TrentinoMese novembre

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appuntamenti, incontri e attualità trentina

2009 novembre

euro 2,00 www.trentinomese.it

In stasi perpetua L’atteso cd dei The Bastard Sons of Dioniso

il signore dei trenini Fabio Vacchini colleziona locomotori, navi e soldatini

Fiera D’autunno In concomitanza con Il Salone Sani & Vital

loredana cont L’attrice Loredana Cont si racconta, dalla sua prima commedia scritta per gioco a vent’anni a uno scoop su Lucio Gardin

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sommario NOVEMBRE2009

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Diretto da: Paolo Curcu In redazione: Pino Loperfido Hanno collaborato a questo numero: Luciano Da Canal, Antonia Dalpiaz, Paolo Dalponte, Lara Deflorian, Fiorenzo Degasperi, Fabio De Santi, Alberto Folgheraiter, Massimo Franceschini, Renzo Francescotti, Alessandro Ghezzer, Gianfranco Gramola, Carlo Martinelli, Francesca Negri, Carlo Recla.

Attualità 8 United colors of trentino?

18 Un caffé a casa di... Loredana cont 22 tbsod “in stasi perpetua” 26 trentini da premio nobel 28 Rosso e giallo per la vita 30 Museo diocesano tridentino 34 Luciano emmer 36 L’uomo che guarda passare i trenini 40 Fiorenzo Degasperi superpremiato

Grafica: Fabio Monauni Redazione: Via Ghiaie 15 38122 Trento Tel. 0461/362155 Fax 0461/362170 Editrice: Curcu & Genovese Associati S.r.l. Via Ghiaie 15 - 38122 Trento Tel. 0461.362122 Fax 0461.362150 Concessionaria Pubblicità: Südtiroler Studio S.r.l. Trento - Via Ghiaie 15 Tel. 0461.934494 Fax 0461.935706 Direzione pubblicità: Rosario Genovese Bolzano - Via Bari, 15 Tel. 0471.914776 Fax 0471.930743 Direzione pubblicità: Giuseppe Genovese

Panorama 41

a rovereto Itinerari Jazz

42 Il genio di bernhard 46 le ragazze di lella costa 49 Orchestra «Haydn» 50 Paolo dalponte 52 Un anno di danza a trento

54 SI fa presto a dire “rapa”... 55 Bandabardò 54 Teatro comunale di Bolzano 56 Associazione “sullasoglia” 58 società Filarmonica di trento 63 motorissima 2009

Stampa: Alcione - Trento Registrazione Tribunale di Trento n. 536 - 4 aprile 1987

Giorno per giorno 64 Mostre 68 AppuntamenTi

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Scoop&news

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AVVISO AI LETTORI La scelta degli appuntamenti è a cura della redazione. La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti delle programmazioni annunciate.

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84 Un party per la “civica”

87 induzione culinaria 88 Progetto vaterlive 91 religion today

Rubriche

92 Libri

enogastronomia

67 Fotoromanzo 98 Il mese di dalponte

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trentinoattualità

di Pino Loperfido

united colors of trentino? Hanno collaborato al reportage: Anna Lanfranchi Andrea Cagol Marco Zanella

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artiti politici che gridano “al lupo al lupo”, singoli cittadini che assistono malmostosi al crescere della popolazione immigrata, qualunquisti che assegnano ogni colpa a chi ha la pelle di un colore diverso dalla propria, associazioni che difendono il diritto dell’immigrato a vivere là dove lo porta il cuore: insomma, un pout pourrì di opinioni che spesso cozzano tra loro. Come stanno le co-

se, esattamente? È vero che i rumeni sono cattivi, che i marocchini fanno casino, che i senegalesi sono maleducati? È falso che ci siano italiani che con la loro ignoranza farebbero arrossire perfino un pellerossa? È fondato il timore che la nostra cultura vada velocemente a remengo? Facciamo così: sgomberiamo il campo da ogni pregiudizio e illazione – per quanto possibile – e cominciamo a ragionarci su.

Foto Panato

È vero che i rumeni sono cattivi, che i marocchini fanno casino, che i senegalesi sono maleducati? E gli italiani? Facciamo così: sgomberiamo il campo da ogni pregiudizio e cominciamo a ragionarci su. Il lavoro di Cinformi, i dubbi dell’assessore e di chi non la pensa come lui, la scuola. tre storie di ordinario successo. Cosa succede, invece, quando per qualcuno dei 42.577 stranieri presenti in trentino l’integrazione non riesce

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Immigrazione: argomento fastidioso Percorriamo Via Rosmini, quindi Via Giusti: nello spazio di millecinquecento metri ci imbattiamo in un chiosco di generi alimentari gestito da un pakistano, con due clienti di colore. Quindi un arabo con caffetano, zuccotto e barba d’ordinanza, un paio di studenti neri, una donna avvolta da uno splendido vestito all’uso indiano. Beh, a chi dice che l’immigrazione in Trentino è un problema che non sussiste verrebbe da ridergli in faccia. Argomento fastidioso, l’immigrazione. Meglio parlare di veline e di calciatori, che magari ci scappa pure una grassa risata. Eppure di immigrazione “bisogna” parlare. Con il fenomeno bisogna farci i conti. Arroccarsi nel fortino dell’arianesimo, quando la multiculturalità appare ogni giorno di più ineluttabile, è un po’ sciocco, suvvia... Ancora più sciocco sarebbe sottovalutare il fenomeno e spalancare le porte di casa al grido di “Venghino signore e signori, si accomodino che ce n’è per tutti!”. Prendere come un dato di fatto la presenza degli stranieri e così sia. Adattiamoci. Facciamo come certi rettili che mutano il colore della propria pelle in funzione dell’habitat. Appunto, obietta qualcuno. Che la cambino “loro” la pelle! Già, l’integrazione, parolina magica che non piace all’assessore provinciale Lia Beltrami, che gli preferisce un orwelliano “coesione sociale”. Ebbene per parlare di immigrazione bisogna innanzitutto chiarirsi su questo concetto. La coesione sociale è bidirezionale. Cosa vuole dire? Che per funzionare necessita di due attori: l’immigrato e il residente. Ed è sui due fronti che si svolge l’azione dell’Assessorato provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza e del suo

braccio “armato”, il Cinformi. Ma non tutti sono d’accordo con lei. Diciamo un buon terzo della popolazione, così a spanne. Anche perché ci sono immigrati e immigrati. Si va dai rumeni che sono oramai a tutti gli effetti cittadini europei, agli islamici che per qualcuno sono per loro natura, strutturalmente, non-integrabili. No figli, no party. Trentini in via d’estinzione? Dire che la nostra cultura è destinata a scomparire suona un po’ sinistro, oltre che apocalittico. Irragionevole, diciamo. È vero. Le culture hanno nel loro dna il cambiamento. Ci sono civiltà che parevano invincibili, che hanno governato mezzo mondo che si sono dissolte come neve al sole: vedi l’antica Roma. Ma nel venir meno di una razza esiste anche un nesso di causa collegato ai flussi migratori. Spieghiamo. Essere di manica troppo larga con i permessi di soggiorno può voler dire essere solidali, d’accordo, essere buoni e altruisti, ma in ogni caso significa sottrarre de facto Percentuale di immigrati in rapporto alla popolazione residente

1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,5 1,6 1,8 2 2,2 2,6 3 3,5 3,9 4,7 5,4 6 6,6 7,4 8,2

Immigrazione e politica: il meccanismo inceppato dell’autonomia

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ome mai l’autonomia speciale che tanto consente al Trentino in ogni campo della politica economica e sociale nulla permette in termini di immigrazione? L’Assessore alla solidarietà internazionale e alla convivenza della Provincia autonoma di Trento, Lia Beltrami, fa una smorfia appena percettibile, come a dire: “È qui che ti Lia Beltrami, Assessore volevo”. “Poter amministrare e provinciale alla solidarietà regolare i flussi migratori – scaninternazionale e alla convivenza disce decisa – in base alle reali esigenze e alla reale situazione sarebbe l’optimum, ma dobbiamo fare i conti con una politica nazionale molto restrittiva”. Tanto per usare un eufemismo, assessore. Si tratta davvero di una grande anomalia. Il Trentino, terra di confine, ma anche di relazioni, di comunicazione e di passaggio, di dialogo tra culture, da sempre ben disposta perfino nel campo del dialogo interreligioso, si vede costretto ad “obbedire” al ministro Maroni e al diktat leghista. Si tratta di una sorta di falla nel sistema dell’Autonomia. La macchina del capo ha un buco nella gomma. Almeno nel campo dell’immigrazione il meccanismo è inceppato e l’assessore si ritrova con le mani legate. “Noi possiamo solo lavorare al nostro piano di convivenza e gestire al meglio il lavoro di Cinformi.” E poi lavorare sulla comunicazione al fine di intaccare sempre più il pregiudizio che ancora impedisce a questo Paese di diventare quello che altri stati europei sono diventati già da diverso tempo. Pensiamo alla Germania, all’Olanda o alla Francia. Loro non se la menano più con queste storie dell’immiPierluigi La Spada, grazione e dell’identità nazionale direttore di Cinformi in pericolo. Certo, l’Italia, con questa sfigatissima forma di penisola, esposta ai venti e al giogo di scafisti e governi africani senza scrupoli si presta all’assalto alla diligenza molto meglio dell’austera Austria o del lindo Lussemburgo. lavoro ai residenti e quindi, seppur impercettibilmente, impoverirli. Soprattutto se pensiamo alla destinazione che gli stranieri danno ai loro guadagni che quasi sempre prendono le vie dell’estero, omettendo di ricadere sul ter-

ritorio in temini di ricchezza, così come richiederebbe un sano ciclo economico. Un periodo di crisi non può che amplificare certi effetti. Più immigrazione, meno ricchezza dei residenti, meno figli (dei residenti), più figli degli im11

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Foto Panato

trentinoattualità


trentinoattualità Provenienza per continente al 31 dicembre 2007:

Lazhar, 46 anni, algeria. Cinque dipendenti e tanta voglia di lavorare

Europa non comunitaria Europa a 27 Africa del nord Asia America Resto dell’Africa

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Cinformi: un nome che è tutto un programma Nome rude, che sarebbe piaciuto a qualche dittatore dell’Europa dell’Est, la struttura diretta da Pierluigi La Spada ha sede in via Zambra a Trento. Nome esteso: Centro Informativo per l’Immigrazione. Attivo dal 2001, Cinformi registra qualcosa come 30mila passaggi all’anno. Di stranieri, ovviamente, che arrivano in Trentino per i più disparati motivi. “Funziona soprattutto il passapa-

La sociologa Serena Piovesan del Cinformi

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rola” ci dice La Spada, “c’è sempre un amico, un cugino che è venuto qui prima e che consiglia di fare altrettanto al conoscente”. E poi il Trentino viene preferito al Molise o all’Umbria anche per ragioni di opportunità, di qualità della vita, strutture di accoglienza (Cinformi non ha eguali in Italia), fino ad una prerogativa di ordine ambientale. Già, proprio così. Perché vivere in un ambiente sano e pulito piace al bianco, al giallo e pure al nero. Ma come si misura l’integrazione? “Non esistono degli indicatori matematici” sorride la sociologa Serena Piovesan. “Quello che possiamo fare è raccogliere tutta una serie di dati – rendimento scolastico, situazione lavorativa, condizioni di salute, ecc. – e vagliarli sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Sia chiaro che questo lavoro viene compiuto sugli immigrati, ma pure sui residenti.” Ah, già. Ce l’eravamo già scordato: l’integrazione è bidirezionale. Come la tangenziale. Occhio però che il Cinformi non è un’opera pia, come qualcuno si azzarda a congetturare. Siamo buoni e cari, ma non si fanno regali a nessuno. “L’obiettivo precipuo di Cinformi è aiutare lo straniero a superare il gap

Foto Panato

migrati. Una sorta di circolo vizioso o gatto che si morde la coda, se preferite. Da qui ad addossare a senegalesi o tunisini ogni responsabilità della nostra decrescita infelice ce ne corre. Tuttavia il nesso sussiste.

are l’imprenditore è complesso. Esiste un rischio. Ma noi immigrati dobbiamo fare i conti anche con altre cose: lo scetticismo delle banche, ad esempio. I pregiudizi dei clienti”. Lazhar è arrivato in Italia nel 1988, dall’Algeria. A Sondrio lavora come dipendente per una ditta di trasporti, ma ben presto si trasferisce a Trento, zona di transito maggiore e quindi con più opportunità lavorative. Nel 1998, decide di compiere il grande salto: con la liquidazione acquista un camion e apre una ditta tutta sua a Trento, ai Solteri, che oggi conta cinque dipendenti. Come vanno gli affari con la crisi? “Non benissimo. Nei primi sei mesi di quest’anno mi è capitato più volte di tenere un camion fermo”. Non ci sono ordini? “Più che altro mancano i ritorni dall’estero, le esportazioni sono ai minimi storici”. Così, con grande intelligenza, Lazhar ha ripiegato immediatamente sull’Italia, concentrandosi nel trasporto di generi alimentari entro i confini nazionali. Lazhar ha sposato una connazionale che gli ha dato quattro figli. Tutti nati a Trento.

sociale utilizzando – in prima persona – gli strumenti esistenti” conferma il direttore. In questo si rivela un’autentica responsabilità pedagogica della struttura provinciale. Come ad esempio nella gestione a livello culturale del

fenomeno migratorio. Una delle tante iniziative, intitolata “Associarsi per contare” offre concreta risposta alla richiesta espressa dalle associazioni dei migrantes di avere uno spazio per ritrovarsi e per le loro attività. In maniera



trentinoattualità glienza dei richiedenti asilo politico. E poi tutta una serie di supporti multimediali, a cominciare dalla curatissima rivista, per finire alla web tv, con aggiornamenti flash della settimana disponibili in italiano, inglese, arabo e romeno e approfondimenti sul mondo dell’immigrazione di Cinformi news Tv.

Foto Panato

Cinformi e i suoi fratelli: atas, astalli e gli altri

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ontrariamente a quanto si possa supporre, Cinformi non è un ente provinciale (i dipendenti pubblici sono solo quattro), bensì una realtà che nasce dalla collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento e alcune associazioni del privato sociale. Vediamole nel dettaglio. Atas onlus L’Associazione Trentina Accoglienza Stranieri offre un’attività di consulenza sociale e giuridica che interessa le problematiche legate all’ingresso e al soggiorno dei cittadini comunitari e non comunitari in Trentino. Cooperativa Città aperta La cooperativa Città aperta collabora nell’ambito delle attività di front office, di sportello e di comunicazione interculturale. Offre inoltre il suporto linguistico e culturale. Centro Astalli Trento Il Centro Astalli Trento collabora col Cinformi nella gestione del progetto di accoglienza dei richiedenti asilo politico e degli alloggi destinati alle persone immigrate. Associazione Patto casa Patto casa svolge delle attività relative all’ambito degli alloggi per gli immigrati cercando di facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di abitazioni e collabora anche nella gestione dei posti letto temporanei. Promocare Lo sportello di Promocare offre servizi di informazione e orientamento riguardanti il rapporto di lavoro domestico. I servizi sono rivolti sia alle famiglie sia alle persone che lavorano o cercano lavoro nell’ambito familiare. che, presto o tardi, lo straniero possa capire di essere non un numero ma un punto di riferimento importante. In principio erano le code Tra le attrattive della città di Trento, fino a qualche anno fa, c’erano anche quelle curiose serpentine umane 14

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che si formavano all’ingresso della Questura, in piazza Mostra. “Prima di Cinformi c’erano le code” dice un po’ sornione La Spada. “La legge provinciale 13 del 1990 istituì solo un piccolo sportello informativo. Niente di più”. Certo, senegalesi, cinesi e pakistani che si spintonano per un permesso di soggior-

no non erano un bel biglietto da visita per la città del Concilio, ma soprattutto non erano esattamente un’ode alla dignità umana. Anzi. È per questo che il virtuosismo politico che contraddistingue queste latitudini partorì Cinformi. E come per incanto le code svanirono. O meglio, vennero incanalate in lindi uffici muniti di sportelli, di impiegati di madrelingua, di sala d’attesa e di numerino da staccare. Avanti il prossimo! Unità operativa del Servizio per le politiche sociali e abitative della Provincia Autonoma di Trento, il Cinformi facilita l’accesso dei cittadini stranieri ai servizi pubblici e offre informazioni e consulenza sulle modalità di ingresso e soggiorno in Italia nonchè supporto linguistico e culturale. Il Cinformi svolge attività anche nel campo della comunicazione tra gli attori sociali, della casa, dello studio e della ricerca, dell’acco-

E mi costi? Ma quanto mi costi? Mettiamo mano alla calcolatrice, ora, e vediamo come siamo messi in Trentino sul fronte della spesa per le politiche sull’immigrazione. Due milioni di euro. Una cifra spaventosa se messa nella mani ad un operaio, irrisoria se guardata nel contesto di un bilancio provinciale come il nostro. Due milioni di euro per un lavoro enorme, stratificato, a più dimensioni: gestione informativa, corsi di italiano, alloggi, politica culturale. Toh, eccola qui, sempre in mezzo la cultura, come il prezzemolo. D’altra parte è difficile dare torto all’assessore Beltrami quando ci invita a pensare a “cos’erano le grandi civiltà nel passato e a cosa sono diventate, a come si sono trasformate”. La cultura – qui intesa naturalmente nella sua concezione antropologica – è dinamica, sempre in divenire. Sono forze di Natura. Nessun gazebo

Aicha Mesrar (front office area arabo e francese, referente Città aperta)


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trentinoattualità

abdelilah, 46 anni, marocco. Ristoratore a furor di clientela

Alessandro Savoi, presidente della Lega Nord Trentino

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uando si dice che il destino di un uomo è scritto nel suo nome. Lillà è il nome del ristorante che Abdelilah gestisce a Terlago. Per lui fare l’imprenditore non è stata una scelta sofferta, ma un’aspirazione che ha inseguito per lungo, lunghissimo tempo. Sin da quando studiava biologia all’università, fin dai tempi del Marocco. Una vocazione che lo ha portato dai quindici anni da maitre a prendere il timone del Lillà nel 2005. “Non potevo non farlo. Anche perché i miei clienti mi hanno sempre seguito, locale dopo locale, e mi hanno incitato a scendere in campo”. Una vera star dei fornelli, insomma. “Faccio di tutto. Sono una specie di jolly”: dal soffritto alla prima nota. Di connazionali non ne frequenta molti. Aldo (questo è il suo soprannome) dice che se gli immigrati sono a torto considerati dei poveracci è merito dell’ondata migratoria marocchina degli anni Sessanta-Settanta del secolo scorso. “Il governo ha praticamente deportato gli abitanti del Benimeschin, una zona sottosviluppata del Marocco, concedendo facili permessi di espatrio. Ma questa era gente che non sapeva fare nulla. Benimeschin vuol dire figli del povero”. In Italia dal 1988, Abdelilah ha convissuto con un’italiana per sette anni, dopo di che si è sposato con una connazionale ed ha avuto due figli.

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o raccolta di firme le possono fermare. Per cui, tanto vale, studiarle e ripensare la convivenza sociale alla luce della loro inevitabilità. “Esempio molto pratico: le badanti provenienti dell’est Europa. Tra qualche anno ci troveremo costretti a sopperire ad un eccesso di domanda”. Insomma, domani saremo noi a interpretare la parte di quelli che hanno bisogno. Investire nell’immigrazione? Immagine intrigante che funziona solo se pensiamo alla società come ad una grande azienda che non può funzionare senza una manodopera adeguatamente formata e istruita. D’accordo, assessore. Ok. Ma siamo sicuri che la nostra fine sia così inevitabile? Come facciamo ad avere la certezza che il nostro destino sociale sia segnato? Carlo

Martello a Poitiers si è fatto un mazzo così, lo avesse saputo prima sarebbe rimasto a fare il Maggiordomo di Palazzo a Metz. Per Alessandro Savoi, Presidente della Lega Nord Trentino, si tratta di un destino solo “parzialmente” inevitabile. “Dipende un po’ da ciò che vogliamo fare. Vogliamo assistere con le mani in mano al corso degli eventi o vogliamo mettere in atto una controffensiva?”. Di cosa parla il presidente della Lega Nord Trentino? Una battaglia, meniamo le mani? “Ma no. Noi chiediamo di regolamentare i flussi in maniera oculata. Non possiamo accogliere tutti. Se i trentini non fanno figli è perché non ci sono i soldi e poi l’immigrazione islamica fa paura, fa temere per il futuro”. Non parla solo per sé, Savoi, e nemmeno soltanto per il suo partito, ma a nome di quel terzo (abbondante) di trentini che è – più o meno – d’accordo con lui. L’immigrato di successo, chi è costui? Immigrati? Tutti poveracci e puzzolenti, poco di buono, attaccabrighe. Queste le definizioni dettate dai pregiudizi più diffusi tra i residenti. Oddio, come dice Sandro Nardelli, direttore della Cooperativa sociale “Il Gabbiano” di Trento: “A volte non è la


parte migliore della popolazione che migra; il fenomeno migratorio può contribuire ad esportare la malavita locale.” E poi il trentino tipo è molto geloso della sua trentinità. Ha sempre paura che qualcuno gliela voglia scippare o adulterare. E invece, con buona pace di certi partiti politici e dei razzisti di professione, tra non molto dovremo confrontarci con una nuova figura sociologica: “l’immigrato di successo”. Sono sempre di più le partite Iva con la pelle di colore. A volte, in certi settori economici, gli stranieri sono costretti a fornirsi di commercialista proprio per poter lavorare. Specialmente nel campo delle costruzioni o dei trasporti, gli imprenditori offrono lavoro solo a quella condizione. Dal “vu cumprà” al titolare d’esercizio il passo è stato lungo, ma alla fine ci siamo arrivati. E non parliamo di lavoro stagionale, ma di lavoro vero, con le fatture, la previdenza e tutto il resto. Fino a qualche anno fa era impensabile che un immigrato si mettesse in proprio. Oggi sono più di tremila in Trentino gli stranieri-imprenditori: marocchini, albanesi, serbi con aziende piccole e medie nel settore manifatturiero, costruzioni, commercio, alberghi, ristoranti, trasporti. Un fenomeno in crescita che la dice lunga sulle dinamiche a cui, volente o nolente, anche

MansHa, 44 anni, pakistan. Il coraggio di emigrare e di mettersi in gioco

Lorenc Smoqi (al centro), l’albanese accusato dell’omicidio di Grigno, avvenuto a gennaio di quest’anno

la nostra piccola realtà, apparentemente circoscritta, si vede costretta ad inchinarsi. L’immigrato di insuccesso. Quando l’integrazione fallisce. E se il processo di integrazione fallisce? Quando lo abbiamo chiesto al direttore di Cinformi, questi ha fatto una faccia strana, come se gli avessimo chiesto la luna. “Noi ci occupiamo di prevenzione, facciamo mediazione per quanto ci è possibile e per quanto ci compete”. De grazia, e per quanto non vi è più possibile, diciamo un bel “chi se ne frega”? A margine di questo reportage riportiamo tre storie di immigrati che ce l’hanno fatta, si sono costruiti una posizione nella società, diventando addirittura imprenditori di se stessi. Il successo fa notizia, ma fa

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uo è il Call center di Piazza del Tridente a Trento. Un’attività che ha avviato nel 2006, dopo tutta una serie di esperienza lavorative che vanno dalla vendita porta a porta, alla vendita di prodotti tipici a Borgo Valsugana. Nel suo esercizio, Mansha gestisce l’invio di denaro all’estero, telefonia e alcuni Internet point. “Certo che ho dovuto studiare per fare tutto questo” dice con una punta d’orgoglio l’imprenditore pakistano. “Lavorare con cambi e valute non è semplicissimo”. Ma non hai paura a maneggiare tutto quel denaro? Non hai avuto paura a metterti in proprio? Mansha sorride. “Eh, paura, paura, paura... Posso dirti una cosa?” Prego. “Quando hai avuto il coraggio di uscire da un Paese come il Pakistan, puoi permetterti di non aver più paura di niente”. Nel Call Center di Piazza del Tridente vanno anche molti italiani e la notizia – lo confessiamo – ci sorprende un po’. Mansha è arrivato in Italia nel 1988. Moglie pakistana, ha ben cinque figli, di cui due nati a Trento e tre in madre patria. “La crisi? Se non ti muovi, se non ti metti in gioco sei fregato.” Per i connazionali lui è una specie di piccolo eroe, un esempio da seguire. Forse anche per noi indigeni.

notizia anche l’insuccesso. E pure più rumore. Rapine, spaccio di stupefacenti, omicidi (vedi il recente episodio di Grigno) fanno spesso rima con la parola immigrato. Non vuol dire nulla, d’accordo. Non vogliamo certo cadere nel trito pregiudizio di cui sopra, ma... Diamo un’occhiata ad esempio alla popolazione carceraria. Dal primo rapporto dell’Associazione Antigone sullo stato delle carceri italiane, nella casa circondariale di Trento su 158 detenuti, 94 sono stranieri: il 60%. Di

questi, 75 sono di religione islamica. A Rovereto va “un po’ meglio”: sono immigrati 37 su 99, il 37%. Con tutta la buona volontà sociale possibile, non possiamo non riflettere, ad esempio, sul rapporto Transcrime sugli stranieri in carcere, datato settembre 2007. Tra il 2000 e il 2005 gli stranieri denunciati, per i quali è iniziata un’azione penale, sono aumentati di oltre il 50%: il doppio di quanto avvenuto su scala nazionale. Alessandro Savoi, che non capisce certe 17

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Foto Panato

trentinoattualità


trentinoattualità accuse di allarmismo ingiustificato rivolte a lui e al sua compagine politica, si sente “confortato” da questi dati. “Il nostro non è allarmismo, bensì realismo. Oltre un certo limite, oltre un’immigrazione che non venga sottoposta ad un minimo controllo, possono scaturire scontri sociali anche molto gravi”. Una preoccupazione per il futuro, dunque. Allarmismo preventivo. Il tema della relazione tra immigrazione e criminalità rappresenta un argomento, per così dire, classico della criminologia; i primi studi sulla materia sono stati condotti, nella prima parte del ‘900, soprattutto negli Stati Uniti d’America, Paese che ha fondato la sua esistenza proprio sul fenomeno dell’emigrazione. La totalità delle ricerche europee ha confermato che è cresciuto il numero di stranieri senza permesso di soggiorno che violano le norme penali, inoltre i regolari hanno iniziato a commettere reati più spesso degli autoctoni, specie le seconde generazioni. Il comportamento antisociale del migrante è letto per lo più come la risultante di un disadattamento sociale, di sentimenti di esclusione e di frustrazione. Non per questo

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è giustificabile. Ovvio. Altra conseguenza del disadattamento sociale è il fenomeno dall’accattonaggio. Basta farsi un giro in centro a Trento, specie al mattino. Diciamo fino alle 10. Poi, stranamente, la richiesta di elemosina cessa, per riprendere verso le 17 o 18. Come se il tutto fosse regolato da un sistema. Ogni incrocio è puntualmente presidiato da una persona: via Diaz-via Oss Mazzurana oppure via Oss Mazzurana-Via Manci, piazza Pasi ecc. Scuola ed educazione: piccoli immigrati crescono Primo giorno di lezione. La professoressa legge nome e cognome della studentessa sul registro: un ammasso sghembo di molte consonanti e poche vocali. “Di dove sei?” La ragazza abbassa gli occhi e poi dice il nome di un paese della Valsugana. “No” obietta la prof, “intendevo da dove vieni, che origini hai…” Ma quella insiste: “Italiana, io sono italiana”. Le seconde generazioni di immigrati si riconoscono solo dal patronimico e questo potrebbe ridicolizzare certe chiacchiere

Nazionalità di provenienza degli immigrati in Trentino al 31 diCembre 2007:

Romania Albania Marocco Macedonia Serbia-Montenegro Tunisia Ucraina Moldova Pakistan Polonia Bosnia Cina Algeria Germania Brasile Altri

5994 5774 4249 2724 2151 1583 1583 1346 1336 1250 789 747 694 615 592 6540

sul rifiuto che taluni stranieri opporrebbero all’integrazione. Sono ragazze e ragazzi bilingui che parlano volentieri anche il dialetto trentino. Nell’anno scolastico 20062007 erano seimila, settemila quello seguente. Non si fanno distinzioni, insomma. Non le fanno i docenti, ovviamente. Ma nemmeno gli studenti stessi. Pare non esista cioè un rischio ghettizzazione di questa o di quell’altra etnìa. Trentini si nasce e si diventa. Questo quando l’immigrato non è nemmeno più tale: nato in Italia, è cittadino italiano a tutti gli effetti. Ma cosa succede nella scuola quando il ragazzo o il bambino arriva e non conosce una parola una della lingua di Dante, a parte “pasta”, “pizza” e “mandolino”? Questa è la grande diatriba che infiamma le discussioni, anche politiche, qui da noi. In Svezia, prima di poter mettere piede in aula, devi fare tre mesi di corso per imparare la lingua indigena. In Italia, in nome del politicamente corretto, sbattono il piccolo cinese o l’adolescente croato al banco e ciao. Se l’ometto è intelligente e volenteroso, in quindici giorni, ti legge Leopardi meglio di Vittorio Gassman; se è un lavativo, si accontenta di un più modesto italiese. Se hai sale

in zucca vai avanti, altrimenti comincia a pregare. Alla faccia dell’uguaglianza. È la dura legge dell’italico buonismo. Trento, Rovereto o Val di Non: per noi pari sono Gran parte delle presenze straniere (l’83% del totale) si può ricondurre a non più di quattro-cinque comprensori: quelli corrispondenti a Trento, Rovereto, Riva del Garda, Pergine e Cles. Questo in termini assoluti. Se analizziamo l’incidenza rispetto alla popolazione residente assistiamo a qualche dato interessante. Ad esempio, tralasciando i centri urbani più importanti, le valli più popolate da immigrati sono la Valle di Non (8.7%) e la Vallagarina (8,3%). Di segno opposto la situazione in Fiemme (4,5%), Fassa (3,9%) e Primiero (3,4%). Le tre collettività più numerose sono le stesse documentate su scala nazionale. Le presenze della Romania hanno ormai ufficialmente oltrepassato quelle di gruppi di più antico insediamento come albanesi e marocchini. Seguono, nel caso trentino, i flussi migratori riconducibili all’Europa dell’Est. Quando lo straniero sposa la trentina. E viceversa. Un matrimonio su sette Quale metodo più pratico di questo per agevolare l’integrazione? Nel 2007, un matrimonio su sette ha celebrato l’unione tra un lui trentino e una straniera (75%) e perfino tra una lei trentina e un lui proveniente da oltre confine (25%). Da considerare anche che non sono poche nemmeno le coppie formate da coniugi di nazionalità diversa. Il Trentino li fa e poi li accoppia. Magari qualche anno dopo, ottenuto il tanto sospirato permesso di sogiorno, divorziano. Effetti dell’integrazione? ■



trentinoincontri di Francesca Negri

un caffè a casa di...

Loredana cont NON CHIAMATEMI CABARETTISTA L’attrice Loredana Cont si racconta a TrentinoMese, dalla sua prima commedia scritta per gioco a vent’anni a uno scoop su Lucio Gardin

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e sue commedie le scrive in tre sere, chiusa in cucina. E il dialetto è la sua lingua di elezione, ma anche una scelta si potrebbe dire di marketing, “perché se reciti in dialetto in regione hai sicuramente più pubblico”. Loredana Cont ci attende sul terrazzo di casa, solare e frizzante come suo solito. La immortaliamo con un primo scatto. “Mi sghizo el botom, voi spinzè perché el gà problemi a daverzerse…”, ci mette in guardia. Cominciamo bene. Raggiunta all’ultimo piano 20

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della palazzina in cui vive a Rovereto, non c’è nemmeno il tempo di varcare la soglia che già inizia a raccontarsi. Un fiume in piena, di cose da dire e di battute da ridere. È un bel momento, questo, per Loredana Cont, compagna ormai inseparabile di Lucio Gardin (in radio e in tv), di cui dice: “L’unica cosa negativa di Lucio è che, tra i tanti premi che ha vinto, c’è anche quello de “Il + bello d’Italia”. Non sto scherzando, è arrivato terzo al concorso che poi sforna i tronisti della De Filippi”


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Il libro che sta leggendo in questo momento? Sto rileggendo “I dannati della peste” di Alberto Folgheraiter (edito da Curcu&Genovese, ndr), perché mi piace la storia locale. È un libro davvero molto bello e che mi tranquillizza perché capisco che la pandemia che verrà sarà sempre meglio della peste. Poi, sono una grande appassionata di gialli. Il piatto preferito? Mi piacciono talmente tante cose… Polenta e crauti. Il film preferito? “I nuovi mostri” e “Operazione San Gennaro”. Se non avesse fatto quello che ha fatto, cosa avrebbe voluto fare? Avrei voluto fare la velina… no no ti prego…. L’interprete, perché mi piacciono le lingue. Invece mio marito dice che piu che le lingue mi piacciono le ciacere… La cosa che le fa più paura? Andare in autostrada. Certo, anche le malattie ti fanno paura, ma questa è una cosa normale. In generale, mi dà fastidio questo lavaggio del cervello che ci stanno facendo per convincerci che dobbiamo comperare tutto e a rate. Che le chiamino minirate o in un altro modo, la gente è meglio che capisca che se i soldi non ci sono si rinuncia a quella cosa. Le rate per comprare una carega o il divano… Ma te par giust? E poi la pubblicità per giocare all’enalottto è un altro scandalo: come fa lo Stato a pubblicizzare alla gente il gioco, distogliendola dai valori veri e spingendola a cercare di vivere sopra le sue possibilità? Il suo sogno ricorrente? Uno non lo posso dire ma è veramente bello. Un altro è che sono in mezzo a delle persone, poi ad un tratto mi sollevo da terra e inizio a fluttuare sopra di loro, non altissima, appena sopra i fili della luce. E la gente mi guarda stupita. La sensazione è bellissima, ma non capisco se sono prove tecniche di quando morirò o desiderio inconscio di tirarmi fuori dai problemi, dalla quotidianità. Non so, perché io non mi sento oppressa da niente.

Gardin terzo a “Il + bello d’Italia” non può che essere una delle tue solite battute… “Ma no, l’è vera. No so che giuria ghe fusa. Per mì i era tuti orbi!” Questo è uno scoop allora. Ma com’è lavorare con Gardin? Lucio è una miniera, un vulcano, è bravissimo. Io e lui ci troviamo bene perché probabilmente abbiamo la stessa dote istintiva. Costruiamo i nostri personaggi nei modi più impensati, magari andando in auto da Mattarello a Trento. Abbiamo un feeling naturale. Si parla tanto di dualismo tra Supermario e Gardin, tu che ne pensi?

