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Strada degli alpini
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Mausoleo di Cesare Battisti
Realizzata dalle truppe alpine tra il 1940 e il 1943, la monumentale strada che porta al mausoleo di Battisti, oltre ad essere una notevole opera d'ingegneria, si fregia di rilievi in pietra di carattere militare e di una scritta incisa nella roccia a caratteri cubitali (PER GLI ALPINI NON ESISTE L'IMPOSSIBILE). Per arrivare in cima si incontrano gallerie-bunker scavate nella roccia dagli austriaci nel periodo immediatamente precedente la Grande Guerra. Affascinanti gli slarghi panoramici e la vista sulla città.
Il Mausoleo di Cesare Battisti è opera di Ettore Fagioli, architetto veronese. Inaugurato nel 1935 alla presenza di Vittorio Emanuele III re d'Italia, il mausoleo si compone di un'esedra circolare di sedici colonne di marmo, alte quattordici metri, poste su un alto basamento di pietra e raccordate da una trabeazione. Il tutto, a detta dell'autore, intonato ai motivi dell'architettura romana. Al centro l'ara dedicata a Cesare Battisti. L'ipogeo, ricavato nel basamento, ospita il busto di Cesare Battisti, opera di Eraldo Fozzer.
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Le Gallerie Testimoni fino a pochi anni fa dello sconvolgimento urbanistico di Piedicastello portato dalla tangenziale, le Gallerie sono assurte a simbolo della rinascita del quartiere. Recentemente sono state trasformate in un affascinante spazio espositivo, appartenente alla Fondazione Museo Storico del Trentino, che racconta la realtà storica e contemporanea locale.
Museo Nazionale Storico degli Alpini Il museo, inaugurato nel 1964, è opera dell'architetto Giuseppe Serafini. All'esterno dell'edificio si trovano 29 cippi che rappresentano i reggimenti alpini e alcuni pezzi di artiglieria. All'interno una serie di affreschi del colonnello Paolo Caccia Dominioni ricordano scene di battaglia. Vi sono esposti armi, medaglie, foto, oggetti personali, cimeli relativi alla storia delle truppe alpine e alla loro attività anche umanitaria.
L'antico borgo di Piedicastello, Le Gallerie ed il sovrastante Dos Trento
Mausoleo di Cesare Battisti
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Comune di Trento Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi
Badia di 1 San Lorenzo
Chiesa di Sant’Apollinare Le Gallerie 10 Giardino di 11 Villa Graffer
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3 Piazza di Piedicastello
7 Museo Nazionale
Storico degli Alpini
4 Il quartiere operaio
Basilica paleocristiana 8
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Basilica paleocristiana Sulla sommità del dosso è perfettamente leggibile la pianta della basilica paleocristiana, risalente almeno al VI secolo, quando i trentini, sotto la minaccia delle invasioni barbariche, tornarono a utilizzare il Dos Trento come rifugio.
Tempo di percorrenza: circa 4 ore soste incluse Lunghezza: circa km 4 Difficoltà: Media Il percorso è pianeggiante ma propone la salita del Dos Trento.
Il giardino di villa Graffer e il muro romano Sulle pendici meridionali del Dos Trento, proprio sopra le Gallerie, si estende il giardino dell'ex villa signorile Graffer: visibili i resti scenografici delle rampe sostenute da arcate, del belvedere ornato da merli di gusto neogotico e dei poderosi muri di sostegno in pietre squadrate, messi a punto dai prigionieri russi e serbi alloggiati nelle baracche di Piedicastello nel corso della prima guerra mondiale. Il giardino è impreziosito da piante mediterranee, allori, cipressi, olivi e da un rigoglioso bosco di bambù. Grazie alla posizione esposta al sole, costituiva una suggestiva Winterpromenade. L'edificio sorge sui resti di un grosso muro a cassone, di epoca tardo romana.
Urban Trekking Routes Vorstadttrekking-Routen
INFORMAZIONI SUL PERCORSO:
5 Il Dos Trento Strada degli alpini 6
315m. 308m. 194m.
