n. 01 TremilaSport 09-01-2019

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ECCELLENZA

GIOVANNINI, IL RE DI COPPA

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LO COCO, PREPARATORE E MARITO pag 28

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PROMOZIONE

NARDI, A CACCIA DI RECORD pag 10.

AL SUO ESORDIO NEL TAVAGNACCO LA PASQUALINI REALIZZA UNA DOPPIETTA DI FONDAMENTALE IMPORTANZA CONTRO L'OROBICA A BERGAMO

BOMBER

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TRIESTE: Livio Lupetin Email: l.lupetin@hotmail.com

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UDINE: Venanzio Ortis Email: libertas.udine@gmail.com


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SOMMARIO

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CALCIO

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LE BELLE DI TREMILASPORT Nel prossimo futuro di Olga Kolomenskaia alcuni interessanti progetti cinematografici e televisivi.

UDINESE ECCELLENZA: GIOVANNINI, CAPITANO RE DI COPPA

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PROMOZIONE: NARDI, BOMBER A CACCIA DI RECORD

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CALCIO A 5

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BASKET

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VOLLEY

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SPORT VARI

RUBRICHE 16 CULTURA 17-20 LE BELLE DI TREMILASPORT 36-39 MONDO LIBERTAS 40-41

APPUNTAMENTI WEEKEND

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BASKET Michele Antonutti, capitano della De' Longhi Treviso, pensa ad un ritorno in Friuli ma vive nella Marca un momento di grandi soddisfazioni personali. TremilaSport+ | 9 01 2019 | 3


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EDITORIALE

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ECCELLENZA

GIOVANNINI, IL RE DI COPPA

SCHERMA

LO COCO, PREPARATORE E MARITO pag 28

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PROMOZIONE

NARDI, A CACCIA DI RECORD pag 10.

AL SUO ESORDIO NEL TAVAGNACCO LA PASQUALINI REALIZZA UNA DOPPIETTA DI FONDAMENTALE IMPORTANZA CONTRO L'OROBICA A BERGAMO

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CHIARA pag 13

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Per il basket regionale entusiasmi rinati GENUINITÀ E CARATTERE

T È

empo di vacanze del ma non per tutti,Chiara in primis per il calcio professionistico, la calciatrice Tavagnacco Pasqualini l’eroina di giornata giàdello in preparazione in recuperato vista di unaun nuova stagione checaviglia inizierà prossport friulano: infortunio a una edil entrasimo mese lasciandosi alle nella spalleparte la delusione europea della ta in campo a Bergamo finale dell’incontro connazionale. l’Orobica, L’Udinese, con il suo nuovo allenatore ha effettuato le in sue prime con le gialloblù sotto di due reti, laIachini, punta trentina, giunta Friuli da uscite conBari risultati, seppure estivi, che non entusiasmano e d’altra non poco prima di Natale, ha messo a segno all’esordio unaparte doppietta prometteper fuochi un Aorganico sulla falsariga di quello dei dueraggio predecisiva il 3-3d’artificio conclusivo. lei dedichiamo un’intervista ad ampio cedenti risicati campionati e privo fra l’altro ormai della classe di Di Natale. che ne delinea la personalità e non solo come atleta. E personaggio al quale Ido Cibischino comunque individuato nelè anche giovaneAndrea esterno la abbiamo volutoha dedicare un ampio servizio Lo ceco Coco,Jankto preparapossibile sorpresa di stagione, vedremo se la sua profezia si avvererà. E per tore atletico finora preso superficialmente in considerazione prevalentemenil basket regionale eè curatore invece tempo entusiasmi rinati, del conmondo Triestedialscherma suo ente come consorte fisicodidella campionessa nesimo campionato di A2 affrontato sulla base dei giovani del proprio vivaio Mara Navarria. Certo, è alla moglie che deve l’ascesa iniziale che l’ha portato ad e l’Apu, fresca di promozione, a presentare le proprie prime mosse a livello di operare alla base di lancio di Roma, ma sono le sue capacità ad essere emerse campagna abbonamenti e di mercato. Ritorna dunque il derby friul-giuliano a gradualmente e non solo nella scherma, tanto che oggi è considerato uno dei conferire sale ad un movimento negli ultimi anni in Friuli un po’ assopito dall’aspreparatori di maggior qualità del panorama italiano. In primo piano abbiamo senza di una formazione di vertice dopo la chiusura dei battenti da parte della poi messo in questo primo numero del 2019 altri due assi dello sport friulano, Snaidero e il direttore sportivo del club triestino, Mario Ghiacci, non vede l’ora, il cestista di Colloredo di Prato Michele Antonutti, capitano della Dè Longhi come afferma nella nostra intervista, di effettuare la sua rimpatriata a Udine. Treviso sconfitta domenica al “Carnera” dall’Apu, applauditissimo dal suo vecMa rimane il nodo relativo ad un palasport Carnera da anni in preda a problechio pubblico prima dell’incontro, e Enzo Del Forno, campione in alto matiche burocratiche e la cui pratica si prova ora ingià fretta e furiadiasalto chiudere in avista livello internazionale e da qualche anno iniziali presidente Libertas Pasianper di di un campionato di A2 le cui battute (e ci sidella augura solo quelle), Prato con saldiluogo principi di fondoCome nella sempre gestionecidella società. poi Dueaicampioni, dato l’Apu, avranno a Cividale. dedichiamo personaggi e curioso, dello stessoè la Comune, Pasian diElisa Prato appunto. i riflettori quello di figli spicco stavolta bella pallavolista Manzano, cheSotto la nostra Biananche la giovanissima judoka in di Birmania Sclaunicco, Tavano, che punta ora al titolo camaria Gonano ha scovato nelAsya corso del suo giro del mondo: una tricolore ai prossimi campionati italiani. Non manca naturalmente il calcio, con lunga pausa di riflessione, dice l’atleta friulana, poi deciderà il da farsi dal punto quello di sportivo, serie A fermo per due giornateche perlepausa invernale,Chi occasione giusta di vista vagliando le offerte perverranno. non vorrebbe per il nostro Cibischino per analizzarelalaspina situazione in casamese bianconera. Gli argoseguire l’esempio di Elisa, staccando per qualche per ricaricarsi? menti di grande interesse, sostanza, non mancano mai,all’immaginazione. con i consueti buoni Immedesimiamoci nella suainesperienza, lasciando spazio propositi di ogni inizio anno di fare ancora di più e meglio.

Il Direttore Edi Fabris

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CALCIOUDINESE L'ANALISI

SCARTI DEL WATFORD? PERÒ FANNO COMODO di IDO CIBISCHINO

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u chiamale se vuoi sinergie. Anno nuovo, dunque pensiamo positivo scacciando l’ideaccia che Gino Pozzo abbia dirottato a Udine gli scarti dell’amatissimo Watford. Certo, sia Stefano Okaka sia Marvin Zeegelaar non stavano nelle grazie di Javi... Gracia, giocavano poco e non ne erano certo contenti. E si sa che qualsiasi allenatore vede come il fumo negli occhi i musi lunghi, i brontolii sotterranei, insomma tutto quanto fa un giocatore insoddisfatto, in certi contesti destabilizzante per lo spogliatoio. Nel caso, Gino bifronte è oggi nell’invidiabile condizione di soddisfare sia il suo tecnico da Premier sia il

Gino bifronte fa felici i suoi due allenatori: sfronda la rosa di Javi Gracia e a Nicola consegna Okaka e Zeegelaar per un’Udinese più completa e competitiva intelligenza tattica, capacità d’inserimento e un sinistro che pennella cross mai banali ne fanno un pretoriano irrinunciabile per Nicola. Il ventinovenne Stefano Okaka è l’attaccante di peso (alla Zapata, e magari ne ripetesse la parabola!) che mancava nella rosa bianconera

(1,86 per 83 Kg), con in canna una decina di reti a stagione, sulla quale poggiare il gioco offensivo quando l’artiglieria leggera non cava un ragno dal buco. Conta, dicevo, la disponibilità ad affrontare nel modo giusto questo nuovo capitolo della carriera. E lo capiremo subito posto

La linea verde 2018 (Pussetto, Musso, Opoku) subito competitiva. Il flop di quella precedente: da piazzare Perica, Balic, Pezzella, Vizeu. E Scuffet scelga bene

Arrivano giocatori maturi, di pronto impiego; partono giovani sui quali l’Udinese aveva scommesso, perdendo per ora la posta. Mentre l’infornata verde 2018 ha subito prodotto risultati (il portiere Musso; lo scattante e vellutato Opoku, difensore di grana fina; sopratutto Pussetto, attaccante universale dal grande futuro), quella precedente si è rivelata un mezzo flop. Perica, Pezzella, Balic e Vizeu non si sono mossi di un millimetro, hanno bruciato le occasioni che pure erano state loro offerte con prestazioni modeste se non disastrose, vedasi Perica. Come dire che anche l’infallibile Udinese, per tante stagioni imbattibile nella caccia al talento,

L'olandese Nuytinck e il danese Stryger Larsen sono anche in questo campionato fra i più positivi e continui della squadra.

nostro Davide Nicola, che si vede recapitare due elementi di una certa levatura ed esperienza che completano l’organico e potranno tornare utili alla causa permettendogli variazioni tattiche sul tema. Zeegelaar, olandese ventottenne di scuola Ajax, si giocherà il posto di esterno sinistro di centrocampo con Marco D’Alessandro. Sarebbe meglio dire che ne sarà l’alternativa in caso di necessità posto che il prestito atalantino, se continua a giocare così (è il migliore in ogni partita), sarà inattaccabile: corsa,

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una volta scoperte le magagne del povero Teodorczyk, credo più sfortunato che bidone. Con che spirito e quali voglie-motivazioni arriverà Okaka nel parcheggio di Udine? Non era uno scarso se è arrivato persino alla nazionale azzurra. Resta da vedere che personaggio sia diventato se ha cambiato una decina di club (tra cui Fulham, Anderlecht e ora Watford all’estero) senza trovare pace e stabilità. Chissà, viene qui e magari scopre il paradiso, il posto giusto per tornare quello che era, ossia una punta centrale potente

che, mancando Pussetto, una mezzoretta la farà di sicuro alla ripresa del campionato contro il Parma. Nel mazzetto degli arrivi invernali andrebbe inserito (mentre scriviamo non c’è l’ufficialità) pure Ervin Zukanovic, bosniaco trentunenne di lunga milizia italica, che l’Udinese preleverebbe dal Genoa per coprire le spalle nel terzetto difensivo all’olandesone Nuytinck, sempre più convincente e continuo nelle ultime versioni di un’Udinese che ha registrato i meccanismi difensivi e non becca gol da due partite.

può toppare di brutto. Un altro sul piede di partenza è Simone Scuffet: deve andare via per forza. Lui ce l’ha messa tutta nella prima parte della stagione, tra i pali è stato capace di veri prodigi, ma ha dovuto lasciare via libera a Musso, più completo e già di levatura internazionale. E’ la legge del calcio. Si è sentito di un possibile prestito al Foggia, che annaspa in cadetteria. Nossignori, Simone ha già dato, pagando cara la traumatica esperienza di Como. Piuttosto che finire sepolto sotto gragniuole


UDINESECALCIO

SABATO 19 IL CORSARO PARMA AL FRIULI

Una mezz’ora per Okaka

PESO IN ATTACCO A Lasagna (nella foto) verrà affiancato alla ripresa del campionato un attaccante di peso come Okaka, girato all'Udinese dal Watford della galassia Pozzo.

di reti, meglio qualsiasi destinazione estera, fosse pure l’Azerbaigian. In questa seconda parte del campionato potremo divertirci a tenere sotto controllo il terzetto che sta a

metà del guado: è tutto qui ciò che possono dare Mandragora, Barak e Fofana? Restano 19 partite per inquadrare la loro dimensione. Auguri ragazzi, per voi e per noi.

Partirà con l’artiglieria leggera, ossia con Lasagna e De Paul (coppia obbligata mancando per squalifica il bravissimo Pussetto), tuttavia è probabile che Davide Nicola, sopratutto se l’Udinese non dovesse sfondare, riservi una trentina di minuti a Stefano Okaka, la grande novità in casa Udinese alla ripresa del campionato che sabato 19 gennaio (ore 18) comincerà la fase discendente spedendo il Parma al Friuli. Un’arma in più per il tecnico bianconero questo ragazzone finito ai margini del progetto-Watford eppure in possesso di qualità che lo rendono prezioso per una squadra come l’Udinese bisognosa di potenza e di peso in avanti. Nicola deve fare i conti con una seconda defezione per squalifica, quella di Mandragora, espulso nel finale della vittoriosa partita col Cagliari quando con un’entrataccia a centrocampo ha cercato di rimediare a un passagio sbagliato. Situazione evitabile con un po’ d’esperienza! Ne consegue che da centrale agirà Behrami (caro Valon, prova anche a giocarla quella palla... ), avendo a destra Fofana e Larsen e sul fronte opposto Barak al rientro da titolare e speedy D’Alessandro. A meno che il tecnico non dia un’ultima chance a Balic; ne dubitiamo dopo averlo visto trotterellare demotivato nel quarto d’ora che Nicola, con l’Udinese in 10 uomini, gli ha concesso nell’ultima

partita. Intoccabile il trio difensivo Opuku-Ekong-Nuytinck che ha mandato in bianco ultimamente Spal e Cagliari. Compilation da verificare nell’amichevole che dovrebbe giocarsi questa domenica al Friuli (si attende l’ufficialità) contro il Padova. A 25 punti, 7 in più dell’Udinese, il Parma viaggia sereno, pure se ha concluso male il 2018 perdendo in casa 0-2 con la Roma. La legge del grande ex (Gervinho) stavolta ha fatto cilecca e D’Aversa ha dovuto sorbirsi anche l’accusa di catenacciaro autolesionista da chi aveva dimenticato troppo presto che nel turno precedente il Parma era andato a vincere a Firenze con un gol di Inglese. Non è una novità la natura corsara della squadra emiliana, che nelle nove trasferte dell’andata ha raccolto ben 12 punti vincendo contro Inter, Genoa, Torino e appunto Fiorentina. Zero pareggi e cinque sconfitte. Cliente insidiosa, dunque, capace di arroccarsi compatta e poi di fiondarsi in avanti con le sgroppate di Gervinho e i movimenti di Inglese. All’andata, l’Udinese strappò al Tardini un pari clamoroso. Sotto di due gol (Inglese e Barillà), lenta e macchinosa nel suo modulo infelice (4-2-3-1), fu resuscitata da Velazquez con gli innesti di Pussetto e di Teodorczyk. De Paul su rigore e Fofana coronarono la rimonta.

