‌fezioni urnarie

Page 1

LE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE

.


Le IVU sono: • le infezioni più frequenti dopo quelle dell’apparato respiratorio. • le più frequenti infezioni nosocomiali. • le cause più comuni di ricorso a chemioterapia. • quantitativamente, il principale impegno diagnostico ed eziologico di un laboratorio di batteriologia.


STRUTTURA ANATOMICA:


APPARATO URINARIO Alte vie urinarie : – – – –

Reni (ghiandole che secernono l’urina) Calici Pelvi Ureteri

Basse vie urinarie: – Vescica (serbatoio dell’urina) – Uretra (condotto per l’emissione dell’urina) L’uretra femminile - nell’adulto è lunga in media 3-4 cm - sfocia nel vestibolo vaginale

L’uretra maschile - lunga nell’adulto circa 18-20 cm - sfocia direttamente all’esterno, ma solo per un breve tratto iniziale, è esclusivo appannaggio dell’apparato urinario - la restante parte, successiva allo sbocco delle vie spermatiche, è condivisa con l’apparato genitale


Infezioni del tratto urinario Le Urine sono abitualmente sterili In condizioni di normale urodinamica, la permanenza di germi nella via escretrice è cosi breve da essere eliminati con il flusso di urina.


Batteriuria

Batteriuria asintomatica

Batteriuria sintomatica

Batteriuria Non significativa

Batteruria significativa

Infezione

Contaminazione


INFEZIONE DELLE VIE URINARIE Termine clinico Presenza di un processo infiammatorio, sostenuto da un agente infettivo a carico del parenchima renale e/o della via escretrice

BATTERIURIA Termine batteriologico Presenza di microrganismi nelle urine BATTERIURIA SIGNIFICATIVA

BATTERIURIA NON SIGNIFICATIVA


PRESENZA DI BATTERI NELL’APPARATO URINARIO

INFEZIONE

BATTERIURIA SIGNIFICATIVA

CONTAMINAZIONE

In genere 100.000 microrganismi UFC (Unità formanti colonia) per ml urina


SI PUO’ AVERE INFEZIONE SENZA BATTERIURIA

SI PUO’ AVERE BATTERIURIA SENZA INFEZIONE

(Ascesso renale o perirenale)

(Contaminazione)

BATTERIURIA SIGNIFICATIVA

BATTERIURIA NON SIGNIFICATIVA

100.000 microrganismi UFC

BATTERIURIA SINTOMATICA

(Unità formanti colonia) per ml urina

BATTERIURIA ASINTOMATICA


Infezioni del tratto urinario Batteriuria: semplice presenza di germi all’interno dell’apparato urinario (rene, via escretrice superiore, vescica, uretra). Infezione: batteriuria che si associ a reazione dell’organismo, cioè a sintomi e segni di malattia infettiva e segnatamente alla presenza di leucocituria. Contaminazione: presenza di germi nelle urine successivamente alla loro emissione all’esterno.Le urine sono sterili nella via escretrice e vengono contaminate dall’ambiente esterno.


Classificazione e sintomatologia In base al quadro clinico con cui l’infezione si manifesta, si può avere: batteriuria asintomatica: assenza completa di sintomatologia batteriuria sintomatica: presenza di sintomi locali (disuria, pollachiuria, stimolo imperioso, stranguria sintomi generali (febbre, dolore) che sono caratteristici di interessamento parenchimale


IVU sintomatica

-

Secondo la classificazione di Mc Geer devono essere presenti almeno 3 dei seguenti segni: febbre o brividi bruciore,frequenza o urgenza ad urinare dolore sovrapubico cambiamento nel carattere fisico dell’urina deterioramento dello stato funzionale o mentale.


CATEGORIE DI IVU IVU acute non complicate nelle donne. Pielonefriti acute non complicate IVU complicate e IVU nell’uomo Batteriuria asintomatica IVU ricorrente (Infectious Diseases Society of America (IDSA) and European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases (ESCMID) guidelines).


