appuntamenti, incontri e attualità trentina
2011 settembre
i h c r pe
suonaanella
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Contiene i.p.
p m a la c
Passato e presente della scuola in Trentino. Da uno struggente amarcord di Alberto Folgheraiter prende il via un viaggio nel mondo scolastico di oggi, alla vigilia dell’inizio delle lezioni. Le ansie e l’entusiasmo degli studenti e delle loro famiglie, l’abbigliamento e poi via via tutto l’occorrente per partire con il piede giusto.
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ritorno a scuola
Settimana mozartiana Augias racconta Mozart Bedollo campionissimo Comune riciclone d’Italia
62 anni di Kinderdorf A Caldonazzo, una storia tutta da scoprire
IL CAMPIONE DELLE BOLLICINE La doppia anima di Francesco Moser: vignaiolo e ciclista, ciclista e vignaiolo, per tutta la vita
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Chi ha passione per il futuro, si incontra ad Educa La manifestazione nazionale che rimette l’educazione al centro della riflessione e dell’agire quotidiano. Seminari, incontri con gli autori, laboratori formativi e creativi, giochi e spettacoli per bambini e ragazzi, insegnanti e genitori. La 4^ edizione sarà dedicata a “Educare nell’incertezza”. L’incertezza, cifra del nostro tempo, è criticità che genera ansia, ma può diventare anche opportunità per scoprire i propri talenti. Un’occasione per imparare ad ascoltare fragilità e paure e trasformarle in coraggio per realizzare i propri sogni. L’appuntamento di Rovereto dal 23 al 25 settembre, segna l’inizio di un percorso che continuerà a Bari, Roma e Torino per tornare in Trentino a settembre 2012.
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Il 23 e 24 settembre: “Energie rinnovabili e Paesaggio” e workshop internazionale degli operatori turistici
Due momenti per approfondire
Venerdì 23 settembre, presso la sala Calepini della Camera di Commercio (in via Calepina 13, a Trento), sarà organizzato un convegno dedicato al rapporto tra Energie rinnovabili e Paesaggio. Relatori di fama consolidata si confronteranno su quale debba essere l'approccio più corretto nella promozione e nella collocazione degli impianti di energie rinnovabili nel prezioso paesaggio di montagna e quali siano le priorità del sistema economico di montagna, da sempre predisposto all’innovazione con particolare attenzione alla salvaguardia dell'ambiente.
Oltre 130 aziende italiane presenti al Workshop
Nella giornata di sabato 24 settembre, presso le sale di Trento Fiere sarà attivo il workshop internazionale con operatori turistici provenienti da tutto il mondo. Il workshop ha lo scopo di avviare e consolidare relazioni economiche tra il turismo internazionale ed i poli attrattivi di montagna.
A Trento negozi aperti sabato 24 e domenica 25 settembre
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ALLESTIMENTI
trentinocommenti
ring
ring
di Alberto Folgheraiter
folgore e saette La borsa della spesa e la spesa per la borsa
“O
la borsa o la vita”, minacciavano i banditi nei vecchi film western al momento di una rapina. Nel caso in esame, non ne va certo della vita. Ma che al momento di pagare il conto al supermercato si riproponga psicologicamente l’idea della rapina, questo sì. Sarà pure tutto legale, come no?, tuttavia dieci centesimi per una borsa di materiale biodegradabile (piccola) e 15-17 centesimi per una sporta grande, sembrano a tutti gli effetti un furto con destrezza. Se poi si calcola che tale evento si replica migliaia di volte in un giorno, e che, in un anno, la sola catena di supermercati POLI, tanto per non fare nomi, gira ai clienti sei milioni di buste il conto è presto fatto. Dal 1 gennaio del 2011 è entrata in vigore una normativa che abolisce le vecchie buste di plastica, sostituite con sporte in materiale biodegradabile. Un’iniziativa più che opportuna soprattutto per la salvaguardia dell’ambiente. Il fatto è che le nuove confezioni saranno pure biodegradabili ma sono anche altamente… degradate fin dal primo utilizzo. Infatti, se sulla carta portano sino a sei chili di spesa, appena s’inserisce una confezione con qualche spigolo (e tutto è spigoloso a questo mondo, dalla pasta al scatolette di tonno), zàcchete e la busta si taglia. Si slabbra, perde portanza e si rischia di arrivare sull’uscio di casa con mezza spesa lasciata per strada. A quel punto, oltre al danno (10 centesimi di costo lasciati alla cassa del Supermercato) si rimediano pure le beffe. Perché quella busta, venduta come riutilizzabile per la raccolta differenziata della spazzatura (per l’umido), non serve più nemmeno per il secco. La seccatura personale è garantita. Mauro Poli, direttore degli affari generali della “Poli Spa” (63 punti vendita in Trentino-Alto Adige) ammette che il problema esiste, è stato sollevato anche dai suoi clienti ma, tutto sommato, il costo pagato dal consumatore copre solo le spese. “Se potessimo togliere le buste usa e getta saremmo molto più contenti”, dice. Oggi, nei supermercati, oltre alle buste in polimeri con amido di mais (biodegradabili) si offre al consumatore la possibilità di acquistare una borsa di materiale resistente (a 99 centesimi di euro) e, pertanto riutilizzabile; oppure una borsa di cotone (1 euro e 99 centesimi) da utilizzare all’infinito. C’è poi la possibilità di chiedere uno scatolone o una borsa di carta che ha
un costo di 18 centesimi. Insomma una vasta gamma di “offerte” come si addice a chi pratica il commercio. Peraltro è singolare che i piccoli negozi (vedi quello del pane e latte sotto casa, o il tabaccaio all’angolo che non hanno certo super-ricarichi) se hai bisogno di una busta te le offrono senza sovra prezzo e, soprattutto, senza logo pubblicitario. Come accade invece per il supermercato o il negozio della grande distribuzione. Mauro Poli, per tornare al più disponibile dei nostri interlocutori (altri ci hanno mandato da Erode a Pilato quando non a quel paese), ricorda che anni fa la borsa di plastica non si pagava. “La gratuità aveva distorto il sistema perché c’erano un abuso e un consumo sproporzionato di buste, con un costo che andava comunque ricaricato sulla merce”. Insomma il classico gatto che si mangiava la coda: “gratis” non c’era nulla allora e neppure oggi. C’è però un’obiezione: il supermercato, con il logo stampato sulla busta della spesa, in qualche modo ci guadagna. Ottiene cioè pubblicità… pagata dal consumatore. “Vero, ammette Mauro Poli, ma perfettamente legale”. Al punto che le stesse associazioni di difesa dei consumatori, pur avendo ricevuto varie “segnalazioni” (ovvero, lamentele) hanno le mani legate. “Si potrebbe fare una campagna per scoraggiare l’uso delle buste usa e getta” dicono al Centro Tutela Consumatori Utenti. Tale iniziativa potrebbe far persino comodo agli stessi commercianti se fosse vero che dalle buste biodegradabili non ricavano nulla. Ma vero non è perché, per esempio, il SAIT (altro consorzio della distribuzione e del commercio) fa pagare alle Famiglie Cooperative associate 7 centesimi le buste piccole e 12 le buste più grandi. Le une sono poi “rivendute” ai clienti a 10 centesimi e le altre a 15 centesimi. Guadagno minimo, si dirà. Ma perché a perdere sono sempre e soltanto gli ultimi della catena, cioè i consumatori? 11
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trentinocommenti
ring
ring di Francesca Negri
di Tiziana Tomasini
colpo di tacco
a mali estremi In questo mondo di ladri “Gentiluomini”
cOME SCEGLIERE CHI VI DEVE CONSIGLIARe UN RISTORANTE...
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l ladro gentiluomo esiste ancora. Non sarà l’Arsenio Lupin in giacca, scarpe lucide e brillantina. Ma poco importa. L’importante è che la sua categoria continui a sopravvivere nel mondo del piccolo crimine, oltre il cinismo dilagante del settore. Facciamo il classico esempio del portafoglio. Dimenticato, smarrito o furtivamente sottratto. La mia recente esperienza di persona che subisce il furto del portafoglio ha quasi del ridicolo. Complice involontario il finestrino dell’automobile lievemente abbassato per ovvi motivi stagionali, il malintenzionato si è introdotto nottetempo nel veicolo. Trova uno zainetto sportivo ed un portafoglio in pelle nera e decide – immaginiamo rapido e sornione – di farli suoi. Ma la giornata, anzi la serata, non è quella giusta. Lo zainetto contiene solo i teli da bagno – probabilmente poco profumati, se non di cloro – ricordo di un’uscita veloce in piscina. Il vecchio portafoglio contiene i certificati anagrafici dei figli, lasciati in macchina in previsione di viaggi, e poche monetine. Niente più. Un misero bottino. Misero e comunque scontato. Chi è quel pazzo che tiene ricchi tesori nell’automobile parcheggiata sulla strada? All’indomani, la sorpresa dell’avvenuta effrazione lascia però l’amaro in bocca, specialmente per i documenti che, si sa, richiedono una lunga e lentissima trafila burocratica per essere sostituiti. All’atto della denuncia, il carabiniere scrive il verbale e sorride disilluso. Quanti ne avrà scritti solo oggi? Non oso chiederglielo. E le mie speranze di ritrovare il maltolto sfumano lente nella canicola. Due settimane più tardi, ormai disillusa come il carabiniere, apro la cassetta della posta e lo vedo... Il vecchio portafoglio in pelle, con i documenti. E allora, profondamente colpita, ringrazio di cuore questo ladro gentiluomo. Un ladro vecchio stile, dotato di coscienza. Perché i nostri oggetti, anche se di poco valore – come un vecchio portafoglio – fanno parte di noi, sono una piccola parte della nostra storia. Spero almeno che i teli da bagno, che non ho ritrovato, siano stati di suo gradimento, gliene faccio volentieri omaggio. Perché al giorno d’oggi di ladri così ce ne sono pochi. 12
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on i ristoranti, non vale la caratteristica che fa di un’amica l’amica perfetta, ovvero che abbia gusti in fatto di uomini totalmente differenti dai vostri. Se volete andare sul sicuro, chiedendo consigli su dove andare a cena, il vostro informatore deve avere con voi delle “affinità elettive”, ovvero: • deve essere una persona con cui siete usciti almeno qualche volta a mangiare qualcosa, trovandovi d’accordo sul giudizio del pasto, oppure con cui vi siete confrontati su locali che avete frequentato separatamente, riscontrando somiglianze di giudizio; • deve essere uno che ha il vostro stesso palato: ovvero qualcuno che ha esperienze culinarie simili alle vostre. Un esempio: chi frequenta più pizzerie che ristoranti di alta cucina, mentre voi fate esattamente l’inverso, difficilmente riuscirà ad esservi d’aiuto perché il palato sui cibi va allenato, e più è allenato più diventa selettivo. Questo vuol dire, ad esempio, che una persona abituata a mangiare poco pesce e magari surgelato, forse non riesce a capire la qualità di un locale che propone cucina di mare; • deve avere le vostre stesse percezioni. Per molti un buon rapporto peso/qualità/prezzo è sinonimo di mangiare bene, ma non per tutti è così. Lo stesso vale per i locali confusionari: c’è a chi piacciono e chi li rifugge; • deve dichiarare se nel locale c’è stato personalmente o te lo sta consigliando per sentito dire. Quest’ultimo punto è fondamentale. Perché se il consiglio arriva solo per sentito dire, resterà a voi il rischio di testarlo, come è successo a me molto recentemente con Il giardino della Torre dei Sicconi, nei pressi di Caldonazzo: dopo chilometri di strada sterrata percorsa al buio mi sono ritrovata a cenare in una stanzetta arredata con appena due tavoli e dove il menu consisteva in un antipasto (tortel de patate e lardo), un primo (spatzle bianchi allo speck) e un secondo (bistecchina di manzo con contorno di verdure). Erano le nove di sera, la strada fatta era impegnativa e avevo fame, così ho deciso di restare, ma con un dubbio: è possibile assegnare il termine agritur o ristorante a un locale con un’offerta così risicata?
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Il 24 e 25 settembre entrate anche voi nel salone della vacanza in montagna
Oltre 2000 mq. di esposizione in Piazza Fiera
Dal 24 al 25 settembre, nella seducente cornice di Piazza di Fiera, nel Centro Storico di Trento, sarà allestito il Salone Vacanze Montagna. Duemila metri quadrati di esposizione che propongono un'ampia vetrina nazionale sull'offerta turistica montana in tutte le stagioni e per tutti i gusti. Ospite d'eccezione dell'edizione 2011 del Salone sarà il «Re degli Ottomila», l'alpinista Reinhold Messner che presenterà, in un grande stand, il progetto espositivo «Messner Mountain Museum», cinque musei situati nelle Dolomiti e dedicati alla montagna e alla sua cultura. Inoltre nel Salone saranno presenti esposizioni enogastronomiche, prodotti e servizi per la montagna ed angoli per il gioco dei più piccoli.
A Trento negozi aperti sabato 24 e domenica 25 settembre
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ring di Pino Loperfido
di Paolo Chiesa
perfidie
civiltà trentina
Chi muore giace e chi resta gli intitola qualcosa
GLi altri ci ascoltano? Due semplici test per Scoprirlo
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utto è cambiato. Anche morire ha perso quella funzione di cesura, di chiusa finale a doppia mandata. Voglio dire che un tempo il passaggio a miglior vita di un politico, un industriale, un mecenate, un artista non presupponeva nessuna coda: funerale, elogio, tumulazione e stop. Chi s’è visto s’è visto. Oggi non è più così. E se un politico ha la sventura di morire in un incidente aereo pare più che normale intitolargli una scuola. Se un direttore artistico chiude la sua esistenza terrena, poco dopo si decide di dare il suo nome ad un teatro. E se uno scrittore decede alla veneranda età di 86 anni ecco lì già pronto il premio letterario che lo ricorderà in saecula saeculorum. Giusto alcuni esempi per chiarire un sospetto e avanzare, allo stesso tempo, un dubbio. Il sospetto è che in occasione della morte di personaggi celebri o meno celebri, in circostanze tragiche o meno tragiche, prenda forma una sorta di corsa alla “santificazione”. Il dubbio, invece, è questo: sono sufficienti dunque l’intitolazione di una strada, un ponte, una fondazione o una qualsiasi altra cosa per permettere alla società di considerare assolto il proprio debito di riconoscenza con chi ha lasciato questa valle di lacrime? Ma poi siamo proprio sicuri che quelle sfortunate persone sarebbero così felici di vedere il proprio nome affisso su una targhetta? O non ritenevano, al contrario, disdicevoli certi riconoscimenti postumi? Chi ha dunque deciso che fare bene il proprio lavoro, magari con tanta passione, costituisca la condizione necessaria e sufficiente per entrare nel pantheon della memoria collettiva – privilegio un tempo riservato esclusivamente a premi nobel, martiri, celebri artisti e salvatori della Patria? Fiaccati dall’assenza di una Fede e della sua consolazione forse non accettiamo più che chi scompare sia destinato veramente a rimanere invisibile ai nostri occhi per sempre. Per questo ricorriamo a certi artifici della memoria che dovrebbero in qualche maniera protrarre nel tempo la presenza di chi non c’è più. Un nastro tricolore, una lapide, una pergamena che ne giustifichi l’inveterata assenza. “Chi muore giace e chi resta si dà pace”, insomma. Ma c’è anche un ultimo aspetto da considerare. Forse chi muore lascia in eredità a chi resta un misterioso senso di colpa. Come se in qualche modo il fatto che le nostre vite continuino il proprio corso offenda la memoria di chi non c’è più. Ecco allora le frenetiche corse al ricordo e alla solidarietà. Ma quante manifestazioni si sono rivelate in realtà meschini atti di propaganda, di pronto soccorso per la coscienza del soccorritore stesso?
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he bello fare quattro chiacchiere. A tutti piace farlo: per condividere, per sfogarsi, per confidarsi con chi ti sa ascoltare. Ma quanti in realtà sanno ascoltare? Vi capita mai di parlare con qualcuno e di avere la sensazione che non ti stiano prestando attenzione? Normalmente funziona così: stai raccontando a un amico del tuo viaggio a Parigi, arrivi a metà del traforo del Frejus e lui ti interrompe parlando per venti minuti di quando è rimasto in coda nella galleria di Martignano per andare a lavorare. Ma come, lasciami finire! Sono giorni che aspetto di raccontarti della mia vacanza. Oppure: ti è appena nata una figlia e stai raccontando questa esperienza meravigliosa alla tua amica. Ma lei quando arrivi alla prima contrazione ti spiega di quando le hanno fatto il cesareo per suo figlio che oramai ha 18 anni. Ma aspetta un attimo! Me l’hai già raccontato 18 volte: una a ogni compleanno del… pupo. Eppure è così: l’arte dell’ascolto (perché di arte si tratta) è innata e riservata a pochi. Però è brutto non riuscire a raccontare qualcosa che ti interessa e trovarsi invece ad ascoltare cose che ti interessano e cose che ti interessano meno… o niente. E poi: siete sicuri che chi vi sta ascoltando lo stia facendo davvero? Ci sono due semplici test per scoprirlo. Test 1: il contatto visivo. Se state raccontando al vostro amico qualcosa che vi sta a cuore e lui guarda dappertutto fuorchè nei vostri occhi o peggio sbircia l’orologio ogni due minuti o controlla continuamente se ci sono messaggi sul cellulare, potete essere sicuri che ha poco interesse per le vostre parole. Test 2: l’interruzione. Siete al bar, vi state confidando con la vostra amica e avete l’impressione che non aspetti altro che una pausa per parlare lei. Dopo un’eventuale interruzione (il cameriere porta i caffè, i figli vi chiedono cinquanta centesimi per le macchinette, etc.), fate caso a come si comporta. Se vi dice: “vai avanti” o perlomeno: “scusa, dove eravamo rimaste?”, vuol dire che vi stava ascoltando. Se invece, quando rimanete di nuovo sole comincia con un “al Poli c’è il 3x2” o con un “quest’anno i capelli me li faccio scalati” vuol dire che dell’argomento precedente nella sua memoria non è rimasta traccia alcuna. Testate e agite di conseguenza: un “ma mi ascolti o no?” è d’obbligo, un “scusa, devo andare, ho un impegno”, va ancora meglio.
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ring
di Fiorenzo Degasperi
scempi ed esempi Attraverso la scrittura la scoperta del mondo. E dell’idiozia
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n uno dei luoghi più suggestivi e meno conosciuti del Trentino è stata messa in scena la parodia – e quindi l’idiozia – della ribellione giovanile. In località Vat, poche centinaia di metri a valle di Tione, su di uno sperone roccioso che s’innalza sull’ancor selvaggio torrente Sarca, sorge da tempi immemorabili la chiesa di S. Vigilio. È uno dei quei luoghi ameni, oasi di pace e riflessione, dove soltanto le leggende possono approdare e mettere radici. Ed è proprio grazie ad una di queste che vuole il martire S. Vigilio trasportato qui dalle correnti dopo essere stato martirizzato nel villaggio più a monte di Mortaso che, sulla pietra granitica dove era stato deposto dopo esser stato tratto dalle acque tumultuose, sorse una piccola chiesa nel IV secolo. Chiesa che fu
poi rimaneggiata nel corso dei secoli accogliendo una pregiata grata in pietra, diverse lapidi di colerosi che qui furono sepolti e una struttura che richiama lo stile barocco, seppur diluito nelle sue applicazioni periferiche. Infatti, la chiesa attuale risale al 1692 mentre l’antica cappella è stata convertita in sacrestia. Inutile cercare la ricchezza pittorica che un tempo si dispiegava sulle bianche pareti e accoglieva i pellegrini che qui transitavano diretti a Brescia o, attraverso Passo Carlo Magno, in Val di Sole e quindi nella lombarda Val Camonica. Solo la pietra ci accoglie. Forse proprio per questa sua essenzialità e purezza naturale qualche giovane dalla comprovata ignoranza ha scambiato le pareti per una lavagna e su quelle ha tracciato tutta la sua povertà in fatto di scrittura, segni e forme. Attraverso la scrittura passano la scoperta del mondo, la sua nominazione – e quindi conquista – e l’esplorazione del proprio Io e delle proprie profondità psichiche. Vi
passano anche la ribellione e la contestazione. Graffiti che testimoniano il passaggio di pellegrini, mercanti e soldati sono ancor oggi visibili su affreschi, stipiti e pareti di edifici religiosi, siano essi i templi romani o le chiese cristiane, le moschee o i templi indù. Parole di ringraziamento, di testimonianza della fatica, della vita e della morte. Ma mai parole blasfeme sono apparse se non quando esse sono il frutto dell’ignoranza, della disperazione nichilista, dell’incoscienza. Solitamente chi traccia segni – non sono per niente simboli – sono ragazzi e ragazze che vivono la loro quotidianità nell’effimero attimo e per loro tutte le pareti sono uguali, siano esse quelle di un centro commerciale, di un castello, di una chiesa, di un albero. Una visione unidimensionale del mondo, lontana anni luce dall’uso della parola e della scrittura della contestazione sessantottesca quando la ribellione passava attraverso la carta (tazebao) o la vernice si affiancava sulle pareti delle fabbriche assieme al numero dei reparti, delle entrate, dei morti sul lavoro. Ma queste scritte, come quelle che recentemente hanno cercato di abbruttire a Trento palazzi antichi e Castello del Buonconsiglio, non le legge più nessuno, sono figlie della madre stupidità che come ben sappiamo è sempre di più incinta. La ribellione dovrebbe essere parte integrante del processo di crescita di un giovane, ma ogni rivolta ha un suo codice d’onore e di rispetto, anche per il nemico. Se quest’ultimo viene a mancare vuol dire che ci troviamo di fronte al vuoto assoluto. Cari ragazzi di Tione e di altre decine di comuni trentini, se volete far volare alta la fantasia in realtà che stringono i sogni e promettono soltanto conformismo, scegliete la scrittura giusta e soprattutto il canale di comunicazione più efficace. Questi segni tracciati sul retro di una chiesa dove si aggirano soltanto i curiosi di pietre sono solamente un’offesa alla fantasia e al mondo delle leggende che qui, a partire da San Vigilio, ha cercato di creare un universo diverso. 15
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r o i l g i M a n g a p Cam a i d e M New 2010 onsumi
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Diretto da: Paolo Curcu [ paolo@trentinomese.it ]
sommario SETTEMBRE2011
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In redazione: Pino Loperfido, Cristina Pocher Hanno collaborato a questo numero: Paolo Chiesa, Lara Deflorian, Fiorenzo Degasperi, Fabio De Santi, Alberto Folgheraiter, Renzo Francescotti, Gianfranco Gramola, Carlo Martinelli, Francesca Negri, Tiziana Tomasini, Jenny Zanoni, Tina Ziglio
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9 commenti
Attualità 16
Quando a scuola c’era il castigo
18 Ritorno a scuola 28 Il kinderdorf di caldonazzo 34 la doppia anima di checco moser 38 Gabriele biancardi 40 il fascino dell’oriente 44 Bedollo riciclone 50 Fabio recchia 54 miss italia 56 anteprima orchestra “Haydn”
Grafica: Fabio Monauni Redazione: Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461/362155 Fax 0461/362170 Editrice: Curcu & Genovese Associati S.r.l. Via Ghiaie 15 - 38122 Trento Tel. 0461.362122 Fax 0461.362150 Concessionaria Pubblicità: Südtiroler Studio S.r.l. Trento - Via Ghiaie 15 Tel. 0461.934494 Fax 0461.935706 Direzione pubblicità: Rosario Genovese
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Bolzano - Via Bari, 15 Tel. 0471.914776 Fax 0471.930743 Direzione pubblicità: Giuseppe Genovese Stampa: Alcione - Trento Registrazione Tribunale di Trento n. 536 - 4 aprile 1987
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Musica al teatro valle dei laghi oriente occidente Mostra della val di gresta Gli incontri di “educa” sulle tracce di mozart “Nonostante tutto” autunno trentino
note italiane nel mondo
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Scoop&news
102 aldo pancheri e shuei matsuyama 103 piccole colonne 105 Simposio del legno 106 Premio alicante 108 “Sposami”: fiction trentina 109 X-factor a trento
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di Alberto Folgheraiter
Quando a scuola c’era il “castigo” Folgheraiter Alberto
Cinquant'anni fa, l’anno scolastico cominciava il 1° ottobre e si finiva il 20 giugno dell'anno seguente. Non c’erano maestre “d’appoggio”, c’era il maestro “unico”. Non si insegnava l’insiemistica ma a “leggere, scrivere e far di conto”. Si cominciava con le “aste”, l’abecedario, la penna e il calamaio. La lavagna era di ardesia, si scriveva con il gessetto, la cartella era di… cartone e si andava a scuola mattina e pomeriggio. Tutti i giorni, sabato compreso. Il giovedì era vacanza. A casa si dovevano fare i “compiti” tutti i giorni. Non si potevano fare le “orecchie” ai quaderni. Chi sgarrava finiva in castigo. Qualcuno più di altri 18
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uell’anno, il primo giorno di scuola cadeva di mercoledì. Era il 1 ottobre 1958, perché a quel tempo la scuola cominciava a ottobre. I banchi erano di legno, la lavagna ancora di ardesia. “Buon giorno signora maestra” dissero in coro con vocine ancora da bambini dell’asilo, i 31 scolaretti della prima elementare di Segonzano. La maestra era la signora Giustina Rosatti-Fedel (allora le donne sposate mettevano prima il cognome del marito poi il loro da nubili). A noi bambini sembrava vecchia anche se aveva poco più di vent’anni. Ce la saremmo dovuta tenere fino in terza elementare.
trentinoamarcord
Gruppo di bambini di Segonzano, in colonia a Calambrone (Pisa). L'assistente è Anna Perottoni da Marco di Rovereto. (Calambrone, Tirrenia, luglio 1960).
Abitava all’ultimo piano dell’edificio della scuola, due rampe di scale sopra l’aula. Chi scrive se le ricorda bene perché per tutti i tre anni che l’ebbe come insegnante, la signora maestra Giustina lo mise in castigo quasi tutti i giorni. Chiacchierava, non stava mai fermo e così, a mezzogiorno, mentre i compagni di scuola correvano a casa a mangiare, l’Alberto doveva seguire la maestra nella sua cucina, inginocchiarsi sotto il tavolo. In quella posizione, mentre lei preparava la polenta, o la pastasciutta, era costretto a imparare a memoria una poesia. Soltanto dopo averla declamata in modo impeccabile aveva il permesso di tornare a casa. Credo che ne abbia imparate almeno trecento. A cinquant’anni e passa da quelle maratone mnemoniche le ricordava ancora tutte. A casa c’era il tempo per un boccone trangugiato in fretta e furia, per una ramanzina da parte della mamma, e poi nuovamente di corsa a scuola (che era lontana un chilometro o giù di lì) per le lezioni del pomeriggio. Quattro settimane dopo l’inizio del primo anno di scuola, il 28 ottobre 1958, fu eletto papa il cardinale di Venezia, Angelo Giuseppe Roncalli. Quella sera andammo dal “Pigna” a vedere il nuovo Papa in televisione. A metà anno scolastico arrivavano le sorelle Fontana, fotografe di Lavis. Scattavano una fotografia a ogni alunno. Il ritratto era poi venduto alle famiglie. Fu in seconda elementare che a scuola cominciarono a distribuire uno zuccherino con due gocce di uno strano liquido
rosa. Ci dissero che era per prevenire la poliomielite che, in paese, aveva già colpito alcuni ragazzi. Nel frattempo si era fatta la prima Comunione, indossato il primo vestito grigio confezionato dal “saltòr de Lona”, giacca e pantaloni lunghi. Tutti con le mani giunte come angioletti, e il parroco, Eliseo Zorzi, brontolone e fumatore come pochi, a tenere in riga tutti quei ragazzini. Alla fine del secondo anno ci fu il primo dei due esami delle elementari. Poi, come Dio volle, anche la terza finì. In quarta e quinta si passò con il maestro Rino Mattevi (“Tòmela”) un grande maestro che insegnò a leggere dando un senso alle parole. Tutti i giorni cominciava le lezioni con un brano della Bibbia. Per quanto lo riguarda, l’Alberto passò dalla padella alle brace. Non doveva più imparare le poesie (che servirono a sviluppare una discreta memoria), ma i castighi del maestro Rino erano, se possibile, ancora più perfidi. Alle quattro del pomeriggio, quando gli altri compagni prendevano la cartella e si avviavano verso l’uscita, il maestro leggeva un piccolo elenco: “Oggi si fermano…” e giù nomi. Quello di chi scrive, cominciando con la “A”, era sempre il primo della lista. Dettava: “Mentre lascio l’aula e scendo le scale per raggiungere il cortile non devo chiacchierare”. La frase andava ripetuta su un quaderno cinquanta, o cento o duecento volte, dipendeva dalla gravità delle mancanze rilevate e dalle chiacchiere consumate. Se uno era un
po’ lento, dopo una cura di qualche mese diventava… scrittore e con il polso del tennista. I giorni delle “aste” e dell’Abbecedario erano ormai lontani. Sopra la maglia o la camicia si indossavano manicotti neri. Evitavano di macchiare la biancheria. A quel tempo, infatti, usava ancora la penna e il calamaio. E guai a chi avesse avuto il “vizio” di essere mancino. A forza di bacchettate sulla “man cianca” si costringeva il malcapitato a usare la “man dritta”. C’era una ragione, in verità. Scrivendo con la sinistra, si finiva con la mano sopra le parole ancora fresche d’inchiostro e le sbavature erano garantite. Anche le stagioni parevano seguire i ritmi imposti della scuola: a ottobre era autunno, a Natale c’era la neve, a marzo sbocciava la primavera a giugno scoccava l’estate. Finite le lezioni si partiva per la colonia: a Igea Marina o Calambrone. Anche lì c’erano maestre giovani che facevano le assistenti. Nei tre anni di Calambrone, con don Tullio Endrizzi a fare il giocoliere, ci fu la maestra Anna Perottoni da Marco di Rovereto. Poi vennero gli anni del boom. La sesta, la settima e l’ottava delle elementari furono soppiantate dalla scuola media (1963). I banchi di legno furono sostituiti con quelli di formica. A casa cominciarono a comparire le bustine dell’Idrolitina e dell’Alberani. Si faceva l’acqua “minerale”. Cominciò l’era degli elettrodomestici, della diffusione del televisore (un unico canale RAI), dell’abbandono delle campagne e del pendolarismo verso la città. Finiva un’epoca, si voltava pagina convinti di chiudere una storia insignifican■ te. Ma era proprio così?
Don Tullio Endrizzi
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trentinoattualità di Tiziana Tomasini
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ritorno a scuola
er assaporare quella particolare sensazione di velata malinconia delle esperienze vacanziere – simultaneamente condita da un pizzico di nuove aspettative – ci siamo affidati ai versi di un poeta. Versi che racchiudono, in forma semplice e immediata, tutti i concetti della ripresa delle attività scolastiche. Del resto, qualcosa avevamo già intuito. Spenti gli ultimi fuochi delle grigliate ferragostane, è iniziato l’inesorabile ritorno verso la città. Il serpentone di automobili lungo l’A22 si muove lento, e decreta un’unica direzione. Un “ritorno al futuro”, per dirla come quella fortunata serie di film; un ritorno al lavoro ed alla scuola. Altri segnali inequivocabili si sono potuti cogliere osservando Trento in trasformazione. Le vetrine del centro hanno spazzato via i teli e i cartelloni dei saldi estivi per far posto, ahinoi, all’abbigliamento invernale ed all’attrezzatura scolastica. La pubblicità – specie quella televisiva – è ormai martellante e non lascia scampo. Libri, matite e righelli ma non solo. L’equipaggiamento riguarda ormai la sfera del vissuto di ogni studente, in erba o maturo che sia. Dall’abbigliamento alla matita, passando attraverso la caccia ai libri di testo ed il computer. La scuola è diventata un vero e proprio terreno di marketing; esistono tacite quanto precise
Inizia la scuola. Quale rivoluzione accade nella famiglia trentina? Come ci si prepara ad affrontare un altro anno scolastico? Entusiasmo ed ansie, abbigliamento e cartella. Tutto il mondo dello studente, dall’asilo ai gradi più alti dell’istruzione, riassunto in un decalogo. Per partire col piede giusto. Abbiamo anche sentito una voce autorevole, che ci dirà come inizia la scuola di oggi 20
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trentinoattualità regole di mercato che regolano le tendenze all’acquisto. Molto di quello che si vede esposto e reclamizzato è utile, pratico e funzionale; molto è, allo stesso modo, futile, superfluo e unicamente dettato dai canoni della moda. L’utente – nello specifico lo scolaro e, di conseguenza, la famiglia che interviene finanziariamente – si orienta in questo labirinto di offerte con un occhio alle richieste ed uno, considerati i tempi, al budget disponibile. Per fare
un solo esempio di evoluzione commerciale, la cartella. Un tempo se ne utilizzava UNA per tutto il ciclo della scuola elementare. Poi, alla scuola media ed alle superiori veniva sostituita dalla borsa di pezza a tracolla, rigorosamente bianca o verde militare. Oggi gli zaini per la scuola si sostituiscono anche di anno in anno, a cominciare dalle elementari. “È scomodo”, “È rotto”, “Ha poche tasche”, “Hai i disegni di quel cartone animato che non
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Svelto ora il sol tramonta La giornata adesso vola, la cartella ormai è pronta si ritorna tosto a scuola. Se l’autunno piange foglie Sul suo grigio e cupo viso, la tristezza non ci coglie siamo forti col sorriso. Invadiamo lieti i banchi Non pensiamo più a giocare, del riposo siamo stanchi: c’è bisogno di studiare. Qui il tempo scorre lento E talvolta il cielo è scuro Ma in fondo son contento Diverrò presto maturo. Le maestre ci daranno la risposte che vorremo, nei ricordi resteranno quando il mondo affronteremo.
