Francesco e Sergio Trippini - Catalogo "Il Lago maggiore nelle antiche stampe"

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EUROPEAN COMMISSION JOINT RESEARCH CENTRE Ispra (VA)

italia 2014.eu

Il Lago Maggiore nelle antiche stampe


EUROPEAN COMMISSION JOINT RESEARCH CENTRE Ispra (VA)

Il Lago Maggiore nelle antiche stampe

a cura di Francesco e Sergio Trippini


Catalogo

Schede Francesco Trippini Sergio Trippini Coordinamento editoriale Giampiero Tartaglia Sergio Trippini

Villa Recalcati Varese, Italy 25 ottobre - 9 novembre 2014 Curatori e ordinatori Antonio Bandirali Sergio Trippini

Fotografia Francesco Trippini

Progetto espositivo Antonio Bandirali Giampiero Tartaglia

Impaginazione Barbara Bilancioni

Arredi mostra Joint Research Centre Ispra (VA) Italy

Copertina Barbara Bilancioni

Si ringrazia la Provincia di Varese Per aver concesso le prestigiose sale di Villa Recalcati

Si ringraziano per il prestito di alcune opere i Signori: Michele Della Torre nr: 18, 24, 50, 70

Carlo Francioli nr: 62, 63

Paolo Schiani nr: 7, 12, 16, 51

In copertina Battello a Vapore Il Verbano sul Lago Maggiore Miani Pietro dis. 1837. Scheda 4 copyright - Sergio Trippini

Patrocinatori

Mostra

Esposizione Sergio Trippini Studio Bibliografico – Stampe Antiche Gavirate VA Italy www.trippini.it


Indice

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Presentazione Introduzione al catalogo

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Schede

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1823 – Carta topogr. del Sempione e L. Maggiore, Benedetto Bordiga 1835 – Grand Hotel e battello a Magadino, F.lli Eglin 1836 – Battello a vapore Il Verbano, F.lli Eglin 1837 – Battello a vapore Il Verbano, Pietro Miani

19 20 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46

1486 – Angera, Jacopo Filippo Foresti 1622 – Arona, Benedetto Avogadro 1677 – Isola Bella, Simone Durello 1690 ca – Arona, A. Masserotti 1726 – Isola Bella, Marcantonio Dal Re 1750 ca – Isola Bella, Richter 1750 ca – Isola Bella, Richter 1790 ca – Isola Bella, Girolamo Mantelli fine ‘700 – Arona, C. G. Morasch 1810 ca – Isola Bella, Louis Bleuler 1810 ca – Isola Bella, A. Gibert 1810 ca – Isola Bella, Luigi Rados 1810 ca – Arona, Gaetano Berettini 1810 ca – Angera, Gaetano Berettini 1810 ca – Belgirate, Gaetano Berettini 1810 ca – Isola Madre, Girolamo Mantelli 1811 – Baveno, Gabriel Lory fils 1811 – Stresa, Gabriel Lory fils 1811 – Arona, Gabriel Lory fils 1820 ca – Isole Borromee, Federico Lose 1820 ca – Solcio, Federico Lose 1820 ca – Belgirate, Federico Lose 1820 ca – Isola Madre, Artaria 1820 ca – Panorama dalle isole Borromee, Heinrich Keller 1822 – Feriolo, Major Cockburn 1822 – Arona, Major Cockburn 1822 – Isola Pescatori, Mc. Queen


pag 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86

1823 – Intra, Johann Jakob Wetzel 1823 – Stresa, Johann Jakob Wetzel 1823 – Isole Borromee, Johann Jakob Wetzel 1823 – Isola Bella, Johann Jakob Wetzel 1825 ca – Luino, Johann Jakob Wetzel 1830 ca – Lago Maggiore, Vittorio Angeli 1830 ca – Baveno, Napoleone Zucoli 1832 – Isola Bella, William Day 1836 – Sesto Calende, Giuseppe Elena 1838 – Isola Bella, Thomas Miles Richardson 1838 – Luino, Thomas Miles Richardson 1838 – Castelli di Cannero, Thomas Miles Richardson 1838 – Luino, Laurent Deroy 1840 ca – Isole Borromee, G. Scheuchzer 1840 ca – Isola Pescatori, Charles Louis Guigon 1840 ca – Lesa, Luigi Cherbuin 1840 ca – Laveno, Napoleone Zucoli 1840 ca – Lago Maggiore, Gaetano Gariboldi 1840 ca – Lago Maggiore, Gaetano Gariboldi 1840 ca – Isola Bella, anonimo 1840 ca – Isola Bella, Philippe Benoist 1840 ca – Isola Madre, Mazzola 1844 ca – Intra, Charles Louis Guigon 1845 ca – Lago Maggiore, Giuseppe Elena 1850 ca – Lago Maggiore, Francesco Citterio 1850 ca – Intra, A. Magni 1850 ca – Isola Bella, Majocchi 1850 ca – Isolino San Giovanni, A. Magni 1858 – Santa Caterina del Sasso, L. Oeser 1858 – Intra Madonna di Campagna acquar., Luigi Litta 1858 – Intra Interno del teatro acquar., Luigi Litta 1858 – Intra Interno della fabbrica acquar., Luigi Litta 1858 – Intra Filatura di Cotone acquar, Luigi Litta 1858 – Intra Filatura di cotone incisione, Luigi Litta 1858 – Intra Imbarcadero incisione, Luigi Litta 1858 – Intra Piazza e palazzo civico incisione, Luigi Litta 1858 – Intra Piazza S. rocco incisione, Luigi Litta 1866 – Isola Pescatori, Ratham? 1899 – Isola Bella, Francois Flameng


Presentazione Il Semestre Italiano del Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione Europea, a Ispra, nasce quale emanazione del Comitato Culturale di detto Centro, con un compito specifico: la celebrazione dell’eccellenza del nostro patrimonio artistico, storico, culturale, tecnico ed enogastronomico. E’ un’opportunità e occasione di rilancio e promozione in ambito locale, nazionale ma soprattutto Europeo, della cultura Italiana nelle sue molteplici forme. Abbiamo, quindi, sviluppato un ricco programma atto a realizzare l’arduo compito. Le idee discusse sono state numerosissime e molte non sono state pianificate per i tempi troppo ristretti. Il maggior problema è stato quello di andare al di là degli stereotipi e dell’ovvio per proporre qualcosa di diverso, di trasversale, in grado di racchiudere arte, storia, cultura, che potesse parlare del territorio, ma con risvolti universali, così da sorprendere ed emozionare.

litografia, etc, che vanta pezzi rarissimi e che racconta la storia del Lago Maggiore, ma anche la Storia d’Italia. Una mostra che esalta la bellezza dei luoghi raffigurati e fa comprendere il motivo per cui i viaggiatori stranieri che completavano il loro percorso educativo e culturale, visitando il nostro bellissimo Paese, fossero subito colti dal Mal d’Italia, talmente forte e struggente era l’emozione suscitata dalle nostre meraviglie naturali ed artistiche. Il valore culturale della Mostra è sintetizzato da un’incisione del 1622, enorme, dal fascino incredibile, quasi unica, che raffigura un primo progetto di realizzazione del Colosso di San Carlo, con collocazione all’inizio della salita al Sacro Monte d’Arona e non al culmine. Bellissimo poterla osservare in dettaglio con Sergio Trippini e suo figlio Francesco a narrarne i dettagli tecnici, respirare e rivivere il momento storico raffigurato.

In stretta collaborazione con la sezione Artistica del Comitato Culturale, alcune di quelle idee sono diventate realtà. Una è proposta in questa sede, scaturita da ricordi di visite a dimore e castelli, abbondanti sul suolo italiano, di pomeriggi passati a curiosare nei negozi degli antiquari di Amsterdam, di Praga, di Roma, di Milano.

Tutto questo traspare, rivive e si esalta attraverso il percorso artistico, storico e culturale raccontato nell’esposizione, attraverso stampe con vedute dal ‘400 all’800 fino alle prime rappresentazioni dei battelli a vapore di Pietro Miani con acquetinte colorate. Una occasione speciale, straordinaria, semplicemente unica, esaltata dalla cornice offerta dall’ambiente dove ha luogo la mostra: la prestigiosa Villa Recalcati, simbolo della Provincia di Varese.

