In bici a pelo d'acqua

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IN BICI A PELO D’ACQUA

Itinerari cicloturistici dal Vallese al Novarese

Ciclovie Via del Mare Pedemontana Via del Ticino e del Lago Maggiore Route du Rhône


IN BICI A PELO D’ACQUA Pedalando senza fretta nell’area transfrontaliera, dal Vallese al Verbano-Cusio-Ossola fino al Novarese, lungo le reti cicloturistiche riconosciute dalla Regione Piemonte, alla scoperta della cultura, della natura, della storia e dell’enogastronomia di questi territori.

ATL TERRE DELL’ALTO PIEMONTE – SEDE DI NOVARA Piazza Martiri della Libertà 3, Novara – Interno Castello Tel. +39.0321.394059 www.turismonovara.it @atlnovara

Nell’ottica di un turismo responsabile e sostenibile, il progetto Interreg “In bici a pelo d’acqua” unisce Italia e Svizzera attraverso un itinerario su due ruote di circa 270 km, dove il filo conduttore è l’acqua: dal Rodano che scorre nel Vallese sino al Toce nel Verbano-Cusio-Ossola, dal Lago d’Orta alla valle del Ticino e infine tra le risaie della bassa novarese, solcate da canali irrigui. Un viaggio senza frontiere che costeggia laghi, fiumi, corsi d’acqua e che si immerge nell’anima liquida dell’Alto Piemonte. L’itinerario è parte di ciclovie riconosciute di interesse nazionale e regionale, già censite come la Via del Mare, la Via del Ticino e del Lago Maggiore e la Pedemontana, che si sviluppano nei territori di oltre 40 comuni delle province di Novara e VCO. A questi si unisce, nel Cantone Vallese, la ciclovia del Rodano. L’itinerario completo può essere percorso in più tappe e unire le soluzioni treno+bici o battello+bici. È un invito a scoprire il territorio a passo lento, come i viaggiatori del passato, non solo dal punto di vista culturale o paesaggistico, ma anche outdoor ed enogastronomico, incontrando proposte di gusto che vanno dai vini delle Colline Novaresi ai formaggi tipici fino al riso della nostra pianura. Venite a vivere un’esperienza unica, in bici a pelo d’acqua!

Info: www.inbiciapelodacqua.it www.regione.piemonte.it – Ciclovie regionali Scarica la playlist “In Bici a Pelo d’Acqua”

Copyright © 2023 Geo4Map - LIBRERIA GEOGRAFICA Geo4Map srl - Via Leonardo da Vinci, 18 - 28100 Novara (Italia) Gli itinerari presenti in questa guida fanno parte del piano regionale della Mobilità Ciclistica del Piemonte e sono inseriti nel sistema delle ciclovie regionali. Le distanze e le descrizioni fatte sui percorsi sono indicative e non devono mai sostituirsi all’esperienza e capacità di valutazione delle condizioni da parte di ciascuno dei fruitori. Per eventuali errori od omissioni e per le variazioni che potrebbero avvenire nel tempo e che incidono sulla percorribilità degli itinerari, si declina ogni responsabilità per danni o incidenti derivanti da informazioni non corrette o cattive interpretazioni o qualsivoglia altro evento. Tutti i diritti sono riservati. È proibita la riproduzione totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo senza l’espressa autorizzazione scritta dell’Editore.

Stampa: Italgrafica Srl - Novara Grafica di copertina: Susanna Galfrè

Referenze fotografiche 2 Paolo Migliavacca; 3 ATL Terre Alto Piemonte - Novara; 4 Valais-Wallis Promotion - Christian Pfammatter; 6 Distretto Turistico dei Laghi - Fabio Valeggia; 8 Walter Cerutti; 10 Paolo Migliavacca; 11 Mariano Spinelli; 12 Mariano Spinelli; 13 Parco Ticino e Lago Maggiore; 18 Valais-Wallis Promotion - Pascal Gertschen; 20 Fabio Valeggia - Pixabay; 54 Carlo Sguazzini

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IL VALLESE LUNGO IL FIUME RODANO Scoprire il Vallese lungo il fiume. Uno degli itinerari cicloturistici più emozio-

nanti della Svizzera è il percorso lungo il fiume Rodano, che attraversa il Cantone Vallese, su sentieri per lo più pianeggianti, in diverse tappe per scoprire le curiosità delle regioni. Monumenti storici, cantine, montagne emblematiche, vigneti e numerose attività attendono i ciclisti in cerca di una fuga sull’acqua.

Le Bouveret. Il viaggio inizia da Le Bouveret, che offre la possibilità di praticare

