turismo LA RIVISTA DELL’OSPITALITÀ ORGANO UFFICIALE FEDERALBERGHI
d’Italia
N. 4 Agosto 2012
Hotel Design
LUSSO ATEMPORALE AL C-HOTEL Food&Beverage
VINO IN HOTEL: STILI E TENDENZE
Imposta di soggiorno
UNA TASSA ALL’ITALIANA
OSSERVATORIO
ESTATE
2012 SPECIALE HOTEL DESIGN
Riflettori puntati sull’outdoor
BERNABÒ BOCCA Presidente Federalberghi
Editoriale
TURISMO ITALIANO IN SERIA DIFFICOLTÀ
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ischia di aggravarsi in modo fortemente preoccupante la crisi del turismo italiano. L’elemento che maggiormente spaventa, pur non impedendo alle imprese turistiche di mantenere alto il livello qualitativo delle strutture e competitive le tariffe, è l’improvvisa e significativa débacle della clientela estera che nel solo mese di giugno è arretrata dell’8,2% rispetto al giugno 2011, facendo suonare il principale campanello d’allarme.
Che infatti gli italiani abbiano difficoltà economiche diffuse è cosa nota, mentre una perdita così importante di stranieri nel mese di giugno, abitualmente preferito da tedeschi e francesi, nord europei e inglesi per trascorrere una consueta settimana in qualche località turistica del Bel Paese, rappresenta un ulteriore segnale che la crisi si stia allargando a vista d’occhio e il contagio finanziario stia investendo in pieno anche i consumi turistici europei.
I primi sei mesi dell’anno registrano una variazione complessiva del -2,2% di presenze alberghiere tra italiani e stranieri. Il marcato calo delle presenze alberghiere registrate nei primi sei mesi degli italiani (rispetto allo stesso periodo del 2011) pari a un -5,4% è parzialmente compensato da una risicata crescita degli stranieri, pari a un +1,3% di pernottamenti (rispetto allo stesso periodo del 2011). In primo piano va però messo il mese di giugno, che da solo ha visto (rispetto al giugno 2011) una caduta complessiva del 7,6% di pernottamenti alberghieri, composta dal -7,1% di italiani e addirittura dal -8,2% di stranieri. Sul fronte dei collaboratori alberghieri, infine, si evidenzia purtroppo anche per loro un calo generalizzato del -2,5% (rispetto agli stessi primi sei mesi del 2011), con una flessione del 2,4% per i lavoratori a tempo indeterminato e un parallelo decremento del 2,8% per i lavoratori a tempo determinato.
“L’elemento che maggiormente spaventa è l’improvvisa e significativa débacle della clientela estera che nel solo mese di giugno è arretrata dell’8,2% rispetto al giugno 2011, facendo suonare il principale campanello d’allarme”
SOMMARIO Agosto 2012
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TURISMO ITALIANO IN SERIA DIFFICOLTÀ
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di Bernabò Bocca 6
turismo d’Italia EDITORE
TTG Italia S.p.A. Presidente Gianni Piacenti Amministratore delegato Paolo Audino audino@ttgitalia.com Via Nota, 6 - 10122 Torino Tel. 011.4366300 Part. Iva 05464330488
Overview 7 8 9
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COORDINAMENTO EDITORIALE
Antonia Zanardini zanardini@ttgitalia.com
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COORDINAMENTO FEDERALBERGHI
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Emilio La Serra laserra@federalberghi.it COLLABORATORI
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ART DIRECTION E GRAFICA
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MARKETING E COMUNICAZIONE
Sabina Fornasari fornasari@ttgitalia.com RESPONSABILE VENDITE
Gloria Armiri armiri@ttgitalia.com PUBBLICITÀ
Rosaria Dimonte dimonte@ttgitalia.com Marina Orselli orselli@ttgitalia.com
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40 48 50
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AMMINISTRAZIONE
amministrazione@ttgitalia.com
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Registraz. Trib. Milano n. 693 del 8/11/1999 Pubblicità non eccedente del 45%
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TIRATURA PRESENTE NUMERO 15.000 copie STAMPA Stige Arti Grafiche
Via Pescarito 110 10099 San Mauro (TO CREDITI FOTOGRAFICI Pagina 16: Archivio Foto Assessorato Turismo Provincia di Rimini, APT Emilia Romagna, Giorgio Salvatori, Comune di Cervia, APT Emilia Romagna
Una questione di etichetta di Roberto Negri Il vino secondo... di Roberto Negri
Hospitality
UFFICIO ABBONAMENTI
abbonamenti@ttgitalia.com
Lusso atemporale di Silvia Salvaderi Il giro del mondo in 12 camere di Silvia Salvaderi Unicità e meraviglia Intervista a Simone Micheli di Antonia Zanardini L’outdoor è sempre più “in” di Antonia Zanardini Highlights Guide Contract Materassi di Roberto Negri
Food&Beverage
MATERIALI PUBBLICITARI
Catia Di Girolamo materiali.online@ttgitalia.com digirolamo@ttgitalia.com
Le vacanze estive degli italiani di Emilio La Serra L’Emilia Romagna non si arrende di Simona Parini Stessa spiaggia, stesso mare? di Simona Parini La più amata dagli italiani di Simona Parini
Hotel Design
Vittoria Baleri, Federico Belloni, Laura Ferriccioli, Roberto Negri, Simona Parini, Silvia Salvaderi, Emma Sarzi Sartori Laura Ferriccioli mail@trademagazine.it
Trionfa lo stile italiano La nuova BTC riparte da Firenze Ospitalità eco-chic Misurare la soddisfazione dei clienti Hotel Zapping I desideri dei business traveller Human Hotel Design
Osservatorio Estate 2012
DIRETTORE RESPONSABILE
Paolo Audino
L’EDITORIALE DI PAOLO AUDINO
Editore incaricato da Federalberghi per l’organo di informazione Turismo d’Italia
LA RIVISTA DELL’OSPITALITÀ
EIRE 2012: una vetrina per lo sviluppo di Gianni Martino Una tassa all’italiana di Emilio La Serra Hotel a ore: nuove opportunità di Federico Belloni Social Media Marketing di Paolo Desinano
Focus On 29 35 54 57 64 77
L’Invisibile Gamba Manifatture 1918 Simmons di Antonia Zanardini Mediterranea spa Nestlé Professional Elchim
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Nel prossimo numero Aziende e inserzionisti
Turismo d’Italia
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turismo LA RIVISTA DELL’OSPITALITÀ ORGANO UFFICIALE FEDERALBERGHI
PAOLO AUDINO Amministratore delegato TTG Italia SpA EDITORE INCARICATO DA FEDERALBERGHI PER L’ORGANO DI INFORMAZIONE TURISMO D’ITALIA
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l rapporto qualità-prezzo è una delle leve fondamentali attraverso cui muovere il posizionamento di un prodotto sul mercato. Se per un prodotto tangibile, manifatturiero, questo indice è relativamente semplice da governare, per uno intangibile diventa invece piuttosto complicato.
Il pernottamento e il soggiorno in albergo sono uno dei beni più intangibili che si possano immaginare e a complicare la situazione si aggiungono una serie ampia di varianti molto concrete. La gestione immobiliare, quella del personale, gli oneri fiscali, le normative in tema di sicurezza, sono soltanto alcuni esempi macroscopici di queste varianti.
L’albergatore è dunque un soggetto che propone un prodotto intangibile pur dovendo gestire il conto economico e le restrizioni produttive tipiche del bene tangibile. La situazione che si viene a creare è tanto atipica quanto complicata da gestire. Non solo, ma nella sua atipicità è tale da richiedere competenze manageriali che non sono reperibili sul mercato del lavoro se non con molta difficoltà e con un basso indice di scolarizzazione specifica. Il successo che stanno riscuotendo sul mercato i sistemi online di prenotazione, comparazione e reputazione, introducono ulteriori varianti nella percezione qualitativa del cliente, dunque in quel famoso rapporto qualità-prezzo di cui si parlava all’inizio. Una percezione talvolta distorta, comunque sempre intermediata dai nuovi concetti di trasmissione e condivisione anche del più soggettivo dei giudizi. Questo elemento sta mettendo a rischio il modello di business di molti esercizi alberghieri, specie di quelli che hanno sfruttato a pieno le caratteristiche della commercializzazione online dei propri prodotti, subendo oggi le conseguenze derivanti dai meccanismi, molto meno controllabili, della comparazione e della reputazione. Gli albergatori devono rapidamente tornare a governare il posizionamento delle loro strutture sul mercato ma per farlo devono aumentare ulteriormente la complessità di gestione del proprio business. Non è infatti sfuggendo a questi sistemi che si possono ottenere risultati positivi, bensì sfruttandone le potenzialità e soprattutto conoscendone bene i meccanismi di marketing e le dinamiche socio economiche su cui si basano. Comprendere la psicologia del cliente medio conosciuto era un vanto per gli albergatori del passato, anticipare le scelte e la psicologia del cliente medio sconosciuto è un obbligo per l’albergatore del futuro.
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Turismo d’Italia
OVERVIEW
TRIONFA LO STILE ITALIANO Expedia ha diffuso la lista dei migliori hotel 2012 secondo Insiders’ Select, e la classifica premia gli hotel italiani che conquistano posizioni di prestigio
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xpedia ha diffuso la lista dei migliori hotel del 2012 secondo l’Insiders’ Select, classifica che identifica le migliori strutture al mondo tra le oltre 150.000 offerte da Expedia. Gli hotel sono giudicati in base a valore e qualità, tenendo conto delle recensioni di circa 500.000 ospiti raccolte tra gennaio e dicembre 2011, del giudizio e della valutazione degli esperti, e del punteggio ottenuto dalla comparazione tra quanto offerto dall’hotel e da strutture analoghe. Classifica che premia ancora una volta il Bel Paese: ben sei strutture italiane hanno infatti conquistato una posizione di prestigio all’interno
della top 30 europea. Venezia, in particolare, è la città che vanta il maggior numero di strutture presenti, ben cinque hotel, con l’albergo Al Codega, un’elegante struttura a gestione familiare a pochi passi da Piazza San Marco, che ha conquistato il secondo posto. E l’Italia è anche il paese europeo che vanta il maggior numero di strutture in classifica, a evidenziare un buon rapporto qualità-prezzo ed eccellenza nei servizi offerti.
La top ten degli hotel italiani HOTEL AL CODEGA 1 Venezia DEI DRAGOMANNI 2 HOTEL Venezia BRAGADIN CARABBA 3 CA’ Venezia PAGANELLI 4 HOTEL Venezia CA’ FOSCOLO 5 RESIDENZA Venezia DEL CAMPO 6 CA’ Venezia BORGO PIO 7 TRIANON Roma CORTE 8 ANTICA MARCHESINI Veneto DI ROMA 9 RE Roma ABBAZIA 10 HOTEL Venezia
OVERVIEW
LA NUOVA BTC
riparte da Firenze
Ultima edizione nei padiglioni di Rimini Fiera per la manifestazione dedicata alla meeting industry. Svolta anche nelle date dell’evento, con l’appuntamento fissato il 12 e il 13 novembre 2013 on l’annuncio del cambio di sede e data (Firenze, 12-13 novembre 2013) si è conclusa venerdì 22 giugno l’edizione 2012 di BTC, la fiera italiana del settore eventi, meeting, congressi, viaggi di incentivazione e turismo d’affari. Un’edizione di transizione – in vista del progetto di riqualificazione e riposizionamento che la riporterà sul mercato forte di più ampie partnership istituzionali, politiche e di settore e di un nuovo modello di business – che ha comunque registrato numeri di assoluto rilievo: 3.357 presenze, 250 aziende espositrici, 214 hosted buyer italiani e internazionali, 40 rappresentanti della stampa e 5.436 appuntamenti fra espositori e hosted buyer effettivamente svolti. Positivo anche il feedback ricevuto dagli espositori tramite il questionario
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Turismo d’Italia
di valutazione distribuito in fiera: i primi dati raccolti rilevano che il 71% dei rispondenti è complessivamente soddisfatto della partecipazione a BTC, che è risultata utile agli espositori, in ordine percentuale, per fare networking con buyer, colleghi e visitatori (97%); incontrare nuovi clienti (92%); aggiornarsi sulle novità del settore (77%); trovare nuovi partner (72%) e partecipare ai seminari (71%). Bene anche il feedback sulle attività “extra business”: l’85% degli espositori ha dichiarato soddisfazione per la serata di networking con i buyer e il 100%, invece, si è dichiarato soddisfatto della qualità del programma seminari, che sono stati in effetti molto affollati, con punte di oltre 120 partecipanti. Apprezzate anche le attività collaterali dedicate ai buyer e pensate per offrire loro l’esperienza del territorio e delle sue
strutture d’eccellenza: la cena di benvenuto al Grand Hotel di Rimini e l’originale visita con cena di networking al Palacongressi di Rimini, che a meno di un anno dall’inaugurazione è già divenuto una delle strutture di punta dell’offerta congressuale italiana. «Siamo complessivamente soddisfatti di questa edizione di BTC», commenta Paolo Audino, amministratore delegato di Exmedia. «Si tratta chiaramente di un’edizione di transizione, che ha saputo comunque offrire qualcosa a tutti i player della filiera. Da oggi cominciamo a lavorare al progetto di BTC 2013 che, grazie al supporto della Regione Toscana e al contributo di un Comitato Tecnico allargato ai maggiori soggetti istituzionali e del mercato, ha tutte le premesse per riconfermarsi come manifestazione di riferimento per la meeting ed event industry italiana».
OSPITALITÀ ECO-CHIC Un’auto elettrica in dotazione da giugno all’Hotel Milano Scala, che si caratterizza per la sua ospitalità eco-chic e che ha saputo cogliere l’opportunità offerta dalla fornitura elettrica Verde Dentro di Repower, prima e unica sul mercato a garantire energia elettrica certificata, analisi di efficienza energetica e un veicolo elettrico al 100%. In qualità di precursore dell’hôtellerie green, l’Hotel Milano Scala ha sottoscritto per primo in Italia l’offerta Verde Dentro di Repower, che prevede strumenti utili per adottare comportamenti sostenibili nel lavoro di tutti i giorni: oltre ad un veicolo elettrico, una colonnina di ricarica, un’accurata analisi di efficienza energetica e naturalmente energia certificata proveniente da fonti rinnovabili. Repower, tra i principali operatori nazionali dedicati alla vendita di energia elettrica e gas naturale, ha così consegnato all’Hotel Milano Scala una Mitsubishi i-MieV elettrica, silenziosa, zero emissioni dirette e ricaricabile con una semplice presa Schuko. La macchina verrà impiegata come vettura di cortesia per i clienti e per usi funzionali ai propri servizi, a testimonianza di un reale impegno per una crescita ecologica e sostenibile.
Qualitando (www.qualitando.com) è un innovativo sistema on line di misurazione e rilevazione dati che permette di migliorare la prestazione dei servizi, orientare scelte e investimenti e, quindi, incrementare il business dell’hotel. Consente infatti di creare in pochi minuti un numero illimitato di questionari, del tutto personalizzabili nei contenuti e nel logo, che vengono recapitati alla mail del cliente. I dati sono poi raccolti in statistiche, lette ed elaborate secondo diversi parametri temporali, ma è anche possibile analizzare e conservare ogni singola scheda ed esportarne i dati. E se il giudizio non è positivo, Qualitando invia immediatamente una mail di allerta per consentire azioni di recupero del cliente. Chi esprime soddisfazione, invece, ha la possibilità con un solo click di condividerla sui principali social network.
Hotel Zapping
BULGARI A LONDRA
AL RABBAN SUITE
A DUBAI DESIGN D’ECCELLENZA
Inaugurato l’esclusivo Hotel Bulgari di Londra, fiore all’occhiello del quartiere Knightsbridge: un edificio di 16 piani con 85 stanze e suite progettate da Antonio Citterio, Patricia Viel and Partners. Lema Contract ha partecipato, con il suo know-how di realizzazioni custom-made, abbinando alta tradizione artigiana e tecnologia.
Teuco Guzzini coordinerà tutti gli ambienti bagno e benessere di Al Rabban Suite, lussuoso grattacielo di 50 piani che entro il 2013 verrà adibito ad hotel a Doha, in Qatar. Di proprietà di una delle famiglie più prestigiose dell’emirato, l’imponente torre domina il Golfo Persico e ospita 388 appartamenti di altissimo livello.
Prima struttura con marchio Meliá Hotels & Resorts a Dubai, l’hotel è stato progettato dal noto architetto Marco Mangili. A breve distanza dai quartieri commerciali e dall’aeroporto, il nuovo Meliá Dubai è la meta ideale per i viaggi di lavoro. L’eleganza contemporanea delle 164 camere e suite unisce stile e comfort eccezionali.
(
Errata corrige
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Misurare la soddisfazione dei clienti
Turismo d’Italia n. 3, pagina 13: Roberto Gosetti è Segretario di Federalberghi Brescia. Presidente è Paolo Rossi. Ce ne scusiamo con gli interessati e i lettori.
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OVERVIEW
I DESIDERI DEI BUSINESS TRAVELLER scoltare, migliorare, innovare. L’industria del travel non può prescindere da questi fattori, fondamentali per cogliere e soddisfare gli spunti espressi dalle aziende e dal protagonista vero delle trasferte: il viaggiatore. Da questo presupposto è nato il Forum The Business Travel experience: what’s next, organizzato da Carlson Wagonlit Travel il 5 luglio a Milano, durante il quale David Jarach, ceo di Diciottofebbraio Aviation Advisory, ha presentato i risultati di una ricerca promossa da CWT. L’indagine è stata strutturata in due fasi: un focus group, a cui hanno partecipato 9 travel manager e direttori acquisti, sulla cui base è stato costruito un questionario poi sottoposto a 180 viaggiatori d’affari, attraverso interviste dirette raccolte a Linate e Malpensa. Il quadro che ne esce rivela che i business traveller sono sempre più interessati alla tecnologia, in aeroporto come in hotel, in treno come in aereo. Soluzioni come il wi-fi e il fast track sono tra i principali desideri, per essere sempre connessi e velocizzare le procedure. Per quanto riguarda i treni, è importante che gli operatori assicurino l’effettiva connettività, mantenendo fede a quanto promesso, mentre per quanto concerne gli hotel, i traveller preferiscono forme “ibride”, in cui l’automazione garantita dalla tecnologia si affianca al rapporto diretto con il personale alberghiero. Guardando al futuro, i viaggiatori auspicano la nascita di aree di accettazione dedicate ai business traveller e la creazione di navette che operino appositamente per chi si sposta per lavoro. Un ulteriore fattore di rilievo è la possibilità di condividere la travel experience con altri viaggiatori d’affari e colleghi in piattaforme C2C dove poter scambiare opinioni e consigli, perché il viaggio inizia ancora prima della partenza.
