei prossimi anni organizzare una corsa in grande stile, la prova di domani desterà grande interesse poiché viva sarà la lotta fra le piccole macchine che possono girare nelle curve e le vetture di grande turismo che costringono i piloti a fare delle marcie indietro per poterle superare. Maffei e Martinelli dovranno fare almeno quattro manovre di marcia indietro e quindi il vantaggio della maggiore potenzialità del motore sulle altre vetture di Romieux, Barioni, Luvini e Gigione Capponi è annullato. Le probabilità di vincita sono quindi eguali per tutti i sportsmann”.

La classifica fu la seguente: 1. Luvini Francesco, su Ceirano, in 10’38” 3/5; 2. Barioni Emilio, O. M., 11’8” 3/5; 3. Martinelli di Chiasso, Isotta Fraschini, 11’13” 2/5; 3. Romieux, O. M., 11’46” 3/5; 5. Capponi Luigi, Fiat, 12’14” 3/5”. Fuori concorso, il sidecarista ingegner Torricelli apriva l’oretta corsaiola salendo in 11’39” 2/5.

Se arrivarono in cinque su sei ciò è dovuto al fatto che “…la “Lancia” del signor Maffei urtò contro un paracarro, spezzandolo, per poi finire contro il cancello del giardino della Villa Polichet. L’inconveniente avrebbe potuto avere serie e disastrose conseguenze se il guasto fosse avvenuto su di un altro tratto di strada, privo di ripari”.

Riguardo al chiassese Martinelli, ebbene si tratta del garagista Luigi, padre di sette figli di cui i sei maschi diventeranno tutti corridori e tra i quali Amilcare lancerà le carriere di Silvio Moser e Clay Regazzoni.

Senza futuro invece la cronoscalata. Estrapoliamo letteralmente uno dei quotidiani: “I risultati ottenuti dimostrano come la gara sarà possibile solo per vetturette che possano compiere le numerose svolte della strada senza la necessità di fare macchina indietro”.

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