Ci siamo soffermati, infatti, a riflettere sulle incisioni, sulle stampe che, forse meglio di altre arti figurative, riescono a rendere l’opera quadri-dimensionale raccontando di luoghi, ma rendendo evidente il legame con il tempo. Abbiamo scoperto che non era necessario spostarsi per trovare l’eccellenza nel campo. Sergio Trippini, mercante di stampe antiche, esperto di fama mondiale, affermata autorità nel settore, dimora a Gavirate. Un incontro ricco di risvolti tecnici e storici, un incontro simpatico e indimenticabile, dove, con entusiasmo crescente, abbiamo deciso di realizzare questa mostra di stampe antiche del Lago Maggiore.

Commissione Europea, Joint Research Centre, Semestre Italiano e Comitato Culturale, Sergio Trippini, Provincia di Varese, uniti a promuovere cultura, a celebrare il Semestre di Presidenza dell’Unione Europea, a integrare il nostro territorio, il nostro Paese in una dimensione Europea, attraverso la pura emozione. Giampiero Tartaglia Presidente Semestre Italiano 2014

Una mostra mai proposta a Varese, che copre un percorso di circa cinque secoli, che spazia tra varie tecniche di incisione, quali acquatinta, acquaforte,

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Antonio Bandirali Responsabile Artistico Comitato Culturale

Vincenzo Vocino Presidente Comitato Culturale


Introduzione al catalogo

opere di valenti autori come Marcantonio Dal Re, il cui modello compositivo ispirò autori stranieri come Richter. Verso la fine del secolo meritano attenzione le prime vedute di Girolamo Mantelli; di rilievo anche la veduta di Arona, edita da Morasch, nella quale è possibile intravedere ancora la Rocca prima che fosse distrutta nel 1800 dall’esercito napoleonico. In questo secolo la gran parte delle raffigurazioni iconografiche erano incentrate sul basso lago. Nei primi anni del XIX secolo (con decreto del 7 settembre 1800) ebbero inizio i lavori per la strada napoleonica del Sempione portata a termine in soli cinque anni e già nell’ottobre del 1805 pronta per il passaggio delle prime carrozze. Nata come strada militare divenne in breve un irrinunciabile asse commerciale e turistico anche per il Verbano. Incominciò così con i migliori auspici il XIX secolo, che per la grande qualità delle vedute incise, grazie alla collaborazione di editori sia milanesi che stranieri con i più valenti artisti allora attivi, darà luogo ad un periodo che possiamo definire dello splendore iconografico. Ora l’interesse si allarga in crescente misura anche ad altre località prospicienti il lago. Ne sono un chiaro esempio le vedute del primo decennio dell’ottocento disegnate da Gaetano Berettini, incise al tratto dalle sapienti mani di Luigi Rados e date alla stampa dall’editore milanese Gioachino Bettalli. Queste venivano successivamente rifinite all’acquerello proponendo ancora quel gusto del secolo scorso. Esempi seguiti successivamente anche dagli Artaria di Vienna, i quali ebbero il merito di produrre altre serie di stampe di straordinaria qualità. E’ un periodo di grande fermento artistico e rapidi cambiamenti testimoniati dal passaggio lungo la strada del Sempione da Gabriel Lory fils, dai cui acquerelli, dipinti in questo viaggio, saranno tratte le incisioni all’acquatinta utilizzate per illustrare l’opera Voyage Pittoresque de Genève à Milan par le Simplon, edita a Parigi da Firmin Didot nel 1811. In quest’opera, nel testo, a corredo della veduta del ponte di Baveno, è interessante notare come si parli del Sacro Monte di Varese “…se perd dans la vapeur la montagne de la Madonna del Monte, d’où l’on découvre un point de vue

Le stampe antiche sono un’inguaribile malattia che mi ha contagiato ormai da moltissimi anni. Già da ragazzo, quando facevo il fotografo, ero ammirato da come alcuni artisti, in particolar modo dei primi anni dell’800, riuscivano a riprodurre direttamente in stampa quelle luci che vedevo attraverso la macchina fotografica e che non riuscivo mai a raggiungere con quella perfezione. Le stampe di alcuni autori, in particolar modo svizzeritedeschi, sono un chiaro esempio dell’abilità di coniugare l’elvetica minuziosità, espressione di fedeltà al dato reale, con le romantiche atmosfere che emergono dalla delicatissima successione dei piani di luce. Sono queste le incisioni che più mi attraggono, per cui parlare di autori come Gabriel Lory fils, Johann Jakob Wetzel o Louis Bleuler è come sentire un eco che ti trasposta in questo mondo fantastico. In questo catalogo con mio figlio Francesco abbiamo voluto proporre una parte della nostra collezione presentando alcune incisioni veramente rare, per non dire rarissime, e sono orgoglioso di farlo in una sede prestigiosa come Villa Recalcati, in occasione dei festeggiamenti per il Semestre Italiano di Presidenza dell’Unione Europea. Ho accettato con entusiasmo la proposta di collaborazione richiesta dal Dr. Ing. Giampiero Tartaglia Presidente Semestre Italiano 2014 e dall’Arch. Antonio Bandirali. Iniziamo questo percorso che abbraccia cinque secoli di storia esponendo la prima veduta, anche se fantastica, di Jacopo Filippo Foresti. Una piccola xilografia, dal titolo Angleria oppidum raffigurante la cittadina di Angera datata 1486, si prosegue nel XVII secolo con una delle stampe più importanti, datata 1622, di Benedetto Avogadro. Questa incisione in rame trattata all’acquaforte e bulino, di grandi dimensioni, poneva il Colosso di San Carlo all’inizio della salita al Sacro Monte d’Arona e non in cima dove poi fu posato. Con l’acquaforte di Simone Durello incisa nel 1677, in occasione dei festeggiamenti all’Isola Bella per il matrimonio tra Carlo Borromeo Arese e la contessa Giovanna Odescalchi, si iniziano a raffigurare le Isole Borromeee. Nel XVIII secolo saranno date alle stampe

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étendu.” e nel rimando a piè pagina “Les voyageurs qui visitent le lac Majeur font ordinairement une excursion à la Madona del Monte, en passant par Vareze. La vue dont on jouit de ce lieu est très remarquable; elle s’étend sur le lac Majeur, sur ceux de Lugano et de Come, et sur la chaine des Alpes méridionales.”. L’opera del Lory, pittore paesaggista svizzero, è di fondamentale importanza perché si iniziò a stampare le vedute direttamente a colori riuscendo così a riprodurre quelle atmosfere, solite con le prime luci del giorno e del tramonto, e perché fu precursore del Viaggio Pittorico che avrà grande fortuna negli anni a venire. Infatti da lì a qualche anno nel 1816 avrà inizio la raccolta di stampe edita a Milano da Francesco Bernucca Viaggio pittorico e storico ai tre laghi Maggiore, di Lugano e Como, per la quale si avvalse della preziosa collaborazione dei coniugi Lose. Quest’opera ebbe talmente successo che fu stampata in varie edizioni: all’acquaforte al tratto e rifinita all’acquerello, all’acquatinta in due colori e rifinita all’acquerello ed ancora all’acquatinta in bianco e nero o all’acquatinta con inchiostro bruno. Dopo una decina d’anni la strada del Sempione sarà ancora protagonista perché, seguendo il percorso affrontato dal Lory, giunsero lungo le sponde del Verbano T. C. Bruun Neergaard accompagnato dal Naudet e poi il Maggiore della Royal Artillery James Cockburn disegnando vedute che servirono per l’illustrare due opere emblematiche, la prima per lo stile francese mentre la seconda per quello inglese. I disegni di Naudet furono utilizzati per illustrare il Voyage Pittoresque et Historique du Nord de l’Italie, Par T. C. Bruun Neergaard, stampato a Parigi da Firmin Didot nel 1820 che sembra essere il primo album illustrato dedicato all’Italia Settentrionale, mentre dai disegni di Cockburn eseguiti lungo la strada militare sino a Sesto Calende, furono tratte le litografie utilizzate per illustrare Views to illustrate the route of the Simplon. Drawn from nature by Major Cockburn; and on stone by J. Harding pubblicata a Londra da Rodwell & Martin nel 1822. Altra data fondamentale è il 1823, anno in cui sarà edito il primo viaggio pittorico quasi esclusivamente dedicato al Lago Maggiore, opera del famoso artista svizzerotedesco Johann Jakob Wetzel. Il suo Voyage Pittoresque

