Tutto_Misure n.3 - 2024

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TUTTO _ MISURE TUTTO _ MISURE

Misure e Testing: str umenti di crescita e progresso

EDITORIALE

Metrologo: chi era costui?

IL TEMA

Misure per la geofisica

Accuratezza dei sensori oceanografici

Il Centro di Taratura Sismologico di OGS

ALTRI TEMI

Metrologia e zooprofilassi

Assisted living

LE UNITÀ GMEE SI PRESENTANO

L’unità di Cagliari

TECNOLOGIE IN CAMPO

Quando Misure e Test fanno la differenza

ALTRI ARGOMENTI

V isualizzare il suono

Terminologia metrologica nelle linee guida per i laboratori medici

La salute nei luoghi di lavoro

La storia del GMEE – Par te XV

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L’importanza di garantire l’accuratezza dei sensori oceanografici

The importance of ensuring accuracy of oceanographic sensors

R. Gerin, G. Savonitto

25

Ausili robotici per la deambulazione: processi di co-progettazione

Assistive Robotic Technologies

M. De Cecco, A. Lucchetti

33

Visualizzare il suono: l’Acoustic Camera nella caratterizzazione del rumore ambientale

Display Sound: the acoustic camera for the characterization of the environmental noise

C. Schenone

67

Dalle Associazioni Universitarie di Misuristi – Si è tenuto il VIII Forum delle Misure

The italian university associations for measurement - the 2024 measures forum was held

A. Ferrero, E. Sardini, A. Cigada 117

Editoriale: Metrologo: chi era costui? (Alessandro Ferrero) 7 Comunicazioni, Ricerca e Sviluppo, dagli Enti e dalle Imprese

Notizie nel campo delle misure e della strumentazione 11

Il tema: Misure per la Geofisica

Il Centro di Taratura Sismologico di OGS 17

(David Zuliani, Alessio Compagno)

L’importanza di garantire l’accuratezza 25 dei sensori oceanografici (Riccardo Gerin, Gilda Savonitto)

Gli altri temi: La Metrologia presso l’Istituto

Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana “M. Aleandri”

Modifica della frequenza di taratura delle sonde termometriche 29 (A. Ermenegildi, S. Guzzo, C. Nazzaro, M.T. Ruggeri )

Gli altri temi: Assisted Living Ausili robotici per la deambulazione

33 (Mariolino De Cecco, Alessandro Luchetti )

Le Unità GMEE si presentano

Le Unità GMEE si presentano –Terza puntata: l’Unità di Cagliari

45 (articolo di Carlo Muscas) (a cura di Massimo Mortarino)

La pagina di ACCREDIA

Notizie dall’Ente di Accreditamento

(a cura di R. Mugno, S. Tramontin, F. Nizzero)

Misure in acustica

Visualizzare il suono

55

67 (articolo di Corrado Schenone) (a cura di Domenico Russo)

La pagina di IMEKO

Aggiornamenti sulle attivita IMEKO

(a cura di Daniele Fontanelli)

La Pagina dell’IMS

Notizie dall’IEEE Instrumentation and Measurement Society

(M. Parvis, S. Rapuano)

Testing & dintorni

Un viaggio a Monte Carlo –Quarta parte: Misure di temperatura

73

75

77 e distribuzione gamma (a cura di Flavio Floriani )

Misure e fidatezza

Sicurezza funzionale in High Demand

(articolo di C. Bruno, L. Cristaldi, M. Tacchini )

(a cura di L. Cristaldi, M. Catelani, M. Lazzaroni e L. Ciani )

Tecnologie in campo

Quando Misure e Test fanno la differenza:

85

89 casi applicativi e soluzioni di successo (a cura di Massimo Mortarino)

Metrologia generale

La terminologia della metrologia nelle norme tecniche 105 e nelle linee guida per i laboratori medici

(articolo di Marco Pradella)

(a cura di Luca Mari)

I Seriali di T_M: Misura del software

Metrologia e Contratti–Parte 33 (a cura di Luigi Buglione) 111

Metrologia legale e forense

La salute nei luoghi di lavoro 115

(a cura di Veronica Scotti)

Spazio Associazioni Universitarie di Misuristi

Dalle Associazioni Universitarie di Misuristi 117

(a cura di A. Ferrero, E. Sardini e A. Cigada)

Manifestazioni, Eventi e Formazione

2024-2025: eventi in breve 121

Commenti alle norme: la 17025

Incertezza di Misura –Prima parte: Contributi all’incertezza 123 (a cura di Nicola Dell’Arena)

Storia e curiosità

La storia del Gruppo Misure Elettriche ed Elettroniche (GMEE) 125

Quindicesima parte: Il primo anno dell’Associazione GMEE (Mario Savino) Abbiamo letto per voi 136 News 28-32-72-74-76-80-84-88-92-94-96-100-102-104106-108-110-114-120-122-124-132-134

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l e s s a n d r o F e r r e r o

Metrologo: chi era costui?

Metrologist: who’s it?

Cari Lettori, Settembre, per noi che ci occupiamo di misure in ambito accademico, è una sor ta di Capod a n n o S a l v o q u a l c h e r a r i s s ima eccezione, è proprio a settembre che si è sempre tenuto il c o n g r e s s o a n n u a l e d e l G M E E con l’Assemblea dei Soci. Negli ultimi anni abbiamo avuto il piacere di svolgerlo insieme al congresso annuale del GMMT, dando vita al Forum Nazionale delle Misure, della quale recentissima edizione 2024 trovate un breve resoconto in questo stesso numero della rivista

Il congresso è il momento in cui si tirano le fila di ciò che è stato fatto nell’ultimo anno e in cui si pianificano le attività future, sia didattiche sia di ricerca, ed è in questo senso che lo si può considerare alla stregua di un Capodanno

Fin dalle origini (e la storia del GMEE, che Mario Savino sta pubblicando su Tutto Misure, lo mette in luce) si è tentato di coinvolgere il mondo dell’industria nelle nostre discussioni su come inquadrare e sviluppare la cultura delle misure, consapevoli del fatto che ricerca e didattica devono anche fornire risposte concrete alle esigenze di chi impiega i risultati delle misure per gestire al meglio il proprio processo produttivo e garantire la qualità di ciò che viene prodotto In questi ultimi anni, si è dato nuovo impulso a questa iniziativa, prendendo spunto da quanto da anni viene fatto al Congrès de Métrologie francese e organizzando sessioni dedicate a temi specificatamente industriali inerenti ai laboratori di prova e taratura. L’intendimento era quello di avere un forum in cui tutti coloro che operano a vario titolo nel campo delle misure potessero discutere di problemi e soluzioni, per trovare quel comune denominatore che permetta di sviluppare le diverse attività in modo sinergico, beneficiando di una comune base di conoscenze e di competenze complementari

Al momento siamo in una fase che definirei interlocutoria e mi ha por tato, un po ’ provocatoriamente (come spesso mi capita) a formulare la domanda del titolo L’adesione di alcune aziende è stata entusiastica e ha por tato ad aumentare significativamente, rispetto agli scorsi anni, la presenza di espositori/sponsor al Forum, facendo ipotizzare un corrispondente aumento dei par tecipanti alle sessioni industriali, grazie proprio al grande numero di utenti delle misure che queste aziende sono in grado di raggiungere e coinvolgere

Nonostante queste promettenti premesse, la risposta del mondo industriale e dei laboratori, pur buona, non ha raggiunto quella sensazionale quantità di adesioni che le nostre entusiastiche previsioni ci por tavano ad auspicare Una crescita positiva ma non esplosiva, sufficiente ma misurata (tanto per restare in tema…), che naturalm e n t e p o r t a a c h i e d e r c i s e l e n o s t r e r e a l t à a z i e n d a l i abbiano piena consapevolezza dell’impor tanza delle

misure e dei vantaggi che l’investimento in ambito metrologico può por tare a una migliore efficienza produttiva e, quindi, a un migliore e più economico impiego delle risorse mi sembra per tanto, oltre che lecito, quanto mai opportuno

Si ha la sconcer tante (almeno per chi si occupa di misure)

i m p r e s s i o n e c h e l ’ a p p r o c c i o a l l e m i s

d o t a r s i d i s t r u m e n t i , s e n z a p r e o c c u p a r s i d i p o r t a r e

azienda anche l e com pet enze m et r ol og iche neces s ar ie per gestirli e impiegarli al meglio. Quanti cer tificati di tarat u r a d o r m o n o s

e lasciato a prendere polvere su qualche scaffale, risvegliati solo per mostrarli agli auditor del sistema qualità? In quante realtà i dati ripor tati sul cer tificato di taratura vengono impiegati per correggere i valori misurati? Quanti dirigenti aziendali, alla domanda se abbiano un metrologo nel proprio organico, rispondono come Don Abbondio quando legge di Carneade?

Quando, in un prossimo futuro, avremo i cer tificati di taratura digitali, quante realtà saranno preparate a sfruttarne le potenzialità, predisponendo quegli strumenti messi a disposizione dalla tanto conclamata e finanziata digitalizzazione, e quante realtà li lasceranno ancora dor mire, i n v e c e c h e s u p o l v e r o s i s c a f f a l i , i n q u a l c h e c a r t e l l a d e i l o r o s i s t e m i i n f o r m a t i c i ? F i n o a q u a n d o s i c o n t i n u e r à a ignorare quella potente leva di sviluppo e competitività che è la metrologia?

Sono tutte domande nate avendo visto i par tecipanti alle sessioni industriali del Forum 2024 (di taglio qualitativamente piuttosto elevato ma in quantità non strabocchevole ) misurarsi con gli autorevoli relatori su temi che hanno proprio spaziato dai cer tificati di taratura digitali e il loro impiego alle responsabilità che si assume chi esegue misure, all’impor tante ruolo dei confronti interlaboratorio, ai rischi di dichiarazioni di conformità rilasciate senza considerare gli aspetti metrologici Chi non c’è ha sempre tor to, per definizione, ma chi non ha colto l’invito gratuito offer to dal Forum 2024 e dai suoi sponsor ha sicuramente perso una preziosa occasione per entrare nel merito della metrol o g i a c o m e s t r u m e n t o p e r l ’ i n n o v a z i o n e c o m p e t i t i v a i n ambito industriale

Questa rivista si batte, da sempre, perché la figura del metrologo cessi di essere quella di un illustre sconosciuto e assuma il ruolo che le compete. Non cesseremo di ribadirlo, non per una sterile e quasi sindacale difesa della sua professionalità, ma perché convinti che queste competenze siano indispensabili per garantire e difendere la competitività delle imprese italiane Riusciremo nell’impresa di togliere al metrologo la stessa nomea di Carneade? Per dirla ancora una volta con Don Lisander, ai posteri l’ardua sentenza Noi ci mettiamo tutto l’impegno di cui siamo capaci

Per ora, come sempre, buona lettura!

(direttore@tuttomisure.org)

E-mail: infoitalia@polyworkseuropa.com

Web: www.polyworkseuropa.com/it

Sicurezza e gestione dei dati 3D in metrologia

“La nostra missione pone i clienti al centro delle attività del Supporto tecnico”

PolyWorks|DataLoop rivoluziona la gestione dei dati per le aziende manifatturiere, offrendo una soluzione avanzata per condividere i risultati delle misurazioni 3D all'interno del proprio ecosistema. La nostra piattaforma di collaborazione digitale permette di archiviare i dati di misura in 3D su server centrali, facilitando il lavoro di squadra e interconnettendo tutti i dipendenti coinvolti, dai team interni ai clienti, subappaltatori e fornitori.

Ciao Alessandro, iniziamo con le presentazioni…?

Mi chiamo Alessandro Vicinelli, sono il direttore del supporto tecnico di . Ho iniziato come ingegnere di produzione, per poi passare alla qualità e alla metrologia in un’azienda di stampaggio automatico del settore automotive.

PolyWorks Europa inizia ufficialmente a operare in Italia ad aprile del 2016, ma le attività di

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Il supporto tecnico si basa su 3 attività cardini: dimostrare il prodotto, formare i clienti, supportarli nelle sfide quotidiane mettendo a disposizione dei nostri account manager e dei nostri partner, Application Specialist (AS) formati e motivati. La nostra missione pone al centro di queste attività i clienti, con i quali cerchiamo di instaurare fin dal primo incontro un rapporto di collaborazione e fiducia, ascoltando le loro esigenze e proponendo soluzioni specifiche per le varie necessità. Una volta che i clienti ci accordano fiducia scegliendo PolyWorks®, il secondo passo è quello di fornire una formazione adeguata ed efficace. Ogni licenza include un contratto di supporto che dà la possibilità di contattare i tecnici telefonicamente o tramite canali digitali per confrontarsi con i nostri AS su casi applicativi. Tutto questo è possibile formando in modo continuo e mirato i nostri tecnici. Con la stessa logica lavoriamo anche con la rete di partner.

Com’è organizzato li supporto tecnico di PolyWorks in Italia?

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La sede operativa è a Pistoia e abbiamo 7 tecnici che lavorano in home-office in grado di coprire tutta l’Italia. Gli AS si alternano fra supporto da remoto, corsi e dimostrazioni del prodotto: per attività particolarmente complesse abbiamo tecnici esperti in vari settori (CMM, Macro, Reverse, GD&T, etc).

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Ogni licenza di PolyWorks include gratuitamente un linguaggio macro molto potente e allo stesso tempo semplice e intuitivo che consente ad ogni utilizzatore, anche senza esperienza di programmazione, di scaricare delle macro dalla TSZ (Technical Support Zone) o convertire in un singolo “click” un numero qualsiasi di operazioni. Se il cliente lo desidera, offriamo anche servizi di customizzazione avanzati per fare fronte alle esigenze più complesse.

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La Redazione di Tutto Misure

Notizie nel campo delle misure e della strumentazione

Da Laboratori, Enti e Imprese

NEWS IN MEASUREMENT AND INSTRUMENTATION

This section contains an over view of the most significant news from Italian R&D groups, associations and industries, in the field of measurement science and instrumentation, at both theoretical and applied levels

RIASSUNTO

Questa sezione contiene ar ticoli e notizie significative da gruppi di ricerca, associazioni e aziende leader in Italia nel campo della scienza delle misure

NOTIZIE DAL CCU

Il Comitato Internazionale dei Pesi e delle Misure (CIPM) ha nominato recentemente il Prof. Richard Brown, del National Physical Laborator y (NPL) inglese, presidente del Comitato Consultivo per le Unità (CCU) Nella sua ultima riunione, il CCU ha attivato il Task Group on Fundamental Concepts in Metrology (CCU TG-FCM) e ha nominato chair del Task Group il Prof. Luca Mari dell’Università Carlo Cattaneo (LIUC) e membro del GMEE

SI È COSTITUITA LA SOCIETY FOR THE STUDY OF MEASUREMENT

Dopo una lunga fase istruttoria e l’org a n i z z a z i o n e d i q u a t t r o C o n f e r e n z e i n t e r n a z i o n a l i s u i F o n d a m e n t i d e l l a misurazione, è stata formalmente costituita la “Society for the Study of Measur e m e n t ” ( S S M , h t t p s : / / m e a s u r e mentsociety.or g). La Society annovera tra i suoi membri ricercatori e studiosi di diverse discipline scientifiche, provenienti dai diversi continenti, ed è finalizzata alla promozione della ricerca e della comunicazione dei concetti e dei metodi fondamentali della metrol o g i a , c o n s i d e r a n d o l e r e l a z i o n i t r a t u t t e l e d i v e r s e d i s c i p l i n e s c i e n t i f i c h e , dalle scienze naturali a quelle sociali e compor tamentali, e le prospettive di diverse discipline, tra cui filosofia, storia, s o c i o l o g i a , m e t r o l o g i a , p s i c o m e t r i a , statistica e scienza dei dati. Nel corso della Conferenza inaugura-

le, tenuta all’Università della California a Berkeley all’inizio di agosto 2024, è stato eletto il Council della Society ed è stato nominato Presidente il Prof. Luca M

(LIUC) e membro del GMEE La Redazione di Tutto Misure, sempre più onorata di annoverarlo tra gli assidui collaboratori della rivista, si congratula con il Prof Luca Mari per questi due nuovi prestigiosi riconoscimenti

SI È CONCLUSO L’ITER

DI COSTITUZIONE DI ITATEC

A seguito delle elezioni dei membri eletti, tenute dai membri fondatori, si è concluso l’iter di costituzione della neo costituita Accademia d’Ingegneria e Tecnologia (ITATEC). Il Prof. Dario Petri dell’Università di Trento è risultato uno dei nuovi membri eletti ed è stato pertanto invitato a prendere parte dell’Accademia; assieme al Prof Alessandro Ferrero del Politecnico di Milano e membro fondatore di ITATEC, porterà il suo contributo nell’ambito delle tematiche d’interesse della comunità italiana delle misure

I TAT E C , c o s t i t u i t a c o n i l s o s t e g n o d e l -

1 – Il logo di ITATEC

l’Accademia nazionale dei Lincei, aderisce al consiglio europeo (European C o u n c i l o f A p p l i e d S c i e n c e s , Te c h n o l o g i e s a n d E n g i n e e r i n g ) che riunisce le istituzioni d’Ingegneria, Scienze applicate e Tecnologie di 23 paesi È presieduta dalla fisica Speranza Falciano e nel consiglio di presidenza vede anche il pr em io Nobel G iorgio Parisi.

ITATEC è un ’associazione indipendente, multidisciplinare, non a scopo di lucro I suoi membri for niscono regolarmente know-how tecnologico alle istituzioni e alla società, sia singolarmente sia all’interno di comitati e tavoli di lavoro Tra i principali compiti dell’Accademia è compreso quello di fornire indirizzi e supporto scientifico al governo sulle politiche per la ricerca applicata. L’Accademia realizza inoltre analisi e progetti, sia esplorativi propri, sia su richiesta di ministeri Per alcuni di questi progetti, potrà cooperare con altre istituzioni, quali ad esempio l’Accademia dei Lincei nel caso di temi che si collocano tra la ricerca pura e quella applicata

ITAT E C r ap p r es en t a i n ol t r e l ’ i n g eg n eria e la tecnologia italiana nei consessi internazionali; attraverso il Consorzio europeo, l’Accademia par tecipa inoltre a pieno titolo al meccanismo di consulenza scientifica della Commissione europea sulle tematiche legate all’ingegneria e alla tecnologia

I l 9 s e t t e m b r e s i è t e n u t a a B o l o g n a , presso la sede del Cineca, al Tecnopolo, una riunione dei Soci, la prima dopo le lezioni dei membri eletti. Durante l a r i u n i o n e , a c u i h a n n o p a r t e c i p a t o 56 soci, la Presidente Speranza Falciano ha tratteggiato una breve storia di

I TAT E C , s o f f e r m a n d o s i s u g l i s v i l u p p i degli ultimi due anni. Il Segretario Matteo Pardo ha presentato lo EU Science Advice Mechanism e i l p r o g e t t o S A P E A , E u r o c a s e , e d es c r i t t o i n q u a l c h e d e t t a g l i o l ’ e s e m p i o dell’accademia tedesca, ACATECH

Figura

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Cogo Bilance è dal 1870 leader nel settore della pesatura e del

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Realizziamo impianti di controllo accessi negli stabilimenti e nei singoli reparti, sia per quanto riguarda mezzi pesanti sia per mezzi leggeri e persone fisiche, per garantire la sicurezza delle persone e il controllo puntuale della movimentazione delle merci

Eseguiamo tarature di impianti di pesatura e dosaggio e disponiamo delle autorizzazioni necessarie per eseguire le verifiche periodiche legali con il nostro laboratorio metrologico Siamo certificati ISO 9001-2015 e nel giugno 2020 il nostro laboratorio

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i m p i a n t i d i p e s a t u r a e dosaggio

S u c c e ssivamente, Maurizio Peruzzini ha presentato il rapporto del comitato di selezione, da lui presieduto e Piero Salatino ha presentato il lavoro svolto dalla Conferenza per l’Ingegneria relativamente alla for mazione degli ingegneri Marco Apostolo ha presentato il punto di vista della componente industriale dell’accademia, sottolineando l’importanza di una rappresentanza del mondo tecnologico che includa un ampio spettro di aziende e venga considerata terza nei rapporti con i ministeri Simile osser vazioni sono state proposte da altri soci, consiglieri e ordinari, di provenienza industriale

Infine, si è tenuta un ’ampia e interessante discussione sulle linee di sviluppo dell’Accademia e sulle azioni da intraprendere per ottenere riconoscimento da par te delle Istituzioni, in modo da poter svolgere un ruolo attivo d’indirizzo sugli aspetti tecnologici, sul modello di ACATECH.

Figura 2 – Un momento dei lavori della riunione di ITATEC

GLI ESPERTI DI T _ M

Piazza Vittorio Emanuele III, 10

Plesso di Penta dell’Università di Salerno

Fisciano (SA) - Tel 089/964454

E-mail: info@metering-research.it

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Persona da contattare: Ing. Domenico Russo

Metering Research è una PMI Innovativa nata nel 2015 come Spin-Off Accademico dell’Università degli Studi di Salerno. La sua missione è sviluppare soluzioni ICT innovative nel campo dei sistemi di misura distribuiti e delle reti di sensori wireless.

Principali servizi offerti

Progettazione e installazione di infrastrutture di misurazione automatica (AMI) nel campo delle Smart Cities

Progettazione ed implementazione di dispositivi e sistemi per l’Industrial Internet Of Things (IIOT)

MISURE PER LA GEOFISICA

Il Centro di Taratura Sismologico di OGS

Il monitoraggio sismologico e geodetico nel nord-est italiano

THE OGS SEISMOMETER CALIBRATION LABORATORY

The National Institute of Oceanography and Applied Geophysics – OGS is an Italian public research body that, thanks to its Center for Seismological Research – CRS, develops and manages the SMINO infrastructure for seismicgeodetic monitoring in nor theastern Italy. The OGS has established a Seismic Calibration Center equipped with a cutting-edge laborator y, developed by the CRS with vibrating tables for calibrating SMINO sensors and those designed with public and private par tners This contribution offers an over view of the laborator y ’ s potential.

RIASSUNTO

L’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS è un ente pubblico di ricerca italiano che, grazie al suo Centro di Ricerche Sismologiche – CRS, sviluppa e gestisce l’infrastruttura SMINO di monitoraggio sismo-geodetico nel nord-est italiano. L’OGS ha istituito un Centro di Taratura Sismologico, dotato di un laboratorio all’avanguardia sviluppato dal CRS, con tavole vibranti per la taratura dei sensori di SMINO e di altri sviluppati con par tner pubblici e privati Questo contributo offre un quadro delle potenzialità del laboratorio.

IL CENTRO DI TARATURA

SISMOLOGICO DI OGS

L’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS è un E n t e P u b b l i c o d i R i c e r c a c o n s e d e a

Sgonico (TS) che opera a livello nazionale e internazionale nei settori dell’oceanografia, della geofisica sperimentale, della sismologia e della sismolog i a a p p l i c a t a a l l ’ i n g e g n e r i a O G S è organizzato in sezioni e centri special i z z a t i , t r a c u i i l C e n t r o d i R i c e r c h e Sismologiche (CRS) di Udine (UD), che si occupa del monitoraggio sismologic o e g e o d e t i c o n e l n o r d - e s t i t a l i a n o L’infrastruttura dedicata a questo scop o è i l N o r t h e a s t I t a l y m o n i t o r i n g s ys t e m ( S M I N O [ 1 ] ) , u n a i n f r a s t r u t t u r a d’impor tanza nazionale (PNIR 20212027) composta da stazioni sismometriche e geodetiche dotate di velocimetri, accelerometri e sistemi di posizionamento satellitare GNSS. Per garantire un monitoraggio affidabile e di alta qualità, è essenziale per OGS tarare i s e n s o r i d e l l e p r o p r i e r e t i . L a t a r a t u r a assicura il corretto funzionamento de-

gli strumenti e produce un repor t, che ne documenta la risposta in frequenza di modulo e fase, per: – confrontare le caratteristiche del sensore con quelle dichiarate dal costruttore; – d e f i n i r e l e c a r a t t e r i s t i c h e d i n u o v i strumenti, come prototipi o dispositivi di recente costruzione; – v a l u t a r e e v e n t u a l i d i f f e r e n z e n e l tempo, dovute all’invecchiamento del sensore o a guasti non evidenti visivamente.

OGS ha istituito un Centro di Taratura Sismologica dotato di un laboratorio di taratura, sviluppato dal CRS Il laborat o r i o d i s p o n e d i t r e t a v o l e v i b r a n t i , descritte nei paragrafi successivi, che permettono di eseguire tarature primarie e/o secondarie

Nei sistemi di taratura primaria, un sistema laser misura la posizione di veloc i m e t r i e / o a c c e l e r o m e t r i I l s e g n a l e l a s e r, d e r i v a t o u n a o d

v

l t e , a s ec o n d a d e l s e n s o r e , v i e n e c o n f r o n t a t o con il segnale del sensore stesso. Il rappor to tra gli spettri dei due segnali fornisce la risposta in frequenza del sensore

N e i s i s t e m i d i t a r a t u r a s e c o n d a r i a , i l s e g n a l e c a m p i o n e p r o v i e n e d a u n accelerometro di riferimento tarato dal p r o d u t t o r e U s a n d o t e c n i c h e s i m i l i a quelle della taratura primaria, si ottiene la risposta in frequenza dei sensori testati Tuttavia, l’uso dell’accelerometro campione, anziché del laser, rende il sistema più suscettibile al rumore

LA TAVOLA VIBRANTE OGS (TVO)

La Tavola Vibrante di OGS (TVO), attiva da più di un ventennio, è utilizzata per la taratura primaria e secondaria d i s e n s o r i i n f u n z i o n e d e l l e a t t i v i t à d i ricerca e di ser vizi per enti pubblici e privati. Sviluppata dal CRS, la TVO si ispira a un sistema dell’APS Dynamics e include:

– u n a b a s e i n c e m e n t o d i 3 5 0 0 k g , svincolata dalla struttura del laboratorio; – due attuatori (o shaker): uno orizzontale (APS ELECTRO-SEIS Model 113-AB), con un ’escursione massima di ±60 mm, e u n o v e r t i c a l e ( A P S P E R M A - D Y N E M o d e l 1 2 0 S ) , c o n u n ’ e s c u r s i o n e d i ± 2 , 5 m m . G l i s h a k e r s o n o c o l l e g a t i alla base in cemento e, quello orizzontale, a una tavola che scivola su cuscinetto d’aria per ridurre l’attrito; – due dispositivi laser Optodyne L-109 + riflettore, per misurare gli spostament i i n t e m p o r e a l e c o n a c c u r a t e z z a d i 2,5 nm; – un’inter faccia per acquisire i dati dai s e n s o r i l a s e r, s v i l u p p a t a a l C R S c o n u n a l o g i c a F P G A , d i s p o n i b i l e i n d u e modelli (una custom e l’altra con sistema Red Pitaya V1 1);

Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale

OGS Trieste dzuliani@ogs.it acompagno@ogs.it

– un dis pos it ivo di acquis izione a 24

b i t ( L e n n a r t z M 2 4 ) p e r r e g i s t r a r e i segnali del sensore durante la taratura;

– u n a m p l i f i c a t o r e d i p o t e n z a ( A P S Dynamics Model 124) per pilotare gli shaker;

– un PC con tecnologia PICMG 1 0 per p i l o t a r e l ’ a m p l i f i c a t o r e ( c o n s c h e d a

S i g m a – D e l t a C r y s t a l C S 4 2 3 1 e d i -

s p o s i t i v o K o m p l e t e A u d i o 6 M K 2 ) e

r a c c o g l i e r e i d a t i d a i s e n s o r i e d a l laser;

– u n s e c o n d o P C p e r l ’ e l a b o r a z i o n e dei dati, con software Matlab e codice sviluppato dal CRS;

– u n o s ci l l os c op io di g it al e a 6 can al i ( Te k t r o n i x M S O 4 6 d a 2 0 0 M H z ) p e r visualizzare i segnali;

– uno switch ethernet per connettere in rete i due PC, la scheda Red Pitaya e l’oscilloscopio

In Fig 1 è ripor tata una foto della TVO, c o n i n d i c a t i i v a r i c o m p o n e n t i s o p r a descritti.

Il software per la gestione della TVO, sviluppato da un team del CRS [2], elab o r a a u t o m a t i c a m e n t e l a c u r v a d i risposta del sensore in modulo e fase dai dati di test. Il sistema opera a caten a a p e r t a , u t i l i z z a n d o u n s e g n a l e d i p i l o t a g g i o p r e d e t e r m i n a t o b a s a t o s u

r u m o r e g a u s s i a n o f i l t r a t o L a T V O è stata utilizzata per tarare decine di sens o r i d i d i v e r s e m a r c h e ( e s . L e n n a r t z , Guralp) e tipologie (velocimetri e acce-

lerometri) per aziende private ed enti pubblici

Un esempio di queste tarature è descritto in [3] dove, per ogni taratura, si produce un foglio tecnico con la risposta in frequenza del sensore.

LA TAVOLA VIBRANTE SPEKTRA

L a r apida evol uzione del l a s ens or is t ica, la necessità di cer tificati di taratura

c o n f o r m i a l l e n o r m a t i v e I S O e l e o ppor tunità dei progetti Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) hanno spinto recentemente OGS ad acquisire

m a

CS Q LEAP CS18P di SPEKTRA (denom

o n d a r i e , c h e garantisce il suppor to ad alcune norme

ISO (ISO 16063-11, ISO 16063-41)

Attualmente, la TVO opera in modalità a catena aperta, senza controllo automatico degli attuatori Questo approccio funziona per i velocimetri, ma limit a l e p r e

t a r a t u r a d e g l i accelerometri, che richiede movimenti lenti e ben calibrati su ampie escursioni, assicurabili invece con la soluzione CS18P, che utilizza componenti evoluti rispetto alla TVO Di seguito, alcuni d e t t a g l i d

l a S P E KTRA, installata e tarata nei laboratori OGS (Fig 2):

– base in cemento di 5.000 kg, svincolata alla struttura dell’edificio;

– CS Q-LEAP: pacchetto SW per acquis i z i o n e , a n a l i s i e p r o d u z i o n e d e i repor t di taratura;

– Rack 19” per l’alloggiamento del sistema di controllo e degli amplificatori;

– HERO Vibration Controller: sistema modulare per il controllo degli attuatori, con le seguenti schede:

– GEN15: generatore di segnale con 1 ingresso e 6 uscite;

– A N A 1 5 : 4 s c h e d e d i a c q u i s i z i o n e analogica a due canali ciascuna.

– SE-13: kit per la taratura verticale, con attuatore, regolatore d’aria compressa, amplificatore PA 500 DM e accelerometro campione Silicon Designs 2240;

– APS 129: kit per la taratura orizzontale, con attuatore su cuscinetto d’aria, sistema di controllo della posizione, amplificatore PA 500 DM e accelerometro campione Silicon Designs 2240;

– Sistema di misura basato su vibrometro laser VibroFlex (VFX-130, VFX-F-110 e testa laser);

– PC Desktop con software CS Q-Leap, Windows 11, e monitor:

– C e r t i f i c a z i o n e d i t a r a t u r a : q u e l l a della Tavola Vibrante è stata eseguita

p r e s s o u n l a b o r a t o r i o a c c r e d i t a t o DAkkS

A l c u n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e l l a Ta v o l a sono ripor tate di seguito:

– APS 129: kit per la taratura orizzontale – sistema con cuscinetto d’aria;

– gamma di frequenze: da 0 Hz fino a 200 Hz;

– corsa del carrello 158 mm p-p; – carico massimo 50 kg; – SE-13: kit per la taratura ver ticale – forza massima generata 500 N; – gamma di frequenze: da 0 Hz fino a 400 Hz;

– velocità massima 300 mm/s; – accelerazione massima 60 m/s2 di picco;

– corsa massima 25 mm; – carico massimo 50 kg

Si ricorda che il sistema di taratura CS Q -LEAP C S18P è stato sviluppato per eseguire tarature dinamiche di sensori a elevate prestazioni, in grado di soddisfare i requisiti di taratura primaria e s e c o n d a r i a c o n s e g n a l i d ’ i n g r e s s o sinusoidali: si veda anche il repor t di taratura generato in Fig. 3.

Figura 1 – Tavola Vibrante OGS (TVO)

LA TAVOLA VIBRANTE ATOM

Le precedenti soluzioni richiedono l’e-

tavole vibranti. Per migliorare le possibilità applicative, OGS ha acquisito la t a v o l a AT O M ( T D G - S H A K E TA B L E ATOM), compatta e facilmente trasportabile.

Q u e s t a

e r test su sensori GNSS (come il prototipo L Z E R 0 ( [ 4 ] ) s v i l u p p a t o d a O G S ) , c h e richiedono spazi all’aper to per garantire una completa visibilità delle costellazioni satellitari.

L a t a v o l a AT O M è i n o l t r e a d a t t a p e r prove sperimentali su modelli strutturali i n s c a l a , s i m u l a z i o n i d i t e r r e m o t i c o n registrazioni reali e taratura di accelerometri e strumenti sismici, potendo gestire diverse for me d’onda o profili di accelerazione definiti dall’utente Il sis t e m a è c o n t r o l l a t o t r a m i t e s o f t w a r e , con il movimento del carrello realizzato da un motore passo-passo collegato a una vite senza fine, e le misurazioni sono confrontate con un sensore accelerometrico campione (la tavola, quindi, permette solo tarature secondarie). In Fig 4 è ripor tata la tavola ATOM, di cui alcune caratteristiche sono elencate di seguito:

– sistema di controllo con ser vomotore e PID a circuito chiuso;

– carico utile fino a 50 kg (fino a ±1 g);

– carrello da 250 x 250 mm con guida lineare di precisione e basso attrito;

– accelerazioni fino a 5 g;

– corsa utile ±125 mm;

– frequenza operativa fino a 30 Hz;

– alimentazione a 220 V CA

PROSPETTIVE FUTURE

L ’ i m p o r t a n t e i n v e s t i m e n t o e f f e t t u a t o da OGS nel creare il Centro di Taratura Sismologico, ha l’obiettivo primario di garantire un funzionamento affidabile e di alta qualità dei sensori impiegati nelle proprie reti e promuovere la ricerca nell’ambito delle misure geofisiche

Le prospettive future sono indirizzate

Figura 2 – Tavola Vibrante SPEKTRA
Figura 3 – Risposta in frequenza ricavata con Tavola Vibrante SPEKTRA

Entrambi velocissimi

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allo sviluppo sia tecnologico sia dei servizi, nei riguardi del settore pubblico (che include le comunità sismologica e geodetica europea) e privato. I passi da intraprendere per il raggiungimento di tali traguardi sono: l’accreditamento (della tavola SPEKTRA) presso gli enti competenti (Accredia), l’attivazione di procedure di taratura standard su sistemi GNSS (con tavola ATOM), l’inserimento dei ser vizi di taratura OGS (con tutte le Tavole disponibili) nei circuiti europei di ricerca (ad esempio le Transnational Access TNA)

Infine, tra le prospettive future di sviluppo, e in quanto per sua natura centro di ricerca, OGS ha l’obiettivo d’ideare nuove soluzioni tecnologiche sulla TVO da mutuare in prodotti già presenti sul mercato, come la Tavola SPEKTRA

In questo senso il Centro di Taratura Sismologico rappresenta un ambiente ideale di sviluppo poiché implementa, fianco a fianco, entrambe le Tavole rendendo più semplice e immediata la cooperazione pubblico-privato.

RINGRAZIAMENTI

Si ringraziano per il suppor to allo sviluppo del laboratorio: Elvio Del Negro, Michele Ber toni, Paolo Di Bar tolomeo, H e l g a S i r a c u s a , P i e r o Z i a n i , G i o r g i o Capotosti, Pierluigi Bragato, Giuliana Rossi, Matteo Picozzi.

FINANZIAMENTI

L a Ta v o l a Vi b r a n t e S P E K T R A è s t a t a realizzata con il cofinanziamento dell ’ U n i o n e e u r o p e a – N e x t G e n e r a t i o n EU – Missione 4, “Istruzione e Ricerca” – Componente 2, “Dalla ricerca all’imp r e s a ” – L i n e a d ’ i n v e s t i m e n t o 3 1 , “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione” – Progetto IR0000032 – ITINERIS – Italian Integrated Environmental Research Infrastructures System – CUP B53C22002150006

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[1] P.L. Bragato, P. Comelli, A. Sarao, D . Z u l i a n i , L . M o r a t t o , V. P o g g i , G . Rossi, C Scaini, M Sugan, C Barnaba, et al (2021) The OGS – Nor theas t e r n I t a l y S e i s m i c a n d D e f o r m a t i o n Network: Current Status and Outlook, S e i s m o l . R e s . L e t t . X X , 1 - 1 3 , d o i : 10 1785/0220200372

[2] D Zuliani, E R Diez Zaldivar, F Ponton(2007) VIBROCALC, Seismometer Frequency Response Elaboration Software, IC/IR/2007/004 Internal Report, f o r “ T h e A b d u s S

e r n a

l C e n ter for Theoretical Physics – ICTP”, dicembre 2007, DOI: 10.13140/ RG.2.1.2514.3444.

