n. 18 TremilaSport 27-11-2019

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TUTTO

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SPORT

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FRIULI

VENEZIA

GIULIA

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GRADI

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w w w. t re m i l a s p o r t . c o m UDINESE

E ADESSO IL POKER DI FERRO pag 6

VOLLEY B2

STELLATI DA NAZIONALE pag 32

RUNNING

GIULIA, SIGNORA DELLA MENTE

CALCIO DILETTANTI

PRO GORIZIA, IN D IN TRE ANNI

pag 20

pag 9

PANTERINA

ROSA

CAMPIONE D'ITALIA IN CARICA, SARA CASASOLA PUNTA ORA A RICONQUISTARE LA LEADERSHIP DEL GIRO TremilaSport+ | 27 11 2019 | 1


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PORDENONE: Ivo Neri email: ivoneri@hotmail.com

UDINE: Venanzio Ortis Email: libertas.udine@gmail.com


20

SOMMARIO

17|19

06|11|2019

10 6-7

UDINESE

8

SERIE B:

CALCIO

IL RAMARRO CONTINUA A STUPIRE 10

PROMOZIONE: LA PAREGGITE BLOCCA LE BIG

14

CALCIO A 5

15

FEMMINILE

16-17

6

UDINESE Per l'allenatore-pro tempore bianconero Luca Gotti è giunta contro la Samp la prima sconfitta. E adesso arriva un ciclo di ferro.

28

BASKET

20-25

CICLISMO

26-31

SPORT VARI

32-35

VOLLEY

RANNING Ranner amatoriale,Giulia Tardivello è psicoterapeuta dello sport e i suoi consigli sono preziosi per molti atleti di ogni livello.

RUBRICHE 12-13 SI DICEVA... 18-19 CULTURA 36-39 MONDO LIBERTAS 40-41 ITINERARI MTB

TremilaSport+ | 27 11 2019 | 3


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CAMPIONE D'ITALIA IN CARICA, SARA CASASOLA PUNTA ORA A RICONQUISTARE LA LEADERSHIP DEL GIRO TremilaSport+ | 27 11 2019 | 1

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PerREGINETTA il basket regionale entusiasmi rinati LA DAL SORRISO TIMIDO

LT

empo di vacanzerosa” ma non percopertina tutti, in primis perCasasola, il calcio professionistico, a “panterina della è Sara reginetta del cigiàclocross in preparazione vista di una nuova stagione inizierà il aprosnazionaleinfemminile, di tricolore vestitache e motivata recusimo mesenellasciandosi alleil spalle la delusione europea della nazionale. perare Giro d’Italia gap che la divide dalla capolista Francesca L’Udinese, con il suolanuovo allenatore Iachini, ha effettuato le sue prime Baroni (battuta scorsa domenica con un minuto e mezzo di vanuscite con risultati, seppure estivi, che entusiasmano e d’altra parte corsa non taggio in una gara a Tezze sulnon Brenta) per vincere una nuova promette d’artificio sulla falsariga di quello dei due prerosa. Sara,fuochi majanese, allievaundiorganico Daniele Pontoni, è la punta di diamante di una cedenti risicati e privo un fraperiodo l’altro ormai della classe di Di Natale. specialità che incampionati Friuli sta vivendo d’oro in campo maschile e femIdo Cibischino ha comunque individuato Jankto la minile ed è sorprendente, così minuta enel dalgiovane sorrisoesterno solare ececo timido, vederla possibile sorpresa di stagione, se lae sua profezia si avvererà. E per e esprimersi con tanta grinta evedremo forza fisica mentale su terreni sconnessi il basketi regionale è invece tempo di entusiasmi con Trieste al suo enfangosi, suoi dichiaratamente preferiti. E sportrinati, di fatica, il running, è quello nesimo campionato A2 affrontato sulla giovani del propriolavivaio che vede impegnatadi amatorialmente mabase con dei grande entusiasmo psicoe l’Apu, fresca di promozione, a presentare le proprie a livello di terapeuta udinese Giulia Tardivello, la “signora della prime mente”mosse che nella nostra campagna spazia abbonamenti e di emercato. Ritorna il derby friul-giuliano a intervista tra sport professione condunque pari competenza, proponendo conferire sale ad un movimento negli ultimi anni agli in Friuli un di po’squadra, assopitonel dall’asargomenti sicuramente interessanti. Andando sport calcio, senza adiun’Udinese una formazione vertice dopo la chiusura dei battenti della oltre che, di uscita a mani vuote dall’incontro condalaparte Sampdoria Snaidero e il direttore sportivo delaclub triestino, Mario Ghiacci, non vedeproibito l’ora, dell’ex Quagliarella, è attesa ora un poker di confronti dal sapore come afferma nella nostra intervista, effettuare la sua Udine. con Lazio, Napoli, Juventus e Cagliari, di continua il boom delrimpatriata Pordenone,asecondo Maserie rimane nodo relativodiadantichi un palasport da anni predadilettanti a proble- vi in B. Eil a proposito blasoni,Carnera nelle pagine delincalcio matiche burocratiche cui Pro pratica si prova ora in e furia chiudere in proponiamo un profiloe la della Gorizia, risalita in fretta Eccellenza e aalle prese con vista di un campionato di A2 cui battute iniziali ci si augura quelle), per gli inevitabili problemi di unale neopromossa. Nel (ebasket, Otellosolo Savio, già gloria l’Apu, avranno luogo“penna” a Cividale. Come sempre ci dedichiamo ai personaggi arancione e oggi raffinata dall’elevata capacità poi analitica, dipingee la quello di spicco è la bellaitaliana pallavolista Elisagravata Manzano, la nostra Biansituazione dellastavolta pallacanestro attuale, dache molteplici difficoltà camaria Gonano ha scovato in Birmania nel corsodidel suo giro del mondo: una tecniche ed economiche. E ancora a proposito ciclismo, graffia il “j’accuse” lunga pausa di riflessione, dice Bruno l’atleta Ciotti, friulana, poiprende deciderà da farsi dal punto del vicepresidente regionale che in ilesame i più o meno di vista scottanti sportivo, vagliando le offerte che eleAnnalisa perverranno. Chi non recenti, casi di Maila Andreotti Cucinotta pervorrebbe puntare il seguire l’esempio di Elisa, la spinaincapaci per qualche ricaricarsi? dito sull’immobilismo deglistaccando organi federali, a suomese dire per di assumere una Immedesimiamoci nella suadiesperienza, all’immaginazione. decisa presa di posizione fronte alle lasciando situazionispazio gravemente penalizzanti che

hanno riguardato le due atlete friulane. E interessante e quantomai attuale è Il Direttore pure la disamina dell’educatrice Barbara Saia, che tratta con lucidità il rapEdi Fabris porto, spesso oggetto di polemiche, tra genitori e figli nello sport. Questo e altro ad elevato tasso d’interesse, come sempre.

Il Direttore Edi Fabris

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DIRETTORE RESPONSABILE RESPONSABILE DIRETTORE Edi Fabris Fabris Edi VICEDIRETTORE VICEDIRETTORE Massimo Muzzin Muzzin Massimo EDITORE EDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI EDIZIONI srl srl MEDIATREMILA Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. direzione@mediatremila.com direzione@mediatremila.com REDAZIONE REDAZIONE Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. redazione@tremilasport.com redazione@tremilasport.com

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CALCIOUDINESE L'ANALISI

UN CALENDARIO TERRIBILE ALMENO 6 PUNTI DA GOTTI di IDO CIBISCHINO

F

aremo sei punti? Portassimo a casa il minimo di un punto a partita ci troveremmo a fine andata a quota 20, più o meno in linea con gli obiettivi di una squadra da salvezza. Ma li faremo? Esauriti nella prima parte della stagione quasi tutti i jolly, alcuni spesi male nell'era Tudor, il calendario ora si fa terribile: Lazio, Juve e Lecce fuori; Napoli, Cagliari e Sassuolo al Friuli. C'è da tremare, nell'immediato da sbiancare. Potrà accadere (e spiano indice e mignolo) che tra un mese saremo ancora lì inchiodati sul gradino 14 a smoccolare sul latte versato, sulle occasioni buttate, sui punti scivolati via quando sarebbe bastato poco - un minimo di

Dopo l'incredibile sconfitta di Genova, l'Udinese affronta un ciclo di sei partite metà delle quali proibitive. Servirebbe un grande risultato per ricaricare l'ambiente dra si schiantasse come un ponte di cemento marcio. Tra leggerezze, superficialità, colpe: l'esuberanza incontrollata di Ekong; la generosità suicida di Jajalo (ma qui c'entra pure l'accanimento di Pairetto jr); la sufficienza e l'imprecisione (mamma mia quanti passaggi sba-

partita bene, molto bene, nonostante l'assenza dei watfordiani Okaka e Sema, così confortando coloro (e il sottoscritto fra essi) che vedono in Andrea Gotti un eccellente tattico e didattico con visioni chiare sul campo di battaglia che si andrà a calpestare. E' il suo mestiere, la sua specializzazio-

Sono durate poco le promesse della squadra al nuovo allenatore: l'Udinese continua ad avere poco da giocatori (tipo De Paul e Lasagna) che dovevano fare la differenza

esterna sul Genoa, pari casalingo con la Spal grazie al volo del Musso, sconfitta per mano del vecchio Ranieri) ognuno si sarà fatto un'idea sull'uomo (un professore-gentleman) e sul tecnico. E' su quest'ultima dimensione che mi soffermo per confessare alcune perplessità. Ho l'impressione che a Gotti manchi il colpo d'ala, o se volete l'intuizione in grado di rovesciare situazioni quando esse si discostano dallo schema accademico e prendono un binario diverso da quello studiato e trasmesso. In altre parole: la lettura delle partite in corsa. Un deficit (si spera momentaneo) comprensibile in chi per anni ha agito in retrovia e all'improvviso si trova a prendere decisioni sotto il fuoco della prima line.

PRIMO GOL A Marassi Nestorovsky ha realizzato il primo gol in maglia bianconera. A destra, Okaka che rientrerà a Roma dopo il turno di squalifica.

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

attenzione, qualche dose di vecchio mestiere - per trattenerli e sorridere in tranquillità. Buttati via come quelli di Marassi, alle prese con una piccola Samp impaurita e due volte azzoppata nel primo tempo mentre Gotti si teneva intatti i suoi tre cambi. L'Udinese ha dato l'impressione - anzi: gli sviluppi del match davano certezze - di poter vincere la partita, e la stava vincendo, tanto pareva padrona della situazione prima che la spina dorsale della squa-

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gliati!) di De Paul di cui l'Albiceleste e i giochi di mercato prosciugano il talento restituendoci puntualmente un giocatore dimezzato; la malinconica impotenza di Lasagna, puntero triste in cerca d'autore. Ma non eravate stati voi, signori giocatori, a esultare per la dipartita di Tudor e a giurare fedeltà e applicazione e sangue guerriero al nuovo condottiero? Ci avete messo poco a tradirlo. Eppure, come si diceva, l'Udinese era

ne. Che però lui stesso - lo dice la storia personale - non reputa sufficienti per mettersi definitivamente i galloni di primo allenatore. Chissà quanti colleghi ne invidiano i titoli accademici, la cultura, il linguaggio preciso e mai banale. Come lui, magari, vorrebbe rubar loro altre qualità o furberie che li innalzano al limite della santità perchè sanno vendersi o azzeccano un paio di cambi in squadre zeppe di campioni e con organici chilometrici. Dopo tre partite (in calando: vittoria

Porto un paio di esempi. Contro la Spal, al posto di Becao si inserisce all'ala e quindi fuori ruolo Teodorczyk. Eh no, là doveva andarci Opoku con l'ordine di travolgere tutto e tutti sprigionando la sua esuberanza fisica, con Teo prima punta al posto dell'esausto Okaka, posto che il polacco sa muoversi in area ed è abile nel gioco aereo. A Marassi: può starci di restare fregato credendo al giocatore esperto (Jajalo) che garantisce di sapersi gestire


UDINESECALCIO DOMENICA NUOVA TRASFERTA (AD ALTISSIMO RISCHIO)

C'era una volta Lotito che invidiava Pozzo...

con un giallo sul gruppone; non è altrettanto comprensibile l'inserimento di un'altra punta (il solito Teo) per i minuti di recupero quando è da un quarto d'ora che sei sotto. Ma fallo subito il cambio! Mettine tre davanti e tira su pallonate anziché tentare l'avvicinamento attraverso i piedi stonati di De Paul, incapace di mettere dentro un pallone decente. Nelle emergenze, il decantato equilibrio può rivelarsi un lusso deleterio, a volte è nella confusione, nel casino, che salvi la pelle. Dalla sala comando viene fatto filtrare che

il futuro più o meno prossimo sarà ancora con Luca Gotti. La società prende tempo, vuole valutarlo su un segmento più lungo e impegnativo. Una scelta condivisibile, senz'altro meno rischiosa che recapitare qui uno dei tanti disoccupati e ricominciare daccapo tutta la solfa. Ovviamente faccio un tifo sfegatato per il professore: accanto alle prestazioni, basterebbe un risultato, un colpaccio, per aprire scenari una volta abituali: trovare un allenatore che apra e porti avanti un ciclo.

