TRIBEART#95 - GIUGNO 2012

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95 •• LA GUIDA MENSILE ALLE ARTI VISIVE SICILIANE •• ANNO X •• GIUGNO 2012 •• WWW.TRIBEART.IT •• FREE ••



sommario

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MENSILE, ANNO X, NUMERO 95 Registrazione al Tribunale di Catania n°23 del 30.10.03

01 | COVER

Naftalina Alessandro De Filippo

Stefano Cumia, Senza titolo, 2011 olio su tela, cm 50x50, particolare

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . direttore responsabile Enzo Baldacchino vicedirettore Vanessa Viscogliosi vanessa.viscogliosi@tribeart.it direttore editoriale Giacomo Alessandro Fangano alessandro.fangano@tribeart.it

The Bronze House... tra arte e architettura Lucia Russo

03 | NEWS

Letteratura 2.0: storie da un tweet Vanessa Viscogliosi

A cura di Giacomo Alessandro Fangano

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06 | URBAN Palermo: Palazzo Branciforte resuscitato dall'archistar Gae Aulenti Lucia Russo

progetto grafico e impaginazione TRIBE Società Cooperativa

IL RISO DOPO LA TEMPESTA Tiziana Pantaleo

stampa Litocon S.R.L. Contrada Torre Allegra, Zona Industriale • Catania

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13 | RECENSIONI Giulio Iacchetti. Cruciale Giuseppe Mendolia Calella

08 | SPAZI APERTI VOX POPULI Adalberto Abbate

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15 | CALENDARIO

Qui fuori. Ibridazioni esteTiche Chiara Tinnirello

Gli appuntamenti di Giugno 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

SQUONK - ARTE E MEDIA Giuseppe Frazzetto

TRIBEART è distribuita nei maggiori musei, gallerie e fondazioni d'arte della Sicilia e in un circuito selezionato di librerie, locali e ristoranti, aeroporti e punti d'informazione turistica, accademie d'arte e facoltà universitarie e durante eventi e manifestazioni legate alla cultura in genere. Ritira la tua copia gratuita presso i nostri punti di distribuzione. Di seguito alcuni tribeart.corner: Aereoporto internazionale Fontanarossa (CT) Archivio Jean Calogero, Corso delle Province 32 a/b (CT) Librerie Cavallotto, Corso Sicilia 91 - Viale Jonio 32 (CT) Palazzo della Cultura, Via Museo Biscari 14 (CT) la Feltrinelli Libri e Musica, Via Etnea 285 (CT) Spazio Cannatella, Via Papireto 10 (PA) Centro d’Arte Piana dei Colli - Villa Alliata Cardillo, Via Faraone 2 (PA) RISO, Corso Vittorio Emanuele 365 (PA) C.o.C.A., Corso Umberto I 420 (Modica - RG) Galleria Lo Magno, Via Risorgimento 91 (Modica - RG) La Veronica arte contemporanea Via Grimaldi 55 (Modica - RG) Galleria d'arte Quadrifoglio, Via SS. Coronati 13 (SR) Galleria civica Montevergini, Via Santa Lucia Alla Badia 1 (SR) L'elenco completo su www.tribeart.it

p

Alberto abate. DIALOGO CON LA TESTA Giacomo Alessandro Fangano FILIPPO LEONARDI. FREEvOLO Giovanna Caggegi

INCANTI Francesco Lauretta

tribeart.corner

May I introduce you? Volume 2 Fabiana Bellio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

editore TRIBE Società Cooperativa Via Barbagallo Pittà 24 - 95122 Catania www.tribearl.it

REDAZIONE mobile +39 3395626111 • 3388913549 fax +39 0952937814 • 1786019215 e-mail redazione@tribeart.it official site www.tribeart.it

Over the River, l'ultima controversa opera dei coniugi Christo Lucia Russo

EXTRATRIBEART

LA DURA LEGGE DEL GOL Vincenzo Profeta vignetta di Fabiola Nicoletti

Non perdete su www.tribeart.it la nuova rubrica In diretta dall'eremo: dal lunedì al venerdì, alle 9.30 vi serviamo il "buongiorno" di Cosimo Piediscalzi.

mi faccio una domanda mi do una risposta Giuseppina Radice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

12 | FR3SH a cura di Vanessa Viscogliosi FRANCESCO BALSAMO ELISA ANFUSO STEFANO CUMIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

11 | RICREAZIONE Green Energy Laboratory, eco-struttura sino-italiana Lucia Russo città ai ferri corti Vanessa Viscogliosi

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news

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N O T I Z I E C O R S I C O N C O R S I L I N K p ratic h e virtuose

WWF con RiutilizziAMO l’Italia mira a suscitare un movimento culturale e sociale che serva a reinventare il nostro territorio, riducendo il consumo del suolo.

Dal 29 maggio e fino al 26 giugno è attivo il numero 45500 per la raccolta di fondi attraverso l'invio di sms del costo di 2 euro o con una chiamata da telefono fisso.

In un nuovo quadro di sviluppo sostenibile, il recupero e riutilizzo delle aree in disuso o degradate può partire dal basso e da iniziative spontanee, e potrebbe avere grandi effetti di incentivazione dell’occupazione giovanile e di freno all’irrazionale e bulimico consumo del suolo che ha caratterizzato lo sviluppo del nostro Paese e non solo negli ultimi 50 anni. Alcune cifre: solo un quarto del Pianeta è allo stato naturale, 33 ettari al giorno scomparsi in Italia, 700 mila capannoni industriali (molti dei quali costruiti più che per una reale necessità, per beneficiare degli sgravi fiscali della legge ‘Tremonti bis’ del 2001), 5 milioni di seconde case o non abitate su un totale di 29 milioni di abitazioni (880mila uffici sfitti nella sola Milano), quasi 7mila km di linee ferroviarie obsolete (5.535 km di linee chiuse, 502 km di tratti incompiuti e 940 km di linee con tratta variata), senza contare l’inestimabile gamma di aree ed edifici del demanio militare (solo in Sardegna ammontano a 144.230 ettari per una superficie costruita di 467.600 mq). Con Riutilizziamo l’Italia il WWF vuole avviare il più grande processo di recupero del territorio italiano dopo quello che ha interessato nel Dopoguerra i centri storici. Un’azione di grande valenza ambientale, sociale ed economica attraverso la quale creare nuovi posti di lavoro, riqualificare l’ambiente e il paesaggio. Un percorso partecipato che si rivolge alla comunità, agli individui e ai tecnici a cui il WWF chiede di inviare ipotesi, idee e progetti. www.wwf.it

Il servizio sms è attivo solo con gli operatori nazionali Tim, Vodafone, Wind, 3, Poste Mobile, CoopVoce, Tiscali e Noverca, mentre quello di rete fissa con Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, TeleTu, Tiscali e TWT. I privati possono fare inoltre un versamento sul c/c postale n. 367409 intestato a: Regione Emilia-Romagna Presidente della Giunta Regionale - Viale Aldo Moro, 52 40127 Bologna; un bonifico bancario alla Unicredit Ag. Bologna Indipendenza - Bologna, intestato a Regione Emilia-Romagna, IBAN: IT42I0200802450000003010203; un versamento diretto presso tutte le Agenzie Unicredit sul conto di Tesoreria 1 abbinato al codice filiale 3182 (per i versamenti dall'estero il codice BIC/SWIFT è UNCRITB1NU2). Gli Enti pubblici possono contribuire alla raccolta fondi tramite accreditamento sulla contabilità speciale n. 30864 accesa presso la Banca d'Italia - Sezione Tesoreria di Bologna. Causale per tutti i versamenti: “Contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna”. Per le donazioni di beni materiali si possono contattare le organizzazioni già attive (Croce Rossa, Caritas, Ass. nazionale degli alpini o simili). Se si vuole impegnare il proprio tempo e le proprie competenze è necessario rivolgersi alle associazioni di volontariato locali. Il Ministero per i Beni Culturali ha creato la casella di posta sisma2012@beniculturali.it per le segnalazioni di danni al patrimonio culturale o offerte di volontariato, collaborazioni e prestazioni. www.regione.emilia-romagna.it/terremoto

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a catania LE ASSOCIAZIONI cittadine per "Questo treNO non lo prendo!" Contestato alla società RFI (Rete Ferrovie Italiane) il tracciato per il raddoppio dei binari nell'area di accesso alla città, nei pressi del Castello Ursino. Per le associazione del Forum catanese della Cultura e dell’Ambiente – composto da Sezione Sicilia dell’Istituto Italiano dei Castelli, Inner Wheel di Catania, Etna Garden Club, Delegazione di Catania del Fondo Ambiente Italiano e Sezione Catania di Italia Nostra – con gli interventi per la realizzazione del secondo binario tra Via Zurria e la stazione dell’Acquicella, con l'allargamento della galleria e della trincea in centro storico, il cuore di Catania sarebbe sfregiato poiché «la parte interessata dall’intervento conserva nel sottosuolo alcune delle testimonianze archeologiche più significative della città che verrebbero ad essere travolte». Il Forum ha predisposto per la RFI anche una proposta alternativa, già inserita fra quelle possibili nel Piano Regolatore Generale in cui «si propone che il tratto ferroviario in questione sia spostato su un tracciato diverso che, partendo dalla nuova quota della stazione, passi in galleria sotto la banchina del porto, attraversi sempre in galleria la colata lavica del 1669, fuori del perimetro del centro storico, per poi riallacciarsi al vecchio tracciato prima della stazione di Acquicella. Ciò comporterebbe tra le altre cose la liberazione del viadotto sugli archi della marina per destinarlo alla fruizione come green-way, struttura qualificante per la vivibilità della quale la città di Catania è allo stato presente totalmente priva. Rilevata la realizzabilità sul piano tecnico ed economico di questa proposta alternativa con il presente documento, cui si allegano in calce le adesioni, il Forum intende sostenere senza riserve tutte le iniziative legittime volte ad impedire la realizzazione del disastroso progetto, che si vorrebbe imporre da parte di RFI, cioè di semplice raddoppio della linea esistente, per sostenere invece la realizzazione del detto progetto alternativo, che verrebbe incontro alle aspettative della comunità cittadina». All'appello hanno aderito altre associazioni e cittadini riuniti nella petizione on line e in un gruppo su Facebook. www.firmiamo.it/questo-treno-non-lo-prendo-

Ogni giorno

muoiono

22.000

bambini per cause che possono

essere prevenute.

QUALE FUTURO PER LA QUADRIENNALE DI ROMA? FORSE NESSUNO Il presidente Jas Gawronski annuncia che mancano 2milioni di euro per la realizzazione della XVI Edizione, prevista per ottobre. La Quadriennale dal 1931 a oggi ha rappresentato uno dei punti di riferimento dell'arte contemporanea italiana, anche all'estero. Spiega Gawronski «Il progetto prevedeva un centinaio di artisti, di cui metà scelti tramite concorso, metà invitati da una commissione (con fra gli altri, Michelangelo Pistoletto e Mimmo Paladino) tra gli autori visivi emersi a partire dal 2000. In quindici anni il contributo da parte dello Stato (Ministero Beni culturali) si è ridotto del 65%. Da un milione di euro nel 1995 a 360.000 nel 2011. Non sappiamo quanto è il contributo nel 2012». Il Ministro "tecnico" Ornaghi potrà permettere la morte anche di questa istituzione?

Dona il

5x1000 all'Unicef.

Con il tuo

aiuto

vogliamo arrivare

a zero.

