TECNOLOGIE IN CAMPO
s
Rubrica a cura di Massimo Mortarino
(mmortarino@affidabilita.eu)
Misure e prove per competere: altre applicazioni di successo! Simulazione multi-fisica nell’interazione uomo-robot; Valore aggiunto nei controlli dimensionali; Metrologia nello stampaggio plastica; Le prove alzano l’asticella della qualità... e del business!; Movimenti rapidi e grandi forze in sicurezza; Misurazione e reverse engineering nei veicoli per disabili
TECHNOLOGIES IN ACTION The section “Technologies in action” presents a number of recent case studies of industries or institutions gaining profit from the latest innovation in measuring instruments and systems. RIASSUNTO La Rubrica “Tecnologie in campo” presenta un compendio di casi di studio di Aziende e/o istituzioni che hanno tratto valore aggiunto dalla moderna strumentazione di misura.
ROBOTICA “MORBIDA” Simulazione multi-fisica a supporto dell’interazione uomo-robot
Proponiamo ancora ai lettori una testimonianza eccellente, che ha come protagonista un Gruppo di Ricerca, per la precisione il SIRSLab di Siena: una realtà che ci consente immediatamente di visualizzare le peculiarità della ricerca applicativa multidisciplinare abbinate all’innovazione, quindi un’insostituibile base di dati utile per guidare l’avanzamento del nostro progetto sulla giusta strada. Chi ci aiuta a conoscere questo nuovo “caso di successo” è la professoressa Monica Malvezzi (Università di Siena), alla quale chiediamo innanzitutto una rapida presentazione del Gruppo di cui fa parte. (M. Malvezzi) SIRSLab è Laboratorio di Robotica e Sistemi del Dip. d’Ingegneria dell’Informazione e Scienze Matematiche dell’Università di Siena. Il Gruppo di Ricerca con cui collaboro, denominato “Human Centered Robotics”, è
diretto dal prof. Domenico Prattichizzo (specializzato nei controlli e sistemi automatici) e vede sinergicamente impegnati, oltre a me, soprattutto Gionata Salvietti, Maria Pozzi e Tommaso Lisini Baldi. Le competenze del gruppo di ricerca sono varie e multidisciplinari e spaziano dall’automatica alla meccatronica, alla meccanica applicata alle macchine, conoscenze che nell’ambito della Robotica si possono coniugare in modo particolarmente efficace e rapido. Al gruppo di ricerca afferiscono circa 15 giovani ricercatori (dottorandi, assegnisti di ricerca, ricercatori). Le principali attività di ricerca di SIRSLab, fondato dal Gruppo Sistemi e Controllo dell’Università di Siena, riguardano Computer Vision, Haptics (dal greco “apto” = tocco, attributo che sottintende qualcosa che ha a che fare con il tatto), Mobile Robotics e Medical Applications. Nel Laboratorio sono attivi tre gruppi di ricerca principali: Haptics e realtà virtuale – Visione e robotica – Robotica mobile. I “fil rouge” che collegano tutte le attività del Gruppo sono rappresentati dalla manipolazione, intesa sia dal punto di vista robotico/industriale (“gripper” = presa) sia da quello medico/riabilitativo, quindi quale supporto alla mano umana, e dal senso del tatto, cioè tutto ciò che può essere riferito ai dispositivi interessati. Per inquadrare più facilmente il nostro orizzonte di ricerca pensiamo, ad
esempio, alla progettazione di dispositivi indossabili sulla mano o sul palmo della mano. Stiamo inoltre avviando in questi giorni un nuovo progetto di ricerca europeo HARIA, dedicato all’ “augmentation”, ambito che riguarda il possibile aumento delle capacità e degli spazi di lavoro dell’uomo tramite arti robotici supplementari. Ci sembra di capire che il vostro lavoro di ricerca sia piuttosto legato ai temi della sicurezza e salute sul lavoro, giusto? (M. Malvezzi) Sicuramente, perché le applicazioni robotiche che sviluppiamo sono concentrate sull’uomo, allo scopo di potenziarlo e supportarlo nello svolgimento di operazioni pesanti, così come per aiutarlo nel recupero delle proprie funzioni dopo aver subito gravi incidenti, paralisi, ictus, ecc. E non per nulla collaboriamo strettamente con l’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, molto attivo nell’ambito della robotica riabilitativa. Dal punto di vista scientifico, il nostro interesse è soprattutto indirizzato alla scoperta delle modalità in cui l’uomo può collaborare con i robot, in condizioni molto particolari e complesse (ben diverse da quelle “protette” di un’isola automatica di lavoro), dove il contatto fra il robot e l’operatore è continuamente presente e con esso tutti i possibili rischi in materia di sicurezza e salute; inclusi gli aspetti ergonomici e quelli del comfort, che pongono vincoli importanti al nostro lavoro di ricerca, come quelli che riguardano l’alleggerimento dei materiali, spesso fondamentale per non appesantire troppo le parti umane su cui posare o agganciare le parti robotiche. Siamo posizionati in uno spazio di ricerca in cui domina la continua innovazione tecnologica e si punta a un’integrazione spinta dei dispositivi, ma fortemente T_M
N.
2/22 65