[3] D Zuliani, E Diez (2012) Taratura anno 2011 dei sismometri shor t-period della Rete Sismometrica del Friuli-Vene-

, dd 23/2/2012, DOI: 10 13140/RG 2 1 4910 5044

[4] D Zuliani, L Tunini, M Severin, M Ber toni, C. Ponton, S. Parolai (2022). L Z E R 0 : A C o s t - E f f e c t i v e M u l t iPurpose GNSS Platform Sensors 2022,22,8314

David Zuliani è Primo Tecn o l o go p re s s o i l C e n t ro d i Ricerche Sismologiche (CRS) d e l l ’ I s t i t u t o N a z i o n a l e d i

Oceanografia e di Geofisica

Sperimentale – OGS di Trieste Si è laureato in Ingegner i a E l

S t u d i d i Trieste e ha conseguito un Master di II Livello in M a n a g e me n t o f R e se a rc h , I n n ov a tio n a n d Te c h n o l o g y a l Po l i t e c n i c o d i M i l a n o S i occupa: di sistemi di taratura di sensori per la sismologia, di reti e dispositivi di misura satellitari GNSS e di science-diplomacy.

A l e s s i o C o m p ag n o d a l 2020 tecnico del Centro di Ricerche Sismolog iche de ll’istituto Nazionale di Ocean o g r a f i a e G e o f i s i c a S p e r imentale , si occupa principalm e n t e d i g e s t i o n e e m a nutenzione della rete di monitoraggio sismico d e l l ’ I t a l i a N o rd O r i e n t a l e . C o l l a b o r a n e l l a p ro g e t t a z i o n e , s v i l u p p o e re a l i z z a z i o n e d i sistemi innovativi e prototipali per l’ambito della sismologia e della geodesia. Diplomato in elettronica e telecomunicazioni, ha lavorato per oltre dieci anni come disegnatore progettista di macchine e impianti industriali

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Misure e Testing: strumenti di crescita e progresso

Figura 4 – Tavola Vibrante por tatile ATOM

GLI ESPERTI DI T _ M

Via G Pastore 6 - 25080 Mazzano(BS)

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In Tamburini, la precisione è tutto.

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Il Laboratorio Metrologico di Tamburini è accreditato ACCREDIA e opera in conformità alla normativa europea UNI CEI EN ISO/IEC 17025, effettuando servizio di taratura per strumenti primari ed emette certificati riconosciuti da tutti gli stati firmatari dell’Accordo Multilaterale della “European Cooperation for Accreditation (EA)”, secondo tabella pubblicata sul sito www.accredia.it.

I certificati emessi dal laboratorio ACCREDIA garantiscono la riferibilità metrologica per gli strumenti e i campioni usati nei processi di misurazione attuati dalle aziende che operano in termini di “garanzia della qualità”.

Tamburini produce calibri lisci e filettati, sia standard secondo le normativ e v i g e n t i , e s p e c i a l i p e r q u a l s i a s i e s i g e n z a d i u t

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i secondo le richieste del cliente.

E per migliorare il rendimento, la durata e l’assenza di attriti, senza alterare le caratteristiche di base, i calibri possono essere sottoposti a una serie di trattamenti superficiali tra cui la ricopertura della parte filettata con un rivestimento esterno (in TIN o DCL) a seconda delle necessità individuate nelle specifiche applicazioni

Tamburini fornisce un servizio di progettazione e costruzione di sistemi di misura “chiavi in mano”, personalizzato in base alle esigenze del cliente. Inoltre a richiesta può essere rilasciato il Rapporto di Taratura o la Dichiarazione di Conformità, secondo l’uso a cui è destinato

Il servizio è attivo anche per calibri di proprietà di terzi, con taratura periodica pianificata e rilascio della documentazione richiesta.

La nostra missione: essere precisi Dalla produzione al controllo

MISURE PER LA GEOFISICA

L’impor tanza di garantire l’accuratezza dei sensori oceanografici

Quando piccole variazioni fanno la differenza

THE IMPORTANCE OF ENSURING ACCURACY OF OCEANOGRAPHIC SENSORS

Accurate measurements of temperature, salinity, and density are critical for u n d e r s t a n d i

these measurements can significantly impact on large-scale ocean processes. This paper emphasizes the impor tance of regular calibration and maintenance of oceanographic sensors to ensure data quality The Centro di Taratura e Metrologia Oceanografico (CTMO) provides calibration ser vices for oceanographic instruments. By ensuring the accuracy of these measurements, researchers can better model ocean dynamics and contribute to a deeper understanding of our planet’s climate system

RIASSUNTO

L’accuratezza delle misure oceanografiche, in par ticolare di temperatura, salinità e densità, è fondamentale per comprendere i complessi meccanismi della circolazione oceanica e del clima terrestre Piccole variazioni in questi parametri possono influenzare significativamente fenomeni su larga scala, come la formazione delle correnti marine e la distribuzione del calore Per garantire la qualità dei dati oceanografici, è essenziale tarare regolarmente i sensori. Il Centro di Taratura e Metrologia Oceanografico (CTMO) svolge un ruolo cruciale in questo ambito, offrendo ser vizi di taratura e regolazione per strumenti oceanografici Attraverso la taratura, si assicura che le misure siano accurate e confrontabili nel tempo, contribuendo così a migliorare la nostra comprensione degli oceani e del loro ruolo nel sistema climatico globale

L’IMPORTANZA

DI MISURE ACCURATE

Un aspetto fondamentale nella progettazione delle campagne di raccolta di dati oceanografici è quello relativo all’accuratezza e alla taratura dei sensori impiegati Questo aspetto, se non propriamente considerato, nasconde insidie che potrebbero potenzialmente rivelarsi più dannose di quanto si possa immaginare. Prendiamo ad esempio in considerazione la temperatura e la salinità dell’acqua di mare, le quali ne determinano la densità. Proprio le differenze di densità, anche minime e dell’ordine dei grammi per metro cubo, rappresentano il motore principale della circolazione oceanica. Infatti, l’acqua più fredda e/o di maggiore salinità è più densa e, quindi, tende a sprofondare rispetto all’acqua

più calda e/o meno salina

Questi meccanismi innescano la cosidd e t t a c i r c o l a z i o n e t e r m o a l i n a ( o “ G r e a t C o n v e y o r B e l t ” , c i o è G r a n d e Nastro Traspor tatore, mostrato in Fig 1), un impor tantissimo sistema di correnti oceaniche in grado di regolare il clima e, conseguentemente, gli ecosis t em i del l ’ int er o P ianet a. In s int es i, in u n p r o c e s s o c h e d u r a c e n t i n a i a d i anni, l’acqua del Mare del Nord, fredda e salata a causa della for te evapor a z i o n e d o v u t a a i v e n t i , s p r o f o n d a e tende a spostarsi scorrendo sul fondale o c e a n i c o v e r s o i l P o l o S u d , u n e n d o s i n e l l

ad altra acqua molto densa formata in Antar tide. Successivamente, la massa d ’ a c q u

, a t t o r n o all’Africa meridionale e verso i Tropici, d o v e d

più dolce e risale verso la super ficie. Le a c q u e

p

così un flusso continuo che distribuisce il cal or e in t ut t o il g l obo, r is cal dando per esempio le coste europee tramite la ben nota Corrente del Golfo Il movimento della massa d’acqua spos t a l u n g o l a c o l o n n a d ’ a c q u a , d a l l a super ficie dell’oceano alle sue profondità e viceversa, nutrienti, lar ve o altri o r g a n i s m i p l a n c t o n i c i f o n d a m e n t a l i per il funzionamento degli ecosistemi m a r i n i , n o n c h é o s s i g e n a l e a c q u e e favorisce gli scambi gassosi e, per tanto, garantisce la vita nei nostri oceani. Da minime differenze di densità dipendono, quindi, fenomeni su larga scala, c h e s p a z i a n o d a l l a d i s t r i b u z i o n e d i calore e salinità alla formazione delle m a s s e d ’ a c q u a , c o n c o n s i d e r e v o l i i m p l i c a z i o n i p e r i l c l i m a g l o b a l e , l a b i o d i v e r s i t à m a r i n a e l a c i r c o l a z i o n e degli oceani. Per tanto, riuscire a rilevare correttamente le variazioni di temper a t u r a e d i s a l i n i t à , d a c u i l a d e n s i t à dipende, è oltremodo cruciale, sia per la corretta comprensione delle dinamiche oceanografiche sia per la formulazione di modelli meteorologici e climat i c i r e a l i s t i c i A l t r i r i s c o n t r i p i ù p r a t i c i comprendono la stima della por tata e del pescaggio delle navi, con implicazioni per la sicurezza della navigazione, oppure la gestione degli impianti di acquacoltura o degli impianti di desalin i z z a z i o n e , c o n e f f e t t i s u l l ’ e f f i c i e n z a energetica o la qualità dell’acqua prodotta.

Centro di Taratura e Metrologia Oceanografico (CTMO), Dip. diOceanografia, Istituto Nazionale diOceanografia e Geofisica Sperimentale – OGS r gerin@ogs.it gsavonitto@ogs.it

ASSICURARE L’ACCURATEZZA

DELLE MISURAZIONI

C o m ’ è d u n q u e p o s s i b i l e a s s i c u r a r e c h e l e m i s u r e r a c c o l t e s i a n o e f f e t t i v amente corrette e accurate? Un passagg i o f o n d a m e n t a l e è r a p p r e s e n t a t o d a l l a p e r i o d i c a m a n u t e n z i o n e d e l l a s ens or is t ica ut il izzat a. Bis og na inf at t i considerare che i sensori oceanografic i s o n o e s p o s t i a c o n d i z i o n i c h e potremmo definire “estreme”: elevate salinità, alte o basse temperature, for te i d r o d i n a m i s m o , r a d i a z i o n e s o l a r e , m a t e r i a l e a b r a s i v o o d o l e o s o i n s o s p e n s i o n e , m a s o p r a t t u t t o “ b i o f o uling” (v Fig 2), ovvero la colonizzazion e d a p a r t e d i o r g a n i s m i m a r i n i , c h e può alterare le per formance della strumentazione oceanografica, soprattutt o i n p e r i o d i e s t i v i o q u a n d o q u e s t a v i e n e u t i l i z z a t a p e r l u n g h i p e r i o d i i n postazione fissa in mare.

Appare chiaro, quindi, come sia di fondamentale impor tanza applicare tutte l e “ b e s t p r a c t i c e s ” d i p u l i z i a e m a n utenzione dei sensori. Molto spesso, però, i sensori possono anche andare incontro a un “fisiologico” drift (= deriva)

s t r u m e n t a l e P e r t a n t o , è n e c e s s a r i o p r e v e d e r e e p r o g r a m m a r e u n ’ a t t e n t a attività di controllo, taratura e regolazione degli strumenti in centri specializ-

zati, utilizzando riferimenti, standard cer tificati e procedure standardizzate Il Centro di Taratura e Metrologia Oceanografico (CTMO) dell’Istituto Naziona-

le di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) è l’unico laboratorio italiano specificamente dedicato alla taratura di strumenti oceanografici (in particolare, sensori per la misura di temperatura e conducibilità, da cui si ricavano la salinità e la densità) e uno dei pochi in Europa dedicato alla caratterizzazione metrologica delle variabili di misura marine (EOVs, ovvero Essential Ocean Variables) Istituito nel 1971 come Centro di Taratura per strumenti oceanografici dei Laboratori Marini e giunto alla sua attuale configurazione nel 2001, il CTMO è dotato di un laboratorio a temperatura e umidità controllate e di bagni termostatati di varie dimensioni riempiti con acqua di mare (v Fig 3a), i quali assicurano che le condizioni ambientali siano mantenute costanti durante tutte le attività L’infrastruttura è dotata di strumentazione specifica per riprodurre alcuni punti fissi della scala internazionale della temperatura (ITS90), cioè il punto triplo dell’acqua (ovvero quando coesistono gli stati solido, liquido e gassoso; 0,01 °C) e il punto di fusione del Gallio (29,7646 °C) che costituiscono gli standard primari per la temperatura nel range termico oceanografico. Questi vengono impiegati per tarare i sensori di riferimento del laboratorio (ter moresistenza al platino (SPRT) e termometro da laboratorio (SBE 35)) che successivamente vengono utilizzati per le tarature e regolazioni dei sensori di temperatura da campo (v. Fig. 3a), garantendone una accuratezza di 0,002 °C come richiesto dagli standard del World Ocean Circulation Experiment (WOCE) per l’oceanografia [1] Il CTMO inoltre impiega un salinomet r o d a l a b o r a t o r i o Autosal 8400B di Guildline, a s s i e m e a s t a n d a r d d i a cqua di mare IAPSO, riconosciuti a livell o i n t e r n a z i o n a l e p e r l a t a r a t u r a d e i dispositivi di misurazione della salinità (v. Fig. 3b), che permettono di garantire

Figura 1 – Circolazione termoalina (fonte: Shutterstock)
Figura 2 – Sonda oceanografica completamente ricoper ta da “biofouling” (fonte: CTMO)

f

un ’accuratezza di 0,002 per i sensori di salinità

Il CTMO, infine, dispone di ulteriore strumentazione per la realizzazione di ulteriori punti fissi della scala ITS-90 (Mercurio, 38,8344 °C e Indio, 156,5985 °C) e per il controllo di sensori per la misura di altre variabili oceanografiche, quali ad esempio densità, pressione, ossigeno e CO2 disciolti e pH. I l p e r s o n a

grado di rispondere a molteplici quesiti relativi all’ambiente marino Inoltre, negli ultimi tempi, il CTMO sta allargando il proprio campo d’azione, comprendendo anche misurazioni di CO2 atmosferica.

Il CTMO collabora a livello internazionale anche con altri gruppi di ricerca e aziende, per la taratura e regolazione di sensori già disponibili sul mercato e di prototipi, anche low-cost, e su temi d i r e c i p r o c o i n t e r e s s e i n m a t e r i a d i

Figura 3 – Bagno termostatato e apparecchiatura per la taratura di sensori di temperatura (a) e salinometro per la determinazione della salinità di campioni di acqua di mare (b) (fonte: CTMO)

NEWS t

NUOVO PANNELLO

ACUSTICO PER SISTEMI DI BARRIERE ANTIRUMORE EFFICACI E SOSTENIBILI

D a l l ’ e s p e r i e n z a W h i s p e r ® , i l p r o d o t t o che ha rivoluzionato il settore dell’acustic a c o n l a s u a s p e c i a l e c o m p o s i z i o n e i n p o l i e t i l e n e e s p a n s o a c e l l u l e c h i u s e m icroforate, nasce Whisper® NB-Noise Barrier: il pannello espressamente studiato per i sistemi di barriere antirumore.

Una soluzione innovativa che, oltre a offrire elevate prestazioni acustiche (classe A3, secondo EN 1793-1), unisce efficacia e sostenibilità Leggero, con bassi valori

V O C e b a s s e e m i s s i o n i C O 2 ( E P D ) , W h is p e r ® N B è r i u t i l i z z a b i l e e r i c i c l a b i l e (LDPE 4) Ideale per impieghi esterni senz a n e c e s s i t à d i r i v e s t i m e n t i , f u n z i o n a

anche in presenza di acqua, polvere e gelo, garantendo le performance acustiche per ben 50 anni (EN 14389-1-2).

L’innovazione al servizio dell’acustica In un mercato di materiali a cellule aperte, q u e s t o p a n n e l l o r a p p r e s e n t a u n u n i c u m nel panorama delle soluzioni ai problemi del rumore La sua particolare tecnologia g l i c o n s e n t e d i s f r u t t a r e i p r i n c i p i d e i t re m e c c a n i s m i a c u s t i c i p i ù c o m u n i , i n c u i l a matrice interna di membrane tese microforate assorbe il suono per vibrazione, con un effetto domino che trasmette la vibrazione da una cellula a quella successiva Il movimento delle molecole d’aria all’interno delle cavità e nella matrice nel suo complesso contribuisce poi a dissipare l’energia acustica in calore.

U n a s o l u z i o n e a l l ’ a v a n g u a r d i a c h e c o nsente d’intervenire per abbattere il livello di rumore efficacemente in ogni contesto.

Partecipa al webinar dedicato

ERIC, l’infrastruttura di ricerca europea per la cattura, l’utilizzo, il traspor to e lo stoccaggio della CO2.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

]

Oceanography, Texas A&M University

Riccardo Gerin è il coordinatore del Centro di Taratura e Metrologia Oceanografico dell’OGS, con una lunga esperienza nel campo della strumentazione e dell’elaborazione e interpretazione dei dati oceanografici. Si occupa anche di strumenti a basso costo per paesi in via di sviluppo.

Gilda Savonitto è una PostDoc al CTMO, dove si occupa della taratura e controllo di strumenti oceanografici e dell’analisi dei dati raccolti da questi strumenti Ha un solido backgroung in biologia marina, essendosi specializzata in acquacoltura e ripristino degli ecosistemi marini

I n p r o g r a m m a z i o n e , u n i n c o n t r o c o n g l i e s p e r t i d i W h i s p e r ® N B , c o n f o c u s s u l l e caratteristiche tecniche e le opportunità applicative

SCRIVI QUI per la preis c r iz ione gr at uit a, c he t i perm e t t e r à d i r i c e v e r e t u t t i g l i a g g i o r n amenti sul programma del webinar

LA METROLOGIA PRESSO L’IZS LAZIO E TOSCANA

Modifica della frequenza di taratura delle sonde termometriche

Il monitoraggio della temperatura ambientale

MODIFICATION OF THE CALIBRATION FREQUENCY OF EQUIPMENT FOR MONITORING ENVIRONMENTAL TEMPERATURE

The statistical approach is described used to extend the calibration frequency of equipment for monitoring environmental temperatures as required by UNI EN ISO 7218 2013 without compromising the precision and reliability of measurements and using historical data.

RIASSUNTO

È descritto l’approccio statistico utilizzato per estendere la frequenza di taratura delle apparecchiature per il monitoraggio delle temperature ambientali così come richiesto dalla UNI EN ISO 7218 2013 senza compromettere la precisione e l’affidabilità delle misurazioni e utilizzando dati storici

INTRODUZIONE

La norma UNI EN ISO 7218:2013 EC 1:2014 fornisce i requisiti generali per l’applicazione delle norme per la ricerc a o l a c o n t a d i m i c r o r g a n i s m i , l e b u o n e p r a t i c h e d i l a b o r a t o r i o p e r i

l a b o r a t o r i d i m i c r o b i o l o g i a a l i m e n t a -

menti. Essa prevede che la temperatura ambientale sia compresa tra i 18 °C e i 27 °C Per il monitoraggio continuo delle temperature sono utilizzate sonde

annualmente

La stessa norma UNI EN ISO 7218:2013 E C 1 : 2 0 1 4 s t a b i l i s c e c h e l a f r e q u e nza delle tarature delle apparecchiature dev’essere definita dal laboratorio in bas e al l a val ut azione del r is chio e d e l l e c o n d i z i o n i i n c u i s i o p e r a . A l fine di estendere la frequenza di tarat u r a d e l l e s o n d e o l t r e l ’ i n t e r v a l l o a n n u a l e d e f i n i t o d a l l ’ I s t i t u t o , s e n z a c o m p r o m e t t e r

d a b i l i t à d e l l e m i s u r a z i o n i , è s t a t o decis o di anal izzar e i dat i s t or ici dal 2017 al 2023

METODOLOGIA

L a t a r a t u r a è e f f e t t u a t a p e r c o n f r o n t o con una catena termometrica primaria, cer tificata LAT (Laboratorio Accreditato di Taratura)

Le sonde su cui è stato condotto lo studio (78 in totale di cui: 1 sonda operativa per 3 anni, 6 sonde operative per 5 anni, 4 sonde operative per 6 anni, 67 sonde hanno lavorato per 7 anni) sono tutte della stessa marca e modello ma operano in campi, range o inter valli di misura, diversi per coprire la temp e r a t u r a m i n i m a r i c h i e s t a d a l l a U N I EN ISO 7218:2013 EC 1:2014, dai d o c u m e n t i n o r m a t i v i , i n t e r n i , s p e c i f iche tecniche di apparecchiature, mater i a l i d i r i f e r i m e n t o , t e r r e n i , r e a g e n t i presenti in IZSLT

L’analisi statistica dei dati ha previsto la stima della funzione di sopravvivenza (stimatore di Kaplan-Meier).

ANALISI STATISTICA

In Fig. 1 è riportata la distribuzione della differenza tra il valore di ¼ dello scarto

e l’incertezza composta ottenuta in taratura rispetto ai range (di seguito “Differenza”) La maggior par te dei boxplot presenta una distribuzione simmetrica o leggermente asimmetrica. Inoltre, si nota la presenza di outlier in quattro range (18 °C/25 °C, 18 °C/27 °C, 20 °C/25 °C e 22 °C/28 °C)

La Fig. 2 mostra l’andamento dei valori delle differenze tra il valore di ¼ dello scar to e l’incer tezza composta ottenuta in taratura rispetto agli anni di lavoro delle sonde In blu sono mostrate le sonde che in tutti gli anni di esercizio h a n n o a v u t o u n a t a r a t u r a c o n e s i t o favorevole In rosso sono rappresentate le sonde che sono andate fuori limite, nelle quali cioè l’incer tezza di misur a e r a m a g g i o r e d e l v a l o r e m a s s i m o accettabile. Nelle 8 sonde in rosso, gli eventi sfavorevoli sono occorsi in una

Figura 2 – Andamento negli anni dei valori della dif ferenza nelle sonde rispetto agli anni di lavoro

s o n d a d o p o 4 a n n i d i l a v o r o , i n t r e

s o n d e d o p o 5 a n n i d i l a v o r o , i n u n a

s o n d a d o p o 6 a n n i d i l a v o r o , i n d u e

s o n d e d o p o 7 a n n i e i n u n a s o n d a

d o p o 9 a n n i d a l l ’ i n s t a l l a z i o n e . A

s eg uit o del l e m is ur azioni s f avor evol i, tali sonde sono state poste fuori uso e sostituite

In Fig. 3 si nota che la dimensione delle boxplot non mostra una chiara tendenza nel tempo La mediana tende a spostarsi verso il basso nel tempo Inoltre sono presenti un numero significativo d i o u t l i e r ( p u n t i r o s s i ) a l d i f u o r i d e i baffi del boxplot. Questi outlier si concentrano principalmente nei primi anni di lavoro

smesso di funzionare La probabilità di

probabilità di sopravvivenza a 6 anni sia compresa tra 88,1% e 99,2%

confidenza del 95% indica che siamo sicuri al 95% che la vera probabilità di sopravvivenza a 4 anni sia compresa tra 96,3% e 100%.

Al 5° anno, 3 sonde hanno smesso di funzionare (N eventi = 3) La probabilità di sopravvivenza è scesa a 0,948 e l ’

9 5 % è diventato più ampio (0,900 – 0,999).

Al 6° anno, 1 sonda ha smesso di funzionare La probabilità di sopravviven-

Nella Tab 1 sono riassunti i risultati relativi all’analisi di sopravvivenza ottenuta attraverso il metodo Kaplan-Meier (K-M). Il tempo è considerato in anni a partire dalla messa in funzione dell’apparecchio

za è leggermente diminuita rispetto al 5 ° a n n o , m a r i m a n e a n c o r a e l e v a t a (93,5%).

L’inter vallo di confidenza del 95% indica che siamo sicuri al 95% che la vera

Al 7° anno, 2 sonde hanno smesso di funzionare La probabilità di sopravvivenza è scesa in modo più significativo rispetto agli anni precedenti, raggiungendo il 90,7%

L’inter vallo di confidenza del 95% indica che la vera probabilità di sopravvivenza a 7 anni è probabilmente compresa tra 84,3% e 97,5%

Al 9° anno, 1 sonda ha smesso di funzionare La probabilità di sopravvivenza è ulteriormente diminuita, raggiung e n d o i l 8 2 , 4 % . L ’ i n t e r v a l l o d i c o n f id e n z a d e l 9 5 % è d i v e n t a t o m o l t

basso numero di sonde rimanenti

I l t r e n d c o n t i n u a c o n i l p a s s a r e d e l tempo: la probabilità di sopravvivenza diminuisce e gli inter valli di confidenza d i v e n t a n o p i ù a m p i m a n m a n o c h e i l numero di sonde rimanenti diminuisce (Fig. 4).

CONCLUSIONI

Facendo le seguenti considerazioni: – e n t r o i p r i m i 4 a n n i d a l l a m e s s a i n funzione delle sonde non si verificano eventi di taratura sfavorevoli; – la taratura periodica richiede un inves t i m e n t o d i r i s o r s e e c o n

n tempo d’inutilizzo della sonda; – l a

, visto che le sonde sono stabili e affidabili, potrebbe compor tare un rischio di obsolescenza prematura; – l’estensione della frequenza di taratura delle sonde compor terebbe signific a t i v i b e n e f i c i i n t e r m i n i d i r i d u z i o n e dei costi e semplificazione delle procedure di manutenzione;

Figura 3 – Distribuzione della Dif ferenza nei diversi anni di funzionamento delle sonde
Tabella 1 – Risultati dello stimatore K-M

– il personale del laboratorio è tenuto a verificare i valori registrati dalle sonde ambientali, in par ticolare che non siano v i c i n i a l l i m i t e s u p e r i o r e o i n f e r i o r e della soglia di allarme; – gli ampi inter valli di temperatura di lavoro; – che solo l’1,5% di tarature dal 2017

Clara Nazzaro ha conseguito la laurea in Biotecnologie ed è attualmente collab o r a t o re d i r i c e rc a p re s s o l ’ I s t i t u t o Z o o p ro f i l a t t i c o

S p e r i m e n t a l e d e l L a z i o e d e l l a To s c a n a . S i o c c u p a d i

Q u a l i t à c o n u n a s p e c i f i c a ap p l i c a z i o n e n e l campo delle tarature . M a r i a t e re s a R u g ge r i h a c o n s e g u i t o l a l a u re a i n p r imo livello in tecniche di lab o r a t o r i o B i o m e d i c h e e i l corso in management e funzioni di coordinamento dell e p ro fe s s i o n i s a n i t a r i e . A t -

t u a l m e n t e è C o l l a b o r a t o re p ro fe s s i o n a l e sanitario (Tecnico Sanitario di Laboratorio B io me dic o D ) a te mp o in de te rmin a to e si occupa di Qualità; è inoltre Incaricato Controllo Tarature e della definizione dei criteri di riferibilità metrologica

al 2023 hanno ottenuto una U > ¼ dell’accettabilità; – il valore massimo di uscita dal limite di accettabilità ottenuto è stato di 0,7 °C; si ritiene accettabile il rischio di allung a r e l a f r e q u e n z a d i t a r a t u r a d a a nnuale a biennale in tutti gli inter valli di temperatura di lavoro

S i l v a n a G u z zo h a c o n s eg u i t o l a l a u re a i n b i o l o g i a vecchio ordinamento, la specializzazione in statistica sanitaria e in Applicazioni Biotecnologiche .Attualmente è Dirigente Biologo e Respons a b i l e d e l l a U n i t à O p e r a t i v a C o m p l e s s a Qualità, Sicurezza e Formazione . Arianna Ermenegildi ha c o n s e g u i t o l a l a u re a m a g istrale in Scienze Naturali e in Scienze Biologiche e ottenu t o l a s p e c i a l i z z a z i o n e i n

Statistica Sanitaria e Biometria Attualmente è Collaboratore tecnico professionale a tempo indeterminato Si occupa di entomologia sanitaria, in par ticolare relativamente alla identificazione morfologica di ar tropodi e alla sorve g l i a n z a e n t o m o l o g i c a p e r l e a r b ov i ro s i trasmesse da zanzare

VIBRAZIONI E SHOCK: COSA SUCCEDE

A UN PRODOTTO QUANDO VIENE TRASPORTATO?

Vi sono innumerevoli ambiti applicativi in cui le prove di vibrazione vengono richieste per simulare condizioni nelle quali i dispositivi elettrici ed elettronici possono essere sottoposti durante il loro utilizzo o durante, ad esempio, il loro trasporto Sapete che uno dei maggiori punti a cui si presta a t t e n z i o n e d u r a n t e q u e s t e p r o v e è verificare lo stato dei morsetti a vite di connessione che spesso per effetto d e l l e v i b r a z i o n i p o s s o n o t e n d e r e a serrarsi?

Il produttore inserisce nella scatola il prodotto con i morsetti aperti e pronti per la connessione dei cavi elettrici e il cliente li trova chiusi a causa dell’effetto delle vibrazioni generate dal trasporto su ruote; questo si traduce in una notevole perdita di tempo per l’utilizzatore, che deve riportare i morse t t i i n p o s i z i o n e d i a p e r t o p r i m a d i poter collegare i cavi

Il laboratorio INTEK spa è accreditato Accredia per l’esecuzione di prove di vibrazione in accordo a svariate norm e , t r a c u i l a I E C 6 0 0 6 8 - 2 - 6 4 p e r l e vibrazioni aleatorie a larga banda CLICCA QUI per richiedere maggiori informazioni

Figura 4 – Rappresentazione grafica dei risultati dello stimatore K-M

ASSISTED LIVING

Mariolino De Cecco, Alessandro Luchetti

Ausili robotici per la deambulazione

Processi di co-progettazione

ASSISTIVE ROBOTIC TECHNOLOGIES

This contribution aims to make a point in assistive technologies for assistive walking or rehabilitation purposes Main diseases and their consequences are illustrated The co-design process that is fundamental for the achievement of significative results in this field is discussed together with two examples: a semi-autonomous eye-controlled wheelchair for tetraplegic users and a robotic walker

RIASSUNTO

Questo contributo mira a fare il punto sulle tecnologie per la deambulazione assistita o per scopi riabilitativi Vengono illustrate le principali patologie e le loro conseguenze Il processo di co-progettazione, fondamentale per il raggiungimento di risultati significativi in questo campo, viene discusso insieme a due esempi: una sedia a rotelle semi-autonoma, controllata dagli occhi, per utenti tetraplegici e un deambulatore robotico.

LE PATOLOGIE

DELLA DEAMBULAZIONE

Le malattie che causano problemi alla deambulazione sono numerose e poss o n o d e r i v a r e d a d i v e r s e c o n d i z i o n i n e u r o l o g i c h e , m u s c o l o s c h e l e t r i c h e , neuro cognitive o metaboliche Tra le p r i n c i p a l i c a u s e v i s o n o l e p a t o l o g i e neurodegenerative, come il morbo di Parkinson, che provoca rigidità muscolare e difficoltà nel coordinare i movim e n t i , l a s c l e r o s i m u l t i p l a , c h e p u ò d e t e r m i n a r e d e b o l e z z a m u s c o l a r e e p e r d i t a d i e q u i l i b r i o , l a s i n d r o m e d i Rett, che provoca gravi deficit neurocognitivi, la Tesaurismosi Analogament e , l a S c l e r o s i L a t e r a l e A m i o t r o f i c a è caratterizzata dalla perdita delle cellule motoneuronali, perdita che progress ivam ent e det er m ina una par al is i dei muscoli volontari por tando a tetraplegia. Anche le lesioni al midollo spinale possono compromettere gravemente la c a p a c i t à d i c a m m i n a r e , p o r t a n d o a paralisi parziale o completa e, quindi, a p a r a p l e g i a I n o l t r e , m a l a t t i e c o m e l’ar trite reumatoide, che colpisce le articolazioni, e le miopatie, che interessano i muscoli, possono rendere dolorosa o difficoltosa la deambulazione

C o n d i z

periferici (neuropatia diabetica), alterando la sensibilità e la forza muscolare necessarie per camminare correttamente. Infine le demenze, che colpiscono una percentuale significativa di sogg e t

o schema del passo tali da comprometterne l’efficienza

I problemi per chi non deambula sono molteplici e comprendono: scoliosi, cifosi, osteoporosi, difficoltà nella digestione, sviluppo di piaghe da decubito, atrofia muscolare, problemi circolatori. La vita sociale viene compromessa. Vanno poi ricordati i problemi per i caregiver che, diventando anziani, non riescono a suppor tare più i loro cari

LA ROBOTICA COLLABORATIVA

In questo scenario, che coinvolge sempre più utenti a livello globale, la robotica collaborativa offre numerosi benef i c i

a vita di persone con difficoltà motorie G r

algoritmi avanzati di controllo e a sofisticate reti di sensori, essa offre un suppor to che assume una triplice valenza: 1 Come ausilio personalizzato e Incremento dell’Indipendenza: I robot collaborativi possono essere prog r a m m a t i p e r a d a t t a r s i a l l e e s i g e n z e s p

e n d o u n ausilio alla deambulazione su misura, o f f r e n d o q u i n d i u n s u p p o r t o p e r u n a vita indipendente, in grado di evolversi con il progresso del paziente 2 Come strumento di Riabilitazione: La robotica è già ampiamente utilizzata nei programmi di riabilitazion e i n c u i i r o b o t a i u t a n o i p a z i e n t i a riapprendere/esercitare i movimenti di b a s e o a r a f f o r z a r e i m u s c o l i I r o b o t collaborativi possono fornire feedback i m m e d i a t i s i a a l p a z i e n t e s i a a i t e r apeuti, fornendo informazioni oggettive su parametri misurabili, come la postura, la pressione esercitata e la qualità d e l p a s s o . L a s e n s o r i s t i c a , a s s o c i a t a agli strumenti robotici, consente di registrare il percorso di recupero e permette quindi al clinico o al caregiver di modularne l’intensità e/o modificarne l a r icet t a, g r azie al l a pos s ibil it à di r iprogrammazione degli strumenti robotici stessi In prospettiva futura, la robot ica col l abor at iva cons ent ir à d’ im pl ementare protocolli di riabilitazione avanzata su un numero maggiore di persone, anche in contesti dove l’assistenza medica specializzata potrebbe essere limitata, migliorando quindi l’accessibilità alle cure.

3 . C o m e g a r a n t e d e l l a s i c u r e zza: I robot possono monitorare costantemente la stabilità e l’equilibrio della p e r s o n a d u r a n t e l a d e a m b u l a z i o n e , inter venendo in caso di rischio di cadut a o p e r d i t a d i e q u i l i b r i o , r i d u c e n d o così i possibili incidenti

Università degli Studi di Trento mariolino.dececco@unitn.it

E s i s t o n o d i v e r s e t i p o l o g i e d i a u s i l i .

Dividendo i possibili utenti in tre macroc a t e g o r i e , a b b i a m o c o l o r o c h e , p u r

s o s t e n e n d o l a p o s i z i o n e e r e t t a , n o n

posseggono uno schema del passo efficiente, i paraplegici, i tetraplegici. Nel primo caso, s’impiegano due principali soluzioni: esoscheletri e deambulator i . G l i e s o s c h e l e t r i d e g l i a r t i i n f e r i o r i integrano meccanica, sensori e tecnologie di misura e controllo in un dispositivo di ausilio o riabilitazione indoss a b i l e [ 1 ] N o n o s t a n t e l a f l e s s i b i l i t à della soluzione e i recenti progressi tecnologici, la sua applicabilità non è stata ancora pienamente dimostrata [2]

U n o s v a n t a g g i o d i q u e s t i d i s p o s i t i v i r i s i e d e , i n f a t t i , n e l l a n e c e s s i t à d i u n a f a s e d i p r e p a r a z i o n e r e l a t i v a m e n t e lunga, che può richiedere circa 20-30 minuti solo per indossare il dispositivo Inol t r e, t al i dis pos it ivi com por t ano un problema di stabilità, per cui è necessario utilizzare stampelle per evitare di cadere [2] e questo requisito ne impedisce di fatto l’utilizzo da parte degli utenti con problemi cognitivi Per i soggetti affetti da paraplegia si impiegano esoscheletri o carrozzine manuali. Per questa categoria di utenti e in assenza di problemi cognitivi, gli esoscheletri rappresentano, in prospettiva futura, una buona soluzione [3]. Infine, per utenti tetraplegici esistono carrozzine in grado di suppor tare chi ha una paralisi completa o parziale di tutti e quattro gli arti Questi dispositivi offrono un elevato livello di supporto e sicurezza, tenendo conto della limitata o assente mobilità e controllo muscolare Queste carrozzine sono dotate di motori elettrici e, di conseguenza, possono essere comandate tramite un joystick, che può essere comandato dalla parte del corpo ancora dotata di una certa mobilità (ad esempio, il collo o il mento), mediante interfacce neurali, a soffio o tramite controllo oculare. Per tutte le sopra elencate tipologie di ausili esistono soluzioni robotiche allo stato dell’ar te o in fase di sviluppo e, quindi, con prospettive di applicazioni future. È di notevole interesse il filone di ricerca che, a diversi livelli e per diverse finalità, cerca d’incrementare le capacità umane Le tecnologie in grado di creare i cosiddetti “Augmented Humans ” consentiranno ad esempio di

rimettere l’uomo al centro del ciclo produttivo, per mettendogli di competere con le macchine nella produzione di beni o, nello specifico, di recuperare funzionalità perse a causa di una malattia. Q

dispositivi indos s abil i, im piant i cibern

mane oltre i limiti naturali Esse consent ono il pot enziam ent o di s ing ol i o, s i-

azione, sia umano sia robotico:

1 Sensoriale-Percettivo:

– Sensi Aumentati: Impianti o dispositivi che estendono i sensi umani, come visori notturni, occhiali che sovraimpongono informazioni in tempo reale, o sistemi che migliorano l’udito al di là delle capacità naturali;

– Sensi Ar tificiali: Impianti che aggiungono nuovi tipi di percezioni, come la capacità di percepire campi magnetici o radiazioni, offrendo un “sesto senso ” tecnologico

2. Cognitivo-Pianificazione: – Inter facce Cer vello-Computer (BCI): Dispositivi che collegano direttamente il cer vello umano a un computer, consentendo il controllo di dispositivi esterni o l’accesso rapido a informazioni complesse, migliorando le capacità di apprendimento e memoria;

– Tecnologie di Realtà Mista: Si tratta di tecnologie come la Realtà Aumentata (AR), che aumentano la percezione tramite l’accesso a informazioni o elaborazioni complesse in tempo reale. Queste tecnologie possono supportare le funzioni cognitive che vanno dall’orientamento (tramite supporto aumentato alla pianificazione di traiettorie, ad esempio impiegando GPS) alla memoria (sia quella a lungo termine sia quella di lavoro, permettendo di accedere a database sempre più ricchi), alla capacità di pianificazione mediante l’interazione con animazioni, in cui possono essere presenti avatar contestualizzati nella scena

3. Azione: – Ausili alla mobilità, come esoscheletri, deambulatori, ecc.: S t r u t

i n d o s s a b i l i , c h e a u m e n t a n o l a f o rza, resistenza e mobilità, permettendo agli utenti di sollevare carichi pesanti, deambulare o camminare più a lungo, muovendosi con maggiore facilità;

– Protesi Avanzate: Ar ti ar tificiali dotati di sensori e motori, che possono replicare, o addirittura superare, le funzionalità degli ar ti naturali, rispondendo a comandi cerebrali o muscolari.

