n. 02 TremilaSport 23-01-2019

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TUTTO

LO

SPORT

DEL

FRIULI

VENEZIA

GIULIA

A

360

magazine

GRADI

2|19

23|01|2019

w w w. t re m i l a s p o r t . c o m

SERIE C

PORDENONE, CORSA INARRESTABILE

PERSONAGGI

LISA E SARA, LE REGINETTE pag 32-33

pag 8

VOLLEY Fabio Quagliarella, bomber della Sampdoria dai trascorsi bianconeri.

COPPA, TRIESTE SOGNA L’EN PLEIN pag 29

IL PASSATO CHE FA

PAURA

L'UDINESE NELLE PROSSIME DUE PARTITE SI TROVERÀ DI FRONTE DUE EX TERRIBILI: QUAGLIARELLA E MURIEL cibischino a pag 6

TremilaSport+ | 23 01 2019 | 1


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Libertas è l’Ente di Promozione Sportiva con il maggior numero di vantaggi per le società affiliate, senza nessun vincolo. Crediamo che lo Sport migliori la qualità della vita. Per questo costruiamo servizi e facilitazioni che sostengano tutte le associazioni che condividono con noi valori e obiettivi. Entra nel mondo Libertas per garantirti servizi e benefici reali, tra cui: - formazione di alta qualità; - assicurazione con ampia copertura per società e tesserati; - consulenza legale e fiscale gratuite; - agevolazioni con strutture mediche e negozi sportivi convenzionati.

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oppure ai Presidenti dei 4 Centri Provinciali:

GORIZIA: Maurizio Degano email: info@kyushoitalia.it

TRIESTE: Livio Lupetin Email: l.lupetin@hotmail.com

PORDENONE: Ivo Neri email: ivoneri@hotmail.com

UDINE: Venanzio Ortis Email: libertas.udine@gmail.com


6

SOMMARIO

2|19

23|01|2019

8 6-7

CALCIO

8

21

LE BELLE DI TREMILASPORT La campionessa di judo GIada Medves fuori dal tatami si diverte a posare in versione sexy.

32-33

LE REGINETTE Sara Casasola (nella foto) nel ciclocross e Lisa Vittozzi nel biathlon stanno vivendo il loro magic moment sportivo a suon di titoli e medaglie.

UDINESE SERIE C: PORDENONE, CORSA INARRESTABILE AL VERTICE

10

DILETTANTI: PRO GORIZIA, UN PANETTONE MOLTO INDIGESTO

13

GIOVANILI: SAN LUIGI IN FINALE AL “CATTARUZZI”

14

CALCIO A 5

26-27

BASKET

28-31

VOLLEY

32-37

SPORT VARI

RUBRICHE 20 CULTURA 21-24 LE BELLE DI TREMILASPORT 38-41

MONDO LIBERTAS

42-43 APPUNTAMENTI WEEKEND

TremilaSport+ | 23 01 2019 | 3



EDITORIALE

TUTTO

LO

SPORT

DEL

FRIULI

VENEZIA

GIULIA

A

360

GRADI

magazine

2|19

23|01|2019

w w w. t r e m i l a s p o r t . c o m

SERIE C

PORDENONE, CORSA INARRESTABILE

PERSONAGGI

LISA E SARA, LE REGINETTE pag 32-33

pag 8

VOLLEY Fabio Quagliarella, bomber della Sampdoria dai trascorsi bianconeri.

COPPA, TRIESTE SOGNA L’EN PLEIN pag 29

IL PASSATO CHE FA

PAURA

L'UDINESE NELLE PROSSIME DUE PARTITE SI TROVERÀ DI FRONTE DUE EX TERRIBILI: QUAGLIARELLA E MURIEL cibischino a pag 6

TremilaSport+ | 23 01 2019 | 1

.... ....

Per il basketDEI regionale IL MOMENTO TIMORI entusiasmi BIANCONERIrinati

T È

empo di vacanze ma non per tutti, primis per il calcio professionistico, il timore del momento, quello deiintifosi bianconeri evidenziato nel sergiàvizio in preparazione in vista di unanei nuova stagione che inizierà il prosdel nostro Ido Cibischino: prossimi due turni di campionato simo lasciandosi alle spalle la delusione europeadi della nazionale. conmese Sampdoria e Fiorentina l’Udinese si ritroverà fronte due ex, L’Udinese, il suo nuovo Iachini, ha effettuato le suecon prime bombercon in attuale gran allenatore spolvero, come Quagliarella e Muriel, reuscite conlativi risultati, seppure estivi,individuabili. che non entusiasmano d’altra parte della non pericoli facilmente E consideratae la precarietà promette efuochi d’artificio un organico sulla falsariga di quello dei dueNicola, preclassifica le limitate potenzialità della formazione allenata da Davide cedenti risicati campionati e privo fra l’altro ormai della classe di Di Natale. non c’è da stare allegri, perché ulteriori sconfitte farebbero precipitare l’amIdo Cibischino comunquepiù individuato nel motiv giovane cecosi Jankto la biente tutto nelha pessimismo nero. Un leit cheesterno comunque perpetua possibile sorpresa di stagione, vedremo se la sua profezia si avvererà. E per da qualche anno a questa parte, a causa dell’allestimento con minimo mezzo il basket tempo diche entusiasmi rinati, con Trieste al suo endella rosaregionale da parteèdiinvece una dirigenza punta evidentemente al Watford, con nesimo campionato di A2 affrontato sulla base dei giovani del proprio vivaio l’Udinese ridotta al ruolo di ruota di scorta. e l’Apu, fresca di promozione, a presentare le proprie prime mosse a livello di Presente che invece sorride in altri sport che vedono impegnati atlete e atleti campagna abbonamenti e di mercato. Ritorna dunque il derby friul-giuliano a friulani, su tutti la coppia Sara Casasola – Lisa Vittozzi, cui dedichiamo una conferire sale ad un movimento negli ultimi anni in Friuli un po’ assopito dall’aspagina doppia celebrativa dei loro trionfi: la piccola atleta di Majano dal sorriso senza di una formazione di vertice dopo la chiusura dei battenti da parte della facile vincitrice del Giro d’Italia di ciclocross e poi del titolo tricolore e la sapSnaidero e il direttore sportivo del club triestino, Mario Ghiacci, non vede l’ora, padina mai così in alto in gare di livello internazionale, con l’oro nel biathlon in come afferma nella nostra intervista, di effettuare la sua rimpatriata a Udine. Coppa del Mondo. Ma rimane il nodo relativo ad un palasport Carnera da anni in preda a problePer non parlare del giovane udinese Mattia Ferrarin, chiamato in azmatiche burocratiche e la cuirugbista pratica si prova ora in fretta e furia a chiudere in zurro sulla scia di un illustre come Zanni di un altro 10” vista di un campionato di A2 predecessore le cui battute iniziali (e ci sieaugura solo“numero quelle), per come Rizzi. E che direadiCividale. “Maciste” Braidotti, del Kurokipoi Tarcento, chiamal’Apu, avranno luogo Come sempre“figlio” ci dedichiamo ai personaggi e to alla di guida tecnica della nazionale di judo diElisa Malta? Il Friuli, in la sostanza, negli quello spicco stavolta è la bella pallavolista Manzano, che nostra Biansport erroneamente chiamatiin“minori” non stupire e d’altra camaria Gonano ha scovato Birmania nelfinisce corsomai del di suo giro del mondo:parte una in quelli considerati “maggiori”, come friulana, il calcio poi di serie A, non certo lunga pausa di riflessione, dice l’atleta deciderà il dapotrebbe farsi dal punto essere vista l’inflazione di stranieri. di vistacosì, sportivo, vagliando perdurante le offerte che le perverranno. Chi non vorrebbe Calcio femminiledialElisa, quale diamo questa volta passerella ricordando il passeguireall’esempio staccando la spina perlaqualche mese per ricaricarsi? sato, con spunti polemici sulesperienza, presente, nell’intervista a Elena Schiavo, friulana Immedesimiamoci nella sua lasciando spazio all’immaginazione. doc di Passons, che negli anni ’60 fu la bomber principe della nazionale dopo i Il Direttore suoi altrettanto importanti inizi nell’atletica leggera. IEdi personaggi Fabris cui dare voce, in sostanza, nel nostro magazine non mancano mai ed è sempre un bell’ascoltarli e dare loro lo spazio che meritano.

Il Direttore Edi Fabris

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DIRETTORE RESPONSABILE RESPONSABILE DIRETTORE Edi Fabris Fabris Edi VICEDIRETTORE VICEDIRETTORE Massimo Muzzin Muzzin Massimo EDITORE EDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI EDIZIONI srl srl MEDIATREMILA Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. direzione@mediatremila.com direzione@mediatremila.com REDAZIONE REDAZIONE Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. redazione@tremilasport.com redazione@tremilasport.com

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13|19 16 2| Questo numero è stato chiuso

Questo numero è stato chiuso in redazione redazione mercoledì mercoledì 23 20 gennaio luglio 2016. in 2019.

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Mondo Udinese

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TremilaSport+ 2016 || 5 5 TremilaSport+ || 20 23 07 01 2019


CALCIOUDINESE L'ANALISI

QUAGLIA E POI MURIEL IL PASSATO CHE FA PAURA di IDO CIBISCHINO

E

ra da tempo che non si vedeva un gol così: di forza, di potenza, di rabbia. E' la rete con cui Stefano Okaka, appena arrivato, ha dato il momentaneo pareggio all'Udinese prima che l'ennesima leggerezza in fatto di marcature preventive stendesse il tappeto rosso davanti a Gervinho, libero di involarsi in contropiede a chiudere il conto a favore del Parma. Così, allo start del girone di ritorno, è arrivata la sesta sconfitta interna della stagione sulle 11 partite disputate nella fatal arena. Le stampelle reggono malferme la classifica. Fino a quando? Nell'immediato ci aspettano squadre in salute, Samp e Fiorentina, e nomi (di ex) da far paura: il

Contro il Parma l'Udinese colleziona la sesta sconfitta interna (su 11 partite) della stagione. La classifica resta traballante, e davanti due partite con ex terribili

Okaka subito convincente ma potrebbe non bastare. E' a centrocampo che l'Udinese mostra vuoti paurosi, complici anche le assenze. Serve un rinforza di qualità

delle grandi scoperte bianconere. Confermando credito al pacchetto arretrato e alla dotazione degli esterni (dopo diverse partite a tavoletta e interpretazioni di valore uno come D'Alessandro va perdonato per l'errore costato il secondo gol), il buco nero sta nella centrale del sistema: in mezzo al campo l'Udinese ha meno qualità e idee di una media squadra di serie B. Per innalzare il tasso e fare posto alla seconda punta, Nicola ha arretrato De Paul da mezzala. Ci sta, la mossa ha funzionato in passato. Se Rodrigo vede Behrami che non spinge in avanti un pallone oltre i 4 metri, se non riesce a connettersi con il vagolante Fofana, se in più c'è la fresca paternità da onorare..., in

di nota. Resta da vedere se basterà. All'appello continua a mancare Lasagna, della cui buona volontà nessuno dubita eppure sull'orlo della sentenza definitiva: che si tratti soltanto di una buona riserva? Non ci stupiremmo, a meno di non cadere nell'autolesionismo, se da qui in avanti fosse Pussetto a trovare più spazio di Kevin. Forse stravedo per l'argentino, ma tanti segni indicano che siamo di fronte a un attaccante vero, di stampo moderno, agile, veloce, resistente e generoso, e dai piedi buoni. L'unico che in prospettiva può seguire la scia

questo contesto che fa il nostro De Paul? Si trasforma in fagocitatore: a me il pallone che ci penso io! E lo gestisce alla sua maniera, col dribbling, mai di prima, così i tempi di gioco vanno a farsi benedire, gli avversari si schierano e buonanotte. Ne è sortita un'Udinese lenta e prevedibile, tale da far rimpiangere la convincente versione anti-Cagliari nella quale De Paul mancava per squalifica. Vuol dire che non c'è bisogno di Rodrigo, che potrebbe scattare il via libera verso l'Inter che lo vorrebbe (ma dai...) per sostituire l'incostante Ivan Perisic? No, l'Udinese non può essere impove-

ogni pedina funzionale al disegno collettivo. L'Udinese no, l'Udinese è in perenne restauro su fondamenta tanto più fragili quando l'emergenza (mancavano pezzi importanti come Pussetto e Mandragora, più i lungodegenti Barak e Teo) corrode una qualità appena sufficiente per

o supponenza nei suoi atteggiamenti. Ha combattuto e segnato, esibendo padronanza di fondamentali, senso del ruolo e quella potenza che i soliti “ballerini” dovranno saper sfruttare. Il modo in cui si è buttato su quel pallone, in mezzo a tre avversari e travolgendo anche Lasagna, è degno

L'olandese Nuytinck e il danese Stryger Larsen sono anche in questo campionato fra i più positivi e continui della squadra.

sempiterno Quagliarella e Muriel che, appena rimesso piede nel Bel Paese, si riscopre fenomeno. Mastichi veleno, ma almeno te ne fai una ragione inchinandoti alla bilancia dei valori, se a prenderti il malloppo sono Juve, Napoli o Atalanta; sopporti meno se il colpo riesce a Lazio e Milan; t'incazzi quando non metti sotto il Frosinone (che Zapata domenica ha travolto da solo!) e una squadra come il Parma, che dovrebbe starti alla pari, viene qua a darti una lezione di virtuosa essenzialità. Una squadra costruita bene, con tutte le sue robine al posto giusto,

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restare nella categoria. O quando l'allenatore, il mister simpatia Davide Nicola, non vede che Behrami non ne ha più (e senza piede com'è non serve in fase propositiva) e ritarda all'inverosimile l'innesto di Balic che, con il pareggio da inseguire, magari poteva offrire bontà sua qualche lampo di imprevedibilità Si rattoppa, allora. Come avevamo anticipato nell'ultimo numero di Tremila, anche gli scarti del Watford possono fare comodo. In attesa di saggiare la consistenza di Zeegelaar, ci siamo goduti Okaka. E' arrivato col piglio giusto, non c'è traccia di superficialità


UDINESECALCIO CALMA RODRIGO Di fronte ad un'Udinese che non trova sbocchi, De Paul accentra tutto il gioco su di sè, finendo per innervosirsi e risultare impreciso.

SABATO A MARASSI PUÒ NASCERE LA COPPIA GIUSTA

Okaka-Pussetto, a voi

rita oltre nella base tecnica, soltanto che il talentuoso e generoso argentino va strizzato per distillarne solo il meglio. Ridurre il lavoro, però pretendendo che quello che deve svolgere sia fatto a regola d'arte. A fine partita, incrociando Pradè, gli ho buttato lì: “Allora direttore, lo prendete il centrocampista?”. Non ho detto “un” bensì

“il”, l'uomo cioè che faccia girare la squadra con un minimo di raziocinio. Pradè mi ha guardato dubbioso: “Vedremo” ha risposto. Certo pensava al Barak sparito dai radar, al Mandragora da aspettare con pazienza perchè diventi uomo-squadra, al Balic che poco ha aggiunto in questi anni bianconeri. Appunto: vedremo.

