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turismo LA RIVISTA DELL’OSPITALITÀ ORGANO UFFICIALE FEDERALBERGHI

d’Italia

N. 36 Dicembre 2017

Lavoro

SMART WORKING LA NUOVA FRONTIERA Hospitality

LETTI E COMFORT ORA SI CAMBIA Target

LA CARICA DEI FAMILY HOTEL

OLTRE HOTEL DESIGN LE CONVENZIONI

Simone Micheli crea Beyond the luxury ➤ L’individuo al centro del progetto ➤ Interior design dagli accesi contrasti ➤







BERNABÒ BOCCA Presidente Federalberghi

Editoriale

DOPO I BILANCI, ALLE GRIGLIE DI PARTENZA PER LE SFIDE DEL 2018

Q

uando il calendario segna il periodo delle festività natalizie, si avvicina anche il tempo dei bilanci. Dal punto di vista pratico, per chi opera nell’impresa turistica e per gli imprenditori in genere, potremmo parlare quasi di “resa dei conti” perché si mette mano ai fatturati. Ma il bilancio non è solo fatto numerico, è anche legato alle conquiste e al raggiungimento degli obiettivi che ci si è posti durante il percorso. Partendo dal presupposto che l’augurio è che i conti tornino per tutti, direi che possiamo affrontare il 2018 portandoci qualche soddisfazione dall’anno che ci lasciamo alle spalle. Una di queste è proprio la conclusione positiva della battaglia sulla parity rate. Dopo un iter durato quasi due anni, la legge per la concorrenza e il mercato approvata in via definitiva in agosto ha finalmente recepito l’esigenza del mondo dell’accoglienza mettendo al bando anche in Italia (dopo Germania, Francia e Austria) le clausole appunto di parity rate, che sino a oggi avevano impedito agli alberghi di pubblicare sul proprio sito internet condizioni più favorevoli rispetto a quelle presenti sui portali di prenotazione. Abbiamo in questo modo ristabilito parità di condizioni tra il sistema turistico italiano e quello di importanti Paesi concorrenti. Non di meno, ci siamo battuti per porre l’attenzione sulla piaga dell’abusivismo, ottenendo l’applicazione della cedolare secca al 21% anche per le locazioni brevi. Quest’anno abbiamo anche prodotto un bel volume dedicato all’impresa alberghiera, L’albergo, un manuale ricco di spunti e suggerimenti utili, scritto con un linguaggio concreto allo scopo di supportare l’albergatore o ragguagliare coloro che stanno per lanciarsi nell’impresa su segreti e “trappole” del mestiere. Inoltre abbiamo abbracciato in pieno le nuove disposizioni introdotte a livello istituzionale dalla “Buona Scuola”, approcciando l’universo degli studenti degli istituti professionali alberghieri e coinvolgendo tutti in un progetto che li vede protagonisti insieme ai nostri giovani albergatori. Molto altro ci aspetta per il nuovo anno. Si profila all’orizzonte in modo sempre più definito la sfida dell’intelligenza artificiale: un tema di grande attualità, utile per anticipare le esigenze della “travel industry” in tutti i suoi settori, compreso quello dell’ospitalità. Ultimo ma non da ultimo, il 2018 sarà l’anno internazionale del cibo italiano nel mondo: questo l’annuncio del Mibact. Dobbiamo subito prendere posto alle griglie di partenza. Il tema del cibo è entrato prepotentemente tra i trend del turismo. Esso ha un potenziale altissimo in termini di sviluppo economico e culturale per il nostro Paese. Indagini autorevoli hanno evidenziato che il settore enogastronomico è ormai elemento strategico per la definizione di una destinazione. L’opportunità va colta subito. Gli alberghi sono ormai fucine di grandi chef. Sempre di più il mondo dell’hotellerie si fa scenario ideale per la collocazione di attività gastronomiche importanti, arricchendo così sia la motivazione del cliente/turista, sia la qualità della formazione di coloro che in albergo costruiscono la propria professione. Si tratta di un valore aggiunto che si svela nel microcosmo di un albergo. Oltre le “porte girevoli”, il turista troverà uno spettacolare patrimonio artistico e culturale integrato con gli altri prodotti distintivi che fanno e faranno sempre dell’Italia un Paese unico.



SOMMARIO

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Dicembre 2017

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turismo d’Italia LA RIVISTA DELL’OSPITALITÀ

EDITORE

Italian Exhibition Group S.p.A.

Overview 8

Hotel sull’acqua 2018 Premio al Centurion e al progetto Ciompi

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Sia Guest, Sun e TTG Incontri unite in PlanITsphere Piattaforma unica per le fiere

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Breakfast in hotel I prezzi secondo Hrs

Presidente Lorenzo Cagnoni DIRETTORE RESPONSABILE

Paolo Audino COORDINAMENTO FEDERALBERGHI

Alessandro Nucara Pubblicazione editoriale a cura della redazione di TTG Italia - IEG

Focus 21

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CNGA e scuola-lavoro: un ponte tra imprese e giovani

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La contrattazione territoriale nel settore turismo

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La Green Credit Card per le Isole Minori

ART DIRECTION E GRAFICA

Laura Ferriccioli lauraferriccioli@gmail.com

L’Albergo, viaggio intorno all’impresa dell’ospitalità Primo appuntamento con il manuale

COLLABORATORI

Amina D‘Addario, Giacomo Pini, Paola Trotta

DOPO I BILANCI, ALLE GRIGLIE DI PARTENZA PER LE SFIDE DEL 2018 di Bernabò Bocca

MATERIALI PUBBLICITARI

Catia Di Girolamo materiali.online@ttgitalia.com digirolamo@ttgitalia.com

Hotel Design 33

Beyond the Luxury, la rivoluzione di Simone Micheli di Silvana Piana

37

Hotel in Motion e il pool Wellness 7.0

40

Con Stefano Pediconi l’arte incontra il wellness

45

Concorsi di bellezza I programmi dello Yac di Silvana Piana

UFFICIO ABBONAMENTI

abbonamenti@ttgitalia.com Registraz. Trib. Milano n. 693 del 8/11/1999 Pubblicità non eccedente del 45% STAMPA Stige Arti Grafiche

Via Pescarito 110 10099 San Mauro (TO)

Hospitality 47

Le regole del comfort in camera di Amina D’Addario

57

Il Natale nell’era del “green” Natura e tendenze s’incontrano

61

Fashion Victim, la divisa fa la differenza

65

HOTEL HUB

Ristorante nell’hotel: vale la pena? 71

Il segreto dei Family Hotel Divertimento garantito di Paola Trotta

75

L’aut aut dell’high-tech Strumenti di lavoro per le aziende

78

Ospitalità promossa

80

Italia Paese di emozioni

Turismo d’Italia

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OVERVIEW

BW Italia adotta il chatbot Best Friend

HOTEL SULL’ACQUA

È

firmato Studio Ciompi il Best Waterside Hotel 2018. Il Centurion Palace di Venezia, premiato tra i Condé Nast Johansens Award Winners - Award for Excellence, ha raccolto consensi internazionali. Il restauro conservativo era stato realizzato dallo studio dell’architetto Guido Ciompi, che si era avvalso di fornitori del calibro di Abert-Broggi, Targetti Sankey, Richard Ginori 1735, Pedersoli Group. «In un edificio storico affacciato sul Canal Grande sono stati rielaborati i simboli della Venezia dorata in 50 suite e camere che esprimono il lusso contemporaneo – spiega –. Un palazzo neogotico da cui è nato un hotel dai tratti di unicità. Un progetto che riscrive in modo contemporaneo l’assetto distributivo e l’interior design». Anche l’ubicazione del Centurion ha avuto un ruolo fondamentale

10Turismo 8 Turismo d’Italia d’Italia

nell’assegnazione del riconoscimento a Best Waterside Hotel. «C’è un’atmosfera bohémien a Dorsoduro, il quartiere sud-occidentale di Venezia, un po’ meno frenetico, un po’ meno commercializzato e un po’ più residenziale rispetto ad altre parti della città – sottolinea Condé Nast Johansens –. Questa è la sede dell’Università Ca’ Foscari, della Collezione Peggy Guggenheim e di Punta della Dogana, dove si riuniscono studenti, gente del posto e amanti dell’arte, e i visitatori si fermano per avere una prospettiva diversa di Venezia. L’hotel offre un panorama spettacolare del Canal Grande da questo quartiere un po’ insolito, accanto all’iconica chiesa di Santa Maria della Salute. Messaggio ai nottambuli: Dorsoduro ha la vita notturna più vivace della città!». Oltre all’imponente

facciata gotica e al cortile rilassante, il palazzo svela un’inaspettata esplosione contemporanea di un design d’interni rivoluzionario, simile a un museo d’arte.

Il progettista

Guido Ciompi è un libero professionista nei settori dell’architettura, dell’arredamento di interni e del design con un proprio studio a Firenze. Tra le sue prime realizzazioni Villa Coveri e Villa Medici, negozi Gucci in Italia, stand a Palazzo Pitti. I suoi lavori spaziano in diverse direzioni, in primis quella alberghiera, iniziata nel 1994 con l'arredamento del Grand Hotel Le Picchiaie all’Isola d'Elba.

Best Friend è disponibile in tutti gli alberghi affiliati a Best Western Italia. Il chatbot sviluppato da Travel Appeal consente una relazione diretta con i viaggiatori. Grazie a un motore di marketing automation che fornisce supporto, vende servizi aggiuntivi, costruisce programmi di fedeltà e interpreta le esigenze dei clienti di disporre di un servizio di ospitalità più completo. Best Friend lavora sulla piattaforma Messenger di Facebook ed è in grado di riconoscere e interpretare preferenze, gusti e attitudini di ciascun utente, suggerendo anche soluzioni e idee di intrattenimento: connette, infatti, direttamente i viaggiatori allo staff, ai concierge e alle strutture di cui hanno bisogno, per un supporto personalizzato. E grazie a Musement, il chatbot può fornire al cliente suggerimenti personalizzati su attrazioni e attività turistiche disponibili nella città in cui sta soggiornando, tutte prenotabili e acquistabili attraverso la piattaforma online. Best Friend si consulta sia in mobilità da smartphone e tablet, sia da desktop, e si attiva contestualmente alla prenotazione quando il cliente, tramite thank you page, sms o email, riceve l’invito a collegarsi al chatbot. Per i soggiorni successivi, anche in hotel Best Western differenti, l’accesso avviene in modo automatico.



OVERVIEW

Jumble Room vince la sfida Poli.design

CON MANET IN ALBERGO I RICAVI AUMENTANO unziona come uno smartphone, ma è nato per migliorare l’esperienza degli ospiti negli hotel e per migliorare i ricavi delle strutture ricettive. È Manet, acronimo per Mobile ad hoc network, dispositivo creato da un pool di laureati dell’Università La Sapienza, che sta sostituendo i telefoni fissi delle camere d’albergo. «Funziona come un assistente personale che il turista può utilizzare in ogni istante per consultare mappe, acquistare biglietti per eventi, musei o per scattare foto – spiega

F

Andrea Proietti, uno degli sviluppatori –. È integrato in maniera personalizzata a tutti i room service di un albergo». Manet, però, è anche uno strumento pensato per aumentare i ricavi, in quanto utile per conoscere prefereze e comportamenti dei propri

clienti. «L’hotel che lo adotta – aggiunge – si trova a disporre di una quantità di dati di cui servirsi per implementare operazioni o partnership di natura commerciale». Entro il 2018 la start-up sbarcherà anche all’estero. A.D.A.

Interazione tra digitale, ristorazione locale, ospitalità glocal e comfort conviviale. È il mix vincente della Jumble room, il concept di ospitalità che ha conquistato il primo posto del concorso 10 Designer per 100 Prodotti, sotto la regia di Poli.design. Il progetto di Urte Berukstyte e del team composto da Massimiliano Concilio e Ilaria Gambino ha utilizzato in modo inedito e funzionale dieci prodotti: Alessi King-Kong Duo, portatovaglioli disegnato da Giovannoni & Venturini; For Meal, ristorante automatizzato di Forteam; Chioschi, struttura con display a interazione touchscreen di Gamba Bruno; il personalised environment di Gewiss; lo smart touch menu by Jeco; la master Chair firmata Phillippe Starck di Kartell; Mixologica, cocktail mixer da personalizzare; TopBrewer, futuristico distributore di bevande di Scanomat; Bioplat, il tableware 100% biodegradabile di Sdg; e Validex, sistema a rullo per ridurre gli sprechi. «Abbiamo visto dieci progetti spingere realmente il concetto di ospitalità verso una visione nuova – ha commentato Matteo O. Ingaramo, direttore generale di Poli.design e membro della giuria –. Quasi 100 prodotti usati in contesti del tutto originali e capaci di seguire i trend più caldi del settore».

In camera si entra con Otello Una app che apre le porte degli hotel attraverso il web. Si chiama Otello ed è la novità messa a punto dalla startup Sofìa per proprietari e gestori di strutture ricettive. I suoi punti di forza sono riduzione dei costi e gestione da remoto degli accessi. «Abbiamo realizzato un sistema integrabile con i diversi gestionali – spiega Dino Madonia, business developer di Sofìa –.

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Turismo d’Italia

Al momento della prenotazione il gestore assegnerà e invierà su Whatsapp un link all’ospite. Tramite bluetooth la porta legge il codice e si sblocca». Otello è disponibile sia per dispositivi iOS che Android e per pc. «Stiamo sviluppando una rete vendite – aggiunge – per promuovere maggiormente il nostro prodotto in Italia».


HIGHLIGHTS

LE PULIZIE NEL TUO HOTEL? CHIAMA CLEAN SERVICE Clean Service mette a disposizione degli hotel un team composto da capi area, governanti, cameriere ai piani, facchini e manutentori. Personale serio e affidabile che ogni giorno lavora con elevati standard di qualità, garantendo servizi personalizzati a costi altamente competitivi

lean Service Srl è una società specializzata nell’eseguire servizi di pulizia e riassetto camere e nella manutenzione ordinaria e straordinaria nelle strutture alberghiere di tutte le dimensioni e categorie, effettuando una gestione seria e moderna del servizio su tutto il territorio nazionale. Un’azienda con dipendenti altamente qualificati che svolgono con entusiasmo e professionalità ogni fase del loro lavoro, dalle pulizie perfette in ogni più piccolo dettaglio ai rapporti cortesi e cordiali con la clientela, per garantire sempre un’immagine positiva dell’hotel grazie a una pulizia accurata delle camere, dei bagni e delle zone comuni come hall, corridoi, scale ed esterni. Professionisti attenti ai particolari: perché non basta eliminare lo sporco in superficie, ma per rendere davvero pulito e igienizzato un ambiente serve l’intervento di professionisti in grado di eliminare anche batteri, acari, cimici, muffe e cattivi odori. Il tutto utilizzando prodotti di qualità, rispettosi dell’ambiente, e attrezzature evolute, soprattutto per i grandi lavori. E anche qui Clean Service offre un servizio d’eccellenza. Ecco alcuni esempi: ■ pulizia vetri da terra fino a 18mt. senza impalcature; ■ disinfezione a ozono di ambienti e tessuti; ■ levigatura marmi e lamatura parquet;

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■ disinfestazione contro Cimex (pulci da letto). Clean Service garantisce sempre la massima qualità a costi assolutamente competitivi. L’albergatore così può dedicarsi con serenità ai suoi ospiti, sapendo di poter contare su un partner affidabile, in grado di garantire un servizio eccellente e costi certi.

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Clean Service SRL è stata fondata nel 2005 da Gino Onori che, dopo una lunga carriera ed esperienza maturata nel settore, ha dato vita a una società che si distingue per massima serietà, professionalità e per un servizio sempre attento alle specifiche esigenze di ogni hotel. Oggi Clean Service ha 180 dipendenti diretti, costantemente formati e aggiornati, che operano con la massima professionalità su tutto il territorio nazionale, nel pieno e costante rispetto dei contratti e dei capitolati che definiscono con ogni singolo hotel. Una vera garanzia per gli albergatori che così possono dedicarsi al loro core-business in tutta serenità. www.pulizie.it

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OVERVIEW

NASCE PLANITSPHERE UN BRAND, TRE FIERE Presentata la nuova piattaforma di IEG-International Exhibition Group, che raggrupperà i tre eventi b2b legati al turismo: TTG Incontri, Sia Guest e Sun. Ognuno con la propria identità

U

n brand forte e di grande impatto che nasce con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente l’internazionalità delle tre fiere legate al turismo targate IEG, vale a dire TTG Incontri, Sia Guest e Sun; mettendo l’accento su una caratteristica comune che li lega e, cioè, il ‘saper fare bene’ delle imprese italiane. È questa la mission della nuova piattaforma PlanITsphere, presentata in anteprima nel corso dell’ultima edizione dei tre eventi fieristici che si sono tenuti a Rimini nel corso del mese di ottobre. Un contenitore che vuole fare accelerare verso il futuro le tre fiere di Italian Exhibition Group dedicate al turismo e all’ospitalità, che insieme rappresentano infatti il grande marketplace dedicato all’intera filiera dell’industria turistica e

che nell’appuntamento del 2017 ha visto il record di 73mila presenze. «La mission di IEG è quella di favorire la competitività delle imprese del comparto, che oggi insieme all’indotto rappresenta oltre il 10 per cento del Pil italiano – ha sottolienato il presidente di IEG Lorenzo Cagnoni nel corso della presentazione in fiera –. È anche per questo motivo che, a un anno dalla nascita di Italian Exhibition Group, è stato annunciato l’avvio del progetto Planitsphere, la nuova piattaforma che racchiude in sé il know how, il sapere di TTG Incontri, Sia e Sun in un unico contenitore». Con PlanITsphere la conoscenza, la creatività, le tecnologie e le esperienze più innovative dell’industria turistica vengono offerte al mercato con

l’aggiunta di un prezioso ed esclusivo pensiero strategico e che si riassume nella vocazione italiana a creare valore. E questo vale sia per l’offerta che per la domanda: infatti, nella tre giorni di Rimini, viene presentata l’Italia migliore per i mercati internazionali e contemporaneamente tutte le

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OVERVIEW opportunità per le aziende internazionali e per le destinazioni del mondo di sviluppare business con le imprese italiane più innovative. «Vogliamo valorizzare ciò che di meglio l’Italia può dare al mondo – ha aggiunto il direttore generale di IEG Corrado Facco – con una formula espositiva nuova e un nuovo concept». Nel contenitore creato entreranno così «tutte le Regioni, le destinazioni e i prodotti più attrattivi – ha aggiunto il d.g. –, le più qualificate aziende dell’offerta. Il tutto ai massimi livelli dell’eccellenza e dei servizi offerti, anche e soprattutto da parte nostra». Centrale sarà ancora l’asset più tradizionale del prodotto fieristico, quello dell’incontro tra domanda e offerta, ha ribadito Facco, «ma saremo anche fornitori di contenuti, informazioni e aggiornamenti perché è quello che il mercato oggi chiede e ciò di cui ha bisogno». Nel concreto, con Planitsphere TTG Incontri, Sia Guest, Sun manterranno la loro identità ed autonomia, mentre sarà semplificata la loro lettura da parte degli operatori, proprio per garantire una vetrina completa e ben organizzata. La mission di Planitsphere è inoltre quella di evidenziare il ruolo della fiera come provider di contenuti unici di qualità e di informazioni strategiche per le aziende. Il primo segnale forte e concreto è quindi il lancio di Industry Vision Travel & Hospitality, uno strumento di lettura dei trend economici e delle tendenze di consumo. Si tratta di uno studio realizzato da Italian Exhibition Group in collaborazione con Grs Research Strategy e Blueeggs che misura il sentiment delle imprese sul futuro del loro business e sull’andamento del settore. L’analisi, basata sul metodo Semiotic strategic design, ha individuato cinque consumer trend, rivelando come cambieranno le abitudini di consumo e la domanda dei nuovi viaggiatori. Eccoli in sintesi. FEEL YOUnique Il macrotrend dell’autenticità continua il proprio corso esprimendosi ora nell’unicità, intesa come sartorialità e come iper personalizzazione. Il turista

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Feel YOUnique ricercherà l’unicità dell’originale, del raro e temporaneo. Al bando la serialità. A ognuno il proprio viaggio, a ciascuno il proprio stile, affidandosi a un consulente personale. NEW ECOLOGY Il turista “new ecology” sarà sensibile a recuperare gli aspetti ‘semplici e naturali’ che sembrano ormai difficili da vivere, sia a contatto con la natura sia nelle aree urbane; cercherà luoghi noise free, aria pura e protezione da campi elettromagnetici, nuovi habitat ecologici con un contatto autentico con la natura. BE HAPPY Per fuggire dal dominio delle tecnologie, serve ripensare al senso del tempo e delle relazioni. Il turista “Be Happy” è sensibile agli ambiti dove può esprimere se stesso, al di là dei social network... per ritrovare il piacere e la gioia dell’incontro, dell’arte, della creatività, per ritrovarsi e scoprire aspetti diversi della propria identità: un nuovo senso di felicità. È un turista che cerca il cambiamento.