N e l l a b o r a t o r i o M I R o ( M e a s u r ement Instrumentation and Robotics)

Figura 1 – Co-progettazione

UN PIT STOP A TEMPO DI RECORD PER LE TUE CAMERE CLIMATICHE

Crioclima propone un servizio unico: assistenza tecnica e taratura in un colpo solo, con un unico referente.

Le certificazioni del nostro laboratorio ci permettono di fornire un servizio di assistenza tecnica su camere climatiche con taratura accreditata eseguita in campo e rilascio di certificato di taratura ISO 17025 (senza il subappalto di terzi, evitando quindi tutte le complicazioni del caso).

I vantaggi: Semplificazione di tutte le fasi: grazie a questo servizio il cliente potrà interfacciarsi con una sola realtà, sia in fase di ordine, ma anche (e soprattutto) in fase di pianificazione degli interventi.

Compressione dei tempi di intervento e fermi macchina ridotti al minimo: manutenzione e taratura verranno eseguite lo stesso giorno.

Calibrazione immediata delle macchine fuori specifica: i normali laboratori di taratura non sono in grado di eseguire la calibrazione delle celle climatiche. Ne consegue che, in caso di macchina fuori specifica, il cliente deve chiedere l’intervento

Via Pavia 28, 20835 Muggiò (MB) Tel.: 345.5288113

della società di assistenza tecnica, per poi procedere ad una nuova taratura. Tutto questo non sarà più necessario.

Risparmio economico: è conseguenza diretta di quanto sopra.

Competenza: Il nostro service ha esperienza più che trentennale nella manutenzione delle camere climatiche. I nostri tecnici lavorano multimarca e viaggiano con furgoni-o cine attrezzati per ogni evenienza.

Oltre a questo, il nostro laboratorio è in grado di eseguire tarature su catene termometriche e termo-igrometriche come datalogger, termometri, igrometri, etc.

Il laboratorio si trova presso la nostra sede di Muggiò, ed è attrezzato con attrezzature all’avanguardia, tra cui spicca una camera climatica CTS con punto di rugiada da -40°C a +94°C!

E-mail: marco.fortuna@crioclima.it Web: www.crioclima.it

Persona da contattare: Marco Fortuna (responsabile commerciale)

d e l l ’ U n i v e r s i t à d i Tr e n t o a b b i a m o sviluppato due dispositivi di ausilio alla mobilità: una carrozzina a guida oculare e un deambulatore Entrambi dotati di funzionalità robotiche collaborative e, quindi, di un inc r e m e n t o d i u n a o p i ù u n z i o n a l i t à del loop di percezione-azione

CO-DESIGN

Lo sviluppo di soluzioni innovative e pratiche per ausili robotici destinati alla deambulazione, come carrozzine a guida oculare e deambulatori avanzati, è spesso il risultato di un co-design tra pazienti, ingegneri e operatori sanitari, quali terapisti e medici. La collaborazione nel processo di progettazione garantisce che questi dispositivi rispondano alle reali esigenze dei pazienti e si allineino con i requisiti clinici dei sanitari, rendendoli più efficaci e utili. Ecco un quadro generale del processo di codesign applicato alla realizzazione di ausili robotici per la deambulazione:

1 . I d e n t i f i c a z i o n e d e i b i s o g n i e delle sfide: Ingegneri e operatori sanitari s’incontrano per identificare i bisogni specifici, le sfide e le oppor tunità in cui gli ausili robotici possono apport a r e u n i m p a t t o s i g n i f i c a t i v o . Q u e s t o p r o c e s s o p r e v e d e l a d i s c u s s i o n e d e i p u n t i c r i t i c i a t t u a l i , d e l l e i n e f f i c i e n z e nei flussi di lavoro e delle aree che potrebbero beneficiare dell’integrazione di tecnologie avanzate.

2 Definizione degli obiettivi: Stabilire obiettivi chiari per i dispositivi robotici basati sui bisogni identificati Gli obiettivi possono includere il miglioramento della mobilità, l’aumento della s i c u r e z z a d e l p a z i e n t e , l a r i d u z i o n e d e l l o s f o r z o f i s i c o p e r i c a r e g i v e r o i l miglioramento dell’autonomia dei pazienti. Questi obiettivi guideranno l’intero processo di progettazione.

3 Raccolta di informazioni dagli

u t e n t i : C o i n v o l g e r e a t t i v a m e n t e i pazienti e gli operatori sanitari nel processo di progettazione. Condurre interviste, osser vazioni e sondaggi per ottenere una comprensione approfondita dei loro flussi di lavoro, delle preferenze e dei requisiti specifici. Comprendere come interagiscono con la tecnolo-

gia, quali sono i loro punti critici e quale sia la loro visione relativa al futuro degli ausili robotici

4 P ro t o t i p a z i o n e e i t e r a z i o n e :

Gli ingegneri sviluppano prototipi iniziali dei dispositivi robotici basati sulle informazioni raccolte Questi prototipi vengono condivisi e testati con gli operatori sanitari e i pazienti, per ottenere feedback e valutazioni. Questo processo iterativo consente un continuo affinamento, assicurando che la tecnologia si allinei con le esigenze pratiche degli utenti finali.

5. Test di usabilità: Condurre sessioni di test con i pazienti e gli operatori sanitari, per valutare l’efficacia e l’usab i l i t à d

ne: Una volta che i dispositivi robotici hanno subito un numero sufficiente di iterazioni e miglioramenti, è necessario validarne l’efficacia attraverso studi p i l o t a o t r i a l c l i n i c i . R a c c o g l i e r e d a t i sulle prestazioni, la soddisfazione degli utenti e gli esiti clinici Queste evidenze aiuteranno a per fezionare ulter i o r m e n t e l a t e c n o l o g i a e a o t t e n e r e l’accettazione da par te degli operatori sanitari e degli organismi regolatori

A t t r a v e r s o l a p r o m o z i o n e d e l l a c o l l aborazione e del co-design tra pazienti, ingegneri e operatori nel settore sanitario, è stato possibile sviluppare ausili robotici per la deambulazione di provato impatto

LA CARROZZINA A GUIDA OCULARE

rienza complessiva dell’utente.

6 Raffinamento iterativo: Basandosi sui feedback ricevuti durante i test di usabilità, gli ingegneri dovrebbero raffinare e iterare i dispositivi robotici p e r r i s o l v e r e e v e n t u a l i p r o b l e m i o p r e o c c u p a z i o n i e m e r s e Q u e s t o p r ocesso può includere la modifica delle inter facce utente, l’ottimizzazione delle prestazioni, il miglioramento dell’ergonomia o l’integrazione di nuove funz i o n a l i t à b a s a t e s u i r e q u i s i t i s p e c i f i c i degli operatori e dei pazienti

7. Validazione e implementazio-

Il primo esempio, RoboEYE, consiste in una carrozzina elettrica progettata per consentire a utenti tetraplegici di muov e r s i a u t o n o m a m e n t e i n a m b i e n t i i nd o o r P e r r a g g i u n g e r e q u e s t o o b i e t t ivo, è stato progettato un sistema di controllo in cui un “ eye tracker” non invasiv o , u n m o n i t o r e u n a t e l e c a m e r a 3 D rappresentano gli elementi principali

R o b o E Y E i n t e g r a s u u n a c a r r o z z i n a elettrica standard funzionalità prese a prestito dalla robotica mobile, fornendo all’utente due opzioni di guida La modalità “diretta” prevede il controllo continuo delle velocità longitudinale e

Figura 2 – Componenti e ambiente in cui opera RoboEye

GLI ESPERTI DI T M

Il Laboratorio metrologico della LABCERT snc, diretto dal cav. Giuseppe Blandino, a seguito dei provvedimenti firmati dal Ministero dello Sviluppo Economico negli ultimi anni e dei numerosi e qualific a t i a c c r e d i t a m e n t i e m e s s i d a A C C R E

importanti Laboratori di metrologia legale in Italia, nel settore della certificazione per marcatura CE di prodotto e della taratura Il Laboratorio possiede i seguenti accreditamenti e notifiche: – A c c re d i t a m e n t o P R D n . 2 3 7 B : c

EN/ISO/IEC 17065:2012 quale Organismo di Certificazione di prodotti/servizi

– A c c re d i t a m e n t o L AT n . 1 4 7 : c o n f o

EN/ISO/IEC 17025:2005 quale Laboratorio di Taratura – Organismo Notificato n 2166: Direttiva 2014/32/UE (MID) – Strumenti di misura; Direttiva 2014/31/UE (NAWID) – Strumenti per pesare a funzionamento non automatico

Servizi di Taratura nell’ambito della metrologia scientifica Il Centro

è a c c r e d i t a t o p e r l a t a r a t u r a d e i s e g u e n t i s t r u m e n t i : C a m p i o n i d i masse da 1 mg a 2.000 kg – Strumenti per pesare fino a 100.000 kg –Serbatoi campione e misure materializzate di capacità da 100 ml a 2 000 L – Serbatoi campione e misure materializzate di capacità per gas GPL da 5 L a 2.000 L. Servizi di Certificazione prodotto e S.Q. nell’ambito della Metrolog i a L e g a l e O l t r e a p o s s e d e r e l ’ a c c r e d i t a m e n t o P R D , L A B C E RT è “Organismo Notificato” europeo n 2166 per la Direttiva 2014/32/UE, r e l a t i v a a g l i s t r u m e n t i d i m i s u r a ( M I - 0 0 5 , S i s t e m i d i m i s u r a p e r l a misurazione continua e dinamica di quantità di liquidi diversi dall’acqua: distributori di carburanti e gas liquefatti; sistemi di misura su condotta di tutti i liquidi, quali vino, latte, birra, saponi, ecc – MI006, Strumenti per pesare a funzionamento automatico: selezionatrici ponderali a funzionamento automatico, riempitrici gravimetriche automatiche, totalizzatori a funzionamento continuo e discontinuo, pese a ponte per veicoli ferroviari – MI-008, Misure materializzate di lunghezza e di capacità), e la Direttiva 2014/31/UE, relativa agli strumenti per pesare a funzionamento non automatico (bilance).

S e r v i z i d i “ Ve r i f i c a z i o n e p e r i o d i c a ” d e g l i s t r u m e n t i p e r p e s a re e misurare nell’ambito della Metrologia Legale LABCERT ha ottenuto l’idoneità da parte della CCIAA di Pordenone ( 1 1 / 0 3 / 2 0 0 3 n P N - 0 1 i n a p p l i c a z i o n e d e l D M 2 8 / 0 3 / 2 0 0 0 , n 1 8 2 e succ Decreti attuativi), fra i primi Centri autorizzati in Italia Inoltre ha ottenuto l’idoneità da parte di UNIONCAMERE (nn PN-131 e PN-

LABCERT snc di G Blandino & C

Via Comina 3 – 33080 San Quirino (PN) Tel 0434/554707 – Fax 0434/362081

E-mail: info@labcert.it – Web: www.labcert.it

Persona da contattare: Cav. Giuseppe Blandino

1 3 2 ) p e r l a v e r i f i c a z i o n e d e g l i s t r u m e n t i d i m i s u r

dalla Direttiva MID: MI-005 ed MI-006 I l C e n t r o è i d o n e o a l l ’

seguenti categorie: Pesi e masse da 1 mg a 2 000 kg – Misure Campione di volume fino a 5 000 L – Strumenti per pesare fino a 300 000 kg NAWI – Strumenti per pesare a funzionamento automatico – Misure di capacità e recipienti (anche montati su autocisterna) – Misuratori volumetrici – Misuratori di carburanti per autotrazione presso distributori stradali – Complessi di misura per carburanti – Misuratori di M e t a n o e G P L – S i s t e m i d i m i s u

autocisterne.

Servizi di prove e taratura nell’ambito volontario, nelle Aziende con Sistema di Qualità Certificato ISO 9000 Il Centro è dotato di apparecchiature e campioni certificati LAT per emettere rapporti di taratura e di prova (attività non accreditate) su strumenti al di fuori del proprio campo di accreditamento Labcert supporta le aziende per la pianificazione delle tarature di tutti i loro strumenti di misura: Chiavi d i n a m o m e t

P

Manometri, Misuratori di pressione, umidità, temperatura, ecc Formazione Corsi di metrologia teorico/pratici di metrologia, anche s u s p

Metrologia legale – Metrologia tecnico-scientifica – Taratura masse – Taratura strumenti per pesare e misurare – Documenti OIML, Guide WELMEC, DIRETTIVE EUROPEE di Metrologia Legale – Verifica periodica degli strumenti metrici nazionali & MID MI-005, MI-006

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angolare, fissando diverse aree del monitor La modalità “semi-autonoma” in Realtà Aumentata consente la navigazione verso un punto selezionato nell’ambiente, semplicemente puntando e attivando la destinazione desiderata. Il sistema pianifica e mostra in sovrapposizione alla scena la traiettoria pianificata e, solo dopo il benestare dell’utente, la esegue in completa autonomia.

S e b b e n e i l c o n t r o l l o d i r e t t o s i a u n modo naturale ed efficace per controll a r e i l m o v i m e n t o , e s s o p u ò c a u s a r e affaticamento, se utilizzato per lunghi p e r i o d i , a c a u s a d e l l a n e c e s s i t à d i mantenere l’attenzione e lo sguardo sul monitor Il nostro organo deputato alla vista esegue movimenti pseudocasuali d e n o m i n a t i “ s a c c a d i ” , c h e p o s s o n o andare in contrasto con le esigenze di controllo della carrozzina Per questo m o t i v o è s t a t a s v i l u p p a t a l a m o d a l i t à “semi-autonoma”, che consente di raggiungere autonomamente la posizione di destinazione selezionata Essa prevede l’uso di comuni marker per localizzare uno specifico Punto di Interesse (PoI) nell’ambiente domestico, tecniche di pianificazione di traiettorie che teng o n o c o n t o d e l l ’ a m b i e n t e e l a R e a l t à

A u m e n t a t a p e r m o s t r a r e i l p e r c o r s o

sovrapposto alla scena prima dell’assenso dell’utente

La tecnica di navigazione semi-autonoma prevede:

– rilevamento dei POI nel campo visivo della camera, tramite marker ArUco; – l o c a l i z z a z i o n e d e l l a c a r r o z z i n a rispetto a ciascun POI; – pianificazione del percorso migliore per raggiungere ogni POI; – visualizzazione del percorso in AR; – scelta da par te dell’utente; – esecuzione del percorso selezionato.

IL DEAMBULATORE

PER SOGGETTI AFFETTI DA GRAVI DEFICIT NEUROCOGNITIVI

I l s e c o n d o e s e m p i o c o n s i s t e i n u n deambulatore, progettato per consentire a utenti della prima categoria d’iniz i a r e e d e s e g u i r e l o s c h e m a c o r r e t t o del passo A tale scopo è stato equipaggiato un computer (mediante una rete di sensori c h e p e r c e p i s c o n o l o s t a t o d e l l ’ u t e n t e r e l a t i v a m e n t e a l m e z z o ) i n g r a d o d i

Figura 3 – Perception-Action loop di RoboEye

a c q u i s i r e i s e g n a l i d a g l i s t r u m e n t i d i misura ed elaborarli, per generare rifer i m e n t i d i v e l o c i t à v e r s o i m o t o r i I l deambulatore implementa strategie di controllo condiviso, che consentono di tenere conto sia della volontà dell’utent e s i a d e l l a p i a n i f i c a z i o n e a u t o n o m a da par te del mezzo, eseguita in modo da evitare eventuali ostacoli presenti o in base al piano terapeutico.

I l d e a m b u l a t o r e è i n g r a d o d i e s s e r e

r i c o n f i g u r a t o i n b a s e a l l e e s i g e n z e dello specifico utente e/o della modalità di lavoro: ausilio alla deambulazione o strumento riabilitativo.

I s e n s o r i , a b o r d o d e l d e a m b u l a t o r e , percepiscono sia lo stato del mezzo, ovv e r o p o s i z i o n e e v e l o c i t à r i s p e t t o a ll ’ a m b i e n t e , s i a q u e l l o d e l l ’ u t e n t e , o vvero posizione relativa, interazione fisica e fase del passo, allo scopo di generare due schemi di moto: uno che tiene c o n t o d e l l a v o l o n t à d e l l ’ u t e n t e e u n o che considera la deviazione dal percorso pianificato In base allo stato dell’utente e a condizioni di pericolo esterne, quali ostacoli improvvisi o persone in movimento, i due schemi vengono combinati con pesi diversi, in modo da produrre il compor tamento appropriato Lo schema del passo dei soggetti che hanno usato lo strumento è cambiato in m o d o s i g n i f i c a t i v o [ 4 ] . A l l o s c o p o d i v e r i f i c a r e s p e r i m e n t a l m e n t e l ’ e f f e t t o b e n e f i c o d e l m e z z o r o b o t i c o è s t a t a impiegata una soletta sensorizzata su r a g a z z e a f f e t t e d a s i n d r o m e d i R e t t (prove effettuate in collaborazione con AIRETT – associazione Italiana che unis c e i g e n i t o r i d i b a m b i n e / r a g a z z e affette da Sindrome di Rett) per valutare la camminata con e senza il deambulat o r e . L a s o l e t t a i m p i e g a t a c o n s i s t e d i una matrice di sedici sensori di pressione adattabili alle diverse misure dei calzari In Fig 5 è ripor tata la posizione longitudinale del baricentro di pressione, calcolato tramite la soletta strument a t a , s t i m a t a d u r a n t e u n a c a m m i n a t a a s s i s t i t a d a i g e n i t o r i d i u n s o g g e t t o e una camminata assistita dal deambulatore. È evidente la modifica dell’appoggio del piede che, da un appoggio prev a l e n t e m e n t e i n p u n t a c o n i g e n i t o r i , passa a un ’alternanza tacco-punta, che è più in linea con uno schema corretto del passo.

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Figura 5 – Schema del passo con e senza deambulatore. Posizione longitudinale del baricentro con i genitori (a-b) e con il deambulatore (c-d), rispettivamente per il piede sinistro e destro

COLLABORAZIONI

CON ENTI E ASSOCIAZIONI

– ANFFAS

– AIRETT

– ABILNOVA

– Associazione Parkinson – Lega del Filo D’oro

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[ 1] A J Young , & D P Fer r is ( 2016) State of the ar t and future directions for lower limb robotic exoskeletons IEEE

) , 171-182

[2] L. R. Bunge, A.J. Davidson, B.R. Helm o r e , A D M a v r a n d o n i s , T D P a g e , T R Schuster-Bayly, & S Kumar (2021) Effectiveness of powered exoskeleton use on gait in individuals with cerebral palsy: A systematic review. PloS one, 16(5), e0252193

[3] V Lajeunesse, C Vincent, F Routhier, E. Careau & F. Michaud (2016). Exoskeletons’ design and usefulness evidence according to a systematic review of lower limb exoskeletons used for functional mobility by people with spinal cord injur y. Disability and Rehabilitation: Assistive Technology, 11(7), 535-547.

[4] A Luchetti, M Perina, M Tavernini, L Maule, D Fruet, D Fontanelli, A Del Prete, G M A Guandalini, M L Rodocanachi Roidi, L. Dovigo, M. Da Lio, M. De Cecco, Rett girls gait analysis using a walker, atti del XXXI Congresso Nazionale di Misure Meccaniche e Termiche, Bologna, 13-15 Settembre 2023.

a r i o l i n o D e C e c

è p ro fe s s o re O rd i n a r i o d i Misure Meccaniche e Termiche presso il Dip d’Ingegneria Industriale dell’Università di Trento. La sua attività si c o n c e n t r a p r i n c i p a l m e n t e sulle misure applicate nei settori industriale e della riabilitazione .

Caratteri 10511, 0 Figure, 0 Tabelle

Alessandro Luchetti è assegnista di ricerca Postdoc presso il Dipar timento d’Ingegneria Industriale dell’Università di Trento La sua attività di ricerca si focalizza sulla misura e l’analisi di come le tecnologie innovative possano potenziare le capacità umane, migliorare il benessere e garantire la sicurezza in vari contesti.

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Figura 4 – Perception-Action loop deambulatore

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GMEE di Cagliari, UNICA-GMEE.

IL GRUPPO DI LAVORO

L’Unità GMEE, attiva presso l’Università degli Studi di Cagliari (UniCA-GMEE, da qui in avanti), sin dalla sua fondazione lavora su attività di ricerca di base e applicata, didattica e trasferimento tecnologico per la valorizzazione dei risultati ottenuti UniCA-GMEE è attualmente costituita da due professori ordinari, due professori associati, un ricercatore a tempo determinato di tipologia A, un tito-

lare di assegno di ricerca e due dottorandi Questo gruppo ha una pluridecennale esperienza su definizione, progettazione, implementazione e caratterizzazione di dispositivi e sistemi di misura, e, negli anni, ha costruito e portato avanti molte e diversificate collaborazioni con gruppi di ricerca nazionali e internazionali, spesso nell’ambito di progetti di ricerca e trasferimento tecnologico finanziati da istituzioni pubbliche e organizzazioni private

LE ATTIVITÀ DI RICERCA E LE PRINCIPALI COLLABORAZIONI

UniCA-GMEE ha sempre messo al centro del proprio lavoro l’intensa attività di ricerca, pensata in contesti in cui le possibilità applicative siano concrete e potenzialmente di ampio impatto

L’attività di ricerca di UniCA-GMEE è quindi incentrata sui modelli, gli algoritmi e le architetture per le misure e sul trattamento dell’incer tezza, con svariate applicazioni soprattutto nell’ambito dei sistemi di monitoraggio distribuiti e delle misure sincronizzate

Nel seguito, i principali filoni di ricerca sono descritti brevemente, evidenziando l e pr incipal i col l abor azioni e m ettendo in luce i più impor tanti risultati e l’esperienza acquisita.

PMU e WAMS

U n o d e i p r i n c i p a l i a r g o m e n t i c h e h a i m

e dei fasori sincronizzati (i cosiddetti sincrofasori) per il monitoraggio delle reti elettriche di potenza

Ta l e a t t i v i t à i n c l u d e l o s t u d i

t

( P h a s o r M e a s u r e m e n t U n i

, P M U ) , l a principale innovazione nel monitoraggio delle reti elettriche, a par tire dagli algoritmi per l’estrazione dei parametri d’interesse (sincrofasori di tensione e corrente, frequenza e velocità di vari a z i o n e d e l l a f r e q u e n z a , i n d i c a t a c ome ROCOF), fino alla progettazione di prototipi di PMU innovative, alla caratterizzazione metrologica di PMU in varie condizioni operative (in par ticolare, in presenza di dinamiche), all’ideaz i o n e

di Misure Elettriche ed Elettroniche DIEE, Università degli Studi di Cagliari carlo.muscas@unica.it

Figura 1 – L’Unità di Cagliari del GMEE

The ¸RTO6 series oscilloscopes deliver a new user interface, state-of-the-art specifications together with a big touchscreen and an ergonomic front panel design, all with a single purpose – to offer reliable results, solve your measurement problems quickly and keep you on schedule. Oscilloscope innovation. Measurement confidence.

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di architetture per sfruttare tali misure sincronizzate (ad esempio, i cosiddetti Wide Area Measurement System, WAMS) e di sistemi per caratterizzare tali architetture Un’attenzione particolare è sempre stata posta ai nuovi contesti applicativi, come quello delle moderne reti di distribuzione dell’energia elettrica e delle Smart Grid Tra i principali risultati si possono menzionare la progettazione e l’implementazione di una PMU che rispetti, con un ’ unica uscita, i requisiti previsti dagli standard internazionali per i contesti applicativi sia di misura sia di protezione, e lo studio di PMU distribuite, che operino sui campioni di segnale raccolti da merging unit (MU) all’interno delle sottostazioni elettriche, utilizzando una sincronizzazione basata su protocolli a pacchetto. I menzionati risultati sono stati raggiunti, spesso, nel corso di collaborazioni: ad esempio, con l’Institute for Automation of Complex Power Systems (ACS), E. ON Energy Research Center, dell’Univer s it à R heinis ch-Wes t f al is che Technische Hochschule (RWTH) di Aachen, G e r m a n i a , e c o n l e U n i t à G M E E d e l P o l i t e c n i c o d i M i l a n o , d e l l ’ U n i v e r s i t à degli Studi di Brescia e dell’Università degli Studi di Padova Altre collaborazioni sul tema si hanno con l’École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) in Svizzera, con l’Istituto Federale Svizz e r o d i M e t r o l o g i a ( M E TA S ) e c o n l a University of Liverpool nel Regno Unito Referenti UniCA-GMEE per questa attività di ricerca sono i Proff. Paolo Attilio Pegoraro(paolo.pegoraro@unica.it) e Paolo Castello (paolo.castello@unica.it)

Stima dello stato in reti elettriche e stima dei parametri di rete Un’altra attività, fortemente legat a a l l a p r e c ed e n t e ( p e r c h é b a s a t a s p e s s o s u l l ’ u t i l i z z o d e g l i s t r u m e n t i e d e l l e architetture di misura pensati e realizz a t i p e r l e m i s u r e s i n c r o n i z z a t e ) , è q u e l l a r e l a t i v a a l l a s t i m a d e l l o s t a t o n e l l e r e t i e l e t t r i c h e , c o n p a r t i c o l a r e

Figura 2 – Il laboratorio
Figura 4 –Prototipo di dispositivo PMU
Figura 3 – Caratterizzazione metrologica di PMU
Figura 5 – Paolo Pegoraro

Più precisione ecisionepr

Sensori di spostamento

Banchi dinamometrici digitali

Forz

e compr

essione fino a 6,7 kN

Forze di trazione e compressione fino a 6,7 kN

Corse fino a 813 mm

Via Bergamo 25 – 24035 Curno (BG)

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L’AZIENDA

Luchsinger opera nel campo delle tecnologie di misura per la ricerca e l’industria distribuendo strumenti e soluzioni di importanti aziende internazionali In supporto alla vendita, offre una consulenza tecnica altamente specializzata e diffonde la propria cultura tecnologica attraverso corsi, webinar e seminari

L’ampia offerta di tecnologie di misura comprende:

Estensimetri per l’analisi sperimentale delle sollecitazioni e per la realizzazione di trasduttori, accessori selezionati per garantire installazioni estensimetriche della massima qualità e sistemi di acquisizione dati di Micro-Measurements

Sensori laser, induttivi, capacitivi e confocali ad alta precisione. L’azienda partner Micro-Epsilon è specializzata nelle tecnologie di misura dello spostamento, distanza e posizione senza-contatto

Pirometri, termocamere, termoscanner e sensori di temperatura a infrarossi. Optris sviluppa tecnologie di misura della temperatura senza-contatto e offre soluzioni dedicate per diversi settori industriali

Accelerometri per testing e industriali, celle di carico piezoel e t t r i c h e , v i b r o m e t r i e m a r t e l l i s t r u m e n t a t i D y t r a n I n s t r uments è un’azienda americana specializzata nello sviluppo e nella produzione di sensori piezoelettrici e MEMS per misure dinamiche di accelerazione, vibrazioni, forza e pressione. Sensori di pressione e vuoto, barometri, sensori dedicati ai settori del condizionamento e riscaldamento aria (HVAC/R), sensori per il Test&Measurement o dedicati al settore sanitario/farmaceutico

• Limitare il test a un carico, una rottura o una distanza

• Limitar ezza e l’alt

est r e il t

• Misurare l’altezza

• Mantenimento del carico

• Misurar oeniment

• Mant ando ep, utilizz ove multi-st

r

Dinamometri, banchi dinamometrici e indicatori per sensori intercambiabili di forza e coppia dell’azienda statunitense Mark-10.

• P omoviment

• Prove multi-step, utilizzando qualsiasi combinazione di movimento e raccolta dati

ALCUNE NOVITÀ

– L a s e r s c a n n e r s c a n C O N T R O L 3 0 x 2 : u n p o t e n t e s i s t e m a senza-contatto per il rilevamento dei profili e delle dimensioni di oggetti o superfici Il sensore raggiunge una velocità di m i s u r a d i 5 k H z e u n a r i s o l u z i o n e s u l l ’ a s s e x d i 1 0 2 4 p u n t i lungo la linea laser. – Te r m o c a m e r a i n d u s t r i a l e s t a n d - a l o n e X i 4 1 0 : c o m b i n a l a resistenza e le dimensioni compatte di un pirometro con la possibilità di ottenere immagini termografiche di una termocamera. Il campo di misura va da -20 a +900 °C e dispone di una funzione di ricerca automatica dell’hotspot e di un focus motorizzato Il pacchetto software di analisi e sviluppo (SDK) e il software PIX Connect sono inclusi.

attenzione alle reti di distribuzione. L’obiettivo è quello di ottenere un monitoraggio affidabile, finalizzato alla gestione “intelligente” delle reti: in par ticolare nei nuovi contesti di elettrificaz i o n e , c o n f o r t e p r e s e n z a d i g e n e r az i o n e d a f o n t i r i n n o v a b i l i I n q u e s t o contesto sono stati ideati stimatori molto efficienti, in grado di suppor tare l’utilizzo di moderni strumenti di misura, quali le PMU e gli smart meter (SM), e sono stati proposti modelli teorici per valutare l’impatto dell’incer tezza delle misure sulla stima dello stato. Par ticolare attenzione è stata dedicata a valutar e l e p r e s t a z i o n i d e i d i v e r s i s t i m a t o r i proposti, in termini sia di accuratezza sia di peso computazionale

UniCA-GMEE si è concentrata, inoltre, s u l l o s t u d i o d i s i s t e m i d i s t i m a d e l l o stato decentralizzati, che utilizzino un approccio multi-area a più passi, limit a n d o l e e s i g e n z e d i c o m u n i c a z i o n e .

A ncor a una vol t a, inf at t i, l a r icer ca è tesa a trovare innovazioni con importanti possibilità applicative e si è quind i c o n s i d e r a t a l ’ i m p o r t a n z a d e l l e a rchitetture e delle problematiche di rinnovo e integrazione dei sistemi di monitoraggio

Si è lavorato molto anche sulla selezione e sul posizionamento degli strumenti più adatti alla stima, in un ’ottica di fattibilità economica.

Tu t t e q u e s t e a t t i v i t à d i r i c e r c a s o n o state svolte anche all’interno di progetti d i r i c e r c a ( a d e s e m p i o , “ S m a r t S t a t e Estimation: stima dello stato in una rete elettrica intelligente”, finanziato dalla Regione Sardegna) e sono frutto anche di storiche collaborazioni con l’ACS e, p i ù r e c e n t e m e n t e , c o n i l F r a u n h o f e r Institute in Germania.

In questo contesto, una menzione par ticolare va alla ricerca su metodologie di stima dei parametri di rete Tale attività, stimolata dalla disponibilità delle nuove misure sincronizzate e nata iniz i a l m e n t e c o m e u n o s t u d i o t e s o a m igliorare le tecniche di stima dello stato, s i è r i v e l a t a i n r e a l t à d i a n c o r a m a gg i o r r e s p i r o . È s t a t a i n f a t t i p r o p o s t a una famiglia di algoritmi per la stima dei parametri di linea, tra i quali possono essere compresi anche i parametri dei variatori di rappor to dei trasformatori sotto carico, su singolo ramo o inte-

d

i

r u z i o n

e l s e r v i z i o Q u e s t a stima viene ottenuta a par tire da misure fasoriali sincronizzate di tensione e di c o r r e n t e , c h e p e r m e t t

errori sistematici della catena di trasduzione e misura, che sono decisivi per le prestazioni di qualunque tecnica. Questa attività di ricerca è stata svolta anche in collaborazione con il Depar tm e n t o f E l e c

c

E n g i n e e r i n g a n d Computer Sciences della University of C a l i f o r n i a , B

e y, e c o n l ’ u n i t à GMEE del Politecnico di Milano. Merita di essere menzionata anche la collaborazione con il Forschungszent r u m J ü l i c h , i n G e r m a n i a , s u a t t i v i t à relative all’identificazione e localizzazione dei guasti nelle reti di distribuzion e , c h e s f r u t t a n o i r i s u l t a t i r a g g i u n t i nella stima sia dello stato sia dei parametri di rete per migliorare le metodologie preesistenti.

Referenti UniCA-GMEE per questa attività di ricerca sono i Proff Paolo Attilio Pegoraro (paolo.pegoraro@unica.it) e Sara Sulis (sara.sulis@unica.it).

Power Quality

Storicamente UniCA-GMEE ha dedicat o g r a n d e a t t e n z i o n e a g l i s t u d i p e r i l m o n i t o r a g g i o d e l l a q u a l i t à d e l l ’ e n e rgia elettrica, la cosiddetta Power Quality Le attività condotte in questo contes t o s o n o m o l t o d i v e r s i f i c a t e e v a n n o dalla caratterizzazione dei trasformatori di misura in presenza di armoniche alla misura sincronizzata delle stesse, dalla stima dello stato armonico di una r et e al l e ar chit et t ur e per l a r accol t a e l’analisi coordinata dei dati di misura provenienti da diversi strumenti (e tra questi i Power Quality Meter, PQM, le P M U , i D i g i t a l F a u l t R e c o r d e r , D F R , ecc )

Anche in questo caso, i contributi spaz i a n o d a l l e a n a l i s i p i ù t e o r i c h e a l l e p r o p o s t e a p p l i c a t i v e , q u a l i q u e l l a recentemente sviluppata per la localizzazione della sorgente dei buchi di tens i o n e i n u n s i s t e m a e l e t t r i c o c o n p i ù livelli di tensione, por tata avanti anche i n c o l l a b o r a z i o n e c o n l a N o r t h Western University in Sud Africa Uno dei più fecondi filoni dell’attività di r i c e r c a s u l l a P o w e r Q u a l i t y è q u e l l o

LE UNITÀ GMEE

d e l l a l o c a l i z z a z i o n e d e l l e p r i n c i p a l i sorgenti di distorsione ar monica nelle reti elettriche di distribuzione Lo scopo è l ’ i d e n t i f i c a z i o n e d e i n o d i m a g g i o rmente “sospetti”, per concentrare analisi più approfondite solo su determinate aree o nodi, con evidenti risparmi di tempo e risorse

A questo riguard o , s o n o s t a t e p r o p o s t e d i v e r-

s e t e c n i c h e , i n g r a d o d ’ i n t eg r a r e l e m i s u r e c o n l e i n f o r m azioni a priori dis p o n i b i l i s u l m o d e l l o d e l l a r e t e e d e i c a r ichi.

Referente UniCA-GMEE per questa attività di ricerca è il Prof Carlo Muscas (carlo.muscas@unica.it).

Sistemi di misura low-cost per monitoraggio ambientale

Negli ultimi anni, le attività di UniCAG M E E s i s o n o c o n c e n t r a t e a n c h e s u l m o n i t o r a g g i o d e l l a q u a l i t à d e l l ’ ar i a a t t r a v e r s o s e n s o r i a b a s s o c o s t o per la misura del par ticolato (PM 2 5 e PM 10)

L e a t t i v i t à d i r i c e r c a s u q u e s t o t e m a sono iniziate con il progetto di ricerca e for mazione “Cagliari 2020”, finanziato dal MIUR nel 2012, che ha coinv o l t o d i v e r s e r e a l t à d i r i c e r c a , i n d ustriali e municipalità, definendo studi e applicazioni per le città “intelligenti” In par ticolare, gli studi si sono focalizz a t i s u l l ’ u t i l i z z o d i s t a z i o n i d i m i s u r a mobili, capaci di aumentare la risoluzione spaziale e temporale delle misure in un contesto urbano, affiancando le misure a elevata accuratezza delle stazioni fisse, impiegate per monitorare la qualità dell’aria nelle città.