Che non c’è. È inventato. Io per fortuna non ho di questi problemi, sono l’unica donna in Trentino. Invece ogni tanto ti definiscono l’Andrea Castelli al femminile…. Di questo ne vado particolarmente orgogliosa, perché sono innamorata di Castelli, del suo modo di fare teatro eh, perché altrimenti me marì el me copa… Andrea non è né un comico né un cabarettista ed io mi sento molto simile a lui. Ti dirò, ci resto quasi male quando sui giornali scrivono “la comica” oppure “il cabaret di Loredana Cont”. Per me il cabaret è ancora e solo il vassoio per portar le chicherote del cafè… Perché ci resti male? Perché per scrivere cose da

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ridere devi essere un acuto osservatore e capire la psicologia delle persone. In più bisogna trovare il giusto mezzo, correre sul filo del rasoio per non cadere nella volgarità o nel “sangue”. La comicità è la tragedia vista di spalle e chi riesce a scrivere cose comiche è sicuramente una persona che ha una capacità di analisi della realtà particolare, che quindi riuscirebbe a scrivere anche cose estremamente serie... Hai mai pensato di scrivere qualcosa diverso dalle commedie? Certo, ma quando vado in teatro la gente da me si aspetta di ridere. Quando deciderò di rappresentare qualcosa di serio, allora sicuramente avviserò prima il mio pubblico. Anche Castelli, dopo tanti anni di comicità, credo avesse proprio voglia, avesse l’esigenza di scrivere cose serie. Insomma, Loredana Cont è una persona più seria che altro… Seria, serissima, non seriosa però, cioè sono una di sani principi. Ad esempio, sono esperta di matrimoni perché dopo 35 anni con mio marito, Giorgio, che ho sposato quando avevo diciott’anni, non posso che intendermene… A dire il vero, in questo, più che seria sono senza fantasia! A parte gli scherzi, scrivendo commedie ho vermante paura che la gente pensi di me che sono leggera e superficiale, invece chi scrive cose da ridere non lo è affatto, come spiegavo prima. Come è iniziata la tua carriera? A vent’anni e per gioco, per prendere in giro la mentalità molto paesana del 22

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mio paese d’origine, Pedersano. Era “A no saverla giusta”, portata in scena da molte compagnie. Quando hai iniziato con i monologhi? Circa una decina di anni fa e a convincermi è stato Paolo Manfrini per il mio testo “Donne”, commedia che ho portato in scena 112 volte, anche all’estero. Il monologo è una bella sfida, sai, perché parli molto della vita di tutti i giorni e alla fine il pubblico pensa che i personaggi che interpreti in realtà non siano finzione, ma sia tu veramente e quello di cui parli sia la tua vita. Ovviamente non è così… Hai scritto in tutto 27 commedie. Come nascono? Le scrivo in tre sere, solitamente in cu-

cina. Come si fa in così poco tempo? Beh, mi metto a scrivere quando ho tutta l’idea in testa, per cui si tratta solo di metterla nero su bianco. I miei lavori vengono rappresentati in tutta Italia e anche all’estero: quest’anno nei primi sei mesi, nel reporting della Siae ci sono state ben duecento recite di tutte le mie commedie, che vengono tradotte nei vari dialetti, oppure in italiano, e dall’italiano in spagnolo o al tedesco. La traduzione dal dialetto trentino a un altro, oppure all’italiano, non fa perdere al testo la sua carica comica? Un po’ sì, però il dialetto è un linguaggio, non un contenuto. Non è che sia il dialetto a far ridere, è il testo l’importante.


trentinoincontri Quello che conta è quello che dici e come lo dici. Detto questo, è anche vero che i dialetti hanno delle espressioni tipiche che si perdono nella traduzione e che la battuta dialettale vivacizza e ti identifica. Ho scritto comunque delle commedie anche in italiano, altrettanto divertenti, è semplicemente un altro tipo di comicità. C’è una tua commedia che è la più tradotta? “L’usel del marescial”, che è anche quella a cui più spesso cambiano nome per via del fatto che la rappresentano nel teatro parrocchiale e non vogliono scandalizzare il prete. Una volta il titolo è diventato “L’uselin del marescial”… Digo, me pareva ofensivo per quel poro marescial e pensa ch’el debuto l’è sta ala Sagra dei maroni… Ah, e poi, da sei anni a Villa Lagarina fanno un memorial dedicato alle mie commedie. Come se fossi già morta…

Vuoi vedere che porta bene? Infatti in questo periodo sei su Tca con il MegaBait, su RadioDue regionale e poi in giro con i tuoi spettacoli. Questo è un bel momento per te… Mi diverto molto. Il venerdi pomeriggio alle 15.30, con Gardin andiamo in onda con il nostro programma e facciamo di tutto, anche allarmismo sanitario. Telefoniamo alla gente per chiedere come sono messi con la pandemia, gli chiediamo se vogliono il vaccino alla nocciola oppure alla fragola… Insomma, prendiamo in giro in modo bonario il nostro modo di essere trentini. Un giorno abbiamo fatto una gag anche su Bazar (altra testata di Curcu&Genovese, ndr)! Avevo mes la machina su Bazar ma nesun me telefoneva e no riusivo a capir come mai… Epur avevo fat tut giust, avevo mes i fogli de Bazar per tera sul piazal de casa, ghe avevo mes l’auto sora… Devo domandarghe a Curcu come mai no me ciama nesun… A RadioDue faccio anche una caricatura della poesia trentina, che se ci fai caso è sempre basata sul ricordo e sulla “pora mama”. Tu sei un’esperta visto che scrivi anche poesie, giusto? Ho scritto tante poesie, sia in dialetto trentino che in italiano ed ho ricevuto anche molti riconoscimenti. La poesia, però, è sempre molto intima: per questo ho problemi a recitarle in pubblico. A proposito di intimità, cosa ci dici della Loredana nel suo privato? Cossa vot che te diga… Che lavoro all’ufficio tecnico del Comune di Rovereto, che sono sposata da 35 anni, che ho un figlio, Massimo, di 27 che fa il cubo di Rubik in 28 secondi (l’ha vardà come

se fa su internet). Poi, mi piace cucinare. Siccome non mi piace stirare, allora appena arrivo a casa mi metto a fare da mangiare, così mi sento la coscienza a posto. I miei piatti forti sono la pasta e fagioli, il pasticcio, i risotti, le zuppe, le vellutate. Ma sicome la vera cuoca la deve saver far da magnar con quel che la gà, quando no voi che i capisa quel che fago, meto su en minestron tritando tut quel che ho vanzà en frigo… Ultimamente, però, sono un po’ stressata dalla cucina.. Come mai? No te gai anca ti i novi stress? Primo, lo stress da accensione del gas, che te stai sette ore a sghizar el botom prima ch’el se ‘mpiza… Poi c’è lo stress da cavi che ti ricaricano: il cellulare, il computer, adess ghè anca el “vegetale” terestre… Quanti fili gaven en casa? Gropi da per tut. Gli stress nuovi. Hai progetti nuovi per i prossimi mesi? Tutti i sabati sono in giro a recitare, fino alla fine di marzo. Chi fa teatro e si prende l’impegno di recitare quel determinato giorno ha una grande responsabilità. A volte mi capita di avere delle situazioni brutte in famiglia e di dover recitare comunque, e far ridere… E come fai? Quando recito sono davvero un’altra persona. E poi sai cosa c’è, che non riesco mai a dirmi “Guarda che brava che sono”, nemmeno quando c’è il teatro pieno. Piuttosto penso “Ma cosa si aspetteranno di vedere?”. ■ 23

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tre allegri cavatori di note

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e qualcuno avesse avuto ancora dei dubbi sull’impatto del ciclone The Bastard Sons of Dioniso sul nostro Trentino, l’uscita del nuovo cd della band ha confermato la grande attenzione che circonda il power rock trio della Valsugana. A quasi sei mesi di distanza dalla pubblicazione dell’EP l’Amor Carnale (fresco fresco post X Factor), il 23 ottobre è uscito il loro

“In stasi perpetua”, pubblicato dalla major Rca/Sony con cui i Bastard sono legati dopo l’avventura del talent show. Un disco che riassume “sei anni di rock alpestre con retrogusto di cantina”, come amano sottolineare i tre ragazzacci, lanciato con una serie di mosse degne dei big della musica. Ogni particolare sul disco infatti è stato centellinato a partire dalla cover della copertina rivelata tre

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Dopo il libro, il disco. Si intitola “In stasi perpetua” l’atteso cd de The bastard sons of dioniso, il gruppo rock trentino più amato nel mondo. Musica vera. Musica bastarda, che più bastarda non si può

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di Fabio De Santi

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trentinoattualità tara e diciamo hard and roll a quella più acusticamente pop. Due anime che da sempre caratterizzano i Bastard oltre le ruvidezze, due lati dello specchio sonoro che probabilmente hanno permesso a Michele Vicentini, Jacopo Broseghini e Federico Sassudelli di ottenere anche il successo nella ribalta catodica di X Factor. Un cd in cui si respira l’aria del Trentino, sia per quanto riguarda le immagini del booklet come sottolineato, sia per la scelta di registrare tutto nei “Sonà Studio” di Alex Carlin a Susà di Pergine (da sempre covo sonoro della band) con successivo lavoro di mixaggio compiuto a Trento con la consueta perizia da Mauro Andreolli. Insomma un cd che si può catalogare davvero come “made in Trentino”. Anche per realizzare il primo videoclip del brano “Mi par che per adesso” i Bastard hanno scelto la loro terra girando tutto cave di porfido di Albiano, accanto al campo sportivo: un’ambientazione decisamente rockettara come tutta quella che fa da sfondo all’immaginario visivo di “In stasi perpetua” che mostrerà questo angolo di Trentino, famoso in tutto il mondo per le sue cave di porfido, al pubblico televisivo in primis quello di Mtv e All Music. Un altro capitolo importante della bastardmania che ha contagiato molti trentini, celebrata anche dall’esaustivo libro di Katja Casagranda pubblicato da Curcu&Genovese, riguarda i concerti.

Il libro

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a prima emozionante cronaca illustrata sulla band rock trentina che con il suo “graffio” ha conquistato il titolo di rivelazione musicale dell’anno. Vincitori morali del programma X Factor, la loro musica spopola su iTunes e si piazza in pochissimi giorni dall’uscita dell’Ep ai vertici delle classifiche dei dischi più venduti in Italia. Chi sono, dunque, The Bastard Sons of Dioniso? Qual è la chiave del loro successo? In questo libro si ripercorre la storia della band dalle origini, scoprendo chi sono Jacopo Broseghini, Federico Sassudelli e Michele Vicentini. Dalla biografia dei ragazzi ai live in Trentino, dai casting di X Factor ai 12mila fan del concerto di Borgo Valsugana, dalle parole degli amici alla cronaca dei viaggi dei fan, fino al successo discografico dei nostri giorni. (www.libritrentini.it) Proprio il 28 novembre si aprirà infatti dal Palaghiaccio di Levico Terme il tour italiano che i Bastard terranno per supportare on stage il nuovo cd. La data zero del “In stasi perpetua tour” è appunto quella che si terrà nella località termale dove la band preparerà anche

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settimane prima dell’uscita del disco con un’ambientazione decisamente montana. Nella foto sulla copertina di “In stasi perpetua” sono raffigurati due ragazzi a torso nudo che brandiscono due attrezzi da lavoro su sfondo pietroso realizzato in una cava della zona di Vattaro. Poi ecco il singolo “Mi par che per adesso”, trasmesso prima dalle radio e poi distribuito anche on line tramite iTunes. A sottolineare il tutto l’alleanza fra un colosso come la Sony e il principale canale internazionale dedicato alla musica in tv, stiamo parlando di MTV, che non solo ha dedicato diverse finestre televisive alla band ma con una mossa di marketing a sorpresa ha permesso l’ascolto on line in anteprima di tutte le canzoni dell’album. Un’anteprima che ha deliziato i fans una quindicina di giorni prima della pubblicazione ufficiale dell’album ma che non ha avuto certo ripercussioni sulle vendite del disco anche se possibile ha scoperto subito le carte su un disco decisamente riuscito. “In stasi perpetua”, che gode anche dell’attento lavoro di produzione di Gaudi, il vocal coach di X Factor, con la supervisione della capitana Mara Maionchi che ha seguito i suoi tre “bastardi trentinacci” anche in qualche momento della registrazione. Le undici tracce del disco, di cui sette in italiano e quattro in inglese, mescolano con sapienza le due anime della band: quella più rocket-

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Trentino, anno 2050 circa

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, , Le meccaniche dell inFelicitA

Pag. 416. Euro 15,00 Edizioni Curcu & Genovese

il nuovo romanzo di

Pino Loperfido A quattro anni dal corrosivo «Teroldego», Pino Loperfido ci regala un romanzo moderno che questa volta non rinuncia a una forma letteraria classica. La sua forza, più che nel monito eticopolitico, sta nella cupa riflessione sulla natura umana, su quel lato debole e nero da cui nessuno può dirsi immune, quel pizzico di Grande Fratello che condiziona chiunque. «Le meccaniche dell’infelicità» è un saggio sulla nostra mortalità, ma anche la storia di una redenzione. Un libro che non intende predire il futuro, ma solamente scongiurarlo.

novembre 2009 05 VILLA LAGARINA 06 Rovereto 07 lavis 07 levico terme 14 Arco 15 Spiazzo Rendena 19 trento 20 Calliano 24 TIONE 26 Telve 27 Cles

In tutte le librerie e su www.libritrentini.it

9 0 0 2 r u o T Le meccaniche in Palazzo Libera, ore 20.30 Blulibri, ore 17.30. Libreria Pulce d’acqua, ore 11 Libreria Edison, ore 17.30 Libreria Cazzaniga, ore 17.30 Punto lettura, ore 15.30 Libreria Ancora, ore 17.30 Sala Comunale, ore 20.30 Sala Comunale, ore 20.30 Biblioteca, ore 20.30 Sala Ex-Filanda, ore 20.30

dicembre 2009 02 Cavalese Biblioteca, ore 20.30 04 Vigolo Vattaro Biblioteca, ore 20.30 09 Caldonazzo Sala S. Sisto, ore 20.30 16 Primiero Biblioteca, ore 20.30 18 Trento CS Bruno, ore 21 26 tmnovembre 19 Borgo ValsuganA Tilt, ore 18.

www.pinoloperfido.it Pino Loperfido è anche su


trentinoattualità l’allestimento dello show e tutti i dettagli della scaletta. Per questo concerto in una settimana sono andati a ruba i 900 tagliandi a disposizione già in fase di prevendita e quindi ai fans trentini del gruppo non resta che la data del 12 dicembre al Palaghiaccio di Pinzolo. Un tour quello studiato per promuovere il nuovo cd della band “In stasi perpetua” che per il momento è fatto di quindici date in tutta Italia fra novembre e gennaio, ma le richieste per i Bastard come

ci ha spiegato Piero Fiabane che insieme a Massimo Levantini e Livenation ha prodotto e sta curando gli appuntamenti live della band: “Abbiamo fissato insieme ai ragazzi intanto quindici concerti ma le richieste erano praticamente per altrettanti a sottolineare l’interesse che circonda i Bastard e la curiosità per il loro nuovo cd”. Come dire The Bastard Sons of Dioniso si apprestano a mettere a ferro e fuoco con la loro carica hard’n’roll tutto lo stivale. ■

Il disco dei TBSOD raccontato da loro medesimi 1) ”SE T’ANNOI” Questo è l’unico pezzo che poteva aprire l’album. In questo brano si affronta il tema della noia, come male dei nostri giorni, il timore è che la noia possa durare anche oltre… La soluzione che abbiamo immaginato sta nella capacità di godere delle piccole cose della vita: dalla mosca che ti ronza intorno, ai battiti del cuore e della batteria...sperando che “non sia noia star all’aldilà”…chissà! 2) “MI PAR CHE PER ADESSO” “Se Monteverdi avesse avuto un Marshall con le valvole fiammeggianti probabilmente avrebbe scritto qualcosa di simile al nostro primo singolo, un connubio tra opera lirica e chitarroni distorti” così Michele descrive il primo singolo estratto dall’album, il giusto connubio tra suoni più duri e ritmi più blandi. Il brano nasce dagli studi universitari di Jacopo e trae ispirazione da “L’incoronazione di Poppea”, opera lirica del compositore Claudio Monteverdi. “Mentre studiavo Monteverdi – racconta Jacopo - continuavo ad ascoltarlo per capire il contenuto semantico, ed ho trovato delle frasi davvero belle dal punto di vista armonico da poter destrutturare e ristrutturare a mio piacimento. Quello che devo a Monteverdi è la capacità di trasmettermi forti emozioni attraverso l’uso delle parole e della musica.” 3) NOTHING TO TALK ABOUT Questo è il primo brano in inglese dell’album... o almeno... noi siamo convinti sia inglese! Lo suoniamo dal 2004 ed è registrato anche su 2 nostri vecchi album. In questa versione il brano è stato rivisitato risultando notevolmente diverso, e secondo noi migliore, rispetto alla versione sul primo album. Il testo parla del piacere di arrangiarsi a fare le cose che a volte ti aspetti dalle altre persone…è bello riuscire a farcela da soli! È un brano che ci rappresenta molto bene, non potevamo non inserirlo in questo disco. 4) “UNA CANZONE PROBABILMENTE INUTILE” Questo è l’unico brano che abbiamo scritto in corso d’opera.

È un brano polemico e canzonatorio nei confronti di chi cerca sempre nelle tue parole qualcosa per attaccarti. 5) IO NON COMPRO PIÙ SPERANZA Questo è un altro brano che appartiene al nostro vecchio repertorio, anche se è molto diverso da come l’abbiamo sempre suonato dal vivo. È il primo pezzo che abbiamo cantato in italiano prima de “L’Amor Carnale”. Qui non c’è il ritornello, non è radiofonico…non è colpa nostra!! 6) WAR IS OVER (CHILDREN OF THE GRAPES) Questo è un brano in inglese che abbiamo scritto nel 2006 e da allora è rimasto inalterato nella forma e struttura. Il testo parla della fine del mondo che arriva con la fine dell’umanità. Qui, come in tutto il nostro lavoro, nulla è mai lasciato al caso…dalle parole al rullante, dalla chitarra al basso…niente per noi è davvero casuale! 7) SENZA COLORE chitarra e voce, è nato così questo brano, scarno. Forse qui, più che altrove, si sente l’influenza di Gaudi… è stato un susseguirsi di nuove idee: lui, per esempio, ci ha fatto scoprire le meraviglie del Mug Sintetizzatore del 79…. “Senza colore” è nata interamente in studio e anche se sembra lontana dalla nostra solita natura, dimostra la nostra maturità, quella che non abbiamo mai avuto fino ad ora. 8) DAL RISVEGLIO IN POI Questo brano è nato durante la “reclusione” a X-Factor: tutti e tre avevamo una forte tosse e non riuscivamo a dormire…l’idea è stata quella di modellare una melodia che prendesse spunto da questa situazione…. 9) VERSA LA MIA TESTA Questo brano è scritto e ideato dal Wice ai tempi dei mondiali di calcio di Francia ’98, una canzone tenuta nel cassetto per moltissimo tempo e che lui ci ha riproposto a “pezzi e tocchi” più volte negli anni… nel tempo la melodia ci è entrata in testa. Il testo è misto di rancore e voglia di essere compatito… un sentimento che per fortuna ora non ci appartiene in nessun modo! 10) TYPICAL PINÈ NIGHT È la tipica notte bastarda… 11) EASE MY PANE Direttamente dal 2002, questo è il nostr pezzo più “vecchio”. Un ritornello ripetuto fino all’infinto, fino a vomitare “Ease my pain, my monkey’s drinkin’ my brain”… easy e frizzante!

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cusa, ma tu hai vinto il premio Nobel? La domanda la poniamo con lo sguardo a Roberto Keller, giovane e coraggioso editore di Rovereto che tutto avrebbe pensato nella vita, ma non di dover rispondere ad un quesito siffatto. No, in effetti tecnicamente il Nobel non l’ha vinto lui, ma vivaddio l’autrice da lui pubblicata, Herta Müller, sì e allora una festa ci può pure stare. La Nobel Prize Night si tiene ad Isera negli avveniristici locali della omonima Cantina Sociale, venerdì 23 ottobre. Cinque minuti e tra i bisbigli dei presenti si riesce a cogliere per ben tre volte lo stesso interrogativo: “Ma tu, questo libro lo hai letto?”. Vabbé, non stiamo a formalizzarci troppo. Una festa è pur sempre una festa. E Roberto Keller ha gli occhi lucidi quando – sotto lo

Trentini da premio nobel Un party per celebrare il successo di roberto Keller e della sua piccola casa editrice. Herta Müller, un libro speciale, e l’orgoglio dei piccoli editori. E di mamma keller sguardo fiero della mamma e dei suoi collaboratori – ripercorre le emozioni di queste ultime settimane, dal successo di vendite al Festivaletteratura di Mantova alla notizia del Nobel alla Müller. “La cura che metto nel mio lavoro è la stessa che usava mio nonno nel suo lavoro di falegname, che accarezzava i tronchi prima di lavorarli”. Passione civile e amore per l’arte vanno a braccetto in questo ragazzo occhialuto che sente il dovere di dare voce a chi non ce l’ha. Non si è certo lasciato travolgere dagli eventi. “Appena saputo del Nobel ho pensato a come non sprecare questa occasione”. Appunto, co-

me non sprecarla? Non si sbottona Keller. “Lasciatemi festeggiare, adesso” sembra voler dire a chi azzarda curiosità in merito ai diritti e alle prospettive economiche che potrebbero derivare dal trionfo mülleriano. “Questo straordinario evento riguarda me, tutti gli amici che mi hanno aiutato in questi giorni frenetici, ma anche tutto il territorio, in particolare la città di Rovereto”. Il Sindaco Valduga, presenta in sala, gongola. Mentre, Fernando Orlandi del Csseo, esperto di cultura dell’est Europa, snocciola la drammatica biografia della scrittrice, la cui presenza si percepisce tra i calici di Marzemino e le melodie dei

Il libro: una discesa agli inferi

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n libro complesso. Quasi un canto sommesso che si insinua nei labirinti dell’anima, un grido di dolore che non può essere esplicitato. Il romanzo “Il paese delle prugne verdi”, pubblicato da Roberto Keller nel 2008, racconta con afflato autobiografico, gli anni della persecuzione nella Romania di Ceausescu. Attorno al suicidio di un’amica, quattro ragazzi si muovono sorvegliati a vista dalla Securitate, la polizia segreta, in cerca di una sospirata libertà. La libertà quella vera, quella che – per dirla con San Giovanni Apostolo – libera. Un romanzo, questo, che non potrà giovare del passaparola un po’ cafone che muove ultimamente l’editoria italica, perché sono pagine che non lasciano tranquilli, che scavano nelle profondità dell’animo umano. Herta Müller ci prende per mano e ci porta a conoscere un vecchio cattivissimo, dalla lunga barba, che vive ancora nonostante il fetore di morte che lo circonda: il Male. (p.l.)

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Coldplay. Adesso che abbiamo anche il Premio Nobel, in Trentino ci si domanda a cosa puntare... Il Premio Oscar, il mondiale di Formula Uno, l’Esposizione Universale. Vediamo. Una missione spaziale. (Una mossione spaziale dite che è un ■ po’ troppo?). 1. Fernando Orlandi del Csseo, durante la sua appassionata prolusione. 2. Giornalisti a confronto: Gigi Zoppello de “l’Adige” e Carlo Martinelli, (Trentino, Pat e TrentinoMese). 3. Il Sindaco di Rovereto, Guglielmo Valduga, si complimenta con l’editore. 1

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Foto Panato

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di Alberto Folgheraiter

Rosso e giallo per la vita ha compiuto cinquant’anni l’elisoccorso del trentino. Nel 1959 la Regione acquistò il primo elicottero...

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a compiuto cinquant’anni l’elisoccorso del Trentino. Il 14 gennaio 1959 la Regione TrentinoAlto Adige acquistò il primo elicottero, un “Agusta Bell 47”. L’anno prima, il Consiglio regionale aveva approvato un’apposita legge. Vi si diceva che tale

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spesa, onerosa anche per quei tempi, era necessaria per il soccorso in montagna. Come ricorda Mauro Lando nel suo impagabile “Dizionario Trentino, 1945-1975”, edito lo scorso anno da Curcu&Genovese, “proprio per facilitare il soccorso alpino la Regione, nel 1964, acquistò un secondo elicottero Agusta Bell e nel giorno della sua presentazione (18 aprile 1964) il pilota Ernesto Zanlucchi e il motorista Ilario Stringari diedero prova delle capacità del nuovo velivolo e fu reso noto che i due elicotteristi avevano al loro attivo ben sessanta missioni in montagna con il salvataggio di trenta alpinisti. Un terzo elicottero, il cosiddetto Lama, entrò in funzione nell’estate del 1977 e per inaugurarlo sul Caré Alto intervenne il ministro ai trasporti Attilio Ruffini”. I primi elicotteri, anche perché non ci sarebbe stato lo spazio sufficiente, non avevano a bordo il medico rianimatore, l’infermiera e gli uomini del soccorso alpino. L’intera èquipe, oggi impegnata nei soccorsi, arrivò molto più tardi. I primi voli con il medico rianimatore cominciarono nel 1979. Gli anestesisti entrarono in servizio stabile nel 1985. Dapprima con una convenzione tra la Provincia e l’Unità sanitaria locale della Valle dell’Adige; più tardi in orario di servizio come fossero in ospedale. Era il 1993, nasceva Trentino Emergenza

Ciro Valentini, pilota elicotteri, e Luca Baltieri, medico rianimatore. Sotto, Bruno Avi, comandante del nucleo elicotteri.


trentinoattualità

Il primo elicottero del soccorso nel 1959, pilotato da Ernesto Zanlucchi (foto archivio Zanlucchi)

118 e tutto cominciò a essere coordinato da una centrale operativa. In precedenza, l’elicottero era chiamato direttamente dai gestori dei rifugi i quali, avuta notizia di un infortunato grave, provvedevano a dare l’allarme. In quel periodo l’elicottero era un Lama, poi arrivò l’Alouette, un velivolo che era stato di proprietà di Giovanni Agnelli il quale lo aveva, sua volta, comperato dallo Scià di Persia. Nel prezzo pattuito per l’acquisto, la Provincia di Trento aveva fatto inserire anche un motore di riserva, nuovo di zecca. Adesso ci sono i Dauphen. E’ stato uno di questi elicotteri della nuova generazione a compiere il primo atterraggio dell’elisoccorso sulla nuova piazzola degli

Istituti ospedalieri a Trento. Era martedì 13 ottobre 2009, ore 10.15. L’area di atterraggio, ricavata sul tetto della nuova torre dell’ospedale, quel giorno dava l’idea – anche per la forma rotonda – di una torta… di compleanno. Per l’elisoccorso. Il regalo, in verità, arriverà l’anno prossimo, con due elicotteri nuovi di zecca che serviranno a potenziare il servizio e, come avverte Bruno Avi il comandante del nucleo elicotteri, per garantire gli interventi del “118” aereo tutti i giorni dell’anno. Finora, infatti, il fermo periodico delle “macchine” per le consuete operazioni di verifica e di controllo meccanico, non consentiva la copertura totale del servizio. In principio i medici rianimatori erano

pochi, considerati dai colleghi “i soliti spericolati”: Edoardo Geat, oggi primario di anestesia e rianimazione, Maurizio Belluti, Andrea Busetti e Massimo Nascimbeni, poi arrivarono Claudio Dallapé, Claudio Matuella e Alberto Mattedi. Nel Duemila, l’equipaggio sull’elicottero fu allargato con la partecipazione fissa dell’infermiere. Franco Bleggi tanto per cominciare, e poi Mauro Anesi, Sergio Bertoldi, Luciano Eccher, Lorenza Keller, Gianni Prisma, Luciano Zuccatti sino a Annamaria Sighel. A cinquant’anni dal primo volo di soccorso, gli infermieri che si alternano nel servizio sono 13, i medici rianimatori 15. Di pari passo sono aumentate anche le missioni di soccorso. Dai 446 interventi del 1993 si è passati a oltre 1.500 del 2008. Se, nei primi anni, il soccorso era rivolto esclusivamente agli infortunati in montagna, oggi quel tipo di intervento riguarda solo il 10% delle uscite. I due elicotteri, sempre pronti per l’emergenza sanitaria, sono in grado di raggiungere la zona più lontana della provincia, la Val di Fassa, in quindici minuti. L’emergenza ospedaliera è codificata con vari colori: giallo e rosso sono i codici della maggiore gravità. Giallo e rosso sono i colori dell’elicottero di Trentino-Emergenza 118, perennemente in volo. Da qualche mese anche di notte. Per salvare una vita. E scusate se è poco. ■

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di Fiorenzo Degasperi

il museo diocesano trentino tra le antiche mura di Palazzo Pretorio e del duomo di trento sono raccolte le testimonianze del sacro nella nostra provincia

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opo aver percorso l’antica Via Larga, l’attuale Via Belenzani, si entra in una delle più belle piazze d’Europa, l’antica aula della comunità: Piazza Duomo a Trento. Ci si ritrova chiusi tra rinascimentali palazzi affrescati, protetti dall’imponente mole del romanico Duomo di Trento e, ad oriente, là dove sorge il sole, lo sguardo incontra Palazzo Pretorio e la svettante quanto turrita Torre Civica, l’arcaica Porta Veronensis. All’ombra del Tiglio gigantesco, simbolo della forza e della spiritualità delle genti alpine, si aprono le porte sul Museo Diocesano Tridentino, sorvegliato dallo sguardo severo del Dio Nettuno e dalla sua scorta di tritoni e cavalli marini, collocati a pochi metri. Il Museo, fondato nel 1903 dal P.V. Eugenio Carlo Valussi, fu uno dei primi allestiti per la conservazione, lo studio, la conoscenza e la divulgazione e fruizione delle manifestazioni dell’arte religiosa attraverso

i secoli. Ormai chi si aggira nelle sale del Museo non sente più le grida che un tempo uscivano alla vicina camera delle torture della Torre Civica dove si narrava esistesse una macchina irta di coltelli, alla quale i torturati venivano legati saldamente per poi essere tagliuzzati dalle lame affilate. Ora soltanto il silenzio accoglie lo spettatore che si aggira tra le testimonianze storiche della religiosità della nostra terra, dalla cristianizzazione di San Vigilio fino ad oggi, passando dalla ricca produzione artistica, toccando tutte le arti, dalla pittura alla scultura, dalle arti applicate alla miniatura, ecc. Un vero patrimonio culturale, una teoria di opere che mettono in scena Santi e sceno-


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la direttrice Domenica Primerano

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grafie religiose di ogni tempo, culminando nella splendida sala degli arazzi fiamminghi, per non dimenticare la preziosa scultura lignea tardogotica. Tra le opere spiccano i famosi Flügelaltar, ovvero una forma particolare di Polittico tardogotico che s’incontra nell’area alpina, portati o richiesti dai bergknappen, i minatori tedeschi, assai attivi nelle nostre valli. Le ante raffigurano santi taumaturghi, atti a preservare l’anima e soprattutto il fisico del fedele. Salendo di piano in piano ci si imbatte nei ri-

tratti di vescovi e prelati che hanno fatto la storia del principato vescovile, assurto alle cronache dell’allora mondo diventando sede del Concilio Tridentino che qui si tenne tra il 1545 e il 1563, ponendo le basi della Controriforma della Chiesa cattolica in reazione delle dottrine del calvinismo e del luteranesimo. Arrivati oltre la cappella palatina di San Biagio lo sguardo si apre sulla sottostante navata del Duomo, facendoci assaporare l’aerea posizione – da qui molti principi assistevano

info museo Museo Diocesano Tridentino, Palazzo Pretorio, Piazza Duomo. Orari: 9.30-12.30, 14-17.30 (periodo 1 ottobre-31 maggio), 9.30-12.30, 14.30-18.00 (periodo 1 giugno-30 settembre). Info: 0461/234419, e-mail: museodiocesano@iol.it, www.museodiocesanotridentino.it. Chiusura: tutti i martedì e inoltre l’1 e il 6 gennaio, Pasqua, 26 giugno, 15 agosto, 1 dicembre, Tariffe: euro 4 e le ridotte come da consuetudine. Ogni prima domenica del mese visite gratuite. Il biglietto d’ingresso consente anche l’accesso al sito archeologico della Basilica Paleocristiana di San Vigilio, ovvero il Duomo di Trento (orario 10-12, 14.30-17.30), altrimenti euro 1.50. La sezione di Villa Lagarina, a pochi chilometri da Rovereto, è ospitata nei saloni di Palazzo Libera, in Via Garibaldi, 10 (info: 0464490374). Orario: giorni feriali 14-18, sabato e domenica 10-12.30, 14-18. Chiuso il lunedì, ingresso gratuito. Per eventuali visite guidate contattare i Servizi Educativi telefonando allo 0461-234419. Le visite si svolgono previa prenotazione telefonica e per gruppi di almeno 20 persone.

lla direttrice Domenica Primerano, taciturna quanto agguerrita specialista in materia di arte sacra e profana, le domande di rito. Il Museo, attraverso le mostre, indaga il passato ma ha anche il coraggio di affrontare il presente. Logica conseguenza o volontà di offrire al pubblico una continuità storica? Quando, nel 1995, è stato riaperto il museo, abbiamo fissato nel XIX secolo il limite cronologico dell’esposizione. La nostra istituzione possiede una nutrita raccolta di opere di arte contemporanea, provenienti da donazioni e dall’interessante collezione di Mons. Giovan Battista Fedrizzi (1894-1959), conservatore del nostro museo dal 1943 alla fine degli anni Cinquanta. Appassionato di arte contemporanea Fedrizzi, intuendo la necessità di riattivare quel proficuo rapporto che un tempo legava committente e artista, condizione in eludibile per la buona riuscita di un’opera di arte sacra, intessé un forte legame con parecchi artisti locali e ne incoraggiò la produzione. Riunì con grandi sacrifici una raccolta di dipinti e di grafica, che poi passò in proprietà al Museo Diocesano, per il quale effettuò numerosi acquisti. Al nostro museo restava, un debito da estinguere: valorizzare l’arte contemporanea. In Trentino ci sono altre istituzioni o altri luoghi dove questa specifica produzione viene trattata ampiamente, con competenze specifiche. Per noi si trattava, se mai, di includere nei programmi espositivi momenti di riflessione su quanto nel XX secolo si è prodotto in area trentina. Lo abbiamo fatto con alcune mostre: Guido Polo, Othmar Winkler, Tullio Garbari e, prossimamente, Remo Wolf. Due sedi e un patrimonio inestimabile sul territorio, dagli edifici religiosi ai capitelli lungo le strade. E’ questo il valore di un Museo “diffuso”? Certo. Una presenza che il museo intende valorizzare mettendo a frutto il lavoro che l’Ufficio Inventario della Diocesi sta portando a termine attraverso la puntuale rilevazione di quanto è conservato nelle chiese. Sono state redatte 82.000 schede, complete di immagine digitalizzata, relative al patrimonio di arte sacra della diocesi: un’ingente banca dati (stimiamo che saranno 120.000 le schede prodotte a fine progetto) alla quale attingeremo per mostre e iniziative di valorizzazione di questo “museo diffuso”. Un Museo fuori dai clamori comporta dimenticanze. Rovesciando la prospettiva forse sta qui la forza del Museo Diocesano: luogo del silenzio, della ricerca, della meditazione, luogo dove, riscoprendo le radici, si può ripensare il futuro. Dell’uomo e del sacro. Noi non ambiamo ai grandi numeri. Il nostro obiettivo è piuttosto quello di instaurare un dialogo attivo tra visitatore e opera, fornendo opportuni sussidi didattici perché il pubblico acquisisca adeguati strumenti di lettura. Certo il silenzio che spesso contraddistingue le nostre sale può facilitare tale dialogo, facendo emergere tutta la spiritualità che connota queste opere. Ritengo infatti un vero peccato che molti trentini non conoscano il nostro museo.

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Documenti, antiche bibbie, pentagrammi e codici arricchiscono le collezioni del Museo Diocesano.

alla santa messa indisturbati – ammantata del più profondo e mistico silenzio. Per questa ricchezza ivi contenuta – non dimentichiamoci la sala del tesoro della cattedrale – il Museo non è solo diventato luogo ostensivo di mostre stabili e di quelle temporanee, alcune di que-

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ste assai famose, ma anche lo spazio di un’intensa attività didattica. Un qualificato staff conduce per mano gli allievi e gli insegnanti lungo molteplici percorsi iconografici, archeologici e architettonici, sviluppando abilità e competenze trasversali, avvicinando il mondo della scuola alla storia del sacro nel nostro territorio. Una terra dove sorsero e convissero stili e forme che dall’arte paleocristiana arrivano fino alla nostra quotidianità.

E se non bastasse merita sicuramente una visita anche la sede lagarina del Museo Diocesano. A Villa Lagarina, a pochi chilometri da Rovereto, nelle splendide sale settecentesche di Palazzo Libera, è visitabile il prezioso patrimonio artistico e liturgico legato alla pieve di Villa Lagarina, dedicata a S. Maria Assunta, posseduto dai prelati della potente famiglia Lodron. Il progetto espositivo riguarda un nucleo di opere d’arte e suppellettili ecclesiastiche di notevole interesse, riferibili alla raffinata committenza dei Lodron: alla nobile famiglia spettava infatti il diritto di patronato sulla chiesa di Villa Lagarina, dal 1561 al 1804. Nelle due sedi espositive c’è il materiale restaurato, quello sottratto al deperimento, quello a cui non era garantita una sicurezza, quello scampato ad incendi o ad incurie. Ma il Museo funge anche da centro catalizzatore del ricco patrimonio artistico sacro e religioso disperso nel territorio, dalle chiese alle cappelle, dai capitelli ai crocefissi, dalle

pale d’altare alle sculture e agli affreschi dipinti sulle case profane. Un Museo diffuso e speciale, un luogo “altro” dove confrontarsi e dove ritrovare l’homo religiosus in quanto creatore e utente della simbologia del sacro. ■

Ogni opera sacra contiene in sè il senso stesso della vita. Contaminazioni, influenze ed originalità racchiuse in pale e sculture lignee.



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di Gianfranco Gramola

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o detto un sacco di volte che io non ho vissuto per fare cinema, ma ho fatto cinema per vivere” mi spiega, Emmer, seduto sul divano della sua bella casetta di Molveno, un rustico fatto di sassi e con le pannocchie e i gerani in bella vista, sul poggiolo di legno. Parliamo di cinema, maestro? È un mestiere umile, un mestiere come un altro. Ho cominciato nel ’39, facendo delle foto in bianco e nero di Giotto e Leonardo Goya e poi subito dopo ho fatto il Paradiso Terrestre (di Bosch) che è al Prado, a Madrid. Poi ho iniziato a fare dei cortometraggi nei quali i personaggi e la storia sono tratti dai cicli pittorici dei grandi artisti. Poi sono arrivati Carosello e i film. Chissà quante soddisfazioni in tanti anni di carriera. Sì! Ma quella più grande è stata quella di riuscire a campare, tant’è vero che io, dai pochi film che ho fatto, non ho quasi mai visto una lira. Dal ’57 al ’77 ho fatto i caroselli (ne ha fatti 2500, ndr.) che mi hanno permesso di vivere, per comprare il pane e anche il companatico. Il cinema che amavo era una troupe di quattro persone e i film di due minuti, cioè i caroselli. Ne ho fatti con Dario Fo, Totò, Manfredi, Toni Ucci, Mina, Paolo Panelli e con tutti i personaggi più grandi. L’unica cosa che mi rincresce, è che gran parte di tutti quelli con cui ho cominciato, non ci sono più. So che ha lavorato anche con Mastroianni. Ha iniziato a lavorare con me, anche se non l’ha mai detto nelle sue interviste. Hanno 36

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Luciano emmer: Ciao, maestro Un’intervista, postumo Omaggio al regista, inventore del mitico Carosello e cittadino onorario di Molveno, scomparso il 16 settembre del 2009 fatto delle mostre con 50 film di Mastroianni in giro per il mondo, ma non hanno mai nominato i miei 5 film che ho fatto con lui, compreso “Domenica d’agosto” del 1950. Ma i suoi genitori che futuro sognavano per lei? Mio padre era ingegnere a Venezia, e ha costruito Marghera, e mia madre era casalinga, madre di tre figli. Quando le ho detto che voglio fare il cinema, lei, in dialetto lombardo, m’ha detto: “Cosa vai a fare, il cinema? Cosa sarebbe?”. E io le ho risposto che viene filmato tutto e viene fuori una pellicola che poi viene trasmessa sul teleschermo. “Sei matto – rispose lei – fai l’idraulico, che poi fai i “danè”, i denari”. Io non ho fatto l’idraulico ma il cinema e non ho fatto i “danè” (risata). Un consiglio a chi vuol diventare regista? Di fare gli idraulici, che fanno più soldi (risata). Sai qual è il difetto? Questi giovani registi sono quelli che vivono per fare il cinema e invece bisogna fare cinema per vivere, come ti dicevo prima.