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TERREMOTO IN EMILIA-ROMAGNA: ECCO LE INFORMAZIONI UTILI PER POTER SOSTENERE LE POPOLAZIONI COLPITE

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A.A.A: cercasi nuove idee per reinventare il territorio senza consumarlo. LA SFIDA è del wwf italia

FAVARA RELOADED. i 2 anni di farm SARANNO una festa DEl contemporaneo La città agrigentina il 30 giugno fa il punto sul progetto di Farm Cultural Park per la riqualificazione del centro storico legato all'arte contemporanea. Primo appuntamento al Castello Chiaramontano alle 11.30 con l’incontro/ lecture con Italo Rota, presidente di giuria del concorso PFFF indetto da Farm e CityVision, vinto da Emmanuel Sitbon e Selma Feriani la cui opera Grenade, un'architettura gonfiabile a forma di melograno, sarà esposta in piazza Cavour. Alle 18 conferenza stampa all’Ex Macello, ristrutturato e destinato alla formazione e all’ospitalità di laureati in Architettura che intendano specializzarsi in Progettazione e riqualificazione del paesaggio e degli spazi aperti. A seguire visite agli Orti Urbani che, nell’ambito del progetto Marakanda, avente come finalità la valorizzazione dei “mercati”, ospiteranno interventi di Architettura progettati dagli studenti delle Facoltà di Architettura siciliane, un mercato di giovani artisti nazionali e internazionali denominato Railroad Market – Arte&Orti e un'iniziativa a cura dei bambini dell’ANFFAS. Il Castello Chiaramontano ospiterà, altresì, dal 26 al 30 giugno un workshop d’architettura parametrica, Living Forces, tenuto da Monika Witting e una mostra dei risultati del workshop. Il Castello ospiterà inoltre una mostra su O.R.T.U.S, il progetto dell’Architetto Giacomo Sorce con il quale sono stati riqualificati numerosi spazi urbani e immobili del Centro. Sempre in Piazza Cavour sarà possibile visitare la Biblioteca comunale, dono del mecenate, Barone Antonio Mendola, e le chiese del Purgatorio e del Rosario. Limitrofa alla Piazza Cavour la project room del Belmonte Hotel ospiterà il lavoro dell'artista AnneClémence de Grolée Cortile/Curtugghiu frutto della residenza prodotta da Farm in collaborazione con l'Associazione Nicodemo. I Sette Cortili, cuore di Farm, sarà allestito a festa per spegnere le sue seconde candeline. Due nuovi spazi recuperati: in collaborazione con Alpes e Made a Mano B-Master Chef una project room per chi è interessato alla cucina e Stay Hungry Stay Foolish, in omaggio a Steve Jobs, Toilette Motivazionale dove rimettere in discussione in 15'5" la propria vita. I Sette Cortili ospiteranno: mostra di Samantha Casolari, Burning Man; statue viventi del laboratorio di teatro di strada Pimp The Italians di Marica Girardi; percussioni live di Andrea Vanadia; le project room New Pep di Pep Marcheggiani e quella di Giuseppe Portuesi; installazioni di Avvertimento dell'Associazione Pass/o; mostra fotografica di Michele Battaglia; ICSPLAT presenta 2 manifesti sulla residenza Teatri abitanti, Architettura per i beni comuni al Teatro Valle di Roma; lo studio NOWA presenterà Camera H2O frutto della residenza presso Farm Butera e creerà una micro orto-architettura; presentazione del progetto Quadratonomade di 100% Periferia curato da Donatella Giordano, Simone Martinelli e Donatella Pinocci; project room della Fondazione Bartoli Felter con l'installazione Belvedere di Renato Leotta; mostre Resistance di Elfo; mostra Dal disastro alla risorsa curata da Giuseppe Guerrera e Calogero Giglia in collaborazione con la Facoltà di Architettura di Palermo; Food & Design, Contorni e Dintorni con Carmelo Chiaramonte e Daniele Pario Perra, conversazione e degustazione sull’essenza della creatività in cucina; live e anteprima del video Caro Petrolio della band Gill&Co. Alle ore 21.30, contemporaneamente: al Castello Chiaramonte, il Sindaco di Firenze, Matteo Renzi illustrerà il progetto dei Mercati di Marakanda di cui Firenze è capofila e al quale partecipano Favara, Genova, Beirut, Barcellona e Il Cairo; in Piazza San Vito Stop No-Win Situation - Creativity Walkshop con Gianni di Matteo; ai Sette Cortili, Ivan Quaroni e Giuseppe Veneziano presenteranno il libro Italian Newbrow, Giancarlo Politi Editore. Alle 22.30 gli architetti di Sicily Foundation inaugureranno nella sede nei pressi di Piazza Garibaldi la rassegna di Architettura Favara: Nascita di un nuovo modello di sviluppo urbano. www.farm-culturalpark.com

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04 tribeart


news

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corsi concorsi premi__

N O T I Z I E C O R S I C O N C O R S I L I N K p ratic h e virtuose

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Wiki Loves Monuments

I-STANZE DI DESIGN

è un concorso fotografico internazionale che coinvolge cittadini di tutto il mondo nel documentare il proprio patrimonio culturale. Il concorso si rivolge a fotografi professionisti, appassionati e dilettanti invitandoli a fotografare monumenti e beni di valore artistico presenti sul proprio territorio, caricando poi le immagini ottenute su Wikimedia Commons con licenza libera. Partecipare è facilissimo, basta andare a caccia del soggetto più "attraente" fra quelli presenti nella lista stilata dagli organizzatori. Una volta scelto il monumento e scattata la foto, dall'1 al 30 settembre 2012 potrà essere caricata sul sito internet ufficiale del concorso ed entrerà a far parte di Wikimedia Commons, la banca dati multimediale di Wikimedia.

La Fondazione Fiumara d'Arte in collaborazione con AIAC e Press/Tfactory, presenta un workshop internazionale di design, che si terrà a Tusa (ME) presso il museo-albergo Atelier sul mare, dall'1 all'8 luglio 2012. La missione è quella di innescare sinergie tra progettualità e approcci culturali diversi e la realtà siciliana di Fiumara d’Arte, ripensare lo spazio e la commistione tra discipline (arte, architettura degli interni, design di oggetti), attraverso la realizzazione di una stanza dell’albergo con oggetti di design prodotti ad hoc. Il workshop è rivolto a laureati o laureandi delle facoltà di architettura e giovani artisti con inclinazioni per il design, che saranno divisi in gruppi di 7/8 persone, affidati ciascuno a un tutor di fama internazionale.

categoria concorso di cortometraggi scadenza 01.09.12 info www.wikilovesmonuments.it

categoria workshop date 01-08/07/2012 info design@fondazionefiumaradarte.org

STATE AKORTI

TRAILERSLAB 2012

Organizzato dalla SK Studio e la DIBO Eventi è aperto a filmmaker e registi di tutte le nazionalità. La partecipazione al concorso è gratuita. Possono partecipare opere rientranti nella vasta categoria dell’audiovisivo, non presentate nelle precedenti edizioni, girate in qualsiasi formato e tecnica della durata massima di 8 minuti di genere comico – umoristico. Le opere provenienti dall’estero, dovranno essere sottotitolate in italiano o in inglese. Il formato richiesto per la selezione è il DVD in copia di ottima qualità. è consentito partecipare con più di un lavoro. Ogni supporto dovrà contenere un solo cortometraggio. La proiezione pubblica e la premiazione avverranno in una serata fra agosto e settembre. Per il miglior cortometraggio il premio è di 500 euro, per la migliore colonna sonora originale 150 euro. L’organizzazione coprirà le spese d’ospitalità per gli autori premiati non residenti in Sicilia.

è il laboratorio creativo gratuito del TrailersFilmFest, il festival dei trailer cinematografici, giunto alla sua X Edizione, che si terrà a Catania dal 26 al 29 settembre 2012. Tre giorni - il 26, 27 e 28 settembre - di workshop, incontri con i professionisti della promozione, lezioni sui mestieri del cinema, rassegne di trailer che si terranno presso l'ex Monastero dei Benedettini di Catania. Il workshop ideare la campagna di lancio di un film sarà tenuto da Fandango. Obiettivo è di portare in tre giorni i partecipanti a realizzare, sotto la supervisione del direttore marketing Fandango, Gianluca Pignataro, il trailer, il manifesto e la campagna virale di un film di prossima uscita. Tra gli incontri, quello con il direttore generale del Centro Sperimentale di Cinematografia, Marcello Foti che presenterà la scuola Nazionale di Cinema e l’Omaggio ad Alberto Lardani, uno dei più grandi trailer-maker scomparso qualche anno fa.

categoria concorso di video umoristici scadenza 30.06.12 info www.dibo.it

categoria workshop scadenza 20.09.12 info www.trailersfilmfest.com

le pratiche virtuose

A VENEZIA parte il nuovo "Vaporetto dell’Arte Canal Grande" Il servizio sarà attivo tutti i giorni e offrirà un modo pratico per la visita a musei, monumenti, teatri e ha un punto di forza nelle convenzioni con le istituzioni culturali private. I punti cardine del servizio saranno comodità e comfort. Le corse partiranno dall’approdo di Ferrovia Santa Lucia ogni 30 minuti con capolinea a San Giorgio Maggiore (fino al 28 agosto) e Giardini Biennale (dal 29 agosto sino al 25 novembre 2012). La capienza massima di ciascun vaporetto è di circa 100 persone e per tutti sarà disponibile un sistema audio / video multilingue che prepara la visita alle prime 20 sedi della città lagunare che hanno scelto di aderire al progetto. Per ciascuno degli 80 posti a sedere, tutti comode poltrone, è previsto un monitor con audio disponibile in 5 lingue. Per permettere a tutti di seguire il percorso e orientarsi lungo il Canal Grande un sistema audio in italiano e inglese offrirà indicazioni sintetiche sulle fermate e sui monumenti nei dintorni, così, grazie al sistema hop on/ hop off nell’arco del periodo di validità del biglietto, i turisti potranno salire e scendere a piacimento. A bordo sarà inoltre distribuito gratuitamente un welcome kit con una guida cartacea con la sintesi del percorso e le principali informazioni sulle istituzioni partner e auricolari usa e getta per l’audioguida. I biglietti non sono economici ma permettono agevolazioni dai partner del Vaporetto dell’Arte: quello 24 ore intero costa 24 euro, ridotte a 15 euro per bambini (6-11 anni), gruppi organizzati di almeno 20 persone, disabili in carrozzina e loro accompagnatore; il biglietto acquistato in abbinamento con i biglietti Actv costerà invece 10 euro. Giacomo Alessandro Fangano

world wide web/LINK

www.villaromanadelcasale.org Sito ufficiale del Parco Archeologico della Villa Romana del Casale e delle aree archeologiche di Piazza Armerina e dei comuni limitrofi con news, foto, documenti e informazioni utili. Ne fa parte Palazzo Trigona di Piazza

Armerina futura sede della BiAM (Biennale d'Arte del Mediterraneo). Dopo tante polemiche e continui rinvii forse il 3 luglio sarà re-inaugurata dopo l'ultima tranche di restauri, 3 giorni dopo la scadenza del lungo e ultimo, mandato di Vittorio Sgarbi come commissario.

UN PREMIO PER TRIBEART. AL NOSTRO MENSILE IL PREMIO "Riflessi d’Arte 2012" DELLA IV EDIZIONE DI TEATRI RIFLESSI Premiata anche la Sezione didattica della Fondazione Puglisi Cosentino. La cerimonia di premiazione il 9 giugno alle 21 presso l'ex Monastero dei Benedettini di Catania. Teatri Riflessi, Festival Nazionale di Corti Teatrali organizzato da IterCulture, è una "tre giorni" che si propone di coniugare l’espressione artistica e culturale contemporanea alla brevità del linguaggio contemporaneo, offrendo uno spazio al confronto tra diverse realtà culturali provenienti da tutto il territorio nazionale. I Premi Riflessi d’Arte vanno a Tribeart «poiché da nove anni dà concretezza all’arte in Sicilia, promuovendo e diffondendo i fermenti e le realtà consolidate del nostro territorio su scala nazionale, veicolando attraverso uno sguardo critico le emergenze contemporanee, coinvolgendo ed educando il pubblico verso le nuove frontiere dell’arte siciliana» e alla Fondazione Puglisi Cosentino «per il suo straordinario e indefesso lavoro nell’organizzazione e realizzazione di attività didattiche, per aver reso l’arte contemporanea più vicina a noi tutti e per aver contributo a rendere la nostra isola culturalmente meno isolata». www.iterculture.it

DALLE ACCADEMIE SICILIANE Alla biennale di MULhouse

unA DISCARICA A POCHI METRI DA UN SITO UNESCO?

In mostra 100 artisti delle scuole d'alta formazione artistica di Francia, Germania, Italia e Svizzera.

