Magazine March issue 2 - Italian

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Laboratori con i giovani

Che cosa posso fare – le fotografie dei ragazzi

Fare teatro Che cosa può significare “Essere l’outsider”


1 A Space to Speak Up


Uno Spazio per Parlare 2

i

Bentornat

Indice

Benvenuti – o bentornati – al secondo numero di “Uno spazio per parlare - A Space to Speak Up”. Abbiamo ricevuto un’ottima risposta al primo numero della rivista, a dicembre 2013. Guardate a pagina 26 e troverete commenti di lettori di diverse provenienze. Vogliamo continuare a ricevere commenti, perché questa rivista è per voi e vogliamo essere certi di pubblicare materiale sulle questioni che voi ritenete importanti nel progetto. In questo numero il focus è sui laboratori che si stanno svolgendo con gruppi di bambini e ragazzi nei paesi partner del progetto. Viene presentata una serie di attività molto diverse tra loro, che si stanno svolgendo con gruppi eterogenei di ragazzi, anche di diversa età, in Austria, Bulgaria e Germania. Presentiamo alcune riflessioni su come si stanno svolgendo i laboratori in Spagna e continueremo a parlare dei laboratori anche nel prossimo numero, parlando delle attività in Italia e delle visite di scambio tra organizzazioni partner.

3-4

sizionale? Che cos’è lo Spazio Tran 5 si svolgono e Laboratori locali – dove che cosa succede – dai bambini 8 - 10 “Che cosa posso fare” in Bulgaria 11 Profilo di un formatore: Maya dalla Bulgaria 12 - 13 Chi sono i partner? CJD une risposte Frechen e MHC danno alc 15 - 16 “Essere l’outsider” – in Germania Giochi di ruolo di gruppi 17 Profilo di un formatore: Andrea dall’Austria

In “Uno spazio per parlare – A Space to Speak Up” vogliamo anche mostrarvi chi è coinvolto nel progetto, e in che modo – perché anche voi potreste venire coinvolti e utilizzare alcune delle metodologie e degli esercizi di cui parliamo. Per questa ragione, due organizzazioni partner e due formatori vengono presentati in questo numero e il team di Borgorete spiega il significato del concetto che è il cuore del progetto: lo spazio transizionale. Tempi interessanti per Transpace, e molto altro ancora è previsto per i prossimi mesi.

Ma vorremmo conoscere che cosa pensate voi lettori e come vi state muovendo in quest’area. Vorremmo vostre notizie su eventi rilevanti, come workshop, conferenze, mostre o anche siti web e social network interessanti. Contattateci qui: info@transpaceproject.eu

ll’Austria Fare teatro – giovani da miliari esplorano le relazioni fa

18 - 20

Pages 18 - 20

relationships

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i in Spagna Relazione sui laborator di Conoscenza Riflessioni su un Viaggio Rubriche fisse: Fumetti

Commenti dei lettori Prossimamente

21 24

22-23 26 27-28

Team di produzione Redattore – Roy Smith Design e grafica – MRS Consultancy Illustrazioni e assistente redattore – Jack Robert Smith

Vorremmo avere i vostri commenti, come lettori, su cosa pensate della rivista – e – se avete qualcosa che può aiutarci a diffondere il messaggio.

Email Roy Smith a: info@transpaceproject.eu


3 Uno Spazio per Parlare

Spazio Transizionale La nozione di Spazio Transizionale è il cuore del Progetto Transpace. Michela Lupi and Letizia Bargelli di Borgorete, partner italiano con sede a Perugia, ci spiegano questo concetto. Esiste una realtà psichica che è interna e personale; esiste una realtà esterna che è oggettiva e separata. Esiste il dentro ed esiste il fuori. Ma questo, è davvero tutto? Dove siamo quando ascoltiamo una sinfonia di Beethoven, quando contempliamo un’opera d’arte? Dov’è il bambino mentre gioca seduto sul pavimento, dove sono gli adolescenti quando sognano ad occhi aperti? Per rispondere a queste domande è necessario, secondo il pedagogista e psicoanalista Donald Winnicott (1896-1971), ipotizzare

una “terza area intermedia di esperienza alla quale realtà esterna e realtà interna contribuiscono contemporaneamente”; uno spazio sacro che, come un ponte, si colloca tra l’individuo e l’ambiente. Si tratta di un luogo che consente di capire come sia possibile “mantenere realtà interna ed esterna separate e tuttavia interrelate”. La prima esperienza di questa terza area dell’agire umano ha luogo nell’infanzia, quando, da uno stato di onnipotenza e fusione con l’oggetto materno, il bambino comincia a


