Trippini Stampe - Catalogo 1-2010

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SERGIO TRIPPINI Stampe Antiche

stampe antiche, old prints, gravures anciennes, alte stiche


SERGIO TRIPPINI STAMPE ANTICHE

La Stampa Antica Espressione di Arte e Cultura

Catalogo 1 – 2010

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In copertina n° 28

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Splendida serie di vedute disegnate da Friedrich Bernhard Werner ed incise da Georg Balthasar e Johann Friedrich Probst. Il tipo di impostazione scenografica ebbe molta fortuna come dimostrato dalla larga ripresa che ebbe nel corso del tempo da molti autori. Il modello proposto è di spiccato gusto tedesco, con le città irte di guglie, campanili. Le vedute panoramiche sono spesso animate dalla presenza di alcuni personaggi, ritratti nello svolgimento delle proprie attività quotidiane. In basso l‟opera è completata dall‟iscrizione di alcuni rimandi. Tutte le stampe sono caratterizzate da un‟ampia visuale che consente di godere di una panoramica completa delle varie città. Le dimensioni del formato e l‟alto grado di abilità tecnica conferiscono a queste stampe un grande effetto scenografico.

1 Lucca - (st-31094) - Lucca, 1730 ca., Werner F. B. delin. Ioh. Fried. Probst & Ierem. Wolffy excudit., incisione in rame, 321x994 mm.

2 Prato - (st-31095) - Prato in Toscana, 1730 ca., Werner F. B. delin. Ioh. Fried. Probst & Ierem. Wolffy excudit., incisione in rame, 305x995 mm.


3 Istanbul - Costantinopoli - (st-31097) Costantinopel, 1740 ca., Werner F. B. delin. & Ioh. Fried. Probst excud., incisione in rame, 325x1055 mm. Coloritura coeva. Intelata, restauri.

4 Istanbul - Costantinopoli - (st-31098) Costantinopolis, 1740 ca., Werner F. B. delin. & Georg Balth. Probst excud., incisione in rame, 347x1040 mm. Intelata, restauri.


5 Gerusalemme - (st-31096) - Ierusalem, 1730 ca., Werner F. B. delin., incisione in rame, mm 300x1020. Margini ricostruiti

6 Francoforte - (st-21542) - Frankfurt am Mayn, 1740 ca., Probst George Balthasar excudit & F. I. Saur del., incisione in rame, mm 340x1030.


7 Breslavia - Polonia - (st-31087) Breslau, 1740 ca., Werner F. B. delin. & Ioh. Fried. Probst excud., incisione in rame, mm 300x1010. Restauri.

8 Brzeg - Polonia - (st-31085) - Brieg in Schlesien, 1730 ca., Werner F. B. delin. & Ierem. Wolffy exc., incisione in rame, mm 305x1000. Restauri.


9 Berlino - (st-31088) - Berlin, 1740 ca., Werner F. B. delin. & Ioh. Fried. Probst excud., incisione in rame, mm 305x995. Restauri

10 Brunn - Germania - (st-31093) Brunn in Mahren, 1740 ca., Werner F. B. delin. & Ioh. Fried. Probst excud., incisione in rame, mm 305x970. Restauri.


11 Vienna - (st-31089) - Vienna, Wien, 1740 ca., Werner F. B. delin. & Georg Balth.. Probst excud., incisione in rame, mm 340x1035. Restauri

12 Swidnica - Polonia - (st-31090) Schweidnitz, 1730 ca., Werner F. B. delin. & Ierem. Wolffy exc., incisione in rame, mm 300x992. Restauri


13 Wittenberg - Germania - (st-31092) Wittenberg, 1730 ca., Werner F. B. delin. & Ierem. Wolffy exc., incisione in rame, mm 300x995. Restauro evidente al centro sotto al titolo.

14 Halle - Germania - (st-31084) - Hall in Sachesen, 1740 ca., Werner F. B. delin. & Ioh. Fried. Probst excud., incisione in rame, mm 305x1020. Restauri


15 Praga - (st-31086) - Prag, in Bohemen, 1730 ca., Werner F. B. delin. Ioh. Fried. Probst & Ierem. Wolffy excudit., incisione in rame, mm 332x1120. Restauri

16 Eger - Boemia - (st-31091) - Eger, in Bohmen, 1730 ca., Werner F. B. delin. Ioh. Fried. Probst & Ierem. Wolffy excudit., incisione in rame, mm 350x1115. Restauri


17 Fiume - Croazia (st-32107) – Panorama di Fiume, 1860 ca., litografia, Alb. Rieger dis. B. Linassi lit., 261x1045 mm. Importante veduta panoramica della città di Fiume presa dal mare. La veduta è animata da numerose imbarcazioni: a sinistra una barca con pescatori intenti nel trarre a bordo le reti, nelle vicinanze una fregata all‟ancora con le vele stese al sole, al centro una barca con a bordo dei turisti, mentre a destra altre imbarcazioni di pescatori. Al centro della composizione un battello a vapore solca le acque del mare. Impreziosita da cornice d‟epoca.

18 Genova (st-3069) – Genova, 1840 ca., Vallardi ed., acquatinta colorata al guazzo all‟epoca, 233x890 mm. Ampia veduta panoramica della città di Genova, ritratta nelle tarde ore del pomeriggio. La parte occidentale del golfo è in leggera penombra, mentre gli edifici cittadini che fanno da corona, sono illuminati da caldi e tenui colori. Due leggere gore d‟acqua al margine inferiore della stampa. Nel complesso in ottime condizioni. Impreziosita da cornice d‟epoca.


19 Valdossola (st-32112) – Vedute e costumi della città e provincia d’Ossola, 1854, Ladner dis. e lit., litografia con fondo seppia, 368x513 mm. Rara ed interessante veduta multipla con al centro il panorama della città di Domodossola presa dal monte Calvario ed animata da alcuni personaggi. Tutt‟attorno fanno da cornice dodici piccole vedute raffiguranti località della provincia, anch‟esse animate da personaggi. Partendo dalla prima in alto a sinistra e procedendo verso destra: Varzo, Crodo, Il Monte Rosa da Macugnaga e Costumi della Valle Anzasca, Santa Maria Maggiore, Re e Santuario, Cascata del Toce a Formazza, Montecrestese e costume, Palazzo della città, Piazza Castello, Stabilimento dei Bagni Albasini, Vila, Ponte di Crevola. Non menzionata nella bibliografia di riferimento.

20 Valle Vigezzo (st-32113) – Vedute della Valle Vigezzo Provincia d’Ossola, 1855, Ladner dis. Flli Doyen e C lit., litografia su fondo seppia, 368x512 mm. Rara e bella veduta di alcune località della Val Vigezzo dedicata dall‟autore Teofilo Ladner all‟Ill mo Sig.re C.re D.re C. Cavalli autore della storia vigezzina, membro della Reale Accademia Medico Chirurgica di Torino, dell‟Accademia Nazionale Agricola Manifatturiera Commerciale, della Società Medica d‟emulazione Parigina, e della Società Francese di Statistica Universale. Veduta multipla con al centro il panorama del paese di Santa Maria Maggiore preso da Craveggia, attorniato da dodici piccole vedute. Partendo dalla prima in alto a sinistra: Crana, Toceno, Vocogno, Craveggia, Bagni Termali di Craveggia, Santuario di Re, Cascata della Lovana detto del Pozzo vecchio, Malesco preso dal ponte della Lovana, Piazza di Santa Maria Maggiore, Malesco e suo ponte sul Melezzo, Riva di Cagnone, San Silvestro. Non menzionata nella bibliografia di riferimento.


21 Valle Vigezzo – Craveggia (st-32111) – Craveggia in Valle Vigezzo, 1860 ca, Lit. Rossetti, litografia, 308x661 mm. Rara e bella veduta della cittadina di Craveggia, in Valle Vigezzo, ritratta nelle ore pomeridiane è animata in primo piano da alcune contadine al lavoro nei campi . La stampa edita e litografata a Milano da Rossetti è firmata nel corpo della stampa, in angolo in basso a destra “T. A”e non è menzionata nella bibliografia di riferimento.

22 Varese (st-31116) – Varese (senza titolo), 1858, Giuseppe Elena dis. & Corbetta lit., litografia colorata all‟epoca, 232x490 mm. Rara e bella veduta panoramica della città, sullo sfondo le prealpi varesine ed il Monte Rosa. Tratta dal periodico “Il Fotografo” edito il 13 febbraio 1858. La litografia rifilata al margine è applicata su di un vecchio supporto cartaceo. Rif.: “Varese nelle antiche stampe XVII - XIX secolo” di Sergio Trippini e Patrizia Foglia, pag. 191 n° 90


23 Monte Bianco (st-32091) - Vue de la Valleé de Chamounix, de l'Aiguille du Midì, et de celle d'Argentiere / prise au dessus des Ouches, Linck Jean Antoine fecit, 1800 ca., incisione al tratto colorata all‟epoca, mm 356x478.

24 Monte Bianco (st-32092 - Vue du Mont-Blanc, prise du Sommet du Col de Balme Jean Antoine fecit, 1800 ca., incisione al tratto colorata all‟epoca, mm 358x480.

Jean Antoine Linck nacque a Ginevra il 14 dicembre del 1766. Il padre, incisore, che gli trasmise i segreti dell‟arte incisoria, fu un importante punto di riferimento per la sua formazione artistica. Abilissimo nell‟utilizzo dell‟incisione al tratto (umrissradierung) in cui la composizione viene solamente abbozzata, per essere poi completata con acquerello e gouache. Nel 1789 prese parte alla prima esposizione di arte e scultura in Ginevra. Le opere esposte per l‟occasione, “Vue du Saut d‟Arpenaz” e la “Cascade de Pissevache”, affermarono da subito la sua reputazione di grande paesaggista. Da quel momento si dedicò alla creazione di vedute di montagna. Le sue opere sono così precise nel rappresentare i movimenti subiti dal terreno, che comparandole con la moderna topografia, si possono facilmente distinguere le trasformazioni della Valle di Chamounix. Tra i suoi committenti si ricordano: l‟Imperatrice Josephine Bonaparte, Lucien Bonaparte e Caterina II, Imperatrice Russa.


25 Monte Bianco (st-32094) – Mont Blanc, 1838, Morgan ed., litografia colorata alla gouache ed acquerello, 159x233 mm. All‟apparenza semplicemente una graziosa veduta del Monte Bianco, che invece cela un diorama. Il diorama è una raffigurazione che grazie ad una particolare illuminazione, riesce a dare l‟illusione di un paesaggio del tutto nuovo ed inaspettato. Difatti anche solo mettendo la veduta in controluce, immediatamente si accendono le luci nel cottage sulla sinistra e nei villaggi in lontananza, il contrasto che ne scaturisce con l‟argentea luce della luna sulle montagne ed il fiume che scorre nella vallata, conferiscono un piacevolissimo effetto a questa sublime scena. 26 Album montagna (st- 32117) – Souvenirs des principales villes et montagnes de la Suisse. 1840 ca. Raccolta di venti vedute di alcune località della Svizzera e di montagna, quasi tutte disegnate da Deroy e litografate da Muller per l‟editore francese Lemercier, stampate a colori. Album, mm. 160x395, impreziosito dal titolo con impressioni in oro a secco sul piatto anteriore. L‟album si apre con la veduta Genève et le Mont Blanc, poi seguono: Panorama du Lac de Genève, Panorama du Lac et des montagnes des environs de Vevey, Panorama de Lausanne, Interlaken, Panorama de Berne, Panorama de Fribourg, Panorama du Lac de Lucerne, Panorama d‟Aarau, Zurich, Panorama du Lac de Zurich, Panorama du Lac de Zurich prise du Uetliberg, Panorama de la chute du Rhin, Rigi Kulm, Panorama de Bale, Panorama vue prise du Faulhorn, Glacier du Rhone, Glacier de l‟Unter-Aar, Vue de la chaine du Mont Blanc, Panorama du Mont Blanc.