aux Lacs Majeur et de Lugano, edito a Zurigo da Orell Fussli, rappresenta una delle più belle testimonianze raffiguranti le località che si affacciano sul Verbano. La raccolta è costituita anche in questo caso da incisioni all’acquatinta stampate a colori che sono un connubio irripetibile tra capacità tecnica ed artistica in grado di trasportare su carta quelle rarefatte atmosfere lacuali. Il crescente numero di viaggiatori comportò un aumento della richiesta di vedute e album souvenir. Verso la metà del XIX secolo si ha così una ricchissima produzione di materiale iconografico sia in ambito nazionale che internazionale. In concomitanza con la nascita della fotografia è interessante segnalare un prolifico connubio tra incisione e dagherrotipo che diede luogo alla serie edita a Milano, a partire dal 1840 ca, da Ferdinando Artaria e figli, Recueil des vues principales de Milan et des ses environs éxécutées d’après le daguerréotype par J. J. Falkeisen et L. Cherbuin. Nella parte finale del catalogo presentiamo alcune incisioni inserite nell’importante e rara opera Raccolta delle principali vedute d’Intra tratte dal vero ed incise da Luigi Litta pubblicata proprio ad Intra tra il 1854 ed il 1858, assieme agli acquerelli originali da cui furono tratte le incisioni di questa raccolta. La mostra si chiude con una bella ed animata incisione di Varin, da disegno di Francois Flameng, che ritrae il giovane Bonaparte all’Isola Bella mentre assiste all’esibizione della cantante varesina Isabella Grassini. Dedichiamoci ora alle opere esposte, la cui imperturbabile bellezza forse contagerà anche voi come è successo a me e agli amici collezionisti Michele Della Torre, Carlo Francioli e Paolo Schiani, che prestando alcune opere hanno collaborato alla buona riuscita della mostra. Sergio Trippini

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SCHEDE delle opere esposte in mostra

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Carta Topografica della / Grande Strada del Sempione / Valli adiacenti fino a Brigg, del Lago Maggiore e delle Isole Borromee Bordiga Benedetto incise ed impresse 1823 incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte 627x1012 mm Carta topografica della strada del Sempione, del Lago Maggiore, e di parte della provincia di Varese. La raffigurazione è molto dettagliata e ricca di particolari orografici. In alto al centro, entro semplice riquadro, è riportato il titolo ed altezze rispetto al livello del mare delle principali città, monti e gallerie rappresentate nonché una breve descrizione dei 10 principali ponti su 60 che si incontrano lungo la strada del Sempione. Sulla sinistra, sempre in semplice riquadro, sono riportati i segni convenzionali delle rispettive cave. La carta è completata dalla raffigurazione planimetrica delle isole Borromee, dell'Isolino S. Giovanni e del Castello di Cannero. Nonostante non riporti l'indicazione temporale, questa può essere datata 1823. Infatti negli Elenchi della Censura (I.R. Ufficio Centrale di Censura e Revisione, 1815-1847), al n. 1166 del 1823, a pag. 175, si legge: "Carta topografica della grande strada del Sempione - Milano - Presso sig. Bordiga L. 12". Rif: Peco, I Bordiga - Benedetto e Gaudenzio Bordiga incisori e incisori-cartografi, pag. 242, 243.

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2 Grand Hotel du Bateau à Vapeur à Magadino Eglin frères lith. 1835 litografia 124x233 mm Veduta del Grand Hotel du Bateau à Vapeur di Magadino ritratto dal lago durante la sosta del battello "Verbano". Sotto la veduta interessanti notizie riguardo alle varie tipologie di camere e comodità offerte dalla struttura. Pieghe editoriali. Inserita nell'opera Voyage sur le Lac Majeur et description de ses abords... di Francesco Medoni, stampata a Lugano da Veladini & C. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 334, n° 427.

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3 Battello a vapore Il Verbano sul Lago Maggiore Miani Pietro Macchinista dis. & Eglin Fratelli lith. 1836 litografia 602x420 mm Raffigurazione del battello a vapore di cui nel 1825 iniziarono i lavori in quel di Locarno, per poi esser varato nel 1826 sotto la direzione del Sig. Church console americano in Francia. In alto, il disegno del profilo del battello, seguito dalla raffigurazione della macchina, prodotta dall’officina di Soho presso Birmingham e diretta dall’Illustre Watt, con sedici rimandi che spiegano i vari pezzi del mezzo. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 335, n° 432.

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Battello a Vapore Il Verbano sul Lago Maggiore Miani Pietro Macchinista dis. 1837 incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta 155x304 mm Raffigurazione del famoso battello a vapore che solcò le acque del Regno Lombardo Veneto. Così lo descriveva il Medoni: "Egli è capace a contenere più di 400 persone con molta quantità di mercanzia... Scorre nella stagione estiva due volte l’estensione del lago... impiegando sei ore per corsa... È altresì munito il battello di alcune vele che spiegansi se non a se a vento propizio per accelerarne il corso". Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 335, n° 433.

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Angleria oppidum Foresti Jacopo Filippo 1486 xilografia 59x77 mm Il più antico documento iconografico inerente il Lago Maggiore e nello specifico la città di Angera, la quale risulta fantasticamente raffigurata. L'unico dato certo che permette di riconoscere la cittadina che si affaccia sul Verbano è il titolo Angleria oppidum. Inserita nell'opera Fratris Iacobi Philippi Bergomensis, Ordinis Fratru[m] Eremitarum Diui Augustini, In omnimoda historia nouissime congesta, Supplementum cronicaru[m] appellata, stampata a Venezia presso Bernardinum de Benalijs nel 1486 die 15 decembris. E' interessante notare come, in questa che è la prima edizione illustrata del Supplementum cronicarum, la stessa matrice xilografica sia stata utilizzata per rappresentare anche le città di Treviso e Viterbo. Edizione non citata nella bibliografia di riferimento che erroneamente attribuisce alla xilografia, con titolo Angleria Castello in Lombardia, diversa da questa, il primato di più antica testimonianza iconografica del Verbano. 19


6 Monte di San Carlo d’Arona Avogadro Benedetto 1622 incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte e bulino 460x715 mm In alto al centro entro festone il titolo MONTE DI SAN CARLO D’ARONA inframezzato dagli stemmi del Papa, di Spagna e del Governatore (?). In alto a sinistra entro ricco cartiglio lettera ai lettori “Alli Benigni Lettori. La nascita di san carlo Borromeo finelle Bocca d’Arona, illustrata per divin privilegio da una luce miracolosa, che di notte appare sopraquel luogo. un altra pur notturna ne vidde parimente un huomo di Santa vita più volte risplender sopra del qui rappresentato monte l’una, e l’altra, è ravivata hora in questa fabrica, è come il sito è frequentato da molte genti, servira d’esempio, è di stimolo per l’acquisto delle virtù à tutti la vita, è miracoli et i gran fatti del Santo sono tutti espressi in Pitture, e statue di gran bellezza nei sotto effigiati edificy,…” a destra in medesimo cartiglio come sopra “Alla Sacra Mta. del Potentissmo Re Catolico Filippo uy. Il Cardinal Santo Carlo Borromeo, che fù una delle glorie di questa Patria, et la riforma di questa Chiesa come natu-rale è come Pastore di tanta eminenza, hora, è il sostegno dell’una, è l’altra, et lim..tta Corona di V. M a che l’hebbe Vasallo in terra lo tiene in Cielo gran Protettore. Hor questi sudditi ogn’hor più fedeli à V. Ma nelle maggiori ca-lamità, è piu divote al Santo nelle Loro piu gravi angustie, si sono ingegniati di rinovarne una Santa memoria... . Di Milano il 13 di lulio 1622. Humilisso et Divoto. Serre. Fra Benedetto Avogadro Pred.re Capuco”. In basso a destra entro ricca cartella con i simboli della Casa Borromeo “Nota delle cose è mistery che sono nel Sacro monte de San Carlo” vi sono inseriti 27 rimandi. Straordinaria veduta eseguita su un progetto suggerito da Padre Marco Aurelio Grattarola, mai eseguito, aveva avuto l’approvazione del Cardinale Federico Borromeo che, il 3 luglio 1614, poneva la prima pietra. Questa veduta, non menzionata in Elogio al Lago Maggiore e in Arona di carta. Le sue stampe - I suoi libri, sconosciuta a tutte le bibliografie del Lago Maggiore, poneva il Colosso di San Carlo all’inizio della salita al Sacro Monte d’Arona. Fino ad oggi si conosceva solamente un’edizione pubblicata nel 1714, di simili dimensioni, il cui progetto compositivo derivava da questa in mostra con le seguenti modifiche: al posto dei due grandi cartigli in alto veniva inserito un grande festone con il nuovo titolo, completamente modificato il cartiglio in basso a destra, mentre il Colosso di San Carlo fu posizionato in cima al monte per l’esigenza di esprimere la grandezza del Santo in modo che fosse visibile anche da molto lontano. Dopo la fantasiosa veduta xilografica del 1486 di Angera, di Jacopo Foresti detto Bergomensis, poi pubblicata in diverse edizioni nel ’500, questa incisione è la più antica che si conosca, che raffiguri il Lago Maggiore. Rif: II° ediz. - Zipoli, Arona di carta. Le sue stampe - I suoi libri, pag. 126, n° 47.