Il complimento più bello che ha ricevuto? Forse è quello che ha detto Marie Trintignant, l’attrice morta in seguito alle botte prese dal fidanzato. Con lei, nel 2000, ho fatto un film, che era “Una lunga, lunga, lunga notte d’amore”. Io ho chiesto a tutte le attrici che hanno lavorato in questo film, di dirmi una loro opinione su di me. La Trintignant ha detto: “Trovo Emmer il più poetico degli stronzi che ho conosciuto!” Critiche? Mai scritto male di me! Anche se a dire la verità, meno parlano di me e più contento sono! Lei d’estate vive a Molveno. Non le manca Roma, la città dove risiede? Io sono di queste parti e un giorno desidero trovare un mio parente, sulle montagne, che è l’orso! (risata). Mi manca Molveno quando sono a Roma e mi manca Roma quando sono nella mia bella casetta di Molveno. Sì! Mi manca casa mia, a Roma, che è bella come questa, bella nel senso di “dentro”, sen-

za comfort e senza computer. Una casa semplicissima, ma confortevole. Ho il mio angolino dove ho un tavolo e una sedia, in cui amo scrivere e sul muro tanti disegni fatti da mia figlia da piccola e da mia nipote. E poi tante foto di orsi, perché l’orso è della nostra famiglia ed è un animale che amo molto. Che ricordi ha di Aldo Fabrizi? Aldo l’era ‘n “lazaron” (risata). Io ho fatto la “Domenica d’agosto” e lui per rabbia ha fatto “La famiglia Passaguai”, perché era invidioso di me. Capirai, un polentone che veniva a fare il romano a Ostia era uno smacco. E quando sono andato a Parigi a fare “Parigi è sempre Parigi”, con una troupe di romani che andavano a vedere la partita di calcio Francia-Italia, lui ha fatto subito dopo “Parigi - Roma”, per fregarmi. Ma alla fine, era un carissi-


trentinoincontri mo amico, che sosteneva di essere un bravissimo cuoco e invece cucinava da bestia. Una volta mi ha invitato a casa sua con un’amica, una vedette del “Mouline Rouge”, e ha fatto degli spaghetti alla carbonara. Erano freddi, scotti da buttare via. Quando lavoravo in Francia con lui, voleva sempre dormire nella mia stanza. Diceva: “A Lucià, io non so perché i francesi, quando me vedono, se sturbano, perché sò brutto e per telefono non posso fare niente, perché non parlo francese” (risata). E di Totò, cosa ricorda? Era meraviglioso. Ogni mattina, quando andavamo a girare, c’era l’operatore direttore della fotografia, un certo Peppino Caracciolo, che era un suo parente ed era un principe pure lui, come Totò. I Caracciolo di Turchi a Roma, era un ramo di una famiglia in cui era stato adottato Totò, e tutte le mattine c’era la cerimonia. Peppino Caracciolo e Totò tiravano fuori dalla tasca tre o quattro corni, cornetti per scaramanzia e facevano una specie di tarantella. Che risate. Con Federico Fellini eravate molto amici? Federico? Un grande amico. La frase più bella che mi ha detto è stato quando alla mia domanda: “Ma come cavolo fai a lavorare con 200 persone della troupe?”, mi ha detto: “Perché sono solo! Tu hai tre figli!”. Mi ha commosso. Poi un’altra volta che ci siamo rivisti, mi disse: “Lucianino, sei convinto anche tu che il cinema è morto?”. Aveva ragione, perché il cinema è morto con il bianco e nero, cioè con l’avvento del colore. Perché il colore era, senza volerlo, l’antesignano della televisione. Non c’era la fantasia straordinaria della realtà, vista attraverso il mezzo nuovo, a colori. Vuoi mettere l’essenza che il bianco e nero dava, la forza della recitazione, la crudezza degli

ambienti? Il bianco e nero era il prolungamento del romanzo dell’800. Ora sono morti tutti due. Se le dico Paolo Panelli, lei cosa mi risponde? Che Paolo è stato l’amore della mia vita. Ho fatto circa cinquanta caroselli con lui. Una volta mi ha detto: “Luciano, io voglio fare un film sulla storia di Ercolino!” Io gli ho scritto la storia e lui voleva fare il regista. Ha fatto il film e mi ha detto: “C’è un produttore che vuole prendere il film! Ti rincresce?”. “Per carità – gli ho detto – fai come vuoi!”. Ha girato il film e per primo ha voluto che lo vedessi io. Finito di vederlo mi disse: “Cosa ne pensi?”. “Paolo – gli dissi – la pellicola oramai non è più infiammabile, ti consiglio di stare per un mese vicino al gabinetto e fotogramma per fotogramma tagliarlo con le forbici e buttarcelo (risata)”. ‘Sto sciocco aveva voluto fare del personaggio di Ercolino, una specie di Mastroianni, un don Giovanni. Io ho visto Paolo Panelli, un anno prima che morisse, sono andato a trovarlo a casa sua e gli ho detto: “Ma sta copia di Ercolino?”. E lui: “ Non me ne parlà, non me ne parlà!”. Lei vive nella Capitale dal 1939. Com’era la Roma di allora? Mi è sembrata subito la città più bella del mondo. Ricordo che quando arrivai a Roma, si mangiava la pizza con 50 centesimi e una cosa che mi colpì subito di Roma fu lo spirito dei romani. Dopo la guerra, quando ho comperato la mia prima macchina usata, un giorno, alle 10 del mattino, passavo per porta Pinciana e via Veneto e all’incrocio con via Lazio mi sono scontrato con un’altra macchina, perché in quel momento passava un “tocco” di ragazza favolosa. Mi sono guardato con questo romano e ci siamo detti:” Quando ce vo’, ce vo’!” (risata). ■

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di Carlo Martinelli

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icono che i collezionisti – quelli veri, quelli che si divertono nel cercare tutto quel che è cercabile e per i quali il vero guadagno è prima di tutto, semmai, recuperare quel che si è speso–-, beh, dicono che questi collezionisti hanno una luce particolare negli occhi quando parlano delle loro creature. Che si tratti di cartoline, libri, trenini, figurine, fumetti, giocattoli, piatti del buon ricordo, stampe, bambole, francobolli, dischi, non importa. Importa l’affetto (e la competenza, mai assente) con la quale affrontare una passione davvero particolare. Ecco, gli occhi brillano, eccome, a Fabio Vacchini, classe 1946, milanese di nascita, roveretano di adozione (nella città della Quercia è arrivato nel 1971, al seguito di una grande azienda per poi approdare, anni dopo, alla professione di commercialista, e non se ne è più andato), quando parla delle sue “creature”. Per non dire di quando ve li mostra e ve li racconta, i suoi gioielli. Tenetevi forte. Quattromila tra trenini elettrici, locomotori e vagoni; un migliaio di modellini di autovetture e camion Brumm; qualche centinaio di soldatini (compresa una intera collezione dell’esercito di Napoleone in miniatura metallica: una rarità); duemila navi. E come ogni bravo collezionista che si rispetti, quando

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l’uomo che guarda passare i trenini Fabio vacchini colleziona modellini di locomotori, navi e soldatini. Ne possiede migliaia e progetta di portarli in un museo. tutto questo per curiosità e perché non si smette mai di tornare bambini Fabio Vacchini vi mostra un locomotore in scala (lui le scale, dalla Z, 1 a 220 fino alla G, 1 a 20,5 le tiene tutte) vi apre anche le porte di una conoscenza che è fatta di tecnica, storia, costume. Il pallino delle collezioni l’ha avuto fin da piccolo, ammette, oggi che è “grande” e che può tranquillamente essere definito tra i più importanti collezionisti d’Italia (e forse anche d’Europa rispetto a certi modelli, a taluni pezzi). In principio furono i francobolli. Negli anni Settanta ed Ottanta era un’autorità nel campo: a Rovereto partecipò a qualcosa come 60 aste ed arrivò ad inventare una speciale lampada per meglio esaminare i preziosi quadratini di carta quando – correva l’anno 1967 – venne introdotta la fluorescenza nella stampa dei francobolli. Poi decise di puntare sul mo-

dellismo, decisamente. Per la verità ricorda che a sei anni il padre gli regalò proprio una locomotiva con tre vagoni. E l’occhio brilla più del solito quando, aggirandosi nelle stanze stracolme delle sue collezioni, spunta la riproduzione in scala, meravigliosamente perfetta, di un vecchio tram di Milano. Chissà, quel trenino regalatogli a sei anni indicava già la strada (ferrata) di una vita intera. “Il collezionismo da una parte è possesso – dice Vacchini – e dall’altra è desiderio di tornare bambini. Così quando ripenso a quel regalo di mio padre, più di mezzo secolo fa, ancora oggi mi chiedo: era un

giocattolo destinato a me o era qualcosa per lui che passava attraverso di me? E’ il mistero di una passione che solo i collezionisti comprendono bene. Noi siamo gente che si riconosce d’istinto e che nell’incontrarsi trova sempre motivo di scambio, di conoscenza”. Ma la parolina magica che tutto spiega e tutto indica è ancora e sempre quella: la curiosità. La madre di tutte le battaglie collezionistiche. Oggi Fabio Vacchini sa tutto (e ne possiede molte) delle mitiche locomotive Maerklin, modellini perfetti di tutto quello che è passato sulle rotaie del mondo intero, da quando esi-



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stono i treni ad oggi. Ma ha trovato anche il tempo (lui che ebbe a che fare, lavorandoci, con i primi ingombranti prototipi di computer, nel lontano 1961) di dedicarsi alle sorpresine Kinder (per chi non lo sapesse, ci sono tanto di catalogo e di quotazioni per ogni giocattolino in plastica che si trovava dentro gli ovetti al cioccolato) e ai miniassegni (ricordate?). Invece non ha mai collezionato schede telefoniche: “sentivo che avevano a che dare con una tecnologia che sarebbe stata ben presto superata”. Ma dove e come riesce a scovare tutto? “Internet per noi collezionisti è stata la manna dal cielo. Su ebay trovo, a prezzi spesso modici, dei pezzi meravigliosi. Poi ci sono i mercatini dell’usato, ci

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sono gli amici che ti danno la dritta. Poi i cataloghi, vere e proprie bibbie con prezzi e quotazioni. Del tedesco Koll’s Preis Katalog ho tutte le annate, praticamente”. Già, la Germania. La patria europea del modellismo. “Pensate – racconta Vacchini -, che in tre famiglie tedesche su 10 c’è un plastico di trenini in casa. In Italia ci sono stati marchi storici, quali Rivarossi, che ha fatto la storia del modellismo di precisione e Lima, che ha invece fatto la storia del modellismo da gioco”. Passato e presente di queste collezioni sono dunque ben chiari. E il futuro? “Inutile negarlo – dice –, il sogno nel cassetto c’è. E forse è un sogno che potrebbe diventare realtà prima del previsto. Comunque è certo che mi

piacerebbe offrire al Trentino l’opportunità di un museo del collezionismo, in particolare per quel che riguarda il modellismo ferroviario e navale. Sono certo che il pubblico non mancherebbe”. E mentre lo si guarda comandare elettronicamente gli spostamenti dei locomotori e dei vagoni lungo i binari – però negli spazi che ospitano il suo “tesoro modellistico” non troverete paesaggi, stazioni e casette e men che meno ricostruzioni del territorio: lui è un collezionista “puro”, senza fronzoli, tutta tecnica –, difficile negare che tutto questo fascinoso e colorato universo in scala non possa trovare molti, moltissimi altri curiosi disposti a pagare anche il biglietto, pur di perdersi tra i binari di mille ferrovie o

lungo i mari solcati da mille navi. Quando poi aziona i suoi trenini (segnalazioni acustiche comprese, perfette…) o solleva la riproduzione minuziosa di un camion dei pompieri degli anni Trenta, americano, e vi spiega che dalla minuscola pompa l’acqua esce per davvero, allora vien da pensare che la luce particolare che hanno i collezionisti negli occhi quando sono alle prese con le loro creature, beh, quella luce è probabilmente contagiosa. E se uno non riesce a capire, vorrà dire o che non è stato bambino o che, comunque, non riesce a tornare bambino. In un caso come nell’altro, qualcosa è andato perduto. Parola di collezionista. Felice perché bambino dentro. Ed anche fuori, perché no? ■



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www.libritrentini.it

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ello spazio di nemmeno un mese la Casa Editrice Curcu&Genovese e il suo autore Fiorenzo Degasperi hanno ricevuto due prestigiosi riconoscimenti. Giovedì 15 ottobre sono stati presentati alla stampa, nelle sale della Veneto Banca a Treviso, i vincitori del più importante Premio italiano per la letteratura di montagna, esplorazione, ecologia e artigianato di tradizione: il Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”, arrivato alla sua XXVII edizione. Tra le 158 pubblicazioni provenienti da 92 case editrici la Giuria del Premio, presieduta da Bruno Dolcetta e composta da Franca Anselmi Tiberto, Margherita Azzi Visentini, Ferruccio de Bortoli, Oreste Forno, Pier Francesco Ghetti, Silvia Metzeltin Buscaini, Paolo Rumiz e Pier Paolo Viazzo, ha decretato vincitore per la sezione “Montagna: cultura e civiltà” il libro di Fiorenzo Degasperi “Santuari e pellegrinaggi dei ladini e delle genti mòchene e cimbre”, nato da una ricerca voluta dall’Assessorato Regionale Trentino/Alto Adige alle Minoranze Etniche e pubblica-

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fiorenzo degasperi superpremiato to dalla Curcu&Genovese. Precedentemente il Premio è andato a personalità come l’esploratrice Freya Stark, Konrad Lorenz, Cesare Maestri, Luis Sepulveda, Tiziano Terzani, Reinhold Messner, Vandana Shiva, Richard Leackey, Giuseppe Cederna. La motivazione del premio è la seguente: l’autore ha raccolto la sfida di coniugare l’attuale risorgere di interesse per le minoranze etniche con una presentazione che porti a una conoscenza diretta della loro civiltà, non limitata ad aspetti museali ma partecipata sul terreno. È una bella serie di percorsi introdotti e guidati tra devozioni e miracoli, inserendo i particolari locali con ampia visione storica in una geografia sociale del sacro che parte dall’antichità precristiana, con la reinterpretazione di pratiche arcaiche. Modello di indagine riguardante lo sviluppo culturale delle popolazioni alpine, al di là dei confini mutati nella storia, è una spinta felice verso una conoscenza delle montagna che vada oltre la superficialità insita nel turismo moderno. Il buon equilibrio tra illustrazione ricercate e testo accattivante, colto ma senza eccesi eruditi, invita ad un approccio concreto, aperto e culturalmente transfrontaliero alla comprensione delle civiltà alpine. Venerdì 23 ottobre, ad ore

Due importanti premi nazionali coronano le ricerche di un autore che scrive camminando e una casa editrice che va oltre il conformismo 18 , presso il Centro Trevi di Bolzano, ennesimo riconoscimento per la Casa Editrice Curcu&Genovese e per l’autore Fiorenzo Degasperi. Il libro “Archeologia in Trentino Alto Adige. Quando i Santi si chiamavano dèi” ha ricevuto il secondo premio per la sezione saggistica per il Concorso “Premio autori da scoprire libri/video ambientazione Alto Adige” riservato agli editori e produttori, organizzato dall’Assessorato alla cultura di lingua italiana della Provincia Autonoma di Bolzano. La giuria del premio, presieduta dal critico letterario e docente di sociologia dell’editoria Giuliano Vigini, dall’editor redazionale degli

Oscar Mondadori Elena Maria Banfi, dal giornalista Franco De Battaglia e da Michela Sicilia in rappresentanza della Provincia. La motivazione del premio è: l’opera presenta un equilibrio tra ricerca scientifica e cultura dell’ambiente, indagando le scoperte archeologiche e il loro collegamento con la storia, la mitologia e il folklore, offrendo un quadro d’insieme della cultura regionale in un periodo storico che non conosceva confini e limitazioni. Un libro che fa emergere una cultura omogenea, dalla preistoria all’età romana, pur evidenziando le particolarità legate al territorio alpino. Percorsi ed itinerari nello spazio e nel tempo. ■


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di Fabio De Santi www.bandabardo.it

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ono tre, con il Dave Douglas Quintet USA, Overtone Quartet - Dave Holland USA e il Roberta Gambarini Quartet, gli appuntamenti in musica della rassegna “Itinerari Jazz” nella sua parte ospitata nella città della Querica del 6 al 20 novembre ( l’Auditorium Melotti - MART con inizio alle 21). Sul filo conduttore di questi tre live il direttore artistico del Festival Vincenzo Costa ha spiegato come: “ I gruppi presenti nel cartellone della parte roveretana di Itinerari Jazz 2009, esprimono ai massimi livelli la fenomenologia della “sorpresa”. Il quintetto di Dave Douglas che si avventura nell’area del Miles Davis elettrico, il nuovo gruppo di Dave Holland che vede il leader dopo alcuni anni tornare a dialogare con

a rovereto Itinerari Jazz a Rovereto, tre concerti imperdibili: Dave Douglas, Holland e Roberta Gambarini un pianoforte e l’interessante singing di Roberta Gambarini che si pone a cavallo tra tradizione e contemporaneità, ripropongono la sfida in cui l’azzardo e l’imprevisto riescono a prevalere sulla comoda routine”. Proprio il Dave

Douglas Quintet aprirà il 6 novembre la rassegna guidato da un musicista come Douglas la cui vitalità progettuale sgorga in modo spontaneo e incontenibile, ma sempre controllato da lucidità e visione sintetica della musica contem-

Boris Pahor a trento per i balcani

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ono trascorsi vent’anni dalla caduta del Muro di Berlino, evento che ha portato alla fine della divisione in Europa, rappresentato la promessa di una pace duratura nel continente e rilanciato il processo di allargamento dell’Unione europea. Ma se in Europa centrale quella svolta epocale portò a pacifici cambiamenti, per molti paesi dei Balcani e del Caucaso significò paradossalmente conflitti e guerre. Osservatorio Balcani e Caucaso in collaborazione con Regione Trentino – Alto Adige, Provincia autonoma di Trento e Tavolo trentino con il Kosovo dedicherà a questi temi il convegno internazionale “IL LUNGO ‘89. Balcani e Caucaso tra aspettative e disincanto dopo la caduta del muro di Berlino”, i prossimi 13-14 novembre presso la Sala di Rappresentanza del Palazzo della Regione in Piazza Dante 16, a Trento. Nella prima giornata, dedicata alle lunghe transizioni nelle due regioni – aperta dal Presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai – interverranno, tra gli altri, lo scrittore albanese premio Moravia 2002, Fatos Lubonja; la politologa della London School of Economics Vesna Bojicic-Dzelilovic; il giornalista Grigory Sergeevich Shvedov, direttore del sito di informazione Caucasian Knot; l’europarlamentare slovena Tanja Fajon e il senatore Giorgio Tonini. A concludere l’intervento dello scrittore Boris Pahor, candidato al Nobel per la letteratura nel 2009. Nel secondo giorno discuteranno di relazioni e solidarietà che legano comunità e territori un tempo divisi dalla Cortina di ferro: Mauro Cereghini, presidente del Tavolo Trentino con il Kossovo; Giorgio Andrian, dell’Unesco; Giulio Marcon, presidente dell’associazione Lunaria; Fabio Molon, responsabile ufficio Cooperazione allo Sviluppo Caritas di Bolzano. Durante il convegno verrà proiettato in prima nazionale il cortometraggio “Generazione ‘89”, realizzato da Francesco Martino e Davide Sighele.

poranea. Il trombettista torna in Europa con il suo quintetto, dall’organico più tradizionale, ma dalle squisite potenzialità di indagare con senso critico e innovativo quanto sia stato prodotto nel jazz degli ultimi quarant’anni, dal quintetto di Miles Davis a Ornette e Don Cherry. Il 17 spazio ad un altro big come Dave Holland insieme al suo Overtone Quartet. Holland disegna da almeno trent’anni una propria coerente mappa artistica, coniugando un elegante classicismo a soluzioni avanzate, fino ad assumere le forme di un quintetto che ha raggiunto vertici esemplari per coesione e originalità. L’Overtone Quartet, portato ora in tour europeo, rappresenta un passo successivo della sua parabola artistica, con il coinvolgimento del sassofonista Chris Potter, già suo eccellente compagno di percorso nel quintetto, e negli ultimi anni assurto a nome di riguardo nel panorama internazionale. A chiudere il Festival, il 20 novembre, il concerto del Roberta Gambarini Quartet. La torinese Roberta Gambarini ha conquistato New YorK, cosa non facile per un italiano, nel campo del jazz. A maggior ragione se si tratta di una cantante, che entra in un ambito linguistico diverso dal proprio, che si affaccia nello sfarzoso castello dove troneggiavano Ella, Billie, Sarah, Betty. ■ 43

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di Antonia Dalpiaz

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a mano che non mordi” è il titolo dell’allestimento in scena venerdì 6 novembre presso il Teatro Cuminetti alle ore 20.30 realizzato dalla Compagnia “La quarta parete”. Il monologo teatrale di Bardana Berdyna è tratto dal romanzo della scrittrice albanese Ornela Vorpsi che ha vinto il premio Grinazane Cavour 2005 “Opera prima”. La protagonista lascia Parigi per Sarajevo allo scopo di dare aiuto e conforto ad un amico deluso dalla vita in Occidente

e deciso ad isolarsi nella sua casa. Per lei questo viaggio riapre cassetti di ricordi e di nostalgia, facendole provare la sensazione di essere rimasta senza radici. Ad interpretarlo sarà la stessa Bardana Berdyna che cura anche la regia affiancata da Hans Peter Gottardi. Il 25 novembre lo stesso gruppo “Quarta parete” mette in scena al Cuminetti “ Giorno d’estate”, commedia in tre atti di Slawomir Mirozek, con Bardana Berdyna, Giuliano Comin e Lerri Baldo. Il testo racconta la storia di due aspiranti suicidi. A mutare il loro proposito è una donna che scombinerà casualmente i 44

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Il genio di Bernhard “Elisabetta II” dell’autore austriaco, a Trento dal 12 al 15 novembre. Ma c’è spazio anche per “La mano che non mordi” tratto dalla vorpsi loro piani, facendoli desistere dal portare a termine quanto accuratamente progettato. Sarà una classica beffa dell’autore austriaco Thomas Bernhard, il prossimo incontro all’Auditorium dal 12 al 15 novembre intitolata “Elisabetta II”, una delle ultime da li scritte nel 1987 e che non è mai stata rappresentata in Italia. Il teatro di Bernhard dà voce a chi non trova altra strategia se non nello sconnesso e delirante soliloquio, per resistere all’invasione di una realtà ingombrante.

Non ci sono eventi nelle sue opere, ma la staticità, perché tutto è già avvenuto. Ma la pièce che vedremo a Trento è anche carica di ironia trasgressiva e dissacrante nei confronti dei potenti. In “Elisabetta II” uno scontroso industriale, costretto su una sedia a rotelle, incattivito dalla vecchiaia si prepara a ricevere nel suo appartamento di un elegante palazzo, gli invitati di suo nipote venuti ad acclamare dal suo balcone la regina d’Inghilterra in visita a Vienna. Il finale della commedia riser-

verà una macabra sorpresa con un colpo di scena che mette il potere finalmente alla berlina con un espediente di massima teatralità. Ad interpretarlo sul palcoscenico dell’Auditorium sarà Roberto Herlitzka, un attore non nuovo ai ruoli di Bernhard, da lui presentati con il virtuosismo intenso della parola. Con lui in scena Gianluigi Pizzetti, Julio Solinas, Marisol Gabbrielli, Alessandra Celi, Mariella Fenoglio, Antonio Sarasso e Simone Faucci. La regia porta la firma di Teresa Pedroni. ■

Bernhard: “Esterofilo” e geniale

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homas Bernhard (Heerlen, 9 febbraio 1931 – Gmunden, 12 febbraio 1989) è stato uno scrittore, romanziere e drammaturgo austriaco, oltre che poeta e giornalista. Fu certamente tra i massimi autori della letteratura contemporanea non solo di lingua tedesca. Spesso criticato nel suo paese come Nestbeschmutzer (il cui significato italiano è simile ad “esterofilo”, ma più dispregiativo, letter. sporca-nido) per la sua visione critica dell’Austria, Bernhard è comunque considerato da molti un genio. La sua produzione è molto influenzata dalla sensazione di solitudine (provata soprattutto nell’infanzia e nell’adolescenza) e dal suo male incurabile, che gli fece vedere la morte come ultima essenza dell’esistenza. I suoi lavori sono generalmente lunghi monologhi sulla situazione del mondo e come esso influisce sulle situazioni concrete. Questo è vero sia per i suoi romanzi sia per le opere teatrali, dove lo spettatore è considerato come l’altra parte di un dialogo. I suoi protagonisti (spesso giovani studenti) denunciano il desolato spettacolo della “stupidità della popolazione” austriaca; lo stato (spesso chiamato “Cattolico-Nazional-Socialista”), viene descritto come una nazione al collasso economico, sociale ed artistico e per questo motivo Bernhard è più apprezzato all’estero che in patria. Le tematiche dei suoi lavori non si limitano però a questo, dato che le sue opere riflettono anche sull’isolamento e l’autodecomposizione delle persone che cercano la perfezione. La Perfezione, per Bernhard, è impossibile da trovare, poiché essa significa stagnazione o addirittura morte.


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www.fierabolzano.it

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er raggiungere il benessere fisico e mantenersi in salute è essenziale fare del sano movimento, alimentarsi in maniera corretta ed imparare a rilassarsi. Anche quest‘anno, nell‘ambito della Fiera d‘Autunno il tema della prevenzione sarà posto in gran risalto. La rassegna avrà luogo, per la prima volta nella sua storia, in novembre - da mercoledì 18 a domenica 22 - , durerà cinque giorni, sarà accompagnata dalla mostra a tema „Sani & Vital“ e da venerdì a domenica anche dalla Fiera del prodotto biologico “Biolife“. L‘Assessorato alla Sanità della Provincia Autonoma di Bolzano, l‘Azienda Sanitaria dell‘Alto Adige e la Fondazione Vital stanno lavorando in stretta sinergia con Fiera Bolzano all‘organizzazione della seconda edizione di “Sani & Vital“, salone dedicato alla salute allestito nel settore

una fiera del benessere FIERA D’AUTUNNO 2009 a bolzano in concomitanza con il salone SANI & VITAL A del padiglione fieristico. Intento degli organizzatori è rafforzare nella popolazione la consapevolezza del benessere poiché ogni singolo cittadino è responsabile della propria salute. Alla prima edizione dell‘evento, che ha avuto luogo lo scorso anno, la “strada della salute“ ha ottenuto l‘alto gradimento del pubblico; il percorso verrà allestito anche il prossimo

novembre nell‘ambito della Fiera d‘Autunno cornice del salone “Sani & Vital“. Verrà ampliato lo spazio destinato ad ospitare il bar Vital in modo tale da poter coinvolgere un maggiore numero di visitatori che verranno invitati ad assaggiare cibi e bevande sani. Per restare in tema, da venerdì 20 a domenica 22 novembre il settore B padiglione fieristico ospiterà la

fiera del prodotto biologico “Biolife“. Tra le novità presentate nel prossimo novembre figurano un forum dedicato alla salute, allestito nel settore A, ed una rivista redatta in collaborazione con la RAI. Medici ed esperti affronteranno temi di grande attualità tra cui le malattie cardiache e del sistema circolatorio, i tumori, la depressione, le lesioni ai legamenti. La Fiera d‘Autunno e il salone „Sani & Vital“ avranno luogo da mercoledì 18 a domenica 22 novembre, mentre „Biolife“ si terrà da venerdì 20 a domenica 22 novembre. ■

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Mercatino di Natale LEVICO TERME Parco secolare degli Asburgo

21 novembre 2009 6 gennaio 2010 Orari del Mercatino di Natale: NOVEMBRE 2009 21 e 22 - 27, 28*e 29 DALLE ORE 10 ALLE ORE 19

DICEMBRE 2009 4, 5*,6, 7 e 8 - 11, 12* e 13 18, 19 e 20 DALLE ORE 10 ALLE ORE 19

Festa del Latte

domenica 29 novembre e domenica 20 dicembre

Festa della Polenta

domenica 6 dicembre

Festa del Formai de malga

sabato 12 e domenica 13 dicembre

La Corsa di Babbo Natale domenica 20 dicembre 2009

Festa della Befana 6 gennaio ore 15.00

DAL 26/12 AL 6/01 2010 DALLE ORE 14 ALLE ORE 19

*sabato 28 novembre, 5 e 12 dicembre dalle 10.00 alle 22.00 con alle 21.30 i Fuochi d’artificio

Per il programma completo degli eventi:

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Natale a Corte Trapp CALDONAZZO Magnifica Corte Trapp Azienda per il Turismo VALSUGANA Parco delle Terme, 3 38056 Levico Terme (TN) Tel. 0461 706101 Fax 0461 706004 info@valsugana.info www.valsugana.info

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AQUILA d’ORO

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l suo interno tutto è all’insegna dell’easy living, un modo tutto nuovo di intendere l’ospitalità. Il Garni Aquila d’Oro di Trento ha già da un pezzo oltrepassato il concetto di “albergo”. Che la sosta sia per svago o per lavoro, nelle bellissime stanze ci si sente subito a proprio agio e non si possono non apprezzare i comfort offerti. Un albergo innovativo, ma anche un luogo in cui è bello trascorrere il proprio tempo libero: posto nella centralissima via Belenzani, offre la possibilità di consumare pranzi e cene in un perfetto stile easy lunch che non rinuncia, però, alla qualità delle pietanze offerte e al gusto ricercato degli arredi. Tra l’altro, a breve verrà presentato un nuovissimo menu, moderno e ricercato. Le delizie della cucina: creperia, nutellini, zabanelli, cioccolata, frutta sempre fresca, insalata siciliana variopinta... E poi alla sera, cocktail assortiti preparati con maestria e originalità. Nel Golden Eagle Street Bar ci si può dare appuntamento per un aperitivo di classe: deliziose tartine magari accostate ad un calice di TRENTODOC. E proprio all’inventore delle bollicine trentine, Giulio Ferrari, è dedicata una delle stanze dell’Aquila d’Oro. Perché tra le tante particolarità della struttura, c’è anche il fatto che le camere sono una diversa dall’altra e ad ognuna è stato assegnato un nome in qualche modo legato alla città di Trento: “Torre d’Augusto”, “Tridentum”, “Contrada Larga” e così via. Un riferimento specifico per permettere a chiunque avrà il piacere di sostare al Garni Aquila d’Oro di vivere un’esperienza unica e indimenticabile. Non sem-

Easy living & lunch a Trento Il garni aquila d’oro di via belenzani ha già da un pezzo oltrepassato il concetto di “albergo”. Nel GOlden Eagle Street Bar ci si può dare appuntamento per un aperitivo di classe. Ma le sorprese non finiscono qui...

plici stanze, dunque, ma un mondo in cui arte, relax e raffinatezza si uniscono proponendo all’ospite un originale “rifugio” metropolitano. Un relax garantito dalle molte comodità presenti: l’angolo wellness con doccia multifunzione, ad esempio, oppure l’assortimento di tisane con una

selezione dei migliori infusi. Ma non è tutto. Garni Aquila d’Oro ha un occhio di riguardo anche per i bambini e i loro amici a quattro zampe, i cani. Mentre per i secondi è stato pensato un apposito menu, ai primi si è voluto dedicare uno straordinario pomeriggio settimanale denominato

“Happy merenda” in cui tra giochi, musica e un goloso buffet, i più piccoli possono trascorrere un paio d’ore in allegria. Tante, inoltre, le sorprese che si preparano per le imminenti feste natalizie. Ad esempio quella legata alla vocazione culturale del Garni Aquila d’Oro. Proprio così. Realtà alberghiera pronta a trasformarsi in uno spazio di creazione artistica, una fucina aperta alle idee ed accessibile al suo pubblico. L’arte si fonde con l’ospitalità. La prossima esposizione verrà inaugurata il 5 dicembre 2009. In collaborazione con la Galleria Arte Boccanera Contemporanea e Ideaturismo il Garni Aquila d’Oro presenterà la mostra personale di Valentina Miorandi proprio negli eleganti ambienti dell’Hotel. ■

Info Hotel Aquila d’Oro Golden Eagle Street Bar Via Belenzani, 76 38100 Trento Tel 0461 986282 www.aquiladoro.it info@aquiladoro.it

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di Antonia Dalpiaz

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i alza il sipario sulla Stagione di Prosa di Rovereto ed il mese di novembre parte subito corposo, con un inizio che “copia” dal cartellone di Trento 2008-2009. L’ 11 ed il 12 novembre alle 20,45 presso il Teatro Melotti saranno infatti i bravi Glauco Mauri e Roberto Sturno ad interpretare un testo molto forte e pregnante di sollecitazioni: “ Il vangelo secondo Pilato”. Glauco Mauri, che cura anche la regia, si confronterà con gli interrogativi legati alla figura di Gesù. È veramente lui il Messia? Roberto Sturno si calerà invece nel ruolo di Pilato che dovrà con la ragione cercare di capire il mistero legato al Nazareno. Il 19 novembre rispettivamente alle ore 18 e alle ore 21 sarà in scena “Brivido” uno spettacolo da vedere con “i sensi”, interamente dedicato ad Edgar Allan Poe a duecento anni dalla sua nascita, promosso dai Teatri Soffiati, ideato e diretto da Alessio Kogoj. L’alle-

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le “ragazze” di Lella La costa a Rovereto con uno spettacolo di massimo cirri. Torna Glauco Mauri, con il “vangelo secondo pilato” stimento si realizza solo per cinquanta persone alla volta che verranno condotte in uno spazio buio, visto come luogo della mente. Il 22 novembre sarà la volta di “Ragazze, nelle lande scoperchiate del fuori” di Lella

Costa, Massimo Cirri e Giorgio Gallione che cura anche la regia. Lella Costa sarà la protagonista di questo monologo in cui vengono esaminati degli autori, da Shakespeare, Calvino ad Elliot, che hanno saputo leggere nell’anima del-

le donne, con uno sguardo “buono”. Un confronto fra due mondi che per una volta cercano di capirsi attraverso il “meglio” che ciascuno riesce a trasmettere. Sabato 28 novembre alle 20.45 e domenica 29 alle 17 verrà proposto lo spettacolo “Omaggio a Fortunato Depero - il canto popolare incontra la danza”. Nello specifico sarà il Coro S.Ilario ad armonizzare i suoi canti con le coreografie della Compagnia Artea, in un mix tutto dedicato al grande ■ pittore.

Il gioco degli specchi

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orna per la settima volta a Trento “Il Gioco degli Specchi”, settimana di incontri, spettacoli, mostre e cibo imperniata sulla letteratura che scaturisce dalle migrazioni, quelle italiane verso il mondo e quelle straniere verso l’Italia, in un processo naturale di contaminazioni, prestiti, scambi, come un amalgama sempre rinnovato. Gli scrittori incontreranno gli studenti nelle scuole e il pubblico in particolare nella serata di venerdì 6 e nella giornata di sabato 7, ma anche in modo informale all’albergo, prendendo il tè o pranzando con loro, che sono ospiti all’hotel America, costruito da un trentino emigrato Oltreoceano. Una serie di mostre e alcuni appuntamenti culinari offriranno a tutti suggestioni di altri mondi. Tra gli autori ci saranno Luca Bravi, Marisa Fenoglio, Mia Lecomte, Kossi Komla-Ebri, Marco Rizzo, Mario Perrotta, Bozidar Stanisic, Gabriella Kuruvilla, Tahar Lamri, Ingy Mubiay Kakese, Sumaya Abdel Qader, Adrian Bravi, Marinette Pendola, Elvira Mujcic, Kaha Mohamed Aden, Mariangela Sedda, Tiziana Grassi, Mircea Grosaru. Si parlerà di seconde generazioni, di pirati somali, di emigrazione italiana e migrazioni storiche. Altri temi saranno proposti dalle numerose associazioni che concorrono ad arricchire la settimana e le mostre, anche con visite guidate. L’edizione di quest’anno, che ha per titolo “Riempire il mondo di storie”, è dedicata a Rino Zandonai, il direttore della Trentini nel Mondo morto nel disastro aereo del 1 giugno di ritorno dal Brasile.


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inaldo Alessandrini è oggi uno dei clavicembalisti e direttori d’orchestra italiani più noti al mondo, protagonista di alcune fra le interpretazioni di musica barocca più apprezzate dalla critica internazionale. Il repertorio che affronta spazia da Palestrina a Carl Philipp Emanuel Bach, da Monteverdi a Vivaldi, mentre la chiave di lettura prediletta è quella di un rigoroso approccio filologico unito a uno spiccato senso della libertà musicale. Per formazione, Alessandrini si considera un autodidatta e, al di là di

Clavicembalo del duemila Rinaldo Alessandrini suona con l’Orchestra Haydn, il 18 novembre. Nella stessa sera, il nuovissimo “Mr. Haydn” di Girolamo Deraco un periodo di studio sotto la guida di Ton Koopman, le sue esperienze si sono affinate principalmente “sul campo”, cioè nell’attività di ricerca e in quella concertistica. Del resto, quando Alessandrini ha intrapreso l’esplorazione del repertorio barocco, l’Italia scontava un significativo ritardo rispetto alle ricerche sulle antiche prassi esecutive avviate, nel frattempo, in paesi come Austria, Olanda, Belgio, Inghilterra e Francia. Se oggi quel divario è colmato, se addirittura i gruppi italiani specializzati nell’uso

di strumenti antichi sono diventati, in molti casi, veri e propri punti di riferimento di una nuova scuola, è anche grazie al lavoro di musicisti come Rinaldo Alessandrini. Le numerosissime registrazioni discografiche di Alessandrini, come solista o direttore, sono diffuse in tutto il mondo e hanno ottenuto riconoscimenti ufficiali della critica in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone. Assieme ai musicisti dell’Orchestra Haydn, nella duplice veste di direttore e clavicembalista, Rinaldo Alessandrini, proporrà all’Auditorium di Trento mercoledì 18 novembre alle 20.30 il Concerto in re maggiore per cembalo di J. S. Bach, le Sinfonie 39 e 103 di J. Haydn oltre alla prima assoluta di “Mr. Haydn”, nuovo lavoro di Girolamo Deraco realizzato su commissione della Haydn in occasione dei 50 anni dell’orchestra. ■

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trentinobottegad’artista

di Renzo Francescotti

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qualche chilometro da Ponte Arche, nel verde Lomaso la provinciale divide due micro-paesi: a monte Godenzo, a valle Poia. Nel primo abita Carlo Sartori, nel secondo Paolo Dalponte. Difficile immaginare due artisti più diversi. Dalponte si è diplomato nel 1977, a diciannove anni, all’Istituto d’Arte di Trento, avendo come insegnanti Carlo Bonacina, Mauro Bortolotti, Bruno Degasperi e Toti Buratti. Come l’amico pittore Luigi Penasa, Dalponte è un gran lettore, soprattutto di scrittori visionari, surreali, fantastici, ironici, che affondano nel pozzo del subconscio: Freud e i narratori di ispirazione psicoanalitica, Poe, Barthes e, tra gli italiani, Calvino e Sgorlon. Ma il suo scrittore di culto è Bohumil Hrabal (i “Meridiani” ne hanno pubblicato l’opera completa nel 2003): allo scrittore praghese ironico-fantastico Paolo ha dedicato recentemente un’opera “L’incubo di Hrabal”, in cui le inconfondibili architetture praghesi appaiono strette in una morsa. Questo artista trentino ha esordito con la sua prima personal al Castello di Stenico, a trent’anni, con una mostra di oli surrealisti.