27 Panorama delle Alpi (st-32108) – Panorama delle Alpi dal Monviso al Resegone preso dalla Cupola di S. Gaudenzio in Novara, Giovanni Bonfantini, 1883, cianografia, 308x7130 mm (solo il panorama). A parere degli esperti si tratta senza ombra di dubbio del più spettacolare panorama delle Alpi, sia per effetto tecnico, che di dimensione, nonché per l‟estrema rarità. L‟opera venne pubblicata in dieci dispense. Il panorama si apre con un foglio molto decorativo che fa da introduzione alla composizione: in alto, “Denominazione delle principali punte” seguita per tutta la lunghezza dai nomi delle principali vette, al centro il “punto di vista” con disegno della cupola di S. Gaudenzio in Novara, in basso le “Altezze dei monti in metri riferite al livello del mare” seguita per tutta la lunghezza dalle altezze delle principali vette, la scritta “Le nevi segnate sono le perpetue” ci avverte che le nevi raffigurate, sono solo le perenni. Dal Monte Corboran al Monte Altinello, si snodano tutte le Alpi, ai cui piedi sono indicati i principali centri abitati. A chiusura dell‟opera, una visuale del Duomo di Milano rilevata sempre dalla cupola di S. Gaudenzio ed infine un ringraziamento dell‟autore agli associati che concorsero alla pubblicazione di questo panorama. L‟autore dedica il proprio lavoro a Quintino Sella fondatore del Club Alpino Italiano. Bibliografia: “Panorama delle Alpi dalla pianura” Audisio, Guglielmotto-Ravet, pag. 208.


I

II

III

Misura totale del panorama mm 380x7130


Queste stampe fanno parte di una serie di vedute del lago, pubblicate dalla ditta Artaria e Comp. Di Vienna in unione con L’Artaria di Milano fra il 1808 e il 1820. I disegni di questa celebre serie di vedute delle zone del lago di Como sono opera di Peter Birmann e di Joseph Rebel, mentre le incisioni sono di Heinrich Adam. Tutte le stampe riportano, in basso al centro, la dicitura “Si vende a Vienna Presso Artaria e Comp. / a Milano presso Ferd. e F.co Artaria e da altri mercanti di Stampe”, oppure in basso a sinistra “Milano presso Ferdinando Artaria ed altri Negozianti di Stampe – deposta alla Biblioteca Reale” mentre sulla destra “Wien bey Artaria and Comp. C. P. S. C. M.”.

28 Lago di Como – Como (st-32103) – Veduta del Porto di Como e sue vicinanze, 18081820, incisione al tratto finemente colorata a mano all‟epoca, 280x420 mm. Rara veduta del porto di Como ripresa da un insolito punto di vista, generalmente infatti veniva raffigurato dall‟altro lato, animata dall‟arrivo e dalla partenza delle tipiche imbarcazioni lariane:le lucie e i comballi. In primo piano sono raffigurati diversi personaggi, intenti alle proprie mansioni, o impegnati in discussioni. Il monte di Brunate fa da sfondo alla composizione, ai suoi piedi il Borgo Sant‟Agostino e più su Villa Geno. Bibliografia: “Como e Lecco nelle antiche stampe” Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli, pag. 56, n°41.

29 Lago di Como – Dongo (st-31118) – Dungo con Pianello e Musso in lontananza sul Lago di Como, Artaria edit.,1808-1820, incisione al tratto finemente colorata a mano all‟epoca, 280x404 mm. Romantica veduta della cittadina di Dongo, presa dalla sponda del lago a tramontana. Il primo piano è animato dalla presenza di un signorotto che si intrattiene con due pescatori. Lungo la sponda l‟approdo di una “lucia”, la tipica barca lariana qui usata per il trasporto di turisti. In alto, lungo il pendio del monte che sorge quasi a protezione di Dongo, ben si nota la chiesetta di S. Eufemia. Bibliografia: “Il lago di Como nelle antiche stampe” Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli, pag. 124, n° 257.


30 Lago di Como – Bellagio (st-30865) – Veduta del Castello di Belaggio, 1810-1820, Giusep. Rebell dis. Enrico Adam inc., incisione al tratto rifinita all‟acquerello, 297x432 mm. Bella e rara veduta di Villa Serbelloni presa dalla strada che da Bellagio scende verso Lecco. La veduta è animata in primo piano dalla presenza di un cacciatore con i propri cani, al centro il promontorio con Villa Serbelloni e sull‟altra sponda il paese di Varenna. L‟esistenza di questa stampa è solamente menzionata in “Il lago di Como nelle antiche stampe” mentre non è repertoriata nella recente bibliografia del lago. Per molti aspetti simile ad un'altra opera degli stessi autori, ne differisce per alcuni particolari. In questa stampa infatti il cacciatore non porta il cilindro e la borsa che tiene a tracolla è completamente differente; anche due dei cani sono ritratti in pose completamente opposte. Bibliografia: “Itinerari ottocenteschi dell‟antico borgo di Bellagio e dintorni” De Carli, Gilardoni, Gilardoni, pag. 202.

31 Lago di Como – Torno (st-32114) Veduta della Villa Tanzi in Perlasca presso Torno, 1800 ca, G. Mantelli dis. e sc., incisione al tratto rifinita all‟acquerello, 253x404 mm. La veduta è piacevolmente animata in primo piano dalla presenza di alcune imbarcazioni, alcune cariche di merci, altre invece zeppe di turisti, intenti ad ammirare le meraviglie del lago. Sulla destra si afferma imponente Villa Tanzi, mentre il gioco prospettico della composizione indirizza inevitabilmente lo sguardo verso il paese di Torno. Le montagne fanno da sfondo alla composizione. Bibliografia: “Il lago di Como nelle antiche stampe” Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli, pag. 188, n° 382.


32 Lago di Como – Lago (st-31055) – Vedute sul Lago di Como, F. Naymiller inc. Campi acquar., 1830, acquatinta su lastra di rame, 277x339 mm. Al centro grande veduta con raffigurazione del porto di Como, animato dalla presenza di diversi personaggi. Tutto attorno fanno da cornice sedici piccole vedute raffiguranti varie località del lago. Partendo dalla veduta in alto a sinistra e proseguendo verso destra: Villa Raimondi, Tremezzina, Menaggio, Bellaggio, Villa d‟Este, Varenna, Villa Sannazzara, Villa Tanzi e Torno, Gravedona, Villa Cornaggia, Villa Melzi, Domaso, Villa Sommariva, Villa Pasta, Villa Pliniana e Balbiano ora Villa Sepolina. Restauro antico nella parte destra della stampa, che non lede la bellezza di questo particolare insieme di vedute. Bibliografia: “Como e Lecco nelle antiche stampe” Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli, pag. 76, n° 85. “Itinerario ottocenteschi dell‟antico borgo di Bellagio e dintorni” De Carli, Gilardoni, Gilardoni pag. 118.

33 Lago di Como – Como e Spluga (st-8878) – Vedute del Lago di Como e della Spluga, I. I. Ianner dis. , Nap. Zucoli inc. , acquaforte, 282x392 mm. Particolare composizione con una veduta centrale della città di Como, presa da sopra Villa Olmo da cui si può notare la disposizione della “lunata cittade al Lario amica”, incorniciata da dodici piccole vedute raffiguranti località lariane e il viaggio alla Spluga. Partendo dalla prima vignetta in alto a sinistra e procedendo verso destra: Cattedrale di Como, Porto, Borgo di Vico, Villa d‟Este, Pliniana, Villa Sommariva Coira, Via Mala, Spluga, Chiavenna, Villa Melzi e la Nuova Galleria presso Varenna. Bibliografia: “Como e Lecco nelle antiche stampe” Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli, pag. 78, n° 93.


34 Lago di Como – Lago ( st-31054) – Vedute del Lago di Como, Feder. Lose disegnò Carol. Lose incise, 1832, acquaforte, 289x411 mm. Particolare stampa, formata dall‟insieme di diverse vignette. Al centro della composizione veduta di Villa Pasta, animata dalla presenza di alcune imbarcazioni, tutt‟intorno dodici piccole vedute di località del lago. Partendo dalla prima in alto a sinistra e procedendo verso destra: Lecco, Mandello, Varenna, Tremmezo, Musso, Galleria 1.ma e 2.da lungo il Morcate, Galleria del Sasso d‟Olcio, Galleria della Malpensata, Galleria in vicinanza di Bellano, Galleria 3. za lungo il Morcate, Galleria alla Punta del Morcate e Gravedona. Bibliografia: “Lecco di Carta” Perego, Riva, Perego, pag. 52, n° 36.

35 Lago di Como – Lago ( st-4280) – Vedute del Lago di Como, Carolina Lose fece, 1830, acquaforte, 282x410 mm. Bella ed assai rara stampa raffigurante un insieme di località lariane. Al centro la Tremezzina e Bellagio presi dalle zone di Lenno. Intorno fanno da cornice dodici piccole vedute, partendo dalla prima in alto a sinistra: Como preso da Mezzogiorno, Facciata del Duomo, Teatro e Duomo di dietro, Lago di Lecco, Menaggio, Villa Sommariva, Villa d‟Este, Pliniana, Villa Tanzi e Torno, Palazzo Raimondi già Odescalchi, Borgo di Vico e Porto di Como. Mai pubblicata prima nella sua interezza. Bibliografia: “Lecco di Carta” Perego, Riva, Perego, pag. 44, n° 32.


36 Lago di Como – Tremezzo (st-31117) – Veduta della Villa Sommariva già Clerici sul Lago di Como Dedicata al Proprietario Sig.r Cavaliere Gio. Batt. Sommariva, Fed. Lose dis. Carolina Lose inc., 1820, incisione al tratto finemente colorata a mano all‟epoca, 298x439 mm. Grande e bella veduta di Villa Carlotta presa dal lago. La stampa è animata dalla presenza di un‟imbarcazione sulla sinistra. Il particolare punto di presa lascia scorrere lo sguardo lungo la riva fino a Tremezzo e più giù fino a Lenno. Sullo sfondo le montagne si stagliano silenziose. Bibliografia: “Il Lago di Como nelle antiche stampe” Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli, pag. 62, n° 125.