Che invidia, accidenti. Cronache e commenti sono pieni di ex bianconeri, i fenomeni della prima giornata di ritorno. Onori a Quagliarella: con la doppietta di Firenze, va a bersaglio per la decima giornata consecutiva e sabato prossimo - con l'Udinese a Marassi - facile che eguagli il record di Batistuta. Nella stessa partita si rivede in Italia quello che a Udine era soltanto il cugino di Cicciobello: Muriel fa due gol e le pagelle lo premiano con l'8. Ma il Luis colombiano fa sempre così, exploit iniziale per ingraziarsi la piazza e poi si defila (speriamo succeda dalla terza di ritorno con la Fiorentina al Friuli... ). Si sprecano aggettivi e paragoni per Duvan Zapata, il Nordahl nero dell'Atalanta che l'Udinese ha lasciato andare preferendo frazionare i 20 milioni del cartellino (tanto chiedeva il Napoli dopo il prestito biennale) in pacchetti ridotti, sufficienti a portare qui Vizeu, Teodorczyk e ratatuie varie. Con le 4 reti rifilate al Frosinone, Duvan è salito a quota 14, nell'olimpo dei marcatori. L'avevamo a Udine, e a lui sarebbe piaciuto restare! Noi siamo qui in apprensione per la spalla malconcia di Lasagna

e già si stanno confezionando le premesse per giustificarne il farfait a Genova. Il ragazzo di San Benedetto Po non va, non riesce a tradurre l'innegabile buona volontà in profitti sul campo. Da come la vedo io, è inutile insistere: va lasciato per un po' dietro le quinte e reinserito gradualmente per una nuova ripartenza, così da non far pesare le responsabilità su un'indole lontana dalla dimensione piratesca che deve possedere la punta da doppia cifra. Tutto lascia pensare, quindi, che la coppia d'attacco per le prossime partite sarà formata da Okaka e da Pussetto che tornerà dopo la squalifica. Quanto sono mancati, contro il Parma, il suo coraggio, la sua imprevedibilità. E tornerà Mandragora, resta da vedere se al posto di Behrami come centrale, oppure del confusionario Fofana da mezzala. O magari Nicola darà seguito all'esperimento di schierarlo come terzo di difesa a sinistra. Un'idea sfiziosa per ispessire la qualità del pacchetto arretrato, così da cominciare a costruire da dietro con un minimo di raziocinio. (Cibis)

di Biancamaria Gonano

JESSICA, GABRIELE E... IL PREDESTINATO MORGAN Lei, Jessica Del Pin, presidentessa dell’Udinese Club Corgnolo, quarant’anni di storia di tifo per un piccolo centro di poche centinaia di persone vicino a Porpetto. Lui, Gabriele Zorat, presidente dell’Udinese Club Campolongo al Torre, costituito il 1°giugno 1997 a Roma durante la storica trasferta che vide l’Udinese per la prima volta qualificarsi per le competizioni europee. Che anni! Due club di due paesi che distano circa una ventina di chilometri, un amore che li lega da molti anni e che rende così speciale la storia di una famiglia in cui, caso unico, coabitano due rappresentanti del tifo organizzato. Che si raccontano così: “E’

vero, l’Udinese ci ha fatto incontrare. Ci siamo messi insieme pochi giorni prima della spedizione friulana a Praga nel febbraio del 2000, ma eravamo su due pullman diversi. Come presidenti, ci veniamo incontro con le attività e capiamo quanto tempo serva per gestire un club - inizia la signora di casa -. C’è molto rammarico perché uno stadio modello non viene valorizzato da risultati non all’altezza". "Penso, dopo vent’anni di presidenza, di essere uno fra i più giovani presidenti e questo dovrebbe far riflettere. Ci sono pochi giovani disposti al sacrificio al servizio di un grande entusiasmo - continua Gabriele - .La passione c’è ed è tanta,

nonostante tutto. Andiamo allo stadio per il contorno delle amicizie e non per i risultati sportivi. Perché da noi si respira ancora un clima sano, soprattutto al terzo tempo. Da quando è nato Morgan, in circa un anno ha già partecipato a 13 o 14 partite. Io vado in curva con lui, Jessica va tradizionalmente nei distinti. Quindi entra in curva e poi, oltre la vetrata, lo passo alla mamma”. E’ un bambino che è nato tifoso perché lo era già nella pancia. Del resto, porta un nome che in parte è dovuto all’amicizia speciale con Morgan De Sanctis". Con due genitori così, non poteva che nascere già super tifoso bianconero.

TremilaSport+ | 23 01 2019 | 7


FOCUS

SERIE C

MAGNAGHI:

“ORMAI GIOCHIAMO A MEMORIA”

Ennesimo successo in campionato per la capolista Pordenone che sta facendo, contro ogni pronostico della vigilia, il vuoto dietro di sé. Ultima vittima la Virtus Verona affondata per 2-1

I

narrestabile la corsa del P o rd e n o n e i n ve t ta a l campionato di Serie C. Zitta, zitta, mattoncino su mattoncino la squadra di Attilio Tesser sta portando avanti un’impresa inimmaginabile solo fino a poche settimane fa. Ultima vittima dei neroverdi la Virtus Verona, sconfitta a domicilio per 2-1 con reti di Magnaghi e Berrettoni, entrato ancora una volta nella ripresa per risolvere la partita con uno dei suoi colpi. “Vittoria importante conquistata su un campo difficile – il commento di mister Tesser -. Devo fare i complimenti

ai miei ragazzi per come hanno interpretato la partita. Abbiamo avuto molte occasioni, è stato bravo anche il portiere avversario. È stato un peccato non riuscire ad andare sul doppio vantaggio. Berrettoni è entrato molto bene e si è rivelato decisivo. È il bello di questa squadra: un gruppo unito, che non molla mai e che può togliersi molte soddisfazioni. Adesso ci aspettano due gare consecutive in casa, ma cambia poco. Siamo consapevoli che si tratta di un campionato equilibrato, dobbiamo continuare con questa grinta e questa determinazione”.

A fargli eco è l’attaccante Simone Magnaghi: “Sono contento, è stato un gol importante. Questo è un campo difficile, abbiamo avuto l’atteggiamento giusto. Sono 3 punti fondamentali. Abbiamo avuto diverse occasioni per raddoppiare, peccato non averla chiusa prima. Con i miei compagni ormai ci troviamo a memoria, un segnale importante. Sto bene, i gol danno morale. Ora continuiamo così, dobbiamo avere sempre fame. Segno solo in trasferta? Voglio sbloccarmi anche in casa, ma è stato bello esultare con i nostri tifosi al seguito”. Con il Pordenone che continua a volare in campionato, negli ultimi giorni è tornata d’attualità la questione stadio, sulla quale, però, è lo stesso presidente Mauro Lovisa a chiarire: “La società ha sempre fatto il bene del territorio e dei suoi tifosi. La città di

Magnaghi: “Ora voglio sbloccarmi anche in casa”

L’esultanza al gol di Magnaghi

8 | 23 01 2019 | TremilaSport+

Pordenone merita, e lo sostengo da molto tempo, uno stadio dove poter giocare in ogni categoria. Ci stiamo adoperando per trovare una soluzione intelligente e di buon senso, la più funzionale a un problema reale, storico e sicuramente prioritario. In piena

Alessandro Vogliacco, nuovo rinforzo neroverde

collaborazione e dialogo con le istituzioni, Regione e Comune, in sinergia con gli investitori privati e nel massimo rispetto di tutte le altre realtà coinvolte, in primis il Fontanafredda. In questi giorni tutti hanno voluto dire la loro: da un lato rispondo bene, vuol dire che c’è interesse; dall’altro, però, penso sia il caso di spendere meno parole, di lasciar perdere i colori politici e passare ai fatti, evitando ogni forma di polemica. Così faremo noi: impegnati sul fronte stadio, focalizzati sui due primari obiettivi. La riuscita, come società, del progetto di crowdfunding Pordenone 2020 e, come società, squadra e staff, la difesa del primato in campionato e la conquista della promozione in serie B”. Capitolo calciomercato: dopo gli arrivi di Rover e Frabotta, il Pordenone ha trovato l’accordo con Alessandro Vogliacco, difensore classe ’98, che si trasferisce in neroverde dalla Juventus con la formula del prestito, sino a giugno 2019. Centrale di grande fisicità, nella prima parte della stagione 2018/2019 ha vestito la maglia del Padova, facendo il suo esordio tra i professionisti. Vogliacco è cresciuto nel Settore Giovanile della Juventus, indossando la fascia di capitano della Primavera e allenandosi con la Prima Squadra. Ma a muoversi sul mercato è anche la Triestina, che nelle ultime ore ha trovato l’accordo con Kristjan Matosevic, estremo difensore sloveno che arriva a titolo definitivo dal Mura e che ha sottoscritto con l’Unione un contratto fino al 30 giugno 2020.


Speciale

CAMPIONI D'INVERNO STAGIONE 2018/2019

U ERMES CANCIANI Presidente FIGC regionale

n nuovo anno solare si è aperto e, con esso, è ripresa anche l’attività calcistica che ha visto tornare in campo tutte le squadre impegnate nei nostri campionati. Un anno solare, il precedente, chiuso dalla sempre affascinante finale della coppa Italia di Eccellenza dove, nello splendido scenario di Fontanafredda, colorato da un migliaio di presenze sugli spalti, al San Luigi è riuscito lo storico bis di vittorie consecutive. Il tutto al termine di una finale in cui si sono erti a validi protagonisti anche l’Edmondo Brian e la quaterna arbitrale, ovvero le altre due squadre scese in campo. Un anno solare, il 2019, coinciso invece con l’inizio del girone di ritorno dei campionati, una tornata che, nelle varie categorie, ha visto ripartire davanti a tutti San Luigi, Pro Fagagna, Primorje, Nuova Sacilese, Sevegliano/Fauglis, Terenziana, Azzanese, Arteniese, Centro Sedia, Roianese, Zoppola, Malisana, Udine Keepfit e Terzo, cui vanno le mie congratulazioni. Vincere è, da sempre, sinonimo di appagamento per il lavoro svolto, lo stesso prestato da tutti i mei collaboratori che ci hanno permesso di ottenere la nostra vittoria equivalente all’apertura della nuova sede del Comitato Regionale a Palmanova. A tutte le componenti del calcio regionale vada il mio augurio per un girone di ritorno ricco di successi, nell’auspicio si possa sempre portare avanti quel senso di aggregazione, territorialità e coinvolgimento in grado di rispecchiare i valori educativi che lo sport sa offrire. Ermes Canciani Presidente Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia

LE SQUADRE CAMPIONE D'INVERNO ECCELLENZA

SAN LUIGI

PROMOZIONE A

PRO FAGAGNA

PROMOZIONE B

PRIMORJE

PRIMA CATEGORIA A

SACILESE

PRIMA CATEGORIA B

SEVEGLIANOFAUGLIS

PRIMA CATEGORIA C

TERENZIANA

SECONDA CATEGORIA A

AZZANESE

SECONDA CATEGORIA B

ARTENIESE

SECONDA CATEGORIA C

CENTROSEDIA

SECONDA CATEGORIA D

ROIANESE

TERZA CATEGORIA A

ZOPPOLA

TERZA CATEGORIA B

MALISANA E UDINE KEEPFIT

TERZA CATEGORIA C

TERZO


CAMPIONE D'INVERN

ASD SAN LUIGI CA 10 | 23 01 2019 | TremilaSport+


NO

STAGIONE 2018/2019

Eccellenza

ALCIO 1951 TremilaSport+ | 23 01 2019 | 11


CAMPIONE D'INVERN

12 | 23 01 2019 | TremilaSport+


NO

STAGIONE 2018/2019

promozione b

TremilaSport+ | 23 01 2019 | 13


CAMPIONE D'INVERN

14 | 23 01 2019 | TremilaSport+

In piedi da sinistra De Zorzi Danilo, Dal Bianco Alberto, Zam Tellan Mattia. Al centro fisioterapista da sinistra Poletto Ales Presidente Driussi Ivano, Segretario improta Raffaele, A Moras Stefano, Rihter Martin, Lorenzon Marco, Z


NO

STAGIONE 2018/2019

PRIMA CATEGORIA A

mbon Alessio, Zanier Andrea, Giust Matteo, Zanier Mattia, Momesso Federico, ssandro, Prep. Portieri Stefani Francesco, Presidente Onorario Lisetto Vincenzo, Allenatore Meneghin Ezio. Seduti da sinistra Furlan Davide, Visalli Daniele, Zambon Nicola, Santarossa Andrea, Da Ros Enrico, Garlant MarcoTremilaSport+ | 23 01 2019 | 15


CAMPIONE D'INVERN

RITMI VERTIGINOSI PER IL SEVEGLIANOFAUGLIS Girone d’andata vissuto a grandi ritmi da un SeveglianoFauglis che strappa con abbondante anticipo il titolo di campione d’inverno ad una agguerrita concorrenza, guidata dal Rivolto. Ben 36 i punti conquistati dalla capolista, frutto di undici vittorie, tre pareggi e una sola sconfitta, con ben 37 reti all’attivo a fronte di soli 9 gol subiti. Miglior attacco e miglior difesa del campionato, certificato dal roboante 6-0 con cui il SeveglianoFauglis ha steso la Serenissima Pradamano nell’ultima giornata d’andata: “La stagione fino ad ora si è sviluppata in linea di massima come si sperava, in quanto l’obiettivo è di provare a fare il salto di categoria. La rosa competitiva, unita al buon lavoro condiviso di staff, giocatori e società, ha permesso di chiudere il girone di andata in posizione di vertice – commenta il presidente Mauro Budai -. L’impegno e la passione avuti in questa prima parte devono essere la base per continuare in quanto fatto fino ad oggi, cercando di migliorare ancora al fine di poter mantenere la testa della classifica fino alla fine del 16 campionato”. | 23 01 2019 | TremilaSport+

SEVEGL

Da sinistra in pie Da sinistra in basso: Paravan


NO

STAGIONE 2018/2019

PRIMA CATEGORIA B

LIANO - FAUGLIS

edi: Tortolo, Ferrante, Bolzicco, Sant, Furios. no, Della Ricca, Gerometta, Degano, Michelin, Gasparin

TremilaSport+ | 23 01 2019 | 17


CALCIOFOTOGALLERY

PRIMA CATEGORIA B SERENISSIMA PRADAMANO RIVOLTO

FOTO VANNI SNIDERO

2-0

18 | 23 01 2019 | TremilaSport+


FOTOGALLERYCALCIO

TremilaSport+ | 23 01 2019 | 19


AI RAGGI X

ECCELLENZA & PROMOZIONE

PRO GORIZIA, UN PANETTONE MOLTO INDIGESTO Gli isontini sono tornati in campo dopo la pausa invernale conquistando solo un punto su sei. Il San Luigi ora è a +7. Pro Fagagna e Primorje continuano a guidare i due gironi di Promozione

S

an Luigi sempre più padrone del campionato di Eccellenza. La pausa invernale non ha influito minimamente sull’andamento dell’undici di Gigi Sandrin, lanciatissimo a una media punti vertiginosa verso il grande salto in Serie D. A chi invece il panettone pare proprio essere andato di traverso è la Pro Gorizia: se a dicembre gli isontini di Coceani sembravano poter essere gli unici a contendere il titolo alla corazzata giuliana, con l’avvento del nuovo anno per biancocelesti i sogni di gloria sembrano essersi sciolti come neve al sole. Dopo il ko nella prima di ritorno, arriva un pari che sa di sconfitta in casa contro la Gemonese. Ora sono sette i punti di svantaggio dalla capolista, il cammino è ancora parecchio lungo, ma certo per il San Luigi questo inizio di anno rappresenta una bella botta di entusiasmo e fiducia nei propri mezzi. Molto interessante, invece, continua ad essere la lotta salvez-

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za: il pareggio casalingo contro il Cordenons inguaia il Lignano, rimasto ultimo in classifica dopo il sorprendente successo del Kras sul Lumignacco. Una boccata di ossigeno arriva al Fontanafredda, dopo il 3-0 rifilato alla Juventina, che gli permette di agganciare il

