Turismo d'Italia n°7 - febbraio 2013

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turismo LA RIVISTA DELL’OSPITALITÀ ORGANO UFFICIALE FEDERALBERGHI

d’Italia

N. 7 Febbraio 2013

SPECIALE

Dossier

RHEX

CITTÀ D’ARTE E TURISMO

RIMINI

Hotel Hub

COME SUPERARE LA STAGIONALITÀ Marketing

INCREMENTARE LE VENDITE

HOTEL DESIGN Home Florence • Hotel d’Inghilterra Intervista a Marco Piva • Guide Contract: i minibar Highlights • Nuovi trend: wine hotel

TIRATURA 15.000 COPIE





BERNABÒ BOCCA Presidente Federalberghi

Editoriale

BERNABÒ BOCCA CANDIDATO AL SENATO

I

l Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, è stato candidato al Senato della Repubblica nelle liste del Popolo della Libertà (PDL) nel collegio del Friuli Venezia Giulia. Riportiamo il messaggio che ha voluto indirizzare a tutti i colleghi albergatori.

Caro collega,

ti informo che nella giornata del 21 gennaio sono maturate le condizioni per una mia candidatura alle prossime elezioni politiche. Si tratta di un’opportunità che si è concretizzata nelle ultime ore, a fronte della quale la ristrettezza dei tempi e motivi di riservatezza non mi hanno consentito di informarti preventivamente come avrei voluto.

Ho deciso di accettare questa sfida con l’obiettivo di far sentire forte in Parlamento la voce del Turismo, al quale la politica e le istituzioni troppo spesso non dedicano sufficiente attenzione. Ritengo che, a fronte delle gravi difficoltà del momento, chi ha la responsabilità di rappresentare le imprese debba spendersi in prima persona.

Se gli elettori vorranno accordarmi il loro consenso, eserciterò il mandato con spirito di servizio, adoperandomi al meglio per la valorizzazione e lo sviluppo del settore, certo che per tal via si promuoveranno anche gli interessi generali del Paese. Mi sarà indispensabile, a tal fine, il supporto tuo e di tutti i colleghi, insieme ai quali continuare la nostra battaglia quotidiana per la tutela delle nostre imprese. Bernabò Bocca

“Eserciterò il mandato con spirito di servizio, adoperandomi al meglio per la valorizzazione e lo sviluppo del settore”



SOMMARIO Febbraio 2013

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turismo d’Italia

Overview 7

EDITORE

TTG Italia S.p.A.

Amministratore delegato Paolo Audino audino@ttgitalia.com Via Nota, 6 - 10122 Torino Tel. 011.4366300 Part. Iva 05464330488

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COORDINAMENTO EDITORIALE

Antonia Zanardini zanardini@ttgitalia.com COORDINAMENTO FEDERALBERGHI

Emilio La Serra laserra@federalberghi.it

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ART DIRECTION E GRAFICA

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MARKETING E COMUNICAZIONE

Sabina Fornasari fornasari@ttgitalia.com

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RESPONSABILE VENDITE

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PUBBLICITÀ

Rosaria Dimonte dimonte@ttgitalia.com Marina Orselli orselli@ttgitalia.com MATERIALI PUBBLICITARI

58 63 66

UFFICIO ABBONAMENTI

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abbonamenti@ttgitalia.com AMMINISTRAZIONE

Registraz. Trib. Milano n. 693 del 8/11/1999 Pubblicità non eccedente del 45% TIRATURA PRESENTE NUMERO 15.000 copie STAMPA Stige Arti Grafiche

Via Pescarito 110 10099 San Mauro (TO IN COPERTINA Hotel Home Florence, Firenze

All’origine del sogno di Silvia Salvaderi Aristocrazia e modernità nel cuore di Roma di Antonia Zanardini Relais Gourmand di Vittoria Baleri Scienza e coscienza. Intervista a Marco Piva di Silvia Salvaderi Guide Contract: i minibar di Roberto Negri Highlights di Emma Sarzi Sartori Ogni camera un grande vino di Davide Mura

Hospitality

Catia Di Girolamo materiali.online@ttgitalia.com digirolamo@ttgitalia.com

amministrazione@ttgitalia.com

Un anno vissuto stabilmente di Simona Parini

Hotel Design

COLLABORATORI

Gloria Armiri armiri@ttgitalia.com

Il bello, il buono, il futuro di Antonia Zanardini

Dossier Città d’Arte

Vittoria Baleri, Federico Belloni, Davide Mura, Roberto Negri, Simona Parini, Silvia Salvaderi, Emma Sarzi Sartori Laura Ferriccioli mail@trademagazine.it

La lezione della crisi di Marco Leardini Roma tra le mete più gettonate Le priorità dei travel manager Investimenti alberghieri: le piazze più calde Gli hotel resistono alla crisi Aumentare ricavi e prenotazioni Hotel Zapping

Speciale RHEX Rimini

DIRETTORE RESPONSABILE

Paolo Audino

BERNABÒ BOCCA CANDIDATO AL SENATO

di Bernabò Bocca

LA RIVISTA DELL’OSPITALITÀ

Presidente Gianni Piacenti

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Hotel investments: anno zero? di Gianni Martino Stagionalità, un problema da superare di Giacomo Pini Incrementare le vendite: strumenti, idee e strategie di Mauro Santinato Giovani Albergatori Il progetto scuola

Focus On 28 44 49 50 53 57 60 71 72 74 76 77

Moroso Liuni FAS Italia Selva JYSK Best Western Rack System Repower Lasersoft SOS Hotel Lavazza Sysdat

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Aziende e inserzionisti

Turismo d’Italia

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OVERVIEW

La lezione della crisi DI MARCO LEARDINI* he lezione dobbiamo trarre dalla gravissima crisi economica che ancora sta investendo il mondo? Intanto che il nostro orizzonte temporale non può essere solo concentrato sull’oggi ma proiettato al domani. Inoltre che occorre un cambio di mentalità da parte di noi imprenditori, rivolto non solo all'ottenimento di un profitto come unica missione della nostra attività, ma anche al miglioramento del processo di crescita umano ed imprenditoriale delle nostre aziende. È indubbio che il continuo sfaldamento del sistema socio-politico italiano abbia contribuito a minare seriamente le certezze che le nuove generazioni riponevano nel sistema e più profonde saranno le cicatrici lasciate sulla pelle dei giovani imprenditori, maggiore sarà la difficoltà nel ripartire con un nuovo progetto. La rinascita dovrà basarsi sulla nostra forza di essere giovani, sulla forza delle relazioni intersettoriali, sulla consapevolezza che tutto in Italia fa turismo ed in tutti i contesti noi dovremo essere portatori di questo messaggio. Essere dinamici in un mercato isterico, attenti alle evoluzioni e custodi delle nostre tradizioni, saranno come per un mulino i venti che azioneranno le grandi pale, le quali con il loro costante movimento genereranno una grande energia. Il mondo che auspichiamo dovrà essere fatto di regole giuste e soprattutto composto da persone consapevoli della loro importanza all'interno della società. Noi ci saremo e daremo il nostro contributo.

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* Presidente Comitato Nazionale Giovani Albergatori Federalberghi

Roma tra le mete più gettonate L

e località italiane mantengono ancora un forte appeal tra gli europei: è quanto emerge dai dati recentemente diffusi dal portale lastminute.com riguardo alle vacanze autunnali. In particolare, Roma risulta la città preferita da francesi e spagnoli per trascorrere le vacanze e, più in generale, la città eterna, per merito del suo clima, del buon cibo e dell’offerta storica, che ha pochi eguali nel mondo, si trova nelle classifiche delle mete più amate anche da inglesi, irlandesi, svedesi e tedeschi. Buoni risultati hanno raggiunto anche Venezia, che è stata la località più scelta dai francesi per il ponte del primo novembre, e Napoli, che si inserisce tra le località più trendy desiderate dagli spagnoli. Lastminute.com ha anche analizzato la spesa media e i giorni di vacanza. La spesa dei turisti europei si è aggirata attorno ai 475 euro, ma quella italiana è ben al di sotto e anzi segna il record negativo tra i paesi analizzati: per l’autunno 2012 gli italiani hanno speso in media 342 euro, circa la metà dei tedeschi, che hanno speso 638 euro. Più in linea con la media europea è la durata della vacanza. Gli italiani hanno trascorso 3,9 giorni contro una media europea di 4,1.

LE PRIORITÀ DEI TRAVEL MANAGER CWT ha pubblicato il report CWT Travel Management Priorities basato su una survey internazionale condotta su quasi 800 travel manager. Il report evidenzia che la classifica delle priorità per il 2013 è rimasta pressoché invariata rispetto a quella del 2012. I travel buyer dichiarano di concentrare l’attenzione sulle aree che rappresentano le maggiori opportunità di risparmio piuttosto che su quelle legate all’esperienza di viaggio. Le misure che i travel manager intendono adottare per raggiungere questi obiettivi variano a seconda dell’area geografica. Mentre in Nord America puntano a un ulteriore consolidamento della gestione del travel e alla standardizzazione dei processi, nell’area Asia-Pacific si focalizzano sul rispetto della tra-

vel policy e sull’utilizzo dei canali di prenotazione. In America Latina i buyer si stanno concentrando sull’aumento di regole di advance booking e sul rafforzamento della policy per l’autonoleggio, mentre in Europa, Medio Oriente e Africa rendono più restrittive le policy sul trasporto aereo e ferroviario. La seconda parte del report mette in luce i Business Travel Trend 2013, dai quali emerge che la tecnologia, sempre più consumer-oriented, influirà sui processi di viaggio e in particolare nel mondo delle trasferte aziendali con siti di recensioni e app mobile. Anche il travel management 2.0 sarà uno dei temi dominanti: le aziende cercheranno il giusto equilibrio tra un corretto livello di controllo sul comportamento dei viaggiatori in fase di prenotazione e la necessità che il viaggio sia ancora “gestito” per motivi di budget e di sicurezza.

Turismo d’Italia

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OVERVIEW

Investimenti alberghieri: le piazze più calde

1. LONDRA

2. MOSCA

3. BERLINO

4. AMBURGO

I

n Europa, le piazza “calde” per gli investimenti alberghieri sono principalmente quattro: Londra, Mosca, Berlino e Amburgo. È in queste quattro città che si concentra il maggior numero di progetti per prossime aperture di nuovi alberghi anche se, in generale, l’intero Vecchio Continente, nonostante la stagnazione (in alcuni casi recessione) economica sembra mantenere un confortante dinamismo per quanto riguarda il settore dell’ospitalità. I numeri arrivano dal database di TopHotelProjects.com, che ha analizzato i progetti per nuove costruzioni alberghiere delle 20 città più popolose d’Europa: al primo posto figura Londra, con ben 41 alberghi in cantiere, per un totale di 8.100 nuove camere. Al secondo posto Mosca, con 29 alberghi e 7.600 camere in arrivo; al terzo Berlino, dove sono stati avviati progetti per la costruzione di 24 alberghi (6.200 camere), e al quarto Amburgo, con 23 futuri

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Turismo d’Italia

nuovi alberghi per 4.500 camere. Grande fervore anche a Istanbul, dove si stanno costruendo 21 nuovi alberghi, e a Parigi, che con “soli” 18 nuovi progetti totalizzerà ben 9.800 nuove camere. Poco movimento, invece, in Italia: TopHotelProjects registra a Roma solo cinque nuovi alberghi in costruzione, anche se di grandi dimensioni visto che le nuove camere ammontano a 1.600. A Milano i nuovi progetti sono quattro, per un totale di 780 camere. Fanno meglio delle due maggiori città italiane Barcellona e Madrid, rispettivamente con otto e sette nuovi alberghi in cantiere, ma anche Vienna (14 nuovi alberghi per 2.700 camere), Kiev, con dieci strutture, Varsavia (sei), Budapest (sei) e Minsk (sette). Hanno in cantiere meno alberghi di noi soltanto Bucarest (due), Sofia e Monaco di Baviera con un progetto ciascuna.


A

nche se le prospettive di crescita per il 2013 sono limitate, l’hôtellerie europea dimostra di resistere alla crisi, adattandosi al nuovo clima economico e rispondendo allo stesso tempo ai nuovi trend e alle nuove esigenze dei clienti. È quanto emerge da Thriving or surviving - European cities hotel forecast 2013, l’ultimo report firmato dalla società di consulenza PwC sull’albergatoria del Vecchio Continente, che prevede un rallentamento dei profitti del comparto a causa del prolungarsi della crisi economica. Le città italiane considerate dal report, Roma e Milano, non fanno eccezione. La ricettività della capitale, infatti, secondo PwC ha chiuso i primi 9 mesi del 2012 con un calo del tasso

GLI HOTEL RESISTONO ALLA CRISI di occupazione pari a 1,5 punti percentuali, ma con un aumento della tariffa media giornaliera (ADR) di 1,3 punti. Per la fine del 2012 le stime sono di una progressione del revPAR di un punto, a 96,61 euro. Buone prospettive però per il 2013: la capitale potrà beneficiare degli eventi del Vaticano per l’Anno della Fede, tra cui una grande mostra a Castel Sant’Angelo e un concerto in Piazza San Pietro. Tra gli eventi schedulati anche la 26° Conferenza europea sulla ricerca operativa, che si terrà nella Città Universitaria della Sapienza. Più in difficoltà appare Milano, che dopo un 2010 e un 2011 di crescita del revPar, nei primi 9 mesi dello scorso anno ha subito una frenata di questo indicatore, sceso di quasi tre punti percentuali, a causa di un indebolimento della domanda. Le stime per fine 2012 sono di -2,6 punti percentuali sul fronte dell’occupazione media, nonostante una certa crescita delle tariffe, e di un rallentamento del revPar, mentre per il 2013 si prevede un tasso di riempimento praticamente stabile (+0,1%) e l’ADR a più 1,1%.

AUMENTARE RICAVI E PRENOTAZIONI La fase di test del programma Expedia Traveller Preference, conferma che sono gli hotel partner a beneficiare di aumenti di fatturato, rendendo l’Expedia Traveller Preference apprezzato sia dai viaggiatori sia dagli albergatori. Il programma è pensato per servire al meglio chi viaggia, offrendo la scelta di pagare alla prenotazione (Paga Ora) o al momento del check-out (Paga in Hotel). Tra gli hotel aderenti, quelli che hanno presentato le due opzioni di pagamento hanno avuto un significativo aumento di prenotazioni rispetto a quelli che non potevano offrire questa possibilità. Un importante incremento, di circa il 5%, si è registrato anche sulla durata dei soggiorni. Infine, i partner hanno goduto di una maggiore esposizione nel motore di ricerca verso gli oltre 50 milioni di visitatori unici mensili di Expedia e Hotels.com.

Hotel Zapping

BEST WESTERN: IL TOP È A GENOVA

BEST WINTER RETREAT 2013

L’ELEGANZA DEL MARMO

Ha aperto i battenti a Genova il nuovo Best Western Premier CHC Airport. Un design hotel con 115 camere, un ristorante di raffinata cucina, quattro sale meeting, una mini gym e un’area relax con Bio-Sauna, che fanno del Premier CHC Airport, top di gamma della catena Best Western, una rilevante struttura di prestigio nel territorio genovese.

Il nuovissimo The Alpina Gstaad, hotel 5 stelle di Gstaad, si è aggiudicato un importante premio internazionale, ovvero il primo Design Award della rivista Wallpaper come Best Winter Retreat 2013. Inaugurato il 1 dicembre 2012, oltre a 56 stanze e suite esclusive, l’hotel vanta anche la prima Six Senses Spa firmata dallo studio tailandese P49 Design.

Nasce a Milano-Melegano il primo Ibis Styles del Gruppo Accor realizzato ex-novo con uno stile tutto italiano. Progettato dall’architetto Luca Leone di Akno Business Park, l’hotel si caratterizza per linee semplici e rigorose grazie all’impiego di marmo bianco levigato, coniugando il design con i valori propri dell’ospitalità.

Turismo d’Italia

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SPECIALE RHEX

Il bello, il buono, il futuro Appuntamento a Rimini per la prima edizione di RHEX, imperdibile vetrina dedicata all’ospitalità, alla ristorazione e al leisure DI ANTONIA ZANARDINI

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Turismo d’Italia


S

i alza finalmente il sipario su RHEX 2013 (Rimini Fiera, dal 23 al 26 febbraio), il nuovo evento che esalta le esperienze di SIA Guest e Sapore e che vara un format unico sulle tendenze e i consumi del tempo fuori casa. Articolato su innovativi “contenitori”, il progetto fieristico offre non solo una formidabile vetrina per gli espositori dell’industria alberghiera, dell’ospitalità, della ristorazione e dell’intrattenimento, ma anche strumenti immediati che consentiranno ai visitatori di cogliere gli indirizzi e i principali trend del settore. Perché il mercato richiede - per non dire “impone” maggiore concentrazione di eventi, razionalizzazione di tempi e risorse, appuntamenti concreti. Come RHEX. Una fiera, quindi, che guarda al futuro dell’ospitalità e della ristorazione, osservatorio

privilegiato sulle migliori proposte, sulle avanguardie e sulle tendenze degli stili di consumo. Un orientamento che verrà sottolineato anche dalla prima edizione di Rhex Innovation Award, il concorso che premierà il tasso di innovazione delle novità del comparto presenti nella manifestazione. Il concorso, che ha alle spalle (nell’ex Sapore), quattro edizioni con oltre cento aziende coinvolte, dal 2013 assume non solo la nuova denominazione ma anche un nuovo format, allargando i propri orizzonti al contract, al design e all’alberghiero. Rhex Innovation Award premierà prodotti non ancora presenti sul mercato o lanciati nei sei mesi precedenti l’inizio della manifestazione: nella giornata inaugurale una giuria tecnica selezionerà i vincitori in base a diversi criteri, tra i quali la capacità di interpretare

al meglio l’evoluzione dei consumi e le ultime tendenze nel mondo del “fuori casa”. Le novità in gara saranno visibili nella Rhex Innovation Area, dove anche il pubblico potrà votare la novità 2012 più apprezzata tra quelle esposte. In fiera sarà disponibile anche l’Innovation Book, una pubblicazione sugli ultimi ritrovati ideati dalle imprese dell’Horeca, pensata per fornire nuovi spunti e idee a tutti i professionisti del settore e, nel contempo, per aiutare le aziende, soprattutto in tempo di crisi, a divulgare e promuovere i loro nuovi prodotti, frutto di una creatività tutta made in Italy.

