Tutto_Misure n.1 - 2025

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TUTTO _ MISURE TUTTO _ MISURE

LA

RIVISTA

DELLE MISURE E DEL CONTROLLO QUALITÀ - PERIODICO FONDATO DA SERGIO SARTORI ORGANO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE “GMEE” E

CIAO FR ANC O

Scansiona

ALTRI TEMI: Misure di Forza - Celle di carico per uso industriale

OTHER TOPICS: Force Measurements - Load

Cells for Industrial Use

D. Vescovi, M. Mai

41

MISURE FERROVIARIE: Sistema linea-pantografo

Railway measurements Line-pantograph system

D. Giordano, D. Signorino, I. Bresaola

45

LA MISURA DEL SOFTWARE: Metrologia e Contratti - Parte 35: Specialista di Misurazione: Analisi dei dati sì, ma come?

SOFTWARE MEASUREMENT: Metrology and Contracts - Part 35: Measurement Specialist: Data Analysis Yes, But How?

L. Buglione

109

La storia del Gruppo Misure Elettriche ed Elettroniche (GMEE) - XVII Parte: Il terzo anno dell’Associazione GMEE

The history of the Electrical and Electronic Measurements Group (GMEE) - XVII episode: the tird year of the GMEE Association

M. Savino

128

Editoriale: Amici che ci lasciano (Alessandro Ferrero) 7

Ricordo di Franco Docchio: Addio a un professore-imprenditore (Alessandro Ferrero) 8

Comunicazioni, Ricerca e Sviluppo, dagli Enti e dalle Imprese

Notizie nel campo delle misure e della strumentazione 13

Il tema: IA e misure

Un’introduzione all’Intelligenza Artificiale generativa 19 (L. Mari, A. Giordani, D. Petri )

Gli altri temi: I progetti europei

Il progetto di ricerca europeo EPM 22NRM06 ADMIT

33 (G. Crotti, D. Giordano, P.S. Letizia, D. Signorino, A. Delle Femine, D.Gallo, C. Iodice, C. Landi, M. Luis, A. Mingotti, L. Peretto, R. Tinarelli, A. Mariscotti, G D’Avanzo, P. Mazza)

Gli altri temi: Misure di forza

Celle di carico per uso industriale (D. Vescovi, M. Mai ) 41

Gli altri temi: Misure ferroviarie

Sistema linea-pantografo (D. Giordano, D. Signorino, I. Bresaola) 45

Gli altri temi: Confronti interlaboratorio nel settore ispezioni

Organismi d’ispezione che effettuano verificazioni metrologiche 49 (Stefania Accorsi )

Le Unità GMEE si presentano

Le Unità GMEE si presentano –Quarta puntata: l’Unità di Catania

55 (articolo di B. Andò, S. Baglio, S. Graziani, F.R.E. Lo Savio, C. Trigona) (a cura di Massimo Mortarino)

La pagina di ACCREDIA

Notizie dall’Ente di Accreditamento

(a cura di R. Mugno, S. Tramontin, F. Nizzero)

Misure in acustica

Tanto rumore per nulla? (a cura di Domenico Russo)

65

71 (articolo di Gaetano Licitra)

La pagina di IMEKO

Aggiornamenti sulle attivita IMEKO

(a cura di Daniele Fontanelli )

La Pagina dell’IMS

Notizie dall’IEEE Instrumentation and Measurement Society

(M. Parvis, S. Rapuano)

Testing & dintorni

Differenze in evidenza (a cura di Flavio FLoriani )

Misure e fidatezza

Sicurezza funzionale in High Demand

(articolo di L. Cristaldi, M. Uberti, M. Tacchini )

(a cura di L. Cristaldi, M. Catelani, M. Lazzaroni e L. Ciani )

Tecnologie in campo

77

79

81

8

Quando Misure e Test fanno la differenza: 9 casi applicativi e soluzioni di successo

(a cura di Massimo Mortarino)

Metrologia generale

Cos’è l’incertezza di misura, dunque? (a cura di Luca Mari )

I Seriali di T_M: Misura del software

Metrologia e Contratti–Parte 35 (a cura di Luigi Buglione)

Metrologia legale e forense

Ancora sul sistema di controlli di metrologia legale

105

109

113 (a cura di Veronica Scotti)

Spazio Associazioni Universitarie di Misuristi

Dalle Associazioni Universitarie di Misuristi

(a cura di A. Ferrero, E. Sardini e A. Cigada)

Manifestazioni, Eventi e Formazione

117

2025: eventi in breve 119

Metrologia… per tutti!

La valutazione della competenza nei laboratori di prova e taratura

121 (a cura diMichele Lanna)

Commenti alle norme: la 17025

Incertezza di Misura –Terza parte: Incertezza

126 per i laboratori di prova(a cura di Nicola Dell’Arena)

Storia e curiosità

La storia del Gruppo Misure Elettriche ed Elettroniche (GMEE) 128

Diciassettesima parte: Il terzo anno dell’Associazione GMEE

(Mario Savino) Abbiamo letto per voi

137 News 42-46-60-68-78-80-82-84-88-92-96-98-106-108-

A l e s s a n d r o F e r r e r o

Amici che ci lasciano

Friends leave

Cari lettori,

È un triste inizio d’anno

q u e s t o … C o m e a v e t e intuito dall’inusuale co-

p e r t i n a , F r a n c o D o cchio, il secondo Direttore di Tutto Misure, ci ha

l a s c i a t i n e l g e n n a i o scorso. Pochi giorni dopo, è giunta in reda-

z i o n e l a n o t i z i a c h e M i c h e l e L a n n a , u n o storico collaboratore della nostra rivista, è improvvisamente mancato

Non è lo spazio ristretto di un editoriale il luogo più adatto per ricordarli. Troverete più avanti il nostro affettuoso e addolorato

o m a g g i o a q u e s t e d u e f i g u r e c h e h a n n o dedicato tempo ed energie a Tutto Misure, contribuendo a renderla ciò che oggi è: l’u-

n i c a r i v i s t a i t a l i a n a i n c u i s i t r a t t a n o e dibattono temi di misure ad ampio spettro. Non erano cer tamente queste le novità di cui pensavo di scrivere in questo numero ed è per me difficile ripor tare la mente alle f a c c e n d e q u o t i d i a n e , d o p o a v e r s a l u t a t o un ’ultima volta un amico con cui ho condiviso una lunga par te della mia vita professionale

Pur troppo la realtà, dalla quale non si sfugge, ci costringe a voltare pagina, talvolta con dolore, altre volte for tunatamente con la consapevolezza che una nuova pagina può dare nuovo slancio a ciò a cui teniamo e a cui ci siamo dedicati con passione

L a r e a l t à d i Tu t t o M i s u r e è c h e l ’ a n n o appena iniziato è l’ottavo della mia direzione Non sta cer tamente a me giudicare se sia stata una buona o cattiva direzione: questo è un giudizio che spetta a voi lettori. In ogni caso, però, incarichi che si protraggono troppo a lungo nel tempo, uniti all’i-

nesorabile avanzare dell’età, compor tano il

r i s c h i o , p e r n o n d i r e l a c e r t e z z a , d i n o n saper cogliere fino in fondo il mutare degli e v e n t i e , n e l c a s o d i u n a r i v i s t a t e c n i c oscientifica, la por tata delle innovazioni. Per quanto ci si possa impegnare per evitarlo, il rischio è reale e bisogna affrontarlo con la consapevolezza di non essere in grado di scongiurarlo.

Ritengo che sia quindi giunto il momento di lasciare ad altre più giovani e salde mani il t i m o n e d i Tu t t o M i s u r e , p e r c h é l a r i v i s t a possa continuare con nuovo slancio e nuove idee la propria navigazione nel mare della metrologia e delle sue innumerevoli applicazioni.

Ne ho parlato con la proprietà della rivista, il GMEE, e abbiamo concordato che questo s a r à i l m i o u l t i m o a n n o d i d i r e z i o n e d i

Tutto Misure. Il collega Daniele Fontanelli, dell’Università di Trento, che voi già conoscete come responsabile della rubrica delle notizie da IMEKO, ha dato la disponibilità a subentrarmi dal prossimo anno Daniele, che mi affiancherà già nella prepar a z i o n e d e i p r o s s i m i n u m e r i d e l l a r i v i s t a , con le sue competenze in campi innovativi, quali le misure per la robotica e l’automaz i o n e , e c o n i l s u o c o n t a g i o s o e n t u s i a s m o p o r t e r à q u e g l i e l e m e n t i d i n o v i t à c h e , n e sono cer to, permetteranno a Tutto Misure di diventare sempre più un autorevole punto di riferimento del mondo delle misure

In questo anno di transizione, preparatevi quindi a tante novità. Per ora, come sempre, non mi resta che augurar vi Buona Lettura! (direttore@tuttomisure.org)

Addio a un professore-imprenditore

È

scomparso a Brescia Franco Docchio, già secondo direttore responsabile della rivista

Ci sono momenti che non si vorrebbe affrontare e pezzi che non si vorrebbe mai dover scrivere, ma a cui non ci si può sottrarre, per quanto dolorosi essi siano. Questo è uno di quelli: ricordare un amico e collega con il quale si è perc o r s a u n a l u n g a p a r t e d e l l a p r o p r i a vita professionale è un doveroso omaggio che non avrei mai voluto scrivere

Come i lettori avranno cer tamente intuito dalla coper tina di questo numero di Tu t t o M i s u r e , d e c i s a m e n t e “ a n o m ala”, è improvvisamente mancato Franco Docchio, pochi giorni prima di compiere 73 anni Preso da mille impegni, n o n l o a v e v o s e n t i t o d i r e c e n t e e n o n essere riuscito a salutarlo rende ancora più difficile scriverne. Ma aveva superato altre crisi e altre pesanti terapie, sempre con quel suo sorriso tra il fanc i u l l e s c o e l ’ i r o n i c o c o n c u i m i p i a c e

r i c o r d a r l o e m i i l l u d e v o c h e p o t e s s e

s u p e r a r e a n c h e q u e s t a e d i p o t e r l o rivedere presto a una delle nostre riunioni.

Ora so quanto mi sbagliavo e mi trovo

a r i c o r d a r l o a t u t t i v o i c h e l o a v e t e c o n o s c i u t o a t t r a v e r s o q u e s t e p a g i n e

D e s i d e r o f a r l o c o n s e m p l i c i t à , c o n

n a t u r a l e z z a e a f f e t t o , c o m e a v r e b b e cer tamente voluto lui, che si presentava, nei suoi editoriali, con la caricatura che gli aveva disegnato un amico e che

t a n t o b e n e c o g l i e v a i l s u o c a r a t t e r e

E c c o p e r c h é h o v o l u t o r i p r o d u r l a i n coper tina, al posto di una più tradizio-

n a l e f o t o g r a f i a : e r a , p r o b a b i l m e n t e , come lui stesso si vedeva, con quel suo modo garbato di non prendersi mai sul serio, lui che però metteva tutto se stesso e il più grande impegno in tutto quello che faceva, inclusa la direzione di Tutto Misure

Come abbiamo scritto nel titolo, fu prof e s s o r e e i m p r e n d i t o r e a l l o s t e s s o tempo. Aveva compreso che la ricerca, s o p r a t t u t t o i n u n c a m p o p r e m i n e n t emente applicativo come quello dell’in-

gegneria, sarebbe stata monca se non avesse trovato immediata applicazion e . E i l

diversi spin-off di successo, in cui oltre

gestione di quello che aveva iniziato

Q

c h i h a a v u t o modo di conoscerlo a fondo, come la c o n s o r t e G i o v a n n a S a n s o n i , c o m p agna nella vita e nel lavoro, come Maurizio Tira (già Rettore dell’Università di Brescia con cui Franco ha a lungo collaborato) e come Massimo Mor tarino (nella rivista Tutto Misure) Sono brevi, m a i n t e n s e t e s t i m o n i a n z e , i n r a p p r es e n t a n z a d e l l e i n n u m e r e v o l i p e r s o n e c h e h a n n o a v u t o m o d o d i c o n o s c e r e Franco e ricordarlo senz ’altro con sorriso, affetto e commozione

Giovanna Sansoni (moglie di Franco)

Quando ti ammali di una malattia come quella di Franco non c’è niente contro cui puoi combattere. Diventi tu il campo d i b a t taglia, sul qual e s i s c h i e r a n o i medici da una par te, e le cellule dall’altra E chi ti sta accanto assiste impotente a

i m b o s c

altre. Chi ti assiste accorre ogni volta, c o n t a l e p e r d i t e , r i p a r a l e b u c h e e a tratti spera di poter di nuovo seminare erba

Poi gli attacchi, da ambedue le par ti, si fanno pesantissimi: cadono bombe, si creano crateri e tu che assisti ti accorgi che non ti sarà possibile porre riparo. È proprio così

Q u a n d o l a g u e r r a è c o n c l u s a , e t u muori, sul campo di battaglia rimane anche la malattia, che muore con te. A chi ti assiste rimane solo da dire grazie. Grazie alle numerosissime persone che hanno combattuto per te

In questi cinque anni non ci siamo proprio annoiati Non mi riferisco al susseg u i r s i d e i m a l a n n i , m a a l p o p o l a r s i della nostra vita di tante persone che h a n n o f a t t o d a r e t e d i s o s t e g n o , c i hanno riempito di affetto, più spesso di amore puro Senza amore intorno non si tiene la barra dritta, in nessuna circostanza

Mi considero amico e collega di Franco, oltre che come ex rettore, che in lui ha avuto un sostenitore e un collaboratore

Maurizio Tira (già rettore dell’Università di Brescia)

prezioso, intelligente, premuroso, affettuoso, instancabile

F r a n c o e r a p r o f e s s o r e u n i v e r s i t a r i o : quel lavoro che appare bello a chi lo fa, inutile a chi magari avrebbe voluto farlo, poco sensato a chi non si preoccupa del futuro. Egli è stato, però, anc h e i n n o v a t o r e : n e l l a s u a d i s c i p l i n a , nella didattica, nel sostegno al trasferimento tecnologico, nella gestione dell’Ateneo. Caparbio promotore del progetto C am pusO ne, uno strumento antesignano d’innovazione organizzativa, formativa e tecnologica reale diffusa, per tutti gli Atenei italiani aderenti al progetto

E r a v a m o a g l i i n i z i d e g l i a n n i 2 0 0 0 , prima della creazione dell’Agenzia di v a l u t a z i o n e e p r i m a c h e n a s c e s s e r o tante procedure, che oggi ci affliggono m a , a l t e m p o s t e s s o , c i s p i n g o n o a

m i g l i o r a r e e a e s s e r e r e s p o n s a b i l i verso gli altri del nostro lavoro C a mpusOne era uno strumento di suppor to all’attuazione della riforma universitaria, ma anche un programma di interventi volti alla diffusione di innovazioni di processo continue, durature e sistematiche Franco ne è stato uno strenuo

c o o r d i n a t o r e , p r i m a a n c o r a c h e l a maggior par te di noi si accorgesse del cambiamento in atto.

P u r e i n n o v a t o r e f u n e l p r o m u o v e r e , insieme a Giovanna, il Contamination

L a b , a n c h e c o n t r o l o s c e t t i c i s m o d i a l c u n i , e m o l t e i n i z i a t i v e d e g l i u l t i m i anni, dal Mentoring alla Brixia Univers i t y P r e s s , a l l a r i n a t a a s s o c i a z i o n e Alumni, alla nuova Fondazione universitaria, di cui è stato il primo Presidente.

H a i n t e r p r e t a t o l a d e l e g a a l l a t e r z a missione con intelligenza e generosità e proprio la generosità è uno dei suoi p r i n c i p a l i l a s c i t i , s p e c i a l m e n t e p e r i suoi allievi, e per tutti noi: Franco lavorava per obiettivi, con dedizione e ben oltre i propri doveri istituzionali

N o n h o s i n c e r a m e n t e m a i i n c o n t r a t o n e s s u n a p e r s o n a c h e a b b i a s a p u t o s o p p o r t a r e l a m a l a t t i a c o m e F r a n c o .

Non parlo solo del dolore, di cui non f a c e v a p a r t e c i p e p r o b a b i l m e n t e s o l o Giovanna, ma del pensiero della malattia e, quindi, della sperimentazione d e l l a f i n i t e z z a d e l l a v i t a . P a r l a v a d i

quanto gli è capitato, senza dargli tregua, in questi ultimi anni, spiegando i d e t t a g l i m e d i c o - s c i e n t i f i c i , e l o g i a n d o chi l’aveva in cura, non evitando qualc h e p u n t a t a p r o p o s i t i v a s u i p o s s i b i l i miglioramenti tecnologici e gestionali dei percorsi di cura che affrontava con pazienza e senza lamentarsi o recriminare sulla sua sfor tuna.

N o n s o d e i m o m e n t i b u i , m a s o c h e pochi sono capaci di manifestare serenità come faceva lui e di continuare a lavorare e a inventare attività fino alla f i n e , p u r p o r t a n d o m o l t e m a l a t t i e i n corpo

Massimo Mor tarino (Responsabile di redazione di Tutto Misure)

Ricordo il “prot a g o n i s m o d i screto” di Franco Docchio, che in ambito accadem i c o , l a v o r a t i v o e s o c i a l e r i u s c i v a a essere sempre in prima linea, ma conc r e t a m e n t e e s e n z a f o r z a t u r e I m p eg n a t o n e l v o l o n t a r i a t o e n e l l ’ a s s o c i azionismo, e ancor più cittadino attento a l l ’ e v o l u z i o n e ( e i n v o l u z i o n e ) d e l l a società e pronto a criticare il potere in m o d o c o s t r u t t i v o e s e m p r e c o r r e t t o , senza timore

Ricordo con simpatia il primo incontro c o n F r a n c o D o c c h i o , o r g a n i z z a t o e condotto dal mitico Prof. Sergio Sar tori (dal 1999 mio “complice” e “co-genit o r e ” d e l l a c r e a t u r a “ Tu t t o M i s u r e ” , nonché suo primo Direttore Responsabile), ben prima che venisse ufficializz a t o i l s u o i n g r e s s o a l t i m o n e d e l l a t e s t a t a C i p r e s e n t ò s a p i e n t e m e n t e , come sua abitudine, facendoci “ annu-

s a r e ” r e c i p r o c a m e n t e , b e n s a p e n d o che avremmo trovato facilmente un metodo di lavoro in team basato sulla concretezza, pur senza ridurre l’attenzione nei confronti degli aspetti scientifici e tecnici della specifica comunicazione offer ta ai lettori. Beh, Sergio era anche un attento studioso di esseri umani, oltre che insigne scienziato, e sapeva benissimo che un docente universitario molto esper to di trasferimento tecnolog i c o ( D o c c h i o )

avrebbero impiegato poco a intendersi, a tutto vantaggio dell’ampliamento della platea potenziale di fruitori di un magazine sempre più proiettato a trasmettere la cultura metrologica, in chiave applicativa, al mondo dei potenziali utenti, in par ticolare decisori e responsabili tecnici dell’industria manifatturiera…!

Entrammo subito in sintonia, imparand o a r i s p e t t a r c i r e c i p r o c a m e n t e c o n naturalezza, in piena consapevolezza che entrambi conoscessimo a sufficienza gli ambiti di reciproca competenza: lui quello tecnico-scientifico e io quello commerciale-marketing, con la massim a s i n e r g i a n e l l a s f e r a r e d a z i o n a l ecomunicativa Tutto abbastanza facilmente, grazie alla regia di Sergio e al costante suppor to di un ottimo ristretto comitato di redazione (comprendente anche il successivo e attuale Direttore Responsabile, Alessandro Ferrero) e di u n p i ù a m p i o c o m i t a t o s c i e n t i f i c o .

C r e d o d i p o t e r t r a n q u i l l a m e n t e a f f e rmare che Franco, nel suo “direttorato”, a b b i a s a p u t o p o r t a r e u n i m p o r t a n t e c o n t r i b u t o a l p r o g e t t o d i d i f f u s i o n e della cultura metrologica nelle imprese i t a l i a n e , a c c e l e r a n d o u l t e r i o r m e n t e quella “commistione” fra teoria e pratica, fra ricerca pura e applicativa che oggi è giunta a rappresentare una dell e p r i n c i p a l i c a r a t t e r i s t i c h e d i Tu tto Misure, catalizzando l’interesse di decine di migliaia di lettori interessati a entrare nel merito del potenziale valor e ag g iunt o che s t r um ent i e s er vizi di Testing & Measurement possono offrire alla competitività delle aziende italiane.

Un Direttore Moltoresponsabile, a mio avviso!

E-mail: infoitalia@polyworkseuropa.com

Web: www.polyworkseuropa.com/it

Padroneggia la moder na pianificazione delle misure 3D

“La nostra missione pone i clienti al centro delle attività del Supporto tecnico”

Ogni azienda adotta un proprio approccio per la condivisione dei requisiti dimensionali, che può comprendere una combinazione di modelli CAD, file PMI, CSV, disegni 2D, documenti di specifiche tecniche e altri strumenti.

Alla ricezione, il team di controllo qualità impiega tempo prezioso per trovare le informazioni di cui ha bisogno, traducendo e adattando le esigenze di progettazione ai loro processi e ai loro software, cercando di evitare errori di trascrizione e di interpretazione. Inoltre, ogni modifica al progetto comporta un notevole impegno di risorse per aggiornare i processi di controllo qualità e la relativa documentazione.

Ciao Alessandro, iniziamo con le presentazioni…?

Mi chiamo Alessandro Vicinelli, sono il direttore del supporto tecnico di PolyWorks Europa. Ho iniziato come ingegnere di produzione, per poi passare alla qualità e alla metrologia in un’azienda di stampaggio automatico del settore automotive.

Da quando è presente il supporto tecnico in Italia?

PolyWorks Europa inizia ufficialmente a operare in Italia ad aprile del 2016, ma le attività di supporto erano già iniziate l’anno precedente.

Cosa rappresenta per PolyWorks Europa il supporto tecnico?

Questo white paper evidenzia i punti di forza, i problemi e i limiti degli approcci basati sul disegno 2D e sull'MBD utilizzati oggi dalle aziende per condividere i requisiti dimensionali di progettazione e produzione con i team addetti al controllo qualità.

Il supporto tecnico si basa su 3 attività cardini: dimostrare il prodotto, formare i clienti, supportarli nelle sfide quotidiane mettendo a disposizione dei nostri account manager e dei nostri partner, Application Specialist (AS) formati e motivati. La nostra missione pone al centro di queste attività i clienti, con i quali cerchiamo di instaurare fin dal primo incontro un rapporto di collaborazione e fiducia, ascoltando le loro esigenze e proponendo soluzioni specifiche per le varie necessità. Una volta che i clienti ci accordano fiducia scegliendo PolyWorks®, il secondo passo è quello di fornire una formazione adeguata ed efficace. Ogni licenza include un contratto di supporto che dà la possibilità di contattare i tecnici telefonicamente o tramite canali digitali per confrontarsi con i nostri AS su casi applicativi. Tutto questo è possibile formando in modo continuo e mirato i nostri tecnici. Con la stessa logica

Com’è organizzato li supporto tecnico di PolyWorks in Italia?

La sede operativa è a Pistoia e abbiamo 7 tecnici che lavorano in home-office in grado di coprire tutta l’Italia. Gli AS si alternano fra supporto da remoto, corsi e dimostrazioni del prodotto: per attività particolarmente complesse abbiamo tecnici

Questo tipo di organizzazione ci permette, pur mantenendo un livello di eccellenza nelle attività svolte, di ottimizzare le risorse: oltre a corsi, dimostrazioni e interventi di supporto tecnico abbiamo completato diversi progetti di customizzazione.

Ogni licenza di PolyWorks include gratuitamente un linguaggio macro molto potente e allo stesso tempo semplice e intuitivo che consente ad ogni utilizzatore, anche senza esperienza di programmazione, di scaricare delle macro dalla TSZ (Technical Support Zone) o convertire in un singolo “click” un numero qualsiasi di operazioni. Se il cliente lo desidera, offriamo anche servizi di customizzazione avanzati per fare fronte alle esigenze più complesse.

Parlaci di progetti futuri

Spiega come la digitalizzazione del processo di pianificazione della metrologia 3D permette di superare le attuali limitazioni, migliorando notevolmente l'efficienza e trasformando una funzione tradizionalmente onerosa in una risorsa strategica

Abbiamo da poco ricevuto il primo ordine per il nostro nuovo prodotto PolyWorks|DataLoop™, che consente una rivoluzionaria gestione, analisi e condivisione dei dati e parallelamente un importantissimo cliente sta iniziando un periodo di test sempre di PolyWorks|DataLoop. Sulla scia di quanto sta già accadendo in nord America, ci prepariamo a supportare la diffusione su larga scala di questo prodotto che rivoluzionerà il modo di lavorare dei nostri clienti. Per mostrare e spiegare ciò di cui vi ho appena parlato, stiamo preparando numerose iniziative, la prima delle quali si terrà presso FICO l’11 Marzo 2022

• Aumenta le competenze degli specialisti di metrologia con tutti i dispositivi

• Assicurati che il tuo processo di metrologia 3D sia coerente

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Contattaci: +39 (0573) 1812250 infoitalia@polyworkseuropa.com www.polyworkseuropa.com/it

il motore dell’innovazione

ngeg i i m d ea I t e i amentaccurat l m e i n process

n g e i sser o e evon i d ner i p o d amenttompor l c eale. o r ond Stud

revedere i p o d rad i e ispositiv , d rogetti fenomen iando

azione

i

anesimult fisici

I team di ingegneri devono essere in grado di prevedere accuratamente il comportamento di progetti, dispositivi e processi nel mondo reale. Come? Studiando diversi fenomeni fisici simultaneamente, grazie a COMSOL Multiphysics®.

» comsol.it/feature/innovazione-multifisica

Notizie nel campo delle misure e della strumentazione

Da Laboratori, Enti e Imprese

NEWS IN MEASUREMENT AND INSTRUMENTATION

This section contains an over view of the most significant news from Italian R&D groups, associations and industries, in the field of measurement science and instrumentation, at both theoretical and applied levels

RIASSUNTO

Questa sezione contiene articoli e notizie significative da gruppi di ricerca, associazioni e aziende leader in Italia nel campo della scienza delle misure

GIORNATA DELLA MISURAZIONE

2025: L’INTELLIGENZA

ARTIFICIALE NELLE APPLICAZIONI

MEDICHE, SOTTO LA LENTE DELLA METROLOGIA

Carlo Carobbi e Nicola Giaquinto, organizzatori dell’evento, ci comunicano che il 14 febbraio scorso, presso la consueta sede della fiera Automation & Testing (A&T) all’Oval Lingotto di Torino, si è svolta la 44a edizione della Giornata della Misurazione Queste le loro testuali parole

Dopo il successo riscosso lo scorso anno dal tema “intelligenza artificiale e misure ” , abbiamo voluto mantenere il for te legame con l’AI, concentrandoci sulle sue applicazioni in ambito medico: “Intelligenza artificiale e metrologia: le applicazioni mediche”.

La struttura dell’evento è rimasta fedele al format ormai consolidato: un unico filo conduttore, con inter venti che spaziano tra aspetti scientifici, tecnici (quest’anno, in particolare, clinici), e regolatori, tenuti da specialisti di diversa estrazione e provenienza L’idea rimane quella di suscitare riflessioni più ampie e “filosofiche” rispetto a quelle di un tipico congresso scientifico specialistico. Questa impostazione continua a riscuotere un elevato successo: la sala “Neve” anche quest’anno era al limite della propria capienza e, soprattutto, anche quest’anno abbiamo dovuto porre un freno alle domande per non sforare eccessivamente con i tempi previsti, nonostante avessimo concesso ben 45 minuti a ciascun inter vento. Segno certamente di un notevole interesse,

ma anche che gli autori di queste righe dovrebbero essere migliori moderatori!

dizzazione dell’intelligenza ar tificiale n e i d i s p o s i t i v i m e d i c i : s c e n a r i a c o nfronto, tenuta da Massimo Polignano, Chief Quality Officer – Esaote S.p.A.; – Applicazioni dell’intelligenza artificiale in cardiologia: attualità, prospettive e bias correlati, tenuta da Stefano Del Pace, Responsabile f.f. SODc Cardiologia Generale – AOU-Careggi; – ChatGPT come oncologo, tenuta da Nicola Giaquinto, Politecnico di Bari

La sala Neve durante l’inter vento della Dott.ssa Manzin

Questa edizione della Giornata ha enfatizzato un aspetto chiave: l’adozione dell’AI nel settore sanitario non è più un’ipotesi futuristica, ma una realtà in evoluzione, con notevoli implicazioni riguardanti tutte le figure in gioco: ricercatori, fabbricanti, personale medico, pazienti

Il programma

Il programma di quest’anno, dopo una breve introduzione alla Giornata e presentazione dei relatori da par te di Nicola Giaquinto e Carlo Carobbi, ha visto le seguenti relazioni: – Applicazione dell’intelligenza artificiale nello screening mammografico: il ruolo dei dati sintetici e delle fasi di validazione, tenuta da Alessandra Manzin, Primo Ricercatore – Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica; – Regolamentazione e standar-

Dai regolamenti alla clinica: AI e medicina di precisione Il primo inter vento, a cura di Alessandra Manzin, ha posto l’accento su una delle questioni più critiche per l’adozione dell’AI in medicina: la qualità dei dati L’uso di modelli di AI nello screening mammografico si scontra con vincoli normativi e con la necessità di validazione rigorosa, problemi affrontati attraverso la generazione di dati sintetici e metriche di accuratezza.

A seguire, Massimo Polignano ha esplorato il difficile equilibrio tra innovazione tecnologica e regolamentazione

La standardizzazione dell’AI nei dispositivi medici è un terreno ancora in evoluzione, e il confronto tra diversi approcci normativi internazionali ha evidenziato i passi avanti (e le difficoltà) nel garantire sicurezza ed efficacia nell’uso clinico.

L’inter vento del Dott. Del Pace

Dopo il tradizionale coffee break, si è passati all’ambito clinico con l’inter vento di Stefano Del Pace, che ha discusso le attuali applicazioni dell’AI in cardiologia, mettendo in luce non solo le opportunità, ma anche le criticità legate ai bias nei dati e agli errori terapeutici potenziali La sua relazione ha stimolato un dibattito su come integrare queste tecnologie senza distorcere la pratica clinica consolidata. La giornata si è chiusa con la presentazione (provocazione?) di Nicola Giaquinto, che ha provato a mostrare le potenzialità e i limiti dell’AI conversazionale nel supportare pazienti alle prese con una malattia complessa Un esperimento che ha sollevato interrogativi non solo sulla capacità dell’AI di rispondere correttamente a quesiti clinici, ma anche sulle conseguenze che queste risposte possono avere sulle decisioni del paziente, e in definitiva sul suo destino La discussione ha messo in evidenza i pericoli e le potenzialità (entrambi notevoli) di un Large Language Model disponibile a tutti, assumendo il punto di vista del paziente

Una continuità evolutiva Rispetto allo scorso anno, la Giornata della Misurazione ha quindi mantenuto il focus sull’intelligenza artificiale, spostando però l’attenzione sulla sanità, un settore più specifico e di grande impatto sociale. Una certezza che emerge da questa edizione è che l’intelligenza artificiale e la metrologia ( intesa nel senso ampio di misurare, verificare, validare, certificare) sono destinate a intersecarsi sempre più, e che il ruolo della metrologia sarà cruciale per il futuro sviluppo affidabile di queste tecnologie Arrivederci alla Giornata della Misurazione 2026!

SI È TENUTO A BALTIMORA IL 77° CONGRESSO ANNUALE DELL’AMERICAN ACADEMY OF FORENSIC SCIENCES

Si è tenuto in una gelida Baltimora, dal 17 al 21 febbraio scorsi, il tradizionale appuntamento annuale sulle scienze forensi Questo evento internazionale, che attira ogni anno i principali attori delle scienze forensi, ha visto la partecipazione di quasi 3.300 par tecipanti, provenienti da 56 nazioni, con circa

1.000 presentazioni e 87 espositori, tra cui anche il NIST: a riprova dell’interesse che il campo delle scienze forensi riveste per la metrologia

Il tema di quest’anno era “Technology: a tool for transformation or tyranny” e, ovviamente, le applicazioni d’Intelligenza Artificiale sono state il fil rouge di tutte le sessioni, a iniziare dalla plenaria che ha inaugurato il congresso. Ne ha parlato nella sua keynote speech, dal titolo “The AI Challenge: Promises, Puzzles, and Perils”, Michael Rogers, autodefinitosi futurista Il titolo del suo inter vento riassume molto bene le attese, i dubbi e i rischi che l’impiego dell’IA nel campo forense fa nascere È innegabile che gli sviluppi della tecnologia e, soprattutto, quello esplosivo dell’IA promettano una più immediata ed efficiente analisi di grandi insiemi di dati, migliorino la ricostruzione della scena del crimine e l’identificazione e la raccolta di elementi di prova, e consentano analisi predittive più affidabili. È altrettanto evidente come queste tecnologie comportino il rischio di mettere in ombra l’intuito tipicamente umano, di amplificare eventuali bias e pongano complesse sfide su problemi di trasparenza e interpretabilità del modo di agire di questi agenti di IA Se ne è discusso ampiamente in un ’affollata sessione plenaria, e numerosi sono stati gli interventi nelle sessioni tecniche.

In tutto questo, anche il mondo italiano delle misure ha fatto sentire la propria presenza, con presentazioni di autori ben noti ai lettori di Tutto Misure Veronica Scotti ha tenuto un interessante intervento di presentazione dell’AI Act europeo, mettendo in evidenza gli aspetti innovativi dell’approccio regolatorio seguito dall’EU, che si discosta da quanto perseguito (o forse, sarebbe meglio dire, non perseguito) in altre parti del mondo. Il nostro direttore, Alessandro Ferrero, ha

commentato, nel suo intervento, la “Sidney declaration” , un recente documento di rivisitazione dei principi delle scienze forensi. In questo documento si tratta diffusamente dei possibili elementi d’incertezza che accompagnano le attività forensi ma, come ha evidenziato Ferrero, non viene minimamente menzionato il ruolo che la metrologia forense può avere nell’identificare e quantificare tali elementi La presenza in sala di Michelle Miranda, una delle autrici della declaration, ha permesso un costruttivo confronto delle diverse posizioni.

TARATURA E CONFERMA METROLOGICA

DEGLI STRUMENTI DI MISURA

L’Associazione Italiana Strumentisti AIS ha in programma un Corso sulla Taratura e Conferma Metrologica degli Strumenti di Misura per il 10 aprile prossimo, secondo la Norma Internazionale ISO 10012, in ottemperanza ai requisiti richiesti dai Sistemi di Qualità Aziendali e Ambientali ISO 9001 e ISO 14001.

Il corso è caratterizzato da un breve approccio teorico-formativo, seguito da un approccio operativo-applicativo nel settore della strumentazione di misura delle pressioni, temperature, umidità e grandezze elettriche Il corso enfatizzerà gli aspetti di scelta e selezione della strumentazione più idonea, le modalità con cui attuare la riferibilità delle misure più adeguata, le metodologie pratiche per determinare l’incertezza di misura e, infine, proponendo procedure di taratura redatte e conferme metrologiche, simulate e automatizzate in Fogli di Excel forniti a ogni partecipante e basati sul recente Manuale di Taratura degli Strumenti di Misura

CLICCA QUI per consultare la locandina del Corso.

Un momento dell’inter vento di Veronica Scotti
Un momento della sessione plenaria (cor tesia di Paul Dudley Photography)

GLI ESPERTI DI T M

Il Laboratorio metrologico della LABCERT snc, diretto dal cav. Giuseppe Blandino, a seguito dei provvedimenti firmati dal Ministero dello Sviluppo Economico negli ultimi anni e dei numerosi e qualificati accreditamenti emessi da ACCREDIA, è diventato uno dei più importanti Laboratori di metrologia legale in Italia, nel settore della certificazione per marcatura CE di prodotto e della taratura

Il Laboratorio possiede i seguenti accreditamenti e notifiche:

– A c c re d i t a m e n t o P R D n

EN/ISO/IEC 17065:2012 quale Organismo di Certificazione di prodotti/servizi

– A c c re d i t a m e n t o L AT

EN/ISO/IEC 17025:2005 quale Laboratorio di Taratura – Organismo Notificato n 2166: Direttiva 2014/32/UE (MID) – Strumenti di misura; Direttiva 2014/31/UE (NAWID) – Strumenti per pesare a funzionamento non automatico

Servizi di Taratura nell’ambito della metrologia scientifica Il Centro è a c c r e d i t a t o p e r l a t a r a t u r a d e i s e g u e n t i s t r u m e n t i : C a m p i o n i d i masse da 1 mg a 2.000 kg – Strumenti per pesare fino a 100.000 kg –Serbatoi campione e misure materializzate di capacità da 100 ml a 2 000 L – Serbatoi campione e misure materializzate di capacità per gas GPL da 5 L a 2.000 L.

Servizi di Certificazione prodotto e S.Q. nell’ambito della Metrolog i a L e g a l e O l t r e a p o s s e d e r e l ’ a c c r e d i t a m e n t o P R D , L A B C E RT è “Organismo Notificato” europeo n 2166 per la Direttiva 2014/32/UE, r e l a t i v a a g l i s t r u m e n t i d i m i s u r a ( M I - 0 0 5 , S i s t e m i d i m i s u r a p e r l a misurazione continua e dinamica di quantità di liquidi diversi dall’acqua: distributori di carburanti e gas liquefatti; sistemi di misura su condotta di tutti i liquidi, quali vino, latte, birra, saponi, ecc – MI006, Strumenti per pesare a funzionamento automatico: selezionatrici ponderali a funzionamento automatico, riempitrici gravimetriche automatiche, totalizzatori a funzionamento continuo e discontinuo, pese a ponte per veicoli ferroviari – MI-008, Misure materializzate di lunghezza e di capacità), e la Direttiva 2014/31/UE, relativa agli strumenti per pesare a funzionamento non automatico (bilance).

S e r v i z i d i “ Ve r i f i c a z i o n e p e r i o d i c a ” d e g l i s t r u m e n t i p e r p e s a re e misurare nell’ambito della Metrologia Legale LABCERT ha ottenuto l’idoneità da parte della CCIAA di Pordenone ( 1 1 / 0 3 / 2 0 0 3 n P N - 0 1 i n a p p l i c a z i o n e d e l D M 2 8 / 0 3 / 2 0 0 0 , n 1 8 2 e succ Decreti attuativi), fra i primi Centri autorizzati in Italia Inoltre ha ottenuto l’idoneità da parte di UNIONCAMERE (nn PN-131 e PN-

LABCERT snc di G Blandino & C

Via Comina 3 – 33080 San Quirino (PN)

Tel 0434/554707 – Fax 0434/362081

E-mail: info@labcert.it – Web: www.labcert.it

Persona da contattare: Cav. Giuseppe Blandino

1 3 2 ) p e r l a v e r i f i c a z i o n e d e g l i s t r u m e n t i d i m i s u r

dalla Direttiva MID: MI-005 ed MI-006 I l C e n t r o è i d o n e o a l l ’

seguenti categorie: Pesi e masse da 1 mg a 2 000 kg – Misure Campione di volume fino a 5 000 L – Strumenti per pesare fino a 300 000 kg NAWI – Strumenti per pesare a funzionamento automatico – Misure di capacità e recipienti (anche montati su autocisterna) – Misuratori volumetrici – Misuratori di carburanti per autotrazione presso distributori stradali – Complessi di misura per carburanti – Misuratori di M e t a n o e G P L – S i s t e m i d i m i

autocisterne.

Servizi di prove e taratura nell’ambito volontario, nelle Aziende con Sistema di Qualità Certificato ISO 9000 Il Centro è dotato di apparecchiature e campioni certificati LAT per emettere rapporti di taratura e di prova (attività non accreditate) su strumenti al di fuori del proprio campo di accreditamento Labcert supporta le aziende per la pianificazione delle tarature di tutti i loro strumenti di misura: Chiavi d i n a m o m e t r i c h e , P

, Manometri, Misuratori di pressione, umidità, temperatura, ecc Formazione Corsi di metrologia teorico/pratici di metrologia, anche s u s p e c i f i c a

: Metrologia legale – Metrologia tecnico-scientifica – Taratura masse – Taratura strumenti per pesare e misurare – Documenti OIML, Guide WELMEC, DIRETTIVE EUROPEE di Metrologia Legale – Verifica periodica degli strumenti metrici nazionali & MID MI-005, MI-006

IA E MISURE

Un’introduzione all’Intelligenza Ar tificiale generativa

Seconda parte: Reti neurali artificiali

AN INTRODUCTION TO GENERATIVE ARTIFICIAL INTELLIGENCE

This first series of ar ticles is aimed at providing an introduction, more cultural than technical, about generative ar tificial intelligence, with the goal of explaining its operating principles, capabilities and limitations The presentation will develop in three par ts, assigning progressive focus to the ver y idea of Machine Learning systems, the ar tificial neural network, which are presently the main method to implement self-learning systems, and eventually the Gener a t i v e A

ChatGPT, are, nowadays, the best-known examples.

RIASSUNTO

Obiettivo di questa serie di ar ticoli è di fornire un’introduzione, più culturale che tecnica, sul tema dell’intelligenza ar tificiale generativa con lo scopo d’illustrarne i principi di funzionamento, le potenzialità e i limiti. La presentazione si sviluppa in tre par ti, per focalizzazioni progressive, dall’idea stessa di sistema a compor tamento appreso (Machine Learning), alle reti neurali ar tific i a l i , c h e s o n o a t t u a l m e n t e i l p

apprendimento automatico, e finalmente ai sistemi d’intelligenza ar tificiale generativa (Generative Artificial Intelligence, GenAI), di cui i chatbot come ChatGPT sono al momento l’esempio più noto

RETI NEURALI ARTIFICIALI

COME PARTICOLARI LEARNING

MACHINES: IL PRINCIPIO

C o m e a b b i a m o d i s c u s s o n e l l a p r i m a par te, la condizione che una learning machine (LM) sia l’implementazione di una funzione parametrica ƒ (.;K ) non è a n c o r a s u f f i c i e n t e a d e t e r m i n a r n e l a struttura, come dimostra il fatto che esistono vari metodi per realizzare LM ad addestramento super visionato: regress i o n e l o g i s t i c a , k - n e a r e s t n e i g h b o r s ( k N N ) , n a i v e B a y e s , d e c i s i o n t r e e e random forest, suppor t vector machine ( S V M ) , e c o s ì v i a , s p e s s o p r e s e n t a t i c o m e m e t o d i / t e c n i c h e / a l g o r i t m i d i d a t a m i n i n g , c o n c e t t o c h e l a n o r m a ISO/IEC 22989 definisce come “ comp u t a t i o n a l p r o c e s s t h a t e x t r a c t s p a tt e r n s b y a n a l y s i n g q u a n t i t a t i v e d a t a from different perspectives and dimensions, categorizing them, and summar i z i n g p o t e n t i a l r e l a t i o n s h i p s a n d i m p a c t s ” ( i l t e r m i n e “ d a t a m i n i n g ” è a l m e n o o p i n a b i l e , p e r a l t r o : l ’ a t t i v i t à

c o n c u i s i c e r c a l ’ o r o n e l l a s a b b i a s i chiama “gold mining”, non “sand min i n g ” ; d u n q u e i l t e r m i n e c o r r e t t o d ov r e b b e e s s e r e “ i n f o r m a t i o n m i n i n g ” : estrazione d’informazione dai dati).

I n q u e s t a m o l t e p l i c i t à , l e r e t i n e u r a l i ar tificiali (in inglese: A rtificia l N eura l Networks, ANN; a volte si preferisce il meno frequente “rete neuronale”) sono diventate in molti casi lo strumento pref e r i t o p e r r e a l i z z a r e L M a d a d d e s t r amento super visionato: la loro struttura, i n f a t t i , c o n s e n t e d i o t t e n e r e L M e s t r em a m e n t e e f f i c a c i n e l l a s o l u z i o n e d i problemi complessi, come la classificazione e la generazione di testi e immagini Questo si deve non solo alla loro versatilità, ma anche alla loro capacità d i r e a l i z z a r e L M e s t r e m a m e n t e a b i l i n e l l ’ a p p r e n d e r e i n m o d o e f f i c a c e d a grandi quantità di dati

Esistono diverse architetture di reti neurali, tra cui le più diffuse sono i percettroni multistrato (in inglese: Multilayer

P e r c e p t r o n s , M L P ) , l e r e t i c o n v o l u z i onali (in inglese: Convolutional Neural

N e t w o r k s , CNN) , l e r et i r icor r ent i ( in i n g l e s e : R e c u r r e n t N e u r a l N e t w o r k s , R N N ) , e o r a i Tr a n s f o r m e r s Q u e s t a molteplicità ha accompagnato la diversificazione delle applicazioni, e se per m o l t o t e m p o l e f u n z i o n i t i p i c h e d e l l e reti neurali sono state la classificazione e la regressione, per esempio per riconoscere il contenuto di immagini o prevedere il prossimo valore di serie storiche, più recentemente si stanno usando r e t i n e u r a l i p e r g e n e r a r e t e s t i ( p e r e s e m p i o i n t r a d u z i o n i , s o m m a r i , ) , immagini, e così via: si parla in questo caso di “Intelligenza Ar tificiale Gener a t i v a ” ( i n i n g l e s e : G e n e r a t i v e A r t i f ic i a l I n t e l l i g e n c e , G e n A I ) D a t o c h e i l principio alla base non cambia – si tratta sempre di più o meno complesse funz i o n i p a r a m e t r i c h e – c i ò m o s t r a i n modo non equivoco quanto le reti neurali siano configurabili e versatili Ciascuna di queste architetture è realizzabile a livelli diversi di complessità, in funzione della complessità dei problemi da risolvere, ma tutte sono ispirate a un modello matematico molto semplificato del neurone e del suo funzion a m e n t o , p ro p o s t o d a Wa r r e n M c C u l l o c h e Wa l t e r P i t t s n e l 1 9 4 3 e p e r l a p r i m a v o l t a i m p l em e n t a t o d a F r a n k R o s e n b l a t t nel 1957. L’idea di base è quella di connettere unità di calcolo elementari, m a p a r a m e t r i c h e , c h i a m a t e a p p u n t o “ n e u r o n i ” p e r m a n t e n e r e l ’ a n a

g i a con i sistemi biologici: se la connession e ( l a r e t e n e u r a l e a p p u n t o ) h a u n a struttura oppor tuna, allora si può ottenere un sistema con sofisticate capacità di calcolo Un caso in cui “l’insieme

1 LIUC lmari@liuc.it

2 Università Cattolica di Milano alessandro.giordani@unicatt.it

3 Università di Trento dario.petri@unitn.it

è più della somma delle sue par ti”, insomma. Pur con tutte le approssimazioni necessarie, le reti neurali ar tificiali sono dunque entità assimilabili a “ cer velli elettronici”, e in questo l’analogia ha un senso: nessuno dei neuroni del nostro cervello manifesta in sé un compor tamento intelligente, ma il loro insieme, caratterizzato per numero dei neuroni e strutt u r a d e l l e l o r o c o n n e s s i o n i , p r e s e n t a i n v e c e c a p a c i t à impensabili quando si considera la semplicità del singolo neurone.

Vediamo di cosa si tratta, cominciando proprio da un singolo neurone

IL NEURONE ARTIFICIALE

Un neurone ar tificiale è un ’unità di elaborazione che, generalmente, si suppone operi a tempo discreto e in sincrono con tutti gli altri neuroni della rete In ogni istante, ogni neurone riceve segnali da altri neuroni o da sistemi d’input, e produce un segnale che invia ad altri neuroni o a sistemi di output: nell’analogia biologica, i sistemi d’input e i sistemi di output corrispondono rispettivamente a organi di senso e a organi attuatori. Modellando il compor tamento dei neuroni biologici, che sono attivi o a riposo, le prime reti neurali ar tificiali operavano con segnali binari, dunque con “zeri e uni”, ma presto si introdussero versioni più generali, in cui input e output dei neuroni sono numeri reali, ovviamente con i soliti limiti nell’inter vallo e nella precisione della rappresentazione dei numeri reali in forma digitale.

La struttura basilare di un neurone è, ancora una volta, quell a d i u n a f u n z i o n e p a r a m e t r i c a ƒ ( X ; K ) : r a p p r e s e n t a t a i n

F i g 1 n e l c a s o d i d u e i n p u t , X = ( x 1 , x 2 ) e t r e p a r a m e t r i , K=(k0,k1,k2), in cui k1 e k2 corrispondono all’intensità delle connessioni – in analogia con le sinapsi delle reti biologiche – con cui il neurone riceve gli input e k0 è il valore che corrisponde all’output del neurone in assenza in input (in inglese: offset; si usa anche il meno corretto bias).

Nel caso più semplice, e sempre assumendo due soli input, la funzione ƒ è lineare, e quindi ƒ (X;K ) = k0+k1 x1+k2 x2, un ’espressione che può essere scritta in forma vettoriale come ƒ (X;K ) = K ⋅ X = ∑i kixi, assumendo che k0 sia il parametro che moltiplica un input costante, x0=1.

U n n e u r o n e p r o -

d u c e d u n q u e u n valore che dipen-

d e d a i v a l o r i a s -

s e g n a t i a i s u o i parametri, e questa assegnazione

p o t r e b b e e s s e r e

o t t e n u t a d a u n a soluzione analiti-

c a d e l p r o b l e m a

d a r i s o l v e r e S e ,

p e r e s e m p i o , v o -

l e s s i m o r e a l i z z are un neurone che

calcoli la media aritmetica dei suoi input, (x1+x2)/2, non s ar ebbe dif f icil e concl uder e che i val or i da as s eg nar e ai suoi parametri sono k0=0, k1=0,5, e k2=0,5 Mentre in situazioni così semplici questo modo di procedere è possibile ed efficiente, di problemi più complessi potremmo non conoscere, e spesso in effetti non conosciamo, la soluzione analitica Per esempio, non è chiaro come potrebbe essere costruito un algoritmo per riconoscere oggetti in immagini o per tradurre testi da una lingua a un ’altra. Una possibile strategia alternativa consiste in questo: dato un problema, trovare i valori migliori dei parametri che ne consentono la soluzione mediante un processo di addestramento La struttura della procedura di soluzione qui descritta (facilmente comprensibile, data la semplicità del problema) sarà analoga a quella in cui sono impiegate reti costituite non da uno ma da tanti neuroni Un singolo neurone a compor tamento lineare è una semplicissima LM, che può essere addestrata per approssimare alcune semplici funzioni, per esempio la media aritmetica dei suoi input x1 e x2, adottando la stessa strategia descritta in precedenza (si veda la Sezione “Sul concetto di ‘learning machine’ ” nella prima Par te)

Ci dotiamo di un training set, costituito da una successione di coppie (input, output), e dunque in questo caso da coppie ((x1i, x2i), yi ) il cui primo elemento (x1i, x2i) è l’insieme dei numeri di cui vogliamo calcolare la media e il cui secondo elemento è la media stessa Un esempio è perciò ((3,5),4), perché y = 4 è la media di x1 = 3 e x2 = 5. Procediamo quindi in questo modo.

1 Inizializzazione dei parametri: si assegnano inizialmente valori casuali ai parametri k0, k1 e k2 del neurone

2. Propagazione in avanti: si usano i valori assegnati per calcolare il valore della funzione ƒ (x 1;K ) = k 0+k 1 x 1i+k 2 x 2i per ogni coppia x1 = (x1i, x2i ) nel training set o in un suo sottoinsieme (è cruciale tenere distinti qui il valore calcolato dalla funzione, ƒ (x1;K ), e il corrispondente valore nel training set, yi: il primo è la previsione, il secondo è ciò che è da prevedere).

3 Valutazione dell’errore: si calcola una funzione dell’errore della previsione (in inglese: loss function), e quindi della differenza tra i risultati ƒ (xi;K ) così ottenuti e i risultati desiderati yi; una funzione usata frequentemente è lo scarto quadrat i c o m e d i o ( i n i n g l e s e : m e a n s q u a r e d e r r o r , M S E ) , (yi – ƒ (xi;K ))2/n, dove n è il numero di coppie su cui la funzione è stata calcolata

4 . P r o p a g a z i o n e a l l ’ i n d i e t r o : s i m o d i f i c a n o i v a l o r i d e i parametri in modo da cercare di ridurre il valore della funzione di errore

5 I t e r a z i o n e : fintanto che una condizione di ter mine del processo non è soddisfatta, si ricomincia dal passo 2

Una volta terminata la procedura, i valori così ottenuti per i parametri sono usati per calcolare il valore della funzione per nuovi input

Quello che si osser va è che, con un numero sufficiente di esempi nel training set, un numero sufficiente di ripetizioni del processo, e un oppor tuno criterio di modifica dei valori dei parametri al passo 4, i valori ottenuti per i parametri

Figura 1 – La str uttura basilare di un neurone ar tificiale
∑n i=1

convergono ai valori che ci si aspetta: cioè, a par tire da un appropriato insieme di esempi e grazie all’applicazione di questa procedura, “il neurone impara” ad approssimare la media aritmetica

UNA NOTA TECNICA SULL’ALGORITMO

DI ADDESTRAMENTO

Dell’algoritmo di addestramento mostrato sopra, tutti i passi sono ovvi, salvo il quar to Da quello che abbiamo scritto (“si m o d i f i c a n o i v a l o r i d e i p a r a m e t r i i n m o d o d a c e r c a r e d i ridurre il valore della funzione di errore”) non si chiarisce, infatti, come i valori dei parametri vengono modificati per r idur r e il val or e del l a f unzione di er r or e. Dis cut iam ol o in questo semplice caso, notando ancora una volta che quello c h e p r e s e n t e r e m o s i a p p l i c h e r à c o n c a m b i a m e n t i m i n o r i anche a reti più complesse

Stiamo cercando un criterio per migliorare la qualità del comportamento del nostro neurone, in quanto LM, e lo facciamo cercando di ridurre la differenza tra il risultato che esso produce, ƒ (x;K ), e il risultato che invece dovrebbe produrre, y. Un modo possibile è quello di minimizzare la funzione di errore e (K ) = (yi – ƒ (xi;K ))2/n, cioè e (k0,k1,k2) = (yi – k0+k1x1,i + k2x2,i ))2/n, al variare del valore dei parametri k0, k1, k2, che sono qui considerati dunque argomenti della funzione, mentre in questa fase del processo le n coppie ((x1,i ,x2,i ),yi ) sono trattate come costanti note. A questo scopo potremmo operare per tentativi, generando i n m o d o c a s u a l e u n c e r t o n u m e r o d i s o l u z i o n i c a n d i d a t e Kj = (k0,j, k1,j, k2,j ), calcolando per ognuna di esse la funzione di errore e (K j ), eliminando le soluzioni peggiori, cioè quelle corrispondenti ai valori più grandi della funzione di errore, introducendo nuove soluzioni candidate in sostituzione, e ricominciando il processo, fino a ottenere una soluzione con un errore sufficientemente piccolo (si sarà notato che si tratta di una versione primitiva e ancora incompleta di un algoritmo genetico). Questa logica di soluzione è evidentemente assai semplice, ma diventa progressivamente inefficiente all’aumentare del numero di parametri della funzione Si può allora adottare alternativamente una procedura più complessa, ma che sia applicabile in modo efficiente anche nel caso di reti con un grande numero di parametri Poiché stiamo considerando un problema di minimizzazione, in termini analitici la sua soluzione corrisponde a trovare la tripla K = (k0, k1, k2) per cui la derivata prima della funzione e (K ) si annulla. D’altra par te, l’espressione analitica completa di questa funzione non è in genere nota, e quindi non è possibile calcolare analiticamente la sua derivata prima Possiamo però operare numericamente, per approssimazioni successive. Il passo 4 dell’algoritmo di addestramento introdotto nella Sezione precedente può quindi essere specificato come segue

P e r o g n u n o d e i t r e p a r a m e t r i k j , a c u i a l p a s s o z = 0 d e l l ’ a l g o r i t m o a b b i a m o a s s e g n a t o u n v a l o r e c a s u a l e K z = (k0,z, k1,z, k2,z):

4 1 date le n coppie ((x1,i, x2,i), yi), calcoliamo numericamente il valore della derivata parziale , ossia il coeff i c i e n t e a n g o l a r e d e l l a r e t t a t a n g e n t e a l l a f u n z i o n e e n e l punto Kz lungo la j-esima dimensione; tale derivata indica come la funzione cresce lungo la j-esima dimensione, per cui, al contrario, indica come la funzione diminuisce lungo tale dimensione nel punto K z, che è proprio ciò che stiamo cercando di ottenere; 4 2 adattiamo in conseguenza il valore del parametro Kj, in modo che il nuovo valore, Kj,z+1, sia pari all’attuale, Kj,z, modificato in accordo al valore della derivata parziale appena trovato, dunque con la regola Kj,z+1 ← Kj,z – r , dove r è un valore (costante o variabile, a seconda di quanto l’algoritmo di apprendimento è sofisticato) con cui controlliamo il “tasso di apprendimento” (in inglese: learning rate) del neurone. È semplice comprendere la logica di questo algoritmo ricorr e n d o a u n a m e t a f o r a P o i c h é l a f u n z i o n e d i e r r o r e p u ò e s s e r e i n t e r p r e t a t a c o m e u n a s u p e r f i c i e n e l l o s p a z i o d e i parametri, l’obiettivo dell’algoritmo è di trovare il punto più basso (il minimo, appunto) della super ficie, e il vettore delle derivate, cioè il gradiente, for nisce la pendenza della super ficie in ogni punto Ogni passo dell’algoritmo corrisponde allora a uno spostamento sulla super ficie, di cui il tasso di apprendimento specifica l’ampiezza: se il tasso è troppo grande, si rischia di saltare il minimo cercato; se è troppo piccolo, il movimento sarà così lento da non consentire di raggiungere il minimo nel numero di iterazioni stabilito Rispetto al funzionamento del neurone, che calcola la funzione ƒ (X;K ) al variare degli argomenti X una volta che i valori dei parametri K sono fissati, questo algoritmo opera dunque in modo inverso, con una logica di “propagazione all’indietro” (in inglese: back-propagation) sulla base dell’informazione fornita dal gradiente della funzione di errore, come presentato in Fig. 2. È per questo motivo che l’algoritmo si chiama di “discesa lungo il gradiente” (in inglese: gradient descent ) della funzione di errore: è il fondamento dei metodi con cui si addestrano le reti neurali in quanto particolari LM.

(Kz)

Figura 2 – Funzionamento e addestramento di un neurone ar tificiale

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[L’esempio trattato è sviluppato in un notebook Python (“L’approssimazione di una funzione lineare mediante un singolo neurone a compor tamento lineare”) scaricabile oppure eseguibile con Google Colab]

UNA SEMPLICE RETE NEURALE ARTIFICIALE

C o n t u t t o c i ò , f u n z i o n i s e m p l i c i m a n o n l i n e a r i , c o m e y = x1x2 oppure y = max(x1x2) non sono però approssimabili in modo accettabile mediante un singolo neurone a compor tamento lineare. Il passo successivo è quindi di usare due o più neuroni e di connetterli reciprocamente, realizzando così appunto una rete neurale Ancora con l’obiettivo di cercare di approssimare funzioni a due argomenti, costruiamo dunque una semplice rete neurale ar tificiale con la struttura illustrata in Fig. 3, in cui – i neuroni, detti anche “nodi” della rete, sono organizzati in “strati” (in inglese: layer), – o g n i n e u r o n e d i u n o s t r a t o è c o n n e s s o a t u t t i i n e u r o n i dello strato successivo (la rete è dunque “completamente connessa ” ; in inglese: fully connected) e a ognuno di essi invia il risultato che produce, e – non ci sono altre connessioni tra neuroni, per cui la strutt u r a r e a l i z z a u n p r o c e s s o d i e s e c u z i o n e “ i n a v a n t i ” ( i n inglese: feed forward).

È l a s t r u t t u r a d e i

g i à c i t a t i p e r c e t-

t r o n i m u l t i s t r a t o

Come si vede, la rete in Fig. 3 ha 3

n e u r o n i e 9 c o n -

n e s s i o n i ( 4 d a g l i

i n p u t a i n e u r o n i

d e l l o s t r a t o i n t e rno + 2 dai neuro-

n i d e l l o s t r a t o i n -

t e r n o a l n e u r o n e

d i o u t p u t + 3 o f fset, uno per ogni neurone). Il fatto che questa rete abbia uno strato interno di neuroni (in inglese: hidden layer) suggerisce che la struttura delle reti neurali possa essere sviluppata sia “in ampiezza”, introducendo nuovi neuroni in uno strato esistente, sia “in pr of ondit à” , int r oducendo nuovi s t r at i int er ni, e a ques t a seconda opzione ci si riferisce con il ter mine “d e e p l e a rning” , quando la rete ha più strati interni D’altra par te, non c’è bisogno d’implementare e poi addestrare questa rete per comprendere che non sarà in grado di calcolare un ’approssimazione accettabile di una funzione anche semplice ma non lineare, come max(x1x2), e questo anche aggiungendo nuovi strati, dunque aumentando la profondità della rete, o nuovi neuroni, dunque aumentando l’ampiezza della rete.

Il fatto è che ogni suo neurone calcola una funzione lineare,

e l a c o m b i n a z i o n e l i n e a r e d i f u n z i o n i l i n e a r i r i m a n e comunque una funzione lineare Per approssimare efficacemente una funzione non lineare occorre introdurre una non linearità nella rete, e per questo si modifica generalm e n t e i l c o m p o r t a m e n t o d e i n e u r o n i d e g l i s t r a t i i n t e r n i : ognuno di questi neuroni calcola, come in precedenza, il p r o d o t t o s c a l a r e K X t r a i s u o i p a r a m e t r i K e g l i i n p u t X che riceve, e poi applica il risultato così ottenuto a una funzione “di attivazione” non lineare g e l’output del neurone è il valore di tale funzione, dunque ƒ (X ;K ) = g (K ⋅ X ), come illustrato in Fig 4

Figura 4 – La str uttura basilare di un neurone ar tificiale con una funzione di attivazione

P oiché, in accord o a l l ’ a l g o r i t m o d i d i s c e s a l u n g o i l g r a d i e n t e , o ccorre calcolare la derivata prima della funzione realizzata da ogni neurone, conviene scegliere una funzione di attivazione g la cui derivata prima sia calcolabile in modo semplice ed efficiente Una scelta frequente è la f u n z i o n e r e t t i f i c a t o r e g ( x ) = m a x ( x , 0 ) , c h i a m a t a a n c h e “ReLU”, dall’inglese Rectified Linear Unit, la cui derivata è 1 se il suo argomento x è positivo e 0 altrimenti. Il grafico della funzione ReLU è mostrato in Fig. 5.

Figura 5 – Il grafico della funzione rettificatore

U n ’ a l t r a f u n z i on e , s p e s s o u s a t a p e r l e s u e e c c ezionali semplicità ed efficienza computazionale, è la s i g m o i d e , c h e è o v u n q u e d e r i v abile e comprime il s u o a r g o m e n t o n e l l ’ i n t e r v a l l o [0,1].

C o n l ’ i n t r o d u z i one di una funzion e d i a t t i v a z i o n e n o n l i n e a r e l a rete è dunque in grado di approssimare in modo appropriato anche funzioni non lineari.

[ L ’ e s e m p i o è s v i l u p p a t o i n u n n o t e b o o k P y t h o n ( “ L ’ a pprossimazione di una funzione mediante un MLP con uno strato inter no”) scaricabile oppure eseguibile con Google Colab]

Figura 3
La str uttura basilare di una rete neurale ar tificiale

UN ESEMPIO: UNA RETE NEURALE ARTIFICIALE PER LA CLASSIFICAZIONE DI IMMAGINI

C o n c i ò , s i a m o o r a p r o n t i p e r m o s t r a r e c o m e c o s t r u i r e , addestrare, e poi far funzionare una rete neurale capace di risolvere problemi un po ’ meno semplici di quelli che abbiamo considerato finora. Un problema interessante è il riconos c i m e n t o d i c i f r e s c r i t t e a m a n o . A q u e s t o s c o p o , s i a p e r addestrare la rete sia poi per metterla alla prova useremo il dataset MNIST, che contiene appunto immagini di cifre scritte a mano, con la corrispondente informazione relativa a l l a c i f r a s c r i t t a ; c i a s c u n a i m m a g i n e è c i o è “ e t i c h e t t a t a ” con una delle possibili 10 cifre: 0, 1, ..., 9. Si tratta perciò di un problema di classificazione: per ogni immagine che le è sottoposta, la rete deve trovare a quale delle 10 classi, 0 o 1 o 9, appar tiene

Nel dataset in questione, ogni immagine è digitalizzata in una matrice di 28x28 = 784 punti e ogni punto ha un colore nella scala dei grigi, codificato in 8 bit, cioè 1 byte Dunque la rete ha il compito di accettare in input un vettore di 784 numeri tra 0 e 255, quasi un kilobyte di dati numerici, e di produrre in output un numero tra 0 e 9.

C o m e a b b i a m o d i s c u s s o n e l l a S e z i o n e “ L ’ a d d e s t r amento di una learning machine” della prima Par te, è oppor tuno separare il dataset in due par ti: un training set e un test set.

Il primo ci ser virà per addestrare la rete, il secondo per metterla alla prova con immagini diverse da quelle con cui era stata addestrata, per assicurarci che, se la rete sarà capace di riconoscere correttamente le immagini, non sarà perché ha memorizzato quanto le è stato mostrato durante l’addes t r a m e n t o ( i l d a t a s e t M N I S T m e t t e a d i s p o s i z i o n e b e n 60 000 immagini per il training set e 10 000 immagini per il test set)

Come si vede in Fig 6, la varietà e l’irregolarità della scrittura a mano in queste immagini suggeriscono che ideare un algoritmo per risolvere il nostro problema di classificazione potrebbe essere estremamente complesso, come infatti confermano i limitati risultati ottenuti dai sistemi software sviluppati in accordo a questa strategia. Cerchiamo dunque di risolvere il problema con la logica del Machine Learning, costruendo e poi addestrando una rete neurale Lo faremo par tendo da una rete con una struttura molto semplice, un percettrone multistrato, in cui: – l o s t r a t o d ’ i n p u t r e a l i z z a u n “ o c c h i o a r t i f i c i a l e ” c o n 28x28 punti sensibili, tanti quanti sono i punti delle immagini da classificare; ogni volta che viene sottoposta un’immag i n e a l l a r e t e , o g n u n o d i q u e s t i p u n t i s e n s i b i l i a s s u m e i l

valore corrispondente al livello di grigio di un punto dell’immagine; – lo strato di output contiene 10 neuroni, uno per ogni possibile classe in cui si vuole classificare un’immagine, ossia uno per ogni possibile cifra riconoscibile; ogni volta che viene sottoposta un’immagine alla rete e la rete viene fatta funzionare, ognuno di questi neuroni fornirà in uscita la probabilità che l’immagine contenga la cifra corrispondente; i valori for niti dai 10 neuroni corrispondono dunque complessivamente a una distribuzione di probabilità sull’insieme 0, 1, , 9, e la scelta più ovvia è di scegliere come risultato la cifra più probabile, cioè la moda della distribuzione; – tra lo strato d’input e quello di output è presente un “ cervello” realizzato con strati interni; per mantenere la rete sufficientemente semplice, introduciamo un solo strato interno formato da solo 10 neuroni

Come abbiamo visto, la par te davvero impor tante di una rete sono le connessioni tra i neuroni (corrispondenti alle sinapsi di un cer vello biologico) in quanto parametri della funzione realizzata dalla rete stessa: è grazie alle connessioni che durante l’addestramento la rete può modificare il suo compor tamento e imparare a classificare le immagini

Figura 7 – La str uttura della rete neurale dell’esempio

In questa rete, ogni neurone di uno strato è collegato a ogni neurone dello strato successivo e quindi, in riferimento al diagramma in Fig. 7, è facile calcolare quanti parametri ha la rete:

– i n i n g r e s s o a i n e u r o n i d e l l o s t r a t o i n t e r n o : 28x28 x 10 + 10; – in ingresso ai neuroni dello strato di output: 10 x 10 + 10 dove i termini additivi si riferiscono agli offset/bias di ogni neurone

D u n q u e l a r e t e h a q u a s i d i e c i m i l a ( p r e c i s a m e n t e 7 9 6 0 ) parametri, un numero tale da non consentire una soluzione analitica per l’assegnazione dei valori ai parametri stessi: per fare in modo che abbia un compor tamento appropriato, la rete dev’essere addestrata

D’altra par te, una volta costruita, la rete può essere fatta funzionare ancora prima di averla addestrata e quindi con i suoi parametri inizializzati a valori casuali.