di Biancamaria Gonano

COLLI MORENICI, DA VENT'ANNI SULLA BRECCIA L’Udinese Club Colli Morenici nasce nel maggio del 2019 a Tricesimo. Ci racconta le ultime novità il suo presidente, l’appassionato tifoso Denis Birarda: “Questo è il notro decimo anno di attività. La nostra sede si trova da un po' di tempo a Treppo Grande al Bar Toto. La nuova stagione ci ha visti protagonisti su molti fronti: uno molto importante è quello delle trasferte perchè nel girone di andata siamo stati sempre presenti, a parte a Genova. I tesserati questa stagione sono ulteriormente cresciuti, attualmente oltre 15, questo grazie al lavoro del direttivo che è in costante aumento da quattro anni e alle parecchie ini-

ziative di solidarietà. Alla recente edizione dell'AUC DAY siamo riusciti a portare allo stadio 1431 tifosi. Stiamo lavorando sul territorio con le varie società sportive per portare i ragazzi allo stadio con la promozione della New generation gestita dall'AUC. Il progetto più immediato per il nuovo anno, in collaborazione con gli amici del club di Tarcento, è la cena di beneficenza del 18 gennaio a Treppo Grande per raccogliere ulteriori aiuti economici per la popolazione della Carnia messa in ginocchio dalla recente alluvione". Alle spalle c'è comunque una squadra che continua a deludere: "Mi chiedono spesso perché continuiamo a sostene-

re con entusiasmo i colori bianconeri. Io rispondo per la passione e l’amore per la maglia che rappresenta il nostro fantastico territorio. Se L’Udinese mi ha deluso? Diciamo che da tifosi ci si aspetta sempre il meglio dalla squadra ma quando prevale l’amarezza legata ai risultati penso che sono più di vent'anni che militiamo nella massima serie ed è lecito dunque sorriderci su. Per il 2019 mi aspetto di mantenere la serie A e veder giocare la squadra al completo senza infortuni per vedere se la proprietà in estate ha lavorato bene ed eventualmente giudicare alla fine il suo operato”.

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FOCUS

ECCELLENZA

GIOVANNINI,

CAPITANO E RE DI COPPA Il difensore centrale del San Luigi è stato il primo capitano ad alzare per due anni di fila la Coppa Italia di Eccellenza. E ora sotto con la seconda parte di stagione e la lotta scudetto con la Pro Gorizia

U

n 2018 da incorniciare per il San Luigi: non bastava la Coppa Italia conquistata nel mese di gennaio, e il titolo d’inverno conseguito al termine del girone d’andata: la truppa di Luigino Sandrin si è riportata a casa la Coppa Italia di Eccellenza anche a fine dicembre. A commentare lo straordinario 2018 della formazione giuliana è il capitano, Federico Giovannini: “È stata un’annata fantastica! Nessuno in regione è mai riuscito a vincere due coppe Italia di fila e siamo molto contenti di aver conquistato

il titolo d'inverno, ma il bello inizia adesso. Il primato in classifica? Non ci sorprende perché conosciamo le nostre potenzialità e sapevamo di poter essere competitivi, ma non ci aspettavamo dei risultati così importanti. Credo che il nostro segreto stia nel gruppo: siamo molto uniti e questo ci aiuta tanto a far fronte ad ogni tipo difficoltà. Però dobbiamo ancora migliorare la gestione dei diversi momenti all'interno delle partite e cercare di mantenere la concentrazione alta durante tutti i 90 minuti”. Un campionato che finora sembra

Federico Giovannini essere destinato a concludersi con una corsa a due tra San Luigi e Pro Gorizia, ma Giovannini vede anche una pericolosa outsider: “Il girone di ritorno sarà sicuramente un altro campionato e dipenderà tanto dal nostro ritmo e da quello della Pro Gorizia, ma se dovessi fare un nome sarebbe il Torviscosa”. Venendo, invece, alle due vittorie di coppa, ecco le differenze tra i due successi conseguiti: “A livello emotivo la prima non si scorda mai e i rigori dell'anno scorso hanno amplificato la tensione di una partita molto combattuta e di conseguenza anche la gioia finale. Quest'ultima però è stata la conferma del buon lavoro che stiamo facendo in questo periodo e ci dà maggiore consapevolezza dei nostri mezzi. A chi la dedico? Alla squadra, al mister, al presidente, alla società e soprattutto ai

Giovannini: “La prima volta non si scorda mai, ma la seconda dà sicurezza”

Il trionfo del San Luigi (Foto Nedok)

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bambini e ai ragazzi delle giovanili che sono venuti a sostenerci fino a Fontanafredda”. Nel prossimo turno avversario sarà il Cordenons: “Mi aspetto una partita difficile in cui dovremo essere pazienti e decisi per riuscire a portare a casa i 3 punti

e iniziare al meglio il girone di ritorno. Obiettivi per il 2019? Sono soddisfatto di questo 2018, ma ovviamente punto a migliorarmi sia come giocatore che come persona, sperando che anche quest’anno mi riservi delle grandi gioie”. Se lo augurano i tifosi biancoverdi, un po’ meno la Pro Gorizia, che punta a sottrarre al San Luigi lo scettro di capolista. Durante la sosta natalizia i biancazzurri di mister Coceani non si sono fermati. Le settimane di sosta sono state utili per recuperare energie e giocatori oltre a far entrare nei meccanismi della squadra i nuovi acquisti. In quest’ottica tre sono state le gare amichevoli disputate con un bilancio di due vittorie e un pareggio. Nella prima amichevole, disputata il 22 dicembre la Pro ha superato per 4 a 2 a Mossa la Terenziana Staranzano, capolista del girone C di prima categoria. Successivamente il 29 dicembre ha ottenuto un pareggio per 1 a 1 a Cividale contro la Forum Julii. Infine il 5 gennaio l’ultima gara amichevole, allo stadio “E.Bearzot” – Campagnuzza, contro la formazione berretti della Triestina che ha visto la Pro superare 1 a 0 gli alabardati con la rete di Luca Piscopo. Tre amichevoli utili per mantenere il ritmo partita e sperimentare qualcosa di nuovo, tra le novità anche l’inserimento di qualche giovane promettente proveniente dalla categoria Allievi. Ora ultima settimana intensa di allenamenti con la testa già a domenica, perchè a Lumignacco si torna a fare sul serio. (m.m.)


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AI RAGGI X

PROMOZIONE

NARDI: “VOGLIO LA PRO FAGAGNA IN ECCELLENZA” Il bomber dei rossoneri ha obiettivi chiari per la seconda parte di stagione: dopo aver trascinato l’undici di Cortiula al titolo d’inverno a suon di gol, ora punta alla vittoria del campionato

P

ro Fagagna campione d’inverno nel campionato di Promozione A. Erano in molti a vedere i rossoneri tra i favoriti per la vittoria finale del torneo, ma, si sa, tra il dire e il fare ne passa parecchio, e non sempre i pronostici poi si avverano. I ragazzi di Cortiula, però, al giro di boa hanno confermato di essere un’ottima squadra, guidata da un tecnico tra i più capaci in regione, e trascinata da un bomber di razza che per la categoria è un autentico lusso, capace di mettere a segno ben 18 reti nel solo girone d’andata. Numeri importanti che lo stesso Marco Nardi così commenta: “A Fagagna abbiamo un bellissimo gruppo che si è formato in questi anni. Le bandiere o comunque i "vecchietti" mi hanno accolto alla grande e mai come quest’anno ho visto un aiuto così grande da parte di questi verso i fuoriquota

(Foto Sant)

10 | 9 2401102019 2018| TremilaSport+ | TremilaSport+

e in generale verso tutti i giovani. Tutto ciò è molto importante e questo comportamento fa parte della mentalità della società. Ti fa sentire parte di una vera famiglia. Ti fanno sentire a casa. Punti su cui lavorare? Ogni tanto "usciamo" dalla partita e commettiamo errori che una squadra che punta alla vittoria del campionato dovrebbe evitare; tanti dicono che la Pro Fagagna parte da 1-0 ma il campionato è lungo e non può andar sempre bene com'è andata fino ad oggi, quindi dobbiamo crescere di mentalità” Un campionato che fin qui ha visto Pro Fagagna e PrataFalchi contendersi il primato, ma il bomber rossonero teme un possibile rientro di Casarsa e Codroipo: “PrataFalchi contro di noi ha fatto la partita perfetta e per questo non vedo l’ora di affrontarla nel ritorno. Il Casarsa è invece una squadra molto quadrata e solida. Il Codroipo? “Tra

Due istantanee di Marco Nardi ai tempi del Tricesimo (Foto Sant)

Nardi: “Vorrei superare il mio record di 33 gol in categoria”. Ora è a quota 18 quelle che mi hanno impressionato di più non l’ho citato solamente perché l'abbiamo incontrato ad un mese dell'inizio del campionato con la squadra formata a fine luglio, e non posso giudicarla per la singola partita, ma per me è la nostra principale antagonista”. Dopo anni di Eccellenza Nardi si è dunque rimesso in discussione in un campionato nuovo come quello di Promozione, con esiti a dir poco esaltanti: “È stato facile anche se ho fatto un salto nel buio non conoscendo più la categoria, le avversarie e non sapendo a cosa andavo incontro; ovviamente i numeri di

questo girone d'andata parlano da soli. Le differenze tra Eccellenza e Promozione? Sono soprattutto a livello di ritmo-intensità: togliendo la parte alta della classifica c'è un grossissimo divario tecnico-tattico”. Quanto agli obiettivi per il nuovo anno, Nardi non ha dubbi: tornare in Eccellenza: “Spero di portare la Pro Fagagna in Eccellenza anche se non sarà facile, il divario è ristretto e sarà difficile ripetere gli stessi risultati del girone d'andata, ma faremo di tutto per portare avanti questo grande risultato. A livello personale spero di superare il record di 33 gol in categoria, anche se arrivare anche solo a 30 non sarebbe affatto male”. E il prossimo ostacolo porta la casacca viola del Torre: “Squadra ostica che ci ha messo in grossa difficoltà nella prima giornata di andata; sicuramente sono più forti in casa e non sarà facile. Noi siamo superiori a loro, conterà la mostra voglia di vincere ed io rientro da un infortunio che mi ha tenuto fermo un mese e spero di star bene per fare la differenza”. (Massimo Muzzin)



CALCIOC5

VANNO A PUNTI ENTRAMBE LE FORMAZIONI FRIULANE: PARI PER IL PORDENONE, VITTORIA PER IL MACCAN

FLASH BEN 60 PARTECIPANTI A PRATA

FUTSAL DAY FVG

Si è svolto domenica 6 gennaio 2019 al PalaPrata di Pordenone il Futsal Day Friuli Venezia Giulia, l'evento organizzato dal Settore Giovanile e Scolastico in collaborazione con la Divisione Calcio a 5 e il Comitato Regionale LND, con il prezioso supporto dell'ASD Maccan C5. Circa sessanta i giovani partecipanti, divisi per categoria, impegnati in giochi e partite.

SLAVEN RADISKOVIC AL MACCAN

FUTSAL MERCATO

Ăˆ l'ex nazionale sloveno Slaven Radiskovic il nuovo pivot che andrĂ a sostituire nel reparto avanzato Teixeira nel Maccan Prata. Classe 1980 proveniente dal Bronx Skofje ha giĂ disputato due campionati in Italia dal 2014 al 2016, prima con la Star Five e poi con la Bassa Latisana. Nel 2017 è stato eletto miglior giocatore del campionato sloveno, dove ha totalizzato 112 presenze condite da 84 reti.

AZIZ TRASCINA IL PORDENONE

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JESI E OSPEDALETTI LE AVVERSARIE DEL PALMANOVA

COPPA ITALIA

Saranno l'Ospedaletti e lo Jesi C5 le avversarie del Palmanova nel primo turno triangolare nazionale di Coppa Italia. I liguri (secondi in campionato a due punti dalla capolista Taggia) si sono aggiudicati la Coppa vincendo 3-0 la finale sull'Imperia, mentre i marchigiani (noni in campionato ma comunque ad un punto dalla zona play-off) si sono imposti 6-4 sul Campocavallo. Prima gara tra Ospedaletti e Jesi, poi toccherĂ alla squadra di Criscuolo incrociare la formazione sconfitta nella prima giornata.

ermo il campionato regionale, si è giocato l'undicesimo turno, ultimo del girone di andata di Serie B. Ancora una volta, squadre friulane protagoniste, con il Pordenone che sul fil di sirena impone il pareggio al CittĂ di Mestre ed il Maccan Prata che dopo un'astinenza di sei turni ritrova i tre punti contro il fanalino Futsal Atesina. A Pordenone parte con il freno a mano tirato la squadra di mister Asquini che va al riposo sotto di due reti (1-3) ma nella ripresa cambia decisamente marcia, con un pressing costante che porta Milanese ad accorciare le distanze e dopo la quarta rete dei veneti è Fabbro a ridurre lo svantaggio prima dell'incredibile finale di gara: mancano solo 27 secondi quando Grzely trova la rete all'incrocio dei pali che vale il 4-4. Gara finita? Assolutamente no, perchè a 14 secondi dalla fine Diagao riporta in vantaggio il CittĂ di Mestre, ma il Pordenone ha sette vite e l'assedio neroverde si conclude a trenta centesimi dalla sirena con la rete di Kamencic che fa esplodere il Palaflora per un punto che vale come una vittoria. I ramarri vanno al giro di boa della stagione con 14 punti, sei in piĂš del Cornedo attualmente in penultima posizione ed in zona play-out, un bottino importante oltre le piĂš rosee aspettative di inizio stagione. Ăˆ finalmente festa anche a Prata, dove i ragazzi di

Salfa danno un calcio alla sfortuna e ritrovano una vittoria importantissima per 10-6 contro il fanalino Futsal Atesina; tre punti che mancavano dal 27 di ottobre, e tre punti che rimandano i giallo-neri in quarta posizione, con 17 punti complessivi. Maccan avanti dopo 43 secondi con Buriola, dopo il pareggio ospite, Stendler e Della Bianca firmano l'allungo, Moreno e Rodriguez in rapida successione portano il risultato in paritĂ , sono ancora gli scatenati Buriola e Della Bianca a mandare i giallo-neri al riposo sul doppio vantaggio. Doccia fredda ad inizio ripresa, con l'Atesina che ritrova il pareggio, a metĂ frazione capitan Aziz prende per mano la squadra e con un incredibile quaterna mette la parola fine alla contesa prime delle ultime due reti, una per parte, per il rocambolesco 10-6 finale dove il pubblico non si sarĂ di certo annoiato. “Era l'unico risultato di cui avevamo necessitĂ - conferma a fine gara un soddisfatto mister Salfa - sia per interrompere questa striscia negativa, sia per ricreare un ambiente piĂš sereno. Il nostro era un problema prettamente mentale, perchè fisicamente stiamo bene come dimostrato anche quest'oggi quando nella seconda parte del secondo tempo abbiamo accelerato i ritmi che ci hanno portato al break decisivoâ€?.