sport acquatici sul lago o all’Aquaparc, o di viaggiare sui treni in miniatura dello Swiss Vapeur Parc. I fuochi d’artificio del 1° agosto ne fanno una meta imperdibile durante l’estate. Monthey. Ai piedi dell’imponente Dents du Midi, Monthey è una città nota per il suo carattere culturale e festivo, in particolare grazie al teatro Crochetan e al suo carnevale, uno dei più noti della Svizzera francese. Saint-Maurice. Conosciuta per la sua abbazia fondata nel 515, la città offre anche l’opportunità di scoprire la sua Grotte aux Fées o la cappella di Scex, che vi porterà sui pendii rocciosi. A Evionnaz, il Labyrinthe Aventure è il luogo ideale per una giornata in famiglia. Martigny. Conserva numerosi resti romani, come l’anfiteatro e il castello di Bâtiaz. La Fondazione Pierre Gianadda ospita i più grandi nomi della pittura, un parco di sculture e la più grande collezione di automobili svizzere. A Barryland dove oltre al museo è possibile visitare i cani San Bernardo, la Distillerie Morand dove degustare le grappe e alla Fromathèque dove si trovano i prodotti locali. Grandi eventi come la Foire du Valais e il Festival dei 5 Continenti attirano ogni anno un grande pubblico. Fully. Conosciuto soprattutto per i suoi vigneti dove prospera la Petite Arvine, la Combe d’Enferi (il sentiero delle vigne), il castagneto e la riserva naturale di Follatères, questo villaggio è un luogo dove la natura è sovrana. Il padiglione Fol’Terres è il luogo ideale per degustare un vino locale e acquistare prodotti locali. Saxon. Capitale dell’albicocca, che viene celebrata durante l’estate, questo villaggio è anche il punto di partenza di numerose escursioni, nonché “le bisse de Saxson” canale d’ irrigazione, il più lungo del Vallese. Saillon. A Saillon, uno dei più bei villaggi della Svizzera, ogni cosa è dedicata alla memoria di Joseph-Samuel Farinet, “il Robin Hood delle Alpi”: il vigneto più piccolo del mondo, un museo della moneta falsa, una via ferrata e un ponte sospeso. Nelle vicinanze, il centro termale permette di rilassarsi con trattamenti a base di prodotti locali.

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Chamoson. In questo pittoresco comune, gli amanti della letteratura potranno visitare Saint-Pierre-de-Clages, il villaggio svizzero dei libri, con la sua chiesa romanica dell’XI secolo, mentre le cantine locali vi invitano a degustare il Johannisberg, il vino emblematico della regione. Sion. Prima di raggiungere la capitale del Vallese, vi aspettano diverse attrazioni, come il più grande lago sotterraneo d’Europa a Saint-Léonard o il parco divertimenti Happyland. Una volta arrivati a Sion, visitate i suoi castelli emblematici e la sua città vecchia. Nel centro storico ci sono molte terrazze dove mangiare e i tre musei cantonali vi racconteranno tutto sul Vallese. Sierre. Una visita a una delle regioni vinicole più importanti della Svizzera. È imperdibile una sosta alla cantina Château de Villa, dove si possono degustare 650 vini. La città è ricca di attività, come la visita alla Fondazione Rilke o alla Maison de Courten, il rafting, l’e-bike o una gita al Lago di Géronde. Durante l’estate, Sierre ospita numerosi eventi, come il Sierre Blues Festival, il Couleur Pavé, il “Festival au bord de l’eau” o il mercato dedicato alle varietà d’uva “Marche des Cépages”. Salgesch (Salquenen). Da Leuk, il Rodano scorre selvaggio fino a Salgesch, un comune vinicolo noto per le sue numerose cantine e un museo a tema dedicato al vino e della vite. Leuk (Loèche). Benvenuti a Leuk, la porta della Foresta di Finges, la più grande pineta dell’Europa centrale. Sulle alture del paese si erge fiero il castello con la sua cupola di vetro, mentre il suo parco di antenne paraboliche è uno spettacolo. Raron (Rarogne). Fate una sosta a Raron, dove troverete la tomba del poeta Rainer Maria Rilke e la Michaelskirche, la chiesa rupestre più grande d’Europa. Poco più avanti, a Gampel, la pianura ospita un festival all’aperto che attira ogni estate circa 100.000 visitatori. Visp (Viège). Visp, nota soprattutto per i suoi sviluppi nel campo della biotecnologia, si trova ai piedi del vigneto più alto d’Europa ed è un crocevia di destinazioni montane come Saas-Fee e Zermatt. Brig. Il viaggio termina nella città di Briga, con il suo famoso castello di Stockalper. Non mancate di provare un Cordon Bleu per acquisire forza alla fine del vostro viaggio, o di rilassare i vostri muscoli nei bagni termali di Brigerbad o di attraversare l’impressionante Ponte Ganter sulla strada per il Passo del Sempione. Chi ha gambe e fiato, un ottimo allenamento e una buona dose di spirito avventuroso, può percorrere il Passo del Sempione che collega la Svizzera con l’Italia e fa giungere a Domodossola, meta dove è possibile arrivare anche col treno direttamente da Briga (CH), caricando la bici.

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LA VIA DEL MARE Domodossola. La città si sviluppa attorno alla Piazza del Mercato con portici quat-

trocenteschi ed edifici del XV e XVI secolo. Sempre in centro la Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio di origine romanica restaurata nel corso del XV e XVIII secolo. Ricche le collezioni del Museo di Scienze Naturali e dei Musei Civici, ospitati in palazzi storici del centro, come Palazzo San Francesco, costruito sull’omo­nima Chiesa del XIII secolo o il rinascimentale Palazzo Silva. Degno di nota il Santuario del Monte Calvario costruito nella metà del Seicento, bene Unesco. Villadossola. La Chiesa di San Bartolomeo di impianto romanico conserva pregevoli affreschi e un bel campanile coevo. Una breve deviazione porta alla frazione Piaggio, dove si ammirano il Castello e la Chiesa romanica della Beata Vergine Assunta. Documenti relativi alla Repubblica dell’Ossola sono conservati nel Museo della Resistenza. Pallanzeno. Bagnato dal fiume Toce, è ancora possibile ammirare com’era una volta l’ambiente fluviale ossolano. Piedimulera. Posizionato all’imbocco della Valle Anzasca, nel borgo si erge la maestosa Parrocchiale dei Santi Giorgio e Antonio del XVII secolo. Il centro si caratterizza per la presenza di numerosi edifici sei-settecenteschi e per la suggestiva Piazza del Mercato con Palazzo Testoni; da qui si riesce ad ammirare la Torre Ferrerio. Variante per Vogogna Da Piedumulera e Pieve Vergonte si raggiunge Vogogna, dove in posizione dominante si ammirano il Castello trecentesco dei Visconti e il Palazzo del Pretorio in stile gotico. La deviazione prosegue sulla sponda sinistra del fiume Toce, toccando Premosello Chiovenda e Cuzzago.