FORME CLINICHE Recidiva

Infezioni Forma comunitaria Ospedaliere Cistite

Pielonefriti Prostatiti Ascesso renale Acuta Complicata

Cronica

Reinfezione Uretriti Non complicata Sindrome uretrale acuta


Infezioni del tratto urinario Le infezioni delle vie urinarie possono essere classificate secondo criteri differenti in rapporto : a) alla sede b) alla sintomatologia c) al decorso clinico


Infezioni del tratto urinario a) in base alla sede: 1 - infezioni delle alte vie urinarie (pielonefriti) 2 - infezioni delle basse vie urinarie (cistiti, uretriti, prostatiti) b) in base alla sintomatologia: 1 - complicate 2 - non complicate


Infezioni del tratto urinario L’infezione complicata è associata a fattori di rischio che tendono ad aggravarne l’evoluzione o predispongono alla sua ricorrenza o alla sua persistenza. Fattori di rischio sono: età avanzata diabete alterazioni anatomo-funzionali delle vie urinarie (calcolosi, uropatia ostruttiva alta o bassa, vescica neurologica, insufficienza renale ecc.).


Infezioni del tratto urinario Infezioni delle vie urinarie non complicate o semplici : insorgono in un soggetto sano che non presenta alcuna anomalia nĂŠ anatomica nĂŠ funzionale a carico delle vie urinarie


c) In rapporto al decorso: - acute - croniche - ricorrenti Infezioni acute: caratterizzate da un singolo episodio di infezione urinaria, spesso sintomatico, la cui prognosi è sempre favorevole.


Infezione ricorrente : il paziente manifesta piÚ episodi infettivi (almeno 4 in un anno), separati da intervalli di tempo di varia durata. la ricorrenza può essere determinata da una recidiva o da una reinfezione


PERSISTENZA (entro 1-2 settimane) REINFEZIONE CON LO STESSO CEPPO MICROBICO (Più spesso tra 2 e 4 settimane).

RICOMPARSA DI BATTERIURIA DOPO UN’INIZIALE STERILIZZAZIONE DELLE URINE SOSTENUTA DA UNA SPECIE MICROBICA DIVERSA O UN SIEROTIPO DIVERSO DELLA MEDESIMA SPECIE (di solito E. coli)


TERMINOLOGIA CLINICA IVU per distretto colpito PIELONEFRITE ACUTA ASCESSO RENALE CISTITE URETRITE PROSTATO-VESCICULITE SEPSI URINARIA


Segni e Sintomi Pollachiuria Disuria Nicturia Stranguria Ematuria Tenesmo vescicale Piuria


Terminologia clinica Disuria

minzione difficoltosa

Stranguria

minzione dolorosa

Pollachiuria frequente stimolo ad urinare, con emissione di scarse quantità di urine Nicturia necessità di alzarsi ripetutamente dal riposo notturno per urinare Ematuria

presenza di sangue nelle urine

Piuria aumento del n° dei globuli bianchi nell’urina,con o senza infezione batterica Tenesmo vescicale sensazione di bisogno urgente di urinare, accompagnata da senso di tensione e scarsa o nulla emissione di urine


PIELONEFRITE ACUTA Processo flogistico acuto, subacuto o cronico sostenuto da germi a livello del rene e del suo apparato escretore (nefrite interstiziale).

SINTOMI: dolore al fianco o al dorso, brividi, nausea, sintomi di cistiti SINTOMI SISTEMICI: febbre, spesso preceduta da brivido, vomito, cefalea, prostrazione, dolore all’angolo costovertebrale, BATTERIEMIA frequente


PIELONEFRITE CRONICA Esito di pielonefriti acute ricorrenti PUO’ NON ESSERE PROVOCATA DA CAUSE INFETTIVE: Persistente ostacolo deflusso urinario Nefropatia uratica Abuso analgesici

Meglio definirla NEFRITE CRONICA INTERSTIZIALE


Esordio: insidioso (1-3 settimane). Febbre (100%), dolore e dolorabilità (70-80%), ematuria incostante, sintomi cistitici se l’ascesso comunica con la via escretrice. Piuria e/o batteriuria, leucocitosi neutrofila, emocoltura positiva.

INTRARENALE

PERIRENALE


CISTITE processo flogistico acuto, subacuto o cronico sostenuto da germi a livello della vescica.

