#Win Win
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I PR0TAGONISTI
Topseller
pagine 20-21
Grande Nord Come saremo tra vent’anni...
L’intervista: Andrea Mele Ritratto
Daniela Panetta OTA Viaggi
Trent’anni guardando avanti
Fondo
di garanzia
tutto da rifare?
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EDITORIALE
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Toti Piscopo Da oltre 36 anni ininterrottamente alla guida della Logos srl Comunicazione e Immagine, società tra le più virtuose che si è sempre occupata di turismo in un sistema integrato di comunicazione e marketing, articolato in gestione di campagne pubblicitarie, organizzazione di eventi, uffici stampa e pubblicazioni online e su carta. Pioniere nell’editoria turistica online con Travelnostop.com, ha da sempre puntato sul sistema coordinato e integrato di comunicazione, contribuendo a sviluppare azioni sinergiche e di sistema pubblico-privato. In questo contesto, si inserisce Travelexpo - Borsa Globale dei Turismi, la cui XXII edizione si svolgerà in Sicilia dal 3 al 5 aprile al Resort Village Città del Mare di Terrasini, nell’area metropolitana di Palermo.
in Win è il business in cui tutti vincono. Nel linguaggio anglosassone è WinWin l’accordo che porta il giusto vantaggio a tutti i contraenti, perché – per dirla in italiano – gli affari si fanno in due. Mai come ora la filiera del turismo organizzato ha avuto bisogno di relazioni di questo tipo, per offrire un’immagine di solidità, trasparenza e affidabilità, per conquistare un pubblico più vasto, ritrovare le quote di mercato passate al web e anche quelle mai transitate in agenzia. Sembra un sogno, un’utopia. E invece secondo noi una filiera così, pacificata e solidale, è un obiettivo verosimile verso il quale lavorare insieme per aggiustamenti progressivi. A un obiettivo così importante serve una buona comunicazione, che sia intensa, trasparente, creativa e costruttiva. Insomma un dibattito forte e coraggioso. Per questo Travelnostop.com lancia il nuovo progetto #WinWin, che integra comunicazione ed eventi un’unica piattaforma a disposizione della filiera del turismo organizzato, su tutto il territorio nazionale.
Travelnostop: progetto #WinWin
Questa di vincere insieme è la missione che Logos Comunicazione & Immagine si è data 36 anni fa, scegliendo di dedicarsi al turismo. Erano anni di grande slancio: la ricettività in escalation, mentre le agenzie vivevano forse con qualche disagio l’evoluzione dei tour operator, con sempre nuove mete e rotazioni charter. Poi, smentendo ogni Cassandra, la distribuzione ha superato lo choc del web e vive una seconda giovinezza. Gli italiani riscoprono il turismo organizzato e i suoi professionisti. Logos Comunicazione e Immagine continua a lavorare per questi professionisti nella comunicazione, nel marketing e sull’intero territorio nazionale con i Travelexpo Roadshow, che sono una costola di Travelexpo, Borsa Globale dei Turismi, l’unica del turismo B2B in Sicilia. Oggi raccogliamo una nuova sfida, in controtendenza: Travelnostop.com, che è stato il primo portale di informazione turistica online, debutta nel mondo dell’informazione su carta, con il mensile Travelnostop #WinWin, questo che state leggendo. Per raccontare i protagonisti e gli eventi con contenuti originali e con identica attenzione per outgoing e incoming. Sfida non facile ma possibile. Comunque noi ci siamo, oggi come ieri.
Travelnostop #winwin | 9 ottobre 2019 numero zero
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IL PROGETTO
#WinWin, cosa è È un mensile cartaceo. Perché a noi la carta piace: è un oggetto concreto che rimane, che si legge con comodo anche dove non c’è campo, talvolta si conserva perché le immagini stampate hanno un valore diverso, e perché ci sono cose che può valer la pena di rileggere, prima o poi.
LE RUBRICHE L’aria che tira: parlano agenti di viaggi, esperti e fornitori; segnali da tutta la filiera, su un tema che preme a tutti. #WinWin pills: buone notizie di buon senso, Win Win di ogni tipo.
È un mensile online. Con una flip edition: una versione digitale sfogliabile con pubblicità interattiva, sempre su travelnostop.it e spedita per email ai 20mila abbonati a Travelnostop e alle sue 21 edizioni regionali.
TravelExpo Roadshow: sono i nostri eventi commerciali, prossimi e passati, cronache e immagini
È Travelexpo Roadshow. La serie di eventi commerciali che raggiungerà tutto il territorio nazionale, in nuovi format nati dall’ascolto costante delle imprese e dei professionisti. Per costruire ancora business Win Win.
#WinWin people: chi fa cosa, chi viaggia dove, racconti lampo a due o tre voci, tra la gente che ce la mette tutta.
#WinWin sono le notizie sul sito e nella newsletter di Travelnostop, che annunciano novità e approfondimenti su cartaceo e sfogliabile.
Il ritratto: umano, umanissimo, del professionista. L’uomo o la donna oltre le apparenze, oltre la divisa.
#WinWin è la pubblicità che annuncia e informa, che incuriosisce senza mai disturbare la lettura online. Anche in formati non convenzionali. Win Win è la squadra di Travelnostop, giornalisti e organizzatori di eventi, potenziata con l’ingresso di nuovi professionisti di lunga esperienza. A vostra disposizione.
L’intervista: professionisti, visionari, creativi, provocatori di ogni tipo. #WinWin politica: per dare voce alla filiera, e a chi si batte per difenderla.
#WinWin, come è
#WinWin eventi: organizzati da agenzie, fornitori, network. La cronaca, chi c’era, tante foto, i commenti.
Gli eventi di Travelexpo Roadshow saranno leggeri, formativi, produttivi e anche divertenti, premianti per tutti, fornitori e agenzie sul territorio.
#WinWin test: prove di prodotto raccontate dai professionisti.
La rivista darà voce ai professionisti di tutta la filiera, agenti di viaggi, network, operatori e fornitori, rappresentanze politiche e sindacali. Un giornale di interviste, cronache, commenti e opinioni, attento ai mercati internazionali, testimone di tendenze e innovazione, di tensioni e polemiche, dello slancio e dell’impegno delle persone.
Topseller: il prodotto che vende, notizie, commenti, informazione commerciale.
#WinWin sarà la piattaforma del pensiero laterale, quello che può sembrare folle perché trova soluzioni su percorsi non convenzionali. Sarà la piattaforma della passione che cambia in meglio il corso delle cose.
#Win Win parlerà di voi, della bella gente del turismo
#WinWin vuole dare voce anche tutti coloro che non parlano, magari per stanchezza e scoramento, come in politica anche in questo mestiere del viaggiare e far viaggiare. Non ci preme tanto di dare le notizie, che tutti riceviamo da mille fonti in tempo reale, ma di intravedere gli sviluppi che le notizie innescano sul mercato. Non tanto il prodotto, che vi raggiunge in mille circolari, ma le idee originali e innovative per far felici i clienti più curiosi ed esigenti. #WinWin parlerà di voi e della vostra vita, della bella gente del turismo, che fa di un semplice business una vera e propria missione di felicità.
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Travelnostop #winwin | 9 ottobre 2019 numero zero
#WinWin tailor made: idee originali e inedite per gli individuali e i gruppi. Nulla da catalogo. #WinWin International: tutto sul trade, come si lavora sugli altri mercati. #WinWin story: le agenzie che crescono, che realizzano idee; storie di networking, di sfide vinte. #WinWin primo piano... quel che cambia le carte in tavola, eventi, persone. La politica, la polemica, per capire e fare chiarezza, in cerca di soluzioni. Parola di cliente: interviste ai clienti, divertenti o polemiche, gratificanti. #WinWin gadget: i più divertenti, le ultime novità da offrire ai clienti che valgono, perché parlino di noi.
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IN QUESTO NUMERO
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I PROTAGONISTI
L’INTERVISTA
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7 L’ARIA CHE TIRA
Fondo di garanzia... tutto da rifare? Astoi eThomas Cook: Filippetti precisa...
Costa Smeralda, la felicità in simultanea: Costa Crociere costruisce il futuro
RITRATTO
Andrea Mele Mappamondo
TOPSELLER
Il Grande Nord
34 18 #WINWIN POLITICA
A Roma l’incontroprovocazione indetto da #advunite
Notizie e segnali di buon senso
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14 #WINWIN PILLS
Daniela Panetta, «tenace, testarda, appassionata»
TRAVELEXPO
#WINWIN EVENTI
Il calendario dei OTA Viaggi Travelexpo Roadshow festa per i trent’anni
#WINWIN GADGET
Must-have di viaggio da regalare ai clienti
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L’ARIA CHE TIRA
Fondo
di garanzia
tutto da rifare? I prezzi delle polizze nel 2020 malgrado tutto non dovrebbero aumentare: è la buona notizia che riceviamo dagli assicuratori in questa prima inchiesta de L’ARIA CHE TIRA, sulle coperture per insolvenza e fallimento.
L’inchiesta era appena al via quando Thomas Cook ha scosso la ?iliera globale: la prova che il rischio nel turismo c’è, e diversamente da quel che si stimava all’inizio può essere anche molto importante.
Qui da noi in meno di due anni i default Balkan Express, InViaggi, Metamondo, Amandatour, e sono saltate anche alcune agenzie. L’abolizione del fondo di garanzia nazionale ha dato vita a fondi associativi di ogni sigla e a numerose soluzioni assicurative. Ma le agenzie vivono male questo obbligo di legge con l’impressione, ci dicono alcuni, che non basti a tutelare i loro clienti.
I tecnici segnalano criticità che che af?iorano qui e là nel panorama delle coperture. La sensazione è che ci sia molto da rifare. Per non trovarsi una volta o l’altra come l’audace skydiver in copertina, la ragazza che pensa al make-up mentre precipita nell’aria a 5mila metri da terra. Travelnostop #winwin | 9 ottobre 2019 numero zero
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L’ARIA CHE TIRA
Per un fondo serio sarei pronto a pagare, attendo proposte Pino Colicchio
TV TRavel, Senago, Milano
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fondi di garanzia che abbiamo ora non hanno senso. Sono nati come business per le compagnie di assicurazione, sempre che lo siano ancora. Per noi sono solo un obbligo ma di certo non sono una garanzia per il cliente finale. L’iter burocratico delle coperture in Italia segue il ritmo dei tribunali fallimentari, prima dei rimborsi possono passare anni. Mentre tu agente che hai riprotetto il tuo cliente per il fallimento di un operatore o di un vettore aereo non rivedrai mai più i tuoi soldi. Perché la responsabilità è prima di tutto tua, anche da intermediario. «Però intanto i fondi di investiento supportano certe operazioni opache che svuotano la cassa dalle aziende, mettono tutti in strada e poi scaricano sul fondo o le assicurazioni la copertura dei passeggeri traditi. I fallimenti ricadono comunque su di noi, e non c’è
soluzione per le insolvenze, che in questo mestiere sono in agguato anche per aziende sostanzialmente sane e serie. Mi piacerebbe un fondo di garanzia che copra i miei clienti da qualsiasi fallimento, anche dei fornitori di servizi, di vettori aerei e alberghi ai quali la legge non impone alcuna copertura. Per questo spenderei volentieri, sono aperto a qualsiasi proposta».