Figura 6 – Alcuni esempi di immagini dal dataset MNIST, insieme con l’indicazione della cifra corretta (“corr”)

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La società ICeM Srl - Industria Calibri e Meccanica di precisione, costituita negli anni ’60 sull’esperienza trentennale acquisita dai soci fondatori in aziende del settore, si è specializzata nella costruzione di calibri fissi secondo le normative nazionali e internazionali (UNI, ANSI, DIN, BS, ecc.), lavorazioni di tornitura, fresatura e rettifica conto terzi, costruzione di attrezzature di controllo speciali, costruzione e rigenerazione di utensili a rullare. I suoi prodotti hanno trovato applicazione nei più svariati settori produttivi: automobilistico, aereonautico, ferrotramviario, nell’industria vetraria e, in particolare, nel settore elettrico con la costruzione dei calibri per il controllo delle filettature CEI, IEC.

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Non sorprendentemente, per ogni immagine che sottopon i a m o a l l a r e t e l a d i s t r i b u z i o n e c h e o t t e n i a m o è p r a t i c amente uniforme, come esemplificato in Fig 8, cioè è in condizioni “di minima informazione” e quindi di massima ignor a n z a / e n t r o p i a : s e n z a a d d e s t r a m e n t o l a r e t e n o n è i n grado di fornire alcuna informazione utile.

Figura 8 – L’esempio di un’immagine da classificare, con l’indicazione della cifra corretta (“corr”) e della cifra prevista (“prev”) dalla rete non ancora addestrata, e la distribuzione di probabilità calcolata dalla rete

A questo punto, si stabiliscono i criteri di addestramento (i cosiddetti “iper-parametri” della rete), e in par ticolare:

– i l t a s s o d i a p p r e n d i m e n t o c h e d e t e r m i n a l a v e l o c i t à d i discesa lungo il gradiente; – il numero di ripetizioni (chiamate “epoche”; in inglese: epochs) con cui si intende realizzare l’addestramento; – il numero di immagini su cui addestrare la rete per ogni epoca.

In accordo a queste specifiche, la rete può essere addestrata applicando una versione solo un poco più complessa dell ’ a l g o r i t m o d i b a c k - p r o p a g a t i o n p r e s e n t a t o n e l l e p r i m e

Sezioni di questa Par te.

Se alla fine di ogni epoca la rete è messa alla prova sottop o n e n d o l e i m m a g i n e d a l t e s t s e t , c o s ì d a v a l u t a r e s e s t a imparando a classificare correttamente, si possono ottener e val or i di accur at ezza com e quel l i pr es ent at i in Fig . 9, ottenuti in questo caso considerando 30 epoche, ognuna con 50 000 immagini scelte casualmente dal training set

Figura 9 – Il grafico dei valori di accuratezza in un esempio di addestramento

C o m e i l g r a f i c o

m o s t r a c h i a r amente, durante il

p r o c e s s o l ’ a c c u -

r a t e z z a t e n d e a

c r e s c e r e , s e g n o

d i u n a d d e s t r a -

m e n t o e f f i c a c e , benché la funzione non sia monotona a causa della casualità nella scelta delle imma-

g i n i d i t e s t e d e l

f a t t o c h e a l c u n e

i m m a g i n i s o n o più difficili da classificare correttamente di altre. Una volta addestrata, la rete può essere finalmente fatta fun-

zionare. Data la sua relativa semplicità e la brevità dell’addestramento, con un ’accuratezza media intorno all’80% ci pos s iam o as pet t ar e che al cune im m ag ini del t es t s et non s a r a n n o c l a s s

Fig. 10.

Figura 10 – Alcuni esempi di immagini dal dataset MNIST, insieme con l’indicazione della cifra corretta (“corr”) e della cifra prevista ( “prev”) dalla rete. Come si vede, una delle dieci immagini non è classificata correttamente

La differenza tra le distribuzioni di probabilità precedenti all’addestramento, di cui è mostrato un esempio in Fig 8, e quelle che si possono ottenere a rete addestrata, che si presentano come quella in Fig. 11, è evidente: dato che la struttura della rete non è cambiata, la differenza è interamente dovuta all’efficace processo di addestramento realizzato

Figura 10 – Alcuni esempi di immagini dal dataset MNIST, insieme con l’indicazione della cifra corretta (“corr”) e della cifra prevista ( “prev”) dalla rete. Come si vede, una delle dieci immagini non è classificata correttamente

[ L ’ e s e

P y t h o n ( “ L a costruzione, l’addestramento, e il funzionamento di una semplice rete neurale per leggere cifre scritte a mano”) scaricabile oppure eseguibile con Google Colab]

UN ESEMPIO: UNA RETE NEURALE ARTIFICIALE PER LA COMPRESSIONE DI IMMAGINI

Nonostante la semplicità della loro struttura, i percettroni multistrato sono reti piuttosto versatili: se nella Sezione precedente abbiamo introdotto un esempio di classificazione di immagini, mostriamo qui come li si può usare per comprimere immagini, che supporremo ancora prese dal dataset MNIST e, quindi, siano immagini di cifre scritte a mano La rete che costruiremo ha lo scopo, apparentemente inutile, di realizzare una funzione identità: generare un output che sia uguale all’input ricevuto.

Questo compor tamento è invece interessante perché la rete sarà addestrata a operare come un sistema di compressione di dati A par tire da immagini ognuna delle quali è una matrice di 28x28 punti, in cui a ogni punto è associato un col or e nel l a s cal a dei g r ig i e r appr es ent at o con un by t e, dunque un numero tra 0 e 255: – la prima par te della rete, il codificatore (in inglese: encoder), dovrebbe imparare a riconoscere le strutture presenti nelle immagini, così che l’informazione contenuta in ogni immagine sia mantenuta, per esempio, usando solo l’output di 32 neur oni, og nuno com e un num er o a 16 bit , cioè 2 byte; si ottiene così un rappor to di compressione di (28x28 punti x 1 byte) / (32 neuroni x 2 byte) = 784/64 = 12 25; – la seconda par te della rete, il decodificatore (in inglese: d e c o d e r ) , d o v r e b b e i m p a r a r e a r i c o s t r u i r e l e i m m a g i n i basandosi solo sull’informazione fornita dal codificatore, e quindi a generare vettori di 784 byte a par tire da vettori di 32 numeri a 16 bit, con la condizione che le immagini ricos t r u i t e r i p r o d u c a n o i n m o d o s u f f i c i e n t e m e n t e f e d e l e l e immagini originarie. Per ottenere questo compor tamento, il codificatore e il decodificatore devono essere addestrati insieme, così da consentire al secondo d’imparare a operare in funzione del primo. Nel suo complesso, una rete di questo genere si chiama perciò “autocodificatore” (in inglese: autoencoder) Il codificatore realizza la compressione per passi successivi, con una riduzione progressiva del numero di neuroni nei successivi strati interni della rete, per esempio da 784 input a 128, a 64, e finalmente a 32 neuroni. Il decodificatore realizza la decompressione basandosi su una struttura simmetrica, come illustrato in Fig 12

12 –

Il calcolo del numero di parametri di questa rete è analogo a quello nella Sezione precedente:

– i n i n g r e s s o a i n e u r o n i d e l p r i m o s t r a t o i n t e r n o : 28x28 x 128 + 128; – i n i n g r e s s o a i n e u r o n i d e l s e c o n d

r a t o i n t e r n o : 128 x 64 + 64; – in ingresso ai neuroni dello strato di output del codificatore: 64 x 32 + 32;

– i n i n g r e s s o a i n e u r o n i d e l t e r z o s t r a t o i n t e r n o : 32 x 64 + 64; – i n i n g r e s s o a i n e u r o n i d e l q u a r t o s t r a t o i n t e r n o : 64 x 128 + 128; – in ingresso ai neuroni dello strato di output del decodifica-

tore: 128 x 28x28 + 28x28.

Dunque la rete ha poco più di duecentomila (precisamente 222 384) parametri che, come nell’esempio precedente, sono troppi perché abbia senso cercare una soluzione analitica per l’assegnazione dei valori ai parametri stessi. Una caratteristica interessante degli autocodificatori è che l’output atteso nell’addestramento è l’input stesso, nel nostro e s e m p i o l e i m m a g i n i d a c o m p r i m e r e I n r i f e r i m e n t o a l l e tipologie menzionate nella Sezione “L’addestramento di una learning machine” della prima Par te, è dunque ancora una for ma di apprendimento super visionato, perché c’è un riferimento in base al quale calcolare una funzione di errore (in questo caso definita come differenza tra l’immagine originale e l’immagine ottenuta dopo la compressione e la decompressione), ma questa volta senza la necessità che le immagini siano etichettate: lo possiamo consider a r e p e r c i ò u n a p p r e n d i m e n t o “ a u t o - s u p e r v i s i o n a t o ” ( i n inglese: self-supervised learning), una strategia che, come vedremo, ha un ruolo fondamentale nel caso dei chatbot. I l g r a f i c o i n F i g . 1 3 m o s t r a u n e s e m p i o d e l l ’ a n d a m e n t o della funzione di errore (in questo caso l’errore quadratico medio) al variare del numero di batch di immagini (ciascuno composto da 32 immagini) che sono presentate alla rete durante il suo addestramento.

Figura 13 – Il grafico dei valori della funzione di errore in un esempio di addestramento (ogni batch contiene 32 immagini)

I n F i g 1 4 v e d i am o q u a l c h e es e m p i o d e l c o mpor tamento di un autocodificatore, c o n f r o n t a n d o delle immagini di c i f r e d a l t e s t s e t c o n l e c o r r i s p o nd e n t i i m m a g i n i o t t e n u t e a p p l ic a n d o i n s u c c e ss i o n e i l c o d i f i c atore e il decodific a t o r e , d u n q u e dopo aver prima c o m p r e s s o e p o i d e c o m p r e s s o l e i m m a g i n i o r i g inali La perdita di qualità nelle immagini così ottenute è evidente, ma il fatto che, con un addestramento opportuno, una rete neurale con una struttura così semplice sia stata in grado di produrre questi risultati, con un fattore di compressione delle immagini maggiore di 10:1, è un ulteriore segno delle capacità di queste reti di operare come learning machines Se diamo ora in input al decodificatore addestrato dei vettori di numeri casuali, osser viamo un interessante comportamento, esemplificato in Fig 15: la rete cerca di interpret a r l i c o m e s e f o s s e r o l a v e r s i o n e c o m p r e s s a d i i m m a g i n i analoghe a quelle con cui era stata addestrata, ma ovviamente (e correttamente) non produce immagini che siano riconoscibili come numeri.

Figura
La str uttura della rete neurale dell’esempio

Figura 14 – Tre esempi di immagini di cifre numeriche da comprimere (a sinistra di ogni coppia) e l’immagine ottenuta comprimendo e poi decomprimendo ognuna delle tre immagini (a destra di ogni coppia)

Figura 15 – Cinque esempi di immagini ottenute decomprimendo vettori di numeri casuali

e u l t i

i m m a g i n i d i c i f r e n u m e r i

d e c o m p r i m e r e i m m a g i n i d

v e d e i n F i g 1 6 , i l r i s u l t

scopo di ottenere un buon rappor to di compressione, la rete è stata addestrata specializzandola nel trattamento di una par ticolare categoria di immagini

[ L ’ e s e m p i o è s v i l u p p a t o i n u n n o t e b o o k P y t h o n ( “ L a costruzione, l’addestramento, e il funzionamento di una semplice rete neurale per comprimere immagini”) scaricabile oppure eseguibile con Google Colab]

QUALCHE ALTRA CONSIDERAZIONE SULLE RETI NEURALI ARTIFICIALI

Come abbiamo visto, le reti neurali sono par ticolari learn i n g m a c h i n e s , f o n d a t e s u

neurali biologiche) che unità di elaborazione molto semplic i p o s s o n o c o m u n q u

Figura 16 – Tre esempi di immagini di lettere dell’alfabeto da comprimere (a sinistra di ogni coppia) e l’immagine ottenuta comprimendo e poi decomprimendo ognuna delle tre immagini (a destra di ogni coppia)

estremamente sofisticati, se in numero sufficiente e connesse in strutture sufficientemente complesse I percettroni multistrato, che abbiamo finora considerato, hanno un ’archit e t t u r a c o n f i g u r a b i l e i n a m p i e z z a e p r o f o n d i t à , c i o è i n numero di neuroni per strato e in numero di strati, ma sono in effetti ancora strutturalmente semplici, perché assumono:

1.– che il loro input sia un vettore, condizione che impone di “appiattire” (in inglese: to flatten) input con struttura multidimensionale; in par ticolare nel caso delle immagini ciò rende meno esplicita l’informazione di contiguità spaziale dei punti delle immagini stesse; 2.– che il loro input e il loro output siano vettori di lunghezza prestabilita e non modificabile, condizione che ne complica l’impiego, per esempio, quando si vogliono classificare testi di cui non è nota a priori la lunghezza massima In più, come abbiamo visto nella Sezione “Una nota tecnica sull’algoritmo di addestramento”, durante il suo addestram e n t o u n M L P a d a t t a p r o g r e s s i v a m e n t e i v a l o r i d e i s u o i parametri in funzione del gradiente della funzione di errore, e in questo è perciò un sistema dinamico, ma una volta addestrato è una funzione algebrica (e più precisamente polinomiale, a meno delle funzioni di attivazione non lineari) parametrica con valori dei parametri fissati In quanto tale è un sistema algebrico deterministico, che a parità d’input produce sempre lo stesso output

A n c h e p e r o l t r e p a s s a r e q u e s t e l i m i t a z i o n i n e l c o r s o d e l tempo sono state introdotte due architetture più complesse di quella dei MLP: – le reti convoluzionali (CNN), progettate per il trattamento di dati con una struttura spaziale, come le immagini, grazie alla loro capacità di estrarre caratteristiche locali rilevanti

a t t r a v e r s o o p e r a z i o n i d i c o n v o l u z i o n e ; q u e s t o l e r e n d e spesso più efficienti dei MLP per applicazioni quali il riconoscimento del contenuto di immagini; – le reti ricorrenti (RNN), progettate per gestire dati sequenziali e quindi par ticolar mente adatte per operare su testi, per esempio per la traduzione automatica, o per applicazioni come il riconoscimento del linguaggio parlato, poiché possono mantenere l’informazione su successioni di dati di lunghezza variabile e in modo progressivo, mentre la successione si presenta in input; per questo devono operare come sistemi dinamici non solo in addestramento ma anche in funzionamento, mantenendo l’informazione di contesto in variabili di stato, condizione che ne aumenta la complessità.

Questa molteplicità di architetture ha caratterizzato per un lungo periodo lo sviluppo delle reti neurali, in accordo al principio che ogni tipologia di applicazione sia da trattare p r e f e r i b i l m

( g

i esempi di classificazione e di compressione di immagini mediante MLP sono stati proposti qui per la loro semplicità: per il riconoscimento di testi una CNN sarebbe stata più efficiente) Recentemente una nuova architettura, i Transformers (introdotti nel 2017), ha cambiato radicalmente q u e s t o s c e n a r i o , s u p e r a n d o m o l t e d e l l e l i m i t a z i o n i d e l l e RNN e diventando lo standard di fatto per molte applicazioni I Transformers sono anche la base degli attuali sistemi d’intelligenza ar tificiale generativa, a cui è dedicata l’ultima par te di questo lavoro.

Luca Mari è professore ordinario di Scienza della misurazione presso l’Università Cattaneo – LIUC , dove è docente titolare dei corsi di Analisi dei Dati Sperimentali e Statistica, Progettazione per Sistemi Dinamici, e Digital Thinking Ha conseguito la laurea in fisica presso l’Università Statale di Milano nel 1987 e il dottorato di ricerca in metrologia presso il Politecnico di Torino nel 1994 È esperto dell’International Electrotechnical Commission nel WG2 (VIM) del Joint Committee for Guides in Metrology. È presidente della Society for the Study of Measurement e chair del Task Group on Fundamental Concepts in Metrology, CCU. È stato presidente dell’IEC Technical Committee 1 – Terminology – e segretario dell’IEC Technical Committee 25 – Quantities and units. È stato presidente del Technical Committee 7 – Measurement Science – dell’International Measurement Confederation (IMEKO). È presidente della Commissione Tecnica Metrologia, congiunta dell’Ente Italiano di Normazione (UNI) e della Commissione Elettrotecnica Italiana (CEI) È membro della Commissione Centrale Tecnica dell’UNI e membro della Commissione Superiore Tecnica dei CEI È stato presidente del Comitato Tecnico CEI 1/25 – Terminologia, grandezze e unità È stato coordinatore della linea di ricerca Metrologia del Gruppo di Misure Elettriche ed Elettroniche (GMEE) Svolge attività di ricerca a proposito di scienza della misurazione e sulle sue relazioni con le scienze e tecnologie dell’informazione, per cui è autore di varie pubblicazioni scientifiche, e svolge attività di disseminazione, in scuole, aziende e organizzazioni varie, a proposito di cultura del digitale e in particolare d’intelligenza artificiale.

Alessandro Giordani è professore ordinario di L o g i c a e F i l o s o f i a d e l l a S c i e n z a p re s s o i l D i p a r t imento di Filosofia dell’Università Cattolica di Milano e visiting professor all’Università della Svizzera Italiana, dove insegna i corsi di Topics in Logic Le sue attività di ricerca sono focalizzate sullo sviluppo di sistemi di logica epistemica per l’analisi della dinam i c a d e l l ’ a t t i v i t à d ’ i m m a g i n a z i o n e e d e l l a c o n o s c e n z a s c i e n t i f i c a , sullo studio della struttura logica dei sistemi normativi, sulla modellizzazione degli interi strutturati, e sull’ontologia della misurazione . È autore di numerose pubblicazioni sulle maggiori riviste scientifiche internazionali nei settori di logica, metafisica e fondamenti della misurazione

Dario Petri è professore ordinario di Misure elettroniche presso l’Università di Trento Ha conseguit o l a l a u re a ( s u m m a c u m l a u d e ) e i l d o t t o r a t o d i ricerca in ingegneria elettronica presso l’Università di Padova rispettivamente nel 1986 e nel 1990

È Life Fellow member della IEEE e ha ricevuto il premio IEEE Joseph F. Keithley 2020 per i contributi ai fondamenti della misurazione e alle tecniche di elaborazione del segnale nella strumentazione di misura. Dario Petri è Associate Editor in Chief della rivista IEEE Transactions on Instrumentation and Measurement e membro dell’Accademia Italiana d’Ingegneria e Tecnologia (ITATEC). Ha presieduto l’Associazione Nazionale di Misure Elettriche ed Elettroniche dal 2013 al 2016 e la Sezione IEEE Italia dal 2012 al 2014

Le sue attività di ricerca riguardano in par ticolare l’elaborazione digitale dei segnali applicata ai problemi di misura, la strumentazione per le reti elettriche intelligenti, i fondamenti della misurazione , le misure per la gestione della qualità

Nel corso della sua carriera, Dario Petri ha pubblicato circa 400 lavori su riviste scientifiche internazionali o in atti di conferenze internazionali.

I PROGETTI EUROPEI

G.Crotti1, D. Giordano1, P.S. Letizia1, D. Signorino1, A. Delle Femine 2, D. Gallo2, C. Iodice 2, C. Landi 2, M. Luiso 2 , A.Mingotti 3, L. Peretto 3, R. Tinarelli 3, A. Mariscotti 4, G. D’Avanzo5, P. Mazza 5

Il progetto di ricerca europeo

EPM 22NRM06 ADMIT

Characterisation of AC and DC MV instrument transformer in extended frequency range up to 150 kHz

THE EUROPEAN RESEARCH PROJECT EMPIR 22NRM06 ADMIT

This project will address the standardisation needs of IECTC38. It will develop traceable measurement methods and procedures for the characterisation of Instrument Transformers (IT) used to measure disturbances up to 150kHz in Medium Voltage (MV) grid. The project participants will closely interact with IECTC38 to ensure the incorporation of the project outputs for the revision of newly generated standards. The metrology community, manufacturers of MV systems and academia will also strongly benefit from the project results.

RIASSUNTO

Questo progetto si occuperà delle esigenze di normazione dell’IECTC38. Svilupperà metodi e procedure di misura riferibili per la caratterizzazione dei trasformatori di misura utilizzati per misurare disturbi fino a 150kHz nella rete di media tensione (MT). I partner del progetto interagiranno con l’IECTC38 per garantire l’utilizzo dei risultati del progetto per la revisione di vecchie norme o la produzione di nuove. Anche la comunità metrologica, i produttori di sistemi per MT e il mondo accademico trarranno grandi benefici dai risultati del progetto.

INFORMAZIONI GENERALI

SUL PROGETTO

Il progetto di ricerca europeo EMPIR 22NRM06 ADMIT è stato finanziato dall’EURAMET (European Association of National Metrology Institutes) a valere sul programma EPM (European Partnership in Metrology), call Normative 2022. Il progetto è coordinato da Domenico Giordano dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, INRiM, col supporto di Mario Luiso dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Il Progetto vede una forte partecipazione “misuristica” italiana, essendo coinvolte ben cinque unità del GMEE. I partner del Progetto sono: –Istituto Metrologico Italiano (INRiM), Italia;

–Istituto Metrologico Francese (LNE), Francia; –Istituto Metrologico Olandese (VSL), Paesi Bassi;

–Istituto Metrologico Spagnolo (FFII), Spagna; –Istituto Metrologico Svedese (RISE), Svezia;

–Istituto Metrologico Finlandese (VTT), Finlandia;

–Istituto Metrologico Svizzero (METAS), Svizzera; –Ricerca sul Sistema Energetico (RSE), Italia;

–Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Italia; –Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Italia;

–Università degli Studi di Genova, Italia; –UNARETI SpA, Italia; –Arteche, Spagna.

Il progetto è iniziato a giugno 2023, terminerà a maggio 2026 ed è stato finanziato con un budget di 1.138.470,00 €.

PERCHÉ IL PROGETTO È NECESSARIO

Il crescente uso di dispositivi switching (inverter, power converters, filtri attivi, ecc.), impiegati sia come carichi che come parte di generatori, specialmente per le fonti rinnovabili, ha portato alla conseguente proliferazione di disturbi in alta frequenza sulla rete fino a centinaia di kilohertz, a causa delle armoniche della frequenza di switching. Di conseguenza, sono necessa-

rie metodologie, procedure e infrastrutture standardizzate per la taratura e la caratterizzazione dei trasformatori di misura (Instrument Transformer, IT), al di là delle frequenze coperte dalle infrastrutture attualmente disponibili. La caratterizzazione degli IT utilizzati per l’alta frequenza nelle reti AC e DC in media tensione è una delle tematiche prioritarie individuate da CEN/ CENELEC per questa call. Attualmente non sono disponibili parametri adeguati per definire l’accuratezza e le prestazioni degli IT fino a 150 kHz ed è necessaria una standardizzazione delle procedure per testare gli IT alle alte frequenze. Infatti, le normative attualmente in vigore prevedono requisiti solo fino a 20 kHz e procedure di test solo per la frequenza fondamentale (50/60 Hz). Mancano anche infrastrutture metrologiche per livelli di tensione e di corrente maggiori, che possano garantire la riferibilità anche per un tale intervallo esteso di frequenze. Lo sviluppo di setup per generare forme d’onda di tensione e corrente realistiche (AC o DC fino a 36kV e 2kA) promuoverà nuovi servizi di taratura per l’industria elettrica e doterà gli Istituti Metrologici Nazionali di nuovi servizi di taratura. Infatti, i risultati ottenuti

1 Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM), Torino d.giordano@inrim.it

2 Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” mario.luiso@unicampania.it

3 Alma Mater Studiorum Università di Bologna alessandro.mingotti2@unibo.it

4 Università degli Studi di Genova, Genova andrea.mariscotti@unige.it

5 Ricerca sul Sistema Energetico SPA (RSE), Milano giovanni.davanzo@rse-web.it

POLIZZE ASSICURATIVE PER I RISCHI CYBER

La sicurezza informatica è una delle aree di rischio emergenti per le PMI: senza un’attività di protezione di dati, sistemi e informazioni non è possibile attivare una polizza

di Angelo Nicolosi (Owner C.A. BROKER Srl)

Gli attacchi informatici alle PMI italiane sono in forte crescita Secondo il Rapporto Clusit 2024, gli attacchi DDoS (che consistono nel tempestare di richieste un sito fino a renderlo inaccessibile) rappresentano il 36% del totale degli incidenti, segnando un aumento del 1486% rispetto all’anno precedente. Gli attacchi tramite sfruttamento di vulnerabilità costituiscono il 18% e quelli di phishing e social engineering l’8% La sicurezza informatica è, quindi, una delle aree di rischio emergenti più critiche per le PMI. Non c’è previsione riguardo a dove, come e quando l’incidente informatico si possa verificare, e neppure a quale impatto questo possa avere sull’azienda Rimedi certi e alternativi, se si è connessi, non ne esistono Pensare di stipulare una copertura assicurativa potrebbe sembrare la soluzione al problema. Sì, è vero, un’idonea “Polizza Cyber” può mitigare le conseguenze del danno, ma rimane il fatto che quando si ricorre alla garanzia ormai la criticità è in atto o si è già manifestata, ragion per cui occorre prevenire implementando una serie di prassi, piani e procedure per proteggere dati, sistemi e informazioni che ormai costituiscono il nucleo del patrimonio aziendale.

È necessario precisare che non tutti i settori di attività sono assicurabili (ne esistono alcuni ad alto rischio) così come non lo è qualsiasi tipologia di azienda. Così com’è difficoltoso (o pressoché impossibile) assicurarsi per i danni da furto in edifici sprovvisti di cancelli, porte o finestre, è altrettanto difficoltoso riuscire a contrarre una “Polizza Cyber” se l’azienda è priva di dotazioni basilari sulla sicurezza informatica

Chi intende attivare una “Polizza Cyber” deve, quindi, preventivamente analizzare il proprio livello di protezione, per poi presentare la propria azienda alle compagnie di assicurazione con un’impostazione atta a negoziare il target di copertura; il valore aggiunto alla negoziazione può essere dato dal supporto di un broker indipendente.

P u n t a n d o m a g g i o r m e n t e a i r e q u i s i t i b a s i l a r i c h e o g n i azienda interessata a una “Polizza Cyber” deve possedere, si riporta una breve check-list:

  esistenza di procedure scritte e di misure di trattamento, protezione e riservatezza dei dati;

  esistenza di Firewall con relativi aggiornamenti;

  e s i s t e n z a d i A n t i Vi r u s / S p y Wa r e / A n t i S p a m c o n r e l a t i v i aggiornamenti;

  rimozione di utenze generiche o non nominative (tutti g l i a m m i n i s t r a t o r i d i s i s t e m a d e v o n o e s s e r e i d e n t i f i c a t i e nominati);

  p a t c h m a n a g e m e n t - r i l a s c i o a u t o m a t i c o d i a g g i o r n amenti critici;

  backup settimanale degli archivi digitali e conservazione di un duplicato in luogo sicuro e/o su supporti remoti;

  assenza di incidenti informatici negli ultimi tre anni (in caso di incidenti pregressi, sarà necessario uno screening di approfondimento)

Se tali requisiti sono soddisfatti, l’azienda è classificata assi-

curabile e può scegliere le c a r a t t e r i s t i c h e d e l l a p r opria copertura tra:

  c o p e r t u r a p r o t e z i o n e dati e responsabilità verso t e r z i p e r i n c i d e n t i i n f o rmatici;

  c o p e r t u r a i n t e r r u z i o n e della rete;

  copertura attacchi informatici a fini estorsivi;

  perdite pecuniarie traenti origine da accertamento PCIDSS;

  pronto intervento;

  responsabilità civile multimediale;

  incidente riguardante i dati elettronici;

  fornitori servizi esternalizzati (OSP);

  disfunzione sistema informatico;

  crime – trasferimento fraudolento fondi;

  opzioni tailor made.

Per affrontare in modo approfondito il processo di verifica dei requisiti richiesti per attivare una “Polizza Cyber”, può risultare utile ricorrere a società di consulenza specializzate in questo ambito Gli aspetti economici della polizza variano in base al livello di protezione che l’azienda detiene e in base al tipo di implementazioni tecniche e procedurali che adotta Nell’ambito dei rischi informatici riconducibili alla gestione degli impianti da remoto o con manutenzione predittiva, non tutte le polizze sul mercato offrono un’adeguata copertura. È quindi fondamentale esaminare con attenzione i termini e le condizioni della polizza per assicurarsi che sia adatta alle specifiche esigenze dell’azienda.

L’efficacia della risposta a un incidente informatico dipende in larga misura dalla velocità di reazione Il tempo disponibile per comprendere cosa è successo e prendere le misure n e c e s s a r i e è s p e s s o m o l t o l i m i t a t o P e r q u e s t o m o t i v o , è essenziale disporre di una “Polizza Cyber” ben strutturata, che preveda non solo la copertura finanziaria ma anche un servizio di pronto intervento da parte di esperti del settore Questi specialisti possono agire rapidamente per gestire l’emergenza, contenere i danni e ridurre il rischio di perdite o interruzioni dell’attività aziendale.

La sicurezza informatica dev’essere considerata una priorità a s s o l u t a n e l l a g e s t i o n e d i q u a l s i a s i a z i e n d a , a l p a r i d e l l a sicurezza sul lavoro. Solo affrontando questa nuova sfida con professionalità e preparazione, le aziende operanti nel settore del testing saranno in grado di assicurare la continuità operativa e la sicurezza dei propri sistemi in un mondo sempre più digitalizzato e competitivo Investire nella sicurezza informatica proteggerà l’azienda dalle minacce esterne, contribuirà a rafforzare la sua reputazione sul mercato e la relazione di fiducia con i clienti, mostrando di adattarsi alle nuove sfide CLICCA QUI per approfondire

dagli Istituti Metrologici durante i passati progetti europei e le strutture attualmente disponibili non coprono questo i n t e r v a l l o ; l ’ i n t e r v a l l o d i f r e q u e n z e superiore a 20 kHz costituisce un territorio ancora inesplorato.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

L’obiettivo globale del progetto è quello di sviluppare metodi di misura e di caratterizzazione riferibili per i trasformatori di misura utilizzati per misure in alta frequenza nelle reti di media tensione AC e DC [1]-[2]

Gli obiettivi specifici del progetto sono:

1 Identificare i requisiti di prestazione sia per i trasformatori di misura che per gli strumenti di misura a essi collegati, sulla base degli attuali disturbi nelle reti in media tensione AC e DC e delle future necessità di misura nell’inter vallo di frequenze fino a 150 kHz.

2 Fissare parametri adeguati per valut a r e l ’ a c c u r a t e z z a d e i t r a s f o r m a t o r i

v o l t m e t r i c i e a m p e r o m e t r i c i n e l l ’ i n t e rvallo di frequenze fino a 150 kHz e per definire procedure appropriate per la v a l u t a z i o n e d e l l ’ a c c u r a t e z z a d e i t r asformatori di misura

3 R e a l i z z a r e d e i s e t u p p e r g e n e r a r e tensioni (AC o DC fino a 36 kV) e correnti (AC o DC fino a 2 kA). La tipologia di for me d’onda impiegata consis t e n e l l a g e n e r a z i o n e d i u n a c o m p onente fondamentale (a 50/60 Hz oppure in DC) con componenti in alta freq u e n z a s o v r a p p o s t e , m a c o n u n ’ a mpiezza inferiore a quella della componente fondamentale

4. Sviluppare sistemi di misura di riferimento per la taratura dei trasformatori di misura fino a 150 kHz con tensioni fino a 36 kV e livelli di corrente fino a 2 kA e sviluppare la catena di riferibilità per questi nuovi sistemi.

5. Contribuire alla revisione degli standard attuali fornendo i dati, i metodi, le l i n e e g u i d a e l e r a c c o m a n d a z i o n i necessarie al TC 38 dei Trasformatori d i M i s u r a d e l l ’ I E C p e r l a v e r i f i c a d e ll’accuratezza dei trasformatori di misur a f i n o a 1 5 0 k H z I r i s u l t a t i s a r a n n o raccolti in una forma che possa essere incorporata negli standard della famiglia IEC 61869.

PROGRESSI RISPETTO ALLO STATO DELL’ARTE E RISULTATI

Sistemi di misura di riferimento e p ro c e d u r e d i t e s t r i f e r i b i l i –obiettivi 1, 2, 4

I principali risultati del progetto sono stati pubblicati in [3]-[12]. La riferibilità di tensione e corrente per i trasformatori di misura, in AC e DC, fino a 150 kHz è tuttora un problema aperto Esistono strumenti di misura per alta tensione e alti livelli di corrente a larga banda, ma essi non sono mai stati validati per applicazioni che richiedano elevata accuratezza per testare gli IT di classe 0 1 o migliore Questi strumenti vengono solitamente utilizzati per misurare solo la componente fondamentale (AC 50/60 Hz o DC) o per acquisire impulsi Pertanto, la prima cosa da fare è identificare i requisiti di prestazione per gli IT e per gli strumenti di misura ad essi collegati (obiettivo 1) Dev’essere sviluppata una procedura di stima delle incertezze, insieme alla definizione di parametri e procedure adeguate agli IT (obiettivo 2). Sono necessari anche nuovi sistemi di misura per alta tensione e alti livelli di corrente per tenere conto delle specificità dei disturbi della rete (obiettivo 4)

Tecniche di generazione di for me d’onda di tensione e corrente realistiche AC e DC –obiettivi 1, 3

Le strutture presso gli Istituti Metrologici e i laboratori di prova che generano correnti AC/DC e tensioni AC/DC con componenti sovrapposte fino a 150 kHz sono estremamente limitate. Tipicamente, i sistemi di generazione più avanzati non vanno oltre i 10 kHz per le tensioni fino a 36 kV e i 9 kHz per le correnti fino a 2 kA La strumentazione commerciale disponibile sul mercato ha prestazioni simili. Generatori validati e stabili rimangono una parte essenziale di ogni circuito di prova Devono, inoltre, essere identificate forme d’onda realistiche di tensione e corrente, AC e DC con contenuti spettrali fino a 150 kHz, per la caratterizzazione degli IT (obiettivo 1) Questo progetto compirà un grande passo in avanti sviluppando nuove tecniche e infrastrutture di generazione (obiettivo 3), permettendo agli Istituti Metrologici di offrire, il prima possibile, nuovi servizi di taratura Un setup preliminare, costituito

da due generatori di tensione in serie in grado di generare forme d’onda di tensione composte da una componente fondamentale AC (50 Hz – 60 Hz fino a 3,6 kV) e toni ad alta frequenza (9 kHz fino a 150 kHz fino a 150 V) è stato realizzato e caratterizzato È stato realizzato e caratterizzato anche un prototipo di sensore di riferimento per la tensione (fino a 4 kV, da 9 kHz fino a 150 kHz). Questa attività è stata descritta in [7]

C o n t r i b u t o a l l a r e

n e d e g l i attuali standard – obiettivo 5

Attualmente non esiste uno standard specifico per la verifica dell’accuratezza degli IT AC e DC per le reti in media tensione, oltre i 20 kHz Inoltre, gli standard emessi dal comitato tecnico IEC TC 38

Instrument Transformers non si occupano della strumentazione di riferimento e della stima dell’incertezza

La IEC 61869-1 ed. 2, parte 6, fornisce requisiti di accuratezza fino a 500 kHz, ma non fornisce indicazioni sui metodi di misura e sulle procedure di test, che vengono descritte nelle norme di prodotto, ma esclusivamente in DC o 50/60 Hz. Inoltre, la standardizzazione delle caratteristiche degli strumenti di misura, in particolare degli IT, è un requisito fondamentale per le politiche comuni di mitigazione dei disturbi e per il controllo efficiente delle reti di distribuzione a livello europeo Il progetto sosterrà la standardizzazione sviluppando metodologie e procedure per caratterizzare e valutare l’accuratezza dei trasformatori di misura e andrà oltre lo stato dell’arte identificando i requisiti di prestazione e fissando dei parametri adeguati per la definizione dell’accuratezza dei trasformatori di misura fino a 150 kHz.

Potenziare i risultati di progetti e u ro p e i p r e c e d e n t i e i n c o r s o –obiettivi 1, 2, 3, 4

Diversi progetti passati o ancora attualm e n t e i n c o r s o s i s o n o o c c u p a t i o s i stanno occupando delle misure di alta t e n s i o n e e c o r r e n t e c o n c o m p o n e n t e sovrapposte fino a diversi kiloher tz (es. E N G 0 4 S m a r t g r i d , E N G 5 2 S m a r t Grid II, 16ENG04 MyrailS, 17IND06 F u t u r e G r i d I I , 1 8 N R M 0 5 S u p r a E M I , 1 9 N R M 0 5 I T 4 P Q , 2 0 N R M 0 3 D C grids). Per quanto di nostra conoscenza,

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nessun Istituto Metrologico ha la capacità di generare contemporaneamente correnti DC o a 50/60 Hz a 2 kA, o tensioni DC o a 50/60 Hz a 36 kV, con componenti in alta frequenza sovrapposte fino a 150 kHz e nella letteratura questo problema non è ancora stato risolto (obiettivi 1, 3) Il lavoro di questo progetto potenzierà i risultati dei progetti di ricerca europei precedenti e in corso nel campo delle misure nelle reti in media tensione (obiettivi 2, 4) L’obiettivo è garantire la possibilità di tarare IT in AC e DC, di classe 0 1, fino a 150 kHz e per tensioni fino a 36 kV e correnti fino a 2 kA (obiettivi 1, 2, 3, 4).

Risultati per le comunità industriali e altri utenti Il progetto coinvolge attualmente 16 Stakeholder, tra cui produttori di trasformatori di misura, TSO e DSO, produttori di strumenti di misura e produttori di apparecchiature HV/MV Il progetto migliorerà le misurazioni in alta frequenza nei sistemi di distribuzione, che sono fondamentali in tutti i paesi europei I risultati del progetto supporteranno la fornitura di un ’energia stabile, sicura ed efficiente, anche con l’integrazione di più fonti di energia. La realizzazione delle necessarie infrastrutture metrologiche rappresenterà un beneficio per tutti i partner coinvolti nelle reti in media tensione. L’industria elettrica europea ha una posizione di leadership nel mondo nella produzione e nel collaudo degli IT La riferibilità sviluppata in questo progetto consentirà una valutazione completa, riducendo i margini di sicurezza non necessari e aumentando così l’operabilità dei sistemi prodotti I produttori di IT beneficeranno direttamente del lavoro metrologico di questo progetto, ad esempio sfruttando le procedure di caratterizzazione, lo sviluppo possibile di standard e la stima delle incertezze

Risultati per le comunità metrologiche e scientifiche Gli obiettivi scientifici e tecnici affrontati in questo progetto costituiranno un passo significativo in avanti per la comunità metrologica, estendendo la capacità di taratura e misura degli Istituti Metrologici relativa alla taratura di tensioni DC, tensioni AC, correnti DC, correnti AC e fino a 150 kHz. Gli Istituti Metrologici saran-

no in grado di eseguire nuove misurazioni riferibili sugli IT e di offrire nuovi ser vizi di taratura Questo progetto migliorerà la metrologia per alte tensioni e altre grandezze correlate tramite nuove tecniche di misura di precisione.

Risultati rilevanti per gli standard L’intero progetto è stato strutturato per rispondere a obiettivi specifici richiesti d i r e t t a m e n t e d a

a m i t e l a piattafor ma CEN STAIR EMPIR e avrà un impatto significativo sul TC38 e sui w o r k i n g g r o u p s t r a m i t e n u o v i m e t o d i di caratterizzazione. Il progetto gener e r à r i s u l t a t i c h e r i s p o n d e r a n n o a g l i obiettivi specifici del TC38, ma saranno anche molto utili per altri comitati di s t a n d a r d i z z a z i o n e c o m e T C 8 - S C 8 A , T C 1 3 , T C 1 7 , T C 2 2 S C 2 2 F, T C 7 7 , TC85, TC95 e TC51

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

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C a m p i E l e t t r i c i e d E l e t t ro -

m a g n e t i c i p re s s o l ’ I s t i t u t o

Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM). È stata coor-

d i n a t o re d e l p ro g e t t o E M P I R 1 9 N R M 0 5

IT4PQ I suoi interessi di ricerca sono focalizzati sullo sviluppo e la caratterizzazione di riferimenti e tecniche per misure di tensione e corrente in reti di alta e media tensione e sulla riferibilità di misure di campi elettrici e magnetici a basse e medie frequenze

D o m e n i c o G i o rd a n o è

Primo Ricercatore presso la Divisione Qualità della Vita

dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM),

To r i n o. L e s u e a t t i v i t à d i ricerca sono incentrate sullo

s v i l u p p o e c a r a t t e r i z z a z i o n e d i s i s t e m i d i taratura per trasduttori di media tensione , misuratori di Power Quality in ambito ferrov i a r i o È i l c o o rd i n a t o re d e l p ro g e t t o E P M 22NRM06 ADMIT

Pa l m a S a r a L e t i z i a è

R i c e rc a t o re a t e m p o i n d e -

t e r m i n a t o p re s s o l ’ I s t i t u t o

Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM),Torino Il suo principale interesse scientifico è la metrologia applicata alle reti elettriche , in par ticolare lo sviluppo d i p ro c e d u re e s e n s o r i d i r i fe r i m e n t o p e r applicazioni di Power Quality e PMU.

Davide Signorino è Ricer-

c a t o re a t e m p o i n d e t e r m inato presso l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM). Il suo tema di ricerca è la metrologia applicata ai sistemi ferroviari, in par ticolare lo studio dei fenomeni di Power Quality in DC Inoltre , è coinvolto nella caratterizzazione di trasduttori di tensione e corrente in condizioni dinamiche

Antonio Delle Femine è Ricercatore di Misure Elettriche ed Elettroniche press o i l D i p a r t i m e n t o d ’ I n g eg n e r i a d e l l ’ U n i ve r s i t à d e g l i

Studi della Campania “Luigi

Va nv i t e l l i ” I s u o i p r i n c i p a l i i n t e re s s i s c i e n t i f i c i r i g u a rd a n o i s i s t e m i e m b e dd e d p e r m i s u re i n t e m p o re a l e e l a caratterizzazione di dispositivi elettronici di potenza per veicoli elettrici.

Daniele Gallo è Professore Ordinario di Misure Elettriche ed Elettroniche presso il Dipartimento d’Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” I suoi principali interessi scientifici riguardano le misure di potenza e power quality in AC e DC, la caratterizzazione dell’efficienza di sistemi di trasporto ferroviario.

C l a u d i o I o d i c e è D o t t or a n

e presso il Dipar timento d’Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. I suoi principali interessi scientifici riguardano la taratura dei trasformatori di misura, le misure di Power Quality, e gli algoritmi di controllo e ottimizzazione per applicazione aerospaziali

Carmine Landi è Pro fe ss o re O rd i n a r i o d i M i s u re

E l e t t r i c h e e d E l e t t ro n i c h e presso il Dipar timento d’Ingegneria dell’Università deg l i S t u d i d e l l a C a m p a n i a “Luigi Vanvitelli”. I suoi principali interessi scientifici riguardano la misura di potenza, i sistemi di misura embedded e i sistemi automatici di misura

Mario Luiso è Professore Associato di Misure Elettriche ed Elettroniche presso il Dipar timento d’Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” I suoi principali interessi scientifici riguardano le misure di Power Quality, la caratterizzazione dei trasformatori di misura e le misure di sincrofasori

A l e s s a n d ro M i n go t t i è P ro fe s s o re A s s o c i a t o p re ss o i l D i p a r t i m e n t o d ’ I n g egneria dell’Energia Elettrica e d e l l ’ I n fo r m a z i o n e “ G ug l i e l m o M a rc o n i ” d e l l ’ U n ive r s i t à d i B o l o g n a I s u o i p r i n c i p a l i i n t e re s s i s c i e n t i f i c i i n c l u d o n o l a caratterizzazione di trasformatori di misura e l e m i s u r a z i o n i a i f i n i d i v a l u t a z i o n e d e l l a q u a l i t à d e l l ’ e n e r g i a e d e l l a m a nu t e n z i o n e predittiva

L o re n zo Pe re t t o è P rofessore Ordinario presso il

M a rc o n i ” d e l l ’ U n i ve r s i t à d i Bologna. I suoi principali interessi scientifici includono la progettazione e la taratura di sensori di tensione e corrent e e l a p ro g e t t a z i o n e e l a re a l i z z a z i o n e d i sistemi di misura per la taratura di sensori di tensione e di corrente .

Roberto Tinarelli è Professore Ordinario presso il Dipartimento d’Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi” dell’Università di Bologna. I suoi principali interessi scientifici includono la progettazione e caratterizzazione di trasformatori di misura per misurazione di grandezze non sinusoidali, e lo studio di affabilità di componenti elettronici

Andrea Mariscotti è Ricercatore a tempo indeterminato presso il Dipartimento d’Ingegneria Navale , Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni dell’Università di Genova. I suoi principali interessi scientifici includono la misura di grandezze elettriche per la qualità dell’energia e la caratterizzazione di sistemi elettrici, con particolare applicazione alla mobilità elettrica e ai sistemi a guida vincolata, nonché la compatibilità elettromagnetica, l’interferenza a sistemi di controllo e la sicurezza funzionale

Giovanni D’Avanzo è Ricercatore a tempo indeterm i n a t o p re s s o R i c e rc a S u l S i s t e m a E n e r g e t i c o R S E S p a I s u o i p r i n c i p a l i i n t eressi scientifici riguardano la caratterizzazione di trasformatori di misura in presenza di fenomeni di Power Quality, lo sviluppo di sistemi di misura e la diagnostica dei componenti della rete elettrica

Paolo Mazza è Capo gruppo di ricerca presso Ricerca Sul Sistema Energetico RSE

S p a I s u o i p r i n c i p a l i i n t eressi scientifici riguardano la m i s u r a e l a d i a g n o s t i c a d e i componenti della rete elettrica, lo sviluppo di nuove tecniche di caratt e r i z z a z i o n e o n - s i t e p e r i t r a s fo r m a t o r i d i misura in reti di media tensione

Misure. La soluzione

È lo strumento ideale dell’ultima generazione:

- per la calibrazione altamente precisa di sensori montati su presse, avvitatori, regolatori di pressione;

- per l’ispezione elettrica di sensori estensimetrici (celle di carico, sensori di coppia, ecc.) anche in situazioni di montaggio non accessibile;

- utilizzato in istituti metrologici, laboratori di calibrazione e in produzione per il controllo di qualità;

- abbinato ad un sensore, il 7281 diventa una catena di

misura ad elevata precisione per service engineers e/o un’unità di prova per la diagnosi di malfunzionamento di strumenti e sensori;

-la funzione TEDS consente di sintonizzare i sensori con lo strumento (scala e unità di misura).

CALIBRATORE PORTATILE TRANS CAL 7281

MISURE DI FORZA

Davide Vescovi, Massimo Mai

Celle di carico per uso industriale

Principio di funzionamento

LOAD CELLS FOR INDUSTRIAL APPLICATIONS

In this ar ticle, strain gauge load cells are presented with the main notions usef u l f o r u n d e r s

transducers

RIASSUNTO

In questo ar ticolo vengono presentate le celle di carico a estensimetri con le principali nozioni utili per comprendere le modalità costruttive per un corretto utilizzo di questi trasduttori

IL PRINCIPIO DI MISURA

Le celle di carico estensimetriche sono, da al cuni decenni, il t r as dut t or e s t andard per la misura della forza e della m a s s a i n a m b i t o i n d u s t r i a l e , g r a z i e alle loro buone prestazioni metrologiche accompagnate da costi molto competitivi

Il principio su cui si basano permette di t r a s f o r m a r e u n a f o r z a i n u n s e g n a l e e l e t t r i c o , c h e p o s s a e s s e r e g e s t i t o e d elaborato dalla strumentazione elettronica

In termini estremamente semplificati, le celle di carico sono oggetti di metallo che vengono sottoposti a una forza che g e n e r a u n a t e n s i o n e n e l l a s t r u t t u r a d e l l a c e l l a ; q u e s t a t e n s i o n e ( s t r e s s ) è d a t a d a l r a p p o r t o t r a l a f o r z a e l a super ficie su cui è esercitata; in un caso assiale (Fig. 1) si ha: ,

σ = A P

dove:

– σ è la tensione; – P è la forza assiale; – A è la super ficie su cui viene esercitata P.

La tensione si traduce in una deformaz i o n e : i c o m p o n e n t i e l e m e n t a r i d e l m at er ial e s i s pos t ano e l e dim ens ioni d e l l a c e l l a v a r i a n o i n m o d o n o n a pprezzabile visivamente, ma significativo per l’utilizzo della cella come componente della catena di misura

essendo E il modulo di Young, proprietà definita per ogni metallo

Una volta che sia nota la relazione tra forza applicata e variazione di dimensione, occorre ottenere un segnale elettrico perché si ottenga la trasduzione della forza

La deformazione (strain) e è definita in modo relativo (Fig 2): ,

dove:

– ΔL è la variazione della dimensione rispetto alle condizioni di riposo; – L è la dimensione a riposo. Il valore di e è normalmente molto piccolo e per esprimerlo in modo più pratico si utilizza l’unità di misura μm/m, detta microepsilon o microstrain. In generale nei metalli i valori di tension e e d i d e f o r m a z i o n e s o n o , i n u n campo di applicazione limitato, direttamente proporzionali: e = L

La risposta più comunemente applicata utilizza l’estensimetro resistivo. Si tratta d i u n r e s i s t o r e d i p i c c o l e d i m e n s i o n i realizzato con tecniche litografiche a forma di serpentina, in modo da avere una direzione prevalente Nelle applic a z i o n i s t a n d a r d è r e a l i z z a t o i n c ostantana o karma su un substrato in mat e r i a p l a s t i c a L a s c e l t a d e l m a t e r i a l e d e l l ’ e s t e n s i m e t r o è t a l e p e r l ’ e l e v a t a stabilità della resistività con la temperatura. Lo si incolla alla super ficie metallica con adesivi come i cianoacrilati, in modo che vi aderisca per fettamente e ne segua tutte le deformazioni

Commissione Metrologia dell’Ordine degli Ingegneri di Milano davide.vescovi@laumas.it info@antoniomai.it

Figura 1 – For za assiale e tensione
Figura 2 – For za assiale e deformazione

Come è noto, la resistenza di un conduttore si può esprimere come: ,

R = ρ L A

dove:

– R è la resistenza;

– ρ è la resistività del materiale;

– L è la lunghezza del conduttore;

– A è la sezione del conduttore

Se il metallo a cui aderisce l’estensimet r o s ubis ce una t r azione e s i al l ung a, l’estensimetro subisce la stessa deformazione e si ha quindi, con riferimento a l l a f o r m u l a a p p e n a e n u n c i a t a , u n incremento del valore di L e una dimin u z i o n e d i A . P e r v i s u a l i z z a r e c o s a accada all’interno della cella di carico si può prendere una barretta di gomma o di altro materiale molto elastico e sottoporla a trazione: essa si allunga e la sua sezione diminuisce. Lo stesso accade, in modo molto meno macroscopico, all’estensimetro Il risultato è che la R complessiva aumenta

Allo stesso modo si ottiene una variazione del valore di resistenza sottoponendo a compressione il materiale cui a d e r i s c e u n e s t e n s i m e t r o I n q u e s t o caso si ha un incremento del valore di A e u n a d i m i n u z i o n e d i L , e q u i n d i R diminuisce.

Con questa sequenza di considerazion i s i p u ò c o r r e l a r e l a f o r z a a p p l i c a t a alla variazione di una resistenza estensimetrica

In sintesi, la catena di trasduzioni è:

F →σ→e→ΔL →ΔR

La variazione relativa di R può essere espressa come: ,

dove k rappresenta la sensibilità dell’es t e n s i m e t r o , i n d i c a n d o d i q u a n t o l a s u a u s c i t a ( v a r i a z i o n e d i r e s i s t e n z a ) varia al variare del suo ingresso (deformazione). Per gli estensimetri più diffusi (in costantana o in karma), k vale 2.

N e l l a d o c u m e

c

s e m p l i c e m e n t e c o m e “fattore k” . Il passo successivo per l’utilizzo di una cella di carico è quello di passare alla misura della variazione di resistenza, in modo da poterla utilizzare.

IL PONTE DI WHEATSTONE

Il ponte di Wheatstone è un circuito che

permette di trasdurre un valore di resis t e n

mente inventato nel 1833 da Christie e per fezionato da Wheatstone per misurare una resistenza incognita. La Fig 3 mostra il ponte nella configurazione originariamente utilizzata da Wheatstone per misurare la resistenza incognita R x : Vg è una tensione misurat

resistenza variabile

S

quando Vg = 0, si ha:

Figura 3 – Ponte di Wheatstone

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O p e r a t i v a m e n t e , q u i n d i , l ’ i n c a r i c a t o di misurare il valore della resistenza R x variava il valore di R2, fino ad annullare Vg; a quel punto era in grado di calcolare il valore di R x con la formula qui sopra ripor tata.

Nelle celle di carico si utilizza questo principio in modo inverso: la variazion e d i u n a d e l l e r e s i s t e n z e d e l p o n t e provoca una variazione di Vg ed è questo il valore da misurare per determinare il valore della forza che ha causato la variazione di resistenza

In Fig 4 è mostrato un ponte con 4 resis t e n z e d i v a l o r e n o m i n a l e R , o g n u n a delle quali varia di ΔRi, come illustrato in figura

La variazione di tensione ΔV che si ha sulla diagonale di misura è data da: (1)

L a ( 1 ) p u ò e s s e r e r i s c r i t t a i n f u n z i o n e delle deformazioni come segue: (2)

ΔV 4 k = · (e1 – e2 + e4 – e3) R x = R1 R1 R3 D a q u a n

È i m p o r t a n t e s o t t o l i n e a r e c h e a l c u n e v a r i a z i o n i s i s o t t r a g g o n o a l g e b r i c amente: questa par ticolarità viene sfruttata nelle celle di carico per aumentarne la sensibilità. R ΔR2 R ΔR

p r a s i n o t a c h e , p r e s a come riferimento una resistenza, ovver o u n e s t e n s i m e t r o , l e v a r i a z i o n i d e i rami adiacenti si sottraggono, mentre quella del ramo opposto si somma. A questo punto la lunga catena di trasduzioni è finalmente completa: F →σ→e→ΔL →ΔR →ΔV ΔV è un segnale in tensione che negli strumenti di misura elettronici oggi più diffusi viene conver tito in digitale, e poi e l a b o r a t o p e r d i v e n i r e u n a m i s u r a d i massa o forza

POSIZIONAMENTO

DEGLI ESTENSIMETRI

Q u a n d o u n a c e l l a d i c a r i c o v i e n e deformata ci sono, in quasi tutte le confor mazioni, alcune zone che subiscono una compressione e altre che sono sottoposte a trazione.

P e r e s e m p i o i n u n a c e l l a a f l e s s i o n e , come quella mostrata in Fig 5, le zone evidenziate in rosso subiscono trazione, quelle in blu compressione In questa figura la deformazione è stata volut a m e n t e a m p l i f i c a t a , r i s p e t t o a l c a s o reale, per renderla visibile

Questa situazione è assimilabile a una trave a cui la forza venga applicata a una delle estremità.

Questo fenomeno permette di sfruttare i segni opposti dei termini della (1): ad esempio, posizionando gli estensimetri R1 e R4 in posizioni in cui sono sottoposti a trazione e R 2 e R 3 in zone in cui sono sottoposti a compressione ΔR1 e ΔR4 risultano di segno positivo, mentre

ΔR2 e ΔR3 di segno negativo. Considerando i segni dell’equazione, si ottiene una somma di tutti i contributi a u m e n t a n d o i l s e g n a l e i n t e n s i o n e i n uscita, migliorando il rappor to segnale-rumore.

Questo metodo può essere applicato a t u t

alcuni di essi.

Celle a mezzo ponte

I n q u e s t o c a s o , s o l o d

ponte sono estensimetri, e i rimanenti due sono composti da normali resistor i , d e l l o s t e s s o v a l o r e n o m i

l e d e g l i estensimetri I d u e e s t e

modo da essere uno in compressione e u n o i n t r a z

c amente in modo da trovarsi su due rami adiacenti del ponte

In Fig 6, ΔR è definito positivo, e si ha

Figura 4 – Ponte di Wheatstone configurato con quattro resistenze di egual valore
Figura 5 – Zone soggette a trazione e compressione
Figura 6 – Cella di carico a mezzo ponte

quindi Δ R 1 = Δ R e Δ R 3 = - Δ R R 2 e R 4 non sono invece estensimetri, e quindi

ΔR2 = ΔR4 = 0.

La (1) diviene quindi:

Celle a ponte intero

In questo caso tutti i quattro rami del ponte sono estensimetri, piazzati in modo che due di essi, collocati su rami opposti del ponte, subiscano una compressione e i rimanenti due una trazione.

A n c h e i n q u e s t o c a s o ( F i g . 7 ) , a s s umendo che ΔR sia positivo, si ha quindi: ΔR1 =Δ R4 = ΔR e ΔR2 = ΔR3 = -ΔR Tutti i contributi quindi si sommano in modulo e la (1) diviene:

ti aggressivi data la sua resistenza alla corrosione; si tratta però del materiale più costoso; – a c c i a i o t r a t t a t o ( c r o m a t o o n i c h e

ato): per applicazioni meno gravose, è meno costoso; – a l l u m i n i o : p e r c e l l e p i ù p i c c o l e , e dove il peso della cella di carico è rilevante, dato il suo minore peso specifico rispetto agli acciai.

Per le applicazioni scientifiche di elev a t a a c c u r a t e z z a s i s e g n a l a a n c h e i l rame-berillio

UNA TECNOLOGIA DOMINANTE E LE ALTERNATIVE

Per riassumere, in questo ar ticolo si è p r e s e n t a t o i l p r i n c i p i o d i m i s u r a c h e per mette di leggere una forza trasformandola in un segnale di tensione tramite estensimetri resistivi. Questa tecnologia ha avuto un grande successo per i costi ridotti uniti a buone prestazioni metrologiche, che permett o n o d i c o p r i r e l a m a g g i o r p a r t e d e i casi di misura “standard”. Esistono altre tecnologie, che possono risultare utili soprattutto nei casi in cui l ’ e s t e n s i m e

a r e s i s t i v a m o s t r a i s u o i limiti, in par ticolare la sensibilità ai disturbi elettromagnetici, limiti sulla misura dei fenomeni più veloci, necessità di compensazione in temperatura, deriva nel tempo

viene mantenuto in una posizione fissa da un elettromagnete La corrente assorbita dall’elettromagnete per conservare questa condizione di equilibrio è correlabile alla forza esercitata sul piatt o . P e r m e t t e d i o t t e n e r e i n c e r t e z z e d i misura ridotte rispetto all’estensimetria resistiva ed è lo standard per le bilance d a l a b o r a t o r i o a d a l t a a c c u r a t e z z a , con costi sensibilmente più elevati. – c a p a c i t i v a : s f r u t t a l a v a r i a z i o n e d i capacità elettrica causata dalla deform

meccanico con il corpo della cella, che tollera maggiori sovraccarichi e forze spurie, senza la necessità di protezioni meccaniche spesso richieste dalle celle resistive

BIBLIOGRAFIA

[1] A. Bray et al., Theor y and Practice o f F o r c e M e a s u r e m e n t , A c a d e m i c Press, 1990

[2] Scaime, Using load cells, documento NT-Using load cells-E-0917

[3] Alber to Cigada, Lorenzo Comolli, Stefano Manzoni, Estensimetria elettrica, CittàStudi 2006

[4] Augusto Ajovalasit, Analisi sperimentale delle tensioni con gli estensimetri elettrici a resistenza, Aracne 2008.

[5] Karl Hoffmann, An Introduction to M e a s u r e m e n t s u s i n g S t r a i n G a g e s , Hottinger Baldwin Messtechnik GmbH, 1989.

Si riconosce immediatamente che questa è la condizione di massimo segnale e, quindi, di migliore sensibilità che è p o s s i b i l e o t t e n e r e d a l p o n t e , d o p p i a rispetto al caso a mezzo ponte. La scelta del mezzo ponte è quindi norm a l m e n t e c o m p i u t a p e r m o t i v i d i r isparmio, ma non offre par ticolari vantaggi tecnici.

MATERIALI

DELLE CELLE DI CARICO

Per uso industriale i materiali più diffusi sono: – acciaio inox: consigliato per ambienR ΔR ΔV = E

Le principali tecnologie alternative per queste nicchie sono: – piezoelettrica: sfrutta la proprietà di alcuni materiali cristallini di generare una tensione se sottoposti a defor mazione (effetto piezoelettrico). È ottimale p e r m i s u r a r e f o r z e d i n a m i c h e

non permette di misurare forze costanti È molto usata in laboratorio per analisi in frequenza; – ottica: gli estensimetri, realizzati in fibra ottica e basati sull’utilizzo di reticoli di Bragg, offrono immunità ai disturbi elettromagnetici e grande stabilità nel tempo. Richiedono però compensazione termica come i resistivi e sono molto più costosi Questa tecnologia è usata per il monitoraggio di strutture civili; – c o m p e n s a z i o n e e l e t t r o m a g n e t i c a : semplificando, il piatto della bilancia

[

6 ] N . V. R a g h a v e n d r a , L . K r i s h n a -

Davide Vescovi è ingegnere elettronico e si occupa di metrologia, sistemi embedded, e cer tificazioni per Laumas, un ’azienda produttrice d i s i s t e m i d i p e s a t u r a . È re s p o n s a b i l e d e l l a b o r a t orio LAT aziendale e membro del comitato LMG di CECIP.

Massimo Mai è ingegnere e l e t t ro n i

e fo r m a t o re e c o n s ul e n t e i n q u e s t o a m b i t o. Membro del comitato LMG di CECIP e par tecipa a comitati tecnici internazionali.

Figura 7 – Cella di carico a ponte intero

MISURE FERROVIARIE

Sistema linea-pantografo

LINE-PANTOGRAPH SYSTEM: A PATENT TO DETECT ELECTRICAL ARCING

In the context of railway transpor tation, the reliability and safety of the infrastructure are paramount One critical issue that affects the per formance and longevity of railway systems is electrical arcing Through the installed sensors, the TRAE patented system analyzes the voltage and current waveforms and can identify the characteristic signatures of arcing events. This allows for the immediate detection and localization of arcing events, enabling timely interventions to prevent fur ther damage

RIASSUNTO

Nel contesto del traspor to ferroviario, l’affidabilità e la sicurezza dell’infrastruttura sono fondamentali Una questione critica che influisce sulle prestazioni e sulla longevità dei sistemi ferroviari è l’arco elettrico Il sistema brevettato TRAE analizza le for me d’onda di tensione e corrente e può identificare le caratteristiche distintive degli eventi di arco. Questo permette rilevazione e localizzazione degli eventi di arco, consentendo inter venti tempestivi per prevenire ulteriori danni

IL DISTACCO DEL PANTOGRAFO

NEI SISTEMI

DI TRAZIONE FERROVIARIA

Il fenomeno di arco elettrico si verifica quando c’è una scarica improvvisa tra due conduttori, spesso a causa di un’interruzione o di una discontinuità nel circ u i t o e l e t t r i c o . N e i s i s t e m i f e r r o v i a r i , q u e s t o f e n o m e n o è p a r t i c o l a r m e n t e comune tra il pantografo e i conduttori d e l l a c a t e n a r i a a e r e a , r e s p o n s a b i l i d e l l a f o r n i t u r a d i e n e r g i a e l e t t r i c a a i treni.

L’occorrenza di archi elettrici nei sistemi ferroviari può por tare a diverse conseguenze negative Le alte temperature g e n e r a t e d a l l ’ a r c o e l e t t r i c o p o s s o n o causare danni significativi sia al pantografo sia alla catenaria Questi danni i n c l u d o n o p i c c h i e t t a t u r e , e r o s i o n e e fusione delle super fici di contatto, che possono compromettere la conduttività elettrica e l’integrità meccanica di ques t i c o m p o n e n t i D i c o n s e g u e n z a , l e prestazioni del sistema di alimentazione del treno vengono degradate, portando a potenziali interruzioni del servizio e/o a costose riparazioni

Inoltre, eventi ripetuti di arco elettrico possono accelerare l’usura del pantog r a f o e d e l l a c a t e n a r i a , r i c h i e d e n d o frequenti inter venti di manutenzione e sostituzione, il che compor ta significativi costi operativi. Affrontare il problema degli archi elettrici nei sistemi ferroviari richiede soluzioni innovative, che possano monitorare, rilevare e mitigare efficacemente gli eventi di arco. Una di queste soluzioni è l’implementazione del brevetto TRAE (Tecnica Rilevamento Archi Elettrici), che offre un approccio innovativ o a l

reale delle misure di tensione e corrente al pantografo

GLI EFFETTI CONDOTTI PROVOCATI

DALL’ARCO ELETTRICO

Nonostante la complessità nella descrizione f is ica di un ar co el et t r ico, per i nostri scopi tale fenomeno può essere facilmente rappresentato in un modello circuitale come un generatore di tensio-

n e a r b i t r a r i o V a r c [ 1 ] , c h e i m p o n e un ’onda di tensione pulsata arbitraria tra il pantografo e la linea di contatto (OCL)

La Fig. 1 fornisce una semplice rappres e n t a z i o n e c i r c u i t a l e d

e v e n t i d i arco durante l’assorbimento di corrente (a) e la generazione di corrente (b), che può verificarsi durante una fase di frenatura elettrica a recupero di energia Inoltre, la Fig 1 mostra lo stadio d’ingresso di una locomotiva in corrente continua costituito da un filtro passabasso del secondo ordine, con l’obiettivo di limitare l’immissione di disturbi nella rete di trazione, che però ha conseguenze interessanti sugli effetti elettrici condotti provocati dall’arco elettrico.

