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GENTILEZZA ONLINE E OFFLINE!
Leggi il testo e rispondi.
Probabilmente la tua giornata inizia con buongiorno e finisce con buonanotte. Allo stesso modo, anche Internet è fatto di parole, dal linguaggio di programmazione che si usa per creare un’app alle cose che scrivono gli utenti. Per questa ragione, scegliendo con cura come comunichi, puoi cambiare il mondo, renderlo migliore, rivoluzionarlo quando non ti piace. Ognuno di noi deve scegliere con testa, cuore e onestà quali parole condividere.
Internet è pazzesco: la Rete, i giochi, le chat, i social... c’è un mondo a portata di click! Ma davanti e dietro lo schermo devi imparare a capire cosa ti fa stare bene con gli altri e come puoi contribuire tu a far stare bene gli altri. Online e offline.
• Quali attività ti piace (o ti piacerebbe) fare online?
• Hai mai saputo di qualcuno che ha trattato male qualcun altro in Rete? Racconta.
• Secondo te, si può parlare con chiunque su Internet?
• Fai una piccola ricerca e scrivi che cosa significa la parola “cyberbullismo”.
• Se qualcuno si dimostra ostile con te, sia online che offline, pensi sia utile parlarne ai tuoi genitori?
I Nomi
I nomi indicano persone, animali, cose, idee, sentimenti. In base al significato i nomi possono essere:
• comuni: indicano in modo generico persone, animali o cose (mamma, gatto, città)
• propri: indicano un individuo o una cosa precisa. Si scrivono con l’iniziale maiuscola (Daniela, Roma, Mimì)
• concreti: indicano qualcosa che si può percepire con i sensi (casa, pittore, leone)
• astratti: indicano idee, sentimenti, qualità che non si possono percepire con i sensi (amicizia, coraggio, avarizia)
• individuali: indicano al singolare un solo elemento e al plurale più elementi: uccello - uccelli
In base al genere i nomi possono essere:
• maschili: (bambino)
• collettivi: indicano, anche al singolare, un insieme di persone, animali o cose dello stesso tipo (stormo, squadra, flotta)
• di genere comune: (il collega, la collega)
• di genere promiscuo: sono nomi di animale che hanno solo la forma maschile o quella femminile (la volpe maschio, la volpe femmina)
• femminili: (bambina)
• indipendenti: hanno una forma per il maschile e una’altra completamente diversa per il femminile (il re, la regina)
In base al numero i nomi possono essere:
• singolari: indicano una sola persona, un solo animale o una sola cosa (mamma, cane, nuvola)
• invariabili: hanno un’unica forma per il singolare e per il plurale e si distinguono solo grazie all’articolo (il gorilla, i gorilla)
• plurali: indicano più persone, più animali o più cose (mamme, cani, nuvole)
• difettivi: si usano solo al singolare o quasi sempre solo al plurale (i pantaloni, il sangue, gli occhiali)
• sovrabbondanti: presentano due forme di plurale con significati diversi (l’osso le ossa, gli ossi)
In base alla struttura i nomi possono essere:
• composti: che sono formati dall’unione:
- di due nomi (motosega)
- di un nome + un aggettivo (pellerossa)
- di un verbo + un nome (girasole)
- di un verbo + un verbo (fuggifuggi)
- di un avverbio + un aggettivo (sempreverde)
- di una preposizione + un nome (sottopassaggio)
In base alla forma i nomi possono essere:
• primitivi: non derivano da altri nomi (libro, dente, vento, vetro)
• derivati: derivano da altri nomi (libreria, vetraio, ventilatore, dentifricio
• alterati: sono stati modificati con l’aggiunta di suffissi in senso:
- diminutivo (scatolina); si ottengono con i suffissi -ino, -etto, -ello, -icello, -icciolo
- vezzeggiativo (scatoluccia); si ottengono con i suffissi -uccio, -acchiotto, -olo
- accrescitivo (scatolona); si ottengono con i suffissi -one, -accione
- dispregiativo (scatolaccia); si ottengono con i suffissi -accio, -astro, -ucolo, -onzolo, -iciattolo
Attenzione: alcuni nomi sembrano alterati ma sono, invece, nomi primitivi; si chiamano quindi falsi alterati (mattone, tacchino).