Lo tsunami su Mondo Vacanze, siamo una categoria debolissima... Laura Sivilotti
Legnone Tours, Colico, Lecco
«P
er il fondo io spendo una cifra ragionevole, perché ho trattato… – dice Laura Sivilotti, Legnone Tours di Colico – ma mi ha molto colpita quel che è successo qui da noi a Mondo Vacanze… un foglio sulla serranda per dire che “il fondo di
Astoi e il terremoto Thomas Cook: il presidente precisa La deflagrazione di Thomas Cook non ha precedenti nella storia del turismo organizzato, lo choc ha scatenato a caldo anche qualche malinteso lungo la filiera, probabilmente inevitabile. Abbiamo chiesto un chiarimento al presidente Nardo Filippetti. l commento rilasciato la scorsa settimana – ci scrive il presidente di Astoi – quanto ai possibili effetti del fallimento Thomas Cook sul mercato e sulla filiera del turismo organizzato, è dovuto al fatto che, nell’immediatezza degli eventi, ho posto l’accento su due possibili effetti collaterali: la richiesta di maggiori garanzie, in generale, per tutti gli attori della filiera e un’immaginabile stretta creditizia da parte degli istituti finanziari. Quindi ho tracciato uno scenario probabile ma non certo. Sappiamo che la maggior parte delle agenzie di viaggio pagano i tour operator in anticipo, sia attraverso i sistemi di fattorizzazione sia per precise politiche commerciali da tempo adottate dai t.o.. Mi riferivo a quella parte di agenzie che ancora non operano secondo questi schemi, anche sulla scorta dei recenti episodi di insolvenza ai quali abbiamo assistito lo scorso agosto, come il caso Mondo Vacanze».
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L’ARIA CHE TIRA garanzia vi restituirà i vostri soldi”. Erano in Geo, in regola, è stato come uno tsunami su un’impresa che forse aveva solo un momento di difficoltà. Forse c’è qualcosa di sbagliato nella nostra relazione con i tour operator? È il segno che siamo una categoria debolissima. Certo sta a noi scegliere fornitori seri e monitorare costantemente e periodicamente lo stato dei tour operator…Ho chiesto al nostro network Gattinoni di verificare e vegliare in questo senso: è successo di venire a sapere di un tour operator che per oltre un anno ha operato senza fondo e con licenza in pending. Mentre noi ci siamo dotati anche di una RC ’catastrofale’ per garantire la massima copertura ai nostri clienti. Poi Mi preoccupa molto più il fallimento di un tour operator, che salta all’improvviso, piuttosto che un vettore aereo che dà segnali di sofferenza molto prima, forse perché sono soggetti a più controlli? «Quanto ai fondi in generale: sembra una situazione complessa e forse non chiarissima. Mentre sempre più ti scontri con brutte cadute di professionalità, pure tra i marchi blasonati, forse per una tendenza crescente al risparmio sul personale, a scapito della professionalità. Allora mi domando: se non ho certezze , ha senso accontentarci del solito 12 o 15% di commissione o varrebbe la pena ripensare il nostro business?».
Noi agenzie siamo il miglior venditore sul mercato Giuseppe Zampino Zampino Viaggi, Corigliano Calabro Cosenza
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opo Thomas Cook i tour operator ci dicono che non accetteranno più pagamenti dilazionati – protesta Giuseppe Zampino – a noi, che paghiamo sempre prima che il cliente parta. Sulle vendite anticipate ci chiedono subito il saldo della biglietteria, ma credo che loro paghino subito solo il vuoto/pieno... La mia polizza mi copre Yino a 1,2 milioni di euro, non è un fondo con 500 associati che rischia di prosciugarsi di colpo, per pochi soci in default che fanno danno a tutti
Prezzi invariati per il 2020 Filo diretto Protection totalmente a norma: due chiacchiere con Stefano Pedrone obis Nobis è sul mercato con Filo diretto Protection, polizza del tutto a norma. «La nostra formula – spiega Stefano Pedrone, responsabile della divisione turismo – è stata rivista anche in base alle indicazioni dell’IVASS, il nostro organo di controllo che nel 2017 ha fornito chiarimenti sui contenuti della normativa. Ai quali ci siamo attenuti costruendo un prodotto che riteniamo compliant. Siamo tra i pochissimi assicuratori in questo campo. La nostra polizza prevede la copertura del viaggiatore in caso di insolvenza o fallimento di operatori e agenzie. Tra le garanzie previste ci sono l’annullamento viaggio prima della partenza o, nel caso in cui il cliente sia già in viaggio, il rientro immediato o la prosecuzione della vacanza. Prestazioni che vengono tutte erogate dalla nostra Centrale Operativa attiva h24 nella nostra sede di Agrate. Questo è un servizio che forniamo anche al fondo Astoi.
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Qual’è ora la situazione delle coperture? «A distanza di tre anni dall’entrata in vigore della nuova normativa, gran parte delle agenzie di viaggi è in regola, grazie anche al fatto che le istituzioni hanno iniziato a fare i controlli. Ma resta ancora della disinformazione: alcune agenzie confondono questa copertura con l’RC professionale. Mentre le più avvedute comunicano ai loro clienti l’affidabilità e la sicurezza garantite dall’acquisto di un viaggio con loro. Si tratta di un mercato non adeguatamente patrimonializzato, ma il rischio di fallimento rimane più contenuto sulle agenzie che operano come intermediari, che sono la maggior parte, rispetto a quelle che fanno tour operating. Quanto ai fondi di network e associazioni sappiamo che hanno raccolto molte adesioni. Nel caso di Thomas Cook ad esempio è intervenuto il fondo ATOL creato dall’Abta., fino a capienza. Si può pensare che aumenti il costo della polizza? «Al momento i nostri premi per il 2020 rimarranno invariati. Noi siamo molto selettivi, ma affrontiamo una sinistrosità in crescita con uno storico minimo, dunque non escludiamo che in futuro si rendano necessari degli adeguamenti di prezzo».
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L’ARIA CHE TIRA Christian Garrone, I4T, responsabile intermediazione assicurativa
Il rischio sul turismo c’è, ma le agenzie non spenderanno di più n migliaio di agenzie utilizza le polizze intermediate da I4T. Christian Garrone, responsabile della distribuzione assicurativa: «Sul turismo il rischio c’è e non si parla di piccole cifre – commenta – diversamente da quel che si pensava all’inizio. Lo si è visto negli ultimi due anni soprattutto sui tour operator. Sono relativamente certo che più o meno tutti abbiamo dovuto gestire almeno uno o due sinistri, da quel che sento alcuni anche importanti. Al momento la nostra soluzione è più che sostenibile, perché la nostra scelta di coprire imprese medio piccole evita una concentrazione del rischio.
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Nota inoltre Garrone: «La copertura ancora non è sul 100% delle agenzie, c’è un problema grave di disallineamento, ma nessuno controlla… mentre stanno entrando sul mercato prodotti borderline, con molte criticità. Forse sarebbe ora di concentrare le soluzioni su due o tre soggetti, e non per ridurre la competitività, ma per dare più stabilità agli strumenti. Penso che una formulazione mista fondo-assicurazione sia l’unica sostenibile per il futuro». Infine, dopo quel che è successo quest’anno, la copertura per insolvenza e fallimento costerà di più alle agenzie? «Con noi lo escludo. Resta il fatto che tecnicamente all’agenzia non importa che la copertura funzioni – dice Garrone – è una polizza che risolve un problema al passeggero, nel momento in cui l’agenzia ormai ha perso tutto… e la normativa lascia ampi spazi di interpretazione. Va ricordato anche che la garanzia non può servire da banca, anticipando o gestendo situazioni di momentanea crisi».
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i colleghi. Il problema è stata l’abolizione del fondo statale, peccato fossero così lenti nei rimborsi da meritarci una procedura di infrazione dall’UE, perché sarebbe stata la soluzione migliore per tutti. E sia chiaro: non c’è sul mercato un venditore migliore delle agenzie di viaggi. Con noi è tutto monitorato, un’impresa seria è riconosciuta e certiYicata da molti dati, ogni prodotto che vendiamo ha un codice, anche online la nostra vendita è trasparente, il cliente vede in qualsiasi momento lo status della sua prenotazione. «Il mio assicuratore ha uno screening completo della mia azienda, che è una garanzia in sé stesso. Forse solo chi di noi compra vuoto-pieno corre qualche rischio vero. Mentre con le grandi olta i clienti non hanno certezze. Il problema è che in Italia abbiamo marginalità minima, viviamo una guerra tra poveri, che colpisce la nostra patrimonializzazione. Il nuovo ministro dovrebbe pretendere che le piattaforme multinazionali si adeguino alla normativa fiscale di ogni paese. Poi bisogna aggiornare Infotrav, costringere i vettori aerei a parlare di un fondo di garanzia, ne sono falliti 37 in due anni…il cliente prima di tutto si rifà su di noi, che al dunque dipendiamo dalla giurisprudenza e dall’umore del magistrato».
La globalizzazione che confonde tutto Cesare Foà
Fancy Tour, Napoli
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iamo una categoria molto esposta – considera Cesare Foà, Fancy Tour di Napoli – soggetta a fattori pochissimo prevedibili, alle burocrazie e alla Yinanza di tutto il mondo, con poca o nulla collaborazione dagli istituti bancari che spesso non hanno personale abbastanza formato. Thomas Cook è una lezione per tutti, anche per noi agenti che spesso non sappiamo se i tour operator con cui lavoriamo siano in regola.
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L’ARIA CHE TIRA «Il problema è serio, so di imprese escluse dalla copertura per una cartella Equitalia non pagata. Thomas Cook in questi anni non ha smesso di acquistare altri marchi, un fenomeno che conosciamo di fronte al quale come si vede abbiamo poche difese. Nel frattempo i clienti si rivolgeranno sempre e comunque prima di tutto a noi, la legge lo prevede. Basta che un azionista finanziario, un fondo, non conceda un aumento di capitale, o fallisca lui stesso, e i nostri passeggeri restano a piedi. Lo stesso per le piattaforme di booking alberghiero: nel mondo sono almeno 130, e forse l’80% fa cross selling, tutti vendono tutti anche nel B2B. Prenoto su A, piattaforma italiana, e mi arriva una fattura da B o C, che hanno azionisti stranieri di cui non sappiamo nulla o molto poco. È la globalizzazione, ma così è davvero difYicile proteggere i nostri clienti, fondo o polizza che sia».
Forse servirebbe una formula su misura per noi piccole imprese Manuela Borsotti Camuna Viaggi San Giorgio su Legnano, Milano
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rotesta Manuela Borsotti: «Il mio problema con il fondo di garanzia è che a quanto mi pare di capire ora io sto pagando per qualcosa che ai miei clienti non serve. Perché la nostra è una piccola impresa familiare di quelle che non sarebbero tecnicamente soggette a fallimento. Nell’eventualità non ci sarebbe la sentenza di un tribunale a far scattare la copertura per i servizi non ricevuti dai clienti. Per noi questa copertura è inutilizzabile, costa e non serve a nulla, mentre io se faccio una cosa voglio farla bene. Forse bisognerebbe studiare una formula appositamente per imprese come la nostra. Anche perché nella distribuzione credo che quelli come noi siano proprio la maggioranza».