Turismo d’Italia

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SPECIALE RHEX

Tutte le innovazioni, le soluzioni, le tendenze della ristorazione e dell’ospitalità si incontrano a RHEX

Hôtellerie protagonista T

ra i tanti appuntamenti dedicati al mondo alberghiero spiccano eventi e mostre di architettura e design, oltre a giornate di formazione manageriale specificamente dedicate agli albergatori. Ecco una sintesi delle principali iniziative. Green Hospitality. RHEX dedica

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Turismo d’Italia

grande attenzione al turismo sostenibile, basato su un uso maggiormente razionale delle risorse energetiche, e si focalizza su un ambizioso obiettivo: trasformare gli hotel da “divoratori“ di energia a strutture sostenibili. Da questa esigenza prende vita Green Hospitality, la sezione espositiva realizzata in collaborazione con

Agenzia CasaClima, leader nello sviluppo di sistemi per il risparmio energetico, dedicata a soluzioni e servizi energetici per strutture ricettive in un´ottica di sostenibilità e risparmio. I Love My Wellness. Dormire e riposare bene in vacanza e in viaggio è sicuramente una delle principali forme di benessere, ma scegliere la stanza adatta, con un buon letto e un buon materasso, adatti alla predisposizione personale di ciascuno, non è facile. Fornire una risposta concreta a questa esigenza è la sfida di I Love My Wellness WellMotel, una mostra dedicata a percorsi personalizzati e rilassanti, rigeneranti e tonificanti, pensati per garantire il massimo relax in viaggio e in vacanza. Un luogo in cui il benessere diviene elemento fondamentale per recuperare energie fisiche e mentali. Inoltre, l´Allestimento Scacco, curato dagli architetti Alessio Cuzzolin e Silvia Giannini, rappresenta invece un hotel


immaginario, nel quale intorno alla camera ruotano tutti i servizi di reception, spazi comuni, area congressi, accoglienza, ristorazione, aree relax, spazi per lo svago e verde. In uno spazio reale e allo stesso tempo surreale si susseguono scenari diversi e si concentrano concretezza, appeal scenico, suggestione e magia, giocati intorno al tema degli scacchi. Questo perché progettare non è solo mettere un vestito a un luogo, ma è design, creatività, funzionalità

e, soprattutto, strategia, rappresentata in questo allestimento dal gioco degli scacchi. Infine, a RHEX non mancheranno i momenti di approfondimento e di formazione, tra i quali segnaliamo Formazione a 5 Stelle, giornate di formazione per gli albergatori a cura di Federalberghi - che organizzerà anche il proprio convegno nazionale nella giornata inaugurale della manifestazione - e La settimana del management alberghiero a cura di Teamwork.

Unicità nel contract Quattro dei più celebri creatori di caratura internazionale legati al mondo contract - Simone Micheli, Ettore Mocchetti, Massimo Roj, Maurizio Papiri - si incontrano a RHEX e danno vita all’evento Unicità nel contract. Un’interessante e interattiva mostra in cui i quattro architetti si confrontano, ognuno con uno spazio all’interno dell’evento, con l’intento di donare a chi vivrà la manifestazione un’esperienza unica e straordinaria. Una mostra-laboratorio che ha come obiettivo principale la presentazione ai visitatori di concrete storie progettuali legate al mondo dell’hôtellerie, presentando progetti, idee, moodboard, visioni, soluzioni e suggestioni. Una vera e propria vetrina

su importanti case history contract nel mondo, all’interno della quale meraviglia, pragmaticità, sostenibilità si fonderanno in un unicum capace di catalizzare l’attenzione di aziende, imprenditori e professionisti. Un nuovo tipo di approccio alla lettura, alla documentazione e alla proposizione di progetti di rilevanza internazionale, definita attraverso un’elegante piattaforma espositiva all’interno della quale ogni protagonista dell’hotel design racconterà, con immagini video, le proprie opere in corso di realizzazione. I progettisti invitati potranno così interagire, creando momenti di dibattito e confronto con i visitatori. Una performance di grande valore culturale costruita attraverso testimonianze uniche e distintive.

Turismo d’Italia

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SPECIALE RHEX

La ristorazione al centro C

ooking, mise en place e ristorazione saranno protagonisti a RHEX, con prodotti, dibattiti, show ed eventi di grande appeal e interesse. In particolare, importante momento di riflessione professionale sarà l´osservatorio sugli aspetti manageriali della ristorazione in hotel, intitolato Dal ristorante d´albergo al ristorante in albergo. Come un servizio può diventare una risorsa. Una tavola rotonda alla quale parteciperanno E.H.M.A. (European Hotel Managers Association), FIPE, A.D.A. (Associazione Italiana Direttori d´Albergo) e altri general manager di strutture ricettive.

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Turismo d’Italia

Un incontro dal taglio manageriale che approfondirà, sotto la regia del critico Enzo Vizzari, direttore delle Guide dell´Espresso, gli aspetti legati alla ristorazione d´hotel. Inoltre, non poteva mancare la presenza ufficiale della Federazione Italiana Cuochi - che conta circa 20.000 cuochi iscritti, 20 associazioni regionali e 115 associazioni provinciali, più di 500 iniziative all´anno - che ha in serbo per RHEX numerose iniziative tra cui il Consiglio Nazionale e diversi momenti d´aggiornamento professionale affidati ai Maestri di Cucina, alla Nazionale Italiana Cuochi, all´Ateneo di Cucina, al Dipartimento Giovani e alle Lady Chef, volti a valorizzare la figura delle donne in cucina, nuove tendenze e nuove tecniche di cucina. Infine, la mostra A la carte, porta in scena le “rappresentazioni“ al vero di quattro nuove formule di ristorazione, luoghi di incontro dedicati al tempo e alla cucina di qualità, pensati per target e budget di pubblico eterogenei, ispirati alle materie prime del food e del design. Mentre l´associazione CHEF to CHEF emiliaromagnacuochi sarà


Un mondo di opportunità: 500 top buyer dai cinque continenti incontreranno le aziende secondo un’agenda concordata prima dell’inizio della fiera

GOURMET GLOBAL EXPERIENCE

A RHEX saranno presenti anche i più importanti chef d´Italia, da Davide Oldani a Massimo Bottura, da Sergio Mei, (Executive chef Four Seasons Milano) a Marco Sacco (Executive chef Piccolo Lago), da Andrea Aprea (Executive chef Park Hyatt Milano) a Fabrizio Ferrari (Executive chef Hotel Excelsior San Marco di Bergamo). I sei chef chiamati a raccolta, appartenenti al gotha della ristorazione made in Italy, mostreranno ai visitatori della manifestazione la propria personale idea di ospitalità, servizio e cucina. Non mancheranno poi le mostre correlate, partendo dalla convinzione che l´ospitalità di eccellenza sia il mix di grandi piatti, mise en place, qualità del servizio e atmosfera. Ogni chef quindi affiancherà allo show cooking una mostra permanente con la riproduzione di due tavoli del proprio locale, uno per l´esposizione e uno per il servizio del piatto.

(

parte anche il direttore de Le Guide de L´Espresso Enzo Vizzari, il Gastronauta Davide Paolini e il direttore di Guida Michelin Fausto Arrighi.

(

protagonista di una tavola rotonda intitolata Comunicare la Ristorazione: innovazioni di impresa per uscire dalla crisi, alla quale prenderanno

Turismo d’Italia

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DOSSIER

Città d’arte

Un anno vissuto stabilmente Aumentano le presenze degli stranieri, specie quelli dei mercati emergenti, ma si contraggono quelle degli italiani e, soprattutto, diminuisce il fatturato degli alberghi. Le città d’arte resistono ma chiedono interventi per essere valorizzate e più competitive DI SIMONA PARINI

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Turismo d’Italia


issi d’arte: questo rischia di essere il canto delle città che custodiscono il nostro patrimonio artistico e culturale. Certo, l’appeal indiscusso di queste destinazioni conquista anche nuovi mercati stranieri e, nella maggior parte dei casi, permette di affrontare la crisi senza grandi scossoni. Eppure anche le città d’arte hanno bisogno di interventi a breve termine che, al di là delle singole esigenze territoriali e di quelle comuni del comparto turistico, creino occasioni per visite ripetute nel tempo.

V

Più arrivi di stranieri Come tutti, anche le città d’arte all’inizio del nuovo anno tirano le somme di quello appena trascorso. Com’è andato, quindi, il 2012 per alcune tra le destinazioni più ricche di tesori del nostro Paese? La risposta è, complessivamente, all’insegna di una tenuta, ma non mancano le ombre, come evidenzia Tommaso Tanzilli, direttore di Federalberghi Roma: «Il 2012 è stato caratterizzato da due fattori divergenti: da un lato l’aumento delle presenze nell’ordine del 5% rispetto al 2011, dall’altro la diminuzione dei fatturati dovuta alle politiche di contenimento tariffario richieste

dal mercato». Anche Venezia sorride, quantomeno sul fronte delle presenze: «Nonostante le previsioni poco rosee la Serenissima ha tenuto: certo, abbiamo avuto una leggera diminuzione del fatturato ma questo è una dato che si spiega con l’assenza della Biennale» commenta Claudio Scarpa, direttore di Federalberghi Venezia, che aggiunge: «Va precisato, però, che lo stato di buona salute che registriamo è dovuto principalmente ai flussi di turisti stranieri provenienti dalla Russia, dagli Stati Uniti, dal Brasile, dalla Cina, dall’India e dal Giappone». Insomma, è vero che la crisi è diffusa ma,

evidentemente, non tutte le nazioni sono in recessione. Fortuna che ci sono gli stranieri, dice anche Francesco Bechi, presidente Federalberghi Firenze. «Nella città del Giglio stiamo combattendo contro forti abbassamenti di marginalità ma, sul fronte degli arrivi, assistiamo a una crescita di quelli dell’area dei BRIC».

L’Arena di Verona. Sopra, piazzaSan Marco a Venezia. In apertura, una veduta della Serenissima e turisti al Foro Imperiale (Roma)

Turismo d’Italia

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DOSSIER

Città d’arte

Napoli. Decorate da grandi artisti, le stazioni della metropolitana sono considerate le più belle d’Europa

Quando il fatturato si contrae Se, dunque, il buono stato di salute di alcune economie amplia e rafforza il bacino extra nazionale non mancano, però, anche altri elementi che hanno permesso di chiudere un anno critico in maniera complessivamente positiva, come sottolinea Giorgio Sartori, direttore di Federalberghi Verona. «Sono convinto che gli alti investimenti in qualità fatti dai nostri albergatori siano uno dei fattori che più ci ha permesso di ottenere buoni risultati». Investire premia, dunque, anche in tempi complessi come conferma Andrea Milazzo, direttore di Federalberghi Napoli: «Il nostro monitoraggio a campione ci permette di valutare positivamente l’anno appena trascorso e questo soprattutto grazie a cinque grandi eventi che hanno fatto da richiamo». Tutto bene, dunque? Non proprio perché, come racconta Rolando Fioriti, direttore di Federalberghi Perugia, il capoluogo umbro ha vissuto un 2012 in discesa: «I dodici mesi dell’anno passato hanno visto un costante peggioramento del trend:

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Turismo d’Italia

da gennaio a ottobre abbiamo assistito a un calo sia degli arrivi sia delle presenze tra il 2 e il 5% per arrivare a ottobre, che ha evidenziato una flessione del 13%. Se poi guardiamo alle festività natalizie, un dato a campione parla di un calo in termini di occupazione dal 20 al 30% con una redditività ridotta del 40%». E anche Palermo non avrà un buon ricordo del 2012, tanto che le parole di Mario Russo, direttore di Federalberghi Palermo, parlano sì di un aumento degli stranieri ma di una contrazione notevole degli italiani. Rimanendo affacciati sul mare ma spostandoci a nord, l’anno concluso non è stato dei migliori nemmeno per Genova. «Il capoluogo ligure ha vissuto una riduzione del 5% delle presenze e una contrazione del fatturato, fattore che pone in rilievo la questione dell’avanzamento degli intermediari che creano il cosiddetto effetto dumping», espone Mafalda Papa, presidente Federalberghi Genova.

Prevedere il futuro Ma quale sarà l’andamento dell’anno in corso? Siamo onesti, essere ottimisti è davvero

difficile, complice anche uno scenario interno poco chiaro e sul quale è davvero impossibile fare previsioni. La parola a Roma: «Per il 2013 è prevedibile, salvo non auspicabili scossoni negativi, il proseguimento del trend del 2012, sia in termini di conferma o leggero aumento delle presenze sia, purtroppo, in termini di riduzione dei fatturati. La ripresa dei fatturati e, conseguentemente, della redditività aziendale non è oggettivamente prevedibile prima della stagione 2014 a causa di una serie di circostanze macro-economiche, e sempre che si verifichino le necessarie condizioni: stabilità politica interna, ripresa economica, adeguate politiche di promozione e di rilancio del marchio Italia. Simili le previsioni anche a Firenze: «Il turismo europeo è in difficoltà, fatti salvi alcuni Paesi del nord Europa e, quindi, le speranze vengono da quello oltreoceano, anche se il primo semestre del 2013 non si presenta per niente bene. Basti dire che anche un evento come Pitti non ha dato le ricadute che


Perugia. A sinistra, il centro storico affollato durante la manifestazione Eurochocolate

F. Ferriccioli

Voglia di eventi

ci aspettavamo. Certo, il locale convention bureau si è mosso in maniera dinamica portando sulla destinazione anche appuntamenti importanti ma, ed è quasi superfluo dirlo, manca il budget necessario per ottimizzarli». Le fa eco Perugia: «L’elemento positivo viene dall’aumento di arrivi e presenze stranieri e dal potenziamento dei tematismi. Detto questo, Perugia risente di una criticità dovuta alla sbilanciamento tra domanda e offerta, con un eccesso della seconda che comporta un’occupazione media delle camere che oscilla tra il 25 e il 30%. A livello macro, poi, per altri 7 o 8 mesi la crisi continuerà e, con essa, la nostra difficoltà». Anche Genova e Palermo non vedono rosa, ma non manca chi è in controtendenza come Venezia, che quest’anno ospiterà la Biennale, seguita da Verona, che sarà protagonista del centenario della Fondazione Arena, e da Napoli, che si prepara a ospitare eventi come l’America’s Cup World Series, in calendario il prossimo novembre.

Gli eventi, dunque, sembrano essere la chiave di volta per dare nuovo impulso al turismo nelle città d’arte, come sostiene Papa: «Genova risente della flessione del corporate e non credo che le mostre in calendario, per quanto bellissime e di grande richiamo, siano sufficienti a dare una scossa decisiva al turismo leisure. Sono convinta che la città abbia bisogno di una programmazione di eventi di risonanza non solo a lunga ma anche a breve scadenza e anche, e soprattutto, di una visione coraggiosa che permetta di realizzare appuntamenti davvero unici, quasi provocatori. Un’idea? Fare sistema con i sindaci di altre destinazioni e, per esempio, esporre in città capolavori italiani che, per varie ragioni, non godono in loco della giusta visibilità. Penso ai Bronzi di Riace all’ombra della Lanterna, perché no? Il momento impone scelte nuove, fuori dagli schemi, senza certo dimenticare l’impegno per coltivare eventi più canonici come, per esempio, quelli sportivi». Anche Perugia punta sugli eventi: «Le nostre risorse sono gli appuntamenti capaci di creare attrattiva», conferma Fioriti. «Penso al Festival Internazionale di Giornalismo di aprile, a Gluten Free a giugno e ai consolidati

Umbria Jazz di luglio ed Eurochocolate di ottobre». Gli eventi sono dunque la parola magica per dare ossigeno? Sì, ma solo se pianificati e progettati in maniera oculata, come conferma Andrea Milazzo, direttore di Federalberghi Napoli: «L’associazione lavora in partnership e in sinergia con le istituzioni locali, penso soprattutto alla Camera Palermo. La chiesa del Carmine a Ballarò

di Commercio, suggerendo l’organizzazione di eventi che siano realmente produttivi e garantiscano un ritorno e un indotto al territorio». Una posizione simile a quella portata avanti da Federalberghi Palermo: «Il nostro presidente è all’interno dell’Authority del Turismo del Comune di Palermo e, tra le iniziative seguite, rientra

Turismo d’Italia

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DOSSIER

Città d’arte

Genova, Galleria Mazzini. In basso, Pisa

Azioni su più fronti Anche la Serenissima crede negli eventi, tanto da aver costituito una società interamente dedicata al loro sviluppo e alla loro riorganizzazione, come conferma Scarpa: «Oltre a essere impegnata su questo fronte, Venezia ha dato vita a un convention bureau che può contare su un alto numero di sale congressuali e la nostra associazione è sempre più presente non solo nelle fiere tradizionali ma anche in quelle dedicate ai mercati emergenti. In collaborazione con Skal Club, poi, organizzeremo un educational dedicato agli agenti di viaggio e ai tour operator di Panama: siamo infatti convinti che l’America Latina sia uno dei mercati del futuro». E Firenze? Qui Federalberghi preme affinché il sistema aeroportuale Pisa/Firenze possa essere finalmente potenziato, aumentando quindi

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la raggiungibilità di una città che secondo Bechi: «Deve ritornare a essere vissuta, creando un modello innovativo di città per i cittadini. Molte funzioni sono state portate fuori Firenze ma, così, si rischia di farne una sorta di destinazione-museo, sottraendole vitalità e ricchezza». Certo, anche gli interventi per favorire i flussi turistici devono fare i conti con una contingenza poco incline agli investimenti. E una delle tante conferme arriva da Verona: «Fortunatamente la Camera di Commercio riesce ancora a finanziare i due consorzi presenti ma, inutile nascondersi dietro il classico dito, la contrazione degli investimenti pubblici risente della spending review. A questo va aggiunto un problema a livello di coordinamento che ci fa disperdere le risorse in mille rivoli. L’attuale neo assessore al turismo sta cercando di fare sistema ma, come si suol dire, non è impresa da poco». E come si muove l’urbe eterna per stimolare il turismo? «Federalberghi Roma da tempo è impegnata

sul fronte della promozione e della commercializzazione» risponde Tanzilli. «Abbiamo favorito la nascita dell’Agenzia regionale di promozione turistica di cui siamo stati collaboratori, favoriamo la partecipazione delle nostre aziende alle più importanti iniziative di divulgazione in Italia, in Europa e nel Mondo, abbiamo inventato e gestiamo da diciassette edizioni l’A.C.E. & Med Workshop Art Cities Exchange (borsa delle città d’arte d’Italia e del Mediterraneo) e, da ultimo, siamo sempre impegnati sul fronte del turismo congressuale al punto di essere promotori in Camera di Commercio del Convention Bureau di Roma e di rivestire il ruolo della presidenza della neo-costituita Roma Convention Group».