37 Lago di Como – Lecco (st-6835) – Lecco, Johann Jakob Wetzel, 1822, acquatinta stampata a colori, 202x274 mm. Affascinante veduta della città di Lecco, animata in primo piano dalla presenza di un pastore e di un bambino che conversano con una contadinella; nelle vicinanze, alcune mucche al pascolo. Tra le ripidi pendici che dominano il lago, si riconoscono il Monte San Martino, la Rocca di Parè ed il Monte Moregallo. Al centro dell‟immagine il ponte Azzone Visconti. La veduta è inserita nell‟opera “Voyage pittoresque au Lac de Come” stampata a Zurigo da Orell Fussli & Comp. Questa rappresentazione iconografica della città, sarà un costante riferimento per gli autori ottocenteschi, nella produzione di immagini a stampa della città di Lecco. Bibliografia: “Como e Lecco nelle antiche stampe” Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli, pag. 176, n° 266.


38 Lago di Como – Como (st-31115) – Pianta di Como, Vincenzo Maria Coronelli, 1689, acquaforte su lastra di rame, 270x426 mm. Rara ed importante pianta topografica della città di Como. Nel cartiglio in basso a sinistra, la dedicatoria al reverendissimo Padre D. Gio. Tagliabo Priore del Monastero di S. Carpoforo. Il titolo della stampa è iscritto su di un festone sostenuto da due cherubini, che al contempo sorreggono le insegne della città. Sulla destra, nel corpo della stampa, una serie di rimandi da 1 a 14 e da A a G. Lavoro di tarlo all‟estremità del margine superiore. La carta è inserita nell‟opera “Città, fortezze, isole e porti principali dell‟Europa…descritte e pubblicate dal padre maestro Coronelli”. Bibliografia: “Como e Lecco nelle antiche stampe” Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli, pag. 30, n° 19.

39 Lago di Garda (st-31116) – Isole del Lago di Garda, Vincenzo Coronelli, 1706, acquaforte, 209x265 mm. Il titolo della veduta è iscritto in uno stendardo sorretto da due putti. Sullo sfondo il Monte Baldo, mentre in primo piano L‟Isola di Belvedere e la Penisola del celebre Musico Carlo Pallavicino. La veduta è inserita nell‟opera “Teatro della guerra diviso in XXXXVIII parti..i regni, le provincie, le città in pianta, in veduta, o in elevazione. in Napoli 1706” del Padre Vincenzo Coronelli. Bibliografia: “Il Garda nelle stampe” Sinistri, Spini, pag. 26, n° 29.


40 Lago di Garda (st-32099) – Lago di Garda, 1850 ca., F. Citterio inc. A. Fusetti imp. (Attribuita), acquatinta, 210x575 mm. Veduta panoramica del Lago di Garda presa dal Castello degli Scaligeri a Sirmione. Veduta molto rara, di cui nel nostro catalogo 1-2008 avevamo proposto la lastra originale con una tiratura calcografica dei giorni nostri, per poter mostrare il risultato grafico della certosina incisione all‟acquatinta. La stampa, come la lastra, è anonima ma possiamo con ogni probabilità attribuirla al Citterio, in quanto facente parte di una serie di vedute, tra cui quella del Lago Maggiore qui di seguito proposta, che riporta la firma Di F. Citterio e di A. Fusetti. La veduta è animata da numerose imbarcazioni tipiche del Benaco ed in lontananza quasi ad altezza dell‟Isola del Garda, un battello a vapore solca le acque del lago. Non menzionata nelle bibliografie di riferimento. 41 Lago Maggiore (st-32100) – Lago Maggiore, 1850 ca., F. Citterio inc. A. Fusetti imp., acquatinta, 204x583 mm. Affascinante e rarissima veduta del Lago Maggiore presa dalle alture sopra Stresa. La vista spazia dalla cittadina di Baveno, all‟estrema sinistra della stampa, fino a Ceresolo sulla sponda lombarda. Nella raffigurazione non sono rispettate le proporzioni del dato reale, per poter mettere in risalto le varie località del lago ed in particolare l‟Isola Bella, l‟Isola dei Pescatori, l‟Isola Madre e l‟Isolino di S. Giovanni. Lo sguardo si perde verso l‟alto lago dove si intravedono i castelli di Cannero. Leggere tracce di foxing ma complessivamente in ottime condizioni. 42 Lago Maggiore – Isola San Giovanni – Jsola San Giovanni ou Jsolino, J. J. Wetzel dis. e C. Rordorf inc., 1823, acquatinta stampata a colori, 190x271 mm. Veduta dell‟Isolino di S. Giovanni visto dalla sponda, durante le ultime ore della giornata. La scena è animata in primo piano da una famigliola, mentre in lontananza un pescatore, rientrato dalla giornata di pesca, si appresta a stendere le proprie reti. La veduta è inserita nell‟opera “Voyage pittoresque aux Lacs Majeur et de Lugano” pubblicata da Orell Fussli a Zurigo. Senza dubbio una delle più belle opere pubblicate del Lago Maggiore. Piccolo restauro in basso a destra ma in generale buone condizioni di conservazione. Bibliografia: “Elogio del Lago Maggiore” Zipoli, pag. 292, n°150.


43 Milano (st-32095) – Divertimento dello scivolare nello stabilimento Bagno di Diana, 1842, G. Elena dis. Brison e Corbetta lit., litografia rifinita all‟acquerello e gouache, 205x382 mm. Curiosa ed interessante raffigurazione di pattinatori nello stabilimento Bagno di Diana di Giuseppe Nervo e C. alla barriera di Porta Orientale in Milano. La particolarità della veduta risiede nella bellissima coloritura d‟epoca, che ci mostra diversi personaggi intenti a scivolare sul ghiaccio, ma allo stesso tempo nasconde la litografia originale (visibile in contro luce) nata come pubblicità dello stabilimento Bagni di Diana, come luogo di esercizio e scuola di nuoto ( si veda la bibliografia di riferimento). La stessa stampa fu quindi molto probabilmente riutilizzata per pubblicizzare il periodo sia invernale che estivo dello stabilimento. Bibliografia: “Milano nelle vecchie stampe” Arrigoni,vol I, tav. 156, n° 323.

44 Milano (st-32056) – Vue de la Cathédrale de Milan, 1845, Cherbuin dis. Delarue imp., litografia, 315x490 mm. Veduta del Duomo di Milano presa dalla zona prospiciente il Palazzo dell‟Arengario, carrozze, ambulanti, prelati, personaggi di passaggio indaffarati nel proprio lavoro quotidiano, conferiscono una vivace animazione alla veduta che ben rappresenta l‟abilità del Cherbuin come disegnatore e la perfetta resa grafica del Delarue. Bibliografia: “Milano nelle vecchie stampe” Arrigoni, vol I, pag. 120, n°524.


45 Genova (st-31931) – Genes (Quartier de Carignan), A. Emeric de Tamagnon dis. e lit., 1850 ca., litografia su fondo seppia, 258x359 mm. L‟autore propone anche in questo caso una veduta non convenzionale che non trova nessun riscontro nell‟opera dei suoi colleghi. La veduta è inserita nell‟opera Littoral de l‟Italie dessiné d‟après nature par A. Emeric de Tamagnon. “Una veduta non monumentale, non scenografica, in cui prevale una quieta atmosfera borghese, dalla quale il pittoresco emerge solo gradualmente, pur imponendosi alla fine su un ambiente urbano di sostenuta dignità ma non di pregio, frutto della recente espansione residenziale di massa”. Bibliografia: “La route de Gênes”, Astengo, Fiaschini, pag. 240.

46 Ventimiglia (st-31930) – Ventimille (Piémont), A. Emeric de Tamagnon dis. e lit., 1850 ca., litografia su fondo seppia, 251x370 mm. Inconsueta veduta della città di Ventimiglia. ”. La veduta è inserita nell‟opera Littoral de l‟Italie dessiné d‟après nature par A. Emeric de Tamagnon. “L‟artista risolve l‟immagine realizzando un aperto panorama costiero in cui si esalta la struttura rocciosa del Cavo a picco sul mare, fortemente connotato dall‟inconfondibile Scoglio alto , che dritto sulla breve spiaggia ai piedi del promontorio, forma con la falesia una specie di forcella, lasciando che l‟occhio dell‟osservatore miri all‟infinito, seguendo il lunghissimo arco della costa che si perde all‟orizzonte”.Bibliografia: “La route de Gênes”, Astengo, Fiaschini, pag. 114.


47 Piacenza (st-31104) – Attacco dei Galli Spani alle trincee tedesche in faccia a Piacenza seguito li 16 giugno 1746, Zollmann et Udit dis., 1750 ca., acquaforte, 383x452 mm. Raffigurazione della battaglia che ebbe luogo nell‟ambito della Guerra di Successione Austriaca, tra le truppe franco-spagnole e quelle austriache. Al centro la città di Piacenza delineata con le mura fortificate, tutt‟intorno gli schieramenti delle truppe. In basso a destra riquadro con rimandi da A a S, con note esplicative della battaglia, che vide alfine la vittoria delle truppe austriache. “Tenevano i tedeschi per tutto il campo loro delle buone fortificazioni, dei fossi e contrafossi pieni d‟acuqa, e dei ridotti ben guerniti d‟artiglierie. Negli stessi fossi sott‟acqua erano posti cavalli di frisia, ne‟ quali s‟infilzava o imbrogliava, chi si metteva a passarli. Trovaronsi anche le truppe tedesche non sorprese, ma ben preparate e disposte al combattimento”. Annali d’Italia. Carta molto rara applicata su tela e ripiegata in quattro, piccola mancanza al centro. Bibliografia: “Piacenza incisa” Derata, Fanelli, Marchesi, pag.138. “Annali d‟Italia dal principio dell‟era volgare all‟anno 1750” Lodovico Antonio Muratori.

48 Parma (st-32087 ) – Carta Topografica degli Stati di Parma, 1823, Antonio Cocconcelli dis Gulielmo Silvestri inc., acquaforte, 1190x1734 mm. Carta murale degli stati di Parma in quattro fogli, dedicata dall‟autore a sua Maestà la Principessa Imperiale Maria Luigia Arciduchessa d‟Austria Duchessa di Parma Piacenza e Guastalla. A corredo della carta a sinistra: Quadro della popolazione e Superficie di ciascun Ducato, delle Preture e Sezioni di Preture, dei posti delle brigate dei Dragoni, delle Dogane, dei Porti e Barche. A destra sotto il titolo, tabella con elenco dei torrenti che sboccano nel Po‟ e relative caratteristiche, ed elenco con indicazione delle strade dello Stato, di Governo e Comunali principali. Interessante evidenziare una nota in basso a destra, in cui si ricorda che sul fiume Taro esiste un ponte costruito sotto gli auspici dell‟Augusta Sovrana Maria Luigia composto di venti arcate e che questo gareggia coi primi d‟Europa. Si ricorda anche che un ponte sul torrente Trebbia è stato decretato da Maria Luigia ed un progetto di questo monumento è stato presentato ed approvato. Ottimo stato di conservazione.


49 Guastalla (st-10780) – Pianta della città di Guastalla, E. Azzi dis. Studio Toschi inc. , 1832, acquaforte, mm 238x377 Raffigurazione topografica della città di Guastalla, ridotta e disegnata da E. Azzi, Tenente Mappatore e Professore di disegno topografico. A sinistra della stampa elenco dei luoghi pubblici con rimandi dalla A alla Z. Sulla destra elenco dei Baluardi con rimandi da “a” alla “g”, elenco delle Chiese Parrocchiali 1 , Chiese ed Oratori con rimandi da 2 a 9, Chiese soppresse da 10 a 11, Alberghi principali con rimandi in numeri romani da I a III infine l‟ubicazione della città con specificazione della longitudine e latitudine. La stampa è dedicata agli Illustrissimi Signori Membri componenti la Comunità e l‟Anzianato di Guastalla. Foglio con ampi margini e carta freschissima.

