Trippini Stampe - Catalogo 1-2012

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SERGIO TRIPPINI STAMPE ANTICHE

La

Stampa Antica Espressione d’Arte e Cultura Catalogo 1 – 2012

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In copertina n° 1

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Gabriel Lory le Fils 1 I portici di Bellagio, (va-199) Acquerello, mm 198x284 - 1809 Gabriel Lory le Fils (Berna 1784-1846) pittore paesaggista svizzero, è ritenuto, con i suoi straordinari acquerelli delle Alpi e dei laghi lombardi, uno dei più grandi artisti dei primi anni dell’800. Il suo primo grande lavoro fu il Voyage Pittoresque da Geneve a Milan par le Simplon in 35 acquatinte edito da P. Didot a Parigi nel 1811, che illustra località del lago di Ginevra, il Vallese, il Sempione ed il lago Maggiore. Famose sono le sette acquatinte inserite in uno degli album più belli del Monte Bianco: Voyage Picturesque aux Glaciers de Chamouni. Eccelse, a differenza di altri artisti, nella rappresentazione di scene di vita quotidiana abbellendo i propri personaggi con dovizia di particolari, che attraggono e rendono partecipe l’osservatore. L’acquerello che qui presentiamo è la sintesi di tutte le sue straordinarie qualità. L’artista ha ritratto un affascinante scorcio del lago di Como sotto i vecchi portici di Bellagio e lo ha firmato nell’angolo in basso a sinistra G. Lory Fils. La struttura compositiva si sviluppa in un alterno gioco di luci ed ombre che conferisce profondità all’intera composizione. Lo sguardo si perde a destra tra le varie arcate dei portici, mentre sullo sfondo si intravedono le cittadine di Cadenabbia e Menaggio. L’abilità dell’artista raggiunge la sua massima espressione nella rappresentazione del primo piano, caratterizzato da una straordinaria vivacità di personaggi con i loro tradizionali costumi locali, raffigurati durante un momento di vita quotidiana. Curiosa ed allo stesso tempo interessante è la datazione dell’opera, la quale sembra essere stata prodotta nel 1809, periodo in cui il Lory fu sicuramente sulle rive del Lario, dopo aver visitato a Milano il Cenacolo di Leonardo. Infatti tra luglio ed agosto di quell’anno Gabriel intraprese un viaggio in Italia accompagnato da Maximilien de Meuron e Bertram de Ratisbonne. Al primo dei due si deve la testimonianza di questo itinerario. Bibliografia: Conrad de Mandach, Ginevra, 1920.


Meyer Johann Jakob (Meilen 1787 - 1858 Zurich) 2 Valchiavenna – Val Sangiacomo (va-223) – Gallerie alle Aque rose en venant d’Jsola, Meyer J. J. dis., 1830 ca., acquerello, 80x112 mm. Pregevole acquerello non firmato ma facilmente attribuibile alla mano di J. J. Meyer, uno dei più importanti illustratori svizzeri del XIX secolo. La veduta ritrae la galleria sulla strada dello Spluga, animata in primo piano da alcuni viandanti. Acquerello di straordinaria rarità in quanto opera preparatoria all’incisione, inserita nel Meyer’s Bergstrassen durch Graubunden nach dem Langen und Comer See…. Osservando l’acquerello ci si rende conto dell’abilità e facilità di disegno del Meyer, maestro nell’uso del colore e nella capacità di riproporre le atmosfere vissute in prima persona; allo stesso tempo si rileva l’abilità dell’incisore, di riproporre su lastra, quel gioco di luce ed ombra che dona alla raffigurazione un’incredibile profondità. Riferimenti: Sceffer, Scaramellini, Stampe di Valchiavenna vedute dal XVI al XIX secolo, pag. 203, n°185.


3 Lago di Como – Varenna (va-51) – Fiume Latte prés Varenna (scritto a mano), Meyer Johann Jakob (Meilen 1787-1858 Zurich). dis., 1830, acquerello, 155x234 mm. Affascinante acquerello raffigurante il famoso Fiume Latte nei pressi di Varenna. L’acquerello, preparatorio per la veduta incisa all’acquatinta inserita nell’opera Voyage Pittoresque sur la Nouvelle Route ...... (Passo di Stelvio) par la Valtelline, le long lac Como jusq'à Milan, pubblicata a Zurigo nel 1831, permette di apprezzare in prima persona l’abilità dell’artista nell’uso del mezzo pittorico. La luce del primo mattino illumina le fronde degli alberi, si insinua tra le abitazioni e dà risalto allo spumeggiare candido del fiume. I rivoli d’acqua sono resi ancor più candidi dall’abilità del Meyer di scalfire con maestria la carta, come solo i grandi usavano fare, utilizzando probabilmente uno stilo d’acciaio.


Queste vedute fanno parte di una serie di incisioni al tratto, pubblicata dalla ditta di Carlo e Francesco Artaria di Vienna in collaborazione con il cugino Ferdinando di Milano fra il 1808 ed il 1820. I disegni e le incisioni di questa celeberrima serie furono eseguite da vari artisti, fra i quali Peter Birmann, Joseph Rebell ed Heinrich Adam 4 Lago di Como – Ossuccio (st-40480) – Veduta del Jsola S. Giovanni, di Spurano, Sala, Colonno, Sino a Argegno lungo il lago di Como, Artaria edit., 1810 ca., incisione al tratto, 271x402 mm. Animata veduta di quel tratto del Lario che va dal dosso di Avedo fino ad Argegno. Sulla destra è raffigurato l’abitato di Ossuccio, al centro l’isola Comacina e poco dietro il paese di Sala; la vista si perde poi lungo il ramo comasco sino alla ridente Argegno. Il primo piano è animato da alcuni personaggi, mentre numerose imbarcazioni solcano le acque del lago ravvivando il centro della composizione. La stampa è inserita in bella cornice d’epoca. Riferimenti: Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli Il lago di Como nelle antiche stampe, pag. 176, n° 363.

5 Lago di Como – Bellagio (st-34958) - Veduta delle ville Melzi Taverna e Trotti vicino a Bellagio sul lago di Como, Artaria edit., 1810 ca., incisione al tratto, 275x410 mm. Veduta della sponda del Lario, che da Bellagio scende verso il paesino di San Giovanni. In primo piano la splendida Villa Melzi, Villa Taverna (prima dei lavori di ampliamento) e, in frazione di San Giovanni, Villa Trotti. La stampa è ridimensionata ai margini.

Riferimenti: Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli Il lago di Como nelle antiche stampe, pag. 18, n° 12. De Carli, Gilardoni Itinerari ottocenteschi dell'antico borgo di Bellagio e dintorni, pag. 122, n° 51.


6 Lago di Como – (22599) Lago di Como, anonimo, acquatinta, 1860ca mm 185x492. Veduta panoramica di ampio respiro del centro lago, presa dalle zone retrostanti Bellagio. La composizione, anche in questo caso caratterizzata dall’elemento fantastico (si noti la doppia rappresentazione del Dosso di Avedo) raffigura il tratto di lago che scende fino ad Argegno ed il ramo che porta verso l’alto Lario. Come spesso accadeva all’epoca, l’autore ha voluto dare a discapito del dato reale, una rappresentazione ampia e generale del luogo, illustrando tutto ciò che poteva essere significativo e di interesse per i turisti, che in fin dei conti erano gli acquirenti di queste straordinarie opere. Vivace coloritura coeva alla gouache ed acquerello.

7 Lago di Como – (40661) Lago di Como, Giuseppe Elena dis., litografia colorata al guazzo, 1840 ca, mm 215x495. Veduta del lago di Como presa dalle alture sopra la cittadina di Varenna. La particolare posizione di ripresa permette la raffigurazione sia del ramo comasco che di quello lecchese. L’autore, nel presentarci in primo piano Varenna, è abbastanza attento al dato reale; la rappresentazione di Bellagio e delle altre località dislocate lungo le rive dei due rami è invece del tutto fantasiosa. Molto probabilmente ciò non è da attribuire all’Elena, bensì a colui che si occupò della colorazione della stampa, che si prese più di una “licenza poetica”. Questa rara veduta, non menzionata nella bibliografia di riferimento, è un’importante testimonianza del particolare gusto diffusosi verso la metà del XIX secolo.


