Ricominciamo Intervista a Davide Van De Sfroos: il dualismo di Goga e Magoga Monza for Animals III, a Settembre la terza edizione Pulizie di Primavera? La casa ecologica a portata di tutti! www.trantran.net | n. 42 | Giugno 2014 | Distribuzione gratuita
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Con il patrocinio di:
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Editoriale Eccoci di nuovo qui, ancora insieme (abbiamo la pelle dura!)
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Spunti di Vista
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Clochart
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Alla ricerca del Gatto Carlito #4
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Alfredo Rossi
Ricominciamo: il ritorno di Trantran e tutte le novità
Davide Van De Sfroos: Goga e Magoga Il bipolarismo del mondo.
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Bis Intorno.. a noi
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IN CUCCIA
Una casa tutta verde
Caro Dumbo, ti scrivo
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Altrove L’isola di Penba 2500 mattoni e la magia Vo Duu
Marta Migliardi
Pendolare
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Verdissimo
Capo Redattore
Monza for Animals III
Vice Capo Redattore Elena Gorla
Il Veliero ONLUS
Raccontiamoci Crudo & Felice
Grafica e Fotografi Ufficiali
Alberto Zanardo e Francesca Fawn Masperi
Redazione
Juri Casati, Guido Caimmi, Gabry, Gaber (UTGaber), Niccolò Rossi, Alberto Zanardo, Francesca Fawn Masperi, Jacopo Rossi, Giulia Larocca, Kleit Bilali, Luca Vanni e il misterioso Redo Alfossi.
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PRINTSOON - Novara (NO)
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50.000 Copie
Anno IV - Numero 42 - Giugno 2014 Editore: Trantran Editore S.r.l. / Sede: Via Cesare Battisti 121 - Vedano al Lambro C.F./P.I./RIMB 06774520966 / REA MB 1864900 / Reg. Trib. di Monza n.1995 del 29/06/2010
Raccolta Pubblicitaria
Si ringraziano per questo numero:
commerciale@trantran.net Trantran Editore s.r.l.
Ringraziamo semplicemente tutti voi, che siete sempre con noi!
Sede Via Cesare Battisti 121 Vedano al Lambro (MB) direzione@trantran.net
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Con voi
Eccoci di nuovo qui, ancora insieme (abbiamo la pelle dura!) La domanda era sempre la stessa, ripetuta come fosse un “mantra”, quelle preghiere buddiste che hanno nella cantilena e nella ripetizione ossessiva la loro caratteristica più conosciuta: “Ma che fine ha fatto TranTran?”. Me lo rivolgevano gli “amici di cane”, quelli che trovo regolarmente nei parchetti quando porto a spasso Bimba, la mia cockerina. Me lo proponevano gentili signore quando accompagnavo con aria un po’ annoiata mia moglie al supermercato. La stessa domanda me la sono sentita fare in treno, che ogni tanto prendo per andare a Lambrate a trovare mio figlio. Me lo ha chiesto più volte il farmacista da cui faccio scorta di analgesici (colpa di una brutta distorsione alla caviglia di anni fa e che ogni tanto mi fa dannare). E poi qualcuno lungo corso Milano, o in biblioteca dove andavo a portare o a prendere qualche libro. Pure il tabaccaio me l’ha posta, la domanda-tormentone, facendomi sentire quasi in colpa: “Ma allora, che fine ha fatto TranTran? Me lo chiedono un sacco di clienti, che lo prendevano lì, dal tavolino, dove lasciavo le copie che mi portavate”. Già, che fine ha fatto TranTran? Potrei raccontarvi tante storie, ma senza dubbio la cosa migliore è la verità. Voi che mi state leggendo sapete come stanno le cose: il giornale non vi costa niente, ma noi per venire nelle vostre mani dobbiamo pagare la carta, la stampa, la distribuzione. Tutte cose che copriamo con la pubblicità. A dire il vero, che avremmo dovuto coprire con la pubblicità. Già, perché la crisi c’è e tanti che hanno acquistato gli spazi per essere messi con la loro pubblicità su TranTran, al momento di saldare la fattura… non l’hanno fatto. E così ci siamo trovati in crisi anche noi. Confesso che per qualche momento abbiamo pensato di mollare tutto, ma poi abbiamo guardato a quello che abbiamo costruito in questi cinque anni di vita del nostro giornale e abbiamo deciso di andare avanti. Prima di tutti ci siete voi, i nostri affezionati lettori, con cui abbiamo costruito un rapporto solido, fatto di fiducia. E poi c’è il Monza for Animals, che quest’anno è arrivato alla terza edizione e poi ci sono i libri che TranTran ha proposto. A proposito, quello con Dylan Dog (intitolato “Incubo a Montiscuri”) ha vinto un prestigioso premio, il VanityDog, sponsorizzato da Vanity Fair. E giusto per farci belli, il nostro Juri Casati che si occupa di pendolarismo e che fa il pendolare tutti i giorni sulla tratta Lecco-Carnate-Milano è arrivato secondo con un suo racconto che è stato pubblicato su “Scrittori in carrozza!”, un premio e un libro sponsorizzato da Trenord e riservato a scrittori… pendolari.
Per voi
E allora, potevamo mai fermarci? No. Abbiamo approfittato di questo tempo di… vacanza per dare una veste nuova a TranTran su carta ma soprattutto l’abbiamo data al nostro sito web (a proposito, venite a trovarci: trantran.net). E poi abbiamo ancora tante altre cose da proporvi...
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Ben ritrovati, allora!
diretto o attraverso le proprie controllate (come Enerxenia, la società di vendita gas ed energia elettrica) è impegnata nei settori acqua, gas, termovalorizzazione, teleriscaldamento, energia elettrica, cogenerazione e gestione calore. È un punto di riferimento per le famiglie, i professionisti, le imprese. Garantisce prestazioni affidabili e su misura. In modo sicuro e continuo. Con qualità. ACSM AGAM, uno storico gruppo che lavora ogni giorno sul territorio e per il territorio.