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CALCIO FEMMINILE

DOPPIO BRINDISI PER LA DOTTORESSA BOMBER

Chiara Pasqualini, attaccante giunta dal Bari, all’esordio in gialloblù con un'importante doppietta e alla vigilia della laurea in Economia all’ateneo di Trento, la sua città di Edi Fabris

È

stato un esordio col botto, quello di Chiara Pasqualini con la maglia gialloblù: una doppietta nei minuti finali che è valsa il recupero del risultato (3-3) a Bergamo contro l'Orobica dopo il 3-0 della prima frazione. Era partita dalla panchina, Chiara, reduce da un infortunio a una caviglia e solo da pochi giorni in Friuli, eppure ha saputo rivelarsi decisiva nell'immediato, confermando la propria applicazione soprattutto psicologica nel momento di grande importanza dal punto

siasmo: “Da Bari sono venuta via volentieri – ammette – ma, è giusto sottolinearlo, non perché mi trovassi male in società. E’ il modus vivendi del sud che non faceva per me, tutto qua, anche dal punto di vista dell’alimentazione, con poche regole da seguire e il risultato di aver dovuto poi impegnarmi per rientrare nei giusti parametri sotto questo aspetto”. Un inserimento nel Tavagnacco, il suo, che giocoforza deve avvenire come un diesel, gradualmente, senza conoscere molto della

Chiara Pasqualini è un'attaccante che scarica il pallone per andare poi a riceverlo in profondità, peculiarità evidenziate sin nei pochi, essenziali minuti del suo esordio in gialloblù sul campo bergamasco.

di vista sportivo e personale che sta vivendo. Ventiquattrenne punta giunta prima di Natale dal Bari per rinforzare l’attacco del Tavagnacco. Recuperato appunto l’infortunio a una caviglia, ha esordito alla grande con il Tavagnacco mentre fra meno di un mese, il 1° febbraio, si laureerà in Economia all’ateneo di Trento, la sua città. C’è di che brindare, insomma, dopo un periodo, quello fra agosto e dicembre, che la bella atleta non ricorda con troppo entu-

sua nuova squadra, della quale comunque apprezza particolarmente i movimenti nel settore avanzato: “E’ molto efficace nel gioco sulle fasce, peculiarità che può tornare molto utile alle mie caratteristiche – considera Chiara - . Sono infatti un’attaccante da area, che scarica e va in profondità. Il mio top realizzativo è di 21 reti messe a segno con il Sudtirol, quando fummo promosse dalla B alla A”. Una carriera, la sua, iniziata come quella di

Il Tavagnacco è molto efficace nel gioco sulle fasce e questo mi agevola tante altre ragazze in squadre maschili, nel settore giovanile del Trento, per poi passare a quindici anni al Sudtirol, dove militò dal 2011 al 2016. Quindi un biennio a Salorno, in serie B, e infine al Bari, in A, per i quattro mesi che hanno preceduto il suo arrivo al Tavagnacco. Un carattere, il suo, che si sposa perfettamente con quello friulano: “Sono una ragazza aperta ma solo dopo aver soppesato chi mi sta di fronte, quindi nessun problema nell’inserirmi nella nuova realtà, della quale comunque conosco ancora molto poco – dice di sé - . Abito ad Adegliacco e a Udine non ho ancora girato ma essendo più o meno della dimensione di Trento penso che anche sotto questo punto di vista incontrerò poche difficoltà di ambientamento”. Un momento, appunto, nel quale Chiara, tra studio e calcio, ha spazi ridotti per dedicarsi ad altri passatempi: “Mi piace il cinema – dice – e anche leggere, hobbies ai quali ho appunto adesso però poco tempo da dedicare. E penso al futuro dopo la laurea: il mio sogno è quello di poter conciliare professionalmente calcio e specializzazione in economia. Ma un passo alla volta, inutile aver fretta”.

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SIDICEVA...

si diceva...

IL TARLO DI CARLO, OPINIONISTA SENZA BAVAGLIO Al termine dell'attività agonistica, Fabbricatore, trasferitosi a Milano, è diventato opinionista di varie emittenti televisive, con al suo fianco personaggi del basket

D

a una decina d’anni mi diletto a fare l’opinionista sportivo per testate televisive e giornalistiche che si occupano di pallacanestro o se preferite di basketball. In verità, coltivo la mia passione in questo campo da diversi anni avendo curato per Telefriuli una rubrica sulla pallacanestro assieme all’amico ed ex compagno di squadra Walter Szczerbiak. Discorrevamo di lega A, Coppe europee, College e NBA mentre scorrevano le immagini che con grande abilità e fatica assieme

a Franco Terenzani riuscivamo a procurarci. Esperienza molto divertente che ci creò qualche fastidio: alcuni dirigenti del club totalmente privi lungimiranza ci

chi ci impedì di continuare a condurre la trasmissione che stava avendo un buon successo. Reputo molto interessante l’esperienza di seconda voce tecnica nelle partite di Eurocup delle squadre italiane trasmesse da Sportitalia. Il top della difficoltà quell’anno fu rappresentato dalla partita fratricida tra Milano e Trento. Al Forum i tifosi milanesi mi ricordavano il mio passato e quindi avrei dovuto essere leggermente di parte ma questo non è assolutamente nelle mie corde: vinse Trento che passò

Molto interessante l'esperienza di seconda voce tecnica nelle partite delle italiane in Eurocup

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impedirono di proseguire quell’avventura molto divertente. Non abbiamo mai saputo i motivi e ufficialmente neppure

MEDIATICI Fabbricatore, nella foto grande, e Walter, qui sopra, furono insieme opinionisti in un'emittente udinese


SIDICEVA...

AL MICROFONO CON LUI Da sinistra in senso orario, Flavio Carera, Carlo Recalcati, Matteo Gandini con Dan Peterson e Pippo Faina, che dialogarono con Fabbricatore in varie trasmissioni.

il turno e nessuno mise in dubbio la mia imparzialità. Furono due partite bellissime e combattutissime. DIALOGHI DIVERTENTI All’epoca la domenica sera Sportitalia trasmetteva un programma di approfondimento della giornata di campionato e devo dire che Pippo Faina era un ospite divertente e preparato. Avere avuto Pippo come coach per diversi anni mi permetteva di dialogare sulla stessa lunghezza d’onda tecnica e di inscenare dei siparietti divertenti anticipando le sue considerazioni. Carlo Recalcati, il mio preferito in quanto “non si tira mai indietro” nelle valutazioni tecniche delle situazioni di gioco e soprattutto nelle analisi della politica del basket, è sempre stato schietto e mai banale anche quando si parlava del presidente Brugnaro. Il compagno di viaggio era Matteo Gandini che mi rammentava sempre nel pre trasmissione di essere politicamente corretto ma poi mi provocava per creare discussioni animate. Ottima prima voce anche se qualche volta troppo morbido nei giudizi. Grandissi-

mo esperto della NFL con molte presenze al Super Bowl. Il nostro grande vanto è che nessun agente sia mai riuscito a condizionare i nostri giudizi. La co-conduttrice era Jolanda, ragazza splendida e ironica, che storpiava tutti i nomi in quanto appassionata di calcio (cura in RAI le rubriche di calciomercato). Una simpatica foto con lei mi procurò una valanga di like sui social, anche se potrebbe essere mia figlia, da parte dei miei amici: brutta cosa l’invidia! Molto divertente e simpatico era Flavio Carera che è un grandissimo tifoso dell’Atalanta: sono certo che baratterebbe tutti i suoi successi sportivi con uno scudetto per la sua amata DEA. Calciatore mancato! Diverse volte ho partecipato come opinionista alla trasmissione della Legabasket che andava in diretta la domenica pomeriggio. Commentare contemporaneamente tutte le partite non è molto semplice e si rischia di prendere degli abbagli: è necessario avere molta prudenza nelle valutazioni tecniche. Dopo una bella esperienza come editorialista di Pianetabasket, ora curo su Basketnet la rubrica “Il tarlo di Carlo” che si occupa di politica del basket. La conditio sine qua non che richiedo è il poter esprimere opinioni libere senza condizionamenti. Nella mia rubrica spesso supporto la Euroleague (ECA) in quanto reputo che la Fiba e la Fip siano, per come sono gestite e strutturate, degli Enti obsoleti; francamente il direttore Raffaele Baldini non ha mai cercato di ammorbidire la mia posizione critica. Per ultimo, ma solo in ordine di tempo, eccomi sulle pagine di TremilaSport sperando, cari amici appassionati delle vicende del basket, di non annoiarvi!! All we need is Basketball Carlo Fabbricatore

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NONSOLOSPORT

CULTURA

Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

NOVITÀ EDITORIALI

IL FRIULI A QUIZ DI ROBERTO MEROI

A

doperando un vocabolo francese, potremmo definire un “divertissement” il nuovo libro dello scrittore udinese Roberto Meroi intitolato “Tutto quello che non hai mai osato chiedere sul Friuli”, con nel sottotitolo la specifica degli argomenti trattati: persone, avvenimenti, luoghi, tradizioni, curiosità, storia. 95 pagine ricche di quiz, con relative risposte e corredati da splendide immagini fotografiche, in cui viene sviscerato in maniera disimpegnata e divertente ogni aspetto del “piccolo compendio dell’Universo”, come ebbe a definirlo nell’800 Ippolito Nievo. Domande per rispondere alle quali viene proposto un poker di possibili risposte, invitando tacitamente il lettore a pensarci un attimo su, senza andare rapidamente a consultare la soluzione a fronte pagina. Un esempio: “Nel 1973 la Provincia di Udine di premiare con 1000 lire chi…”, con soluzione da ricercare tra: A – chi avesse coltivato alberi di kiwi. B – chi avesse salvato una vita. C – chi avesse ucciso una vipera. D – chi si fosse laureato con 110 e lode. La risposta esatta è la C, con spiegazione allegata, pure se anche le altre soluzioni avrebbero potuto risultare plausibili. Angelo Floramo, nella prefazione, dice che “L’andare nello spazio e nel tempo tra le più belle città della nostra Regione plurale e policroma è infatti un itinerario strutturato sotto forma di quiz. Ma, come avverte il sottotitolo, che sembrerebbe essere stato suggerito da Aristotele, alle 160 domande si possono dare 640 risposte. Perché ogni risposta è tale, anche se non proprio giusta….E a forza di chiedere e di rispondere da qualche parte si arriva…con quel retrogusto dolce amaro che resta in fondo all’anima, una volta tornati a casa”. Chi riuscirà a indovinare la risposta esatta di più della metà dei quiz può dirsi fieramente un conoscitore del Friuli, l’autore sottolinea in quarta di copertina. E allora proviamoci, divertendoci. Il libro, edito da Andrea Moro, è in vendita al prezzo di 12 euro. Edi Fabris

L’ANGOLO DELLA

LETTURA

CHARLOTTE LINKE LINDA CASTILLO

LA PALUDE UNA STRADA CORBACCIO OSCURA

TIMECRIME Ottobre 2017: in una spettrale bru-

ghiera King, nell’Inghilterra Nord Joseph già noto alladel comunità viene ritrovato il corpo di Saskia amish per il temperamento aggresMorris, una quattordicenne sivo e violento e per esserescomun abiparsaconsumatore l’anno prima di a Scarborough, tuale droghe, è stato nello Yorkshire. Contemporaneacondannato all’ergastolo per aver mente un’altraassassinato ragazza dellalastessa brutalmente moglie. età,aAmelie Goldsby, è strappata Ma due anni dalla condanna, King morte da èuno sconosciuto. èalla evaso ed ora minacciosamente diretto verso Painters Mill.inSarà Anche Amelie era sparita cir- il capo dellamisteriose, polizia, KateeBurkholder, costanze ora, sotto a occuparsi di di questo caso, complicato shock, dice essere stata rapita dal sequestro dei cinque da parte e tenuta segregata da unfigli uomo, ma di King che, di armato e disperato, non è incapace ricordare il minimo ha nulla dautile perdere e potrebbe uccidettaglio a mettere la polizia derli. Kate, oltre Le tutto, l’indagine sulla Per pista giusta. indagini si ha dei risvolti personali. Cresciuta concentrano sulla sparizione nel insieme a Joseph King di cui si era 2013 a Scarborough di un’altra perdutamente innamorata, non avrebquattordicenne mai più ritrovata, be mai potuto immaginare il terribile Hannah Caswell. un fil rouge scenario a cui sta C’è assistendo. che unisce tre coetanee così diverse tra loro per carattere ed estrazione sociale? RICCARDO IACONA

PALAZZO WILLIAM KENNEDY D’INGIUSTIZIA MARSILIO IRONWEED

MINIMUM dei FAX «L’autonomia pm è di fatto sotto attacco. Da essa dipende il funzionaFrancis Phelan, ex grande promesmento della democrazia: se si scardisa l’equilibrio del football, uomo ha na traèi un poteri e lache politica toccatoleilmani fondosulla e hagiustizia, guardatoogni in mette faccia l’abisso quando, nello stuarbitrio è possibile». Forte di questa pore dell’alcol, si è lasciato cadere convinzione, Riccardo Iacona ci condalle nelle braccia il figlio ha si duce stanze deineonato Palazzieinlocui visto morire senza far nulla.italiana, esercita la «malagiustizia» Fuggito daiAlbany, vi su fa ritorno nel puntando riflettori un intricato 1938 da vagabondo: scava fosse nel groviglio di lotte fratricide e interessi inconfessabili. delpochi lavoro cimitero localeI retroscena in cambio di delle procure, le vicende dalle quali dollari, che spenderà stordendosi sono nate insieme indaginiasu banche, cordi liquore Helen, la barruzione, e i processi che bona chemalaffare, lo accompagna nelle sue dalla stagione di Maniper Pulite a oggi peregrinazioni, e vaga le strade hanno occupato le prime paginedidei della sua giovinezza, cercando quotidiani rivivono nell’avvincente venire a patti con i fantasmi del suo ricostruzione di una delle migliori passato, e con quelli del presente. voci del giornalismo investigativo italiano.