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trentinoattualità guardo più”. Vorrei invece quell’altro, “Con le rotelle”, “Di un solo colore”, “Con lo skate attaccato”, “Col telo pioggia”, “Col personaggio mostruoso/eroico più gettonato del momento”. La pubblicità, rispetto ad un tempo, naviga veloce, di più, velocissima, lungo le fibre ottiche ed il satellitare. Le informazioni bombardano, colpiscono e danno l’affondo. Dalle famiglie molto viene concesso, motivato anche da quel crogiuolo di sentimenti che interviene puntuale al suono del primo campanello scolastico settembrino. Gli entusiasmi per l’inizio – come l’avvenuta promozione o il passaggio ad un nuovo grado di studi – convivono con quelle antiche forme di ansia che da sempre accompagnano studente e famiglia. Per i più piccoli, la separazione dai genitori e l’incognita di un nuovo mondo, completamente sconosciuto e popolato da chissà quali compagni e maestri; per i più grandi, il timore dei brutti voti e la paura degli insegnanti. Generalizzando, per tutti si
matematica certezza di un buon risultato complessivo. Numero 1: LA COLAZIONE
può parlare della preoccupazione di deludere, generata dalla pressione e sollecitata dall’ansia della prestazione, dalla competizione coi pari, con l’ansia del risultato e dell’interrogazione, con l’incubo del voto e del conseguente giudizio negativo di chi ci sta vicino. Con il conseguente calo dell’autostima. Alla scuola materna questi malesseri si traducono con i capricci, alla scuola primaria con il mal di pancia, alle medie ed alle superiori con il mal di testa. Esistono
studi specifici sul malessere studentesco e spesso negli istituti scolastici sono attivi sportelli di sostegno psicologico per far fronte a queste tipologie d’ansia. Cosa fare allora? Quali atteggiamenti devono mettere in atto le famiglie per supportare sia dal punto di vista pratico sia dal punto di vista emotivo gli studenti di ogni età? Dopo esplorazioni librarie ed in rete, abbiamo provato a stilare un decalogo per una buona partenza, che – si sa da detti e proverbi – è quasi
Argomento sostenuto da nutrizionisti e da dietologi, che da anni sostengono l’importanza di ricaricare l’organismo dopo il riposo notturno. La scuola richiede un notevole dispendio di energie. La prima colazione dovrebbe costituire – anche in virtù dell’impegno scolastico – il 15 – 20% dell’apporto calorico giornaliero, e queste calorie dovrebbero derivare da tutti i nutrienti, secondo precise proporzioni. Proteine (12 – 15%), grassi (30%), carboidrati (50 – 55%), vitamine, sali minerali, fibre, acqua. Si può partire dal “re” della colazione, il LATTE. Con orzo e cacao, per renderlo più gradevole. Il latte può essere accompagnato con fiocchi di cerali, pane, biscotti o fette biscottate, con burro, marmellata o miele. A completare la colazione, un frutto o una spremuta. Mai recarsi a scuola a stomaco vuoto,
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trentinoattualità pena sicuri cali di concentrazione e – di conseguenza – di rendimento. I genitori possono dare il buon esempio, superando la misera tazzina di caffè e sedendosi a tavola con i figli. Sappiamo che al mattino c’è di mezzo la fretta, quante cose ci sono da fare! Lavarsi, vestirsi, aiutare i più piccoli a lavarsi e vestirsi, magari ripassare anche la lezione un’ultima volta prima dell’interrogazione… Basta anticipare la sveglia di venti minuti. Un’infinità, di primo mattino, ce ne rendiamo conto. Ma in nome della colazione, con un po’ di impegno, si può fare. E poi qualche consiglio fantastico “pro velocità”, da ultimo minuto. Latte freddo al posto di quello caldo, se più gradito. Non si perde neanche tempo a soffiare! Oppure, direttamente dal vasetto, lo yogurt, ormai in commercio in ogni varietà e gusto, con varianti digeribili anche per gli intolleranti al lattosio. E, trovata geniale, il frullato di frutta mista con latte. Tutte ottime soluzioni, da sperimentare negli ultimi sgoccioli di vacanza. Così, orologio alla mano, si possono calcolare bene i tempi. Numero 2: IL RIPOSO “Vai a letto!” Quante volte ce lo siamo sentiti dire? Ma anche il sonno ha le sue
mo che a 5/6 anni è ancora di 10/11 ore). Al contrario, la mancanza di sonno si traduce con sbadigli in aula e con ovvi cali di rendimento scolastico; ma anche con cali delle difese immunitarie e addirittura con sintomi di vere e proprie patologie, quali depressione, ansia, stress, iperattività e deficit di attenzione. Con il rischio di difficoltà di apprendimento. La vecchia fiaba letta dai genitori funziona sempre, non ha età né controindicazioni. Il panorama dei generi per fascia di età è ampio: classico, fantastico, avventura … L’ascolto – anche quando il bambino sa leggere – è una competenza da valorizzare, assai rara in un mondo in cui tutti parlano. Numero 3: LA CARTELLA
regole, che per bambini e ragazzini prevedono di coricarsi sempre alla stessa ora, preferibilmente non troppo tardi e non subito dopo il pasto serale, per ovvi motivi di digestione. La cameretta deve essere tranquilla e confortevole, con luci non troppo forti. Stop a bevande che contengono eccitanti, via libera a tisane calmanti. La
televisione? Programmi adatti all’età – quali documentari anche in lingua straniera, programmi musicali, esperienze di viaggio… – non troppo impegnativi, anche se ultimamente… il pericolo non sussiste! Osservando questi semplici accorgimenti si garantisce il giusto spazio al periodo del riposo, variabile a seconda dell’età (ricordia-
Cominciamo dalle proporzioni. Sulla schiena andrebbe caricato al massimo il 10% del proprio peso. La buona cartella deve avere una larghezza corrispondente alle spalle del bambino, deve aderire e seguire le curve naturali, poggiando sulle scapole nella parte superiore e sul bacino nella parte inferiore. Gli spallacci, adeguatamente imbottiti e regolabili, devono naturalmente essere regolabili in lunghezza. In negozio, al momento dell’acquisto,
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trentinoattualità fate la prova libri. Portatene da casa almeno tre e provate la cartella con il peso reale di cui lo scolaro dovrà sobbarcarsi. Sui pesi poco sostenibili degli zaini scolastici si parla regolarmente. I modelli trolley sembrano un’apprezzata alternativa, salvo trasformare le scuole in accessi d’imbarco, stile aeroporto. La soluzione va equamente divisa tra scuola e mercato. Vanno concordate con gli insegnanti le quantità di materiale da trasportare, limitatamente – se possibile – alle necessità di giornata; al momento dell’acquisto andranno valutate le sopraddette caratteristiche, che devono necessariamente precedere l’estetica e la moda del momento. Numero 4: LA STRADA Anche se in giovane età viene magari accompagnato, conviene comunque istruire il proprio figlio sul percorso che porta verso la scuola, per responsabilizzarlo ed avviarlo presto all’autonomia, generalmente presto richiesta dallo stesso scolaro. E’ opportuno scegliere il percorso più sicuro – che non necessariamente è il più breve – e ripercorrerlo insieme, individuando le regole da rispettare ed evidenziando gli eventuali pericoli presenti.
La scelta del percorso deve tener conto della presenza di semafori e di piste pedonali ciclabili; da evitare le strisce pedonali: i bambini non hanno ancora la capacità di valutare la velocità di un veicolo e, contemporaneamente, di controllare il movimento del traffico sia a destra sia a sinistra. Nel momento in cui il bambino sembra maturo per recarsi a scuola da solo, è opportuno controllare la partenza e l’avvio sul consueto percorso e assicurarsi che la strada sia sempre quella concordata, sia nell’andata, sia nel ritorno. Per quanto riguarda l’utilizzo della bicicletta – di cui va puntualmente verificata l’efficienza (stato delle gomme, freni, campanello e luci) - va considerato che la percorrenza sulle piste
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ciclabili non garantisce la sicurezza totale. In città, molti gli attraversamenti di collegamento, anche in pieno traffico. Anche in questo caso, il tracciato va visto, rivisto e percorso, con suggerimenti sulla gestione del mezzo di trasporto ed anche in questo caso, sui possibili pericoli. L’iniziativa delle Politiche Giovanili del Comune di Trento, “A PIEDI SICURI”, è rivolta proprio ai bambini della scuola primaria ed è finalizzata al raggiungimento dell’autonomia nel percorso casa/scuola. Viene messo in atto con la compartecipazione della scuola, degli alunni, delle famiglie e del territorio. Accanto alla sicurezza dei percorsi – grazie anche all’impiego dei nonni vigile –, la sensibilizzazione a limitare
l’uso dei mezzi di trasporto propri, incentivando una mobilità più sostenibile (a piedi, in autobus, in bicicletta). Anche le esperienze denominate “PIEDIBUS” – gruppi organizzati di bambini diretti a scuola lungo i vari punti del percorso sotto la supervisione di genitori – sono ormai diventate, in qualche zona, una realtà. (Info dettagliate sul sito www.politichegiovanili – Comune di Trento) Numero 5: I COMPITI A CASA Alzi la mano chi li ha sempre fatti senza batter ciglio e quanti invece hanno dovuto rincorrere i figli, costringendoli al dovere pomeridiano. Un tema bruciante e assillante, specie per il genitore
trentinoattualità che deve mantenere il giusto atteggiamento nei confronti di queste pur giuste esercitazioni che spettano allo scolaro. Ecco, è proprio lui, lo scolaro, quello che deve fare i compiti. Non il genitore, che può invece fare da supervisore. Nei primi anni della scuola primaria l’adulto invece tende ad aiutare, a monitorare passo passo, a controllare e correggere. Ma come ci si deve comportare? Essenzialmente, si deve imparare anche a svolgere il lavoro a casa, quotidiano o settimanale che sia. In prima classe l’alunno ha certamente bisogno di aiuto, specie nei compiti di lettura, che richiedono l’attenzione di un ascoltatore; gradualmente, dovrebbe comunque cominciare il percorso di autonomia già da questo primo anno scolastico. Va ricordato che il compito è sempre un rinforzo di attività già trattate a scuola, perciò – in genere – di facile e rapida realizzazione. Sui tempi di svolgimento, gli esperti del settore parlano di non più di mezz’ora per i più piccoli. Certo è che i tem-
pi sono relativi e personali, a seconda delle capacità di concentrazione e delle condizioni generali. Per migliori risultati, conviene farli svolgere dopo un tempo dedicato al riposo e al movimento. Con l’esperienza , sarà poi lo stesso scolaro a individuare il momento migliore per questa attività. Numero 6: L’ ORDINE L’ordine deve essere strutturale, fisico e mentale. Su tutti i fronti. Ed anche in questo caso l’adulto deve concordare sulla regolazione dei ritmi. Per ordine strutturale possiamo considerare l’organizzazione di spazi idonei allo studio, con attrezzatura adeguata e calibrata all’età – come sedia e scrivania – luce naturale, posizione tranquilla e silenziosa. Possiamo includere anche l’ordine del materiale scolastico, dalla collocazione di libri e quaderni distribuiti per materia alla sistemazione di matite, penne, colori e tanto altro in appositi settori. L’ordine
più fisico e mentale riguarda invece gli orari da dedicare alle attività scolastiche ed agli svaghi, da stabilire con bambini e ragazzi. Tempi per lo studio e tempi ben definiti anche per tv, play station, game boy. Sono tutti strumenti di gioco che se per certi versi sollecitano delle abilità, senza limite diventano dannosi per il sistema nervoso. Numero 7: L’ IMPEGNO DEI GENITORI Anche i genitori devono vivere in prima linea l’impegno scolastico, con costanza ed impegno. Tale impegno si concretizza nel controllo giornaliero della cartella, nella lettura e nel controllo puntuale delle comunicazioni
scolastiche sul diario o sul libretto – sia quelle personali dell’alunno, sia quelle che interessano la classe – nella partecipazione alle riunioni tra insegnanti e famiglie, nei colloqui individuali, ed in tutto quanto previsto dalla scuola. Partecipare significa essere informati e contemporaneamente avere la possibilità di segnalare problematiche, sottoporre questioni, richiedere chiarimenti soprattutto agli insegnanti, i quali – non dimentichiamolo – sono le persone in diretto rapporto quotidiano con i figli. Partecipare significa anche contribuire alla formazione di un gruppo di genitori, che responsabilmente segue il
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«La condivisione prima di tutto» AGOSTINO TOFFOLI, DIRIGENTE SCOLASTICO DI TRENTO 5
L’
Istituto Comprensivo “Trento 5” è l’Istituto cittadino di maggior complessità, sia per quanto riguarda i numeri (gli studenti sono oltre il migliaio) sia per le varie tipologie che lo caratterizzano. Comprende le scuole Crispi, Gorfer, Sanzio, Bomporti, Bresadola; il centro Educazione Adulti e la Scuola in ospedale. Abbiamo rivolto qualche domanda al Dirigente Scolastico di questo Istituto – dott. Agostino Toffoli – per respirare in anteprima il clima scolastico, alle soglie dell’ormai imminente apertura delle aule scolastiche. Mancano pochi giorni all’inizio della scuola. Quanto e come le famiglie trentine cominciano a prepararsi? Con quali sentimenti? Il Dirigente Scolastico può avere delle percezioni, certamente non può parlare a nome delle famiglie trentine; certo si possono cogliere le sensazioni sui sentimenti che riguardano il mondo della scuola. Da un lato si riscontra una certa ansia crescente da parte del genitore per il futuro del proprio figlio. Ansia determinata da situazioni reali, che riguardano il cambio dei docenti e la loro precarietà. Mettiamoci nei panni di quei genitori che hanno dimostrato le loro perplessità per il trasferimento della Dirigente di Gardolo, a un anno dalla pensione. Queste ansie si incrociano con l’altra componente, costituita dai ragazzi che fanno fatica ad integrarsi. Le famiglie costituiscono quindi uno dei nodi strutturali della società. Poi c’è un’altra questione. Si assiste spesso ad at-
teggiamenti contraddittori, che certamente non sono di aiuto alla costruzione di un clima sereno. Esempio classico, quello del genitore che prende per oro colato quello che viene riferito dal figlio, traducendosi in ansie e timori. La prima preoccupazione è di smentire le notizie relative a questo o quel fatto; sentire però solo la voce del figlio – senza verificare se il fatto è/non è accaduto, rischia di compromettere il rapporto di fiducia con gli insegnanti. Qualche consiglio per iniziare bene l’anno scolastico. [Qualcuno dovrebbe darli anche a me, potrei cominciare anche da me stesso! – dice sorridendo] In generale, una maggior attenzione all’essenziale e meno al superfluo. Anche da parte delle famiglie ci dovrebbe essere una riflessione sull’ equo rapporto tra risorse ed obiettivo. La situazione attuale, di congiuntura economica (e non solo) che investe inevitabilmente anche la scuola, è pesante. “Pretendere” e “richiedere” significa andare incontro a frustrazioni. Tutti – e dico tutti, dal dirigente, agli insegnanti, al personale ATA, dovrebbe entrare nell’ottica realistica di dover condividere ciò che è essenziale, e tralasciare ciò che non lo è. Avere la capacità di ridimensionare e godere di quanto si ha, piuttosto che vivere in uno stato di insoddisfazione per gli inevitabili cali di risorse, anche nella scuola. E non mancare di fare termini comparativi. Esistono situazioni molto più critiche e difficili. Accontentiamoci di quello che abbiamo.
gruppo alunni, condividendone obiettivi e finalità. Il tutto confinato in un’ottica scolastica, senza trascendere nel pettegolezzo, nella chiacchiera o nella maldicenza su questo o su quella questione, che fa tanto da comari alla fontana dei tempi andati. Numero 8: RISOLVERE I PROBLEMI A SCUOLA Problemi? È possibile. “Non va d’accordo con i compagni”, “non riesce a stare seduto”, “non mantiene la concentrazione”, “è lento” “non sta attento”… Come risolverli? Parlare e chiarire con il bambino o il ragazzo, e parlare e chiarire con gli insegnanti sono le prime regole. A volte possono bastare piccoli accorgimenti, come il cambio di posto o qualche esercizio mirato alla difficol-
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Giochimpara: la scuola è il loro mestiere
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a venticinque anni non si fanno cogliere impreparati dall’evento: l’inizio delle lezioni scolastiche è per Giochimpara di Pergine Valsugana un momento importante. A dir poco. Per chi, come loro, è apprezzato e riconosciuto leader in Trentino in materia di forniture scolastiche, la fatidica partenza dell’anno di studio significa mettere a frutto un lungo lavoro di ricerca, effettuato attraverso quei 57mila articoli dedicati alla scuola che Giochimpara conta nel proprio, vastissimo, catalogo. Venticinque anni di storia, per l’azienda di Pergine Valsugana, che sin dall’anno di fondazione ha fatto della qualità la propria cifra, dedicandole un’attenzione più che particolare. E la qualità ha saputo ripagare l’azienda, accreditandone il lavoro e l’offerta agli occhi della clientela. Zaini, matite, astucci, penne, righelli e tutto quanto costituisce l’armamentario che accompagnerà alunni e studenti sui banchi per dodici lunghi mesi (in realtà sono poco più di otto, ma la sostanza non cambia). Il cliente, si sa, è la migliore pubblicità per un negozio. Per questo Giochimpara sa accontentare ogni tipologia di clientela: dallo studente all’artista, dal piccolo alunno al nonno in cerca di un regalo per l’amato nipote. I settori serviti sono diversi. Oltre allo scolastico ed alla didattica, l’offerta è rivolta alla cancelleria, ai libri e all’hobbistica. Il tutto con la prerogativa di non lasciarsi influenzare dalle mode e di tenere sempre nella giusta considerazione un fattore molto importante al giorno d’oggi: la sostenibilit à dei prodotti. Materiali certificati e fornitori che lavorano nel pieno rispetto delle regole e dell’etica professionale. Insomma, come a dire che da venticinque anni a questa parte, la scuola è proprio il loro mestiere.
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trentinoattualità tà da risolvere. A volte può essere necessario il ricorso agli specialisti, che – attraverso specifici esami – sono in grado di valutare la possibile presenza di disturbi (come ad esempio la dislessia) che ostacolano i regolari processi di apprendimento e, di conseguenza, individuare le modalità di intervento. In ogni caso, è opportuno cercare di mantenere, per quanto possibile, un atteggiamento positivo nei confronti del bambino in difficoltà e non farsi prendere dal panico. Numero 9: L’ ABBIGLIAMENTO Se partiamo dall’assunto che “l’abito non fa il monaco” – ma che in certe situazioni lo fa, eccome – la questione dell’abbigliamento in sede scolastica è uno di quegli argomenti che ciclicamente riescono a sollevare polveroni mediatici. Divieti, concessioni, imposizioni, normative, sollevazioni e movimenti studenteschi nati proprio per il modo di vestire. È difficile stabilire cosa e come, certo è che per quanto riguarda l’abbigliamento non esistono vere e proprie regole, bisognerebbe affidarsi al buon senso. A quel buon senso che forse, in certe fasce giovanili di età, è appena accennato o del tutto assente. Le mode, incluse quelle più trasgressive,
navigano presto e investono tutti. Non è infrequente ad esempio vedere bambini della scuola primaria con pantaloni a vita molto bassa che lasciano ben vedere quello che c’è sotto (le mutande), o comunque con look trasgressivi copiati dai fratelli maggiori. Certo è che – pur comprendendo gli slanci di ribellione vestiaria – va considerato che la scuola è un’istituzione e che, in quanto tale, è necessario mantenere un certo tono. Senza andare troppo fuori dalle righe. Del resto, i pantaloni ridotti e le microgonne si possono indossare in altre occasioni del tempo libero, fuori dall’aula scolastica. Prestare attenzione a quell’“abito” che si indossa, senza eccessi e senza la fissazione maniacale delle griffe. Proprio per evitare la differenza tra le classi sociali evidenziata dalla differente qualità dell’abbigliamento, era stata pensata – nell’anno 2008 - dal ministro dell’istruzione Maristella Gelmini la riammissione nella scuola pubblica del vecchio grembiule. I favorevoli sostenevano il grembiule perché omologante, democratico, socialmente educativo. I contrari lo definivano reazionario, regressivo, uniformante. Una questione politica su poca stoffa. Su un grembiule che, suo malgrado, associa elementi positivi – come il fat-
tore igiene – a quelli negativi. Primo tra tutti, la produzione di grembiuli “firmati”, che va in immediata contraddizione con i principi sostenuti dai favorevoli. Rimane comunque abbastanza chiaro che “il grembiule non fa lo scolaro”, o forse in certe situazioni lo fa, eccome? Numero 10: ATTIVITà SPORTIVE EXTRASCOLASTICHE Il libro “Bambini centrifugati. Quando le attività extrascolastiche sono troppe” di Gaia Sacchi (Red Edizioni) presenta in copertina il disegno di un bambino stilizzato, di tratto decisamente infantile, con in mano una spada ed un violino ed ai piedi una pinna ed una scarpetta da calcio. Il testo analizza il desiderio di ogni genitore. Far sì che il proprio figlio raccolga tante esperienze, acquisisca tutti quegli strumenti che possano poi consentirgli di affrontare la vita adulta. Certo gli sport e le attività culturali aiutano la crescita, orientano la formazione, arricchiscono il vissuto. Sono esperienze che, se indovinata l’inclinazione personale, valorizzano la personalità e forniscono competenze concrete. Ma attenzione a non esagerare. Anche in questo caso la parola d’ordine è MISURA. Va considerato che già la
scuola richiede un notevole dispendio di risorse, specie per quanti la frequentano anche in orario pomeridiano. “Riempire” tutto lo spazio libero disponibile dei figli, a ‘mo di contenitore, può essere controproducente ed avere risvolti pesanti. Come forme di nervosismo, di stanchezza conclamata, di vero e proprio stress da frequenza. Non va tralasciato che tutti i corsi richiedono comunque impegno e concentrazione. Le stesse discipline sportive implicano il rispetto di regole ben precise, dalle quali non si può prescindere. Sport, musica, corsi artistici sì, ma senza immettere i bambini in un vortice dal quale poi ne escono centrifugati. Centrifugati insieme ai genitori, che accompagnano e ritirano senza sosta, con il doppio rischio di stress aggiuntivo sull’adulto e sul bambino e con il rischio di non conoscerli poi troppo bene questi figli, perché sempre impegnati in tantissime attività. Allora forza, manca poco al primo campanello di settembre. Armiamoci di pazienza, di comprensione, di disponibilità. Mettiamo da parte competizioni, battibecchi e confronti. E mettiamo da parte anche un discreto gruzzolo, per far fronte alle spese. E rimbocchiamoci le maniche, ci sono i libri da foderare. ■
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trentinoattualità
di Paolo Chiesa
Piccolo grande kinderdorf durante l’estate si riempie di bambini e ragazzi stranieri: austriaci, tedeschi, polacchi, cechi, spagnoli, ungheresi, bosniaci, serbi, macedoni, belgi. È il Feriendorf, la colonia estiva privata per le vacanze che accoglie i piccoli dei Kinderdorf, i Villaggi SOS per bambini di tutta Europa. L’associazione nata 62 anni fa a Imst in Austria è ora radicata in 132 paesi nel mondo. Il trentino ospita un feriendorf: a caldonazzo
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P
ercorrendo la Strada Statale 47 della Valsugana in direzione Padova, nel punto dove il lago di Caldonazzo lambisce il Comune omonimo, si nota una spiaggia con tre lunghi pontili di legno vicino a quella libera comunale. Una volta presa l’uscita in località Brenta e raggiunta la zona lago ci si accorge che quella non è una spiaggia come le altre. Prima di tutto perché non è accessibile a tutti e poi perché durante l’estate è piena di bambini e ragazzi stranieri: austriaci, tedeschi, polacchi, cechi, spagnoli, ungheresi, bosniaci, serbi, macedoni, belgi. È il Feriendorf, la colonia estiva privata per le vacanze che accoglie i bambini dei Kinderdorf, i Villaggi SOS per bambini di tutta Europa. Il Kinderdorf: quante volte lo si è sentito nominare? E
anche vicino al centro di Caldonazzo, in via Monterovere 1, all’entrata del cortile interno di quello che una volta era l’Albergo Caldonazzo, c’è una targhetta con scritto Kinderdorf. Ma non tutti sanno di che associazione si tratta. Per saperlo facciamo un salto indietro nel tempo e andiamo a conoscere il suo fondatore. Hermann Gmeiner e la sua idea Hermann Gmeiner nacque il 23 giugno 1919 in una famiglia di contadini. La madre morì quando lui era piccolo e fu la sorella Elsa che si prese cura di lui. Dopo gli studi obbligatori riuscì a proseguire la scuola grazie a una borsa di studio. Una volta cresciuto il giovane Gmeiner visse sulla propria pelle la mostruosità della seconda guerra mondiale combattendo sul fronte
trentinoattualità Veduta aerea
tutte LE MAMME “SOS“
C
russo. Tornato in Austria, fu colpito dalla sensazione di solitudine e di sofferenza dei tanti orfani di guerra rimasti senza una casa e costretti a vivere in orfanotrofi squallidi, dove vigevano una disciplina e una rigidità che ben poco avevano a che fare con l’affetto del quale avevano bisogno. Alla fine della guerra Gmeiner iniziò un percorso di volontariato con il desiderio di assicurare il benessere a quei piccoli che pagavano sulla propria pelle le scelte militariste degli adulti. Il primo villaggio SOS e la filosofia del Kinderdorf Nel 1949, con un capitale di poco più di 600 scellini, 25 euro dell’epoca, Hermann Gmeiner gettò le basi dell’organizzazione dei Kinderdorf: i Villaggi SOS per l’accoglienza di bambini orfani e senza casa. Nacque allora la filosofia di questa associazione e cioè che l’aiuto non può essere sufficiente fino a quando i bambini sono costretti a crescere senza una famiglia amorevole e senza una casa accogliente. Da qui i quattro principi che secondo Gmeiner stanno alla base di un efficace rapporto familiare e affettivo: una mamma, una casa, fratelli e sorelle
e un villaggio. Sempre nel 1949 l’associazione iniziò la costruzione del primo vero Villaggio, quello di Imst, nel Tirolo austriaco. I Villaggi SOS in Europa e nel resto del mondo Il lavoro con i bambini e lo svilupparsi dell’organizzazione portarono Gmeiner ad occuparsene a tempo pieno, diventando prima direttore del Villaggio di Imst e poi curando l’espansione degli altri Villaggi. Infatti, dopo il bisogno di dare una sicurezza ai bambini rimasti orfani a causa della guerra, ci fu la necessità, che rimane tuttora, di fare la stessa cosa per i bambini e i ragazzi che hanno problematiche e disagi familiari tali da dovere essere allontanati dalle famiglie stesse. Negli anni successivi vennero aperti altri Villaggi in tutta Europa, grazie alle donazioni raccolte dal fondo “SOS Kinderdor fer Welt weit Hermann Gmeiner Fonds” di Monaco di Baviera. Si trattava di donazioni da parte di ditte e di privati da destinare ai paesi in via di sviluppo. L’organizzazione prevedeva che, una volta raggiunta la maggiore età, i ragazzi passassero nelle “Case dei giovani”, dove poter essere seguiti da
erchiamo di conoscere meglio la figura delle mamme SOS, così importanti all’interno dei Villaggi SOS e alle quali ha pensato Hermann Gmeiner quando ha avuto l’idea del Villaggio per le vacanze di Caldonazzo. La mamma SOS è una donna che si dedica a tempo pieno alla crescita dei bambini accolti nei Villaggi e che vive in una casa a tempo pieno con loro. La mamma SOS risveglia l’interesse del bambino, la sua capacità di vivere relazioni sociali, la sua creatività, lo sviluppo della sua autonomia e lo accompagna fino al momento del ricongiungimento con la famiglia naturale o, quando questo non è possibile, fino al suo inserimento nella vita quotidiana. Queste donne seguono periodicamente dei corsi di aggiornamento professionale, allo scopo di consolidare e allargare le proprie conoscenze e di riflettere su se stesse attraverso il confronto con le Le cucine colleghe, per potere migliorare la qualità del servizio che forniscono. In Italia alla mamma SOS si sostituisce la figura di Educatrice Residenziale, una vera a propria professione che viene svolta con impegno e sensibilità umana. Alla figura della mamma SOS è dedicato il libro “Vite di donne. Mamme SOS di tutto il mondo si raccontano”, tradotto in Italiano dalla direttrice del Feriendorf Carmen Eberle, che riporta le esperienze di alcune di queste figure femminili che svolgono il loro lavoro in Europa, in Africa, in America del sud e in Asia.
La spiaggia del Kinderdorf, oggi 31
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trentinoattualità
UNA STRUTTURA RADICATA fortemente SUL TERRITORIO
La direttrice, Carmen Eberle davanti ai bungalow
L
a direttrice di SOS Feriendorf di Caldonazzo è Carmen Eberle. Laureata in lingue, Carmen ha assunto questo ruolo dopo la mamma Waltraud che aveva a sua volta guidato la struttura per alcuni anni, dopo la morte del marito Gunther avvenuta nel 2000. Il padre di Carmen è stato il primo direttore di questo particolare tipo di Villaggio e venne nominato direttamente dal fondatore di SOS Kinderdorf International Hermann Gmeiner. Una vocazione di famiglia, quindi, tanto più che Carmen mi dice che Gmeiner era un suo prozio. Ma che tipo di gestione ha l’unico Villaggio Estivo Internazionale di SOS Kinderdorf International? “La nostra è una Società Cooperativa Sociale che ha la sede legale a Bolzano, mentre quella amministrativa è qui a Caldonazzo”, spiega Carmen, “nel 1953 il Villaggio è nato grazie al fondo SOS Kinderdorfer Weltweit Hermann Gmeiner di Monaco di Baviera. Va detto che anche adesso succede che riceviamo donazioni di oggetti o altro: durante l’estate, ad esempio, la nostra cucina ha usato olio e farina che ci sono stati donati da un’azienda alimentare”. Carmen aggiunge che recentemente il Villaggio Estivo ha rice-
vuto una donazione di 18 mila euro tramite un progetto nato dalle scuole austriache. Il progetto si chiama Miteinander (insieme). La Hypo Bank austriaca ha messo a disposizione un capitale per finanziare studenti che avessero iniziative imprenditoriali (dal vendere panini al pulire le scarpe alle persone per strada) il cui guadagno è stato donato al Kinderdorf. Qual è il rapporto con Caldonazzo e il Trentino? “È un rapporto molto positivo e mi fa piacere che si possa fare conoscere la nostra realtà. Anche perché durante i mesi nei quali non ci sono i bambini dei Villaggi SOS sono contenta se possiamo mettere a disposizione quello che abbiamo per le realtà
assistenti preparati e venire poi inseriti nel mondo della scuola e del lavoro. Dei veri e propri “ammortizzatori” tra la famiglia di origine e il mondo esterno che potessero permettere un inserimento positivo nella realtà quotidiana. Nel 1960 la sede dell’associazione fu stabilita a Strasburgo e Gmeiner fu il primo presidente dell’associazione internazionale. Nel 1963 si aprì il primo villaggio fuori dall’Europa, a Daegu,
c’erano 233 Villaggi SOS in 85 diversi paesi del mondo. Attualmente l’associazione conta 539 Villaggi che accolgono 80mila bambini e ragazzi oltre ad altre opere aggiuntive tra le quali 242 asili nido, 194 scuole, 105 centri professionali che seguono 158mila bambini e studenti e 80 centri medici che curano 450mila persone. Sono inoltre attivi 614 programmi di rafforzamento familiare che aiutano 430mila bambi-
Igiene al lago negli anni Sessanta 32
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in Corea. Poi seguirono altri Villaggi in America del sud e in Africa sulla base di un impegno che, se parte da un ideale cristiano, si adegua in maniera intelligente alla cultura e alle caratteristiche del luogo. L’eredità del fondatore Hermann Gmeiner morì nel 1986 e venne sepolto vicino alla chiesetta del Villaggio SOS di Imst. Alla sua morte
Ping pong tra le tende
ni e adulti e 13 programmi di emergenza che seguono 1 milione e 137mila beneficiari. L’associazione nata 62 anni fa a Imst in Austria è ora radicata in 132 paesi nel mondo. In Italia sono 7 i Villaggi SOS: a Trento, Roma, Ostuni (BR), Vicenza, Mantova, Morosolo (VA) e Saronno (MI). La nascita di SOS Feriendorf a Caldonazzo Torniamo ora a Caldonazzo
trentinoattualità presenti sul territorio. Ad esempio, abbiamo potuto ospitare i giochi della gioventù per i quali sono stati usati i nostri campi sportivi. Spesso prestiamo panche e tavoli alle associazioni che ce ne fanno richiesta. Ci fa piacere se vengono delle scuole o degli oraIl fondatore, Hermann Gmeiner tori a conoscere il nostro mondo”. E se qualcuno volesse aiutare il Villaggio? “È vero che in determinate situazioni anche noi abbiamo bisogno di aiuto da parte di volontari. In maggio, ad esempio, vengono foderati i materassi che servono per i bambini che vengono da noi e in giugno vengono montate le tende dove trovano posto i vari gruppi”. Chi volesse contattare il Villaggio per eventuali offerte o donazioni o per dare una mano può farlo telefonando allo 0461 724075 o mandando una mail all’indirizzo Carmen.Eberle@sos-kd.org Per conoscere il mondo di SOS Kinderdorf International si può visitare il sito www.sos-childrensvillages.org per vedere nello specifico la storia di questo centro. All’inizio degli anni Cinquanta, un giovane Hermann Gmeiner decise di portare un gruppo di bambini del Villaggio SOS di Imst in Italia per un periodo di vacanza. Il luogo scelto fu Caldonazzo dove il gruppo trovò sistemazione verso il lago, nella zona del Pescatore. Qualcuno in paese si ricorda ancora di questi bambini vestiti con i pantaloni di cuoio tirolesi che
La mensa
camminando in gruppo cantavano canzoni in tedesco. I piccoli si facevano il letto con la paglia e si lavavano nelle acque del lago ricevendo cibo e aiuto dalle persone di Caldonazzo. In quell’occasione Gmeiner ebbe un’intuizione: perché non fare diventare questo tipo di vacanza una consuetudine, permettendo in questa maniera anche alle mamme SOS di fare una meritata vacanza? L’idea si concretizzò pochi anni dopo
Vita di tenda negli anni Sessanta
con l’acquisto dell’Albergo Caldonazzo di via Roma le cui stanze iniziarono ad accogliere i bambini. Visto il numero sempre crescente di Villaggi nel mondo e la necessità di avere più posto per le vacanze, venne acquistato un ettaro di terreno confinante dove sorsero i primi bungalow. In seguito vennero comperati altri 11 ettari di terreno vicino alla sponde del lago, nella spiaggia dove ora ci sono i tre pontili di cui abbiamo parlato all’inizio. Da allora il Villaggio è stato ampliato e perfezionato con la costruzione degli ultimi
bungalow all’inizio degli anni Novanta. SOS Feriendorf, Caldonazzo, oggi Sono 1400 i bambini e ragazzi che divisi in due periodi: dal 12 al 31 di luglio e dall’1 al 19 di agosto, coincidenti con le vacanze scolastiche in Austria – hanno passato le loro vacanze del 2011 nel Feriendorf di Caldonazzo. Erano accompagnati da circa 500 persone tra educatori e responsabili, provenienti da 45 Villaggi SOS di tutta Europa: Austria, Belgio, Bosnia Herzegovina, Germania, Italia, Macedonia, Polonia, Repubblica Ceca, Serbia, Spagna e Ungheria. I gruppi variavano dalle 8 alle 64 persone, avevano ognuno un responsabile del Villaggio di provenienza e alloggiavano nei 30 bungalow o nelle oltre 130 tende montate appositamente sul terreno vicino al lago. Per rendere l’idea delle dimensioni di questo Villaggio per le vacanze, va detto che nella sede di via Monterovere c’è una cucina che durante l’estate ha sfornato per ogni pasto 1200 porzioni che, sistemate in speciali contenitori, venivano poi consegnate con un furgone ai vari gruppi del la33
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trentinoattualità go. Inoltre, una lavanderia ha lavorato a pieno regime lavando in giorni prestabiliti per ogni gruppo, i migliaia di capi di abbigliamento dei vari ragazzi, che erano ovviamente contrassegnati ognuno da un numero specifico. Ma chi si occupa dell’organizzazione di questa struttura? Il team direttivo è composto dalla direttrice, Carmen Eberle, che vive tutto l’anno nella struttura e, durante l’estate, dal responsabile amministrativo, Alexander Gabriel e dal responsabile pedagogico Hansjörg Manzl che ha funzioni di “capocampo”. Ci sono inoltre una segretaria amministrativa, un’assistente della direttrice e sei dipendenti fissi che si occupano della manutenzione sotto l’attenta guida di Sandro Carlin. Nel periodo estivo ci sono delle persone che gestiscono la cucina e la lavanderia. Tutte le figure professionali presenti vengono dall’Austria e si occupano, oltre che del cibo e dell’igiene anche dell’infermeria, del servizio di sorveglianza sulla spiaggia, dell’animazione, del reparto “kreativ” con laboratori artistici, di falegnameria e le attività di musica, danza e circo. Per non parlare dello sport, con il calcio, l’atletica e il nuoto. Solo per le pulizie è previsto l’utilizzo di personale della zona. Una parte del lavoro
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Helmut, IL PRESIDENTE
I
l presidente di SOS Kinderdorf International Helmut Kutin è originario di Renon, in provincia di Bolzano, dove è nato nel 1941. Dopo le tragiche morti della madre e di una sorella, fu accolto nel 1953 nel Villaggio SOS di Imst in Austria da dove passò nella casa del giovane di Innsbruck, città nella quale si laureò in economia. Dopo avere conosciuto Hermann Gmeiner, nel 1967 entrò nell’associazione da lui presieduta. Il suo primo incarico fu quello di costruire il primo Villaggio SOS in Vietnam, nell’attuale Ho Chi Minh City. Nel 1968 diventò direttore dello stesso Villaggio che all’epoca era il più grande del mondo. Dopo la fine del conflitto in Vietnam, lasciò l’Asia diventando supervisore delle attività e dei servizi dei Villaggi SOS. Nel 1985, dopo la morte di Hermann Gmeiner, venne eletto suo successore diventando presidente della famiglia internazionale SOS, carica che ricopre attualmente. Sotto la sua guida sono stati costruiti 200 Villaggi SOS in tutto il mondo.