Uno Spazio per Parlare 4 percepirsi come separato e a fare esperienza del non-me: di oggetti e fenomeni al di fuori del controllo onnipotente. “È il luogo, in termini di spazio e tempo, in cui la madre è in transizione tra l’essere, nella mente del bambino, fusa con il bambino stesso, all’essere per contro vissuta come un oggetto che viene percepito piuttosto che concepito” (Winnicott,1971). Se il bambino può godere di una “madre sufficientemente buona”, in grado di infondergli fiducia e sicurezza, lo spazio transizionale potrà diventare un’area infinita di separazione che, il lattante e il bambino prima, e l’adolescente e l’adulto poi, potranno colmare con il gioco, la creatività, l’immaginazione. Quella transizionale infatti è un’esperienza presente

Dipinti di Ciro Palumbo:

Ciro Palumbo è un pittore italiano di Torino. I suoi dipinti sono un viaggio magico in mondi sconosciuti popolati da sogni, figure mitologiche, giocattoli colorati, lune silenziose e isole volanti; dove le stelle vivono dentro piccole casette, come vivono dentro di noi”.

www.palumbociro.it

anche in età successive, non si riferisce ad una specifica fase di sviluppo. Nell’adulto è lo spazio “del gioco, della creatività artistica, del sentimento religioso, del sognare, e anche del feticismo, del rubare, dell’origine e della perdita del sentimento affettuoso…” (Winnicott, 1971). Letizia è la ragazza con la maglietta arancione Michela


5 Uno Spazio per Parlare

Introduzione ai Laboratori Che cosa cerchiamo da fare nei Laboratori Il progetto Transpace è nella fase “laboratoriale”, nella quale i formatori e il personale delle organizzazioni partner lavorano a contatto con gruppi di giovani vulnerabili in una serie di incontri formativi. E’ in questi laboratori che lavoriamo per raggiungere gli obiettivi della formazione: l Proteggere dalla violenza bambini e giovani che hanno problemi di disagio emotivo o comportamentale. l Ridurre la violenza e il bullismo nei giovani. l Promuovere l’auto-prevenzione della violenza. l Aiutare i gruppi di giovani a trasformare e manipolare lo spazio personale ai fini dell’auto- protezione. l Costruire una forte autostima nei giovani. l Rafforzare i giovani con disagi emotivi e comportamentali. l Insegnare alle vittime a promuovere l’empatia negli aggressori. l Creare un gruppo sicuro/uno spazio sicuro per i giovani con cui lavoriamo. Una delle sfide più importanti per il progetto e le organizzazioni partner è l’eterogeneità dei gruppi con cui lavorano – età, contesti, culture. Ma questo è anche uno dei punti di forza del progetto, perché incoraggia e promuove una comprensione più ampia delle problematiche e la condivisione di buone pratiche. Osserviamo ora alcune delle attività che si sono svolte a Sofia (Bulgaria), Linz (Austria) e Frechen (Germania). Seguiranno alcune riflessioni di Intras sui laboratori a Valladolid (Spagna). Nel prossimo numero guarderemo i laboratori di Perugia (Italia) e vedremo che cosa è successo

quando i giovani e le organizzazioni partner si sono scambiati ciò che hanno imparato, nel corso di visite incrociate tra i paesi partner per imparare e lavorare insieme. Possiamo soltanto offrire un assaggio di quello che i laboratori hanno sviluppato e di come i giovani vi hanno preso parte. Nell’autunno 2014 sarà pubblicata una guida al progetto e alla sua metodologia. Per maggiori informazioni, visitate il nostro sito web: www.transpaceproject.eu o inviate un email a: info@transpaceproject.eu.


Uno Spazio per Parlare 6

Profilo di un Partner

Shipkovenski “ Ltd N. . of Pr “ le ta en M te lu Il Centro di Sa fia in unale per il distretto di So m co o izi rv se un è ) HC M ( ne operative e di riabilitazio ità tiv at ge ol sv e ch , ia ar Bulg tale. mentali e della salute men bi ur st di i de po m ca l ne sociale Il Centro fornisce: centrato sul bambino di aiuto l servizio ospedaliero e ale; psichiatrico ambulatori ergenza 24h; l cure psichiatriche di em

mbini e l Aiuto psichiatrico a ba adolescenti; forensi. l Attività psichiatriche ti e partenariati MHC lavora anche a proget e Peer2Peer e per europei quali HORGANIC r capofila nello questo progetto è il partne . Questo approccio sviluppo della metodologia getto e vede è il nucleo innovativo del pro utturare il quadro MHC aiutare a definire e str i programmi di metodologico e preparare nozioni di spazio formazione che integrano psicodramma. transizionale e pratiche di Tarashoeva, MHC deve molto a Galabina del MHC e il responsabile della direzione del Psychodrama direttore di psicodramma oeva è socio Center Orpheus. Dr. Tarash one delle azi fondatore di FEPTO (Feder formazione Organizzazioni europee di ro attivo sullo psicodramma) e memb . E’ membro rca rice della commissione di one di azi del Consiglio di Amministr on of Group IAGP (International Associati Psychotherapy).