POLLACHIURIA DIURNA E NOTTURNA URGENZA MINZIONALE STRANGURIA Segni presenti: DOLORE SOVRAPUBICO < 3giorni Segni assenti: segni di pielonefrite FEBBRE (rara) EMATURIA MACROSCOPICA (1/3 casi) SINTOMI ASSENTI : perdite vaginali o irritazione (Disuria)


Sindrome uretrale acuta o sindrome uretrale delle donne: Il 35-40% delle donne che ricorre al medico generico con sintomi di IVU inferiore sembra affetto da questa sindrome. I sintomi sono: pollachiuria, disuria, no febbre; l’analisi delle urine può mostrare o no piuria.


Sindrome uretrale acuta Per distinguerla dalla cistite è importante eseguire una coltura delle urine; nelle pazienti con sindrome uretrale l’urina è sterile o mostra solo poche colonie Le cause più comuni sono: - Chlamydia trachomatis - Neisseria gonorrheae - Mycoplasma hominis - Ureaplasma urealyticum - HSV


URETRITE Processo flogistico acuto, subacuto o cronico sostenuto da germi a livello dell’uretra.

ESORDIO GRADUALE DISTURBI MENO INTENSI (disuria, urgenza, bruciori minzionali) SPESSO ASSOCIATA A CERVICITE - perdite vaginali - dolori quadranti addominali inferiori - dispareunia


IVU nosocomiali: • sono le più frequenti infezioni acquisite in ospedale (40%) o in case di riposo (34%) • compaiono dopo 48 ore dal ricovero • generalmente sono correlate alla cateterizzazione


SCOMPARSA DEL PATOGENO (Urinocoltura negativa) AL TERMINE DELLA TERAPIA E DURANTE IL PERIODO DI FOLLOW-UP (di regola 1 –2 settimane)


Popolazione microbica residente: Solo la parte distale dell’uretra presenta popolazione microbica commensale, le altre parti dell’apparato urinario sono sterili Uretra maschile

S. epidermidis Corynebacterium spp.

E. coli M. smegmatis

Uretra femminile

S. epidermidis, Corynebacterium spp. E.coli Enterobatteri

M.smegmatis Lactobacillus spp. Streptococcus spp. Bacteroides spp. Veillonella spp. Candida spp.


VIE DI PENETRAZIONE DEI GERMI I microrganismi possono raggiungere l’apparato urinario inferiore attraverso varie vie : - ascendente - discendente - linfatica - ematogena o per contiguità .


VIE DI INFEZIONE

VIA EMATOGENA

VIA LINFATICA CONTIGUITA’ VIA CANALICOLARE O ASCENDENTE


VIA ASCENDENTE

SERBATOIO INTESTINALE

Colonizzazione vestibolo vaginale e tessuti periuretrali Colonizzazione uretra distale

Invasione vescicale


Via ascendente aorta

rene uretere

VRVU

vescica sfinteri uretra

ano


Via ascendente: i batteri penetrano in vescica risalendo lungo l’uretra, provenendo direttamente dall’esterno e dall’area genitale femminile. Se a carico di quest’ultima esiste una patologia infettiva (vaginite, cervicite, bartolinite ecc.), più intensa e più probabile sarà la contaminazione.


Nell’uomo l’infezione vescicale per via ascendente è meno frequente, sia per motivi anatomici (maggiore lunghezza dell’uretra) che per l’assenza di uno stretto rapporto per contiguità con aree potenzialmente settiche l’immissione dei batteri in vescica avviene quasi esclusivamente a seguito di manovre strumentali (cateterismo, cistoscopia ecc.).


Via ascendente Nell’uomo, i germi possono raggiungere la vescica per via ascendente dall’epididimo (orchiti, epididimiti), attraverso i deferenti, le vescicole seminali e l’uretra posteriore le vescicole riversano di continuo piccole quantità del loro contenuto sia in vescica che nell’uretra posteriore


Via discendente I germi possono colonizzare la vescica provenendo dal rene e percorrendo il lume ureterale; si tratta di evenienze rare, eccezione per la forma tubercolare dove la flogosi vescicale è sempre secondaria ad una propagazione canalicolare del micobatterio è facilmente osservabile la situazione opposta, cioè una flogosi renale provocata da infezione vescicale propagatasi a monte attraverso un reflusso vescico-uretero-renale e facilitata da situazioni locali favorenti, quali la litiasi o una idronefrosi


Via discendente aorta

rene uretere

vescica sfinteri uretra


Via linfatica Esistono connessioni linfatiche tra intestino ed apparato urinario questo spiega la comparsa di infezioni, soprattutto vescicali, nel sesso femminile, secondarie ad una patologia dell’apparato digerente, accompagnata da una coprostasi con abnorme replicazione dei batteri intestinali ed il loro passaggio all’apparato urinario i germi intestinali possono colonizzare i genitali femminili e la risalita dall’uretra, specie durante i rapporti sessuali.