FUN & MAGIC Il turista Fun & Magic cerca un benessere fatto di “leggerezza d’animo” e comfort emotivo-sensoriale, in cui i prodotti saranno in grado di entrare in sintonia con le emozioni e gli stati d’animo di chi li utilizza. Un’interazione attiva, un’esperienza ludica, coinvolgente e talvolta multisensoriale, per sorprendere e divertire, ma anche rispondere alla crescente esigenza di “lusso e benessere quotidiano”. THE EASY WAY Less is more. Meno infrastrutture, meno complessità, meno oneri. La ricetta per soddisfare il turista The Easy Way è la riduzione: delle distanze (km 0), dell’impatto ambientale, del peso del possesso, dei costi... ma soprattutto dei tempi. Tutto all’insegna della leggerezza... fisica e anche mentale. La semplificazione si esprimerà sia nella selezione estrema – pochi prodotti o addirittura uno solo –, sia nella concentrazione delle funzioni; che in altre parole vuol dire creare non solo prodotti, ma sistemi. ✖



OVERVIEW

Breakfast in hotel, quanto conviene S

i fa a Singapore la colazione in hotel più costosa del mondo. Lo dice la Hrs Breakfast Analysis, che invece assegna a Roma il primato di città più cara rispetto alla media europea. Il quesito, o meglio, il dilemma che sta alla base di questo nuovo studio condotto dalla società internazionale di prenotazione è: colazione inclusa o esclusa? E se inclusa, quanto costa? «Gli ospiti degli alberghi prestano sempre più attenzione all’offerta della prima colazione che

L’idea

SUNDAY LUNCH Pranzo domenicale in formato short, dedicato ai turisti in cerca di tradizione ma che amano concentrare in poco tempo il momento conviviale. Una breve lista di portate, spazio raccolto, arredi vintage e fantasiosi. È la formula Dinette, novità milanese, interessante spunto per gli hotel con ristorante. www.dinette.it

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Turismo d’Italia

diventa uno degli elementi distintivi per gli hotel, spesso determinante per la recensione positiva o negativa e per la scelta di tornarci», osserva lo studio, in cui sono stati analizzati prezzi e offerta confrontando e valutando a livello internazionale le prenotazioni alberghiere. Secondo la Hrs Breakfast Analysis, il 57,3 per cento dei viaggiatori europei sceglie di includere la colazione in hotel, mentre il 42,7 per cento si limita a prenotare il pernottamento.

LA LUCE CHE CAMBIA Si chiama Camaleòn, e non a caso: questa linea di lampade in ceramica, semplice ed essenziale, cambia trama e colore a seconda dell’ambiente circostante proprio come un camaleonte. È stata realizzata in collaborazione con l’artista tedesca Fritzi Metzger ed è una delle novità firmate Toscot, azienda di Sesto Fiorentino dell’inglese Colin Dinley, conosciuta per i suoi modelli di illuminazione che coniugano la tradizione toscana del calco a mano con forme contemporanee (www.toscot.it). Realizzati con vari materiali e lavorazioni, i prodotti Toscot sono pezzi unici messi a punto grazie alla collaborazione con artigiani toscani. Il tutto con una continua ricerca creativa che li trasforma in soluzioni d’arredo nuove e al contempo legate al passato. In più la tecnologia LED è studiata ad hoc.

Per quanto riguarda la differenza di prezzo, la media europea risulta di 10,88 euro a breakfast, mentre la prima colazione in hotel a Milano ha un costo leggermente inferiore, con una media di 8,99 euro. Più cara a Roma, dove si spende in media 11,91 euro. Tra le città più costose d’Europa troviamo Amsterdam con 17,41 euro, seguita da Zurigo con 15,5 euro e Copenaghen 14,01 euro. Le più economiche risultano invece Oslo con 2,30 euro e Stoccolma con 4,80 euro. «Ma se vi sembra cara l’Europa – recita Hrs –, probabilmente non avete mai prenotato un soggiorno con colazione a Singapore che, con i suoi 18,31 euro, è in assoluto la più cara del mondo. Decisamente un affare la prima colazione in hotel a Toronto (1,79 euro), Citta del Capo (1,87 euro) e Mumbai (1,98 euro), che si allontanano parecchio dalla media mondiale di 9,85 euro». Considerando poi l’analisi sui cinque stelle, emerge che la differenza tra i prezzi che i viaggiatori pagano per la prima colazione è ancora maggiore: in Europa il costo è in media 22,60 euro e nel mondo 17,50 euro. Al contrario, quando si tratta di alberghi di fascia quattro stelle, la diversità è notevole: in Europa gli ospiti possono consumare il breakfast in hotel mediamente a 13,70 euro, mentre nel resto del mondo la media è leggermente inferiore, con 13 euro.



OVERVIEW

Mare, acqua e vulcani ispirano la tavola di Tognana

Carte da parati, la fibra è naturale

ono ispirate agli elementi della Terra le nuove linee tavola di Tognana Professional. Vulcania, realizzata in porcellana, si distingue per i profili definiti e per la texture levigata che richiama l’ardesia: il servizio ricrea un’atmosfera di calore ma anche di tendenza. Organica Mare, invece, ha bordo azzurro e forme irregolari, ottenute da una particolare lavorazione; è composto da piatti rettangolari e triangolari, insalatiere, coppette e da un originale padellino. Il servizio in stoneware Organica Terra è composto da piatti, insalatiere e coppette dal gusto minimal, e la texture grigio fumo, in stile granito, esalta i colori accesi dei piatti della tradizione italiana. Acqua, servizio da tavola in nuance azzurra, è stato creato da Tognana per pietanze a base di pesce. I piatti si distinguono per le forme particolari e per i contorni asimmetrici: dal piattino per l’olio al piatto quadro per il sushi e le tartare. Infine Trend, in stile rustical chic, per ambienti conviviali. La linea ha due serie di decori: Trend Split, in azzurro mare, e Trend Corten, ideale per una cucina urban.

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IL MINIBAR SOSPESO DI INDEL B Indel B porta nelle camere d’hotel il Flyingbar e il minibar ibrido. Nato dalla collaborazione con l’architetto Massimo Mussapi, nell’ambito del progetto Flyingroom, il sottile minibar fissabile alle pareti concilia la tecnologia Smart dell’azienda sfruttando il sistema refrigerante a risparmio energetico in spazi ridotti. Sospeso e con porta in vetro, favorisce anche una maggiore accessibilità. Indel B propone, inoltre, due nuovi modelli della linea K Ecosmart,

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il K20 Ecosmart porta standard e il K20 Ecosmart porta vetro, e il nuovo K Cellar 36 Ecosmart, un ibrido tra minibar e cantina da vini, in grado di percepire la presenza dell’ospite e escludere qualsiasi tipo di rumorosità. «Il minibar sta diventando un motivo di soddisfazione per gli albergatori e la clientela – osserva Roberta Rigoni, responsabile marketing Indel B – trasformandosi parte integrante della camera e contribuendo al cosiddetto effetto wow».

Lino, seta, ma anche sughero, legno, corteccia d’abaca, fibre di palma, pasta di cellulosa e paglie. Puntano sulle materie naturali ma rivisitate in chiave contemporanea le carte da parati e i rivestimenti murali per alberghi creati da Élitis, laboratorio con sede a Tolosa. «Per il settore alberghiero – spiega Alberto Piemontesi, responsabile commerciale Italia di Élitis – si tende a privilegiare i materiali naturali utilizzati in una chiave attuale per realizzare decori da parete di grande impatto o pannelli da posizionare dietro al letto. Inoltre, se realizzati su supporti vinilici, possono diventare vere e proprie opere opere d’arte da incorniciare, destinate a diventare il focus della camera d’albergo». «Le tinte oggi più utilizzate dagli hotel – precisa Piemontesi – spaziano dal blu al moka passando per il verde muschio. Ma, essendo un’azienda che guarda al Mediterraneo, di grande tendenza sono anche tutti i colori dell’arancione e del A.D.A. turchese».


SINERGIE PER GLI HOTEL na nuova pavimentazione creata per architetti e progettisti, una nuova collezione di pavimenti modulari in vinile per esprimere la creatività attraverso varie composizioni del tutto personalizzabili. Sinergie si scatena e propone al mondo dell’hotellerie un prodotto di ultima generazione: i D Mixonomi. Disponibile in sette diversi formati, tre miniformati e 33 colori, la pavimentazione è ideale per aree di traffico elevato, resistente agli scricchiolii, ai graffi e alle macchie, ma è anche di facile pulizia e manutenzione. Tra i pavimenti tessili, le nuove moquette luxury collection per hotel di nicchia. Altro prodotto di spicco dell’azienda è la carta da parati per rivestimenti di spa, bagni, docce e ambienti umidi, con proprietà impermeabilizzanti e

U

decorazioni anche personalizzabili; consente, inoltre, di cambiare il look ai bagni degli alberghi senza rimuovere piastrelle, senza rumore e polvere, e in tempi brevi. Il carnet di Sinergie raccoglie nomi importanti, primo tra tutti il Teatro dell’Opera di Firenze. Nella stessa città ha firmato gli arredi e le pavimentazioni dell’Hotel Plaza Lucchesi, mentre a Forte dei Marmi ha realizzato pareti retroletto e

Professione idrosommelier

Il Menu di Dag Style

«N

on è vero che le acque minerali non hanno sapore. Si differenziano l’una dall’altra, e con un po’ di attenzione e allenamento si impara a percepirne la diversità». Gli idrosommelier vanno alla riscossa e alzano il livello della specializzazione. La Adam-Associazione degustatori acque minerali ha organizzato un programma di corsi di formazione finalizzati all’abbinamento cibo-acqua minerale a tavola. Otto i principali step da seguire per diventare idrosommelier professionisti: conoscere l’acqua; la classificazione; i principi alimentari e salutistici; la lettura delle etichette; l’introduzione alla degustazione; i principi dell’analisi sensoriale; la percezione sensoriale; le qualità sensoriali dell’acqua. La differenza tra le acque è data dalla

rivestimenti delle sedute outdoor all’hotel St. Mauritius. Forniture anche a Milano per il Rosagrand, il Ritz, il Domenichino e il Lombardia, dove ha personalizzato i tappeti della hall con disegni dell’architetto Isacco Brioschi. Convinta che l’affidabilità di un prodotto o di un servizio dipenda anche dall’assistenza, l’azienda investe costantemente molte risorse in questa direzione: tecnici qualificati e formati accompagnano e guidano i clienti nelle scelte e nell’attuazione dei lavori. Un ulteriore servizio specialistico viene offerto per la manutenzione del tessile d’arredo, con tecnologie, materiali e prodotti concepiti per rispettare le dinamiche del settore alberghiero, come ad esempio i tempi di realizzazione e asciugatura veloci dei tessuti trattati, che evitano il fermo camera.

qualità e dalla quantità dei minerali contenuti, dalla presenza o meno dell’effervescenza e dal ph – sottolineano Giuseppe Amati, maitre d’hotel e segretario Adam, e Mario Celotti, ristoratore e presidente Adam –. Tutto questo ci aiuta a trovare un felice abbinamento sul cibo a tavola».

Novità Dag Style per i professionisti della ristorazione. L’azienda produttrice di portamenu, accessori tavola e lavagne per il settore horeca ha varato una collezione di design che punta sulla resistenza e su un’elegante sobrietà. Le nuove linee nascono da studi e test applicati su materiali innovativi, con l’obiettivo di trovare la giusta combinazione tra funzionalità e durata del prodotto. Da questo impegno è nata Menu Menu, linea di portamenu e accessori per la tavola ispirata ai tessuti simbolo della moda casual, come il jeans e la juta. È realizzata con X2 System, sistema studiato da Dag Style e composto da due strati di Pvc atossico abbinati insieme senza termosaldatura. Il risultato è un prodotto che non teme i raggi solari e l’acqua, antimacchia e lavabile.

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CNGA, un ponte tra imprese e giovani basato su scuola-lavoro A Jesolo la prima tappa del tour promosso dal Comitato nazionale giovani albergatori, nel quadro di un progetto teso a rafforzare l’inserimento dei giovani nelle attività lavorative DI BARBARA BONURA

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otto la buona stella del Progetto Scuola, il Comitato Nazionale Giovani Albergatori di Federalberghi si è fatto promotore di un convegno a Jesolo sul tema dell’Alternanza scuola-lavoro, proprio in un istituto simbolo della offerta formativa del comparto turistico, ovvero l’istituto Professionale di Stato E. Cornaro. Jesolo rappresenta in realtà la prima tappa di un autentico tour programmato dal Cnga per presentare il progetto, un percorso concepito con la volontà di entrare a contatto volta per volta con diverse realtà del paese facendo da ponte tra il mondo dell’impresa, gli operatori del comparto turistico, gli insegnanti e soprattutto l’universo di giovani studenti, cui viene data l’opportunità – attraverso le nuove disposizioni introdotte dalla “Buona Scuola” – di sperimentare percorsi professionali parallelamente alla quotidiana frequentazione dell’indirizzo scolastico, entrando così nel vivo delle dinamiche di impresa. La presentazione di Jesolo ha riscontrato una grandissima adesione da parte degli studenti, ovvero i più diretti destinatari dell’evento, ma anche di docenti, addetti ai lavori e rappresentanti del mondo associativo del territorio, in particolare nell’ambito dei giovani albergatori. I lavori della giornata, moderati da Andrea Serra – referente per Federalberghi delle attività del Cnga e del Progetto Scuola – sono stati aperti dal

benvenuto di Simona Da Re, Dirigente dell’istituto ospitante, e di Alessandro Rizzante, Presidente dell’associazione jesolana albergatori. Dopo la relazione introduttiva del Presidente del Cnga, Dinno De Risi, si sono succeduti gli interventi dei relatori: Emmanuele Massagli, presidente di Adapt; Massimiliano Schiavon, Presidente dell’Istituto Tecnico Superiore per il Turismo del Veneto; Anna Maria Zilli, Dirigente scolastico dell’ISIS Bonaldo Strigher di Udine e Presidente della Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri (Re.Na.I.A.); Fabrizio Proietti, Dirigente dell’Ufficio IV della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici del Ministero dell’Istruzione. Le conclusioni del dibattito sono state tratte da Alessandro Nucara,

Direttore generale di Federalberghi. Trovarsi faccia a faccia con gli interlocutori diretti di un progetto rivolto all’universo della scuola e dell’istruzione, è secondo i giovani albergatori il modo migliore per far toccare con mano concretamente ai ragazzi nonché studenti ciò che prevede il sistema dell’alternanza. L’obiettivo del Progetto Scuola dei Giovani Albergatori è infatti porsi come soggetto facilitatore tra le scuole e le aziende, tra gli studenti e le imprese del settore e contribuire ad attivare un circolo virtuoso che rafforzi l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro proprio partendo dal primo step, ovvero la scuola. «Abbiamo voluto mettere allo stesso tavolo – ha detto Dinno De Risi – gli attori principali dell’alternanza

In alto: il presidente Federalberghi Jesolo Alessandro Rizzante, Andrea Serra, Federalberghi, Dinno De Risi, presidente CNGA, Emmanuele Massagli, presidente Adapt. Dinno De Risi, Emmanuele Massagli duranti i lavori di presentazione del progetto Alternanza scuola-lavoro a Jesolo Qui accanto: Massimiliano Schiavon, pres. Ist. tecnico sup. per il turismo del Veneto; Anna Maria Zilli, pres. Renaia; Fabrizio Proietti, dirigente MIUR; Alessandro Nucara, dg Federalberghi

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FEDERALBERGHI

Andrea Serra, Massimiliano Schiavon, Anna Maria Zilli, Fabrizio Proietti, Alessandro Nucara

scuolalavoro: le scuole con i dirigenti scolastici, gli studenti, il Ministero dell’Istruzione, le aziende e il capillare sistema associativo che fa capo a Federalberghi. Il nostro progetto esprime una doppia vocazione: è fisiologico infatti il rapporto tra alberghi ed istituti alberghieri e diventa poi ancora più fruttuoso l’abbinamento giovani albergatori/giovani studenti». Nasce da questi intenti l’idea che ha ispirato la realizzazione del Progetto Scuola, sorta di cantiere in continua evoluzione, considerato uno degli impegni prioritari del Cnga: agevolare l’incontro e il confronto tra giovani, imprenditori e studenti. Un’intuizione vincente che ha favorito un rapporto sempre più fitto e proficuo tra l’universo dell’hotellerie italiana ed il sistema di istruzione, producendo così un effetto positivo per tutti i soggetti coinvolti: le aziende alberghiere, gli allievi e gli Istituti. Il generatore di queste “best practice” è il protocollo d’intesa siglato nel 2012 tra Federalberghi e Miur ed aggiornato al marzo 2016 nell’intento di rendere effettivo lo strumento dell’alternanza scuola-lavoro. A perfezionare l’interlocuzione tra istituzioni, aziende e sistema dell’istruzione, ha contribuito anche la sigla, nel 2014, del protocollo con Re.Na.I.A, che ha come obiettivo la realizzazione di iniziative comuni per agevolare l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro turistico. Si tratta di un sistema molto articolato che fa dialogare associazioni e scuole, alla ricerca di accordi da declinare su tre principali assi: l’orientamento, la didattica e l’alternanza. Da una prima analisi si è potuto riscontrare che la fase dell’orientamento, rivolta sia ai ragazzi delle scuole medie inferiori che agli studenti dell’ultimo anno delle superiori, è

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Il gruppo del Comitato nazionale giovani albergatori di Federalberghi con, in basso, il direttore generale Alessandro Nucara e il pres. Cnga Dinno De Risi insieme agli studenti, alle professoresse e ai professionisti delle cucine dell’Istituto professionale di Stato E. Cornaro di Jesolo

determinante ed utilissima per fornire strumenti e informazioni sull’offerta formativa e sulla prospettiva che il territorio presenta in termini di opportunità professionali. Quanto alla didattica, essa rappresenta il momento di incontro tra i giovani albergatori e/o gli albergatori in generale che si fanno parte integrante della formazione nei confronti degli studenti, ai quali vengono illustrati i temi forti dell’attività ricettiva: l’organizzazione dei reparti in albergo, le tecniche di approccio alla clientela ed anche aspetti dell’ambito amministrativo. L’approdo è poi quello della vera e propria alternanza, ovvero la possibilità per gli studenti di svolgere tirocini direttamente all’interno delle strutture ricettive. «L’alternanza è il compimento di un percorso culturale e normativo che ha avvicinato il mondo dell’istruzione a quello normativo” è stato il commento di Emmanuele Massagli, mentre il presidente dell’ITS-Veneto Massimiliano Schiavon, ha raccontato l’esperienza di alternanza dell’istituto che presiede, evidenziando gli aspetti virtuosi e la partecipazione dei ragazzi, superiore alle aspettative. Anna Maria Zilli, neo presidente della Rete degli istituti alberghieri (Re.Na.I.A.) partner di Federalberghi, ha invece sottolineato il rapporto storico tra istituti alberghieri e hotellerie italiana, mettendo in luce la specificità di questi istituti e quanto essi siano in grado, sin dai primi anni di formazione, di costruire professionalità nel settore. Fabrizio Proietti, ha evidenziato il buon lavoro svolto da Miur e Federalberghi attraverso il Protocollo di intesa valutando positivamente il manuale di Federalberghi sull’alternanza scuolalavoro. Traendo le conclusioni della giornata, Alessandro Nucara ha voluto sottolineare che “l’impegno del sistema federale sull’alternanza è pienamente

confermato” aggiungendo che “nella nostra ottica si tratta di un punto di partenza da considerare imprescindibile e soprattutto estremamente proficuo per studenti ed aziende». Dopo l’evento di Jesolo le attività del Progetto Scuola hanno trovato spazio in occasione dell’assemblea del Cnga al SiaGuest di Rimini. A riprova del legame stretto con le istituzioni scolastiche del territorio, la serata conclusiva dell’assise è stata organizzata proprio all’interno dell’Istituto professionale Sigismondo Pandolfo Malatesta. La Dirigente Ornella Scaringi ha espresso soddisfazione per la fattiva collaborazione del Cnga nell’organizzazione dell’evento che ha coinvolto più di sessanta giovani albergatori provenienti dal tutto il Paese. Nell’intento di consolidare una prassi di “didattica di prossimità” è stato messo a punto un “percorso a tappe” per cadenzare gli incontri di presentazione del Progetto Scuola. Come il convegno di Ischia dell’11 novembre scorso. In questa occasione la partecipazione è stata notevole in termini di numeri (all’evento erano presenti oltre cento persone). Ma ancor più significativo è stato il fatto che all’incontro fossero presenti albergatori e rappresentanti di oltre 25 tra scuole alberghiere e Istituti tecnici della regione Campania. Seguendo la tabella di marcia, si è proseguito con Verona (15 novembre) con la giornata dell’albergatore dell’Associazione albergatori Verona e provincia; il 23 novembre è stata la volta di Varese con un convegno sull’alternanza promosso da Federalberghi Varese. Quanto al prossimo anno, sono in previsione l’incontro del 17 gennaio a Garda, con il convegno sostenuto dall’Ente Bilaterale Turismo Gardesano e ancora, sempre in gennaio, un altro incontro in Liguria incentrato sulla tema della Asl. ✖


La contrattazione territoriale nel settore turismo Dall’entrata in vigore del Protocollo Giugni, sono stati sottoscritti cinquanta accordi. Regole e procedure nel comparto turistico-alberghiero per il raggiungimento dei contratti collettivi DI CLAUDIA BERTI*

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vvicinare la regolazione collettiva dei rapporti di lavoro al territorio al fine di rispondere più adeguatamente alle caratteristiche dei diversi sistemi turistici, valorizzare gli incrementi di produttività, usufruire dei benefici fiscali che la legge riconosce alle erogazioni derivanti dalla contrattazione territoriale e delle novità connesse al welfare aziendale e alle misure di conciliazione vita-lavoro; queste sono le più frequenti motivazioni con le quali vengono intrapresi percorsi di confronto sindacale per il raggiungimento di contratti collettivi territoriali. Dal 1993, anno in cui il Protocollo Giugni ha rimodulato gli assetti contrattuali dando nuovo slancio alla contrattazione decentrata, nel comparto turisticoalberghiero sono stati sottoscritti quasi cinquanta accordi territoriali che hanno interessato ventiquattro province. Le regole e le procedure della contrattazione di secondo livello sono definite dal CCNL Turismo, secondo cui la contrattazione integrativa territoriale è rivolta alla platea delle aziende che

occupano fino a 15 dipendenti e alle aziende che occupano 15 o più dipendenti dove non sia presente una contrattazione aziendale, giacché non è possibile la sovrapposizione di due contrattazioni di secondo livello una aziendale e una territoriale. Spetta altresì alla contrattazione nazionale stabilire quali siano le materie oggetto della contrattazione integrativa e quali invece siano quelle riservate alla contrattazione nazionale, poiché rappresentano uno standard di trattamento normativo ed economico univocamente determinato su tutto il territorio nazionale. Raggruppando in sette categorie omogenee (relazioni sindacali, mercato del lavoro, organizzazione del lavoro, classificazione del personale, trattamento economico, salute e sicurezza e bilateralità) le materie trattate dagli accordi siglati in questi anni è possibile avere un quadro analitico dei contenuti della contrattazione: la materia più ricorrente è il mercato del lavoro, infatti circa il 95% dei contratti integrativi censiti

se ne occupa; seconda, con l’80%, è la disciplina del trattamento economico; a seguire, con il 68%, l’organizzazione del lavoro; il 63% degli accordi disciplina le relazioni sindacali a livello territoriale; il 56% delle intese affronta i temi afferenti alla bilateralità; il 12% dei contratti integrativi esaminati si occupa della individuazione di nuove figure professionali integrative della classificazione contrattuale, ed infine il 6% delle intese affronta temi legati alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. A fianco al confronto sindacale destinato al raggiungimento di un contratto collettivo integrativo è infine da segnalare la presenza di accordi di diversa natura, i c.d. avvisi comuni, con i quali le parti statuiscono una posizione comune su temi considerati di comune interesse quali la lotta all’abusivismo nel settore della ricettività o la trasparenza nel settore degli appalti di servizi. ✖ *Diplomata del Master di II livello in Esperto in relazioni industriali e di lavoro presso l’Università di Roma Tre