8 Lago di Como – Como (st-33014) – Veduta di Como da borgo S. Agostino (senza titolo), Prout S. dis., 1839, litografia, 274x403 mm. Veduta molto decorativa e senza dubbio tra le più suggestive della città di Como. La stampa, inserita nell’opera Sketches in France, Switzerland and Italy è interessante come testimonianza storica, per la scena di vita che si svolge in primo piano, con le lavandaie al lavoro lungo le rive del Lario. Riferimenti: Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli, Como e Lecco nelle antiche stampe, pag. 110, n° 150. 9 Lago di Como – Como (st-34061) – Pianta guida della Città e Borghi di Como, Bianchi L. dis., 1871, litografia, 890x643 mm. Rara pianta della città di Como arricchita da sei vedute laterali su fondo seppia, raffiguranti rispettivamente: Monumento Volta, Duomo, Teatro Sociale, Liceo Volta, S. Annunciata, Torre del Baradello. In basso: 29 riferimenti alla carta su due colonne, a destra elenco degli Uffici, a sinistra gli Alberghi cittadini, al centro Idrometro delle altezze del lago, e Popolazione giusta l’ultimo censimento 1862. Curiosa l’indicazione della linea ferroviaria progettata fra Como e Chiasso; un ramo della stessa sarebbe dovuto arrivare fino al porto. Riferimenti: Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli, Il lago di Como nelle antiche stampe, pag. 248, n° 241.


Elena Giuseppe 1801-1867 Serie di vedute litografiche ad opera di Giuseppe Elena, cronista insostituibile della vita e dell’ambiente lombardo e milanese del XIX secolo. Stampate su fondo seppia, di mm 200x260 ca, inserite nell’opera Curiosità naturali e monumentali di Lombardia disegnate dal vero, pubblicate dalla litografia Corbetta di Milano dal 1852 al 1853. 10 Lago di Como – Dervio – (21340), Castello di Dervio / sul Lago di Como alla falde del Monte Legnoncino, luogo forte e munito nel duodecimo secolo 11 Lago di Como – Varenna - (21342), Galleria presso Varenna (Lago di Como) 12 Camerlata - (21350), Stazione della Casa Merlata e Castello Baradello vicino a Como 13 Lago di Como- Domaso – (21351), Domaso, Lago di Como 14 Lago di Como - (21341), Monte Legnone sul Lago di Como

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15 Lago Maggiore – (st-22598), Lago Maggiore, Citterio F. inc. & A. Fusetti impr., acquatinta, 1850 ca., mm 190x495. Veduta panoramica del Lago Maggiore presa dalla strada del Sempione, tra Baveno e Stresa. L’acquatinta è in bella e vivace coloritura coeva alla gouache ed acquerello e animata in primo piano sulla sinistra da alcuni personaggi, raffigurati in scene di vita quotidiana. Riferimenti: Zipoli, Elogio del lago Maggiore, pag. 268, n°15.

16 Lago Maggiore – (st-41280), Lago Maggiore Isola Bella (senza titolo), anonimo, acquatinta, 1840 ca., mm 645x835. Veduta dell’Isola Bella in vivace e splendida coloritura coeva, animata in primo piano da un nutrito gruppo di persone. La stampa, non menzionata nella bibliografia di riferimento, risulta essere ad oggi l’incisione più grande del Lago Maggiore ed è caratterizzata da un ottimo rapporto dimensione / qualità. Qualità che raggiunge il culmine nel riflesso dell’isola, che si specchia nelle acque del Verbano.


17 Lago Maggiore (st-40660) – Lago Maggiore, 1850 ca., acquatinta, 190x580 mm. Preziosa veduta del lago Maggiore colorata alla gouache, non menzionata nella bibliografia di riferimento. La composizione si ispira alla famosa opera del Gariboldi, di cui è un’ attenta riduzione. La composizione del tutto fantastica è costruita per permettere un colpo d’occhio su tutto quello che di più rimarchevole si trova sulle sponde del Verbano. Rara ed in ottimo stato di conservazione.

18 Lago Maggiore – Baveno, Giuseppe Elena attr., litografia colorata al guazzo, 1840 ca., mm 225x495. Curiosa e rara veduta del Lago Maggiore. L’autore, con ogni probabilità Elena, volendo inserire nella veduta le cose più ragguardevoli e significative del Verbano, crea una particolare rappresentazione, in cui l’unico elemento reale è il ponte di Baveno, transitato da una diligenza e da un carro. Da notare le inesatte prospettive sia dell’isola dei Pescatori che dell’isola Bella. Non citata in Elogio del Lago Maggiore.


19 Lago d’Orta – Orta (st-28887) - Lago d’Orta, Giuseppe Giudici dis., acquatinta colorata al guazzo all’epoca, 1855, mm 190x507. Sicuramente la più affascinante e suggestiva veduta del lago d’Orta. In primo piano la famosa piazzetta, animata dalla presenza di numerosi personaggi: contadini, signori e dame. In secondo piano l’Isola di San Giulio, fantasiosamente spostata dalla sua collocazione originale, in modo da poter esser inserita nella vivace composizione. Tutt’attorno le montagne fanno da sfondo a questo scorcio del lago. Riferimenti: Enzo Pellegrino, Le stampe del Lago d’Orta, pag. 188.

20 Lago di Lugano – (st-40662) - Lugano, Giuseppe Elena dis., litografia colorata al guazzo, 1850 ca., mm 228x505. Rara veduta della baia di Lugano, in bella coloritura al guazzo, presa dalla riva di S. Elisabetta. Lo scenario è animato dalla presenza di alcuni personaggi, sia in primo piano che lungo la strada che porta alla città. Il lago è solcato da alcune imbarcazioni e tra queste spicca il battello Ticino, varato nel 1848, poco prima dell’esecuzione di questa incisione Riferimenti: Camponovo, Brocca, Lugano e il suo lago nell’iconografia del passato, pag 112. Ghiringhelli Giorgio, Il Ticino nelle vecchie stampe, pag. 439, 440, n° 697.


Domenico Macanzoni Lago di Garda - Alcune vedute del lago di Garda, mm 280x380 cad., tratte dalla celebre serie di dodici acquetinte disegnate ed incise da Domenico Macanzoni. L’autore, per l’esecuzione della maggior parte di esse, si ispirò, portando solo delle lievissime variazioni, alle vedute del J. J. Wetzel . Riferimenti: Sinistri Spini, Il Garda nelle Stampe, pag. 88, n°156-167. 21 (40477) Veduta di Lazise. 22 (40471) Veduta di Malcesine verso Desenzano. 23 (40473) Le Grotte di Catullo nell'isola di Sirmione. 24 (40472) Veduta del porto di Bardolino.

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25 (40469) San Vigilio.

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26 Liguria – Rapallo (st-35398) – Apparizione della Celeberrima N. Signora del Mont’Allegro…, Molfini G. A., 1688, silografia, 345x468 mm. Rara e preziosa veduta del golfo di Rapallo presa dal mare. Il titolo della stampa è Apparizione Miracolosa della Celeberrima N. Signora del Mont’Allegro di Rapallo in Liguria Dominio della Serenissima Republica di Genova. E Della Misteriosa, e Miracolosa Imagine, Rappresentante il di lei Glorioso Transito; Colasù per mani Angeliche dalla Grecia trasportata, Venerdì li 2 di Luglio l’Anno 1557, inserita nell’opera Sagre Sposizioni sopra la misteriosa, e miracolosa imaginae Rappresentante il Glorioso Transito Della B. V. Maria, Trasportata Miracolosamente dagli Angeli su la cima del Mont’Allegro di Rapallo nella Liguria Orientale, l’anno 1557” pubblicata a Venezia presso Curzio. La veduta comprende il territorio di costa ligure, denominata Golfo di Rapallo, che si stende da Portofino sino a Sestri Levante. In calce alla veduta, cinquantaquattro riferimenti in sei colonne. In alto, tra lo stemma di Rapallo e quello di Genova, raffigurazione del glorioso transito per opera di mani angeliche della miracolosa immagine. Il tutto è arricchito ai lati da una decorativa cornice. Restauro nel margine destro che non compromette le ottime condizioni di conservazione di quest’opera di rarissima reperibilità.


