Tutto_Misure n. 3 - 2019

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METROLOGIA LEGALE E FORENSE

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Rubrica a cura dell’Avv. Veronica Scotti (www.avvocatoscotti.com)

Gli audit interni Come fare?

LEGAL AND FORENSIC METROLOGY This section intends to discuss the great changes on Legal Metrology after the application of the D.lgs. 22/2007, the socalled MID directive. In particular, it provides information, tips and warnings to all “metric users” in need of organizations that can certify their metric instruments according to the Directive. This section is also devoted to enlighting aspects of ethical codes during forensic activities where measurements are involved. Please send all your inquiries to Ms. Scotti or to the Director! RIASSUNTO Questa rubrica intende discutere i significativi cambiamenti in tema di Metrologia Legale a seguito dell’entrata in vigore del D.lgs. 22/2007, altrimenti detto Direttiva MID. In particolare, vuole fornire utili informazioni, consigli e ammonimenti a tutti gli “utenti Metrici” che si rivolgono per reperire informazioni su Enti e organizzazioni notificate per la certificazione del loro prodotto/strumento secondo la Direttiva. La rubrica tratta anche di aspetti etici correlati allo svolgimento di misurazioni legate ad attività in ambito forense (CTU, CTP). Scrivete all’Avv. Scotti o al Direttore, e verrete accontentati! Cari Lettori, sono certa di non sbagliare se affermo che la maggior parte di voi applica un sistema di gestione certificato (a.e. ISO 9001) o accreditato (a.e. ISO 17025) ed è ben consapevole della obbligatorietà, come requisito di norma, di effettuare audit destinati a dimostrare la conformità dei processi e delle attività a quanto stabilito dalle pertinenti disposizioni. Come noto, gli audit possono essere di tre tipologie: – audit interni: effettuati da personale interno all’azienda ma estraneo ai processi verificati; – audit di parte seconda: effettuati dai clienti mediante proprio personale (o comunque mediante soggetti incaricati dai medesimi); – audit di parte terza: organismi di certificazione, di accreditamento ed eventuali soggetti incaricati appositamente dall’impresa/laboratorio. Le attività da svolgersi nell’ambito di un audit, condotto secondo lo schema di riferimento fornito dalla norma UNI EN ISO 19011:2018 – Linee guida per audit di sistemi di gestione, sono ana-

Premesso che gli audit interni, così come definiti dalla norma UNI EN ISO 9000:2015 – Sistemi di gestione per la qualità – Fondamenti e vocabolario, fanno parte di quei processi aziendali programmati volti a verificare la permanenza dei requisiti, la conformità del sistema di gestione ed eventuali criticità che necessitino di azioni correttive, essi devono essere condotti da soggetti indipendenti ed estranei all’attività analizzata e che non assumano alcuna responsabilità in ordine all’oggetto/processo sottoposto ad audit, come prescritto dalla pertinente norma ISO. Cosa succede nel caso in cui l’impresa, che applica un sistema di gestione, non abbia risorse di personale sufficienti e/o adeguatamente formate per lo svolgimento di audit interni? È ben noto che le verifiche interne sono un requisito ineludibile per tutti i sistemi di gestione, in considerazione della rilevante importanza che riveste, secondo la norma, la consapevolezza dei propri limiti aziendali, inclusa la capacità d’individuare le fragilità (criticità) e di provvedere a (quanto meno tentare di) risolverle o ridurne gli effetti sui processi aziendali, in linea con la nota filosofia del Plan, Do, Check and Act. Pertanto, l’impresa di modeste dimensioni, che non disponga di risorse interne sufficienti, dovrà necessariamente rivolgersi all’esterno incaricando un auditor che, in suo nome e conto, conduca tale attività. Sul punto si evidenzia che anche l’ente di accreditamento, in specie per quanto riguarda i laboratori di taratura, impone gli audit interni precisando che “Le verifiche ispettive di seconda e terza parte non

loghe a prescindere dal tipo di audit effettuato in quanto il percorso e gli obiettivi non differiscono poiché la differenza è riconducibile allo scopo finale della verifica: – negli audit interni la verifica è finalizzata ad accertare la conformità ed evidenziare eventuali criticità di sistema da correggere; – negli audit di parte seconda, è il cliente che, al fine di assicurarsi che siano rispettati determinati requisiti, procede a sottoporre a verifica il proprio fornitore; – negli audit di parte terza la verifica è tesa ad accertare il rispetto dei requisiti di norma al fine del mantenimento della certificazione/accreditamento. Mentre le ultime due categorie di audit non pongono problemi in ordine alla loro effettiva fattibilità, considerato che sono svolti da soggetti estranei alla compagine aziendale, indipendentemente dal fatto che coltivino o meno un interesse specifico verso la stessa, svolgere un audit interno potrebbe risultare Avvocato – Foro di Milano più complesso soprattutto per realtà di Professore a contratto al Politecnico di Milano modeste dimensioni. veronica.scotti@gmail.com T_M

N.

3/19 ƒ 217


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