Enrico Guarnerio Presidente e ceo Strategica Group
Siamo al punto di partenza nrico Guarnerio, fondatore di Strategica Group e della piattaforma Valore Sicuro, aveva detto già nel 2016, nel primo incontro sul tema all’Hotel Cicerone di Roma, perché Strategica non avrebbe creato una polizza per insolvenza e fallimento: ancora scarsa chiarezza della norma, assenza di dati sul valore dei sinistri, alti costi di gestione. Ora la legge è più chiara: è il DL 21 maggio 2018, n. 62, in attuazione della direttiva UE 2015/2302 su pacchetti turistici e servizi collegati. «Ma siamo quasi al punto di partenza – dice Guarnerio – la legge parla di una formula “adeguata al volume d’affari” per coprire i“costi ragionevolmente prevedibili”: piuttosto aleatorio. E queste del turismo sono polizze atipiche, che sfuggono alla prassi assicurativa tipica. La maggioranza delle compagnie se ne sono tenute lontane. Nobis Filodiretto ha una polizza a norma, e avrà di certo un riassicuratore. Ma si vedono su mercato soluzioni di dubbio valore…
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E i fondi associativi? «Qui il punto è la capienza, che sia nota e adeguata. Ma un tour operator solido continuerà a chiedersi perché pagare per la debolezza evnetuale di altri, il principio di mutualità non è facile da affermare. E le istituzioni nel migliore dei casi verificano che le agenzie abbiano una copertura, quale che sia. L’IVASS controlla le credenziali di compagnie, broker e agenti, meno il prodotto. Prospettive? «Credo che tutto il comparto sottovaluti seriamente il rischio. Sappiamo che alcuni tour operator ancora non hanno copertura. Temo che il 90% di chi fa questo mestiere sia coperto con massimali insufficienti, serie limitazioni di polizza e un approccio sommario alla gestione del rischio. Vale anche per gli albergatori, noi ne assicuriamo circa 400, che tentano di ignorare certe tipologie di rischio. Credo serva un approccio più ampio e tecnico alla gestione del rischio, i numeri di Thomas Cook la dicono tutta: una storia che si è trascinata per anni…».
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L’ARIA CHE TIRA
Un business molto variabile Il punto di vista di Emanuela Bonomi manuela Bonomi, specialista e consulente di Strategica Group, considera alcune delle criticità diffuse in parte dell’offerta attuale di coperture per insolvenza e fallimento. «Il turismo è un business molto variabile – nota – con una valutazione del rischio complessa, anche per l’altissima stagionalità: un sinistro in aprile non vale lo stesso di uno in agosto. Gli studi di settore erano un riferimento utile, ma pare che spariranno. Forse andrebbe riconsiderata per intero la copertura in un approccio più ampio, che magari preveda la responsabilità civile declinata anche in termini di insolvenza e fallimento». Perché i punti deboli non mancano.
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BuG E CRITICITà ☛ Alcune polizze hanno limiti di risarcimento, la legge non prevede limiti di responsabilità. I massimali sono spesso insufficienti per i reali volumi di business dell’azienda. ☛ Certe piccole imprese non sono tecnicamente fallibili, mancando una sentenza la copertura assicurativa non potrebbe attivarsi. ☛ Alcune polizze rilasciate ai network prevedono la rescissione del contratto di rete in caso di sinistro di una sola agenzia. ☛ La clausola sull’aggravamento di rischio impone alll’impresa consapevolmente in difficoltà di informarne il proprio assicuratore. Il quale volendo avrebbe facoltà di recedere dal contratto. ☛ I fondi associativi non sempre diffondono informazioni sulla loro reale capitalizzazione, e forse andrebbe verificata la solidità dei loro eventuali riassicuratori. ☛ L’operatore incoming deve avere una copertura a norma, a garanzia dei suoi clienti europei. E chi acquista da corrispondenti stranieri deve verificarne la copertura, operazione complessa, talvolta impossibile.
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L’ARIA CHE TIRA Caterina Claudi commercialista specializzata per il turismo
Avremmo dovuto creare un fondo unico per tutti Pietro Giglio
Plem Viaggi, Maddaloni, Caserta
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o sono assicurato con I4T – spiega Pietro Giglio, Plem Viaggi di Maddaloni – perché forse un fondo capitalizzato dai suoi soci ha limiti strutturali di copertura, salvo che non sia riassicurato. Anche se questa mi sembra proprio solo un’altra gabella che siamo costretti ad accettare, in un Paese dove fatta la legge è fatto anche l’inganno. Restano molte incertezze, non so quanti di noi siano in regola. Io ho tutto: RC, polizza di garanzia, privacy a norma, fatturazione elettronica, stampiamo decine di pagine contrattuali… ma qui al Sud non ci sono controlli. E non abbiamo mai la certezza che il cliente sia veramente protetto. Quanto ai fondi: se fallisce anche solo l’1% di 8mila agenzie, diciamo per 100mila euro in media, sono 8 milioni di euro: non sappiamo se questi soldi siano disponibili. Abbiamo appena visto il crollo di Thomas Cook. Qualcuno lo aveva detto nel 2016: avremmo dovuto creare un unico fondo per tutti noi, e invece sono sul campo offerte di ogni tipo e sicuramente non tutte a norma, e il cliente Yinale non sa nulla di tutto questo». Pietro Giglio è il segretario di FAVI, gruppo di 40 agenzie campane che da sette anni si è dotato di un prodotto Mare Italia autogestito. «Non credo che nella nostra zona i fornitori abbiano patito grandi danni da Thomas Cook – spiega – ho sentito che invece è andata peggio nel napoletano e sulla costiera. Intanto Astoi annuncia che non avremo più pagamenti dilazionati: non mi risulta che ne avessimo, sono spariti i rid, molti di noi pagano con sistemi di factoring, da noi gli operatori incassano sempre… altrimenti i clienti non partono. Se l’operatore ha problemi con i propri fornitori noi non c’entriamo, il mio cliente del Mare Italia arriva sempre in hotel a pratica saldata». N
Coperture di garanzia, più probemi che soluzioni A tre anni dal varo, pensi ancora che la norma su insolvenza e fallimenti non tuteli i consumatori? «Si, il dubbio di allora ora è divenuto una certezza. Una legge scritta di fretta, che trascura controllo e gestione. Così le associazioni hanno scelto tra fondi veri e propri – come Astoi, Assoviaggi e FTO – e prodotti assicurativi come Fiavet e Aiav. Poi le compagnie assicurative hanno creato altri prodotti, in gran parte carenti. Le agenzie vivono molto male tutta la questione, e puntano decisamente al risparmio. Cosa vuol dire che mancano controllo e gestione? «Aziende diverse corrono rischi diversi: il default Balkan e l’insolvenza del piccolo dettagliante fanno danni non paragonabili. Ma quanto al premio difficilmente c’è una differenza di calcolo…penso all’incoming, al turismo scolastico che salda sempre dopo il viaggio. Poi i controlli: non c’è una banca dati aggiornata che consenta ai clienti di verificare se un’agenzia o un operatore siano in regola. Non sono aggiornati i siti delle Regioni e neppure Infotrav, il ministero non chiede informazioni alle associazioni né agli assicuratori. Non ci sono dati su insolvenze e risarcimenti. C’è altro? «La garanzia è obbligatoria, ma per molti è inaccessibile: per le compagnie fa testo Cerved, che ti squalifica anche per un contenzioso con un gestore telefonico, e così niente polizza. Ma se c’è un obbligo forse dovremmo avere soluzioni per tutti. Cosa devono fare le aziende, chiudere perché hanno litigato con Tim? Le associazioni dovrebbero lottare per questo. È vero che molte piccole aziende non sono tecnicamente fallibili? «Si, la legge fissa parametri di bilancio congiunti al di sotto dei quali l’impresa non è soggetta alla disciplina del fallimento. Il che, mancando una sentenza fallimentare, impedisce l’eventuale rimborso dei clienti. Ma è in atto una riforma organica della legge fallimentare, in vigore totalmente entro il 2020, per favorire l’emersione tempestiva di crisi e probabile insolvenza, e consentirne una gestione veloce. Tra l’altro con una nuova “procedura di allerta” che potrà essere utile anche nel settore del turismo».
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ALBERGO ETICO A ROMA, COLLAUDO RIUSCITO Opening ufficiale a Roma dopo il riuscitissimo collaudo per Albergo Etico, il primo della città centrato sul principio di responsabilità sociale: operazione non-profit nel centralissimo quartiere Flaminio, occupa e sopratutto forma portatori di disabilità – attualmente una dozzina con sindrome di Down, X fragile e reduci dal coma – affiancati da altrettanti professionisti sotto la guida di Gianfranco Carocci. 18 luminose camere design ricavate da un ex convento anni ‘40 con wifi, sala riunioni, spazio all’aperto, ristorante e bistrot aperti al pubblico. Lo ha pensato e voluto Antonio Pelosi, ingegnere e albergatore vittima anni fa di un lungo coma, insieme alla sua famiglia e a una importante squadra di supporter. In prima linea Unicredit con il suo programma di Social Impact Banking. Stesso modello dell’Albergo Etico di Asti. Precisamente un’operazione #winwin.
Sorridono giustamente soddisfatti Andrea Bongarzoni e Francesco Boccanera, responsabili rispettivamente di programmazione e marketing, alla festa dei 30 anni di OTA Viaggi. Che con l’occasione ha annunciato le importanti new entry in catalogo per il 2020, tutti 4 stelle: sono Torre del Barone a Sciacca a Mare, in Sicilia, in vuoto/pieno dopo un riuscito test quest’anno; Città del Mare Resort Village di Terrasini, sempre in Sicilia; infine il Borgo di Fiuzzi a Praia a Mare, costa tirrenica della Calabria.
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Notizie e segnali di buon senso
RENATO ZANGHÌ: «TORNO AL TURISMO, NELL’ERA DEL 5.0» Renato Zanghì, oltre 30 anni tra turismo e digitale, torna in campo. Incontrato per caso in un’agenzia romana…«non mi sono mai del tutto allontanato dal turismo – racconta – malgrado un certo disamore. Ho lavorato su alcune nicchie con mio fratello, ho fatto il papà, ho ripreso a suonare…poi ho incontrato amici ancora più visionari di me, quindi si, ora torno». Lo si vedrà molto probabilmente in TTG, per un progetto di cui non parla ancora volentieri. Un’operazione che si annuncia fortemente innovativa e di portata non prevedibile nel formato clicks&bricks, come si dice in USA, dove i plus del web si coniugano con quelli del negozio classico. Insomma un salto in avanti? «Naturale, ma moooolto molto avanti. Siamo nell’era del 5.0, che facciamo, si torna indietro?».
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GIORGIO DENAROSI CON IXPIRA PER IL NORD Nuovo acquisto da Ixpira, dove è entrato in squadra Giorgio Denarosi: trenta anni di esperienza nel tour operating, dall’operativo alla programmazione e infine al commerciale, è ora responsabile vendite per il Nord Italia. Insieme a Denarosi Ixpira ha sul territorio Luca Pagani in Lombardia; Nives Pesic nel Lazio; Pierluigi Calandrelli in Campania; Luca Renzi in Umbria, Marche e Toscana; Giovanni Vacanti in Sicilia. Nelle altre aree Ixpira si vale del supporto di Trustforce.
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GRANDE SHOPPING PER OTA VIAGGI
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AMADEUS PER L’AMBIENTE, AL LAVORO SUL TICINO
I CINQUE CONTRATTI DI VENDITA DI WELCOME TRAVEL Welcome Travel con la consulenza di Carmine Criscione, avvocato specialista per la difficile materia del turismo (qui sopra con l’ad del network Adriano Apicella) offre alle agenzie ben cinque tipi di contratto di vendita: da intermediario, da organizzatore, da ‘agevolatore’, per il servizio singolo, perfino quello con ‘la bretella’ che include il pacchetto e l’avvicinamento. «Perché la norma aiuta anche le agenzie a difendersi – dice Criscione – trasformarsi da intermediario a organizzatore è un attimo, spesso inconsapevole, e in caso di contenzioso sono dolori».