C'era una volta la Lazio, quella che arrivava sempre dietro all'Udinese. E Claudio Lotito, che ne era diventato il presidente nel 2004 salvandola dal fallimento, invidiava i Pozzo e la loro creatura alimentata da talenti pescati in mezzo mondo, “costretto” a elogiarli e a farseli amici: “Quelli sì – diceva – che sanno fare calcio. E ogni anno allestiscono vetrine di giocataori che vendono a caro prezzo, impossibili per noi”: Ebbene: un passo dopo l'altro, passando indenne da contestazioni feroci della tifoseria, Lotito ha scalato il mondo del calcio così come ha fatto con quello dell'imprenditoria partendo da un'impresa di pulizie. Ha avuto successo nel momento in cui ha smesso di esternare a sproposito per affidarsi a gente del mestiere. Fiuto per gli affari l'ha sempre avuto, ma nel caso fiuto anche nella scelta degli uomini, primo tra tutti Igli Tare (l'albanese è considerato uno dei migliori direttori sportivi al mondo) e poi Simone Inzagli che ha spedito in panchina nell'aprile del 2016 al posto del silurato Pioli. Una struttura societaria agile, fedele e motivata, che nelle scelte di mercato ha sbagliato quasi mai, pescando i giocatori giusti e funzionali. Oggi la Lazio, con 27 punti, è la terza potenza del campionato, reduce dalla quinta vittoria consecutiva ottenuta sul campo del Sassuolo grazie un gol al 91' di Caicedo che ha bissato il colpo dell'imperversante Ciro Immobile, capocannoniere con 15 reti in 13 partite. Contro siffatto avversario - un concentrato di potenza, tecnica e qualità generale - dovrà vedersela domenica (ore 15) l'Udinese nella seconda trasferta consecutiva dopo quella di Genova e prima di ospitare il Napoli. Gotti recupera Okaka e Becao, pare non ancora l'infortunato Sema (forfait pesante), dovrà rinunciare allo squalificato Jajalo che presumibilmente sarà rilevato dal pari ruolo Walace. Anticipazioni sulla compilation offensiva? Difficile pensare alle due punte, più probabile che Gotti piazzi De Paul trequartista alle spalle di Okaka, con l'inserimento di Fofana a centrocampo nel ruolo abituale dell'argentino posto che in mezzo servono muscoli e quel pizzico di follia che Fofana ogni tanto tira fuori dal cilindro. Oltre le speranze di raccattare qualcosa, c'è curiosità, tanta curiosità... di vedere come se la cava Gotti alle prese con una grande del campionato. A Tudor era andata da schifo: 11 gol beccati da Atalanta e Roma. Cibis

OSSERVATORIO

PIANO CON I RECORD DELLA GIOVANE ITALIA Undici vittorie di fila e giù tutti a strombazzare che la “giovane Italia” di Mancini ha battuto il record di successi consecutivi degli azzurri di Vittorio Pozzo, che vinse dal canto proprio due mondiali (1934 e 1938) e non tornei amatoriali, come il girone di qualificazione europea vinto in carrozza dall’Italia, contro squadre materasso. Fa specie infatti, a certi livelli, vedere punteggi come il 9-1 contro l’Armenia, tipici di partite dei campionati giovanili in cui si affrontano squadre più attrezzate contro altre di paese che faticano a mettere in campo undici giocatori. Saggiamente il

Mancio si schermisce, consapevole che ai tempi del grande ct venivano battute avversarie come Germania, Brasile, Cecoslovacchia, l’allora grande Ungheria e altre sicuramente di livello superiore delle attuali Liechtenstein, Armenia e compagnia cantante. Bravo comunque Mancini a riuscire a formare un gruppo competitivo di giovani italiani scelti in un campionato in cui predomina la componente straniera, selezionando anche Mandragora, unico insieme a Lasagna (e Okaka) in una rosa dell’Udinese da scioglilingua e che di italiano si avvia ad avere ormai solo il nome della

società. Nazionale il cui strombazzato (dai media) strapotere andrà il prossimo anno messo alla prova contro i grossi calibri, non più contro gli sparring partners incontrati nel girone eliminatorio. Ma anche qui Mancini sta dimostrando equilibrio e pur senza ammetterlo per ovvi motivi di diplomazia, è ben conscio che l’entusiasmo, soprattutto di certi ragazzini, andrà opportunamente dosato. E si parla in primis di Chiesa e Zaniolo, talenti di elevata qualità ma già portati ad atteggiarsi da fenomeni, con relativi comportamenti divistici che il ct azzurro, come già fatto con il giovane

romanista e con Kean, ha dimostrato di saper frenare. Così come Mancini ha risposto con saggezza al presidente federale Gravina, che lo invitava più o meno apertamente a riconvocare Balotelli dopo l’episodio di razzismo di cui era stato oggetto l’attaccante del Brescia a Verona: lo convocherò se lo merita, ha ribattuto il ct, non per gratificarlo dopo un evento negativo. Quindi onore al merito a Mancini, comunque vada l’Europeo, e un contemporaneo invito alla “giovane Italia” a mantenere i piedi ben saldi a terra. E.F.

TremilaSport+ | 27 11 2019 | 7


FOCUS

SERIE B

IL RAMARRO CONTINUA A STUPIRE Il successo di rango contro il blasonato Perugia permette al Pordenone di salire in zona play-off, e di vivere un momento magico, insperabile ad inizio stagione

N

on smette di stupire il Pordenone, autentica rivelazione del campionato di Serie B. La classifica corta permette ai neroverdi di stazionare in un’incredibile zona playoff impensabile nemmeno nelle più ottimistiche aspettative. Contro il Perugia i Ramarri hanno disputato una partita memorabile andando a segno con Gavazzi, Ciurria e Mazzocco. Evidentemente soddisfatto il tecnico Attilio Tesser: “Sono soddisfatto della prestazione, ma si può sempre far meglio. Sicuramente è stata una prestazione molto importante. La posizione in classifica fa piacere, i ragazzi meritano tutti i complimenti, ma continueremo a pensare partita per partita come la scorsa stagione. L’importante rimane lavorare bene in settimana e mettere sul campo nel weekend quanto di buono fatto in allenamento. Sono contento per la rete di Ciurria. Un ragazzo straordinario che lavora benissimo. È una squadra di calciatori che vanno oltre le individualità. 25-26 ragazzi che giocano da squadra e dove

PASSAPORTO EMATICO

chiunque scende in campo dà il massimo.” “Pasa ha fatto una grandissima partita – continua Tesser -, non ha sbagliato nulla. Sono contento

Tesser: “La classifica fa piacere, ma continuiamo a pensare gara per gara” per l’esordio di Zanon, l’unico che aveva ancora zero minuti in stagione. Le statistiche non mi interessano, penso solo a preparare una trasferta difficile come quella di Pisa.” Queste invece le parole di Simone Pasa: “Ringrazio il mister per i complimenti, io penso solo a farmi trovare pronto per scendere in campo. Nel secondo tempo c’erano più spazi e siamo riusciti a trovare la profondità ed esprimere meglio il nostro gioco. Potevamo fare anche più gol; se riusciremo

a mettere tutte le partite in questo modo potremo toglierci delle soddisfazioni. Dobbiamo parlare solo di salvezza. Pensiamo partita per partita, conquistiamo la quota salvezza e poi vediamo.” Euforico Davide Mazzocco: “Il gol è una grande soddisfazione personale, ma sono contento perché è stata la vittoria del gruppo, della

L'INIZIATIVA DELLA FONDAZIONE POLITO “David tra le nuvole” è un fumetto che si propone di raccontare tante storie in una sola. Quasi tutti i ragazzi italiani, e non solo, amano giocare a calcio e l’idea che proprio il calcio possa far stare male è uno dei dolori più grandi che un ragazzo possa conoscere in giovane età. La Fondazione Polito, intende partire da quel dolore ma raccontare anche come superarlo, grazie all’attenzione per la propria salute e alla passione per la vita. Il fumetto mira a sensibilizzare tutti all’approvazione e alla definitiva diffusione presso tutte le società sportive, agonistiche e non, del Passaporto ematico, progetto sostenuto da anni dall’Associazione prima e ora Fondazione “Fioravante Polito”. Lo spirito della Fondazione parte da un assunto: lo sport è lo stru-

8 | 27 11 2019 | TremilaSport+

squadra. Abbiamo affrontato una squadra importante e ce la siamo giocata al meglio. Abbiamo creato tanto, non li abbiamo lasciati giocare, stiamo dimostrando di essere una grande squadra che può stare in B. Non dobbiamo perdere la concentrazione, questa categoria ti punisce al primo errore. Rimaniamo uniti, umili e concentrati.”

mento migliore per tenere sotto controllo e migliorare la propria salute, correndo, saltando, tirando un calcio ad un pallone, colpendo una pallina con la racchetta e tanto altro ancora. Purtroppo, però, proprio in uno dei momenti più belli per un ragazzo, quello in cui sta sprigionando tutta la sua energia vitale attraverso lo sport, come racconta il fumetto, possono accadere tragedie di fronte alle quali ogni domanda è destinata a restare senza una risposta. Il Passaporto ematico vuole essere la risposta che non si riesce a dare e il primo passo per muoverci tutti verso quello che è un pensiero ormai fisso del presidente Polito e di tutti i ragazzi della Fondazione: “Lo Sport è Salute!”.


FOCUS

ECCELLENZA

SAMOTTI, PRO GORIZIA IN TRE ANNI IN D

Il centrocampista degli isontini suona la carica dopo un inizio di stagione non semplice per la banda Coceani: “Tornare a giocare in questa città dopo tanti anni è un’emozione grandissima”

L

a Pro Gorizia, dopo il cambio di gestione con l’arrivo del presidente Giulio Mosetti, è al suo secondo anno consecutivo in Eccellenza. Dopo essersi fermata ai play off nel suo debutto in questa categoria, l’annata per i “biancazzurri” non è iniziata nel migliore dei modi. Attualmente al dodicesimo posto con dieci punti dopo altrettante giorna-

Samotti: “Puntavamo tanto sulla coppa. Dare tutto purtroppo non è bastato” te, con la decima giornata da recuperare causa maltempo, si ritrova in un gruppone di quattro squadre racchiuse in soli due punti. Nonostante si trovi in zona play out, con il primo posto utile per entrare nella zona play off distante dieci lunghezze, la squadra può ancora puntare a realizzare qualcosa d’importante in questo campionato. Ne è convinto Mattia Samotti, centrocampista centrale agli ordini di mister Coceani, che in questa società ha mosso i primi passi da calciatore per poi fare il salto di qualità vestendo maglie importanti come Udinese e Spal. “Tornato all’ovile” si appresta a rilanciare le

Mattia Samotti. (Foto Mauro Blazica)

ambizioni della squadra che l’ha cresciuto calcisticamente. -Hai trovato qualcosa di diverso al tuo ritorno? “Dato che giocavo nei pulcini, diciamo che ero piccolo e non capivo tante cose. Ora che sono più grande e gioco in prima squadra noto un calcio serio. Poi tornare dopo anni in questa squadra e in questa città è sempre un’emozione grandissima”. -Quest’anno è il tuo debutto in una prima squadra, cosa cambia rispetto alle giovanili? “Ho già provato per breve tempo sia a Udine che a Ferrara. Anche se per poco ho avuto l’occasione di confrontarmi con giocatori di tanti

anni più grandi di me. Sicuramente la differenza maggiore è rappresentata dall’età”. -Cosa pesi di portare in più alla squadra dai tuoi anni prima all’Udinese e poi alla Spal? “Vista la mia esperienza in squadre di serie A posso portare la professionalità d’alto livello e avere una mentalità vincente anche nei momenti negativi, che nel corso di un campionato a volte possono capitare”. -Quali sono gli obiettivi, sia individuali che di squadra, per questa stagione? “Il primo obiettivo mio e di tutta la squadra era quello di vincere la Coppa Italia di categoria e dire la nostra

in campionato. Purtroppo, nonostante avessimo dato tutto, non è bastato e siamo usciti dalla Coppa. Per quanto riguarda il campionato non stiamo andando molto bene ma siamo un grande gruppo e sono certo che usciremo fuori da questo brutto periodo tutti assieme. Un obiettivo individuale invece è quello di migliorare sempre di più e imparare dai miei compagni di squadra più esperti”. -Salire di categoria può essere considerato un traguardo a breve termine o rimane un sogno? “In massimo 2-3 anni saliamo di categoria”. Alessando Vescini TremilaSport+ | 27 11 2019 | 9


CALCIO DILETTANTI

PROMOZIONE

BIG BLOCCATE DALLA PAREGGITE Rallentano le prime della classe nel girone A con la Spal Cordovado che riesce comunque ad uscire indenne dal difficile campo del Rive. Nel girone B, Buttignaschi fa sognare la Pro Romans

D

opo la sospensione dei campionati di una settimana fa si torna in campo in una giornata in cui il segno “ics” è predominante tra le big del girone A di Promozione. Le prime cinque, infatti, tornano a casa con un punto a testa senza scombussolare più di tanto la classifica. Sacilese e Tolmezzo si dividono la posta a reti inviolate in una gara equilibratissima con i padroni di casa che continuano a subire poche reti. Stesso risultato tra Rive d’Arcano e Spal Cordovado ma a meritare sono gli udinesi più belli che concreti. Per i primi della classe, invece, un ottimo punto guadagnato su un campo difficilissimo con Muzzin che può veramente tirare un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo. Rammarico anche per il Prata Falchi a cui non bastano due reti per mettere sotto il la matricola terribile Maniagolibero. Ad approfittare della pareggite delle grandi sono Vivai Rauscedo e Casarsa. I vivaisti non hanno problemi a sbarazzarsi della Buiese e ottengono così la quarta vittoria su cinque gare tra le mura amiche mentre il Casarsa non si fa spaventare dal “Bottecchia” di Pordenone e regola un Torre che rimane piantato nei bassifondi della classifica. Classifica che inizia a sorridere al Corva che espugna San Vito al Tagliamento centrando la terza vittoria esterna. Torna, invece, alla vittoria dopo due mesi la Tarcentina superando una mai doma Maranese. Infine, è stato rinviato il delicatis-