Regione Toscana

anche un’attenta valutazione degli eventi per evitare dannose sovrapposizioni e dare vita, invece, a una calendarizzazione strategica e proficua per la destinazione».



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All’origine del sogno Atmosfere intime, vestite di bianco, ed eleganza sofisticata, tratteggiata d’oro e d’argento: così seduce HOME FLORENCE, un nido di candore in riva all’Arno DI SILVIA SALVADERI


Le camere dell’Home Florence, segnate da arredi total-white e deliziosi decor dorati, accolgono l’ospite tra morbidi tessuti, scrivanie laccate e cornici placcate. Alcune godono di splendide terrazze, altre di letti a baldacchino di sicura presenza scenica


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HOTEL HOME FLORENCE Piazza Piave 3, Firenze Principali fornitori Arredi Cyrus Company Biliardo Hermelin Fitness Technogym Spa Jacuzzi Illuminzione Zonca Bagni Zucchetti Porcellane Schönhuber Franchi

B

ianchi i letti, vestiti di immacolato nitore. Bianche le pareti, intervallate da veli d’organza. Bianchi i pavimenti, ricoperti di tessere di mosaico perlescente e decori floreali color oro. Stordisce tutto questo biancore, in bilico tra la purezza dei volumi e la ricercatezza dei dettagli. Anch’essi bianchi,

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ovviamente, e declinati nei toni caldi e freddi, lucidi e opachi, talvolta abbinati alle voluttà del nero e alla preziosità dell’oro. Eppure, nonostante la monocromia imperante, Home Florence avvolge l’ospite in una dimensione intima e confortevole, discreta come una dimora, sofisticata come una boutique. “E’ proprio questo il segreto del colore-non-colore:

dietro la sua apparente semplicità e innocenza, racchiude in sé tutti gli altri. Come un fascio di luce bianca, attraversando un cristallo, si scinde in un arcobaleno di colori mostrando tutta la sua celata complessità, così le bianche cromie amplificano le esperienze dei viaggiatori e allertano le percezioni dei sensi” spiega Flavio Ottanelli, energico


Stordisce tutto questo bianco, declinato in toni caldi e freddi, lucidi e opachi... in bilico tra la purezza dei volumi e la ricercatezza dei dettagli

direttore di Home Florence. Che descrive “il suo” come un hotel bianco, dunque, simile al foglio di carta ancora intonso di scrittura, o alla pagina di un viaggio tutta da stendere.

Confidenze di viaggio Gli appunti raccontano di gustose colazioni attorno al tavolo aggregativo,

prima di una passeggiata sul Ponte Vecchio, il più antico di Firenze. Il lungo tavolo centrale, circondato da alti sedili, funge da punto di ritrovo e socializzazione, dalla mattina, in occasione del breakfast, alla sera, per quattro chiacchiere in compagnia. Dalla sala colazioni si accede al soppalco con poltroncine e tavolo da biliardo, ideale

per uno spensierato dopocena con gli amici o per un po’ di svago dopo l’impegnativa visita agli Uffizi e ai capolavori dell’alto Rinascimento. Golosissimi welcome food&drinks, serviti sul bancone-reception caratterizzato da grandi vasi bianchi, attendono i clienti dell’Home Florence già al rientro dalle strade dello shopping o dall’incantevole

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( LA BOUTIQUE DEL GUSTO

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Crostate di confettura di fichi e aceto balsamico, torta di mele all’elisir di cedro e granella di pistacchi, focaccia al pecorino toscano con salumi della regione. Le eccellenze del territorio sfilano lungo il buffet breakfast allestito sul tavolo aggregativo della sala colazioni, e si accompagnano a spremute di arancio, pompelmo e lime fatte al momento. «L’accoglienza sartoriale comincia dal mattino e abolisce dal menù ogni traccia di prodotti industriali e a lunga scadenza» spiega Gaetano Barbuto, curatore dell’Accademia del Breakfast e consulente per Home Florence. Previste solo le eccellenze delle eccellenze per ogni nicchia di prodotto e, la domenica, pesce affumicato servito con prosecco.

Il lungo tavolo centrale, circondato da alti sedili, funge da punto di ritrovo e socializzazione dalla mattina, in occasione del breakfast, alla sera, per quattro chiacchiere in compagnia

Giardino di Boboli. Mentre 39 camere iper-romantiche, segnate da arredi totalwhite e deliziosi decor dorati, accolgono il riposo tra morbidi tessuti, scrivanie laccate e cornici placcate. Alcune di esse godono di splendide terrazze proiettate sul centro storico di Firenze, altre di letti a baldacchino di sicura presenza scenica. Una su tutte schiude le porte dell’estasi, ed è la numero mille, che dà accesso all’esclusiva terrazza dell’hotel. Panoramica e riservata, domina il

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paesaggio fiorentino da una vasca idromassaggio a uso privato e tanti fantastici servizi per la coppia in vena di coccole.

Home sweet home L’accoglienza è impressa nel nome di questo boutique-hotel. Ovunque è leggibile la ricerca di un’interpretazione personale del concetto di ospitalità, dal living che assomiglia a un salotto alle camere che avvolgono i sensi, dalla jacuzzi

panoramica all’imperdibile area fitness. Il risultato è una sintesi tra passato e presente che trae fondamento dalla storia - l’hotel sorge in un palazzo che ospitava anticamente un dormitorio - per volgere lo sguardo alla contemporaneità e al design. Segno emblematico di questo dualismo è l’accostamento tra l’architettura d’epoca e l’interior design attuale, in un continuo contrappunto tra le tonalità del bianco e i sofisticati elementi di decor dorati.


Intervista a Giovanni Monzio Compagnoni, interior designer La monocromia del bianco, intervallata solo

da qualche elemento dorato, impera negli ambienti dell’Home Florence. Da dove deriva questa scelta? «La scelta arriva dall’ispirazione che il brand Cyrus Company ha dato all’interior design: ovvero emozionare. Questo il suo imperativo, e lo asseconda attraverso la purezza e il candore del bianco, colore predominante nelle sue collezioni, e attraverso le forme d’ispirazione romantica. I tocchi e gli elementi color oro e argento riflettono e contengono in sé l’idea stessa di preziosità e di lusso. Il proposito è quello di creare il piacere di una casa confortevole, avvolgente, rassicurante». In che modo si mantiene un collegamento visivo con la città di Firenze? «Attraverso l’impiego di alcuni materiali: la pietra serena, per esempio, tipica dell’architettura toscana e in particolare di Firenze, qui è riproposta per elementi isolati o decorativi come colonne, cornici e costoloni di cui l’hotel è pervaso. Nella zona notte, invece, la pavimentazione in legno di acero sbiancato si interrompe bruscamente per lasciare spazio al travertino, altro materiale della tradizione, usato nei bagni». Tavolo aggregativo e romantiche suite: a quali valori rimanda Home Florence? «Al concetto di casa e di famiglia, dove la colazione così come il pranzo e la cena, sono percepiti come momenti da condividere con tutti gli ospiti. A questo si aggiunge il biliardo, altro angolo di aggregazione, e la Jacuzzi sul roof top, dedicata a momenti di coppia o tra amici. La luce, in questo senso, gioca un ruolo determinante nella percezione dello spazio e nella valorizzazione dei dettagli: in ogni ambiente è calda, impercettibile, romantica e delicata».

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FOCUS ON

Moroso

Metamorfosi d’arte e design Moroso ha celebrato 60 anni di attività con una mostra che conferma la capacità e il talento dell’azienda friulana nel far incontrare cura artigiana e creatività globale, per dare vita a una perfetta osmosi di arte e design

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n occasione dell’inaugurazione di Casa Cavazzini, il nuovo spazio espositivo di Udine dedicato all’arte moderna e contemporanea, Moroso ha presentato la mostra Metamorfosi. Le collezioni Moroso fra design e arti visive, un omaggio al design, all’arte, al “dietro le quinte” del processo creativo e all’artigianalità. “Una passeggiata nel tempo, uno sguardo laterale su quello che si è fatto e quello che si sarebbe potuto fare: una storia per idee, prototipi, contaminazioni, interpretazioni d’arte, errori” spiega Patrizia Moroso, art director dell’azienda friulana e protagonista, insieme al fratello Roberto, della trasformazione che a partire dagli anni 80 ha portato Moroso a diventare leader dell’haute couture del design internazionale. Perché c’è tanto da raccontare sul percorso di una realtà imprenditoriale 100% made in Italy, nata a Udine nel 1952, e la mostra ne ripercorre ogni stratificazione, mantenendo sempre uno sguardo attento al futuro e senza mai scivolare nel rischio nostalgia tipico di ricorrenze così importanti. Di straordinario valore la selezione degli artisti, che collaborano con Moroso da molto tempo: tra questi, Tobias Rehberger, Michael Lin, Francesco Simeti e Andrea Sala, che hanno esposto le loro opere insieme ai numerosi talenti del Premio Moroso per l’arte Contemporanea come Martino Gamper, Dragana Sapanjos, Andrea Mastrovito, Loris Cecchini e Tomàs Saraceno. Artisti che si sono confrontati con il design e

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con i grandi maestri dell’arte in un dialogo ideale fra passato, presente e futuro. Una mostra attraverso la quale si prefigura ancora una volta il futuro di Moroso, che dal rapporto con l’arte raccoglie suggerimenti da far rivivere negli oggetti del quotidiano, una sfida importante per inventare un nuovo modo di fare prodotto. “Non ho mai chiesto a nessuno di disegnarmi un pezzo,” continua Patrizia Moroso. “Ho sempre chiesto di provare a immaginare un mondo, che è una cosa diversa. Dietro c’è sempre una teoria, una filosofia, un ambiente; in fondo c’è la vita dell’artista che mette negli oggetti che disegna la propria visione”. www.moroso.it



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Aristocrazia e modernità nel cuore di Roma A due passi da piazza di Spagna, L’HOTEL D’INGHILTERRA, oggi profondamente rinnovato, fonde la magia dell’ospitalità tradizionale con l’eleganza dei dettagli moderni DI ANTONIA ZANARDINI

Nato come dimora aristocratica tra piazza di Spagna e Via dei Condotti, L’Hotel d’Inghilterra è la meta più esclusiva per godere di un raffinato soggiorno romano. Con 88 camere tutte diverse, il Bond Bar dallo stile retrò e il Cafè Romano dove gustare piatti di cucina creativa romana, l’hotel offre ai suoi ospiti un’esperienza indimenticabile

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l prestigioso Hotel d'Inghilterra, fiore all’occhiello del gruppo Royal Demeure, ha da poco celebrato con una serata speciale l'intensa opera di rinnovamento e ristrutturazione che ha trasformato il suo volto. Una serie di interventi profondi che hanno, tuttavia, mantenuto intatta la spiccata personalità di questa bellissima struttura a cinque stelle nel cuore di Roma, simbolo del felice connubio tra lusso raffinato e comfort moderni. Costruito nel ‘500, l’edificio di sei piani è stato per lunghi anni la dimora dei principi Torlonia: nel corso dei secoli reali, nobili, poeti e intellettuali varcarono le soglie del palazzo ospiti della prestigiosa famiglia. Mentre nell’800, grazie alle richieste del pubblico attirato dalla presenza nel quartiere di poeti inglesi come Byron, Keats e Shelley, il palazzo aprì le sue porte al pubblico e divenne albergo. Una dimora ricca di storia e di prestigio, quindi, che ha deciso di rinnovarsi e ha avviato un percorso di ristrutturazione che è riuscita a riportare a nuova luce i fasti di un tempo.

I protagonisti del restyling Direttore artistico e responsabile dei progetti di rinnovo e di interior design dell’Hotel d’Inghilterra, così come dell’intero gruppo Royal Demeure, è stata la Contessa Cristina Gotti Lega, madre del fondatore del gruppo; mentre i recenti interventi strutturali sono stati guidati e seguiti da due giovani e brillanti architetti, Alessandro Pasini e Tomaso Piantini. Il primo si è occupato degli aspetti tecnico-prestazionali del progetto: il suo percorso professionale e di ricerca è indirizzato al perfetto equilibrio tra “musica-architetturaemozione-tecnica”. Il secondo, specializzato in nuovi materiali e nuove tecnologie, si occupa della progettazione architettonica ed è particolarmente sensibile agli aspetti ecologici e di sostenibilità. Decisivo, inoltre, l’intervento dell’architetto e designer

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HOTEL D’INGHILTERRA Via Bocca di Leone 14, Roma Direzione artistica Contessa Cristina Gotti Lega Progetto strutturale arch. Alessandro Pasini arch. Tomaso Piantini Progetto Interior Design arch. Roberto Terrinoni arch. Michael Stelea

Roberto Terrinoni, che ha curato immagine e progettazione di diversi arredi e complementi, come ad esempio gli armadi a ponte scelti per alcune camere. Per gli interni, è stato fondamentale il contributo del noto designer d’interni Michael Stelea, che ha curato in particolare il Cafè Romano. Ha dato infine un contributo decisivo il

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nuovo direttore, Marco Milocco: sotto la sua guida esperta, l’antica residenza romana sta vivendo una stimolante fase di rinascita che porterà l’Hotel d’Inghilterra a nuovi fasti.

Il progetto Con il pregevole obiettivo di offrire sempre il massimo livello di comfort

e un’ospitalità che non lascia mai nulla al caso, lo splendido albergo ha avviato un intenso processo di rinnovamento sia a livello strutturale che più propriamente estetico. I primi interventi risalgono al 2008 e hanno interessato l’intero quarto piano dell’albergo, con un investimento di oltre due milioni di euro: il piano è passato da 21 a 13 camere, a tutto


Damaschi, sete, porcellane cinesi e specchiere barocche a fianco di tavoli dal sapore moderno, rendono le camere uniche e inimitabili: un risultato mantenuto grazie anche alla presenza costante di un restauratore. Nei bagni domina lo stile classico rivisitato con elementi contemporanei

vantaggio dello spazio e del comfort per gli ospiti. I lavori hanno permesso il rinnovamento degli ambienti con preziosi lampadari in vetro di murano, tessuti moderni, colorati ed eleganti, con l’implementazione di tecnologie di ultima generazione, dalla cromoterapia in doccia allo schermo Tv a scomparsa nel bagno, alla sauna in una suite. Anche il corridoio

del piano è stato perfezionato, sia grazie alla nuova moquette caffè creme e panna, elegante e raffinata, che al funzionale e suggestivo nuovo sistema di illuminazione a faretti. I due elementi, insieme, donano grande luminosità e profondità agli ambienti. Le camere del quarto piano, il cui stile è chiaramente ispirato al design contemporaneo, sono state invece

profondamente modernizzate grazie alla scelta di arredi e complementi ricercati, così come di tessuti dai toni brillanti e avvolgenti. Verde mela e glicine, turchese e blu oceano, ocra, panna e testa di moro: moderni e raffinati, i nuovi abbinamenti esaltano la personalità di ogni camera. Del 2011, l’intervento che ha interessato il terzo piano, con un investimento

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La ditta Giannoni e Santoni si è occupata delle pitture, ottenute dall’unione di terre e pigmenti naturali. I tappezzieri artigiani della Silkbeyond di Caserta hanno invece realizzato i magnifici rivestimenti per divani, poltrone e letti

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di oltre 500 mila euro: il piano è passato da 20 a 19 camere, rinnovate negli arredi e nei tessuti pregiati, dai toni rilassanti, così come nelle delicate tinte neutre che decorano le pareti. Ad agosto 2012 è stata la volta dei tre salottini al piano terra, della reception, del primo restyling del ristorante Cafè Romano e tutto il secondo piano, che conta 20 camere totalmente rinnovate. Queste, classiche e sofisticate, sono caratterizzate da colori pastello avvolgenti, come carta da zucchero e verde veronese, tortora e tabacco ocra; impreziosite da arredi ricercati e pezzi d’antiquariato esemplari, sono camere eleganti, decorate con tessuti unici. Inoltre, negli intimi salottini - Verde, Arancio e Rosa - si è avvolti dalla brillantezza delle tinte da cui deriva il nome, che decorano pareti e arredi dalla calda atmosfera creata da lampade, quadri e pezzi d’arte provenienti da molti paesi del mondo: il tutto, in puro stile inglese, affaccia sulla splendida Via Borgognona e le sue raffinate boutique. I progetti proseguiranno nel 2013 e vedranno un profondo rinnovamento del quinto piano, un restyling del primo e il completamento dei lavori per il Cafè Romano. La ristrutturazione ha mantenuto e manterrà, con i prossimi interventi, le caratteristiche peculiari dell’edificio e la precisa identità dell’Hotel d’Inghilterra: rispetto al passato, trova ora posto, accanto a pezzi d’antiquariato, arredi originali e opere d’arte antica e contemporanea, un raffinato nuovo gusto per il design fatto di colori, pitture, stoffe pregiate ed elegante illuminazione.



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Relais gourmand Al RELAIS CA’ SABBIONI il tema centrale di ogni arredo, progettato ad hoc, è proprio il cibo, quasi a voler accompagnare l’ospite in un viaggio culinario esclusivo DI VITTORIA VALERI

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Una curiosità: nel ristorante l’ospite può selezionare personalmente verdure e ortaggi provenienti dall’orto della villa. Oli, sali e pepi, frutto di un’attenta ricerca nelle produzioni di qualità in ogni parte del mondo, ne esalteranno il sapore

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l Relais Ca’ Sabbioni, situato lungo il Naviglio Brenta, antico collegamento tra Padova e Venezia, è stato realizzato all’interno di una villa risalente del XVII secolo, catalogata come edificio di pregio nell’elenco delle Ville Venete. Oggi un sapiente progetto di riqualificazione a cura dello studio FPA Franzina + Partners ha ridato vita all’antica villa, trasformata in lussuosa struttura ricettiva. Il progetto degli interni è stato pensato e realizzato

partendo proprio dalla volontà di porre in risalto il contrasto tra il sapore antico della villa e la scelta stilistica moderna ed essenziale che caratterizza l’interior design. Ed è proprio questa connotazione a rendere unico nel suo genere il Relais Ca’ Sabbioni. Ma ancor più unica è la sua classificazione come “Relais Gourmand“, nel quale il tema centrale di ogni arredo, progettato ad hoc, è proprio il cibo, quasi a voler accompagnare l’ospite in un viaggio culinario esclusivo.