Quattro sconfitte consecutive e il Flaibano cade in zona play-out Tricesimo, sconfitto dal FiumeBannia, e di mettere nel mirino il Flaibano, reduce dalla quarta sconfitta consecutiva, ed entrato ufficialmente nella zona rosa. In Promozione A, dopo il tonfo della scorsa settimana, torna

al successo la Pro Fagagna che batte a domicilio la Spal Cordovado e respinge l’offensiva dei PrataFalchi, anch’essi vincenti in trasferta sul Corva per 1-0. Resta alla finestra il Vajont che continua a macinare risultati e guida il terzetto di zona play-off composto anche da Codroipo e Casarsa, quest’ultimo vincente nel big match di giornata per 2-1 in trasferta proprio contro l’undici di Pittilino. In zona retrocessione, con l’Union Pasiano ormai rassegnata al doppio passo del gambero, sembra profilarsi una corsa play-out con Sanvitese, Gonars, Sesto Bagnarola e Spal Cordovado, con i blues che perdono un importante scontro diretto contro i reds di Paissan. In Promozione B, il Primorje continua a fare la voce grossa: il 3-0 al Costalunga certifica il suo primato in classifica, ma la Pro Cervignano non molla e, con il 2-0 al Mladost, riprende il cammino alle spalle della capolista. Brusco stop, invece, per Tolmezze e Virtus Corno, sconfitte rispettivamente da Trieste e Zaule, e non

è da meno il Sistiana, agganciato in classifica dal Chiarbola dopo il ko interno contro la Risanese. In coda, gran bagarre per evitare la zona play-out, con il solo San Giovanni al momento davvero inguaiato. Questo il best 11 del diciassettesimo turno di campionato in Eccellenza. Fabio Nardoni (Torviscosa), Goran Kerpan (Kras), Joan Antonio Bonilla (Manzanese), Antonio Candussio (Lignano), Alberto Persello (Gemonese), Riccardo Lisotto (Fontanafredda), Luca Battaglini (Pro Gorizia), Matias Colombo (Cordenons), Daniel Paciulli (FiumeBannia), Andrea Carlevaris (San Luigi), Gabriele Vuerich (Manzanese). Questo, invece, il best 11 del diciassettesimo turno di campionato in Promozione. Daniele Nicodemo (Sanvitese), Luca Paravan (Pro Romans), Matteo Chalvien (Zaule), Luca Dazzi (Vajont), Matteo Erodi (PrataFalchi), Daniele Stefanutti (Ol3), Nicolò Gerbini (Primorje), Ivan Alfenore (Casarsa), Dejan Sokanovic (Valnatisone), Simone Basso (Pravisdomini), Simone Domini (Pro Fagagna).


GIOVANILI

IL TORNEO

IL SAN LUIGI IN FINALE

AL CATTARUZZI I baby pedatores della formazione giuliana ottengono il pass per l’atto finale della ventiduesima edizione del Memorial Tiziano Cattaruzzi vincendo il proprio girone contro Cjarlins e Ts Academy

È

il San Luigi la prima squadra finalista della XXII^ edizione del Memorial Tiziano Cattaruzzi 2019. I biancoverdi di mister Piccinino superano entrambe le avversarie del girone A: per 2 a 1 il TS&FVG Football Academy e per 2 a 0 il Cjarlins Muzane. Gli orange friulani vedono la finalissima grazie al rotondo successo sul TS&FVG Football Academy per 8 a 0 che consente di agguantare il secondo posto ma con un’ottima differenza reti. SAN LUIGI – TS&FVG FOOTBALL ACADEMY 2-1 (Marassi (SL) 4’, Vignali (SL) 7’ pt; Del Puppo (TS) 3’ st.) Un ottimo San Luigi supera per 2 a 1 il TS&FVG Football Academy nella gara inaugurale del XXII^ Memorial Cattaruzzi. Gara molto bella, combattuta e divertente che ha visto la formazione di mister Piccinino prendere in mano il pallino del gioco sin dalle battute iniziali. I lupetti hanno comunque replicato colpo su colpo rendendosi pericolosi

dalle parti di Venuti. A sbloccare la gara è Marassi al 4°, gol che rompe gli equilibri ed esalta i biancoverdi che tre minuti dopo raddoppiano con Vignali. Nel secondo tempo il TS&FVG parte deciso all’attacco e al 3° dimezza lo svantaggio con la rete di Del Puppo. La partita si mantiene combattuta e vivace sino al triplice fischio finale anche se ul risultato non cambia più. TS&FVG FOOTBALL ACADEMY – CJARLINS MUZANE 0-8 (Stoimilov 6’, 7’ e 9’, Modolo Perelli 11’ pt; Stoi-

Stoimilov del Cjarlins protagonista con 7 reti

milov 3’, 5’, 9’ e 12’ st.). Uno scatenato Stoimilov trascina il Cjarlins Muzane al rotondo successo per 8 a 0 sul TS&FVG Football Academy. Gara a senso unico condizionata dalla prestazione monstre dell’attaccante friulano capace di andare a bersaglio per ben sette volte. Tre le reti messe a segno nel primo tempo dal numero quattro arancione che sblocca il risultato al 6° e quindi arrottonda il bottino con le marcature del 7° e del 9°, prima della rete del 4 a 0 che chiude la prima frazione siglata da Modolo Perelli. Nel secondo tempo gara in fotocopia con il Cjaròins Muzane che domina e con Stimilov che cala il poker infilando il portiere triestino al 3°, al 5°, al 9° e al 12°. SAN LUIGI – CJARLINS MUZANE 2-0 (Covacevich 8’, Galas 11’ st.) Matura nel secondo tempo il succes-

so del San Luigi sul Cjarlins Muzane, con i biancoverdi che si impongono per 2 a 0. Dopo la grande prestazione con il TS&FVG Football Academy il Cjarlins Muzane non si ripete grazie anche all’ottima prova della formazione di mister Piccinino. Primo tempo molto equilibrato con le due squadre che si equivalgono e sono bravi Venuti e Santarosa, i due numeri uno a mantenere inviolate le proprie porte. Nel secondo tempo prosegue l’equilibrio fino all’ 8° quando dopo una bella azione corale Covacevich sblocca il risultato. Passano tre minuti ed è Galas a mettere a segno la rete del definitivo 2 a 0 che di fatto chiude i conti, consentendo al San Luigi di guadagnare l’accesso al girone finale. Per il Cjarlins rimangono aperte le speranze di lottare per il successo finale grazie alla cospicua differenza reti.

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CALCIOC5

MACCAN E PORDENONE ESCONDO SCONFITTE DA CORNEDO E ALTAMARCA IN SERIE B

FLASH CALCIO A 5 IN PIU' A GRADISCA

BABY FUTSAL

Ha fatto tappa a Gradisca d'Isonzo, in provincia di Gorizia, la seconda giornata del progetto calcio a 5, svoltasi domenica 20 gennaio e organizzata dal settore giovanile e scolastico con la supervisione della Torriana, squadra di casa. ASD Fiumicello, UF Isontina e Aris San Polo sono state le societĂ che hanno partecipato portando una trentina di bambini della categoria pulcini, che sono stati divisi nei sei gruppi che si sono alternati in giochi e partite.

TORNEO AL VIA SENZA PENTALCOR

AMATORI

Sono sei le squadre che parteciperanno al Secondo Torneo Amatori Figc : confermate cinque squadre su sei partecipanti alla Coppa Regione, all'ultima ora a sorpresa non ha formalizzato l'iscrizione al Torneo la Pentalcor Grado, finalista di Coppa, ma sempre da Grado comunque arriva la nuova iscrizione che riguarda il Tergesteo.

PORDENONESI A MANI VUOTE

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IL DERBY SI TINGE DI GIALLONERO

UNDER19

Senza storia il derby in campionato under19 tra Maccan e Pordenone: 10-1 il finale per la squadra allenata da Jovic che ora attende al varco nel prossimo turno di campionato la capolista Fenice sognando il sorpasso. Sono due infatti i punti di distanza tra le due battistrada, ed ora tra le mura amiche i gialloneri possono effettuare il sorpasso.

abato infelice quello vissuto da Pordenone e Maccan che nella seconda giornata del girone di ritorno del campionato di serie B escono senza punti dal campo. Decisamente piĂš pesante la sconfitta dei giallo-neri di Prata che a Cornedo, in casa della penultima in classifica, dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio per 3-2, cedono nella ripresa uscendo sconfitti per 7-4 e scivolando momentaneamente fuori dalla zona play-off. Vulikic, Radiskovic e Dalla Bianca nei primi venti minuti illudono la squadra di Salfa che nella ripresa crolla sotto i colpi dei veneti che realizzano cinque reti, con il solo Radiskovic a limitare il passivo nell'ultimo minuto di gioco. Una sconfitta che fa uscire il Maccan dalla zona play-off superato da quell'Altamarca che batte per 4-3 il Pordenone con una rete a quattordici secondi dalla fine. Primo tempo di sofferenza per la squadra di Asquini che va al riposo con un passivo di 1-3 (rete di Finato), poi nella ripresa cambia la musica in campo con i nero-verdi decisamente piĂš aggressivi ed attenti: Milanese e Grigolon riportano le due squadre sul risultato di paritĂ , e quando tutto lascia presagire alla divisione della posta, nei secondi finali un lungo rilancio di Miraglia viene sfruttato da Toso che di

testa regala i tre punti a Turiaco e compagni In serie C l'Udine City si laurea campione d'inverno ottenendo l'ottavo successo in altrettante gare. Scherzo del calendario, nell'ultima gara dell'andata si riaffrontano le quattro semifinaliste di Coppa Italia nei medesimi incroci, ovvero Udine City con Torriana e Palmanova con Futsal Udinese, ed i risultati finali sono ancora gli stessi. Udine City a valanga nella prima frazione con la Torriana, la doppietta di Frosutto assieme alle marcature di Barile e Goranovic mettono in ghiaccio la gara dopo venti minuti; la Torriana ci prova nella ripresa con la doppietta di Dimarch, ma un'altra doppietta per i locali, quella di Sansica, archivia il finale sul 6-2 per la truppa di Pittini. La risposta del Palmanova arriva nella gara con la Futsal Udinese: amaranto che chiudono la prima frazione sul 3-0, poi nella ripresa gestiscono il tentativo di rimonta della squadra di Della Negra e finisce 6-3. Finisce con un rocambolesco 7-7 la gara tra Maniago e Clark con i gialloverdi di Tirindelli che si fanno recuperare dopo essersi trovati in vantaggio per 5-1 ed aver fallito due tiri liberi. Nell'ultima gara vittoria del Manzano che espugna il campo del Martignacco per 8-4 grazie alla giornata di grazia di Duricic, autore di ben quattro reti.

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NEGOZI: Udine e S.Maria la Longa


CALCIO FEMMINILE

DALL'ATLETICA AL CALCIO, E DIVENNI UNA PIONIERA

Elena Schiavo, friulana verace di Passons, è stata per 49 volte capitana della nazionale, con 316 gare disputate in serie A e un bottino di 226 reti. Un'icona inimitabile. di GIUSEPPE PASSONI

A

ngelo Caroli nel suo libro “La donna nel Pallone” la definì “un raggio di sole violento” e per Elena Schiavo, cladsse 1949, una delle pioniere del calcio femminile nel nostro Paese, quella definizione rappresenta una “fotografia” ancora in grado di darle forti emozioni e riportarla al tempo che fu con l’entusiasmo della prima ora. “Era il 1969 quando per uno scherzo del destino giunsi a Roma per giocare 3 partite di campionato nell’ACF Roma , squadra che vinse il campionato FCIF quando

che si concluse solo nel 1978 dopo aver girato mezza Italia vincendo quello che c’era da vincere.” Torino, Padova, Valdobbiadone, Bologna, Gorgonzola sono state le tappe più importanti di quest’avventura che l’ha vista calcare i campi della serie A per 316 gare ufficiali e andando in rete per 226 volte lasciando un segno indelebile per grinta e determinazione vincendo quello che c’era da vincere, nonché vestire la maglia azzurra anche con i gradi di capitano, per ben 49 volte in un’epoca in cui la rappresentativa nazionale si riuniva

Amedeo Amadei, "il Fornaretto" romano, fu attaccante di spicco nella nazionale a cavallo degli anni '40-'50 e come allenatore diresse Elena Schiavo in azzurro. "Avevamo degli scontri ricorda la Schiavo - ma il nostro fu un rapporto schietto, bellissimo".

ancora non c’era un’unica lega per il calcio femminile - ricorda - . All’epoca praticavo con la nazionale A l’atletica leggera, correndo con profitto gli 800, i 400 e la 4x400 e il mio allenatore, il professor Zanon collaboratore del grande Franco Arese, sapendo che un'attaccante della squadra romana si era infortunata, mi portò nella capitale per giocare il finale di stagione: così incominciò una storia

solo in occasione delle poche manifestazioni internazionali. “Il fatto di arrivare dall’atletica mi dava una marcia in più e in campo non riuscivano a starmi dietro e la mia voglia di vincere faceva il resto, spingendomi spesso ad andare anche oltre - ammette - . Con gli arbitri il rapporto era spesso turbolento e mi costò pure otto giornate di squalifica tutte in una volta.”

Arrivando dall'atletica, avevo una marcia in più, era difficile inseguirmi Di questa lunga e movimentata carriera cosa ti piace ricordare oggi ripensando a momenti chiave e alle tante persone che hai incontrato? “Ricordo gli stadi pieni di quegl’anni e l’interesse dei media: sono passati cinquant'anni da allora e purtroppo ben pochi passi in avanti sono stati fatti, purtroppo, in campo femminile nonostante le novità dell’ultimo periodo, come l’abbinamento ad alcune società importanti maschili come l’Inter, la Juventus, la Fiorentina e il Sassuolo. A livello più personale non potrò mai dimenticare il rigore che mandai in curva al Comunale di Torino contro la Danimarca e la figura del mio allenatore in nazionale, il grande centravanti della Roma “il Fornaretto” Amedeo Amadei, con il quale, nonostante i tanti conflitti, riuscimmo a costruire un bellissimo rapporto.” Cosa serve al calcio femminile oggi in Italia per fare il salto di qualità?: “Servono più praticanti e più impianti: quando nel 1970 andai in Messico con la nazionale per la prima Coppa del mondo, rimasi sorpresa nel vedere quanti campi da calcio erano a disposizione di chiunque, pure se in un paese che non era certo dei più sviluppati al mondo. Al giorno d’oggi le società di casa nostra sono costrette a mendicare spazi e palestre a costi esorbitanti per poter praticare l’attività. E così non si progredisce"

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CALCIOFOTOGALLERY

seconda CATEGORIA B TAGLIAMENTO ATLETICO GRIFONE

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FOTOGALLERYCALCIO

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SIDICEVA...

si diceva...

UN GIORNALISTA CONTROCORRENTE AI MICROFONI DI TELECAPODISTRIA Sergio Tavcar, nelle pagine del suo libro e negli incontri in suo onore, rievoca con passione i tempi d’oro della pallacanestro dell’ex Jugoslavia

L

a storia del grande basket dell’ex Jugoslavia è un po’ anche la sua, quella di cantore delle gesta cestistiche dell’inf inita serie di campioni nati e cresciuti nei campetti, nei prolifici settori giovanili e nelle grandi squadre che hanno contrassegnato un’epoca a livello internazionale. Memorie, quelle di Sergio Tavcar, voce storica di TeleCapodistria, fissate in un libro edito nel 2010, “La Jugoslavia, il basket e un telecronista”, e riproposte periodicamente duran-

te le rimpatriate organizzate in suo onore, ultima delle quali la scorsa settimana a Udine in un hotel-ristorante cittadino su iniziativa di Luigi

della pallacanestro d’oltre confine, con i nomi dei compianti “Creso” Cosic e Drazen Petrovic su tutti, senza trascurare peraltro i vari Dalipagic, Delibasic, Kukoc, Kicanovic, Slavnic, Divac, Paspalj, Danilovic, Radja e chi più ne ha più ne metta, “prodotti” dell’inesauribile vivaio jugoslavo degli anni ’50, ’60 e seguenti. “Il più grande, a mio avviso, è stato appunto Cosic – ammette Tavcar – uno che ha impresso il proprio marchio sin dai suoi esordi, quando irruppe a soli 16 anni, dall’alto dei suoi 206 centimetri, sulla scena

Da giornalista esordiente ebbi l'occasione di intervistare Cosic e quasi venni meno dall'emozione

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Colosetti e Marino Firmani. Gente di basket riunita attorno a un tavolo a rivivere insieme a lui momenti epici

PERSONAGGI La copertina del libro di Sergio Tavcar e, sopra, il mitico Kresimir Cosic.