Il presidente Helmut Kutin con il cuoco del Villaggio Sos
viene svolta da volontari, come il cuoco austriaco che è in pensione e passa due settimane della sua estate a fare da mangiare qui. Ma al di fuori di luglio e agosto che si fa al SOS Feriendorf? Una parte dell’anno è destinata ai preparativi in vista dell’arrivo dei ragazzi: ad esempio foderare 1300 materassi e montare più di 130 tende appoggiate su speciali basamenti in legno per tenerle sollevate dal terreno. E poi, non appena i ragazzi tornano nei loro Villaggi di provenienza, bisogna rismontare e rimettere nei magazzini tende e basamenti, tenere tagliata l’erba e curate le piante. Bisogna poi pensare che una struttura così grande ha bisogno di continua manutenzione per quanto riguarda gli aspetti edilizi, elettrici e idraulici. Ecco, insomma, questo è il Feriendorf. Un piccolo grande mondo che subito dopo la guerra era solo un sogno nella mente di un giovane studente austriaco e che ora è diventato il luogo dove migliaia di bambini ogni anno possono godere di una vacanza che altrimenti sarebbe loro preclusa. Anche per questo la figura di Hermann Gmeiner è ricordata con gratitudine e affetto non solo nell’ambito Kinderdorf, ma anche in questa parte della Valsugana e del lago di Caldonazzo. ■
trentinoincontri di Francesca Negri
UNA GIORNATA IN vigna
IL CAMPIONE DELLE BOLLICINE LA DOPPIA ANIMA DI FRANCESCO MOSER: VIGNAIOLO E CICLISTA, CICLISTA E VIGNAIOLO, PER TUTTA LA VITA
Francesco 36
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trentinoincontri
I
l suo TrentoDoc si chiama “51,151”: niente a che fare con numeri esoterici, coordinate astrali o arcani codici segreti alla Codice da Vinci da decriptare, ma semplicemente il suo record dell’ora sulle due ruote, rimasto imbattuto per nove anni. Francesco Moser, del resto, col vino ha sempre avuto a che fare. Anzi, si potrebbe azzardare a dire che sia anche stato complice dei suoi successi sportivi: «Sicuramente la pre-
parazione atletica l’ho fatta nelle vigne. Ho iniziato a lavorare in campagna da ragazzino e, a quei tempi, si faceva tutto a mano. L’uva veniva portata a spalla, entrare nei campi col trattore era un’eresia. Indossavamo le zerle come zaini e ricordo ancora il male che facevano quelle fatte di legno. Per fortuna poi sono arrivate quelle in plastica, che non dolevano più alla schiena. Sì, la fatica del ciclismo mi è sempre sembrata simile a
quella del lavoro di campagna, ma quello di un tempo: oggi, con tutti i macchinari che ci sono, non si fa più poi così fatica». Eccolo qui il “nuovo” Francesco Moser, che da quando ha smesso di correre si è dedicato “anima e core” al culto di dio Bacco. Scarpe grosse infangate, mani piene di terra, abbronzatura da chi sta ore e ore sotto il sole a curare la vigna, il campione del ciclismo che ha fatto sognare milioni di italiani ora li inebria con
o Moser 37
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trentinoincontri
Da sinistra, il figlio Matteo, enologo, Francesco Moser e la figlia Francesca, responsabile amministrativo
le sue bollicine, il cui amore è nato, ça va sans dire, sempre “per colpa” delle due ruote. «In occasione della Parigi Roubaix del 1978 – racconta – mi era capitato di conoscere il direttore della Moët & Chandon. Così, qualche anno dopo, nell’86, una ventina di trentini ed io abbiamo fatto un viaggio d’istruzione nella Champagne, ad Epernay: furono dei giorni molto interessanti, ma la cosa che ancora mi fa sorridere è il ricordo di quel giorno che ci scolammo 15 magnum di Dom Perignon». E così, fu definitivamente amore, anche se Moser a pane e vino ci è cresciuto. «Ho lavorato in campagna fino a 18 anni: la vigna di mio padre era a Palù, dove sono nato. Quando io e i miei fratelli (12 in tutto, ndr) eravamo piccoli ricordo che avevamo il torchio a mano, producevamo circa 200 quintali di uva e vendevamo il vino all’ingrosso. Il vino si trasportava con i buoi, finchè non fummo i primi in Trentino ad avere il trattore: un Massey Ferguson, bellissimo, a cui seguì un Ford». Poi arrivò un momento di crisi: «Il vino all’ingrosso non si riusciva più a vendere: fu così che nacquero le cantine sociali. Diventammo soci della Cantina La Vis i primi anni Sessanta. Io andavo alle scuole medie e con mio fratello Diego tutti i pomeriggi lavoravamo nei campi. Eravamo mezzadri del vescovo, avevamo un vigneto enorme nella zona dove ora c’è lo stabilimento ex Tramontin: lì avevamo piantato le nostre prime vigne di Chardonnay e Pinot Bianco». Poi arrivò il ciclismo. In casa Moser i primi ad iniziare a correre furono Aldo, Enzo e Diego, quindi Francesco, che fino al 1971, però, non abbandonò la vigna di famiglia, alternando il ciclismo al 38
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lavoro di campagna. «Nel ’71 mi trasferii in Toscana per correre con una squadra di dilettanti e così in Trentino non rimase più nessuno a lavorare la terra: ai tempi Diego era professionista, io dilettante, Enzo faceva il direttore sportivo, e così ci davamo il turno per fare in modo che la campagna non andasse in malora». Qualche anno dopo, Diego si ritirò e tornò alla vigna, iniziando l’attività di imbottigliamento, a Palù. «Nel tempo, comprai anche altra campagna vicino a La Vis – racconta Francesco Moser – mentre Maso Warth lo acquistai nel 1988, l’anno in cui smisi di correre. Piano piano abbiamo trasferito tutto in questo maso, il cui nome originario è Garbini, costruito ai tempi del Concilio
di Trento e adibito a luogo di vacanza. Un tempo di lì passava la via Claudia Augusta e c’era un castello che si chiamava Warth, ovvero il nome tedesco di Gardolo». I sei ettari di vigneto di Maso Warth (oggi anche agriturismo e location per eventi e matrimoni), nel 1988, erano tutti vocati alla coltivazione della Schiava, ma la famiglia Moser decise di introdurre nuove tipologie di vitigni: «Oggi abbiamo nove ettari di Chardonnay, Moscato, Lagrein, Riesling e un po’ di Traminer aromatico. Abbiamo altre vigne a Lavis, di Chardonnay e Lagrein, a Palù e Sorni. Il vino su cui punteremo tutto per i prossimi anni è sicuramente lo spumante TrentoDoc». Dalle attuali 30mila bottiglie di bollicine, infatti, l’intenzione di Moser è quella di raggiungere quota 100mila entro i prossimi dieci anni. Una produzione più che triplicata che non preoccupa il campione, che lo scorso 19 giugno ha tagliato il traguardo dei 60 anni: «Sono io il testimonial dei miei vini», spiega ammiccando ai trofei che occhieggiano da pareti e scaffali. Da uno che è stato in grado di segnare un record mondiale, del resto, ci si aspetta che continui a bersi il mondo. E noi a bere le sue bollicine. ■
Da sinistra, Ignazio, Francesco, Francesca, Carlo – responsabile commerciale – e Matteo
trentinoattualità
di Gianfranco Gramola
G
abriele Biancardi fa il conduttore radiofonico, lo speaker di serie A1 volley maschile e B1 volley femminile ed è anche un ottimo musicista. “Suono la batteria, strumento che tratto più o meno come una figlia”. È nato il 25 settembre del 1965 (è della Bilancia) in quel di Verona. Nella presentazione sul sito della Radio dove lavora, dice che è permaloso, odia la maleducazione, ama leggere qualsiasi cosa, dall’esoterico al romanzo puro, dallo storico a Dylan Dog e che “Just the two of us” di Grover Washington Jr è la sua canzone preferita. Quando è nata la sua passione per “fare” radio. A 8 anni, vedendo un documentario sulle radio “private” inglesi che trasmettevano al di fuori delle acque territoriali. Come è arrivato a Radio Dolomiti? Nel modo più semplice: chiedendo di fare una prova voce. Era il lontano 1980. Amo molto questo posto, qui ho passato l’adolescenza e l’età della cosiddetta maturazione. Come ricorda la vigilia del debutto? La mia prima diretta radio è stata “Martedi grasso 1980” e prima del debutto ricordo lo stomaco chiuso, una sudorazione intensa, ma molta felicità. In famiglia ha qualcuno che lavora nel settore della radio? Figurati! Mio padre era un piastrellista e mia madre casalinga. Loro speravano per me un futuro nel turismo. Lei è sposato, ha figli? Non sono sposato e non ho figli, che io sappia... Lei fa solo lo speaker radiofonico o ha altri ruoli all’interno di Radio Dolomiti? Mi occupo anche dei rappor40
tmsettembre
colonna sonora dei trentini GabriEle Biancardi, simpatico e ironico pacioccone, diviso fra la passione per gli orologi, quello per la musica e per... la voce degli angeli ti con le case discografiche, interviste, ma la diretta rimane naturalmente la parte più importante. Un collega che stima molto? Filippo Solibello e Massimo Cirri, i celebri conduttori di Caterpillar, la trasmissione radiofonica più bella d'Italia. Quali sono le doti che deve avere uno speaker radiofonico? Sapere ed essere informato un po’ su tutto, dal gossip, alla novità scientifica, alla politica. Una buona preparazione è molto importante per poter dialogare con tutti. Una sua grande soddisfazione professionale? Ogni qualvolta mi rendo conto di aver fatto compagnia a qualcuno che non sta bene. Dopo una diretta teme più il giudizio dei famigliari o degli addetti ai lavori? Beh! Per mia madre vado sempre bene! Gli addetti ai lavori sono i miei ascoltatori. Il loro giudizio è importantissimo. Come vede la situazione delle radio in Trentino? Con gli anni sono scomparse tante realtà, questo è sicuramente triste, ma quelle che sono presenti danno un buon prodotto. Lei è una colonna storica
di Radio Dolomiti. La popolarità che effetto le fa? Non la chiamerei popolarità... In ogni caso quando qualcuno per strada mi riconosce, mi fa piacere. Spesso mi chiedono: ”Com'è Francesca?” (Bertoletti, ndr.) Tanti d.j. hanno nomignoli. Qual è il suo nome d’arte? Non ne ho mai avuti. Non sono un appassionato di soprannomi, anche se da piccolo per tutti ero “Carioca”. Una volta mi ha detto che le piacerebbe mettere in scena il suo spettacolo "Avete mai provato ad essere donne". Si è realizzato questo sogno?
Certo! Lo spettacolo è già andato in scena almeno una decina di volte in vari teatri, ultimo in luglio nei giardini del centro servizi Santa Chiara di Trento. Peraltro ho scoperto, grazie ai pagamenti Siae, che lo spettacolo che ho scritto è stato fatto anche a Napoli e in provincia di Bologna. Devo dire che questa cosa mi ha davvero molto colpito. Quali sono i suoi progetti per settembre? Fare radio è in assoluto la mia priorità da trent’anni, quindi diciamo che rimane quello a cui tengo di più. Poi c’è il campionato dell’Itas da seguire come speaker, questo sarà il decimo anno... E poi suonare con il mio gruppo, che mi sta davvero dando tante soddisfazioni! Ha mai fatto delle gaffe? Certo. Tanti anni fa aprii il microfono per una diretta... Mi dimenticai di abbassarlo e mi chiamò la mia fidanzata di al-
trentinoattualità lora e dicemmo alcune frasi, anche “un filino spinte”. Tutte andate in onda... Il complimento più bello che ha ricevuto? Essere la colonna sonora di una vita. Una mia coetanea che è cresciuta ascoltandomi, si è sposata, ha avuto figli e mi ringraziava di esserci sempre stato. Ha scritto un libro con Sandra Bosisio. Chi è Sandra e perché questo libro? Il libro ha per titolo “Anime vive”(contatti con l’Aldilà). Il perché è presto detto. Sandra è una che “vede e parla” con i trapassati. Quando sono entrato in contatto con Sandra e aver vissuto con lei certe esperienze, mi sono chiesto perché non condividere la cosa con più persone, proprio per il messaggio di speranza che si può leggere tra le righe. Tutti i proventi di questo lavoro andranno a Ciro Pintaudi, che lavora all'Istituto Nazionale dei Tumori a Milano. Pintaudi valuterà caso per caso, aiutando i parenti dei malati a trovare una sistemazione per tutto il tempo della terapia. Ho letto che ha una band dove suona la batteria. Mi parli di questa sua passione? Suonare è sempre stata una grande passione che coltivo fin da giovane. Il mio gruppo si chiama “Punto G” ed è nato circa 3 anni fa. È composto da Laura Novembre (voce),
Paolo Cristofolini (pianoforte), Alberto Masella (contrabbasso), Luca Robertelli (sax) e io alla batteria. Facciamo locali dove soprattutto si suona jazz e swing. Con gli anni sono cambiati i gusti, facevo pop rock e ora invece standard jazz e swing. Jovanot ti parlando di musica ha detto “È un’esplorazione di un mondo sconosciuto, una cosa erotica, emozionale, fatta di riscatto, goduria e voglia di seduzione”. Per lei cos'è la musica? La musica è stata la mia più grande alleata in tutti i momenti emozionali della mia vita. Nei momenti bui, in quelli perfetti... L’unica cosa: non ho mai associato una canzone ad un amore, perché se poi questo amore fosse finito, magari non avrei voluto più riascoltare quel dato brano. La musica è la compagna perfetta, perché ognuno di noi al mondo può trovare quella che fa per sé. Altra sua passione sono gli orologi. Penso sia derivata dal fatto che in radio noi ragioniamo con minuti e secondi. Mi piacciono soprattutto gli orologi sportivi, non classici. Il pezzo più pregiato? È un Rolex regalatomi dal mio migliore amico per il compleanno. Ho letto che lei è un ammiratore di Fabio Concato.
Cosa l’ha colpito di lui? La facilità con cui i suoi testi arrivano al cuore. Lavorando in radio ha conosciuto molti artisti. Il più curioso? Il personaggio più curioso sicuramente Max Gazzè. Quello più simpatico e quello più antipatico? Il più simpatico Paolo Belli, quello antipatico non si dice per eleganza. Quello più umile? Biagio Antonacci. Riceve molte lettere dai fans? Molte non direi, qualcuna, soprattutto mail, ma sono tutte molto carine e mi parlano di vita vera. Il suo motto? “Ragiona con il cuore e agisci con il cervello”. Bella, no? Chi porterebbe con lei su un’isola deserta? Il pallavolista e giocatore di beach volley Riccardo Fenili. Quali sono le sue paure? Di perdere le persone a me care. Ha dei complessi? Si! Qualche migliaio. Quanti tatuaggi ha? Sulla ventina. Ma ho anche molto spazio per farli... A chi vorrebbe dire grazie? Alla mia nonna. So che lei è nato a Verona. Quando si è trasferito a Trento? Avevo pochi mesi, Gianfranco, quindi mi ritengo trentino a tutti gli effetti. Vivo in pieno
centro storico. In quale angolino del Trentino ama rifugiarsi per i momenti di relax? Ce ne sono tanti e quindi non c’è che l’imbarazzo della scelta, perché la nostra provincia è bellissima. Ma se devo pensarci, direi a Lagolo. Come giudica i trentini (pregi e difetti)? Siamo generosi, ma non vogliamo farlo sapere. Frequenta la Trento by night? Ha un locale è referito? Non sono un grande amante dei locali “incasinati”. Mi piacerebbe un locale dove ascoltare della musica, ma potendo anche parlare con chi hai vicino. Cosa le manca di Trento quando è via per lavoro? Passeggiare e vedere i mille angoli che spesso passano inosservati. Qual è la domanda che le piacerebbe che le facessero ma non le hanno fatto mai? ■ Questa!
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trentinoattualità
viaggiare non vuol dire solo vedere posti “nuovi”, ma immergersi in una cultura agli antipodi di quella occidentale. Il fascino dell'Oriente si può dunque sperimentare e toccare con mano programmando una trasferta in Indocina. Uno dei viaggi della "vita", uno di quei viaggi che si devono fare per forza, uno di quei viaggi che si continuano a vivere ogni giorno, anche al ritorno... 42
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il fascino dell’oriente
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hi può immaginare che sulla faccia della Terra esistano posti come questi, mentre un grigio lunedì mattina ci rechiamo al lavoro? Perché viaggiare non vuol dire solo vedere posti “nuovi”, ma immergersi in una cultura agli antipodi di quella occidentale. Il fascino dell'Oriente si può dunque sperimentare e toccare con mano programmando una trasferta in Indocina. Uno dei viaggi della "vita", uno di quei viaggi che si devono fare per forza, uno di quei viaggi che si continuano a vivere ogni giorno, anche al ritorno... In Indocina c’è il mondo intero, in tutte le sue sfac-
cettature, in cui ho trovare la Natura, con le sue bellezze, così straordinariamente affascinanti da non sembrare reali, con la potenza dei suoi fiumi, che portano la vita e che trasformano il paesaggio, inghiottendolo a volte, e dettando i suoi ritmi come sul Tonlè Sap, quella stessa Natura la fa da padrona in Laos, dove tutto è celato da un verde e freschissimo silenzio, in un’atmosfera di magica e religiosa sacralità, dove sembra di essere tornati all’era preistorica, quella stessa natura che in settembre violenta le coste con la distruzione dei tifoni. Ma l'Indocina è anche architettura, primo fra
tutti la meravigliosa Angkor, così bella da non sembrare umana, così bella da non poterla vedere fino in fondo, nemmeno dedicandogli un’intera esistenza, forse perchè non è solo con gli occhi che si guarda; l’armoniosa architettura del Vietnam, con le sue splendide città imperiali, come Huè, come la bellissima Hoi An e come Hanoi, splendida e deliziosamente vietnamita, sintesi di tutta la storia di questo grande paese; quella stessa architettura si trasforma, per diventare meraviglia e grandezza, nella bellezza dei templi di Luang Prabang, tutti adornati di oro e di bassorilievi e 43
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trentinoattualità abitati dai monaci buddisti dalle tuniche arancioni. L’Indocina è vitalità, è il sorriso della gente, il sorriso dei bambini, il colore dei mercati, la rinfrescante pioggia monsonica, le cianfrusaglie che ognuno di noi non può fare a meno di portarsi a casa. Ma l'Indocina è anche la sintesi di tutto ciò che vuol dire guerra, dai bordelli di Pat Pong, a Bangkok, creati dai soldati americani durante la guerra del Vietnam, alla generazione mancante in ogni parte del Vietnam, ai monumenti devastati dai bombardamenti. Difficile raccontarla l’Indocina. È un’esperienza di vita e questo significa, che va vissuto a pieno, lasciandosi cullare dalle proprie sensazioni dai propri timori e sentimenti, lasciando anche un poco spazio alla fantasia e all’immaginazione.
VIETNAM
Un meraviglioso paese dal difficile passato. Con le sue caratteristiche canne di bamboo disseminate ovunque e con un territorio per lo più formato da colline e montagne che si allunga per oltre 300mila Kmq, lo stimolante Vietnam offre così tanto a vedere e scoprire che, anche i turisti abituali, trovano sempre qualcosa di nuovo che li lasci a bocca aperta. Il Vietnam, ora alleato degli Stati Uniti ed in pieno boom economico, è in continua trasformazione, prova ne siano le due principali città: Hanoi e Ho Chi Minh City (Saigon). La maggior parte degli itinerari turistici parte da una delle due e finisce con l’altra: Hanoi è decisamente più bella, trasuda più storia ed è più vicina alle montagne, ma il cibo della vecchia Saigon è senza dubbio il migliore e la sua vita notturna ineguagliabile. Ho Chi Minh City è il luogo ideale dove partire, in barca, per intraprendere un tour sul delta del fangoso Mekong e passare attraverso vecchi villaggi dediti alla coltivazione del riso. Lungo la costa, Nha Trang è il posto migliore dove trovare splendide spiagge dall’acqua turchese. Hoi An un’antico centro commerciale cinese, dalle stra-
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de completamente pavimentate, spicca, poi, tra le molte attrattive turistiche del paese. Poche ore a Nord, si trova Hue, la precedente capitale del Vietnam che ospita, insieme alle tombe reali, il cibo più piccante che si possa trovare per le strade del paese. Vicino ai confini con la Cina, si possono raggiungere, in crociera, le monolitiche isole calcaree di Halong Bay, le quali hanno preso il nome da un’antica leggenda vietnamita.
CAMBOGIA
I tempi cambiano, in fretta Quello che è stato per anni un punto interrogativo è recentemente diventato il più grande punto esclamativo del Sudest asiatico, e quelli che un tempo furono gli isolati templi e fiumi della Cambogia sono ora raggiungibili con comode strade e voli giornalieri - se non ci siete ancora stati, affrettatevi: il Paese sta cambiando rapidamente. Phnom Penh, il consueto punto di partenza, è ricca di edifici dell’epoca coloniale francese e antichi templi dei buddisti sul Mekong. Il passato della Cambogia è affascinante e mistico, specialmente se pensiamo al sito religioso di Angkor Wat, il più grande del mondo. Una volta arrivati, potrete noleggiare una moto e dedicare un paio di giorni a contemplare il panorama al tramonto e a perdervi tra i templi coperti di vegetazione, dove le radici degli alberi della giungla spuntano dalle pareti millenarie. I viaggiatori che non hanno molto tempo si limitano a questi due luoghi - gli altri si rilassano sulla spiaggia di Sihanoukville, o percorrono sentieri accidentati sotto il sole rovente per vedere i delfini d'acqua dolce di Kratié, si tuffano nei laghi vulcanici nel Parco Nazionale di Virachey o viaggiano sul tetto di un treno fino all'amena città fluviale di Battambang.
TAILANDIA
La meraviglia del sud-est asiatico che resta nel cuore Il Paese è estremamente attraente per via della magnifica vegetazione, le colline popolate dagli elefanti, l’estesa costa incontaminata, le preziose isole tropicali e i suoi incredibilmente ospitali abitanti. Quieti e pronti a salutare con un sorriso, i tailandesi hanno vissuto per secoli una relativamente pacifica autarchia che si percepisce chiaramente. La cucina locale è considerata una delle migliori al mondo. La sua alchimia culinaria perfezionata nei secoli genera fumanti curry e zuppe dal fresco gusto di lime e non se ne ha mai abbastanza. Il complicato intreccio di forme ritratte nell’arte tailandese emerge dalle miriadi di splendide guglie che si levano dai templi buddisti. I diffusissimi ritratti della venerata coppia reale spuntano ovunque, pronti a ricordare la
fedele devozione del popolo tailandese. È un Paese semplice, da esplorare per la sua meravigliosa naturale bellezza, il suo eccezionale cibo o il suo rilassante ritmo di vita; tanto è il fascino di questo luogo che alcuni dei suoi turisti sognano di rimanerci e di iniziare una nuova vita all’ombra di una palma. Ogni scusa sarà ■ buona per ritornarci.
Viaggi intorno al mondo... di e con Luciana Bolgia
“Le persone giungono sempre al momento giusto nei luoghi in cui sono attese” INDOCINA: LE MILLENARIE CIVILTÀ DI VIETNAM & CAMBOGIA Dal 10 al 22 ottobre. Dal 7 al 20 novembre Dal 26 dicembre all’8 gennaio Proponiamo un incantevole itinerario che nasce dall’incontro di due mondi meravigliosi, unici per la loro cultura, gli straordinari paesaggi, l’incomparabile patrimonio artistico ed archeologico. Un viaggio che dal Vietnam porta fino in Cambogia partendo dall’affascinante Hanoi ed un’emozionante escursione nella baia di Halong, dove si pernota su una lussuosa junka tradizionale; poi le città di Hue e di Hoi An, culla della civiltà Cham, e la frizzante Ho Chi Minh, con escursione nel Delta del Mekong e il mercato galleggiante di Cai Be. Il percorso prosegue per Phnom Penh, la capitale cambogiana, fino all’imponente sito archeologico di Angkor, uno dei più bei complessi monumentali del Sud Est Asiatico, capitale dell’Impero Khmer fiorito tra l’VIII e il XIV secolo. Templi immersi nella giungla emozionano alla luce magica del tramonto!
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MALI: dalla falesia dei Dogon al Niger Dal 27 novembre all’8 dicembre Un viaggio in fuoristrada attraverso il Sahel, con navigazione in pinassa sul fiume Niger, alla scoperta di uno dei più affascinanti paesi del Mondo: i suoni, i sapori, i colori e le sfumature di questa incredibile terra africana. Canti e percussioni che accompagnano una danza funebre Dogon mentre si cammina lungo la Falesia di Bandiagara, prima di entrare a far parte del caotico vociare del mercato di Djenne, tra vecchi edifici e vie polverose dove profumi di spezie vanno a mescolarsi all’odore del pesce lasciato ad essiccare. Il rosso della terra della savana in mezzo ai giganteschi baobab, si mescola a tratti col colore del deserto che avanza inesorabile, mentre l’uomo dipinge i suoi di colori con i vestiti delle donne Peul, i secchi di plastica multicolore portati in equilibrio sulla testa, i turbanti blu dei Tuareg, l’arcobaleno del porto di Mopti. E poi Segou e Bamako, sulle tracce di una cultura millenaria che ha segnato profondamente questo angolo d’Africa, ricco di tradizioni, di riti tribali e di suggestive cerimonie religiose. Bellissime ed ardite architetture di fango e tracce del periodo coloniale.
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ANTEPRIMA 2012
CINA: Pechino, Yunnan, Sichuan e le Gole dello Yang Tse MESSICO E GUATEMALA AFRICA DEGLI ANIMALI: le migrazioni in Tanzania e i gorilla del Ruanda ARTIDE: in viaggio al Polo Nord e Isole Svalbard
BRASILE: Pantanal, le antiche capitali del Minas Gerais e i Lencois Maranhenses CANADA: da Quebec a Vancouver attraverso le Montagne Rocciose TURCHIA ORIENTALE: alla scoperta del Paese che non c’è INDIA: da Allahabad a Varanasi, là dove scorre il Gange CAPODANNO DI FAVOLA IN NAMIBIA
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trentinoattualità
di Paolo Chiesa
S
embra che le discariche di rifiuti si stiano esaurendo. Per questo motivo da alcuni anni il cittadino modello sta facendo la raccolta differenziata dei materiali, in modo che vengano conferiti in discarica meno rifiuti possibili: la Provincia di Trento ha stabilito nel 65% la percentuale di differenziato da raggiungere. Nonostante ciò, ci dicono che nel capoluogo si dovrà costruire un inceneritore per bruciare quello che rimane dei rifiuti. A volte viene da pensare che dietro il mondo dei rifiuti ci sia solo un business: nel trasportarli, nel riciclarli, nell’amministrarli (quanto costano i CdA delle aziende a partecipazione pubblica che gestiscono la raccolta?), nel bruciarli. Per non parlare del costo per costruirlo, questo famoso inceneritore: sembra di capire che si va sui 111 milioni di euro. E poi? Il fumo che uscirà da quel camino è salubre come vogliono farci intendere? Per il momento una delle poche cose certe è che in ogni casa trentina qualche metro cubo di spazio è usato per i contenitori colorati dove vanno divisi carta, vetro, plastiche, umido e residuo. Questo preambolo a metà tra l’orgoglio di chi fa il proprio dovere civico e civile e i timori che qualcuno si stia occupando della nostra salute ma che non si tratti del nostro medico di famiglia, per spiegare questa visita a Bedollo, sull’altopiano di Pinè. Il paese è stato premiato da Legambiente come Comune che nel 2010 ha effettuato la miglior raccolta differenziata in tutta Italia nella categoria sotto i 10mila abitanti. In realtà prima di Bedollo c’è Ponte delle Alpi (Bl) che è però il vincitore assoluto, quindi il premio per 46
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Campioni di riciclo BEDOLLO È il COMUNE RICICLONE 2011. Il paese pinetano è stato premiato da Legambiente come Comune che nel 2010 ha effettuato la miglior raccolta differenziata in tutta Italia, nella categoria sotto i 10 mila abitanti i Comuni “piccoli” è andato a Bedollo per avere raggiunto il 76,4% di differenziata e avere permesso in questo modo un risparmio di 154,7 kg di CO2 prodotta per ognuno dei 1697 abitanti. Niente male. Incontro il sindaco Narciso Svaldi nel suo negozio di calzature che dista non più di dieci metri dal Municipio. Gli chiedo cosa contraddistingue Bedollo dagli altri 932 Comuni italiani sotto i 10 abitanti che hanno raggiunto o superato il 60% di raccolta differenziata nel corso del 2010. Il sindaco si schermisce e senza darsi arie da primo (riciclone) della classe mi dice che in paese si
è iniziato a parlare di differenziata nel 2003 con il progetto di comunicazione sinergico di Amnu S.p.A., l’Azienda Municipalizzata Nettezza Urbana che gestisce la raccolta in Alta Valsugana. In quel periodo si sono svolte delle riunioni nelle quali sono state presentate le modalità di raccolta. Nello stesso periodo è stato istituito anche il sistema di raccolta dei rifiuti residui porta a porta: basta bidoni stradali. Ok. Ma questo è successo per tutti i diciotto Comuni dell’Alta Valsugana. Cosa ha portato Bedollo a essere il primo in Italia? E qui finalmente il sindaco am-
mette che in questo ambito nel suo Comune si è cercato di fare sempre qualcosa in più. E sentiamoli allora questi consigli da chi si è rivelato come il più meritevole. “Dopo i primi incontri con la popolazione nel 2003, ne abbiamo fatti altri periodici per monitorare le difficoltà e per spiegare a tutti le novità che si aggiungevano. Ognuna delle quattro frazioni del Comune ha la sua piccola isola ecologica con i contenitori per la carta, per la plastica, per il vetro e le lattine, per l’umido e per le ramaglie”. Ma non solo: a Bedollo contenitori per la plastica sono stati messi anche all’esterno dei principali negozi in modo da permettere a chi va a fare la spesa di liberarsi degli imballaggi di alcuni prodotti che in certi casi sono davvero in quantità esagerata. D’altronde è il massimo che si può fare in attesa dell’eliminazione dell’imballaggio alla fonte. E poi sindaco? “Ogni anno in primavera organizziamo la giornata ecologica in collaborazione con il Comune di Baselga di Pinè, durante la quale tutti i cittadini possono partecipare alla raccolta e alla
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CLASSIFICA RICICLONA 2011
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er entrare nella classifica dei Comuni “ricicloni” 2011, si doveva avere raggiunto nel 2010 quota 60% di raccolta differenziata dei rifiuti raccolti. L’intenzione era quella di premiare solo quei Comuni che avessero saputo superare gli obiettivi indicati dalla Legge Finanziaria del 2007 che imponeva già l’obiettivo del 50% per il 2009 e del 60% per il 2011. 1290 Comuni italiani (per un totale di 8.136.837 abitanti, pari al 13,4% della popolazione italiana) hanno superato la quota stabilita. Aggiungendo i 448 che hanno superato il 50% di raccolta differenziata, si arriverebbe alla quota di 1738 Comuni che sono a posto con la legge dello Stato. La classifica era divisa per categorie: eccola di seguito con indicato il vincitore. Vincitore assoluto: Ponte delle Alpi (BL); capoluoghi nord: Pordenone; capoluoghi centro: nessuno ha raggiunto il 60%; capoluoghi sud: Salerno; 10.000 abitanti nord: Riese Pio X (TV); 10.000 abitanti centro: Montespertoli (FI); 10.000 abitanti sud Baronissi (SA); 10.000 abitanti nord: Bedollo (TN); 10.000 abitanti centro: Montelupone (MC); 10.000 abitanti sud Tortorella (SA). Da segnalare l’assenza in classifica delle grandi città: Torino si è fermata al 42%, Milano al 35%, Roma e Napoli non ne parliamo. Fa piacere trovare tre vincitori di categoria della Provincia di Salerno, il che dimostra che al sud e in Campania si può essere virtuosi anche nella raccolta differenziata. Nella Top Ten assoluta figurano, oltre ai già citati Ponte nelle Alpi (BL) (1°), Bedollo (2°) e Riese Pio X (TV) (4°), altri sette Comuni trentini: Ziano di Fiemme (3°), Sant’Orsola Terme (5°), Tesero (6°), Panchià (7°), Centa san Nicolò (8°), Nave san Rocco (9°) e Baselga di Pinè (10°). Ottimo risultato anche il primo posto di Fiemme Servizi Spa nella classifica riservata ai consorzi di raccolta. Legambiente non riporta in classifica il capoluogo Trento che non ha superato il 60% di differenziata, raggiungendo il 50%, soddisfacendo almeno l’obbligo di legge fissato per il 2010. Diciamo che si può fare decisamente meglio.
differenziazione di rifiuti sparsi o abbandonati in zone individuate da gruppi o associazioni. Alla fine della raccolta c’è uno spuntino. È un modo di sensibilizzare le persone sui problemi legati alla pulizia, alla cura e alla salvaguardia del patrimonio ambientale e anche per stare insieme”. C’è un altro appuntamento che il comune di Bedollo organizza per permettere ai suoi abitanti di proseguire nel virtuosismo relativo alla raccolta differenziata. Una volta l’anno, presso il capannone comunale, i cittadini possono portare i cosiddetti ingombranti, cioè quei materiali che per dimensioni o tipologia non possono essere né differenziati né messi nei contenitori personalizzati del secco residuo. I questa occasione, divani, mobili etc. possono venire conferiti in paese senza doverli portare al CRM (Centro Raccolta Materiali) di Baselga o al CRZ (Centro Raccolta Zonale) di Pergine Valsugana. Oltre a queste iniziative collettive, a Bedollo si sono avute altre intuizioni
che, se possono sembrare di minor impatto, sono invece efficacissime nella loro importanza quotidiana. Vediamone alcune. Il doppio cassonetto all’esterno del cimitero (uno per l’organico: fiori e terriccio e uno per il residuo: lumini e vasi) in modo da avere già differenziato il materiale. La differenziazione sul posto dei rifiuti contenuti nei cestini del parco giochi e di quelli stradali da parte degli operai comunali, evitando di portare in discarica materiale “nobile”. La presenza di punti di raccolta all’imbocco delle strade provinciali e a quello delle strade che portano ai sentieri di montagna come il passo Redebus o malga Stramaiolo, per evitare che chi fa trekking possa gettare i resti del pranzo al sacco dove non potrebbe essere differenziato. Sindaco, immaginiamo che ci sia la voglia e l’ambizione di migliorare il risultato di quest’anno. Non le piacerebbe arrivare primo assoluto? “Per lo meno consolidare il risultato di quest’anno”, risponde
il sindaco Narciso Svaldi con l'attestato e la luccicante targa 47
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LE MODALITÀ DI INDAGINE
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Menù di settembre:
er determinare la classifica dei “Comuni ricicloni 2011”, nei primi mesi dell’anno è stata inviata a tutti i Comuni italiani una scheda di rilevazione dei dati spedita da Ecosportello Rifiuti. La scheda andava compilata con una serie di dati rivolti a stabilire le modalità di raccolta e di differenziazione dei rifiuti in giro per l’Italia. L’indagine si basava inoltre su notizie e segnalazioni riguardanti oltre un migliaio di Comuni, raccolte grazie a varie fonti, tra le quali le sedi locali di Legambiente, le Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente, la collaborazione del Consorzio Nazionale imballaggi e i consorzi di Comuni e delle aziende consortili. Nella scheda andavano indicate le modalità e le quantità di materiale raccolte nel corso del 2010. In pratica si dovevano specificare quali materiali sono stati avviati a smaltimento e quali a riciclaggio e con quali modalità; il numero di famiglie che hanno praticato il compostaggio domestico; le iniziative del Comune volte a contenere la produzione di rifiuti, tipo l’impiego di stoviglie riutilizzabili presso le mense comunali o durante le feste o le sagre, la presenza di punti di erogazione di latte “alla spina”, le convenzioni con i supermercati per l’erogazione di prodotti con dispenser e gli incentivi all’uso di pannolini lavabili. Si potevano, inoltre, indicare le esperienze comunali di buona gestione come la modalità di raccolta dell’umido, la presenza della piattaforma ecologica, gli “acquisti verdi” nella pubblica amministrazione, le campagne di comunicazione ed educazione ambientale, le modalità di riscossione dei tributi relativi al servizio rifiuti. I risultati sono stati elaborati tenendo conto delle possibili variabili dovute alle dimensioni dell’indagine e alle diverse tipologie di luoghi e disposizioni con i quali essa veniva svolta. Il risultato è l’indice di buona gestione e cioè la percentuale di “virtuosità” nella raccolta differenziata che ha determinato la classifica finale.