L ’ a r c o e l e t t r i c o p r o v o c a u n a b b a s s am e n t o d e l l a t e n s i o n e V p q u a n d o l a locomotiva sta assorbendo corrente e una sovratensione quando la locomotiva, in fase di frenatura elettrica a recupero, inietta corrente nella OCL Questa variazione rapida induce un ’oscillazione nel filtro d’ingresso della locomotiva, che si riflette sulla corrente Ip. In par ticolare, la corrente inizia a oscillare con un compor tamento smorzato alla frequenza naturale del filtro, che può variare tra 15 e 30 Hz

LE CAMPAGNE DI MISURA CHE HANNO PERMESSO LO STUDIO

Un impor tante contributo richiesto alla comunità metrologica è stato lo sviluppo

* Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, INRiM, Torino d.giordano@inrim.it d.signorino@inrim.it

** Sechèron Hasler Italia s.r.l. ivano.bresaola@haslerrail.com

Figura 1 – Schema elettrico dello stadio d’ingresso di una locomotiva in corrente continua in presenza di un arco elettrico al pantografo in trazione a) e in frenatura b) ƒ

di metodi e strumenti finalizzati a stimare con alta affidabilità i flussi di energia elettrica a bordo delle locomotive e la qualità dell’energia scambiata tra la locomotiva e la linea di alimentazione, al fine di migliorare l’efficienza dell’intero sistema ferroviario europeo. I n q u e s t o c o n t e s t o è n a t o i l p r o g e t t o

m e t r o l o g i c o e u r o p e o 1 6 E N G 0 4 MyRailS [2], durante il quale sono state condotte due campagne di misura: una a bordo di una locomotiva a corrente continua da 3 kV in ser vizio commerciale in Piemonte, e l’altra a bordo di u n t r e n o m e t r o p o l i t a n o o p e r a n t e s u una rete a 1,5 kV in ser vizio sulla linea

10b della città di Madrid

P

acquisizione dati ad alte prestazioni, appositamente progettato dall’INRiM e dall’Università degli Studi della Camp a n i a “ L u i g i Va n v i t e l l i ” , i n

HEXAGON ACQUISISCE LE FUNZIONALITÀ DEL SOFTWARE DI ISPEZIONE E MODELLAZIONE 3D DELLA 3D SYSTEMS

Hexagon annuncia l’acquisizione della suite di pacchetti software interoperabili Geomagic di 3D Systems, utilizzati per creare modelli 3D di elevata qual i t à d a d i v e r s e f o n t i , i n c l u s a l a s c a nsione laser. La suite Geomagic, che include prodotti come Design X, Control X, Freeform e Wrap, automatizza l’elaborazione dei dati di scansioni 3D per c r e a r e m o d e l l i d i g i t a l i a p a r t i r e d a o g g e t t i f i s i c i , c h e p o s s o n o p o i e s s e r e u t i l i z z a t i p e r g e n e r a r e m o d e l l i C A D parametrici basati sulla cronologia da u t i l i z z a r e n e l l a p r o d u z i o n e d i p r odotti

G l i s t r u m e n t i s o f t w a r e d i G e o m a g i c possono essere utilizzati anche per la progettazione iniziale a forma libera, per modificare i modelli CAD esistenti e per misurare e ispezionare accuratamente le parti per il controllo di qualità, una volta terminate L e f u n z i o n a l i t à a c q u i s i t e a n d r a n n o a NEWS t

potenziare l’attuale portfolio software di Hexagon Manufacturing Intelligence combinandosi con l’eccellenza dei sen-

s o r i m e t r o l o g i c i p o r t a t i l i d e l l ’ a z i e n d a

p e r o ff r i r e u n a s o f i s t i c a t a s u i t e d i s o

zioni produttive

n

D

e l reengineering, confermando l’impegno a offrire strumenti sempre più intuitivi e capaci di gestire attività complesse Ciò

e n t i , h a g e n e r

permetterà ai nostri clienti di sviluppare e lanciare rapidamente prodotti innovativi e di alta qualità, con la massima

f i d u c i a S i a m o l i e t i d i d a r e i l b e n v e n u t o a l

t e a m d i G e o m a g i c i n

H e x a g o n ” , h a d i c h i ar a t o N o r b e r t H a n k e , P r e s i d e n t e e C E O a d interim

H e x a g o n a c q u i s t e r à i l b u s i n e s s s o f t w a r e d i G e o m a g i c p e r 1 2 3 m il i o n i d i d o l l a r i s u b a s e cash and debt free N e l 2 0 2 3 , i l b u s i n e s s software acquisito cont a v a c i r c a 1 0 0 d i p e n d -

milioni di dollari e registrato margini o p e r a t i v i s u p e r i o r i r

della divisione Manufacturing Intelligence

volta ottenute le necessarie approvaz

m

secondo trimestre del 2025

CLICCA QUI per ulteriori informazioni.

acquisire le grandezze elettriche senz a i n t e r r u z i o n i a u n a f r e q u e n z a d i campionamento di 50 kHz per circa 3 settimane La Fig 2 ripor ta lo schema d ’ i n g r e s s o d e l l a l o c o m o t i v a E 4 6 4 d i Tr e n i t a l i a e l e g r a n d e z z e e l e t t r i c h e misurate ossia la tensione e la corrente al pantografo, la tensione a valle dell’induttanza di filtro Lfilt e le correnti che fluiscono nei reostati di frenatura [3].

IL BREVETTO T.R.A.E.

S f r u t t a n d o g l i e f f e t t i e l e t t r i c i c o n d o t t i generati dall’arco, sono state sviluppat e d u e m e t o d o l o g i e p e r l a s u a r i l e v azione: una basata su un approccio più analogico e l’altra su un ’elaborazione più digitale. Di seguito, una descrizion e s c h e m a t i c a d e l m e t o d o a n a l o g i c o (Fig 3)

banda centrato a una frequenza arbitraria di rilevamento, scelta nell’intervallo 1 kHz – 3 kHz, chiamata fdet.

viene filtrata con un filtro passa-banda Butter wor th, sintonizzato sulla frequenz a n a t

presente nello stadio d’ingresso della locomotiva

I segnali filtrati vengono poi elaborati da un comparatore di soglia con isteresi: se il segnale supera una soglia prestabilita (t hv per la tensione e t hi per la c

assume il valore 1, altrimenti rimane 0

g

i v e n g o n o quindi inviati a una por ta logica AND, che genera un segnale di uscita pari a 1 se l’arco è presente, e 0 in caso contrario [4]

Figura 3 – Schema di principio dell’idea brevettuale

d urante le campagne di misura del prog e t t o M y R

eventi di arco elettrico rilevati tramite l’algoritmo sviluppato. Nel caso a) l’evento provoca una progressiva riduzione della corrente fino a raggiungere lo zero, momento in cui l’arco si estingue e la locomotiva si disconnette elettricam e

(quenching dell’arco) Quando il pant o g r a f

o c o n l a linea aerea (OHL), la tensione Vp torna a l v a l o r e d i a l i m e n t a z i o n e , m e n t r e l

a 15 Hz Nel caso b), l’arco si manifesta durante una frenata elettrica rigenerativa, provocando un aumento della tensione Anche in questo caso si verifica il quenching dell’arco [3]

NUOVE FUNZIONALITÀ PER GLI

ENERGY METER A BORDO TRENO

Gli energy meter nel settore ferroviario s o n o s t r u m e n t i f o n d a m e n t a l i p e r i l m o n i t o r a g g i o e l ’ o t t i m i z z a z i o n e d e l consumo energetico, contribuendo all ’ e f f i c i e n z a o p e r a t i v a , a l l a r i d u z i o n e d e i c o s t i e a l r i s p e t t o d e l l e n o r m a t i v e v i g e n t i L ’ u n i o n e E u r o p e a h a i n f a t t i imposto, dal 2014, con una direttiva, la misura dell’energia a bordo treno ai fini della fatturazione. Il misuratore di e n e r g i a p u ò e s s e r e u n o s t r u m e n t o m o l t o p i ù v e r s a t i l e d i q u e l l o c h e s i p o s s a i m m a g i n a r e E s s o p u ò f o r n i r e m o l t e i n f o r m a z i o n i o l t r e a l c o n s u m o energetico utili al monitoraggio dello stato di salute del sistema ferroviario

La qualità del contatto linea-pantografo è una di queste La società Sechèron Haslerail ha implementato l’algoritmo b r e v e t t a t o a l l ’ i n t e r n o d e l s i s t e m a d i misura dell’energia in commercio per i mezzi di trazione in corrente continua Sfruttando l’infrastruttura di comunicazione e raccolta dati a terra asser vita alla fatturazione dell’energia è possibile georeferenziare e inviare a un Cloud p r o p r i e t a r i o g l i e v e n t i a r c o e l e t t r i c o r a p p r e s e n t a t i d a l l a r e g i s t r a z i o n e d i tensione e corrente al pantografo per

Figura 2 – Setup di misura impiegato a bordo treno

due secondi. Gli eventi sono integrati con la velocità del convoglio Il sistema d i r a c c o l t a d a t i f o r n i s c e u n a m a p p a g e o g r a f i c a c o n l a d i s t r i b u z i o n e e l a quantità degli eventi (Fig. 5).

LA BASE PER LA MANUTENZIONE PREDITTIVA

DEL CONTATTO STRISCIANTE

C’è ancora molta strada da fare prima che l’algoritmo sviluppato possa essere pienamente integrato nei processi di m a n u t e n z i o n e p r e d i t t i v a d e l c o n t a t t o strisciante

Affinché ciò avvenga, sarà necessaria u n ’ a m p i a d i f f u s i o n e d i e n e r g y m e t e r dotati di questa funzionalità, insieme a u n s o l i d o s i s t e m a d i r a c c o l t a d a t i e costruzione di metadati INRIM e Hasler stanno attivamente lavorando allo

sviluppo di algoritmi avanzati in grado d i c l a s s i f i c a r e g l i e v e n t i i n b a s e a l l a loro intensità energetica e durata Q u e s t e i n f o r m a z i o n i , s e o p p o r t u n amente integrate, consentiranno di valutare non solo lo stato di salute del contatto stesso, ma anche il corretto funzion a m e n t o d e l l ’ a t t u a t o r e c h e r e g o l a l a pressione del pantografo sulla catenaria e il livello di tesatura della linea di contatto La sperimentazione sul camp o è a p p e n a i n i z i a t a c o n Tr e N o r d , s e g n a n d o u n p a s s o c o n c r e t o v e r s o l’implementazione di soluzioni innovat i v e p e r l a m a n u t e n z i o n e i n t e l l i g e n t e delle infrastrutture ferroviarie

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[ 1 ] D G i o r d a n o e t a l , “ P a n t o g r a p hC a t e n a r y A r c D e t e c t i o n Te c h n i q u e b a s e d o n C o n d u ct e d E f f e c t s M e a s urement on Railway S u p p l y S y s t e m ” , WORLD CONGRESS OF RAIL RESEARCH (WCRR), Tokyo, Jap a n , m a r 2 0 2 1 d o i : 1 0 5 2 8 1 / z enodo 4587794

s u r e d a n d c o m m e n t e d p a n t o g r a p h e

B r i e f , Vo l u m e 3 1 , 2 0 2 0 , 1 05978, https://doi.or g/10.1016/j . d i b . 2020.105978.

[4] EP4161794 – Method for detecting a n e l e c t r i c a r c o c c u r r i n g b e t w e e n a

r a i l w

r a i l w a y t r a c t i o n u n i t a n d c o r r e s p o nding detection arrangement.

D o m e n i c

l’Istituto Nazionale di Ricerc a M e t ro l o g i c a I N R I M d i Torino Si occupa della riferib i l i t à m e t ro l o g i c a p e r l a t a r a t u r a , i n c o n d i z i o n i d istor te , di trasduttori di tensione e corrente p e r ap p l i c a z i o n i i n m e d i a t e n s i o n e e fo r t i correnti

Davide Signorino è ricerc a t o re p re s s o l ’ I s t i t u t o Nazionale di Ricerca Metrol o g i c a I N R I M d i To r i n o L a sua ricerca si incentra sulla metrologia applicata ai sistemi di traspor to, sulla taratura dei contatori di energia e la caratterizzazione dei trasduttori di tensione e corrente in condizioni statiche e dinamiche .

Figura 5 – Esempio di Mappa con l’indicazione di posizione e numero di archi

[2] 16ENG04 My-

R a i l S , M e t r o l o g y f o r S m a r t E n e r g y M a n a g e m e n t i n E -

l e c t r i c R a i l w a y S y -

s t e m s h t t p s : / / myrails.it

[3] D Signorino, et al , Dataset of mea-

I

a l Po l i t e c n i c o d i M i l a n o i n I n g e g n e r i a E l e t t ro n i c a , d a l 2013 svolge il ruolo di R&D m a n a g e r p re s s o H a s l e R a i l AG Si occupa della progettazione hardware e software d i d i s p o s i t i v i e l e t t ro n i c i fe rrov i a r i p e r applicazioni a bordo

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Misure e Testing: strumenti di crescita e progresso

Figura 4 –Casi di arco elettrico: a) in accelerazione, b) in frenatura

Organismi d’ispezione che ef fettuano verificazioni metrologiche

Il punto d’incontro tra metrologia industriale e metrologia legale

INSPECTION BODIES PERFORMING METROLOGICAL VERIFICATIONS

The ar ticle explains the requirements of the new ILAC P9:2024 policy regarding par ticipation in proficiency testing/interlaborator y comparisons for the c a l i b r

metrological verification of legal metrology instruments.

RIASSUNTO

L’ar ticolo spiega i requisiti della nuova politica ILAC P9:2024 rispetto alla par tecipazione ai proficiency testing/confronti interlaboratorio relativi alla taratura dei campioni di lavoro da par te degli Organismi d’Ispezione accreditati per la verificazione metrologica degli strumenti di metrologia legale

VERIFICAZIONE E CONFERMA METROLOGICA

Il DM 93/2017 ha riorganizzato il sett o r e d e l l a v e r i f i c a z i o n e m e t r o l o g i c a degli strumenti di metrologia legale stabilendo che le verificazioni metrologiche debbano essere eseguite da sogg e t t i p r i v a t i p u r c h é i n p o s s e s s o d i u n accreditamento relativo a tale attività.

O v v i a m e n t e , l ’ a c c r e d i t a m e n t o c o m e laboratorio di taratura secondo la ISO 17025 è la via preferenziale in quanto a capo di questi organismi era già presente la cultura e l’organizzazione tecnica per l ’ es ecuzione di ver if icazioni metrologiche La natura della verificazione metrologica però non è solo di t i p o m e t r o l o g i c o , i n q u a n t o p r e v e d e anche il controllo di tutta una serie di c a r a t t e r i s t i c h e d o c u m e n t a l i e c o g e n t i (bollinature, etichettature, cer tificazioni), motivo per cui è stata data la possibilità di eseguire tale attività anche a enti con un accreditamento non tipicam e n t e m e t r o l o g i c o s e c o n d o l e I S O 17020 o 17065

Ta l i a c c r e d i t a m e n t i , s e p u r s o l i d i d a l punto di vista procedurale, non hanno al loro inter no una chiara definizione della funzione metrologica dell’ente (le due norme non hanno par ticolari indicazioni a riguardo), se non in generico riferimento alla ISO 17025 per even-

tuali esecuzioni di misure

Gli enti d’ispezione che eseguono verificazioni metrologiche però eseguono m i s u r e , i n p a r t i c o l a r e e s e g u o n o u n a taratura sullo strumento in esame seguita da una dichiarazione di conformità a specifica.

Il DM 93 stabilisce che la verificazione p e r i o d i c a s u t u t t e l e t i p o l o g i e d i s t r umenti di misura utilizzati per la funzion e d i m i s u r a l e g a l e h a l o s c o p o d i a c c e r t a r e c h e e s s i r i p o r t i n o i b o l l i d i verificazione iniziale, ma anche di verificare “ se hanno conser vato gi errori m a s s i m i t o l l e r a t i p e r t a l e t i p o l o g i a d i controllo”

In termini metrologici tale attività viene definita dalla ISO 10012 come un processo di Conferma metrologica, ossia q u e l l ’ i n s i e m e d i o p e r a z i o n i r i c h i e s t e per garantire che un ’apparecchiatura per misurazione sia conforme ai requisiti per l’uso che si prevede di farne Nella metrologia industriale o di laboratorio il processo di conferma metrolog i c a p r

o v e n g a tarato, che significa stabilire una relazione tra il valore di un campione e il valore indicato dallo strumento, tenendo in considerazione le incer tezze in g i o c o

l a m i s u r azione, per cui il misurando è l’errore e

il risultato di misura deve essere corredato dall’incer tezza di misura che, in questo caso, prende il nome d’incer tezza di taratura.

In fondo, anche la verificazione metrol og ica per g l i s t r um ent i di m et r ol og ia l e g a l e p

e

ciò che prevede una taratura LAT, ma è evidente che la conferma metrologica d e g l i

e dalla regola decisionale e quindi dal c a l c o l o d

verificazione.

LE REGOLE DECISIONALI

NELLE NORME

Nel nostro contesto, i requisiti metrolog i c i d a v e r i f i c a r e s o n o q u e l l i c h e i l decreto chiama “errori massimi tollerati” e che il VIM chiama più correttamente Errori Massimi Ammessi (MPE) Per poter definire la conformità ai requisiti è però necessario definire una regola decisionale, cioè una regola su come c o n s i d e r a r e l ’ i n c e r t e z z a d i m i s u r a nella verifica del requisito

Tra le regole decisionali descritte nella guida ILAC G8 del 2019, in metrologia legale si utilizza una accettazione s e m p l i c e c o n r i s c h i o c o n d i v i s o e r a ppor to TUR > 3:1 (ossia l’incer tezza dev ’ essere non più di un terzo dell’intervallo del requisito).

Senza entrare nel dettaglio del metodo GUM, l’incer tezza di misura per l’errore rilevato (assimilabile all’incer tezza di taratura dello strumento in prova) ha c o m e c o n t r i b u t o p r i n c i p a l e l ’

M

l avor o ut il izzat o per l a ver if icazione Dunque, i campioni di lavoro devono

essere anch’essi sottoposti al processo d i c o n f e r m a m e t r o l o g i c a , m a q u e s t a volta da par te dell’OdI che li possiede e li utilizza

In effetti al punto 1.2 dell’Allegato II il DM 93/17, a proposito dei campioni di lavoro, dice che “gli strumenti utilizz a t i p e r l ’ e s e c u z i o n e d e l l a v e r i f i c a p e r i o d i c a e d e i c o n t r o l l i c a s u a l i n o n devono essere affetti da un errore superiore a 1/3 dell’errore massimo tollerato per la grandezza che si sta misurando”; inoltre richiede che gli strumenti di lavoro siano cer tificati LAT e che “l’incer tezza estesa con cui è determinato l’errore dello strumento non deve superare un terzo dell’errore massimo ammesso ” È bene notare, a tal proposito, c h e i l t e s t o o r i g i n a l e d e l D M 9 3 / 1 7 r i p o r t a u n p a l e s e e r r o r e , i n q u a n t o p a r l a d i 1 / 3 d e l l ’ e r r o r e m i s u r a t o ; i l testo qui ripor tato è la correzione proposta dall’autore.

Un tentativo di meglio chiarire questo c o n c e t t o s i t r o v a n e l l a D i r e t t i v a M I S E 06/12/2021: “La condizione di cui al punto 1 2 dell’Allegato II del Decreto 9 3 s i c o n s i d e r a s o d d i s f a t t a a n c h e quando il campione di lavoro risponde al seguente requisito: la somma del valore assoluto dell’errore di misura e l’incer tezza di misura connessa alle oper a z i o n i d i t a r a t u r a n o n è s u p e r i o r e a 1/3 dell’errore massimo ammesso (MPE)” dello strumento in prova, ovvero

dove E c è l’errore del campione di lavor o r i l e v a t o i n f a s e d i t a r a t u r a , U TA R è l’incer tezza di taratura e MPEDUT è l’Errore Massimo Ammesso per lo strumento in prova (DUT = Device Under Test) Benché questa formulazione sia matematicamente corretta, da un punto più strettamente metrologico sarebbe pref e r i b i l e , c o m e m e s s o i n e v i d e n z a i n a l t r i i n t e r v e n t i s u i n u m e r i 1 / 2 0 2 2 e 2/2022, scriverla in questa forma: che altro non è che il modo con cui si p u ò d e s c r i v e r e u n c r i t e r i o d i a c c e t t a(| EC | + UTAR ) ≤ MPEDUT , 3 1 | EC | ≤ MPEDUT –UTAR , 3 1

zione con bande di guardia, in pieno a c c o r d o c o n i l d o c u m e n t o J C G M 106:2012 e, quindi, la ISO/IEC Guide 98-4:2012 Sembra un banale gioc h i n o m a t e m a t i c o , m a , s o p r a t t u t t o i n metrologia legale, confor marsi ai documenti ufficiali della metrologia evita malintesi e consente di trattare la metrologia legale sempre più come un ’ app l i c a z i o n e d e l l a m

l o g i a e n o n come qualcosa a se stante Anche nel caso in cui vengano utilizzati quelli che il decreto chiama “master m e t e r ” o i n t e

metrologici trasduttori di flusso o di port a t a d i g i t a l i , q u e s t i d e v o n o e

p

i conformi a fronte di un MPE pari a un t

mento in prova.

LA CONFERMA METROLOGICA DEI CAMPIONI DI LAVORO

L a p e r i o d i c i t à d

a nell’Allegato IV del decreto e prevede periodicità di 2 anni per strumenti util i z z a t i p i ù d i f r e q u e n t e e s o g g e t t i a maggiore usura quali pesi campione, s e r b a t o i p e r l e m i s u r e d i c a p a c i t à , manometri, termometri, master meters, strumenti per pesare a funzionamento non automatico ecc., e periodicità da 3 a 5 anni per tutti gli altri, con eccezione per i contatori (acqua, gas, energia elettrica e calore) per i quali la periodicità può arrivare a 18 anni. Al punto 1 3 dell’Allegato II il decreto richiede esplicitamente che gli strumenti vengan o s o t t o p o s t i a t a r a t u r a a c c r e d i t a t a (LAT). La taratura LAT infatti garantisce, secondo la Legge 273/91, la riferibilità delle misurazioni ai campioni nazionali e internazionali delle unità di misura e che l’esecuzione della taratura sia e f f e t t u a t a d a l a b o r a t o r i d ’ i d o n e a v alenza tecnica e organizzativa. Nel caso di verificazioni periodiche di s t r u m e n t i p e r p e s a r e e d i s t r i b u t o r i d i carburante il decreto prevede una deroga alla taratura accreditata LAT (nel caso delle bilance solo per campioni di lavoro che si usano per la taratura di bilance in classe III e IV con divisione di v e r i f i c a ( e ) ≥ 1 g ) e s t a b i l i s c e c h e g l i s t r u m e n t i d i l a v o r o p o s s a n o e s s e r e

tarati internamente dall’OdI che svolge l a v e r i f i c a z i o n e , p u r c h é d i s p o n g a d i s i s t e m i d i t r a s f e r i m e n t o ( s t r u m e n t i d i r i f e r i m e n t o ) e d i p r o c e d u r e i d o n e e Attenzione che comunque l’incer tezza di taratura non deve essere superiore a d 1 / 3 d e l l ’ M P E d e l l a m a s s a , o s s i a ripor ta anche in questo caso la regola decisionale per accettazione semplice con rischio condiviso e TUR > 3:1. I passaggi da fare per la dichiarazione di confor mità del campione di lavoro sono quindi i seguenti

– Definizione dell’Errore Massimo Ammesso del campione di lavoro in base a l l a c l a s s i f i c a z i o n e ( M P E ) d e l l o s t r umento in prova:

1 MPEC ≤ MPEDUT

3

dove MPEc è l’errore massimo ammesso del campione di lavoro, M P E DUT è l’Errore Massimo Ammesso per lo strum ent o in pr ova ( DUT = Device Under test)

– Effettuazione della taratura del campione di lavoro e calcolo dell’incer tezza di taratura

1 UTAR ≤ MPEC

3

dove UTAR è l’incer tezza di taratura del campione di lavoro.

– Verifica della conformità del campione di lavoro con la regola decisionale di accettazione semplice:

| EC | ≤ MPEC

dove E c è l’errore del campione di lavoro rilevato in fase di taratura In alternativa, se l’incer tezza di taratura risulta migliore di quella ripor tata in p r e c e d e n z a p u ò e s s e r e u t i l i z z a t a l a regola decisionale con banda di guardia w=U:

| EC | ≤ MPEC –UTAR

Se l’incer tezza di taratura viene sottostimata o si inserisce un errore sistemat i c o n e l l a t a r a t u r a d e l v a l o r e d i r i f e r im e n t o d e l c a m p i o n e d i l a v o r o s i p otrebbe cadere nella situazione di non riuscire a soddisfare la prima condizione e quindi di non poter più eseguire

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Quindi la taratura dei campioni di lavoro dev’essere eseguita correttamente per poter garantire il corretto mantenimento dell’incer tezza di taratura e dunque la corretta definizione dell’idoneità dello strumento di lavoro Se ciò non dovesse accadere per l’OdI si aprirebbe un problema enorme in quanto sarebbe costretto a mettere in discussione tutte le verificazioni effettuate dall’ultima taratura del campione, precedente a quella attuale, quindi solitamente tutte le attività svolte negli ultimi due anni.

I CONFRONTI INTERLABORATORIO PER LA TARATURA DEI CAMPIONI DI LAVORO

La ILAC G27 ha sottolineato come anche per organismi che effettuano ispezioni accreditate e che svolgono attività di prova o taratura, con impatto sul proprio campo di applicazione dell’accreditamento, ma non incluse nello stesso, devono garantire comunque la riferibilità e l’incertezza di misura utilizzando gli stessi adempimenti richiesti dalla ISO/IEC 17025, tra cui la partecipazione ai confronti interlaboratorio per la taratura degli strumenti campione.

La nuova politica ILAC P9 per le prove v a l u t a t i v e i n t e r l a b o r a t o r i o ( P T o I L C diversi dai PT) è stata emessa nella sua u l t i m a r e v i s i o n e a g e n n a i o d e l 2 0 2 4 dando uno s cos s one al l a concezione della par tecipazione ai confronti interlaboratorio Storicamente chi par tecip a a i c o n f r o n t i i n t e r l a b o r a t o r i o , c h e siano laboratori di prova o di taratura, lo fa per valutare le proprie prestazioni per quanto riguarda le prove o le tarature scopo dell’accreditamento Second o l a l o g i c a d e l l a I L A C G 2 7 , p e r ò , a n c h e l e a l t r e a t t i v i t à m e t r o l o g i c h e , come la taratura dei campioni di lavoro, devono essere gestite secondo i crit e r i d e l l a I S O / I E C 1 7 0 2 5 , c h e c o mprende, per la loro validazione, anche la par tecipazione ai PT Infatti, la par tecipazione a confronti interlaboratorio è uno dei metodi più efficaci per dimostrare la validità dei risultati di taratura. S e un OdI esegue tarature che hanno

impatto sul campo di applicazione dell’accreditamento, ma non sono incluse nello stesso, come ad esempio la taratura di masse di lavoro o serbatoi campione, l’OdI deve partecipare a un PT specifico per ogni area di competenza metrologica (taratura di masse o di serbatoi) Tuttavia, questo non è sempre fattibile, sia dal punto di vista logistico che economico. Pertanto, l’OdI deve definire quali strumenti desidera tarare internamente, con quale metodologia e pianificarne la par tecipazione al PT Ad esempio, un OdI che effettua la taratura interna delle masse di lavoro attraverso l’utilizzo di una bilancia di riferimento deve pianificare la par tecipazione a un confronto interlaboratorio per la taratura di masse Nel definire quale ILC scegliere l’OdI deve anche valutare quale campo di misura (valori di massa) vuole coprire, come ad esempio masse da 1 a 20 kg, masse da 1 a 100 kg, masse superiori a 100 kg, ecc.

ANALISI DEL RISCHIO E FREQUENZA DI PARTECIPAZIONE AI CONFRONTI

Analizzando i rischi derivanti da una non corretta effettuazione della taratura dei campioni di lavoro (ad es l’aumento dell’incertezza di taratura delle bilance durante la verificazione) l’OdI deve stabilire un piano di par tecipazione agli ILC, stabilendo una frequenza in funzione del livello di rischio che garantisca la rappresentatività della taratura. È necessario tenere presente il cuore dell’attività di verificazione metrologica, che è quello di effettuare una dichiarazione di conformità a una norma cogente; l’esecuzione errata della taratura del campione di lavoro potrebbe dare come output della verificazione una valutazione non corretta della confor mità dello strumento in prova.

Per effettuare questa valutazione è bene tenere conto del settore di attività e

Figura 1 – Flusso decisionale della ILAC G27

di alcuni aspetti relativi al proprio campo di accreditamento come, nel caso degli OdI per verificazioni periodiche, di quali campioni vengono tarati internamente e dei valori della grandezza sottoposti a taratura (es. la taratura delle masse avviene internamente per tutte le masse a disposizione o solo per alcuni campioni di cui si posseggono più copie).

Un altro aspetto da considerare è la frequenza e il numero di tarature eseguita dall’OdI: maggiore è il numero di campioni di lavoro tarati annualmente maggiore è il rischio che sbagliando la taratura si infici il lavoro delle verificazioni svolte. Andrebbero considerati anche aspetti legati alla competenza del personale che svolge la taratura dei campioni: personale poco esperto, turn over frequente e poca consapevolezza aumentano il rischio di generare errori durante la taratura

Per quanto riguarda la strumentazione utilizzata è da considerare la stabilità del campione di riferimento (o campione primario) nel tempo Una deriva del campione di riferimento potrebbe anche compromettere la capacità di garantire la riferibilità delle verificazioni in campo e dunque delle misure effettuate dall’utente finale dello strumento verificato

SCELTA DEL FORNITORE E PARTECIPAZIONE AI CONFRONTI

Nel definire il livello e la frequenza di par tecipazione a PT, l’OdI deve tenere i n c o n s i d e r a z i o n e l a d i s p o n i b i l i t à s u l mercato e l’idoneità degli stessi

Per verificare la disponibilità di PT idonei ai propri scopi è necessario innanzitutto controllare sul sito di Eptis la presenza sul mercato europeo di provider per l’esecuzione di confronti interlaboratorio nel settore taratura e scegliere il confronto idoneo alle proprie esigenze in base alle caratteristiche tecniche ripor tate nelle schede dei confronti proposti. La scelta del provider dev’essere effettuata in base alla sua competenza sul tipo di taratura da valutare e alla competenza organizzativa. Come tutti gli enti di valutazione della conformità anche il PT provider deve rispondere ai requisiti della norma specifica di riferimento ISO/IEC 17043, sulla base della quale può chiedere l’accreditamento.

Nella scelta del fornitore, un OdI deve p r e v i l e g i a r e P T p r o v i d e r a c c r e d i t a t i secondo la norma ISO/IEC 17043 da enti di accreditamento fir matari degli accordi di mutuo riconoscimento ILACMRA, e il cui campo di accreditamento comprenda i confronti proposti

I n a l t e r n a t i v a p o s s o n o e s s e r e v a l u t a t i anche ILC non accreditati, ma proposti da PT provider presenti su Eptis; in questo caso però la valutazione della idon e i t à f o r n i t o r e è a c a r i c o d e l l ’ o r g a n ismo d’ispezione

I confronti interlaboratorio nel settore taratura vengono sovente anche organizzati dall’Istituto Metrologico Nazionale (INRiM), anche se sono perlopiù studiati per i laboratori di taratura accreditati, in quanto presentano caratteristiche tecniche e organizzative piuttosto sofisticate, poco adatte alla realtà degli Organismi d’ispezione che necessitano di C.M.C. di riferimento meno performanti.

CONCLUSIONI

im e n t o p e r l ’ a c c r e d i t a m e n t o s t a s p ostando l’attenzione su una corretta esecuzione delle misurazioni non più solo per le attività dei laboratori di prova e taratura, ma anche per tutti quegli enti c h e e f f e t t u

a c o nformità a fronte di misurazioni Questo prevede che anche le attività di taratura inter na debbano essere oggetto di confronti interlaboratorio, avvicinando sempre più le attività relative alle verificazioni periodiche degli strumenti per metrologia legale alla taratura effettuata per gli strumenti di misura utilizzati dall’industria.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

– DECRETO 21 aprile 2017, n. 93 Regolamento recante la disciplina attuativa della normativa sui controlli degli strumenti di misura in ser vizio e sulla vigilanza sugli strumenti di misura conformi alla normativa nazionale e europea

Proficiency Testing and/or Interlaborat

a n P r o f iciency Testing.

measurements per formed as par t of an inspection process – L A C - G 8 : 0 9 / 2 0 1 9

Decision Rules and Statements of Conformity.

– UNI CEI EN ISO/IEC 17020:2012

Valutazione della conformità – Requisit i p e r i l f u n z i o n a m e n t o d i v a r i t i p i d i organismi che eseguono ispezioni. – UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018

R e q u i s i t i g e n e r a l

a dei laboratori di prova e taratura

– UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2024

Valutazione della conformità – Requisiti generali per la competenza dei provider di prove valutative interlaboratorio – JCGM 106:2012 Evaluation of meas u r e m e n t d a t a – T h e r o l e o f m e a s u r em e n t u

sment

seguito la laurea in Chimica Inorganica Analitica specializzandosi con un master in Sistemi di Gestione Integrati per la Qualità, la Sicurezza e l’Ambiente . Ha esperienza decennale come Responsabile per la Metrologia per realtà manifatturiere e come Responsabile di Laboratorio e Responsabile Qualità di laboratorio di taratura accreditato Questa esperienza le ha permesso di maturare forti competenze sulle norme ISO 17025 e ISO 17043, e sull’Operations Management in ottica Lean Manufacturing in aziende manifatturiere e di ser vizi

N e l 2 0 2 0 fo n d a S A Q u a l i t y fo r M e t ro l o g y, azienda che fornisce ser vizi di consulenza e fo r m a z i o n e i n a m b i t o d i M e t ro l og i a e

Q u a l i t à , a l l ’ i n

e l l a q

c o p re i n prima persona i ruoli di Consulente ,Auditor e Docente . Oltre a collaborare con aziende e laboratori, organizza progetti formativi in c o o p e r a z i o n e c o n o r g a n i z z a z i o n i p r i v a t e , e n t i , s c u o l e p ro fe s s i o n a l i e I s t i t u t i Te c n i c i

Superiori, erogando ogni anno centinaia di ore di formazione e istruzione in affiancamento.

Nel 2022 SA Quality for Metrolog y viene acc re d i t a t a d a l l ’ e n t e i t a l i a n o A c c re d i a c o m e

Organizzatore di Prove Valutative Interlaboratorio (Proficiency Testing Provider), cer tificazione che consente di svolgere questa attività a livello internazionale . In tale ambito la dott.ssa Stefania Accorsi ricopre anche il ruolo di Responsabile del Provider.

Articolo di B. Andò1, S. Baglio1, S. Graziani1, F.R.E. Lo Savio2, C. Trigona1, Rubrica a cura di Massimo Mor tarino (redazione@tuttomisure.or

Le Unità GMEE si presentano

THE GMEE UNIT OF CATANIA PRESENTS ITSELF

This paper deals with the most significant activities we have carried out at the University of Catania over more than three decades in various areas of interest for measurements The research activity required both the development of new t e c h n o l o g i e s a n

developed a laborator y equipped with the necessar y instrumentation. Often, the interaction with other researchers was a necessar y and stimulating element of our activity

RIASSUNTO

In questa memoria, raccontiamo le più significative attività che abbiamo svolto, presso l’Università di Catania, in più di un trentennio in molti ambiti d’interesse per le misure La ricerca condotta, ha richiesto sia lo sviluppo di nuove tecnologie, sia di apparati di misura. Abbiamo realizzato, nel periodo indicato, un laboratorio dotato della strumentazione necessaria e spesso l’interazione con altri ricercatori è stata un elemento necessario e stimolante dell’attività

CI PRESENTIAMO

Le attività svolte presso l’Università di Catania fanno capo a quattro professori del GMEE e a uno del GMMT, coadiuvati da assegnisti di ricerca e dottorandi. L’attività si è ar ticolata in tematiche relative ad aspetti di carattere teorico e applicativo, che coinvolgono i diversi elementi di una catena di misura In particolare, le principali competenze riguardano le tecnologie per la sintesi e la caratterizzazione di sensori e sviluppo di applicazioni, come verrà descritto nel seguito Sono state inoltre sviluppate nel tempo numerose collaborazioni nazionali e internazionali, che hanno permesso la realizzazione di attività relative a progetti locali, nazionali e internazionali. L’esigenza di svolgere le attività di ricerca ha portato alla realizzazione di uno specifico Laboratorio di misure elettriche ed elettroniche

METODOLOGIE E TECNOLOGIE

PER I SENSORI

Sensori flessibili I ricercatori dell’Università di Catania

s i s o n o s t o r i c a m e n t e i m p e g n a t i n e l l o sviluppo di sensori mediante tecniche di prototipazione rapida. Il laboratorio per la prototipazione rapida di sensori è, infatti, attrezzato con un sistema di stampa a getto d’inchiostro (Fig. 1) e una milling machine. L’impiego di tali tecnologie per lo sviluppo di sensori ed elettronica risulta par ticolarmente conveniente a differenza dei processi fotolitografici, che richiedono maschere o microlavorazioni e quindi tempi di sviluppo e costi più elevati L ’ a t t i v i t à d i r i c e r c a i n t a l e a m b i t o h a consentito lo sviluppo di numerosi sensori, mediante la deposizione selettiva d i i n c h i

s u s u p p

, come ad esempio il PET (Polyethyleneterephthalate). Alcuni esempi sono relativi allo sviluppo di sensori di gas basati su elettrodi interdigitali e layer funzionali di grafene e PEDOT [1], di un accelerometro basato su una membrana in PET in configurazione Crab-Leg su cui sono stati stampati quattro estens i m e t r i p e r l ’ i m p l e m e n t a z i o n e d e l l a strategia di sensing [2] Recentemente sono stati sviluppati sensori capacitivi per la misura della concentrazione di

ammoniaca prodotta da un ’ oppor tuna reazione enzimatica della fenilalanina presente in carrier biologici Le suddette metodologie, che si basano su un ’ architettura multi-layer con elettrodi interdigitati e uno strato funzionale di Zircon i a s t a b i l i z z a t a c o n Y t t r i a [ 3 ] , h a n n o mostrato prestazioni molto interessanti in termini di accuratezza e risoluzione

1 – Metodologie per la prototipazione rapida di sensori flessibili

Sensori polimerici

La ricerca ha riguardato, fin dal 2001, l a s i n t e

z i o n e d i materiali polimerici elettroattivi e lo studio delle loro potenzialità nella realizzazione di s ens or i e at t uat or i I pr im i c o m p o s i t i i n

sclusivamente caratteristiche di flessibilità. Si trattava di Ionic Polymer Metal Composite (IPMC), materiali compositi b a s

Nafion® [4]

1 Dip. Ingegneria Elettrica Elettronica e Informatica, Università di Catania bruno.ando@unict.it salvatore.baglio@unict.it salvatore.graziani@unict.it carlo.trigona@unict.it

2 Dip. Ingegneria Civile e Architettura. Università di Catania flosavio@dii.unict.it

Figura

L’AZIENDA

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informazioni su CIBE e tutti i suoi prodotti e servizi metrologici

Dal 1983 il laboratorio metrologico CIBE è specializzato nell’offrire servizi di prova, tarature e certificazioni di masse, pesiere, pipette e strumenti per pesare, ed è un punto di riferimento nell’ambito della metrologia tecnica e legale in Europa

La sua missione è quella di dare supporto a tutti gli utilizzatori e ai for nitori di strumenti e servizi nel settore delle masse e degli strumenti per pesare

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Bilance, indicatori di peso, celle di carico, selezionatrici ponderali, riempitrici gravimetriche, totalizzatori a funzionamento continuo e discontinuo sono solo alcuni degli strumenti che CIBE può sottoporre alle prove previste dalla pertinente documentazione OIML o EN e richieste per l’esame CE del Tipo Tutte le prove sono effettuate in conformità alle procedure riportate nei seguenti documenti normativi: EN 45501 e OIML R76 per strumenti per pesare non automatici, OIML R 60 per celle di carico

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re tematiche quali: La metrologia legale – La metrologia tecnicos c i e n t i f

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p r o c e s s i t e c n o l o g i c i h a , n e g l i u l t i m i

a n n i , p o r t a t o a l l a s i n t e s i d i u l t e r i o r i

c l a s s i d i t r a s d u t t o r i m e c c a n o - e l e t t r i c i basati su bio-polimeri e su tecniche di produzione a basso impatto ambientale, in linea con le fondamentali esigenze poste dalla società civile negli ultimi anni. Molti dei dispositivi appar tenenti a q u e s t a u l t i m a c a t e g o r i a s o n o s t a t i realizzati ricorrendo a un par ticolare tipo di cellulosa, nota come bacterial cellulose (BC), prodotta da batteri [5]. In Fig. 2, si mostra un composito basat o s u B C e m o n t a t o s u u n s e t u p s p e r imentale, in configurazione a trave incastrata, al fine d’investigarne le caratteristiche di trasduzione.

MEMS

L’attività ha riguardato, già dalla fine degli anni ’90, la progettazione, mod e l l i z z a z i o n e e c a r a t t e r i z z a z i o n e d i s i s t e m i i n t e g r a t i ( M E M S - a c r o n i m o d i micro electro-mechanical systems) per la realizzazione di sensori e trasduttori. In par ticolare, l’evoluzione tecnologica, coadiuvata da un for te interesse verso sistemi a basso consumo energetico, ha orientato la ricerca verso mater i a l i i n t e g r a b i l i e g e n e r a n t i , c o m e i

3 – Processo di fabbricazione e prototipo di MEMS autogenerante basato su nitr uro di alluminio e substrato SOI

layer di nitruro di alluminio (~0,5 μm) [6].

Negli ultimi anni, sono stati realizzati n u m e r o s i d i s p o s i t i v i a p p a r t e n e n t i a questa categoria, utilizzando strutture f u n z i o n a l i b a s a t e s u s u b s t r a t i S i l i c o n on Insulator (SoI) Un esempio di proc e s s o d i f a b b r i c a z i o n e è m o s t r a t o i n

Fig 3

L e s t r u t t u r e i n s i l i c i o s v i l u p p a t e s o n o state impiegate per realizzare sensori integrati per la misura di accelerazion e , m a s s a d e p o s i t a t a , r a d i a z i o n e e g r a d i e n t i

t e r m i c i , n o n c h é p e r l o

s v i l u p p o d i t r a s d u t t o r i integrati low power [7] e

p e r e n e r g y h a r v e s t i n g

d a v i b r a z i o n i m e c c a n iche.

Metodologie predittive per la rottura

d i f r e s e d e n t i s t i c h e in Nitinol

In collaborazione con il

g r u p p o d i M a l a t t i e O -

d o n t o s t o m a t o l o g i c h e (MED/28) dell’Università di Catania è in corso

d a t e m p o u n ’ a t t i v i t à d i ricerca basata sulla valutazione e sulla predizione dei fenomeni di rottur a i n e s e r c i z i o d i f r e s e

e n d o d o n t i c h e i n N i Ti [ 8 , 9 ] . C o m e è noto, le principali cause di rottura possono essere riassunte in torsione e flessione ciclica Mentre la rottura per tors i o n e è r e g o l a t a d a u n a n o r m a t i v a internazionale che fissa setup e modalità di prova (ISO 3630-1), la flessione ciclica non è attualmente standardizzata Nel corso degli anni sono stati progettati e realizzati dispositivi per effettuare test di torsione e fatica ciclica in e s e r c i z i o s u q u a l s i a s i t i p o d i f r e s a endodontica (Fig 4), oggetto di numerose pubblicazioni su riviste internazionali.

È stato recentemente approvato un progetto interdipar timentale per valutare il compor tamento delle leghe a memoria d i f o r m a , c o n p a r t i c o l a r e r i f e r i m e n t o a l l e v a r i a z i o n i t e r m i c h e . L ’ i n d a g i n e sperimentale sarà condotta in camera termostatica

Metodologie di simulazione e verifica su elementi meccanici in automotive

I n c o l l a b o r a z i o n e c o n i l g r u p p o d i

Disegno e Metodi dell’Ingegneria Indus t r i a l e ( I I N D - 0 3 / B ) d e l l ’ U n i v e r s i t à d i Catania e con Ferrari S p A è in corso un ’attività di ricerca basata su misura, simulazione e miglioramento tecnolog i c o d i e l e m e n t i m e c c a n i c i d e l l ’ a u t ovettura Ferrari Purosangue [10]. Nella fattispecie, sono in corso test di v e r i f i c a s u l l e c e r n i e r e v e r t i c a l i d e l l e

Figura 2 – Il sistema per lo studio dei traduttori meccano-elettrici
Figura

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vibrazioni

Accelerometri | Martelli strumentati | Microfoni

Registratori di vibrazioni | Accelerometri wireless

sollecitazioni

Estensimetri (Strain-gage) | Correlazione digitale

Tensioni residue | Sistemi di acquisizione dati

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Luchsinger opera nel campo delle tecnologie di misura per la ricerca e l’industria distribuendo strumenti e soluzioni di importanti aziende internazionali In supporto alla vendita, offre una consulenza tecnica altamente specializzata e diffonde la propria cultura tecnologica attraverso corsi, webinar e seminari

L’ampia offerta di tecnologie di misura comprende:

Estensimetri per l’analisi sperimentale delle sollecitazioni e per la realizzazione di trasduttori, accessori selezionati per garantire installazioni estensimetriche della massima qualità e sistemi di acquisizione dati di Micro-Measurements

Celle di carico | Banchi dinamometrici in coppia

Dinamometri | Celle triassiali

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Sensori laser a triangolazione | Inclinometri

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Pirometri, termocamere, termoscanner e sensori di temperatura a infrarossi. Optris sviluppa tecnologie di misura della temperatura senza-contatto e offre soluzioni dedicate per diversi settori industriali

Accelerometri per testing e industriali, celle di carico piezoelettriche, vibrometri e martelli strumentati D y t r a n I n s t r uments è un’azienda americana specializzata nello sviluppo e nella produzione di sensori piezoelettrici e MEMS per misure dinamiche di accelerazione, vibrazioni, forza e pressione. Sensori di pressione e vuoto, barometri, sensori dedicati ai settori del condizionamento e riscaldamento aria (HVAC/R), sensori per il Test&Measurement o dedicati al settore sanitario/farmaceutico

Dinamometri, banchi dinamometrici e indicatori per sensori intercambiabili di forza e coppia dell’azienda statunitense Mark-10.

ALCUNE NOVITÀ

– Laser scanCONTROL 30x0: i sensori di profilo offrono una rapida misurazione dei profili 2D/3D ad alta precisione, efficienza in termini di dimensioni, precisione e velocità di misura I sensori raggiungono una frequenza di massimo 10 kHz e una risoluzione sull’asse x fino a 2.048 punti.

– Termocamera USB industriale a infrarossi Xi 640: Progettata per un'analisi precisa della temperatura superficiale senza contatto in ambienti industriali, la termocamera Xi 640 racchiude in sé un design compatto e robusto con messa a fuoco motorizzata, ideale per ambienti industriali esigenti La termocamera Xi 640 è dotata di un imaging termico ad alta risoluzione (640 x 480 pixel) e un intervallo di temperatura da -20°C a 900 °C.

por tiere e sulle cerniere a gas del portellone posteriore (Fig. 5). I primi risult a t i o t t e n u t i , c h e h a n n o p o r t a t o a l l a c r e a z i o n e d i u n p r o t o c o l l o d i p r o v a ufficiale accettato da Ferrari spa, sono in corso di stampa su rivista internazion a l e . È a l t r e s ì i n f a s e d i s i m u l a z i o n e uno studio sulla regolazione automatica dei sedili anteriori Per lo sviluppo del progetto è stato attivato un dottorato di ricerca gestito in collaborazione con Ferrari spa.

APPLICAZIONI

Molte attività sono nate dall’interesse a

s vil uppar e appl icazioni d’immediato interesse in campi specifici, spesso a seguito di finanziamenti.

M o l t e a t t i v i t à h a n n o compor tato la collaboraz i o n e c o n g r u p p i d i r ic e r c a a c c a d e m i c i p u bblici o privati. Nel seguit o v e n g o n o d e s c r i t t i i r isultati più significativi di tali attività

Sviluppo di soluzioni avanzate di tecnologia assistiva

È stato creato un polo di r i c e r c a s t a b i l e s u l l e t e cnologie assistive, per lo s v i l u p p o d i s o l u z i o n i m u l t i - s e n s o r i a l i i n t e l l i g e n t i d e s t i n a t e a m i g l i o r a r e l a q u a l i t à d e l l a v i t a d i s o g g e t t i f r a g i l i

L’attività è stata svolta in sinergia con competenze complementari, anche di n a t u r a c l i n i c a , d i s t r i b u i t e n e l p a n o r ama nazionale e internazionale. L’obiettivo dell’attività è lo sviluppo di metodologie e soluzioni innovative per la sintesi di sistemi sensoriali a elevata a f f i d a b i l i t à e c o s t i c o n t e n u t i ( F i g . 6 ) . Ad esempio, nell’ambito del progetto RESIMA è stato sviluppato un approccio innovativo per la localizzazione indoor spazio-continua e real-time, basato sull’impiego di una rete distribuita di sensori e tecniche avanzate di trilatera-

zione Inoltre, sono state implementate metodologie per l’elaborazione dei seg n a l i d i m i s u r a , f i n a l i z z a t e a l l a r i c ostruzione dell’interazione e contestualizzazione utente-ambiente.

I l g r u p p o d i r i c e r c a h a c o o r d i n a t o a n c h e i p r o g e t t i N AT I F L I F E e 4 F r a i l t y [11]. Nel primo caso, è stata sviluppata una piattaforma di domotica assistiva per “l’Active Ageing & Well Being”, in cui sono state integrate soluzioni per l’orientamento e il monitoraggio delle a b i t u d i n i d e l l ’ u t e n t e a n z i a n o i n a mbienti indoor, basate anche su tecnologia RF-ID [12]

Il progetto 4Frailty mirava invece a sviluppare soluzioni innovative per la mis u r a d i g r a n d e z z e d ’ i n t e r e s s e n e l l a gestione di utenti fragili affetti da patologie cardiache, disturbi osteo-ar ticolari, nefropatie e malattie neurodegenerative.

L’esperienza pregressa del gruppo di r i c e r c a n e l l o s v i l u p p o d i s o l u z i o n i avanzate per il monitoraggio e il riconos c i m e n t o d e l l e c a d u t e e d e l l e “ A c t i v ities of Daily Living”, ha anche consentito l’implementazione di soluzioni avanzate per la classificazione di stati posturali di utenti anziani e/o con patologie neurologiche, come ad esempio la Malattia di Parkinson.

Le metodologie utilizzate sono basate sull’impiego di unità inerziali multi-sensoriali, metodologie per l’estrazione di un insieme ottimale di features e classificatori di tipo crisp e/o machine learning [13,14]

Figura 4 – Dispositivi per la caratterizzazione di frese endodontiche: (a) macchina per flessione ciclica; (b) macchina per torsione
Figura 5 – Dispositivo per la caratterizzazione di una cerniera ver ticale per por tiera laterale di autovettura di lusso

Soluzioni per i beni culturali

N e l l ’ a m b i t o d e l l e a t t i v i t à d i r i c e r c a finalizzate al monitoraggio strutturale, il gruppo di ricerca di Catania ha svi-

NEWS t

ESTENSIMETRI PER L’ANALISI

SPERIMENTALE

DELLE SOLLECITAZIONI

SUI PCBA

La misura della deformazione sui PCBA

(Printed Circuit Board Assembly) è un aspetto cruciale nella produzione, nel collaudo e nel controllo qualità dei circ u i t i s t a m p a t i , p o i c h é r i v e s t e u n ’ i mportanza fondamentale nel garantire l’affidabilità, la sicurezza e la longevità dei dispositivi elettronici

L e d e f o r m a z i o n i m e c c a n i c h e , s e n o n m o n i t o r a t e c o r r e t t a m e n t e , p o s s o n o compromettere le prestazioni e la funz i o n a l i t à d e i c o m p o n e n t i e l e t t r o n i c i , r i d u c e n d o l a d u r a t a e a u m e n t a n d o i l rischio di guasti Gli estensimetri, strumenti progettati per rilevare anche le più piccole variazioni nella lunghezza o nelle dimensioni del circuito stampat o a s e g u i t o d i s t r e s s m e c c a n i c i , s o n o

luppato soluzioni per il monitoraggio di strutture sensibili basate sull’impiego di moduli multi-sensoriali a basso costo e algoritmi dedicati per l’elaborazione

quindi essenziali per monitorare e prevenire problemi strutturali.

Per questo ambito applicativo, l’estensimetro G1350 si dimostra particolarmente adatto per misurare con precisione le deformazioni sui PCBA e prevenire possibili rotture o danni strutturali Questo strumento è ideale per PCBA ad alta densità, può essere facilmente montato intorno ai BGA (Ball Grid Array) insieme a chip più piccoli e sopra ai componenti più critici Grazie alla sua versatilità, il G1350 è in grado di adattarsi a diverse configurazioni e garantire misurazioni affidabili anche in ambienti complessi e altamente tecnologici.

Inoltre, l’utilizzo dell’estensimetro G1350 è cruciale per assicurarsi che i parametri di

dei segnali di misura. Ad esempio, nell’ambito del progetto HCH [15] è stato realizzato un sistema di monitoraggio a basso costo per lo sviluppo di sistemi di Early Warning in contesti di Structural Health Monitoring, che impiega un nodo multi-sensoriale dotato di sensori inerziali per la misura dell’accelerazione e dell’inclinazione. Inoltre, è stata utilizzata una tecnica d’indagine temp

trasfor mate Wavelet, per l’estrazione d i u n i n s i e

mentare una strategia per il filtraggio di segnali esogeni [16].

Nell’ambito della conser vazione prev e

soluzioni per il monitoraggio microclimatico [17]. In par ticolare, nel contes t o d e l p r o g e t t o P N R R - C H A N G E S , s

tramite fonti di energia ambientale, come gradienti ter mici, radiazione e vibrazioni I nodi misurano temperatura e umidità relativa, trasmettendo i dati in modalità wireless Nel contesto del

deformazione rientrino nei limiti imposti dalle normative di sicurezza, contribuendo così a garantire che i dispositivi elettronici rispettino gli standard di qualità e sicurezza richiesti

Per chi fosse interessato ad approfondire il mondo estensimetrico, Luchsing e r o r g a n i z z a c o r s i d i e s t e n s i m e t r i a , dedicati a ingegneri e tecnici coinvolti nella scelta degli estensimetri da applicare, e nella misurazione

Si tratta di corsi che abbinano alla teor i a l o s v o l g i m e n t o d i a p p l i c a z i o n i estensimetriche, e sono idonei alla preparazione e all’ammissione agli esami d i l i v e l l

c e r t i f i c a z i o n e d e l p e r s

o alle prove non distruttive, metodo ST, in conformità alla norma ISO 9712:2012

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Figura 6 – Soluzioni sviluppate dal gr uppo di ricerca nell’ambito delle Tecnologie Assistive

Figura 7 – Sistemi di misura autonomi (a destra) e sistemi pianta-terreno per la misurazione della radiazione UV-A (a sinistra) Tali sistemi vedono l’installazione a Catania presso la Chiesa di San Biagio, il Museo del Castello Ursino, il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno, Museo Nunzio Br uno di Floridia, la St. Catherine’s Church (Malta) e il Museo del Louvre (Francia)

progetto PNRR-Samothrace WP6, l’att i v i t à r i g u a r d a l o s v i l u p p o d i s i s t e m i pianta-terreno per la misurazione della r a d i a z i o n e U V- A [ 1 8 ] . Ta l i s e n s o r i , oltre al vantaggio di essere biodegradabili e capaci di ridurre la CO2, sono in grado di essere mimetici, adattandosi così all’ambiente in cui sono collocati. La Fig. 7 mostra le due tipologie di sistemi sviluppati e installati Le attività descritte sono applicate presso numerosi musei nazionali e internazionali

Sistemi multi-sensoriali per il monitoraggio dell’attività vulcanica Nell’ambito della consolidata collaborazione tra il gruppo di ricerca e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – sez di Catania, sono state ideate diverse soluzioni per il monitoraggio di g r a n d e z z e c a r a t t e r i z z a n t i l e f e n o m en o l o g i e v u l c a n i c h e . A d e s e m p i o , d ur ant e i pr og et t i S ECES TA e S ECES TAV I A S A F E [ 1 9 ] s o n o s t a t e s v i l u p p a t e soluzioni per la stima della quantità e della granulometria della cenere vulcanica ricaduta al suolo. Le metodologie p r o p o s t e s p a z i a n o d a l l ’ i m p i e g o d i

array di sensori infrarosso per la stima del volume di cenere precipitata, all’uso di sensori piezoelettrici per la misura della granulometria e magnetometri

per il riconoscimento selettivo della cenere vulcanica, all’utilizzo di sistemi di visione a basso costo (Fig 8) [20,21] L e t e c n i c h e d i c l a s s i f i c a z i o n e d e l l a

Figura 8 –Metodologia basata su un sistema di visione per l’analisi dimensionale e la classificazione di ceneri vulcaniche

g r a n u l o m e t r i a i m p i e g a n o p a r a d i g m i

c o m p u t a z i o n a l i a s o g l i a b a s a t i s u l l a teoria delle cur ve ROC (Receiver Operating Characteristic)

Sistemi autonomi per sistemi di sensori

N e l c o n t e s t o d e l p r o g e t t o M U LT I M ETER, sono stati sviluppati trasduttori per energy har vesting e sensing con condizionamento elettromeccanico (RMSHI

[ 2 2 ] , a c r o n i m o c h e s t a p e r r a n d o m

m e c h a n i c a l s w i t c h i n g h a r v e s t e r o n inductor), in grado di operare in presenza di vibrazioni meccaniche deboli, a banda larga, e di gestire segnali elettrici al di sotto della soglia dei diodi d i r e t t i f i c a z i o n e Ta l e s o l u z i o n e , p r ogettata in modo non lineare e priva di batteria, è in grado di generare energia utile per alimentare nodi di misura e, al contempo, di misurare, mediante t r a s d u t t o r i m a g n e t o e l e t t r i c i , l e v i b r a -

z i o n i i m p o s t e a l s i s t e m a ( v e d i F i g . 9 ) [23] Questa soluzione suscita interesse per lo sviluppo di sistemi autonomi des t inat i al l a pr evenzione di g uas t i e applicabili in contesti industriali, energetici e nei sistemi di potenza, dove è fondamentale ridurre la manutenzione e gli inter venti sul campo

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[18] Trigona C , Puglisi I , Baglieri A , & Gueli A M (2023), A “Living Sens o r ” B a s e d o n S a n s e v i e r i a P l a n t f o r Measurement of UV-A Radiation. IEEE

Tr a n s a c t i o n s o n I n s t r u m e n t a t i o n a n d Measurement, 72, 1-10

[ 1 9 ] S E C E S TA , “ R e t i d i S E n s o r i p e r i l monitoraggio delle CEneri vulcaniche nella Sicurezza del Traspor to Aereo”, P O R F E S R S i c i l i a - 4 1 1 1 , 2 0 1 12013; SECESTA VIASAFE, Applicazion e d e l l a r e t e d i m o n i t o r a g g i o d e l l a ricaduta di cenere vulcanica dell’Etna alla gestione della mobilità nel territor i o e t n e o , P O - F E S R S i c i l i a - 1 1 5 1 42 0 , 2 0 2 0 - 2 0 2 3 , h t t p s : / / s e c e s t a . eu.

[ 2 0 ] A n d ò B . , B a g l i o S . , M a r l e t t a V. , Selective Measurement of Volcanic Ash

Flow-Rate, IEEE Trans on Instrumentat i o n a n d M e a s u r e m e n t , 6 3 - 5 , 1 3 5 61362, 2014.

[21] Andò B., Baglio S., Castorina S.,

C a m p i s i A . , C h a r a c t e r i z a t i o n o f a

Vision-Based Tool for the Investigation o f G e o m e t r i c C h a r a c t e r i s t i c s o f

Ground-Deposited Volcanic Ash Sensors, 2022, 22, 9616.

[22] Giusa F., Giuffrida A., Trigona C., A n d ò B , B u l s a r a A R , & B a g l i o S ( 2 0 1 3 ) , “ R a n

ching Har vesting on Inductor”: A novel a

Actuators A: Physical, 198, 35-45

[23] Bradai S., Naifar S., Trigona C., B a g l i o S . , & K a

( 2 0 2 1 ) , A n e l e c t r o

i c transducer based on nonlinear RMSHI circuit for energy har vesting and sensing. Measurement, 177, 109307.

Salvatore Graziani è professore Ordinario di Misure

E l e t t r i c h e e d E l e t t ro n i c h e presso il Dipar timento d’Ingegneria Elettrica Elettronica e Informatica dell’Università di Catania. La sua attività di ricerca è principalmente focalizzata allo sviluppo di sensori mediate matrici polimeriche e biopolimeriche e allo sviluppo di Sof

Sensor

presso il Dipar timento d’Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania S i o c c u p

lega a memoria di forma e gomme naturali e ar tificiali.

Bruno Andò è professore Ordinario di Misure Elettriche ed Elettroniche presso il D

Elettrica Elettronica e Informatica dell’Università di Catania La sua attività di ricerca è principalmente mirata allo sviluppo di sensori, con tecniche di prototipazione rapida, e di metodologie per la sintesi di sistemi multi-sensoriali intelligenti

S a l v a t o re B ag l i o è P rofessore Ordinario di Misure

E l e t t r i c h e e d E l e t t ro n i c h e presso il Dipar timento d’Ingegneria Elettrica Elettronica e Informatica dell’Università di Catania

Fe l l ow I E E E , è s t a t o P re s i d e n t e d e l l a I E E E

Instrumentation and Measurement Society dal 2020 al 2022

È p re s i d e n t e d e l c e n t ro s e r v i z i B R I T ( B i o Nano Research and Innovation Tower) della

U n i ve r s i t à d i C a t a n i a , d ove a t t u a l m e n t e è delegato alla ricerca

Attualmente coordina l’ecosistema dell’inn ov a z i o n e P N R R d e n o m i n a t o S A M OT HR AC E e d è i l p re s i d e n t e d a l l a Fo n d a z i o n e omonima.

La sua attività di ricerca è prevalentemente focalizzata su microsensori basati su modelli dinamici non lineari e su dispositivi e materiali per energ y har vesting da vibrazioni

Carlo Trigona è professore Associato di Misure Elettriche ed Elettroniche press o i l D i p a r t i m e n t o d ’ I n g eg n e r i a E l e t t r i

e Informatica dell’Università di Catania I suoi interessi di r i

o r i , MEMS, NEMS, magnetometri, sistemi a recup e ro e n e r

gradabilI

Caratteri 10511, 0 Figure, 0 Tabelle

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(LOGO tutto_misure) Le Misure strumento er la ri resa Scrivi alla Redazione

Misure e Testing: strumenti di crescita e progresso

La pagina di Accredia

Notizie dall’Ente di accreditamento

THE PAGE OF ACCREDIA

A c c r e d i a , t h e i t a l i a n n a t i o n a

c c r e d i t a t i o n b o d y plays an active role in “Tutto misure”, as a permanent strategic par tner, ensuring a high added-value c

context of the measurement and testing sector, for the benefit of the industr y.

RIASSUNTO

Accredia, l’ente unico di accreditamento nazionale gioca un ruolo attivo nella squadra di “Tutto misure ” , garantendo valore aggiunto a livello contenutistico per quanto riguarda l’ambito delle misure e delle prove

LA NUOVA BRAND IDENTITY

E IL SISTEMA DEI MARCHI

DI ACCREDITAMENTO

Il 3 dicembre scorso Accredia ha presentato il nuovo logo istituzionale e il sistema dei marchi di accreditamento, f r u t t o d i u n r e b r a n d i n g c h e s e g n a u n passo impor tante nel processo di crescita dell’Ente, vestendolo anche graficam ent e di un s eg no dis t int ivo e coer e n t e c o n l a p r o p r i a m i s s i o n . A d a ccompagnare il cambio d’immagine, la nascita del nuovo sito web testimonia lo sviluppo dell’accreditamento in Italia, che da quindici anni contribuisce alla competitività delle imprese sul mercato nazionale e inter nazionale, grazie alla competenza e all’imparzialità degli organismi e dei laboratori accreditati. Il nuovo progetto web offre una for ma integrata all’identità digitale di Accredia, for te della razionalizzazion e d e l l e i n f o r m a z i o n i e d e l r e s t y l i n g d e l l ’ a r c h i t e t t u r a i n f o r m a t i v a , c h e h a per messo di migliorare l’accessibilità del patrimonio di contenuti e documenti di tutte le aree del sito, in par ticolare d i q u e l l e p e r g l i a d d e t t i a i l a v o r i G l i organismi e i laboratori che desiderano effettuare una domanda di accreditamento o accedere ai documenti d’interesse, ora hanno un percorso facilitato Numerose sezioni dedicate, infatti, p u

contenuti utili, in base alla tipologia di a c c r e d i

c h e e s igenze Il lavoro sinergico tra web design e sviluppo tecnologico, realizzato d a l l ’ a g e n z i a C u l t u r-

m a WordPress, ha reso la User Experience «semplice ma non semplificatrice», per migliorare la navigazione del sito da par te di tutti gli utenti

IL LOGO ISTITUZIONALE

Il cambio di logo rappresenta una trasformazione e l’allineamento a un’identità visiva più attuale, progettata dall’agenzia Melazero, che combina tre simboli potenti: la lettera “A” per indicare qualità eccellente, il triangolo che rappresenta autorità e stabilità, e il cerchio, simbolo d’inclusività, eternità e perfezione Due i colori principali che distinguono l’immagine di Accredia: grafite e ocra. Il grafite, elegante e sofisticato, rappresenta equilibrio e stabilità L’ocra richiama la positività e l’energia del sole, simboleggiando un ’ aper tura verso il

futuro e un impegno per il cambiamento Anche la scelta del font, Roboto, è indirizzata alla modernità: con linee semplici e decise, questo carattere riflette lo spirito contemporaneo di Accredia, che si adatta a ogni supporto e formato, mantenendo sempre una lettura fluida e naturale Nuovo anche il payoff, che diventa “Competere per crescere ” , a significare sia l’impegno di Accredia nel garantire la competenza di organismi e laboratori, sia la possibilità di imprese e professionisti nel competere meglio sul mercato grazie alle cer tificazioni accreditate, che rappresentano uno strumento di crescita del business.