Una giornata sul greto del Ticino per sgombrarlo dai rifiuti nella zona adiacente il ponte di barche di Bereguardo, in provincia di Pavia. Lo hanno fatto insieme 40 volontari dipendenti di Amadeus, affiancati dall’Associazione Zelata Verde. E non si tratta solo di pulire, hanno spiegato, quanto di suggerire a tutti maggior rispetto per la natura. Il tutto con il patrocinio del Comune di Bereguardo e del Parco del Ticino, presenti in forze. «Solo un piccolo segnale – dice Francesca Benati, ad e dg di Amadeus Italia – di quello che le aziende possono fare per tutelare l’ambiente in cui viviamo».
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Notizie e segnali di buon senso
LA BOTTEGA DEL TIBET, UNA STORIA D’AMORE
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REPHOUSE GSA DI KENYA AIRWAYS Rephouse di Tiziana Della Serra è ora General Sales Agent in Italia di Kenya Airways, compagnia di bandiera del Kenya e membro SkyTeam. «Promuoveremo l’offerta di prodotto – informa Tiziana – e cureremo lo sviluppo delle vendite in Italia». Kenya Airways opera quattro frequenze settimanali Roma-Nairobi con il Boeing 787 Dreamliner. Via Nairobi KQ vola a Mombasa, Malindi, Antananarivo, Zanzibar, Mauritius, Kilimanjaro, Entebbe, Dar Es Salaam, Johannesburg, Cape Town. kenyaairways@rephouse.it kenyaairways.gruppi@rephouse.it; www.kenya-airways.com
Entri da Amerigo Viaggi, a Brescia su Piazzale Cesare Battisti, guardi di lato e trovi la Bottega del Tibet, dove si vendono i bellissimi prodotti dell’artigianato tibetano: tutto il ricavato va ai bambini sfollati nei Tibetan Children’s Villages, comunità in esilio per la cura e l’educazione degli orfani, dei poveri e dei bambini rifugiati dal Tibet, a Dharamsala nell’Himachal Pradesh, India del Nord. Una storia nata dall’amore che da quaranta anni lega all’India Gian Battista Merigo, GB per gli amici, agente di viaggi, imprenditore noto e di lunghissimo corso nel turismo, presidente della Tibet House Foundation Italy. «Dal Tibet riceviamo i loro prodotti – spiega – tutti naturali, di grande qualità e bellezza, e spediamo il ricavato della vendita in denaro e generi di varia utilità che li non si trovano. E ogni tanto andiamo a trovarli. Siamo una delle poche agenzie che dedicano spazio fisico a una attività benefica». A far da commessi i ragazzi dell’agenzia, Francesca Merigo e Marisa Rossini, moglie di GB. La Bottega fa anche molta attività culturale, intorno alla storia e alla vita del Tibet e alla filosofia del Buddismo Tibetano. https://www.labottegadeltibet.com; www.tcv.org.in/
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RITRATTO
«Tenace, testarda, appassionata. Ascolto l’istinto» Specialista di lungo corso, Daniela Panetta è una delle più esperte professioniste italiane nel settore delle assicurazioni per il turismo
Il mio punto debole: ne ho tanti… la mancanza di diplomazia, sicuramente. Il mio punto forte? Volontà, determinazione, passione. Non solo nel lavoro ma in tutto quel che faccio. Sono un Capricorno nel bene e nel male. Testarda, intransigente, volontà di ferro e obiettivi chiari ai quali si tende con forza. Sempre con me: amo molto il mare, da tantissimi anni ho un piccolo delfino di
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DICONO DI ME «Dicono di me che sono competente. E mi pare naturale: in tutta la mia vita ho sempre fatto questo lavoro. A un certo punto ti ritrovi un bagaglio di esperienze che per forza di cose non è comune, dopo tanti anni di grandissimo impegno. È il patrimonio che mi sono portata in Ergo. Poi dicono che sono molto energica. Ce n’è voluta tanta di energia quando ho provato a portare il travel in un’azienda enorme e multiforme che non lo aveva nelle corde, e in questa direzione non voleva crescere. Ma finalmente gioco in casa, Ergo fa solo turismo, ha know-how e prodotto. In un anno abbiamo innovato e rinforzato la struttura operativa e commerciale, ora abbiamo basi solide per una crescita sostenibile: call centre sinistri e commerciale, strumenti efficienti su tutto il fronte per rispondere sempre a tutti i clienti,
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DANIELA PANETTA Head of sales Ergo Assicurazione Viaggi Italia quanti che siano. Il lavoro commerciale vero e proprio lo sto avviando ora. Energicamente. Dicono anche di me che sono una rompiscatole. È vero, in positivo. Se penso che una cosa sia giusta te la dico. Ho dovuto imparare un filo di diplomazia, ma pure se mi impegno quel che penso mi si vede chiarissimo in faccia, scritto in fronte.
PANETTA SECONDO PANETTA Mi si riconoscono certe doti: la disponibilità totale al cliente, che sa sempre dove trovarmi. E poi sono trasparente, sono sincera. Alcuni mi
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peluche in auto, mi accompagna ovunque. Orgogliosa? Della strada che ho fatto da sola, senza nessun aiuto. Tifosa? Dell’Inter, da quasi sempre. Quando riesco vado allo stadio. Cosa mi fa ridere La battuta di un amico, anche su di me. La presa in giro garbata mi piace, mi fa davvero ridere. Sempre in frigo: verdura. Come guido Benissimo, me lo riconoscono anche gli uomini. Aggressiva il giusto e mai incidenti, mi piace andare forte ma non ho mai preso una multa. Cambio manuale, rigorosamente… l’automatico è insopportabile.
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«Ho dovuto imparare un ?ilo di diplomazia, ma quel che penso mi si vede in faccia...»
«Ho capito nel tempo che il mio istinto non sbaglia, ho imparato ad ascoltarlo»
dicono che non dovrei, ma poi credo che altri per questo mi apprezzino, e per questo mi seguano. La bambina che sono stata: diligente, brava a scuola e con fortissimo senso del dovere. Ho perso mio papà a nove anni, siamo rimasti soli con la mamma e un fratellino piccolo. Non ho avuto adolescenza, a 11 anni davo lezioni ai bambini più piccoli di me, ho studiato con fatica e non sapevo se avrei potuto continuare. Tra i 10 e i 20 anni non sono esistita. Ma sto recuperando ora, la vita con una mano ti toglie e con una ti da.
I MIEI ESEMPI Gli esempi che ho avuto: mia mamma che da sola, e so io con quali difficoltà, lottando contro tutto e tutti, ha cresciuto me e mio fratello facendo di noi persone
adulte e solide. Mi ha insegnato a contare su me stessa, perché diversamente non c’è protezione. Da bambina ho capito che dovevo essere brava io. E poi un paio di capi illuminati, fra i tanti che ho avuto… uno soprattutto mi ha fatto capire come si lavora. Uno su tutti.
IL MIO SOGNO Voglio fare volontariato, quello difficile in ospedale, quello duro e complicato per chi è disperato, appena vado in pensione. Non vedo l’ora.
CAMBIARE IDEA Su cosa ho cambiato idea: vivendo: nel tempo ho imparato ad affidarmi al mio istinto, per tanti anni non l’ho fatto. A un certo punto ho capito che non sbagliava. È stata una illuminazione, non mi ferma più nessuno. N
Tennis, nuoto e palestra: fare sport è rilassante
Mi fa arrabbiare L’ignoranza, la superficialità. Come mi rilasso Facendo sport, tennis, nuoto e palestra. Il motto della vita Segui il tuo istinto.
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Voglia di unità
Le agenzie stanche di guerre e divisioni tra le associazioni di settore A Roma l’incontro-provocazione indetto da #advunite
Cesare Foà, Cesare Altobelli
La base è stanca di divisioni e guerre di quartiere: le agenzie sanno che una filiera divisa non otterrà mai nulla dalla politica né da potentati come la Iata, e neppure troverà un equilibrio utile all’interno, con il rischio di relegarsi nella retrovia del mercato.
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o si è visto a Roma dove #Advunite, l’associazione fondata a Napoli da Cesare Foà, ha convocato le sigle per un tentativo di unità. Nella sala gremita i toni sono stati a tratti quelli di una riunione di famiglia in cui volano accuse e si sfogano vecchi rancori, prima di ritrovarsi. Impresa ardua, malgrado l’urgenza dei problemi. Presenti Aidit con il dg Aldo Bevilacqua e Aiav con il presidente Fulvio Avataneo, la Fiavet ma solo ‘a titolo personale’ con Cesare Altobelli, consigliere del Lazio. Presenti alcuni network, assenti altre sigle. «Questo incontro – ha detto Foà – è una provocazione. Almeno la metà di noi agenti è fuori dalle associazioni per mancanza di fiducia. Ma pensare solo al proprio orto non serve a difenderci».