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L'antico borgo di Piedicastello, Le Gallerie ed il sovrastante Dos Trento
Badia di San Lorenzo
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Piazza di Piedicastello
settecenteschi sono opera dei maestri di Castione: a destra l'altare con la pala di S. Giovanni Nepomuceno, a sinistra quello con la venerata immagine della Madonna di Piedicastello, una Madonna con Bimbo, pregevole affresco del 1320 del giottesco Nicolò da Padova, trasferito dall'edicola esterna dopo che nel 1703 un soldato dell'esercito di Vendome l'avrebbe sfregiata al volto. L'altar maggiore, ornato da statue di Antonio Calegari (1721) reca la pala lignea di S. Apollinare, preziosa opera di artista della Scuola danubiana, fatta dipingere nel 1517 dal preposto Zulnart, raffigurato assieme al suo stemma e ai simboli dei luoghi toccati dai suoi pellegrinaggi: Gerusalemme, San Giacomo di Compostela e S. Caterina del Sinai. La figura di Cristo come uomo di dolore (Christus als Schmerzesmann), dipinta sul retro, è stata collocata sulla controfacciata della chiesa.
Il percorso interessa l'antico sobborgo di Piedicastello e il parco storico - naturalistico del Dos Trento, situati sulla sponda destra del fiume Adige. Posto sull'antica via che portava alle valli Giudicarie e a Brescia, Piedicastello fu abitato nel corso dei secoli da una vivace popolazione di barcaioli, renaioli, selciatori, osti, lavandaie e carrettieri, poi fu sede di una precoce industrializzazione, con il grande stabilimento dell'Italcementi e di uno dei primi quartieri operai dell'Ottocento. Per la sua posizione esterna alla città fu soggetto a incendi e saccheggi (devastante quello del 1703, a seguito dell'invasione del generale Vendome nel corso della guerra di Successione spagnola) e negli anni Settanta ad uno sconvolgimento operato dall'intervento viabilistico della tangenziale, solo recentemente sanato con il suo spostamento e la realizzazione di uno spazio verde e del Museo delle Gallerie, che ha ridato piena dignità all'antico quartiere.
Da piazza Duomo, attraverso via Cavour, via delle Orfane e via Pozzo, si raggiunge il cavalcavia ferroviario dal quale si vede, sulla destra, la chiesa romanica di S. Lorenzo. Costruita nella seconda metà del XII secolo dai Benedettini del monastero di Vallalta, in provincia di Bergamo, si trova ad un livello inferiore rispetto al terreno circostante innalzatosi a causa delle alluvioni dell'Adige. La facciata principale presenta il portale sovrastato da una trifora con due bassorilievi romanici ai lati, la parte absidale è in stile romanico, il campanile è stato sopraelevato nel XVIII secolo mentre l'interno è a tre navate con volta a crociera, affrescata con stelle rosse e azzurre in campo bianco, sostenute da quattro colonne cilindriche a capitello romanico.
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Chiesa di Sant'Apollinare I lavori archeologici del 2008/2009 hanno dimostrato l'antichità della chiesa di S. Apollinare mettendo in luce l'impianto dell'edificio romanico, costruito dai benedettini alla fine del XIII secolo, probabilmente sui resti della primitiva chiesa dei secoli V-VI, eretta dai goti di Teodorico e forse destinata al rito ariano. La facciata, altissima, è scandita dal portale romanico strombato, ornato di rilievi zoomorfi, dal rosone ottocentesco e dalle numerose finestre gotiche aperte nella sommità. Ai lati del portale pallide tracce di affreschi con i santi Apollinare, Benedetto, Lorenzo e S. Cristoforo. Un'edicola recante tracce di un'Annunciazione accoglie il sarcofago degli abati, con la figura dell'anima di un monaco portata in cielo dagli angeli, opera tra le più notevoli della scultura trecentesca in Trentino. I fianchi dell'edificio sono scanditi da lesene che conservano inserti di frammenti lapidei di età romana, vero e proprio museo lapidario dove compaiono fregi con girali di fiori, cervi e grifoni e iscrizioni dedicatorie, tra le quali una all'imperatrice Faustina, moglie di Antonino il Pio e la lapide di Marco Apuleio, legato imperiale di Augusto, datata 23 avanti Cristo e testo fondamentale per la storia della Tridentum romana. L'abside è stata apposta alla fine dell'Ottocento, assieme al rosone che orna la facciata. Accanto alla chiesa l'esile campanile, che, nei suoi diversi parati murari, testimonia dei successivi innalzamenti, dall'epoca romanica fino al XV secolo. L'interno della chiesa presenta due campate coperte da cupole ottagonali che interrompono la verticalità del progetto originale. Gli altari