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FEDERALBERGHI

Smart working per conciliare vita, lavoro, produttività Flessibilità uguale trattamento economico e normativo, tutela su infortuni e malattie professionali: ecco i vantaggi del lavoro agile. Disponibile per le aziende una nuova piattaforma informatica del Ministero del Lavoro DI ANGELO CANDIDO

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l lavoro agile (o smart working) è una nuova modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, recentemente disciplinata dalla legge n. 81 del 2017, che non prevede precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro e consente un'organizzazione per fasi, cicli e obiettivi stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro. In questo modo si è voluto aiutare il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività. Nello smart working la prestazione lavorativa viene eseguita in parte all'interno di locali aziendali e in parte all'esterno senza una postazione fissa ma comunque entro i soli limiti di durata massima dell'orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva. Gli elementi caratterizzanti del lavoro agile sono quindi la flessibilità organizzativa, la volontarietà delle parti

che sottoscrivono l'accordo bilaterale e sull'utilizzo di strumentazioni che consentano di lavoro da remoto (pc portatili, tablet e smartphone). Ai lavoratori che optano per questa modalità viene garantita la parità di trattamento economico e normativo rispetto a coloro che eseguono la prestazione con modalità ordinarie. In tal senso l’INAIL ha recentemente diffuso le istruzioni operative per la tutela in caso di infortuni e malattie professionali. Dal punto di vista delle procedure, a partire dal 15 novembre 2017 le aziende che hanno sottoscritto accordi di smart working devono inviarli ai servizi per l’impiego attraverso un'apposita piattaforma informatica messa a disposizione sul

portale dei servizi del Ministero del Lavoro. Nell'invio dell'accordo devono essere indicati i dati del datore di lavoro, del lavoratore, della tipologia di lavoro agile (tempo determinato o indeterminato) e della sua durata. Per l’accesso alla piattaforma è necessario possedere SPID (Sistema pubblico di Identità digitale). Anche i soggetti abilitati delegati dalle aziende, sono tenuti a dotarsi di questo sistema di autenticazione per comunicare gli accordi sottoscritti. I consulenti del lavoro e tutti gli altri soggetti abilitati già in possesso delle credenziali di accesso al portale dei servizi del Ministero del lavoro, potranno accedere all'applicativo senza utilizzare SPID. ✖

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FEDERALBERGHI

Con la Green Credit Card si aiutano le isole minori Intesa tra Federalberghi e Ancim. Da marzo 2018 una carta con agevolazioni e servizi per i turisti delle isole minori. I proventi finanzieranno progetti per la tutela ambientale e la promozione culturale in bassa stagione

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n bell’ingresso nel mondo della sostenibilità, grazie a un accordo tra Ancim, l’Associazione Nazionale Comuni Isole Minori, e Federalberghi firmato a Favignana. Sarà attiva infatti dal marzo prossimo una Green credit card con agevolazioni e servizi per i turisti delle isole minori, i cui proventi finanzieranno progetti di tutela ambientale e promozione culturale, specialmente nella bassa stagione. Il “patto” è stato suggellato nella bella isola del Trapanese (in foto) in occasione della conferenza internazionale pensata per incrementare il turismo sostenibile nelle isole minori. Per entrare più nel dettaglio delle caratteristiche della carta di cui è prevista la disponibilità il prossimo marzo, questa darà diritto a sconti alberghieri, prenotazioni prioritarie dei traghetti, servizi turistici sulle isole e ingressi agevolati nelle iniziative organizzate. L’accordo inoltre, prevede anche il finanziamento di iniziative promozionali congiunte tra Ancim e Federalberghi per incrementare i flussi turistici fuori stagione, ad esempio organizzando esposizioni nelle strutture ricettive o

creando supporti multimediali per valorizzare le risorse culturali e naturalistiche. Ma non è tutto: tra le attività in programma, anche quelle per il recupero delle risorse termali, dei sentieri e dei vecchi terrazzamenti, con percorsi turistici la cui fruizione sarà realizzata d’intesa con parchi o riserve marine. «L’accordo è particolarmente significativo perché mette le basi per un’interazione tra istituzioni pubbliche e private sulle isole minori», ha detto Mario Corongiu, presidente di Ancim. «Puntiamo molto sulla diffusione della Green credit card

come strumento di sensibilizzazione del turismo sostenibile». «Seguendo lo spirito di questo accordo – ha detto il presidente di Federalberghi Isole Minori Sicilia, Christian Del Bono – la nostra federazione cercherà di utilizzare nelle proprie strutture sistemi sostenibili, come le fonti rinnovabili. Consideriamo questo un punto di partenza che può essere foriero di interessanti ed ulteriori sviluppi». L’iniziativa ha ricevuto il patrocino della Commissione Europea, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’Unesco e del Comune di Favignana. A quanto sembra, il nostro Paese è il più avanzato sul fronte della sostenibilità ambientale, ma non ne beneficia come potrebbe: molte delle tecnologie utilizzate (basti pensare ad esempio agli impianti di dissalazione alimentati con pannelli fotovoltaici) nascono nella Penisola, ma vengono utilizzate all’estero e non in Italia, o a causa delle farraginose vie della burocrazia o perché mancano ancora i decreti attuativi. ✖

Assistenza sanitaria, novità dal Fondo Fast I

nteressanti novità all’orizzonte per gli iscritti al fondo di assistenza sanitaria integrativa del settore turismo. A partire da gennaio il Fondo Fast provvederà direttamente al rimborso delle prestazioni relative a ticket sanitari e pacchetto maternità. La nuova procedura si applica alle prestazioni con data fattura a partire dal 1° gennaio 2018. A decorrere dalla stessa data, le richieste di rimborso dovranno essere presen-

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tate avvalendosi di un nuovo modulo, che potrà essere scaricato dal sito www.fondofast.it. Inoltre, per assistere i lavoratori nel disbrigo delle varie pratiche, il sito internet del fondo è stato arricchito con nuove funzionalità: ciascun iscritto, accedendo all’area riservata, potrà richiedere i rimborsi, verificare lo stato delle proprie richieste e la propria copertura assicurativa e svolgere ulteriori attività. Il piano sanitario del fondo pre-

vede una serie di prestazioni, che comprendono visite specialistiche, trattamenti riabilitativi, odontoiatria, diagnostica e terapia, interventi chirurgici e altro, sino a 90.000 euro annui per iscritto. Devono essere obbligatoriamente iscritti al Fast i lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato, inclusi gli apprendisti. È altresì consentita l’iscrizione dei lavoratori assunti a tempo determinato per più di

tre mesi, a condizione che il lavoratore ne faccia richiesta all’azienda all’atto dell’assunzione, assumendo a proprio carico l’intero onere contributivo relativo ai periodi dell’anno non lavorati. Il contributo dovuto al fondo è pari a 12 euro mensili (10 a carico del datore di lavoro e 2 a carico del lavoratore), che godono del regime agevolato previsto dalla legge per i fondi di assistenza sanitaria. ✖ Andrea Serra


Infortuni in albergo, conoscere il rischio e gestire l’imprevisto Dal tipo di superficie alle sue condizioni, dall’illuminazione alle scale. Sono tanti i fattori da curare per limitare il più possibile le situazioni di rischio. La parola agli esperti di Zurich

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hotel ospita persone, con le loro abitudini ed i loro beni, e non chiude mai (giorno, notte, domenica, festivi) e a tutti, per tutto il periodo in cui ci sono clienti, deve garantire incolumità fisica e protezione dei beni. La struttura alberghiera deve perciò essere sicura principalmente per l’ospite: attenta nel cercare di prevenire tutti i possibili rischi e attrezzata per affrontarli nel caso in cui accadano. Zurich ha una lunga e consolidata esperienza nell’assicurazione dell’attività alberghiera, e dell’ospitalità in generale. Non solo per garantire agli alberghi una copertura specifica e adeguata alle diverse esigenze ma anche per dare consulenza e assistenza prima e dopo un eventuale sinistro. E collabora da decenni con Federalberghi, la principale

Lucio Silvio Casati, head of Zurich risk engineering

associazione di categoria del settore, con cui ha una convenzione e di cui è partner assicurativo. Dei tanti livelli di responsabilità in capo ad un albergo e di come gestire e limitare gli imprevisti parliamo con Lucio Silvio Casati, responsabile della struttura di risk

engineering di Zurich in Italia. Sappiamo che un’attività come quella di un albergatore è esposta a tanti livelli di responsabilità nei confronti dei propri ospiti. Come facciamo a limitare il più possibile i rischi?

Le responsabilità nei confronti della clientela ■ OBBLIGHI DI PROTEZIONE, che fanno riferimento agli articoli 1175 (comportamento secondo correttezza) e 1375 (buona fede contrattuale), indicandosi con tale espressione l'obbligo, per l'albergatore, di garantire la sorveglianza, l'igiene, e quindi di garantire la sicurezza e l'incolumità fisica dei clienti. ■ RESPONSABILITÀ

PER I DANNI SUBITI DAL CLIENTE ad esempio a causa dell'illuminazione non funzionante e della mancanza di punti di appoggio lungo le scale, per i danni causati da un pavimento sconnesso, o ancora per i danni subiti dal cliente scivolato nel vano doccia. Una particolare attenzione va prestata alle COSE CONSEGNATE E NON CONSEGNATE

all’hotel (Articoli 1783 1784 - 1785 bis del codice civile): • per le prime l'hotel è responsabile illimitatamente; • per le seconde, invece, è responsabile limitatamente a 100 volte il costo giornaliero della camera, anche per gli oggetti che non sono custoditi nella cassaforte messa a disposizione dei clienti nella loro camera.

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FEDERALBERGHI «Conoscere il settore, le sue esigenze e il quadro normativo è il primo passo per poter offrire le soluzioni migliori e più sostenibili per la gestione dei rischi. Zurich vanta un’esperienza internazionale anche in questo settore, può fare confronti e mettere a fattor comune le conoscenze, e questo ci permette di perfezionare costantemente il nostro approccio al rischio, che noi vediamo come un processo in tre fasi: il prima, cioè l’analisi del rischio, il durante, ovvero l’azione tempestiva in caso di sinistro, e il dopo, la collaborazione nel gestire il post evento per far ripartire al più presto l’attività. Concentriamoci sulla prima fase, importantissima, perché dall’analisi e comprensione dei rischi dipendono le fasi successive. L’albergo deve naturalmente non solo garantirne l’incolumità da scenari di grande rilevanza tra i quali incendio, allagamento, collasso strutturale, ma anche cercare di limitare le situazioni puntuali che possono provocare cadute, inciampi, scivolamenti, urto contro parti taglienti da parte degli ospiti.

Una attenta, strutturata e professionale analisi del rischio può meglio intercettare tutte queste situazioni e identificare le migliorie più opportune. L’analisi viene contestualizzata, tiene conto sia della struttura che della tipologia dell’albergo, dei diversi servizi a disposizione, della collocazione e della tipologia di clientela nonché dei comportamenti più tipici». Parliamo di cadute e quindi di infortuni. Ci sono aspetti particolari che l’albergo deve considerare? «La comprensione del fenomeno delle cadute, e relativa prevenzione, è meno semplice di quanto può sembrare poiché

sono tanti gli aspetti da valutare e da combinare insieme. Posso citare un esempio concreto poiché pochi mesi fa abbiamo effettuato una completa analisi del rischio, utilizzando alcuni nostri strumenti specifici, presso un grande albergo in una zona turistica del Nord Italia. Nello specifico del rischio cadute, abbiamo suddiviso l’hotel in aree omogenee: dalle zone comuni, alle camere, dal ristorante alla piscina, dall’area fitness all’autorimessa, e ciascuna area è stata analizzata secondo dieci fattori facilitanti. Ad ogni fattore, e per ogni area, abbiamo dato una valutazione che parte da 1 (che identifica un basso potenziale di rischio)


I DIECI FATTORI DA ANALIZZARE CONTRO LE CADUTE

1

Caratteristiche del materiale: coefficiente di attrito, tenuta della superficie in funzione delle condizioni ambientali di utilizzo.

2

Potenziale di contaminazione con sostanza esterne: possibilità che polveri, liquidi, solidi, ghiaccio possano modificare la tenuta della superficie e facilitare scivolamenti.

3

Condizioni della superficie: danni, buche, piastrelle rotte, crepe.

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Cambiamenti della superficie: passaggio repentino da una superficie all’altra, con diverse caratteristiche di tenuta.

5

Cambiamenti di inclinazione: superfici di elevata inclinazione, cambi repentini di inclinazione.

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Ostacoli ed ostruzioni: possono facilitare urti e inciampi.

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Visibilità: illuminazione, colori in contrasto, trasparenza dell’ambiente per agevolare la visibilità di pericoli potenziali.

8

Fattore umano: tipo di clientela, età, calzature in funzione dell’area interessata.

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Scale: tipologia, geometria dei gradini, condizioni, presenza di corrimano.

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Altri fattori: elementi che possano indurre a distrarsi quali segnali, pannelli informativi, fari, luci decorative.

Zurich nel mondo, Zurich in Italia Zurich Insurance Group (Zurich), leader nel settore assicurativo, serve i propri clienti sia a livello globale che nei singoli mercati locali. Con circa 54.000 collaboratori, offre un’ampia gamma di prodotti e servizi nei rami danni e in quelli vita in più di 210 Paesi. Ha un rating di solidità finanziaria di Standard & Poor’s AA-/stabile. È presente in Italia dal 1902. La sua struttura è efficiente e diffusa sul territorio, con oltre quasi 1300 collaboratori e oltre 500 Agenzie. È un punto di riferimento fondamentale per i singoli clienti e, in particolare, per le aziende (artigiani, piccole e medie imprese, attività industriali), nei confronti delle quali Zurich può vantare una grande esperienza.

Sede Zurich Italia

e arriva a 4 (potenziale alto) per delineare il profilo di rischio e le aree su cui focalizzarsi. In questo caso, si tratta di un albergo di alto livello, con una clientela internazionale e molto esigente, una struttura che gestisce anche eventi aziendali, dove abbiamo riscontrato una grande cura nei servizi. Quasi sempre la valutazione per i diversi fattori è stata di 1 o 2, solo in qualche caso 3. Tuttavia dei piccoli suggerimenti tecnici di miglioramento sono emersi e sono stati ben accolti dalla direzione in uno sforzo di miglioramento continuo». Quali sono questi fattori che possono agevolare le cadute? «I dieci fattori “agevolanti” sono: il tipo e la composizione della superficie; la possibilità che ci possano essere sostanze impreviste (ad esempio acqua o olio); le condizioni della superficie; i cambiamenti quasi invisibili di livello, ad esempio nei corridoi; la presenza anche temporanea di oggetti; l’illuminazione; il fattore umano, cioè il tipo di frequentazione, l’età, le calzature; le scale e gli ascensori e, infine, tutto

quello che non rientra nella precedente casistica. Lo strumento di analisi studiato da Zurich è semplice e ci permette di valutare tutti i dettagli, area per area. È un’esperienza che abbiamo perfezionato negli anni lavorando, a livello di gruppo, con grandi catene alberghiere internazionali e che ora possiamo facilmente utilizzare anche per alberghi più piccoli, dove spesso non è presente una figura di risk manager». Un ultimo suggerimento? «Rivolgersi ai nostri Agenti sul territorio e valutare con loro in prima battuta, e poi con il mio team di ingegneri e gli altri esperti in direzione, tutte le situazioni. In questo modo si potrà arrivare a limitare il più possibile le situazioni di rischio e a studiare, di conseguenza, una copertura assicurativa sulle reali esigenze dell’albergo. In Italia la nostra struttura di risk engineering è composta da 5 ingegneri specializzati nell’attività di analisi del rischio per le aziende ma il nostro network mondiale conta circa 900 persone, tutte a disposizione se necessario». ✖

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Beyond the luxury

Design avveniristico e concetti rivoluzionari per l’hotel di lusso che mette l’individuo al centro di tutto. La formula spazio-temporale di SIMONE MICHELI DI SILVANA PIANA

PROTAGONISTI


PROTAGONISTI

Foto: Alessandro Cinque

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no spazio, un’impronta. Quella inconfondibile di Simone Micheli, che spiazza e stupisce con Beyond the Luxury, ovvero il lusso nonconventional e individuocentrico pensato per dare vita ad ambienti d’hotel dove tutto sembra senza confini, dove i colori fluorescenti, in contrasto con il bianco e nero a perdita d’occhio, hanno una funzione più architettonica che decorativa, diventano punti di riferimento. Il poliedrico Micheli inaugura una nuova era dell’interior design di lusso, in cui l’opulenza dei materiali lascia posto a spazio e tempo, cioè ai valori primari dell’individuo. E Beyond the luxury è un’icona del rinascimento contemporaneo entrata come una forza dirompente sulla scena del Sia Guest, a Rimini Fiera, una sorta di stile pop high tech dall’indubbio “effetto wow” ma di estrema funzionalità ed eleganza, che ha scatenato interesse e fantasia. La hall, sospesa tra esterno e interno, immerge l’ospite in una dimensione sensoriale; la camera è tanto grande quanto sobria, con armoniose geometrie che preparano ad accogliere soltanto elementi che definiscono la sostanza delle cose, tralasciando il superfluo. Architetto di professione, eclettico per vocazione, ha fondato uno studio di progettazione il cui nome la dice lunga sulla sua genialità: Simone Micheli Architectural Hero, con sedi a Firenze, Milano, Dubai e Rabat. La sua attività professionale si articola in più direzioni: dall’architettura vera e propria all’architettura degli interni, dal design al visual design, passando per la comunicazione. È curatore di mostre tematiche contract. L’hôtellerie è sicuramente in cima ai suoi pensieri: il portfolio dal 2015 a oggi conta oltre venticinque alberghi in Italia e nel mondo. Ha due nobili “ossessioni”: la libertà di intelletto e movimento dell’individuo; la sostenibilità e l’attenzione all’ambiente. Estroverso e disponibile, ci permette di entrare nei suoi segreti, nelle sue idee.

Con il concetto Beyond the luxury si intende “vivere nel lusso” o “concedersi il lusso”? «È un incontro di entrambe le esperienze. Il vivere nel lusso, attualmente, è dettato dalla possibilità di poterselo concedere, di poter godere di tutte quelle piccole cose che influenzano la bellezza delle nostre giornate. Avere del tempo da poter dedicare a se stessi come ai propri figli, o ai nostri hobby è quel che caratterizza la dimensione moderna del lusso».