10 | 27 11 2019 | TremilaSport+

simo confronto tra Pertegada e Camino, due formazioni deluse da questo inizio di stagione ma che, con una vittoria, possono fare un grande salto in avanti. Per quanto invece riguarda il girone B, arriva nell’anticipo del sabato la prima sconfitta interna per l’Az-

Prima sconfitta interna in campionato per l’Azzurra Premariacco

zurra Premariacco. A far festa è la Juventina con l’estremo difensore goriziano che para di tutto. Sconfitta che si nota tutta sul volto dell’allenatore che si dice deluso per il risultato ma soddisfatto per l’impegno messo in campo dai suoi. Una doppietta di Buttignaschi (e sono 11 in campionato) affonda la Forum Julii e regala alla Pro Romans ancora una settimana come prima della classe. A proposito del club ducale, visti gli ultimi risultati, la società ha preso la decisione

di sollevare dall’incarico l’allenatore Marco Marchina. Dice addio all’imbattibilità casalinga anche lo Zaule contro il Kras in uno dei due derby triestini di giornata. Altra prima volta è quella dell’Ol3. Gli arancioni di Faedis espugnano il rettangolo di gioco del Costalunga ed ottengono, così, la prima vittoria lontana da casa. Lontano da casa, invece, cade (dopo tre vittorie e due pareggi) il Sevegliano che si fa fermare dalla Risanese. Passi in avanti per

la matricola terribile Terenziana capace di andare a vincere a Dolina contro un Sant’Andrea che non riesce a smuoversi da quel penultimo posto con l’allenatore ospite che ha lamentato qualche difficoltà per le piccole dimensioni del campo, neanche paragonabili a quelle del proprio terreno di gioco. Con lo stesso punteggio porta a casa i tre punti anche il Sistiana. A farne le spese è la Valnatisone che non ha ancora una vera e propria identità, soprattutto in trasferta. Infine, altro tonfo per il Trieste Calcio nel derby contro il Chiarbola con la squadra di Borgo San Sergio che rimane in zona pericolo. Simone Polentarutti


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TremilaSport+ | 27 11 2019 | 11


SIDICEVA...

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L'UDINESE CHE DIVEN

Molte nel tempo le pubblicazioni che parlano delle gesta bianconere, descritte da "penne storiche" com

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a saggistica dedicata all’Udinese, che già contava numerosi e pregevoli volumi, si è arricchita di un’ulteriore gemma: l’Almanacco Udinese Calcio, scritto da Antonello Schiavello con la collaborazione di Carlo Fontanelli ed edito nel settembre scorso da Geo Edizioni di Empoli. Nelle 638 pagine dell’opera, l’autore ripercorre la storia ultracentenaria della squadra bianconera con rigore di analisi ed una rassegna documentale e fotografica di rilievo anche per la rarità dei reperti citati, molti dei quali inediti. L’Almanacco ricostruisce con estrema precisione le vicende della società, pubblicando per ciascuno dei campionati il tabellino 12 | 27 11 2019 | TremilaSport+

delle varie partite, comprensivo di formazioni e marcatori, oltre alla fotografia della squadra e alla classifica finale. Non dei soli campionati si occupa, peraltro, il

stadi della storia bianconera e alle tante maglie in cui sono stati declinati i colori cittadini: dalla prima divisa, nera con stella bianca, del 1896 – che ha reso i nostri “i primi

Una storia ultracentenaria, griffata dalla prima divisa nera con stella bianca a quella a strisce verticali libro, che dedica specifiche sezioni agli altri tornei cui ha partecipato l’Udinese, dalla Coppa Italia alla Champions League. Molto interessanti anche i riferimenti ai vari

bianconeri d’Italia”, come ricorda il sottotitolo di copertina – alla casacca a strisce verticali, adottata nel campionato 1925-26 e rimasta, con qualche variazione, la livrea

ufficiale fino ai giorni nostri. Suggestiva anche la riproposizione di manifesti, opuscoli e “memorabilia” del passato, frutto delle pazienti ricerche che Schiavello, nato a San Vito al Tagliamento e poi trasferitosi in Toscana, ha condotto ovunque sino a farne una collezione da museo. Come detto, questa pubblicazione affonda le radici in una tradizione antica e prestigiosa e la prima narrazione di ampio respiro è quella compiuta, con alto valore letterario, da Alessandro Vigevani nel volume Memorie di un fedele dell’Associazione Calcio Udinese, edito dalle Arti Grafiche Friulane nel 1950. L’opera di Vigevani, che fu tra l’altro preside e docente di lettere classiche al Liceo Stellini di Udine, si legge come


SIDICEVA...

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ERTINE e le blicazioni parlano società conera, ne delle , anche iche,

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NTA POESIA

me quelle di Provini, Vigevani e Meroi fino alle attuali un romanzo e ricompone, anche attraverso i ricordi e le emozioni dell’autore, la storia dell’Udinese dai primordi sino al campionato 1942-43. In anni successivi, è stato Luciano Provini il massimo cantore delle gesta bianconere, a cominciare da Udinese cinquant’anni del 1960, stampato da La Zebretta, per arrivare a Il Friuli nel pallone, pubblicato nel 1996 dalle Arti Grafiche Friulane. Provini, che seguì come giornalista moltissimi campionati delle zebrette, resta probabilmente lo storico più informato sulla storia della nostra squadra, avendo raccontato nei minimi dettagli anche l’ambiente cittadino e le situazioni societarie. Accanto a questi nomi – e facendo ammenda per le inevitabili omis-

sioni – non possiamo non citare quello di Roberto Meroi, autore di un’opera monumentale, data alle stampe nel 1989 da Campanotto e intitolata Storia dell’Udinese Calcio. Soprattutto sotto il profilo statistico, si tratta della pubblicazione più completa edita fino al recentissimo Almanacco, cui lo stesso autore ha fatto seguire, qualche anno più tardi, 1896/1996 Udinese Calcio, un volume più sintetico ma egualmente interessante pubblicato dalla Biblioteca dell’Immagine. I gloriosi trascorsi dell’Udinese trovano, dunque, ampia risonanza in letteratura e tutto lascia credere che questa preziosa biblioteca si affollerà presto di nuovi e appassionanti libri. Andrea Purinan TremilaSport+ | 27 11 2019 | 13


CALCIOC5

IL PORDENONE VINCE IL DERBY DELLA DESTRA TAGLIAMENTO CONTRO IL MACCAN. BENE L’UDINE CITY, PALMANOVA KO

FLASH ALL'UDINE CITY IL DERBY REGIONALE

U19 NAZIONALI

Ăˆ il Pordenone la vera sorpresa del campionato Under19 nazionale: la squadra allenata da mister Bertoli batte 5-1 il Belluno e lo affianca in terza posizione assieme all’Altamarca, che non ha pietĂ di un Maccan che pareva in ripresa (10-0) dopo gli ultimi risultati positivi. Il derby udinese se lo aggiudica l’Udine City: la squadra allenata da Mattiussi batte 6-1 il Palmanova e rende amaro l’esordio in panchina del nuovo mister amaranto.

OGGI RITROVO A MANZANO

RAPPRESENTATIVA

Ăˆ fissato per il 27 novembre a Manzano il primo appuntamento della selezione regionale, anche quest’anno guidata da Paolo Bovolenta: sono sedici i giocatori convocati in rappresentanza di quattro societĂ , sei giocatori provengono dal Futura Basiliano, cinque dal Manzano, quattro dal Tarcento ed uno dalla Futsal Udinese.

MALE E RAMIREZ TRASCINANO IL TRIESTE

AMATORI FIGC

Trieste Futsal resta leader nel Torneo Amatoriale Figc: la tripletta di Male e la doppietta di Ramirez permettono ai bianco-rossi di battere il Grado Attivo e di staccarsi in classifica con tre punti di vantaggio proprio sulla squadra dell’isola. Terza in classifica l’Hemptagon S.Osvaldo, che precede Paradiso dei Golosi e Futura.

DERBY DAL VESSILLO NEROVERDE

S

i conferma implacabile tra le mura amiche il Pordenone (cinque vittorie su cinque), che si aggiudica il derby di serie B con il Maccan Prata, lo scavalca in classifica, e si piazza al terzo posto in graduatoria. La squadra di Asquini parte a mille e si porta sul 3-0, ma il Maccan resta in partita e riesce ad andare alla pausa di metĂ gara sul 3-3; nella ripresa non c’è storia, sale in cattedra lo sloveno Zajc che con una quaterna fa esplodere un PalaFlora gremito fino all’8-4 finale che manda in orbita i naoniani, mentre la squadra di mister Sabalino, un punto nelle ultime tre gare, resta ai margini della zona play-off. Continua il momento magico dell’Udine City che coglie il terzo successo di fila, contro una pretendente al salto di categoria, ovvero l’Atletico Nervesa. Nel 5-3 finale, ancora una volta protagonista il giovane Chtioui, seconda tripletta consecutiva dopo quella rifilata al Palmanova sette giorni prima, e 10 reti finora in stagione che lo rendono una delle piĂš liete rivelazioni del futsal regionale. Sono dodici i punti racimolati dalla squadra di Titta Pittini, che con questo successo si allontana definitivamente dalla zona rossa; zona rossa da dove non riesce ad emergere il Palmanova che in casa dell’Arzignano incassa l’ennesima sconfitta (7-1) di una stagione sempre piĂš difficile, che lo vede ancorato

in ultima posizione assieme all’Atesina a tre punti, con Cannottieri e Rovereto che si distanziano in classifica a nove punti. “Abbiamo tre gare molto difficili prima della sosta - conferma mister Criscuolo -, poi valuteremo il da farsi per cercare di raddrizzare la situazione, con la societĂ ci stiamo adoperando per aggiungere almeno due tasselli importantiâ€?, conclude. Si allunga dopo solo tre giornate la classifica del campionato di serie C, dove la capolista Clark Udine come previsto ampiamente alla vigilia non trova ostacoli contro il fanalino Futura Basiliano, con Torriana e Manzano che restano in scia a due punti. Come detto, tutto facile per la squadra di Tirindelli, che maramaldeggia contro i giovani del Futura, Besic e Wembolowa ne fanno otto a testa nel 18-2 finale. Un Tarcento discontinuo lascia le penne in casa della Torriana: la squadra di mister Donato approfitta delle amnesie difensive dei ragazzi di Jovic nel primo tempo andando alla pausa sul 6-2 e difendendo nella ripresa il tentativo di rimonta. Il Manzano non fa sconti con la Futsal Udinese, il 6-4 finale porta ancora una volta il timbro di Zalaschek, autore di tre reti. Infine, trova il primo successo in campionato il Maniago che espugna il palazzetto di Grado vincendo per 4-2

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LE ALABARDATE PUNTANO AI PLAY OFF

E siamo in un periodo di scontri diretti...A metà classifica ce ne sono tre interessanti, che possono compiere degli exploit durante la stagione e penso al Villorba e al Keralpen Belluno ma ci aggiungerei anche il Sarone/Caneva. Poi ci sono formazioni giovani, che pagano un po' l'inesperienza e i risultati lo dimostrano, visto che si registrano dei 7-0, degli 8-0 o degli 11-0. Anche noi, peraltro, abbiamo una rosa con un'età media bassa, un gruppo che è stato massicciamente rivoluzionata rispetto allo scorso campionato tra partenze e arrivi”. Tra i volti nuovi – arrivati dal Tavagnacco - ci sono Silvia Blarzino, Elena Virgili, Serena Ferroli

La Triestina milita nel campionato di Eccellenza insieme a formazioni venete con un organico innerbato da molti arrivi dal Tavagnacco

L

a Triestina Calcio sta facendo a sportellate con buoni riscontri nel campionato femminile di Eccellenza, il cui Girone 2 vede la compagine del capoluogo regionale – l'unica del settore rosa – provare ad alimentare i suoi sogni di salire in serie C, ma il cammino è ancora lungo. E intanto sta solidificando le sue basi, sviluppando il settore giovanile categoria per categoria. Gli obiettivi dell'Unione in gonnella? L'allenatrice della prima squadra rossoalabardata, Francesca Ruzic, afferma: “Non faccio proclami, io credo nel lavoro sul terreno di gioco e nella giusta mentalità. Punto ad andare in campo e cercare di vincere ogni partita. In questo modo si crea

Nel girone 2 in cui militano le "mule" allenate da Francesca Ruzic, quattro le formazioni che puntano ai play off per lòa promozione in serie C: oltre alla Triestina, la pordenonese Prata, i Mitici e il Maser. Ad accedervi sono però solo le prime tre squadre dei tre gironi.

la giusta mentalità di gruppo. Si va in campo per prendersi i tre punti e imporre le proprie idee sia in casa che in trasferta. Poi si vede quello che salta fuori e come se ne esce. In ogni caso questa prima fase di campionato serve da qualificazione per il girone dei play-off, basati su andata e ritorno e ai quali accedono le prime tre di ciascuno dei tre gironi e puntiamo a esserci.

Niente proclami, credo nel lavoro e nella mentalità

Poi solo la prima salirà nella serie C nazionale”. OBIETTIVI Quanto al raggruppamento in cui milita la formazione giuliana, il tecnico di Taranto ma da tempo alle nostre latitudini afferma: “Nel nostro girone ci sono quattro buone squadre, che sono quelle che occupano le prime quattro posizioni e cioè noi, i Mitici, il Prata e il Maser.