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Turismo d’Italia
Human Hotel Design pazi e servizi immediatamente riconoscibili, illuminazione e segnaletica adeguata e diversificata, sedute di diverse dimensioni per diverse corporature: sono tanti gli accorgimenti che ogni albergo dovrebbe adottare per andare incontro alle necessità degli ospiti. Troppo spesso, invece, la progettazione degli hotel segue criteri astratti, lontani dalle persone che effettivamente vi devono soggiornare. Hanno voluto quindi ripensare il sistema-albergo dal punto di vista dell’ospite Francesco Scullica (Politecnico di Milano), Giovanni Dal Zanna (architetto) e Maria Rosanna Fossati (Politecnico di Milano), che nel volume Human Hotel Design, appena pubblicato da Franco Angeli, offrono indicazioni progettuali e organizzative per rendere gli alberghi a misura di persona. Nel libro gli autori evidenziano i diversi modelli affermatisi nell’ultimo decennio e le tipologie di ospiti potenziali e analizzano le sei principali macro azioni che un ospite svolge in albergo – ingresso e accoglienza, muoversi, mangiare, prendersi cura di sé, lavorare e intrattenersi – e per ognuna evidenziano le esigenze di configurazione sia degli spazi comuni sia di quelli privati. Gli autori richiamano poi l’attenzione sulle varie tipologie di ospiti, con le specifiche esigenze legate all’età, al genere, alla cultura di appartenenza, al tipo di corporatura, con l’obiettivo di rendere facilmente accessibili tutti gli spazi alberghieri. Il testo, dedicato a progettisti ma anche a proprietari e gestori, è ricco di indicazioni concrete che spaziano su tutti gli ambiti
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Sky dà grande importanza alla qualità tecnologica, continuando ad ampliare il bouquet di canali della piattaforma fruibili in HD. Inoltre con la novità assoluta del 3D per il settore alberghiero, Sky fa un altro passo avanti per offrire sempre i migliori programmi con il più alto standard tecnologico. La grande varietà di contenuti Sky permette a tutte le tipologie di ospiti di trovare la trasmissione adatta a loro e di non perdere i programmi preferiti. Per chi ama lo sport ricomincia una nuova stagione di grande Calcio con tutta la Serie A in diretta e in HD, tutta la UEFA Champions League e il meglio del Calcio Internazionale. Inoltre Sky arricchisce la sua programmazione con la Uefa Europa League per la prima volta su Sky e in esclusiva da Marzo la Formula 1 con 11 Gran Premi, tutto in diretta e in HD, oltre al meglio degli eventi sportivi italiani e internazionali di Tennis, Rugby, Golf, Ciclismo, Motori, Scherma, Nuoto, Sport Americani, Sport Invernali e tanto altro ancora. Per soddisfare le esigenze di tutte le famiglie, Sky propone un’ampia offerta con tanti canali di News, Serie TV, Cinema, Documentari, programmi per i più piccoli e pensa anche agli ospiti stranieri con i migliori canali internazionali in lingua originale. All’HD si aggiunge la Sky
Digital Key, la chiavetta usb che collegata all’antenna terrestre permette la visione di tutti i canali in chiaro del digitale terrestre tramite il decoder Sky e con un unico telecomando. Un altro punto di forza dei prodotti Sky per gli Hotel è il supporto tecnico che Sky offre ai suoi clienti, grazie alla qualità degli impianti che vengono realizzati da aziende sotto la diretta supervisione dei funzionari Sky ad un costo competitivo, inoltre l’azienda mette a disposizione la competenza dei suoi tecnici specializzati che, dopo un attento sopralluogo, troveranno la soluzione più adatta alle diverse esigenze delle strutture alberghiere. Sky offre un prodotto completo anche per l’attenzione riservata al servizio post-vendita compreso nell’abbonamento, con la costante assistenza tecnica telefonica fornita da un team di consulenti specializzati e da funzionari sul territorio che supportano costantemente i clienti Sky. Grande rilevanza è stata data allo sviluppo degli strumenti disponibili sul sito hotel.sky.it. Ogni Hotel ha la possibilità di accedere al sito e scaricare le locandine degli eventi in programmazione, per promuovere il consumo della Pay per View in camera, creando nuove opportunità di business per gli Hotel. È stato perfezionato il “TrovaHotel”, motore
di ricerca che permette alle famiglie abbonate di scegliere l’Hotel con Sky in camera per trascorrere le vacanze senza perdere neanche un episodio del programma preferito. Inoltre, è nato il servizio web “Ti chiama Sky”, lasciando i propri dati sul sito l’utente potrà essere richiamato da un operatore Sky per scoprire l’offerta più adatta a lui. E per venire incontro agli ospiti stranieri, da Gennaio Sky ha messo a disposizione la nuova Guida Multilingua Interattiva ancora più facile, intuitiva e in ben 6 lingue. Guardando al futuro, Sky è consapevole delle difficoltà che sta vivendo il settore alberghiero a causa della congiuntura economica e per questo che sta gradualmente rinunciando ad un approccio con prodotti e promozioni uguali per tutto il territorio nazionale, a favore di una differenziazione della strategia di marketing per poter soddisfare le diverse esigenze che si riscontrano sul territorio.
OSSERVATORIO
Estate 2012
Le vacanze
FEDERALBERGHI anche quest’anno ha monitorato i consumi turistici degli italiani e i risultati, purtroppo, sono alquanto preoccupanti DI EMILIO LA SERRA laserra@federalberghi.it
27 milioni gli italiani in vacanza
11 notti è la durata media delle vacanze
(18,9% in meno rispetto al 2011)
(come nel 2011)
+2,9% gli indecisi rispetto al 2011. Totale: 6%
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ome ogni anno Federalberghi ha monitorato i consumi turistici degli italiani: l’indagine è stata realizzata dall’Associazione con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions ed effettuata dal 9 al 13 luglio con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) a un campione di 1.200 italiani maggiorenni rappresentativi degli oltre 60 milioni di connazionali maggiorenni e minorenni. Ecco in sintesi quanto emerge dall’indagine effettuata.
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Turismo d’Italia
Cala sensibilmente il numero di italiani che nel quadrimestre estivo (giugno-settembre) hanno trascorso o trascorreranno una breve vacanza fuori dalle proprie mura domestiche, dormendo almeno una notte fuori casa. Saranno infatti il 44,7%, pari a circa 27 milioni di persone (rispetto ai 33,2 milioni dell’estate 2011, per una flessione del 18,9%), gli italiani che hanno già fatto o si apprestano a fare vacanze da giugno a settembre. Gli indecisi sono ancora il 6% (rispetto al 3,1% del 2011) a
conferma di una situazione pericolosamente ballerina. La durata delle vacanze estive quest’anno sarà mediamente di 11 notti, come è stata nel 2011, e nel 76,6% dei casi si rimarrà in Italia (rispetto al 77,7% del 2011) e nel 18,5% si andrà all’estero (rispetto al 21,4% del 2011).
Quanti italiani resteranno a casa Coloro che rimarranno a casa questa estate saranno il 49,1% della popolazione, rispetto
estive
DEGLI ITALIANI
Il 49,1% della popolazione non andrà in vacanza Rimane in Italia il 76% dei vacanzieri (77,7% nel 2011)
Il 67,9% di chi va in vacanza sceglie la spiaggia
al 41,9% dell’estate 2011. I motivi per i quali questa fetta maggioritaria di connazionali non si muoverà di casa saranno dovuti nel 51,6% dei casi a motivi economici rispetto al 42,8% del 2011. Un altro 17,1% dichiara motivi di salute, l’11,1% parla di motivi famigliari, un altro 9,1% dichiara di non poter partire per motivi di lavoro, e un 6,3% indica che farà vacanze in un altro periodo (molto in linea con il dato degli indecisi).
Tutti al mare Nella generalità dei casi la vacanza estiva degli italiani sarà “consumata” in località marine. Il 67,9% rispetto al 70,4% del 2011 preferirà la spiaggia, con il dettaglio che vede il 59,8% che sceglierà il mare della Penisola o delle due isole maggiori (rispetto al 61,4% del 2011), mentre l’8,1% (in calo rispetto al 9% del 2011) si riverserà nelle isole minori, sempre più difficili e costose da raggiungere. Segue in classifica generale la montagna con il 15,6% delle preferenze (rispetto al 15,7% del 2011) e in crescita le località termali e del benessere con il 4,2% (rispetto al 3,1% del 2011). Stabile la preferenza per le località d’arte con il 3,3% della domanda (rispetto al 3,6% del 2011), in leggera crescita le località lacustri dove si attesterà il 2% della domanda complessiva italiana (rispetto all’1,6% del 2011).
Turismo d’Italia
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OSSERVATORIO
Estate 2012
All’estero vincono le capitali europee
L’hotel rimane leader incontrastato per l’alloggio
(50,4% della domanda)
741 euro è la spesa stimata per la vacanza estiva In casa di parenti o amici il 16,7% dei vacanzieri La vacanza all’estero Per chi sceglie di “espatriare” la scelta ricade essenzialmente sulle grandi capitali europee a discapito dei mari tropicali e delle località esotiche. Le grandi capitali europee raccolgono il 50,4% della domanda (rispetto al 51,9% del 2011). I mari tropicali e le località esotiche salgono al 18% dal 13,4% del 2011.
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Stabili i trend delle grandi capitali extra-europee (11,9%), le crociere (7,2%) e la montagna (5%).
La spesa media La spesa stimata per la vacanza estiva (comprensiva di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) sarà di 741 euro (rispetto ai 776 Euro del 2011). Nel dettaglio, per la vacanza in Italia verranno spesi in media a persona 655 euro rispetto ai 689
del 2011. Per la vacanza oltreconfine la spesa media procapite si attesterà invece sui 1.055 euro rispetto ai 1.052 del 2011. Il giro d’affari così prodotto sarà di 15,3 miliardi di euro, in calo del 22% rispetto all’estate 2011.
Dove dormire Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per trascorrere le proprie vacanze estive, l’albergo rimane il leader incontrastato,
A settembre il 7,3% delle vacanze (-5,6% rispetto allo scorso anno)
In calo il villaggio turistico con l’8,6% di preferenze Con il 12,9% della domanda è la Calabria la regione più gettonata
indiscriminato agosto e settembre, a differenza di giugno e soprattutto luglio che registrano una crescita. Ovviamente agosto si impone ancora e sempre quale leader assoluto col 50,7% della domanda, calando però dal 52,7% del 2011. Seguono luglio col 25,1%, in netto rialzo rispetto al 19,6% del 2011. Quindi troviamo giugno col 15,8% rispetto al 14% del 2011, e settembre col 7,3%, in crollo rispetto al 12,9% del 2011.
Le regioni favorite vedendo premiata, almeno in questo, l’accorta politica dei prezzi praticati. Il 31,5% lo sceglierà rispetto al 32,8% del 2011. Seguono, nell’ordine, la casa di parenti o amici con il 16,7% rispetto al 13,6% del 2011, la casa di proprietà con il 14,8% (10,4% nel 2011), l’appartamento in affitto con il 10,2% (11,5% nel 2011). In calo il villaggio turistico con l’8,6% (9% nel 2011),
cala anche il campeggio con il 3,3% (5,6% nel 2011), mentre riprendono quota i residence con il 5,7% (5,5% nel 2011), crollano i bed&breakfast con il 2% (4,2% nel 2011), diminuisce la crociera con l’1,1% (1,5% del 2011) e tiene l’agriturismo con l’1,2% (0,9% nel 2011).
I mesi più gettonati Quest’anno, sicuramente per la crisi economica, calano in modo
La Calabria sarà la “regina” dell’estate 2012 col 12,9% di domanda nazionale rispetto al 9,7% del 2011. Seguono il Veneto col 10,7% rispetto al 7,2% del 2011, la Sicilia col 9,7% rispetto al 13% del 2011, la Sardegna con l’8,9% rispetto al 10,2% del 2011, il Lazio col 7,1% e la Puglia col 6,5%. Più distaccate l’Emilia Romagna col 4,9%, la Campania col 4,4% ed ex equo la Toscana, l’Alto Adige e l’Abruzzo col 4,2%.
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OSSERVATORIO
Estate 2012
L’Emilia Romagna
NON SI ARRENDE
FOCUS SU UNA REGIONE che, seppure duramente colpita dal terremoto, dà prova
di carattere, energia e costante voglia di mettersi in gioco e di investire sul turismo: questo, e non solo questo, è l’Emilia Romagna DI SIMONA PARINI
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e ripetute scosse sismiche che hanno colpito a fine primavera soprattutto la pianura padana emiliana, ma che sono state avvertite in quasi tutto il Nord Italia, non hanno coinvolto le destinazioni balneari ma, certamente, hanno avuto ripercussioni sulle prenotazioni e gli arrivi dei turisti. Ne parliamo con Alessandro Giorgetti, presidente di Federalberghi Emilia Romagna, facendo anche il punto sullo stato del turismo nella regione. Gli eventi sismici che hanno interessato la regione stanno causando cancellazioni di prenotazioni alberghiere? «Le cancellazioni alberghiere sono purtroppo fisiologiche ogni volta che si presentano emergenze di tipo meteorologico o ambientale. Credo che la vera preoccupazione degli operatori e di tutto l’indotto sia principalmente dovuta al fatto che in questo periodo dell’anno si concretizzano gli investimenti promopubblicitari messi in atto da tutti i soggetti interessati. Purtroppo hanno avuto una decisiva battuta d’arresto gli arrivi, tant’è vero che dal 20 di maggio a oggi vi sono state pochissime prenotazioni e, cosa ancor più grave, non ci sono state richieste per soggiorni a breve termine
sulla nostra costa a causa di una percezione distorta di quanto è avvenuto. Ma il nostro è un popolo che non molla e non deve essere dimenticato il profondo rapporto che ci lega alla nostra clientela abituale, che ci fa sperare in una stagione positiva: gli emiliano romagnoli sono duri a morire!». Complessivamente l’estate 2012 si presenta in linea con le vostre aspettative o, invece, registra dei cali? «Sicuramente ci sono e ci potranno essere cali legati in primo luogo al perdurare della crisi globale, e in particolare a quella del sistema Italia. Nel nostro Paese c’è un’eccessiva attenzione, in questo momento, sulle spese sostenute dal ceto medio che preferisce o non andare in villeggiatura o trascorrere le vacanze all’estero, scegliendo di prenotare direttamente anche per evitare i canali di intermediazione turistica. Anche il vincolo restrittivo dei 1.000 euro in contanti sta creando la psicosi da “vacanza lunga”, alimentando un flusso turistico di soggiorni brevi a intermittenza che comporta per le imprese turistiche, oltre al danno economico, problematiche di gestione della forza lavoro. Va aggiunta la mancanza di certezze per il futuro: il continuo aumentare del costo delle utenze domestiche
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Estate 2012
Alessandro Giorgetti, presidente Federalberghi Emilia Romagna
e non – benzina, materie prime, mense, scuole e via dicendo – non aiuta a tranquillizzare i lavoratori e le famiglie che vedono perdere il potere d’acquisto del loro salario e temono per il posto di lavoro. Timore legittimo visto il continuo aumento delle casse integrazioni e della mobilità. Per non parlare del mancato aiuto da parte delle banche, che pretendono oggi rientri immediati del debito o concordati a breve dopo aver fatto fino a ieri una politica diametralmente opposta. Vogliamo poi parlare dei vincoli, delle assurdità burocratiche che si devono affrontare per poter fare impresa? Se lei fosse un’albergatrice se la sentirebbe di rischiare tutto, capitale, affetti, famiglia e tempo libero senza certezze per il futuro? E a chi lo ha fatto fino a oggi, impegnando la propria vita, quella dei familiari, con passione e dedizione, credendo nel futuro, cosa dobbiamo rispondere?». Il calo più deciso è da addebitarsi alle presenze italiane o straniere? «Il calo maggiore è legato al mercato italiano. Anche il mercato straniero, tuttavia, registra flessioni dovute a problematiche di tipo logistico, infrastrutturale ed economico. Ciliegina sulla torta, l’applicazione da parte degli enti locali della tassa di soggiorno che naturalmente servirà a coprire i buchi di bilancio
dei Comuni». Quali sono le principali problematiche che rischiano di frenare lo sviluppo turistico della regione? «Assieme alla Regione stiamo coordinando diversi tavoli di concertazione su varie problematiche che riguardano in particolare la sburocratizzazione, la legislazione di settore, la promo commercializzazione, la logistica infrastrutturale. Stiamo inoltre lavorando per vedere la creazione di un fondo destinato alle piccole e medie imprese turistiche, per l’innovazione tecnologica, per la defiscalizzazione degli investimenti finalizzati alla riqualificazione delle imprese ricettive e per facilitare l’acquisto della struttura alberghiera da parte degli affittuari. Per quanto riguarda le infrastrutture siamo purtroppo stati esclusi dall’alta velocità che non prevede collegamenti con la costa e siamo penalizzati dalla mancata volontà politica di realizzare il “corridoio dell’Adriatico”. Non voglio poi infierire parlando delle problematiche del nostro sistema aeroportuale. Tutti questi elementi frenano lo sviluppo del comparto turistico. Insieme stiamo cercando di trovare soluzioni che possano liberare capacità di spesa per investimenti mirati e che possano introdurre un criterio prioritario di scelte di investimenti sostenuti dalla finanza che permetta alle imprese di affrontare la difficile competizione nazionale e internazionale». Quali sono le proposte di Federalberghi regionale per accelerare la ripresa del turismo nel territorio? «Dobbiamo come priorità assoluta cambiare le “carte in tavola“. Rispetto al patto di stabilità ritengo fondamentale per i Comuni turistici migliorare le percentuali e i criteri che regolano gli investimenti basandoli non solo sui numeri dei residenti, ma anche tenendo conto delle presenze turistiche effettive. Le amministrazioni, insieme alle imprese, devono far proprio questo concetto per produrre un effettivo cambiamento che consenta di riavviare la ripresa del settore turistico in modo strutturale. Oltre a questo, dobbiamo lavorare per cogliere le opportunità offerte dalle reti di impresa per migliorare la nostra competitività sui mercati esteri e per rendere disponibili
I caratteristici stabilimenti del litorale romagnolo. A destra, il roof dell’hotel Waldorf di Rimini, affacciato sul mare
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Turismo d’Italia
Stessa spiaggia, stesso mare? VACANZE 2012: SÌ, NO, FORSE. Questo non è periodo di grandi certezze,
lo vediamo bene dall’andamento schizofrenico dei mercati. L’opinione dei Presidenti Federalberghi di Toscana, Sardegna, Veneto e Sicilia DI SIMONA PARINI
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l mercato più in affanno in questa estate 2012 è proprio quello interno, come conferma Paolo Corchia, presidente di Federalberghi Toscana: «Siamo in un momento di difficoltà e la crisi si sente: a giugno è mancata la tradizionale presenza delle famiglie che trascorrevano da noi i classici quindici giorni e le
prenotazioni sono sempre più brevi». Una voce, quella di Corchia, che non è certo isolata. «Nonostante la nostra isola sia una delle regioni più ambite, attualmente stiamo registrando cali superiori alle aspettative, sia dal punto di vista del fatturato, sia da quello delle presenze» aggiunge Giorgio Macciocu, presidente
Federalberghi Sardegna. Chi salverà il mare nostrum? Ma gli stranieri, of course. «Il mercato estero è in crescita, grazie anche a efficaci azioni di co-marketing», afferma Nico Torrisi, presidente di Federalberghi Sicilia. E che sia proprio questo il segmento che salva la stagione è confermato anche dalla altre regioni come la
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Estate 2012
oscana, che vede una positiva presenza soprattutto di russi grazie anche alla crescita dell’aeroporto pisano.
