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GRADI
11|19
03|07|2019
w w w. t re m i l a s p o r t . c o m
VOLLEY
COLPI GROSSI PER PRATA E CDA
BASKET
CIANI RISALE LA PENISOLA pag 49
pag 22
CICLISMO CALCIO DILETTANTI
I PRIMI BOTTI DEL MERCATO
GIRO-ROSA, AL VIA SENZA ELENA pag 24
pag 8
30 VOLTE
MEETING pag 29
IL 9 LUGLIO A LIGNANO L'ANNUALE SERATA DI ATLETICA CON LA PARTECIPAZIONE TremilaSport+ | 03 07 2019 | 1 DI CAMPIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI
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GORIZIA: Maurizio Degano email: info@kyushoitalia.it
TRIESTE: Livio Lupetin Email: l.lupetin@hotmail.com
PORDENONE: Ivo Neri email: ivoneri@hotmail.com
UDINE: Venanzio Ortis Email: libertas.udine@gmail.com
29
SOMMARIO
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03|07|2019
22 6-7
CALCIO
8
21
BASKET Il tecnico udinese Franco Ciani lascia Agrigento dopo 8 anni per guidare Montegranaro ritornando così nella sua città, in cui non ha mai allenato, come avversario dell'Apu.
24
CICLISMO Tre le tappe friulane del Giro d'Italia femminile che parte da Alessandria e arriva in castello a Udine il 14 luglio. Ma l'attesa Elena Cecchini non ci sarà a causa di un infortunio al polso destro.
UDINESE DILETTANTI: I PRIMI BOTTI DEL CALCIOMERCATO
10
CARNICO: CAVAZZO AVANTI TUTTA. GRAN BAGARRE IN SECONDA
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L’ALTRO CALCIO: IL BRUGNERA FA IL PIENO IN CASA
13
GIOVANILI: GLI U17 FRIULGIULIANI VOLANO IN CANADA
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CALCIO A 5
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BASKET
22-23
VOLLEY
24-33
SPORT VARI
RUBRICHE 18 CULTURA 34-37 MONDO LIBERTAS 38-39 ITINERARI MTB
TremilaSport+ | 03 07 2019 | 3
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EDITORIALE
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Per il basket regionaleDA entusiasmi rinati ATLETICA E CICLISMO COPERTINA
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renta edizioni consecutive valgono bene una copertina per il meeting didivacanze atleticama di non Lignano, che in anche ripropone, con empo per tutti, primisquest’anno per il calciosiprofessionistico, regia in di vista Giorgio Dannisi, all’insegna sport abbinato giàlainconsueta preparazione di una nuova stagionedello che inizierà il prosalla mese solidarietà. Un contesto unico da tempo atleti simo lasciandosi alle spalle la caratterizzato delusione europea della dagli nazionale. giamaicani hanno il centro balneare friulanoleper loro L’Udinese, conche il suo nuovoscelto allenatore Iachini, ha effettuato sue la prime preparazione e che in quantoestivi, a popolarità approdato ora pure inparte Giappone, uscite con risultati, seppure che nonèentusiasmano e d’altra non con anche fuochi una decina di atleti Sol Levante partecipare il 9 luglio promette d’artificio undel organico sullaafalsariga di quello dei alla duenuova preedizione della manifestazione. cedenti risicati campionati e privo fra l’altro ormai della classe di Di Natale. Ma importanza assumeindividuato pure in questo periodo,esterno con gli sport maggior Ido grande Cibischino ha comunque nel giovane ceco di Jankto la appeal popolare, calcio e basket,vedremo in sostanziale stand by, il ciclismo, con E il Giro possibile sorpresa di stagione, se la sua profezia si avvererà. per il basket regionaleche è invece entusiasmi rinati, con Trieste suo end’Italia femminile, parte iltempo 5 lugliodida Alessandria, a transitare conaltre tappe nesimo campionato di A2 affrontato sullarampe base dei proprio in Friuli per concludersi domenica 14 sulle del giovani castellodel di Udine in vivaio quella e l’Apu, fresca di promozione, presentare le proprie prime mosse a la livello di che si preannuncia come unaafrazione di grande spettacolarità, con mano campagna abbonamenti e di mercato. Ritorna dunque ilPeccato derby friul-giuliano a organizzativa di Enzo Cainero a garantirne il successo. che al via non conferire sale ad un movimento negli fermata ultimi anni Friuli un po’ assopito ci sia la friulana-doc Elena Cecchini, dainuna frattura al polso dall’asdestro senza di una formazione vertice dopo la chiusura dasimbolica parte della rimediata in una recentedigara internazionale, ma la dei suabattenti presenza al Snaidero e certo il direttore sportivo del club triestino, Mario Ghiacci, non vede l’ora, traguardo non mancherà. come afferma nella intervista, effettuare la sua rimpatriatanazionale a Udine. Globalizzazione o no,nostra la gente avverte di anche il bisogno di un’identità rimane nodo relativo ad di un più palasport Carnera anni se in preda probleeMa l’ha fatto ilcapire una volta pure nel calcio, da anche con leadelusioni matiche burocratiche e la cui pratica si prova ora in fretta e furia a chiudere in finali, ai recenti Europei della nazionale maschile Under 21 e ai Mondiali di quella vista di un Ma campionato di al A2proposito, le cui battute iniziali nonostante (e ci si augura solo quelle), per femminile. all’Udinese, la strada, l’avvento del “carl’Apu, avranno a Cividale. Comeportò sempre ci dedichiamo poi ainostrani personaggi e dinale” Marinoluogo che in anni passati in bianconeri talenti come quello di spicco la bella pallavolista Elisa Manzano, cheminimo la nostra BianDi Natale e altri,stavolta pare siaè sempre la stessa, quella del numero legale di camaria Gonano ha scovato in Birmania nel corso del suo giro del mondo: una italiani in un contesto generalizzato di stranieri. E in tale ottica parlare di atlunga pausa di riflessione, dice l’atleta friulana, poi deciderà il da farsi dal punto taccamento alla maglia da parte dei giocatori, come sottolineato dal dirigente di vista sportivo, vagliando le offerte che le perverranno. Chi non vorrebbe campano durante la sua presentazione, appare piuttosto arduo. seguire l’esempio di Elisa, staccando la spina per qualche mese per ricaricarsi? Attaccamento alle sue origini ha invece manifestato una volta di più Franco Immedesimiamoci nella sua esperienza, lasciando spazio all’immaginazione. Ciani, allenatore di basket che nel prossimo campionato tornerà a Udine da avversario con la sua nuova squadra, Montegranaro, ma che tiene ad evidenziare Il Direttore di essere l’unico dei tecnici udinesi professionisti a non aver mai allenato nella Edi Fabris sua città. Una speranza, la sua, che potrebbe comunque anche concretizzarsi in un prossimo futuro, hai visto mai.
Il Direttore Edi Fabris
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DIRETTORE RESPONSABILE RESPONSABILE DIRETTORE Edi Fabris Fabris Edi VICEDIRETTORE VICEDIRETTORE Massimo Muzzin Muzzin Massimo EDITORE EDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI EDIZIONI srl srl MEDIATREMILA Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. direzione@mediatremila.com direzione@mediatremila.com REDAZIONE REDAZIONE Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. redazione@tremilasport.com redazione@tremilasport.com
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15 MILA ABBONATI? VEDIAMO LA SQUADRA... di IDO CIBISCHINO
L’
avete presente? La foto è bella per soggetto e spontaneità: lo stupore di un bambino, in maglietta bianconera, a occhi spalancati e con la bocca aperta davanti - si presume - a una prodezza del suo idolo sportivo, immaginiamo un giocatore dell’Udinese. E pure lo slogan (“Nel tuo Dna”) ci sta, privo di forzature ed esagerazioni che in qualche caso, in passato, avevano rasentato il ridicolo. Ci sta perchè non c’èra (non c’è?) famiglia in Friuli in cui in qualche maniera non entrasse l’Udinese, anche soltanto a livello di risultato domenicale se non di partecipazione diretta. Una volta tanto, insomma,
Dopo l’effetto stadio, serve un’Udinese competitiva per riempire il nuovo Friuli. Il record dell’era Pozzo registrato vent’anni fa con il primo arrivo di Guidolin
15.776 abbonati che rappresentano il record dell’era Pozzo. Accadde una ventina d’anni fa, nella stagione 1998-’99: l’arrivo di Francesco Guidolin, che subito entrò nel cuore dei friulani al pari del personaggio (Zac) che sostituiva, nonché la conferma di giocatori importan-
nata (2014-2015) di Stramaccioni subentrato a Guidolin-quater: appena 6.206 tessere. Da allora - grazie alla calamita del nuovo stadio e a onta di risultati e piazzamenti modesti, a volte con rischi di serie di B annessi... - è stato un crescendo continuo: non numeri grandiosi, epperò una
“
Mercato ancora a livello di intenzioni. Si valuta l’apporto di Mandragora mentre è certo il rientro del ventiduenne Balic dopo l’esperienza olandese
NESTOROVSKI Se non riuscirà a trattanere Okaka, l'Udinese proverà a puntare sul macedone Nestorovski in uscita dal Palermo.
non va negato l’elogio ai creativi della comunicazione. A questi messaggi e ai prezzi invariati il club bianconero ha affidato la campagna abbonamenti per il prossimo campionato, con la speranza di un ulteriore balzo che permetta di scavalcare le 13 mila tessere. Ormai consolidati i comfort e le magnifiche prospettive del nuovo stadio (benedetto anche dai vertici della Uefa con la finale dell’Europeo U21 che ha incoronato la Spagna sulla Germania) l’Udinese può puntare in un prossimo futuro, a patto che presenti una squadra decente, a eguagliare se non a superare i
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ti come Amoroso e Giannichedda, convinsero la tifoseria friulana, che accettò come ineluttabili le partenze di Bierhoff e di Helveg finiti al Milan al seguito di Zaccheroni. La fiducia fu ben riposta: l’Udinese alla fine, con 54 punti come la Juve, finì sesta e si giocò l’accesso diretto in Uefa proprio con i sabaudi, che nello spareggio dovetterò lasciare via libera ai nostri (0-0 al Friuli, 1-1 a Torino con gol di Poggi). Quelli a cavallo del Duemila sono state le stagioni a più alta affezione: per tre campionati, dal 1998 al 2000, si superarono i 15 mila abbonati. Il punto più basso si è toccato nell’an-
progressione incoraggiante. Si è così passati dai 10.214 abbonati della stagione 2015-2016 (cominciata con Colantuono e finita con De Canio) ai 12.926 di quella appena trascorsa. L’effetto trainante del nuovo stadio è ormai consolidato, si tratterà ora di accrescere l’appeal della squadra, opportunamente affidata al Cincinnato che risponde al nome di Igor Tudor. Il tecnico di Spalato, benemerito per le due salvezze consecutive e determinato a costruirsi credenziali importanti anche nel calcio italiano, sarà supportato da un personaggio scafato e di buone idee come Pierpaolo Marino, cui i
Pozzo hanno dato mandato di interpretare e integrare le strategie del plenipotenziario Gino. La nuova squadra neppure si intravvede ancora, anche se si intuiscono le linee guida del mercato, limitato finora in entrata al riscatto del difensore De Maio (pienamente rilanciato dopo l’impalpabile parentesi al Bologna) e all’ingaggio del centrocampista bosniaco Jajalo, 31 anni, a fine contratto con il Palermo di cui è stato punto di forza per varie stagione: dovrebbe rimpiazzare come uomo di tempra ed esperienza Behrami, a 34 anni destinato a chiudere la carriera agonistica in qualche campionato meno impegnativo e battagliato del nostro. Detto più volte che la conferma (ancora prestito o acquisto dal Watford) di Stefano Okaka farebbe quadrare i piani offensivi bianconeri, per ora affidati con qualche punto interrogativo al trio Lasagna-TeoPussetto, le grandi manovre riguarderanno il centrocampo, dove se non mancano i muscoli latitano la qualità e visioni di gioco ad ampio spettro. Non è certo, per dirne una, che Mandragora rimanga a completare il biennio previsto dall’accordo con la Juve: il capitano degli azzurrini è giocatore intelligente, affidabile tecnicamente, epperò monocorde, privo del guizzo che fa la differenza anche in mezzo al campo. Quel cambio di passo che invece possiede Antonin Barak, prossimo a materializzarsi sui nostri schermi dopo un anno da... fantasma. Restando al settore mediano, si attende con curiosità la riapparizione di Andreino Balic, di cui Tudor ha consigliato il rientro per valutarne i progressi dopo il prestito al Fortuna Sittard. Il centrocampista, meglio centrale che mezzala, ha un contratto con l’Udinese in scadenza prossima al 2020, per cui è prevedibile che Pozzo gli offra un rinnovo a lunga gittata con ritocco dell’ingaggio. Non se l’è cavata male il ventiduenne spalatino nel campionato olandese, con la riserva che il mondo orange, se si eccettuano le eccellenze Ajax, Psv e Feyenoord, viaggia nella
UDINESECALCIO
EUROPEI UNDER 21
Furie rosse campioni con merito, Germania scalzata dal trono
mediocrità. Steremo a vedere, comunque, se il ragazzino che abbiamo seguito a Udine, e nel quale si coglievano appena bagliori di caratura, avrà acquisito almeno una nuova mentalità: servono più corsa, più capacità di cucitura e di raccordo, insomma un superiore spirito di sacrificio, fermo restando che quanto a personalità Balic sembra ben dotato. Importante è che la indirizzi nel modo giusto, e di questo dovrà occuparsi il conterraneo Tudor, che ha garantito per lui.
IL RIENTRO Dopo il prestito agli olandesi del Fortuna Sittard, Igor Tudor vuole verificare i progressi del ventiduenne Balic richiamato nella rosa bianconera.