IRVINE WELSH

MICHEL HOUELLEBECQ

B.A. PARIS

GUANDA

LA NAVE DI TESEO

NORD

MORTO CHE CAMMINA Mark Renton ha fatto bingo: i deejay della sua agenzia fanno ballare i ragazzi sulle due sponde dell’oceano e un bel po’ di soldi entrano in cassa, ma non riesce a sentirsi davvero appagato di una vita passata fra sale d’attesa e stanze d’albergo. Seduto a bordo di un volo che lo riporta a casa, butta giù un tranquillante dopo l’altro per smaltire i postumi della serata precedente, quando all’improvviso incrocia un paio di occhi impossibili da dimenticare: quelli di Frank Begbie. L’ex psicopatico di Leith ora è un artista famoso e sembra non nutrire più alcun proposito di vendetta per quella brutta storia della truffa sulla vendita dell’eroina. Sono passati tanti anni, ma Renton non si fida, vorrebbe saldare il suo debito e teme che Begbie stia tramando qualcosa.

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SEROTONINA

Quattro anni dopo ‘Sottomissione’, in cui il protagonista finiva per convertirsi all’islam per sopravvivere, stavolta nel mirino di Houellebecq finiscono la globalizzazione, il libero scambio, gli stranieri che “invadono” la Francia. La storia del protagonista di ‘Serotonina’ attraversa una Francia che calpesta le sue tradizioni, banalizza le sue città, distrugge le sue campagne sull’orlo della rivolta. Questo romanzo sulle devastazioni di un mondo senza gentilezza, senza solidarietà, sui cambiamenti diventati incontrollabili, è anche un romanzo sul rimorso e il rimpianto.

NON DIMENTICARE Erano giovani, impulsivi e innamorati. Si conoscevano da poco, eppure erano certi che sarebbero rimasti insieme per sempre. Durante il viaggio di ritorno da una vacanza sulle alpi francesi, Finn si è fermato a una stazione di servizio. Ha lasciato Layla sola in macchina per qualche minuto. Quando è tornato, lei era svanita. Questo è ciò che lui ha raccontato alla polizia. Ed è la verità. Ma non è tutta la verità. Dodici anni dopo, Finn è un uomo più maturo, ed è riuscito ad andare avanti, trovando conforto tra le braccia di Ellen, la sorella di Layla. Insieme, si sono costruiti una nuova vita e adesso hanno deciso di sposarsi. Ma, per Finn, quest’atmosfera di serenità si sgretola dopo una telefonata.


le belle di TremilaSport

Olga

Rosa della steppa

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le belle di TremilaSport

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le belle di TremilaSport

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le belle di TremilaSport La modella di origine russa Olga Kolomenskaia ha nel proprio carnet alcuni importanti progetti televisivi e cinematografici, con nel cassetto il sogno di imporsi definitivamente nel mondo che più ama

CON IL MIO GRANDE TEMPERAMENTO

F

isico statuario plasmato da un’intensa attività di palestra e polle dance, Olga Kolomenskaia ammette di essersi solo da poco calata nei panni di modella fotografica, invogliata a posare da un fotografo cui non sono passate inosservate le sue linee sinuose e la particolarità di un volto che rivela chiaramente la sua origine russa. Nativa di Gorki, 400 chilometri a est di Mosca, Olga racconta di aver vissuto sotto tre bandiere: “Quella dell’Unione Sovietica, poi dall’86 quella ucraina, dove la mia famiglia si trasferì in conseguenza dei ben noti avvenimenti politici, e dal ‘95 quella italiana, quando mi sposai a Montagnana, in provincia di Padova, trasferendomi in seguito a Este, dove tuttora vivo”. Ora single, di temperamento inquieto, tipico

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dell’animo artistico (“Quando ottengo qualcosa di soddisfacente – spiega – anziché godermi il momento penso già a ciò che vorrei fare in seguito”), Olga ha in mente un importante obiettivo per il futuro, quello di diventare attrice full time: “Ho studiato recitazione a Roma all’accademia d’arte – racconta – e ho interpretato finora alcune piccole parti, in televisione in “Sangue nel tuo sangue” e recentemente con Marco Pollini in un film in preparazione, interpretando la parte di una prostituta. Ho inoltre un paio di interessanti progetti in corso. E nel mio curriculum c’è adesso appunto questo nuovo ruolo di modella”. Giornate piene, le sue, nelle quali trova comunque anche il tempo di dedicarsi ai propri hobbies preferiti, la lettura e il ballo, soprattutto il latino-americano. Tanti motivi di

piacere e di soddisfazione, per lei, ma c’è di mezzo quella latente inquietudine che anche Fernando Pessoa descrisse compiutamente nel suo mitico diario. La sottile inquietudine che s’insinua pure in chi ammira le sue intriganti immagini.


L’ALMA TRIESTE BASKET TORNA IN CAMPO PER LA NUOVA STAGIONE IN SERIE A.

TremilaSport, in collaborazione con Alma Basket, seguirà tutte le partite giocate sul parquet di casa. UNO PERICOLO NUMERO Casale, Il giovane lungo di si è dimostrato Niccolò Martinoni, realizzando efficacissimo in gara-1, 6 iando 22 punti e accalapp prospetti più rimbalzi. È un dei A2. dell’intera nti interessa

L’ASSISTANT COACH Trieste, confortato Il tecnico dell’Alma vittoria dalla seppur sofferta sulla corda nell’esordio, mantiene delle prossime la squadra in vista finale con gare della serie di Casale. Novipiù la

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BASKET FRIULANI NELLA MARCA Come Antonutti anche il tecnico di Treviso, Menetti, è friulano (di Palmanova) e il suo nome era stato accostato all'Apu prima del ritorno di Cavina.

QUELLE EMOZIONI AL "CARNERA" Michele Antonutti perde ancora una volta con la De' Longhi al ritorno a Udine ma si consola con l'affetto del suo antico pubblico di Giuseppe Passoni

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IN ARANCIONE Un giovanissimo Antonutti ai suoi esordi con la canotta della Snaidero.

ontrariamente all’altro grande ex delle stagioni griffate Snaidero, Cesare Pancotto, unico finora a espugnare il “Carnera” con la sua Montegranaro, per Michele Antonutti il ritorno sul campo che lo ha visto esordire e diventare un giocatore professionista e protagonista nella massima serie con i colori udinesi dal 2002 al 2009, decisamente non porta fortuna e per il secondo anno di fila esce battuto con la sua Treviso, piegata dalla Gsa con un netto 77-63 finale. Ma le emozioni vissute consolano comunque "il cigno di Colloredo": “Ritornare sul parquet che mi ha visto muovere i primi passi in serie A ed essere partecipe come protagonista di un periodo bellissimo per il basket della mia città, nel quale sono stati raggiunti traguardi importanti come piazzamenti di tutto rilievo e la partecipazione anche alle coppe europee e sentire ancora intatto l’affetto del pubblico è davvero qualcosa di speciale, capace di regalare emozioni intense a prescindere dal risultato finale.” Quali sono stati, tra i tanti, i momenti che ricordi con maggiore piacere ripensando alla tua esperienza friulana? “ Una cosa che non dimentico mai è la voglia di pallacanestro che animava l’ambiente udinese e che trovava sfogo nella magica atmosfera che si creava al “Carnera”, in modo particolare quando affrontavamo gli squadroni e averlo ritrovato, seppur da avversario, mi ha fatto enorme piacere. Così come l’ultima maglia “Snaidero”

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che ho indossato a Udine con le firme dei più importanti protagonisti di quegli anni e che conservo con orgoglio è molto più di un semplice memoria.” Pensando al presente, come valuti le chance di Treviso e Udine in ottica promozione? “Sono due società che non fanno mistero delle loro ambizioni e durante l’estate hanno entrambe cambiato in profondità i loro roster, nel nostro caso anche ringiovanendo parecchio. I risultati fin qui ottenuti dicono che

Tornare a Udine? Si vedrà, ma ora sono orgoglioso di essere il capitano di Treviso la Fortitudo procede spedita e noi abbiamo pagato lo scotto fisiologico di dover assemblare tanti nuovi elementi e trovare la chimica giusta. Penso comunque che il tempo possa lavorare per noi e quindi dobbiamo farci trovare pronti a cogliere eventuali bat-

tute a vuoto dei bolognesi. Credo che il concetto sia valido anche per Udine, nonostante loro abbiano incontrato qualche difficoltà in più rispetto a noi in questa prima parte della stagione.” Guardando avanti, è un tuo obiettivo rientrare a Udine e magari chiudere la carriera nella città che ti lanciò? “Nella mia carriera ho imparato che è meglio procedere anno per anno senza guardare troppo in là. Adesso sono il capitano di Treviso, orgoglioso di questo ruolo, e ho sposato appieno il progetto e le ambizioni della società, alla quale rivolgo tutta la mia concentrazione e il mio impegno per il raggiungimento dei traguardi che ci siamo prefissati. A fine anno, tirerò le somme e valuterò eventualmente il futuro.” Per concludere, un tuo parere sull’attuale “stato dell’arte” del basket italiano, con pochi talenti nostrani e molti stranieri nella massima serie. “Credo che la scarsità di risorse finanziarie e la necessità delle piazze maggiori di fare presto e bene impediscano di avere pazienza e di effettuare i necessari investimenti nella crescita dei settori giovanili. E ovviamente, poi, tutto il movimento ne risente. Detto questo, il campionato di A2 sta svolgendo il vero ruolo di crescita e maturazione dei giovani più promettenti, è giusto riconoscerlo..”


BASKET SOCIETA'

CON IL MOTTO:

SPORT E SOCIALE

Il presidente della Libertas Pasian di Prato, Enzo Del Forno, delinea gli orientamenti ormai consolidati del club che rappresenta

C

ompie quarant'anni la Libertas Pasian di Prato, che ha in Enzo Del Forno, campione azzurro del salto in alto, medaglia d’oro alle Universiadi di Roma 1975 e di Bronzo a quelle di Mosca ‘73, un presidente ormai consolidato, con il basket in posizione di rilievo. - Presidente, cosa si aspetta da questo 2019? "Dopo aver lavorato con diverse realtà, dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera alla presidenza degli Azzurri d’Italia, il mio operato con la Libertas ha un valore affettivo particolare. Siamo una società in crescita, che vive di passione, e il nuovo anno può essere importante per noi sotto vari aspetti. Il Commissario Tonizzo è venuto a visionare il palazzetto, che con qualche modifica potrà essere agibile per gli Europei Under 16 del prossimo agosto e questo è assolutamente positivo, mediaticamente per noi e per tutto il movimento sportivo regionale". - Quanti tesserati avete nel settore basket? "Abbiamo un totale di 146 tesserati, 93 dei quali nel minibasket ed è un aspetto molto positivo , con tanti ragazzi e bambini che si affacciano a questo sport e correttamente supportati siamo convinti di poterci togliere delle soddisfazioni importanti". - In quanti campionati siete presenti? "Partecipiamo in varie categorie, partendo dai più piccoli fino ai 13 anni, in Scoiattoli, Aquilotti ed Esordienti. Oltre i 13 anni iniziano le categorie più competitive dove schieriamo Under 13 e 14 elite, Under 15 e Under 18 per poi passare alle due squadre "senior", in Prima Divisione e in Promozione".

- Quanto è cresciuta la società negli ultimi anni? "Molto, direi, se pensiamo che il nostro bacino d’utenza è anche l’hinterland udinese: abbiamo percepito una crescita del 12% rispetto allo scorso anno e sono numeri molto importanti considerando l'elevata concorrenza con gli altri sport e le altre società in regione". - Quali sono le strutture che avete a disposizione? "Fortunatamente, siamo gli unici a gestire il palazzetto di Pasian di Prato e a disposizione abbiamo anche la palestra della scuola media che ci consente di suddividere gli allenamenti tra le diverse categorie". - Quali sono i principi di fondo che animano la vostra società? "Il nostro motto è: sport e socialità. Siamo una società molto attenta alla crescita dei ragazzi, ai rapporti con le famiglie e ai percorsi scolastici. Se un giovane dimostra talento abbiamo tutti i mezzi per poterlo far crescere, tecnicamente e moralmente. Allo stesso modo, dato che non tutti sono campioni, cerchiamo di far vivere al meglio a tutti lo sport, coinvolgendo i ragazzi più bisognosi e aiutandoli. Lo sport è un supporto importante, direi essenziale, per ogni ragazzo nella ricerca del meglio di sè, per se stesso e per il gruppo con cui vive". Tommaso Cossio

LA NOTA

INNO NAZIONALE: RACCOGLIMENTO O FOLKLORE?

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egli ultimi anni è invalso l’uso su molti palcoscenici dello sport nazionale di eseguire a squadre schierate l’Inno di Mameli, simbolo di italianità che talvolta può suonare fuori luogo in presenza, come nel basket di A, di una stragrande maggioranza di stranieri che lo ascoltano distrattamente, certo non mettendosi la mano destra sul cuore. Ma tant’è, pare ormai una regola anche se non scritta, e un inno dovrebbe essere sempre ascoltato con il dovuto raccoglimento, senza i coretti stonati dei calciatori azzurri inquadrati in primo piano e con in evidenza anche delle parole sbagliate (famoso quel “stringiamoci a corte” di Buffon e Cassano, qualche anno fa). Magari tutti gli inni fossero come quello spagnolo, senza un testo, con i calciatori, come avveniva comunque anche in tutte le nazionali del mondo prima dell’avvento dei coretti, con una dignitosa espressione sul volto, attenti all’ascolto del proprio simbolo musicale. Ma a peggiorare la situazione è

intervenuto ora anche il pubblico italiano, che considera l’Inno di Mameli un canto folkloristico da accompagnare battendo le mani e dicendo poronponpon nella pausa tra una strofa e l’altra. Al “Carnera” (nella foto), prima della gara dell’Apu con Treviso, è stata inscenata poi una dissacrante esecuzione dell’inno alla chitarra elettrica, con tanto di distorsioni, che una parte del pubblico, in disaccordo, ha ascoltato da seduta. Morale della favola, se Inno di Mameli si deve eseguire in omaggio alla Patria e all’italianità, lo si faccia secondo i canoni tradizionali, senza poronponpon, battimani e distorsioni di chitarra perché si tratta di un emblema nazionale storico, non di un canto da sagra. Altrimenti meglio evitare di suonarlo. (e.f.) La formazione Under 13 e, in alto, il presidente Enzo Del Forno.