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ABUSIVISMO E ALTRE DISGRAZIE
Si è parlato di abusivi – “se ne contano quasi quattro per ogni impresa in regola” ha detto Avataneo – favoriti dalle differenze tra le leggi regionali consentite dal titolo V della Costituzione: «Ma guardiamoci in casa – ha aggiunto Avataneo – a quelli che agli abusivi danno copertura. Siamo i primi nemici di noi stessi, le associazioni dovrebbero ricordarcelo». Si è parlato di turismo scolastico semi ignorato dal MIUR, esposto ai ricatti di presidi e docenti. Di norme e fiscalizzazione che favoriscono i competitor stranieri e soprattutto le grandi olta, in condizioni di enorme vantaggio. «Altri Paesi hanno ridotto per tempo questa asimmetria – ha notato Aldo Bevilacqua – per mantenere capacità industriale. L’Italia si è mossa tardi e in modo schizofrenico, il risultato è sotto gli occhi di tutti. Sta alle associazioni di premere sulla politica, anche per far rispettare le norme, e dare ai clienti gli strumenti per capire». Si è parlato molto del crac Thomas Cook, che ora richiederebbe veramente una reazione unitaria. «Si è visto che se il cliente ha protezione – ha detto Bevilacqua – ma non ne hanno gli operatori». Si è parlato del percorso di Fiavet, la sigla storica «che ha il torto di non comunicare impegno e risultati», ha detto Altobelli invitando tutti al
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Si discute in sala, tra Fulvio Avataneo, Aldo Bevilacqua, Giorgio Sibaud di Araldo Viaggi, e Corrado Lupo di Nuovevacanze
congresso della laziale dal 9 al 12 novembre «dove qualche idea insieme la troveremo». AGENZIE E BIG DATA
Un’associazione forte, tra l’altro, aprirebbe alle imprese il mondo dei Big Data. «Dove masse di clienti sono totalmente profilate dai social, da Facebook a Snapchat che come Amazon sono diventati soggetti tecno-finanziari». Lo ha spiegato Maurizio Pimpinella, presidente dell’Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento. «I clienti permettono la raccolta dei dati – ha spiegato – che a voi consentirebbero di rispondere ai bisogni del singolo cliente in tempo reale». Infine l’intenso open forum, dove ad esempio Rino Arcidicono, Kaori Tour, ha denunciato “anni di anarchia commerciale…mentre le regioni del
Aldo Bevilacqua, Aidit
#WINWIN POLITICA
Nord stanno chiedendo l’autonomia» che rischia di scardinare ogni regola; Eleonora Bendia, Tuscian Viaggi, ‘non iscritta ad alcuna associazione’, ha insistito per obiettivi chiari e condivisi. «Perché non se ne può più delle vostre beghe», ha protestato un’arrabbiata Donatella D’Arpa. Rilanciata infine la proposta di Federica Falchetti, Alipan di Roma, di una raccolta da 100 euro ad agenzia per una campagna social dal titolo “Senza un agente di viaggi sei da solo”. «Partiamo da questo – ha concluso Cesare Foà – parliamone e vediamo di farlo. Ma già il fatto che ci siamo seduti qui è un risultato, speriamo sia un’inizio. Chiamiamo a raccolta anche chi oggi non c’era, da Fiavet a Fto e Assoviaggi. Da soli non si conclude nulla. E intanto andiamo al congresso di Fiavet Lazio». N
Maurizio Pimpinella
Eleonora Bendia e Chiara Belardinelli
La protesta di Donatella D’Apa
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COSTA SMERALDA la felicità in simultanea Costa Crociere costruisce il futuro: tre conversazioni per capire come e perché Massimo Brancaleoni Senior Vice President WorldWide Sales Costa Crociere contribuisce all’economia europea per un valore di 12,6 miliardi di euro e 63.000 posti di lavoro. E in Italia? «I numeri sono nell‘analisi realizzata da Deloitte & Touche con le università di Genova e di Amburgo e tengono conto di tutto l’indotto che generiamo con i nostri partner e gli oltre 10mila fornitori. Solo per le nuove navi, sette entro il 2023, investiamo 4,5 miliardi di euro che generano 20mila posti di lavoro. Ovviamente contano anche le spese che i nostri Ospiti generano sul territorio, una media di 74,60 euro per persona in ogni porto. In Italia Costa ha un impatto positivo di 3,5 miliardi di euro e circa 17.000 posti di lavoro. Solo a Genova impieghiamo direttamente oltre 3.200 dipendenti italiani, incluso il personale sulle navi di bandiera italiana. Lavoriamo con 4.700 tra fornitori e partner in molti settori, siamo azionisti dei terminal crociere di Savona, Civitavecchia,Venezia,Trieste, Napoli, Genova
Costa Smeralda
e La Spezia. E solo nel corso del 2018 venti porti italiani hanno visto transitare 3,2 milioni di Ospiti provenienti dalle nostre navi».
Sempre parlando di contributi economici, Costa genera impatti importanti anche sul fronte del Trade. Cosa ci racconta del programma fedeltà dedicato agli Agenti di Viaggio che avete recentemente lanciato? «CostaNext joy premia tutti i nostri partner della distribuzione per l’impegno, la professionalità e la fedeltà al brand, e conferma, se mai ce ne fosse bisogno, il ruolo chiave delle Agenzie. È un altro passo avanti nel processo di innovazione che tre anni fa ha dato vita a CostaNext, il nostro programma di servizi personalizzati dedicato alle Agenzie di Viaggi che abbiamo recentemente arricchito inserendo anche un software di “Geo-intelligence”, un rivoluzionario strumento di marketing che si basa sui Big Data per scovare sul territorio nuovi clienti pronti a partire in crociera. CostaNext joy offre premi di valore a chi vende crociere individuali sulla nuova Costa Smeralda. Fino al 31 marzo 2020 si cumulano punti per ricevere oltre 120 prodotti in 11 aree merceologiche, anche con una sola prenotazione. CostaNext joy è anche un omaggio alla nuova Ammiraglia Costa Smeralda, sul Mediterraneo dal 30 novembre con il meglio dell’accoglienza Italiana sul mare». #
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Carlo Schiavon
#WINWIN PROTAGONISTI
Country Manager Italia
Costa Smeralda è la prima nave alimentata a gas naturale liquefatto, un passo in più su un percorso che avete intrapreso già da anni. Cosa significa in termini di protezione ambientale? «La nuova Ammiraglia sarà la prima nave Costa alimentata a gas naturale liquefatto, LNG, il combustibile fossile più“pulito”al mondo. Costa Smeralda avvia una vera propria svolta per quanto riguarda il rispetto ambientale, dato che questa nave straordinaria elimina quasi totalmente le emissioni di particolato e di ossidi di zolfo, sia in mare che in porto e riduce moltissimo anche quelle di ossido di azoto e CO2. Dunque una nave concettualmente “pulita”, e non solo in fatto di emissioni. La nostra strategia di sviluppo sostenibile riguarda anche diverse altre aree, tra cui quella del cibo, dove abbiamo sviluppato un programma che punta a promuovere un consumo responsabile e a ridurre lo spreco. Il nostro progetto 4GoodFood, in partnership con Banco Alimentare, ci ha infatti permesso di dimezzare gli sprechi alimentari a bordo di tutte le navi della flotta, grazie alla rivisitazione delle cucine con la start-up Winnow, e quindi di offrire il cibo in eccesso alle comunità di aiuto. In 26 mesi abbiamo raggiunto risultati entusiasmanti donando più 150.000 pasti a persone bisognose». # Su Costa Smeralda il Bar Aperol Spritz
Daniel Caprile Direttore Commerciale Italia Costa Smeralda contiene novità di prodotto che andranno su tutte le nuove navi. Qual è il concetto alla base, e quali sorprese aspettano i vostri Ospiti?
La Spiaggia Il Ristorante LAB
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«Costa Smeralda è un vero e proprio omaggio all’Italia, un’esperienza di viaggio unica ispirata allo stile, all’ospitalità e al calore del Belpaese, dalla cultura alla buona tavola. Una nave che esalta i pilastri del nostro prodotto: sostenibilità, tradizione culinaria, intrattenimento per grandi e piccini e il Made in Italy con partnership d’eccezione, e tutto il meglio del nostro prodotto all’ennesima potenza, dalla ristorazione alle attività di bordo, nelle camere come negli arredi e nella tecnologia. Ma il concetto chiave e innovativo è la simultaneità dell’intrattenimento: diverse attività si svolgono contemporaneamente in differenti spazi della nave grazie al layout architettonico. Il divertimento è una cornice della vacanza, in ogni momento e in ogni location. In una semplice passeggiata sul ponte gli Ospiti trovano spettacoli, musica e altre sorprese. È una grande opportunità commerciale per i nostri partner Agenti di Viaggi e una splendida occasione per trascorrere una vacanza irripetibile per i nostri Ospiti».#
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Circolo Polare
Santa Claus
volpe artica heli-hiking
ghiaccio neve tundra Trono di Spade crociera Rovaniemi
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Grande Nord, di gran moda La gente ha voglia di pulito, di immergersi nella natura immensa e immacolata che rilassa e cura l’anima di noi gente di città. Così il Nord Europa va sempre più di moda, e non solo per quelli in fuga dal gran caldo estivo. Le agenzie parlano di un picco di domanda. A coltivare la voglia di Nord in questi anni c’è anche la cultura – con la divertente letteratura svedese, dal thriller alla commedia – se non bastasse già il messaggio invitante di Ikea. Si aggiunge l’impegno attento degli enti del turismo, dei tour operator specializzati e delle compagnie di crociere. Quanto basta per spingere una meta fuori dalla nicchia, e farne un Topseller a rischio di overtourism.
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È stato formulato nel 2013 in Norvegia il primo standard nazionale di destinazione turistica sostenibile, adottato poi dal Global Sustainable Tourism Council. All’inizio di quest’anno 13 Destinazioni Sostenibili norvegesi erano accreditate, e altre 23 sono in lista d’attesa. Quest’anno la Norvegia è stata nominata European Green Capital dalla Commissione Europea.
Overtourism, la ricetta della Norvegia
Negli Equinozi le più belle aurore boreali ell’immaginario di noi popoli del Sud lo spettacolo dell’aurora boreale è associato ai mesi del al gelo e ai ghiacci nordici. Ma non è così: le fantastiche luci cangianti si vedono più spesso nelle mezze stagioni, autunno e primavera, quando la posizione della terra massimizza la probabilità che gli elettroni del vento solare ‘eccitino’ gli atomi nell’atmosfera gelida. Accendendo le magnifiche luci anche a grande distanza dal polo, fino in Scandinavia e in Scozia. Lo sanno i fotografi, che vanno a catturare le loro immagini nei periodi degli Equinozi.
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orpresa: l’overtourism affligge anche la Norvegia, Paese da 5,5 milioni di abitanti dove il turismo vale il 4,2% del PIL, che nel 2017 ha accolto 6,3 milioni di visitatori, inclusi 800mila croceristi. Così Trolltunga, il celebre promontorio di roccia sospeso nel vuoto sul lago Ringedalsvatnetal, in cima a una passeggiata di oltre 20 chilometri, ha avuto 90mila visitatori l’anno scorso, contro un migliaio appena dieci anni fa. E Pulpit Rock, la spettacolare terrazza di roccia a 900 metri a picco su un fiordo, ne ha avuti addirittura 300mila. Ma la Norvegia corre ai ripari già dal 2007, con il colossale impegno coordinato da un piano di innovazione sostenibile e gestione del turismo, finanziano da numerose istituzioni con molte decine di milioni: per la tecnologia della sostenibilità, per la difesa del paesaggio, la cura, l’ampliamento e la creazione di nuovi sentieri.
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Padiglione A3 stand 031-050
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GIVER ci mette la faccia INSIEME A VOI! Vi aspettiamo in fiera con le nostre Crociere Fluviali e con il nostro Grande Nord Giver Viaggi e Crociere torna per la seconda volta con un proprio stand a TTG Travel Experience. È un investimento che ha uno scopo preciso: metterci la faccia, e incontrare gli agenti di viaggi che ogni giorno ci mettono la propria, di faccia, offrendo i nostri viaggi ai loro clienti. a fiera è importa nte per un operatore come Giver, che da sempre si affida esclusivamente alle agenzie di viaggi. Al nostro stand troverete una delegazione di product manager e operatori del booking, il team commerciale e marketing e i nostri promotori. Per scambiarci opinioni, chiarire dubbi, trovare nuovi spunti e scoprire tutta la nostra programmazione 2019/2020.
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Per la prima volta a lTTG presentiamo insieme le nostre proposte invernali – con i voli diretti da Milano per Rovaniemi e Il Mondo di Babbo Natale, o per Tromsø e l’Aurora Boreale – e le crociere fluviali su Danubio o Reno per i ponti di S. Ambrogio, Immacolata e Capodanno. E anche le più avventurose proposte nell’inverno canadese. Vi aspettiamo per parlare già di viaggi estivi con i due nuovissimi cataloghi pieni di proposte per i vostri clienti più esigenti, esperienze indimenticabili lungo le rotte tracciate da Giver in 70 anni di storia e di lavoro.
Crociere Fluviali, l’Anteprima 2020 Con oltre 50 anni di esperienza nel charter, Giver produce le sue crociere fluviali studiando anche i menù, le
escursioni e un programma di attività a bordo che fa del viaggio un’esperienza assolutamente piacevole, divertente ed interessante. Anche per il 2020 le nostre navi – interamente noleggiate per il mercato italiano, con direzione di crociera e staff turistico Giver – faranno rotta tra Mosca e San Pietroburgo lungo la via degli Zar, solcando il Danubio, il Reno, il Douro in Portogallo, il Rodano e l’Elba.