IL MARCHIO DI ACCREDITAMENTO

Il marchio che identifica i cer tificati di accreditamento, rilasciati da Accredia

1 Direttore Dipar timento Laboratori di taratura, Accredia Torino r.mugno@accredia.it

2 Direttore Dipar timento Laboratori di prova, Accredia Roma s.tramontin@accredia.it

3 Relazioni esterne, Accredia Roma f.nizzero@accredia.it

agli organismi e ai laboratori accreditati, sintetizza con maggiore immediatezza la forma del cerchio e, come il logo istituzionale, è caratterizzato da due linee parallele color ocra. La stilizzazione dell’asta centrale della “A” evoca la spunta di un doppio controllo, a simboleggiare il ruolo di Accredia quale “ controllore dei controllori”. Il marchio conferisce alle attestazioni Accredia la massima affidabilità e facilita la libera circolazione di prodotti e ser vizi sul mercato globale, in forza della competenza e dell’imparzialità degli organismi e dei laboratori che li hanno certificati, verificati, ispezionati o testati

to tutte le attività svolte nel 2024 e le p r o s p e t t i v e p i ù i n t e r e s s a n t i d e l l ’ I n f r as t r u t t u r a p e r l a Q u a l i t à , c h e r e g i s t r a numeri in costante crescita Il Direttore G e n e r a l e , F i l i p p o Tr i f i l e t t i , h a d a t o avvio al Convegno sottolineando l’impegno per il rebranding di Accredia e il significato del nuovo payoff “Competere per crescere ” , che racconta come le cer tificazioni accreditate rappresentino uno strumento di sviluppo del business Trifiletti ha dunque presentato il nuovo logo istituzionale, il marchio di accreditamento e il sito web dell’Ente, o l t r e a i p r o g r a m m i d i f o r m a z i o n e d e l l ’ A c c r e d i a A c a d e m y A

I MARCHI DI ACCREDITAMENTO

In coerenza con il logo istituzionale e il marchio di accreditamento, sono stati progettati i marchi di accreditamento dedicati agli organismi e ai laboratori accreditati, che rendono riconoscibili sul mercato i cer tificati di conformità e di taratura, le dichiarazioni di verifica e i rappor ti di prova e d’ispezione. Tra le novità del sistema, ogni marchio di accreditamento è associato a un singolo schema di valutazione della conformità, così da identificare la specifica attività in cui l’organismo o laboratorio ha ottenuto l’accreditamento, dai sistem i d i g e s t i o n e a i p r o d o t t i e s e r v i z i , dalle prove alle tarature, ecc

Nuovo sito istituzionale www.accredia.it

IL CONVEGNO DEL DIPARTIMENTO CERTIFICAZIONE E ISPEZIONE

Si è svolto on line, il 15 gennaio scorso, il Convegno del Dipar timento Cer tificazione e Ispezione, che ha presenta-

Assotic per presentare le proprie attività L’inter vento di Emanuele Riva, Vice Direttore Generale di Accredia e Presid e n t e d i I n t e r n a t i o n a l A c c r e d i t a t i o n Forum (IAF), ha por tato l’attenzione sul percorso per la creazione della nuova o r g a n i z z a z i o n e i n t e r n a z i o n a l e ( G l ob a l A c c r e d i t a t i o n C o o p e r a t i o n ) c h e d a l 2 0 2 6 c o m i n c e r à a r e c e p i r e g l i A c c o r d i d i m u t u o r i c o n o s c i m e n t o I A F M L A e I L A C M R A Tr a l e n o v i t à c h e impegneranno il mondo dell’Infrastruttura per la Qualità nel 2025, anche la s e m p l i f i c a z i o n e , s e c o n d o i l n u o v o D Lgs 103/2024, per quanto riguard a l a r i d u z i o n e d e i c o n t r o l l i n e l l e aziende a basso rischio, e il tema dell’accessibilità turistica, in vista dei Giochi olimpici invernali di Milano Cor tina 2026 Altri temi al centro della discussione sono stati i problemi di security connessi allo sviluppo dell’Intelligenza Ar tificiale e la cer tificazione delle competenze (soprattutto digitali e linguistiche) come strumento per agevolare “il m o v i m e n t o d e l l e p e r s o n e n e l l ’ U n i o n e europea ” . La seconda par te dell’incon-

tro si è concentrata sul repor t delle attiv i t à d i a c c r e d i t a m e n t o p e r i d i v e r s i schemi gestiti dal Dipar timento Cer tific a z i o n e e I s p e z i o n e , a p a r t i r e d a g l i ambiti global, con i funzionari e Mariag r a z i a L a n z a n o v a , Vi c e D i r e t t o r e d i Dipar timento Nell’area volontaria, la m a g g i o r p a r t e d e g l i a c c r e d i t a m e n t i / estensioni rilasciati nel 2024 ha riguard a t o s c h e m i g i à c o n s o l i d a t i , c o n u n for te incremento sia nel settore ambientale sia per i sistemi di gestione, oltre che per il prodotto e la verifica/validaz i o n e . L ’ a u m e n t o d e l l e e s t e n s i o n i è stato legato, in par ticolare, ai sistemi d i g e s t i o n e p e r l a p a r i t à d i g e n e r e , nonché a nuovi ambiti, quali i sistemi di gestione sociale e la sostenibilità delle strutture ricettive. Per quanto riguarda i n u m e r i d e l s e t t o r e a m b i e n t a l e , s o n o s t a t i r i l a s c i a t i 5 1 a c c r e d i t a m e n t i p e r cer tificare i sistemi di gestione ambient a l e s e c o n d o l a n o r m a U N I E N I S O 1 4 0 0 1 ( c o r r i s p o n d e n t i a 4 3 . 3 8 1 s i t i aziendali cer tificati), mentre per EMAS s o n o a t t i v i 1 9 a c c r e d i t a m e n t i e c i r c a 1 100 sono le organizzazioni registrat e E M A S i n I t a l i a , c o r r i s p o n d e n t i a 4.635 siti. In ambito agroalimentare, è stata registrata la prima estensione dell’accreditamento per i prodotti fer tilizz a n t i a i sensi del Regolamento UE 2019/1009 ai fini di notifica, alla quale si aggiungono 3 estensioni per l’Ag r i c o l t u r a B i o l o g i c a - P a e s i Te r z i I n o ltre, sono stati pubblicati i 5 disciplinari per la cer tificazione del Benessere Animale (SQNBA) mentre è in corso la stes u r a d e i r e l a t i v i p i a n i d e i c o n t r o l l i A livello statistico, la ISO sur vey 2023 ha mostrato che l’Italia è seconda al mondo per cer tificati UNI EN ISO 45001

s u i s i s t e m i d i g e s t i o n e p e r l a s a l u t e e sicurezza sul lavoro Un dato rafforzat o d a l l o s t u d i o A c c r e d i a - I N A I L d e l 2 0 2 4 , c h e h a r i l e v a t o u n a r i d u z i o n e del 22,6% nella frequenza degli infort u n i e d e l 2 9 , 2 % n e l l a g r a v i t à d e g l i e v e n t i p e r l e a z i e n d e c e r t i f i c a t e s o t t o accreditamento

I l n o s t r o P a e s e , i n o l t r e , è p r i m o a l mondo per cer tificati UNI ISO 39001 sui sistemi di gestione per la sicurezza stradale, con il 49% dei cer tificati globali, e secondo al mondo per cer tificati UNI ISO 37001 sui sistemi di gestione p e r l a p r e v e n z i o n e d e l l a c o r r u z i o n e ,

c o n i l 2 4 % d e i c e r t i f i c a t i g l o b a l i ( l a norma è in revisione) In materia di attività nei settori regolamentati, i funzionari e il Vice Direttore di Dipar timento Lorenzo Petrilli hanno presentato i dati più significativi delle verifiche e degli a c c r e d i t a m e n t i : g l i o r g a n i s m i d ’ i s p ezione di Tipo A accreditati per le verific h e a i s e n s i d e l D P R 4 6 2 / 2 0 0 1 e s . m . i . d i i m p i a n t i e l e t t r i c i s o n o 1 9 2 , e f f e t t u a n o u n n u m e r o d i v e r i f i c h e a nnue prossimo a 319mila, con un corpo ispettivo di 2 205 persone, e producono un volume d’affari annuo che super a i 1 1 0 m i l i o n i d i e u r o . Tr a l e a l t r e novità di settore, la pubblicazione del d o c u m e n t o t e c n i c o D T- 0 4 - D C p e r l a taratura delle masse, il nuovo Regolam e n t o U E 2 0 2 3 / 1 2 3 0 r e l a t i v o a l l e m a c c h i n e , l a m o d i f i c a d e l l a D i r e t t i v a MID 2014/43 UE sugli strumenti con funzioni metrico-legali

CLICCA QUI per accedere agli Atti e al video del Convegno del Dipartimento Certificazione e Ispezione

IL MASTER ACCREDIA-ANGQ

PER L’ALTA FORMAZIONE

PER I LABORATORI DI PROVA

Par te il prossimo 19 maggio la prima e d i z i o n e d e l Te s t i n g L a b o r a t o r y M as t e r, i l n u o v o p e r c o r s o d i d a t t i c o c h e forma gli specialisti nella gestione dei laboratori di prova chimici e microbiologici e nell’accreditamento in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Accredia e l’Associazione Nazionale Garanzia della Qualità ( A N G Q ) , p e r p r o m u o v e r e l a c r e s c i t a delle competenze tecniche, analitiche e gestionali di alto livello, in un settore strategico per l’economia e la sicurezza dei processi produttivi. Il Master si avvale del patrocinio della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), che mette a disposizione cinque borse di studio. Il programma del Testing Laborator y Master è dedicato a 25 partecipanti, tra laureati e tecnici, accomunati dall’interesse per la qualità, l’accreditamento e la gestione dei laboratori di prova, che possono già fare domanda di ammissio-

ne sul sito del Master Con il Testing Laborator y Master, Accredia e ANGQ puntano a creare un ponte tra la formazione accademica e il mondo dei laboratori di prova accreditati, for mando figure professionali con un elevato grado di specializzazione, capaci di gestire processi complessi e garantire la validità dei risultati, in conformità agli standard di qualità e accreditamento Un elemento distintivo del progetto è l’elevata competenza del Comitato TecnicoScientifico e del corpo docente, composto da esperti nazionali e internazionali con anni di esperienza acquisita nell’ambito di Istituzioni e laboratori accreditati, specializzati nella for mazione accademica e nell’applicazione della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 e delle normative di settore Il programma del Master, in particolare, è studiato per rispondere alla crescente richiesta di professionisti qualificati in grado di operare con competenza all’inter no dei laboratori di prova accreditati o in fase di accreditamento secondo la nor ma UNI CEI EN ISO/IEC 17025. Il percorso didattico, strutturato in moduli teorici e pratici, approfondisce le principali tematiche legate alla qualità e all’ottimizzazione dei processi operativi di laboratorio, con un focus su: – Normative internazionali;

– Sistemi di gestione;

– Valutazione dell’incertezza di misura; – Conferma metrologica;

– Va l i d a z i o n e d e i m e t o d i d i p r o v a e taratura

Il Master si inserisce così in un contesto di crescente attenzione alla qualificazione del personale laboratoristico, con l’obiettivo di creare un percorso formativo solido e riconosciuto, in grado di generare valore per il settore e per il mercato Il Master prevede un programma formativo strutturato, che integra un piano di studi di 300 ore con un ’ esperienza di Stage di 4 mesi presso laboratori di prova individuati sul territorio nazionale La fase didattica si compone di sessioni teoriche, esercitazioni pratiche e workshop online, oltre che di un workshop di tre giorni presso il laboratorio del Parco Scientifico e Tecnologico del Lazio Meridionale (Pa.L.Mer.). Un percorso articolato, che consente ai partecipanti di applicare direttamente le conoscenze acquisite, consolidando le competenze necessarie per operare con efficienza e professionalità. Il piano di studi comprende i seguenti argomenti: – I r e q u i s i t i d e l

m e t e c

, i n p a r t i c o l a r e d e l l a n o r m a U N I C E I E N ISO/IEC 17025, e dei documenti pres c r i t t i v i d i r i f e r i m e n t o p e r l ’ a c c r e d i t amento dei laboratori di prova chimici e microbiologici – L a g e s t i o n e d e l l a d o c u m e n t a z i o n e necessaria per i sistemi di gestione dei laboratori di prova – L e m e t o d o l o g i e p e r l a v a l u t a z i o n e dell’incertezza di misura, per la verifica e la validazione dei metodi di prova, per l a val ut azione del l e per f or m ance degli operatori

DI ACCREDIA s

– La gestione degli strumenti di laboratorio e la conferma metrologica

– Le tecniche statistiche per garantire la validità dei risultati analitici

– La conduzione degli audit interni nel rispetto dei requisiti della nor ma UNI EN ISO 19011

Con un approccio altamente specializz a t o e a p p l i c a t i v o , i l Te s t i n g L a b o r ator y Master coniuga dunque la formazione teorica con l’esperienza pratica,

consentendo ai par tecipanti di sviluppare un profilo professionale solido e immediatamente spendibile nel mondo del lavoro I diplomati del Testing Laborator y Master conseguiranno 13 attestazioni di alto valore, riconosciute a l

ma di oppor tunità professionali all’interno di laboratori di prova accreditati in settori quali l’industria chimica, mi-

crobiologica, far maceutica, alimentar e e a m

come:

– Analista di laboratorio; – Tecnico di laboratorio;

– Responsabile strumentazione/apparecchiature;

– Responsabile conferma metrologica;

– Responsabile di prova;

– R e s p o n s a b

dei metodi;

ditati del Centro – Sud Italia.

d i t a -

m e n t o o t t e n u t o o r a p e r l a

g r a n d e z z a Te m p e r a t u r a , autorizza la STI srl a eseguire

t a r a t u r e d i s t r u m e n t i d i

m i s u r a d e l l a t e m p e r a t u r a , quali termoresisten-

z e , t e r m o c o p p i e e

c a t e n e t e r m o m e t r iche, in conformità ai requisiti della norma

U N I C E I E N I S O / I E C 17025

“ Q u e s t o r i c o n o s c i -

m e n t o r a p p r e s e n t a un importante passo

a v a n t i n e l n o s t r o

i m p e g n o n e l g a r a ntire la massima qualità e affidabilità nel-

l e m i s u r a z i o n i t e r m o m e t r i-

c h e – a ff e r m a G a b r i e l l a

M a m m o n e , a m m i n i s t r a t o r e unico della STI – Un risultato

c h e t e s t i m o n i a i l n o s t r o c ostante investimento in tecno-

l o g i e a v a n z a t e , f o r m a z i o n e del personale e rigorosi controlli di qualità Grazie a ques t o n u o v o a c c r e d i t a m e n t o , siamo ora in grado di offrire

a i n o s t r i c l i e n t i m i s u r a z i o n i ancora più precise, garantendo una maggiore sicurezza e affidabilità in settori chiave come l’in-

d u s t r i a m a n i f a t t u r i e r a , l a s a n i t à e l a ricerca scientifica” . L’Accreditamento ottenuto nel setto-

re della temperatura, va ad arricchire ulteriormente l’ampia gamma di t a r a t u r e a c c r e d i t a t e o ff e

S T I ,

a m b i t i d i m i s u r a , q u a l i l u n g h e zza, momento torcente, massa, volume, angolo piano, grandezze elettriche Tutto ciò si traduce nella possibil i t à d i o ff r i r e a i c l i e n t i u n s e r v i z i o ancora più completo e diversificato, in grado di soddisfare al meglio ogni specifica esigenza

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– S p e c i a l i s t a / R e s p o n s a b i l e d e l s i s t ema di gestione del laboratorio; – Responsabile di laboratorio;

– Auditor/Lead Auditor interno e/o di s e c o n d a p a r t e d i s i s t e m i d i g e s t i o n e dei laboratori di prova;

– Consulente di sistemi di gestione dei laboratori di prova secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025.

Uno degli obiettivi chiave del percorso è quello di facilitare l’inserimento pro-

f e s s i o n a l e d e i p a r t e c i p a n t i , g r a z i e

a l l a c o l l a b o r a z i o n e c o n l a b o r a t o r i

a c c r e d i t a t i , a z i e n d e , a s s o c i a z i o n i e

Ordini Professionali, che consentirà ai

p a r t e c i p a n t i d i s v i l u p p a r e r e l a z i o n i

s t r a t e g i c h e e a c c e d e r e a c o n c r e t e

oppor tunità di lavoro Il Testing Labo-

r a t o r y M a s t e r è a p e r t o a l a u r e a t i

STEM (neolaureati, personale e tecnici

d e l s e t t o r e , r e s p o n s a b i l i d i l a b o r a t orio) che desiderano acquisire compe-

t e n z e a v a n z a t e , s p e c i a l i z z a r s i n e l l a

g e s t i o n e e n e l l ’ a c c r e d i t a m e n t o d e i

l a b o r a t o r i d i p r o v a , o t t i m i z z a r e e

m i g l i o r a r e l ’ e f f i c i e n z a d e i p r o c e s s i

operativi e delle risorse nei laboratori

Per par tecipare è necessario compilare la Domanda di ammissione on line

e s e g u i r e l a p r o c e d u r a , c h e p r e v e d e l’invio della documentazione e la partecipazione al colloquio di selezione

L e i s c r i z i o n i v e n g o n o c h i u s e a l r a g -

g i u n g i m e n t o d e i 2 5 p o s t i d i s p o n i b i l i ed entro il 30 aprile 2025

CLICCA QUI per accedere alle Informazioni e modalità di ammissione al Testing Laborator y Master

L’ACCREDITAMENTO PER LO SCHEMA DI CERTIFICAZIONE EUCC

I l s i s t e m a e u r o p e o d i c e r t i f i c a z i o n e della cibersicurezza, basato sui Comm o n C r i t e r i a ( C C ) e d e n o m i n a t o E U C C , è s t a t o i n t r o d o t t o d a l R e g o l am e n t o d i E s e c u z i o n e U E 2 0 2 4 / 4 8 2

Quest’ultimo si inserisce nel quadro del Regolamento UE 2019/881 (Cybersecurity Act), che disciplina la cer tificazione della cibersicurezza nell’Unione europea e punta a creare un approccio ar monizzato per garantire la sicurezza delle tecnologie dell’informazione e

d e l l a c o m u n i c a z i o n e i n t u t t a l a U E .

P u b b l i c a t o i l 7 f e b b r a i o 2 0 2 4 , s a r à applicabile dal 27 febbraio 2025 Per d a r e a t t u a z i o n e a l R e g o l a m e n t o , A cc r e d i a c o o p e r a g i à c o n l e A u t o r i t à nazionali, inizialmente con la Direzion e G e n e r a l e p e r l e Te c n o l o g i e d e l l e Comunicazioni e della Sicurezza Inform a t i c a d e l M i n i s t e r o d e l l o S v i l u p p o Economico e ora con l’Agenzia per la C y b e r s i c u r e z z a N a z i o n a l e ( A C N ) , che ne ha rilevato le attività a par tire dal giugno del 2021 Accredia, infatti, è il soggetto incaricato di accreditare gli organismi per la gestione degli specifici schemi di valutazione e cer tificazione di prodotti e ser vizi che l’Unione e u r o p e a e m e t t e p r o g r e s s i v a m e n t e , avvalendosi, per gli aspetti tecnici, dell ’ a t t i v i t à d e l l ’ A g e n z i a d e l l ’ U n i o n e e u r o p e a p e r l a c i b e r s i c u r e z z a (ENISA)

I l R e g o l a m e n t o d i E s e c u z i o n e U E 2024/482 si inserisce, dunque, all’interno del Cybersecurity Act che costituis c e u n a p a r t e f o n d a m e n t a l e d e l l a nuova strategia europea per rafforzare la resilienza dell’UE agli attacchi informatici e creare un mercato unico della sicurezza cibernetica in termini di prodotti, ser vizi e processi ICT Il Cybersecurity Act, che si affianca ed è in par te c o m p l e m e n t a r e a l l a D i r e t t i v a U E

2 0 1 6 / 1 1 4 8 ( N e t w o r k a n d I n f o r m ation Systems – NIS), nasce con un duplic e o b i e t t i v o : r a f f o r z a r e i l r u o l o d i ENISA e creare un quadro europeo per la cer tificazione della sicurezza informatica di prodotti ICT e ser vizi digitali

A c a s c a t a , l ’ U n i o n e e u r o p e a h a p o i pubblicato la Direttiva UE 2022/2555

( N I S 2 ) i n a b r o g a z i o n e d e l l a p r e c ed e n t e N I S , r e c e p i t a i n I t a l i a c o n i l

D Lgs 138/2024

L a N I S 2 h a m o d e r n i z z a t o i l q u a d r o giuridico esistente per tenere il passo con una maggiore digitalizzazione e u n p a n o r a m a i n e v o l u z i o n e d e l l e m i n a c c e a l l a c i b e r s i c u r e z z a , d i f a t t o e s t e n d e n d o l ’ a m b i t o d i a p p l i c a z i o n e d e l l e n o r m e a n u o v i s e t t o r i e d e n t i t à . L’adozione dell’EUCC – Sistema europ e o d i c e r t i f i c a z i o n e d e l l a c i b e r s i c urezza basato sui criteri comuni rappresenta un passo significativo verso l’arm o n i z z a z i o n e d e l l e c e r t i f i c a z i o n i d i c y b e r s e c u r i t y n e l l ’ U E , f a c i l i t a n d o i l

riconoscimento reciproco delle cer tificazioni tra gli Stati Membri e promuov e n d o u n a m a g g i o r e f i d u c i a n e i p r odotti ICT sul mercato europeo Di fatto, l e c e r t i f i c a z i o n i E U C C s o s t i t u i s c o no quelle emesse nell’ambito dell’accordo di mutuo riconoscimento SOG-IS, istituito nel 1997 per dare attuazione alla Raccomandazione 97/489/CE d e l 3 0 luglio 1997 della Commissione europea Per suppor tare tale adozione, l’EN I S A p u b b l i c a i r e l a t i v i d o c u m e n t i sullo stato dell’ar te (SoA) con lo scopo di chiarire i requisiti per ambiti specific i d i v a l u t a z i o n e . C o m e i n d i c a t o n e ll ’ A t t o d i E s e c u z i o n e , u n “ d o c u m

s

sor ta di linea guida che specifica metodi di valutazione, tecniche e strumenti a p p l i c a b i l i a l l a c e r t i f i c a z i o n e d i p r odotti ICT o ai requisiti di sicurezza di una categoria generica di prodotti ICT

A c c r e d i a c o l l a b o r a c o n l ’ A C N p e r

l ’ a c c r e d i t a m e n t o d e g l i o r g a n i s m i d i cer tificazione Il Regolamento di Esecuzione UE 2024/482 richiede, infatti, che gli organismi di certificazione siano accreditati in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17065:2012. O l t r e a l l ’ a c c r e d i t a m e n t o , g l i o r g a n i s m i n ec e s s i t a n o d e l l ’ a u t o r i z z a z i o n e d e ll’ACN per rilasciare cer tificati EUCC

In par ticolare, i cer tificati per i prodotti ricadenti nel livello di affidabilità “elevato” saranno cer tificati esclusivament e d a l l ’ O r g a n i s m o d i C e r t i f i c a z i o n e d e l l a S i c u r e z z a I n f o r m a t i c a ( O C S I ) divisione di ACN. Lo stesso OCSI dov r à e s s e r e a c c r e d i t a t o a f r o n t e d e l l a n o r m a I S O / I E C 1 7 0 6 5 P e r t u t t i g l i a l t r i p r o d o t t i l a c e r t i f i c a z i o n e p o t r à essere emessa da altri soggetti, anche d i d i r i t t o p r i v a t o , s o t t o i l m e d e s i m o schema di accreditamento

La cer tificazione, tuttavia, vede il suo f u l c r o n e g l i e s i t i d e l l e p r o v e c o n d o t t e d a i L a b o r a t o r i d i Va l u t a z i o n e d e l l a S i c u r e z z a I n f o r m a t i c a ( I n f o r m a t i o n

Technology Security Evaluation Facilities – ITSEF) Anch’essi devono essere valutati attraverso l’accreditamento in a c c o r d o a l l a n o r m a U N I C E I E N ISO/IEC 17025:2018

CONSULTA QUI gli Studi dell’Osser vatorio Accredia sulla digitalizzazione.

Tanto rumore per nulla?

Tante norme e problemi irrisolti

ABSTRACT

Noise pollution is ubiquitous, and its effects are significant to health and quality of life Impor tant implementation decrees to the enacted laws are lacking European directives aim to give awareness to citizens about the risks and its mitigation. Unfor tunately, the accumulated delays will prevent achieving the Zero Pollution Plan goal of reducing noise exposure by 30 percent by 2030 The European Cour t of Auditors’ warning demands a change of course

RIASSUNTO

L’inquinamento acustico è ubiquitario e suoi effetti sono rilevanti per la salute e per la qualità della vita Mancano impor tanti decreti attuativi alle nor me emanate Le direttive europee puntano adare consapevolezza ai cittadini sui rischi e a una sua mitigazione. Pur troppo, i ritardi accumulati impediranno di raggiungere l’obbiettivo dello Zero Pollution Plan di ridurre l’esposizione al rumore del 30% entro il 2030 Il monito della Cor te dei Conti Europea impone un cambiamento di rotta

I rumori molesti sono un problema che attraversa i secoli. Seneca nell’epistola 56, contenuta nel sesto libro delle sue celebri Epistole morali a Lucilio [1], si lamenta dei rumori provenienti dalle terme sottostanti la sua abitazione e racconta come “Possa io morire se il silenzio non è così indispensabile, come sembra, a chi si è appartato per i suoi studi Ma ecco, risuonano intorno a me da ogni lato grida e rumori svariati: abito proprio sopra uno stabilimento termale. Orbene, potrai immaginare le voci e i suoni di ogni genere che arrivano a render mi odiose le mie stesse orecchie” [2] Nonostante i suoi tentativi d’isolarsi e concentrarsi (e chi meglio di lui filosofo stoico) chiude la lettera, arrendendosi e dicendo “Lo ammetto, me ne andrò da questo luogo. Ho voluto mettermi alla prova ed esercitarmi. Ma che bisogno c’è di tormentarsi più a lungo, quando Ulisse ha trovato per i suoi compagni un rimedio così facile anche contro le Sirene?”

Sono passati circa duemila anni e i problemi rimangono.

Va r i e n o r m e s o n o s t a t e e m a n a t e e ripor tando di seguito lo stato dell’ar te, tra luci e ombre, si mostra come seppur e s i a n o s t a t i f a t t i p a s s i s i g n i f i c a t i v i ,

a n c o r a m o l t a s t r a d a d e v ’ e s s e r e c o mpiuta.

LE NORME

SULL’INQUINAMENTO ACUSTICO E LO STATO DI ATTUAZIONE

L’inquinamento acustico è per vasivo e presente in tutte le nostre attività lavorative, di relazione e svago. Non vi è momento della nostra vita in cui non siamo artefici o soggetti al rumore degli ambienti in cui viviamo e gli effetti di ciò si vedono e si sentono Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente [3] oltre 100 milioni di europei vivono esposti a livelli di rumore oltre le soglie consigliate dall’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) che sono 65 dB(A) di giorno e 55 dB(A) di notte.

Molti sono gli effetti diretti e indiretti del rumore sull’uomo: dalle difficoltà di apprendimento, che provano gli allievi nelle scuole a par tire dalle elementari per gli ambienti di apprendimento non adatti a causa dell’alto tempo di riverbero o per lo scarso isolamento degli immobili, alle difficoltà nel prendere sonno nelle nostre abitazioni per l’eccessivo

rumore prodotte dalle infrastrutture di trasporto o dai locali di pubblico spettacolo Recentemente l’organizzazione mondiale della Sanità [4] ha rivisto gli studi epidemiologici sull’esposizione al rumore della popolazione alle varie sorgenti e, sulla base dei risultati, ha definito per ognuna di esse limiti specifici, tenendo conto anche della diversa percezione che l’uomo ha del rumore al variare delle sue caratteristiche e in particolare dello spettro sonoro e della sua evoluzione temporale

La normativa in Italia ha come riferimento la Legge Quadro sull’inquinamento acustico [5], approvata all’unanimità dal Parlamento nel 1995 (fatto raro per le nostre leggi) e seguita da un cer to numero di decreti attuativi che ne consentono o ne dovrebbero consentire la piena applicazione Questa norma è tra le prime in Europa che abbia dato un quadro completo a cui riferirsi, seguita da una analoga in Francia. Purtroppo, un certo numero di decreti attuativi come vedremo non è stato a oggi ancora emanato

Per quanto riguarda il Piano Comunale di Classificazione Acustica poco più del 50% dei comuni in Italia lo ha approvato e solo per essi valgono i limiti delle sei possibili classi previste nel DPCM 14/11/97 [6] Per gli altri rimane in vigore la classificazione acustica transitoria prevista da oltre 30 anni dal DPCM 1 3 91 [7], che ovviamente non rispecchia la realtà dei fatti, ma almeno ha il pregio di consentire di fissare valori limite e permettere una attività di controllo La mancanza di classificazione acustica solo in par te giustifica la pressoché totale mancanza di piani di risanamento comunale (circa una cinquantina su oltre 8000 comuni) che dovrebbero consentire di ridurre i livelli sonori

Università di Pisa – Dip. di Scienze della Terra tanoser gio0@gmail.com

in ambito urbano, promuovendo azion i d i b o n i f i c a e l ’ i m p l e m e n t a z i o n e d i

u n d i v e r s o m o d o d i g e s t i r e l a c i t t à i n

m a n i e r a s o s t e n i b i l e ( n u o v e t i p o l o g i e

c o s t r u t t i v e , p a v i m e n t a z i o n i a b a s s a emissione sonora, diversa gestione del t r a f f i c o , i n f r a s t r u t t u r e p i ù a t t e n t e a i bisogni del cittadino, ecc )

Nel 2002 è stata approvata una direttiva specifica (END, European Noise Directive 49/2002/CE [8]), recepita con lieve ritardo con il Decreto Legislativo 194/2005 [9], che a sua volta ha previsto una serie di decreti per la sua piena attuazione.

Fin dall’inizio sono emerse duplicazioni e differenze tra le due norme nazionali ambedue cogenti perché leggi dello Stato, con l’obbligo da parte dell’Italia di dare piena attuazione alla Direttiva pena possibili infrazioni comunitarie su decisione eventuale della Corte Europea dell’Aia.

Dopo parecchi anni di tentativi andati a vuoto per scadenza dei termini assegnati da ulteriori leggi dello Stato, si è riusciti nel 2017 a promulgare il Decreto Legislativo 42/2017 [10] per “l’armonizzazione della normativa nazionale in materia d’inquinamento acustico (omissis)”

Al fine di comprendere il complesso stato di attuazione delle norme sopra descritte, nel riquadro alla pagina che segue è riportato un lungo elenco di decreti applicativi previsti dalle norme e non emanati

Dal lungo elenco di decreti non ancora emanati si desume come ci sia ancora molto da fare Interi settori (dalla regolamentazione del rumore emesso da specifiche sorgenti previsto dalla Legge Quadro, alle attività di normazione conseguenti agli obblighi comunitari) non hanno ancora riferimenti certi sia sui limiti da applicare o sulla metodologia di misura da seguire, che sulle modalità costruttive da implementare. Mancano poi le modalità su come convertire i limiti vigenti in Italia nell’indicatore europeo per individuare i superamenti degli stessi nelle città e lungo le infrastrutture e in modo da consentire alla Commissione Europea di determinare e pubblicare in modo omogeneo i risultati ottenuti in tutti paesi dell’Unione Mancano i criteri con cui predisporre la rendicontazione di mappe acustiche e piani di azione finalizzate a dare da un

lato consapevolezza al pubblico sui livelli sonori presenti e dall’altro indicazioni operative per la redazione dei documenti su cui basare le azioni di mitigazione Sebbene quindi la normativa appaia sempre più articolata, ed è pregevole lo sforzo del legislatore nel normare e provare a raccordare i vari livelli di responsabilità e gli obblighi nei confronti dello Stato e della Unione Europea, assai numerosi sono i decreti ancora da emanare e nel frattempo si auspica pure una revisione di quelli già esistenti

I LIMITI IN ITALIA: QUALI APPLICARE?

Le recenti modifiche introdotte dal Decreto Legislativo 42/2017 hanno modificato anche il quadro dei limiti da applicare. È stato introdotto il nuovo limite d’immissione specifico, modificata la definizione di valore di attenzione, mentre non è stata toccata la definizione del limite di emissione Sebbene le definizioni di questi limiti non siano formalmente in contrasto tra loro, è evidente che le norme di applicazione e le modalità di misura debbano essere riviste, modificando o integrando il DPCM 14/11/97

La mancata modifica di tale decreto di fatto rende non operativa l’introduzione del limite d’immissione specifico, di cui non è stato definito il valore per le varie classi acustiche che sono previste in ogni comune dalla classificazione acustica Nello stesso tempo, la mancata modifica del testo del DPCM 14/11/97 di fatto rende inapplicabile il valore limite di attenzione perché quanto previsto dal decreto non è in linea con la nuova definizione introdotta nella Legge Quadro dal Decreto Legislativo 42/2017, che prevede un valore di attenzione indipendente dalla classe acustica in cui si trova il recettore e indipendente dalla tipologia di sorgente, al contrario di quanto avveniva prima e come indicato nel citato DPCM

Non variando nella legge quadro la definizione di limite di emissione, restano i dubbi su come comportarsi: se infatti da un lato la Legge Quadro prevede l’effettuazione delle misure in prossimità della sorgente, nel decreto applicativo DPCM 14/11/97 si fa riferimento al recettore prossimo alla sorgente e a

spazi occupati da persone o comunità. Tale incertezza si è ripercossa nei comportamenti espressi dalle Agenzie per la protezione ambientale (ARPA) che su mandato dei comuni operano per il controllo dell’inquinamento acustico sul territorio di competenza mettendo in atto comportamenti non omogenei

La giurisprudenza attraverso la sentenza del Consiglio di Stato [11] ha fornito comunque delle indicazioni operative individuando nel combinato disposto delle due norme la soluzione, cioè la necessità di effettuare i controlli presso il recettore più vicino alla sorgente, questo sia in sede preventiva che successiva alla presenza della sorgente, senza la necessità di effettuare tali verifiche anche presso recettori posti anche a distanze maggiore sebbene appartenenti a classi acustiche inferiori a quella più vicina

Per quanto attiene al criterio differenziale, che ha spesso rappresentato il discrimine tra situazioni ambientali affette da rumore ritenute accettabili o non accettabili, e in generale all’applicazione del DM Ambiente 16/03/98, che indica le tecniche da impiegare per le misure dell’inquinamento acustico [12], sono molte le difficoltà operative incontrate, perché la norma lascia spazio a varie interpretazioni Recentemente le Agenzie per la protezione ambientale hanno prodotto come Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) un documento che cerca di chiarire le modalità applicative della norma e individua alcune interpretazioni condivise [13].

L ’ u t i l i z z o d e l c r i t e r i o d i f f e r e n z i a l e d i per sé non trova sempre consenso per la sua stessa definizione: la differenza tra il livello di rumore ambientale prodotto in presenza della sorgente attiva e i l r u m o r e r e s i d u o i n a s s e n z a d e l l a stessa non garantisce né basi scientific h e s o l i d e r i s p e t t o a l l a p o s s i b i l i t à d i ben rappresentare il disturbo da rumore, né cer tezza del diritto a chi si trova a non rispettare più il limite di legge al variare del rumore residuo su cui non ha alcun potere o responsabilità [14]. Sul tema del disturbo da rumore spesso si instaurano contenziosi legali che interessano i tribunali civili, penali e amministrativi, a seconda della tipologia di contenzioso. In sede civilistica il criterio spesso utilizzato per discernere la normale

Decreti attuativi delle norme sull’inquinamento acustico non ancora emanati

L. 447 art. 3 comma 1 lett f l’indicazione, con uno o più decreti del Ministro delle infrastrutture e dei traspor ti, di concer to con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, dei criteri per la progettazione, l’esecuzione e la ristrutturazione delle costruzioni edilizie e delle infrastrutture dei trasporti, ai fini della tutela dall’inquinamento acustico;

L. 447 art. 3 comma 1 lett g la determinazione, con decreto del Ministro dell’ambiente, di concer to con il Ministro dell’industria, del commercio e dell’ar tigianato e con il Ministro dei traspor ti e della navigazione, dei requisiti acustici dei sistemi di allarme anche antifur to con segnale acustico e dei sistemi di refrigerazione, nonché la disciplina della installazione, della manutenzione e dell’uso dei sistemi di allarme anche antifurto e anti-intrusione con segnale acustico installato su sorgenti mobili e fisse, fatto salvo quanto previsto dagli ar ticoli 71, 72, 75, 79, 155 e 156 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n 285, e successive modificazioni;

L. 447 art. 3 comma 1 lett l la determinazione, con decreto del Ministro dell’ambiente, di concer to con il Ministro dei traspor ti e della navigazione, dei criteri di misurazione del rumore emesso da imbarcazioni di qualsiasi natura e della relativa disciplina per il contenimento dell’inquinamento acustico;

L. 447 art. 10 comma 4

Il 70 per cento delle somme derivanti dall’applicazione delle sanzioni amministrative di cui ai commi 1, 2 e 3, versate all’entrata del bilancio dello Stato, è riassegnato su apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per essere devoluto, con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ai comuni per il finanziamento dei piani di risanamento di cui all’articolo 7 e alle agenzie per la protezione ambientale competenti per territorio per l’attuazione dei controlli di competenza.

L. 447 art. 11 comma 1

Con uno o più decreti del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concer to con i Ministri della salute, delle infrastrutture e dei traspor ti, della difesa, dei beni e delle attività culturali e del turismo e dello sviluppo economico, secondo le rispettive competenze, ai sensi dell’ar ticolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n 400, sono adottati uno o più regolamenti, distinti per sorgente sonora relativamente alla disciplina dell’inquinamento acustico avente origine dal traffico marittimo, da natanti, da imbarcazioni di qualsiasi natura, dagli impianti di risalita a fune e a cremagliera, dagli eliporti, dagli spettacoli dal vivo, nonché dagli impianti eolici.

L. 447 art. 11 comma 1-bis

Con le modalità di cui al comma 1 possono essere modificati o abrogati i seguenti regolamenti in materia d’inquinamento acustico: decreto del Presidente della Repubblica del 30 marzo 2004, n. 142, decreto del Presidente della Repubblica del 18 novembre 1998, n 459, decreto del Presidente della Repubblica del 3 aprile 2001, n 304, e decreto del Presidente della Repubblica dell’11 dicembre 1997, n 496 Con le medesime modalità i predetti regolamenti possono essere integrati per quanto attiene alla disciplina dell’inquinamento acustico derivante da aviosuper fici, elisuper fici e idrosuper fici, nonché dalle nuove localizzazioni aeroportuali.

L. 447 art. 11 comma 2

I regolamenti di cui al comma 1 (e comma 1-bis) sonoarmonizzati con le direttive dell’Unione europea recepite dallo Stato italiano ((e sono sottoposti ad aggiornamento in funzione di modifiche normative o di nuovi elementi conoscitivi, secondo criteri di semplificazione

DL GS 42 2017 art. 26 comma 1 e 2

1. La sostenibilità economica degli obiettivi della legge n. 447 del 1995 relativamente agli inter venti di contenimento e di abbattimento del rumore previsti dal decreto del Ministro dell’ambiente 29 novembre 2000 e dai regolamenti di esecuzione di cui all’ar ticolo 11 della legge n 447 del 1995, è disciplinata sulla base di specifici criteri, concernenti anche le modalità d’inter vento in ambienti destinati ad attività produttive per quanto concerne l’immissione di rumore da sorgenti sonore esterne ai locali in cui si svolgono tali attività, in attuazione dei piani di risanamento previsti dall’ar ticolo 7 della medesima legge e dai predetti regolamenti Tali criteri sono finalizzati all’introduzione di par ticolari tipologie d’inter vento sulle sorgenti e all’applicazione dei valori limite in conformità con le caratteristiche urbanistiche e paesaggistiche dei luoghi oggetto degli inter venti di mitigazione acustica e tengono conto degli indirizzi emanati dalla Commissione europea e, in ambito nazionale, delle norme tecniche prodotte dagli enti di normazione in materia

DL GS194 2005 art. 3 comma 5

Le mappe acustiche strategiche e la mappatura acustica di cui ai commi 1 e 3 sono elaborate in conformità ai requisiti minimi stabiliti all’allegato 4, nonché ai criteri stabiliti con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, di concer to con i Ministeri della salute e delle infrastrutture e dei traspor ti, sentita la Conferenza unificata, da adottare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, tenuto conto anche della normazione tecnica di settore

DL GS194 2005 art. 3 comma 5

Linee guida INSPIRE per implementare i criteri e le specifiche indicate dalla direttiva 2007/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 marzo 2007 Linee Guida redatte da ISPRA e decreto Ministero

DL GS194 2005 art. 4 comma 5

I piani d’azione previsti ai commi 1 e 3 sono predisposti in conformità ai requisiti minimi stabiliti all’allegato 5, nonché ai criteri stabiliti con decreto

DL GS194 2005 art. 5 comma 2

I criteri e gli algoritmi per la conversione dei valori limite previsti all’ar ticolo 2 della legge 447, secondo i descrittori acustici di cui al comma 1 del DLGS 194/2005

DL GS194 2005 art. 6 comma 1

I valori dei descrittori acustici Lden e Lnight di cui all’articolo 5, comma 1, e gli effetti nocivi dell’inquinamento acustico sono stabiliti secondo i metodi di determinazione e le relazioni dose-effetto definiti rispettivamente all’allegato 2 e all’allegato 3 Decreto a cura del Ministero dell’Ambiente

DL GS 42 2017 art.16 comma 1

Aggiornamento del decreto del Presidente della Repubblica 3 aprile 2001, n 304, alle disposizioni del presente decreto, anche attraverso la previsione di fasce di per tinenza

DL GS 42 2017 art.17 comma 1

Con le modalità di cui all’ar ticolo 11, comma 1, della legge 26 ottobre 1995, n 447, si provvede all’aggiornamento del decreto del Presidente della Repubblica 3 aprile 2001, n. 304, alle disposizioni del presente decreto, con la specifica disciplina delle emissioni sonore prodotte dai luoghi in cui si svolgono attività spor tive di discipline olimpiche in forma stabile, incluso il tiro a volo e attività assimilabili, ovvero discipline spor tive con utilizzo di armi da fuoco.

DL GS 42 2017 art.28 comma 3

Integrazioni e le modifiche agli allegati al presente decreto sono appor tate con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, adottato ai sensi dell’ar ticolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n 400, di concer to con i Ministri dello sviluppo economico, della salute e delle infrastrutture e dei traspor ti

tollerabilità delle immissioni sonore è il criterio comparativo ancora di più oggetto di critiche perché for temente dipendente dal periodo in cui si effettuano le misure e dalla aleatorietà del rumore di fondo valutato attraverso livelli statistici quali L95, cioè il livello superato nel 95% del tempo di misura Recentemente l’UNI ha emanato una norma sperimentale [15], quindi soggetta a verifica entro tre anni dalla sua emanazione, che ha basi ben più solide Sarà importante verificarne l’efficacia in base alle esperienze condotte in questi anni per capire se la stessa possa essere di miglior aiuto per risolvere i numerosi contenziosi

COME SIAMO MESSI IN EUROPA?

I documenti prodotti dall’Agenzia Euro-

pea per l’Ambiente hanno negli anni illustrato i ritardi con cui i vari Stati Membri hanno di fatto implementato le azioni previste dalla Direttiva 49/2002/CE Ritardi evidenti ci sono nella produzione delle mappe acustiche strategiche e soprattutto nella predisposizione e realizzazione dei piani di azione

La Cor te Europea dei Conti sulla base di tali dati ha prodotto a gennaio 2025 un documento molto impor tante [16], che evidenzia non solo tali ritardi, ma anche le criticità derivanti da questi in relazione ai livelli di esposizione che emergono dall’esame dei dati ufficiali forniti dagli Stati Membri, criticità che derivano anche dall’inerzia nell’affront a r l e L a C o r t e , e s a m i n a n d o t r e c i t t à campione evidenzia anche la difficoltà a valutare l’efficacia dei progetti finanziati dai fondi europei

La Corte nel documento poi fornisce suggerimenti per migliorare lo stato delle cose, raccomandando alla Commissione di valutare l’inserimento di valori limite o obiettivi di riduzione del rumore nella direttiva, e di allinearsi il più possibile alle soglie dell’OMS, entro il 2029 Raccomandazione che la Commissione ha pienamente accolto, come si evince dalle risposte alla relazione della Corte [17] Peraltro, tale necessità era già emersa nell’ultimo rapporto sull’attuazione della direttiva END elaborato nel 2023 [18]. Dal Rapporto emerge che i livelli d’inquinamento acustico sono rimasti sostanzialmente stabili negli ultimi venti anni e che 25 Stati avevano fino ad allora elaborato quasi tutte le mappe acustiche e adottato almeno un piano di azione quinquennale.

P e r l a v e r i t à , a v e r f a t t o u n p i a n o d i

IN ACUSTICA n

azione su almeno quattro di quelli prev i s t i d a l l ’ e m a n a z i o n e d e l l a n o r m a l a dice lunga sui ritardi accumulati e ques t o s e n z a q u i e n t r a r e s u l t e m a d e l l a loro efficacia. La Cor te dei conti europea sollecita di rafforzare il monitoraggio sull’attività degli Stati Membri e di com pl et ar e con m ag g ior t em pes t ivit à la procedura d’infrazione alla legislazione europea per aumentare l’efficacia del processo Attualmente, le violazioni del diritto ambientale rappresentano il maggior numero di casi trattati dalla Commissione, pari a circa il 20% d e l t o t a l e . I n q u e s t o s e t t o r e , l ’ I t a l i a detiene il primato di procedure d’infraz i o n e a p e r t e ( 2 3 s u 6 7 t o t a l i ) , e n e ll ’ a m b i t o d e l l a d i r e t t i v a s u l r u m o r e ambientale ne risulta una relativa alla c o m u n i c a z i o n e d e l l e m a p p e a c u s t iche, archiviata ad aprile 2023

È NECESSARIO

UN CAMBIAMENTO DI ROTTA

Il quadr o che em er g e dal l a dis am ina qui condotta sullo stato di applicazione delle norme di riferimento in materia d ’ i n q u i n a m e n t o a c u s t i c o i m p o n e u n a n u o v a s t a g i o n e d i r e g o l a m e n t a z i o n e del settore, che da un lato miri a ridurre le distanze nelle interpretazioni della nor ma, chiarendo alcuni punti, e dall’altra por ti a una rivisitazione del complesso delle norme per colmare i vuoti indicati e consentire una piena applicazione delle stesse.

A n c h e a l i v e l l o e u r o p e o a p p a r e n o n r i n v i a b i l e l a r e v i s i o n e d e l l a D i r e t t i v a 49/2002/CE secondo anche quanto r i c h i e s t o d a l l a C o r t e d e i C o n t i e u r op e a , i n m o d o n o n s o l o d a a l l a r g a r e l’ambito di applicazione, attualmente confinato alle infrastrutture di traspor to e a poche aziende impattanti, ad altre i n f r a s t r u t t u r e q u a l i i p o r t i i n t e s i c o m e infrastruttura nel suo complesso e non s o l o c o m e p a r t e i n d u s t r i a l e c o m e è oggi, ma soprattutto ad altre sorgenti, fissando limiti cogenti a livello europeo e implementando azioni ben più incisive delle attuali

Ciò se si vuole accelerare un processo di mitigazione e di riduzione dell’esposizione della popolazione, che determ i n a c o m e i n d i c a t o a m p i e c r i t i c i t à

i s p e t t o a l l a s a l u t e d e i c i t t a d i n i e u r opei

Occorre poi fare molto di più per rend e r e c o n c r e t o i l p i a n o Z e r o P o l l u t i o n

A c t i o n P l a n d e l l a C o m m i s s i o n e E u r opea, che come sottolineato dalla Cor te dei conti Europea è destinato per l’inquinamento acustico a non raggiungere gli obiettivi fissati per stessa ammissione della Commissione. L’obiettivo di ridurre del 30% l’esposizione al rumor e d e l l a p o p o l a z i o n e e n t r o i l 2 0 3 0 è molto più lontano

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[1] Seneca Epistole morali a Lucilio (62-65 d. C.).

[ 2 ] Va l e r i a M e a z z a h t t p s : / / w w w. ultimav

i-rumorimolesti, Ultimavoce (visionato in rete il 18/2/2025)

[ 3 ] E u r o p e a n

EEA Repor t No 22/2019, ISBN 978-929480-209-5

[4] WHO, Environmental Noise Guidelines for the European Regions, Regional o

890 5356 3.

[ 5 ] L

Serie Generale n.254 del 30-10-1995 –Suppl. Ordinario n. 125.

[ 6 ] D P C M 1 4 / 1 1 / 9 7 D e t e r m i n a z i o n e dei valori limite delle sorgenti sonore in GU n 280 del 1/12/97

[7] DPCM 01 03 91 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno, in GU Serie Generale n 57 del 08-03-1991 [8] Direttiva 2002/49/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 giugno 2002, relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale –D i c h i a r a z i o n e d e l l a C o m m i s s i o n e i n s e d e d i c o m i t a t o d i c o n c i l i a z i o n e s u l l a direttiva relativa alla valutazione e alla gestione del rumore ambientale in GU L 189 del 18 7 2002

[ 9 ] D E C R E T O L E G I S L AT I V O 1 9 a g o s t o 2005, n 194 Ripubblicazione del testo del decreto legislativo 19 agosto 2005, n 194, recante: «Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determin a z i o

e a l l a g e s t i o n e d e l r u m o r e a m b i e n t a l e » , c o r r e d a t o d e l l e r e l a t i v e n o t e . ( D e c r e t o l e g i s l a t i v o p u b b l i c a t o nella Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 222 del 23 settembre 2005) in GU

Serie Generale n 239 del 13-10-2005

[ 1 0 ] D E C R E T O L E G I S L AT I V O 1 7 f e bbraio 2017, n 42 Disposizioni in mater i a d i a r m o n i z z a z i

m e n t

a c u s t i c o , a n o r m a d e l l ’ a r t i c o l o 1 9 , comma 2, lettere a), b), c), d), e), f) e h) della legge 30 ottobre 2014, n. 161 GU Serie Generale n.79 del 04-04-2017).

[11] Consiglio di Stato Sezione Quinta –numero 01081/2011 Reg Prov Coll

[ 1 2 ] D M A m b i e n t e 1 6 0 3 9 8 –“ Te c n iche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico” in GU n 76 del 01/04/98

[13] Sistema nazionale per la protezione d e l l ’ a m b i e n t e , I n d a g i n e s u l l e c r i t i c i t à relative all’applicazione dei valori limite vigenti in materia d’inquinamento acustico, Repor t di Sistema SNPA 34 2023.

[ 1 4 ] G D u t i l l e u x , T G j e s t l a n d , G L i c i t r a C h a l l e n g e s o f t h e u s e o f s o u n d emer gence for setting legal noise

l i m i t s I n t e r n a t i o n a l J o u r n a l o f E n v i r o nm e n t a l R e s e a r c h a n d P u b l i c H e a l t h 1 6 (22), 4517

[ 1 5 ] U N I / T S 1 1 8 4 4 : 2 0 2 2 P r o c e d u r e per la misurazione e l’analisi del rumore intrusivo

[16] Cor te dei conti europea, Relazione speciale 02/2025: Inquinamento urbano nell’UE – Le città hanno aria più pulit a , m a s o n o a n c o r a t r o p p o r u m o r o s e , U f f i c i o d e l l e p u b b l i c a z i o n i d e l l ’ U n i o n e europea, 2025.

[ 1 7 ] C o m m i s s i o n e E u r o p e a R i s p o s t e d e l l a C o m m i s s i o n e E u ro p e a a l l a relazione speciale della Cor te dei Conti Europea [18] Relazione della Commissione al parlamento Europeo e al Consiglio sull’attuazione della direttiva s u l r u m o r e a m b i e n t a l e a i s e n s i d e l l ’ a r t i c o l o 1 1 d e l l a d i r e t t i v a 2002/49/CE. Consultata il 18.2.2025 su web.

Gaetano Licitra è laureat o i n f i s i c a , s p e c i a l i z z a t o i n f i s i c a s a n i t a r i a e a b i l i t a t o professore di I fascia in Fisica Applicata. Insegna acustica presso il corso di laurea m a g i s t r a l e i n S c i e n z e A mbientali dell’Università di Pisa e all’Università di Malta Inserito nella classifica della Università di Stanford e di Elsevier dei TOP 2% scientists per l’acustica, è autore di oltre 150 ar ticoli pubblicati su riviste internazionali in materia di acustica ambientale , modellistica previsionale , effetti sulla salute del rumore , inter venti di mitigazione

La pagina di IMEKO

AN INTRODUCTION TO IMEKO

IMEKO, International Measurement Confederation, has been added to the permanent collaborations to the Journ

tions, events and news of interest to our readers.

RIASSUNTO

IMEKO, International Measurement Confederation, si è aggiunta tra i collaboratori stabili della Rivista a partire dall’inizio del 2014 Questa rubrica contiene informazioni sull’Associazione, pubblicazioni, eventi e notizie di utilità per i nostri lettori

Il 2024 si chiude con una serie di ottimi risultati per la comunità IMEKO, culmin a t i c o n i l Wo r l d C o n g r e s s I M E K O , c h e h a d i m o s t r a t o a n c o r a u n a v o l t a quanto la comunità dei misuristi sia attiva e pronta a raccogliere le sfide future Le attività congressuali, gli incontri

s c i e n t i f i c i e u n a c r e s c e n t e p a r t e c i p a -

z i o n e i n t e r n a z i o n a l e h a n n o s e g n a t o un anno di grandi progressi.

G r a z i e a l l ’ i n i z i a t i v a n a t a a o t t o b r e 2 0 2 4 , è o r a p o s s i b i l e c o n s u l t a r e s u l sito IMEKO una pagina dedicata alle riunioni organizzate dal Segretariato. Questo strumento ha permesso di registrare ben 28 riunioni IMEKO tra ottob r e 2 0 2 4 e m e t à g e n n a i o 2 0 2 5 I n totale, durante tutto il 2024, il Segretariato ha organizzato 66 incontri, dimos t r a n d o l a v i t a l i t à d e l l a r e t e I M E K O Sul fronte delle adesioni, il Segretariato ha accolto 90 richieste di par tecipazione ai Comitati Tecnici (TC) solo nel corso di quest’anno. Se consideriamo il triennio dal 2021 al 2024, il totale delle richieste elaborate arriva a 270, u n n u m e r o c h e e v i d e n z i a l ’ i n t e r e s s e crescente verso il contributo tecnico e s c i e n t i f i c o d i I M E K O . S u l f r o n t e d e l l a c o m u n i c a z i o n e e d e l l a v i s i b i l i t à , l e n e w s l e t t e r b i m e s t r a l i c o n t i n u a n o a essere un pilastro della comunicazione di IMEKO: nel 2024 ne sono state pubblicate 6, generando 89 ar ticoli, frutto d e l l a s t r e t t a c o l l a b o r a z i o n e c o n l a

c o m u n i t à s c i e n t i f i c a . A n c h e i c a n a l i social di IMEKO sono stati protagonisti, con 52 post pubblicati su LinkedIn e Facebook, a dimostrazione dell’impeg n o p e r m a n t e n e r e a l t a l ’ a t t e n z i o n e sulle misure Eventi insoliti, come le 68 cravatte e le 34 sciarpe IMEKO distrib u i t e a l C o n g r e s s o M o n d i a l e , h a n n o a g g i u n t o u n t o c c o d i l e g g e r e z z a a l r i g o r e s c i e n t i f i c o . Tu t t i q u e s t i r i s u l t a t i non sarebbero stati possibili senza la par tecipazione, la reattività e il supporto di tutta la comunità forniti nel 2024 Grazie all’impegno dei volontari, sono già stati avviati nuovi progetti e iniziat i v e c h e h a n n o r a f f o r z a t o i l r u o l o d i IMEKO nel panorama scientifico internazionale. Il nuovo Presidente Eletto di I M E K O , P r o f . P a o l o C a r b o n e , c i h a infatti ricordato che il Consiglio Direttivo, costantemente impegnato in riunioni periodiche, sta pianificando nuove attività per il 2025 per un futuro ancor a p i ù l u m i n o s o p e r I M E K O . M o l t i Comitati Tecnici (TC), se non tutti, stanno pianificando i prossimi eventi Ad esempio, il 2025 si prospetta altrettanto intenso, con numerosi eventi già programmati. Tra i principali appuntament i : i l S i m p o s i o T C 4 ( M e a s u r e m e n t o f Electrical Quantities), dal 15 al 17 settembre a Zagabria, Croazia e la Conf e r e n z a c o n g i u n t a d i T C 8 ( Tr a c e a b il i t y ) , T C 1 1 ( M e a s u r e m e n t i n Te s t i n g , I n s p e c t i o n a n d C e r t i f i c a t i o n ) e T C 2 4

( C h e m i c a l M e a s u r e m e n t s ) , d a l 1 4 a l 17 settembre in Italia, a Torino Ci sarà p o i i l T E M P M E K O - I S H M 2 0 2 5 , d e d icato alle misure di temperatura, dal 20 al 25 ottobre a Reims, Francia, e organizzato dal TC12 (TC12 Temperature and Thermal Measurements)

U n m o m e n t o i m p o r t a n t e d e l 2 0 2 4 è stato il passaggio del testimone di Kay Tancock , S enior P ubl is her di El s evier, che ha lasciato il suo ruolo dopo 6 anni di successi con le riviste IMEKO Durante il suo incarico, Measurement è cres c i u t a f i n o a d i v e n t a r e u n a r i v i s t a a d alto impatto, con la creazione di nuove t e s t a t e c o m e M e a s u r e m e n t : S e n s o r s , M e a s u r e m e n t : F o o d e M e a s u r e m e n t : Energy. Il suo successore, Dr.ssa Anna Hajduk, è pronta a raccogliere il testimone e a guidare le riviste verso nuovi traguardi Riguardo a questo, IMEKO c o n t i n u a a l a v o r a r e a l l o s v i l u p p o d i u n ’ a l t r a i m p o r t a n t e p u b b l i c a z i o n e :

Measurement: Digitalisation Attraverso queste riviste, IMEKO ha pubblicato centinaia di ar ticoli in tutto il mondo: il suppor to finanziario derivante dal successo delle riviste verso IMEKO (oltre 1 0 0 0 0 0 e u r o a l l ’ a n n o ) , p e r m e t t e d i l a n c i a r e n u o v e i n i z i a t i

s u p p o r t a t e dai vari TC. Ad esempio, è stata lanciata la conferenza Measurement, Sensor Systems and Applications Conference (MeSSAC), organizzata per la prima volta principalmente in modalità vir tuale nel 2022, con un secondo evento in presenza previsto dal 17 al 20 agosto 2025 presso la Beihang University di H a n g z h o u , i n C i n a N e l l ’ o r g a n i z z azione di questa conferenza è impegnato principalmente il Prof. Carbone, ma anche il Prof. Antonio Moschitta e il sottoscritto sono coinvolti come organizzatori della sessione dei tutorial

R i g u a r d o a i p r o g e t t i c o n n e s s i a I M EKO, è da segnalare ScreenFood, per il quale EUROLAB invita tutti gli stakeholder interessati a par tecipare Il coinvolg i m e n t o d e g l i s t a k e h o l d e r è c r u c i a l e

p e r l ’ e f f i c a c e i m p l e m e n t a z i o n e d e i risultati del progetto Le attività previste includono workshop, scambi di conos c e n z e p r e s s o g l i I s t i t u t i M e t r o l o g i c i Nazionali e la diffusione dei risultati. C’è inoltre da segnalare, tra gli appuntamenti principali del 2025, la 22ª edizione del Congresso Internazionale di Metrologia (CIM), che si terrà dall’11 a l 1 4 m a r z o p r e s s o E u r e x p o Ly o n , i n F r a n c i a C o n o l t r e 6 5 0 p a r t e c i p a n t i

a t t e s i , i l C I M s i c o n f e r m a u n e v e n t o imperdibile per il settore della metrologia, rafforzando la collaborazione con la fiera Global Industrie.

C o n q u e s t o b i l a n c i o p o s i t i v o e u n c a l e n d a r i o r i c c o d i a t t i v i t à , I M E K O guarda al 2025 con ottimismo e determinazione. Un ringraziamento speciale va a tutta la comunità per il continuo sostegno e la collaborazione

ACTA IMEKO

ACTA IMEKO, che ricordiamo è interamente open-access, ha pubblicato il

quar to numero del suo volume 13, concludendo così l’anno 2024 con un ’edizione ricca di contenuti di alto livello Questo numero include un totale di 25 ar ticoli di ricerca e un commento spec i a l e d e d i c a t o a l l a g e s t i o n

D

zione. Gli ar ticoli pubblicati sono suddivisi in due sezioni principali: 10 ar ticoli nella sezione Generale, che spaziano su un ampio campo di argomenti l

contributi estesi, presentati nell’ambito d

2 0 2 3 Gli eventi scientifici che hanno ispirato questa edizione includono: il Simposio internazionale di TC17 (Measurement a n d R o b o t i c s ) d e l 2 0 2 3 s u M e a s u r ement and Control in Robotics, tenutosi a Iasi, Romania, il 21 e 22 settembre 2023, dal quale provengono 4 ar ticoli; la conferenza TC4 (Measurement of Electrical Quantities) sulla misura delle grandezze elettriche, svoltasi a Pordenone il 20 e 21 settembre 2023, che

ha fornito 7 ar ticoli; il XXX Congresso

N a z i o n a l e I t a l i a n o s u l l e M i s u r e M

tratti 4 ar ticoli

Tr a i c o n t r i b u

Questa tematica, sempre più centrale nel panorama scientifico, invita a riflett e r e s u l

h

d i misura e sull’adattamento alle trasformazioni tecnologiche in corso Per una r a p i

, è d i s p o n i b i l e s u l s i t o w e b d i A C TA IMEKO una tabella dei contenuti che facilita l’orientamento tra le pubblicazioni di questo numero

Con questa ultima uscita, ACTA IMEKO si conferma un punto di riferimento per la comunità scientifica, promuovendo contributi di alta qualità su temi innovativi e di grande rilevanza. A tutti i lettori è rivolto l’invito di esplorare i risultati di questa nuova pubblicazione, per approfondire gli ultimi sviluppi nel campo della metrologia e delle misure

NEWS t

TARATURA ACCREDITATA DI PIPETTE MULTIMARCA

I l l a b o r a t o r i o m e t r o l o g i c o C I B E , c o n s e d e a L e g n a n o ( M I ) , d a l 2023 effettua il servizio di taratura LAT di microdosatori, che consiste in una serie di misure volte a d e t e r m i n a r e i l c o m p o r t a m e n t o della pipetta in taratura e verificare il rispetto degli errori massimi tollerati, riportati nelle norme di riferimento.

Il servizio, accreditato da Accred i a , g a r a n t i s c e l a r i f e r i b i l i t à

d e l l e m i s u r a z i o n i e f f e t t u a t e e

c o m p r e n d e , i n c l u s a n e l p r e z z o ,

l a m a n u t e n z i o n e p r e v e n t i v a

d e l l a p i p e t t a , c h e c o n s i s t e n e l -

l ’ i n g r a s s a g g i o e c o n t r o l l o d e l l e

parti soggette a usura

Q u e s t o s e r v i z i o è r i v o l t o s o p r a ttutto a laboratori chimico-farmac e u t i c i , b i o l o g i c i e s a n i t a r i e d i a n a l i s i a m b i e n t a l e e p u ò e s s e r e eseguito su ogni tipo di pipetta (a volume fisso o variabile, monocanale o multicanale).

I l s e r v i z i o d i t a r a t u r a è r a p i d o , richiede solo pochi giorni Al di fuori dell’accreditamento, è p o s s i b i l e e ff e t t u a r e i l s e r v i z i o anche presso il cliente

CLICCA QUI per maggiori informazioni.

Notizie dall’IEEE Instr umentation and Measurement Society

Congressi e tesi di dottorato di ricerca IEEE

ABSTRACT

This column presents the latest news about the activities of the IEEE Instrumentation and Measurement Society, the community of measurement within the Institute of Electrical and Electronics Engineers In any issue information about conferences, funding oppor tunities, education activities and s t andar d devel opm ent act ivit ies of t he S ociet y ar e presented.

RIASSUNTO

Society, la comunità delle misure nell’ambito dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers Di volta in volta

oppor tunità di finanziamento, sulle attività di formazione e sugli standards IEEE gestiti dalla Society.

I CONGRESSI DELL’IEEE INSTRUMENTATION AND MEASUREMENT SOCIETY DEL 2024: AGGIORNAMENTO

La peer review degli ar ticoli presentati a l l ’ I 2 M T C 2 0 2 5 d i C h e m n i t z è s t a t a completata in questi giorni e i risultati s a r a n n o p u b b l i c a t i a b r e v e . A n c h e q u e s t ’ a n n o l a p a r t e c i p a z i o n e è s t a t a considerevole, con un numero di ar ticoli presentati vicino a 500 SCARICA QUI le indicazioni per par tecipare.

D u r a n t e l ’ I 2 M T C 2 0 2 5 , s i s v o l g e r à anche la fase finale della prima edizione dell’IEEE Inter national Instrumentation and Measurement Society Student Contest, citato nel precedente numero della rubrica

Il concorso, rivolto a studenti di Corsi di Laurea, Laurea Magistrale e Dottorato di Ricerca, il cui bando si è chiuso il 15

f e b b r a i o , p r e v e d e i n f a t t i u n a v e r i f i c a s u l c a m p o d e l l e i d e e p r o g e t t u a l i p r e -

s e n t a t e m e d i a n t e l a p r e s e n t a z i o n e d i dimostratori funzionanti a una commiss i o n e , l a c u i c o m p o s i z i o n e è d e f i n i t a nel bando

All’inizio di marzo verranno comunica-

ti i nominativi dei gruppi ammessi alla fase finale.

L’IEEE International Symposium on Medical Measurements and Applications ( M e M e A ) 2 0 2 5 , s i t e r r à a C h a n i a , C r e t a , d a l 2 8 a l 3 0 m a g g i o 2 0 2 5 . Quest’anno si festeggia la XX edizione della conferenza La scadenza per la sottomissione degli ar ticoli è stata spostata al 28 febbraio 2025.

QUI le indicazioni per partecipare.

L’IEEE AUTOTESTCON si svolgerà, com e n e g l i u l t i m i a n n i , a N a t i o n a l H a rbor, MD, USA, dal 15 al 18 settembre 2025. La scadenza per la sottomissione degli abstract è fissata al 1° marzo 2025

QUI le indicazioni per par tecipare

L’IEEE Sensors and Applications Symposium (SAS) 2025 si terrà a Newcastl e u p o n Ty n e , U K , d a l l ’ 8 a l 1 8 l u g l i o 2025 La scadenza per la sottomission e d e g l i a r t i c o l i è f i s s a t a a l 3 m a r z o 2025.

QUI le indicazioni per partecipare L ’ I E E E I n t e r n a t i o n a l C o n f e r e n c e o n Computational Intelligence and Vir tual E

2 0 2 5 s i s v o l g e r à a l P i r e o d i A t e n e , Grecia, dal 12 al 14 giugno 2025. La s c a d e

braio.

QUI le indicazioni per par tecipare alla conferenza

L’IEEE International Automated Vehicle

Va l i d a t i o n C o n f e r e n c e s i t e r r à a B aden-Baden, Germania, dal 30 settemb r e a l 2 o t t o b r e 2 0 2 5 . L a s c a d e n z a per la sottomissione degli abstract è fissata al 3 marzo 2025

QUI le modalità di partecipazione

IL DISTINGUISHED LECTURER PROGRAM DELL’IMS

Come già ripor tato nei primi numeri di questa rubrica il Distinguished Lecturer Program mette a disposizione di Chapter e conferenze della Society esper ti relatori su argomenti considerati di rilevante interesse dalla nostra comunità scientifica In par ticolare, il programma copre le spese di trasfer ta internazionali per i relatori

I r e l a t o r i s e l e z i o n a t i p e r i l D L P s o n o considerati tra i più qualificati esper ti nel loro campo

Essere selezionati come Distinguished Lecturer, dunque, costituisce un grande r i conoscimento inter nazionale e una considerevole opportunità di conoscere diverse realtà universitarie e centri di ricerca in tutto il mondo

1 Marco Par vis, IEEE IMS AdCom member at large, Dip. di Elettronica e Telecomunicazioni, Politecnico di Torino marco.par vis@polito.it

2 Sergio Rapuano, IEEE IMS Executive Vice President Dip. Ingegneria, Università del Sannio rapuano@unisannio.it

LAPAGINA DELL’IMS n

SCARICA QUI ulteriori dettagli sul DLP. Quest’anno, le selezioni dei Distinguished Lecturer si svolgeranno martedì 20 maggio durante l’I2MTC2025. I candidati potranno partecipare di persona o da remoto in teleconferenza. La scadenza per le candidature è fissata al 4 maggio:

SCARICA QUI la call for applications.

NEWS t

RISCHIO DELLA PULIZIA CON GETTI

AD ALTA PRESSIONE… LAVAGGIO VEICOLI, MA NON SOLO!

IEC/EN 60529, ISO 20653

Si sa, tante persone hanno il rito settimanale (o mensile, o annuale…) del lavaggio del proprio mezzo di trasporto, servendosi di autolavaggi automatizzati, magari fai da te con idropulitrice a getto caldo.

Ebbene tali pratiche potrebbero causare danni elettrici o meccanici se i

SERIE F + EASYMESUR:

BANCHI DINAMOMETRICI

COMPONIBILI PER MISURE DI FORZA

Se siete alla ricerca di una soluzione affidabile e precisa per testare la resistenza dei vostri materiali o prodotti, i banchi dinamometrici rappresentano una valida opportunità, consentendo di eseguire prove di trazione e compressione su provini di diverse dimensioni e forme, simulando le condizioni a cui sono sottoposti in ambito industriale o quotidiano. Tramite i banchi dinamometrici è possibile verificare la qualità e le prestazioni dei vostri prodotti, ottimizzare i processi di ricerca e sviluppo rispettando le normative vigenti.

I banchi di prova della nuova serie F EasyMESUR® di Mark-10 (distribuita in Italia da LUCHSINGER srl ) sono ideali per le applicazioni di misurazione del-

L’IEEE INSTRUMENTATION AND MEASUREMENT UNDERGRADUATE SCHOLARSHIP

La scadenza per le candidature all’undergraduate scholarship è stata spostata al 1° maggio 2025. La borsa di studio di 2.000 USD è riservata a studenti di Corsi di Laurea cui

componenti sottoposti a tali getti non sono adeguatamente protetti contro l’ingresso di acqua e con un adeguata resistenza strutturale; esistono delle norme come, ad esempio, la ISO 20653 dedicata ai veicoli che disciplinano le prove da fare a seconda della destinazione d’uso. In particolare, esiste il grado di protezione IPX9K che specifica esattamente una metodologia di prova che simula l’esposizione dei componenti ai getti di acqua ad alta pressione ed alta temperatura.

manca almeno un anno al termine della durata legale del corso di studi e che sono iscritti all’IEEE o all’IMS. La partecipazione avviene utilizzando il meccanismo della nomination.

SCARICA QUI la call for nominations

INTEK S.p.A. oltre ad eseguire le prove di conformità a tutti i gradi di protezione IP, è dotata di un’apparecchiatura automatizzata all’avanguardia per eseguire questo test, in grado di monitorare temperatura, flusso d’ac-

qua e forza d’impatto del getto. I produttori di componenti potranno quindi trovare in INTEK S.p.A. un partner competente ed accreditato per l’esecuzione di queste prove.

la forza di tutti i giorni, grazie alla loro capacità di carico fino a 6,7 kN Inoltre la caratteristica distintiva di questi strumenti è la possibilità di personalizzare la composizione in base alle proprie esigenze, aggiungendo pacchetti personalizzabili alle applicazioni. Questo approccio consente di contenere i costi e di modulare il proprio banco di prova in base alle proprie necessità.