I l f i l o c o n d u t t o r e d e l l a r i c e r c a è s t a t o quello relativo alla valutazione e al miglioramento dell’accuratezza dei dati offer ti dai sensori a basso costo, affrontando diversi problemi specifici che pot r e b b e r o c o m p r o m e t t e r e l a q u a l i t à delle misure In particolare, si sono considerati il vento apparente, sofferto dai sensori installati su mezzi di traspor to pubblici e privati, le possibili variazioni

Figura 6 – Carlo Muscas

dell’attività di ricerca di UniCA-GMEE d e r i v a d a l l a p a r t e c i p a z i o n e a b a n d i competitivi nazionali e internazionali

I n q u e s t o c o n t e s t o l e c o l l a b o r a z i o n i richiamate hanno rappresentato e rappresentano un elemento fondamentale di competitività

In par ticolare, nelle ultime tor nate dei Progetti di Rilevante Interesse Nazional e ( P R I N ) , t r e p r o p o s t e c a g l i a r i t a n e sono risultate assegnatarie di finanziamenti In due casi, UniCA-GMEE svolge il ruolo di Principal Investigator, in p a r t i c o l a r e n e l p r o g e t t o P R I N 2 0 2 2 “Next-generation distributed synchronized measurement systems for smart grids with self-diagnostics capabilities

a n d s e l f - i m p r o v e m e n t o f i n f o r m a t i o n q

d e l l a q u a l i t à d e l l ’ a l i m e n t a z i o n e e l a presenza di condizioni ambientali critiche, come l’umidità La strumentazione di riferimento adottata ha permesso di valutare l’impatto di queste grandezze d’influenza, che affliggono par ticolarm e n t e i s e n s o r i a b a s s o c o s t o S i è dimostrato che le analisi metrologiche e i processi di taratura rimangono fond a m e n t a l i p e r incrementare la qualità dei dati forniti dai sensori low-cost. In questo scenario, tali sensori possono rappresentare una soluzione valida per il m o n i t o r a g g i o della qualità dell’aria nei contesti urbani. Referente UniCA-GMEE per questa attività di ricerca è il Prof Paolo Castello (paolo.castello@unica.it)

Slow Control

D a l 2 0 1 9 , U n i C A - G M E E è e n t r a t a a f a r p a r t e d e l l a D a r k S i d e C o l l a b o r ation, un ’affiliazione inter nazionale di u n i v e r s i t à e l a b o r a t o r i c h e l a v o r a n o a l l o s c o p o d i r i l e v a r e d i r e t t a m e n t e l a materia oscura sotto forma di par ticelle

e a l l a g e s t i o n e

d e l s i s t e m a d i

S l o w C o n t r o l

d e l p r o g e t t o Aria, fondato sulla più alta torre

d i d i s t i l l a z i o n e

c r i o g e n i c a m a i

c o s t r u i t a p e r l a p r o d u z i o n e d i

i s o t o p i s t a b i l i arricchiti

Referente UniCA-GMEE per questa attività di ricerca è la Prof.ssa Sara Sulis (sara.sulis@unica.it).

PROGETTI DI RICERCA

U n iversità degli Studi di Bologna e col Politecnico di Milano, e nel progetto PRIN 2022 PNRR “Next quantum-based trac e a b i l i t y a n d n e w a c c u r a c y d e s c r i pt i o n f o r s y n c h r o n i z e d m u l t i f r e q u e n c y phasor measurements in modern distrib u t i o n g r i d s ( Q u a n t A G r i d ) ” , i n c o l l ab o r a z i o n e c o n l ’ I s t i t u t o N a z i o n a l e d i

R i c e r c a M e t r o l o g i c a ( I N R I M ) . I n u n

t e r z o p r o g e t t o , P R I N 2 0 2 2 “ S m a r t

g r i d - c o n n e c t e d p o w e r c o n v e r t e r s b ased on advanced synchrophasor-inspired harmonics measurements for holis t i c i n t e g r a t i o n o f r e n e w a b l e e n e r g y sources (POWERHERO)” , guidato dall ’ U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i P a d o v a , UniCA-GMEE par tecipa come unità di ricerca.

I l g r u p p o d i l a v o r o è p o i a t t i v a m e n t e coinvolto in diversi altri progetti legati al PNRR

Nell’ambito dell’Ecosistema dell’Innovazione della Sardegna (E.Ins), le attività ricadono nello SPOKE 7 (Low carb o n t e c h n o l o g i e s f o r e ff i c i e n t e n e r g y systems), in par ticolare sul tema “Smart Monitoring and management of multi vector energy systems” , e nello SPOKE 8 (Sustainable Mobility), focalizzate su “ D a ta a c q u isitio n a n d M o d e ls d e fin ition”

L a p r i n c i p a l e f o n t e d i f i n a n z i a m e n t o

I l c o n t r i b u t o f o r n i t o a l p a r t e n a r i a t o esteso NEST (“Network 4 Energy Sust a i n a b l e Tr a n s i t i o n ” ) r i g u a r d a i n v e c e “Development of a platform for monitoring the performance of energy communities” . Nell’ambito della “European Partnership m a s s i c c e , c h e i n t e r a g i s c o n o d e b o lmente Nell’ambito di questa collabor a z i o n e s i s o n o s t u d i a t e e s v i l u p p a t e soluzioni di acquisizione dati, chiamate sistemi “Slow Control”, per il monitoraggio e il controllo di grandezze lent a m e n t e v a r i a b i l i , q u a l i t e m p e r a t u r e , flussi, ecc In par ticolare, si è sviluppato lo Slow Control finalizzato alla real i z z a z i o n e d e l l ’ e s p e r i m e n t o D A r T i n ArDM presso il laboratorio sotterraneo di Canfranc, in Spagna, e si è lavorato allo sviluppo, all a v a l i d a z i o n e

Figura 7 – Caratterizzazione di sistemi per il monitoraggio della qualità dell’aria
Figura 9 – Sara Sulis
Figura 8 – Paolo Castello

on Metrology” , UniCA-GMEE sta partecipando al progetto “Wideband AC quantum traceability” , che ha l’obiettivo d’ im pl em ent ar e t ecniche quant is t iche per la misurazione della tensione alternata a frequenze fino a 100 kHz. UniCA-GMEE ha recentemente iniziato a fornire il proprio contributo anche al progetto AISAC, “Tecnologie ICT e dell’Industria 4.0 per l’analisi e l’ingegnerizzazione di Sistemi Alimentari Comp l e s s i p e r l a p r o d u z i o n e d i p a n i a r t igianali locali ad alto valore aggiunto”

L ’ o b i e t t i v o è q u e l l o d i m i g l i o r a r e l a g e s t i o n e e l a r e d d i t i v i t à d e i p r o c e s s i produttivi agroalimentari su piccola e media scala, par ticolarmente rilevanti nel contesto sardo, par tendo dalla considerazione che attualmente il processo produttivo di prodotti caratteristici, c o m e l a s p i a n a t a e i p a n i c a r a s a u e g u t t i a u , è s p e s s o a u t o m a t i z z a t o m a presenta criticità in varie fasi, come il

m e s c o l a m e n t o d e l l e f a r i n e e i l t a g l i o del pane, con un conseguente sottoutilizzo della capacità produttiva dell’im-

p i a n t o L e a t t i v i t à d i U n i C A - G M E E

r i g u a r d a n o , i n p a r t i c o l a r e , l o s t u d i o

d e l l ’ a r c h i t e t t u r a d i m o n i t o r a g g i o d e i consumi elettrici, con par ticolare attenz i o n e a i f e n o m e n i d i P o w e r Q u a l i t y

c h e p o s s o n o c a u s a r e p r o b l e m i n e l l a p r o d u z i o n e , e l a v a l i d a z i o n e d e l l ’ a rc h i t e t t u r a d i m i s u r a s v i l u p p a t a p e r monitorare la produzione dei pani

VALORIZZAZIONE

DELLE CONOSCENZE

I risultati delle attività di ricerca sopra descritte hanno richiamato l’attenzione di aziende del territorio e operatori del settore elettrico, con i quali sono state avviate fruttuose collaborazioni

In par ticolare, da circa un decennio la principale collaborazione finalizzata al trasferimento tecnologico di UniCAGMEE è quella con Terna SpA, l’operatore del sistema di trasmissione italian o . Q u e s t a c o l l a b o r a z i o n e v e r t e s u diversi temi legati allo studio di soluzioni innovative per sistemi di misura dis t r i b u i t i e s i n c r o n i z z a t i p e r l ’ a n a l i s i delle reti elettriche: caratterizzazione sperimentale di PMU, integrazione di misure provenienti da strumenti diversi

10 – Sistema per la caratterizzazione di PMU

(PMU, PQM, DFR), tecniche avanzate di stima dello stato, stima dei parametri di rete, analisi di Power Quality, configurazione e test del WAMS, ecc. Una più recente collaborazione è quella con Ricerca sul Sistema Energetico –R S E S p A , o r i e n t a t a s u d i v e r s e t e m a t iche: quali il miglioramento dell’accuratezza delle misure sincronizzate compensando l’impatto dei trasformatori di m i s u r a , i c r i t e r i e l e m e t o d o l o g i e p e r

D C e i b r i d e AC/DC e lo sviluppo di stimatori dinamici dello stato per reti elettriche U n ’ a t t e n z i o n e p a r t i c o l a r e è r i v o l t a a l t e r r i t o r i o r e g i o n a l e s a r d o , n e l q u a l e operano realtà molto attive su diversi

temi legati alla gestione del moder no sistema elettrico Ad esempio, nell’ambito di un bando regionale rivolto alle aziende per “aiuti per progetti di ricerca e sviluppo”, sono stati por tati avanti due interessanti par tenariati con aziend e l o c a l i : u n o c o n B i t h i a Te c S . r. l . , s u l t e m a d e l N o n - I n t r u s i v e L o a d M o n i t oring, NILM, e, in par ticolare, sulla real i z z a z i o n e d i u n o S m a r t R e a d e r - H u b Controller basato su Internet of Things, e u n o c o n R E P L I t a l i a s r l , f i n a l i z z a t o alla realizzazione e alla caratterizzaz i o n e d i u n a U n i t à d i M o n i t o r a g g i o Reti di Bassa Tensione (UMR-BT)

A l t r e a t t i v i t à d i v a l o r i z z a z i o n e d e l l e conoscenze sono figlie di un progetto cluster Top Down su “Sistemi efficienti e

Figura

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Te c n o l o g

fibra ottica, induttiva, laser, LVDT, microfused, piezoelettrica, potenziometrica, semiconduttore

A c c e l e ro m e t r i s p e c i f i c i p e r Te s t i n g , R & D , m o

l i , installazioni permanenti, controllo vibrazione di processo Trasduttori di pressione per impieghi industriali, ATEX, miniaturizzati per impieghi in ambito avionico/difesa e motorsport (omologati FIA)

Via Paolo Uccello 4– 20148 Milano

Tel 02/48009757 – Fax 02/48002070

E-mail: info@dspmindustria.it

Web: www.dspmindustria.it

Persona da contattare: Ing. Riccardo Romanelli

Celle di carico miniatura, con blocco meccanico di sicurezza, multiassiali, con elevata risposta in frequenza, uscite amplificate ed USB

Sensori di posizione/spostamento LVDT, potenziometrici, induttivi, ad alta temperatura, miniaturizzati, per impieghi ATEX, a filo Banchi dinamometrici completi per la caratterizzazione e l’analisi elettro-meccanica di motori elettrici, torsiometri, freni ad isteresi magnetica

Sistemi inerziali miniaturizzati ad alte prestazioni IMU, VG, AHRS, INS, per applicazioni flight test, UAV, motorsport, vehicle testing, robotica

Alcune novità

Cella di carico FUTEK mod LSB205, miniatura ad “S” Realizzata completamente in acciaio 17-4 PH, blocco meccanico di sicurezza del fondo scala, range di misura da 2,5 a 500 N Connettore a 7 pin, TEDS e sensore PT1000 per la misura di temperatura

Torsiometro ad alberi Magtrol serie TS, lo stato dell’arte nelle misure di c o p p i a m e d i a n t e a l b e r o r o t a n t e R a n g e d i m i s u r a d a 0 , 0 5 a 1 0 N m

Sovraccarico sicuro 3X, uscita analogica e digitale USB Encoder 2x360 impulsi+index

affidabili per il monitoraggio e la gestione intelligente dell’energia elettrica”, coordinato da UniCA-GMEE e recentemente concluso, che ha coinvolto una decina di aziende del territorio isolano.

IL LABORATORIO

E I SERVIZI OFFERTI

ALLE AZIENDE

UniCA-GMEE mette le proprie competenze tecnico-scientifiche al ser vizio di aziende ed enti per studi e consulenze relativi agli ambiti applicativi precedentemente descritti Tali attività si avvalgono della strumentazione scientifica disponibile presso il laboratorio di Misure Elettriche ed Elettroniche, acquisita nell’ambito dei progetti di ricerca.

I l l a b o r a t o r i o r a p p r e s e n t a i l c u o r e d e l l ’ a t t i v i t à s p e r i m e n t a l e d i U n i C AGMEE ed è quindi sempre stato luogo d i r i c e r c a , m a a n c h e d i e r o g a z i o n e dell’offer ta didattica nell’ambito delle m i s u r e e l e t t r i c h e e d e l e t t r o n i c h e L a s t r u m e n t a z i o n e d i s p o n i b i l e ( p e s g en e r a t o r e d i p o t e n z a s i n c r o n i z z a t o e amplificatore di potenza, di riferiment o p e r l a c a r a t t e r i z z a z i o n e d i r e l è e PMU, architetture modulari, sistemi completi di sincronizzazione fondati su diverse tecnologie, quali GPS, IRIG-b, PTP, White Rabbit, dispositivi sia di rife-

rimento sia low cost per la misura della qualità dell’aria, strumenti sincronizzati per il monitoraggio della Power Quality, ecc ) è idonea per eseguire prove di caratterizzazione su diverse tipologie di sistemi di acquisizione dati, con particolare riferimento ai dispositivi di misura utilizzati per il monitoraggio e la gestione delle reti elettriche.

L e a t t i v i t à s p e r i m e n t a l i s i a v v a l g o n o anche delle disponibilità dei più avanz a t i s i s t e m i d i s i m u l a z i o n e i n t e m p o r e a l e ( R e a l - Ti m e D i g i t a l S i m u l a t o

) , attualmente in fase di espansione anche grazie alla dotazione che il Dipartimento d’Ingegneria Elettrica ed Elett r o n i c a d e l l ’ U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i Cagliari ha ottenuto come Dipar timento di Eccellenza MUR per il quinquennio 2023-2027

I n q u e s t a p r o s p e t t i v a , U n i C A - G M E E contribuisce anche alle attività del PoliLab, Centro di Ser vizi dell’Ateneo istit u i t o c o n l a f i n a l i t à d i p r o m u o v e r e l a creazione e lo sviluppo di laboratori e d i g e s t i r l i a l f i n e d i e r o

s

e didattica dell’Università degli Studi di Cagliari, nonché di promuovere attività di ser vizio a favore del territorio

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Misure e Testing: strumenti di crescita e progresso

Figura 11 – Str umenti storici di misura, presso l’Università di Cagliari
Figura 12 – Str umenti del laboratorio didattico

La pagina di Accredia

Notizie dall’Ente di accreditamento

THE PAGE OF ACCREDIA

A c c r e d i a , t h e i t a l i a n n a t i o n a l a c c r e d i t a t i o n b o d y plays an active role in “Tutto Misure”, as a permanent strategic par tner, ensuring a high added-value c

context of the measurement and testing sector, for the benefit of the industr y

RIASSUNTO

Accredia, l’ente unico di accreditamento nazionale gioca un ruolo attivo nella squadra di “Tutto Misure ” , garantendo valore aggiunto a livello contenutistico per quanto riguarda l’ambito delle misure e delle prove.

IL NUOVO RENDICONTO DI SOSTENIBILITÀ DI ACCREDIA

Accredia ha pubblicato il suo secondo rendiconto di sostenibilità, che fotografa l’efficienza aziendale dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, introducendo nuovi indicatori per comprendere meglio gli ambiti di valor i z z a z i o n e d e l l ’ a c c r e d i t a m e n t o e l e r e l a z i o n i c o n i s o g g e t t i d i v e r s i d a l l a PA A c c r e d i a , a n c h e s e s e c o n d o l a

D i r e t t i v a U E 2 0 2 2 / 2 4 6 4 C o r p o r a t e

S u s t a i n a b i l i t y R e p o r t i n g D i r e c t i v e (CSRD) non ha uno specifico obbligo, ha scelto di aggiornare il proprio rendiconto del 2022 per continuare un perc o r s o d i c o n s a p e v o l e z z a s u l r u o l o e sull’impatto delle proprie attività nella s o c i e t à . I n p a r t i c o l a r e , i l r e p o r t o f f r e una panoramica delle azioni “material i ” , i n t r a p r e s e d a l l ’ E n t e n e l c o r s o d e l 2 0 2 3 , r i c o n f i g u r a n d o i l p e r i m e t r o d i monitoraggio a par tire dalla precedent e r e n d i c o n t a z i o n e . Ve n g o n o i n o l t r e implementati nuovi indicatori per offrire uno strumento di comunicazione più completo e trasparente possibile, sugli i m p e g n i p r e s i e i r i s u l t a t i o t t e n u t i , a beneficio degli stakeholder dell’Infras t r u t t u r a p e r l a Q u a l i t à A c c r e d i a h a d e c l i n a t o l a s o s t e n i b i l i t à s e c o n d o i l profilo ESG (Environment, Social, Governance) nelle dimensioni:

– Ambientale: garantendo il più elevato standard di ser vizio, riduce l’impatto della propria azione attraverso for me di lavoro “da remoto”; – S o c i a l e : v e n g o n o i n c e n t i v a t e p o l i t iche di welfare e formazione per i lavoratori intesi come asset essenziale per l’innovazione e lo sviluppo; – Governance: nel rispetto dei principi di competenza, indipendenza, rappresentatività e trasparenza, così come richiamati nel Regolamento CE 765/2008 e n e l l a n o r m a t e c n i c a U N I C E I E N ISO/IEC 17011. Il rendiconto di sosten i b i l i t à 2 0 2 3 s i b a s a s u l l ’ a g g i o r n amento degli indicatori periodici con i dati disponibili al 31 dicembre 2023, già definiti per il rendiconto di sostenib i l i t à 2 0 2 2 , e s u l c a l c o l o d e i n u o v i i n d i c a t o r i a l 3 1 d i c e m b r e 2 0 2 3 . P e r o g n i a z i o n e i n d i v i d u a t a s o n o s t a t e misurate la rilevanza per gli stakeholder (per tinenza) e la rilevanza per l’org a n i z z a z i o n e ( r i l e v a n z a ) , a n c h e i n funzione dei 169 target definiti dall’ONU nell’Agenda 2030 ricondotti ai 17 O b i e t t i v i p e r l o S v i l u p p o S o s t e n i b i l e Per la definizione degli indicatori associati agli obiettivi di sviluppo sostenibile, considerati materiali, il riferimento sono le Linee guida “Global Repor ting I n i t i a t i v e ” ( G R I ) , m e n t r e p e r l e a z i o n i legate alla specifica attività di Accredia viene proposto un elenco di indica-

tori ad hoc. Tre sono gli ambiti ritenuti m a t e r i a l i i n q u e s t a s e c o n d a e d i z i o n e che vengono coinvolti nella definizione dei nuovi indicatori:

– For mazione ester na: è stata riconosciuta di utilità anche in termini di promozione delle valutazioni di conformit à e d e l l ’ a c c r e d i t a m e n t o H a i l s u o cuore nel progetto dell’Accredia Acad e m y c h e h a p o r t a t o , n e l 2 0 2 3 , a l l a r e a l i z z a z i o n e d e l l a p r i m a S u m m e r School, replicata anche nel 2024; – Suppor to e la valorizzazione dell’accreditamento: ha por tato a introdurre n u o v i m e c c a n i s m i d i g e s t i o n e , b a s a t i sul principio di abbassare i costi per i soggetti accreditati e di destinare somme a progetti straordinari di devoluzione per le attività accreditate;

– Convenzioni, Accordi e Protocolli d’Intesa con soggetti diversi dalle PP AA: fotografano la specifica attività di valut a z i o n e d e g l i s c h e m i p r o p r i e t a r i d i valutazione della conformità ai fini dell ’ a c c r e d i t a m e n t o I n q u e s t o a m b i t o s o n o c o n s i d e

a t e a n c h e l e a t t i v i t à d i Dual Accreditation per gli organismi di v a l u t a z i o n e d e l l a c o n f o r m i t à e s t e r i , con par ticolare riferimento alla gestione degli accreditamenti di UKAS, l’Ente di accreditamento britannico, in seguito alla fuoriuscita del Regno Unito dall’Unione europea.

SCARICA QUI il Rendiconto di sostenibilità Accredia 2023, pubblicato sul web

1 Direttore Dipar timento Laboratori di taratura, Accredia Torino r.mugno@accredia.it

2 Direttore Dipar timento Laboratori di prova, Accredia Roma s.tramontin@accredia.it

3 Relazioni esterne, Accredia Roma f.nizzero@accredia.it

LA SUMMER SCHOOL 2024 DI ACCREDIA E INRiM

L o s c o r s o 4 l u g l i o s i è c o n c l u s a l a

s e c o n d a e d i z i o n e d e l l a S u m m e r

School della Accredia Academy Il progetto è nato nel 2023 dalle sinergie tra il Dipar timento Laboratori di taratura di Accredia e l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) e nel 2024 si è arricchito del coinvolgimento degli Enti d i n o r m a z i o n e n a z i o n a l i , C E I e U N I , c o n f e r m a n d o i l c r e s c e n t e i n t e r e s s e verso il settore della taratura La richiesta di personale specializzato in questo ambito, infatti, è sempre più elevata e l a S u m m e r S c h o o l s i è a f f e r m a t a come un valido strumento per la formaz i o n e d e i p r o f e s s i o n i s t i d e l m o n d o d e l l e i m p r e s e , d e i l a b o r a t o r i e d e l l a Pubbliche Amministrazione. Al suo secondo anno, questo inter vento formativ o è o r m a i u n t a s s e l l o f o n d a m e n t a l e della Accredia Academy, pensata per d i f f o n d e r e l a c u l t u r a d e l l ’ a c c r e d i t am e n t o a s o s t e g n o d e l l o s v i l u p p o d e l mondo imprenditoriale e delle istituzioni Tra il 4 giugno e il 5 luglio, la Summer School 2024 ha offer to ai par tecip a n t i u n p e r c o r s o d i d a t t i c o - f o r m a t i v o per sviluppare le competenze necessar i e a d a f f r o n t a r e a t t i v i t à d i t a r a t u r a organizzate secondo un sistema di ges t i o n e c o n f o r m e a l l a n o r m a U N I C E I E N I S O / I E C 1 7 0 2 5 : 2 0 1 8 . Tr e s o n o state le aree tecniche oggetto di formazione: Misure di temperatura e umidità, Misure di pressione e Misure di lunghezza, in relazione alla strumentazione industriale da banco. Nel complesso, sono state erogate 64 ore di formazione, il 28% in più rispetto all’edizion e d e l 2 0 2 3 , o r g a n i z z a t a i n 5 0 o r e complessive Il percorso si è strutturato in tre fasi:

– Sessione teorica generale, erogata in modalità on line, per fornire le nozioni di base per una corretta attività di taratura, da un punto di vista sia gestionale sia tecnico-metrologico;

– Sessione specifica, erogata in modalità on line, con un modulo di formazion e R i s c h i o M e d i o i n m a t e r i a d i t u t e l a della salute e sicurezza sul lavoro, con rilascio di un attestato valido 5 anni; – Sessione tecnico-pratica con moduli d i d a t t i c i o n l i n e e 2 2 o r e s v o l t e t o t a l -

mente in presenza presso i laboratori allestiti nel campus di INRiM a Torino Tra le 104 domande di par tecipazione, ben 84 sono arrivate da professionisti di organismi e laboratori, il 44,83% in più rispetto al 2023. Dei 100 par tecipanti che hanno frequentato le sessioni tecnico-pratiche, i più numerosi hanno scelto il corso sulle misure di temperatur a e u m i d i t à , s e g u i t i d a c o l o r o c

n e e dai par tecipanti al corso sulle misure di lunghezza La platea degli “studenti”, di cui 26 uditori, ha compreso dipendenti di Accredia e INRiM, Ispettori ed Esper ti qualificati da Accredia, personale e tecnici di laboratori e di organis

i d a A c c r e d i a , e d i p e n d e n t i d i P u b b l i c h e Amministrazioni centrali e periferiche, oltre a un neolaureato Significativa è stata, infatti, l’attribuzione della borsa di studio a un giovane appena laureato che ha completato il percorso formativo nell’ambito delle misure di pressione Una esperienza che conferma da una par te come la taratura sia ancora poco trattata nei piani di studio universitari, d a l l ’ a l t r a c o m e c o s t i t u i s c a c o m u n q u e una materia non cer to priva di fascino per le nuove generazioni di laureati I 12 docenti e i 6 assistenti ai docenti per la par te teorica di laboratorio sono stati scelti tra i professionisti del Dipar timento Laboratori di taratura di Accredia e t r a g l i e s p e r t i d i I N R i M Q u e s t o h a garantito un elevato profilo professionale del corpo docente e le competenz e s p e c i f i c h e n e g l i a m b i t i g e n e r a l i e tecnici della metrologia, delle tarature accreditate e della statistica Un docente esterno ha svolto il corso in materia di tutela della salute e sicurezza. Agli studenti che hanno completato l’intero percorso e hanno superato gli esami di fine c o r s o , è s t a t o d i s t r i b u i t o i l m a

e d i d a t t i c

m p

,

m e a i

i f e r imenti tecnici necessari per operare in laboratorio: la norma di accreditamento per l’accreditamento dei laboratori d i t a r a t u r a ( U N I C E I E N I S O / I E C 1 7 0 2 5 ) , l e n o r m e t e c n i c h e d i s e t t o r e messe a disposizione da CEI e UNI (tre norme tecniche per le misure di temperatura e tre norme tecniche per le misure di lunghezza) e gli strumenti informatici e statistici. Inoltre, grazie alla colla-

borazione con INRiM, nel Campus di To r i n o i p a r t e c i p a n t i a l l a S u m m e r School hanno potuto confrontarsi, nella f a s e d i a p p r e n d i m e n t o p r a t i c o , c o n i processi di laboratorio, applicando la teoria a situazioni concrete di taratura. S C A R I C A Q U I i l p r o g r a m m a d e l l a Summer School Accredia-INRiM 2024, pubblicato sul web.

L’ACCREDITAMENTO

PER LO SCHEMA DIGCOMPEDU

Il DigCompEdu Framework, sviluppato dal JRC – Join Research Center su incarico dalla Commissione Europea, è da n o v e m b r e 2 0 1 7 i l q

e

degli educatori per tutti i livelli d’istruzione In questo ambito, Accredia forn i s c e c h i a r i m e n t i a g l i o r g a n i s m i c h e v o g l i o n o c e r t i f i c a r e l e

d

strandone ter mini e requisiti nella Circ o l a r e Te c n i c a D C N ° 2 0 / 2 0 2 4 “ C h i a r i m e n t i e d i s p o s i z i o n i i n m e r i t o all’accreditamento, ambito PRS, per le cer tificazioni delle competenze digitali i n c o e r e n z a c o n l ’ E u r o p e a n F r a m ew o r k f o r t h e D i g i t a l C o m p e t e n c e o f Educators – DigCompEdu” Sul mercato operano già degli organismi accred i t a t i c h e c e r t i f i c a n o l e c o m p e t e n z e digitali dei cittadini, su schemi basati sul Framework DIGCOMP 2 2, ma la novità è ora la cer tificazione accreditata secondo il Framework DigCompEdu p e r l ’ a t t e s t a z i o n e d e l l e c o m p e t e n z e digitali dei docenti e formatori Con la pubblicazione della Circolare, Accred i a r i t i e n e c o e r e n t i a l D i g C o m p E d u t u t t e l e c e r t i f i c a z i o n i a c c r e d i t a t e c h e siano direttamente corrispondenti alla struttura sviluppata sul modello concettuale di riferimento e concede l’accreditamento a schemi proprietari purché e s s i d i m o s t r i n o l a p i e n a c o e r e n z a a l DigCompEdu La cer tificazione accreditata delle competenze è uno strument o di qual if icazione e dis t inzione che v i e n e s e m p r e p i ù s p e s s o v a l o r i z z a t o anche nei Contratti Collettivi Nazionali d e i L a v o r a t o r i C o m e n e l C C N L d e i l a v o r a t o r i d o m e s t i c i i n c u i b a b y s i t t e r, colf e badanti possono ottenere un’integ r a z i o n e r e t r i b u t i v a c o n s e g u e n d o l a

cer tificazione accreditata secondo la norma UNI 11766:2019 O come nel CCNL dei doppiatori, dove, alla voce “Adattatore dialoghista”, viene inserit o i l r i f e r i m e n t o n o r m a t i v o d e l l a U N I

1 1 5 9 1 : 2 0 2 2 p e r l a d e f i n i z i o n e d e i requisiti di conoscenza, abilità, auton o m i a e r e s p o n s a b i l i t à O , a n c o r a , come nel recente CCNL del personale del compar to istruzione e ricerca che prevede, per il personale ATA inserito nelle graduatorie di III fascia, il possesso di una cer tificazione internazionale d i a l f a b e t i z z a z i o n e i n f o r m a t i c a , r i l as c i a t a d a u n o r g a n i s m o a c c r e d i t a t o . Recependo quanto disposto dai Decreti del Ministero dell’Istruzione 291 del 30 settembre 2021 e 66 del 12 aprile 2023, Accredia ora concede l’accreditamento agli schemi proprietari che d i m o s t r i n o l a p i e n a c o e r e n z a a l D i gC o m p E d u F r a m e w o r k r i s p e t t a n d o i requisiti indicati nella Circolare Tecnica DC N° 20/2024. Con la circolare, Accredia offre delle linee guida per la definizione delle regole di cer tificazione, con lo scopo di assicurare valutazioni documentate a garanzia dell’ogg e t t i v i t à , d e l l ’ e q u i t à e d e l l a v a l i d i t à del l e pr ove d’ es am e, condot t e anche da remoto Inoltre, fornisce indicazioni per definire i criteri di conduzione delle prove di esame, i requisiti per il person a l e a d d e t t o a l l a v a l u t a z i o n e d e l l a conformità, i contenuti e la validità del c e r t i f i c a t o d i c o n f o r m i t à , i l c e n t r o d i esame o organismo di valutazione, la migrazione o il trasferimento dei cer tificati da altri schemi

S C A R I C A Q U I l a C i r c o l a r e t e c n i c a DC N° 20/2024, pubblicata sul web

DISPOSITIVI MEDICI E AI, IL RUOLO DELLA VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ ACCREDITATA

L’intelligenza ar tificiale sta diventando sempre più un elemento concreto nella v i t a d i t u t t i i g i o r n i , r a g g i u n g e n d o i diversi settori dell’attività umana e, in modo sempre più impattante, l’ambito sanitario I dispositivi medici, dai più s e m p l i c i a i p i ù c o m p l e s s i , s o n o s t r umenti utilissimi per una prima diagnosi che, se errata, può creare problemi al paziente in caso di malfunzionamenti

e usi impropri. Situazione da monitorare ancora di più quando l’IA entra nel dispositivo dalla cui corretta funzionalità dipende la salute di una persona Cos a accadr à or a con l ’ int r oduzione del Regolamento AI Act in Italia? Quali n u o v i o b b l i g h i p e r i f a b b r i c a n t i ? C h i garantirà la sicurezza e la qualità dei sistemi di IA applicati in ambito medico? Chi valuterà l’affidabilità e l’adeguatezza di tali sistemi? Il Regolamento UE 2017/745 relativo ai dispositivi medici e il Regolamento UE 2017/746, relativo ai dispositivi medico-diagnostic i i n v i t r o , a f f i d a n o g i à i l c o m p i t o d i verificare la sicurezza e l’efficacia di alcune categorie di dispositivi medici, quelli che presentano rischi maggiori per i pazienti, agli organismi notificati prima dell’immissione sul mercato eur o p e o C o n r i f e r i m e n t o a i d i s p o s i t i v i medici, che vengono suddivisi in diverse classi di rischio a cui vanno applicati specifici controlli, gli organismi notific a t i v a l u t a n o , i n c o n f o r m i t à a i g i à r ichiamati Regolamenti europei 2017/745 e 2 0 1 7 / 7 4 6 , l ’ a d e g u a t e z z a d e l l a progettazione, dei materiali utilizzati, dei processi di produzione, delle istruzioni d’uso e tutto ciò che può garantire la sicurezza, la conformità alle specifiche tecniche e l’efficacia per l’uso pr evis t o. L ’ A I A ct ha int r odot t o nuove prescrizioni, stabilendo che per i sistemi di AI ad alto rischio disciplinati dalla n o r m a t i v a d i a r m o n i z z a z i o n e d e l l ’ Unione elencata nell’allegato I (sezione A), che richiama espressamente i Regolamenti sui dispositivi medici, il fornitore dovrà seguire la procedura di valutazione della conformità prevista da tali atti giuridici. Questo significa che, per alcune tipologie di dispositivi, tra i quali r i e n t r a n o a d e s e m p i o i d i s p o s i t i v i d i classe IIa (deflussori, elettrocardiografi) IIb (es dispositivi per dialisi, dispositivi a raggi X) e III (es. defibrillatori), sarà p r e v i s t o l ’ i n t e r v e n t o d i u n o r g a n i s m o notificato, che dovrà verificare la confor mità sia ai requisiti già previsti dei R e g o l a m e n t i e u r o p e i 2 0 1 7 / 7 4 5 e 2017/746, sia ai requisiti dell’AI Act, naturalmente ove il dispositivo medico sia qualificato come un software AI (o il software AI sia componente di sicurezza del dispositivo). Ma cosa garantisce una notifica? La notifica è l’atto con cui

un’Autorità (notificante appunto) di uno S t a t o m e m b r o d e l l ’ U n i o n e e u r o p e a informa la Commissione e gli altri Stati membri di aver designato un organismo di valutazione della conformità (CAB) ai sensi di un atto di ar monizzazione dell’UE E conferma che un organismo, soddisfacendo i requisiti stabiliti in tale atto, è in grado di eseguire i controlli che rendono possibile la circolazione dei prodotti tra uno Stato membro e l’altro In ciascuno Stato membro le Autorità di notifica richiedono per gli organismi notificati i requisiti d’indipendenza, competenza e imparzialità. L’accreditamento rilasciato da Accredia, l’Ente italiano di accreditamento nominato dal Governo nel 2009, in ottemperanza al Regolamento CE 765/2008 che detta le regole per l’accreditamento e la vigilanza del mercato, è solitamente la via prevalente e preferibile per attestare la conformità ai requisiti d’indipendenza, c o m p e t e n z a e i m p a r z i a l i t à d e i C A B . L’accreditamento rappresenta dunque uno strumento a suppor to delle Pubbliche Autorità che, in ogni caso, manteng o n o l a c o m p e t e n z a a m m i n i s t r a t i v a relativa alla designazione e alla notifica degli organismi

Nel campo dei dispositivi medici, Accredia non rilascia formalmente accred i t a m e n t i p e r g l i o r g a n i s m i n o t i f i c a t i italiani, ma coopera attivamente, attraverso le oppor tune intese con il Ministero della Salute, per suppor tare con le proprie competenze le valutazioni condotte dalla Direzione generale del Farmaco per assicurare l’adeguato livello di confor mità richiesto È bene sottolineare come, data l’estrema complessit à e diver s if icazione dei pr odot t i e l a d i f f i c o l t à d i o t t e n e r e l ’ u n a n i m i t à n e ll’approvazione di Direttive dall’elevato contenuto tecnico, le nor mative cosiddette “ nuovo approccio”, tra cui lo stesso AI Act, si debbano limitare alla fissazione dei requisiti essenziali di sicurezza e non delle specifiche tecniche della produzione Il funzionamento dell’imp i a n t o n o r m a t i v o s i b a s a i n f a t t i s u l l a “presunzione di conformità” ai requisiti essenziali ripor tati nelle Direttive, garantita dalla conformità alle norme europee armonizzate Attualmente il Comitato europeo di normazione (Cen) e i l C o m i t a t o e u r o p e o d i n o r m a z i o n e

elettrotecnica (Cenelec) stanno sviluppando la normativa tecnica sulla base della quale gli organismi notificati dovranno valutare la confor mità dei sistemi di IA prodotti, anche in ambito medico. La normazione tecnica e la valutazione della conformità di terza par te avranno dunque un ruolo centrale nell’attuazione dell’AI Act e nel garantire quindi la conformità al Regolamento.

L ’ a r t i c o l o è s t a t o p u b b l i c a t o s u S a n it à 2 4 – I l S o l e 2 4 O r e d e l 3 g i u g n o 2024 a firma di Filippo Trifiletti, Direttore Generale di Accredia.