Se in finale dell’Europeo Under 21 ci erano arrivate tutto sommato le due squadre più forti del lotto, la Spagna merita di aver vinto allo stadio Friuli la partita decisiva contro la Germania e quindi il titolo. Perché ha mostrato qualcosa in più degli avversari e, pur senza strafare, avrebbe potuto chiudere anche con un punteggio più ampio del 2-1 finale. Visto il percorso delle due formazioni nella strada verso la finale, era opinione abbastanza diffusa che favoriti fossero i campioni uscenti di Stefan Kuntz. Perché con la loro prestanza atletica, con la velocità e i tanti piedi buoni sembravano poter mettere pressione ai portatori di palla spagnoli e impedire di far loro tessere quel tiki taka continuo che poco alla volta ti avvolge e non ti lascia scampo. E dunque, si pensava, siccome gli spagnoli senza palla fra i piedi possono andare in sofferenza e subire, la Germania ha tutto per fare saltare il banco e confermarsi sul tetto d’Europa. E invece la “Roja” ha ribaltato tutti i discorsi e ha messo essa stessa il match sui binari che preferiva. In avvio ha fatto vedere il pallone ai tedeschi soltanto sul dischetto di centrocampo prima del fischio d’inizio, poi l’ha nascosta per 7 minuti buoni e l’ha fatta ricomparire nella rete di Nuber, scagliata da Fabian Ruiz. Poi ha controllato la partita senza mai vacillare, mettendo a sua volta pressione ai portatori di palla avversari. Così non ha mai rischiato di essere rimontata e anzi nella ripresa ha chiuso i conti e tanti saluti a tutti. La qualità di palleggio della Spagna è ancora un gradino sopra tutte le altre, ma un ulteriore elemento da sottolineare di questo europeo è stato il gioco espresso dalla sorprendente Romania. Velocità nei capovolgimenti di fronte, verticalizzazioni
costanti e un leader come Hagi, veloce di piede e di pensiero. Sembrava una squadra perfino di altri tempi, tanto è stata bella ed entusiasmante. Fosse andata in finale, non avrebbe rubato nulla a nessuno. Le delusioni si chiamano Inghilterra, in parte Belgio e soprattutto Italia. La Figc aveva garantito a Di Biagio una rosa di gran pregio per tornare a quel titolo europeo che mancava dal 2004, e tutto sommato aveva i numeri per arrivare in fondo. Il
DANI CEBALLOS Piedi sopraffini e faro della nazionale spagnola (@Getty/Uefa)
problema è che il Ct azzurro non ha saputo assemblare le tante individualità di cui disponeva per farle diventare squadra e soprattutto non ha saputo far giocare l’Italia secondo le sue caratteristiche. Con una rosa di brevilinei e di buona tecnica serviva gioco veloce e palla a terra, non stucchevoli e infiniti torelli orizzontali e poi, senza soluzioni, lanci lunghi dal centrocampo o cross alti dalle fasce. Per chi? Matteo Contessa
OSSERVATORIO
FARE I FENOMENI NON PAGA Delusione e molte critiche ad allenatore e giocatori dopo l’inopinata eliminazione dell’Under 21 azzurra agli Europei e se l’altrettanto deludente quarto posto dell’Under 20 è passato sostanzialmente sotto silenzio, l’esclusione della squadra del poi dimissionario Di Biagio ha invece sollevato un vespaio anche a causa dell’atteggiamento di alcuni giocatori che evidentemente si ritengono già dei divi. L’allusione è ovviamente riferita in primis alla coppia KeanZaniolo, punita dal tecnico per un consistente ritardo alla riunione tecnica della squadra precedente alla gara con il Belgio. Ma il giovane juventino, oltre a questo, è già comunque ben noto per alcuni atteggiamenti “alla Balotelli” che non promettono nulla di buono riguardo al suo futuro: il togliersi la maglia ed esporre la
muscolatura dopo un gol, l’inopportuna esultanza sotto la curva della tifoseria avversaria, quella del Cagliari, dopo una rete alla Sardegna Arena, e ora appunto i propri comodi nel raduno azzurro dell’Under 21. E bene ha fatto Di Bia-
gio ad assumersi la responsabilità della sua esclusione dalla formazione nella quale alla vigilia era stato annunciato ufficialmente dallo stesso tecnico come titolare. Atteggiamenti da fenomeno, seppure in diversa forma, che sono tipici anche del seppur forte Chiesa, che giunto dalla nazionale maggiore a rinforzare l’Under 21, ha voluto distinguersi non solo per tecnica e agonismo ma anche appunto per inopportuno divismo: il togliersi la maglia (e con comiche difficoltà) dopo un gol, con conseguente prevedibile ammonizione, l’attraversare furiosamente il campo per andare a compiere un fallo inutile su un avversario, un pestone sulla mano di un giocatore del Belgio a terra (non punito, chissà perché, dall’arbitro), e altre sciocchezze tipiche del giovane talento che si
ritiene già divo anche perché reso tale dagli elogi talvolta spropositati dei media e della tifoseria e dal prezzo di mercato in ascesa del suo cartellino. A completare il quadro non è mancato poi l’atteggiamento vittimistico di Cutrone dopo la sua rete al Belgio. E inoltre certe consuete infantili esultanze (ad esempio il balletto Chiesa-Orsolini, dopo un gol del primo alla Spagna) che testimoniano come i calciatori, giovani o meno giovani che siano, passino un po’ del loro tempo a studiare come esibirsi dopo un’eventuale realizzazione. Ed è così che sono nati i vari galli, aeroplanini, pistoleri, trenini e altro ancora. Uno specchio del calcio italiano che lascia anche un retrogusto amaro, e non è solo questione di delusioni in serie. E.F.
TremilaSport+ | 03 07 2019 | 7
FOCUS
CALCIOMERCATO
DIMAS SALUTA CHIONS. DA RE AL TAMAI Continua la diaspora di giocatori in casa giallocrociata, con il direttore sportivo Vido che nei prossimi giorni dovrebbe però ufficializzare Bordon, Ceka e Deana
I
n Serie D perde un pezzo importante della rosa di queste ultime due stagioni il Chions che si è separato dal suo attaccante Dimas Goncalves, accasatosi nelle scorse ore al Montecchio Maggiore. Situazione complicata per i giallocrociati che si ritrovano ad allestire quasi per intero la rosa. Radiomercato parla di un forte interessamento per lo stopper Giacomo Boccafoglia, mentre sarebbero in dirittura d’arrivo i sì del portiere Gjergi Ceka e del difensore Simone Deana, rispettivamente del Lumignacco e del Torviscosa. In attacco pare cosa fatta per l’ex Kras Patrick Bordon, mentre in mediana si lavora per Mattia Frulla e per l’esterno Giovanni Codomiti.
A pochi chilometri di distanza continua la campagna rafforzamento del Tamai che ha messo le mani su Matteo Da Re, under 17 proveniente dal Chievo Verona. Le Furie Rosse hanno poi ufficializzato gli arrivi di Enrico Trento, classe 1997, centrocampista reduce da due ottime annate con la maglia del Campodarsego e precedentemente con i colori dell’Union Feltre, e di Marco Moras, attaccante classe 1995 ex CjarlinsMuzane. L’esterno offensivo ha disputato gli ultimi tre campionati con i bassaioli collezionando 80 presenze e 15 gol. Intanto la Manzanese del neo presidente Filippo Fabbro presenta i quattro nuovi rinforzi della nuova stagione ossia, l’attaccante Alessio Corvaglia, i centrocampisti
Matteo Da Re
Mattia Craviari e Luca Nastri e il difensore David Cudicio. Nomi forti che non lasciano dubbi sulle intenzioni bellicose degli orange in vista del nuovo campionato. In
uscita pare fatta per Simone Lius Della Pietà al Tricesimo, mentre resta da valutare la posizione di Marco Bergamasco. Al neonato Maniago-Vajont si sfoglia la margherita in vista della nuova stagione. Dopo il divorzio con il tecnico Giovanni Mussoletto sono in molti a scommettere sull’approdo in panchina di Roberto Bortolussi, ma resta calda la pista che porta all’ex trainer del Chions, Sante Bernardo. Chi invece non si muoverà dalla sua panca è Gigi Barbana, fresco di conferma da parte del direttore sportivo della Risanese, Marco Rossi. In casacca bianconera restano di sicuro il portiere Cortiula, oltre a Pavan, Nascimbeni, Avian,
“
Le Furie Rosse prendono anche l’attaccante Moras e il centrocampista Trento
Dimas Goncalves (Foto Snidero)
8 | 03 07 2019 | TremilaSport+
Cencig e Corrubolo. In arrivo Braidotti, mentre pare ormai scontato il sì di Ormellese, e Cudin. Due nuovi rinforzi sono arrivati nelle scorse ore al Rive d’Arcano dalle giovanili del Donatello: si tratta di Marco Fattori e Matteo Almberger, rispettivamente portiere classe 2000 e terzino sinistro classe 2002. Dalle trattative concluse a quelle ben avviate: ai collinari manca poco per strappare il sì di Fabio Calderazzo e Luca Apicella. Chi invece ha lavorato per rinforzare il reparto avanzato è la Maranese che ha messo a segno un colpo da novanta ottenendo il consenso di Marco Sant, ex SeveglianoFauglis, che andrà quindi a fare coppia con Simone Motta.
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21
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Luglio
2019
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lo Stadio della Corsa in Montagna
AI RAGGI X
CAMPIONATO CARNICO
IL CAVAZZO NON MOLLA UN COLPO Prosegue la corsa del Cavazzo in vetta al campionato di Prima categoria dopo il successo ottenuto con un secco 4-0 sul Campagnola. In Seconda categoria c’è gran bagarre
I
n prima categoria il Cavazzo non molla un colpo e anche il Campagnola ci lascia le penne con Marcon, Nait (doppietta) ed Andrea De Barba i marcatori per il 4-0 finale. Troppo forte la formazione di Chiementin per i per i diretti concorrenti. Dietro, infatti, se non c’è il vuoto, poco ci manca. Il Mobilieri vince ad Imponzo una sorta di spareggio e si riprende il secondo posto a spese proprio del Real. In alta classifica si rivede il Trasaghis (uscito vincitore da Osoppo) e fa la sua comparsa l’Arta che ridimensiona le speranze dell’Ovarese di uscire dalla zona retrocessione (gol vittoria di Massimiliano Temil in pieno recupero). Zona retrocessione che comprende l’Amaro a cui non basta la segnatura di Candotti per aver la meglio sul Cercivento (pareggio al 98’ di Peresson) e da cui prova ad uscirne la Pontebbana
L’Illegiana (Foto Carnico.it)
10 | 03 07 2019 | TremilaSport+
L’Ancora (Foto Carnico.it)
che, sotto di due reti, recupera e guadagna un punticino contro il Villa. Il Cedarchis, infine, esce da un brutto momento e mette ancor più in difficoltà un Fusca sempre più ultimo. Cambattutissima, invece, la seconda categoria con quattro squadre in due punti. A guidare
questo quartetto l’Illegiana che, nonostante il pareggio contro la Stella Azzurra (tre reti del solito Daniele Iob per i gemonesi nel 3-3 finale), approfitta dello stop che il Ravascletto impone alla Folgore (basta il gol di Alessio Di Centa). Tra le due formazioni si interpone il Sappada che zitta, zitta scala la
classifica e la vittoria contro l’indecifrabile Velox proietta i ragazzi di Renzo Piller ad un solo punto dalla vetta. Là davanti c’è anche il Tarvisio, squadra assolutamente da non sottovalutare perché alle volte subisce (vedasi i tre gol presi a Forni Avoltri) ma porta sempre a casa qualcosa. In una giornata in cui ha riposato il Paluzza da segnalare sono anche le importanti vittorie del Verzegnis e del Lauco rispettivamente a Timau ed in casa della Val del Lago. Cambio della guardia anche in terza categoria. La sorpresa arriva da Resia dove la squadra di casa in un’ora prende quattro gol da un Ampezzo in giornata di grazia e non riesce più a recuperare
“
In Terza categoria Ampezzo in giornata di grazia nonostante le tre reti fatte. E così deve abdicare a favore dell’Ancora che fa sua la sfida d’alta classifica contro il San Pietro. Il risultato del Val Resia fa felice anche la Viola che prima va sotto contro il Bordano (gol di Menis dopo solo 7’) ma poi ha la forza di reagire segnandone cinque con Erik Macuglia protagonista con una tripletta. L’Edera vince l’anticipo contro La Delizia e inizia a sognare una promozione che ad inizio campionato sembrava insperata. Nelle altre due partite l’Audax continua il suo momento positivo imponendo il pareggio alla Moggese ed Il Castello fa sua la partita contro un Comeglians sa solo perdere. Simone Polentarutti
L’ALTRO CALCIO
AMATORI
BRUGNERA VINCE IL TROFEO RODOLFO GALLO Fine settimana all’insegna di calcio e solidarietà a Brugnera, con la formazione di casa che si aggiudica il torneo organizzato con in collaborazione con l’Unione Veterani Sportivi di Pordenone
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padroni di casa dell’AFDS Amatori Calcio Brugnera Libertas si sono aggiudicati il 1° Torneo Quadrangolare Interregionale di Calcio Over 50 “Rodolfo Gallo”, organizzato in collaborazione con l’Unione Veterani Sportivi di Pordenone e Venezia venerdì 28 e sabato 29 giugno. La vittoria è arrivata dopo una sofferta finale contro i Veterani di Mogliano Veneto, chiusa ai rigori, dopo una finale entusiasmante finita 2-2 nei tempi regolamentari. Al terzo posto si è attestato Cordignano, che ha avuto ragione sul San Donà per ben 7 reti a zero, nella finalina. D’altro canto, la formazione del San Donà era quella con più anni sulle spalle. Importante primato anche quello. Soddisfatto il presidente Valentino Sandrin, che ha ringraziato tutto lo staff dell’AFDS Amatori Calcio Brugnera, prestatosi senza indugio ad organizzare quest’altro grande evento, solo poche settimane dopo il Memorial Sandrin; e tutte le altre realtà che hanno reso possibile l’iniziativa. Un parterre di tutto rispetto ha assistito all’entusiasmante finale, che ha tenuto tutti col fiato sospeso. Erano ovviamente presenti il presidente dell’UVS di Pordenone Ezio Rover, e quello di Venezia Carlo Mazzanti. «La promozione dello
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Ospite d’onore della kermesse Bruno Pizzul sport è importante per i bambini, ma anche fra i veterani –. Hanno sottolineato a due voci –. Inoltre, gli atleti avanti con l’età possono essere d’esempio per i più giovani
ed avere l’occasione di trasmettere loro la nostra passione». Ma anche il delegato provinciale del CONI di Pordenone Gian Carlo Caliman, il fiduciario Mauro Chiarot, e il grande cronista della RAI Bruno Pizzul, che è stato con l’occasione insignito del 2° premio UVS Venezia “Giorgio Mazzanti”. La cena è stata arricchita dall’intervento dello psicologo dello sport Marco Bovo che ha paragonato gli atleti veterani alle auto di lusso di qualche anno fa. «Probabilmente avete bisogno di fare qualche “ta-
gliando” in più, ma il fascino di una Ferrari degli anni ’60 è decisamente maggiore rispetto alle nuove». La ciliegina sulla torta è stata l’intervista proprio a Bruno Pizzul. Il frizzante duetto con Mazzanti ha ripercorso a grandi linee la lunga carriera, sportiva e giornalistica della voce della RAI per 50 anni, che al termine ha voluto complimentarsi con il Pordenone Calcio. «È riuscito a combinare in modo singolare il bello con l’utile, cioè ad ottenere buoni risultati con un gioco spesso gradevole».
UNDER 17
IL PORDENONE CONCEDE IL BIS È il portiere Plai il trascinatore del su calcio d’angolo il vantaggio del Pordenone Under 17, laureatosi per il Renate firmato da Bianchi. secondo anno consecutivo campione Nei supplementari ancora Renate in d’Italia dopo il successo ai calci di vantaggio con Tramutoli, ma il Porderigore contro il Renate.
none pareggia subito con Lazri. Ai calci
L’estremo difensore dei neroverdi nel di rigore ancora Plai protagonista con recupero pareggia con un’incornata tre tiri parati.
12 | 03 07 2019 | TremilaSport+
GIOVANILI
RAPPRESENTATIVA U17
PISANO: “ONORATI DI RAPPRESENTARE L’ITALIA” Sarà la rappresentativa giovanile del Friuli Venezia Giulia a rappresentare tutta l’Italia alla prestigiosa “International Soccer Cup Under 17” che si svolgerà nella città di Vaughan Toronto (Canada) dal 3 al 14 luglio
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onferenza stampa ufficiale di presentazione dell’evento, tenutasi nella sede della Lega Nazionale Dilettanti FVG a Palmanova. I calciatori Roberto Bettega e Sebastian Giovinco sono, insieme ai club “Toronto Azzurri” e “Toronto FC”, i fondatori di questa coppa internazionale giunta alla terza edizione con l’obiettivo di dare risalto alle migliori rappresentative dilettantistiche internazionali.