In che cosa consiste precisamente questo concetto? «La filosofia che sottende a tutto questo è delineata da un rinnovato rapporto fra tre fattori: l’essere umano, lo spazio e il tempo. È proprio un rinnovato rapporto tra questi fattori che determina una nuova e originale definizione di lusso. Questa nuova concezione pone un grosso limite all’opulenza nell’uso dei materiali, per volgere il proprio sguardo a ciò che veramente penetra nel profondo di

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PROTAGONISTI

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ciascuno di noi: la consapevolezza di voler vivere intensamente ogni istante, la volontà di godere al massimo delle piccole e splendide cose». Che cosa, nel progetto Beyond the luxury, ha suscitato il maggiore interesse, e chi l’ha manifestato? «Direi che l’interesse è stato piuttosto trasversale tra le persone che hanno visitato la mia opera in occasione del Sia Guest. Quello che maggiormente ha colpito i visitatori è stato vedere definiti concretamente i confini di un’innovativa visione del lusso: l’ambiente offre un’opportunità di riflessione su quanto sia veramente importante per noi, ciò che è giusto occupi il nostro tempo e che cosa vada in secondo piano». Le aziende del contract hanno risposto in maniera positiva al progetto? «Assolutamente sì. Lavoro abitualmente con realtà e aziende ricettive che rispondono con grande entusiasmo agli stimoli innovativi». L’Italia è pronta ad adottare canoni così innovativi e rivoluzionari? «Comincia a esserci maggiore

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PARTNER PER UN NUOVO LUSSO

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Trovare partner per Beyond the luxury è stato come un gioco. Al progetto targato Simone Micheli Architectural Hero il contract ha risposto compatto e numeroso. Le aziende che hanno contribuito a creare lo spazio-mostra e incarna il nuovo lusso alberghiero: Bellosta Rubinetterie, Bimar Arredo Contract, Cosmo Technology, Floema-Furniture, Solutions, Giplanet, Lenuance, Spacecannon, Cordivari Design, Mb Sedie, New Design Porte, Pamar, Tutondo.

consapevolezza rispetto a un tema di questo tipo. In un mondo che corre sempre di più a ritmi frenetici, la persona è portata ad interrogarsi rispetto al senso che possa avere tutto quello che fa, e si chiede se sia giusto passare la propria vita rincorrendo chissà che cosa, senza mai lasciarsi andare a ciò che veramente ci tocca nel profondo». Design, tecnologia e lusso devono ormai necessariamente convivere in un hotel contemporaneo? «Le tendenze in atto raccontano con sempre maggiore frequenza di strutture alberghiere che sposano questa visione, e credo che, con lo scorrere del tempo, questo orientamento si allargherà ancora di più. Ormai la tecnologia la ritroviamo tutti noi in gran parte di quello che facciamo nel quotidiano, ed è difficile

riuscire a farne a meno in strutture destinate a ospitare persone». Quali sono i criteri per ristrutturare un hotel o per trasformare un edificio a uso ricettivo? «Il criterio fondamentale è legato alla comprensione dello stato sociocomportamentale dei visitatori metropolitani, che funge da elemento ossigenatore per la costruzione o rigenerazione di spazi connotati da estesi contenuti e ineccepibili funzionalità e sostenibilità». Sta già pensando al prossimo Sia Guest? «Sono molto impegnato a preparare altri eventi e a progettare “cose”, ma posso assicurarvi che, per l’anno prossimo, al Sia Guest, non mancheranno le sorprese…». ✖


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MOSTRE

Hotel in Motion Gli specialisti del pool WELLNESS 7.0 creano l’albergo ideale, dove il movimento è l’anima del progetto

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a mossa giusta? Essere dinamici, fare sistema, creare un’offerta integrata e flessibile. In due parole, Hotel in Motion. Un concetto sintetico di come si possa interpretare e poi realizzare un progetto alberghiero contemporaneo applicando i principi della versatilità e della plasmabilità. Un’idea messa in pratica dal pool di professionisti Wellness 7.0, che sviluppa progetti accattivanti e sostenibili, partendo da analisi economiche e utilizzando strumenti di marketing e comunicazione. Per la loro nuova dimostrazione hanno condensato, su uno spazio-mostra di 1000 metri quadrati a Sia Guest, una serie di prodotti e servizi tali da ricreare idealmente una megasuite totale e che individua come focus il movimento: dinamismo, capacità di interpretare le esigenze di una clientela mutevole, capacità di trasformarsi nel tempo, di sposare concetti in movimento fisico e wellness, innovazioni costruttive e tendenze tecnologiche. Passeggiare nello spazio Hotel in Motion significa entrare in una camera da letto lusso, con un rilassante camino ma anche con una moderna cyclette, si attraversa un ambiente con doccia emozionale e percorso Kneipp dove il muro sembra un bosco, poi un salotto che conduce a una rilassante saletta di estetica, quindi la sauna e altro ancora. Ovunque elementi di arredo e decorazioni studiati e posizionati ad arte. «Abbiamo voluto interpretare l’idea di un albergo che è in movimento, da molti punti di vista – spiega, per il team W7.0, Silvia Giannini, specializzata in architettura del benessere e curatrice

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MOSTRE

IDENTITÀ E FORME Silvia Giannini ha curato il progetto Hotel in Motion. È architetto, e si occupa di hotel e benessere. Partendo da funzionalità gestionali e logiche imprenditoriali, lega l’immagine degli spazi alle strategie di comunicazione e marketing, sempre alla ricerca dell’identità unica di ogni singolo progetto. Su queste tematiche ha tenuto master e interventi in convegni nazionali e internazionali. Ha vinto, nel 2008 e nel 2009, il Wellness Design Award con i progetti Terme Villa Borri e Reparto Fanghi di Terme San Giovanni. del progetto insieme a Anna Palucci, che opera nel settore della consulenza tecnica –. L’hotel cambia, per le esigenze dei clienti e per un mercato in evoluzione. L’hotel diviene movimento inteso come attività all’aria aperta, come wellness e come dinamicità sportiva». Il tutto reso possibile dallo spirito di collaborazione e specificità che caratterizza il gruppo di lavoro W7.0: un unico referente, molti partner che risolvono e gestiscono ogni tematica per il raggiungimento del risultato. E nell’ottica di consegnare un prodotto chiavi in mano per l’hotel.

L’hub dei consulenti Wellness 7.0 nasce come pool di professionisti nei settori wellness, spa&beauty e Horeca, autonomi nelle proprie competenze di studio ma operativamente in rete e allineati con l’obiettivo di proporre e realizzare progetti innovativi di qualità sostenibile.

Il dodecalogo W7.0 Movimento come energia di rinnovamento Movimento come dinamismo Movimento come polifunzionalità della camera Movimento come capacità di adattarsi alle esigenze di una clientela multiedrica Movimento come adattabilità al tempo per un hotel sempre attuale Movimento è attività fisica & wellness Movimento è accessibilità Movimento è ottimizzazione energetica Movimento è comunicazione e marketing Movimento è tecnologia Movimento è innovazione dei sistemi costruttivi Movimento è l'energia che sottende l'ospitalità a tutto tondo

Un hub di consulenti progettuali e gestionali a disposizione sul territorio nazionale e in mercati esteri di interesse imprenditoriale. L’obiettivo è di proporre un approccio articolato, o con una prima valutazione della reale opportunità di successo in termini di nuova apertura, o come supporto alla valutazione di una eventuale necessità di refitting estetico o funzionale di strutture esistenti. Finalità comune a tutti gli studi è recuperare un rapporto di partnership con le imprenditorialità locali, favorendo la realizzazione di business adeguate alle esigenze di investitori e territorio. ✖

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MOSTRE

L’arte incontra il wellness I colori di Mondrian per la Well & Art Room ideata da STEFANO PEDICONI

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spitalità e arte si incontrano nella Well & Art Room, suite dai colori accesi e dalle forme geometriche che richiamano le opere di Piet Mondrian. Progettata dallo Studio Stefano Pediconi, è concepita per il completo benessere dell’ospite ma anche a dimostrazione che i principi compositivi di una wellness room possono essere applicati a prescindere dal tipo di struttura ricettiva, sia in termini di spazio disponibile, sia di stile e categoria, dalle due alle cinque stelle lusso, dall’urban business hotel all’albergo leisure. La Well & Art Room omaggia i cento anni di De Stijl, il movimento neoplastico reso noto da artisti come Mondrian, Rietveld e

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Van Doesburg, nella rappresentazione di una stanza che ne riprende le caratteristiche, in primis i colori blu, giallo e rosso, e per le linee che disegnano i contorni dei pezzi d’arredo, a partire dal retroletto. Prosegue così il filone progettuale iniziato dallo Studio con l’evento A Color Life. Vivere a Colori. «La presentazione di alcuni progetti di wellness room sviluppati dal 2004 ha consentito di vedere concretamente come, attraverso un accurato progetto di interior design, possano prendere vita camere diverse, senza derogare i principi secondo i quali tutto, all’interno, debba contribuire a far vivere all’ospite una reale esperienza di benessere». Spiega

così, lo Studio Pediconi, puntualizzando come una camera di hotel concepita per il benessere dell’ospite sia il frutto di un progetto di ricerca attraverso cui vengono approfondite tematiche legate all’involucro edilizio e agli aspetti percettivi di chi la abita. Non solamente, quindi, una chaise longue, una cyclette o una vasca all’interno dell’ambiente, ma una camera studiata nei dettagli dal punto di vista costruttivo. «È diventato impossibile concepire qualsiasi intervento senza tener conto dei nuovi valori per il benessere dell’ospite, che hanno il green come chiave di lettura – sottolinea Stefano Pediconi –. A prescindere dai motivi del suo soggiorno nella struttura ricettiva, l’ospite si aspetta, dalla propria camera, un ambiente che possa farlo stare meglio che a casa propria. E nel progettare una wellness room occorre considerare anche la distribuzione dello spazio, la scelta del colore e degli arredi, per avvicinarsi quanto più possibile alle esigenze soggettive, attraverso la personalizzazione degli scenari che l’ospite può trovare nella camera». La formula vincente di Pediconi? «Distinguersi per non estinguersi». ✖


HIGHLIGHTS

NELISE, I PROFESSIONISTI DELL’HOUSEKEEPING Nelise ha fatto dell’outsourcing il proprio punto di forza, grazie alla diversificazione dei servizi e alla scelta di partner con esperienza consolidata nei diversi settori

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osì come a casa, anche in albergo desideriamo tutti trovare quel comfort e quel calore che ci fanno stare bene, inducendoci a tornare e a dare nuovamente fiducia alla squadra di professionisti che si è presa cura di noi. Per Nelise fare squadra non significa però soltanto fornire personale e servizi, ma anche affiancare l’hotel in ogni sua necessità, condividendone i problemi e trovando le soluzioni più efficaci, puntuali e qualificate. Il supporto della squadra di Nelise aiuta l’albergatore a trasformare i costi di gestione fissi in costi variabili. In base all’occupazione effettiva delle camere, Nelise si fa infatti carico delle spese per i prodotti e per le attrezzature professionali utili allo svolgimento del servizio, così come si assume i costi per la ricerca, la formazione e l’aggiornamento del personale.

camere d’albergo attraverso un software appositamente sviluppato. ■ Pulizie straordinarie di camere e ambienti comuni: lavaggio pavimenti tessili, pulizia di vetri e infissi interni ed esterni, pulizia parti alte. ■ Sanificazione ambienti e fibre attraverso l’uso di uno strumento rivoluzionario, riconosciuto presidio medico naturale dal Ministero della Sanità. È ideale per sanificare camere, saloni, uffici e cucine da agenti

patogeni quali virus, batteri, miceti e protozoi. Il sistema garantisce la completa deodorizzazione degli ambienti inquinati; permette di eliminare gli acari e di allontanare insetti tipo: mosche, blatte, zanzare, pulci, scarafaggi, tarli, zecche, formiche, tarme, etc. e anche piccoli roditori. ■ Facchinaggio e manutenzione ordinaria. ■ Governatoriato: a richiesta viene messo a disposizione un referente per il controllo della qualità dei servizi. Attraverso il governariato, Nelise cura così il coordinamento e il controllo dei vari settori, sollevando il management alberghiero dall’impegno della supervisione e garantendo allo stesso tempo un servizio ottimale. A tutto questo si aggiungono i servizi Nelise Facilities, realizzati in partnership con consulenti molto qualificati nell’ambito della Medicina del lavoro, del Revenue Management Alberghiero e della Consulenza Gestionale.

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I SERVIZI DI HOUSEKEEPING Nelise arriva da uno storico decennale di cleaning company in cui i collaboratori hanno avuto modo di sviluppare professionalità fortemente caratterizzanti, da impiegare nei diversi ambiti del mondo alberghiero. Il numero e la diversificazione dei servizi resi confermano l’esperienza maturata. ■ Gestione completa della pulizia ordinaria

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HIGHLIGHTS I software di ERICSOFT sono perfettamente integrati tra loro: le informazioni si aggiornano in tempo reale e i dati si sincronizzano in modo automatico su tutti i tuoi canali di vendita

PERCHÉ SCEGLIERE UN SOFTWARE ALL-IN-ONE PER LA TUA STRUTTURA elocità, connessione, integrazione. Sono questi gli aspetti che contribuiscono a rendere una tecnologia davvero efficiente. Informazioni connesse e funzionalità integrate, unite a velocità ed immediatezza, ti danno la possibilità di prendere decisioni efficaci. Con il mercato in continua evoluzione e la crescente necessità di un approccio imprenditoriale verso la gestione alberghiera, il modo più rapido e affidabile per ottenere risultati concreti è quello di avere uno strumento unico e dinamico per una gestione completa dell’attività. La gestione sconnessa di aspetti fondamentali, quali la vendita online su tutti i canali, l’attività manageriale e l’applicazione di strategie di marketing, porta ad ottenere informazioni frammentate che spesso non arrivano nei modi e nei tempi desiderati. Questo ostacola l’elaborazione di strategie vincenti, a svantaggio delle performance aziendali. Quindi, perché scegliere diversi provider quando puoi gestire tutte le attività del tuo hotel con un sistema centralizzato? Ericsoft lavora a fianco degli albergatori dal 1995 e sa quanto sia rilevante ottimizzare e convogliare tutte le attività verso obiettivi comuni: dalla copertura dei costi fissi all’aumento dei ricavi, da una

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migliore organizzazione del lavoro alla soddisfazione del cliente. Per questo forniamo ai professionisti dell’ospitalità un unico strumento, orientato al revenue e completamente modulabile a seconda delle necessità di ogni struttura. Non avrai a disposizione un semplice software di gestione alberghiera, ma controllo, potere ed efficienza. Il controllo completo dell’andamento della tua struttura, quando, come e dove vuoi. Statistiche ed analisi disponibili in ogni momento consultabili su tutti i dispositivi, grazie alla sincronizzazione in cloud. Il potere di decidere preventivamente politiche di prezzo che verranno applicate in modo automatico. Questo significa che, in tua assenza, potrai delegare allo staff anche le scelte più difficili, per garantire la massima efficienza del tuo business. Un esempio? Il gestionale suggerirà la giusta tariffa da applicare alla tua nuova receptionist ogni volta che riceve una prenotazione telefonica. L’efficienza: il gestionale lavora

per te 24 ore su 24, aggiornando in tempo reale la disponibilità su tutti i canali di vendita, dal PMS al Booking Engine, fino ai portali online, rendendo nuovamente prenotabili anche le camere appena cancellate. Grazie a regole preimpostate, i prezzi si modificheranno automaticamente in base alla percentuale di occupazione della struttura, massimizzando i ricavi. Utilizzando uno strumento che riduca notevolmente i tempi impiegati nell’attività di back office e nello studio di strategie di marketing, potrai dedicarti a migliorare e personalizzare il servizio offerto agli ospiti. Non bisogna dimenticare che ciò che fa la differenza non è il prezzo ma l’esperienza e il ricordo del cliente. Il gestionale Ericsoft ti permetterà di memorizzare le informazioni e le abitudini dei tuoi ospiti, per poter inviare comunicazioni targhettizzate: aumenterai così il valore emozionale del messaggio, incentivandoli a ripetere l’esperienza vissuta nella tua struttura.

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PROGETTI

Progetti stellari La sfida su Roccascalegna tra giovani talenti dell’architettura si è chiusa con la premiazione dei finalisti del concorso OBSERVATORY HOUSES, lanciato da Yac-Young Architects Competitions in partnership con IEG-International Exhibition Group e Agenzia del Demanio e con premiazione a Sia Guest. Individuare nuovi utilizzi della rocca abruzzese realizzando dimore-osservatori: questo l’obiettivo del contest che ha messo a confronto 2.002 team, 3.431 progettisti coinvolti nella selezione, 2.001 professionisti, 1.430 studenti. Per le valutazioni finali è scesa in campo una giuria internazionale composta da dieci elementi, tra i quali Vittorio Vannini, direttore Agenzia del Demanio Abruzzo, Giorgio Bianciardi, vicepresidente Unione Astrofili Italiani, e Domenico Giangiordano, sindaco di Roccascalegna. Un montepremi complessivo di 20mila euro, metà dei quali assegnati al primo classificato. Adesso è il momento di dare corpo ai progetti. ✖

Qui sotto e a destra: il team gcarchitetti, di Carlo Gaspari, Beatrice Comelli e Matteo Cascini, ha vinto il concorso Yac Observatory Houses. Il progetto parte dalla scelta di preservare la fortezza, per non pregiudicare il paesaggio esistente e mantenere intatta l’immagine della roccia sotto il castello e gli edifici di Roccascalegna. Unico intervento previsto, per rendere il forte accessibile a tutti, una ricostruzione simbolica di una nuova torre, porta di accesso del castello

Al terzo posto il team britannico NE_HOUSE, di Konstantina Papanikolaou, Julen Aguinagalde Lopez de Calle, Anastasios Theodorakakis, che ha introdotto elementi per favorire la vista del paesaggio e delle architetture storiche

Secondo posto per il team australiano Maybe, di Sebastien Lafresiere e Alexis Beaussart, che ha immaginato l’inserimento di un giroscopio per esprimere il rapporto tra la fisicità della forma e il paesaggio circostante

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Hotel Mag IL MAGAZINE ONLINE DI

ORGANO UFFICIALE FEDERALBERGHI turismo d’Italia

Hotel Mag.it è il magazine on line (ottimizzato per mobile) di Turismo d’Italia, organo ufficiale Federalberghi. Un magazine ricco di news e approfondimenti di grande interesse e attualità per tutti gli operatori dell’hôtellerie, che con aggiornamenti giornalieri ha l’obiettivo di diventare a breve il primo portale dell’ospitalità, punto di incontro e community on line che coinvolgerà gli utenti su più livelli di interesse, abituandoli a una consultazione costante, con un elevato livello di fidelizzazione.

CONTENUTI NEWS E ATTUALITÀ, EVENTI, FIERE, MERCATO, OSSERVATORIO FEDERALBERGHI, INDAGINI E RICERCHE, HOTEL DESIGN, CONTRACT: PRODOTTI E AZIENDE, INTERVISTE AI PROTAGONISTI DELL’INTERIOR DESIGN, TENDENZE, GESTIONE, MARKETING & MANAGEMENT, TECNOLOGIE E HOTEL 2.0, HOTEL BREAKFAST, FOOD & BEVERAGE, RISTORAZIONE


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PROGETTI

Concorsi di bellezza Dal successo planetario di Observatory Houses al contest 2018, YAC lavora per portare lo sguardo del mondo sull’Italia. Sardegna in pole position per un art hotel DI SILVANA PIANA

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ensibilità e talento. È in buone mani l’immenso patrimonio italiano, da lungo tempo in attesa di cure efficaci che lo rivitalizzino. Young Architects Competitions conosce bene il valore di questa collezione nazionale, se ne prende carico con responsabilità e alta professionalità. Un’impronta tangibile che il cofondatore e presidente Alessandro Cecchini imprime su questa società promotrice di concorsi di idee e architettura che opera a stretto contatto con Agenzia del Demanio Valore Paese. E sempre con lo sguardo verso la ricettività. Il contest Observatory Houses, per la trasformazione di Roccascalegna in dimore turistiche, ha incantato per le caratteristiche emozionanti del luogo, ma Yac è già al lavoro per l’edizione 2018, replicando per

la terza volta la partnership con IEG e con Sia Guest. Ingegnere, quali sviluppi sono previsti per il progetto di recupero di Roccascalegna? «Come di consueto il concorso ha reso possibile la collezione di un ricco paniere di soluzioni progettuali, e per quanto si siano premiate anche creatività di complessa realizzazione, il più probabile futuro di Roccascalegna ricalca i modelli di un turismo diffuso e a impatto zero. Gli step successivi concerneranno l’identificazione di modelli sostenibili e la selezione dei diversi player per eseguire una sperimentazione di un nuovo modello turistico che si avvalga di strutture leggere e rimovibili che non modifichino in maniera definita il paesaggio e le architetture storiche ma ne liberino il potenziale ricettivo».

La batteria militare di Capo d’Orso

Dall’alto: Gold mention al team Architectress, i Sheung Chui Carol Nung, Ya Suo e Jueying Liu; Menzione d’oro al team italiano Studio Pare, di Carolina Medici, Mark Adamson, Andrea De Matteis, Angelica Tortora

Quante risorse verranno impegnate nella realizzazione del progetto? «È ancora prematuro poter valutare il tipo di risorse indispensabili per dare adito al progetto, tuttavia, in coerenza al modello turistico identificato, è certo che l’investimento sarà contenuto. L’idea è proprio quella di definire un format leggero sia sul piano dell’intervento, sia dei costi indispensabili per realizzarlo. Le architetture storiche, in questo senso, rappresenteranno la straordinaria cornice, la scenografia che farà da sfondo ad azioni turistiche sempre più light, che non lascino traccia sui territori, ma che ne garantiscano fruizione e conservazione». Quanti e quali concorsi e progetti Young Architects Competitions sono stati a destinazione d’uso ricettivista? «La conversione ad uso ricettivo delle architetture storiche è tema di lavoro

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PROGETTI

molto caro a Yac, che trova origine e costante rinnovamento nella collaborazione che la società ha attuato con Agenzia del Demanio. Il primo progetto ad andare in questa direzione è stato Lighthouse Sea Hotel per la trasformazione in lighthouse accomodation del Faro di Murro di Porco, a Siracusa. Successivamente Castle Resort, per la definizione di un treehouse hotel, a Roccamandolfi, in Molise. Da ultimo, Wedding Oasis, iniziativa finanziata dal Gruppo Corradi che, tra le mura del Castello di Rosciano, in Umbria, mirava alla realizzazione di una serie di padiglioni per amplificarne le opportunità ricettive». Come è iniziato e come procede il dialogo con Agenzia del DemanioValore Paese? «Il rapporto fra Yac e Agenzia del Demanio è iniziato nel 2015, in occasione della pubblicazione del primo bando di Valore Paese sul tema delle torri e degli edifici costieri, e sta proseguendo con una Convenzione triennale ufficialmente siglata nel marzo del 2017. Da un lato, l’Agenzia ha l’obiettivo di farsi promotrice dell’immenso patrimonio architettonico culturale del nostro Paese, dall’altro, Yac ha la possibilità di definire iniziative capaci di attirare la creatività di centinaia di progettisti da tutto il mondo: una collaborazione naturale, dunque, quella che si è sviluppata, fornendo l’Agenzia temi progettuali di grande fascino e noi una risposta costante sul possibile impiego di questi beni. Il comune desiderio è che, nel tempo, le idee sviluppate attraverso i concorsi possano diventare bacino di ispirazione per quei soggetti che si facciano carico del recupero del patrimonio storico nazionale».

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State operando una selezione di siti da riqualificare per il concorso 2018 in partnership con IEG e Sia Guest? «L’edizione 2018 della Fiera di Rimini si allineerà ai nuovi bandi di concessione di Agenzia del Demanio. In questo caso è in analisi il paniere di beni identificati nell’ambito di ‘Cammini e percorsi’, il nuovo bando relativo alla promozione di un turismo lento, sostenibile e di riscoperta dei territori. In tal senso vi è particolare interesse su un bene che Young Architects Competitions ha in studio da ormai due anni: la batteria militare di Capo d’Orso a Palau, affacciato sulle isole di Caprera e Maddalena. Pur essendo in analisi diverse opportunità di riqualificazione, recenti riflessioni ci portano a privilegiare il tema dell’art hotel». Quali benefici ne trae il patrimonio italiano delle dimore storiche dalle riqualificazioni? «Da ormai molto tempo si è reso evidente come una delle più brillanti modalità di tutela dei beni storici insista in un restauro integrato; un approccio che, oltre a salvaguardare le caratteristiche fisiche ed estetiche del

UNA MENTE ECLETTICA E VISIONARIA

Laureato in ingegneria edile e architettura all’Università di Bologna, Alessandro Cecchini è cofondatore e presidente di Young Architects Competitions. Ha cooperato con istituzioni pubbliche e private per l’organizzazione di concorsi di architettura coinvolgendo progettisti di fama internazionale. Fra le collaborazioni recenti, quelle con Agenzia del Demanio, Confindustria e Automobili Lamborghini. Per tre anni docente alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, è ora direttore generale della Fondazione Fashion Research Italy, dove è impegnato nella startup di un polo didattico-museale di 7000 metri quadrati dedicato ai fashion studies.