(portiere ingaggiata a campionato iniziato), Nicole Peressotti - ex nazionale Under 17 e con nel curriculum due mondiali giovanili – e dalla Primavera del club friulano di serie A Gloria Zuliani e Raissa Tic. Inoltre ci sono stati i puntelli di Michela Zanetti, ex Bearzi, Pordenone e Chiasiellis, e la triestina ex Pordenone Martina Bortolin, reduce da uno stop per un infortunio. Si sono aggiunte alle riconfermate Greta Dragan (capitano), Virginia Del Santo (vice capitano), Federica Tortolo, Giada Lago, Jessica Nemaz e ai portieri Amanda Vecchiato e Angela Valenti (rinnovato il prestito dal Trento). Dalla ex squadra B sono state “promosse” Adelina Arslanoska, Giada Giovannini, Sara Cantarutti, Rossella Alberti, Sara Cantarutti e Nicole Gaspardis. Tra le giovanissime la citazione va a Simona Arzino e Maureen Ferfoglia. Massimo Laudani

TremilaSport+ | 23 10 2019 | 15


BASKET

IL PUNTO DI VISTA DI OTELLO SAVIO

IL SISTEMA BASKET ARRETRA Il prodotto "pallacanestro italiana" non è ritenuto abbastanza appetibile dal mondo economico e l'intero movimento ne soffre

L

IL PRESIDENTE Gianni Petrucci, presidente della Federbasket Nella foto grande, un'azione della Pallacanestro Trieste

e buone regole dell’economia dicono che un’azienda non può sostenere a lungo ripetuti risultati negativi. In una attività ordinaria la scelta di ricapitalizzare ha un senso nel breve termine altrimenti si traduce in una prolungata distruzione di ricchezza. E’ quindi necessario intervenire su altre leve aziendali oppure prendere atto della insostenibilità del business. Invece nelle società di basket italiane di serie A succede più o meno questo. Per legge sono società di capitali che hanno per oggetto un’attività sportiva professionistica con l’obiettivo di un sostanziale pareggio economico. In realtà il loro problema strutturale è invece quello di trovare la copertura delle perdite, spesso significative, che saranno prodotte dalla gestione sportiva. Per dirla diversamente le società di basket programmano le perdite economiche in relazione alla ricapitalizzazione di cui sono capaci. Tralasciando aspetti giuridici e amministrativi ci chiediamo da sportivi quanto a lungo possa stare in piedi e funzionare un sistema del genere. Una risposta ci viene dalle vicende degli ultimi anni che hanno visto la sparizione o il brusco ridimensionamento di diverse società della massima serie. CONTENZIOSI IN AUMENTO Lo stesso campionato in corso è partito zoppo a 17 squadre dopo la rinuncia forzata da parte di Avellino,

16 | 27 11 2019 | TremilaSport+

tra l’altro una realtà di prima fascia negli ultimi tornei. Ci sono poi società che sono partite senza la copertura certa del budget stagionale ed altre che, una volta preso atto dell’esiguità delle risorse, hanno di fatto programmato una retrocessione. In questo contesto anche la parità competitiva diventa una chimera quando si gioca contro squadre che non pagano o

La parità competitiva è una chimera, con molte società insolventi sono sempre in ritardo nel pagamento degli stipendi ai propri giocatori. A riguardo il numero dei contenziosi economici aperti nel sistema basket italiano è in allarmante crescita. Il BAT, tribunale arbitrale del basket europeo, vede l’Italia al secondo posto per numero di controversie economiche in discussione, non proprio un bel segnale. Il problema sostanziale di questa precarietà economica va trovato sul fronte dei ricavi “caratteristici” e in particolare nella scar-

sa contribuzione dei contratti televisivi (che invece sostengono pesantemente altri sport di alto livello), nei limitati incassi al botteghino causa palasport con capienza limitata e spesso disagiati e nell’ancora incerto sviluppo del merchandising. APPETIBILITA' Se il prodotto “campionato di basket italiano” non è ritenuto abbastanza appetibile dalle televisioni ne consegue che per i potenziali sponsor è poco attrattivo a causa di questa scarsa visibilità, insomma il cane che si morde la coda. Nella realtà gli sponsor più ricchi (ad iniziare da Milano, unica squadra italiana in Eurolega) sono mossi più da logiche di mecenatismo (o sono emanazione diretta della proprietà del club) piuttosto che da vere scelte commerciali e di comunicazione delle aziende. Per ciò che riguarda i costi potrà aiutare l’annunciata introduzione del semiprofessionismo sportivo al posto della vecchia legge 91/1981 sul professionismo sportivo. In conclusione, con la crisi economica dell’ultimo decennio che ha ulteriormente depresso le risorse a disposizione, il sistema basket ha dovuto arretrare anche sul piano tecnico e spettacolare. Da molti anni non siamo più tra i primi campionati in Europa e diverse nazioni emergenti ci hanno sorpassato per strutture, pubblico e solidità del progetto. Che sia il caso di un ripensamento complessivo?


BASKET SERIE B FEMMINILE

CAMPIONATI UISP MASCHILI

Muggia dopo diverse stagioni in A2 è ripartita in B con molta attenzione al settore giovanile

UCPT, FAGAGNA E SBRINDELLA LE VIP

RICCO IL PALMARÈS

E

’ una lunga e bella storia quella della Pallacanestro Interclub Muggia, sodalizio che lo scorso anno ha festeggiato il prestigioso traguardo di mezzo secolo di basket femminile nella cittadina giuliana e che oggi, dopo aver militato lungamente in serie A2 sino alla stagione 2014/15, continua nella serie B nazionale la sua avventura sportiva grazie alla competenza dei suoi dirigenti, un ambiente appassionato e un territorio da sempre generoso nella “produzione” di talenti. Il palmares della compagine muggesana è ricco ed in modo particolare a livello giovanile, dove nel corso degli anni sono stati vinti diversi titoli nazionali di settore, come i tricolori conquistati nel 1973 nella categoria ragazze, nel 1984 e 1985 in quella della Propaganda e sempre nel 1985 nelle allieve e l’indimenticabile scudetto Under 20 vinto nella stagione 2001 ed i nove scudetti under 14, il cui ultimo cucito sulle maglie nel 2015. Con un settore giovanile così florido i sogni dei soci fondatori, che scelsero i colori nerazzurri e la denominazione sociale in onore della squadra calcistica milanese di cui erano sostenitori, era chiaro che trovassero grandi soddisfazioni anche a livello di prima squadra, con le “mule” capaci di conquistare per la prima volta nel 1989 la serie A2 nazionale e, anche grazie all’apporto nei primi anni di uno sponsor importante come Monteshell, di consolidare a lungo la categoria nei decenni successivi e di raggiungere nella stagione 2004/05 il record

di una prima squadra composta per 10/12 da giocatrici provenienti nel proprio vivaio. TRA

PASSATO E PRESENTE

Il presente della società muggesana vede impegnate le ragazze di coach Giuliani nel campionato di serie B nazionale, nel quale dopo un avvio incerto, le rivierasche stanno risalendo la classifica e, con la netta vittoria di domenica scorsa al PalAquilinia contro il Sistema Rosa Pordenone per 63-45, hanno inanellato un filotto di tre vittorie consecutive che ha ulteriormente potenziato l’autostima del gruppo in vista delle prossimi impegni. Per la stagione 2019/2020, la società del Presidente Salviato oltre alla prima squadra femminile, composta da Samez, Castelletto, Mezgec, Silli, Sustersich, Mervich, Dimitrijevic, Miccoli , Florit, Castagna e Robba, vede in corsa nei diversi campionati femminili di categoria le squadre Under 18, Under 16, Under 13 ed Esordienti e la sezione maschile con la squadra Under 18, dalla scorsa settimana ordini del nuovo coach Fabio Zgur nel girone “Gabriele Basili” del campionato regionale di serie D. Le premesse per un’altra annata ricca di soddisfazioni per i colori nerazzurri paiono insomma esserci tutte e, anche se alla fine della stagione i risultati dovessero essere inferiori alle attese dell’ambiente muggesano, la Pallacanestro Interclub continuerà a rappresentare anche in futuro un punto di riferimento per tutto il movimento cestistico regionale. Giuseppe Passoni

In serie A1 girone di Trieste, continua la marcia imbattuta di UCPT che ha la meglio su Spazzidea CUS per 69-56. Gli OMSK di coach Kidzik infliggono la prima sconfitta alla Libertas per 68-60 e la raggiungono al secondo posto della graduatoria. Nelle retrovie Dai e Vai vince in volata sul Basket4 per 79-78. Nel girone Udine 1, Fagagna vince, in controllo, su San Daniele per 76-68 e mantiene in solitaria la testa della classifica. Remanzacco batte nettamente WLM per 83-64, come anche Gorizia che non concede scampo all’Aiello per 72-54. Nel girone Udine 2, nel confronto tra imbattute, Sbrindella ha la meglio su Attimis per 65-56. Tarcento conquista il primo referto rosa della stagione battendo tra le mura amiche il Laipacco per 81-61 e Monfalcone mantiene il passo ai vertici del girone vincendo in trasferta con Tricesimo per 46-40. In serie A2 si è invece giocata la sesta giornata del girone di andata. Ancora a punteggio pieno Porpetto che batte a valanga Reyer Udine per 73-47. Alle spalle della capolista mantengono il passo CDU Udine e Referee Udine entrambe vincenti rispettivamente su Tolmezzo (67-48) e Basket Time Udine (46-43). Questi i risultati e il programma completo:

SERIE A1 GIRONE TRIESTE

UCPT (Tomasini L. 14) – Spazzidea CUS (Pozzecco G. e Miani 15) 69-56, OMSK (Lorenzi 19) – Libertas (Volpi 18) 68-60, Basket4 (Corbo, Milo, Da Forno e Kosmah 13) – Dai e Vai (Guzic 21) 78-79 Classifica: UCPT 8, Libertas e OMSK 6, Dai e Vai 4, Spazzidea e Basket4 0. Prossimo turno: Dai e Vai – OMSK (29/11 ore 21.15), Libertas – UCPT (29/11 ore 21.15), Spazzidea CUS - Basket4 (29/11 ore 20.30)

GIRONE UDINE 1

Remanzacco (Valent 27) - WLM Ud (Micalich 26) 83-64, Gorizia (Donati 20) – Aiello (Pellagatta 20) 72-54, Fagagna (Pilosio 18) – San Daniele (Puppin e Bellese 16) 76-68, ha riposato Dindias Aiello Classifica; Fagagna 8, WLM Ud 6, Aiello, Remanzacco e Gorizia 4, San Daniele e DIndias Aiello 2. Prossimo turno: WLM Ud - Fagagna (29/11 ore 20.30), San Daniele – Dindias Aiello (29/11 ore 21.00), Basket Aiello – Remanzacco (29/11 ore 21.00) riposa Gorizia GIRONE UDINE 2 Sbrindella (Job 27) – Attimis (Binutti 17) 65-56, Tarcento (Domenis 29) – Laipacco (Trojer 17) 81-61, Tricesimo (Della Vedova 14) – Monfalcone (Varesano 13) 40-46. Classifica: Sbrindella 8, Attimis e Monfalcone 6, Laipacco e Tarcento 2, Tricesimo 0. Prossimo turno: Laipacco – Sbrindella (29/11 ore 21.00), Attimis – Monfalcone (30/11 ore 20.00)

SERIE A2

Latisana (Pittana 16) – Buttrio 53-60, CDU UD – Tolmezzo 67-48, Basket Time Ud – Referee Ud 43-46, Porpetto – Reyer Ud 73-47, Pasian di Prato – Gorizia 72-64, Monfalcone – San Giorgio 54-58, Gemona – Pagnacco 54-47. Classifica: Porpetto 12, CDU e Referee Ud 10, Buttrio e Gemona 8, Monfalcone, Latisana, Pasian di Prato e San Giorgio 6, Pagnacco e Tolmezzo 4, Basket Time Ud e Reyer Ud 2, Gorizia. Prossimo turno: Tolmezzo - Monfalcone (27/11 ore 20.30), Buttrio – Pasian di Prato (29/11 ore 20.45).