Via linfatica Per l’uomo la via linfatica può essere chiamata in causa anche nelle cistiti secondarie a processi settici prostatici od epididimari La rete linfatica sottomucosa uretrale costituisce la via preferenziale di propagazione dei germi alla vescica in tutti quei casi in cui le manovre strumentali provochino lesioni a livello della mucosa e consentano, quindi, un accidentale inoculo di germi nella sottomucosa.


Via ematogena il microrganismo più frequentemente responsabile di episodi di pielonefrite acuta da metastatizzazione ematica è lo

Staphylococcus aureus Queste situazioni si possono verificare in corso di batteriemie e presuppongono la preesistenza di fattori predisponenti quali: - patologie ostruttive delle vie escretrici - nefropatie vascolari - nefropatie tubulo-interstiziali. Altra evenienza è la diffusione ematogena dell’infezione tubercolare


Via ematogena aorta

rene uretere

vescica sfinteri uretra


Per contiguitĂ Gli agenti infettanti possono facilmente pervenire in vescica: - da processi suppurativi dei genitali femminili; - da ascessi perivescicali o appendicolari - nelle pericistiti da diverticolite del sigma - da tumori intestinali - le coliti e le proctiti possono perforarsi in vescica, formando tragitti fistolosi cui consegue la cistite


nei soggetti cateterizzati i germi possono venire introdotti in vescica: 1- all’atto del posizionamento del catetere durante le successive manipolazioni 2- possono risalire il catetere per via endoluminale 3- possono risalire lungo il biofilm presente nello spazio compreso tra la mucosa uretrale e la superficie esterna del catetere (extraluminale) Nelle prime due eventualità è possibile la prevenzione, mentre, la risalita del biofilm è inevitabile se il catetere persiste per almeno 30gg.


INGRESSO BATTERIO

INFEZIONE ?

VIRULENZA NUMERO BATTERI

DIFESA OSPITE FATTORI FAVORENTI

VIA LIBERA


PATOGENESI DELL’INFEZIONE

Presupposto: il batterio si riproduce nelle urine ADERISCE ALLE CELLULE EPITELIALI

PENETRA NELLA PARETE

PROVOCA REAZIONE INFIAMMATORIA (Il-1,6,Il-8)

DETERMINA IL SINTOMO


VIRULENZA

NUMERO BATTERI

FATTORI FAVORENTI Facilitano il processo infettivo

MAGGIORE COMPROMISSIONE DELLE DIFESE DELL’OSPITE, MINORE LA PATOGENICITA’ NECESSARIA PER INFEZIONE.


Microrganismi (specie o ceppi) in grado di superare le normali difese dell’organismo: E.coli,Proteus, Klebsiella,Enterococcus, Pseudomonas,S.saprophyticus, S.epidermidis


LEGATA A: ELEVATA ADESIVITA’ ALLE CELLULE EPITELIALI DELLE VIE URINARIE COAGGREAZIONE INTERBATTERICA RESISTENZA ALL’ATTIVITA’ BATTERICIDA DELLE URINE E AGLI ANTIBIOTICI PRODUZIONE DI AEROBACTINA, EMOLISINE E CITOLISINE

IMPORTANTI PER INFEZIONI ALTE: MOTILITA’ PRODUZIONE DI UREASI E DI ENDOTOSSINE (diminuiscono la peristalsi ureterale e aggravano la flogosi parenchimale).