LIVELLO DI SVILUPPO DELL’INFRASTRUTTURA PER LA QUALITÀ

Il progetto “Global quality infrastructure index repor t 2023” studia il livello di sviluppo dell’Infrastruttura per la Qualità in 185 economie nel mondo e colloc a l ’ I t a l i a i n s e s t a p o s i z i o n e a l i v e l l o globale L’Infrastruttura per la Qualità (IQ) comprende vari elementi, tra cui la n o r m a z i o n e t e c n i c a , l a m e t r o l o g i a , l’accreditamento e la valutazione della conformità Insieme, questi componenti creano un quadro robusto che garantisce la qualità, la sicurezza e l’interop e r a b i l i t à d i b e n i , s e r v i z i e s i s t e m i attraverso le catene globali del valore ( G V C ) U n o d e i p r i n c i p a l i b e n e f i c i della IQ è la sua capacità di diffondere fiducia tra cittadini e imprese. Inoltre, svolge un ruolo fondamentale nel promuovere l’innovazione e la competitivit à F o r n e n d o u n l i n g u a g g i o c o m u n e , gli standard consentono l’interoperabil i t à , p r o m u o v o n o l ’ a v a n z a m e n t o t e cnologico e facilitano l’accesso al mercato per prodotti e ser vizi ad alto contenuto d’innovazione L’IQ suppor ta la transizione verso modelli di produzione e consumo più sostenibili, mitigando gli impatti ambientali e affrontando l e s f i d e d e l c a m b i a m e n t o c l i m a t i c o Nonostante la sua impor tanza nel disegnare politiche di sviluppo efficienti e sostenibili, gli strumenti disponibili per misurarne la diffusione nelle economie (e società) sono relativamente pochi A oggi sono due le iniziative sviluppate per raggiungere tali obiettivi di monitoraggio: il Global Quality Infrastructure

Index (GQII), sviluppato dalla società d i c o n s u l e n z a t e d e s c a M e s o p a r t n e r, cofinanziato e suppor tato dalla Physikalisch-Technische Bundesanstalt (PTB) e dal Ministero Federale Tedesco per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (BMZ), e il Quality Infrastructure for S

p p

Industriale (UNIDO) in collaborazione con l’International Network on Quality Infrastructure (INetQI) A fine maggio s

GQII 2023 basato su dati raccolti da 185 economie Mentre il QI4SD si conc

dell’IQ agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), il GQII mette in luce la relazione simbiotica tra l’IQ e il commercio globale, illustrando come le istituzioni coinvolte nella IQ abbiano facilitato lo scambio di beni e ser vizi, riduc e n d o i c o s t i d i t r a n s a z i o n e e d i f f o nd e n d o u n c l i m a d i f i d u c i a t r a p a r t n e r commerciali Secondo l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), il volume del commercio globale oggi è c i r c a 4 5 v o l t e s u p e r i o r e r i s p e t t o a i primi tempi del General Agreement on Tariffs and Trade (GATT) Le Istituzioni

coinvolte nell’IQ hanno contribuito in m o d o s i g n i f i c a t i v o a l l a c r e s c i t a d e l commercio riducendo i costi di transaz i o n e e a u m e n t a n d o l a f i d u c i a t r a i par tner commerciali, fornendo ser vizi d i v a l u t a z i o n e d e l l a c o n f o r m i t à e d i mutuo riconoscimento Il legame tra il commercio internazionale e l’IQ è confermato dall’esplicito riferimento negli accordi commerciali bilaterali e multilaterali all’uso del riconoscimento reciproco dei ser vizi di valutazione della c o n f o r m i

essenziale per le attività di espor tazion

N o n s o rp r e n d e a l l o r a l ’ e l e v a t a c

statistica tra l’indicatore misurato per il 2023 (GQII 2023) con il logaritmo dei valori d’impor t di beni e ser vizi, pari a 0,89 Correlazione superiore anche a quella tra i valori di export di beni e servizi e il GQII 2020, a indicare il fatto che i Paesi sviluppano una IQ anche per proteggere i consumatori domestici (Fig 1) I dati del GQII 2023 mostrano un ’alta s t a b i l i t à n e l l a p a r t e s u p e r i o r e d e l l a c l a s s i f i c a g l o b a l e G e r m a n i a , C i n a , S t a t i U n i t i , R e g n o U n i t o e G i a p p o n e

Fonte: elaborazioni Accredia su dati del World Trade Organization e Global quality infrastructure index report 2023.

Figura 1 – Correlazione tra GQII 2023 e impor tazioni

s o n o r i m a s t i a i v e r t i c i d e l l a c l a s s i f i c a dal 2020, primo anno in cui è stato cal-

c o l a t o l ’ i n d i c a t o r e L o s v i l u p p o d i u n sistema nazionale di IQ è infatti un pro-

c e s s o c h e r i c h i e d e m o l t i a n n i , e c i ò significa che le posizioni in classifica dei singoli Paesi sono piuttosto stabili

n e l b r e v e p e r i o d o L ’ I Q è p a r t i c o l a r -

m e n t e s v i l u p p a t a i n N o r d A m e r i c a , Europa e Cina, come anche negli altri

p a e s i B R I C S ( B r a s i l e , R u s s i a , I n d i a , S u d a f r i c a ) , i n G i a p p o n e , A u s t r a l i a e Nuova Zelanda, nonché in alcune par ti dell’America del Sud, dell’Asia Centrale e di alcuni Paesi arabi (Tab. 1).

N o r m a z i o n e , m e t r o l o g i a a c c r e d i t amento e valutazione della confor mità

c o n t r i b u i s c o n o i n m o d o s o s t a n z i a l e a l l ’ i s t i t u z i o n e d i a r e e e c o n o m i c h e a d

Tabella 1 – Classifica GQII 2021 (primi 25 Paesi)

Posizione Paesi GQII 2023

1 Germania 0,9937

2 Cina 0,9912

3 Stati Uniti 0,9885

4 Regno Unito 0,9791

5 Giappone 0,9698

6 Italia 0,9624

7 Spagna 0,9504

8 Corea del Sud 0,9423

9 Francia 0,9396

10 India 0,9356

11 Australia 0,9294

12 Polonia 0,9266

13 Canada 0,9239

14 Repubblica Ceca 0,9232

15 Messico 0,9226

16 Svizzera 0,9211

17 Brasile 0,9188

18 Turchia 0,9168

19 Olanda 0,9134

20 Sudafrica 0,9118

21 Svezia 0,8898

22 Ungheria 0,8801

23 Finlandia 0,8723

24 Slovacchia 0,8689

25 Austria 0,8668

Fonte: Global quality infrastructure index report 2023

2 – Correlazione tra GQII 2023 e SDG Index

Fonte: Global quality infrastructure index report 2023

a l t a i n t e g r a z i o n e e c o n o m i c a , m a a nc h e a l l a t r a n s i z i o n e e c o l o g i c a

e economie e delle società. In termini di correlazioni tra IQ e indicatori macroec

i una relazione positiva tra il GQII 2023 e l’SDG Index , pari a 0,65 (Fig 2) Salute, energia, ambiente, ma anche i n c l u s i o n e e r e s p o n

Caratteri 10511, 0 Figure, 0 Tabelle

à s o c i a l e d’impresa sono solo alcune aree degli

SDGs con una chiara correlazione con l’IQ In generale, possiamo dire che le economie più avanti verso il raggiungim e n t o d e g l i S D G s t e n d a n o a d a v e r e un IQ più strutturata, senza che ciò rappresenti alcuna relazione causale Il “Global Quality Infrastructure Index ( G Q I I ) P r o g r

sul sito https://gqii.or g/gqii-2023

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Dal 1983 il laboratorio metrologico CIBE è specializzato nell’offrire servizi di prova, tarature e certificazioni di masse, pesiere, pipette e strumenti per pesare, ed è un punto di riferimento nell’ambito della metrologia tecnica e legale in Europa.

La sua missione è quella di dare supporto a tutti gli utilizzatori e ai for nitori di strumenti e servizi nel settore delle masse e degli strumenti per pesare.

SERVIZI

PROVE SU STRUMENTI PER PESARE

Bilance, indicatori di peso, celle di carico, selezionatrici ponderali, riempitrici gravimetriche, totalizzatori a funzionamento continuo e discontinuo sono solo alcuni degli strumenti che CIBE può sottoporre alle prove previste dalla pertinente documentazione OIML o EN e richieste per l’esame CE del Tipo Tutte le prove sono effettuate in conformità alle procedure riportate nei seguenti documenti normativi: EN 45501 e OIML R76 per strumenti per pesare non automatici, OIML R 60 per celle di carico

O I M L R 6 1 - R 5 1 - R 5 0 - R 1 0 7 p

mento automatico

FORMAZIONE COSTANTE

C I B E o r g a n i z z a c o r s i e i n

mente per diffondere la conoscenza metrologica e i temi della qualità delle misure Lo scopo principale è quello di approfondi-

STRUMENTI

– PESI SINGOLI: Pesi in acciaio INOX in classe di precisione M1; masse OIML in fusione di ghisa classe di precisione M1; masse in classe di precisione M1 per bilance di grossa portata; masse a disco e aste porta pesi in classe di precisione M1; p e s i i n acciaio INOX classe di precisione F1, pesi campione in acciaio INOX classi di precisione E1-E2

– PESIERE: Pesiere in legno e in alluminio con set di pesi in acciaio INOX in classe di precsione M1, F1, E2

Measures You Can Trust

E-mail: marketing@cibelab.it

Web: www.cibelab.it

CIBE ha conseguito la certificazione del proprio sistema di gestione per la qualità in conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2015 per la commercializzazione di masse, consulenza metrologica, servizi di taratura masse, verifica e taratura di strumenti di pesatura e di misura. Il sito web www cibelab it contiene tutte le informazioni sui servizi e prodotti offerti

re tematiche quali: La metrologia legale – La metrologia tecnicos c i e n t i f i c a – L

periodica di strumenti per pesare

VERIFICAZIONE PERIODICA

Il laboratorio metrologico CIBE effettua verificazioni periodiche, su tutto il territorio nazionale, di diverse tipologie di strumenti per pesare, sia a funzionamento non automatico che a funzionamento automatico, quali ad esempio: • bilance • piattaforme di peso • selezionatrici ponderali • riempitrici gravimetriche.

SERVIZIO DI TARATURA LAT

CIBE è laboratorio LAT (Laboratorio Accreditato di Taratura) per t a r a

mento non automatico e automatico (selezionatrici ponderali e riempitrici gravimetriche) La tabella di accreditamento è pubblicata sul sito web di ACCREDIA www accredia it

ACCESSORI: Custodie in legno, plastic a e a l l u m i n i o p e r p e s i s i n g o l i e s e t d i

pinze, pennellini e altri accessori

Da oltre 30 anni CIBE è un punto di riferimento nell’ambito della Metrologia Legale e tecnica in Italia e in Europa Il nostro obiettivo è quello di aiutare i clienti nella scelta delle migliori soluzioni per soddisfare le loro esigenze in ambito metrologico, offrendo supporto con la nostra ampia gamma di prodotti e servizi, nel pieno rispetto delle normative vigenti.

CIBE offre:

• Servizi di taratura ACCREDIA per pesi, masse, pipette e bilance;

• Rapporti di prova per bilance, indicatori di peso,

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• Vendita di pesi, pesiere e masse di grossa portata

L’etica nella valutazione di conformità di ter za par te

La garanzia di eticità deve scaturire dal confronto dialettico fra gli stakeholder, dalla reciproca fiducia e dalla condivisione dei valori

ETHICS IN THIRD-PARTY CONFORMITY ASSESSMENT

E

operate in a coherent and appropriate manner, but they are not effective if they are not suppor ted by the high morality of those who promote them and those who are called upon to apply them

RIASSUNTO

I codici etici, generando consapevolezza, aiutano a o p e r

hanno efficacia se non sono sostenuti dall’elevata moralità di chi li promuove e di chi è chiamato ad applicarli.

L’attualità del tema etico

Negli ultimi anni il sistema economicop r o d u t t i v o , m e s s o d i f r o n t e a l l e c o nt r addizioni di uno s vil uppo per cepit o sempre più come fonte di problemi (nel l o r o c o m p l e s s o r i c o n d u c i b i l i a l p i ù ampio tema della sostenibilità) che di benefici, ha rivolto una crescente attenzione agli aspetti etici, e le prospettive a p e r t e d a l l ’ i m p i e g o d e l l ’ i n t e l l i g e n z a ar tificiale hanno ulteriormente alimentato il dibattito sull’etica, praticamente in qualsiasi ambito

Ciò rende più che mai attuale la rifless i o n e s u l l ’ e t i c a a p p l i c a t a a l l a v a l u t az i o n e d e l l a c o n f o r m i t à “ d i p a r t e t e r z a ” , b a s a t a c i o è s u l l ’ e q u i d i s t a n z a d e l C o n f o r m i t y A s s e s s m e n t B o d y ( C A B ) e d e l l ’ A c c r e d ita tio n B o d y ( A B ) d a l l e p a r t i i n t e r e s s a t e . S o f f e r m a r s i peraltro sull’etica delle/nelle attività di valutazione di terza par te è oggi non s o l o a p p r o p r i a t o , m a u r g e n t e , s e s i vuole confermare e rafforzare, con riferimento al nuovo scenario, la centralità d e l l ’ a u d i t i n d i p e n d e n t e , e d e l l e d e c isioni conseguenti, nell’ambito della più g e n e r a l e “ I n f r a s t r u t t u r a p e r l a Q u a l ità"1 .

L a v a l u t a z i o n e d e l l a c o n f o r m i t à d i terza par te implica, in quanto tale, l’es e r c i z i o d e l l ’ e t i c a c o m e p r a s s i D u nque si può dire che essa è intrinseca -

mente etica. La terzietà è di fatto la cond i z i o n e s t r u t t u r a l e p e r l ’ i m p a r z i a l i t à del giudizio, tanto che i termini “terziet à ” e “ i m p a r z i a l i t à ” v e n g o n o s p e s s o utilizzati come sinonimi2.

L’”ecosistema etico”

I l p r o c e s s o v a l u t a t i v o , c o m e a f f i d a t o a g l i o r g a n i s m i d i v a l u t a z i o n e d e l l a conformità e agli Enti di accreditament o , n o n è i l s o l o , f r a l e c o m p o n e n t i d e l l ’ ” I n f r a s t r u t t u r a p e r l a Q u a l i t à ” , a dover essere considerato in prospettiva etica Infatti l’etica è anche condizione di validità e attendibilità dei comportamenti delle organizzazioni che applicano i requisiti di cer tificazione/ispez i o n e / p r o v a o t a r a t u r a e d e l l e a l t r i par ti interessate, inclusi i loro clienti e f o r n i t o r i e , a n c o r a , l ’ a s s i m i l a z i o n e e applicazione del principio etico sono e s s e s t e s s e o g g e t t o d i v a l u t a z i o n e ; i l tutto, reso valido ed efficace dalle recip r o c i t à e c i r c o l a r i t à d i u n o s c h e m a , che può essere così sintetizzato: A) l’applicazione del principio etico: – d a p a r t e d e l C A B e A B e d e i l o r o auditor/ispettori, si esprime soprattutto nella forma dell’imparzialità; – per quanto riguarda le organizzazioni, si manifesta in par ticolare attraverso l’autenticità, l’affidabilità dei comp o r t a m e n t i ( i n c l u s a l a c a p a c i t à d i

dei diritti e dell’ambiente; – per le altre par ti interessate, a cominciare dal cliente/committente/utente,

t

transazioni

B ) r i g u a r d o a l l a v e r i f i c a d e l l ’ a p p l i c azione stessa:

– l ’ E n t e d i a c c r e d i t a m e n t o a c c e r t a e attesta l’imparzialità dei CAB, mentre questi ultimi si confrontano con l’attuazione del principio etico da par te delle organizzazioni (ciò include l’accer tamento della “veridicità” delle dichiarazioni/affermazioni dell’auditee);

– l ’ o r g a n i z z a z i o n e v a l u t a l a p r o p r i a stessa integrità, quella del proprio pers o n a l e ( c o m p r e s o i l m a n a g e m e n t ) , quella dei propri fornitori e par tner; – le altre par ti interessate, a loro volta, e s p r i m o n o g i u d i z i e o p i n i o n i r i g u a rd o a l l ’ e t i c a e a l l ’ i n t e g r i t à s i a d e l l e or g anizzazioni che del CA B/ A B ( l ’ uso dei social media, in questo senso, rappresenta uno strumento for midabil e , p u r c h é e s s o s t e s s o u t i l i z z a t o “ e t icamente”)

Etica e Intelligenza Ar tificiale

L a g u i d a p e r g l i a u d i t d e i s i s t e m i d i g es t ione, UNI EN IS O 19011:2018, sottolinea la necessità, per gli auditor, di essere “equi, veritieri, sinceri, onesti e riser vati” Tale idea che l’etica (e in questo caso l’etica della valutazione) a t t e n g a p r i n c i p a l m e n t e a l l ’ ” e s s e r e ” , riguardi cioè, prima che gli atti, la loro origine e motivazione, chiama in causa il tema della “responsabilità”: in definitiva, un ’etica come forma mentale, come “ senso ” , prima che come obbligo (per esempio, formalizzato nei codici deontologici)

Ispettore Accredia n.gigante@accredia.it

C o r r e l a t i v a m e n t e , a n c h e n e l c a m p o della valutazione di terza par te cresce la necessità di una riflessione sull’Intelligenza Ar tificiale, il cui effetto dirompent e e g l obal e cos t it uis ce una del l e m a g g i o r i s f i d e a t t u a l i e f u t u r e p e r l a verifica della conformità, viste le implicazioni di tale rivoluzione, tra l’altro in termini di tracciabilità delle decisioni e dunque, appunto, delle responsabilità. Uno dei risultati che emergono da tale riflessione è che l’etica non può essere “ ar tificiale” Sebbene gli sviluppi dell ’ I A g e n e r a t i v a p r e f i g u r i n o u n a c r escente capacità di assumere decisioni “algoritmiche” anche a livello strategico, esse non potranno essere, in quanto non um ane , la risultante di un conf r o n t o d i a l e t t i c o ; i n a l t r e p a r o l e , n o n s a r a n n o a s c r i v i b i l i a l l a d i m e n s i o n e etica Semplicemente, non vi può esser e e t i c a d o v e e s i s t e a r t i f i c i o n é , p e r contro, ar tificio nell’applicazione dell’etica.

I n t e l l i g e n z a A r t i f i c i a l e e d e t i c a s o n o piuttosto da considerare come opposti, la cui sintesi andrà realizzata, e come tale valutata, negli specifici sistemi di g e s t i o n e c h e a l l e o r g a n i z z a z i o n i è richiesto di mettere in piedi, in applicazione dei modelli prescelti (per la qual i t à , l a s i c u r e z z a , l ’ a m b i e n t e , e c c ) e della loro integrazione.

L’etica come dimensione operativa dei Conformity

Assessment Bodies

Secondo il principio della focalizzazione sul cliente e sulle par ti interessate, che sta alla base delle norme sui sistemi di gestione e di quelle per la valutazione della loro applicazione, nell’interazione: CAB (es. organismo di cer tif i c a z i o n e o i s p e z i o n e , l a b o r a t o r i o d i prova o taratura) – Cliente del CAB (es organizzazione che richiede la cer tificazione del proprio sistema di gestione) – Cliente del Cliente del CAB (es. c o n s u m a t o r e / c o l l e t t i v i t à ) , è i n u l t i m a a n a l i s i e t i c o c i ò c h e “ c o n v i e n e ” a q u e s t ’ u l t i m o , i n d i p e n d e n t e m e n t e d a quanto convenga agli altri attori, a partire dallo stesso CAB Considerato che i CAB, come operatori economici, sono legittimamente orientati alla realizzazione del pr of it t o, s ar ebbe t ut t avia irrealistico, come caso-limite, prevede-

re il loro volontario “sacrificio” nel nome dei princìpi; d’altra par te, ogni azione rivolta a privilegiare il business a svantaggio della correttezza dei comp o r t a m e n t i e d e l l ’ a p p l i c a z i o n e d e i principi dell’etica e dell’integrità sarebbe inaccettabile, quanto può esserlo il prevalere di un interesse individuale su un principio universale. Affinché il dilemma (mantenere la terzietà o rinunciare al profitto?) possa risolversi a favore dei “princìpi”, le norme di accreditamento impongono ai CAB d’identificare o eliminare (o ridurre al di sotto di una soglia ragionevolmente accettabile) i rischi per la propria imparzialità (Fig 1)

L’approccio dialettico

Sembrerebbe tutto risolto, dunque, se non fosse per il fatto che una valutazione dei rischi per l’imparzialità condotta proprio dal soggetto (il CAB) che ha fra i principali obiettivi – in quanto condizione per operare – quello di ottenere un ’attestazione d’imparzialità (attraverso l’accreditamento), è essa stessa e v i d e n t e m e n t e a f f e t t a d a u n c o n f l i t t o d’interesse “strutturale”, che potrebbe indurre i CAB a non farsi le domande giuste (oggettivamente necessarie) e a non darsi le giuste risposte (oggettivamente valide).

Come, allora, affrontare questo rischio per l’imparzialità “di secondo livello”? Come, in altre parole, garantire “l’imparzialità della valutazione dei rischi p e r l ’ i m p a r z i a l

v r e b b e c o n s i s t e r e i n n a n z i t u t t o n e l l ’ i nterposizione di un meccanismo “estern o ; d i f a t t o , l e n o r m e d e l l a s e r i e I S O

1 7 0 0 0 ” r i c h i e d o n o c h e , a p r e s i d i o d e l l ’ i m p a r z i a l i t à d e i C A B , v e n g a n o coinvolti i por tatori dei diversi interessi. Tale meccanismo dovrebbe basarsi sul bilanciamento fra posizioni non coincidenti (e, al limite, divergenti); ma affinché il tutto “funzioni”, dovrebbero realizzarsi tre condizioni: innanzitutto, l’identificazione e analisi del rischio, e il conseguente trattamento, dovrebbero e s s e r e r e s i d i s p o n i b i l i a l l a c o n v a l i d a d e g l i s t a k e h o l d e r. I n a l t r i t e r m i n i , d ovrebbe essere assicurata la trasparenz a d e l l a v a l u t a z i o n e d e l r i s c

c o n s

stere nella reale possibilità per le par ti interessate di interferire con la valutazione stessa e con le azioni conseguenti, cioè di condizionare in concreto le determinazioni, anche strategiche, e i compor tamenti del CAB, pretendendone la correzione, ove necessario Alle condizioni di trasparenza e inter ferenz a n e a n d r e b b e i n f i n e a g g i u n t a u n a

t e r z a , q u e l l a d e l l a c o m p e t e n z a d e l “meccanismo”, senza la quale non sarebbe possibile affrontare criticament e / d i a l e t t i c a m e n t e l a g e s t i o n e d e l r ischio per l’imparzialità

L’approccio collaborativo

U n a c o n v a l i d a d e l l a g e s t i o n e d e

non può restare l’unico criterio, pena

Figura 1 – Relazioni fra i soggetti coinvolti nella gestione per l’impar zialità e approccio basato sul rischio

una gestione per l’imparzialità di tipo puramente conflittuale e, al limite, un improduttivo immobilismo Occorre associare, a quello “dialettico”, un approccio di tipo collaborativo, in coerenza con il fine principale dell’Infrastruttura per la Qualità, che è quello di favorire e promuovere il crescente benessere della collettività. Complementar mente alla diffidenza, per quanto costruttiva, che caratterizza il confronto fra interessi contrapposti, è impor tante che vi sia reciproca fiducia fra le par ti, e questa dovrebbe a sua volta essere alimentata da conferme di autenticità, secondo un processo circolare in base al quale lo sforzo comune, orientato ad assicurare l’imparzialità della valutazione di conformità, risulti continuamente convalidato dalle azioni pratiche e dal “buon esempio” (Fig 2)

CONCLUSIONI

In sintesi, sulla base di quanto detto dovrebbe essere possibile convenire che: – L’esercizio dell’etica non può essere “ a r t i f i c i a l e ” , n é s o l o a p p a r e n t e , n é p u r a m e n t e f o r m a l e o c o n v e n z i o n a l e , né, tanto meno, “ oppor tunistico” Sebb e n e i c o d i c i e t i c i s v o l g a n o u n r u o l o impor tante in quanto, generando cons a p e v o l e z z a , a i u t a n o a o p e r a r e i n modo coerente e appropriato, essi non hanno efficacia se non sostenuti dall’elevata moralità di coloro che li promuovono e di coloro che sono chiamati ad applicarli – In generale, e ancor più nel contesto

delle norme volontarie, la dimensione etica non può ridursi a un esercizio unilaterale né parziale La garanzia di eticità deve scaturire dal confronto dialettico fra gli stakeholder, così come dalla reciproca fiducia e dalla condivisione d e i v a l o r i I n q u e s t o m o d o l a v a

à (inclusa l’imparzialità) della valutazione potrà essere percepita e riconosciut a d a l l a

continua conferma e rinforzo

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

– G D ’ A c q u i s t

G. Giappichelli Editore, 2022. – N Gigante, Risk Management, Conformity Assessment, and Evaluation of Organizational Intelligence in Scenarios of Change and Crisis, in: The International Journal of Conformity Assessm e n t , 2 0 2 3 , Vo

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– UNI CEI EN ISO/IEC 17020:2012 Valutazione della conformità – Requisit i p e r i l f u n z i

n

m e n t o d i v a r i t i p i d i organismi che eseguono ispezioni.

– UNI CEI EN ISO/IEC 17021-1 2015 – Valutazione della conformità – Requis i t i p e r g l i o r g a n i s m i c h e c e r t i f i c a n o sistemi di gestione Parte 1 – Requisiti

– UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 –Valutazione della conformità – Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura

– UNI CEI EN ISO/IEC 17065:2012 –Valutazione della conformità – Requisiti per organismi che certificano prodotti, processi e servizi

– U N I E N I S O 1 9 0 1 1 : 2 0 1 8 – L i n e e guida per audit di sistemi di gestione.

NOTE

1 Ovvero del “sistema di ‘qualità e conformità’ messo in piedi da ogni Paese al fine di assicurare un corretto funzionamento del mercato, tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori e salvaguardare l’ambiente” e che, “Grazie alla sinergia tra i suoi quattro pilastri –n o r m a z i o n e , m e t r o l o g i a , a c c r e d i t amento e valutazione della conformità”, è in grado di assicurare “affidabilità, semplificazione, qualità e integrazione tra i mercati” (da: https://www. a c c r e d i a . i t / 2 0 2 0 / 0 1 / 1 0 / infrastruttura-della-qualita-unp r o g e t t o - g l o b a l e - p e r - l osviluppo-sostenibile/).

2 Altre espressioni, come “ assenza di conflitto di interessi” o, più in generale, la parola “onestà”, ser vono a trasmettere il medesimo significato. Si vedano al riguardo le definizioni di “ i m p a r z i a l i t à ” f o r n i t e d a l l e n o r m e del l a s er ie IS O 17000 ( per es em pio: U N I C E I E N I S O / I E C 1 7 0 2 5 . 2 0 1 8 , punto 3.1).

Figura 2 – Condizioni di funzionamento del meccanismo per la salvaguardia dell’impar zialità
Take control of your motion.
VELOCITÀ. PRECISIONE. PRESTAZIONI. Tak Ta contr e ol yo of VELOC moti ur ECISIONE. À. PR IT ITÀ. on.

M I S U R E I N A C U

Visualizzare il suono

L’Acoustic Camera nella caratterizzazione del rumore ambientale

DISPLAY SOUND: THE ACOUSTIC CAMERA

FOR THE CHARACTERIZATION OF THE ENVIRONMENTAL NOISE

The use of advanced tools like the acoustic camera allows for effective analysis and characterization of acoustic sources and fields This ar ticle describes the methodology for measuring environmental noise using the acoustic camera, a device that employs a microphone array and analysis techniques such as beamforming to map sound levels in open spaces It also presents the application of this tool for environmental noise monitoring in various fields

RIASSUNTO

L’uso di strumenti avanzati come l’acoustic camera permette di analizzare e caratterizzare le sorgenti e i campi acustici in modo efficace Questo ar ticolo descrive la metodologia di misura del rumore ambientale tramite l’acoustic camera, un dispositivo che utilizza un array di microfoni e tecniche di analisi quali il beamforming per mappare i livelli sonori in spazi aper ti, e presenta l’applicazione di tale strumento per il monitoraggio del rumore ambientale in diversi ambiti

INTRODUZIONE

L ’ i n q u i n a m e n t o a c u s t i c o r a p p r e s e n t a oggi uno dei principali impatti ambientali nelle aree urbane e industriali. Le sorgenti sonore sono costituite da molt e p l i c i a t t i v i t à u m a n e , q u a l i i l t r a f f i c o s t r a d a l e , f e r r o v i a r i o e a e r e o , m a a nche da processi industriali e cantieri Il monitoraggio del rumore ambientale è q u i n d i e s s e n z i a l e p e r c o m p r e n d e r e l ’ i m p a t t o c h e q u e s t e a t t i v i t à h a n n o sulla salute e il benessere della popolazione, nonché per sviluppare strategie di mitigazione efficaci.

Tra le varie tecnologie disponibili per l a r i l e v a z i o n e d e l r u m o r e , l ’ a c o u s t i c camera si è affermata come uno degli strumenti più avanzati e versatili. Graz i e a l l a c a p a c i t à d i c o m b i n a r e i n f o rmazioni audio e visive, questa tecnolog i a p e r m e t t e n o n s o l o d i r i l e v a r e e misurare i livelli di rumore, ma anche di localizzare le sorgenti con precisione, o f f r e n d o u n a r a p p r e s e n t a z i o n e m ediante immagini dell’intensità sonora

I n f a t t i , u s a n d o g l i o c c h i , g l i e s s e r i umani possono raccogliere informazion i p i ù r a p i d a m e n t e e c o n m a g g i o r e flessibilità rispetto a quanto potrebbe-

ro ottenere usando qualsiasi altro organo di senso Ecco perché è stato fatto u n g r a n d e s f o r z o t e c n o l o g i c o p e r estendere la “visione” a molti processi complessi in cui l’occhio, di solito, non può vedere Le macchine a raggi X, i dispositivi di risonanza magnetica e le fotocamere a infrarossi sono solo alcuni consolidati esempi di strumenti tecnic i c h e v i s u a l i z z a n o l ’ i n v i s i b i l e ; p e r q u a n t o r i g u a r d a i l s u o n o , i n v e c e , g l i sviluppi sono più recenti.

Q u a l i s o n o , a l l o r a , i v a n t a g g i o f f e r t i d a l s u o n o q u a n d o d i v e n t a v i s i b i l e ? Questo ar ticolo tratta delle caratteristic h e d e l l o s t r u m e n t o c h i a m a t o “ A c o ustic Camera”, che unisce “vista” e “ udito” per localizzare e caratterizzare le sorgenti sonore Di seguito vedremo l’applicabilità di questo strumento, foc a l i z z a n d o c i s u l s u o u t i l i z z o n e i p r oblemi di rumore all’aper to. Si descriveranno, quindi, le principali caratteristiche di un array microfonico, il suo funzionamento e le tecniche implementate, le principali applicazioni dell’appar e c c h i o n e l l a m i s u r a d e l r u m o r e a mbientale, al fine di fornire una panoram i c a a g g i o r n a t a d e l l e c a r a t t e r i s t i c h e di tale strumento

INQUINAMENTO ACUSTICO E MISURE DI RUMORE AMBIENTALE

Il rumore è definito come una sensazione uditiva sgradevole, fastidiosa o intollerabile e può manifestarsi in diverse forme: continuo o discontinuo, stazionario o fluttuante, costante o casuale, impulsivo. Ovviamente l’effetto di un suono, sia esso di natura psicologica o fisiologica, dipende dalla sua intensità, ovvero dal suo volume, ma in modo ugualmente importante dalla sua distribuzione spettrale, dalla sua durata e dalla sua ar ticolazione temporale Per valutare tutte queste condizioni di esposizione al rumore sono stati introdotti specifici indicatori, che trovano collocazione in numerose norme tecniche e di legge È evidente, quindi, la necessità di dispositivi di misura capaci di valutare tali indicatori, ma anche d’indirizzare la progettazione acustica verso inter venti capaci di mitigare o, possibilmente, annullare tali impatti

U n ’ e c c e s s i v a e s p o s i z i o n e a l r u m o r e n o n è , d ’ a l t r a p a r t e , u n a c o n d i z i o n e c h e o c c o r r e r a r a m e n t e . L e s o r g e n t i sonore che contribuiscono all’inquinam e n t o a c u s t i c o s o n o n u m e r o s e e influenzano negativamente la qualità della vita e la salute di molti cittadini.

S e c o n d o s t i m e r e c e n t i , c i r c a i l 2 5 % della popolazione europea è esposto a livelli sonori disturbanti il sonno o le attività di vita. Traffico stradale urbano e a u t o s t r a d a l e , t r a f f i c o f e r r o v i a r i o e aereo, attività industriali e ar tigianali sono altrettante fonti di rumore impattanti sulla vita delle persone esposte

Le stesse attività della vita domestica contribuiscono ulteriormente all’esposizione quotidiana a suoni indesiderati

Dip. Ingegneria Meccanica, Energetica, Gestionale e dei Traspor ti Università di Genova corrado.schenone@unige.it

Le nor me inter nazionali, nazionali e locali regolano i livelli di rumore ammessi e per rispettarle è necessaria una comprensione dettagliata delle sorgenti sonore coinvolte. È evidente pertanto la necessità di disporre di strumenti precisi e flessibili, capaci non solo di verificare il rispetto dei limiti di legge, ma anche di guidare gli inter venti di risanamento acustico e bonifica sonora. Se la semplice misura dei livelli sonori, allo scopo di controllare il superamento o meno delle soglie introdotte dalla normativa europea e nazionale, può essere condotta con l’utilizzo dei tradizionali fonometri, la progettazione acustica di azioni volte alla riduzione del rumore risulta for temente potenziata dalla disponibilità di un dispositivo capace di visualizzare tridimensionalmente il campo sonoro e, quindi, indirizzare correttamente gli inter venti migliorativi, siano essi costruttivi, gestionali o pianificatori. È qui che l’acoustic camera offre un netto vantaggio rispetto ai metodi di misurazione tradizionali e trova spazio per applicazioni che rappresentano davvero un giro di boa e un nuovo paradigma rispetto al passato.

Infatti, normalmente le misure acustiche erano e sono condotte mediante fonometri, ovvero dispositivi dotati di un solo microfono e capaci di rilevare la pressione sonora in una posizione, per derivarne poi il livello e tutti gli indicatori di fastidio del rumore che sono ad essa collegati. Con l’acoustic camera si entra in una nuova dimensione, nella quale l’impiego combinato di un array di microfoni e delle tecniche di beamforming, reso possibile operativamente dalla disponibilità di processori elettronici di elevata capacità, permette di superare la rilevazione in un solo punto, per raggiungere la valutazione della distribuzione dei livelli di pressione sonora in tutto il campo sonoro e financo la determinazione dei livelli di potenza sonora delle diverse sorgenti sonore emittenti Vediamo quindi nel seguito in cosa consiste tale apparecchiatura.

MICROFONI E ARRAY

Al cuore del sistema di rilevamento dell’acoustic camera ci sono i microfoni,

che agiscono come trasduttori trasformando le variazioni di pressione sonora in segnali elettrici Tuttavia, per rilevare il rumore ambientale con la massima precisione possibile, un singolo microfono non è sufficiente. Per questo motivo si utilizzano array microfonici, ovvero gruppi di microfoni disposti in configurazioni specifiche per acquisire infor mazioni sonore da diverse direzioni. Ogni configurazione è progettata per ottenere una risoluzione diversa, in termini sia di frequenza sia di spazio Gli array microfonici non solo per mettono di rilevare il suono, ma anche di determinare la sua direzione e intensità, fornendo così una rappresentazione dettagliata della distribuzione delle sorgenti sonore

Per quanto riguarda le possibili configurazioni di un array microfonico, queste possono assumere diverse forme Le principali sono:

– Array lineare: costituito da microfoni posizionati a inter valli regolari su una linea retta Questo tipo di array offre risoluzione solo in direzione parallela all’asse dei microfoni, – Array piano: composto da microfoni disposti su un piano, la cui geometria può variare notevolmente Questo tipo d i a r r a y f o r n i s c e r i s o l u z i o n e i n u n piano parallelo a quello in cui sono collocati i microfoni;

– Array sferico: con microfoni disposti s u u n a s f e r a , i n u n n u m e r o v a r i a b i l e Questo tipo di configurazione consent e l a r i s o l u z i o n e i n t u t t e l e d i r e z i o n i dello spazio in cui è immerso.

A ciascuna configurazione corrisponde un “beampatter n ” , noto anche come “risposta di direttività” o “modello di risposta in frequenza”. Il beampattern è una rappresentazione grafica, che

descrive come un trasduttore risponde a un ’onda sonora incidente, in funzione della direzione, su un determinato piano e per una specifica frequenza Ogni configurazione di array viene studiata e progettata in base all’applicazione e al contesto operativo Ad esempio, array di piccole dimensioni, come le matrici por tatili, sono adatti per misurazioni rapide, dove il tempo e lo sforzo richiesti per le operazioni sono ridotti Tali array sono particolarmente indicati per la risoluzione di problemi che richiedono una rapida valutazione qualitativa o per l’identificazione immediata della posizione di un possibile guasto Per le misurazioni 3D, un array di microfoni capta segnali provenienti da tutte le direzioni Gli array sferici, quindi, sono particolarmente utili in contesti che richiedono una panoramica a 360 gradi, come grandi stadi, strutture architettoniche per eventi o manifestazioni oppure l’acustica di una stanza. I risultati del beamforming vengono mappati su nuvole di punti 3D scannerizzati o su modelli CAD 3D dell’oggetto misurato Altre configurazioni, meno portatili, sono utilizzate per misurazioni in campo aper to e per rilevare frequenze molto basse Questi array hanno strutture di grandi dimensioni per sostenere i microfoni, con super fici anche di diversi metri. Tra le geometrie più utilizzate si trovano: array a griglia, array casuale, array a spirale, array a ruota, array a mezza ruota e array a croce

LA TECNICA DEL BEAMFORMING

Il metodo per ottenere un’immagine acustica dalle misurazioni effettuate con un array di microfoni è basato sul beamforming acustico, ovvero una tecnica di

Figura 1 – Alcune comuni configurazioni di array microfonico

elaborazione del segnale fondata sulle misurazioni di un array di microfoni in campo lontano (Far-Field) Mentre un array campiona spazialmente un campo sonoro, un algoritmo di beamfor ming esegue un filtraggio spaziale che consente di mappare la distribuzione delle sorgenti sonore a una cer ta distanza dall’array, permettendo d’individuare la fonte più rilevante. Gli algoritmi di beamforming migliorano, quindi, la capacità dell’array di catturare segnali provenienti da una specifica direzione.