50 Perugia (st-10782) – Pianta topografica della città di Perugia, 1851, F. Trojani inc., acquaforte, 584x778 mm. Raffigurazione topografica della città di Perugia e suoi dintorni, delineata ed incisa dal dicastero generale del censo presieduto dal Card. Giuseppe Bofondi. Sotto al titolo indice con 173 rimandi e alcuni cenni storici. Bibliografia: “Perugia e il suo territorio” Francesca Romano Cassano, vol. I, pag. 264.


51 Ancona (st-10781) – Carta topografica della città di Ancona, 1844, F. Troiani inc., acquaforte, mm. 582x781. Interessante carta topografica della città di Ancona e delle località circostanti. La carta è stata delineata ed incisa nel dicastero generale del censo, nella proporzione di 1 a 4000 per ordine del Mons. Gasparo Grassellini Pro Presidente nell‟anno MDCCCXLIV. Sotto la scala metrica è da evidenziare la specificazione della temperatura massima, quella media e quella minima. Nell‟indice, specifica delle località e delle chiese, sotto il titolo cenni storici sull‟origine della città, con specificazione numerica degli abitanti ed in rubie romane, la superficie interna e quella del territorio, mentre in metri quadrati la superficie acquea del porto.

52 Urbino (st-10783) – Carta topografica della città di Urbino, 1856, F. Troiani inc., acquaforte, 584x780 mm. Grande carta raffigurante la topografia della città di Urbino e delle zone circostanti. Incisa nel dicastero generale del censo nella proporzione di 1 a 4000 e pubblicata il decimo anno del Pontificato di S. Santità Papa Pio IX per cura del presidente Card. Giuseppe Bofondi. Sotto al titolo, indice della carta con 62 rimandi ed alcuni cenni storici.


53 Lazio (st-32096). Topografia geometrica dell’Agro Romano, 1704, G. B. Cingolani dis. e P. P. Girelli inc., acquaforte, 910x1930mm. Grande carta del territorio e della città di Roma in sei fogli. Facilmente riconoscibile la capitale con i principali monumenti raffigurati in alzato. Ottimo lo stato di conservazione. Le grandi dimensioni conferiscono di per se decoratività alla carta, la quale è arricchita di allegoriche. Nel cartiglio in alto a destra è interessante rilevare come gli attributi decorativi siano due cornucopie, simbolo di prosperità e ricchezza e della conchiglia che è sinonimo di fecondità. Nel cartiglio di sinistra in cui vi è iscritta la dedicatoria al Marchese Francesco Maria Ruspoli, due putti sostengono uno stemma famigliare con ogni probabilità riconducile al casato del Marchese mentre il drappo è sorretto da due figure femminili. Nella donna di sinistra si riconosce la raffigurazione della geometria allegoricamente raffigurata con un traguardo alla cui sommità è attaccata una corda dalla quale pende un piombo, mentre nella figura di destra si riconosce la prima delle nove muse Clio, la quale presiede alla storia, ed il suo nome tratto dal greco significa gloria ed onore. Insieme a queste figure due putti sostengono rispettivamente una tavola con figure geometriche mentre sull‟altra sono iscritte le tabelline. Di seguito, per un miglior studio della carta, vengono riportate le iscrizioni. Iscrizioni: in alto a destra entro decorativo cartiglio si legge “TOPOGRAFIA GEOMETRICA / DELL‟AGRO ROMANO / OVERO LA MISURA PIANTA, E QUANTITA / DI TUTTE LE TENUTE, E CASALI DELLA CAMPAGNA DI ROMA / CON LE CITTA TERRE, E CASTELLI CONFINANTI AD ESSE TENUTE / LE STRADE FIUMI FOSSI AQUEDOTTI, / ET ALTRE COSE PRINCIPALI, E MEMORABILI SI ANTICHE COME MODERNE / MISURATE, E DELINEATE CON TUTTA ESATTEZZA / DA GIO. BATTISTA CINGOLANI DALLA PERGOLA / A BENEFICIO PUBLICO ET AL MANTENIMENTO DELL‟ABBONDANZA DI ROMA / DELL‟ANNONA, E DI TUTTO ESSO AGRO ROMANO / Intagliata da Pietro Paolo Girelli Romano / IN ROMA NELLA STAMPERIA DI DOMENICO DE ROSSI ALLA PACE CON / PRIVIL. DEL SOM. PONT. E LICENZA DE SUPERIORI L‟ANNO MDCCIIII.” In alto a sinistra la dedicatoria della carta “ALL‟ILL. MO SIG.RE SIG.RE E PRON. COL.MO IL SIG.R / MARCHESE FRANCESCO MARIA RUSPOLI / La Campagna di Roma, colla divisione delle tenute, e casali, che la compongono / per mezzo delle mie stampe sotto l’patrocinio del Vostro Nome alla pubblica luce / ritorna Ill.mo Signore; e bene a Voi doveasi, che per retaggio de vostri Mag / giori si bella parte ne possedete, e che per le doti generose dell‟animo degno / sete di stender piu oltre il vostro dominio. Io, che sempre ho bramato di por / gervi ampli contrassegni del mio ossequio, avrei troppo rossore di portarve / ne in queste carte una si piccola, benche devota testimonianza, se non mi / fusse affidato di trovare in Voi quella grandezza di mente, che da som / mo prezzo ad ogni tenue offerta, col gradire, piu che la medesima, l‟ossequio / stesso di chi a Voi la presenta. Piacciavi dunque di ammetterla al vostro / cospetto col benigno riflesso di quel riverente rispetto, con cui mi protesto d‟ / esser eternamente / Di V. S. Ill.ma Hum.mo Dev.mo Servitore / Lorenzo Filippo de Rossi”. Bibliografia: “Le Piante di Roma nelle collezioni private” Sciolari, Marigliani, pag. 244, n° 151.


54 Stato Pontificio (st-14218) – Nuova Carta Geografica dello Stato Pontificio, 1824, acquaforte, misura della sola carta geografica 774x612 mm, misura insieme 1952x1890 mm. Grande ed affascinante carta dello Stato Pontificio delineata dal cartografo L. A. S Trestour di Antibo a norma del reparto territoriale del 26 novembre 1817, incisa da Francesco S. Valenti nel 1823 e pubblicata a Roma l‟anno seguente da Lodovico Riccardi. La carta è dedicata al Duca di Blacas d‟Aulps, de Principi di Baux, Pari di Francia. Di questo vi è il ritratto e lo scudo della famiglia rispettivamente nell‟angolo in basso a sinistra e a destra. La carta è corredata da numerose annotazioni: descrizione dei confini, della rete principale e secondaria, delle poste, delle dimensioni e importanza dei vari centri abitati, i porti etc. Ai lati sono elencati i “Tragitti dalla Capitale ai Capiluoghi delle Legazioni e Delegazioni e da questi alle prime poste estere”. Arricchiscono ulteriormente l‟opera la realistica raffigurazione e relativa descrizione dei vascelli. Ad esempio “Vascello da 80 Cannoni”, “Sciabecco Regio viaggiando con vento in poppa”. L‟insieme dei dodici fogli costituisce il quadro generale geografico, topografico, storico, statistico, commerciale e postale dello Stato Pontificio diviso nelle sue provincie, legazioni, delegazioni e governi. Tra le notizie riportate sulla carta, oltre alla descrizione delle provincie, è da segnalare anche la cronologia di tutti i Pontefici da S. Pietro fino a Pio VII e cenno storico di quanto ognuno ha fatto di singolare durante il suo regno a favore della Chiesa e dello Stato. Bibliografia: “Perugia e il suo territorio” Francesca Romana Cassano, vol I, pag. 164. “Le antiche terre del Ducato di Spoleto” Fabrizio Ronca Alberto Sorbini, pag. 254, n° 113.


55 Roma - (st-10775) - Novissima et accuratissima delineatio Romae Veteris et Novae, in viatorum usum et commoditatem excusa, 1710 ca., Vander Aa Peter, incisione in rame, 496x590. Decorativa pianta planimetrico prospettica della città, molto dettagliata. Nelle colonne laterali ed in basso a destra rimandi da 1 a 464 e da A a K. Restauri alle pieghe. Rif.: "Le Piante di Roma delle collezioni private" di Andrea Sciolari e Clemente Marigliani pag. 228 n° 132.

56 Viterbo prov. - Lastra originale – Territorio di Volci, M. Knapp fecit, 1832, incisione all‟acquaforte, 487x326 mm. Sulla lastra viene rappresentato il territorio di Volci in cui sono evidenziate le seguenti zone territoriali: I Ponte Sodo, II Castelluccia de Volci, III Campo Morto, IV Pescina di Botte in Campo Morto, V Cassina, VI Vaccareccie di Campo Morto. Tutt‟attorno sono raffigurati monumenti sepolcrali etruschi. Corredata dalla propria stampa. La tecnica utilizzata nell‟esecuzione della lastra è l‟acquaforte, in cui il segno inciso non è dato direttamente dalla mano dell‟ incisore, bensì dalla morsura dell‟acido. Infatti la matrice di rame viene ricoperta da una vernice o da della cera e su questo si va a disegnare con uno stilo d‟acciaio. Si passa quindi alla fase di morsura che consiste in bagni di acido nitrico che va ad agire sulla lastra attraverso i segni lasciati dal disegno. Proprio dall‟azione dell‟acido dipende il risultato grafico desiderato. Infine la lastra viene pulita, inchiostrata e finalmente stampata.


57 Taranto, (st-2153) - “Veduta del Porto di Taranto / e del Ponte che divide il mar piccolo dal grande”, Jacob-Philippe Hackert (Prenzlau 1737 – San Piero di Careggi 1807). 1789, acquaforte, mm 370x544. Affascinante veduta di ampio respiro del porto della città di Taranto. L‟opera, animata dalla presenza di numerosi personaggi, ci rende piacevolmente partecipi alle attività che vi si svolgevano, sia esse lavorative, sia di semplice intrattenimento. Questa stampa, che riproduce uno dei quadri della serie dei porti campani, della Puglia, della Calabria e della Sicilia commissionata da S. M: il Re tra il 1787 e il 1793, è frutto del lavoro dei due fratelli Hackert, entrambi al servizio di re Ferdinando IV di Borbone, Philippe come primo pittore di corte e Georg come incisore. Interessante l‟indicazione nell‟angolo in basso a sinistra “Si vende a Napoli da Giorgio Hackert Incisore di S. M.”.

58 Messina (st-31100) – Piano dell’assedio della cittadella di Messina, 1720 ca, acquaforte, 245x375 mm. Rappresentazione dell‟assedio della città di Messina iniziato il 19 agosto 1719 e conclusosi il 19 ottobre seguente, dopo l‟approvazione della capitolazione spagnola. In calce i 18 rimandi spiegano le concitate fasi della battaglia, segnalando la posizione dei vari schieramenti e le azioni più significative. Nell‟angolo in basso a sinistra, diversi vascelli, alcuni affondati dai colpi di cannone posizionati lungo il litorale. Al centro dell‟immagine, il ponte costruito per l‟assalto alla cittadella e successivo assalto della controguardia.