SIDICEVA...

GALLERIA DI CAMPIONI Da sinistra in senso orario, Drazen Petrovic, Mirza Delibasic, Toni Kukoc e Drazen Dalipagic, che giocò anche a Udine nella Gedeco di Lajos Toth.

jugoslava e non solo. Non aveva addosso ombra di muscoli ma i suoi tentacoli erano chilometrici e oltre a questo sapeva giocare a basket, tanto che in seguito divenne un idolo anche in Nba”. Un personaggio sui generis, sottolinea Sergio: “La prima volta che andò a giocare negli Usa, ospite di una setta di Mormoni dalla quale venne a conoscenza del loro modus vivendi ascetico, si chiese: ma questi come si divertono? Eppure in seguito si convertì, tanto da diventarne un vescovo. E quando, giornalista alle prime armi, mi ritrovai un giorno ad intervistarlo, quasi quasi mi sentii mancare dall’emozione”. Se Cosic morì prematuramente per una terribile malattia, un destino non differente, anche se sotto forma di incidente d’auto, colpì un altro “mostro sacro” del basket jugoslavo, Drazen Petrovic, uno che, sottolinea Tavcar, era talmente sicuro delle proprie peculiarità cestistiche da diventare talvolta persino irridente con giocatori e pubblico avversari”. SE NON CI ARRIVI, LASCIA PERDERE Una popolarità, quella acquisita nel

tempo da Sergio Tavcar, derivata non solo dalla sua grande competenza in materia di basket, ma anche dal suo essere controcorrente, estimatore di una pallacanestro tecnica e detrattore di quella fisico-atletica che contraddistingue i tempi attuali. “L’Nba non la guardo più – ammette – né condivido la direzione assunta oggi dal basket internazionale, dove evoluiscono molto spesso giocatori mediocri. Il basket è sport per gente intelligente e al proposito dico: se non ci arrivi, lascia perdere”. Scuola, quella slava, che comunque anche al giorno d’oggi imprime il proprio marchio: “Pensiamo alla Slovenia, una piccola nazione che è stata capace di diventare campione d’Europa. Come mai? Perché lì si sa giocare a pallacanestro e produrre costantemente dei campioni, mentre in Italia, con l’inflazione di giocatori stranieri anche mediocri, i talenti in nuce non hanno la possibilità di venire a galla”. Aneddoti, episodi e nomi che scaturiscono come un fiume in piena dai suoi racconti e dalle pagine del suo libro e che fanno rivivere tempi peraltro non lontanissimi in cui la pallacanestro, in Jugoslavia ma anche in Italia, era sport da scrivere con la “p” maiuscola. Ritorneranno a vivere? Sergio, al proposito, pare scettico, ma, si sa, mai dire mai. Edi Fabris

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NONSOLOSPORT

CULTURA

Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

MOSTRE

GRUPPO ARTISTICO CORMOR, IL TALENTO NON È ACQUA

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arà visitabile fino a fine febbraio la collettiva proposta dal Gruppo artistico Cormor presso il Centro commerciale Friuli, in via Nazionale nel Comune di Tavagnacco. Un evento di elevata qualità che ha preso il via lo scorso 12 gennaio e che vedrà esposte le opere di 12 artisti, pittori e scultori, soci del circolo culturale ma anche ospiti degli stessi. Nel suggestivo ambiente della Sala Nera è così possibile ammirare le espressioni artistiche di Laura Baso, Fabio Benatti, Paolo Bulfone, Rocco Burtone, Pietro De Campo, Oscar Della Maestra, Sergio De Sabbata, Erasmo Frascaroli (nella foto una sua opera), Mariateresa Pirillo, Vido Pomarè, Oleksandr Shteynnher e Paolo Venuti, dei quali lo stesso Frascaroli, cesellatore grafico dalla classe innata, esprime un significativo giudizio volto a identificare le peculiarità dei singoli: “Rocco Burtone è poliedrico artista che si esprime ad alti livelli in vari campi, mentre Pietro De Campo è un nome autorevole della pittura informale friulana. Particolare la figura di Sergio De Sabbata, pittore-camionista, e Oscar Della Maestra, di Adegliacco, è personaggio versatile e luminoso. Originale è pure la pittura con il vino di Mariateresa Pirillo e specifica quella di Paolo Venuti, che ama immortalare i volatili”. Una configurazione speciale è dedicata poi a Paolo Bulfone: “Il benandante, artista del pennello, della fotografia e della poesia”. Un’eccellente acquarellista è dal canto proprio Laura Baso, mentre Pomarè, Benatti e O.S. Sasha sono scultori di grande talento. Un’esposizione, in sostanza, che merita appieno una visita e… in tutta calma. (E.F.)

L’ANGOLO DELLA

LETTURA

FRANCO FORTE LINDA CASTILLO

ROMOLO UNA STRADA MONDADORI OSCURA

TIMECRIME In una terra selvaggia e primordia-

le, ammantata storiaalla e superstiJoseph King, giàdinoto comunità zione, un traccia il solco di amish pervomere il temperamento aggresuna città: nessuno immagina cheabiè sivo e violento e per essere un appena nata Roma,diladroghe, Città Eterna. tuale consumatore è stato La storia dietro quell’attimoper fatale condannato all’ergastolo aver è però molto diversa dalla leggenda brutalmente assassinato la moglie. cheatutti perché avvieMa dueconosciamo, anni dalla condanna, King in uned tempo fame, freddo e èneevaso ora èdiminacciosamente diretto Mill. Saràè il carestie,verso dovePainters la sopravvivenza capo della polizia,di Kate Burkholder, a spesso sinonimo sopraffazione. occuparsi di questo caso, complicato E la lupa non è affatto quella che i dal cinque figliPerché da parte mitisequestro ci hannodei tramandato. di che, armato e disperato, non la King fondazione di Roma è un’avvenha nulla da eperdere e potrebbe uccitura cruda disperata, un’epopea derli. Per Kate,un oltre tutto, di resilienza, solco di l’indagine sangue ha dei risvolti personali. Cresciuta tracciato nel nostro passato che insieme a Joseph King di cui si era racconta la sfida primordiale fra perdutamente innamorata, non avrebduemai gemelli dèi, be potutoconsacrati immaginaredagli il terribile e il suo doloroso che ne ha scenario a cui sta esito, assistendo. proclamato il vincitore: Romolo, il bambino sopravvissuto alla morte.

RICCARDO IACONA

PALAZZO FREDERICK FORSYTH D’INGIUSTIZIA MARSILIO LA VOLPE

MONDADORI «L’autonomia dei pm è di fatto sotto attacco. Da essa dipende il funzionaAdrian Weston, ex capo dei servizi mento della democrazia: se si scardisegreti britannici, viene esvegliato na l’equilibrio tra i poteri la politica nel cuore dellasulla nottegiustizia, da una telemette le mani ogni fonata del Primo Ministro gli arbitrio è possibile». Forte diche questa comunica unaRiccardo notizia Iacona scioccante. convinzione, ci conGli impenetrabili duce nelle stanze deisistemi Palazzi inforin cui si matici del Pentagono, dellaitaliana, CIA e esercita la «malagiustizia» dell’NSA, l’agenzia puntando i riflettoriper su la unsicurezintricato za nazionale americana, stati groviglio di lotte fratricidesono e interessi inconfessabili. I retroscena del lavoro violati da un nemico sconosciuto delle procure, le vicende dalle quali subito soprannominato “la Volsono nate indagini suall’uomo banche, corpe”. Scatta la caccia e, ruzione, malaffare, esii processi che sorprendentemente, scopre che dalla stagione di Mani Pulite a oggi il responsabile dell’attacco è Luke hanno occupato le prime pagine dei Jennings, un innocuo adolescente quotidiani rivivono nell’avvincente inglese dotato di un’intelligenza ricostruzione di una delle migliori fuori dal comune, ignaro delle convoci del giornalismo investigativo seguenze del suo gesto. italiano.

MONICA HESSE

PAUL AUSTER

OAKLEY HALL

PIEMME

EIAUDI

SUR EDIZIONI

LA GUERRA DI MARGOT L’immagine, controsole, è di una ragazzina dai capelli biondi, seduta su un muretto, intenta a scrivere sul suo diario. È la prima volta che Haruko vede Margot: il muretto è quello del campo di internamento di Crystal City, Texas. È il 1944 e a Crystal City ci sono famiglie giapponesi e tedesche, strappate al loro sogno americano per diventare prigioniere a casa propria, in nome della guerra che si sta combattendo molto lontano. Margot scrive tutto sul suo taccuino, anche quel primo incontro con Haruko. Non sa che ben presto, tra lei, di famiglia tedesca, e quella ragazzina giapponese appena arrivata, nascerà un’amicizia segreta, profonda e viscerale. Sono l’una l’opposto dell’altra, ma c’è una cosa che hanno in comune: il campo.

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Cosa sarebbe successo se invece di quella scelta ne avessimo fatta un’altra? Che persone saremmo oggi se quel giorno non avessimo perso il treno, se avessimo risposto al saluto di quella ragazza, se ci fossimo iscritti a quell’altra scuola, se... A volte per raccontare una vita non basta una sola storia. Il 3 marzo 1947, a Newark, nasce il primo e unico figlio di Rose e Stanley: Archie Ferguson. Da questo punto si dipanano quattro sentieri, le quattro vite possibili, eppure reali, di Archie. Campione dello sport o inquieto giornalista, attivista o scrittore vagabondo, le sue traiettorie sono diverse ma tutte, misteriosamente, incrociano lei, Amy.

WARLOCK

Fine Ottocento, sudovest americano. Warlock è una cittadina mineraria di frontiera in rapida espansione; insieme ai commerci, fioriscono il gioco d’azzardo e la prostituzione, gli scioperi e le scorribande dei cowboy. Mentre l’anziano governatore, il generale Peach, si crogiola ancora nel ricordo delle guerre contro gli indiani e di un’epoca eroica ormai da tempo superata, i cittadini sono frustrati dall’impotenza della legge ufficiale e decidono di assoldare un marshal privato, Clay Blaisedell. Armato delle sue due pistole dal calcio dorato, Blaisedell dovrà fare i conti con il capo dei cowboy Abe McQuown, ma anche con il vicesceriffo Bud Gannon, uomo ligio alle regole e dotato di un diverso, più mite senso della giustizia.


le belle di TremilaSport

Giada

Perla del tatami

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le belle di TremilaSport

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le belle di TremilaSport

TremilaSport+ | 23 01 2019 | 31


le belle di TremilaSport

La judoka friulana Giada Medves nel tempo libero ama fotografare e fotografarsi. “Ma senza tirarmela”, precisa sorridendo, consapevole della propria avvenenza.

IL FRESCO CHARME DELLA CAMPIONESSA

È

consapevole della propria bellezza ma esibisce femminilità e sex appeal con garbo e naturalezza, Giada Medves, giovane campionessa di judo dal ricco palmarès. “Ho ricevuto proposte di partecipazione economicamente allettanti a trasmissioni come “Temptation island” e altre del genere – rivela – ma ho rifiutato perché ci tengo a salvaguardare la mia immagine di atleta”. Estetista in un centro di S.Giovanni al Natisone, il paese del Friuli orientale in cui vive, Giada ha il proprio tempo quasi totalmente monopolizzato dal lavoro, dagli allenamenti e dalle gare, il cui programma è come sempre intenso per una judoka del suo livello. “Ho da poco partecipato al Winter Camp di Lignano – riferisce – e a marzo prenderò

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parte ad un camp assoluto. E nel frattempo, a febbraio, gareggerò nel Grand Prix”. Tempo libero nel quale Giada si dedica anche ai sel-

fie, riprendendosi in immagini accattivanti e sexy, alcune delle quali vi proponiamo: “Mi piace fotografare e fotografarmi – ammette sorridendo – ma senza “tirarmela”, per puro divertimento. Ho ricevuto varie proposte di posare ma non ci tengo, preferisco così, informalmente”. E le piace anche viaggiare: “Ho girato e giro parecchio per partecipare alle gare ma sono occasioni in cui non c’è molto tempo per fare turismo. Così quando posso preparo la valigia e vado a vedere il mondo. L’ultimo viaggio che ho fatto è stato a Montecarlo e il mese prossimo, insieme a un’amica, volerò a Parigi, città magica in ogni stagione”. Farle da cicerone nella “belle ville” è il sogno di quanti ammirano il suo charme nelle immagini che la campionessa ha donato a Tremilasport…


L’ALMA TRIESTE BASKET TORNA IN CAMPO PER LA NUOVA STAGIONE IN SERIE A.

TremilaSport, in collaborazione con Alma Basket, seguirà tutte le partite giocate sul parquet di casa. UNO PERICOLO NUMERO Casale, Il giovane lungo di si è dimostrato Niccolò Martinoni, realizzando efficacissimo in gara-1, 6 iando 22 punti e accalapp prospetti più rimbalzi. È un dei A2. dell’intera nti interessa

L’ASSISTANT COACH Trieste, confortato Il tecnico dell’Alma vittoria dalla seppur sofferta sulla corda nell’esordio, mantiene delle prossime la squadra in vista finale con gare della serie di Casale. Novipiù la

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BASKET ALLENATORE Il tecnico udinese quando guidò con alterna fortuna l'Apu in serie B, dopo una precedente positiva esperienza ad Agrigento in serie C.

HO SCELTO DI

CAMBIARE VITA

Il "diario cubano" del tecnico udinese che, chiusa l'esperienza con il basket italiano, si è ricostruito nell'isola caraibica di LUCA CORPACI

D

IN FAMIGLIA Luca Corpaci con la compagna cubana Rachel e la figlioletta Valeria.

a ragazzo promettevo bene nonostante facessi poco canestro da fuori ma avevo sicuramente talento e la testa giusta. Infatti, a 14 anni, al Torneo delle Regioni, dove il Friuli Venezia Giulia dei “nani” arrivò secondo in Italia, fui inserito come playmaker nel secondo quintetto della manifestazione. Nel primo era stato votato tale Vincenzo Esposito, un extraterrextre da Nba, e dietro di me partiva dalla panchina Stefano Attruia, un amico che è arrivato fino al Real Madrid. Della mia carriera da giocatore ricordo che mi sono divertito tantissimo e che ho dato il 200% con passione e amore verso quello che facevo ma purtroppo l’infinità di infortuni mi hanno impedito il “grande salto”. Allenare è stata la naturale prosecuzione del film. Ho studiato tantissimo e passato giornate intere guardando clinic o allenamenti dei più famosi tecnici. Mi sono sempre reputato un allenatore preparato, anche se sono certo che la competenza non sia la prima caratteristica che un coach deve avere per eccellere in questo mondo. Ho cominciato dal basso e parallelamente ho avviato un'attività per non dipendere dallo stipendio del basket come era avvenuto da giocatore, lasciandola poi in gestione ai miei dipendenti per subentrare in corsa in serie C ad Agrigento.

in due stagioni. Ammetto di aver pensato di possedere qualcosa di magico, invece da li in poi è cominciato un calvario fatto di delusioni sportive, professionali e umane e ho respirato a pieni polmoni la precarietà del mio lavoro, facendo spesso a pugni con la mia dignità. Ho fatto stagioni senza ricevere uno stipendio, sono stato esonerato da terzo in classifica in una squadra che poi si è salvata allo spareggio, sono stato giudicato da presidenti, dirigenti, giornalisti che ne capivano molto meno di me. Con gli agenti bisognava tenere “buoni rapporti” anche quando i loro rappresentati andavano presi a calci nel culo. Ho scoperto che per alcuni giocatori l’unica cosa che contava era portare a casa il proprio piatto di pastaciutta e non la vittoria. Mi sono scontrato con molte persone nell’ambiente e mi sono sentito precario, inadatto e frustrato, senza più le giuste energie.

