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GLI AGGETTIVI E I PRONOMI
• Aggettivi e pronomi possessivi: indicano a chi appartiene ciò di cui si parla.
SINGOLARE PLURALE
MASCHILE mio - tuo - suo - nostro - vostro miei - tuoi - suoi - nostri - vostri
FEMMINILE mia - tua - sua - nostra - vostra mie - tue - sue - nostre - vostre loro - proprio - altrui
• Aggettivi e pronomi dimostrativi: indicano la posizione di un elemento nello spazio e nel tempo rispetto a chi parla e a chi ascolta.
• Aggettivi e pronomi indefiniti: indicano la quantità, la qualità o la posizione dei nomi a cui si riferiscono in modo generico.
• Aggettivi e pronomi numerali: danno informazioni precise sulla quantità. Si classificano in:
- cardinali (indicano una quantità): uno, due, tre... quindici...
- ordinali (indicano la posizione in un ordine): primo, secondo, terzo... ventesimo...
- moltiplicativi (precisano una quantità multipla dell’unità): doppio/duplice, triplo/triplice, entrambi, ambedue...
• Aggettivi e pronomi interrogativi: introducono una domanda; gli aggettivi e pronomi esclamativi introducono un’esclamazione.
• pronomi relativi: sostituiscono una o più parole, unendo due frasi semplici in un unico periodo.
Il dolce che ho mangiato era molto buono. Ho parlato con i suoi amici, i quali affermano di non averlo visto.
VARIABILI maschile femminile il quale la quale i quali le quali
INVARIABILI che, chi, cui
I Pronomi Personali
I pronomi personali sostituiscono i nomi per evitare ripetizioni. Esistono pronomi personali soggetto e pronomi personali complemento.
I Verbi Transitivi E Intransitivi
Un verbo è transitivo quando l’azione passa direttamente (transita) dal soggetto al complemento oggetto senza bisogno di preposizioni.
Ho visto (Chi?) Giulia.
Giulia legge (Che cosa?) un libro.
Un verbo è intransitivo quando l’azione non passa (non transita) direttamente sull’oggetto, cioè non ha un complemento oggetto, ma è seguita da altri complementi introdotti dalle preposizioni.
Roberto gioca (Con che cosa?) con l’aquilone.
La Forma Attiva E Passiva
La mamma soggetto pettina predicato verbale
Sara soggetto è pettinata predicato verbale complemento oggetto dalla mamma. complemento d’agente
Sara.
Quando il soggetto compie l’azione, la forma del verbo è attiva.
In questo caso il soggetto non compie l’azione, ma la subisce. La forma del verbo è, ora, passiva
Trasformando una frase dalla forma attiva a quella passiva:
• il soggetto diventa complemento d’agente (o di causa efficiente) ed è preceduto dalla preposizione da
• il complemento oggetto diventa soggetto.
I Verbi Impersonali
I verbi impersonali non hanno il soggetto e si usano soltanto alla 3ª persona singolare. Sono impersonali:
• quasi tutti i verbi che riguardano i fenomeni atmosferici: piove, nevica, grandina, diluvia…
• i verbi che esprimono necessità, convenienza, apparenza: sembra, bisogna...
• tutti i verbi possono essere usati in modo impersonale, premettendo alla 3ª persona singolare la particella pronominale si Si lavora per un compenso economico.
I Verbi Servili
I verbi servili sono: dovere, potere, volere.
Si chiamano così perché spesso accompagnano (“servono”) altre forme verbali all’Infinito (vorrei sapere, devo andare...).
Il verbo servile forma un unico predicato con il verbo all’Infinito e vuole il suo stesso ausiliare (sono partito - sono dovuto partire).
I verbi servili possono avere anche un significato proprio quando non sono seguiti da un altro verbo (vorrei un’aranciata).
La Forma Riflessiva
I verbi hanno forma riflessiva quando l’azione compiuta dal soggetto “si riflette”, cioè ricade sul soggetto.
Questi verbi sono accompagnati dalle particelle pronominali mi, ti, ci, si, vi Silvia si pettina.
Il verbo riflessivo è detto proprio quando le particelle pronominali svolgono la funzione di complemento oggetto. (Si lava – lava chi? Se stesso).
Quando le particelle pronominali non svolgono la funzione di complemento oggetto poiché significano a me, a te, per me, per te… la forma del verbo è riflessiva apparente.
(Mi taglio le unghie. Mi = a chi? A me / taglio / che cosa? Le unghie).
(Mi compro un diario nuovo. Mi = per chi? Per me compro un diario nuovo).
Gli avverbi possono essere riferiti a un verbo (corro velocemente), a un aggettivo (tanto grande) o a un altro avverbio (troppo presto) per aggiungere ulteriori informazioni.
La funzione di avverbio può essere svolta da più parole che prendono il nome di locuzione avverbiale (a poco a poco, di tanto in tanto).
La Frase
La frase è un insieme di parole di senso compiuto. La frase principale non ha bisogno di altre frasi per avere un senso compiuto e regge l’intero periodo.
Ho portato al mio papà un regalo, perché era il suo compleanno.
La frase subordinata non ha in sé un significato compiuto e per avere senso ha bisogno di appoggiarsi a un’altra frase. È introdotta da preposizioni o congiunzioni subordinanti.
Ho portato al mio papà un regalo, perché era il suo compleanno
La frase coordinata si collega alle altre frasi attraverso una congiunzione coordinante. Faceva freddo e ho indossato il giubbotto.
Il Soggetto E Il Predicato
Il soggetto spiega di chi si parla nella frase e concorda con il predicato. Cenerentola sposa il principe azzurro.
Il predicato dice qualcosa a proposito del soggetto ed è sempre costituito da un verbo.
Il predicato nominale indica che cos’è o com’è il soggetto ed è formato da una voce del verbo essere + un nome o un aggettivo. Aurora è una principessa.
Il predicato verbale precisa cosa fa il soggetto ed è formato da un verbo che indica un’azione Dario corre
Il Complemento Oggetto
Il complemento oggetto non è introdotto da una preposizione e risponde alle domande: chi? Che cosa?
La mamma ha raccolto
(che cosa?) i fiori
Può essere espresso solo con i verbi transitivi
• In una frase possono esserci più complementi oggetto.
I ladri hanno rubato gioielli e quadri di grande valore.
• Qualsiasi parte del discorso può svolgere la funzione di complemento oggetto: una congiunzione, il pronome relativo che, le particelle pronominali.
Tutti si sono chiesti perché?
Sono curioso di vedere la sorpresa che mi hanno preparato.
Il dolce è pronto. Chi lo vuole?
I Complementi Indiretti
I complementi indiretti sono introdotti dalle preposizioni; possono essere di vari tipi, ognuno dei quali aggiunge un’informazione alla frase e risponde a una domanda precisa.