Mesi di incontri, scontri e polemiche per evitare che i rifiuti arrivino a Corcolle, vicino la Villa Adriana.

Questo evento, che si svolgerà dal 9 al 12 giugno 2012, è una grande vetrina sui giovani artisti contemporanei che si svolge in collaborazione con Art Basel (13-17 giugno 2012). Per rappresentare l'Accademia di Belle Arti di Palermo sono stati selezionati il pittore Vincenzo Todaro e lo scultore Giacomo Rizzo. Per l'Accademia di Belle Arti di Catania sono state selezionate Carmen Cardillo e Oriana Tabacco, che presenteranno il progetto Nel vuoto esposto alla Biennale di Venezia 2011 (Padiglione delle Accademie, Tese di San Cristoforo), e ad Artisti nella luce di Sicilia (Palazzo della Cultura, Catania).

L'idea della discarica sembra tramontata, ma c'è preoccupazione nel mondo della cultura per l'area a meno di 2 km da Villa Adriana di Tivoli, dichiarata nel 1999 Patrimonio dell'Umanità, anche perché «[...] Lo studio dei monumenti che compongono la Villa Adriana ha svolto un ruolo decisivo nella scoperta degli elementi dell'architettura classica da parte degli architetti del Rinascimento e del Barocco». Il commissario, Giuseppe Pecoraro, che aveva dato l'ok si è dimesso dopo le pressioni del Ministro Ornaghi e ora l'incarico della scelta di un nuovo luogo per la discarica è affidato al neo commissario Goffredo Sottile.

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tribeart 05


urban

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attualit à e a p p rofondimenti . cronac h e siciliane

Palermo: Palazzo Branciforte resuscitato dall'archistar Gae Aulenti Una delle più eleganti dimore della Palermo del XVI secolo è stata recuperata e trasformata in nuovo polo museale e culturale. Si propone al grande pubblico nel segno della memoria siciliana grazie al progetto di Gae Aulenti, architetta italiana molto nota anche all’estero, e all’investimento della Fondazione Banco di Sicilia. text Lucia Russo

Riconvertire i luoghi, reinventarli,

corso delle varie epoche. L’edificio,

è nelle sue corde e nella sua espe-

proprietà

rienza consolidata. Un solo nome per

dei Branciforte, passò

ricordare un simbolo di questa com-

XVII secolo al Monte di Pietà, che

petenza: il Museo D'Orsay di Pari-

lo utilizzò come filiale del «Banco

gi inaugurato nel 1986, frutto della

dei pegni dei poveri»; poi al Banco

trasformazione dell’antica stazione

di Sicilia e nel 2005 alla Fondazio-

ferroviaria

costruita

ne Sicilia, che lo ha acquistato per

tra il 1898 e il 1900 nell’attuale

circa sei milioni di euro. Le ini-

galleria che ogni turista non man-

ziali modifiche al nucleo originario

ca di visitare ed ammirare. È lei,

avvennero a partire dal 1801 quando

Gae Aulenti – uno degli architetti

il palazzo divenne sede del Monte di

italiani più noti anche internazio-

Santa Rosalia. Riguardarono le aper-

nalmente

restauro

ture sui fronti, dove i balconi fu-

di Palazzo Branciforte di Palermo,

rono demoliti e le finestre furono

nel cui bagaglio specialistico c’è

chiuse da grate in ferro, mentre il

il

volume

progettata

l’autrice

design

design

e

e

del

industriale, l’urbanistica.

l’interior Nel

dalla

famiglia

complessivo

nobiliare

alla fine del

dell’edificio

e

2008

la distribuzione su tre livelli, ri-

della

masero inalterati. Qualche decennio

Fondazione Banco di Sicilia, le af-

più tardi, per un incendio a seguito

fidò

Giovanni

Puglisi,

presidente

il lavoro di recupero ora ul-

di un bombardamento nel 1848, furono

timato e svelato al pubblico il 23

fatte le modifiche più evidenti e in-

maggio u.s alla presenza del Presi-

vasive. I lavori di consolidamento e

dente della Repubblica Giorgio Napo-

ristrutturazione, pur immediati, non

litano, con una mostra fotografica

tennero conto delle caratteristiche

dell’agenzia

Gio-

architettoniche dell’edificio, come

vanni Falcone e a Paolo Borsellino.

nel caso dell’immensa scuderia, la

Nei

nel

statico molto è stato investito per i

L’obiettivo del recupero è stato il

"Cavallerizza",

per

2008 (al costo complessivo 17 milioni

servizi e per la creazione di aree ri-

ripristino fisiologico e la valoriz-

ospitare la collezione di reperti ar-

di euro), Gae Aulenti ha voluto ri-

servate al dibattito culturale attua-

zazione

cheologici.

prendere l'intero complesso mantenendo

le, tra cui un innovativo auditorium

le testimonianze del passato e inse-

con sistemi hi-tech, e non da ultimi,

rendo

contemporanee

la scuola di cucina del Gambero Rosso e

in alcuni ambienti interni. In qua-

il ristorante minimal-chic dello chef

si seimila metri quadri di superfi-

Giuseppe Giunta. Il costo degli arre-

cie, vari spazi sono stati adattati

di, tutti appositamente creati da Gae

per valorizzare le collezioni filate-

Aulenti, ammonta a 4 milioni di euro.

Ansa

degli

dedicata

spazi

a

stravolti

nel

ora

recuperata

lavori

di

restauro

"contaminazioni"

avviati

liche e numismatiche della Fondazione, le maioliche, i bronzi e la biblioteca che tra pregevoli volumi ospita l’eccezionale Archivio Giuseppe Spartisano, allievo di Ernesto Basile, uno dei padri del Liberty palermitano, autore di Villa Manganelli a Catania. Preziosa la struttura lignea cinquecentesca recuperata (al costo di 512 mila euro), simbolo dalla funzione tipica del “Monte dei pegni di Santa Rosalia”. Articolata nelle altissime scaffalatu-

nelle foto Palazzo Branciforte: la Sala Biblioteca, l'esposizione archeologica e la Sala dei bronzi (Mercurio e Diana cacciatrice) Nino Geraci. (ph. Ezio Ferreri)

re che raggiungono il tetto, costruite dopo il bombardamento del 1848, tra scale

interne,

palchetti,

ballatoi,

anche le iniziali casseforti in cui i palermitani lasciavano i loro oggetti. Per oltrepassare il fine conservativo della struttura e l’idea di museo

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06 tribeart


urban

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attualit à e a p p rofondimenti . cronac h e siciliane

Il Riso dopo la tempesta... Dopo cinque lunghi mesi di fermo delle attività espositive e la chiusura fisica del Museo, Palazzo Riso ha ripreso la sua attività. Il Museo Regionale d'Arte Moderna e Contemporanea ha riaperto il 17 maggio presentando la sua collezione permanente e "Più a Sud – un progetto per Lampedusa" che inaugura una programmazione, auspicabile ma ancora assente, di mostre temporanee.

I mesi di polemiche e le infuocate vicende seguite – a partire dalllo scorso gennaio – alla sospensione delle attivitá da parte dell’ormai ex direttore Alessandro, hanno lasciato il posto ad una tregua. La storia la conosciamo – e dopo tanti accadimenti e accanimenti, finiti persino sul New York Times – momentaneamente la situazione sembra si sia quietata. L'inaugurazione in pompa magna, con l’orgogliosa presentazione delle opere che costituiscono la collezione permanente del Museo Regionale d'Arte (Moderna) e Contemporanea di Palazzo (Belmonte) Riso, segna la riapertura sotto un nuovo mood. In attesa della nomina di un nuovo direttore, prosegue il commissariamento di Campo, ma non mancano certo contrasti e confusioni, che si intuiscono a partire dal “cestinamento” della riconoscibilitá grafica che ha accompagnato la divulgazione delle attivitá di questi ultimi anni; la "R" stilizzata del logo – a cui sinceramente eravamo ormai

text Tiziana Pantaleo

affezionati – è sparita, ed è col senno del poi che ti rendi conto della sicurezza che ti danno i piccoli dettagli. Anche l’introduzione del termine Moderno nella denominazione del Museo fa pensare inequivocabilmente

nelle foto: Palazzo Belmonte Riso, allestimento. (ph. Fabio Sgroi)

a un ampliamento e a un cambiamento nelle direzioni e nelle intenzioni, fino al ripristino del nome “Belmonte”, che forse non fa alcuna differenza, ma mette in atto un cortocircuito, se non altro per le nostre abitudini e certezze, almeno percettive. Una diversa pianificazione e una nuova disposizione degli spazi del Palazzo ci introducono al percorso espositivo, curato da Francesco Andolina, che apre alla ritrovata collezione, fino ad ora “proibita” e non esente anch’essa da polemiche, ma che per la prima volta é finalmente godibile nella sua totalitá, o quasi; mancano infatti all’appello gli “armadi” di Kounellis e Circle of Life di Long, due opere emotivamente importanti, la cui esposizione è posticipata ai prossimi mesi. È comunque un'altra opera di Long, A Sicilian Walk, ad accoglierci simbolicamente e ad iniziarci alla sezione I luoghi, il tempo che si sviluppa lungo le scale, segnando metaforicamente i passi verso il luogo dell'esposizione permanente. In una partizione che segue una linea tematica e temporale la prima stanza presenta La Sicilia oltre lo stretto: il riconoscimento internazionale con le opere di Accardi, Sanfilippo, Consagra, Isgró e Salvo e poi I protagonisti internazionali in Sicilia, con una stanza interamente dedicata a Boltanski. La sezione rimane peró in sospeso per l'assenza giá citata di Kounellis e Long. La grande sala è riservata alle Nuove proposte: in un allestimento trabbocante si susseguono le opere dei giovani protagonisti della scena siciliana da Simeti, Longo, /barbaragurrieri/group, Mortellaro, Mangano, canecapovolto, Lo Porto fino alla "nostra" Pittura con Bazan, De Grandi, Di Marco, Di Piazza, Laboratorio Saccardi e Taravella. Riprendendo il percorso sulle scale, Anselmo, Pivi e Vitone – che proseguono la sezione I luoghi, il tempo – ci portano al secondo piano, quello dedicato alle mostre temporanee dove é stata contestualmente inaugurata Piú a Sud, curata da Paola Nicita: un progetto per Lampedusa –

in cui le opere di

Arena, Lo Cascio e Xhafa tracciano storie di dramma e speranza legate alle vicende dell'isola, aprendo un discorso silente e poetico. Prove generali da cui ripartire dopo le polemiche. In questo momento di transito, ci si chiede cosa aspettarsi adesso, quali saranno le sorti del Museo, dove sono andate a finire le energie e il lavoro degli ultimi anni che stavano contribuendo alla creazione di una autonomia e di una identitá: il Sacs, la diffusione al territorio, il settore educazione, i "quaderni di Riso", fino alla caffetteria e al bookshop. Tutte "cose" che facevano vivere il Museo come luogo di incontri e scambi e non come mero "contenitore" di opere d'arte; nel frattempo la sensazione è che manchi qualcosa.