Pieve Vergonte. Da segnalare la Parrocchiale dei Santi Vincenzo e Anastasio che fu ricostruita nel corso del Seicento; nel 1940 hanno inizio i lavori di costruzione del Villaggio Operaio Rumianca. Da segnalare l’Eco-Museo della Val Toppa legato ai giacimenti auriferi di questo territorio. Anzola d’Ossola. Sorge presso la piana alluvionale tra il Toce e le montagne retrostanti; i monumenti principali del borgo sono la Parrocchiale di San Tommaso di origine romanica, l’Oratorio di San Rocco e il Santuario della Madonna del Carmine che domina l’abitato. Migiandone. In questa frazione del comune di Ornavasso, intorno al Trecento si insediarono i Walser provenienti dal Sempione; poco lontano, all’altezza della Linea Cadorna, sorge la Necropoli di Ornavasso.

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Ornavasso. Centro Walser è la porta d’ingresso della Val d’Ossola, celebre per le

sue cave, che, con la vicina cava di Candoglia, hanno fornito il marmo per numerosi e insigni monumenti in area lombarda; oggi è utilizzata per una importante rassegna musicale. In posizione sopraelevata si trova la cinquecentesca Parrocchiale di San Nicolao, la cui facciata è realizzata in marmo dalle striature marroni ricavato da una vicina cava. Si segnala la Casa Museo del Partigiano “A. Di Dio”. Una deviazione verso le alture conduce al Santuario della Madonna della Guardia con la Torre del XIV secolo e al Santuario della Madonna del Boden.

Variante per Mergozzo Una seconda deviazione attraversa il Toce e conduce all’abitato di Mergozzo con l’altura del Monte Orfano, un enorme blocco di granito; nel borgo di Montorfano meritano una visita la Chiesa romanica di Santa Marta (XI secolo) e la Parrocchiale seicentesca dell’Assunta.

Gravellona Toce. Tra i monumenti più importanti si segnala la Chiesa romanica

di San Maurizio del X secolo, costruita in blocchi di pietra, che conserva affreschi quattrocenteschi e affiancata dal campanile pendente; di pregio la Parrocchiale di San Pietro Apostolo eretta nel XII secolo. Casale Corte Cerro. Il suo territorio è percorso da una fitta rete di sentieri che conducono ai vari alpeggi da cui si gode di un suggestivo panorama. La Parrocchiale barocca è dedicata a San Giorgio e alla Madonna del Rosario; numerose le frazioni che si snodano lungo il percorso, come Cerreda con l’Oratorio dei Santi Antonio e Rocco, Ramate con la Parrocchiale cinquecentesca di San Lorenzo e Sant’Anna, Pramore il cui nome deriva da “prato delle more”, intendendo gli alberi di gelso utilizzati per l’allevamento dei bachi da seta. Crusinallo. È la frazione più estesa e popolosa di Omegna posta al confine con Casale Corte Cerro; qui si ergeva il Castello dei Conti di Crusinallo. Omegna. La città si trova nel punto più settentrionale del Lago d’Orta, attraversata dal torrente Nigoglia, che ha la particolarità di scorrere verso Nord. Di pregio la Chiesa tardo-romanica di Sant’Ambrogio, che conserva le spoglie del Patrono San Vito Martire. È celebre per aver dato i natali a Gianni Rodari, giornalista, pedagogista e scrittore: a lui è dedicato il Parco della Fantasia, un parco letterario dove perdersi tra i suoi racconti e le filastrocche per imparare giocando. È inserito nell’area del Forum, costruito sull’impianto della vecchia ferriera “Cobianchi” che ospita una mostra permanente legata alla produzione di articoli casalinghi e mostre temporanee. Bagnella. Località affacciata direttamente sul Lago, raggiungibile tramite una pista ciclabile che costeggia il bacino lacustre. Per un’esperienza adrenalinica è da provare la Lago d’Orta Zipline, oppure è possibile noleggiare speciali biciclette con enormi ruote galleggianti che permettono di pedalare sulle acque del Lago. Si può raggiungere Orta San Giulio, caricando anche la bici sul battello con partenza dall’Imbarcadero. Meritano una visita l’antico borgo e il Sacro Monte. Nonio. Celebre per le sue cave di serpentino in località Oira, la sua Parrocchiale è dedicata a San Biagio Martire; in centro si trova il seicentesco Oratorio di San Rocco. In frazione Brolo la Parrocchiale è invece intitolata a Sant’Antonio Abate. È famoso anche per essere il paese dei gatti, che compaiono dipinti e scolpiti sulle facciate delle case, su mattonelle, tra le piazze e le stradine, tradizione legata ad una leggenda locale. Cesara. Si estende sulle alture occidentali del Lago d’Orta con le sue frazioni di Egro e Grassona; in posizione dominante sorge la Parrocchiale romanica di San Clemente. Pella. In località Prorio, troviamo l’attracco per raggiungere il borgo di Orta e l’Isola di San Giulio (la bici può essere caricata sul battello). Affacciato sul Lago si trova il Complesso di San Filiberto dalla semplice facciata a capanna con abside poligonale. Dell’impianto romanico resta solo il campanile. 7