Un inedito percorso culinario Nelle camere che si affacciano direttamente sul Naviglio l’ospite può trascorrere piacevoli notti rilassandosi sul magnifico e innovativo letto “Cocoon”, avvolgente come un nido. Sviluppate su due livelli grazie all’ampio soppalco sono invece le suite, dove l’inserimento di un giardino zen contribuisce a rendere ancor più rilassante ed emozionale l’ambiente. Il percorso

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Nella hall, originali teche refrigerate invitano a degustare le sfiziosità dello chef

RELAIS CA’ SABBIONI Oriago di Mira (Ve) Progetto Studio FPA Franzina + Partners

gourmand comincia già nella hall, dove originali teche refrigerate propongono agli ospiti di degustare le sfiziosità dello chef e invitano a compiere un insolito percorso culinario. Si tratta di piccoli cubi di vetro trasparente, allineati e sospesi a parete, ideati per conservare al loro interno mini degustazioni giornaliere a tema. Il sistema refrigerante, contenuto in un minimo ingombro e assolutamente impercettibile alla vista, con apertura push-pull delle ante, conferisce eleganza a questi originali oggetti di design, la cui principale caratteristica è l’essenziale linearità abbinata alla massima funzionalità. Sempre nella hall, gli ospiti vengono accolti da un originale divano dove cibo e vino potranno essere degustati: struttura in acciaio, rivestimento in pelle bianca e forma sinuosa sono gli elementi che identificano il design di questa lunga e morbida seduta con schienali reclinabili per creare simpatici e movimentati “vis à vis”. Dalla hall si accede poi all’originale sala ristorante, dove troviamo un’elegante vetrina a uso cantina e il “tavolo dello chef“, progettato per impreziosire serate a tema in cui assistere alla preparazione dei piatto. Un volume essenziale in cui tecnologia e design si fondono con

l’intento di far vivere agli ospiti un’esperienza unica ed esclusiva. Dalla reception, una sinuosa corsia in acciaio corten guida l’ospite verso il vano scale da cui si accede a camere e suite. Qui prende vita un attento progetto illuminotecnico: la luce artificiale si integra nell’interior design; corpi illuminanti a incasso e a parete sono realizzati in acciaio corten, che si dichiara ora come filo conduttore dell’intero concept. Gli stessi totem nei corridoi, che integrano luce, comunicazione e lettore badge d’ingresso alle camere, sono personalizzati da scritte retroilluminate e realizzati nello stesso materiale. Arrivati in camera, è il letto a primeggiare: dal “Cocoon” a quello a esse “Sigma”, la sensazione per l’ospite è di gran comfort e accoglienza. Rivestimenti in pelle bianca, forme morbide e luce a led sono gli elementi distintivi degli arredi. Ed è nelle camere che torna nuovamente il tema food: il frigobar è sostituito da una teca in vetro trasparente elegantemente appoggiata su un piano di legno dove cibo e bevande invogliano all’assaggio. Il binomio tecnologia-design anche in questo caso prende vita, ancor più con il tavolo in legno estraibile che si integra alla teca refrigerata, ottimizzando spazio e funzionalità.

Nelle camere torna il tema del food: una teca in vetro con cibi e bevande sostituisce il frigobar e invoglia all’assaggio 38

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HOTEL DESIGN PROTAGONISTI

Scienza e coscienza Coniuga domesticità a funzionalità, sostenibilità ambientale a design caratterizzante. Ha uno stile “coscienzioso” MARCO PIVA: sviluppa soluzioni progettuali armoniche, sostenibili per il territorio, fruibili per la collettività DI SILVIA SALVADERI

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o fa sempre, ogni volta che si approccia a un progetto architettonico: analizza le caratteristiche del luogo per leggerne le peculiarità e sviluppare scelte di articolazione dei volumi orientate all’impatto positivo, non portatrici di negatività. Sia in presenza di un contesto urbanizzato che di carattere naturale, tramite un intervento di recupero o una nuova realizzazione. «Una volta accertatisi dell’effettiva necessità di apportare nuove (o rinnovate) realtà - spiega Marco Piva - occorre mettere in atto un processo costruttivo in grado di ottimizzare le risorse, impiegare le migliori tecnologie, lavorare i materiali più adatti. Il progetto deve fornire il minore impatto possibile sulle risorse energetiche e perseguire un equilibrato utilizzo di risorse generate da diverse sorgenti messe in combinazione tra di loro». Un metodo particolarmente visibile anche nel suo ultimo intervento architettonico e di landscape design, finalizzato al rinnovamento dell’Excelsior Hotel Gallia: «Anche nel progetto di recupero e ampliamento di questo hotel simbolico e fortemente appartenente al tessuto meneghino, è stato indispensabile individuare gli elementi progettuali di saldatura tra la storia precedente e la proiezione funzionale nel futuro. Si tratta, infatti, di un edificio risalente alla fine degli anni Trenta che nei decenni a seguire ha fatto da scenografia agli eventi più mondani di Milano. E per definirne estetica, funzioni e volumi ci siamo affidati anche alla memoria delle singole persone o più estesamente delle comunità che per anni lo hanno frequentato». Come dialogano i materiali all’interno di una realtà sospesa tra un futuro da scrivere e un passato da leggere? «La ricerca sulla materia della composizione architettonica e degli interni è per me un’attività quasi maniacale, sia che si tratti di materiali naturali - marmi, pietre - o di materiali artificiali - vetri, ceramiche, metalli - sino ai nuovi materiali

compositi e di sintesi. L'indagine sulle tecniche di lavorazione, sui tagli, sulla texturizzazione, il rapporto che si crea con la luce sia naturale che artificiale, guida alla definizione del linguaggio di composizione, al percorso percettivo sensoriale che desidero attribuire all’opera. Nel mio approccio al progetto diviene quindi fondamentale anche il sistema di declinazione dei materiali selezionati alla ricerca della continuità tra architettura e interni, finalizzata all’armonizzazione di volumi e ambienti». Come si coniuga la domesticità con la funzionalità di un progetto? «Sono due categorie non in contraddizione tra loro e che necessitano di una costante applicazione di attenzione e intelligenza affinché la seconda qualifichi la prima».

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HOTEL DESIGN PROTAGONISTI E come convivono, invece, contemporaneità ed ecosostenibilità? «Operando in contesti già fortemente antropizzati, l’obiettivo dell’ecosostenibilità è di minimizzare il più possibile l’impatto invasivo dell’intervento, recuperando vivibilità degli spazi e vitalità dell’ambiente. L’attenzione all’ecosostenibilità si deve poi articolare su diverse scale di progetto, dal masterplan all’architettura, dall’interior al product design. L’architettura stessa, soprattutto contemporanea, contiene in nuce la possibilità di essere smontata e rigenerata, anche con caratteristiche prestazionali e funzionali superiori». Un esempio? «Il progetto delle Terrazze di Villorba, seguito dal nostro studio di architettura, è emblematico per quanto detto sinora. Si trattava di un’enorme struttura abbandonata da anni, che è stata totalmente recuperata e riconfigurata per aggregare una serie di funzioni necessarie al territorio e alla comunità. Quello che era rimasto dello scheletro di cemento armato destinato a un centro commerciale ha costituito l’ossatura di un modernissimo centro polifunzionale con residenze, camere d’hotel, uffici, negozi e ristoranti. Grandi terrazze panoramiche, interconnesse da scale e ascensori di nuova concezione, hanno caratterizzato l’opera, vestendola di estesi giardini pensili». Questa sensibilità è valida anche per realizzazioni contestualizzate in paesi stranieri? «Come per i progetti sviluppati sul territorio nazionale anche gli interventi realizzati o in fase di realizzazione in paesi stranieri traggono senso dal contesto, dalla cultura locale e dalla proiezione di questi nell’opera da realizzarsi. Alcuni progetti, come quello del complesso Oceana su Palm Jumeirha o come Porto Dubai a Dubai, sono scaturiti dalla volontà di configurare un “territorio nuovo”, che parta dalla sperimentazione, evolva nella scala di masterplan e si declini sino al dettaglio più minuto di interior design. Alti interventi, come quello del Porto di Novosibirsk in Siberia o di Feng Tai a Beijing in Cina, tendono a definire nuove condizioni di impianto urbanistico e architettonico a prescindere dalla volontà di trovare legami forti con il territorio, la sua storia e la condizione sociale della cittadinanza». Secondo lei quali sono le nuove frontiere dell’ospitalità? «Sia nei contesti urbani che nei paesaggi naturali di grande bellezza, è inevitabile il ricorso a indicazioni che scaturiscano dalle radici sociali e culturali di un luogo. Solo così la struttura ricettiva può saldarsi alla vita locale. In fin dei conti gli hotel, e più in generale tutte le strutture ricettive, rappresentano una porta di interscambio culturale e sociale tra i turisti e gli abitanti locali, realizzano una sorta di mediazione tra culture e stili di vita». E lei, quando viaggia, è prima turista o progettista? «Direi viaggiatore prima ancora che progettista, sperimentatore educato all’approccio razionalista, studio e successivamente creo soluzioni progettuali intrise di contaminazioni apprese durante i viaggi intorno al globo. Lo stupore e la ricerca che derivano dalle esperienze di viaggio si trasferiscono da contesti micro a scale macroprogettuali, alimentando la costruzione di un know-how poliedrico, messo a servizio di un progetto nuovo e del tutto personale».

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Sopra e a destra, il T Hotel di Cagliari, disegnato da Studio Marco Piva. In basso, il progetto di ampliamento dell’Excelsior Hotel Gallia di Milano In apertura, la hall del Move Hotel di Mogliano Veneto e il residence Le Terrazze di Villorba (Treviso)


Una suite dell’Una Hotel di Bologna. Sotto, due camere del Move Hotel di Mogliano Veneto

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FOCUS ON

Liuni Liuni, leader nel settore delle finiture d’interni, è ancora una volta protagonista del settore hotellerie con due progetti firmati Simone Micheli

Finiture d’autore D

ue nuovi progetti di grande prestigio firmati da Simone Micheli che per le finiture degli interni ha scelto ancora una volta Liuni. La prima realizzazione si trova a ridosso del nuovo polo fieristico di Rho e a fianco della storica sede Liuni: qui oggi infatti sorge B4, una struttura quattro stelle lusso della catena Boscolo Hotels. All’interno dell’hotel, le pavimentazioni e i rivestimenti delle camere sono stati realizzati con l’impiego di Wudawood Comfort, che conserva tutto il fascino del parquet coniugandolo a una elevata resistenza al traffico e a superbe qualità di fonoassorbenza, resistenza al fuoco e isolamento acustico. La moquette delle

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parti comuni e delle sale riunioni riproduce invece la pietra naturale, grazie alla tecnologia di stampa a iniezione Chromojet ad altissima risoluzione, e fa parte della collezione Liuni Studio Hotel, che propone soluzioni personalizzabili secondo il gusto della committenza. I rivestimenti a parete Suwide che raffigurano un bosco di betulle - spazi comuni, sale riunioni, palestra e accessi alla SPA - sono stati realizzati per mezzo della stampa digitale in quadricromia ad alta qualità, che consente di personalizzare gli ambienti con immagini prospettiche, riproducendo elementi naturali o immagini tridimensionali di scorci urbani. Mentre tutti i rivestimenti a

parete dei corridoi sono stati realizzati in Vetrotex, una fibra di vetro incollata e verniciata in bianco e nero. Il Tatami modello Graphic in teli, un innovativo tessuto vinilico a effetto stuoia, è presente in tutti i corridoi della struttura. Infine, Liuni ha fornito tende leggere e oscuranti per camere e spazi comuni, e i tessuti della collezione Miro per tutti gli imbottiti. A pochi passi dal Duomo di Milano, invece, troviamo Townhouse Street, piccola struttura di lusso per cui Liuni ha fornito e posato il Tatami Graphic presente nei monolocali e i rivestimenti a parete Suwide con immagini del Duomo e riproduzioni di piazze e strade della città. www.liuni.com



GUIDE CONTRACT

Minibar

MINI SÌ... MA SOLO DI NOME Bassi consumi, zero rumorosità, gestione automatizzata: è davvero tanta la tecnologia contenuta nei moderni minibar. Un servizio che può anche generare interessanti profitti, a patto di scegliere le giuste soluzioni DI ROBERTO NEGRI rmai dotazione standard in ogni camera, il minibar sta vivendo un’interessante crescita tecnologica che coinvolge tanto la sua veste di “elettrodomestico” quanto la sua gestione all’interno delle strutture alberghiere. Crescita stimolata sia dall’esigenza di rendere più attraente questo servizio per l’ospite, stimolandolo a consumare, sia dalla necessità di ottimizzarne i costi e facilitarne la conduzione. Aspetti, questi, che hanno indotto i costruttori a implementare nei propri apparecchi soluzioni sofisticate sotto diversi profili: efficienza energetica, comfort acustico, puntuale contabilizzazione e reintegro delle consumazioni e, non ultimo, un’estetica ricercata che rende il minibar un vero e proprio complemento d’arredo. La proposta è variegata, e caratterizzata da soluzioni di eccellente livello; vediamo quali caratteristiche privilegiare al momento della scelta.

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CONSUMI, RUMOROSITÀ, EFFICIENZA Sono i tre aspetti che oggi guidano lo sviluppo di questi prodotti lungo un percorso che ha come obiettivi: riduzione dei costi di gestione, massimo comfort di utilizzo ed efficienza di gestione del servizio. Abbattimento dei consumi di energia elettrica e contenimento della rumorosità sono peraltro temi strettamente collegati, in quanto entrambi dipendono dalla scelta della tecnologia di refrigerazione adottata dal produttore. A oggi sono essenzialmente due le soluzioni in campo, entrambe

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caratterizzate da vantaggi e limiti che vanno quindi opportunamente valutati in funzione delle caratteristiche ed esigenze della struttura. Alla più tradizionale tecnologia a compressore – quella, per intenderci, comunemente adottata nei frigoriferi presenti nelle nostre case – si è infatti affiancata quella ad assorbimento, il cui ciclo di raffreddamento si basa su un principio diverso e risulta quindi particolarmente adatta in tutte quelle situazioni in cui il normale ciclo frigorifero a compressione non può essere impiegato. Fra i pro dei modelli a compressore vi è un consumo di energia elettrica in linea di massima inferiore, a fronte di una rumorosità che, anche nei modelli supersilenziati, non è mai pari a zero e ha la tendenza ad aumentare nel tempo. Le soluzioni ad assorbimento, d’altro canto, pur presentando consumi energetici lievemente superiori, hanno il grande vantaggio di una assoluta assenza di rumorosità, fatto che ne ha spinto la diffusione in tutti quegli ambiti in cui, come nelle camere d’albergo, la silenziosità è un parametro critico. A queste considerazioni di carattere generale va comunque aggiunto che i costruttori hanno nel tempo lavorato con grande impegno per superare tali limiti, migliorando notevolmente le prestazioni di entrambe le tecnologie. Dal punto di vista energetico, ad esempio, la differenza di consumi elettrici fra un modello a compressore di classe A+++ e un modello ad assorbimento di classe A+ non è

Dotato di tutte le più avanzate tecnologie di risparmio energetico, totalmente silenzioso, Art Frost di FAS Italia è un minibar dall’estetica totalmente personalizzabile. Per il frontale è possibile utilizzare una foto dell’hotel, del centro benessere, della spiaggia, dei monumenti presenti in città, e persino del panorama visibile dalla camera.

particolarmente rilevante, specie considerando la possibilità di adottare altre strategie per il contenimento dei consumi. Una delle più diffuse è quella di dotare la camera di Energy Saver pilotato dalla smart card che consente l’accesso. Quando la card è inserita, l’energy saver invia al minibar un segnale di presenza e il compressore si ferma, rientrando in funzione quando l’ospite esce dalla stanza. In alternativa, è possibile gestire il funzionamento del minibar tramite un timer, che permette di programmare le ore di funzionamento del compressore. L’elemento sicuramente da privilegiare, invece, è il livello di rumorosità, dato il suo impatto sul comfort della camera; un rumore di fondo, per quanto limitato, può rovinare l’esperienza di soggiorno anche nella migliore delle strutture, ed è quindi necessario rivolgersi ai cosiddetti modelli “zero dB”, che risultano di fatto privi di emissioni acustiche.

L’IMPORTANZA DELL’ESTETICA Il minibar è a tutti gli effetti parte integrante dell’arredo della camera, e di conseguenza anche la sua gradevolezza estetica costituisce un parametro di scelta da considerare con attenzione. Questo, a sua volta, è legato a un

PamiBar di Vision è prodotto secondo rigidi standard, ed è caratterizzato da alta qualità e consumi energetici particolarmente bassi. Inoltre, è totalmente silenzioso grazie all’utilizzo della tecnologia ad assorbimento

K Eco Smart è l’ultima generazione di minibar Indel B, pensati con un occhio ai consumi energetici e uno all’estetica. Cuore di K Eco Smart sono la tecnologia Smart System, che regola il funzionamento in base alla presenza o meno dell’ospite in camera, e un innovativo sistema di raffreddamento a compressore con piastra ad accumulo di freddo e timer elettronico. Il risultato? Consumi ridotti dell’87% rispetto ai modelli tradizionali e classificazione energetica A+++.

ulteriore aspetto, vale a dire la tipologia di installazione, a seconda che si selezioni un modello a incasso o a libero posizionamento. Nel primo caso, sono disponibili sul mercato mobili che già ospitano al loro interno un minibar e rappresentano una soluzione decisamente pratica per diversi motivi: oltre a permettere un più agevole arredamento interno delle camere riducendo al minimo l’ingombro, infatti, garantiscono alla base il rispetto di quelle regole - ventilazione, distanze, ecc. - necessarie per il buon funzionamento del minibar. Per contro i modelli a libera installazione offrono massima libertà nella scelta di linea, estetica e finiture

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GUIDE CONTRACT

Minibar

COME SCEGLIERLI CONSUMI

Sono tendenzialmente inferiori nei modelli con tecnologia di raffreddamento a compressore, lievemente superiori nei modelli ad assorbimento. Le differenze, comunque limitate, possono essere compensate tramite sistemi avanzati di gestione energetica.

