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Supplemento al n° 13 di TremilaSport
n° 5
25|8|2019
ASSALTO AL MILAN R
icomincia la Serie A per l’Udine se, con tante aspettative e qualche conferma. Tra queste ultime, la permanenza di Igor Tudor che si è guadagnato sul campo la fiducia della dirigenza bianconera dopo aver traghettato alla salvezza le Zebrette nelle ultime due stagioni travagliate. Meno le novità per quanto concerne il calciomercato, con l’attesa di vedere all’opera i due nuovi verdeoro Becao e Walace, e i due ex palermitani Jajalo e Nestorovski. Per quanto riguarda la formazione, mister Tudor dovrebbe propendere per un 3-5-2 con Musso tra i pali, e ballottaggio tra Becao e Opoku con Ekong e Samir in difesa; centrocampo privo del grande atteso Walace, ancora in ritardo di condizione, che dovrebbe vedere schierati Larsen, Fofana, Jajalo, Mandragora e Pussetto, mentre in attacco, salvo clamorose svol-
te di mercato dell’ultim’ora, De Paul dovrebbe essere preferito a Nestorovski per giocare al fianco di Lasagna. Di fronte un Milan che cerca pian piano di tornare agli antichi fasti e che in estate si è rinforzato con gli arrivi dei difensori Duarte e Hernandez, dei centrocampisti Bennacer e Krunic e dell’attaccante Leao, in attesa di novità sul fronte Correa. Il neotecnico rossonero Giampaolo potrebbe quindi schierare Donnarumma in porta, Calabria, Duarte, Romagnoli
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Al via la nuova Serie A e subito un big match: al Friuli arrivano i rossoneri di Giampaolo
e Rodriguez in difesa, Krunic, Bennacer e Paquetà in mediana, Suso e Leao a sostegno di Piatek. Gli ingredienti ci sono tutti: la grande attesa è finita.
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25 agosto 2019
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CALCIOMERCAO
RESTA CALDO IL MERCATO BIANCONERO IN USCITA
Giorni roventi per le trattative, arrivate ad una settimana dalla conclusione. Ufficiali le partenze di Simone Scuffet e Gabriele Angella, mentre si continuano a trattare De Paul, Pezzella e Fofana
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ancano pochi giorni alla chiusura ufficiale del calciomercato e in casa Udinese si continua a lavorare, soprattutto per quanto concerne le operazioni in uscita. È di questa settimana l’ufficializzazione del passaggio in prestito di Simone Scuffet allo Spezia. L’estremo difensore di Remanzacco si trasferisci al club ligure a titolo temporaneo con diritto di riscatto. Resta rovente la pista che porta Rodrigo De Paul alla Fiorentina. L’attaccante è valutato 40 milioni di euro dalla dirigenza bianconera, ma i viola starebbero cercando la formula giusta per provare a portare a Montella l’argentino, che intanto è stato convocato nella Nazionale sudamericana. Questi sono poi i giorni utili per un eventuale sblocco dell’affare Parma-Giuseppe Pezzella: infatti, secondo quanto riportato dalla Gazzetta, il ritorno all’Udinese
di Zeegelaar, aprirebbe le porte proprio all’addio del terzino sinistro in direzione Emilia. Sul terzino resta comunque vivo l’interesse della Spal. Ben più complicata la trattativa tra Udinese e Torino per quanto concerne
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Settimana di addii per Scuffet e Angella, andati allo Spezia e al Perugia
LE ALTRE GARE 1ª giornata 24-25-26.08.19 PARMA JUVENTUS FIORENTINA NAPOLI UDINESE MILAN CAGLIARI BRESCIA ROMA GENOA SPAL ATALANTA SAMPDORIA LAZIO TORINO SASSUOLO VERONA BOLOGNA INTER LECCE
Seko Fofana. Che il giocatore piaccia parecchio ai dirigenti granata è cosa nota, ma il ds Bava reputa troppo alta la cifra richiesta dalla dirigenza bianconera, ferma a 12 milioni di euro. Ufficiale, infine, il passaggio di Gabriele Angella al Perugia.