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Isola Bella (senza titolo) Durello Simone inc. & Phil. Biffo dis. 1677 incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte 202x302 mm Importante opera incisa in occasione delle nozze tra Carlo Borromeo Arese e la contessa Giovanna Odescalchi. In alto al centro, dominano la scena due figure alate che sostengono gli scudi della famiglia Borromeo e della famiglia Odescalchi. In secondo piano veduta prospettica dell’Isola Bella, mentre in primo piano completa la composizione la figura di un cane, simbolo di fedeltà. Tra gli imponenti festeggiamenti fu organizzata una processione di imbarcazioni addobbate, amplificata dai segni sonori degli spari a salve e degli strumenti musicali come tamburi e trombe. In particolare, le celebrazioni del 1677, rappresentano uno dei momenti di spicco delle pratiche spettacolari dei Borromeo nel XVII secolo. Infatti queste feste di lago mostrarono una articolazione più raffinata rispetto alle precedenti in particolare con l'allestimento di barche "guernite di richi e vaghi ornamenti trionfali" specificatamente concepite come macchine teatrali in movimento, arricchite di statue e costruzioni effimere di carattere simbolico. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 313, n° 282.

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D:D: Gratiano & Felino / Imp. Decio Martyrib. perusinis; / Arona divinitus Corditoribus, Imp. Othone secundo; / In Tempo Aron. Soc. Iesu, ad ampliorem cultum defossis; / Imp. Iosepho Primo: / Perenni Beneficentia Patronis, in omne Imperium. Bouttats Pieter Balthazar sculp. & Masserotti A. inv. 1690 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte 380x267 mm Veduta della città di Arona sovrastata dalla Rocca e dalla statua di San Carlo. Al centro della cornice i due Santi Gratiniano e Felino circondati da angeli. Questa composizione è particolare in quanto la statua del santo (contrariamente alla realtà) viene raffigurata con una berretta in testa e a mani giunte. Rif: Zipoli, Arona di carta. Le sue stampe - I suoi libri, pag. 121, n°2.

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Prospetto del Teatro Massimo nel Jsola Bella - il titolo si ripete in francese, Dal Re Marcantonio inc. 1726 incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte 215x615 mm Veduta del Teatro eretto nel giardino dell'Isola Bella. Inserita nell'opera Ville di delizia o siano palaggi camparecci nello Stato di Milano... con espressevi le Piante, e diverse Vedute delle medesime Incise e Stampate da Marc-Antonio Dal Re, pubblicata a Milano nella Contrada di S.ta Margherita, all'insegna dell'Aquila imperiale nel 1726. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 314, n° 286.

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L'Isola Bella von der Mittags Seite anzusehen Richter dis. & Boetius inc. 1750 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte 191x302 mm Rara veduta prospettica dell'Isola Bella che copia il modello proposto da Johann Bernhard Fischer nei primi decenni del XVIII secolo. La veduta in oggetto è databile intorno al 1750. Variante non menzionata nella bibliografia di riferimento, infatti in alto al centro si legge la lettera "A". Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 315, n° 292.

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L'Isola Bella in dem Lago Maggiore Richter del. & Boetius sculp. 1750 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte 187x299 mm Animata veduta dell'isola Bella. Variante non menzionata nella bibliografia di riferimento, infatti sopra la stampa al centro si legge la lettera "B". Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 315, n° 292.

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Veduta dell'Isola Bella dalla parte di levante Mantelli Girolamo dis. & inc. 1790 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte al tratto 408x752 mm Rara veduta dell’Isola Bella dalle notevoli dimensioni. Il primo piano è animato da numerose e differenti imbarcazioni: alcune straripanti di turisti, altre con merci, talune con cacciatori intenti nella caccia e prima fra tutte, quella della famiglia Borromeo. Sotto il titolo, la scritta: “Le grandiose costruzioni di quest’Isola di ragione dell’Ecc.ma Casa Borromeo furono fatte dal Co.te Vitaliano V. circa l’anno 1665 e proseguite nel 1671 dal Co.te Renato II. Vennero poscia ampliate da Co.ti Carlo IV e Renato III nel corrente secolo, e recentemente accresciute ed ornate dal vivente Co.te Giberto V”. L’incisione è caratterizzata da una pregevole coloritura coeva all’acquerello. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 315, n° 295. 27


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Vue d'Arona sur le lac majeur avec la statue de St. Boromé Morasch C. G. edit. fine’700 incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte al tratto 337x501 mm Suggestiva veduta della cittadina d'Arona sulla quale domina la statua di San Carlo Borromeo. Lo scena, animata in primo piano da alcuni personaggi, è ritratta lungo la strada del Sempione. Incisione di mirabile qualità tecnico-artistica, coloritura coeva all’acquerello. Non menzionata nella bibliografia di riferimento.

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Insel Bella am langen see Bleuler Louis dis. 1810 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte al tratto 402x585 mm Veduta dell’Isola Bella presa durante le ore del tramonto dalla strada che costeggiando la sponda del lago porta alla cittadina di Stresa, finemente colorata all'epoca all'acquerello e gouache. In primo piano, la scena è animata dalla raffigurazione di momenti di vita quotidiana. In particolare il rientro di alcuni pescatori dalla giornata di pesca. Non menzionata nella bibliografia di riferimento.

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Veduta dell'Isola Bella dalla parte di ponente/ Questa deliziosa Isola, la quale sorge in mezzo al Verbano appartiene all'Ecc.ma casa Borromeo Gibert A. inc. & Bettalli G. edit. 1810 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte al tratto 255x485 mm Animata veduta panoramica dell'Isola Bella, presa dalla riva di Stresa. Incisa da Gibert, su disegno di Girolamo Mantelli e finemente colorata a mano all'acquerello all'epoca. Pubblicata a Milano da Gioachino Bettalli. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 316, n° 298. 30


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Veduta dell'Isola Bella dalla parte di levante/ Quest'Isola fu fatta costruire dal Conte Vitaliano V l'anno 1665 di poi ampliata da suoi successori Rados L. inc. & Fratelli Bettalli edit. 1810 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte al tratto 264x489 mm Bella veduta panoramica dell'isola, finemente colorata a mano all'acquerello all'epoca, presa da levante con la riva di Stresa sullo sfondo; in primo piano barche che trasportano turisti. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 316, n° 299.