RUMOROSITÀ

La presenza di un minibar in camera comporta anche una serie di attività di gestione, che vanno dalla contabilizzazione dei consumi al suo puntuale rifornimento: niente di peggio di un minibar con prodotti visibilmente datati o mancanti per indurre l’ospite a richiuderlo immediatamente! Anche in questo caso la tecnologia interviene dando un grosso contributo; alcuni produttori hanno infatti sviluppato soluzioni in grado di automatizzare in misura più o meno marcata queste attività. Alcuni modelli, ad esempio, tramite appositi microchip sono in grado di rilevare in tempo reale le consumazioni avvenute, registrando tutte le specifiche del prodotto

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Dometic www.dometic.com FAS Italia www.fas-italia.it Indel B www.indelb.it Smeg www.smegfoodservice.com TE.MA Hospitality www.temahospitality.it Vision www.visioninfo.it Vitrifrigo www.vitrifrigo.com

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consumato per tipologia, prezzo e ora della consumazione. L’automazione può estendersi a tutti gli apparecchi presenti in albergo: sono infatti disponibili anche sistemi di gestione automatica centralizzati, che consistono di minibar equipaggiati con sensori in grado di memorizzare tutte le operazioni legate al rifornimento dei minibar e trasmetterle a un server centrale. Al momento del check-in il sistema sblocca il minibar della camera assegnata, registrando i consumi e segnalando le necessità di rifornimento.

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L’OFFERTA

LA GESTIONE? AUTOMATIZZATA

I minibar Dometic HiPro devono la loro eccellente efficienza di consumi a Fuzzy Logic Energy Control II, un sofisticato software di controllo. Oltre a mantenere costante la temperatura impostata, il sistema regola il ciclo automatico di sbrinamento, esegue il monitoraggio delle prestazioni dell’unità di raffreddamento e genera un segnale visivo in caso di necessità di manutenzione

del minibar, che possono così trasformarsi in veri e propri elementi d’arredo della camera. Rivestiti in acciaio o legno, di gusto classico o high tech, possono anche essere personalizzati con grafiche a richiesta contribuendo a connotare lo stile della struttura.

I modelli a compressore sono tendenzialmente più rumorosi, anche se sono disponibili sul mercato versioni super silenziate; mentre i modelli ad assorbimento non emettono alcun rumore.

POSIZIONAMENTO I modelli a incasso risultano di più facile collocazione, ma sono ovviamente vincolati all’estetica e alle dimensioni del mobile che li ospita; quelli a libera installazione possono avere le più svariate finiture, e diversi produttori offrono ampie possibilità di personalizzazione.

GESTIONE Sul mercato sono disponibili modelli dotati di tecnologie che permettono di automatizzare in misura più o meno marcata le attività di contabilizzazione dei consumi e il rifornimento dei prodotti.


FOCUS ON

Fas Italia

Minibar protagonisti Fas Italia rivoluziona il concetto di minibar grazie a una serie di modelli unici, che si adattano a ogni ambiente e che con le loro forme e i colori catalizzano l’attenzione di ogni ospite

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l minibar, servizio indispensabile in ogni camera d’hotel e preziosa fonte di guadagno per ogni albergatore, deve diventare protagonista dell’ambiente. Basta caccia al tesoro per scoprire dove è il bar da camera, solitamente sempre nascosto all’interno di armadi e scrivanie: mettiamo in evidenza il minibar, portiamolo all’altezza giusta, che sia pratico per il cliente e che faccia corpo unico con l'interior design della camera. Perché il minibar dovrebbe apparire come una visione gradita e non come un pugno nell'occhio: un oggetto di design che ben si abbina ai colori e all’arredo della camera, capace di stupire piacevolmente l'ospite per la forma, l'aspetto e la tecnologia. E proprio per rispondere a questo nuovo concept e a queste esigenze Fas Italia ha creato una innovativa e accattivante serie di modelli unici: minibar rivestiti in cuoio, minibar realizzabili in qualsiasi colore e Art Frost, il minibar artistico... Oltre a nuovi modelli tecnologici che verranno presentati nel prossimo futuro. Fas Italia, infatti, si conferma ancora una volta come punto di riferimento

affidabile e innovativo per l'acquisto di minibar per hotel, trasformandoli in veri e propri “catalizzatori d’attenzione”: oggetti d’arredo e di design che rendono ancor più attrattivo e fruibile il servizio bevande e snack, abbinandolo se lo desidera ad altri servizi. Nasce così anche una nuova serie di mobili

multifunzione capaci di ospitare il minibar, il servizio di bollitori e la cassaforte in un unico elemento d’arredo. I vari modelli di mobili multi funzione sono realizzati artigianalmente con varie finiture di colore e misure, capaci così di adattarsi a differenti stili e tipologie di ambienti, classici o moderni. www.minibar-hotel.it

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FOCUS ON

Selva Hospitality

Emozioni da vivere Selva, leader nell’arredamento per il contract alberghiero, fa della poesia un’emozione da vivere. Per creare stanze romantiche ed esclusive, che sapranno conquistare anche l’ospite più attento ed esigente

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Hotel Das Smolka, Amburgo

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elva è un’impresa altoatesina che produce da oltre 45 anni mobili di pregio dalla qualità artigianale, sia per il settore dell’arredamento privato che per quello alberghiero. L’ampia gamma di linee proposte include stili di diverse epoche, che spaziano dal classico al moderno per rispondere a ogni esigenza di stile e di interior design. Estetica, quindi, ma anche soprattutto altissima qualità, perché ogni singolo mobile è un pezzo unico, prodotto secondo modelli tradizionali, nel pieno rispetto dell’arte e della maestria artigiane, interpretato in chiave assolutamente moderna. Una filosofia che ritroviamo pienamente espressa nelle nuove linee Selva, che offrono agli amanti del romanticismo moderno un mirabile connubio tra un’accogliente atmosfera poetica e il lifestyle più moderno. Il mobilio ricco di personalità e stile, prodotto per gli alberghi di lusso, fa di Selva un punto di riferimento imprescindibile e dimostra come sia possibile fondere con eleganza tradizione e contemporaneità. Ed è proprio questa estetica degli opposti ciò che più affascina: da un lato, infatti, troviamo elementi sinceri, concreti, radicati nella tradizione; dall’altro, invece, il design di altissimo livello e di respiro internazionale si fonde con una tecnologia innovativa e le funzioni più moderne. Inoltre, tutti i modelli Selva possono essere liberamente coordinati tra di loro, non solo all’interno della stessa collezione ma anche abbinando collezioni diverse. Il mix di stili, associato alla varietà di essenze di legno, di stoffe e finiture offre così una serie pressoché illimitata di combinazioni. www.selva.com



HIGHLIGHTS

A CURA DI EMMA SARZI SARTORI

SUPERAUTOMATICA CON PRESTAZIONI DI CARATTERE IL BRAND NECTA È SINONIMO DI MACCHINE SUPERAUTOMATICHE MADE IN ITALY, QUALITÀ E VARIETÀ DI BEVANDE, AVANGUARDIA TECNOLOGICA E COSTANTE SINTONIZZAZIONE CON LE ESIGENZE DEL CANALE HO.RE.CA. STUDIATA PER IL SERVIZIO CAFFETTERIA E PER LA PRIMA COLAZIONE NEGLI ALBERGHI DI ALTA CATEGORIA, KARISMA GARANTISCE VELOCITÀ DI EROGAZIONE, ALTA PRODUTTIVITÀ E UNA VASTA GAMMA PERSONALIZZABILE DI BEVANDE CALDE A BASE DI CAFFÈ ESPRESSO IN GRANI E LATTE FRESCO, O A BASE DI PRODOTTI SOLUBILI. DESIGN CONTEMPORANEO, DIMENSIONI COMPATTE, INTERFACCIA TOUCH SCREEN E ACCESSORI DI STILE (SCALDATAZZE E MODULO FRIGO) RENDONO KARISMA BELLA DA MOSTRARE E FACILE DA USARE ANCHE IN MODALITÀ SELF-SERVICE.

Raffinati ramage dal gusto rétro JANNELLI&VOLPI presenta le sue nuove proposte di carte da parati che segnano le nuove tendenze del settore, tra le quali J&V550 Classic, che raccoglie una raffinata e classica selezione di rivestimenti che si ambientano perfettamente in qualsiasi ambiente contract. Damaschi in rosso vermiglio, écru o marrone, che rendono accoglienti le aree di accoglienza degli hotel. Ramage dal gusto rétro, che scaldano le pareti e caratterizzano la stanza dell’hotel con disegni in toni a contrasto. Da abbinare a righe o uniti seta, nelle tinte rosso vermiglio, écru e marrone, o un raffinato grigio abbinato al verde salvia.

Ici, bourgeois! Belle de Jour: l’atmosfera del film surreale e visionario di Louis Bunuel, risalente alla fine degli anni Sessanta, contraddistingue la nuova collezione di BAXTER firmata da Matteo Thun e Antonio Rodriguez. Le forme e lo schema dei colori appaiono inizialmente semplici ma, allo stesso tempo, suscitano un fascino particolare. Texture eleganti e una gamma di Skin Colors evidenziano la morbidezza dei contorni di una linea che è un omaggio allo spirito della borghesia: sfuggente e in continua evoluzione, unisce forze (e debolezze) che caratterizzano il nostro tempo.

LIGHT DESIGN Dinamic, disegnata da Manuel Remeggio per LINEA LIGHT, è una linea di luci caratterizzata da una particolare cura dei materiali e del design. Lampade per interni da parete o soffitto, con montatura in policarbonato e vetro soffiato triplex, disponibili in tre diverse misure. Forme innovative per arredare gli ambienti e creare nuove e insolite scenografie di luce.

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FOCUS ON

Specialisti del sonno

JYSK

JYSK, azienda danese presente in oltre 34 paesi del mondo, unisce le caratteristichedi un discount e i vantaggi di un negozio altamente specializzato, quali consulenza, vasta scelta e servizio

«H

o una buona offerta per voi": con questa promessa il fondatore Lars Larsen aprì nel 1979 il suo primo punto vendita nella città danese Aarhus. Molto tempo è passato da allora, e oggi, grazie a una rapida e costante espansione, JYSK, presente in 34 paesi del mondo con oltre 17.000 collaboratori, è azienda di grande prestigio, considerata uno dei leader mondiali nel settore dell’arredamento e del dormire. Il vasto assortimento proposto, che tra l’altro include articoli di molti grandi marchi europei, dal 2009 sta entrando nelle case degli italiani, che scelgono JYSK convinti dal rapporto qualità/prezzo, ma soprattutto dalle fresche e colorate linee di prodotti.

Perché la qualità non deve essere cara. Tanti prodotti infatti vengono acquistati insieme alla consociata danese JYSK Nordic e il risultato è un forte potere d’acquisto, determinato da più di 2.000 punti vendita in tutto il mondo. L’azienda così può lavorare con maggiore efficienza, ordinare grandissime quantità a prezzi più contenuti e di conseguenza proporre ai propri clienti offerte straordinariamente convenienti! In questo modo JYSK riesce a unire le caratteristiche di un discount - in primo luogo convenienza e immediata disponibilità degli articoli - con i vantaggi di un negozio altamente specializzato, tra i quali consulenza, vasta scelta e servizio.

L’offerta JYSK è specialista nel “dormire”: offre infatti alle strutture alberghiere un’ampia gamma di materassi, reti a doghe, biancheria da letto (trapunte, lenzuola, copripiumini), piumini, e guanciali dei più grandi marchi nordeuropei. Ma non solo: l’assortimento comprende anche mobili per interni (tavoli e sedie, cassettiere, armadi, librerie, divani, scrivanie) e da giardino (tavoli, sedie e cuscini, sdraio, ombrelloni, mobili in rattan) oltre a tanti altri complementi per l’arredo e la decorazione degli ambienti. Comprare è facile, anche per alberghi e aziende: basta consultare il sito www.jysk.it, dove potrete vedere tutti i prodotti a catalogo, le offerte speciali e comprare online! Per sconti Grandi clienti rivolgersi a grandi.clienti@jysk.it

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HOTEL DESIGN

«E tu pendevi, tralcio da i retici balzi...»: il verso di una poesia di Giosué Carducci ispira un nuovo hotel in provincia di Sondrio. E non a caso la poesia in questione si intitola A una bottiglia di Valtellina DI DAVIDE MURA

Ogni camera un grande vino 54

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Nuovi trend

L’

hotel Retici Balzi è stato inaugurato quest’anno a Poggiridenti, nel cuore della Valtellina. È il frutto di un progetto ambizioso voluto dal suo proprietario Armando Lanzetti, che ha riportato in vita un vecchio hotel degli anni Sessanta rimasto chiuso per decenni. I lavori di ristrutturazione e l’arredo sono durati un anno e sono opera rispettivamente di un geometra e un architetto del posto, Fernando Baruffi e Manuela

Zecca. La posizione è di sicuro effetto: il Retici Balzi è infatti disposto su una serie di terrazzamenti, è circondato da vigneti e si affaccia su una vallata che ha come sfondo le Alpi Orobie. Sono appena undici le camere, disposte sui due piani inferiori rispetto alla lobby (tre tipologie: comfort, superior e junior suite), ciascuna con il nome di un vino valtellinese serigrafato sulle porte d’ingresso. Ogni stanza porta una gigantografia sulla testata del letto che

rappresenta il vigneto dal quale nasce il vino che la intitola. Grande attenzione è stata riservata ai decori, con elementi in grado di ricreare ambienti che potrebbero essere quelli di una casa di montagna, come ad esempio i tappeti “pezzotti”, fabbricati con i ritagli di stoffa e tipici di questa zona. I principi di sostenibilità ambientale sono rispettati in maniera rigorosa: dagli impianti fotovoltaici ai pannelli solari, l’impianto di riscaldamento e di condizionamento prevede una pompa elettrica e sono privilegiati nell’arredo oggetti costruiti con materiali naturali come la pietra e il legno. Anche la domotica si adegua: controllo della temperatura, finestre e centraline per ottimizzare i consumi. In stile minimal, il concept è stato quello da un lato di ricreare un ambiente dall’atmosfera familiare, dall’altro di rispecchiare il più possibile le tradizioni del territorio e il paesaggio in cui l’hotel è sorto. A gestione familiare, tutto viene preparato “in casa”, a cominciare dalla ricca colazione a base di crostate di grano saraceno, frollini, confetture, frutta, yogurt, latte (dalle latterie

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HOTEL DESIGN

di Chiuro), formaggi (come il Bitto e il Casera), miele, l’immancabile bresaola e altre leccornie a chilometro zero. Per pranzo e cena, a pochi metri dall’hotel, il ristorante Il Poggio diretto dallo chef Gino Gianola, garantisce una cucina tipica valtellinese ed esperienze culinarie a base di materie prime stagionali. L’hotel nasce grazie a una passione, quella per il vino. «Quando parlo del

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Retici Balzi, mi piace definirlo un wine hotel», spiega Lanzetti. «Il mio percorso professionale è sempre stato legato al commercio dei vini valtellinesi e ho deciso di intraprendere questa avventura perché mosso da una passione di lunga data». L’hotel offrirà presto l’opportunità di acquistare prodotti enogastronomici in un corner dedicato, ma non solo: l’idea è infatti quella di proporre esperienze multiple,

andando oltre la mera degustazione con corsi di cucina, educational e un ampio ventaglio di proposte benessere. L’hotel è infatti senza se e senza ma una wellness destination che va oltre la scontata area spa con piscina idromassaggio, sauna e area relax e con un progetto di ampliamento che riguarderà l’area verde che verrà presto arricchita da tinozze d’acqua calda circondate da vigneti.