Simone Scuffet
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I PROBABILI UNDICI
25 agosto 2019
LE FORMAZIONI DI OGGI MILAN
UDINESE
23 PUSSETTO
2 CALABRIA
3 SAMIR 38 MANDRAGORA
79 KESSIE 15 LASAGNA
1 MUSSO
5 TROOST-EKONG
Panchina 88 NICOLAS 27 PERISAN 50 BECAO 2 SIERRALTA 17 NUYTINCK 11 WALACE 99 BALIC 72 BARAK 13 INGELSSON 70 MATOS 30 NESTOROVSKI 91 TEODORCZYK Allenatore: Tudor
19 PIATEK
8 JAJALO
8 SUSO
10 D.PAUL
22 MUSACCHIO
UDINESE 3-5-2
20 BIGLIA
99 DONNARUMMA
7 CASTILLEJO 18 ROMAGNOLI
6 FOFANA 4 OPOKU
10 CALHANOGLU
19 LARSEN
68 RODRIGUEZ
MILAN 4-3-1-2 Panchina 25 REINA 90 A. DONNARUMMA 43 DUARTE 12 CONTI 23 STRINIC 4 BENNACER 33 KRUNIC 5 BONAVENTURA 39 PAQUETÀ 11 BORINI 17 LEAO 27 A. SILVA Allenatore: Giampaolo
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S A L A S TA M PA
25 agosto 2019
TUDOR: “SIAMO PRONTI PER IL MILAN” Bianconeri pronti a tuffarsi nella nuova Serie A dopo aver superato il primo turno di Coppa Italia. La vittoria contro il Sudtirol ha dato fiducia soprattutto a Mandragora, da cui si attende il salto di qualità
P
assato il primo scoglio di Coppa Italia. La vittoria sul Sudtirol ha portato fiducia ed entusiasmo in casa bianconera in vista dell’imminente inizio del nuovo campionato di Serie A. “Volevamo passare il turno ed è la cosa più importante – commenta un sempre concreto Igor Tudor -. I ragazzi hanno lottato bene, anche se avremmo voluto soffrire di meno. Ho visto la squadra un po’ appesantita soprattutto mentalmente che fisicamente, ma poi quando si è sbloccata ha fatto vedere le sue qualità, per questo faccio i complimenti ai ragazzi, perché contro un avversario così chiuso non era semplice. Pezzella? Ha sentito
un dolore all’adduttore. Dovevamo spostare Pussetto in un ruolo non suo, abbiamo perso un po’ di equilibrio”. Il tecnico bianconero ha poi parlato della possibile coesistenza di Jajalo e Mandragora: “Possono coesistere, facciamo un mix di sistemi per uscire meglio da dietro. Jajalo è importante per noi per dare equilibrio al nostro centrocampo. Abbiamo creato tanto con due, tre cross di Pussetto, Fofana e Mandragora. De Paul è importante, giocatore di altro livello, ma non sono d’accordo che abbiamo creato solo con lui”. Inevitabile una chiosa sulla prima di campionato contro il Milan: “Sarà difficile ma noi
continueremo a lavorare per arrivare preparati; non vediamo l’ora di giocare questa partita e viverla fino in fondo
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Mandragora: “Chi non mi sostiene mi sprona sempre più a migliorare” insieme al nostro pubblico”. Soddisfazione anche nelle parole di Rolando Mandragora, andato a segno due volte contro la formazione alto atesina: “Sono felice per i gol e soprattutto per la vittoria, perché partire con il piede giusto è
importante in vista del campionato. Dobbiamo continuare a lavorare bene per arrivare preparati al Milan. Avevamo voglia di fare risultato e di passare il turno; nel primo tempo abbiamo sofferto la loro barricata, ma nel secondo tempo siamo riusciti ad aprire il gioco sulle fasce, con più voglia di fare gol e ci siamo riusciti”. Una dedica speciale, il centrocampista bianconero la fa alla
sua famiglia: “Dedico alla mia famiglia e alla mia ragazza i due gol. Li dedico a chi mi sostiene, ma anche a chi non lo fa, perché mi accende il fuoco dentro di voler sempre migliorare giorno dopo giorno. Ora non ci resta che archiviare la vittoria e pensare subito alla prima di serie A contro il Milan. Abbiamo tanta voglia di iniziare bene anche in campionato”.