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BASKETFOTOGALLERY

SERIE A2 GSA UDINE DE' LONGHI TREVISO

77-63

L’APU VINCE IL DERBY CON TREVISO E SI CONSOLIDA SESTA

FOTO ANTONIO ELIA

Ha fatto suo con autorità (7763), l’Apu Gsa, il derby triveneto con la Dè Longhi Treviso dell’ex Antonutti, consolidandosi al sesto posto, in zona play off. Protagonisti in bianconero Cortese (21 punti e 100% da 2) e il giovane play Penna, 100% dal campo e tanta personalità. Nel nostro fotoservizio di Antonio Elia alcuni momenti della serata al “Carnera”, apertasi con il reciproco sostegno delle tifoserie gemellate e dalla discussa (e discutibile) esecuzione alla chitarra elettrica dell’inno nazionale da parte di Michele Pirona.

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FOTOGALLERYBASKET

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VOLLEY

SERIE A2

MARTIGNACCO ALL’ASSALTO DELLA COPPA

Un finale di 2018 strepitoso ha consentito alle ragazze di Gazzotti di ottenere la matematica salvezza in A2 e di poter prendere parte ai Quarti di finale di Coppa Italia

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omincia con una sconfitta il 2019 dell’Itas Città Fiera. Le ragazze di Gazzotti riescono a prendersi un set, ma non a fermare la capolista Mondovì: a Martignacco, dopo un’ora e 50 di gioco, finisce 1-3 . “Si è vista la grande pallavolo, questa sera, al palasport di Martignacco gremito – commenta il presidente della Libertas Martignacco, Bernardino Ceccarelli -. Nonostante la sconfitta, Caravello & co. o non hanno demeritato, si sono battute con un avversario decisamente più forte e che può contare giocatrici di grande esperienza come Zanette e Schlegel. A noi è mancata l’attaccante di posto 2, ma stasera ha vinto la pallavolo di alto livello, che in Friuli mancava da troppi anni”. “Società e staff tecnico sono soddisfatti della prestazione – continua Ceccarelli -. Non avremmo mai immaginato, tenendo conto della qualità dell’avversario, di riuscire a vincere un set e a mettere Mondovì così in difficoltà. Purtroppo, manca l’atleta che mette giù la palla, che fa i punti che ci mancano. Ma complimenti e grazie alle ragazze, che domenica dopo domenica me-

La Libertas Martignacco verso i Quarti di coppa Italia ravigliano noi e tutta la pallavolo friulana. Riceviamo numerosi messaggi che dimostrano l’affetto verso la squadra”. La sconfitta contro la capolista non inficia lo strepitoso anno delle ragazze di Marco Gazzotti. Il trittico di fine anno solare, a cavallo

Importante successo per Prata contro Tuscania

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del Santo Natale, ha consegnato alla Libertas Martignacco sei punti fondamentali. La matricola friulana ha, infatti, strappato la matematica qualificazione per la Poule promozione e, soprattutto, la certezza di partecipare alla serie A2 2019-2020. Senza dimenticare la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia in programma il 13 gennaio. Questo il commento del tecnico: «E’ stato un anno da urlo per noi, impensabile per chiunque. In un anno abbiamo vinto la Coppa di B1, il campionato di B1 e ci siamo già salvati in A2. In tantissimi anni che alleno non mi era mai capitato qualcosa del genere. All’inizio di questa stagione, sapevamo che avremmo dovuto lottare con le unghie e con i denti. Da matricole, tutti ci davano per spacciati. Pochi immaginavano quello che poi abbiamo fatto. E’ un traguardo fantastico». Che nasce dal lavoro dietro le quinte dei collaboratori. «Tutti sono stati straordinari – conclude Gazzotti -. Ho chiesto ai componenti del mio staff qualche sacrificio togliendo ore alle loro famiglie durante le festività, ma la soddisfazione di quello che abbiamo fatto ripaga appunto dei sacrifici fatti. La sta-

Gazzotti: “Ci davano per spacciati, è stato un traguardo fantastico” gione, tuttavia, non è finita. Ci siamo auto invitati al tavolo delle grandi. Ci misureremo contro squadre che ambiscono alla promozione in A1. Cercheremo di mettere il bastone tra le ruote per toglierci ulteriori soddisfazioni». Nell’altra A2, quella maschile, il Volley Prata si porta a casa una vittoria che è ossigeno puro per la classifica, considerando che è stata ottenuta in casa di una diretta concorrente al termine di un’autentica maratona. Una partita ricca di emozioni, non bella tecnicamente, ma molto coinvolgente, che ha visto i Passerotti di coach Sturam battere Tuscania a domicilio per 3-2..


VOLLEY

SERIE C

DOLCE EPIFANIA PER LE TRIESTINE

Nel campionato femminile la Virtus Trieste allunga in classifica dopo il successo contro l’ostica Pallavolo Buia. Lo Sloga si riprende la vetta dopo il successo sulla Fincantieri e il ko dell’Olympia

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ipresi dopo la sosta natalizia i campionati di Serie C. Nel torneo femminile allungo ulteriore in classifica per la capolista Virtus Trieste che passa per 3-1 sul campo dell’ostica Buja. Sono infatti le collinari a passare per prime in vantaggio set. Solo nel terzo parziale le triestine sono riuscite a prevalere agevolmente, con le collinari che hanno comunque rialzato la testa nel quarto e ultimo parziale, facendo sudare la vittoria alla capolista. Trieste che allunga in virtù della sconfitta al tie break rimediata dal Rizzi nel derbissimo contro il Rojalkennedy. Le padrone di casa hanno chiuso i primi due parziali sul 2-0, per poi cedere i successivi due sotto la spinta dell’orgoglio avversario. Il finale ha però dato ragione alle ragazze di Tavagnacco, che iniziano quindi nel migliore dei modi il nuovo anno. Vittoria convincente della Domovip Porcia, che passa per 3-0 sul campo di Portogruaro, mentre Codroipo coglie tre punti importanti in chiave salvezza sbancando il palazzetto della Sangiorgina per 3-1. Vittoria al tie break per lo Zalet che passa in casa contro Latisana, mentre Cordenons cede in trasferta al fanalino di coda Sant’Andrea SV in cinque set, dopo essere passata per prima in vantaggio. La classifica – Virtus Trieste 33, Rizzi 26, Zalet, Pordenone, Buia, Porcia 20, Portogruaro 19, Latisana 17, Majane-

se 16, Rojalkennedy 13, Codroipo 9, Cordenons 7, Sangiorgina 5, Sant’Andrea SV 3. Nel prossimo turno, si parte sabato pomeriggio con la sfida tra Virtus Trieste e Portogruaro. Poi in serata fari puntati su Pordenone-Buja e su Rizzi-Zalet. Latisana ospiterà il Rojalkennedy, mentre Cordenons andrà a caccia di importanti punti

Sabato sera l’Olympia Gorizia sfiderà in casa la Futura Cordenons salvezza sul campo di Codroipo. Impegno esterno per la Majanese sul parquet della Sangiorgina, mentre la Domovip Porcia cercherà continuità nella sfida interna contro il Sant’Andrea SV. Quattro le sfide andate in scena nel fine settimana per l’undicesimo turno di Serie C maschile. Sulla ribalta la vittoria a sorpresa di Trieste che passa per 3-1 sul campo dell’Olympia Gorizia, con gli isontini che si ritrova-

no a cedere la vetta della classifica allo Sloga Tabor, vincente per 3-0 in trasferta contro la Fincantieri. Giuliani che oltre ai due punti di vantaggio hanno pure disputato una gara in meno. In casa vince solo Mortegliano, che regola per 3-0 l’Ausa Pav, mentre i Villains cedono all’arrembante Triestina per 3-1. Il derby tra Cordenons e Fiume Veneto andrà in scena mercoledì sera. La classifica – Sloga Tabor 28, Olympia 26, Futura Cordenons 23, Mortegliano, Trieste 20, Triestina 17, Villains 12, Ausa Pav 9, Fiume Veneto 3, Fincantieri 1. Nel prossimo turno, si comincia sabato pomeriggio a Cervignano con la sfida tra Ausa Pav e Fincantieri. In serata alle 20. La Triestina ospiterà Fiume Veneto, mentre Mortegliano andrà a far visita a Trieste. Alle 20:30 supersfida tra Olympia e Futura, mentre lo Sloga Tabor proverà ad allungare ulteriormente in casa contro i Villains.

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Andrea Lo Coco, marito di Mara Navarria, è preparatore atletico di alto livello di molti campioni della scherma

GALEOTTO FU QUEL RISTORANTINO... di BIANCAMARIA GONANO

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i dice che dietro un grande uomo ci sia una grande donna. E’ vero anche il contrario, a volte. Ma in questo caso si tratta della storia di un particolare body guard, letteralmente parlando. A guardia del corpo come un cavaliere protegge la sua dama e a guardia del fisico della grande atleta compagna di vita. Andrea Lo Coco è il marito ed il preparatore atletico di Mara Navarria, la campionessa friulana di scherma che ha raggiunto il tetto del mondo a colpi di spada. Il loro è un cammino parallelo che ha unito ed unisce sia la vita privata che quella professionale. Nato a Messina nel 1983, di mamma di Casarsa, Andrea, giunto in Friuli a tre mesi, si dice friulano al 100%

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CAMMINO PARALLELO Andrea Lo Coco seguì Mara a Roma e la sua ascesa professionale ne trasse molto beneficio

e ci racconta la sua storia: “Il mio percorso di studi parte dalla triennale in Scienze Motorie e prosegue con la specialistica di Scienze dello Sport a Gemona. In quel periodo lavoravo in un’osteria con cucina ad Ospedaletto dove io e Mara ci siamo conosciuti una sera in cui venne a mangiare con le sue compagne di corso. Ci torniamo ancora ogni tanto. Prima di trasferirsi a Roma, infatti, Mara ha frequentato un po’ di mesi la mia facoltà". Agli inizi per Andrea c'era il calcio: "Io vengo dal calcio, ho giocato nella Majanese dalla Terza alla Prima categoria e prima ancora nel Casarsa in Prmozione. Nel 2010 ci siamo sposati e ci siamo spostati a Roma perché c’erano in ballo le Olimpiadi di Lon-


PERSONAGGI

BOCCE

FVG, MOVIMENTO INTENSO E I CAMPIONI NON MANCANO

PREPARAZIONE Quella di Andrea è solida e derivata da una "partenza" universitaria corroborata da corsi di aggiornamento e professionale di alto livello. Nelle foto, momenti in palestra con la moglie Mara.

fisica nel calcio". Il Mondiale individuale di Paolo Pizzo e il bronzo a squadre di Mara a Catania, con entrambi gli atleti qualificati a Londra 2012, determinano così la sua chiamata in azzurro da parte del Commissario tecnico della Sciabola, Giovanni Sirovich: "Successivamente mi chiamò anche Sandro Cuomo, CT della Spada. Al Mondiale del 2013 di Budapest Mara si piazzò sesta, a quattro mesi dalla nascita di Samuele". Fra il 2013 e 2016 l'inizio dell'attività privata con una ventina di spadisti e sciabolatori a livello internazionale, qualificando per le Olimpiadi di Rio sei atleti: Paolo Pizzo e Marco Fichera, argento a squadre, Loretta Gullotta, Ilaria Bianco, Renzo Agresta e di Alessio Sarri, atleta paralimpico". dra. Io sono sceso senza un lavoro ma il Club Scherma Roma, entrato in disaccordo con il suo preparatore, mi offrì un lavoro. Entrai in punta di piedi in uno sport che praticamente non conoscevo. Mi assegnarono la preparazione degli Under 14 e Under 17 e dopo un mese due ragazzi nel giro della nazionale, Luca Ferraris e Marzia Muroni. Poi, dopo il Mondiale di Parigi, mi diedero l’incarico di seguire Mara Navarria e Paolo Pizzo”. CON MARA Trovarsi a lavorare con la propria moglie non deve essere facile, gli chiediamo: “Unire l’ambito personale e professionale è stato difficile soprattutto nei primi tre mesi, molto ostici in quanto non avevamo preventivato di lavorare insieme. Questo debutto con atleti di così alto livello mi ha fatto crescere in fretta e mi sono confrontato con loro avendo delle idee ben precise ma accettando i loro pareri contrari. Io del resto venivo da calcio e ho dovuto documentarmi e studiare molto. In quell’anno 2011 ho frequentato il corso nazionale CONI per esperti di preparazione fisica per ampliare la parte accademica e nel 2012 un Master di Teoria e metodologia della preparazione

PREPARATORE A DISTANZA Dopo l’olimpiade brasiliana il trasferimento a Rapallo: “Dopo la morte del maestro di Mara, Oleg Pouzanov, ci trasferimmo a Rapallo perché Roberto Cirillo, il suo attuale maestro, è di lì. Continuai a collaborare per tutto il 2017 con la nazionale di sciabola, seguendo da lontano Paolo Pizzo, mandandogli costantemente le tabelle di lavoro e visionando i suoi video di esercizi. Avendo vissuto fianco a fianco per sei anni, riusciamo a gestire la parte fisica così: poi c’è un grosso lavoro di team per i due atleti più forti e che praticano anche la preparazione in apnea. Bastano delle mail o telefonate per poter avere l’atleta sotto controllo, anche a distanza". Un cambio di vita decisivo: "Io ho un po’ stravolto l'attività lavorativa, preparatore fisico per Lugano Scherma, prima anche del Club Scherma Lecce e Club Scherma San Severo, sempre con questa modalità a distanza. Si tratta di collaborare con il maestro con una tabella di lavoro che prevede dei programmi specifici per ogni singolo atleta, coordinati col calendario agonistico, usufruendo delle più moderne tecnologie a disposizione dello sport per la valutazione dello stato iniziale ed il monitoraggio mensile dei risultati raggiunti. Ora non affianco più la Federazione e lavoro in proprio con il Club Scherma Rapallo, Lugano Scherma e Milano Scherma, insieme ai due ex spadisti Diego Confalonieri ed Angelo Mazzoni, curo la preparazione di Enrico Garozzo ed Erika Kirpu, e di molti atleti a livello internazionale; inoltre come consulente per Scherma Bresso. Sia a Roma che a Milano sono partito da zero e sono riuscito a creare tanto in termini di qualità, gestendo un buon numero di atleti forti. E nel mio futuro tanti progetti nella serenità familiare, lasciando la scherma in palestra. E nostro figlio Samuele ad amare di più...il tennis, tanto da giocarvi nel Tc Santa Margherita Ligure".