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Inseguendo magritte Da allora le sue personali sono state quasi una ventina, molte delle quali all’estero: in Austria, Francia, Lussemburgo, Turchia, Iran, e nella Repubblica Ceca, terra di disegnatori ironici, dove con i suoi disegni umoristici è di casa, essendoci stato cinque volte: nel 1995, 1999, 2001, 2002, 2003. Negli anni ’80 Dalponte disegna a matita soprattutto motociclette e automobili d’epoca, veicoli incombenti, scuri ma anche accesi di riflessi metallici: opere che rivelano una straordinaria abilità al disegno e uno spirito indagatore che vuole rubare l’anima alle cose. Sono lavori che nel loro iperrealismo risultano agli antipodi con quelli dei suoi esordi surrealistici: ma evidentemente, guardando allo sviluppo complessivo della sua ricerca, si può tranquillamente dire che in Dalponte, tutti e due i registri, dell’iperrealismo e del surrealismo, si intrecciano, convivono. Del 1989 è l’incontro con lo Studio d’Arte Andromeda di Trento: ne diventa una delle colonne assieme all’amico Luigi Penasa e alla sua ex insegnante Toti Buratti, organizzando quella lunga serie di esposizioni internazionali di grafica umoristica che hanno fatto di questo Centro un punto di riferimento. È così che Paolo si dedica con grande impegno alla grafica umoristica riportando una serie invidiabile di premi un po’ in tutto il mondo. È dei poeti simbolisti francesi la scoperta delle

In paolo Dalponte tutti e due i registri, dell’iperrealismo e del surrealismo, si intrecciano e convivono “corrispondenze”, vale a dire la possibilità di leggere la realtà trovando le consonanze apparentemente più lontane, gli allacciamenti meno immaginabili, più sorprendenti. L’arte, la pittura ha fatto propria questa fondamentale scoperta, declinandola nei modi più diversi: simbolisti, dadaisti, metafisici, surrealisti, popart… Dalponte la declina nella sua grafica fitta di ironie, scoperte, piazzamenti, capovolgimenti, stravolgimenti, che pescano nel costume, nel sociale, nell’etica, nella morale: un topo muove una ruota che con medievali meccanismi fa ruotare un mappamondo dal supporto sgangherato; una trappola per topi al posto del formaggio ha delle erotiche gambe femminili; un vecchio carrettino infantile porta il logo della Mecedes; il mondo è stretto in un tornio meccanico (al posto della marca c’è il logo del dollaro) ed la sfera è segata a metà; un ostensorio ha al posto dell’ostia consacrata il logo del dollaro… C’è pessimismo e disincanto, gioco ludico della mente, ma anche una forte istanza laica ed etica in questo disegnatore, indubbiamente il più importante grafico ironico trentino. Nell’ultima produ-

zione a china ed acquerello, (in cui non mancano omaggi alla su terra), di una perizia certosina, di un ammirabile mestiere, pur prevalendo la grafica, il colore mai invadente appare armoniosamente giustapposto. Sono lavori in cui filtrano suggestioni delle provocazioni dadaiste (Man Ray), surrealiste (Magritte , come pittore di culto), neodadaiste e della pop art (Allen Jones), oltre che della più aggiornata grafica umoristica internazionale (Mordillo). E tuttavia questo artista le rilegge tutte originalmente, convincentemente, dall’angolo del suo microscopico paese trentino, con antenne ipersensibili che captano i rumori del globo. ■


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Un anno di danza a trento Parte l’articolata stagione della danza organizzata dal Centro servizi culturali S. Chiara. S’inizia con una compagnia italiana, il Balletto Teatro di Torino diretto da Loredana Furno

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artirà questo mese l’articolata stagione della danza organizzata dal Centro servizi culturali S. Chiara, con la proposta al teatro Sociale di Trento di sette spettacoli in abbonamento e delle consuete rappresentazioni natalizie fuori abbonamento. S’inizierà con una compagnia italiana (vedi riquadro), il Balletto Teatro di Torino diretto e fondato trent’anni fa da Loredana Furno, che proporrà, grazie al giovane coreografo-residente Matteo Levaggi, creazioni geometriche e dinamiche secondo un ineccepibile stile formale contemporaneo. Di tutt’altro genere sarà La Dama delle Camelie (1 dicembre), il secondo spettacolo che sarà rappresentato dal Balletto del Teatro dell’Opera di Praga, il quale interpreterà il “dramma in danza” delle melodie tratte dalla Traviata di Verdi, su coreografie di stampo neoclassico di Libor Vaculik. Le vicende romanzate riprendono la vita sentimentale di Alexandre Dumas figlio, centrate sulla sua storia d’amore durata undici mesi con Marie Duplessis, morta poi di turbecolosi a soli 23 anni. Gli appuntamenti natalizi prevedono due balletti del repertorio classico interpretati dal Moscow Festival Ballet: l’immancabile favola natalizia dello Schiaccianoci (25 dicembre) e La Bella Addormentata, probabilmente l’opera migliore, musicalmente parlando, del trittico tchaikovskyano. A seguire un altro “must”, inserito puntualmente nella programmazione della danza, con il genere folclorico

www.centrosantachiara.it

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in cui quest’anno l’ungherese Duna Art Ensemble (31 dicembre e 1 gennaio) sarà protagonista della rappresentazione Il Ramo d’Oro, che vedrà 24 danzatori e 5 musicisti reinterpretare le danze tradizionali ungheresi. La stagione riprenderà nel nuovo anno con piccolo gioiello della danza contemporanea, l’israeliana Kibbutz Contemporary Dance Company che presenterà Aide Memoire (24 gennaio), un lavoro di Rami Be’er sulla memoria dell’Olocausto, o meglio, sulle tracce che ha lasciato nella società contemporanea. Rimanendo in un contemporaneo che sfocia nel teatro danza, la compagnia trentina Abbondanza/ Bertoni presenterà l’ultimo lavoro, che abbiamo visto debuttare in fase di studio l’estate scorsa a Drodesera, costruito per 10 danzatori. Un appuntamento imperdibile per conoscere il nuovo progetto biennale La densità dell’Umano, di cui a Trento vedremo La massa (16 febbraio), un insieme di quadri sul vivere e lo stare insieme in termini di emozioni e di umanità e un lavoro sulla claustrofobia sviluppata da un punto di vista fisico. La fisicità urbana di un hip hop contemporaneo si svilupperà invece nell’appuntamento con la francese Compagnie Käfig diretta da Mourad Merzouki. Presenterà Agwa (2 marzo), una coreografia per 11 danzatori-acrobati di Rio de Janeiro, per lanciare un segnale di speranza ai ragazzi delle favelas attraverso la fusione di hip-hop, capoeira e samba.


trentinopanorama A distanza di pochi giorni l’appuntamento sarà invece con la Compañia Antonio Marquez che si esibirà nella produzione Antonio - Homenaje a Antonio Ruiz (6 marzo), un tributo in stile flamenco e classico spagnolo a un importante maestro per tanti artisti e un

grande rinnovatore stilistico e coreografico della danza spagnola a partire dalla fine del Novecento.L’appuntamento più atteso della stagione sarà infine l’ultimo, quando potremo vedere per la prima volta a Trento la Limón Dance Company (30 marzo) diretta oggi da Clara Maxwell. Consigliato ai curiosi di conoscere le radici della modern dance, fondata oltreoceano nel 1946 proprio da José Limón e Doris Humphry, nella serata potremo assistere ai lavori originali di Limón, la cui tecnica è tra le più conosciute al mondo, e a creazioni rinnovate in uno stile più contemporaneo. ■

Al via InDanza con il BTT

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rriva da Torino la prima compagnia che si esibirà l’11 novembre al Sociale di Trento per l’inaugurazione della nuova stagione di InDanza. Diretto dall’étoile del Teatro Regio Loredana Furno e fondato 30 anni fa, il Balletto Teatro di Torino dimostra particolare interesse alle forme della danza contemporanea, avvalendosi della collaborazione di artisti come Milorad Miskovitch e Vittorio Biagi, e in ultimo scegliendo come coreografo

residente Matteo Levaggi, il cui stile creativo d’ispirazione post modern, abbiamo avuto modo di conoscerlo in regioni già alcuni anni fa. Formatosi alla scuola del BTT, già allora Matteo Levaggi è stato definito come “il nuovo talento della coreografia della danza italiana”, riconoscimento che si conferma lo scorso anno con l’invito a presentare alla Biennale Danza di Lione una creazione inedita. E la stessa coreografia, che porta il titolo di Primo Toccare, sarà quella che vedremo anche a Trento l’11 novembre. Levaggi, assieme al duo contemporaneo Corpicrudi, ha realizzato questo lavoro suddiviso in diversi episodi indipendenti costruiti su una sottile tensione di dissolvenza tra “vedere” e “toccare”, affrontando la tematica della fugacità dell’opera d’arte. Attraverso un processo di musealizzazione del corpo e di alcuni simboli che rimandano al passato storico, saranno presenti tre installazioni portanti, dominate da una diversa cromia. (L.D.)

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La rapa tradizionale di Bondo ha caratteristiche inconfondibili, derivate dal tipo di coltivazione tramandata da generazioni...

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Bondo siamo accolti dai responsabili del Consorzio Turistico Valle del Chiese, Cornelia Bazzoli addetta alle pubbliche relazioni e il presidente Massimo Valenti. La Valle del Chiese si trova nella parte sud occidentale del Trentino, a ridosso della Lombardia. Si tratta di una valle di confine, lontana da grandi centri abitati e sconosciuta ai grandi flussi turistici, il cui territorio, prettamente montuoso, offre le grandiose bellezze naturalistiche del massiccio dell’Adamello, da cui si diramano le due valli di Fumo (Val Daone) e di Breguzzo, le vie di accesso privilegiate al Parco Naturale Adamello - Brenta. Per ogni

Si fa presto a dire “rapa”... altra informazione o approfondimento vi rimandiamo all’ottimo sito ufficiale, veramente ben fatto: www.visitchiese.it. Rapa tradizionale di Bondo Nel passato le rape erano un alimento importante per chi viveva dei prodotti della terra, poiché esse potevano essere conservate durante i mesi più freddi come riserva alimentare, quando la terra non produceva. La rapa tradizionale di Bondo ha caratteristiche uniche ed inconfondibili, derivate dal tipo di coltivazione tramandata da generazioni, dalle condizioni pedoclimatiche e soprattutto per l’uso del solo ed esclusivo seme di Bondo, frutto di attente selezioni che, nel corso dei secoli, hanno saputo migliorare costantemente il prodotto. La rapa di Bondo ha un sapore agro dolce che si sposa felicemente con carni grasse (suine, secondo tradizione) ma anche con formaggi, salumi ed altri prodotti tipici del Trentino.

Con il Comitato Rapa di Bondo (foto Agh)

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Coltivazione Si semina a luglio, a cavallo delle festività dei S.S. Gioacchino e Anna, miscelando i semi (molto piccoli) con sabbia fine per rendere omogenea la distribuzione sul terreno, precedentemente smosso e liberato dalle male erbe, e concimato con letame ben stagionato. Dopo aver coperto il seme, è necessario irrigare a pioggia lenta. L’irrigazione va ripetuta anche nei giorni successivi, al fine di far ben germinare il seme. Un gruppo di contadini “irriducibili”, capitanati da Gilio Ghezzi, ha deciso di creare un “Comitato Rapa di Bono” per salvaguardare e rilanciare questo prodotto tipico. La tecnica agricola tradizionale bandisce l’impiego di concimi chimici in favore di quelli naturali. Come insetticida si usa tradizionalmente la cenere di legna, e non è ammesso l’utilizzo di anticrittogamici e di diserbanti (solamente la sarchiatura manuale). La rapa tradizionale di Bondo deve

pertanto ritenersi un prodotto assolutamente biologico, anche se ancora non sancito ufficialmente: il Comitato si propone di arrivare presto alla certificazione. La raccolta deve avvenire in corrispondenza con i primi freddi della stagione autunnale. In ossequio alla tecnica tradizionale di coltivazione, è bene che la rapa prenda le prime gelate (le “embrumàde”) in modo che si addolcisca e si conservi meglio nel periodo invernale. La rapa è conservata quindi in locali bui e freschi, con temperatura pressoché costante tipica dei volti (cantine), e deve essere consumata giovane. Verso primavera le rape iniziano a germogliare: le più belle sono interrate in pieno campo e lasciate germogliare compiutamente. Si produce una rigogliosa vegetazione con frutti a forma di baccello (simili a fagiolini) di piccole dimensioni. Dai baccelli sono estratte le sementi che serviranno per ottenere ■ un nuovo raccolto.


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www.bandabardo.it

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loro fans li chiamano affettuosamente “quelli della Banda” a sottolineare quel rapporto particolare che unisce da anni questi musicisti con il loro pubblico, la loro gente, con tutti coloro che sudano e ballano durante i concerti, puntualmente trascinanti, di questa formazione. Loro sono i tipi della Bandabardò. uno dei nomi di punta della scena folk rock italiana, che saranno in concertoil 21 novembre al Palalevico. Un evento annunciato nell’ambito della nuova stagione dei live proposti nel centro termale e che si annuncia come il primo di una lunga serie di appuntamenti. I concerti della Bandabardò sono feste straripanti d’affetto: il pubblico vi partecipa numerosissimo, cantando in-

Bandabardò a Levico terme ”Quelli delLa banda” suonano in valsugana, al palalevico, il 21 novembre faticabile ogni canzone. Questo affetto si traduce in grandi numeri ormai non più solo ai concerti, ma negli stessi dati di vendita, che vedono la Banda, come la chiamano i fans, apparire sempre meno timidamente in cima alla clas-

sifica degli album più venduti. Guidata dalla voce e dalla chitarra di Enrico Greppi, in arte Erriquez, la Banda con il suo folk rock barricadero ha spiegato nel suo manifesto ideale: “Siamo per la rivalutazione dei rapporti umani, dei

un Palcoscenico tutto trentino

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rosegue la rassegna di teatro amatoriale Palcoscenico Trentino promossa dalla Co.f.as. Sabato 7 novembre sul palcoscenico del Cuminetti alle ore 21 si presenterà la Compagnia Teatrale “Virtus in Arte” di Malè che ha scelto di rappresentare “A piedi nudi nel parco” di Neil Simon. Il lavoro, andato in scena nel 1963 a Broadway e da allora molti furono gli attori che si misurarono anche sullo schermo con questa commedia che racconta la storia di Corie e Paul Bratter, freschi di luna di miele. Ma la vita coniugale nella sua quotidianità presenta lati meno “dolci” ed i due sposi si devono confrontare con piccoli, grandi interrogativi sulla vita a due. A rendere misterioso e pieno di suspence il successivo incontro teatrale ci pensa la Filodrammatica di Ora che sabato 14 novembre presenterà un testo tragicomico dal titolo accattivante “Il mistero dell’assassino misterioso” di Lillo e Greg. Un intreccio pieno di colpi di scena, di situazioni estreme, condite comunque di piacevole humor, con un finale tutto da scoprire. Sarà il T.I.M. – Teatro Instabile di Meano a misurasi sabato 21 novembre con “Sindbad il marinaio” tratto da un romanzo di Erri De Luca e trasferito in un testo drammaturgico che si presterà ad una lettura aperta a molte riflessioni, coerente con il percorso teatrale da anni scelto da questa compagnia di Meano. Il grande J.E. Steinbeck è l’autore del romanzo “La luna è tramontata” da cui è stato tratto il lavoro teatrale che il gruppo Teatrale di Tuenno presenterà sabato 28 novembre: un’opera di forte impatto, con tematiche che non mancheranno di coinvolgere. Anche Tuenno, come i gruppi citati saranno esaminati da una giuria presieduta da Romeo Liccardo, docente dell’Accademia dei Filodrammatici di Milano.

miscugli razziali e culturali. Lottiamo per un mondo a misura di donna e di bambino e per vedere un giorno trionfare allegria e gentilezza!”. Nata nel ’93 la Banda è nata con l’obiettivo è infatti quello di trasportare sul palco la stessa atmosfera delle suonate tra amici e la neonata band comincia un tour in Italia e in Francia suonando per locali e anche per strada. Il primo disco “Il circo mangione” esce nel 1996 ed ottiene un ottimo successo, vincendo anche il Premio Ciampi. Il successo è confermato col secondo album, Iniziali Bì-Bì e Mojito Football Club, apprezzato dalla critica e l’anno successivo viene pubblicato un altro live, Se mi rilasso... collasso, che contiene anche l’inedita “Manifesto” diventato uno degli inni dei fans del gruppo. Ma è con Bondo! Bondo! nel 2002 che la band ottiene un successo internazionale con un tour in Spagna, Francia e Svizzera. L’ultimo album del gruppo toscano “Ottavio”, è uscito nel 2008 ed è una sorta di narrazione in musica della vita del personaggio Ottavio. In questi mesi la Bandabardò sta anche incominciando a focalizzare le idee per la registrazione del nuovo cd annunciato per il 2010. ■ 57

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www.ntbz.net

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10 anni dall’inaugurazione della sua attuale sede, il Teatro Comunale di Bolzano si appresta ad iniziare una nuova stagione consapevole degli importanti traguardi raggiunti – dal 2007 è entrato nel novero dei Teatri di Tradizione – e proteso come sempre in avanti. La ricorrenza del decennale sarà quindi accompagnata da un considerevole sforzo rivolto a consolidarne il ruolo propositivo, non solo a livello nazionale. Sulla spinta del grande successo di critica e pubblico che ha coronato l’allestimento dell’opera Julie di Philippe Boesmans, la prossima stagione del Teatro Comunale di Bolzano sarà quindi incentrata, come mai prima d’ora, su produzioni e coproduzioni con altre significative realtà locali e nazionali. Ne saranno protagonisti interpreti, musicisti, direttori d’orchestra e registi di caratura internazionale, oltre a giovani talenti meritevoli di essere conosciuti e valorizzati. Al centro delle scelte artistiche, ancora una volta, il rapporto dialogico

Quelle Ombre dal passato A 10 anni dall’inaugurazione della sua attuale sede, il Teatro Comunale di Bolzano inizia una nuova stagione fra tradizione e innovazione, esplicitato anche dal titolo “Ombre dal Passato”. Un passato che si riversa inevitabilmente nell’attualità, con i suoi fantasmi che infondono inquietudine ma dai quali si possono trarre moniti e motivi per guardare al futuro in modo diverso, più positivo. Il via verrà dato il 2 e 4 dicembre con un classico assoluto del repertorio operistico: Il Trovatore di Giuseppe Verdi. Una delle opere più amate del Maestro di Busseto tornerà a Bolzano a oltre 60 anni dalla

sua ultima rappresentazione, in un nuovo allestimento nato in collaborazione con il Teatro Municipale di Piacenza. La direzione musicale dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna sarà affidata ad Antonello Allemandi, attualmente tra i migliori interpreti giorni del repertorio italiano, mentre il Coro del Teatro Municipale di Piacenza sarà diretto da Corrado Casati. Nel cast internazionale: Carlo Kang (Conte di Luna), Olga Romanko (Leonora), Katarina Jalovcova (Azucena) e Stuard

Neill (Manrico). Regia di Roberto Laganà Manoli. Come di consueto, nella stagione del Teatro Comunale di Bolzano troverà ampio spazio la danza, con la Russell Maliphant Company (2 marzo), il Pilobolus Dance Theater (9 marzo), il Pascal Rioult Dance Theatre (30 marzo) e The Göteborg Ballet (16 aprile). All’offerta artistica e ai consueti appuntamenti d’introduzione all’opera e alla danza si aggiungono la collaborazione con il Cineplexx Bolzano per la trasmissione live delle opere della Metropolitan Opera di New York e una particolare offerta per le famiglie: chi decide di portare il proprio figlio all’opera, ha la possibilità di usufruire di biglietti a prezzo ridotto in galleria. ■

COLORI ED AFFETTI tra “le mura”

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l Centro Culturale LE MURA, nel salone Patton e Pedron, di Trento, in via Dietro Le Mura B 4, è aperta al pubblico la personale di pittura COLORI ED AFFETTI di SONIA GIULIANI. Originaria di Massa Lombarda, l’artista si è avvicinata al colore fino da giovanissima. Intenzionalmente lontana dagli ambienti accademici, la sua poetica pittorica è cresciuta attraverso la continua ricerca, la sperimentazione ed il costante dialogo con il linguaggio fisico-matematico di cui è stata docente fino al 2001. Accostarsi alle sue opere, porta ad un contatto immediato con immagini dense, vive e vibranti; significa attraversare la sua personale galleria di ricordi. Evidente anche lo studio della luce e dei chiaroscuri, dosati con intenzione tale da imprimere sulla tela, un costante e vitale movimento. Tutto questo porta ad entrare in un mondo evocativo, fatto di frammenti rubati al proprio mondo familiare e femminile in particolare. L’ingresso è libero durante il normale orario di apertura del salone, per tutto il mese di novembre, chiuso nei giorni festivi ed il lunedì mattina. (Fabio Oss) 58

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INSERZIONE A PAGAMENTO

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alla lungimiranza di due imprenditori attivi nel settore del verde, Walter Ferrari, della ditta omonima, e della società cooperativa agricola Spazio Verde è nato il “Polo del verde”, un grande punto vendita che cerca di avere un apertura a tutto tondo verso aziende, famiglie e chiunque abbia voglia o necessità di investire nel “floreale”. Un regalo, un presente di classe, ma anche un dono aziendale o un semplice e sincero gesto di cortesia: acquistare fiori e piante rivela sempre una dolcezza e una finezza uniche. Lo spazio verde di Romagnano (Tn) offre una vasta scelta di piante e arbusti per parchi e giardini: dalle piante di alto fusto a quelle rampicanti, dalle piante a fioritura stagionale a quelle con fiori profumati o con frutti ornamentali. Piante per siepi basse, medie e protettive; conifere nane, bordure, arbusti da fiore. Inoltre, offre soluzioni su misura per ogni area, dalle grandi recinzioni alle piccole aiuole ornamentali. I clienti più esigenti possono trovarvi tappeti erbosi pronti da posare, adatti per prati, parchi, campi sportivi e ricreativi.

Tutti i simboli della passione Al Polo del Verde di Romagnano si può investire “nel verde e nel floreale”: cose che possono fare di un regalo un’emozione vera All’interno di Centrofiore si dipana una realtà che si propone di diventare in breve leader per le sue proposte nei campi dell’oggettistica, delle composizioni floreali con fiori recisi, sintetici e secchi, validi per ogni occasione, oltre che piante fiorite e verdi, da interno ed esterni. Per non dire del vasto assortimento di piante grasse provenienti da tutto il mondo. La nuova realtà florovivaistica è un sicuro punto di riferimento per sottolineare con il colore e il fascino di fiori e piante in occasione di cerimonie liete come matrimoni, convegni, battesimi e meno liete come l’esequie di un caro. a ogni tipo evento può rivelarsi occasione per infiorare o colorare di verde spazi e situazioni.

Gli interni della struttura “Polo del Verde”sono organizzati in diverse aree tematiche, che cambiano a seconda del periodo e della stagione, in modo da proporre ai visitatori sempre nuovi spunti sotto la guida attenta dello staff del negozio. In particolare, per tutta la durata del periodo natalizio vi sarà una vasta esposizione di oggetti per l’arredo di vetrine, hall e locali di qualsiasi azienda. Non mancherà nemmeno la possibilità di trovare tanti articoli regalo, gadget e cesti natalizi composti da piante e prodotti tipici dell’agricoltura locale. Si evidenzia inoltre un ultimo particolare: l’apertura al pubblico con orario continuato dal lunedì al sabato dalle 8 alle

19 e la domenica aperto al mattino dalle 8 alle 12, salvo eventi particolari quando si offre anche alla domenica l’orario continuato. Nei giorni 7 e 8 novembre la struttura verrà aperta specificatamente alle aziende che vorranno visitarci per poter trovare spunto creativo a qualsiasi loro esigenza. Tale occasione sarà anche punto di partenza per un programma scontistico innovativo. Nel corso delle due giornate vi sarà un ricco buffet e verrà consegnato un piccolo ■ omaggio.

Info Romagnano, Loc. Ischia Tel. 0461.348026 Cell. 320.0232225

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di Lara Deflorian

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ra le diverse realtà che in Trentino si occupano di danza la compagnia SullaSoglia, considerati i soli due anni di vita, ha già realizzato cose interessanti grazie all’impegno e alla grande passione dei suoi tre membri: Rosa Tapia, Claudia Petroni e Gabriella Venturi. Nata e cresciuta in Ecuador, Rosa Tapia ci ha raccontato la sua storia e il suo rapporto con l’arte tersicorea. Quando è nata la sua passione per la danza? È una è passione che ho sin da bambina, poiché nella mia famiglia c’è un filone artistico. Tutti i miei fratelli suonano e mio padre ha fondato la prima radio della città di Cuenca (città ecuadoriana dove è cresciuta, ndr). Con lui lavorava una spagnola, la mia prima insegnante di danza. Non ricordo un mio passato in cui non ci sia stata la danza. Mi sono quindi diplomata al Conservatorio della mia città. Come è arrivata in Italia? Nel 1989 dopo aver lavorato negli Stati Uniti in una com-

eterei Linguaggi del corpo pagnia di teatro per bambini, ho iniziato a danzare nella Compagnia Nazionale dell’Ecuador. Durante questa esperienza ho conosciuto mio marito, trentino, con il quale mi sono trasferita a Trento, in una dimensione esistenziale completamente diversa. Quali differenze ci sono, per quanto concerne la danza, tra queste due realtà? In Ecuador ero stipendiata dallo stato, mentre a Trento non ho trovato una situazione anomala. Ho iniziato insegnando la lambada e delusa dall’impossibilità di danzare, mi sono iscritta all’università laureandomi in lingue moderne. In America Latina oltre ad una contaminazione tra folclore e contemporaneo, c’era un percorso di ricerca

Trentinomese inizia un viaggio nel mondo delle compagnie di danza trentine. Incontriamo rosa tapia dell’associazione “Sullasoglia” finalizzato a rappresentare lo spirito giovanile ecuadoriano. In Trentino invece non ho trovato un’articolata proposta didattica contemporanea. A parte il lavoro di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, tutto si rivolge al jazz, al modern e all’hip hop. Inoltre se si rimane in un contesto unicamente legato alla didattica, come per molti versi accade in Trentino, questo non ti prepara ad affrontare

il pubblico e a lavorare a delle creazioni. Come è nata la compagnia SullaSoglia? Trovandoci impegnati in percorsi di formazioni paralleli, Claudia, Gabriella, Iosu Lezameta e io, ci siamo ritrovati coinvolti a preparare una coreografia per il festival Alpsmove. Da qui è nata l’esigenza di costituire una nostra compagnia in cui, da un punto di vista organizzati-

L’associazione SullaSoglia

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ondata due anni fa da Rosa Tapia, Claudia Petroni e Gabriella Venturi, l’associazione SullaSoglia si occupa di promuovere e divulgare i vari linguaggi artistici, in particolar modo la danza contemporanea e l’intercultura, con la convinzione che la danza favorisce l’incontro fra persone e culture diverse. L’associazione è attiva in tre diverse dimensioni: nella Pedagogia con percorsi di danza educativa e di danza /intercultura all’interno delle scuole e attraverso l’organizzazione di stage e corsi per adulti. L’ultimo percorso didattico, finalizzato all’integrazione sociale è stato “Zig-Zag, un destino che divaga”, che ha coinvolto un gruppo di donne italiane e straniere; nell’omonima Compagnia con la produzione di spettacoli di danza come “Terra d’Ombra” e “In Time Out” e come “Un sacco di libri”, opera di teatro danza per bambini che ha debuttato il mese scorso; nella Promozione della danza con l’organizzazione di specifiche rassegne come Danza Formato (6x8), che ha coinvolto compagnie locali e nazionali. In seguito al successo di quest’iniziativa, il prossimo anno si svolgerà la seconda edizione della rassegna. (L.D.) 60

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trentinopanorama vo, è risultato poi necessario occuparsi di tante cose. Nel 2007 è nata quindi l’Associazione SullaSoglia con l’obiettivo di divenire soggetti culturali attivi. Cosa significa “SullaSoglia”? È una metafora che rispecchia le nostre intenzioni. La “soglia” è un punto d’incontro in uno spazio nuovo tutto da costruire. Rispecchia anche l’interazione con altri artisti per cercare un nuovo linguaggio, che va oltre ciò che già esiste. Inoltre quando si è “sulla soglia” vuol dire che si è in qualche modo arrivati ad un “punto massimo”. Quali sono le caratteristiche della Compagnia? In tutti i lavori realizzati abbiamo interagito con altri linguaggi. Abbiamo cercato ambientazioni particolari, partendo ad esempio da opere di Marquez, oppure utilizzando la musica dal vivo o dipinti, cercando di collaborare con altri artisti trentini. Quali sono le finalità del vostro lavoro? Vorremmo far capire a livello sociale e culturale un contesto. Questa è una responsabilità che esiste sempre, quando ci si rivolge ad un pubblico. Ad esempio con

“Zig-Zag, un destino che divaga”, trattiamo il problema dell’immigrazione. Attualmente a cosa state lavorando? Stiamo realizzando una creazione sul mondo femminile, in collaborazione con Manuela Girardi, che si occupa di movimento e teatro. Abbiamo intenzione di coinvolgere altre persone ed aprirci a nuove esperienze. Quali speranze ha per il futuro della Compagnia? Vorremmo consolidare la rassegna Formato (6x8), perché ci da la possibilità di interagire e di effettuare degli scambi con altri bravi artisti. La rassegna vuol puntare a presentare una sorta di ricerca di una giovane danza d’autore indipendente. Cosa comporta per te lavorare nella danza? Personalmente mi fa sentire più sensibile. Per me la danza è anche formazione e educazione che ti porta ad acquisire un certo bagaglio emotivo, relazionale e creativo. Questo patrimonio non deve rimanere chiuso nella danza, ma deve essere portato fuori. La danza non deve quindi essere solo un autocompiacimento dello stare in scena. ■

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eethoven, Sonata n. 23 op.57 in fa min. “Appassionata”, F. Schubert Fantasia D 760 op. 15 in Do magg. “Wanderer-Fantasie” , R. Wagner / F. Liszt con Isoldens Liebestod (da Tristan und Isolde) e V. Bellini / F. Liszt, Reminiscences de Norma. Queste le composizioni che proporrà il pianista Giuseppe Albanese che aprirà, mercoledì 4, il mese di novembre della Società Filarmonica di Trento. Già vincitore di primi premi assoluti in concorsi pianistici nazionali, nel 1997 partecipa al Premio Venezia, dove la Giuria (presieduta da Roman Vlad) gli conferisce all’unanimità il primo premio assoluto. Si esibisce come solista suonando presso prestigiosi Teatri in Italia e all’estero collaborando con direttori d’orchestra di livello internazionale, tra cui James Conlon, Alain Lombard, Othmar Ma-

Un novembre beethoveniano Il pianista Giuseppe ALbanese, i duo formati da Veronika Eberle, violino e Oliver Schnyder e Andrea Favalessa e Maria Semeraro ga. Numerose anche le sue registrazioni discografiche. In questa serata la Società Filarmonica di Trento prosegue la felice collaborazione con il Keyboard Trust di Londra, per la valorizzazione dei giovani pianisti a livello internazionale . Martedì 17 spazio al duo formato da Veronika Eberle, violino e Oliver Schnyder, pianoforte che eseguiranno composizioni di L. v. Beethoven “Sonata n. 3 op. 12 in Mi bem magg,”, L. Janacek “So-

nata” e R. Schumann “Sonata n. 2 op. 121 in re min”. A vent’ anni Veronika Eberle è uno dei migliori talenti violinistici emersi recentemente in Germania.La sua attività solistica si è andata evolvendo attraverso le collaborazioni con l’Orchestra della Radio di Berlino, le Orchestre da camera di Monaco e Zurigo, la Bamberg Symphoniker e la direzione di Jonathan Nott. Il pianista svizzero Oliver Schnyder è oggi un arti-

OFFLAGA DISCO PAX Trento, centro sociale “Bruno”, il 13 novembre

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n collettivo neosensibilista contrario alla democrazia nei sentimenti”. Davvero niente male la definizione che hanno voluto dare gli Offlaga Disco Pax della loro dimensione di gruppo: come dire vogliamo essere qualcosa di nuovo, possibilmente, nel panorama musicale italiano.Un obiettivo che la formazione emiliana ha centrato se consideriamo come gli Offlaga Disco Pax con il loro immaginario testuale, fra nostalgie di una terra politicamente super rossa e fotografie del presente, sono diventati un gruppo di riferimento, Gli Offlaga saranno in concerto il 13 novembre al Centro Sociale Bruno di Trento prima di chiudersi in studio per dedicarsi alla registrazione del terzo album. Con i primi due cd “Socialismo tascabile”, sfolgorante esordio nel 2005, e Bachelite che ha confermato l’ispirazione del gruppo emiliano. Nati nel 2003 gli Offlaga vedono o da Enrico Fontanelli (basso, elettrotecniche, premeditazioni grafiche, pensiero debole), Daniele Carretti (chitarre, basso) e Max Collini (voce, testi). Dopo avere vinto inaspettatamente l’edizione 2004 del Rock Contest di Firenze, nel marzo 2005 hanno dato alle stampe il loro primo cd : Socialismo Tascabile (Prove Tecniche di Trasmissione). Infinito il tour che ne è seguito (160 concerti in venti mesi), circa ottomila le copie vendute e molti i riconoscimenti ottenuti: miglior gruppo indipendente per il MEI 2005, Premio Ciampi per il miglior disco d’esordio, Premio “Fuori dal Mucchio” sempre come migliore esordio. (FdS)

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sta solidamente sostenuto da un’intensa attività artistica che si esplica ormai in tutta l’Europa, nel Nord e nel Sud America, in Giappone e Cina, dall’ambito cameristico a quello solistico. Occasione unica dunque, questa in Filarmonica, di ascoltare una delle più grandi giovani violiniste, prima che diventi una stella irraggiungibile. Altra coppia di musicisti, formata da Andrea Favalessa, violoncello e Maria Semeraro, pianoforte, quella che suonerà giovedì 26. Alla Filarmonica risuoneranno le note di J. Brahms, C. Debussy, M. Di GesùSonata (prima esecuzione assoluta su commissione della Società Filarmonica di Trento) e S. Rachmaninov. In Filarmonica altri due giovani strumentisti molto talentuosi e generosi, che saranno capaci senza dubbio di suscitare nel pubbli co in sala fresche e intense ■ emozioni.


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a riva Motorissima! La diciassettesima edizione a Riva del Garda allarga i propri spazi superando i ventimila metri quadrati espositivi, 7 e 8 novembre

C’

è già un record per la diciassettesima edizione di ““Motorissima””, la rassegna espositiva dedicata al mondo del motore organizzata dalla Progema di Cesare Bazzanella, in programma il 7 e 8 novembre negli spazi espositivi del Quartiere fieristico della Baltera a Riva del Garda grazie alla disponibilità della Riva del Garda Fierecongressi SpA. La superficie espositiva dell’edizione 2009 supererà, infatti, i ventimila metri quadrati coperti aperti al pubblico e quest’anno i padiglioni espositivi saranno sei invece dei cinque utilizzati nelle passate edizioni. In un momento di crisi anche degli expò dedicati alle due e quattro ruote, il dato rap-

presenta già un primo successo per gli organizzatori della kermesse trentina alla quale hanno già dato la propria adesione una ventina di marchi nazionali ed internazionali rappresentati dalle varie concessionarie locali. L’edizione 2009 di “Motorissima”, la sesta consecutiva ospitata nei padiglioni a Riva del Garda, proporrà ancora una volta uno spazio dedicato al tuning che tanti proseliti sta facendo anche nella nostra regione i cui appassionati troveranno un intero padiglione nel quale saranno in mostra gli ultimi ritrovati del settore delle personalizzazioni estetiche e hi-fi offerte dal mercato nazionale ed internazionale nonché una esposizione di vetture trasformate organizzata dagli attivissimi soci del Free

style tuning club di Caprino Veronese (VR). Ma anche le due ruote personalizzate vivranno un loro importante momento all’interno della diciassettesima edizione di “Motorissima”. Grazie al lavoro dei soci del club Orsi delle Alpi, sezione del motoclub Pippo Zanini di Rovereto, per la prima volta in Italia si svolgerà, infatti, nei padiglioni della Baltera il 1° Custum show dedicato agli scooter con una esposizione di cinquantina di motociclette per-

sonalizzate presentate da una decina di club italiani ai quali si affiancheranno alcuni espositori di oggettistica del settore. Confermatissima anche la mostra scambio di ricambi per moto ed auto d’epoca che potrà contare sulla presenza di oltre un centinaio di espositori provenienti da tutta la penisola. Non mancheranno ovviamente le esposizioni statiche di vetture e moto da corsa proposte dai vari motoclub e scuderie provinciali ed un campo prova esterno in terra gestito dal motoclub Valle dei Laghi per far conoscere la disciplina del trial. “Motorissima” 2009 a Riva del Garda avrà i seguenti orari di apertura: sabato 7 novembre l’accesso agli stand sarà dalle 9 alle 19 mentre domenica 8 sarà alle 9 alle 18. Costo del biglietto d’ingresso 8 euro. Informazioni anche sul sito www.”Motorissima”.org. ■

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trentinomostre

la bella fotografia omaggia le dolomiti

L’

amore per la natura, l’amore per ciò che sta fuori e attorno al proprio sé, ti spinge ad entrare sempre di più in contatto con la materia visiva.

Così l’acqua, l’aria, la terra, diventano parte integrante di un percorso nell’arte e nella vita. Elementi che vengono percepiti nelle loro infinite sfumature – l’aria, la luce, giocano con i nostri occhi e la nostra mente –, decantati sulla tela e sulla tavola. Ogni opera è come fosse un’icona, un lavoro sacro da contemplare e da meditare. Perché così deve essere la natura. E, nel caso di Elisa

Zeni, la

natura vuol dire montagna, filosofia di un cammino nel paesaggio coloratissimo

Pancheri in abbazia

L’

artista trentino Aldo Pancheri sarà protagonista di unamostra all’Abbazia di Mirasole, Opera (Mi). L’Assessorato alla Cultura di Opera, al fine di iniziare una valorizzazione dell’abbazia di Mirasole anche con esposizioni di Arte contemporanea, propone un evento espositivo di un artista trentino ormai milanese di adozione. Aldo Pancheri nelle circa 30 opere esposte (alcune di notevole formato) propone la visione di coloratissime “istantanee di vita” in spazi cosmici privi di luce che accendono la visione di un mondo silenzioso che li circonda, un po’ come l’abbazia che nel suo consueto silenzio sembra essere al di fuori del ritmo frenetico dei nostri giorni. La spazialità delle opere è composta da figurazioni e forme geometriche in equilibrio dinamico, dove i rimandi stilistici e le assonanze di una logica non decifrabile determinano l’opera.

delle Alpi che si trasforma, nelle mani e nel pennello dell’artista, in un sapiente

Elisa Zeni - “Cima Roma”

caleidoscopio di colori,

natura, vivere in essa, subirne il fascino. Ascoltare ciò

forme, volumi, segni.

che racconta, inseguire ogni volta sensazioni nuove ed

Opere che possiamo

inconsciamente raccontarle. Con i colori e i segni che a

ammirare fino al 14

lei sono più congeniali. Quello che ne esce sono lavori dal

novembre presso la

forte impatto emotivo prima che fisico perché la luce che

Sala Iras Baldessari di

tutto pervade fluttua sulla materia come il riverbero che ci

Rovereto (Via Portici, 14),

offre il passaggio di folletti e di spiriti impalpabili.

racchiuse, come in uno scrigno ligneo, sotto il titolo di “Percorsi s.l.m. – Sopra il livello della montagna”. Perché

Al Mart di Rovereto troviamo fino al 17 gennaio 2010 la

geniale arte concettuale del sudafricano Kendell

sopra il limite della roccia e della materia, a monte quindi

Geers, classe 1968, stabilitosi ora a Bruxelles dopo

delle forme visibili, c’è lo spirito, il vuoto che può anche

un pellegrinaggio per le città del mondo durato qualche

essere vacuità ma nel caso di Elisa Zeni è profondo

anno alfine di togliersi ogni sia pur presenza minimale di

silenzio interiore. D’altronde lei vive a Spormaggiore, al

nazionalismo, considerandosi un “homeless”, un senza

cospetto della cattedrale dolomitica, fatta di pinnacoli,

tetto. L’artista è un grande ideatore di oggetti provenienti

navate, torri e sagrati rocciosi. La montagna quindi è

dalle più svariate esperienze musicali e dalle curiose

visibile e praticabile, viene fruita come vivente linguaggio

incursioni nel mondo della pop art. Nelle sue opere

nel dipingere e nell’andare alla ricerca, per entrarvi, nella

l’artista è solito incorporare elementi musicali pop: come

montagna invisibile che vive parallela a quella fisica. Una

è accaduto al London’s Delphina Project Space dove

montagna dimora di un’umanità ancora ricca di valori che

una sua installazione interagiva con brani dei Sex Pistols.

forma la via che unisce la terra e il cielo. Contemplare la

“Cosa siamo quando le nostre voci si fanno mute come

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trentinomostre quelle di ogni altro animale, quando diventiamo l’ubriaco nel bar del paese, che canta a squarciagola con una voce che capisce solo lui, ma non si ricorda mai? Io mi sono nascosto in questi suoni, le grida di un paese emerso da una rivoluzione seguita dalla disperazione e dal caos” suole raccontare l’artista nelle sue conferenze pubbliche che solitamente accompagnano gli allestimenti. La mostra che vediamo al Mart, a cura di Jerome Sans il quale ha associato diversi musei e istituzioni del Belgio, dell’Inghilterra, della Francia e dell’Italia,

porta il provocatorio titolo di “Irrespektiv”/

Retrospettiva”, ovvero il tentativo da parte dell’artista di esplorare i limiti e i confini geografici, linguistici, politici, sociali, sessuali e psicologici dell’uomo. Un intervento a 360° come solo l’arte della più viva e ricca tradizione concettuale può fare dal momento che l’artista si propone come opera totale e totalizzante. Lui è ancora un uomo fortemente politico prima di essere filosofo e artista. Anzi ha fatto di questi due elementi le sue armi di battaglia per cantare la sua feroce opposizione ad ogni pregiudizio, dittatura, violenza. Provocando come nella più sana arte contemporanea. E per chi ha voglia di camminare e di scoprire l’arte consigliamo una passeggiata per le strade di Rovereto. Qui, in luoghi diversi, sono state collocate alcune opere degli artisti Osvaldo Maffei, Enzo Frascaroli e Alessio Trentini con Gianluca Dossi. Opere predisposte appositamente in occasione del ventesimo anniversario del Festival Internazionale del Cinema

Archeologico

e della mostra Enzo Frascaroli

dedicata agli archeologi Orsi, Halbherr e Gerola.