TremilaSport+ | 06 11 2019 | 17


NONSOLOSPORT

CULTURA ARTISTI

PAOLUZZI, L’ARTE DEGLI SPAVENTAPASSERI

D

al 2008 dipinge spaventapasseri, Renato Paoluzzi, senza per questo distogliersi dall’altro tema a lui caro, la natura, e sempre con l’aiuto della fantasia. “Non è da me copiare dal vero – ammette l’artista di Oleis di Manzano nel suo suggestivo studio della villa Maseri - . Ciò che riporto con varie tecniche su tele e cartoni o ad acquerello (con anche miniature accattivanti, ndr) nasce dalle immagini di ciò che mi circonda e che ho fissato in me emozionalmente, nella natura come nella ritrattistica. E pure l’astratto è frutto di momenti particolari, a volte anche di uno scarico emotivo”. La pittura, come la gran parte degli artisti, Paoluzzi ce l’ha nel sangue e la coltiva sin dagli anni della scuola elementare, con un’evoluzione che l’ha portato ad affermarsi nel tempo fino ai livelli odierni: “Dopo varie collettive – ricorda – ebbi la mia prima personale nel 1978 a Remanzacco, approdando poi a

piazze prestigiose come Venezia, Perugia, Firenze e Parigi, città quest’ultima nella quale ho esposto con sei opere lo scorso ottobre. Ma non dimentico certo Cividale e le croate Dignano d’Istria e Albona, oltre a Lecco, dove nel 1985 fui tra gli espositori sul lungolago. E qui venni contattato da un gallerista milanese che mi rivolse una proposta interessante che io, allora ancora inesperto di piazze importanti, non seppi purtroppo cogliere”. Occasioni che oggi, con le quotazioni delle sue opere giunte a livelli interessanti, Paoluzzi non si fa naturalmente sfuggire, con uno sguardo rivolto al prossimo futuro dopo la recente collettiva “Manzano espone” e quella immediatamente successiva a Parigi: “A dicembre esporrò a Trieste i miei spaventapasseri, penso 18 quadri, nella sede del Consiglio Regionale – anticipa – e nelle mie intenzioni c’è pure una mostra a Cividale sul tema del fiume Natisone. L’ispirazione fortunatamente non manca mai”. Edi Fabris

STEVE HAMILTON

LA SECONDA VITA DI NICK MASON EINAUDI

Nick Mason doveva scontare venticinque anni. Ma un boss che controlla il proprio giro di affari da una cella di massima sicurezza gli ha fatto una proposta. Nick potrà lasciare la prigione all’istante. Fuori troverà un lavoro di facciata, una casa zeppa di soldi, vestiti eleganti e persino una nuova – bellissima – coinquilina. Ma in cambio dovrà fare tutto ciò che gli verrà chiesto. Il suo telefono potrà squillare in qualsiasi momento, giorno e notte. E Nick Mason dovrà eseguire gli ordini. Nick vorrebbe solo riprendere a vivere da uomo libero e rivedere sua figlia. Prima però deve tornare giù in strada, a Chicago. 18 | 27 11 2019 | TremilaSport+

VALERIO MASSIMO MANFREDI

ANTICA MADRE MONDADORI

Numidia, 62 d.C. Una carovana avanza nella steppa, scortata da un drappello di soldati agli ordini del centurione di prima linea Furio Voreno. Sui carri, leoni, ghepardi, scimmie appena catturati e destinati a battersi nelle venationes, i rischiosissimi giochi che precedevano i duelli fra gladiatori nelle arene della Roma imperiale. La preda più preziosa e temuta, però, viaggia sull’ultimo convoglio: è una giovane, splendida donna con la pelle color dell’ebano, fiera e selvatica come un leopardo… e altrettanto letale. Voreno ne rimane all’istante affascinato, ma non è il solo. Appena giunta nell’Urbe, le voci che presto si diffondono sulla sua incredibile forza e sulla sua belluina agilità accendono l’interesse e il desiderio dell’imperatore Nerone, al quale nulla può essere negato…


NONSOLOSPORT

NOVITÀ SU MOSTRE, SPETTACOLI, EVENTI, PERSONAGGI DEL PANORAMA CULTURALE

PATRICIA CORNWELL

QUANTUM MONDADORI Alla vigilia di una missione spaziale top secret, il capitano Calli Chase si rende conto che nei tunnel sotterranei del centro di ricerca della NASA qualcosa non va. Pilota della NASA, ingegnere aerospaziale e investigatrice specializzata in cybercriminalità, Calli sa bene che una tempesta incombente, unita a un guasto nei sistemi di sicurezza, può fornire la copertura perfetta per un sabotaggio, con conseguenze fatali. Ma il pericolo è persino peggiore: tracce di sangue secco nei sotterranei, un badge di sicurezza mancante, uno strano suicidio, tutto fa convergere i sospetti sulla gemella di Calli, Carme, scomparsa in missione da giorni. Nel disperato tentativo di evitare la catastrofe e riabilitare l’immagine della sorella, il capitano Chase deve mettere in campo tutte le sue conoscenze e affrontare un passato familiare doloroso.

CLIVE CUSSLER

LE ISOLE DELLA MORTE LONGANESI

I coniugi Fargo, instancabili cacciatori di tesori, vengono ingaggiati da un collega per un progetto di archeologia subacquea. Un antico complesso sommerso è stato rinvenuto al largo della costa, ma la scoperta delle rovine porta con sé più domande che risposte. Apparentemente, in quella zona non sarebbe mai esistita alcuna civiltà evoluta. Inoltre, sembra che qualcuno in passato abbia già scoperto il sito e trafugato diversi oggetti preziosi. Una pista porterebbe alle truppe giapponesi che hanno occupato l’isola durante la Seconda guerra mondiale. Le loro ricerche, però, sembrano infastidire un gruppo di ribelli, che tenta di porre fine ai lavori di scavo e di uccidere chiunque possa avere qualche informazione.

Omaggio a

TINA MODOTTI Nel ricordo della

Grande Mostra del 1929 20 artiste nella Galleria "Studio Proposte d'Arte-Soravito" Udine, Via Pracchiuso 33 Inaugurazione 3 dicembre 2019 ore 18 Orario di visita fino al 21 dicembre: martedì 10-12; giovedì e sabato 17-19

TremilaSport+ | 06 11 2019 | 19


CICLOCROSS

AUTOCRITICA Per ambire a livelli sempre piĂš alti devo migliorarmi sia come atleta che come persona

20 | 27 11 2019 | TremilaSport+


IL PER

GIO G A N O S

CICLOCROSS

FAMILY GIRL, MA CHE GRINTA! Sara Casasola, ragazza studiosa e di indole tranquilla, è la reginetta indiscussa del ciclocross, con un medagliere nobilitato da 5 titoli tricolore e 3 Giri d’Italia. PALMARES di EDI FABRIS

A

ma le gare sotto la pioggia e sul terreno fangoso, Sara Casasola, con un adattamento alla fatica che apparentemente contrasta con la sua fisicità minuta, che diresti propria più di una ginnasta che di una campionessa di ciclocross. Ma lei al peso di sette o otto chili della bicicletta da portare per alcuni tratti in spalla, al fango che le schizza addosso e alle intemperie non ci pensa, focalizzando su altri punti la propria voglia di crescere: “Per ambire a livelli sempre più alti devo migliorarmi sia come atleta che come persona – lei fa autocritica -, imparando a gestire soprattutto l’ansia che precede le gare e a scaricare la tensione nervosa. Mi ero affidata ad una psicoterapeuta in un particolare periodo della mia vita che aveva influito negativamente anche a livello sportivo, ma ora non più. Preferisco parlarne con il patron della mia squadra, Daniele Pontoni, che forte della sua esperienza mi è di molto aiuto. E anche la mia famiglia mi è stata sempre e continua ad essermi di grande supporto”. In quei 40-50 minuti di durata media di una gara di ciclocross un atleta deve dare tutto intensamente, imparando a gestire le diverse tipologie di percorso: “Io mi ritengo più forte nelle ripartenze e nei tratti tecnici, con la bici sulla spalla – Sara si giudica – mentre sono le volate a penalizzarmi. Così preferisco sempre provare a staccarmi nei tratti finali per arrivare al traguardo da sola. In quanto alla fatica, poi, in gara, se tutto procede per il meglio, non ci penso, concentrata al massimo come sono su quanto sto facendo”.

E

di gare, nella sua ancor fresca carriera, Sara Casasola, majanese classe 1999, ne ha vinte parecchie, la prima a 14 anni dopo aver inforcato per la prima volta la bicicletta a 10: “Mi è sempre piaciuto andare in bici – confessa – una passione che è propria anche dei miei fratelli, Manuel, di 18 anni, che corre nell’Under 23 di Ceresetto, e Nadia, di 12, che scalpita per poter gareggiare nel ciclocross, specialità alla quale ad un certo punto mi sono dedicata dopo gli inizi con la mountain bike”. Un talento naturale, quello della “panterina rosa” di Majano, che non sfuggì al campione Daniele Pontoni, che la portò con sé in alcuni ritiri organizzati con la sua scuola di ciclismo Monte Prat. Campionessa d’Italia in carica e per cinque volte, Sara dovrà a gennaio impegnarsi a riconquistare la maglia tricolore a Schio, mentre il Giro d’Italia, da lei vinto tre volte in precedenza, presenta ora qualche impedimento: “A Silvelle sono stata male – racconta – e ho dovuto ritirarmi, lasciando via libera alla toscana Baroni, sulla quale devo ora recuperare 16 punti se voglio riconquistare la maglia rosa. Un’impresa difficile, è inutile nasconderselo”. E anche in campo internazionale Sara, azzurra dal 2015, ha sempre detto la sua parola, piazzandosi quarta agli Europei in Francia nel 2016 e sesta al Mondiale in Olanda l’anno dopo. E anche su strada ha fatto la sua esperienza: “Lì ho faticato di più – confessa – e me ne sono rimasta spesso in gruppo, nelle retrovie. Ma poco per volta sto imparando a gestirmi anche su strada, soprattutto nell’uscire dai ranghi per andare in fuga”. Miglioramenti che significano, lei sottolinea, anche aumento del punteggio ai fini dell’eventuale chiamata in un gruppo sportivo militare, per molti atleti di varie discipline la risoluzione dei problemi dal punto di vista economico.

PROSSIMO FUTURO

M

a non c’è ovviamente solo il ciclismo nella vita di Sara Casasola, studentessa del primo anno di matematica all’ateneo udinese dopo la licenza liceale allo scientifico. “Sono ancora giovane – accompagna le sue parole con un dolce sorriso – e non sono ancora giunta al punto di capire se posso dedicarmi al ciclismo professionistico, lasciando momentaneamente gli studi, o se fra qualche anno fare l’insegnante o altro per lavorare. Per ora vado avanti così, con passione e senza preoccuparmi degli eventuali sacrifici che devo sostenere per mantenermi a questi livelli. Sacrifici che per me, poi, non sono tali, visto che per carattere amo la vita tranquilla e non mi piace andare la sera nei locali per divertirmi. Buona parte delle mie amicizie si sono di conseguenza sviluppate in ambito sportivo, mentre poche, ma direi importanti, sono quelle coltivate nella vita privata”. Una family girl, in sostanza, Sara Casasola, il cui segreto sta in primis nella semplicità, quella che è tipica dei grandi campioni.

TremilaSport+ | 27 11 2019 | 21


IL CASO

CICLISMO

Il vicepresidente della Asd Amici della pista di Pordenone, Bruno Ciotti, prende decisamente posizione contro la dirigenza nazionale nei casi delle atlete friulane Maila Andreotti e Annalisa Cucinotta

di EDI FABRIS

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CICLISTE COME ATLETE, N POTENZIALI PR I l vicepresidente della Asd Amici della pista di Pordenone, Bruno Ciotti, dopo i casi di Maila Andreotti e Annalisa Cucinotta punta decisamente l’indice sulla stanza dei bottoni dello sport delle due ruote, a suo giudizio incapace di gestire adeguatamente situazioni che danneggiano ingiustamente e pesantemente la componente femminile di una delle discipline più ama-

te. “Nessuno, in Federazione, ha preso posizione su questi fatti – tuona il dirigente friulano -, facendo calare un velo laddove invece era necessario intervenire con decisione. Prendiamo il caso di molestie sollevato da Maila Andreotti, che ha accusato il commissario tecnico azzurro Salvoldi di talune inopportune attenzioni, peraltro non nuove anche nei confronti di altre atlete, e sulle quali

si era soffermato tempo fa anche l’ex ciclista Martinello. A quel punto cos’è successo? Il ct non ha convocato la Andreotti in nazionale e la Federazione ha messo a tacere il tutto, dal momento che Salvoldi in quel contesto è un intoccabile con il bastone del comando saldamente nelle sue mani”. E poi il caso di doping nel quale è stata coinvolta, e alla fine assolta, Annalisa Cucinotta:


SOLUZIONI

NON COME REDE “Semplicemente non le era stata data la possibilità di una controprova che dimostrasse la sua innocenza – sostiene Ciotti - , così ha finito con l’essere condannata ingiustamente. Ora è chiaro che alla guida di ogni Organo devono esserci persone di comprovata capacità e serietà, gli uomini giusti al posto giusto, e questo, alla luce dei fatti accaduti, in Fci evidentemente non avviene”.

IN PRIMO PIANO Da sinistra, Maila Andreotti, Annalisa Cucinotta e il Ct azzurro Dino Salvoldi

Tre, a tale proposito, sono i puntichiave di una seria gestione proposti dal vicepresidente regionale: “Un uomo, nelle vesti di dirigente o tecnico, deve guardare alla donna come atleta, non come possibile preda da concupire, e in conseguenza di ciò i ricatti morali non devono esistere e tantomeno le punizioni. Nel caso di Maila Andreotti, Salvoldi avrebbe dovuto comunque convocare in nazionale la ciclista friulana, e facendolo avrebbe dato inoltre una dimostrazione di credibilità. Terzo punto: a livello federale ogni situazione non va presa alla leggera, com’è invece avvenuto, ma vagliata e giudicata nei termini esatti, pena una perdita di credibilità che ricade poi a cascata anche sulle singole società. Si, perché le famiglie dei giovani e delle giovani, in presenza di tali situazioni, non portano poi i loro figli al ciclismo, penalizzando così le singole realtà e in generale il vivaio”. Considerazioni di un dirigente da trent’anni nel ciclismo, Croce di bronzo per meriti sportivi, che vanno valutate attentamente, pena, come lui stesso ammonisce, la perdita di attendibilità di uno degli sport più seguiti e amati in termini assoluti.

TremilaSport+ | 27 11 2019 | 23


CICLISMOFOTOGALLERY

FEDERAZIONE ITALIANA CICLISMO

PREMIAZIONI COMITATO RE 24 | 27 11 2019 | TremilaSport+


FOTOGALLERYCICLISMO

Una grande festa! Al Centro Congressi di Grado GRADO - Domenica 24 novembre alle 10 al palazzo dei congressi di Grado, sono stati premiati gli atleti e i tecnici che hanno dato lustro a tutto il movimento regionale. La manifestazione ha visto salire sul palco più di cento atleti; a onorarli la vice presidente vicaria della Federazione Ciclistica Italiana Daniela Isetti, il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, il sindaco Dario Raugna e tante altre autorità. Inoltre, i rappresentanti delle Federazioni estere dell’area Alpe Adria. La mattinata ha messo in mostra anche i gioielli del ciclismo friulano, con l’intervento dei professionisti Alessandro De Marchi, Matteo Fabbro e il neo pro Nicola Venchiarutti. Inoltre sono stati conferiti i riconoscimenti al Master delle Piste Fvg, evento che ha coinvolto i due Centri Pista con molti atleti delle categorie giovanili friulane e non solo.