La prima applicazione documentata del beamforming risale agli anni ’40, con l o s v i l u p p o d i u n ’ a n t e n n a r a d i o p e r applicazioni militari: un “cercatore di direzione”, utilizzato per il rilevamento dei sottomarini. Per quasi vent’anni, il beamforming è stato applicato esclusivamente ai segnali radio e alle antenne orientabili. Negli anni ’70, questa tecnica è stata poi estesa ai campi sismici e, infine, in acustica Nel corso del tempo, sono stati sviluppati diversi algoritmi di beamforming, che hanno raggiunto un livello di complessità sempre maggiore, grazie ai miglioramenti nelle tecnologie di acquisizione dati e nei calcoli computazionali

I l b e a m f o r m i n g a c u s t i c o è u n o d e g l i algoritmi di elaborazione del segnale più semplici, poiché permette d’isolare spazialmente un suono proveniente da u n a d i r e z i o n e s p e c i f i c a , c r e a n d o u n microfono superdirezionale orientabile a par tire da un array microfonico di caratteristiche note Il principio su cui si basa il beamforming è concettualment e m e n o c o m p l e s s o d i q u a n t o p o s s a sembrare a una prima analisi. La Fig. 2 illustra uno schema semplificato di un sistema planare composto da un numero limitato di microfoni Nel caso in cui u n ’ o n d a p i a n a i n c i d a p e r p e n d i c o l a rmente sull’array, questa viene registrata con la stessa fase su tutti i microfoni, e la somma dei segnali riproduce fedelmente l’onda incidente Se invece l’angolo d’incidenza è diverso da 90°, la differente fase con cui l’onda viene rilevata dai microfoni genera una somma a t t e n u a t a , c h e d i p e n d e d a l l ’ a n g o l o d’incidenza

In altre parole, un array microfonico, a differenza di un singolo microfono, ha

da più microfoni

una maggiore direttività Nel caso di un elevato numero di microfoni, il diag r a m m a p o l a r e t e n d e a s o m i g l i a r e a quello mostrato in Fig. 3 (a destra). In realtà, esistono anche lobi laterali (non ripor tati nell’immagine, per semplicità) che variano in funzione della frequenza, poiché la fase dell’onda è influenzata non solo dall’angolo d’incidenza

m a a n c h e d a l l a f r e q u e n z a e d a l l a distanza tra i microfoni

I n t r o d u c e n d o r i t a r d i a p p o s i t a m e n t e

calcolati, diversi per ciascun microfon o e p e r o g n i f r e q u e n z a a n a l i z z a t a , tra il singolo trasduttore e il sommatore, è possibile orientare vir tualmente l’array, in modo da ottenere una somma in fase per una direzione diversa da quella perpendicolare

In definitiva, è possibile orientare virtualmente l’array, senza spostare fisicamente alcunché, semplicemente calcolando i ritardi sui segnali digitalizzati provenienti dai diversi microfoni e combinando

Figura 2 – Somma del segnale proveniente
Figura 3 – Diagramma polare di un microfono singolo (a sinistra) e di un array (a destra)

L’INNOVAZIONE PRENDE FORMA Soluzioni NDT

L’INN VA OVA ZIONE PREND Soluz E F ioni ND OR T MA

Le soluzioni definitive di scansione 3D per la valutazione dei danni superficiali

- Accuratezza imbattibile

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ione dei d alutazv iv ioni definit z e solu L anni ansione e di sc te , s tori si opera ver - Di racciabili e t pr i sem at - D

ttibile a imba ccuratezzA isultato so r s

- Diversi operatori, lo stesso risultato

Richiedi ulteriori informazioni

opportunamente i dati ottenuti. Grazie a questa capacità di orientare virtualmente il trasduttore direzionale, si possono misurare rapidamente i suoni provenienti da diverse direzioni e calcolare la mappa acustica tramite interpolazioni tra le varie direzioni misurate Sebbene il principio del beamforming sia concettualmente semplice, l’implementazione reale dell’algoritmo è molto complessa, poiché richiede ritardi differenti in funzione delle direzioni, delle frequenze considerate e della posizione dei microfoni. D’altra parte, la complessità dell’algoritmo non influisce sull’utilizzatore finale del sistema e, quindi, non sarà approfondita ulteriormente Va sottolineata, comunque, la caratteristica fondamentale che rende estremam e n t e p o t e n t e l ’ a c o u s t i c c a m e r a : l a possibilità di sovrapporre all’immagine acustica un’immagine prodotta tramite una videocamera digitale. L’innovazione sta proprio nella combinazione di questi due sensi, “udito” (microfoni) e “vista” (telecamera digitale), che permette di vedere le tracce di un ’onda

s o n o r a . I n q u e s t o m o d o , l e s o r g e n t i sonore possono essere “viste” sull’og-

g e t t o c h e e m e t t e r u m o r e , r e n d e n d o i m m e d i a t a l ’ i d e n t i f i c a z i o n e d e l l e s o rg e n t i p r i n c i p a l i , l e a r e e d i m a g g i o r e e s p o s i z i o n e e i l p o s i z i o n a m e n t o n e l tempo degli emettitori sonori. Uno strumento complesso, che rende semplice l’analisi di un qualsiasi campo sonoro

USO DELL’ACOUSTIC CAMERA PER LA RILEVAZIONE DEL RUMORE AMBIENTALE

L a p o s s i b i l i t à d e l l ’ a c o u s t i c c a m e r a d i visualizzare il suono, la rende estremamente efficace in molteplici contesti; utilizzata nei settori eolico, industriale e dei traspor ti, la gamma delle sue applicazioni è davvero vasta. È stata impiegata anche in ambiente subacqueo per rilevare difetti del fondo marino e monitorare la fauna marina con sottomarini senza pilota. Inoltre, questa tecnologia c o n s e n t e d i c a r a t t e r i z z a r e l e f o n t i d i r u m o r e a n c h e a g r a n d i d i s t a n z e e d i operare in condizioni ambientali difficili, facilitando il monitoraggio del rumore ambientale e industriale.

Un’applicazione, par ticolarmente interessante, riguarda il monitoraggio delle emissioni sonore delle turbine eol i c h e : u n a s f i d a s i g n i f i c a t i v a , d a t o l ’ a m b i e n t e v e n t o s o e l ’ a l t e z z a d e l l e strutture. Grazie all’acoustic camera, è possibile distinguere le componenti son o r e e m e s s e d a l l e t u r b i n e , a n c h e i n presenza di rumori di fondo. Ciò consente d’individuare le principali fonti di r u m o r e , c o m e i l b o r d o d e l l e p a l e , e inter venire per ridurre le emissioni

condizioni di lavoro richiedono rapidit à e p r e c i s i o n e n e l l a l o c a l i z z a z i o n e delle fonti sonore

L a c a r a t t e r i z z a z i o n e d e l r u m o r e p o r t u a l e e n a v a l e s t a l a r g a m e n e beneficiando di questa tecnologia, che p e r m e t t e d i o v v i a r e a i d u e p r i n c i p a l i problemi che si incontrano in quest’amb i

g

gente rispetto alle sue stesse emissioni e richiederebbe un elevatissimo nume-

Figura 4 – Pala eolica: pattern di emissione del r umore misurato in dB nella banda di 1/3 di ottava con frequenza 1.000 Hz

Anche nei cantieri di costruzione, l ’ a c o u s t i c c a m e r a r a p p r e s e n t a u n o strumento fondamentale per la mitigaz i o n e d e l r u m o r e . I r u m o r i p r o d o t t i d a l l e a t t r e z z a t u r e d a c a n t i e r e , c o m e mar telli pneumatici e battipali, posson o a v e r e u n i m p a t t o n e g a t i v o s u l l a popolazione circostante. Grazie all’acoustic camera, è possibile misurare e localizzare con precisione le sorgenti di rumore, facilitando l’implementazione di barriere antirumore più efficaci Un ulteriore ambito di applicazione è r a p p r e s e n t a t o d a l l e m i s u r a z i o n i i n esterno su oggetti di grandi dimensioni, come escavatori e macchinari i n d u s t r i a l i . L ’ a c o u s t i c c a m e r a p e rmette di eseguire misurazioni a lunga distanza, analizzando sia la frequenz a s i a l ’ i n t e n s i t à d e l s u o n o , a n c h e i n ambienti complessi e dinamici Questa t e c n o l o g i a s i è d i m o s t r a t a p a r t i c o l a rmente utile in ambienti difficili, dove le

ro di misure puntuali (molte delle quali in posizioni praticamente irraggiungibili) per avere informazioni significative; l’inaccessibilità delle aree prossime a l l e s o r g e n t i , c h e i n u n p o r t o s o n o escluse agli accessi per ragioni di sicurezza e operatività Infine, l’acoustic camera ha trovato applicazione anche nel campo della bioacustica, come dimostrato dal suo uso per lo studio della comunicazione tra gli elefanti L’Università di Vienna ha utilizzato l’acoustic camera per analizzare i suoni a bassa frequenza prodotti dagli elefanti, contribuendo a una migliore comprensione del loro “linguaggio segreto” e al miglioramento delle strategie di conser vazione delle specie Questa tecnologia ha reso possibile la visualizzazione delle emissioni sonore non percepibili dall’orecchio umano, facilitando l’analisi delle comunicazioni a lunga distanza tra animali.

In conclusione, l’acoustic camera si è rivelata uno strumento innovativo e vers a t i l e i n n u m e r o s i c a m p i a p p l i c a t i v i , d a l l a g e s t i o n e d e l r u m o r e i n c o n t e s t i i n d u s t r i a l i e u r b a n i f i n o a l l a r i c e r c a scientifica Grazie alla sua capacità di l o c a l i z z a r e c o n p r e c i s i o n e l e f o n t i sonore e di fornire un’immagine visiva d e l l e e m i s s i o n i , h a r i v o l u z i o n a t o i l modo in cui affrontiamo le problematiche legate al rumore, aprendo nuove possibilità per la riduzione dell’inquin a m e n t o a c u s t i c o e i l m i g l i o r a m e n t o della qualità della vita

L’ACOUSTIC CAMERA:

UNA NUOVA FRONTIERA NEL MONITORAGGIO DEL RUMORE

L’utilizzo dell’acoustic camera per la rilevazione e la gestione del rumore ambientale rappresenta un impor tante passo avanti rispetto ai metodi tradizionali. Grazie alla sua capacità di combinare immagini acustiche e visive, questo strumento permette d’identificare e localizzare con precisione le sorgenti sonore, offrendo nuove possibilità per la progettazione di inter venti volti alla riduzione dell’inquinamento acustico. Il potenziale di applicazione è vasto, come dimostrato dai casi d’uso trattati, che spaziano dal settore eolico a quello portuale, fino ad arrivare alla bioacustica. In ambito industriale, l’acoustic

camera per mette di ridurre l’inquinamento acustico attraverso il controllo accurato delle emissioni sonore, mentre nel campo delle misurazioni ester ne offre uno strumento potente per il monitoraggio delle sorgenti sonore in ambienti complessi.

U n a l t r o a s p e t t o f o n d a m e n t a l e è l a capacità dell’acoustic camera di fornire un ’analisi approfondita anche in condizioni difficili, come nel caso delle misurazioni portuali o delle emissioni sonore d i g r a n d i i m p i a n t i i n d u s t r i a l i Q u e s t a flessibilità rende l’acoustic camera uno strumento prezioso in numerosi settori, dove la precisione e la rapidità d’intervento sono essenziali.

In definitiva, la possibilità di visualizzar e i l s u o n o n o n s o l o m i g l i o r a l a c o mprensione delle problematiche legate al rumore, ma consente anche di sviluppare soluzioni innovative per la riduzione delle emissioni sonore L’acoustic camera si configura, quindi, come una tecnologia chiave per il futuro dell’acustica applicata, offrendo nuove oppor tunità p e r m i g l i o r a r e l a q u a l i t à d e l l a v i t a e l’ambiente in cui viviamo

Corrado Schenone è professore ordinario di Fisica Tecnica Ambientale presso la Scuola Politecnica dell’Università di Genova Si occupa di controllo del rumore in ambito portuale e navale

NUOVA SERIE DI TAVOLI VIBRANTI A MAGNETI PERMANENTI

DynaLabs ha ulteriormente migliorato la famiglia di tavoli vibranti a magneti permanenti (distribuiti in Italia d a l l a D S P M I n d u s t r i a s r l d i M i l a n o ) , noti per la loro versatilità, semplicità d’uso e affidabilità Le unità vengono pilotate mediante i tasti funzione e il display, oppure mediante segnale di riferimento generato dall’esterno L e l o r o p r i n c i p a l i a p p l i c a z i o n i s o n o : nel testing vibrazionale di schede elettroniche, componenti elettromeccanici, test a fatica e risonanza, taratura di sensori di vibrazione e spostam e n t o , m i s u r e d ’ i m p e d e n z a m e c c anica e ricerca

Sono disponibili quattro modelli, con forze di attuazioni crescenti corredate da amplificatore esterno e blower

p e r i l r a ff r e d d a m e n t o , c h e o ff r o n o un punto di riferimento per il rapporto prestazioni/costo.

Alcune caratteristiche:

Range di misura di forza sinusoidale da 20 a 440 N

Frequenze da 0 a 12 kHz

Payload da 0,8 a 2,5 kg

Amplificatore integrato o con modulo esterno per i modelli di taglia maggiore (PM250 e PM440)

Raffreddamento a convezione naturale o con elettro-soffiante.

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Figura 5 – Rumore por tuale: operazioni di carico/scarico da una nave por tacontainer

La pagina di IMEKO

AN INTRODUCTION TO IMEKO

IMEKO, International Measurement Confederation, has been added to the permanent collaborations to the Jour-

tions, events and news of interest to our readers.

RIASSUNTO

IMEKO, International Measurement Confederation, si è aggiunta tra i collaboratori stabili della Rivista a partire dall’inizio del 2014 Questa rubrica contiene informazioni sull’Associazione, pubblicazioni, eventi e notizie di utilità per i nostri lettori

La rubrica sulle attività IMEKO non può che iniziare con un aggiornamento sul World Congress che, al momento della stesura di questa rubrica, sta per iniziar e . I l c o n g r e s s o c o m p r e n d e r à w o r k shop che tratteranno argomenti come la digitalizzazione, la tecnologia quantistica, lo sviluppo sostenibile e la riferibilità metrologica. Eventi esclusivi sono previsti per tutta la durata della confer enza, g ar ant endo un m ix per f et t o di e c c e l l e n z a s c i e n t i f i c a , c o n n u m e r o s i contributi (più di 800) dei vari comitati t ecnici, e at t ivit à s ocial i coinvol g ent i, tra cui il Ricevimento al Senato presso il Municipio di Amburgo, sede prestigiosa e raramente accessibile al pubblico, e l’interessante serata cinematografica dal titolo “The Last Ar tifact”. In questo c a s o , l a s e r a t a m e t t e i n l u c e l a c o r s a per ridefinire il kilogrammo, uno degli oggetti storici più impor tanti nella rifer i b i l i t à m e t r o l o g i c a , c o m p r e n d e n t e una s es s ione es cl us iva di dom ande e risposte con i registi L’intento della serata è quello di proporre un momento u n i c o d i f u s i o n e t r a i n t r a t t e n i m e n t o e discussioni scientifiche: un ’ oppor tunità irripetibile per interagire con i regis t i e g l i e s p e r t i s c i e n t i f i c i , c h e h a n n o contribuito a questa straordinaria produzione.

U n a r g o m e n t o , c h e s t a p r e n d e n d o sempre più piede nel mondo scientific o , è q u e l l o r e l a t i v o a g l i O b i e t t i v i d i

Sviluppo Sostenibile, pubblicati dalle Nazioni Unite (ONU) nell’ottobre del 2015 Anche l’IMEKO non ne è estraneo e, tramite una riflessione del Prof. Ron Summers (in passato coordinatore del TC13 su “Measurement in Biology and Engineering”, Chair e membro del c o m i t a t o o r g a n i z z a t o r e d e l l ’ I M E K O World Congress, tenutosi a Belfast nel 2018), si cerca di chiarire il ruolo fondamentale delle misure nel raggiungimento dei 17 obiettivi dell’agenda per lo sviluppo sostenibile, a livello embrionale stabiliti nel 1972. L’agenda prevede il soddisfacimento degli obiettivi entro il 2030, e ciò significa che il pross i m o a n n o r a p p r e s e n t a u n a b u o n a oppor tunità intermedia per monitorare i progressi e, nello stesso tempo, rived e r e l ’ i m p a t t o d e l l a m i s u r a z i o n e , i n tutte le sue for me, su ciascuno dei 17 obiettivi dichiarati Il Prof Summers ci dice che il ruolo della misurazione nella formazione degli obiettivi, nella loro implementazione, valutazione e impatto è per vasivo, ma manca di rilevanza Ad esempio, il termine “cambiamento climatico” non è par ticolarmente utile, p o i c h é c i s o n o t r o p p e p r o v e , p r o v enienti da numerose fonti e metodi divers i , c h e d i m o s t r a n o c o m e i l c l i m a s i a sempre cambiato nel corso del tempo geologico. L’obiettivo di limitare l’aumento delle temperature medie globali a 1 , 5 ° C s o p r a i l i v e l l i p r e i n d u s t r i a l i

entro il 2100 necessita di ulteriori definizioni Come può essere meglio misur a t a l a t e m p e r a t u r a m e d i a g l o b a l e ?

Può IMEKO, con le sue organizzazion i , c o n t r i b u

d

d e i 1 7 o

e t

i v i ? L ’

e n d a d e l l ’ O N U fornirà un punto di caduta comune per la collaborazione internazionale sulla sostenibilità per i prossimi cinque anni circa ed è improbabile che ciò si traduca in un completo successo: un probabile fallimento riguarda l’approccio all’uso della misurazione. Spesso, infatti, i ricercatori misurano ciò che possono misurare piuttosto che ciò che dovrebb e r o m i s u r a r e . L e p o s s i b i l i r a g i o n i sono da ricercarsi in una scarsa comp r e n s i o n e d e l p r o c e s s o d i m i s u r a z i one, ma forse anche nella mancanza di una misura rilevante: si pensi, ad esempio, all’obiettivo 5 sulla “Uguaglianza d i g e n e r e ” e a l m i g l i o r a m e n t o d e l l e condizioni di vita sociale e lavorativa d e l l e d o n n e È p o s s i b i l e c h e I M E K O adotti una posizione proattiva e si faccia carico di un ’azione facilitatrice per u n m i g l i o r u s o d e l l a m i s u r a z i o n e n e ll ’ i m p l e m e n t a z i o n e , v a l u t a z i o n e e s u ll’impatto dei 17 obiettivi? Una domanda aper ta per ulteriori dibattiti che, in ogni caso, non può prescindere da una migliore comprensione pubblica della cultura metrologica

L’anno scorso, durante la sessione del Consiglio Generale di IMEKO, è stata ulterior mente consolidata la par tnership con EURAMET, attraverso un formale Memorandum d’Intesa, testimonianz a d e g l i o b i e t t i v i c o n d i v i s i . L ’ a s s e mblea generale annuale di EURAMET si è tenuta nel Regno Unito dal 3 al 7 giugno, dove sono stati organizzati diversi momenti di discussione attor no alle a t t i v i t à d e l c o m i t a t o t e c n i c o d i E U R AMET e le sue European Metrology Networks (EMNs): “Le EMN analizzeranno le esigenze metrologiche europee e globali e affronteranno queste

necessità in modo coordinato. I membri delle EMN formuleranno strategie m e t r o l o g i c h e c o m u n i , i n c l u d e n d o r ic e r c a , i n f r a s t r u t t u r e , t r a s f e r i m e n t o d i conoscenze e servizi. I membri si impegneranno a contribuire alle EMN e a stabilire strutture sostenibili pianificate strategicamente fin dall’inizio” IMEKO collaborerà fornendo contributi e ser vizi preziosi, aiutando a identificare le esigenze globali e facilitando il trasferimento di conoscenze Queste convergenze sono state presentate dal Segretario Generale IMEKO, Zoltan Zelenka, che ha introdotto la struttura organizzativa di IMEKO, le principali funzioni e la filosofia Egli ha inoltre delineato specifiche aree di possibile collaborazione, come l’organizzazione di eventi e le possibilità di pubblicazione. Esistono già solidi ponti tra i TC delle due organizzazioni, ed esiste un ampio potenziale per ulteriori futuri sviluppi.

NEWS t

NUOVI SISTEMI DI ACQUISIZIONE DATI E CONTROLLO IN TEMPO REALE ETHERCAT

L a l i n e a I O L I T E ® p o r t a l a t e c n o l ogia di acquisizione dati Dewesoft, p l u r i p r e m i a t a e f a c i l e d a u s a r e , n e l l e a p p l i c a z i o n i i n d u s t r i a l i e d i monitoraggio.

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Tutti gli amplificatori di segnale sono progettati per offrire performance di alta fascia, con 24-bit di risoluzione e alta frequenza di campionamento fino a 50 kHz/canale

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Grazie all’ampia gamma di moduli

Si conclude questa par te della rubrica c o n i

e l d e c e s s o d e l

Prof Manfred Peters, il quale ha avuto un ruolo decisivo nel plasmare la metrologia in tutti i suoi ambiti, da ricerca

tecnici e al lavoro nei comitati, fino alla m

u n i m p e g n o p e r s o n a l e straordinario per molti anni all’interno di IMEKO

ACTA IMEKO

L o s c o r s o 3 l u g l i o A C TA I M E K O è stata inclusa da Clarivate

n e l We b o f S c i e n c e : u n

u l t e r i o r e s u c c e s s o p e r l a rivista.

I l s e c o n d o n u m e r o d e l l a

n o s t r a r i v i s t a è o r m a i completo e presenta due

sezioni. La sezione generale, con dodic i a r t i c o l i , e s p l o r a v a r i a m b i t i d e l l a misura in senso ampio, includendo la m i s u r a d e i p a r a m e t r i d e g l i a l v e a r i e degli allevamenti di pollame, il rilevamento e identificazione delle microplastiche, la valutazione della fusione di immagini, le metodologie di deep learning, l’attività antimicrobica negli alimenti, la percezione acustica umana e la modellizzazione dei moduli fotovoltaici

L a s e c o n d a , e p i ù a m p i a , s e z i o n e è d e d i c a t a a l l a C o n f e r e n z a I n t e r n a z i on a l e I M E K O 2 0 2 3 s u l l a M e t r o l o g i a per l’Archeologia e il Patrimonio Culturale, svoltasi a Roma dal 19 al 21 ottobre 2023

Questa sezione contiene (come prima p a r t e , a l t r e s e g u i r a n n o n e l p r o s s i m o numero) 22 ar ticoli, basati su versioni ampliate dei lavori presentati durante la conferenza.

d ’ i n g r e s s

e u s c i t a , c o n i s i s t e m i f r o n t - e n d I O L I T E ® p u o i m i s u r a r e tensione, corrente, strain, stress, vibrazione, suono, temperatura, digitali, counters, e altro. Il software di acquisizione dati Dew e s o f t X i n t e g r a u n a v a r i e t à d ’ i nt e r f a c c e s t a n d a r d i n d u s t r i a l i c h e

rendono IOLITE la scelta perfetta, anche per le applicazioni di misura e controllo industriale più sensibili al prezzo.

L ’ a l t a q u a l i t à d e ll ’ h a r d w a r e e i l p l u r ipremiato software di acquisizione dati Dew e s o f t X , p e r m e t t on o d i a c q u i s i r e d a t i s enza perdere nemmeno un singolo camp i o n e , m e n t r e i d a t i s o n o v i s u a l i z z a t i e p r o c e s s a t i i n t e m p o reale

I d a t i p o s s o n o e s s e r e memorizzati in un time-series database, e inv iat i a s is t em i S CA -

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Notizie dall’IEEE Instr umentation and Measurement Society

Congressi e tesi di dottorato di ricerca IEEE

NEWS FROM THE IEEE INSTRUMENTATION AND MEASUREMENT SOCIETY

This column presents the latest news about the activities of the IEEE Instrumentation and Measurement Society, the community of measurement within the Institute of Electrical and Electronics Engineers In any issue information about conferences, funding opportunities, education activities and standard development activities of the Society are presented.

RIASSUNTO

Society, la comunità delle misure nell’ambito dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers Di volta in volta v

oppor tunità di finanziamento, sulle attività di formazione e sugli standards IEEE gestiti dalla Society.

I CONGRESSI DELL’IEEE INSTRUMENTATION

AND MEASUREMENT SOCIETY DEL 2025: SCADENZE

Come anticipato nei numeri passati di q u e s t a r u b r i c a , l ’ I E E E I n t e r n a t i o n a l

I n s t r u m e n t a t i o n a n d M e a s u r e m e n t Technical Conference 2025 si terrà a C h e m n i t z , n o n l o n t a n o d a D r e s d a n e l l a G e r m a n i a o r i e n t a l e , p r e s s o i l Carlowitz Congress Center, dal 19 al 22 maggio 2025. La scadenza per la proposta di sessioni speciali è fissata al prossimo 20 settembre Le sessioni spec i a l i h a n n o l o s c o p o d i p r e s e n t a r e a i par tecipanti alla conferenza una visione approfondita su argomenti di ricerca che non sono coper ti dalle sessioni regolari: è possibile anche che riguard i n o a r g o m e n t i d i n i c c h i a f r a q u e l l i delle sessioni regolari, ma devono differenziarsi in modo significativo dalle p r i m e N e l l a p r o p o s t a d ’ i s t i t u z i o n e è possibile presentare sia le motivazioni della stessa sia il grado di differenziaz i o n e r i s p e t t o a l l e t e m a t i c h e g e n e r a l i della conferenza. La scadenza per la trasmissione degli ar ticoli è attualmen-

te prevista al 20 novembre, mentre l’esito della revisione fra pari in due fasi dovrebbe essere reso noto entro il 21 febbraio 2025 Per le ulteriori informaz i o n i e i l t e s t o c o m p l e t o d e l l a c a l l f o r papers si rimanda al sito della confer e n z a : h t t p s : / / i 2 m t c 2 0 2 5 . i e e eims.or g

L’edizione dell’IEEE International Symposium on Medical Measurements and A p p l i c a t i o n s ( M e M e A ) o r g a n i z z a t a ad Eindhoven, Olanda, ha riscosso un significativo successo, raggiungendo il più alto numero di ar ticoli inviati degli u l t i m i a n n i . D u r a n t e l a r i u n i o n e d e l l o Steering Committee, tenuta a Eindhoven, è stato deciso che la prossima edizione si svolgerà a Chania, Creta, dal 28 al 30 maggio 2025 Il sito web è in fase di allestimento.

L ’ I E E E A U T O T E S T C O N , o r g a n i z z a t a dall’IMS e dall’Aerospace and Electronics Systems Society, come da tradizione si svolgerà presso il Gaylord Nation a l H a r b o r R e s o r t N a t i o n a l H a r b o r, Mar yland, USA dal 15 al 19 settembre 2025 La scadenza per la trasmissione degli abstract è il 15 febbraio 2025 Per ulteriori dettagli si rimanda al sito

della conferenza: https://2025.au totestcon.com. Anche se tutte le scadenze per la pubb l i c a z i o n e d i a r t i c o l i s o n o p a s s a t e o r m a i d a t e m p o , è a n c o r a p o s s i b i l e par tecipare al 2024 International IEEE

S y m p o s i u m o n P r e c i s i o n C l o c k S y nc h r o n i z a t i o n f o r M e a s u r e m e n t , C o n -

t r o l , & C o m m u n i c a t i o n ( h t t p s : / / 2024.ispcs.or g ), che si terrà dal 7 all’11 ottobre di quest’anno, e all’IEEE

I n t e r n a t i o n a l C o n f e r e n c e o n I m a g i n g

S y s t e m s & Te c h n i q u e s ( h t t p s : / / i s t

2 0 2 4 . i e e e - i m s . o r g ) , c h e s i t e r r à dal 14 al 16 ottobre di quest’anno. Entrambe le conferenze si svolgeranno a To k y o , q u i n d i s a r e b b e p o s s i b i l e s eguirle entrambe Per maggiori dettagli si rimanda ai siti delle conferenze.

E L E Z I O N I D E L L ’ A D M I N I S T R AT I V E COMMITTEE

Si è concluso il processo di votazione per l’elezione di quattro consiglieri dell ’ A d C o m d e l l ’ I M S S o n o s t a t i r i e l e t t i : B r a n i s l a v D j o k i c d e l C N R c a n a d e s e , Chi Hung Wang dei Laboratori NAR di Taiwan, l’attuale Vice President Education, Kur t Barbè dell’Università Libera d i B r u s s e l s , l ’ a t t u a l e Vi c e P r e s i d e n t Publications, Yuri Catunda, dell’Università del Rio Grande del Nord, in Brasil e , a t t u a l m e n t e Vi c e P r e s i d e n t C o n f erences

1 Marco Par vis, IEEE IMS AdCom member at large, Dip. di Elettronica e Telecomunicazioni, Politecnico di Torino marco.par vis@polito.it

2 Sergio Rapuano, IEEE IMS Vice President Technical and Standards Activities Dip. Ingegneria, Università del Sannio rapuano@unisannio.it

I n q u e s t a t o r n a t a n o n e r a n o p r e s e n t i candidati italiani

COLLABORAZIONI IMS-GMEE

Continuano le collaborazioni fra IMS e GMEE Per il secondo anno consecuti-

vo l’IMS ha cofinanziato l’organizzaz i o n e d e l l a S c u o l a “ I G o r i n i ” d e l GMEE in occasione delle celebrazioni del 75° anniversario della fondazione della Society.

MONITORAGGIO

POLVERI NEI CANTIERI

Analisi dell’impatto ambientale della costruzione sulla qualità dell’aria

L ’ i n q u i n a m e n t o a t m o s f e r i c o d o v u t o a l l e c o s t r u z i o n i è u n a v e r a e p r o p r i a sfida, a causa delle varie fonti e dell’emanazione di diversi inquinanti La circolazione dei macchinari, le operazioni di demolizione o il carico e lo scarico d e i m a t e r i a l i r i l a s c i a n o p a r t i c e l l e i n sospensione (PM10, PM2,5 e PM1) che possono causare rischi per la salute se inalate, soprattutto tra i gruppi di persone più vulnerabili. I macchinari in un c a n t i e r e g e n e r a n o r u m o r e , p o l v e r e e g a s c o m e N O x o C O A n c h e l a m o v imentazione dei materiali da costruzion e c o n t r i b u i s c e a d a u m e n t a r e i l i v e l l i d’inquinamento, soprattutto nel caso del particolato.

L a s e r i e K u n a k A I R è u n a s o l u z i o n e d i monitoraggio della qualità dell’aria, progettata per città, industrie e ricercatori che hanno bisogno di prendere decisioni migliori sulla base dei dati in tempo reale È possibile monitorare una moltitudine di parametri chimici e fisici attraverso piccoli dispositivi basati su sensori con un consumo energetico ridotto.

Progettata per una facile installazione, funzionamento e manutenzione, garantisce una misurazione accurata dei principali inquinanti

O g g i i c i t t a d i n i s o n o c o n s a p e v o l i d e l loro diritto all’aria pulita e non esitan o a r i c o r r e r e a t u t t i i m e c c a n i s m i a loro disposizione Ma come conciliare g l i i n t e r e s s i d e l l e i m p r e s e e d i l i e l e legittime richieste della società, riduc e n d o a l c o n t e m p o l ’ i n q u i n a m e n t o atmosferico dei cantieri? È necessario sviluppare un comportamento proatt i v o , c h e p o r t i a u n m o n i t o r a g g i o accurato della qualità dell’aria in tempo reale

Kunak AIR Pro (distribuita in Italia da AESSE AMBIENTE) può misurare fino a 5 diversi gas (CO, NO, NO2, O 3 , S O 2 , H 2 S , C O 2 o V O C p e r c i as c u n d i s p o s i t i v o ) c o n r i s o l u z i o n e d e l l ’ o r d i n e d e l p p b o µ g / m ³ e t r e dimensioni delle particelle: <10 µm, < 2 , 5 µ m e < 1 µ m ( P M 1 0 , P M 2 , 5 e PM1)

Temperatura, umidità e pressione atmosferica sono sempre misurate all’interno degli inquinanti

I l p a r t i c o l a t o ( t e r m i n e g e n e r i c o per c las s if ic ar e gli inquinant i at m os f erici costituiti da particelle sospese nell’ar i a ) p u ò e s s e r e c o n s i d e r a t o u n o d e g l i inquinanti più critici. Le dimensioni, la superficie, il numero e la composizione delle particelle svolgon o u n r u o l o i m p o r t a n t e n e g l i e ff e t t i sulla salute umana Il tratto respiratorio superiore è interessato dal PM10, mentre gli alveoli polmonari sono interessat i d a l l e p a r t i c e l l e u l t r a f i n i ( < 0 , 1 µ m d i diametro)

L e p a r t i c e l l e p o s s o n o c a usare una mort a l i t à p r e m a -

t u r a n e i p a -

z i e n t i a ff e t t i d a m a l a t t i e p o l m o n a r i o c a r d i a c h e , p r o v o c a r e a t -

t a c c h i c a r d i ac i , a g g r a v a r e l’asma, ridurre la funzionalità dei polmoni, irritare le vie respiratorie, provocare tosse, difficoltà respiratorie, ecc. I l m o n i t o r a g g i o d e i l i v e l l i d i p o l v e r e (PM1, PM2,5, PM4, PM10, particolato totale sospeso e numero totale di particelle) in tempo reale con sistemi come quelli offerti da Kunak è una delle misure più efficaci che si possono adottare in un cantiere

In base alla misurazione continua dei diversi parametri, è possibile adottare div er s i m ec c anis m i per c om bat t er e le polveri come l’irrorazione con acqua, l’installazione di barriere antipolvere, DPI e maschere

Il settore delle costruzioni ha il potere di plasmare un futuro in cui progresso e a r i a p u l i t a c o e s i s t o n o F a c c i a m o i n modo che accada

RICHIEDI QUI, via posta elettronica, una dimostrazione dei sensori Kunak oppure chiama il numero 02/45867210

Rubrica a cura di FlavioFloriani (flavio.floriani@intek.it)

Articolo di Flavio Floriani

Un viaggio a Monte Carlo

Quarta parte – Misure di temperatura e distribuzione gamma

LA MISURA

DIFFERENT APPROACHES TO MEASUREMENTS FROM THE TESTING WORLD

Our analysis in the field of tests continues analyzing the different approaches to the measures according to the various testing areas

TESTING & DINTORNI

Prosegue la nostra analisi in ambito di prove, analizzando i diversi approcci alle misure a seconda delle tipologie di test

DELLE SOVRATEMPERATURE

In questo ar ticolo affronteremo il controverso tema della misura delle sovratemperature nelle prove di laboratorio s u a p p a r a t i e l e t t r i c i e d e l e t t r o n i c i L e norme di riferimento sono innumerevoli e l a l o r o p e c u l i a r i t à è c h e n o n e s i s t e una norma specifica di metodo che illustri una metodologia di test: ciascuna norma di prodotto prova a descriverne una, pur troppo quasi sempre in modo non esaustivo.

L a p r o v a d i r i s c a l d a m e n t o è t r a q u e i test che possono essere definiti un pilas t r o p o r t a n t e d e l l a s i c u r e z z a n e i p r odotti. Lo scopo è quello di mettere l’oggetto in prova nelle condizioni di massima potenza termica dissipata e verific a r e c h e l a t e m p e r a t u r a d e l l e v a r i e par ti non ecceda i limiti normativi e/o di specifica di ciascun componente. Dai risultati di queste misure si possono trarre considerazioni sia legate all’affidabilità (più un componente lavora ad alta temperatura e generalmente la sua v i t a è p i ù c o r t a ) s i a r i g u a r d a n t i g l i aspetti di sicurezza, come rischio incendio e durata degli isolamenti

L a p r e p a r a z i o n e d i q u e s t e p r o v e h a u n a n o t e v o l e d i f f i c o l t à , s p e c i e n e i d ispositivi complessi, ove si devono eseguire anche scansioni preliminari con l a t e r m o c a m e r a , p e r i n d i v i d u a r e l e zone critiche da monitorare; in alcuni

dispositivi, si può arrivare a dover posiz i o n a r e a n c h e o l t r e 4 0 t e r m o c o p p i e , in posti spesso poco accessibili. Illustreremo un metodo per stimare l’errore di misura effettuato nel posizionam ent o di una t er m ocoppia, as s ociandolo a una distribuzione di probabilità i cui parametri sono ricavati speriment a l m e n t e U s e r e m o q u i n d i i l m e t o d o Monte Carlo, per estrapolare informazioni relativamente a incer tezza e inter valli di coper tura.

UNA PANORAMICA

La propagazione del calore nei corpi solidi è materia di studio sin dal 1800 e s o s t a n z i a l m e n t e l a s u a d i n a m i c a s i può ricavare dalla soluzione di alcune e q u a z i o n i d i f f e r e n z i a l i a l l e d e r i v a t e parziali: l’equazione di Laplace (quando si vuole studiare la propagazione in u n c o r p o l a c u i s o r g e n t e d i c a l o r e è ester na e non dipendente dal tempo), l’equazione di Poisson (quando la sorgente di calore è anche contenuta nel corpo e sempre indipendente dal tempo) e l’equazione del calore (per lo stud i o d e i f e n o m e n i d i n a m i c i t e m p o d ipendenti).