Antonio Giolfi (Genova 1721 - 1796) 27 Genova (st-14818) – Veduta della città di Genova, Torricelli dis. e Guidotti inc., 1769, incisione su lastra di rame all’acquaforte, mm 470x1462. Ampia e panoramica veduta della città, presa da un fittizio punto rialzato secondo la tradizione rinascimentale e barocca, molto decorativa e suggestiva. L’opera è stampata su due fogli e dedicata da Antonio Giolfi al Duca Giuseppe Doria. Senza ombra di dubbio questa veduta è da annoverarsi nelle incisioni più importanti della città di Genova. Riferimenti: Genova nelle vecchie stampe, pag. 20.


Carlo Bossoli 1815-1884

Coppia di vedute litografiche, stampate a colori, tratte dall’opera Views on the Railway between Turin and Genoa, stampata presso Establishment of Messrs. Day and Son, Litographers to the Queen nel 1853. Esse raffigurano il tratto della linea ferroviaria Torino-Genova. Protagonisti indiscussi il treno ed il paesaggio circostante, sovrastati da cieli di rara bellezza. Animate in primo piano, anche se non in posizione predominante, da alcuni personaggi. Si noti l’abilissima costruzione prospettica, caratteristica fondamentale dello schema compositivo.

28 Genova (st-26747) - Genova - mm 293x452

29 Genova - Sanpierdarena (st-26746) - San Pier d'Arena – mm 285x446


Philippe Benoist Artista considerato dalla critica tra i più importanti del XIX secolo. Fu allo stesso tempo pittore e maestro nel campo incisorio, soprattutto o quasi esclusivamente nel campo litografico. Incominciò la sua carriera a Parigi, allievo di Louis Daguerre, pioniere del mondo fotografico, seguì strade diverse dedicandosi completamente all’arte e riuscendo con le proprie opere a raggiungere risultati straordinari. La serie di stampe di seguito presentate sono litografie su fondo seppia, tratte dall’opera L’Italie Monumentale et Artistique, pubblicata a Parigi dal 1845 al 1852. 30 Lago di Lugano - Lugano (st-34634) – Lugano Veduta presa dal Paradiso presso Fontana, mm 210x291

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31 Lago Maggiore (st-34633) – Lago Maggiore Isola Bella, mm 209x298 32 Modena (st-34768) – Modena Palazzo Ducale, mm 215x288 33 Modena (st-34770) – Modena Piazza del Duomo, mm 242x288 34 Monza (st-34635) – Monza Veduta del Duomo, mm 212x28812 35 Piacenza (st-34645) – Plaisance Piazza di Cavalli, mm 208x289 36 Venezia (st-34744) – Venezia Basilica di S. Marco, mm 217x289 32

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Isola d’Elba Serie di tre incisioni all’acquatinta stampate a colori e ritoccate a mano all’acquarello, raffiguranti le fortificazioni ed il porto della città di Portoferraio, vista da ovest, da est e frontalmente. Disegnate da Captain James Weir, incise da Francis Jukes e pubblicate a Londra nel 1814 da Jas Daniell. La dimensione delle stampe è di mm 225x365 cadauna.

37 (35102) This View of the West Side of Porto Ferrajo Bay 38 (35103) This View of the East Side of the Bay and Watering Place - Porto Ferrajo 39 (35104) This View of Porto Ferrajo Bay from the Sea

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Gigault de la Salle Selezione di quattro tavole incise all’acquatinta in bella coloritura coeva inserite nell’opera Voyage Pittoresque en Sicilie dedicata alla Duchessa De Berry, pubblicata a Parigi da P. Didot, L'Ainè dal 1822 al 1824.

40 Agrigento – (40685) - Vue laterale du temple de la Concorde a Agrigente, mm 296x427. 41 Agrigento - (40684) Vue d'Agrigente, prise des hauteurs, mm 290x425. 40

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42 Segesta - (40687) Vue du temple de Ségeste, mm 296x426. 43 Palermo - (40686) Vue du couvent de Saint-Martin près de Palerme, mm 220x298.


44 Brescia - (st-40659) - Veduta di Brescia (senza titolo), Vallardi, 1850 ca., acquatinta, mm 233x883. Rara e bella veduta della città di Brescia disegnata da Gaetano Gariboldi ed incisa da Luigi Cherbuin. Al centro della scena la piazza della Loggia, a cui fanno da quinta gli edifici cittadini. Sulla sinistra il Duomo, al lato opposto il palazzo della Loggia. La rarità della stampa è arricchita da una bella coloritura d'epoca che esalta la prospettiva e la profondità della veduta.

45 Roma - (st-10369) - Roma, Vallardi, 1850 ca., acquatinta, mm 228x875. Veduta panoramica della città di Roma, raffigurante in primo piano un'animata piazza del Popolo in tutta la sua maestosa bellezza. Sullo sfondo il profilo cittadino, dal quale spuntano i monumenti più importanti. La stampa è caratterizzata da una bella e vivace coloritura coeva al guazzo e acquerello.


46 Parma (st-35228) – Parma, Saur F. I. dis. & Probst G. B. inc., 1730 ca., incisione su lastra di rame, 344x1094 mm. Rara veduta prospettica della città di Parma presa da sud. La stampa è animata da un folto numero di armenti e da alcuni personaggi di varia estrazione sociale. I 38 richiami sono in tre lingue: in alto a destra in tedesco, mentre in basso a sinistra e sulla destra in italiano e in francese. L’eccezionale rarità di quest’opera è amplificata dal fatto che si tratta di una particolare edizione, sconosciuta alla bibliografia di riferimento. Riferimenti: Felice Da Mareto, Parma e Piacenza nei secoli, pag. 73, n°82.

47 Perugia (st- 35600) – Perugia, Werner F. B. dis, Probst G. B. & Ierem Wolffy inc., 1730 ca., incisione su lastra di rame, 290x1055 mm. Rara e pregevole veduta prospettica della città di Perugia, animata in primo piano dalla presenza di diversi viandanti. In calce alla stampa 21 richiami, non del tutto corretti né come ubicazione né come denominazione. Riferimenti: Cassano, Perugia e il suo territorio Incisioni dal XV al XIX secolo, vol. I° pag. 240 Venduto


48 Venezia (st-40586) – Laguna Veneta, Lodovico Furlanetto edit., 1780, incisione su lastra di rame, 720x1370 mm. Mappa topografica della laguna veneta dedicata ai Riformatori dello Studio di Padova. Le grandi dimensioni dell’opera hanno permesso una dettagliata raffigurazione della laguna e del suo circondario; essa è completata da un interessante corredo di particolari topografici. Si estende dal Porto di Fosson sino al Porto di Pieve Vecchia. Nell’angolo in alto a sinistra breve descrizione della carta, sulla destra raffigurazione della pianta della città di Venezia. In basso al centro, molto decorativa, la parte riservata alla dedicatoria: dei putti alati e Nettuno sorreggono la pergamena per mostrarla alla città di Venezia, impersonata da una donna seduta sul leone marciano, con il capo coperto dal corno ducale e con lo scettro che indica la dedicatoria. Si tratta della prima pianta della laguna realizzata seguendo criteri moderni. Stampata su tre fogli, presenta alcune pieghe editoriali e vecchio restauro in basso al centro; nel complesso, però, gode di un ottimo stato di conservazione. Carta rara e di notevole interesse cartografico. Riferimenti: Moretto, Venezia le immagini della Repubblica, pag. 390, n° 185.