FOTO BOLGAN

Il presidente regionale Fci Bandolin

EGIONALE - STAGIONE 2019 TremilaSport+ | 27 11 2019 | 25


N RUNNI

G Approdata quasi per caso al running amatoriale, Giulia Tardivello è psicoterapeuta che segue gli sportivi anche nell’ambito della disabilità

26 | 27 11 2019 | TremilaSport+


LA SIGNORA DELLA MENTE di EDI FABRIS

E’

diventata maratoneta quasi per caso, Giulia Tardivello, dopo una lunga militanza nella danza classica, disciplina della quale diventò in seguito insegnante. Un’evoluzione, la sua, maturata dentro di sé con la dichiarata consapevolezza che, superati i trent’anni, fosse necessario imprimere una svolta alla propria vita, ritagliandosi degli spazi ben definiti. Meditazione esistenziale per lei, psicoterapeuta di professione, quasi naturale e che assunse contorni concreti negli ultimi anni grazie appunto a una delle tante casualità che costellano la vita di ognuno: “Nel 2015 – racconta – partecipai alla corsa di Telethon

MENTAL TRAINING

“L’

eccellenza nello sport si ottiene quando si allena la mente come il corpo – lei sostiene – gestendo l’ansia, conferendosi delle motivazioni, incrementando l’autostima e metabolizzando anche gli insuccessi”. Principi basilari che inculca negli atleti di varie discipline, individualmente o per gruppi, che le vengono affidati: “Seguo ragazzi e ragazze dell’atletica, del nuoto e di vari altri sport, aiutandoli anche a superare il rischio dello stress negli agonisti. Un pericolo, questo, da non sottovalutare e che può persino portare all’esaurimento. Lavoro che esige un trattamento diverso tra uomo e donna, perché la donna viene assorbita in modo più totalizzante dall’impegno sportivo nel quale si trova coinvolta”. E ancora più impegnativo è il lavoro da svolgere con i disabili, assicura Giulia: “Con i normodotati si agisce

per la scuola di uno dei miei figli e fu per me un esordio entusiasmante. Già, perché mi appassiono per carattere a tutto ciò che faccio con convinzione e dopo quell’esperienza iniziale, da neofita che camminava ancora con i piedi a papera della danzatrice, cominciai ad allenarmi seriamente, ottenendo dei soddisfacenti risultati a livello amatoriale e alzando in seguito l’asticella delle mie partecipazioni a gare sempre più impegnative”.

Bionda e filiforme, Giulia non procede più con l’andatura della danzatrice classica, esprimendo anzi la corsa atletica e gradevole della runner consumata. Ma, sottolinea, si tratta pur sempre per lei di un’attività secondaria, seppure svolta con l’innata passionalità che contraddistingue la sua natura. Madre di due figli di 10 e 11 anni che vuole seguire da vicino anche nella loro attività sportiva (l’uno judoka, l’altro giovane calciatore dell’Ancona di Udine) e professionalmente impegnata, Giulia Tardivello non è condizionata come molti, anche a livello amatoriale, da ansia da prestazione ma vive il suo amore per la corsa in totale relax mentale.

prevalentemente sull’ansia, mentre con i disabili c’è da affrontare in primis l’elaborazione del loro vissuto. Sono persone che vengono da me con elevate motivazioni al cambiamento e al riscatto, alcuni dopo lunghe terapie e con dentro la sensazione di dover mettere da parte i loro sogni. Si tratta in sostanza di conferire loro nuove motivazioni alla vita”. E poi il male oscuro della depressione: “Persone che avvertono di non avere più voglia di vivere e che bisogna spingere a riprendere contatto con l’energia vitale perduta. Dentro di noi c’è un innato impulso alla vita ed è su questo che è necessario lavorare in tali situazioni”. E un consiglio a tutti Giulia lo dà riferendosi ad un libro, “Biologia delle credenze”, che ritiene di contenuti esistenziali fondamentali: “Sei quello che fai o diventi quello che fai”, lei considera, e c’è da crederle. TremilaSport+ | 27 11 2019 | 27


HOCKEY IN CARROZZINA

NUOVI ARRIVI PER CRESCERE

Sulla panchina dei Madracs arriva il tecnico Saul Vadalà e a rinforzare la rosa l'ex Rangers Bologna Andrea Feliciani. E si attende uno sponsor

I

Madracs , affrontano il campionato Weelchair Hockey in carrozzina, mettendo a segno due colpi fenomenali: il nuovo tecnico Saul Vadalà e l’arrivo in squadra di Andrea Feliciani ex Rangers Bologna. Il nuovo allenatore ex Ct della nazionale italiana, (prenderà il posto di Ivan Minigutti) vanta nel suo curriculum il prestigioso titolo mondiale conquistato con la nazionale azzurra qualche mese fa ed un secondo posto agli Europei, ma ha lasciato il segno anche a Venezia con i Black Lions, dove la scorsa stagione , ha vinto lo scudetto. Ma perché Udine? La domanda l’abbiamo girata al neoallenatore. “Udine secondo il mio parere, rappresenta l’ambiente giusto per aspirare a qualcosa di importante - dice Vadalà - , una sfida da vincere, frutto, mi auguro, di una stagione ricca di soddisfazioni. Ma non desidero fare pronostici, perché i piedi a terra sono per me una costante. 28 | 27 11 2019 | TremilaSport+

Quindi come sempre, sarà il campo a decidere, ma ripeto sono fiducioso e contento della scelta.” Il presidente Minigutti commenta così l’arrivo del nuovo tecnico: “E’ stata la

scelta giusta al momento giusto ed il fatto che sia approdato a Udine con i Madracs, ci riempie di orgoglio. Sono sicuro che sarà un campionato di vertice e che avremo la possibilità con questa solida “rosa” di crescere e maturare.” Di Feliciani, Minigutti dice: “E’ senza dubbio il giocatore che ci mancava per fare il salto di qualità, è bravo sia sotto l’aspetto tecnico che quello mentale, ma è forte anche tatticamente perché sa adattarsi a diverse situazioni di gioco.” I Madracs nella stagione 2019/20, sono stati inseriti nel girone A e dovranno vedersela con squadre forti e ben at-

trezzate come i campioni d’Italia del Black Lions di Venezia, Coco Loco di Padova,Rangers Bologna, Skorpions Varese e Vitesport di Viterbo. L’inizio ha visto il team udinese vincere a Bologna e uscire, benchè sconfitti, a testa alta contro la corazzata lagunare, che punta dichiaratamente al bis dello scorso anno. Ai ragazzi di Vadalà , il calendario prevede dopo la recente vittoriosa trasferta di Varese due match in casa (Palazzetto dello sport Bearzi), con Viterbo e Padova, per chiudere il girone d'andata. Infine l’appello di Minigutti: “Abbiamo bisogno di uno sponsor di livello, dopo la rinuncia dell’Alma, che supporti la squadra in quanto le spese sono parecchie e le trasferte lunghe e costose. Gli sforzi comuni (tra società, parenti e collaboratori che contribuiscono generosamente, ndr), non sono più sufficienti.” Roberto Cainero


FRECCETTE

IL PUNTO

IL PONTE SAN QUIRINO ALLUNGA IN CLASSIFICA I valligiani si impongono per 6-3 sul 180 Trieste. Intanto i pordenonesi dell’Idea Steel, dopo la battuta d’arresto accusata alla prima giornata, impongono il loro gioco e vincono 6-3 con gli Angeli & Demoni

a singhiozzo, lo storico club Monfalconese ritrova gioco e determinazione e si impone con una prestazione di alto profilo. Ultima gara proposta da questa giornata, è stata lo scontro tutto friulano tra il Capitan Harlock ed i ragazzi del Double Team, il sodalizio il cui nome è ispirato all’o-

Il Dart Club Skulls

L

a pausa dei campionati rappresenta il momento ideale per fare il punto della situazione nei tornei che vedono protagoniste le formazioni regionali. Nella quarta giornata nel girone A1 i Campioni d’Italia in carica del Ponte San Quirino (PSQ) conquistano un’ottima vittoria in casa del 180 di Trieste imponendosi per 6-3. Con questo risultato, la formazione delle Valli del Natisone allunga e va in vantaggio di due punti su tutte le altre compagini regionali e si posiziona solitaria in vetta alla classifica. Ci sarà grande lotta in questo campionato, lo possiamo vedere dalla “bagarre” che c’è in seconda posizione dove troviamo ben cinque squadre appaiate. I pordenonesi dell’Idea Steel, dopo la battuta d’arresto accusata alla prima giornata, impongono il loro gioco e vincono 6-3 con gli Angeli & Demoni, che pur esprimendo una buona prestazione non riescono a raccogliere punti e si trovano ancora a zero. Stessa situazione per i ragazzi del D.C. Capriva, che in una partita coinvolgente non riescono ad avere la meglio sul Joe Bar, il quale vince per 5-4. Il Koala infligge un duro colpo al Crazy Steel andando a vincere per 8-1, nei set disputati spicca la prestazione di Micheal Somma autore di una chiusura in 12 frecce. I triestini Blue bears, dopo le ottime prestazioni delle scorse giornate, subiscono una dura battuta d’arresto, ad approfittare è stato il D.C. Ilgrandeuno che trionfa con il risultato di 6-3, dopo un avvio

Primo successo per il Gorizia contro il Doppio Malto monimo personaggio della serie animata degli anni ’80, conquista i suoi primi due punti vincendo per 5-4. Il campionato riprenderà dopo la sosta, Venerdì 29 con il big match tra il PSQ e il Koala.

Nel girone A2 i neonati Skulls ottengono la prima soddisfazione, vincono per 5-4 sull’esperto Geo Darts ancora a zero punti, bene anche il Triple Diamond che battendo 6-3 il Lions & Eagles vince e convince. Finalmente arriva la vittoria anche per lo storico Gorizia, che guadagna i primi due punti vincendo 6-3 con il Doppio Malto. Torna a vincere anche il Dart Club Sotto al Ponte che, se pur di misura, batte l’Alcool Trieste per 5-4, raggiungendo la vetta della classifica Vincono i Puhi a Trieste nella tana

Il Dart Club Blue Bears

dei lupi, i cividalesi mostrano i muscoli e infliggono un pesantissimo 7-2 ai Wolves piazzandosi assieme ai conterranei del Sotto al Ponte e all’Exclusive Darts in testa della classifica, a quest’ultimo toccava il turno di riposo. Giovedì 14 novembre è partito anche il girone est del torneo promozionale regionale, partono bene e vincono per 2-0, Ilgrandeuno 3-2 / 4-1 sul Blu Bears, il Geo Darts 5-0 / 3-2 sulla Foiarola, e il Wolves A 3-2 / 4-1 nel derby con il Wolves B, pareggiano 1-1 il Doppio Malto 2-3 / 3-2 con il Joe Bar. Nel girone ovest alla seconda giornata vincono per 2-0, il Capitan Harlock 5-0 / 3-2 sul Capriva, l’Exclusive Darts 4-1 / 4-1 sugli Skulls, gli Angeli & Demoni 4-1 / 3-2 sull’Estrela e il PSQ 3-2 / 3-2 sul BDN, tocca al Koala il turno di riposo.

TremilaSport+ | 18 09 | 2019 | 29


E

NA O I T A DUC

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I COMPORTAMENTI DELLE FAMIGLIE RISC

GENITORI, SIATE PSICOLOGI ra a figu l o s Spes oriale genit hile masc ui tta s e i o r e p ttativ e p s i figli a rand g o p trop