Canciani: “Grande emozione per questa trasferta che coinvolge tutto lo staff” Fino a oggi il torneo, che originariamente accoglieva solo quattro squadre, è sempre stato vinto dal team giovanile della Juventus, unico italiano in gara. Quest’anno toccherà invece ai talenti “Under 17” del Friuli Venezia Giulia difendere il primato nazionale. Gli avversari saranno sette rappresentative provenienti da Canada,
Inghilterra, Argentina e Paraguay. Due gironi da quattro squadre daranno l’accesso alle semifinali e alle relative finali del 14 luglio. Anche se lontani da casa, i ragazzi friulani avranno il tifo dei moltissimi italo-canadesi presenti sugli spalti. Non a caso, l’Ontario ospita una delle più vaste comunità italiane nel mondo, con oltre un milione di persone. E in questa regione il numero dei residenti friulani supera quello degli abitanti del Friuli. Ermes Canciani, presidente della Lega Nazionale Dilettanti FVG: “Non nascondo una certa emozione perché dietro questa trasferta c’è il lavoro duro di tutto il nostro staff. Per i ragazzi solo una richiesta: quella di vivere al massimo ogni momento”. Marco Pisano allenatore della rappresentativa FVG: “Ringrazio l’intero comitato per la fiducia nell’affidarmi un incarico così prestigioso. È la prima volta che una rappresentativa friulana vola oltreoceano per rappresentare la propria regione e l’Italia intera. Un’esperienza che per noi è ancora più emozionante perché saremo ancora più vicini tutti i friulani residenti in Canada, che faranno il tifo per noi. C’è la determinazione giusta per affrontare questa sfida”.
PULCINI
IL CODROIPO DI SCENA A COVERCIANO
La manifestazione “TIFIAMO L’EUROPA”, riservata alla categoria Pulcini anni 2008/9, ha visto come protagonista a livello regionale la Polisportiva Codroipo. “Essere stati selezionati, insieme a Triestina, Pordenone e Prata Falchi per rappresentare a COVERCIANO il miglior calcio regionale della categoria, è per noi motivo di orgoglio, di vanto e di prestigio. Due giorni fantastici (15 e 16 giugno) da incastonare nell’album dei ricordi più belli, ogni ragazzo partecipante (18 in totale) ha vissuto con partecipazione ed entusiasmo le emozioni più grandi nel “Tempio del Calcio Italiano”, il commento di Fabrizio Masotti. Questo traguardo si è reso possibile grazie al “lavoro” educativo e tecnico del Responsabile Tecnico del Settore Giovanile Masotti Fabrizio e dei Tecnici AllenaEducatori D’Amore Ivano, Ambrosio Michele e Pradolini Niki. In una cornice festosa e composta (accompagnatori e genitori al seguito) la manifestazione si è conclusa con la consegna di un attestato di riconoscimento da parte delle massime autorità regionali del Settore Giovanile Scolastico.
TremilaSport+ | 03 07 2019 | 13
CALCIOC5
UDINE CITY E PALMANOVA PROMOSSE A PIENI VOTI DOPO IL SALTO DI CATEGORIA IN SERIE B
FLASH PORDENONE, TEMPO DI PRIME CONFERME
SERIE B
Inizia a prendere forma la Martinel Pordenone 2019/20, le prime conferme arrivano dallo "zoccolo duro" della prima squadra: Marco Milanese e Federico Finato, capitano e vice capitano, vestiranno la casacca neroverde per la sesta stagione consecutiva. In attesa di conoscere anche i nuovi arrivi tra i ramarri, si inizia cosĂŹ a delineare il roster della Martinel Pordenone che la vedrĂ impegnata per la seconda stagione consecutiva nel campionato Nazionale di Serie B.
MACCAN SE CI SEI BATTI UN COLPO
FUTSAL MERCATO
Dopo aver trovato in Andrea Sabalino il futuro allenatore della Prima squadra con incarico anche di direttore sportivo e responsabile del settore giovanile, si segnalano altre due uscite importanti dalla rosa: non faranno piÚ parte infatti della squadra nè il portiere titolare Bastini, nè Spatafora, che si accasa al Nervesa c5, squadra veneta partecipante al medesimo campionato di serie B. Una rosa che comincia ad essere carente, ma per la quale sicuramente ci aspettiamo arrivi importanti, come sempre fatto dalla presidenza in questi ultimi anni.
Andrea Bastini
DI ROSA NUOVO DS DEL FUTSAL JESOLO
OLTRE CONFINE
Non è durata troppo a lungo l'inattività di Paolo Di Rosa: l'ex direttore generale del Maccan Prata ha infatti trovato nel Futsal Jesolo la nuova società per la quale coprire i ruoli precedentemente svolti nella squadra giallo-nera, e avvia questa nuova avventura con rinnovato entusiasmo, con l'obiettivo di sviluppare in maniera determinante il settore giovanile della società .
Esultanza in casa Palmanova
IL PAGELLONE DEL FUTSAL REGIONALE
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empo di pagelle per il campionato regionale, che vede passare Udine City e Palmanova ai campionati nazionali. Le due squadre udinesi hanno dimostrato di avere un roster nettamente superiore a tutte le altre sette squadre della categoria, ottenendo alla fine una meritata promozione in serie B. UDINE CITY: 9.5 - Sfiora l'en-plein stagionale perdendo la finale di coppa Italia con l'eterna antagonista di stagione ovvero il Palmanova, piccolo neo in una stagione che l'ha vista protagonista dall'inizio alla fine, perdendo l'imbattibilità in campionato solo a promozione già acquisita, nell'ultima giornata. Arriva prima con due punti di vantaggio e miglior difesa. Campionato e supercoppa sono due vittorie che testimoniano l'ottimo lavoro svolto da Titta Pittini che ora avrà l'opportunità di compararsi a livello nazionale in serie B. PALMANOVA: 9 - Non è facile giocarsi l'intera stagione in due gare di campionato, e la squadra di mister Criscuolo dopo aver perso lo scontro diretto con l'Udine City nel turno di andata ha dovuto ricoprire per tutta la stagione il ruolo di inseguitrice, abdicando definitivamente dopo l'inopinato pareggio in quel di Maniago. Miglior attacco del campionato, si
consolo con la meritata vittoria della Coppa Italia, e l'approdo ai quarti di finale nazionale, fermata poi dalla futura vincitrice, l'Arzignano. Come l'Udine City non trova avversari in campionato, ed alla fine dopo la lunga attesa dei play-off nazionali può festeggiare l'ambito ritorno in serie B nazionale. UDINESE FUTSAL: 8 - Recita il ruolo di terzo incomodo, senza tuttavia riuscir mai ad impensierire il dominio delle due battistrada autrici di un campionato a sè (10 e 8 i punti di vantaggio ndr). Ancora una volta buono il lavoro di un mister navigato come Luca Della Negra che ritrova in Sironi il trascinatore di un manipolo di giocatori dalle belle speranze, scontato il ruolo di protagonista anche per la prossima stagione. TORRIANA: 7,5 - Un quarto posto non da buttare, ma forse ci si aspettava qualcosa di piÚ dalla navigata formazione di Gradisca che paga il mancato ricambio generazionale della rosa dopo anni e anni di successi (soprattutto in coppa). Squadra giovane, dal punto di vista dell'esperienza, il solo Dimarch non riesce a coprire con le sue reti il gap dalle squadre battistrada, anche se si toglie il lusso di infliggere l'unica sconfitta in campionato ai campioni dell'Udine City.
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si diceva...
LA GRANDE SNAIDERO E LA PICCOLA UDINESE La realtà sportiva friulana dei primi anni ’70 caratterizzata in primis dal boom del basket arancione e da un’Udinese che vivacchiava in serie C ma con un suo pubblico
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osa accadeva nei primi anni Settanta nello sport udinese? Sfogliamo u n a raccolta giornalistica del 1971 e 1972 per scoprirlo e verificare quali fossero gli entusiasmi degli sportivi, rivolti soprattutto, come peraltro al giorno d’oggi, al calcio e al basket, con il secondo a prevalere grazie alla Snaidero, approdata all’Olimpo nazionale solo qualche anno prima. Mentre l’Udinese era ancora una piccola Udinese, lontana anni luce dall’odierna
dimensione di business prevalente, costituendo una realtà di serie C comunque con un
campo di sfogo del “Moretti” verso il Tennis club De Braida, e che aveva esso pure un suo seguito di aficionados. E poi altre discipline, di minor appeal popolare ma dai contorni altrettanto importanti come il pugilato, con Sgrazzutti sugli scudi, lo speedway, l’ippica e il ciclismo, dei quali s’incontrano i resoconti nella stampa del tempo.
La Snaidero, perso Nelson, unico straniero permesso, giocò con Bovone pivot titolare
16 | 03 07 2019 | TremilaSport+
suo affezionato pubblico che affollava i gradoni “innocenti” dell’oggi purtroppo demolito “Campo Moretti” e la sua storica tribunetta anni ’20. C’era poi la serie B della Rugby Udine, che giocava nello spelacchiato
DIMENSIONE BASKET La Snaidero, dunque, in un cui servizio de “Il Gazzettino” del 2
GLI ARANCIONE Nella foto grande il tecnico Boris Kristancic, con alla sinistra Nino Cescutti. Qui sopra, l'industriale Rino Snaidero, patron arancione.
SIDICEVA...
PERSONAGGI Da sinistra, in senso orario, Gigi Comuzzi e Massimo Giacomini, allenatore e capitano dell'Udinese; Elio De Anna, leader della Rugby Udine, ed Enrico Bovone, "americano" della Snaidero.
pezzi da novanta come Meneghin, Raga e “Capitan uncino” Flaborea. Vinsero come da pronostico i blasonati varesini, ma non facilmente, e Savio pochi giorni dopo vestì a Spilimbergo, contro la Grecia, la canotta azzurra degli juniores allenati dal tecnico livornese Gianfranco Benvenuti. Una squadramiracolo, quella Snaidero, che dopo aver perso “per rinuncia” l’americano Gary Nelson, rientrato negli Usa per asseriti motivi familiari, proseguì il campionato senza l’unico straniero allora permesso, con Enrico Bovone pivot titolare (“Bovone fai tu”, titola un articolo di Tuttosport del 30 marzo 1972), e con una posizione finale di assoluto prestigio. Ma in serie B, con campo di gioco al “Benedetti”, allora ancora semplicemente “Marangoni”, e con un suo pubblico caldo e numeroso, disputava i suoi incontri la Patriarca, con Pippo Garano allenatore e un roster di ottimi nomi come Kristiancic, Bassi, Del Ben, Moretuzzo e soprattutto Rino Bruni, che in un servizio ancora del “Gazzettino” dell’aprile 1971 risulta con 28 punti il mattatore della Saclà Asti, nella quale militava anche il cervignanese Musetti.
gennaio 1972 si legge che i biglietti per l’incontro con la mitica Ignis Varese al “Carnera” stanno andando a ruba. Tra gli arancione guidati dal tecnico sloveno Boris Kristancic giocava insieme ai vari Malagoli, Melilla, Bovone e altri ormai già affermati, il giovanissimo play Otello Savio, oggi nostro apprezzato collaboratore, che quella domenica si trovò ad affrontare
PICCOLA UDINESE L’Udinese, appunto, disputava la serie C, sempre in posizioni d’alta classifica ma senza palesare propositi di risalita in categorie troppo costose per i mezzi della società dell’allora presidente Brunello. In quel 1971/72 i bianconeri erano allenati da Gigi Comuzzi, con una rosa nella quale il leader era un Massimo Giacomini agli ultimi fuochi da giocatore, in difesa il pilastro era Pieri Zampa da Plaino, in porta Nando Miniussi e regista
di centrocampo Gianni Galeone. Le foto scattate da Flavio Di Pietro al “Moretti” presentano una gradinata tutta esaurita anche contro il modesto Derthona, battuto 2-1 il 4 dicembre 1971 con reti di Dedè e del manzanese Pellizzari, a testimonianza della fame di calcio dei friulani, che qualche anno più tardi, proprio con Giacomini in panchina, avrebbero finalmente avuto la soddisfazione del salto triplo dalla C alla A. Ma c’era, come detto, anche il rugby, con l’Udine griffato Cumini a disputare un’onorevole serie B con Piero Peron allenatore e una rosa competitiva
nella quale stava emergendo soprattutto il futuro uomo politico Elio De Anna. E in quel gennaio del ’72 anche la boxe salì agli onori delle cronache nazionali, con il peso medio di Carpeneto, Roberto Sgrazzutti, a bagnare il suo esordio nella categoria mandando al tappeto Mejo dopo 2 minuti e 22 secondi in un “Marangoni” gremito. Un panorama, quello dello sport friulano, in sostanza come sempre fitto e qualificato, nel rispetto di una tradizione che ancor oggi continua e a livelli sempre più elevati. E.F. TremilaSport+ | 03 07 2019 | 17
NONSOLOSPORT
CULTURA
Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale
MUSICA
MALIKA AYANE IN CONCERTO A PALMANOVA
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arà l’unica data regionale del suo tour estivo. Un vero e proprio evento. Dopo Mogol, Irama, Enrico Ruggeri e Dolcenera, eventi sold out, il Palmanova Outlet Village ospiterà Malika Ayane, una delle artiste italiane più amate dal pubblico di tutte le età. La SummerFest del Palmanova Outlet Village, dunque, entra nel vivo. sabato 20 luglio, a partire dalle 21, appuntamento con la grande musica di una delle cantautrici italiane più amate, che si esibirà in un concerto gratuito. Reduce dal grande successo del “Domino Tour”, l’originale live ambientato tra teatri e club italiani, che ha visto l’artista esibirsi in oltre trenta concerti, Malika Ayane è attualmente impegnata con il suo nuovo tour estivo: “Domino en plein air”. La cantautrice proporrà brani tratti da “Domino”, il suo ultimo disco d’inediti. Non mancheranno i tre singoli “Stracciabudella”, “Sogni tra i capelli” e “Quanto dura un’ora” e le canzoni più celebri e apprezzate della discografia dell’artista, come per esempio “E se poi”, “Ricomincio da qui”, “Adesso e qui” e “Come foglie”. Per l’occasione, tutti i negozi del Village resteranno aperti fino alle 23.30 per una serata di shopping e musica sotto le stelle. Prossimo appuntamento con i grandi eventi del Palmanova Outlet Village, il 27 luglio, nella piazzetta centrale, dove la speaker radiofonica Loredana Forleo intervisterà il cantautore Pacifico nell’ambito del nuovo format targato Village “Musica e Parole”. Oltre ai grandi concerti, in programma per i mesi estivi, nel mese di agosto, invece, ci sarà l’ormai storico appuntamento con l’attesissima Village Night. Elisa Michellut
AMY GENTRY
L’AMICA SCONOSCIUTA GARZANTI
Una donna in un mondo di uomini. Così si sente la trentenne Dana Diaz che, nonostante non si sia mai arresa, non è ancora riuscita a realizzare il sogno di diventare un’attrice di successo. Finché, dopo una brutta nottata in cui si trova a respingere le avance indesiderate di un uomo meschino e insistente, entra nella sua vita la carismatica Amanda Dorn. Proprio come lei, sta cercando di farsi strada in una realtà dominata dalla prepotenza maschile, di cui ha conosciuto i risvolti più drammatici e infelici. Dice di aver incontrato gli stessi ostacoli e di sapere come superarli. Insieme architettano un sottile piano di vendetta: vestire i panni l’una dell’altra e farla pagare a tutti gli uomini che negli anni hanno cercato, in un modo o nell’altro, di prevaricarle.