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tribeart 07


spazi aperti

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estetic h e , o p inioni e riflessioni sul contem p oraneo

Q ui fuori . I bridazioni estetic h e

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"Istruzioni per non piangere". Un elogio del Rinascimento Il filosofo neoplatonico Giovanni Pico, conte della Mirandola e della Concordia, è uno dei massimi ideatori e padri del Rinascimento italiano; l’Umanista era signore di due tra le città più colpite dall’attuale terremoto dell’Emilia. Tra le immagini iconografiche che raffigurano il pensatore neoplatonico risalta l’affresco della “Cappella del miracolo” a Firenze (1484) di Cosimo Rosselli. In un particolare Pico viene raffigurato in mezzo ad Agnolo Poliziano e Marsilio Ficino mentre assiste all’ostensione di una reliquia. Pico, al centro, viene tenuto per mano da uno dei due umanisti, l’altro gli sfiora il petto. L’immagine delle tre figure è composta ed elegante, il pathos della scena si concentra nei movimenti calmi, assestati e perfetti delle figure. Così maestoso, quieto e fiero di sé è il nostro Rinascimento che adesso oscilla sotto i colpi del terremoto. Le sue forme artistiche e intellettuali rappresentano l’ultimo lembo di centralità dell’Italia nella storia mondiale. Nell’attuale difficoltà nazionale, ancora più grande e multiforme che nel recente passato, assistiamo allo scuotimento violento delle nostre fondamenta civili e intellettuali. Ciò che sussultando porta dolore e terrore, deve però rimestare la nostra memoria culturale. Innanzitutto, il patrimonio monumentale dovrà essere restituito alla sua integrità. Al contempo dovremmo ristabilire le forme della nostra esistenza trans-storica: noi siamo quel Rinascimento e possiamo riattivarlo in qualsiasi momento. La memoria culturale è fuori dal tempo e forse persino oltre lo spazio “liturgico” dei monumenti. Questo rinascimento non patriottico e non retorico, lontano dai clamori politici e strategici della storia, è memore della grandezza di ogni deposito di splendore e si incarna in chi combatte per il riconoscimento della nostra inattaccabile bellezza. Come antidoto alla rassegnazione rileggiamo le parole di Emil Cioran, generando il contravveleno che accende la nostra rinascita: “La prima lacrima di Adamo ha avviato la storia. Questa goccia salata, trasparente e infinitamente concreta, rappresenta il primo momento storico, mentre il vuoto lasciato nel cuore del nostro sinistro progenitore è il primo ideale. Poco a poco gli uomini, perdendo il dono del pianto, hanno sostituito le lacrime con le idee. La cultura non è che il frutto dell’impossibilità di piangere”. (E, Cioran, “Le crépuscule des Pensées”, L’Herne 1991, p. 218, tr. it. mia). Chiara Tinnirello

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VOX POPULI / paris Says / ADALBERTO ABBATE

INCANTI

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De Solea Llama

Straordinaria opera per intensità e qualità, e interpretata magistralmente da autentiche leggende del contemporaneo, bellissimo il titolo: De Solea Llama. Dodici tracce formano un’opera mondo, dodici titoli suggestivi che raccontano, spiegano un mondo che potremo definire – come poi la stessa etichetta col tempo ha fatto, e definito… Spectro Flamenco. Alcuni li trascrivo perché sono davvero belli: De profundis. Solea de la sombra. Rompe desde un abismo el sol. Del amor oscuro. Intermezzo I. De la llama oscura. Tonà de la melodia. L’opera, mostruosa, è di Mauricio Sotelo, e sposa qualcosa di inaudito ma che potrebbe spiegare meglio questo tempo, d’inizio, aperto e intrigante come mai: ricordate la Sagra della Primavera di Igor, d’inizio dello scorso secolo? Le influenze, o referenze, sono chiarite dallo stesso Sotelo: Lorca, Flamenco e Luigi Nono. Fondamentali sono stati i suggerimenti del grande veneziano quando gli solleticò le grecchie con l’invito a formare memoria tramite l’orale offerta della tradizione, l’invito a formare un'architettura unica che prendesse le mosse dal canto jonda Andaluso e, per grazia, qui, in quest’opera grandiosa s’erge la voce splendida di Arcangel, la voce da cantaor flamenco, che è ispirazione e elemento costruttivo dell’intera composizione. Canta Lorca Sotelo e l’universo sonoro di Luigi Nono, quello di Fragmente-Stille, e soprattutto di Prometeo, Tragedia dell’ascolto. Sono, questi, punti inesauribili, concetti che comprendono la necessità di provare nuovi atteggiamenti nei confronti del fenomeno musicale della percezione, nel considerare la musica come arte plurale e a stretto contatto con altre discipline artistiche. Straordinari gli interpreti dicevo, Roberto Fabbriciani e Stefano Scodanibbio, rispettivamente al flauto e al contrabbasso. Entrambi hanno due splendidi camei, due interpretazioni che sì partono dalle note soteliane ma si fanno e si estendono – semiimprovvisative – à la Fabbriciani e à la Scodanibbio. Ricordo poi il clarinetto di Carlos Gàlvez e l’Ensemble Residencias formato dal Trio Arbòs e Neopercusiòn. Davanti a noi si spiega un mondo sonoro nella quale convivono una cura ossessiva per il suono – anche con l’utilizzo di know how informatico – e grane musicali che generalmente sono immerse in forme più tradizionali, e notoriamente passionali. Il cofanetto ricco di testi-testimonianze, fotografie è un oggetto d’arte. Disegnato da Valentin Iglesias, la copertina, può essere personalizzata grazie a un kit adesivo che funge da copertura antipolvere. Da possedere assolutamente. Francesco Lauretta

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08 tribeart


spazi aperti

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S quonk . A rte e media

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Power to the popcorn Il messaggio è “allargate l’area della coscienza”, come diceva Allen Ginsberg? Macché. Il messaggio è “Potere al popcorn”. Uno dei promo del 2012 MTV Movie Awards lo proclamava. Ora, sarebbe facile e del tutto inutile fare moralismo sulla metamorfosi di un’emittente che si caratterizzava per la programmazione pressoché ininterrotta di videoclip musicali e che da un po’ è divenuta un forse altrettanto generazionale (ma di un’altra generazione) contenitore di reality improbabili e volgarissimi. Beninteso, non lo farò. Né inizierò una disamina più o meno seria dei film candidati ai vari premi del 2012 MTV Movie Awards: film anch’essi “generazionali” come The Hunger Games (tuttavia sarebbe da chiedersi come mai in Italia sia stato un sostanziale insuccesso) o Snow White and the Huntsman (in questo caso, si tratta di un film generazionale in primo luogo per la presenza della ragazza di Twilight e di Mr. Thor). No. Rifletterò per un attimo su quel promo, e sul popcorn. Innanzitutto si noterà che qui è in questione un’altra metamorfosi: dal “popolo” al popcorn, appunto. Laddove Lennon poteva senza rischio d’essere davvero capito cantare Power to the people, qui si inneggia al popcorn. Potere al popcorn. Cos’è? Come recitava l’enciclopediapopcorn Wikipedia nei primi giorni di Giugno (va specificata la data: si sa, si tratta di testi soggetti ad abrupta mutazione), “Il popcorn è un alimento ottenuto riscaldando i chicchi del mais (come suggerisce il nome stesso (dall'inglese pop = scoppiare, e corn = mais)”. Un filosofo alla Jaspers potrebbe suggerire un’importante illazione: il mais diventa popcorn in quanto soggetto ad un procedimento artificiale, ovvero il riscaldamento. Perfetta metafora. Da numerose generazioni, un tratto essenziale delle “culture generazionali” deriva proprio da un “riscaldamento artificiale”. Ai tempi, il riscaldamento riguardò ad esempio i pantaloni a zampa e i basettoni; poi i piumini di quella marca, non d’altre, poi i sistemi Android, e così via. Oggi siamo in una fase di riscaldamento globale. Tuttavia lo slogan Power to the popcorn sembra aggiungere qualche dettaglio a un quadro ormai ben noto. Cibo-trash specificamente adeguato al cinema-trash (soprattutto nel sottogenere “adolescenziale”) il popcorn viene equiparato al people che ne fa uso. Personificazione, altrimenti detta prosopopea. Potere a qualcosa di inanimato, insinua quello slogan; qualcosa che d’altra parte caratterizza un consumo inutile e potenzialmente dannoso connesso al mero essere spettatori, “fruitori” d’un intrattenimento. Il filosofo alla Jaspers qui forse vedrebbe più di un’analogia con l’atteggiamento febbrile degli indignati da social network. Power to the popcorn e/o a Facebook, ditelo con Twitter e ritwittate ad libitum. Giuseppe Frazzetto

François Morellet, Lunatic weeping and neonly n°3, 2010, acrilico su tela e neon bianco, cm 284x244 - particolare. (Courtesy A Arte Studio Invernizzi, Milano; Foto Bruno Bani, Milano).

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estetic h e , o p inioni e riflessioni sul contem p oraneo

LA DURA LEGGE DEL GOL

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È colpa di «Belluscone» È crack in tutta Italia. Non è allarmismo non è complottismo, il crack si sente, nella pressione sanguigna della gente, sempre più bassa, sempre più anemica, nella pressione dei mercati a picco, non negli indici dei sismologi. Il boato è forte e lungo in tutto il Nord, in tutta la Val Padana fino in Austria, come uno sfregio in faccia ad una graziosissima quindicenne. La gente dorme, ha sonno. Diciamoci la verità a noi italiani interessano solo la figa, il cibo, il calcio e la nonna con la foto del Papa. Volevate festeggiare il 2 Giugno e risolvere i problemi dei terremotati? Bastava utilizzare le frecce tricolori per bombardare Monti. Siamo sicuri che la profezia dei Maya non fosse rivolta solo all'Italia? Buffon faccia quello che vuole, Zeman rimoralizzi il calcio. Poi magari becchi una pubblicità che ti dice di comprare i BTP italiani svenduti come fosse niente. L'Italia è in saldo, il grande Imbonitore non grida, non è un palazzinaro, è un lieve e un po' grevio professore di economia che tira le fila di gente che dà del complottista a chi non si allinea e non ci sta, quando poi i complotti si scoprono veramente – vedere gli intrighi vaticani – la stessa gente che ti ha dato del complottista ci sguazza dentro morbosamente, poi si tira la catinella, si preme il pulsantino, si digerisce Brindisi mente si mangia un parmigiano amaro per aiutare ipocritamente Finale Emilia, un telegramma della Sacra Corona Unita pronta a fare giustizia da sé, tarallucci e vino, la commedia dell'arte, la giustizia di chi mette l'avatar con la faccia di Falcone che taglia scherzosamente i capelli a Borsellino, i magistrati con le tessere di partito, l'anti-berlusconismo peggio del berlusconismo, in attesa che un nuovo modo di concepire gli spazi urbani sia disponibile, il sociale accattone, il buonismo di facciata. È triste, siamo tristi noi Italiani, siamo depressi, guardiamo Youporn e non facciamo più figli, più arte, più nulla. Io una speranza c'è l'ho. È velleitaria ed è folle: l'armata rossa alle porte di Calatafimi. Gasdotto South Stream sono tutto tuo! Vincenzo Profeta

•• vignetta di Fabiola Nicoletti ••

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M i faccio una domanda mi do una ris p osta

A come Al contempo In inglese in the meantime. Come dire dentro e con il tempo

Ah! i tempi di una volta! Tempora mutantur et nos mutamur in

nello spazio. Chi di voi non sente che la sua forza d'amore è

e aprirsi a domande e risposte multiple, articolabili e di

illis: basta quindi attrezzarsi e non avere paura di rinno-

sconfinata? E chi non sente che questo autentico amore, ben-

tutti i tempi. Una riflessione sul tempo che a noi è toccato

vare il guardaroba. Fatti non parole, quindi: Acta non verba.

ché sconfinato, è racchiuso nel centro del proprio essere, E non passa da pensiero d'amore a pensiero d'amore, né da atto

vivere. Non è facile e Agostino ci confonde: che cos'è il tempo? Se non me lo chiedi lo so; ma se invece mi chiedi che

Tempus edax rerum (Ovidio, Metamorfosi). Il tempo che tutto

d'amore ad atto d'amore? E non è forse il tempo, così come

cosa sia il tempo, non so rispondere.

divora: è la sua caratteristica, in fondo, ma... A ciascuno è

l'amore, indiviso e immoto? Ma se col pensiero volete misu-

dato il suo giorno (Stat sua cuique dies. Virgilio, Eneide).

rare il tempo in stagioni, fate che ogni stagione racchiuda tutte le altre. E che il presente abbracci il passato con il

Il nostro tempo? Mala tempora currunt e Corruptissima re publica plurimae lege. (Tacito). Moltissime sono le leggi

E un astronomo disse: Maestro, parlaci del Tempo. E lui

quando lo Stato è corrotto.

rispose: Vorreste misurare il tempo, l'incommensurabile e

ricordo, e il futuro con l'attesa.

l'immenso. Vorreste regolare il vostro comportamento e di-

Così Kahlil Gibran. Il tempo è incomprensibile, divoratore

Tempus lugendi? Tempo tecnico del piangere ma la sfida è

rigere il corso del vostro spirito secondo le ore e le sta-

ma affascinante e seduttore. Come sedurlo? Con una attesa

tornare a nuova speranza.