FATTORI DI VIRULENZA


LetalitĂ nei topi Leucopenia Leucocitosi Attivazione del complemento Ipotensione Ipoglicemia CID Febbre Piastrinopenia Shock da endotossine Collasso cardiocircolatorio PirogenicitĂ



Gli stipiti di E.Coli portatori di adesina P aderiscono tenacemente all’epitelio di transizione e a quello squamoso dell’uretra. Hanno inoltre uno spiccato tropismo per il parenchima renale. Quelli che esprimono una adesina di tipo 1 sono quelli più diffusi nella flora fecale e solitamente non sviluppano pielonefriti. Si ancorano saldamente all’uromuco legandosi alla proteina di Tamm-Horsfall Le altre adesine (S,AFA,M) sono meno importanti. PER LA PREVENZIONE DELLE INFEZIONE URINARIE RICORRENTI È IN STUDIO L’UTILIZZO DI UN VACCINO CONTRO IL SISTEMA P


Atteggiamento sociale dei batteri che si mettono in contatto reciproco mediante adesine batteriche compatibili. Il coaggregato interbatterico può costituire uno strato compatto sulla superficie cellulare o su materiale sintetico (cateteri). I batteri coaggregati, comunicando tramite pili, trasferiscono i plasmidi, capaci di codificare e quindi trasmettere ad altri batteri diversi fattori di virulenza.


Escherichia coli I più importanti fattori di virulenza che permettono all’E.coli di infettare il tratto urinario sono: - la capsula con l’antigene K1

azione antifagocitaria

- le fimbrie di tipo 1 (mannosio sensibile) del tratto basso urinario

colonizzazione

- le fimbrie di tipo II (mannosio resistente) colonizzazione delle alte vie urinarie - l’emolisina - i flagelli - l’LPS

danni alla mucosa vescicale mobilità

inibizione della peristalsi

- l’aerobactina (un sideroforo) permette al batterio di acquisire il ferro nell’ambiente del tratto urinario


Proteus mirabilis Il principale fattore di virulenza che permette al Proteus

mirabilis di infettare il tratto urinario è l’ ureasi: - degrada l’urea in ammoniaca e CO2 alcalinizzazione (pH da 7 a 9) delle urine con diminuita solubilità del fosfato di calcio e del fosfato di ammonio-magnesio e quindi la formazione di calcoli di struvite: - possono essere una sorgente permanente di batteri - possono causare stasi urinaria che permette la moltiplicazione dei batteri


Klebsiella spp. Importante fattore di virulenza è la grossa capsula che viene prodotta in presenza di forti concentrazioni di glucosio (in pz.diabetici): è composta da polisaccaridi e glicoproteine che si trovano all’esterno della parete cellulare media l’adesione alle cellule epiteliali impedisce la fagocitosi riduce la penetrazione agli antibiotici contiene altissime concentrazioni di acido sialico che previene l’attivazione del complemento e sono poco immunogeni


Staphylococcus saprophyticus Il fattore di virulenza che permette allo S.saprophyticus di infettare il tratto urinario è l’aderenza alle cellule uroepiteliali mediante gli acidi teicoici e gli acidi lipoteicoici


La più importante difesa dell’ospite alle infezioni del tratto urinario è il flusso urinario normale


POTERE BATTERICIDA URINE - Peso specifico (diluizione) - Elevata concentrazione di acidi organici - Basso pH - Fattori antimicrobici

PRESENZA DEI GAGs SVUOTAMENTO COMPLETO E FREQUENTE DELLE URINE SECREZIONI VAGINALI - Basso pH

EPITELIO URETRALE E VESCICALE

- Flora batterica saprofita - Presenza di anticorpi antibatterici

- Barriera meccanica

PRESENZA DEI GAGs

..

..

H2 0 H0 G 2 H2 0H A G 20

- + + GA + G MU

.. ..

MECCANISMO DI ANTIREFLUSSO

..

H2 0 H0

2 H 0 G A G G2 H2 0 G A A G G G A G

CO SA

G A G G A G G A G


RUOLO DELL’IMMUNITA’ Una risposta anticorpale sistemica e locale è presente nella pielonefrite acuta ma non nella cistite. gli anticorpi presenti nelle urine hanno il ruolo di : – ridurre l’adesività batterica (IgAs) – attivare il sistema complementare (IgG, IgM) – prevenire le reinfezioni


ETA’ SESSO FATTORI LOCALI FATTORI GENERALI


FATTORI FAVORENTI: Sesso Femminile ANATOMIA URETRA FEMMINILE REFLUSSO URETRO-VESCICALE FISIOLOGICO


FATTORI FAVORENTI Sesso Femminile RAPPORTI SESSUALI

CISTITE DELLA LUNA DI MIELE

• durante coito uretra (più o meno) beante • passaggio dei germi da vagina a uretra attraverso i vasi linfatici e da uretra a vescica per azione meccanica del coito