Approccio è il lavoro con i Il focus di MHC in Transpace anni che vivono nella bambini al di sotto dei 18 con disturbi mentali regione comunale di Sofia, è guidato da uno e comportamentali. Il team ogo clinico, che psichiatra infantile e psicol di servizi: offrono un’ampia gamma di apprendimento l Disturbi di sviluppo e calculia) (dislessia, disgrafia, dis to (a seguito di l disturbi di adattamen a cui seguono eventi causa di stress amentali) cambiamenti comport l Disturbi d’ansia ompulsivo l Disturbo ossessivo-c

Iperattività (ADHD) l Deficit di Attenzione e bi del l Disturbi emotivi, distur comportamento sviluppo (disturbi l Disturbi pervasivi dello dello spettro autistico) l Disturbi dell’umore l Schizofrenia

l Ritardo mentale

Dr. Gabi Tarashoeva


7 Uno Spazio per Parlare

Profilo di un Partner

MHC collabora con molte altre organizzazioni, gruppi e isti tuzioni per fornire programmi terapeutici a lun go e a breve termine, comprese le agenzi e di protezione dei bambini, famiglie affidat arie, orfanotrofi, istituti per bambini e adoles centi con difficoltà cognitive ed emotiv e, l’Ispettorato Regionale della Pubblica Istr uzione e la Commissione medica per la valutazione di disabilità.

Maya

Il lavoro su Transpace si svo lgerà nel Reparto Psichiatrico per Ba mbini e Adolescenti del Centro di Salute Mentale “Prof. N. Shipkovenski “, do ve le strutture e il personale di supporto garantiranno il contesto più favorevole per lo sviluppo dei giovani e gli strumenti di cui avranno bisogno per combattere i comporta menti aggressivi e mantenere il proprio spazio .

a

dinov

Kosta

L’esterno dell’edificio

Natalia Borislavova

Dopo la festa!


Uno Spazio per Parlare 8

Il Laboratorio di MHC eativo

rio cr laborato

in uno Il primo he cosa è succeslasbooratori: dei piega c ativo, Maya s torio cre ma ra o b la primo ni sul te il nostro ei diseg sono “Durante ovevano fare d he cosa c d in i e in e b c lorati i bam sa mi pia atite e fogli co re “Che co m di fa ato no l’ora anno us a H v . e ” d o e v v bra on sempre isegni. N hé chiedevano d i re fa biamo rc per nare. Ab ontro pe g c e n ’i is ll d e u q alcuni tuto bero po e inaspettate in b re v a o ostrato tich quand si è dim ilità artis i b in a b o m rt a e b a molta scop Uno dei rbici e h libro fo le di loro. re o a usa nato un bravissim n altro ha diseg molto e leggere ente ione. U z re a e g in g g a imm iace le icuram che gli p islessico. Ma s divertiti. e detto d è o molto he se n c o n s a i s e i n lici che be tutt erano fe gni.” o tr n o c n e dell’i loro dise Al termin to fotografie ai o scatta avessim

I primi gruppi con cui ha lavorato MHC erano gruppi di bambini tra gli 8 e gli 11 anni. I gruppi si sono dimostrati difficili da gestire, come ha commentato un membro del team: “…forse per questa fascia d’età organizzeremo gruppi più piccoli e incontri più brevi, perché quasi la metà dei bambini hanno un problema di deficit d’attenzione”. Nonostante queste difficoltà, al termine dell’ultimo incontro i bambini hanno parlato di successo dei laboratori “Tutti hanno detto che vorrebbero più incontri, che il gruppo non doveva terminare e che si erano molto divertiti. Si sono lasciati da amici e hanno scattato foto in corridoio”.