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Tasse e burocrazia asfissianti Certo, come dicevamo la crisi internazionale gioca purtroppo il ruolo dominante nelle mancate presenze ma anche burocrazia e tassazioni fanno la loro in un sistema Paese che, negli anni e nel succedersi dei governi, sembra sempre dimenticarsi del valore dell’industria turistica. «Guardiamo il mio territorio: non si vede l’ombra di un cantiere e stiamo parlando della regione che può vantare il più alto numero di alberghi ristrutturati», lamenta Marco Michielli, presidente di Federalberghi Veneto. «Noi abbiamo forte volontà di investimento e spirito di emulazione ma oggi, con le banche che non considerano il valore dell’immobile ma quello del bilancio, le iniziative latitano. E non parliamo, poi, della burocrazia che ha raggiunto livelli davvero assurdi, soprattutto se si considera che il 60% dei nostri hotel è stagionale». Altro problema messo in evidenza da Macciocu è la concorrenza sleale e fuori controllo: «In Sardegna sta aumentando il numero delle strutture ricettive abusive e fuori controllo: un sommerso che,
Da sinistra, i presidenti regionali Federalberghi Paolo Corchia (Toscana), Giorgio Macciocu (Sardegna), Marco Michielli (Veneto), Nico Torrisi (Sicilia)
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Turismo d’Italia
chiaramente, provoca danni non indifferenti».
Infrastrutture e promozione, queste sconosciute È vero, la carenza cronica di infrastrutture in Italia non è una
novità, ma non per questo non deve fare notizia, soprattutto quando la concorrenza dei Paesi stranieri si fa più agguerrita. «La Sicilia è una delle regioni più ambite dal turista che, però, una volta giunto sul territorio, deve spostarsi con collegamenti
interni poco agevoli e servizi su rotaia che definirei imbarazzanti. E le difficoltà non mancano anche sul fronte dei collegamenti aerei: l’aeroporto di Catania sta aspettando una pista per voli internazionali e tutti noi siamo in attesa dell’apertura dell’aeroporto di Comiso, in una lotta continua per la governance degli aeroporti». Poca allegria anche sul fronte promozione: «Il privato deve fare commercializzazione, il pubblico, invece, promozione, ma con investimenti strategici comuni che coinvolgano tutti i distretti turistici locali», prosegue Torrisi, a cui fa
eco Macciocu: «Una promozione efficace deve essere preceduta da un’analisi puntuale del mercato internazionale, che permetta di definire un sistema di offerta davvero competitivo».
Le proposte Che fare, dunque, per cercare di migliorare e accelerare la ripresa del settore? «Sicuramente investire in formazione», risponde Corchia. «Proprio su questo fronte, in collaborazione con l’Università di Pisa, abbiamo attivato un master di altissimo valore, legato all’esperienza, che si sta sempre più consolidando». E le iniziative non mancano anche per arginare il grande incubo della burocrazia: «Federalberghi Veneto partecipa al Tavolo delle Sinergie in cui l’assessore convoca di volta in volta i vari dicasteri per cercare di semplificare le normative ma, come si può facilmente intuire, è un cammino complesso alla luce del valore nazionale di molte leggi», precisa Michielli. Ma quella che è una lotta senza fine, e anche estenuante, condotta da tutti è una sola: fare in modo che chi governa il Paese non si limiti a parlare di Turismo solo in campagna elettorale. Una prima azione suggerita? Ripensare e ridisegnare la Legge Quadro sul Turismo. Ma forse è vero che siamo un popolo di sognatori…
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Catanzaro. Dall’alto, in senso orario: le Grotte degli Sbraiati, nei pressi di Tropea; il duomo di Cosenza e la spiaggia di Soverato, sul versante ionico. A destra, Scalea; in basso, l’area marina protetta di Capo Rizzuto
Vittorio Caminiti, presidente Federalberghi Calabria
CALABRIA:
La più amata dagli italiani S
econdo l’indagine svolta da Federalberghi è la Calabria la regione più gettonata dagli italiani in questa calda estate 2012. Quali sono le ragioni del successo? Lo chiediamo a Vittorio Caminiti, presidente di Federalberghi Calabria. «Diciamo che il merito va equamente diviso tra gli imprenditori calabresi e le caratteristiche uniche della nostra regione. Sul primo fronte, non posso che lodare l’impegno dei miei colleghi; sul secondo, la nostra è una destinazione che ha tutte le caratteristiche per attrarre il turista che cerca mete non ancora battute dal turismo di massa. Non solo: la Calabria
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significa 800 chilometri di costa con il 90% di spiagge libere, la possibilità di passare dalla montagna al mare in 15 minuti, una lunga e prestigiosa tradizione culturale e un’offerta gastronomica da gourmet, il tutto con un vincente rapporto “value for money”. Va anche aggiunto che il nostro è un turismo giovanissimo e, proprio per questo, possiamo contare sulle strutture alberghiere più nuove d’Italia, inserite, oltretutto, in contesti naturalistici incontaminati», prosegue Caminiti, che aggiunge: «Federalberghi Calabria è attiva proprio per fare rete tra realtà “giovani”, investendo in formazione e
stimolando la sponsorizzazione di quelle che sono le nostre tipicità come, per esempio, sul fronte culinario, invitando gli albergatori a proporre piatti e prodotti del territorio». Come si interfaccia Federalberghi Calabria con la Regione? «Questo è, purtroppo, un tasto dolente: in questo periodo di crisi la Regione non è propensa a riunire le consulte e non possiamo contare su un assessore dedicato al turismo. Non c’è, quindi, un sistema coordinato, anche a livello promozionale, e gli operatori si sentono abbandonati a se stessi. Ci sentiamo delusi… avevamo molte aspettative ma, a oggi, sono rimaste inevase».
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Lusso atemporale DESIGN SEMPLICE ed elegante, elementi architettonici senza tempo, linee pulite ed essenziali: è lo stile del C-Hotel di Cassago Brianza. Un microcosmo esclusivo con servizi ad accesso limitato e proposte culinarie per palati raffinati DI SILVIA SALVADERI
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C-HOTEL&SPA Cassago Brianza (Lc) Progetto Dott. Andrea Colzani Dott. Mario Nanni Dott. Emilio Trabella Principali fornitori Illuminazione Viabizzuno Impianti e attrezzature cucina Angelo Po’ Palestra Technogym Spa Clever Clima Sanitari Simas Rubinetteria Zucchetti Frigobar Indel B Tv Lcd Samsung Infissi Schuco Building Automation Microdevice Ascensori Otis Sistemi gestionali Fidelio Set cortesia e cosmesi Comfort Zone
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n’esperienza al C-Hotel va programmata con largo anticipo. Pena la possibilità di vedersi escludere dalla ristretta cerchia del numero chiuso. «Spiacenti, ma per tutelare il vostro comfort la soluzione migliore è quella di accedere in numero limitato ai servizi dell’hotel» spiegano alla reception. Wow, finalmente una struttura che mette al primo posto i clienti, non i profitti. Davvero coraggiosa la strategia di questo albergatore alla prima esperienza nel settore dell’hôtellerie, con un una laurea in economia gestionale in tasca e un vissuto da viaggiatore alle spalle. Il suo nome è Andrea Colzani – sua l’iniziale maiuscola accanto all’Hotel – un cognome da quarant’anni associato alla pasticceria di qualità (Premio Illy Bar dell’anno 2009 e 2012 Gambero Rosso) e una famiglia con solide radici imprenditoriali nell’industria tessile. «L’iniziale racchiude anche altri significati» si affretta a precisare il giovane Colzani, «come classe, concretezza e comfort, tutti concetti presenti e armonizzati all’interno dell’hotel. E poi C come colazione, cucina, cura del corpo: tre pilastri della nostra formula di ospitalità, basata sulla massima attenzione all’ospite, rispetto per la privacy e totale dedizione al buon gusto e al relax».
La seduzione della materia Dunque al C-Hotel si prenota e si soggiorna in 18 suite luminose ed essenziali, dove domina la pietra del mare, una varietà fossile estratta dalle cave dei colli iberici, storicamente utilizzata per la costruzione delle ville del Lago di Como. La sua purezza è abbinata ai toni caldi del legno teak e ad arredi minimal sapientemente sottolineati dalla luce naturale. Le camere sono concepite come mini-loft da 30 mq, con il bagno che interagisce ma che, nello stesso tempo, può essere separato da pareti scorrevoli. «Mi piace definirlo un
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C come Classe, Concretezza, Comfort: C-Hotel è un luogo discreto ed esclusivo, fuori dal tempo e dalle mode
luogo atemporale – dice Colzani – perché ho voluto creare una struttura destinata a durare nel tempo, moderna ma non soggetta alle mode. I mobili sono di legno, semplificati al massimo, e sviluppano quasi essenzialmente il concetto di mensola, mentre le luci sono tutte firmate Viabizzuno, sia in interno che in esterno, perfette anche per definire la hall che è un vero e proprio contenitore pronto a cambiare look e connotazione per accogliere performance sempre diverse della zona».
Tecnologia sì, ma con un occhio all’ambiente Al ristorante Materia Prima va in scena l’eccellenza, ricercata ogni giorno nella selezione e nell’acquisto di ogni singolo ingrediente (dalle carni al pesce, dalle verdure ai vini scelti personalmente dall’enologo di casa, Marco Colzani) per garantire l’ottima riuscita di ogni piatto, con ricette totalmente realizzate nelle cucine del ristorante (assolutamente off basi o semilavorati!). L’ambiente ricalca lo stesso stile minimalista, gli stessi materiali e una semplicità d’insieme che valorizza l’eleganza e il rigore delle forme. Il progetto, complessivamente, ha posto grande enfasi anche alle tecnologie e alla domotica integrata, sempre però con la massima attenzione per l’ambiente. Infatti sia l’hotel che la spa sono stati realizzati secondo i canoni della bioarchitettura, prestando particolare attenzione all’equilibro tra costruito e ambiente, impiegando risorse naturali, privilegiando fonti energetiche rinnovabili, materiali e tecniche ecocompatibili. Un impegno che, non a caso, è stato premiato con l’ingresso nel circuito internazionale Design Hotels.
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La parola ad Andrea Colzani, ideatore di C-Hotel Mario Nanni di Viabizzuno ed Emilio Trabella, landscape architect. Dove ha tratto l’ispirazione per ambientare il C-Hotel? «La filosofia sulla quale si basa
La tradizione pasticciera di C-Hotel è evidente nel grande banco dove trionfano dolci e pasticcini da veri gourmand
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IL BREAKFAST À LA CARTE
l’albergo è l’estrema attenzione per l’immagine e il design, che rappresentano non il fine ma il mezzo attraverso il quale regalare all’ospite sensazioni ed emozioni di comfort e tranquillità. L’ordine visivo, voluto dal rigore del minimalismo, vuole suggerire un senso di serenità in una dimensione quasi atemporale». Anche il numero chiuso degli ospiti è finalizzato a questa filosofia? «Certamente, la formula “numero chiuso” su prenotazione, valida sia per i clienti dell’hotel sia per gli esterni, è stata pensata per l’accesso alla Spa e alla zona fitness per garantire sempre, dalle 6 alle 24, un ambiente non congestionato ma assolutamente rilassante e piacevole. A supporto di questa formula, anche la colazione può essere consumata nella breakfast room o in assoluta privacy all’interno della camera, senza costi aggiuntivi». In che modo i materiali valorizzano questa strategia? «Tutti gli spazi sono caratterizzati dall’uso della pietra del mare, del legno e del vetro, selezionati per valorizzare l’ambiente naturale circostante, incorniciato dalle colline briantee e, nelle giornate più limpide, con il Monte Rosa sullo sfondo. Attenzione particolare è stata prestata ai concetti cardine della bioarchitettura, con l’impiego di tecnologie e domotica integrata: speciali insonorizzazioni, riscaldamento e raffrescamento a pavimento-parete, controllo della qualità e dell’umidità dell’aria, impianto di canalizzazione con filtri antimicrobici e antimicotici, internet wi-fi in camera, nelle aree comuni e nel giardino ne sono un esempio. Anche il check-in può essere eseguito direttamente in camera o on demand, senza perdere nemmeno un minuto di agognato relax».
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È lui l’artefice del concept minimale in chiave ultrachic che caratterizza l’hotel. Due compagni di viaggio l’hanno aiutato nella definizione degli ambienti e nella progettazione degli esterni:
C’è tutta l’esperienza della pasticceria Colzani dietro al bancone del breakfast: in vetrina sfila una ricercata selezione di prodotti artigianali, e anche tante proposte per le bevande, calde e fredde. Il nuovo giorno inizia con leggerezza e vitalità grazie a centrifughe naturali, frullati e spremute, frutta della migliore qualità, brioche, biscottini di friabile pasta frolla, yogurt e cereali, caffè di pregiate miscele, latte fresco, cioccolata, tè e tisane. E naturalmente con il pregiato cioccolato da degustazione C-Amaro per avere la giusta carica con il 30% di grassi in meno.
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FOCUS ON
PUBBLIREDAZIONALE
L’Invisibile
L’Invisibile a battente: sicurezza certificata al fuoco Certificata al fuoco, L’Invisibile a battente by Portarredo è una porta sicura e ideale per ogni hotel. In grado di coniugare sicurezza, estetica e massima innovazione tecnologica
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Invisibile ha certificato la sua porta resistente al fuoco REI 30 - EI1 30 a Battente (mod. F.11 REI) su sistema brevettato per porte e ante a totale filo-muro (alluminio e cerniere a scomparsa). Una porta che coniuga l’alto valore tecnologico e il rispetto alle più ferree normative di resistenza al fuoco alle caratteristiche estetiche proprie del sistema L’Invisibile, ideale per l’hotellerie più raffinata ed esclusiva e per rispondere, con classe, a ogni esigenza progettuale e di sicurezza. Certificata secondo UNI EN 1634-1:2009 e omologata come art. 1 del D.M. 30/06/2004 – istanza di omologazione FE272EI1030P001 e certificato di prova di resistenza al fuoco N° 42/U/11-125FR – la porta resistente al fuoco è composta da un telaio con nucleo in alluminio estruso lega EN AW 6060 (Anticorodal 063) che garantisce un perfetto ancoraggio alle pareti (muratura e cartongesso) ed è predisposto per movimenti di apertura del pannello a Tirare (Mod. T) o a Spingere (Mod. S). Verniciabile con idropitture e smalti, è realizzabile in un’ampia gamma di dimensioni. Fra le altre caratteristiche tecniche segnaliamo le cerniere invisibili marcate CE, il chiudiporta a incasso e lo spioncino certificati, i rostri di tenuta in caso di incendio, il pannello spessore 50 mm con materiale isolante interposto ad alte prestazioni, realizzato con legno duro perimetrale su quattro lati e facce in MDF levigato e, inoltre, le guarnizioni in pvc per la tenuta dell’aria e dei fumi caldi. Infine, ricordiamo che la porta garantisce anche un abbattimento acustico Rw da 25 fino a 37 dB, nelle versioni fonoisolanti. www.linvisibile.it
START TO IMAGINE In questa affermazione è racchiuso il senso di tutta la versatilità e raffinatezza tecnologica che offre L’Invisibile, l’esclusivo sistema brevettato di Portarredo per porte e chiusure tecniche a totale filo muro che elimina stipiti, coprifili e cerniere a vista, rendendo perfetto ogni movimento e ogni apertura. Un concetto evoluto di “su misura” che espande all’infinito
l’idea stessa di porta, svincolandola da ogni limitazione progettuale. La planarità perfetta che L’Invisibile offre dà modo al progettista di esprimere, rendere tangibile e reale la propria idea di spazio architettonico e funzionale, sia che si tratti di una sensazione di uniformità totale sia di una geometria visiva marcata. I prodotti L’Invisibile – disponibili nelle
versioni a Battente, Scorrevole a Scomparsa, Scorrevole centro parete, Bilico Verticale Filo 5 e Filo 10 e Chiusure Speciali – possono sparire nella superficie architettonica con qualunque tipo di decorazione o pittura murale, o essere evidenziati attraverso la scelta di laccature lucide e opache, essenze preziose e ogni altro materiale di finitura possibile.
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Il giro del mondo
La camera Montreal. A Villa Kofler ognuna delle dodici stanze si caratterizza per il design ispirato a una città del mondo. Pagina a fianco, dall’alto: Montecarlo, Copenhagen, Ciampedel
in 12 camere
UNA CITTĂ€ IN OGNI STANZA: al Villa Kofler Wonderland Resort va in scena
un viaggio nel viaggio. Con dodici stili, dodici private Spa e infinite installazioni di design DI SILVIA SALVADERI
VILLA KOFLER WONDERLAND RESORT Campitello di Fassa (Tn) Progetto architettonico Arch. Giovanna Cortivo Interior design Arch. Alessio Bassan Arch. Marco Sbalchiero Principali fornitori Bisazza, Cappellini, Catellani&Smith, Duravit, Flos, Flou, Gervasoni, Viabizzuno
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arebbe piaciuta moltissimo, Villa Kofler, al londinese Phileas Fogg e al fido maggiordomo Passepartout. Loro, che per primi intrapresero il giro del mondo in 80 giorni solcando oceani e sorvolando montagne, cavalcando elefanti e prenotando vaporetti, circumnavigarono il globo da ovest a est pur di vincere la loro scommessa. Oggi avrebbero trovato un modo più agevole (e sicuramente rilassante) di percorrere un viaggio attorno al pianeta: quello di prenotare una camera nell’hotel di Lucia e Ivo Nemela a Campitello di Fassa. Dodici stanze per dodici capitali: l’eclettica Tokyo, la mondana Montecarlo, la creativa Milano, la cinematografica New York passando per Montreal, Londra, Salisburgo, Copenhagen e così via. Atmosfere curatissime intrise di tessuti pregiati, oggetti di design e arredi catturati dai cataloghi di aziende internazionali o custom designed dallo
La biblioteca dell’hotel. A destra la reception e, in basso, la stanza Ella. Nella pagina a fianco, New York
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Studio Bassan di Thiene, raccontano al di là di ogni porta un Paese differente, i suoi colori, il suo carattere senza lasciare nulla al caso. Nemmeno la cura del corpo, alla quale è affidata una zona wellness all’interno di ogni stanza, per rilassarsi in piena autonomia con saune a infrarossi, vasche idromassaggio, docce con soffioni maxi e “poltrone cocoon” adagiate di fronte a caminetti sempre accesi. Il viaggio comincia nella reception, davanti a un bancone in legno di abete, tavolini personalizzati di Capodopera e un pavimento in resina color ciclamino. Alle spalle freme l’ascensore panoramico: un ultimo sguardo alle Dolomiti della Val di Fassa accompagna il tragitto ai tre piani dell’hotel prima di liberare gli ormeggi della fantasia. Con un immaginario Boeing 747 si vola fino a Tokyo: un passo dentro la Zen Room, arredata su contrasti di chiaroscuro con arredi in legno di Gervasoni e illuminata con corpi lampada Viabizzuno, che introduce ad atmosfere sofisticate e
intimiste, grazie anche al camino e alle tende in legno di ispirazione orientale. Un ipotetico transatlantico trasporta invece al di là dell’oceano fino alla strabiliante New York, qui ambientata in una veste cinematografica. Un letto e una vasca rotondi dominano la White Room: il letto è firmato da Ivano Radaelli e racchiuso da tendaggi semitrasparenti che simulano un’alcova, mentre la vasca Bluemoon di Philip Starck è servita da un doccione a soffitto che emana acqua come se fosse pioggia. La libido scivola via e scorre verso la Romantic Room dedicata a Salzburg: un tripudio di angioletti e cuoricini in versione new barocco, con pezzi firmati Stile e Creazioni. Nella zona benessere, la vasca è dotata di piedi leonini, la sauna è a infrarossi e la doccia rivestita in statuario bianco... il camino non fa che aggiungere magia al sogno.