STITICHEZZA E CATTIVE ABITUDINI MINZIONALI GRAVIDANZA MENOPAUSA CARENZA DI ESTROGENI (Distrofia, aumento pH vaginale) ALTERATA MICROFLORA VAGINALE (assenza lattobacilli): – Vaginosi da diaframma/creme spermicide – Eccesso di igiene perineale con abuso nell’uso di detergenti locali


FATTORI FAVORENTI etĂ avanzata DONNE

UOMINI

- Abolita secrezione di estrogeni - Incompleto svuotamento vescicale - Prolasso uro-genitale - Incontinenza fecale e urinaria - Affezioni prostatiche (ipertrofia, calcolosi) - Cateterismo vescicale e manovre strumentali in genere - Perdita delle secrezioni battericide prostatiche INDIPENDENTEMENTE DAL SESSO

- Malattie neurologiche (Malattia di Alzheimer, M. Parkinson, Vasculopatie cerebrali) - Malattie endocrine - Immunodepressione


FATTORI LOCALI PREDISPONENTI LE INFEZIONI MALATTIE DELL’APPARATO URINARIO

* NEFROPATIE * UROPATIA OSTRUTTIVA CON STASI URINARIA SIA ALTA CHE BASSA

CORPI ESTRANEI

CATETERI VESCICALI ED URETERALI CALCOLI COAGULI

STRUMENTAZIONI ENDOSCOPICHE ENDOUROLOGICHE E CHIRURGICHE

* CHIRURGIA ENDOSCOPICA E PERCUTANEA

DERIVAZIONI URINARIE FISTOLE

STOMIE CUTANEE DERIVAZIONI IN INTESTINO


FATTORI FAVORENTI locali PATOLOGIE UROLOGICHE

OSTRUZIONE

– DIVERTICOLI – PROLASSO – VESCICHE NEUROLOGICHE

STASI RISTAGNO URINA

– CALCOLOSI

I calcoli irritano la mucosa e facilitano infezione I batteri possono persistere dentro al calcolo L’infezione può favorire la formazione dei calcoli

AMBIENTE OTTIMALE PER REPLICAZIONE BATTERICA


FATTORI FAVORENTI locali REFLUSSO VESCICO-URETERALE Causa o conseguenza di infezioni

DOPO MINZIONE FALSO RESIDUO

MINZIONE


FATTORI GENERALI PREDISPONENTI LE INFEZIONI ETA’ GRAVIDANZA MALATTIE SISTEMICHE E DISENDOCRINE

* CAUSE MECCANICHE ED ORMONALI EMOPATIE INFEZIONI PREGRESSE DIABETE MELLITO INSUFFICIENZA RENALE IPOESTROGENISMO

NEOPLASIE IMMUNODEPRESSIONE PREDISPOSIZIONE BIOLOGICA

PRIMITIVA IATROGENA GRUPPI SANGUIGNI (A(A-B) SUSCETTIBILITA’ SUSCETTIBILITA’ GENETICAMENTE DETERMINATA


Epidemiologia delle IVU Le infezioni delle vie urinarie (IVU) sono: tra le malattie infettive più comuni nella pratica clinica. seconde come frequenza a quelle dell’apparato respiratorio. più frequentemente acquisite in ambito ospedaliero. Si manifestano a tutte le età


Epidemiologia delle IVU Il sesso femminile è il più colpito (15 e il 50%) e con una netta predominanza della forma non complicata. Nell’uomo la forma non complicata è molto rara per la particolare situazione anatomica maschile e di solito negli uomini l’infezione si presenta in rapporto a concomitanti patologie organiche: - malformazioni congenite - ostruzione cervico-prostatica.


Epidemiologia delle IVU In età neonatale il 7% dei maschi e il 3% delle femmine possono presentare IVU, in genere legate ad anomalie congenite. Successivamente, negli anni della fecondità ed in particolare con l’inizio dell’attività sessuale, prevalgono nelle femmine (10 volte più frequenti). Il 35-50% delle donne sperimenterà almeno una volta nella vita una IVU. Il 2-10% di queste andrà incontro ad IVU ricorrente, in relazione a particolari fattori di rischio.