Marco Sebastiano Giampiccoli (1706-1782). Le opere qui presentate fanno parte di una serie di cinquanta tavole, che riproducono panorami e piazze delle principali città del dominio veneto e di altre di una certa rilevanza, come Milano, Roma e Bologna. Curiosa l’impostazione, che presenta sempre in primo piano lo stemma della città raffigurata. L’elaborata cornice rococò, incisa su lastra dal Novelli, contribuisce ad arricchire e rendere assai decorative queste vedute.

49 Belluno (st- 40654) – Urbs Belluni / La Città di Belluno - La Ville de Belluno / Reverend:mo D. Caesari Alpago Bellun.is Eccelsiae Decano, et Canonico, Joinville H. dis., Giampiccoli M. S. inc., 1770 ca., incisione su lastra di rame, mm 35 2x433.

49b Vicenza (st-28237) – Vicentie Urbs / La Città di Vicenza - La Ville de Vicence / Excell.mo Dno Ludovico de Comitibus Angaranis, Viro Integerrimo, Joinville H. dis., Giampiccoli M. S. inc., 1770 ca., incisione su lastra di rame, 352x433 mm. Riferimenti: AAVV, Vicenza Citta Bellissima Iconografia Vicentina a stampa dal XV al XIX secolo, n° 126.


50 Napoli (st-989) – Napoli, Stopendaal inc., Mortier P. edit., 1704, incisione su lastra di rame, 428x1005 mm. Veritiera veduta della città di Napoli, così come si presentava nel XVII secolo. L’incisione dello Stopendaal si svolge in un elegante e proporzionato chiaroscuro; l’equilibrata delineazione e l’assoluta padronanza del mezzo tecnico da parte dell’artista fiammingo si impongono come qualità espressive al di là dei pregi strettamente topografici della veduta, facendone uno dei più vivi ritratti della Napoli del tempo. Quella che presentiamo è il secondo stato, pubblicata ad Amsterdam da P. Mortier nel 1704. Rispetto al primo stato, questa, oltre all’aggiunta dell’orientamento, ha una breve legenda di 29 riferimenti ed alcuni toponimi indicati direttamente sul luogo. L’esemplare è caratterizzato da una bella coloritura, che amplifica l’effetto decorativo già sostenuto dalla grandi dimensioni dei due rami. Riferimenti: Pane, Valerio La città di Napoli tra Vedutismo e Cartografia Piante e Vedute dal XV al XIX secolo, pag 196, n° 75. . 51 Napoli (st-28849) – Veduta di Chiaia dalla parte di Levante, Ricciardelli G. dis., Cardon A. inc., 1765, incisione su lastra di rame, 417x880 mm. L’opera fa parte della celebre serie di cinque vedute di Napoli, di cui quattro sono dichiaratamente tratte da dipinti di G. Ricciardelli. Questa, dedicata a W. Hamilton e provvista di 30 riferimenti, ritrae la spiaggia di Chiaia dalla strada che raggiungeva all’estremità del litorale, il casino Di Gennaro ( poi Cantalupo) che un tempo sorgeva sull’acqua. Qui le carrozze giravano su se stesse e la presenza della spianata dava l’occasione per una piacevole sosta e qualche improvvisazione popolare. Incisione realizzata su due rami caratterizzata da una decisa inchiostratura ed ampi margini. Riferimenti: Pane, Valerio La città di Napoli tra Vedutismo e Cartografia Piante e Vedute dal XV al XIX secolo, pag 260, n° 115.


Tavole inserite nell’opera Campi Phlegraei Observations on the Volcanos of the two Sicilies As They have been communicated to the Royal Society of London by Sir William Hamilton, pubblicata a Napoli nel 1776. Hamilton fu a Napoli dal 1764 al 1800 come ambasciatore inglese; durante questa permanenza riuscì a raccogliere abbondante materiale relativo alla vulcanologia, in particolar modo inerente al Vesuvio ed ai Campi Flegrei, ma anche all’Etna ed altre località siciliane. Le bellissime vedute che illustrano quest’opera sono state incise su lastra di rame da Pietro Fabris e finemente rifinite all’acquerello. Le incisioni presentano un’ alternanza di atmosfere in un vivace contrasto tra scenari ameni ed idilliaci e terribili eruzioni vulcaniche, proprio come nelle due opere qui presentate.

52 Torre del Greco (st-40656) – Veduta di Monte S. Angelo, 215x395 mm. Veduta del Monte S. Angelo, che si trova tra Torre del Greco e Torre dell’Annunciata, di origine sicuramente vulcanica. Sulla sommità del monte si trova un convento di monaci Camaldolesi, mentre sullo sfondo si staglia il Vesuvio.

53 Napoli (st-40657) – Eruzione del Vesuvio, 215395 mm. Raffigurazione dell’eruzione del Vesuvio avvenuta nel 1767, presa dal porto di Napoli. Spettacolare la resa di questo tragico evento, con l’imponente fronte lavico che scende verso il mare.


Giacinto Gigante & Achille Vianelli Serie di sette vedute, opere di Gigante e Vianelli, che furono tra gli esponenti di maggior rilievo della Scuola di Posillipo. Giacinto Gigante (1806-1876) fu una figura di primo piano di questa scuola, da cui però si distaccherà per via della sua modernità di relazione con il paesaggio, soprattutto in età matura, quando sostituì all’oggettiva trascrizione topografica la sua interpretazione emozionale. Achille Vianelli (1803-1894) all’interno di questo nuovo movimento, di cui fu anch’egli esponente importante, fu più vicino al vedutismo del Fergola e del Carelli che al nuovo naturalismo del Gigante. Seppur seguendo due strade diverse, questi personaggi giunsero ad eccezionali livelli artistici, come testimoniano queste incisioni rifinite all’acquerello di mm 180x260 ca. datate 1827, che ritraggono alcuni scorci di Napoli e dintorni. 54 Napoli (st- 40647) – Il faro di Napoli (senza titolo), Vianelli dis. 55 Napoli (st-40648) – Napoli preso da Chiaia (senza titolo), Vianelli dis. 56 Napoli (st-40649) – Napoli preso da Capo di Monte (senza titolo), Vianelli dis. 57 Napoli – S. Lucia (st-40650) – S. Lucia ( senza titolo), Gigante dis. 58 Castellammare (st- 40651) – Il porto di Napoli (senza titolo), Gigante dis. 59 La Cava (st-40652) – La Cava (senza titolo), Gigante G. dis. 60 Pozzuoli (st-40653) – Pozzuoli (senza titolo), Gigante G. dis.

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Cesare Orlandi Serie di vedute e piante incise su lastra di rame, inserite nella celebre opera di Cesare Orlandi Delle Città d’Italia e sue isole adjacenti, stampata a Perugia dal 1770 al 1778. L’ambizioso progetto editoriale dell’Orlandi consisteva nel proporre una raffigurazione di tutte le città d’Italia in ordine alfabetico. Purtroppo, forse perché non riscosse il successo sperato, l’opera si concluse alla lettera C. Sono quindi poche le città che possono vantare una rappresentazione in questa rara raccolta.

72 Butera - Caltanissetta (st-32617) - Butera, Città di Sicilia nella Valle di Noto - mm 122x177. 73 Cagli - Pesaro Urbino (st-32618) - Nova civitas S. Callii - mm 320x454. 74 Sant'Angelo in Vado (st-32589) - S. Angiolo in Vado città dello Stato Pontificio nella Legazione di Urbino - mm 179x260.

63 61 Acquapendente VT (st-32569) - Acquapendente, città del Patrimonio di San Pietro – mm 122x189. 62 Adria - Rovigo (st-32571) - Pianta scenografica della città di Adria nello stato Veneto - Levante - mm 210x310. 63 Alassio (st-32574) - Alassio, città nello Stato di Genova nella Riviera di Ponente - mm 124x189. 64 Alcamo - Trapani (st-32575) - Alcamo Città nella Sicilia nella Valle di Mazara - mm 123x185.