FOCUS ON

PUBBLIREDAZIONALE

Best Western

Una formula vincente Affiliarsi a Best Western vuol dire migliorare le performance del proprio hotel e godere del know-how e del supporto di un leader mondiale dell’hôtellerie. Mantenendo, sempre, la propria autonomia e unicità

B

est Western, presente in oltre 80 nazioni con 4.000 hotel e 300.000 camere, è il brand alberghiero più diffuso a livello mondiale. In Italia è presente dal 1982 e vanta 180 hotel affiliati, per un totale di 12mila camere, in 120 destinazioni business e leisure. Best Western Italia è una cooperativa. In tutto il mondo gli albergatori si affiliano e in qualità di soci entrano a far parte del gruppo partecipando alle decisioni strategiche e di sviluppo, con il voto nelle assemblee semestrali. Con l’ingresso nel gruppo, i soci albergatori acquisiscono l’utilizzo del brand, la tecnologia e l’identificazione agli standard internazionali. Una formula che ha riscosso, nel tempo, una significativa approvazione da parte degli affiliati, soprattutto nel nostro Paese. Perché il modello Best Western, ben lontano dal rigore e dalla complessità del Best Western Hotel St. George, Milano

franchising tradizionale, permette agli aderenti di sposare un programma garantito da un brand internazionale, di usufruire di comprovato know-how, di utilizzare gli strumenti di comunicazione e di formazione, di ricevere prenotazioni da tutto il mondo, di rientrare in piani e attività di marketing tradizionali e online, di disporre di un team di professionisti e, al tempo stesso, di conservare la propria unicità continuando a gestire direttamente il proprio albergo. Un aspetto fondamentale, quest’ultimo, per il mercato alberghiero italiano, costituito in larga parte da realtà con una propria caratterizzazione, in alcuni casi fortemente radicata nel territorio e legata a tradizioni e culture specifiche. Perché il vostro hotel è unico, e Best Western lo sa! www.bestwestern.it

Best Western Premier CHC Airport, Genova

Best Western Premier BHR Treviso Hotel, Treviso

I VANTAGGI DI UN AFFILIATO BEST WESTERN Un contratto di durata più breve e meno

vincolante rispetto ai brand concorrenti I costi tra i più competitivi del mercato Consulenza nella gestione di ogni settore della struttura alberghiera grazie ai servizi a disposizione di ogni socio Un marchio di elevata riconoscibilità internazionale Possibilità di ricevere

prenotazioni da tutto il mondo Attività di marketing tradizionale e online Esperienze e professionalità in Italia

a disposizione dei Soci nella Sede di Milano Formazione costante di tutti

i reparti dell’industria alberghiera Analisi di pricing e posizionamento

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Hospitality / MERCATO E GESTIONE

HOTEL INVESTMENTS: ANNO ZERO? I mercati internazionali mostrano segni di stasi, di decrescita e di limitato sviluppo e l’Italia sconta un già grave svantaggio, posizionandosi ancora più indietro rispetto ai competitor europei DI GIANNI MARTINO*

L’

anno che si è appena concluso non ha ancora portato novità nel comparto immobiliare alberghiero e ricettivo, che risulta penalizzato dalle dinamiche congiunturali, soprattutto nei Paesi dove il perdurare dell’andamento negativo risulta ancora rilevante. Parliamo in particolare dei Paesi del Sud Europa e tra questi, naturalmente, dell’Italia. Differente la situazione in America e nel continente asiatico, dove si riscontrano segnali di ripresa più decisi, che incoraggiano l’attività degli investitori in mercati maturi o in fase di sviluppo, come appunto l’Asia. Ne parliamo con Fabrizio Trimarchi, consulente specializzato negli investimenti alberghieri e membro RICS, Royal Institution of Chartered Surveyors. Quali sono i principali paesi che registrano un’attività positiva degli investimenti? «L’America ha ripreso l’attività di investimento immobiliare e con questa, anche il comparto immobiliare alberghiero ritorna positivo. Ricordiamo che la crisi in America è meno intensa da almeno 12-18 mesi, e questo contribuisce a un’aumentata fiducia che si traduce in un incremento delle transazioni. L’Asia registra una diminuzione nelle attività e nelle aspettative, complice anche il rallentamento della crescita avuta negli ultimi tre anni, con particolari eccezioni nel continente. L’Europa, ancora e purtroppo, vive la forma più virulenta della crisi economica, con il comparto immobiliare sotto stress, sia per le

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nuove realizzazioni che per l’offerta immobiliare già presente». L’Europa appare ancora molto provata da una crisi che è stata generata in primis nel comparto immobiliare. Quali sono al momento le reazioni dei singoli Paesi e, all’interno dei Paesi, dei mercati più localizzati? «I Paesi europei e i rispettivi mercati alberghieri si sono mostrati timidamente positivi, in misura differente, al perdurare della crisi. Alcuni, come l’Inghilterra, la Germania e la Francia, hanno ripreso le dinamiche positive del ciclo dei mercati alberghieri, con incrementi negli indici principali di Ricavo Medio per Camera (ADR) e Tasso d’occupazione (Occupancy). Altri, come la Spagna e l’Italia, restano nel proprio complesso ancora invischiati in dinamiche poco positive e soffrono di poca stabilizzazione. Alcune città sono riuscite a fermare la diminuzione degli indici, anche se in modo differente, poiché la domanda è ancora debole e i mercati alberghieri locali sono instabili.

Fabrizio Trimarchi

Città come Londra, Parigi, Monaco, hanno riportato incrementi nell’ADR e nell’Occupancy, con robusti incrementi della domanda. Altri mercati, come Madrid, Milano e Lisbona, segnano il passo e la crescita è ancora limitata oppure non si è ancora mostrata. Conseguentemente, gli investimenti alberghieri sono concentrati nelle città che registrano una minore volatilità e nelle quali la stabilità delle performance alberghiere è il frutto di dinamiche competitive consolidate. In particolare, gli investimenti sono rivolti in via prevalente verso immobili di qualità elevata, con un profilo storico e di unicità, aspetti questi che consentono un mantenimento del valore nel medio e lungo termine. I Paesi nei quali la crisi dell’immobiliare perdura, e dove

Identikit di R&D hospitality R&D Hospitality è specializzata nella ricerca e nello sviluppo di opportunità di investimeno nel settore alberghiero: seleziona operatori per l’acquisto, la gestione o la vendita di hotel e resort, valutando la razionalità

economica di ogni operazione e affiancando i progetti dei committenti con studi di fattibilità, valutazioni immobiliari e gestionali, consulenze progettuali e hotel management.


Tenface, Bangkok

le condizioni di trasparenza dei mercati e la loro staticità è elevata, il modello di sviluppo si è sostanzialmente arrestato, e moltissimi asset sono attualmente in vendita, sia di mediogrande che di piccola dimensione. Tra questi Paesi, ovviamente, l’Italia». O serva Italia… Qualcuno ironizza dicendo che ci sono 30.000 alberghi in vendita. Praticamente tutti! Qual è lo stato dell’arte degli investimenti alberghieri e quali sono i principali trend del nostro paese? «L’Italia registra il suo quarto anno consecutivo di crisi, con un settore immobiliare che oggettivamente è in grande difficoltà. Dai grandi operatori ai piccoli, il sistema delle compravendite immobiliari è davvero in una fase - indeterminata nella propria durata - di stallo. Ovvio che gli asset alberghieri siano parte di questa lunga crisi e che il mercato italiano - tipicamente poco trasparente e scarsamente dinamico delle compravendite alberghiere stia attraversando un periodo difficile. Anche le grandi agenzie internazionali che avevano basato il proprio successo sulla vendita dei cosiddetti trophy asset, cioè gli alberghi di appeal storico e con posizionamento luxury, hanno ridotto di molto le loro attività, con una contrazione elevata delle transazioni. Alcuni alberghi di piccola dimensione sono stati scambiati nel recente passato, ma queste compravendite avvengono spesso sotto traccia, sono difficili da rilevare e

Hi Hotel, Nizza

Hard Rock Hotel & Casino, Macau

Villa Casanova, Lucca

riguardano prevalentemente immobili di media qualità gestiti direttamente da proprietari locali. Le strutture alberghiere leisure in località balneari e i prodotti business in mercati locali come le città secondarie vivono in questi anni una fase quasi di crisi di identità, poiché i primi operano su

stagionalità sempre più corte, i secondi registrano una diminuzione continua dei flussi di business travel, con evidenti ripercussioni sui valori di tali alberghi». Qual è, quindi, l’impatto sui valori degli alberghi? «Questa è la dolente nota. Una crisi perdurante e un mantenimento nella fase “bassa” e decrescente del ciclo comporta un abbassamento anche nei valori degli alberghi e una diminuzione del valore per camera delle medesime unità, ormai da diversi anni potenzialmente oggetto di compravendita. Per ogni buyer potenziale interessato a valutare investimenti alberghieri si prospettano davvero molteplici opportunità di acquisizione. Le negoziazioni di compravendita si moltiplicano, con un effetto di abbassamento dei prezzi. In effetti, rispetto solo a pochi mesi fa, le aspettative di prezzo sembrano essersi ridotte sostanzialmente, sia per effetto di un maggiore tempo per completare le vendite, sia per un più generale ridimensionamento dei valori immobiliari legati a rendimenti decrescenti. E questo si sta verificando soprattutto nel comparto mid market, ove le strutture di piccola e media dimensione, non più in grado di reggere la concorrenza con le grandi, sono destinate a passare di mano. In tali condizioni, il mercato italiano si configura come estremamente vulnerabile e difficile. Alcuni timidi segnali di miglioramento negli ultimi due mesi del 2012, non sono ancora sufficienti per decretare la fine della crisi e l’inizio della ripresa. Il 2013 si prefigura pertanto ancora come una grande incognita per gli investitori alberghieri, aggravata dalla complessità del quadro politico e dalla straordinaria veemenza della pressione fiscale. Si creeranno molteplici opportunità per i pochi investitori liquidi e con disponibilità di finanziamento. Ma resta da vedere chi vorrà coglierle».

* Presidente gruppo H.T.M.S. International e docente di Destination Management presso la MIB School of Management di Trieste

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FOCUS ON

Sanipill

L’igiene in hotel comincia dai cuscini Rack System presenta agli hotel Sanipill, un’assoluta novità mondiale per sanificare e deodorare quotidianamente i cuscini e garantire all’ospite un riposo sano, igienico e sicuro

tra i quali l’inglese Art Tucker del St. Bartholomew’s Hospital di Londra.

Sanipill, la soluzione

I

n tutti gli alberghi del mondo viene effettuato il cambio e il lavaggio della biancheria, ma solo sporadicamente vengono effettuati il lavaggio e la sanificazione chimica dei cuscini, notoriamente deposito di batteri, germi, virus e acari pericolosi per la salute. Anche negli alberghi più lussuosi, dove l’igiene è curata nei minimi dettagli, si provvede solo al cambio delle federe lasciando utilizzare lo stesso cuscino da più ospiti, con un elevato rischio di contagio e trasmissione di virus, come documentato da illustri scienziati,

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Per elevare lo standard d’igiene e sicurezza dei cuscini Rack System ha progettato, ingegnerizzato e brevettato Sanipill, una macchina che è un’assoluta novità mondiale, atta a sanificare e deodorare, quotidianamente, i cuscini mediante un trattamento a ventilazione forzata in un ambiente saturo di ozono. Le speciali ventole di cui è dotata Sanipill forzano il passaggio dell’ozono attraverso i cuscini facendo sì che il trattamento non si fermi alla superficie, garantendo la totale sanificazione e deodorazione. L’ozono utilizzato alla fine del processo viene aspirato e convogliato in appositi filtri brevettati che trasformano l’ozono e rilasciano nell’ambiente ossigeno puro, migliorando quindi anche l’aria dell’ambiente. La macchina, provvista di ruote, è stata pensata e costruita in

maniera che l’operatore possa portarla ovunque si debba eseguire il trattamento, e l’unico lavoro manuale che l’addetto deve svolgere è quello di caricare e scaricare i cuscini. Inoltre, Sanipill è dotata di un pannello di comando collegato a un sistema di microprocessori gestiti da uno speciale software, appositamente studiato per Rack System, che garantisce una grande autonomia all’operatore nonché un’estrema facilità d’uso. Per quanto riguarda la facilità d’uso va anche segnalato che la macchina consente di scegliere tra diversi gradi di sanificazione e deodorazione pre impostati. Una volta scelto il trattamento voluto è sufficiente premere il tasto “start” e Sanipill inizia il suo ciclo di lavoro definendo in maniera completamente automatica la giusta quantità di ozono necessaria e una serie di messaggi sul display della pulsantiera segnala all’operatore, in ogni momento, lo stato del ciclo di lavoro. www.racksystem.it




Hospitality / HOTEL HUB

STAGIONALITÀ: UN PROBLEMA DA SUPERARE Come utilizzare gli strumenti del marketing per migliorare le performance della struttura anche in bassa stagione e in periodi di minor occupazione

C

ontinua a riemergere da ogni angolo il complesso problema della stagionalità, del periodo di bassa e del calo dell’occupazione in alcuni momenti dell’anno. Per quanto si tenti di mascherarlo con finte attività di promozione, riemerge sempre. Ritengo che in un’ottica di marketing vadano presi in considerazione alcuni parametri: il primo è senza dubbio quello legato alla destinazione. Se la struttura si trova in una location senza un nome e un cognome, per intenderci, è chiaro che è molto più arduo pensare di destagionalizzare o, meglio, di convertire flusso turistico rispetto a chi è noto, ma questo è solo uno dei casi, spesso infatti con questa giustificazione le strutture non ci provano nemmeno. Il secondo è quello legato al format della struttura, quali sono i servizi che è in grado di offrire e quale l’appeal percepito dai clienti che normalmente la visitano. Il terzo parametro è quello legato

alla pianificazione tattica che la struttura dovrebbe avere e qui apriamo ad altri sottocapitoli dell’analisi. Nel business alberghiero abbiamo una certezza: i costi fissi non vanno mai in vacanza, per cui per un’impresa è fondamentale lavorare su tre assi operativi: Massimizzare i ricavi nei periodi dove è possibile farlo e ottimizzare i costi in modo certosino. Fare un’attività di marketing costante, che comprende anche una adeguata analisi di fattibilità per valutare la convenienza economico strategica di un’apertura fuori stagione. Creare la motivazione alla scelta della vostra struttura.

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DESTINAZIONE E MOTIVAZIONE Sento spesso citare la destinazione come fulcro responsabile del successo di un hotel: ritengo sia assolutamente sbagliato. È come dire che se giochi alla lotteria e non vinci è colpa di chi ha fatto l’estrazione, mentre ogni

Hotel Hub è una rubrica di Turismo d’Italia che tratta di “Marketing e dintorni”. Nel titolo l’essenza e il taglio della rubrica: “Hub: il fulcro”, condotta con un piglio pratico e professionale da GIACOMO PINI, oltre vent’anni d’esperienza sul campo come esperto di marketing del turismo e della ristorazione. Consulente di strutture ricettive, catene alberghiere e holding internazionali, ha fondato GP Studios (www.gpstudios.it) e insieme al suo staff cura start up, marketing strategico, formazione del personale e attività di lancio e posizionamento commerciale. È anche formatore all’interno di aziende, università e istituti professionali di alta formazione, nonché autore di Il nuovo marketing del prodotto turistico (Franco Angeli), Il Marketing del Bed & Breakfast (Agra Edizioni), Il servizio d’eccellenza per gli operatori del fuori casa (Seac Editore) e di audiovisivi per la formazione a distanza: In&Out consigli per la ristorazione e Management dei Pubblici Esercizi.

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Hospitality / HOTEL HUB

La motivazione è importante: nella scala valore, lo dicono le statistiche, il prodotto come tale incide soltanto per il 7% nella scelta finale dell’utente imprenditore è il frutto delle scelte commerciali e strategiche che fa. Certamente la destinazione aiuta, e oggi sui grandi nuovi mercati è più facile promuovere la destinazione che il singolo hotel, ma è anche vero che il web ha reso così vicini i luoghi e la capacità di reperire informazioni che un singolo può lavorare su quello che ha e prendersi una fetta di mercato anche in momenti non canonici. I numeri sono fatti, e nel mio mestiere devo portate numeri concreti ai miei clienti, seguo strutture in posti impossibili eppure lavorano. Perché è sempre la motivazione che predispone il cliente alla scelta, nella scala valore, lo dicono le statistiche, il prodotto come tale mediamente incide per il 7% nella scelta finale emotiva dell’utente. Trovo che sia questa la vera motivazione dell’insuccesso: gli hotel che sono anonimi nell’anima, nel format, nel servizio e nell’emozione che lasciano al cliente vengono velocemente dimenticati. Il marketing afferma che se i bisogni del cliente sono soddisfatti è lecito trarne un profitto, ma a monte c’è la scelta di cosa vendere, come venderlo, a chi venderlo. Il grande segreto del marketing sta tutto qui, se non ci

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facciamo la domanda chiave «Perché un cliente dovrebbe scegliermi» e successivamente «perché me e non un altro», allora cade tutto il nostro castello, questo è il vero Hub dell’hotel, e se a queste domande diamo sempre e solo la stessa risposta - il “prezzo” - la nostra azienda è nel miglio verde, compriamo i crisantemi e prepariamoci al funerale.

STRATEGIE E STRUMENTI Torniamo alla questione di come riempire o movimentare i periodi nei quali l’occupazione è veramente bassa. Qui ci troviamo di fronte a diverse chiavi di lettura: quella revenue, quella social e quella strategica. Personalmente amo di più la terza, che considero davvero strategica, le prime due invece le considero come strumenti e leve al servizio del marketing. Vediamo allora come procedere: si comincia con i costi che vanno analizzati in dettaglio. Il 36% delle strutture ricettive Italiane non conosce l’incidenza dei costi variabili e questo è un ottimo dato per chi vende consulenza come me, ma non va bene. Il mondo è

cambiato e siamo governati dai numeri, abbiamo detto che i costi fissi non fanno vacanza, per cui sono gli stessi anche quando la struttura è vuota, quindi dobbiamo concentrare gli sforzi per capire quanti sono quelli variabili e come abbatterli. È su questo elemento che poi utilizzeremo gli strumenti del revenue per la vendita a tariffa variabile e le leve del social per creare traffico e supportare le vendite. Il passo successivo riguarda invece la definizione del format, e qui la differenza la fanno i particolari, perché i clienti notano sempre i dettagli. Mi è capitato proprio la settimana scorsa di pernottare in una struttura dell’Alto Adige nella quale ero stato anche nel mese di settembre: mi aveva particolarmente colpito la ricchezza del breakfast buffet, la quantità ma soprattutto la varietà e un numero altissimo di dettagli, sui prodotti e sul servizio. Peccato ritornare in gennaio e trovare quel bellissimo buffet dimezzato non solo nella quantità (e questo per ragioni di costi e numero presenze ci può stare), ma anche nella varietà e nel servizio (no: questo è un grave errore). Vi ho citato l’esempio perché i dettagli sono proprio questo.

ATTENZIONE AI PARTICOLARI Troppo spesso vedo strutture che in bassa e in alta stagione si trasformano, fino a sembrare due soggetti diversi. Gli albergatori mi dicono che è una


questione di costi… ma se è così siete in un ottovolante senza fine. Proprio perché è una questione di costi è importante investire sui dettagli. Mi fa sorridere vedere hotel che investono cifre altissime per essere visibili sul web e fanno campagne social con fior di consulenti che li erudiscono su cosa scrivere per colpire il cuore dei clienti… poi se i clienti hanno la sfortuna di capitare in quelle strutture nella cosiddetta bassa stagione si trovano dentro al film Shining: tutto sbarrato, tristi buffet dove compaiono tutte le composizioni di fiori secchi ricevute in regalo durante l’anno, che hanno un unico scopo: riempire quel tavolo inesorabilmente vuoto. Al servizio, un cameriere desolato che serve al ristorante, copre il turno al bar e dà il cambio al ricevimento nello stesso momento, ed è anche di cattivo umore perché non gli pagano lo straordinario, ma sai lo fanno lavorare tutto l’anno!!! Mi chiedo poi a cosa servano questi investimenti nel web per ripulire reputazione, immagine & more. Il migliore degli investimenti marketing è quello sul vostro cliente, si proprio lui, quello che è già in hotel e magari ha comprato il soggiorno attraverso un’offerta on line o con un last minute. Un cliente che spende poco e vi fa così tanto arrabbiare perché non ha pagato il prezzo pieno, e allora puniamolo facendolo andare a casa con un ricordo pessimo così poi dovremo di nuovo spendere per far scomparire le recensioni negative che senza dubbio, e forse con ragione, avrà lasciato. In conclusione, se il vostro profilo imprenditoriale corrisponde a quello che avete appena letto, allora la soluzione alla criticità dei periodi morti non c’è, non serve nemmeno un nome e un cognome della destinazione. E questo vi assicuro lo hanno già capito anche destinazioni celebri come Londra e Dubai, la loro strategia infatti si basa sulla cura dei dettagli.