Epidemiologia delle IVU Intorno ai cinquant’anni aumentano le IVU nel sesso maschile, quasi sempre complicate, per la comparsa di patologia prostatica e l’ostruzione che ne consegue, principale fattore di rischio nel maschio anziano. dopo i 60 anni un aumento si ha anche nel sesso femminile.


DONNE UOMINI

70+

60-69

50-59

40-49

30-39

20-29

10-19 a

1-9 a

18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 0-1

% IVU

Nel corso degli anni il rapporto femmine/maschi si modifica, con curve di frequenza che tendono a sovrapporsi.

gruppi di eta'


Frequenza di IVU sintomatiche e prevalenza di batteriuria in relazione all’età e al sesso.


Infezioni comunitarie E. coli 4%

3%

Stafilococchi C-negativi

6% 7%

80 %

Batteri Gram-positivi

S. epidermidis S. aureus Enterococchi

Proteus mirabilis Batteri Gram-negativi Klebsiella spp Pseudomonas spp Enterobacter spp


IVU RICORRENTI

5% 8% 5% 7%

75 %


Infezioni ospedaliere E. coli 5%

3%

11 %

Stafilococchi C-negativi 40 %

Batteri Gram-positivi

S. epidermidis S. aureus Enterococchi

16 %

Proteus mirabilis 25 %

Candida spp Batteri Gram-negativi Klebsiella spp Pseudomonas spp Enterobacter spp


IVU NEGLI ANZIANI frequenza molto elevata BATTERIURIA ETA’

UOMINI

DONNE

< 65 anni

20%

30%

> 80 anni

30%

50%

Batteriuria aumenta passando dai residenti nelle case private agli ospizi,

agli ospedali


Patogeni del tratto urinario negli anziani (UTI)


DIPENDE DA: ETA’ DEL PAZIENTE EVENTUALI FATTORI DI RISCHIO (gravidanza, ostruzione, diabete) FORMA CLINICA IN ATTO SEDE IN CUI L’INFEZIONE E’ STATA CONTRATTA (comunitaria od ospedaliera) SPETTRO DEL FARMACO FARMACOCINETICA EFFETTI SULLA FLORA FECALE E VAGINALE RISCHIO REAZIONI AVVERSE COSTO


Principi terapeutici E’ importante in presenza di una infezione stabilire un programma terapeutico che dia le piÚ ampie garanzie per una definitiva guarigione di essa. Il trattamento della infezione urinaria costituisce tuttavia uno dei piÚ gravi problemi di ordine medico che si incontrano in terapia urologica.


Principi terapeutici I fattori che ostacolano il trattamento delle infezioni urinarie sono quelli dipendenti: dall’apparato urinario dalla flora batterica dall’organismo


Fattori dipendenti dall’apparato urinario Stasi urinaria Calcolosi Frequenza con cui si stabiliscono i focolai infettivi (porzione midollare del rene): - iperosmolarità - ambiente alcalino - scarso flusso ematico - bassa pressione di filtrazione


Fattori dipendenti dalla flora batterica Polimicrobismo Insorgenza della resistenza di tipo cromosomico, plasmidico e fagico Scambio genetico tra batteri attraverso la coniugazione, trasduzione e trasformazione La resistenza dovuta alla produzione di enzimi come lattamasi, amidasi, esterasi, adeniltrasferasi, fosfotransferasi La presenza di glicocalice


Fattori dipendenti dall’organismo Rimozione chirurgica di tutte le formazioni litiasiche nonchÊ delle cause di stasi Terapia chemio-antibiotica idonea (antibiogramma)


Fattori dipendenti dall’organismo Accanto alla scelta del farmaco va eseguita una terapia coadiuvante rappresentata dalla iperdiuresi, somministrando sostanze antiureasiche, sostanze acidificanti o alcalinizzanti le urine. La iperdiuresi, oltre a diminuire la concentrazione batterica per ml di urine, comporta un piĂš frequente ricambio del contenuto della via escretrice. Inoltre, può indurre un abbassamento della iperosmolaritĂ fisiologica della midollare renale.