GIOIA E DOLORE L'’inizio fu folgorante. Promozione dalla C alla B e dalla B all'allora A Dilettanti (B1)

NUOVA ESISTENZA Avevo fatto un investimento immobiliare su un bed and breakfast a Cuba e dopo

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Nell'ambiente del basket mi sono sentito spesso inadatto e frustrato

la grande delusione di Udine sono andato a seguirlo per qualche mese in attesa di una chiamata. Invece ne ho acquistato un altro e il business ha funzionato da subito benissimo. La pallacanestro manca e manca parecchio, resta nella testa e ancor più nell’anima un allenatore. Sono ormai fuori dal giro e non ci sono più le condizioni ma mi piace mantenerni aggiornato per non perdere tutto quello che avevo costruito in termini di conoscenza e studio. Mi aveva colpito una frase di Velazquez, l’allenatore spagnolo dell’Udinese arrivato tra l’ilarità e lo scherno del “dotto e nobile” ambiente udinese che, parlando dell’errore del giovane Opoku con il Milan aveva chiesto che venisse rispettato il ragazzo, che era stato “massacrato” , poichè dietro allo sportivo c’è sempre una persona. In realtà Velazquez stava parlando anche di se stesso in quel momento. Volgare è stato il modo in cui è stato trattato sia a livello professionale che umano. Ho provato sulla mia pelle la rabbia e il disgusto per certi giudizi ignoranti, superficiali e cattivi. L’allenatore, un bersaglio contro cui è stato socialmente depenalizzato il fatto di vomitargli addosso qualunque becero giudizio ed offesa. Vero, probabilmente ho perso “credibilità” nei confronti dell’ambiente ma sicuramente l'ho recuperata nei confronti di me stesso. Vivo felice a Cuba con la mia famiglia e a Udine ritornerò ad aprile per la nascita del fratellino della mia piccola Valeria.


BASKET SOCIETA'

CON LA FORZA

LA NOTA

DEL GRUPPO

MEGLIO LA A2 DI UNA SERIE A BABELE DI STRANIERI

A

M

Il Cussignacco punta decisamente alla promozione dalla D in C Silver, pensando ad un prossimo competitivo settore giovanile

ndrea Raber, dirigente responsabile del settore maschile della Libertas Cussignacco/DLF una delle squadre leader del campionato di serie D, con l’obiettivo del salto in serie C Silver, analizza il felice momento della squadra e della società. E con Pozzi, ‘’ Man of the match", con i suoi 34 punti in un recente incontro, in veste di leader di una squadra esperta, pronta per risultati importanti. "L’ obiettivo primario è sicuramente quello di cercare di vincere il campionato - conferma Raber - . Ci sono però 6 squadre nel giro di 4 punti: il Breg sappiamo essere una corazzata, sono davvero molto forti e molto preparati,. Purtroppo abbiamo perso il titolo di campioni d’inverno e questo deve essere un motivo di crescita per noi. Abbiamo ora una partita fondamentale, il derby con il San Vito, in casa. Alla fine però contano i play off, dove devi arrivare preparato. Lì puoi anche arrivare ottavo in classifica e comunque raggiungere la finale. Vincere aiuta a vincere ma l’obiettivo passa chiaramente da li". - Quali sono nei due gironi le squadre che considera papabili per una promozione finale? "Ce ne sono diverse, sicuramente il Breg come le dicevo, loro a mio avviso sono gli avversari più forti, hanno vinto anche la coppa Fiuli, e poi il Cervignano, e mi auguro anche il Basket Time. Direi poi Aviano e Casarsa per quanto riguarda il Pordenonese, e per concludere il Tarcento, che è una squadra molto esperta".. - Nel caso il salto di categoria avvenis-

se, la società si muoverebbe sul mercato o punterebbe sul settore giovanile? "La società per quanto riguarda il settore giovanile ha dei progetti molto importanti: vogliamo crearlo con serietà, molto competitivo e attrezzato." In questo momento pensiamo in primis alla promozione in C Silver e abbiamo bisogno di valutare le situazioni personali dei singoli, cercando di rimanere uniti per andare ad affrontare un avventura importante tutti insieme". "La nostra forza è il collettivo - considera il dirigente - , anche se purtroppo le esigenze di un giocatore di 38 anni sono diverse da un ragazzo di 25 /26. Nel settore giovanile in questo momento non abbiamo ragazzi all’altezza di affrontare una potenziale C Silver, ma nel giro di qualche anno ci piacerebbe che il nostro vivaio riuscisse a produrre talenti, è un nostro obiettivo concreto. Nel caso che un'ipotetica prossima C Silver diventasse un impegno insostenibile per alcuni dei nostri ragazzi ci muoveremo comunque sul mercato. Il gruppo sta bene, si diverte e lavora, spero davvero molto di poter continuare con tutti questi ragazzi anche in futuro. Potremmo toglierci con loro delle grosse soddisfazioni". Tommaso Cossio

i diceva giorni fa un amico triestino di preferire la A2 di basket alla serie A in cui milita ora la squadra della sua città. Motivo: la promozione alla categoria superiore ha snaturato l’essenza della squadra, trasformatasi in un roster per la maggior parte composto da atleti arrivati da altre parti del mondo e che oggi ci sono e domani non si sa. Questa è oggi d’altra parte la pallacanestro italiana, che a livello di nazionale soffre e non poco ed è costretta a schierare anche oriundi e passaportati per rendersi credibile, un po’ come avviene nel calcio. Prendere o lasciare, in nome del cosiddetto spettacolo da garantire a sponsores e portatori in genere di liquidità da far affluire nelle casse spesso piangenti delle società. Se osi riproporre i tempi in cui il basket italiano produceva campioni a gogo e a livello di nazionale era credibile e spesso vincente ti danno spesso del retrogrado. Ma erano, quelli degli anni ’60 e seguenti, fino all’avvento del “tutti dentro”, tempi in cui le squadre di serie A Mindaugas dell'Armani Milano potevano schierare solo uno e poi due stranieri, a tutto beneficio dei vivai che potevano così sfornare talenti a getto continuo. E non è che allora la pallacanestro fosse meno divertente, pure se a ritmi meno intensi, tutt’altro. Oggi si incensa la capolista Milano guidata da Pianigiani, vincitrice nell’ultimo turno a Trieste: squadra con panchina lunghissima, certo, e di qualità indiscutibile, ma è poi classificabile come squadra italiana, con una babele di giocatori di diverse provenienze e con i pochi nostrani il più delle volte spettatori non paganti? Ed è campionato italiano quello di serie A, con spesso due quintetti sul parquet composti da soli stranieri? Una regolamentazione sarebbe quantomai necessaria ma è palese che nelle alte sfere va bene così, nel rispetto di taluni interessi. E allora avanti in questo modo, ma lontano dal cuore. (e.f.)

La rosa della Libertas Cussignacco che partecipa al campionato di serie D.

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VOLLEY

SERIE A2

MARTIGNACCO SI GIOCA LA FINALE A SASSUOLO

Il sestetto di Marco Gazzotti stasera in campo nella semifinale di Coppa Italia contro Sassuolo. Il tecnico punta tutto sull’entusiasmo di Caravello e compagne: “Giochiamocela come sappiamo”

Foto Torcivia

L

a vittoria in rimonta della Libertas Martignacco per 3-2 contro Pinerolo, nell’ultima gara casalinga di regular season di serie A2, è già riposto nel cassetto dei ricordi. Questo perché ormai è imminente l’appuntamento con la semifinale di Coppa Italia prevista per questa sera, alle 20.30, a Sassuolo. «Contro le piemontesi abbiamo impiegato chi aveva giocato meno finora – dice coach Marco Gazzotti -, sono contento della loro prestazione. Le ragazze che sono scese in campo hanno mantenuto inalterata la filosofia della squadra, quella

di non mollare mai e darci dentro sempre. È lo spirito che ci sta caratterizzando da inizio stagione». Sassuolo è, quindi, dietro l’angolo: «Le sensazioni? Giocheremo contro una squadra – prosegue Gazzotti – che ha molte similitudini con la nostra. Siamo entrambe neopromosse e stiamo disputando un bel campionato. Se contro Torino e a Perugia eravamo scarichi di responsabilità perché affrontavamo delle formazioni nettamente più forti, stasera non avremo questo scarico. Tuttavia, dovremo cercare di rimanere noi stessi. In una gara secca tutto può succedere. Vorrei giocarmela per come siamo capaci.

Intanto Prata conquista il terzo successo consecutivo contro il Club Italia Dalla nostra avremo l’entusiasmo». Intanto sul match di domenica contro Pinerolo è tornato anche il presidente del sodalizio udinese,

MINIVOLLEY

GRANDE FESTA A CAMPOFORMIDO Si è svolto domenica scorsa, presso la palestra di Campoformido, il primo torneo volley gruppo Horizon organizzato dalla Pav Bressa Asd. Il torneo riservato alle categorie white, green e red ha coinvolto circa 80 bambini provenienti dalle società affiliate al gruppo Horizon Volley Projet quali Sanvitese, Codroipo (con gruppi di Codroipo, Varmo e Coseano) la Horizon Udine e Bressa. I bambini hanno disputato un “infinita” serie di partite nelle quali hanno dato sfoggia di tutta la loro determinazione e grinta divertendosi un “mondo”. Al termine un bel momento di aggregazione con bibite, pandoro, panettoni e dolci, tutti insieme per “brindare” a un bellissimo pomeriggio di sport e divertimento con la palla a spicchi.

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Foto Lodolo

Bernardino Ceccarelli: “Ci tengo a ringraziare le società che hanno mandato le loro atlete, hanno assistito a una bella gara – commenta il presidente della Libertas Bernardino Ceccarelli -. E’ stata una partita entusiasmante, che ha maggior valore perché in campo c’erano le seconde linee. Le ragazze continuano a stupire, dimostrano di avere carattere, non mollano mai”. Il presidente fa appello alle società friulane: “Portate le vostre giocatrici in palestra, approfittate di questa serie A2 – dice -. Serve a portare entusiasmo, a spingerle ad allenarsi in modo puntuale per arrivare in alto”. Entusiasmo parola chiave anche in casa Prata. Contro il Club Italia sono arrivati tre punti che fanno morale e che, soprattutto permettono di migliorare il livello di gioco di questa Tinet Gori Wines in vista della fase decisiva della stagione. Dopo un brutto primo set, gettato al vento senza troppo lottare, i ragazzi di Sturam si sono rimboccati le maniche sfoderando un’ottima prestazione che vale loro il terzo successo consecutivo in campionato. I Passerotti si portano così a quota 17, niente male se si pensa che in queste prime quattro gare del ritorno viaggiano come i treni: hanno già ottenuto gli stessi punti dell’intero girone d’andata. E ora impegno interno domenica contro la Videx.


VOLLEY

SERIE C

TRIESTE, LE MANI SULLA COPPA Domenica in programma le finali della Coppa Regione maschile e femminile. Ben tre su quattro le formazioni giuliane pronte e a darsi battaglia per il titolo regionale. A difendere i colori friulani solo Buia

M

ancano pochi giorni all’evento clou dei campionati di serie regionali. Quest’anno la Coppa Regione si svolgerà domenica 27 gennaio al Palazzetto dello Sport Azzurri d’Italia di Martignacco Alle 15 è in programma la finale maschile tra Sloga Tabor e Coselli Trieste; alle 17 l’atto finale femminile tra Virtus Trieste e Pallavolo Buia. La formula rivisitata, ha portato in finale la squadra prima classifiCoselli Trieste

Sloga Tabor

Pallavolo Buia

Virtus Trieste

La Virtus Trieste alla seconda finale consecutiva cata al termine del girone d’andata, mentre l’altra formazione si è aggiudicata il pass per la finale di Coppa, vincendo il girone svoltosi nei mesi di settembre e ottobre e dicembre. Per la categoria maschile, la capolista, lo Sloga Tabor Televita, affronterà i concittadini del Coselli Seleco Città di Trieste; questi si sono aggiudicati l’accesso, grazie alla vittoria contro il Mortegliano,

vincitori della Coppa Regione 2018. Sarà una finale quindi tutta triestina. La sezione rosa vede di nuovo in gara la Virtus Ecoedilmont, che

dopo il boccone amaro della scorsa edizione, si presenterà con grinta e voglia di riscatto. Non saranno da meno però le avversarie della

Pallavolo Maschio Buia, che, dopo essersi sudate questo accesso al tie-break contro la Libertas Majanese, arriveranno di certo cariche.

MERCATO

CANTAMESSA RINFORZO PER TALMASSONS

Annachiara Cantamessa

Novità in partenza e in arrivo alla CDA Talmassons a pochi giorni dalla chiusura del mercato. Dopo il forfait di Camilla Cibin arriva il sospirato aiuto al centro con Annachiara Cantamessa ex Arena Volley da quest’anno protagonista in B2 a Porto Mantovano, e già positiva nella vittoria delle Pink Ladies contro l’Ezzelina. Il presidente Gianni De Paoli: “Con Cantamessa rimettiamo a posto gli equilibri della squadra e sono certo che potrà rappresentare un valore aggiunto per i nostri obiettivi in quanto stiamo parlando di un’atleta molto seria con esperienza di B1 e molto motivata. Nel suo curriculum una promozione in Serie A2 con Lodi mentre lo scorso anno l’abbiamo apprezzata da avversaria con l’Arena Volley. Per caratteristiche tecniche è perfetta per completare il nostro

potenziale al centro con Nardini e Ceron”. In partenza a sorpresa Elena Colonnello che va a rimpiazzare Viganò a Ospitaletto. “La richiesta di Elena di provare una nuova esperienza mi ha colto di sorpresa – commenta De Paolo -, ma rispettando quello che sono i nostri principi, anche se va a rinforzare una diretta concorrente in classifica, abbiamo ritenuto di poterla accontentare. Ovviamente ora Lombardo, Gomiero e Cozzo dovranno fare a meno di un aiuto importante in attacco, che sicuramente richiederà per loro un maggior dispendio di energie compensato sicuramente dall’abilità di gestione del gruppo di Mister Guidetti. Infine, a Elena auguro che questa esperienza possa rappresentare per lei un’importante occasione di crescita come atleta e come persona.”

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VOLLEYFOTOGALLERY

SERIE C FEMMINILE ZALET HORIZON CODROIPO

FOTO WALTER RUSICH

3-0

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FOTOGALLERYVOLLEY

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VOLLEYFOTOGALLERY

SERIE C FEMMINILE PORTOGRUARO PORDENONE

FOTO MARIA GIULIA BUTTO’

3-1

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FOTOGALLERYVOLLEY

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CICLOCROSS A BRACCIA ALZATE La campionessa di Majano in piena azione a Lurago d'Erba, nel comasco, e a braccia alzate in uno dei suoi tanti trionfi.