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Spunti di Vista
Ricominciamo: il ritorno di Trantran e tutte le novità Parla come mangi è un modo di dire: si dice a chi parla difficile quando non è necessario. Significa che si deve parlare in modo semplice, semplice come è semplice il nostro modo di mangiare. Parla come mangi: sii comprensibile e genuino come il cibo, come una tavolata all’aperto, nelle verdi campagne. Il contrario di quel linguaggio che usano alcuni politici che confondono le idee, o taluni avvocati che mescolano le carte. Siamo stati assenti per un po’. Da quando abbiamo aperto Trantran nel 2009, non ci siamo fermati un attimo: 41 numeri, due Edizioni del concerto Monza For Animals, a favore dell’Enpa, tre libri (Osso e la Luna, Un anno d’amor(gan), Dylan Dog & Botolo: Incubo a Montiscuri), una campagna di sensibilizzazione verso le dipendenze con la Provincia di Monza e Brianza. E non immaginatevi quelle redazioni con 50 scrivanie. Siamo meno di 10. Ognuno con altri lavori, per sopravvivere in questi interminabili, ansiogeni e sfinenti anni di crisi. Ad un certo punto mi sono trovata seduta alla scrivania e non avevo più voglia di scrivere. L’amore per il mio lavoro, per la nostra casa Editrice si era tramutato in uno stress inconcepibile. Il nostro caro direttore, Alfredo Rossi, ci aveva avvisati all’inizio: quando sentirete di non avere più l’amore per la scrittura dovrete fermarvi. E così è stato.
Da ora in avanti il solo sito che dovrete guardare per leggerci, per comprare i nostri libri o per sapere le novità sui concerti che organizziamo (come Monza for Animals, che quest’anno si terrà a Settembre) sarà www.trantran. net.
notizie, le interviste saranno aggiornate dalla nostra creativa, Francesca Fawn Masperi che sotto l’abile maestria del direttore Alfredo Rossi, potrà informarvi su ogni cosa intorno a Monza & Brianza, ma non solo. Daremo risalto ai viaggi con esclusivi reportage, alle interviste e anche alle vostre opinioni, pur mantenendo il nostro stile. Inoltre abbiamo già in programmazione tre pubblicazioni. La prima è il libro crudo & Felice, scritto dallo chef crudista Angelo Domaneschi (si veda pag. 19). A settembre saremo pronti con il terzo volume della collana Trantran per Enpa, con un ospite davvero particolare. A Natale, invece, vi presenteremo Con gli occhi del cane, un’inetnso racconto, scritto da Marzio Sala (educatore cinofilo) sul suo concetto di rapporto tra uomo e animale.
Il nostro grafico, il brillante Alberto Zanardo, sta terminando la nuova veste sia del sito, che avrà molti più contenuti multimediali, che della rivista. Le
La rivista uscirà 4 volte l’anno (fine Settembre, primi di Dicembre, fine Marzo, Giugno) ma con una tiratura di ben 50.000 copie e la sua veste nuova,
Solo gli stupidi rimangono fermi nelle loro posizioni. Qualcuno ha detto che per far restare tutto com’è bisogna stravolgere ogni cosa. Abbiamo fatto riunioni, mangiato tonnellate di pizza e bevuto prosecchi, tutti insieme, finchè non abbiamo, un giorno ritrovato la spinta, l’entusiasmo ed eccoci qui: pronti per il cambiamento. Nuova grafica, nuovi collaboratori, nuove scadenze nuovi libri e soprattutto un nuovo sito che unirà l’attività di Trantran Editore con quella di Trantran rivista.
in tinta con il sito. A fine settembre, inoltre, torneremo live con Monza For Animals III, ideata da Trantran, Enpa Monza e Fluon Art Laboratory, con la direzione artistica di Andy ( Fluon- Bluvertigo) e la collaborazione di molti artisti che credono nella causa animalista. Come vedete siamo molto entusiasti e carichi. Perché noi amiamo il nostro lavoro e teniamo duro, in barba alla crisi e a tutte le cose orrende che accadono nel mondo. Ringraziamo tutti, ma proprio tutti, i lettori che ci hanno scritto, fermati per strada, telefonato, ecc… per sapere del prossimo numero. Ringraziamo il tempo che si è schiarito, il sole che brilla. La natura che in primavera rifiorisce è il nostro esempio più lampante e coinvolgente. Grazie a tutti e Ben ritrovati. Trantran Editore
Sito Aggiornato di Continuo: www.trantran.net Rivista: 50.000 Copie - Giugno / Settembre / Dicembre / Marzo Monza for Animals III: SETTEMBRE 2014 Attività editrice: WWW.TRANTRAN.NET Per mandarci i vostri scritti, le vostre lettere, i vostri libri: direzione@trantran.net Per la pubblicità sul nostro sito e sulla nostra rivista: commerciale@trantran.net
Questi mesi ci sono serviti a rimettere a posto tutto ciò che avevamo lasciato indietro, a riorganizzarci, a ritrovarci. Sono serviti a pensare quale posse essere, se c’era, il futuro di Trantran Editore. Ci siamo presi una pausa di riflessione. Come nelle grandi storie d’amore, e quella di Trantran lo è, la distanza serve a fortificare gli intenti. E così è stato. Abbiamo fatto i conti non solo in banca, ma anche con la realtà.
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Clochart
Davide Van De Sfroos: Goga e Magoga Il bipolarismo del mondo. di Marta Migliardi | Foto di Francesca Fawn Masperi
Davide Van De Sfroos entra nella sala stampa gremita per presentare il suo ultimo songbook, Goga e Magoga. Non è a suo agio. Il mondo patinato, frivolo dei fan delle star del sabato sera e dei pennivendoli di un tanto a riga lo mettono a disagio. E’ allergico alla celluloide il poeta dannato, cantore per eccellenza dell’underground laghè e valligiano, visionario ma legato alla strada, raffinato ma attento alla realtà degli ultimi, autore di storie di un mondo minore, scritte tra carcasse di tir abbandonati, fabbriche dismesse, scheletri di capannoni industriali, vicoli bui, locali fumosi, motel di periferia, fiumi di montagne lombarde, lagune… lui costituisce un riferimento assoluto nella musica contemporanea.