In regione lo sport delle bocce viene praticato da circa 2300 tesserati spalmati su 64 società su tutto il territorio. La specialità giocata è quella del “Volo” con qualche focolaio di “Petanque” e l’attività viene svolta su 39 bocciodromi pubblici e altri 21 impianti all’aperto. Degno di nota è il Palabocce di Cussignacco (Udine) – classificato di categoria A - e l’impianto di Spilimbergo classificato quale centro di avviamento delle bocce. Le bocce vengono praticate dai 6 anni fino ai 90, senza distinzione di sesso e di qualsiasi disabilità, con la possibilità di partecipare a campionati a squadre, a tornei domenicali o semplicemente in forma amatoriale. Particolare importanza viene data ai giovani, attuando il progetto federale “Bocciando si impara” rivolto alle scuole di ogni grado e supportato dalle società bocciofile, al fine di far conoscere questo sport e rinfoltire il vivaio giovanile (nell’a.s. 2017-2018 le bocce sono entrate in 27 scuole facendosi toccare da più di 3000 studenti). Di talenti in regione ce ne sono e non pochi. Un fuoriclasse di 18 anni è l’aquileiese Samuel Zanier (nella foto) che nel 2018 si è fregiato di un argento agli europei (nel tiro di precisione) e un bronzo mondiale (nel combinato). E poi il 22enne Stefano Benedetti di Flaibano medaglia d’argento agli italiani. Ma dove il Fvg eccelle è in campo femminile con la miglior giocatrice mondiale, maglia iridata 2018 nella prova individuale, Caterina Venturini, di Buttrio. Oltre a lei anche la sorella Virginia specialista nel tiro progressivo e Barbara Zurini, con un oro europeo nella prova di combinato. Inoltre, le ragazze della società Buttrio, sono le campionesse italiane in carica nel campionato di serie A. (Giuliano Banelli)

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SCHERMAFOTOGALLERY

Coppa del Mondo Under 20

ALESSANDRA SEGATTO MVP DELLA SCHERMA REGIONALE

FOTO SILVANO ZANDONELLA

È stata la spadista pordenonese Alessandra Segatto a ottenere il piazzamento più alto fra gli schermidori del Friuli Venezia Giulia che hanno partecipato alla tappa di Coppa del Mondo Under 20 disputatasi lo scorso fine settimana al PalaIndoor di Udine. L’atleta allieva a Treviso del Maestro Flavio Puccini ha evidenziato il suo attuale ottimo stato di forma, ultimando il girone eliminatorio con le vittorie contro Repanati, Zakharenko, Favre e Targamaa e una sola sconfitta nei quarti contro la russa Murtazaeva. Un sesto posto finale che fa il paio con quello conquistato dalla Segatto tre anni fa. Dagli altri regionali in gara note meno positive, con il fiorettista Alessandro Stella eliminato ai sedicesimi e l’austriaca Agath, allieva del Maestro Alessio Beltrame a Cividale fuori ai gironi eliminatori. In linea generale, l’Italia ha chiuso sul primo podio davanti alla Russia, con la spadista trevigiana Beatrice Cagnin a conquistare l’oro battendo in finale, 15-13, la russa Murtazaeva.

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FOTOGALLERYSCHERMA

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RUGBY

SNOW RUGBY

300 RUGGERS SULLA NEVE A TARVISIO, POI "TERZO TEMPO" Tutto è pronto per la settima edizione del torneo di Snow Rugby di Tarvisio. La macchina organizzativa della manifestazione ha presentato ufficialmente questa edizione, ufficializzando i gironi dell'evento. Il prossimo fine settimana, con calcio d'inizio previsto per le 9 del mattino di sabato, alla base della pista "Di Prampero", si sfideranno oltre 300 giocatori che non baderanno a freddo e neve per contendersi il titolo finale. Come ogni anno le squadre arrivano da buona parte del

vecchio continente e, chiaramente, dall'Italia. Grande attesa per la compagine russa, alla sua prima apparizione sulle nevi tarvisiane, così come sono state molto gradite le conferme delle squadre provenienti dall'Austria, dalla Germania, dall'Ungheria, dalla Croazia, così come le selezioni dell'Italia di Rugby League e dell'Italia di Rugby Sordi, insieme alle formazioni friulane della Bora Nera e delle Valchirie Tarvisio, nel torneo femminile, e delle Snow Ducks di Gemona, in quello maschile. "Mi aspetto un grande spettacolo sul campo da gioco" - commenta Alberto Stentardo, presidente dell'Alp Rugby Tarvisio e organizzatore dell'evento tarvisiano. Oltre alla manifestazione ovale ci saranno gli Strong Man e un torneo di Snow Tennis, senza contare la tre giorni di "terzo tempo" all'interno del tendone. Torneo Femminile: A - Stade Vienna (Austria), Mladost Zagabria 8Croazia), Snow Tigers, Tarnok Rugby (Ungheria), Bora Nera Trieste; B - Ruckattate, Munich Ladies (Germania), Mountain Flowers, Valchirie Tarvisio. Torneo Maschile A - CINGHIALI MARINI, Lokomotiva Zagabria (Croazia), Stella Rossa, Frozen Pirates B - Snow Ducks, Ladispoli, Marmotte Trento, Russia C - Munich Rugby 8Germania), Pesce and Lovers, Sabres Snow Cats, Abnormals D - Draghi Feltre, Mai Sobri, Rugby Como, Stiria Rugby (Austria), Rugby Tarnok (Ungheria).

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PIÙ SENATORI

E MENO GIOVANI

Nel rugby regionale aumentano i tesserati "old" mentre calano sensibilmente i numeri nel minirugby e nelle categorie juniores

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l rugby in Friuli Venezia Giulia invecchia. Nel senso che aumentano, anche se di poco, i tesserati tra gli allenatori, i dirigenti di società, i giocatori “Old” (quelli che in altri sport vengono chiamati “Amatori”), ma calano sensibilmente i numeri nel Minirugby e nelle categorie Juniores. Nell’ultima riunione del Comitato Fir Fvg, tenutasi prima di Natale, il presidente Claudio Ballico ha comunicato che rispetto al 2017 vi è stato un ulteriore calo del 2,7 % nel settore Minirugby e del 3% in quello Juniores. Il totale dei tesserati si attesta al 10 dicembre 2018 a 2436 tesserati totali con un netto e significativo calo rispetto i 2842, che si registravano nello stesso periodo del 2016 nella relazione conclusiva del delegato regionale prima della istituzione del comitato regionale. Sono dati preoccupanti, per non dire allarmanti. E’ vero che tutto il rugby italiano ha registrato nell’ultimo biennio una leggera flessione (causata forse anche dagli scarsi risultati ottenuti dalla Nazionale azzurra, che è il volano di tutto il movimento), ma il fenomeno può essere quasi fisiologico in altre regioni come il Veneto, la Lombardia, l’Emilia, il Lazio, la Toscana, la Sicilia, che già hanno un’alta densità di club e di giocatori; non in Friuli Venezia Giulia, un’area ancora praticamente “vergine”, che può e deve tuttora esprimere a pieno tutte le sue enormi potenzialità. Ci sono ancora zone importanti scoperte nella regione. Si pensi a centri come Cividale, Tolmezzo e Sacile. Ancora più grave è un altro dato: il Friuli Venezia Giulia non

schiera più una rappresentativa Under 16, preferendo mandare a giocare i propri atleti con i Dogi, la selezione veneta. La domanda a questo punto è: che senso ha avuto passare da delegazione a comitato, se poi il risultato è stato quello di tornare “vassalli” del Veneto? La situazione della pallovale in regione non è quindi rosea. A questo contribuisce la dicotomia che ha spaccato il movimento in due opposte fazioni, che ricordano le cinquecentesche lotte tra Zamberlani e Strumieri. Da una parte il Comitato, guidato da Ballico, e le società che l’hanno sostenuto, dall’altra la storica Rugby Udine e le società che ne condividono la visione. Gli uni filo veneti, gli altri che rivendicano maggiore autonomia e spirito di iniziativa. “Nella sua relazione di dicembre – è il commento del presidente bianconero Massimo Ferrarin – il presidente Ballico ha esortato le società ad organizzare attività promozionali ed azioni di proselitismo per fermare l’emorragia di tesserati, ma non ha proposto la benché minima ricetta, non un programma, non un’iniziativa, non una progettualità. Il comitato dovrebbe svolgere un ruolo propulsivo per tutto il movimento o no? Una volta la delegazione (che era guidata da Francesco Silvestri ndr) organizzava un bellissimo torneo studentesco con atto finale nella epica cornice di Villa Manin. Ora non si fa nulla che sia minimamente accostabile ad iniziative come questa. Ed è solo l’esempio più eclatante. Poi ci lamentiamo che i tesserati calano?”. Piergiorgio Grizzo


MOTORI

La Cividale Castelmonte ha vissuto delle traversìe negli anni '80 ma è tornata in auge

UN ANNO A TUTTO GAS

Nel 2019 molte sono gli eventi motoristici di rilievo in Regione, dalla storica Verzegnis - Sella Chianzutan al Piancavallo, mentre Majano dà forfait

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orprese e promozioni nel campo dei motori per lo sport automobilistico friulano: il 2019 si conferma, nonostante diverse difficoltà specie di carattere economico, un anno a tutto gas, sia per le gare di velocità in salita che per i rallies. Taglia il traguardo dei 50 anni di vita la Verzegnis –Sella Chianzutan, una delle cronoscalate storiche, che da sempre ha fatto registrare un notevole numero di iscritti, un appuntamento al quale i “big” dell’automobilismo nazionale non sono mai mancati, dando lustro ad una corsa bella e selettiva lungo quei tornanti dove sono sempre assiepate migliaia di appassionati. Quest’anno la corsa cargli anni di vita della Verzegnis - nica è in calendario il 2 giugno, Sella Chianzutan valida per il campionato italiano di velocità in salita, e si correrà sul tradizionale tracciato che va dal ponte Landaia a Sella Chianzutan ,con la formula delle due manche su un percorso di 6 km e 200 metri. L’organizzazione è affidata alla “Friuli”. Altra competizione di grande rilievo “storico” è senza ombra di dubbio la Cividale-Castelmonte, allestita dalla scuderia Red-White, che quest’anno avrà luogo sul tradizionale percorso che va da Carraria a Castelmonte il 6 ottobre. Una gara che ha avuto le sue traversie negli anni 80 (boc-

ciata dalla commissione perché ritenuta non idonea per motivi di sucurezza), ma la Red White, con a capo Graziano Fantini, si è rimboccata le maniche, facendo installare guard-rail, risistemando l’asfalto e mettendo in sicurezza il tracciato di gara, così la corsa , dopo qualche anno, è tornata fra le manifestazioni nazionali ed europee per le auto storiche . Appuntamento da non mancare a fine agosto per il Rally del Friuli e Alpi Orientali, promosso a “nazionale”,con l’organiz-

zazione della “Friuli” del presidente Marco Marchiol. Le Valli del Natisone,saranno ancora una volta il clou della corsa, con un percorso molto selettivo. Da ricordare inoltre il Rally della Carnia (13/14 luglio) e quello del Piancavallo (10/12 maggio), mentre per il Rally di Majano gli organizzatori hanno per la seconda volta consecutiva gettato la spugna, sembra per difficoltà economiche dovute al mancato supporto degli sponsor. Roberto Cainero

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ARTI MARZIALI

Combatto nei +70 chili e mi alleno spesso con i maschi perchè tra le ragazze con tale peso è spesso un problema

SONO PRONTA PER IL SALTO CHE CONTA

Asya Tavano, di Sclaunicco, cintura nera primo dan, chiude un 2018 alla grande e si prepara all'assalto del titolo nel prossimo campionato italiano

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l judo regionale applaude Asya Tavano, atleta dello Sport Team di Udine, che con un terzo posto alla European Cup di Gyon, in terra magiara, firma un 2018 chiuso in crescendo dopo la quinta piazza della tappa slovena a Capodistria, un primo posto al Grand Prix di Matera, un oro al trentesimo Trofeo internazionale di Genova, Città di Colombo, e una terza posizione agli italiani juniores. Per la sedicenne di Sclaunicco il titolo di judoka del momento non fa certo difetto, come afferma il l'età della giovane tecnico e preparatore Luigi Girardi, che dopo tre anni di lavoro campionessa riesce a cogliere soddisfazioni di preparata importante rilievo. da Luigi Girardi Con la modestia che lo contraddistingue, il Maestro udinese vede in questa atleta un talento che la porterà ai vertici del judo nazionale proseguendo sulla strada della costanza. Studentessa al terzo anno all'Istituto agrario di Cividale del Friuli, una passione per i cavalli e, quando il tempo glielo consente, lavora nell'azienda agricola del padre, mettendo a frutto quello che a scuola sta facendo suo. La classica brava ragazza dal sorriso facile e di una semplicità unica nel suo genere con una grinta che sul tatami scatena la sua voglia di primeggiare.

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Cintura nera primo dan, gareggia nei + 70 kg. - Combatti in una categoria non facile, specie per gli allenamenti, dove trovare dei partner non è molto facile... “ Effettivamente nel settore femminile allenarsi spesso diventa un problema che però supero impegnandomi spesso con dei maschi” - A proposito degli allenamenti ci risulta che siano di grande intensità e di un certo peso “Mi preparo con sei sedute settimanali, tra cui due che riguardano la preparazione atletica, grazie a Valter Bertoli che mi segue a Codroipo” - Tuo padre Rudi Tavano oltre che essere il tuo primo tifoso è anche maestro di jujitsu e partner di allenamento. Un aspetto che ti aiuta nella preparazione di una gara? "Ho intrapreso i primi passi nelle arti marziali grazie a lui e al jujitsu, che predilige un grande lavoro nella lotta a terra dove spesso riesco a fare mie le gare chiudendo il confronto in un terreno dove esprimo al meglio le mie potenzialità” - Mi dicono che la tua così detta testa dura è ancora un difetto che talvolta ti penalizza... “E' la verità. Spesso m'incapponisco, provocando le critiche dei miei preparatori, insistendo magari in una tecnica non eseguita in modo opportuno seguendo il mio istinto.