Tagliata di capriolo al pepe su insalatina con crostini di pane e uva bianca *** Tagliatelle fresche al cacao con crema di formaggi d’alpeggio, tuorlo d’uovo marinato, nocciole e tartufo nostrano
Castel Pergine
La premiazione a Roma, con il presidente dell’Amnu, Pergher
il sindaco Svaldi. Ma ci sarebbe ancora qualcosa che si potrebbe fare o no? E qui il sindaco ci fa capire che ci sarebbe eccome ed è bello vedere che lo stimolo a fare meglio a Bedollo ce l’hanno ben piantato in testa. “Abbiamo in mente di sensibilizzare i campeggi e gli affittacamere perché diano tutte le indicazioni ai turisti su come fare una raccolta efficace. I nostri monitoraggi, infatti, ci dicono che nel periodo estivo diminuisce la percentuale di differenziato. Questo non è dovuto a comportamenti poco civili, ma alla non conoscenza delle abitudini locali in tema di rifiuti”. E poi, basta? “Non sarebbe male avere sull’altipiano un CRZ, non solo un CRM. Questo permetterebbe alla popolazione di conferire tutto in zona, senza scendere a Pergine solo per determinati tipi di plastiche o per i detriti o
altre tipologie di materiale, con un sicuro aumento della percentuale raccolta di differenziato”. E il ruolo di AMNU? “Una volta in settimana vengono in Comune per vedere come procede la raccolta e per indicare come affrontare eventuali situazioni critiche”. A proposito: anche da voi ci sono delle multe da parte dei vigili urbani a chi viene beccato in comportamenti non conformi? Il sindaco fa segno di no con la testa. Vuol dire che non è mai stato trovato nessuno a buttare in giro immondizie o altro? “Voglio dire che da noi non c’è il corpo dei vigili urbani. Non abbiamo aderito al Consorzio di Polizia Municipale perché non c’erano problemi di nessun genere e non ci è sembrato necessario”. Primi ricicloni e cittadini disciplinati. Complimenti: a Bedollo riescono a differenziare anche i comportamenti fuori norma. ■
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trentinobottegad’artista
di Renzo Francescotti
L
aureato in Farmacia, a Padova, il dottor Fabio Recchia nella sua cittadina di Levico Terme ci sta come il topo nel formaggio. Dimora nei pressi della stazione, nella casa dove è nato 58 anni, affacciata sull’ampio viale che punta come un lancia all’Imperial Grand Hotel, circondato dall’ultrasecolare grande parco (a mio avviso, il più bel parco urbano del Trentino), già frequentato dagli arciduchi asburgici. Recchia è farmacista nella storica Farmacia Romanese, tra la piazza della chiesa e il Municipio. È un talento eclettico che coltiva la musica, la poesia, la pittura. Come appassionato di musica, suona il filicorno baritono nella Banda Cittadina, di cui è anche presidente. Come poeta ha pubblicato nel 2009 la raccolta di versi “Riflessio-
in punta di pennello I suoi inizi sono “naive”: Fabio Recchia – artista, poeta e farmacista di Levico terme – dipingeva sottili figure rarefatte, eleganti, ma tutte “di testa”. poi si è dedicato al decorativo e, sopattutto, all’acquarello ne-Reflexion”, in un elegante edizione cartonata che rivela il suo gusto estetico. Contiene quasi una quarantina di poesie in italiano (prediligendo la misura breve) tradotte in tedesco dalla scrittrice Christine Heidegger, di Salisburgo; e tredici poesie nel dialetto le-
vicense. Il libro è abbellito da una serie di acquarelli dell’autore. Aggiungiamo che il dott. Recchia è attivo nel campo sociale e anche per questo lo hanno fatto Cavaliere al Merito della Repubblica. Si potrebbe pensare a un personaggio estroverso, iperattivo. E invece è un personaggio timido, isolato (quanto meno nelle frequentazioni artistiche). Probabilmente è stato timido anche con le donne se è vero che a tutt’oggi non si è mai accasato. Eppure dal gentil sesso è stato attratto, frequenti sono le poesie d’amore. Ne voglio citare una, in dialetto, dal titolo “Ciao: “Pioveva quela note / quando 52
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vardandote / ho dito de no.// I sluseva i to oci!” // Come lampi i pareva, / ciao, / ne sen diti. // E ‘ntanto // el pioveva”. Ma è di Fabio Recchia pittore che qui voglio dire qualcosa di più. La sua passione per l’arte dura da oltre trent’anni. È del 1982 alla Galleria “2 Effe” di Trento la sua prima personale: da allora ha esposto in undici collettive e in otto personali. L’ultima all’estero, nel 2009, ad Hausham, in Germania, cittadina gemellata con Levico Terme. I suoi inizi sono “naive”: Recchia dipingeva sottili figure rarefatte, eleganti ma tutte “di testa”. Poi ha lasciato perdere con questo gene-
trentinobottegad’artista
GABBANA BOTTEGA D’ARTE LAVORAZIONE ARTISTICA CORNICI
re. E ha fatto bene perché il “naïf” autentico ( non quello che pratica questo genere per ragioni commerciali) è un pittore estremamente raro, un’anomalia pittorica. In seguito si è dedicato fondamentalmente a due generi di lavori: quelli “decorativi” in cui impiega i materiali più diversi, e gli acquerelli. Al primo genere appartengono opere di sicuro gusto “ornamentale”. Fabio Recchia utilizza i materiali più vari per comporre queste opere: carte colorate ritagliate, tessere vetrose, perline, pietruzze colorate, foglia d’oro o comunque porporina, barrette di stagno sagomate e così via. Con questa tecnica multimaterica talvolta è riuscito a realizzare sorprendenti lavori: fantasiosi, immaginosi, di sicuro fascino e “glamour”. È una tecnica, una ricerca simile a quella del suo quasi compaesano (di Caldonazzo)
Elio Ciola, eccezionale artista troppo prematuramente e dolorosamente scomparso. E poi ci sono i suoi prediletti acquerelli. In alcuni di essi inserisce figure umane; di norma figure femminili celate in scialli, colte da dietro, che mai mostrano i volti. Sono figure fortemente stilizzate, risolte magari con un unico colpo di pennello. Personalmente non mi entusiasmano molto: le trovo un po’ troppo semplicistiche, di maniera. Invece trovo interessati i suoi acquerelli, spesso di breve formato, che raffigurano la campagna, i boschetti, le brughiere. Sono lavori risolti in punta di pennello, certe volte usando le carte bagnate che danno un suggestivo effetto di luminescenze, di dissolvenze. Rivelano un uso controllato, parsimonioso del colore, una rapida freschezza, un gusto raffinato, una sottile poesia. ■
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n provincia di Trento, la maggior parte degli edifici esistenti è costituita da abitazioni realizzate negli anni del dopoguerra, quando l’energia ancora costava poco. Ora che il prezzo del riscaldamento è in continua crescita, per chi abita in quelle case, è giunto il momento di pensare a isolare termicamente la propria abitazione. Certamente ogni edificio ha le sue caratteristiche ma per ogni fabbricato (casa, negozio, hotel, ufficio) esistono delle soluzioni che permettono di migliorare il comfort termico e di ridurre i consumi energetici.
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di Francesca Negri
È
Nicole Andreolli la più bella del Trentino Alto Adige 2001. Almeno secondo il concorso di Miss Italia, per il quale la bellezza locale ha strappato il biglietto per la finalissima, in onda su RaiUno il 18 e 19 settembre. Diciannove anni di Gazzadina, Nicole si definisce una ragazza semplice con il sorriso sempre stampato sul viso e la battuta sempre pronta: il suo sogno è quello di studiare medicina, ma adesso si impegnerà a portare con onore il titolo conquistato. Assieme a lei, il plotone di reginette che si contenderanno il titolo nazionale, approdando però non alle finali, ma alle semifinali, sono: Sabrina Ferrigato, che si presenta a Montecatini (nuova location delle fasi nazionali del concorso, dopo l’addio a Salsomaggiore Terme) con il titolo di Miss Miluna Trentino Alto Adige; Miriam Dadi, con il titolo di Miss Trento; Astrid Unterhuber con il titolo Miss Alto Adige Sudtirol;
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IL PLOTONE DI MISS A MONTECATINI ECCO LE BELLISSIME CHE RAPPRESENTERANNO IL TRENTINO ALTO ADIGE AL CONCORSO DI MISS ITALIA, LE CUI SEMIFINALI SONO IN PROGRAMMA IL 29 AGOSTO E IL 18 E 19 SETTEMBRE, A MONTECATINI TERME Nicole Andreolli
Maria Giulia Scarcella con il titolo di Miss Wella Trentino Alto Adige; Maria Vittoria Fondriest con il titolo di Miss Sportiva Trentino Alto Adige; Valentina Bissoli con il titolo di Miss Cinema Trentino Alto Adige; Ilaria Lorenzi con il titolo Miss Curve d Italia Trentino Alto Adige; Annarita Silvestro con il titolo di Miss Eleganza
Trentino Alto Adige; Martina Rossi con il titolo di Miss Rocchetta Bellezza Trentino Alto Adige; Elisa Forti Miss Deborah Trentino Alto Adige. Ma la responsabile regionale del concorso, Sonia Leonardi, è già a caccia delle miss per il 2012: per contatti visitare il sito www.soleoshow. com oppure telefonare allo 0461/239111. ■
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a stagione 2011/12 dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, la cinquantaduesima dalla sua fondazione (che si inaugurerà a Bolzano martedì 11 ottobre ed a Trento mercoledì 12 ottobre), a differenza delle passate stagioni, non è caratterizzata principalmente dai cicli dedicati ai grandi autori sinfonici Beethoven, Schumann, Bruckner, Brahms e Cajkovskij (anche
Gustav Kuhn
se gli ultimi due continuano a essere presenti). Si prosegue, invece, quella che l’anno scorso abbiamo chiamato «perlustrazione di un’area geografico-culturale che si potrebbe definire “Vienna e dintorni”, allargando molto a est». Infatti, in ben nove programmi, sui quattordici dei concerti in abbonamento, si presenteranno musiche di autori attivi a Vienna e nel mondo austro-ungarico, e in cinque concerti (si tratta in parte delle stesse serate) si eseguiranno compositori dell’est europeo. La scelta centrale di Vienna è obbligata, considerando il nome dell’istituzione e la dimensione del suo organico, plasmato sull’orchestra classica fondata da Haydn e confermata dalle scelte dei suoi eredi spirituali Mozart e Beethoven. In questa stagione, così, accanto alla presenza consueta di Haydn (Sinfonie n. 41, 58
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Un altro anno con la Haydn Guarda soprattutto a Est la nuova Stagione dell’Orchestra “Haydn”. COn omaggi a gustav Mahler e a Franz Liszt 50, 67, 95, scelte tra quelle non più eseguite da molto tempo), Mozart (Concerto per pianoforte n. 22, arie per soprano), Schubert (la curiosità del Gran Duo, trascritto per orchestra dal violinista Joseph Joachim) e Brahms (di cui ascolteremo la rara Serenata n. 1 e il Requiem tedesco), si punta sulla Boemia (la Sinfonia n. 7 di Dvorák), sull’Ungheria (la sconosciuta Sinfonia n. 1 di Ernö von Dohnányi, pianista virtuoso e compositore tardoromantico, direttore del Conservatorio di Budapest tra le due guerre), e in particolare sulla Russia, presentando il già citato Cajkovskij, la Sinfonia in
do di Stravinskij, il Concerto per violino n. 2 di Prokof’ev e il Concerto per violoncello n. 1 di Šostakovic, di cui si ascolterà anche la divertente Suite n. 2 per orchestra jazz. Da sottolineare, quanto ai compositori attivi a Vienna, la presenza in cartellone di Gustav Mahler, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte. Omaggio anche per Franz Liszt, nato duecento anni fa, con l’esecuzione del poema sinfonico Les Préludes, incastonato tra pagine orchestrali del suo amico (e genero) Richard Wagner, al bolzanino Ludwig Thuille (1861-1907), di cui ricorre il centocinquantenario della
nascita, ricordato con la sua Romantische Ouvertüre, e al quasi coetaneo inglese Frederick Delius (1862-1934), il cui anniversario sarà ricordato (con lieve anticipo) con l’esecuzione di Summer Night on the River. Si segnalano, inoltre, i ritorni graditi dell’ungherese György Györgivanyi Ráth e degli italiani Daniele Giorgi e Daniele Rustioni, mentre esordiranno sul podio della Haydn il tedesco Johannes Debus, il franco-polacco Daniel Kawka e il milanese Stefano Ranzani, già variamente attivi nei maggiori centri musicali europei e americani, Scala compresa. Quanto ai solisti, si presenta un’oculata miscela di musicisti stranieri (il violinista russo Sergej Krylov, due pianisti: il tedesco Alexander Lonquich, assai amato, già molte volte solista con l’Orchestra Haydn, e l’austriaco Peter Lang, e quattro cantanti, tre tedeschi specialisti del repertorio germanico e il soprano d’agilità canadese Aline Kutan) e italiani, i cui nomi vanno dal violoncellista Enrico Dindo e dal cornista Alessio Allegrini, due delle massime star della scena internazionale, al primo fagotto della Haydn, Flavio Baruzzi, alla curiosità di un solista di armonica, Gianluca Littera, forte del successo conseguito l’estate scorsa con la nostra orchestra, alla milanese Emanuela Piemonti, ben nota come pianista del Trio Matisse. ■
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l 10, 16 e 24 settembre musica e vino si incontrano nel foyer del Teatro Valle dei Laghi per “Aperitivo jazz e dintorni”: tre concerti dedicati al vasto mondo musicale che ruota attorno al jazz e alle eccellenze vitivinicole del territorio, organizzati da Fondazione Aida e l’Associazione Theamus con la collaborazione di Agraria Riva del Garda e Corriere del Trentino. Gli eventi si collocano all’interno de “Le stagioni dei teatri”: la rassegna del teatro Valle dei Laghi che inaugura ufficialmente il 7 ottobre con lo spettacolo di Fondazione Aida, “Villa Verdi” (in replica l’8 ottobre), e che proseguirà fino a marzo con Le Sorelle Marinetti, Alessandro Bergonzoni, Bruno Gambarotta, Lella Costa e Pamela Villoresi. Si parte sabato 10 settembre con il concerto del 176 Keys Tour. Joe Chiericati e Max Lazzari, due grandi pianisti e cantanti, di estrazioni diverse ma accomunati dalla passione per il piano blues degli anni ‘20/’30 offriranno un
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Per il secondo anno consecutivo sarà l’anteprima Aperitivo jazz e dintorni ad alzare il sipario sulla stagione del Teatro Valle dei Laghi: 10, 16 e 24 settembre concerto fresco e fruibile che spazierà dal boogie al ragtime del Mississipi passando da New Orleans e dal Blues... portando in Valle dei Laghi un po’ di essenze “black”. Il secondo appuntamento è in programma venerdì 16 settembre con il concerto del duo Francesco Zanardo e Fiorenzo Zeno. Dai Classici del tango alla musette di Richard Galliano, passando per il jazz americano acustico per arrivare alle sonorità del grande Django Reinhardt: sono
queste le atmosfere e i suoni di cui si riempirà la seconda giornata dell’anteprima. È affidata al duo composto da Helga Plankesteiner al sax e voce, e Michael Losch al piano, la chiusura di questi appuntamenti dedicati al vasto mondo musicale che ruota attorno al Jazz. In quest’occasione, sabato 24 settembre due artisti dal rinomato valore ed esperienza, il cui sodalizio artistico è nato negli anni ’80 senza mai interrompersi, proporranno un
concerto dove alterneranno pezzi originali a grandi classici del panorama jazz internazionale. Tutti i concerti si terranno alle ore 18.30 e saranno anticipati da degustazioni dei vini e dell’olio prodotto da Agraria Riva del Garda alle ore 17.30. Biglietto unico 3 euro. L’evento è organizzato da Fondazione Aida, Associazione Theamus con la collaborazione di Corriere del Trentino, Cassa Rurale Valle dei Laghi ■ e Bar Terramare.
Intervalli di gusto tra una desmontegada e l’altra
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a Val di Fiemme dedica una rassegna gastronomica ai prodotti della Magnifica Comunità di Fiemme, con menù elaborati da chef aderenti alla Strada dei formaggi delle Dolomiti e al club Tradizione e Gusto. Quest’anno un interessante calendario di iniziative coinvolge ristoranti, agritur, hotel, botteghe, winebar e aziende di produzione che propongono gustosi intervalli tra la Desmontegada de le Caore di Cavalese, domenica 11 settembre, e la Desmontega de le vache di Predazzo, domenica 18 settembre. Produttori, agriturismi, botteghe ed enoteche aprono le loro porte per regalare i segreti dei loro prodotti e momenti speciali con i sapori della Val di Fiemme. In programma, visite guidate ai laboratori di produzione, dove poter vedere e toccare con mano alcuni importanti momenti della lavorazione, degustazioni dei propri prodotti con intriganti abbinamenti e “stalle aperte” per entrare a contatto con le mucche e gustare la bontà del loro latte. Piccoli intervalli, creati per l’occasione, da trascorrere in compagnia di persone che fanno del proprio mestiere una vera passione. Il programma dei MAGNIFICI PRODOTTI DI FIEMME su www.visitfiemme.it
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Ciampedie, il “Campo di Dio”, una balconata panoramica sulla Val di Fassa e sulle Dolomiti raggiungibile in funivia da Vigo di Fassa o con le seggiovie da Pera di Fassa. Qui le possibilità di escursione spaziano dalla comoda passeggiata percorribile anche spingendo il passeggino fino alle vie attrezzate e scalate in parete. Tutta l’area è servita da sentieri e percorsi ben segnalati. Nella zona vi sono oltre 20 rifugi alpini e in alcuni è possibile anche il pernottamento. La zona del Ciampedie è particolarmente indicata per la famiglia grazie al grande parco giochi per i bambini con servizio di permanenza giornaliera. Qui i piccoli possono essere affidati a personale esperto per concedersi al totale relax! La funivia Vigo-Ciampedie è ora accessibile con una comoda scala mobile dal centro di Vigo di Fassa. APERTURA IMPIANTI: Funivia Vigo - Ciampedie dal 12 giugno al 9 ottobre 2011 Seggiovie da Pera di Fassa dal 26 giugno al 4 settembre 2011
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Un museo a cielo aperto Dall’arrivo della seggiovia Costabella si entra in un territorio interessante per la storia e la natura. Le creste di Costabella e dei Monzoni furono teatro, durante la prima guerra mondiale (1915-1918), di battaglie d’alta quota fra l’esercito italiano e le truppe austriache e le testimonianze della presenza dei due eserciti sono numerose e ben conservate. È inoltre un territorio prezioso dal punto di vista naturalistico. I Monzoni sono stati definiti il museo geologico e mineralogico più interessante d’Europa. Da non trascurare l’aspetto faunistico per la ricca presenza di marmotte, camosci e stambecchi. Alcuni percorsi: Costabella-Passo delle Selle (facile). Alta Via Bepi Zac (via attrezzata). Alta Via Federspiel (via attrezzata), Costabella-Fuchiade (facile).
Seggiovia aperta dal 26 giugno all’11 settembre 2011
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Sulle rotte di ulisse dall’1 all’11 settembre “Oriente occidente” si svilupperà attraverso l’esplorazione della complessità geografica del Mediterraneo, Attraverso tutti i linguaggi della danza
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uperati i trent’anni di vita Oriente Occidente, uno dei festival trentini più longevi, in una fase di forte crisi economica si fortifica e andando controcorrente è pronto a proporre un ricchissimo carnet di appuntamenti che, come ormai accade da diversi anni, va oltre la danza prefiggendosi d’indagare la contemporaneità del mondo attraverso l’ “incontro di culture”, com’è specificato nella sua stessa denominazione. Così dall’1 all’11 settembre il filo conduttore del Festival si svilupperà attraverso l’esplorazione della complessità geografica del Mediterraneo, che farà emergere le speci-
ficità dei popoli che vivono lungo le coste, in una sorta di navigazione “sulle rotte di Ulisse”. E proprio questo è il titolo della manifestazione che sintetizza il tema della nuova edizione che si svolgerà all’auditorium Melotti di Rovereto e al teatro Sociale di Trento. Più che mai la ricerca della “contemporaneità” racchiude in questo caso generi e stili diversi, in una sorta di miscellanea che in apertura vedrà la presenza spagnola di Mercedes Ruiz (1/9), impegnata nel suo nuovo flamenco fedele alla pura tradizione andalusa, e la rappresentanza italiana di Maristella Martella (2/9),
interprete del folklore del sud Italia e, nello specifico, delle differenti forme rituali antiche di Taranta artefici di un’atmosfera mediterranea. Cambiando completamente genere, la danza contemporanea del francese di origine serba Josef Nadj sarà protagonista del solo Les corbereaux (3/9), uno studio quasi pittorico sul movimento dei corvi impegnati nella loro discesa verso il suolo e un dialogo simbiotico tra la danza eseguita da Nadj e la musica del compositore Akosh Szelevényi. La presenza di Enza Pagliara, interprete vocale della musica salentina, e di Mauro Durante con
il suo Canzoniere Grecanico Salentino, rappresentano una parentesi musicale (4/9) che affonda il proprio essere nella tradizione festosa del meridione italiano. Ancora la musica sarà protagonista con il marocchino Jamal Ouassini e la Tangeri Café Orchestra (5/9), interpreti di una musica fusion composta di diversi linguaggi che si affacciano sul bacino mediterraneo, arricchita dallo zapateado del danzatore spagnolo Augustin Barajas. Saranno poi due le creazioni in scena a Oriente Occidente firmate dal coreografo e danzatore libanese Walid Aouni per la compagnia egiziana, l’Egyptian TRENTO - Via Matteotti, 3 Tel. e Fax 0461.910788 Cell. 348.9320138 info@promoevent.it www.promoevent.it
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trentinopanorama Moderne Dance Theatre: The women of Kassem Amin (5/9), ispirato ai cambiamenti del ruolo femminile nel mondo arabo analizzati nei libri dello scrittore leader del movimento di liberazione della donna Kassem Amin, e la prima assoluta di Le port de l’Orient (6/9), un viaggio attraverso la filosofia di vita dei Sufi. A metà festival si esibiranno inoltre le due compagnie (7/9), capitanate rispettivamente da Francesca Manfrini e da Gabriel Beddoes, vincitrici della scorsa edizione del concorso coreografico Danz’è e interpreti di due lavori coprodotti dallo stesso Festival. Altro protagonista sarà l’acclamato e originale coreografo contemporaneo Ohad Naharin, direttore dell’israeliana Batsheva Dance Company (8/9) e creatore di Deca Dance, un rimontaggio di nove singoli estratti dai suoi lavori creati in precedenza, che daranno vita a un qualcosa di diverso che metteranno in luce il suo stile particolare e il suo innovativo linguaggio del corpo. La tradizione delle danze Sufi sarà rappresentata dalla compagnia turca Ziya Azazi Company (9 -10/9) che presenterà l’evoluzione della danza roteante che porta all’estasi dei Dervisci. La franco-egiziana Djami-
la Henni-Chebra (10/9) con la sua omonima compagnia, sarà invece interprete di coreografie rappresentative dei diversi stili egiziani dagli anni ‘30 a oggi. La ricerca creativa contemporanea che sfocia nella reinterpretazione di un classico come Romeo e Giulietta, caratterizza il lavoro di Andonis Foniadakis e della sua compagnia greca Apotosoma Dance Company (10/9) che presenterà, attraverso lo stile della danza burlesca e cabarettistica, la lotta greco-romana e la danza contemporanea, un “gioco emozionale” tra la coppia dei Montecchi e Capuleti. Infine il franco-aglerino Abou Lagraa con il Ballet Contemperain d’Alger e la compagnia La Baraka (11/9) saranno protagonisti di Nya, uno spettacolo che costruisce una sorta di ponte tra due diverse culture, quella francese e quella algerina, eseguito con movimenti dell’hip hop e del contemporaneo. A quanti non potranno seguire gli spettacoli di Oriente Occidente, durante il Festival giungeranno a Rovereto le troupe di Rai3, per il programma La musica di Rai Tre, e Rai5, per la trasmissione condotta da Kladi Step - Passi di Danza, per parlare del Festival e della città e dedicarvi un’intera ■ puntata televisiva.
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C’
è chi festeggia la semina, chi il raccolto. Se c’è un momento che sembra sintetizzare al meglio il lavoro di un anno e la costanza nel rispetto delle tradizioni per la Val di Gresta, è la “Mostra mercato dei prodotti biologici ed integrati”. Si tiene da 41 anni ormai e racconta in modo inequivocabile la vocazione di una intera valle alla produzione agricola di qualità. Siamo, in Trentino, a pochi chilometri dal Garda, in posizioni elevate che vanno dai 250 ai 1400 metri di quota, eppure il perfetto connubio tra tipologia dei terreni e condizioni climatiche hanno creato i presupposti ideali per un’agricoltura di grande qualità. Tutto ciò però non sarebbe bastato se alla base non ci fosse stata un’attenzione unica al modo di intendere l’agricoltura come attività da eseguire secondo metodi biologici o integrati. È per questo che la Valle è conosciuta come la Valle degli Orti. Anche per il 2011, la Valle di Gresta celebra le proprie eccellenze con quattro weekend di eventi dal 17 settembre al 9 ottobre 2011. Al centro ovviamente la “Mostra mercato dei prodotti biologici ed integrati” coltivati ancora su terrazzamenti circondati da boschi e natura incontaminata. L’inaugurazione della manifestazione – arricchita dalle performance della Compagnia Teatro Scalzo – è sabato 17 settembre alle ore 16. Alle ore 17 i protagonisti saranno i bambini, che insieme a nuovi compagni di viaggio potranno scoprire nuovi sapori a La festa nell’orto. Con domenica 18 si entra nel vivo degli eventi a partire dalle ore 10 quando, presso la palestra 64
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Giardino fruttato MOSTRA MERCATO DEI PRODOTTI BIOLOGICI ED INTEGRATI DELLA VAL DI GRESTA. Ronzo Chienis, dal 17 settembre al 9 ottobre della Scuola elementare di Ronzo-Chienis, si apriranno i battenti della “Mostra mercato dei prodotti biologici” dove si potranno visitare e acquistare ortaggi presso gli allestimenti del Consorzio Ortofrutticolo e degli agricoltori. Oltre a vedere, toccare, odorare sarà possibiile attendere le proposte pomeridiane visitando l’esposizione di “Quattro passi tra gli spaventapasseri”. Durante l’intero pomeriggio poi si potrà assistere alle performance del Teatro Scalzo
di Genova a partire dal divertente “Circo vegetariano” fino allo spettacolo “Tomato Frankestein”. Un venerdì pomeriggio (23/9) all’insegna della semplicità apre l’autunno. A Valle San Felice si tiene il Corso di cucina vegana, aperto a dieci appassionati di cucina, che dalle 13 alle 17 avranno la possibilità d’imparare a coniugare la semplicità dei sapori della terra all’arte della preparazione. Il corso si terrà presso il ristorante Maso Spiazzi e propone una
tipologia di cucina attenta al rispetto assoluto delle forme di vita. Nello stesso luogo, alle ore 20 è prevista la Cena a lume di candela, un evento gastronomico abbinato a spettacolo che nell’ambito del progetto M’illumino di meno intende sensibilizzare ai temi del risparmio energetico e proporre sapori in linea col genius loci che caratterizza la valle degli orti trentina. L’incontro tra uomo e natura si sviluppa in Artigianando, la mostra dell’artigianato di Ronzo-Chienis, vetrina della rispettosa arte del fare secondo tradizione ed equilibrio tra una forte passione e la valorizzazione del territorio e delle sue risorse. Aperta sabato dalle ore 15 e anche nella giornata di domenica (orario 10-12 e 14-18) all’interno della palestra comunale. Il sabato e la domenica pomeriggio (24-25/9) proseguono all’insegna delle famiglie con “Gli antichi mestieri” che trovano spazio nel piazzale della scuola di Ronzo mentre nelle strade del paese ha luogo lo spettacolo itinerante Per un pugno di carote, pronto a portare gli spettatori nel mondo del circo. Parte a mezzogiorno di domenica 25 settembre invece Il giro dei volti, un percorso enogastronomico lungo le vie del centro storico di Ronzo-Chienis, nelle cinque tappe sarà possibile degustare le pietanze tipiche della Valle accompagnate dal vino della Cantina di Mori Colli Zugna. ■
Deve essere stato svolto con impegnativa Servizio Sanitario Nazionale
Settembre di arte, spettacoli e cultura
SETTIMANA MOZARTIANA 13-18 settembre
EDUCA 23-25 settenbre L’evento è nato per riflettere sui temi educativi. Tema dell’edizione 2011-12 è “Educare nell’incertezza”. Oggi non possiamo ignorare che la crisi non è più eccezione, ma regola. E così l'incertezza sembra essere divenuta la cifra di una grande ansia individuale e collettiva. L'educazione ha il compito di favorire percorsi ed esperienze che consentano a ciascuno di scoprire le proprie caratteristiche. Educa intende trovare e promuovere modalità educative che approccino la singola situazione di precarietà non più come il risultato di un’incapacità individuale, ma come condizione comune a tutti gli uomini. A Rovereto seminari, incontri con gli autori, laboratori formativi e creativi, giochi e spettacoli per bambini e ragazzi, giovani, genitori, insegnanti ed educatori.
La settimana Mozartiana 2011 presenta una ricchezza e una varietà di proposte notevoli per celebrare il ventennale di attività dell’Associazione Mozart Italia, per soddisfare l’esigenza di approfondimento della figura e dell’opera di Wolfgang Amadeus Mozart e per riscoprire il divertimento che anche la musica colta sa offrire. Fra i protagonisti i MOZART BOYS&GIRLS (AMI-Italia) e i 100 MOZARTKINDER (Sassonia - Germania), la YOUNG PHILHARMONIC ORCHESTRA di MUNICH, il pianista ZHDANOV DENIS; CORRADO AUGIAS, voce narrante, e PINO MODUGNO, pianoforte e voce nello spettacolo musicale RACCONTARE MOZART; ROBERTO PROSSEDA, pianoforte e FABRIZIO VON ARX, violino, il QUARTETTO NOSTITZ di Praga e la ACCADEMIA VIVALDIANA di Venezia. La Settimana ospiterà inoltre un convegno internazionale di studi mozartiani con Rudolph Angermueller e Giacomo Fornari.
FESTIVAL ORIENTE-OCCIDENTE 1-11 settembre L’attenzione che il Festival Oriente Occidente quest’anno dedica al Mediterraneo è ben sintetizzata dal titolo che la rappresenta: Sulle rotte di Ulisse. Si tratta di una vera e propria esperienza di spaesamento e di abbandono a tutte quelle diverse e nuove misure di mondo che potenzialmente sono racchiuse in ognuna delle performance ospitate. Si passa così dal flamenco di Mercedes Ruiz alla taranta di Maristella Martella e alla vocalità salentina di Enza Pagliara con le note popolari del Canzoniere Grecanico Salentino; dalle vertigini dei dervishi rotanti di Ziya Azazi, magari in controcanto al bailador flamenco Augustin Barajas nel nuovo progetto della Tangeri Café Orchestra, o al moderno teatrodanza egiziano di Walid Aouni, e alla ormai planetaria attività del coreografo israeliano Ohad Naharin, A Oriente-Occidente le correnti culturali si incontrano e si intrecciano, si sovrappongono e si accavallano fra loro e con molte altre, espresse oggi dai Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum.
Autunno di aromi e sapori in Vallagarina
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Brentonico 23-25 settembre
LA VIGNA ECCELLENTE Isera 11 settembre Premio al miglior vigneto di marzemino Il concorso, giunto alla XI edizione, è promosso dal Comune di Isera per premiare il miglior vigneto di Marzemino; un premio unico in Italia, volto non al prodotto finale, il vino, ma a valorizzare un singolo vigneto e il lavoro del viticoltore. Questo premio al miglior vigneto vuole riconoscere al viticoltore un ruolo importante nel presidio fondamentale a difesa, tutela e valorizzazione del vitigno autoctono per eccellenza della Vallagarina, creando l’abbinamento inscindibile e non equivocabile vigna-territorio. Negli anni il concorso è diventato occasione per una riflessione culturale a largo raggio sul rapporto tra viticoltura e ambiente, tra vigneto e paesaggio, tra sostenibilità ed ecologia.
Rassegna e mercato dei prodotti tradizionali del Monte Baldo e mostra dell’artigianato locale Week-end all’insegna dei sapori della tradizione locale e dell’arte delle botteghe artigiane. Degustazioni, visite guidate alle aziende e animazione. Lungo la via principale saranno allestite le bancarelle con esposizione di lavori artigianali. La domenica, nella contrada di Saccone, l’appuntamento è con la transumanza “San Matè, descargar la malga”. Il paese accoglie le mucche al rientro dai pascoli, per trascorrere l’inverno nelle stalle.
MOSTRA MERCATO DEI PRODOTTI DELLA VAL DI GRESTA Ronzo-Chienis 17 settembre 9 ottobre La natura e la cultura sulla nostra tavola La Val di Gresta indossa il suo abito migliore per la 41° edizione della Mostra Mercato dei propri prodotti biologici ed integrati. Un’occasione unica per conoscere i cavoli cappucci, le carote, le patate e gli altri ortaggi per cui la valle è famosa. Di contorno iniziative culturali e gastronomiche di grande richiamo. Quattro domeniche per visitare le coltivazioni sui tipici terrazzamenti ed assaggiare piatti che hanno il sapore ed il profumo della tradizione.
Mori 1-2 ottobre Il Trentino tra gli Asburgo e i Savoia Orchestrine, suonatori, giocolieri, mostre e "i ciclisti di una volta" animano il percorso enogastronomico con i piatti della tradizione trentina. La "Ganzega d'Autunno" riscopre e valorizza le tradizioni, le usanze e la cucina della gente trentina a cavallo tra l'ottocento ed il novecento. Alla fine di un raccolto o di un lavoro importante, era consuetudine unirsi per "far ganzega". La coinvolgente cornice del centro storico della borgata di Mori vi porterà indietro nel tempo, attraverso gastronomia, suggestioni e spettacoli.
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Educa tra parole ed emozioni “EDUCA“ passa da evento a progetto culturale stabile, percorso duraturo volto a sviluppare saperi, approfondire contenuti e sperimentare intuizioni. Dal 23 al 25 settembre, a rovereto, educatori, scrittori, filosofi...
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al 23 al 25 settembre la passione per l’educazione sarà di casa a Rovereto: si avvicina il tradizionale appuntamento di EDUCA, manifestazione nazionale sull’educazione che tra poche settimane abiterà le vie e le piazze della città. Un’edizione, questa, che segna un importante passaggio: attraverso la durata biennale del tema, le tappe sul territorio (Bari, Roma e Torino) e l’avvio di laboratori annuali di approfondimento; EDUCA passa da evento a progetto culturale stabile, percorso duraturo volto a sviluppare saperi, approfondire contenuti e sperimentare intuizioni. Il tema di questa prima edizione biennale Educare nell’incertezza verrà declinato attraverso i tradizionali linguaggi: parole, azioni ed emozioni, in più di 100 appuntamenti e con oltre 90 ospiti tra accademici, filosofi, giornalisti, psicologi, esponenti del mondo dell’arte e di quello ecclesiastico. Ad aprire la manifestazione, venerdì 23, l’avvio di due percorsi di approfondimento con i seminari Il pensiero dei bambini e Mappe e orizzonti. Sabato sarà dedicato alla
famiglia, al tema delle relazioni e della creatività come motore di cambiamento nel seminario Tempi di vita, tempi di relazione e in Creatività per scardinare l’incertezza. Nel programma di domenica, fra gli altri, l’intervento del filosofo Pietro Barcellona, gli incontri con Gustavo Pietropolli Charmet e con l’insegnante, scrittore e giornalista Marco Lodoli. Saranno presenti ad Educa anche l’antropologo Duccio Canestrini, il filosofo Roberto Mancini e molti altri ospiti. Ma la proposta di riflessione di EDUCA passa anche attraverso il linguaggio artistico,
per questo nel palinsesto molti appuntamenti tra cinema, musica e teatro. Venerdì pomeriggio ci sarà la danza con la lezione aperta-incontro a cura della compagnia Abbondanza Bertoni, mentre la sera, presso l’Auditorium Melotti il tema delle migrazioni e dell’integrazione con il dialogo tra Don Vito Impellizzeri (Docente di Teologia presso la Facoltà Teologica di Sicilia), Adel Jabbar (Sociologo dei processi migratori e interculturali) e Alidad Shiri (autore del libro “Via dalla pazza guerra”). Si parlerà di storie: quelle di chi fugge, ma anche di chi accoglie. A
seguire la proiezione del film Welcome di Philippe Lioret, campione di incassi in Francia, che racconta la storia di un ragazzo curdo che lascia il suo paese ed attraversa l’Europa da clandestino. Sabato, nel tardo pomeriggio, un appuntamento per i più piccoli al Teatro Rosmini: Peter Pan messo in scena dai genitori dei bambini dell’asilo Vannetti di Rovereto. Sarà la fiaba ad essere protagonista anche di due momenti previsti per domenica: alle 10 la performance su Hansel e Gretel a cura di MULTIVERSOteatro, e alle 15 la lettura animata Il lupo e i sette capretti sempre a cura dei genitori dell’asilo Vannetti di Rovereto. Nel pomeriggio corso Bettini sarà animato dalle note del Concerto Jazz a cura della Federazione Scuole Musicali della Provincia di Trento e dallo spettacolo di strada dei trampolieri e dei giocolieri dell’associazione Giratutto!. A chiudere la manifestazione il concerto La rivincita delle zucche vuote a cura dell’associazione Quanto Basta: strumenti africani per sonorità e ritmi coinvolgenti come colonna sonora per l’arrivederci al 2012. ■ 69
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www.cantineferrari.it
la magia della vendemmia
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l momento più emozionante della vendemmia è quando l’uva arriva in cantina e, affrontata la pressatura, si trasforma in mosto. L’aria, allora, si carica di profumi coinvolgenti che regalano un’atmosfera che sembra magica. È un autentico spettacolo, nei giorni della vendemmia, vivere quest’esperienza alle Cantine Ferrari e godersi infine quel succo delizioso che è il mosto. Tutto ciò è possibile grazie a “Ferrari sotto le Stelle”, il tradizionale appuntamento
Con “Ferrari sotto le stelle” torna un autentico spettacolo, da vivere alle storIche Cantine Ferrari di ravina di trento con la vendemmia che ha, fin dalla prima edizione, riscosso uno straordinario successo. Sei le occasioni proposte dalla casa trentina per questa vendemmia che si è avviata subito dopo ferragosto: mercoledì 24 agosto, venerdì 26, sabato 27, e poi ancora gli stessi giorni della settimana successiva, il 31 agosto e il 2 e 3 settembre con inizio, ogni
volta, alle 21.30. Una volta degustato il mosto si potrà visitare quello scrigno, tanto sterminato quanto carico di suggestioni, che sono le cantine nelle quali riposano, nell’attesa della giusta maturità, 20 milioni di bottiglie di Trentodoc. “Ferrari sotto le Stelle” si concluderà con un brindisi accompagnato da fragole e da un pensiero
dolce creato ad hoc da Alfio Ghezzi, chef della Locanda Margon, il ristorante stellato di casa Ferrari. Costo: € 10, gratuito fino a 18 anni, prenotazione necessaria. Le serate avranno un prologo alla Locanda Margon, immersa nei vigneti a breve distanza dalle Cantine Ferrari: chi lo desidera e previa prenotazione, a partire dalle 19.30, potrà gustare una cena a tema nella quale lo chef Alfio Ghezzi proporrà un menu ispirato alla vendemmia. Menu completo € 38; € 28 con due portate più il dessert. Info e prenotazioni: visit@cantineferrari. it; telefono: 0461 972416, www.cantineferrari.it. ■
caccia al tesoro per le vie della città
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orna il 17 settembre a Trento il Mobility Game, la caccia al tesoro per le vie della città dove la cosa più importante è scegliere il mezzo di trasporto migliore. Cinque prove da superare che porteranno i concorrenti alla scoperta di Trento e dintorni e li impegneranno con le più diverse prove di “abilità mentale”. Ricchi premi alla squadra che impiega meno tempo a coprire tutto il percorso e risolvere tutte le prove, muovendosi con i soli mezzi di trasporto pubblici o non a motore. Le squadre dovranno essere composte da 3 persone ed è prevista anche una competizione riservata ai più piccoli, nella quale almeno due membri della squadra devono avere meno di 14 anni. La manifestazione è organizzata dall’Ecosportello Fa’ la Cosa Giusta! in collaborazione con il Museo Tridentino di Scienze Naturali e l’Opera Universitaria, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e del Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento, e la partecipazione al montepremi delle edizioni Curcu e Genovese, del circuito Cine World, della bottega Essen-
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soriale e di Coop Trentino. Per iscrizioni o ulteriori informazioni si può consultare il sito www.ecosportello.tn.it oppure rivolgersi all’Ecosportello Fa’ la Cosa Giusta! in via Torre Verde 34, allo 0461.499685 o via mail all’indirizzo info@ecosportello.tn.it. Iscrizioni entro il 10 settembre.