La voce cristallina di Lesley Abbadini, così diversa dalla roboante interpretazione di Davide, conferisce una raffinata eleganza a melodie preziose, che, nella nuova veste, appaiono dotate di luce nuova. Questo album porta alla luce gli angoli più segreti e nascosti del mondo di Van des Sfroos, i suoi riferimenti reconditi. Un lavoro di valore assoluto. Bipolarismo, a livello vocale questo bipolarismo può anche essere visto come la collaborazione di Lesley Abbadini, che è la tua ‘ seconda voce nel disco’. Com’è nata questa collaborazione? «Una voce femminile che facesse uscire determinate sfumature è sempre stata ben vista, ho già collaborato con Tiziana Zoncada Roberta Carrieri . In questo caso, però, c’è stata una sorta di alchimia. Conosco Lesley da svariati anni e prima non si era mai parlato di collaborazioni. Lei ascoltava le mie canzoni silenziosamente e ci si sentiva sporadicamente. Poi arriva un punto in cui, per caso, le ho sentito fare la
seconda voce, sull’inizio di una mia canzone, registrata. In quel momento, in cui Roberta Carrieri cominciava l’avventura con il disco nuovo, io mi sono reso conto che volevo provare con Lesley. Scegliendo lei volevo proprio trovare la tinta che mi mancava per cogliere quella sfumatura più dolce e amorevole di determinate canzoni. Questo esperimento ha funzionato: risentendo il disco io non sento un’invasività, ma la parte femminile che io non posso fare; esempio lampante è nella canzone Infermiera! L’Alter Ego è lei. Ho trovato una voce femminile che si impasta perfettamente con la mia. Ho la sensazione di una vibrazione positiva, un po’ come era anche successo con Irene Fornaciari per la canzone che abbiamo cantato a Sanremo». Testimone Expo 2015 della nostra amata Lombardia: qual è il bipolarismo della Lombardia? «Il bipolarismo oggi come oggi è addirittura mondiale. Noi uomini la
mattina fotografiamo il sole, e poi buttiamo nel fiume i rifiuti. Noi non abbiamo più soldi ma consumiamo di più di quello che riusciamo a produrre. La Lombardia che lavora, si incazza, sta male se rimane con le mani in mano, che si proietta in costruzioni immense e poi il sabato e la domenica si ritrova in una cascina, che era quella del nonno, a dire : “ a chi come se sta ben…”. Questo, come dicevo, è un po’ un atteggiamento mondiale: noi doniamo i fiori al nostro destino e poi lo inseguiamo con un bazooka e gli spariamo alle spalle.» Davide Van De Sfroos si esibirà all’Ippodromo di Milano, il giorno 13 giugno.
Per info www.davidevandesfroos.com oppure www.ticketone.it
Con l’anima del suo demone nel cuore, osa, dove la macumba balla visionaria, il suo bipolarismo intellettuale. La mente partorisce anche da esperienze dolorose vissute e raccontate con la sua intelligente sincerità. Goga e Magoga è un rito pagano e, proprio perchè legato alla storia personale, alla figura e alla cifra del suo autore, costituisce un album difficile, ma è il peso specifico di Davide a scoraggiare una rilettura completa dei suoi testi, indulgendo all’utilizzo strumentale della parola-strumento, suono umano di una ritmica da difesa global dall’assedio acustico e non solo delle multinazionali. Anche per questo l’ultimo album del laghè di New Orleans rappresenta un atto di coraggio, oltre che un gesto di devozione verso il suo popolo, gli ultimi. Il suo gruppo di raffinato jazz da piazza nostrana, pur nel pieno rispetto della poesia e della metrica van de sfroosiane - decontestualizza l’album del poeta lombardo donandogli un’interpretazione quasi dionisiaca fresca e convincente. Quando va in scena il sabba postindustriale Goga e Magoga danza il ballo dell’officina onirica.
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TRANTRAN consiglia FLUON / domenica 22 giugno / “YEPP fest” Centro Allende - via mazzini 22 La Spezia https://www.facebook.com/musica.yepp.1?fref=ts
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Alla ricerca del Gatto Carlito #4
Bis
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Intorno.. a noi
di Francesca Fawn Masperi
di Kleit Bilali
Un gatto. Dovevo cercare un gatto. La sera precedente, in quel pub a Goncourt, quel gatto nero mi aveva riportato alla mente un sogno di due anni prima. Due mici tigrati si guardavano, e Parigi mi chiamava. Ora ero lì, dovevo solo agire. Ma come.. Cos’avrei dovuto fare..? Io, che mi ritrovo spesso a sapere cosa dovrei fare e aver troppa paura per farlo… Con questi pensieri in testa vivevo le giornate parigine. Si andava a mostre sempre nuove, si giocava a conoscere ogni giorno una via nuova della città, Il legame con le amiche italiane si rafforzava. Si, perché una cosa bella del vivere all’estero, lontano dalla famiglia, è che avendo bisogno di calore, i rapporti nuovi che potrebbero diventare importanti li capisci subito, e in fretta si crea un’altra famiglia.. Come se ci si conoscesse da una vita mentre ci si impara a conoscere.. Ognuna di noi portava avanti i suoi progetti, e le altre le davano una mano anche solo facendo sentire la propria presenza. Cecilia stava lavorando al suo percorso artistico unendolo a ciò che amava di più, la scrittura, e così aveva fatto nascere Voglio Restà, un blog che racconta di italiani che hanno scelto di partire, e a loro malgrado, di non tornare.. almeno per ora.. Un giorno per incontrare una ragazza che studiava danza a Paris 08, la seguii in un posto nuovo, a nord-ovest della città. Un centro sociale ci aveva detto la ballerina, un posto dove la gente balla.. Quando arrivammo non potevo nemmeno immaginarmi ciò che avremmo trovato… un posto immenso, una ex fabbrica luminosissima forse, piena di ragazzi e donne e uomini che ballavano musiche e danze diverse, in ogni angolo di questo spazio… si chiama Le Centquatre, e accoglie tutti i giorni gente che ha voglia di ritrovarsi. Offre una caffetteria grande e con wi-fi gratuito, spazio per lasciare i figli piccoli con ragazze competenti, una libreria, una falegnameria, spazi espositivi, un furgoncino pizza, e soprattutto…. Emmaus…. Il più bell’Emmaus di Parigi! … ok, Emmaus è un negozio che ha il concetto un pò della nostra Caritas… ma è di un’altra classe, senza offendere nessuno.. puoi portare oggetti ce vestiti che non usi più, che vengono rivenduti a prezzi bassissimi. E la qualità è… bè, è il vintage francese, immensamente sbalorditivo… sotto Natale, nell’Emmaus vicino casa, avevo trovato più paia di Manolo Blahnik originali a 90 euro….