9 Uno Spazio per Parlare

Sul retro

Sono bravo a leggere libri, guardare la TV e giocare con il computer

Sono bravo a creare un campo da calcio

i Sono bravo ad occuparm del mio porcellino d’india


Uno Spazio per Parlare 10

Il castello della regina cattiva dell’oscurità

Creare uno “spazio sicu ro“

L’obiettivo era q al proprio s uello di creare dei co n pazio pers onale sicuro fini intorno quando, pe e imparare r chi, e qua nto aprirlo. è stato chie Ai bambini sto di pens are al prop eroe preferi rio superto e di dive ntare quel organizzare super-eroe il proprio s , pazio ecc. loro costum S o no i e vestiti, c hanno com appelli e un stati dati inciato a g a corda… iocare. I fo sono poi a rmatori di M ndati da cia HC scuno di lo ro per asco le loro stori lt are e. Ecco alcu ni dei loro spazi sicu ri

Un castell o di sport

foresta a l l e n a s Una ca

Un carr o di des ideri


11 Uno Spazio per Parlare

Ciao, mi chiamo Maya

Lavoro come psichiatra per bambini e adolescenti al Centro di Salute Mentale a Sofia, Bulgaria. Sono nata in una cittadina nella parte orientale della

alle loro famiglie, oltre a consigliare e prescrivere

Bulgaria 30 anni fa. Quando ero una bambina, i miei

terapie medicinali quando necessario.

genitori si sono trasferiti a Sunny Beach, che si trova sul Mar Nero, ed è una famosa destinazione turistica. E’ un posto molto assolato e molto bello. Io lo amo molto perché in estate ci sono tante persone di paesi diversi e si incontrano tante persone interessanti. Sono cresciuta lì. Mi sono laureata nella Scuola Superiore Commerciale di Bourgas. Ma da sempre ho avuto il desiderio di aiutare le persone e per questo ho deciso di studiare Medicina. Nel 2002 mi sono trasferita nella capitale Sofia e ho cominciato a studiare. All’Università ho conosciuto molti amici, studiavamo molto ma quando potevamo organizzavamo anche delle belle feste. Siamo stati molto bene insieme. Alcuni di loro sono ancora tra i miei migliori amici.

Amo viaggiare, incontrare nuove persone e scoprire nuove culture. Nel mio tempo libero mi piace uscire e incontrare amici. Mi piace anche fare sport, faccio aerobica, che mi piace molto perché è uno sport allegro. La mia partecipazione a questo progetto è una vera sfida. Mi interessa lo psicodramma e in particolare lo psicodramma con i bambini. Avevo già partecipato ad una formazione sullo psicodramma. Quando ho sentito parlare di questo progetto, ho capito che sarebbe stata un’opportunità per conoscere meglio questa metodologia, farne esperienza e vederla applicata. Il nostro primo gruppo si è appena concluso. Abbiamo avuto momenti difficili ma

Mi sono laureata nel 2008 e un anno dopo ho

in generale ci è piaciuto molto ed

cominciato la mia specializzazione di 4 anni in

è stata una bella esperienza. I

Psichiatria Infantile all’Ospedale Universitario

partecipanti sono diventati

“Alexandrovska”. Ho terminato la specializzazione

amici e nessuno nel gruppo

alcuni mesi fa e ora lavoro come Psichiatra Infantile

voleva che l’esperienza

per bambini e adolescenti al

finisse.

Centro di Salute Mentale. Il mio

Non vedo l’ora di cominciare il lavoro con il secondo gruppo.

lavoro consiste nel parlare con bambini che hanno diversi problemi mentali, dare supporto


Uno Spazio per Parlare 12

CJD Frechen è un Centro di Formazione Professionale, il cui obiettivo principale è la riabilitazione professionale e sociale di ragazzi e giovani adulti nella zona di Colonia. La maggior parte dei partecipanti ai corsi di formazione professionale sono portatori di handicap e persone a rischio di esclusione sociale. Circa 250 giovani adulti vivono nella nostra struttura residenziale durante una formazione professionale della durata di due o tre anni. Altri sono pendolari tra casa e posto di lavoro. Offriamo formazione professionale in più di 20 settori di lavoro diversi. L’obiettivo per i partecipanti è quello di superare l’esame finale, che è riconosciuto ufficialmente. La scuola professionale è situata nel campus. I contenuti didattici pratici vengono insegnati nelle officine e quelli teorici in aula. Forte risalto è dato al sostegno individuale dei tirocinanti. Altre caratteristiche chiave sono l’apprendimento in piccole classi e la presenza di un team di pedagogisti, psicologi ed assistenti sociali che supporta ogni partecipante individualmente. I

CJD è una grande organizzazione nazionale per la gioventù, l’istruzione e il lavoro sociale. Ogni anno CJD offre orientamento e prospettive future a 150.000 adolescenti e giovani adulti. Più di 8000 dipendenti in oltre 150 sedi offrono supporto e insegnano competenze professionali. tirocinanti sono inoltre formati su competenze sociali, in particolare il lavoro di squadra e la comunicazione. Ci sono quattro competenze chiave, ancorate nelle linee guida della CJD : sport ed educazione religiosa, musicale e politica.