Il Grande Nord, Anteprima 2020 Confermati per il 2020 i nostri tour con accompagnatore esclusivo e voli diretti speciali Giver da Milano per il Circolo Polare Artico: abbiamo aggiunto lo scalo di Tromsø a quello di Bodø, ottimizzando i cinque tour abbinati a questa comoda soluzione per raggiungere il Nord della Norvegia: 4 ore contro le quasi 12 della linea. Confermati naturalmente i classici della nostra programmazione al Grande Nord: itinerari nella magia dei fiordi norvegesi, navigazioni a bordo del postale Hurtigruten, emozionanti viaggi in Islanda. Tutto questo nel nostro stand, e anche molto di più per i vostri clienti. Vi aspettiamo! Padiglione A3, stand 031-050!
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TOPSELLER
ANGELA MINARDI MINARDI VIAGGI, RoMA
La domanda c’è, ma è frenata dal prezzo Vendono benissimo le crociere di MSC e Costa, un’opzione comoda e invitante per il Nord Europa. Hurtigruten è un brand da viaggiatori, non da turisti. Per questi clienti aspettiamo le navi di lusso di MSC… Il Grande Nord piace molto ma è costoso, è strutturalmente un prodotto di gamma alta: vero che la qualità è quasi sempre assicurata, ma un weekend lungo a fine febbraio va anche oltre i 1.600 euro, con tre voli in andata e due al ritorno, incluse escursioni e aurora boreale. Non fosse dispendioso così la domanda per il Nord Europa sarebbe esplosa. Vendiamo Vie del Nord per il tailor made, qualcosa con Columbia. Natale a Rovaniemi con Babbo Natale piace molto, ma anche qui quando si arriva al prezzo si scoraggiano in molti, anche perché da Roma i voli sono cari più e ne abbiamo di meno». JENNy TRIARICo AGuA TRAVEL, CARoVIGNo (BA)
ANGELA MINARDI
CoRINNA CIVIDINI GIuLIANI LAuDI, MILANo
Piace tantissimo l’Islanda, una bellezza pazzesca
Corinna Cividini
Il Nord va fortissimo al Sud, noi lo raccontiamo con passione «Il Nord Europa qui da noi va fortissimo, si può dire che è un prodotto di punta, come gli Emirati. Va molto di moda, anche perché siamo gente di mare: qui fa caldo, la gente sogna luoghi freschi e i paesaggi del Nord, davvero magici. Poi noi di Agua il Nord lo conosciamo, lo raccontiamo con passione, parliamo tanto con i nostri clienti che si innamorano prima di partire e si affidano a noi. È quel che internet non darà mai a nessuno». Lo sa bene Jenny Triarico, che ha lanciato la sua Agua Travel online con un sito brillante,
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ma poi prenota tutto in agenzia, o al telefono «sempre parlando con le persone… perché la voce trasmette emozione». Agua Travel di Carovigno è notoriamente in cima alla Top Ten dei partner di Costa Crociere. «E qui da noi la crociera è una delle formule preferite per andare al Nord. Non devi rifare mai i bagagli, piace l’atmosfera a bordo che è diversa dalle affollate crociere sul Mediterraneo. E le compagnie hanno scelto di prolungare le soste nei porti piuttosto che toccarne uno al giorno per poche ore. Da San Pietroburgo c’è anche la visita con una notte a Mosca. Quanto ai voli non possiamo lamentarci, Costa in banca voli ha anche gli avvicinamenti».
JENNy TRIARICo
Travelnostop #winwin | 9 ottobre 2019 numero zero
La voglia di Grande Nord è in crescita, sia per l’estate che per l’inverno. La gente ha già visto tante cose, cerca qualcosa di diverso. E ultimamente il Nord Europa fa tendenza, gli stimoli arrivano dalla cultura e dall’informazione… Gli operatori fanno molta comunicazione, e se poi ci si mette Giver con l’Aurora Express, il volo diretto da Malpensa a Tromsø, allora il sogno diventa anche comodo. Qui da noi va il pacchetto completo, che serve un pubblico maturo e con una certa capacità di spesa, perché comunque si tratta di mete costose, non da mass market. Il che in qualche misura vale anche per il pacchetto fly&drive preferito dai giovani. Piace tantissimo l’Islanda, e lo capisci se vai a vederla, io sono stata l’anno scorso in educational con Giver: una bellezza pazzesca, impossibile non innamorarsene. C’è chi risparmia a lungo per andarla a vedere». chi risparmia a lungo per andarla a vedere».
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TOPSELLER
CRuCEMuNDo ITALIAMIShA TRAVEL: Società con due brand separati e autonomi
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Specialista sulla Russia dal 1995, l’operatore genovese di Domenico Scidone ha esteso la programmazione ai Paesi dell’Est, all’Europa e all’Oriente. Capitalizzando in seguito le relazioni costruite con corrispondenti e fornitori in Russia e all’Est per avviare l’attività di incoming dalle mete in programmazione. Oggi Misha Travel ha un ufficio programmazione e booking nel cuore di Genova, e offre al mercato una vasta scelta di tour per individuali e gruppi, «con soluzioni personalizzate – sottolinea Scidone – per ogni esigenza di mobilità e di turismo». Molto importante il monografico di Crociere Fluviali in Russia e in Europa. Con lo specialista Crucemundo Misha ha creato la società Crucemundo Italia Misha Travel: due brand indipendenti ma entrambi controllati da Domenico Scidone. Alle mete storiche – Russia e Paesi dell’Est – Misha ha aggiunto una vasta offerta di tour nelle Repubbliche dell’Asia Centrale e Occidentale, in Iran, in Oriente per Cina, Giappone e Mongolia, in Sudamerica con Argentina, Brasile e Perù. Più tutti i classici europei, e tutto declinato anche in versione sposi. L’offerta varia dalle 4 notti del tour“Alla scoperta dell’Aurora Boreale”e del“Mosca Express”ai 15 giorni del tour in Argentina, ai 21 giorni su La via della Seta, ai 15 giorni di una Transiberiana Classica. Giappone in tre versioni per 8, 10 o 11 giorni; 10 giorni anche per le Metropoli del Baltico e 16 giorni per la Transmongolica: L’oro degli zar. Da segnalare tra le proposte di stagione gli 8 giorni di “Natale e Capodanno sul Danubio” e delle “Festività natalizie a Düsseldorf e Bruxelles”. O le crociere fluviali di Capodanno tra Düsseldorf e Strasburgo.
Crucemundo Crociere Fluviali distribuisce il suo prodotto in Italia con Misha Travel, e con i due brand abbinati
LE VIE DEL NoRD© Un Nord non banale su misura, per tutti
Quattro le navi in flotta: lungo il Reno opera la MS Crucevita: elegante e slanciato battello fluviale dagli interni molto curati con servizio personalizzato, per un centinaio di passeggeri, area benessere e sauna. Ancora sul Reno naviga la MS Crucebelle, stesso livello di accoglienza per 150 passeggeri, con idromassaggio sul ponte sole e ascensore interno. Sul Danubio naviga la MN Crucestar, unità di categoria premium per poco più di 150 passeggeri. Infine sul Volga c’è la MN Crucelake, nave 4 stelle con due ritoranti e due bar a prua con wifi gratuito, che entra in cantiere per un radicale restyling durante l’inverno 2019-2020. Infine Crucemundo ha anche una unità sull’Adriatico: la MN Apolon; un piccolo yacht di qualità in navigazione tra le spiagge della Croazia. Nel 2020 per Crucemundo entreranno in flotta altre 4 navi a 5 stelle, destinate alla navigazione sul Nilo.
Specialista di lungo corso sul tailor made per il Nord Europa, Le Vie del Nord ha creato un vasto portfolio di proposte per individuali e gruppi: partenze garantite con guida locale, strutture insolite, esperienze legate alla tradizione, alla natura o alla cultura locale. Ma anche percorsi su misura per individuali e piccoli gruppi. Nuovissimi a breve i tour in mete ufficialmente dichiarate ‘sostenibili’, tema sensibilissimo in tutta la società nordica, che in questa direzione si sta muovendo con forza. Non comune la serie di proposte di Le Vie del Nord per il viaggio di persone diversamente abili: tour senza barriere in Paesi storicamente molto attrezzati per questo, e anche anche d’inverno. In più pacchetti In viaggio con la Famiglia, Gourmet, Wellness e In Viaggio con l’Esperto. C’è anche il portale intitolato Le Vie dell’Aurora, dedicato alla scoperta dell’Aurora Boreale. http://auroraboreale.tours/, con itinerari di viaggio, suggerimenti e informazione per capire e amare le straordinarie Luci del Nord.
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MIShA TRAVEL: dalla Russia al Sudamerica alle CROCIERE FLUVIALI
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COSTA CROCIERE 2020: DUE NAVI AL NORD EUROPA
Costa Fascinosa naviga verso “Le terre dei vichinghi”: base di
MOLTO GRANDE NORD per GIoCo VIAGGI
imbarco a Warnemunde, in Germania, da dove farà rotta su
Il Grande Nord attraversa tutto il ricco prodotto di Gioco Viaggi, primo cruise operator in Italia per gamma e valore delle compagnie in portfolio. La stagione del Nord Europa ha il suo clou tra maggio e settembre, con molte partenze per un crocierista sempre più informato e consapevole. Nel 2020 Carnival torna con tre unità: Carnival Radiance dopo il restyling multimilionario; Carnival Legend e da agosto 2020 la nuovissima Mardi Gras con oltre 2.600 cabine, la prima di Carnival alimentata da LNG, con sei aree tematiche su 20 ponti: inaugurale dal 31 agosto per 9 notti, da Copenhagen a Southampton in sei toccate. La blasonatissima Cunard avrà al Nord Queen Victoria e Queen Mary 2, da Southampton verso Islanda, Norvegia, Lofoten e Isole Britanniche. Grande Nord anche per i marchi premium di Gioco Viaggi: Princess Cruises, la compagnia delle Love Boat, porta la nuova Sky Princess e Crown Princess tra Capitali del Baltico, Isole Britanniche e Fiordi Norvegesi. Per holland America ci sarà la nuova Nieuw Statendam. Ancora più a Nord si spinge la gamma luxury: Islanda e Capo Nord con Seabourn; crociere un-conventional con Windstar Cruises su yacht e velieri. Più a Nord di tutti arriva Ponant con le sue Expedition Cruises in Islanda, Groenlandia e Artide, alcune assolutamente uniche sulle navi-boutique, superlative.