Frugavamo, cercavamo, facemmo scorrere i vestiti… ma quella volta al 104, non tornai a casa con oggetti: lì, tra una stoffa e l’altra, una palla di pelo marrone tigrata si era fatta prendere in braccio, mi aveva messo una zampina tipo carezza sulla faccia, e si era fatta rapire. www.voglioresta.wordpress.com
Certe volte la musica ha bisogno di tempo per arrivare a noi, o magari siamo noi che abbiamo bisogno di tempo, per arrivare a ‘’lei’’. Cosi è stato per me. Un primo momento difficile, spizzicando le canzoni durante i viaggi in metropolitana con le cuffie all’orecchio, faticavo ad avvicinarmi ad essa, nonostante ascoltassi e riascoltassi le canzoni sentivo di esserle lontano, ero io l’anello debole della possibile catena d’unione... sapevo di essere troppo distratto da ciò che in quel momento avevo intorno. Intorno, appunto, è il titolo di quest’album, nei meandri del quale mi sono avventurato. E loro sono I Beltrami! Dato che l’inizio non era stato dei migliori, mi sono preso metà giornata di libertà dagl’altri impegni da dedicare a questa musica, preparandomi all’intervista con Giampiero. Quell’incontro è stato il momento che ci ha avvicinati, avvenuto durante un caloroso pomeriggio di fine maggio, circondato dal necessario silenzio in camera mentre lo stereo si prepara a far suonare ‘’Solo per essere noi’’ la prima traccia di dieci inserite. Appena iniziata la musica, ero dentro, ero suo, pervaso da una piacevole e vigorosa energia trasmessa dalla musica del violino, seguita subito dalla chitarra elettrica(o è lapsteel?!). Wow. Preso per mano e accompagnato in un vortice di emozioni e sensazioni, a sorridere timidamente, immaginavo di aprire le braccia e alzare la testa al cielo roteando su me stesso, forse l’ho fatto per davvero, intanto una telecamera che riprende si allontana lentamente in verticale.. Come fosse l’ultima scena di un film con il lieto fine. L’ho ascoltata tante volte. cit.«...io che mi emoziono ancora troppo spesso...», è una frase della seconda canzone, mi è rimasta in testa. Qui sono importanti le parole, è una conversazione, in cui ascoltare. ‘’Eureka!’’ è stato un viaggio, un volo d’uccello sulla città, sulla vita, come tale mi ha lasciato con molte domande... Vorrei ora essere in un club ad ascoltarli dal vivo, con tutta L’energia propria del palco e del pubblico, uno di fronte all’altro, piccoli tavolini in piedi intorno a persone
sedute, mentre camerieri eleganti portano da bere ai tavoli, la dolcezza del sassofono, la voce graffiante, davvero difficile dire chi accompagna chi. Questa era ‘’Primadì’’. Si susseguono ‘’Ganot’’ e ‘’Prima o poi’’ che mi hanno fatto rallentare il respiro, da masticare lentamente, mi provocano a prendermi un momento per me, mi siedo sulla poltrona e li seguo. Mi sveglia il suono acuto di una chitarra elettrica, sono entrato in un altro ‘’suono’’, un salto, una doccia fredda, fantastica. L’Essenza di me. L’Aquilone è fonte gioia, spensieratezza, nostalgia dei tempi di quando eravamo piccoli, che si ricordano volentieri: è così anche la canzone che prende in prestito il nome dal omonimo giocattolo, piacevolmente dolce, senza troppi zuccheri, in cui ti abbandoni al «planare come fossi un aquilone». ‘’Leggeri’’ mi ha lasciato senza parole, disarmato, timidi pensieri d’amore iniziano a farsi largo nella mente, quel poco che basta per farti scrivere un messaggio a qualcuno: Ciao, come stai? Penso a te. Fino a qui l’ascolto dell’album è stata un esperienza piacevole, dalle tonalità forti, morbide, ora graffianti e ora delicate, sempre composte in modo raffinato, sobrio, mostrando la forza di questi artisti: essere capaci di fare musica in grado di emozionare e trasportarti lontano...senza il bisogno di gridare per farsi sentire, senza l’urgenza del più alto, più bello, più grande, più... Quest’album, prima fatica de I Beltrami, è una fotografia che mostra quanto siano maturi e coscienti nel loro fare musica, cogliendo momenti della vita e mettendoli su cd, in un racconto con suoni e parole. Nonostante tutto, avevo l’impressione che mancasse qualcosa. In questo racconto di vita mi mancava quella parte di emozioni pensando a qualcuno/a, sempre presente a modo suo in ognuno, c’erano altre canzoni si, che parlavano di essa vagamente, ma non mi bastava. Cercavo l’amore, si. Desideravo ci fosse anche una canzone d’amore, dopo tutta questa
gioia ed emozioni, si sa, il cuore vola, cerca qualcuno, e sono stato accontentato. Grazie. ‘’Tu il mare’’ è una carezza sul petto, è un abbraccio stretto, è una ricerca...«insegnami a essere il vento che muove il mare...e a comprendere me»...meraviglia! Loro sono giovani, da settembre 2011 Beltrami è ufficialmente una band, nonostante non siano alle prime armi, e si sente. Composta da: Giampiero Jum (soprannome storico dato da un’amica in particolare, mi racconta) Troianiello (voce, chitarra), Pasquale Omar Caldarelli (chitarra), Carmine Franzese (chitarra), Mario Urciuoli (basso), Pasqule Rummo (batteria). ..Inoltre, in alcuni brani le sonorità sono impreziosite dalla partecipazione di Pasquale Ambrosio al sassofono, Giovanna Moro al violino e Roberto Angelini per lapsteel e voce. Un anno dopo l’uscita dell’album (Aprile 2013) arriva un’importante riconoscimento da un piattaforma musicale internazionale, Mtv, il 5 Maggio sono gli artisti della settimana per quanto riguarda Mtv New Generation! Intorno diventa il punto da cui riprendere la strada iniziata, per loro! Leggendo su loro Blog, a settembre può essere che ci sia qualcosa di nuovo, per noi! A presto.
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Terza Edizione del grande evento a favore degli animali
Idea: Monza for Animals nasce nel 2013 dal connubio tra il mondo dell’arte e della musica con quello degli animali. Creato da Trantran Editore e Fluon Art Laboratory, a sostegno dell’Ente Nazionali Protezione Animali, MFA ha l’obiettivo non solo di raccogliere fondi da destinare all’Enpa, ma anche e soprattutto di divulgare a livello culturale e sociale alcune tematiche legate al mondo degli animali e all’ambiente spesso taciute o sottovalutate da stampa, media e dalla popolazione stessa. Siamo dell’idea che informare, prima di tutto, sia il metodo più efficace per creare una coscienza che possa almeno scegliere se condividere o meno i valori di tolleranza, pulizia ambientale, atteggiamento corretto e non crudele verso tutte le forme di vita. Utilizzando come mezzi la musica e i libri ( per bambini e non), coinvolgendo molti artisti ( fumettisti, pittori, musicisti, cantautori, ecc..) siamo certi di poter raggiungere molte più persone, anche le fasce più giovani, per sensibilizzare tutti verso queste problematiche.