59 Adda fiume - Olginate LC - (st-32110) - Corso del Fiume Adda avanti la Terra d'Olgiate Ducato di Milano, 1750 ca., Bolla Bartolomeo dis., incisione in rame, 360x522. Pianta planimetrica dello stretto sul fiume Adda che unisce i laghi di Garlate e quello di Olginate. Pieghe editoriali, coloritura coeva. 60 Adda fiume - Olginate LC - (st-32109) - Disegno corrispondente in tutte le sue parti alla faccia del Luogo, 1750 ca., Bolla Bartolomeo dis. (attribuito), incisione in rame, 272x384. Particolare veduta del fiume Adda e la cittadina di Olgiate, in basso a destra rimandi da A a N. Piega editoriale, coloritura coeva. 61 Albissola - (st-32098) - Albissola (Riviera di Ponente), , Armanino lit. & Centurione Lorenzo dis., litografia, 234x400. Panoramica veduta del golfo e della cittadina, presa da un tornante della strada che vi conduce. Lungo la spiaggia, delle barche a riposo e dei pescatori intenti nel ritiro delle reti. 62 Belmonte - (st-31112) - Le Monastère de Belmonte en Piemont, 1830 ca., Bacler d'Albe dis. & Engelmann dis., litografia, 141x193. Veduta generale del convento e dei dintorni. 63 Brescia - (st-16978) - Brescia, 1723, Vander Aa Pierre, incisione in rame, 350x416. Carta planimetrico prospettica della città. In alto a destra, sotto lo stemma della città sostenuto da putti, rimandi da 1 a 43. Pieghe editoriali. 64 Cervino - (st-31105) - Il Monte Cervino dalla valle di Zermatt (lato settentrionale), 1864, Haimann G. dis. & Doyen F.lli lith., litografia, 112x160. Veduta panoramica della valle, con il Cervino sullo sfondo. Stampata in color seppia. Ri.: Aliprandi pag. 97 – Nava Q1 65 Drosio - (st-31933) - Castello di Drosio, provincia di Torino Appartenente al''Illmo Sig.r Conte di Robilant, 1848, Gonin E. lit, litografia, 257x322. Raffigurazione di una parte degli edifici del castello.

66 Ferrara - (st-31932) - Ferrara (senza titolo), 1850 ca., Lemercier imp., litografia, 196x273. Veduta del Castello Estense, animata in primo piano da personaggi.

Rif.: Strade, canali, confini, rotte. I simboli lineari nella cartografia antica. Associazione R. Almagià pag. tav. 26 pag. 72

67 Forlì - (st-31083) - Territorio della Città di Forlì, E suo Distretto Moderno, E parte dell'Antico, fine '600 , Coronelli, incisione in rame, 450x590. Carta geografica del territorio di Forlì. Due rami d'albero, che partono dallo stemma centrale della città, corrono lungo tutto il perimetro della stampa sorreggendo gli stemmi delle cittadine comprese nel territorio. Piega centrale editoriale.

72 Italia - (st-27186) - Carte de l'Italie et des Pais circonuoissins ... des meilleurs de ce temps, 1642, Tavernier, incisione in rame, 400x520. Carta geografica dell'Italia, margine graduato su tutto il perimetro. Leggere pieghe. Rif.: "L'Italia nell'antica cartografia" di R. Borri, pag. 84, n° 102.

68 Gaeta - (st-31106) - Gaeta e Mola (senza titolo), „700, anonimo, incisione in rame, 137x270. Panoramica veduta del golfo con le cittadine di Gaeta e Nola. La stampa è animata dalla presenza di personaggi, intenti in diverse attività e da imbarcazioni.

73 Italia - (st-31107) - Nouvelle Carte d'Italie, 1702, La Feuille, incisione in rame, 173x255. Piccola carta geografica dell'Italia, in coloritura coeva. La carta è contornata, su tre margini, da piante topografiche e vedute di città italiane: Genova, Parma, Ancona, Loreto, Napoli, Verona, Firenze, Roma, Venezia, Milano, Mantova, Pavia, Ferrara, Piacenza e Bologna. Rif.: "L'Italia nell'antica cartografia" di R. Borri pag. 120 n° 155

69 Genova - (st-32080) - Veduta del Palazzo di S. E. il Signor Conte Durazzo nella Strada Balbi in Genova (senza titolo), 1780 ca., Remondini, incisione in rame, 275x402. Veduta ottica, colorata e traforata all'epoca, del Collegio Borromeo. La stampa è controfondata e rinforzata ai margini con carta di colore nero, questo trattamento rendeva la stampa rigida per poi essere inserita nell'apposito visore. La traforatura, con illuminazione posteriore, permetteva di visionare la veduta come se fosse notturna."Le stampe popolari dei Remondini".

74 Italia centro settentrionale - (st-31111) - Itineraire d'Italie, '600, Du Val Pierre, incisione in rame, 156x228. Carta geografica dell'Italia centro-settentrionale con gli itinerari stradali: da Nizza a Roma passando per Genova, da Lucca a Firenze, da Roma a Venezia passando per Loreto e da Roma a Napoli. Rif.: Borri pag.

70 Imperia - (st-31103) - Porto Maurizio, 1840 ca., Perrot Ferd. del., litografia, 215x314. Panoramica veduta della cittadina, situata sopra un colle e della marina. Sulla spiaggia alcuni personaggi e delle imbarcazioni animano la scena.

75 Lago di Piediluco (TR) - (st-31072) - Pie di Lugo near the falls of Terni, 1840 ca., Cook Henry, litografia in seppia, 292x440. Panoramica veduta del lago e delle colline che lo contornano. Sullo sfondo il paesino arroccato sulla ripida sponda, in primo piano una pastorella in tipico costume del luogo. In leggera coloritura d'epoca.

71 Italia - (st-10779) - Carta Postale dell'Italia Coll'indicazione delle vie percorse dai Battelli a Vapore e dalle strade ferrate, 1856, Stucchi Achille ed E. Ronchi edit, litografia, 690x540. Graziosa carta dell‟Italia abbellita dalla raffigurazione di battelli. Interessante per l‟indicazione delle vie percorse dai battelli a vapore e delle strade ferrate. Telata e piegata editorialmente.

76 Lodi - (st-17453) - Lodi (senza titolo), 1856, Mamoli Giovanni dis. & Corbetta lit., litografia, 375x322. Veduta della cattedrale e della piazza antistante, durante la solenne processione in cui viene portato il corpo di S. Bassiano. Dedicata all'Eccellenza Bartolomeo dei Conti Romilli. Piccoli restauri ai margini, per foro di tarlo e strappo che non intaccano la bellezza della stampa.


77 Lodi - (st-32088) - Atrio del Palazzo Comunale di Lodi, 1836, Migliara G. dip. & Sciolii C. lit., litografia, 196x264. Raffigurazione dell'ingresso al palazzo comunale. Numerosi personaggi animano l'atrio e la piazzetta: un cantastorie, dei signorotti e dei contadini.

78 Novara - (st-27961) - Novara - Novara, 1730 ca., Leopold Johann Christian, incisione in rame, 190x287. Bella veduta finemente colorata a mano entro cornice, con 11 rimandi riportati in alto a sx. e a dx. su drappi sostenuti da due angeli. In calce 8 righe di descrizione. Importanti restauri. 79 Palermo - (st-31929) - Panormus, „700, anonimo, incisione in rame, 172x295. Veduta della città e del porto con vascelli all'ancora. In primo piano un tratto di costa, con personaggi e carrozze. Al centro, in alto, cartiglio con il nome della città; in calce rimandi da 1 a 14. Impreziosita da una particolare coloritura coeva, presenta dei forellini. 80 Parma - (st-31110) - Parma, 1720 ca., Bodenehr Gabriel, incisione in rame, 142x184. Pianta topografica della città. Ai lati descrizione e rimandi. 81 Pavia - (st-1757) - Ticinum - Pavia, 1688, Merian Matteo (1595/1651), incisione in rame, 220x342. Carta planimetrico prospettica della città. In alto a dx. rimandi da 1 a 20. 82 Pavia - (st-14705) - Phaphia, 1623, Meisner Daniel, incisione in rame, 86x140. Piccola veduta prospettica della città. I° edizione. Rif.: Sinistri - Belloni pag. 40 n° 33. 83 Perugia - (st-10268) - Pérouse. Vue prise au dessus de la Porte S.t Girolomo, route de Rome, 1849, Alfred Guesdon dis. e Villemin lith., litografia fondo seppia, 279x438. Bella e raffinata veduta panoramica a volo d'uccello della città di Perugia. Rif.: “Perugia e il suo territorio” di Francesca Romano Cassano, vol I, pag. 254.

84 Piacenza - (st-31108) - Piacenza, 1720 ca., Bodenehr Gabriel, incisione in rame, 121x158. Pianta planimetrico prospettica della città, al lato sinistro descrizione in lingua tedesca. 85 Pisa - (st-17113) - Pisa, 1723 , Vander Aa Pierre, incisione in rame, 340x416. Carta planimetrico prospettica della città. In basso rimandi da 1 a 17. Al lato sinistro, vignette con raffigurazione della Torre di Pisa. Piega centrale editoriale. Rif.: “Pisa e il suo territorio.....” di Valentino Cai vol. I° pag 53 n° 48 86 Pisa - (st-32081) - Pianta della Città di Pisa Fatta l'anno 1793, 1793, Da Morrona, incisione in rame, 390x497. Pianta topografica della città, al lato sinistro rimandi da 1 a 21 per il terziere di S. Maria, da 22 a 35 per il terziere di S. Francesco, da 36 a 53 per il terziere di S. Martino. Al lato destro, rimandi da A a Z e da I a XII delle Porte e pubblici uffici della città. Leggere tracce di foxing, stampata su carta virata in azzurro, piega centrale editoriale. Rif.: “Pisa e il suo territorio.....” di Valentino Cai vol. I°, pag. 98, n° 123. 87 Reggio Calabria - (st-31934) - A Calabrian's family from the environs of Reggio, , Weber Thomas dis. & Clement inc., pointillé, 330x420. Bucolica raffigurazione di una famiglia calabrese, ritratta in una scena di vita domestica. La stampa trasmette una piacevole sensazione di serenità familiare, in delicata coloritura coeva. 88 Serravalle Scrivia - (st-31114) - Sera-Valle. Route de Genes à Turin, 1840 ca., Viilleneuve del. & Engelmann lith., litografia, 205x300. Panoramica veduta della cittadina e dei dintorni, lambita dalle acque del torrente Scrivia. Stampata su carta cina. 89 Sicilia - (st-30892) - Regnorum Siciliae et Sardiniae, inizio „700, Homanno Io. Baptista, incisione in rame, 486x566. Carta geografica della Sicilia con reticolato e graduazione, in alto a sinistra riquadro con l'isola di Sardegna. In basso raffigurazione di uno scontro corpo a corpo, in una città non identificata. Coloritura coeva, piega editoriale. Rif.: “Imago Siciliae”, La Gumina pag.170.