Definire il format è la chiave del successo, ricordandosi sempre che la differenza la fanno i particolari

CASE HISTORY

Un caso di riposizionamento C’è una struttura a Fiesole, in Toscana, che gode senza dubbio della sua splendida posizione e del “brand Toscana”, ma soffre molto la stagionalità e la concorrenza agguerrita di Firenze città. In quel luogo fare business nei periodi lontani da quelli caratterizzati da un’alta frequentazione di americani è davvero difficile. È qui che insieme al mio team abbiamo qualche tempo fa riposizionato l’hotel Villa Aurora, un 4 stelle, per la location tutte meritate, ma per lo stato della struttura un po’ meno. Ed è proprio su questo elemento che abbiamo basato la nostra strategia: prima abbiamo lavorato sui costi, sia fissi che variabili. Poi siamo passati alla motivazione della scelta che per noi era data da una vista spettacolare, un parcheggio chiuso gratuito (viste le difficoltà a entrare in centro a Firenze) e una cucina importante. Quindi abbiamo spalmato i costi della cucina su tutti i centri di ricavo: colazione, servizio, bar, merenda al pomeriggio oltre che chiaramente lunch e dinner, per poterci permettere di usare quella leva come richiamo. Infine abbiamo definito una diversa classificazione delle camere, utilizzando proprio quelle meno interessanti come gancio per la vendita: palesando le criticità ma, proprio per questo, offrendole a un prezzo diverso, pur garantendo gli stessi servizi anche a chi acquistava una camera di questo tipo. L’obiettivo aziendale era quello di riposizionare, aumentare i ricavi e poi vendere la struttura: abbiamo lavorato per tre anni sul progetto e alla fine la proprietà ha raggiunto l’obiettivo prefissato.

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Hospitality / MARKETING

INCREMENTARE LE VENDITE: STRUMENTI, IDEE E STRATEGIE Consigli pratici da tradurre in azioni quotidiane per incrementare le vendite e fidelizzare la propria clientela DI MAURO SANTINATO santinato@teamwork.it

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olti pratici consigli che ogni albergatore può tradurre immediatamente in azioni quotidiane per aumentare la spesa individuale degli ospiti e fare in modo di fidelizzarli facendoli ritornare più volte. Scorrendo il testo siamo certi che non scoprirete tante cose diverse da quelle che già conoscete, che addirittura mettete già in pratica o che avete provato a fare almeno una volta in passato. Il punto è che spesso sono proprio tante e piccole cose a fare la differenza, così, tra

i suggerimenti elencati, troverete sicuramente alcune idee che non avete mai sperimentato e che potrete introdurre e implementare nel vostro standard di servizio, in particolare nell’attività legata alla commercializzazione. Di seguito, quindi, vi proponiamo alcune idee per incrementare le vostre performance. Cinquanta utili consigli che dividiamo in due diversi articoli (la seconda parte verrà pubblicata sul numero 2/2013 di Turismo d’Italia). Ecco allora le prime 25 linee guida per incrementare il business della vostra struttura.

2. Rendete il vostro albergo ben visibile. Dopo un lungo e stancante viaggio, i clienti vogliono trovare immediatamente, senza perdere troppo tempo, l’ingresso dell’hotel che, dunque, dovrà essere ben visibile e illuminato. Assicuratevi che sia possibile parcheggiare facilmente, che non ci siano ostacoli all’entrata e che si possano lasciare i bagagli proprio davanti all’ingresso. Il buongiorno si vede dal mattino e il cliente inizierà la sua vacanza già ben predisposto.

1. Individuate bene il vostro target. Chi è il vostro cliente? Le strutture che cercano di attirare chiunque, alla fine, rischiano di non soddisfare nessuno. Osservate il vostro albergo e la vostra vocazione: siete più predisposti ad accogliere le famiglie, i senior o gli uomini d’affari? Quali sono i loro bisogni, i desideri, le priorità? A quali servizi danno valore e importanza durante il loro soggiorno? Ogni cosa che farete per vendere il vostro albergo deve essere organizzata e realizzata pensando a chi è il vostro cliente.

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3. Varcando la soglia d’ingresso, qual è la prima cosa che vede il vostro ospite? Il sorriso accogliente dell’addetto oppure il banco della reception in disordine, trascurato o un tappeto logoro? Garantire ai propri clienti un benvenuto di prima classe al momento dell’arrivo è fondamentale: la prima impressione ha un impatto molto incisivo nella valutazione globale e nella propensione alla spesa da parte dell’ospite. Atteggiamento positivo, cortesia e professionalità vanno accompagnati da un ambiente pulito, ordinato e curato.

4. Individuate attentamente cosa promuovere. Promettere vantaggi che poi non sarete in grado di offrire non è mai una saggia strategia. Assicuratevi, inoltre, che ogni componente dello staff capisca quali prodotti e servizi portano un maggior ritorno e se avete un servizio speciale puntate proprio su questo per distinguervi dalla concorrenza.


5. Usate un linguaggio narrativo nel vostro materiale informativo e promozionale. Ad esempio, non semplicemente offriremo “il tè del pomeriggio”, bensì verrà offerta “una tazza fumante di profumati tè e dolcetti appena sfornati, serviti con la selezione di nostre marmellate e una freschissima crema allo zabaione”. Raccontate, descrivete, arricchite on particolari e dettagli: oggi va di moda lo storytelling.

6. Preparate e formate il vostro staff per fare upselling. Istruite i collaboratori in modo che riconoscano il momento in cui spingere la vendita, su quali servizi puntare e in che modo proporli. Questo richiede sicurezza e padronanza nella conoscenza dei prodotti e una buona capacità nel comprendere quali sono i bisogni di ciascun ospite, in modo da anticiparli e soddisfarli. Una precisazione: fare upselling non significa provare a vendere il servizio più costoso a tutti i costi, bensì quello più appropriato e che incontra le esigenze del cliente al quale vi state rivolgendo.

7. Se il vostro servizio ristorativo prevede la possibilità di richiedere anche cibi specifici che rispettano particolari esigenze dietetiche, fatelo sapere in modo evidente. Con l’abbondanza di persone che soffrono di intolleranze, allergie o semplicemente che sono attente alla linea, sicuramente tale attenzione nei loro confronti influenzerà la scelta del loro soggiorno.

Hotel Savoy, Firenze

8. Offrite altri prodotti che siano unici nel vostro albergo e che possono far sentire l’ospite un po’ speciale. Prodotti handmade, il set di cortesia brandizzato, gadget personalizzati, o semplicemente, una torta fatta in casa con il vostro logo saranno ben graditi. Sicuramente vi distinguerete aggiungendo un tocco personale dall’effetto sorpresa con una piccola spesa.

9. Permettete ai vostri ospiti di provare prima di comprare, incentivateli a sperimentare qualche nuovo servizio attirandoli e allo stesso tempo dando loro la sicurezza di non correre rischi, offrendo la prima prova. Organizzate delle serate di degustazione dei vostri nuovi menu, invitate anche i residenti a provare alcuni dei vostri servizi nella spa e invitate i clienti attuali a portare nuovi amici gratuitamente.

10. Offrite gratuitamente degli upgrade a seconda della vostra disponibilità. Quando il cliente proverà i vantaggi di una camera deluxe o superior difficilmente vorrà tornare alla standard o a quella più economica. Facendo conoscere i vostri migliori prodotti, i servizi di punta, in seguito potrete spingere i clienti a chiedere un upgrade, stavolta, a loro spese. Più l’esperienza sarà coinvolgente “lasciando in loro una bella sensazione” più loro stessi saranno i testimonial più indicati e attendibili della vostra offerta ospitale.

11. Rinnovate le vostre offerte stereotipate creandone versioni creative e ancora più chic per vendere a un prezzo più alto. Ad esempio, rendete la vostra migliore suite una camera da luna di miele includendo nel soggiorno un servizio di foto ricordo, champagne, fiori e frutta in camera, tè e fragranti biscotti e un omaggio originale alla sposa.

MAURO SANTINATO, TEAMWORK Mauro Santinato, dopo una lunga carriera in hotel, dal 1998, anno di nascita di Teamwork srl di cui è presidente, si è occupato di formazione e consulenza per oltre 500 alberghi e per le più importanti catene internazionali come - solo per citarne alcune - Hilton, Marriott, Holiday Inn. Ha formato migliaia di albergatori, oltre 10.000 addetti del settore e realizzato piani di marketing per diversi Comuni, Province ed enti di promozione turistica. Nel 2001 apre Hospitality Marketing (progettazione e creazione di club di prodotto) di cui è coamministratore. Ha sviluppato consorzi locali e nazionali come Riccione Family Hotels, Riccione Bike Hotels, Riccione Turismo, Rimini Experience Hotel, All Inclusive Hotels e Italy Family. Dal 2009 fa parte del Tavolo sull’accoglienza per l’Expo 2015 della Camera di Commercio di Milano. È stato anche membro della Commissione Qualità della Regione Umbria dal 2008 al 2011, seguendo il progetto per lo sviluppo della qualità nelle imprese turistiche.

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Hospitality / MARKETING 12. I voucher regalo sono un prodotto facile da vendere online, non solo per incrementare le prenotazioni, ma anche per acquisire nuovi clienti. Create pacchetti “regalo” in occasione del Natale, di anniversari o compleanni: regalare una vacanza potrebbe diventare un dono alternativo, originale e sicuramente molto apprezzato da chi lo riceve. I voucher, così, diventeranno un altro strumento per ottimizzare il vostro profitto.

13. Siate flessibili e date ai vostri ospiti l’opportunità di scegliere. Ciò non significa che dovrete offrire 100 opzioni, ma vuol dire essere in grado di proporre diverse tipologie di camera, mixare i servizi, i menu al ristorante, fornire la possibilità di late check-out o di orari flessibili per la colazione. Sicuramente avrete standard e regole di servizio da seguire, ma non vincolateli rigidamente: molto dipende dalle esigenze del cliente e dalla sua propensione alla spesa.

14. Assicuratevi che tutto il materiale promozionale sia ben visibile ed esteticamente attraente. Quali sono le aree di maggiore passaggio? La reception, l’ingresso del ristorante, l’ascensore? Posizionate lì brochure, poster ed eventuali comunicazioni di eventi e offerte.

15. Assicuratevi che il materiale promozionale comunichi il messaggio corretto e sia coerente con i vostri prodotti e servizi, così come con la vostra immagine e la filosofia della struttura. Evocare emozioni e sensazioni è una buona strategia, queste però devono essere autentiche, veritiere. Se nel materiale promozionale usate uno stile esclusivo e un lessico raffinato, ugualmente, i vostri servizi dovranno essere di pari livello.

16. Create mille occasioni per portare gente nuova in hotel: Quali sono le aree di maggiore passaggio? La reception, l’ingresso del ristorante, l’ascensore? Posizionate lì brochure, poster ed eventuali comunicazioni di eventi e offerte.

17. Create collaborazioni con altre aziende o privati per condividere risorse e aiutarsi reciprocamente. Quali sono le altre realtà prossime a voi che possono fornirvi potenziali clienti? Può trattarsi di fornitori, club, organizzazioni o aziende che offrono servizi complementari ai vostri.

ospiti non vogliono cenare tutte le sere presso il vostro ristorante, allora proponetene uno di fiducia o, addirittura, organizzate delle serate a tema in collaborazione con determinati locali garantendo sconti particolari riservati ai vostri ospiti. Poi, analogamente, voi potrete adottare tariffe agevolate per i clienti del ristorante, qualora chiedano disponibilità presso la vostra struttura.

18. Collaborate con i competitor. Quale altro hotel o ristorante può avere un’offerta complementare alla vostra? Se, ad esempio, vi accorgete che i vostri

19. Reclutate i collaboratori giusti per aiutarvi a vendere di più. Non potete fare tutto da soli, è per questo che dovete scegliere il vostro team accuratamente. Siate chiari in merito a quali caratteristiche pretendete e distinguete tra i requisiti fondamentali che ogni addetto deve possedere e le abilità che possono, invece, essere apprese con un giusto percorso di formazione. La formazione e l’aggiornamento costanti sono, a tal fine, fondamentali. Hotel de Rome, Berlino

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20. Coinvolgete sempre il vostro staff. L’accoglienza dei clienti da parte del personale di cucina, l’aspetto dei camerieri in sala, la discrezione dell’addetta ai piani e la predisposizione di ogni collaboratore verso i clienti avranno sicuramente un impatto sulla loro esperienza, sulle percezioni, sulla predisposizione a spendere e sulla possibilità di innescare un passaparola positivo con amici e conoscenti, nonché sulla possibilità a loro volta di tornare.

21. Allenate il team nel servizio al cliente. Fornite le linee guida che il vostro staff dovrà seguire nelle differenti situazioni e circostanze, da quella più piacevole fino ai casi di disservizio. Questo darà ai collaboratori maggior padronanza e sicurezza – percepite anche dal cliente – nel fornire il servizio.

22. Garantite allo staff autonomia e abilità per occuparsi personalmente dei problemi e affrontarli quando si verificano.

24. Assicuratevi che lo staff conosca bene prodotti e servizi così ognuno potrà svolgere azioni commerciali ed essere in grado di vendere in qualsiasi istante. Più i collaboratori conosceranno

Se, infatti, l’addetto non deve ricorrere sempre all’intervento del manager, il cliente avrà l’immediata percezione che le difficoltà vengano risolte con più rapidità ed efficienza. Questo allo stesso tempo darà ai vostri collaboratori un senso di responsabilità che molto spesso viene ricambiato con maggiore coinvolgimento e spirito d’iniziativa, favorendo inoltre la collaborazione tra reparti. In più, ciò significa che non dovrete sempre occuparvi di tutto 24 ore su 24!

i vantaggi e i servizi delle tipologie di camera, la flessibilità degli orari al ristorante, gli ingredienti dei piatti e la capacità delle sale meeting più saranno in grado di descrivere in modo attraente i prodotti e stimolare gli ospiti a comprarli. Inoltre, non limitatevi a istruirli sui servizi dell’albergo, ma anche su ciò che la destinazione e il territorio offrono: locali, eventi, attrazioni, parchi. Aggiornateli inoltre su offerte speciali, promozioni ed eventi all’interno dell’albergo.

23. Se non avete né tempo né competenze per fare tutto, delegate oppure valutate l’outsourcing. Se il vostro tempo vale

25. Esortate i vostri collaboratori a mettersi dalla parte del cliente e guardare le cose dalla sua prospettiva. Più servizi e prodotti

100 e potete trovare qualcuno che svolga bene lo stesso lavoro per misure pari a 50 o a 30 e magari svolgendolo anche in meno tempo perché specializzato in quella mansione, fatelo fare a lui. Se nel vostro team non ci sono le competenze, guardate all’esterno. Non solo farà il lavoro in meno tempo ma avendo esperienza, probabilmente avrà più idee e più proposte per portare dei cambiamenti, massimizzando i ritorni economici.

il vostro staff riuscirà a sperimentare e testare, migliore e più oggettiva sarà la valutazione e, dunque, l’azione commerciale più consapevole ed efficace. Lasciate che lo staff provi il ristorante, trascorra una notte in camera o un’ora nella spa; ascoltate, poi, i loro commenti per capire cosa migliorare. La seconda parte dell’articolo verrà pubblicata sul prossimo numero di Turismo d’Italia.

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Hospitality / GIOVANI ALBERGATORI

IL PROGETTO SCUOLA

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l Progetto Scuola, uno dei tre macro Un progetto che dialoga con il sistema scolastico progetti portati avanti dal Comitato e interviene nella formazione dei futuri collaboratori. Nazionale Giovani Albergatori, è Fondamentale strumento di interscambio per conferire un’iniziativa emersa anni fa, per maggiore qualità e forza all’intero comparto dell’ospitalità dare una risposta alla costante difficoltà che il settore ricettivo riscontra nel reperire collaboratori in linea son le aspettative del mercato e i bisogni delle imprese. L’attività del Progetto Scuola ha visto nella sua prima edizione delinearsi finalità importanti come: potenziare l’immagine di Federalberghi nel mondo scolastico, aumentare la consapevolezza dell’importanza strategica dello stage in azienda; realizzare una “banca dati” a disposizione della federazione nella quale inserire i curricula degli stager di qualità. L’impegno profuso ha segnato, nel corso degli anni, traguardi importanti, tra cui una serie di incontri presso le scuole e un contatto diretto con quasi 3.400 studenti. “Questo progetto - dichiara Grazia Romano, Vice Presidente Vicario del CNGA e coordinatore del progetto a livello nazionale - è forse quello sul quale Federalberghi ripone più aspettative, quello che richiede un impegno costante da parte dei giovani albergatori, con il macro obiettivo di stabilire un dialogo analoghi protocolli a livello territoriale. dal CFMT di Milano - Centro Formazione con il mondo delle scuole e proficui Se a livello propedeutico, dunque, nel Management del Terziario - ha puntato rapporti di collaborazione con gli istituti 2012 si è proceduto puntualmente allo alla formazione del Gruppo Giovani che di riferimento sul territorio, nonché di svolgimento degli step programmati avranno un ruolo fondamentale nello motivare gli studenti sul lavoro in hotel”. affinché si fornissero alle territoriali svolgimento sul territorio del Progetto Il Progetto Scuola nel 2012 ha visto lo coinvolte tutte le skill necessarie, il 2013 Scuola. start-up della sua nuova stagione. Per vedrà il CNGA impegnato a registrare un In virtù dell’accordo col MIUR si quanto riguarda il coordinamento del feed-back dai territori sul vero e proprio svolgeranno ulteriori incontri con gli progetto a livello nazionale, tutti gli step svolgimento degli incontri dei giovani in studenti delle scuole medie inferiori al aula. Tra febbraio e marzo, inoltre, verrà propedeutici sono stati debitamente fine di presentare l’offerta formativa convocata una sorta di commissione per compiuti: 1) presentazione del progetto degli istituti professionali per il turismo fare il primo screening della situazione. al consiglio direttivo federale; 2) e le caratteristiche generali del settore. “Gli obiettivi delineati dal CNGA formazione dei delegati Verrà favorita una sinergica conclude Grazia Romano - si sono rivelati CNGA; 3) elaborazione del collaborazione e un’attività nel tempo ambiziosi e sono più che mai format di presentazione; 4) di confronto con gli attuali, anche per l'opportunità, non protocollo d’intesa tra assessorati regionali trascurabile, conferita alle singole Federalberghi e MIUR competenti in materia di associazioni territoriali di dialogare con (Ministero dell’Istruzione, formazione professionale e il sistema scolastico e di ‘intervenire’ nella dell’Università e della di turismo. Federalberghi e formazione dei futuri collaboratori. Uno Ricerca). Il progetto quindi, MIUR si impegnano inoltre a strumento fondamentale di interscambio cucito ad hoc sui delegati divulgare ciascuna nei settori per conferire maggiore qualità e forza all’iniziativa, è stato molto di competenza il suddetto Grazia Romano, Vice Presidente Vicario CNGA all’intero comparto dell’ospitalità”. soddisfacente. Organizzato protocollo così da stimolare

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FOCUS ON

PUBBLIREDAZIONALE

Repower

Consulenza energetica e tanti servizi Repower si propone agli albergatori italiani come partner in grado di fornire la competenza qualificata per gestire al meglio le problematiche legate alla fornitura energetica e ottimizzare i consumi

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epower è un fornitore di energia elettrica e gas naturale con offerte dedicate al settore alberghiero. Con una rete di consulenti qualificati offre servizi specifici: soluzioni a misura dei reali consumi, assistenza continua e personalizzata, consigli per ridurre i consumi di energia e aumentare l’efficienza. La filosofia che guida la linea adottata da Repower affonda le radici nella consapevolezza che spesso gli hotel e le piccole aziende non possono disporre di un energy manager interno, nonostante la spesa energetica rappresenti anche per loro una voce di bilancio importante. Per offrire servizi di consulenza e tecniche di risparmio sempre più mirate nasce PUNt’avanti, un servizio di monitoraggio che Repower offre nell’area clienti riservata, e consente di confrontare il prezzo che si forma sulla Borsa Elettrica con la propria curva di prelievo effettiva evidenziando la reale incidenza dei costi.