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li appuntamenti della Settimana sono vari nell’intento di soddisfare i palati sia degli affezionati intenditori sia solo degli appassionati. Si parte martedì 13 settembre con il concerto del duo pianistico Bambace e Kang accompagnati dai Cameristi di Rovereto, diretti da Maurizio Colasanti, alle 20.45 alla Sala Filarmonica di Rovereto. Il 14 settembre sarà inaugurata presso la Biblioteca Comunale “Tartarotti” la mostra “Diversi e felici” di Erika Schweizer. Doppio apAnna Kravtchenko
puntamento il giovedì 15: alle 17 i MozartBoys&Girls e i 100 MozartKinder di Chemnitz, Sassonia presenteranno il loro spettacolo I giovani per l’Europa a Villalagarina, Palazzo Libera; mentre alle 20.45 all’Auditorium Melotti sarà la volta di A. Kravtchenko e S. Milenkovich, che si esibiranno con la Junge Münchner Philharmonie, diretta da Mark Mast. Il concerto sarà replicato il 16 presso l’auditorium di Borgo Valsugana. Si infittiscono gli appuntamenti nel fine settimana. 72
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Sulle tracce di Mozart
Corrado Augias
La “Settimana mozartiana”, in programma dal 13 al 18 settembre, propone musicisti di altissimo livello, ma anche divulgatori e volti celebri del giornalismo come corrado augias Venerdì 16 si incomincia alle 15.30 alla scuola materna “S.Antonio” di Borgo Sacco, Rovereto con i 100MozartKinder e i MozartBoys&Girls che proporranno un concerto sul tema Il carnevale degli animali. Alle 17.00 sarà la volta di Denis Zhdanov presso la Biblioteca Comunale di Isera. Mentre alle 20.45 all’Auditorium Melotti di Rovereto ci saranno Igudesman&Joo con il loro frizzante cabaret in “A little nightmare music”. Sabato 17 sarà la volta del Convegno internazionale di studi mozartiani, che oltre alla partecipazione e al coordinamento dei professori Fornari e Angermüller, vedrà tra i suoi relatori anche Piero Melograni, Corrado Augias e Giuseppe Modugno e il duo Igudesman&Joo. Il convegno si svolgerà dalle 9.30 alle 13 nella Sala conferenze del Palazzo della Fondazione Cassa di risparmio Trento e Rovereto in Piazza Rosmini. A Riva del Garda invece presso il Conservatorio “Bonporti” si terrà il Seminario di musica cameristica con R. Prosseda e F. Von Arx dalle 11 alle 12.30. Al Seminario seguirà presso l’Auditorium del Conservatorio un concerto di Prosseda e Von Arx alle 17.
A Rovereto alle 15.30 ci saranno i 100 MozartKinder alla Sala Filrmonica. Concluderà l’intensa giornata la festosa Tafelmusik presso il Ristorante Novecento, con l’abituale Tafelmusikensemble diretto dal maestro Fabio Neri, e l’attesa partecipazione del soprano Margriet Buchberger e del baritono Giulio Mastro Totaro, accompagnati al pianoforte da Corrado Ruzza. Ospite straordinario e graditissimo Corrado Augias. Domenica 18 sarà salutata dai Mozart Boys&Girls con Chiamale se vuoi, emozioni, alle 11 a Casa Mozart, in via della Terra 48 a Rovereto. Stefan Milenkovich
Sempre alle 11 ad Ala, al Palazzo de Pizzini, suonerà il celebre Quartetto Nostitz di Praga, mentre alle 17.30 a Palazzo Lodron di Nogaredo l’impeccabile Accademia Vivaldiana di Venezia avrà l’occasione di suonare i divertimenti che Mozart compose per la contessa Antonia Lodron proprio nel palazzo d’origine della famiglia. La “Settimana mozartiana” si chiuderà con lo spettacolo multimediale “Raccontare Mozart” con Corrado Augias e Giuseppe Modugno, per la regia di Felice Cappa, in scena alle 20.45 all’Auditorium Melotti. ■
Ristorante con apertura serale, ampi spazi in una moderna concezione di design, ambiente informale, adatto a riunioni di famiglia, incontri con gli amici, cene aziendali.
mercoledì, giovedì, venerdì, sabato APERTURA dalle 19.00 alle 23.00 - domenica su prenotazione
TRENTO - Via Ragazzi del ‘99, 32 Tel. 0461.1734471 - laltro@risto3.it
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con un piede nel design
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l negozio in sé non avrebbe bisogno nemmeno di presentazioni. Alba Calzature è una delle botteghe storiche della città di Trento, presente fin dal dopoguerra. Il punto è un altro. È che si è deciso di dargli un tocco di alto design. Non una semplice ristrutturazione, bensì il risultato di un cammino che Vania Angeli, la titolare, ha compiuto con l’aiuto dell’architetto milanese (ma trentino d’origine) Roberto de Concini. “Sognavo un cambiamento che trasformasse il negozio in un posto che mi assomigliasse e che mi appartenesse veramente” confessa Vania. Ecco allora l’incontro con de Concini, un professionista che ha al suo attivo alcuni capolavori del design e che ha progettato alcune tra le case più belle di Milano (ad esempio, quella di Enrico de Angelini, direttore Casting di Mediaset N.d.r.). Un’accoppiata ben assortita e maledettamente stuzzicante
alba calzature, uno dei negozi storici della città di trento, si rinnova e lo fa in grande stile, puntando su un nuovo design e su una rinnovata offerta
Info Alba Calzature Via Galilei, 28 - Trento Tel. 0461.981840 quella tra il commercio e il design. Quello che i clienti e gli appassionati potranno ammirare, fin dal giorno dell’inaugurazione-evento del nuovo Alba Calzature, il prossimo 16 settembre alle 18, quello che si troveranno davanti una volta varcata la soglia del negozio sarà un mix di bellezza e convenienza, ovvero il massimo che un esercizio commerciale può offrire alla propria clientela. Ma cerchiamo di andare dentro questo nuovo progetto ed esaminarlo nel dettaglio, facendoci aiutare dalle stesse parole dell’arch. de Concini.
“Assieme all’arch. Andrea Volpato, che ha collaborato con me in quest’avventura professionale, ho cercato anzitutto la contemporaneità dei materiali. Quindi dei colori che trasmettessero sensazioni simili a quelle del focolare domestico”. Sì, insomma, far sentire il cliente come fosse a casa propria, smussando lo stress dell’acquisto, dandogli tutto il tempo necessario per effettuare la propria scelta. Per questo il rinnovato Alba Calzature godrà di una funzionalità nuova e superlativa, senza rinunciare ad un design ricercato che, una volta fruito, probabilmente non si dimentica più. Una nuova gestione degli spazi permetterà a Vania Angeli di ottimizzare il proprio lavoro, evitando spazi e tempi morti. Ogni cosa sarà raggiungile e
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Progetto di una casa a Milano a cura dell’arch. de Concini
l’architetto Roberto De Concini ha studiato architettura a Venezia, scegliendo subito dopo Milano come città elettiva. Dal 2000 al 2002 si è formato nello studio di Rodolfo Dordoni con il quale collabora alla realizzazione di diversi punti commerciali. Le prime esperienze di cantiere le affronta tra il 2002 e il 2004 presso lo studio di Rodolfo Oggioni. Nel 2005 collabora presso lo studio di Paolo Badesco Interior Design diventando il responsabile del personale. Nello stesso anno comincia la sua attività da libero professionista. www.robertodeconcini.it Tel. 02.70127974 fruibile in pochissimi istanti. Ma le novità di Alba Calzature non stanno solo nell’aspetto, ma anche nell’offerta. Dal 16 settembre, saranno disponibili le nuove linee autunno-inverno, nonché alcune proposte sugli accessori donna: borse, foulard, ombrelli, portafogli e molto altro ancora. Offerta ampliata soprattutto grazie al lavoro dell’arch. de Concini e alla sua interpretazione dello spazio commerciale come angolo in cui anche l’occhio (e il buon gusto) vogliono la loro parte. Se vi abbiamo incuriositi abbastanza, l’appuntamento è per il 16 settembre in via Galilei a Trento, per l’apertura di Alba Calzature. ■ 75
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nonostante tutto Antonella Fittipaldi
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i riapre il sipario, dopo le vacanze estive, per la Nuda Compagnia che riporta in scena lo spettacolo che ha segnato il suo debutto. “Nonostante Tutto” il 17 settembre sul palco del teatro di Dimaro, per dar voce ad un problema che troppo spesso tendiamo a dimenticare, quello dell’omofobia. La Nuda Compagnia è una compagnia teatrale di Trento, fondata nel luglio 2008 da Antonella Fittipaldi, non ci sono censure né in quello che si vede né in quello che si dice, ma non per il gusto di in-
Il 17 settembre, a Dimaro, Scritta e diretta da Antonella Fittipaldi, la storia di una coppia di donne omosessuali, vittime del pregiudizio frangere le regole, ma perché non si vuole nascondere nulla al pubblico di quanto si vuole comunicare; nuda, libera dalle censure, dalle cose non dette, dalla paura di esporsi, di mettersi in discussione, di dire e di fare: da qui nasce il nome “la Nuda Compagnia”. L’assessorato alle pari opportunità della val di Sole ha creduto nelle potenzialità dello spettacolo teatrale
“Nonostante Tutto” come campagna di sensibilizzazione sul tema in questione, che ancora al giorno d’oggi miete vittime di aggressioni e razzismo. La regista, nonché presidente de la Nuda Compagnia, in merito allo spettacolo afferma: “Non ho scritto questo spettacolo perchè volessi diventare un’icona gay, ma per portare alla luce il serio pro-
blema del pregiudizio.Per una volta ho voluto parlare dell’omosessualità distogliendo l’attenzione dall’aspetto sessuale o dall’immagine che si è creata su questa a causa di qualche esaltato che ai GayPride dimentica i veri obiettivi di tali manifestazioni. In questo spettacolo si parla di sentimenti, l’accettazione della propria omosessualità, la paura di dirlo alla famiglia, la paura di essere insultati o emarginati, e rinunciare ad un amore vero, solo per paura dei pregiudizi”. Il cast è composto da Rossella Cabiddu, Giorgia Matuzzi, Pamela Saccaro, Gonarina Porcu, Marco Garofalo e Giorgio Guzzetta. ■
FLAMENCO: EMOZIONI IN MOVIMENTO
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Associazione culturale “Rocìo” che si occupa di Flamenco apre a settembre le iscrizioni per la lezione di prova gratuita che si terrà a Trento il 27 settembre. I corsi inizieranno il 10 ottobre. Per chi avesse voglia di conoscere la compagnia sarà possibile il 6 settembre alle 18.30 in Piazza Loreto a Rovereto durante Happy dance, evento che fa parte degli incontri internazionali di Oriente Occidente. Per l'occasione verranno presentate in un breve estratto alcune coreografie dello spettacolo “El abanico secreto”, ovvero, “Il ventaglio segreto” che ha esordito in primavera al Teatro San Marco di Trento. Parteciperanno l'insegnante, una parte delle allieve dell'Associazione e alcune “bailaoras” in erba (termine con il quale si designano le ballerinedi flamenco) del corso ragazzi. Durante l'anno “Rocìo” organizza stage ed eventi legati al mondo del flamenco con ballerini e musicisti del panorama flamenco italiano e spagnolo. Nel corso degli anni la compagnia si è arricchita artisticamente grazie ad alcuni allievi che si sono dedicati al flamenco con molta passione
e sono nell'Associazione da parecchio tempo. Allieve del corso ragazzi sono passate ai corsi per adulti, sviluppando tecnica ed espressività, talento che fa intravedere un possibile futuro promettente. L'insegnante Loretta si ritiene soddisfatta e contenta per l'armonia che si è creata all'interno dei suoi corsi, per come le persone sono maturate e cresciute e di essere riuscita a trasmettere amore per il flamenco, una danza bellissima che richiede disciplina e tenacia. INFO: Loretta 347/0988532 - granaina@hotmail.com www.rocio.it
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di Fabio De Santi
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on Autunno Trentino, sali a Trento sulle ali del gusto!”: questo lo slogan scelto per l’edizione 2011 dell’Autunno Trentino che si propone con un’edizione quantomai ricca. Due weekend di fine settembre, quello dal 16 al 18 e quello dal 23 al 25, concentrati nel pieno centro storico della città di Trento in un festival dedicato a chi ama scoprire, vivere e gustare il meglio delle produzioni enogastronomiche del territorio
autunno trentino Due weekend, quello dal 16 al 18 e quello dal 23 al 25, concentrati nel pieno centro storico della città di Trento in un festival dedicato a chi ama scoprire, vivere e gustare il meglio delle produzioni enogastronomiche piazza per raccontare e fare assaggiare il frutto del loro lavoro, lasciarsi tentare da piccole e dolci tentazioni, ma anche per degustare, in maniera ragionata, una selezione della migliore produzione enologica. Il tutto concentrato in piazza nella città del Concilio. Dai prodotti alla cucina, il passaggio è breve. A rotazione ogni giorno uno chef proveniente dai territori tracciati dalle Strade del vino e dei Sapori del Trentino proporrà nel grande spazio coperto del ristorante in piazza un menú diverso, appositamente studiato per far conoscere le possibili interpretazioni in cucina dei
della nostra provincia. Autunno Trentino, organizzato da Trento Iniziative, da Strada del Vino e Dei Sapori Trento-Valsugana e dal Comune di Trento, è l’occasione per scoprire i tesori enogastronomici che il Trentino, con le sue colline vitate, vallate alpine, grandi laghi e laghi di montagna è in grado di esprimere. Un’occasione per incontrare i produttori che saranno presenti in 78
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prodotti gastronomici di eccellenza del trentino. Per chi invece ama cimentarsi ai fornelli e sperimentare anche le ricette piú complesse e sa che un buon bicchiere di vino ha sempre il suo piatto giusto, assolutamente da non perdere Chef in Strada. Quattro grandi chef della città di Trento si esibiscono in diretta in piazza per elaborare in diretta una ricetta da abbinare ad uno dei grandi vini trentini. Si inizia venerdì, dalle 10 alle 20, con l’apertura degli stand dei prodotti trentini (per tutti i giorni del Festival) mentre alle 19 alle 22.30 spazio a “La cucina in piazza” cena con specialità
trentina secondo uno schema che verrà proposto per tutto Autunno Trentino. Fra i momenti di sabato 17 “La festa dello strudel”, dalle 16, con distribuzione gratuita di strudel no ad esaurimento in collaborazione con Panicio Sosi - L’arte del Pane mentre alla Sala della Tromba (ingressi da Via Belenzani e da Via Cavour) dalle 10 alle 19 verrà proposta la mostra di pittori trentini “I colori dell’autunno”. Domenica 18 due appuntamenti nel segno dello sport con la “Maratona del Concilio Città di Trento” gara competitiva di km 21.92, con partenza alle 10 da Piazza Dante e arrivo in Piazza Duomo e della “Maratonina dcl Concilio Città di Trento” (2° memorial Marco Benvenuti); gara podistica non competitiva. Insieme agli spazi dedicati al gusto nel week end dal 23 al 25 settembre verrà proposta nella Torre della Tromba la “54a Mostra Micologica Città di Trento” con gli esperti del gruppo Bresadola che saranno a disposizione per consulenza. ■
Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento
Provincia autonoma di Trento Assessorato all’Industria, Artigianato e Commercio Assessorato alla Cultura, Rapporti europei, Cooperazione Comune di Trento Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento Palazzo Roccabruna Università degli Studi di Trento. Facoltà di Ingegneria CNR Ivalsa Trentino Sviluppo Habitech Distretto tecnologico trentino per l’ambiente Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina
Cento aziende trentine mostrano il meglio della produzione artigianale del legno.
Confartigianato Nazionale Legno Arredo TASK Traditional Arts Super College of Kyoto KASD Kyoto Architectural Super College of Design Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della Provincia di Trento
INGRESSO GRATUITO Troni e sgabelli Sedie trentine del Novecento Palazzo Roccabruna dal 14-23 ottobre 2011 orario: martedì-venerdì 10.00-12.00/15.00-18.00 sabato e domenica 10.00-18.00 lunedì chiuso www.palazzoroccabruna.it
Ordine degli ingegneri della Provincia di Trento Collegio geometri della Provincia di Trento Collegio dei periti industriali della Provincia di Trento Trento Fiere
Oggetto in legno di Ugo Grott (particolare)/grafica RF 2011
Trento Fiere via B. Bomporto. Trento apertura: venerdì, sabato e domenica dal 14 al 23 ottobre 2011 orario: 10.00-22.00 inaugurazione: venerdì 14 ottobre, ore 18 www.triennaledellegno.it
Gli artigiani trentini del legno: dalle costruzioni all’arredamento, un grande appuntamento per tutti, ricco di eventi e di curiosità con mostre, convegni, seminari, esposizioni e una straordinaria rassegna di prodotti artigianali in legno provenienti dal Giappone.
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di Fabio De Santi
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nnalisa, i Modà, Max Pezzali, Edoardo Bennato, Grido, Matia Bazar, Emma, Luca Barbarossa, Luca Dirisio, Virginio, Luca Carboni, Stadio, Simona Molinari e Luca Napolitano. Questi i protagonisti della kermesse canora “Note Italiane Nel Mondo” che si svolgerà in Piazza Fiera a Trento sabato 3 settembre (dalle 21, con ingresso libero). Dopo un anno di pausa torna dunque a l’evento firmata Radio Italia con quattordi-
Emma Marrone
ci grandi nomi della musica italiana che, sul palco del maxi concerto, porteranno gli ultimi successi e i brani che hanno caratterizzato la loro carriera. “Note Italiane nel mondo” è un evento coordinato come sempre da Alessandro Raffaelli e sarà presentato da Francesca Leto e Mauro Marino. Tantissimi gli spunti che arrivano dagli artisti in cartellone a partire da Annalisa Scarrone lanciata quest’anno in seguito alla partecipazione alla decima edizione del talent show Amici di Maria De Filippi dove si è classificata seconda e ha vinto il premio 80
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NOTE ITALIANE NEL MONDO
Modà
a Trento sabato 3 settembre, radio italia presenta la crème della musica italiana: Barbarossa, emma, matia bazar, pezzali, Carboni... della critica. I Modà anticiperanno sul palco di Piazza Fiera il concerto che li vedrà protagonisti l’8 ottobre al Palatrento. I Modà sono sicuramente la band rivelazione di quest’anno grazie anche al successo del loro dell’ultimo album “Viva I Romantici”. Max Pezzali che oltre gli 883, il progetto sonoro che lo ha fatto diventare celebre, ha proseguito negli ultimi anni una fortunatissima carriera da solista. Pezzali ha pubblicato il suo nuovo cd “Terraferma” dopo la partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo. Nome storico della canzone d’autore italiano Edoardo Bennato ha da poco festeggiato i 62 anni passati immerso nella musica. A fine luglio è uscito anche il suo nuovo
brano inedito “La mia città” che il cantautore ha dedicato alla sua Napoli Nei versi, l’artista rivolge un appello ai suoi concittadini, invitandoli a non lasciarsi sopraffare dalla negatività. I Matia Bazar proporranno qualche brano del loro ultimo cd: “Conseguenza logica” segnato dal ritorno di Silvia Mezzanotte come vocalist è stato l’avvio di un nuovo progetto artistico per il gruppo di Piero Cassano, Giancarlo Golzi e Fabio Perversi. Ai giovanissimi farà effetto invece il nome di Luca Aleotti, meglio conosciuto con gli pseudonimi di Grido o Weedo Wonka un rapper italiano componente del gruppo musicale Gemelli DiVersi oltreché fratello minore di Alessandro Aleotti, in arte Luca Barbarossa
Max Pezzali
J-Ax. Colpo grosso degli organizzatori di Note Italiane è anche quello legato al nome di Emma Marrone, stella di Amici nel 2009, e diventata una vere e propria stella del pop italiano con il suo EP di debutto “Oltre” e con il successivo disco “A me piace così”. Luca Barbarossa cantautore storico ormai della scena capitolina ha da poco pubblicato il cd“Barbarossa Social Club”. Ma fra i cantanti più attesi dal pubblico c’è senza dubbio anche Luca Carboni che ha centrato uno dei singoloni di questa estate 2011 ovvero “Fare le valigie” primo estratto da “Senza titolo” il nuovo album di inediti dell’artista felsineo in uscita il 13 settembre. “Fare le Valigie” è un brano solare che spinge ad accettare con gioia e positività i cambiamenti, il tempo che passa e il rapporto con il futuro. Gli Stadio sono uno dei gruppi storici e più amati dal pubblico del pop rock italiano. Una carriera la loro iniziata nel 1977, al fianco di Lucio Dalla, e proseguita fino ad oggi con una lunga serie di successi. ■
sognavi una nuova
il sogno diventa realtĂ dal 16 settembre 2011
calzature e accessori siton | pyaar | verbano | torlasco | sete di jaipur | nieri argenti Ăśgon-designs- | moschino foulard | moschino ombrelli | antonini pelletterie
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www.speckfest.it
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ome ogni anno lo Speckfest offre non solo gustosi piatti, ma anche musica tradizionale, un mercato contadino e un vasto programma per bambini. Uno degli Highlight dello Speckfest di quest’anno è la passeggiata con Norbert Rier dei “Kastelruther Spatzen”, gruppo musicale molto noto al pubblico tedesco, che avrà luogo venerdì 30 settembre all’apertura dell’evento. Negli stessi giorni, dal 30 settembre al 2 ottobre, si svolgerà in Piazza Duomo a Bressanone il Mercato del Pane e dello Strudel Alto Adige. Così, gli ospiti potranno compiere una golosa escursione culinaria nel mondo di due tipici prodotti di qualità dell’Alto Adige: lo Speck Alto Adige IGP e il pane di Qualità Alto Adige. Sabato dopo l’inaugurazione ufficiale alle ore 12.00 avverrà il taglio della “baffa dell’an-
Speckfest in val di funes Dal 30 settembre al 2 ottobre lo Speck Alto Adige IGP si presenterà a S. Maddalena in Val di Funes per la 9a edizione no”. Il divertimento musicale con i “Pfunderer Böhmische” e gli intermezzi con i “Traminer Schuhplattler” completano il programma. Un altro momento clou è senza dubbio la sorpresa a base di speck. Nella giornata di domenica gli abitanti della Val di Funes e Hans Mantinger, noto come “Gletscherhons”, presentano
agli ospiti, quello che hanno saputo escogitare per la festa di quest’anno. Tutti i tre giorni dalle ore 10 alle ore 20 lo Speckfest Alto Adige promette golosità per tutti i gusti: dai canederli allo speck ai Tirtln ripieni di spinaci o di crauti e speck fino al tagliere tradizionale. Si conferma cosi ancora una volta l’ampio
uso dello speck in cucina. Lo Speckfest Alto Adige è un’iniziativa comune dell’Associazione Turistica Val di Funes, del Consorzio Tutela Speck Alto Adige e dell’EOS ed è supportata da tutte le associazioni della vallata. Venerdì e sabato l’ingresso alla festa è gratuito, mentre la domenica è previsto un pagamento di una cifra simbolica. Sul sito www.speckfest.it si possono trovare tutti i dettagli sul programma e una mappa per arrivare a destinazione. In caso di maltempo la festa verrà spostata al fine settimana ■ seguente.
Nel Centro Civico di Ronzone fiori alpini e vecchie cartoline del paese
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artoline, specchio del passato per interrogarci come il tempo abbia cambiato il volto e quindi la tipologia del paese. È una finestra aperta sul “come eravamo” e su come siamo cambiati la mostra di cartoline della ricca collezione di Luciana Recla visitabile presso le sale dei Musei di Ronzone. Circa 120 cartoline e fotografie di allora che fanno rivivere il paese e ne mostrano scorci suggestivi ed ampi panorami che non sono più gli stessi perché “cancellati” da un “boom” edilizio che ha prevalso su un ambiente che era spontaneo nella sua semplicità naturale. Davanti a questa rassegna siamo spettatori di un cambiamento drastico, deciso e non sempre “migliorato“. Son cambiate le strade, le case, per dare a Ronzone un aspetto “nuovo” e, come si vede nella foto, anche la zona del “Belvedere” con i suoi alberghi sulla strada della Mendola ancora “protetta” dai paracarri che pure non ci sono più. Ed accanto alla panoramica su Ronzone com’era il visitatore può riempirsi gli occhi al cospetto di oltre duecento cartoline
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che illustrano le svariate specie di fiori alpini, un omaggio a “Ronzone fiorita“ e al “Parco delle Rose” che si avvia alla sua fase di completamento dei lavori.
Qui la bella è una bestia…
Val di Fiemme, dal 9 al 18 settembre
Fra due ali di folla sfilano le reginette dei pascoli. Accade a Cavalese e a Predazzo
Dieci giorni di eventi e degustazioni, intorno a due travolgenti Desmontegade. Quella delle capre di Cavalese, domenica 11 settembre, e quella delle mucche di Predazzo, domenica 18 settembre. Quando le miss a quattro zampe tornano dai pascoli, agghindate di fiori e rametti di abete, esplodono feste di gusto, semplicità e colore. E mentre si eleggono le capre e le mucche più belle, tutti possono celebrare la genuinità del loro latte, arricchito dal profumo dei fiori d’alta quota, degustando gli squisiti formaggi della Val di Fiemme, con i mieli, i vini Trentodoc e i migliori prodotti tipici. Inoltre, domenica 11 settembre (ore 11.30) un carico formaggi delle Dolomiti, trainato da una quadriglia di cavalli norici, partirà da Cavalese per raggiungere Mondaino (Rimini), dove saranno messi a riposare nelle antiche fosse di arenaria fino al 20 novembre. APT VAL DI FIEMME: tel. 0462.241111 - 0462.341419 info@visitfiemme.it www.visitfiemme.it
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Tanti eventi alla scoperta dei prodotti trentini
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n tripudio di colori, profumi e sapori. L’autunno in Trentino è una stagione tutta da scoprire e da vivere, nella quale il territorio si tinge delle sfumature più calde ed accese del rosso, del giallo e dell'arancio, regalando prodotti buoni e salubri. Alcuni di questi, nel mese di settembre, potranno essere conosciuti grazie ai numerosi eventi che caratterizzerano il nostro territorio. È il caso, ad esempio, di Settembre Rotaliano (www.settembrerotaliano.it): per tre giorni, dal 2 al 4 settembre, la borgata di Mezzocorona propone un un viaggio all'insegna del gusto, della musica e degli spettacoli. Da non perdere, nel ricco cartellone predisposto per l'occasione, "Alla scoperta del Teroldego", allestita nella suggestiva cornice di Palazzo Conti Martini, che si propone di far conoscere, grazie a degustazioni e all'incontro con gli operatori, il vino principe del Trentino, per l'appunto il Teroldego. La mostra presenta un itinerario fra 38 etichette in rappresentanza di 23 cantine trentine, un'occasione imperdibile per conoscere e degustare questo pregiato nettare. Da Mezzocorona a Sabbionara d'Avio, dove negli stessi giorni c'è Uva e dintorni (www.uvaedintorni.com), l'evento che celebra la fine del lavoro nei campi e l'inizio della vendemmia. È un appuntamento che coniuga la storia con la gastronomia e con gli usi e i costumi locali. Fra gli eventi clou il Palio nazionale della botte Città del Vino 2011,
in programma domenica 4 settembre alle 14.30. Ad Isera, l'11 settembre, si svolge l'11ª edizione del Premio al miglior vigneto di Marzemino. Si tratta di un concorso che, al contrario di molti altri, non si propone di celebrare il prodotto finale, bensì di valorizzare un singolo vigneto e il lavoro del viticoltore. In Val di Fiemme, a Cavalese, l'11 settembre non si può perdere la Desmontegada de le Caore, suggestiva festa per il rientro in paese delle capre, ornate con corone di fiori. La sfilata è animata da suonatori e personaggi che
rievocano i mestieri di un tempo ed arricchita da un mercatino di prodotti artigianali e specialità gastronomiche. Anche nel Primiero il rientro in valle di allevatori, malgari e casari che, trascorsi i 100 giorni di alpeggio estivo, fanno ritorno con i propri animali nelle stalle dei paesi, diventa un vero e proprio rito, colorato e suggestivo. Allegre protagoniste della manifestazione sono le mucche ornate a festa: la domenica, scortate dai propri allevatori in abiti tradizionali, sfilano da Siror a Tonadico. La Gran Festa del Desmontegar 2011 (www.sanmartino.com) si apre giovedì 22 settembre con la storica Mostra bovina e fino a domenica 25 offre un ricco programma di appuntamenti,ì. A Verla di Giovo, invece, dal 23 al 25 settembre La Festa dell’Uva (www. festadelluva.tn.it) celebra anche quest'anno, da oltre mezzo secolo, l’unione fra uomo e ambiente, un connubio che nel corso dei millenni ha dato vita al paesaggio culturale che eleva la Valle di Cembra ad espressione di un territorio unico nel panorama turistico del Trentino, tra i più caratteristici dell’Arco Alpino. Nell’arco delle tre serate, le vie del centro storico di Verla sono animate da percorsi enogastronomici che offrono la possibilità di degustare i prodotti tipici locali, tra i quali il vino, le grappe, i piccoli frutti e il miele.
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arà il Piatto dei Rifugi del Gusto, pensato dallo chef stellato Rinaldo Dalsasso, la novità da assaporare nei quarantuno rifugi provinciali che prolungheranno l’apertura dal 19 settembre fino al 2 ottobre. Una coda autunnale volta a ospitare e offrire l’alta qualità delle Dolomiti, Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco, di una stagione che valorizza al meglio la bellezza delle montagne e dei sapori che rinnovano le tradizioni enogastronomiche del Trentino. La trota marinata all’aceto di mele, i canederli alle erbe e ai formaggi e il guanciale di maiale al Trentodoc con polenta o purè sono le portate che vanno a formare il piatto “I Rifugi del Gusto”. “Come concentrare in un solo piatto un territorio, i suoi sapori e saperi? Non è facile ma Rinaldo Dalsasso ha ben compiuto tale missione. Ha scelto per prima cosa un piatto particolare, nel quale un antipasto, un primo e un secondo convivano pacificamente, senza mischiarsi, potenziando e valorizzando le rispettive note cromatiche, il proprio originale sentore”. Parola del dottor Carlo Pedrolli, dietologo e nutrizionista dell’Azienda Provinciale Servizi Sanitari del Trentino. Il piatto sarà accompagnato e abbinato ai vini Doc autoctoni Nosiola, Marzemino e Teroldego, il tutto al prezzo di 16 euro. La tradizionale accoglienza di montagna in ciascun rifugio sarà suggellata, oltre
che dal sorriso cordiale dei gestori, da un calice di Trentodoc Metodo Classico quale segno di benvenuto e il turista potrà quindi scegliere tra una serie di menù composti da piatti della migliore tradizione culinaria trentina. Dalle zuppe di fagioli o di verdure con salmerino ai canederli ai funghi con burro di malga, dagli gnocchi di patate al brasato con polenta di Storo, dallo spezzatino trentino ai formaggi tipici, sino ai dolci come torte di noci o flan di mele della Val di Non e pere al Teroldego rotaliano, non mancherà l'occasione di assaporare i vari sapori del Trentino. Il tutto al prezzo speciale di 20 euro per un menù completo, bevande comprese. Dai 14 rifugi coinvolti nel 2010 si passa
ai 41 di questa seconda edizione con la copertura di tutto il raggio alpino provinciale: dal Monte Baldo al Monte Stivo con i rifugi Monte Baldo e Stivo “Prospero Marchetti”, dal Gruppo del Brenta (Alimonta, Casinei, Dodici Apostoli “F.lli Garbari”, Dos del Sabion, F.F.Tucket e Q.Sella, Giorgio Graffer al Grostè, Maria e Alberto ai Brentei, Al Cacciatore, Val d’Ambiez “Silvio Agostini”, Alpenrose, Croz dell’Altissimo, La Montanara, Tosa “Tommaso Pedrotti”) al Gruppo dell’Adamello (Val di Fumo, Trivena e Brigata Lupi di Toscana) e della Presanella (Lago di Nambino e Fazzon). Dalle Piccole Dolomiti agli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna (Malga Zugna, Stella d’Italia e Malga Campo), dal Gruppo Lagorai, Cima d’Asta, (Carlettini, Malga Conseria, Barricata e Spruggio “Giovanni Tonini”) al Gruppo Pale di San Martino, Vette Feltrine e Cimonega (Capanna Cervino, Fonteghi e Caltena), dal Catinaccio e Sassolungo (Roda di Vael, Ciampedie, Negritella, Gardeccia, Paul Preuss, Al Passo Principe e Des Alpes), al Costabella (Fuchiade) e alla Marmolada (Pian dei Fiacconi, Baita Cuz, Melga Cianci). Per un’offerta al passo con la tecnologia in diverse strutture è presente la rete wireless, per consentire agli escursionisti di usufruire di internet. Il collegamento è garantito da Trentino Network con la rete Wi-net.