Variante per Pella, Ronco e Orta Imboccando a Nord la strada che costeggia il Lago si raggiunge il centro di Pella, grazioso borgo rivierasco con la sua animata piazzetta. Più avanti si arriva a Ronco Inferiore, una piccola località medievale affacciata sull’acqua. Merita una sosta la Chiesa di San Defendente situata sull’antica mulattiera di collegamento tra la Valsesia e il Lago e, in località Ronco Superiore, quella dedicata a San Giulio. Un servizio battello più bici è disponibile all’imbarcadero per raggiungere Orta San Giulio.

San Maurizio d’Opaglio. Il percorso si snoda sul lungolago toccando le località di Lagna, Villa Castelnuovo, Pascolo fino a giungere al Lido di Gozzano, tra boschi e canneti, in regione Buccione Vecchio. Gozzano. In località Buccione si ammira l’antica Casa del Vescovo, luogo di sosta del clero che attendeva di imbarcarsi per l’Isola di San Giulio, con gli stemmi dei vescovi novaresi e una Madonna con Bambino. In centro meritano una visita la Collegiata di San Giuliano, costruita sui resti di una chiesa più antica poi rimaneggiata nel corso del tempo, il campanile romanico e l’antica Chiesa di San Lorenzo. Segnaliamo anche la Chiesa di Santa Maria di Luzzara, risalente al X secolo, splendidamente affrescata e poco distante dal percorso. Un altro itinerario cicloturistico imperdibile è il giro del Lago d’Orta (37 km circa) che si snoda lungo il perimetro del lago. www.distrettolaghi.it Briga Novarese. Borgo di antica fondazione sulle cui colline si trovano i resti di un Castello altomedievale; con il materiale recuperato dalla sua demolizione e l’uso parziale delle fondamenta nel 1594 si ricostruì la Chiesa di San Colombano. Merita una sosta la Cappella romanica di San Tommaso, posta in posizione elevata e databile intorno all’XI secolo, che conserva pregevoli affreschi coevi. Borgomanero. Città attiva e vivace sorta in epoca altomedievale in posizione strategica sulle rive dell’Agogna e su importanti vie di comunicazione tra la pianura, il Cusio e il Sempione. In centro sorge la Collegiata di San Bartolomeo oggi nelle sue forme barocche e neoclassiche, con l’inconfondibile facciata ricca di decorazioni in cotto, che custodisce pregevoli opere. Sempre in centro si trova l’Oratorio di San Leonardo, attestato dal XII secolo ma di fondazione precedente, che conserva affreschi di grande interesse. Seguendo il viale che conduce alla stazione si raggiunge Villa Marazza, sede dell’omonima Fondazione e della Biblioteca Civica, che custodisce un cospicuo patrimonio di libri, stampe, incunaboli e pergamene.

In frazione Santa Cristina merita una visita il Museo Etnografico della Civiltà Agricola Locale “La Manera”, ospitato nel seicentesco Palazzo Bono. A Borgomanero si interseca l’itinerario della PEDEMONTANA indicato in carta con il colore verde. Variante per Cureggio e Fontaneto d’Agogna Da Borgomanero è possibile percorrere la variante che scende verso Cureggio e Fontaneto d’Agogna, borghi dove per disciplinare si coltiva la Cipolla Bionda, presidio SlowFood. Entrambi sono di antica origine e caratterizzati da presenze storico-artistiche importanti: in particolare a Cureggio con il Battistero romanico di San Giovanni e la Parrocchiale di Santa Maria Assunta; segnaliamo inoltre lo Spazio Museale TAM dedicato alla storia del territorio fra il Tardo Antico e il Medioevo. A Fontaneto meritano una visita lo Scurolo di Sant’Alessandro nella Parrocchiale, opera di Alessandro Antonelli, e l’Oratorio romanico dei Santi Fabiano e Sebastiano. Nei dintorni si trovano numerose risorgive, la cui abbondanza spiega l’origine del suo nome. Poco distante da Fontaneto si raggiunge Cressa, attraversando la SS229.

Cressa. È un piccolo borgo un tempo dedito all’allevamento del baco da seta. Ai

margini dell’abitato sorge l’Oratorio romanico di San Giulio, antica parrocchiale del paese; l’attuale parrocchiale risale al XVII secolo con interessanti pitture. Suno. Importante insediamento già in epoca romana e medievale, è uno dei centri di produzione vitivinicola delle Colline Novaresi e Città del Vino. Degna di nota la Pieve di San Genesio, situata fuori dal centro abitato sull’antica Via Francisca; già menzionata nell’XI secolo, fu ampiamente rimaneggiata nel corso dei secoli. Si segnalano il Museo Ferroviario e l’Osservatorio Astronomico. Vaprio d’Agogna. In centro troviamo la Casaforte risalente al XIII secolo e Villa Bono, antica residenza di delizia; la Parrocchiale di Santa Maria Assunta fu costrui­ta nel Seicento e sottoposta a varie ristrutturazioni nel corso del tempo. Castelletto di Momo. Qui sorge la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta. Poco distante lungo l’itinerario si incontra la Cascina Linduno, con il piccolo Oratorio di Santa Maria, ricco di affreschi quattrocenteschi. Variante per Momo Merita una visita lo splendido Oratorio della Santissima Trinità, la Cappella Sistina del Novarese, con il suo ricco ciclo di affreschi raffiguranti scene della vita di Gesù e altre immagini di santi.