S A L A S TA M PA
LASAGNA: “CONTRO IL MILAN TIFOSI ARMA IN PIÙ” Subito a segno l’attaccante bianconero, autore di un gol contro il Sudtirol nel primo turno di Coppa Italia. Passata l’apprensione per Musso, grande attesa per il neoacquisto Mato Jajalo
È
partita con il piede giusto la stagione di Kevin Lasagna, subito a segno contro il Sudtirol nel primo match ufficiale della stagione: “Sono contento per il gol e perché volevamo fortemente passare il turno, anche se non è stato per nulla facile, ma quello che conta è il risultato. Loro stavano molto bassi ed è stato difficile trovare le linee di gioco. Trovando gli spazi nel secondo tempo siamo riusciti a vincere la partita. Personalmente non sono ancora al cento per cento, ma comincio a stare meglio, così come la squadra che comincia a mettere minuti nelle gambe e trovare continuità. Ora dobbiamo girare subito pagina e pensiamo ai tre punti di domenica, che saranno difficili da
conquistare, ma noi davanti al nostro pubblico di sicuro ce la metteremo tutta”.
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Lasagna: “Dobbiamo scendere in campo con l’obiettivo dei tre punti” Tra i nuovi acquisti c’era grande attesa per vedere all’opera Mato Jajalo, tra i più positivi in campo contro gli alto atesini: “Quello fatto in occasione del gol è un movimento che mi è venuto spontaneo, ma alla fine quello che conta è il risultato finale, che ci
ha permesso di passare il turno. In Coppa Italia non esiste una partita facile, dal momento che è secca e anche l’avversario sulla carta più abbordabile può metterti in difficoltà. Io continuo a ringraziare la società per darmi
la possibilità di giocare in questo club e voglio ripagare questo in campo. Il supporto del pubblico è stato determinante; è stato strano giocare davanti a un pubblico diverso dopo così tanti anni al Palermo, ed è stato emozionan-
te. Sappiamo che ora ci aspetta il Milan; sarà molto difficile, ma vogliamo fare bella figura”. Infine, c’è stata un po’ di apprensione per Ivan Musso, ma l’allarme per l’estremo difensore bianconero è subito rientrato: “Ho preso solo una botta in testa, nulla di grave. Il Sudtirol ha giocato molto chiuso per ripartire veloce e due o tre volte ci hanno messo in difficoltà. Quando la partita si è aperta per noi è stato molto più facile. Siamo molto contenti del passaggio del turno; è sempre importante iniziare bene soprattutto perché negli ultimi anni spesso in Coppa ci sono state difficoltà. Il pubblico è stato grande e sentire il loro supporto ci dà carica e felicità in più. Per noi il loro sostegno è davvero importantissimo”.
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IL PERSONAGGIO
WALACE, IL NUOVO FRANGIFLUTTI BIANCONERO Dopo le due esperienze in Bundesliga all’Amburgo e all’Hannover, il centrocampista di Massaranduba è pronto per dare battaglia in Serie A. Tra i suoi mentori l’ex ct verdeoro, Felipao
A
un gran bel gesto tecnico, in pratica la variante che spezza ogni schema preordinato. Al fischio finale il dt del «Tricolor Gaúcho», James Freitas, và dritto negli spogliatoi, per chiamare al volo il presidente Fábio Koff e il coordinatore delle giovanili Júnior Chávare, che in quattro e quattr’otto allestiscono uno scambio alla pari con l’Avaí: Walace a Porto
rriva dal Brasile il nuovo acquisto dell’Udinese, Walace Souza Silva. Uno abituato al sacrificio, come tratteggiato dal sito ufficiale bianconero. Cresciuto nel ristorantino di famiglia, il ragazzone di Massaranduba, ha imparato a esser duttile: iniziava servendo ai tavoli, poi lavava i piatti e, a fine giornata, spazzava i pavimenti, sempre vagheggiando il futebol insieme ai compagni di squadra del Simões Filho e, magari, perché no, un incontro con l’idolo della zona, Leandro Bonfim, ex São Paulo e Porto. Dalle prime esperienze a Mina Gerais e Maceió, a sud di Recife, sempre sostenuto dal compagno della madre, anche lui con dei trascorsi calcistici alle spalle, fino alla grande svolta quando la Sub-19 lo convoca per prendere parte alla Copa Santiago. Proprio in occasione del celebre torneo giovanile, di scena a Rio Grande do Sul, il ragazzo và in gol su punizione alla partita di debutto, contro il Grêmio. In teoria “solamente”