Per chi non avesse voglia di trasformarsi in investigatore d’opere d’arte diciamo che le opere “Magna Grecia” di Maffei è collocata presso il Centro diurno per anziani di Palazzo Colle Masotti in Via S. Maria, “Il Triste Minotauro” di Frascaroli in Via Rialto n 44 e “L’epigrafe dietro al saio” di Trentini e Dossi in Via S. Maria n 86.

Arco

Campo Lomaso

Mercati Mercatino delle pulci Ogni terzo sabato del mese.. Piazzale Segantini. Piccolo antiquariato, usato e collezionismo.. Info: tel. 0464-516161.

mostre Giudicarie ieri Mostra permanente. Chiostro Convento Francescano. Rassegna fotografica. ore 9/12-15/19.. Info: tel. 0465-702626.

Mostre MARCOVINICIO. Silenziosa disciplina Apertura: da sabato 22 agosto a domenica 15 novembre. Palazzo dei Panni - Galleria civica G. Segantini. A cura di Giovanna Nicoletti. Marcovinicio è un artista della Valdossola che come Giovanni Segantini - maestro al quale una buona parte della sua pittura ha lungamente guardato - è un camminatore nella montagna e un ricercatore attento della verità.

Mostre MIRTA CARROLI Apertura: da sabato 18 aprile a lunedì 9 novembre. “La persistenza del segno”. Mostra a cura di: Franco Batacchi - Verena Neff - Theo Schneider. Da martedì a domenica dalle 10 fino alle 22.00 e lunedì dalle 17.00 alle 22.00. Info: 0461-531158 .

Mostre Profili 3 - Marcovinicio Apertura: da mercoledì 23 settembre a domenica 15 novembre. Palazzo dei Panni. Mostra a cura di Giovanna Nicoletti. Mostre Profili 4 - Bistolfi Apertura: da domenica 29 novembre 2009 a domenica 28 febbraio 2010. Palazzo dei Panni. Mostra a cura di Giovanna Nicoletti. Mostre Pagine del Garda Casino Municipale. Dal 14 al 22 novembre. Rasegna dell’editoria gardesana e trentina. Org: Il Sommolago. Info: tel. 0464.510396.

Borgo Valsugana Mostre Strumenti musicali Mostra permanente. Sala Galvan, Corso Ausugum, 110. Ore 10/12, mercoledì e venerdì. Info: tel. 0461-706101. Mostre Grande Guerra in Valsugana e sul Lagorai Mostra permanente. Ex Mulino Spagolla, Vicolo Sottochiesa. Ore 10/12-15/18.30 (mercoledì 9.30/12). Info: tel. 0461-757195.

Caldonazzo Mercati Mercatino di Natale Apertura: da sabato 28 a domenica 29 novembre. Corte Trapp - Mercatini di natale nella suggestiva cornice di Corte Trapp. Dalle 10 alle 19.

Calliano Mercati Mercatino delle pulci e delle cose antiche Ogni quarto sabato del mese. Piazza Italia e via A. Valentini. Orario 7.30 - 18.

Castel Pergine

Cavalese Mostre Nell’anno di Hofer. La comunità di Fiemme e la sua storia Apertura: da sabato 25 luglio 2009 a domenica 10 gennaio 2010. La mostra, ideata e curata da Mauro Nequirito e Rodolfo Taiani con la collaborazione di Chiara Felicetti, sarà visitabile a Palazzo Riccabona. Il percorso espositivo proposto intende pertanto offrire elementi di lettura in grado di inserire l’episodio hoferiano nella più vasta storia della valle di Fiemme, della sua Comunità e della sua popolazione in un arco temporale esteso grossomodo fra gli anni settanta del Settecento e il 1810. Orari fino al 30 agosto: dalle 16 alle 19 e dalle 20.30 alle 22.30; dal 1° settembre al 18 dicembre: dalle 16 alle 19; dal 19 dicembre al 10 gennaio: dalle 16 alle 19 e dalle 20.30 alle 22.30. Info: 3358386851.

Drena mostre Reperti archeologici Mostra permanente. Castel Drena.. Ore 10/18, chiuso il lunedì.. Info: tel. 0461-864400.. Mostre Ernestina Grillo Apertura: fino a giovedì 31 dicembre. Castel Drena - Collezione “Natura e Colore”. Dalle 10 alle 17. Mostre Collezione di ernestina grillo Apertura: fino a giovedì 31 dicembre. Castello di Drena - “Natura e colore”. Ore 10 - 17. Lunedì chiuso.

Fondo Fiere fiori d’arancio - fiera degli sposi Apertura: da sabato 21 a domenica 22 novembre. Palanaunia - La fiera degli sposi. Tantissime idee e spunti interessanti, dai confetti

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trentinomostre alla casa, cose utili e tante curiose novità. Tel. 0463.850000.

Levico Terme Mercati Mercatino di Natale Apertura: da sabato 21 novembre 2009 a mercoledì 6 gennaio 2010. Parco secolare degli Asburgo. Un suggestivo itinerario che invita alla scoperta dei gusti e dei sapori della Valsugana, sulle orme della tanto amata tradizione asburgica. Lungo i viali innevati, nelle caratteristiche casette in legno si potranno ammirare ed acquistare oggetti di artigianato artistico, giocattoli ed addobbi per l’albero ed il presepio, tante idee a vostra disposizione per completare gli acquisti natalizi destinati a grandi e piccoli amici all’insegna della più autentica cultura popolare trentino-tirolese. Info: tel. 0461-706101.

Luserna Mostre “il cacciatore delle alpi. Apertura: da lunedì 13 aprile a lunedì 2 novembre. Da predatore a gestore”.Via Trento/Stradù 6, Centro Documentazione Luserna. Dalle 10.00 alle12.00 e dalle 14.30 alle 17.30. Info: 0464-789638.

Mezzolombardo Mostre ROBERTO FLOREANI Apertura: da sabato 3 ottobre a venerdì 18 dicembre. La Galleria Buonanno Arte Contemporanea di Mezzolombardo-Trento, presenta la mostra personale di Roberto Floreani “Risvegli” - Inaugurazione: sabato 3 alle 18.30. Orario: da lunedì a venerdì 17-19. Sabato e festivi su appuntamento. Tel.0461/603770.

Riva del Garda Mostre La Pinacoteca si rinnova Apertura: da venerdì 27 marzo a giovedì 31 dicembre. La Rocca: Museo Civico, Pinacoteca. “La Pinacoteca si rinnova. Testimonianze figurative dal territorio tra XV e XIX secolo”.Info: tel. 0464-516161. Mostre “sulle antiche sponde” Apertura: da sabato 23 maggio a domenica 1 novembre. Museo Riva del Garda. “Un abitato neolitico della Cultura dei vasi a bocca quadrata in via Brione a Riva del Garda. A cura di Elisabetta Mottes. In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia di Trento. Info: 0464-573869. Mostre Capolavori sacri sul garda tra sei e settecento Apertura: da sabato 25 luglio a domenica 1 novembre. Museo Riva

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del Garda. Mostra acura di Marina Botteri Ottaviani, Sergio Marinelli e Mariolina Olivari. 10-12.30 e 13.30-18. Settembre e Ottobre, lunedì chiuso. Mostre Dal Barocco al Rococò. Capolavori sacri lungo le sponde del Garda Apertura: fino a domenica 1 novembre. Museo della Rocca - mostra a cura di Marina Botteri, Sergio Marinelli e Mariolina Olivari, la più importante mostra dedicata ai capolavori sacri dell’area gardesana dal Barocco al Rococò. Mostre Massimiliano Rosa e padre Apertura: da venerdì 25 settembre a domenica 1 novembre. Astoria Park Hotel - Ri-Nati. Mostre Aroldo Pignattari Apertura: da martedì 29 settembre a domenica 1 novembre. La Rocca - Museo Civico, Pinacoteca: Il gioco delle forme classiche. Mostre AltoGarda In’Arte Apertura: da sabato 24 ottobre a giovedì 12 novembre. Galleria Civica Craffonara - Collettiva Amici dell’Arte. Mostre “Olivi a confronto” Apertura: da sabato 31 ottobre a giovedì 31 dicembre. Frantoio Agraria. Mostra itinerante e incontri nel paesaggio del Garda.

Rovereto Mercati Mercato d’altri tempi Mostra permanente. Centro storico. Ogni primo sabato del mese. Oggetti usati, capi d’abbigliamento, hobbistica, libri, ecc. Ore 9/19. Info: tel. 0464-452201. Mostre Casa Depero Apertura: da sabato 17 gennaio 2009 a venerdì 31 dicembre 2010. Via Portici 38. Casa d’Arte Futurista Depero, il primo e unico museo futurista d’Italia, nato da una originalissima visione di Fortunato Depero negli anni Cinquanta del ‘900. Mostra permanente. Mart/ Dom 10-18. Lunedì chiuso. Info: 800-397760 / 0464-431813. Mostre capolavori della modernità Apertura: da sabato 19 settembre 2009 a domenica 10 gennaio 2010. Mart - Opere della collezione Kunstmuseum Winterthur. Inaugurazione venerdì 18 settembre ore 18. Mart-dom: 10-18; ven: 10-21; lunedì chiuso. Info: 800 397760.

Mostre il cane a sei zampe Apertura: da sabato 19 settembre 2009 a domenica 10 gennaio 2010. Casa d’Arte Futurista Depero - Mostra a cura di Eni. Ingresso libero. Inaugurazione venerdì 18 settembre ore 16. Mart-dom: 10-18; lunedì chiuso. Info: 800 397760. Mostre Il corpo del territorio Apertura: da lunedì 28 settembre a venerdì 27 novembre. Biblioteca Civica Corso Bettini,43 - Vedute, carte geografiche, mappe catastali. Mostra presentata dal Serivio Catasto e Libro Fondiario. Dal lun al sab 9-22, domenica dalle 9-13. Info: 0464-452500. Mostre IL CORPO DEL TERRITORIO Apertura: da mercoledì 30 settembre a giovedì 26 novembre. Biblioteca Civica G. Tartarotti, c.so Bettini, 43 - esposizione dell’artista Paola Grott In occasione dell’esposizione della nuova cartografia catastale dei C. C. di Rovereto e Lizzana 1859 2009 a cura del Servizio Catasto della Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con il Comune di Rovereto. Orario: ore 9.00-22.00 / domenica ore 9.00-13.00. tel. 0464-452253. Mostre ORSI, HALBHERR, GEROLA. L’archeologia italiana nel Mediterraneo Apertura: da venerdì 2 ottobre 2009 a mercoledì 30 giugno 2010. Palazzo Alberti, Corso Bettini 43 Inaugurazione mostra temporanea aperta fino al 30 giugno 2010. Orario: 9/12 15/18 da martedì a domenica, chiuso il lunedì. Mostre Elisa Zeni Apertura: da venerdì 30 ottobre a sabato 14 novembre. Sala comunale Roberto Iras Baldessari, via POrtici - Mostra di pittura. 1519 da martedì a venerdì, 1012/15-19 sabato e festivi (lunedì chiuso).. Mostre Kendell Geers Apertura: da sabato 31 ottobre 2009 a domenica 17 gennaio 2010. Mart, corso Bettini 43 - “Irrespektiv”. L’artista, nato in Sud Africa, propone con le sue opere un’arte che costringe il pubblico a interrogarsi su temi sociali e politici del nostro vivere contemporaneo. Mar - dom 10-18, ven. 10-21, lunedì chiuso. Numero verde 800 397 760. Mostre Amina Pedrinolla Apertura: da domenica 15 a domenica 29 novembre. Sala comunale Roberto Iras Baldessari, via POrtici - Mostra di pittura. 15-19 da martedì a venerdì, 10-12/15-19 sabato e festivi (lunedì chiuso)..

Mostre SULLA VIA DI DAMASCO l’inizio di una nuova vita Apertura: da lunedì 16 a domenica 29 novembre. Auditorium Fausto Melotti, atrio piano interrato. Mostra. Centro Culturale Rebora in collaborazione con Decanato Rovereto, Biblioteca Rosminiana, Vita Trentina. Informazioni e prenotazioni visite guidate tel. 366-5331826. 15-19 da martedì a venerdì, 10-12/15-19 sabato e festivi (lunedì chiuso).. Informazioni e prenotazioni visite guidate tel. 366-5331826. Mostre NON C’È ACQUA DA PERDERE Apertura: da lunedì 23 novembre a sabato 5 dicembre. Oratorio Rosmini, via Paganini 14 - mostra interattiva. Comitato Associazioni per la pace e i diritti umani e Assessorato all’Istruzione. Visita su prenotazione info: 0464-452368 e 0464-423206 . 15-19 da martedì a venerdì, 1012/15-19 sabato e festivi (lunedì chiuso).. Da lunedì a venerdì 9-12 /14-18, sabato e domenica 14-18. Mostre collettiva di fine anno Apertura: da venerdì 27 novembre 2009 a martedì 5 gennaio 2010. Centro culturale Casa Tani, via Rialto 14 - in questa mostra le diverse modalità d’espressione dell’arte, da quelle immaginali alla musica, saranno esse stesse luogo di incontro, di scambio di creatività e di spettacolo. Tel. 0461-923572. Mostre Quando il legatore incontra Cesare Pavese Apertura: da sabato 28 novembre a venerdì 11 dicembre. Palazzo Annona - Spazio del Libro - Mostra internazionale di legatura d’arte. Legature d’artista del libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese. Esposizione di ex-libris dedicati a Pavese in occasione del Centenario a cura della Fondazione Cesare Pavese . 15-19 da martedì a venerdì, 10-12/15-19 sabato e festivi (lunedì chiuso).. Mostre IL CATASTO COME IDENTITÀ DEL TERRITORIO Apertura: da giovedì 1 ottobre a giovedì 26 novembre. Biblioteca Civica G. Tartarotti, c.so Bettini, 43 - Pubblicazione della nuova cartografia catastale dei C.C. di Rovereto e Lizzana 1859 - 2009 a cura del Servizio Catasto della Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con il Comune di Rovereto. Orario: ore 9.00-22.00 / domenica ore 9.00-13.00. tel. 0464-452253.


trentinomostre Trento Fiere Idee casa Apertura: da venerdì 6 a domenica 8 novembre. Quartiere espositivo, Trento Fiere, via Briamasco 2. Fiera dedicata all’arredo e alle tecnologie per la casa. “Le nuove qualità dell’abitare”. Ore 10/19 (sabato e domenica 9/20). Info: tel. 0461-230264. Mostre ATTRAZIONE TERRA, TERREMOTI E MAGNETISMO TERRESTRE Apertura: da venerdì 18 settembre 2009 a domenica 10 gennaio 2010. Museo Tridentino di Scienze Naturali - mostra che consentirà a tutti i visitatori di esplorare le forze presenti all’interno della Terra, scoprirne i segreti, capire le cause e gli effetti del campo magnetico terrestre e dei terremoti. L’esposizione interattiva, frutto di un felice incontro tra l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e il Museo Tridentino di Scienze Naturali, indaga un tema di grande attualità in Italia alla luce dei recenti fatti che hanno sconvolto il centro della Penisola, ossia la natura e dei terremoti e del campo magnetico terrestre e la rilevanza, a fini preventivi, del loro continuo monitoraggio e studio. Info: 0461 222918. Fiere Mercatino di Natale Apertura: da sabato 21 novembre a giovedì 24 dicembre. Segui la stella - Mercatino di Natale. Passeggiando tra le casette del Mercatino in Piazza Fiera. L’incantevole Mercatino è ospitato nello storico scenario delle antiche mura cittadine, con le sue casette di legno traboccanti di addobbi, angeli, presepi, candele, sculture, composizioni floreali, dolci e specialità locali. All’interno tutti i giorni I sapori del Mercatino, itinerario goloso che si snoda attraverso 15 casette che propongono la degustazione dei più tipici prodotti trentini. Orario del Mercatino: Orario: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, domenica dalle 10.00 alle 19.30, venerdì e sabato dalle 10.00 alle 20.30, 24 dicembre dalle 10.00 alle 17.30. Informazioni: Trento Fiere, tel. 0461-230264.

to hobbistico, creazioni artistiche, chincaglieria, curiosità. Informazioni: tel. 800017615. Ore 8-17. Mostre Da Hayez a Boccioni Mostra permanente. “Collezione permanente del XIX secolo”. MartTrento, Palazzo delle Albere. Il MART di Trento presenta la collezione permanente con le opere dell’Ottocento. Orario: dalle ore 10.00 alle ore 18.00, chiuso il lunedì Prezzo: € 5,00 intero, ridotto € 3,00, scolaresche € 1,00 per studente. Informazioni:- Tel. 0461/234860.. Mostre Florenzo Galaverna Mostra permanente. Atelier d’Arte “La Nicchia”, via Manci 67.. Mostre Icone russe Ogni secondo venerdì del mese. Cappella ecumenica di via Alfieri 13. Organizza il Gruppo “Amici di Padre Nilo”, costituitosi in ricordo di don Ezio Cadonna, spentosi a Trento nel 1997 dopo un’esistenza al servizio del dialogo ecumenico tra le chiese d’oriente e d’occidente, anche attraverso l’iconografia. Orario: 15-19, ingresso libero. Info: tel. 0461-891320. Mostre Maestri trentini tra ‘800 e ‘900 Apertura: da sabato 25 aprile a domenica 22 novembre. Palazzo delle Albere. Mostra realizzata con le opere delle Raccolte d’arte del XIX secolo del Mart. Il percorso espositivo intende suggerire le principali tappe storiografiche della pittura trentina, dal primo Ottocento sino agli anni venti del Novecento. Martedì - domenica: 10 - 18; Lunedì chiuso. Tel. 0461 - 234860.

Mercati

Mostre Egitto Mai Visto Apertura: da sabato 30 maggio a domenica 8 novembre. Castello del Buonconsiglio. Collezioni inedite dal Museo Egizio di Torino e dal Castello del Buonconsiglio di Trento. A oltre cento anni dalle scoperte, saranno presentate al pubblico per la prima volta due sorprendenti collezioni dell’antico Egitto. L’esposizione, di oltre cinquecento affascinanti ritrovamenti inediti, insieme a suggestive ricostruzioni scenografiche, svelerà i segreti della vita quotidiana e dell’Aldilà nell’Antico Egitto. Info: 0461-492840/233770.

Folklore mercatino dei gaudenti Ogni secondo sabato del mese. Piazza Garzetti. Mercatino che propone oggetti usati, bigiotteria, libri e fumetti, collezionismo, artigiana-

Mostre johann nortje - Dreams Apertura: fino a martedì 3 novembre. Galleria Arte Boccanera Contemporanea. Dalle 9 alle 19. Tel. 0461 984206 - 340 5747013.

Mercati Mercato contadino Tutti i sabati. Piazza Dante. Dal produttore al consumatore. Una vasta gamma di prodotti genuini del territorio trentino: freschi, trasformati e biologici. Ore 7.30/13. Info: tel. 0461-915575.

Mostre Peter Schuyff Apertura: da giovedì 8 ottobre a sabato 5 dicembre. Studio d’arte Raffaelli, Palazzo Wolkenstein via Marchetti 17 - mostra personale dell’olandese Peter Schuyff dal titolo “New works”. Peter Schuyff è nato a Baarn in Olanda nel 1958. Vive e lavora ad Amsterdam. Orario dal martedì al sabato: 10-12.30 e 17-19.30. Tel 0461 982595. Mostre 1989-2009 / Overview, Celebration, Critique Apertura: da sabato 10 ottobre 2009 a domenica 31 gennaio 2010. Fondazione Galleria Civica (nuovo ingresso: Via Cavour 19), Museo Diocesano Tridentino, Castello del Buonconsiglio; - Mostra a cura di Andrea Viliani. Articolandosi in un programma di diverse mostre e progetti esposti in vari luoghi della città di Trento, la mostra celebra i venti anni di attività espositiva della Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento, aperta nell’autunno del 1989, e pone a confronto, tra rivisitazione storica e sguardo progettuale, i programmi e gli sviluppi dell’identità istituzionale della Galleria con la storia dell’arte italiana contemporanea. Info: 0461 985511. Mostre Tatiana Festi Apertura: da sabato 10 ottobre a sabato 12 dicembre. Arte Boccanera, via Milano 128/130. Mostra dal titolo: “Amour Glamour”. Inaugurazione il 10 ottobre alle 19. martedì - sabato 11.00-13.00 / 16.00-19.00. Info: 0461 984206. Mostre Il meleto dei conti Tolstoj Apertura: da venerdì 16 ottobre a domenica 15 novembre. Palazzo Roccabruna - Il meleto dei contiTolstoj a Jasnaja Poljana, oltre ad essere un interessante esperimento di biodiversità, è diventato di recente un’occasione di confronto interculturale e multidisciplinare volto a superare i nazionalismi ed i separatismi. Tel: 0461/887105. Mostre zig ZAG, un destino che divaga Apertura: da lunedì 26 ottobre a venerdì 6 novembre. Banca Bovio Calderari, via Oss Mazzurana 63 - L’arazzo del laboratorio e le creazioni di Renata Mariotti. Da lunedì a venerdì 8:30-13:30 e 14:30-15:30. Mostre IL MELETO DI TOSTOJ, DALLA VAL DI NON A TULA Apertura: da mercoledì 28 ottobre a domenica 15 novembre. Palazzo Roccabruna, Via SS. Trinità, 24 - 38100 Trento. Tel. 0461/887101 www.enotecadeltrentino.it.

Mostre Gabriella Kuruvilla Apertura: da venerdì 30 ottobre a domenica 8 novembre. Atrio di Giurisprudenza, corso Rosmini Mostra di pittura. Venerdì 8-19.30, sabato 8-12. Mostre Mappe, rotte e paralleli. Persone, viaggi di carta e rappresentazioni del mondo Apertura: da lunedì 2 a domenica 8 novembre. Sala di rappresentanza della Regione, piazza Dante. Inaugurazione lunedì 2 novembre ore 10. Venerdì 8-19.30, sabato 8-12. Mostre mercato del libro Apertura: da lunedì 2 a sabato 7 novembre. Sala di rappresentanza della Regione, piazza Dante. Dal lun al sabato: 10-14, 15-19, domenica 8, ore 10-12. Mostre Immagini dell’altro mondo Apertura: da lunedì 2 a sabato 7 novembre. Biblioteca comunale via Roma - Mostra fotografica sulla quotidianità tzigana. Dal lun al sabato: 10-14, 15-19, domenica 8, ore 10-12. Per visita guidata prenotare al 338.5485616. Mostre PEJA/PE sguardi in divenire Apertura: da lunedì 2 a martedì 3 novembre. Palazzo Geremia, via Belenzani - 10 anni di relazioni tra le comunità. Per visita guidata su prenotazione allo 0461.223224. Mostre Riccardo Schweizer Lydia Jonkman Apertura: da mercoledì 11 a domenica 29 novembre. Galleria Arte Boccanera Contemporanea - Mostra personale di Riccardo Schweizer e di Lydia Jonkman. Dalle 9 alle 19. Tel. 0461 984206 - 340 5747013.

Villa Lagarina Mostre “LA RELIGIOSITA’ NELL’ARTE” Apertura: da venerdì 30 ottobre a domenica 15 novembre. Palazzo Libera - inaugurazione mostra a cura dell’associazione Nord Sud Villa Lagarina. Orari di apertura: da martedì a venerdì 14 - 18 sabato e domenica 10-12.30; 14-18, lunedì chiuso. Ore 18.

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trentinoappuntamenti

Al caldo, nei teatri, a gustarsi l’arte

C

on l’arrivo del freddo è bello passare la serata in un teatro, assistendo ad uno spettacolo di qualità. A novembre sarà possibile farlo, anzitutto

all’Auditorium S. Chiara dal 12 al 15 novembre, dove verrà rappresentato il dramma di Thomas Bernhard “Elisabetta

II”. Da non perdere anche il monologo

tratto da un libro della scrittrice albanese Ornela Vorpsi, in La mano che non mordi

scena il 6 novembre, intitolato

Lella costa

N

ei primi anni di carriera, si è cimentata con autori contemporanei (tra cui Renzo Rosso e Mrozek), ha partecipato a trasmissioni radiofoniche, e si è sempre di più avvicinata al cabaret. Nel marzo del 1987 debutta con il primo spettacolo di cui è anche autrice, Adlib, cui seguirà Coincidenze. Con gli anni si è affermata come una delle attrici più caratteristiche della scena teatrale italiana con grandi apprezzamenti sia di critica che di pubblico. Dopo i primi successi, ha cominciato a frequentare trasmissioni televisive, tra cui Ieri Goggi e domani, Omnibus, La TV delle ragazze, Fate il vostro gioco, Ottantanonpiùottanta, Il gioco dei nove e Maurizio Costanzo Show, e ha partecipato ad alcuni film (Ladri di Saponette, 1989, di Maurizio Nichetti; Visioni private, 1990, di Francesco Calogero). Nel febbraio del 1990 presenta il suo terzo monologo, Malsottile. Nel 1992 pubblica La daga nel loden, una raccolta dei testi degli spettacoli realizzati. Nello stesso anno va in scena con Due, unico caso in cui non si presenta da sola sulla scena. È socialmente attiva con Emergency (per la quale ha offerto la sua voce per lo spot di PeaceReporter.

“La mano che non mordi”, con Dardana Berdyna.

i duo formati da Veronika Eberle, violino e Oliver

Per gli amanti dell’opera lirica,

Schnyder e Andrea Favalessa e Maria Semeraro.

doppio appuntamento al Teatro

Rinaldo Alessandrini suona

invce con

Sociale con “Tosca”, una

l’Orchestra Haydn, il 18 novembre. Nella stessa sera,

delle opera più note al mondo. Il

verrà suonato: l nuovissimo e inedito “Mr. Haydn”,

capolavoro di Giacomo Puccini

commissionato dall’orchestra a Girolamo Deraco.

potrà essere goduto venerdì 6 e

I loro fans li chiamano affettuosamente “quelli della

domenica 8, in pomeridiana.

Banda” a sottolineare quel rapporto particolare che

Tuttavia il vero evento del

unisce da anni questi musicisti con il loro pubblico,

mese è il concerto de The

Bastard Sons of Dioniso che suoneranno

la loro gente, con tutti coloro che sudano e ballano durante i concerti, puntualmente trascinanti, di questa

a Levico Terme il 28 novembre. Un appuntamento

formazione. Loro sono i tipi della Bandabardò.

imperdibile per i fan di Michele Vicentini, Jacopo

uno dei nomi di punta della scena folk rock italiana, che

Broseghini e Federico Sassudelli che hanno rilasciato da

saranno in concertoil 21 novembre al Palalevico.

pochi giorni il loro primo album targato Sony: “In stasi

Lella Costa torna a Rovereto con uno spettacolo

perpetua”.

di Massimo Cirri, intitolato “Ragazze, nelle lande

Ha inizio anche la stagione di Danza del Centro servizi

scoperchiate del fuori”. Un ritorno atteso anche

culturali S. Chiara, con un suggestivo spettacolo della

quello di Glauco Mauri, con il più serioso “Vangelo

compagnia Balletto Teatro di Torino che l’11 novembre

secondo Pilato”. Tra le esposizioni, menzioniamo

propone un’opera originale.

Motorissima, a Riva del Garda il 7 e l’8

Per la musica classica, tre concerti alla Società

novembre, e “Idee Casa uno... arredo”, in programma

Filarmonica di Via Verdi: Il pianista Giuseppe Albanese,

a Trento, dal 6 all’8 novembre.

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trentinoappuntamenti 1 domenica Cinema G-FORCE: SUPERSPIE IN MISSIONE Ala. Ore 17. Cinema teatro “G. Sartori” - Rassegna autunnale 2009 - animazione - Usa 2009 - regia di Hoyt Yeatman. www.trentinospettacoli.it. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Teatro ragazzi PINOCCHIO! UN BURATTINO (BAMBINO?) IN FUGA Trento. Ore 15,30 e 17,30. Teatro San Marco - di Lino Terra, Fabrizio Valentini, Renato Patarca, Nicoletta Briganti, Natascia Zanni, con Nicoletta Briganti, Renato Patarca, Umberto Rozzi, Mauro Vitali, regia Lino Terra. Info: tel. 0461-213811.

2 lunedì Cinema CHÉRI Cavalese. Ore 21,15. Cinema Teatro Comunale di Cavalese - Rassegna autunnale 2009 - commedia - Francia, Germania, Regno Unito 2009 - regia di Stephen Frears con Michelle Pfeiffer, Kathy Bates, Rupert Friend, Felicity Jones, Frances Tomelty. www.trentinospettacoli.it. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura Il gioco degli specchi Trento. Biblioteca Comunale Centrale - Sezione Ragazzi, via Roma 55 - Fiabe e filastrocche di scrittori migranti, narrate da un personag-

gio curioso e fantastico che arriva dal mare, con un grande bagaglio che conterrà le storie, gli oggetti, i suoni, i colori dei mondi che saranno raccontati ai bambini. Alla fine della lettura i bambini incontreranno delle lettere giganti e immagini con le quali formare nuove parole, in un gioco fantastico d’invenzione guidato dall’attrice. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Cultura Il gioco degli specchi Trento. Ore 21. PALAZZO GEREMIA - SALA FALCONETTO, via Belenzani 19 - Inaugurazione mostra fotografica Pec sguardi in divenire: 10 anni di relazioni tra le comunità; proiezione video documentario “Niente a nessuno, storie di normali anomalie” di Darko Sokovic, TcK, Kossovo 2007; Antemprima del video documentario “300 milioni di secondi” di Darko SoKovic, TcK Kossovo 2009. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Cultura Mappe, rotte e paralleli. Persone, viaggi di carta e rappresentazioni del mondo Trento. Venerdì 8-19.30, sabato 8-12. Sala di rappresentanza della Regione, piazza Dante. Inaugurazione.

3 martedì Cinema MAR NERO Rovereto. Ore 21. Sala conferenze Mart - opera di Federico Bondi - Associazione Nuovo Cineforum Rovereto. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Telefono: 0461 982216.

Sala per banchetti e cerimonie Trento c/o Aeroporto “G. Caproni” tel. 0461/944999 kolic. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Cultura Presi per incantamento Borgo Valsugana. Ore 20. Biblioteca Comunale a Borgo Valsugana - Presi per incantamento - scrivere (e leggere) d’amore - incontro del Gruppo di Lettura - Vieni se vuoi discutere con altri le tue impressioni su un libro, scambiare delle idee di lettura, leggere in gruppo... Tel. 0461/754052. Cultura Berlino, 1989 Trento. Ore 16.45. “La caduto del muro”,conferenza con Luciana Grillo Laino. Società Dante ALighieri, Via Dordi. Danza scappo a danza ZEROGRAMMI Trento. Ore 14.30. Teatro Cuminetti - Teatrofficina Zerogrammi, regia, coreografia ed interpretazione Stefano Mazzotta ed Emanuele Sciannamea. Premio miglior spettacolo Festival Giocateatro 2009 Torino. Primo premio di coreografia città di Rovereto - Festival Oriente Occidente. Età consigliata: dai 9 ai 14 anni. Info: tel. 0461-213811. Enogastronomia Il gioco degli specchi Trento. Ore 17. ALBERGO AMERICA, via Torre Verde 50 - Would you like a cup of tea? Il tè alla maniera di Xumei (Cina). Molti i modi di assaporare questa antica bevanda, secondo usanze e sapori consolidatisi in luoghi diversi. Oggi la nostra guida ce ne serve

varie qualità secondo le abitudini di un paese che lo gusta da millenni. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Per i più piccoli Il gioco degli specchi Cles. Ore 16. ASILO NIDO DI CLES, via Doss di Pez - Narrazioni sonore, per bambini 3-36 mesi alla presenza dei genitori. I bambini, anche i più piccoli, hanno bisogno di libri e di storie e di avere vicino adulti in grado di trasformare le parole scritte in “suoni amici”, capaci di accarezzare le orecchie, di accompagnare il pensiero, di catturare il colore delle emozioni. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 Cell 340 2412552 - info@ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org.

4 mercoledì Cinema I LOVE RADIO ROCK Borgo Valsugana. Ore 21. Cinema del Centro Scolastico - Rassegna autunnale 2009 - commedia - Regno Unito 2009 - regia di Richard Curtis con Philip Seymour Hoffman, Emma Thompson, Kenneth Branagh. www.trentinospettacoli.it. Cinema UNA NOTTE DA LEONI Cles. Ore 21. Cinema Teatro Parrocchiale - Rassegna autunnale 2009 - commedia - Usa 2009 - regia di Todd Phillips con Ed Helms, Heather Graham, Bradley Cooper, Justin Bartha, Mike Tyson. www. trentinospettacoli.it.

Cultura Il gioco degli specchi Trento. Ore 17. BIBLIOTECA COMUNALE DI MEANO - Storie da lontano che arrivano vicino con Soledad Rivas - per bambini dai 5 ai 10 anni. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Cultura Il gioco degli specchi Trento. Ore 21. PALAZZO GEREMIA - SALA FALCONETTO, via Belenzani 19 - Storie di vita da Prijedor, Bosnia Erzegovina: Presentazione dei film/ /”Sole e filo spinato” di Simo Brdar e “Memorie - Storie di vita a Prijedor” di Miodrag Ni-

Sala riunioni - Sala Banchetti TRENTO Via Pomeranos, 2 Loc. Mattarello Tel. 0461/944545 www.adigehotel.it

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trentinoappuntamenti Cinema BAARÌA Tione. Ore 21. Cinema Teatro Comunale - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Italia, Francia 2009 - regia di Giuseppe Tornatore con Monica Bellucci, Raoul Bova, Ángela Molina, Enrico Lo Verso, Luigi Lo Cascio, Laura Chiatti. www.trentinospettacoli.it. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura Il gioco degli specchi Trento. Ore 16,30. BIBLIOTECA COMUNALE DI MADONNA BIANCA - Storie da lontano che arrivano vicino con Soledad Rivas per bambini dai 5 ai 10 anni. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Cultura Il gioco degli specchi Trento. Ore 21. PALAZZO GEREMIA - SALA FALCONETTO, via Belenzani 19 - Un tango, un bolero, tambièn una poesia. L’America latina si racconta nella musica e nella poesia di alcuni degli autori più rappresentativi di popoli appassionati e indomiti. Due ore di musica e poesia dal vivo, dove cantanti e lettori latinoamericani si incontrano per condividere col pubblico sentimenti, vissuti e nostalgie che trovano voce nel canto e nei brani carichi di passione. Serata di poesia e musica sudamericana a cura dell’Associazione Mi gente. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Cultura VIAGGI SENZA VALIGIA IN GIRO PER IL MONDO Rovereto. Ore 15 e 20. Sala Filarmonica - con Giorgio Cerini Università Età Libera Comune di Rovereto. Cultura Il futuro del cibo e di chi lo produce Trento . Ore 20.30. Presso la sala della Cooperazione, via Segantini a Trento Inaugurazione di “Tutti nello stesso piatto” con intervento di Frans van der Off di Uciri, Messico

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leader mondiale del commercio equo e solidale e Luca Colombo, ricercatore della Fondazione Diritti Genetici e portavoce Greenpeace - Conferenza. tel 0461.232791.

alcuni emigrati e discendenti di emigrati trentini, in collegamento telefonico e via internet, con i quali i presenti potranno dialogare. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org.

Danza scappo a danza ZEROGRAMMI Trento. Ore 14.30. Teatro Cuminetti - Teatrofficina Zerogrammi, regia, coreografia ed interpretazione Stefano Mazzotta ed Emanuele Sciannamea. Premio miglior spettacolo Festival Giocateatro 2009 Torino. Primo premio di coreografia città di Rovereto - Festival Oriente Occidente. Età consigliata: dai 9 ai 14 anni. Info: tel. 0461-213811. Enogastronomia Il gioco degli specchi Trento. Ore 17. ALBERGO AMERICA, via Torre Verde 50 - Would you like a cup of tea? Il tè alla maniera di Tomoko (Giappone) - Il nome di questo paese richiama antiche ritualità legate al tè. Una nuova trentina, nata assai lontano, ce ne parla, facendoci assaggiare aromi e cultura. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Musica Giuseppe Albanese, pianoforte Trento. Ore 20.45. Sala Filarmonica - L. v. Beethoven: Sonata n. 23 in fa min. op. 57 “Appassionata”, F. Schubert: Fantasia D 760 op. 15 in Do magg. “Wanderer-Fantasie”, R. Wagner - F. Liszt: Isoldens Liebestod (da Tristan und Isolde), V. Bellini - F. Liszt: Réminiscences de Norma. Tel: 0461-985244.

5 giovedì Cinema MOTEL WOODSTOCK Rovereto. Ore 18 e 21. Multisala Supercinema - Film di Ang Lee. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura Il gioco degli specchi Trento. Ore 15. PALAZZO GEREMIA - SALA FALCONETTO, via Belenzani 19 - Donne dell’Est. Le storie di Marina Sorina, con Franca Zadra. Dal titolo ‘Voglio un marito

Cultura Le meccaniche dell’infelicità Villa Lagarina. Ore 20.30. Palazzo Libera - Presentazione del libro “Le meccaniche dell’infelicità” di Pino Loperfido. Info: 328.2160471. Enogastronomia i giovedì dell’enoteca Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “LE PATATE SI RACCONTANO” - In collaborazione con Co.P.A.G. (Lomaso - TN). Info: 0461/887101.

italiano’ all’immagine di copertina si sottolinea infatti il pregiudizio nei confronti delle donne immigrate dall’Est Europa, come se tutte fossero solo alla ricerca di un modo assai comodo per vivere o per far denaro. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Cultura Il gioco degli specchi Trento. Ore 15-19. ASSESSORATO ISTRUZIONE, via Gilli 4, Aula magna Sud - piano terra - Seminario Razzismi ed ex colonie, con Kaha Mohamed Aden, Clotilde Barbarulli, Simone Brioni, Giovanna Covi, Paola Zaccaria. Ci si può iscrivere on -line sul sito: www. vivoscuola.it nella sezione “Formazione”.laura.bampi@provincia.tn.it - telefono: 0461/491474. Cultura Il gioco degli specchi Trento. Ore 16,30. BIBLIOTECA COMUNALE DI RAVINA - Storie da lontano che arrivano vicino con Soledad Rivas per bambini dai 5 ai 10 anni. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Cultura Il gioco degli specchi Trento. Ore 21. SEDE TRENTINI NEL MONDO ONLUS, via Malfatti 21 Il mosaico trentino nel mondo Dopo la proiezione di un breve filmato - nove minuti di immagini e musica per far conoscere “i volti” degli emigrati trentini ed “i paesaggi” dei luoghi dove vivono - i veri protagonisti della serata saranno

Enogastronomia Il gioco degli specchi Trento. Ore 17. ALBERGO AMERICA, via Torre Verde 50 - Would you like a cup of tea? Il tè alla maniera di Mina (Marocco). Ultimo dei tre appuntamenti con degustazione di tè: speziato e profumato di menta cade dall’alto nei bicchieri decorati il tè del Maghreb. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org.