CJD collabora con molti soggetti istituzionali e privati, tra i quali: l La Provincia Bergheim, Comune di Colonia, la Regione Nord-Reno- Vestfalia e la Repubblica federale di Germania; l Amministrazioni con competenza su politiche sociali, giovanili e sanitarie di ogni livello; l Datori di lavoro e imprese; l L’agenzia nazionale del lavoro con i servizi locali e regionali; l Università e Scuole Superiori della provincia e della città; l Psicologi, ospedali e altri importanti soggetti del sistema tedesco della Sanità Pubblica.


13 Uno Spazio per Parlare

Lavoro L’enfasi del nostro lavoro è focalizzata sulla riabilitazione professionale e sociale. 250 giovani, donne e uomini, vivono e studiano a CJD BBW Frechen durante la riabilitazione, ricevendo una formazione professionale in oltre 25 professioni diverse. La formazione si conclude con un esame presso l’ufficio responsabile per l’industria e il commercio.

Ragione di questa difficoltà è spesso la loro disabilità anche, a volte, unita a problemi di salute mentale. Per sostenerli nel modo migliore, un team di formatori, insegnanti, operatori di educazione sociale e psicologi accompagna e sostiene il loro processo di riabilitazione.

Un team di formatori, insegnanti, operatori di educazione sociale e psicologi accompagna e sostiene il processo di riabilitazione. Il processo si completa con una collaborazione con i nostri partner nel mondo del lavoro.

Lavoro internazionale CJD - BBW Frechen è impegnato da molti anni anche a livello internazionale, e questo lavoro include progetti con vari partner in Spagna, Austria, Regno Unito, Italia, Slovenia, Bulgaria, Ungheria e altri. Attualmente siamo partner nella UE - Programmi Transpace (http://www. transpaceproject.eu/de/), Outart (http://outart. intras.es/), Horganic (Http://horganic.intras.es/) e 3in1, per il quale non c’è ancora una homepage.

Gruppi di destinatari Il nostro programma di riabilitazione si rivolge soprattutto ai giovani che hanno lasciato le scuole speciali per persone con difficoltà di apprendimento o le scuole medie, e che a causa delle loro particolari esigenze non sono in grado di trovare un lavoro o di completare il loro percorso formativo.

Progetti Internazionali

Tempo libero e sport


Uno Spazio per Parlare 14

Bullismo

E che cosa si può fare per contrastarlo!

Martin Kroeber di CJD Frechen ha condotto un laboratorio di 2 giorni con un gruppo di giovani adolescenti. Troveremo di più sul loro lavoro in un prossimo numero della rivista “Uno Spazio per Parlare - A Space to Speak Up” - ma queste sono le attività in cui si sono impegnati nella prima giornata.

ività

ma di att

Program

Giorno 1

e al tema Introduzion ... i coloro che SMS per tutt sizione Trovare la po ne ose in comu c re e v a e i Essere divers d'uccello Vista a volo ullismo ominare il b n e re a c fi ti Iden rometro Posizione ba ullismo rsonale di b e p e n io iz n fi De i bullismo Definizione d rni") ge" ("Tre gio a T i re "D m il F film analizzare il Discutere e ismo Fatti sul bull nti ome eleme c a z n te o p e Impotenza el bullismo n pri cipali d ata Buona giorn Formazione do altri pi, escluden p ru g li o c ic Formare p partecipanti ella lotta La scatola d so altri per il na li g re e d n re P


15 Uno Spazio per Parlare

SMS per tutti quelli che... Obiettivo: La promozione della cooperazione all’interno del gruppo di apprendimento. Rivelare similitudini e differenze crea motivi di comunicazione.

Che cosa I partecipanti siedono in cerchio. succede: Ma c’è una sedia in meno rispetto al numero di partecipanti. Quello che non ha una sedia si mette in piedi al centro del gruppo e dice:

“SMS per tutti quello che indossano il colore rosa!” Tutti i partecipanti che indossano il colore rosa si devono alzare e sedere su un’altra sedia nel cerchio. La persona che non trova una sedia invia il prossimo SMS..

Identificare e nominare il bullismo Posizione barometro Obiettivi: l Analisi di come il bullismo viene percepito in modi diversi l Trovare una “posizione” sull’argomento bullismo Che cosa succede: Due poster in cui è scritto: “approvo allo 0%” e “approvo al 100%” sono appesi su un lato della stanza. Alcune frasi sul bullismo vengono lette ai partecipanti, che devono decidere dove posizionarsi rispetto alle frasi lette, che sono le seguenti:


Uno Spazio per Parlare 16

Impotenza e Potere elementi più importanti del bullismo “Essere l’outsider” – formare piccolo gruppi, escludendo gli altri partecipanti Obiettivo: l Far aumentare la consapevolezza sui processi di esclusione attraverso le esperienze personali l Riflettere sul ruolo dei partecipanti come “outsider” e bulli Che cosa succede: I partecipanti lasciano la stanza. Quelli che restano vengono divisi in piccoli gruppi. Il loro compito: “è lunedì mattina, si trovano nel piazzale delle scuola e stanno parlando del fine settimana”.