È uno dei tanti aspetti su cui devo ancora migliorare” - I risultati di questo finale di annata ti premiano, però non ti senti ancora soddisfatta. In cosa secondo te devi ancora lavorare per poterti esprimerti al meglio? “Devo migliorare nel riuscire a tenere la concentrazione alta e crescere sotto l'aspetto emotivo. Poi sappiamo benissimo che nel judo non ci sono punti d'arrivo. Ogni successo è un punto di partenza verso nuovi traguardi, così come una sconfitta un'opportunità di rialzarsi valutando i propri errori e cercando di evitarli in futuro.” - Vedo che negli allenamenti il clima è disteso anche se in questa settimana dove il tecnico Denis Braidotti ospite dello Sport Team, che vi prepara non scherza molto.... “In palestra si vive con lo spirito giusto negli allenamenti, il gruppo è omogeneo e molto unito anche se l'impegno è sempre importante e a fine allenamento le batterie sono spesso scariche” - Al di fuori del judo cosa ti piace in ambito sportivo? “Seguo la pallavolo con grande interesse essendo uno sport molto dinamico e mi piace anche l'equitazione, la cui eleganza mi attrae parecchio.” - L'anno nuovo sarà uno di quelli importanti per te, il classico salto nel judo che conta con risultati che ti proietteranno ai vertici nazionali. Ti senti pronta? “Sono consapevole che il 2019 sarà un anno importante per migliorare i già buoni risultati. Per questo la preparazione che sto svolgendo specifica per la mia categoria ha come obiettivo non solo il podio, ma il gradino più alto a cui ambisco se desidero fare il salto di qualità” - Il prossimo bersaglio a cui miri nel centro dove ti vedrà impegnata? “Il campionato italiano, al quale in questa edizione punto in maniera decisa” Gianfranco Borghesu


Comune di Capriva del Friuli

CAPRIVA.IT

CIRCOLO RICREATIVO CALVARIO

L’ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA GRUPPO MARCIATORI GORIZIA

Capriva

Sotto l’egida del C.S.I. (Centro Sportivo Italiano), Patrocinio del Comune di Capriva del Friuli, collaborazione della Pro-Loco, Protezione Civile di Capriva del Friuli, Mossa, San Lorenzo Is., Farra, Villesse e Mariano organizza a:

CAPRIVA DEL FRIULI (GO)

DOMENICA 27 GENNAIO 2019

“5 MARATONINA DEL COLLIO” a

“MARCIA LUDICO – MOTORIA KM 4-10”

“AIUTACI A CAMMINARE – AIUTACI A VIVERE” - ASSOCIAZIONE “CONQUISTANDO ESCALONES” a favore della ricerca per la cura della distrofia muscolare

REGOLAMENTO - PROGRAMMA RITROVO: Parco delle feste – via degli Alpini – Capriva del Friuli DOMENICA 27 gennaio: - ore 08.00 – 09.30 ritiro pettorali, ultime iscrizioni, iscrizioni marcia; - ore 10.00 partenza Maratonina; - ore 10.05 partenza Marcia; - ore 12.00 pasta party; a seguire premiazioni; - chiusura manifestazione ore 14.00

Gara riservata ad atleti/e tesserati C.S.I. – F.I.D.A.L. e altri E.P.S. riconosciuti dal C.O.N.I. in regola per l’anno 2019. I non tesserati potranno partecipare compilando, al momento del ritiro pettorale, il cartellino per tesseramento giornaliero “Free-Sport” e inviando copia di certificato medico valido per attività agonistica di “Atletica Leggera”

ISCRIZIONI MARATONINA: dovranno pervenire, con attestazione di avvenuto pagamento: online (fino alle ore 22.00 del 21 gennaio 2019); oppure via mail fino alle ore 24.00 del 25 gennaio a info@marciatorigorizia.it; in contanti presso i punti predisposti dall’organizzazione e/o presso la sede del Gruppo Marciatori Gorizia in via Cipriani 69. ISCRIZIONI ONLINE: www.marciatorigorizia.it fino alle ore 24.00 del 21 gennaio 2019 ISCRIZIONI CUMULATIVE DI SOCIETÀ: Dovranno pervenire “solo” tramite apposito modulo scaricabile dal sito www.marciatorigorizia.it e i pettorali dovranno essere ritirati da un unico rappresentante!!! SCONTI PER SOCIETÀ: Ogni dieci iscrizioni l’undicesima è GRATIS!! QUOTE ISCRIZIONE: entro il 15 gennaio 2019 € 20,00 (venti/00); dal 16 al 27 gennaio 2019 € 25,00 (Euro venticinque/00). Modalità pagamento: Bonifico banca: CRA FVG; IBAN: IT32 I086 2212 4010 0000 0835 213. Cod. BIC CCRTIT2T96A Oppure: BANCA DI CIVIDALE: IBAN: IT42N0548412400CC0461100149 È possibile pagamento in contanti presso punti predisposti dall’organizzazione e, fino al 22 gennaio, al negozio DANA SPORT ad Aiello del Friuli (quota agevolata a € 20,00)

NON SI ACCETTANO ISCRIZIONI SENZA L’AVVENUTO PAGAMENTO!!!!

ISCRIZIONI MARCIA: Sul luogo di partenza. Quota: €. 3,00 con pasta!! PERCORSO: asfalto, pianeggiante, qualche tratto leggermente ondulato, attraverso il “Parco Naturalistico del PREVAL” e “ Collio Goriziano” di Capriva del Friuli, San Floriano del Collio, Gorizia, Mossa, San Lorenzo Isontino. TEMPO MASSIMO: 2 ore e 40’, dopo non sarà garantito il servizio di sicurezza per gli atleti. CRONOMETRAGGIO: con microchip, a cura di Timing Data Service. PREMIAZIONI: CLASSIFICA GENERALE: Primi 5 maschili e prime 3 femminili. CATEGORIE: MASCHILI: Primi 3: SM – SM35 – SM40 – SM45 – SM50 – SM55 – SM60 – SM65 - Primo SM70 FEMMINILI: Prime 3 SF – SF 35 – SF40 – SF45 – SF50 - SF55 Prima SF60 – SF65 – SF70 ATTENZIONE: I PREMI NON SONO CUMULABILI!!! SERVIZI: Ristori, spogliatoi, docce, servizio scopa.

ISCRIZIONI, FOTO E CLASSIFICHE VISIBILI SU: www.marciatorigorizia.it La manifestazione è assicurata secondo le norme in vigore; Assistenza sanitaria a cura della Associazione Volontari “LA SALUTE” di Lucinico (GO)

INFORMAZIONI: 0481 530760; 340 9805741; 329 3538431 INFORMAZIONI SLOVENO: 347/5823305 http//www.marciatorigorizia.it


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA BASKET

DELSER IN GRANDE SPOLVERO CONTRO CREMA E’ servito un tempo supplementare e una partita giocata al dettaglio per poter festeggiare, ma dopo quarantacinque minuti di battaglia capitan Vicenzotti e compagne, hanno calato il poker ■ Non poteva iniziare in un modo migliore il 2019 della Delser Udineche alla prima gara del nuovo anno, tra le mura amiche del palasport Carnera, ha piegato una delle big del girone Nord, la Parking Graf Crema, per 65-59. Un match molto sofferto e giocato sul punto a punto dall’inizio alla fine. Infatti fin dalla palla a due le due formazioni si sono equivalse: nel primo quarto la Delser ha tentato subito di mettere il piede sull’acceleratore e incrementare il vantaggio (vedi il parziale di 7-0 che ha portato al 12-7), ma Crema ha sempre approfittato delle sviste delle padrone di casa per non perdere troppo terreno; i due quarti centrali, invece, sono stati caratterizzati da continui sorpassi e contro sorpassi tant’è che al principio dell’ultima frazione le ospiti erano avanti di una sola lunghezza (41-42). Udine ha poi avuto la possibilità di chiudere la contesa già

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al termine dei tempi regolamentari, ma il 0/2 dalla lunetta di Romano ha concesso all’ex Blazevic di segnare il canestro della parità per l’overtime (5757). Si è deciso tutto nel tem-

OTTIMA LA PROVA DI LJUBENOVIC CHE HA DATO IL BREAK DECISIVO po supplementare: Udine è rimasta concentrata, facendo valere il fattore campo, concedendo solo due punti alle proprie avversarie e volando al definitivo +6 finale. Dunque, una prova maiuscola per la Delser di coach Francesco Iurlaro che può ritenersi soddisfatto perché le sue ragazze fin dall’inizio del match hanno approcciato alla gara con grande determinazione, concedendo poco e nulla alle avversarie: la chiave del successo udinese è stata proprio una difesa attenta, corale e

(Foto Annichini)

praticamente impenetrabile che ha mandato fuori giri uno degli attacchi più prolifici del girone. Da segnalare, per quanto riguarda la fase offensiva, le prestazioni di Ana Ljubenovic, top scorer con 19 punti (11/11 ai tiri liberi), e di Carlotta Rainis (18 punti, 6/6 a cronometro

fermo) che con carattere ed esperienza dalla cabina di regia ha guidato la squadra fino alla fine. Menzione, poi, per la prova di grande sostanza della giovanissima Erika Bric (4 punti) che è stata determinante nel limitare alcune delle giocatrici più pericolose di Crema.

JUDO

AVVIATO IL CORSO PER ATLETI DISABILI ■ Nasce allo Sport Team Judo Udine Libertas il 1° Corso Judo Im…Possibile. È infatti da alcune settimane che il sodalizio sta portando avanti delle lezioni con sette “samurai” con disabilità intellettive. Il corso, in programma ogni martedì dalle ore 17.30 alle 18.00 presso la palestra EX Gamud al Palamostre in via Ampezzo 4, si avvale di insegnanti e tecnici federali di altissimo livello. Si tratta del maestro Luigi Girardi VI dan, Liberio

Savorgnan III dan e Domenico Mastrovita II dan, in collaborazione con le associazioni di volontariato “Oltre lo Sport” della presidentessa Elda Del Do e “CJase Nestre” di Nimis. Il progetto è in perfetta armonia con il corso-pilota per atleti disabili visivi che l’associazione udinese organizza dal 2012. L’associazione può vantare così di aver portato a conseguire l’ambita cintura nera a ben 5 atleti non vedenti.

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QUATTRO MEDAGLIE PER TARCENTO A LATINA Il sodalizio collinare grande protagonista ai Campionati Italiani Master disputatisi in Ciociaria. Grazie ai tre argenti conquistati da Casco, Shaurli e Lenzini è arrivato anche il bronzo di squadra ■ Sono quattro le medaglie vinte dal Judo Kuroki Tarcento nei Campionati Italiani Master di Latina. Tre gli argenti: quello del Presidente Giuliano Casco (Kg. +90 negli M4-M5) maturato con tre squillanti vittorie, quello di Enrico Shaurli (Kg.+90 negli M6 – M7) e quello di Valentina Lenzini nei Kg.+63 del F2/F3. I tre piazzamenti sul podio nazionale, uniti all’ottimo settimo posto di Maurizio Bertoni(Kg. 66 – M4-M5) e al nono posto del sempre coraggioso Alberto Bertossi (Kg. 73 negli M2 – M3) hanno coronato una trasferta veramente speciale dei tarcentini portandoli sul terzo gradino del podio a squadre, ad un solo punto dalle prime due formazioni. Privi per infortuni o impegni di Astrit Resuli, Johnny Volpe, Stefano Stefanel e Marika sato, che pure si erano qualificati) i portacolori del Judo Kuroki, seguiti da Sebastiano Billardello hanno portato a casa un altro grande successo

vani atleti del Judo Kuroki hanno ottenuto quattro medaglie d’oro con Chiara Pezzetta, Asia Bruni, Chiara Coradazzi, Davide Guerra, cinque d’argento con Yassel de la Paz, Marco Barassi, Mattia Bruni, Mattia Gino Codutti, Emma Adami, due di bronzo con Arianna Adami, Martina Noacco, un quarto posto con Martina Adami. Ha detto coach Stefanel: “Un grande risultato a Latina e una gioia doppia per la medaglia del Presidente Casco. Bene come sempre i giovanissimi nel Circuito Propaganda. Unico rammarico per i judoka tarcentini l’incredibile annullamento del Trofeo Città di Trieste con un comunicato via email il venerdì mattina a meno di quarantotto ore dalla gara. Se lo avessero detto un po’ prima potevamo mandare i ragazzi in Slovenia, dove c’era una gara. Così invece sono stati a casa. Una vera mancanza di rispetto per chi fa sport”.

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STEFANEL: “RESTA IL RAMMARICO PER L’ANNULLAMENTO DEL CITTÀ DI TRIESTE” l’anno dopo il titolo europeo e la modaglia d’argento mondiale di Fabiana Fusillo, che non ha partecipato alle qualificazioni per ac-

cedere alla finale per motivi fisici. Una soddisfazione di tutto il team tarcentino e una grande sferzata per lavorare ancora e portare a Tarcento un titolo italiano master nel 2019. Bene anche i giovanissimi impegnati nel Randori di Natale valido per il Circuitoi Propaganda a Brugnera. Seguiti in gara da Manuela Tondolo e Stefano Stefanel i gio-

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JUDO

CINQUE FRIULANI TRA GLI ARBIRTRI DI 1^ CATEGORIA ■ C’era anche Fabio Maman, ex presidente del Judo Libertas Porcia fra i 5 friulani che hanno ottenuto la qualifica di arbitri nazionali di 1ª categoria. Dopo 4 di attesa, l’agognata qualifica è finalmente arrivata, con i complimenti di tutta l’associazione e della Polisportiva Villanova Libertas, in particolare il presidente Matteo Del Pioluogo, il tecnico Luca Verardo e il responsabile tecnici Edoardo Muzzin. L’esame prevedeva una parte teorica, con un quiz a risposta multipla, ed una pratica, in cui viene valutato l’arbitraggio vero e proprio. La comunicazione è arrivata circa a

metà anno, lasciando ai candidati solo una manciata di mesi per prepararsi. Adesso le ambizioni del giovane pordenonese, secondo in provincia, insieme alla collega Laura Georgescu di Spilimbergo, che ha superato gli esami con lui, non sono ancora rivolti all’ambito internazionale. È invece stuzzicato dall’idea di progredire nella pratica stessa del judo. In un prossimo futuro potrebbe anche tentare di superare l’esame per il IV dan. Devono passare 4 anni dal conseguimento del III ottenuto nel 2016, ha perciò altri 2 anni per riflettere e organizzarsi a dovere.