Fattori dipendenti dall’organismo Nelle forme croniche la condotta terapeutica può seguire due schemi diversi e cioè: 1- terapia ciclica prolungata nel tempo, effettuata ai massimi dosaggi consentiti dalle caratteristiche del farmaco impiegato e dalle condizioni del paziente, soprattutto di funzionalitĂ epatica e renale; 2- terapia continua a basso dosaggio, con somministrazioni preferibilmente serali.


Fattori dipendenti dall’organismo In questo caso puo’ essere utile la cosiddetta terapia “bed-time”, cioè una compressa di antibiotico (ciplofloxacina o norfloxacina) per 10 giorni al mese prima di andare a letto L’antibiotico si concentra in vescica e vi rimane per tutta la notte Questo tipo di trattamento si è dimostrato estremamente efficace nel debellare le recidive legate all’Escherichia coli


FARMACI PIU’ UTILIZZATI TRIMETHOPRIM/SULFAMETOSSAZOLO (TMP/SMZ) Bactrim. AMOXICILLINA (da sola o in associazione con l’acido clavulanico) FOSFOMICINA-TROMETAMOLO CEFALOSPORINE (in particolare quelle di terza generazione) CHINOLONI (CIPROXIN).


INFEZIONI RICORRENTI

TERAPIA PROFILASSI

PROFILASSI

LONG-TERM

POST-COITO


ACCORGIMENTI IGIENE PERINEALE (acqua e sapone neutro). NON PIU’ DI UNA LAVANDA VAGINALE ALLA SETTIMANA. URINARE PRIMA E SOPRATTUTTO DOPO IL RAPPORTO SESSUALE. EVITARE BIANCHERIA INTIMA IN FIBRA SINTETICA O PANTALONI TROPPO ADERENTI (problemi di traspirazione). EVITARE CONTRACCETTIVI MECCANICI (diaframma/creme spermicide) ED ORALI AD ALTO DOSAGGIO ORMONALE (congestione pelvica). ATTENZIONE AGLI ASSORBENTI INTERNI.


ALTRI TRATTAMENTI DISINFETTANTI VAGINALI ESTROGENI NELLA DONNA IN POST-MENOPAUSA

MISURE TERAPEUTICHE ASPECIFICHE BERE ADEGUATAMENTE 2 litri nelle 24 ore URINARE FREQUENTEMENTE REGOLARIZZARE L’INTESTINO


INFEZIONI RICORRENTI Prima di tutto, un buon apporto di liquidi ed una minzione ogni due ore diminuisce la quantitĂ tossine presenti nell'urina e lava l'apparato urinario. Inoltre, alle pazienti affette da cistiti ricorrenti, si sconsigliano bevande frizzanti, crostacei, cibi piccanti, spezie di varia natura.


INFEZIONI RICORRENTI Per contro, si consigliano lo yogurt, alleato importante in cistiti da E. coli, succo di ribes o di mirtilli e liquirizia, che, prima della comparsa degli antibiotici, erano utilizzati nella cura delle infezioni delle vie urinarie.


INFEZIONI RICORRENTI Il ribes e i mirtilli rendono l'urina acida e impediscono ai batteri di aderire alle pareti delle cellule, rendendoli privi di appigli, quindi facilmente rimovibili con la minzione.


INFEZIONI RICORRENTI: come si prevengono? E' importante ricordare alcune regole: bere una quantità adeguata di liquidi durante il giorno (1,5-2 litri circa), variabile in base all'attività fisica e al caldo senza però esagerare si può calcolare la quantità necessaria pensando che è giusto urinare 4 o 5 volte al giorno a intervalli regolari urinare spesso e non trattenere l'urina per lungo tempo urinare dopo il rapporto sessuale (…meglio urinare che fumare!)


INFEZIONI RICORRENTI: come si prevengono? lavare i genitali una volta al giorno, soprattutto prima e dopo ogni rapporto sessuale le donne devono lavare sempre i genitali procedendo dall'avanti all'indietro, soprattutto dopo l’evacuazione delle feci, evitando detergenti troppo aggressivi e deodoranti è sicuramente piĂš indicata la doccia invece che il bagno in quanto si svolge sicuramente in condizioni igienico sanitarie migliori


INFEZIONI RICORRENTI: come si prevengono? curare l'alimentazione in modo da evitare la stitichezza l’intestino pulito è una condizione fondamentale per prevenire le infezioni delle vie urinarie


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.