Ad uno degli altri partecipanti viene chiesto di rientrare nella stanza, con l’istruzione di unirsi al gruppo e prendere parte alla conversazione. Quando cerca di entrare in contatto con il gruppo, i componenti si avvicinano tra di loro, non permettendo al nuovo arrivato di partecipare alla conversazione. Il formatore interrompe questo esercizio se la pressione psicologica sul singolo partecipante diventa troppo forte. A turno, l’esercizio si ripete con gli altri partecipanti che avevano lasciato la stanza.

tube.com/ ou .y w w w o: de vi il te da ar Gu watch?v=bWe0Oo5baGw

Trascinare gli altri per il naso Obiettivo:

Far aumentare la consapevolezza sull’ambivalenza del proprio senso del potere

Che cosa succede: Il gruppo di partecipanti viene diviso in coppie. Ogni coppia ha una palla. Un partecipante ha la palla e la tiene vicino al naso del compagno. Quest’ultimo deve seguire la palla con il naso dovunque il compagno la porti. Dopo 2 minuti i due si scambiano i ruoli.


17 Uno Spazio per Parlare

Sono Andrea, dall’Austria e lavoro come formatore per pro mente Upper Austria Sono cresciuta in una piccola città con 5000

Vienna, ho sempre avuto il

abitanti a Mauthausen, alta Austria, vicino al

desiderio di viaggiare e conoscere

luogo dove lavoro adesso. Anche se nel frattempo

culture diverse e vedere altri paesi.

ho vissuto in luoghi diversi in Austria e all’estero -

Nel 2009 ho avuto la possibilità di trasferirmi

ma partiamo dall’inizio.

in Australia e sono stata fortunata a rimanere lì

Per prima cosa ho pensato che volevo diventare una pedagogista di scuola materna. Ma dopo aver terminato la mia formazione, ho lavorato durante le vacanze estive in una scuola materna e non potevo immaginare di lavorare con i bambini

per oltre un anno e sperimentare lo stile di vita australiano, le spiagge assolate e il bel tempo. Dopo questa esperienza ho trascorso sei mesi a New York, ed è stato bello vivere nella “Città che non dorme mai”.

piccoli per tutta la vita. Volevo lavorare in

Nel 2011 sono tornata in Austria e poco dopo

un’area che mi permettesse di relazionarmi con

mi sono sistemata a Leonding, vicino a Linz, con

le persone. Questo è stato il motivo per cui sono

il mio compagno. Viviamo in una casa con un

andata a studiare Social Work a St. Pölten, in

grande giardino dove ci godiamo ogni minuto del

bassa Austria.

bel tempo estivo. Ma non è solo il periodo estivo

Nel 2003 mi sono trasferita a Vienna e mi è piaciuto vivere in una grande città, pulsante

che mi piace. Mi piace anche l’inverno, fuori in campagna, e amo fare snowboard e sci di fondo.

di vita sociale e culturale. È molto stimolante,

Il mio lavoro a Pro mente, in questo momento, è

soprattutto quando si è ancora studenti.

una miscela di coordinamento di progetti europei e di realizzazione di laboratori per i giovani. In precedenza, avevo sempre svolto un lavoro di tipo più scientifico e organizzativo e meno a diretto contatto con i ragazzi, ma questo è un lavoro molto utile, che ha una grande valenza per me e

Anche se mi è piaciuto vivere a

spero anche per i ragazzi.


Uno Spazio per Parlare 18

Laboratori Il team di Pro mente, con sede a Linz, Austria, ha usato al meglio il suo bellissimo contesto e le sue strutture per supportare i gruppi di giovani. Qui possiamo osservare che cosa è successo quando il gruppo ha organizzato “Un Giorno nello Spazio” e quando ha usato le strutture teatrali di KUK, il club di arte e cultura di pro mente.

Un Giorno nello Spazio

“Evento freddo. Neve e gelo – un vero divertimento!” Se qualcuno avesse avuto la possibilità di vedere un gruppo di ragazzi e ragazze dai 16 ai 19 anni alle 8:30 in una mattina fredda e gelida a Linz (alta Austria) avrebbe visto la seguente scena: tutti in piedi in un cerchio facendo gesti con le dita, le braccia, i piedi - e, talvolta, con tutto il corpo! Questo è stato il modo in cui i giovani si sono presentati l’uno all’altro. Con questo e altri giochi

divertenti di questo genere abbiamo creato un ambiente sicuro per capire di più sul tema principale della giornata: il ruolo dei confini nello spazio e i diversi modi di parlare e comunicare. Attraverso molti giochi di ruolo, i ragazzi hanno sperimentato diversi tipi di situazioni e come reagire all’interno di un luogo sicuro. La risposta dei ragazzi per questa prima giornata è stata un incondizionato:

"Pollice alzato!"