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65 Alessano - Lecce (st-32578) - Alessano città nel Regno di Napoli - mm 118x181. 64

66 Altamura - Bari (st-32580) - Altamura, città del Regno di Napoli nella provincia di Bari - mm 189x315. 67 Ariano Irpino (AV) (st-32592) - Ariano - mm 116x178. 68 Atri - Teramo (st-32597) - Atri città del Regno di Napoli nell'Abruzzo Ulteriore - mm 122x183. 69 Aversa (CE) (st-32601) - Aversa città nel Regno di Napoli in terra di Lavoro - mm 122x181. 70 Bova - Reggio Calabria (st-32614) - Bova città del regno di Napoli nella Calabria Ultra - mm 116x181.

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71 Bovino - Foggia (st-32615) - Bovino città del Regno di Napoli nella Capitanata - mm 129x189. 65


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75 Italia Settentrionale (st-41281) – Le Milanez et les Pais Circonvoisins...., Besson J. edit. & Starckman P. inc., 1702, incisione su lastra di rame, 900x1860mm. Il titolo della carta è iscritto in un ricco e decorativo cartiglio in alto a destra e vi si legge “LE MILANEZ ET LES PAIS CIRCONVOISINS OU SONT LES DUCHEZ DE MILAN, PARME, PLAISANCE, MODENE, ET MANTOUE LES REPUBLIQUES DE VENISE ET DES GENES PARTIE DE L’ESTAT DE L’EGLISE ET DE L’EUECHE DE TRENTE uo sont marqé les champs, les marches et les contromarches des Armées Dressé sur les memoires les plus particulieres Par le S.r Baillieu ingn.r Suivant les Armées Dediée A monseig.r de Chamillart, minister et secretaire d’Estat…Par Son…Seviteur J. Besso”. Nella cornice del cartiglio si legge anche l’indicazione editoriale “A PARIS chez J. BESSON, geographe de sa Majesté sur le Quay de l’Or log edu Palais au coin de la rue du Harlay a l’ancien Buis Avec privilege du Roy 1702”. Riferimenti: Davoli, Sanfelici, Zanasi Terre di Langobardia La Lombardia, il Corso del Po e il Ducato Estense nell’antica cartografia a stampa 1520-1796, pag. 100, n° 41.


76 Lombardia – Stato di Milano (st-33923) – Stato di Milano e provincie Confinanti dalla Parte Orientale, Giulio Carlo Frattino dis., Simone Durello inc., 1703, incisione su lastra di rame, 426x614 mm. Il titolo della carta è inserito in alto a destra in un decorativo festone sostenuto da un putto alato; vi si legge “STATO DI MILANO e Provincie Confinanti dalla Parte Orientale”. A sinistra della carta si segnalano, entro un drappo sostenuto da un angioletto, delle curiose avvertenze al lettore: “Lettore / Se in questa Carta non / vedrai delineati tutti i / luoghi piccoli sappi che / l’intentione è stata di metterti per ora sotto gl’occhi i più principali, / con le strade, e Fiumi, / per darti poi a vedere / in altro più diffuso dis / segno minutamente cio, / che manca al presente, / e vivi felice”. La carta fu sicuramente edita come foglio singolo; infatti, come si legge nella dedica al lettore, l’autore preannuncia l’uscita di una carta successiva più particolareggiata, di cui però non si hanno notizie. La carta del Frattino nacque in un momento particolare della storia del Ducato di Milano, in quanto contemporanea al passaggio tra il dominio spagnolo e quello austriaco avvenuto nel 1706. Fu considerata molto importante per la precisione con cui erano segnati i confini del Ducato di Milano verso il Piemonte, tanto che il governo austriaco nel 1739 ne sollecitò l’acquisto. Riferimenti: Davoli, Sanfelici, Zanasi Terre di Langobardia la Lombardia, il corso del Po’ e il Ducato Estense nell’antica cartografia a stampa 1520 – 1796, pag. 108. Laura e Giorgio Aliprandi, Le grandi Alpi nella cartografia 1482-1885, Vol II, pag. 230, n°377.

77 Piemonte (st-40970) – Carta degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, Dury A. dis., 1765, incisione su lastra di rame, mm 1960x1620. La carta, rilegata in atlante, presenta al frontespizio la raffigurazione di una scena agreste a cui fa da sfondo un’imponente catena di montagne. Con ogni probabilità il Dury, per questa raffigurazione, si ispirò alla Ice Valley del famoso opuscolo del Martel del 1744, in cui l’autore descrive la sua visita alla valle di Chamonix. Quella del Dury è una ristampa della mitica carta del Borgonio, già molto rara

all’epoca, al punto da indurre gli ufficiali a procurarsi degli esemplari manoscritti. Nella sua carta il Dury apporta delle modifiche alla Savoia ed in particolare alla zona relativa al Monte Bianco, dovute alla consultazione di diverse carte successive al Borgonio. Presenza di fori di tarlo. Riferimenti: Laura e Giorgio Aliprandi, Le Grandi Alpi nella cartografia 1482-1885, vol. I, pag. 107, 108.


78 Italia settentrionale (st-40588) – Carte de la Partie Septentrionale de l’Italie, Chauchard M. dis, Dezauche edit., 1791, incisione su lastra di rame, 890x1584 mm. Carta murale dell’Italia settentrionale, ricca, per la cartografia alpina, di toponimi, ma imprecisa dal punto di vista topografico. Le montagne sono disegnate in modo suggestivo con ombreggiatura verso Est, mentre i vari confini sono ben evidenziati dalla coloritura. Si tratta di una carta leggendaria: nella Seconda Campagna d’Italia del 1800 l’Ufficio Topografico dell’Armée de Réserve ne aveva a disposizione un esemplare; nelle Memoires di Louis de Bourienne, segretario di Napoleone, la carta è ricordata per un curioso aneddoto che ci descrive Bonaparte steso sopra la carta, intento a studiare e segnare con degli spilli colorati i punti strategici per la battaglia di Marengo. L’esemplare presenta dei piccoli restauri antichi nella parte centrale, che non compromettono però la sua integrità. L’opera, così stampata in quattro fogli, di difficile reperibilità. Riferimenti: Laura, Giorgio Aliprandi Le Grandi Alpi nella Cartografia 1482-1885, pag. 232. Davoli, Sanfelici, Zanasi Terre di Langobardia la Lombardia, il corso del Po’ e il Ducato Estense nell’antica cartografia a stampa 1520 – 1796, pag. 174, n° 80.


79 Italia Settentrionale (st-40587) – Nuova Carta della Lombardia e delle sue regioni aggiacenti: formata d’ordine di S. M. Siciliana, Rizzi Zannoni G. A. dis., Guerra G. inc., 1795, incisione su lastra di rame, 960x1880 mm. Questa carta, stampata su quattro fogli, in scala 1:240.000, rappresenta la prima importante realizzazione della cartografia moderna; è scientificamente impostata, precisa nel rilevamento di tutti gli elementi geografici. Nel disegno si avvale di una simbologia assai vicina a quella del secolo successivo. Il taglio dato alla raffigurazione geografica, nonostante nel titolo si legga "la Lombardia", è significativo: il bordo superiore della carta corre appena a nord di Milano, escludendo così non solo le Alpi ma anche i principali laghi, ad eccezione della parte inferiore del Garda. La carta, infatti, fu realizzata tra il 1794 ed il 1795 e doveva servire alla coalizione militare antifrancese, alla quale aveva aderito il Regno di Napoli, per le guerre che si prospettavano nell'Italia Settentrionale. Rizzi Zannoni fu un genio versatile, attivo prima a Venezia, poi a Parigi ed infine a Napoli. Nella propria produzione mise sicuramente a frutto i progressi della grande scuola cartografica francese. Riferimenti:Vladimiro Valerio Società uomini e istituzioni, p. 179-181 - Davoli, Sanfelici, Zanasi Terre di Langobardia la Lombardia, il corso del Po’ e il Ducato Estense nell’antica cartografia a stampa 1520 – 1796, pag. 178, n° 83.