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bene, abbini anche programmi funzionali che siano in grado di garantirne una fruizione e una manutenzione nel tempo. Non vi è progetto di restauro che possa prescindere da simile assioma: qualsiasi opera di ripristino che non garantisca una frequentazione e una possibilità di continua manutenzione ai manufatti architettonici non può che considerarsi provvisoria se non preludio a un processo di degrado. L’Italia è particolarmente ricca di immobili storici dismessi; questa disponibilità abbinata alla straordinaria attrattività a livello turistico del Paese, offre l’opportunità alle dimore storiche di rivivere come architetture ricettive, proiettando il patrimonio architettonico nel futuro e implementando il valore dell’offerta turistica nazionale». In quale misura cresce l’interesse internazionale nei confronti dei vostri concorsi? «La vocazione di Yac è da sempre stata all’internazionalità. L’idea fondamentale è di incentivare la generazione e la circolazione delle idee, radunando una comunità di creativi numerosa e diversificata, proveniente da ogni nazione ma legata dalla comune passione per l’architettura, intesa sia come fenomeno dalle implicazioni plastiche che come programmazione di funzioni e territori. Nel naturale percorso di crescita e notorietà crescono anche i contributi internazionali, che sempre più spesso vengono premiati assieme ai talenti italiani che hanno creduto nel valore delle nostre iniziative. Ai nostri concorsi partecipano in media 100 Paesi per edizione, offrendo una visione diversificata in cui le specificità nazionali danno origini a progetti unici, animati da sensibilità e orientamento sempre differenti». ✖

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Hospitality / MATERASSI

LE REGOLE DEL COMFORT Mai più senza comodità in camera. La soddisfazione dei clienti si misura anche con materassi e cuscini di qualità, che diventano elementi fondamentali per il benessere in hotel e la buona riuscita di un soggiorno DI AMINA D’ADDARIO

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l letto comodo in hotel non è un optional o un dettaglio da sottovalutare, ma uno dei primi elementi che l’ospite valuta, commenta e ricorda in un soggiorno, capace addirittura di diventare un fattore di fidelizzazione. Dormire e riposare bene fuori casa è sicuramente uno di quegli ingredienti di una vacanza in grado di contribuire in maniera significativa alla sua riuscita. Che sia infatti un cliente business in trasferta che fa ritorno in albergo solo a tarda sera, o la coppia in viaggio turistico che passa la giornata dividendosi tra shopping e visite ai musei, l’ultimo dei desideri è proprio quello di trovare un materasso scomodo, magari vecchio e senza molle. Per non parlare di cuscini di scarsa qualità e di coperte logore o con fantasie fuori moda che possono infastidire l’ospite diventando oggetto di recensioni al vetriolo che lasciano il segno.

L’IMPORTANZA DEI DETTAGLI Ecco quindi che, per garantire il relax a 360 gradi dei propri clienti, gli albergatori dovrebbero sempre riservare massima attenzione alla funzionalità e alla comodità del letto, alla sua pulizia e alla manutenzione. Ma anche preoccuparsi dell’aspetto estetico con coperte e copriletto puliti e gradevoli da vedere, vigilare sul loro tasso di usura e la conseguente comodità. Insomma, il concetto di ospitalità che l’imprenditore alberghiero punta a trasmettere dovrebbe sempre rispecchiarsi in ogni accessorio destinato al riposo. Nessun dettaglio escluso.

QUANTO CONTA IL BUON RIPOSO Anche nell’epoca della domotica e delle app per l’hôtellerie il comfort nel dormire resta, per i viaggiatori, un fattore imprescindibile per stabilire la qualità di una struttura ricettiva.

«Dal punto di vista psicologico i rischi e la mancanza di comodità superano di cinque volte gli aspetti positivi – spiega Simon Moore, specialista in psicologia del consumatore e responsabile del progetto di ricerca di Hotels.com –, quindi non sorprende che i viaggiatori prestino maggiore attenzione ad aspetti fondamentali come comodità e pulizia che soddisfano le necessità di riposo, sicurezza e tranquillità, rispetto a piscine o ristoranti di lusso». Secondo gli esperti, dormire su un buon materasso è fondamentale per la riuscita di un soggiorno e ogni albergatore dovrebbe, quindi, avere come obiettivo primario quello di far riposare bene il suo ospite. Ma in che modo? Scegliendo sempre un prodotto di alta qualità, capace di durare almeno 5-7 anni e di resistere all’usura: gli unici ingredienti per garantire la sensazione di riposare su una superficie sempre nuova e poco deformata. Segue ➤

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HIGHLIGHTS

VERSO LA 42a EDIZIONE DI EXPO RIVA HOTEL I preparativi della 42a Expo Riva Hotel in programma dal 4 al 7 febbraio 2018 nel quartiere fieristico di Riva del Garda (Trentino) ripartono dall’importante traguardo ottenuto nel 2017 con il superamento dei 26.000 visitatori ma, ancor più, dalle aziende di settore che confermano la propria presenza edizione dopo edizione che non si limita ai quattro giorni in fiera. In collaborazione con Teamwork, società specializzata in consulenza alberghiera, lo scorso anno è nata Expo Riva Hotel Academy: una serie di seminari che si tengono in occasione dell’evento di Riva del Garda e numerosi workshop, itineranti e gratuiti, condotti da esperti e consulenti del settore che fanno tappa nelle principali località turistiche italiane. Quest’anno sono state dodici le tappe di Expo Riva Hotel Academy, che ha incontrato gli operatori del settore a Jesolo, Rimini, Roma, Firenze, Milano, Torino, Desenzano del Garda, Riva del Garda, Madonna di Campiglio, Moena, Mestre e Verona. Expo Riva Hotel, patrocinata da Federalberghi e Federturismo Confindustria, vi dà appuntamento in fiera a Riva del Garda dal 4 al 7 febbraio 2018. xpo Riva Hotel si è confermata nuovamente come una delle fiere di settore più partecipate, grazie a diversi fattori fra i quali la scelta strategica di non frammentare l’offerta espositiva in diversi momenti dell’anno, la qualità delle aziende presenti, la location del lago di Garda e non ultima la capacità di innovazione che vede ogni anno nuovi progetti e nuove sfide da intraprendere. Per la 42a edizione è rimasta invariata la suddivisione dell’offerta espositiva in quattro aree tematiche: Indoor & Outdoor Contract, Food & Equipment, Coffee & Beverage, Eco Wellness & Technology. Expo Riva Hotel 2018 presenta un’importante novità. Dopo l’esito positivo della passata edizione, i tre progetti speciali Expo Riva Hotel Academy, RPM – Riva Pianeta Mixology e SOLOBIRRA cambieranno padiglione, con un ampliamento dei propri spazi sia espositivi sia formativi. Il nuovo padiglione sarà inoltre caratterizzato da un allestimento ideato e

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curato da giovani designer e da una grafica d’impatto che accompagnerà il visitatore dalla hall di ingresso sino al punto di arrivo. Questo riposizionamento rispecchia il ruolo da protagonista che la formazione – a cura di esperti dell’Ospitalità, dei migliori bartender italiani e dei sommelier della birra più noti – gioca durante Expo Riva Hotel. La formazione specializzata è il filo conduttore della manifestazione, con un ricco programma di seminari e workshop

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Hospitality / MATERASSI

LA FABBRICA DEL RELAX Cresce l’impegno delle aziende specializzate in prodotti per il riposo per rispondere alle esigenze di un comparto alberghiero maggiormente attento a offrire il migliore comfort in camera, poiché la strategia della fidelizzazione e del ritorno inizia anche da questo. L’industria ha i muscoli caldi più che mai… lo dimostra la panoramica sulle novità in tema di materassi, cuscini e piumini da letto

IL GHIRO A molle classiche, a molle indipendenti, in poliuretano ad alta densità, certificati e omologati in classe 1IM, con cerniere di giunzione e in qualsiasi misura. Sono i prodotti per il riposo creati da Il Ghiro, brand sardo che alla linea contract per i materassi affianca la produzione di reti a doghe per gli alberghi. Queste possono spaziare dalla semplice rete a doghe di legno, sia con telaio in acciaio che con telaio tutto legno, sino al sommier imbottito ignifugo. Il tutto realizzabile in qualsiasi misura e, nel caso degli imbottiti, anche in diversi colori e rivestimenti.

MAGNIFLEX L’azienda di Prato firma una nuova linea contract di materassi, guanciali e accessori per alberghi. È la Linea Regale, collezione di 44 materassi pensata e realizzata per le strutture di alta gamma, adatta a sostenere qualsiasi tipologia di corporatura ed esigenze, grazie a varie combinazioni di imbottitura e rivestimento. La collezione si arricchisce inoltre di sommier, testate e reti per una fornitura completa. Nell’offerta di servizi e prodotti per l’hôtellerie: Pillow Menù, una selezione di guanciali che l’ospite può scegliere dalla sua camera; Comfort Menù, con una selezione dei migliori topper disponibili; I Magnifici, 5 fragranze per ambiente ispirate ai profumi della Toscana; la Linea Yoga; e la Sleeping Guide, con consigli per il riposo.

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SIMMONS Pillow Top Renew è la nuova linea per gli alberghi dell’azienda specializzata nel settore del riposo, che propone un materasso pensato per agevolare la trasformazione di una camera twin in matrimoniale. «Questo prodotto garantisce all’albergatore flessibilità totale e risparmio di tempo e lavoro, rispondendo alle necessità di ogni tipologia di hotel», spiega Fabio Formenti, a.d. Gruppo Industriale Formenti. Pillow Top Renew, a doppia omologazione ignifuga, è disponibile nella versione Black Diamond Zzz Beautyrest e Platinum Beautyrest.


LA SCELTA DEL FORNITORE

PERDORMIRE HOTEL FlyingBed è l’ultima novità nata dalla collaborazione tra l’architetto Massimo Mussapi e il Materassificio Montalese. Un nuovo concept proposto con il marchio PerDormire Hotel in diverse colorazioni e modelli per arredare con stile e originalità la camera d’albergo. Obiettivo del FlyingBed è garantire la massima igiene non soltanto del letto, ma anche del pavimento della camera. Tra le sue caratteristiche, infatti, c’è la praticità di movimento e spostamento per il rifacimento del letto e per cambiare configurazione; è disponibile nelle versioni singolo e matrimoniale e in diverse dimensioni.

Dormire bene e rendere sereno il relax dei propri clienti in hotel è molto importante. Lo confermano anche le aziende italiane che, per soddisfare le nuove esigenze del buon riposo, si sono scatenate in una vera e propria competizione. Armi utilizzate: la creatività, il know how e l’innovazione di prodotto. Scelte qualitative ben precise che, soprattutto in questo settore, risultano essere la discriminante principale per proporre un vero e proprio strumento di benessere. Scegliere il fornitore giusto, quindi, è davvero fondamentale per la riuscita del proprio progetto contract e per aumentare le possibilità di successo dell’intera struttura ricettiva. Perché se si fa presto a dire letto alla francese, matrimoniale con letti singoli, matrimoniale con letto a due piazze, king size, a castello, rigido, in memory foam o a molle, è invece più difficile discriminare prodotti all’apparenza simili, ma pensati per esigenze diverse.

COSA DICE LA NORMATIVA In ogni caso, a prescindere dal budget a disposizione e della categoria alberghiera, resta comunque imprescindibile rispettare ciò che detta la normativa che, in tema di ricettività, prescrive mobili imbottiti e materassi ignifughi per non ledere l’incolumità collettiva e, quindi, omologati Classe 1IM. In linea generale, poi, il materasso di una struttura ricettiva non dovrebbe mai essere né troppo duro né troppo morbido, il cuscino comodo e sempre pulito, le coperte non esageratamente calde né troppo leggere. In sostanza, tutto l'ambiente circostante dovrebbe essere confortevole.

IL CUSCINO À LA CARTE PARMA RETI Da oltre 65 anni impegnata nella progettazione e produzione di sistemi letto per strutture alberghiere, Parma Reti ha creato due tipologie di imbottiti: fissi e trasformabili, ideali quando non si hanno a disposizione grandi spazi o quando si desidera aggiungere posti letto. Trasformabili e pratici da montare e utilizzare, sono realizzati con materie prime di qualità. Mantengono il comfort dei sistemi fissi e offrono un design adatto a diversi stili di arredamento, dal classico al moderno.

Rigidi, morbidi, alti o anche aromatizzati. Capita, a volte, in hotel, di svegliarsi con il collo indolenzito o con la sensazione di non aver riposato abbastanza. Il colpevole potrebbe essere il cuscino utilizzato, e non soltanto il materasso. Proprio per questo, tante strutture ricettive, soprattutto quelle più attente Segue ➤

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Hospitality / MATERASSI CINELLI Gli interni in piumino di Cinelli sono disponibili in diversi gradienti termici, dall’extra winter al summer light, da selezionare in base alla stagione e alla temperatura della camera per soddisfare le esigenze di calore dell'ospite. Il modello Pacific, uno degli interni in piumino della linea Hotel, ha un’imbottitura interna 95% piumino oca bianca ungherese ed è proposto in 4 diversi gradienti termici. Il rivestimento esterno è in Percalle bianco, certificato Öko-Tex, che attesta i prodotti idonei per le persone che soffrono di allergie. Oltre alle dimensioni standard, l’azienda offre la possibilità di prodotti su misura in base alle singole esigenze della struttura alberghiera.

DORELAN Mood Collection è un progetto globale per l’hôtellerie che interpreta la notte nelle sei ispirazioni Méditerranée, Nordic, Bon Ton, Royal, Urban e Tuscany: molteplici ambientazioni dedicate all’universo contract nate da uno studio sui materiali e le tecnologie. «In Dorelan – sottolinea Cristian Bergamaschi, responsabile amministrativo e finanziario di Dorelan – abbiamo standard qualitativi molto elevati, che si traducono nell’attento controllo, nella selezione scrupolosa e nella tracciabilità delle nostre materie prime. Inoltre, a seconda delle diverse esigenze, possiamo fornire un prodotto tailor made».

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GIAMMA DIVANI Il modello Roma è un divano trasformabile che permette di ottenere due comodi letti sovrapposti, utile per hotel e strutture ricettive in generale. Grazie a un unico movimento si ottengono l’apertura del meccanismo in verticale, l’avanzamento del letto inferiore e il posizionamento in automatico della scaletta. Con un successivo movimento si inserisce una spondina per il letto superiore, la quale è bloccata da un dispositivo di sicurezza. Inoltre un doppio dispositivo di sicurezza posizionato sui due montanti non consente la chiusura accidentale del meccanismo.

SLEEP IS Un piumone che copre il corpo in maniera personalizzata. È +me, il prodotto firmato Sleep is che mantiene esattamente il calore che si desidera in ogni parte del corpo, perché è costituito da pannelli che trattengono in modo differenziato il calore del corpo umano. Il design permette la componibilità senza aumento di spessore o peso e senza modifica di calore nella zona di accoppiamento. Ogni pannello è costituito da elementi rettangolari che si agganciano con asole e bottoni gemelli. I pannelli possono essere combinati e spostati a piacimento. Il piumino +me è attualmente disponibile in piumino d’oca e in Kapok.

al comfort dei propri ospiti, pongono sempre maggiore attenzione a questo accessorio un tempo dimenticato, ma da cui dipende buona parte della qualità del sonno. Allora perché non offrire ai propri ospiti la possibilità di scegliere il guanciale più adatto, proprio come si fa con un piatto da degustare a cena? Ecco, quindi, il Pillow Menù, una consuetudine nata negli Stati Uniti, oggi diffusa anche negli hotel italiani, non necessariamente luxury. Un vero e proprio servizio à la carte, da cui l’ospite può selezionare il cuscino in base alle proprie preferenze. Imbottitura in lana merinos o in sfere di lattice per garantire un massaggio antistress, in piuma extra con fodera in cotone, che si modella con il calore o,

ancora, riempito di fiocchi di cirmolo, un legno dall’effetto sedativo e antibatterico. Con essenze alla lavanda e alla citronella. La varietà è davvero molto vasta e per tutti i gusti.

L’APPREZZAMENTO DEI CLIENTI In Italia, va detto, non sono ancora molti gli hotel che propongono un’offerta del genere, che resta per lo più appannaggio di poche strutture o delle catene alberghiere che vogliono differenziarsi e offrire un servizio all’insegna della personalizzazione. Ma è comunque indubbio che qualcosa stia cambiando anche da noi e che ora siano più numerosi gli alberghi che già dal loro sito offrono ai clienti la possibilità di scegliere il cuscino. ✖

I CONSIGLI DEL CONSORZIO

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molle o in lattice, di tante misure e addirittura personalizzabile. Ma prima di tutto resistente al fuoco, alto almeno 18 centimetri e di qualità. Il Consorzio Produttori Italiani Materassi di Qualità detta le regole. «Il materasso di un hotel deve prima di tutto essere ignifugo e omologato alla classe 1IM – spiega la presidente Sonia Piccoli –. E, quindi, essere accompagnato dal certificato di resistenza al fuoco rilasciato dal Ministero dell’Interno, dal documento di conformità e dalla scheda prodotto in cui sono specificate le caratteristiche tecniche». Destinato a essere sollecitato pesantemente, il materasso ad uso alberghiero deve poi «privilegiare il requisito prestazionale di comfort, durata e resistenza, in considerazione del fatto che il turnover degli ospiti è elevato», aggiunge Piccoli. È, inoltre, un elemento centrale della camera d’albergo che va rinnovato con una certa frequenza, anche in mancanza di usura visibile a occhio nudo. «I test relativi alla durabilità indicano che dopo dieci anni di utilizzo costante è preferibile cambiarlo – suggerisce la presidente –. Ma, va detto, ci sono casi in cui, anche se le condizioni fisiche dei materiali rimangono pressoché inalterate, i requisiti igienici vengono meno e allora diventa d’obbligo il ricambio in un lasso di tempo più breve». Per quanto riguarda lo spessore, infine, è preferibile non scendere mai sotto i 18 centimetri, «soglia critica sotto la quale – indica Piccoli – si rischia di far riposare male il proprio ospite che, soprattutto se robusto, finirebbe per sentire le doghe o la rete».

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Hospitality / COMFORT E SERVIZI

TRASFORMARE UNA CAMERA IN 5 MOSSE I cinque segreti di Trivago per cambiare volto alle camere e fare felici gli ospiti Colore delle lenzuola È un errore usare lenzuola dalla fantasia kitsch e dal materiale sintetico. Una camera d’albergo deve apparire elegante e accogliente. Le lenzuola sono una delle prime cose a cui gli ospiti fanno caso. È curando dettagli come questo che si può attirare la loro l’attenzione. Senza spendere una fortuna, è sufficiente, ad esempio, puntare su un set a tinta unita o sul piumone bianco, sinonimo di igiene, ma anche ad effetto illuminante della camera. Meglio, inoltre, tessuti naturali e letti comodi.

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Federe Rivolta Carmignani

Colore delle pareti Sono fuori moda i colori appariscenti o la carta da parati. Conviene si puntare su colori neutri o tonalità pastello, mantenendo uno stile semplice ma elegante. Gli ospiti cercano spesso camere moderne, accogliente e rilassanti. Le tonalità più chiare hanno l’effetto di rendere la camera più spaziosa e accogliente, creando l’ambiente ideale in

2.

Trapunta Cinelli

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igliorare lo stile delle camere è possibile. Gli esperti di Trivago Hotel manager blog hanno stilato una serie di linee sintetiche che, se seguite, possono contribuire a rendere più piacevole il soggiorno degli ospiti. Comfort e piccoli lussi sono, ovviamente, scontati, perché, anche se il viaggiare non è più un lusso come un tempo ma una sana abitudine, l’accoglienza e lo stile di una stanza in cui rilassarsi e dormire è qualcosa di impagabile. Se poi il turista cerca o pretende la sistemazione dei suoi sogni, a maggior ragione è meglio essere già attrezzati, logicamente in coerenza con la tipologia della struttura. I millennial, in particolare, sono alla costante ricerca di

qualcosa di inusuale, di speciale. Tutto quanto, dai letti alle telerie, dai mobili agli elettrodomestici e ai sanitari, se non addirittura le amenities in sala da bagno possono produrre effetti positivi, in primis buone recensioni online e un buon numero di visualizzazioni, ma soprattutto generare fidelizzazione e prenotazioni da passaparola. Tante buoni propositi, certo, ma l’albergatore può lecitamente interrogarsi sull’impegno economico di un restyling delle camere. Al quesito, Trivago hotel manager blog risponde con una serie di “segreti” per rinnovare con efficacia e senza investire grandi risorse. Ed ecco i cinque consigli utili e i correttivi suggeriti dal team.

Il budget è una semplice operazione Quanto può costare migliorare lo stile delle camere in queste 5 mosse? «Partendo dal profitto medio di un pernottamento – risponde Trivago hotel manager blog –, si divide il budget della camera per questa cifra e si ottiene il numero dei pernottamenti necessari per recuperare le spese. Dopodiché si può aggiungere o sottrarre al budget l’importo ritenuto più opportuno. Può essere consigliabile iniziare con una o due camere per rendersi conto degli effettivi vantaggi».

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Hospitality / COMFORT E SERVIZI cui trascorrere un soggiorno. A volte piacciono così tanto gli interni e le decorazioni di alcuni hotel moderni, che gli ospiti provano a ricrearli a casa propria… e ci sono brand di arredamento che promuovono addirittura “vernici di lusso come quelle degli hotel”. Eliminare vecchie foto Foto che non suscitano emozioni, probabilmente anche di scarsa qualità e non in linea con il design della struttura è bene sostituirle. Si può optare per opere d’arte locali e immagini d’impatto del luogo in cui si trova l’hotel, oppure delle principali attrattive del territorio. Occorre tenere presente che musei e gallerie d’arte sono disponibili a prestare agli alberghi opere in cambio di promozione o pubblicità. L’alternativa resta comunque una serie di foto dell’hotel stesso o della città, chiedendo anche al personale dello staff se scatta un po’ di foto: una soluzione facile ed economica.