“10 su 10 sudavo, è

stato così faticoso” Non vedo l’ora di incontrare ancora il gruppo!


19 AUno Space to Speak Up Spazio per Parlare

Storia per il laboratorio creativo teatro d’improvvisazione

“Non ho mai pensato che essere un genitore fosse così difficile” . Questa citazione è di una ragazza che ha recitato la parte della madre nella nostra piccola storia del teatro d’improvvisazione. Questa immagine la mostra (la ragazza bionda) come una madre, suo marito è quello seduto al tavolo. Qui la figlia è l’altra ragazza. Lei è tornata a casa tardi dopo una notte fuori. I suoi genitori erano ancora in cucina e la stavano aspettando. La madre era molto severa mentre il padre era più tranquillo e un bravo papà.

Qui c’è la madre, il padre, il ragazzo che consegna pizze a domicilio (con la t-shirt arancione) e il fratello del padre, con la camicia grigia. Questa è la scena del giorno dopo che la ragazza era rientrata a casa tardi. Il fratello (in grigio) vive nella stessa casa con il resto della famiglia. Lui è sempre ubriaco, disoccupato e indolente. Il ragazzo che consegna pizze era stato mandato via perché nessuno aveva ordinato la pizza. Alla fine si scopre che il fratello aveva ordinato con i soldi della madre. Lei si arrabbia molto. Il ragazzo che ha il ruolo del ragazzo delle consegne dice in seguito di aver imparato che non è bene interrompere certe discussioni.


Uno Spazio per Parlare 20

Nella foto in basso la figlia dice ai genitori che è incinta. La madre è sotto shock e dice di essere anche lei incinta. Il padre del bambino non è il marito – è il fratello di lui. Tutti sono sotto shock e la figlia sviene e cade a terra.

Nella foto in alto, tutti sono nella casa – anche il ragazzo che consegna le pizze, che aspetta ancora di essere pagato. La figlia guarda fuori dalla finestra e vede un poliziotto. Il ragazzo con la maglietta nero-rossa. E’ lì perché il figlio del fratello (il ragazzo con la camicia grigia con le maniche lunghe) vendeva droga a scuola e ed è stato scoperto dalla polizia. La polizia parla con il padre del ragazzo. Quando entrano i poliziotti tutti sono sotto shock e rimangono in silenzio.

Questa è la foto finale – la “conclusione”. Tutti posano esprimendo come si sono sentiti durante il laboratorio. Tutti hanno avuto la possibilità di fare un passo avanti e scattare una “finta” foto.


21 Uno Spazio per Parlare

Relazione sui laboratori in Spagna * Annalisa Pellegrini - è una Psicologa Clinica ed esperta di ADHD: Disturbo da Deficit di Attenzione. Ha quattro anni di esperienza di lavoro con bambini e giovani. Vedere la diversità non come una risorsa ma come un elemento stigmatizzante è qualcosa che i partecipanti ai laboratori di Transpace conoscono molto bene. Alcuni di loro sono passati di scuola in scuola cercando di trovare nuove persone, cercando di apparire felici e sorridenti, ma cercando attentamente di evitare il dolore di essere nuovamente vittime di bullismo. La prima attività aveva l’obiettivo di creare un’atmosfera di apertura. Era importante creare un luogo in cui tutti si sentissero sicuri, liberi di parlare di tutto e in cui ognuno mostrasse rispetto per i compagni. Giochi di ruolo (role play), rompighiaccio, dinamiche di gruppo, counselling, momenti di riflessione e molto divertimento sono stati utilizzati per parlare di bullismo ed incoraggiare il feedback dei partecipanti. In modo graduale, i laboratori hanno cominciato a coinvolgere i partecipanti, che hanno iniziato a mostrare entusiasmo e il bisogno di aprirsi e parlare di questi argomenti. Alcune attività si sono mostrate interessanti sia per i partecipanti che per i formatori: “Il castello magico” è una di queste. Ai partecipanti è stato chiesto di pensare ad un posto sicuro e condividerlo con i compagni; è stata un’opportunità