18 | 03 07 2019 | TremilaSport+
L’ANGOLO DELLA
LETTURA
VIVECA STEN LINDA CASTILLO
RITORNO UNA STRADA ALL’ISOLA OSCURA TIMECRIME MARSILIO
Joseph King, già Sono i giorni piùnoto bui ealla piùcomunità freddi dell’anno, è alle porte aggrese una amish perililNatale temperamento fitta ebufera di neve si abbatte sulle sivo violento e per essere un abispiagge e le strade di vuote dell’isola tuale consumatore droghe, è stato di Sandhamn, nell’arcipelago di Stoccondannato all’ergastolo per aver colma. Il mattino del giorno la di Santo brutalmente assassinato moglie. Stefano, lontano celebre hotel Ma a duenon anni dalladal condanna, King Seglar addobbato a festa, viene troè evaso ed ora è minacciosamente vato il corpo congelato di una donna, diretto verso Painters Mill. Sarà il presumibilmente morta assiderata. capo Katerisulta Burkholder, Dalledella primepolizia, ricerche, che la a occuparsi questo Thiels, caso, complicato vittima eradiJeanette una nota dal sequestro deidicinque parte corrispondente guerra,figli piùdavolte di King che,per armato disperato, non minacciata i suoie articoli di deha nullasui da crimini perderecommessi e potrebbe uccinuncia nelle derli. Per Kate,dai oltre tutto, oltre l’indagine zone lacerate conflitti, che ha risvolti personali. Cresciuta perdei le sue inchieste sui movimenti insieme di cuistato si era xenofobi ainJoseph Svezia.King È davvero un incidente? innamorata, non avrebperdutamente be mai potuto immaginare il terribile scenario a cui sta assistendo.
ARNALDUR INDRIDASON
QUEL CHE SA RICCARDO IACONA
LA NOTTE PALAZZO GUANDA D’INGIUSTIZIA
MARSILIO Tra gli effetti del riscaldamento glo-
bale c’è anchedei lo pm scioglimento dei «L’autonomia è di fatto sotto ghiacciai,Da come spiega una guida islanattacco. essa dipende il funzionadese a un gruppo di turisti tedeschi mento della democrazia: se si scardina durante un’escursione sul gigantesco l’equilibrio e la politica mette Langjökull.tra Trai poteri la sorpresa e l’orrore, le mani sulla giustizia, ogniunarbitrio i turisti vedono emergere corpo è possibile». di questa convinziocongelato eForte perfettamente conserne, Iaconasiciscopre conduce nelle vato,Riccardo che ben presto essere stanze in cui siscomparso esercita la quello dideiunPalazzi imprenditore «malagiustizia» misteriosamente italiana, trent’annipuntando prima. i riflettori un intricato groviglio di lotte Il medicosulegale che procede all’idenfratricide inconfessabili. tificazioneesiinteressi ricorda ancora del caso, I sul quale aveva poliziot- le retroscena del investigato lavoro delleunprocure, to suo amico, ora in pensione. vicende dalleKonrað, quali sono nate indagini All’epoca sospetti erano ricadutie sul su banche,i corruzione, malaffare, i prosocio in affari dell’imprenditore, che cessi che dalla stagione di Mani Pulite però in mancanza di cadavere era staa oggi hanno occupato le prime pagine to rilasciato. questonell’avvincente ritrovamento dei quotidianiOra rivivono rimette tutto di in discussione. ricostruzione una delle migliori voci del giornalismo investigativo italiano.
LEE CHILD
TARA ISABELLA BURTON
INARRESTABILE
IL GIOCO DI LOUISE
LONGANESI
Jack Reacher sta visitando una piccola cittadina del Wisconsin, quando nota all’interno della vetrina di un banco di pegni un anello commemorativo di un anno accademico: West Point 2005. Un anno difficile per diplomarsi: si era nel pieno dell’intervento militare in Iraq e poi in Afghanistan. L’anello è piccolo, da donna e al suo interno presenta le sue iniziali incise. Reacher si domanda quali sfortunate circostanze l’abbiano portata a rinunciare a qualcosa per cui ha dovuto lavorare quattro duri anni e si mette in testa di scoprirlo. Di ritrovare la donna e di restituirle l’anello. In fin dei conti «Perché mai non dovrebbe?». Ha inizio così un estenuante viaggio che porterà Reacher attraverso il Midwest, ma più indaga e più inizia a capire, più la vicenda si fa pericolosa.
EINAUDI
Louise non è nessuno. Lavinia invece possiede tutto: bellezza, followers, denaro, le conoscenze giuste. Si incontrano per caso, eppure scivolano subito in un’amicizia malsana, troppo intensa, troppo interessata. Lavinia vorrebbe scrivere, ma non può farlo senza l’aiuto della colta Louise. In cambio, la introdurrà in quel mondo di salotti letterari ai tempi dei social network di cui è l’anima e la musa. All’improvviso le persone, gli uomini in particolare, si accorgono di Louise, e anche i suoi racconti sembrano avere un valore. Ma quando a Lavinia accade qualcosa di brutto, di molto brutto, Louise rischia di perdere tutto questo. Dovrà impedirlo a ogni costo.
I SPORT Città più sportiva d’Italia 2018 I L
M A G A Z I N E
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LA TRIESTINA RIPARTE CON STIMOLI RINNOVATI ALL’ASSALTO DELLA B, ANTICIPA L’AMMINISTRATORE UNICO DEL CLUB ALABARDATO, MAURO MILANESE GUIDO ROBERTI A PAG. 18
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TREMILASPORT vi presenta il primo magazine dedicato a Trieste, Città più sportiva d’Italia (“Il Sole 24 Ore”) Da oltre 10 anni TREMILASPORT segue tutti gli sport in Friuli Venezia Giulia. Atletica, tennis, vela, nuoto, pallanuoto, pallamano, basket, calcio e molto altro. Il magazine carteceo, realizzato in collaborazione con istituzioni, società sportive e aziende private, è in distribuzione gratuita presso centri sportivi, info point, studi medici, locali pubblici e in occasione di eventi sportivi. In primo piano Trieste e le sue eccellenze nello sport.
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CUORE DELLE DOLOMITI FRIULANE
UNA MONTAGNA DI EVENTI LUGLIO 2019
Forni a r p o S di 1
MARCIA DELL’AMICIZIA 7 Luglio 2019
A
nche questa edizione si svolgerà come da tradizione sui circa 12 Km di strade bianche e sentieri che collegano i due Comuni di Forni di Sopra e Forni di Sotto. La corsa partirà alle ore 9:00 dalla Piazza centrale di Forni di Sopra, il traguardo è situato nella piazza del Municipio di Forni di Sotto. Il percorso si sviluppa attraverso strade forestali e sentieri lungo le sponde del Fiume Tagliamento, attraversandolo varie volte. Per le persone che vogliono fare un’escursione con la famiglia o una semplice passeggiata, c’é la possibilità di partecipare alla marcia ludico-motoria. Per questi la partenza è libera (dalla ore 8,00 alle ore 9,30). Informazioni sulla gara e sul percorso: www.gs-stellaalpina.com
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Oltre l’ospitalità: tà:
FESTA DELLA BIRRA ARTIGIANALE da 12 Luglio 2019 a 14 Luglio 2019
L’ H
appy Beerday Foglie d’Erba è l’appuntamento in programma per festeggiare l’undicesimo compleanno del Birrifico artigianale Foglie d’Erba. Per questo festival arriveranno a Forni di Sopra oltre 40 birrifici artigianali da tutta Italia, uniti da un’amicizia ed una passione comune: la birra artigianale. Il ricco programma prevede: degustazione, musica con vari gruppi, animazione per i bambini e molto altro… Informazioni: Birrificio Artigianale Foglie d’Erba Email: zione@birrificiofogliederba.it amministrazione@birrifi
Hotel Edelweiss, offre ai propri ospiti i miglior confort, in posizione tranquilla nel cuore del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane (Patrimonio dell’UmanitàUnesco) e a pochi passi dal centro. Per chi sceglie la nostra struttura per le “stagioni verdi” è un ambiente ideale, percorsi in montain bikes, a cavallo o semplici passeggiate come il Sentiero del Bambino, l’anello di Forni, il Truoi dal Von, il percorso storico-naturalistico Orti, Fornaci e Castelli si snodano proprio a fianco, come le escursioni più impegnative, le vie ferrate, gli alpeggi e bivacchi anche raggiungibili con le vicine seggiovie del Varmost, sono il miglior biglietto da visita per chi ama la montagna con la sua flora e la sua fauna. Per “chi cerca l’avventura”l’hotel si trova nei pressi del Dolomiti Adventure Park e dell’Adventure Climb Varmost. Per chi desidera “vivere lo sport a 360°” l’hotel offre proposte mirate con la disponibilità di un Centro Sportivo per ogni esigenza. Per chi ama la “stagione bianca” il nostro hotel si trova a fianco degli impianti di risalita del Varmost, dove si possono trovare le piste più alte del Friuli Venezia Giulia, e al nuovo Centro per lo Sci Nordico “Tagliamento”. Per raggiungere la zona di fondovalle, che dista 600 mt., un servizio con skibus o gatto-bus garantisce i collegamenti.
ESCURSIONE A DORSO DI ASINO 14 Luglio 2019
A
dorso d’asino alla scoperta della natura del Parco delle Dolomiti Friulane. Durata: 3 h. - minimo 3 partecipanti. Forni di Sopra Centro visite del Parco - Ore 10 Per informazioniLaura Fagioli 349 5856881 Parco Naturale delle Dolomiti Friulane Via Vittorio Veneto 1 - Forni di Sopra Promoturismo FVG Forni di Sopra: Tel: +39.0433.886767 Email: info.fornidisopra@promoturismo.fvg.it
Informazioni Via Nazionale, 19 - Forni di Sopra (Ud) Tel + 39 0433 88016 - Fax + 39 0433 88017 Info@edelweiss-forni.it - www.edelweiss-forni.it
BASKET SERIE A
IL PUNTO DI VISTA
UN UDINESE
MAI A UDINE Franco Ciani nella prossima stagione guiderà Montegranaro dopo otto stagioni ad Agrigento e tornerà nella sua città da avversario, nel girone Est della A2 di EDI FABRIS
D
opo otto anni Franco Ciani risale la penisola, lasciando Agrigento, dove peraltro si era trovato meravigliosamente, per dedicarsi ad un nuovo percorso sulla panchina di Montegranaro, ereditata da un nome illustre quale quello di Cesare Pancotto. Un’estate, quella del tecnico udinese, trascorsa tra telefono e pc per seguire il mercato ma anche per dare una mano alla moglie Sandra al camp della Libertas Basket School, per stare insieme al figliolo tredicenne, promessa dell’Ubc, e per rilassarsi a Lignano Pineta, dove lo incontriamo casualmente una sera lungo il viale principale. “Sono l’unico allenatore professionista udinese a non aver mai allenato a Udine, ma chissà…”, considera Ciani, proponendo al proposito i nomi di quanti, come ad esempio Blasone, Martelossi e Piccin, hanno invece avuto la fortuna di vivere quell’esperienza speciale. Per ora dovrà accontentarsi di ritornare nella sua città da avversario, dal momento che Montegranaro giocherà nel girone Est, lo stesso dell’Apu: “Sarà per me una verifica professionale molto interessante dopo aver disputato con Agrigento molti campionati nell’altro raggruppamento. Per quanto riguarda l’Apu, penso sia da considerare tra le favorite, considerando i buoni movimenti effettuati sul mercato, anche se all’appello mancano ancora i due stranieri, che ovviamente assumono un ruolo di primaria importanza nell’ossatura di ogni squadra”. E da avversario, Ciani ritroverà
Giacomo Zilli, ieri con Ciani, oggi all'Apu
Franco Ciani quel Giacomo Zilli, anche lui udinese, avuto nel roster lo scorso anno in Sicilia: “E’ un lungo completo – considera il tecnico - , con ampi margini di miglioramento. Lavora bene in difesa, sui blocchi e al rimbalzo e ha nel suo bagaglio anche un’esperienza negli Stati Uniti”. E pure riguardo al suo collega sulla panchina friulana, Alessandro Ramagli, Ciani esprime un giudizio molto positivo: “Un allenatore di alto livello e una persona seria, con cui ho un ottimo rapporto e al quale auguro le migliori fortune”. Agrigento, per lui, è stata appunto una piazza che gli ha dato grandi soddisfazioni, contraccambiate con risultati che parlano della conquista della Coppa Italia e della promozione dalla B alla Dna nel 2011/2012 e dell’approdo dalla Dna Silver alla A2 nel 2013/2014. Un’esperienza che lui avrebbe continuato volentieri se non fosse arrivata appunto la chiamata di Montegranaro, piazza di prestigio in una zona, le Marche, che gli consente ora una maggiore vicinanza alla famiglia a Udine. “Mi è stato presentato un progetto interessante – lui sottolinea – e ho accettato volentieri l’offerta, anche se, lo ammetto, lasciare Agrigento non è stato affatto facile”.
di Otello Savio
NON È PIÙ IL TEMPO DELL'ASSE PLAY-PIVOT
Q
uesta volta iniziamo da una piccola disputa “ideologica”. Sentiamo molti appassionati o anche addetti ai lavori appellarsi al concetto che il basket si costruisce sull’asse play-pivot. Premesso che ogni opinione è rispettabile, il mio parere è che questo assioma fosse più valido in passato che nella pallacanestro di oggi. Il motivo fondamentale è che questi due ruoli per come venivano interpretati nella pallacanestro classica non ci sono quasi più a causa di una mutazione genetica, direi darwiniana. Il tiro da 3 punti, la riduzione dei secondi a disposizione per concludere l’azione e il maggior atletismo hanno cambiato i connotati del nostro sport e ormai si gioca con combo-guardie e numeri 4 e 5 perimetrali. Il gioco tecnico e di abilità è stato sostituito dalla forza fisica e da pick and roll ossessivi mentre la parola d’ordine è diventata “spaziatura”, un concetto prima sconosciuto. In particolare la conclusione da oltre l’arco (che vale ben il 50% in più rispetto ad un canestro normale) da tempo non è più una soluzione occasionale ma sistematica e ormai anche i giocatori interni lo usano con continuità. La fisicità diffusa spinge inoltre verso un basket totale e senza sostanziale distinzione di ruoli che è ancora da venire ma già si intravvede ai vertici della pallacanestro planetaria. Ecco quindi che l’asse play-pivot può essere ancora decisivo in contesti particolari ma non rappresenta più un principio assoluto. L’Apu Gsa intanto accelera nella costruzione della squadra per il prossimo campionato. Come già in passato la società sfida i costi più elevati d’inizio mercato ma intende chiudere prima possibile il roster. Dopo Amato e Antonutti si è pensato a completare la panchina ed ecco Augustin Fabi, Giacomo Zilli e Mihajlo Jerkovic. Il primo è un esterno tiratore di quasi 2 metri, molto duttile ed esperto, può portare palla o anche fare il 4 tattico (quindi sostituire Antonutti), i numeri dell’ultima stagione a Latina con 17 punti di media a partita disegnano un profilo da titolare e non da riserva. Zilli è friulano, un lungo ancora giovane con doti fisiche e agonistiche che ne fanno il back up ideale nella categoria per lo spot di pivot. Jerkovic è un giovane serbo alto 2,04 di scuola Reyer che giocava in serie C e avrà prevalentemente un ruolo di sparring partner in allenamento, difficile possa ripetere lo sviluppo di Stefan Nikolic. Segnaliamo invece con piacere che il giovane friulano Gabriele Miani, guardia di 2 metri del 2000, è approdato da Codroipo a Montegranaro dove troverà coach Franco Ciani che lo aiuterà a crescere. Rimaniamo ora in attesa degli stranieri di coach Ramagli, una guardia e un centro, che dovranno completare al meglio un gruppo che, anche quest’anno, non sembra certo mancare di talento. Condizione necessaria ma non sufficiente per vincere un campionato.