Monza For Animals I Si è svolto nel 2012. La campagna ( che vedeva la partecipazione di molti artisti, tra cui Aldo Baglio, Enzo Iacchetti, Andy, Tonino Carotone, ecc..) è cominciata nel Maggio 2012 con il video Pensaci 1 Minuto, video di sensibilizzazione sul tema della vivisezione (http://www. ilcittadinomb.it/videos/video/20703/?category=Cro ) Sempre nello stesso mese è stato presentato il primo libro della Collana Trantran per Enpa Osso e la Luna ( allegato 1). La commuovente storia ( vera) del cane Osso, salvato dall’amore delle volontarie del canile di Monza e infine adottato da una vera famiglia. Osso e La Luna, con le immagini di Andy ( Fluon), la grafica e l’impaginazione di Faber (Fluon Art Laboratory) e come autrice Anna Cerantola, responsabile del canile Enpa di Monza. Osso e La Luna è stato un grande successo editoriale e mediatico e ci ha permesso di spiegare anche ai bambini la sensibilità e il rapporto corretto da avere con un animale. Il tema trattato era l’abbandono. Monza for Animals I si è concluso il 7 Luglio presso l’Autodromo di Monza con un concerto a favore dell’Enpa che ha visto protagonisti: i Nomadi, Enzo Iacchetti, Irene Fornaciari, Tonino Carotone, Gruppo Corrente, Beatrice Antonioli, Jack Jaselli e molti altri illustri artisti del panorama indipendente.
Nel prato dietro la tribuna d’onore dell’Autodromo di Monza, 3000 persone hanno assistito allo spettacolo, gustando esclusivamente cibo vegetariano!
Monza For Animals II A giugno 2013 si è svolta la seconda edizione di Monza For Animals, preceduta dal video di sensibilizzazione sul tema della vivisezione: Tu puoi scegliere(https://www.youtube.com/ watch?v=L4k0NKkipLk ) che vede in campo anche artisti internazionali come Fernando Saunders ( bassista di Lou Reed) che è stato in anteprima sul sito de il Giorno. Il libro Dylan Dog & Botolo: incubo a Montiscuri ha visto la collaborazione della Sergio Bonelli Editore, da sempre grande sostenitrice dei diritti animali, nella figura di Sergio Marzorati, la sceneggiatura di Giovanni Gualdoni e i disegni di Sergio Gerasi, sempre con il tocco grafico di Andy e Faber Fluon. Un vero gioiellino che vede Dylan Dog e Botolo (il cane randagio che spesso accompagna l’indagatore dell’incubo nelle sue avventure) protagonisti della storia di Gilberto Geramani e Gloria Esposito, con l’introduzione del Presidente Nazionale dell’Enpa, Carla Ronchi. Una metafora fiabesca e adatta a tutte le età di quanto avvenne a Green Hills, quando liberarono dalle gabbie migliaia di beagle. Il libro ha venduto più di 3000 copie nei soli primi 4 mesi. Il 17 Giugno, si è chiusa la manifestazione con un concerto di grande impatto e qualità al Teatro Manzoni di Monza: Fernando Saunders (bassista di Lou Reed) accompagnato da musicisti di fama mondiale ha duettato con Andy, Morgan, Elena Rimoldi. Preceduto da i Lombroso, sempre accompagnati da Morgan, Lele Battista e Fabio Cinti.
Monza for Animals III work in progress… Per il 2014 Monza for Animals manterrà la stessa filosofia: molta promozione, far parlare la gente delle problematiche legate al mondo animale e all’ambiente anche grazie a testimonial e artistic he realmente credono in questa causa. Il concerto si terrà nel mese di Settembre (tenetevi aggiornati su www.trantran.net), sotto la direzione artistica di Andy (Fluon) e preceduto da una campagna sociale e il terzo libro della collana Trantran per Enpa. Trapelano già alcuni illustri nomi… ma per il momento vi non vi diciamo ancora niente… Vi aspettiamo a Settembre
“La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.” M. K. “Mahatma” Gandhi (1869-1948).
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IN CUCCIA
Maxi sequestro di conigli. E 20 sono al canile di Monza! Centosedici conigli detenuti in condizioni di grave maltrattamento. Questo si sono trovati davanti le guardie zoofile dell’OIPA di Milano, intervenute in seguito a una segnalazione in un allevamento abusivo a Cernusco sul Naviglio (MI). Un vero e proprio lager, non si può spiegare altrimenti il piccolo locale privo di luce e aerazione, in cui l’aria era irrespirabile a causa delle esalazioni di feci e urina, presenti ovunque in grande quantità. Il video girato dall’OIPA (http://www.guardiezoofile.info/2014/milano-conigli.html) può dare un’idea dello squallore in cui vivevano. Gli animali, destinati alla macellazione, erano tenuti in gabbie totalmente metalliche, compresa la pavimentazione, impilate le une sulle altre, così piccole da impedire agli adulti di cambiare posizione, mentre i cuccioli erano ammassati con le mamme. Molti conigli sono affetti da otite e hanno acari nelle orecchie o patologie respiratorie. Il proprietario è stato denunciato per maltrattamento di animali e detenzione in condizioni non idonee e produttive di gravi sofferenze, e tutti gli esemplari (originariamente 87 ma poi diventati 116 con le inevitabili nascite) sono stati posti sotto sequestro. L’ENPA di Monza ne ha ritirati 20, quelli più raffreddati, ora in cura antibiotica. Appena sistemati nelle conigliere presso il rifugio di via Buonarroti, hanno cominciato a saltellare, si sono sdraiati, rotolati, hanno assaggiato per la prima volta nella loro vita delle verdure fresche. Erano uno spettacolo davvero! Cerchiamo per loro famiglie che li possano ospitare in affido giudiziario in attesa della sentenza, che possono essere anche, in via eccezionale data la situazione di emergenza, anche fuori provincia. Per gli altri 96 OIPA cerca anche stalli provvisori: basta anche una conigliera in una stanza tranquilla della casa. Sono conigli docili di taglia XXL e che dovrebbero vivere liberi per casa in una situazione normale. Ma questa è una situazione di emergenza e anche il solo trasferimento in una conigliera nella quale riescano a sdraiarsi e in un ambiente salutare, purché uno stallo provvisorio, va benissimo. Per info: per disponibilità di stallo a Monza e limitrofi: selvatici@enpamonza.it (ENPA Monza fornirà conigliera e assistenza veterinaria). Per disponibilità fuori provincia, adozioni e ulteriori informazioni: guardiemilano@oipa.org
Intervento “In Notturna” per salvare un cane Erano già le 23.30 di domenica 18 maggio quando arriva in ENPA una segnalazione da parte della tutrice di una colina felina monzese. Un volontario del gruppo anti-maltrattamento, intuendo la gravità della situazione, si reca immediatamente sul posto. Su un terreno edile nel quartiere San Fruttuoso di Monza un cane maschio, di taglia medio-piccola, aveva legata al collare una tanica (vuota) più alta di lui che ne impediva il movimento. Il povero animale, cercando di liberarsene, si era incastrato in un foro della recinzione, riuscendo a uscire con il corpo mentre la tanica era rimasta bloccata dall’altra parte. Il volontario ha allora chiamato la Polizia di Stato e richiesto l’intervento dell’ASL. Dal momento che l’animale risulta privo di microchip, l’ENPA ha proceduto a una denuncia contro ignoti per maltrattamento e abbandono e seguiranno indagini per risalire al responsabile. Ferry - così è stato chiamato - ha circa quattro anni, è in buone condizioni di salute e attualmente è ospitato al canile di Monza di Via Buonarroti 52 in attesa di essere adottato.