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Ritorna la stagione dei Rifugi del Gusto
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Paesaggi nuovi, paesaggi antichi
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a pittura di Pierluigi
Pusole è una pittura
acida, graffiata, al limitar della metafisica. Anche quando si addentra in tematiche a lui care, come
quelle legate alla natura, l’artista torinese sembra quasi voler trasformare la realtà in una forma di apparenza fantasmatica. Gli stessi colori usati sono freddi, come se provenissero da un altro pianeta. Pigmenti che concorrono a trasportare le opere su di un palcoscenico scenografico. Questo procedere pittorico lo si può notare soprattutto nelle opere predisposte appositamente per la mostra che ha allestito presso le sale austere e fortificate di Forte Strino a Vermiglio (chiude il 18 agosto, catalogo a cura di Marco Tomasini, in collaborazione con lo Studio d’Arte
Raffaelli). C’è tutto un discorso interno tra le plurime realtà,
Immagini di Erbaria
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arà visitabile dal 3 settembre al 20 novembre, presso il Museo delle Scienze, Erbaria, una mostra fotografica che presenta le gigantografie di piante e fiori realizzate dal fotografo Piergiorgio Migliore. La mostra, una sorta di erbario atipico composto da gigantografie realizzate in digitale che ritraggono la pianta intera o parti di essa, lega la bellezza dei soggetti ritratti alla conoscenza scientifica e culturale delle piante esposte. Alle foto si accompagnano libri e stampe botaniche antiche, fogli di erbari storici e curiosità legate ai possibili usi tradizionali delle erbe. Protagoniste sono, in particolare, le piante comuni, facilmente rintracciabili in qualsiasi campo e spesso ignorate, ma figurano anche cultivar (varietà di piante coltivate, ottenuta dall’uomo con il miglioramento genetico) da orto o parti di alberi ornamentali: esemplari, anche di pochi decimetri, che assumono dimensioni di più di un metro, con dettagli esaltati e forme evidenziate dal gioco di luci. Le grandi dimensioni delle immagini ci portano in un mondo nuovo, dove piante solitamente trascurate e considerate insignificanti si mostrano in tutto il loro fascino e ci interrogano sul nostro modo di avvicinarci alla natura. Una particolarità: molti scatti sono dedicati alla parte ipogee, cioè alle radici. Pur essendo di scarso valore estetico e quindi solitamente trascurate, le radici hanno infatti notevole interesse botanico per il ruolo fondamentale che ricoprono nella vita della pianta e, spesso, per le loro proprietà terapeutiche.
tra i paesaggi reali e quelli immaginari, dalla loro fusione fino a che ne esce un mondo che non descrive il paesaggio reale e che non ha neppure bisogno di appoggiarvisi per ricavarne una sorta di astrazione figurativa.
sempre nuove informazioni”. Pierluigi Fusole rincorre e
Lo scarto è in un certo
mette in luce delle immagini che sono anzi antinaturali, una
senso doppiamente
sfida, come dice lui, contro la natura.
filtrato: una sorta di
“Quando scrivo "io sono dio" è proprio questo che intendo:
ragionata astrazione dall'astrazione. Pusole parte sì da
voglio sfidare la natura, ecco il fine della mia ricerca
una idea di paesaggio ma non ha intenti di imitazione della
scientifica. Quando dipingo non sono più nella natura, mi
realtà se non in quanto elaborato riflesso di una traccia
confronto con la natura dall'esterno, ricreandola. I miei
impressa nella memoria. La sua. “Io continuo a partire
quadri sono una specie di esperimento di ingegneria
dal paesaggio, che è solo un pretesto: mi interessano la
genetica”. E questa volta l’ingegneria genetica la ha
natura, il paesaggio, perché sono il sistema formale più
applicata alla montagna, alla montagna-barriera, alle
complesso. Io voglio entrare in competizione con il sistema
sagome a volte eteree costrette da cieli pesanti e
formale più complicato e aperto, quello che rielabora
incombenti sui cui profili è la forza del colore, dato a
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trentinomostre colpi di pennello orizzontale, a premere, a dar loro forma. Montagne ritagliate come quinte di teatro, ma di per sé rappresentazioni esaurienti. Montagne provate dalla tettonica, smangiate da gestuali pennellate come colate laviche. Ci rechiamo invece a Riva del Garda, presso il Museo della Rocca, per un tuffo nel passato del Benaco, il lago più mediterraneo del norditalia. La mostra che ci offre quest’occasione è “1910.
Alessandro Oppi fotografa il lago di Garda”, a cura di Alberto Prandi (chiude il 30 ottobre). Nell’agosto dell’estate del 1910 il giovane fotografo Alessandro Oppi compie un viaggio attorno al lago, partendo da Desenzano, risalendo tutta la costa occidentale fino ad arrivare a Riva e Torbole, per poi ritornare al punto di partenza percorrendo la sponda orientale, passando da Peschiera e Sirmione. L’intento è quello di documentare con la sua “Zeiss Palma” i luoghi, le genti e le bellezze naturali della zona gardesana per partecipare al concorso “Illustrazione di una determinata regione”, indetto dal Circolo Fotografico Bolognese, concorso che Oppi vincerà. Alessandro Oppi, esposte tutte le 216 lastre, torna «desideroso di vederne il risultato» (come scrive) e si mette al lavoro con lo “Sviluppo Concentrato al Metolo = Idrochinone Agfa”. La postproduzione non è meno impegnativa del viaggio fotografico, nel corso del quale, rivela nella relazione finale, la regione del Garda, dal punto di vista della graduazione della ripresa, crea non pochi problemi, esposta com’è “a tanta profusione di luce da rendere spesso arduo l’intento prefissomi”. In mostra ci sono esposte più di duecento fotografie, conservate dalla famiglia del fotografo bolognese, che propongono, attraverso gli album giunti a noi, allo sguardo dell’oggi, abituato a paesaggi in veloce mutamento, quadri istantanei di luoghi, di terre, di acque e di genti ai bordi del Garda, colti all’iniziare del Novecento e del suo inesorabile incalzare. Un racconto analitico del proprio viaggio, 101 anni fa, ci fa oggi rimpiangere un territorio puro e limpido, ricco di persone dal grande fascino e di un paesaggio talmente “naturale” da attirare sulle sue sponde personaggi da tutto il mondo.
Arco Mostre La grande guerra sull’Altissimo Apertura: da domenica 7 novembre 2010 a lunedì 21 novembre 2011. Casinò Municipale - Mostra fotografica. Mostre Vivere altrove Apertura: da domenica 7 novembre 2010 a lunedì 21 novembre 2011. Casinò Municipale - Storie di migranti nel Basso Sarca Trentino. Mostra multimediale. Mostre Mostra Robert Gschwantner Apertura: da domenica 22 maggio a domenica 4 settembre. Palazzo Panni - Arte contemporanea. “airPORTUS”. Info: Ingarda Trentino 0464.554444 . Mostre “Ritratto Contemporaneo” Apertura: da venerdì 26 agosto a domenica 4 settembre. Casa Collini. Mostra dedicata a Wim Mertens. Info: Ingarda Trentino 0464.554444 . Mostre Federico Pietrella Apertura: da domenica 11 settembre 2011 a domenica 15 gennaio 2012. Palazzo Panni. . Info: Ingarda Trentino 0464.554444 . Mostre Gianni Tosi Apertura: da domenica 11 a domenica 18 settembre. Oratorio di Bolognano. “Gianni Tosi – Il contadino che rifà il grande Segantini”. Omaggio a Giovanni Segantini. Info: Ingarda Trentino 0464.554444 .
Calceranica Mostre ACQUA TERRA COMUNITA’ Apertura: fino a lunedì 31 ottobre. Mostra multimediale sulla miniera. Parco minerario. Martedì, Mercoledì, Giovedì, Sabato dalle 9.00 alle 12. Venerdì, Sabato, Domenica dalle 15.00 alle 18. Lunedì 15 agosto dalle 9.00 alle 12.00 - dalle 15.00 alle 18. Ingresso libero. Info: tel. 0461-706101.
Caldonazzo Mostre Mostra sulla Festa dei SANTI ANGELI Apertura: da venerdì 2 a domenica 4 settembre. Sala Comunale di Viale Stazione (Caseificio). Centro d’Arte La Fonte. Orario: 17-20 tutti i giorni. Il venerdì anche 10-12. Info: tel. 335.1289186.
Cavalese Mostre MONTAGNA VISSUTA, MONTAGNA SOGNATA! Apertura: da sabato 16 luglio a domenica 4 settembre. Centro Arte Contemporanea - Nella fotografia di Gabriele Basilico e nella pittura di Paolo Vallorz. A cura di Elio Vanzo. Entrata libera. Tutti i giorni, tranne il lunedì. Orari: 15:30-19:30.
Drena Mostre L. Bolognani e A.Toccoli Apertura: da giovedì 1 a venerdì 30 settembre. Castello di Drena. Mostra personale di L. Bolognani e A.Toccoli. Info: tel. 0464-516161.
Nago Mostre Gino de Bonetti Apertura: da mercoledì 7 a martedì 20 settembre. Forte Superiore. “Gino de Bonetti, il lago e il mago: impressioni colorate 2009-2010”. Info: tel. 0464-516161. Mostre “Il fotogramma” Apertura: da sabato 24 settembre a domenica 6 novembre. Forte Superiore. Mostre fotografiche a cura de “Il fotogramma”. Info: tel. 0464-516161.
Pracorno Mostre Aquae Arte Contemporanea Apertura: da sabato 6 agosto a domenica 11 settembre. Mulino Ruatti. La mostra Aquae è un progetto che nasce dalla volontà di conciliare un evento di arte contemporanea con una struttura antica e ricca come il Molino, un intervento accurato, non invasivo ma di rispetto, giustapposto e pensato per la struttura. L’Acqua, elemento portante del Molino è diventato soggetto delle opere create appositamente e installate nelle varie stanze dagli artisti David Aaron Angeli, Angelo Morandini, Matteo Merla, Giacomo Valorz, Pietro Weber. martedì giovedì sabato 14-18; mercoledì venerdì domenica 10-12 e 1418. Info: tel. 0463-903166.
Riva del Garda Mostre Pinacoteca: Testimonianze figurative tra il XIV e il XIX secolo Apertura: da venerdì 25 marzo a martedì 1 novembre. Museo “La Rocca” - Archeologia dell’Alto Garda. Storia: il lago, gli uomini, i tempi.
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opere scelte dA buonanno
Mostre Storia: il lago, gli uomini, i tempi Apertura: fino a martedì 1 novembre. La Rocca - Museo Civico, Pinacoteca: Testimonianze figurative tra il XIV e il XIX secolo. Archeologia dell’Alto Garda.
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o Studio Buonanno Arte Contemporanea ha il piacere di informarvi che è in corso come ogni anno, la mostra estiva “Opere scelte” fino al 30 settembre. La mostra consiste in una selezione di opere di alcuni artisti che lavorano abitualmente con la galleria e da quest’anno l’inserimento di un nuovo artista. Si tratta di Andrea Pallaoro, un giovane regista trentino che da anni vive e lavora a Los Angeles, per l’occasione è in esposizione una foto tratta dal film corto pluripremiato a livello internazionale: Wunderkammer. Tra le altre opere sono in mostra il polittico Painted Projects di Leonida De Filippi, presentato per la prima volta in occasione del Parallel Events a Manifesta7 e un lavoro inedito di Roberto Floreani del ciclo Alchemica che ha recentemente presentato nella personale al Museo Maga di Gallarate. La mostra si può visitare (tel. 0461/262534 cell. 333/9133314 mail. buonannoac@virgilio.it) con l’orario di sempre (da lunedì a giovedì 16.00 – 19.30 venerdì, sabato e altri orari su appuntamento).
Mostre “Gramodaya” Apertura: da sabato 28 maggio a venerdì 28 ottobre. Villino Campi Mostra itinerante sulla sostenibilità ambientale India-Trentino. Info: Ingarda Trentino 0464.554444 . Mostre Vento Apparente Apertura: fino a sabato 3 settembre. Astoria Park Hotel. Vele, colori ed emozioni nelle acque del Lago di Garda. Info: tel. 0464-516161. Mostre Alessandro Oppi Apertura: da venerdì 8 luglio a domenica 30 ottobre. Museo La Rocca - 1910 viaggio intorno al Garda. Info: Ingarda Trentino 0464.554444 . Mostre “L’Enigma” Apertura: da domenica 11 settembre a martedì 1 novembre. Astoria Park Hotel. Mostra collettiva sul tema della mela. Info: tel. 0464-516161.
Ronzo Chienis Fiere MOSTRA MERCATO DEI PRODOTTI BIOLOGICI ED INTEGRATI Apertura: da sabato 17 settembre a domenica 9 ottobre. Prodotti ortofrutticoli di qualità, attenzione alle pratiche dell’agricoltura biologica e integrata, eventi, laboratori, mostre, mestieri antichi e le professioni dell’artigianato. Info: tel. 0464-802915.
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Rovereto Mostre Look today. Gli ultimi sessant’anni Apertura: da venerdì 1 aprile 2011 a domenica 12 febbraio 2012. Mart corso Bettini 43 - a cura di Gabriella Belli. Orari: mart-dom 10-18, ven 10-21. Numero verde 800 397760. Mostre Inaugurazione della MOSTRA “DIVERSI E FELICI” Apertura: da mercoledì 14 a domenica 18 settembre. Biblioteca Comunale “Tartarotti”. Di ERIKA SCHWEIZER. Orario 9.00-22.00 nei giorni feriali e 9.00-13.00 domenica. Ingresso libero. Info: tel. 0464.422719. Mostre Gino Severini 1883-1966 Apertura: da sabato 17 settembre 2011 a domenica 8 gennaio 2012. MartRovereto, Corso Bettini, 43. Coproduzione del Mart e dei Musées d’Orsay e de l’Orangerie di Parigi. Infoline 800 – 397760 0464 438887. Orari: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica 10:00 - 18:00, venerdì 10:00 – 21:00. Ingresso: Intero: 8 Euro Ridotto: 5 Euro. Ridotto scolaresche: 1 Euro a studente.
Tione di Trento Mostre TERRA D’ITALIA Apertura: da sabato 3 a domenica 11 settembre. 20° RASSEGNA INTERNAZIONALE DI SATIRA E UMORISMO. Sale Expo / Centro Studi Judicaria, Viale Dante 46. Inaugurazione venerdì 2 settembre 2011. Aperta tutti i giorni, orario 15-18.
Trento Mostre IVAN ZANONI: OMAGGIO A TORRE AQUILA Apertura: da sabato 14 maggio a mercoledì 7 settembre. Galleria
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Mostre personale di Nicola Samorì Apertura: fino a venerdì 30 settembre. Studio d’Arte Raffaelli, Palazzo Wolkenstein Via Marchetti, 17- Scoriada, questo il titolo della mostra, mette in evidenza gli ultimi esiti della sua ricerca disseminando lo spazio di frammenti che si attraggono a distanza. Lunedì - sabato 10/13 - 16/19.30. Info: 0461 982595; studioraffaelli@tin. it; www.studioraffaelli.com. Mostre OPERE SCELTE Apertura: da lunedì 1 agosto a venerdì 30 settembre. Studio Buonanno Arte Contemporanea, Via Roggia Grande, 5. SECONDO PIANO. Luglio su appuntamento Orario, da lunedì a giovedì 1619.30, venerdì, sabato e altri orari su appuntamento. La mostra consiste in una selezione di opere di alcuni artisti che lavorano abitualmente con la galleria e da quest’anno l’inserimento di un nuovo artista. Si tratta di Andrea Pallaoro, un giovane regista trentino che da anni vive e lavora a Los Angeles, per l’occasione è in esposizione una foto tratta dal film corto pluripremiato a livello internazionale: Wunderkammer. Info: tel. 333 9133314. Mostre Oriente OCCIDENTE Apertura: da venerdì 2 a giovedì 15 settembre. Opere di Shuhei Matsuyama e Aldo Pancheri. Palazzo della Regione – Trento Piazza Dante, 16. INAUGURAZIONE: venerdì 2 settembre 2011, ore 18. Orario: dalle ore 09.00 alle ore 19.00 sabato e domenica esclusi. Mostre Un tempo nell’arte Apertura: da venerdì 2 a sabato 17 settembre. Sala Thun, Torre Mirana. Via Belenzani 3. Gruppo di artisti trentini “La Cerchia”. Orario: 10/12-16.30/19, lunedì mattina e festivi chiuso. Mostre Erbaria Apertura: da sabato 3 settembre a domenica 20 novembre. Gigantografie di piante e fiori del fotografo Piergiorgio Migliore. Inaugurazione: venerdì 2 settembre, ore 18. La mostra, una sorta di erbario atipico composto da gigantografie realizzate in digitale che ritraggono la pianta intera o parti di essa, lega
la bellezza dei soggetti ritratti alla conoscenza scientifica e culturale delle piante esposte. Alle foto si accompagnano libri e stampe botaniche antiche, fogli di erbari storici e curiosità legate ai possibili usi tradizionali delle erbe. Info: tel. 0461.270337.
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d’arte Il Castello, via degli Orbi 25 - Un’esposizione fortemente legata al territorio ed al suo patrimonio culturale. Lo scultore della Val di Sole Ivan Zanoni rende infatti omaggio al Castello del Buonconsiglio ed in particolare agli importanti affreschi che compongono il Ciclo dei Mesi di Torre Aquila, focalizzandosi sulla pullulante presenza faunistica che accompagna le scene di vita cortese e rurale rappresentate. Dalle 17.
Mostre Una storia a ricamo Apertura: fino a lunedì 7 novembre. Museo Diocesano - La ricomposizione di un raro ciclo boemo di fine Trecento. Ingresso libero alla mostra. La recente restituzione da parte del Museum of Fine Arts di Boston di un prezioso pannello a ricamo, realizzato intorno al 1390-1391, ha permesso al museo di ricomporre il più esteso ciclo figurativo di ricami boemi di quest’epoca che ancora si conservi: quello raffigurante scene della vita di San Vigilio, patrono di Trento. È stato ultimato il restauro della brusta mancante: il museo può ora presentare al pubblico questo straordinario e raro corredo con una mostra, di taglio fortemente didattico, incentrata sulla raffinata committenza di Giorgio Liechtenstein. Orario: 9.30-12.30/14.30-18. Martedì chiuso. Info: Tel. 0461 234419. Mostre Non ancora Italia Apertura: fino a domenica 9 ottobre. Torre Vanga - piazza della Portèla 1. Orario: 10.00 - 18.00 (chiuso il lunedì). Temi risorgimentali dell’arte in Trentino. La mostra si inserisce nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia ed è dedicata alla produzione artistica dell’epoca, ispirata in modo particolare ai fermenti risorgimentali che, come nel resto d’Italia, infiammarono il popolo Trentino. A cura della Soprintendenza per i Beni Storicoartistici in collaborazione con il Mart. Ingresso libero.
Vigo di Fassa Mostre MEN IN FLOWER Apertura: da sabato 25 giugno a venerdì 30 settembre. Active Hotel Olympic - Gli spazi dell’hotel ospitano le opere e le installazioni di ANNAMARIA GELMI e WILLY VERGINER. Info:Tel. 0462 764225.
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trentinoappuntamenti
Un “autunno trentino”, da qui alla val di gresta
È
dai più considerato una coda dell'estate, ma anche un degno anticipatore del signor autunno e del generale inverno. Stiamo parlando del mese
di settembre che in Trentino offre, come sempre per tutto il corso dell'anno, un ricco paniere di appuntamenti per il tempo libero. Partiamo dalla danza, dunque, con l'ennesimo
rendez-vous che ci dà la danza di “Oriente
Occidente”. Dall’1 all’11 settembre l'evento si
svilupperà attraverso l’esplorazione della complessità geografica del Mediterraneo, Attraverso tutti i linguaggi possibili della danza. Per il secondo anno consecutivo, invece, sarà l’anteprima
Aperitivo jazz e dintorni ad alzare il sipario sulla stagione del Teatro Valle dei Laghi: 10, 16
Corrado Augias
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iornalista e scrittore, Corrado Augias è nato a Roma nel 1935. Ha trascorso molti anni all'estero. Parigi prima, poi New York, da dove è stato corrispondente del settimanale "L'Espresso" e del quotidiano "La Repubblica". Attualmente risiede a Roma. È stato inviato speciale per "L'Espresso", "Panorama" e "La Repubblica", quotidiano al quale attualmente collabora. All'inizio degli anni '60 ha partecipato al movimento dell'avanguardia teatrale romana con il "Teatro del 101" diretto da Antonio Calenda, per il quale ha scritto Direzione Memorie e Riflessi di conoscenza, protagonista Luigi Proietti. Al teatro è tornato con L'Onesto Jago, messo in scena dal teatro stabile di Genova (regia di Marco Sciaccaluga, con Eros Pagni nel ruolo di Jago). Per la casa editrice Rizzoli ha pubblicato una trilogia narrativa nella quale, sotto specie di spy story affidate a un protagonista unico (un fratello immaginario del dannunziano Andrea Sperelli), si racconta la storia italiana in anni fondamentali anche per la nostra vita - quelli che vanno dal 1911 (impresa di Libia) al 1921 (vigilia del fascismo). I tre titoli sono: Quel treno da Vienna, Il fazzoletto azzurro, L'Ultima Primavera. Da questi romanzi sono stati liberamente tratti tre film televisivi andati in onda su Raidue (regia di Duccio Tessari, con Marisa Berenson nel ruolo della protagonista femminile). Nel corso della sua attività televisiva ha ideato e condotto programmi di grande rilievo anche culturale, tra i quali la serie di Telefono giallo e il programma di libri Babele. Insieme a Daniela Pasti ha scritto il romanzo Tre colonne in cronaca, nel quale - con un anno di anticipo sui fatti - si racconta la scalata di un energico finanziere alla Mondadori.
e 24 settembre. La Val di Gresta
La gastronomia è uno dei piatti forti
mozartiana” è in programma dal 13 al 18
dell'offerta turistica
settembre, propone musicisti di altissimo livello, ma
trentina. Per questo è un peccato non fare u salto alla
Mostra Mercato dei Prodotti Biologici ed Integrati della Val di Gresta, in programma a Ronzo Chienis, dal 17 settembre al 9 ottobre.
Il ciclo di incontri “Educa“ passa da evento a progetto culturale stabile, percorso duraturo volto a
anche divulgatori e volti celebri del giornalismo come
Corrado Augias.
C'è anche spazio per un consiglio teatrale: il 17 settembre, a Dimaro, andrà in scena “Nonostante tutto”, piece scritta e diretta da Antonella Fittipaldi, la storia di una coppia di donne omosessuali, vittime del pregiudizio.
Torniamo alla gastronomia e al folklore con Autunno
sviluppare saperi, approfondire contenuti e sperimentare
trentino: due weekend, quello dal 16 al 18 e quello
intuizioni. Dal 23 al 25 settembre, a Rovereto, educatori,
dal 23 al 25, concentrati nel pieno centro storico della città
scrittori, filosofi...
di Trento in un festival dedicato a chi ama scoprire, vivere e
Ma passiamo alla musica. La “Settimana 90
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gustare il meglio delle produzioni enogastronomiche.
trentinoappuntamenti 1 giovedì Cultura Conferenza Ore 21. Baselga di Piné (Biblioteca) – I GIOVEDÌ DELLA BIBLIOTECA: I CASTELLIERI DEL TRENTINO – presentazione del libro “I castellieri del trentino attraverso le ricerche di Desiderio Reich e Carl Ausserer – Aggiornamenti” a cura dello storico dell’arte Pietro Marsilli e con la presentazione di Tullio Pasquali. Info: tel. 0461-557028. Cultura Erika Gabrielli Levico Terme. Ore 20.45. Piazza della Chiesa. Musica e poesia. Info: tel. 0461-706101. Cultura Serata video e foto Castel Tesino. Ore 21. SERATA VIDEO E FOTO “LAGORAI, MONTAGNE D’AVVENTURA”.Con Alessandro Beber, aspirante guida alpina. Castello Tesino, Biblioteca, ore 21. Info: Biblioteca di Castello Tesino 0461 593232. Info: tel. 0461-706101. Danza Oriente Occidente Rovereto eTrento. A Rovereto e a Trento approdano le migliori compagnie ed espressioni coreografiche provenienti da tutti i Paesi che si affacciano su questo mare: dalla Spagna alla Turchia passando per Francia, Italia, Grecia, Medioriente, Nord Africa. Info dettagliate con orari su www.orienteoccidente.it. Info: tel. 0464-431660 . Musica La canzone della radio Malé. Piazza Regina Elena ore 21. Elena D’Angelo soprano Gianfranco Cerreto tenore. Marco Paderni al Pianoforte. Info: tel. 3482257382. Musica Incontro con Wim Mertens ARCO. Casinò Municipale – h. 21. Intervista pubblica con l’artista.
Musica Rondò veneziano RIVA DEL GARDA. Piazza delle Erbe – h. 21.30 Aperto Per Ferie - Consorzio RivainCentro “Soliste di Venezia - Rondò veneziano”.
2 venerdì Cultura TREKKING CON L’AUTORE Ore 20.30. CARMINE ABATE. Passeggiate letterarie sulle tracce della Grande Guerra in Lagorai. Presentazione di “Vivere per addizioni e altri viaggi” presso Albergo La Ruscoletta (loc. Musiera - Telve). Info: tel. 0461-706101. Danza Oriente Occidente Rovereto eTrento. A Rovereto e a Trento approdano le migliori compagnie ed espressioni coreografiche provenienti da tutti i Paesi che si affacciano su questo mare: dalla Spagna alla Turchia passando per Francia, Italia, Grecia, Medioriente, Nord Africa. Info dettagliate con orari su www.orienteoccidente.it. Info: tel. 0464-431660 . Enogastronomia Ferrari sotto le stelle Trento. Ore 19.30. Cantine Ferrari. Una volta degustato il mosto si potrà visitare quello scrigno, tanto sterminato quanto carico di suggestioni, che sono le cantine nelle quali riposano, nell’attesa della giusta maturità, 20 milioni di bottiglie di Trentodoc. Info: tel. 0461-972416. Enogastronomia La via del gusto Trentino Mattarello. GRUPPO LE CONTRADE. Spiaz del Lollo Ferrari” Piazza Perini • Ore 19.00 Apertura stand La via del gusto Trentino; Degustazione di Polenta Fonduta e luganeghe…da taio; • Ore 21.00 Il Grazie delle Contrade - riconoscimento del Gruppo Le Contrade.
Sala per banchetti e cerimonie Trento c/o Aeroporto “G. Caproni” tel. 0461/944999 Escursionismo Donkey Trekking NAGO-TORBOLE. Trekking con asini e muli nella campagna naghese e torbolana. Esposizione Cento di queste Notti... TORBOLE SUL GARDA. Vie del centro - h. 18.00>23.30. Esposizione d’auto d’epoca e show di trial e moto. Folklore Uva e dintorni Sabbionara d’Avio. Centro storico. Spettacoli, percorsi enogastronomici con degustazioni, visite guidate del territorio. Info: tel. 0464 688888 – tel. 320 0533005. Palio Nazionale della Botte tra le Città del Vino italiane. Musica La canzone italiana Baselga di Piné. 2 Camini ore 20,30. Elena D’Angelo soprano. Gianfranco Cerreto tenore. Marco Paderni al Pianoforte. Info: tel. 3482257382. Musica Wim Mertens in concerto ARCO. Castello – h. 21.30.
3 sabato Cultura PREMIO PAPALEONI Daone. Ore 16. VILLA DE BIASI. PREMIAZIONE OPERE X EDIZIONE PREMIO PAPALEONI. Centro Studi Judciaria, Tione – Biblioteca comunaleTione – Comune diTione . Cultura TREKKING CON L’AUTORE Ore 9.30. CARMINE ABATE. Passeggiate letterarie sulle tracce della Grande Guerra in Lagorai. Ritrovo Albergo La Ruscoletta. Trekking Monte Salubio - Musiera di Sotto (2 ore e 30 circa). Pranzo al Ristorante La Ruscoletta (loc. Musiera - Telve). Info: tel. 0461-706101. Danza Oriente Occidente Rovereto eTrento. A Rovereto e a Trento approdano le migliori compagnie ed espressioni coreografiche provenienti da tutti i Paesi che si affacciano su questo mare: dalla Spagna alla Turchia passando per Francia, Italia, Grecia, Medioriente, Nord Africa. Info dettagliate con orari su www.orienteoccidente.it. Info: tel. 0464-431660 .
Enogastronomia Ferrari sotto le stelle Trento. Ore 19.30. Cantine Ferrari. Una volta degustato il mosto si potrà visitare quello scrigno, tanto sterminato quanto carico di suggestioni, che sono le cantine nelle quali riposano, nell’attesa della giusta maturità, 20 milioni di bottiglie di Trentodoc. Info: tel. 0461-972416. Enogastronomia La via del gusto Trentino Mattarello. GRUPPO LE CONTRADE. Spiaz del Lollo Ferrari Piazza Perini • Ore 11.00 Le trote delle Contrade Degustazione del pesce pescato dai contradaioli con polenta e peperonata; • Ore 17.00 Le mani nel formaggio – i più piccini trasformano il latte in formaggio- • Ore 19.00 Le Vie del Gusto: Valsugana e del Primiero Degustazione di prodotti tipici della Valle; • Ore 21.00 Descrizione e storia dei prodotti tipici della Valsugana e del Primiero. Folklore Arco com’era ARCO. Centro storico. Arco Asburgica: cultura, artigianato e tradizione. Vecchi mestieri, opere in ferro battuto, macchine agricole, concerti e piatti tipici all’”Hostaria”. Folklore Uva e dintorni Sabbionara d’Avio. Centro storico. Spettacoli, percorsi enogastronomici con degustazioni, visite guidate del territorio. Info: tel. 0464 688888 – tel. 320 0533005. Palio Nazionale della Botte tra le Città del Vino italiane. Musica America! Baselga di Pinè. Ore 21. Centro Congressi Pinè 1000. Ensemble del Conservatorio‘Bonporti’ dir. Giancarlo Guarino 2001-2011 nel decimo anniversario dell’attentato alle Torri gemelle. Musica di Barber –Mahler. Info: tel. 0461-557028. Musica Note Italiane nel Mondo Trento. Ore 21. Piazza Fiera. Max Pezzali, Edoardo Bennato, Grido, Matia Bazar… sono i primi protagonisti di “Note Italiane nel mondo”, la kermesse musicale gratuita firmata Radio Italia. Info: tel. 0461-216000.
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Danza Oriente Occidente Rovereto eTrento. A Rovereto e a Trento approdano le migliori compagnie ed espressioni coreografiche provenienti da tutti i Paesi che si affacciano su questo mare: dalla Spagna alla Turchia passando per Francia, Italia, Grecia, Medioriente, Nord Africa. Info dettagliate con orari su www.orienteoccidente.it. Info: tel. 0464-431660 . Enogastronomia La via del gusto Trentino Mattarello. GRUPPO LE CONTRADE. Spiaz del Lollo Ferrari Piazza Perini • Ore 10.30 Colazione in piazza Pane botiro e confetture della Locanda De L’Arguta; • Ore 18.00 Le mani nel formaggio – i più piccini trasformano il latte in formaggio- • Ore 19.00 Le Vie del Gusto: Valli Giudicarie Degustazione di prodotti tipici delle valli; • Ore 21.00 Descrizione e storia dei prodotti tipici delle Valli Giudicarie. Escursionismo Escursione & incontro Escursione & incontro Al bivacco al -Manghenetocon il Gruppo Alpini di Telve. Ritrovo alle ore 9. Folklore 3° FESTIVAL DELLA FISARMONICA Grumes (Rifugio Poztmauer). Una giornata all’insegna della buona musica delle fisarmoniche abbinata alle pietanze tipiche della montagna trentina preparate del Rifugio Poztmauer. Al festival saranno presenti il gruppo folcloristico di organetto Palaerlear Misikantn della Valle dei Mocheni e numerosi altri musicisti. Dalle ore 10.00. Organizza: Rifugio Poztmauer. Informazioni: Rifugio Poztmauer 333 7771211.
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Folklore Arco com’era ARCO. Centro storico. Arco Asburgica: cultura, artigianato e tradizione. Vecchi mestieri, opere in ferro battuto, macchine agricole, concerti e piatti tipici all’”Hostaria”. Folklore Uva e dintorni Sabbionara d’Avio. Centro storico. Spettacoli, percorsi enogastronomici con degustazioni, visite guidate del territorio. Info: tel. 0464 688888 – tel. 320 0533005. Palio Nazionale della Botte tra le Città del Vino italiane.
Gastronomia Magnalonga Ore 10.30. La Magnalonga si svolge nella bellissima cornice offerta dai vigneti dell’Alta Vallagarina e dai castelli della zona Castel Pietra, Castel Beseno - e dai centri storici dei comuni di Calliano, Besenello e Volano. Info: 347 7811378.
5 lunedì Danza Oriente Occidente Rovereto eTrento. A Rovereto e a Trento approdano le migliori compagnie ed espressioni coreografiche provenienti da tutti i Paesi che si affacciano su questo mare: dalla Spagna alla Turchia passando per Francia, Italia, Grecia, Medioriente, Nord Africa. Info dettagliate con orari su www.orienteoccidente.it. Info: tel. 0464-431660 . Enogastronomia La via del gusto Trentino Mattarello. GRUPPO LE CONTRADE. Spiaz del Lollo Ferrari Piazza Perini • Ore 19.00 Le Vie del Gusto: Val di Gresta Degustazione di prodotti tipici della valle; • Ore 21.00 Descrizione e storia dei prodotti tipici della Val di Gresta.
6 martedì Danza Oriente Occidente Rovereto eTrento. A Rovereto e a Trento approdano le migliori compagnie ed espressioni coreografiche provenienti da tutti i Paesi che si affacciano su questo mare: dalla Spagna alla Turchia passando per Francia, Italia, Grecia, Medioriente, Nord Africa. Info dettagliate con orari su www.orienteoccidente.it. Info: tel. 0464-431660 . Musica I concerti del martedì RoncegnoTerme. Ore 21. Palace Hotel. Concerto “Loreto impagliato..etc...etc...” - Divagazioni salottiere tra musica e letteratura - S. Poletti:r ecitante , S. Leuenberger: violino, R.Bassa: pianoforte. Info: tel. 0461-706101.
7 mercoledì Danza Oriente Occidente Rovereto eTrento. A Rovereto e a Trento approdano le migliori compagnie ed espressioni coreografiche provenienti da tutti i Paesi che si affacciano su questo mare: dalla Spagna alla Turchia passando per Francia, Italia, Grecia, Medioriente, Nord Africa. Info dettagliate con orari su www.orienteoccidente.it. Info: tel. 0464-431660 .
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trentinoappuntamenti Musica FESTIVAL INCANTO POPOLARE CORO ELITE VIA PACIS. Levico Terme - Vie del Centro ore 20.45. Info: tel. 0461-706101.
8 giovedì Danza Oriente Occidente Rovereto eTrento. A Rovereto e a Trento approdano le migliori compagnie ed espressioni coreografiche provenienti da tutti i Paesi che si affacciano su questo mare: dalla Spagna alla Turchia passando per Francia, Italia, Grecia, Medioriente, Nord Africa. Info dettagliate con orari su www.orienteoccidente.it. Info: tel. 0464-431660 . Folklore Festa granda Pergine. Centro Storico. Mostre, concerti, feste in piazza. Info: tel. 0461-706101. Musica Coro Lago di Tenno RIVA DEL GARDA. La Rocca – h. 21. Concerto Coro Lago di Tenno.
9 venerdì Cultura Consegna Premio Pezcoller Rovereto. Ore 18. Sala Conferenze del Mart, Corso Bettini 43. Consegna del premio “Una vita dedicata all’oncologia” al professor Jens Overgaard. Info: tel. 0461-980250. Cultura TREKKING CON L’AUTORE Ore 20.30. Mauro Corona. Passeggiate letterarie sulle tracce della Grande Guerra in Lagorai. Presentazione de “La fine del mondo storto” presso Hotel SAT Lagorai (Val Campelle - Scurelle) . Info: tel. 0461-706101. Danza Oriente Occidente Rovereto eTrento. A Rovereto e a Trento approdano le migliori com-
pagnie ed espressioni coreografiche provenienti da tutti i Paesi che si affacciano su questo mare: dalla Spagna alla Turchia passando per Francia, Italia, Grecia, Medioriente, Nord Africa. Info dettagliate con orari su www.orienteoccidente.it. Info: tel. 0464-431660 . Folklore Festa granda Pergine. Centro Storico. Mostre, concerti, feste in piazza. Info: tel. 0461-706101. Folklore Palio delle Contrade Città di Trento Trento. Piazza del Duomo. Esibizioni e prove degli arcieri delle contrade di Trento. Rivisitazione storica con archi medievali - La manifestazione consiste in una Disfida arcieristica fra le otto Contrade della Città di Trento, che vanta radici storiche risalenti al 1500 circa. Voluta e proposta dall’Associazione culturale Amici della Città è legata ad un fatto di attualità. Tel. 338-6003859. Musica Conferenza RIVA DEL GARDA. Conservatorio Bonporti – h. 16. Incontri di Analisi e Composizione. “I Compositori”: Federico Troncatti. Musica D’ARTAGNAN INTERPRETA VASCO ROSSI SCURELLE, Piccola Osteria Al Teatro, ore 21.30 . Info: tel. 0461706101.
10 sabato Cultura TREKKING CON L’AUTORE Ore 9.30. Mauro Corona. Passeggiate letterarie sulle tracce della Grande Guerra in Lagorai. Trekking Passo Cinque Croci - Forcella Magna (3 ore circa). Pranzo al Rifugio Caldenave (Val Campelle - Scurelle). Interverrà come moderatrice Fausta Slanzi, giornalista trentina e grande appassionata di montagna. Info: tel. 0461-706101.
Danza Oriente Occidente Rovereto eTrento. A Rovereto e a Trento approdano le migliori compagnie ed espressioni coreografiche provenienti da tutti i Paesi che si affacciano su questo mare: dalla Spagna alla Turchia passando per Francia, Italia, Grecia, Medioriente, Nord Africa. Info dettagliate con orari su www.orienteoccidente.it. Info: tel. 0464-431660 . Folklore 4. KAMENGE FESTIVAL Moscheri di Trambileno. Si preannuncia un grande successo il KAMENGE FESTIVAL organizzato dall’Associazione SpagnolliBazzoni . Folklore Ballando sotto il Castello ARCO. Centro storico - dalle h. 20. Arco Asburgica: cultura, artigianato e tradizione - II° Edizione. Spettacoli e danze con le scuole di ballo. Folklore Festa granda Pergine. Centro Storico. Mostre, concerti, feste in piazza. Info: tel. 0461-706101. Folklore Palio delle Contrade Città di Trento Trento. Piazza del Duomo. Esibizioni e prove degli arcieri delle contrade di Trento. Rivisitazione storica con archi medievali - La manifestazione consiste in una Disfida arcieristica fra le otto Contrade della Città di Trento, che vanta radici storiche risalenti al 1500 circa. Voluta e proposta dall’Associazione culturale Amici della Città è legata ad un fatto di attualità. Tel. 338-6003859. Musica Aperitivo jazz e dintorni Vezzano. Ore 18.30. Teatro Valle dei Laghi. concerto del 176 Keys Tour. Joe Chiericati e Max Lazzari, due grandi pianisti e cantanti, di estrazioni diverse ma accomunati dalla passione per il piano blues degli anni ‘20/’30. Info: tel. 0461.340158 . Musica D’ARTAGNAN INTERPRETA VASCO ROSSI SCURELLE, Piccola Osteria Al Teatro, ore 21.30 . Info: tel. 0461706101.