CON IL TRICOLORE ADDOSSO Sara Casasola, dopo la vittoria al Giro d'Italia di ciclocross si è laureata campionessa italiana e ora pensa alla prossima Coppa del Mondo

L’

TUTTA NERVI Di corporatura minuta e sempre pronta al sorriso, Sara sul tracciato di ciclocross è un'esplosione di nervi,muscoli e grinta.

ultima volta che ci eravamo sentite per un’intervista era il 2013. Sara Casasola era poco più di una ragazzina e si stava facendo luce come atleta polivalente, avendo vinto nello stesso anno il campionato regionale giovanile di campestre con la Libertas Majano ma dimostrandosi molto forte anche con la bici che iniziò ad amare “per colpa” del fratello più piccolo e del papà allenatore. Proprio in quel momento, la giovane di Majano, classe 1999, decise di seguire la strada a lei più cara, quella sulle due ruote. Ora l’atleta della DP66, dopo cinque anni, si è definitamente imposta nel ciclismo, laureandosi, qualche giorno fa, Campionessa Italiana sul circuito dell’Idroscalo di Milano. Un sonante en plein per lei, con la ciliegina finale dopo Master Cross, Trofeo Triveneto, Giro d’Italia di Ciclocross. Una stagione ad alto livello che, che l’ha vista protagonista come maglia rosa al Giro d’Italia Ciclocross, maglia di Leader Master Cross SMP, leader trofeo Triveneto e Campionessa Italiana CX 2019. E’ soddisfatto di questi risultati, Daniele Pontoni, che segue Sara come Direttore sportivo della società DP66 Giant smp Rigoni di Asiago Leonardi. Cosa cambia ora, se cambia, la sua carriera sportiva? “È stata una grandissima soddisfazione raggiungere questo risultato ma certamente non ci saranno grandi cambiamenti immediati anche

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La campionessa a braccia alzate dopo una delle sue tante vittorie.

se adesso la visibilità è diversa, avendo iniziato a farmi vedere a livelli più alti e quindi non si potrà fare finta di niente - considera la campionessa -. Prima della gara dell’Idroscalo, nonostante l’importanza dell’evento, non ero molto tesa. Partivo fra le favorite ma non la principale designata alla vittoria. Nella

Dopo le vittorie sollevo la bandiera tricolore ma anche quella del Friuli parte finale eravamo in due davanti, l’avversaria era più veloce ma all’ultimo giro è scivolata. Ricordo i frammenti come in un film, non me l’aspettavo e alla fine la gioia è stata immensa; quando ho realizzato che avevo vinto, sono stata letteralmente assalita da papà, mamma e chi faceva il tifo per me”.

Hai realizzato o sei ancora sulle nuvole? “Ho capito l’importanza di questo risultato ma i primi giorni ero ancora confusa. Ma soprattutto felice! Ho staccato per un giorno di pausa ma poi ho ripreso ad allenarmi per la gara successiva disputata a Variano domenica scorsa, molto importante perché fondamentale per aprire le porte della Coppa del Mondo del 27 gennaio e del Mondiale del 2-3 febbraio in Danimarca”. Sara ha iniziato a essere forte già dai tempi della scuola: si è diplomata lo scorso anno al Liceo Scientifico Manzini di San Daniele uscendo con un buon voto finale, alternando studio e pedalate vincenti senza particolare affanno: “Sono stata fortunata perché ho trovato degli insegnanti gentili e disponibili che hanno capito e riuscivo ad allenarmi nei pomeriggi con intensità e la sera studiavo”. È molto legata alla sua terra e lo dimostra anche pubblicamente: “ Dopo le vittorie porto sempre, oltre al tricolore italiano, anche la bandiera del Friuli. Sono nata qui e qui respiro un’aria speciale e vincente”. Biancamaria Gonano


BIATHLON

Dopo il bronzo alle Olimpiadi coreane un nuovo grande trionfo mondiale

MAI COSÌ IN ALTO

Lisa Vittozzi ha raggiunto il top della sua ancor giovane carriera, culminata con l'oro nella Coppa del Mondo

N

on la ferma più nessuno, ormai. Dopo la pausa natalizia, Lisa Vittozzi, 23enne sappadina, si è presentata con una condizione fisica e mentale stratosferica, sugli sci e alla carabina, mettendosi al collo l'oro per la prima volta in Coppa del Mondo di biathlon, aggiudicandosi lo sprint di Oberhof, uno dei templi della specialità in Germania. Una gara perfetta con ritmi elevati e massima precisione al poligono. Da allora sono seguiti altri podi individuali permettendo all’atleta del Friuli -Venezia Giulia di conquistare la scena definitivamente, sbaragliando le avversarie. Un gennaio fantastico! Dopo due di Lisa podi di Oberhof, Lisa continua a vincere ed è argento nella sprint di Ruhpolding, perfetta al poligono (10 su 10) e veloce sugli sci conservando il pettorale rosso di leader della classifica di specialità e avvicinandosi alla vetta della Coppa del Mondo. Nella località bavarese la “Plodar sniper” ha offerto una prestazione ad altissimo livello come le ultime tre grandi gare di Oberhof, due vittorie e una eccezionale prima frazione in staffetta, conquistando il secondo posto alle spalle della russa Kuzmina.

23

l'età

ASCESA RAPIDA Nata il 4 febbraio 1995 a Pieve di Cadore, fin da bambina ha indossato gli sci e amato la neve. Lisa vive a Sappada, da qualche tempo entrata a far parte della provincia di Udine. Lo stadio di allenamento è il centro Federale di Biathlon a Piani di Luzza, a Forni Avoltri, a pochi chilometri da Sappada. Fa parte del Centro Sportivo Carabinieri dal giugno 2013. Entra a far parte della squadra nazionale di Biathlon all’età di 19 anni, nella stagione 2014-15. A Kontiolahti, durante la stagione 2016/2017, conquista il suo primo podio individuale in Coppa del Mondo nella gara ad Inseguimento, classificandosi terza. Ai XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang 2018, suo esordio olimpico, ha vinto la medaglia di bronzo nella staffetta mista e si è classificata sesta nella sprint, undicesima nell’inseguimento, 32esima nell’individuale e quarta nella partenza in linea. Conclude la sua quarta stagione al sesto posto della classifica generale di Coppa del Mondo (stagione 2017/2018). Un momento così fulgido e ricco di successi porterà inevitabilmente dei cambiamenti a livello sportivo anche se Lisa rimane sempre la ragazza introversa che preferisce parlare a suon di vittorie. (BMG)

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TENNISTAVOLO

notizie brevi wheelchair hockey

MADRACS, IMPRESA SFIORATA A Monza gli Alma Madracs Udine danno spettacolo contro gli Sharks padroni di casa, con un match combattuto fino all’ultimo istante. Finisce 5 a 4 per i biancorossi che si portano a casa i 3 punti lasciando soltanto i rimpianti ai friulani che ormai pregustavano, meritatamente, il pareggio contro una delle squadre più temibili del campionato. Ai friulani però, probabilmente, è mancata la giusta malizia nei momenti chiave, la furbizia di spezzare il flusso avversario e archiviare il match su un 4 a 4 che sembrava oltretutto un risultato degno di quanto visto in campo. Tanti gli aspetti positivi del match da tenere in considerazione, su tutti ha sicuramente premiato il fatto di essere riusciti a schierare un modulo a 3 mazze finalmente convincente ed efficace sia in fase difensiva che in fase offensiva. Un Alma Madracs che piace, e che vede sbloccarsi anche Diego Masoli e Samuele Marcon con un goal a testa e che consacra ancora bomber Comino fra i grandi, a referto con una doppietta. Alma Madracs Udine che devono subito voltare pagina e che ora possono guardare all’imminente trasferta di Genova con lo sguardo sicuro e la convinzione di poter fare quel risultato che appare indispensabile, se i ragazzi di coach Minigutti vogliono restare aggrappati al treno play-off.

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GIRO DI BOA, PRONOSTICI RISPETTATI “

Finora più ombre che luci per le friulane nei vari campionati

L

a lunga pausa (si riprende il 9 febbraio) dei campionati di tennistavolo, consente di effettuare un primo bilancio sulle squadre friulane , impegnate nelle varie categorie. Sinora più ombre che luci, ma siamo solo al giro di boa di una manifestazione, che sinora ha sostanzialmente rispettato i pronostici della vigilia. Serie B/2: I Rangers San Rocco, abituati ormai da anni alle alte vette della classifica, hanno ridimensionato le loro aspettative, specie dopo la cessione all’Isontino (B/1) di Massimo Pischiutti e Eric Bertolini,che comunque stanno febbraio la pagando il salto di categoria, con ripresa la compagine goriziana attestata nelle zone basse della classifica. Tornando ai Rangers va detto che l’inizio è stato tutto in salita ed ora i ragazzi del presidente Mario Agarinis (i fratelli goriziani Loda e Thomas Di Giusto), si trovano invischiati nella zona retrocessione. Serie C/1: Inizio promettente per la Libertas Latisana (sugli scudi Carlo Rossetti e Mihajio Matjevic), che insegue la capolista Treviso staccata di 4 punti; tra alti e bassi il campionato del Fiumicello, attualmente

9

penultimo in classifica. Serie C/2-girone A: Situazione difficile per i team friulani: troppo forti pordenonesi e triestini per le “nostre” D’Aronco Gemona, Libertas Latisana e Rangers San Rocco che annaspano nei bassifondi della classifica. Girone B: Idem come sopra, con Isontino e Kras Sgonico che fanno la voce grossa, relegando Udine 2000, Fiumicello e Gemona nella zona rossa,con pericolo retrocessione. Serie D/1 (gironeB): La volpe San Giorgio Porcia (7 vittorie su 7), è per ora irragiungibile da parte del Cus Udine (che insegue staccato di 4 punti) e Udine 2000, che hanno come obiettivo la parmanenza in serie D. Roberto Cainero


Comune di Capriva del Friuli

CAPRIVA.IT

CIRCOLO RICREATIVO CALVARIO

L’ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA GRUPPO MARCIATORI GORIZIA

Capriva

Sotto l’egida del C.S.I. (Centro Sportivo Italiano), Patrocinio del Comune di Capriva del Friuli, collaborazione della Pro-Loco, Protezione Civile di Capriva del Friuli, Mossa, San Lorenzo Is., Farra, Villesse e Mariano organizza a:

CAPRIVA DEL FRIULI (GO)

DOMENICA 27 GENNAIO 2019

“5 MARATONINA DEL COLLIO” a

“MARCIA LUDICO – MOTORIA KM 4-10”

“AIUTACI A CAMMINARE – AIUTACI A VIVERE” - ASSOCIAZIONE “CONQUISTANDO ESCALONES” a favore della ricerca per la cura della distrofia muscolare

REGOLAMENTO - PROGRAMMA RITROVO: Parco delle feste – via degli Alpini – Capriva del Friuli DOMENICA 27 gennaio: - ore 08.00 – 09.30 ritiro pettorali, ultime iscrizioni, iscrizioni marcia; - ore 10.00 partenza Maratonina; - ore 10.05 partenza Marcia; - ore 12.00 pasta party; a seguire premiazioni; - chiusura manifestazione ore 14.00

Gara riservata ad atleti/e tesserati C.S.I. – F.I.D.A.L. e altri E.P.S. riconosciuti dal C.O.N.I. in regola per l’anno 2019. I non tesserati potranno partecipare compilando, al momento del ritiro pettorale, il cartellino per tesseramento giornaliero “Free-Sport” e inviando copia di certificato medico valido per attività agonistica di “Atletica Leggera”

ISCRIZIONI MARATONINA: dovranno pervenire, con attestazione di avvenuto pagamento: online (fino alle ore 22.00 del 21 gennaio 2019); oppure via mail fino alle ore 24.00 del 25 gennaio a info@marciatorigorizia.it; in contanti presso i punti predisposti dall’organizzazione e/o presso la sede del Gruppo Marciatori Gorizia in via Cipriani 69. ISCRIZIONI ONLINE: www.marciatorigorizia.it fino alle ore 24.00 del 21 gennaio 2019 ISCRIZIONI CUMULATIVE DI SOCIETÀ: Dovranno pervenire “solo” tramite apposito modulo scaricabile dal sito www.marciatorigorizia.it e i pettorali dovranno essere ritirati da un unico rappresentante!!! SCONTI PER SOCIETÀ: Ogni dieci iscrizioni l’undicesima è GRATIS!! QUOTE ISCRIZIONE: entro il 15 gennaio 2019 € 20,00 (venti/00); dal 16 al 27 gennaio 2019 € 25,00 (Euro venticinque/00). Modalità pagamento: Bonifico banca: CRA FVG; IBAN: IT32 I086 2212 4010 0000 0835 213. Cod. BIC CCRTIT2T96A Oppure: BANCA DI CIVIDALE: IBAN: IT42N0548412400CC0461100149 È possibile pagamento in contanti presso punti predisposti dall’organizzazione e, fino al 22 gennaio, al negozio DANA SPORT ad Aiello del Friuli (quota agevolata a € 20,00)

NON SI ACCETTANO ISCRIZIONI SENZA L’AVVENUTO PAGAMENTO!!!!

ISCRIZIONI MARCIA: Sul luogo di partenza. Quota: €. 3,00 con pasta!! PERCORSO: asfalto, pianeggiante, qualche tratto leggermente ondulato, attraverso il “Parco Naturalistico del PREVAL” e “ Collio Goriziano” di Capriva del Friuli, San Floriano del Collio, Gorizia, Mossa, San Lorenzo Isontino. TEMPO MASSIMO: 2 ore e 40’, dopo non sarà garantito il servizio di sicurezza per gli atleti. CRONOMETRAGGIO: con microchip, a cura di Timing Data Service. PREMIAZIONI: CLASSIFICA GENERALE: Primi 5 maschili e prime 3 femminili. CATEGORIE: MASCHILI: Primi 3: SM – SM35 – SM40 – SM45 – SM50 – SM55 – SM60 – SM65 - Primo SM70 FEMMINILI: Prime 3 SF – SF 35 – SF40 – SF45 – SF50 - SF55 Prima SF60 – SF65 – SF70 ATTENZIONE: I PREMI NON SONO CUMULABILI!!! SERVIZI: Ristori, spogliatoi, docce, servizio scopa.

ISCRIZIONI, FOTO E CLASSIFICHE VISIBILI SU: www.marciatorigorizia.it La manifestazione è assicurata secondo le norme in vigore; Assistenza sanitaria a cura della Associazione Volontari “LA SALUTE” di Lucinico (GO)

INFORMAZIONI: 0481 530760; 340 9805741; 329 3538431 INFORMAZIONI SLOVENO: 347/5823305 http//www.marciatorigorizia.it


JUDO DA TARCENTO A MALTA Il tecnico del Kuroki è alla vigilia di un importante impegno internazionale alla guida del team maltese.