4WINDS, AVVENTURE AL NORD, dall’Islanda alla Groenlandia
Danimarca, Norvegia e Svezia. Voli da Milano Malpensa e Roma Fiumicino, con numerose date in calendario anche da Catania; Venezia e Bologna; partenze anche da Pisa, Ancona, Genova, Cagliari, Bari, Alghero e Palermo. Costa Magica con l’itinerario “I gioielli del Baltico” ha l’homeport e imbarca a Stoccolma, in Svezia, per fare rotta verso porti di Svezia, Finlandia, Russia ed
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«Programmiamo il Nord Europa da 25 anni – dice FrancoFenili – abbiano iniziato con l’Islanda aggiungendo man mano tutta la regione. All’inizio dovevamo spiegare bene di quale Paese si parlasse, insomma chiarire che l’Islanda non aveva nulla a che fare con l’Irlanda…Ora non serve più. L’Islanda non è più una meta di nicchia ma di tendenza, e riempie i charter che organizziamo da varie città Italiane in più momenti dell’anno. La gente parte perché sogna l’aurora boreale, i gayser e le cascate possenti dei fiumi islandesi. Oggi programmiamo tutto il Nord, ovunque sipuò ammirare l’aurora boreale: Finlandia, Norvegia, Danimarca, Svezia, Isole Svalbard, Isole faroe, e Groenlandia, e anche le crociere artiche con la nave rompighiaccio. Oltre ai classici prodotti su Capo Nord, Tromso e Lapponia abbiamo in catalogo Hurtigruten e le attività più avventurose e divertenti che si possono vivere in Nord Europa: le gite in slitta, i trekking, l’escursionismo. Cosa si può immaginare di più eccitante da queste parti di un viaggio alle Svalbard alla ricerca dell’orso bianco? Oppure alle isole Faroe per vedere il passaggio delle balene..o in Groenlandia, di cui si parla tantissimo in questi mesi, oppure sulla nave rompighiaccio per ammirare la fauna straordinaria che vive a queste latitudini? Sono i viaggi che amiamo di più, che ci distinguono sul mercato e che negli ultimi tempi superano nelle vendite anche i viaggi più classici al Nord. Tutta la nostra programmazione è su www.4winds.it
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Estonia. Sempre in 8 giorni-7 notti. Voli dal 30 maggio al 12 settembre da Milano Malpensa e Roma Fiumicino, Catania e Venezia; numerose date anche da Bari e Ancona; più le partenze da Cagliari, Palermo, Bologna, Genova, Lamezia Terme, Brindisi e Napoli.
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Costa Crociere avrà due navi al Nord Europa nel 2020, entrambe nel periodo tra il 30 maggio e il 12 settembre, su due diversi itinerari con le crociere di 8 giorni-7 notti.
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TOPSELLER
ATTA, gli specialisti del viaggio avventura La Svezia ha appena ospitato a Göteborg il World Summit 2019 di ATTA, la Adventure Tavel Trade Association, sodalizio privato (e for profit) di specialisti del viaggio avventura di tutto il mondo. Nelle regioni del Grande Nord opera almeno un centinaio dei 1.300 associati che ATTA riunisce in oltre 100 Paesi, tutti elencati in una lunga directory con contatti e link ai loro siti. In ATTA è rap-
L’hotel di ghiaccio del Trono di spade
presentato ogni segmento dell’industria, dagli enti del turismo ai tour operator incoming alle compagnie di crociera, alla ricettività. Tutti condividono – si legge sul sito dell’associazione – una vera passione per l’esplorazione del mondo, e l’impegno per il turismo sostenibile. Il sito di Atta – https://www.adventuretravel.biz – è pieno di informazioni, dritte e contatti in questa grande nicchia.
Ha aperto l’anno scorso l’hotel di ghiaccio ispirato al Trono di Spade, dove ora i patiti dei mitici Sette Regni possono vivere una vera “Westeros experience”. È il Lapland Hotels SnowVillage costruito di neve e ghiaccio a Kittilä, 200 chilometri oltre il Circolo Polare Artico, ma a solo un’ora e mezza da Helsinki: 24 sale, delle quali dieci sono suite in cui si pernotta. Per costruirlo sono serviti 350 tonnellate di ghiaccio e quasi 20mila di neve, scolpiti e intarsiati con i temi del Trono di Spade: mostri, draghi e un White Walker dagli occhi illuminati di blu a capo del letto. Si dorme a -5 gradi, con speciali sacchi a pelo e succhi caldi di bacche e frutta, ma per una sola notte come raccomanda lo stesso hotel. Ha ristorante, ice bar e una cappella per i matrimoni. Volendo si sceglie il solo tour guidato e commentato di tutte le sale, con un biglietto da 18 euro.
Premio unesco al Niehku Mountain Villa Il raffinato lodge Niehku Mountain Villa di Riksgränsen, nell’estremo Nord della Svezia, ha vinto il prestigioso Unesco Prix Versailles per il design degli interni creato dagli specialisti svedesi di Stylt. Niehku in lingua Sami significa‘sogno’: 14 lussuose camere, base per un turismo naturalistico di altissima qualità a 200 chilometri dal Circolo Polare Artico; con l’heli-hiking per passeggiate memorabili in paesaggi irraggiungibili; e l’heli-skiing verso 60 cime montuose sciabili ma senza impianti. È costruito su una antica piattaforma della leggendaria ferroviaIron Ore Line. Pregiatissima la cantina con 500 bottiglie, come pure la cucina ‘tundra to table’.
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Le ragazze del booking
Ota Viaggi, 30 anni guardando avanti A Marina di Orosei la festa per la grande famiglia Aprea
È stata la festa della famiglia Aprea, con ‘il Presidente’ Stefano e i suoi figli Mario e Domenico spinti sul palco senza preavviso tra gli applausi di una platea allegra e affettuosa, a festeggiare i 30 anni di una bella storia italiana. Di più, quella di OTA Viaggi è una storia della migliore e poco nota tradizione romana, di gente che lavora senza risparmio, umilmente e seriamente guardando avanti, affrontando con tenacia un contesto urbano e sociale complesso, e una difficoltà estrema di fare efficienza. Gente più incline alla responsabilità e al dovere che al vanto, e più che mai in una professione tanto sfidante.
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Stefano Aprea
far festa al Marina Resort Garden & Beach Club di Orosei sono venuti numerosissimi vecchi e nuovi amici, fornitori e partner, i rappresentanti dei network e quelli di Astoi, nell’atmosfera piacevolmente familiare che è da sempre la cifra di Ota.
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TRE MILIONI DI CLIENTI, E CINQUE DI CATALOGHI È stata l’occasione per raccontare la storia di Ota Viaggi, dalla piccola pensione di Ischia all’acquisto dell’agenzia romana outbuy Tours Activity, agli accordi con hotel e villaggi nelle Regioni del Sud. Infine la scelta di puntare sulla Sardegna, oltre 30 strutture delle circa 80 in catalogo, core business di un’impresa che chiude il 2019 con 93 milioni di fatturato – uno in più che nel 2018, in un’estate difficile per il Mare Italia – e il lungo il percorso che ha portato al mare tre milioni di clienti e 600mila bambini in
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oltre 200 strutture, distribuendo qualcosa come 5 milioni di cataloghi. Alla chiacchierata che ha ripercorso questi trenta anni, ritmata da Roberto Gentile, ha contribuito la testimonianza dei veterani, da oltre vent’anni in azienda – Alessandra Belli, Andrea Bongarzoni e Riccardo Boso – prima del rituale scambio di abbracci e riconoscimenti, e del brindisi sotto una pioggia di fuochi d’artificio. NON SOLO FESTA Per i partner della distribuzione la festa è iniziata due giorni prima, in un luminoso weekend di fine stagione nel bel complesso di Orosei. Dal quale sono partite le visite delle strutture di punta di ota: i quattro stelle Baia
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Roberto Gentile, Domenico e Mario Aprea, Massimo Diana
Maurizio Costante DARIEN VIAGGI, COLVERDE (CO) Mi piace Ota perché è tour operator ancora a conduzione familiare, i rapporti umani vanno oltre i numeri. Poi hanno un prodotto che forse i grandi operatori sottovalutano, molto competitivo sul segmento famiglie nella fascia tre e quattro stelle, che riceve altissimo gradimento tra i clienti sia in versione solo land che abbinato al traghetto sulla Sardegna. In più Ota ha pacchetti sulle 10 e 11 notti, che hanno una richiesta fortissima e ancora poco ascoltata. Sono molto contento perché ora sta arrivando il booking online, che è già in test. Al telefono sono bravissimi, ma anche il supporto online sarà importante.
Antonella Cappiello
Aranzos di Golfo Aranci; Marmorata Village di Aeroviaggi a Santa Teresa di Gallura; i Club Esse Posada Beach Resort a Palau e Cala Golone Beach Village; lo storico Palmasera Village Resort. «Abbiamo anche lavorato – dice Francesco Boccanera, responsabile marketing e comunicazione di Ota Viaggi – ed è stato utile fare il punto con le agenzie. Prima della festa bellissima per la quale ringraziamo anche Piero Loi, il proprietario di ITI hotels che ci ha accolti qui a Orosei». NUOVI ACQUISTI Di novità ha parlato il direttore commerciale Massimo Diana annunciando gli importanti acquisti nella programmazione 2020 di Ota Viaggi: entrano in catalogo i 4 stelle Torre del Barone a Sciacca a Mare, Sicilia, in vuoto/pieno dopo un riuscito test quest’anno; Città del Mare Resort Village di Terrasini, anche questo in Sicilia, che tra l’altro dal 3 al 5 aprile ospiterà la XXII edizione di Travelexpo Roadshow, un’occasione per vederlo; nuovo acquisto infine il Borgo di Fiuzzi a Praia a Mare, costa tirrenica della Calabria.
PRIMORTRAVEL, EBOLI (SA) Credono molto nel rapporto con noi agenzie, danno grande valore al nostro lavoro, ci portano spesso a vedere le strutture. I cataloghi sono accuratissimi nelle descrizioni, mai sorprese e semmai in positivo, si mangia bene ovunque. Insomma non abbiamo complaint: per una camera trovata sfatta si sono scusati con un upgrading, clienti entusiasti. Poi sono molto preparate le ragazze al booking, e i commerciali non ci lasciano mai soli… non saprei cosa chiedere di più, magari tutti così i tour operator.
Angela Zanzottera SMAG VIAGGI, BUSTO GAROLFO (MN) Sono molto bravi al booking, sono chiari e sanno scegliere il prodotto giusto per ogni singolo cliente, ci danno una vera consulenza. Colpisce la prima pagina del catalogo con un bellissimo mare, poi un po’ tutto… sono sempre molto disponibili. Non saprei che cosa chiedere di più… ecco forse mi piacerebbe vedere anche più spesso il loro commerciale, perché è sempre un piacere.
Marco Pecci e Adriano Apicella
Marta Lucchesi OSP TRAVEL PISTOIA Sono semplici e immediati, rispondono subito e una soluzione te la trovano sempre, benissimo anche i commerciali. Forse l’unica cosa che mi piacerebbe è che le strutture di Ota si organizzassero per l’accoglienza ai celiaci: io lo sono, è un fatto personale, ma siamo molti.
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Come saremo fra vent’anni…
Il futuro è frutto del presente. Conversazione con Andrea Mele, presidente di Mappamondo, vice presidente vicario di Astoi
ra vent’anni… difYicile da dire, forse anche pretenzioso. Ma è certo che chi lavora bene e seriamente qui sta e qui resterà. Le previsioni drammatiche sul futuro di agenzie e tour operator sono state smentite dai fatti. Io vedo agenzie serie e professionali che hanno clienti importanti, fatturato e buoni margini. Destinate a durare e a crescere.
«F
Come sono queste agenzie?
«Nessuno fa le nozze con i Yichi secchi. Sono agenzie in cui la proprietà è molto presente, coltiva cultura e competenza. Fanno vivaio con i giovani ma investono su professionisti di esperienza solida, noi li conosciamo bene e siamo contenti di lavorare con loro. C’è stato
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un gran proliferare di punti vendita privi della competenza per vendere più del pacchetto basico da mass market, quello che sarà sempre più disintermediato, a basso valore, bassa marginalità, insufYiciente a sostenere anche un singolo negozio. Certo gli agenti in gamba hanno anche la loro attività social, ma il mondo non gira intorno ai social. Se un cliente ha un’agenzia di Yiducia non ci sarà social che lo convinca a lasciarla. Poi proprio ora che c’è un ritorno all’agenzia e al tour operator. E lo ripeto, io non sono mai stato preoccupato dal potere di internet.