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Pendolare
Verdissimo
Caro Dumbo, ti scrivo
Una casa tutta verde di Elena Gorla
di Juri Casati
degli atti di vandalismo, e poi alle prime condanne per questo tipo di reato, e più d’un responsabile è stato chiamato a risarcire il danno prodotto andando a pulire il muro che aveva imbrattato. Arriverà anche il tuo turno, Dumbo. Tutti questi interventi non hanno tuttavia sortito gli effetti sperati: il numero di graffiti è solo leggermente calato, e anzi la città di Milano oggi è diventata meta di writer provenienti un po’ da tutta Europa – un poco onorevole primato turistico in vista dell’Expo – che si introducono nei suoi depositi per imbrattare i treni del metrò e delle ferrovie, attività per la quale nutrono una sinistra predilezione spiegabile forse solo con il fatto che un’opera eseguita sulla fiancata di un treno viaggia poi per centinaia di chilometri e diventa quindi un’opera itinerante.
Caro Dumbo, sto viaggiando in treno assieme a molti altri passeggeri. È una bella mattina di aprile, ma siamo quasi al buio perché l’intera fiancata del treno, finestrini compresi, è completamente coperta da un enorme graffito che non ci permette di godere direttamente della luce primaverile di questi giorni, ma che ci obbliga ad accontentarci solamente di quella sua porzione che riesce a filtrare dallo strato di vernice spray colorata che ricopre i finestrini e che produce un effetto cromatico surreale, come se ci trovassimo sotto a un rosone in una chiesa – dato che veniamo illuminati da una luce un po’ verde, un po’ gialla, un po’ rossa a seconda dei colori del graffito – e non ci trovassimo invece in un vagone ferroviario. Non conosco i nomi dei responsabili del misfatto. Mi rivolgo quindi a te, Dumbo, che sei il più famoso writer sulla piazza, e ti presento a chi non è esperto di queste cose. Dumbo, cari lettori, non è solo il simpatico elefante partorito dalla mente di Walt Disney, ma è anche il nome scelto da un ignoto writer, che appunto utilizzando la sigla «Dumbo», in questi anni ha marchiato, con lettere sguaiate, edifici e mezzi pubblici di tutta Milano e provincia.
Sì, Dumbo, le tue scritte – e le scritte simili alle tue – le abbiamo viste tutti. Il tuo nome è un marchio che segna un territorio e che sembra dire «Dumbo è passato di qua». Oltre a ciò però c’è ben poco. Di Bansky – il più grande street artist del mondo, noto anche per il forte contenuto etico e politico delle sue opere, oltre che per la padronanza del mezzo espressivo veramente invidiabile – ce ne uno solo, mentre le opere della maggior parte degli altri writer fanno invece quasi sempre pena, se si eccettua qualche raro caso. Per tentare di risolvere il problema, e Dumbo tu lo sai benissimo, sono stati sperimentati diversi tipi di intervento. Rete Ferroviaria Italiana e il Comune di Milano hanno per esempio provato – ne abbiamo parlato anche su queste pagine un paio di anni fa – a incanalare il furore grafico che pervade certi writer, come te, mettendo a disposizione appositi spazi su cui potessero sfogarsi e sbizzarrirsi. I promotori di tali iniziative hanno allo stesso tempo anche intensificato l’opera di pulizia delle carrozze ferroviarie e dei muri imbrattati, i cui costi ovviamente ricadono sulla collettività. Le autorità hanno d’altro canto messo in atto una serie di controlli specifici che hanno consentito di arrivare alle prime identificazioni dei responsabili
Caro Dumbo, parliamoci chiaro: il comportamento tuo e dei tuoi sodali non è un fenomeno isolato, ma deve essere necessariamente inquadrato in una situazione di diffuso malcostume, che nei confronti dei treni e dei mezzi pubblici è addirittura dilagante: si va dal parlare ad alta voce al cellulare, un peccatuccio veniale, all’incaponirsi a salire prima che le persone siano scese; dal non pagare il biglietto agli episodi di vandalismo, tra i quali va inserito anche il tuo comportamento e il comportamento di quelli come te. Caro Dumbo, forse però non sai che Walt Disney, il tuo creatore, aveva una singolare passione proprio per i treni: da giovane vi aveva lavorato a bordo e da vecchio si era fatto costruire una piccola ferrovia personale nel parco della sua villa. E forse non sai neanche che in una certa notte del marzo 1928 – in una situazione di scarsa luce come quella che, per tutt’altri motivi, stiamo sperimentando anche noi in questo momento – e proprio a bordo di un treno, Walt Disney salvò la propria azienda dal fallimento inventando l’immortale Topolino, un personaggio senza il quale oggi il nome Dumbo non significherebbe proprio nulla. Cordialmente tuo Juri Casati
Spesso amiamo le piante, il verde e la natura, spendiamo il nostro tempo libero all’aperto e trasformiamo con amore le nostre case in piccole giungle verdeggianti per il piacere di portare un po’di natura anche fra le mura domestiche. Sicuramente il verde in casa è un elemento di grande appagamento esistenziale ed estetico, tuttavia avere una casa realmente “tutta verde” richiede ben altro. Una casa verde deve, infatti, essere in primis una casa ecologica. Sicuramente pochi di noi hanno la fortuna di abitare in case costruite in bioedilizia ed esenti dalle principali sostanze tossiche presenti nella grandissima maggioranza delle abitazioni. Tuttavia, al di là della tecnica di costruzione adottata, la gran parte dei veleni che quotidianamente assumiamo si annida proprio nei nostri gesti quotidiani. Formaldeide, metalli pesanti, ftalati, solo per citarne alcune, sono sostanze tossiche (per l’uomo, per gli animali e per l’ambiente in generale) presenti un po’ ovunque negli oggetti di uso comune, dai mobili alle creme, dai saponi ai prodotti per la pulizia domestica: laviamo i piatti, puliamo i vetri, ci facciamo una doccia, ci laviamo i denti… ognuna