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VOLLEY
SERIE A2
GIOCARE IN ITALIA È UN SOGNO
Lo dice il nuovo asso nella manica della Cda Talmassons, Hatala Kinga, arrivata la scorsa settimana dal Rzeszow, squadra militante nel massimo campionato polacco
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resentazione ufficiale per la nuova giocatrice della Cda Talmassons, la polacca Hatala Kinga. Nata il 17/07/89 a Wadowice, oltre ad essere diventata un’ottima pallavolista, ha completato gli studi universitari presso l’Università Jagellonica e ha conseguito un master presso l’Università Adam Mickiewicz. Prima di iniziare la sua avventura di pallavolo ha giocato a pallamano. Nelle competizioni giovanili di pallavolo ha poi giocato principalmente come centrale. Da ricordare la stagione 2013/2014 dove con la squadra AZS KSZO Ostrowiec Santa Croce conquistò una promozione storica in ORLEN League, la massima serie polacca, vincendo tutte le partite sia nella stagione regolare che nei playoff. Abbiamo chiesto a Kinga una breve presentazione e alcune considerazioni sulle motivazioni che l’hanno portata a Talmassons e gli obiettivi della prossima stagione. “Sono cresciuta in un piccolo paese del sud della Polonia, molto vicino al paese
L’esultanza di Hatala Kinga. natale di Papa Giovanni Paolo II. Ho iniziato a giocare a 16 anni e ho giocato in molti club in Polonia. Sei anni a Cracovia prima nel Wisla poi nella UE Krakow. L’ultima stagione
Hatala Kinga, il nuovo rinforzo della Cda Talmassons viene dalla Polonia.
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nella squadra del Rzeszow, sempre nel massimo campionato polacco”. “Ho scelto Talmassons – continua Kinga – perchè penso che ogni giocatrice di pallavolo desideri avere una esperienza in Italia. Non è difficile trovare il perchè, in quanto da molti anni il campionato italiano e uno tra i migliori al mondo. Non ho mai visto una giocatrice, che dopo una stagione in Italia, non fosse migliorata come atleta. Era un mio sogno che finalmente si è avverato e non vedo l’ora di iniziare. Chiunque sia interessato alla pallavolo sa che il vostro campionato è di alto livello dove bisognerà esprimersi al massimo delle proprie potenzialità. Penso che la mia esperienza pallavolistica potrà essere di grande aiuto e per questo ho già iniziato a studiare l’italiano per dare un apporto ancora maggiore al tecnico e alla squadra. Essere tra le più anziane della squadra, tra tante giovani, sarà anche una grande esperienza per me”. “Per quanto riguarda le mie qualità spero che tutti le potranno vedere sul campo. Per adesso non voglio scoprire le mie carte. Un giudizio sull’allenatore? Ho giocato contro Ettore che ha allenato alcune mie
amiche. Mi hanno parlato molto bene di lui. Personalmente lo ritengo un ottimo allenatore e veramente una bella persona”. “Il mio ruolo nella CDA? Spero di essere un riferimento per le giovani e questo rappresenta per me una opportunità per condividere una
Kinga: “Voglio essere punto di riferimento per le più giovani” esperienza nuova e restituire tutto quello che mi è stato insegnato nella mia carriera da altre giocatrici”. Infine, un paio di curiosità di Hatala Kinga fuori dal parquet: “Mi piacciono i libri gialli e i film. Studio lo spagnolo in quanto sono innamorata della Spagna. Sono fidanzata e spero che possa condividere in parte con me questa esperienza a Talmassons”.
VOLLEY
SERIE A3
MISCIONE: “A PRATA CERCO IL RISCATTO”
La formazione pordenonese ha trovato il nuovo centrale nel 31enne ex Livorno, reduce da un infortunio che ne ha condizionato il rendimento nella passata stagione: “Abbiamo grandi obiettivi”
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irko Miscione, 31 anni di Vasto che nella scorsa stagione ha militato nella Fonte Acquaviva Livorno, avversaria nei play off permanenza della Tinet Gori Wines, ha accettato la proposta del DS Luciano Sturam e la prossima stagione militerà nella Tinet Gori Wines. Centro di 200 cm ha ben impressionato nel doppio confronto della scorsa annata e porterà esperienza e solidità nella zona 3 pratese, completando un reparto ben assortito che può contare già su Rau e Tassan. Per lui una buona esperienza in A2 tra Ortona, S. Croce e Livorno. -Qual è stato il fattore decisivo che ti ha fatto arrivare a Prata? “Ero rimasto ben impressionato già
Eugenio Tassan rinnova per un’altra stagione con i Passerotti quando sono venuto qui a giocare i play off. Poi è bastata una chiacchierata con Michele Marinelli, con il quale avevo già giocato (a Olbia nel 2013-2014 ndr) che mi ha lasciato ottime referenze. Mi è piaciuta la proposta di un progetto che vuole essere di crescita” - Quali sono le tue aspettative per la stagione? “La società vuole fare bene ed ha alte aspettative. Trovo questa cosa molto stimolante. Dopo un anno che mi ha visto per un po’ ai box a causa di un infortunio ad un dito ho voglia di giocare una stagione intera al massimo. Ho parlato con coach Cuttini e anche col preparatore. Abbiamo già concordato un programma di lavoro per poter arrivare bene all’inizio dell’attività e poter partire
Mirko Miscione nuovo centrale di Prata.
subito forte” - Che tipo di giocatore è Mirko Miscione? “Qualche anno fa ti avrei detto che sono un centrale particolarmente portato per il fondamentale del muro. In realtà nelle ultime stagioni ho lavorato tanto per migliorare anche in attacco perchè ritengo che un centro credibile in attacco sia necessario per lo sviluppo di un gioco di alto livello, permettendo lo sviluppo di un gioco veloce e tenen-
do sempre impegnato l’avversario diretto, permettendo così di sfruttare al massimo pure le seconde linee e la pipe” - E fuori dal parquet? “Sono estroverso, alla mano, anche bonaccione. Mi piace fare gruppo dentro e fuori la palestra perchè lo ritengo un passaggio fondamentale per unire la squadra e lavorare meglio. La mia passione fuori dal campo di pallavolo è viaggiare. È una cosa che adoro”.
Intanto, per il sesto anno consecutivo la zona 3 di Prata vedrà la presenza di Eugenio Tassan. Il 36enne centrale patavino presidierà anche nella prossima stagione il centro rete della Tinet Gori Wines, e i tifosi potranno ancora godersi il suo bell’anticipo sul primo tempo Tassan-Prata un matrimonio che prosegue. “Prata è stata la mia seconda casa per 6 anni. È stato facile decidere di rimanere – commenta Tassan -. Ho parlato con Cuttini e l’impressione è stata da subito positiva. Sono sicuro saprà portare nuovi stimoli. A Prata il roster è sempre stato di livello. Credo che la dirigenza abbia lavorato sempre molto bene portando buonissimi giocatori. La riconferma di Marinelli, ad esempio, credo sia un’ottima base per voler puntare in alto. Forse l’anno scorso non conoscendo la categoria abbiamo dovuto abbassare il tiro. Ma penso che già dalla prossima stagione si possa chiedere molto a questa squadra. Il mio obbiettivo sarà quello di mettermi alla prova con l’età (36 ad agosto…) ed essere a disposizione del mister per quello che sono le mie caratteristiche d’attacco”.
Eugenio Tassan sarà anche il prossimo anno un dei leader dei Passerotti.
TremilaSport+ | 03 07 2019 | 23
Parte da Alessandria il 5 luglio il Giro d’Italia femminile che si concluderà nel capoluogo friulano domenica 14, dopo 10 tappe, senza la partecipazione di Elena Cecchini, fermata da un infortunio.
CHE ARRIVO SUL CASTELLO DI UDINE! di EDI FABRIS
T
utto è pronto per la 30^ edizione del Giro d’Italia femminile, che partirà il 5 luglio da Alessandria, terra del “campionissimo” Fausto Coppi, per concludersi domenica 14 luglio, dopo 10 tappe, a Udine lungo le rampe del castello in quella che costituirà una delle frazioni più spettacolari della corsa-rosa. L’hanno assicurato, presentando la manifestazione sul palco del teatro “Giovanni da Udine”, il patron della manifestazione, il lombardo Beppe Rivolta, e il deus ex machina di casa nostra,
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CAMPIONESSE Nella foto grande, l'olandese Van Vleuten. Qui sopra, Elena Cecchini e il nostro direttore Edi Fabris
Enzo Cainero. Oltre 140 le atlete al via, con grande rappresentanza straniera, in una corsa presente in Friuli Venezia Giulia negli ultimi tre anni e che nell’edizione 2018 è andata all’olandese Annemiek Van Vleuten, alla quale, ha anticipato Cainero, il 15 luglio sarà dedicato un poster sullo Zoncolan quale prima donna ad aver scalato in bicicletta quello che viene spesso definito “il mostro”. Peccato per il forfait dell’atleta più attesa dagli sportivi friulani, Elena Cecchini, che a causa della frattura al polso destro procuratasi in una caduta
CICLISMO
PASSERELLA
DIECI CAMPIONESSE IN VETRINA AL “GIOVANNI DA UDINE”
DEUS EX MACHINA Il manager friulano Enzo Cainero, organizzatore delle tappe friulane del Giro d'Italia femminile
durante una recente gara internazionale, ha dovuto rinunciare ad una competizione a cui lei, di S.Marco di Mereto di Tomba con tanto di fans in maglia arancione sempre al seguito, teneva in maniera particolare: “Sono stata operata – lei stessa spiega, mostrando il tutore al polso – e i sanitari mi hanno raccomandato di non salire in bicicletta ancora per un po’. Io lo faccio ugualmente, ma in maniera ovviamente molto blanda. Pensare che prima dell’infortunio avevo effettuato una sorta di sopralluogo lungo le rampe del castello di Udine in previsione dell’arrivo tra la mia gente ma sono cose che capitano nello sport e bisogna farsene una ragione”. TRE TAPPE SULLE NOSTRE STRADE Tre, dunque, le frazioni della corsa-rosa che attraverseranno la nostra Regione: la prima, ottava tappa, da Vittorio Veneto a Maniago il 12 luglio, la seconda (nona) il giorno successivo da Gemona all’Altopiano del Montasio, in puro
stile-Cainero, con grande attenzione al rapporto sport-promozione turistica: “Una tappa – illustra il manager – in cui onoreremo i luoghi del terremoto, poi da Chiusaforte uno strappo difficile nel tratto conclusivo. E sul Montasio verranno proposte le specialità enogastronomiche del territorio”. Al proposito, Cainero ha espresso una considerazione: “Noi friulani abbiamo un limite: non siamo consapevoli di ciò che ci circonda e andiamo spesso a cercare altrove quello che invece abbiamo in casa”. Tappa conclusiva, poi, che approderà appunto in castello a Udine e il patron friulano ne illustra i contorni essenziali: “Era una tappa di 120 chilometri che avevo disegnato per Elena Cecchini – ammette sorridendo – , con partenza da S.Vito al Tagliamento e arrivo nel capoluogo dopo aver attraversato la sua Mereto di Tomba, con un ultimo strappo a Moruzzo, ma la buona sorte ci ha voltato le spalle”. L’IN BOCCA AL LUPO DEL CAMPIONE A “benedire” la corsa-rosa alla quale la fidanzata Elena Cecchini non potrà purtroppo partecipare, anche il campione d’Italia su strada e Olimpionico su pista Elia Viviani, veronese di Isola della Scala in procinto di partire per il Tour de France, nel quale spera di avere maggior fortuna rispetto al recente Giro d’Italia dove non è riuscito a piazzare in volata, sua specialità, il colpo di reni decisivo per aggiudicarsi una tappa. “Ma sono comunque soddisfatto delle mie due ultime stagioni – ha ammesso il campione – e guardo avanti pensando anche all’Olimpiade di Tokyo del prossimo anno, puntando a riconquistare il titolo. E per andare in Giappone dovrò prepararmi seriamente, perché nel ciclismo il campione in carica, come in altri sport, non viene riproposto di diritto nell’edizione successiva ma deve conquistarsi “sul campo” la qualificazione”.
Che lo sport femminile negli ultimi anni sia cresciuto in maniera esponenziale non è certo un mistero, tanto che gli allori ottenuti dalle ragazze siano spesso più numerosi di quelli conquistati dai colleghi maschi. E in tale contesto il Friuli Venezia Giulia recita la parte del leone, anzi delle leonesse che lunedì sera, in occasione della presentazione del Giro d’Italia femminile sono salite sul palco del Teatro “Giovanni da Udine” per ricevere un giusto tributo alla loro bravura. In primis le senatrici Gabriella Paruzzi, la siciliana ma friulana d’adozione Anna Incerti e Chiara Cainero (nella foto), quest’ultima fresca reduce da un prestigioso bronzo agli European Games di Minsk. Insieme a loro la sfortunata Elena Cecchini, che pronosticata fra le favorite della corsa-rosa ha dovuto rinunciare a parteciparvi, e a sfilare quindi sulle strade di casa, a causa della frattura al polso destro rimediata durante una recente gara internazionale. Nel ciclocross
procede dal canto proprio a passi da gigante, nonostante la sua corporatura minuta, la majanese Sara Casasola, anche lei applauditissima, così come in ascesa quasi vertiginosa è nella ginnastica l’italo-romena Alexandra Agiurgiuculese, stellina dell’Asu e della nazionale. Con il morale non proprio a mille ma consapevole dell’ascesa mediatica del calcio femminile, è stata premiata anche la reanese della Fiorentina Ilaria Mauro, rappresentata sul palco dal padre Claudio, che al Mondiale francese ha disputato solo spiccioli di partite ma ha potuto comunque avere la soddisfazione di prendere parte a una competizione internazionale alla quale l’Italia mancava da ben vent’anni. Infine tre pordenonesi, le pongiste Pamela Pezzutto e Giada Rossi e la ciclista non vedente Beatrice Cal, campionesse di spicco a dispetto della loro disabilità. (E.F.)