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Veduta di Arona Sulla riva destra del Lago Maggiore Rados L. inc. & Berettini G. dis. - Bosio fig. 1810 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte al tratto 312x430 mm Importante veduta della cittadina di Arona, frutto del lavoro di alcuni dei maggiori artisti attivi nella Milano del primo '800. Infatti nella realizzazione di questa opera collaborarono Berettini Gaetano, autore del disegno, Bosio Giovan Battista, il quale realizzò le figure che animano il primo piano, e Luigi Rados, provetto incisore formatosi presso l'Accademia di Brera che divenne assistente di Giuseppe Longhi e Raffaello Morghen. La veduta non viene menzionata nel volume Elogio del Lago Maggiore, mentre è segnalata nel volume Arona di carta. Le sue stampe - I suoi libri. La veduta fa parte di una delle serie più belle che illustrano le località del Lago Maggiore pubblicata presso i Fratelli Bettalli in Milano. Rif: Zipoli, Arona di carta. Le sue stampe - I suoi libri, pag. 122, n° 12.

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18 Veduta di Angera / dalla parte del Lago / Terra del Regno d'Italia, nel Dipartimento del Lario, situata sulla sinistra del Lago Maggiore, / venendo dalle Isole Borromee Rados Luigi inc. & Gaetano Berettini dis. 1810 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte al tratto 318x443 mm Si tratta dell’opera a stampa più rappresentativa e rara della città di Angera. Il primo piano è animato dalla presenza di alcune imbarcazioni e da pescatori intenti a tirar a bordo le reti. La scena è dominata dal castello d’Angera, ai cui piedi si sviluppa l’omonima cittadina. Notevole la qualità dell’incisione al tratto, rifinita all’acquerello all’epoca. La maestria dell’esecuzione si apprezza nelle trasparenze e nei riflessi delle acque del lago. Questa fa parte di una rara ed importante serie di incisioni data alle stampe all’inizio del XIX secolo, dall’editore di Milano, Gioachino Bettalli. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 303 n° 209.

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Veduta di Belgirate Rados Luigi inc. & G. Berettini dis. 1810 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte al tratto 322x445 mm Veduta della cittadina di Belgirate prospiciente il lago. In primo piano la presenza di personaggi dediti alle loro attività giornaliere, costituisce un espediente compositivo che garantisce decoratività e vitalità all’immagine. Si tratta di una veduta di eccezionale rarità non menzionata nella bibliografia di riferimento che ne ignora l'esistenza. L'incisione fa parte della celebre serie pubblicata a Milano da Bettalli nei primi anni del XIX secolo.

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Veduta dell'Isola Madre - Anche quest'Isola posta in mezzo al verbano in poca distanza dall'isola Bella, è di ragione dell'Ecc.ma Casa Borromeo Mantelli Girolamo dis. & inc. 1810 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte al tratto 264x483 mm Veduta dell’Isola Madre che si eleva altera dalle acque del Verbano agitate da forti venti che mettono in grande difficoltà alcune imbarcazioni. Drammatica raffigurazione, impostata sul contrasto tra la vita umana, soggetta alle difficoltà naturali, e l’Isola illuminata dalla tenue luce del tramonto che la avvolge di un’atmosfera serena ed imperturbabile, consacrandola in una sorta di eternità. Stampata a Ginevra presso Manega. Coloritura coeva all'acquerello. Variante non menzionata nella bibliografia di riferimento.

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21 Vue du Pont de Baveno et de l'Isola Madre Lory Gabriel fils dis. 1811 incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta e stampata a colori 194x280 mm "A une demi.lieue de Feriolo est le petit village de Baveno dans une situation très champetre, au pied de la montagne, au milieu de prairies où les chataigniers élevent à l'envi leurs tetes majestueuses, et cachent sous leurs ombrages épais les maisons et les vignes qui les environnent"*. A poca distanza da Baveno la strada attraversa il torrente Trefiume su di un ponte a cinque archi, costruito con granito bianco a venature rosse, al centro della scena. Questa veduta è tra le più belle del lago, con il ponte in primo piano, l’Isola Madre e Pallanza in posizione più defilata mentre sullo sfondo, ai piedi del Sasso del Ferro, si nota la cittadina di Laveno. Lungo la sponda orientale, che scende verso Angera, si intravede Cerro. Erroneamente nell’angolo in basso a sinistra, il disegno viene attribuito a Meuron, nella dicitura "Dessiné d’après nature par M. de Meuron", mentre l’acquerello originale è firmato da G. Lory. Inserita nell'opera Voyage Pittoresque de Genève à Milan par le Simplon, edita a Parigi da Firmin Didot*. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 288, n°126.

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Vue de l'Isola Bella prise de Stresa Lory Gabriel fils dis. 1811 incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta e stampata a colori 194x282 mm Veduta dell'Isola Bella ritratta lungo la strada del Sempione. "Le village de Stresa orne le devant de ce tableau. Les chapelles contribuent beaucoup à donner de l'intéret à l'aspect de ce pays; la plupart, meme celles des villages, sont construites avec gout, dans de bonnes proportions."*. In lontananza, lungo la strada, si intravede la cittadina di Baveno. Inserita nell'opera Voyage Pittoresque de Genève à Milan par le Simplon, edita a Parigi da Firmin Didot*. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 285, n° 106.

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Vue d'Arona Lory Gabriel fils dis. 1811 incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta e stampata a colori 195x280 mm Veduta della cittadina di Arona e del Sacro Monte ove sorge la colossale Statua di San Carlo Borromeo, ritratta lungo la strada che conduce a Milano. Questo scorcio fornisce un'idea della parte meridionale del lago, ed allo stesso tempo permettte di apprezzare i lavori e gli enormi sforzi sostenuti nella creazione della strada del Sempione. "Arona renferme de beaux batiments et un port assez vaste: le commerce y fleurit par le passage des marchandises de la Méditerranée et de l'Italie que l'on transporte en Allemagne et en Suisse"*. Inserita nell'opera Voyage Pittoresque de Genève à Milan par le Simplon, edita a Parigi da Firmin Didot*. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 272, n° 33.

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Le Isole Borromee: Lago Maggiore (manosritto) Lose F. dis. & Lose C. inc. (attribuito) 1820 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta 320x436 mm Veduta delle Isole Borromee ritratte lungo la strada del Sempione nelle vicinanze di Stresa. La scena è animata in primo piano dal veloce passaggio di una carrozza e da alcuni personaggi in costumi tipici dell'epoca. Le acque del Verbano sono solcate dal lento passaggio di alcune imbarcazioni da lavoro. Al centro le isole, mentre lungo la sponda opposta si notano le cittadine di Pallanza e Suna. Incisione rifilata al margine, in bella e vivace coloritura coeva. Sebbene in assenza di dati certi in merito al disegnatore, incisore ed editore la stampa è da attribuirsi, per il tratto del disegno, ai coniugi Lose. Non menzionata nella bibliografia di riferimento.

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Veduta del Solcetto Pirovano sul Lago Maggiore Lose Federico dis. & Carolina Lose inc. 1820 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte al tratto 155x215 mm Veduta del villaggio di Solcio, visto dal lago, in coloritura coeva all’acquerello. Inserita nell'opera Viaggio pittorico e storico ai tre laghi Maggiore, di Lugano, e Como. Opera dedicata a Sua Eccellenza il Feld-Maresciallo Conte Enrico di Bellegarde Maggiordomo Maggiore di S. A. il Principe Ereditario dell'Impero Austriaco. Stampata a Milano presso Francesco Bernucca, Contrada dei Tre Re, N.° 4091. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 284, n° 97.

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Veduta di Belgirate sul Lago Maggiore Lose C. inc. - Lose F. dis. & Bernucca edit. 1820 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta 156x217 mm Veduta della cittadina di Belgirate ritratta dal lungolago. Inserita nell'opera Viaggio pittorico e storico ai tre laghi Maggiore, di Lugano, e Como. Opera dedicata a Sua Eccellenza il Feld-Maresciallo Conte Enrico di Bellegarde Maggiordomo Maggiore di S. A. il Principe Ereditario dell'Impero Austriaco. Stampata a Milano presso Francesco Bernucca, Contrada dei Tre Re, N.° 4091. Rif: Zipoli, Elogio del lago Maggiore, pag. 284, n° 100.