gioni. Del tempo vorreste fare un fiume per sostate presso

fatta di vita, di progetto, di confronto, di speranza e di

la sua riva e guardarlo fluire. Ma l'eterno che è in voi

lavoro. E di rispetto. È il nostro tempo. Prendere o la-

Sed fugit interea fugit irreparabile tempus. (Virgilio, Ge-

sa che la vita è senza tempo. E sa che l'oggi non è che il

sciare.

orgiche). Fugge intanto, fugge irreparabilmente il tempo.

ricordo di ieri, e il domani il sogno di oggi. E ciò che in

Indubbiamente. Ma dipende da noi decidere se adeguare il

voi è canto e contemplazione dimora quieto Entro i confini

Come dire: tempo al tempo o, forse meglio, al con tempo.

passo. E anche se il tempo fugge... Amor manet.

di quel primo attimo in cui le stelle furono disseminate

Giuseppina Radice

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tribeart 09


fr3sh

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U N A V E N T A T A D I P E R S O N A L I T à I N S E T T E ris p oste

(1) Raccontaci i tuoi inizi (2) C’è stato un momento chiave nella tua formazione? (3) Quali artisti hai amato o ti hanno segnato maggiormente? (4) Come descriveresti la tua ricerca? (5) Che responsabilità ha oggi un artista? (6) Una riflessione sull’arte contemporanea in sicilia E sull’arte in genere. (7) Progetti attuali e prossimi programmi. a CURA DI VANESSA VISCOGLIOSI (5) Responsabilità mi sembra una parola-piedistallo. Già assumo una posa, tossisco e guardo in cielo: mi venisse dall’alto la risposta! Io non la so. Dovrebbe essere qualcosa di serio? un atto di lucida consapevolezza? A me la responsabilità dell’artista sembra qualcosa di quotidiano, di semplice, o di complicatamente semplice, e distratto. Forse in arte basterebbe un poco di onestà, ma pur sempre con un doppio fondo di necessaria disonestà. Che so, si riuscisse – e non solo grazie agli artisti – a sostenere la responsabilità dello scetticismo verso tutto ciò che è neutralizzato dalla consuetudine. Ma senza arroganza, senza trovate eclatanti (ché non durano). Uno scetticismo poetico e infantile sarebbe già una risorsa ariosa, dagli effetti immediati. (6) Tra gli artisti che stimo alcuni sono siciliani, ma solo incidentalmente. Quanto ai galleristi siciliani, quelli che conosco io – non tutti, per carità – non li raccomanderei neppure al mio peggior (o miglior) nemico. Lo dico così, per coltivare galleristi nemici. Sorrido, perché

FRANCESCO BALSAMO

avrei tanti buffi aneddoti da raccontare. Salto volentieri le altre voci che compongono il sistema dell’arte in Sicilia.

(5) Stimolare le coscienze, suggerire dei percorsi, condurre lo

È nato a Catania nel 1969, dove vive e lavora. www.francescobalsamo.it

(7) Progetti per il futuro? Preferisco i progetti per il presente. Ma

(1) Ho cominciato da bambino, durante una convalescenza, dopo

Filosofico per A. Camus, 2012, olio e matita su carta, cm 26x19

una di quelle malattie infantili che richiedono un lungo tempo di guarigione. Ecco, durante il tempo della guarigione ho cominciato a disegnare e nel frattempo sono guarito. Sarei guarito comunque, ma disegnando sono guarito meglio. Anche adesso è così: vivo sempre in una sorvegliata convalescenza, perché quasi ogni

sono ancora fermo ai progetti per il passato. Appena passato, quasi presente dunque.

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dentro di noi. (6) La Sicilia è una terra poetica, e la poesia non fa clamore, par-

Donna con braccio-balena, 2012, olio e matita su carta, cm 12x12

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sguardo verso quell'altrove che è fuori da noi ma soprattutto

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la sottovoce. Così sono anche i suoi artisti. (7) Sto lavorando alle illustrazioni di Meduse, testo geniale di Anna LaTouche e preparo la prossima personale, a Brescia. Ho anche un progetto fotografico cui vorrei dedicarmi. Ho un debito

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giorno mi sembra di essere scampato a qualcosa che grava come

verso la fotografia e verso le fiabe che vorrei saldare. Delle tentazioni e di altre consuetudini, particolare, 2012, olio e pastelli su tela

una malanno, e allora disegno, ingenuamente convinto di aver trovato un rimedio, una cura a tutti i miei mali.

Come se poi non avessimo che piume tra bisogni e desideri, 2012, olio e pastelli su tela, cm 120x100

(2) Un giorno decisi di smettere di disegnare, di trafficare con

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“cose artistiche”. Avevo scelto un bel cassone della spazzatura.

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Aiutato da mia madre, ho vissuto il sollievo di liberarmi di tutto quello che avevo fatto fino ad allora. Avevo ventiquattro anni. Dieci anni dopo ho ripreso, ma consapevole che basta un “salto”, da un cassetto a un cassonetto, per riscoprire come spazzatura la mia cosiddetta produzione artistica. Devo quindi, nei limiti del possibile, valutarla con distacco, per affinare il mio giudizio, per capire il mio punto di vista, e gettarla via se non rispondesse alle mie aspettative. Insomma provo a lavorare senza pretese, ma con rigore, cercando una qualche coincidenza fra me e la mia vita. (3) Dipende dai giorni, dagli umori. Gli artisti contemporanei vanno a vengono, nessuno mi segna in profondità: sarò diventato troppo coriaceo? Preferisco gli artisti del passato-contemporaneo, o del contemporaneo-passato. Già. Dipende dai giorni, dagli umori. (4) Mi piacerebbe per il mio lavoro una definizione secca, ad esempio: “l’arte di mimare con segni, ombre, figure, oggetti, il non senso – che è ancora costruzione di senso – della vita”. Mi piacerebbe!

elisa anfuso

È nata a Catania nel 1982, dove vive e lavora. www.elisaanfuso.com

STEFANO CUMIA

È nato a Palermo nel 1980. Vive e lavora a Milano. stefanocumia@libero.it (1) Posare il piede su qualche cosa.

(1) Non ricordo un inizio. Dipingere mi è sempre sembrata non una strada ma la strada, quella naturale e necessaria. Ma ho faticato pa-

(2) Non scopi particolari dell'io.

recchio per convincere chi immaginava per me percorsi diversi e così, giovane e ribelle come apparivo ai loro occhi, ho fatto ciò che

(3) Quelli nobili nell'animo. Dopo un po' ci si assuefà.

tutti mi sconsigliarono: l'iscrizione all'istituto d'Arte. (4) Come due figlie che pur dimorando nella stessa casa appar(2) Non ho momenti chiave, ho luoghi, incontri, esperienze che mi

tengono ad uomini diversi, e le loro volontà non coincidono ma

hanno contaminata ed hanno guadagnato ognuno un posto, come

seguono direzioni opposte.

tessere di un mosaico. Ogni tappa, ogni persona ed ogni cambiamento, sono stati dei momenti chiave.

(5) Di andare fino in fondo. Ma è una mia opinione.

(3) Piero della Francesca e Mantegna, con la loro capacità di sospen-

(6) Deve essere giovane e stolta. Anche questa è una mia opinione.

dere il tempo e spostare la realtà su piani differenti, i Preraffaelliti e il loro simbolismo, Whistler e i suoi bianchi, Omar Galliani.

(7) Lo scuotimento viene: uh, uh! Parole ridenti ah, ah!

(4) Intima. Silenziosa. Inquieta. Consapevole. Lucida.

I talk to the wind, 2010, olio su tela, cm 140x200

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10 tribeart


ricreazione

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A R C H I T E T T U R A cinema curiosit à design E D I T O R I A grafica musica teatro and more

idee sostenibili

C inema

CITTà AI FERRI corti Naftalina

arc h itettura

Green Energy Laboratory, eco-struttura sino-italiana Apre a Shanghai il centro di ricerca e divulgazione di tecnologie per l’edilizia a basso impatto ambientale. Realizzato da ricercatori e progettisti italiani, consegue la certificazione ambientale internazionale Leed con il voto “gold”.

Dal Pothole Gardening al Guerrilla Knitting. Oggi il degrado urbano si combatte con ago e filo. Meglio ancora se colorato...

Indipendenti dal cinema. "Naftalina" è il lungometraggio d'esordio del video maker catanese Ricky Caruso.

La banda della maglia colpisce in tutto

Naftalina è un progetto indipendente

il mondo. Il giorno lavora di dritto e di

realizzato grazie alla dedizione di tecnici

rovescio per poi bersagliare di notte, a suon

e attori, con il supporto dell'Accademia

di pezze, l'abbandono e il grigiore delle

di Belle Arti di Catania e dello studio

piccole e grandi metropoli. Il Guerrilla

fotografico Kina. È un film che gioca con

Knitting è un nuovo tipo di street art che

gli stereotipi del cinema di genere per

sostituisce spray e bombolette con lana,

disattendere le aspettative o per citare

cotone, ferri e uncinetto. L’obiettivo è di

infimi film di culto e autori di nicchia.

rendere speciali le aree urbane più spoglie,

Una proposta di difficile lettura per il

desolate e abbandonate ri-vestendole di

grande pubblico, per questo coraggiosa e da

texture variopinte. Monumenti, palazzi,

segnalare. Come afferma lo stesso regista,

mezzi pubblici, alberi, cabine telefoniche.

«un film andato a male, meravigliosamente

Perfino le buche stradali cambiano fisionomia

inacidito… conservato in naftalina». Il

sotto i colpi di tricot delle diverse crew

registro è quello della vessazione. Sugli

di knitters. Le loro colorate incursioni

attori, sul plot (concetto vetusto, eppure

ridefiniscono gli spazi, capovolgono

ineludibile); e sul pubblico. La scansione dei

l'ordinario, cuciono nuovi modi di intendere

piani sequenza è estenuante e parossistica.

la vita cittadina. Magari più verde, più

Imprigiona lo sguardo entro confini angusti

accogliente, più a misura d'uomo.

e claustrofobici. Che significa film di

Il lavoro a maglia, il graffito più innocuo

genere? Significa avere delle aspettative

e casalingo del mondo, è oramai riconosciuto

precise? Ed essere deluso? Tradito? Significa

come nuovo linguaggio artistico. Gli

trasalire o inorridire? Significa essere

interventi oversize della texana Magda Sayeg,

piegato e piagato dal disgusto? Naftalina è

fondatrice del movimento Knitta, please, hanno

un'esperienza difficile, immersiva e dolorosa.

fatto subito scuola e clamore. Celebri brand

La scomodità dello spettatore è quella di non

– tra cui Absolut Vodka, Mini Cooper e Smart

trovare appigli, di non riuscire a individuare

– hanno chiesto a lei e al suo collettivo di

brecce per la negoziazione dei significati.

rivestire di lana i propri prodotti. Le sue

E allora tutto resta inspiegabile e solo

Inaugurato da pochi giorni, è un padiglio-

l’obiettivo del risparmio energetico. Strut-

ne per lo studio e la ricerca dell'efficienza

turalmente, l’edificio del GEL (acronimo

energetica nell'edilizia realizzato all’inter-

di Green Energy Laboratory) è un cor-

no dell'Università Jiao Tong di Shanghai

po compatto attorno a una corte centrale

col vanto della progettazione e della tec-

coperta da un ampio lucernario. Particola-

nologia italiane. Disegnato dallo studio di

re che crea il primo affaccio dei locali. Vi è

creazioni, tra design, arte e artigianato,

percettibile, sulla pelle, sulla lingua, sugli

ingegneria Favero e Milan e dagli archi-

poi un cordolo di ballatoi di distribuzione

sono già entrate a pieno titolo nei musei

occhi; illogico e sofferente, inintelligibile

tetti di Archea guidati da Marco Casa-

tutto attorno all’edificio che fungono da

e nelle gallerie. Dopo la prima personale,

e angosciante. Qual è, quale resta lo spazio

monti, lo scorso 19 maggio, al momento

accumulatori di calore nelle giornate in-

Knitted Microcosm in Pink, al Palazzo delle

per chi vede e ascolta? Quale l'azione

di svelare al pubblico l’edificio ampio 1.500

vernali assolate, laddove nel periodo estivo

Esposizioni-Spazio Fontana a Roma, nel 2010,

esegetica che gli viene richiesta, di quale

metri quadri e costato circa 1,3 milioni,

funzionano come un camino di aspirazione

la Penelope contemporanea ha esposto negli

partecipazione al circuito della comunicazione

c’era anche il ministro dell'Ambiente, Cor-

dell’aria calda prodotta internamente. Un

spazi del Triennale Design Museum di Milano e

viene investito? Lo sforzo si accompagna

rado Clini, partner dell’ente universitario

vuoto che crea una doppia pelle e garanti-

della National Gallery of Australia, Canberra.