11 domenica Cultura QUOTAPOESIA FESTIVAL DI POESIA IN MONTAGNA. Malga Costa, Val di Sella, Borgo Valsugana ore 15. Info: tel. 0461-706101.
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Enogastronomia LA VIGNA ECCELLENTE Isera. Il concorso, giunto alla XI edizione, è promosso dal Comune di Isera per premiare il miglior
vigneto di Marzemino. Info: tel. 0464-430363. Folklore 4. KAMENGE FESTIVAL Moscheri di Trambileno. Si preannuncia un grande successo il KAMENGE FESTIVAL organizzato dall’Associazione SpagnolliBazzoni . Folklore LA DESMALGADA Bedollo (centro Polifunzionale di Centrale). Mucche e cavalli tornano alle loro stalle al termine dell’alpeggio estivo nelle malghe in quota. La Desmalgada è una festa nel segno delle più antiche tradizioni della montagna. I malgari bardano a festa il loro bestiame con fiori e campanacci per poi scendere a valle. Partenza in mattinata Da Malga Stramaiolo, Malga Vernera e Malga Cambroncoi, dove ci sarà una festa con musica, ballo, mercatino dei prodotti locali e animazione per grandi e piccini. Dalle ore 10.30. Info: tel. 0461-557028. Folklore Ballando sotto il Castello baby ARCO. Centro storico - h. 15.00>18. Arco Asburgica: cultura, artigianato e tradizione - I° Edizione. Le scuole di ballo trentine presentano i propri baby ballerini. Folklore Festa per l’Unità d’Italia RIVA DEL GARDA. La Rocca – dalle h. 15.30. Sfilata e concerto nel centro storico. Folklore Festa granda de “San Valentino” Caldonazzo. Ore 10. A cura associazione Alpini di Caldonazzo. Presso Chiesetta San Valentino colle di Tenna. Folklore Festa granda Pergine. Centro Storico. Mostre, concerti, feste in piazza. Info: tel. 0461-706101. Folklore Palio delle Contrade Città di Trento Trento. Piazza del Duomo. Esibizioni e prove degli arcieri delle contrade di Trento. Rivisitazione storica con archi medievali - La manifestazione consiste in una Disfida arcieristica fra le otto Contrade della Città di Trento, che vanta radici storiche risalenti al 1500 circa. Voluta e proposta dall’Associazione culturale Amici della Città è legata ad un fatto di attualità. Tel. 338-6003859. Musica Giorgio Lenzi Levico. Ore 21. Concerto in piazza. Info: tel. 0461-706101.
trentinoappuntamenti Tradizione “Desmontegada de le càore” Cavalese: Festa per il rientro delle capre dall’alpeggio estivo. Ore 10.00: inizio della festa con mercatini artigianali, vecchi mestieri, suonatori e specialità gastronomiche. ore 14.00: sfilata delle capre per le vie del centro abitato ed arrivo in Piazza Dante. Info: tel. 0462-241111.
13 martedì Musica I CAMERISTI DI ROVERETO Rovereto. Ore 20.45. Sala Filarmonica. Direttore: Maurizio Colasanti. Solisti: Duo pianistico Andrea Bambace e Sabrina Kang Bambace. Info: tel. 0464.422719. Musica I concerti del martedì RoncegnoTerme. Ore 21. Palace Hotel. Concerto Duo Franceschini - Carletti - M.Franceschini: violoncello , F.Carletti: pianoforte. Info: tel. 0461-706101.
14 mercoledì Cultura Inaugurazione della MOSTRA “DIVERSI E FELICI” Rovereto. Ore 17. Biblioteca Comunale “Tartarotti” Inaugurazione della MOSTRA “DIVERSI E FELICI” di ERIKA SCHWEIZER. Musiche di Francesco Schweizer eseguite dai Mozart Boys&Girls. Info: tel. 0464.422719. Musica CORO BANKEL SANGER FESTIVAL INCANTO POPOLARE. Levico Terme - Vie del Centro ore 20.45. Info: tel. 0461-706101.
15 giovedì Cinema Effetto Cinema Andalo. Palacongressi ore 21,15. Musica da film: omaggio a Morricone,Rota,temi da :Il lau reato,Casablanca,Titanic,Ultimo tango a Parigi e altri... Gruppo Caronte; Gianfranco Cerreto voce; Massimiliano Pezzotti flauto Giorgio Tonelli clarinetto - Gabriele Miglioli violoncello Elena Trovato arpa - Luigi Signori tastiera. Info: tel. 3482257382. Musica I GIOVANI PER L’EUROPA Villalagarina. Ore 17. Palazzo Libera. POMERIGGIO MUSICALE con i MOZART BOYS&GIRLS (AMI-Italia) e i 100 MOZARTKINDER (Sassonia - Germania). La Volksbank per i Giovani. In programma musiche di: W.A.Mozart, L. van Beethoven, F.Chopin. F. Liszt, E.Grieg, J. Suk, F. Schweizer. Info: tel. 0464.422719.
Musica Junge Münchner Philharmonie Rovereto. Ore 20.45. Auditorium Melotti. Direttore: Mark Mast. Solisti: Anna Kravtchenko, pianoforte; Stefan Milenkovich, violino. Info: tel. 0464.422719.
16 venerdì obus di con aut Mercato del o t n e m l Collega Bressanone a o Adige lt linea da ello Strudel A d e e n a P
Gastronomia Autunno trentino Trento. Due week-end di settembre propongono il meglio dell’enogastronomia locale, ospitando nel autunno trentino centro storico del capoluogo le tradizioni delle valli limitrofe e le produzioni di punta delle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino. Fra le vie i palazzi rinascimentali della città del Concilio prende vita anima una festa di colori, suoni e soprattutto di gusti dell’autunno, stagione che riserva prelibate sorprese. Info: tel. 0461-216000. Musica Aperitivo jazz e dintorni Vezzano. Ore 18.30. Teatro Valle dei Laghi. Concerto del duo Francesco Zanardo e Fiorenzo Zeno. Info: tel. 0461.340158 . Musica IL CARNEVALE DEGLI ANIMALI Rovereto. Ore 15.30. Borgo Sacco, Scuola Materna “S.Antonio”. 100 MOZARTKINDER di Chemn i t z - G e r m a n i a e M OZART BOYS&GIRLS. Musiche di C. SaintSaens e di F. Schweizer. Info: tel. 0464.422719. Musica ZHDANOV DENIS, pianista Isera. Ore 17. Biblioteca Comunale. Programma: W.A.Mozart, Sonata in Do maggiore KV. 330; J. Brahms, 7 Fantasie Op. 116; A. Soler, Sonate n.31 in sol maggiore; n. 32 in sol minore; n. 29 in do maggiore; n. 30 in sol maggiore I. Albeniz, Evocacion; El Puerto (dalla Suite “Iberia”). Info: tel. 0464.422719. Musica A LITTLE NIGHTMARE MUSIC Rovereto. Ore 20.45. Auditorium Melotti. Cabaret mozartiano con due straordinari musicisti IGUDESMAN & JOO. Info: tel. 0464.422719. Musica Complesso Arcangelo Corelli Caldonazzo. Ore 21. XIV° Edizione Incontri Internazionali MUSICA DI MEZZA ESTATE 2011. Musiche di Corelli, Vivaldi, Porpora. Organizzano:Comune di Caldonazzo - Civica Società Musicale. Presso Chiesa S.Sisto.
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Cultura Complesso Arcangelo Corelli Caldonazzo. Ore 20.30. Oratorio. Centenario della Parrocchia di San Sisto. “I parroci e i capellani della parrocchia dal 1911 al 2011”. Enogastronomia TAFELMUSIK - A CENA CON DON GIOVANNI Ore 20.30. Rovereto, Ristorante Novecento. Tafelmusikensemble. Fabio Neri, direttore; Margriet Buchberger, soprano; Giulio Mastrototaro, baritono; Corrado Ruzza, pianoforte. Ospite speciale: Corrado Augias. Programma: W. A. Mozart: Arie d’opera “Voi suonate amici cari; giacché spendo i miei danari io mi voglio divertir…” Tafelmusik : € 60,00 - Soci AMI € 50,00. Info: tel. 0464.422719.
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Cultura Mobility Game Trento. Ore 14. Museo Tridentino di Scienze Naturali.
Folklore PRODOTTI BIOLOGICI ED INTEGRATI Ronzo Chienis. Prodotti ortofrutticoli di qualità, attenzione alle pratiche dell’agricoltura biologica e integrata, eventi, laboratori, mostre, mestieri antichi e le professioni dell’artigianato. Info: tel. 0464-802915. Gastronomia Autunno trentino Trento. Due week-end di settembre propongono il meglio dell’enogastronomia locale, ospitando nel autunno trentino centro storico del capoluogo le tradizioni delle valli limitrofe e le produzioni di punta delle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino. Fra le vie i palazzi rinascimentali della città del Concilio prende vita anima una festa di colori, suoni e soprattutto di gusti dell’autunno, stagione che riserva prelibate sorprese. Info: tel. 0461-216000. Musica CONVEGNO INTERNAZIONALE di STUDI MOZARTIANI Rovereto. Ore 9.30. Rovereto, Sala Convegni Accademia degli Agiati, piazza Rosmini 5. Con RUDOLPH ANGERMUELLER e GIACOMO FORNARI con la partecipazione straordinaria di CORRADO AUGIAS e del duo IGUDESMSAN & JOO. Info: tel. 0464.422719. Musica 100 MOZARTKINDER di CHEMNITZ Rovereto. Ore 15. Sala Filarmonica. Programma: Musiche di J. S. Bach, F. Haendel, W.A. Mozart, L. van Beethoven, F. Schweizer. Info: tel. 0464.422719.
Musica SEMINARIO DI MUSICA DA CAMERA Ore 11. Riva del Garda, Auditorium Conservatorio “Bonporti”, con ROBERTO PROSSEDA e FABRIZIO VON ARX. Ingresso libero. Info: tel. 0464.422719. Musica Prosseda - Von Arx Ore 17.30. Riva del Garda, Auditorium Conservatorio “Bonporti” CONCERTO ROBERTO PROSSEDA, pianoforte - FABRIZIO VON ARX, violino. Programma: W. A. Mozart, Sonata in mi minore KV 304; L. van Beethoven, Sonata n. 5 “La Primavera”; C. Franck, Sonata in La maggiore; C. Saint-Saens, Introduzione e Rondò Capriccioso. Info: tel. 0464.422719. Teatro Nonostante tutto Dimaro. Ore 20.30. Scritto da Antonella Fittipaldi con la collaborazione di Vito Golfrè per la regia di Antonella Fittipaldi “Nonostante Tutto”, la storia di una coppia di donne omosessuali, vittime del pregiudizio, che non si limiterà a manifestarsi solo verbalmente, ma purtroppo, come troppo spesso accade nella realtà, anche nei fatti. Il cast è composto da Rossella Cabiddu ,Giorgia Matuzzi, Pamela Saccaro, Gonarina Porcu ,Marco Garofalo e Giorgio Guzzetta.
18 domenica Cultura Arte Sella Val di Sella. Ore 10.30: Percorso - Arte Natura - Val di Sella; Ore 14.30: Malga Costa - Val di Sella. Presentazione delle opere di Arte Sella 2011 e visita guidata gratuita. Info: tel. 0461-706101. Folklore PRODOTTI BIOLOGICI ED INTEGRATI Ronzo Chienis. Prodotti ortofrutticoli di qualità, attenzione alle pratiche dell’agricoltura biologica e integrata, eventi, laboratori, mostre, mestieri antichi e le professioni dell’artigianato. Info: tel. 0464-802915. Folklore LA DESMONTEGA Predazzo ore 11.00 > vie del paese e piazza: rientro delle mucche dall’alpeggio estivo, a seguire pranzo alpino al tendone delle feste in loc. Baldiss. Gastronomia Autunno trentino Trento. Due week-end di settembre propongono il meglio dell’enogastronomia locale, ospitando nel autunno trentino centro storico del capoluogo le tradizioni delle valli limitrofe e le produzioni di punta delle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino. Fra le vie i palazzi rinascimentali della città del Concilio prende vita anima una festa
Musica CHIAMALE, SE VUOI, EMOZIONI Ore 11. Rovereto, Casa Mozart. Concerto – spettacolo con i MOZART BOYS&GIRLS. Programma: W.A.Mozart, E. Grieg, F. Chopin, F. Liszt, J. Suk, F. Schweizer. I n g r e s s o l i b e r o . I n fo : t e l . 0464.422719. Musica QUARTETTO NOSTITZ Ore 11. Ala, Palazzo de Pizzini. QUARTETTO NOSTITZ di Praga: Petr Berná ek, violino; Václav Vacek, violino; Pavel Ho ej i, viola; Petr porcl, violoncello. Info: tel. 0464.422719. Musica ACCADEMIA VIVALDIANA Ore 17.30. Nogaredo, Palazzo Lodron. Paola Fasolo, Francesca Turcato, violino; Francesca Levorato, viola; Serena Mancuso,violoncello; Riccardo Valdettaro, contrabbasso; *Claude Padoan, Daniele Bolzonella, corni. Info: tel. 0464.422719. Teatro RACCONTARE MOZART Ore 20.45. Rovereto, Auditorium Melotti. Spettacolo musicale di e con CORRADO AUGIAS, voce narrante e PINO MODUGNO, pianoforte e voce. Regia: Felice Cappa. Elaborazione video: Andrea Bocca. Tecnico video: Luca Corrado. Audio/luci: Angelo Generali. Info: tel. 0464.422719.
20 martedì Musica I concerti del martedì Roncegno Terme. Ore 21. Palace Hotel. Concerto Trio Turchese - John Salins-Helmi M’Hadhbi, Corrado Bungaro. Info: tel. 0461706101.
23 venerdì Cultura Educa Rovereto. Incontro nazionale sull’educazione. A promuoverlo sono il consorzio territoriale Con. Solida e quello nazionale delle cooperative sociali CGM, con la collaborazione di enti istituzionali come la Provincia di Trento e del comune di Rovereto, di agenzie del mondo scientifico e culturale come l’università di Trento, il centro studi ed edizioni Erickson, fino al mensile no profit Vita. Info: tel. 0464-452253. Enogastronomia SAPORI D’AUTUNNO Brentonico. Rassegna e mercato dei prodotti tradizionali del Monte Baldo e mostra dell’artigianato locale. Info: tel. 0464-430363.
Folklore PRODOTTI BIOLOGICI ED INTEGRATI Ronzo Chienis. Prodotti ortofrutticoli di qualità, attenzione alle pratiche dell’agricoltura biologica e integrata, eventi, laboratori, mostre, mestieri antichi e le professioni dell’artigianato. Info: tel. 0464-802915. Folklore Festa dell’Uva Verla di Giovo. La Festa dell’Uva, organizzata dal Comitato Festa dell’Uva, è una tradizione ormai consolidata, un appuntamento immancabile e da non perdere per la varietà di attrazioni e per il significato squisitamente caratteristico e sociale che rappresenta per i valligiani e gli ospiti. Info: tel. 0461-557028. Gastronomia Autunno trentino Trento. Due week-end di settembre propongono il meglio dell’enogastronomia locale, ospitando nel autunno trentino centro storico del capoluogo le tradizioni delle valli limitrofe e le produzioni di punta delle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino. Fra le vie i palazzi rinascimentali della città del Concilio prende vita anima una festa di colori, suoni e soprattutto di gusti dell’autunno, stagione che riserva prelibate sorprese. Info: tel. 0461-216000.
24 sabato Cinema Effetto Cinema Lavis. Auditorium Comunale ore 21,15. Musica da film: omaggio a Morricone,Rota,temi da :Il laureat o,Casablanca,Titanic,Ultimo tango a Parigi e altri... Gruppo Caronte; Gianfranco Cerreto voce; Massimiliano Pezzotti flauto - Giorgio Tonelli clarinetto - Gabriele Miglioli violoncello Elena Trovato arpa - Luigi Signori tastiera. Info: tel. 3482257382. Cultura Educa Rovereto. Incontro nazionale sull’educazione. A promuoverlo sono il consorzio territoriale Con. Solida e quello nazionale delle cooperative sociali CGM, con la collaborazione di enti istituzionali come la Provincia di Trento e del comune di Rovereto, di agenzie del mondo scientifico e culturale come l’università di Trento, il centro studi ed edizioni Erickson, fino al mensile no profit Vita. Info: tel. 0464-452253. Cultura Inaugurazione mostra di Carlo Devigili Zambana vecchia. Carlo Devigili, artista di Lavis, che si inaugurerà sabato alle 18 presso l’Associazione MANA di Zambana vecchia (Trento) alla presenza dell’autore. Info: tel. 0461.242187.
Rovereto 13 - 18 settembre
di colori, suoni e soprattutto di gusti dell’autunno, stagione che riserva prelibate sorprese. Info: tel. 0461-216000.
SETTIMANA MOZARTIANA 2011
trentinoappuntamenti
MARTEDÌ, 13 SETTEMBRE ore 20.45 - Rovereto, Sala Filarmonica Duo pianistico ANDREA BAMBACE e SABRINA KANG BAMBACE I CAMERISTI DI ROVERETO MAURIZIO COLASANTI, Direttore Musiche di W. A. Mozart e A. Salieri MERCOLEDÌ, 14 SETTEMBRE ore 17.00 - Rovereto, Biblioteca Comunale “G. Tartarotti” MOSTRA “DIVERSI E FELICI” di ERIKA SCHWEIZER Inaugurazione con musiche di F. Schweizer eseguite dai Mozart Boys&Girls La Mostra rimarrà aperta dal 14 al 18 settembre con orario 9.00-22.00 (giorni feriali) e 9.00-13.00 (domenica). GIOVEDÌ, 15 SETTEMBRE ore 17.00 - Villalagarina, Palazzo Libera MOZART BOYS&GIRLS (AMI-Italia) e 100 MOZARTKINDER (Sassonia) I GIOVANI PER L’EUROPA Musiche di W. A. Mozart, C. Saint-Saens, F. Schweizer ore 20.45 - Rovereto, Auditorium F. Melotti ANNA KRAVTCHENKO, pianoforte e STEFAN MILENKOVIC’, violino JUNGE MÜNCHNER PHILHARMONIE MARK MAST, Direttore Musiche di W. A. Mozart, F. Mendelssohn, M. Ravel VENERDÌ, 16 SETTEMBRE ore 15.30 - Rovereto - Borgo Sacco, Scuola Materna “S. Antonio” 100 MOZARTKINDER (Sassonia) e MOZART BOYS&GIRLS (AMI-Italia) IL CARNEVALE DEGLI ANIMALI Musiche di C. Saint-Saens, F. Schweizer ore 17.00 - Isera, Biblioteca Comunale ZHDANOV DENIS, pianista Musiche di W.A.Mozart, J. Brahms, A. Soler, I. Albeniz ore 20.45 - Rovereto, Auditorium F. Melotti IGUDESMAN & JOO A LITTLE NIGHTMARE MUSIC Cabaret mozartiano SABATO, 17 SETTEMBRE ore 9.30 - 13.00 - Rovereto, Palazzo del Ben-Conti d’Arco CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI MOZARTIANI Coordinatori: RUDOLPH ANGERMÜLLER e GIACOMO FORNARI Con CORRADO AUGIAS, PIERO MELOGRANI e il Duo IGUDESMAN & JOO ore 11.00 - 12.30 - Riva del Garda, Conservatorio “Bonporti” SEMINARIO DI MUSICA CAMERISTICA ROBERTO PROSSEDA, pianoforte e FABRIZIO VON ARX, violino ore 15.30 - Rovereto, Sala Filarmonica 100 MOZARTKINDER DI CHEMNITZ (Sassonia - Germania) Musiche di W.A. Mozart, L. van Beethoven, M. Ravel, F. Schweizer ore 17.00 - Riva del Garda, Auditorium del Conservatorio “Bonporti” ROBERTO PROSSEDA, pianoforte e FABRIZIO VON ARX, violino Musiche di W. A. Mozart, L. van Beethoven, C. Franck, C. Saint-Saens ore 20.30 - Rovereto, Ristorante Novecento TAFELMUSIK - A CENA CON DON GIOVANNI Tafelmusikensemble - Fabio Neri, Direttore Cantanti e ospiti a sorpresa Arie d’opera di W. A. Mozart -“Voi suonate amici cari; giacché spendo i miei danari io mi voglio divertir…” DOMENICA, 18 SETTEMBRE ore 11.00 - Rovereto, Palazzo Diamanti - Casa Mozart I MOZART BOYS&GIRLS in CHIAMALE, SE VUOI, EMOZIONI Musiche di W. A. Mozart, F. Mendelssohn, F. Chopin, F. Liszt, C. Saint-Saens, E. Grieg, J. Suk, F. Schweizer ore 11.00 - Ala, Palazzo de Pizzini QUARTETTO NOSTITZ Musiche di F. Xaver Richter, W.A.Mozart, F.Mendelssohn-Bartholdy ore 17.30 - Nogaredo, Palazzo Lodron ACCADEMIA VIVALDIANA DI VENEZIA MOZART E I LODRON Musiche di W. A. Mozart ore 20.45 - Rovereto, Auditorium F. Melotti CORRADO AUGIAS e PINO MODUGNO RACCONTARE MOZART Spettacolo musicale multimediale. Regia di FELICE CAPPA INFORMAZIONI Associazione Mozart Italia | Via della Terra 48 - 38068 Rovereto Tel. e Fax +39 0464 422719 | mail: infoami@mozartitalia.org
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trentinoappuntamenti Enogastronomia SAPORI D’AUTUNNO Brentonico. Rassegna e mercato dei prodotti tradizionali del Monte Baldo e mostra dell’artigianato locale. Info: tel. 0464-430363.
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CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI
Folklore Apparizioni: “Damba” RIVA DEL GARDA. Museo La Rocca – dalle h. 18. Danza e musica d’espressione africana.
I GIOVEDÌ DELL’ ENOTECA Ogni giovedì alle 18.00 un incontro dedicato ai prodotti trentini. Consumazione: 3,00 €
Giovedì 15 settembre “SETTEMBRE: UVA E VINO”
Giovedì 22 settembre “I FORMAGGI DEL CONCORSO DI CAVALESE”
Giovedì 29 settembre “LA NOSIOLA: INTERPRETE DI TRADIZIONE E NOVITÀ”
EVENTI Martedì 13 settembre, ore 18.00 – 21.00 Corsi di formazione sui piatti della tradizione “I FUNGHI INTERPRETANO L’AUTUNNO” A cura di Accademia d’Impresa, solo su prenotazione, tel. 0461.382.382
5 -11 settembre
Climaticamente cambiando.
25 domenica
In occasione della settimana del clima Palazzo Roccabruna ospita: “APERITIVI CLIMATICI” ore 18.00 – 19.30 (ingresso libero) 6 settembre: clima e finanza 7 settembre: clima e produzione alimentare 8 settembre: clima e salute 9 settembre: clima e comunicazione
14 ottobre – 23 ottobre
Troni e sgabelli. Sedie trentine del Novecento In occasione della Triennale Internazionale del Legno Palazzo Roccabruna propone una rassegna di opere artigianali in legno trentino che affrontano il tema della sedia come espressione del design e della tradizione delle nostre valli
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Gastronomia Autunno trentino Trento. Due week-end di settembre propongono il meglio dell’enogastronomia locale, ospitando nel autunno trentino centro storico del capoluogo le tradizioni delle valli limitrofe e le produzioni di punta delle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino. Fra le vie i palazzi rinascimentali della città del Concilio prende vita anima una festa di colori, suoni e soprattutto di gusti dell’autunno, stagione che riserva prelibate sorprese. Info: tel. 0461-216000. Musica Aperitivo jazz e dintorni Vezzano. Ore 18.30. Teatro Valle dei Laghi. Esibizione del duo composto da Helga Plankesteiner al sax e voce, e Michael Losch al piano, la chiusura di questi appuntamenti dedicati al vasto mondo musicale che ruota attorno al Jazz. Info: tel. 0461.340158 .
Un anno con la cucina trentina
Per scoprire le altre iniziative dell’Enoteca: www.enotecadeltrentino.it Palazzo Roccabruna: Via SS. Trinità, 24 - 38122 Trento
Folklore Festa dell’Uva Verla di Giovo. La Festa dell’Uva, organizzata dal Comitato Festa dell’Uva, è una tradizione ormai consolidata, un appuntamento immancabile e da non perdere per la varietà di attrazioni e per il significato squisitamente caratteristico e sociale che rappresenta per i valligiani e gli ospiti. Info: tel. 0461-557028.
Cultura Educa Rovereto. Incontro nazionale sull’educazione. A promuoverlo sono il consorzio territoriale Con. Solida e quello nazionale delle cooperative sociali CGM, con la collaborazione di enti istituzionali come la Provincia di Trento e del comune di Rovereto, di agenzie del mondo scientifico e culturale come l’università di Trento, il centro studi ed edizioni Erickson, fino al mensile no profit Vita. Info: tel. 0464-452253. Enogastronomia SAPORI D’AUTUNNO Brentonico. Rassegna e mercato dei prodotti tradizionali del Monte Baldo e mostra dell’artigianato locale. Info: tel. 0464-430363.
23/08/11 12.27
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27 martedì Musica I concerti del martedì RoncegnoTerme. Ore 21. Palace Hotel. Concerto “Spieak - Jazz” - Saverio Martinelli: pianoforte , Maurizio Bersari: saxofono. Info: tel. 0461-706101.
30 venerdì Cinema CinemAMoRe ARCO. Palazzo Panni – h. 20.30. “Storie a Memoria” Documentari e cortometraggio. Cultura Conferenza RIVA DEL GARDA. Conservatorio Bonporti – h. 16. Incontri di Analisi e Composizione. “Le Analisi”: Mauro Graziani. Folklore PRODOTTI BIOLOGICI ED INTEGRATI Ronzo Chienis. Prodotti ortofrutticoli di qualità, attenzione alle pratiche dell’agricoltura biologica e integrata, eventi, laboratori, mostre, mestieri antichi e le professioni dell’artigianato. Info: tel. 0464-802915. Folklore BlogFest RIVA DEL GARDA. Centro storico. Blogger Festival Raduno. Blogger Festival.
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trentinoattualità questo mese due matrimoni sulla rubrica dedicata ai fiori d’arancio
i matrimoni del mese
il matrimonio di Denise e Michele “Una romantica proposta di matrimonio avvenuta a Firenze ci ha portato a coronare il nostro sogno d'amore nella maestosa chiesa di Civezzano. Una giornata indimenticabile resa ancor più emozionante dalla sincera partecipazione alla nostra gioia di famiglia, parenti, amici e colleghi. Dopo il ricco banchetto nuziale tra scherzi e giochi la serata è proseguita a ritmo di musica e karaoke: momenti di allegria che porteremo per sempre nel nostro cuore. Un grazie particolare a Francesca, Luana, David e Shele per tutti gli intrattenimenti ideati e alle nostre famiglie.“ (D. & M.)
Lei Nome: Denise Anni: 30 Nata a: Borgo Valsugana Residente a: Pergine Valsugana Occupazione: Impiegata amm.va Vestito di: Galvan Spose Scarpe di: Gucci Parrucchiere: Totale Look di Bodo Fiorella Estetista: Beauty Planet di Andreatta Nicoletta
Lui Nome: Michele Anni: 32 Nato a: Trento Residente a: Pergine Valsugana Occupazione: Ingegnere Vestito di: Boggi Scarpe di: Melluso Barbiere: Salone Gianni 100
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Matrimonio: Religioso Data: 30 luglio 2011 Luogo: Civezzano Fiori: Rose e gerbere bianche by Roberta Anesi Lista di nozze: Dart Travel di Pergine Valsugana Anello per lei/lui: Damiani Invitati: 100 Ricevimento: Villa Madruzzo di Cognola Bomboniere: “Bombonniere” di Tondin Fiorenza Viaggio: Dubai - Seychelles Durata: 18 giorni Vivranno a: Pergine Valsugana
trentinoattualitĂ
Servizio fotografico a cura di: Rudy Anesi
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trentinoattualità il matrimonio di Barbara e mariano All’uscita da chiesa la sposa ha preparato dei coni di carta grigi, il colore usato come filo conduttore di tutto il matrimonio, con all'interno il classico riso da lanciare agli sposi. La macchina degli sposi, una piccola I-Q, era piena di palloncini rossi che hanno dovuto far scoppiare per recuperare le chiavi. Il pranzo nuziale è stato intercalato dagli scherzi degli amici. Il goliardico Mauro travestito da mitica Katrin, splendida donna di origini americane (già “conosciuta” in altri matrimoni di altri amici) ha intrattenuto con battute e prove di ballo con lo sposo (che è maestro di balli caraibici). Quindi c’è stato il siparietto dedicato alle occupazioni di Barbara e Mariano. Quest’ultimo ha dovuto suonare uno strumento giocattolo (è un ex musicista, suonatore di viola) e la sposa ha improvvisato una pizza farcita di petali di rose. È seguita una splendida coreografia di valzer viennese... Poi ancora scherzi, battute e giochi fino a tardi.
vuoi vedere il tuo matrimonio pubblicato in questo spazio? scrivi a redazione@trentinomese.it
Lei Nome: Barbara Anni: 37 Nata a: Trento Residente a: Trento Occupazione: Imprenditrice (Le Sfiziose, pizzerie al taglio) Vestito di: Mirella e Sonia atelier - Villafranca (Vr) Scarpe di: Le Follie (centro commerciale di Affi) Parrucchiere: Salone Edonais di Nicolli Rita - Trento Estetista: Ivonne - Estetica Felix Trento
Lui Nome: Mariano Anni: 45 Nato a: Trento Residente a: Rovereto Occupazione: Impiegato bancario Vestito di: Corneliani - Sorelle Ramonda Rovereto Scarpe di: Paolo Da Ponte Barbiere: Salone Blu di Maccanò Raffaella Rovereto 102
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trentinoattualità
Servizio fotografico a cura di: Lucio Tonina, Trento
Matrimonio: Religioso Data: 9 luglio 2011 Luogo: Chiesa di San Pietro, Trento Fiori: Fioreria Toni Dei Fiori Villazzano di Trento Anello per lui: Oreficeria Nardelli e Garzetti piazza Duomo a Trento Anello per lei: Oreficeria Nardelli e Garzetti piazza Duomo a Trento Invitati: 95 Ricevimento: “Torre” Ravina (Tn) Bomboniere: Rose e Cose - Trento Catering e pasticceria: Mazzoni Ricevimenti Intrattenimenti: Jordan music Viaggio: Bali Durata: 10 gg Vivranno a: Rovereto (a casa dello sposo) 103
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trentinoscoop&news
Ferrari e Aita i migliori in campo Quando i luoghi non hanno confini
11a tappa del Circuito “Golf Trophy Sparkasse“ presso il Golf Club Folgaria
al Palazzo della Regione di Trento, Dal 2 al 15 settembre
L’
esposizione “Oriente-Occidente” intende mettere a confronto le diverse poetiche cercando di coglierne le peculiarità espressive e le specificità stilistiche, intendendo però anche dar voce al comune modo di sentire e percepire la realtà. È questa una possibilità di evidenziare quanto tra il mondo orientale e occidentale ci siano molti punti di incontro, senza mai perdere di vista l’immenso potere comunicativo della diversità. In Shuei Matsuyama una leggerezza cromatica spaziale propria dell’arte giapponese, si pone come un carattere indelebile dentro il percorso dell’arte contemporanea. Per Aldo Pancheri un mondo espresso con geometrie dinamiche e coloratissime in spazi di tonalità profonda, dialoga con forme astratte naturaliste graficamente imprevedibili o configurano come archetipi del nostro tempo la bellezza e l’eros a fior di pelle. Trento è sempre stato un punto d’incontro tra nord e sud e non per nulla è stata sede del Concilio Tridentino. In questi anni anche per via del Mart e di diverse situazioni che si sono create, Trento è inserita ancora più vivacemente e quale punto focale in mondi anche apparentemente lontani fra loro. Questa esposizione ne vuole essere un’ulteriore conferma. Ha scritto Riccarda Tutrrina: “Togliendo le parentesi e lasciando che l’incontro avvenisse, cercando la continuità del pensiero dentro la diversità del fare, guardando per il piacere di conoscere, attraverso le scoperte e le ragioni, il linguaggio dell’altro: così è iniziato il viaggio di Shuhei Matsuyama e Aldo Pancheri, con la certezza che da questa loro intesa potessero nascere percorsi inediti. Due mondi artistici avvicinati in un’unica esperienza, che ha lo scopo di indagare l’emozione dei luoghi, quelli dove si è nati e vissuti o quelli scoperti, ma soprattutto quelli legati alla propria realtà interiore. Li accomuna, prima di tutto, la volontà di strutturare 104
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omenica 21 agosto, presso il Golf Club Folgaria, si è tenuta l’undicesima gara del “Golf Trophy Sparkasse”. Il 1° lordo lo ha conquistato Giacomo Ferrari del GC Villa Giusti con 38 punti. In 1^ categoria ha vinto Marco Aita del GC Folgaria con ben 43 punti su Riccardo Gaifas del GC Folgaria, che ha totalizzato 41 punti. In 2^ categoria il 1° netto è andato a Matteo Spagnolli del GC Folgaria con 43 punti, mentre il 2° netto con 42 punti è andato a Francesco Vettori del GC Folgaria. Il 1°Lady è stato conquistato da Giulia Bertollo con 34 punti e il 1°Senior da Fabio Vanzetta con 41 punti. Il 1° netto Cliente Sparkasse lo ha conquistato Marco Manica con 40 punti. Erano inoltre presenti i collaboratori della Cassa di Risparmio Sara Filippi e Maddalena Nicoldi e, come rappresentante ufficiale, il consulente private banking Andrea Vallandro di Trento. Fra i premi consegnati, cesti con prodotti di qualità altoatesini. Inoltre, tutti i vincitori sono stati invitati a partecipare gratuitamente alla finale del torneo. La Cassa di Risparmio è l’unica Banca regionale che concepisce, organizza e segue direttamente un torneo del genere. Il “Golf Trophy Sparkasse” si svolge in Alto Adige, nel Trentino, nel Veneto e in Lombardia; le regole seguite durante il torneo, sono quelle del “Royal and Ancient Golf Club of St.Andrews”, con la formula 18 buche Stableford Hcp suddivise in tre categorie. un racconto visivo, che sebbene appaia estremamente mobile, refrattario ai confini, si configura sempre per la sua consapevolezza compositiva. Certo per artisti che vivono la contemporaneità l’opera d’arte va letta alla luce della sua funzione in rapporto al mondo in cui accade e agisce. Perché ogni forma data nasce dal preciso contatto con il tempo, non deve essere solo contemplata, ma associata alle presenza dell’esistere, in quanto elemento di continuità vissuta”.
trentinoscoop&news
Aquila di S. Venceslao ad Alexander Wiesel Il tour estivo delle piccole colonne GRANDE CHIUSURA A TRENTO CON PAOLO BALDAN BEMBO
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rande concerto di chiusura del tour estivo che nelle scorse settimane ha portato la musica delle Piccole Colonne in diverse località del Trentino. Per concludere in bellezza il ricco programma, il coro ha tenuto mercoledì 24 agosto, alle ore 21, presso il Giardino S. Chiara di Trento il concerto conclusivo del tour. L’appuntamento, a ingresso libero, è organizzato dal Centro Servizi culturali S. Chiara nell’ambito di “Trento Estate 2011”. La chiusura del tour riserverà una sorpresa speciale al pubblico delle Piccole Colonne. Mercoledì la serata avrà infatti un ospite d’eccezione: è stato presente Paolo Baldan Bembo, autore della canzone “Il nostro amico vigile” presentata in occasione della scorsa edizione del “Festival della canzone europea dei Bambini”. Il noto musicista, da anni collaboratore del Coro e già impegnato tra l’altro in produzioni musicali e televisive di caratura nazionale, si trova in questi giorni a Trento per il missaggio delle nuove canzoni prodotte nell’ambito dell’undicesima edizione del Concorso “Un testo per noi”. Accanto alla chiusura del tour c’è un gran lavoro infatti per il Coro presso lo studio di registrazione “Studio 33” di Povo per realizzare il CD con le canzoni nate dai testi vincitori del Concorso. Il CD con i nuovi brani per bambini e per tutta la famiglia sarà in distribuzione nel prossimo mese di novembre.