Nuovi stili per il Vecchio Continente A Montecarlo è in voga il fascino vintage, interpretato da
mosaici dai riflessi dorati e lampade-scultura rivestite in foglia oro, accompagnati da pezzi firmati Cappellini, Bisazza, Paola Lenti, Flou, Catellani&Smith. Nelle altre camere spiccano diverse anime: quella folk di Edimburgo, dove il legno regna sovrano; quella fashion di Milano, accentuata da tessuti color viola; quella mountain-chic di Innsbruck, animata da una grande stube in stile tirolean. Oslo, Londra e Copenaghen sono racchiuse rispettivamente in stanze Minimal, dove la chiave è nell’essenzialità dell’ardesia e del legno naturale, Chic, impreziosita da toni color fumo e pareti color carta da zucchero, e Design, vero trionfo dello stile contemporaneo. Tutte e dodici le camere sono comunque espressione di una visione innovativa di fare ospitalità, scaturita da una proprietà illuminata, una coppia di progettisti in vena di creatività, e decine di maestranze di incomparabile capacità. Il vero viaggio – professionalmente parlando – è stato
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La sala delle colazioni ed Edinburgh, stanza dedicata alla capitale scozzese
La parola agli interior designer Alessio Bassan e Marco Sbalchiero
loro l’idea di ambientare le camere di Villa Kofler sul tema del viaggio: da qui il pay-off Wonderland Resort che accompagna il nome dell’hotel. Un progetto unico nel suo genere con tante diverse scenografie all’interno della stessa struttura, pur rimanendo avvolti dal magico scenario delle Dolomiti. Vi siete mossi all’interno di ambienti già configurati architettonicamente o ancora da progettare? «Abbiamo completamente ridisegnato il layout degli spazi collaborando con l’architetto Giovanna Cortivo, artefice della ristrutturazione dell’hotel. Abbiamo
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così potuto intervenire in modo dinamico sul progetto in definizione, ricavando anche alcune suite sviluppate su due piani, con una netta separazione tra la zona notte e la zona benessere». Con che criterio avete selezionato i materiali per interpretare al meglio il mood di ogni città? «Le 12 camere sono contraddistinte da arredi di altissima qualità e sono ricche di dettagli preziosi e finiture particolari. Sono stati usati materiali diversi in ogni stanza, provenienti da risorse rinnovabili come legno, vetro e pietra, declinati seguendo il carattere di ogni singola città. Abbiamo impiegato legni di recupero di varie provenienze su alcuni arredi e pavimentazioni, abbiamo giocato con diverse texture materiche sulle pareti, infine selezionato tessuti e tendaggi di provenienza internazionale facendoli confezionare appositamente».
Il fattore luce: come ha valorizzato il progetto e come è stato declinato nelle varie funzioni? «Anche lo studio dell’illuminazione ha avuto una parte importante nel progetto: certi prodotti sono stati scelti per la loro forza scenografica, altri invece per la loro delicata presenza. Negli ambienti bagno e wellness abbiamo invece dato risalto alla cromoterapia. Il comfort è garantito dalla tecnologia domotica che controlla le funzioni relative alla sicurezza e al risparmio energetico». Il design come personalizza l’ambiente? «Altro lavoro certosino è stato selezionare gli elementi di design che contribuiscono a sottolineare e valorizzare il concept stanza per stanza. Citarli tutti è impossibile in quanto i brand usati sono tanti e gli oggetti sono amalgamati in piena libertà, senza l’ossequio a nessuna logica commerciale».
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Gamba Manifatture 1918
Il prestigioso The Ashbee Hotel di Taormina per la propria biancheria da letto ha scelto Gamba Manifatture 1918. Una soluzione ideale per creare ambienti unici, contraddistinti da un lusso discreto e raffinato
Soluzioni taylor made per hotel esclusivi G
amba Manifatture 1918 nasce a Pesaro nei primi del ‘900 e diviene presto punto di riferimento nel campo delle forniture tessili per ristoranti e hotel, grazie all’alta qualità dei suoi tessuti e alla raffinatezza delle lavorazioni: orli a giorno, cordonetti, ricami delicati e riproduzione del marchio. Tutte finiture che rimandano a una sapienza antica e che hanno saputo conquistare le migliori strutture ricettive della penisola. Tanto che oggi l’azienda pesarese è tra le più apprezzate a livello nazionale in questo comparto, grazie anche a un eccellente servizio “su misura”, con progetti ad hoc per la
realizzazione di prodotti pensati secondo le esigenze e il gusto di ogni ambiente. Un servizio prezioso che recentemente le ha permesso di annoverare fra i suoi clienti anche il prestigioso The Ashbee Hotel di Taormina, nato dal restauro di una storica villa inglese del 1908, costruita a opera dell’architetto Robert Charles Ashbee. Nel pieno centro di Taormina, The Ashbee Hotel gode di importanti elementi che ne fanno un patrimonio artistico e culturale della città e oggi rappresenta un’oasi di lusso discreto e riservato, dotato di 25 lussuose camere e suite che offrono ai propri ospiti un soggiorno d’eccezione tra
le bellezze di un’isola piena di storia e in un luogo di charme dove nulla è stato lasciato al caso. Il general manager Rosario Rubino cura personalmente ogni dettaglio per offrire ai propri ospiti camere e dettagli capaci di coniugare armonia, comfort, tecnologia e stile. «Attraverso un’accurata selezione scegliamo il meglio per i nostri ospiti, per questo motivo la nostra biancheria da letto è firmata Gamba Manifatture 1918: uno standard d’alto livello, personalizzato, in grado di soddisfare la nostra filosofia, volta a creare un ambiente unico, raffinato ed esclusivo». www.gamba1918.it
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HOTEL DESIGN PROTAGONISTI
Unicità e meraviglia I suoi progetti sono onirici e indimenticabili, capaci di emozionare e stupire. Intervista a SIMONE MICHELI, “extra-ordinario” artefice di hotel e architetture che sfuggono a ogni stereotipo DI ANTONIA ZANARDINI
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tuoi progetti hanno sempre una forte identità e guardandoli si prova innanzitutto una sensazione di stupore e meraviglia: come nascono le tue visioni? «Sognando immaginando, incontrando, tutto è nato dalla volontà di generare emozioni, di comunicarle. Un bisogno che penso ognuno senta, interpretandolo tramite il percorso che gli è più proprio. L’architettura e il mio fare sono modi per comunicare questo indicibile. Generare emozioni surreali, altre ed improbabili, in cui la bellezza, che accompagna le mie azioni, amplifichi e ossigeni al contempo i cuori e le imprese dei miei committenti». In ogni tuo progetto si percepisce anche un grande amore per la luce e il colore. Ci puoi spiegare il tuo rapporto con questi elementi? «Considero la luce come una fisica materia, che scolpisce e dà forma, è una componente irrinunciabile in ogni mia opera. È incredibile il potere evocativo che essa può sviluppare. A seconda del suo utilizzo un ambiente può cambiare aspetto e la luce, come anche i colori, può dare uno straordinario dinamismo dello spazio, oltre che un incredibile stimolo ai sensi». Che tipo di relazione stabilisci con i tuoi committenti? E in che misura li trovi disponibili a sperimentare nuovi modelli di ospitalità? «Solitamente i clienti che mi scelgono hanno un cuore molto
HOTEL DESIGN PROTAGONISTI vicino al mio e credono fortemente in me, nel mio fare, nel mio pensare. Cerco di definire campi spaziali per rispondere a precisi quadri esigenziali e funzionali, ergonomici e manageriali, capaci di incantare, inebriare, ed è per questo che la mia mente va alla ricerca di nuovi mondi possibili». Tanta creatività e identità come si coniugano con i necessari parametri economici e con il mercato? «Con la scelta attenta, che rende il lavoro sostenibile. Less is more, ovvero il miglior risultato estetico e qualitativo con la minore richiesta di energie e risorse. Inoltre creatività e unicità non solo si coniugano con le richieste del mercato, ma ne sono i valori ricercati, sono il più che determina la scelta nei periodi difficili. In questo modo, ossia tramite scelte intelligenti, il mio lavoro si coniuga con parametri economici e di mercato in continua evoluzione». Progettare per l‘ospitalità: quali sono le caratteristiche proprie di questo tipo di strutture? «Non-luoghi, habitat naturali dove ogni uomo può far emergere la propria personalità più profonda e sincera, in cui ritrovare il reale contatto con se stessi e con la natura che ci ha generato». Estetica e funzionalità: come riesci a far convivere questo binomio nelle tue realizzazioni? «Con costante innovazione e ricerca. Le forme nascono da un desiderio pragmatico che non si lascia mai imprigionare dallo stereotipo; l’opera è funzionale e raffinata, nel suo essere anticipa il futuro richiamando altre dimensioni. Le forme esteticamente belle sono in realtà il risultato di una funzionalità che a sua volta è forma, i due aspetti si compenetrano e divengono/sono il medesimo oggetto. Se la forma è bella è anche “giusta”: è nella sua bontà che risiede la sua bellezza». Come interpreti il concetto di “sostenibilità” e che rapporto hai con i materiali eco-compatibili? «Progettare in modo sostenibile è uno dei capisaldi della mia filosofia progettuale. L’utilizzo di materiali eco-compatibili non è soltanto una necessità, ma un dovere che ogni progettista deve sempre cercare di portare a compimento. La permanenza temporanea degli umani esseri in questo splendido pianeta deve abbracciare la virtù del rispetto, della cura, della devozione verso i “nostri” luoghi. Il senso del vivere si trova anche in questo rispetto». A quali progetti stai lavorando attualmente? «Sto portando avanti il progetto in franchising con Alessandro Rosso, e nuovi progetti contract, soprattutto all’estero». Per concludere: qual è l’hotel del futuro secondo Simone Micheli? «La dimensione dell’abitare dovrà cambiare progressivamente i propri tratti, dovrà connettersi sempre più direttamente a variate necessità e bisogni, dovrà divenire più grotta metropolitana dove rifugiarsi per compiere nuovi inconsci rituali che guardino anche alla rigenerazione psicofisica, nuovi rituali lavorativi, dovrà divenire una vera e propria oasi di benessere. Lo stereotipo connesso al tradizionale dovrà essere superato con vorticosità per delineare nuovi scenari dell’abitare degni di essere definiti tali, la tecnologia dovrà svelare nuove vie e nuove forme, entrando in contatto con la realtà ospitale».
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HOTEL DESIGN
L’outdoor è sempre più “in”
IL DESIDERIO di outdoor è ormai diventato lifestyle, in grado di condizionare e orientare il mercato. Ed ecco che gli arredi per esterni sono sempre più glamour e versatili DI ANTONIA ZANARDINI
Dall’alto: Shafà di Schönhuber Franchi; divani Gloster e il Liquid Garden del Gran Melià Villa Agrippina a Roma
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Speciale Outdoor
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outdoor e il desiderio di vivere gli spazi aperti ha ormai assunto i connotati di lifestyle, in grado di condizionare il mercato e, ciò che più conta, di orientare le scelte degli ospiti. Giardini, terrazze, parchi, ma anche spiagge e piscine, oggi più che mai catturano il turista che, soprattutto in vacanza ma anche in viaggio di lavoro, cerca attimi di relax da vivere en plein air, a diretto contatto con la natura. Non è un caso, quindi, se la quota di mercato dell’outdoor destinata al contract è in costante sviluppo, anche in tempi di crisi. Perché gli esterni qualificano l’ospitalità e sono elemento di sicuro appeal, in grado di fare la differenza. Un trend al quale le aziende rispondono con collezioni contemporanee e glamour, espressioni di un lusso sofisticato ma al tempo stesso “eco” e informale, attento ai dettagli e capace di creare un continuum stilistico con gli interni. L’outdoor si confonde con l’indoor, grazie a scelte materiche e formali che esplicitamente puntano a un utilizzo ibrido degli ambienti. Molti, pertanto, i mobili polifunzionali, spesso firmati dai maggiori protagonisti del design internazionale. Sul fronte dei materiali le parole d’ordine sono senza alcun dubbio resistenza e funzionalità. Via libera quindi ai materiali tecnologici che offrono innumerevoli vantaggi estetici e funzionali: polietilene e rattan sintetico, ma anche alluminio e acciaio inox. Il tutto declinato in colori caldi e vivaci che sottolineano linee avvolgenti, geometrie insolite o volumi minimal. Per accogliere l’ospite in un’oasi di pa-
La collezione Zerodieci di TAO comprende una selezione completa di tavoli, sedie, sgabelli, divani, poltrone e lettini per arredare con eleganza e praticità gli spazi all’aperto. I materiali sono studiati e selezionati per la loro resistenza e facilità di pulizia: il DuPont Corian, un alluminio anodizzato di qualità superiore, e l’acciaio inox per la viteria. Le cuscinerie sfoderabili includono una scelta di tessuti per uso nautico e una gomma drenante di ultima generazione.
L’esclusiva Hydrospa Seaside 641 di TEUCO, raffinato gioiello in cui rigenerarsi di benessere, propone nuove pannellature e proposte di rivestimento che la rendono ancora più elegante e preziosa. Un piccolo, meraviglioso microcosmo che si integra alla perfezione con gli arredi d’esterni più curati, in giardino, veranda, terrazzo, anche in spazi contenuti. Il modello nasce dal progetto Seaside, minipiscine per interni ed esterni disegnate da Giovanna Talocci.
Le pavimentazioni flottanti in Pietra Forte Fiorentina de IL CASONE sono perfette per l’outdoor ma anche per spazi interni. Sono state proposte al Fuorisalone 2012 nell’allestimento Moving Out! in diverse finiture e formati. Nella foto il formato a listoni “Decking Stone”, un’originale alternativa ai listoni di legno.
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La collezione Siderale, di DOLCEFARNIENTE, stupisce come un chiaro di luna, è onirica come le installazioni di Peter Greenaway, monumentale come villa Borghese, confortevole come una suite, ironica ma con stile… una fiaba sotto le stelle.
Zero di L’ABBATE è una collezione di sedute e tavoli per vivere con disinvoltura sia l’indoor che l’outdoor. Ideale per il contract, ha struttura in tubolare di acciaio laccato in vari colori. Seduta e schienale sono imbottiti in poliuretano espanso indeformabile con rivestimento in tessuto. Caratteristica principale della collezione è l’altissima resistenza dei materiali utilizzati alle differenze di temperatura, alla pioggia e alla luce.
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Come un parapetto su un oceano immaginario: è Marcel di EMU, un divano componibile interamente in acciaio. Il divano è composto da elementi modulari e il basamento comune ai moduli angolari e a quelli centrali è in tubo d’acciaio, mentre il piano su cui poggia il cuscino della seduta è in lamiera stampata. I singoli elementi sono uniti attraverso il fissaggio degli schienali e di un giunto di collegamento sul basamento. Con soli due elementi (base, schienale dritto e schienale curvo) è possibile realizzare numerose combinazioni.
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Shafà, progettato da Luca Trazzi per abitare l’outdoor nel massimo comfort, è un ampio divano ma anche una piccola architettura, quasi un’astronave, accogliente e morbida, con oblò da cui guardare il mondo con occhi nuovi. Un salotto insolito e giocoso che accoglie e stupisce, un’ellissi con un’ampia apertura anteriore, oggi presentato in una versione inedita, di grande impatto visivo ed emozionale grazie al nuovo tessuto creato in versione outdoor da MissoniHome in esclusiva per SCHÖNHUBER FRANCHI.
GRUPPO SOGIMI propone Tecnodeck, un sistema di doghe per pavimentazione in legno e resina termoplastica che rappresenta un perfetto connubio tra natura e tecnologia. La bellezza e la nobiltà del legno, di cui si compone in grandissima parte, si sposano con le qualità di durata dei materiali termoplastici per offrire un nuovo valido supporto alla progettazione degli spazi esterni. Non necessita di trattamenti superficiali, non si deforma, non marcisce e non subisce le variazioni di superficie di cui soffre, in determinate condizioni, il legno comune.
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HOTEL DESIGN L’intreccio tra natura e arredamento è il concept da cui nasce la collezione Radici di DE CASTELLI. Tavoli, sedute e complementi realizzati in metallo che ricordano strutture vegetali, sulle quali è possibile fare crescere piante rampicanti, trasformandole in opere viventi di design.
Si chiama TecnicReverse la soluzione autoportante in alluminio concepita da PRATIC per soddisfare ogni esigenza di protezione solare: nata pensando soprattutto alle strutture ricettive che sempre più offrono ai propri ospiti spazi outdoor di comfort e design. Perfetta e funzionale, curata sin nei minimi particolari, TecnicReverse regala anche un sicuro impatto estetico grazie ai profili rettangolari e alle cover perimetrali che rifiniscono l’insieme in modo discreto ed elegante. La struttura può essere completata dalle chiusure perimetrali Windy, Slide e T-Line: tre diverse soluzioni concepite per proteggersi dal vento e dalla pioggia, e vivere gli spazi esterni nel massimo comfort.
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Speciale Outdoor Il nuovo concept di GLOSTER per l’arredo giardino, insieme divertente e stravagante, non ha bisogno di molte presentazioni: Nomade è il suo nome e Nomade è la sua natura. Una collezione di comodissime installazioni per salotti da esterno, realizzate in blocchi particolarmente leggeri, che possono essere spostate e riposizionate in diverse soluzioni. Una linea di design che unisce tessuti italiani, fantasie a righe zigrinate o semplici tonalità pastello, adatto agli esterni, pratico da rimuovere e facile da pulire.
Oltre a essere i consiglieri di Turandot, Ping Pong Pang di SERRALUNGA sono tre piccole sedie che occupano pochissimo spazio e sono ideali per un outdoor giocoso e scanzonato. Due cuscinotti intercambiabili, stampati in “rotazionale” in plastica di vari colori, si montano a scatto su una struttura metallica sfruttando l’elasticità dei materiali e delle forme.
Sofisticata, elegante e irresistibile, per un’indimenticabile esperienza di benessere: la Minipool di KOS in versione free standing, disegnata da Ludovico+Roberto Palomba, è accessoriata con pedana con deck in legno e colonna doccia in acciaio free standing by ZUCCHETTI. Per creare nel giardino dell’hotel o su una terrazza, anche in uno spazio limitato, un autentico frammento di paradiso.
Ikon parla il linguaggio dell’architettura contemporanea e con la sua massima semplicità e grande pulizia formale sembra uscire dai meandri del tempo. Un tavolo prodotto da PEDRALI, adatto sia per l’indoor che per l’outdoor. Il basamento è in polipropilene stampato a iniezione abbinato a ripiano in stratificato, acciaio verniciato o vetro. Proposto nei colori bianco, nero, grigio chiaro e sabbia, è disponibile anche nelle versioni poseur table e coffee table.
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Indoor-Outdoor è il nome della nuova collezione KINNASAND di tessuti per poltrone e divani che, grazie all’utilizzo di un filo innovativo brevettato in Italia insieme al processo di tessitura, risponde perfettamente alle esigenze dell’arredo giardino. Si tratta di un filo riciclabile al 100%, facile da curare, con un’elevata resistenza alla luce, antibatterico e resistente all’umidità, certificato secondo gli standard OekoTex 100.
Immancabile complemento degli spazi bordo piscina, il lettino per rilassarsi e prendere il sole può essere declinato in vari stili: eco chic, minimal o tradizionale. Originale e fuori dagli schemi grazie al suo stile vagamente retrò, Leandro di UNOPIÙ si integra perfettamente in spazi classici e in giardini ricchi di fascino, costruiti dalla natura e dal lento trascorrere del tempo.