all'umiliazione. Ma non è invano.

locale. Al programma di sperimentazione

sce il controllo e la schermatura dei raggi

Vanessa Viscogliosi

Alessandro De Filippo

parteciperanno anche ricercatori del Di-

solari sulle superfici vetrate. È questo dop-

partimento di Ingegneria dell'Università di

pio affaccio – verso la corte e verso l’ester-

Ferrara.

no – a consentire la massimizzazione della

La prima preoccupazione del design non

ventilazione e dell’illuminazione naturale.

sembra sia stata la qualità estetica, quanto

Lucia Russo

ARTIST’S STUDIO

Giuseppe Gonella

è nato a Motta di Livenza (TV) nel 1984. Vive e lavora a Lipsia. www.giuseppegonella.com

curiosit à

Over the River, l'ultima controversa opera dei coniugi Christo Si farà nel 2015 a Canon City nel Colorado. Il via libera solo ad aprile dopo la strenue opposizione degli ambientalisti. Nel loro “impacchettare” il paesaggio, amore o violazione dell’ecosistema? Di tempo ce n’è voluto un bel po’, ma alla fine, come per altre opere della coppia Christo, l’approvazione è

nel quartiere di SoHo e sono celebri per la creazione di controverse opere effimere su edifici e monumenti, o

arrivata. Quasi tre anni di analisi e valutazioni, prima da parte del Bureau of Land Management (BLM) poi

su sezioni molto estese del paesaggio che modificano in maniera provvisoria avvolgendoli in grandi macchie

dei residenti nell’area, per decidere che l’installazione temporanea Over The River sul fiume Arkansas, si farà. Un’opera di land art con 5,9 chilometri di pannelli tessili argentati sospesi per 42 miglia sul tratto del fiume

di colore. Contrari a ogni forma di sponsorizzazione, pubblica o privata, ricorrono alla vendita dei disegni per finanziare al cento per cento le proprie installazioni, i cui costi sono gravati oltre che dalle materie pri-

tra Salida e Canon City nel Colorado del sud. Rimasto sui tavoli da disegno per 20 anni, i lavori partiranno nei primi mesi del 2014 per una mostra di due settimane consecutive nel mese di agosto 2015. Gli ambientalisti di Canon City si sono opposti obiettando che per alme-

me, dagli studi d’impatto ambientale, dalla rimozione dei rifiuti e dal risanamento. Da un lato le loro opere richiamano visitatori, creano introiti turistici straordinari (oltre 400 mila visitatori e almeno 120 milioni di dollari per Canon City) e valorizzano il paesaggio.

no due anni resteranno nel canyon i fori di viti e tasselli per tenere il telo in posizione, con potenziali effetti negativi sugli animali. Pertanto, valutano il progetto come un massiccio piano di estrazione delle risorse piuttosto che come un'opera d'arte. Nonostante ciò, i

Dall’altro immettono enormi quantità di tessuto e materiali plastici che a fine esposizione vanno assolutamente rimossi per la salvaguardia ambientale. In Italia sono stati autori di un’installazione realizzata nel 1970 sul monumento di Vittorio Emanuele nel Duomo di

meriti estetici e la capacità tecnica hanno premiato ancora una volta la coppia di artisti. Americani naturalizzati, Christo e Jeanne-Claude risiedono a New York

Milano, e di The Wall, Wrapped Roman Wall in Via Veneto e Villa Borghese, realizzata a Roma nel 1974. Lucia Russo

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ricreazione

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A R C H I T E T T U R A cinema curiosit à design E D I T O R I A grafica musica teatro and more

curiosit à

The Bronze House... tra arte e architettura Al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, fino al 9 settembre 2012, esposta "The Bronze House" di Plamen Dejanoff, il più prezioso e imponente monumento in bronzo mai realizzato nell’arte moderna e contemporanea. Una spettacolare mostra al MAMbo a cura

progetto, come parimenti è definito il

di Gianfranco Maraniello. Uno step del

suo autore.

percorso di ricerca denominato Criticism,

Nella monumentale opera scultorea The

portato avanti a Bologna dal 2006 sulla

Bronze House – di circa 260 elementi

riflessione e indagine delle pratiche

sviluppati in verticale fino alla

artistiche e sulla funzione del museo

vertiginosa altezza di oltre 8 metri, per

contemporaneo. È The Bronze House, il

un peso complessivo di oltre 18 tonnellate

primo degli interventi architettonici

– la griglia architettonica vuota è il

che l’artista bulgaro Plamen Dejanoff

modello ideale in cui l’artista gioca,

concretizza in veri e propri ambienti

astraendo la decorazione di edifici

scultorei. Un edificio di oltre seicento

storici nella traduzione di una struttura

metri quadrati, interamente costruito in

aperta. L’utilizzo del bronzo, classico

bronzo, destinato a essere assemblato

nelle pratiche artistiche ma estraneo

a Veliko Tarnovo, sua città natale. Le

all’ambito architettonico, è una sfida

fasi di avanzamento nella costruzione del

tanto all’edificazione tradizionale

monumentale progetto Planets of Comparison

quanto alla lavorazione dei singoli

(questo il nome del progetto globale di

elementi, vere e proprie opere d’arte,

cui è parte), trovano via via voce in un

mentre la tecnica di combinazione modulare

percorso espositivo itinerante che ha già

a incastro s’ispira alle trame degli

coinvolto alcune prestigiose istituzioni

elementi decorativi caratteristici delle

museali europee, tra cui il MUMOK Museum

case popolari in legno della regione.

of Modern Art Ludwig Foundation di Vienna,

A completamento del percorso espositivo

il MAK Austrian Museum of Applied Arts /

della mostra di Bologna, modelli e

Contemporary Art di Vienna, il Kunstverein

prototipi architettonici, plastici,

di Amburgo e infine il FRAC Champagne

schizzi, disegni e collage che

Ardenne di Reims, dopo questa tappa

editoria

Letteratura 2.0: storie da un tweet Vite in 140 caratteri. È il progetto “Micronarrativa” del giornalista Andrea Maggiolo, che dal libro "Personaggi precari" di Vanni Santoni ha tratto ispirazione. In attesa di editare il suo... Andrea Maggiolo cinguetta la prima storia il 3

correggere, editare ciò che si scrive per poter giun-

ottobre del 2009. È quella di Franco, un autista

gere alla sintesi perfetta. Arginare un frammento di

di autobus privati, ore e ore al volante senza mai

esistenza in un concentrato di scrittura che risulti

fermarsi. Forse la ditta per cui lavora ha tagliato il

efficace e originale è, fuor di dubbio, un delicato

personale. Forse non lo ha mai avuto a sufficienza.

lavoro di sottrazione. Maggiolo ci riesce. Le sue mi-

approfondiscono le diverse fasi di studio

Ma di sicuro, Franco, deve guidare per non perdere

crostorie sono il risultato di un rigoroso e accurato

italiana.

per la realizzazione dell’opera, oltre ad

il lavoro, a costo di farsi di anfetamine. Un primo

uso della parola. In poche battute, è il caso di dir-

Planet of Comparison è il singolare

alcune installazioni che si muovono tra

tweet che straborda di umanità come tutti quelli

lo, l'autore riesce a evocare e concertare il profilo

progetto nato dall’acquisto dell’artista,

arte concettuale e immaginario iper-pop.

scritti per Micronarrativa, piccoli haiku contem-

sociale e la tragedia personale dei suoi personaggi

alla fine del comunismo, di sette case

Lucia Russo

poranei che traggono ispirazione dalla vita reale

con storie universali e comuni. I suoi tweets sono

nella sua città natale Veliko Tarnovo,

e che la restituiscono in 140 caratteri sul web. Su

ironici, drammatici, poetici. E, soprattutto, ap-

capitale medievale della Bulgaria e

Twitter per la precisione, il microblogging nato

prezzati. Micronarrativa conta attualmente 7.190

epicentro dei Balcani, in cui egli ha

nel marzo 2006 dalla Obvious Corporation di

followers. E proprio tra i suoi fedeli lettori, nel

inteso intervenire per farne un quartiere-

San Francisco, oggi utilizzato sempre più come

2011, Maggiolo ha scovato Riccardo Guasco, ar-

museo attraverso la joint venture

luogo di esperimenti letterari. Tra gli ultimi il re-

tista piemontese di talento che ha illustrato egre-

con istituzioni culturali dell’Europa

centissimo Black Box, il serial twitter di Jennifer

giamente le sue biografie cinguettate, utilizzando

occidentale. Un complesso e raffinato

Egan – vincitrice nel 2011 del premio Pulitzer per

un tratto squadrato, dal sapore vagamente cubista,

Il tempo è un bastardo – 8.500 parole pubblicate

e un'azzeccata gamma di tenue cromie. La pubbli-

in segmenti da 140 caratteri, ogni giorno per dieci

cazione di un libro è nei loro programmi. Nel frat-

giorni, dalle 20 alle 21, sull’account Twitter della

tempo, gli speciali ri-tratti di Maggiolo e Guasco

rivista culturale The New Yorker.

sono in vendita nel formato e-book edito da Libel-

Calibrare un racconto entro lo spazio limitato di un

lula Edizioni. Un acquisto da fare... al volo.

tweet, certo, non è cosa facile. Occorre rileggere,

Vanessa Viscogliosi

editori A May I introduce you? Volume 2 A cura di Ginevra Elkann Electa, 2012 pag. 160, € 40

È la seconda puntata di un progetto partito l’anno scorso con May I introduce you, Volume 1, curato da Ginevra Elkann in collaborazione con Stefanel. 160 pagine in cui tra interviste, biografie e un'attenta selezione di immagini vengono presentate alcune personalità talentuose del panorama internazionale: registi, stilisti, architetti, scrittori, imprenditori. Una guida attraverso la quale la creatività si racconta e il genio ci apre la porta di casa: con gusto, sincerità e una passione inaspettata, dettata dalla fiducia in ciò che si fa e in come lo si fa. Piccole ricette di vita. Da leggere. Fabiana Bellio

Dai capolavori immortali ai romanzi d’avanguardia, tutti i titoli che cerchi.

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recensioni

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gli eventi visti da noi

Giulio Iacchetti Cruciale Segno, simbolo, linguaggi, ma anche materia, forma, uso, serialità. "Cruciale": la croce come oggetto da indagare e studiare. Un progetto espositivo a metà tra analisi semiotica, arti visive e design. text Giuseppe Mendolia Calella

Che cosa è la croce è chiaro a tutti: «Una croce è una figura geometrica che è

alla comodità con cui tutti si rapportano: dualità tra segno e immaginario legato

fatta di due linee o barre che si incrociano con un angolo retto, in maniera tale

all’oggetto come tortura e uso reale in questa rivisitazione.

che una di esse (o tutt'e due) venga divisa a metà. È uno dei simboli umani

Suggestivo il segno della croce che appare come traccia su di una parete

più antichi, e di fatto usato in molte religioni». Certamente riduttiva e minima

bianca: persistenza di un segno che si imprime visivamente e fisicamente, ma

questa spiegazione che la rete ci offre! È vero che è un segno carico di un forte

che riappare attraverso la sottrazione dello stesso.

contenuto relativo alla religione, ma è molto di più, e gli usi (talvolta non espli-

Infine la croce +1 pensata volutamente per Enna, in forma di valigia in ricor-

cati) che se ne fanno sono molteplici e non sempre meramente religiosi.

do del viaggio che fece il simulacro della patrona ennese la Madonna della

Ne ha fatto oggetto di studio il noto designer milanese Giulio Iacchetti, già

Visitazione, che da Venezia “si trasferì” in Sicilia nel 1412; omaggio nel 600°

compasso d'oro e progettista inserito nella collezione del MoMA di New

anniversario.