90 Sicilia - (st-30893) - Sicilia (senza titolo), „600, anonimo, incisione in rame, 302x387. Particolare carta della Sicilia con evidenziate alcune città tra le quali Siracusa, Palermo, Messina, Taormina, Agrigento, Gela. Riquadro in alto a sinistra con la città e il porto di Messina, in basso, riquadro con veduta planimetrico prospettica di Cartagine. Piega centrale editoriale. 91 Val d'Aosta - Bard - (st-31935) - Fort de Bard vu de flanc sur le chemin de Champorcher, 1836, Gonin H. dis e lit., incisione in rame, 293x360. Veduta del complesso fortificato, situato sulla rocca che sovrasta la cittadina di Bard. Leggera piega trasversale, piccoli difetti. 92 Verona - (st-17150) - Verona, 1729, Vander Aa Pierre, incisione in rame, 355x470. Veduta panoramica e pianta della città su unico foglio. Piccoli restauri al margine. 93 Verona - (st-17151) - Verone Ville de l'Etat de Venise, 1729, Vander Aa Pierre, incisione in rame, 229x394. Bella veduta della città racchiusa tra le mura entro ricca cornice. 94 Verona - (st-31101) - La Gran Piazza della Brà di Verona, 1780 ca., Giampiccoli, incisione in rame, 230x320. Raffigurazione dell'Arena e della bella piazza, animata da carrozze e personaggi. Pieghe editoriali. 95 Vicenza - (st-17152) - Vicenze Capitale du Vicentin., 1729, Vander Aa Pierre, incisione in rame, 358x433. Carta planimetrico prospettica della città. In alto a sinistra rimandi da 1 a 93. Pieghe editoriali, piccolo restauro al margine inferiore.


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96 Mantova (st-32049) – Mantua, 1820 ca, acquaforte, 183x328 mm. Rara veduta prospettica della città di Mantova. Il titolo della stampa è iscritto in decorativo festone in alto al centro, al lato sinistro elenco di 24 rimandi, in calce la scritta Buonaparte Ober-General der Französischen Armée. La stampa si riferisce all‟assedio della città da parte delle truppe francesi, iniziato il 4 giugno 1796 e conclusosi il 2 marzo dell‟anno successivo ponendo così fine anche al periodo austriaco. Il primo piano è dominato dalla figura di Napoleone a cavallo, che indica con la spada l‟accampamento francese da cui a colpi di cannone ha inizio l‟assedio alla città. La stampa è applicata su un supporto cartaceo coevo. Non menzionata nella bibliografia di riferimento.

97 Napoleone (st-32093) – N. Bonaparte, 1800 ca, A. Appiani dis. F. Bartolozzi inc, pointillé stampata a colori, 297xx340 mm. Una delle immagine più suggestive di Napoleone Generale in Capo dell‟armata d‟Italia e senza dubbio la più ambita da parte dei collezionisti del genere. Napoleone campeggia con la sua uniforme ufficiale ricamata d‟oro, staccandosi dal fondo neutro e spoglio. Il taglio di tre quarti lascia intravedere la sciabola. Immagine classica, essenziale e misurata, unica testimonianza del dipinto proveniente dalla collezione di Giuseppe Bonaparte, fratello maggiore di Napoleone, che oggi si trova alla Doris Duke Charitable Foundation.


Questa grande veduta e le successive, di eccezionale rarità, sono caratterizzate da un‟ampia visuale del campo di battaglia riuscendo così ad infondere, nell‟osservatore uno straordinario senso di partecipazione all‟evento. Queste tavole esprimono un‟abilissima capacità raffigurativa con una resa grafica veramente eccezionale. Le delicate campiture dell‟acquatinta frutto dell‟abile lavoro dell‟incisore, conferiscono profondità e concretezza alla scena. 98 Napoleonica (st-32090) – L’Indicateur Général, Houiste inc., 1837, acquaforte, 536x690 mm. Grande stampa contraddistinta da un interessante composizione grafica con al centro due calendari, rispettivamente dell‟anno 1837 e dell‟anno 1838. Immediatamente sotto, elenco degli avvenimenti politici succedutisi tra il 1789 ed il 1836. L‟opera esprime una forte decoratività conferita dalla cornice arricchita della simbologia del periodo imperiale: l‟aquila e le cornucopie. In alto al centro Napoleone è ritratto a cavallo nel momento del passaggio del Monte San Bernardo. Ai lati rappresentazioni allegoriche, sulla sinistra “Triomphe de l‟Armée d‟Italie”, e sulla destra “Institution de là legion d‟honneur”. In basso sono rappresentate quattro battaglie: Arcole, le Piramidi, Waterloo e Montereau. Pieghe.

99 Marengo (st-31036) – Bataille de Marengo, Muller del. Muller et Helland sculp., 1800 ca, acquatinta, 537x720 mm. Rappresentazione della battaglia di Marengo, sicuramente la più decisiva della campagna in Italia, poiché alla fine di questa, i francesi tornarono in possesso di gran parte dell‟Italia settentrionale. Ampia veduta raffigurante i momenti della battaglia, in primo piano numerosi feriti delle truppe francesi, sullo sfondo l‟assedio alla città. L‟intervento del generale Desaix a capo dell‟armata di riserva, e un rinnovato vigore delle truppe, sconvolsero il risultato dello scontro che sembrava ormai segnato, consegnando la vittoria ai francesi.


100 Turbigo (st-31034) – Passage du Tesin et prise de Turbigo par l’Armée de réserve, Muller del. Muller et Helland sculp., acquatinta, 538x722 mm. Raffigurazione del passaggio del Ticino da parte dell‟armata francese comandata dal generale Murat e successiva presa di Turbigo ove aveva ripiegato l‟esercito austriaco. La veduta è presa dalle retrovie, in cima ad un promontorio il generale Bonaparte con il cannocchiale scruta il succedersi degli avvenimenti sul campo di battaglia, ai suoi piedi passaggio dell‟artiglieria pesante.

101 Montebello - Casteggio (st-31035) – Bataille de Casteggio Montebello gagnée par l’armée de réserve, Muller del. Muller et Helland sculp., acquatinta, 541x727 mm. Raffigurazione dell‟intervento della cavalleria francese, che entra con grande slancio e si impone in aperto campo di battaglia, con tutta la sua forza d‟urto. Lo scontro imperversa ovunque. Nonostante solo una parte della sua armata avesse varcato il Po‟, Napoleone decise tuttavia di dar battaglia al Generle Ott a Montebello. Fu un combattimento sanguinoso in cui Lannes si coprì di gloria ed i suoi uomini furono protagonisti di prodigi di estremo valore.


102 Magenta (st-31053) – Bataille de Magenta (4 June 1859), Gosselin imp., 1860 ca, litografia, 455x604 mm. Il 4 giugno 1859 l‟Imperatore Napoleone III decise di passare il Ticino da Buffalora e Turbigo per arrivare a Magenta ove il combattimento era più aspro e terribile. Le truppe francesi appena ebbero preso posizione, furono attaccate dagli austriaci forti di 130000 uomini, come si legge nella descrizione in calce. La stampa rappresenta i concitati eventi della battaglia svoltasi alle porte della cittadina, che si vede in lontananza sulla sinistra. Impreziosita da una bella coloritura coeva, la stampa è firmata in basso al centro, da Napollon Thomas.

103 Palestro (st-31050) – Combat de Palestro (31 Mai 1859), 1860 ca, Gosselin imp. e lit., litografia, 468x608 mm. Raffigurazione del combattimento svoltosi a Palestro il 31 maggio 1859. Al centro della composizione, Vittorio Emanuele incita i suoi alla carica. In calce alla stampa breve descrizione dell‟evento. Alcuni zuavi accortisi che Vittorio Emanuele si trovava al centro della mischia più cruenta, preoccupati per il pericolo che stava correndo si lanciarono per fermarlo; ma lui disse “amici miei lasciatemi qui c‟è della gloria per tutto il mondo” In lingua francese nel testo. Bella coloritura coeva, restauri magistralmente eseguiti, in complesso buone condizioni.


104 Solferino (st-31052) – Bataille de Solferino (24 June 1859), Gosselin imp., 1860 ca, litografia colorata all‟epoca, 452x602 mm. Bella e rara veduta della battaglia di Solferino combattuta dall‟esercito franco- piemontese contro gli austriaci. La vittoria dei primi pose fine alla seconda guerra d‟indipendenza italiana. La raffigurazione si concentra sul momento dell‟assalto delle truppe franco piemontesi, al centro della scena Napoleone III impartisce gli ordini ai suoi uomini, tutt‟intorno lo scontro imperversa, qua e là si alzano nuvoloni di fumo.

105 Varese (st-31051) – Prise de Varèse par Garibaldi, 1860 ca, Koch ed., litografia, 472x637 mm. Raffigurazione della presa di Varese da parte dei Cacciatori delle Alpi, guidati dal generale Garibaldi. Il fulcro della raffigurazione è il generale stesso, austero in groppa al suo cavallo, osserva lo svolgimento dell‟evento sfidando i colpi di fucile dei nemici. In calce alla stampa si legge una breve descrizione: il Generale Garibaldi alla testa di duemila Cacciatori delle Alpi, male armati e senza alcuna artiglieria, s‟impadronirono della città, difesa da diecimila austriaci. In lingua francese nel testo. Bella coloritura coeva. Rif.: “Varese nelle antiche stampe XVII - XIX secolo” di Sergio Trippini e Patrizia Foglia, pag. 239 n° 144A


106 Castglione delle Stiviere - (st-32104) - Bataille de Castiglione. Bonaparte à Lonato - 3, 4, 5 Aout 1796, 1830 ca., Martinet del. & Le Jeune sculp., incisione in rame, 195x321. Raffigurazione dell'entrata vittoriosa di Napoleone in Lonato, dopo aver sconfitto gli austriaci nella battaglia di Castiglione.

107 Civitavecchia - (st-32055) - Lo sbarco dei francesi a Civitavecchia, 1850ca, Pellegrini dis. & Raspetti Luigi edit.,. litografia in tre colori, 397x584 mm. Raffigurazione dell‟imponente sbarco dei circa settemila soldati francesi nel 1849.

108 Garibaldi Giuseppe - (st-32083) - I Mille eroi e l'illustre loro duce, 1861, Facchinetti lit., litografia, 307x531. Ritratto di Garibaldi a cavallo. In calce 12 righe di biografia, al margine superiore 9 righe con la descrizione della partenza e delle prime battaglie dei Garibaldini. Ai due lati elenco con i nomi dei Mille.

110 Magenta - (st-31936) - Schlacht bei Magenta 4. & 5. Juni., 1860 ca., Schulz F. G., litografia, 250x348. Raffigurazione della storica battaglia tra l'esercito franco-piemontese e quello austriaco. In calce sotto il titolo, quattro righe di descrizione in lingua tedesca. In coloritura coeva.

109 Lodi - (st-32054) - Napoleone a Lodi, Mini e C. edit, 1830 ca., litografia, 342x489. Raffigurazione di Napoleone circondato dai suoi ufficiali, al termine della battaglia.

111 Napoli - (st-32050) - Les trouppes victorieuses d'Autriche defilent devant de Roi aprés Son retour de Sicile à Naples, en 1815, 1820 ca., Artaria, acquatinta, 327x454. Raffigurazione della parata militare, dopo la vittoria austriaca, che permise il rientro a Napoli di re Ferdinando IV. In coloritura coeva.