Pompeo Litta 1781-1852 Serie di carte geografiche, particolarmente decorative, acquerellate e miniate all’epoca, tratte dalla monumentale opera di Pompeo Litta “Famiglie celebri d’Italia”, edita a Milano dal 1819 al 1820 dalla tipografia di Paolo Emilio Giusti, successivamente dal 1821 al 1861 da Giulio Ferrario e dal 1866 al 1883 da Luciano Basadona. 80 Alessandria (st-26350) – Provincia di Alessandria, mm 320x290. 81 Cuneo (st-26353) – Cuneo, mm 375x265. 82 Liguria (st-26359) – Genovesato, mm 375x530. 83 Liguria-Riviera di Levante (st-26360) – Genovesato, mm 445x555. 84 Liguria-Riviera di Ponente (st-26358) – Genovesato, mm 470x540. 85 Lomellina – Pavia (st-26345) – La Lomellina, Il Marchesato di Vigevano, Oltrepò Pavese, mm 430x490. 86 Sardegna (st-26335) – Regno di Sardegna, mm 537x424. 87 Savoia (st-26340) – Contea di Savoia, mm 445x625.

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88 Savoia (st-26341) – Baronia di Fossigni, mm 460x520. 89 Torino (st-26361) – La Contea di Torino, mm 630x450. 90 Valsesia (st-26352) – La Valsesia, la Contea di Arona e Provincia di Domo, mm 655x480. 91 Vercelli (st-26347) – La Contea di Vercelli, mm 455x395.

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92 Ducato di Modena (st-35159) - Carta Topografica / del / Ducato di Modena ...., 1849, incisione in rame, mm 1260x2010. Carta geografica murale del Ducato di Modena da Mirandola alla foce del Magra, attribuita a Giuseppe Carandini, Colonnello e Direttore dal 1815 dell’Ufficio Tipografico del Genio Militare Estense, stampata su 8 fogli telati e ripiegati editorialmente all'epoca. La carta fu redatta per ordine di Francesco IV e stampata a Vienna dall'Istituto Geografico Militare. Molto decorativa. II° edizione. Riferimenti: Davoli, Sanfelici, Zanasi Terre di Langobardia la Lombardia, il corso del Po’ e il Ducato Estense nell’antica cartografia a stampa 1520 – 1796, pag. 214, n° 108.

93 Corbetta (MI) (va-49) – Mappa del Borgo di Corbetta, 1751, disegno, 1690x1295 mm. Importante carta manoscritta murale disegnata con inchiostro bruno, raffigurante la pianta ed il territorio del Capo di Pieve di Corbetta, datata 1751. Il titolo è scritto su un decorativo festone, a sua volta racchiuso in un grande cartiglio a volute. Lungo il lato destro, altro grande cartiglio senza scritte, seguito da una semplice rosa dei venti sorretta da un putto alato. Tutt’attorno alla raffigurazione del territorio sono chiaramente indicati i confini territoriali. La carta è intelata e montata ancora sui bastoni dell’epoca. Alcuni inevitabili segni del tempo conferiscono un particolare sapore a quest’opera unica nel suo genere.


94 Umbria (st-40481) – Pianta Corografica di una porzione della provincia dell’Umbria…, Palazzi G. dis., Vasi G. inc., 1763, incisione su lastra di rame, 393x478 mm. Importante e rara carta del territorio umbro compreso tra Perugia, Cantiano e Foligno, in cui sono delineate la Via del Furlo, che da Foligno conduce a Cantiano e l’altra nuova che da Perugia porta a Gubbio. In alto sulla sinistra la raffigurazione allegorica della fama sostiene lo stemma del Cardinale Carlo Rezzonico; a destra una schematica rosa dei venti indica l’orientamento per la lettura della carta geografica. In basso raffigurazione della visita del territorio da parte di Monsignor Savorgnano e di alcuni tecnici alle prese con rilievi e misurazioni. Ai lati della carta, in sei riquadri, raffigurazione di alcuni luoghi toccati dalle strade citate: Montagna della Formica, Foce di Gubbio detta Serra de Butteri, Piaggia del Bagno ossia Montagna della Schieggia, Rovine sul Fiume Topino, e di una pergamena con il raffronto delle distanze in miglia, tra la vecchia e la nuova strada. Riferimenti: Associazione “Roberto Almagià”, Apparati decorativi Figurazioni e decorazioni nella cartografia italiana dal ‘400 all’’800, pag. 96, 97. 95 Regno di Napoli (st-40585) – Carta geografica della Sicilia Prima o sia Regno di Napoli, Rizzi Zannoni dis, Germain e Perrier inc., 1769, incisione su lastra di rame. Prima edizione di questa carta murale in quattro fogli, raffigurante il Regno di Napoli, incisa a Parigi su ordine del Re delle Due Sicilie. Nell’angolo in basso a destra, scale metriche e nota esplicativa per la lettura della carta. Si tratta della più importante ed esatta carta del Regno di Napoli, realizzata prima dei rilevamenti topografici di Rizzi Zannoni. Scrive V.Valerio: "I motivi del successo della carta vanno rintracciati nella sua eleganza e leggibilità, nel comodo formato dei fogli, nella ricchezza di informazioni e nella precisione generale del disegno" (Società uomini e istituzioni, p. 97).


96 Arezzo - (st-40677) - Descriz: del presente prospetto / Il quadretto in aria rappresenta l'Imagine di M. SS.ma del Conforto di Arezzo che con troppi manifesti segni protesse la felice Insurrez: Aretina. ...., Ricci A. B. dis. & Lasinio inc., 1800 ca., incisione su lastra di rame, mm 245x307. Raffigurazione delle deputazioni civile e militare sulla piazza di Arezzo che presero il comando dopo l'insurrezione della città con la cacciata dei francesci del 6 maggio 1799. Come da descrizione in calce, a sinistra attorno al tavolo è rappresentata la deputazione civile con Tommaso Guazzesi, Baron Carlo Albergotti, Niccolò Brillandi, Franco Fabbroni, Luigi Lorenzo Romanelli, Benedetto Mancinotti. Al centro ed a cavallo, la deputazione militare con il Comandante Angiolo Guillichini, il Marchese Gio. B. Albergotti e il Conte Giovanni Brozzi. Incisione molto rara. 97 Assisi - (st-40671) - Convento di St. Francesco d'Assise presso di Roma, Chapuy dis. & Deroy lith., 1840 ca., litografia, mm 294x425. Grande veduta su fondo seppia della città di Assisi, in primo piano lo scorrere lento del fiume Tescio, animato dalla presenza di lavandaie e da un gruppo di persone. 98 Bologna - (st-35327) - Vedute di Bologna, Lose Carolina dis. e inc., 1830 ca., incisione in rame, mm 285x404. Rara stampa di Bologna: al centro veduta panoramica della città presa da S. Michele in Bosco, tutt’intorno dodici piccole vignette raffiguranti edifici e luoghi pubblici. Partendo dalla prima in alto a sinistra in senso orario: Piazza Maggiore, Metropolitana di S. Pietro, Parte Posteriore della Chiesa della Metropolitana, Piazza del Nettuno, Le due torri Asinelli e Garisenda, Piazza del Teatro della Comune, Cortile interno di S. Domenico, Cimitero Comunale, Piazza della Pace detta Pavaglione, Cortile esterno dei Padri Serviti, Palazzo Baciocchi, Foro dei Mercanti. 99 Brianza - Lambro - (st-21352) - Valle del Lambro nei monti di Brianza, Elena Giuseppe dis. & Bertotti litog., 1852-53, litografia, mm 203x258. Litografia stampata su fondo seppia.