Fondata nel 1963 dall’Ing. Franco Luchsinger, la Luchsinger srl di Curno (BG) ha sempre puntato su qualità, precisione e affidabilità nelle misurazioni di alta precisione. Da diversi anni, Luchsinger collabora con Mark10, leader nel settore della misurazione della forza, per offrire ai propri clienti soluzioni all’avanguardia, adattabili a ogni esigenza.

Grazie a una vasta gamma di banchi dinamometrici disponibili per diversi settori e applicazioni, è possibile scegliere tra modelli motorizzati, manuali, verticali, orizzontali e con capacità di carico variabili.

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Rubrica a cura di FlavioFloriani (flavio.floriani@intek.it)

Articolo di Flavio Floriani

Differenze in evidenza

Lo standard non è uguale per tutti

DIFFERENT APPROACHES TO MEASUREMENTS FROM THE TESTING WORLD

The same standard organization (IEC or CENELEC)

same subject: recommending standardized methods useful for reproducing tests in the laborator y.

RIASSUNTO

Lo stesso ente di normazione (IEC o CENELEC) produce spesso documenti con profonde differenze tra di loro, nonostante trattino lo stesso argomento: illustrare dei metodi normati utili a riprodurre delle prove in laboratorio.

PREMESSA

In questo numero voglio tornare su un tema che avevo già trattato nell’ar ticolo uscito sul numero di dicembre 2022 i n t i t o l a t o “ C a m b i a i l m i s u r a n d o , ma non la competenza” , ovvero le

a b i s s a l i d i f f e r e n z e c h e v i s o n o t r a l e

n o r m e t e c n i c h e r e l a t i v e a l l e p r o v e d i compatibilità elettromagnetica e quelle relative alle prove di sicurezza elettrica

U n a r e c e n t e v i c e n d a a c c a d u t a n e l nostro laboratorio, relativamente alla prova di ricerca della capacità di dissipazione della potenza termica su contenitori vuoti, disciplinata dalla norma EN IEC 62208 del 2023-09 (edizione quindi recentissima), ha fatto scattare l a s c i n t i l l a p e r p o r t a r e a l l a l u c e u n a problematica diffusa e molto pesante da affrontare per i laboratori di prova

Prima di entrare nel vivo del requisito di prova, vorrei illustrar vi a livello schematico la struttura delle prove d’immunità ai disturbi elettromagnetici, ovvero la serie di norme EN IEC 61000-4-x

LE PROVE D’IMMUNITÀ

AI DISTURBI ELETTROMAGNETICI

P e r c h i f o s s e d i g i u n o s u q u e s t o a r g omento, le prove di compatibilità elettro-

m a g n e t i c a s i s u d d i v i d o n o i n d u e macrocategorie:

1. prove di emissione; 2 prove d’immunità

Scopo delle prime è quello di mettere in stato operativo l’oggetto da testare e misurarne quindi i disturbi emessi, sia irradiati sia condotti sui cavi di alimentazione, in un dato spettro di frequenze Queste misure sono poi confrontate con specifici limiti di accettazione

N e l l e s e c o n d e , v e n g o n o g e n e r a t i d isturbi normalizzati, aventi lo scopo di coprire tutta una serie di possibili fenomeni che le apparecchiature possono dover affrontare durante il loro funzion a m e n t o . E s s i v e n g o n o p o i i n i e t t a t i sulle varie connessioni (dette por te) dell’oggetto in prova

Per ciascun disturbo, esiste una par te di norma specifica. In par ticolare, esis t e l a n o r m a E N 6 1 0 0 0 - 4 - 1 , c h e i l l ustra la struttura delle tecniche di prova

Le altre nor me della stessa serie disciplinano le singole prove Prendiamone una come esempio: la EN IEC 610004-3 Prova d’immunità ai campi elettromagnetici irradiati a radiofrequenza

P r e m e t t i a m o c h e , i n g e n e r a l e l ’ a r g omento compatibilità elettromagnetica

è e s t r e m a m e n t e c o m p l e s s o , d a l m o m e n t o c h e i f e n o m e n i i n a n a l i s i implicano conoscenze approfondite di matematica e fisica per comprenderne

v a r i a z i

molte prove, il semplice spostamento di un cavo può determinare un esito completamente differente sulla misura. Nei laboratori di cer tificazione come il nostro è essenziale garantire la riprod u c i b i l i t à d e l m e t o d o , a p r e s c i n d e r e dalla complessità del fenomeno in analisi. Per questo il normatore si è prodigato nel redigere documenti che siano il più possibile dettagliati, per consentire agli operatori di eseguire allestimenti corretti e normalizzati (vedi Fig. 1). L o s c h e m a n o r m a t i v o d e l l a E N I E C 61000-4-3 propone, oltre alla classica struttura contenente termini e definizion i e r i f e r i m e n t i n o r m a t i v i , u n a b r e v e p a n o r a m i c a s u l f e n o m e n o e u n p a r agrafo dedicato ai livelli di prova, ove vengono illustrati con figure e formule i segnali modulati e non modulati Nel paragrafo 6 si entra nel vivo: qui si definiscono le apparecchiature necessarie per la prova, si illustrano le problematiche e si definisce, attraverso degli schemi, la disposizione delle stesse È chiaro che non si dev’essere digiuni sul tema, ma, per una persona con le competenze giuste, risulta abbastanza intuitivo come muoversi

Successivamente viene descritto come approcciare la verifica dell’UFA (l’area di campo uniforme) fornendo una dettagliata istruzione sulle operazioni da eseguire, illustrando due metodi differenti per la sua caratterizzazione; uno s c h e m a a b l o c c h i c o m p l e t a i l t u t t o , dando una visione d’assieme sulla strumentazione coinvolta

Flavio Floriani – Direttore Tecnico del Laboratorio di Intek spa flavio.floriani@intek.it

LA PRODUTTIVITÀ DELLA MODELLAZIONE MIGLIORA ULTERIORMENTE

La versione 6.3 di COMSOL Multiphysics® introduce l’Electric Discharge Module: simulazioni accelerate grazie alle GPU e ad altri innovativi aggiornamenti

La versione 6.3 di COMSOL Multiphysics® offre agli utenti d e l n o t o s o f t w a r e d i s i m u l a z i o n e m u l t i f i s i c a a l t r e n u o v e funzionalità e aggiornamenti per lo sviluppo efficiente di a p p d i s i m u l a z i o n e . L a n u o v a v e r s i o n e i n c l u d e s t r u m e n t i automatizzati per la preparazione della geometria, il supporto delle GPU per velocizzare le simulazioni acustiche e l’addestramento dei modelli surrogati, il nuovo Electric Discharge Module per la simulazione di scariche elettriche e un ambiente Java interattivo I nuovi strumenti di preparazione automatica della geometria semplificano lo sviluppo dei modelli eliminando difetti e dettagli non necessari nei modelli CAD, così da ottenere m e s h d i q u a l i t à s u p e r i o r e p e r u n a m a g g i o r e a ff i d a b i l i t à delle simulazioni. In questo modo gli utenti possono importare modelli CAD industriali di grandi dimensioni, originariamente non destinati alla simulazione, e utilizzare gli strum e n t i d i p r e p a r a z i o n e a u t o m a t i c a d e l l a g e o m e t r i a p e r a p p o r t a r e l e m o d i f i c h e n e c e s s a r i e a l l a r e a l i z z a z i o n e d i simulazioni robuste L’ambiente Java interattivo consente di modificare in modo estemporaneo i modelli utilizzando l e A P I C O M S O L I n o l t r e , è d i s p o n i b i l e u n o s t r u m e n t o d i c h a t b o t p e r a s s i s t e r e n e l l a c o d i f i c a J a v a e r i s p o n d e r e a domande generali

Simulazioni di acustica transiente fino a 25 volte più veloci L’Acoustic Module offre ora il supporto delle GPU per rendere la simulazione di pressione acustica fino a 25 volte più veloce nel dominio del tempo, oltre a nuove funzionalità per la poroacustica, tra cui il supporto per la modellazione di materiali anisotropi e delle proprietà dei materiali dipendenti dalla frequenza nel dominio del tempo “Il nuovo supporto delle GPU per le simulazioni acustiche transitorie è prezioso per gli ingegneri che si occupano di sistemi audio nelle automobili o di ottimizzazione dell’acustica negli uffici e negli ambienti residenziali” , dichiara Mads J. Herring Jensen, development manager in COMSOL “La possibilità di produrre simulazioni acustiche molto più velocemente aiuterà i nostri utenti a sviluppare più rapidamente anche nuove iterazioni di progetto e innovazioni di prodotto”

Simulazioni dettagliate di scariche elettriche e breakdown Il nuovo Electric Discharge Module offre potenti capacità di simulazione, in grado di coprire un’ampia gamma di scenari di scariche elettriche, tra cui scariche di gas a pressione atmosferica, fenomeni di breakdown in liquidi come l’olio dei trasformatori e in materiali solidi come i polimeri isolanti “L’Electric Discharge Module rende disponibili nuove funzionalità di modellazione che aiutano a progettare qualsiasi cosa, dall’elettronica di consumo ai sistemi ad alta tension e ” , r a c c o n t a L i p e n g L i u , Te c h n i c a l p r o d u c t m a n a g e r d i COMSOL “La simulazione delle scariche elettriche è stata per noi una priorità assoluta ed è una soddisfazione vedere i punti di forza multifisici di COMSOL riuniti in questo prodot t o. I f enom eni di s c ar ic a c oinv olgono div er s e f is ic he e s o n o d a v v e r o a d a t t i a s f r u t t a r e a p p i e n o i l p

n z i a l e d e i nostri strumenti di modellazione” .

Altre importanti novità, in sintesi:

– C a m p i o n a m e n t o e ff i c i e n t e d e i d a t i p e r l a c r e a z i o n e d i modelli surrogati

– Modellazione elettromeccanica per strutture sottili, strumenti per il rigonfiamento (swelling) indotto dall’umidità e flussi di lavoro semplificati per saldature a punti e dispositivi di fissaggio

– Calcoli più accurati della forza elettrostatica per i dispositivi MEMS, modellazione efficiente del ferro laminato nei m o t o r i e n e i t r a s f o r m a t o r i e m o d e l l a z i o n e p i ù s e m p l i c e delle strutture periodiche nel calcolo wave optics.

– Incorporazione di modelli di turbolenza a sforzo di Reynolds, flusso non newtoniano in mezzi porosi e simulazioni di essiccazione con trasporto di umidità non in equilibrio più veloci

– Simulazione della precipitazione e della cristallizzazione per la nucleazione e la crescita delle particelle con distribuzione delle dimensioni delle particelle stesse

SCARICA QUI

un’approfondita analisi dell’ultima versione 6 3

In alternativa, per un’introduzione a COMSOL Multiphysics e per scoprire come gli aggiornamenti abbiano migliorato la sua potenza complessiva, LEGGI QUESTO POST

Viene poi dedicato un intero paragrafo (il sette) all’allestimento di prova, anal i z z a n d o l e v a r i e c a s i s t i c h e e n t r o c u i può ricadere il dispositivo da testare, s u p p o r t a n d o i l t e c n i c o c o n s c h e m i e figure Un sottoparagrafo e un allegato s o n o d e d i c a t i a l l a d i s p o s i z i o n e d e l c a b l a g g i o , v i s t a l a d e l i c a t e z z a d e l tema

Al paragrafo 8 troviamo poi il procedimento di prova, in cui vengono elencate tutte le informazioni da registrare e l e o p e r a z i o n i d a c o n d u r r e U n a l t r o paragrafo viene dedicato alle valutaz i o n i d e i r i s u l t a t i d i p r o v a L ’ u l t i m o p a r a g r a f o d e l l a n o r m a è d e d i c a t o a l test repor t, elencando tutte le informazioni da ripor tare

Suggellano il tutto ben undici allegati informativi, nei quali vengono sia spiegati e illustrati i fenomeni coinvolti nella prova, sia descritte le apparecchiature coinvolte (antenne, camere anecoiche, ecc )

L’allegato J è interamente dedicato all’incer tezza della strumentazione, una b e l l a g u i d a c h e i l l u s t r a q u a l i s o n o l e componenti minime e comuni d’incer-

tezza e come comporle, fornendo anche esempi numerici.

Vi è poi il riferimento al documento IEC TR 61000-1-6 che tratta ad ampio spett r o l a t e m a t i c a i n c e r t e z z a d i m i s u r a nelle prove di compatibilità elettromagnetica.

A mio giudizio si tratta di una trattazione completa, che ben suppor ta il personale del laboratorio in tutte le fasi, compresa la stima dell’incer tezza di misura.

LE PROVE

DI DISSIPAZIONE TERMICA

Dopo questa brevissima introduzione sulla struttura comune a tutte le prove EMC, passiamo a parlare della norma E N I E C 6 2 2 0 8 , i n p a r t i c o l a r e d e l l a prova di capacità di dissipazione della potenza termica su contenitori vuoti In questo caso siamo nel campo della term o d i n a m i c a c h e , s e n o n e r r o , n o n è proprio un tema semplicissimo da trattare

Cer tamente la sua trattazione, al livello

richiesto per la prova, non implica la c o n o s c e n z a d e l l e e q u a z i o n i d i M a xw e l l e d e l l a r e l a t i v i t à s p e c i a l e ; s e c o m u n q u e v o l e s s i m o s v i l u p p a r e u n a t r a t t a z i o n e a n a l i t i c a d e l p r o b l e m a d i calcolo per comprendere come il calore si propaga all’inter no di un involucro quando viene dissipata una cer ta p o t e n z a , i n c o n t r e r e m m o l ’ e q u a z i o n e del calore a regime stazionario, la cui

t r a t t a z i o n e i n t r e d i m e n s i o n i n o n è assolutamente banale:

a∇2T (x,y,x) = f (x,y,x) (1)

Ve n i a m o q u i n d i a l l a n o r m a E N I E C 62208, ove ci vengono date istruzioni su come eseguire la prova Ne ripor to integralmente il testo:

“ L a p e r d i t a d i p o t e n z a d e v ’ e s s e r e

s i m u l a t a m e d i a n t e r i s c a l d a t o r i c h e

g e n e r a n o c a l o r e e q u i v a l e n t e a l l a c a -

p a c i t à d i d i s s i p a z i o n e d e l l a p o t e n z a

p r e v i s t a p e r l ’ i n v o l u c r o . L e r e s i s t e n z e di riscaldamento devono essere distri-

b u i t e u n i f o r m e m e n t e l u n g o l ’ a l t e z z a dell’involucro e installate in posizioni adeguate all’interno dello stesso” .

A q u e s t o p u n t o , s o l i t a m e n t e c h i d e v e organizzare la prova viene assalito da u n m o m e n t o d i s c o n c e r t o S i p r o v a a cercare negli allegati o nei documenti

c o r r e l a t i , s e n z a t r o v a r e n u l l a : n o n v i sono altre indicazioni.

Non vengono date assolutamente istruzioni, né schemi, né dettagli su come eseguire la prova. Non sono presenti indicazioni sui livelli d’incer tezza che

s i p o s s o n o a v e r e A i f i n i d e l l a n o r m a IS O 17025, ques t o r is ul t a ancor a un m e t o d o n o r m a t o ? O r i e n t r i a m o n e l l a c a s i s t i c a i n c u i , c o m e s p e c i f i c a t o a l p a r a g r a f o 7 . 2 . 2 d e l l a I S O 1 7 0 2 5 , dobbiamo procedere alla definizione e validazione di un metodo (e di questi e s e m p i s e n e p o t r e b b e r o p o r t a r e a decine tra le norme di sicurezza elettrica)? Come può una norma tecnica essere così vaga su un tema che comunque è studiato da molto tempo e per il quale esistono strumenti moderni di simulazione che permetterebbero di delineare una procedura di test del tutto simile a quella presentata per le prove EMC?

N o n s a r e b b e d i f f i c i l e i n t e g r a r l a c o n q u a l c h e d i s e g n o e i n d i c a z i o n e , i n

Figura 1 – Esempio d’impianto di prova adeguato

modo da fornire al laboratorio istruzioni idonee, seguendo uno schema normativo già delineato e robusto. Per fare un esercizio, basterebbe porsi alcune domande e definire alcuni dettagli, come quelli qui di seguito proposti. –Penso sia evidente a tutti come la stessa potenza dissipata da elementi di volumi differenti possa dar luogo a temperature totalmente differenti: 50W dissipati su una lastra 50x50mm danno luogo a temperature superficiali differenti rispetto alla stessa potenza dissipata sulla capocchia di uno spillo. Perché non si definisce, quindi, un valore massimo di densità di potenza?

–Perché non si fissa anche un limite di temperatura massimo, che l’elemento scaldante può raggiungere? Difficilmente, nella realtà pratica, all’interno di un contenitore per elementi elettrici troveremo componenti che superano i 100 °C di temperatura di esercizio (a meno che non stiano per innescare un incendio a causa di un malfunzionamento).

NEWS t

PANNELLO IDEALE PER LA CORREZIONE ACUSTICA

DEGLI ESERCIZI PUBBLICI

Whisper® è il pannello fonoassorbente leggero, igienico e versatile, realizzato in polietilene espanso a cellule chiuse microforate, cherappresenta la soluzione pratica, veloce ed efficace e garantisce il massimo livello di fonoassorbimento, certificato fino in classe A (ISO 16000-9). Le sue elevate caratteristiche d’igienicità e sicurezza lo rendono perfetto per la correzione acustica di ristoranti, mense, cucine industriali: Whisper®, infatti, è lavabile, non assorbe polvere né odori ed è certificato contro la proliferazione batterica. Classificato A+ per i bassi valori VOC (Composti Organici Volatili), non si sbriciola né sfibra, mantenendo le performance acustiche nel tempo, anche negli ambienti più difficili.

–Non sarebbe il caso di fornire un esempio su come debba essere realizzato un elemento dissipante? Ad esempio, il filo di un certo materiale avvolto su un supporto, piuttosto che l’impiego di resistori normalmente reperibili in commercio?

–Non sarebbe il caso di fornire precise distanze minime da mantenere rispetto alle pareti dell’involucro?

– Allo stesso modo, non si potrebbero definire i punti ove posizionare le termocoppie per i rilievi delle temperature?

–Potremmo definire una posizione d’installazione, vincolando l’impiego di un diedro di prova come fanno altre norme, per rendere le condizioni d’installazione ripetibili?

Tutto sommato non servirebbe un grande sforzo per poter dettagliare il metodo di prova, considerando che basterebbe copiare quanto già fatto per le prove EMC.

Mi sembra assurdo che norme di così recente edizione non colmino queste

Resistente ad acqua e umidità, Whisper® è certificato al fuoco secondo la normativa Euroclass EN 13501, con le classificazioni B-s1,d0 (monostrato) e B-s2,d0 (multistrato).Facile da installare, a parete e a soffitto, senza opere murarie, è una soluzione che, oltre al rumore, abbatte anche costi e durata d’intervento, offrendo la massima efficacia con un minor quantitativo di pannelli.

L’intervento di correzione acustica nella caffetteria bookshop del MAXXI Inaugurato nel 2010, il MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, è un’opera architettonica di grande fascino, che si integra nel tessuto urbano in modo innovativo con le sue linee fluide e sinuose. Anche il luogo di ristoro all’interno del museo segue la stessa filosofia, risultando un ambiente d’incontro dall’atmosfera moderna e minimal. In questo contesto, i

evidenti lacune, che si traducono poi in risultati poco affidabili. Lasciare ai laboratori l’onere di sviluppare un metodo non giova sicuramente alla riproducibilità della prova e mette lo stesso laboratorio di fronte a possibili contenziosi con clienti che, rivolgendosi a un differente laboratorio, ottengono risultati di prova differenti, perché testati con metodologie differenti. Purtroppo, questo pressapochismo nella definizione delle specifiche di test è diffusissimo in molte norme di sicurezza elettrica. Diventa quindi legittimo chiedersi se non sia ora di fare qualcosa. Potrebbe essere sufficiente avere norme tecniche trasversali che trattino tematiche comuni, come le prove di riscaldamento, similmente a quanto già fatto anche per le prove ambientali nelle norme della serie EN 60068-2-x; queste ultime non sono ai livelli delle prove EMC, ma sono sicuramente sulla buona strada.

Lanciamo il sasso nello stagno e speriamo che l’onda arrivi “là ove si puote”.

pannelli Whisper®, sospesi a soffitto come isole fonoassorbenti, richiamano quel dinamismo delle forme che caratterizza il museo. Un intervento dalla duplice, valenza: da una parte, il concreto miglioramento del comfort acustico e, dall’altra, una soluzione di design che si armonizza al me glio con lo stile della caffetteria bookshop.

CLICCA QUI per ulteriori informazioni.

Rubrica a cura di L. Cristaldi,

M. Catelani, M. Lazzaroni, L. Ciani

Articolo di L. Cristaldi, M. Uberti, M. Tacchini

Sicurezza funzionale in High Demand

Il Modello di Markov della Categoria 2 secondo la ISO 13849-1

FUNCTIONAL SAFETY IN HIGH DEMAND

This paper is par t of a series dedicated to the functional safety of machiner y In previous works, we pres

highlighted how Categor y 2, despite having a single-channel architecture, can achieve up to Per formance Level d

To better understand the reasons behind some limitat i o n s ,

M

d e l underlying Categor y 2.

This work is based on an internal ISO TC 199 document, distributed in 2017 and later referenced in an ar ticle [1] cited in the bibliography Soon, ISO will publish a Technical Repor t [2] that builds upon the concepts presented here.

RIASSUNTO

Questo ar ticolo è par te di una serie dedicata alla sicurezza funzionale dei macchinari Nei lavori precedenti abbiamo presentato le Categorie B, 1 e 2

In par ticolare, abbiamo evidenziato come la Categoria 2 pur presentando un ’architettura a singolo canale permette di raggiungere fino al livello d del Per formance Level

Per comprendere meglio le ragioni di alcune limitazioni, in questo ar ticolo presentiamo il Modello di Markov alla base della Categoria 2.

Questo ar ticolo si basa su un documento interno ISO TC 199, distribuito nel 2017, ripreso poi in un ar ticolo [1] citato in bibliografia A breve, sarà pubblicato da ISO, un Rappor to Tecnico [2], che riprende i concetti esposti qui di seguito

A l l ’ i n i z i o d e l 2 0 0 0 , q u a n d o è s t a t o p r e s e n t a t o l ’ a p p r o c c i o p r o b a b i l i s t i c o alla sicurezza funzionale per la serie IEC 61508, un team dell’IFA ha risposto proponendo una modellazione di c i a s c u n a c a t e g o r i a d e l l a E N 9 5 4 - 1 attraverso i modelli di Markov. La categoria 2 può essere rappresentat a a t t r a v e r s o d i a g r a m m i a b l o c c h i d i sicurezza, come mostrato nella Fig. 1. Qui F rappresenta il canale funzionale (dato da componenti in ingresso, logica di controllo e segnale in uscita) e M r a p p r e s e n t a i l c a n a l e d i M o n i t o r I l canale di monitor, deputato a eseguire i test del canale F, è caratterizzato da una coper tura diagnostica DC e dalla frequenza con cui esegue la funzione di test

• λFD è il tasso di guasto pericoloso del canale funzionale F;

• λM D è i l t a s s o d i g u a s t o p e r i c o l o s o d e l c a n a l e d i prova M;

• β è i l f a t t o r e d i c a u s a

c o m u n e ; q u e s t o f a t t o r e consente di tenere in conto

i n f l u e n z a c o n t e m p o r a n e amente il canale funzionale F e il canale di prova M;

• rt è il tasso di prova del c a n a l e f u n z i o n a l e ; o v v e r o la frequenza con cui il cana-

l e f u n z i o n a l e v i e n e t e s t a t o dal canale di prova.

I l c a n a l e f u n z i o n a l e è s o g -

g e t t o a r i c h i e s t e r e g o l a r i della funzione di sicurezza,

che avvengono in momenti casuali nel tempo e con un tasso indicato con rd.

Vi e n e e f f e t t u a t a , c o m e d a i p o t e s i , almeno una richiesta della funzione di sicurezza all’anno.

Ok state

La Fig 2 mostra il modello a stati per un ’architettura di categoria 2 Come si può vedere, si tratta di un sistema riparabile poiché sia dallo stato di Operating Inhibition, sia dallo stato di Ha z a r d o us E v e nt , il s is t em a viene

r i p o r t a t o a l l o s t a t o O K C o m e g i à introdotto, questo è un approccio diverso dalla IEC 62061 [3]. Tuttavia, per la s t e s s a f u n z i o n e d i c o n t r o l l o c o r r e l a t a a l l a s i c

a d i P F H (Avarage Frequency of dangerous Failure per Hour), nei due casi è trascurabile, in quanto il sistema viene considerato l’ultima barriera di sicurezza

Si fa presente che fino all’edizione del 2015 della ISO 13849-1 tale indicatore veniva chiamato Average Probabil i t y o f d a n g e r o u s F a i l u r e p e r H o u r e indicato con l’acronimo PFHD Il conc e t t o n o n è c a m b i a t o c o n l ’ e d i z i o n e del 2023 della norma. Si è solo proceduto ad allineare sia l’acronimo che il

Figura 1 – Architettura della Categoria 2

E FIDATEZZA s

nome alla IEC 62061 e alla serie IEC 6 1 5 0 8 : a p p u n t o P F H , Av e r a g e F r equency of dangerous Failure per Hour

In questo ar ticolo, dato che si cita un d o c u m e n t o s c r i t t o n e l 2 0 1 8 , s i u s e r à indistintamente PFH o PFHD, dato che indicano lo stesso parametro

Ciò significa che, per guasti che causano perdita della funzione di sicurezza, l a r i p a r a z i o n e d e l s i s t e m a h a u n ’ i nfluenza trascurabile sul valore PFH poic h é , i n e n t r a m b i i c a s i , i l s i s t e m a d i sicurezza fallisce, prima di essere riparato [5]

segnali d’ingresso legati alla sicurezza e g e n e r a s e g n a l i i n u s c i t a a n c h ’ e s s i legati alla sicurezza L’SRP/CS che stiamo analizzando poss i e d e u n ’ a r c h i t e t t u r a 1 o o 1 D e q u i n d i un guasto può verificarsi sia nel Canal e F u n z i o n a l e F , s i a n e l C a n a l e d i Monitoraggio M Seguendo l’approcc i o d e l l a I E C 6 1 5 0 8 [ 3 ] , u n g u a s t o pericoloso nel Canale Funzionale può essere Rilevato o Non Rilevato. Il canal e d i m o n i t o r a g g i o , c o m e i n t r o d o t t o precedentemente, si occupa della diagnostica del canale funzionale quindi la perdita della sua funz i o n e n o n i n t e r f e r i s c e

Figura 2 – State Transition Model per l’architettura di Categoria 2 (1oo1D)

A n a l i z z i a m o e s e m p l i f i c h i a m o o r a i l grafico di Markov per una categoria 2 (o un sottosistema 1oo1D).

La macchina è nello stato OK quando funziona nor malmente e tutti i sistemi d i c o n t r o l l o c o r r e l a t i a l l a s i c u r e z z a s o n o v i g i l i e n o n i n t e r e s s a t i d a a l c u n guasto.

Dall’Ok state al Failure state

Il campo di applicazione della norma

I S O 1 3 8 4 9 - 1 s i c o n c e n t r a s u l l e p a r t i dei sistemi di comando legate alla sicurezza, ovvero alle SRP/CS (dall’inglese Safety-Related Par t of a Control System), definite dalla norma come par te del sistema di controllo che risponde a

c o n l ’ e s e c u z i o n e d e l l a f u n z i o n e d i s i c u r e z z a ma è comunque da considerare un guasto pericoloso.

Per tanto, dallo stato OK il sistema può passare a 3 possibili stati:

• F DD: Il sistema ha un g u a s t o c h e è s t a t o r i l evato;

• F DU: Il sistema ha un guasto non rilevato;

• M D : I l C a n a l e d i M o n i t o r a g g i o h a u n guasto

Essendo λFD il tasso di guasto pericoloso, la sua par te rilevata è:

λFDD = DC ⋅λFD

dove DC è il Diagnostic Coverage

I l c a n a l e f u n z i o n a l e F e i l c a n a l e d i monitoraggio M possono contemporan e a m e n t e s u b i r e u n g u a s t o d o v u t o a u n a c a u s a c o m u n e ( s i t u a z i o n e n o t a mediante l’acronimo CCF, dall’inglese Common Cause Failure); questo implica, facendo riferimento allo schema di Fig. 2, un passaggio diretto dallo stato OK allo stato FDU MD

Le cause comuni di guasto riducono i miglioramenti di per formance in termini di affidabilità in quanto inibiscono le

f u n z i o n i d e l c a n a l e d i m o n i t o r a g g i o , che è deputato a por tare il sistema in uno stato sicuro

Per avere una stima del tasso di guasto

dovuto a cause comuni può essere utilizzato, in prima battuta, il modello a f a t t o r e b e t a (β) s t i m a t o u t i l i z z a n d o l e

i n d i

IEC 61508, IEC 62061 e ISO 13849 [2], [3], [4].

β è q u i n d i i l f a t t o r e c h e t i e n e c o n t o delle cause comuni e consente di stimare il tasso di guasto per causa comune λ C C . P e r t a n t o , l a p r o b a b i l i t à c h e l’SRP/CS passi dallo stato OK a F DD è collegata al seguente tasso di guasto:

λFDD = DC ⋅ (λFD – λCC )

Nel caso in cui il canale di monitoragg i o n o n r i e s c a a r i l e v a r e i l g u a s t o , i l

s i s t e m a p a s s a a u n c o s i d d e t t o s t a t o pericoloso non rilevato, indicato come F DU. La probabilità che il sistema di sicurezza passi dallo stato OK a F DU è legata al seguente tasso di guasto:

λFDU = (1 – DC ) ⋅ (λFD – λCC )

La probabilità di un guasto del canale di monitoraggio è legata al seguente tasso di guasto:

λM = (λMD – λCC )

Questo stato è definito come M D È bene osser vare che il modello di Fig. 2 è u n m o d e l l o a s t a t i i n c u i a l c u n e t r a n s i z i o n i i n d i c a t e n o n s o n o r a p p r es e n t a b i l i m e d i a n t e u n m o d e l l o e s p on e n z i a l e : è p o s s i b i l e o p e r a r e a l c u n e semplificazioni che consentono di valut a r e i l m o d e l l o c o m e u n m o d e l l o d i M a r k o v e d i s t i m a r e i l P F H i n m o d o comunque accurato

Il diagramma semplificato del modello di Markov

L e s e m p l i f i c a z i o n i c h e p o r t a n o i l modello a stati di Fig 2 al modello di Markov vennero proposte da Dorra [3] e c o n d u c o n o a l g r a f i c o d i F i g . 5 . Queste semplificazioni sono un importante esercizio in quanto poter paragonare i valori di PFH ottenuti utilizzando l a t a b e l l a K . 1 d e l l a I S O 1 3 8 4 9 - 1 a quelli ottenuti mediante la IEC 62061 consente di affermare che i due standard, nelle ultime edizioni, sono allineati.

Il diagramma di Fig. 3 consente di ottenere il valore PFH istantaneo per l’architettura 1oo1D mediante la relazione:

L’importanza del time-optimal testing:

È bene osservare che il fattore peso di Fig. 3 introduce una metrica che consente di valutare l’efficacia del test considerando l’antagonismo tra la richiesta della funzione di sicurezza e l’esecuzione del test. È possibile quindi definire il fattore TRTE ( Time-related Test Efficiency) la cui analisi, in fase di progettazione del sistema, consente di controllare l’efficacia del test.

TRTE = 1 1 + rd rt

È interessante osservare che l’affidabilità della funzione di sicurezza, per la categoria 2, dipende dal rapporto tra il demand rate e il test rate. Questo aspetto non è ottimale quando si considera la modalità di funzionamento ad alta richiesta, mentre è la regola nella modalità di funzionamento a bassa richiesta (Proof Test). In conclusione:

nella modalità di funzionamento ad alta richiesta, non vogliamo che l’affidabilità di una funzione di sicurezza dipenda dalla frequenza con cui il sottosistema viene testato rispetto alla frequenza con cui viene utilizzato. Vale la pena osservare che l’architettura a singolo canale con una funzione diagnostica (1oo1D) presenta un’affidabilità maggiore rispetto a un sistema 1oo1 solo se siamo in grado di rilevare un guasto prima che vi sia una richiesta sulla funzione di sicurezza . Se il sistema non è in grado di farlo, il sistema 1oo1D è equivalente a un 1oo1. Vista l’aleatoreità dell’evento di guasto, il tasso di test dev’essere molto più alto del tasso di domanda affinchè il canale di monitoraggio abbia la possibilità di rilevare un guasto prima che venga fatta una domanda sulla funzione di sicurezza.

Se la funzione di monitoraggio presenterà un’alta probabilità di rilevare un guasto prima della domanda sulla fun-

1oo1D in caso di time-optimal testing

Nel caso di time-optimal testing, la formula diventa:

zione di sicurezza, l’affidabilità dell’SRP/CS sarà indipendente dal rapporto rd /rt. In altri termini, è importante che il rapporto sia il più vicino possibile a 1. Ciò si ottiene quando il tasso di test è 100 volte il tasso di domanda: questo è chiamato “ time-optimal testing”:

rt ≥ 100 ⋅ rd

Questa considerazione è riportata anche nella norma IEC 61508-2, §7.4.4.1.4.

Nella nuova edizione della norma ISO 13849-1, è indicato che, nel caso in cui il rapporto sia solo 25 volte, la funzione di monitoraggio sarà considerata ancora efficace e il PFH dovrà essere aumentato del 10%.

Un’alternativa al time-optimal testing è che il test della funzione di sicurezza avvenga insieme alla sua richiesta e, nel caso in cui venga rilevato un guasto, il tempo complessivo per portare la macchina in uno stato sicuro sia più breve del tempo per raggiungere il pericolo.

Se |x| << 1, la funzione esponenziale può essere sostituita, senza notevole perdita di precisione, dalla sua approssimazione quadratica: PFHD =

Figura 3 –Modello di Markov semplificato per il calcolo del PFH nelle architetture 1oo1D

La sostituzione della funzione esponenziale, nell’equazione PFH, con l’approssimazione di cui sopra produce:

λCC considera il guasto di causa comune sia del canale funzionale (FD) che del canale di prova (MD) e può essere stimato utilizzando la seguente equazione:

λCC = β ⋅ min (λFC ; λMD)

È b e n e o s s e r v a r e c h e n o n o s t a n t e I S O 1 3 8 4 9 - 1 e I E C 62061 utilizzino una modellazione diversa, la differenza in PFH tra i due approcci è trascurabile

Infatti, i modelli alla base della nor ma ISO 13849-1 che consentono di definire nella Tabella K.1 i valori di PFH, possono essere semplificati, come mostrato in questo ar ticolo per un ’architettura 1oo1D

Nonostante la norma ISO 13849-1 utilizzi le catene di Markov e assuma che i sistemi siano riparab i l i , l e s u e e q u a z i o n i s e m p l i f i c a t e s o n o m o l t o simili a quelle della norma IEC 62061, che utilizza e x ≈ 1 + x + x2 1 2

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N el s et t or e indus t r iale, s o p r a t t u t t o i n q u e l l i a u t o m o t i v e , a e r o s p a c e , energetico e manifatturiero, la precisione è fondamentale, soprattutto quando si tratta di strumenti di misura come i Torsiometri. Per garantire affidabilità e conformità alle normative vigenti, è essenziale sottoporre questi strumenti a un processo di taratura accreditato. Il nostro servizio di taratura Accredia per torsiometri a s s i c u r a l a m a s s i m a a c c u r a t e z z a e t r a c c i a b i l i t à d e i r i s u l t a t i , o ff r e n d o alle aziende la sicurezza di operare con strumenti sempre performanti Perché scegliere la Taratura Accredia La Taratura Accredia rappresenta un riferimento di qualità riconosciuto a livello nazionale e internazionale. I nostri laboratori accreditati operano secondo la norma ISO/IEC 17025, garantendo misurazioni affidabili e con-

diagrammi a blocchi di affidabilità e assume che i sistemi siano non riparabili.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[1] M Alber t, M Dorra (2018) Industry 4 0 and complexity: Markov and Petri net based calculation of PFH for designated architectures and beyond. Safety and Reliability –Safe Societies in a Changing World – Haugen et al. (Eds) © 2018 Taylor & Francis Group, London, ISBN 978-0-81538682-7

[2] ISO/TR 13849-3:2025 – Safety of machiner y – Safetyr e

based PFH calculation.

[ 3 ] I E C 6 2 0 6 1 “ S i c u r e z z

funzionale dei sistemi di comando e controllo relativi alla sicurezza” (ed 2021)

[4] IEC 61508 “Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici / elettronici / elettronici programmabili relativi alla sicurezza ” , (ed 2010)

[ 5 ] Ta c c h i n i M ( 2 0 2 3 ) F u n c t i o n a l S

How to apply ISO 13849-1 and IEC 62061. NJ: Wiley.

[6] ISO 13849-1 “S ic u r e

sistemi di comando legate alla sicurezza – Parte 1: Principi generali per la progettazione” (ed 2023)

formi agli standard richiesti. Affidarsi a u n s e r v i z i o d i t a r a t u r a a c c r e d i t a t o significa:

– Avere strumenti sempre efficienti e precisi; – Evitare errori nelle misurazioni e nei processi produttivi; – Dimostrare la conformità a clienti ed enti di certificazione; – Ridurre il rischio di non conformità nei controlli di qualità.

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“Mettere” l'elettronica nelle cose – Intek e AQM: una sinergia strategica – CREAFORM online con un nuovo sito web –Dal 5G al 6G, soluzioni di test e misura a supporto della ricerca – ORACLE RED BULL RACING rinnova la partnership vincente con HEXAGON – Qualità, servizio e innovazione ai vertici della meccanica mondiale – Monitoraggio inquinanti gassosi, polveri e inquinamento acustico – Rivoluzionario scanner di pressione per test di volo s Rubrica a cura di Massimo Mortarino

Quando Misure e Test fanno la differenza: casi applicativi e soluzioni di successo

TECHNOLOGIES IN

ACTION

The section “Technologies in action” presents a number of recent case studies of industries or institutions gaining profit from the latest innovation in measuring instruments and systems

RIASSUNTO

La Rubrica “Tecnologie in campo ” presenta un compendio di casi di studio di Aziende e/o istituzioni che hanno tratto valore aggiunto dalla moderna strumentazione di misura.

“METTERE” L’ELETTRONICA NELLE COSE

La mission aziendale di FAE Technology

L ’ a z i e n d a c h e s t i a m o p e r c o n o s c e r e non appar tiene specificamente al settore delle Misure, Prove e Controlli (come b u o n a p a r t e d e l l e r e a l t à c h e h a n n o raccontato su queste pagine la propria storia e le proprie strategie di sviluppo nel medio e lungo periodo), ma il suo tipo di attività e le relative peculiarità ed esperienze ne fanno un caso veramente unico e meritevole di essere pres e n t a t o a u n p u b b l i c o d i p o t e n z i a l i par tner e clienti, come quello dei lettori di TUTTO MISURE

Stiamo parlando della FAE Technology S.p.A – SB, Tech company a capo dell’omonimo gruppo italiano attivo n e l s e t t o r e d e l l ’ e l e t t r o n i c a , c o n s e d e l e g a l e a G a z z a n i g a ( B e r g a m o ) D a l mese di maggio del 2022, FAE Technology è Società Benefit (N d R : a z ie n d e che, nell’esercizio di un ’attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, scuola e formazione, beni e attività culturali e sociali, enti e associazioni e altri portatori d’interesse), credendo nel ruolo sociale dell’impresa e nell’impor tanza di agire con la consapevolezza che l’azienda può fa-

re molto per le proprie persone, l’ambiente e la comunità in cui opera

Prima di approfondire la tipologia di attività svolta, analizziamo brevemente questo aspetto, che di sicuro riveste particolare importanza nella gestione e organizzazione della FAE. Il cortese e disponibile protagonista di q u e s t a i n t e r v i s t a è G a b r i e l e Braga, Sales & Marketing Director dell’azienda.

(G. Braga) FAE Technology è convinta che la tecnologia e l e t t r o n i c a ( a m b i t o i n c u i è a t t i v a d a oltre trent’anni) e la s o s t e n i b i l i t à v a d ano nella stessa direz i o n e : q u e l l a d i u n futuro in cui imprese e c o m u n i t à c o o p erano per una societ à p i ù s o s t e n i b i l e , n o n s o l o d a l p u n t o di vista ambientale, ma anche sociale e di governance. Essere Società Benefit significa avere una costante respons a b i l i t à n e i c o n f r o n t i d e i c r i t e r i E S G ( E n v i r o n m e n t a l , S o c i a l , G o v e r n a n c e , ovvero Ambientale, Sociale e di Direzione), principi sui quali eravamo sensibili e attivi ancor prima di diventare Società Benefit e che mettiamo in pratica attraverso numerose iniziative rivolte all’education, al territorio e all’amb i e n t e FA E Te c h n o l o g y i n t e r p r e t a i l

s u o r u o l o d i S o c i e t à B e n e f i t i n m o d o contemporaneo, attraverso progettualità a lungo termine che siano in grado di generare valore per tutti gli stakehold e r c o

a l centro della cultura aziendale attraverso azioni concrete Tutti i collaboratori e le collaboratrici sono coinvolti in un p r o g r a m m a d i w e l f a r e a z i e n d a l e dall’approccio bottom up, co-progettato internamente attraverso la realizzaz i o n e d i f o c u s g r o u p I l s u o n o m e è FWP (FAE Welfare Program) e consiste i n a t t i v i t à c o s t r u i t e a d h o c su lla b a se delle esigenze reali, che spaziano dallo sviluppo professionale allo sport, passando per iniziative che mirano al benessere della persona

Siete un’azienda, quindi, che intende essere parte della società e impegnarsi in prima persona a tutti i livelli, non soltanto quelli s p e c i f i c a m e n t e l e g a t i a l l a p roduttività e al business. Può illustrarci brevemente la vostra attività?

(G. Braga) FAE Technology è un gruppo industriale quotato sul mercato Euron e x t G r o w t h M i l a n d i B o r s a I t a l i a n

, c h e o p e r a c o

O

i

l D e s i g n Manufacturer nel comparto dell’elettronica. FAE Technology S.p.A. – SB è la società capogruppo e si occupa di servizi professionali ODM ed EMS per l’industria Nello specifico, opera nel design, nello sviluppo di PoC (NdR: acronimo di Proof of Concept, letteralmente “ prova di concetto”, mirata a determinare la fattibilità dell’idea o a verificare c h e q u e s t a f u n z i o n i c o m e

l a p r o t o t i p a z i o n e r a p i d a , p r o d u z i o n e e fornitura di soluzioni nel settore dell’elettronica embedded e prodotti elettronici custom Partendo da un’idea, in sostanza,– FAE Technology è in grado di s v i l

e l’efficacia, trasformarla in un prodotto

industriale, orchestrare la supply chain in m o d o c u sto m iz z a to e g e stire i p rocessi di manifattura fino all’immissione del prodotto sul mercato e in attività di smart refurbishment L’estrema rapidità e flessibilità con cui l’azienda è in grado di eseguire l’intero processo rappresenta il principale driver per la compet i t i v i t à e l a g e n e r a z i o n e d i v a l o r e A oggi, il Gruppo si estende su tutto il territorio nazionale e abbraccia Elettronica GF S.r.l., società faentina che opera nel settore del custom embedded computing, IpTronix, design house con sede a Roma, che sviluppa applicazioni e l e t t r o n i c h e a e l e v a t a c o m p l e s s i t à e M AS Elettronica S.r.l., realtà tech padovana specializzata nello sviluppo di s o l u z i o n i e m b e d d e d p r o p r i e t a r i e e a r c h i t e t t u r e A R M p e r i l m e r c a t o i n d us t r i a l e , c o n u n a f o r t e e x p e r t i s e n e l l e soluzioni basate su Single Board Computer (SBC) e CPU di ultima generazione

La va lue p rop osition d el G rup p o si es t e n d e s u t u t t o i l c i c l o d i v i t a d i u n a soluzione, con servizi e prodotti rivolti a fornire una risposta turn key ai quesiti di ricerca o industriali, tecnologici o applicativi. Attraverso attività di R&D e c o d e s i g n , o ff r e s o l u z i o n i i n n o v a t i v e basate su tecnologie proprietarie e servizi industriali che coprono le fasi di go

to market, la fornitura e il service postvendita.

Una tipologia d’attività, oltre che unica, molto complessa e impegnativa, che presuppone il possesso di evolute competenze ed esperienze, anche a livello multidisciplinare e multisettoriale, quindi anche formazione continua del personale e servizi sempre più evoluti a disposizione del cliente.

( G . B r a g a ) FA E Te c h n o l o g y c r e d e nell’innovazione e nel digitale, principi che stanno alla base dell’approccio e della filosofia aziendale, nonché fattori chiave per l’abilitazione della tecn o l o g i a e l e t t r o n i c a , i n c o n t e s t i t r a d izionali e non. Lo sviluppo e la realizzaz io n e d i a ttiv ità d i o p e n in n o v a tio n e design collaborativo avvengono negli spazi di FAE Technology, che si trovano all’interno del Kilometro Rosso Innovation District, e rappresentano gli elem e n t i c h i a v e d e l l ’ o ff e r t a a z i e n d a l e , s o p r a t t u t t o q u a n d o c i r i v o l g i a m o a i nuovi settori interessati da tassi d’innovazione e potenziali di crescita particolarmente elevati. Le attività di Ricerca e Sviluppo, realizzate in proprio e a t t r a v e r s o i f i n a n z i a m e n t i e u r o p e i e nazionali per la ricerca e l’innovazio-

ne, consentono di realizzare PoC per s p e r i m e n t a r e t e c n o l o g i e d ’ a v a n g u a rdia, per accrescere il vantaggio comp e t i t i v o e i l k n o w - h o w a z i e n d a l e , a b e n e f i c i o d e i c l i e n t i e d e l l ’ a z i e n d a stessa. La nostra società vanta numerose collaborazioni con Imprese, Centri di Ricerca, Istituzioni e Università nella r e a l i z z a z i o n e d i p r o g e t t i d i d i g i t a l transformation. Su tutte spicca la membership con il Senseable C ity Lab del MIT di Boston

Grande sinergia con il MIT – Massachusset Institute of Technology di Boston

P u ò f o r n i r c i q u a l c h e b r e v e esempio?

(G. Braga) Ecco alcuni dei progetti di ricerca in cui l’azienda è direttamente i m p e g n a t a a t t r a v e r s o i l t e a m d ’ i n g egneria: – M 4 E S T R O : h a c o m e o b i e t t i v o l a c r e a z i o n e d i u n a p i a t t a f o r m a t

servizi di Manufacturing as a Service ( M a a S ) , c a p a c

alle necessità dell’industria manufattur i e r a e a l l e p o s s i b

a Supply Chain; – E2S e FLATBURN (CITY SCANNER): sviluppo, all’interno del programma Urban Tech, di un sensore smart di qualità dell’aria installabile su veicoli pubblici (es. bus), per raccogliere informazioni

Evento Welfare organizzato nel maggio 2024 in FAE, con l’oppor tunità per tutti i dipendenti di ef fettuare mammografie/ecografie

dall’ambito urbano, quali la qualità dell’aria o la mappatura delle zone di calore Entrambi i progetti sono realizzati in collaborazione con il Senseable City Lab del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston;

– L A B 3 D - M E S : i n d u s t r i a l i z z a z i o n e e test di un nuovo sistema di manifattura 3D (laser-based) per i PCB; validazion e d i u n a S u p p l y C h a i n s o s t e n i b i l e e c o n u n f o o t p r i n t e u r o p e o i n a m b i t o E M S (E le c tro n ic M a n u fa c tu rin g S e rv ices), che consenta di ridurre le dipendenze da forniture del Far East.

– D E – H E AT, I N N O VAT I V E D E S I G N

F O R A S U S TA I N A B L E T H E R M A L M AN AG EM EN T O F SEM IC O N DUC TO R COMPONENT: realizzare e testare un i n n o v a t i v o d i s s i p a t o r e d i c a l o r e , r e alizzato in Additive Manufacturing, per o t t i m i z z a r e l e p e r f o r m a n c e t e r m i c h e dei m oduli elettronici integrati su una

C P U . L a s o l u z i o n e v e r r à v a l i d a t a mediante una serie di test funzionali e

c o n t r o l l i d i q u a l i t à a l l ’ i n t e r n o d i u n caso d’uso reale di un dispositivo HMI

Il progetto dimostrerà come il dissipa-

t o r e d i c a l o r e s t a m p a t o i n 3 D p o s s a

m i g l i o r a r e l a p r o t o t i p a z i o n e , l a p r e -

p r o d u z i o n e e l o s v i l u p p o d e l p r o d o tt o i n t e r m i n i d i r i d u z i o n e d e i c o s t i e time-to-market.

– IRCRAM 4.0: sviluppo di nuove tecni-

che produttive nell’ambito dell’Additive Manufacturing e della robotica per l a l a v o r a z i o n e d i m a t e r i a l i a v a n z ati destinati a prodotti di grandi dimens i o n i . I l p r o g e t t o h a c o n s e n t i t o l o s v il u p p o d i m a c c h i n e p e r l ’ A M d o t a t e d’intelligenza artificiale, di sensori per la manutenzione predittiva (sviluppati da FAE Technology) e di un sistema di misura delle tolleranze: esso consente d i e l a b o r a r e u n c o n t r o l l o i n r e a l - t i m e del processo di stampa, delle propriet à d i m e n s i o n a l i e m e c c a n i c h e d e i manufatti ottenuti.

– G R E E N FA C TO RY: D iv e r s e te c n o logie sono già utilizzate per la sanificazione dell’aria in fabbrica, per l’elimin a z i o n e d e l l e s o s t a n z e i n q u i n a n t i e per l’abbattimento delle cariche batteriche e virali Il progetto mira all’utilizzo “misto” (nuovo e di potenziale prop r i e t à i n t e l l e t t u a l e ) d e l l e t e c n o l o g i e PCO (Ossidazione Photo Catalitica) e UVC (Categorie Ultra-Violette) – SNIPE: Sensor Network for Intelligent Predictive Enterprise facilita la trasform a zione d ig ita le d elle fond erie a ttrav e r s o u n s i s t e m a d ’ i n t e l l i g e n z a a r t i f iciale applicato a soluzioni Internet of Things, per monitorare le performance d e i p r o c e s s i e i m p l e m e n t a

m a d i m

rispetto della cybersecurity.

To r n i a m o a l l a Vo s t r a o r g a n i zzazione, sicuramente complessa ma anche supportata da personale a livelli sicuramente elevati di preparazione.

(G. Braga) Per questa risposta è opportuno partire dal vertice aziendale, o v v e r o d a G i a n m a r c o L a n z a , P r e s id e n t e e A m m i n i s t r a t o

classe 1985, è una figura visionaria e c r e a t i v a c h e s i d i s t i

n

s e aziendali. Le numerose esperienze viss u t e n e l c o r s o d e g

smato il suo concetto di managerializzazione dell’azienda: l’approccio ang l o s a s s o n e o r i e n t a t o a l s a n o o t t e n imento dei risultati si unisce alla genuinità dei valori fondanti della sua terra n a t i v a U n b i n o m i o f a t t o d i e s t r e m a c o n c r e t e z z a , c h e g l i h a p e r m e s s o d i c o s tr u ir e a tto r n o a s é u n a s q u a d r a d i persone, prima, e di professionisti, poi, e s t r e m a m e n t e c o m p e t e n t i n o n s o l o a livello tecnico ma anche manageriale e u m a n o L a n z a g u i d a l ’ a z i e n d a d a l 2008 e negli anni l’ha trasformata da produttrice conto terzi di schede elettroniche a gruppo industriale quotato, che ha raggiunto performance significative ( i l b i l a n c i o c o n s o l i d a t o d e l 2 0 2 3 s i è chiuso con ricavi pari a 71,5 milioni di euro). L’organico del gruppo attualmente supera i 300 dipendenti, di cui oltre 50 ingegneri elettronici

Ve n i a m o a l l a p ro d u z i o n e e a i settori clienti…

(G. Braga) “Electronics is everywhere ” è il nostro motto e bene descrive la realtà di un Original Design Manufacturer che realizza soluzioni elettroniche personalizzate per qualunque esigenza e settore d’attività: dall’automazione industriale 4 0 all’Internet of Things, d a l f i t n e s s a l t e s s i l e , d a l l ’ a u t o m o t i v e all’areospace. Il gruppo FAE Technology è un partner tecnologico che accompagna i clienti riguardo a qualsiasi punto di necessità (dalle attività di scouting tecnologico all’engineering, dal testing a lla p ro tip a z io n e , d a ll’in d u stria liz z azione al manufacturing e alla logistica, fino ad attività di smart refurbishment), grazie alle competenze e agli asset produttivi che ci contraddistinguono.

Il Progetto Flatburn

My Fast PCBA: piattaforma per realizzare prototipi di schede assemblate

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Dal 1983 il laboratorio metrologico

CIBE è punto di riferimento in Italia e in Europa nell’ambito della metrologia tecnica e legale.

CIBE è accreditata da ACCREDIA come Centro LAT n. 117, in conformità alla norma ISO/IEC 17025:2017 per la taratura e la verificazione periodica di masse campione, strumenti per pesare a funzionamento non automatico (bilance), selezionatrici ponderali e riempitrici gravimetriche

I l s e r v i z i o d i t a r a t u r a m a s s e è r a p i d o e d e ff i c i e n t e e v i e n e e ff e t -

t u a t o i n s o l i 5 g i o r n i l a v o r a t i v i , g a r a n t e n d o t u t t i g l i s t a n d a r d d i q u a l i t à e l a c o r r e t t e z z a d e l l e

P a s s i a

l i a s p

i p i ù p roduttivi: come siete strutturati? (G. Braga) Innanzitutto va sottolineat o

d i d

produttivi, di 5 linee dal valore di circa 1,5 mln di euro ciascuna

Prototipazione rapida: il nostro “fiore all’occhiello” è MY Fast PCBA, la prima piattaforma digitale italiana dedicata alla realizzazione di prototipi di schede elettroniche assemblate Un servizio con il quale FAE Technology ridefinisce il concetto di fornitura di PCBA.

G razie a un’interfaccia completament e d i g i t a l e , è p

cinque giorni lavorativi La piattaform a

m i s u r a z i o n i e ff e t t u a t e . Il servizio offerto comprende anche un servizio il calcolo della compatibilità tra le ultime misure di massa e quelle precedenti; in questo modo i clienti dispongono di elementi ogg e t t i v i p e r e ff e t t u a r e a u t o n o m amente una valutazione della stabilità nel tempo delle proprie masse e u n a p i ù c o n s a p e v o l e s c e l t a d e ll’intervallo di taratura. Grazie all’ampia gamma di soluzioni

metrologiche, il laboratorio è in grado di soddisfare le esigenze di svariate tipologie d’azienda: Laboratori di ricerca e sviluppo –Laboratori di analisi –Aziende metalmeccaniche, chimiche e farmaceutiche – Produttori di strumenti per pesare – Laboratori di taratura – Laboratori di verificazione periodica.

CIBE è costantemente im p e g n a t a nell’aggiornamento e nella formazione del proprio personale per poter fornire le risposte corrette alle diverse esigenze metrologiche

CLICCA QUI per maggiori informazioni sui servizi di taratura del laboratorio CIBE.

è c o l l e g a t a t r a m i t e A P I a i p r i n c i p a l i

d i s tr ib u t o r i, e a l g o r it m i d ’ i n t e llig e n z a

a r t i f i c i a l e f o r n i s c o n o i n t e m p o r e a l e

u n a v e r i f i c a i m m e d i a t a d e l l a p r e s e n -

z a o m e n o d e i c o m p o n e n t i p r e s e n t i

s u l m e r c a to , p r o p o n e n d o v a li d e a lt e r -

n a t i v e i n c a s o d ’ i n d i s p o n i b i l i t à I l

r e p a r t o p r o d u t t i v o d e d i c a t o ( p r o g e t -

ta to e a l l e s tit o n e l 2 0 1 8 in c o lla b o r a -

z i o n e c o n M y c r o n i c ) v a n ta le m i g li o r i

a ttr e z z a t u r e a l m o n d o p e r la r e a li z z a -

z i o n e d i p r o to ti p i e p ic c o le s e r ie M Y

F a s t P C B A p e r m e t t e d i r e a liz z a r e p r o -

t o t i p i e m i n i s e r i e d i s c h e d e e l e t t r o n i -

c h e a s s e m b l a t e , i n m o d o fa c ile , v e lo -

c e e i m m e d ia to

Assemblaggio schede: le linee di

p r o d u z i o n e S M T e T H T g a r a n t i s c o n o

u n ’ e l e v a t a f l e s s i b i l i t à , c o n s e n t e n d o i l

s o d d i s f a c i m e n t o d i e l e v a t i s t a n d a r d qualitativi

Test engineering: dai più avanzati macchinari per l’In-Circuit Tests (ICT), attraverso tecnologia “Bed of Nails” (letto d’aghi) e Flying Probes (Sonde Mobili), fino alla realizzazione di banchi custom e fixtures di collaudo funzionale

menta la competitività del cliente.

C o m p e t e n z e c r o s s t e c n o l o g i -

c h e : fo r ti s in e r g i e c o n p l a y e r d e l s e t -

t o r e p l a s t i c o e p r e g r e s s e e s p e r i e n z e

d i c r o s s f e r t i l i z a t i o n p r o c e s s i n g , c o n -

s e n to n o a l n o s t r o t e a m d i s o s t e n e r e il

c l i e n t e n e l l a s c e l t a d e i p r o c e s s i d i

c o m p l e t a m e n t o d e l p r o d o t t o G e s t i a -

m o i n a u t o n o m i a i l c o - s t a m p a g g i o e

l a f o r n i t u r a d i p a r t i m e c c a n i c h e , p l a -

s t i c h e e d e l e t t r o m e c c a n i c h e , o lt r e a l la

Box Building: grazie a un impianto dedicato di 4.000 mq e a un team di trenta persone, specializzato in assiem a t u r e e a s s e m b l a g g i r e a l i z z a t i i n conformità alle norme IPC, offriamo un servizio completo e integrato, una formula di outsourcing evoluto che increp

FAE Technology HUB, la nostra “ ca-

tion District, autorevole distretto dell’in-

nostre competenze, asset e network in grado di abilitare la tecnologia elettron i c a . R

p p o h a provveduto all’ampliamento dell’engin

c r e m e n t o d e l l e capabilities a servizio del team d’ingegneria e di ricerca e sviluppo, che sono passate da circa 300 a oltre 700 metri quadrati, nel nuovo complesso del BiG Technology center, sempre all’interno del campus di Kilometro Rosso. Due spazi multifunzionali destinati ad attività di scouting tecnologico e design collaborativo con un ecosistema di player della catena del valore dell’elettronica, in cui rendiamo disponibili le nuove tecnologie e tutti gli asset abilitanti per servizi di consulenza, lo sviluppo di PoC dedicati all’IoT e la Trasformazione Dig ita le S i p u ò la v o r a r e in c o -d e s ig n e approfondire la conoscenza di nuove tecnologie attraverso workshop e sessioni pratiche in modalità training, hands on e hackathon, favorendo al massimo l’interazione con aziende, università, centri di ricerca, associazioni territoriali e studenti.

Il FAE Technology Hub presso il Kilometro Rosso
Tecnologia Flying Probes (Sonde Mobili)

INTEK E AQM: UNA SINERGIA STRATEGICA PER TEST, CERTIFICAZIONI E FORMAZIONE

Le due società bresciane uniscono le for ze per of frire test avanzati, cer tificazioni e for mazione specializzata alle aziende nei settori meccanico, elettrico ed elettronico

INTEK e AQM, due realtà d’eccellenza nel campo delle prove di laboratorio e della formazione in ambito meccanico, elettrico ed elettronico, hanno presentato a FUTURA EXPO 2025 la nascita di una partnership strategica tesa a potenziare le competenze tecniche e promuovere l’innovazione nei rispettivi settori L’obiettivo è quello di offrire alle aziende del territorio un ser vizio integrat o e a l t a m e n t e q u a l i f i c a t o , c h e include test di qualificazione e avanzat i , f a i l u r e a n a l y s i s , t a r a t u r e , p r o v e e

c e r t i f i c a z i o n i d i p r o d o t t o / p r o c e s s o ,

o l t r e a p e r c o r s i f o r m a t i v i a l t a m e n t e specializzati e consulenza specialistic a , c h e c o p r o n o i r i s p e t t i v i a m b i t i d i competenza dei due nuovi par tner

L a s i n e r g i a A Q M - I N T E K v a o l t r e u n a semplice collaborazione tecnico-commerciale, ma si configura a livello strutturale ed è anche legata anche all’acq u i s t o d i q u o t e d e l l a s o c i e t à Intek da par te di AQM, che in tal modo diventa un socio di rilievo strategico di Intek.

In un mondo che sta evolvendo verso soluzioni sempre più interdisciplinari, come quelle meccatroniche, questa sinergia consentirà l’attuazione di interessanti piani di sviluppo, grazie all’ampliamento del por tafoglio ser vizi Sarà significativo, quindi, il valore aggiunto che, in virtù di questa stretta collaborazione, ricadrà sul territorio nazionale, andando a supportare i meccanismi e i processi di cambiamento, ormai in atto nei vari settori industriali

Un aspetto centrale di questa collabor a z i o n e r i g u a r d a l a m a r c a t u r a C E dei prodotti, fondamentale per l’immissione dei prodotti sul mercato europeo e che, grazie alla nuova par tnership, p o t r à e s s e r e o t t e n u t a c o n m a g g i o r e rapidità ed efficienza

INTEK e AQM offriranno suppor to tecnico e normativo per garantire la conf o r m i t à a l l e d i r e t t i v e e u r o p e e , t r a c u i compatibilità elettromagnetica (EMC), s i c u r e z z a e l e t t r i c a ( LV D ) , d i r e t t i v a radio (RED), Direttiva ATEX e le numerosissime nor mative e standard sui dispositivi meccanici

O l t r e a i t e s t p r e s t a z i o n a l i e d i conformità, la par tnership s ’estende all’analisi avanzata dei material i e a l l a f a i l u r e a n a l y s i s ( a n a l i s i di guasti e cedimenti) Le aziende potranno usufruire di tecnologie all’av a n g u a r d i a p e r l a c a r a t t e r i z z a z i o n e c h i m i c a d e i m a t e r i a l i , p e r l e p r o v e meccaniche, l’analisi microstrutturale, le indagini tomografiche, il tutto finalizzato a migliorare la qualità e la durata d e i p r o d o t t i , c o n i n d u b b i o m i g l i o r amento in termini di Sostenibilità

“L a c o lla b o r a z io n e c o n A Q M r a p p r esenta un ’ op p ortunit à u n i c a p e r r a ff o rzare il nostro impeg n o n e ll’in n o v a z ion e e n e l l a q u a l i t à .

I n s i e m e p o s s i a m o o ff r i r e a l l e a z i e n d e un supporto tecnico e fo rm a tiv o d i a ltissimo livello, contribuendo alla loro cres c i t a e c o m p e t i t i v i t à s u l m e r c a t o ” , ha dichiarato Alber to Amistani, Presid e n t e e A m m i n i s t r a t o r e D e l e g a t o d i INTEK.

“ Q u e s t a s i n e r g i a

c o n I N T E K c i p e rmette di ampliare il

n o s t r o r a g g i o d ’ azione e di garantire

a i n o s t r i c l i e n t i u n servizio ancora più

c o m p l e t o e p e r f o r -

m a n t e . L a n o s t r a esp e rie n z a c o n iu g ata con le competenze di INTEK renderà possibile l’accesso a soluzioni avanzate per test, certific a z i o n i e f o r m a z i o n e ” , h a a g g i u n t o

G a b r i e l e C e s e l i n , A m m i n i s t r a t o r e

Delegato di AQM

Le collaborazioni tecniche, organizzative e commerciali dei due enti costitui-

r a n n o u n n u o v o p u n t o d i r i f e r imento, che permetterà loro d’ampliar e i l r a g g i o d ’ a z i o n e , g a r a n t e n d o u n ser vizio ancora più completo e per form a n t e , d u n q u e u n ’ o p p o r t u n i t à u n i c a per rafforzare l’impegno per l’innovazione e la crescita della competitività delle imprese di riferimento

I N T E K S . p . A . è u n l a b o r a t o r i o d i prova e misura indipendente fondato nel 1994, specializzato in test elettrici, elettronici, ambientali e fisici L’aziend a , c o n s e d e a R e z z a t o ( B S ) , o p e r a p r i n c i p a l m e n t e n e l l ’ a m b i t o d i p r o v e e l e t t r i c h e / e l e t t r o n i c h e , a m b i e n t a l i e fisiche, coprendo un ’ampia gamma di s e t t o r i , t r a c u i c

n s u m e r, i n d u s

r i a l e , s e n s o r i s t i c a , a u t o m a z i o n e , AT E X , n avale, automotive e ferroviario. É accred i t a t a p e r l e p r o v e d i c o n f o r m i t à a l l e principali normative europee, par tecipa come CB TL allo schema di cer tificaz i o n e i n t e r n a z i o n a l e I E C E E e s i d istingue per l’eccellenza nelle tecniche di metrologia e nel calcolo dell’incertezza di misura, collaborando con enti e istituti di rilevanza internazionale.

AQM S.r.l. è una società senza scopo di lucro fondata nel 1982, con sede a P r o v a g l i o d ’ I s e o ( B S ) , c h e o p e r a c o n m i g l i a i a d ’ i m p r e s e m e t a l l u r g i c h e e m a ni f a t t u r i er e n azi o n a l i e i n t er n azi onali, sviluppando competenze d’eccellenza sui materiali industriali in svariati campi applicativi, sui loro processi produttivi, sul miglioramento continuo dell’organizzazione e sull’implementazion e d i s i s t e m i d i g e s t i o n e i n t e g r a t i s e c o n d o s t a n d a r d i n t e r n a z i o n a l i n e i vari campi di applicazione.

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Misure e Testing: strumenti di crescita e progresso

CREAFORM OTTIENE LE PRESTIGIOSE CERTIFICAZIONI

ISO 27001, ISO 14001 E TISAX

Un impegno sempre più for te verso standard di alto livello in materia di sicurezza delle infor mazioni, gestione ambientale e garanzia di qualità

Creaform, azienda di AMETEK Inc e for nitore mondiale di soluzioni di misura 3D automatizzate e portatili , è orgogliosa di annunciare il recente conseguimento delle cer tificazioni ISO 27001 , ISO 14001 e TISAX Questi risultati sottolineano il costante impegno dell’azienda nei confronti dei più elevati standard di sicurezza delle infor mazioni, della gestione ambientale e della conformità ai requisiti di sicurezza specifici del settore, a complemento delle cer tificazioni ISO 9001:2015 e ISO 17025:2017.

ISO 27001: Migliorare la sicurezza delle informazioni

L a c e r t i f i c a z i o n e I S O 2 7 0 0 1 t e s t i m onia l’impegno di Creaform nel mantenere solide pratiche di sicurezza delle informazioni

Questa cer tificazione dimostra l’adesione dell’azienda a protocolli rigoros i , c h e c o m p r e n d o n o p e r s o n e , p r ocessi e tecnologia Con l’ottenimento della ISO 27001, Creafor m ha dimostrato la propria capacità di gestire e m i t i g a r e i r i s c h i l e g a t i a l l a s i c u r e z z a d e i d a t i , g a r a n t e n d o l a p r o t e z i o n e d e l l e i n f o r m a z i o n i s e n s i b i l i e r a f f o rzando la fiducia di clienti e stakeholder.

TISAX: Elevare la sicurezza delle informazioni nell’industria automobilistica

La cer tificazione TISAX (Trusted Information Security Assessment Exchange) di Creafor m segna un risultato fondamentale per soddisfare i rigorosi requisiti di sicurezza dell’industria automobilistica.