3.

L’importanza delle sedie Se la sedia è rivestita in vinile o si abbina alla moquette, non va bene. Le sedie devono essere moderne e comode, rivestite di tessuti naturali. Quando si sceglie, l’importante è non soffermarsi soltanto sull’aspetto

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estetico ma considerare la comodità. Nulla in contrario circa la libertà sci scelta dei colori e materiali diversi tra loro, ma che si adattino al design della stanza. Rinnovare la disposizione Per attirare l’attenzione dei viaggiatori è fondamentale distinguersi. E uno dei modi più semplici ed economici per farlo è quello di rinnovare la disposizione della camera, che deve risultare

5.

accogliente e unica, due caratteristiche che il viaggiatore moderno ritiene quasi imprescindibili. Risparmiando al massimo, si può cambiare la disposizione di sedie e divani, in modo che non occupino tutti la stessa parete. E per dare alla stanza l’aspetto di una suite è sufficiente posizionare la scrivania di fronte alla finestra e il divano dalla parte opposta rispetto al letto. Ottimo mettere in evidenza i pezzi più pregiati dell’arredo, dando spazio alla creatività. ✖ S.P.

I servizi che contano di più Secondo uno studio condotto da gallup.com, network internazionale di consulenza e analisi di mercato, gli hotel inclini a dorare o ad aggiungere servizi e prodotti che aumentano i costi, ma che, alla fine, non aumentano la loro quota di mercato. In sintesi, la ricerca mostra che, nel complesso, i clienti sono d’accordo nell’eliminare alcuni servizi, semplicemente con l’obiettivo di abbassare le tariffe alberghiere. Ad esempio, gli ospiti degli hotel di lusso e alto livello ritengono superfluo il servizio di trasferimento bagagli, mentre quelli di alberghi upper midscale o fascia media rinunciano al servizio in camera. In generale, però, sembrano quasi tutti fermamente d’accordo sul fatto che sarebbero disposti a pagare di più per servizi migliori, quali una efficiente connettività internet e letti più confortevoli. «Quando è stato chiesto a quali prodotti alberghieri i clienti rinunciassero a vantaggio di prezzi inferiori – rivela la ricerca gallup –, oltre la metà degli ospiti ha concordato di poter fare a meno degli accappatoi in camera, delle radio nelle stanze, del bar e del parcheggio custodito, mentre sarebbe disposta a pagare di più per un sapone da bagno di qualità, per la televisione in camera e per la connessione internet».

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Hospitality / ADDOBBI

IL NATALE NELL’ERA DEL “GREEN” Natura e tendenze si incontrano riportando in auge l’abete vero. Il punto di vista dell’esperta

Dal vivaio alla reception

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arà suggestione, sarà tradizione, o semplicemente qualcosa che incanta, ma l’albero di Natale resta un irresistibile fattore di attrazione. Lo sanno bene alberghi e ristoranti, che ne fanno un veicolo di richiamo. E ora che la tendenza “green” sta prepotentemente influenzando i settori immobiliari, anche il grande protagonista delle hall degli hotel deve essere rigorosamente vero. «In un mondo in cui tutto è green o cerca di esserlo, anche la scelta delle decorazioni natalizie segue questa tendenza», conferma Maria Lodovica

Gullino, direttore Agroinnova, Centro di competenza per l’innovazione in campo agro-ambientale dell’Università di Torino, e presidente Italian Phytopathological Society. Sembrano in declino quindi le decorazioni kitch, per un ritorno a qualcosa di più semplice e naturale. «Nonostante per qualche anno ci sia stata una forte spinta a sostituire l’albero di Natale tradizionale con versioni di plastica, la tradizione per fortuna ha resistito, e direi che si sta prendendo una bella rivincita». Lodovica Gullino sta sempre dalla parte delle piante… conosce la loro forza Segue ➤ e la fragilità, la loro anima e la

Se la tendenza del momento è l’abete naturale, allora il Natale green inizia al vivaio. Specialista in materia di alberghi, Zenone ha legato il suo nome al Christmas hotel italiano per antonomasia: ogni anno cambia le scenografie al Mirtillo Rosso Family Hotel utilizzando addobbi natalizi vegetali, architetture organiche, materiali naturali e le luci led, ovunque, dalle camere alla spa, dal giardino alla reception. Quest’anno ha realizzato una foresta luminosa di alberi di Natale nel cuore dell’hotel. Il vivaio produce quattro varietà di alberi di Natale di grandi dimensioni, ma, nel corso degli anni, ha sviluppato anche la produzione di ghirlande verdi e decorazioni naturali e la realizzazione di allestimenti natalizi in grandi ambienti. Novità per il 2017 è che l’azienda Zenone ha lavorato sulle decorazioni degli alberi di Natale Normandiana raddoppiando i led e adottando una diversa tecnologia di alimentazione, con il risultato che gli abeti vivi a noleggio possono essere addobbati con più di 7mila luci. «Coltiviamo nei nostri campi esemplari di Normandiana, specie molto rara in Italia – dice il patron Tullio Zenone –. L’idea di tagliare queste piante e lasciarle morire non è parte della nostra filosofia, quindi noleggiamo gli alberi vivi, già decorati o da decorare».

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Hospitality / ADDOBBI

CONTRACT E LUCI: IL NATALE È SERVITO l mondo delle aziende che ruota attorno all’hôtellerie apre il baule delle sorprese natalizie. Creare suggestioni, richiami luminosi, allestimenti, dare nuovi elementi di vera “ospitalità”. Dal contract alle luminarie, si accende una affascinante gara a chi risplende di più, dal grand hotel con la facciata più scintillante al design hotel con le luci più glamour o alla dimora storica dall’illuminazione soffusa. Decori ed elementi d’arredo ad hoc per le festività trasformano gli spazi comuni delle strutture alberghiere.

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Pedrali punta su questo con la proposta Racconti di Natale, carica di prodotti innovativi e dalle linee pulite. Una tavola imbandita a festa e illuminata da Giravolta, la nuova lampada wireless ispirata alle lanterne di un tempo. Poi le morbide poltroncine Babila per accogliere gli ospiti e riunirli. Colori caldi, associati a forme avvolgenti e confortevoli. Atmosfera rilassata anche con i cuscini in vera piuma sulla poltrona Babila Comfort o sul Log Sofa. Per il corner dedicato ai bambini, le seggioline della collezione Snow Junior, la

bellezza. «A chi, come me, lavora con le piante, piacciono gli alberi veri. Per tanti motivi, a partire anche dal fatto che c’è un’attività economica importante dietro la produzione degli abeti di Natale. Mi piacciono perché trasmettono una sensazione di festa, per il loro

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luce delle lampade Colette, pupazzi e giocattoli. L’Emporio è invece una azienda che a hotel e ristoranti propone alberi addobbati a noleggio e in vendita, lanterne e luci a led, composizioni e decorazioni in legno, ricercando sempre nuovi stili e prodotti. Si diceva di facciate scintillanti: uno specialista in scenografie luminose è GbLights, con una linea dedicata agli hotel. Crea giochi di luce di forte impatto. Tappezza gli esterni e i terrazzi con cascate di fili luminosi e con pizzi di luce e le vetrate con led colorati.

profumo che si diffonde nell’ambiente e se decorati in modo naturale, sobrio, senza troppe luminarie». La suggestione lascia improvvisamente posto al ricordo dei devastanti incendi che quest’anno si sono ripetuti nelle

I più belli in hotel Dallo sfarzo al minimalismo, passando per la più ferrea delle tradizioni, Condè Nast Traveler stila la classifica, The 12 Best Hotel Christmas Trees: 1. The Peninsula Chicago 2. Claridge’s, London (foto in alto) 3. The Ritz-Carlton, Charlotte (qui sopra) 4. London Edition 5. The Connaught, London 6. Ojai Valley Inn & Spa, California 7. Big Cedar Lodge, Missouri 8. Langham Place, New York 9. Omni Mount Washington Resort 10. Windsor Court Hotel, New Orleans 11. Hilton Chicago 12. Loews Regency Hotel, New York

nostre regioni. L’impegno per il recupero di un patrimonio tanto impagabile quanto necessario trova un alleato proprio nella tradizione natalizia. «Quest’anno sembrano partire iniziative tese a utilizzare gli alberi di Natale per il rimboschimento delle aree colpite


GIRO DEL MONDO ondra, Parigi, New York, Milano, ma anche Abu Dhabi e Shanghai. La tradizione entra nelle sontuose hall dei grand hotel con lo scintillio degli alberi di Natale. Dorati, luminosi, colorati, bizzarri, classici o contemporanei. Ma sempre imponenti. È una silenziosa sfida planetaria quella che si gioca ogni anno: migliaia di scatti che fanno il giro del mondo sui social, migliaia di opinioni che alimentano la notorietà di molte icone alberghiere. Ne sono nate e pubblicate vere e proprie classifiche internazionali degli hotel con i più begli alberi di Natale. In attesa di conoscere gli esiti della “competizione” di quest’anno, passiamo in rassegna le top del 2016. Il luxury blog Pursuitist, ad esempio, aveva inserito tra le creazioni più originali l’albero griffato Fendi nel cortile dell’Hotel de Russie a Roma, mentre a Parigi aveva scelto il George V per le megastrutture in vetro rosso ideate dall’interior designer Jeff Leatham (foto centrale a sinistra). Sbalorditiva l’installazione immersiva del Claridge’s London, con sagome di alberi in argento e luci blu a rincorrersi sui muri dell’hotel e incrociarsi con gli abeti verdi e disadorni posizionati negli spazi comuni. AD-Architectural Digest aveva assegnato un posto della sua personale classifica all’Excelsior Gallia di Milano «per le eleganti decorazioni che aggiungono fascino al suo stile Beaux Arts». Del Conservatorium di Amsterdam, invece, aveva messo in risalto i diamanti Buccellati, con ornamenti incisi, appesi all’albero a mescolarsi con tante altre piccole decorazioni a forma di doni.

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dagli incendi – spiega la direttrice di Agroinnova –. Da tempo, comunque, si sta diffondendo la tendenza a utilizzare alberi veri che poi vengono recuperati e utilizzati, cosa che, peraltro, già in passato poteva essere una vera e propria tradizione». In quali hotel ha visto gli alberi di

TOUR DELL’INSOLITO TRA I BORGHI D’ITALIA ndreis, piccolo comune vicino a Pordenone, vanta l’appellativo di “paese degli alberi di Natale”. La sua forte tradizione legata agli addobbi natalizi lo ha reso meta turistica da inizio dicembre sino all’Epifania (foto a sinistra). «Ad Andreis nevica la fantasia», recita il messaggio promozionale… E in effetti, esplorando strade e angoli del paese, si scoprono creazioni artigianali uniche sul tema dell’albero di Natale. ● È entrato nel Guinness dei primati come l’Albero di Natale più grande del mondo (foto in basso). Illumina le pendici del Monte Ingino, alle spalle di Gubbio, in Umbria, con solo energia recuperabile. Ha una base di 450 metri per 750 di altezza. Dal 1981 lo realizza un gruppo di volontari, e chiunque può “adottare” una luce dell’albero accendendola online dal sito alberodigubbio.com ● Lo chiamano “abete d’acqua”. È l’icona natalizia di Borghetto, uno dei minuscoli comuni della collezione Borghi più belli d’Italia. La metasequoia illuminata, in riva al fiume Mincio, che regala una suggestiva immagine notturna, è una pianta centenaria che da oltre un decennio accompagna il periodo natalizio con l’atmosfera delle sue luci. ● Niente luminarie scintillanti al Mercatino Medievale di Chiusa, in Trentino Alto Adige. È la luce di candele e fiaccole a creare un gioco d’ombre sulle mura della cittadina. E nelle ore del giorno le sfilate con i costumi medievali riportano indietro nel tempo. ● «Benvenuti nel paese di Babbo Natale, centro smistamento doni natalizi». È nel borgo medievale di Collalto Sabino, nel Lazio. La leggenda racconta che Babbo Natale, dovendo portare sempre più regali ai bambini in tutto il mondo partendo dal Polo Nord, decise di cercare delle “stazioni magiche” dove soggiornare, preparare doni ed essere più vicino a tante città. Sorvolando l’Europa notò il piccolo borgo medievale di Collalto Sabino... ● In Via San Gregorio Armeno non ci sono alberi ma presepi (foto grande, in alto). La pittoresca strada di Napoli è famosa in tutto il mondo per le botteghe dedicate all’arte presepiale, che in ogni momento dell’anno riconducono il visitatore all’atmosfera natalizia. con vere e proprie opere d’arte.

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Natale più belli? «Ho viaggiato e viaggio talmente tanto che spesso mi è difficile ricordare dove vedo cosa. Certamente ricordo molto bene le decorazioni natalizie del St. Regis di Pechino, uno degli alberghi che amo di più anche per l’attenzione che presta all’uso di fiori e piante

ornamentali. In Italia apprezzo le decorazioni del Sofitel Villa Borghese di Roma. Per non dimenticare i piccoli alberghi di montagna, come La Quiete di Bardonecchia ad esempio: sono circondati da alberi di Natale, quindi l’atmosfera di festa non finisce mai!». ✖ S.P.

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HIGHLIGHTS

LO STILE PEDRALI FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE U

na location dall’atmosfera magica e suggestiva in un contesto d’eccezione – il Lago di Iseo e i vigneti della Franciacorta –, reinterpretata dalla maestria e dall’estro creativo di Ernesto Pigni, scenografo e interior designer, che per il recupero dell’antica stazione di Paratico-Sarnico ha utilizzato i prodotti Pedrali. Trasformata in uno spazio avvolgente e confortevole, quello che ora si chiama Bohem La Stazione, è un luogo ricco di energia e storia, in cui sperimentare nuovi modi di degustare e acquistare circondati da un’infinita varietà di piante e fiori provenienti da ogni parte del mondo, immersi in elementi d’arredo e di design coerenti ed essenziali. Per la caffetteria e per l’accogliente atrio d’ingresso sono state scelte le poltroncine imbottite Tweet, versatili e raffinate, e Log, dai volumi morbidi e accoglienti, in cui l’aspetto

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scultoreo si coniuga ad una leggerezza sorprendente. Queste sedute sono realizzate in velluto e personalizzate negli abbinamenti di colore che meglio si armonizzano al contesto. L’atmosfera è resa ancor più speciale dalla luce di Giravolta, la lampada wireless ispirata alle lanterne di un tempo ma dotata delle più attuali tecnologie, tra cui le batterie ricaricabili e un diffusore a led che, ruotando a 360° gradi, consente di orientare al meglio la luce. Il decorativismo che caratterizza Bohem La Stazione viene accentuato dal recupero di elementi tipici delle dimore milanesi degli anni Venti e Trenta del secolo scorso. La decorazione a finto marmo della scala, i graffiti dell’atrio, il ricorso a tessuti quali il velluto, la scelta dei colori, evocano infatti la ricchezza dei salotti d’epoca, regalando al cliente la

sensazione di far parte di questo spaccato storico. A ciò si aggiungono i dettagli originali dell’epoca: le graniglie dei pavimenti, gli imponenti serramenti interni ed esterni, la scala in Pietra di Sarnico, le ringhiere e l’altezza dei soffitti. I prodotti Pedrali scelti per l’outdoor riprendono i colori dell’antico “graffito” presente sulla facciata esterna della Stazione. Nolita è una famiglia di sedute che rievoca le origini di un percorso storico, iniziato da Mario Pedrali nel 1963 con le sue prime sedie da giardino in metallo. Le sedie con schienale basso interamente in acciaio, sono studiate specificatamente per l’utilizzo in esterno. I tavolini a quattro gambe sono leggeri e maneggevoli. Una collezione che conferma il suo carattere estivo e solare, per vivere momenti di convivialità e relax all’aria aperta.

PUBBLIREDAZIONALE

Il design contemporaneo al servizio dell’accoglienza


Hospitality / DIVISE

FASHION VICTIM Anche il look dello staff può fare la differenza. La svolta degli hotel nelle scelte dell’abbigliamento professionale

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ambiano le mode, i viaggiatori, i format alberghieri. L’ospitalità cambia in tutte le sue sfaccettature, e non può tener conto del fatto che il look degli staff è il primo biglietto da visita che si consegna al cliente quando entra in hotel. Curare l’abbigliamento professionale deve diventare un must per ogni albergo, di ogni categoria. Un investimento sull’immagine porta ritorno, così come la cortesia e la professionalità, doti che ben si accompagnano allo stile. A fronte di una gamma sempre più ampia di tipologie alberghiere, le aziende specializzate in divise per il settore Horeca hanno differenziato la produzione sia nei riguardi delle mansioni del personale, sia rispetto alle

caratteristiche della struttura stessa. Un hotel di design dovrà adottare per il suo personale un abbigliamento contemporaneo, un po’ informale ed eventualmente colorato; ancor più casual nei villaggi leisure, dove l’atmosfera è quella inconfondibile della vacanza. Taglio impeccabile e molta eleganza, logicamente, nei luxury hotel, abbigliamento formale e pratico nei business hotel. E poi c’è la reception e c’è il servizio in camera, il ristorante e il bar, il locale di intrattenimento serale e l’area piscina. L’elenco è ancora lungo, ma gli aspetti essenziali da non trascurare sono la vestibilità del capo d’abbigliamento, unita alla comodità e alla resistenza del tessuto, in maniera da offrire comfort a chi lo indossa e un aspetto di qualità per chi lo guarda. Segue ➤

A sinistra, un modello Corbara

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Fraizzoli

Corbara

Storica sartoria milanese specializzata in abiti da lavoro, Fraizzoli è uno dei marchi più noti in ambito Horeca, perché rispecchia un’eleganza italiana equilibrata fra tradizione e innovazione. Oltre alla produzione di serie, esegue anche capi adattati su misura. Tessuti di qualità e grande cura anticipano l’esperienza di calore e ospitalità tipica dei grandi alberghi o dei ristoranti raffinati dove la cultura dell’attenzione è una parte sostanziale del servizio e un grande segno distintivo. Il catalogo si articola in sei categorie: soprabiti & cappotti, giacche, camicie, pullover, polo & felpe, grembiuli & camici. Per ogni capo, inoltre, una gamma di tessuti per ogni stile e stagione.

Utilizzato negli hotel, ristoranti e bar più rappresentativi del panorama italiano, l’abbigliamento alberghiero Corbara è rivolto a chi è alla ricerca di divise da lavoro attuali e di qualità. L’azienda produce abbigliamento professionale secondo un obiettivo ben preciso: la qualità del prodotto. Che si tratti di una giacca da reception o di un grembiule, gli ingredienti devono essere gli stessi: utilizzo dei migliori tessuti, produzione curata e impeccabile e made in italy, uno stile attuale anche nei modelli più classici e, non meno importante, un prezzo conveniente. Oltre alle divise per ricevimento, servizio ai piani, facchino e manutenzione, si può scegliere tra i capi delle linee Spa & Beauty Farm e Polo & T-shirt.

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Casa della Divisa Strizzano l’occhio ai capi fashion sia in versione femminile che for men. Il tubino e il completo donna ideati da Casa della divisa sono aderenti, in grigio scuro e resi spiritosi dall’aggiunta di un piccolo foulard colorato annodato al collo. Il completo da uomo, composto da giacca e pantalone, viene presentato con un papillon in tinta che alza il livello dello stile.

Maurel È all’insegna totale dell’Italian fashion la produzione di Maurel, che fa del tailor made un principio basilare (foto qui in basso a sinistra). «Niente capi pronti per l’uso da scegliere in un catalogo, ma una collezione dedicata ad ogni

cliente», recita il primo dei “comandamenti” dell’azienda, che segue le tendenze più aggiornate della moda italiana per trasferirle nel design e nella produzione delle uniformi professionali. Inoltre, la Maurel garantisce che i tessuti scelti e utilizzati sono disponibili per anni anche una volta creata la collezione. Il portfolio clienti è costituito da hotel di lusso in tutto il mondo.

Giblor’s Eleganza e funzionalità sono i princìpi che ispirano il reparto stile nel progettare la linea Horeca & Services, dedicata a chi lavora tutti i giorni a contatto con il pubblico. Vestibilità, tessuti eleganti e confortevoli, coordinabilità, colori e tagli di tendenza sono alcune delle caratteristiche che


contraddistinguono questa collezione Giblor’s, che punta a capi comodi e impeccabili anche dopo molte ore di lavoro. La gamma dell’offerta comprende completi, capispalla, gilet, grembiuli, camicie, camici, casacche, gonne e pantaloni.

Cirri Collection «Bespoke uniforms for luxury hotels». È il claim dell’azienda che ha sedi a Firenze e a Londra. Cirri Collection produce abbigliamento professionale. Non semplici divise da lavoro, ma veri e propri capi di abbigliamento moda, disegnati in collaborazione con uno studio stilistico e confezionati con tessuti di qualità. «Gli abiti professionali sono uno strumento di comunicazione importante, e devono riflettere lo stile e l'immagine dell’hotel e far sentire a proprio agio chi li

indossa», sottolinea l’azienda. Tre le linee messe a punto per il personale del ricevimento: Elegance, Deluxe e Lifestyle. Ogni linea, al suo interno, si differenzia in funzione della tipologia dell’hotel.

Gp Italia L’abbigliamento da lavoro per l’hôtellerie proposto da Gp Italia sembra dedicato ai millennials. Fresco e spiritoso, è destinato a staff giovani. Gonne sopra al ginocchio, abiti stretch, camicette aderenti per il personale femminile; maglioni con collo a V, camicie bianche con cravatta ma senza giacca, camicie bordeaux su pantaloni neri per la collezione uomo. Oltre a cardigan e gilet unisex.

Mercatores La linea Horeca di Mercatores è dedicata a boutique hotel, strutture di lusso, spa e centri

benessere. Il credo dell’azienda è: «La varietà dei reparti e dei compiti dei dipendenti richiede particolare attenzione quando si effettua la selezione dell’abbigliamento, e noi vogliamo offrire la nostra consulenza nell’intero processo». La collezione varia da una gamma di completi, giacche, camicie per la reception, vestiti per le cameriere di sala e ai piani. Le divise sono per tutto il personale: uniformi per la reception, giacche, gilet, grembiuli, camicie, casacche, gonne e pantaloni. I capi e sono realizzati in Italia e si possono vedere nella showroom di Milano.