Ci limiteremo a una rapida analisi, studiando soltanto i fenomeni indipendenti dal tempo (i test sono volti alla misur a z i o n e d e l l e t e m p e r a t u r e , u n a v o l t a raggiunto il regime ter mico); si consi-

dereranno, quindi, l’equazione di Laplace e quella di Poisson, per poi addentrarci nella problematica della misura di temperatura di un corpo solido tramite termocoppia e dei suoi errori Le temperature vengono misurate posiz i o n a n d o a l c u n e t e r m o c o p p i e a f i l o sottile, fissando il giunto caldo direttam ent e s ul com ponent e da m onit or ar e per mezzo di collanti e/o resine o inserendo la termocoppia all’interno di un terminale; se il giunto caldo non è posiz i o n a t o p e r f e t t a m e n t e s u l l a p a r t e i n prova si commette un errore di misura, che potrebbe essere non trascurabile e di par ticolare rilevanza quando la temperatura misurata è molto vicina al limite Le norme di riferimento non specificano tolleranze sui limiti, rendendo di f a t t o p r o b l e m a t i c a p e r i l l a b o r a t o r i o l’interpretazione dei risultati. Per esempio, supponendo che il limite normativo sia di 70 °C e la temperatur a m i s u r a t a d u r a n t e l a p r o v a s i a d i 67 °C ,con un’incer tezza strumentale e s t e s a U = ± 2 ° C , s i a m o s i c u r i c h e i l metodo di fissaggio della termocoppia non introduca ulteriori errori? E questi errori che segno hanno? Potrebbe essere che il metodo di fissaggio applicato introduca un errore medio di –4 °C? È bene notare che il valore d’incer tezza strumentale elevato è dato dal fatto che il laboratorio non esegue la correzione dell’errore per ciascuna termocoppia, se queste sono inserite in acquisitori di misura multicanale che non prevedono questa funzionalità; inoltre, si consideri c h e i l g i u n t o c a l d o v i e n e r i p r e p a r a t o d o p o o g n i t e s t i n q u a n t o , s p e s s o , l a rimozione della termocoppia a fine prova implica anche la rottura o il danneggiamento del giunto

Flavio Floriani – Direttore Tecnico del Laboratorio di Intek spa flavio.floriani@intek.it

LE EQUAZIONI DEL CALORE E UN OPPORTUNO MODELLO TEORICO

Introduciamo le equazioni che gover nano il fenomeno di p r o p a g a z i o n e d e l c a l o r e n o n d i p e n d e n t i d a l t e m p o L ’ equazione di Laplace è:

∇2 T (x,y,z) = 0

e descrive la distribuzione di calore all’interno di un corpo solido quando la sorgente di calore è esterna al dominio. L’equazione di Poisson è:

2 T (x,y,z) = f (x,y,z)

e descrive la distribuzione di calore all’interno di un corpo solido quando la sorgente di calore è interna al dominio In entrambe le equazioni:

è l ’ o p e r a t o r e Laplaciano (la divergenza del gradiente);

– T è la temperatura nello spazio (campo scalare); – f è una funzione data nelle variabili spaziali x, y, z che verifica l’eguaglianza

È possibile sviluppare un modello teorico, che ci por ti a fare alcune riflessioni Iniziamo con il costruire un dominio bidimensionale su cui risolvere l’equazione di Laplace; per semplicità prendiamo un dominio rettangolare che, per analogia con il mondo reale, possiamo immaginare come una

barra di metallo alla cui estremità vi è una super ficie sferica, a contatto con una sorgente di calore; dettiamo le condizion i a l c o n t o r n o ( d i D i

abbia temperatura nota e di valore inferiore. Nei due bordi lunghi la temperatura cresce linearmente dal bordo a temperatura bassa a quello a temperatura alta Mediante un programma di calcolo risolviamo l’equazione e, in par ticolare, analizziamo l’andamento del gradiente di temperatura e le cur ve di livello.

Nella Fig 2, che descrive il gradiente di temperatura così

o t t e n u t o , l a l u n g h e z z a d e l l e f

modulo del gradiente

Si può notare come nella zona a temperatura alta il modulo del gradiente abbia un valore più elevato e le linee di livello abbiano un andamento cur vilineo; più ci si allontana dal punto caldo, più il modulo del gradiente diventa piccolo e la sua direzione diventa costante in ogni punto della barra

R i c o r d i a m o c h e s i a m o i n t e r e s s a t i a m i s u r a r e l a m a s s i m a temperatura che l’oggetto può raggiungere, per confrontarla con un limite normativo o con il limite di funzionamento d e l m a t e r i a l e . I l l a b o r a t o r i o d e v e f a r e q u e s t a m i s u r a mediante il posizionamento di una termocoppia Facciamo dunque alcune riflessioni:

1 fisicamente non possiamo misurare una temperatura più alta di quella presente, a meno di errori strumentali o modifiche dei coefficienti di dissipazione dell’oggetto in prova, dovute a una maldestra metodologia di fissaggio della termocoppia; pertanto l’errore che andremo a commettere sarà sempre per difetto;

2. tanto più il gradiente di temperatura sarà elevato, quanto più qualsiasi piccola variazione di posizione del giunto caldo della termocoppia por terà a errori di misura importanti

Si possono impostare modelli basati sull’equazione di Poisson o Laplace, imponendo condizioni al contorno di Neumann o

Figura 1 – Il posizionamento di una termocoppia all’interno di un terminale, eseguito serrandola assieme al cavo
Figura 2 – Simulazione FEM della distribuzione del calore (eq. Laplace)

Figura 3 – Simulazione FEM della distribuzione del calore (eq. Poisson)

Dirichlet; ma in questo contesto non ci interessa la modellizzazione esatta del sistema fisico, perché vogliamo stimolare un ragionamento qualitativo del fenomeno La Fig 3 ripor ta il gradiente di temperatura ottenuto risolvendo l’equazione di Poisson. Questo caso potrebbe simulare un conduttore percorso da corrente elettrica con un punto di contatto a una temperatura più elevata Dai risultati ottenuti dalle simulazioni si evince come l’erro r e d i m i s u r a c o m m e s s o n e l p o s i z i o n a m e n t o d e l l a t e r m o c o p p i a s i a f u n z i

gradiente di temperatura

UN APPROCCIO STATISTICO

È ora utile approcciare il problema da un punto di vista statistico, per associare una distribuzione di probabilità a questo errore, fornendo uno strumento di controllo del processo e di validazione dei risultati. Occorre identificare una distribuzione di probabilità che soddisfi queste ipotesi: 1 la probabilità di misurare il valore più elevato è prossima allo zero; 2. il valore più probabile, cioè il punto di massimo della distribuzione, dovrà corrispondere all’errore più probabile commesso, funzione del gradiente di temperatura; 3 la probabilità di commettere errore tenderà a zero quando il modulo del gradiente diminuirà e la temperatura nell’intorno sarà sempre più omogenea. Una distribuzione che bene riflette questi concetti è la distrib u z i o n e G a m m a , l a c u i f u n z i o n e d e n s i t à d i p r o b a b i l i t à (PDF) è descritta da questa equazione:

d o v e Γ è l a f u n z i o n e g a m m a d i E u l e r o c h e , p e r k i n t e r o , restituisce il fattoriale di k (k!). f (x) = x k–1e –qkΓ(k) 1 x q

Questa distribuzione dipende da due parametri, chiamati rispettivamente fattore di forma k e fattore di scala q Questi d u e p a r a m e t r i s i r e l a z i o n a n o a l l a m e d i a m e v a r i a n z a s della distribuzione, secondo le seguenti relazioni:

e

La funzione distribuzione di probabilità cumulativa (CDF) è data da:

Scegliendo opportunamente i parametri k e q si possono ottenere distribuzioni come quelle mostrate in Fig 4 e in Fig 5

Figura 4 – Esempio di distribuzione Gamma (k = 5, q = 0,3)

Figura 5 – Esempio di distribuzione Gamma (k = 2, q = 3) (3)

La Fig 4 evidenzia una distribuzione gamma associata a u n a z o n a a b a s s o g r a d i e n t e d i t e m p e r a t u r a , m e n t r e l a

Fig. 5 è associata a una zona con elevato gradiente di temperatura. k = s m2 q = m s x k–1e –qkΓ(k) 1 x q dx = 1 ⋅

IL FUTURO DELLA SIMULAZIONE MULTIFISICA NELL’INDUSTRIA ALIMENTARE

Oltre 500 iscritti da tutta Europa hanno partecipato al COMSOL Day: Food Engineering, la giornata online organizzata da COMSOL il 13 giugno scorso e dedicata all’uso della simulazione multifisica nel settore del food, per l’ottimizzazione e l’innovazione di prodotti, processi, attrezzature e packaging

Il settore del food può trarre grandi vantaggi dalla simulazione. Molte aziende se ne sono già accorte, introducendo questo strumento nel proprio flusso di progettazione. Non è facile superare le resistenze, ma in un settore che si occupa di un prodotto complesso come il cibo, che attraversa trasformazioni così diverse e radicali, l’innovazione non può prescindere dalla simulazione

Questa è una delle conclusioni emerse dagli interventi pres e n t a t i d u r a n t e i l C O M S O L D a y : F o o d E n g i n e e r i n g d e l l o scorso 13 giugno. L’evento, che si è tenuto online, era dedicato all’utilizzo della simulazione nell’industria del food & beverage, a partire dalla scienza degli alimenti fino alla processazione e al packaging dei prodotti.

Modello multifisico di un processo di estr usione della pasta, che tiene conto dell’influenza delle variazioni di temperatura sulla viscosità del fluido

D a n i e l e P a n f i g l i o , m a naging d i r e c t o r

d i C O M S O L I t a l i a , ha aperto la giornata presentando una pan o r a m i c a d e l l e a pp l i c a z i o n i c h e p o ssono beneficiare della simulazione nel mondo del food: la progettazione di dispositivi per produrre gli alimenti o per la loro lavorazione, lo studio di processi come pastorizzazione o sterilizzazione, l’ottimizzazione delle soluzioni di packag i n g e s t o r a g e p e r a u m e n t a r e l a s h e l f l i f e d e i p r o d o t t i o limitare gli sprechi e la produzione di rifiuti Senza dimenticare la food science vera e propria, cioè lo studio degli alimenti, fondamentale per ottimizzare e innovare la produzione

Modello del processo di riscaldamento in un forno a microonde

Nella tavola rotond a , a l l a q u a l e h a nn o p r e s o p a r t e utenti di COMSOL esperti nel settore dell’industria alimentare (Tetra Pak Packaging Solutions, Barilla e il prof. Francesco Marra dell’Università di Salerno) , i l d ib a t t i t o s i è s v i l u ppato intorno alle difficoltà e ai vantaggi dell’introduzione della simulazione nel mondo della food industry e della food science. Mentre le industrie più grandi nel settore del food utilizzano già la modellazione nel loro processo di progettazione, le PMI, che costituiscono la maggior parte del settore, mostrano ancora qualche resistenza di fronte all’adozione di questo strumento e, in generale, s t e n t a n o a d a b b r a c c i a r e s e n z a r e m o r e i l c a m b i a m e n t o e l’innovazione

Questo avviene sia per una questione d’inerzia sia perché non è ancora abbastanza diffusa la conoscenza dei vantaggi che la simulazione può portare nel settore alimentare, come la velocità di sviluppo, la riduzione degli sprechi e la p o s s i b i l i t à d i e s p l o r a r e i n m o d o r a p i d o q u a l s i a s i “ w h a t - i f scenario” nella progettazione

Simulazione del riscaldamento all’interno di un forno tradizionale. Il modello tiene conto del trasferimento di calore per conduzione, convezione e irraggiamento

Campo di temperatura con campo di moto del fluido nel bicchiere

Le presentazioni tecniche degli ingegneri di COMSOL sono state precedute da un intervento di Lorenzo Spicci, Everywave srl (Consulente Certificato COMSOL), che ha spiegato come COMSOL Multiphysics® venga usato per o t t i m i zz a r e l ’ u s o d e g l i u ltrasuoni di potenza in molte applicazioni dell’industria alimentare, tra cui il taglio, l’omogeneizzazione, l’emulsione, la miscelazione, l’estrazione di vegetali, l’aromatizzazione e l’azione battericida. Sul ruolo della simulazione nel mondo industriale, Spicci ha commentato come oggi la simulazione multifisica sia uno strumento necessario per operare a un livello di alta tecnologia: i suoi vantaggi sono irrinunciabili in termini di affidabilità, qualità e riduzione del time to market

Nonostante questo, la prospettiva sul futuro è aperta e fertile Le nuove generazioni di tecnici che si stanno formando oggi hanno sempre più possibilità di approfondire la simulazione in ambito universitario, e quindi accedono al mondo del lavoro con una diversa consapevolezza

D i v e n t a s e m p r e p i ù p o s s i b i l e c o s t r u i r e u n p o n t e t r a l ’ a pproccio tradizionale al mondo del food, fatto di esperienza e prove fisiche, e l’innovazione portata dalla simulazione multifisica, che, se guidata da menti aperte e formate, può davvero aiutare a generare nuove idee, esperienze e possibilità e traghettare le aziende nel mondo dell’alta tecnologia e dell’innovazione

I COMSOL Day

O g n i a n n o C O M S O L o r g a n i z

n l i n e g r a t u i t e , d e d i

l e .

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Come ricaviamo i valori di k e θ? Questi valori devono essere ricavati dal laboratorio per via sperimentale, studiando la riproducibilità del proprio metodo di prova e analizzando i dati, riportando poi i valori ottenuti nelle equazioni (4) e (5).

UN ESEMPIO PRATICO

Prendiamo il caso in cui il laboratorio debba determinare le sovratemperature di alcuni terminali a vite di un interruttore al fine della verifica di conformità alla norma di prodotto, facendo fluire in esso una certa corrente. Tipicamente per questa tipologia di apparati la termocoppia viene inserita nel terminale insieme al conduttore (vedi Fig. 1). Il laboratorio deve provvedere alla riproduzione della prova, avendo cura di non alterare significativamente gli altri parametri d’influenza per non fornire indicazioni errate; si deve quindi utilizzare una sorgente di corrente nota e stabile, l’ambiente di prova non dev’essere soggetto a variazioni di temperatura e correnti d’aria e il campione di prova deve avere caratteristiche stabili; le temperature andranno registrate una volta raggiunto l’equilibrio termico. Smantellando e ripristinando totalmente il set-up e ripetendo la prova per una decina di volte si otterranno vari valori di temperatura. Dai valori ottenuti si possono calcolare e sovrastimare leggermente i valori di k e θ

Si considerino i valori numerici indicati in Tab. 1.

Sono state registra-

te le sovratemperature su un terminale a seguito di dodici ripetizioni della prova (sovratemperatura = temperatura ambiente meno temperatura del morsetto).

La media di questi valori è 33,6°C, la varianza s è 2,7°C2. Tra queste sovratemperature rilevate, ipotizziamo che la massima sia quella più vicina al valore “esatto”, quindi 37,0 °C. La differenza tra il valore massimo e la media calcolata corrisponde all’errore medio ε = 3,4°C.

Dalle (4) e (5) avremo che k = 4,3 e θ = 0,8.

A questo punto ci viene in aiuto il metodo Monte Carlo: come faremmo a comporre l’incertezza di una distribuzione Gamma, che può variare a seconda delle casistiche, e quella di una distribuzione normale, che rappresenta l’incertezza della catena di misura?

Come facciamo a stimare, in questo caso, l’errore più frequente, che per una distribuzione asimmetrica risulta essere la moda e non la media?

Tramite software possiamo facilmente rispondere a questi quesiti (in questo caso, mediante Labview).

Generiamo due distribuzioni: una normale, avente media zero e scarto tipo uguale all’incertezza tipo associata alla catena di misura della temperatura, che nel nostro caso sarà 1°C; l’altra distribuzione sarà una Gamma avente i parametri di forma e scala calcolati. Le Figg.6 e 7 mostrano l’implementazione del metodo Monte Carlo.

La Fig. 8 mostra la distribuzione ottenuta per i valori attribuibili al misurando e la Fig.9 ne mostra i parametri calcolati. Infine, la Fig.10 riporta la CDF corrispondente alla distribuzione di Fig.8, con gli intervalli di copertura calcolati.

Figura 6 – Generazione distribuzioni in ingresso (106 campioni)
Figura 7 – Semplice modello matematico, che implementa l’algoritmo
Tabella 1 – Risultati delle misure

GLI ESPERTI DI T_M

La società ICeM Srl - Industria Calibri e Meccanica di precisione, costituita negli anni ’60 sull’esperienza trentennale acquisita dai soci fondatori in aziende del settore, si è specializzata nella costruzione di calibri fissi secondo le normative nazionali e internazionali (UNI, ANSI, DIN, BS, ecc.), lavorazioni di tornitura, fresatura e rettifica conto terzi, costruzione di attrezzature di controllo speciali, costruzione e rigenerazione di utensili a rullare.

I suoi prodotti hanno trovato applicazione nei più svariati settori produttivi: automobilistico, aereonautico, ferrotramviario, nell’industria vetraria e, in particolare, nel settore elettrico con la costruzione dei calibri per il controllo delle filettature CEI, IEC.

Il proprio Laboratorio Metrologico, sulla base dell’esperienza acquisita nel controllo della propria produzione e dalla verifica periodica della propria strumentazione, ha ottenuto da ACCREDIA, l’Ente Italiano di Accreditamento, il riconoscimento come Centro LAT n. 144 (Labo-

Industria Calibri e Meccanica di precisione via Lampugnano 157 –20151 Milano

Tel. 02/40910000 –Fax 02/48200625

Email: info@icmcalibri.it – Web: www.icmcalibri.it

Persona da contattare: Anna Galli

ratorio Accreditato di Taratura) per le grandezze “lunghezze” indicate nella specifica tabella di accreditamento (campioni diametrali lisci; cilindri interni e forcelle lisce da 3 mm a 250 mm; cilindri esterni fino a 300 mm; sfere esterne fino a 100 mm; anelli cilindrici filettati da 3 mm a 90 mm; tamponi cilindrici filettati fino a 300 mm.

I calibri sono costruiti dalla società milanese con acciai indeformabili, trattati termicamente e stabilizzati. La durezza, la finitura superficiale e l’indeformabilità nel tempo garantiscono la loro lunga durata.

Su richiesta, alcuni tipi di calibri possono essere forniti in metallo duro, (widia) carburo di tungsteno. Inoltre tamponi e anelli possono essere anche realizzati con riporto superficiale TIN.

– Distribuzione di probabilità ottenuta

Dai risultati si evince che, per la casistic a s t u d i a t a , l a m o d a ( q u i n d i l ’ e r r o r e più probabile) risulta essere di 3,0 °C (intesi come negativi, quindi in meno, in accordo alle ipotesi 1,2,3 precedentemente illustrate)

A s e c o n d a d e l l a c a s i s t i c a s i p o s s o n o sviluppare modelli che aderiscano alla r e a l e s i t u a z i o n e , p e r m e t t e n d o q u i n d i

d i c o n o s c e r e l ’ i n c e r t e z z a o , m e g l i o , avere la consapevolezza delle proprie m i s u r a z i o n i , c o n s e n t e n d o q u i n d i d i trattare anche i casi di prova più difficili e controversi.

A l t r a opzione dis ponibil e per il l aboratorio è quella di correggere tutte le m i s u r a z i o n i d e l l a q u a n t i t à d i e r r o r e p i ù p r o b a b i l e s t i m a t o , a n c h e s e i n

Figura 9 – Parametri della distribuzione calcolati

questo caso risulterebbe forse troppo severa l’applicazione di una correzione che di fatto varia e non può quindi e s s e r e c o n s i d e r a t a c o m e u n e f f e t t o s i s t e m a t i c o ( a l l e g a t o F d e l l a g u i d a GUM 100)

CONCLUSIONI

Come spesso accade, la mancanza di i n f o r m a z i o n i ( d e l l e n o r m e , i n q u e s t o caso) unita alla curiosità e alla voglia di capire ottemperando i requisiti normativi, ci ha por tato negli anni a sviluppare questo metodo che poi, con il suppor to dei moder ni strumenti software, ha potuto trovare un immediato riscontro applicativo. Rimarco sempre quanto sia fondamentale per i laboratori di prova accreditati sviluppare non solo s t r u m e n t a z i o n e m a , s o p r a t t u t t o , c o mp e t e n z e s u l l e t e m a t i c h e t r a t t a t e , i n quanto essenziali per produrre risultati affidabili

Figura 8
Figura 10 – Funzione cumulativa CDF e inter valli di coper tura

Con oltre 1 000 espositori e circa 50 000 visitatori, SPS è considerato l’evento leader e il punto di riferimento per l’industria dell’automazione. Aerotech, azienda leader nei sistemi di controllo del movimento e posizionamento di alta qualità con sede centrale a Pittsburgh (USA) e uffici a Fürth (Germania) e Basingstoke (Regno Unito), parteciperà anche quest’anno a questa importante fiera, e presenterà diverse novità assolute. L’azienda è specializzata nella progettazione e costruzione di sistemi di controllo del movimento ad alta precisione, che includono anche le piattaforme di controllo, nonché un’integrazione completa dell’automazione per la movimentazione dei pezzi, la strumentazione di processo, la sicurezza e il software personalizzato Queste soluzioni vengono utilizzate in numerose applicazioni, dalla produzione di elettronica alla tecnologia medica e produzione additiva “Per i nostri colleghi di Fürth, la SPS è una sorta di partita annuale in casa e quando si tratta di argomenti come il controllo del movimento, l’azionamento e il motion control, ci sentiamo doppiamente a casa” , afferma Simon Smith, direttore europeo di Aerotech. Lavorando a stretto contatto con clienti di vari settori, gli esperti del posizionamento sono entrati sempre più a fondo nell’automazione dei processi. “La nostra competenza in materia d’integrazione è particolarmente interessante per le aziende che desiderano creare, espandere o migliorare la propria produzione, soprattutto quando gli articoli diventano più piccoli” , sottolinea Smith Soprattutto nel campo della produzione di dispositivi medici e della produzione di precisione, molte aziende non dispongono del personale e dell’integrazione verticale necessari per sviluppare in parallelo sistemi meccanici e di controllo Inoltre le soluzioni diventano sempre più intelligenti e complesse, e ciò significa che una singola azienda non può più gestire tutte le fasi d’implementazione. Di conseguenza, la competenza del fornitore diventa sempre più importante. Ad esempio, laser e scanner galvanometrici, microscopi e sistemi di visione possono ora essere completamente integrati con le soluzioni di movimento di precisione Aerotech “Il nostro lavoro inizia con la comprensione dettagliata degli obiettivi, la consulenza applicativa e porta alla consegna di singoli componenti correttamente definiti, sottosistemi perfettamente integrati o soluzioni di automazione chiavi in mano” , continua Simon Smith “I corsi formativi per i clienti completano il nostro portafoglio di servizi”

Automation1: le performance elevate incontrano la facilità di utilizzo

Negli ultimi anni, lo sviluppo delle nuove tecnologie per il controllo del movimento ha portato alla creazione della

nuova piattaforma di controllo, Automation1, giunta ora alla versione 2 8 Secondo gli sviluppatori di Aerotech, la piattaforma oggi è ancora più intuitiva, offre una maggiore flessibilità e prestazioni complessivamente superiori. Simon Smith commenta: “Indipendentemente dal tipo di motore o di asse, Automation1 è in grado di controllare qualsiasi attuatore: lineare, rotativo, gantry, scanner galvanometrici, robot di movimentazione o sistemi di misura. Ciò consente agli utenti di ottimizzare il loro processo di automazione al di là del puro controllo del movimento Se il processo cambia e si aggiungono nuovi componenti periferici, come un bus o un asse piezoelettrico aggiuntivo, anche questi possono essere integrati senza dover perdere tempo a programmare interfacce per diversi sistemi di controllo” Una configurazione guidata intuitiva semplifica l’impostazione della macchina È inoltre possibile utilizzare un modulo telecamera per monitorare visivamente l’intero processo di automazione. La sintesi del controllore per mezzo dello strumento EasyTune di Automation1 supporta anche dispositivi di terze parti, mentre il bus HyperWire è riconosciuto come il bus di comunicazione più potente del settore Le interfacce utente possono essere personalizzate con MachineApps e la compatibilità con EtherCAT consente una perfetta integrazione con i sistemi basati su PLC Un’API Python e i driver LabVIEW consentono di accedere direttamente all’intero spettro di prestazioni della piattaforma La versione 2 8 di Automation1 apporta ulteriori miglioramenti La piattaforma di controllo del movimento offre un’interfaccia utente CNC rapidamente personalizzabile e una versione a 4 assi per la serie di controllori XA4, in modo che i nuovi azionamenti possano essere controllati da un’unica unità con le dimensioni fisiche di un singolo controllore. Sono inoltre disponibili un alimentatore DC (100 VDC) e le nuove schede di espansione I/O EB1 ed EB2 Inoltre, l’ultimo aggiornamento supporta un’assistente semplificata per la configurazione dei gantry, che può essere effettuata in modo flessibile

Inoltre, la piattaforma consente ora di personalizzare le interfacce

Il sistema a portale è costituito da due attuatori lineari con un giunto flessibile su ciascun asse, collegato a una piastra come ponte Questo design consente una rotazione quasi illimitata dell’intero ponte del portale, grazie al funzionamento differenziale degli attuatori. Il sistema è controllato dalla tecnologia Automation1

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Rubrica a cura di L. Cristaldi, (loredana.cristaldi@polimi.it), M. Catelani, M. Lazzaroni, L. Ciani

Articolo di C. Bruno 1 , L. Cristaldi 2 , M. Tacchini 1

Sicurezza funzionale in High Demand

Le categorie B, 1 e 2 della ISO 13849-1

RIASSUNTO

FUNCTIONAL SAFETY IN HIGH DEMAND: CATEGORIES B, 1 AND 2 IN ISO 13489-1

In the previous ar ticle we introduced the approach of ISO 13849-1 The standard is the reference document for the Design and Validation of Safety Control Systems used in machiner y. The standard details five basic architectures that can be used and calls t hem “ Cat eg or ies ” Each Cat eg or y was m odel l ed using the Markov Chains. In this ar ticle we enter in detail of Categor y B, Categor y 1 and Categor y 2.

In un precedente ar ticolo abbiamo discusso l’approccio della ISO 13849-1 Questa norma è il documento di riferimento per la Progettazione e la Validaz i o n e d e i S i s t e m i d i C o n t r o l l o d i

norma definisce cinque architetture di base che possono essere impiegate e le chiama “Categorie” Ciascuna Categoria è modellata utilizzando le Catene di Markov In questo ar ticolo vedremo nel dettaglio le Categorie B, 1 e 2

INTRODUZIONE

ISO 13849-1 è uno dei due standard utilizzati per i macchinari e, almeno in Europa, quello più impiegato rispetto al secondo, la IEC 62061 Lo standard ISO è stato suddiviso in due par ti: – ISO 13849-1: Sicurezza del macchinario – Par ti dei sistemi di comando legate alla sicurezza – Par te 1: Principi generali per la progettazione; – ISO 13849-2: Sicurezza del macchinario – Par ti dei sistemi di comando legate alla sicurezza – Par te 2: Validazione

La prima edizione dell’ISO 13849-1, pubblicata nel 1999, era identica all’EN 954-1:1996. L’ISO 13849-1 era s e m p l i c e m e n t e i l n u m e r o I S O c o r r ispondente alla EN 954-1; per tanto, la vera prima edizione (ufficialmente era la seconda) è stata quella del 2006. Le par ti interessate, che hanno redatto la EN 954-1, hanno visto la necessità d’includere l’elettronica programmabile nei sistemi di sicurezza dei macchinari. In realtà, l’elettronica era già presente nella EN 954-1, ma senza alcun

requisito dettagliato per il software. Lo s t a n d a r d n e c e s s i t a v a d i a d o t t a r e u n approccio probabilistico, lo stesso utilizzato dalla serie IEC 61508 Per tant o , l a r e v i s i o n e c h e h a p o r t a t o a l l a seconda edizione della ISO 13849-1 ha combinato gli aspetti deterministici della EN 954-1 con l’approccio probabilistico della IEC 61508, includendo per la prima volta i requisiti per il software. Alcuni matematici dell’IFA hanno prog e t t a t o i m o d e l l i d i M a r k o v p e r l ’ e d izione 2006 dello standard La terza edizione è stata pubblicata nel 2015, mentre l’ultima, la quar ta, è stata pubblicata nel 2022 Questa nuova edizione si basa sugli stessi principi della precedente Di seguito menzioniamo due cambiamenti chiave. 1. Il processo di validazione, dettagliato nell’ISO 13849-2, è ora incluso nella prima par te Il motivo principal e è c h e n o n c i s i c o n c e n t r a v a a b b as t a n z a s u l p r o c e s s o d i v a l i d a z i o n e . I produttori normalmente eseguono i calc o l i , m a n o n v e r i f i c a n o s e , u n a v o l t a c h e l a m a c c h i n a s i a s t a t a i n s t a l l a t a e messa in ser vizio, il sistema di sicurez-

za funzioni come previsto: la validazione è fondamentale per confer mare e garantire il livello di sicurezza richiesto 2 Ora è chiaro che la Categoria è una caratteristica del sottosistema di sicurezza e non dell’intera funzione di sicurezza. Il sottosistema d’ingresso può essere di Categoria 1 (canale singolo), mentre il sottosistem a d i u s c i t a , d e l l a s t e s s a f u n z i o n e d i sicurezza, può essere di Categoria 3 (doppio canale) La confusione derivava dall’eredità dell’EN 954-1 Il fatto c h e u n a f u n z i o n e d i s i c u r e z z a p o s s a e s s e r e c o s t i t u i t a d a d i v e r s e c a t e g o r i e di sottosistemi significa che il suo livello di affidabilità è rappresent a t o s o l o d a l s u o l i v e l l o d i p r estazione (PL). Nell’EN 954-1 l’affidabilità era rappresentata solo da un l i v e l l o d i c a t e g o r i a Q u a n d o s i a m o passati all’ISO 13849-1, gli standard di tipo C hanno continuato a dare sia i requisiti PL sia quelli di Categoria per l e f u n z i o n i d i s i c u r e z z a . D a q u e s t a quar ta edizione, è chiaro che solo il PL rappresenta il livello di affidabilità di una funzione di sicurezza: la categoria è solo un mezzo p e r r a g g i u n g e r l o . L o s t e s s o v a l e p e r l’IEC 62061, in cui una funzione di sic u r e z z a è c a r a t t e r i z z a t a s o l o d a u n livello SIL e non dalle architetture utilizzate per i vari sottosistemi. I sottosistemi progettati secondo l’ISO 1 3 8 4 9 - 1 d e v o n o e s s e r e c o n f o r m i a i requisiti di una delle cinque categorie f ondam ent al i per r ag g iung er e u n d e t e r m i n a t o L i v e l l o d i P r e s t a z i o n e ( P e r f o r m a n c e L e v e l ) L

1 GT Engineering, Poncarale (BS) claudia.bruno@gt-engineering.it marco.tacchini@gt-engineering.it 2 Politecnico di Milano loredana.cristaldi@polimi.it

E FIDATEZZA s

dei sottosistemi in relazione alla loro resistenza ai guasti, b a s a n d o s i s u c o n s i d e r a z i o n i p r o g e t t u a l i c o m e M T T F D , DCavg, ecc

La Categoria B è la categoria di base, in cui l’insorgere di un guasto può portare alla perdita della funzione di sicurezza. Nella Categoria 1, una resistenza migliorata ai guasti viene ottenuta utilizzando componenti di alta qualità.

Con le Categorie 2, 3 e 4, viene raggiunta una maggiore affidabilità del sottosistema migliorando la tolleranza ai guasti (solo nelle Categorie 3 e 4) e le misure diagnostiche Nella Categoria 2, poiché non c’è ridondanza, ciò viene ottenuto controllando periodicamente che la funzione di sicurezza sia eseguita senza guasti (Coper tura Diagnostica)

Nelle Categorie 3 e 4, la Coper tura Diagnostica lavora insieme ai canali ridondanti, in modo che un singolo guasto non porti alla perdita della funzione di sicurezza.

N e l l a C a t e g o r i a 4 e , o v e r a g i o n e v o l m e n t e p r a t i c a b i l e , nella Categoria 3, tali guasti dovrebbero essere rilevati

Le cinque Categorie sono rappresentate nell’ISO 13849-1 d a s p e c i f i c i d i a g r a m m i a b l o c c h i R B D , o g n u n o d e i q u a l i s o d d i s f a i r e q u i s i t i d e l l a C

Markov utilizzata dagli ingegneri dell’IFA ha considerato solo queste cinque Architetture; è possibile discostarsi da esse, ma ciò implica affrontare una nuova modellazione

Per ogni sottosistema, il valore massimo di MTTFD per ciascun canale è limitato a 100 anni. Solo per i sottosistemi di Categoria 4, il valore massimo di MTTFD per ciascun canale è limitato a 2 500 anni

CATEGORIA B

I sottosistemi di Categoria B devono utilizzare i Principi di Sicurezza di Base (Basic Safety Principles), ove applicabili e dettagliati nell’ISO 13849-2, e vanno progettati secondo gli standard per tinenti Questo dovrebbe garantire che possano resistere alle sollecitazioni operative previste e alle influenze del materiale processato, come i detergenti (ad esempio, grazie all’uso di acciaio inossidabile) o altre influenze esterne rilevanti, come le vibrazioni meccaniche. Il diagramma a blocchi di affidabilità di una Categoria B (e 1) è mostrato nella Fig 1 Viene rappresentato come avente un Ingresso, una Logica e un’Uscita; tuttavia, ogni categoria è applicabile a un sottosistema: ad esempio, un sottosistema d’Ingresso o uno d’Uscita. Pertanto non lasciatevi confondere dalla figura: essa mostra un sottosistema e non necessariamente un sistema di controllo legato alla sicurezza

In par ticolare, in Fig. 1: – i m rappresenta i mezzi d’interconnessione, tipicamente fili elettrici; – I rappresenta l’Ingresso; – L rappresenta la Logica di Sicurezza; può essere anche un filo, un Modulo di Sicurezza (non programmabile) o una Logica Programmabile;

– O rappresenta l’Uscita; può essere un contattore o una valvola a solenoide.

Con questa categoria, non è necessaria alcuna coper tura d i a g n o s t i c a e l e c o n s i d e r a z i o n i s u i g u a s t i c o m u n i ( C C F ) non sono rilevanti; il massimo livello di prestazione (PL) raggiungibile è PL b Essendo un canale singolo, un singolo guasto può por tare alla perdita della sotto-funzione di sicurezza.

CATEGORIA 1

N e l l a C a t e g o r i a 1 , s i a p p l i c a n o g l i s t e s s i r e q u i s i t i d e l l a

Categoria B; inoltre, dovrebbero essere seguiti i principi di sicurezza collaudati (well-tried safety principles), se applicabili. Inoltre, la Categoria 1 è l’unica a richiedere l’uso di componenti collaudati (well-tried components). Il diagramma a blocchi è lo stesso della Categoria B Non è prevista la coper tura diagnostica; le considerazioni sui guasti comuni (CCF) non sono rilevanti e il massimo livello di prestazione (PL) raggiungibile è PL c.

Un guasto può por tare alla perdita della funzione di sicurezza; tuttavia, il MTTFD di un singolo canale nella Categoria 1 è superiore rispetto alla Categoria B; di conseguenza, la perdita della funzione di sicurezza è da ritenersi meno probabile.

Esempio di un Sottosistema d’Ingresso di Categoria 1: Dispositivo d’Interblocco

Consideriamo un dispositivo d’interblocco elettromeccanico, collegato a una Logica di Sicurezza. Quando la porta viene a p e r t a , i l s i s t e m a d i u s c

a viene diseccitato

La struttura del circuito è mostrata nella Fig. 2, m

3

m a d’ingresso è rappresentato come un diagramma a blocchi Il dispositivo d’interblocco ha un B10D = 20·106 e si suppone che si apra due volte all’ora.

Figura 1 – Architettura designata per la Categoria B (e 1)
Figura 2 – Sottosistema d’ingresso in Categoria 1

Figura 3 – Sottosistema d’ingresso in Categoria 1 rappresentato con gli RBD

Consultando la scheda tecnica del produttore, la sua vita utile è di venti anni e dovrebbe essere protetto da un fusibile di tipo gG da massimo 4 A, installato sulla linea a 24 V dc Questo è impor tante per evitare guasti sistematici: se il sistema di uscita del dispositivo d’interblocco non è adeguatamente protetto dai cor tocircuiti, tutti i calcoli di affidabilità non hanno un vero significato

Questo vale anche per la temperatura ambiente massima di 80 °C dichiarata dal produttore, o per la tensione d’impulso massima Uimp di 2,5 kV che il componente può sopportare

Questi sono solo esempi: in generale, essendo un sottosistema di Categoria 1, devono essere applicati i basic e well-tried safety principles.

I n o l t r e , e s s e n d o u n s o t t o s i s t e m a d i C a t e g o r i a 1 , i c o mponenti utilizzati dovrebbero essere well-tried e questo è il caso Il dispositivo d’interblocco è un “Interrutt o r e c o n a t t u a z i o n e a m o d o p o s i t i v o ” c h e è c o n f o r m e all’IEC 60947-5-1 e, per tanto, è un componente ben collaudato

Concentriamoci ora sulla probabilità di guasti casuali – Il primo step è calcolare l’MTTFD Assumiamo che la macchina lavori 240 giorni all’anno e 8 ore al giorno.

n op = 2 8 240 = 3 840

CATEGORIA 2

Nell Categoria 2 sia i Basic che i Well-tried safety principles devono essere seguiti.