Caltignaga. Dopo aver attraversato la Statale 229 e incontrato l’antica Cascina Mirasole, si giunge a Sologno dove all’interno del cimitero si ammira l’Oratorio romanico dei Santi Nazario e Celso. A Caltignaga meritano una visita nel cimitero l’Oratorio di San Salvatore, ricco di affreschi e il Castello dei Caccia. Lungo la statale sono ancora visibili i resti di un acquedotto romano. Variante per Cavagliano, Badia di Dulzago e Cameri Da Caltignaga una deviazione conduce a Cavagliano, dove nel cimitero si ammira l’Oratorio di San Vito, con un ciclo di affreschi di scuola Gaudenziana che abbellisce la parete di fondo della piccola chiesa. Sorgono invece in posizione dominante e su una precedente fortificazione il Castello, un edificio rurale con tracce dell’antico fossato e la Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta. Poco distante troviamo la Badia di Dulzago, in prossimità del Torrente Terdoppio e di alcuni fontanili. Luogo religioso e insediamento agricolo di antica origine, vi erano l’abitazione dell’abate e dei canonici, le case dei coloni, una Chiesa dedicata a San Giulio, un piccolo cimitero e la ghiacciaia. Spostandosi verso Est si raggiunge Cameri, dove si segnalano la Parrocchiale di San Michele e l’Oratorio di San Rocco. Poco distante si raggiunge Villa Picchetta, sede del Parco del Ticino, che ospita la nuova struttura ricettiva per i cicloturisti (bike hotel). 8

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Novara. Si giunge a No-

vara dalla SS 229 passando per Vignale. Lo sguardo viene subito attirato dall’imponente Cupola della Basilica di San Gaudenzio, uno dei monumenti più alti al mondo edificato interamente in mattoni e progettato dall’architetto Alessandro Antonelli. Merita una sosta anche la sottostante Basilica seicentesca con importanti opere barocche. A pochi passi si trova il Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi; spostandosi verso il cuore del centro storico, si incontrano il Complesso Monumentale del Broletto, costituito da 4 palazzi di epoche diverse, al cui interno trova spazio la Galleria d’Arte Moderna “P.A. Giannoni”, dove sono esposte opere del tardo 800 e inizio 900. Di fronte si erge il Duomo antonelliano di Santa Maria che custodisce opere di Gaudenzio Ferrari e Bernardino Lanino e il Battistero paleocristiano, considerato il più antico del Piemonte, che conserva un ciclo di affreschi di origine romanica. I Palazzi del Chiostro della Canonica sono la sede dei Musei della Canonica del Duomo. Affacciano su Piazza Martiri il Teatro Coccia, e il Castello Visconteo-Sforzesco, contenitore di eventi e mostre e dove trova sede l’ufficio turistico del territorio (ATL Terre dell’Alto Piemonte, Piazza Martiri della Libertà 3; tel. 0321.394059; www.turismonovara.it). Lasciato il centro storico ci si dirige lungo la Strada Mercadante; a Sud della città in località Torrion Quartara, ammirando attraverso risaie e corsi irrigui è possibile incontrare alcune cascine storiche, come la San Maiolo, dalla storia millenaria e sito Cluniacense. Monticello. In centro troviamo su una piccola altura l’antica Parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio e i resti di un antico Castello. Granozzo. Si segnalano la Parrocchiale dell’Assunta e l’Oratorio di Santa Maria e San Rocco, costruito in seguito alla pestilenza seicentesca. Casalino. Merita una visita la Pieve di San Pietro, teatro della Pace di Casalino del 1194, che sancì la tregua tra Novara e Vercelli dopo 20 anni di lotte. In centro sorgono la Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, che custodisce nella Cappella dell’Annunziata il ciclo pittorico della Parete dei Santi, risalente al XV secolo e il Castello con il suo prezioso giardino. Vinzaglio. L’antico Castello Sella che sorge su un dosso, oggi si presenta come una residenza aristocratica di campagna. Del XVII secolo invece la Parrocchiale dell’Assunta. Numerose le cascine che punteggiano il territorio di Vinzaglio e che testimoniano passato e presente di un borgo agricolo dedito alla coltura del riso. In direzione Ovest si attraversa il fiume Sesia e si giunge nel vercellese; il percorso continua lungo la VIA DEL MARE. 10

LA PEDEMONTANA Romagnano Sesia. Il borgo è immerso tra i vigneti delle Colline Novaresi, dove si produce il Ghemme DOCG. Intorno al Mille qui fu fondata l’Abbazia di San Silano, che conserva oggi reperti archeologici e pregevoli opere d’arte. Del complesso abbaziale antico resta la cosiddetta Cantina dei Santi, che custodisce un ciclo di affreschi del XV secolo raffiguranti la vita di Re Davide, unico nel suo genere. Merita una visita l’ottocentesca Villa Caccia, opera di Alessandro Antonelli, oggi sede del Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia, a cui è affidata la narrazione degli antichi mestieri legati per lo più alla viticoltura. Negli anni dispari Romagnano diventa protagonista con la Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo, che porta in scena la centenaria Passione di Cristo recitata dai suoi abitanti.