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27 (Regno Lomb. Veneto.) Isola Madre vista in vicinanza – Isola Madre in der Nahe aufgenommen (Lago Maggiore) Artaria edit. 1820 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte al tratto 298x433 mm Affascinante e rara veduta dell'Isola Madre splendidamente rifinita all'acquerello, fa parte di una delle più belle e rare serie di vedute dei laghi lombardi. Edite a cura degli Artaria di Vienna, per i quali hanno disegnato ed inciso i maggiori artisti del primo '800. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 325, n° 375.

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Iles Borromées / Panorama der Borromaischen Inseln Keller H. 1820 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte al tratto in 16° mm Panorama a 360° del Lago Maggiore ritratto dall'Isola Bella, in coloritura coeva. Interessante notare la precisione della raffigurazione con indicazione, nella parte superiore, dei quattro punti cardinali. La striscia punteggiata contrassegnata con colore rosso rappresenta la strada del Sempione. L'incisione è ricca di particolari e rimandi che permettono di individuare con facilità tutte le località circostanti. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 309, n° 247.

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Feriolo, Lake Maggiore Cockburn Major dis. & C. Hullmandel lith. 1822 litografia 162x250 mm Veduta del paese di Feriolo visto da Baveno, in primo piano la particolare lavorazione del granito. Inserita nell'opera Views to illustrate the route of the Simplon, drawn from nature by Major Cockburn pubblicata a Londra da Rodwell & Martin nel 1822, illustrata da cinquanta litografie su disegno di James Pattison Cockburn e C. Hullmandel e litografate da J.D. Harding e C. Hullmandel. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 290, n째 136.

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Arona Cockburn Major dis. & I. D. Harding lith. 1822 litografia 183x258 mm Veduta di Arona ritratta lungo la strada del Sempione. Sulla sponda opposta la città di Angera e il suo castello. Questa incisione può essere presa ad emblema dello stile inglese poco attento al dato reale: si noti la raffigurazione della Rocca. Inserita nell'opera Views to illustrate the route of the Simplon, drawn from nature by Major Cockburn pubblicata a Londra da Rodwell & Martin nel 1822, illustrata da cinquanta litografie su disegno di James Pattison Cockburn e C. Hullmandel e litografate da J.D. Harding e C. Hullmandel. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 273, n° 37.

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Isola dei Pescatori - Lago Maggiore Queen Mc. lith. 1822 litografia 270x327 mm Veduta dell'Isola dei Pescatori, sullo sfondo la cittadina di Baveno. L'incisione è di chiara scuola inglese. Si noti la raffigurazione in primo piano della costruzione con pergolato, espediente decorativo ricorrente di questo filone artistico. Non menzionata nella bibliografia di riferimento.

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32 Jntra Wetzel J.J. dis. & C. Rordorf inc. 1823 incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta e stampata a colori 194x276 mm La veduta, animata in primo piano da un gruppo di cacciatori, è presa da località Castagnola e ci offre un ampio scorcio della cittadina, che l’autore così descrive : "La petite ville d’Intra attire le regard du voyageur autant par la régularité de sa construction que par son beau site"*. Nello sfondo i monti Simmolo e Tarione. Lungo la sponda occidentale, ricca di paesi e belle case di campagna, lo sguardo si perde sino a Ghiffa mentre sulla sponda orientale si percepiscono le cittadine di Luino e Germignaga. Inserita nell'opera Voyage Pittoresque aux Lacs Majeur et de Lugano edita a Zurigo da Orell Fussli & C*. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 293, n° 15. 47


33 Stresa Wetzel J.J. dis. & C. Rordorf inc. 1823 incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta e stampata a colori 192x277 mm "En poursuivant depuis Baveno la superbe route du Simplon, on arrive en une heure au joli petit village de Stresa. Cet endroit est remarquable par son site pittoresque et la beautè de ses environs; il offre une multitude de charmants points de vue sur l'Isola Bella, qui en est très-voisine, et sur la rive opposée du lac"*. Wetzel scelse questo particolare punto panoramico da cui si vedeva Stresa e soprattutto la villa Bolongaro. Omaggio dell'artista ai proprietari della villa per la loro ospitalità. A poca distanza si eleva la terrazza piramidale dell'Isola Bella, mentre in lontananza si scorge la chiesa di Baveno e dietro ad essa il Mont Orfano. All'orizzonte dominano le montagne piemontesi. Inserita nell'opera Voyage Pittoresque aux Lacs Majeur et de Lugano edita a Zurigo da Orell Fussli & C*. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 285, n° 109.

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Les Jsles Borromées Wetzel J.J. dis. & C. Rordorf inc. 1823 acquatinta incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta e stampata a colori 194x275 mm La veduta propone uno degli scorci incantati del Lago Maggiore. Il viaggiatore "C'est là qu'il peut contempler à son aise les scènes magiques et variées que la nature lui présente comme encadrées dans un magique tableau"*. Al centro l'Isola Bella che spicca sulle altre isole, a sinistra l'Isola dei Pescatori o Superiore, "l'humble village de pecheurs qui est assis sur sa croupe, contraste heureusement avec le magnifique palais qui couronne sa brillante voisine"*. Inserita nell'opera Voyage Pittoresque aux Lacs Majeur et de Lugano edita a Zurigo da Orell Fussli & C*. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 309, n° 254.

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Jsola Bella / prise de l'Jsola Pescatore Wetzel J.J. dis. & C. Rordorf inc. 1823 incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta e stampata a colori 190x273 mm Veduta dell'Isola Bella ritratta dall'Isola dei Pescatori. "L'Isola Bella est un véritable séjour enchanté, unique dans son genre, le triomphe de l'art; secondé par la position la plus heureuse du site, un auteur contemporain a cru d'y voir un abrégé des merveilles de l'Italie"*. Inserita nell'opera Voyage Pittoresque aux Lacs Majeur et de Lugano edita a Zurigo da Orell Fussli & C*. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 285, n° 109.

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36 Luvino Wetzel J.J. dis. & C. Rordorf inc. - Luthold edit. 1825 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta e stampata a colori 194x275 mm Veduta presa dal piccolo promontorio nelle vicinanze della ridente cittadina di Luino, animata da personaggi in primo piano. Il particolare punto di presa permette un’ampia panoramica del Verbano costellato da piccole imbarcazioni. "Sur la rive opposée du lac, se trouvent les ruines des forts de Canero qui servent de greniers au comte Borromée de la même rive, sont ceux de Navaglio, ghiffa, San Maurizio; tout au bas est la petite ville d’Intra, et l’Isola Bella semble fermer le lac"*. Inserita nell'opera Voyage Pittoresque aux Lacs Majeur et de Lugano edita a Zurigo da H. F. Leuthold. ediz. Fussli*. Non menzionata nella bibliografia di riferimento. 51


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Viaggio del Lago Maggiore Angeli dis. & inc. 1830 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta 403x529 mm Veduta multipla composta da una grande veduta centrale, raffigurante l’Isola Bella presa dalla parte di Levante, animata in primo piano da alcune imbarcazioni che trasportano a gentil diporto alcuni turisti. Tutt’attorno fanno da cornice 16 piccole vedute di paesi, che si affacciano sulle sponde del Verbano: Luino, Sesto Calende, l’Isola Madre, Baveno, Locarno, Angera, Laveno, Arona, Cannobio, Intra, Stresa, la Torre presso Intra, Pallanza, Solcio, Belgirate e il colosso di S. Carlo Borromeo. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 269, n° 18.

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Baveno (senza titolo) Zucoli Napoleone inc. 1830 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta 154x215 mm Veduta delle isole Borromee viste dal lungo lago di Baveno. Coloritura coeva alla gouache ed acquerello. Ridimensionata ai margini. Rif: Zipoli, Elogio del lago Maggiore, pag. 287, n° 123.

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L'Isola Bella sul Lago Maggiore Day William lith. 1832 litografia 237x332 mm Veduta dell'Isola Bella presa dalla sponda occidentale. La scena è animata da alcuni personaggi, in primo piano delle donne dedite alla raccolta di grappoli d'uva. Inserita nell’opera Sketches in Italy: being a Selection from upwards of five hundred of the most striking and Picturesques scenes in various parts of Piedmont: The Milanese, Venetian, and Roman States; Tuscany, pubblicata a Londra dall’autore. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 319, n° 327.