di queste azioni contribuisce a inquinare, noi stessi e l’ambiente. Un circolo vizioso che non sembra, a prima vista, lasciare via d’uscita. In realtà, una via d’uscita c’è ed è semplice ed anche economica. La sola grossa difficoltà è accettare di cambiare le nostre radicate abitudini di vita che ci portano a ricercare un’infinità di “prodotti specifici” per ogni singola esigenza: pulire il lavandino, lucidare uno specchio, fare il bucato, fare la doccia. Sempre un prodotto diverso per qualsiasi cosa si faccia. Eppure non è sempre stato così. Una volta, giusto per fare un esempio fra tanti, le lavandaie ottenevano bucati bianchissimi, profumati e freschi anche senza l’uso dei detersivi “moderni”. Esistono ingredienti usati per secoli, completamente biodegradabili perché naturali, che sono da sempre preziosissimi alleati per la cura e l’igiene della persona e della casa. Limone, aceto, bicarbonato, sapone naturale tipo Marsiglia, oli naturali ed
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oli essenziali sono prodotti sufficienti a garantirci una perfetta pulizia e igienizzazione della casa e un’igiene personale delicata ed efficace. Bastano pochi elementi per creare detergenti per la casa ottimi, naturali ma soprattutto economici. Vediamo quali e come utilizzarli. Il bicarbonato è un ingrediente fondamentale: antibatterico e antiodorante. Si può usare diluito in acqua, anche con l’aggiunta di aceto in uno spruzzino per essere utilizzato quando necessario al posto dei tradizionali prodotti a base di candeggina o lisoformio (non più di 96 grammi per litro in acqua calda ma non bollente). Si può usare anche puro, cosparso sui sanitari con dell’aceto per pulire, sgrassare e rimuovere le incrostazioni di calcare (attenzione perché la polvere pura è lievemente abrasiva sulle superfici smaltate) oppure mischiato con l’acqua, da usare sulla spugna: in questo modo è perfetto per pulire le pentole bruciacchiate. Un’altra sua grande qualità è la capacità di eliminare i cattivi odori: sparso nella lettiera del gatto o sul fondo del bidoncino della spazzatura “umida”, in una ciotola in frigorifero, nella scarpiera, oppure per lavarsi le mani, dopo avere maneggiato aglio, cipolla, pesce, ecc. Aggiungendone, invece, mezzo cucchiaino all’acqua dei fiori recisi se ne prolunga la durata mentre un cucchiaio sciolto nell’acqua di lavaggio di frutta e verdura serve per disinfettare gli alimenti. L’aceto è un ottimo anticalcare e un buon detergente e igienizzante, perfetto per sgrassare, disinfettare e deodorare. Può essere usato per pulire frigoriferi, forni (usato insieme al bicarbonato), pavimenti (mescolato con l’acqua), al posto del brillantante nella lavastoviglie, lasciato agire una notte sulle rubinetterie (magari imbevendo un po’ di carta da mettere sull’incrostazione o creando una crema con l’aggiunta di bicarbonato) per togliere il calcare, diluito con acqua per pulire vetri e cristalli, nel bucato come ammorbidente e fissativo dei colori (attenzione però a non usare su tovaglie macchiate perché ovviamente fissa anche il colore delle macchie).
Gli oli essenziali oltre all’evidente azione profumante hanno anche molte proprietà antisettiche e disinfettanti. Cannella e chiodi di garofano sono fra le essenze con potere antibatterico più forte ma anche gli oli di agrumi, lavanda, timo, tea tree, salvia, solo per citare alcune fra le più note, hanno un elevato potere disinfettante. Quanto alle basi saponate utilizzate per bucato, cucina e pulizia della persona possono essere tutte sostituite con sapone 100% naturale tipo Marsiglia. E’possibile usare il pezzo di sapone direttamente sulla spugna o preparare delle soluzioni da conservare pronte all’uso servendosi di quello in scaglie da sciogliere in base acquosa. Per l’idratazione di del viso e del corpo gli oli naturali, magari con l’aggiunta di oli essenziali idonei, sono una soluzione indicata ad ogni tipo di epidermide o di problematica cutanea: l’olio di sesamo, ad azione purificante ed equilibrante è indicato per le pelli grasse, quello di nocciola viene assorbito rapidamente senza ungere e ha proprietà tonificanti, quello di mandorle è molto delicato ed ha proprietà calmanti, perfetto quindi per i bambini e dopo la depilazione, il germe di grano è un ottimo antiossidante e conservante per le creme fatte in casa, è elasticizzante e compensa gli inaridimenti dovuti al vento o alla calura, l’avocado è molto grasso, perfetto per pelli secche e ricchissimo di vitamine (a, b, d, k, e). Insomma, avere una casa tutta verde ed essere noi stessi più verdi e puliti è semplice, basta volerlo, provando ogni giorno, mano a mano che si termina un prodotto, a non acquistarlo più, sostituendolo con uno degli ingredienti naturali di cui si è parlato, magari in unione fra loro. Per una maggiore conoscenza degli argomenti qui trattati, per ricette fatte in casa e per una sintesi di dossier ufficiali relativi alle presenze tossiche nei prodotti per l’igiene si consiglia la lettura di Eco Manuale di casa, guida pratica di ecologia domestica (scritto da Ornella Navello ed edito da Edizioni Cosmopolis), come dice il titolo stesso una guida puntuale ed ecologica per la gestione della casa.
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Altrove
Il Veliero ONLUS L’isola di Pemba: 2500 mattoni e la magia Vo Duu
Hanno conquistato la giuria popolare, al Festival “Beppe Occhetto” di Alba in Piemonte, per la loro capacità di integrare attori diversamente abili e studenti delle scuole superiori di Monza e Brianza, garantendo allo spettacolo una perfetta riuscita.
di Marta Migliardi
Il Veliero Onlus di Monza ha così conquistato il Primo premio della Giuria popolare con l’opera “Nuovi Maestri” con la regia di Enrico Roveris sbaragliando sei compagnie venute da tutta Italia.