Variante Monteregio Da Romagnano verso Sud si incontrano numerosi itinerari già tracciati nell’area coltivata a vigneti delle Colline Novaresi, che comprendono i territori vitivinicoli di Ghemme, Sizzano, Fara Novarese, Briona, a Nord Grignasco e a Est Barengo, Cavaglietto e Cavaglio d’Agogna, per poi ricongiungersi con l’itinerario della Via del Mare a Fontaneto d’Agogna. Quest’area è caratterizzata da colline nate da depositi morenici formatisi dall’avanzamento e il successivo ritiro dei ghiacciai e con l’azione congiunta dello scorrere delle acque; qui il microclima è particolarmente favorevole all’allevamento della vite grazie alla vicinanza del Monte Rosa. Variante Strada Biandrina – Asta del Sesia Da Ghemme ci si sposta a Sud lungo l’asta del Sesia, sull’antica Via Biandrina, su strade bianche e comunali per raggiungere Sizzano, Carpignano Sesia, Landiona, Vicolungo, Biandrate e San Nazzaro Sesia, fino a giungere nel territorio vercellese, incrociando la Via del Mare.

Prato Sesia. È un borgo di antiche origini che ha dato i natali a Fra’ Dolcino. La

Parrocchiale è dedicata a San Bernardo da Mentone; fondata nel Medioevo e rimaneggiata nel XVII e XVIII secolo, conserva tele del Gimignani e del Grassi. In posizione sopraelevata sono visibili i resti del Castello di Sopramonte con la Chiesa della Natività della Vergine e la Panchina Gigante arancione n. 127 da cui godere di una splendida vista sul Monte Rosa, sulla Valsesia e sul fiume Sesia, dove anticamente si estendeva l’area del Supervulcano, riconosciuto dall’Unesco come Geoparco. 11


Cavallirio. Il borgo è inserito nel Parco del Fenera e nella Riserva Naturale delle Baragge. La Parrocchiale di San Gaudenzio subì varie modifiche fino ad arrivare alle attuali forme. Nelle campagne sorge l’Oratorio romanico di San Germano. Boca. Il borgo lega il suo nome all’omonima DOC, vino di gran corpo a base di nebbiolo; sorge su un’altura la Parrocchiale di San Gaudenzio, mentre merita una breve deviazione il maestoso Santuario del Santissimo Crocifisso, progettato da Alessandro Antonelli, la cui costruzione venne terminata dal figlio Costanzo.

Variante di Borgo Ticino Da Gattico in direzione Sud, toccando il borgo di Veruno, è possibile prendere una variante che confluisce poi nella Ciclovia del Ticino a Sud di Castelletto in regione Cascinetta, passando attraverso la Riserva Naturale del Bosco Solivo, inserito nelle aree protette del Parco del Ticino. Variante di Oleggio Castello Il borgo, in posizione collinare, è celebre per la Villa Dal Pozzo D’Annone, raro esempio di architettura vittoriana in Italia.

Comignago. Borgo di antiche origini, in centro si trova l’Abbazia di Santo Spirito, rimaneggiata nel corso dei secoli, con un bel campanile romanico; in cima ad un’altura sorge invece la Parrocchiale di San Giovanni Battista costruita nel XVII secolo su un edificio più antico. All’interno del Parco dei Lagoni di Mercurago in territorio di Comignago si segnala la Necropoli del Motto Caneva risalente al IV e V secolo d.C.. Castelletto Sopra Ticino. Costeggiando l’Oratorio di Glisente e dopo aver attraversato la Statale 32 si giunge nel centro dell’antico borgo, dove sono custodite le testimonianze di ritrovamenti preistorici risalenti alla Civiltà di Golasecca; nel Medioevo il paese si sviluppa attorno al Castello Visconti col suo parco ben piantumato, mentre la Parrocchiale fu costruita nel Settecento su un precedente edificio quattrocentesco. Da qui l’itinerario della Pedemontana può giungere in Lombardia percorrendo il ponte di Sesto Calende, oppure viaggiando lungo la parte della Via del Ticino verso Somma Lombardo, attraverso il comune di Varallo Pombia.

LA VIA DEL TICINO Maggiora. Borgo a forte impronta antonelliana, in centro è infatti presente Casa

Antonelli, residenza della famiglia dell’architetto. Sempre in centro si erge la Parrocchiale dello Spirito Santo, al cui interno è presente lo scurolo di Sant’Agapito, opera di Antonelli, così come l’impianto architettonico del cimitero. Borgomanero. Città attiva e vivace sorta in epoca altomedievale in posizione strategica sulle rive dell’Agogna e su importanti vie di comunicazione tra la pianura, il Cusio e il Sempione. In centro sorge la Collegiata di San Bartolomeo oggi nelle sue forme barocche e neoclassiche, con l’inconfondibile facciata ricca di decorazioni in cotto, che custodisce pregevoli opere. Sempre in centro si trova l’Oratorio di San Leonardo, attestato dal XII secolo ma di fondazione precedente, che conserva affreschi di grande interesse. Seguendo il viale che conduce alla stazione si raggiunge Villa Marazza, sede dell’omonima Fondazione e della Biblioteca Civica, che custodisce un cospicuo patrimonio di libri, stampe, incunaboli e pergamene. In frazione Santa Cristina merita una visita il Museo Etnografico della Civiltà Agricola Locale “La Manera”, ospitato nel seicentesco Palazzo Bono. In località Vergano in posizione panoramica sorge il Castello, con un’elegante torre quattrocentesca quadrata, tracce di un ponte levatoio e una finestra a tutto sesto con stemma nobiliare. Qui si interseca la VIA DEL MARE, identificata in carta col colore rosso. Gattico-Veruno. A Gattico la Parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano sorge su un’altura e conserva al suo interno decorazioni lignee di pregio; ai margini di un bosco lungo l’itinerario meritano una sosta i suggestivi resti della Chiesa romanica di San Martino, che si presenta senza tetto, ma con la struttura ancora ben visibile nelle sue tre navate terminanti con absidi. Sede di un insediamento rurale romano, il cascinale Muggiano, fu una corte fortificata nel Medioevo e poi sede dei Signori di Gattico, dotato anche di mulino. Una deviazione porta a Nord di Muggiano all’interno del Parco dei Lagoni di Mercurago, sito palafitticolo riconosciuto dall’Unesco. 12