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Sesto Calende Elena Giuseppe dis. & Bertotti lit. 1836 litografia 160x214 mm Veduta della cittadina posta lungo il fiume Ticino, in primo piano il leggendario traghetto. Tratta dall'opera Lombardia Pittoresca o Disegni di ciò che la Lombardia chiude di più interessante per le arti, la storia, la natura levati dal vero da Giuseppe Elena, descritta da Cesare Cantù e Michele Sartorio. Pubblicata a Milano Antonio Fortunato Stella e Figli. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 302, n° 202.

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Isola Bella - Lago Maggiore Richardson Thomas Miles 1838 litografia su fondo seppia 241x393 mm Panorama dell'isola e dei dintorni, con imbarcazioni in primo piano. Inserita nell'opera Sketches in Italy, Switzerland, France by T. M. Richardson. Stampata negli stabilimenti litografici Hullmandels e pubblicata da Thomas Mc. Lean a Londra. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 321, n째 333.

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Luveno - Lake Maggiore Richardson Thomas Miles dis. & J. B. Pyne lit. 1838 litografia su fondo seppia 258x404 mm Veduta della cittadina dal titolo Luveno, che lascerebbe pensare a Laveno, contrariamente è da identificarsi con Luino. Inserita nell'opera Sketches in Italy, Switzerland, France by T. M. Richardson. Stampata negli stabilimenti litografici Hullmandels e pubblicata da Thomas Mc. Lean a Londra. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, (stampe di Laveno) pag. 306, n° 231.

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Castle of Canero - Lago Maggiore Richardson Thomas Miles 1838 litografia su fondo seppia 255x372 mm Veduta dei Castelli di Cannero ritratti dal lago. La scena è animata in primo piano dalla presenza di alcune imbarcazioni. Inserita nell'opera Sketches in Italy, Switzerland, France by T. M. Richardson. Stampata negli stabilimenti litografici Hullmandels e pubblicata da Thomas Mc. Lean a Londra. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 298, n° 183.

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Luino (senza titolo) Deroy lith. & Lemercier imp. 1838 litografia 150x214 mm Classica veduta del lungolago di Luino, successivamente rifilata, colorata alla gouache ed applicata su cartone coevo. Inserita nelle serie di litografie intitolate Italie disegnate dal Deroy, litografate da Lemercier e pubblicate a Parigi da Jeannin. Non menzionata nella bibliografia di riferimento.

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Les iles Boromées / au lac majeur Scheuchzer G. dis. & R. Bodmer inc. 1840 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta 180x232 mm Veduta delle isole Borromee presa dalla strada del Sempione, in primo piano sulla destra un gruppo di donne in abiti caratteristici. Lo scorcio che si gode da questo luogo, permette un’ampia panoramica del centro lago, mentre lo sguardo si perde in lontananza verso Caldè ed il Sasso del Ferro. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 312, n° 269.

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Lac Majeur ile des Pescheurs Guigon C. dis. & Ch. Gruaz lith. 1840 ca litografia 170x290 mm (contorni liberi) Graziosa veduta dell’Isola dei Pescatori ritratta dalla riva dell’Isola Bella. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 327, n° 391. 61


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Lesa au Lac Majeur Cherbuin Luigi inc. 1840 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta 170x290 mm Veduta della cittadina di Lesa, il primo piano è animato da delle lavandaie intente nel loro lavoro lungo le rive del Verbano. Inserita nell'opera Recueil des vues principales de Milan et des ses environs éxécutées d'après le daguerréotype par J. J. Falkeisen et L. Cherbuin edita a Milano Presso Ferdinando Artaria e figli 1840-[1842]. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 284, n° 98.

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Veduta di Laveno sul Lago Maggiore Zucoli Napoleone inc. 1840 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta 158x216 mm Veduta della cittadina di Laveno presa dalla strada che porta a Cerro. L'incisione è stampata in due colori, azzurro e nero, in quanto esemplare che doveva esser rifinito all’acquerello. La scena è animata da alcuni personaggi in primo piano. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 306, n° 233.

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Lago Maggiore Gariboldi Gaetano dis. & Naymiller e Campi inc. 1840 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta 215x885 mm Veduta panoramica del Lago Maggiore ritratto dall'autore dal promontorio di S. Caterina del Sasso. Volendo inserire il maggior numero di luoghi e cittadine possibili la prospettiva non risulta veritiera: il dato reale viene modificato arretrando molto il punto di presa creando così una visione fantastica di grande fascino. In primo piano nell'angolo in basso a destra la cittadina di Laveno, al centro il santuario di S. Caterina del Sasso. Sulla riva opposta si notano le cittadine di Intra, Pallanza, Suna, Baveno, Stresa, Belgirate sino ad Arona ove è ben visibile il colosso di San Carlo Borromeo e Angera con la sua Rocca. Al centro le isole Borromee e l'Isolino San Giovanni. La stampa è rifinita alla gouache ed acquerello. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 267, n° 8.

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50 Lago Maggiore Gariboldi dis. 1840 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta 190x580 mm Veduta del Lago Maggiore ritratto da S. Caterina, colorata alla gouache all'epoca. La composizione si ispira alla famosa opera di Gariboldi, a fianco illustrata, di cui è un’attenta riduzione. La composizione del tutto fantastica è costruita per permettere un colpo d’occhio su tutto quello che di più rimarchevole si trova sulle sponde del Verbano. Non menzionata nella bibliografia di riferimento.

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51 Lago Maggiore - Isola Bella (senza titolo) anonimo 1840 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta 645x835 mm Animata veduta dell'Isola Bella che si impone in tutta la sua magnifica bellezza mentre in lontananza si scorge l'Isola dei Pescatori. E' curioso evidenziare, a livello compositivo, la creazione di un lembo di terra del tutto fantastico dal quale un nutrito gruppo di persone ammira le bellezze dell'Isola. Ad oggi questo esemplare risulta essere l'incisione più grande del lago Maggiore e nello specifico dell'Isola Bella. Oltretutto l'incisione è caratterizzata da un ottimo rapporto dimensionequalità che raggiunge il livello più alto nella raffigurazione del riflesso sulle acque del Verbano. Esemplare caratterizzato da vivace coloritura alla gouache ed acquerello. Non menzionata nella bibliografia di riferimento.

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Veduta del Lago Maggiore (senza titolo) Benoist Philippe dis. 1840 ca litografia 160x250 mm Veduta dell'Isola Bella presa dalla riva occidentale nelle vicinanze di Stresa. Bella e vivace coloritura coeva alla gouache. Nell'angolo in basso a sinistra si legge il titolo manoscritto Oct. 15th 1882. Lago Maggiore showing the Borromean Islands. Litografia di Benoist, originalmente stampata su fondo seppia, successivamente rifilata ed applicata su cartone coevo nel 1882. Inserita nell'opera L'Italie Monumentale et Artistique. Vues et monuments Dessinés d'après nature par Ph. Benoist et lithographiés aux deux crayons par Bachelier, Ph. Benosit, et Jacottet... Edita a Parigi da Bulla frères et Jouy et Francois Delarue. Rif: Zipoli, Elogio del lago Maggiore, pag. 323, n° 352.

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Isola Madre au Lac Majeur Mazzola dis. & lit. 1840 ca litografia 160x215 mm Romantica veduta dell’Isola Madre, inserita nell'opera Recueil des vues principales de Milan et des ses environs éxécutées d'après le daguerréotype par J. J. Falkeisen et L. Cherbuin edita a Milano Presso Ferdinando Artaria e figli. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 326, n° 381.

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Intra, Lac Mageur Guigon C. dis. 1844 litografia 172x246 mm Animata veduta del lungo lago d'Intra con ogni probabilità ritratto durante il mercato. Inserita nell'opera Album de la Suisse Romande. Stampata a Ginevra nel 1844 da Ch. Gruaz. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 294, n° 162.