Quando mi hanno chiesto di girare un reportage durante il mio viaggio a Zanzibar ho esitato un istante. Non volevo fare i soliti filmati di bambini che ti rincorrono in spiaggia chiedendoti caramelle. Certamente la povertà in quelle zone esiste, ma considerando l’Africa nel suo complicato
Dopo il terzo posto di Trani e il gruppo teatrale formato da 24 attori ha fatto di più trionfando il 26 aprile scorso. La compagnia teatrale, che calca le scene da oltre 10 anni, ha rappresentato nella cittadina piemontese la storia di ex compagni di scuola che si ritrovano dopo 20 anni a commemorare il loro professore di liceo e raccontare al figlio chi era suo padre. “Siamo stati ampliamenti soddisfatti. Il nostro scopo era quello di far vedere al pubblico un teatro che non facesse distinzioni tra chi è diversamente abile e chi non lo è. Eravamo l’unico gruppo integrato e siamo stati premiati perché siamo riusciti nell’intenzione” ha spiegato il presidente dell’associazione Mario Battaini.
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assesto geopolitico, l’Isola di Pemba e la più conosciuta vicina, Zanzibar, fortunatamente non sono certo le prime in classifica in quanto a miseria. Non che mi piaccia fare classifiche in questo senso, intendiamoci.
Reportage completo e video su: www.trantran.net
Il Veliero onlus continuerà a portare l’opera nei teatri della provincia monzese. Prossimo appuntamento l’8 giugno alle ore 21 a Villasanta.
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Raccontiamoci
CRUCIVERBA
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Crudo & Felice L’incontro che ha reso possibile la realizzazione di questo libro è nato, come spesso accade, da una somma di casualità. Esistenze che si sono intrecciate nel momento giusto, quegli incontri che sembrano essere, in fondo, programmati da una vita intera. Tra l’autore e Chef Angelo Domaneschi, il collaboratore e Orto Maker Felice Previtali e la casa Editrice c’è stata subito una sintonia d’animo e di intenti, analogie caratteriali e filosofiche. Non vi annoierò con inutili parole, sappiate solo che Crudo & Felice è molto di più di un libro di ricette e che se imparerete a curare il vostro corpo, tramite l’alimentazione, scoprirete come l’anima ne trarrà giovamento.
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Forse il crudismo vegano vi sembrerà un approccio estremo ma, se ci riflettete, qualche anno fa si parlava molto meno anche del vegetarianesimo e ora, invece, a livello mondiale è in atto un grande processo di rinnovazione e consapevolezza nei confronti di chi decide di non mangiare carne, di non nutrirsi di cadaveri. L’unica arma che abbiamo per farci sentire da chi ci comanda è saper veicolare ed utilizzare i nostri consumi secondo la nostra etica. Se fino a qualche anno fa nei ristoranti erano rare le alternative vegetariane, ora tutti i ristoratori si stanno adeguando a questa tendenza di consumo. Lo stesso speriamo che accada verso il veganesimo e, perchéno?, verso il crudismo. Perché mangiare crudista e vegano, come avete letto, non significa per forza rinunciare al sapore o a piatti sfiziosi, al contrario ci sono molte più alternative di quello che pensiamo! Sfatate il falso mito che chi è vegano mangia solo sedano e carote crude e anche quello che vogliono farvi credere, ovvero che vi mancherà l’apporto proteico: niente di più fasullo, la natura ci offre tante proteine vegetali! Io sono vegana, ma non crudista!
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Mangiare crudo mi sembrava un po’ esagerato, in fondo non nuocevo a nessun animale e neanche all’ambiente (non fomentando gli allevamenti intensivi). Allora ho domandato allo Chef Angelo: Ma perché dovrei diventare crudista? E lui mi ha risposto con una domanda a sua volta: E tu perché sei vegetariana? Perché amo gli animali e non sopporto di vederli soffrire. Quando trasporterai l’amore che hai per gli animali verso te stessa, allora forse diventerai crudista. Siamo un po’ in anticipo sui tempi? Ci piace osare e ci piace sperare concretamente.
Crudo & Felice Di Angelo Domaneschi Con introduzione di Felice Previtali A breve acquistabile su www.trantran-editore.it e nelle migliori librerie.
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Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare tempo (Henry Ford, imprenditore statunitense)
Dove Trovare la Rivista Viene distribuita tramite hostess la mattina dell’uscita nelle stazioni ferroviarie di Monza, Lissone, Arcore, Desio, Meda , Seregno, Seveso e presso la fermata MM di Cologno Monzese/Brugherio Nelle 13 sedi presenti sul territorio provinciale di APA Monza e Brianza Confartigianato Imprese Monza via GB Stucchi, 46 Carate Brianza via Matteotti, 19 Cesano Maderno via Matteotti, 16 Desio via Garibaldi, 258 Giussano Largo Europa, 7 Lissone via San Rocco, 97 Meda viale Francia, 15 Muggiò via I° Maggio ang. via San Rocco Nova Milanese via Berlinguer, 2 Seregno via Rismondo, 28 Seveso via Solferino, 16 Triuggio viale Rimembranze, 3 Vimercate via Ronchi, 12
Bar La Piazzetta via San Bernardo, 5 - Carate Brianza EXPO Cafè via E. Toti, 41- Carate Brianza Vista Caffè via John Kennedy, 2 - Correzzana Tennis Concorezzo via Libertà, 1 - Concorezzo Enoteca Brambilla via C. Cattaneo, 57- Lissone Bar Borgo Caffè via Bergamo, 9 - Monza Buffetti c.so Milano, 38 - Monza Info Point Comune di Monza Piazza Roma - Monza Speedy Bar via Appiani, 22 - Monza Tabacchi Ambrosini piazza Carducci, 2 - Monza Turné trattoria e bistrot via Bergamo, 3 - Monza Edicola Enrico via Cavour, 12 - Seregno Osteria dei Vitelloni via Garibaldi, 25 - Seregno Panificio Corti via Garibaldi - Seregno Studiofluido via Leonardo da Vinci, 30 - Seregno
Tambourine via C. Tenca, 16 - Seregno Bar Boulevard viale C. Battisti, 121 - Vedano al Lambro Ottica Mottadelli via Preda, 13 - Verano Brianza Panetteria Duca via IV Novembre, 33 Zoccorino (Besana) Cosval via Porta D’Arnolfo, 87/89, Biassono Edicola Di Enrico Giannone, via Monte Amiata, Monza ( zona Triante) Clinica del sale, via Sempione 13/g, Monza. Buoni come il pane, Via de Leyva, 11 Monza In tutte le biblioteche Comunali di Monza e in tutte le biblioteche locali della rete provinciale Brianza Biblioteche. … e inoltre presso principali bar, parrucchieri, studi medici di base dei comuni di Monza, Vedano al Lambro, Lissone, Desio, Seregno, Brugherio
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