112 Mortara - (st-30583) - Die piemont. Armee, schon durch die Wegnahme von Mortara, 1850 ca., Hofelich J. edit., litografia, 230x322. Raffigurazione delle truppe austriache guidate dagli ufficiali, durante la battaglia di Mortara.

113 Pavia - (st-32086) - La bataille de Pavie et la prise de Francois Premier, primo '700, Deelis Iohannes inc., incisione in rame, 116x140. Variante non menzionata nel Sinistri-Belloni a pag. 26 n° 18.

114 Pavia - (st-30584) - F. M. Radetzky hatte d. 19. Marz seine Hauptstarke bei Pavia versammelt ...., 1850 ca., Hofelich J. edit., litografia, 230x323. Raffigurazione della battaglia, sullo sfondo la città di Pavia. In calce sette righe di descrizione in lingua tedesca.

116 San Martino (BS) - (st-31030) - Battaglia di S. Martino - 24 giugno 1859, 1860 ca., Toffaloni lit.Perrin dis., litografia su fondo seppia, 300x420. Raffigurazione della battaglia che si tenne a S. Martino il 24 Giugno 1859. La stampa riporta in basso al centro, la firma dell'autore.

115 Pisa - (st-32082) - Dal Varignano a Pisa (8 Novembre 1862), 1870 ca, oiret dis. & Ronchi lit., litogr, 390x552. Raffigurazione della partenza di Garibaldi, convalescente e circondato da amici e medici, dal forte di Varignano. Piccole imbarcazioni affiancano e accompagnano quella del Generale. In color seppia.

117 Varese - (st-32089) - Il Combattimento di Varese 26 Maggio 1859, 1889, Pontremoli R. dis. & Antonio Vallardi edit., litografia, 273x404. I Cacciatori delle Alpi combattono contro gli austriaci a Biumo. Rif.: “Varese nelle antiche stampe XVII - XIX secolo” di Sergio Trippini e Patrizia Foglia, pag. 191 n° 90


Fotografia 118 Ascoli Piceno - (ft-605) - Ascoli Piceno (senza titolo), 1890-95, Alinari, fotografia all'albumina, 260x350. Album contenente 45 fotografie, firmate fal famoso fotografo Alinari, della cittĂ di Ascoli Piceno di cui 20 panorami e 25 particolari. 119 Avezzano - Sulmona - Servigliano - (ft-602) - Campi di concentramento per prigionieri di guerra di Avezzano - Sulmona - Servigliano --- Chieti 19161917, 1917, anonimo, fotografia gelatina al bromuro, . Album storico, di 54 fotografie, raffiguranti alcuni scorci dei campi di concentramento di Avezzano, Sulmona (Fonte d'Amore) e Servigliano.

Palermo, Tagliarini di Catania e Sommer di Napoli. 73 fotografie raffigurano particolari come capitelli statue ecc. di monumenti della Sicilia, mentre 45 panorami rappresentano: 19 Palermo, 4 Messina, 2 Taormina, 5 Catania, 9 Siracusa, 2 Capo Zafferano e 7 Girgenti. 128 Venezia - (ft-601) - Ricordo di Venezia, 1880 ca., Naya (attribuito), fotografia all'albumina, 160x220. Grazioso album fotografico contenente 12 graziosi scorci di Venezia. 129 Venezia - (ft-610) - Venezia (senza titolo), 1880 ca., anonimo, fotografia all'albumina, 350x300. Interessantissimo album fotografico contenente 25 fotografie, scorci e particolari, tutte inerenti al Palazzo Ducale in Venezia.

120 Genova - (ft-609) - Genova (senza titolo), 1880 ca., Degoix Celestino (attribuito), fotografia all'albumina, 350x300. Interessantissimo album fotografico contenente 25 fotografie, scorci e particolari, di palazzi storici genovesi. 121 Genova - Ovada - Asti - (ft-600) - Linea Genova - Ovada - Asti / Inaugurazione del tronco Genova - Ovada, 1894, Danesi fototipia D'Alessandri fotog., fototipia, 250x340. Album edito in occasione dell'inaugurazione del tratto ferroviario Genova-Ovada comprendente una carta geografica (mm 182x885) con evidenziato il percorso ferroviario, una carta con il profilo longitudinale e 24 vedute in fototipia raffiguranti gallerie, viadotti e stazioni. 122 Italia - (ft-608) - Italia, 1890 ca., Autori vari, fotografia all'albumina, 350x300. Album contenente 98 fotografie, panorami e particolari, di luoghi del nord Italia: 1 del Lago di Como,1 del Lago Maggiore, 37 di Milano, 47 Certosa di Pavia, 4 di Piacenza, 2 di Modena e 6 di Torino. 123 Pompei - (ft-599) - The last days of Pompeii, 1879, Tauchnitz Bernhard editote, fotografia gelatina al bromuro, 160x120. Volume di 444 pag. e 18 fotografie di 17 di Pompei e 1 di Sorrento. descritto da Edward Bulwer & Lord Lytton e pubblicato a Lipzia da Tauchnitz Bernhard. 124 Pompei - (ft-606) - Pompei, 1875 ca., Sommer, fotografia all'albumina, 190x240. Album fotografico contenente 48 graziosi scorci di Pompei. 125 Roma - Campania - Firenze - (ft-604) - Roma, 1890 ca., anonimo, fotografia all'albumina, 250x350. Album fotografico contenente 43 fotografie di cui 23 con scorci di Roma 6 della Campania e 14 di Firenze. 126 Sempione - (ft-603) - Il Tunnel del Sempione, 1905, Calzolari - Ferrario, fototipia, 250x330. Cartella contenente 36 fototipie raffiguranti i lavori del tunnel del Sempione. 127 Sicilia - (ft-607) - Italia, 1880-90, Incorpora - Tagliarini - Sommer, fotografia all'albumina, 270x370. Album fotografico, ben rilegato, raffigurante localitĂ della Sicilia, contenente 118 fotografie firmate dai fotografi G. Incorpora di

130 Atene - (ft-611) - Veduta del Parthenon visto da sud (senza titolo), , Alinari F.lli, gelatina al bromuro, mm 710x1000. Grande veduta fotografica dellâ€&#x;antico tempio della Magna Grecia dalle notevoli dimensioni e firmata in basso a sinistra in bianchetto Flli Alinari, databile attorno alla fine del XIX secolo. La commistione tra natura ed architettura rievoca un particolare gusto pittoresco.


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FOTOCAMERE

131 (va-204) Thornton-Pickard MGF. (Altrincham, England) Mod. Special Ruby Reflex a soffietto anni ‟20 in legno rivestito di pelle nera e ottone Obb. Cooke Anastigmat 1/ 4,5 5 ¾ inch. Buone condizioni

CO.

132 (va-205) Murer (Milano, Italy) Probabilmente prototipo Reflex anni „20 Rivestito in pelle nera e ottoni Obb. Murer 1/ 4,5 108 mm Particolare e da arredamento ma non funzionante nella tendina 133 (va-206) Scovill Manufacturing CO. ( New York, USA) Corpo in mogano anni 1880-90 Per lastre 12x18 cm Obb. Waterbury Lens Ottime condizioni 134 (va-207) Goerz (Berlino, Germany) Mod. Ango a soffietto in legno e pelle nera circa Per lastre 9x12 cm Obb. Dagor 1/6,8 120 mm Ottime condizioni

1900

135 (va-208) Marion e CO (London, England) Mod. Soho Reflex camera in legno e pelle nera 1900 circa, Per lastre 2 ½ x 3 ½ inch. Obb. Zeiss Tessar 1/4.5 3,5 cm Ottime condizioni 136 (va-209) Matador (Germany) Box camera in mogano e ottoni, primi „900, per lastre 9 x 12 cm. Ottime condizioni

137 (va-210) Newman and Guardia LTD (London, England) Box magazine camera mod. Special „B‟ in pelle nera 1905-13 per lastre 3 ¼ x 4 ¼ Obb. Ross Zeiss Patent 9 Ottime condizioni 138 (va-211) Manufacture francaise d’armes (France) Mod. Luminor legno e metallo rivestito pelle nera anni „30 Per pellicola 6 x 9 cm Discrete condizioni 139 (va-212) Pag (Paris , France) Box camera mod Constabte legno rivestito di pelle nera 1910 circa Per lastre 9 x 12 cm Obb. Roussel Paris Rapid Rectilinear serie „D‟ Con lastre a corredo Buone condizioni 140 (va-213) Ihagee Kamerawerk (Dresda, Germany) Mod. Repubblic Full-Wiew, 1921 Box Reflex camera in legno, metallo rivestita di pelle nera Formato 6 x 6 cm Ottime condizioni 141 (va-214) Sconosciuta Folding camera anni „20 Obb. Anastigmat Rumer f 7,7 Otturatore Promptus 25-100 B. T. Buone condizioni 142 (va-215) Gauthier G. m. b.H. (Calmbach, France) Folding camera anni „20 Otturatore Pronto 25-125 B. T. Buone condizioni 143 (va-216) Sconosciuta Folding box-camera prob. Legno e pelle nera anni „10 Formato 8 x 10 cm

Bellissimo otturatore non marchiato Tempi da 1 a 150 Ottime condizioni 144 (va-217) Ernemann ( Dresda, Germany ) Mod. Heag 00 Type A legno-pelle nera 1917-21 Folding camera formato 6x9 cm Obb. DoppelObjektiv f11 10,5cm Scatola originale, dorso e lastre aggiuntive Buone condizioni 145 (va-218) Agfa Camera Werk ( Dresda, Germany ) Mod. Standard deluxe plate models 1926-33 Folding camera formato 6x9 cm Obb. Anastigmat f 6,3 10,5 cm Con dorso e lastra accessori Ottime condizioni 146 (va-219) Sconosciuta In alluminio, legno rivestita in pelle nera anni „20 Folding camera formato 9x12 cm Otturatore Koilos (Germany) B, 1-300 cesellato Ottime condizioni 147 (va-220) Sconosciuta ( Prototipo ? ) Folding camera alluminio, legno rivestito in pelle nera primo „900 Formato 6x9 cm Con dorso p. pellicola e box-custodia in pelle Buone condizioni 148 (va-221) Polaroid ( Cambridge MA, USA ) Mod. J-66 1961-63 Obb. f 19 dorso supplementare Buone condizioni


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149 Torchio litografico a stella. (va-222) Base 193 cm, larghezza 54 cm. Diametro stella 147 cm. Pietra litografica originale 45x64 cm. Affascinante torchio litografico della metà del XIX secolo prodotto dalla “Bollito e Torchio” costruttori meccanici di Torino. L‟esemplare proposto è il n° 698. Quello che differenzia un torchio litografico da un torchio tipografico è il modo in cui viene esercitata la pressione in fase di stampa. La pietra litografica viene posta su di un carrello scorrevole, sopra di questa viene messo il foglio e successivamente abbassata la bandella su cui agirà direttamente la pressione, esercitata mediante una racla di legno (specie di spatola ricoperta di cuoio) chiamata anche coltello. Il movimento del piano avviene manualmente mediante la ruota a stella. Il torchio proposto è dotato di pietra litografica originale, complessivamente in ottime condizioni ed ancora perfettamente utilizzabile.