COMINCIÒ DAL POSTINO

Denis Braidotti, "figlio" del Kuroki è nuovo tecnico della nazionale di Malta

L

e decisioni più difficili spesso si rivelano spesso le più semplici da assumere. Così Denis Braidotti, dopo aver messo al posto giusto le tessere di un mosaico che lo avrebbe raffigurato direttore tecnico della nazionale di judo maltese, ha sciolto ogni riserva, dando la sua disponibilità. Tutto ebbe inizio un bel giorno quando Enrico Shaurli, postino del paese. suonò alla porta della famiglia Braidotti e quando vide Denis rimase impressionato dalla sua struttura fisica e lo invitò nella palestra di judo a Tarcento a provare uno sport che lo avrebbe visto protagonista sui tatami di mezzo mondo. La medaglia d'argento ai campionati Europei di Parigi, un primo posto al campionato Europeo a squadre in Spagna, sei titoli ai campionati italiani assoluti e una medaglia d'oro ai giochi del Mediterraneo a Tunisi lo annoverano nella storia del judo regionale e nazionale. Il Kuroki di Tarcento è la società a cui deve tutto, da dove è partito, da dove dopo i primi giorni stava per lasciare il judo che inizialmente non lo vedeva come sport molto entusiasmante. In questi ultimi periodi, operava in Moldova come Carabiniere in servizio presso il consolato Braidotti sul tatami con italiano di Chisinau e lo vedeva attivo nel judo locale la tradizionale uniforme collaborando con il team della Dinamo e dando vita al Don Bosco. Sempre a Chisinau, di judo per proda judoka. muovere questo sport dando la possibilità anche a quei ragazzi spesso emarginati di poterlo praticare e di sentirsi uguali agli altri. coetanei. Poi lo scorso anno i primo contatti con la federazione maltese di judo tramite Louise Galea, membro IJF quando, sapendo che erano alla ricerca di un tecnico, decise di farsi avanti. "Il passo successivo è stato in occasione dell'incontro con l'atleta di punta della nazionale maltese Jermy Saywell con cui mi sono incontrato a Chisinau per toccare con mano il livello del judo maltese", ricorda Braidotti. Successivamente l'incontro a Malta con gli atleti e membri della federazione maltese dove alla luce di programmi e prospettive ho deciso di accettare la proposta. E così si parte valigie alla mano, verso una nuova avventura andando in aspettativa nell'arma che ha concesso questa opportunità al tecnico friulano.

COL JUDOGI

46 | 23 01 2019 | TremilaSport+

È un percorso che affronto con entusiasmo - Dopo Ezio Gamba che in Russia ha entusiasmato Putin e il mondo del judo con medaglie e successi adesso tocca a te in terra straniera? "Con le debite proporzioni mi accingo ad affrontare questo percorso con entusiasmo e naturalmente desiderio di dimostrare il mio valore. Il materiale su cui lavorare non manca, quindi adesso tocca solo a me” - Nei tuoi sogni da ragazzo e di atleta ti è mai passato per la testa di arrivare a questi traguardi? "Concluse le gare ho sempre portato la mia esperienza per la formazione e la crescita degli atleti. Sinceramente diventare tecnico di una nazionale non era nei miei progetti di giovane judoka” - Come sei stato accolto a Malta da atleti e da chi ti ha dato fiducia? "Dopo i primi istanti di perplessità, cosa normale quando arriva un tecnico con idee e metodi diversi, la diffidenza è stata rapidamente superata. A breve mi trasferirò a titolo definitivo per iniziare un lavoro di costruzione e miglioramento in un judo che a mio vedere può essere espressione di atleti di notevole

interesse” - Cosa ti è stato chiesto e a tuo giudizio che lavoro ti aspetta qui a Malta? "Di valorizzare gli atleti e sopratutto di metterli in condizione di ottenere dei risultati per rilanciare una disciplina che possa dare lustro allo sport nazionale. Il lavoro che ho in mente sarà quello di agire sia dal punto di vista mentale che tecnico e cercare la determinazione che in ogni atleta spesso è latente, cercando di trasmettere la motivazione determinante per puntare a mete ambiziose” - Quale è l'aspetto che ti preoccupa di più di questa nuova avventura che stai per intraprendere? "-Sono un combattente e grandi ostacoli non ne vedo anche perché la federazione mi ha dato ampi margini decisionali e questa fiducia deve essere ripagata con risultati di primo piano” - Pur essendo ormai in questi anni più all'estero che a casa sei sempre in contato con il Kuroki di Tarcento. Come vedi il judo regionale che ultimamente sta facendo parlare sempre più di sé? - In regione il judo con risultati ed atleti di primo piano si distingue a livello nazionale e internazionale. Sono reduce da due settimane trascorse allo Sporting Club di Udine per seguire la preparazione di alcuni atleti e in questi giorni al Winter Camp di Lignano dove oltre mille atleti da tutta Europa e con rappresentanti di oltreoceano hanno dato la loro adesione al primo stage privato a livello Europeo che come consuetudine è stato diretto dal Direttore Tecnico della nazionale di Judo Russa Ezio Gamba. Gianfranco Borghesu


RUGBY

AZZURRO E BIANCONERO Mattia Ferrarin con il tecnico azzurro Paul Griffen (a sinistra) e sotto con la maglia del Petrarca Padova.

LA FABBRICA DEI NUMERI 10

Mattia Ferrarin, prodotto del vivaio udinese, è il più recente talento friulano in azzurro in un ruolo unico

U

na volta, nei ruggenti anni Settanta, si diceva che da qualche parte, tra le valli carbonifere del Galles, si nascondesse una fabbrica di mediani di apertura. Un’allegoria giornalistica nata tra i colleghi della stampa specializzata d’Oltremanica in quella decade in cui i Dragoni sfornarono una raffica di fly half, uno più forte dell’altro, tra cui i leggendari Phil Bennet e Barry John. Nel rugby italiano di oggi la “fabbrichetta dei numeri dieci” sembra essere da qualche parte in provincia di Udine. Dal sempre fertile ambiente bianconero, che da Zanni in poi non ha più smesso di creare atleti per la maglia azzurra e per i club di primo livello, sono usciti infatti di recente ben tre mediani di apertura di interesse internazionale. Ian McKinley, classe 1989, non è friulano, bensì irlandese, ma proprio da Udine è partito il suo riscatto, dopo che un invalidante infortunio ad un occhio sembrava avesse posto fine per sempre alla sua carriera. Nel capoluogo friulano il talento Irish ha ripreso a giocare; di lì a poco si è ritrovato ad indossare la maglia numero dieci della Benetton Treviso e, una volta naturalizzato, nel giro della Nazionale italiana. McKinley è stato oltretutto l’allenatore ed il precettore rugbystico di Antonio Rizzi, classe 1998, il nuovo Golden Boy del rugby azzurro, che invece è un friulano doc, come si evince già dal cognome. Rizzi, apertura titolare della Nazionale Under 20 per due Mondiali di categoria, ha quest’an-

no raggiunto il suo mentore alla Benetton. In molti lo indicano come il futuro numero 10 della Nazionale maggiore. FERRARIN, ULTIMO ARRIVO E non è finita perché sulla loro scia si sta imponendo ora all’attenzione generale, Mattia Ferrarin, classe 2001, altro fulgido prodotto del vivaio udinese, che dopo i “caps” conquistati l’anno scorso nella Nazionale Under 17, punta ora alla maglia da titolare nella selezione Under 18, ovviamente con il numero dieci sulla schiena. Mattia, che è di Cerneglons di Remanzacco, ha iniziato con la pallaovale in tenerissima età. “Avevo 4 anni e mezzo -racconta – ho sempre giocato a Udine fino a quest’anno, quando i tecnici della Federazione mi hanno esortato ad accasarmi in un club che militasse nel campionato d’Elite; così sono andato al Petrarca Padova”. “ E’ stata dura – continua – perché ho dovuto lasciare amici e compagni con i quali giocavo fin da quando eravamo bambini , ma al Petrarca sono stato accolto molto bene e mi sono subito integrato nel gruppo e nel gioco”. Da due anni Mattia frequenta l’Accademia Federale Under 18 (come già aveva fatto Rizzi), un tempo a Mogliano Veneto, oggi dislocata negli impianti de La Ghirada a Treviso. Qui i giovani prospetti azzurri studiano (Ferrarin frequenta il Liceo Sportivo “Galilei” di Treviso) e si allenano in maniera professionale dal lunedì al giovedì, per poi fare rientro nel

proprio club di appartenenza il venerdì e con questo effettuare l’ultimo allenamento e la partita domenicale. “Sono in Accademia già da due stagioni – spiega Ferrarin – solo che l’anno scorso il venerdì facevo ritorno a Udine, quest’anno invece vado a Padova”. 1,80 per 88 kg Ferrarin sembra avere le caratteristiche fisiche e tecniche dell’apertura moderna. “Mi piace giocare al piede, ma anche attaccare la linea. In difesa non ho problemi. Quello che devo migliorare è la costanza nel rendimento, la concentrazione nel mantenere uno standard prestazionale elevato per più partite di fila”. “Il mio obiettivo? Nel breve termine vincere lo scudetto Under 18 con il Petrarca e conquistare la maglia da titolare con la Nazionale di categoria”. Ha partecipato al primo raduno stagionale degli Azzurrini a Calvisano e, stante ai rumors che girano nell’ambiente, i tecnici azzurri contano su di lui sia per il test contro la Francia a Parigi a fine febbraio, che per l’ufficioso Sei Nazioni Under 18 in programma in Galles dall’8 al 22 aprile. Degli obiettivi abbiamo, quindi, parlato, il sogno è lo stesso che coltiva anche Rizzi: “Indossare la maglia numero dieci della Nazionale maggiore”. Insomma, facendo gli scongiuri di prammatica, nel prossimo futuro quella fatale maglia numero dieci, che, nel rugby come nel calcio va al regista, al play maker, al giocatore che crea e ispira, potrebbe essere davvero una questione tutta friulana. Piergiorgio Grizzo


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA BASKET

BLASIGH: “NEGLI USA ESPERIENZA INCREDIBILE” La giocatrice della Delser Udine racconta la bellissima avventura in Florida all’IMG Academy, resa possibile dal premio vinto grazie alla nomina di MVP del Join The Game 2018, categoria U14F ■ Vittoria Blasigh è tornata dal viaggio in Florida e ha ripreso ad allenarsi con la prima squadra. Curiosi di sapere i dettagli della vita e del mondo cestistico negli States abbiamo voluto chiederle di raccontarci la sua esperienza all’IMG Academy, premio vinto grazie alla nomina di MVP del Join The Game 2018, categoria U14F. «Un’esperienza incredibile – racconta Vittoria – che mi è servita a crescere sia mentalmente che tecnicamente. Sono stata all’IMG più di dieci giorni con ragazzi e ragazze provenienti da altre città degli Stati Uniti e dal Giappone. Io ero l’unica italiana e sono stata inserita nel gruppo dei maschi di un anno più grandi di me. Durante gli allenamenti correvamo molto, gli esercizi però erano incentrati soprattutto sull’aspetto della con-

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centrazione e sulla tecnica individuale: la mattina prevalentemente tecnica, mentre il pomeriggio giocavamo di più cinque contro cinque. Le sedute quotidiane comprendevano anche un’ora di palestra e la piscina a fine giornata».

BLASIGH: “LÌ SI LAVORA MOLTO SU CONCENTRAZIONE E TECNICA INDIVIDUALE” Non solo basket perché Vittoria è riuscita ad assaporare in tutto e per tutto il clima americano. «Durante i dieci giorni sono andata a Miami, Orlando e Key West, e poi sono riuscita a vedere una partita NBA, Miami contro Denver. All’inizio è stato difficile, mi sentivo spa-

esata anche per il problema della lingua, ma è stata un’esperienza

unica e credo di essere cresciuta molto sotto diversi aspetti».

DIFESA PERSONALE

RIPRENDONO I CORSI A SAN VITO AL TAGLIAMENTO

■ Torna a grande richiesta il corso di autodifesa femminile dedicato alle sanvitesi, riproposta anche quest’anno dal Comune di San Vito al Taglia-

mento tramite l’assessore allo Sport Carlo Candido, l’assessore alle pari opportunità Federica Fogolin e all’assessore alla sicurezza Piero Maronese

in collaborazione con il Judo Club San Vito Libertas, nella persona del presidente Giancarlo Genova. Il secondo corso di Difesa Personale Femminile avrà dunque inizio mercoledì 6 febbraio alle ore 19.30 presso il Palazzetto dello Sport di Ligugnana, in via Cristofoli. Le sei lezioni pratiche di MGA (Metodo Globale di Autodifesa), con l’Istruttore Andrea Vignola, si terranno ogni mercoledì fino al 13 marzo. Nel calendario sono previsti anche due incontri teorici presso l’Officina dei Bozzoli (al 1° piano di via Fabrici 31). Lunedì 11 febbraio, la psicologa Valeria Franco tratterà le

Relazioni libere dalla violenza, conoscere per prevenire. Il secondo, lunedì 11 marzo, sarà invece a cura delle Forze dell’Ordine, che daranno consigli sulla legittima difesa e risponderanno ai quesiti che verranno loro posti. La partecipazione, riservata alle maggiori di 16 anni, è completamente gratuita. Saranno ammesse le prime 40 donne iscritte (con priorità a quelle che non hanno già partecipato all’edizione precedente), residenti nel comune di San Vito al Tagliamento. Le iscrizioni attraverso il sito internet del comune dovranno pervenire entro lunedì 4 febbraio.

UDINE | TRIESTE | PA


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA SCHERMA

PORDENONE VOLA IN C1 NELLA SPADA

SOCIETÀ

Weekend ricco di soddisfazioni per il Club Scherma Pordenone Libertas che, alla prima prova di Qualificazione per il nord Italia, ottiene la promozione in C1 nella spada maschile ■ Un fine settimana importante per il Club Scherma Pordenone Libertas, che il 12 e 13 gennaio, alla prima prova di Qualificazione per il nord Italia, ottiene la promozione in C1 con la squadra di spada maschile. Ma molte soddisfazioni arrivano anche per la controparte femminile, come pure agli individuali di fioretto. La squadra maschile di spada, formata da Leonardo Bernardin, Alessandro Boscariol, Ciprian Rau e David Villarecci, ha fatto dunque una gara meravigliosa meritandosi la promozione in serie C1. Dopo aver vinto tutti gli in-

contri nel girone, supera nettamente diverse dirette. Approda alla semifinale, dove però perde alla priorità per una sola stoccata. La squadra termina in quarta posizione, e

NEL FIORETTO BUONE PRESTAZIONI PER PELLIS E ATTRUIA festeggia la promozione con grande gioia. Ottima prova anche per la giovanissima squadra femminile di spada, composta da Emma Attruia, Caterina

DOVA | MILANO | PRATO

Fratta e Chiara Trevisan, sotto la guida della più esperta Elisa Aviano. La sezione con il “fiocco rosa” ha concluso la fase ai gironi con due vittorie su tre dopo uno strepitoso recupero sulla squadra di Bolzano, contro cui ha vinto per una sola stoccata. Nelle dirette si arrendono alla squadra di Monza, terminando comunque con l’11° posto. Anche le gare individuali di fioretto portano onori al sodalizio con i quindicenni Emma Attruia e Marco Pellis. Entrambi offrono buone prestazioni, superando la fase ai gironi e sfiorando la qualificazione per la gara Nazionale di Caorle.

INTROVIGNE CONFERMATA ALLA LIBERTAS PORCIA

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Mara Introvigne

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■ La Libertas Porcia guarda avanti e si prepara al futuro iniziando proprio dalle basi. Prima della pausa natalizia, la Polisportiva ha infatti rinnovato innanzitutto il proprio statuto, poi in assemblea straordinaria sono state rinnovate le cariche associative. La parola d’ordine è stata “semplificazione”. Il nuovo statuto ha così ridotto i suoi articoli da 23 a 18, tutti titolati per facilitarne la consultazione. Anche il consiglio direttivo è stato ridotto, da 14 a 7 elementi. È stata confermata la carica di presidente a Mara Introvigne, che sarà supportata dal vice Stefano Sozza, e dai consiglieri Ivo Neri, Gianni De Giusti, Rudi Trost, Massimo Pilotto e GianPietro Rossi. Quest’ultimo assume anche la carica di Tesoriere. L’assemblea ha inoltre nominato Eugenia Introvigne in qualità di Segretario dell’Associazione. Le altre novità introdotte riguardano soprattutto l’adeguamento del sodalizio alle nuove regole vigenti, e in alcuni casi l’introduzione di nuove regole riguardanti anche i nuovi canali di comunicazione.