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CHIUSO UN OTTIMO 2018 PER IL KIAI PORTOGRUARO Tra i risultati più importanti la medaglia di bronzo giunta a fine anno dal giovane Paco Di Luca, classificatosi terzo ai campionati Italiani esordienti di Ostia con un exploit davvero notevole ■ Si chiude il 44 ° anno della società Portogruarese, un anno intenso e pieno di attività e di risultati di prestigio per il Judo Kiai Atena

LIBERTAS FVG AL SERVIZIO DELLE SOCIETÀ SPORTIVE TRA I PREAGONISTI

SPICCA TOLLARDO ELIANA CHE HA VINTO TUTTE LE GARE DELLA STAGIONE di Portogruaro. Tra i risultati più importanti la medaglia di bronzo giunta a fine anno dal giovane Di Luca Paco classificatosi terzo ai campionati Italiani esordienti di Ostia un exploit notevole per questo giovane che quest'anno non ha mai mancato di vincere una medaglia, con un palmares annuale di 12 medaglie vinte (4 ori 6 argenti e 2 bronzo). Oltre a Di Luca atleta di punta della società, c'è un gruppo di esordienti che

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formano la squadra degli agonisti che sta mietendo vari successi a livello regionale ed interregionale come Giacomini Gabriel con 7 medaglie (6 ori e 1 bronzo) e Colavitti Maria 7 medaglie (5 ori 2 argenti 1 bronzo) atleti tra i primi 5 atleti esordienti del Veneto entrambi convocati con la rappresentati-

va regionale al CAMPUS estivo di Casteltesino. Oltre a questi atleti ancora podi da Milanese Aurora con 8 medaglie (2 oro 4 argenti e 2 bronzi), De Michieli Giordano con 4 medaglie, Zanco Franco Mirko con 3 medaglie, Callegari Alberto con 2 medaglie e Curci Ludovico e Fancel Francesco con una me-

daglia. La società con un numero impressionante di atleti ben 62 tra preagonisti e agonisti ha vinto il titolo per società ai campionati nazionali e la supercoppa Libertas a Pordenone. Continua il percorso nella nazionale di Kata degli azzurri Andrea Rizzetto e Drigo Tommaso nel difficile confronto con gli atleti più blasonati nella specialità del Kime No Kata 5° posto ai recenti campionati italiani di Kata e 4° posto assoluto nella classifica generale del Gran prix Italia e 10° ai campionati Europei di Koper. Tra i preagonisti spicca Tollardo Eliana che ha vinto tutte le gare della stagione, ben 10 giungendo al primo posto e aggiudicandosi il titolo di campionessa nazionale Libertas; ottima stagione anche per Piccolo Alexander. Entrambi passeranno nella categoria esordienti nel 2019. Tra i principali dati salienti vanno ricordate le 28 gare effettuate e le 62 medaglie vinte di cui 20 di oro, 21 d’argento e 22 di bronzo.

ATLETICA

GRANDE FESTA IN CASA GRIONS REMANZACCO ■ Al termine di un anno che ha dato molte soddisfazioni a tecnici, dirigenti e atleti, la Libertas Grions – Remanzacco ha incontrato il team al Centro Caenazzo di Grions per salutare con un brindisi il 2018. A portare i saluti agli ospiti è stato il presidente della locale Libertas, Cristian Cantarutti. Tra tutti i riconoscimenti uno in particolare è stato riservato ai che hanno onorato la società con le loro gesta sportive e il loro impeccabile comportamento sui campi di gara e fuori. Simone Coren, Alice Beltramini, Veronica De Ec-

cher, Nicola Lotti e Matteo Serafini. Un grato ringraziamento anche ai tecnici Sergio Ierep, Tommaso Pascolini, Sandra Candelotto e Ilenia Geronazzo che saranno affiancati, visto il numero crescente di adesioni, da Filippo Marzin e Riccarda Sarri. Presenti all’incontro, tra gli altri, il sindaco di Povoletto, Andrea Romito, il presidente onorario e socio fondatore della società, Angelo Compagnon, il vicepresidente vicario della Fidal, Luca Snaidero, Monsignor Sergio Di Giusto, parroco della frazione e Graziano Tilatti, presidente di Confartigianato.

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POSITIVO CRITERIUM GIOVANISSIMI PER SAN VITO I ragazzi dell’orgoglioso presidente Giancarlo Genova riescono a portare a casa ben 7 medaglie d’oro, 4 d’argento e 2 di bronzo alla rassegna svoltasi a dicembre al palazzetto di Pordenone ■ Ha raccolto grandi soddisfazioni il Judo Club San Vito Libertas alla 6° ed ultima tappa del Criterium Giovanissimi 2018, che si è svolta presso il palazzetto dello sport di Pordenone. I ragazzi dell’orgoglioso presidente Giancarlo Genova riescono a portare a casa ben 7 medaglie d’oro, 4 d’argento e 2 di bronzo. Partendo dai più piccolini, di classe 2011, salgono sul primo gradino del podio Mario Valzano, Andrea Cuka e Giulio Ferro. Andrea Culos ottiene invece la medaglia di bronzo. L’unica rappresentante per il 2010 è Benedetta Borsari, che finisce in piazza d’onore. Primo e secondo posto rispettiva-

mente per Rokaia Outbaazit e Giada Confezione, nate a loro volta nel 2009. La corposa annata 2008 ha visto sui tatami Aldo Mucignato e Isabel Da Ros, entrambi titolari della medaglia d’oro; Giada Gregoris e Andrea De Nicolò, di quella d’argento; e Diego Chiarotto di bronzo. Si conferma una grande promessa infine Agnese Borsari, che l’anno prossimo entrerà a far parte ufficialmente degli agonisti. Non solo guadagna il gradino più alto del podio, ma conferma anche quest’anno la sua presenza nella TOP 10 del Criterium. Un grande regalo sotto l’albero del presidente Genova, che è già in fermento per la prossima stagione sportiva. È stato confermato l’accordo con

Fogolin, per ripetere l’esperienza positiva dell’anno scorso con il Corso di Autodifesa riservato alle donne sanvitesi. L’inizio previsto

LIBERTAS FVG AL SERVIZIO DELLE SOCIETÀ SPORTIVE IL CORSO DI AUTODIFESA PER DONNE PARTIRÀ DOPO LA METÀ DI GENNAIO

Agnese Borsari l’assessore allo sport Carlo Candido e il vicesindaco del Comune di San Vito al Tagliamento Federica

per il corso, che come la scorsa edizione sarà gratuito e a numero chiuso, è previsto dopo la metà di gennaio 2019. E siccome squadra che vince non si cambia, sarà sempre il maestro Andrea Vignola a tenere le lezioni del metodo MGA.

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SCHERMA

MARCO PELLIS FA GRANDE IL CS PORDENONE ■ Lascia il segno il fioretto del Club Scherma Pordenone Libertas, che porta a casa una medaglia internazionale ed un’ottima prova nazionale. A Lubiana si è svolto il Trofeo 37° Cvetkov Memorial. Nella categoria Cadetti Fioretto, Marco Pellis si trova così ad affrontare atleti da Croazia, Austria, Italia e Slovenia. Dopo un girone completato con sole vittorie, mostra un’ottima scherma anche nelle dirette e approda in semifinale. Probabilmente tradito dalla pressione della gara, manca un po’ di pazienza nel costruire l’assalto. Mette comunque al sicuro un’ottima medaglia di bronzo. Contemporaneamente a Treviso si è svolta la 2a prova Gran Prix Kinder +Sport – Under 14. Nella categoria Allievi si è distinto il tredicenne

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Alberto Burigana. Chiude molto bene la fase a gironi, dove riporta 5 vittorie e una sola sconfitta. Prosegue e vince con concentrazione e determinazione anche le dirette fino all’incontro per entrare nei primi 16. Termina con un buon 21° posto in questa prova nazionale. Si chiude con questi due buoni risultati il 2018 per il club naoniano, un anno che ha riservato buoni risultati agonistici, sia nella spada che nel fioretto, ma soprattutto che le è valso il riconoscimento “Team of the year” da parte del Panathlon Pordenone per l’attenzione verso la crescita armonica dei ragazzi e la promozione dei valori etici nello sport. E ora nella sala scherma di Via Molinari (ex fiera vecchia) si pensa già ad un migliore 2019.

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AGENDA

Weekend EVENTI

12-13 GENNAIO

WEEKEND SULLA NEVE Sabato 12 gennaio 2019

Sabato 19 gennaio 2019

TROFEO “KITO CHAIN ITALIA”

P1 PI_PUL GS Baby F. 2010 Baby M. 2010 Baby F. 2009 Baby M. 2009 Cuccioli F. Cuccioli M. Sabato 12 gennaio 2019

Domenica 13 gennaio 2019

TROFEO “SORELLE RAMONDA”

TROFEO “ALPE 2000” Piancavallo. R3 G_MAS GSG - GS Master A - Master B - Master C Master D - Giov/Sen. F - Giov/Sen. M.. Organizzato da:Piancavallo Sci Club Alpe 2000 Domenica 13 gennaio 2019

Baby F. 2010 Baby M. 2010 Baby F. 2009 Baby M. 2009 Cuccioli F. Cuccioli M. Organizzato da: Sci CAI Monte Lussari XXX Ottobre

TROFEO “BLOSSOM SKI”

Piancavallo. Gara di sci alpino ragazzi allievi circuito regionale FVG. Organizzato da: Sci Club Alpe 2000.

SNOW RUGBY

10° KRONO CANIN

Sella Nevea. Manifestazione promozionale sportiva di scialpinismo e ciaspe. Il tragitto avrà una lunghezza di circa 3 km e un dislivello positivo di 800 metri. Organizzato da: e20sportrun.it

BOCCE Domenica 20 gennaio 2019

Da Sabato 12 Gennaio 2019 a Domenica 13 Gennaio 2019

7A ED. TORNEO DI SNOW RUGBY

Tarvisio. Lo snow rugby, una variante del beach rugby, giocata a dieci gradi sotto zero, con i tacchetti, è una disciplina assai diffusa in Argentina, Nuova Zelanda e in Norvegia. Tarvisio si candida così a diventare capitale italiana del rugby sulla neve. Dal 12 al 13 gennaio, infatti, la cittadina della Valcanale ospiterà la 7a Ed. “Snow Rugby Tournament”, torneo che vedrà affrontarsi otto formazioni maschili. Organizzato da: Snowrugby Tarvisio.

CALCETTO Sabato 19 e domenica 20 gennaio 2019

TORNEO DELLA BEFANA 40 | 9 01 2019 | TremilaSport+

Tarvisio. Torneo di calcetto. Organizzato da: Associazione sportiva Atletico Bancone

CAMPIONATO 1° CATEGORIA FVG 1 giornata - Girone A Brugnera - Virco Rivignano - Maxim Adegliacchese - Sacilese 1 giornata - Girone B Alpino Manzanese - Gradese Romans - Forum Julii Riposa: Villaraspa


AGENDA

Weekend EVENTI

19-20 GENNAIO

WEEKEND SULLA NEVE Sabato 19 Gennaio 2019

FIS WORLD SNOW DAY EVOLUTION Tarvisio. Giornata mondiale sulla neve: “World Snow Day”. Evento gratuito che mette al centro la neve, i bambini, la famiglia e chiunque voglia avvicinarsi all’universo dello sci in totale sicurezza e in un clima sereno e piacevole. Organizzato da: FIS - Scuola Italiana Sci & Snowboard Evolution3Lands Tarvisio.

Sabato 19 gennaio 2019

TROFEO “HOTEL POSTA” Forni di Sopra. R3 G_MAS GSG - GS Master A Master B - Master C Master D - Giov/Sen. F Giov/Sen. M. OrganizzatoS.S. Fornese Sabato 19 gennaio 2019

TROFEO “LA SUITA”

Forni di Sopra. R3 G_MAS GSG GS Master A Master B Master C Master D Giov/Sen. F Giov/Sen. M. Organizzato da: S.S. Fornese

LE MARCE DI GENNAIO

Versutta di Casarsa della Delizia (PN). Versutta di San Giovanni di Casarsa (PN) Partenza dalle ore 9.00 Percorsi: Km. 6-12 Organizzata da: 'La Beorcja' Ass. Culturale Ricreativa - San Giovanni di Casarsa (PN) Domenica 13 gennaio 2019

PASSEGGIATA DEL 3° MILLENNIO Cervignano del Friuli (UD) Ritrovo alle ore 8.30 Partenza dalle ore 9.00 Percorsi: Km. 7-14. Organizzata da: G.P. Ass. Naz. Polizia di Stato sez. Cervignano del Friuli.

organizzano il

25° CROSS DEL CASTELLO « VILLALTA di FAGAGNA » 15° memorial Roberto Girardi

domenica 13 gennaio 2019 2ª prova

programma: ore 8.30 ore 9.30 a seguire ore 12.30 ore 13.15

Ritrovo giurie e concorrenti in via del Castello di Villalta Inizio gare con le categorie cuccioli ed esordienti Partenza di tutte le altre categorie Pranzo presso il Ricreatorio “Don Bosco” Premiazioni

COMMISSIONE ATLETICA LEGGERA GIUDICI DI GARA - CRONOMETRISTI CSI Vige il regolamento per l’attività di Corsa Campestre emesso dal CSI Udine in data 14.11.2017 www.aquilefriulane.it

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con il patrocioni di UTI Collinare - Comune di Fagagna Comune di Colloredo di Monte Albano - Comune di Martignacco - Comune di Reana del Rojale

2^ PROVA DEL GRAND PRIX CSI UDINE DI CORSA CAMPESTRE Villalta di Fagagna. Organizzata da: Aquile Friulane Fagagna.

2016 ©Renzo Schiratti

MARCIA DI VERSUTTA

Domenica 13 gennaio

GRAND PRIX CORSA CAMPESTRE CSI UDINE

Domenica 13 gennaio 2019

Domenica 20 gennaio 2019

MARCIA DELLA SOLIDARIETA'

Ruda (UD). Il percorso si snoda lungo strade sterrate, sentieri e lungo argini fluviali. Partenza dalle ore 9.00 alle 10.00. Percorsi: Km. 7-13 Organizzata da: Marciatori Rudesi. Unione Sportiva ACLI TremilaSport+ | 9 01 2019 | 41


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