6 venerdì Cinema LA RAGAZZA CHE GIOCAVA CON IL FUOCO Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000 - Rassegna autunnale 2009 - thriller - Svezia 2009 - regia di Daniel Alfredson con Noomi Rapace, Michael Nyqvist, Lena Endre, Georgi Staykov. www.trentinospettacoli.it. Cinema BASTA CHE FUNZIONI Mezzolombardo. Ore 21. Cinema Teatro S. Pietro - Rassegna autunnale 2009 - commedia - Usa, Francia 2009 - regia di Woody Allen con Larry David, Adam Brooks, Lyle Kanouse, Patricia Clarkson. www.trentinospettacoli.it. Cinema IL GRANDE SOGNO Primiero. Ore 20.30. Auditorium Intercomunale - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Italia 2008 - regia di Michele Placido con Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Luca Argentero, Laura Morante. www.trentinospettacoli.it. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Manda-


trentinoappuntamenti carù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura Il gioco degli specchi Trento. Ore 10. PALAZZO GEREMIA - SALA FALCONETTO, via Belenzani 19 - proiezione dei due corti “La Quarta Via” di S. Brioni, 20’ e “ALTAR: Cruzando Fronteras Building Bridges” di P. Zaccaria, 50’, prodotti nel 2009 da due docenti del seminario Razzismi ed ex colonie. A complemento delle attività di formazione si offre la proiezione pubblica del materiale video prodotto nel 2009 da due docenti coinvolti nel progetto. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 Cell 340 2412552 - info@ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Cultura Il gioco degli specchi Trento. Ore 15.00 - 19.00. ASSESSORATO ISTRUZIONE, via Gilli 4 - Seminario Razzismi ed ex colonie con Kaha Mohamed Aden, Clotilde Barbarulli, Simone Brioni, Giovanna Covi, Paola Zaccaria. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Cultura Il gioco degli specchi Trento. Ore 17. BARYCENTRO, Piazza Venezia 38 (Port’Aquila) Fare e Giocare, con l’Ass. Yomoyamabanashi - . Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Cultura Il gioco degli specchi Trento. Ore 17. BIBLIOTECA COMUNALE DI CLARINA - Storie da lontano che arrivano vicino con Soledad Rivas

per bambini dai 5 ai 10 anni. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Cultura Il gioco degli specchi Trento. Ore 19.00-21.00. ALBERGO AMERICA, via Torre Verde 50 - Convivium, cena indiana - Parola antica per dire il piacere di sempre del cibo come momento di incontro, ospitalità. Cena profumata di spezie con pietanze tradizionali dall’India da gustare insieme agli autori protagonisti del festival nell’accogliente veranda dell’Hotel America. È gradita la prenotazione. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Cultura Il gioco degli specchi Tre n t o . O r e 2 1. T E AT RO S.MARCO, via S. Bernardino 8 Metti nel carrello: gli scrittori del Gioco degli Specchi 2009 - Presenta Massimo Cirri di Caterpillar. Questa importante serata è l’invito per tutti a RIEMPIRE IL MONDO DI STORIE. Perchè leggere un libro? Perchè raccontare ed ascoltare storie? Soprattutto perchè leggere scrittori che parlano di migrazione? Ce lo dice Silvia Camilotti, mentre Massimo Cirri di Caterpillar ci stuzzicherà l’appetito profittando della presenza di molti degli ospiti de Il Gioco degli Specchi. Si parlerà di seconde generazioni. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Cultura SERIE ARTE | MENTE Rovereto. Ore 18.30. Mart Corso Bettini, 43 - Capolavori della modernità. Opere dalla collezione del Kunstmuseum Winterthur - Incontro con Pierluigi De Bastiani e Francesca Bacci: uno scienziato e uno storico dell’arte a confronto discutono sulle ope-

re in mostra. Ingresso libero. CIMeC, Sezione Didattica del Mart e Fondazione Cassa di Risparmio Trento e Rovereto. Cultura I VENERDÌ DELL’ARCHEOLOGIA Rovereto. Ore 18. Sala conferenze Museo Civico - PAOLO ORSI E LA SCOPERTA DI LOCRI EPIZEFIRI - Presentazione del Corpus dei Pinakers di Locri Epizefiri - con Gerardo Bianco, Elena Lattanzi, Claudio Sabbione, Licia Vlad Borrelli, Elisa Lissi Caronna, Roberta Schenal Pileggi. Museo Civico di Rovereto in collaborazione con gli Istituti Comprensivi della Vallagarina e degli Altopiani di Brentonico e Folgaria. Cultura Le meccaniche dell’infelicità Rovereto . Ore 17.30. Presentazione del libro “Le meccaniche dell’infelicità” di Pino Loperfido. Info: 328.2160471. Danza LA DANZA AL CENTRO Rovereto. Ore 21. Centro di Educazione Permanente alla Pace via Vicenza 5 - DANZE PER LA SCUOLA con Marina Waller e Paola Tomasi - Associazione Danzare la Pace. Enogastronomia Il gioco degli specchi Trento. Ore 12.00 - 14.00 . CAFFÈ PIAZZA LODRON - Pane dal mondo - Assaggi gastronomici. Quali collaboratori avrà trovato quest’anno Elena Chesta per proporci le sue ghiottonerie scelte fra le tante cucine possibili? Il buon cibo come testimone di cultura, buoni piatti da gustare. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Esposizione Idee casa Trento. Ore 10/19 (sabato e domenica 9/20). Quartiere espositivo, Trento Fiere, via Briamasco 2. Fiera dedicata all’arredo e alle tecnologie per la casa. “Le nuove qualità dell’abitare”. Info: tel. 0461-230264. Musica Itinerari Jazz Rovereto. Ore 21. Auditorium Melotti - MART. Dave Douglas Quintet USA: Dave Douglas tromba, Donnie McCaslin sax, Uri Caine pianoforte, Matt Penman contrabbasso, Clarence Penn batteria. tel. 0464 452254. Opera lirica tosca Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale - melodramma in tre atti di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. Spettacolo in abbonamento Stagione 2008/2009. Info: tel. 0461-213811.

Teatro LA MANO CHE NON MORDI Trento. Ore 20.30. Teatro Cuminetti - Adattato come monologo teatrale da DARDANA BERDYNA. Il romanzo della scrittrice albanese , Ornela Vorpsi ha vinto il premio Grinazane Cavour 2005, ˝Opera Prima˝. Racconta di un viaggio della protagonista da Parigi a Sarajevo, di un ritorno nel cuore dei Balcani, generoso e polveroso, come i suoi ricordi d’infanzia nel Albania del regime comunista. Un suo amico artista, deluso dalla vita in Occidente, decide di tornare a Sarajevo isolandosi in solitudine nella la sua casa. Info: tel. 0461-213811. Teatro Nuvole di passaggio Pergine Vasugana. Ore 21. Teatro Don Bosco - Rassegna “Buio in sala” - Rappresentazione teatrale prodotta dalla compagnia Salamander di Savona. Info: 349.0074050 - info@ariateatro.it. Folklore La Grande Sfida 2009 “La Grande Sfida 2009 - Giochi per la solidarietà” è in programma al palazzetto di Gardolo venerdì 6 e sabato 7 novembre.

7 sabato Cinema LA RAGAZZA CHE GIOCAVA CON IL FUOCO Zambana. Ore 20.45. Teatro Comunale - Rassegna autunnale 2009 - thriller - Svezia 2009 - regia di Daniel Alfredson con Noomi Rapace, Michael Nyqvist, Lena Endre, Georgi Staykov. www. trentinospettacoli.it. Folklore La Grande Sfida 2009 “La Grande Sfida 2009 - Giochi per la solidarietà” è in programma al palazzetto di Gardolo venerdì 6 e sabato 7 novembre. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura Brave Ragazze - Corpo di scena Trento. Ore 21. Spazio Off, via Venezia - Centimetri da perdere o da conquistare? Ingresso: 8 €

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trentinoappuntamenti con degustazione Vinoteca La Vis. Info: 347-3180339.

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CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI

I GIOVEDÌ DELL’ ENOTECA Ogni giovedi alle 18.00 un incontro dedicato ai vini trentini. Ingresso libero su prenotazione.

Giovedì 5 novembre “LE PATATE SI RACCONTANO” – In collaborazione con Co.P.A.G. (Lomaso – TN)

Giovedì 12 novembre “IL VINO NOVELLO” – Debuttante in festa

Giovedì 19 novembre “LE ACQUAVITI DI FRUTTA” – Un mondo da scoprire

IL SABATO CON IL PRODUTTORE Ogni sabato alle 18.00 un appuntamento con le cantine trentine che presentano la loro storia e i loro vini. Ingresso libero su prenotazione.

Sabato 7 novembre “S. MASSENZA: PRODUZIONI DI ECCELLENZA” Azienda: Giulio & Mauro – Agricola Saros (S. Massenza – TN)

Sabato 14 novembre “VIAGGIO ALLA RICERCA DI VINI RARI” – Azienda: Maso Salengo (Volano – TN)

Sabato 21 novembre “PINOT NERO: UN NOBILE VITIGNO” – Azienda: Villa Piccola (Faedo – TN)

EVENTI 7 – 8 novembre ore 18.00 – 21.00 “SAPORI D’AUTUNNO” – Le patate: tesori di montagna (degustazioni)

8 novembre ore 11.00 “LE MATINÉE DI PALAZZO ROCCABRUNA” – Il vino raccontato da musica e poesia

26 novembre –13 dicembre “BOLLICINE SU TRENTO” – Degustazioni con il TRENTODOC da giovedì a domenica

27 novembre ore 15.30 “TRENTODOC: BOLLICINE D’AUTORE” – Tavola rotonda con Philippe Daverio “BOLLICINE IN SCENA” Spettacolo teatrale con degustazione di TRENTODOC e prodotti abruzzesi • 27 novembre ore 20.30 • 28 novembre ore 17.00 e 20.00 • 29 novembre ore 11.00

MOSTRA 16 ottobre – 15 novembre “IL MELETO DI TOSTOJ, DALLA VAL DI NON A TULA” Per scoprire le altre iniziative dell’Enoteca: www.enotecadeltrentino.it Palazzo Roccabruna: Via SS. Trinità, 24 - 38100 Trento Per prenotazioni: telefono 0461/887101

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Cultura Il gioco degli specchi Trento. Ore 15. CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO - Dalla terra italiana alla Polonia/ do Polski z ziemi w oskiej - Il titolo di questo incontro è ripreso dall’inno nazionale polacco e si riferisce all’aiuto che la legione di D bronski diede alla Reggio Emilia repubblicana durante le guerre napoleoniche, ma molti sono i legami tra le due nazioni, anche più antichi. Al Castello del Buonconsiglio se ne parlerà vedendone anche qualche traccia nell’opera del trentino Giovanni Battista Lampi e concludendo l’incontro con una ‘dolce’ sorpresa. Posti limitati, meglio prenotare. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Musica Concerto di Cori Popolari Vezzano. Teatro Valle dei Laghi. Concerto di Cori Popolari per festeggiare i 40 anni dalla Fondazione del coro Paganella. Ore 20.30. Cultura Le meccaniche dell’infelicità Lavis. Ore 11. Libreria Pulce d’Acqua - Presentazione del libro “Le meccaniche dell’infelicità” di Pino Loperfido. Info: 328.2160471.

Prenotazioni e biglietti: Cento Servizi Culturali S. Chiara (Trento)

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Cultura Il gioco degli specchi Trento. Ore 10. PALAZZO GEREMIA - SALA FALCONETTO, via Belenzani 19 - Al crocevia della Somalia. Colonie, affari, traffici italiani con Silvia Camilotti, Marco Rizzo, Davide Mattiello di Libera, in collaborazione con il Centro per la Pace di Bolzano Silvia Camilotti prende spunto dalla letteratura e dai romanzi di Nurrudin Farah per ricordarci il nostro passato coloniale in quest’area, il nostro protettorato, la nostra cooperazione internazionale all’epoca di Craxi e del dittatore Siad Barre. Marco Rizzo parte invece dall’attualità, dalla morte di Ilaria e Miran in quella Somalia in cui si muovono anche i criminali e gli affaristi nostrani. Sarà un rappresentante di LIBERA a chiudere questa analisi. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org.

Cultura Le meccaniche dell’infelicità LevicoTerme. Ore 17.30. Libreria Edison - Presentazione del libro “Le meccaniche dell’infelicità” di Pino Loperfido. Info: 328.2160471.

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Enogastronomia sapori d’autunno all’enoteca Trento. Dalle 17 alle 21. Palazzo Roccabruna - “Le patate del Trentino”. Degustazione di prodotti trentini di stagione. Info: 0461/887101. Enogastronomia il sabato con il produttore Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “S. MASSENZA: PRODUZIONI DI ECCELLENZA” Azienda: Giulio & Mauro - Agricola Saros (S. Massenza -TN). Info: 0461/887101. Enogastronomia SAPORI D’AUTUNNO Trento. Dalle ore 18 alle ore 21. Palazzo Roccabruna, Via SS. Trinità, 24 - 38100 Trento. Le patate: tesori di montagna (degustazioni). Tel. 0461/887101 - www.enotecadeltrentino.it. Enogastronomia Il gioco degli specchi Trento. Ore 12.00 - 14.00. CAFFÈ PIAZZA LODRON Pane dal mondo. Assaggi gastronomici - Rinnoviamo l’invito a venire a mangiare queste specialità, fedeli al’idea che il cibo è cultura e strumento di conoscenza. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Enogastronomia Il gioco degli specchi Trento. Ore19.00-21.00. ALBERGO AMERICA, via Torre Verde 50 Convivium, cena marocchina - Una tavola imbandita con le specialità di una cucina ricca di tradizione, una tavola simbolo di ospitalità e di apertura verso le persone e le culture. Sono presenti gli ospiti de Il Gioco degli Specchi. È gradita la prenotazione. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Esposizione Motorissima Riva del Garda. Quartiere fieristico. Anche quest’anno si ripeterà l’annuale fiera motoristica. La fiera ospita numerosi stand di automobili, motocicli ma non solo: Tuning, ricambi d’epoca, accessori per auto. Info: tel. 0464-516161. Esposizione Idee casa Trento. Ore 10/19 (sabato e domenica 9/20). Quartiere espositivo, Trento Fiere, via Briamasco 2. Fiera dedicata all’arredo e alle tecnologie per la casa. “Le nuove qualità dell’abitare”. Info: tel. 0461-230264. Teatro A PIEDI NUDI NEL PARCO Trento. Ore 21. Teatro “B. Cuminetti” - S. Chiara di Trento - di N. Simon - Compagnia Teatrale “Virtus in Arte” di Malè. Info: tel. 0461-237352.


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Teatro MORALE DELLA FAVOLA... Calceranica. Ore 17. Teatro S. Ermete - Compagnia Argento Vivo di Cognola. Teatro COLTO IN FLAGRANTE Zivignago. Ore 20.45. Teatro - di Derek Benfield. Filodrammatica “La Baraca” di Martignano. Teatro EL VEGNA AVANTI Sopramonte. Ore 20.45. Teatro parrocchiale - di Marc Camoletti. Gruppo Teatrale “Strapaes” di S. Giacomo di Laives. Teatro CHI DE FIORI FERISS... Cavalese. Ore 20.45. Teatro - di Alberto Maria Betta - Compagnia Teatrale “I Sarcaioli dell’Alto Garda. Teatro A PIEDI NUDI NEL PARCO Trento. Ore 21. Teatro “B. Cuminetti” - di N. Simon - Compagnia Teatrale “Virtus in Arte” di Malè - “Palcoscenico Trentino - Premio Mario Roat” Rassegna provinciale a concorso di teatro amatoriale. Tel. 0461.237352 - Fax 0461.263750 - www.cofas.it - info@cofas.it. Teatro Il gioco degli specchi Trento. Ore 21. AUDITORIUM S.CHIARA spettacolo - Il braciere. Storie intorno al fuoco - Maura Pettorruso, Rosa Tapia, Giacomo Anderle, Tahar Lamri, Mario Perrotta, con Corrado Bungaro e Carlo La Manna e con la collaborazione di Alessandra Henke e Amedeo Savoia. Tel 0461 916251 - fax 0461 397472 - Cell 340 2412552 - info@ ilgiocodeglispecchi.org - www.ilgiocodeglispecchi.org. Teatro LA STRANA COPPIA Rovereto. Ore 20.45. Teatro di S. Maria - Rassegna teatro amatoriale Ugo Coelli - commedia brillante di Neil Simon con la Compagnia Filodrammatica Amicizia di Romeno - Filodrammatica Nino Berti e Circoscrizione Rovereto Sud. Teatro ragazzi NELLA CENERE Trento. Ore 15,30 e 17,30. Teatro San Marco - uno spettacolo di Giovanna Facciolo liberamente ispirato a Cenerentola, con Adele Amato de Serpis, Valentina Carbonara, Cristina Messere. Età consigliata: dai 6 anni. Info: tel. 0461-213811.

8 domenica Cabaret “Punto.Cabaret” Trento. Ore 21.30. Ventuno.Uno, via Ventuno 1 - Punto.Cabaret: serata con Marco Mengoli. Il locale propone a partire da metà settembre, ogni domenica sera per 13 appuntamenti, serate di cabaret dal vivo all’insegna delle risate e del divertimento. Info: 0461/529053.

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Teatro ragazzi i tre porcellini Vezzano. Teatro Valle dei Laghi. ore 16. Cinema Up Brentonico. Ore 17. Cinema teatro - Rassegna autunnale 2009 animazione - Usa 2009 - regia di Pete Docter con Bob Peterson. www.trentinospettacoli.it. Cinema Il grande sogno Ala. Ore 21. Cinema teatro “G. Sartori” - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Italia 2008 regia di Michele Placido con Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Luca Argentero, Laura Morante. www.trentinospettacoli.it. Cinema L’ERA GLACIALE 3 - L’ALBA DEI DINOSAURI Aldeno. Ore 17. Cinema teatro comunale - Rassegna autunnale 2009 - animazione - Usa 2009 regia di Carlos Saldanha. www. trentinospettacoli.it. Cinema BIANCANEVE E LA VENDETTA DEGLI 007 NANI Baselga di Piné. Ore 16,30. Centro Congressi Piné 1000 - Rassegna autunnale 2009 - animazione - Usa 2009 - regia di Steven E. Gordon, Boyd Kirkland. www. trentinospettacoli.it. Cinema G-FORCE: SUPERSPIE IN MISSIONE Grigno. Ore 16. Cinema Parrocchiale di Tezze Valsugana - Rassegna autunnale 2009 - animazione - Usa 2009 - regia di Hoyt Yeatman. www.trentinospettacoli.it.

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9 lunedì Cinema Alutraenses, tracce di storia a Molina di Ledro Molina di Ledro. Ore 20.30. Molina di Ledro, centro sociale - Proiezione del film-documentario. Cinema NEMICO PUBBLICO N. 1 L’ISTINTO DI MORTE Rovereto. Ore 21. Auditorium Fausto Melotti - di Jean François Richet, Associazione Nuovo Cineforum Rovereto.

Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura GRUPPO DI LETTURA Rovereto. Ore 20.15. Biblioteca civica - Il gruppo, aperto a tutti, si trova per commentare il romanzo Quel che resta del giorno di Kazuo Ishiguro a cura de Il Furore dei Libri. Opera lirica AUTUNNO OPERISTICO Rovereto. Ore 20.30. Sala Filarmonica - PÉCHÉS DE VIELLESSE di Gioacchino Rossini - Marco Grilli e Pietro Gatto pianoforte - relatore Carlo Todeschi - Associazione Amici dell’Opera Eustachio Garofalo di Rovereto.

10 martedì Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Musica «Orchestra Haydn» Trento. Ore 10.45. Sala Filarmonica - Marco Mandolini, violino e maestro concertatore, Gianni Oliveri, oboe. Musiche: Antonio Vivaldi Concerto in si bemolle maggiore per oboe, violino e archi; Johann Sebastian Bach - Concerto per oboe, violino e archi in do BWV 1060; Wolfgang Amadeus Mozart - Sinfonia n. 29 in la maggiore, K 201. Info: tel. 0461-985244. Musica stagione dei concerti Rovereto. Ore 20.45. Sala Filarmonica - MASSIMO LONARDI liuto, RENATO SAMUELLI chitarra. In ricordo di Matteo Trentini. Associazione Filarmonica Rovereto.

Teatro IL VANGELO SECONDO PILATO Rovereto. Ore 20.45. Auditorium Fausto Melotti - con Glauco Mauri e Roberto Sturno. Cultura Fulvio tomizza Trento. Ore 16.45. “A dieci anni dalla morte”, conferenza con Italo Bonassi e Giuliana Raffaelli. Società Dante ALighieri, Via Dordi.

11 mercoledì Cinema BAARÌA Borgo Valsugana. Ore 21. Cinema del Centro Scolastico - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Italia, Francia 2009 - regia di Giuseppe Tornatore con Monica Bellucci, Raoul Bova, Ángela Molina, Enrico Lo Verso, Luigi Lo Cascio, Laura Chiatti. www.trentinospettacoli.it. Cinema LA RAGAZZA CHE GIOCAVA CON IL FUOCO Tesero. Ore 21,15. Cinema Teatro Comunale diTesero - Rassegna autunnale 2009 - thriller - Svezia 2009 - regia di Daniel Alfredson con Noomi Rapace, Michael Nyqvist, Lena Endre, Georgi Staykov. www. trentinospettacoli.it. Cinema gran torino Cles. Ore 21. Cinema Teatro Parrocchiale - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Usa 2008 regia di Clint Eastwood con Clint Eastwood, Bee Vang, Ahney Her, Brian Haley. www.trentinospettacoli.it. Cinema IL CATTIVO TENENTE - ULTIMA CHIAMATA NEWORLEANS Tione. Ore 21. Cinema Teatro Comunale - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Usa 2009 regia di Werner Herzog con Nicolas Cage, Val Kilmer, Eva Mendes, Fairuza Balk, Jennifer Coolidge. www.trentinospettacoli.it. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216.


trentinoappuntamenti Cultura VIAGGI SENZA VALIGIA IN GIRO PER IL MONDO Rovereto. Ore 15 e 20. Sala Filarmonica - con Giorgio Cerini Università Età Libera Comune di Rovereto.

autunnale 2009 - commedia - Regno Unito 2009 - regia di Richard Curtis con Philip Seymour Hoffman, Emma Thompson, Kenneth Branagh. www.trentinospettacoli.it. Cinema CHÉRI Mezzolombardo. Ore 21. Cinema Teatro S. Pietro - Rassegna autunnale 2009 - commedia - Francia, Germania, Regno Unito 2009 - regia di Stephen Frears con Michelle Pfeiffer, Kathy Bates, Rupert Friend, Felicity Jones, Frances Tomelty. www.trentinospettacoli.it.

Cultura Presentazione libro Rovereto. Ore 18. Biblioteca civica - sala multimediale - Dizionario dei fatti dei personaggi, delle storie del Trentino 1945-1975” di e con Mauro Lando. Cultura Riccardo Schweizer Lydia Jonkman Trento. Dalle 9 alle 19. Galleria Arte Boccanera Contemporanea - Inaugurazione mostra personale di Riccardo Schweizer e di Lydia Jonkman. Tel. 0461 984206 - 340 5747013. Danza BALLETTO TEATRO DI TORINO Trento. Ore 20.30. Teatro Sociale - Primo toccare, nuova produzione. Festeggia trent’anni di vita quest’anno il Balletto Teatro di Torino. Info: tel. 0461-213811. Musica «Orchestra Haydn» Trento. Ore 10.45. Sala Filarmonica - Marco Mandolini, violino e maestro concertatore, Gianni Oliveri, oboe. Musiche: Antonio Vivaldi Concerto in si bemolle maggiore per oboe, violino e archi; Johann Sebastian Bach - Concerto per oboe, violino e archi in do BWV 1060; Wolfgang Amadeus Mozart - Sinfonia n. 29 in la maggiore, K 201. Info: tel. 0461-985244. Musica LA STRANA COPPIA Rovereto. Ore 20.45. Teatro Oratorio Rosmini - Gruppi Ri-sentiti e Koala - LILT - Lega Italiana Lotta Contro i Tumori delegazione di Rovereto. Teatro IL VANGELO SECONDO PILATO Rovereto. Ore 20.45. Auditorium Fausto Melotti - con Glauco Mauri e Roberto Sturno.

12 giovedì Cinema COSMONAUTA Rovereto. Ore 18 e 21. Multisala Supercinema - Film di Susanna Nicchiarolli. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo le-

game, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura APERITIVI NEUROSCIENTIFICI Rovereto. Ore 18. Caffetteria Le Arti - Mart C.so Bettini n. 43 - Rovereto - Chi comanda nel cervello? Il processo decisionale: le sue fasi e le aree coinvolte - incontro con Nicola De Pisapia e Nicla Panciera. CIMeC e Fondazione Cassa di Risparmio Trento e Rovereto. Enogastronomia i giovedì dell’enoteca Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “IL VINO NOVELLO” - Debuttante in festa. Info: 0461/887101. Teatro ELISABETTA II Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium - stagione di prosa turno A, di Thomas Bernhard con Roberto Herlitzka. Info: tel. 0461-213811.

13 venerdì Cinema BAARÌA Brentonico. Ore 21. Cinema teatro - Rassegna autunnale 2009 drammatico - Italia, Francia 2009 regia di Giuseppe Tornatore con Monica Bellucci, Raoul Bova, Ángela Molina, Enrico Lo Verso, Luigi Lo Cascio, Laura Chiatti. www. trentinospettacoli.it. Cinema BAARÌA Aldeno. Ore 20.45. Cinema teatro comunale - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Italia, Francia 2009 - regia di Giuseppe Tornatore con Monica Bellucci, Raoul Bova, Ángela Molina, Enrico Lo Verso, Luigi Lo Cascio, Laura Chiatti. www.trentinospettacoli.it. Cinema I LOVE RADIO ROCK Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000 - Rassegna

Cinema BASTARDI SENZA GLORIA Primiero. Ore 20.30. Auditorium Intercomunale - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Usa 2009 - regia di Quentin Tarantino con Brad Pitt, Diane Kruger, Eli Roth, Christoph Waltz. www.trentinospettacoli.it. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura L’ORSO E L’ESCURSIONISTA Rovereto. Ore 20.30. Sala Filarmonica - Conferenza con video proiezioni a cura della SAT - Rovereto. Cultura Il Lungo ‘89 - Conferenza Trento. Orario: 8.45-18.45. Palazzo della Regione - Conferenza internazionale: Balcani e Caucaso tra aspettative e disincanto dopo la caduta del muro di Berlino. Conclude la giornata lo scrittore Boris Pahor. eventi@osservatoriobalcani.org - www.osservatoriobalcani.org/ convegno2009. Folklore festa della patata Campo Lomaso. Ore 20. seconda edizione della “Festa della Patata” trentina. La patata di montagna sarà protagonista della tre giorni culinaria e potrà essere apprezzata dall’antipasto al dolce. Gli incontri degustazione sono a numero chiuso, con prenotazione obbligatoria al costo di 35 euro. Prenotazione al numero 328 3563385.

Musica OFFLAGA DISCO PAX Trento . Ore 21. Centro Sociale Bruno - Un collettivo neosensibilista contrario alla democrazia nei sentimenti. Davvero niente male la definizione che hanno voluto dare gli Offlaga Disco Pax della loro dimensione di gruppo: come dire vogliamo essere qualcosa di nuovo, possibilmente, nel panorama musicale italiano. Teatro A PIEDI NUDI NEL PARCO Tesero. Ore 20.45. Teatro comunale - di Neil Simon. Compagnia Teatrale “Virtus in Arte” di Malè. Teatro ELISABETTA II Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium - stagione di prosa turno B, di Thomas Bernhard con Roberto Herlitzka. Info: tel. 0461-213811.

14 sabato Cinema BAARÌA Zambana. Ore 20.45. Teatro Comunale - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Italia, Francia 2009 - regia di Giuseppe Tornatore con Monica Bellucci, Raoul Bova, Ángela Molina, Enrico Lo Verso, Luigi Lo Cascio, Laura Chiatti. www.trentinospettacoli.it. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura Le meccaniche dell’infelicità Arco. Ore 17.30. Libreria Cazzaniga - Presentazione del libro “Le meccaniche dell’infelicità” di Pino Loperfido. Info: 328.2160471. Cultura Il Lungo ‘89 - Conferenza Trento. Orario: 8.45-12.45. Palazzo della Regione - Conferenza internazionale: Prove di cittadinanza - relazioni di comunità con i Balcani. eventi@osservatoriobalcani.org - www.osservatoriobalcani.org/ convegno2009. Enogastronomia il sabato con il produttore Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “VIAGGIO ALLA RICERCA DI

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curcu

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Adelino Amistadi

I cavalieri di rio cherio Racconto Naif

novembre 2009 pagine 448, formato 15x21 cm. ISBN 978-88-89898-86-4 Euro 15,00

Facciamo un passo indietro. L’Autore ci riporta all’immediato dopoguerra per narrare le vicende quotidiane di un paese di montagna. Usciti dalle macerie con strascichi di povertà diffusa, la gente nei paesi era suddivisa in due categorie: la maggioranza contadina che, lavorando e sudando, stava riacquistando benessere e decoro, ed una minoranza, pur numerosa, che, non potendo fare altro, oziando e bevendo, cercava di sopravvivere con orgoglio e sussiego, seppur poco apprezzati dalla comunità. Un racconto naif, scritto d’impulso, passionale e vivace, ameno ed ironico, ci riporta in casa sapori, odori, sensazioni, emozioni, suggestioni dimenticate dai sopravvissuti e sconosciute dai più, che costituiscono comunque gran parte della nostra storia.

Giovanni Armani

Il peccato di amare Romanzo

novembre 2009 pagine 176, formato 15x21 cm. ISBN 978-88-89898-84-0 Euro 12,00

Nei romanzi precedenti ha cercato di descrivere i mutamenti economici sociali e culturali avvenuti in Trentino negli ultimi cinquant’anni. In questa storia, Giovanni Armani passa in rassegna i temi della vecchiaia, della malattia, del rapporto degli anziani con quanti si accingono ad entrare nel mondo degli adulti. Rocco pone al nonno Giovanbattista le grandi questioni dello stare sulla scena del mondo: Dio, la Fede e quanto ci aspetta dopo aver concluso la vita terrena. In un primo momento, Giovanbattista tenta di evitare tali spinosi interrogativi, ma poi si rende conto di non poter esimersi dal dare al nipote le risposte che chiede. Da qui egli inizia il racconto della sua non facile vita, delle ragioni per le quali si è trovato a compiere scelte coraggiose e anticonformiste, come quella di mettersi assieme a Chiara: una donna con alle spalle un matrimonio finito malamente. Il peccato di amare” è una storia delicata e forte allo stesso tempo, con un ritmo narrativo capace di tenere con il fiato sospeso fino all’ultima riga.

Susi Andreatta

Il barone e la fiamma Terzo episodio della saga di Adrian

novembre 2009 pagine 416, formato 15x21 cm. ISBN 978-88-89898-87-1 Euro 14,00

La duchessa Katerina di Falkwand – la più giovane della figlie di Adrian – sorprende tutti i suoi parenti informandoli che è pienamente decisa a lasciare il Ducato per realizzare una sua grande passione: quella di studiare medicina. La sua richiesta è scandalosa e pericolosa. Nessuna donna ha mai frequentato una università di quel genere, ma la determinazione della giovane è forte. La giovane e dolce Katerina si troverà ben presto a dover affrontare una realtà dura in un mondo fatto solo per gli uomini; ci sarà chi ignorerà volutamente la sua intelligenza, chi metterà in discussione la sua passione per l’arte medica, chi cercherà di sedurla e chi le farà tremare il cuore d’amore…Il peccato di amare” è una storia delicata e forte allo stesso tempo, con un ritmo narrativo capace di tenere con il fiato sospeso fino all’ultima riga.


ultime novità Gerardine Parisi - Stefano Andreotti

Sciare low cost

Guida alle destinazioni sciistiche alternative del Trentino Alto Adige

ottobre 2009 pagine 160, formato 14x20 cm. ISBN 978-88-89898-82-6 Euro 12,00

Inverno… Neve… Paesaggi immacolati… Tranquillità… Luoghi autentici… State pensando che avreste proprio voglia di andare a sciare su piste poco affollate, circondate da uno scenario alpino mozzafiato, unico al mondo… magari in una piccola località tradizionale e autentica che offra la possibilità di divertirsi sulla neve, non solo per gli amanti dello sci, ma anche a chi voglia praticare altri sport invernali o semplicemente godere della natura e del paesaggio. In Trentino e in Alto Adige esistono numerose realtà, alternative ai grandi caroselli sciistici, che ben si adattano alle esigenze di famiglie e gruppi di amici che vogliano sciare e divertirsi con altre attività all’aperto, scoprendo angoli meno conosciuti e frequentati del territorio.

Laura Grieco

Le avventure di Vicky Diamante

novembre 2009 - pagine 112 formato 20x20 ISBN 978-88-89898-78-9 Euro 9,00

Vicky scrive un racconto in cui è lei la protagonista. Attraverso una prova, scopre che qualcuno di speciale la sta cercando per compiere un’importante esperienza. Le si presenteranno come nonni del suo vicino, due giovani maghi che hanno il compito di proteggere la Terra. Avranno tre giorni per convincere la protagonista ad aiutarli a sconfiggere il loro nemico più grande: il fratellastro, unico figlio, a cui sono stati negati i poteri dal padre, che ora vuole vendicarsi. Tre giorni in cui Vicky girerà il mondo e affronterà alcune difficili prove. Una sorpresa l’attende alla fine. Anche se in modo molto semplice “Le avventure di Vicky Diamante” affronta argomenti scottanti e attuali come la povertà, l’inquinamento, la droga e della prostituzione.

in arriv o Dolci

dicembre 2009

Bertelli - Le ricette di una grande tradizione trentina

La tradizione dolciaria trentina rivisitata dalla Pasticceria Bertelli di Trento. Pasticceria R.Bertelli, tre generazioni di pasticceri. Presente nel Centro storico di Trento dal 1920 ed in Via Oriola dal 1933. Specializzata in prodotti freschi di giornata come paste, brioches, focacce, torte e dolci vari, fra le specialità regionali produce “strudel”, “torta de fregoloti”, “zelten”, “basini di Trento”. Ormai “leggendari”, la torta viennese al cioccolato con nocciole e mandorle farcita con marmellata di albicocche ribattezzata SABER e (stagionali) i krapfen.

Alberto Folgheraiter

Oltre la soglia del tempo

dicembre 2009

Il Trentino di chi è partito, la terra di chi è rimasto Siamo tutti figli di emigranti. Siamo tutti figli di immigrati. Nell’albero degli antenati ognuno di noi trova rami che si sono moltiplicati o radici che si sono sviluppate in terre diverse. Arrivammo da lontano per occupare i vuoti lasciati dai contagi e dalle stragi medievali. C’è una fetta consistente di Trentino che ha origini altrove. Adesso, nuovi gruppi lasciano una patria per approdare in questa piccola terra tra i monti che diventa sempre più vecchia e sempre più bisognosa di aiuto. Ai nuovi venuti offriamo i lavori che non ci attirano più. Loro domandano pure attenzioni e già ci piacciono meno. Per dirla con Max Frisch, architetto e scrittore svizzero (1911-1991) “chiedevamo braccia, sono arrivate persone”. Comincia così il nuovo volume di Alberto Folgheraiter, capostruttura programmi della sede di Trento della Rai, autore di quindici libri su usi, costumi, religiosità popolare nel Trentino-Alto Adige.


trentinoappuntamenti Musica CONCERTO DI CANZONI ROVERETANE Rovereto. Ore 16.30. Sala Filarmonica - con il Coro di Pensione Viva, Associazione Pensione Viva.

VINI RARI” - Azienda: Maso Salengo (Volano -TN). Info: 0461/887101. Folklore festa della patata Campo Lomaso. Ore 20. seconda edizione della “Festa della Patata” trentina. La patata di montagna sarà protagonista della tre giorni culinaria e potrà essere apprezzata dall’antipasto al dolce. Gli incontri degustazione sono a numero chiuso, con prenotazione obbligatoria al costo di 35 euro. Prenotazione al numero 328 3563385. Teatro IL MISTERO DELL’ASSASSINO MISTERIOSO Trento. Ore 21. Teatro “B. Cuminetti” - S. Chiara di Trento - di Lillo & Greg - Filo di Ora. Info: tel. 0461-237352. Teatro IL MISTERO DELL’ASSASSINO MISTERIOSO Trento. Ore 21. Teatro Cuminetti di Lillo & Greg. Filo di Ora. Teatro PRIMA CHE VEGNA SERA Bedollo. Ore 20.30. Nuovo teatro comunale - di Antonia Dalpiaz. Filodrammatica “La Scena” di Arco. Teatro LA PAURA LA FA FAR SALTI... Sarche. Ore 21.45. Teatro parrocchiale - di Nicoletta Parrotta. Filodrammatica “Nicola Parrotta” di Lavis. Teatro QUALCHEDUN HA FAT I CORNI Povo. Ore 21. Teatro Concordia di Loredana Cont. Filodrammatica “S. Rocco”. Teatro ROBE TURCHE Zivignago. Ore 20.45. Teatro di Samy Fayad. Filodrammatica di Civezzano. Teatro COLTO IN FLAGRANTE Villalagarina. Ore 20.45. Teatro - di Derek Benfield - Filo “La Baraca” di Martignano. Teatro IL MISTERO DELL’ASSASSINO MISTERIOSO Trento. Ore 21. Teatro “B. Cuminetti” - di Lillo & Greg - Filo di Ora - “Palcoscenico Trentino - Premio Mario Roat” Rassegna provinciale a concorso di teatro amatoriale. Tel. 0461.237352 - Fax 0461.263750 - www.cofas.it - info@cofas.it. Teatro ELISABETTA II Trento. Ore 20.30. Teatro Auditorium - stagione di prosa turno C, di Thomas Bernhard con Roberto Herlitzka. Info: tel. 0461-213811.

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Teatro ELISABETTA II Trento. Ore 16. Teatro Auditorium - stagione di prosa turno D, di Thomas Bernhard con Roberto Herlitzka. Info: tel. 0461-213811. Teatro TOP SECRET Rovereto. Ore 20.45. Teatro di S. Maria - Rassegna teatro amatoriale Ugo Coelli - spettacolo di cabaret dialettale con I 4 Cantoni de la Logeta. Filodrammatica Nino Berti e Circoscrizione Rovereto Sud. Teatro ragazzi ai bambini con le orecchie Trento. Ore 15,30 e 17,30. Teatro San Marco - Compagnia teatrale Unoteatro-Stilema. Di Silvano Antonelli, con Alice Malerba, Laura Righi e Silvano Antonelli. Età consigliata: dai 3 anni. Info: tel. 0461-213811. Opera lirica Elisir D’amore Vezzano. Teatro Valle dei Laghi. Ore 20.30. Associazione Aurona Opera Lirica “Elisir D’amore” di Donizetti.