100 Firenze - (st-40584) - Florence - Florenz, Wentzel F., 1840 ca., litografia, mm 260x385. Veduta panoramica dei dintorni e della città di Firenze, attraversata dal fiume Arno, in coloritura coeva. 101 Genova - (st-40596) - Terrazzo nel giardino del Palazzo Doria, Bisi G. del. & Vassalli lit., 1830 ca., litografia, mm 231x325. 102 Isola d'Elba - Monserrato - (st-34094) - Ermitage de la Madona di Monte Serato, Forbin dis. & Paul le Grand inc., 1830 ca., acquatinta, mm 214x293. Rara e suggestiva veduta in splendida coloritura d'epoca, raffigurante i dintorni e l'eremo della Madonna di Monte Serato. 103 Italia - (st-41278) - Tabula Nova Italiae (senza titolo), Fries Laurent, 1535-41, xilografia, mm 238x378. Rif.: Borri pag. 47 n° 25. 104 Italia - (st-41279) - Tabula Nova Italiae (senza titolo), Fries Laurent, 1535-41, xilografia, mm 271x335. Tavola tolemaica. Rif.: Borri pag. 31 n° 11-12 105 Italia - (st-30292) - Italia, Blaeu Willem, 1635, incisione in rame, mm 421x515. Rif.: Borri pag. 130 n° 119. Colorata, leggeri restauri.

109 Italia - (st-41276) - Statuum / totius / Italiae novissima repraesentatio geographica simul exsibens insulas Siciliae Sardiniae Corsicae et Maltae, Homann Ioh. Baptiste, 1740 ca., incisione in rame, mm 480x565. Non menzionata nel Borri. 110 Italia - (st-30286) - Italiae / antique / item insularum / Siciliae Sardiniae Corsica..., Seutter Matthaeum, 1745, incisione in rame, mm 484x565. Coloritura coeva. Rif.: Borri pag. 199 n° 223. 111 Italia - (st-41277) - Italia Au=gustiniana in suas provin-cias una cum Conventibus distribuia, Seutter Matteo, 1750 ca, incisione in rame, mm 490x575. Coloritura coeva, restauro ai margini laterali in basso. Rif.: Borri pag. 200 n° 226. 112 Messina - (st-9676) - Veduta del Faro di Messina da Reggio, Zezon lit. & De Luise dis., 1838, litografia, mm 247x324. Veduta del Faro preso da Reggio Calabria.

107 Italia - (st-14071) - Novissima et Accuratissima / totius / Italiae ...., De Witt Frederick, 1671, incisione in rame, mm 490x522. Carta geografica generale dell'Italia in coloritura coeva. Rif.: Borri pag. 96 n°122.

113 Milano - (st-8887) - Veduta della facciata e fianco destro del Duomo di Milano, Lose F. dis. & Lose C. inc., 1816, incisione in rame al tratto, mm 315x415. Veduta della facciata e del fianco destro del Duomo, caratterizzata da una vivacissima animazione che rende vivo e pulsante il primo piano donandoci uno spaccato di vita quotidiana del primo ottocento milanese. La veduta è impreziosita dalla rifinitura ad acquerello monocromo, che nel contrasto tra luci ed ombre definisce il volume degli edifici e dà corpo e vita ai personaggi. Riferimenti: Arrigoni, Milano nelle vecchie stampe, vol. I, pag. 114, n°467.Riferimenti: Arrigoni, Milano nelle vecchie stampe, vol. I, pag. 114, n°467.

108 Italia - (st-35349) - Carte Particuliere des Postea de l'Italie, Baudrand M. A. dis. & Pierre Mortier edit., 1696, incisione in rame, mm 447x553. Restauro e piega, oltre a quella centrale editoriale. Coloritura coeva. Rif.: Borri pag. 245 n°210.

114 Monte Bianco - (st-40688) - La Mer de Glace Vue du Chapeau (Vallée de Chamouny), Chapuy dis. & Sabatier lith.- fig. Bayot, 1840 ca., litografia, mm 207x290.

106 Italia - (st-32943) - L'Italie et les Isles circomvoisines ..., Mariette Pierre edit., 1665, incisione in rame, mm 430x527. Restauro al margine inferiore. Rif.: Borri pag.144 n° 174.


115 Monte Bianco - (st-40690) - Glaciers des Bossons (Vallée de Chamouny), Chapuy dis. & Sabatier lith.- fig. Bayot, 1840 ca., litografia, mm 196x265. 116 Monte Bianco - (st-40689) - Source de l'Aveyron au glacier des bois (Vallée de Chamouny), Chapuy dis. & Sabatier lith.- fig. Bayot, 1840 ca., litografia, mm 200x287. 117 Monte Bianco - Courmajeur - (st-35397) Cormajor, Villeneuve F. dis. & Bernard impr., 1830 ca., litografia, mm 222x305. Veduta della cittadina di Courmayeur, una delle capitali mondiali dell’alpinismo. Sullo sfondo il magnifico Monte Bianco. Rif.: Francesca Baj Courmayeur nell’iconografia antica, tav. 5. 118 Napoli - (st-40655) - Naples, Aveline Pierre, 1710 ca., incisione su lastra di rame, mm 322x510.Veduta panoramica e prospettica della città di Napoli, presa dal mare. In primo piano numerose imbarcazioni e vascelli, alcuni raffigurati durante una battaglia navale. Il punto di presa evidenzia i maggiori edifici della città, che si impongono su quelli minori. In calce 18 riferimenti su quattro colonne, al centro il titolo: Naples Ville de la Province de Labour, Archiépiscopale, et Capitale du Royaume de Naples. 119 Siena - (st-28003) - Siena - Siena, Leopold Johann Christian, 1730 ca., incisione in rame, mm 197x286. Bella ed importante veduta della città di Siena, in primo piano viandanti sulla strada che porta alla città. In alto titolo entro festone ed ai lati putti alati che sorreggono stendardi con 16 rimandi. In calce 9 righe di descrizione, a sx. in latino ed a dx. in tedesco. I° edizione in coloritura coeva. Riferimenti: "L'iconografia di Siena nelle opere a stampa - Vedute generali della città dal XV al XIX secolo" di Ettore Pellegrini pag.147. Angelika Marsch "Die stadtebilder aus dem Verlag von Joseph Friederich un Johann Cristian Leopol" pag. 148. 120 Siracusa - (st-9740) - Veduta della Latomia de' Cappuccini a Siracusa, Zezon lit. & Prota G. dis., 1838, litografia, mm 227x304. Veduta della rupe col Convento dei Frati.

121 Spoleto - (st-967) - Spoleto Ville de l'Etat de l'Eglise, Mortier Pierre, 1724, incisione in rame, mm 428x520. Veduta planimetrico prospettica della città di Spoleto. Sotto la stampa ottantasette riferimenti su dieci colonne, colorata.

127 Valchiavenna - San Guglielmo - (st-40543) - San Guglielmo, Lordereau edit., 1830 ca., litografia, mm 185x272. Questa variante con il titolo in corsivo è giudicata rarissima dalla bibliografia di riferimento: Sceffer, Scaramellini, Stampe di Valchiavenna vedute dal XVI al XIX secolo, pag. 119, n°101.

122 Terni - (st-986) - Terni Ville de l'Etat de l'Eglise. Dans le Duche de Spoleto, Mortier Pierre, 1724, incisione in rame, mm 443x585. Veduta planimetrico prospettica della città di Terni. In basso a sinistra entro tre riquadri centosette riferimenti. Leggero restauro nella zona centrale magistralmente eseguito, piega centrale editoriale

128 Valdossola - Domodossola - (st-27124) - Domo d'Ossola, Prout Samuel, 1839, litografia su fondo seppia, mm 272x404. Bella veduta della famosa piazzetta, animata da personaggi. Rif.: "Viaggio pittorico nell'Ossola - Incisioni e litografie dell'ottocento" di Franco Bianchetti pag. 80 n° 44.