Litografia: tecnica di stampa in piano. La fase più importante e complessa è quella della preparazione della pietra in modo da riuscire ad ottenere il gioco di repulsione tra l‟acqua e grasso su cui si basa il procedimento litografico. La preparazione della pietra ha inizio con la levigatura della stessa, che deve essere mantenuta sempre bagnata, mediante un‟altra pietra più piccola. Quest‟ultima viene fatta scorrere su quella più grande eseguendo il movimento che ricorda quello dell‟infinito. L‟insolita azione, apparentemente strana, permette di mantenere la stessa pressione su tutta la matrice levigandola perfettamente. Dopo averla accuratamente asciugata, si può iniziare a disegnare direttamente sulla pietra con una matita grassa. Per il disegno si può utilizzare anche del grasso chiamato touche che permette di tracciare dei segni anche con il pennello. Disegnata la pietra, si passa con del talco per asciugarla. A questo punto, bisogna fissare e far penetrare più in profondità nel calcare la materia grassa del disegno, per questo si utilizza una miscela di gomma arabica e acido nitrico. Il passaggio con questa miscela ha la funzione di rendere le parti bianche ricettive all‟acqua. L‟azione moderatamente corrosiva dell‟acido apre i pori del calcare (parti non disegnate) facendovi depositare la gomma arabica che trasforma il carbonato di calcio in nitrato di calcio, assorbendo l‟acqua e rifiutando i grassi. Contrariamente, nelle parti disegnate avviene una reazione che rende il disegno più ricettivo agli inchiostro di stampa (grasso).


GRAFICA MODERNA

150 Orvieto (mo-1) – Veduta di Orvieto, 1941, Remo Brindisi, acquaforte, 403x959 mm. Grande e scenografica veduta della città di Orvieto incisa dall‟artista Remo Brindisi nel 1941. Animata in primo piano sulla sinistra, da alcuni personaggi ritratti in una scena agreste. La firma è nel corpo della stampa nell‟angolo in basso a sinistra. Sotto la stampa a sinistra “Panorama di Orvieto, p.d.a 1941” mentre a destra la firma dell‟autore in matita. Importante opera, testimonianza delle prime prove calcografiche dell‟artista.


151 (mo-2) Dimensioni: 520x520 mm Tiratura: 45/98

153 (mo-4) Dimensioni: 520x520 mm Tiratura:76/90

155 (mo-6) Dimensioni: 410x410 mm Tiratura: 87/100

157 (mo-8) Dimensioni: 520x520 mm Tiratura: 76/82

152 (mo-3) Dimensioni: 520x520 mm Tiratura: 74/91

154 (mo-5) Dimensioni: 520x520 mm Tiratura:92/99

156 (mo-7) Dimensioni: 520x520 Tiratura: 25/XXXII

158 (mo-9) Dimensioni: 520x520 mm Tiratura: Parte III

Carlo Vivarelli (1919-1986) è stato un artista, grafico designer ed anche co-editore della celebre rivista “neue grafik” insieme a Lohse, Neuburg e MüllerBrockmann. Le sue opere furono influenzate da Paul Richard Lohse. La composizione delle sue opere era rigorosamente giocata sulla raffigurazione di strutture ortogonali basate su proporzioni matematiche ed il gioco di contrasto tra i colori complementari. Bibliografia: “Carlo Vivarelli” Susanne Kappeler


Antoni Clavé (Barcellona 1913, St. Tropez 2005) Le prime opere grafiche del Nostro risalgono al 1939 e coincidono con il suo arrivo a Parigi. Qui ebbe la fortuna di imbattersi in Edmond Desjobert uno dei nomi più importanti nel settore dell‟incisione, che gli svelò tutti i segreti. Dieci anni più tardi iniziò la sua collaborazione con la “Guilde Internazionale de la Gravure” di Nesto Jacometti, che in seguito diverrà “L‟Oeuvre Gravé”. Ricevette attestati internazionali come il Premio Unesco dell‟Incisione alla XXVIII Biennale d‟Arte di Venezia (1956) e due anni più tardi il premio del Museo KamaKura alla Biennale dell‟Incisione di Tokyo. Clavé ha sempre avuto un rapporto completo e fisico nei confronti delle sue creazioni, in particolar modo con quelle riferite al torchio, da indurre Pierre Seghers alla felice definizione “Le incisioni di Clavé sono l‟incisore stesso”. Infatti nelle sue opere è viva e presente la storia pittorica della Spagna, quella Spagna dei grandi, da Goya a Velasquez fino a El Greco ed anche le esperienze di una vita, da quando incominciò negli anni trenta la sperimentazione dei materiali usati dagli artisti dell‟avanguardia: disparati collages, corde, cartoni, tessuti e fogli di giornale. Nelle incisioni non sistemerà solamente dei collages, ma si avvarrà anche del gaufrage in modo da ottenere effetti di rilievo. Tra gli anni settanta e ottanta del novecento tenne numerose mostre in Europa, Stati Uniti ed in Giappone. Nel 1984, l‟intero padiglione Spagnolo alla Biennale di Venezia è stato dedicato al suo lavoro artistico.

159 (mo-10) SENZA TITOLO Acquaforte in tre colori impressioni a secco e collage Dimensioni 760x560 mm Tiratura: H.C.V

160 (mo-11) SIGNES et RELIEF Acquaforte ed acquatinta in tre colori con impressioni a secco Dimensioni 760x565 mm Tiratura: 15/80


161 (mo-12) POINT NOIR et POINT ROUGE Acquaforte in tre colori Dimensioni: 765x565 mm Tiratura: 3/75

162 (mo-13) AVEC DES ÉTOILES Acquaforte in tre colori con impressioni a secco Dimensioni 760x560 mm Tiratura: 26/75

163 (mo-14) AVEC DES ÉTOILES Acquatinta a colori con Impressioni a secco Dimensioni 765x565 mm Tiratura: 29/75


165 (mo-16) ARABESQUES Acquatinta in sei colori 22/80 Dimensioni 570x780 mm

166 (mo-17)TROBADORS Nr 9 Litografia in tre colori E.A Dimensioni: 570x765 mm

164 (mo-15) GRIS – NOIR – BLEU - ROUGE Acquaforte in tre colori con impressioni a secco Dimensioni: 815x630 mm Tiratura: 68/80

167 (mo-18) TROBADORS Nr 7 Litografia in cinque colori E.A Dimensioni 570x765 mm


Bertrand Dorny Nasce a Parigi nel 1931. Iniziò come pittore, ma fu sempre affascinato ed incuriosito dalle differenti tecniche artistiche. Molto presto si cimentò con l'incisione. Il lato meccanico dell'incisione lo seduce, come pure la nozione di transfert, e questa diventerà, col passare degli anni, la base delle sue future ricerche. La sua opera incisa rappresenta oggi più di 650 stampe e l'artista, dalla metà degli anni 50 ha esposto frequentemente in Francia come all'estero (Lussemburgo, Belgio, Svizzera, Stati Uniti, Germania, Inghilterra, etc). Bertrand Dorny ha partecipato con gran regolarità a numerose esposizioni collettive e saloni: La Jeune Gravure Contemporaine, Les peintres-graveurs, etc. e biennali: le Biennali di Cracovia, Epinal o Freschen, e la sua opera è stata spesso premiata. Fra le gallerie e gli editori che hanno avuto un ruolo determinante nella carriera dell'artista, citiamo Bernard Gheerbrand (La Hune), La Nouvelle Gravure ou Nesto Jacometti (Locarno). Dopo essere stato professore di disegno all'Accademia della Grande Chaumière, Bertrand insegnò incisione, dal 1975 al 1979, alla Scuola di Belle Arti di Parigi. 168 (mo-19) TERRE ROUGE - Acquatinta a sei colori e impressioni a secco su carta Arches France. Dimensioni foglio 570x760 mm incisione 440x318 mm. Tiratura: E.A IV/IV 169 (mo-20) MONTANA DRIVE - Acquatinta a sei colori ed impressioni a secco su carta Arches France. Dimensioni foglio 800x630 mm incisione 635x555 mm. Tiratura: 4/30

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Roger Bertemes Nacque nel 1927 a Boenvange (Ardenne,Lussemburgo). Scelse la carriera di maestro e dopo gli studi incominciò l‟insegnamento nel 1947. Studia incisione nell'atelier di Johnny Friedlaender mostrando subito doti eccezionali. L‟artista vuole restare pedagogo e la sua guida per l'associazione “L‟arte a scuola” diventa uno strumento essenziale nell'insegnamento dell'arte ai bambini. Il suo lavoro artistico venne riconosciuto a partire dal 1961. Lavoratore accanito, umile, impegnato, discreto,Roger s‟interesserà con passione a tutti gli aspetti delle tecniche artistiche: pittura, acquerello, inchiostro, incisione, serigrafia, libri illustrati (verrà chiamato il « pittore dei poeti »), scultura, arte del vetro. La sua evoluzione lo porterà naturalmente verso l'astrazione e la sua opera fu punto di riferimento per oltre cinquanta anni nell‟ambito della creatività lussemburghese. Roger Bertemes ci ha lasciati nel novembre 2006. 170 (mo-21) FLUVAISON - Acquatinta in sette colori ed impressioni a secco. Dimensioni foglio 760x565 mm incisione 645x495 mm.Tiratura: 20/99 171 (mo-22) LACUSTRE - Acquatinta in cinque colori ed acquaforte su carta Arches France. Dimensioni foglio 660x505 mm, incisione 405x318 mm. Tiratura: 22/99 170

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Ai nostri amici collezionisti segnaliamo questi utili testi per consultazioni.

VIAGGIO NELL’ANTICA CARTOGRAFIA D’EUROPA Dalle radici Cristiane all’Europa unita

Varese nelle antiche stampe XVII-XIX secolo

Collezioni Gianni Brandozzi

di Sergio Trippini e Patrizia Foglia

Catalogo ragionato della mostra svoltasi a Roma – Camera dei Deputati dal 18 Giugno al 2 Luglio 2009. Formato cm. 22x22 pag. 160. Sezione finale con carte umoristiche d’Europa

Volume di 444 pagine con oltre 370 illustrazioni. Catalogo ragionato delle stampe che hanno illustrato la città giardino e dintorni.

Per informazioni: Gianni Brandozzi – Ascoli Piceno tel. 0736 256956 info@osteriamuseo.it Prezzo 25 €

“La Storia di Varese” è un’iniziativa editoriale dell’International Research Center for Local Histories and Cultural Diversities dell’Università degli Studi dell’Insubria

ISBN: 978-88-95362-30-4 Prezzo: 60 €

RISTAMPA ANASTATICA Tabula Peutingeriana Itineraria

edizione di Franz Christoph von Scheyb - Vienna 1753 Volume con pregiata legatura fatta a mano, cm. 46x34. Composto da 116 pagine più 12 tavole fuori testo su doppia pagina che unite formano la tabula di cm 672 Note introduttive di: Mauro Calzolari dell’Università di Ferrara, Francesco Prontera dell’Università di Perugia,

Per informazioni: Fabrizio Ronca - r.fabrizio53@gmail.com Prezzo 140 €


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