Tel. 0432 690761 info@ceccarellionline.it www.ceccarelligroup.com


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA TROFEO SHIMAI

QUANTE MEDAGLIE PER I CLUB LIBERTAS! All’ormai storica rassegna di judo di Fagagna, giunta alla sua undicesima edizione, i sodalizi targati Libertas portano a casa un pieno di medaglie. Montereale, San Vito, Portogruaro e Villanova sugli scudi ■ Conquistano la I Coppa a Squadre Miste gli Esordienti B del Judo Montereale Libertas, che domenica 13 gennaio ha partecipato con 10 atleti all’XI Trofeo Internazionale Giovanile di Judo “Shimai” di Fagagna. La competizione, che prevedeva formazioni composte da tre pesi maschili e tre pesi femminili, ha visto primeggiare la squadra pedemontana, che si è lasciata alle spalle nell’ordine il DLF Yama Arashi Udine, il Judo Club Isola, lo Shimai Dojo Fagagna e la Polisportiva Judo Tamai Libertas. Anche a livello individuale non sono mancate le soddisfazioni. I ragazzi allenati dal maestro Sergio Polesel e dal suo staff hanno conquistato in totale la bellezza di 7 medaglie. Brilla d’oro l’agguerrito quanto giovane Leonardo Mazzega, fra gli U12 fino a 36 kg; mentre fra le pari età fino a 48 kg, Giorgia Biasutti finisce in

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Judo Kiai Atena piazza d’onore. Non delude neanche Giulia Rossolato (U15, 52 kg) che sale sul primo gradino del podio. Nella stessa cate-

goria conquistano il secondo posto invece Iole e Vanessa Alzetta, rispettivamente fra le 63 kg e le 40 kg. Terza piazza per Mattia Bertoli (60 kg) e Lodovico Mazzega (45 kg). In una competizione che ha ac-

SEI MEDAGLIE PER IL JUDO KIAI ATENA ALLA KERMESSE DI FAGAGNA

Polisportiva Montereale

colto i migliori giovani atleti di tutta la regione, del vicino Veneto e anche dalla Slovenia, si fanno onore anche Enrico Cioffi (60 kg), Marco Gavetta (45 kg) e Sara Salvadori (40 kg), con un’onorevolissima 5a piazza. ***

Comincia l’anno con il piede giusto la Polisportiva Villanova Libertas. Alla prima gara dell’anno domenica 13 gennaio partecipa infatti conquistando un oro e due bronzi al Trofeo Internazionale di Judo “Shimai” di Fagagna, rivolto alle classi giovanili. Ottima la prestazione dei Ragazzi del Palazen. Appena approdata fra gli agonisti Esordienti A, Laura Covre ha sfoderato una netta superiorità rispetto alle avversarie. Si classifica al primo posto con due incontri vinti. Deve ancora farsi le ossa invece il pari età Francesco Piva, che nonostante fosse alle prime armi guadagna un buon 7° posto.

UDINE | TRIESTE | PA


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA

marcando 3 ippon e perdendo un incontro combattuto fino alla fine; Colavitti Maria 3°cl. nei 52kg. malgrado una caviglia malandata riprende forza e coraggio marcando una medaglia importante per affrontare le prossime sfide, e infine Gabriel Giacomini 3°cl. nei 60kg vince due incontri soccombe solo con un fortissimo atleta più esperto andando in vantaggio e facendosi valere. Una giornata da scrivere negli annali della società non solo per i risultati ma per il livello tecnico e la grinta dimostrata dai ragazzi egregiamente seguiti dai due tecnici Choukri Khalil e Marco Dotta che seguito i ragazzi dando dei consigli preziosi ai ragazzi in gara e raccogliendo cosi delle importanti indicazioni per il proseguo della stagione. Prossimo appuntamento nel Veneto al trofeo di Grisignano. *** Entrano di diritto nell’olimpo friulgiuliano del judo, i quattro alfieri del Judo Club San Vito Libertas che durante il 20° Judo Winter Camp sono stati premiati dalla federazione fra vincitori del primo Trofeo FVG. Il torneo che teneva conto dei risultati ottenuti e delle presenze ad allenamenti e stage

regionali, ha incoronato fra i campioni Edoardo Consiglio (Esordienti A, 45 Kg), Ivan Zara (Esordienti A, 60 Kg), Gaetano Desiato (Esordienti B, 66 Kg) e Luca Pigozzo (Juniores, 90 Kg). Ma l’inizio scoppiettante per l’associazione sanvitese prosegue anche domenica 13 aprile all’XI Trofeo Internazionale Giovanile di Judo “Shimai” di Fagagna. Tre sui quattro rappresentanti del sodalizio sono infatti saliti sul podio. Appena approdata fra gli Esordienti A, Agnese Borsari (44Kg) riesce ad ottenere una splendida medaglia d’argento. Allo stesso modo David Rumelea (Esordienti B, 81 kg) conquista la piazza d’onore. Ottima prova anche per Ivan Zara (Esordienti B, 81 kg) che sale sul terzo gradino del podio. Meno fortunato invece Edoardo Consiglio (Esordienti B, 50 Kg) che deve accontentarsi del 9° posto. Il prossimo appuntamento per il Judo Club San Vito è il 27 gennaio a Lignano Sabbiadoro per il 24° Torneo Alpe Adria. Alla gara internazionale riservata alle classi Cadetti e Juniores parteciperanno Luca Pigozzo, Pierfederico Consiglio e Gaetano Desiato.

LIBERTAS FVG AL SERVIZIO DELLE SOCIETÀ SPORTIVE

Laura Covre Si passa dunque alla fascia degli Esordienti B. B come la brillante prestazione di Leonardo Rapetti che si è classificato terzo con 2 spettacolari ippon. Tra i preagonisti si fa tradire dall’emozione Andrea Zandonà, che conquista con onore la medaglia di bronzo. *** En plain della squadra Esordienti del judo kiai atena nella prima uscita dell’anno 2019 al XI trofeo internazionale Shimai a Fagagna. Su 6 atleti partecipanti tutti e 6 sono andati al podio con la medaglia al collo. Questi i risultati; Tollardo Eliana 1°cl nella cat. 44: atleta incontenibile sbaraglia per ippon tutte e 4 le avversarie in pochi secondi con diversi tipi di tecniche. Piccolo Alexander 3° cl. nei 36

kg dopo aver perso il primo incontro, risale fino alla semifinale con tre ippon tra cui ben 2 bellissimi ura nage (tecnica di sacrificio), Di Luca Paco 1°cl. nei 81kg. continua a mietere medaglie questa volta strepitoso con 4 ippon (di cui uno in un incontro amichevole con i +81kg.) anche lui in pochi se-

TA N TI B UON I MO TIVI P ER AFFILIARSI !

GRANDI RISULTATI PER PIGOZZO E DESIATO ALLA WINTER CUP condi fa vedere una sicurezza e prestanza fisica che lo pone tra i migliori atleti in gara. Milanese Aurora 2° cl. affronta con grinta e caparbietà avversarie molto più esperte e prestanti fisicamente stupisce

DOVA | MILANO | PRATO

Luca Pigozzo

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AGENDA

Weekend EVENTI

26-27 GENNAIO

WEEKEND SULLA NEVE Sabato 26 Gennaio 2019

Domenica 27 Gennaio 2019

SCIIIVOLATA

Sabato 26 Gennaio 2019

Forni di Sopra. Manifestazione di volo, aperta a tutti i volatili, sciatori, scivolatori o baitisti!! Ore 10:00 ritrovo ed iscrizioni c/o Zwar Bar. Ore 11:00 inizio risalite in decollo. Ore 11:30 inizio voli e gara di centro. Ore 16:30 premiazioni. Organizzato da: CFP - Centro Friulano Parapendio.

8^ VERTICAL RACE NOTTURNA / RAVASCLETTO M. ZONCOLAN

Domenica 3 Febbraio 2019

Ravascletto. Gara F.I.S.I. Regionale di Sci Alpinismo. Trofeo “Rudi De Infanti”. Gara di Sci Alpinismo Individuale Notturna. Partenza alle ore 19.00 presso il piazzale di fronte alla funivia (890 mt). Cronometraggio con microchip. Risalita lungo la pista Canalone/ Lavet fino al terminal della funivia sul M.te Zoncolan (1750 mt). Dislivello: 860 mt. per una lunghezza di 4 km. Gara aperta a tutti. Organizzato da: Unione Sportiva “A. Moro” Paluzza.

Forni di Sopra. 35a edizione (14a internazionale) TROFEO BIBERON prova del Grand Prix FISI FVG e II ed. del “BIBERON NORDICO“. Gare di sci alpino in Loc. Davost sulla pista “Cimacuta”, specialità slalom gigante - cat. SuperBaby, Baby e Cuccioli. Gare di sci nordico: partenza in linea c/o pista “Tagliamento”. I mini atleti gareggeranno in rappresentanza dei vari sci club regionali, nazionali e internazionali. Venerdì Alle 18.00 fiaccolata e animazione. Sabato. Prova del Grand Prix FISI FVG: gare di sci alpino in Loc. Davost sulla pista “Cimacuta”. Slalom speciale cat. Baby e Cuccioli. Domenica. Alle 8.00 sfilata di tutti gli atleti c/o parterre pista Cimacuta; gara di sci di fondo tecnica libera lungo la pista Tagliamento (categorie Baby Sprint, Baby e Cuccioli). Organizzato da: SCI CLUB 70

TROFEO BIBERON

CAMPIONATI REGIONALI SCI DI FONDO TROFEO MATTIA CEDOLIN Campionati Regionali di sci nordico, Forni di Sopra. Gara individuale, cat. Allievi e Giovani/ Seniores Maschile e Femminile. Tecnica libera. Organizzato da: S.S.Fornese.

MARCE NEI WEEKEND Domenica 3 febbraio 2019

11^ CAMMINANDO IN COMPAGNIA Domenica 27 gennaio 2019

“25^ MARCIA DI SANT’AGNESE” Domenica 27 gennaio 2019

32^ MARCIA DELL’ANZUL

Cordenons (PN). Marcia non competitiva di km 4, 10, 15 e 21. La partenza è prevista dal piazza della Vittoria dalle ore 8:30 alle ore 9.00. 52 | 23 01 2019 | TremilaSport+

Joannis di Aiello del Friuli (UD) Tradizionali festeggiamenti a Joannis per la patrona Sant’Agnese All’interno della manifestazione si svolgerà la 24^ Marcia di Sant’Agnes marcia non competitiva di km 7 e 12. La partenza in Piazza Garibaldi nr. 15 è prevista dalle ore 9:00 alle ore 10:00.

Domenica 3 febbraio 2019

44^ PODISTICA VALLENONCELLO Pordenone, tradizionale appuntamento dove non mancheranno i soliti bei percorsi per tutti (km. 3/6/12/21/35), i fornitissimi e deliziosi ristori e TANTA SIMPATIA.

Adorganno di Tricesimo Ud. 7,13,19 Km. La partecipazione è aperta a tutti coloro (singoli, gruppi e famiglie) che desiderano scoprire le bellezze naturali del territorio di Tricesimo. Domenica 3 febbraio 2019

CROSS DEL MOSAICO Spilimbergo (Pn). 1^ pr. CDS Master e Individuale Master.


AGENDA

Weekend EVENTI

2-3 FEBBRAIO

WEEKEND SULLA NEVE Sabato 2 Febbraio 2019

Dal 25 gennaio al 1 febbraio 2019

IPC WORLD CHAMPIONSHIP CAMPIONATI DEL MONDO DI SCI PARALIMPICO 2019 KRANJSKA GORA

SKI KRONO VARMOST E SKI RAID VARMOST Forni di Sopra. Suggestiva cronoscalata di sci alpinismo in notturna lungo le piste del Varmost. Partenza in linea dai pressi della stazione a valle della seggiovia quadriposto a Forni di Sopra. Quota m. 930. Arrivo presso Malga Varmost quota m. 1760. Ski raid: lunghezza 15km, dislivello 2000m. Partenza alle ore 17.00. Ski krono: lunghezza 4,3km, dislivello 830m. Partenza alle ore 18.00. 20° Memorial Claudia Corisello. Organizzato da: Società Sportiva Fornese.

Sella Nevea. Ad aprire il 2019 invece il Mondiale Kranjska Gora/ Sella Nevea, il primo nella storia a disputarsi fra due nazioni confinanti fortemente voluto dall’IPC dove il programma delle gare si svilupperà dal 19 gennaio con la cerimonia di apertura al 01 febbraio, giornata di conclusione competizione. Organizzato da: A.S.D. SportXall - Hans Erlacher Team.

MOSTRA MOSTRA: FINO AL 3 FEBBRAIO

UN SECOLO DI STORIA DI CENTO PRIMAVERE 100 ANNI TRIESTINA CALCIO Trieste. La mostra “Un secolo di Storie di centro primavere” ripercorre i primi cento anni di vita della US Triestina Calcio 1918. Attraverso le due sezioni della mostra (una cronologica e l’altra tematica) si potrà ripercorrere la storia della maggiore società agonistica di Trieste, ma anche per rivivere un secolo di storia sociale, economica, politica della città e del suo territorio. Ad esempio la sua costituzione nel dicembre

1918 - a poco più di un mese dalla fine della Grande Guerra con la fusione di due preesistenti società calcistiche (Football Club Trieste e Ponziana), segna al tempo stesso il passaggio a un’epoca nuova e la continuità di una esperienza sportiva ereditata dagli inizi del Novecento. Una società e una squadra in cui si sono da sempre rispecchiate la città e viceversa, in cui le sorti della città si riflettono pure in quelle della società. Anche così si comprende, l’interesse poetico di Umberto Saba per quanto la Triestina sapeva rappresentare e dare al tempo stesso alla popolazione. La mostra sarà impreziosita da cimeli, maglie, corredi sportivi, fotografie e gadget d’epoca, messi a disposizione anche da privati collezionisti e dal Comune di Trieste. La mostra sarà impreziosita anche dalla rassegna itinerante (visitabile dal 19 al 28 dicembre, ingresso libero) del Museo del Calcio di Coverciano, realizzata in occasione dei 120 anni della Federazione Italiana Gioco Calcio. Si tratta di un percorso cronologico dei momenti più esaltanti e significativi della storia della FIGC attraverso il “racconto” dei trofei vinti dalla Nazionale italiana di calcio e di alcuni cimeli dei giocatori più rappresentativi che hanno vestito la maglia azzurra. In esposizione, dalle quattro Coppe del Mondo - 1934, 1938, 1982 e 2006 - alla Coppa Europa del 1968, alle maglie storiche (tra le quali, la maglia numero 10 indossata da Giacinto Facchetti in occasione della fase finale del Campionato d’Europa del 196 e la maglia numero 5 indossata da Fabio Cannavaro in occasione della finale del Campionato del Mondo del 2006. Il programma ricco di eventi collaterali che si susseguiranno fino al 3 febbraio permetterà di avvicinarsi o approfondire aspetti del mondo del calcio di alto livello, soprattutto in vista dei Campionati Euopei U21 che vedranno Trieste ospitare il girone composto da Germania, Austria, Danimarca e Svezia a giugno 2019.

TremilaSport+ | 23 01 2019 | 53


L’Eccellenza per l’Udito al tuo servizio

I professionisti Maico, sono audioprotesisti, che con esperienza hanno compreso l’importanza di un servizio capillare, quotidiano e costante nel tempo. Da noi l’assistito è guidato nell’ascoltare i suoni che lo circondano, l’importante è

ASCOLTARE per CAPIRE questo è l’unico modo per NUTRIRE il cervello, per crescere e imparare sempre. Solo noi abbiamo l’esperienza di 82 anni, e un’equipe affiatata di audioprotesisti con grande esperienza e audioprotesisti gio-

vani che apportano fantasia e tecnologia. I nostri audioprotesisti sono tutti associati all’A.N.A.P. Associazione Nazionale Audioprotesisti Professionali. Siamo a tua disposizione per provare il tuo udito nella sede a te più vicina.

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