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Il rivestimento impiegato a bordo piscina ha un impatto visivo rilevante sull’ambiente e l’architettura circostante e deve quindi valorizzare la vasca, integrandosi in armonia con il contesto. È inoltre importante la sua funzionalità in termini di resistenza agli agenti atmosferici, all’usura dovuta al calpestio nonché ai prodotti chimici utilizzati per la disinfezione dell’acqua. Per soddisfare queste esigenze IDEAL WORK propone il Pavimento Stampato, una soluzione di grande effetto, personalizzabile in forme e colori, resistente e facile da mantenere e pulire.
Dove finisce il sogno comincia
TOTAL LOOK
MODERNO CLASSICO CONTEMPORANEO SCHÖNHUBER FRANCHI SPA VIA B. BUOZZI 10, 39100 BOLZANO N. VERDE 800 850 012 TEL. +39 0471 545 111 FAX +39 0471 545 100 SHOWROOM VIA FRATELLI DI DIO 2/B, CERNUSCO SUL NAVIGLIO (MI) TEL. +39 02 92141072 FAX +39 02 92147838 www.schoenhuberfranchi.com
HIGHLIGHTS CASUAL E INFORMALE
Massimo comfort PER RIUSCIRE A OFFRIRE IL MIGLIOR SONNO HÄSTENS CONTINUA A MIGLIORARE E PERFEZIONARE I SUOI LETTI, E OGGI PRESENTA LENORIA, UN LETTO CONTINENTALE MODULARE COMPLETAMENTE RINNOVATO, COME SEMPRE NATURALE E GRAZIE AL QUALE VIENE MIGLIORATO ANCORA UNA VOLTA IL PIACERE DI RIPOSARE. CON LA SEMPLICE PRESSIONE DI ALCUNI TASTI SI REGOLA IL LETTO NELLA POSIZIONE DESIDERATA PER DORMIRE, LEGGERE O RILASSARSI. CREATO GRAZIE A UNA SELEZIONE ATTENTA DI MATERIALI NATURALI ASSICURA UNA NOTTE PIACEVOLE E RIPOSANTE.
LO STILE È LIBERO! ESSENTIAL è il nuovo marchio delle porte e dei controtelai ideati da Scrigno: porte scorrevoli e a battente, ove scompaiono stipiti e cornici coprifilo. Sia fisicamente che visivamente, la parete si presenta libera da stipiti e da altre finiture, lasciando alle aperture tra un ambiente e l’altro la massima continuità e fluidità. Porte essenziali, per lasciare massima libertà a design, progetto e arredo.
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Materiali hi-tech e accostamenti inediti, per un’estrema versatilità: questi i tratti distintivi di Drumbox, la nuova proposta di Diesel with Foscarini. L’expertise Diesel nella lavorazione dei materiali e dei tessuti abbinata a una forte dose di creatività hanno dato origine a una lampada che si ispira ai set fotografici. Nelle differenti versioni – da terra, a sospensione o da aggancio – Drumbox è proposta in due varianti: bianca con cuciture a contrasto gialle oppure grigia, pensata per ottenere un fascio luminoso maggiormente concentrato.
Luci minimal
SEGMENT di Lucifero’s è un sistema di illuminazione modulare a luce diretta, indiretta e a proiezione. Funzionale e minimal, arricchisce l’ambiente di luce e tecnologia per soddisfare le esigenze del comfort quotidiano. I cablaggi proposti vanno dalla sola luce fluorescente, t5 o con nuova tecnologia seamless, a proposte di illuminazione mista che coniugano una luce diffusa a una luce d’accento data dai fari spot alogeni qr111 o led.
A CURA DI MAURA ASIOLI
Effetto a sorpresa Il design raffinato dei divani Arketipo, unito a caratteristiche tecniche e di sicurezza di grande qualità, soddisfa le esigenze dell’hôtellerie più esclusiva. Nella foto Egadi, dalla doppia identità: aprendo lo schienale – indipendente per ogni posto – con un semplice movimento, la seduta acquista profondità ed estende la sua accoglienza con un interno rivestito da una morbida superficie pizzicata.
Belli, discreti, passepartout
GENTLE di Dornbracht è la nuova collezione di accessori bagno, eleganti e discreti come l’omonima linea di rubinetti disegnata da Matteo Thun, di facile inserimento in ogni contesto e stile architettonico. Da sottolineare la combinazione di materiali cromati e plastica opaca e colorata disponibile in quattro diversi colori che sottolineano il linguaggio formale, naturale e discreto, degli accessori: grigio chiaro, bianco crema, talpa e nero. La gamma comprende ganci, porta asciugamani, porta carta, maniglie per vasca, porta cosmetici, porta sapone con griglia.
CLIMATIZZAZIONE 2.0 2.0 È IL NOME DELL'INNOVATIVO CLIMATIZZATORE FISSO PROGETTATO DA ORESTE BOTTARO PER INNOVA, CHE HA LA PARTICOLARITÀ DI ESSERE SENZA UNITÀ ESTERNA E CON UNA PROFONDITÀ DI SOLI 15 CM. OTTIMALE PER GLI AMBIENTI SITUATI IN CENTRI STORICI O DOVE ESISTONO VINCOLI ARCHITETTONICI, QUESTA MACCHINA SILENZIOSA E POTENTE È IN GRADO DI RENDERSI PRATICAMENTE INVISIBILE, RISOLVENDO COSÌ OGNI PROBLEMA DI INSTALLAZIONE SENZA ALTERARE IN ALCUN MODO LA FACCIATA DELL’EDIFICIO. PRESTAZIONI UNICHE, CONSUMI RIDOTTI, RISPARMIO ENERGETICO E DESIGN IN UN SOLO PRODOTTO.
DESIGN E SICUREZZA FIRMATI CAME Wing40 è il nuovo tornello a battente motorizzato di Came. Elegante, silenzioso e molto veloce è stato progettato per il controllo degli accessi in hotel e altri ambienti di prestigio. La sua sofisticata elettronica consente infatti di bloccare l'automazione permettendo l'accesso solo agli utenti abilitati. Un complemento d'arredo dalle linee morbide e armoniose – studiato anche per agevolare il passaggio di persone diversamente abili – che non dimentica l'importanza della sicurezza, tipica degli ambienti contract.
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GUIDE CONTRACT
Materassi 1
SOGNI D’ORO Indispensabile per affrontare con energia la giornata, dormire bene in hotel trovando lo stesso comfort del letto di casa non è più da considerarsi un optional. Ma servono i giusti supporti, a partire dai materassi DI ROBERTO NEGRI io benedica chi ha inventato il sonno, mantello che avvolge i pensieri di tutti gli uomini». Quanta poetica verità in queste parole di Miguel de Cervantes! E proprio per non trasformare la ricerca di un riposo ristoratore nella proverbiale lotta contro i mulini a vento immortalata dal creatore del Don Chisciotte, scegliere bene materassi e cuscini è l’arma migliore. Ma se a casa siamo sotto questo aspetto padroni del nostro destino, in viaggio tutto diventa un’incognita, con il rischio di trovarsi di fronte a sgradevoli sorprese. Una notte in bianco alla vana ricerca della giusta posizione, magari in un letto
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troppo corto o troppo stretto, riesce a rovinare anche il migliore dei soggiorni nella location più lussuosa. Mai sottovalutare quindi la qualità del riposo dell’ospite, e men che meno contare sulla sua adattabilità pensando che «si tratta di pochi giorni», perché il comfort è in questo caso più che mai decisivo nelle valutazioni del cliente. Dormire bene anche in hotel, insomma, non è più considerato un optional ma al contrario uno standard per qualsiasi struttura che si rispetti. Standard garantito da un’offerta di mercato ormai di alta qualità, fatta spesso di soluzioni innovative, e al cui interno proprio per questo non è facile districarsi.
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LE DIMENSIONI? CONTANO Essendo la clientela dell’hotel molto spesso internazionale, va innanzitutto ricordato che dimensioni e forme dei materassi variano sensibilmente da Paese a Paese, ed è quindi consigliabile orientarsi su misure il più possibile “universali”. Nei paesi del nord Europa, ad esempio, il materasso singolo standard misura 90 cm di larghezza per 200 cm di lunghezza o addirittura una piazza e mezza, soluzione che garantisce un miglior riposo e una maggiore comodità durante il sonno. Più ridotto lo standard italiano, in media 80 cm di larghezza per 190 cm di lunghezza, misure che nel caso di letto singolo possono risultare scomode per gli adulti e non assicurare un riposo di qualità. Considerazioni simili si possono fare per il tradizionale materasso matrimoniale “alla francese” da una piazza e mezza, decisamente scomodo, e che perciò è da evitare optando per il più comodo standard matrimoniale italiano da 160 cm di larghezza per 190 cm di lunghezza, che risulta un buon compromesso. Comunque, in linea di massima, quando possibile, meglio non lesinare con le dimensioni, sacrificando magari qualche centimetro all’abitabilità della camera per un letto più comodo che, peraltro, ne rappresenta il fulcro.
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MANUTENZIONE E IGIENE
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La scelta dei materassi per una struttura ricettiva non può prescindere da alcune caratteristiche fondamentali. In primo luogo igienicità e traspirabilità, visto l’intenso e differenziato utilizzo e la necessità di offrire agli ospiti standard di pulizia elevati. Inoltre, sono fondamentali anche la leggerezza, per rendere più agevole la rotazione periodica del materasso, e ovviamente la durata. Gradito è poi l’utilizzo di materiali e tessuti con proprietà anallergiche e anti-acari, per tutelare anche i clienti con problematiche di tipo allergico. Infine, devono essere ovviamente ignifughi Classe 1 IM - a garanzia dell’incolumità collettiva in caso di incendio. Da segnalare: per rispondere alle specifiche esigenze dell’hotellerie due novità, negli ultimi anni, sono state introdotte nel settore. La prima è rappresentata dai Topper, ovvero sottili sovramaterassi che migliorano sensibilmente il comfort dell’ospite e, al contempo, rendono le operazioni di pulizia più semplici e agevoli. La seconda novita è invece rappresentata dai materassi No Flip, costituiti per il 50% da una base indifferenziata e per il 50% da un’imbottitura
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GUIDE CONTRACT
Materassi
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solitamente in poliuretano e poliestere, che proprio per la loro conformazione non richiedono la rotazione periodica del materasso.
traspirabilità, durata, leggerezza e un ottimo rapporto qualità-prezzo.
...AL LATTICE DALLE MOLLE... È comparso nelle case degli italiani con il boom economico, entrando nell’immaginario collettivo anche grazie ad alcune storiche campagne pubblicitarie. Ma anche dopo decenni di vita, entrato nel frattempo nella tradizione, il materasso a molle ha ancora molto da dire grazie a una serie di aggiornamenti che nel tempo ne hanno migliorato notevolmente le caratteristiche e la durata. Evoluzione del classico materasso a molle è il materasso a molle insacchettate, soluzione in cui ogni singola molla è racchiusa in un sacchetto indipendente ed è in grado di adattarsi alle diverse pressioni ricevute, offrendo il giusto sostegno in ogni punto al peso del corpo: in pratica ogni molla si abbassa il necessario a seconda della pressione esercitata e indipendentemente dalle molle che le stanno vicino, non ultimo senza produrre fastidiosi cigolii. Preferito dagli hotel in tutto il mondo, il materasso a molle offre un alto grado di adattabilità alla forma del corpo – ancora maggiore se il suo strato superiore è in lattice – e una migliore risposta anatomica ed elastica, riducendo il rischio di crampi e dolori alla schiena e al tratto cervicale. Inoltre garantisce buona
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Soprattutto in quest’ultimo decennio il mercato è stato rivoluzionato dalla diffusione dei materassi in lattice, che hanno offerto un’alternativa funzionale e confortevole ai materassi tradizionali. Ciò principalmente grazie alle caratteristiche della materia prima utilizzata, sui cui però è bene fare qualche distinzione. In primo luogo fra lattice di provenienza naturale, estratto da alcune specie di piante, e lattice di provenienza sintetica derivato dal petrolio. Un materasso in lattice può essere costituito anche interamente da lattice sintetico, anche se è più comune utilizzare quantità variabili sia di lattice sintetico che naturale. I materassi più pregiati sono quelli al 100% in lattice di origine naturale, attenzione quindi a leggere e interpretare l’etichetta; se non è riportata espressamente l’indicazione «100% lattice di origine naturale» il materasso è composto almeno in parte da materiale sintetico. Indifferenti, invece, ai fini della qualità del materasso, sono le diciture «lattice» e «schiuma di lattice», che indica semplicemente la miscelazione di aria e lattice durante la fabbricazione. Importante è piuttosto la differenza fra materassi in lattice e in puro lattice: nel primo caso, il materasso è composto da due o più strati
CARATTERISTICHE E PLUS MATERASSI A MOLLE INSACCHETTATE
VANTAGGI Offrono in ogni punto il giusto sostegno al peso del corpo Evitano fastidiosi cigolii Traspirabilità, leggerezza e quindi facile manutenzione Ottimo rapporto qualità/prezzo
MATERASSI IN LATTICE
Possono essere in lattice naturale (i migliori), in lattice sintetico o misti. Sono costituiti da zone (generalmente da 3 a 15) di differente densità per adattarsi meglio al peso corporeo.
VANTAGGI Di elevato comfort e qualità, sono molto elastici e si modellano al corpo favorendo il totale rilassamento della muscolatura Traspiranti, igienici e anallergici
MATERASSI IN MEMORY FOAM
I materassi in Memory sono composti da poliuretano e da altre sostanze sintetiche che ne aumentano viscosità e densità. Sono termosensibili, ovvero si induriscono alle basse temperature e si ammorbidiscono con il calore.
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VANTAGGI Elevate caratteristiche di ergonomia e comfort Trasmettono una sensazione simile al galleggiamento Confortevoli, assicurano un rilassamento costante durante tutte le ore di riposo.
di differenti materiali sovrapposti, mentre nel secondo viene utilizzata unicamente un’anima in lattice. Parole, tutte queste, dietro cui si celano caratteristiche qualitative importanti, e che motivano differenze di prezzo a volte anche consistenti. Nessun dubbio, invece, sulle prestazioni del lattice come materiale per materassi: è elastico, e ha quindi una grande capacità di modellarsi al corpo favorendo il totale rilassamento della muscolatura; è traspirante, recupera spontaneamente e rapidamente le dimensioni originali; è igienico e anallergico e quindi adatto anche a chi soffre di allergie. Va però segnalato che è un materasso pesante e di non facile movimentazione. Nella scelta, oltre alla qualità del materiale di base, va considerato che i materassi in lattice sono caratterizzati da zone (da un minimo di 3 fino anche a 15), ovvero fasce orizzontali di diversa densità per adattarsi meglio al peso corporeo: più sono le zone e maggiore è la piacevolezza del riposo.
L’IPERTECNOLOGICO
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L’OFFERTA CONTRACT Bedding Industries www.bedding.it; Dorelan
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Ogni singola molla è racchiusa in un sacchetto e si muove indipendentemente dalle altre che le stanno vicino
La più moderna alternativa per il buon dormire arriva addirittura dallo spazio, sviluppata dalla NASA per imbottire i sedili delle navicelle spaziali e le tute degli astronauti. È il Memory, sostanzialmente un poliuretano prodotto con l’aggiunta di altre sostanze che ne aumentano la viscosità e la densità. Materiale termosensibile, che indurisce alle basse temperature e si ammorbidisce quando si scalda, ha un comportamento variabile a seconda della densità: quanto più è alta, tanto più lentamente prende forma con il calore, se invece è bassa sarà soprattutto il peso del corpo a deformarlo. I materassi realizzati in questo materiale si contraddistinguono per le loro elevate caratteristiche di ergonomia e comfort; il materasso, che in un primo momento sembra sostenuto, scende verso il basso e comincia a conformarsi tramite il calore e il peso del corpo, trasmettendo una sensazione simile al galleggiamento. I materassi in Memory sono sempre composti da due strati: il Memory vero e proprio, presente in superficie, e uno strato sottostante costituito da poliuretano espanso o, in alternativa, da vari altri tipi di poliuretano (Waterlily, Elasgum, Acquatech, ecc.), che influenzano le caratteristiche di durezza ed elasticità del materasso. Di lunga durata, la sua spinta minima assicura una comodità costante durante tutte le ore di riposo. Le soluzioni per un riposo di qualità, insomma, non mancano. Quel che è certo è che non bisogna lesinare, tenendo peraltro a mente che un materasso di buona qualità, quale che sia la tipologia, garantisce anni e anni
www.dorelan.it (foto 2 e 3); Flou www.flou.it (foto 4); Hastens www.hastens.com/it (foto 5); Morfeus www.morfeus.it (foto 6); Permaflex www.permaflex.it; Simmons www.simmons.it (foto 1); Vefer www.vefer.com (foto 7)
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Un riposo di qualità è la prima fonte di benessere Simmons si prende cura del riposo dell’ospite e lo trasforma in benessere, all’avanguardia nella ricerca e nell’innovazione per testare e realizzare prodotti di alta qualità dalle straordinarie caratteristiche ergonomiche DI ANTONIA ZANARDINI
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a 140 anni Simmons è all’avanguardia nella ricerca e nell’innovazione per progettare e realizzare materassi dalle differenti caratteristiche ergonomiche, in grado di migliorare la qualità del riposo. Produttore internazionale presente in 101 paesi, Simmons è il primo marchio al mondo nel segmento contract, scelto dagli hotel più prestigiosi e dalle più importanti catene internazionali. Studiati per assicurare riposo e benessere, i materassi Simmons sono interamente prodotti in Italia – in 6 stabilimenti – secondo elevatissimi standard qualitativi e rigorosi controlli per offrire, sempre, il raggiungimento di alti livelli di accoglienza e attenzione al benessere dell’ospite. Per saperne di più abbiamo intervistato Fabio Formenti, titolare del Gruppo Industriale Formenti, licenziatario, tra l’altro, anche del marchio Pirelli per il settore bedding. Dottor Formenti, perché un albergatore deve prestare massima cura alla scelta dei materassi? «Anzitutto perchè troppo spesso ci si dimentica del fatto che la funzione primaria di un hotel è qualla di “vendere riposo” e, in secondo luogo, perché oggi è fondamentale offrire all’ospite il massimo comfort e benessere, che è strettamente correlato a questa funzione primaria. Un sonno di qualità dovrebbe essere il requisito imprescindibile per ogni hotel e non solo un optional, un buon materasso diviene quindi un punto di forza dell’ospitalità e dedicargli maggiore attenzione significa garantire all’ospite un inizio di giornata più sereno, contribuendo in modo determinante alla sua soddisfazione». Quali devono essere le principali caratteristiche di un materasso
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destinato all’hôtellerie? «Nel settore alberghiero il materasso deve rispondere a criteri precisi. In primo luogo deve soddisfare le esigenze di ospiti differenti per peso, corporatura e gusti. Occorre quindi puntare su materassi di elevata qualità, in grado di soddisfare differenti esigenze ergonomiche. Nel contempo, i requisiti di igiene e di traspirabilità sono altrettanto importanti, così come leggerezza e facilità di manutenzione, per rendere più agevole e veloce il lavoro del personale addetto alle camere». In base alle caratteristiche che ha evidenziato, quale fra i vostri materassi soddisfa al meglio queste esigenze? «Innanzitutto voglio specificare che
UN MODELLO “TOP CLASS” RENERGIE™ BEAUTYREST™ È UN MATERASSO NO FLIP DI NUOVA GENERAZIONE CHE ANTICIPA, NELLA TENDENZA, GLI SVILUPPI E L’ORIENTAMENTO DEL SETTORE ALBERGHIERO Renergie™ Beautyrest™ è un materasso innovativo che grazie all’esclusivo e brevettato sistema “No Flip Topper Inside” contribuisce al raggiungimento di un eccezionale comfort. Le speciali imbottiture ad alto spessore, doppio strato di poliuretani a portanza progressiva trattati con Transflexion Comfort Technology, processo tecnologico che consente di ottenere un comfort estremamente omogeneo e costante nel tempo, sono concentrate nella parte superiore del materasso, nel caratteristico e innovativo strato-cuscinetto incorporato “Topper Inside”. La struttura, con molleggio Beautyrest e sistema di assemblaggio indipendente, assicura un supporto assolutamente anatomico, garanzia di una completa adattabilità ergonomica al corpo. Un modello ideale per l’uso alberghiero: il sistema “No Flip”, infatti, consente la riduzione della cura del materasso poiché non rende necessaria la periodica rotazione “sottosopra”, garantendo nel contempo un comfort impareggiabile per modelli di pari categoria.