TremilaSport+ | 03 07 2019 | 25
PERSONAGGI SCIENZE DELLA SALUTE "Lo studio dei meridiani, dei punti di pressione e di energia accomuna le arti marziali a molte branche della medicina alternativa", sostiene il noto massoterapista.
COME UN SAMURAI
Dopo aver praticato il karate, Luca Tettamanti è presidente di un'accademia di scienze olistiche
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toricamente lo studio della medicina e delle arti marziali sono sempre andati di pari passo. Lo sostiene anche un’antichissima massima dei samurai giapponesi, secondo la quale un guerriero prima di saper ferire deve saper guarire. Per questo non è raro trovare tanti appassionati di sport di combattimento, che nella seconda parte della loro vita, quella riservata più alla professione che all’agonismo, si siano dedicati alla medicina stessa. Uno di questi è Luca Tettamanti, nome e volto arcinoti nell’ambiente del karate e delle arti marziali tra Friuli e Veneto, classe 1968, ieri atleta di alto livello, oggi massoterapista e presidente di HALT (acronimo di Holistic Academy Luca Tettamanti), un’accademia che ha sede a Pramaggiore e che riunisce numerosi operatori delle scienze olistiche, friulani e veneti, i quali sono anche docenti nei corsi che la stessa accademia promuove per coloro che vogliano intraprendere il medesimo percorso professionale. “Mi sono specializzato nella pratica del massaggio terapeutico oltre vent’anni fa– spiega lo stesso Tettamanti - lo studio dei meridiani, dei punti di pressione e di energia accomuna le arti marziali con molte branche della medicina alternativa, perché le stesse nozioni, la stessa conoscenza approfondita del corpo umano servono sia per arrecare danno che per creare benessere”. Tettamanti vanta un curriculum agonistico notevole, culminato con un quarto posto ai campionati del mondo di karate, specialità kumité sportivo, nel 1998. “Abitavo a Como – racconta – così avevo la possibilità di andare ad allenarmi in Svizzera, in una palestra dove insegnava il maestro Iwasa Sei, appartenente alla scuola Shito Ryu di Okinawa. Ho praticato il kumité sportivo fino al 2001, poi mi sono dedicato al karate tradizionale, ma ho studiato anche Shaolin Mon, una variante del kung fu, e Chi Kung”. Quest’ultima arte, il cui significato è “lavoro per aumentare l’energia vitale”, è parte indissolubile del pa-
Il Chi Kung è un'arte che significa lavoro per l'energia vitale trimonio culturale della Cina. La sua pratica migliora la salute e rinforza il corpo armonizzando tre fattori: il
respiro, la postura fisica e il pensiero. Il Chi Kung è utilizzato non solo a scopo terapeutico dalla medicina tradizionale cinese, per i suoi benefici effetti, ma anche dalle arti marziali per favorire e rinforzare la circolazione sviluppando e praticando diversi metodi. Tettamanti, esperto di ashita e di tactical combat, è oggi anche istruttore di krav maga, l’arte marziale nata in seno all’esercito israeliano, che rappresenta la principale e più efficace sintesi moderna delle tecniche di autodifesa. Piergiorgio Grizzo
TremilaSport+ | 03 07 2019 | 27
UN CONCENTRATO DI BELLEZZE NATURALI
Le nostre
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montagne 1
Rifugio
Chiadinas
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I fiori di montagna dai colori bellissimi e dalle forme meravigliose sono opere della natura da rispettare e da proteggere
Informazioni
ito a 1934 metri di altitudine, alle pendici sudorientali del monte Crostis, in comune di Comegliàns, il Rifugio Chiadinas è stato inaugurato nel 2002. Nell’antica proprietà collettiva delle Comunità di Tualiis e di Noiaretto, sono state ricavate cucina e sala da pranzo, quattro camere e due bagni con doccia, per un totale di 18 posti letto. L’ampia prateria alpina ove sorge la struttura dista pochi passi dalla “Panoramica delle Vette”, a 11 chilometri da Tualiis, e può essere raggiunta in macchina, moto e mountain-bike anche da Ravascletto, con l’intero anello stradale che ha una lunghezza di circa trenta chilometri. L’ambiente è semplice ed informale, e la cucina è caratterizzata da piatti tipicamente carnici, accompagnati da del buon vino. Ottimi anche le grappe e i dolci della casa. La posizione risulta veramente strategica, in quanto permette di godere di uno splendido panorama e dello stupefacente spettacolo delle marmotte che hanno le loro tane proprio sul pascolo della casera. Il comprensorio del monte Crostis è rinomato per gli ampi pascoli e le numerose malghe, nonchè come base di partenza per escursioni di ogni livello: dalla passeggiata al lago di Taront, adatta anche ai bambini, agli itinerari verso il massiccio del Cogliàns e i rifugi Marinelli e Lambertenghi-Romanin, consigliati agli escursionisti esperti. Altitudine: m. 1934 Carrozzabile pubblica - da Comeglians in direzione Gruppo: CROSTIS Tualis con strada asfaltata, Valle: VAL DEGANO seguendo la strada “PanoCartografia: Tabacco 1:25000 ramica delle Vette” n.09 “Alpi Carniche, Karnische - dai 958 mt. di Ravascletto Alpen” con strada asfaltata fino a Casera Valsecca (1871 mt.) ACCESSO: per proseguire con strada Sentiero sterrata toccando Casera - da Tualis, per sentiero Tarondon, Tarondut e Crostis n. 151 (h 3.30-4) - da Givigliana, per sentiero CHIADINAS n.151 (h 3.30) Località Comeglians, - da Collina, per sentiero Apertura: giugno - settembre n. 150 e sentiero n.174 Contatti: Tel: 347 2287946 (h 3.30-4 ) Email: - da Ravascletto, per sentiero info@rifugiochiadinas.com n.153 (h 4) www.rifugiochiadinas.com
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Rifugio
Sorgenti del Piave
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l rifugio Sorgenti del Piave si trova a Sappada, nella Val Sesis, a 1830 metri di altitudine, ai piedi del Monte Peralba.Il rifugio, facilmente raggiungibile in macchina, è immerso in una natura incontaminata, che permette di ascoltare il silenzio delle montagne, di respirare la purezza dell’aria e di ammirare la bellezza della natura autentica che lo circonda; è base di partenza per facili escursioni nei dintorni, sui sentieri della Grande Guerra, esplorando fortini e camminamenti, verso i laghi d’Olbe, o per emozionanti escursioni sulle vette che lo circondano, come ad esempio il M.Peralba (m. 2.690).Il rifugio Sorgenti del Piave dispone di 15 posti letto con il bagno in comune. La cucina del rifugio propone la degustazione di piatti tipici e una polenta sempre pronta nel paiolo.Il rifugio è aperto dal 1° giugno al 30 settembre e propone anche cene su prenotazione. COME ARRIVARE • da Cima Sappada, 1290 m: per rotabile SP 22 della Val Sésis, (circa 8,5 km, 25 min. in auto) passando per i Piani del Cristo, Pian delle Bombarde, i Fienili di Sésis, si arriva al rifugio • dal Pian delle Bombarde, 1457 m, ore 1.30-1.45 T: per sentiero naturalistico, verso nord, al Passo del Roccolo, 1815 m, e poi a destra, in breve (s. 136) al rifugio • dalla Val Visdende-Costa d’Antola, 1332 m, ore 2-2.15 T: per carrareccia e, al secondo bivio, per Giau rosso per carrareccia e sentiero (s. 133) al Passo del Roccolo, 1815 m, e poi a sinistra in breve (s. 136) al rifugio • dalla Val Visdende-Costa d’Antola, 1332 m, ore
1.45-2 T: per carrareccia (s. 136) per Piè dla Costa e, dopo il secondo bivio, a destra per Casera di Sésis e Passo del Roccolo, 1815 m, poi, sempre con s. 136, fino al rifugio SORGENTI DEL PIAVE Località alle Sorgenti del Piave, SAPPADA Altitudine m 1830 Apertura giugno - settembre Gestore: Elda, Licia, Martina, Michela Piller Hoffer Tel. 39 347 9938226 e-mail gestore: liciaeldapiller@virgilio.it Carrozzabile pubblica- da Cima Sappada, per carrozzabile della Val Sesis fino al rifugio (circa 9 km). Divieto per camper e roulotte.
ATLETICA
IN PISTA E IN PEDANA
NEL SEGNO DELLA SOLIDARIETÀ Il 9 luglio al “Teghil” di Lignano la trentesima edizione del meeting ideato da Giorgio Dannisi che richiama annualmente campioni di livello nazionale e internazionale di EDI FABRIS
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rent’anni non sono pochi ma Giorgio Dannisi è ancora lì, sul ponte di comando dell’organizzazione del meeting di atletica leggera Sport Solidarietà, che dopo le prime edizioni sulla da tempo cancellata pista di atletica dello stadio “Friuli” a Udine, ha trovato il suo habitat ideale al “Teghil” di Lignano Sabbiadoro. Nuovo appuntamento che avrà luogo martedì 9 luglio alle 20 e che come di consueto si preannuncia ricco di bei nomi, tutti presenti, sottolinea Dannisi, con cachet notevolmente inferiori a quelli solitamente percepiti nei meeting nazionali e internazionali. NUMERI E CURIOSITÀ “23 sono i Paesi finora presenti – ha annunciato il patron in sede di presentazione dell’evento – con 150 atleti italiani e stranieri. Un contesto che presenta fra l’altro un piccolo record: 56 saranno i “medagliati” in gara, con 4 titoli olimpici e 11 mondiali assoluti. Tra essi anche 10 atleti giapponesi, che saranno seguiti pure da una loro troupe televisiva, portando perciò l’immagine del nostro even-
to nel loro Paese. E a proposito di presenze di Paesi lontani, 35 saranno i giamaicani, atleti e staff, da tempo ormai affezionati a Lignano e al meeting. Tra essi Shelley Ann Fraser, che a 32 anni, dopo essere venuta per la prima volta tra noi all’età di 18, sarà ancora una volta qui, anche se nel ruolo di testimonial. Con lei un’altra stella, Elaine Thompson, entrambe ancora i vertici mondiali nei 100 e 200 metri piani”. Altri saranno i campioni in gara, molti accreditati sotto i 10” nei 100, con la portoricana Quinn “best time” sui 100 ostacoli con 12”40, e nei 400 ostacoli, con premio “Missoni” al vincitore consistente in un pezzo unico del pittore udinese Gianni Borta. Tra gli italiani, attesa la gara di Laura Strati (6,72) che se la vedrà in primis con l’australiana Stratton (7,05). E poi in pista e in pedana atleti paralimpici, con la primatista del mondo Martina Caironi (5 metri), e promesse regionali delle categorie giovanili. Il tutto nel contesto della solidarietà, con la cena benefica dell’8 luglio alla Terrazza a mare e la lotteria solidale. “Un grande lavoro di squadra – sottolinea Dannisi – che ha reso possibile la realizzazione di una trentesima edizione come sempre all’insegna della qualità e dei contenuti”.
CALCIO FEMMINILE
SFUMA IL SOGNO MONDIALE MA L'INTERESSE LIEVITA Hanno fatto quello che hanno potuto, le azzurre allenate da Milena Bertolini, in un Mondiale che alla resa dei conti sta evidenziando i reali valori tecnici e fisici in lizza, in primis con le statunitensi campionesse in carica, in semifinale contro l'nghilterra dopo aver eliminato le padrone di casa della Francia. Le azzurre capitanate da Sara Gama, dopo aver battuto Australia e Giamaica e aver perso su rigore contro il Brasile, hanno eliminato agli ottavi la Cina, illudendo i supporters italiani in
un crescendo che avrebbe potuto proseguire lungo un cammino interessante, ma lo scoglio olandese è stato più arduo da superare del previsto. Dopo un primo tempo equilibrato, l'Italia ha dovuto soccombere (2-0) di fronte alla superiore tecnica e atletismo delle campionesse europee, salutando tra le lacrime il mondiale francese. Rimane comunque la considerazione positiva di un rinato entusiasmo e interesse per il calcio-donne italiano, lasciando credere in una prossima apertura al professionismo soprattutto dopo l'avvento dei club maschili nell'orbita femminile. Il dubbio espresso da Sara Gama, una delle migliori della formazione azzurra (la friulana Ilaria Mauro è stata invece impiegata solo con un minutaggio limitato), è quello che, smaltita la febbre per una squadra ritornata a disputare un Mondiale dopo vent'anni, tutto ritorni ad assopirsi soprattutto a livello mediatico. Ma l'interesse delle giovanissime e delle loro famiglie per il calcio ne avrà sicuramente tratto giovamento, a beneficio di un movimento che in Italia va corroborato soprattutto nelle basi. E.F.
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ITALIAN BAJA FOTOGALLERY
21-23 GIUGNO 2019 - ITALIAN BA
TERRANOVA ALL’ITALIAN BAJA. VINCE LA MIN
Piazza d’onore al russo Vasilyev davanti al ceco Prokop Codecà (Suzuki) ottimo qu
L’Italian Baja ha superato se stessa in fatto di selezione dei concorrenti, addirittura decimati in oltre 400 km di settori selettivi da venerdì a domenica sui greti dei fiumi Meduna, Cosa e Tagliamento. In Fiera a Pordenone sono arrivati solo pochi superstiti di una micidiale cavalcata a quattro ruote che ha dovuto superare buche, guadi, macchie di cespugli, fangaie e i famigerati whoops, ovvero saltelli a pettine disegnati dall’acqua in piena. Visto il quadro, non sorprende che la vittoria sia andata a una coppia di gauchos, gli argentini Orlando Terranova e Ronnie Graue su Mini John Cooper Works del team X-Raid (2emmephotorace). Dopo aver ereditato sabato il comando delle operazioni dal compagno di squadra Jakub Przygonski, auto eliminatosi staccando una ruota nel primo settore lungo di “Barbeano”, Terranova ha subito incrementato il vantaggio e tenuto a bada i russi Vladimir Vasilyev su Toyota Hilux e Andrey Novikov su G-Force Bars, mentre Martin Prokop con il suo Ford Raptor pagava un sensibile ritardo per calo di potenza. Ieri la corsa ha vissuto le emozioni marathon del settore selettivo “Gradisca” (80 km), ripetuto due volte senza fare assistenza dai meccanici in Fiera a Pordenone, ma con un intervallo in piazza a Spilimbergo buono per promuovere la città del mosaico. Nel primo giro ha ruggito Vasilyev in 1:01’20’’, limando 37’’ all’argentino (ancora in testa con margine di 1’15’’) mentre saltava il banco anche a Novikov con il motore a pezzi e Prokop guadagnava la terza piazza.