Il Parco del Ticino piemontese copre una superficie di oltre 6000 ettari; si estende lungo la riva Nord-occidentale del fiume, dall’uscita del Lago Maggiore fino al confine con la Lombardia e comprende parte del territorio di 11 comuni: Castelletto Sopra Ticino, Varallo Pombia, Pombia, Marano Ticino, Oleggio, Bellinzago, Cameri, Galliate, Romentino, Trecate e Cerano. Costituisce l’area protetta fluviale più grande d’Europa, riconosciuta patrimonio mondiale nel circuito MAB-Unesco. Il tracciato della pista ciclabile, si sviluppa su una lunghezza complessiva di 63 km, in direzione parallela al fiume, utilizzando per lo più strade sterrate già esistenti; ad eccezione di alcuni tratti dove il tracciato della ciclabile coincide con quello di strade asfaltate o comunque di passaggio, l’itinerario è chiuso al traffico di veicoli a motore. È diviso in 5 tappe di lunghezza variabile, che iniziano e finiscono in un punto facilmente accessibile in auto e nei cui pressi vi è possibilità di parcheggio. Le mappe sono scaricabili dal sito www.parcoticinolagomaggiore.it

13


Romont

SCALA - SCALE - MAßSTAB - ÉCHELLE Interlaken

FRIBOURG

Echallens

1 : 35 000 (1 cm = 350 URI m)

Bulle Frutigen

Renens Morges

Lausanne

Le Léman

Châtel-St-Denis

Cully

Vevey

(Lago di Ginevra)

Leuk Stadt Visp

Conthey

Monthey St-Maurice

Simplonpass/ Passo del Sempione

Sion

e ôn Rh

Martigny

Evolène

Cluses

SUISSE

TICINO

l le Si m r i a d plo e l S e nt u m p n n io n el e /

Cevio

SVIZZERA Locarno

WALLIS

18-19

Domodossola

20-21

VALAIS

16-17

Sallanches

22-23 24-25

Cervino

ITALIA

34-35

Bianco

A1

ville

3

1800

National boundary Staatsgrenze Limite d’état

Confine di Regione Regional boundary Regionsgrenze Limite de région

Chiesa Church Kirche Église Cappella / Croce isolata Chapel / Wayside cross Kapelle / Wegkreuz Chapelle / Croix de chemin Oratorio Oratory Oratorium Oratoire Cimitero Cemetery Friedhof Cimetière Miniera / Cava Mine / Quarry Bergwerk / Steinbruch Mine / Carrière

Castello Castle Burg Château Torre Tower Turm Tour Villa, palazzo, casale Villa, palace, farmstead Villa, Palast, Gehöft Villa, palais, ferme Sorgente / Fontana Spring / Fountain Quelle / Brunnen Source / Fontaine Cascata Giaveno Waterfall Wasserfall Chute d’eau

Maggiore

Lago d'Orta

VALLE D'AOSTA

Borgosesia

Biella

Ivrea

LOMBARDIA 58-59

38-39

40-41

60-61 Gallarate

42-43 44-45 Oleggio

Cossato

46-47

PIEMONTE

BustoArsizio 62-63 Legnano 64-65

Cameri

66-67

48-49 Novara

Galliate

Magenta

Trecate

50-51

Grotta / Caverna Cave / Cavern Grotte / Höhle Grotte / Caverne Rovine / Ruderi Ruins Ruinen Ciriè Ruines Monumento naturale Volpiano Natural monument Naturdenkmal Monument naturel Monumento storico Alpignano Historical monument Kulturdenkmal Monument historique Rivoli Punto panoramico Viewpoint Moncalieri Rundblick Orbassano Vue panoramique

Somma Lombardo

Borgomanero

Valdilana

Confine di provincia Provincial boundary Provinzgrenze Limite de province

56-57 Arona

36-37

Varese

no

14

Aosta

Verbania Omegna

T ic i

Confine di Stato GNE-RHÔNE-ALPES

Sentiero Footpath Fußweg Sentier Ferrovia con stazione Railway with station Eisenbahn mit Bahnhof Chemin de fer avec gare Curve di livello, equidistanza 20 m Contour lines at 20-metre intervals Höhenlinien im 20 Meter Abstand Courbes de niveau, équidistance 20m Parco regionale; area protetta Regional park; nature reserve Regionalpark; Naturschutzgebiet Parc régional; réserve naturelle