Divise & Divise Ha appena compiuto 10 anni di vita sia come sito di vendita online che come negozi, a Napoli. La sua mission è la vendita di abbigliamento da lavoro, specializzata nel settore

alberghiero e ristorazione. La produzione di Divise & Divise punta allo stile classico, con una gamma di scelta di giacche e pantaloni per cameriere, abiti per reception, per facchini e addetti al servizio ai piani.

Isacco Azienda di abiti da lavoro in pronta consegna, fa dell’attenzione costante alle tendenze di mercato e della capacità di ascolto delle richieste della clientela due cardini della propria attività. Le divise Isacco vengono realizzate con tessuti ad hoc e performanti. Modellatura e stile vengono messi a punto da stilisti e modellisti inhouse, dopo un accurato studio per ogni modello. Frizzanti e colorati sono i completi donna con giacca, in sei diverse versioni.

Segue ➤ Turismo d’Italia

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Hospitality / DIVISE

C’È UNA PERSONAL PER TUTTO I suggerimenti di un’esperta per non sbagliare il dress code al primo giorno di lavoro in albergo

«S

tai iniziando un lavoro nel settore dell’ospitalità e non sai che cosa indossare?”. Allora meglio seguire i consigli dell’esperta. Esiste davvero, specialmente nei Paesi anglosassoni e in America, la figura della personal che aiuta a scegliere il look ideale per lavorare in albergo. Una delle più famose è Alison Doyle, grande esperta di carriera e lavoro, che, grazie al suo knowhow, offre supporto in ogni fase, dalla ricerca dell’impiego sino a come comportarsi e vestirsi nello svolgimento delle mansioni lavorative. «Quando si diventa dipendenti di un hotel, spesso si riceve una sorta di linee guida o di indicazioni su che cosa indossare per lavorare – spiega l’esperta –. A quel punto è consigliabile rivedere bene le linee guida generali, ma anche consultare la manager di riferimento o il reparto Risorse umane per informazioni sul dress code più adatto al proprio ruolo». Detto questo, in linea di massima gli alberghi richiedono uniformi e, nel contempo, suggeriscono un codice specifico su cosa indossare al lavoro.

L’essenziale, come suggerisce la logica, è vestirsi in modo appropriato. «Come dipendente – ammonisce Doyle dal sito thebalance –, sei una rappresentante dell'hotel e devi vestirti in modo appropriato». La sobrietà deve prevalere, ma stemperata da portamento professionale e gradevole. Meglio, ad esempio, ridurre i gioielli al minimo, coprire piercing e tatuaggi quando possibile, non esagerare con il trucco o con capigliature troppo vistose. Passando al capitolo scarpe, non c’è molto da inventarsi: comode e chiuse, per affrontare tante giornate di tante ore in piedi, ferma o a camminare su è giù per l’hotel. Non è ammessa la scarpa da ginnastica. Il consiglio è che occorrerebbe investire un po’ di denaro in più per poter indossare le calzature ideali. «Diventa difficile mantenere un’espressione sorridente e amichevole quando i piedi ti stanno massacrando», chiosa l’esperta. Intanto il turismo leisure cresce ovunque chiedendo all’industria alberghiera di creare un’offerta internazionale sempre più differenziata e adatta a tutti i gusti ed esigenze. Sempre più strutture, infatti, sono dotate di spa, mentre altre sono veri e propri resort o club in luoghi di vacanza. Il personale che ha la fortuna di lavorare in questo genere di alberghi ha anche l’opportunità di usufruire di un codice di abbigliamento più libero, anche se comunque studiato in base alla posizione lavorativa e alla location. Un complesso alberghiero ai Tropici, ad esempio, osserverà standard più casual di un centro benessere in una città metropolitana. Da non dimenticare i ristoranti… Il food, specialmente quello ricercato o di tendenza, ha ormai invaso le città e le regioni, ma sta entrando con maggiore forza anche negli hotel, che stanno seguendo di più le tendenze e migliorando il livello dell’offerta. Al personale di sala viene chiesto solitamente di indossare pantaloni larghi o gonne; a questo si può accostare, sempre secondo Doyle, una blusa con bottoni colorati in tinta unita, o una maglietta con colletto o logo e comode scarpe chiuse! ✖ S.P.

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Turismo d’Italia


Hospitality / HOTEL HUB

RISTORANTE NELL’HOTEL: VALE LA PENA? Il ristorante interno all’albergo, da sempre causa di scompiglio gestionale, è destinato ad essere una fonte di costo per la struttura oppure può diventare un business redditizio? Cosa fare per migliorare l’organizzazione?

I

n questo momento storico non manca il mercato. Mai come ora c’è richiesta di fuoricasa, le persone sempre più sono abituate a mangiare fuori, le occasioni di consumo si moltiplicano. La ristorazione, bisogna ammetterlo, non conosce crisi. Alcune eccellenze italiane hanno cavalcato l’onda, creando servizi anche laddove non c’erano. Pensiamo a terrazze e rooftop garden, veri e propri eden spesso dedicati agli ospiti vip con una serie di servizi esclusivi, piatti gourmet, ottimi drink, luci soffuse, vista panoramica e dj set live. Un importante aprifila nazionale del trend è l’Hotel Meliá Milano, la cui terrazza rimane aperta tutto l’anno, grazie a una struttura in vetro che mostra la bellezza del panorama in ogni stagione. Al contrario, molti altri bar e ristoranti d’albergo vengono percepiti come zavorre e non valorizzati come veri e propri centri di ricavo. Certo, pochi hanno la possibilità di investire tanti soldi nella ristrutturazione o nell’allestimento di questi spazi. Allora,

a chi non ha la possibilità di farlo, dedico un altro consiglio: inizia dalle piccole cose. Punto numero uno: restare al passo con i tempi. Nulla è per sempre, guarda cosa succede fuori dalla struttura. Il tuo servizio food non è immune dai trend del settore e dai vantaggi che è possibile trarvi, quindi ricorda di monitorare sempre il mercato per capire le aspettative dei clienti e cosa proporre. Esci per quanto ti è possibile e guarda cosa succede nel tuo territorio, come si stanno muovendo gli altri, potresti trovare nuove idee. Ricorda: il mercato o lo guidi o lo segui. Bastano poi altri piccoli accorgimenti, sempre continuativi ma questa volta in ambito di customer care e processi organizzativi. Per quanto riguarda il primo aspetto, devi ascoltare i tuoi ospiti. D’accordo, devi sbirciare i trend di mercato ma in primis trarre direttamente dal tuo target le informazioni che vorresti. Loro sono il primo grande bacino di informazioni, segui le abitudini di consumo, cosa ti chiedono quando si siedono a uno dei tuoi tavoli. I consumatori riconoscono

Hotel Hub è la rubrica di Turismo d’Italia che tratta di “Marketing e dintorni”. Nel titolo l’essenza e il taglio della rubrica: “Hub: il fulcro”, condotta con un piglio pratico e professionale da GIACOMO PINI, oltre vent’anni d’esperienza sul campo come esperto di marketing del turismo e della ristorazione. Consulente di strutture ricettive, catene alberghiere e holding internazionali, ha fondato GP Studios (www.gpstudios.it, info@gpstudios.it) e insieme al suo staff cura start up, marketing strategico, formazione del personale e attività di lancio e posizionamento commerciale. È anche formatore all’interno di aziende, università e istituti professionali di alta formazione, nonché autore di Il nuovo marketing del prodotto turistico (Franco Angeli), Il Marketing del Bed & Breakfast (Agra Edizioni), Il servizio d’eccellenza per gli operatori del fuori casa (Seac Editore) e di audiovisivi per la formazione a distanza: In&Out consigli per la ristorazione e Management dei Pubblici Esercizi.

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Hospitality / HOTEL HUB

la qualità molto più che in passato, per questo non sono più disposti a pagare lo stesso prezzo per un servizio di livello inferiore a quello che possono trovare dai tuoi competitor. È fondamentale capire se il tuo target è soddisfatto oppure devi cambiare qualcosa; nei laboratori GP Studios insegniamo anche questo, leggere i segnali non verbali per comprendere a fondo il cliente. In questi anni abbiamo conosciuto molti albergatori che si lamentavano del proprio ristorante, senza però avere realmente chiaro se valesse la pena o meno sostenere i costi. Pertanto, oltre all’ascolto e alla coccola agli ospiti, è fondamentale monitorare gli aspetti economici, valutare con statistiche alla

CASE HISTORY CASE HISTORY

Turismo d’Italia

(spese direttamente imputabili all’attività ristorativa, ad esempio le materie prime e la manodopera) e costi indiretti (costi sostenuti dalla proprietà per l’acquisto di strumenti e attrezzature, non direttamente imputabili al ristorante dell’hotel ma che devono essere ripartiti sui vari centri di costo della struttura); costi fissi (che sosteniamo in modo continuativo, indipendentemente dai volumi di vendita) e costi variabili (da sostenere in relazione alle quantità prodotte e vendute). Una volta individuati, quantificati e suddivisi i costi, sarai in grado di valutare le incidenze del reparto ristorazione. Indicativamente, per i costi per le materie prime l’incidenza

Di bene in meglio

Qualche tempo fa un albergatore ci ha chiesto: «Come posso guadagnare di più quando tutto va già bene?». Domanda interessante. Diciamo che non ci sono limiti al poter migliorare il fatturato del ristorante, tutto dipende da un mix di fattori che possono influenzare l’andamento. È sempre molto importante partire da uno screening dei costi

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mano, controllare le oscillazioni su giorni costanti. Verifica se il venduto aumenta o cala, per quale categoria merceologica e per quale referenza specifica. Il controllo gestionale è la base fondamentale per una sana gestione specie nell’F&B, l’unico reparto dell’hotel nel quale si svolge un ciclo di produzione completo e che quindi genera alti costi di personale, di materie prime e di strumentazione. Solo un’analisi attenta può rilevare eventuali inefficienze strutturali, incapacità del personale o errori di approvvigionamento. Un buon punto di partenza per valutare i costi del reparto di ristorazione e delle loro incidenze sull’intera struttura è suddividerli in categorie: costi diretti

e ricavi e un’analisi del contesto in cui il locale opera, fondamentali per orientare poi le eventuali azioni da applicare. Questo ristoratore faceva 45.000 presenze annue e un fatturato di quasi 900.000 euro. Il cliente era contento del ristorante ma voleva fare meglio, aumentare il margine. Le 3 strategie che abbiamo applicato per raggiungere il suo obiettivo:

a. Formazione al team: attività finalizzata a deliziare il cliente, mediante suggestive selling, up selling, accoglienza e gestione delle PR. b. Revenue management: applicazione di sconti a seconda delle fasce orarie. Così abbiamo massimizzato gli incassi anche in orari con minor affluenza, con promozioni specifiche ad orario (-12% tra le 18.00 e le

19.00, -7% tra le 19.00 e le 20.00). c. Tecniche di pricing: incrociando popolarità di alcune referenze e corrispondente marginalità con la matrice di Boston, abbiamo riequilibrato il menù migliorando offerta e incassi. Il risultato finale? Un aumento del fatturato di circa il 15% e l’incremento dello scontrino medio da


dovrebbe essere 35-40%, quelli del personale 45-50%, le spese generali 15-20%. Se il tuo ristorante si trova in una situazione di questo tipo, puoi stare tranquillo: il ristorante del tuo hotel è in salute. Per renderlo una vera e propria fonte di reddito per la struttura dobbiamo però fare un ulteriore step e andare più a fondo: calcolare il food cost. Per food cost si intende la somma dei costi dei materiali per la composizione di un piatto; dobbiamo tenere conto di tutte le spese che sosteniamo, dal prodotto principale (mettiamo una tagliata) alla guarnizione del piatto (grana, rucola, glassa al balsamico, ecc.). Avere ben chiaro questo concetto ti servirà non solo per calcolare e tenere

poco più di 19 euro a 21 euro, quasi due euro di differenza. Analizzando l’intervento a posteriori, quello che emerge di molto interessante è che su tre strategie la più importante è quella che riguarda le risorse umane. Sono loro che hanno il potere di cambiare le sorti di un locale, ancora prima dell’offerta food. Le altre due strategie

sotto controllo i costi del ristorante, ma anche per standardizzare i processi quindi l’esecuzione operativa dei piatti utilizzando lo strumento che risulta più comodo alla tua realtà. Solitamente raccomando ai ristoratori di dotarsi di un foglio di calcolo Excel per minimizzare gli errori, importare le foto dei piatti e aggiornare facilmente le ricette. Certo, c’è il rischio di incappare in refusi nell’impostazione delle formule, ma consulenti esperti come il team Gp.Studios vengono in aiuto costruendo modelli di calcolo veloci e intuitivi, frutto dell’esperienza sul campo. Una volta adottato uno standard per ciascuna referenza, è possibile incrociare il volume di vendita del piatto con le materie prime

rappresentano invece tecniche vere e proprie, la cui applicazione richiede una profonda analisi. Ti stai chiedendo se queste strategie funzionano solo per i locali che vanno bene o anche per i ristoranti in perdita? Sono efficaci in entrambi i casi, anzi se il locale perde soldi sono da applicare ancora con più vigore, abbinate a una buona dose di controllo gestionale,

acquistate per la sua realizzazione. Qui entra in gioco la gestione del magazzino: facendo puntualmente l’inventario a fine mese, potrai valutare il venduto effettivo in rapporto a quanto acquistato e, di conseguenza, di aggiustare eventuali eccedenze (o insufficienze) nell’ordine ai fornitori. In conclusione, per valutare la convenienza economica del tuo ristorante ricorda 4 pillole: 1. Nessuna azienda può funzionare se isolata dal mondo. 2. Il cliente va ascoltato. 3. Standardizzare è il punto di partenza per ridurre i costi. 4. Il monitoraggio di magazzino ti aiuta a gestire meglio l’intero reparto ristorativo. ✖

standardizzazione dei processi, controllo di magazzino. Comunque, la formazione alla vendita, il revenue early booking e le tecniche di pricing vanno benissimo e sono tre fondamentali per aumentare il fatturato del ristorante. Se è possibile fare magie con un locale già eccellente, figuriamoci con un ristorante che non va. Mettiti in gioco!

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HIGHLIGHTS

FLYING BED, NUOVA COLLEZIONE AL COMPLETO F

lying Bed è la base letto innovativa dal design elegante e contemporaneo, che rappresenta una valida alternativa alle più comuni opzioni disponibili sul mercato. Nato dalla collaborazione tra Massimo Mussapi e il Materassificio Montalese, il nuovo concept è proposto con il marchio PERDORMIRE HOTEL, in diverse colorazioni e modelli. Flying Bed è l’occasione per arredare con stile, originalità e funzionalità la camera d’albergo. La collezione completa è stata presentata ufficialmente a SIAGuest 2017: oltre al sommier è oggi disponibile anche la testiera letto in coordinato e il SofaBed (proposto in 3 diverse soluzioni). Tutto omologato in classe 1IM e disponibile in oltre 200 finiture. www.perdormirehotel.com

SKY SI ACCENDE QUANDO SERVE Un nuovo abbonamento più flessibile, su misura per gli hotel stagionali

n un momento in cui le abitudini di viaggio sono cambiate e l’affluenza degli ospiti presso le strutture alberghiere è più varia, Sky va incontro al mondo dell’ospitalità con un’opzione dedicata a chi sceglie l’abbonamento stagionale con Sky in camera. Grazie alla Stagionalità Flessibile è ora possibile attivare autonomamente, direttamente da reception, la visione di Sky nelle stanze, aggiungendo interi mesi, settimane o singoli giorni alla stagionalità fissa, in modo da

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Turismo d’Italia

offrire un servizio tv di qualità anche durante i periodi di apertura extra. In un contesto sempre più competitivo e in

continua evoluzione, Sky risponde così alle esigenze di personalizzazione e flessibilità delle strutture

alberghiere, rendendo l’attivazione di Sky nelle camere immediata, semplice e a portata di mouse.

PUBBLIREDAZIONALI

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HIGHLIGHTS

APPUNTAMENTI DEL SETTORE 2018 Manifestazione EXPO RIVA HOTEL http://exporivahotel.it/it

BIT http://bit.fieramilano.it/ GOLOSITALIA https://www.golositalia.it/

SALONE DEL MOBILE https://www.salonemilano.it/

RIMINI WELLNESS http://www.riminiwellness.com/

CERSAIE https://www.cersaie.it/it/index.php

SIA HOSPITALITY DESIGN http://www.siaguest.it/

SUN EN PLEIN AIR STYLE http://www.sungiosun.it/

TTG TRAVEL EXPERIENCE http://www.sungiosun.it/

ECOMONDO http://www.ecomondo.com/

Data

Location

4-7 FEBBRAIO

Riva del Garda quartiere fieristico

11-13 FEBBRAIO

Fieramilanocity MiCo

24-27 FEBBRAIO

Montichiari Centro Fiera

17-22 APRILE

Rho-Fiera Milano

31 MAG.-3 GIU.

Rimini Fiera

24-28 SET.

Bologna quartiere fieristico

10-12 OTT.

Rimini Fiera

10-12 OTT.

Rimini Fiera

10-12 OTT.

Rimini Fiera

6-9 NOV.

Rimini Fiera

LE CHIAVI DEL SUCCESSO: HOTEL MANAGEMENT, IL FOCUS DI EXPO RIVA HOTEL ACADEMY DAL 4 AL 7 FEBBRAIO 2018 A RIVA DEL GARDA (TRENTINO)

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on Expo Riva Hotel Academy la formazione specializzata è sempre protagonista, con un ricco programma di seminari e workshop. A Riva del Garda per quattro giorni si alternano esperti e consulenti dell’Ospitalità: tema dell’edizione 2018 è il management alberghiero. Il tour della formazione riparte quindi proprio da Expo Riva Hotel: con un nuovo argomento come filo conduttore e un nuovo logo, ovvero Hotel Management e due chiavi che si intrecciano. Sono le chiavi del Grand Budapest Hotel, da sempre metafora dell’hotel perfetto, dalla prenotazione all’accoglienza, dalla colazione al design, dalla camera ai servizi integrati. Dopo l’appuntamento dal 4 al 7 febbraio 2018, Expo Riva Hotel Academy, in collaborazione con Teamwork, società specializzata in consulenza alberghiera,

porterà i workshop itineranti in tutta Italia. Come è stato realizzato nel 2017 con dodici tappe, anche per il 2018 Expo Riva Hotel Academy sarà

presente nelle principali località turistiche del Bel Paese. Per maggiori informazioni visita il sito www.exporivahotel.it

Turismo d’Italia

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Turismo d’Italia è Organo Ufficiale di Federalberghi, l’associazione nazionale degli albergatori. È l’unica rivista specializzata che raggiunge in modo capillare tutte le strutture ricettive a 5, 4 e 3 stelle con una tiratura di 15mila copie e una readership online di oltre 75mila contatti. Il magazine si presenta con una grafica innovativa e accattivante, studiata per dare ampio spazio a nuovi contenuti di attualità, agli approfondimenti e alle tendenze ed eccellenze dei settori Contract e Horeca: dai prodotti alla tecnologia, dalla progettazione ai servizi, dal food&beverage al design.

turismo LA RIVISTA DELL’OSPITALITÀ ORGANO UFFICIALE FEDERALBERGHI

d’Italia

TIRATURA E DIFFUSIONE Turismo d’Italia è un bimestrale distribuito in 15mila copie. Ogni numero viene spedito a 6.000 hotel 4 e 5 stelle e a 9.000 3 stelle selezionati. Inoltre, la versione sfogliabile in pdf viene ogni volta inviata a una mailing list di oltre 75.000 nominativi (alberghi, catene, società di servizi, progettisti, giornalisti, ecc.), raggiungendo così una diffusione davvero straordinaria per l’editoria specializzata.

La rivista è sfogliabile anche online all’indirizzo www.turismoditalia.it


Hospitality / TARGET

Design fiabesco, animazione, sorprese di Natale, tutto è studiato per la vacanza invernale con i bambini A CURA DI PAOLA TROTTA

IL SEGRETO DEI FAMILY HOTEL

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iaggiare con i bambini e sentirsi come a casa è la sicurezza che offrono i family hotel. Ricca, variegata e accattivante, soprattutto per i più piccoli, è l’offerta alberghiera invernale per le famiglie all’insegna di giochi, atmosfere

tematiche e tanta animazione ad hoc. Questa tipologia di strutture sono pensate per offrire a genitori e bambini un soggiorno pieno di emozioni e sorprese, con spazi benessere e giochi da vivere tutti insieme, servizi e attrezzature usate nella quotidianità per i piccini, animazione, corsi, baby sitter, camere

ampie, dal design fiabesco, comode per tutte le necessità, menù e merende su misura ed orari flessibili. A spiccare per originalità e unicità è il Mirtillo Rosso Christmas Hotel a Riva Valdobbia, albergo 4 stelle dove è Natale tutto l’anno. In Piemonte, nel cuore della Valsesia, all’ombra del Monte Rosa, utti i mesi si celebra la magia natalizia. Ogni volta che il calendario segna il 24 si replica il cenone della vigilia davanti al camino tra canti natalizi, la tombola e latte e biscotti fatti la mattina dagli stessi bambini, aspettando l’arrivo di Babbo Natale con i regali. Il 25 il programma dell’albergo propone la ricerca della tana della renna Mirtillo, mascotte dell’hotel la cui storia viene raccontata ai piccoli alla loro accoglienza, l’atteso pranzo di

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Hospitality / TARGET e chiacchierare con lui. Altra novità – dice Cerutti – è che Babbo Natale, abitandoci accanto, è con tutti noi il 25 sia a colazione che a pranzo, con i menù a cura della nostra chef Victoire Gouloubi, che quest’anno si è fatta conoscere dal pubblico grazie al programma Tv Top Chef arrivando seconda». Tra i divertimenti dell’hotel troviamo la piscina (coperta e scoperta) spazio giochi ben attrezzato e sicuro all’interno e all’esterno, miniclub 4-12 anni, 50 mq di spazio dedicato al baby club 0-3, corsi specializzati per bambini con trainer professionisti (nuoto, sub, sci, pattinaggio, ecc.), corso di pittura, recite, giochi di gruppo, inglese, compiti per le vacanze. «Questo inverno organizzeremo uscite naturalistiche per tutta la famiglia in paese, sulla neve, nei rifugi e nelle fattorie, e oltre lo sci ci saranno, l’arrampicata ed il pattinaggio sul ghiaccio», conclude l’amministratore delegato di Mirtillo Rosso.