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I

l bambino che inizia un nuovo percorso sportivo affronta un qualcosa che prelude sempre un inserimento caratterizzato da molti stati emotivi e riflessioni profonde: L‘inserimento in un gruppo nuovo di coetanei, l’ansia da prestazione sportiva, la paura di non giocare, di non essere all’altezza, reggere i confronti, la timidezza e la sensibilità nell’affrontare le avversità, probabili scontri tra i compagni, la gioia di una vittoria macchiata e dimenticata da una sconfitta, vittoria e sconfitta, altalena di disordini e nello stesso tempo elementi che faranno parte di quei piccoli sognatori che non sempre ne comprendono il significato. Come sostenere i propri figli in questa striscia di sogni? Di una cosa dobbiamo convincerci: i bambini non nascono ansiosi. L’ansia nei bambini, come in tutti noi, è sempre il frutto del modo in cui noi vediamo le cose, interpretiamo quello che accade .Ansiosi si diventa imparando a vedere sempre l’aspetto negativo, convincendoci di non avere le risorse sufficienti per affrontare una determinata situazione. Ma chi fornisce o alimenta l’aspetto negativo? MODELLI DI RIFERIMENTO Spesso lo fanno le famiglie in modo involontario. I modelli di riferimento in ambito sportivo influiscono negativamente sul pensiero degli adulti che vedono nei loro piccoli giocatori campioni come Cristiano Ronaldo o Messi, il coinvolgimento diventa tale da perdere ogni riferimento educativo e il quadro si dipinge di spettatori urlanti e arrabbiati in tribune di piccoli centri sportivi. Maria Montessori scriveva: ”Aiutami a fare da solo”. Ecco il ruolo genitoriale che compare sulla scena come regista e non interviene, osserva, ascolta, attende e sostiene in modo indiretto. E’ molto importante evitare i giudizi , anche quando il proprio bambino chiede come ha giocato. .”Chiedi al tuo allenatore come hai giocato, noi siamo qui per divertirci con te.”, questa la risposta corretta. Se vogliamo eliminare l’ansia nei bambini, dobbiamo quindi evitare di educarli con pensieri dal “potere giudicante” ma , insegnando loro, invece, come ottenere il massimo dalla vita, come sfruttare al

meglio le loro potenzialità e qualità. Autonomamente il bambino trova il suo tempo per affrontare il suo percorso, accettando anche i momenti in cui necessita di pause o rifiuta temporaneamente di praticare lo sport, rispettandone il suo stato emotivo. Spesso, la figura genitoriale maschile proietta su figli aspettative troppo grandi, intravedendo senza lucidità il recupero di un loro fallimento sportivo, azionando in realtà una risposta controproducente. Come può sentirsi un bambino o un pre-adolescente difronte a tutto ciò? E soprattutto, come può sostenere moralmente le aspettative pressanti che arrivano dall’ esterno, quando lo sport invece, dovrebbe generare un momento di svago, gioco e divertimento? SENTIMENTI E EMOZIONI E’ importante capire i sentimenti e le emozioni del proprio bambino, porre attenzione ai comportamenti delle famiglie che rischiano di trasformare e deviare in modo negativo, la passione per uno sport. Sport ed educazione sono strettamente collegati, il rispetto per un allenatore è importante, accettare le decisioni di un allenatore o evitare di scappare dalle situazioni scomode è fondamentale.. Le difficoltà vanno affrontate anche in ambito sportivo, insegnare ai propri figli che si può scegliere un’altra squadra o andare via quando un allenatore non piace non è il modo giusto per aiutare a far crescere il proprio bambino: in questo modo gli si insegna che il gruppo non ha valore e che si scappa dalle difficoltà invece di affrontarle insieme. Nel campo di gioco ci sono tre elementi che lavorano in sinergia: il giocatore, l’allenatore e la famiglia. Ognuno, con un ruolo ben preciso e delineato: il giocatore entra in un gruppo e gioca, apprende una tecnica, si diverte. L’allenatore educa allo sport: insegna, ama, lega ogni singolo giocatore in una trama chiamata “senso di appartenenza ad una squadra”. La famiglia sostiene moralmente a distanza il proprio figlio: appoggia le scelte dell’allenatore, si diverte e assume consapevolezza del significato gioco/sport. Ecco la trama ben disegnata con ruoli ben rispettati. Barbara Saia

CAMPIONI I modelli di riferimento in ambito sportivo influiscono negativamente sul pensiero degli adulti che vedono nei loro piccoli giocatori campioni come Cristiano Ronaldo o Messi


CHIANO SPESSO DI DEVIARE LA PASSIONE DEI FIGLI

Ăˆ importante capire i sentimenti e le emozioni del proprio bambino, porre attenzione ai comportamenti delle famiglie che rischiano di trasformare, deviare, in modo negativo, la passione per uno sport

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VOLLEY

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STELLATI: “CH LA MAGLIA

La centrale classe 2004 delle Villadi volta nelle nazionali giovanili guid fondamentale per

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artina Stellati, classe 2004 della Villadies, è stata invitata a partecipare ad alcuni allenamenti presso il Centro Pavesi Fipav a Milano che si svolgeranno il 2 e 3 dicembre. Questa è la seconda convocazione nelle Squadre Nazionali Giovanili per la centrale Villadies che già in aprile era andata nel capoluogo lombardo dopo essere stata segnalata nel Regional Day di Lauzacco. Anche stavolta si t roverà insieme a giocatrici provenienti da Volleyro’, Imoco, Novara e San Donà. Insomma, da società che sono un riferimento per la pallavolo giovanile. Un riconoscimento dunque importante per il lavoro che sta svolgendo la Vivil insieme alla Pallavolo Acli Fiumicello nel settore giovanile. – Non è la prima volta che vieni convocata ad un allenamento delle squadre nazionali giovanili. Come hai accolto la notizia di questo nuovo invito al Centro Pavesi? “La prima volta che mi hanno convocata, circa ad aprile, la notizia mi è arrivata quando ero a scuola. Sinceramente non ci credevo, non riuscivo a realizzare che proprio io tra migliaia di ragazze fossi stata scelta per partecipare ad un allenamento con la nazionale. Quando ho scoperto della seconda convocazione, l’emozione

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non è stata sicuramente da meno. Sono molto contenta.” – Cosa ti aspetti quest’anno? Con che spirito vai a Milano? “Quest’anno vorrei certamente crescere, ad esempio cercare di

CARATTERE Con la motivazione in passato ho sempre superato le difficoltà

velocizzare lo spostamento a muro. Ammetto che un po’ di tensione c’è, ma cercherò di dare il massimo delle mie attuali possibilità”. – Quali reputi siano i tuoi punti di forza che ti hanno permesso di farti notare


VOLLEY

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HE ORGOGLIO AZZURRA!”

ies è stata convocata per la seconda data da Pieragnoli: “Coach Relato r la mia crescita” dai tecnici federali? “Indubbiamente ammetto che il fatto di essere molto alta ha permesso ai tecnici di notare qualche potenzialità in me. In questi due anni in cui sono stata allenata da Marco Relato,

sono cresciuta molto. Soprattutto all’inizio del primo anno, trovarmi con una squadra composta da gente che era andata ai nazionali, è stata per me dura ambientarmi. In particolare, la differenza

PROPOSITI Ammetto che un po' di tensione c'è ma cercherò di dare il massimo

tecnica e di gioco era abissale. Sono contenta di esser riuscita a superare questa difficoltà e a essermi messa almeno alla pari delle mie compagne. C’erano spesso allenamenti duri, in cui le cose non mi venivano e pensavo magari di mollare. Ringrazio tanto Marco, perché senza di lui non sarei sicuramente arrivata ad un tale risultato, che considero comunque importante.” – Quali sono invece i tuoi punti deboli che vorresti eliminare? “Gioco nel ruolo del centrale ed i miei punti deboli sono chiudere il muro ed invadere con le mani, mentre in attacco anticipare il caricamento. Spero di migliorare soprattutto su questi aspetti.” – Quale elemento caratteriale potrebbe fare la differenza per fare il salto di qualità e passare alla pallavolo di alti livelli? “Credo che la determinazione sia fondamentale, avere un obiettivo, ma principalmente una motivazione, è molto importante. Momenti in cui si vuole mollare devono essere colmati dalla propria motivazione.” – Qual è il tuo obiettivo pallavolistico a breve termine? E il tuo sogno? “Quest’anno con la Vivil in under 16 vorrei accedere ai nazionali, ma prima spero vadano bene gli allenamenti a Milano. Il mio sogno è giocare con la maglia azzurra.” Elisa Fiori TremilaSport+ | 27 11 2019 | 33


SERIE D F

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FEMMINILE

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lete triestine la spuntano al tie-break

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ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA ARTI MARZIALI CINESI

IN BIELORUSSIA WEISONG PROTAGONISTA

Gli allievi del maestro Liu Yuwei conquistano ben 16 medaglie all’European Confucius Institute Wushu Cup che si è tenuta a Minsk nei giorni scorsi ■ Ancora successi internazionali per la Weisong School Libertas Pordenone. Gli allievi del maestro Liu Yuwei conquistano infatti ben 16 medaglie all’European Confucius Institute Wushu Cup che si è tenuta in Bielorussia. La scuola pordenonese di arti marziali cinesi,

LIBERTAS FVG AL SERVIZIO DELLE SOCIETÀ SPORTIVE

in collaborazione con l’Istituto Confucio e l’Università di Padova, ha offerto come al solito straordinarie performances all’arena di atletica leggera di BSUFK, che ha riunito oltre 450 partecipanti provenienti da Bielorussia, Russia, Ucraina, Portogallo, Italia e Cina.

TA N TI B UON I MO TIVI P ER AFFILIARSI !

Nella specialità taolu brilla d’oro per ben quattro volte Greta Mellina; Michele Ruppolo si fregia invece di 3 ori 1 bronzo. Quattro piazze d’onore per Andrea Colin, in ottima compagnia con l’oro di Marta Zillet, l’argento e il bronzo di Daniele Riga, e il bronzo di Amon Montagner. I numerosi successi dei pordenonesi sono avvenuti anche questa volta di fronte ad un parterre di tutto rispetto. Alla cerimonia di apertura hanno infatti partecipato il vice-rettore per gli affari accademici BSUFK Vladimir Klinov, il consigliere e addetto stampa dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Bielorussia Chen Weiwei, il primo segretario per l’istruzione dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese Li Wenhua, il 14 volte campione del mondo in Muay Thai e K-1, campione della Bielorussia Wushu nella sezione Sanda Chingiz Allazov, il vice presidente della federazione bielorussa Wushu Nikolay Tychko, il direttore della classe Kon Futsia BSUFK Natalia Kosteeva e Song Peng.

JUDO & CICLISMO

BINOMIO DI SUCCESSO CON AMICIZIA E GIOCO ■ Dopo il grande successo al GameCom 2019, dove la Polisportiva Villanova Libertas ha attirato decine di curiosi sui e intorno tatami, non si ferma a riposare sugli allori. Appena rientrata in palestra rinnova infatti la collaborazione con Acido Lattico. Per il secondo anno consecutivo, infatti, il Palazen sarà teatro di allenamenti condivisi fra ciclismo e arti marziali. Sarà il tecnico Maurizio Fornarolo ad affiancare quelli di Acido Lattico durante i mesi invernali per la preparazione atletica di oltre 30 atleti impegnati in tecniche di caduta, coordinazione, equilibrio.

L’associazione ciclistica avrà così a disposizione anche quest’anno i 300 mq di palestra e tatami sui quali allenarsi nelle giornate di pioggia. Un grande successo organizzativo delle due società, che intendono puntare sulla grande importanza del coinvolgimento emotivo nello sport. Intanto, per l’associazione cittadina prosegue e si intensifica la collaborazione con la Fondazione Ragazzi in Gioco (RIG). Oltre al “Laboratorio di Judo” della scorsa stagione, si stanno preparando numerose altre novità. L’intento fondante è quello di unire l’amicizia e il gioco.

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ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA JUDO

TOLMEZZO E SAN VITO SUGLI SCUDI Ai Regionali di Cervignano Francesco Pasqui centra l’oro e stacca il pass per gli Italiani di Ostia. Intanto a San Vito si festeggiano i 40 anni del club con una nuova cintura nera: Giovanni Scussolin ■ Si è svolto a Cervignano del Friuli nel pomeriggio di sabato il Campionato Regionale 2019 della Classe Esordienti B, gara valida come fase di qualificazione per il Campionato Italiano. Due atleti in gara per il Judo Club Tolmezzo: Fabio Dionisio e Francesco Pasqui. Nella scatenata categoria fino a 46 kg Fabio Dionisio, con tre incontri svolti, dei quali due vinti, si è classificato al 2° posto, al

oltre 100 unità, sia per le discipline praticate. Infatti, al judo si sono aggiunte: grappling, brasilian jujitsu, tai chi chuan, e difesa

personale con il metodo MGA. Tutto questo è avvenuto grazie alla sinergia che si è creata con il consiglio direttivo, gli insegnan-

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GIANCARLO GENOVA (SAN VITO): “ONORATO DI PRESIDENTE QUESTA SOCIETÀ” termine di un girone all’italiana che ci ha tenuti con il fiato sospeso fino all’ultimo attimo. Medaglia d’oro nella categoria fino a 73 kg per Francesco Pasqui, vincitore di 3 incontri. Francesco conquista così la possibilità di partecipare al suo primo Campionato Italiano. Intanto festeggia i 40 anni di attività con una cintura nera nuova di zecca il Judo Club San Vito Libertas, nato ufficialmente il 10 novembre 1979. Proprio in occasione del 40º compleanno la società ha così ottenuto la 32ª cintura nera della sua storia. È Giovanni Scussolin a superare l’esame per il I Dan ad Azzano Decimo, con la collaborazione della sorella Anna Scusolin, già cintura nera I Dan. Insieme all’atleta, anche l’associazione sportiva ha registrato, specialmente negli ultimi anni, una grande crescita, sia per il numero di tesserati, sempre

ti, gli atleti, i genitori degli atleti stessi, e il comune. Un salto di qualità è dovuto infatti anche al cambio di palestra. L’amministrazione comunale, e in particolare l’assessore allo sport Carlo Candido, ha dato una casa al Judo Club San Vito presso il Palazzetto dello Sport di Ligugnana, dimostrando collaborazione e disponibilità nei confronti delle società locali. Molto soddisfatto il presidente Giancarlo Genova, a guida dell’associazione da oltre 30 anni. Dichiara: «Per quanto mi riguarda sono onorato di presiedere questa società. Spero continui a sfornare atleti completi e seri, che un giorno diventeranno uomini forti nel fisico, ma soprattutto nel carattere. Io dico sempre “fatti non parole” e lo abbiamo dimostrato»!

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DANZA

APERTE LE PREVENDITE PER GANGSTER IN LOVE ■ Sono aperte le prevendite per lo spettacolo di danza “Gangster in Love”, a cura del Corpo di Ballo della scuola Latin Love Libertas, che si terrà domenica 15 dicembre alle ore 18.00 presso l’Auditorium Concordia a Pordenone. Un originale show nello stile Latin Love, che questa volta vedrà protagonisti i Gangster più famosi della storia. Saliranno sul palco in tutte le sfumature delle danze caraibiche. Allievi e Maestri si uniranno per un’altra grande favola nella magica atmosfera natalizia, che anche quest’anno conta di fare il sold out. L’associazione punta però non si accontenta di offrire al pubblico uno spettacolo strepitoso, ma si propone un fine benefico. Il ricavato sarà infatti devoluto all’Associazione Ciechi e Ipovedenti di Pordenone, per ricordare che il Natale è una festa dedicata soprattutto ai meno fortunati. I biglietti possono essere prenotati presso la sede della scuola, in via Interna 16 B a Pordenone, oppure via Whattsapp al 347 8737391. Per gli adulti il costo del biglietto è 8.00 €, mentre i bambini fino ai 10 anni non pagano.