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FOCUS ON
Simmons
Simmons produce tutte le tipologie di materassi: a molle, in lattice e in Memory Foam, e quindi è in grado di soddisfare ogni tipo esigenza. Fatta questa premessa, per il settore alberghiero la soluzione ideale è senza alcun dubbio il materasso a molle rivestite indipendenti, perché è quello che meglio si adegua a differenti esigenze fisiologiche, adattandosi al corpo e assicurando un perfetto supporto della colonna vertebrale. Un materasso estremamente confortevole, nel quale ogni singola molla grazie al sistema Beautyrest – un brevetto mondiale Simmons – è inserita in un sacchetto aerato collegato agli altri attraverso un assemblaggio indipendente. In questo modo il materasso si adatta perfettamente alle diverse parti del corpo perché si abbassano solo le molle sottoposte a pressione, così come avviene per i tasti di un pianoforte. Massimo comfort, quindi, abbinato a elevate caratteristiche di igiene, traspirabilità,
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leggerezza e facile manutenzione». Nella vostra offerta vedo che proponete anche Topper, di cosa si tratta esattamente? «Tutti i nostri modelli possono essere integrati con Topper, ovvero materassini sottili con ulteriori strati imbottiti che si sovrappongono al materasso e che offrono all’ospite un contatto ancor più morbido e soffice. Soluzioni che amplificano la sensazione di benessere pur mantenendo inalterato il livello di rigidità del materasso, perché migliorano la distribuzione del peso corporeo e riducono notevolmente i carichi pressori, con evidenti benefici per l’ospite. Inoltre sono estremamente pratici: mantengono più igienico il materasso e semplificano le operazioni di pulizia e manutenzione». Ci sono altre novità o trend già in atto nel mondo? «Un’altra tipologia estremamente interessante per l’hôtellerie è rappresentata dai nostri modelli con Sistema No Flip. Ovvero materassi
composti da una struttura a molle sulla quale viene applicata un’imbottitura ad altissimo spessore – concentrata nella parte superiore – abbinata a innovativi materiali dalle straordinarie caratteristiche di elasticità. Un sistema che garantisce elevati standard di benessere e che, nel contempo, riduce le operazioni di manutenzione perché elimina la periodica rotazione ”sottosopra”». Per concludere, un suo consiglio agli albergatori… «Un buon riposo migliora la qualità della vita e la soddisfazione dell’ospite. La scelta del materasso è quindi un momento importante nella realizzazione di una struttura alberghiera e non accessorio o secondario, al quale dedicare massima attenzione e adeguate risorse. Per qualificare la propria accoglienza e trasformarla in un’esperienza davvero unica e indimenticabile… fin dal risveglio». www.simmons.it
FOCUS ON
Mediterranea SPA
Cosmetica innovativa per il mondo dell’hôtellerie Mediterranea SPA è la nuova divisione di Fratelli Carli che si occupa di cosmesi per il mondo professionale dell’accoglienza offrendo una gamma completa di prodotti cortesia con formulazioni preziose, a base dei principi attivi dell’olio di oliva
L’
olio di oliva e le sue favolose proprietà sono per Fratelli Carli una tradizione di famiglia lunga un secolo. Questo ha fatto sì che negli anni ’90 nascesse un moderno laboratorio di idee cosmetiche che diede vita a Mediterranea, la prima linea cosmetica della Fratelli Carli a base dei principi attivi dell’olio di oliva, che in questi quasi 20 anni di esperienza e di evoluzione ha raggiunto un livello di qualità e di tecnologia di altissimo profilo. Linee di prodotti che per caratteristiche, completezza di gamma e design si collocano tra i marchi più prestigiosi del panorama cosmetico mondiale. Qualità ed eccellenza che oggi sono a disposizione anche del mondo dell’hotellerie grazie a Mediterranea SPA, la nuova divisione che si occupa della cosmesi e del benessere per il mondo
professionale dell’accoglienza offrendo una gamma completa di prodotti con formulazioni preziose nella forma e negli ingredienti, tutti rigorosamente made in Italy: efficaci, delicati, studiati per regalare bellezza e benessere a tutti gli ospiti. A base di principi attivi dell’olio di oliva ed estratti vegetali, tutte le formulazioni sono dermatologicamente testate per renderle adatte a ogni tipo di pelle, anche la più delicata. Inoltre, per rispondere più efficacemente alle esigenze di ogni hotel, Mediterranea SPA offre la personalizzazione di ogni prodotto e la possibilità di scegliere tra diverse linee: Easy Linee di prodotto già esistenti e immediatamente disponibili. Personal Linee già esistenti personalizzabili con il logo dell’hotel. Taylor Linee originali create ad hoc per l’hotel secondo specifiche esigenze.
UNA GAMMA COMPLETA
La linea Mediterranea SPA è composta da: SHAMPOO Per lavaggi frequenti, con proteine del frumento e della seta BATH&SHOWER GEL Un gel delicato da utilizzare in doccia o diluito nella vasca SHOWER GEL&SHAMPOO Un unico prodotto per la detersione del corpo e dei capelli SHOWER GEL&SHAMPOO BABY Per detergere delicatamente i capelli e la pelle dei bambini SOAP Saponetta delicata 100% vegetale, altamente emolliente INTIMATE CARE Detergente intimo arricchito da estratto di foglie di olivo BODY LOTION Una lozione piacevolmente profumata che idrata e nutre la pelle BATH SALT Sali profumati da sciogliere nella vasca.
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FOOD&BEVERAGE
Una questione di etichetta «I veri intenditori non bevono: degustano segreti». Così Salvador Dalì riassumeva l’eterno fascino del vino. Sempre più spesso al centro di una proposta di ospitalità di grande appeal, dove ricercatezza degli ambienti e passione enologica si fondono in un’esperienza sensoriale a tutto tondo DI ROBERTO NEGRI
H
a un giro d’affari decisamente importante – parliamo di oltre 5 miliardi di euro – che sposta ogni anno oltre 3 milioni di viaggiatori, per la maggior parte under 50 e con alta capacità di spesa. Numeri che già da soli collocano l’enoturismo, se non nella dimensione del fenomeno di massa, senza dubbio ben oltre quella della nicchia. Non è frutto del caso, insomma, la scelta, compiuta da un numero sempre più elevato di strutture, di fare dell’offerta enologica – nelle sue varie forme – una delle punte di diamante della propria ospitalità. Che sia declinato come indispensabile complemento a una ristorazione di alto livello, percorso di scoperta del patrimonio enologico locale o esperienza sensoriale a tutto tondo guidata da esperti di questa nobile e antichissima arte, immortalata in secoli di letteratura e poesia, il culto di Bacco raccoglie schiere di appassionati sempre più informati, attenti alle sfumature e molto esigenti. Ma anche disposti a premiare chi sappia trattare il nettare degli dei con passione e competenza. Le formule di successo oggi certo non mancano, tendono anzi, come vedremo fra poco, a moltiplicarsi e crescere in qualità e originalità.
IL BIGLIETTO DA VISITA: LA CARTA Chiara, leggibile e con tutte le informazioni necessarie per guidare a una scelta consapevole. Sono questi i primi requisiti per realizzare una carta dei vini moderna, capace di rispecchiare le caratteristiche del locale e in linea con le richieste di una clientela sempre più attenta. Che si devono evidentemente sposare a una equilibrata scelta di terroir ed etichette, a una presentazione competente senza essere invadente, e a tutti gli accessori necessari a esaltare al massimo l’esperienza della degustazione. Poche, ma ferree, le buone regole da seguire. Focalizzare il profilo del cliente è importante, ma lo è altrettanto sapere quali e quante bottiglie tenere, e quanta competenza necessitano per essere presentate e consigliate. Meglio, in genere, 30 etichette selezionate con criterio, di cui saper raccontare vita, morte e miracoli, che una carta enciclopedica che nessuno consulta a fondo e rischia anzi di confondere le idee. Per quanto riguarda la suddivisione tipologica, il metodo più diffuso è quello di seguire l’andamento del pranzo o della cena, quindi spumanti, bianchi, rossi e vini da meditazione, cui si può associare un’ulteriore classificazione
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FOOD&BEVERAGE
Una cantina con una proposta di etichette adeguatamente selezionata è un elemento di sicuro appeal, possibilmente integrata da un tocco di personalizzazione per rendere la desgustazione un’esperienza indimenticabile
per regione, con una suddivisione in zone DOC o per vitigno e vini da tavola, e per nazione nel caso di vini stranieri. I locali a forte connotazione territoriale possono privilegiare i vini della regione per poi continuare con l’elenco delle altre zone. Fondamentali le informazioni, le curiosità e ogni altra notizia la cui conoscenza stimoli l’interesse e procuri maggior piacere nel bere. Cosa raccontare, allora, di ogni etichetta? Sicuramente denominazione del vino – seguita dal nome dell’eventuale selezione o cru –, annata, azienda produttrice, prezzo. A queste informazioni, assolutamente fondamentali, possono aggiungersi tipo di denominazione (Igt, Doc, Docg), uvaggio, gradazione alcolica, sistema di affinamento, dettagli sintetici sulla vinificazione e sulle note organolettiche come parametri visivi, olfattivi e gustativi. E poiché anche l’occhio vuole la sua parte, da non sottovalutare è la presentazione grafica: schede tecniche, notizie sull’azienda, immagini fotografiche o di riproduzione delle stesse etichette sono elementi di sicura eleganza e grande effetto.
LA LOCATION, ELEMENTO VINCENTE Detto che una cantina ben fornita e con una proposta di etichette adeguatamente selezionata è un elemento di sicuro appeal,
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proprio perché questa consapevolezza è ormai diffusa diventa quanto mai importante donarle un tocco di personalizzazione in modo da rendere la degustazione un’esperienza indimenticabile. A maggior ragione per la multidimensionalità di questa esperienza, che coinvolge tutti i cinque sensi e richiede la giusta atmosfera, cui contribuiscono la location, l’ora del giorno, persino le condizioni di illuminazione. Per non confondersi, e alla fine rischiare di sparire, all’interno di una proposta che oggi è sempre più ampia, è insomma importante connotare e personalizzare la propria offerta, puntando su elementi forti, di grande suggestione e attrazione, capaci di imprimersi nella memoria. Come ad esempio l’impatto della location, pezzo forte del primo degli esempi di eccellenza che abbiamo selezionato in questa occasione, la Cantina Lavit del Vittoria Hotel, un piccolo ma raffinato quattro stelle alle porte di Padova. Un unico tavolo centrale, luci soffuse, rumori attutiti creano un’atmosfera ideale per assaporare grandi vini; oltre 650 le etichette, che mappano i più interessanti territori del vino al mondo, con particolare attenzione all’offerta locale, e affiancano alle grandi maison e ai più famosi chateau piccoli e selezionatissimi produttori, che vengono proposti in abbinamento a
un’offerta culinaria di eccellente livello. Su ambienti di grande suggestione punta anche l’albergo ristorante Da Cesare, piccola perla lacustre di Stresa che ha fatto della tradizione enogastronomica piemontese la sua carta vincente. Qui i colori corposi del legno scuro e delle luci soffuse creano un’atmosfera ideale per degustare – ma anche acquistare nel wine shop – vini regionali e toscani, liquori, grappe locali e friulane.
L’IMPORTANZA DELLE RADICI Scommettere sul fascino delle tradizioni locali, soprattutto quando appartengono al Gotha dell’enologia nazionale, è una carta di sicuro successo per conquistare la sempre più numerosa e appassionata clientela dei viaggi enogastronomici. Una carta giocata all’interno di una struttura moderna e informale, ma da intenditori, dal wine bar The Glass, tempio dei degustatori allestito all’interno dell’Olive Inn di Ripalta, in provincia di Foggia. Qui il profondo legame col territorio è il filo conduttore di una carta dei vini selezionatissima, che spazia dalle etichette più blasonate a quelle di qualità assoluta, come solo le piccole maison sanno offrire; grandi protagonisti sono i vini locali, dai rossi di grande carattere come il Primitivo, il Nero di Troia e il Salice Salentino, agli ottimi bianchi e rosati derivati da uve Negroamaro. Inattesi, e tutti da scoprire, anche i Perlage, spumanti a metodo classico ottenuti dal vitigno locale Bombino oltre che nel classico abbinamento del Pinot Nero. Abbina a una grande tradizione di etichette locali la raffinatezza gourmande di un ristorante Michelin anche la cantina dell’Hotel La Majun, quattro stelle superiore nel cuore dell’Alta Val Badia. Più di 500 le etichette della carta, che ospita una selezione di cui protagonisti assoluti sono i vini dell’Alto Adige e del Trentino, accompagnati da alcune fra le migliori proposte della scena enologica nazionale. Uno dei vantaggi di una cantina d’élite,
composta con passione ed equilibrio, è quello di non richiedere necessariamente spazi e strutture importanti. Con le giuste scelte, anche il piccolo albergo o il locale a conduzione familiare possono riservare grandi soddisfazioni. Intima e raccolta, ma personalizzata da un tocco di elegante raffinatezza, è l’accoglienza dell’Hotel Alessi di Desenzano del Garda, la cui proposta di ristorazione ha il suo pezzo forte nella selezionatissima carta dei vini, che spazia dalle bollicine più rappresentative ai bianchi di tutto il mondo, passando per i rossi più importanti. La sua elegante enoteca, piccolo paradiso per gli amanti del vino, è una raccolta cantinetta dove riposano etichette dei classici gardesani, ma soprattutto uno spazio tranquillo dove gustare tutte le suggestioni di un’eccellente proposta enologica. Una grande tradizione di passione per il vino è anche quella che anima Il Canestro, piccolo tre stelle del viterbese dove da oltre quarant’anni la famiglia Canestro coltiva una splendida cantina con vini delle più importanti etichette, percorribile con l’aiuto del sommelier della casa. Un’importante carta dei vini, impreziosita da collezioni che ripercorrono la storia del vino attraverso le sue annate più prestigiose, in un ambiente dove trova spazio anche una selezione dei più pregiati whisky scozzesi.
E PER CHI VUOLE IMPARARE… Un viaggio alla scoperta dei molti tesori enologici che il nostro paese offre può trasformarsi anche in un’occasione per raffinare le conoscenze ed educare il palato. È la formula che propone l’hotel enoteca La Pigna di Lignano Pineta, in provincia di Udine. Per meglio apprezzare la ricca selezione di etichette regionali, qui si organizzano corsi di sommelier per perfezionare le tecniche di degustazione dei vini, scegliere in ogni occasione vini di qualità e, perché no, esibire la propria cultura enologica.
A fianco: sotto le volte in pietra dell’enoteca di Palazzo Arzaga si possono degustare le migliori annate di Lugana e Chiaretto, Groppello e San Martino
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FOOD&BEVERAGE
Il vino secondo... Il giusto calice, in vetro sonoro o in luminoso cristallo, arricchisce sempre il momento della degustazione esaltando caratteristiche organolettiche e sensoriali. Nel bicchiere più adatto qualsiasi vino amplifica i suoi giochi di luce e colore, e diffonde al meglio i suoi aromi
Schönhuber Franchi
Zwiesel Kristallglas
Riedel
Stelo corto e taglio obliquo per un contatto vis à vis con gli altri commensali: è Verres D’O, linea di calici in cristallo disegnata dal grande chef Davide Oldani.
La serie Cru Classic (distribuita da Italtrade), coniuga eleganza e brillantezza. La presentazione di modelli sensoriali di base è perfetta grazie agli ampi volumi.
I calici Riedel Vitis sono progettati in funzione delle diversità organolettiche dei vini. L’assenza di saldature tra bulbo e stelo crea un suggestivo gioco di luci.
Blueside Steroglass
Villeroy & Boch
Zafferano
Con un gambo allungato di un terzo rispetto agli standard, i calici Modigliani, fatti a mano in vetro borosilicato, sono una scelta degna delle grandi occasioni.
Schumann’s Wine è una collezione di cristalli dal design semplice e lineare. La forma maneggevole li rende perfetti per allestimenti di base nella ristorazione.
Si chiamano Esperienze, sono in vetro sonoro superiore, soffiati a bocca e lavorati a mano. Dedicati a chi desidera abbinare estetica ed elevato contenuto tecnico.