30 | 03 07 2019 | TremilaSport+
Nella ripetizione Terranova non ha cerca per firmare un crono super in 58’57’’, t sarebbe riuscito a reggere il confronto concluso ne loro sì a limi ha espresso per scontato dei tubolari Am Maveric segnato dall sto assoluto Grand Vitara Baja, incens sul sedile di (Mini All On (Toyota Hilu amarissimo Yamaha dop so per Marg ottavo assoluto Michele Cinotto con l’u con qualche punto in meno dello spagno
AJA Cross Country Rally World Cup
NI DEL GAUCHO
uinto e primo degli italiani
ato strategie di contenimento, ma ha tenuto giù il piede tanto per far vedere che forse nemmeno Przygonski o. Vasilyev a 2’47’’ e Prokop a 5’29’’ in prova, hanno ell’ordine secondo a 4’02’’ e terzo a 18’56’’ sul podio, itare i danni ragionando di una Coppa del Mondo che o tre vincitori nelle prime tre gare e non dà ancora nulla o. Mettendo in conto tra l’altro la crescita prestazionale T3, sancita dal quarto posto di Fedor Vorobyev su Can ck, pur staccato di 51’47’’ dalla vetta. Capitolo Italiano la débacle di troppi protagonisti, ma con il quinto poo conquistato da Lorenzo Codecà al volante del Suzuki a 3.6 V6 di Emmetre Racing, mai così in alto all’Italian sando anche il lavoro del pordenonese Mauro Toffoli destra. Spariti dalla scena in successione Elvis Borsoi ne), Claudio Petrucci (Isuzu D-Max) e Sergio Galletti ux), castigati da guai meccanici. Ieri mattina risveglio o per Amerigo Ventura causa motore ko sul Quaddy po una prima tappa di alto profilo. Incidente di percorgherita Lops su Isuzu D-Max. Secondo degli italiani e unico Polariz Razor della partita, risultato positivo ma olo Santi Navarro su Can Am (sesto), rivale del T3 FIA
8 | 11 01 2017 | TremilaSport+
TremilaSport+ | 03 07 2019 | 31
VELA
RITRATTO DI GENTE DI MARE
Fondato nel 1945, il circolo velico muggesano vanta oggi 370 soci e una realtà in crescendo
È
stata fondata il 12 agosto 1945 da una decina di persone nel Municipio di Muggia, con un impeto di italianità, in un paese completamente comunista e filo jugoslavo e in un momento storico in cui si andava creando quella contrapposizione ideologica e poi politica che avrebbe diviso il mondo occidentale e quello orientale. Oggi il Circolo della Vela di Muggia con i suoi 370 soci, che diventano un migliaio di persone calcolando tutte quelle che gravitano attorno alle attività sociali, è un soggetto aggregante di grande importanza nel primo e unico comune italiano dell’Istria. Nato nel segno della contrapposizione, il sodalizio è via via cresciuto sviluppando nel tempo una visione più europea. Il manifesto di questa filosofia è la Muggia-Portorose-Muggia, la regata di una nuova amicizia nata nel 1977 e diventata adesso il gran finale della settimana velica dei 3 Golfi che il Circolo organizza ogni anno nella prima metà di giugno. Oggi il CDV dispone di una sede sociale, realizzata all’epoca per ospitare il club velico e la Lega Nazionale e dal 1990 data interamente in concessione al sodalizio dall’Autorità Portuale che ne è proprietaria. E allo stesso modo ha ottenuto sempre dall’Autorità Portuale la base nautica a poche decine di metri di distanza dove si svolgono le attività e dove i soci indugiano soprattutto nella bella stagione approfittando del ristorante e della brezza che mitiga la calura estiva. Dispone anche di pontili da 130 posti barca, realizzati in due fasi: nel 1980 venne inaugurato il primo, nel 1985 vennero realizzati gli altri. SALTO DI QUALITÀ Fino al 1981 la Vela di Muggia era un circolo tutto sommato piccolo, arrivava a 65 soci. Poi il salto di qualità, con l’organizzazione del Campionato italiano di classe 470 bissato due anni dopo da quello Optimist. Da qual momento in poi è iniziata una crescita inarrestabile. Oggi il Circolo dispone di due squadre agonistiche, organizza attività velica per l’intero arco dell’anno e anche attività collaterali, come il
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Vasco Vascotto è la stella più lucente del sodalizio corso per posa-boe svolto quest’anno con quasi 20 partecipanti. Se Vasco Vascotto è la stella più lucente del sodalizio (e suo padre Fabio ne è la memoria storica), diversi sono stati i campioni sfornati nel corso degli anni. Giovanni Coccoluto, 26 anni da compiere, ma già plurimedagliato a livello europeo e
mondiale nella classe Laser, ne è sulle tracce. E in passato Roberto Apostoli, Roberto Bertocchi, Antonio Gerin, Giorgio “Mimino” Giorgini e Mario Derin, fra gli altri, hanno dato gloria al sodalizio.Il consiglio direttivo attuale, in carica per il triennio 2017-2020, è formato dal presidente Luciano Agapito (nella foto), dal vicepresidente Fulvio Machini, dal direttore sportivo Roberto Castellan, dall’economo di terra Branko Jelovcic e da quello di mare Giampaolo Visiovic, dal responsabile mezzi Massimo Michelini, dal responsabile altura Alessandro Pilato, dal segretario Francesco Paolo Pilato e dal tesoriere Marina Biaduzzini. Matteo Contessa
JUDO
La Toniolo come un rullo compressore ha fatto suoi tutti gli incontri
DUE PERLE PER I MONDIALI Elisa Toniolo e Asya Tavano, in grande spolvero agli Europei cadetti in Polonia, si propongono in azzurro per il Kazakistan
G
li europei di judo di Varsavia nella categoria cadetti hanno incoronato Elisa Toniolo campionessa europea nella categoria dei 52 kg. mentre nella giornata successiva Asya Tavano conquista la medaglia di bronzo nei + 70 kg. L'atleta triestina dopo la seconda piazza dell'edizione precedente stavolta coglie il bersaglio pieno in Polonia inducendo un certo ottimismo in vista dei prossimi Mondiali in Kazakistan. Come un rullo compressore una dopo l'altra facendo propri gli incontri con la serba Copic, l'atleta Ceca Polinicka, l'Ucraina Snitko e la bielorussa Slesarenka. In finaragazze le con l'austriaca Schicho fa suo a medaglia l'incontro mettendo in condizione la sua competitor di accumulare uno dopo l'altro tre shido ed aggiudicandosi il titolo continentale. Asya Tavano (nelle foto, sopra con il tecnico Girardi) parte dal canto proprio con la marcia giusta aggiudicandosi per strangolamento il primo confronto con la portoghese Morais ma scivolando nella gara contro la russa Zagirova che la costringe ai recuperi dove inserisce la presa diretta e con due ippon regola i conti contro la rumena Miler
2
e successivamente nei confronti della rappresentante della Georgia Somkhishvili. La gara per il terzo gradino del podio si traduce in una pura formalità per l'atleta di Lavariano contro la la francese Liz Ngelebeya in poco più di un minuto. La prestazione dell'atleta dello Sport Team di Udine è stata di altissimo livello dimostrando che senza l'intoppo contro la russa Zagirova la medaglia d'oro sarebbe stata alla sua portata. La soddisfazione in casa udinese è ugualmente grande come sottolinea il presidente Luigi Girardi. A nostro parere il selezionatore della nazionale Raffaele Toniolo qualche pensierino in più per i prossimi mondiali in Kazakistan lo sta facendo. Sarebbe un premio per una stagione dove l'atleta ha espresso potenzialità e talento da seguire e valorizzare ulteriormente con grande attenzione. Gianfranco Borghesu
TremilaSport+ | 03 07 2019 | 33
ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA RUGBY
FONTANA RUGBY, UN ANNO A GONFIE VELE Oltre 100 persone erano presenti alla grigliata finale dell’SFS Fontana Rugby Libertas, che ha celebrato con una grande festa un altro anno di forte crescita ■ Collaborazione è stata la parola d’ordine per l’ultimo anno sportivo. I ragazzi di Fontanafredda hanno quindi fatto squadra con quelli del Maniago in tutti i raduni della stagione, condividendo valori ed obiettivi, ma soprattutto divertendosi. L’accordo con il Maniago ha portato i suoi frutti. Il sodalizio è cresciuto come numero e come qualità di gioco. I ragazzi si sono integrati alla perfezione, i genitori sono rimasti contenti e gli allenatori altrettanto. Con il presidente del Maniago Francesco Rusconi, presente alla festa con gran parte del direttivo, è stato siglato l’accordo anche per l’anno prossimo. Tant’è che gli U12 che il pros-
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TA N TI B UON I MO TIVI INTANTO CAVALLARO ! P ER AFFILIARSI
È STATO CONVOCATO IN RAPPRESENTATIVA U12 simo anno passeranno in U14, quindi usciranno dal minirugby, proseguiranno il proprio percorso nella formazione giovanile del sodalizio pedemontano. La volontà di fare rete con le altre realtà rugbistiche del territorio si è espressa anche con il Pedemontana Livenza Rugby, cui hanno prestato dei ragazzi per partecipare al Torneo Ex Topolino; ed anche con il Pordenone Rugby, con cui ci sono stati allenamenti congiunti, ed anche in questo caso dei prestiti per partecipare a diversi tornei. Il dirigente di Polcenigo Roberto Gaiot era presente durante la serata a sugello degli ottimi rapporti fra le due società. Altro fiore all’occhiello è stato l’accordo con il Benetton, dove le ragazze U14 del Fontana
hanno trovato – e troveranno, poiché anche questo accordo è stato rinnovato – ospitalità per continuare a praticare il proprio sport preferito, anche una volta conclusa la fase a squadre miste del minirugby. Allo stadio di Vigonovo, era presente anche l’assessore allo sport del comune di Fontanafredda, Antonio Landa. Ha confermato lo stanziamento di fon-
JUDO
CASTELLANI TERZA IN SARDEGNA ■ Trasferta positiva, quella dello Sport Team Udine di judo in terra sarda per il Guido Sieni Judo Cup, Trofeo Italia esordienti. Un terzo posto per Eva Castellani e una quinta piazza per Silvia Perissinotto nella categoria dei 70 Kg. che si dimostrano atlete di grande interesse nel sodalizio udinese del presidente Luigi Girardi.
di per creare la tanto agognata Cittadella dello Sport, dove finalmente il Fontana potrà avere il suo campo da rugby, accanto ai campi da tennis, il tutto circondato da percorsi naturali per svolgere attività libere, e non è escluso che ci saranno anche campi di beach volley. Il main sponsor SFS era invece rappresentato dal dirigente Marco Rocchetti. L’azienda ha
sposato i valori di fair play del rugby, simili a quelle che guidano la multinazionale svizzera. Non è poi escluso che dirigenti e dipendenti possano decidere di entrare a far parte della squadra “Old” del Fontana, adesso che c’è anche questa possibilità. Ma la ciliegina sulla torta è arrivata dal piccolo-grande assente: Santiago Cavallero. Il giovane del Fontana è infatti stato convocato in rappresentativa regionale U12 per difendere i colori del FVG agli United World Games di Klagenfurt. L’iniziativa, senza precedenti in Italia, è stata proposta e ideata da Erio Salvagno, responsabile regionale del minirugby federale, anche lui ospite della serata. E si è rivelata vincente. Non solo per l’ottima preparazione dei ragazzi, in vista della prossima stagione in cui tutti entreranno nelle rispettive U14, ma anche perché la squadra ha sbaragliato la concorrenza internazionale. Vince il torneo con una straordinaria differenza di 200 mete, mentre la seconda classificata ne ha accumulato solo 40.
UDINE | TRIESTE | PA
ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA DANZA
MAGIC SHOW DA OSCAR PER LA DEMI Grandissimo successo per l’ASD DeMi Libertas che ha presentato il suo “Magic Show” presso uno strapieno Auditorium Concordia ■ Un preludio carico di energia con due coreografie di Valentina Bagnariol e l’assolo di Aurora Bidinat ha letteralmente aperto le danze. Una sigla travolgente ha dato quindi il via allo spettacolo di magia vero e proprio. Il “grande mago” Gerardo Armini sale sul palco con il maghetto Giulio, che vuole diventare un apprendista, non senza prima aver dimostrato le proprie capacità. A dir la verità, le magie pasticcione del piccolo Giulio sono davvero ben riuscite, con
Ed ecco che speranza, coraggio, affetto ed empatia salgono sul palco offrendo esibizioni una più coinvolgente dell’altra. Basta poi aggiungere nella pozione un pizzico di fantasia e comincia il carnevale di Rio,
LIBERTAS FVG
IVO NERI: “PER I GENITORI AL SERVIZIO DELLE LO SPETTACOLO PIÙ SOCIETÀ SPORTIVE BELLO DEL MONDO”
bambole, giochi e zombie che prendono vita. Il maestro apprezza il lavoro del ragazzo e
lo prende sotto la sua ala. Decide di mostrargli la magia più importante, quella dell’amore.
NUOTO
PINNA SAN VITO CAMPIONE REGIONALE ■ Grande soddisfazione per il Pinna Sub San Vito Libertas che conquista il 5° Memorial Elia F. Ghisellini – “Ghise”, valido come 4a Prova del Campionato Regionale FVG 2019, selettiva per i Campionati Italiani Velocità Nuoto Pinnato. Nonostante qualche assenza, il sodalizio sanvitese ha ricevuto una pioggia di medaglie balzando al primo posto in classifica e portando a San Vito il Trofeo che chiude la stagione agonistica. Con la bellezza di 22 medaglie d’oro, 13 d’argento e 5 di bronzo, il Pinna Sub San Vito si conferma quindi la squadra più forte del Friuli-Venezia Giulia. Le categorie giovanili confermano gli ottimi tempi; e così Margot Castellarin, Tommaso Bellotto, Giorgia
Tesolin, Davide Bombardella, Damiano Vaccher, Tommaso Miorin, Beatrice Ros, Linda Bortolussi, Noemi Zaninotto
DOVA | MILANO | PRATO
e Maria Benvenuto staccano il biglietto per le finali nazionali che si terranno il 29 e 30 giugno a San Marino.
si presentano quindi anche le solite “cattive guasta-feste”, mitigate infine da Ladybug e Chatnoir, espressamente richieste dal piccolo Giulio. È giunto quindi il momento del grande classico. La magia con conigli che escono dal “cappello”, dadi e carte, sapientemente mixate. Giunti così quasi in chiusura, il mago Gerry trasporta tutti nel mondo dei sogni. Il violino suonato dal vivo da Monica Cordaz ha accompagnato una coreografia appassionata, attraverso cui i presenti hanno potuto tuffarsi direttamente nella realtà onirica. E poi angeli, demoni, nastri, mistero: un finale pirotecnico, terminato con un grande party per uno spettacolo indimenticabile. La “sigla” di chiusura ha chiamato sul palco tutti e 100 i ballerini dai 4 anni in su con le loro insegnanti, Annalisa Armini, Alessia Gaspardo e Sara Mantese, che hanno ricevuto applausi interminabili a celebrare la creatività, l’originalità e l’impegno di chi è riuscito a presentare la bellezza di 40 coreografie, una più emozionante dell’altra. Tant’è che il presidente provinciale della Libertas di Pordenone Ivo Neri, rivolgendosi alle famiglie, ha sostenuto: «Per i genitori che guardano, questo è lo spettacolo più bello del mondo».