T I S A X , i n f a t t i , è u n o s t a n d a r d r i c o n osciuto a livello mondiale e progettato

specificamente per le organizzazioni del settore automobilistico, che garantisce la rigorosa adesione delle aziende che la conseguono a misure rigoros e , l u n g o t u t t a l a c a t e n a d i f o r n i t u r a , salvaguardando i dati sensibili e mantenendo la conformità ai requisiti specifici del settore

C o n q u e s t a

i c a z i

e , C r e a f o r m dimostra il proprio impegno a ser vire i clienti del settore automobilistico con il massimo livello di sicurezza e fiducia nelle informazioni

ISO 14001: Impegno per la gestione ambientale

I l c o n s e g u i m e n t o d e l l a c e r t i f i c a z i o n e

ISO 14001 da par te di Creaform evidenzia il suo approccio proattivo alla gestione ambientale. Questa cer tificazione riflette l’impegno d e l l ’ a z i e n d a n o n s o l o a r i s p e t t a r e l e

l e g g i e l e n o r m a t i v e a m b i e n t a l i , m a a n c h e a m i g l i o r a r e c o n t i n u a m e n t e l e proprie prestazioni ambientali

Attraverso iniziative volte alla riduzione dei rifiuti, alla conser vazione dell’en e r g i a e a p r a t i c h e s o s t e n i b i l i , C r e aform contribuisce a un futuro più verde e sostenibile

b i l i t à a m b i e n t a l e e l a c e r t i f i c a z i o n e

TISAX riflette la nostra capacità di soddisfare le esigenze specifiche del settore automobilistico

Insieme alle certificazioni ISO 9001:2015 e ISO 17025:2017, questi risultati riflettono i nostri continui sforzi per superare gli standard del settore e offrire un valore eccezionale ai nostri clienti” .

CLICCA QUI per ulteriori informazioni

Informazioni su Creaform

For te di due decenni di esperienza nel p l a s m a r e i l f u t u r o d e l l a m e t r o l o g i a dimensionale, Creafor m assiste i propri clienti nel realizzare le loro ambizioni di misura attraverso soluzioni 3D all’avanguardia.

Con il suo ampio por tafoglio hardware e software, Creaform consente ai suoi utenti di sperimentare in prima persona l’innovazione attraverso la scansione 3D, il reverse engineering, il controllo qualità, le prove non distruttive, lo sviluppo dei prodotti e la manutenzione Migliaia di professionisti in vari settori, come quello automobilistico, aerospaziale, manifatturiero, dell’industria pes a n t e , d e l l ’ o i l a n d g a s , d e l l a p r o d uz i o n e d i e n e r g i a , dei prodotti di consumo, della ricerca e d e l l ’ i s t r u z i o n e , hanno scoperto che con Creaform l’innovazione prende forma

Leadership e visione

“ I l c o n s e g u i m e n t o d i q u e s t e c e r t i f i c azioni è una pietra miliare significativa per Creaform” , ha dichiarato Fanny

Tr u c h o n , P r e s i d e n t e d i C r e a f o r m “Rafforza il nostro impegno verso l’ecc e l l e n z a i n o g n i a s p e t t o d e l l e n o s t r e operazioni.

La certifica zione ISO 2 7 0 0 1 g a ra ntisce che le nostre pratiche di sicurezza informatica sono tra le migliori del sett o r e , l a c e r t i f i c a z i o n e I S O 1 4 0 0 1 d imostra la nostra dedizione alla sosteni-

C o n s e d e a L é v i s , Q u é b e c , C a n a d a , Creaform è presente in oltre 85 Paesi attraverso 26 uffici locali situati in tutto il mondo e una rete di oltre un centinaio di distributori.

Una presenza che consente all’aziend a d i c o s t r u i r e r e l a z i o n i e f o r n i r e u n ser vizio clienti senza pari Creaform è un ’unità aziendale di AMETEK, Inc. fornitore leader a livello mond i a l e d i s o l u z i o n i t e c n o l o g i c h e i n d ustriali che ser ve una serie diversificata d i i n t e r e s s a n t i m e r c a t i d i n i c c h i a c o n un fatturato annuo di oltre 7 miliardi di dollari.

CREAFORM RIDEFINISCE

L’ESPERIENZA ONLINE

CON UN NUOVO

SITO WEB

Design semplificato, navigazione migliorata e risorse ampliate inaugurano una nuova era digitale, of frendo un accesso fluido a soluzioni di scansione 3D di prim’ordine per designer ed esper ti del controllo qualità

Creaform è lieta di annunciare il lancio del suo nuovo sito web completamente ridisegnato Questa nuova piatt a f o r m a è i l f r u t t o d i u n i m p e g n o c os t a n t e , v o l t o a o f f r i r e u n ’ e s p e r i e n z a online di livello superiore a clienti, par tn e r e p r o f e s s i o n i s t i d e l s e t t o r e d e l l a metrologia dimensionale e dei test non distruttivi (NDT).

Il sito web rinnovato introduce aggiornamenti significativi, progettati per offrire un ’esperienza ottimale durante tutto il percorso degli utenti, tenendo sempre a mente gli standard e le tendenze di conformità odierne

Concentrandosi su semplicità, sicurezza e risorse complete, la nuova piattaforma riflette adeguatamente l’impegno di Creaform verso l’innovazione e l’eccellenza

Il sito web aggior nato si concentra in modo rinnovato sulla semplificazione delle informazioni complesse, migliorando il modo in cui gli utenti interagiscono e traggono v a n t a g g i o d a l l a v a s t a c o m p etenza offerta da Creaform: – Navigazione intuitiva: la nuova inter faccia offre un design più ergonomico e ordinato, garantendo agli utenti un accesso più rapido alle informazioni di cui hanno bisogno;

– Sicurezza migliorata: un ambiente digitale for tificato, per salvaguardare dati sensibili e interazioni sulla piattaforma;

– Risorse ampliate: il sito Web agg i o r n a t o o f f r e c o n t e n u t i a p p r o f o n d i t i per:

Soluzioni complete: riorganizzazione di tutte le pagine hardware, software e di formazione in un unico menu prod o t t i , p e r t r o v a r e f a c i l m e n t e i n f o r m a -

zioni dettagliate su tutte le soluzioni Creaform Piattaforma software NDT VXintegrity :

sulla superficie e Moduli di monitoraggio;

pletamente riorganizzato, che raggruppa tutto il

blog, pagine di soluzioni, infografiche e altro ancora A

post-vendita rinnovata, con por tafoglio d

clienti

“ G

stazioni del sito Web, siamo in grado d

accedere senza problemi alle informa-

NEWS t

NUOVA SERIE DI TAVOLI VIBRANTI A

MAGNETI PERMANENTI

DynaLabs (distribuita in Italia da DSPM Industria di Milano) ha ulteriormente migliorato la famiglia di tavoli vibranti a magneti permanenti, noti per la loro versatilità, semplicità d’uso e affidabilità

Le unità vengono pilotate mediante i tasti funzione e il display, oppure mediante segnale di riferimento generato dall’esterno Sono disponibili quattro modelli, con forze di attuazioni crescenti, corredati da amplificatore esterno e blower per il raffreddamento, caratterizzate da un ottimo rapporto prestazioni/costo.

P r i n c i p a l i a p p l i c a z i o n i : t e s t i n g v i b r azionale di schede elettroniche, componenti elettromeccanici, test a fatica e risonanza, taratura di sensori di vibraz i o n e e s p o s t a m e n t o , m i s u r e d ’ i m p e -

zioni e agli strumenti di cui hanno bisog n o ” , h a s p i e g a t o S t é p h a n e A uclair, DVP Marketing & Product Management presso Creaform. “Questa nuov a p i a t t a f o r m a è u n a t e s t i m o n i a n z a del nostro impegno nel fornire un ’ esperienza online senza pari, ricca di risorse e solida in termini di sicurezza”

Visita il nostro sito web oggi stesso, per scoprire le modifiche

denza meccanica e ricerca. Range di misura di forza sinusoidale: da 20 a 440 N; Frequenze: da 0 a 12 kHz; Payload: da 0,8 a 2,5 kg

Amplificatore integrato o con modulo esterno per i modelli di taglia maggiore (PM250 e PM440)

Raffreddamento a convezione naturale o con elettro-soffiante

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RICHIEDI QUI documentazione tecnico-commerciale

DAL 5G AL 6G, IL FUTURO DELLA COMUNICAZIONE WIRELESS E LE SOLUZIONI DI TEST E MISURA

A SUPPORTO DELLA RICERCA

La prossima generazione delle reti di comunicazione wireless sarà basata su componenti tecnologici rivoluzionari, che richiedono nuove modalità di test

Ogni generazione di rete mobile offre nuove funzionalità e un’infinità di nuove oppor tunità Oggi, lo sviluppo delle reti 5G New Radio (5G NR) è in piena espansione ma il futuro standard 6G è già in fase di studio e il lancio è previsto intorno al 2030

Rohde & Schwarz è in prima linea nel s o s t e n e r e a t t i v a m e n t e l e a t t i v i t à d i ricerca sul 6G da par te dell’industria, organizzazioni, università e istituti di ricerca

Insieme ai nostri par tner e clienti, stiam o s vil uppando e pr oponendo l e nostre soluzioni di test per suppor tare la f a s e i n i z i a l e d i r i c e r c a , f i n a l i z z a t a a identificare ed esplorare diversi casi di u t i l i z z o e a f f r o n t a r e l e s f i d e t e c n i c h e c h e p o r t e r a n n o a l l a d e f i n i z i o n e d e l nuovo standard 6G Il mondo accademico e i principali operatori del settore hanno identificato delle aree di ricerca per le quali Rohde & S c h w a r z è g i à i n g r a d o d i o f f r i r e soluzioni di test all’avanguardia Tra i casi d’uso di par ticolare interesse:

Frequenze (sub) THz: il 6G prevede un aumento della banda disponibile con l’utilizzo di frequenze in banda (sub) THz; ciò consentirà ad esempio, lo sviluppo di applicazioni basate sul riconoscimento dei gesti e sulla realtà estesa (metaverso)

I S A C : r i l e v a m e n t o e c o m u n i c a z i o n e i n t e g r a t i , t a l v o l t a i n d i c a t a a n c h e c o m e J C A S ( J o i n t C o m m u n i c a t i o n

a n d S e n s i n g ) , u n s i s t e m a n e l q u a l e

o l t r e a l l a c o m u n i c a z i o n e e l a t r a s m i s -

s i o n e d i d a t i , v e n g o n o i n t e g r a t e d e l l e f u n z i o n i b a s a t e s u s e g n a l i r a d a r, p e r

s e r v i z i d i l o c a l i z z a z i o n e e r i l e v a m e nt o

RIS: super fici intelligenti riconfigurabili (RIS), una modalità innovativa di ges t i o n e d e l c a n a l e f i s i c o w i r e l e s s c o n l’uso di materiali in grado di modificare le proprie caratteristiche di riflessione e rifrazione elettromagnetica.

AI/ML: l’uso dell’intelligenza ar tificial e e d i m o d e l l i d i a p p r e n d i m e n t o , r iguarda molti ambiti di sviluppo della t e c n o l o g i a : d a l l ’ e l a b o r a z i o n e d e i s egnali alla configurazione e ottimizzazione automatica della rete (che tra i vari benefici, potrebbe por tare anche al miglioramento dell’efficienza energetica)

Rispetto a questi ambiti di ricerca e svil u p p o , R o h d e & S c h w a r z o f f r e u n am pio vent ag l io di s ol uzioni di t es t e misura:

Figura 3 – R&S®AREG800A radar echo generator: sviluppato per il test di radar in ambito automotive, questa soluzione innovativa e versatile risulta ottimale per la sperimentazione di segnali JCAS ed è in grado di soddisfare le esigenze e i requisiti di test nell’ambito di applicazioni di generazione di eco radar

F r e q u e n z e ( s u b ) T H z : v e r i f i c a d i parametri S, generazione e analisi di s e g

l a banda H (220-330GHz).

I S A C : l o s v i l u p p o d i u n a t

Figura 1 – R&S®ZNA vector network analyzer: connesso al conver titore di frequenza R&S®ZC170 per la misura di parametri S di componenti RF in banda D-Band (110GHz-170GHz)

Figura 2 – R&S®FE170ST e R&S®FE170SR frontend esterni: per la generazione e analisi vettoriale di segnali in banda D-band per la caratterizzazione di componenti e delle caratteristiche fisiche del canale wireless sub THz

c n o l o g i a b a s a t a s u l r i l e v a m e n t o (radar) e comunicazione i n t e g r a t i , p r e v e d e d a una par te lo studio delle for me d’onda e dei modelli di canale attraverso la generazione e l’analisi di segnali complessi e dall’altra, la simulazione d i o g g e t t i a t t r a v e r s o u n generatore di eco radar

RIS: super fici intelligenti riconfigurabili (RIS)

AI\ML: l’uso dell’intellig e n z a a r t i f i c i a l e e d i modelli di apprendiment o p u ò e s s e r e a p p l i c a

t ituendo uno o più blocchi di una “classica” catena di trasmissione e ricezio-

dati da utilizzare per la fase di “training” del modello stesso Rohde & Schwarz è uno

Figura 4 – R&S®ATS1800M: camera anecoica, che consente di ef fettuare dei test in modo flessibile e in ambiente OTA (test over the air)

La super fice RIS oggetto di test viene “illuminata” con diversi angoli d’incidenza e, in parallelo, vengono analizzate le caratteristiche di riflessione, con un elevato grado di precisione.

Sistema di test per il training di modelli ML per l’equalizzazione e la stima della qualità del canale, basato su str umenti R&S®: SMW per la generazione di segnali vettoriali (con doppio front-end RF e due generatori RF esterni), Oscilloscopio RTP per l’acquisizione multicanale in coerenza di fase e il software su PC VSE per il post-processing e l’analisi dei segnali acquisiti

dei pochi par tner tecnologici al mondo a coprire l’intero ecosistema delle comunicazioni mobili

La nostra esperienza risale alla seconda generazione mobile (2G) All’epoca, il nostro simulatore di sistema GSM ha avuto un for te impatto sul

panorama dei test e delle misure delle comunicazioni mobili.

Oggi siamo già al lavoro per sviluppare soluzioni di test per il 6G

CLICCA QUI per maggiori dettagli.

FORMAZIONE METROLOGICA: L’APPROCCIO DI TRESCAL INSTITUTE

L a m e t r o l o g i a è u n a d i s c i p l i n a i n continua evoluzione, strettamente legata agli aggiornamenti normativi e al progresso tecnologico Per garantire la qualità delle misure e la loro affidabilità nei diversi settori industriali, è fondamentale che i professionisti del settore ricevano una formazione continua e mirata. Fondato nel 2010, il Trescal Institute offre corsi di formazione specifici per supportare aziende e laborat o r i n e l l a g e s t i o n e d e l l e a t t i v i t à

I corsi trattano temat i c h e f o n d a m e n t a l i c o m e l a t a r a t u r a e conferma metrologic a , l a g e s t i o n e d e l l a s t r u m e n t a z i o n e i n qualità e la valutazione dell’incert e z z a d i m i s u r a , c o n u n f o c u s s u applicazioni pratiche e metodologie consolidate.

CLICCA QUI per maggiori dettagli sulle attività formative di Trescal

metrologiche Il programma formativo si basa su un approccio strutturato che prevede: – A n a l i s i d e l l e e s i g e n z e a z i e n d a l i , per sviluppare percorsi formativi su misura; – Definizione di obiettivi di apprend i m e n t o c h i a r i e m isurabili; – Valutazione dell’eff i c a c i a d e l l a f o r m az i o n e , p e r g a r a n t i r e u n m i g l i o r a m e n t o c o n t i n u o d e l l e c o mpetenze.

ORACLE RED BULL RACING RINNOVA LA PARTNERSHIP VINCENTE CON HEXAGON, MENTRE LA FORMULA 1 ENTRA IN UNA NUOVA ERA

Le tecnologie di realtà digitale Hexagon garantiscono le massime prestazioni a Oracle Red Bull Racing, in vista delle nuove regolamentazioni 2026

Le tecnologie di realtà digitale di Hexagon per mettono di appor tare oltre 20 000 modifiche al design delle auto ogni stagione, garantendo precisione e velocità per prestazioni vincenti: – I n q u a

Formula 1, permettendo a Oracle Red Bull Racing di essere sempre all’avan-

continua evoluzione;

– Il rinnovo pluriennale consolida la partnership tra i due brand, che dura da 18 anni e che porta innovazione e successi condivisi nel Red Bull Technology Campus e in tutte le gare di F1 nel mondo; Hexagon ha annunciato il rinnovo pluriennale dell’ormai consolidata partnership con Oracle Red Bull Racing, uno dei team di Formula 1 di maggior successo della storia

A dimostrazione dell’impegno profuso nei confronti del Team, Hexagon estenderà la propria par tnership a Oracle Red Bull Sim Racing, ispirando la pross i m a g e n e r a z i o n e d i p r o f e s s i o n i s t i STEM con par ticolare attenzione al sett

divario tra le corse simulate e la F1. Il logo Hexagon sarà presente sul sidepod inferiore della RB21 a testimonianza del contributo di lunga data fornito al team nella gestione della vettura. Il

brand sarà inoltre presente nelle livree di Oracle Red Bull Sim Racing per i l c a m p i o n a t o m o n d i a l e d i F 1 S i m Racing e per la Porsche Espor ts Supercup, oltre che nella sede del team nella Red Bull Racing Erena. La par tnership è fondamentale in vista della stagione 2026, quando entreranno in vigore nuove norme spor tive che richiederanno la completa riprogettazione di tutte le auto Ciò darà il via a una nuova era di competizioni più “agili, competitive, sicure e sostenibili”, come indicato dalla FIA, l’organo di regolamentazione del settore. L’avanzata tecnologia di digitalizzazione di Hexagon permetterà a Oracle Red Bull Racing di essere sempre all’avanguardia per ottenere le massime prestazioni nel rispetto delle nuove regolamentazioni sportive. Con migliaia di modifiche progettuali apportate ogni stagione, Hexagon ha permesso al Team di raggiungere i massimi livelli di velocità e agilità, integrando il

Oracle Red Bull Racing rinnova la par tnership vincente con Hexagon Photograph Credit: Red Bull Racing

controllo della qualità e la digitalizzazione nei processi di progettazione L’accuratezza di queste tecnologie garantisce elevatissimi livelli di precisione e qualità al primo tentativo, offrendo una produttività senza precedenti. La velocità di acquisizione dei dati garantisce inoltre a Oracle Red Bull Racing di mantenere il proprio vantaggio competitivo sia in pista che fuori, fornendo le informazioni necessarie per un rapido sviluppo del design

Considerando che otto team su dieci, tra cui Oracle Red Bull Racing, hanno cambiato i piloti durante la stagione, il 2025 si preannuncia un anno estremamente competitivo, determinato da uno scar to minimo Per ottimizzare le pres t a z i o n i , l a t e c n o l o g i a d i s c a n s i o n e laser 3D di Hexagon e l’assistenza in p i s t a f o r n i r a n n o u n s u p p o r t o f o n d amentale nel per fezionamento dell’aerodinamica, assicurando una messa a p u n t o p r e c i s a p e r p o r t a r e i l t e a m i n t e s t a a l l a g r i g l i a d i p a r t e n z a a o g n i

gara Lo storico contributo di Hexagon

s

l logo dell’azienda sulla vettura per tutta la stagione 2025, a par tire dalla gara inaugurale di Melbourne

Christian Horner, Team Principal e CEO di Oracle Red Bull Racing, ha dichiarato: “Hexagon ha avuto un ruolo fondamentale nel successo ottenuto nel corso di questa lunga partnership. I nostri partner tecnologici sono un elemento determinante per il team e siamo molto selettivi nella scelta dei collaboratori Siamo certi che Hexagon contribuirà alla nostra competitività per gli anni a venire” .

Josh Weiss, Presidente della divisione Manufacturing Intelligence di Hexag o n , h a c o m m e n t a t o : “ I n H e x a g o n , sia

Racing, dove le nostre avanzate tecnologie di misurazione giocano un ruolo chiave nel raggiungimento del successo in pista. Condividendo una tradizion e i m p

d eccellenza, siamo pronti per affrontare

abbracciare un ’ era ancora più sostenibile ed emozionante nel 2026 e oltre”

Il team Oracle Red Bull Racing ha ridotto le difettosità del 50% negli ultimi due anni. Le misurazioni fornite dalle tecnologie di scansione ultra-veloci di Hexagon garantiscono che ogni component e s i a r e a

blata per ogni gara con la qualità necessaria e nel rispetto delle normative d

del team.

La vettura 2025 è stata presentata in occasione dell’evento F1 75 Live, tenutosi all’arena O2 di Londra il 18 febbraio, al quale Hexagon ha partecipato come partner per l’innovazione, a testimonianza della crescente collaborazione tra i due innovatori tecnologici

CLICCA QUI per ulteriori approfondimenti su come Oracle Red Bull Racing utilizza le soluzioni Hexagon

Liam Lawson della Nuova Zelanda e dell’Oracle Red Bull Racing e Max Verstappen dei Paesi Bassi e dell’Oracle Red Bull Racing salutano la folla durante F1 75 Live alla O2 Arena il 18 febbraio 2025 a Londra, Inghilterra. Photographer C redit: Getty Images / Red Bull Content Hub

QUALITÀ, SERVIZIO E INNOVAZIONE PER RESTARE AI VERTICI DELLA MECCANICA MONDIALE

M.T. e Hexagon: una par tnership di successo

u o m o - m a c c h i n a d e l l e s o l u z i o n i p i ù recenti Dopo un ’approfondita analisi delle alter native presenti sul mercato, M T sceglie Hexagon sia per la qualità delle macchine sia per la serietà e la preparazione del personale. Un contri-

b u t o i m p o

D a l 2 0 1 0 H e x a g o n a c c

m p a g n a q u a l e p a r t n e r t e c n o l o g i c o l ’ a z i e n d a riminese, specializzata nella produzione di por tautensili motorizzati per torni a controllo numerico, nel suo percorso c o n t i n u o d ’ i n n o v a z i o n e e c r e s c i t a d i m e r c a t o , a l l a r i c e r c a d i e c c e l l e n z a e produttività.

La sfida

Per sostenere la crescita e proseguire con l’espansione sui mercati mondiali, M.T. decide intorno al 2010 di dotarsi di strumenti e macchine di controllo di qualità superiore Lo scopo è quello di alzare il già notevole valore percepito ed effettivo dei componenti ma anche quello di aumentare la produttività graz i e a l l ’ i n n o v a z i o n e d e l l e i n t e r f a c c e

quella giusta

c o m e s p e s s o

a c c a d e , d a l l a

v i s i t a a u n ’ a -

z i e n d a v i c i n a

a M T c h e aveva già adottato la tecnolog i a H e x a g o n con ottimi risultati

“ Da allora sono passati molti anni”,diceGianluca Marchetti, “ e quindi posso affermare con certezza che la scelta è stata

C o n H e x a g o n a b b ia m o c o n d iv iso u n

b e l l i s s i m o p e r c o r s o d ’ i n n o v a z i o n e , forti degli stessi principi di eccellenza

e p r o g r e s s o t e c n o l o g i c o L a s t r a d a fatta insieme non è solo quella dell’ev o l u z i o n e d e l l a t e c n o l o g i a ( o g g i

abbiamo in fabbrica sei macchine tra cui una Leitz Reference Ultra, arrivata m e n o d i u n a n n o f

r

g l i a b i l

z io n e a l c lie n te e d e ll’ a s s is te n z a : n

facciamo manutenzione preventiva sulle nostre apparecchiature ed Hexagon ha dimostrato una qualità del servizio e delle persone all’altezza delle nostre aspettative e dei nostri programmi”

La soluzione

A t t u a l m e

e , M . T. u t

d i p r o g r a m m a z i o n e E S P R I T C A M d i Hexagon (installato su 10 stazioni), e sei macchine di metrologia: due Global Advantage, 2 Global Classic, una Global S Blue e la già citata Leitz Reference Ultra. Ma quello che conta non sono tanto le singole soluzioni, quanto la capacità dei tecnici di M T d’int eg r ar l e in un ecos is t em a di f abbr ica sano, sostenibile e altamente efficiente

N e l l o s l a n c i o v e r s o l ’ i n n o v a z i o n e continua e la ricerca dell’eccellenza, M . T. p e n s a n e l b r e v e p e r i o d o d i a gg i u n g e r e a l s u o p a r c o m a c c h i n e d i m i s u r a a l m e n o a l t r i d u e e s e m p l a r i d i ultima generazione, sempre marchiati Hexagon

Gianluca Marchetti (Amministratore unico – M T srl)

I risultati

“ I n s i e m e a H e x a g o n ” , cont inua Marchetti, “i nostri ra g a zzi crescono, trovano nuove soluzioni, migliorando sia la q u a lità sia la p ro d u ttiv ità U n a ltro elemento da non trascurare è la facilità d ’ i n s t a l l a z i o n e , a p p r e n d i m e n t o e u t il i z z o : c i c o n s e n t e d i d e d i c a r e m e n o tempo alle macchine, liberandolo per attività a più alto valore aggiunto, e di ridurre il time to market” .

Un capitolo a par te merita la sostenibilità, da sempre un vanto di M T

G l i i n g o m b r i r i d o t t i e l a f a c i l i t à d i gestione delle macchine Hexagon (che t r a l ’ a l t r o s o n o t u t t e c o n n e s s e i n r e t e ) contribuiscono a creare un ambiente di fabbrica sicuro e vivibile per gli operatori

Ma il DNA tecnologico di Marchetti e d e i s u o i c o l l a b o r a t o r i h a g i à a p e r t o una strada di ulteriore progresso in termini di efficienza, sicurezza e sostenib i l i t à d e l l u o g o d i l a v o r o : l ’ a f f i a n c amento agli operatori umani di un robot umanoide, inizialmente introdotto per i l s u p p o r t o a l c o l l a u d o e o r a s e m p r e più utilizzato

“Frequentando le fiere di settore” , racconta Marchetti, “mi sono imbattuto in q u e s t o r o b o t d i p r o d u z i o n e i t a l i a n a , c h e s i c h i a m a R o b e e e d è s v i l u p p a t o da Oversonic Grazie ai nostri svilupp a tori, og g i Rob ee p a rla con le m a c-

c h i n e H e x a g o n e h a d a t o u n g r a n d e i m p u l s o a l l a p r o d u t t i v i t à , s v o l g e n d o

che ci consente d i continua re a g ua rd a r e a l f u t u r o c o m e p i o n i e r i : s i a m o stati i primi in Italia a inserire un robot umanoide in fabbrica per l’interazione con le macchine di misura” .

M.T. srl

M T nasce nel 1972 come azienda di l a v o r a z i o n i m e c c a n i c h e c o n t o t e r z i . Nel 1996 entra nel settore dei por tautensili statici e motorizzati per tor ni a controllo numerico, progettati soprattutto per eseguire lavorazioni di precisione.

Crescendo un po ’ alla volta, nel 2002

i n i z i a a d e s p o r t a r e p r o d o t t i p r i m a negli Stati Uniti e poi in altre aree geog r a f i c h e ; o r a è i l q u a r t o g r u p p o a l mondo come numero di pezzi prodotti e a i v e r t i c i d e l m e r c a t o i n t e r m i n i d i livello di qualità e di ser vizio

Hexagon Global

l a v o r i r i p e t i t i v i c h e a b b i a m o p o t u t o togliere agli umani, creando in aziend a u n c l i m a d i f i d u c i a e d i s i c u r e z z a

L ’ a z i e n d a s i f o nd a s u l l e c o m p et e n z e d i c i r c a 130 dipendenti e p r o d u c e t u t t i i componenti in Ita-

l i a , p r e s s o l o s t ab i l i m e n t o d i S a n Giovanni in Marig n a n o ( R N ) A tt u a l m e n t e l a p r oduzione è compos t a d a l 7 5 % d i c o m p o n e n t i a proprio marchio e d a l 2 5 % d i p r og e t t i c o n t o t e r z i MT è un ’eccellenz a i t a l i a n a , d a s e m p r e a l p a s s o con l’innovazione

t e c n o l o g i c a , a nche grazie agli stim o l i p r o v e n i e n t i d a i c l i e n t i , r i v o l t i a l l a p r o g e t t a z i on e d i s o l u z i o n i s e m p r e n u o v e e o r i e n t a t e a l m iglioramento.

GUARDA la videointer vista a Gianluca Marchetti.

MONITORAGGIO

INQUINANTI GASSOSI, POLVERI E INQUINAMENTO ACUSTICO

Una priorità per il funzionamento ottimale di por ti e aeropor ti

Gli aeropor ti e i por ti sono infrastrutture fondamentali per la mobilità di persone e merci e l’economia globale dipende dal loro funzionamento. Le attività relative però impattano sui centri urbani adiacenti: la vicinanza dei porti può, ad esempio, contribuire ad aumentare i livelli d’inquinamento dovuti alle emissioni derivanti dalle operazion i d i s p e d i z i o n e , c a r i c o e s c a r i c o

Negli aeropor ti, invece, l’impatto ambientale del traffico aereo non riguarda solo le emissioni gassose e di par ticolato, ma anche il rumore

Sostenibilità, crescita e salute possono e devono andare però di pari passo P e r r a g g i u n g e r e q u e s t o o b i e t t i v o , i l monitoraggio della qualità dell’aria e d e l l ’ i m p a t t o a m b i e n t a l e d e v ’ e s s e r e una priorità

Air Pro: La stazione di monitoraggio della qualità dell’aria più accurata per avere dati in tempo reale sempre aggiornati

Kunak AIR Pro misura fino a 5 diversi gas (CO, CO2, NO, NO2, O3, SO2, H2S, NH3, VOC, CH4 e HCL) e fino a 4 dimensioni delle par ticelle: <10 μm, < 2 , 5 μ m , < 4 μ m e < 1 μ m ( P M 1 0 , PM4, PM2,5 e PM1, TSP e TPC) oltre c h e a i c l a s s i c i p a r a m e t r i a m b i e n t a l i

(temperatura, umidità, pressione, direzione e velocità del vento).

Principali benefici

– Multi-inquinante;

– Sistema di sensori intelligenti;

– Completamente autonomo (grazie al pannello solare);

Vantaggi del monitoraggio della qualità dell’aria nei trasporti

Conoscenza dell’impatto sulla qualità dell’aria.

Tu t e l a d e l l a s a l u t e , p r e v e n z i o n e d e i rischi e riduzione dei costi sanitari

Riduzione dell’impatto delle sostanze fossili.

Maggiore consapevolezza ambientale. Rispetto della normativa ambientale

Incoraggiare nuove pratiche di mobilità sostenibile

Promuovere l’innovazione tecnologica.

Aumento dell’attrattiva turistica.

Una rete di monitoraggio della qualità dell’aria può essere uno strumento prezioso per garantire la salute e la sicu-

– Dati in tempo reale;

– Precisione comprovata

Il software di analisi dei dati Kunak Air Cloud è facile da usare per il processo decisionale: consente di accedere ai dati in tempo reale raccolti dalla rete di sensori, per prendere decisioni che aiutano a migliorare la qualità dell’aria nell’ambiente e a proteggere la salute delle persone

rezza dei lavoratori, rispettare le norm

cienza operativa e accrescere la propria reputazione.

Aesse Ambiente si occupa di progetti di monitoraggio ambientale ed è il dist

u

d o a d a e

e @ aesse-ambiente.it oppure compila il form demo sul sito web

Kunak Air Cloud
Car tucce rilevamento inquinanti
Kunak Air Pro – Applicazione in un por to
Kunak Air Pro
Progetti di monitoraggio ambientale in por ti e aeropor ti nel mondo

RIVOLUZIONARIO

SCANNER DI PRESSIONE PER IL MERCATO DEI TEST DI VOLO

Dopo diversi anni di sviluppo, Evolution Measurement è orgogliosa di annunciare il lancio del suo rivoluzion a r i o s c a n n e r d i p r e s s i o n e E v o Scann® P10-D, una soluzione di misura all’avanguardia sviluppata in linea con il programma RACER CleanSky2 finanziato dall’Unione Europea H2020. Questo innovativo dispositivo rappresenta un significativo balzo in avanti nella tecnologia di misurazione aerodinamica, fornendo prestazioni senza precedenti e opzioni di personalizzazione per l’ambiente dei test di volo

i n d i v i d u a l i d a o g n i s c a n n e r. Q u e s t o design all’avanguardia migliora significativamente la risposta in frequenza e semplifica le operazioni

Progettato per garantire prestazioni di misura eccezionali, il P10-D offre la più a l t a r i s o l u z i o n e o g g i d i s p o n i b i l e s u l mercato

I dieci sensori di pressione differenziale diretta del P10-D sono accoppiati a un ADC a 24 bit

Sono possibili velocità di uscita della misura fino a 2 kHz in una varietà di unità di misura. I segnali di pressione s o n o c o m p l e t a m e n t e c o m p e n s a t i i n temperatura e, in aggiunta e in modo u n i c o , i l P 1 0 - D i n c o r p o r a u n s e n s o r e barometrico aggiuntivo che viene utilizzato solo per misurare la pressione atmosferica locale. Que-

Basato sulla collaudata tecnologia EvoScann®, il P10-D è il primo scanner di p r e s s i o n e d i f f e r e n z i a l e a 1 0 c a n a l i progettato con un ’attenzione meticolos a a l l e e s i g e n z e d e l l e a p p l i c a z i o n i aerospaziali Il P10-D è dotato di un’int e r f a c c i a m e c c a n i c a c o m p l e t a m e n t e personalizzabile, che garantisce un’integrazione per fetta in diverse configurazioni di test, spesso senza la necessità di alcun tubo

G l i s c a n n e r d i p r e s s i o n e p o s s o n o e ssere collegati in una configurazione a m a r g h e r i t a , r i d u c e n d o l a l u n g h e z z a d e i c a v i n e c e s s a r i e f o r n e n d o l e t t u r e

s t a m i s u r a n o n f a p a r t e della misura differenzia-

l e , e c i ò s i g n i f i c a c h e

q u e s t o s c a n n e r è u n i c o

n e l l a s u a c a t e g o r i a p e r

q u e s t o t i p o d i m i s u r a ,

ma è in grado di segnalare le variazioni di pressione barometrica o sta-

t i c a i n p i ù p u n t i i n t o r n o

a l l ’ o g g e t t o i n p r o v a ,

q u a n d o v e n g o n o u t i l i zzati più scanner.

L a s u a s t r u t t u r a r o b u s t a

a s s i c u r a l ’ a f f i d a b i l i t à nelle condizioni più difficili, mentre il protocollo

d i c o m u n i c a z i o n e , s p e -

c i f i c o p e r i l s e t t o r e a e -

r o s p a z i a l e , g a r a n t i s c e

u n a t r a s m i s s i o n e e f f iciente dei dati durante i

t e s t d i v o l o . E v o S c a n n ®

P 1 0 - D u t i l i z z a l e c o m u -

n i c a z i o n i I E N A , è c o n -

f o r m e a l l o s t a n d a r d

IEEE1588PTPv2 e ha una accuratezza di ±0,1%.

I l p r o g e t t o C l e a n S k y 2

p o n e l ’ a c c e n t o s u l l a sostenibilità ambientale nell’aviazione e il P10-D

s i a l l i n e a p e r f e t t a m e n t e

a i s u o i o b i e t t i v i c o n s e ntendo processi di test più

e f f i c i e n t i , a c c u r a t i e adattabili. Affrontando le

s f i d e u n i c h e d e g l i a m b i e n t i d i t e s t d i volo , il P10-D consente agli ingegneri di spingersi oltre i confini dell’innovaz i o n e n e l l e t e c n o l o g i e a e r o n a u t i c h e più pulite ed ecologiche. Il lancio dell’EvoScann® P10-D segna u n n u o v o c a p i t o l o n e l l a t e c n o l o g i a aer os pazial e, s t abil endo un punt o di riferimento per prestazioni e affidabilità.

Informazioni su EvoScann® EvoScann® è un produttore leader spec i a l i z z a t o i n t e c n o l o g i e d i s c a n s i o n e della pressione all’avanguardia. C o n u n ’ a t t e n z i o n e p a r t i c o l a r e a l l a precisione, all’innovazione e all’adattabilità, E v o S c a n n ® continua a ridefinire le possibilità di misurazione aerod i n a m i c a i n o t t i c a d ’ i n n o v a z i o n e competitiva

Informazioni sulla misurazione dell’evoluzione

E v o M i s u r e è u n f o r n i t o r e l e a d e r d i soluzioni di misura di precisione, spec i a l i z z a t o i n t e c n o l o g i e a v a n z a t e d i misura della pressione e della temperat u r a . C o n u n ’ a t t e n z i o n e p a r t i c o l a r e all’innovazione e alla qualità, EvoMis u r e s u p p o r t a d i v e r s i s e t t o r i , t r a c u i quello aerospaziale, automobilistico e deg l i s por t m ot or is t ici, nel r ag g iung imento di prestazioni superiori attraverso l’acquisizione e l’analisi precisa dei dati

Per ulteriori informazioni sullo scanner di pressione EvoScann® P16-D e sulla s u a o m o l o g a z i o n e F I A , v i s i t a t e i l sito web o contattate il team di vendita Evomisure.

Cos’è l’incer tezza di misura, dunque?

Qualche riflessione sull’importanza di una definizione condivisa

RIASSUNTO

GENERAL METROLOGY

l e a g u e and friend Luca Mari, world-recognized exper t in fundamental metrology and member of several Inter national

C

ment of the fundamental norms and documents of interest f

hesitate to contact him!

In questa Rubrica permanente il collega e amico Luca Mari, internazionalmente riconosciuto quale esper to di metrologia fondamentale e membro di numerosi tavoli di lavoro per la redazione di Norme, informa i lettori sui più recenti temi d’interesse e sugli sviluppi di Norme e Documenti. Scrivete a Luca per commentare i suoi ar ticoli e per proporre ulteriori temi di discussione!

Cos’è l’incertezza di misura? Pur trattandosi di una domanda più filosofica

c h e o p e r a t i v a , l a q u e s t i o n e è s t a t a

p o s t a v a r i a m e n t e i n q u e s t i a n n i , e risposte anche molto diverse sono state proposte Ma qual è il contenuto effettivo di questa domanda? A quanto pare, q u a l c u n o c r e d e c h e l ’ i n c e r t e z z a d i misura sia “qualcosa là fuori”, che esiste indipendentemente da noi e dalla nostra comprensione Di conseguenza

c o s t o r o s o s t e n g o n o c h e i l t e r m i n e “ i n c e r t e z z a d i m i s u r a ” h a u n “ v e r o s i g n i f i c a t o ” , c h e u n a d e f i n i z i o n e d e l c o n c e t t o d i ’ i n c e r t e z z a d i m i s u r a ’ dovrebbe elicitare per essere corretta

Un breve riepilogo

Propongo un breve riepilogo per il lettore che non ha familiarità con i fondamenti della semiotica, come presuppos t o a n c h e d i n o r m e t e r m i n o l o g i c h e come la ISO 1087, Terminology work and terminology science – Vocabular y (le citazioni seguenti sono traduzioni e riformulazioni semplificate)

– Usiamo il linguaggio per parlare di oggetti, cioè “qualsiasi cosa percepibile o concepibile” (3 1 1), – e a q u e s t o s c o p o c r e i a m o c o n c e t t i , cioè “unità di conoscenza ” (3 2 7),

– e quindi definizioni, cioè “ rappresentazioni di concetti mediante un ’ espressione che li descrive e li differenzia dai concetti correlati” (3.3.1), – e termini, cioè “rappresentazioni di concetti mediante un segno che li denota con mezzi linguistici” (3 4 1 e 3 4 2) Seguiamo qui le convenzioni notazionali sui delimitatori: l’incertezza di misura (senza delimitatori) è un oggetto, di cui abbiamo un concetto, ’incer tezza di misura’ (virgolette singole), designato in italiano con un termine, “incer tezza di misura” (virgolette doppie).

Ricordando che la misurazione è un processo che progettiamo ed eseguiamo, non un fenomeno naturale che accade, qualcun altro sottolinea che non c’è un “ vero significato” di “incertezza di misura ” (e di “risultato della misura” e di “misurazione”) da scoprire: come definire ’incertezza di misura’ (e ’risultato di misura’, e ’misurazione’) è una questione su cui dobbiamo concordare. Ciò implica che tale definizione sia del tutto arbitraria? No, ovviamente, almeno perché nel formularla i principi e le regole della terminologia dovrebbero essere mantenuti a riferimento Nel contesto di questo quadro concettuale diamo uno sguardo alla questione, anche in consi-

derazione della possibilità che questa definizione sia rivista nella prossima edizione del Vocabolario Internazionale di Metrologia (VIM).

IL PUNTO DI PARTENZA

La storia è nota, ed è brevemente raccontata nella Premessa della Guida all’espressione dell’incertezza di misura (GUM): “Nel 1977, riconoscendo la mancanza di accordo a livello internazionale circa l’espressione dell’incertezza di misura, il Comitato Internazionale dei Pesi e delle Misure (Comité International des Poids et Mesures, CIPM), la più alta autorità mondiale in ambito metrologico, chiese all’Ufficio Internazionale dei Pesi e delle Misure (Bureau International des Poids et Mesures, BIPM) di affrontare il problema, in collegamento con i laboratori metrologici nazionali, e di elaborare una raccomandazione” Il risultato di questa iniziativa è la GUM stessa, un documento che “stabilisce le regole generali per la valutazione e l’espressione dell’incertezza di misura” (1 Scopo e campo di applicazione) (i testi italiani sono tratti dalla traduzione CEI UNI 70098-3).

P l a u s i b i l m e n t e i n a c c o r d o a l l ’ i p o t e s i che per “valutare ed esprimere” qualcosa occorre condividere almeno alcune informazioni di base su quel qualcosa, nella GUM sono state incluse – alcune considerazioni preliminari sul “concetto d’incertezza in quanto attributo quantificabile” (0.2), suggerendo così che l’incertezza è quantificabile, e quindi non già una proprietà quantitativa, – alcune condizioni sulla “grandezza u s a t a p e r e s p r i m e r e l ’ i n c e r t e z z a ” ( 0 . 4 ) , s u g g e r e n d o c h e l ’ i n c e r t e z z a può essere espressa – qualunque cosa significhi questa espressione così gener i c a – d a u n a g r a n d e z z a , m a n o n è una grandezza in quanto tale, e anche – alcune definizioni (2).

Il paragrafo 2.2.1 merita di essere citat o i n t e g r a l m e n t e e d i e s s e r e l e t t o c o n attenzione

La parola “incertezza” significa dubbio, e pertanto “incertezza di misura”, nella sua accezione

p i ù a m p i a , s i g n i f i c a d u b b i o

c i r c a l a v a l i d i t à d e l r i s u l t a t o d i

u n a m i s u r a z i o n e . P o i c h é n o n

e s i s t o n o p a r o l e d i v e r s e p e r

e s p r i m e r e q u e s t o c o n c e t t o generale d’incertezza e le specifiche grandezze che forniscon o m i s u r e q u a n t i t a t i v e d i t a l e concetto, per esempio lo scarto

t i p o , è n e c e s s a r i o a d o t t a r e l a s t e s s a p a r o l a " i n c e r t e z z a " p e r entrambi i significati.

Due note.

In primo luogo, “risultato di una misurazione” significa qui “valore attribuito a un misurando, ottenuto mediante misurazione” (B.2.11); nel frattempo il termine per questo concetto è stato cambiato in “valore misurato” (“valore di u n a g r a n d e z z a c h e r a p p r e s e n t a u n r i s u l t a t o d i m i s u r a ” n e l V I M 3 , 2 . 1 0 ) , così che nell’affermazione precedente si leggerebbe oggi:

“incertezza di misura”, nella sua accezione più ampia, significa dubbio circa la validità del valore misurato

In secondo luogo, il paragrafo citato è terminologicamente problematico, poiché confonde concetti e oggetti affermando – che un ter mine (“incer tezza”) esprim e u n c o n c e t t o ( i l c o n c e t t o g e n e r a l e d’incer tezza) e alcuni oggetti (alcune grandezze specifiche), e

– c h e s i p u ò m i s u r a r e u n c o n c e t t o , e non un oggetto Potremmo perciò proporre la seguente

r i f o r m u l a z i o n e , i n c u i i r i f e r i m e n t i a i concetti vengono lasciati impliciti per r e n d e r e i l m e s s a g g i o p i ù c o r r e t t o e comunque più chiaro:

Il termine “incertezza” significa dubbio, e pertanto “incertezza di misura”, nella sua accezione p i ù a m p i a , s i g n i f i c a d u b b i o sulla validità del valore misurat o . P o i c h é n o n e s i s t o n o t e r m i n i

d i v e r s i p e r r i f e r i r s i a l d u b b i o sulla validità del valore misurato e alle entità matematiche che forniscono informazioni quantitative su tale dubbio, per esempio lo scarto tipo, è necessario usare il termine “incertezza” in entrambi i casi

Su questa base possiamo leggere “la d e f i n i z i o n e f o r m a l e ” d e l l a G U M (2 2 3):

incertezza (di misura): parametro, associato al risultato di una m i s u r a z i o n e , c h e c a r a t t e r i z z a l a d i s p

p o t r e b b e r o r a g i o n e v o l m e n t e essere attribuiti al misurando aggiornandola come abbiamo spiegato:

i s p e r s i o n e d e i v a l o r i c h e

p o t r e b b e r o r a g i o n e v o l m e n t e essere attribuiti al misurando

In breve, nella GUM è riconosciuto che c o n i l t e r m i n e “ i n c e r t e z z a ” c i s i p u ò

r i f e r i r e s i a a u n ’ e n t i t à p s i c o l o g i c a ( i l dubbio) sia a entità matematiche diverse (come lo scar to tipo), e ha adottato una “definizione formale” che fa riferim e n t o a q u e s t e u l t i m e . È d a n o t a r e , inoltre, che in tale definizione non c’è u n ’ e s p l i c i t a m e n z i o n e a l d e l i c a t o e c o n t r o v e r s o c o n c e t t o d i v a l o r e v e r o , forse con l’obiettivo di mantenere così una posizione accettabile dal numero più ampio possibile di soggetti: – chi considera il valore vero (o il valor v e r o u n i c o a i f i n i p r a t i c i , o u n v a l o r e vero) del misurando come una compon e n t e n e c e s s a r i a p e r u n a c o r r e t t a descrizione di una misurazione potrebbe interpretare la “attribuzione ragionevole” nella definizione in termini di stima di parametri; – chi invece sostiene una posizione che non richiede o addirittura rifiuta i veri v a l o r i p o t r e b b e i n t e r p r e t a r e q u e l l a “ r ag ionevol e at t r ibuzione” per es emp i o i n t e r m i n i d i e l i c i t a z i o n e d i c o n oscenza

D a t a l a p o s i z i o n e a u t o r e v o l e r i c o n osciuta alla GUM negli ultimi 30 anni, questo può essere considerato il punto di par tenza sul nostro argomento.

NUOVO VIDEO SUI SERVIZI DI TRESCAL ITALIA

Trescal Italia ha recentemente lanciat o u n n u o v o v i d e o , c h e p r e s e n t a i n m o d o c h i a r o e d e t t a g l i a t o i p r o p r i servizi Il video è stato progettato per f o r n i r e u n a p a n o r a m i c a c o m p l e t a e professionale delle soluzioni offerte dall’azienda nel campo della metrol o g i a e d e l l a g e s t i o n e d e l l a q u a l i t à Tr e s c a l è u n g r u p p o i n t e r n a z i o n a l e leader in ambito di Testing & Measurement, in grado di offrire un ventaglio completo di soluzioni personalizzate, studiate per rispondere con prec i s i o n e e c o m p e t e n z a a t u t t e l e n ec e s s i t à d i o g n i t i p o l o g i a d i c l i e n t e .

Dalla taratura alla riparazione degli s t r u m e n t i , f i n o a l l a g e s t i o n e d e g l i asset e alla formazione del personale, costantemente impegnati a supportare in modo personalizzato le singol e e s i g e n z e d e l c l i e n t e , p e r o t t i m i zzarne le attività e garantire la massim a a ff i d a b i l i t à d e l l e s u e a p p a r e cc h i a t u r e C o n o l t r e 3 8 0 l a b o r a t o r i globali e un team di 5 500 esperti in metrologia, Trescal è leader mondial e n e i s e r v i z i d i t a r a t u r a e g e s t i o n e degli strumenti di misura. Trescal Italia conta su 13 laboratori accreditati e o l t r e 1 0 0 t e c n i c i s p e c i a l i z z a t i , p e r interventi in laboratorio e on-site

Il c ont enut o del v ideo ev idenz ia c ome Trescal supporti i propri clienti nel m i g l i o r a m e n t o d e l l e p r e s t a z i o n i e nella qualità dei loro processi e prod o t t i A l l a c o n c l u s i o n e d e l v i d e o , i l messaggio “Per il cliente, nella qualità” sintetizza l’approccio dell’aziend a , c h e p o n e i l c l i e n t e a l c e n t r o d e l proprio impegno, con un focus contin u o s u l l a q u a l i t à e s u l l ’ a ff i d a b i l i t à dei servizi proposti.

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COS’È IN GIOCO

N e l 2 0 2 3 è s t a t o p u b b l i c a t o i l d o c u -

m e n t o J C G M G U M - 1 , G u i d e t o t h e expression of uncer tainty in measurement – Par t 1: Introduction, che include la seguente affermazione (3.4):

Measurement uncertainty is the doubt about the true value of the m e a s u r a n d t h a t r e m a i n s a f t e r making a measurement.

Pur non essendo presentata come una d e f i n i z i o n e f o r m a l e , q u e s t a a f f e r m azione è interpretabile come una definiz i o n e , e l ’ a n a l i s i p r o p o s t a s o p r a n e mostra le differenze radicali rispetto a q u e l l o c h e a b b i a m o c o n s i d e r a t o i l punto di par tenza Ciò per tre ragioni, tutte relative a esplicite contraddizioni tra la GUM e la GUM-1:

– P r i m o , s i r i f i u t a l a m o l t e p l i c i t à d i s i g n i f i c a t i d e l t e r m i n e “ i n c e r t e z z a d i misura”, affer mando che l’incer tezza di misura è un oggetto (un dubbio) Pur f o r n e n d o u n a s o l a d e f i n i z i o n e , l a GUM riconosce invece una pluralità di significati, garantendone una più ampia accettabilità

– Secondo, si afferma che l’incer tezza d i m i s u r a è u n ’ e n t i t à p s i c o l o g i c a ( u n dubbio) anziché un ’entità matematica (un parametro) Ci si potrebbe chiedere a quale scopo e come i metrologi si p o t r e b b e r o r i f e r i r e c o n c r e t a m e n t e a un ’entità psicologica nel loro lavoro di “ v a l u t a r e e d e s p r i m e r e l ’ i n c e r t e z z a nella misura”

– Terzo, si rende l’incer tezza di misura d i p e n d e n t e a l d u b b i o s u l v a l o r e v e r o invece che alla dispersione dei valori che potrebbero ragionevolmente essere attribuiti al misurando, eventualmente interpretato come dubbio sulla validità del valore misurato. Si tratta di un i m p o r t a n t e c a m b i a m e n t o f i l o s o f i c o –dal dubbio sulla validità di un prodotto al dubbio su una verità – che richiederebbe una specifica e convincente giustificazione, ricordando anche i decenni di discussioni sul concetto di valore v e r o ( p e r c h é i p a r a m e t r i d e i m o d e l l i probabilistici hanno, senza problemi, valori veri, ma ciò che misuriamo sono proprietà empiriche degli oggetti, non p a r a m e t r i d i m o d e l l i m a t e m a t i c i E affermare che un misurando deve ave-

re un valore vero per rendere possibile il suo trattamento in un contesto probabilistico confonde le priorità, imponendo condizioni sull’oggetto dato il mod e l l o c h e s i v u o l e u s a r e , i n v e c e d ’ i mporre condizioni sul modello dato l’oggetto che si vuole modellare)

È p e r c i ò s o r p r e n d e n t e c h e l ’ a f f e r m azione nella GUM-1 sia stata presentata c o m e u n d a t o d i f a t t o , s e n z a a l c u n a spiegazione o giustificazione

ALCUNE SEMPLICI RIFLESSIONI

e r m azione della GUM-1 potrebbe far pens a r e c h e c o l o r o c h e l ’ h a n n o s c r i t t a sostengano che il termine “incer tezza di misura” abbia un “significato vero ” . Se così fosse, costoro dovrebbero esser e i n g r a d o d i d i m o s t r a r e l a f o n t e d i tale verità, e quindi, forse, anche di fornire una spiegazione del fatto peculiar e c h e , n e g l i u l t i m i t r e n t ’ a n n i , p i ù o meno tutti avevano dunque apparentemente tor to sulla “ vera natura” dell’incer tezza di misura. Se invece si sostiene che non esiste un “ s i g n i f i c a t o v e r o ” d i “ i n c e r t e z z a d i m i s u r a ” , i t r e c a m b i a m e n t i r a d i c a l i sopra menzionati perdono ogni necessità, e ciascuno di essi dovrebbe essere spiegato, fornendo ragioni che rendano accettabili i cambiamenti in questione

Q u e s t o s u g g e r i m e n t o n o n i m p l i c a p e r a l t r o c h e , i n q u a n t o “ d o c u m e n t o fondativo”, la GUM sia esente da errori e non possa essere migliorata Vicev e r s a , è c h i a r o c h e i n q u e s t i o l t r e 3 0 anni si è imparato tanto sull’incer tezza di misura, e in par ticolare che la definizione di “incer tezza di misura” come p a r a m e t r o è d e c i s a m e n t e t r o p p o r is t r et t a, per diver s e r ag ioni che non è necessario discutere qui. Ma la contin u i t à c o n c e t t u a l e è u n v a l o r e d a n o n sottovalutare e, se si concorda che una definizione è troppo specifica, la strada da percorrere è quella di renderla più generica (per esempio, definendo ’incer tezza di misura’ come un ’ entità matematica, di cui un parametro è un c a s o s p e c i f i c o ) m a n t e n e n d o c o s ì l a compatibilità con il passato, non d’imporre un cambiamento della sua natu-

ra (da entità matematica a entità psicologica), cosa che implicherebbe più o meno esplicitamente che tutti coloro i q u a l i h a n n o s o s t e n u t o l a d e f i n i z i o n e precedente avevano tor to.

I n q u e s t a p r o s p e t t i v a , c o n s i d e r i a m o n u o v a m e n t e l a p o s i z i o n e d e l l a G U M secondo cui

“ i n c e r t e z z a d i m i s u r a ” , n e l l a sua accezione più ampia, significa dubbio circa la validità del valore misurato

Cosa si intende con “validità del valore misurato” qui? Ha a che vedere con la domanda:

– se il valore misurato è effettivamente il valore vero, o uno dei valori veri, del misurando? oppure

– se il valore misurato por ta adeguatamente le infor mazioni acquisite attraverso la misurazione? oppure

– s e n o n s o n o s t a t i c o m m e s s i e r r o r i nell’ottenere il valore misurato?

A s e c o n d a d e l c o n t e s t o , m a a n c h e della posizione culturale di chi misura, potrebbero essere tutte interpretazioni a c c e t t a b i l i e q u e s t a f l e s s i b i l i t à h a i l grande valore strategico di definire un concetto che può essere accettato da persone diverse con obiettivi diversi e con pos izioni cul t ur al i diver s e ( cer t o, questa molteplicità implica anche che i l c o n c e t t o c o s ì d e f i n i t o s i a g e n e r i c o m a , i n u n a f a s e d i t r a n s i z i o n e c o m e q u e l l a i n c u i s i t r o v a l a s c i e n z a d e l l a m i s u r a z i o n e , n o n è f o r s e m e g l i o u n a genericità che unisce che una specificità che divide?)

Di conseguenza, una definizione come entità matematica, associata al valore misurato, che caratterizza la dispersione dei valori che p o t r e b b e r o r a g i o n e v o l m e n t e essere attribuiti al misurando o, forse, e n t i t à m a t e m a t i c a c h e p o r t a i n f o r m a z i o n i s u l d u b b i o s u l l a validità del valore misurato mantiene la continuità concettuale con l a t r a d i z i o n e t r e n t e n n a l e d e l l a G U M nello stesso tempo essendo aggiornata e r i m a n e n d o a p e r t a a u l t e r i o r i e v o l uzioni.

NEWS s

RIVOLUZIONE

NEL RILEVAMENTO DELLE PERDITE DI ARIA COMPRESSA

Le perdite nei sistemi di aria compressa rappresentano una delle maggiori fonti di spreco energetico nell’industria moderna. Con 12 TWh di energia persa annualmente solo nell’UE (equivalente al consumo annuale dell’intera rete ferroviaria tedesca) questo problema costa alle aziende europee circa 1 900 milioni di euro all’anno La buona notizia? L’80% di queste perdite è evitabile, grazie alle nuove tecnologie di rilevamento

La sfida della manutenzione tradizionale

I m e t o d i t r a d i z i o n a

sentano diverse limitazioni: richiedono ispezioni punto p e r p u n t o d i o g

macchina per le ispezioni; comportano tempi lunghi per analizzare grandi impianti; rischiano di non identificare perdite ravvicinate; sono vulnerabili ai rumori ambientali. Per un grande impianto produttivo, queste ispezioni possono richiedere settimane, con un impatto significativo sulla produttività.

La rivoluzione SoundCam

La SoundCam Ultra 3 trasforma radicalmente questo scenario, grazie a caratteristiche tecniche all’avanguardia:

Vantaggi per i manutentori

l Scansione rapida di aree vaste senza necessità di fermare la produzione

l Visualizzazione in tempo reale delle perdite sul display

l Interfaccia intuitiva che non richiede formazione specialistica

l Elevata precisione grazie ai 176 microfoni con campionamento a 200 kHz

l Capacità di distinguere più perdite ravvicinate

l R e s i s t e n z a a g l i s p r u z z i d ’ a c q u a ( I P 5 4 ) p e r u s o i n ambienti industriali

Vantaggi per le aziende

l riduzione media del 12% dei costi energetici; l d i m i n u z i o n e d e l t e m p o d i f u n z i o n a m e n t o d e i c o mpressori;

l estensione degli intervalli di manutenzione;

l aumento dell’affidabilità operativa;

l documentazione professionale per la gestione energetica;

l ROI rapido, grazie all’efficienza delle ispezioni.

Gestione intelligente delle perdite

l I l s o f t w a r e L e a k R e p

mette di:

l classificare automaticamente le perdite per gravità; l generare report dettagliati in PDF; l calcolare i potenziali risparmi; l pianificare interventi di manutenzione prioritari Questo approccio sistematico permette alle aziende di o t t i m

prima sulle perdite più costose.

Impatto sulla sostenibilità

L’utilizzo della SoundCam non porta solo vantaggi economici. Considerando che le perdite di aria compressa nell’UE generano emissioni equivalenti a due centrali a carbone, la loro riduzione contribuisce significativamente agli obiettivi di sostenibilità aziendale

Oltre le perdite d’aria

La versatilità della SoundCam Ultra 3 si estende oltre il rilevamento delle perdite di aria compressa Lo strumento eccelle anche in: rilevamento perdite di gas compressi; localizzazione di ingressi d’aria falsa; manutenzione preventiva; monitoraggio di processo; ottimizzazione acustica dei prodotti I n u n ’ e p o c a i n c u i l ’ e ff i c i e n z a e n e r g e t i c a è c r

a per la competitività sia per la sostenibilità, la SoundCam

U l t r a 3 r a p p r e s e n t a u n i n v e s t i m e n t

a z i e n d e . C o m b i n a n d o t

d’uso e risultati immediati, permette di trasformare la g e s

proattivo di ottimizzazione continua

SCRIVI QUI per richiedere una prova in anteprima o una DEMO della nuova SoundCam Oppure COMPILA QUI il form di richiesta

e Contratti

RIASSUNTO

METROLOGY AND CONTRACTS –

PART 35: MEASUREMENT SPECIALIST:

DATA ANALYSIS YES, BUT HOW?

Thir ty-fifth paper based on the new GUFPI-ISMA guid e

, A

m ptions and Contractual Best Practices” (vol.1, 2016) [1] related to the ability to analyze data star ting from the correct understanding of the values repor ted in a graph or in a statistic for a correct decision-making process.

Trentacinquesimo ar ticolo basato sulle nuove linee guida GUFPI-ISMA sul corretto uso di “Principi, Assunzioni e Best Practice Contrattuali” (vol.1, 2016) [1], relativo alla capacità di analizzare dati par tendo dalla corretta comprensione dei valori ripor tati in un grafico o in una statistica per un corretto processo decisionale

Questo trentacinquesimo appuntamento della nostra rubrica parla di analisi dei dati, in par ticolare della capacità di analizzarli scomponendo le variabili presenti in un grafico o in una statistica secondo lo schema ABC, per evitare che vengano forniti suggerimenti non corretti a chi sia il ”decision-maker” in un ’organizzazione Ma vediamo meglio di cosa si tratta

LA “PRODUTTIVITÁ”

NELL’ICT: COME SI MISURA?

In diverse occasioni abbiamo trattato il tema della produttività, che costituisce (con riferimento a un processo di stima) u n o d e i p r i n c i p a l i p a r a m e t r i i n i n p u t per derivare il valore di tempi e costi il p i ù v i c i n o p o s s i b i l e a l v a l o r e f i n a l e , misurabile a consuntivo

L a p r i m a d o m a n d a d a p o r s i è s e s i a chiaro o meno come misurare la produttività in un dato contesto, nel nostro c a s o n e i p r o g e t t i I C T. I n g e n e r a l e , l a p r o d u t t i v i t à è d a t a d a l r a p p o r t o t r a quanto si produce e il tempo necessario per tale produzione. La “quantità” fa riferimento di norma al “principale” o u t p u t p r o d o t t o d a t a l i p r o g e t t i A d esempio per un ’azienda che produca passata di pomodoro, potremmo misurare il numero di confezioni finali prodotte in un dato lasso di tempo. Potrebbe essere però utile anche conoscere i

tempi relativi a “deliverable” parziali o diversi da quello "principale": in ques t o c a s o , p o t r e b b e e s s e r e u t i l e c o n oscere anche la produttività relativa alla sola produzione dei contenitori e non solo quella complessiva. L’indicazione (con un maggiore livello di dettaglio) risponderebbe a come poter ottimizzare una specifica tranche del processo produttivo.

Nel caso dei progetti ICT, il software è normalmente il deliverable principale, spesso accompagnato dalla produzione di og g et t i c o m p l e m e n t a r i , non nec e s s a r i a m e n t e d a c o n s i d e r a r s i p e r ò associabili all’effor t strettamente necess a r i o p e r l a s u a p r o d u z i o n e A l c u n i esempi: le attività e relativi repor t per i o d i c i d i S t a t o Av a n z a m e n t o L a v o r i (SAL), la manualistica a corredo e via dicendo, ascrivibili agli aspetti cosiddetti “non-funzionali”

L’avvento della “Function Point Analysis” (FPA), tecnica creata nel 1979 e

che si è iniziata a usare in Italia già dal 1990, ha por tato però con sé alcune a

l’ìntera dimensione progettuale e non, c o m e i n v e c e l a t e c n i c

d a sempre, la sola dimensione delle funzionalità del prodotto (non del progetto) software, dovendosi per tanto escludere i summenzionati aspetti non-funzionali e organizzativi È possibile per tanto pensare a diverse for mule di produttività (Fig 1), consid e r a n d o p e r ò p e r c i a s c u n a t a n t o g l i elementi componenti quanto i possibili limiti interpretativi che ne conseguono, per un corretto processo di stima

LE TRE FORMULE DI “PRODUTTIVITÀ”:

ALCUNE NOTE (POSSIBILMENTE) UTILI

Nei contratti ICT non si esplicita mai la formula per calcolare la produttività di un progetto, ma si assume la prima di quelle indicate in Fig. 1, la cosiddetta “produttività nominale” . Nominale perché (come chiarito anche dalla Fig 2) il rappor to è tra elementi non congruenti: al numeratore il numero di Function Point (FP) è espressione della dimensione dei soli FUR (Functional User Requirements), mentre l’effor t al denominatore è dato dalla somma degli effor t di tipo A (FUR di prodotto), B (NFR di prodotto) e C (organizzativi e progettuali, non di prodotto)

Presidente GUFPI-ISMA - Gr uppo Utenti Function Point Italia Italian Software Metrics Association luigi.buglione@gufpi-isma.org

Aggiungere, ad esempio, un effor t rel a t i v o a d a t t i v i t à d e r i v a t e d a r e q u i s i t i NFR/PRJ (ovverosia di tipo B/C nello “schema ABC” , come in Fig. 3) poichè decise tra gli stakeholder del prog e t t o , c o m p o r t e r e b b e “ p a r a d o s s amente” una riduzione del valore calcolato di produttività che nella realtà non è tale. Si aggiungerebbe valore al progetto con attività congruite tra le par ti, non riflesse nella dimensione funzionale, misurata in FP.

S e i l r a p p o r t o t r a q u a n t i t à e t e m p i ( Q / T ) r e s t i t u i s c e n e l n o s t r o c a s o l a “produttività nominale”, inver tendo gli elementi della formula, il rappor to tra

quantità e produttività (Q/p) restituisce una stima del tempo (T) di lavoro necessario per effettuare il 100% delle attività nell’ambito di un progetto, ovverosia tutti i task di tipo A/B/C che definiscono l’intero “ambito” (scope) di lavoro

C o n o s c e r e i l d e t t a g l i o d e g l i e f f o r t A/B/C par tendo dalla classificazione dei task elementari in un diagramma di Gantt [4], per mette di scomporre l’eff o r t t o t a l e i n p a r t i e , q u i n d i , d i p o t e r a p p l i c a r e n o n s o l o l a p r i m a f o r m u l a m a , v o l e n d o , a n c h e l a s e c o n d a e l a terza (al momento non esiste una regola per il calcolo di una “project sizing u n i t ” u n i v e r s a l m e n t e a c c e t t a t a , v a l u -

tandosi spesso in modo esperienziale tale tipologia di attività)

L’utilità di questo dettaglio informativo risiede nel fatto che non tutti i progetti ICT includono FUR e i cosiddetti progett i “ a z e ro F P ” s o n o p i ù d i q u a n t i s i possa pensare: ad esempio, inter venti per manutenzioni correttive, preventive e per fettive (secondo le definizioni dello standard ISO 14764) por terebbero paradossalmente a una produttiv i t à n o m i n a l e p a r i a z e r o g i o r n i d i lavoro In fondo, si tratta di applicare n e l l a d e f i n i z i o n e e r a c c o l t a d i d a t i ( c o m e s u g g e r i t o d a l l o s t a n d a r d I S O 15939) la granularità richiesta in ITIL (la principale metodologia di Ser vice Management) con le cosiddette “quatt r o o n d e d e l K n o w l e d g e M a n a g ement”, par tendo dai dati (D – Data) per generare informazioni (I – Information) che tracciate nel tempo generano una conoscenza (K – Knowledge) necessar i a p e r u n a c o r r e t t a e c o n s a p e v o l e pr es a di decis ioni ( W – Wis dom ) L a F i g 4 c o n t e s t u a l i z z a t a l i c o n c e t t i a l tema di questo ar ticolo

ANALIZZARE LA PRODUTTIVITÀ “NOMINALE”: ALCUNI PUNTI DI ATTENZIONE…

Dato che, però, ancora nella prassi ICT si tratta prevalentemente la produttività "nominale", è utile che uno Specialista d i M i s u r a z i o n e [ 5 , 6 ] s a p p i a c o m e “ l e g g e r e ” l e i n f o r m a z i o n i r e l a t i v e a un ’analisi dei dati che apparentemente p o t r e b b e p o r t a r e a c o n c l u s i o n i n o n corrette.