York, per un progetto espositivo insolito che giunge al centro della Sicilia,

Una mostra che afferma ancora una volta come il progetto sia perennemen-

dopo aver tenuto un workshop in product design presso l'Accademia Aba-

te in relazione con dinamiche funzionali e commerciali, ma che nello stesso

dir di Catania in cui ha affrontato con 20 studenti provenienti da tutta Ita-

tempo riponga l’attenzione sia sulle “cose del mondo” (materiali e sociali) sia

lia il tema della pietra lavica a partire dalle suggestioni attorno al vulcano

su quelle intime di una riconoscibilità soggettiva delle vicende umane che as-

Etna. A Enna inaugura la sua personale a metà tra design e arti visive: lo

secondano meccanismi di identificazione.

scorso 1 giugno, infatti, nei medioevali spazi del Castello di Lombardia si è aperta Cruciale 21 croci + 1 a cura di Beppe Finessi (visitabile fino al 7 luglio): una riflessione sul segno più noto e simbolico della storia dell'umanità, segno analizzato con fare da progettista ma anche da artista e designer. Un'analisi semiotica esplicata con un linguaggio essenziale a fronte di contenuti semantici stratificati e articolati presentati con linearità e coerenza. Una ricerca che prende avvio oltre che da forma e contenuto anche da uso dei materiali, indagine sociale, tecniche produttive e comunicazione visiva. Ironica e/o critica la croce da montare in stile Ikea, «mi sono chiesto – afferma Iacchetti – come mai una grande multinazionale come Ikea inibisca la produzione di un oggetto, per molti aspetti, parte dell’arredamento d’interni». Sistemi commerciali come Ikea non prevedono, infatti, la produzione di qualsiasi oggetto o forma con rimandi religiosi a partire persino dalle decorazioni natalizie. Dicotomico il materasso a croce, oggetto per antonomasia legato al riposo e

dall'alto in senso orario Giulio Iacchetti, Golgota Hill, 2010, argento cm 14,5x17,5x17,5, Argenteria De Vecchi, Milano. (ph. Rommel) Giulio Iacchetti, Senza Titolo, 2010, legno cm 20x13x1, autoproduzione. (ph. Rommel) Giulio Iacchetti, Pellegrina, 2011, acciaio satinato, cm. 22x40x4,5. Prototipo realizzato dalla Alessi spa

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recensioni

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gli eventi visti da noi

ALBERTO ABATE DIALOGO CON LA TESTA Un racconto in 100 opere di 10 anni di attività di uno degli artisti che ha guidato la riscossa della pittura nei confronti delle altre forme d'arte visiva. text Giacomo Alessandro Fangano

Per gli artisti le mostre non sono tutte uguali. In alcuni casi, per il particolare momento creativo o per la location, un'esposizione può assumere una rilevanza maggiore di un'altra. Per Alberto Abate una mostra al Palazzo della Cultura, organizzata dal Comune di Catania, era una di queste occasioni. Ne avevamo parlato lo scorso anno proprio dentro le sale che ospiteranno fino all'1 luglio le sue opere per la mostra organizzata dalla galleria Il Planetario di Trieste, Dialogo con la Testa - opere dal 2000 al 2011, che prende il titolo da un testo/manifesto sulla propria pittura dello stesso artista, inserito in catalogo insieme agli scritti di Beatrice Buscaroli e Carlo Micheli. Abate la immaginava come una grande festa, una mostra pubblica da condividere con la “sua” città, con i tanti collezionisti e ammiratori, con gli artisti amici da una vita. Testa di ponte era Elogio alle arti, (foto in alto) il grande disegno preparatorio del dipinto esposto al prestigioso The Crescent di Dallas, donato al Comune ed esposto in permanenza proprio al Palazzo della Cultura. Alberto però è morto lo scorso 9 marzo a poco più di due mesi dal 19 maggio, data prevista per l'inaugurazione di questa mostra preparata con cura negli ultimi anni e che non è riuscito a vedere. Per un ulteriore crudele gioco del destino il vernissage è stato annullato, insieme a tutte le attività in programma per la Notte dei musei, a causa dell'attentato nella scuola di Brindisi. C'è dunque un forte legame di sangue e di cultura a caratterizzare il rapporto fra gli Abate, la città etnea e l'arte. Elementi così forti da affermarsi fra i più interessanti degli ultimi 130 anni della storia dell'arte della città etnea. Questo percorso si è dolorosamente in-

terrotto a causa dell'aggressiva malattia che lo ha divorato in poco tempo. Alberto Abate è considerato uno dei padri di quel ritorno alla pittura figlio dell'ultimo scorcio degli anni Settanta, che ha in Catania uno snodo fondamentale, visto che il termine stesso più utilizzato per indicarlo, anacronismo, è stato coniato da un altro pittore catanese-romano, Franco Piruca. Come “reazione” allo strapotere di quel sistema dell'arte che aveva esaltato il concettuale, il poverismo, i nuovi medium o le provocazioni formali, una serie di artisti affermò orgogliosamente l'importanza degli stilemi e delle tecniche della grande arte del passato così, tralasciando il problema delle tematiche affrontate e delle diverse sfumature estetiche, di volta in volta per definire questa riscoperta si è parlato di magico primario, pittura colta, ipermanierismo, citazionismo, nuova maniera italiana. In questo variegato ma omogeneo mondo Abate si distingue per la raffinatezza e la complessità culturale e tecnica. Nelle sue opere non c'è mai puro esercizio di stile, ma ogni cosa sembra sempre essere al posto giusto, ogni singolo elemento che può apparire puramente decorativo è invece funzionale ad un equilibrio estetico, logico, formale, culturale, simbolico. Ma questa ricchezza è così universale da permettere a ciascuno di apprezzare anche solo una parte di questi aspetti concentrandosi su ciò che più facilmente può essere percepito, fosse solo l'assoluta qualità pittorica. Pur non volendo sottolineare un lineare rapporto di causa ed effetto, vale la pena sottolineare gli influssi che possono essere pervenuti da una ricca linea artistica e familiare. Questi elementi, di inevitabili esperienze estetiche giovanili, hanno sicuramente pesato sulle scelte artistiche di Alberto Abate,

che scelse una pittura e uno stile “anacronistici”. Alessandro Abate, zio paterno di Alberto, era stato fra i più importanti pittori, acquarellisti e affreschisti dello Stile floreale attivi dalla fine dell'Ottocento ai primi 50 anni del Novecento a Catania. Carmelo Abate, padre di Alberto, si era trasferito a Roma nel 1938 e aveva avuto un buon successo lavorando per sculture, bassorilievi e pannelli per il nascente quartiere EUR e per la Libia “italiana” e partecipando alla Quadriennale e all'Esposizione Universale. Nel 1946 nacque Alberto, nel 1952 il ritorno della famiglia a Catania, dove il giovane ebbe la sua formazione artistica con Domenico Tudisco e Giuseppe Giuffrida. Da Catania cominciò dunque la carriera che lo ha portato a esporre in decine di prestigiose mostre in tutto il mondo, e sicuramente non sarà l'ultimo atto di questa vicenda l'incontro sull'artista previsto per il 29 giugno quando si terranno un concerto di musica classica e l'annullo filatelico originariamente previsto per l'inaugurazione. Le circa 100 opere di questa esposizione hanno il pregio di mostrare con estrema chiarezza il percorso che l'artista aveva intrapreso negli ultimi 10 anni, una strada di sintesi che partendo dalle grandi opere piene di riferimenti e cariche di pittura e simbolismi dei primi anni duemila, arriva ai piccoli dittici degli ultimi anni, con profili di un uomo e una donna caratterizzati soprattutto da policromi sfondi geometrici. Alla luce della prematura scomparsa, non si può restare indifferenti rileggendo oggi quella parte del suo Dialogo con la Testa in cui a proposito di questioni estetiche intorno alla pittura, la Testa “diceva” ad Abate «la tua Pittura è un fantasma che si ciba di fantasmi, e tu stesso sei divenuto un fantasma. Tu sogni e tu stesso sei il sogno...».

FILIPPO LEONARDI FREEvOLO Il volo libero dell'artista, la sua capacità di comunicazione e gli ostacoli che trova nel proprio percorso. Alla Galleria collicaligreggi di Catania, fino al 16 giugno, le riflessioni per immagini e oggetti di uno «sconosciuto artista meridionale».

nelle foto Filippo Leonardi Colombaia mobile, 2012 plexiglass, policarbonato, legno, dibond cm 179x80x100 Filippo Leonardi Dissuasori# 2, 2012 legno e dissuasori in acciaio inox cm 30x350

Vuole essere una provocazione la personale di Filippo Leonardi (Catania, 1970) e di certo riesce sicuramente ad essere un atto di denuncia contro la necessità contemporanea di classificare in categorie. Il lavoro «di uno sconosciuto artista meridionale» come egli stesso ama definirsi, lascia senza parole lo spettatore che per la prima volta si avvicina a opere che spingono sicuramente a una riflessione. In Freevolo, attraverso una serie di installazioni, fotografie e video, Leonardi vuole riflettere sia sull’aspetto inutile dell’oggetto creato in serie e che può, all’apparenza apparire di nessuna importanza, sia sul significato di “volo libero” portato avanti nel progetto in mostra: Colombaia. Il progetto – come spiega l’artista – nasce nel 2010 per la Galleria d’arte Montevergini di Siracusa e ha come protagonisti i colombi. Questa parti-

colare specie di volatile, venne utilizzata a partire dall’età antica fino alla Prima Guerra Mondiale come importante mezzo di comunicazione aerea per mettere in contatto due località diverse e fu capace di rivelarsi fondamentale in situazioni d'emergenza. Oggi però il colombo, tanto apprezzato dai colombofili, viene disprezzato e odiato dagli abitanti delle città che spesso usano elementi dissuasori per allontanarlo dalle abitazioni o dai monumenti artistici. Riflettendo su questi elementi Leonardi costruisce una grande istallazione: Colombaia mobile, posta al centro della mostra. L’opera, realizzata in collaborazione con la Facoltà di Architettura, altro non è che il prototipo di una colombaia vera che il giorno dell'inaugurazione della personale, ha ospitato due colombi che sono stati lanciati verso la colombaia madre nella quale l’artista li aveva allevati. In mostra anche una serie di Dissuasori e Posatoi, questi ultimi, realizzati richiamando la forma dei posatoi che si trovano all’interno delle colombaie, sono stati ingranditi e poggiati su una parete bianca e rappresentano veri e propri oggetti-sculture, per certi versi di ispirazione minimalista. A fare da corollario alle opere vi è un video, Colombigrammi che l’artista ha prodotto attraverso una serie di collage digitali in cui vengono riuniti dati storici relativi alla specie dei colombi, frasi tratte dalla letteratura e scritti di anatomia comparata. Una parte del filmato è dedicata al volo dei colombi allevati dall’artista. A tal fine, per riprendere il viaggio infinito del volatile, una piccola telecamera è stata montata sul suo petto. «Non si tratta di materiali documentativi – come precisa il curatore della mostra Claudio Cravero – ma di nuove narrazioni sul viaggio intrapreso dai colombi, metafore dell’andata e del ritorno». Giovanna Caggegi

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calendario

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Gerlando Miccichè - Opere Officina delle Arti - Via Celauro 7 fino al 10 giugno 2012 martedi-sabato 17-20; domenica 10-13/17-20 09221804926 Numero 0 A Sud Artecontemporanea - Via Rina 268 (Realmonte) fino al 16 giugno 2012 martedì-sabato 17-20 • 0922814167 Novecento Siciliano Fabbriche Chiaramontane - Via S. Francesco D'assisi 1 fino al 30 giugno 2012 martedì-domenica 10-13/16- 20 • 092227729 Elfo - Resistance Farm Cultural Park - Sette Cortili (Favara) fino al 30 giugno 2012 martedì-venerdi 10-13/16-20; sabato-domenica 11-13/16-22