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ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA BASKET
LA LIBERTAS TRIESTE CHIUDE SECONDA Si chiude la fase regionale del campionato Under 14 Elite con il primo posto a pari merito per i ragazzi della Libertas Trieste, secondi solo a Portogruaro per gli scontri diretti ■ Campionato lungo ed intenso quello della Libertas Trieste, che ha concluso nell’ultimo weekend la prima fase del campionato, con la vittoria che valeva il secondo posto nel derby cittadino con Azzurra basket. Come nei classici finali il secondo posto veniva deciso tutto nella palestra di Via Locchi, nel
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LA SQUADRA È NATA DALLA COLLABORAZIONE TRA LIBERTAS TRIESTE E PALLACANESTRO TRIESTE
TA N TI derby con TIVI l’AzzurB stracittadino UON I MO ra. C’erano tutti i presupposti Paspettarsi ER AFFILIARSI ! per una partita molto combattuta, con i ragazzi pronti a darsi battaglia com’era gia successo nei due incontri precedenti. Pronti via e dopo soli 4 minuti tutto sembra seguire i
pronostici, con il primo timeout chiamato dall’Azzurra sotto solamente 13-11 nel punteggio. Saranno proprio i 6 minuti rimanenti a creare il primo vero
gap tra le due squadre, con la Libertas che concede solamente 7 punti mettendone a referto però 18 e terminando 31-18 il primo quarto.
L’Azzurra nel secondo quarto pare poter rientrare presto in partita, ma una situazione falli complicata non agevola il processo, mentre dall’altra parte coach Mravic fa ruotare tutti e 12 gli effettivi a referto nei primi 20 minuti, chiudendo il secondo quarto sul punteggio di 49-30. Nel terzo quarto arriva lo strappo decisivo quando, grazie a ripartenze veloci, molteplici rimbalzi offensivi e un paio di soluzioni individuali la Libertas allunga fino ad arrivare sul +30 con un impietrita Azzurra incapace di reagire all’aggressività dei giocatori biancorossi. Il terzo quarto termina sul 74-50. Il quarto quarto di fatto è una pura formalità, con i due coach che cercano di dare spazio alla panchina in vista soprattutto all’incombenza della fase interregionale. La partita si conclude con un perentorio +22, sul punteggio di 87-65.
ATLETICA
LIBERTAS GRIONS AVANTI TUTTA ■ Grande successo per la Libertas Grions e Remanzacco alla 4a prova del XIX Trofeo Modena, valida anche come Campionato Regionale Libertas Ragazzi e Cadetti, svoltasi durante le Libertiadi 2019 a Gemona del Friuli. Vince infatti il titolo di campionessa regionale Libertas Alice Beltramini. Supera sé stessa sugli 80 m Cadette, realizzando 10,51”, proprio personal best e terzo posto assoluto. Miglior prestazione anche per Karim Cuberli nei 1000 m Ragazzi. Chiude la gara in 3’ 21,58” e finisce in piazza d’onore, quale
vicecampione regionale Libertas. Ma la manifestazione che ha contato oltre 500 atleti/gara, individua altri due grandiosi piaz-
zamenti. Vanno in premiazione quindi anche Filippo Varone, 5° nei 1.000 m Ragazzi e Veronica De Eccher, 6a nel giavellotto.
Il prossimo appuntamento per i ragazzi del tecnico Tommaso Pascolini sarà il Campionato Nazionale Libertas di Atletica Leggera in programma sabato 29 e domenica 30 giugno a Boissano in provincia di Savona. Le Cadette Alice Beltramini, Veronica De Eccher, Jennifer Fracastoro insieme a Giorgia Treppete tra le atre gare replicheranno la 4 x100 che le ha portate al 4° posto in regione ai campionati regionali di Staffette. Per la sezione maschile, partiranno alla conquista di un titolo nazionale anche Niccolò Matteazzi e Filippo Varone.
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ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA CICLISMO
NOVITÀ IN ARRIVO PER IL GIRO FVG In vista del 55° Giro Internazionale della Regione Friuli Venezia Giulia per under 23 ed élite la Libertas Ceresetto ha stretto un accordo di partnership con due eccellenze dell'imprenditoria regionale ■ La Libertas Ceresetto pensa in grande. In vista del 55° Giro Internazionale della Regione Friuli Venezia Giulia per under 23 ed élite, che il sodalizio del presidente Andrea Cecchini organizzerà per il secondo anno consecutivo ai primi di settembre, ha stretto un accordo di partnership con due eccellenze dell'imprenditoria friulana: la Danieli Spa e il Città Fiera, che coinvolge il marchio MegaIntersport. Le due prestigiose aziende vanno ad aggiungersi all'altro storico main sponsor, la Pratic dei fratelli Orioli, formando un tris di sponsor d'eccezione, sensibili all'impegno verso lo sport, in primis quello giovanile. L'accordo è stato presentato
CECCHINI: “CON IL GIRO INTENDIAMO ANCHE PROMUOVERE IL NOSTRO TERRITORIO” in una sala del centro commerciale Città Fiera a Torreano di Martignacco, dai vertici del sodalizio ceresettese, da Bernardino Ceccarelli, presidente della confederazione delle società sportive Libertas del Friuli Venezia Giulia, da Marco Floreani, coordinatore dell'attività sportiva del Gruppo Danieli, e da Stefano Beltramini, direttore generale del Città Fiera Shop&Play. La novità del 2019 sarà un cronoprologo a squadre, a calendario per giovedì 5 settembre. il Città Fiera come base di partenza e Martignacco come sede dello striscione d'arrivo. Uno spettacolare antipasto serale che anticiperà i fuochi d'artificio dei giorni successi-
vi, a caccia del successore di Tadej Pogačar, vincitore l'anno scorso.
"Dopo l'edizione del 2018 nella quale siamo partiti da zero - ha detto Andrea Cecchini -, senza
un vero e proprio passaggio di consegne con gli organizzatori precedenti e dovendo creare tutto da zero, situazione che rappresentava un'incognita dalla quale siamo usciti in maniera discreta. Quest'anno abbiamo il dovere di crescere ancora: ce lo chiede la Federazione ciclistica italiana, che continua a credere nel rilancio di questa manifestazione. Ce lo chiede la cinquantina di società italiane e straniere che hanno chiesto di essere ammesse alla corsa. Nel ciclismo di questo livello non si può improvvisare: a maggior ragione quando l'interlocutore è l'Uci, occorre una struttura professionale. Che sappia interloquire con le Istituzione e gli sponsor privati. Il Giro è una manifestazione importante, con la quale intendiamo anche promuovere il nostro territorio".
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JIU JITSU
DOPPIO ARGENTO PER SAN VITO ■ Neanche il caldo torrido di questi giorni ferma la squadra agonistica del Grappling San Vito, che in Croaziasi aggiudica 2 medaglie d’argento. Nella cittadina di Castua si è tenuto il “Kastav International Pro Open”, competizione organizzata dall’UAEJJF in collaborazione con la Federazione Croata di Jiu Jitstu, che ha visto la partecipazione di atleti provenienti da 16 diverse nazioni. Il valvasonese Francesco Castellannelle ultime 2 settimane si è concentrato su una nuova strategia di gara e si sono subito visti progressi e risultati; infatti dopo 3 agguerriti incontri si classifica 2° nei -85 kg M1 bianca. Stesso piazzamento anche per
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l’istruttore/atleta Marco Ferretti, che ha combattuto nella categoria dei pesi massimi M2 marrone. Con questo argento e con l’oro conquistato allo
Slovenia Open lo scorso febbraio, il lottatore pordenonese si classifica temporaneamente primo nel ranking italiano e 16° in quello europeo.
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ITINERARI MTB TREMILA
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INFORMAZIONI
UTILI AUSTRIA
SLOVENIA
SVETA GORA UDINE
PORDENONE
GORIZIA
TRIESTE
La tappa è lunga 27,1 km, tutti pedalabili, con un dislivello di 690 metri e la si percorre in circa 2 ore e mezza/3 ore alle quali vanno aggiunte le inevitabili, e doverose, soste. La salita è lunga ma non presenta difficoltà tecniche particolari, così pure la discesa a Grgar. Una volta lasciato l’Isonzo l’unico punto di appoggio è sul Monte Santo dove c’è ampia disponibilità di acqua e una gostilna sempre aperta. Altre golstilne si trovano lungo la discesa da sella Dol a Solkan e da lì in poi non manca nulla. La traversata Solkan/Gorizia fino alla stazione Gorizia Centrale è lunga ma piacevole e varia, con numerose possibilità di soste. Lunghezza: 27,1 km Dislivello: 690 m Sterrato: 29 % Pedalabilità: 100 % Tempo: circa 2:30 ore Difficoltà: S0/MC
A CURA DI STEFANO OSSO
T
erza e ultima tappa della Via dei Monti Sacri in mountain bike. È la tappa più corta, quella con meno sterrati, ma quella con il dislivello maggiore e che raggiunge il punto più elevato di tutto l’itinerario: il santuario di Sveta Gora/Monte Santo a 681 m sul livello del mare. Dei tre santuari quello di Sveta Gora è l’unico dove c’è stata l’apparizione della Madonna che si è manifestata nel 1539 alla pastorella Uršula Ferligoj di Grgar/Gargaro. In tutta la zona sono anche molto ben presenti le testimonianze dei terribili fatti occorsi tra il 1915 e il 1917 con le 12 cruente battaglie dell’Isonzo, in particolare l’ottava, che sul monte Santo vide uno dei suoi scenari.La salita al Monte Santo avviene lungo una comoda strada che, dopo un primo tratto sul asfalto, prosegue su un buon fondo bianco fino al parcheggio sotto al santuario. Dopo la tappa sul piazzale con il suoi panorami su tutta la catena alpina, dalle Dolomiti alle Alpi Dinariche, anziché scendere lungo la frequentata — e trafficata — strada asfaltata (con le sue pendenze che raggiungono il 30%) si scende a Grgar/Gargaro per un altro
38 | 03 07 2019 | TremilaSport+
bellissimo sterrato che dolcemente ci raggiunge a fondovalle. Una breve salita fino a sella Dol e poi una velocissima discesa, sempre su strada asfaltata, si ricongiunge nuovamente l’Isonzo nei pressi di Solkan/Salcano. Proseguendo in direzione sud–ovest si raggiunge Gorizia che si taglia obliquamente fino ad arrivare alla stazione centrale. Interessanti possono essere le deviazioni al monte Vodice, con il mausoleo del generale Maurizio Gonzaga, e al colle di San Francesco, con la sua spettacolare vista su Gorizia e Nova Gorica, sul Carso e sul golfo di Trieste.
Curiosità Anche il santuario di Sveta Gora ha origini antiche, che risalgono al XV secolo. Nel XVI l’apparizione della Vergine alla pastorella portò alla costruzione di un convento Francescano (da cui il motivo dei tanti riferimenti al santo presenti in zona) e poi, come spesso succede, distruzioni e riedificazioni portarono allo stato attuale della chiesa, che risale al 1928. Nell’annesso monastero c’è un Museo Mariano, e nella chiesa un dipinto della Vergine col Bambino, attribuita a Palma il Vecchio, molto venerata dai devoti dell’intera Slovenia.
DAL SATELLITE Il giro è dettagliatamente descritto su https:// www.natisoneinbici. it/wp/?p=214 con anche la traccia per il GPS. La mappa è su https://www.bikemap. net/en/r/5059767/ e come cartografia (parziale) c’è la mappa Tabacco 1:25.000 foglio “054 – Collio – Brda | Gorizia”.
LA VIA DEI MONTI SACRI 3a TAPPA: DA PLAVE A GORIZIA
DESCRIZIONE GIRO Partendo dalla gostilna “Pri Mostu” (al Ponte) di Plave, si attraversa l’Isonzo e dopo una breve rampa in salita si raggiunge la strada 103 che segue il fiume fino a Solkan. Allo Stop si svolta a destra e si prosegue per 1,7 km facendo attenzione al veloce traffico. Oltrepassata la golstilna Dermota sulla sinistra, si prende la prima strada a sinistra che sale verso Zagora e Zagomila. La salita è impegnativa ma non troppo “cattiva”. Si oltrepassano Zagora e Zagomila quindi la strada diventa con fondo bianco, compatto e ben pedalabile. Si continua a salire, ignorando la strada a sinistra per il Vodice, fino a raggiungere la sella sopra Grgar. Il santuario è ben visibile sulla destra e lo si raggiunge in meno di un chilometro e mezzo di salita bella tosta. Dopo la sosta sul piazzale davanti alla chiesa si ridiscende al parcheggio e quindi si ripercorre l’intinerario fatto in salita fino alla sella (panchina sulla sinistra). Da qui si prosegue scendendo verso Grgar/Gargaro.
In paese la strada torna asfaltata e poi si immette sulla 607 in direzione Nova Gorica. Raggiunta, dopo una breve salita, la nuova rotonda su sella Dol si scende velocissimi fino al semaforo di Solkan. Si prosegue dritti verso Solkan e poi, passando per l’ex valico di Monte Santo, si rientra in Italia e a Gorizia. Attraversando il centro, Piazza Vittoria, via Crispi e via Verdi, si arriva fino alla Stazione Centrale ben visibile da Corso Italia.
TremilaSport+ | 03 07 2019 | 39
arte del sentire L’
“Noi non applichiamo apparecchi acustici ma doniamo l’udito” Questo è il motto del Fondatore della MAICO dal 1937 L. A. Watson
Maico è la realizzazione del sogno americano. Il nostro fondatore L. Watson, nato a Minneapolis figlio di un importante imprenditore, si laureò con lode all’università del Minnesota, studiò per tre anni a Oxford e ritornò a casa nel 1933. Orientato nel campo medico, indirizzò il suo interesse verso una nuova invenzione: l’apparecchio acustico trasportabile. Il suo motto è anche il nostro non applichiamo apparecchi acustici ma doniamo l’udito, Watson ed un amico tecnico nel 1936 svilupparono l’audiometro così Watson fondò la Medical Acoustic Instrument Company. Dalle iniziali di questo nome coniò il marchio di fabbrica MAICO. L’audiometro MAICO fu un successo immediato in seguito Maico introdusse il primo apparecchio a valvole nel 1937. L’udito veniva testato mediante gli audiometri MAICO e i clienti venivano protesizzati “scientificamente” con appropriati apparecchi acustici. Il futuro era già arrivato. Oggi sentire è indispensabile, dal telefono agli smartphone, dalla musica alla messa, dalle discussioni alle emozioni dell’amore. Sentire oggi è un dovere per il nostro bene e l’altrui sicurezza. Maico ha colto la sfida del nuovo millennio. Sentire oggi è un’arte. Noi abbiamo chiesto di guidarci su questa nuova missione a grandi artisti come lo scultore, pittore Celiberti Giorgio e al poeta Capoluongo Giuseppe.
... dal poeta Capoluongo, dedicata alla Maico Dietro un timpano “ nascosto dietro ad una staffa Eustachio cercava quel canale, era sicuro partisse da dentro al padiglione; aveva il nervo scosso era colpa di quel silenzio entro al tubo non sentiva più il martello il rimbombo sull’incudine; era sicuro Eustachio aveva bisogno della Maico, solo così avrebbe ritrovato il suono e tornato ad arricchire la sua vita.
UDINE - P.ZZA XX SETTEMBRE, 24 - TEL. 0432 25463 dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00
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