* Clare Conboy - ha una laurea congiunta in Arte e Storia dell’Arte, con un’ulteriore formazione sulla leadership dei giovani adulti. Ha tre anni di esperienza di lavoro in comitati giovanili e programmi artistici. per condividere e per aprirsi. “Super-eroe”: Se tu fossi un super-eroe, quali poteri vorresti avere? Abbiamo parlato di combattere i poteri malvagi degli altri e di come i partecipanti vorrebbero proteggere se stessi e le persone che amano. Questo ha fornito materiale per gli incontri successivi. “Giochi di ruolo” consiste nel recitare sia il ruolo della vittima che quello dell’aggressore, e nessuno dei due ruoli era legato a sensazioni piacevoli! Dopo sei incontri, alcuni cambiamenti sono divenuti evidenti e anche i ragazzi più reticenti hanno partecipato alle attività! Hanno cominciato a sentirsi parte di un gruppo. Sono diventati più sicuri nel condividere i propri pensieri, sapere come e quando parlare, come rispettare al meglio le convinzioni degli altri e come capire quando gli altri non mostrano rispetto per le loro. I partecipanti sono ora più consapevoli delle loro capacità, del loro valore e dei loro limiti. I Sono stati felici di partecipare al progetto e sia loro che i formatori avrebbero voluto che i laboratori continuassero. Sentirsi più forti nell’imparare ad “affrontare il quotidiano” richiede una formazione più lunga; questo è stato solo l’inizio per molti di loro.


Umiliazione

Uno Spazio per Parlare 22

Come commettono atti di bullismo le ragazze

Incitare gli altri ad atteggiamenti violenti

Esclusione Bisbigli e voci di corridoio

Scherzo telefonico


23 Uno Spazio per Parlare

Disegni dalla Bulgaria Diversi modi di parlare di te stesso

A Boy

Aeroplani

Aeroplani Una storia‌una conversazione


Uno Spazio per Parlare 24

Durante gli anni di scuola, gli insegnanti hanno riscontrato che Lucas aveva difficoltà a mantenere l’attenzione, con deficit di pensiero astratto, di linguaggio e di vocabolario in relazione al livello atteso per i bambini della sua età . Nelle scuole che aveva frequentato in precedenza aveva avuto seri problemi con il bullismo e non voleva continuare negli studi. Un’altra sfida per Lucas erano le sue abilità sociali: era incapace di interagire positivamente con le persone che lo circondavano. Non era consapevole dei suoi errori: ai suoi occhi, lui era migliore dei compagni, e cercava di trascorrere il minor tempo possibile con loro, perché non voleva essere stigmatizzato per il fatto di essere associato a loro! Nel corso dei primi laboratori, Lucas non era attivo e partecipava molto poco, spesso cercando di far notare le difficoltà dei suoi colleghi partecipanti. In situazioni di gruppo, cercava spesso di mantenere l’attenzione del gruppo, presentandosi come il leader. Con il proseguire dei laboratori, ha iniziato a voler partecipare di più alle attività del gruppo, ha iniziato a pensare ai sentimenti degli altri e a rispettare i suoi compagni. Lucas ha aiutato diverse volte un altro partecipante con difficoltà fisiche per facilitare la sua partecipazione ad alcune attività, anche ha mostrato la sua incapacità di assumere il ruolo di leader. Non possiamo dire che si tratta di un lieto fine, ma sembra un buon inizio.

Lucas, 23 anni.


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Professionisti provenienti da sette diversi paesi europei si sono incontrati a Frechen (Germania) per discutere le nuove sfide nella prevenzione della violenza nei bambini e nei giovani.

Il progetto TRANSPACE è finanziato dal Programma Daphne dell’Unione Europea. Relazione di Sara M Ispierto Professionisti provenienti da sette paesi europei si sono incontrati a Frechen (Germania) per due giorni al fine di stabilire un piano d’azione per il 2014, confermare gli obiettivi e promuovere, condividere e migliorare le loro competenze e le pratiche. Le organizzazioni presenti erano Fondazione INTRAS dalla Spagna, CJD Frechen (Germania), pro mente Alta Austria (Austria), Borgorete (Italia), Centro di Salute Mentale (Bulgaria),

I partner hanno anche colto l’opportunità di visitare la sede di CJD Frechen. Il Direttore Esecutivo, Markus Besserer, ha spiegato come i giovani supportati da CJD producono beni e servizi per l’economia locale.

MRS Consultancy (Regno Unito) e l’Università di Maribor (Slovenia). Lo scambio di esperienze e di idee è stato particolarmente interessante. Dopo il feedback a questo meeting, possiamo dire con fiducia che i laboratori sperimentali in corso sono strumenti essenziali per identificare potenziali aree di azione per stabilire rapporti migliori tra i partecipanti e il loro ambiente.

Per maggiori informazioni sul progetto e il suo impatto: www.transpace.eu


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