Facciamo un esempio con i dati estrapolati dal repositor y ISBSG D&E (Development & Enhancement) v2021 per p r o g e t t i d i m a n u t e n z i o n e i n C O B O L , come indicato in Fig. 5. Come indicato in Fig. 5, a prima vista

Figura 2 – Il (nuovo) paradosso della produttività “nominale”
Figura 3 – Lo schema ABC, il flusso Q→T→C e le formule derivate
Figura 1 – Tre formule per calcolare la “produttività” nei progetti ICT

un coefficiente di determinazione (R2) basso sembrerebbe indicare che i data point sotto la retta di regressione indic h i n o p r o g e t t i p i ù p r o d u t t i v i e q u e l l i sopra la retta di regressione quelli meno produttivi

In realtà, l’effor t indicato per il calcolo della produttività nominale e del relativo PDR (Project Deliver y Rate, ovvero-

sia il suo reciproco) è quello totale (pert a n t o d a t o d a l l a s o m m a d e g l i e f f o r t legati a FUR, NFR ed attività organizzative).

Se si scorporassero gli effor t non dirett a m e n t e r i f e r i b i l i a i F u n c t i o n P o i n t ( e quindi ai FUR), l’inclinazione della retta di regressione e il relativo valore di R2 varierebbero, migliorando.

Basterebbe conoscere quali dati siano m i s u r e d i r e t t e ( d a t i – s i n g o l i e f f o r t

A / B / C e n

F P

mente di SNAP Point) o indirette (informazioni – effor t totale con le differenti f o r m u l e d i p r o

15939 e/o del VIM

ALCUNE CONCLUSIONI

...

Spesso si idealizzano concetti come la “produttività” senza però conoscere le f o r m u l e e l e r e l a t i v e m i s u r e d a c e n s i -

r e / c l a s s i f i c a r e a l f i n e d i u n a c o r r e t t a analisi

È qui che la competenza di uno Spec i a l i s t a d i M i s u r a z i o n e ( S d M ) [5][6] può sicuramente aiutare a (far) p r e n d e r e d e c i s i o n i i n f o r m a t e e n o n necessariamente rapide ma non accurate, come discusso brevemente in questo nuovo contributo.

N e i p r o s s i m i n u m e r i c o n t i n u e r e m o a c o m m e n t a r e u l t e r i o r i a s p

t t i d e r i v a t i dall’analisi e applicazione delle “linee g u i d a c o n t r a t t u a l i ” G U F P I - I S M A [ 1 ] , cercando di evidenziare come una corretta applicazione degli aspetti di misurazione permetta a un decision-maker di disporre di dati, informazioni e conoscenze (trend) il più possibile ogget-

Figura 4 – ITIL e le “quattro onde” del Knowledge Management; DIKW
Figura 5 – Analisi di produttività/PDR per subset di progetti di manutenzione in COBOL

tivi utili prendere decisioni consapevoli che tengano in debito conto anche dei rischi da individuare, gestire e possibilmente prevedere in un progetto.

“Above all else, show the data” (Edward R. Tufte)

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[1]GUFPI-ISMA, Principi, Assunzioni & Best Practice Contrattuali (Vol.1), Feb 2016.

[2]Buglione L., Dekkers C., Ad -

vancements in Software Development Productivity: the FPBased ‘Productivity Paradox , IFPUG MetricViews, Dec 2021, pp.2331.

[3]IFPUG NFSSC, Using Gantt Charts to Track SNAP Work Effort, SNAP uTip#01, June 2024.

[4]ISBSG, Development& Enhancement repository – 2024 version.

[5]GUFPI-ISMA, Specialista di Misurazione

[6]CEPAS, Specialista di misurazione di servizi e prodotti ICT.

ESTENSIMETRI: TECNOLOGIA CHIAVE PER LA COSTRUZIONE DI CONDUTTURE SOTTOMARINE RESISTENTI

Per la realizzazione delle condutture sottomarine, l’acciaio è il materiale più comunemente utilizzato. In particolar modo, a causa delle elevate pressioni esterne e delle sollecitazioni flessionali cui sono sottoposte durante la fase di posa, le condutture sottomarine vengono solitamente realizzate con acciai ad alta resistenza meccanica.

Durante l’installazione, infatti, queste sono sottoposte a momenti flettenti e forze trasversali, per poi dover resistere a temperature e pressioni elevate.

Gli estensimetri sono strumenti cruciali in questo contesto, poiché permettono di monitorare in tempo reale le deformazioni dei tubi sotto stress. Strumenti come gli estensimetri sono in grado di analizzare il monitoraggio strutturale, aiutando a prevenire guasti , ottimizzare la manutenzione e

garantire la sicurezza delle infrastrutture nel lungo periodo.

Fondata nel 1963 dall’Ing. Franco Luchsinger, la società Luchsinger ha da sempre puntato su qualità, accuratezza e affidabilità nelle misurazioni di precisione. L’azienda collabora da oltre 50 anni con Micro-Measurements, azienda del gruppo Vishay Precision Group, proponendo una vasta gamma di estensimetri specifici per l’analisi delle sollecitazioni (stress analysis).

Grazie a questa collaborazione, Luchsinger è in grado di soddisfare le più svariate esigenze per una vasta gamma di applicazioni.

A supporto e corredo dell’offerta, la società bergamasca si dedica alla formazione di professionisti nelle misurazioni di precisione, attraverso corsi, seminari, e certificazioni che rispecchiano gli standard più elevati dell’industria e della ricerca.

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Ancora sul sistema

LEGAL AND FORENSIC METROLOGY

i s s

r e

n g e s o n L e g a l

Metrology after the application of the D Lgs 22/2007, the socalled MID directive In par ticular, it provides information, tips and war nings to all “metric users ” in need of organizations that can cer tify their metric instruments according to the Directive This section is also devoted to enlighting aspects of ethical codes during forensic activities where measurements are involved Please send all your inquiries to Ms. Scotti or to the Director!

RIASSUNTO

Questa rubrica intende discutere i significativi cambiamenti in tema di Metrologia Legale a seguito dell’entrata in vigore del D lgs 22/2007, altrimenti detto Direttiva MID. In par ticolare, vuole fornire utili informazioni, consigli e ammonimenti a tutti gli “utenti Metrici” che si rivolgono per reperire informazioni su Enti e organizzazioni notificate per la cer tificazione del loro prodotto/strumento secondo la Direttiva La rubrica tratta anche di aspetti etici corr e l a t i a l l o s v o l g i m e n t o d

(CTU, CTP). Scrivete all’Avv. Scotti o al Direttore, e verrete accontentati!

A seguito del mio ar ticolo sul “Fragile sistema dei controlli di metrologia legale”, pubblicato sul numero 4/2024 di Tutto Misure, ho ricevuto una precisazione da parte di Accredia, che volentieri (e non solo per doveroso diritto di replica) pubblico perché sicuramente utile a fornire ai nostri lettori un quadro per quanto possibile completo della vicenda Ecco quanto scrive Accredia:

«Con riferimento all’articolo “Il fragile sistema di controlli di metrologia legale Scarsi controlli, poche sanzioni, scarsa fiducia da parte degli utenti” pubblicato sul numero 04/2024 di Tutto Misure (pp. 117-119) nella rubrica curata dall’Avv. Veronica Scotti, ACCREDIA – L’Ente Italiano di Accreditamento ritiene doveroso procedere a una serie di precisazioni ai fini della corretta e completa informazione agli utenti e ai lettori.

I n p a r t i c o l a r e , A C C R E D I A i n t e n d e f o r n i r e u n a d e s c r i z i o n e f e d e l e e p u n t u a l e d e l c o n t e n u t o d e i p r o p r i regolam enti, in relazione all’applicazione dei relativi requisiti al caso

descritto nell’articolo

Nell’articolo, la citazione di RG-01 rev. 05 “Regolamento per l’accreditamento degli Organismi di Certific a z i o n e , I s p e z i o n e , Va l i d a z i o n e e Verifica – Parte Generale” solo nei t e r m i n i d e l p a r a g r a f o 1 8 2 6 –d e c o n t e s t u a l i z z a t o d a l r e s t o d e l paragrafo e non associato al conten u t o d i a l t r i p a r a g r a f i d e l l o s t e s s o regolamento – non fornisce al lettor e l a c o r r e t t a c h i a v e i n t e r p r e t a t i v a d e l r u o l o e d e l l ’ a t t i v i t à d i v e r i f i c a che l’Ente di accreditamento esegue sull’operato degli organismi di valut a z i o n e d e l l a c o n f o r m i t à ( C A B –Conformity Assessment Body) Nello specifico, preme evidenziare

i l c o n t e n u t o d e l s o t t o p a r a g r a f o 1 8 2 1 , c h e i n t r o d u c e p e r c o n s eg u e n z i a l i t à v a r i s o t t o p a r a g r a f i riguardanti i provvedimenti sanzionatori – tra i quali il citato 1.8.2.6 –

e c h e r i p o r t a : “ S e d a l l e v e r i f i c h e d i s o r v e g l i a n z a , s u p p l e m e n t a r i , s t r a o r d i n a r i e , d i r i n n o v o o d a a l t r i c o n t r o l l i e a c c e r t a m e n t i ( e s d a seg na la zioni) em erg ono situa zioni

di particolare gravità, sia sul piano tecnico sia sul piano deontologico, v i e n e d i s p o s t a d a A C C R E D I A - D C , in funzione della gravità della situa-

z i o n e s t e s s a , l a r i d u z i o n e , l a s os p e n s i o n e ( p a r z i a l e o t o t a l e ) o l a revoca dell’accreditamento”.

Già da queste poche righe si evince che il presupposto con cui l’Ente di a c c r e d i t a m e n t o v a l u t a u n C A B è che esistano evidenze di deviazioni o g g e t t i v e Q u e s t o m e c c a n i s m o f a salvo il diritto dell’organismo a essere garantito rispetto a un eventuale p r o v v e d i m e n t o s a n z i o n a t o r i o . A CCREDIA, infatti, è tenuta ad attivare un procedimento sanzionatorio solo dal momento in cui acquisisce l’evid e n z a o g g e t t i v a d e l l a d e v i a z i o n e severa dal requisito. Inoltre, l’attivazione del procedimento è precedut a d a u n a v a l u t a z i o n e d e l l ’ o r g a n ismo – se necessario, svolta con mod a l i t à s t r a o r d i n a r i e – d i s c i p l i n a t a anch’essa dai regolamenti.

N e l l a f a t t i s p e c i e i l r e q u i s i t o n o n r i s p e t t a t o d a l l ’ o r g a n i s m o c i t a t o nell’articolo è riportato al sottoparagrafo 1.10.14 che recita: “Il CAB è tenuto a informare tempestivamente ACCREDIA-DC di tutti i procedimenti giudiziari pendenti che riguardano le attività coperte dall’accreditamento. Il CAB è tenuto altresì a inform a re te m p e stiv a m e n te A C C R E D IAD C i n m e r i t o a i p r o v v e d i m e n t i a mm i n i s t r a t i v i e g i u d i z i a r i r e l a t i v i a l p e r s o n a l e i n t e r n o e d e s t e r n o d e l CAB, sempre in relazione alle attivit à c

privacy”.

Avvocato – Foro di Milano Professore a contratto al Politecnico di Milano veronica.scotti@gmail.com

P a r e q u i n d i e v i d e n t e c h e , f i n o a l

m o m e n t o d e l l ’ e m i s s i o n e d e l l a s e n -

t e n z a , A C C R E D I A p u ò n o n a v e r e

e v i d e n z a o g g e t t i v a e q u i n d i n o n

p u ò a c c e r t a r e l a v i o l a z i o n e d e l

r e q u i s i t o , a m e n o c h e i l C A B n o n abbia già informato preventivamente la stessa ACCREDIA

Concludendo, intendiamo fornire ai lettori un quadro chiaro ed esaustivo di come una situazione simile a quella riportata nell’articolo debba essere inquadrata nel meccanismo di mantenimento dell’accreditamento e di come rientri nei perimetri dei regolamenti con cui ACCREDIA opera. I

NEWS t

MACCHINE DI TARATURA PER STRUMENTI COMPARATIVI

“Uno strumento di altissima qualit à a u n p r e z z o m o l t o a t t r a t t i v o ” : questo lo slogan che contraddistingue la promozione delle macchine CHOTEST, in grado di leggere, calc o l a r e e t a r a r e q u a l s i a s i t i p o d i comparatore analogico, grazie all’evoluta intelligenza artificiale in esso contenuta La scala di misura e il valore sono identificati automaticamente dalla telecamera, senza alcun intervento da parte dell’operatore Lo strumento è in grado di azzerare il comparatore automaticamente e successivamente procedere al controllo

L e m a c c h i n e s o n o e q u i p a g g i a t e con una speciale sorgente di luce in grado di eliminare i riflessi generati dalle superfici convesse, per garantire sempre una lettura perfetta.

Lo strumento è dotato di un sistema di movimentazione brevettato, a l l o s c o p o d i e l i m i n a r e p o s s i b i l i e r r o r i d o v u t i a l l ’ i n v e r s i o n e d e l l a direzione di movimento

Lo strumento è disponibile in due versioni:

– SJ2018, con ottica verticale, indi-

u t a t i v i che conducono alla valutazione di adeguatezza sono fondati sulla racc o

e n o n presuppongono la malafede o l’occ

e nascosti possono essere valutati soltanto dopo la loro manifestazione Solo dal momento in cui è accertata la violazione del requisito da parte d e l C A B , A C C R E D I A è l e g i t t i m a t a ad attivare il procedimento sanzionatorio, procedimento che è codificato nei regolamenti con un proprio iter istruttorio e decisionale.

cata per il controllo di comparatori; – SJ2620, con ottica orizzontale, perfetta per applicazioni speciali aggiuntive, come alesametri e tastatori

DATI TECNICI

Accuratezza lettura (centesimali): 1/60 del valore di divisione

Accuratezza l e t t u r a ( m i l l e s i m a l i ) : 1/30 del valore di divisione

Isteresi: ≤ 0,5 μm

Condizioni di utilizzo: (20±2)°C, RH (50~70)%

Accuratezza entro 1 mm: ≤ 0,6 μm

Accuratezza entro 2 mm: ≤ 0,6 μm

Accuratezza entro 10 mm: ≤ 0,8 μm

Accuratezza entro 30 mm: ≤ 0,9 μm

Nonostante l’esito delle valutazioni di competenza svolte da ACCREDIA non abbia come obiettivo la verifica degli aspetti fin qui esposti, la comp l e m e n t a r i e t à d e i c o n t r o l l i d e l l a

Pubblica Amministrazione, così come l’uso delle segnalazioni, ne permette anche la gestione

Q u a n to so p ra e sp o sto , u n ita m e n te alla rassicurazione che ACCREDIA non agisce in modo arbitrario rispetto alle segnalazioni, ma solo su fatti certi ed evidenze oggettive a garanzia degli stessi CAB, dovrebbe raff o r z a r e l a f i d u c i a n e l s i s t e m a d e i controlli, non minarla»

Accuratezza entro 50 mm: ≤ 1,0 μm Il software è intuitivo ed estremam e n t e s e m p l i f i c a t o , i n m o d o d a ridurre al minimo le tempistiche di f o r m a z i o n e d e l l ’ o p e r a t o r e , c o mparatore ed emettere un rapporto di misura È possibile creare rapporti di misura personalizzati anche con grafici avanzati Il cambio del comparator e e l a c e n t r a t u r a r a p i d a g a r a n t is c o n o v e l o c i t à e d e ff i c i e n z a d i misura. Il software manterrà semp r e i n m e m o r i a t u t t e l e m i s u r e effettuate su ogni comparatore, in m o d o d a r e n d e r l e c o n s u l t a b i l i i n qualsiasi momento

ACCESSORI OPZIONALI

È disponibile un’ampia gamm a d i a c c e s s o r i a g g i u n t i v i , che estendono ulteriormente le possibilità di misura di questi sistemi:

– L e t t o r e d i g i t a l e d i f o r z a con risoluzione 0,01 N; – S u p p o r t o p e r a p p l i c a z i one forze radiali al comparatore; – Supporto con tre sfere; – Supporto per alesametri; – Supporto per tastatori; – Supporti per comparatori con qualsiasi diametro dello stelo

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Preliminarmente ritengo oppor tuno ringraziare Accredia per avere replicato

a l m i o p r e c e d e n t e a r t i c o l o , p u r r i c o rd a n d o c h e i l m i o c o n t r i b u t o n o n e r a volto a contestare l’operato dei soggetti (che si rammenta sono CCIAA, Minis t e r o M I M I T e A c c r e d i a ) d e p u t a t i a svolgere funzioni di controllo, vigilanza e sor veglianza secondo quanto dettato dal DM 93/2017. In realtà, visto il mio coinvolgimento professionale, che mi ha consentito di avere conoscenza

c o m p l e t a d e l l a v i c e n d a , h o r e p u t a t o doveroso ripor tare i fatti per analizzare gli eventuali punti di debolezza del sistema costruito per la tutela della pubb l i c a f e d e , o l t r e c h e p e r a l t r i v a l o r i u g u a l m e n t e p r o t e t t i d a l l e n o r m e d i metrologia legale, quali la concorrenza leale tra operatori del settore.

U n a p u n t u a l i z z a z i o n e i n m e r i t o a l significato che Accredia pare attribuire al mio ar ticolo credo dovrebbe chiarire meglio gli intendimenti: come indicato nell’ar ticolo “ I l c a s o s p e c i f i c o c i consente oggi di tracciare un bilancio, seppur parziale, della struttura di vigil a n z a d e l i n e a t a d a l D M 9 3 / 2 0 1 7 c h e , n o n o s t a n t e l ’ i n t e n t o d i r i o r d i n o della materia, rischia di generare e f f e t t i n e g a t i v i a c a u s a d e l l a f r a m m e n t a z i o n e d i c o m p i t i d i controllo distribuiti tra istituzion i p u b b l i c h e e s o g g e t t i “ p r i v ati” Ciò che preme quindi analizzare è la modalità con cui dovrebbero essere gestiti i controlli e gli effetti conseguenti ai risultati, soprattutto in caso di criticità riscontrate

P e r p a r t e m i a t r o v o c o r r e t t a l a c o n t es t u a l i z z a z i o n e d e l l e d i s p o s i z i o n i d e l regolamento da par te di Accredia, poiché, come per ogni documento normativo, è necessario valutarne le previsioni secondo la norma complessiva in cui sono inserite per evitare di snaturarne il significato e per una corretta applicazione.

Tu t t a v i a , a n c h e r i c o n d u c e n d o n e l l a corretta prospettiva le norme del regol a m e n t o A c c r e d i a n . R G - 0 1 r e v. 0 5 , secondo la lettura fornitaci nella replica, non si risolve il problema della frag i l i t à d e i c o n t r o l l i l a m e n t a t o n e l m i o c o n t r i b u t o , p e r o r a ( f o r s e ) l i m i t a t o a l caso ripor tato.

Infatti, l’ente di accreditamento – così

come Unioncamere e Ministero – che cer tamente non può conoscere tutte le vicende di ciascun organismo, sopratt u t t o q u

e s o n o s o ggette a privacy (salvo ragioni di cronaca), secondo le previsioni del decreto è destinatario delle segnalazioni di anomalie rilevate dalla CCIAA, così come stabilito dall’ar t. 14 DM 93/2017 che i m p o n e l a t r a s m i s s i o n e d e i r i s u l t a t i delle verifiche anche ad Accredia, in caso di criticità riscontrate Nel caso di specie, data l’innegabile sussistenza di anomalie, tanto da por tare la CCIAA a t r a s m e t t e r

, o l t r e a l l e s e g n a l a z i o n i imposte dal DM 93, anche una notizia di reato alla Procura della Repubblica s o s p e t t a n d o l a s u s s i s t e n

n i d i s e g n a t o d a l decreto ministeriale non ha funzionato correttamente e non ha quindi por tato a l l ’ a d o z i o n e t e m p e s t i v a d e l l e m i s u r e necessarie da par te dei soggetti competenti: si ricorda sul punto che la visita di sor veglianza della CCIAA risale al febbraio 2022, mentre la sentenza è di s e t t e m b r e 2 0 2 4 , q u i n d i u n l a s s o d i tempo alquanto esteso.

In un cer to senso la conferma di carenze si rileva implicitamente dalla stessa a f f e r m a z i o n e c o n t e n u t a n e l l a r e p l i c a dell’ente di accreditamento in ordine al fatto che “ fino a l m om ento d ell’em issione della sentenza, ACCREDIA può non avere evidenza oggettiva e quindi n o n p u ò a c c e r t a r e l a v i o l a z i o n e d e l r e q u i s i t o ” ; t a l e i n t e r p r e t a z i o n e n o n risulta pienamente allineata al disposto del DM 93/2017 che, con la previsione delle apposite comunicazioni tra gli enti coinvolti, intende apprestare meccanismi d’inter vento anticipati rispetto a p r o c e d u r e g i u

s

t u t e l a a i beni giuridici protetti dalla normativa In pratica, non si dovrebbe attendere l ’ e s i t o d i u n g i u d i z i o p e r a c q u i s i r e conoscenza di una violazione, anche i n r a g i o n e d e l f a t t o c h e n o n s u s s i s t e una interdipendenza tra procedimenti giudiziali e gli inter venti di Unioncamere e/o ente di accreditamento, in quant o a l c u n i c a s i p o t r e b b e r o n o n e s s e r e rilevanti sotto il profilo penale, ma configurare comunque trasgressione alla normativa amministrativa o rappresen-

tare un ’anomalia da correggere e valutare

U n a s i m i l e i m p o s t a z i o n e p o t r e b b e essere giustificata per le altre aree di competenza dell’ente di accreditament o , d i v e r s e d a q u e l l a i n e s a m e , m a , dato che la disciplina disposta dal DM 93 è volta a regolamentare un settore di par ticolare delicatezza dove i beni giuridici in rilievo sono di alto rango, giustificare una “paralisi” del sistema dei controlli e delle conseguenti misur e , i n r a g i o n e d e l l a m

n c a t a a z i o n e giudiziale o dell’assenza di provvedim e n t i d e c i s o r i , r i d u c e l a f o r z a d e l d e c r e t o c h e f u e m a n a t o a l p r e c

scopo di garantire il costante doppio co ntrollo sugli o rganismi abilit ati, s o t t o p o s t i s i a a s o r v e g l i a n z a d i istituzioni pubbliche che a controlli dell’ente di accreditamento

I n f i n e , l a p r o s p e t t i v a a s s u n t a n e l l a r e p l i c a d a l l ’ e n t e d i a c c r e d i t a m e n t o , s e b b e n e p r e s e n t i i l p r e g e v o l e m e r i t o d’illustrare le ampie tutele assicurate al CAB, che non viene sottoposto ad arbit r a r i e m i s u r e , t r a s c u r a l o s p i r i t o d e l l e norme di cui al DM 93/2017 che sono di natura pubblicistica e volte a protegg e r e b e n i d i p o r t a t a c o l l e t t i v a , m o l t o più rilevanti che non l’interesse dei singoli a svolgere attività economica (pur sempre tutelata costituzionalmente, ma che deve cedere il passo ad altri valori)

N e l s e t t o r e i n e s a m e è i r r i n u n c i a b i l e un’impostazione orientata a garantire s o p r a t t u t t o i t e r z i ( g l i s t a k e h o l d e r s ) , p r i m a a n c o r a c h e l e c o n t r o p a r t i c o ntrattuali, in quanto por tatori di interessi r i c o l l e g a b i l i a l l a f e d e p u b b l i c a e a d assicurare lealtà in ambito commerciale, da intendersi anche come concorrenza leale

Sotto tale profilo una maggiore consapevolezza del proprio ruolo da par te dei soggetti coinvolti nel settore (Unioncamere, CCIAA ed ente di accreditam e n t o ) c o n s e n t i r e b b e p r o b a b i l m e n t e una più efficace gestione dei controlli

c o n c o n s e g u e n t e a u m e n t o d i f i d u c i a d e g l i u t e n t i , o l t r e c h e r i d u z i o n e d e l

r i s c h i o d i c o n t e n z i o s i e v e n t u a l m e n t e promossi da operatori economici che p o t r e b b e r o r i t e n e r s i l e s i d a l l ’ i n e r z i a degli organi di controllo. Stante quanto sopra ritengo di ribadire

quanto già ripor tato nel mio precedente ar ticolo, ossia ritengo che la struttura disegnata dal decreto in ordine ai con-

NEWS t

NUOVE CELLE DI CARICO A RONDELLA

L a s e r i e d i c e l l e d i c a r i c o a r o n d e l l a

LTH, ampiamente utilizzata in applicazioni di testing e controllo di processo, si arricchisce di una nuova versione

FUTEK Advanced Sensor Technology ha realizzato una gamma di celle di c a r i c o c h e u t i l i z z a n o i l c o n n e t t o r e a ff i a n c a n d o l e a l l e u n i t à c o n u s c i t a cavo Lo scopo è quello di offrire una maggiore flessibilità nell’integrazio-

COGO APP: DIGITALIZZA

LA TUA PESA

Ora anche per PC

C o g o A p p , l a s o l u z i o n e i n g r a d o d i rivoluzionare la gestione delle pesature industriali, presentata nell’ultima parte del 2024 da Cogo Bilance, dopo pochi mesi è già stata ampliata p e r e s t e n d e r n e l ’ u t i l i z z o a n c h e a i PC! Un passo importante per la nuova web app, concepita espressamente per rendere intuitiva e accessibile ovunque la gestione delle pesature i n d u s t r i a l i . G r a z i e a u n ’ i n t e r f a c c i a semplice e a funzionalità avanzate, CogoApp consente il monitoraggio in tempo reale di tutti i dati di pesatura da qualsiasi dispositivo, permett e n d o a l l e a z i e n d e d i o t t i m i z z a r e i processi e ridurre al minimo gli errori.

Q u e s t a i n n o v a z i o n e r i s p o n d e a l l e e s i g e n z e d i c o n t r o l l o e t r a c c i a b i l i t à con un approccio digitale che garantisce precisione e rapidità Sviluppat a p e n s a n d o a l l a p r a t i c i t à , q u e s t a a p p r e n d e o g n i o p e r a z i o n e i m m ediata, senza richiedere software spe-

trolli cui sono sottoposti gli operatori e i relativi meccanismi di comunicazione p r e s e n t i

n e d e l s e n s o r e d i f o r z a o ff r e n d o a l contempo la possibilità di sostituire il cavo in caso di danneggiamento dello stesso.

La cella di carico LTH350 offre dimensioni compatte (diametro 37,6 mm, altezza 12,7 mm) Realizzata in acciaio 17-4 PH garantisce elevata robustezza e resistenza alle abrasioni. L’elevata rigidezza permette di raggiungere frequenze proprie elevate, rendendola adatta a misure fortemente dinamiche.

Applicazioni principali nel testing, nel controllo di processo di punzonatura, in crimpatura, nell’industria elettromeccanica

Range di misura da 2 kN a 22 kN. Alimentazione 18 Vdc max

cifici Gli utenti possono così ora monitorare ogni bilancia in rete, con dati s e m p r e a g g i o r n a t i e a c c e s s i b i l i p e r una gestione ancora più trasparente ed efficiente

“Non vediamo l’ora di far conoscere a tutti questa nuova tecnologia e ricevere i primi feedback dai nostri clien-

t i ” – h a d i c h i a r a t o , a l t e r m i n e d e l l a p r e s e n t a z i o n e u ff i c i a l e d i C o g o A p p , Fabio Martignoni, CEO di Cogo Bilan-

una revisione del provvedimento ministeriale, al fine di meglio proteggere gli interessi collettivi oggetto di disciplina

Uscita elettrica estensimetrica 2m/V a ponte completo Vari diametri di foro passante. Grado di protezione IP67

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ce –“La nuova web app può offrire u n s u p p o r t o i n s o s t i t u i b i l e p e r u n a g e s t i o n e o t t i m a l e d e l l e o p e r a z i o n i di pesatura” .

CogoApp è un’applicazione scaricabile su PC, smartphone o tablet, che p e r m e t t e a l l ’ u t i l i z z a t o r e d i a v e r e i n f o r m a z i o n i s u t u t t o q u a n t o a c c ad u t o s u l l a p e s a / b i l a n c i a . I n f a t t i , t u t t e l e i n f o r m a z i o n i r e l a t i v e a l l e pesate vengono salvate nel cloud e, s uc c es s iv am ent e, l’ut ent e pot r à c on o s c e r e , c o n s u l t a n d o i l d i s p o s i t i v o , c o s a s i a s t a t o p e s a t o , d a c h i , q u a ndo, in quale quantità, se da cliente o f o r n i t o r e , e c c . Tu t t i q u e s t i d a t i , n aturalmente, riguardanti ogni singola pesata o sommando le pesate statisticamente Per chi fosse interessat o , i n o l t r e , è p o s s i b i l e r i c e v e r e u n alert ogni volta che la pesa viene us a t a , r i c e v e n d o c o n t e s t u a l m e n t e l a trasmissione del dato a livello pressoché immediato

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Dalle Associazioni Universitarie di Misuristi

THE ITALIAN UNIVERSITY ASSOCIATIONS FOR MEASUREMENT

This section groups all the significant infor mation from the main University Associations in Measurement Science and Technology.

RIASSUNTO

Questa rubrica riassume i contributi e le notizie che provengono dalle magg i o r i A

delle Misure.

SI TERRÀ A NAPOLI IL IX FORUM NAZIONALE DELLE MISURE

Quest’anno il XLII Congresso Nazionale di Misure Elettriche ed Elettroniche e il XXXIII Congresso Nazionale di Misur e M e c c a n i c h e e Te r m i c h e , d a r a n n o vita al IX Forum Nazionale delle Misure che si terrà a Napoli dal 10 al 12 settembre prossimi presso la sede della S c u o l a P o l i t e c n i c a e d e l l e S c i e n z e d i B a s e d e l l ’ U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i Napoli Federico II in Piazzale V Tecchio, quar tiere Fuorigrotta (NA)

Il complesso edilizio in cui si svolgerà l’evento è stato realizzato su progetto d i L u i g i C o s e n z a , M i c h e l e P a g a n o , Marcello Picone e Luigi Tocchetti tra il 1955 e il 1970. Un’ampia decorazione m us iva s ul f r ont one cel ebr a il pr o-

gresso raggiunto dall’Uomo grazie al proprio lavoro (Fig 2) I lavori del For u m s i t e r r a n n o p r e v a l e n t e m e n t e a l

p r i m o p i a n o d e l l ’ e d i f i c i o , c h e c o mprende l’aula magna (intitolata a Leopoldo Massimilla), l’aula delle lauree (intitolata a Scipione Bobbio), e la Sala del Consiglio.

I l p r o g r a m

poster, e presentazioni dai vincitori dei premi Carlo Offelli e Massimo D’Apuzzo. Immancabili gli eventi sociali: nel t a r d

l’aperitivo di benvenuto si terrà presso l

Napoli Federico II, in corso Umber to I 4 0 ( N A ) , n e l m e r a v i g l i o s o “ C o r t i l e delle Statue” (Fig 3), con la possibilità di visitare i Musei Mineralogico e Zoologico; la cena sociale si terrà invece nella sera del secondo giorno presso la suggestiva Reggia di Por tici.

Questi eventi saranno anche l’occasion e p e r a p p r e z z a r e l e b e l l e z z e d i Napoli, una città da sempre in fermento che sta attraversando un periodo di grande riscoper ta turistica

Il Comitato Organizzatore, coordinato dal prof Leopoldo Angrisani, e tutti i m e m b r i d e l g r u p p o m i s u r e d i N a p o l i s ar anno dunque l iet i di accog l ier vi a questa nuova e stimolante edizione del Forum

La scadenza per l’invio delle memorie brevi è prevista per il 19 maggio, l’invio delle memorie estese sarà richiesto per il 25 luglio

CLICCA QUI per ulteriori dettagli e novità.

Figura 1 – Il logo del For um 2025
Figura 2 – Sede di Piazzale V. Tecchio dell’Università di Napoli Federico II
Figura 3 – Il cor tile delle statue della Sede Centrale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ospiterà l’aperitivo di benvenuto del IX For um Nazionale delle Misure

QUALIFICA DI IMPIANTI E STRUMENTI: UN SERVIZIO COMPLETO

L ’ a ff i d a b i l i t à e l a c o n f o rmità dei sistemi di misura e

d e g l i i m p i a n t i p r o d u t t i v i sono aspetti fondamentali

i n s e t t o r i r e g o l a m e n t a t i ,

dove la precisione dei proc e s s i i n

s u l l a q u a

à d e l p r o d o t t o finale Grazie all’acquisizione di Emmesse, azienda specializzata in servizi di qualifica, Trescal Italia amplia la propria offerta con un servizio completo di qualifica, strutturato in cinque fasi/attività principali, erogabili singolarmente o in modo concatenato, garantendo così un approccio sistematico alla validazione degli impianti, dalla progettazione alla gestione operativa nel tempo.

1. Design Qualification (DQ)

Scopo

L a D Q v e r i f i c a c h e i l p r o g e t t o s i a a d e g u a t o a g l i o b i e t t i v i definiti e conforme ai requisiti specificati Attività

• Analisi dell’ingegneria di base e relativa approvazione,

• Ve r i f i c a d e l l a c o n f o r m i t à r i s p e t

Specifications (URS), Functional Specifications (FS) e Design Specifications (DS), Documentazione

• URS (User Requirement Specifications),

• FS (Functional Specifications),

• DS (Design Specifications).

2. Installation Qualification (IQ)

Scopo

La IQ certifica la corretta installazione delle apparecchiature e degli impianti secondo quanto definito nella DQ

Attività

• Verifica della documentazione tecnica fornita dai costruttori,

• Controllo della corrispondenza tra documentazione progettuale e installazione effettiva, Documentazione

• DS (Design Specifications),

• Documentazione di Commissioning,

• Rapporti di FAT/SAT (Factory Acceptance Test / Site Acceptance Test)

3 Operational Qualification (OQ)

Scopo

La OQ verifica che il sistema installato operi correttamente secondo i parametri definiti nelle specifiche funzionali

Attività

• Test delle funzionalità critiche rispetto alle specifiche di progetto,

• Verifica dell’allineamento con le attività di commissioning e FAT/SAT,

• Esecuzione di test specifici per la tipologia d’impianto o strumento

Documentazione

• FS (Functional Specifications)

4 Performance Qualification (PQ)

Scopo

La PQ verifica, in condizioni operative reali, che il sistema soddisfi i requisiti prestabiliti

Attività

• Fase preparativa: verifica dell’idoneità dell’impianto,

• Fase operativa: esecuzione di test con prodotto per accertare la conformità ai requisiti definiti

Documentazione

• URS (User Requirement Specifications)

5 Operational Support (OPS)

Scopo

L’OPS garantisce la gestione continua dell’impianto, attraverso attività di manutenzione, riqualifica e formazione del personale

Attività

• Implementazione del Life Cycle Concept per assicurare la conformità continua,

• Pianificazione di interventi di manutenzione e riqualifica,

• Formazione del personale per un utilizzo corretto e consapevole degli impianti

Documentazione

• Manuali d’uso,

• Rapporti di manutenzione,

• Documentazione di formazione e gestione.

Un Servizio Completo per la Qualifica degli Impianti

G r a z i e a q u e s t o n u o v o s e r v i z i o c o m p l e t o p e r l a q u a l i f i c a degli impianti, Trescal Italia è in grado di fornire un servizio strutturato e scalabile, adattabile alle esigenze specifiche di ogni cliente La possibilità di combinare le diverse fasi della q u a l i f i c a a s s i c u r a u n p e r c o r s o c o m p l e t o e c o n f o r m e a l l e normative vigenti, contribuendo a migliorare la qualità e l’affidabilità dei processi produttivi

CLICCA QUI per ulteriori informazioni sui servizi di qualifica qui citati

2-4 giugno 11-13 giugno

12-14 giugno

18-20 giugno

1-3 luglio

8-10 luglio

10-12 settembre

2025 eventi in breve

Segnalazione di eventi d’interesse

Chemnitz (Germania)

Chania (Creta)

Smolenice Castle (Slovacchia)

Venezia

Piraeus (Grecia)

Napoli

Castelldefels (Spagna)

Newcastle Upon Tyne (UK)

Napoli

National Harbor, MD, USA

Baden-Baden (Germania)

Ancona

A&T Nordest

SOLUZIONI PER CONTROLLO VIBRAZIONI

E CORREZIONE ACUSTICA NELL’INDUSTRIA

Il controllo del rumore e delle vibrazioni nei contesti industriali è un tema cruciale per la sicurezza e l’efficienza degli impianti

La propagazione di onde sonore non controllate e la trasmissione di vibrazioni meccaniche possono generare problematiche, che vanno dal discomfort acustico fino al degrado precoce delle strutture e delle macchine, compromettendo la produttività e la conformità alle normative vigenti

Da oltre 70 anni, SOGIMI affianca tecnici e consulenti nella progettazione di soluzioni antivibranti e per la correzione acustica, grazie a un ampio portafoglio di materiali ad alte prestazioni, lavorabili su misura.

M AT E R I A L I T E C N I C I P E R L ’ A C U -

STICA INDUSTRIALE

 F o n o s p h e r a ® – I s o l a m e n t o acustico ad alte prestazioni

F o n o s p h e r a ® è u n a g a m m a d i compositi formati da uno strato d i p o l i e t i l e n e a c a l o t t e s f e r i c h e accoppiato ad altri materiali, variabili a seconda delle specifiche e s i g e n z e d ’ i s o l a m e n t o a c u s t i c o .

L a s p e c i a l e c o n f o r m a z i o n e o t t i -

m i z z a l ’ i s o l a m e n t o a c u s t i c o c o n s p e s s o r i e p e s o r i d o t t i . È i d e a l e per l’insonorizzazione di macchinari, involucri per impianti rumorosi, pareti divisorie industriali e cabine fonoisolanti

 Whisper® – Assorbimento acustico con resistenza agli agenti esterni

Whisper® è un polietilene espanso a cellule chiuse, caratterizzato

da un’elevata capacità di assorbimento acustico e una notevole resistenza a umidità, polveri e sostanze chimiche. Le sue proprietà lo rendono adatto per l’impiego in ambienti industriali critici, come la schermatura acustica di macchine operatrici, compressori, ventilatori e impianti HVAC, senza il rischio di degrado Fonoassorbimento fino a classe A

 Sylomer® – Isolamento antivib r a n t e e s m o r z a m e n t o d i n a m ico

S y l o m e r è u n e l a s t o m e r o p o l i ur e t a n i c o c h e o ff r e e l e v a t e p e rformance antivibranti Lo smorz a m e n t o d e l l e v i b r a z i o n i s u c ostruzioni, macchinari e impianti c h e s i o t t i e n e c o n l ’ i m p i e g o d i Sylomer® aumenta la resistenza

s t r u t t u r a l e , i n c r e m e n t a l a s i c urezza e il comfort acustico, protegge l’elettronica di controllo e comando, riduce disallineament o e g u a s t i e l e t t r o m e c c a n i c i e quindi i costi della manutenzione ordinaria

Il prodotto consente carichi statici fino a 60 kg/cm2 e un abbass a m e n t o d e l l e f r e q u e n z e n a t u

e

appoggi puntuali e a banda e disaccoppiamento di getti, basamenti e strutture in cemento/metallo

CONTATTA il team SOGIMI per maggiori informazioni.

NUOVA SERIE DI FOTODIODI PER RILEVAZIONE RADIAZIONI

Hamamatsu lancia una nuova famiglia di fotodiodi InGaAs con package ceramico di facile integrazione

Hamamatsu Photonics ha recentemente lanciato la sua ultima serie di fotodiodi InGaAs, progettata per la rilevazione di radiazioni con lunghezze d’onda fino a 2,6 μ m La serie G1719X è composta da sensori nel vicino infrarosso, che offrono alta sensibilità e bassa corrente di buio, con un package ceramico compatibile a processi di saldatura senza piombo. Disponibili in quattro diverse lunghezze d’onda e tre dimensioni di area sensibile, questi nuovi fotodiodi Hamamatsu sono progettati per soddisfare le esigenze di ricercatori e ingegneri di prodotto in vari settori, tra cui il rilevamento di gas, la misurazione remota della temperatura e applicazioni di rivelazione laser

La natura compatta della serie G1719X la rende particolarmente adatta per l’installazione in dispositivi portatili

“ L a n o s t r a n u o v a f a m i g l i a d i f o t o d i o d i I n G a A s o ff r e e l e v a t e prestazioni e facilità d’integrazione” , ha dichiarato Luigi Ghezzi, Technical Marketing Engineer presso Hamamatsu “Combinando alta sensibilità e bassa corrente di buio in un package compatto, consentiamo una perfetta integrazione in molteplic i a p p l i c a z i o n i , m i g l i o r a n d o n e a ff i d a b i l i t à e p r e s t a z i o n i n e i sistemi di misura” .

L e p r i n c i p a l i c a r a t t e r i s t i c h e d i q u e s t a f a m i g l i a d i f o t o d i o d i sono:

l A l t a S e n s i b i l i t à : S c e l t a tra quattro lunghezze d’onda da 1,7 μm a 2,6 μm e tre aree fotosensibili da 0,3 mm a 1,0 mm. Garantisce misurazioni precise in molteplici applicazioni

l Bas s a Cor rent e di Buio : Offrendo la stessa corrente di buio dei prodotti convenzionali in package metallico, la nuova gamma di sensori NIR funziona anche in condizioni di scarsa luminosità

l Design Compatto: un package ceramico a montaggio superf i c i a l e d i p i c c o l e d i m e n s i o n i ( 2 , 9 m m x 2 , 9 m m x 1 , 2 m m ) , l i rende facili da integrare e ideali per dispositivi portatili I fotodiodi InGaAs di Hamamatsu rappresentano una soluzione ottimale per la realizzazione di strumentazione con una tecnologia compatta di ultima generazione e che necessita di massim a p r e c i s i o n e I n g e g n e r i d i p r o d o t t o e r i c e r c a t o r i p o s s o n o incorporare questo rilevatore infrarosso ad alte prestazioni per spingere oltre i limiti del possibile nei loro progetti

C L I C C A Q U I p e r m a g g i o r i i n f o r m a z i o n i s u i n u o v i f o t o d i o d i InGaAs e sulle loro possibili applicazioni.

RICHIEDI QUI documentazioone tecnico-commerciale

La valutazione della competenza nei laboratori di prova e taratura

Applicazioni nella conservazione e nel restauro

METROLOGY FOR EVERYONE

I

Lanna, leading exper t in metrology, calibration, accreditation of companies, has been discussing topics of interest for the majority of industrial measurement users, in simple and immediate terms, with reference to the most recent Standards. From now on, as Michele would have certainly liked, “Metrology… for ever yone!” is open to all readers who wish to propose contributions in line with these methods, to continue and fur ther revitalize a discussion aimed at the growth of metrological culture in our society, not only in an industrial key. Send your proposals for articles “for everyone” to redazione@tuttomisure.org

RIASSUNTO

In questa Rubrica il collega e amico Michele Lanna, esper to di metrologia, taratura, accreditamento industriale, ha discusso per anni aspetti d’interesse per la maggior par te degli utenti industriali delle misure, con ter minologia s e m p l i c e e i m m e d i a t a , e f a c e n d

Norme Da ora in poi, come sicuramente avrebbe fatto piacere a Michele, “Metrologia…per tutti!” si apre a tutti i lettori che vorranno proporre contributi in linea con queste modalità, per proseguire e rivitalizzare ulteriormente una discussione mirata alla crescita della cultura metrologica nella nostra società, non soltanto in chiave industriale Inviate le vostre proposte di articoli “per tutti” a redazione@tuttomisure.org.

PREMESSA

M i c h e l e L a n -

n a , p r i m o e

u n i c o c u r a t o -

r e d i q u e s t a

r u b r i c a , i n prossimità del

s u o o t t a n t e s imo complean-

n o p u r t r o p p o

è i m p r o v v i s amente mancato, dopo aver affrontato con g r a n d e c o r a g g i o e f o r z a d i v o l o n t à gravi problemi di salute, che ne hanno limitato (ma non bloccato del tutto) l’att i v i t à d i d i v u l g a z i o n e , f o n d a m e n t a l e

p r e r o g a t i v a d i u n ’ e s i s t e n z a d e d i c a t a in gran par te alla consulenza e formazione su temi specifici, sempre in ottica d’innovazione e competitività in ambito industriale. Nel suo curriculum vitae,

i n f a t t i , d o p o u n d e c e n n i o d i l a v o r o nella grande impresa di telecomunicazioni (come Capo Segreteria Tecnica di Stabilimento, Responsabile Linea di P r o d u z i o n e , R e s p o n s a b i l e Q u a l i t à d i Stabilimento, ecc.), acquisendo livelli d i c o n o s c e n z a e d e s p e r i e n z a t a l i d a rappresentare una vera e propria piattaforma di sperimentazione da cui trarr e i m i g l i o r i s p u n t i e i m a t e r i a l i p i ù rispondenti allo stato dell’ar te per confezionare ser vizi mirati sulle problemat i c h e d e l l a s i n g o l a a z i e n d a c l i e n t e ) , spicca la quantità di giornate di formaz i o n e e c o n s u l e n z a e r o g a t e ( o l t r e 4.000!!!), prevalentemente a un pubblico di decisori e responsabili tecnici di aziende di qualunque settore produttivo. Fra le sue attività notiamo, in part i c o l a r e , l a c o n s u l e n z a p e r q u a l i t à , ambiente e sicurezza, sia in aziende di produzione sia di ser vizi, e la for mazione, rivolta ai principali Gruppi indus t r i a l i i t a l i a n i e m u l t i n a z i o n a l i , c o m e

Gruppo FIAT e fornitori, Thyssenkrupp, Micron, Tenaris Dalmine, Aeropor ti di R o m a , A

della Competenza (non solo metrologic

maggiore interesse negli ultimi anni e p o s s i a

che Michele sia stato

dei primi ad a

soprattutto relativi ai Laboratori di Prova e Taratura. Proprio per onorare degnamente le sue lunghe ricerche in questo campo, proponiamo un suo articolo, pubblicato nel marzo 2019, dedicato alla valutazione delle competenze nei Laboratori di Prova e Taratura, specificamente nel settore della Conser vazione e Restauro di Beni Culturali

INTRODUZIONE

“Il dubbio cresce con la conoscenza ” (Goethe) L’aspetto della competenza è d’import a n z a s t r a t e g i c a n e i l a b o r a t o r i d i prova e taratura

Vo g l i a m o r i p r e n d e r e q u i i l t e m a , i n iziando a esplorare il nuovo e ampliato i n t e r e s s e p e r l a m e t r o l o g i a c h e s i è affacciato in settori merceologici fino a i e r i e s e n t i d a l l a “ p o s i t i v a c o n t a m i n azione” di questa scienza.

Nei prossimi articoli intendiamo trattare applicazioni diverse in settori merceologici, quale dimostrazione del fatto che ormai è difficile confinare la metrologia negli ambiti tradizionali nei quali si è sviluppata e ha espresso potenzialità, con applicazioni significative: intendo parlare del settore industriale, non solo nel controllo delle caratteristiche qualitative dei prodotti realizzati, ma anche della progettazione di nuovi prodotti e nella validazione delle scelte su materiali e prodotti

È f u o r d i d u b b i o c h e l a m e t r o l o g i a

l

SIMULAZIONE E INDUSTRIA ALIMENTARE

In un settore che si occupa di un prodotto complesso come il cibo, caratterizzato da trasformazioni diverse e radicali, l’innovazione non può prescindere dalla simulazione

Ogni fase di lavorazione, dalla produzione fino al confezionamento e alla conservazione, richiede dispositivi e processi controllati e collaudati nel dettaglio, per garantire sicurezza ed elevati standard qualitativi

Le analisi coinvolgono diversi ambiti, tra cui gestione termica, reazioni chimiche e fenomeni di trasporto, fluidodina-

m i c a , r i s c a l d

fase

c a t o a l l e p ro v e e m p ir i c h e .

Giuseppe Petrone, CEO d i B E C A E & Te s t e utente esperto di simulazione, presenterà alcuni case-study evidenziando i vantaggi dell’introduzione di COMSOL Multiphysics® nell’analisi di processi come la cottura, la sterilizzazione, l’essiccazione e la refrigerazione degli alimenti. P o t r e t e v e d e r e i l s o f t w a r e i n a z i o n e d a l v i v o e p o r r e l e vostre domande.

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COSA SUCCEDE A UN COMPONENTE ELETTRICO/ELETTRONICO QUANDO VIENE ESPOSTO AI CAMPI ELETTROMAGNETICI?

ISO 11452-5

N e l c a m p o a u t o m o t i v e è s e m p r e p i ù f r e -

q u e n t e l a r i c h i e s t a d i v e r i f i c a r e i l l i v e l l o

d’immunità dei componenti ai campi elettromagnetici in radiofrequenza

L a s e r i e d i n o r m e c h e d e f i n i s c e s p e c i f i c i

m e t o d i d i p r o v a è l a I S O 1 1 4 5 2 c h e , n e l l a

s u a p a r t e 5 , d e s c r i v e i l m e t o d o d e l l a s t r i p -

l i n e . Q u e s t o m e t o d o p e r m e t t e d i r a g -

g i u n g e r e l i v e l l i d i p r o v a i n b a s s a f r e q u e n -

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t o r e a u t o m o t i v e d a o l t r e v e n t ’ a n n i , è i n

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q u e n z a c o n i v a r i m e t o d i ( a n t e n n e , b u l k

current injection – BCI e strip-line) richie-

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a b bia acquisito una trasversalità sempre più ampia, con ricadute significativ e i n s e t t o r i n u o v i , q u a l i q u e l l o d e l restauro e conser vazione delle opere d ’ a r t e e d e i n o s t r i t e s o r i a r t i s t i c i , m a anche nel vasto settore della sanità e d e l l a f a r m a c o l o g i a a l s e r v i z i o d e l l a salute

RESTAURO, CONSERVAZIONE E METROLOGIA

Affrontiamo qui l’impor tanza delle applicazioni metrologiche nel restauro e c o n s e r v a z i o n e , m o l t o i m p o r t a n t e p e r la nostra economia nazionale, in quanto contribuisce in modo significativo a incrementare i flussi turistici e il nostro PIL: l’entità del nostro patrimonio ar tistic o c i v e d e a l p r i m o p o s t o n e l m o n d o per insediamenti che risalgono anche a qualche millennio fa. Questo diffuso e amplissimo patrimonio abbisogna di m a n u t e n z i o n e e c u r a , p e r c h é p o s s a c o n t i n u a r e a t e s t i m o n i a r e a n c h e a i p o s t e r i l a n o s t r a m i l l e n a r i a c i v i l t à I l Ministero per i beni e le attività culturali ha creato già nel 2008 l’Istituto Superiore per la Conser vazione e il Restauro (ISCR), specializzato nel campo del r e s t a u r o e d e l l a c o n s e r v a z i o n e d e l l e opere d’ar te e del patrimonio culturale. Presso l’ISCR opera la Scuola di Alta F o r m a z i o n e , d e n o m i n a t a S A F, a c u i c o m p e t e l a f o r m a z i o n e d e i f u t u r i restauratori, secondo quanto ripor tato n e l “ C o d i c e d e i b e n i c u l t u r a l i e d e l p a e s a g g i o ” È i l S A F c h e è p r e p o s t o a l l a c r e a z i o n e d e l l e c o m p e t e n z e n e l vasto settore del restauro, dove operano sia strutture pubbliche come l’ISCR, sia strutture private. Al suo interno conv i v o n o s t o r i c i d e l l ’ a r t e , a r c h i t e t t i , archeologi, fisici ed esper ti nei controlli ambientali, chimici, biologi, restauratori delle diverse tipologie di materiali costitutivi dei manufatti d’interesse storico e culturale (dipinti, tessuti, opere d’ar te su car ta, metalli, ceramiche, pietre, cuoio, legno, ecc.).

L’elemento che emerge è l’interdisciplinarietà di questa scienza che richiede competenze su materiali e loro caratter i s t i c h e f i s i c o - c h i m i c h e , s u t e c n i c h e costruttive dei manufatti da sottoporre a restauro, su caratteristiche tecniche

dei materiali usati per il restauro. Cesare Brandi è stato l’antesignano di questa scienza, strutturata fin dal 1956 in una serie interconnessa di discipline. Il lavoro svolto ha permesso di effettuare impor tanti restauri in diverse città italiane e in siti significativi per la presenza di opere d’ar te L’adozione di tecnic h e n o n d i s t r u t t i v e p e r i l r e s t a u r o , accompagnate da tecniche di controllo e monitoraggio già ampiamente diffuse nell’industria, quali magnetoscopia, t e c n i c h e p e r i n d a g a r e s u l l a s t r u t t u r a dei materiali, ecc. La creazione di queste competenze, non solo a disposizione d e l p u b b l i c o , d i c u i I S C R f a par te, ma anche di strutture private parallele, ha permesso di effettuare significativi restauri e i n p a r t i c o l a r e è s t a t o u n o s t r umento utilissimo in occasione di terremoti e disastri ambientali, che (pur troppo) così frequentem e n t e s i v e r i f i c a n o s u l n o s t r o territorio Alcuni esempi di rilevanti restauri effettuati testimoniano l’impor tanza e la significatività delle competenze create: Assisi (prima e dopo il terremoto), il Cenacolo di Leonardo a Milano, la struttura bronzea d e l M a r c ’ A u r e l i o a R o m a , i reper ti subacquei, i Guerrieri di R i a c e , l e p i t t u r e m u r a l i d i Ta rq u i n i a e P o m p e i , l a To r r e d i Pisa. Tutto ciò è stato possibile grazie a specializzazioni sem-

pre più spinte dei tecnici che, in vir tù d e l p r o g r e s s o d e l l a s c i e n z a , h a n n o p o t u t o r e a l i z z a r e s o f i s t i c a t e o p e r e d i restauro

Le ricadute sulle competenze del personale, come si diceva, sono state signific a t i v e c r e a n d o f i g u r e p r o f e s s i o n a l i nuove che, da un lato, valorizzano le competenze di base del personale e, dall’altro, le arricchiscono di contenuti

n u o v i , b a s a n d o s i s u l l a c o n v i n z i o n e che più il sapere richiesto per esprimer e c o m p e t e n z a è c o m p l e s s o p i ù c ’ è b i s o g n o d i e l e v a t a i n t e r c o n n e s s i o n e tra discipline diverse. Il chimico o il fisico devono, ad esempio, saper declinare il loro sapere di base in una serie di approfondimenti, specifici per le attività di restauro.

M a c o s a c ’ e n t r a l a m e t r o l o g i a c o n i l complesso mondo del restauro e della c o n s e r v a z i o n e d i o p e r e d ’ a r t e ? I l nesso è stretto, almeno per due aspetti che intendiamo inquadrare. Il primo è d e t t a t o d a l l a n e c e s s i t à d i e f f e t t u a r e controlli attestanti la validità e l’efficacia di un restauro, in modo da acquisire cer tezze sul buon lavoro effettuato e sulla irreversibilità degli inter venti messi in atto Il secondo è significato dalla possibilità di poter adottare tutte le tecniche di controllo già messe a punto in altri

ambiti (industriali e non), coniugandole con le tecniche tipiche della metrologia. Quindi la nuova figura che emerge dall’unione di tecniche e strumenti d i v e r s i d i c e r t o a m p l i a i l r u o l o d e g l i addetti al restauro, ma crea anche figure professionali che possono utilizzare l e c o m p e t e n z e a c q u i s i t e p e r a p p l i c azioni diverse spendibili sul mercato del lavoro

L’Italia è al primo posto nel mondo per e n t i t à d e l p a t r i m o n i o m o n u m e n t a l e e ar tistico, con una secolare stratificazione di opere d’ar te, dovute alla nostra straordinaria e millenaria civiltà

D a a l c u n i a n n i ( q u a l c h e d e c e n n i o ) stanno operando nel nostro Paese società private che si affiancano a quelle istituzionalmente preposte alla conservazione e restauro del nostro patrimonio ar tistico, che propongono soluzioni di restauro e controllo della qualità delle attività di restauro, suppor tate da una tecnologia che sta facendo passi d a g i g a n t e n e l s e t t o r e d e i m a t e r i a l i , d e l l e t e c n i c h e c o n s e r v a t i v e , d e i c o ntrolli su tutti i materiali utilizzati in questo poliedrico e variegato universo del restauro

È n o s t r o s c o p o q u e l l o d i d e s c r i v e r e come la metrologia possa essere utile per gestire efficacemente applicazioni nelle quali si debba esprimere un ’elevata competenza metrologica, coniugata con la conoscenza di tecniche di t r a t t a m e n t o m a t e r i a l i , d i c o n s o l i d amento strutturale, di restauro, che com-

sistemi di conser vazione

DOMANDE IN CERCA DI RISPOSTA

L e d o m a n d e a l l e q u a l i v o g l i a m o r ispondere sono diverse:

1. Come si costruisce la compet e n z a m e t ro l o g i c a n e l s e t t o r e della conser vazione e restauro? La risposta a questa domanda è data dai percorsi for mativi predisposti dall’ISCR, che mettono a disposizione per i par tecipanti percorsi diversi, quali: a) Materiali lapidei e derivati; super fici decorate dell’architettura;

b) Manufatti dipinti su suppor to ligneo e t e s s i l e M a n u f a t t i s c o l p i t i i n l e g n o Arredi e strutture lignee. Manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti;

c ) M a t e r i a l i e

n pelle;

d) Materiali e manufatti ceramici, vitrei e o r g a n i c i . M

metallo e leghe;

e ) M

Materiale fotografico, cinematografico e digitale;

f) Strumenti musicali Strumentazioni e strumenti scientifici e tecnici Questi sono i percorsi formativi predisposti dall’ISCR ai quali si accede con laurea o diploma, previa selezione e

. Le competenze acquisibili –

c

di tematiche, che ci riport a n o a d i s c i p l

f

che utili per intraprendere il lavoro del restauratore

2. Quali sono le discip l i n e d a p a t r i m o n i alizzare, quali archetip

e della competenza metrologica?

Le discipline che for mano la base per la creazione di c o m p e

e s o n o , a d esempio, per i materiali e manufatti ceramici:

– Storia della scienza e delle tecniche (manufatti ceramici) (teoria);

– R e s t a u r o d e i m a n u f a t t i c e r a m i c i ( 1 laboratorio e 2 teoria);

– R e s t a u r o d e i m a n u f a t t i c e r a m i c i 3 cantiere;

– Chimica generale e inorganica;

– Mineralogia;

– Botanica ambientale;

– Fisica ambientale applicata ai beni culturali;

– Disegno;

– Archeologia classica;

– M u s e o l o g i a e c r i t i c a a r t i s t i c a e d e l restauro;

– Storia della scienza e delle tecniche (manufatti in metalli e leghe (restauro dei manufatti in materiali organici);

– R e s t a u r o d e i m a n u f a t t i i n m e t a l l i e leghe;

– Chimica dell’ambiente e dei beni culturali;

– Fisica ambientale applicata ai beni culturali;

– Botanica ambientale applicata;

– Topografia e car tografia;

– Storia dell’ar te moderna;

– M u s e o l o g i a e c r i t i c a a r t i s t i c a d e l restauro

Il superamento di un esame, al termine del percorso di studi, consente di essere abilitati alla professione di restauratore È un titolo riconosciuto in tutt’Italia, quindi spendibile anche in strutture private che si occupano di restauro e conser vazione di monumenti.

In molte di queste tematiche si trattano le tecniche di controllo e accer tamento delle caratteristiche fisiche o chimiche dei materiali Per far ciò le conoscenze metrologiche di base possono costituire un utile punto di riferimento per l’efficacia degli stessi controlli

3 . C o m e c o n i u g a r e e f f i c a c em e n t e l a c o m p e t e n z a s t r e t t amente metrologica con le conoscenze di base di materiali, tecn o l o g i e d e l r e s t a u ro e c o n s e rvazione?

Basta sfogliare nel dettaglio i contenuti d i q u e s t o e d i a l t r i p e r c o r s i f o r m a t i v i p e r r e n d e r s i c o n t o d e l l a t r a s v e r s a l i t à delle tematiche trattate e della presenz a d i c o n t e n u t i c h i m i c i e f i s i c i c h e c i ripor tano a precise tecniche di controllo

L ’ i m p o r t a n z a d e l l a t r a s v e r s a l i t à d e l

s a p e r e è o r m a i a c c l a r a t a i n t u t t i g l i ambiti di studio, di sapere, di ricerca e

n o n s o l t a n t o i n q u e l l o s t r e t t a m e n t e scientifico

I l l a v o r o d e l r e s t a u r a t o r e è u n l a v o r o complesso, reso tale da una serie d’im-

p r e s c i n d i b i l i c o m p e t e n z e d i b a s e ,

c o n i u g a t e c o n e s p e r i e n z e s p e c i f i c h e

i n t e c n i c h e d i r e s t a u r o , c o n o s c e n z a dei materiali e loro impatto sul proces-

s o d i c o n s e r v a z i o n e / r e s t a u r o , m a

a n c h e c o n o s c e n z a d i p r o c e d i m e n t i c h e a b b i s o g n a n o d i v e r i f i c h e s u l l a loro efficacia e conformità a protocolli d i t r a t t a m e n t o d e l l e o p e r e d ’ a r t e oggetto di restauro.

4 . D o v e a c q u i s i r e q u e s t e c o mpetenze e attraverso quali specifici percorsi for mativi?

A b b i a m o p r i m a i n t r o d o t t o i p e r c o r s i m e s s i a p u n t o d a l l ’ I S C R p e r c r e a r e competenze specifiche in tutti gli ambiti dell’attività di restauro Essi rappresentano un punto di riferimento per l’Italia e costituiscono cer tamente un ottimo punto di par tenza Grazie alla pres e n z a d i a u t o r e v o l i c o m p e t e n z e , espressione del mondo universitario e non solo, ci poniamo ai primi posti in Europa e forse nel mondo per la creazione e l’adozione di tecniche specifiche

5 . È p o s s i b i l e c o s t r u i r e u n i t e r

c u r r i c u l a r e p e r l a c o m p e t e n z a metrologica?

Specifici iter curriculari sono significati dai programmi formativi dell’ISCR, ma a n c h e d a s p e c i f i c i c o r s i d i s t u d i o d i a l c u n e f a c

t

( a r c h i t e t t u r a , s t o r i a dell’ar te, lettere), che forniscono a studenti universitari un abecedario per la competenza, utile viatico per svolgere una professione ad alto valore aggiunto per le conoscenze richieste

6 . E s i s t o n o n o r m e s p e c i f i c h e p e r i l c o n t ro l l o d e l l a q u a l i t à d i un restauro o per la sua conservazione?

Sì Sono stati predisposti diversi protocolli da soggetti diversi (pubblici e priv a t i ) , q u i n d i s i a u n i v e r s i t à e i s t i t u t i d i r icer ca e s t udio, s ia s t r ut t ur e s quis it am e n t e p r i v a t e L e n o r m e d e l l a s e r i e

UNI EN 1504 “Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutt u r e d i c a l c e s t r u z z o – D e f i n i z i o n i , requisiti, controllo di qualità e valutaz i o n e d e l l a c o n f o r m i t à ” d e f i n i s c e l e procedure e le caratteristiche dei prodotti da utilizzare per la riparazione, manutenzione e protezione delle strutture in calcestruzzo La norma specific a i r e q u i s i t i p e r l ’ i d e n t i f i c a z i o n e , l a prestazione, inclusi gli aspetti di durab i l i t à , l a s i c u r e z z a e l a v a l u t a z i o n e della conformità dei prodotti e sistemi d a u t i l i z z a r e p e r l a p r o t e z i o n e d e l l a super ficie di calcestruzzo

Altro documento (o meglio serie di documenti) basilari è costituito dalle “Car te del Restauro” che, a partire di quella di Atene del 1931 si sono sviluppate fino al 2000 (Car ta italiana del Restauro 1932; Car ta di Venezia 1964; Car ta italiana del Restauro 1972; Car ta di Amsterdam 1975; Carta di Washington 1987; Car ta di Cracovia 2000) Lo scopo di queste “Carte” è quello di dettare – da parte della Conferenza Internazionale degli Architetti – una serie di punti, con principi chiari, quali:

– Curare il proprio patrimonio architettonico;

– U n i f o r m a r e l e l e g i s l a z i o n i , c o s ì d a non far prevalere l’interesse privato su quello pubblico;

– Ampliare lo studio dell’ar te, così da insegnare alle popolazioni l’amore e il

rispetto per il proprio patrimonio architettonico”

Queste “Car te” prendono in consider a z i o n e p r e v a l e n t e m e n t e t e c n i c h e d i restauro, approvando l’uso del cemento armato, ma attraverso un “impiego giudizioso”

CONCLUSIONI

Abbiamo voluto aprire qui una piccola “finestra” sul vasto mondo del restauro, cercando (tra le tante sfaccettature che questa scienza ci offre) di cogliere l’impor tanza della metrologia anche in un settore che si pensa essere così lontano dal mondo industriale e quindi avulso d a l l ’ u

sui materiali utilizzati per il restauro e sui processi relativi

In un prossimo ar ticolo intendiamo approfondire questo tema, anche attraverso inter viste ad autorevoli esperti di ar te del restauro, che daranno il loro contributo alla dimostrazione dell’importanza dei controlli anche di laboratorio di materiali e procedimenti di restauro. La disciplina, per la sua strategicità e importanza nel nostro contesto artistico ma anche produttivo, merita ben altra importanza, potendo prefigurarsi come un ancor più impor tante volano di sviluppo occupazionale e produttivo

BIBLIOGRAFIA

[1] Protezione e riparazione del calcestruzzo in accordo alla norma europea UNI EN 1504 – MAPEI.

[2] Dipar timento del Territorio “Piano c o n t r o l l o Q u a l i t à ” – D i v i s i o n e d e l l e Costruzioni – Area del Suppor to e del Coordinamento – Bellinzona – Maggio 2017.

[3] ISCR – Istituto Superiore di Conservazione e Restauro – Percorso didattico per diventare restauratore

[4] G. Carbonara – Trattato di Restauro Architettonico – Edizione Illustrata –UTET 2003

[

5 ] U N I C E I E N I S O / I E C 1 7 0 2 5 : 2 0 1 8 “ R e q u i s i t i g e n e r a l i p e r l a c o mpetenza dei laboratori di prova e taratura”.

Incer tezza di misura

Terza parte: Incertezza per i laboratori di prova

COMMENTS ON STANDARDS:

UNI CEI EN ISO/IEC 17025

A great success has been attributed to this interesting series of comments by Nicola Dell’Arena to the UNI CEI EN ISO/IEC 17025 Standard.

RIASSUNTO

Prosegue con successo l’ampia e interessante serie di commenti di Nicola Dell’Arena alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025. In questo numero continuiamo a parlare d’incer tezza di misura

LABORATORIO DI PROVA

Il paragrafo 7 6 3 è composto da due requisiti e tre note e si applica ai laboratori di prova.

Il primo requisito recita “ un laboratorio che esegue prove deve valutare l’incertezza di m isura” Il secondo requisito recita “quando il metodo di prova preclude una valutazione rigorosa dell’inc e r t e z z a d i m i s u r a , d e v ’ e s s e r e f a t t a una stima basata sulla conoscenza dei principi teorici o sull’esperienza pratica circa le prestazioni del metodo” . Il primo requisito è di una ovvietà sconcer tante per cui diventa inutile aggiungere chiarimenti o commenti Il second o è p i ù c o m p l e s s o . I n i z i a m o d a l l a frase “valutazione rigorosa” . Si tratta d i u n a f r a s e g e n e r i c a i n q u a n t o n o n ripor ta il metro per poter valutare se e quanto la valutazione sia rigorosa La norma prescrive, quando ci si trova nel c a s o c o n s i d e r a t o , c h e i l l a b o r a t o r i o v a l u t i l ’ i n c e r t e z z a e f f e t t u a n d o u n a

s t i m a c h e d e v ’ e s s e r e b a s a t a : 1 ) s u l l a c o n o s c e n z a d e i p r i n c i p i t e o r i c i ; 2 ) sull’esperienza pratica (che il laboratorio ha accumulato e acquisito) Inutile aggiungere altro perché è tutto chiaro e di semplice applicazione

L a Not a 1 pr ecis a “ n e i c a s i i n c u i u n metodo di prova ben conosciuto specif i c h i i l i m i t i d e l l e p r i n c i p a l i f o n t i d ’ i n -

c e rte z z a e la fo rm a d i p re se n ta z io n e d e i r i s u l t a t i c a l c o l a t i , s i r i t i e n e c h e i l

laboratorio abbia soddisfatto il punto 7.6.3 seguendo i metodi di prova e le

i s t r u z i o n i p e r l a p r e s e n t a z i o n e d e i risultati”

C o m e i n t e r p r e t a r e l a N o t a 1 e c o s a

b i s o g n a f a r e ? L a N o t a a f f e r m a c h e , qualora esista un metodo di cui è nota l’incer tezza di misura e qualora il labo-

r a t o r i o a p p l i c h i q u e s t o m e t o d o ( m a

s e m b r a s t r a n o p o s s a f a r e a l t r i m e n t i , e s i s t e n d o u n m e t o d o v a l i d o e r i c o n os c i u t o ) , i l r e q u i s i t o d i n o r m a è s o d d isfatto Il laboratorio deve solo operare i n c o n f o r m i t à a l m e t o d o e r i p o r t a r e i risultati in modo pedissequo e preciso.