I GRANDI SPECIALISTI DELLA MONTAGNA

Natale e la sera uno spettacolo e una passeggiata con le lanterne nel bosco, mentre il 26 pigiama party per i bambini. Non a caso il brand è «Christmas is a state of mind» e ogni singolo angolo della struttura, interamente in legno, parla di Natale. Ghirlande alle pareti, un grande albero decorato all’ingresso, pini e piante imbiancate, sagome in legno di bambini e renne, musiche in sottofondo all’insegna del White Christmas e tra le mille luci esterne imperano una stella e un cappello di Babbo Natale giganti che illuminano la sera. Anche tutto il personale è immerso nel tema natalizio vestito con camicie a quadrettoni. «Siamo il primo

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hotel che ha come concept lo spirito natalizio – racconta Stefano Cerutti, amministratore della Mirtillo Rosso Srl – in cui l’atmosfera è il fulcro di tutto: la magia del Natale declinata in accoglienza e servizi a tema tra spazi comuni e le 60 camere che possono ospitare oltre 140 persone. Siamo sempre molto richiesti, il chè vuol dire che la voglia di Natale rimane una garanzia». E da quest’anno c’è una grande novità che fa impazzire i bambini. «Nel giardino dell’hotel abbiamo la casetta di Babbo Natale di circa 25 mq dove tutti i piccoli ospiti sono i benvenuti per incontrare Babbo Natale, lasciare le loro letterine, fare le foto

A Ortisei (Bz), in Val Gardena, una delle zone di montagna più affascinanti di tutto l’Alto Adige, si trova il Cavallino Bianco, family & spa grand hotel con spa e servizi all inclusive dedicato alle famiglie con bambini. Hotel che ha ricevuto riconoscimenti quali TripAdvisor Travellers’ Choice Award 2013, 2014, 2015, 2016, 2017 e con l’HolidayCheck Award 2012, 2013, 2014, 2016, 2017. Qui i piccoli ospiti sono i protagonisti di una vacanza che riserva loro l’area gioco Lino Land di 1.250 mq, di cui 175 mq adibiti a spazi per genitori e bambini (Family Area e Teenies’ Club), dotata di arena sportiva, isola dei pirati, lego cantiere, casetta di Heidi, laboratorio creativo, casa delle bambole, playstation, ping-pong, calciobalilla, mini-biliardo e un’assistenza di 13 ore al giorno. E ancora il centro benessere per i bimbi, tra bagni profumati e delicati massaggi, la princess dream, una stanza per le principesse in erba dove le fatine estetiste le trasformano in vere principesse truccandole e acconciando i loro capelli, trattamenti Pretty Girls per la bellezza e pulizia del viso delle adolescenti, ski-guiding e servizio ski pass, passeggiate ed escursioni guidate. L’animazione serale è con maghi, giocolieri, cabarettisti, luci, balli


Laboratori creativi, casette di Babbo Natale, spa per bambini, trattamenti pretty girls, spettacoli e film show. Ogni spazio è progettato per creare un’atmosfera continua di festa e gioco e musiche sfilate, musical, proiezioni di film e show di tanti tipi, e una volta a settimana i protagonisti sono proprio i bambini con il loro spettacolo di balletti. Anche i più grandi hanno uno spettacolo tutto per loro, il teen show. Pizzi Land è invece lo spazio di 1.000 mq dedicato al divertimento dei piccoli ospiti del Piz Galin Grand Hotel di Andalo (Tn), nello splendido teatro naturale delle Dolomiti del Brenta. Il Pizziland è la casa del galletto Pizzi, il padrone di casa dove troviamo babyland di 70mq totalmente dedicato ai più piccoli, una sala interna in prossimità della veranda per i bimbi 0-4 anni con vasca di palline, castello con scivolo, MaxiLegoland, la casetta di legno, l’angolo del disegno, la miniland di 200 mq con sala interna dedicata ai bambini 3-12 anni. E ancora playground con percorsi, scivoli, rulli, vasca di palline e palle giganti, angolo junior con tach game e nintendo wii, angolo laboratori e zona relax. C’è anche il Pizzi Teatro con sala polivalente per baby dance e spettacoli serali, giochi dinamici e intrattenimento con percorsi ostacoli e giochi di gruppo. Il giardino esterno, di 500mq, ospita tutto l’anno il castello di pizzi, il galeone, la casetta, due tappeti elastici e tanti altri giochi. Wellness per tutta la famiglia, dagli adulti ai bambini è la parola d’ordine dell’hotel che offre una splendida piscina coperta che si allarga fino all’esterno la cui temperatura anche d’inverno è di 30°, è dotata di nuoto controcorrente, sorgente zampillante, cascata per massaggio cervicale e grotta con idromassaggio. Altro Hotel a misura di bambino con tanti servizi dedicati e divertimenti, dalle camere agli spazi comuni, è Alpino Family Hotel di Andalo che tra le novità 2017 ha il Gaia Splash, ben 800mq coperti di scivoli, giochi acquatici, spruzzi e cannoni tra funghi e boschi incantati con assistenza e

animazione interna, 60 mq di laguna degradante a 15 cm, 110mq di piscina a 50cm con acqua riscaldata. Il divertimento continua al Gaia Land con un mini club 4-12 anni, 250 mq di sale arredate e attrezzate in tutta sicurezza per far giocare i piccoli ospiti con orario continuato, programma giornaliero e assistenza con personale qualificato. La casetta di Gaia Infant Club è invece il servizio gratuito dedicato ai baby ospiti da 1 a 3 anni, una vera e propria

casetta con angolo morbido, mini piscina di palline, giochi, lettini, fasciatoio, box, girello e molto altro. C’è anche un Junior-club, sala attrezzata per l’aggregazione dei ragazzi più grandi con programma settimanale specifico. E ancora, lo scivolo nella piscina di palline di plastica soft e cannoni, un angolo morbido di 75mq, il cantiere di Lego, la tana dell’orso e l’alveare dell’ape con i cannoni ad aria compressa che sparano palline di gommapiuma. Sono tante le attività che i bimbi possono fare con gli animatori: palloncini, dipingere il viso, colorare, fare i biscotti o rilassarsi nell’angolo cinema con un piccolo teatro e un palco per assistere agli spettacoli o alla proiezione di filmati. Nell’atrio centrale invece, vengono svolte varie attività: calcetto, clip-clap, ping-pong, videogiochi per bambini. ✖

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Hospitality / TARGET

DIVERTIMENTO GARANTITO Giochifici e aree attrezzate per gli alberghi dedicati al segmento famiglie

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er i family hotel, giochi e divertimenti per i bambini sono una priorità, senza mai perdere di vista la sicurezza e la qualità delle attrezzature e dei materiali rivolgendosi ad aziende specializzate. L’offerta industriale settoriale, oltre ad avere queste caratteristiche basilari e certificazioni apposite, propone sempre più una vasta scelta di attrazioni occupandosi dalla fase di sviluppo e progettazione delle aree gioco, alla loro esecuzione. La Pgoplay di Barletta, da diversi anni si occupa della realizzazione di aree gioco di tipo professionale con prodotti come: giochi gonfiabili, tappeti elastici (trampolini), altalene e dondoli, giochi in legno, giochi in plastica, playground da interno ed esterno, nonché fitness da esterno. Tutti si differenziano

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per materiali, design, modelli e colori, in quanto frutto di una attenta e operosa collaborazione con aziende occupanti posizione di leadership nello scenario mondiale del divertimento e dell'educazione. Giochi di ogni dimensione, sicuri, duraturi, e di qualità sono gli ingredienti della Golden Games di Longiano (Forlì-Cesena), dal 1990 azienda specializzata nella costruzione e commercializzazione di

tappeti elastici, altalene e dondoli, giochi in legno, in plastica, gonfiabili, playground per interni ed esterni. L’azienda Kanguro di Cesena è famosa dal 1999 quando brevettò la rete di sicurezza applicata ai trampolini elastici. Numerosi altri prodotti completano la gamma d’offerta che si aggiunge ai diversi tipi di trampolini elastici come i componenti area soft, altalene, palline colorate in plastica, building complex,

palestrine, arrampicate climbing e tunnel, casette e villette, giostrine girevoli, dondolanti a molla, playground per interno/esterno e piscine. Imbarazzo della scelta è la prerogativa di Festopolis azienda di Roccavivara (Cb), attiva dal 1999 che vede tra i prodotti più richiesti scivoli, combinati, mini gonfiabili, giochi in plastica e tappeti elastici. Svariati e divertenti sono i playground da interno/ esterno e gonfiabili tematici (Bufalo Bill, natura, Pisolo, Maldive, King Kong, sottomarino, fattoria, shuttle, foresta, pirati, solo per citarne alcuni). Altalene, scivoli, giostre, casette e tante altre novità sono tra le soluzioni di divertimento dedicate ai bambini ideate e prodotte da VerdeBlu di Pesaro a cui si affiancano altri settori. L’azienda nasce attorno alle competenze e alle esperienze lavorative di Pietro D’Emidio professionista dello sport, appassionato di benessere e salute della persona e tratta le migliori società operanti nei settori merceologici degli impianti per lo sport, attrezzature per parchi giochi, prodotti per zone benessere, pavimentazioni, coperture per campi da gioco, illuminazione, arredi per spogliatoi, piscine, saune, impianti per riscaldamento, trattamento acque, climatizzazione, giochi per bimbi. ✖ Paola Trotta


Hospitality / TECHNOLOGY

L’AUT AUT DELL’HIGH TECH Le tecnologie diventano strumenti di lavoro indispensabili per le aziende dell’ospitalità. Ecco i preziosi suggerimenti dei professionisti

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l modo e gli strumenti per fare turismo sono profondamente cambiati nell’arco di pochi anni. Se prima tutti gli albergatori del mondo si affidavano a sistemi manuali per gestire i loro hotel, ora è indispensabile non soltanto entrare nel mondo digitale, ma avere e saper gestire tutte le tecnologie idonee per “esserci” e proporre alla clientela una struttura di ultima generazione. Un hotel è un’azienda e deve adattarsi a un mercato che cambia a vista d’occhio, a clienti sempre più competenti ed esigenti e a una concorrenza commerciale agguerrita. Anche gli albergatori più restii e tradizionalisti se vogliono

sopravvivere devono convertirsi all’opzione più innovativa, con la consapevolezza che l’uso della tecnologia è un’opportunità che aiuta a snellire procedure, è efficace per promuoversi e facile da usare. Per quelli già rodati, invece, aggiornarsi continuamente è la parola d’ordine. Stare al passo con l’high-tech non è facile, ma sono tanti i consigli e i corsi di professionisti per trovare le soluzioni migliori e nuove visioni strategiche di marketing per una gestione serena del proprio hotel. «Come primo step bisogna definire una strategia in base ai trend, comunicando bene il proprio prodotto al mercato globale, adattandosi a ritmi,

orari, gusti e tendenze internazionali – spiega Giacomo Pini, amministratore di GP Studios – e senza perdere di vista che la strategia è in mano all’imprenditore che può scegliere gli strumenti più adatti alla sua tipologia di struttura per entrare nel mondo del digitale». Non necessariamente deve utilizzare tutti i canali possibili… ne va bene anche uno solo, «quello che ritenga utile per la sua immagine da comunicare al mercato». Nella promo commercializzazione online dell’hotel sono necessarie campagne e strategie ad hoc. Per rendere efficiente la propria, bisogna adottare un insieme di regole operative al fine di ottenere una gestione snella e performante nel

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Hospitality / TECHNOLOGY quotidiano. Il web è il mezzo per competere, ma c’è la necessità di seguire un programma strategico, segmentato e mirato al target per ottenere il risultato. Sono fondamentali alcuni passaggi. Ecco i primi cinque consigli pratici proposti da Stefania Corbelli, direttrice operativa GP Studios: «Sii strategico, pianifica mantenendo uno stile, umanizza il tuo brand, emoziona e coinvolgi il tuo staff nella creazione dei contenuti». Ma non solo. È importante conoscere il proprio prodotto/servizio, studiare i competitor e identificare il target a cui si mira. Importante è analizzare i canali di promozione per trovare il target desiderato (famiglie, business, coppie, ecc.) attraverso portali social, influencer, fiere e mettersi nei panni del cliente. A questo punto si può definire un piano crossmediale. «Per costruire una brand image forte – continua Corbelli – ci vogliono metodo e costanza, e per questo è necessario avere un documento di riferimento che aiuti nella gestione del lavoro e che elimini il rischio di saltare delle pubblicazioni o di mettere online contenuti di scarsa qualità costituito in quattro punti: dove comunicare, quando e a che ora pubblicare, che cosa comunicare, a chi e in che lingua». Si creano poi i contenuti che devono essere chiari, mirati, con immagini accattivanti, rassicuranti e con info complete». Fondamentale poi è coinvolgere il cliente per farlo diventare un brand ambassador, emozionandolo, raccontandogli delle storie che sono dietro al prodotto/struttura e facendolo divertire con giochi, contest, interattività e ringraziandolo pubblicamente sui social condividendo i suoi post. Tra i settori high-tech sempre più in

ascesa c’è il marketing automation per hotel, vale a dire come automatizzare i processi di comunicazione con i clienti per vendere meglio e di più. «La cura del cliente non si pratica solo offline o durante il periodo del soggiorno. È fondamentale prima, per trasformare una richiesta in prenotazione, e dopo, per rafforzare il rapporto che si è creato con il cliente». È quanto sostiene Marco Baroni, managing director di Titanka!, parlando di Myreply, uno strumento di marketing automation che comunica in maniera

costante e personalizzata con ogni singolo cliente e in ogni fase di prenotazione, in tempi brevi, precisi e mirati, soppiantando totalmente la comunicazione manuale spesso imprecisa e non al passo con i tempi. In questa logica di hospitality technology 4.0 un ruolo fondamentale lo ricopre il wifi, strumento che può aiutare ad avere più clienti rendendo all’avanguardia la propria struttura. «Il wifi è un fattore influenzante, che emerge soprattutto nelle recensioni – spiega Milena Renzi, direttrice generale Eurocom Innovazione –. Il cliente chiede semplicità d’accesso, velocità di navigazione e sicurezza. C’è la necessità di investire e affidarsi a tecnici competenti, perché servono certificazioni e non va dimenticato che ogni struttura ha esigenze diverse». News meno nota invece è che, tramite il wifi, si può guadagnare e risparmiare. Può essere infatti una piattaforma per comunicare con clienti e personale, per creare contenuti, incorporare sponsor e pubblicità, e si può usare anche per controllare accessi e consumi. ✖ P.T.

Turismo d’Italia

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Hospitality / INTERNAZIONALE

Emerge un sentiment positivo dall’indagine Travel Appeal sulla percezione delle strutture alberghiere italiane da parte degli stranieri

OSPITALITÀ PROMOSSA LE PAGELLE DEI TURISTI

R

eputazione, punti di forza e criticità. Travel Appeal indaga sulla percezione dell’ospitalità italiana. Per il secondo anno consecutivo la start-up fondata da Mirko Lalli e partecipata da H-Farm ha condotto un’analisi su questo tema prendendo in considerazione Ota e canali di recensione. Il periodo osservato è quello compreso tra l’1 ottobre 2016 e il 30 settembre 2017. Secondo la ricerca, i viaggiatori in Italia si muovono principalmente in coppia (46,2 per cento), seguiti da quelli che fanno vacanze con la famiglia (31,2 per cento), oppure con amici o gruppi (13,1 per cento) e, infine, da coloro che si muovono per lavoro (9,5 per cento).

78 Turismo d’Italia

83,9% IL SENTIMENT GENERALE POSITIVO NEI CONFRONTI DELL’ITALIA (al 30 settembre 2017)

+ 1,5 punti rispetto al periodo 2015-16

Relativamente alla tipologia dei viaggi in coppia, emerge il Veneto, mentre per il business travel il primato spetta alla Lombardia; le famiglie e i gruppi, invece, prediligono la Toscana. Guardando ai dati aggregati su base

nazionale, la soddisfazione generale degli ospiti che soggiornano in Italia, valutata su tutti i canali della ricettività, si attesta all’83,9 per cento di sentiment positivo, mostrando un incremento di 1,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo 2015-2016. Tale valore è pari all’83,6 per cento per il Nord Italia (+1,9 rispetto allo stesso periodo 2015-2016), all’83.3 per cento per il Centro (+1 per cento), e all’85 per cento per il Sud Italia, che con il +2 per cento rispetto all’anno precedente, è l’area che registra il maggiore incremento di sentiment a livello nazionale. I valori di soddisfazione degli ospiti specifico per regione – continua lo studio Travel Appeal – si trovano in un range che va dal 81,9 all’88,5 per cento. Focalizzando la soddisfazione generale degli ospiti stranieri,


Soddisfazione generale degli ospiti per Paese di provenienza (al 30 settembre 2017) GERMANIA

FRANCIA

REGNO UNITO

82,2%

84,9%

84,1%

(360.962 Recensioni analizzate)

(278.348 Recensioni analizzate)

SVIZZERA

SPAGNA

RUSSIA

83%

83,6%

86,2%

(204.154 Recensioni analizzate)

la situazione nazionale presenta un sentiment medio in linea con quello generale. I mercati esteri maggiormente soddisfatti dell’Italia sono la Russia con l’86,2 per cento, la Francia con l’84,9 per cento e gli Stati Uniti con

(168.028 Recensioni analizzate)

l’84,8 per cento. Il principale mercato estero per quantità di turisti e recensioni, però, è la Germania, seguita da Francia e Gran Bretagna. Gli ospiti stranieri hanno, inoltre, valutato le regioni con soddisfazione generale tra l’82 e l’89 per cento.

(157.300 Recensioni analizzate)

Fonte: Travel Appeal

(458.319 Recensioni analizzate)

Scendendo più nel dettaglio, la percezione della pulizia e della ristorazione delle strutture italiane continua a essere buona, con valori di soddisfazione superiori all’80 per cento. In crescita i servizi e le camere, che registrano rispettivamente il 67,2 e il 65,4 per cento di sentiment positivo, con un +1,5 per le stanze rispetto allo stesso periodo 2015-2016. Incrementi significativi – sempre stando all’indagine – vengono registrati per la percezione dei costi (+6.6 per cento) e per la qualità della connessione a internet nelle strutture (+6,3). Il focus sulla fidelizzazione, infine, mostra che, tra le regioni con il miglior potenziale, c’è la Calabria, che sembra dunque essere la meta italiana nella quale gli ospiti tornerebbero in vacanza volentieri. ✖

Turismo d’Italia

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Hospitality / INTERNAZIONALE

ITALIA PAESE DI EMOZIONI Cultura, esperienze immersive, tecnologia 2.0 e formazione. Al Congresso Euhofa, patrocinato da Federalberghi, il turismo del futuro

L

e sfide del turismo dei prossimi anni al centro del congresso internazionale Euhofa, patrocinato da Federalberghi. Operatori, esperti e big player dell’universo hôtellerie, ma anche chef stellati, aziende e docenti di scuole di formazione si sono confrontati a Lucca nel corso di un meeting organizzato da Fondazione Campus. Tema della discussione: emozionare ed emozionarsi. Un argomento affrontato tra momenti di approfondimento scientifico e incursioni alla scoperta del territorio toscano per i partecipanti al congresso. «L’evento – ha spiegato l’assessore regionale al Turismo, Stefano Ciuoffo – rappresenta una riflessione sulle politiche attive per il turismo, non limitandosi a trattare i temi della valorizzazione e promozione, ma affrontando i tasselli fondamentali del progetto di rafforzamento del settore turistico: formazione e qualità».

80 Turismo d’Italia

Gli studi sui nuovi trend del turismo dicono che l’hotel è sempre meno considerato un mero luogo dove lasciare semplicemente i bagagli. «Sono sempre di più i viaggiatori che negli alberghi cercano dei veri e propri hub culturali e luoghi di aggregazione e di esperienze vere», ha osservato Alberto Peruzzini, direttore di Toscana Promozione Turistica. «Anche per questo, in termini di offerta, i pacchetti tutto incluso, specialmente nel segmento lusso, stanno alzando la posta in gioco. Gli hotel che permettono un’esperienza immersiva nella realtà locale sono quelli più richiesti da chi viaggia». L’appeal dell’Italia turistica si è fatto sentire e vedere nei mesi scorsi, con il sold out estivo e dei ponti autunnali, tuttavia, in molte aree del Paese stenta a decollare un forte interesse da parte di investitori stranieri, che sembrano lamentare la mancanza di immobili adeguati o

facilmente convertibili in strutture alberghiere. «Considerando l’intero mercato europeo, nel 2016 è stato investito, in Italia, il 5 per cento dei capitali – ha puntualizzato Dennis Redmont, head of communications and development at the Council for the Us and Italy –. E anche la formazione accademica dovrebbe aggiornarsi e favorire lo sviluppo di startup innovative, che attualmente rappresentano il 2 per cento delle imprese del settore». E proprio sul fronte formazione, tra le novità emerse al Congresso Euhofa, quella relativa a un possibile bachelor condiviso tra Italia e Stati Uniti per la formazione in ambito hospitality, in un’ottica di cooperazione internazionale per la formazione di professionisti. «È un progetto in fase di definizione – ha precisato Enrica Lemmi, managing director for tourism, education and research di Fondazione Campus –. Di sicuro vogliamo potenziare l’offerta nel campo del food e dell’hospitality management». Sul futuro delle strutture luxury, invece, si è soffermato Flavio Ceriotti, sales net national manager Repower: «Occorre offrire servizi di mobilità sostenibile per avvicinare un turista più consapevole e attento alle proprie scelte. Per questo stiamo lavorando su una rete di mobilità elettrica nelle strutture di lusso: la tecnologia ci viene incontro nell’ottica di un’ospitalità 2.0». ✖




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