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Dove finisce il sogno comincia
TOTAL LOOK
MODERNO CLASSICO CONTEMPORANEO SCHÖNHUBER FRANCHI SPA VIA B. BUOZZI 10, 39100 BOLZANO N. VERDE 800 850 012 TEL. +39 0471 545 111 FAX +39 0471 545 100 SHOWROOM VIA FRATELLI DI DIO 2/B, CERNUSCO SUL NAVIGLIO (MI) TEL. +39 02 92141072 FAX +39 02 92147838 www.schoenhuberfranchi.com
FOCUS ON
Nestlé Professional
Il barista? Diventa digitale Nestlé Professional Super Premium Beverages presenta Viaggi, il rivoluzionario sistema multi-bevande dedicato al canale fuori casa. Tutta la qualità di raffinate miscele e ingredienti per una proposta di eccellenza, rivolta a una clientela premium DI ROBERTO NEGRI
È
un programma multibevande premium dedicato al canale fuori casa che offre la più raffinata ed eccellente qualità in tazza grazie a una selezione di ingredienti di prima scelta, a una nuova macchina completamente automatica e a un servizio unico dedicato. Il suo nome? Viaggi, il nuovo brand creato da Nestlé Professional, neo divisione costituita con l’obiettivo di diventare partner dei migliori operatori del settore del fuori casa e della ristorazione di tutto il mondo. Un marchio che oggi, dopo i lusinghieri risultati raccolti sul mercato francese dell’hôtellerie, sbarca anche in Italia. A presentarlo ufficialmente, in un affollato incontro presso il quartier generale milanese di Nestlé,
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Francisco Deolarte, Global Head di Nestlé Professional Super Premium Beverages, e Lorenzo Viganò, Business Manager della Divisione dal marzo di quest’anno. «Viaggi nasce con obiettivi precisi e ambiziosi», ha esordito Deolarte, «sfidare la standardizzazione del gusto e reinventare l’alta qualità. Come? Mettendo l’esperienza e l’arte dei migliori baristi alla portata di tutti mediante la semplice pressione di un pulsante. Una piccola grande rivoluzione resa possibile dall’innovativa tecnologia Viaggi». La sua rivoluzionaria tecnologia offre infatti un’ampia gamma di bevande calde e over-ice a base di espresso, latte e cioccolata, tutte di eccellente qualità, capaci di deliziare anche i
palati più esigenti. Viaggi è il primo sistema a offrire l’opportunità di scegliere tra oltre 40 differenti bevande, dal ristretto all’espresso, dall’espresso francese all’americano, dal cappuccino al latte macchiato, al semplice tocco di un pulsante. «Il programma Viaggi», ha sottolineato in particolare Lorenzo Viganò, «offre valori aggiunti decisamente preziosi per la clientela professional, in quanto garantisce qualità continua e costante, igiene, servizio dedicato e competenza. Il sistema, frutto della migliore esperienza di Nestlé Professional, utilizza una selezione di Grand Cru di caffè, esclusivamente realizzata da Nescafé, latte liquido concentrato, appositamente creato da Nestlé, e cioccolata liquida concentrata della prestigiosa casa svizzera Cailler. Una formula completamente Nestlé, quindi, arricchita dal talento e dalla tradizione tutta italiana di La Cimbali, che ha creato in esclusiva per Viaggi una nuova macchina
rivoluzionaria e completamente automatica». Grazie a queste premesse, Viaggi si propone all’hôtellerie come integrazione ideale e senza compromessi tra qualità, igiene e semplicità nell’utilizzo: la facilità nel caricamento del prodotto, nella preparazione delle bevande e nella pulizia della macchina sono assicurate dal sistema tecnologico all’avanguardia, mentre l’igiene e la sicurezza alimentare sono garantite dal packaging completamente asettico dei prodotti. Ma Viaggi è anche un servizio dedicato e costante: i consulenti di Nestlé Professional Super Premium Beverages sono infatti accuratamente formati al fine di offrire un ottimo servizio commerciale e un’assistenza personalizzata, rimanendo fianco a fianco della clientela professionale, sia nella fase di istruzione e avviamento che per la successiva manutenzione programmata. www.viaggi-programme.com
Lorenzo Viganò, Business Manager della Divisione Nestlé Professional Super Premium Beverages. In basso, lo showroom Viaggi
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Hospitality / MERCATO E GESTIONE
La fiera milanese del Real Estate conferma il suo ruolo di piattaforma espositiva nella quale il settore dell’ospitalità può misurarsi e mettere in mostra le sue opportunità DI GIANNI MARTINO*
EIRE 2012: UNA VETRINA PER LO SVILUPPO
N
asce nel 2003, nei corridoi di Sviluppo Italia, l’idea di creare una grande vetrina attraverso la quale esporre le opportunità di investimento nello sviluppo alberghiero in Italia ma anche di consentire a operatori del settore, gestori, proprietari e gruppi alberghieri di mettere in mostra le loro ambizioni di crescita o esporre i loro asset in vendita. Erano tempi in cui sul fronte dell’ospitalità ancora si comprava quanto si vendeva. Lontana era la crisi del mercato finanziario e quella conseguente del mercato immobiliare, eppure già chiara appariva l’esigenza di creare un punto di incontro specializzato, un momento di interscambio, una vetrina appunto in grado di attrarre anche investimenti esteri. Nasce quindi nei corridoi (nei corridoi, non nelle splendide sale riunioni) dell’agenzia statale per lo sviluppo ma deve crescere altrove, per la cecità di chi ne è alla guida e lo scarso interesse da sempre nutrito nelle stanze della politica per un settore che, pur vitale per l’economia del Paese, ha sempre sofferto di una capacità di rappresentanza piuttosto bassa. È comunque a Roma che, per iniziativa congiunta di R&D hospitality, HTMS International e il gruppo TTG Fiera di Rimini, si vede il primo tentativo di creare un evento
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La facciata dell’Hôtel des Academiés et des Arts di Parigi. Sotto, una camera del Georges Hotel Galata di Istanbul; l’Hollywood Roosvelt di Los Angeles e La Sultana a Marrakech
“vetrina” delle opportunità nel settore alberghiero. La manifestazione Investment@Globe, versione italiana del forum berlinese degli investimenti alberghieri, ha un buon successo ma non arriva alla terza edizione per la definitiva chiusura della fiera del turismo di cui è appendice. Si sviluppa però in parallelo a Milano una manifestazione di ben più ampia portata che diviene casa del Real Estate italiano e che alcuni volenterosi operatori del nostro settore cercano di aprire al mercato immobiliare alberghiero.
IL MONDO CAMBIA NEL FRATTEMPO I flussi turistici crescono malgrado l’irrompere di una crisi dagli effetti devastanti sulle economie più ricche (di debiti in verità). L’Italia cresce ma non tiene il ritmo e alla crescita di presenze corrisponde una perdita ben più consistente di ricavi. Il settore alberghiero paga la sua scarsa reattività nei confronti dell’evoluzione tecnologica. Crolla l’intermediazione nazionale a vantaggio di quella on-line (straniera). Falliscono miseramente tutti i (ridicoli) tentativi pubblici di affiancarla o di sovrapporsi a essa. Passiamo nel volgere di un paio di anni da una situazione di sostanziale equilibrio tra domanda e offerta di attività e immobili alberghieri in vendita, a una situazione
nuova della quale non troviamo stime attendibili, ma che secondo alcuni vede almeno 25.000 alberghi in vendita su un parco complessivo non di molto superiore. La battuta che circola è che non c’è un solo albergo che non sia in vendita. Ancora, e salvo rari casi, non si svende. Su EIRE, la fiera milanese del Real Estate convergono quindi le attenzioni degli organizzatori di Investment@Globe e dei sopra citati volenterosi, che riescono a creare una piattaforma espositiva, di incontro e di confronto in cui il settore dell’ospitalità può misurarsi e mettere in mostra le sue opportunità. Lungo un percorso di tre anni si è consolidata una realtà destinata a crescere e, forse, a cambiare per crescere ancora di più. Una realtà che ha visto nell’arco di soli tre giorni svolgersi 16 tavole rotonde, due grandi conferenze internazionali, innumerevoli presentazioni di progetti, e tanti, tanti incontri tra chi cerca opportunità e chi invece le offre.
L’EDIZIONE 2012 EIRE ha registrato quest’anno un’affluenza di oltre 10.000 visitatori per 454 espositori (enti e società specializzate in tutta la filiera, con una significativa partecipazione internazionale) e 349 giornalisti accreditati. Un dato particolarmente significativo, soprattutto se pensiamo alle difficoltà del momento che sta vivendo l’economia italiana, in generale, e il settore immobiliare, in particolare. Uno dei punti di forza è stato il risalto dato alle positività del territorio italiano, attraverso la selezione e l’invito di più di 100 investitori internazionali ai quali sono state presentate le migliori opportunità di valorizzazione e sviluppo del Paese, e tra queste alcune notevoli opportunità nel campo alberghiero.
Da sinistra, in senso orario: il roof top del Limes, nella Fortitude Valley (Australia); il Viceroy Bali; RD hospitality all’EIRE; The Puli, Shanghai; l’Almyra Hotel di Cipro
Si sono tenuti oltre 80 appuntamenti, tra convegni ed eventi negli stand. «Un bilancio positivo», ha commentato il presidente di EIRE, Antonio Intiglietta. «La partecipazione del pubblico, superiore alle attese, ci incoraggia a proseguire in questo cammino. Pur in uno scenario complesso si sono intravisti segnali di ripresa e la volontà di tutti i professionisti a fare la propria parte». Nella Tourism Lounge, organizzata da R&D hospitality e allestita a cura del periodico CODE, e nei vicini stand si sono svolti innumerevoli incontri ed eventi. Un vero e proprio spazio di matchmaking in cui sono stati tra l’altro assegnati gli Hospitality Awards 2012. Giulio Romoli, dell’Università La Sapienza di Roma, e Massimo Botti, A.U. del gruppo Finenergy, main partner del riconoscimento ideato da R&D hospitality, hanno presentato i candidati della categoria Management & Project Innovation: Aqualux Hotel Spa Suite & Terme, Hotel Milano Scala e E.c.ho Starhotels. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato all’Hotel Milano Scala per aver sviluppato con successo il binomio Sostenibilità e Ospitalità. A seguire,
Identikit di R&D hospitality R&D Hospitality è specializzata nella ricerca e nello sviluppo di opportunità di investimeno nel settore alberghiero: seleziona operatori per l’acquisto, la gestione o la vendita di hotel e resort, valutando la razionalità
economica di ogni operazione e affiancando i progetti dei committenti con studi di fattibilità, valutazioni immobiliari e gestionali, consulenze progettuali e hotel management.
la presentazione dei finalisti della categoria Investment: Ramada Plaza Milano, Palazzo Segreti e Chateau Monfort. Come migliore investimento alberghiero realizzato nella città meneghina in vista dell’Expo 2015, il Ramada Plaza si è aggiudicato il primo premio. Momento chiave per il real estate alberghiero è stato il convegno Tourism Investors Panel. Scenari e logiche di investimento nel Turismo in Italia: la parola ai principali gruppi internazionali che ha visto come relatori Emilio Valdameri, presidente Progetto Turismo; Gianni Martino, presidente HTMS e partner di R&D hospitality; Peter Tschernitz, chief executive office Palmerston Inc.; Gianleo Bosticco, Development Director Melia Hotels International e la partecipazione di Paolo Rubini, direttore generale ENIT Agenzia Nazionale del Turismo. Dal convegno sono emersi con grande chiarezza gli elementi che rendono difficoltoso l’investimento estero in Italia e in particolar modo nel campo dello sviluppo alberghiero. L’incertezza dei tempi sia per quanto riguarda l’iter autorizzativo che il riconoscimento del diritto in caso di disputa sono di gran lunga i principali.
* Presidente gruppo H.T.M.S. International e docente di Destination Management presso la MIB School of Management di Trieste
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Hospitality / IMPOSTA DI SOGGIORNO
Vieste San Benedetto del Tronto
Sirmione
UNA TASSA “ALL’ITALIANA” La applica circa il 10% dei Comuni e oscilla da 0,20 a 5 euro, con modalità di applicazione ed esenzioni che sono un condensato di fantasia difficile da spiegare nel mondo DI EMILIO LA SERRA laserra@federalberghi.it
«L’
imposta di soggiorno è una tassa sui consumatori le cui modalità di applicazione e di esenzione sono un tale condensato di fantasia difficile da
spiegare non solo ai turisti italiani ma ancor di più agli stranieri». È il commento del Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati di una capillare analisi, consultabile sul sito della Federazione e svolta in
collaborazione con Mercury Srl, su una tassa invisa al 72% degli italiani (indagine Federalberghi-Dinamiche 2007). «Finora – prosegue Bocca – è stata adottata da quasi il 10% dei Comuni che la legge autorizza, con tariffe
Linee guida Federalberghi per la disciplina dell’imposta 1. EQUITÀ Al fine di non introdurre turbative sul mercato, il comune che introduce l'imposta deve applicarla a tutte le strutture ricettive comunque denominate e quindi non solo agli alberghi ma anche residenze turistico alberghiere, affittacamere, bed and breakfast, case e appartamenti per vacanze, case per ferie, agriturismi, appartamenti in affitto a uso turistico nonché strutture all’aria aperta quali campeggi e villaggi turistici.
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Turismo d’Italia
2. PROPORZIONALITÀ L'imposta dev’essere proporzionale al prezzo. Per tal via, è possibile tener conto automaticamente di alcuni parametri oggettivi (categoria, ubicazione, stagionalità, ecc.), che altrimenti possono essere considerati solo mediante una regolamentazione minuta, che – oltre a complicare inutilmente la materia, rendendola poco comprensibile al turista – può anche risultare regressiva.
Viareggio
Napoli
Orta San Giulio
Santangelo di Ischia
Caorle Bellagio
che oscillano dagli 0,20 ai 5 Euro al giorno a persona, ma un altro 5% si appresta a vararla, per un gettito complessivo stimato per il 2012 in 150 milioni di Euro, in larga parte destinati a ripianare i deficit dei singoli Comuni e non a migliorare la turisticità delle singole località. «La decisione peraltro di individuare l’esercizio ricettivo come punto di prelievo è profondamente iniqua –, evidenzia il Presidente degli Albergatori italiani – anche perché fa gravare l’onere dell’imposta e dell’imposizione su una sola delle molte attività che traggono beneficio, direttamente o indirettamente, dall’economia turistica». «L’imposta di soggiorno dovrebbe essere abolita e le funzioni svolte
ESENZIONI PER I MINORI
dagli enti locali in campo turistico dovrebbero essere finanziate mediante compartecipazione degli stessi al gettito IVA di tutte le attività produttive, non solo terziarie, che traggono beneficio dall’economia turistica». Ecco alcuni esempi che mostrano in modo lampante come la tassa sia un crogiuolo di fantasia.
3. UTILITÀ Gli introiti dell’imposta di soggiorno devono essere nettamente vincolati alla realizzazione di interventi in materia di turismo e di sostegno alle strutture ricettive. Tali interventi vanno ben specificati, nella natura e soprattutto nella tempistica di attuazione. È quindi necessario che i regolamenti comunali adottino opportune garanzie volte ad assicurare il rispetto del vincolo di destinazione del gettito e a monitorarne l’effettivo utilizzo.
Per una famiglia con figli piccoli che volesse visitare una località d’arte, a Napoli sono esentati i minori fino a 18 anni, a Firenze l’esenzione arriva fino a 12 anni, a Roma e Venezia fino a 10 anni, ma se la stessa famiglia volesse andare in una località termale, a Tivoli per esempio, l’esenzione riguarderebbe i figli fino a 2 anni, a Montecatini fino a 10 anni, a Fiuggi fino a 12 anni e a Chianciano fino a 13 anni. Per non parlare delle località marine
4. ESENZIONI Devono essere esentati dal pagamento dell’imposta i residenti nel comune, il gestore della struttura ricettiva e i suoi collaboratori, i minori e gli anziani, i membri dei gruppi organizzati, gli autisti di pullman, le guide e gli accompagnatori turistici che prestano attività di assistenza a gruppi organizzati; i dipendenti pubblici in missione; i malati e coloro che assistono degenti ricoverati presso strutture sanitarie; coloro che sono alloggiati nelle strutture ricettive per far fronte a situazioni di emergenza; i pernottamenti gratuiti, quelli in bassa stagione e quelli di durata prolungata.
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Hospitality / IMPOSTA DI SOGGIORNO
Peschici
Valle d’Aosta
Tivoli, Villa Adriana
con Viareggio che esenta fino a 18 anni, Rimini e Giardini Naxos fino a 14 anni, San Benedetto del Tronto fino a 12 anni (esteso a 13 anni se compiuti durante il soggiorno), Villasimius fino a 10 anni, Peschici fino a 10 anni, ma se si gira l’angolo del Gargano e si va a Vieste l’esenzione sale a 14 anni, mentre a Cassano allo Ionio (provincia di Cosenza) la tassa si applica oltre i 4 anni di età. E ancora le località lacuali dove a Stresa (Lago Maggiore) l’esenzione copre fino a 6 anni, a Orta San Giulio (Lago d’Orta) fino a 10 anni, a Bellagio (Lago di Como) fino a 11 anni, a Salò fino a 12 anni, ma se si attraversa il Lago di Garda e si va a Garda l’esenzione sale a 14 anni. O quelle montane dove in Val d’Aosta l’esenzione
copre per tutti i Comuni i minori fino a 10 anni (qualora beneficino di tariffe gratuite), a Sondrio arriva a 14 anni e a Sestriere a 16 anni. Altrettanta fantasia la troviamo nella variegata casistica tariffaria.
LE TARIFFE DELL’IMPOSTA A Borgia (provincia di Catanzaro) l’imposta vale 0,75 Euro per ogni stella a persona per notte fino a un massimo di 15 notti, a Ischia da 0,90 a 3 Euro (a seconda della classificazione) a persona per notte con un massimo di 7 notti, a Manerba del Garda da 0,50
5. RESPONSABILITÀ Il gestore della struttura ricettiva non può in alcun modo essere ritenuto responsabile del mancato pagamento dell’imposta, né essere chiamato a versare al comune somme che non ha incassato. La problematica non investe unicamente l’ipotesi in cui il cliente si rifiuti di pagare l’imposta, ma si estende anche ai casi, ben più frequenti, in cui gli alberghi ricevono il pagamento del corrispettivo diverso tempo dopo che il cliente ha lasciato la struttura ricettiva (ad esempio, i pagamenti effettuati dai tour operator e dagli agenti di viaggio), così come ai casi in cui l’albergo non riceve il pagamento del corrispettivo (ad esempio, clienti morosi o inadempienti).
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Turismo d’Italia
a 2 Euro (a seconda della classificazione) a persona per notte con un massimo di 21 notti, a Genova da 1 a 3 Euro (a seconda della classificazione) a persona per notte con un massimo di 8 notti, ad Ancona da 0,50 a 3 Euro (a seconda della tariffa) a persona per notte con un massimo di 15 notti, a Torino da 1,30 a 4,90 Euro (a seconda della classificazione) a persona per notte con un massimo di 4 notti, a Milano da 1 a 5 Euro (a seconda della classificazione) a persona per notte senza limite di pernottamenti, e a Modena, martoriata dal terremoto, da 0,50 a 4 Euro (a seconda della classificazione) a persona per notte senza limite di pernottamenti.
6. ONEROSITÀ Occorre dedicare adeguata considerazione ai costi che l’imprenditore sostiene per lo svolgimento del ruolo assegnatogli dalla legge (personale addetto all’attività di riscossione e rendicontazione, commissioni dovute alle agenzie on line e ai gestori delle carte di credito e di debito, utilizzo delle attrezzature e dei materiali di consumo, ecc.) che dovrebbero essere rimborsati. 7. PROGRAMMABILITÀ I contratti tra le strutture ricettive e i tour operator definiscono il prezzo del soggiorno con un largo anticipo,
Giardini Naxos
LE REGIONI PIÙ COLPITE Al momento la Regione che conta più Comuni tassati è la Toscana con 82, segue il Piemonte con 68, la Valle d’Aosta con 40, la Lombardia con 37, il Veneto con 20, la Campania con 16, la Puglia con 13 ed ex equo forse per prossimità territoriale la Sicilia e la Calabria con 10.