L a N o t a 2 a g g i u n g e “ p e r u n m e t o d o per il quale l’incertezza di misura dei r i s u l t a t i è s t a t a s t a b i l i t a e v e r i f i c a t a , non è necessario valutare l’incertezza di misura per ciascun risultato, purché il laboratorio sia in grado di dimostrare che i fattori d’influenza critici identificati siano tenuti sotto controllo” Questa Nota 2, praticamente, afferma c h e n o n è n e c e s s a r i o , t u t t e l e v o l t e , valutare l’incer tezza di misura purché siano verificate due condizioni La prima è che l’incer tezza dev’essere stabilita e verificata. Si eseguono delle p r o v e e q u a n d o l ’ i n c e r t e z z a r i m a n e invariata si può assume che sia stabilita Poi bisogna effettuare la verifica La nota non dice nulla sulla frequenza e s u l l e m o d a l i t à d e l l a v e r i f i c a e r i s u l t a difficile anche comprendere le finalità di questa verifica Se durante una pro-

va si trovasse un’incer tezza diversa da q u e l l a s t a b i l i t a s a r e b b e n e c e s s a r i o effettuare delle azioni per ripor tare l’incer tezza a quella stabilita La frequenz a p u ò e s s e r e g i o r n a l i e r a , m e n s i l e o altro e dipende dalla prova e dall’apparecchiatura di prova (in quelle moderne può avvenire in automatico a inizio giornata)

La seconda condizione richiede di tenere sotto controllo i fattori d’influenza c r i t i c i i d e n t i f i c a t i R i t o r n a i l t e r m i n e “tenere sotto controllo” tanto caro alle p r i m e n o r m e s u l l a q u a l i t à I n p r a t i c a cosa significa questa frase? Una volta identificati i fattori critici bisogna controllare che essi si mantengano inalterati nel tempo e nel caso dovessero variare (o più sottilmente il laboratorio si

a c c o r g e c h e p o s s o n o v a r i a r e a n c h e r e p e n t i n a m e n t e ) b i s o g n a m e t t e r e i n atto le oppor tune azioni correttive

La Nota 3 specifica che “ p er ulteriori i n f o r m a z i o n i v e d e r e l a G u i d a I S O /

I E C G u i d e 9 8 - 3 , l a I S O 2 1 7 4 8 e l a serie ISO 5725” Non c’è bisogno di aggiungere nulla: dove ser ve si applica

POSIZIONE DI ACCREDIA

SUL PARAGRAFO 7.6.3

P e r q u a n t o r i g u a r d a i l a b o r a t o r i d i taratura Accredia specifica che “ questo punto della norma non si applica ai

La b o ra to ri d i Ta ra tu ra ” Devo dire, in t u t t a f r a n c h e z z a , c h e q u e s t a p r e c i s az i o n e m i h a f a t t o t i r a r e u n s o s p i r o d i sollievo.

Per quanto riguarda i laboratori di prov a A c c r e d i a o l t r e a l l a l a c o n i c a f r a s e “ s i a p p l i c a i l r e q u i s i t o d i n o r m a ” n e prescrive 6 aggiuntivi.

Former: Responsabile Qualità - ENEA Casaccia - RETIRED ndellarena@hotmail.it

I l p r i m o r e c i t a : “ q u a n d o u n m e t o d o non sviluppato dal Laboratorio riporta i parametri statistici della validazione (scarto tipo di ripetibilità e scarto tipo di riproducibilità) e il Laboratorio decide di utilizzarli per il calcolo dell’incertezza di misura, deve verificare almen o c h e l e p r o p r i e p r e s t a z i o n i s o n o c o m p a t i b i l i c o n q u e l l e i n d i c a t e ( e s . ripetibilità, esattezza)” .

Molto semplicemente, per applicarlo il laboratorio deve solamente verificare che le proprie prestazioni siano compatibili con quelle indicate dal metodo e dai parametri statistici.

Il secondo requisito vale solamente per le prove chimiche: “è importante verificare che livello di concentrazione per cui viene riportata la riproducibilità sia

p r o s s i m o a l r i s u l t a t o d e l l a p r o v a , i n quanto l’incertezza (e la riproducibilità che ne fornisce una stima) potrebbe essere una funzione non lineare della c o n c e n t r a z i o n e ( e s . d i l e g g e H o rwitz)”

A n c h e q u e

t o r e q u i s i t

i c h i e d e d i

NEWS t

OSCILLOSCOPI DIGITALI AD ALTA RISOLUZIONE E VELOCITÀ DI ACQUISIZIONE DELLA FORMA D’ONDA

La serie di oscilloscopi digitali ad alta r i s o l u z i o n e R i g o l M H O / D H O 5 0 0 0 ( d istribuita in Italia dalla ALLdata di Cinisello Balsamo – MI) è stata progettata per soddisfare sia il mercato degli oscilloscopi digitali tradizionali sia tutte le e s i g e n z e d i p r o g e t t a z i o n e d e b u g e test Tali strumenti di misura, sviluppati sulla base della nuovissima piattaforma tecnica Centaurus, sono caratterizzati soprattutto dalla velocità di acquis i z i o n e d e l l a f o r m a d ’ o n d a d i 1 000 000 wfms/s (in modalità di regis t r a z i o n e r a p i d a ) , p r o f o n d i t à d i m emoria di 500 Mpts, risoluzione a 12 bit, eccellente rumore di fondo e accuratezza della misurazione verticale, che soddisfano le più svariate esigenze di test garantendo la massima accuratezza G l i o s c i l l o s c o p i d i g i t a l i d e l l a s e r i e

effettuare una verifica molto semplice. Per entrambi (primo e secondo) Accredia non prescrive nulla sulla documentazione, ma, a mio parare, è necessar i o

i d e n

che le verifiche sono state effettuate. Il terzo requisito riguarda anch’esso le p

questa è stata determ inata solo su

terzo requisito è solamente una precis

t o della presentazione dei risultati Il quar to requisito recita: “il Laborator i o d e v e c o n t

l l a r e c h e l ’ i n c e r t e z z a da associare al risultato sia stata valut

(es limiti di legge) e inoltre deve conf

, con il valore dell’incertezza di misura (2U>r)” Di fatto questo requisito impon

MHO/DHO5000 supportano AFG, analisi del segnale digitale, diagramma di Bode e altre funzioni Sono alimentati da una batteria, comodi da usare e controll a r e , a p p l i c a

i s c e n

r i d i t e s t complessi Ecco le principali caratteristiche di questi oscilloscopi digitali: – nuova piattaforma tecnica Centaurus, sviluppata dalla RIGOL; – r i s o l u z i o n e a 1 2 b i t p

(fino a 16 bit in modalità ad alta risoluzione); – larghezza di banda massima di 1 GHz, 8 c a

c i e 1 c

esigenze del cliente, in termini d’incertezza e di tenere sotto controllo il proprio limite di ripetibilità Il quinto requisito precisa che “è importante inoltre verificare che l’incertezza valutata sia congruente con i dati pres t a z i o n a l i d i s p o n i b i l i i n l e t t e r a

r a , ove esistenti (es riportati nel metodo, r i c a

fronti interLaboratorio, ecc.)” . Più che e

deve fare in modo (eventualmente applicando le opportune azioni correttive) c

congruente con i dati della letteratura. Il s es t o r equis it o r ecit a: “

menti di riferimento per la valutazione dell’incertezza di misura sono elencati n

specifici sono disponibili appositi documenti e linee guida” Questo requisito, oltre a ricordare che bisogna applicare le linee guida generali esistenti, r i c o r

applicare le linee guida specifiche del settore

– funzione di ricerca e navigazione che aiuta gli utenti a cercare rapidamente i s e g n a l i c o n a n o m a l i e e a l o c a l i z z a r l i con precisione; – display con intensità a 256 livelli, con t e c n o l o g i a a f l u o r e s c e n z a d i g i t a l e i n tempo reale; – schermo touch ad alta definizione da 1 0 , 1 " c o n r i s o l u z i o n e d i 1 2 8 0 x 8 0 0 pixel; – configurazione standard d’interfacc e U S B D e v i c e , U S B H o s t , L A N , H D M I per tutta la serie – aggiornamento online.

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La storia del Gr uppo Misure

Elettriche ed Elettroniche (GMEE)

Diciassettesima parte – Il terzo anno dell’Associazione

SEVENTEENTH PART: THE THIRD YEAR OF GMEE ASSOCIATION

The paper follows the sixteenth par t of the histor y of GMEE (Group of Electrical and Electronic Measurements) published on Tutto Misure It refers to the year 2006 relevant to the second year of Alessandro Ferrero Presidence, with Franco Ferraris as Secretar y. That year required many meetings to organize in the best way several new enterprises of GMEE Association. This is the reason why the seventeenth par t of this stor y will concern only one year of Alessandro Ferrero Presidence

RIASSUNTO

L’ar ticolo è il seguito delle prime sedici par ti della storia del GMEE (Gruppo di Misure Elettriche ed Elettroniche) pubblicate su Tutto Misure Fa riferimento all’anno 2006, il secondo della presidenza del gruppo da par te di Alessandro Ferrero, con Franco Ferraris come segretario. Quell’anno fu il terzo dalla nascita dell’Associazione GMEE e richiese molte riunioni per organizzare nel miglior modo possibile diverse nuove iniziative Questo è il motivo per cui la diciassettesima par te di questa storia riguarda solo il secondo anno della presidenza di Alessandro Ferrero

INTRODUZIONE

Nella sedicesima par te di questa storia si sono raccontati gli avvenimenti relativi al 2005, secondo anno della fondazione dell’Associazione del GMEE e primo della presidenza di Alessandro Ferrero, con Franco Ferraris s e g r e t a r i o N e i d u e a n n i s u c c e s s i v i della presidenza Ferrero, si avviarono diverse nuove iniziative, con par ticolare riguardo alla ricerca scientifica nel campo delle misure e alle pubblicazioni su riviste a carattere internazionale, quali “M easurem ent” e “Transactions o n I n s t r u m e n t a t i o n a n d M e a s u r ement” , senza che si trascurassero riviste affini anche in ambiti non tradizionalmente misuristici Questa seconda s c e l t a a v e v a u n d u p l i c e m o t i v o : t r as m e t t e r e l e c o r r e t t e m e t o d o l o g i e d i m i s u r e e l e t t r i c h e e d e l e t t r o n i c h e i n campi quali, per esempio, quelli dell’ar e a d e l l ’ i n f o r m a z i o n e ; p u b b l i c a r e s u riviste che vantassero un indice di citaz i o n i ( c i t a t i o n i n d e x , C I , p i ù r e c e n t em e n t e r i n o m i n a t o i m p a c t f a c t o r, I F ) superiore a quello delle due misuristiche precedentemente indicate. Infatti,

i n u n a v a l u t a z i o n e c o m p a r a t i v a c o ncorsuale, le pubblicazioni su riviste con p i ù a l t o C I i n i z i a v a n o a p e s a r e m a ggiormente. È inoltre da sottolineare che la per vasività delle misure in vastissimi campi sia dell’industria sia della quotidianità del vivere comune, attestata a l i v e l l o i n t e r n a z i o n a l e d a p i ù d i v e n t i C o m i t a t i Te c n i c i d e l l ’ I M E K O ( I n t e r n at i o n a l M e a s u r e m e n t C o n f e d e r a t i o n ) , abbia por tato anche l’IEEE ( I n s t i t u t o f E le c tric a l a n d E le c tro n ic E n g in e e rs) a o r g a n i z z a r e Wo r k s h o p e S i m p o s i d i m i s u r e i n s v a r i a t i c a m p i a p p l i c a t i v i , per l’impegno soprattutto di molti soci dell’Associazione

Altre iniziative avviate da Ferrero mirav a n o a p u b b l i c i z z a r e l e c o m p e t e n z e misuriste dell’Associazione. Come si è a c c e n n a t o n e l l a s e d i c e s i m a p a r t e d i questa storia e si riprenderà nel seguito, a tale fine si pensò alla necessità di un MEBok (guide to the Measurement science and Engineering Body of Knowledge) sulle misure elettriche ed elett r o n i c h e , u t i l e p e r f a v o r i r e l a c r e s c i t a d e l l ’ A s s o c i a z i o n e . S i c o n s o l i d ò , a nche, l’dea di avviare la pubblicazione d i q u a d e r n i d a p a r t e d e i s o c i , s u i

temi d’interesse dell’Associazione, che non fossero semplicemente testi didattici ma potessero essere interessanti a livello professionale, indirizzati a quanti operano nel settore industriale e della ricerca.

L’esperienza di collaborazione con il CESI (Centro Elettrotecnico Speriment a l e I t a l i a n o ) , c o n c l u s a s i a d i c e m b r e 2005, fu positiva con grande soddisfaz i o n e d e l c o m m i t t e n t e . I l C E S I , n o n ostante si fosse diviso in due Enti autonom i , a v e v a m a n i f e s t a t o l ’ i n t e n z i o n e d i continuare a far par te dell’Associazione Questa positiva esperienza aveva dato lo spunto all’Associazione di proporsi come par tner scientifico di diversi Enti, come ad esempio quelli normatori o degli Organismi di Controllo, relativi alla strumentazione elettrica ed elettronica. In par ticolare, i soci Benetazzo, Buccianti e Polese si attivarono p e r c o i n v o l g e r e l ’ A s s o c i a z i o n e n e l Comitato Centrale Metrico, che si s t a v a o c c u p a n d o d e l l a t a r a t u r a d e i c o n t a t o r i d i e n

tema d’interesse anche dell’Autorità per l’Energia Betta sottolineò l’att e n z i o n e c h e l ’ A u t o r i t à p e r l ’ E n e r g i a i n i z i a v a a p o r r e s u i p r o b l e m i r e l a t i v i a l l a p a r t e e l e t t r i c a , m e n t r e Caciotta illustrò i risultati di alcune riunioni in cui

C o n f i n d u s t r i a e d E n e a a v e v a n o mostrato interesse ai problemi relativi a l l a q u a l i t à p e r c e p i t a e a l l e r e l a t i v e problematiche di misura

L’anno 2006, cui fa riferimento questa par te della storia, impegnò Ferrero in diverse riunioni dei presidenti dei settori scientifico-disciplinari (SSD) afferenti

a l l ’ a r e a d e l l ’ i n f o r m a z i o n e ( F r a n c o

Giannini p e r I N G - I N F / 0 1 , R o b e r t o Sorrentino per ING-INF/02, Marco Ajmone Marsan per ING-INF/03,

Politecnico di Bari mario.savino@poliba.it

A n t o n i o V i c i n o p e r I N G - I N F / 0 4 , A n i e l l o C i m i t i l e p e r I N G - I N F / 0 5 ,

C l a u d i o C o b e l l i p e r I N G - I N F / 0 6 , Alessandro Ferrero per ING-INF/07), per arrivare a una scelta condivisa dei candidati al CUN (Consiglio Universit ar io Nazional e) per l ’ ar ea 09 ( Ing egneria Industriale e dell’Informazione)

La fase storica che si viveva in ambito universitario era delicata, in quanto si criticava (giustamente, ad avviso di chi scrive) il numero eccessivo di SSD e si pensava ad accorpamenti in macroaree e macrosettori. Inoltre, si chiedeva u n a m a g g i o r e a u t o n o m i a d e l l ’ a r e a dell’Informazione nell’ambito dell’intera area 09

Fu eletto nel 2007 per gli ordinari, con il sostegno del GMEE, Andrea Stella, o r d i n a r i o d i e l e t t r o t e c n i c a , p r e s i d e della facoltà d’ingegneria dell’Univers i t à d i U d i n e e p r e s i d e n t e d e l C o P I (Conferenza dei Presidi d’Ingegneria, dal 2010, dopo la legge 240, semplicemente Conferenza per l’Ingegneria), a s s e r t o r e d i m a c r o s e t t o r i c h e f o s s e r o i s p i r a t i a l l ’ o r g a n i z z a z i o n e m o n d i a l e dell’IEEE. La sua esperienza all’interno del CoPI lo por tò anche a perseguire p o l i t i c h e v o l t e a l l a p r o m o z i o n e d e l l a qualità e all’applicazione di criteri di valutazione nella didattica, ma questa è storia ancora a venire.

I CONSIGLI DIRETTIVI E ASSEMBLEA TELEMATICA

Il 9 mar zo 2006 si riunì il Consiglio Direttivo (CD), insieme con la Commiss i o n e D i d a t t i c a d e l G M E E , p r e s s o l a sala del Consiglio del Rettorato dell’Università di Roma Tre. Il CD fu dedicato prevalentemente alla stesura del rendiconto consuntivo dell’anno 2005 e di quello previsionale 2006, che sarebbero stati sottoposti all’approvazione d e l l ’ A s s o c i a z i o n e a t t r a v e r s o l ’ a s s e mblea telematica, sperimentata efficacemente l’anno precedente Ferraris illustrò i due rendiconti, disponibili in una tabella Excel sul sito dell’Associazione e già esaminati senza rilievi dai revisori dei conti, che furono approvati all’unanimità

La disponibilità di avanzi di gestione, ottenuti anche grazie ai buoni risultati

economici derivanti dal Seminario di Dottorato “Italo Gorini” e dal Congresso dell’Associazione dell’anno precedente, tenuto ad Altavilla Milicia, spinsero Ferrero a sollecitare d’intraprendere ulteriori azioni di promozione dell’Associazione, che si affiancassero a quella già in atto con il premio di dottorato “Carlo Offelli”.

S i a p p r o v a r o

b o n e e Petri , riguardava la creazione di un BoK (body of knowledge) sulle misure, in analogia a un ’esperienza analoga degli informatici rivolta alla qualità del software La seconda proposta, illustrata da Ferrero e Sartori, faceva riferimento alla realizzazione di quaderni o monografie sulle misure, coinvolgendo una casa editrice. Carbone illustrò la proposta, coordinata all’interno della Commissione Didattica, riguardante una “Guida al Corpo di Conoscenze delle Misure” (MEBoK), riprendendo quanto diverse

c o m u n i t à s c i e n t i f i c h e s t a v a n o a f f r o ntando in merito ai Body of Knowledge e alle buone prassi di compor tamento delle professioni. La per vasività e l’impor tanza sempre maggiore delle misure in tutti i campi richiedeva la definizione di una guida anche per l’Associazione del GMEE, che fosse redatta in inglese, a testimonianza dell’internazionalità delle problematiche affrontate La guida, di facile accesso, doveva essere ben strutturata, in modo da chiarire i contenuti specifici delle misure e l a l o r o i

pline scientifiche

C

) suddivise in argomenti (Topic) e per ogni argomento era prevista una breve descrizione dello stato dell’ar te e una lista di riferimenti bibliografici ritenuti più significativi Seguiva una esemplificazione di un indice delle aree di conoscenza con un elenco in inglese di possibili argomenti che andavano dai fondamenti, alla metrologia, ai metodi e a l l a s t r u m e n t a z i o n e , c o m p r e n d e n t e i s e n s o r i e i t r a s d u t t o r i . L a p r o p o s t a f u approvata all’unanimità, dando man-

STORIA E CURIOSITÀ

dato a Carbone e Petri di pubblicare una bozza sul WEB del GMEE, gestito da Lazzaroni, di sollecitare integrazioni dai soci delle varie sedi e di prevedere le modalità per l’aggiornamento.

Passando al secondo punto, Ferrero illustrò la proposta di scrivere e pubblicare testi di misure. Si trattava di creare un insieme di quaderni di tipo didattico, contenenti anche esemplificazioni applicative, nel rispetto sempre di un elevato rigore scientifico Il target d e i q u a d e r n i e r a r i v o l t o a u n ’ a m p i a gamma di fruitori, che andavano dagli allievi di dottorato ai cultori della metrologia e agli operatori dell’industria, che giornalmente incontravano problematiche legate alle misure. Non dovev a n o e s s e r e l i b r i d i d a t t i c i d i m i s u r e , per ché ques t i er ano g ià dis ponibil i e ampiamente utilizzati nei corsi di studio, non solo universitari, e nemmeno u n a r a c c o l t a d i a r t i c o l i s c i e n t i f i c i s u specifiche tematiche, perché in tal caso s i s a r e b b e r o c o n f i g u r a t i c o m e m o n og r a f i e r i s e r v a t e a g l i a c c a d e m i c i e av r e b b e r o a v u t o u n a p l a t e a d i l e t t o r i inferiore agli ar ticoli pubblicati su riviste internazionali Sartori pensava a t e s t i r i c c h i d i t a b e l l e e s p l i c a t i v

f a c i l e l e t t u r a p e r i n g e g n

r i e t e c n i c i destinati a operare sul campo, che evitassero per tanto l’uso eccessivo di formule, peraltro ripor tabili in appendice La proposta fu approvata all’unanimità e venne creata una Commissione che a v r e b b e o p e r a t o c o m e

, Ferrero, Sar tori e Savino Occorreva scegliere la casa editrice e individuare argomenti specifici che rispondessero alle premesse precedentemente indicate Ferrero avrebbe raccolto le proposte e le avrebbe girate alla comm i s s i o n e p e

u n impegno iniziale di diecimila euro, per le prime tre monografie, considerando un costo medio per quader no intor no ai tremila euro. L’obiettivo era quello di p u b b l i c a r e t r e o q u a

a ll’anno

Carlo Muscas illustrò, attraverso una t a b e l l a E x c e l , l a s t r u t t u r a d i u n d a t a base sugli insegnamenti di misure, elaborato e redatto secondo le indicazioni

d e l l a C o m m i s s i o n e D i d a t t i c a . D o p o

l ’ a c c e t t a z i o n e d i a l c u n e m o d i f i c h e nella struttura, il database fu approvat o al l ’ unanim it à Il 15 m ar zo Mus cas inviò ai responsabili di sede l’invito a c o m p i l a r e i l m o d u l o d e l l ’ a n a g r a f e degli insegnamenti di misure tenuti nel-

l ’ a m b i t o d e l l a l o r o s e d e , p e r p o t e r

c o m p l e t a r e i l q u a d r o c o m p l e s s i v o , pos s ibil m ent e, ent r o il s ucces s ivo CD di giugno

Il data base era interattivo, nel senso che il titolo di ciascun modulo didattico, relativo alle due lauree o al dottorato di ricerca o ai master di primo e s e c o n d o l i v e l l o , p o t e v a c o n t e n e r e u n

c o l l e g a m e n t o i p e r t e s t u a l e a l l a e v e ntuale pagina web che forniva informaz i o n i s u l l ’ i n s e g n a m e n t o , q u a l i i l p r ogramma e le eventuali dispense. Infine vi erano le note che offrivano la possibilità d’inserire (in modo estremament e s i n t e t i c o ) a l t r e i n f o r m a z i o n i u t i l i , c o m e a d e s e m p i o i n s e g n a m e n t i i n t egrati o mutuati, corsi in fase di attivaz i o n e / d i s a t t i v a z i o n e , m o d u l i c o m u n i a più corsi di studio

La struttura proposta fu molto apprezzata, non solo dai soci del GMEE, ma anche all’esterno e altri gruppi universitari la presero a modello per la raccolta dei dati relativi ai loro insegnam ent i. Il 24 m ar zo Dar io Petri inf orm ò c o n u n m e s s a g g i o s u l F o r u m G M E E c h e i l C o n s i g l i o d e i M i n i s t r i a v e v a a p p r o v a t o i n v i a d e f i n i t i v a l o schema di Decreto legislativo n. 126, c h e f u p u b b l i c a t o i l 6 a p r i l e 2 0 0 6 , concernente le procedure per il conseg u i m e n t o d e l l ’ i d o n e i t à s c i e n t i f i c a n az i o n a l e a i f i n i d e l r e c l u t a m e n t o d e i professori universitari; dopo il parere d e l l e C o m m i s s i o n i p a r l a m e n t a r i , c h e avevano confermato sostanzialmente, con alcune limitate modifiche, il testo fu approvato in prima lettura

Il 24 marzo 2006 si tenne, in modalit à t e l e m a t i c a a n a l o g a a q u e l l a d e ll ’ a n n o p r e c e d e n t e , l ’ A s s e m b l e a d e ll ’ A s s o c i a z i o n e L a r i u n i o n e , c o n a ll’Ordine del Gior no la sola votazione dei rendiconti da par te dei soci, vide l’approvazione all’unanimità dei rendiconti consuntivo 2005 e previsionale 2006 Si decise di conser vare invar i a t e l e q u o t e a s s o c i a t i v e p e r l ’ a n n o 2006.

GLI INCONTRI INTERNAZIONALI

N e l l ’ a n

2 0 0 6 s i t e n n e r o i n I t a l i a q u a t t r o c o n f

, sponsorizzate dall’IEEE e organizzate d

specialmente se d’oltre oceano, di prolungare il loro soggiorno in Italia, qualora fossero stati interessati agli argo-

furono Workshop e si tennero dal 20 al 21 aprile. Uno fu la seconda edizione di AMUEM (IEEE International Workshop on Advanced Methods For Uncertainty Estimation In Measurement) e si svolse a Sardagna (TN), organizzato da Alessandro Ferrero, G i l l e s M

r i s , D a r i o Petri e Simona Salicone La prima giornata fu dedicata ad alcuni tutorial su problematiche leg a t e a l l ’ i n c e r t e z z a ; l e giornate successive furono dedicate a illustrare e discutere lo stato dell’arte della nor mativa intern a z i o n a l e s u l l ’ i n c e r t e zz a C o m e g i à s c r i t t o n e l l a p a r t e p r e c e d e n t e di questa storia, nell’anno 2005 si era tenuta la p r i m a e d i z i o n e d i AMUEM a Niagara Falls Le relazioni riguardarono l’interpretazione dello standard di riferimento per l’espressione e la stima dell’incer tezza nella misurazione, rappresentato dall ’ I E C - I S O G u i d e t o t h e E x p r e s s i o n o f Uncertainty in Measurement (GUM), e le modalità della sua applicazione, a volte difficile nei più evoluti sistemi di misurazione I contributi presentati, focalizzati su metodi matematici innovat i v i ( r e l a t i v i a l l e t e o r i e d i p r o b a b i l i t à , possibilità, evidenza e caos) per esprimere il risultato di una misurazione e la s u a i n c e r t e z z a , i n s i e m e c o n a l c u n i esempi pratici significativi di stima dell’incer tezza, furono raccolti nei Proceeding; una selezione fu pubblicata in un numero speciale della rivista TIM (IEEE

Measurement)

L’altro evento in contemporanea fu la p r i m

Parvis (mostrato in Fig 1 mentre tiene una lezione di Misure Elettroniche per i l C

meriti acquisiti visti i successi di quella e delle successive edizioni del Workshop, fu nominato Honorary Charman

F u

riguardarono la strumentazione medic a , l ’ e l a b o r a z i o n e d i d a t i m e d i c i , l a misura dei biopotenziali, il filtraggio di segnali cardiaci da quelli respiratori, gli aneurismi cerebrali, i dispositivi di cura per i nati prematuri, la ricostruzione delle immagini mediche

Dal 24 al 27 aprile si tenne a Sorrento, presso l’Hotel Hilton, organizzato da P a s q u a l

n

, l

C 2 0 0 6 ( I E E E I n s t r u m e n t a t i o n a n d M e a s u r ement Technology Conference) Daponte fu General Chairman mentre Gener a l C o - C h a i r m a n f u To m L i n n e nb r i n k , p r e s i d e n t e d e l

z i o n e d a F a b r i z i o R u s s o e K i m Fowler per il programma tecnico, da Domenico Grimaldi per le pubblicazioni, Pasquale Arpaia per la pubblic i t à , F

à educat ive A l t r i incar ichi ebber o Bob M y e r s , F r a n c o R u s s o , S e r g i o R a p u a n o , C l a u d i o D e C a p u a e Luca De Vito.

Figura 1 – Marco Par vis mentre tiene una lezione d i Misure Elettroniche per il Consor zio NETTUNO

La conferenza, che fu un successo, vide un ’ampia par tecipazione di iscritti provenienti da tutte le par ti del mondo (in figura, due foto presenti sulle locandine della Conferenza) Al solito fu previsto uno special issue nella rivista TIM, dove furono raccolte le versioni espanse di alcuni ar ticoli presentati L’ar ticolo che aveva coinvolto diverse sedi dell’Associazione sul laboratorio remotizzato, intitolato a “Giorgio Savastano”, p r i m o e i n d i m e n t i c a t o P r e s i d e n t e d e l

G M E E , f u p r e m i a t o c o m e b e s t p a p e r della Conferenza. La targa del premio è raffigurata in Fig 3

I l g i o r n o 2 4 a p r i l e f u d e d i c a t o a i s e i tutoria l, con i coordinatori ripor tati in p a r e n t e s i , s u : s e n s o r i s t i c a m a g n e t i c a per la navigazione (Pavel Ripka); sistem i d i n a v i g a z i o n e s p a z i a l i e r u o l o degli orologi (Sigfrido Leschiutta, Patrizia Tavella); dispositivi in tempo reale ( K i m R . F o w l e r ) ; s t i m a s p e t t r a l e ( P i e t M.T. Broersen); fondamenti della misurazione (Alessandro Ferrero, John L Schmalzel); misure di quantità elettriche molto piccole (Jason Chonko)

C i f u r o n o a n c h e d e l l e interessanti sessioni spec i a l i , d u e d e l l e q u a l i ri g u a r d a r o n o r i s p e t t i v amente le auto Ferrari , con inter venti di Adriana di Pede e Pietro Genesin, e una terza le tecnologie wireless di acquisiz i o n e d a t i , o r g a n i z z a t a da Jason Mulliner della National Instruments. È d a s o t t o l i n e a r e a n c h e u n a s e s s i o n e s p e c i a l e , organizzata da Dapont e e M a r i o S a v a s t ano, riser vata ai dottorandi, che presentarono i risultati delle loro attività di ricerca

Al miglior lavoro fu assegnato un premio, dedicato alla memoria di Giorgio Savastano, offer to da un gruppo di suoi allievi.

Instrumentation and Measurement Society “Waveform G eneration, Measurement and Analysis C om m ittee” , che d a p a r e c c h i a n n i r e d i g e v a s t a n d a r d

IEEE per ADC e strumentazione correlata, promosse uno Special Track ADC Forum Fu sottolineato come le tecnologie dei conver titori, sia analogici-digitali (ADC) sia digitali-analogici, (DAC)

s

volgendo produttori di fama mondiale Fu assegnato un premio al miglior ar ticolo presentato nel Forum. Furono illus t

momento disponibili, “

( I E E E S t d 1 0 5 7 - 1 9 9 4 ) e “ I E E E S t a

dard for Terminology and Test Methods for Analog-to-Digital Converters” (IEEE Std 1241-2000), sia quello che stava per essere pubblicato, “IEEE Standard f o r Tr a n s i t i o n s , P

, a n d R

e d Waveforms” (IEEE Std 181), sia infine l o s t a n d a r d i n p r e p a r a z i o n e “ S t a ndard for Terminology and Test Methods for Digital-to-Analog Converters”

I n c o d a a l l ’ I M T C s i t e n n e a M i n o r i , una bella cittadina sulla costa amalfitana, in provincia di Salerno, l’IST (IEEE I n t e r n a t i o n a l W o r k s h o p o n I m a g i n g Systems and Techniques), organizzato da Fabrizio Russo.

Vi furono varie special session su sensori avanzati e rivelatori di immagini, sistemi tomografici di immagini mediche, metodologie di misure, tecnologie ottiche. Furono previste relazioni orali e poster I proceeding contarono quasi trenta lavori selezionati Fu previsto un p r e m i o p e r u n a r t i c o l o d i u n g i o v a n e dottorando.

Dal 10 al 12 luglio si tenne a Cagliari, organizzato da Carlo Muscas il settim o I n t e r n a t i o n a l Wo r k s h o p “ A n g e l o

B a r b a g

and Measurements under Non-Sinusoidal Conditions. Ai soci del GMEE che parteciparono fu riser vata una quota d’iscrizione ridotta (

Com

s

Workshop furono organizzate dai colleghi Arnaldo Brandolini e Alessandro Ferrero e gli atti furono pubblicati su “European Transactions on Electrical

Figura 2 – Due immagini apparse sulle locandine dell’IMTC2006
Figura 3 – La targa del Best Paper Award

CURIOSITÀ s

Power” . Quale riconoscimento dei meriti acquisiti nello studio dei sistemi di potenza in condizioni non sinusoidali, Muscas fu poi nominato Chairman del TC-39 – M e a s u r e m e n t s i n P o w e r S y -

s t e m s d e l l a I E E E I n s t r u m e n t a t i o n a n d

Measurement Society

Il XVIII Congresso mondiale IMEKO si tenne dal 17 al 22 settembre a Rio de J a n e i r o , i n B r a s i l e , o r g a n i z z a t o d a

Gelson Rocha e Antonio Cruz Serra

I l t e m a s c e l t o f u “ M e t r o l o g i a p e r u n o

S v i l u p p o S o s t e n i b i l e ” I n s i e m e c o n i l

Congresso si svolse, in parallelo, l’undicesimo “Workshop on ADC M odelling and Testing” (IWADC 2006) Per la prima volta nella storia dell’IMEKO,

Latina Il tema generale del Congresso

relative a uno sviluppo sostenibile dei

g i a avrebbe potuto giocare in questo contesto. Il Congresso fu scientificamente molto interessante e diede l’oppor tunità di ammirare le bellezze del Brasile e d i R i o d

o n e p i ù impor tante del Congresso fu la considerazione che la sostenibilità non è un freno alla crescita e allo sviluppo della s o c i e

e d i organizzare il lavoro secondo adegua-

sulla strada del corretto design Fu possibile, durante il Congresso, visitare il laboratorio metrologico nazionale brasiliano.

D u r a

TC4, il Chairman Serra, che era stato e l e t t o p r e s i d e

d e l l ’ I M E K O p e r i l triennio seguente, si complimentò con i componenti del TC4 in quanto avevano il maggior numero di ar ticoli presentati tra i componenti di tutti i Comitati Tecnici IMEKO Durante la riunione del comitato tecnico del TC4 furono nominati Linus Michaeli e Janusz Mindykowski, rispettivamente, nuovo presidente e segretario scientifico

NUOVO AMPLIFICATORE PER STRUMENTAZIONE IO-LINK

Comunicazione precisa e veloce tra sensore e controllore

Il nuovo amplificatore estensimetri-

c o c o n i n t e r f a c c i a I O - L i n k b u r s t e r 9 2 1 0 c o n s e n t e l a d i g i t a l i z z a z i o n e d e l l a t e c n o l o g i a d i m i s u r a d i r e t t amente dal sensore. Il suo design compatto e l’elevato grado di protezione p e r m e t t o n o a l l ’ a m p l i f i c a t o r e d i e ssere utilizzato ovunque sul campo I sensori estensimetrici hanno tipicamente una tensione di uscita di poc h i m i l l i v o l t I n a m b i e n t i i n d u s t r i a l i (ad es in prossimità di motori elettric i o c o n v e r t i t o r i d i f r e q u e n z a ) , l e interferenze possono influenzare il risultato della misura durante la trasmissione di segnali analogici Tutto ciò si può evitare in modo affidabile, utilizzando il nuovo amplificatore estensimetrico con interfaccia IO-Link

Il collegamento analogico tra il sensore e l’amplificatore è mantenuto il più breve possibile, la comunicazione IO-Link standardizzata è complet a m e n t e d i g i t a l e e p r i v a d i i n t e r f e-

r e n z e . L

a m p l i f i c a t o r e v i e n e a l i m e ntato direttamente tramite interfaccia IO-L ink – un c av o s t andar diz z at o a 5 fili con connettore M12

I sensori estensimetrici possono essere collegati tramite un connettore M8 a 4 pin

L’elettronica dell’amplificatore di alta qualità consente misure accurate con una non-linearità <0,005% F.S.

La conversione A/D a 24 bit garantisce che i segnali digitali abbiano una risoluzione sufficiente

Il nuovo amplificatore estensimetrico con interfaccia IO-Link consente una elevatissima flessibilità

C o n u n a s c e l t a a d e g u a

I O - L

i n t e g r

u t t e l e r e t i f i e l dbus.

A seconda del numero di porte fornit e d a l m o d u l o m a s t e r, l e a t t i v i t à d i

misura multi-canale possono essere implementate in modo semplice ed economico

Highlights

– A m p l i f i c a t o r e e s t e n s i m e t r i c o u n iversale con interfaccia IO-Link; – Non-linearità < 0 005 % F S ; – Classe di protezione IP65 – specifico per uso in ambiente industriale gravoso e resistente alle vibrazioni; – Design ultra-compatto

P r i n c i p a l i A p p l i c a z i o n i : M e c c a n i c a e d E n g i n e e r i n g – A s s e m b l a g g i o –M i s u r a z i o n e d e l l ’ e s p a n s i o n e d e l l e c e l l e d u r a n t e l a p r o d u z i o n e d e l l a batteria

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D a l 2 a l 6 o t t o b r e 2 0 0 6 s i t e n n e a

Catania la conferenza internazionale

DANOLD (Device Applications of Nonlinear Dynamics)

L ’ u n i t à d i C a t a n i a a v e v a s v i l u p p a t o negli anni una collaborazione struttur a l e c o n r i c e r c a t o r i d e l l o S p a c e a n d Naval Warfare Center di San Diego, CA, USA.

Il gruppo di ricerca di San Diego era coordinato dal Dr Adi Bulsara, un fisico teorico con riconosciute competenze in ambito internazionale nel settore d e i s i s t e m i d i n a m i c i n o n l i n e a r i , d e i sistemi a rumore aggiunto e della risonanza stocastica

La collaborazione con il gruppo di Buls a r a s i e r a s v i l u p p a t a s u u n p i a n o d i per fetta complementarità: il gruppo di C a t a n i a s v i l u p p a v a e c a r a t t e r i z z a v a dispositivi (sensori) che implementavan o i l m e c c a n i s m o d i f u n z i o n a m e n t o teorizzato.

Questo modello si dimostrò par ticolarm e n t e e f f i c a c e e d i e d e l u o g o a u n a g r a n d e q u a n t i t à d i l a v o r i s c i e n t i f i c i d’eccellenza e brevetti

Proprio nell’ambito di questa collaborazione, con il patrocinio di Office of Naval research Global, fu organizzata a Catania la conferenza internazionale DANOLD, che riunì circa 60 partecipanti da diverse par ti del mondo. Scopo principale della conferenza fu quello di diffondere nuovi risultati sui dispositivi che basano il funzionament o s u d i n a m i c h e n o n l i n e a r i o , g r azie alle non linearità, esaltano l’effetto del rumore di sottofondo ai fini del trasferimento di informazioni (sistemi caotici e sistemi basati su risonanza stocastica). La conferenza vide la par tecipaz i o n e d i f i s i c i , m a t e m a t i c i , i n g e g n e r i ed esper ti di materiali, per un approccio olistico allo sviluppo di dispositivi e sensori innovativi

L’ambizioso tentativo di questa conferenza fu quello di mettere ordine in un s e t t o r e ( q u e l l o d e i d i s p o s i t i v i e d e l l e applicazioni dei sistemi dinamici non lineari e dei sistemi caotici e a rumore aggiunto) in quel periodo in rapidissima crescita e che, dopo aver approfondito gli aspetti teorici, cercava applicazioni reali per dispositivi in cui le prestazioni erano esaltate da dinamiche non lineari.

GIORNATA DELLA MISURAZIONE E SEMINARIO D’ECCELLENZA

“ITALO GORINI” 2006

La XXV Giornata della Misurazione (GdM) si tenne a Firenze l’8 e 9 giugno 2006, presso l’Osser vatorio Ximeniano (si veda Fig 4), organizzata da Gaetano Iuculano e Domenico Mirri, che ottennero i complimenti dei soci d e l l ’ A s s o c i a z i o n e p e r l a q u a l i t à d e ll ’ or g anizzazione e l a s cel t a deg l i argomenti

L’8 giugno, nel pomeriggio, ci fu il salut o

d e l l a g i

. I l p r i m o i n t e r v e n t o “ S u l l a p r o b a b i l i t à e l e s u e i n t e r p r e t azioni” fu tenuto da Maria Carla Galav o t t i , i l s e c o n d o s u “ L a t r a n s i z i o n e c a m p i - r e t i : u n a s t o r i a e u n ’ e p i s t e m e p o s t - m a x w e l l i a n a ” d a A d r i a n o M or a n d o e i l t e r z o “ R e l a t i v i t à e c o n s eguenze in Metrologia del Tempo, Telecomunicazioni e Navigazione” da Sigfrido Leschiutta.

I l p r o g r a m m a d e l g i o r n o s e g u e n t e f u a p e r t o , a l m a t t i n o , d a u n a r e l a z i o n e sulla misurabilità di Giovanni Battista Rossi , m e n t r e L u c a Mari i n t e r v e n n e su “Informazione incompleta sul misurando con applicazioni”. Si passò poi a i t e m i t r a d i z i o n a l i d e l l a G d M c o n r e l a z i o n i d i r a p p r e s e n t a n t i degli Istituti Metrologici su “Aggiornamenti sulle definizioni di u n i t à d i m i s u r a e s u l l a v a l u t azione dell’incer tezza” La giornata si concluse con una tavola r o t o n d a s u c o l l e g a m e n t i t r a metrologia scientifica e metrologia legale alla quale par teciparono: Barbato, Benetazz o , P o l e s e , V i g o e C o n t e dell’Unioncamere.

I l m a t t i n o d e l l ’ 8 g i u g n o s i e r a tenuto, sempre presso l’Osservatorio Ximeniano, il Consiglio

D i r e t t i v o C D i n s i e m e c o n l a C o m m i s s i o n e D i d a t t i c a d e l GMEE Il CD fu dedicato preval e n t e m e n t e a l l e r i c h i e s t e d i f inanziam ent o nel l ’ am bit o dei PRIN.

I responsabili nazionali fecero una rapida sintesi dei progetti d a l o r o c o o r d i n a t i , c o m e s e -

gue. Landi presentò “Misure cer tificate di energia e potenza” che coinvolgeva le sedi di Napoli I e II, Reggio Calabria e Cassino

Lojacono coordinava lo “Studio della qualità della potenza elettrica”, con le s e d i d i R o m a S a p i e n z a , I I e I I I , C a t ania, mentre Petri le “Misure per l’utilizz a z i o n e d e l l e r i s o r s e i r r i g u e ” , i n c u i e

Perugia e Torino (colleghi ELN) Savino espose il progetto “Modellizzazion

B a r i , F i r e n z e , B o l o g n a , P a l e r m o , e

Benevento, mentre Ferrero sintetizzò il “Monitoraggio dei sistemi di distribuzione dell’energia elettrica” che vedeva impegnate le sedi di Milano, Bologna, Cagliari

Muscas, che aveva l’incarico di racc o g l i e r e l e i n f o r m

i o n i d a l l e v a r i e sedi per predisporre il data base degli insegnamenti tenuti dai soci dell’Associazione, diede la notizia che il lavoro era quasi del tutto completato e sarebb e s t a t o p r e s e n t

l ’ A s s e

v e g n o annuale

Si parlò anche delle novità relative al pr os s im o accr edit am ent o dei cor s i di laurea e Catelani informò che si stava

Figura 4 – Osser vatorio Ximeniano, Firenze, sede della XXV Giornata della Misurazione

CURIOSITÀ s

anche preparando una guida ISO per la valutazione delle Università Come ampiamente esposto nelle prec e d e n t i p a r t i d i q u e s t a s t o r i a e r a n o molte le critiche, ma anche gli apprezz a m e n t i p e r q u e s t a s c e l t a d i d e f i n i r e degli standard di qualità nell’Università

P e r i l s e m i n a r i o d ’ e c c e l l e n z a “ I t a l o

G o r i n i ” , c h e s i t e n n e d a l 4 a l l ’ 8 s e ttembre 2006 al Gaeta Hotel Residence, organizzato dalle sedi di Cassino e Napoli, relazionò Giovanni Betta

I l p r o g r a m m a p r e v e d e v a s e s s i o n i c o o r d i n a t e d a S a r t o r i , s u i f o n d am e n t i p e r l a s t i m a d e l l ’ i n c e r t e z z a (Teoria della Misura: non solo GUM),

d a Par vis , s u m i s u r e p er l ’ a m b i e n t e (La misura del benessere ambientale), da un esper to di compatibilità elettromagnetica (Le sorgenti d’inquinamento elettromagnetico indoor e outdoor) e d a P i e t ro s a n t o , s u l l a s t r u m e n t azione di m is ur a ( Tecniche e s t r um ent i

MISURA

DELLA RESISTENZA

AD ALTA VELOCITÀ NELL’AUTOMAZIONE

Il RESISTOMAT® mod. 2311 burster è s t a t o p r o g e t t a t o e o t t i m i z z a t o p e r a p p l i c a z i o n i a d a l t a v e l o c i t à n e i sistemi di automazione, in grado di ottenere fino a 100 misure al secondo Lo strumento funziona sulla base del collaudato metodo di misurazione a quattro fili, in cui vengono eliminate le resistenze dei puntali e le resistenze di contatto I cavi dello strumento vengono mon i t o r a t i p e r i n d i v i d u a r e e v e n t u a l i d a n n i d a u n r i l e v a t o r e d i c i r c u i t o aperto integrato.

Alcune caratteristiche peculiari: Range di misura da 20 mΩ a 200 kΩ; Risoluzione fino a 1 μΩ; Accuratezza ≤ 0.03 % della lettura. Per classificazioni e selezioni è disponibile un comparatore a 2 e 4 vie con uscite logiche Naturalmente la compensazione della temperatura è disponibile per qualsiasi materiale del-

di misura della qualità dell’aria). Al solito, l’ultima giornata sarebbe stata riser vata alle presentazioni delle attività di ricerca dei giovani ricercatori e dei dottorandi.

LA RIUNIONE ANNUALE

DELL’AQUILA

E TUTTO MISURE

Dall’11 al 13 settembre 2006 si tenne il XXIII Congresso Nazionale dell’Assoc i a z i o n e ( s i

d e p l i a n

d e l p r ogramma nella Fig. 5). L’organizzatore f u G i o v a n n i B u c c i , c o a d i u v a t o d a

Fabrizio Ciancetta, Edoardo Fiorucci e Fabio Di Nicola Bucci si attenne a l l ’ o r g a n i z z a z i o n e c o

precedenti Consigli Direttivi. Su proposta di Sartori, Savino e Taroni si era deciso di evitare i brevi inter venti dei responsabili di tutte le linee di ricerca e sceglierne solo tre per anno, a rotazione. Ferrero propose che le relazio-

l’oggetto da testare È possibile inserire coefficienti di temperatura specifici

L a r e g i s t r a z i o n e d e l l a t e m p e r a t u r a

5 –

avviene tramite un sensore PT100 o un trasmettitore di temperatura (pirometro) con uscita analogica Per evitare danni allo strumento, dov u t i a p i c c h i d i t e n s i o n e p r o d o t t i quando l’ogget t o in pr ov a è s c ollegato, è stato sviluppato uno speciale circuito per proteggere l’ingresso di m i s u r a d u r a n t e l a m i s u r a z i o n e d i oggetti di prova induttivi

U n c a m p o d i a p p l i c a z i o n e s p e c i a l e

r i g u a r d a l a m i s u r a z i o n e d e l l e r e s istenze di contatto (misurazione del circuito secco), poiché la tensione di carico è limitata a 20 mV per evitare il cosiddetto “fritting” (DIN IEC 512) Tutte le impostazioni del dispositivo possono essere memorizzate individualmente in un massimo di 32 prog r a m m i d i m i s u r a . N a t u r a l m e n t e tutte le impostazioni del dispositivo possono essere effettuate anche tram i t e l e i n t e r f a c c e E t h e r n e t , U S B (predefinita) o bus di campo (opzionale)

F i n o a 9 0 0 l e m i s u r a z i o n i p e r p r ogramma che possono essere memor i z z a t e u t i l i z z a n d o i l d a t a l o g g e r integrato

CLICCA QUI per ulteriori informazioni.

Figura
Locandina del XXIII Congresso Nazionale GMEE

ni contenessero lo stato dell’arte di quella linea con riferimento alle esperienze internazionali e che ci fosse la possibilità di discussione

Ferrero aprì i lavori ricordando che, già nel 1989, L’Aquila aveva ospitato la VII edizione del Congresso annuale d e l G M E E , o r g a n i z z a t o d a M a s s i m o D’Apuzzo e Carmine Landi. Sottolineò i progressi ottenuti nei diciassette a n n i t r a s c o r s i , c a r a t t e r i z z a t i d a u n a crescita significativa e dall’istituzione d e l l ’ A s s o c i a z i o n e , c o n l a r a g g i u n t a autonomia amministrativa.

S i e r a p a s s a t i d a l l e 2 4 a l l e 4 0 u n i t à operative, delle quali quelle universitarie, dalle 20 iniziali del 1989, erano a r r i v a t e a 3 6 , c h e a n n o v e r a v a n o i n quel momento 220 soci, molti dei quali giovani ricercatori, come testimoniato dalla loro par tecipazione alla Scuola intitolata a Italo Gorini

Si era rafforzata l’identità culturale dell ’ A s s o c i a z i o n e , c o n i n n e g a b i l i m e r i t i scientifici dei suoi soci, riconosciuti a livello nazionale e internazionale

Crescente era stato il numero di ar ticoli scientifici scritti dai soci sulle riviste dell’IEEE e dell’IMEKO. Per esemplificare, Ferrero ricordò che più del 15% degli ar ticoli apparsi su TIM erano a firma di soci dell’Associazione

Si era avuto, inoltre, finalmente l’inserimento di insegnamenti di misure elettriche ed elettroniche nei corsi di studio dell’area dell’informazione Concluse l’inter vento con una relazione introdutt i v a r i p o r t a n t e i d a t i s t a t i s t i c i r e l a t i v i alle varie linee di ricerca

Q u e l l ’ a n n o l e l i n e e d i r i c e r c a s c e l t e furono (tra parentesi i rispettivi respons a b i l i ) : M e t ro l o g i a ( E l i o B a v a ) ; M e t o d i d i m i s u r a ( R o b e r t o O t t oboni); Misure per la società dell’informazione (Dario Petri)

D o p o l ’ i n t e r e s s a n t e d i s c u s s i o n e s u l l e a t t i v i t à d i r i c e r c a d e l l e t r e l i n e e , v i f u prima la relazione del vincitore del premio “Carlo Offelli” e, nel primo pomeriggio, una Tavola Rotonda, coordinata da Carmine Landi, su “Stato dell’art e d e l l a s t r u m e n t a z i o n e d i m i s u r a – i l p a r e r e d e i c o s t r u t t o r i ” ; i l g i o r n o s eguente, una seconda Tavola Rotonda, c o o r d i n a t a d a A l d o B a c c i g a l u p i , riguardò lo “Stato dell’ar te sui sensori per immagini CMOS”.

Vi furono 13 relazioni orali a invito e due sessioni poster Molto suggestiva

f u l a v i s i t a g u i d a t a a l l a B a s i l i c a d i

S a n t a M a r i a d i C o l l e m a g g i o , n e l c u i chiostro fu anche ser vito un buffet. La mattina del 13 settembre 2006 si t e n n e l ’ A s s e m b l e a o r

d e l l ’ A s s o c i

P o l i f u n z i o n a l e d

C e n t r o

A

quila. Ferrero ringraziò gli organizzatori del Convegno per la splendida

ne

Dopo aver fatto il punto sullo stato delle i n i z i a t i v e a v v i a t e , q u a l i i l M E B o K e i q u a d e r n i , s i p a s s ò a d i s c u t e r e d i

Tu t t o M i s u r e ( T M ) F e r r e r o i n f o r m ò

c h e l a r i v i s t a T M e r a i n v e n d i t a , i n quanto la Società Augusta, proprietaria della testata, era in liquidazione e disponibile a vendere il marchio della rivista

S a r t o r i r i c o r d ò l ’ i m p o r t a n z a d e l l a c o l l a b o r a z i o n e d e l G M E E c h e , a n n o dopo anno, approfondiva e migliorav a l a s u a p r e s e n z a s u l l a r i v i s t a A pp r e z z a b i l i r i s u l t a v a n o l ’ i m p e g n o d e i soci per divulgare la cultura delle misur e e l a s c e l t a o c u l a t a d e l l i n g u a g g i o negli ar ticoli, tale da raggiungere un vasto numero di lettori, oltre ai contenuti sempre innovativi T M manifestava in modo concreto che tra ricerca e produzione potevano esistere collegamenti fruttuosi per entrambi i settori Sar tori c o n c l u s e a f f e r m a n d o c h e n e l G M E E aveva trovato tanti colleghi disponibili a s c r i v e r e c o s e i n t e r e s s a n t i i n m o d o chiaro, sintetico e scientificamente corretto

Era convinto che, senza l’appor to del GMEE, T M avrebbe perso gran par te del proprio successo tra i lettori. Ferrero comunicò che il marchio era acquisib i l e , m a a n c h e c h e i l G M E E p o t e v a impegnarsi solo per una cifra non superiore a ventimila euro. Le possibilità erano due per l’Associazione: acquis t a r e i l m a r c h i o , o p p u r e c r e a r e u n a n u o v a r i v i s t a , c h e p e r ò i n i z i a l m e n t e non avrebbe avuto la notorietà già ottenuta da T M. Informò che Malgaroli, già socio di minoranza di Augusta, era d i s p o n i b i l e , c o n u n a n u o v a s o c i e t à A & T, a e s s e r e l ’ e d i t o r e e a g e s t i r e l a rivista dal punto di vista anche economico.

Dopo ampio dibattito si decise che non si riteneva oppor tuno creare una nuov a r i v i s t a e s i d i e d e i l c o m p i t o a u n gruppo di lavoro (Ferrero, Ferraris, Sartori, Savino) di por tare avanti la t r a t t a t i v a c o n A u g u s t a p e r l ’ a c q u i s t o della rivista, e di preparare il document o di com pr avendit a del l a r ivis t a e di affidamento ad A&T delle responsabilità di editore, ben definite.

L’acquisto sarebbe stato subordinato al n o n s u p

indicata

S i d e c i s e c h

GMEE si sarebbero svolti a Torino nel 2 0 0 7 , o r g

Sartori, e a Roma nel 2008, organizzato da Loiacono

ALTRI CONVEGNI

E L’ULTIMO CD DEL 2006

Dal 16 al 20 settembre si tenne a Capri il Convegno annuale 2006 dell’AEIT (Associazione italiana di Elettrotecnica Elettronica Automazione Informatica e Telecomunicazioni). Come si ricorderà, molti soci dell’Associazione

G M E E e r a n o a n c h e i s c r i t t i a l l ’ A E I T e quell’anno par teciparono a due tavole rotonde su argomenti di misure previste nel programma.

L ’ ANIPLA ( A s s o c i a z i o n e N a z i o n a l e per l’Automazione) fu istituita nel 1956 e nel 2006 ricorreva il suo cinquantesimo anniversario. Per quell’occasione si o r g a n i z z ò a R o m a , d a l 1 3 a l 1 5 novembre, il Congresso Inter nazion a l e “ M e t h o d o l o g i e s f o r e m e r g i n g t e c h n o l o g i e s i n a u t o m a t i o n ” , p r e s s o l’Università La Sapienza.

Il CSI (Consorzio per il Sistema Informativo) del Piemonte organizzò il Convegno “Il senso del tempo: società, scienze, tecnologie” dal 20 al 21 novembre 2006 presso il Centro Congressi Lingotto di Torino.

Si analizzarono i modi con cui l’uomo, n e i s e c o l i , s i e r a c o n f r o n t a t o c o n l a necessità di misurare e interpretare il t e m p o , i n d a g a n d o n e l e r i p e r c u s s i o n i e c o n o m i c h e , s o c i a l i e p s i c o l o g i c h e

N o n p o t e v a m a n c a r e l ’ i n t e r v e n t o d i

S i g f r i d o L e s c h i u t t a s u “ G l i o r o l o g i del tempo”.

Il 6 dicembre 2006 si tenne, presso

la sala riunioni del Dipar timento di Elettrotecnica del Politecnico di Milano, il Consiglio Direttivo e la Commissione Didattica dell’Associazione GMEE

S i conf er m ar ono l e quot e as s ociat ive per il 2007. Si diede mandato a Ferrero e Petri di verificare la possibilità di rendere internazionale la scuola “Italo Gorini”.

Per gli incontri internazionali Ferrero comunicò che l’IMTC/2007 si sarebbe

t e n u t o a Va r s a v i a , c o n c i r c a 7 0 0 a bs t r a c t g i à p e r v e n u t i P a r v i s r i c o r d ò

c h e , d o p o l ’ I M T C , c i s a r e b b e s t a t o i l

M E M E A , s e m p r e a Va r s a v i a , m e n t r e Petri affermò che a Trento sarebbe stato ripetuto, nel luglio 2007, il Worksh o p A M U E M B e t t a i n f o r m ò d e l l a nascita di un nuovo consorzio interuniv e r s i t a r i o s u “ Metriche e tecnologie di misura sui sistemi elettrici” , presieduto da Polese, tra le Università dell’Area Campana, ma aper to a tutte le altre che fossero interessate.

La maggior par te del Consiglio fu dedicato ai quaderni e al MEBoK La scelta d e l l a c a s a e d i t r i c e d e i q u a d e r n i e r a ricaduta, dopo attenta analisi, su Augusta Edizioni da cui per venne un prom e m o r i a c i r c a i t e m i d a t r a t t a r e n e i quaderni del GMEE

F o n d a m e n t a l i e r a n o g l i a s p e t t i c o mmerciali. La lunghezza ideale per mant e n e r e b a s s i i c o s t i s i a g g i r a v a s u l l e 130-150 pagine

Occorreva individuare ampi bacini di utenza aziendale e affrontare le relative problematiche nella gestione degli strumenti di misura

Un settore trasversale di attualità potev a e s s e r e q u e l l o d e l l ’ e l e t t r o n i c a n e ll’automazione.

O t t i m e l e a l t r e t e m a t i c h e s u g g e r i t e durante le precedenti riunioni del Consiglio Direttivo del GMEE: Power Quality; impatti sulle aziende; qualità delle reti di telecomunicazione; misure per l a q u a l i t à , i n p a r t i c o l a r e i n s e t t o r e a m b i e n t a l e ; i n c e r t e z z a e r i f e r i b i l i t à delle misure

D a l l ’ e d i t o r e a r r i v ò a n c h e l a r a c c omandazione che i singoli testi trattassero gli argomenti anche con schede riassuntive (tipo “Le otto regole d’oro p e r c o n s e g u i r e s e n z a p r o b l e m i e a basso costo la riferibilità delle misure i n a z i e n d a ” ) , c o n i n d i c a z i o n i p r a t i -

che molto chiare.

F e r r e ro c o m u n i c ò c h e C a t e l a n i aveva presentato una proposta di quaderno su probabilità e qualità La prop o s t a e r a s t a t a e s a m i n a t a e a c c o l t a favorevolmente dalla commissione editoriale nominata dal CD, che ne propose l’approvazione Per tanto, il quaderno proposto da Catelani e approvato a l l ’ u n a n i m i t à d a l C D , r i s u l t ò i l p r i m o del GMEE

Per quanto atteneva al MEBOK Carbone illustrò le Research activities in “ E l e c t r i c a n d E l e c t ro n i c M e a s urements” per alcuni topic: Automatic quality control via machine vision; Sens o r s f o r a g r i c u l t u r e a n d s o i l a n a l y s i s ;

S C A D A / H M I sy ste m s in in d u stry a n d i n a d v a n c e d e d u c a t i o n a l c o u r s e s ; M

a s u r em e n t s , d i s s e m i n a t i o n o f s t a n d a r d s ; Improvement and assessment of perform a n c e o f A / D a n d D / A c o n v e r t e r s ; S e n s o r s a n d a l g o r i t h m s f o r m e d i c a l

d i a g n o s i s ; S t a t i s t i c a l q u a l i t y c o n t r o l ;

Advanced signal analysis for informat i o n r e c o v e r y a n d s y s t e m i d e n t i f i c ation. F e r r e r o i n v i t ò i p o s s i b i l i i n t e r e s s a t i a collaborare con Petri e Carbone, che erano i coordinatori dell’iniziativa, per il completamento della guida

CONCLUSIONI

S i s o n o s i n t e t i z z a t i g l i a v v e n i m e n t i , relativi all’anno 2006 della presidenza di Alessandro Ferrero con Franco

F e r r a r i s s e g r e t a r i o S i è r a c c o n t a t o d e l l e n u o v e i n i z i a t i v e i n t r a p r e s e n e l

G M E E , q u a l i i l M E B o K e i q u a d e r n i . Consistente fu il numero di eventi intern a z i o n a l i o r g a n i z z a t i q u e l l ’ a n n o d a s o c i d e l G M E E i n I t a l i a , c o n g r a n d e s o d d i s f a z i o n e p e r i l r i l e v a n t e l i v e l l o scientifico e per la nutrita par tecipazione straniera. Un successo fu anche la riunione annuale a L’Aquila La prossim a p a r t e d i q u e s t a s t o r i a r i g u a r d e r à l’ultimo anno della presidenza Ferrero e il passaggio di consegne a Ferraris. P u r t r o p p o , c o m e s i s c r i v e r à , l ’ a n n o 2 0 0 7 f u f u n e s t a t o i n g e n n a i o d a l l a dipar tita di Gaetano Iuculano fautore e primo presidente dell’Associazione GMEE.

RINGRAZIAMENTI

L ’ a u t o r e r i n g r a z i a i c o l l e g h i S a l v o Baglio, Alessandro Ferrero e Dario Petri, per le informazioni fornitegli su a l c u n i a v v e n i m e n t i d e l p e r i o d o i n esame. Precisa, inoltre, che la responsabilità di quanto scritto è soltanto la sua Ciò che racconta è avvalorato dall ’ e s s e r e s t a t o p r e s e n t e a l l o r a , d o v e e quando i fatti si sono svolti La storia, se non è scritta, è come se non esistesse. L’autore ritiene che la posterità richieda la disponibilità di archivi ben organizzati

M a r i o S av i n o h a a t t u a lmente un contratto di cons u l e n z a s c i e n t i f i c

p re s s o i l Politecnico di Bari. Si occupa di misure elettriche ed elett ro n i c h

professore ordinario di Misure Elettriche ed Elettroniche al Politecnico di Bari e ha presieduto il GMEE nel triennio 1995-1998. Nel 2011 ha ricevuto il Career Excellence Award d a l l a I E E E I n s t r

d M e a s u rement Society con la seguente motivazione: “For decades of advancements in measurement science and its dissemination” .

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T U T T O M I S U R E

Anno XXVII - n. 1 - Marzo 2025

ISSN: 2038-6974

Direttore responsabile: Alessandro Ferrero

Vice Direttori: Alfredo Cigada, Emilio Sardini

Comitato di Redazione: Bruno Andò, Pasquale Arpaia, Luca Callegaro, Loredana Cristaldi, Zaccaria Del Prete, Nicola Giaquinto, Michele Lanna, Massimo Lazzaroni, Claudio Narduzzi, Dario Petri, Antonio Pietrosanto, Carmelo Pollio, Domenico Russo, Lorenzo Scalise, Bernardo Tellini, Gaetano Vacca, Veronica Scotti, Emanuele Zappa, Massimo Mortarino

Redazioni per:

Storia: Mario Savino, Riccardo Nicoletti, Aldo Romanelli

Le pagine delle Associazioni Universitarie di Misuristi: Alessandro Ferrero, Emilio Sardini, Alfredo Cigada

Comitato Scientifico: ACCREDIA (Filippo Trifiletti, Rosalba Mugno, Emanuele Riva, Silvia Tramontin); ACISM-ANIMA (Roberto Cattaneo); AEIT-ASTRI (Roberto Buccianti); AIPT (Paolo Coppa); AIS-ISA (Piergiuseppe Zani); A L A T I (Paolo Giardina); ALPI (Paolo Moscatti); ANIE (Marco Vecchi); ANIPLA (Marco Banti); AUTEC (Gabriele Bitelli), CNR (Ruggero Jappelli); GISI (Sebastian Fabio Agnello); GMEE (Emilio Sardini); GMMT (Alfredo Cigada); GUFPI-ISMA (Luigi Buglione); IMEKO (Paolo Carbone); INMRI – ENEA (Pierino De Felice, Maria Pimpinella); INRIM (Diederik Sybolt Wiersma, Gianbartolo Picotto, Luca Callegaro); ISPRA (Maria Belli)

Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 204 del 3/3/1999.

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Direzione, Redazione e Pubblicità

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COMPLEX INTEGRATED SYSTEMS

a cura di Anthony P. Ambler e John W. Sheppard

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CRC Press, Boca Raton FL 33431, 2025

ISBN: 9781032036533

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La progettazione di sistemi integrati complessi è, di per sé, complessa. Richiede una rilevante pianificazione condotta da un team di persone con background diversi, distribuite in località geografiche (e paesi) differenti, che dovrebbero lavorare in modo coordinato Raggiungere questo obiettivo è sempre stato compito dell’ingegneria dei sistemi, compito che oggi ha raggiunto dimensioni finora impensabili. Oggi si è in grado di progettare e produrre sistemi la cui complessità era ritenuta impossibile solo dieci anni fa I sistemi moderni implicano l’integrazione di sottosistemi e componenti (anch’essi complessi) sviluppati da differenti team di progetto Inevitabilmente, ciò introduce ulteriori complessità, coinvolgendo elementi al di fuori del diretto controllo del progetto, ma essenziali per il suo successo complessivo. Oltre ai tradizionali aspetti dell’ingegneria dei sistemi, come la progettazione hardware e software, la testabilità e la producibilità, vi sono questioni più ampie da considerare: la pianificazione del progetto; il linguaggio di comunicazione (una questione rilevante per i team internazionali); le unità di misura utilizzate dai membri del team (sistema imperiale vs. metrico); le catene di approvvigionamento (pandemie, conflitti militari e disastri naturali); le questioni legali legate al luogo di produzione e vendita; l’etica associata all’uso finale del sistema; e la minaccia di attacchi infor matici Questo libro rappresenta il primo tentativo di affrontare in modo sistematico molte di queste questioni, fornendo indicazioni sugli argomenti che il lettore può approfondire ulteriormente.

Il libro si ar ticola in 7 macrocapitoli, che trattano di pianificazione, progettazione, analisi, testing, stato di salute, sicurezza e impiego Ciascun macrocapitolo si ar ticola in differenti contributi di esper ti del settore e tra questi se ne trova uno che tratta d’incer tezza di misura, a dimostrazione che chi si occupa di sistemi complessi inizia a comprendere la necessità di considerare anche gli aspetti metrologici.

LE AZIENDE INSERZIONISTE DI QUESTO NUMERO

Aesse Ambiente pp. 18-103-108

ALLdata pp. 42-62-127

Anton Paar p. 24

Burster pp. 40-132-134

C.A. Broker p. 34

Cibe pp. 56-78-92

Cogo Bilance pp. 22-116

Comsol pp. 12-82-122

Creaform pp. 94-95

DSPM Industria pp. 52-96-116-122

Evomisure pp. 30-32-104

FAE Technology p. 89

Hamamatsu p. 120

Hexagon pp. 4-28-46-99-101

IC&M p. 26

Intek pp. 70-80-94-122

Labcert pp. 16-17

Luchsinger pp. 58-60-80-112

Metering Research p. 72

Polyworks Europa pp. 10-11

R&S p. 97

Röhde & Schwarz pp. 36-38-97

Rupac p. 114

SA Quality for Metrology p. 6

Sogimi pp. 50-84-120

STI pp. 14-68-88

Trescal pp. 2-3-98-106-118

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