Cuore del sobborgo, conserva una deliziosa impronta paesana, con le case disposte ad arco ai piedi del Dos Trento, abbellite da portali in pietra, balconi in ferro battuto e dipinte con vivaci colori. Al centro della piazza gorgoglia la bella fontana ottocentesca in pietra, alla quale un tempo si abbeveravano gli armenti. Bar e ristoranti animano la piazza e, all'interno della trattoria Piedicastello, i pittori della Cerchia hanno abbellito una stube con dipinti che ripercorrono la secolare storia del sobborgo
Il quartiere operaio
ApT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi UFFICI INFORMAZIONI TRENTO Via Manci, 2 - 38122 Trento Tel. 0461.216000 - Fax 0461.216060 informazioni@apt.trento.it
Nel 1894 Piedicastello fu ampliato verso il fiume con un nucleo di case popolari voluta dall'amministrazione liberale del podestà Paolo Oss Mazzurana. Il modello era ispirato a quelle costruite a Schio nel 1872 da Alessandro Rossi, l'industriale filantropo. Ciascuna abitazione era costruita su due piani e dotata di gabinetto esterno e di piccolo orto e particolare cura fu dedicata ai dettagli decorativi, nei quali il mattone pieno gioca un ruolo primario.
MONTE BONDONE Strada di Vaneze, 13 - 38123 Trento Tel. 0461.947128 - Fax 0461.947188 vaneze@apt.trento.it
Il Dos Trento
GARNIGA TERME Via Bagni di Fieno, 18 - 38060 Garniga Terme (TN) Tel. 0461.842586 - Fax 0461.843098 garnigaterme@apt.trento.it
Il Dos Trento, residuato dell'età glaciale, caratterizza il panorama di Trento e costituisce un insieme interessante di caratteristiche naturalistiche, storiche e artistiche. Nel fitto bosco che ricopre il dosso si trovano varie specie vegetali, da quelle caratteristiche del bosco ceduo (querce, frassini, celtis australis, robinie) ai cedri piantati sulla sommità, a specie tipicamente mediterranee, come il terebinto e le opunzie. Le tracce di frequentazione vanno dall'epoca preistorica a quella romana, a quella paleocristiana (ruderi della basilica) per continuare nel Medio Evo (resti dei baluardi raffigurati da Duerer) nell'Ottocento (fortificazioni austriache) e finire nel Novecento con la strada degli alpini e il mausoleo di Cesare Battisti.
VEZZANO Via Roma, 63 - 38070 Vezzano (TN) Tel. 0461.864400 - Fax 0461.864535 vezzano@apt.trento.it
www.apt.trento.it
La canonica ed il cimitero Accanto alla chiesa sorge la canonica, un tempo abitazione degli abati. Rara testimonianza di edificio due - trecentesco, l'edificio presenta due pregevoli bifore ogivali con colonnine ottagone e capitello a boccioli; conserva inoltre alcuni pregevoli dipinti: una tavola cinquecentesca di Paolo Naurizio con i santi Giacomo, Sebastiano, Rocco e Antonio abate, alcuni ex voto e una Sacra Famiglia dipinta da Giacomo Micheli, pittore scomparso prematuramente nel 1848 e sepolto nel cimitero di S. Apollinare. Il piccolo cimitero, raccolto sul sagrato della chiesa all'ombra di annosi cipressi, allinea una serie di lapidi ottocentesche di valore storico e artistico, fra le quali, sospesa al muro, l'urna in pietra del pittore Giacomo Micheli, opera dello scultore Werner, che vi ha raffigurato i pennelli e la tavolozza del pittore
COMUNE DI TRENTO Servizio Cultura e Turismo
Foto: Archivio ApT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi (R. Magrone, F. DelliGuanti, AgF Bernardinatti Foto), Comune di Trento (A.L.G. De Cont, E. Bombardelli, S. Cristofaro), Fondazione Museo storico del Trentino (P. Faggion), Museo Nazionale Storico degli Alpini (M. Oss)
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Aldilà del fiume tra gli alberi: Piedicastello e il Dos Trento.