L’IMPOSTA ALL’ESTERO Aprendoci a una panoramica internazionale, l’imposta di soggiorno non si applica in Irlanda, a Malta, in Portogallo e nel Regno Unito. In Spagna l’imposta esisteva, poi è stata abolita. Ne è prevista la reintroduzione per la sola Catalogna,
a partire dal mese di novembre 2012, con un importo massimo di 2,50 Euro, esattamente la metà di quanto previsto dalla legge italiana (5,00 Euro), ma per fare un esempio di alberghi a 4 stelle a Firenze l’albergo dovrà chiedere al cliente 4 Euro mentre a Barcellona solo 1 Euro. In Francia, infine, l’importo massimo della taxe de séjour è di 1,50 Euro per notte e per persona, giova però ricordare che oltralpe l’IVA sugli alberghi è pari al 7%, contro il 10% in Italia. «Insomma – enfatizza polemicamente Bocca – un ginepraio concepito “all’italiana”, che porta ulteriore danno all’immagine e alla credibilità all’intero Paese, proprio in un momento nel quale di tutto abbiamo bisogno, tranne che di
anche superiore all’anno. Analogamente, il prezzo viene definito da un anno all’altro per esigenze connesse alla partecipazione alle fiere internazionali, allo svolgimento di campagne promozionali, alla stampa dei cataloghi e dei listini. Al fine di evitare che il peso dell’imposta venga automaticamente traslato sul gestore della struttura ricettiva, che non può richiedere il pagamento di un prezzo superiore a quello contrattualmente definito o comunque già offerto al pubblico, si rende necessario stabilire che le delibere comunali con le quali viene introdotta l’imposta di soggiorno o ne viene determinata
Torino
Ancona
essere messi alla berlina. «In attesa dunque che il Governo e il Parlamento prendano in mano la materia – conclude Bocca – la Federalberghi ha elaborato una propria proposta di linee guida per la corretta applicazione dell’imposta di soggiorno». PER SCARICARE LO STUDIO: www.federalberghi.it/rapportiIndagini.asp www.federalberghi.it/fotocom.asp
la variazione in aumento entrino in vigore dodici mesi dopo l’approvazione della delibera stessa. 8. COINVOLGIMENTO Il comune deve coinvolgere gli operatori, tanto nella fase di istituzione dell’imposta quanto nella fase di definizione della destinazione delle risorse e di verifica del loro impiego. L’intervento delle associazioni rappresentative delle strutture ricettive concorre a elevare la qualità della regolamentazione, evidenziando eventuali problemi e immettendo nel flusso decisionale informazioni sull’impatto del provvedimento.
Turismo d’Italia
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Hospitality / TREND
HOTEL A ORE: NUOVE OPPORTUNITÀ Le attuali abitudini di consumo e di gestione del tempo impongono la comprensione e l’applicazione di “regole del gioco” innovative DI FEDERICO BELLONI belloni@tsmconsulting.it
L
a crisi, l’abbiamo detto più volte, può essere anche un importante stimolo e un’opportunità per far evolvere la nostra offerta e per individuare nuove modalità di business. O, addirittura, per far evolvere la concezione stessa di ospitalità, imparando a comprendere le nuove destinazioni d’uso che i nostri alberghi posso avere. Ad esempio da luoghi di permanenza, destinati ad accogliere persone che vivono in un’altra città per almeno una notte, a spazi a disposizione di chi vuole fare esperienze di durata anche minore, magari anche di sole poche ore, a seconda degli specifici desideri e necessità. Perché quindi non dare la possibilità ai nostri clienti di decidere in piena libertà quanto tempo soggiornare e di quali servizi usufruire, stabilendo di conseguenza un ventaglio di pacchetti flessibili e personalizzati nel tempo, nel contenuto e, ovviamente, anche nel prezzo?
CLIENTI BUSINESS E TURISTI DI PASSAGGIO Pensiamo ad esempio ai clienti business che arrivano in aereo nella nostra città al mattino per un appuntamento di lavoro e che hanno il volo di ritorno alla sera, quindi con diverse ore libere che spesso non sanno come impiegare. Sicuramente vedrebbero di buon occhio la possibilità di avere a disposizione una stanza per qualche ora, per lavorare o per rilassarsi, magari approfittando del nostro ristorante o della nostra offerta benessere;
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Turismo d’Italia
esperienza sicuramente molto più positiva rispetto al continuo gironzolare da un bar all’altro dell’aeroporto in attesa dell’imbarco. Allo stesso modo possiamo offrire un confortevole punto d’appoggio ai turisti che sono di passaggio nella nostra città per una breve visita insieme ai loro bambini, ad esempio intrattenendo i piccoli con il nostro servizio di animazione per il tempo che i genitori desiderano dedicare alla scoperta della nostra località, magari includendo nell’offerta l’uso delle nostre city bike e un break in una pasticceria convenzionata, trasformando così una semplice escursione di poche ore in un’esperienza di coppia romantica e intima.
ANCHE PER CHI VIVE IN CITTÀ Grazie a questa formula commerciale diventa più semplice lavorare in ambito locale, offrendo esperienze varie e sofisticate anche agli abitanti
Il sito dell’iniziativa Open Luxury Days, che a marzo ha consentito ai residenti locali di scegliere fra i migliori hotel di Barcellona per soggiorni di 3, 6 o 12 ore
della nostra città che per qualche ora desiderano interrompere la routine quotidiana, ad esempio per trascorrere momenti gradevoli insieme agli amici, o per vivere una serata diversa, sentendosi per un po’ come turisti, ma magari in un ambiente lussuoso a sole poche centinaia di metri da casa. È stato proprio questo l’obiettivo dell’Open Luxury Days (www.openluxurydays.com), l’iniziativa riservata ai cittadini di Barcellona, grazie alla quale chi ha dimostrato di vivere in città ha potuto usufruire di pacchetti economici da 3, 6 o 12 ore all-inclusive messi a disposizione da 20 lussuosi alberghi della capitale catalana, tra i quali lo storico Juan Carlos, il lifestyle hotel Me by Meliá, l’innovativo Hotel Omm o il magnifico Mandarin Oriental. Un progetto innovativo al quale hanno partecipato anche il Comune di Barcellona e il Gremio de Hoteles de Barcelona, l’equivalente della nostra associazione di albergatori,
e che ha attirato moltissimi clienti richiamati dallo slogan: «Dal 14 al 20 marzo rompi la tua routine: regalati lusso ed emozioni nei migliori alberghi di Barcellona». E i prezzi? Da 39 euro a persona per il pacchetto da 3 ore, fino
Non più solo permanenze di almeno una notte. Gli hotel evolvono in spazi dove soddisfare esigenze e desideri specifici
Dalle proposte relax, con accesso spa o area benessere, ai meeting di lavoro: i “pacchetti a ore” possono essere formulati anche in versione regalo
a 68 euro per il pacchetto da 12 ore: molto economici se pensiamo che la tariffa media di questi hotel è di diverse centinaia di euro a notte. Ovviamente questa strategia impone una ridefinizione organizzativa delle strutture, sia in termini di gestione delle risorse umane che di efficace utilizzo degli spazi, ma in ogni caso nulla che non si possa facilmente sviluppare attraverso un’attenta pianificazione e una adeguata politica di revenue managament.
COME VENDERE PACCHETTI “ALL INCLUSIVE A ORE” 1 2
3 4
Lasciamo ai clienti la massima flessibilità nel decidere l’ora del check-in e del check-out, in modo tale da far aderire il più possibile l’offerta alle loro specifiche necessità Definiamo un ampio ventaglio pacchetti che abbiano un contenuto in linea con il nostro target abituale e con l’offerta della nostra location, prevedendo durate diverse a seconda dell’esperienza proposta Pianifichiamo una comunicazione aggressiva, con un nome accattivante per i pacchetti e pagine internet dedicate Adattiamo il booking engine presente sul nostro sito alla commercializzazione di queste proposte
Turismo d’Italia
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Hospitality / MARKETING
I
social media rappresentano ormai una presenza imprescindibile nel panorama del business globalizzato e hanno incontrato una clamorosa popolarità e diffusione, grazie alla facilità d’uso che presentano, anche nel business turistico. Il primo interrogativo, che sorge quasi automaticamente di fronte alle novità, riguarda la sua potenzialità di business: i social media sono utili? Oppure costituiscono l’ennesima nuova complicazione da tollerare (sperando che infastidiscano il meno possibile)? Insomma sono un’opportunità o una triste necessità? La questione, ovviamente, va affrontata con razionalità, magari domandandoci se ci troviamo di fronte a una situazione veramente nuova o se, comunque, la nostra esperienza non sia in grado di suggerirci delle indicazioni al riguardo.
SOCIAL MEDIA: UNA VERA NOVITÀ?
Guestroom dell’Hotel Lincoln a Chicago
SOCIAL MEDIA MARKETING La diffusione dei social media, anche in ambito turistico, è stata rapida ed estesa quanto discussa. Ecco come gestire razionalmente le nuove opportunità DI PAOLO DESINANO* p.desinano@cstassisi.eu
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Turismo d’Italia
I social media non nascono dal nulla, ma hanno una storia o, per meglio dire, dei predecessori. Limitandoci all’ambito della rete possiamo rintracciare tali predecessori nelle cosiddette comunità on line, o se preferiamo ”virtuali”, che nacquero pressoché contestualmente al web. Anche allora gli utenti potevano generare contenuti, prevalentemente di tipo testo, e condividerli tra gli appartenenti alla community. Comunque, al di là delle evoluzioni, un social media, allo stato attuale, può essere definito come un media digitale che abilita la condivisione di contenuti in modalità molti-a-molti. Due aspetti di questa definizione vanno sottolineati. Innanzitutto la condivisione di contenuti che non sono più solo testo ma anche foto, filmati, suoni e altro ancora. Questo ampliamento di media consente di allargare ulteriormente l’espressività: un conto è comunicare solo (o prevalentemente) con testi e un conto è poter utilizzare foto, filmati, registrazioni audio, ecc.
Ischia, Mezzatorre Resort & Spa
In secondo luogo la relazionalità di tipo molti-a-molti, cioè una condivisione dove tutti possono interagire con tutti: L’Executive King Room un mondo ben dell’Hotel Avante, JDV diverso dalla Hotels, Silicon Valley televisione, dal telefono ma anche dal web stesso per come lo abbiamo conosciuto fino a qualche anno fa (il cosiddetto web 1.0), dove il fornitore di contenuti coincideva fondamentalmente con il gestore del sito. I social media, inoltre, godono di una ulteriore caratteristica distintiva: l’estrema rapidità di diffusione dei contenuti in rete (la “viralità”), dovuta non solo all’infrastruttura di comunicazione (Internet appunto) ma anche alle capacità di attrazione dei contenuti rispetto ai membri della community (ma in generale per chiunque). Quindi molteplicità di contenuti e media condivisi, molteplicità di produttori/consumatori di contenuti (con relazionalità reciproca e interattiva) e viralità sono gli aspetti indubbiamente innovativi che contraddistinguono i social media. Il marketing deve prenderne atto e suggerire opportunità. Nell’universo di consulenze, pareri, corsi, seminari sul tema ci sembra che rimangano in ombra tre aspetti chiave che riteniamo utile portare invece in primo piano. Vediamo quali.
Vivere Suites and Rooms (Arco, Tn)
Management) e che dovrebbe essere la base su cui pensare il social media marketing e le sue applicazioni (anche se risulta poco citato nel dibattito in corso). Dato lo spazio dell’articolo, diamo solo un accenno a un dettaglio (importante!): la necessità di garantire continuità tra le “attese” che vengono create nelle conversazioni on line e l’esperienza che l’ospite si trova a sperimentare in hotel. Conseguente azione “relazionale”: sviluppare le conversazioni non in maniera casuale ma seguendo una sorta di “linea editoriale” o, se vogliamo, un copione. Questo contribuisce a non perdere il controllo delle conversazioni e a guidarle verso i nostri obiettivi.
Qualità. D’obbligo garantire servizi al top
È indubbio che la relazionalità sia connaturata ai social media. Porsi la domanda: «Di quale marketing abbiamo bisogno per gestire i social media?» è più che giustificato, ma la risposta che dovrebbe essere data immediatamente è «Il marketing relazionale!», ovvero un approccio di marketing che esiste da quasi trent’anni, sviluppato per superare i limiti del marketing management classico delle 4P. È il marketing relazionale che ha dato luogo al CRM (Customer Relationship
Il cosiddetto web 2.0, e in particolare il fenomeno complessivo dei social media, è basato sui contenuti generati dagli utenti (User Generated Content, UGC). Aderire a questo trend significa richiedere ai nostri
Razionalità. Servono conversazioni ”guidate“
ospiti di parlare “con” noi e parlare “di” noi con la speranza di generare, in prima istanza, interesse e, in seguito, business. Nel caso delle recensioni (almeno quelle “vere”) qualcuno parla di noi dopo essere già stato nostro ospite e, dunque, dopo averci già conosciuto. Comunque il nostro albergo risulta “esposto” sulla rete e questo, quando avviene in termini positivi, è esattamente quello che desideriamo dai social media. Ci si può esporre come persone (per esempio quando intratteniamo conversazioni on line sui nostri gusti e interessi), ci si può esporre come azienda (quando magari parliamo della storia del nostro hotel o di qualche sua particolarità come, ad esempio, aneddoti oppure personaggi famosi che abbiamo ospitato), ma ci esponiamo anche semplicemente perché il nostro interlocutore on line è stato nostro ospite, ha sperimentato di persona i nostri servizi e intende condividere i suoi pareri e le sue osservazioni. Affinché questo tipo di esposizione (a volte potremmo anche addirittura parlare di sovraesposizione) generi frutti positivi occorre revisionare la qualità dei nostri servizi (e quindi dei processi di business che li producono). Con il web 2.0 e i social
Caratteristiche principali delle community on line e delle piattaforme “social” sono l’estrema rapidità di diffusione e la molteplicità dei contenuti Turismo d’Italia
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Hospitality / MARKETING
Relazionalità strutturata, qualità dell’offerta e attenzione a ciò che gli utenti scrivono sono fattori irrinunciabili per un social media marketing di successo media occorre essere trasparenti e perché questa trasparenza abbia successo dobbiamo coltivare una cultura della qualità che deve essere diffusa a tutti i livelli aziendali (perché l’albergo è esposto anche al di là delle nostre intenzioni e percezioni). Qualcuno pensa di gestire la propria web reputation acquistando consulenze per migliorare la propria immagine on line. Può essere una buona idea, ma questo va fatto solo dopo aver revisionato la qualità effettiva dei nostri servizi: occorre intervenire sulle cause e non sui sintomi. Ascolto. Attenti al “web sentiment”
Uno degli equivoci che spesso accompagnano gli utenti dei social media è la frenesia di parlare molto e, purtroppo, ascoltare poco. La foga di comunicare, anche se indice di
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Turismo d’Italia
The Beloved Hotel (Messico)
sincerità ed entusiasmo, non può impedirci di ascoltare i nostri interlocutori, i loro commenti, i loro giudizi e i loro suggerimenti, insomma tutto quello che va poi a costruire il cosiddetto web sentiment.
(
IL CST DI ASSISI
CONCLUSIONI I social media sono un’opzione di marketing innovativa e interessante nell’attuale panorama del business dell’ospitalità. Per capitalizzare efficacemente tale opportunità il management non deve però appiattirsi sulle mere opzioni tecnologiche, ma deve interpretarle integrandole creativamente nel proprio business. Lo sviluppo di una relazionalità strutturata, il perseguimento sistematico della qualità dei servizi e l’ascolto “attivo” della rete sono tre aspetti fondamentali per lo sviluppo di un efficace social media marketing.
*Specialist CST, Area Sistemi Informativi
(
Desk dell’Hotel Lincoln, Chicago
Come veniamo percepiti in rete? Certo, quello che dicono di noi i nostri amici, fan, follower o come vogliamo chiamarli è facile da sapere. È anche facile consultare le recensioni on line dei maggiori opinion leader di settore. Ma tutto il resto? Come facciamo a sapere dove e come si parla di noi? Ritenere importante il web sentiment, nonché i social media, significa dotarsi di strumenti seri per ascoltare attivamente il web. Esistono software (ma anche servizi se vogliamo contenere l’investimento) che setacciano la rete in base a criteri da noi impostati e che producono report di web sentiment (magari con una prima valutazione approssimativa tra commenti positivi e negativi, la cosiddetta “polarizzazione”). Poi, ovviamente, sta a noi verificare i commenti e dare una valutazione definitiva. Fare veramente engagement sulla rete significa non solo parlare ma anche ascoltare, e per ascoltare bene occorre farlo attivamente, cioè ascoltando sulle piazze virtuali (almeno le più importanti) cosa dicono di noi.
Il Centro Italiano di Studi Superiori sul Turismo e sulla Promozione Turistica (CST) di Assisi, di cui Federalberghi è socio storico, da 30 anni svolge un’intensa attività di ricerca, consulenza e alta formazione per imprese e organizzazioni pubbliche del settore turistico.
FOCUS ON
Elchim Gli asciugacapelli Elchim uniscono le caratteristiche dei phon professionali, con tempi di asciugatura ridotti e risultati impeccabili, a un design contemporaneo e prestazioni d’eccellenza
Piega perfetta, anche in hotel
O
ggi nessuno viaggia più con il phon in valigia, visto che anche le strutture alberghiere di medio livello sono attrezzate con l’asciugacapelli in bagno. Per ogni hotel diventa quindi indispensabile attrezzare le stanze da bagno con un prodotto di qualità, che sia anche chiaro segno del valore dei servizi offerti. Per questo molte strutture hanno già scelto il marchio Elchim, che nei modelli Kobra, Allegro e Leggero unisce le caratteristiche dei phon professionali, con tempi di asciugatura ridotti e risultati impeccabili per avere capelli sempre lucidi e brillanti, a un design contemporaneo che aggiunge un tocco di classe all’atmosfera della camera. Prodotti specifici che sin dal progetto prevedono materiali, tecnologie e test di collaudo studiati
per garantire una lunga durata e la migliore resistenza alle sollecitazioni specifiche di un ambiente a utenza allargata. Nella scelta degli apparecchi destinati all’uso pubblico, infatti, la qualità e la sicurezza della vita operativa sono fondamentali, a maggior ragione nel caso degli asciugacapelli, che potenzialmente possono rappresentare un rischio maggiore rispetto ad altri tipi di impianti. Inoltre, Elchim è molto attenta anche ai consumi energetici e alla sostenibilità: l’elevato consumo effettivo di corrente tipico degli strumenti ad alte prestazioni nei prodotti Elchim risulta contenuto, perché il tempo di asciugatura si riduce al massimo, mentre lo strumento trova il consenso dell’utilizzatore perché mantiene il buono stato di salute dei capelli grazie all’ottimale rapporto temperatura/pressione d’aria che conserva e favorisce il volume e la lucentezza della chioma. Alla già importante varietà di apparecchi per il settore, che comprende i modelli della serie Hot 2000 Allegro e Leggero, si affianca ora il nuovo 3800 Hotel, strumento concepito appositamente per un utilizzo eccezionalmente intenso
(2000 watt) ed efficiente (2000 ore di uso), con dispositivo di maggior sicurezza, dato dal tasto a rilascio, per bloccare il funzionamento. Infine, per palestre, sport center e piscine dotate di accessi a schede, la gamma Elchim prevede anche modelli con tasti tradizionali e caratteristiche professionali, come gli asciugacapelli 3001 e 3800 Idea Ionic. www.elchim.it
Tutti gli apparecchi Elchim hanno la marcatura CE per la sicurezza e sono certificati da Nemko secondo i più elevati standard qualitativi
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Nel prossimo numero
DOSSIER
Turismo Congressuale L’evoluzione del mercato, le tendenze, i Convention Bureau, progetti e iniziative Guide contract
ILLUMINAZIONE
Progetto lounge UNO SPECIALE DEDICATO ALL’EVOLUZIONE DELL’AREA LOUNGE IN HOTEL: IMBOTTITI E ARREDI, LAMPADE, TESSILI E COMPLEMENTI
E INOLTRE...
Nuove idee per la ristorazione in hotel Hospitality: trionfano le quote rosa 78
Turismo d’Italia
Luce ed energia in hotel: come orientarsi e scegliere un’illuminazione corretta e sostenibile, in grado di contenere i consumi energetici nella propria struttura
turismo d’Italia LA RIVISTA DELL’OSPITALITÀ
INDIRIZZI
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Turismo d’Italia
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