Lago

30-31 32-33

LEGENDA - LEGEND - ZEICHENERKLÄRUNG - LÉGENDE Monte

Luino

28-29

26-27

Monte Rosa

Passy

Autostrada Motorway Autobahn Autoroute Rete stradale principale Main road network Hauptstraßennetz Réseau routier principal Strada secondaria Secondary road Nebenstraße Route secondaire Strada praticabile; strada forestale Carriage road; forest road Fahrweg; Forstweg Route carrossable; route forestière

2500 m

Ga

Brig-Glis

Sierre

AUVERGNE-RHÔNE-ALPES

2000

SCHWEIZ

VAUD Aigle

FRANCE

1500

Faido

Montreux

Le Bouveret

1000

Il valore della declinazione magnetica è 3° 13’ 00” E al 01/05/2023 e varia di 0° 9’ E per anno, calcolato sul sistema WMM. The value of the magnetic declination is 3° 13’ 00” E on 01/05/2023 and varies of 0° 9’ E every year, based on WMM system. Der Wert der magnetischen Missweisung ist 3° 13’ 00” E am 01/05/2023 und variiert von 0° 9’ E pro Jahr, berechnet auf WMM-System. La valeur de la déclinaison magnétique est de 3° 13’ 00’’ E au 01/05/2023 et varie chaque année de 0° 9’ E, basée sur le modèle «WMM». Gluringen (fonte - source - Quelle - source: National Geophysical Data Center)

BERN

Saanen

500

0

68-69

70-71

Vercelli

52-53 54-55

Vigevano Mortara

VIA DEL MARE Chivasso PEDEMONTANA VIA DEL TICINO

Torino

Varianti / Variants Varianten / Variantes

Chieri

Po

Coordinate geografiche (Latitudine e Longitudine) Geographic coordinates (Latitude and Longitude)

8° 28’ Geographische Koordinaten (Breite und Länge)

Coordonnées géographiques (Latitude et Longitude)

Casale Monferrato

Coordinate riferite al sistema cartografico UTM/WGS84 zona 32N Cartographic reference system: UTM/WGS84 zone 32N

458 000 Kartographisches Referenzsystem: UTM/WGS84 Zone 32N

Système de coordonnées géographiques: UTM/WGS84 zone 32N

ROUTE DU RHÔNE

www.valais.ch/fr/touren/velo/itineraires/route-du-rhone

Valenza

15


6° 50’

6° 40’

6° 50’

7° 00’

7° 10’

46° 30’

6° 40’

46° 10’

46° 20’

46° 20’

16

7° 10’

17


7° 30’

7° 40’

7° 20’

7° 30’

7° 40’

7° 50’

46° 20’

46° 20’

7° 20’

46° 10’

18

7° 50’

19


8° 10’

8° 20’

46° 10’

46° 10’

46° 20’

7° 50’

7° 50’

20

8° 00’

8° 10’

21


5 108 000

8° 16’

440 000

8° 18’

446 000

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5 102 000

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5 104 000

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46° 06’

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5 106 000

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442 000

5 108 000

8° 14’

46° 04’

22

442 000

8° 16’

23


8° 16’

440 000

8° 18’ 446 000

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46° 00’ 5 094 000

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5 096 000

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5 098 000 46° 02’

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24

448 000

5 100 000

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442 000

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8° 16’

25


448 000

8° 20’

450 000

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8° 20’

450 000

8° 22’

26

5 090 000

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45° 58’

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5 092 000

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46° 00’ 5 094 000

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5 096 000

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8° 18’ 446 000

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8° 22’

27


452 000

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456 000 8° 26’

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28

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45° 58’

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5 092 000

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8° 22’

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452 000

8° 24’

29


458 000

456 000 8° 26’

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8° 28’

460 000

8° 30’

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8° 30’

30

5 086 000

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45° 56’

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5 088 000

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45° 58’

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5 092 000

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456 000 8° 26’

8° 28’

31


45° 56’

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32

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45° 54’

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8° 22’

45° 56’

450 000

450 000

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452 000

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33


8° 22’

452 000

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34

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5 078 000

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45° 52’

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5 080 000

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452 000

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35


8° 22’

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452 000

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37


458 000

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460 000

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45° 44’

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460 000

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462 000

39


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48

45° 26’

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5 032 000

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5 030 000

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45° 26’

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45° 24’

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5 028 000

50

51


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464 000

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52

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66

5 034 000

5 034 000

45° 28’

45° 28’

5 036 000

5 036 000

5 038 000

5 038 000

45° 30’

45° 30’

5 040 000

5 040 000

8° 42’

8° 46’

482 000

67


8° 46’

482 000

484 000

8° 48’

486 000

8° 46’

482 000

484 000

8° 48’

486 000

68

45° 24’

45° 24’

5 028 000

5 028 000

5 030 000

5 030 000

45° 26’

45° 26’

5 032 000

5 032 000

5 034 000

5 034 000

45° 28’

45° 28’

480 000

480 000

69


8° 42’

478 000

8° 44’

480 000

476 000

8° 42’

478 000

8° 44’

480 000

8° 46’

70

5 026 000

5 026 000

45° 24’

45° 24’

5 028 000

5 028 000

5 030 000

5 030 000

45° 26’

45° 26’

5 032 000

5 032 000

476 000

8° 46’

71


Operazione co-finanziata dall’Unione europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, dallo Stato Italiano, dalla Confederazione elvetica e dai Cantoni nell’ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Interreg V-A Italia-Svizzera 2014/2020.


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