15 domenica Cabaret “Punto.Cabaret” Trento. Ore 21.30. Ventuno.Uno, via Ventuno 1 - Punto.Cabaret: serata con Alevale. Il locale propone a partire da metà settembre, ogni domenica sera per 13 appuntamenti, serate di cabaret dal vivo all’insegna delle risate e del divertimento. Info: 0461/529053. Cinema BASTA CHE FUNZIONI Ala. Ore 21. Cinema teatro “G. Sartori” - Rassegna autunnale 2009 - commedia - Usa, Francia 2009 - regia di Woody Allen con Larry David, Adam Brooks, Lyle Kanouse, Patricia Clarkson. www.trentinospettacoli.it. Cinema G-FORCE: SUPERSPIE IN MISSIONE Aldeno. Ore 17. Cinema teatro comunale - Rassegna autunnale 2009 - animazione - Usa 2009 regia di Hoyt Yeatman. www.trentinospettacoli.it. Cinema BASTARDI SENZA GLORIA Grigno. Ore 20.30. Cinema Parrocchiale di Tezze Valsugana - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Usa 2009 - regia di Quentin Tarantino con Brad Pitt, Diane

Kruger, Eli Roth, Christoph Waltz. www.trentinospettacoli.it. Cinema L’ERA GLACIALE 3 - L’ALBA DEI DINOSAURI NagoTorbole. Ore 16,30. Cinema Teatro S. Pietro - Rassegna autunnale 2009 - animazione - Usa 2009 - regia di Carlos Saldanha. www. trentinospettacoli.it. Cinema up Zambana. Ore 17. Teatro Comunale - Rassegna autunnale 2009 - animazione - Usa 2009 - regia di Pete Docter con Bob Peterson. www.trentinospettacoli.it. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura Le meccaniche dell’infelicità Spiazzo Rendena. Ore 15.30. Punto lettura - Presentazione del libro “Le meccaniche dell’infelicità” di Pino Loperfido. Info: 328.2160471. Folklore festa della patata Campo Lomaso. Ore 12. seconda edizione della “Festa della Patata” trentina. La patata di montagna sarà protagonista della tre giorni culinaria e potrà essere apprezzata dall’antipasto al dolce. Gli incontri degustazione sono a numero chiuso, con prenotazione obbligatoria al costo di 35 euro. Prenotazione al numero 328 3563385.

Teatro ragazzi ai bambini con le orecchie Trento. Ore 15,30 e 17,30. Teatro San Marco - Compagnia teatrale Unoteatro-Stilema. Di Silvano Antonelli, con Alice Malerba, Laura Righi e Silvano Antonelli. Età consigliata: dai 3 anni. Info: tel. 0461-213811.

16 lunedì Cinema VIDEOCRACY - BASTA APPARIRE Cavalese. Ore 21,15. Cinema Teatro Comunale di Cavalese - Rassegna autunnale 2009 - documentario - Italia 2009 - regia di Erik Gandini. www.trentinospettacoli.it. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura SULLA VIA DI DAMASCO l’inizio di una nuova vita Rovereto. 15-19 da martedì a venerdì, 10-12/15-19 sabato e festivi (lunedì chiuso).. Auditorium Fausto Melotti, atrio piano interrato. Inaugurazione mostra. Centro Culturale Rebora in collaborazione con Decanato Rovereto, Biblioteca Rosminiana, Vita Trentina. Informazioni e prenotazioni visite guidate tel. 366-5331826. Da lunedì a venerdì 9-12 /14-18, sabato e domenica 14-18. Musica INGRID FLITER Rovereto. Ore 20.45. Sala Filarmonica - Stagione dei concerti - Ingrid Fliter pianoforte, Associazione Filarmonica Rovereto.


trentinoappuntamenti 17 martedì Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura L’opera russa nei primi anni del novecento Rovereto. Ore 20.30. Sala Filarmonica - Autunno Operistico: Il Gallo d’oro di N. A. Rimskij Korsakov, conferenza, relatore Carlo Todeschi, Associazione Amici dell’Opera Eustachio Garofalo di Rovereto. Musica Veronika Eberle, violino Trento. Ore 20.45. Sala Filarmonica - Oliver Schnyder, pianoforte L.v. Beethoven: Sonata n. 3 op. 12 in Mi bem. magg. L. Janacek: Sonata, R. Schumann: Sonata n. 2 op. 121 in re min.. Tel: 0461-985244. Musica Itinerari Jazz Rovereto. Ore 21. Auditorium Melotti - MART. Overtone Quartet Dave Holland USA: Dave Holland contrabbasso, Chris Potter sax, Jason Moran pianoforte, Eric Harland batteria. tel. 0464 452254. Teatro Bu bu settete Rovereto. Ore 16.30. Teatro Cristallo, via Dalmazia, 3 - Rassegna “Liberi tutti”: a proporla è la compagnia teatro Blu che ha confezionato una stagione di spettacoli dedicati al pubblico delle famiglie e dei bambini. Il costo del biglietto per questo spettacolo è di 6 euro, ridotto con Cristallo a 2 euro per i bambini e a 4 per gli accompagnatori. tel. 0471 202016. Cultura Conferenza Trento. Ore 16.45. “La Repubblica di Venezia dalle origini all’anno 1000”, conferenza con Gianarlo Bascone. Società Dante ALighieri, Via Dordi.

18 mercoledì Cinema IL CATTIVO TENENTE ULTIMA CHIAMATA NEW ORLEANS Borgo Valsugana. Ore 21. Cinema del Centro Scolastico - Rassegna autunnale 2009 - drammatico -

Usa 2009 - regia di Werner Herzog con Nicolas Cage, Val Kilmer, Eva Mendes, Fairuza Balk, Jennifer Coolidge. www.trentinospettacoli.it. Cinema CHÉRI Cles. Ore 21. Cinema Teatro Parrocchiale - Rassegna autunnale 2009 - commedia - Francia, Germania, Regno Unito 2009 - regia di Stephen Frears con Michelle Pfeiffer, Kathy Bates, Rupert Friend, Felicity Jones, Frances Tomelty. www.trentinospettacoli.it. Cinema I LOVE RADIO ROCK Tione. Ore 21. Cinema Teatro Comunale - Rassegna autunnale 2009 - commedia - Regno Unito 2009 - regia di Richard Curtis con Philip Seymour Hoffman, Emma Thompson, Kenneth Branagh. www.trentinospettacoli.it. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura Convegno internazionale Rovereto. Palazzo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto Piazza Rosmini 5 - Diritto e diritti nelle Tre Società, Convegno internazionale 18-19-20 novembre. Info 0464-436663, segreteria@agiati.org. Musica «Orchestra Haydn» Trento. Ore 20.30. Auditorium Rinaldo Alessandrini, clavicembalista e direttore, Girolamo Deraco, Mr. Haydn (prima assoluta, opera commissionata dall’Orchestra Haydn), Joseph Haydn Sinfonia n. 39 in sol minore, Hob. i: 39; Johann Sebastian Bach Concerto per clavicembalo e archi in re maggiore, BWV 1054; Joseph Haydn Sinfonia n. 103 in mi bemolle maggiore, Hob. I: 103 “col rullo di timpani”. Info: tel. 0461-985244. Teatro LA PROFESSIONE DELLA SIGNORA WARREN Pergine Valsugana. Ore 20.45. Teatro Don Bosco.

19 giovedì Cinema LO SPAZIO BIANCO Tesero. Ore 21,15. Cinema Teatro Comunale diTesero - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Italia 2009 regia di Francesca Comencini con Margherita Buy, Antonio Truppo, Gaetano Bruno. www. trentinospettacoli.it. Cinema LO SPAZIO BIANCO Rovereto. Ore 18 e 21. Multisala Supercinema - Film di Francesca Comencini. Cinema TULPAN Rovereto. Ore 21. Auditorium Fausto Melotti - FIlm di Sergei Dvortsevoy, Associazione Nuovo Cineforum Rovereto. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura DI MUSICA E DI PAROLE Rovereto. Ore 20.30. Sala Filarmonica - percorsi letterari e musicali tra pagine lette e suonate. Cultura Convegno internazionale Rovereto. Palazzo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto Piazza Rosmini 5 - Diritto e diritti nelle Tre Società, Convegno internazionale 18-19-20 novembre. Info 0464-436663, segreteria@agiati.org. Cultura Le meccaniche dell’infelicità Trento. Ore 17.30. Libreria Ancora - Presentazione del libro “Le meccaniche dell’infelicità” di Pino Loperfido. Info: 328.2160471. Enogastronomia i giovedì dell’enoteca Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “LE ACQUAVITI DI FRUTTA” - Un mondo da scoprire. Info: 0461/887101. Teatro BRIVIDO Rovereto. Ore 18 e 21. Auditorium Fausto Melotti - spettacolo fuori abbonamento, ingresso libero, massimo 50 persone a recita, prenotazione obbligatoria

presso l’Ufficio Cultura entro il 18 novembre.

20 venerdì Cinema I LOVE RADIO ROCK Aldeno. Ore 20.45. Cinema teatro comunale - Rassegna autunnale 2009 - commedia - Regno Unito 2009 - regia di Richard Curtis con Philip Seymour Hoffman, Emma Thompson, Kenneth Branagh. www.trentinospettacoli.it. Cinema RICATTO D’AMORE Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000 - Rassegna autunnale 2009 - commedia - Usa 2009 - regia di Anne Fletcher con Sandra Bullock, Ryan Reynolds, Malin Akerman, Craig T. Nelson. www.trentinospettacoli.it. Cinema SETTIMO CIELO Mezzolombardo. Ore 21. Cinema Teatro S. Pietro - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Germania 2008 - regia di Andreas Dresen con Ursula Werner, Horst Rehberg, Horst Westphal, Steffi Kühnert. www.trentinospettacoli.it. Cultura Tutti nello stesso piatto Trento. Torna dal 16 ottobre al 20 novembre con la seconda edizione il festival internazionale su cibo, biodiversita. Quest’anno e proposto un concorso di cinema e altri prodotti video su questi temi. Con “Tutti nello stesso piatto” Mandacarù vuole far luce su questo legame, offrendo all’attenzione del pubblico film e documentari che raccontano il funzionamento delle filiere, del commercio equo,ma anche quello dell’industria agroalimentare, della pescicoltura e le loro ripercussioni sull’ambiente e la società. Telefono: 0461 982216. Cultura Convegno internazionale Rovereto. Palazzo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto Piazza Rosmini 5 - Diritto e diritti nelle Tre Società, Convegno internazionale 18-19-20 novembre. Info 0464-436663, segreteria@agiati.org. Cultura Le meccaniche dell’infelicità Calliano. Ore 20.30. Sala comunale - Presentazione del libro “Le meccaniche dell’infelicità” di Pino Loperfido. Info: 328.2160471. Danza LA DANZA AL CENTRO Rovereto. Ore 21. Centro di Educazione Permanente alla Pace via Vicenza 5 - DANZE PER LA SCUOLA con Marina Waller e Paola Tomasi - Associazione Danzare la Pace.

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trentinoappuntamenti Musica festival internazionale musicantica Trento. Ore 21. Chiesa san Francesco Saverio - CORALE CITTÀ DI TRENTO dir. Roberto Gianotti, CANTORIA SINE NOMINE dir. Carlo Andriollo, CORO GIOVANILE I MINIPOLIFONICI DI TRENTO dir. Stefano Chicco, CORO DEL LICEO MUSICALE DI TRENTO dir. Salvatore La Rosa, CORO DEL CONSERVATORIO ‘F.A. BONPORTI’ DI TRENTO dir. Cecilia Vettorazzi, CORO DEL CONSERVATORIO ‘F.A. BONPORTI’ DI RIVA DEL GARDA dir. Paolo De Zen, CORONA ARTIS. Musica ORAZIO BENEVOLI: IL BAROCCO COLOSSALE Trento. Ore 21. Chiesa San Francesco Saverio - Musica Antica, ingresso libero. Corale città di Trento - dir. Roberto Gianotti; Cantoria sine nomine - dir. Carlo Andriollo; coro giovanile e minipolifonici di Trento - dir. Stefano Chicco; Coro del Liceo Musicale di Trento - dir. Salvatore La Rosa; Coro del Conservatorio Bomporti di Trento - dir. Cecilia Vettorazzi; Coro del Conservatorio Bomporti di Trento - dir. Paolo De Zen; Corona Artis. Info: tel. 0461-213811. Musica Itinerari Jazz Rovereto. Ore 21. Auditorium Melotti - MART. Roberta Gambarini Quartet I: Roberta Gambarini voce, ERIC GUNNISON piano, Neil Swainson contrabbasso, Willie Jones III batteria. tel. 0464 452254.

21 sabato Cinema I LOVE RADIO ROCK Zambana. Ore 20.45. Teatro Comunale - Rassegna autunnale 2009 - commedia - Regno Unito 2009 - regia di Richard Curtis con Philip Seymour Hoffman, Emma Thompson, Kenneth Branagh. www.trentinospettacoli.it. Cinema IL CINEMA NEI BALCANI DOPO L’89 Rovereto. Ore 21. Sala conferenze del MART - Nuovo Cineforum e Osservatorio Balcani e Caucaso. Cultura Corso di 1° Livello Reiki Usui Zambana vecchia. Dalle 9 alle 19. Associazione Mana - Reiki come sistema di crescita personale e guarigione naturale. Tradizionale Giapponese. Info e iscrizioni: 0461 242187 oppure cell. 328 0087625. Anche il 22 novembre.

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Cultura H OK - ACQUA Rovereto. Ore 20.30. Oratorio Rosmini. Conferenza: diritto umano e bene comune esperienze in italia e nel mondo. Serata pubblica, Comitato Associazione per la Pace e i Diritti Umani e Assessorato all’Istruzione. Enogastronomia il sabato con il produttore Trento. Ore 18. Palazzo Roccabruna - “PINOT NERO: UN NOBILE VITIGNO” - Azienda: Villa Piccola (Faedo - TN). Info: 0461/887101. Musica BANDABARDO Levico. Ore 21. Palalevico - Concerto. I loro fans li chiamano affettuosamente “quelli della Banda” a sottolineare quel rapporto particolare che unisce da anni questi musicisti con il loro pubblico, la loro gente, con tutti coloro che sudano e ballano durante i concerti, puntualmente trascinanti, di questa formazione. Teatro Il Poema dei monti naviganti Locca di Concei. Ore 21. Centro Culturale Locca di Concei - Spettacolo teatrale di Roberta Biagiarelli. Teatro PER MI... SE RIDE ANCA DOPO Civezzano. Ore 20.45. Teatro Luigi Pirandello - di Luciano Zendron. Filodrammatica “Arca di Noè” di Mattarello. Teatro PRIMA CHE SIA MASSA TARDI Povo. Ore 21. Teatro Concordia di e con Loredana Cont. Filodrammatica “I Dialettanti” di Rovereto. Teatro LA BROCCA ROTTA Zivignago. Ore 20.45. Teatro - di Henrich von Kleist. G.A.D. “Città di Trento.

Teatro EL BACUCHEL Nave di S. Rocco. Ore 20.45. Teatro - di Alberto Maria Betta Compagnia Teatrale “I Sarcaioli dell’Alto Garda. Teatro SINDBAD IL MARINAIO Trento. Ore 21. Teatro “B. Cuminetti” - di E. De Luca - “T.I.M. Teatro Instabile di Meano” - “Palcoscenico Trentino - Premio Mario Roat” Rassegna provinciale a concorso di teatro amatoriale. Tel. 0461.237352 - Fax 0461.263750 www.cofas.it - info@cofas.it. Teatro Serata a teatro Trento. Ore 21. Teatro Oratorio di Romagnano. En pules en te ‘na recia” Filodrammatica: “Doss Caslir” di Cembra commedia dialetto trentino in tre atti comici. Ingresso gratuito. Tiziana Zambaldi Presidente Avis Ravina-Romagnano. Mail: zambaldi_tiziana@virgilio.it. Teatro La lettera Vezzano. Teatro Valle dei Laghi. ore 20.30. Fondazione Aida. “Don Lorenzo Milani a Barbiana”.Con Fabio Slemer, Roberto Macchi e Massimo Lazzeri. Regia di Rita Riboni

22 domenica Cabaret “Punto.Cabaret” Trento. Ore 21.30. Ventuno.Uno, via Ventuno 1 - Punto.Cabaret: serata con Marco Savio. Il locale propone a partire da metà settembre, ogni domenica sera per 13 appuntamenti, serate di cabaret dal vivo all’insegna delle risate e del divertimento. Info: 0461/529053. Cinema BASTARDI SENZA GLORIA Ala. Ore 21. Cinema teatro “G. Sartori” - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Usa 2009 - regia di Quentin Tarantino con Brad Pitt, Diane Kruger, Eli Roth, Christoph Waltz. www.trentinospettacoli.it. Cinema up Aldeno. Ore 17. Cinema teatro comunale - Rassegna autunnale 2009 - animazione - Usa 2009 regia di Pete Docter con Bob Peterson. www.trentinospettacoli.it. Cinema up Baselga di Piné. Ore 16,30. Centro Congressi Piné 1000 - Rassegna autunnale 2009 - animazione - Usa 2009 - regia di Pete Docter con Bob Petersonz. www.trentinospettacoli.it. Cinema BIANCANEVE E LA VENDETTA DEGLI 007 NANI Grigno. Ore 16. Cinema Parrocchiale di Tezze Valsugana - Rassegna autunnale 2009 - animazio-

ne - Usa 2009 - regia di Steven E. Gordon, Boyd Kirkland. www. trentinospettacoli.it. Cinema IL MIO VICINO TOTORO NagoTorbole. Ore 16,30. Cinema Teatro S. Pietro - Rassegna autunnale 2009 - animazione - Giappone 1988 - regia di Hayao Miyazaki. www.trentinospettacoli.it. Cinema G-FORCE: SUPERSPIE IN MISSIONE Primiero. Ore 16. Auditorium Intercomunale - Rassegna autunnale 2009 - animazione - Usa 2009 - regia di Hoyt Yeatman. www. trentinospettacoli.it. Cultura Corso di 1° Livello Reiki Usui Zambana vecchia. Dalle 9 alle 19. Associazione Mana - Reiki come sistema di crescita personale e guarigione naturale. Tradizionale Giapponese. Info e iscrizioni: 0461 242187 oppure: cell. 328 0087625. Teatro QUELL’ASINO DI UN BUE Tesero. Ore 20.45. Teatro comunale - di Giampiero Rizzol. Associazione Culturale Compagnia Bella. Teatro GALLINE PARABOLICHE Calavino. Ore 16.30. Teatro parrocchiale - di Massimo Ratto. Filodrammatica “Amici del Teatro” di Moena. Teatro RAGAZZE Rovereto. Ore 20.45. Auditorium Fausto Melotti - Nelle lande scoperchiate del fuori, con Lella Costa.

23 lunedì Cinema MOTELWOODSTOCK Cavalese. Ore 21,15. Cinema Teatro Comunale di Cavalese - Rassegna autunnale 2009 - commedia - Usa 2009 - regia di Ang Lee con Liev Schreiber, Jeffrey Dean Morgan, Emile Hirsch, Dan Fogler, Paul Dano. www.trentinospettacoli.it. Musica «Orchestra Haydn» Riva del Garda. Ore 20.30. Auditorium - Diego Dini Ciacci, direttore e oboe solista, Ottorino Respighi Antiche Arie e Danze, Suite n. 3, Tommaso Albinoni Concerto in re minore per oboe e archi, op. 9 n. 2, Astor Piazzolla Suite per oboe e archi (Libertango - Oblivion - Violentango) elab. G. Mutto. Info: tel. 0461-985244.


trentinoappuntamenti 24 martedì Cinema HOME Rovereto. Ore 21. Auditorium Fausto Melotti - Film di Ursula Meier, Associazione Nuovo Cineforum Rovereto. Cultura Le meccaniche dell’infelicità Tione. Ore 20.30. Sala Comunale - Presentazione del libro “Le meccaniche dell’infelicità” di Pino Loperfido. Info: 328.2160471. Teatro ragazzi il volo di icaro Trento. Ore 14.30. Teatro Cuminetti - Drammaturgia e regia Daniela Nicosia, con Vania Bortot e Labros Mangheras. Età consigliata: dai 10 ai 14 anni. Info: tel. 0461-213811. Cultura Serata di poesia Trento. Ore 16.45. “Amarsi è come ospitarsi”, versi di Annamaria Cielo, con Paolo Toniolati. Letture di Alfonso Masi. Società Dante ALighieri, Via Dordi.

25 mercoledì Cinema LO SPAZIO BIANCO Borgo Valsugana. Ore 21. Cinema del Centro Scolastico - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Italia 2009 - regia di Francesca Comencini con Margherita Buy, Antonio Truppo, Gaetano Bruno. www.trentinospettacoli.it. Cinema UOMINI CHE ODIANO LE DONNE Cles. Ore 21. Cinema Teatro Parrocchiale - Rassegna autunnale 2009 - thriller - Svezia, Danimarca 2009 - regia di Niels Arden Oplev con Peter Haber, Noomi Rapace,Michael Nyqvist, David Dencik. www.trentinospettacoli.it. Cinema LO SPAZIO BIANCO Tione. Ore 21. Cinema Teatro Comunale - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Italia 2009 regia di Francesca Comencini con Margherita Buy, Antonio Truppo, Gaetano Bruno. www.trentinospettacoli.it. Musica «Orchestra Haydn» Rovereto. Ore 20.45. Sala Filarmonica - Diego Dini Ciacci, direttore e oboe solista, Ottorino Respighi Antiche Arie e Danze, Suite n. 3, Vincenzo Bellini Concerto per oboe in mi bem., Gioachino Rossini Variazioni per oboe e orchestra in do maggiore, Felix Mendelssohn-Bartholdy Sinfonia n. 4 in la maggiore, op. 90 “Italiana”. Info: tel. 0461-985244.

Musica «Orchestra Haydn» Rovereto. Ore 20.45. Sala Filarmonica - Diego Dini Ciacci, direttore e oboe solista, Ottorino Respighi Antiche Arie e Danze, Suite n. 3, Vincenzo Bellini Concerto per oboe in mi bem., Gioachino Rossini Variazioni per oboe e orchestra in do maggiore, Felix Mendelssohn-Bartholdy Sinfonia n. 4 in la maggiore, op. 90 “Italiana”. Info: tel. 0461-985244. Teatro giorno d’estate Trento. Ore 20.30. Teatro Cuminetti - La commedia del drammaturgo polacco Mrozek si basa sull’’istanza esistenzialista della ricerca del senso della vita attraverso l’idea della morte. Racconta la storia di due aspiranti suicidi; il primo che ha perso ogni fiducia in se stesso, il secondo perché abituato ad avere tutto e a poter soddisfare ogni suo desiderio, non trova più stimoli che possano dare senso alla sua esistenza. Info: tel. 0461-213811.

26 giovedì Cinema CAPITALISM: A LOVE STORY Rovereto. Ore 18 e 21. Multisala Supercinema - Film di Michael Moore. Cultura VIVA LA RADIO: QUANDO L’INFORMAZIONE HA VOCE Rovereto. Ore 15. Sala Video via Cavour - Università Età Libera Comune di Rovereto. Cultura Le meccaniche dell’infelicità Telve. Ore 20.30. Biblioteca - Presentazione del libro “Le meccaniche dell’infelicità” di Pino Loperfido. Info: 328.2160471. Enogastronomia BOLLICINE SU TRENTO Trento. Palazzo Roccabruna, Via SS. Trinità, 24 - 38100 Trento. Degustazioni con il TRENTODOC da giovedì a domenica. Tel. 0461/887101 - www.enotecadeltrentino.it. Musica Andrea Favalessa, violoncello Trento. Ore 20.45. Sala Filarmonica - Maria Semeraro, pianoforte, J. Brahms: Sonata n. 1 op. 38 in mi min., C. Debussy: Sonata in re min., M. Di Gesu: Sonata (prima esecuzione assoluta su commissione della Società Filarmonica di Trento), S. Rachmaninov: Sonata op. 19 in sol min.. Tel: 0461985244.

Teatro e impegno

U

na decina gli appuntamenti con il teatro, la musica e il cinema per il mese di novembre presso il teatro Valle dei Laghi, organizzati da Fondazione Aida teatro stabile d’Innovazione, i comuni di Calavino, Cavedine, Lasino, Padergnone, Terlago e Vezzano e la Cassa Rurale Valle dei Laghi. Tra i titoli della rassegna “Teatro Giovani” si segnala lo spettacolo dedicato all’impegno civile di Don Milani “La lettera. Don Lorenzo Milani a Barbiana”, con l’attore Massimo Lazzeri (21/11) e lo spettacolo di Mediazione Culturale “Hijab o del Confine”, per la regia di Letizia Quintavalla (28/11). Per il “Teatro famiglie” sono in programma due classici del teatro ragazzi come “I tre porcellini” (8/11) e “William, se volete” (29/11). Mercoledì 11 novembre apre anche la rassegna del “Cinema d’autore” con alcuni dei film premiati a Venezia. Sono previste due proiezioni, (alle 18 e alle 21), de “Il grande sogno” (11/11) e de “La doppia ora” (25/11). Gli appuntamenti musicali sono in programma il 14 novembre con l’opera lirica “Elisir d’Amore” (14/11) e il 7 novembre tutta la comunità corale della Valle dei Laghi si unirà nei festeggiamenti per i 40 anni del Coro Paganella. Saranno inoltre presentati gli “Eventi” organizzati con la Commissione Culturale Intercomunale della Valle dei Laghi: la proiezione del film “Emozioni ad alta quota” di Walter Nones (27/11) e il convegno “Lo sviluppo di comunità come risorsa del territorio” al quale parteciperà Don Luigi Ciotti (28/11). Si segnala inoltre il primo appuntamento di dicembre, previsto per sabato 5, alle ore 20.30 con lo spettacolo di cabaret “Non c’è più il futuro di una volta” di e con Zuzzurro e Gaspare.

27 venerdì Cinema BASTARDI SENZA GLORIA Baselga di Piné. Ore 21. Centro Congressi Piné 1000 - Rassegna autunnale 2009 - drammatico Usa 2009 - regia di Quentin Tarantino con Brad Pitt, Diane Kruger, Eli Roth, Christoph Waltz. www. trentinospettacoli.it.

Cinema GLI ABBRACCI SPEZZATI Grigno. Ore 20.30. Cinema Parrocchiale di Tezze Valsugana - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Spagna 2009 - regia di Pedro Almodóvar con Penelope Cruz, Lluís Homar, Blanca Portillo, José Luis Gómez. www.trentinospettacoli.it.

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trentinoappuntamenti Cinema BAARÌA Mezzolombardo. Ore 21. Cinema Teatro S. Pietro - Rassegna autunnale 2009 - drammatico - Italia, Francia 2009 - regia di Giuseppe Tornatore con Monica Bellucci, Raoul Bova, Ángela Molina, Enrico Lo Verso, Luigi Lo Cascio, Laura Chiatti. www.trentinospettacoli.it. Cinema BARBAROSSA Primiero. Ore 20.30. Auditorium Intercomunale - Rassegna autunnale 2009 - storico - Italia 2009 regia di Renzo Martinelli con Rutger Haue, Raz Degan, F. Murray Abraham, Kesia Smutniak. www. trentinospettacoli.it. Cultura CAFFÈ DIBATTITO Rovereto. Ore 20. Bar Teatro c.so Bettini - con Thierry Bonfanti Università Età Libera Comune di Rovereto. Cultura Le meccaniche dell’infelicità Cles. Ore 20.30. Sala Ex Filanda - Presentazione del libro “Le meccaniche dell’infelicità” di Pino Loperfido. Info: 328.2160471. Enogastronomia TRENTODOC: BOLLICINE D’AUTORE Trento. Ore 15.30. Palazzo Roccabruna, Via SS. Trinità, 24 - 38100 Trento. Tavola rotonda con Philippe Daverio. Tel. 0461/887101 - www. enotecadeltrentino.it. Teatro BOLLICINE IN SCENA Trento. Ore 20.30. Palazzo Roccabruna, Via SS. Trinità, 24 - 38100 Trento. Spettacolo teatrale con degustazione di TRENTODOC e prodotti abruzzesi - Prenotazioni e biglietti: Cento Servizi Culturali S. Chiara (Trento). Tel. 0461/887101 www.enotecadeltrentino.it. Montagna MESE della MONTAGNA Vezzano. Teatro Valle dei Laghi. Ore 20.30. : esperienze che lasciano una traccia… la proiezione del film “Emozioni ad alta quota” di Walter Nones.

28 sabato Cinema JULIE & JULIA Zambana. Ore 20.45. Teatro Comunale - Film.. Cinema IL CINEMA NEI BALCANI DOPO L’89 Rovereto. Ore 21. Sala conferenze del MART - Nuovo Cineforum e Osservatorio Balcani e Caucaso.

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Cultura Carlotta Origoni Countdown. Studio sul Bel Paese Trento. Spazio Off, via Venezia - Il pessimista è uno che si è informato. Ingresso: 8 € con degustazione Vinoteca La Vis. Info: 347-3180339. Enogastronomia BOLLICINE SU TRENTO Trento. Palazzo Roccabruna, Via SS. Trinità, 24 - 38100 Trento. Degustazioni con il TRENTODOC da giovedì a domenica. Tel. 0461/887101 - www.enotecadeltrentino.it. Musica the bastard sons of dioniso in concerto Levico Terme. Ore 21. Palalevico - Gli amatissimi The Bastard Sons of Dioniso per il loro Tour 2009-2010 tornano in concerto live con il nuovo album intitolato “In Stasi Perpetua”. Teatro LA LUNA E’ TRAMONTATA Trento. Ore 21. Teatro “B. Cuminetti” - S. Chiara di Trento - di J. E. Steinbeck - Gruppo Teatrale Tuenno. Info: tel. 0461-237352. Teatro EL SENTER DE LA VOLP Bedollo. Ore 20.30. Nuovo teatro comunale - di Giorgio Dell’Antonia. Associazione Culturale “Teatro a Zambana” di Zambana. Teatro APRI TU PER FAVORE Sarche. Ore 21.45. Teatro parrocchiale - di Sergio Marolla. Compagnia “Piccolo Teatro Pineta” di Laives. Teatro Robin & Company Calceranica. Ore 17. Teatro S. Ermete - Filodrammatica “Vi.Va.” di Vigolo Vattaro. Teatro FRANZELSTEIN Povo. Ore 21. Teatro Concordia di Massimo Gasperi. Filo Levico Terme di Levico. Teatro AMLET SPETTACOLO DI SALSA COMICA Zivignago. Ore 20.45. Teatro Compagnia dei giovani di Trento. Teatro EL BACUCHEL Rovereto. Ore 20.45. Teatro S. Maria - di Alberto Maria Betta Compagnia Teatrale “I Sarcaioli dell’Alto Garda. Teatro BOLLICINE IN SCENA Trento. Ore 17 e 20. Palazzo Roccabruna, Via SS. Trinità, 24 - 38100 Trento. Spettacolo teatrale con degustazione di TRENTODOC e prodotti abruzzesi - Prenotazioni e biglietti: Cento Servizi Culturali S.

Chiara (Trento). Tel. 0461/887101 www.enotecadeltrentino.it. Teatro LA LUNA E’ TRAMONTATA Trento. Ore 21. Teatro “B. Cuminetti” - di J. E. Steinbeck - Gruppo Teatrale Tuenno - “Palcoscenico Trentino - Premio Mario Roat” Rassegna provinciale a concorso di teatro amatoriale. Tel. 0461.237352 - Fax 0461.263750 - www.cofas. it - info@cofas.it. Cultura Convegno Vezzano. Teatro Valle dei Laghi. Ore 8.30: “Lo sviluppo di comunità come risorsa del territorio”. Convegno organizzato dal progetto “Comuni..chiamo” con la presenza di don Luigi Ciotti e lo spettacolo di Mediazione Culturale “Hijab o del confine”. Teatro OMAGGIO A DEPERO Rovereto. Ore 20.45. Auditorium Fausto Melotti - Il canto popolare incontra la danza, con il Coro S. Ilario e la Compagnia di danza Artea. Teatro ragazzi il gatto con gli stivali Trento. Ore 15,30 e 17,30. Teatro San MArco - Testo e regia Lucia Zotti, con Monica Contini, Deianira Dragone, Nico Masciullo. Età consigliata: dai 5 anni. Info: tel. 0461-213811. Teatro HIJAB o del CONFINE Vezzano. Teatro Valle dei Laghi. ore 20.30. Fondazione Aida. Spettacolo di mediazione culturale. Con Susanna Bissoli, Jamila Chtioui, Batul Hanife, Saliha Samar Oukazi, Najat Rezki, Tutti Schieber, Rosanna Sfragara. Regia Letizia Quintavalla

29 domenica Cinema BIANCANEVE E LA VENDETTA DEGLI 007 NANI Brentonico. Ore 17. Cinema teatro - Rassegna autunnale 2009 Usa 2009 - animazione - regia di Steven E. Gordon, Boyd Kirkland. www.trentinospettacoli.it. Cinema Up Ala. Ore 17. Cinema teatro “G. Sartori” - Rassegna autunnale 2009 - animazione - Usa 2009 - regia di Pete Docter con Bob Peterson. www.trentinospettacoli.it. Cinema G-FORCE: SUPERSPIE IN MISSIONE NagoTorbole. Ore 16,30. Cinema Teatro S. Pietro - Rassegna autunnale 2009 - animazione - Usa 2009 - regia di Hoyt Yeatman. www. trentinospettacoli.it.

Cinema TOTORO Zambana. Ore 17. Teatro Comunale - Rassegna autunnale 2009 - animazione - Giappone 1988 regia di Hayao Miyazaki. www. trentinospettacoli.it. Cultura Carlotta Origoni Countdown. Studio sul Bel Paese Trento. Spazio Off, via Venezia - Il pessimista è uno che si è informato. Ingresso: 8 € con degustazione Vinoteca La Vis. Info: 347-3180339. Enogastronomia BOLLICINE SU TRENTO Trento. Palazzo Roccabruna, Via SS. Trinità, 24 - 38100 Trento. Degustazioni con il TRENTODOC da giovedì a domenica. Tel. 0461/887101 - www.enotecadeltrentino.it. Teatro EN SAC DE CONFUSION Sopramonte. Ore 16.30. Teatro parrocchiale - di G. Brunelli. Filodrammatica “S. Genesio” di Calavino e Associazione di Volontariato “Oasi Valle dei Laghi”. Teatro BOLLICINE IN SCENA Trento. Ore 11. Palazzo Roccabruna, Via SS. Trinità, 24 - 38100 Trento. Spettacolo teatrale con degustazione di TRENTODOC e prodotti abruzzesi - Prenotazioni e biglietti: Cento Servizi Culturali S. Chiara (Trento). Tel. 0461/887101 www.enotecadeltrentino.it. Teatro ragazzi william se volete Vezzano. Teatro Valle dei Laghi. ore 16. Teatro OMAGGIO A FORTUNATO DEPERO Rovereto. Ore 17. Auditorium Fausto Melotti - Il canto popolare incontra la danza, con il Coro S. Ilario e la Compagnia di danza Artea. Teatro ragazzi il gatto con gli stivali Trento. Ore 15,30 e 17,30. Teatro San MArco - Testo e regia Lucia Zotti, con Monica Contini, Deianira Dragone, Nico Masciullo. Età consigliata: dai 5 anni. Info: tel. 0461-213811.

30 lunedì Enogastronomia BOLLICINE SU TRENTO Trento. Palazzo Roccabruna, Via SS. Trinità, 24 - 38100 Trento. Degustazioni con il TRENTODOC da giovedì a domenica. Tel. 0461/887101 - www.enotecadeltrentino.it.


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le Rurali di Trento e Sopramonte UNITE i soci hanno approvato la fusione il 26 ottobre

La fondazione civica si presenta alla città

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rosegue senza intoppi il progetto di fusione tra la Cassa Rurale di Trento e quella di Sopramonte. Stasera i soci delle due Casse riuniti in due distinte assemblee straordinarie al PalaTrento e al teatro di Sopramonte hanno approvato la fusione. A Sopramonte il progetto è passato con 460 voti a favore, 4 contrari e un astenuto. A Trento, presenti fisicamente 1327 soci (1524 con le deleghe) hanno votato a favore della fusione 1423 soci e 4 astenuti A novembre è prevista la firma dell’atto ufficiale di fusione. Dal punto di vista operativo avrà effetto dal 23 novembre, da quello amministrativo dal primo gennaio 2010. “Il progetto – ha affermato il presidente della Cassa Rurale di Trento Giorgio Fracalossi - realizza un obiettivo condiviso: quello di creare la ‘Cassa Rurale della città, un processo cominciato nel lontano 1993 con la fusione tra le Casse di Povo e Vigo Cortesano. Le due Casse Rurali operano, da sempre, sullo stesso territorio. La fusione non potrà che agevolare e facilitare una migliore razionalizzazione nella distribuzione dei nostri sportelli bancari e la percezione della CRT come l’unica, vera, banca della città”.

Un partecipato evento, all’ex interporto, il 9 ottobre scorso

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na festa all’interno di un’officina per autobus non è evento usuale. Il risultato non può che essere spiazzante, divertente, certamente intrigante. Tutto questo è avvenuto nella sera di venerdì 9 ottobre, presso l’Officina di Trentino Trasporti, all’ex Interporto, a conclusione della giornata inaugurale della mostra “Civica 1989-2009: Celebration Institution Critique“. La festa è stata organizzata per conto della Fondazione Galleria Civica dalla Pr&r communication di Roberta Rizzi, esperta promoter e dinamica pr sulla piazza trentina. L’ambiente - una vera e propria officina, di recente realizzazione, che solo fino a qualche ora prima aveva ospitato alcuni bus da revisionare - si è dimostrato perfetto per lo scopo, con appena pochi, ma azzeccati ritocchi: un bancone sullo sfondo per il cocktail party, un corner riservato a Radio Dolomiti che trasmetteva in diretta l’evento, l’aggiunta di alcuni divanetti. Il resto lo facevano i carrelli, i macchinari dell’officina, i ponteggi. Quasi un’installazione d’arte, perfettamente in linea con lo spirito della festa e con lo stile della nuova Fondazione Galleria Civica, che anche in questo modo si è presentata per la prima volta alla comunità locale. 1) Avv. Antonella Facci Garavelli con amiche. 2) Postazione Radio Dolomiti - Gabriele Biancardi intervista Stefano Cronst. 3) Ospiti Fondazione Galleria Civica “catturati” da Salumi Marsilli. 4) Artisti sul Carpet d’Ingresso. 5) Officina “Metano” di Trentino Trasporti ospita “Celebration 20th” di Fondazione Galleria Civica. 6) Dott. Giovanni Kessler e Giancarlo Longo. 7) Giancarlo Tomasi con Clienti suoi Ospiti.