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Walace è un mediano puro che non disdegna le sortite offensive Alegre, l’esperto Marquinhos Santos sulla rotta opposta, a Santa Catarina. L’approdo nelle giovanili del Grêmio per il ragazzo rappresenta non solo il raggiungimento di un traguardo a lungo ambito e accarezzato, ma anche la porta per qualcosa di più grande. Nel giro di un anno infatti Enderson Moreira gli
concede una decina di minuti in Série A, contro l’Atlético Mineiro. Ma è con un certo Luiz Felipe Scolari in panchina che la carriera del centrocampista baiano spicca definitivamente il volo. Nel sentitissimo Clàssico con l’Internacional il talento di Massaranduba pone la pietra miliare delle sue 115 presenze con il «Tricolor Gaúcho». Quattro delle quali in Libertadores, dove riesce anche a segnare durante la fase a gironi dell’anno seguente. Poi le esperienze in Germania all’Amburgo e all’Hannover. La capacità primordiale di Walace, di agire da frangiflutti davanti alla difesa, è stata completata, soprattutto nell’ultimo anno di Grêmio, da un’evoluzione che ha portato in dote al brasiliano un imprinting certamente più offensivo, volto a creare un centrocampista a tutto tondo. L’uomo che, per natura, spacca la manovra avversaria e che, qualche volta, si prende la licenza di dare il via alla transizione offensiva della squadra.
I SALOTTINI DEI TELECRONISTI È una moda, quella dei dialoghetti televisivi “inter nos” fra giornalisti e loro spalle deputati a seguire un avvenimento sportivo, che ha preso il via qualche tempo fa dai reiterati “Beppe” e “Fabio” di Caressa e Bergomi, pronunciati dai due protagonisti durante le cronache e i commenti degli incontri di calcio trasmessi dall’emittente privata per la quale prestano la loro opera. E siccome si parla di una rete-vip, ecco gli emuli dei due summenzionati sbucare in ogni dove, con il neppure tanto mal represso (ma probabilmente non avvertito) fastidio del teleutente che si sente così quasi escluso e
di peso in detti salottini a due dove mancano solo il tè e i pasticcini (e forse ci sono pure). Anche al recente Tour de France, uscendo dal calcio, c’è stato un florilegio di “Francesco” e “Marco” fra i due commentatori al traguardo ma anche nelle reti locali di minor cabotaggio i dialoghetti con tè e pasticcini, seguendo le partite di calcio di casa nostra, non sono mancati e non mancano. Prima di votarsi a tale trend tutte le reti, nazionali o locali, farebbero comunque bene ad effettuare un mini-sondaggio tra gli utenti, per verificare quanto fastidiosa risulti tale pratica a chi si piazza in poltrona
davanti allo schermo televisivo ed è spesso costretto ad abbassare l’audio a zero per evitare a lungo andare choc nervosi. Quelli che provocano anche l’ex pallavolista, e oggi commentatore, Andrea Lucchetta con il suo pseudoumorismo ad oltranza pronunciato con voce gutturale e, in radio, il moto perpetuo di Repice e gli acuti da aquila della Meini durante le cronache dei vari incontri ai quali vengono deputati. Così come portano ad abbassare l’audio a zero le statistiche a go-go di un certo telecronista Rai, proposte fino alla noia anziché limitarsi a commentare senza troppe affabulazioni le fasi di gioco che lo spettatore vede nitidamente in tv.
Un capitolo a parte meritano poi le “mise” di certi ospiti di salotti televisivi, una su tutte quella di Fabio Genovesi, abbigliato come un appartenente ai centri sociali nei dopo-tappa del Giro d’Italia e del Tour de France tra altri ospiti con o senza cravatta ma comunque con almeno addosso uno straccio di giacca. Per una sorta di rispetto all’utenza, un minimo di dress code andrebbe osservato, e al limite imposto, in ambito nazionale e, perché no, anche locale. Ma se oltrechè azzerare l’audio lo fai anche con il video, allora tanto vale dedicarsi ad altri passatempi lontano dalla tv. (E.F.)
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