123 Todi - (st-969) - Todi, Mortier Pierre, 1724, inc. in rame, mm 438x545. Veduta planimetrico prospettica della città. In calce, ottantasei riferimenti su dieci colonne. 124 Torino - (st-40676) - Quadro Storico, Statistico, Politico, Economico e Militare..., Chirio e Mina edit. & Arghinenti inc., 1830, incisione su lastra di rame, mm 527x712. Curiosa opera, con al centro una bella veduta a volo d’uccello della città di Torino ( 240x368 mm), densa di notizie storiche, politiche, economiche e militari. Nella parte bassa si legge l’elenco di tutti i paesi sottoposti alla Corona Reale di Sardegna. L’incisione, ritagliata in riquadri, è applicata editorialmente su tela . 125 Trieste - (st-32485) - Corsia Stadion, Moro M. dis. & Brizeghel lit.e edit., 1854, litografia, mm 203x306. Bella ed animata veduta di uno scorcio di Trieste in affascinante coloritura d’epoca. La stampa è dedicata a Giulio Mauroner Capitano della Milizia Territoriale di Trieste. 126 Trieste - (st-32486) - Passeggio del Boschetto in Trieste, Moro M. dis. & Brizeghel lit.e edit., 1854, litografia, mm 198x303. Veduta della cittadina di Trieste animata in primo piano da alcuni personaggi. La stampa è dedicata all’Onorevole Signore Angelo Vivante.

129 Venezia - (st-6867) - Venetia, Remondini edit., 1770 ca., incisione in rame, mm 288x415. Veduta prospettica della città di Venezia in vivace coloritura coeva. Lo stile compositivo risente ancora del gusto mitteleuropeo dei primi decenni del settecento. Il primo piano è animato dalle caratteristiche gondole. Sotto la stampa settanta rimandi su dodici colonne. Rif.: Moretto, Venetia le Immagini della Repubblica, pag. 382, n°181.


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Risorgimentali Serie di litografie raffiguranti alcuni episodi della seconda guerra d’indipendenza italiana e della spedizione dei Mille. Edite da Legros e Marazzani in Milano, disegnate da Cerruti e litografate da Doyen, misurano mm 410x590 ca. Le stampe raffigurano in ordine cronologico: la battaglia di S. Martino, Solferino, Calatafimi, presa di Palermo, battaglia di Castelfidardo, Volturno e Garibaldi ad Aspromonte. 130 Aspromonte – (27178) Garibaldi ad Aspromonte (29 Agosto 1862), restauri. 131 Calatafimi – (40678) Combattimento di Calatafimi (15 maggio 1860). 132 Castelfidardo – (41275) Battaglia di Castelfidardo (18 Settembre 1860). 133 Palermo – (41274) Presa di Palermo, (27 maggio 1860). 134 San Martino BS – (41273) Battaglia di San Martino, (24 Giugno 1859). 135 Solferino – (41272) Battaglia di Solferino, (24Giugno 1859). 136 Volturno – (19847) Giornata del 1° ottobre 1860 al Volturno. 131

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137 Alessandria - (st-35226) - The Fortress of Alessandria, head quarters of the Emperor of the French, Packer T. lit. Stannard&Dixon imp., 1859, litografia fondo seppia, mm 242x353. Veduta a volo d'uccello di Alessandria animata in primo piano dalla marcia di un gruppo di soldati. La città, durante la seconda guerra di indipendenza, fu quartier generale dell'Imperatore francesce Napoleone III. 138 Magenta - (st-35149) - Battaglia di Magenta Presa di Robbecchetto (3 Giugno 1859), Vignolo L. dis. e lit. & Antonio Vallardi edit, 1860 ca, litografia, mm 275x410. Battaglia di Magenta presa di Robbecchetto. Sotto al titolo si legge "Alla voce del Generale de la Motterouge, i Turcos precipitaronsi a testa bassa ed a traverso i frumenti sino al villaggio di Robecchetto, senza aver tirato un colpo di fuoco Colti da una vivissima fucilata, caricano l'inimico della bajonetta, e dieci minuti bastarono per farlo sloggiare". 139 Magenta - (st-35288) - Batalla de Magenta, Vazquez lit. & Planas E. dis, 1860 ca., litografia, mm 290x472. Raffigurazione della battaglia di Magenta, l'ultima combattuta per la liberazione austriaca il 4 giugno del 1859; pochi giorni dopo Vittorio Emanuele II e l'imperatore francese entrarono vincitori a Milano. Con ogni probabilità la stampa ritrae il momento in cui il Generale Espinasse venne colpito nei pressi di Casa Giacobbe. La litografia è stampata su fondo seppia e presenta un evidente restauro ad uno strappo nel cielo in alto a sinistra. Rara edizione spagnola, piega editoriale centrale. 140 Montebello - (st-35152) - Battaglia di Montebello (20 Maggio 1859), Vignolo L. dis. e lit. & Antonio Vallardi edit, 1860 ca, litografia, mm 280x420. Battaglia di Montebello. Sotto al titolo "Gli Austriaci in numero 15,000 assalirono Casteggio e Montebello occupate dalla Cavalleria Sarda. Il Maresciallo Baraguey d'Hilliers fece all'istante avanzare la divisione Forey, forte da 6000 uomini, e dopo un combattimento accanito di 6 ore rispinge gli Austriaci e riprende Montebello, facendo 200 prigionieri nemici".

141 Montebello - (st-35289) - Batalla de Montebello, Vazquez lit. & Luhrig F. dis, 1860 ca., litografia, mm 304x484. Raffigurazione della battaglia di Montebello, che vide l'esercito austriaco contrapposto alla cavalleria piemontese ed alla fanteria francese. Grande litografia su fondo seppia d'origine spagnola. Piega editoriale centrale. 142 Palestro (PV) - (st-35150) - Battaglia di Palestro (31 Maggio 1859), Vignolo L. dis. e lit. & Antonio Vallardi edit, 1860 ca., litografia, mm 275x405. Battaglia di Palestro. Sotto al titolo si legge "Il 3° Regimento de Zuavi, solo in faccia ad una batteria di 8 pezzi d'artiglieria e d'un fuoco continuato d'infanteria, oltrepassa un canale, salisce un pendio rapidissimo, e dopo aver caricato alla bajonetta gli Austriaci, ne getta più di 400 nello stesso canale e termina la vittoria coll'impossessarsi di 6 cannoni". 143 Solferino - (st-35151) - Battaglia di Solferino (24 Giugno 1859), Vignolo L. dis. e lit. & Antonio Vallardi edit, 1860 ca, litografia, mm 275x410. Battaglia di Solferino. Sotto al titolo "Per appoggiare le divisioni Bazaine e Ladmirault indebolite di fatica, l'Imperatore medesimo si reca sulle alture di Solferino a 300 metri distanza dal nemico, slancia la divisione Forey con tutta l'artiglieria della sua guardia contro 270,000 uomini ed alle 3 1/2 era padrone del villaggio. 15,000 prigionieri, 14 cannoni e due bandiere furono i trofei di questa gran vittoria”. 144 Solferino - (st-35350) - Bataille de Solferino 24 Juin 1859, Adam dis. & Gosselin lith., 1860 ca., litografia, mm 464x610. Grande raffigurazione dei concitati momenti della Battaglia di Solferino: Napoleone III, sprezzante del pericolo, dà l'ordine di attaccare alla divisione Forey; a destra un prigioniero austriaco, sul cui volto si legge la disperazione per le sorti della battaglia. 145 Solferino - (st-40683) - Bataille de Solferino, Jannin H. Lit. & Rousselo edit., 1860 ca., litografia, mm 370x507. Rara raffigurazione della battaglia di Solferino. Restauro ad uno strappo in basso a sinistra.

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* * * * * * * esposizione gouaches di Pompei * * * * * * *

SERGIO TRIPPINI - Studio Centro Italia - Piazza Belvedere, 9 05023 Civitella del Lago (TR) Lo studio sarĂ aperto durante le mostre programmate Per informazioni +39 0332 746556 info@trippini.it

* * * * * * * esposizione agosto 2011 * * * * * * *




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