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La rossi zen sotto il cielo d’irlanda Quando la cucina viene “indotta” Grandi nomi al Ristorante chiesa di Trento, per “indUzione culinaria”

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forse il più originale evento culinario che Trento ed il Trentino abbiano mai visto. E anche uno dei più “alti” tentativi di valorizzazione dello spumante di casa nostra, il TRENTODOC. Stiamo parlando di “Induzione culinaria”, che a partire dal 12 ottobre e per otto lunedì consecutivi sta portando in città altrettanti grandi nomi della cucina italiana

Da sinistra, Stefano Dell’Antonio, Peter Brunel, Francesca Negri, Vincenzo Capretti e Alessandro Chiesa

ed internazionale, le cui creazioni saranno accompagnate dalle bollicine di otto cantine trentine. Location della kermesse il ristorante Chiesa di Trento: “Induzione culinaria”, infatti, nasce dalla grande passione dello chef del locale, Peter Brunel, e dal patron Alessandro Chiesa. Un’iniziativa totalmente privata che punta tutto sugli appassionati gourmet: i fortunati food lover che possoono gustare i menu proposti di volta in volta da uno chef diverso saranno infatti solo 14 (per 150 euro a persona). Dopo Riccardo Agostini, per dieci anni secondo cuoco alla corte di Gianfranco Vissani e ora patron del ristorante Il Piastrino di Penabili (Pu) – abbinato ai TrentoDoc di Cantina Endrizzi -, Pino Lavarra (accompagnato dallo spumante Cesarini Sforza), chef del ristorante Palazzo Sasso a Ravello (Sa), due Stelle Michelin. Gennaro Esposito, nome notissimo tra i gourmet e due Stelle Michelin con il suo Torre del Saracino a Vico Equense (Na), novembre propone altri grandissimi nomi. Il 2 novembre la Cantina d’Isera si sposerà per una sera con Thomaz Kavcic, del ristorante Pri Lojzetu a Vipava in Slovenia, una Stella Michelin e presidente dei “Jeunes restaurateurs d’Europe – Slovenia”. Vincenzo Camerucci e le sue specialità di pesce saranno di scena, abbinati alle bollicine di Cantina Pedrotti, il 9 novembre, mentre il 16 novembre sarà la volta dello stellato

Una mostra a Galway

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on è certo nuova a mostre all’estero Annamaria Rossi Zen, una delle più brave e note pittrici trentine. Con gli artisti de “La Cerchia”, associazione di cui stata uno dei fondatori, ha partecipato a collettive di pittura in decine di Paesi del mondo. Ma questa pittrice trentina di origini venete può vantare anche una serie di importanti personali: in Austria dove ha esposto ripetutamente e dove, in una importante galleria di Innsbruck, sue opere sono permanenza; in Belgio, Lussemburgo; ed ora anche in Irlanda. In quest’ultimo Paese, a Waterford, nel 2002 ha esposto un’importante antologica dal titolo “Quarant’anni Solo Arte”. Lo scorso anno, invitata dalla Galleria “Keny” di Galway, ha compiuto un sopralluogo nella città e nei suoi dintorni, fotografando, facendo schizzi, dipingendo bozzetti per preparare un’ampia mostra di paesaggi irlandesi giustapposti a quelli italiani. Tornata in Italia ha lavorato un anno realizzando una sessantina di tele (acrili e tecnica mista), con scorci di Galway, paesaggi della costa e della campagna. E così che nella galleria “Keny”, per tutto lo scorso settembre si sono potute ammirare sessanta tele di Annamaria Rossi Zen: venti di scorci della pittoresca città sul mare, altrettanti di paesaggi dei dintorni e venti quadri di paesaggi italiani, talvolta “inventati”. Ora finita la mostra che ha destato un grande interesse i quadri torneranno a Waterford, in vista (il prossimo anno) di un’esposizione in un’altra città irlandese.

Emanuele Scarello del ristorante Gli amici di Godia (Ud) e presidente dei “Jeunes Restaurateurs d’Europe – Italia”. Dulcis in fundo, Enrico Crippa del ristorante Piazza Duomo di Alba (Cn), una Stella Michelin, sarà di scena il 23 novembre, in abbinato alle bollicine di Cavit, mentre il gran finale è affidato ad Alfio Grezzi, discepolo di Gualtiero Marchesi e braccio destro di Andrea Berton al Trussardi di Milano. Con lui ci saranno gli spumanti di Cantina Pisoni. Ogni cena sarà conclusa da assaggi curati, nella zona lounge del ristorante Chiesa, da Grado 12 e dalla Casa del Caffè. Partner dell’evento sono anche Inoxpiù, Selecta Food, Kifra gioielli, Schoenuhuber Franchi e il Nerocubo Hotel. Ogni lunedì, poi, ci saranno collegamenti sulle frequenze di Radio Dolomiti e Radio Italia Anni Sessanta. La kermesse darà infine vita a un libro, edito da Curcu&Genovese. 89

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Opera di m. boAto

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Un progetto strano, atipico e ironico tre domande a Sarah mutinelli e a Marina francesconi

FOTO GASPERINI

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ontinua l’avventura del “Vaterlive Project” di Maurizio Menestrina, ovvero realizzare opere d’arte reinventando una nuova vita per water e bidet dimessi a scopo benefico, ma soprattutto ecologico. Si tratta di una provocazione, d’accordo, ma quella di Menestrina è finalizzata a una reazione, ovvero convincere l’opinione pubblica che l’ambiente va tutelato anche partendo dall’oggetto più usato eppure meno considerato di questo mondo: il water. Il progetto è rivolto a sensibilizzare rispetto al problema dei tumori, alla loro prevenzione e cura. Per questo la “Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori” regionale, nella persona del presidente Mario Cristofolini, ha dato la sua piena disponibilità a collaborare. Tra gli artisti coinvolti ci sono nomi noti come Matteo Boato, Thomas Belz, Pierluigi Negriolli e molti altri. Ognuno interpreterà a suo modo l’oggetto “incriminato”. Le opere verranno messe all’asta, durante una manifestazione pubblica nel 2010. Info: 340.8640271. Questo mese, per le tre domande, la pittrice Sarah Mutinelli (www.sarahmutinelli.it) e la decoratrice Marina Francesconi (www.decorazioniartistiche.it).

Come è stata coinvolta nel progetto “Vaterlive”? MUTINELLI: L’ho saputo da un’amica che mi ha messo in contatto con Maurizio. Mi ha tenuto tre ore a casa sua a parlare di cessi e di bambini. Mi sono entusiasmata, tanto che ho ricercato io stessa i water. FRANCESCONI: Sono stata contattata da Menestrina, con il quale ci conosciamo da tempo. Si può dire che con me cascava un po’ a fagiuolo, nel senso che non ho mai fatto mistero della mia sensibilità eco-ambientale.

Pallavoliste in val di non le ragazze del “Volleytime”, guidate da pietro miozzi

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offerta di un turismo a vocazione sportiva in Val di Non, avvalorata da condizioni ambientali che permettono di acquisire una serie di vantaggi a livello fisico, ha richiamato a Tret di Fondo un gruppo di giovanissime atlete bolzanine del volley, ospiti della Casa Alpina. La necessità di preparare adeguatamente le giocatrici proprio alla vigilia della ripresa degli impegni agonistici ha indotto il

presidente del a.d.s. Volleytime di Bolzano, Paolo Miozzi, a scegliere la struttura di Tret che si è rivelata ideale, data la presenza di bochi rigeneranti e la vicinanza del palazzetto di Fondo. Il Volleytime ha stretto legami di collaborazione con l’associazione Neugries di Bolzano e questo ha portato al club di Paolo Miozzi la possibilità di allestire un scelta formazione di ragaze under 14. Nella trasferta nonesa, allenatori e preparatori atletici Stefano Crupi, Mark Kofler e Armin Zanlucchi.

Fattivamente, cosa ha messo o metterà in campo per la “causa” di Menestrina? M: Sto lavorando con acrilico e carboncino. Il mio “omino” è pronto a comparire per la prima volta su un water. F: La mia idea è rivestire il bidet che mi è stato affidato di un’idea “rinascimentale”. Il concavo dovrà ricordare un grembo materno, dipinto con tecnica iperrealista. A quali risultati “Vaterlive” potrà portare e quale tipo di riscontro incontrerà presso il grande pubblico? M: Il pubblico reagirà molto bene, avremo una bella mostra che speriamo proseguirà nel tempo. È una iniziativa simpatica e sono contenta di parteciparvi. D: Da un progetto strano, atipico e ironico come questo, mi aspetto un momento di riflessione in un contesto museale.

Vuoi collaborare al progetto? telefona al 340.8640271 o invia una mail a info@trentinomese.it

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GABBANA Bottega d'arte

L’OMBELICO DEL MERLOT Ad aldeno la mostra dei merlot d’italia

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ecima edizione per Merlot d’Italia ed Aldeno si conferma la capitale di questo vitigno che regala grandi e prestigiosi vini. Dalla sommelier della prova del cuoco Adua Villa al grande chef Claudio Melis, dal 23 al25 ottobre scorso la kermesse ha ospitato grandi nomi e grande pubblico.

Lavorazione artistica cornici Vendita dipinti, grafica d'autore, stampe di tipo antico, poster moderni Specchi e specchiere su misura Le più belle riproduzioni su tela

1) L’assessore Tiziano Mellarini con il sindaco di Aldeno, Emiliano Beozzo. 2) Da sx, Giorgio Cecchetto con il premio per il miglior Merlot, il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, il sindaco di Aldeno Emiliano Beozzo e la sommelier de La prova del cuoco Adua Villa. 3) Lo chef stellato Claudio Melis al lavoro. 4) Le degustazioni guidate.

m e tti una co r nic e a l tuo s ti l e 1

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ROVERETO (Tn) Via Rialto, 30 (cortile interno) Tel. 0464.436454 www.cornicigabbana.it 3

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Tatiana, trentina fra le più belle Cori Sosat e dav: 40 anni di amicizia Gemellaggio per le coralità trentine e germaniche

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mportante trasferta in Germania per il Coro della Sosat, accompagnato da una delegazione della direzione guidata dal presidente Remo Nicolini con il vice Luciano Ferrari ed il consigliere Claudio Pegoretti. La Sosat ed il suo Coro sono stati protagonisti a Friedberg, dove si è svolto il concerto celebrativo, per i 40 anni di amicizia tra la Sezione Operaia della Sat e la Deutsche Alpenverein di Friedberg. Sotto la direzione del Maestro Paolo Tasin il Coro ha eseguito nella Stadthalle davanti a 700 persone un indimenticabile concerto. Il pubblico di Friedberg ascoltò per la prima volta il Coro della Sosat nel settembre del lontano 1969. “Una esibizione non prevista in quella trasferta – dice il presidente del Coro Francesco Benedetti – e che trovò nella proverbiale generosità dei nostri coristi, di ieri e di oggi, l’entusiasmo e la passione di cantare in un luogo nuovo. Nacque subito una intesa straordinaria tra il Coro della Sosat e la D.A.V. della cittadina bavarese, il resto

A Riccione era l’unica a rappresentare la provincia

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l giorno 12 settembre si è tenuta a Riccione finale del concorso internazionale “Miss - La più bella del mondo” che è giunto quest’ anno alla XIX edizione. Sono giunte in riviera 58 dalle 4000 candidate che hanno partecipato alle selezioni regionali provenienti da tutta l’ Italia. A rappresentare il Veneto vi erano Sara Ponza di Vicenza, Giulia Abrigo di Verona, Petra Mombelli di Brescia, Anna Rigon e Marika Zaggia di Padova, mentre Tatiana Raducanu era l’unica a rappresentare il Trentino dopo aver vinto le selezioni in Veneto (in Trentino non si sono tenute). Dopo tre giorni in cui le aspiranti miss si sono presentate alla giuria presieduta da Carlo Signoretti, direttore del settimanale Vero, e di cui hanno fatto parte l’ autore televisivo Cesare Lanza; Vittorio de Giorgio, titolare del brand Linea Sprint; Corredo Curti, sindaco di Gabicce; Roberto Corbelli, direttore artistico di Riccione Moda Italia; Laura del Grande Fratello. La serata finale é stata presentata da Marco Balestri. La giuria ha incoronato “La Più Bella del Mondo 2009” Federica Rossetti, mentre Tatiana Raducanu di Trento si é aggiudicata una delle otto fasce: Miss Fotogenia Park Hotel Kursaal.

lo fecero gli uomini, che guidavano le due sezioni. Nel concerto di sabato 17 ottobre, il Coro ha eseguito, in un crescendo di applausi i brani del repertorio classico sosatino, regalando ancora una volta emozioni capaci di toccare il cuore. Molti dei presenti erano commossi nel ricordo dei 40 anni di affetto fraterno. Il maestro Paolo Tasin ed i suoi coristi hanno eseguito un grande concerto, comunicando i sentimenti dell’amicizia. Numerose le richieste di bis. Il concerto si è concluso con la canzone “La Paganella” accompagnato dal battimani a tempo di tutto il pubblico. Nella giornata di domenica dopo aver partecipato con i suoi canti alla S. Messa nella cattedrale di Friedberg il Coro si è recato a cantare alcuni brani al cimitero sulla tomba di Beppo Poeller primo presidente della D.A.V. di Friedberg e protagonista, con Silvio Detassis della “freundschaft”. 92

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religion today: VINCE IL “CURATO di montagna” dopo cinque anni il Gran Premio assegnato a un film cattolico

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“Diario di un curato di montagna” il vincitore del Gran Premio “Nello spirito della Fede” della XII edizione di Religion Today Filmfestival. Mercoledì 21 ottobre, nella Sala Marconi di Radio Vaticana in Città del Vaticano, sono stati nominati i vincitori 2009 del Filmfestival. La Giuria internazionale e interreligiosa ha premiato anche, come migliore film, “Doubt” e come miglior cortometraggio 2 l’iraniano “God sees”; come miglior documentario è stato premiato “Leaving the Fold”. L’alta qualità dei documentari ha inoltre convinto i giurati ad assegnare tre menzioni speciali. Oggi, nel corso della premiazione, la direttrice di Religion Today Katia Malatesta ha ricordato l’impegno del Filmfestival nella valorizzazione di un cinema di qualità, capace di testimoniare la complessità delle diverse religioni e la ricchezza dell’esperienza di fede o di incontro con l’altro, nel contesto delle sfide e dei problemi della 3 4 contemporaneità. Alla premiazione sono intervenuti, fra gli altri, anche l’Arcivescovo di Trento Luigi Bressan e l’Assessore alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento Franco Panizza. Entrambi hanno sottolineato l’importanza del Filmfestival come occasione di dialogo e confronto fra religioni e culture diverse, mettendo l’accento sul percorso di crescita fatto da Religion Today sino ad una consolidata dimensione internazionale. Il tema di quest’anno di Religion 5 Today, “Rinascere dall’Alto. Vita nuova nella fede”, ha invitato a riflettere sul sentimento religioso come evento vivo e vivificante del nostro presente. Coerentemente, Religion Today 2009 ha dedicato particolare attenzione al mondo dei giovani, attraverso una scelta di film che documentano la ricerca di nuovi linguaggi e strategie comunicative con particolare riguardo agli adulti di domani. 93

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iL libro del mese Due i TRENTODOC SPUMANTi DELL’ANNO incoronato dalla Guida del Gambero Rosso TRENTODOC Altemasi Riserva Graal 2002

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uello che sembrava un buon successo di critica per TRENTODOC si sta trasformando in un vero e proprio trionfo senza precedenti. Dopo il riconoscimento assegnato alle bollicine trentine dalla Guida Vini d’Italia di Gambero Rosso all’Altemasi Riserva Graal 2002, un’altra etichetta TRENTODOC assurge nell’olimpo dei migliori metodi classici d’Italia. Si tratta di Aquila Reale riserva 2002 che il grande critico Luca Maroni, uno dei massimi esperti del settore, ha deciso di premiare nel suo “Annuario dei Migliori Vini Italiani” di imminente uscita. Soddisfazione è stata naturalmente espressa dal presidente dell’Istituto TRENTO D.O.C., Fausto Peratoner, che ha inteso sottolineare quanto sia importante per tutto il territorio che TRENTODOC confermi le sue vette qualitative di eccellenza. Subito dopo ha voluto ringraziare “tutte le case spumantistiche trentine, capaci di proporre metodi classici esclusivi e di valore”. “Che ben due TRENTODOC vengano premiati come spumante dell’anno” ha aggiunto, infine, “è un orgoglio che unisce i produttori e sprona a proseguire sulla strada intrapresa.” Il successo di Altemasi e Aquila Reale si aggiungono ai cinque TRENTODOC che la Guida dei Vini 2010 ha ritenuto meritevoli dei fatidici “3 bicchieri”. Un risultato che conferma una grande annata per la spumantistica trentina e la conferma di un trend qualitativo crescente. Queste le etichette premiate: TRENTODOC Altemasi Graal Brut Ris. 02 Cavit, TRENTODOC Aquila Reale Ris. 02 Cesarini Sforza, TRENTODOC Brut Cuvée dell’Abate Ris. 04 Abate Nero, TRENTODOC Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Brut 00 Ferrari, TRENTODOC Mach Riserva del Fondatore 04 Istituto Agrario Provinciale San Michele all’Adige, TRENTODOC Methius Brut Ris. 03 F.lli Dorigati. Sul podio anche quattro vini fermi: Olivar 07 Cesconi, Ritratto Bianco 07 La Vis/Valle di Cembra, San Leonardo 05 Tenuta San Leonardo, Teroldego Rotaliano Clesurae 06 Cantina Rotaliana, Teroldego Rotaliano Nos Ris. 04 MezzaCorona. 94

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Un’agile guida attraverso i numerosi microcosmi dello sci dell’Alto Adige e del Trentino che coglie l’attualità della proposta turistica di queste aree

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li autori di quest’agile guida attraverso i numerosi microcosmi dello sci dell’Alto Adige e del Trentino hanno colto i caratteri originali e l’attualità della proposta turistica che queste aree propongono: luoghi che da qualche tempo hanno deliberatamente accantonato la rincorsa ai ritmi frentici e incalzanti imposti dal mercato alle località più blasonate, di cui questa terra è peraltro molto ricca, dunque luoghi ideali per famiglie e gruppi di amici, per sciatori di tutte le età, principianti e provetti. La guida offre preziose e accurate indicazioni per un viaggio negli accoglienti anfratti di questa regione, riservato a turisti e residenti che amano il tempo sospeso del lento vagabondare lungo le piste meno affollate e il piacevole spaesamento che coglie ognuno di noi davanti ai bianchi paesaggi incantati o nelle calde baite di montagna. Un viaggio nel tempo, giornate che scorrono lievi e serene. Vediamo come presentano il libro, Gerardine e Stefano: “Inverno… Neve… Paesaggi immacolati… Tranquillità… Luoghi autentici… State pensando che avreste proprio voglia di andare a sciare su piste poco affollate, circondate da uno scenario alpino mozzafiato, unico al mondo magari in una piccola località tradizionale e autentica che offra la possibilità di divertirsi sulla neve, non solo per gli amanti dello sci, ma anche a chi voglia praticare altri sport invernali o semplicemente godere della natura e del paesaggio. In Trentino e in Alto Adige esistono numerose realtà, alternative ai grandi caroselli sciistici, che ben si adattano alle esigenze di famiglie e gruppi di amici che vogliano sciare e divertirsi con altre attività all’aperto, scoprendo angoli meno conosciuti e frequentati del territorio. Speikboden, Predaia, Valles, Panarotta, solo per citarne alcuni, non si possono certo definire mete classiche


trentinolibreria Pietro Acler I ragazzi di Odenberg Gaffi editore in Roma

Alberto Pellai - Barbara Calaba Col cavolo la cicogna! Erickson

Si tratta di un lungo racconto ambientato in una piccola comunità altoatesina, nel paesino di Odenberg, località immaginaria e simbolica di un Sudtirolo mai di maniera. Protagonisti tre ragazzini che incrociano le loro giovanissime vite con eventi e complessità molto più grandi di loro. Sullo sfondo, e al tempo stesso motore dell’azione, la storia degli adulti che li circondano, più o meno consapevoli, più o meno ragionevoli, più o meno innocenti. Un libro sulla parola e sul silenzio, sul dolore e sulla guarigione, sull’odio ed il rancore e sulla sua velenosa penetrazione nell’esistenza di ognuno; un libro sulla vendetta e il perdono, sulla cieca insensibilità e la bontà che riscatta, sulla rabbia e la ragionevolezza, sull’amicizia e la comprensione delle ragioni dell’altro, sul gioco o sul pianto, sulla natura e sull’umanità, sull’infanzia e la genitorialità, e su molto altro ancora. In una parola, sul conflitto irrisolto che abita i territori della nostra Heimat, di quella che sentiamo come nostra patria, che spesso coincide anche coi confini della nostra anima.

Alice è una bambina di nove anni con un grande desiderio: avere un fratellino o una sorellina. Quando scopre che la sua mamma è incinta, la bimba comincia a farsi delle domande sulla nascita del fratellino che verrà e su quel volersi bene «speciale» di cui parlano gli adulti. I suoi dubbi sono quelli di tutti i bambini che si interrogano per la prima volta sulla sessualità: «Perché la pancia della mamma diventa sempre più grande?», «Come ha fatto il mio fratellino a entrare nella pancia e come farà a uscirne?», «Anche io ero nella pancia prima di nascere?», «Come fa il bambino a mangiare e respirare quando è nella pancia della mamma?». Accompagnati dalle spiegazioni dei genitori di Alice e della sua maestra, i bambini possono trovare tra le pagine di questa storia una risposta ai loro interrogativi sull’amore, sulla sessualità e sul corpo umano, passando attraverso le fasi più importanti della vita: dalla scoperta delle emozioni all’innamoramento, dai cambiamenti corporei associati alla crescita.

dello sci alpino e invece, se avrete voglia di scoprirle, vi stupiranno per la ricchezza e la particolarità del paesaggio naturale, all’interno del quale potrete sciare, fare una piacevole escursione con le ciaspole o scendere a tutta velocità lungo pendii innevati con il vostro slittino. La guida vi accompagnerà alla scoperta di una selezione di 36 località sciistiche, 12 in Trentino e 24 in Alto Adige, che potrete decidere di visitare una ad una, oppure organizzando dei piccoli tour che vi permettano di toccarne più d’una. Tutte le località presentate sono accomunate da un elemento di fondo: si sono sviluppate al di fuori dei caroselli più conosciuti e lontane da forme di turismo di massa. Queste stazioni medio-piccole sono dei piccoli gioielli con un’offerta invernale ampia e variegata e hanno la caratteristica, non trascurabile, di differenziarsi anche per quel che riguarda la competitività dei prezzi dei giornalieri. Inoltre, per l’offerta sciistica e di divertimento che presentano, sono particolarmente adatte a soddisfare le esigenze di chi voglia sciare in tranquillità, di famiglie con bambini, ma anche di sciatori più esperti che però sono stufi di sciare sulle piste chiassose e affollate delle grandi stazione e che sono curiosi di scoprire nicchie di territorio. Per ogni destinazione sono descritte tutte le informazioni necessarie per godere appieno della loro offerta invernale.

Chiara Felicetti, Mauro Nequirito, Rodolfo Taiani La comunità di Fiemme e la sua storia Museo storico in Trento Catalogo della mostra allestita a Cavalese presso Palazzo Riccabona dal 25 luglio 2009 al 10 gennaio 2010. «Un percorso espositivo, che non è nato estemporaneamente sulla spinta di un’importante ricorrenza, quanto, dal costante lavoro sulle fonti portato avanti fin dagli anni novanta del secolo scorso, quando l’archivio della Magnifica Comunità di Fiemme fu oggetto di un importante intervento di riordino e inventariazione per iniziativa dell’allora Ufficio per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento e con la stretta partecipazione degli organismi direttivi della Comunità [...]. Questo passaggio, sfociato nella pubblicazione dell’inventario a stampa dell’archivio, non solo ha permesso di restituire agli studiosi una documentazione di straordinario valore storico ma ha permesso, alla luce dell’occorrenza attuale, di cogliere il vero significato e il reale peso che l’insurrezione tirolese del 1809 ebbe nella storia plurisecolare della valle di Fiemme [...].

Partendo dalle caratteristiche e dalle attrattive principali della località, troverete le indicazioni per raggiungerla sia con un mezzo proprio che con i mezzi pubblici e poi subito la sezione dedicata allo sci, con caratteristiche degli impianti e delle piste distinte per difficoltà. Chi fosse interessato a noleggiare il materiale o a prendere lezioni di sci o snowboard sarà felice di vedere presentati sinteticamente i recapiti di noleggi e scuole di sci. Però non solo sci, vi presentiamo anche le possibilità di praticare altre attività sportive, come il fondo, il pattinaggio, lo sci alpinismo, alcune proposte di escursioni invernali e le più belle piste da slittino. Inoltre troverete descritte curiosità e tradizioni per conoscere meglio la località che sceglierete di visitare. Nella vostra scelta di quale stazione visitare potrete considerare anche la spesa necessaria all’acquisto degli skipass. Per ogni stazione troverete un’indicazione approssimativa del costo giornaliero per una famiglia composta da due adulti e due bambini (calcolato in bassa stagione).”

Gerardine Parisi - Stefano Andreotti

Sciare low cost

Curcu & Genovese (Euro 12, pagine 160)

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Eataly: la cultura del müller thurgau “sempre più in alto”: Top wine al pordoi 950 PERSONE E GRANDI OSPITI SOTTO I FIOCCHI DI NEVE

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ono stati molti i brindisi e le degustazioni ai 2950 metri del Sass Pordoi, sulla terrazza delle Dolomiti al rifugio Maria dove è andato in scena nello straordinario palcoscenico di vette e rocce l’undicesima edizione del Simposio Top Wine. Una occasione unica per le 950 persone salite lassù, per cogliere gli straordinari ed inediti profumi, sapori ed aromi, che danno i vini a quelle quote. L’originale e interessate manifestazione enogastronomia organizzata dall’Associazione dei Vignaioli del Trentino con

la SITC in collaborazione con la Trentino SPA, si caratterizza come tra le più importanti e significative dell’autunno trentino. Si uniscono lassù dove la terra incontra il cielo, la meraviglia delle Dolomiti, l’impareggiabile panorama delle crode dalla Marmolada al Boè, dal Sassolungo al Catinaccio, ieri accarezzate da una leggera nevicata, con le piacevolezze dei vini d’eccellenza dei Vignaioli. Quest’anno sono stati invitati alla manifestazione 20 giornalisti di testate nazionali ed internazionali, che hanno potuto fare una degustazione comparativa di 31 vini, ieri a Palazzo Roccabruna a Trento, oggi ai 3000 metri del Sass Pordoi, dove l’ossigeno è inferiore del 28%. I commenti sono stati: “I vini bianchi 96

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La cantina di la vis “trasporta” torino in val di cembra

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orino per una sera si è trasportata in Valle di Cembra. L’ufficio eventi e didattica di Eataly ha infatti organizzato una serata intesa a promuovere le valenze di questa Valle diventata oramai una bandiera delle produzioni di Müller Thurgau visto che ben 8 bottiglie su 10 consumate in Italia di questo vitigno, provengono appunto dalla Valle di Cembra. Sotto l’attenta guida dell’enologo Francesco Polastri – wine maker e responsabile enologico di La Vis – con la Sala completamente affollata, si è consumata una serata che ha visto presentare diverse espressioni di questo vitigno in versione vendemmia 2008, in funzione delle caratteristiche pedoclimatiche che contraddistinguono i vigneti di origine. Prodotti Valle di Cembra e La Vis assieme (unica realtà in Italia in grado di sottoporre a giudizio tante referenze) per un “orizzontale” di questo vitigno che presto sarà organizzata anche all’estero in quei Paesi dove il Müller è oramai… di casa e intende presentarsi con una sfilata che vede protagonista il Territorio: Ritratti, Simboli, DiCembra, Dos Caslir, Maso Roncador, Vigna delle Forche, le grandi firme interpreti di questo successo enologico.

quassù risultano più cristallini, più puliti, quelli rossi hanno profumi più intensi e più corposi”. È un convinto sostenitore della manifestazione l’assessore provinciale all’agricoltura ed al turismo Tiziano Mellarini, che non manca mai e plaude all’iniziativa dei Vignaioli. “Mai come quest’anno – ha detto l’assessore - brindiamo a 3000 metri ai successi dei nostri vini che hanno avuto dei prestigiosi riconoscimenti con i Tre bicchieri ottenuti dal Trento Doc, il nostro prodotto di punta. Il consumatore attento vede oggi il Trentino come una terra che si sta imponendo per straordinari prodotti di qualità. Il nostro vino sta sempre più ritagliandosi quella posizione di rilievo e che merita nel contenitore della nostra offerta turistica. Parlare di vino significa parlare del nostro territorio in termini qualitativi. Qui si uniscono in modo straordinario, in questa iniziativa dei nostri Vignaioli, cui plaudo, montagne e vino”.


trentinoenogastronomia I GE: ORR , TA C scor so el A R E R ume r o ud n e n m el e s tia Nel z zo d Sac r il p re ran te L a 9 0 , o Ri s t Euro 6 4 0 i ,0 d 9 6 a r e ro a t o. n Eu ndic e no da noi i e c om

in ogni numero trentinomese vi propone due ristoranti provati per voi I ristoranti presentati in questa rubrica sono una libera scelta redazionale. Il nostro giudizio anche se critico, è espresso in “cuori” perchè, comunque, il difficile lavoro del ristoratore merita rispetto.

Segnalazioni e commenti: redazione@trentinomese.it

EL FILò

Agritur Fior di Bosco

TEMPIO DEI CARNIVORI E DEGLI APPASSIONATI DI DOLCI El filò non è un ristorante ancora molto noto in Trentino, forse perché è appena alla sua terza stagione di apertura, forse per la località in cui si trova, Sternigo, piccola frazione di Baselga di Pinè., appena una ventina di minuti da Trento, ma non molto battuta da chi abita in città. Invece questo ristorantino di appena quaranta posti vi propone la migliore carne che fino ad ora ho potuto gustare in regione. E a prezzi equi. Il lunedì sera di ottobre in cui sono approdata a El filò ero convinta che, come mi era capitato in precedenza in molti altri locali, il mio tavolo sarebbe stato l’unico della serata. Il ristorante, invece, era piacevolmente quasi tutto al completo. Accomodata al bel tavolo di fronte al camino su cui cuociono le carni proposte alla griglia, scelsi un menu completo, ma quello che volevo mettere alla prova erano sicuramente tre cose: il tortel de patate (che fino a quel momento non ero mai riuscita a mangiare bene al ristorante), la carne e i dolci, perché gli amici che mi avevano segnalato El filò me ne avevano dette meraviglie. Il tortel, fatto con sola patata come vuole la ricetta originale (quella che custodisce la Confraternita) e abbinato ad una luganega di buona qualità ed a gustosi formaggi, era decisamente buono. La costata di Black Angus era di ottima qualità, cotta a puntino, croccante, succosa, grassa, aveva un gusto davvero eccellente e, per lo più, ad un prezzo ragionevole: 4 euro all’etto, lo stesso prezzo che trovate in Toscana (e contro i 6-8 euro all’etto di altri locali visitati in Trentino). Il capitolo dolci, poi, mi ha regalato qualcosa di insperato: qui la specialità sono i gelati (allo zenzero, al basilico ecc) e quindi ho puntato dritta su questo, ordinando il gelato al gorgonzola con pere alla grappa. Un piatto di un equilibrio ed un sapore degno di un ristorante di altissima cucina (e il prezzo invece è low, appena 4,50 euro). Mi dicono meraviglie anche della creme brulè alla mela, sarà la scusa per la mia prossima visita… Certo, a El Filò non tutto è perfetto. Alcuni piatti possono essere migliorati, come andrebbero curati maggiormente il pane e la carta dei vini, poco personale e con etichette che potrebbero lasciare il posto ad altre, più intriganti. Nel complesso, però, si sta bene. Contando che chi va per mangiare la carne di sicuro salta il primo e che una costata (circa 1 kg) si mangia normalmente in due, a persona si spendono circa 50 euro, bevande comprese e un buon vino in abbinato. Dal menu, però, si possono scegliere anche paste fatte in casa, carni padellate, ricette tipiche trentine, mentre la griglia propone anche Fiorentine di Scottona irlandese, tagliate di carne argentina, bisonte, costolette d’agnello. L’ambiente è grazioso, inserito in una nuova costruzione in stile montano, con due sale interne (una è una piccola stube dove poter cenare in massimo dieci persone) ed uno spazio esterno dove poter mangiare all’aperto d’estate, godendo del fresco che qui non manca mai. EL FILò Baselga di Pinè (TN) Fraz. Sternigo via Miralago, 43 Tel: +39(0461)553156 www.ristorantelfilo.it Chiuso il giovedì

ristoranti

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DOVE IL TRENTINO SI SUBLIMA NON SOLO NEL PIATTO Ci sono certe esperienze – a dire il vero non solo gastronomiche - che non hanno prezzo. Non sono cose che capitano spesso, però. Una di queste la potrete trovare all’agritur Fior di Bosco, a Valfloriana, struttura che offre cucina e ospitalità e che è gestita con grande passione ed attaccamento al territorio da Graziano Lozzer (presidente dell’associazione degli agriturismi trentini e anche sindaco di Valfloriana) e dalla moglie Isabella. È lei l’artista dei fornelli, la cuoca che sforna stupendi piatti sospesi tra tradizione e fantasia, creando un miscuglio alchemico di rusticità ed eleganza. Graziano da sempre si dedica all’allevamento ed alla valorizzazione del latte di malga: con le sue vacche grigio alpine produce, nel microscopico caseificio adiacente all’agritur, deliziosi formaggi, dal Nostrano d’inverno al Primo Fiore, dalle caciottelle aromatizzate alla ricotta. Ma poi ci sono anche i salumi di Graziano: lo speck, il prosciutto affumicato, la luganega. Ed è proprio da questi che deve partire la vostra esperienza gastronomica: un bel tagliere, accompagnato dal tortel de patate e dal pane fatto in casa da Isabella. La proposta di antipasti, però, spazia anche in altri piatti tutti da provare, come il prosciutto affumicato di maiale con pere Kaiser e formaggio Nostrano e la pancetta affumicata con frittatina di porri. La pasta è tutta fatta in casa. Se i tagliolini speck e noci sono da provare, ancora di più lo sono gli strigoli con luganega e finferli (perfetti) ed i ravioli ripieni di formaggio e ricotta con burro e salvia (di un equilibrio raro). In carta c’è anche l’orzotto mantecato al Teroldego oppure le lasagnette allo speck. Tra i secondi, la grigliata è quasi tutta composta dalla carne della malga di Graziano ed è uno dei piatti che va per la maggiore. Io invece ho assaggiato il filetto di cervo con patate saltate (ottimo, come le patate prodotte dal padre di Graziano), il medaglione di manzo con finferli e formaggio (golosissimo), e il piatto unico alla trentina composto da craudi, canederli (della suocera, racconta Lozzer) e spezzatino. Mi sono avventurata anche in piccoli assaggi dei tanti dolci proposti, tutti ancora una volta da ricordare: tris di creme catalane (alle mele cotte, ai frutti di bosco e con zucchero di canna), crema di ricotta ai frutti di bosco, mousse al cioccolato, crostata di prugne e un interessantissimo semifreddo con grappa di pino mugo. Dicevo che esperienze come questa non hanno prezzo, ma è giusto anche che vi dica quanto andrete a spendere: 7 euro per gli antipasti, 7 euro per i primi, dai 12 ai 20 euro per i secondi (la grigliata va a 15 euro), 5 euro per i dolci. E vi verrà voglia di tornare più presto possibile, anche se Valfloriana non è proprio dietro l’angolo (una quarantina di chilometri da Trento, circa un’ora di strada). Dal 21 novembre, però, potrete trovare Graziano e Isa ai mercatini di Natale di Trento: cucineranno alcuni dei piatti che vi ho raccontato e se siete fortunati potrete incontrare anche Emil, il figlio undicenne, esperto nella realizzazione del burro. Agritur Fior di Bosco valfloriana (TN) cibo ♥ ♥ ♥ ♥ Loc. Comuni di Valfloriana Tel: +39(0462)910002 - 329.015349 ambiente ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ prezzo ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ Chiuso il martedì 97

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trentinofotoromanzo di Carlo Martinelli

QUANDO C’ERA IL MOSTRO DEL TIROLO

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o si sente ripetere, eccome. Che tempi, signora mia. Non c’è da stare sicuri, ma sente che storie accadono, che brutture? Eppure non è scritto da alcuna parte che davvero “si stava meglio quando si stava peggio”. Per questo il curioso scava, fruga e indaga. Ad esempio: si ritrova tra le mani una copia stropicciata e non poco consumata di Crimen, settimanale di criminologia e polizia scientifica. 16 pagine fitte fitte e con ampio corredo di foto in bianco e nero. Il numero è quello del 29 agosto 1950: la televisione non è ancora stata accesa, in Italia, per capirci. Un articolone attira, inevitabilmente, l’attenzione. Due pagine intere e quattro immagini per raccontare la cattura del mostro del Tirolo. Già. Una storiaccia di sangue e violenza, a cavallo tra la linda Austria e l’ordinato Alto Adige, una manciata di anni dopo la fine di un tragico e devastante conflitto mondiale. Si inizia in piazza Walther, a Bolzano, dove un gruppo “di cittadini si faceva minaccioso attorno ad un distinto signore con due borse in mano che, tranquillamente, se ne andava per la piazza”. Lo afferrano, lo tengono stretto e chiamano

la Polizia. L‘equivoco verrà presto chiarito: l‘uomo era un pacifico rappresentante di commercio. Solo che lo si era scambiato per Guido Zingerle, il mostro del Tirolo, che all‘epoca mise in allarme poliziotti austriaci ed italiani, da Graz a Salisburgo, da Merano a Bressanone. Un sadico assassino che “attira le donne in zone montane, le violenta e le uccide lentamente, nascondendole poi in grotte rinchiuse da muretti di sassi“. 48 anni, meranese, disertore dell‘esercito italiano, poi clandestino in Austria, a suo tempo nella Legione Straniera (forse disertore anche là), peraltro regolarmente sposato nel 1939 con una meranese che gli diede una figlia, Zingerle varca la frontiera presso il passo Resia, di nascosto, nel luglio del 1950. Pochi giorni prima, ad Innsbruck - ultima sua residenza conosciuta -, è stato scoperto il cadavere di Helene Munroe, 40 anni, turista inglese, ospite con la madre in un albergo della città tirolese. Nuda, violentata, coperta con dei sassi. Guido Zingerle è stato l‘ultimo ad essere visto in sua compagnia. Scattano le ricerche e si riapre il capitolo di un altro feroce delitto. Bolzano, 1947, il massacro nei pressi di Cologna di Gertrude Kutin, maestrina in una scuola di montagna. Uccisa come la turista inglese. La cronaca di Crimen narra poi di una ragazza di Prato all’Isarco, 19 anni, per una intera notte in balìa del mostro del Tirolo, il 27 luglio del 1946. Si salverà per miracolo, il maniaco la credette morta, in fondo ad una grotta, dove era stata gettata, le mani legate dietro la schiena. Ma su Zingerle, nato il 3 settembre 1902 in provincia di Bolzano, anche il sospetto di altri delitti a sfondo sessuale: almeno tre, a partire da quello di una sedicenne a Salisburgo. Infine, l‘epilogo. Il 24 luglio 1950 due fidanzati vengono aggrediti e gravemente feriti, a Graz, lungo un fiume. Di fronte alla foto di Zingerle non hanno dubbi: è stato lui. La caccia all‘uomo è imponente, quattro polizie gli danno la caccia. Lo catturano l’11 agosto, a Rio Pusteria, in un cascinale. L’uomo lotta, si divincola, ferisce i carabinieri. Infine si arrende. Confessa delitti e aggressioni, narra della condanna a morte inflittagli dal tribunale tedesco di Bolzano, nel 1944, per diserzione. Crimen conclude: “Inutile dire come tutti gli abitanti della zona hanno tratto un gran respiro di sollievo per la cattura della belva, cattura il cui merito spetta ad una pattuglia di carabinieri”.

La memoria restituisce persone e cose che pensavamo dimenticate per sempre o delle quali neppure sospettavamo l’esistenza. Questo è FOTOromanzo. Una immagine che ritorna. Dentro la memoria delle storie.

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trentinomese il mese secondo dalponte

Novembre: Piovono ombrelli

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