Un’analisi personalizzata che offre indicazioni per ottimizzare i consumi aziendali a fronte di piccole modifiche sulle abitudini di consumo che incidono sulla curva di prelievo e sui costi. In aggiunta altri preziosi vantaggi: un’innovativa fornitura Verde Dentro che coniuga attenzione per l’ambiente, mobilità elettrica e un’analisi per migliorare l’efficienza degli apparati Consulente Repower: costante punto di riferimento per l’albergo, fornisce assistenza gratuita, completa e continua per l’intera durata della fornitura. Servizio Clienti interno, senza risponditori automatici, fatto di persone Repower a disposizione dei clienti. Area riservata ai clienti on line, dotata delle più efficienti funzionalità. In un clic sempre disponibili i dettagli delle forniture attive, il monitoraggio dell’energia reattiva e strumenti dedicati alla creazione di grafici con le curve di potenza dei singoli punti di prelievo aggiornati alle 24 ore precedenti. Fattura elettronica e unica per i clienti multi sito, consultabile sull’archivio nell’area riservata, per ogni punto di prelievo. www.repower.com

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FOCUS ON

Lasersoft

L’imposta di soggiorno non è più un problema Lasersoft, con Hotel Automation, è al fianco degli albergatori italiani per gestire in modo semplice ed efficace la nuova Tassa di Soggiorno

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olti albergatori lo stanno già sperimentando: l’imposta di soggiorno è una tassa sui consumatori le cui modalità di applicazione e di esenzione sono un vero e proprio condensato di fantasia difficile da applicare e gestire. L’imposta, infatti, è stata adottata da quasi il 10% dei Comuni che la legge autorizza, con tariffe variabili che oscillano dagli 0,20 ai 5 euro al giorno a persona. Inoltre, il legislatore ha individuato l’esercizio ricettivo come punto di prelievo dell’imposta, complicando ulteriormente la vita di ogni albergatore.

La soluzione Da oggi l’imposta non è più un problema, perché Lasersoft con le sue soluzioni è riuscita a risolvere il condensato di fantasie legate

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alla Tassa di Soggiorno e a facilitare la vita degli operatori del settore turistico, con l’ausilio del software Hotel Automation. Infatti, dato che non c’è un filo conduttore che accomuna tutte le decisioni e le tariffe che i Comuni hanno adottato, Lasersoft ha verificato le esigenze degli albergatori e delle singole località e ha apportato

delle implementazioni all’interno del programma gestionale in grado di gestire diverse situazioni tariffarie e differenti modalità di calcolo. Con il software Lasersoft i problemi spariscono, perché Hotel Automation è in grado di gestire tutte le problematiche, tra le quali: tassa a importo fisso a persona in base alla categoria dell’albergo (metodo scelto dalla maggior parte dei Comuni); tassa a scaglioni, dove l’imposta varia in base alla tariffa di soggiorno; tassa separata dal conto del cliente; esenzioni. Come ben sappiamo le strutture ricettive rappresentano un mediatore tra chi soggiorna in hotel e l’ente di riscossione, e sono quindi obbligate a imporre e, successivamente, a pagare la tassa al Comune. Il software Hotel Automation è in grado di gestire la tassa integrata nel conto finale del cliente. Oppure, consente di emettere una ricevuta a parte con l’importo della tassa di soggiorno, anche in caso di intestazioni diverse. Basta scegliere la modalità… al resto ci pensa Hotel Automation. www.lasersoft.it



FOCUS ON

SOS Hotel

La selezione del personale oggi si fa on line SOS Hotel è un nuovo strumento di recruitment on line che si affianca ad altri sistemi già esistenti ma si approccia all’utenza in maniera rivoluzionaria, superandone con successo i limiti

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mila iscritti e oltre 400 visitatori unici al giorno sul sito www.soshotel.it: sono questi i primi incoraggianti risultati di SOS Hotel, il nuovo progetto imprenditoriale nato da un’idea di Alessandro Cavaliere, imprenditore alberghiero valdostano: un servizio (gratuito) a scala nazionale utilizzabile da personale in cerca di impiego e da aziende del settore, che si pone tra le finalità quella di ridare valore alla professionalità alberghiera attraverso un moderno concetto di selezione del personale basato sulle referenze. Ma in che cosa consistono i plus del servizio? Innanzitutto la piattaforma consente di accorciare notevolmente i tempi del processo di selezione del personale e, allo stesso tempo, per chi cerca lavoro, permette di presentare il proprio profilo in pochi istanti. Un progetto che cresce rapidamente e trova negli stessi albergatori il miglior veicolo di promozione: sono loro infatti i primi a sollecitare le persone a iscriversi al sistema,

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in questo modo peraltro annullando gli oneri di gestione dei dati sensibili che passano in capo a chi li pubblica. La novità più grande del sistema è senz’altro però quella del sistema delle referenze, che in questo caso sono direttamente pubblicate sul portale e, a differenza di altri noti

sistemi di recensioni, non sono anonime e di ognuna viene accertata la veridicità. La scelta se pubblicare o meno le proprie referenze resta a discrezione di chi cerca un impiego, é naturale che chi ne possiede avrà una visibilità privilegiata all’interno del portale. www.soshotel.it

SOSHOTEL IN TRE DEFINIZIONI

SOSHOTEL è il portale del lavoro nel mondo del turismo.

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SOSHOTEL è il sito dove aziende e professionisti del settore dell’ospitalità e

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della ristorazione si incontrano. SOSHOTEL è il primo sito di referenze lavorative presenti sul profilo candidato,

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un’opportunità unica di presentarsi al meglio per chi cerca lavoro e uno strumento indispensabile di selezione per chi offre lavoro nel settore turistico, alberghiero e ristorativo.



FOCUS ON

Lavazza

Con Lavazza BLUE si offre non solo caffè: le cialde Lavazza nella gamma “DiPiù”, sono anche orzo, the, camomilla, e delicati consommè

Italiano in oltre 90 Paesi nel mondo e offrendo una gamma di prodotti in grado di soddisfare ogni esigenza di consumo, anche in hotel. Per le strutture alberghiere, infatti, Lavazza ha messo a punto un’offerta completa per soddisfare le diverse modalità di consumo caffè: In room: con A Modo Mio Favola e la

gamma selezionata di cialde, oltre a una linea di materiali dedicata per la visibilità della gamma caffè nell’in room.

Caffè d’autore, anche in hotel Lavazza porta la cultura del vero caffè espresso Italiano nel mondo, offrendo anche agli hotel una gamma completa di prodotti in grado di soddisfare ogni esigenza di consumo

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avazza, una tra le più rilevanti realtà produttive di caffè al mondo e leader in Italia nel mercato retail, grazie alla ricerca continua della qualità e del gusto ha costruito e consolidato il proprio successo portando la cultura del vero caffè espresso

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Breakfast: con un’ampia offerta grani per il servizio tradizionale della caffetteria o con BLUE, il sistema che garantisce l’eccellenza della qualità dell’espresso Lavazza attraverso una serie di macchine professionali e un’ampia gamma di caffè in capsula. Servizi di meeting e catering: sistema

BLUE con macchine di piccole dimensioni e facilmente movimentabili con ampia gamma di caffè in capsula. Una proposta completa, quindi, corredata da una linea di materiali di servizio dedicata a ogni modalità di consumo: porcellane della linea Puraforma per il servizio caffetteria nell’area colazione e bar, materiali di servizio Ho.re.ca Design Collection nella zona bancone bar, display porta cialde per il servizio in room, materiali take away per il servizio catering. www.lavazza.com


FOCUS ON

Sysdat Turismo

Business Intelligence per il Controllo di Gestione Sys Controller, progettato da Sysdat Turismo per il settore alberghiero, è un sistema di controllo di gestione che incrementa il vantaggio competitivo. Un vero e proprio motore strategico per ogni tipologia di hotel

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ysdat Turismo, azienda del Gruppo Informatico Siges, opera nel settore TMT (Technology, Media & Telecommunications) e offre soluzioni "chiavi in mano" alle strutture che operano nel campo dell’ospitalità, per soddisfare le esigenze legate all’uso della tecnologia, delle telecomunicazioni e dei servizi proponendosi come unico interlocutore per i servizi tecnologici. Tra i prodotti più efficaci e innovativi dell’azienda spicca SysController, il sistema di Business Intelligence progettato per raccogliere e analizzare le informazioni strategiche di ogni hotel, mettendo a disposizione del management la tecnologia più moderna per ottenere report, grafici e cruscotti. Una soluzione multiproperty che può essere plasmata dall’utente secondo le proprie esigenze e che permette a ogni albergo – e al suo management di: raccogliere informazioni e trarre valutazioni e stime riguardo al proprio mercato di riferimento; impostare la propria strategia di business e incrementare il vantaggio competitivo e ottenere il controllo di gestione con metodi innovativi. Sys Controller infatti raccoglie dati che supportano concretamente le decisioni di chi occupa ruoli direzionali, per capire l'andamento delle performance dell'azienda, generare stime previsionali, ipotizzare scenari futuri e future strategie di risposta. In dettaglio, alcune funzionalità di Sys Controller: ANALISI DI COSTI E RICAVI Il piano dei conti può essere personalizzato oppure impostato sulle regole dello Uniform system of account

for hotels. La completa integrazione del sistema permette di raccogliere in modo automatico i dati dei software gestionali. La scomposizione dei costi e dei ricavi nell’ambito dei singoli centri è automatica, sulla base di un sistema progettato a monte.

Con la gestione degli stanziamenti è possibile imputare costi e ricavi che non si sono ancora concretizzati ma di cui si prevede la realizzazione. L’ANALISI DELLA PRODUZIONE I dati relativi alla produzione del frontoffice alberghiero vengono aggregati con rapidità e semplicità, giorno per giorno dal sistema gestionale Sys-Hotel Genius. Le informazioni archiviate comprendono: gli importi di ricavo, le room-night, le presenze, l’occupazione delle camere, i coperti. Questi semplici elementi possono essere analizzati e valutati in funzione di come sono stati generati: segmento di mercato, sorgente di business, nazionalità, centro di ricavo, tipo camera, arrangiamento. IL BUDGET DEI RICAVI Con il modulo di budget dei ricavi è possibile effettuare previsioni di fatturato per ogni centro di profitto e definire gli obiettivi di produzione mese per mese, per tenere conto dei fenomeni di ciclicità che contraddistinguono l’attività alberghiera. Il modello di budget può essere facilmente parametrizzato per consentire di riprodurre fedelmente la struttura aziendale e adeguarsi alle mutevoli

condizioni dell’impresa.

IL BUDGET DEI COSTI

Il modulo di budget dei costi si basa sui dati consuntivi e previsionali acquisiti dalla contabilità analitica e dal modello di budget dei ricavi. La costruzione del budget segue logiche diverse a seconda della tipologia del costo, che può essere definito fisso o variabile. Una volta impostati i criteri, la costruzione del budget risulta veloce e coerente con gli obiettivi di fatturato. Il modello permette di costruire budget specifici per ogni reparto, senza perdere di vista la redditività dell’azienda nel suo complesso. L’ANALISI DI BREAK-EVEN E DI SCENARIO Il modulo di analisi del break even permette di calcolare, per singolo mese o su base annua, il prezzo minimo da praticare, nell’ambito di ogni reparto, per ottenere un utile pari a zero. Il sistema permette di approfondire l’analisi economica di ogni singolo reparto, scomponendo il costo complessivo in più parti. IL SISTEMA DI REPORTING Un adeguato sistema di reporting è essenziale per un controllo di gestione efficace, in quanto costituisce il prodotto finale del processo di generazione e acquisizione dei dati previsionali e consuntivi dei moduli che compongono il sistema. La rappresentazione mediante cruscotti (tachimetri, semafori, etc.) semplifica la lettura di dati che devono dare un segnale preciso della situazione: positiva o negativa; sotto la media prevista o sopra la media prevista. www.sysdat-turismo.it

Turismo d’Italia

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INDIRIZZI

INSERZIONISTI BERTOLDI ALDO (p. 21) www.bertoldialdosrl.it

Best Western (Catanzaro)

RIVOLTA CARMIGNANI (II di cop.) www.rivoltacarmignani.it

BEST WESTERN (p. 57) www.bestwestern.it CHOICE HOTELS (p. 75) www.choicehotels.it

SCHÖENHUBER FRANCHI (p. 35) www.schoenhuberfranchi.com

FAS ITALIA (p. 62) www.fas-italia.it

SYSDAT TURISMO (p. 6) www.sysdat-turismo.it

FRETTE (p. 45) www.frette.com

ABBIAMO PARLATO DI...

INDEL B (p. 4) www.indelb.it

Focus On

Frette

LASERSOFT (p. 73) www.lasersoft.it MIELE (IV di cop.) www.miele.it MOROSO (p. 1) www.moroso.it PEDERSOLI (p. 61) www.pedersoligroup.com

Miele

RACK SYSTEM (p. 29) www.racksystem.it RAI (p. 2) www.rai.it REPOWER (p. 71) www.repower.com

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RGR POLLINI (p. 39) www.pollinimobili.it

Turismo d’Italia

Moroso (Hotel Lone, Croazia)

BEST WESTERN (p. 57) www.bestwestern.it CHG - SOS HOTEL (p. 74) www.c-hotels.it FAS ITALIA (p. 49) www.fas-italia.it JYSK (p. 53) www.jysk.it LASERSOFT (p. 72) www.lasersoft.it LAVAZZA (p. 76) www.lavazza.it LIUNI (p. 44) www.liuni.com MOROSO (p. 28) www.moroso.it RACK SYSTEM (p. 60) www.racksystem.it REPOWER (p. 71) www.repower.com SELVA (p. 50) www.selva.com

SYSDAT TURISMO (p. 77) www.sysdat-turismo.it

All’origine del sogno (p. 22) CYRUS COMPANY www.cyruscompany.it HERMELIN www.hermelin.it JACUZZI www.jacuzzi.eu SCHÖENHUBER FRANCHI www.schoenhuberfranchi.com TECHNOGYM www.technogym.com ZONCA www.zonca.com ZUCCHETTI www.zucchettidesign.it

Highlights (p. 52) BAXTER www.baxter.it LINEA LIGHT www.linealight.com JANNELLI & VOLPI www.jannellievolpi.it NECTA - NW GLOBAL VENDING www.nwglobalvending.it Guide Contract (p. 54)

DOMETIC www.dometic.com FAS ITALIA www.fas-italia.it INDEL B www.indelb.it SMEG www.smeg.it TE.MA HOSPITALITY www.temahospitality.it VISION www.visioninfo.it VITRIFRIGO www.vitrifrigo.com




Turismo d’Italia è Organo Ufficiale di Federalberghi, l’associazione nazionale degli albergatori. È l’unica rivista specializzata che raggiunge in modo capillare tutte le strutture ricettive a 5, 4 e 3 stelle con una tiratura di 15mila copie e una readership online di oltre 75mila contatti. Il magazine si presenta con una grafica innovativa e accattivante, studiata per dare ampio spazio a nuovi contenuti di attualità, agli approfondimenti e alle tendenze ed eccellenze dei settori Contract e Horeca: dai prodotti alla tecnologia, dalla progettazione ai servizi, dal food&beverage al design.

turismo LA RIVISTA DELL’OSPITALITÀ ORGANO UFFICIALE FEDERALBERGHI

d’Italia

TIRATURA E DIFFUSIONE Turismo d’Italia è un bimestrale distribuito in 15mila copie. Ogni numero viene spedito a 6.000 hotel 4 e 5 stelle e a 9.000 3 stelle selezionati. Inoltre, la versione sfogliabile in pdf viene ogni volta inviata a una mailing list di oltre 75.000 nominativi (alberghi, catene, società di servizi, progettisti, giornalisti, ecc.), raggiungendo così una diffusione davvero straordinaria per l’editoria specializzata.

La rivista è sfogliabile anche online all’indirizzo www.turismoditalia.it



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