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ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA SCHERMA

RAFFICA DI MEDAGLIE PER IL CLUB SCHERMA PORDENONE Continua alla grande la stagione agonistica del sodalizio naoniano. Nel fine settimana il sodalizio porta a casa un ottimo bottino di medaglie: 1 oro, un argento e tre bronzi ■ Alla prima prova del Trofeo “Gran Premio Superior” Libertas disputato a Cividale del Friuli, mietono successi le ragazze della spada femminile Assoluti. Si battono con grande determinazione, tanto che ben in tre riescono a rientrare in premiazione. Elisa Aviano conquista il terzo gradino del podio, Emma Amy Attruia conquista il 6° posto e Chiara Trevisan l’8°. Decisamente degna di menzione anche Valeria Gallo. Pur non entrando nelle prime 8, fa una un’ottima gara, cedendo per una sola stoccata alla vincitrice della competizione, e terminando così 13a. Anche la sezione maschile si difende bene. Entrano infatti nei primi 16 Alessandro Candido 10°, il maestro Ciprian Rau 15° ed Ernesto Fadel 16°. Buone anche le prove di Lorenzo Neri e Tommaso Manzon. Il fioretto maschile porta ancora grandi risultati. Sul primo gradino del podio troviamo infatti Marco Pellis, che vince con classe e tecnica. Accanto a lui sul podio c’è il

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suo compagno di squadra Alberto Burigana, che mette al collo il bronzo. Nel Campionato Regionale GPG a Squadre del giorno dopo, la squadra di spada Ragazzi/Allievi, composta da Giovanni Marziani, Gregorio Bacchiega, Riccardo Brunetta e Luca Del Zotto, conquista una fantastica medaglia di bronzo. Nella medesima categoria partecipa anche la squadra di Martina

Dal Passo, Riccardo Cuomo, Alessandro Diana e Giovanni Rigo che termina in 13a posizione. È poi 6a la squadra mista (cat. Bambine/Giovanissimi) composta da Lorenzo Morassutto, Alessia Lanzetta, Matilde Genovesi e Riccardo Perissinotto. Infine, la squadra di Fioretto Maschile Maschietti/Giovanissimi composta da Gabriele La Viola, Leonardo Pagnucco, Federico Zavan ed Edoardo Zucchet conquista il secondo gradino del podio. Ma le notizie positive non si fermano a livello regionale! Infatti, Giovanni Marziani, ancora Under 14, domenica 17 novembre ha partecipato a ben tre gare del 22° trofeo Mladosti a Zagabria. Nono vede rivali nella gara spada della sua categoria, U14. È protagonista sin dalla fase dei gironi, e assalto dopo assalto conquista l’oro. La mattinata si era comunque fatto onore anche nella categoria di età superiore. Fra gli U17 si è difeso alla grande, arrivando dritto alla diretta per conquistare l’accesso alla semifinale. Qui purtroppo non

riesce a passare, classificandosi comunque al 7° posto. La ciliegina sulla torta è la gara a squadre. Il pordenonese ha infine partecipato anche alla squadra mista italo-slovena U17 nata proprio durante il torneo. La neonata formazione riesce così a conquistare una medaglia d’oro assolutamente inaspettata. Giovanni conferma ancora di es-

A ZAGABRIA GIOVANNI MARZIANI RIESCE A CONQUISTARE UN ORO INTERNAZIONALE NELLA SPADA sere in ottima forma e pronto a conquistare altre medaglie, anche con gareggiando con schermidori più grandi di lui. Tutti i risultati sono frutto di un ottimo lavoro svolto nella sala di Via Molinari 37, sotto la supervisione dei tecnici Ciprian Rau e Leonardo Bernardin coadiuvati da Federica Villa e David Villarecci.

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ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA KARATE

FINE SETTIMANA RICCO PER LA LIBERTAS PORCIA È stata impegnata su due fronti la sezione karate della Libertas Porcia, che domenica raccoglie onori a Brugnera e a Cittadella. Gli alfieri purliliesi hanno infatti conquistato in totale la bellezza di 8 medaglie ■ Importanti risultati per la Libertas Porcia nel karate. I più piccoli si sono cimentati al 1° Trofeo Nordest di Brugnera, dove erano presenti circa 170 mini-karateka provenienti da Friuli Veneto e Trentino. Per quanto riguarda la specialità kata, arriva l’ennesima conferma da Bryan La Sala, oro nella fra i Ragazzi 2^ fascia. Sorprende poi Elisa Copat. Alla sua prima

SANNIA: “QUESTI RAGAZZI SONO ALL’INIZIO DI UNA PROMETTENTE CARRIERA” esperienza, conquista il primo gradino del podio, fra i Cadetti. In piazza d’onore fra i Ragazzi 3^ fascia, Iris Comin che fa un podio ad ogni gara. Ancora una riprova da Renèe Rizzo, d’argento fra i Ragazzi 2^ fascia. Nonostante la corporatura minuta rispetto agli altri

da tutta Italia. Si posizionano sul podio gli amici e compagni di squadra Gianmarco Ceschin, che ha conquistato l’argento e Matteo Nadin con il bronzo al collo, entrambi nel kata categoria Senior. Nonostante l’ottima prestazione, rimane questa volta ai piedi del podio il giovane Nicolò Nadin, che ha trovato sulla sua strada degli avversari di tutto rispetto. Grande l’entusiasmo del tecnico Antonio Sannia. «Sono contento di questi atleti e della prestazione odierna. Sono comunque ancora agli inizi di una promettente carriera, che sarà sicuramente ricca di successi –. E aggiunge, rivolgendosi ai più piccoli –. Bravi anche i giovanissimi. Le batterie erano comunque numerose e agguerrite, soprattutto quella in cui si è cimentato Simone Pilotto. Ci sarà comunque modo di lavorare, onde evitare quei piccoli errori che hanno compromesso la performance di qualche mini atleta».

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concorrenti, si fa onore Simone Pilotto che sale sul terzo gradino del podio dei Ragazzi 3^ fascia Nel kumite, cioè il combattimento vero e proprio, un torneo molto impegnativo ha messo a dura prova Ricardo Benedetti. Supera alla grande la bellezza di sei incontri. Si arrende solo in finale, andando a vincere la medaglia d’argento

fra i Ragazzi 4^ fascia. Leggere imprecisioni nell’esecuzione delle figure fanno rimanere ai del podio per un soffio Aurel Ahmati, (4° posto) e Christian Benedet che finisce al quinto. La seconda gara, dedicata ai più grandicelli, era il 4° Open d’Italia Libertas, che ha portato a Cittadella (PD) oltre 330 atleti provenienti

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ATLETICA

SARA SIMEONI IN VISITA A TOLMEZZO ■ Sarà a Tolmezzo la pluricampionessa olimpica Sara Simeoni per la conferenza “Esperienze sportive e testimonianze di una campionessa mondiale”, che si terrà mercoledì 18 dicembre alle ore 18.00 presso la sala consiliare del comune. L’evento di altissimo livello è stato organizzato dal Centro Provinciale Libertas di Udine, dal Comune di Tolmezzo e dalla Libertas Tolmezzo e sarà ad ingresso libero. La campionessa del mondo di salto in alto, accompagnata dal sindaco Brollo e dal campione europeo Venanzio Ortis, terrà un incontro anche con alcune scolaresche delle scuole superiori presentate dalla prof.ssa Caterina Polettini. Con l’occasione, farà visita anche al reparto trasfusionale presso il locale O.C per sensibilizzare alla donazione di sangue. Qui sarà ricevuta dalla responsabile dott.ssa Cristiana Gallizia.

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Il giro è lungo 32 km per la maggior parte su sterrati e strade poco trafficate. E’ percorribile in meno di 3 ore durante tutto l’anno anche se i periodi più affascinanti sono l’autunno, con i boschi che si infiammano di colori, e l’inverno, con le brume che aleggiano sui numerosi corsi d’acqua. Il dislivello è trascurabile e a parte il tratto di single–track nel bosco Baredi (aggirabile proseguendo dritti sulla pista forestale e poi svoltando a sinistra alla fine del bosco) è percorribile anche con una bici da cicloturismo. Punti di appoggio si trovano nei vari paesi. Lungo il percorso ci sono alcune aree di sosta e ristoro, spesso corredate da fontane. L’acqua però è di risorgiva che in queste zone è leggermente sulfurea, per cui chi non la gradisce è bene che parta con le borracce piene. Meritano una deviazione le valli da pesca e Marano Lagunare con la riserva naturale Valle Canal Novo.

A A

Lunghezza: 32,2 km Dislivello: 20 m Sterrato: 70 % Pedalabilità: 100 % Tempo: circa 2:30 ore Difficoltà: S0/TC A CURA DI STEFANO OSSO

I

l paesaggio che si vede percorrendo l’autostrada A4 dal casello del Lisert fino a Torino e oltre non è molto vario: più 500 km di pianura e campi coltivati a perdita d’occhio. Ma una volta non era così. Fino alla colonizzazione romana, e poi durante il medioevo, tutta la pianura padana era coperta da fitti boschi di querce, ontani, salici, olmi, aceri, frassini e pioppi che costituivano un’enorme foresta planiziale, cioè pi pianura. Le imponenti opere di bonifica, disboscamento e conversione all’agricoltura iniziati nel XIX secolo hanno mutato profondamente il paesaggio, trasformandolo in quello che vediamo oggigiorno. Di quell’oceano verde ora rimangono solo sparute riserve, a testimoniare qual era il panorama dei secoli scorsi. Tra Muzzana e la laguna rari boschi sono sopravvissuti all’opera di disboscamento e alcune opere di recupero li rendono parzialmente fruibili agli escursionisti e ai cicloturisti. Un paio d’anni fa è stata presentata anche la “boscovia”, un percorso ciclabile di una quarantina di chilometri che però ha un andamento irregolare, con diverse ramificazioni e tratti comuni sia all’andata che al ritorno. Una peculiarità di queste zone è segnalata da appositi cartelli di “divieto raccolta... tartufi”. Sembrerà strano ma proprio in questi boschi, da qualche

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decina d’anni, si sono trovati i preziosi tuberi, tanto che a Muzzana c’è un’associazione di appassionati e a fine novembre si svolge “Trifule in fieste” la fiera del tartufo bianco friulano. In questo itinerario proponiamo un anello che segue sommariamente la boscovia concedendoci alcune divertenti deviazioni all’interno dei boschi. Guardando le cartine il percorso avrebbe potuto estendersi verso il mare, ma i numerosi canali, sprovvisti di ponti, e gli argini perlopiù non praticabili, impongono dei dietro–front anche di parecchi chilometri.

Curiosità Nei boschi di Muzzana è presente il tartufo bianco e da un decennio, a fine novembre, c’è una festa dedicata a questo profumato tubero (info su http://www. muzzanamatoritartufi. it/). Nel 2011 è stato raccolto un tartufo che è stato il primo al mondo ad essere cavato in un bosco certificato PEFC, un protocollo per la gestione forestale sostenibile, e quindi anche il tartufo ha ottenuto la certificazione ambientale. Certificati a parte, i tartufi di Muzzana sono considerati molto pregiati e di conseguenza apprezzati dagli estimatori.


DAL SATELLITE Della zona non c’è cartografia in piccola scala ma la mappa e la traccia del giro si trovano su https:// www.bikemap.net/ en/r/5459577/

CACCIA DI TARTUFI MUZZANA DESCRIZIONE GIRO Si parte da Muzzana del Turgnano dal parcheggio all’incrocio di via Roma e via Maggiore (nel caso fosse pieno a poche decine di metri, in fondo a via Maggiore c’è un parcheggio più ampio) imboccando via Maggiore e poi svoltando a destra verso il sottopassaggio ferroviario. Passata la ferrovia si svolta a destra su via Baroso e in breve la strada diventa bianca e punta verso il primo bosco del nostro giro, il Bosco Baredi – Selva di Arvonchi. Dopo 1,2 km di strada nel bosco si prende il sentiero a sinistra che serpeggia tra gli alberi per altri 1,2 km prima di sbucare sull’argine del Cormor che si risale in direzione del Bosco Bando e Coda di Manin, che però è privato e quindi non

transitabile. Giunti alle idrovore si lascia il limitare del bosco, e il Cormor, per puntare a est e quindi a Pradulins verso il Bosco Sacile, anch’esso privato e non accessibile. Giunti al limitare della laguna (sono possibili deviazioni alle valli da pesca, in particolare alla Valle Ca’ del Lovo dove c’è una fattoria didattica) si svolta a destra verso Marano per poi andare nuovamente verso il Cormor e il Bosco Baredi. Un bel tratto di strada bianca raggiunge la chiesetta di Sant’Antonio del Turgnano, sull’argine del fiume Turgnano e quindi il Bosco Brussa. Qui ci sarebbero dei percorsi didattici nel bosco ma sono invasi di rovi e dalla vegetazione e quindi non percorribili. Giunti a Piancada si inizia il rientro verso Muzzana lambendo il Bosco Grande. L’ultimo tratto è su un marciapiede ciclabile e porta al punto di partenza.

TremilaSport+ | 27 11 2019 | 41


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