Il 16 agosto, a Cavalese, conferita anche la cittadinanza onoraria
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lexander Wiesel, ebreo ungherese classe 1917, è stato insignito del doppio riconoscimento di cittadino onorario di Cavalese e dell’Aquila di san Venceslao, massima attestazione di stima, eccezionale segno dell’amicizia della terra trentina verso un uomo che ha riassunto nella propria vicenda umana i drammi del Novecento europeo. A consegnare i riconoscimenti il sindaco di Cavalese Silvano Welponer e il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti. “Avere tra i nostri cittadini una persona come l’ingegner Wiesel è per noi un onore” ha detto Welponer consegnando l’attestato “come può esserlo avere tra di noi un esempio vivente dei valori della libertà e della pace”. Anche Dorigatti ha sottolineato la straordinarietà di questo personaggio, amico della terra trentina, “uomo che ha sacrificato i propri anni migliori per un sogno di pace”. In un commosso crescendo di passaggi, Dorigatti ha espresso il proprio grazie, a nome dell’assemblea legislativa, ad una figura “figlia dell’Ebraismo, una delle fondamentali radici della nostra complessa identità di cittadini d’Europa” ed ha consegnato quell’Aquila di San Venceslao che è riprodotta in un’opera del maestro Othmar Winkler e che costituisce “il segno dell’amicizia di questa terra, posta al confine fra la cultura mediterranea e quella nordica”. “Sappiamo che i simboli hanno solo la funzione del racconto” ha concluso il Presidente “ebbene nel donare quest’Aquila noi vogliamo dire non solo delle nostre diverse storie, ma soprattutto del loro intrecciarsi, nel segno dei valori dell’uomo e della libertà”.
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Maratona Bocciofila ALLA TORINESE ISABELLA CORNI IL SIMPOSIO DI SCULTURA IN LEGNO Nel tesino per la decima volta
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on l’opera “Tuffo nella poesia”la scultrice Isabella Corni di Strambino (Torino) si è aggiudicato il primo premio al X° Simposio di scultura “Luci d ombre del legno. Erano 27, distribuiti nei paesi di Castello Tesino, Pieve Tesino,Cinte Tesino e Bieno gli scultori selezionati su un’ottantina di iscritti, giunti da otto nazioni e da tre continenti .Per la prima volta sono arrivati due concorrenti (femmine) dal Canada e un concorrente da Taiwan in questa manifestazione sempre in crescendo, che è stata definita “il più bel Simposio di scultura in legno d’Italia”. La Giuria era presieduta da Renzo Francescotti, scrittore e critico d’arte e vi facevano parte tra gli altri l’ideatore e organizzatore della manifestazione, Remo Tommasetti, gli artisti Lorenzo Menguzzato (Lome) e Carlo Scantamburlo. Il secondo premio è stato aggiudicato a Paolo Moro di Trichiana (Belluno) con l’opera “L’attesa”; il terzo premio è stato conferito a Fulvio Borgogno di San Germano Chisone (Torino) con la scultura “Fukushima”. Segnalati Enrico Challier di Frossasco, Torino ( vincitore della scorsa edizione) con “II mare più bello è quello che non navigammo”; Marco Martello di Velo d’Astico (Vicenza) con “Etnico abbraccio” e Gianluigi Zeni di Mezzano (Trento) con l’opera “Generazione futura”. Il premio del pubblico è stato assegnato a Pavel Spelda, della Repubblica Ceca, terzo premio lo scorso anno. Erano presenti i sindaci dei quattro paesi organizzatori e l’assessore provinciale alla cultura Franco Panizza, che ha premiato il vincitore. I vincitori dei primi tre premi, il prossimo anno - ognuno con cinque sculture in legno, assieme a un “padrino”, ovvero uno scultore di chiara fama, anch’egli con cinque opere - parteciperanno a una mostra itinerante in varie città d’Italia, corredati da un catalogo con testi critici di Renzo Francescotti. Una volta tanto il Trentino non sarà importatore ma esportatore di arte e di cultura.
A amblar, in valle di non, Maratona Bocciofila 2011, promossa ed organizzata dall’US Ronzone Sportinsieme a favore dei bambini dell’UNICEF
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ltime battute per la Maratona Bocciofila 2011, trentunesima edizione, promossa ed organizzata dall’US Ronzone Sportinsieme a favore dei bambini dell’UNICEF. Domenica 4 settembre e sabato 10 sulle corsie del bocciodromo di Amblar (Conca Verde) si svolgeranno gli ultimi due tornei della stagione in quota dopodichè la singolare manifestazione, unica nel suo genere in regione, si sposterà a valle per chiudere il programma 2011 sui campi di Laives, Caldaro e Bolzano. L’edizione dello scorso anno della maratona ha consentito di realizzare in Sudafrica un campo per calcio-basket e volley per 1.200 bambini proprio grazie ai “bocciofili dal cuore buono” che da anni ormai sono protagonisti assoluti del programma “Sport & Solidarietà” dell’US Ronzone Sportinsieme che per il 2011 ha adottato un nuovo progetto UNICEF relativo all’istruzione scolastica.
«Nell’inserto del numero di giugno di Trentino Mese “Scusi dov’è il bagno?” nella valutazione delle brioches del Caffè Orchidea di Trento Via delle Orfane avevamo attribuito il logo relativo alla possibilità che si trattasse di prodotto di origine surgelata o in subordine industriale di buona qualità. Da successive informazioni fornite da tale esercizio pubblico è emerso che Caffè Orchidea vende brioches acquistate presso una pasticceria artigianale. Di ciò informiamo i nostri lettori a rettifica del giudizio espresso a seguito della visitaassaggio dd. 22/02/2011 della ns. collaboratrice.»
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fabio FRANZIN VINCE il premio “ALICANTE” Con terra di montagna il telespettatore... ci guadagna
A vigolo vattaro, l’XXVIII Edizione
L’offerta della RAI Sede di Trento per il mese di settembre Domenica 4 settembre (ore 10, su RAI3) ue grandi artisti come il pittore Paolo Vallorz e il fotografo Gabriele Basilico dialogano con le loro opere sul tema della montagna, in "Montagna vissuta, montagna sognata”: titolo della mostra, allestita dal Centro Arte Contemporanea di Cavalese. La regia è di Maria Serena Tait. In “Girar per boschi”, ecco un’escursione a “strati”, dal fondo valle sino all’alta quota, con l’aiuto di un esperto del Servizio Foreste e fauna della provincia di Trento, alla scoperta delle tracce del passaggio degli animali, della varietà e della proprietà delle piante. Domenica 18 settembre (ore 10, su RAI3) C’è chi non ha mai preso l’aereo, chi non ha mai messo piede su una nave, c’è persino chi non ha mai preso il treno o non ha mai imparato ad andare in bici, ma tutti prima o poi siamo saliti su un taxi. Bene, se ci fosse qualcuno che ancora non lo ha fatto “Taxi Coop“ è dedicato proprio a lui! Taxi Coop è una sitcom interpretata da tre comici: Alessandro Di Carlo, Lucio Gardin, Arturo di Tullio ed una centralinista Claudia Morandini. Vi sono poi i passeggeri che sono Vip e attori ospiti del Trentino. Tra gli ospiti di questa puntata: Rocco Barbaro, Claudia Penoni, Tony Rucco, Clelia Piscitello, Vito Naddeo e la storica conduttrice della Domenica Sportiva Paola Ferrari, l’inviata del Tg3 Elisabetta Santon e il campione di sci Gustav Thoeni. Gags e vicende divertenti ci accompagneranno nel corso del programma, girato interamente a Trento e Rovereto, con una puntatina alle pendici dello Stelvio… Sempre il 18 settembre, in onda, per la regia di Ugo Slomp, la prima di una serie di monografie dedicate a musicisti trentini operanti nel campo della musica colta. Questa puntata è dedicata ad Iginio Dapreda nato a Condìno a pochi passi dal confine Lombardo, in Giudicarie. Il viaggio nell’artigianato trentino ci porta, invece, in un laboratorio artistico orafo. Una piccola bottega, dove i preziosi vengono realizzati ripensando i gioielli ritrovati nelle tombe longobarde della nostra regione.
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l poeta trevigiano Fabio Franzin ha vinto il XXVIII concorso di poesia “Alicante”, organizzato dal Comune e dalla Biblioteca di Vigolo Vattaro. Il Concorso, il più longevo e prestigioso della regione e uno dei più importanti del Triveneto, con l’originale formula di essere alternativamente a livello triveneto per il dialetto e a livello nazionale per l’italiano, era quest’anno riservato alla poesia in dialetto. Vi hanno partecipato un’ottantina di poeti di tutte le province del Triveneto, ognuno con tre testi poetici. Una Giuria di alta caratura con Renzo Francescotti, presidente, Giovanni Benaglio (Verona), Mario Meneghini (Vicenza), Lilia Slomp Ferrari (Trento) e Umberto Zanetti (Bergamo) all’unanimità ha emesso questo verdetto: Primo premio a Fabio Franzin di Motta di Livenza per la poesia “Tilio”. Il secondo premio è stato assegnato a Franco Uliana di Mogliano Veneto (Treviso) per la poesia “Pojana”. Il terzo premio è andato a alla poetessa Marta Vaccari di San Giovanni Lupatoto (Verona) con la poesia “Piena”. Cinque le segnalazioni e tra di esse quelle a due poetesse trentine: Antonia Dalpiaz (Trento) con la poesia “Pudor”: Luciano Bonvento di Rovigo con la lirica “Adio mondo contadin”; Clara Kaisermann di Mezzocorona, Trento, per la poesia “La tronda”; Berta Mazi Robbi di Cerro Veronese (Verona) con la lirica “Rabia”; Nerina Poggese (Verona) con la poesia “No gh’è pi’ mati”.Erano presenti l’assessore comunale alla Cultura Rosanna Tamanini, in rappresentanza del sindaco Kashwalder andato a Napoli per ritirare un premio e l’assessore provinciale alla Cultura Franco Panizza che ha premiato il vincitore. I poeti hanno letto le loro poesie in dialetto, mentre Chiara Turrini, del Gruppo “Neruda” ha magistralmente interpretato le traduzioni in italiano. Nell’ambito del premio “Alicante” Renzo Francescotti, questa volta nella veste di critico d’arte ha presentato la mostra di pittura di Andrea Slomp, artista di Bosentino, allievo di Remo Wolf , continuatore e innovatore della sua maestria incisoria. La mostra si è prolungata per una settimana nello spazipo dell’Auditorium di Vigolo Vattaro, dove si è anche svolta la premiazione.
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MIRIANA DETTI “emigra” in val d’aosta “SPOSAMI”. LA NUOVA FICTION RAI IN TRENTINO Con Daniele Pecci e Francesca Chillemi. Da campo lomaso alla corte trapp di Caldonazzo
Francesca Chillemi, Daniele Pecci. Ultimo a destra, il regista Umberto Marino
Sarà il nUOVO DIRETTORE GENERALE DEL TURISMO regionale
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al 5 settembre un'altra beautiful mind trentina d'adozione lascia Trento per un nuovo e prestigioso incarico di lavoro. Miriana Detti, dal 2007 al 2010 resposabile marketing e relazioni esterne di Radio Dolomiti e nel 2011 nello staff marketing del gruppo L'Adige-Radio Dolomiti, trasloca in Valle d'Aosta dove andrà a ricoprire il ruolo di direttore generale dell'Office Régional du Tourisme de la Vallé d’Aoste / Ente regionale del turismo della Valle d’Aosta. Valdostana di nascita, la Detti è stata scelta per la sua vasta esperienza nel settore turistico, che, tra le altre cose, l'ha vista impegnata a dirigere l'azienda di promozione turistica San Martino di Castrozza e Primiero dal 1999 al 2004 e poi nei panni di direttore generale dell'Agenzia regionale di promozione turistica della Regione Liguria, dal 2005 al 2007.
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ono iniziate il 22 agosto e proseguono fino al 16 settembre le riprese in Trentino della fiction Rai "Sposami", dove gli attori protagonisti sono Daniele Pecci e Francesca Chillemi (che ha preso il posto della contestatissima Belen): la troupe si sta muovendo attraverso diverse location, scelte dalla produzione, in collaborazione con Trentino Film Commission. Dopo le iniziali riprese a Campo Lomaso, gli attori sono stati impegnati in set cittadini, in alcuni palazzi storici di Trento e al Castello del Buonconsiglio, mentre a settembre è la Val di Fiemme, in particolare nella zona di Cavalese, ad ospitare il set della fiction Rai, ma anche – pare – la splendida Corte Trapp di Caldonazzo. "Sposami" è una nuova serie tv prodotta dalla Titania per Rai Fiction, scritta da Paola Pascolini e Giovanna Caico, per la regia di Umberto Marino. Sei gli episodi in totale, di cento minuti l'uno, la cui trama prende spunto dalla commedia romantica "Scandalo a Filadelfia", film del 1940 con Katharine Hepburn e Cary Grant. Daniele Pecci e Francesca Chillemi impersoneranno Ugo e Nora, una coppia prossima alla separazione, ma costretti da una zia a lavorare insieme per realizzare un progetto di rinnovo di una società della parente durante la sua assenza: «La storia – spiega il regista – è quella di una giovane coppia in procinto di divorziare, ma che si trova costretta a dirigere un'agenzia matrimoniale. I due giovani si mostreranno abili nel risolvere i problemi degli altri, 110
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Un momento della presentazione a Villa Mersi
molto meno ad appianare i loro. Ma una fiction Rai non può terminare con un divorzio. Quindi la conclusione è abbastanza prevedibile…». «Girare in Trentino è bellissimo. Non c'è un posto qui che non sia magnifico: avete davvero delle location straordinarie», ha affermato appena approdato a Trento Daniele Pecci. E le sue fan sicuramente sperano che ritorni al più presto in zona.
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Tutte le auto d’epoca del barbér X FACTOR AL CENTRO SANTA CHIARA di Trento
A Levico terme e dintorni
CON SIMONA VENTURA, MORGAN, ELIO, ARISA e Alessandro Cattelan
P Da sinistra, Elda Verones, Franco Panizza e Alessandro Cattelan
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e semifinali di X Factor hanno fatto tappa a Trento. Il talent show da questa edizione dice addio a RaiDue e sarà trasmesso su Sky, che ricompone anche la coppia storica di giudici: Simona Ventura e Morgan. Accanto ai due, anche Elio e Arisa. La giuria al gran completo è approdata a Trento, assieme a tutta la macchina della produzione, dal 26 al 29 agosto scorso grazie a una collaborazione fra la Provincia autonoma di Trento attraverso Trentino Film Commission, Trentino Marketing e Azienda per il turismo Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi. Per la prima volta nella storia del programma i concorrenti semifinalisti di X Factor, condotto da Alessandro Cattelan (che prende il posto di Francesco Facchinetti), si esibiranno davanti a un vero pubblico: per questo per i quattro giorni di regristrazioni tutti i trentini hanno avuto la possibilità di assistere al programma, gratuitamente, girato all’interno dell’Auditorium Santa Chiara. Quello delle selezioni è un momento che, come ha raccontato il conduttore del nuovo X Factor, rappresenta una novità di questa edizione: «Anziché esibirsi a cappella in una stanza chiusa di fronte ai giudici, gli aspiranti concorrenti infatti saggeranno subito il palco, chiamati a una performance in teatro, su base musicale e davanti a un pubblico». Nel corso dei quattro pomeriggi di audizioni sono stati distribuiti al pubblico numerosi gadget, e selezionate alcune decine di spettatori ai quali sarà permesso di partecipare, come pubblico, alla registrazione delle puntate di X Factor, negli studi di Milano, che andrà in onda in autunno su Sky Uno.
aolo Andreozzi, “El Barber” di Levico Terme ha confermato anche quest’anno di saper creare una manifestazione con la m maiuscola: 250 ospiti e 180 mezzi tra macchine e moto sono intervenuti domenica 21 agosto alla settima edizione del raduno di 500 e auto storiche, da lui interamente organizzato. Prima della partenza, avvenuta verso le 11.30 presso il piazzale del ristorante Bandus Camping Due Laghi di Levico, gli scatenati autisti hanno voluto mostrare tutta la loro abilità con prove di velocità e piroette, attirando una folla di curiosi oltre che amanti dei motori. È stata riprodotta persino una piccola pista per kart, dove i più piccoli hanno potuto esercitarsi in vista dell’utilizzo del buono compreso nell’iscrizione al raduno: un biglietto per la pista Neve-ghiaccio “La Cascatella” di Castel Tesino. All’arrivo del sindaco di Levico, Gianpiero Passamani, la sfilata ha avuto inizio: una lunga fila dei più belli e prestigiosi marchi del mondo come Cadillac, Camaro, Ferrari e molti altri, ha attraversato le vie del centro storico per proseguire verso Caldonazzo e, dopo una meritata sosta per l’aperitivo al Bicigrill dall’amico Maurone, terminare a Barco di Levico dove proprio in quei giorni era in programma la festa d’estate organizzata da G.S.C. Oltrebrenta. Il pranzo è stato accompagnato dalla lotteria e dallo spettacolo con la voce e la musica di Elvis Presley attraverso il concerto dell’ottimo imitatore William Telser. L’evento ha avuto due grandi protagoniste: Isabella, la figlia del Barber nata da pochi mesi e la moglie Manuela. A loro, il neo papà ha voluto dedicare l’impegnativo e lungo lavoro per organizzare il raduno. Dopo il pranzo, la carovana di auto e moto storiche si è rimessa in moto per un secondo giro con tappa finale al Buona Onda al Lido di Levico dagli amici Luca e Paola per brindare all’ottima riuscita della manifestazione. Jenny Zanoni
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Il libro del mese il trentino dei secoli dannati Epidemie e sanità dal XIV al XX secolo
CARNETS DE VOYAGE Quatre artistes italiens Matteo Boato - LOME Aldo Pancheri - Paolo Tomio
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uesti quattro artisti italiani espositori sono accumunati dall’appartenenza ad un sindacato d’Arte ma soprattutto dall’amicizia. Anche ad una prima occhiata delle immagini che compaiono nell’invito si nota una grande differenza stilistica e l’espressione di mondi estremamente variati fra di loro. In Matteo Boato prevale, nell’ambito di una tecnica tradizionale come il colore ad olio su tela, un modo tutto personale nella stesura dello stesso e nei graffi che incidono le superfici molto rilevate. Il colore dona alle tele una forte risonanza emotiva. In LOME (Lorenzo Menguzzato) si evince un segno immediato, forte, molto deciso e nei suoi dipinti si annota questa velocità di esecuzione, che per certi aspetti potremmo avvicinare all’espressionismo astratto di Vedova. Qui abbiamo invece delle figurazioni coloratissime che denotano anche i diversi stati d’animo espressi nelle figure che compongono i suoi dipinti fantasiosi e in perfetto equilibrio tra gestualità ed emozione. Per quanto riguarda Aldo Pancheri le opere si basano su un contrasto di forme geometriche in equilibrio dinamico. Nelle stesse compaiono delle figurazioni che potremmo configurare come archetipi del nostro tempo: l’eros a fior di pelle nella bellezza esaltata dalla moda ne è una componente ben evidente In Paolo Tomio, che esprime un mondo coloratissimo ed estremamente variato di forme astratte, l’opera d’arte si pone come opera estremamente aperta al possibile in cui la parte fantastica dialoga con l’aspetto razionale e compositivo dello spazio e si compendia con un’assoluta libertà di una creazione di forme, a volte con agganci naturalisti. Sopra ogni cosa prevale la fantasia. 112
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a qualche giorno in libreria un nuovo volume di Alberto Folgheraiter che recupera temi già trattati con la casa editrice Curcu&Genovese. Vi proponiamo la prefazione del libro che si avvale di un ricco apparato iconografico, per la maggior parte opera del fotoreporter Gianni Zotta. “Nello stesso tempo vi fu una gravissima carestia che durò cinque anni in tutto il mondo romano; non c’era Paese del quale non si sentisse dire della indigenza e mancanza di pane; la maggior parte del popolo morì per consunzione. Era una fame orribile che non solo costringeva le persone a cibarsi di carne di animali e di rettili immondi, ma persino gli uomini, donne, bambini si mangiavano tra di loro senza alcun riguardo ai legami parentali. Al punto che i figli adulti mangiavano le madri e queste, dimenticato l’amore materno, facevano la stessa cosa con i loro pargoli”. La cupa descrizione della carestia che, dopo l’anno Mille, colpì l’Europa (1005-1006) fu scolpita con plastica violenza dal monaco Rodolfo il Glabro nelle sue “Storie”. Cercava “la mano di Dio nella storia degli uomini”, ma “i fatti narrati sono figli di un destino atroce e casuale: Dio vi è completamente assente”. (R. il Glabro, Cronache dell’anno Mille, fondazione L. Valla/A. Mondadori, 1989) Le carestie che, a cadenza ciclica, resero precaria la vita degli uomini, si accompagnarono nei secoli alla guerra e alla peste. I tre flagelli marciavano a distanza ravvicinata. Spesso colpivano uniti come la falange macedone, lasciando l’umanità inebetita e sconvolta. La fame e la morte erano compagne di vita (?) quotidiane. Ci si alzava al mattino senza sapere se si sarebbe veduto il tramonto del giorno. E questo stato di cose durò “per lunga etade”. Furono secoli dannati per un’umanità resa ancora più fragile da ricorrenti epidemie (malattie degli uomini) e da epizoozie (malattie degli animali). Se a questi era demandata la sopravvivenza degli uomini, gli stessi animali portarono agli umani devastanti infezioni: dalla peste al vaiolo. Questo volume, che racconta alcune “storie” di contagi e dei tentativi di contrastare “la grande mortalità”, è la sintesi di altri fogli dati alle stampe dall’autore nel corso degli anni. “I Dannati della peste”, “La collera di Dio”, “Il veleno nel paiolo”, hanno avuto lusinghiera accoglienza tra i lettori. Le cronache della peste in Trentino hanno esaurito quattro edizioni; la storia del colera ha venduto ottomila copie. “Il Trentino dei secoli dannati” è la riproposizione, per la libreria, di un volume che l’autore ha scritto per conto
trentinolibreria Giuseppe Calliari Ferruccio Busoni Il Margine
Fabio Folgheraiter, Cappelletti Patrizia Natural helpers Erickson
Massimo Giraldi e Laura Bove Marcello Baldi Fondazione Museo Storico del Trentino
Ferruccio Busoni si colloca al confine tra due secoli, Ottocento e Novecento, e tra due culture, quella tedesca e quella italiana. se il suo nome resta per lo più legato alla fama di strordinario virtuoso del pianoforte e alla'attività di trscrittore di pagine di Johann Sebastian Bach, basta introdursi nella sua officina intellettuale e creativa per cogliere una complessa e stimolante trama. La vita e l'avventura spirituale del musicista sono presentate qui a partire da due scorci: l'artista a cinquant'anni esule a Zurigo durante la Grande guerra, e l'ultimo breve periodo nella città della sua vita, Berlino, al tempo della repubblica di Weimar. I due scorci compaiono nei Prologhi che aprono la prima e la seconda parte. entrambe le parti sono articolate in tre capitoli brevi. infine l'Epilogo, dominato dall'inquieta figura di Faust e dalla bellezza ideale di Elena, simboli dell'ininterrotto e "impossibile" tentativo busoniano di trascrivere in musica l'infinito.
Un elettricista, un muratore, una casalinga, un operaio, un invalido civile, un’immigrata, una commessa, un dirigente: il libro descrive le esperienze di vita di persone comuni che però sono anche al contempo formidabili operatori sociali. «Terapeuti» naturali. Un po’ per «caso», per dolorose vicende di vita personali o familiari, e un po’ per vocazione, per attitudini e qualità personali, queste persone hanno sviluppato competenze di aiuto e di lavoro sociale che appaiono solide e persino raffinate, a volte tanto da poter reggere il confronto con quelle professionali. Sono competenze diverse da quelle tecnico-scientifiche — competenze esperienziali, certificate dalla vita anziché da titoli di studio — ma di analogo livello e profondità. Il volume riporta integralmente alcune interviste basate su storie di vita raccolte nel corso di una ricerca qualitativa promossa dall'Università Cattolica di Milano.
Marcello Baldi (1923-2008) ha consacrato la sua vita allo spettacolo e alle emozioni. Protagonista della scena culturale italiana della seconda metà del Novecento, egli ha saputo esprimersi in modo semplice e innovativo utilizzando i linguaggi del cinema, della televisione e del teatro. La sua produzione è stata caratterizzata da un forte legame con la terra natia e in particolare con le «sue» montagne trentine cui ha dedicato anche l’ultima opera Narciso. Il volume, che raccoglie un ricordo del figlio Dario, un primo profilo storico dell’attività di questo poliedrico regista e un’importante filmografia, vuol essere oltre che un omaggio a un artista immeritatamente «dimenticato» anche un tentativo di entrare nei percorsi consolidati della storia del cinema italiano per scardinare una pubblicistica da troppo tempo adagiata su passaggi e momenti quasi proverbiali.
dell’Ordine dei Medici e degli odontoiatri della provincia di Trento. Il libro, rivolto esclusivamente agli iscritti all’Ordine professionale, è uscito nel corso dell’estate 2011, con il titolo “Le sorti della vita”, assieme a due saggi storici di Rodolfo Taiani e Gios Bernardi. Scrisse Aldo Gorfer nella prefazione a “I Dannati della peste” (1994): “La memoria trentina di quella sciagurata saga, è relegata negli archivi e nei racconti popolari. Entrambe le fonti sono avare, perfino reticenti. […] Folgheraiter accende un’avvincente serie di immagini che coinvolgono i citati periodi storici grondanti drammaticità. Si tratta di una periodizzazione equivalente a un ritmo temporale: la fame, la guerra, la peste, la morte. Da ogni scansione emergono pressanti interrogativi esistenziali, sociali, financo politici ed economici. […] Nell’opera di Folgheraiter si coglie innanzitutto il senso dei ritmi della storia umana in relazione ai ritmi della storia climatica. La dendrocronologia lo conferma. Nel legno degli altari lignei seicenteschi della Val di Sole, si “legge” ad esempio,
l’impronta biologica lasciata dalla grande siccità che fece da preludio alla peste del 1630, quella che provocò il manzoniano assalto popolare ai forni. Vi si coglie il senso della storia umana in connessione con la storia della guerra che desolò intere popolazioni e che fu il veicolo del morbo. Poi, ancora, la trama della storia umana legata alla maledizione delle usure, all’avidità dei mercanti, alle superstizioni, all’immaginario collettivo; ma anche all’abbandono dei Villaggi, alla loro trasfigurazione spettrale. Evidente è la permeazione del sacro che emana dalla ricostruzione proposta. La risonanza del sacro è continua, diremmo magnetica. Basti accennare alle chiese, alle edicole, al titolo di San Rocco, e alle processioni ad esse legate. Da quelle chiese e cappelle si può dedurre la distribuzione geografica delle pestilenze”. Il volume è dedicato idealmente al giornalista e scrittore Aldo Gorfer, nato a Cles nel 1921, e che se ne è andato giusto quindici anni fa, nel giugno del 1996.
Alberto Folgheraiter
Il Trentino dei secoli dannati Epidemie e sanità dal XIV al XX secolo Curcu & Genovese (Euro 35, pagine 336)
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Gruppo “le Contrade” Dolomiti Golf Cup 2011 La Finale nazionale del Circuito oramai giunto alla ventesima edizione
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olomiti Golf Cup: sabato 24 settembre si terrà l’attesa Finale che incoronerà i due più forti giocatori della Regione Trentino Alto Adige e non solo. Sabato 24 settembre è la data sospirata da tutti quei golfisti che si sono qualificati nelle 21 tappe di selezione che hanno coinvolto tutti i campi da golf del Trentino, del Sudtirolo e altri dieci golf del Veneto, Lombardia Toscana e Liguria per giocare al Golf Club Verona la Finalissima del Circuito Dolomiti Golf Cup 2011. Il “Dolomiti Golf Cup” concluderà così i suoi 20 anni. E’ il primo Circuito di golf nato nella regione e ancora l’unico che si snoda su tutti i campi del Trentino, del Sudtirolo e non solo. Gli uomini da battere, quelli che hanno vinto l’anno scorso, sono Giacomo Vinante del Golf Club Petersberg 1° netto nella 1a categoria e Giampaolo Buffatto del Golf Club Folgaria, 1° lordo, già vincitore come 1° netto nel 2000. Con la Finale, tenuto conto delle precedenti edizioni, si saranno disputate 257 gare, che avranno coinvolto più di 26.000 golfisti, di cui oltre 2.000 solo nel 2011. Quest’anno i principali sponsor che hanno consentito lo svolgimento del Circuito sono stati Porsche Italia con i Centri Porsche di Trento (Dorigoni) e di Bolzano, le Albere la tua idea di casa a Trento, la MIRO’ medical dental center di Bolzano e Trento, il Corriere della Sera con i suoi inserti del Trentino e dell’Alto Adige e il Chia Laguna Resort, splendido hotel nel sud ovest della Sardegna, sulle bianche spiagge di Chia. 114
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A Mattarello, quattro giorni di degustazioni e di festa
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nche quest’anno il gruppo di amici delle Contrade organizzano il “XXVI Palio delle Contrade” che per la verità ha già visto protagonisti grandi, nella scartada chiamata, e piccini, nella caccia ai zoni de oro; giochi che si sono svolti a fine Maggio durante la festa di Primavera. Come ogni anno si passerà dalle disfide tennistiche alla gara di bocciata, dalla dinamica gimcana organizzata in quel di Valsorda alla impegnativa gara di pesca e pulizia delle trote, dalla folcloristica morra urlata sotto il tendone alla mira… bolante fionda gigante dei tiratori nel centro del parco, dalla arrampicata degli uomini ragno alla capitolazione finale dei zoni de oro. Ispirati dall’ambiente paesano gli organizzatori quest’anno hanno cercato di realizzare, a fianco delle mostre, un assalto ai gusti trentini. Grazie alla disponibilità data dalle famiglie Ferrari Lollo & C., alla professionalità di Alvaro e Angelo della Bottega Trentina e all’impegno dei contradaioli, si avrà l’opportunità di riscoprire il gusto dei prodotti e delle tradizioni del territorio attraverso tutta una serie di eventi: dalla trasformazione del latte in formaggio, per i più piccini, alla degustazione di spumanti Trentodoc a fianco dei gusti del casaro per i più grandicelli; dalla riscoperta dei trasformati della nonna alla realizzazione della polenta con la farina della Valsugana. Con le degustazioni di valle si potrà andare alla scoperta dei prodotti nella loro storia e nel loro gusto, guidati dalle descrizioni di Alvaro Giuliani, partendo dalla Valsugana, passando attraverso le Giudicarie per finire in Val di Gresta. L’evento “le mani nel formaggio” darà poi ai più piccini l’opportunità di fare il formaggio con le proprie mani; per motivi organizzativi è necessaria la prenotazione presso il ns stand. Importante per noi sarà l’appuntamento detto “Il grazie delle Contrade”: momento in cui sarà assegnato un riconoscimento a chi si è distinto nel tempo all’interno del Gruppo. La Bottega Trentina nasce da un’idea che Alvaro Giuliani matura nel corso della sua esperienza lavorativa, iniziata nel 1981 quando inizio quale rappresentante di una grossa azienda alimentare. La bottega si onora ora dei titoli di “Maestro assaggiatore ONAF (organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio) e di Punto di riferimento dei Presidi Slow Food del Trentino Alto Adige.
trentinoenogastronomia
ristoranti
in ogni numero trentinomese vi propone due ristoranti provati per voi I ristoranti presentati in questa rubrica sono una libera scelta redazionale. Il nostro giudizio anche se critico, è espresso in “cuori” perchè, comunque, il difficile lavoro del ristoratore merita rispetto.
Segnalazioni e commenti: redazione@trentinomese.it
Rifugio pino prati
IL RE DELLA BUSA
AI BINDESI UN PUNTO FERMO
GRANDE NOVITà D’HAUTE CUISINE A RIVA DEL GARDA
Indirizzo stranoto in città, il Rifugio Pino Prati, meglio conosciuto come Ai Bindesi, è un porto sicuro per chiunque voglia gustare piatti tipici e genuini (senza badare a condimenti, calorie e bilancia) a due passi da Trento. E anche nella mia visita in cerca di riparo dalla calura estiva scoppiata alla fine di agosto, non ha deluso. Quando il bel tempo e le api lo consentono, si pranza o si cena in terrazza, da cui si gode non solo di una bella frescura, ma anche di una vista su Trento davvero impareggiabile. Il menu viene raccontato a voce e tra i piatti immancabili troverete sempre, d’estate come d’inverno, i canederli, la pasta fatta in casa e il galletto al Teroldego (delizioso). A farvi compagnia mentre attenderete quanto ordinato ci sarà il pane fatto in casa, portato in tavola appena sfornato, che vi metterà subito di buon umore. Il mio menu? Molto gustosi i canederli nella versione classica, meno quelli alla barbabietola rossa (poco saporiti), sfiziosissimi gli strangolapreti ai finferli, discreta la crespella ai porcini e finferli così come i ravioli ripieni di carne con sugo di porri, davvero ben riuscita la pasta fatta in casa con sugo di verdure dell’orto. Da sciogliersi in bocca il brasato di pernice di vitello e il brasato al vino, sempre di vitello, buone le costine di maiale, e, infine, ottimo il galletto al Teroldego. Dolci discreti, forse da migliorare. Il servizio è cortese, non impeccabile ma simpatico, il locale interno è semplice, mentre nella carta dei vini sarebbe bello travare una scelta più ampia di prodotti trentini, seppur ci siano già buone etichette tra cui scegliere (ma il Giulio Ferrari a 100 euro, in un Rifugio e con una spesa media per pasto di 35 euro, ha senso?). I piatti in media costano 10 euro.
Finalmente un posto nuovo, e di gran classe, in Trentino. È il Lido Palace Hotel di Riva del Garda, che regala al panorama della ristorazione locale una proposta d’haute cuisine per gli esterni, ospitata dalla moderna struttura in metallo ossidato, vetro e legno progettata ad hoc per richiamare la prua di una nave che si protende dal parco secolare sino a sfiorare l'acqua del lago di Garda. Il ristorante, aperto lo scorso giugno, si chiama Il Re della Busa e ai fornelli c’è uno chef, Giuseppe Sestito, che nella sua carriera si fregia anche di Stella Michelin (al Mirabelle di Roma). La sua cucina è rivolta soprattutto al pesce di mare e di lago e nel degustarla salta subito all’occhio la ricerca di prodotti freschissimi, di alta qualità, lavorati con l’intenzione di proporre sapori semplici, puliti, ma non per questo scevri di creatività. Accomodati sull’immaginaria prua, arredata con comodi tavoli illuminati da faretti e dalla luce delle candele, il panorama che si può godere è davvero suggestivo: il lago, il parco, le montagne che incorniciano Riva del Garda, il tutto in un’atmosfera di estremo relax, tutelata dalla gentilezza e dalla grande professionalità di tutto il personale, che sia il vetturiere oppure il maitre. Ma veniamo al menu. Nonostante l’ampia scelta, io ho deciso di andare “sul sicuro” optando per il menu degustazione (79 euro). Si inizia senza saluti della cucina, ma con dell’ottimo pane accompagnato dall’olio extravergine d’oliva del Garda, dell’azienda Madonna delle Vittorie. Poi, arriva la prima delle cinque portate, astice con panzanella che sicuramente sarà il piatto più riuscito della serata. Davvero gustosi anche i fiori di zucca ripieni, spolverati di pecorino e pomodori a listelli; buoni, ma non indimenticabili anche i ravioli con erbette e alici; freschissimo e molto delicato il branzino, servito in crosta di pane di moleche; discreto il tris di dolci (un tortino di albicocca ed amaretti, una mousse di cioccolato e un budino-semifreddo di fragole), per il quale l’attesa è stata forse un po’ troppo lunga. Piatto extra, scelto dal menu a la carte, la crema di porcini e gamberi, decisamente convincente. Carta dei vini migliorabile, così come il servizio del sommelier. Il bilancio generale, comunque, per quanto mi riguarda è stato estremamente positivo: al Re della Busa, infatti, si trova una commistione di sapori, ambiente ed atmosfera rari da trovare. E finita la cena, se non cedete alla tentazione di farvi recapitare l’auto proprio davanti all’ingresso dell’hotel dall’efficientissimo vetturiere, potrete passeggiare lungo il viale alberato circondato da un giardino con prato all’inglese degno di Wimbledon. E trovare così, definitivamente, l’appagamento totale dei sensi.
RIFUGIO PINO PRATI Località Bindesi Tel. 0461 923344
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IL RE DELLA BUSA C/O LIDO PALACE HOTEL Riva del Garda viale Carducci, 10 Tel. 0464 021899 Aperto solo la sera. Chiuso il lunedì e martedì
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tmsettembre