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catania in corso GIOvanni la cognata - luci nel silenzio Galleria Side-A - Viale Vittorio Veneto 5a/5b fino al 15 giugno 2012 martedì-sabato 10-13 /17-20 • 3386119403 Filippo Leonardi - Freevolo Galleria collicaligreggi - Via Oliveto Scammacca 2a fino al 16 giugno 2012 martedi-sabato 16-20• 3385880150 La natura cromatica dell'arte Cavallotto Librerie - Corso Sicilia 91 fino al 16 giugno 2012 lunedì-sabato 9-13/16.30-20 • 095310414 Lorenzo Pacini - Il sole contro Galleria Artekò - Via E. Bellia 49 (Paternò) fino al 19 giugno 2012 lunedì-sabato 9.30-13/16.30-20 • 3391190585 Pierluigi Nervi - L'architettura molecolare Galleria Credito Siciliano - Piazza Duomo 12 fino al 24 giugno 2012 martedì-domenica 10-12/17-20 • 095600208 Fabrizio Villa - Poveri noi la Feltrinelli Libri e Musica - Via Etnea 285 fino al 29 giugno 2012 lunedì-venerdì 9.30-20.30; sabato 9.30-21; domenica 10-13.30/16-20.30 • 3474452044 #SPAZIOZEROCT Palazzo della Cultura - Via Vittorio Emanuele 121 fino al 30 giugno 2012 lunedì-sabato 9-13/15-19; domenica 9-13 Alberto Abate - Dialogo con la testa - ANTOLOGICA Palazzo della Cultura - Via V. Emanuele 121 fino al 1 luglio 2012 lunedì-sabato 9-13/15-19; domenica 9-13 Cesare Galluzzo / Vincenzo Marsiglia - Al margine dell'errore. Armonia e disarmonia della forma ripetuta L.I.B.R.A. Arte contemporanea - Via Pola 11/c fino al 1 luglio 2012 3929588530 Giovanni Chiaramonte - E. I. A. E. Et In Arcadia Ego Galleria Luigi Ghirri - Via Duomo 11 (Caltagirone) fino al 1 luglio 2012 lunedì-domenica 9.30-12.30/16-19 • 3332419089 Fabio Nicola Grosso - Insalata mixta Villa Patti - Via S. Maria Di Gesù (Caltagirone) fino al 1 luglio 2012 lunedì-domenica 9-13.30/15.30-18.30; giovedì 9-13.30; martedì chiuso • 3355795935 Interazioni Accademia Federiciana - Via Borgo 12 fino al 27 luglio 2012 mercoledì-venerdì 17.30-20 e su appuntamento 095438531

Mazzone Antiquarium di Palikè - S.P. 181 Mineo (Catania) fino al 28 luglio 2012 3315771468 Uova d'autore Museum & Fashion - via Museo Biscari, 16 fino al 29 settembre 2012 martedì-domenica 10-19 • 0952503188

in programma Angelo Sturiale - Scrittura del Suono Nuova Officina d'Arte - Via Firenze 137 dal 9 al 23 giugno 2012 opening: 9 giugno, ore 19 lunedì-sabato 9.30-18.30 • 3939415266 Luca Vitone - Natura morta con paesaggi e strumenti musicali Fondazione Brodbeck - Via Gramignani 93 dal 3 luglio 2012 al 15 settembre 2012 opening: 30 giugno, ore 17 visite su appuntamento • 0957233111

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enna in corso Pippo Altomare - Atmosfere Oniriche Chiesa San Calogero di Nicosia - Via Fratelli Testa (Nicosia) fino al 20 giugno 2012 lunedì-domenica 17-22 • 3480512104 Giulio Iacchetti - Cruciale 21 croci + 1 Castello di Lombardia - Via Nino Savarese fino al 7 luglio 2012 martedì-domenica 10-18 • 3803745074

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messina in corso Segni dell'Identità Siciliana Museo degli Angeli - Ex Convento di San Francesco (Sant'Angelo di Brolo) fino al 30 giugno 2012 10-12 e su appuntamento • 0941533361 Pino Pinelli Museo Archeologico Regionale Eoliano Bernabò Brea - Via Castello (Lipari) fino all'8 luglio 2012 0909880174 Gio' Pomodoro Teatro Greco Romano - Via del Teatro Greco 40 (Taormina) fino all'8 luglio 2012 094223220 Incontri Mediterranei Nord-ovest Terme di San Calogero (Lipari) fino al 15 ottobre 2012 lunedì-venerdì 16-19 • 3382317511

in programma Silvio Vigliaturo - Glass Mixtures Ex Chiesa del Carmine - Piazza del Carmine (Taormina) dal 9 giugno al 29 luglio2012 opening: 9 giugno, ore 18 lunedì-domenica 10-23 • 3939485636

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palermo in corso Eurasia Wings - Arte 3R "Reduce, Recycle, Reuse" Instituto Cervantes - Via Argenteria 33 fino al 15 giugno 2012 lunedì-giovedì 11-13/16-18; venerdì 11-13 Filippo Panseca - Genesi di sculture impossibili RizzutoArte - Via Monte Cuccio 30 fino al 16 giugno 2012 lunedì-venerdì 10-13/14-18 • 3471769901 Alfredo Romano - Sette opere della misericordiA Palazzo Sant'Elia - Via Maqueda 81

fino al 17 giugno 2012 martedì-sabato 9.30-13/16-19.30 Artigianato - L'arte del saper fare Bartolo Chichi Art & Photo Gallery - Via Vann’Anto 16 fino al 4 luglio 2012 lunedì-venerdì 9.45-13/16.30-19.30; sabato 9.4513 • 0917828140 Gian Marco Montesano Teatro Politeama Garibaldi - Piazza Ruggero Settimo 15 fino all'8 luglio 2012 0916072532 Eugène Chauffourier - La Linea di Vallelunga Lanterna Magica - Via Goethe 43 fino al 31 luglio 2012 091584193 Più a Sud - Un progetto per Lampedusa Riso - Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia - Corso Vittorio Emanuele 365 fino al 30 settembre 2012 091320532

in programma Le Confraternite risorse della Chiesa nella Società Complesso Monumentale Guglielmo II - Piazza Guglielmo (Monreale) dal 9 al 30 giugno 2012 opening: 9 giugno, ore 19 lunedì-sabato 9-13/15-18; domenica 9-13 intero € 3 • 0916405443 Valentino Bellini - Working souls Rizhoma housegallery - Piazza Marina 1 dal 15 giugno al 10 luglio 2012 opening: 15 giugno, ore 19 lunedì-venerdì 16-19 solo su appuntamento • 3299298792

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ragusa in corso Marianna Christofides Reluctantly Rea La Veronica - Via Grimaldi 93 (Modica) fino al 16 giugno 2012 martedì-domenica 15-20.30 e su appuntamento 0932948803

in programma BAI: i transiti e gli approdi Teatro Naselli - Piazza San Biagio (Comiso) dal 9 al 24 giugno 2012 opening: 9 giugno, ore 18.30 10-13/18.30-21 Prima Linea Galleria Clou - Circolo d’arte contemporanea Piazza San Giovanni dal 9 giugno al 13 luglio 2012 opening: 9 giugno, ore 19 martedì-sabato 10-13/16-20 • 3311221448 Franco Fratantonio - Salvataggio Fondazione Teatro Garibaldi - Corso Umberto I (Modica) dal 21 giugno al 5 luglio 2012 opening: 21 giugno, ore 18.30 martedì-domenica 9-13/16-20 • 3383088181

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siracusa in programma JEAN CALOGERO - OPERE SCELTE Galleria Montevergini - Via S. Lucia alla Badia 1 dal 22 giugno al 15 luglio 2012 opening: 22 giugno, ore 18.30 martedì-domenica 10-13/16-20 • 3355275064

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trapani in corso Piero Maniscalco - Dedicato Sud oltre Mare Sedi varie (Mazara del Vallo) fino al 21 luglio 2012 0923933917

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in corso

Alessandro Licciardello - Salvo

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agrigento

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gli a p p untamenti di G I U G N o 2 0 1 2

MOSTRE IN PILLOLE

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Jean Calogero - Opere scelte

La mostra Jean Calogero. Opere scelte è la seconda tappa di quel viaggio intrapreso dall'Archivio Jean Calogero con la grande mostra antologica che alla fine del 2010 ebbe oltre 20.000 visitori presso la Galleria d'Arte Moderna del Centro Culturale Le Ciminiere di Catania. Nella versione studiata per la prestigiosa location siracusana della Galleria Civica Montevergini, curata da Luigi Nicolosi, dal 22 giugno al 15 luglio saranno in esposizione oltre 40 opere di grande formato in rappresentanza di tutte le stagioni creative che hanno caratterizzato i 50 anni di attività in giro per il mondo del Maestro catanese, dalle celebri Venezie ai Circhi, dagli Arlecchini ai paesaggi rurali siciliani o quelli urbani parigini. Questa iniziativa, che ha ottenuto il patrocinio della Regione Siciliana, della Provincia Regionale di Siracusa e del Comune di Siracusa, segue le analoghe iniziative messe in atto dall'Archivio Jean Calogero per riportare l'attenzione sulla figura del pittore, oggetto di indagini critiche già dalla sua prima mostra personale nella Galleria Hervé di Parigi (1951). Lasciata la Sicilia fa della Francia la sua seconda patria e inizia con coraggio e sentimento una frenetica attività espositiva che, grazie al consenso della critica, lo porterà in giro per il mondo. Dagli inizi degli anni Settanta, si fa più presente in Italia mantenendo comunque il suo studio parigino e continuando a esporre negli Stati Uniti e in Giappone. Fra i riconoscimenti la Grande Medaglia d’Argento, il massimo riconoscimento ad artisti viventi attribuito dalla città di Parigi e l’inserimento nel Catalogo Internazionale dell’Arte Benezit tra i nomi più autorevoli della pittura mondiale di ogni tempo. I suoi dipinti figurano nelle più importanti collezioni internazionali, pubbliche e private, quali il Museo d’Arte Moderna di Parigi (Francia), il Museo di Tolone (Francia), il Museo d’Arte di Tokyo (Giappone), il Museo D’Arte Moderna di New York (USA). Ha partecipato a rassegne nazionali e internazionali unitamente ai massimi esponenti dell’Arte Contemporanea.

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Prima Linea Ragusa si impreziosisce di una nuova realtà dai tanti volti. Ai piedi della Cattedrale di San Giovanni apre i battenti il 9 giugno Clou – Circolo d’arte contemporanea. Nata dalla passione per l’arte di Antonio Dipasquale, giovane avvocato che sa coniugare rigore e creatività, e di Simona Modica, brillante direttore di uno degli hotel più noti del capoluogo ibleo, Clou si propone come uno spazio di ampio respiro e dai tanti linguaggi. Non una galleria d’arte intesa esclusivamente come luogo espositivo per pittura, scultura e installazioni, ma un vero e proprio spazio dell’Arte: multifunzionale, aperto anche alla letteratura, alla musica, al cinema. Un cenacolo culturale alla ricerca costante di uno scambio con la comunità. Prima Linea – in programma fino al 13 luglio – è il titolo della collettiva curata da Cecilia Freschini con cui Clou dà inizio alla propria attività collocandosi, appunto, in prima linea rispetto alla scena artistica contemporanea siciliana. Con ciò si intende non tanto davanti a tutti, ma a disposizione di tutti, come luogo d’incontro e confronto aperto. L'obiettivo è quello di documentare l’attività di artisti locali, quali Rosario Antoci, Claudio Cavallaro, Gaetano Longo e Sebastiano Mortellaro, cercando di individuare la funzione culturale e sociale che il loro percorso artistico esercita sulla realtà di riferimento. Su questa base, sono stati coinvolti altri artisti di rilievo nazionale e internazionale come Chen Hangfeng, Aleksandra Jarosz Laszlo, Lin Jingjing, Girolamo Marri e Marika Vicari. In occasione dell’opening è previsto un intervento speciale dell’artista siracusana Sara Petrolito: Piano B, un atto performativo che intende indagare il rapporto tra società e l'essere interiore.

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