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Lago Maggiore Elena Giuseppe 1845 ca litografia 225x495 mm Veduta generale delle isole Borromee presa nelle vicinanze di Baveno lungo la sponda piemontese, dalla parte opposta, si scorge la cittadina di Pallanza, mentre ai piedi del Sasso del Ferro, sulla sponda lombarda, si intravede Laveno. La composizione è basata su di una prospettiva fantasiosa che risolve il problema di inserire tutto quanto c'è di piÚ ragguardevole in questo tratto di lago. Esemplare caratterizzato da bella coloritura coeva alla gouache. Non menzionata nella bibliografia di riferimento. 70


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Lago Maggiore Citterio F. inc. & A. Fusetti impr. 1850 ca incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta 190x495 mm Veduta panoramica del Lago Maggiore presa, tra Baveno e Stresa, lungo la strada del Sempione. Il primo piano è animato sulla sinistra da alcuni personaggi, raffigurati scene di vita quotidiana. Al centro del lago le isole Borromee in tutta la loro bellezza. Sullo sfondo le Prealpi e le alpi fanno da quinte a questo scorcio del Verbano. Incisione rifinita in bella coloritura coeva alla gouache ed acquerello. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 268, n° 15.

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Lago Maggiore / Intra Magni A. dis. & Vallardi edit. 1850 ca litografia 175x258 mm Animata veduta del lungolago d'Intra. L'incisione testimonia l'importanza del porticciolo della cittadina sia per il commercio e sia per il transito delle persone. Lo sguardo, lungo la sponda orientale, si spinge sino a Luino. Questa veduta fa parte della rara serie intitolata Italia, iniziata dalla vedova di Pietro Vallardi, Giuseppina Vallardi Corbetta, e successivamente continuata dal figlio Antonio Vallardi intorno al 1850. I soggetti di questa serie saranno poi ripresi dieci anni pi첫 tardi dall'editore Leopoldo Calvi. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 294, n째 160.

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Lago Maggiore / Isola Bella Majocchi dis. & Vallardi A. lit. 1850 ca litografia 179x263 mm Veduta dell'Isola Bella ritratta dalla sponda nei pressi di Stresa. Sulla sinistra si intravede l'Isola dei Pescatori mentre in lontananza, sulla destra, si nota l'Isola Madre. Questa veduta fa parte della rara serie intitolata Italia, incominciata dalla vedova di Pietro Vallardi, Giuseppina Vallardi Corbetta, e successivamente continuata dal figlio Antonio Vallardi intorno al 1850. I soggetti di questa serie saranno poi ripresi dieci anni pi첫 tardi dall'editore Leopoldo Calvi. Non menzionata nella bibliografia di riferimento.

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Lago Maggiore / Isolino presso Palanza Magni A. dis. & Vallardi A. lit. 1850 ca litografia 175x258 mm Graziosa veduta dell'Isolino di San Giovanni dirimpetto alla cittadina di Pallanza. Questa veduta fa parte della serie Italia pubblicata dalla vedova di Pietro Vallardi, Giuseppina Vallardi Corbetta, e continuata dal figlio Antonio Vallardi a Milano intorno al 1850. I soggetti di questa rara serie saranno poi ripresi dieci anni pi첫 tardi dall'editore Leopoldo Calvi. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 292, n째 153. 74


60 Katharinen - Kirche Oeser L. 1860 ca litografia 139x193 mm Rara litografia che ripropone il modello compositivo dell’incisione di Chevalier edita nel 1857. Non menzionata nella bibliografia di riferimento.

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Luigi Litta (Ferrara 1813 – Intra 1891) Nacque a Ferrara nel 1813, trascorse la giovinezza a Milano frequentando l’Accademia di Brera. Nel 1848 si trasferì ad Intra ove insegnò disegno nelle scuole del luogo. Nelle sue opere si evidenzia la nuova tendenza, introdotta a Milano da Giovanni Migliara e proseguita da Angelo Inganni, di aggiornare il genere della veduta con notazioni di cronaca urbana, conferendo al dipinto la caratterizzazione di documento storico.

Le quattro opere che seguiranno sono degli acquerelli originali (200x273 mm), firmati Litta, dai quali sono state tratte le acquetinte inserite nella raccolta dal titolo Raccolta delle principali vedute d’Intra tratte dal vero ed incise da Luigi Litta, pubblicata ad Intra tra il 1854 e il 1858, costituita da dodici vedute. L'acquerello, meglio di qualsiasi altra tecnica, permette di apprezzare l'abilità del pittore sia nella raffigurazione architettonica degli edifici cittadini, che nella rappresentazione dei personaggi che animano la veduta. Rif: Zipoli, Elogio del Lago Maggiore, pag. 294.

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Madonna di Campagna dintorni d'Intra (senza titolo)

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Interno del Teatro (senza titolo)

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Interno della fabbrica del vetro (senza titolo)

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Filatura di cotone (senza titolo)

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Filatura di cotone / Intra Litta Luigi dis. & inc. 1854-58 incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta 197x259 mm Incisione all’acquatinta del cotonificio di Intra. La scena è animata da numerosi personaggi dediti alle varie attività lavorative. Tratta dall’acquerello originale di Luigi Litta qui a fianco riprodotto ed inserita nella raccolta dal titolo Raccolta delle principali vedute d’Intra tratte dal vero ed incise da Luigi Litta, pubblicata ad Intra tra il 1854 e il 1858.

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Imbarcadero dei batelli a vapore / Intra Litta Luigi dis. & inc. 1854-58 incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta 196x258 mm Raffigurazione dell'imbarcadero di Intra durante lo scarico delle merci dal battello, molto animata da personaggi e da turisti in attesa di salire a bordo. Veduta di notevole interesse storico in quanto ritrae uno scorcio di vita economico sociale della Intra di seconda metà ottocento.

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Piazza e Palazzo Civico / Intra Litta Luigi dis. & inc. 1854-58 incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta 193x260 mm Veduta di Piazza Garibaldi e del palazzo civico. La scena animata da numerosi personaggi ci mostra la vita che si svolgeva ad Intra nella seconda metà dell'ottocento.

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Piazza di S. Rocco / Intra Litta Luigi dis. & inc. 1854-58 incisione su lastra di rame trattata all’acquatinta 188x258 mm Graziosa veduta della Piazza di San Rocco animata da numerosi personaggi, caratterizzata da una gradevole coloritura dell'epoca.

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Isola Pescatori Lago Maggiore Ratham? 1866 cromolitografia 245x595 mm Classica veduta inglese della seconda metà dell’800, alquanto fantastica nella composizione architettonica del primo piano. Non menzionata nella bibliografia di riferimento.

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70 Bonaparte all'Isola Bella (senza titolo) Flameng Francois dis. & Varin inc. Goupil edit. 1898 incisione su lastra di rame trattata all’acquaforte 595x780 mm Grande e decorativa raffigurazione di Bonaparte all'Isola Bella. La stampa ritrae il giovane Bonaparte che assiste all’esibizione della cantante varesina Isabella Grassini, che si dice fu sua amante. L'incisione è caratterizzata da una struttura compositiva complessa ed equilibrata capace di coinvolgere a tal punto lo sguardo dell'osservatore, facendolo diventare a sua volta spettatore. Esemplare avanti lettera con firma dell'autore. La scena si riferisce alla visita di Napoleone Bonaparte del 18 agosto del 1797, quando proveniente da Varese, dove era ospite nella Villa dei Serbelloni, sbarcò con il suo seguito da due barche cannoniere all'Isola Bella. Lo accompagnavano Giuseppina, le sorelle Paolina, Carolina, futura Regina di Napoli, Elisa, futura principessa di Lucca e Piombino, il figliastro Eugenio Beauharnais, futuro vice re d'Italia, il fratello Luigi, futuro re di Olanda, alcune dame dell'aristocrazia lombarda, quali una Serbelloni, una Visconti ed una Litta, i compagni d'armi e di gloria Berthier, Junot, Augereau, Massena, Duroc futuro maresciallo di Corte, la Grassini, con altri virtuosi della musica ed alcuni ufficiali d'ordinanza dei generali, che lasciarono la vita sui campi di battaglia negli anni successivi. Non menzionata nella bibliografia di riferimento. 86


La Stampa Antica Espressione d’Arte e Cultura

SERGIO TRIPPINI Stampe Antiche www.trippini.it


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