Perché internet non fa paura?
Un viaggio vero, un lungo raggio articolato lo trovi anche in internet, ma senza alcuna garanzia né
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L’INTERVISTA
«Il valore medio della pratica tende a salire, e cresce l’early booking» copertura assicurativa, e spesso non sai a chi stai dando i soldi. Per cui secondo me se un tour operator ha il proprio prodotto identiYicato e ben costruito, frutto di creatività, serietà ed esperienza, con dietro tanto buon lavoro…insomma quel prodotto non te lo toglie nessuno, neppure il web. Certo se sei un grosso tour operator con prodotto da mass-market ti devi preoccupare di più. Lo stesso chi lavora sulla biglietteria e poi si afYida al tariffario del corrispondente. Ci vuole esperienza e sensibilità al mercato, devi indovinare dove andrà la domanda e anticiparla con il prodotto giusto per il cliente che arriva, noi abbiamo il dovere dell’innovazione, sempre sul pezzo senza distrazioni.
E cosa potrebbe ’distrarre’ un tour operator?
Non è questione di distrazione, è la complessità del lavoro. A un tour operator serve un’ottima capacità di gestione Yinanziaria, perché abbiamo una marginalità esigua, andare in difYicoltà è un attimo. Per investimenti sbagliati, eccesso di spesa, perché ci facciamo prendere dal bel catalogo, dal testimonial, dalla Yiera, dal blogger…poi siamo esposti a molte turbolenze esterne, se non sei capitalizzato alla prima tieni, alla seconda resisti, alla terza chissà. L’improvvisazione è vietata, e spesso fatale. Negli ultimi quindici anni sono crollate agenzie e marchi importantissimi, ma altri sono ancora in piedi e vanno avanti bene.
La bassa marginalità è una condizione irreversibile? Per ora si, soprattutto per noi tour operator. Le agenzie non ci credono ma è così: su almeno l’80% delle prenotazioni il nostro margine lordo sulla singola pratica è inferiore alla commissione che riconosciamo alla distribuzione. È un dato di fatto indiscutibile. Anche per questo siamo obbligati a dare priorità alle agenzie che hanno i clienti giusti e hanno davvero intenzione di lavorare con noi, non può essere altrimenti.
Le s%ide nel futuro prossimo? C’è un problema demograYico, il cliente del turismo organizzato non è un ragazzino. Le nuove generazioni sono più difYicili ma con noi viaggiano anche i trentenni. Il limite è sulla fascia dei ventenni. Però forse non è un limite reale, i Millennial in agenzia non ci entravano neppure prima che i marketer li chiamassero così. Quando avevo venti anni io si comprava il volo al CTS, che su certe tariffe aveva l’esclusiva. E si partiva così, senza nient’altro.
Come evolve il gusto dei clienti?
Mi fa un po’ ridere questo dilagare dell’offerta di ‘esperienze’, altra trovata del marketing. Prima si parlava di cose belle da fare e da
«È certo che chi lavora bene qui sta e qui resterà»
Cosa può cambiare le cose? Si vedono segnali positivi: il valore medio della pratica tende a crescere, in agenzia entrano sempre più clienti con potere di spesa. E sta crescendo come mai prima d’ora l’early booking, la gente ne comprende i vantaggi, e lo prenota in agenzia. Queste sono certezze, ma le agenzie devono rispondere a questa chiamata. Quasi tutti i clienti ora sono molto informati, capiscono al primo sguardo se hanno di fronte un consulente serio, e se vale la pena di spendere per il suo servizio.
vedere, ora la gita in bici è diventata ‘esperienza’, ma è sempre esistita, come tutto il resto. Detto questo la gente vuole sempre più sicurezza e afYidabilità ad un prezzo competitivo. Sono temi complessi e noi abbiamo un contenzioso scarsissimo, pubblichiamo in automatico le recensioni sul nostro sito, tutte autentiche, e lusinghiere. Poi ora tutti vogliono Ylessibilità totale, il crollo del charter si deve forse sopratutto a questo. Il charter funziona solo su mete molto belle dove la linea arriva a fatica, ma ormai la linea arriva quasi ovunque.
Il fattore vincente in agenzia?
Cultura, conoscenza, esperienza e ancora conoscenza. È quasi tutto. N
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Must-have di tendenza da regalare ai clienti che lo meritano, ma anche a noi stessi, e a quelli che amiamo ThermaCELL FOOD WARMERS
FLOOME, L’ETILOMETRO DA VIAGGIO Si chiama Floome, lo usano già 20mila persone ma vale la pena ricordare che esiste, in tre versioni. Sull’app gratuita si caricano a mano i dati sull’alcool ingurgitato e i parametri per il calcolo del tasso alcolico nel sangue: peso, altezza, età, genere. Poi ci sono due versioni del vero e proprio etilometro, con sensore Platinum Fuel Cell, simile a quelli utilizzati dalle forze dell’ordine, su cui si soffia per ottenere un calcolo preciso. Floome IT è la versione evoluta: dura fino a 10 anni usandolo una volta al giorno senza cambiare batteria, stima il tempo necessario per rientrare entro il limite legale di ogni singolo Paese; invia messaggi preimpostati e geolocalizzati agli amici; ti porta a casa chiamandoti un taxi. Ringrazia il cielo se non ti corteggia l’amato bene mentre sei sbronzo, o sbronza. Da 42 a 90 euro circa su Amazon.
Le solette termiche riscaldanti ThermaCELL arrivano dagli Usa, adattabili a qualsiasi paio di scarpe dal 36 al 47, contengono un sistema che scalda i piedi. Un radio telecomando regola la temperatura a 38 o 44 gradi, secondo gusti e temperatura esterna, funzionano 5 ore con una ricarica dalla presa elettrica. Circa 150 euro iva inclusa: nulla, per fidanzati o fidanzate freddolosi.
Must-have da regalare ai clienti che valgono
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MAVIC-2 PRO, IL DRONE
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Il gadget più costoso, quasi come un gioiello: intorno ai 1.500 euro, ma c’è chi se lo merita. Per appassionati decisi a portarsi a casa immagini e video davvero straordinari. È Mavic 2 Pro, fabbricato in Svezia, ha la nuovissima fotocamera Hasselblad L1D20c, con tecnologia HNCS per colori naturali: scatta foto aeree da 20 megapixel, con colori sorprendenti; radiocomandato fino a 18 km di distanza, con vento a circa 50 km/h, e sistema di rilevamento ostacoli omnidirezionale. Irresistibile vero?
LE FESTE ESOTICHE DI KARISMA Marocco in tour di gruppo, l’unico che abbina Città Imperiali e deserto: partenze il 28, 29 e 30 dicembre; un Egitto a Natale e Capodanno con il Cairo e il grande classico della Crociera sul Nilo; la Thailandia o una strepitosa Giordania con Capodanno in campo tendato a Wadi Rum, come Lawrence D’Arabia... auguri da Karisma!
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FLIP-FLOP PERSONALIZZATE Si chiamano FlipSidez, hanno la suola personalizzata che lascia una traccia unica sulla sabbia: serve a non confonderle con altre simili, e se del caso serve ai tour operator e alle agenzie per far circolare il loro marchio insieme ai clienti. Su www.amazon.it
SPECTACLES 3. SNAPCHAT CI RIPROVA Snapchat ci riprova con i nuovi Spectacles 3, serie limitata e ridisegnata degli occhiali da sole a realtà aumentata, con un taglio più ricercato e la nuova fotocamera HD per ottenere massima percezione della profondità. Un altro passo nel progetto di Snap per costruire una vera e propria piattaforma elettronica sul volto delle persone. Vanno in vendita a novembre su Spectacles.com a 380 euro, per un pubblico più ristretto. Costano oltre il doppio del modello dell’anno scorso, terzi della serie che fin qui non ha avuto grande successo. Tutti comunque passano direttamente foto e video al cellulare, pronti da postare sul Snapchat.
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Must-have da regalare ai clienti che valgono
LA CAMICIA CHE ALLONTANA GLI INSETTI
ONE MINI TRADUCE 12 LINGUE IN TEMPO REALE Si chiama ONE MINI Pocket Multilingual Assistant: aiuto prezioso per cavarsela con le lingue straniere. Un solo attrezzo elettronico traduce qualsiasi menu sul vostro smartphone, integra registratore, trascrizione da voce a testi, traduzione su due voci in ingresso e in uscita per 12 lingue, sempre in tempo reale e offre anche un servizio interprete live H24/7. Fine della ricerca di traduzioni approssimative su smartphone: è la promessa di ONE. Piccolo ed efficiente, pronto da infilare in tasca, elimina quasi del tutto i problemi linguistici in giro per il mondo. Babele addio: un miracolo di intelligenza artificiale. Vostro per $69 ultimo prezzo.
La preziosa camicia di Patagonia non è proprio un gadget, ma sarà un pensiero prezioso per tutti i viaggiatori che si definiscono “di sangue dolce”: quelli che in una stanza tra 10 persone la zanzara sceglie di pungere proprio loro, e soltanto loro. Perché il tecno-tessuto della camicia difende chi la indossa sia dal sole – con protezione UV misurabile – che dagli insetti, con proprietà certificate da EPA, la Environmental Protection Agency degli Usa. Altri marchi producono con tecnologia analoga pantaloni, calze e altri tipi di camicia, anche in tessuti molto leggeri. La Long-Sleeved Island Hopper II Shirt costa 89 dollari sul sito Patagonia.
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COLOPHON Travelnostop #winwin è il magazine di
Travelnostop.com quotidiano di turismo online Fondato a Palermo nel 2006 © 2011 Travelnostop.com Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione anche parziale di tutti i contenuti del sito. Registrazione al Tribunale di Palermo n. 22 del 23.10.2006 – n. iscrizione al ROC 15419
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Direttore responsabile Marco Piscopo Caposervizio Noemi Brugarino
In redazione Monia Marchese Web e Social Lorena Melodia
Amministrazione Laura Piscopo
Magazine Travelnostop #WinWin Redazione Roma Marina Firrao
Grafica Rosa Linda Scigliano Pubblicità Roma Marina Bandinelli Elena Pallotta
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Direzione Redazione Amministrazione e Pubblicità Logos srl Comunicazione & Immagine Palermo Via Giacinto Carini, 9 Tel. 091.519165 palogos@travelnostop.com | postalogos@pec.it PIVA 00249130824
TUTTO NUOVO il BLUE REEF RESORT A MARSA ALAM Il complesso è stato acquisito dal Gorgonia Beach, e quindi completamente ristrutturato. Il restyling ha rinnovato radicalmente gli spazi comuni, sono stati sostituiti ombrelloni e sdraio. Rinnovati anche gli arredi delle camere e quelli del ristorante panoramico, rifatta la pavimentazione della piscina, tutto nuovo anche il bar piscina. Ricostruito infine anche il pontile a mare… Insomma un intervento veramente profondo che ha trasformato questo resort in uno dei più gradevoli dell’area, a soli 20 minuti di distanza dall’aeroporto. Due chef italiani garantiscono agli ospiti una ristorazione di alta qualità. Uno di loro è il protagonista dello showcooking che arricchisce le attività disponibili nel format SWANCLUB. Recentissima infine anche l’inaugurazione di un grande gazebo per le attività olistiche. I.P. advertorial
Coordinamento commerciale e marketing Vincenzo Gnoffo
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