Si tratta di un ’architettura a canale singolo con il monitoraggio di ciascun sottosistema effettuato, nella sua for ma più generale, da un ’unità ester na chiamata Test Equipment. In caso di rilevamento di un guasto, il TE lo segnala al “mondo esterno” grazie a un ’uscita: l’OTE (Output Test Element)

Il diagramma a blocchi è mostrato in Fig 4, in cui:

– i m rappresenta i mezzi d’interconnessione, tipicamente fili elettrici;

– I rappresenta l’Ingresso;

– L rappresenta la Logica di Sicurezza; può essere anche un filo, un Modulo di Sicurezza (non programmabile) o una Logica Programmabile;

– O rappresenta l’Uscita; può essere un contattore o una valvola a solenoide, per esempio;

– m rappresenta il monitoraggio effettuato dal Test Element (TE);

– OTE è l’uscita dell’equipaggiamento di test.

B10D 0,1 3.840 20 ⋅ 106

MTTFD = = = 52 083 anni 0,1 n op

Ciononostante, poiché siamo in categoria 1, l’MTTFD del sottosistema dev’essere limitato a 100 anni – In più, essendo una categoria 1, non c’è diagnostica Ciò significa che assumiamo un DC < 60% – L’ultimo passo è fare riferimento alla tabella K.1 della ISO 13849-1 dove, per un Categoria 1 e un MTTFD = 100 anni, il PFHD vale 1,14·10–6 Infine, abbiamo verificato che il T10D fosse superiore alla vita utile del dispositivo d’interblocco: ciò significa che il dispositivo d’interblocco può essere utilizzato fino alla sua vita utile di 20 anni.

B10D 3 840

20 ⋅ 106

T10D = = = 5 208 anni n op

Rispetto alla Categoria 1, si può notare la presenza di un Canale di Test, costituito da un Test Element (TE) e dalla sua uscita, l’OTE, ossia l’Output Test Element. Utilizzando un ’architettura di Categoria 2, è possibile raggiungere tutti i livelli di prestazione, ad eccezione del PL e Inoltre, per questa categoria la Fig. 4 mostra un sottosistema e non necessariamente un intero sistema di controllo relativo alla sicurezza. Nella Categoria 2, per raggiungere il PL d, è necessario che sia pres e n t e u n c e r t o l i v e l l o d i C o p e r t u r a D i a g n o s t i c a ( a l m e n o Bassa): il canale funzionale dev’essere testato a inter valli idonei dall’equipaggiamento di test. Il controllo della funzione di sicurezza deve essere effettuato prima dell’inizio di una situazione pericolosa, ad esempio:

– prima dell’inizio di un nuovo ciclo e/o,

– prima dell’inizio di altri movimenti e/o,

– immediatamente alla richiesta della funzione di sicurezza e/o,

– periodicamente durante le operazioni, se la valutazione del rischio e il tipo di operazione dimostrano che è necessario

Figura 4 – Architettura designata per la Categoria 2

Qualsiasi controllo della funzione di sicurezza consente il s u o f u n z i o n a m e n t o , s e n o n v i e n e r i l e v a t o a l c u n g u a s t o , oppure genera un ’uscita (OTE), se viene rilevato un guasto È i m p o r t a n t e s o t t o l i n e a r e c h e , i n c a s o d i P L d , l ’ O T E deve avviare uno stato sicuro, che viene mantenuto fino alla risoluzione del guasto.

Al contrario, in caso di PL c, uno stato sicuro non è richiesto e sarebbe sufficiente fornire un avviso

[ISO 13849-1] 6.1.3.2 Designated

Architectures – Specification of Categories

6.1.3.2.4 Categor y 2.

[ ] F o r P L r d t h e o u t p u t ( O T E ) s h a l l

a f e state that is maintained until the fault is cleared. For PLr up to and including PLr c, whenever practicable the output (O TE) shall initiate a safe state that is m aintained until the fault is cleared When this is not practicab l e ( e g w e l d i n g o f t h e c o n t a c t i n t h e f i n a l s w i t c h i n g device) it may be sufficient for the output of the test equipment OTE to provide a warning.

La Coper tura Diagnostica (DCavg) del canale funzionale dev’essere almeno Bassa L’MTTFD del canale funzionale può variare da basso ad alto, a seconda del livello di prestazione richiesto (PLr).

NEWS t

NUOVO SCANNER DI PRESSIONE OMOLOGATO FIA

EvoScann® P16-D della Evomisure omologato dalla Federazione Internazionale dell’Automobile

EvoMisure ha annunciato con orgoglio la prestigiosa omologazione ufficiale, recentemente rilasciata alla FIA, la Fédération Internationale de l’Automobile, al nuovo scanner di p r e s s i o n e E v o S c a n n ® P 1 6 - D Q u e s t o p r e s t i g i o s o r i c o n o s c im e n t o c o n f e r m a l ’ E v o S c a n n ® P 1 6 - D c o m e p u n t o d i r i f e r imento nella misurazione di precisione della pressione per le a p p l i c a z i o n i m o t o r i s t i c h e , s o t t o l i n e a n d o n e l e e c c e z i o n a l i prestazioni, l’affidabilità e l’innovazione

L’omologazione FIA certifica che il nuovo scanner di pressione soddisfa i più elevati standard richiesti per l’utilizzo nei test on-car negli sport motoristici professionali, consentendo ai team di utilizzare questa tecnologia all’avanguardia in ambienti competitivi dove l’accuratezza e l’affidabilità sono fondamentali, sia durante i test sia nelle applicazioni di gara

Caratteristiche principali:

D e s i g n u l t r a - c o m p a t t o : I l P 1 6 - D è s t a t o p r o g e t t a t o p e r adattarsi agli spazi più ristretti, fornendo misure di pressione ad alte prestazioni senza compromettere il design aerodinamico.

Elevata precisione e stabilità: Progettato per un’acquisizione precisa dei dati, il P16-D offre un’accuratezza e una stabilità

comuni (CCF)

Tra le quattro categorie, la Categoria 2 è probabilmente la più difficile da comprendere: cerchiamo di chiarirne l’uso e comprendere le ragioni delle sue limitazioni.

M

2 0 2 4

BIBLIOGRAFIA

[1] IEC 61508 “Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici/ elettronici/elettronici program m abili relativi alla sicurezza ” , (ed. 2010).

[2] IEC 61511 “Sicurezza funzionale, sistemi strumentali di s i c u r e z z a p e r i

2016).

[ 3 ] Ta c c h i n i M ( 2 0 2 3 ) F u n c t

How to apply ISO 13849-1 and IEC 62061 NJ: Wiley [ 4 ] I E C 6 2 0 6 1 “ S i c u

funzionale dei sistemi di comando e controllo relativi alla sicurezza” (ed 2021)

[5] ISO 13849-1 “Sicurezza del macchinario – Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza – Parte 1: Principi generali per la progettazione” (ed 2023)

senza pari, fondamentali per ottimizzare le prestazioni del veicolo.

1 6 c a n a l i d i p re s s i o n e re a l m e n t e d i ff e re n z i a l i :

C o n 1 6 c a n a l i d i p r e s s i on e , i l P 1 6 - D c o n s e n t e d i

r a c c o g l i e r e d a t i c o m p l e -

t i , d i v e n t a n d o u n o s t r umento essenziale per una a n a l i s i d e t t a g l i a t a d e ll’aerodinamica e della pressione

Costruzione robusta: Costruito per resistere ai rigori degli ambienti motoristici ad alta velocità, il P16-D offre prestazioni affidabili in condizioni estreme

Facilità d’integrazione: Dotato di un’interfaccia intuitiva e di opzioni di connettività versatili, il P16-D si integra perfettamente con i sistemi di acquisizione dati esistenti, garantendo un’implementazione semplice

“Siamo entusiasti che l’EvoScann® P16-D abbia ricevuto l’omologazione FIA” , ha dichiarato Paul Crowhurst, amministratore delegato di EvoMisure “Questo risultato evidenzia il nostro impegno a fornire soluzioni di misura all’avanguardia che soddisfino le rigorose esigenze del settore degli sport motoristici” . Il P16-D si unisce ora al P8-A, al P8-D, al P16-A e al P64-D per fornire ai team i dati accurati e affidabili di cui hanno bisogno per ottenere un vantaggio competitivo

CLICCA QUI per ulteriori informazioni sullo scanner di pressione EvoScann® P16-D e sulla sua omologazione FIA

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Quando Misure e Test fanno la differenza: casi applicativi e soluzioni di successo

Ottimizzazione acustica degli ambienti interni – Spirito di conquista, innovazione e solidità industriale –Cultura e formazione fanno bene alla produzione (e alle vendite) – Rupac: 75 anni, ma non li dimostra – Misure di rumore di fase all’avanguardia – La Conferenza Comsol 2024 fa tappa a Firenze

TECHNOLOGIES IN ACTION

The section “Technologies in action” presents a number of recent case studies of industries or institutions gaining profit from the latest innovation in measuring instruments and systems

RIASSUNTO

La Rubrica “Tecnologie in campo ” presenta un compendio di casi di studio di Aziende e/o istituzioni che hanno tratto valore aggiunto dalla moderna strumentazione di misura.

OTTIMIZZAZIONE ACUSTICA

DEGLI AMBIENTI INTERNI

Valore aggiunto dalle misurazioni e dalle tecniche avanzate

Q u e s t o n u o v o a r t i c o l o / i n t e r v i s t a r iguarda un altro caso applicativo in cui le misure, nello specifico quelle in ambit o acus t ico, divent ano pr ot ag onis t e dell’attività di un ’azienda, prettamente commerciale, e della sua offer ta strategica alla clientela Ci introducono nell a r e a l t à d i q u e s t a s o c i e t à t o s c a n a

S e l e n e M a r i a P i r r e l l o e S i l v i a Ferri, operanti nella divisione marketing della Sto Italia srl di Empoli (FI), r i s p e t t i v a m e n t e n e l l ’ u f f i c i o t e c n i c o e nell’ufficio comunicazione, che innanz i t u t t o r i n g r a z i a m o p e r l a g r a d i t a d isponibilità Cominciamo, come di consueto, da una sintetica panoramica dell’azienda…

termico, per poi sviluppare anche una linea di prodotti e sistemi per il fonoassorbimento interno. Oltre a quello residenziale, i suoi principali settori applicativi sono quello dell’ospitalità (alberghi, resort, spa, ecc ), ambienti osped a l i e r i , s p a z i c o m m e r c i a l i , s c u o l e e uffici.

(S. Ferri) Sto Italia srl è la filiale italiana del Gruppo Sto, un ’azienda multinazionale operante nel settore dell’isolamento termico e della riqualificazione degli edifici, con sede in German i a . L ’ a z i e n d a nasce nell’ambito dell’isolamento p r e t t a m e n t e

La filiale italiana, operativa dal 2005, ha la sede centrale a Empoli (FI) e vari p u n t i v e n d i t a d i s l o c a t i n e l t e r r i t o r i o nazionale, dà lavoro a circa un centinaio di dipendenti, agenti e collaboratori, per un fatturato annuale intorno ai 64 milioni di euro La nostra attività è prettamente commerciale, ma nell’ottica di creare valore aggiunto, forniamo servizi mirati all’assistenza al cliente e alla progettazione, a partire dalla fase di acquisizione dei dati e di proposiz i o n e t e c n i c a d e l l a s o l u z i o n e i d e a l e fino alla messa in opera e alla successiva manutenzione Come per gli altri settori, anche per quello dell’acustica abbiamo cercato di evolvere verso la fornitura di servizi per il cliente sempre più qualificati.

In sostanza, par titi dall’obiettivo di arricchire il valore del prodotto tramite la fornitura di servizi ad hoc per la clientela, ora siete in grado di soddisfare molte spec i f i c h e e s i g e n z e c h e r i g u a rdano il singolo cliente…?

(S.M. Pirrello) Disponendo all’intern o d e l t e a m d i t e c n i c i c o m p e t e n t i i n acustica, la nostra indagine non si esaurisce con la mera verifica di confor-

m i t à , t i m b r o e firma, ma si trad u c e i n a n a l i s i a r t i c o l a t e c h e p o i u n t e c n i c o a b i l i t a t o d o v r à a s u a v o l t a avallare (allo scop o d i e v i t a r e possibili conflitt i d ’ i n t e r e s s e ) : andiamo, in sostanza, a studiare acusticamente il tempo di riverbero all’interno dell’ambiente e, in base al volum e , a i m a t e r i a l i e a l l a d e s t i n a z i o n e d’uso, effettuiamo una simulazione dei tempi di riverbero Ciò ci aiuta a indiv i d u a r e l a m i g l i o r e s o l u z i o n e o ff e r t a della gamma StoSilent, quindi a definire il sistema di assorbimento acustico più indicato e a sviluppare i metri quadrati di superficie fonoassorbente necessaria Abbiamo attivato un servizio d i p a r t i c o l a r e e ff i c a c i a , d e d i c a t o a l cliente che chiede una correzione acus t i c a : n e l g i r o d i q u a l c h e s e t t i m a n a , siamo in grado di recarci sul cantiere, effettuare tramite gli strumenti le opportu n e m isu ra z io n i e d e la b o ra rle a ll’interno dell’ufficio tecnico, ottenendo un quadro della situazione più veritiero e i n t e m p i p i ù r a p i d i g i à n e l l a f a s e d i progetto. L’impiego dell’array sferico m u l t i f u n z i o n a l e d i m i c r o f o n i c i a i u t a m o l t o a n c h e n e l l a f a s e d i a c q u i s i z i one, dove talvolta capita di dover analizzare sistemi già installati non a regola d’arte, che necessitano di essere rinnovati o migliorati; la strumentazione ci consente di misurare quelle porzioni di superfici che non funzionano come d o v r e b b e r o , i n d i v i d u a n d o s e e s s e abbiano o meno subito una perdita di prestazione o se vi siano zone da tratt a r e m a g g i o r m e n t e r i s p e t t o a d a l t r e Ciò evidenzia l’utilità di questi metodi anche in fase di post-applicazione. L’obiettivo finale di questi servizi, comunque, è sempre quello di garantire

la massima qualità ottenuta da basi il p iù scientifiche p ossib ile N ei ca si d i post-applicazioni, un conto è effettuar e p r e l i e v i e a n d a r e a v i s i o n a r e l a composizione del materiale e un altro è disporre di una misurazione oggettiva Entrambe le soluzioni sono valide, ma grazie allo strumento siamo in grad o d i f o r n i r e q u e l “ q u i d ” i n p i ù c h e spesso fa la differenza

Ve d i a m o , u n p o ’ p i ù i n d e t t ag l i o , c o m e s i s v i l u p p a i l v o s t ro ser vizio…?

( S . M . P i r r e l l o ) S t o I t a l i a o ff r e u n nuovo servizio, basato sull’utilizzo di u n o s t r u m e n t o d i u l t i m a t e c n o l o g i a : l ’ a r r a y s f e r i c o m u l t i f u n z i o n a l e d i m ic r o f o n i S o n o c a t ( c o m m e r c i a l i z z a t o i n I t a l i a d a A E S S E A m b i e n t e ) , i mpiegato per raccogliere tutti i dati necessari a una puntuale progettazione acustica degli ambienti interni. Nello

s p e c i f i c o , q u e s t o s t r u m e n t o c o n s e n t e di misurare il coef ficiente di assor-

b i m e n t o a c u s t i c o d e i m a t e r i a l i i n situ, permettendo di effettuare verifiche mirate al progetto e non più elaborate

s o l o m e d i a n t e v a l o r i t e o r i c i Q u e s t o

d i s p o s i t i v o r a p p r e s e n t a p e r n o i u n o

s t r u m e n t o i d e a l e i n q u e s t o c o n t e s t o

o r g a n i z z a t i v o , i n q u a n t o c i c o n s e n t e d i m a ssim izza re il d etta g lio d elle nostre analisi e metterle totalmente a disposizione del cliente, come reale va-

lore aggiunto Una volta, infatti, facev a m o u n a s i m u l a z i o n e d e l t e m p o d i r i v e r b e r o a l l o s t a t o a t t u a l e t r a m i t e i c o e ff i c i e n t i d i a s s o r b i m e n t o a c u s t i c o dei vari materiali forniti dai dati storici, ma si evidenziavano con tale metodo notevoli scostamenti fra le varie rilevazioni effettuate. Ora con Sonocat rius c i a m o a m i s u r a r e “ i n s i t u ” i l c o e ff iciente di assorbimento acustico di tutti i materiali, in maniera rapida e sicura, p otend o così ottenere un ’ a na lisi p untuale dello stato di fatto e, quindi, an-

dare a migliorare, a livello di materiali e anche di offerta, la proposta tecnica

La chiave del vostro ser vizio è, quindi, quella d’instaurare una s t r e t t a e s i n e r g i c a p a r t n e r s h i p con la clientela…

( S . M . P i r r e l l

non ci limitiamo a offrire “consulenza” a s u p p o r t o d e l p

che alla fornitura di materiali in grado d

comfort acustico, spesso fondamentale n e l l a v a l u t a z i o n e d i l o c a l i a d i b i t i a d attività commerciali Grazie alle analisi svolte sul cantiere, possiamo proporr e a l c l i e n t e l ’ a d o z i o n e d i e l e m e n t i modulari in grado di abbattere sensibilmente il riverbero acustico e, addirittura, consentirgli di noleggiarli, a costi ragionevoli, per il tempo necessario a v e r i f i c a r n e d i r e t t a m e n t e l ’ e ff i c a c i a ( p e r c e z i o n e c h e s p e s s o d e v e f a r e i conti con una “cultura acustica” gener a l e d e c i s a m e n t e m o l t o p i ù b a s s a rispetto a quanto potrebbe e dovrebbe e s s e r e , d a t a l ’ i m p o r t a n z a d i q u e s t o argomento…).

(S. Ferri) Sto offre al cliente l’opportunità di noleggiare gli elementi modulari del sistema di fonoassorbimento StoSilent M o d u l a r 2 3 0 , p er testa rne l’efficacia prima di effettuare l’investimento

I pannelli in granulato di vetro espanso con rivestimento a intonaco consentono un assorbimento acustico del suono sia diretto sia riflesso, senza trascurare la rapidità di montaggio, la libertà e flessibilità di realizzazione e la sostenibilità. D’altronde, il benessere acustico può fare la differenza in moltissime attività, commerciali e non. Basti pensare che il comfort acustico e la possibilità di dialogare serenamente sono fattori fondamentali nella recensione di un locale: l’eccessiva rumorosità incide sulla soddisfazione della clientela tanto quanto un piatto insoddisfacente o un servizio scortese Gli ospiti non sono però l’unica categoria da considerare: anche la salute dei dipendenti subisce l’impatto (positivo o negativo) del comfort acustico. Un intervento correttivo può migliorare nettamente l’esperienza vissuta nel singolo locale

P o s s i a m o p ro p o r r e s i n t e t i c am e n t e a l c u n i c a s i d i s u c c e s s o (generalmente graditi dai nostri lettori), che ci traducano in pratica questi concetti sicuramente condivisibili da tutti?

z i o n i e s i m u l a z i o n i e ff e t t u a t e i n s i t u , che analizzava non solo la varietà dei pannelli ma anche la scelta di formati e colori Terminate le due settimane di p r o v a , i t i t o l a r i d e l r i s t o r a n t e h a n n o d e c i s o s e n z a a l c u n a e s i t a z i o

acquistare gli elementi a titolo definitiv o Va d e t t o

brevi, senza richiedere alcuna interruzione dell’attività

U n a l t r o c a s o d i n o t e v o

n o t a c a t e n a interna ziona le d i d isp ositivi elettronici, dove l’acustica è cruciale sia per i dipendenti sia per i clienti, che hanno

( S . M . P i r r e l l o ) I l r i s t o r a n t e r a p p r es e n t a u n c a s o p r i n c i p e , n e l q u a l e i l m i g l i o r a m e n t o d e l c o m f o r t a c u s t i c o in c id e m o ltissim o su lla p e rc e z io n e d i q u a l i t à d a p a r t e d e l l a c l i e n t e l a . I l n o s t r o c l i e n t e “ I n V i n o Ve r i t a s ” d i

L a m p o r e c c h i o ( F I ) , a d e s e m p i o , h a scelto di affidarsi a Sto Italia con la formula del noleggio degli elementi modulari proposti, in seguito al progetto s p e c i a l i z z a t o s c a t u r i t o d a l l e m i s u r a -

l a p o s s i b i l i t à d i t e s t a r e i p r o d o t t i a nche mediante riproduzioni audio. Durante il sopralluogo, effettuato a chiusura dello shop per non intralciare le a ttività com m ercia li, nel ra p id o interv a l l o d i c i r c a u n ’ o r a , s o n o s t a t e e s eguite diverse misurazioni in differenti porzioni di superficie, al fine di valutare la p resta zione resid ua d el sistem a d i f o n o a s s o r b i m e n t o i n s t a l l a t o u n a decina di anni prima, con lo scopo di d e t e r m i n a r e l ’ e v e n t u a l e n e c e s s i t à d i u n i n t e r v e n t o d i r i p r i s t i n o A l t e r m i n e del sopralluogo, a seguito anche della possibilità di visionare in tempo reale

i risu lta ti d e lle m isu ra z io n i, è e m e rso

c h e , s e b b e n e l a s i t u a z i o n e g e n e r a l e

f o s s e p o s i t i v a , i n a l c u n i a m b i e n t i

e r a n o n e c e s s a r i a l c u n i i n t e r v e n t i d i

r i p r i s t i n o p e r m a n t e n e r e g l i e l e v a t i standard acustici.

D a l c o n t e s t o o r g a n i z z a t i v o f i n

q u i d e s c r i t t o , s e m b r a c h i a r a l a centralità della strumentazione, che immaginiamo abbia richiesto una modalità di scelta molto precisa e dettagliata…!? (S.M. Pirrello) Abbiamo avuto modo di conoscere ampiamente lo strumento

S o n o c a t e , p i ù i n g e n e r a l e , A e s s e

A m b i e n t e , l a s o c i e t à c h e l o c o m m e r -

c i a l i z z a , a t t r a v e r s o i l m e z z o p r o m ozionale maggiormente affidabile, che

r e s t a s e m p r e i l b u o n v e c c h i o “ p a s s aparola” Si è trattato di una conoscenz a p ro g re ssiv a , c h e m a n m a n o c i stimolava a sempre maggiori approfondimenti riguardo alla struttura di Aesse e ai servizi da essa forniti, di cui abbia-

NEWS t

LABORATORIO ACCREDITATO PER TARATURE DI PORTATA

(DA 0,1 A 2,5 mL/min)

ATEQ, pr es ent e nel s et t or e del leak and flow testing dal lontano 1975, si rivolge ai più differenti settori industriali, quali: automotive, valvolame, m e c c a n i c a , e l e t t r o d o m e s t i c i , m e d ic a l e , a e r o s p a z i a l e , p a c k a g i n g , a l i -

m e n t a r e , e l e t t r o n i c a , c o m p o n e n t i gas, pneumatica, pressofusioni, rubinetterie, riscaldamento, farmaceutico, oleodinamico, ecc. Nel 1985 viene creata la prima filiale d e l g r u p p o , q u e l l a i t a l i a n a , a s u pp o r t o t e c n i c o c o m m e r c i a l e p e r i l mercato locale Durante tutti questi

a n n i , l a f i l i a l e i t a l i a n a h a m a t u r a t o

u n ’ e s p e r i e n z a t a l e d a s u p p o r t a r e i l

c l i e n t e i n t u t t e l e f

l l e prove sui propri prodotti, dall’individuazione dello strumento più adatto alle proprie esigenze di test fino al

mo fruito direttamente una volta deciso di acquisire i loro strumenti Dopo un certo periodo trascorso dall’avvio del rapporto commerciale, possiamo tranquillam ente afferm are che la bontà e l’efficienza dei servizi offerti sia stata determinante nella scelta di acquistare Sonocat: lo strumento risponde certam e n t e i n p i

ma i servizi collegati rappresentano un sinergico e insostituibile complemento, portando reale valore aggiunto a favore del cliente Mi riferisco non solo alla puntuale assistenza, ma anche alla formazione e addestramento degli utenti, a l sup p orto tecnico d eg li strum enti in funzione dei dispositivi da noi utilizzat i P o

Aesse Ambiente ha assunto le caratteristiche di una vera e propria partnership, molto simile a quella che tendiamo a realizzare con i nostri clienti

Av e t e q u i n d i s c e l t o u n a s t r a d a evoluta per fidelizzare il cliente

e p o t e r d i v e n t a r e s u o p a r t n e r, su un piano ben più impor tante r i s p e t t o a q u e l l o d e l s e m p l i c e

f

, dovendo per for za superare ostacoli impor tanti, come quello d i t i p o s o s t a n

i qualità, precisione, rapidità, aff i d a

ser vizi accessori che apparentem e n t e r i s c h i

troppo i costi…?!

(S. Ferri) Il settore dell’acustica è div e n t a t o u n c

r e b u s i n e s s d e l l ’ a z i e nda, in continua espansione; quindi la n o s t r a a z i e n d a h a d e c i s o d ’

molto su tutti gli aspetti che ne potessero aumentare concretamente la qualit à

di know-how e struttura organizzativa e gestionale, evitando ad esempio la scelta di partner esterni specializzati, ai quali esternalizzare tutti i servizi leg

servizio post-vendita direttamente sul campo Dal 2015 il laboratorio di metrologia di ATEQ Italia è stato r i c o

renziale da 5 a 25.000 Pa, risultando unico centro in Italia su questa gamma di misura. Nel 2022, inoltre, il laboratorio italiano raggiunge un altro importantissimo traguardo: un secondo accreditamento, rilasciato da Accredia, che questa volta riguarda la taratura di strumenti di misura di portata in massa e in volume di gas da 0,1 mL/min a 6.000 L/h: anche in questo caso, unico laboratorio accreditato in Italia.

Visitate il sito www.ateq.it

p e r a v e r e m a g g i o r i i n f o r m azioni riguardo gli strumenti e i servizi offerti da ATEQ o scrivete a ateq@ateq it p

sperto tecnico-commerciale

garantire al cliente tempi rapidi e massima affidabilità del servizio, preferendo quindi far crescere figure professionali interne in grado non solo di gestirlo ma anche di verificarlo periodicamente e avviare gli opportuni interventi finalizzati al miglioramento competitivo

Siete, dunque, oltre che fornitori

d i s o l u z i o n i a n c h e g r a n d i “ m is u r a t o r i e a n a l i z z a t o r i d i d a t i acquisiti”, e a vostra volta utenti di strumentazioni di misura in a m b i t o a c u s t i c o . L a c o n d i z i o n e i d e a l e p e r f o r n i r c i i m p r e s s i o n i affidabili riguardo a cosa si attende il cliente, che immaginiam o a n c h e i n q u e s t o c a m p o s i focalizzi sulla “qualità” piuttosto che sulla “quantità” di dati: p o c h i n u m e r i , m a q u e l l i g i u s t i , c h e s e r v o n o p e r m i g l i o r a r e a livello competitivo…?

( S . M . P i r r e l l o ) Va s o t t o l i n e a t a l a v a r i e t à d e g l i i n t e r l o c u t o r i c o n c u i c i interfacciamo quotidianamente (architetti, ingegneri, tecnici acustici, imprese, ecc.), fattore che condiziona molto i l t i p o d i e s t r a p o l a z i o n e d a t i c h e a nd r e m o a e ff e t t u a r e e l e c o n s e g u e n t i relazioni fornite al cliente Se abbiamo di fronte un tecnico, ovviamente, entreremo più nel dettaglio: solitamente presentiamo, in particolare, le caratteristiche del sistema individuato, il tempo di riverbero misurato allo stato attuale e in fase di post-intervento. Capita spesso, però, di fornire questi semplici tre dati (quando gli interlocutori sono imprese o applicatori) oppure dettagli ben maggiori (ai tecnici): tendiamo a fornire a ognuno il dato che gli serve veramente, sempre con la possibilità di aggiungere prontamente, su specifica richiesta, quelli che il singolo cliente ritiene utili nella propria specifica situazione

Q u a l è i l l i v e l l o m e d i o d i c o n os c e n z e i n a m b i t o a c u s t i c o d a par te dei potenziali clienti…? (S. Ferri) Rispondo alla domanda in m o d o s e m i - p o s i t i v o : c o m e a c c a d e i n m o l t i a l t r i a m b i t i , i l l i v e l l o d i “ c u l t u r a d e l l ’ a c u s t i c a ” m e d i o p o s s e d u t o d a i potenziali clienti non è certamente così e l e v a t o c o m e d o v r e b b e e p o t r e b b e essere; va però riconosciuto che negli

u l t i m i a n n i t a l e l i v e l l o è m i g l i o r a t o i n m o d o r i l e v a n t e L e n o s t r e s t r a t e g i e comunicative tendono sempre a privil e g i a r e l a m a s s i m a c o m p r e n s i b i l i t à d e l l ’ a r g o m e n t o : q u i n d i p o c o t e s t o , quello essenziale per spiegare in sintesi ogni singolo vantaggio, e molte immagini, più immediate. Come ha già detto la mia collega sulla diversità dei target, anche la comunicazione varia in base a chi ci stiamo riferendo

Come intendete orientare il vos t ro s v i l u p p o f u t u ro e s u q u a l i principali settori applicativi…?

(S. M. Pirrello) Certamente le nostre strategie di sviluppo privilegiano il rafforzamento e l’espansione negli attuali settori di sbocco, sviluppando i prodott i , i s e r v i z i e l a p o s i z i o n e r i s p e t t o a l m e r c a to U n o d e i n o s tr i fo c u s r e s ta il fonoassorbimento acustico, dove stiamo direzionando le soluzioni sempre più verso gli Ambienti ricettivi, sanitari e scolastici, in questo periodo piuttosto “vivo”, grazie alle opportunità offerte dai PNRR e altre forme di finanziament o

t o a vari livelli in quei comparti (S. Ferri) Per quanto riguarda i servizi offerti, stiamo lavorando a fondo sulla d

, c h e

negli ultimi anni sta crescendo moltissimo, a livello appunto di digitalizzazione. A livello organizzativo, stiamo cercando di creare un team all’interno del settore marketing nel quale si trovino le maggiori competenze possibili, senza dover ricorrere a fornitori esterni specializzati.

N e l v o s t ro s i t o w e b t ro v i a m o indicata una nutrita serie di cert i f i c a z i o n i , v o l t e a d a t t e s t a r e i l possesso, da par te di Sto Italia, d i i mp o r t a nt i r e q ui s i t i i n ma t eria di Qualità e Sostenibilità dei prodotti e dei ser vizi offer ti. Una di queste, tuttavia, ci incuriosisce par ticolarmente: la cer tificaz i o n e p e r l a P a r i t à d i G e n e r e , r i l a s c i a t a d a D N V, s e c o n d o l a Prassi Uni PdR 125:2022…

( S . F e r r i ) I n u n c o n t e s t o a z i e n d a l e , la diversità di genere è una risorsa p r e z i o s a , c h e p o r t a p r o s p e t t i v e u n iche, creatività e competenze complementari e trasversali. Questo riconoscimento non solo contribuisce a costruire una cultura aziendale più inclusiva, ma rappresenta un impegno tangibile nei confronti dei valori di g iu s tiz ia s o c ia le e dell’ uguaglianza, naturalmente a patto che le pari opportunità rappresentino un principio cardine della nostra organizzazione, non solo un mero requisito

NEWS s

SISTEMI TELEMETRICI WIRELESS FINO A 16 CANALI

Trasmettere dati di misura senza contatto su componenti in movimento in tempo reale e in ambienti difficili rappresenta ancora oggi una sfida significativa Luchsinger, consapevole di questa esigenza, è da anni partner di MANNER, azienda tedesca che da oltre 28 anni sviluppa soluzioni avanzate di telemetria senza contatto per la trasmissione dati da trasduttori rotanti Grazie a questa collaborazione, Luchsinger è in grado di offrire ai propri clienti tecnologie all’avanguardia, progettate per garantire precis i o n e e a ff i d a b i l

impegnative

P e r l e m i

M

NER offre sistemi telemetrici wireless, che includono diverse nuove funzionalità che semplificano notevolmente sia l’applicazione che il monitoraggio

Caratteristiche chiave dei sensori telemetrici wireless

Una caratteristica fondamentale di questo sistema di telemetria è il suo basso consumo energetico, che, combinato con la possibilità di operare sia in modalità wireless che tramite alimentazione induttiva – Dual Use, garantisce la massima flessibilità

Questa tipologia di sistema a batteria si distingue per la sua facilità d’uso, poiché non è necessario installare un pickup e una antenna rotante induttiva Inoltre, le batterie agli ioni di litio odierne hanno una capacità significativamente maggiore che, combinata con l’efficienza in termini di consumo della telemetria MANNER, garantisce un tempo di funzionamento maggiore tra una ricarica e l’altra

I s e n s o r i t e l e m e t r i c i w i r e l e s s , o l t r e a e s s e r e r e s i s t e n t i a l l e interferenze, sono progettati per sopportare temperature estreme, immersioni in acqua e vibrazioni Inoltre, sono disponibili in diverse configurazioni e la telemetria dei sensori può essere personalizzata per essere impermeabile e resistente agli oli

Un’altra caratteristica distintiva che rende questo strumento ideale per questa tipologia di applicazioni è la sua resistenza alla temperatura, che va da -35 a +150° C.

Oltre a ciò, il numero di canali può essere esteso fino a 16 canali di misura In quest’ultima configurazione, è possibile mantenere una frequenza di campionamento di 1 000 campioni al secondo, con una larghezza di banda di oltre 300 Hz. L a t e c n o l o g i a a b a s s o c o n s u m o e n e r g e t i c o p e r m e t t e d i

effettuare misurazioni di temperatura per un massimo di 1.000 ore, con un solo canale, e fino a 32 ore, per misurazioni dinamiche, senza bisogno di ricaricare o sostituire la batteria Inoltre è possibile realizzare configurazioni personalizzate per soddisfare ogni svariata esigenza.

Distribuzione flessibile

La telemetria wireless offre una grande flessibilità nella sua

c o l l o c a z i o n e : g l i u t i l i z z a t o r i p o s s

p e r i l confronto delle prestazioni con quelle dei loro concorrenti

s i a p e r l ’ a n a l i s i d e l l a d i s t r i b u z i o n e d e

dischi dei freni.

Componenti aggiuntive per facilitare l’applicazione

Le opzioni comprendono estensimetri pre-cablati, disponibili in kit, oppure estensimetri saldabili tramite

t e c n o l o g i a d i m i c r o s a ldatura

P e r q u e s t ’ u l t i m a o p z i one, è possibile noleggia-

r e u n d i s p o s i t i v o d i m i -

c r o s a l d a t u r a p o r t a t i l e per applicazioni tempo-

r a n e e L a t e c n i c a d i m i -

c r o s a l d a t u r a è b e n c o l -

l a u d a t a e n o n c o m p r o -

m e t t e l a r e s i s t e n z a d e l componente che riceve la coppia

Queste soluzioni, oltre a facilitare l’applicazione in ambienti spesso ostili, permettono anche una riduzione dei tempi d’installazione: tutto ciò si traduce in un risparmio di tempo e denaro!

Smart interface

Manner ha voluto completare la propria offerta integrando u n s i s t e m a p ro n t o a l l ’ u s o , c h e p u ò e s s e r e c o n f i g u r a t o e regolato direttamente tramite il software "Telemetry Interface" o attraverso l’interfaccia intelligente e l’app MANNER Le funzioni offerte sono particolarmente adatte alle applicazioni sul campo: un rapido sguardo consente di verificare che tutto sia pronto per la misurazione imminente, permettendo di avviare la misurazione in modo efficiente

Grazie a ciò, è possibile regolare l’intervallo di misura direttamente durante le prove sul campo. Inoltre, durante l’uso, i d a t i p o s s o n o e s s e re v i s u a l i z z a t i e a n a l i z z a t i i n t e m p o reale; oltre a ciò, le analisi possono essere salvate per una revisione successiva

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SPIRITO DI CONQUISTA, INNOVAZIONE E SOLIDITÀ INDUSTRIALE

Saint-Gobain PAM Canalisation e Creaform: colmare il gap tecnologico nella manutenzione di vecchi stampi per la produzione di piastre per sistemi stradali

Ci sono industrie e processi produttivi che, pur basandosi su tecnologia, innovazione e progresso, hanno un pie- de nel passato e uno nel futuro. È il caso delle aziende che si occupano di infrastrutture, come i sistemi di convogliamento dell’acqua. Sarebbe irrazionale pensare di aprire le strade per sostituire la rete idrica esistente di una città in una sola volta. Per questo motivo, aziende con un ricco patrimonio e un’esperienza specializzata, come Saint-Gobain PAM Canalisation, si affidano a tecnologie all’avanguardia per mantenere in servizio gli stampi tradizionali e per costruire e riparare infrastrutture di trasporto dell’acqua durevoli.

Quella che in origine era la Société anonyme des hauts-fourneaux et fonderies de Pont-à-Mousson (PAM) fa oggi parte del Gruppo Saint-Gobain . Fondata nel 1856, PAM ha recentemente festeggiato i 160 anni d’attività e continua a svilupparsi, nonostante il drastico aumento dei costi delle mate-

rie prime, spinta da uno spirito di conquista, innovazione e solidità industriale. La sua nicchia di mercato è costituita dalle tubazioni in ghisa duttile (precedentemente ghisa grigia) destinate al trasporto dell’acqua, ai servizi igienici e ad applicazioni industriali. Una delle sfide che Saint-Gobain PAM Canalisation si trova oggi ad affrontare è quella di colmare un gap tecnologico, attraverso la scansione di vecchi stampi privi di file di progettazione 3D, utilizzati per la produzione di piastre per sistemi stradali. Con l’approssimarsi della fine del ciclo di vita utile degli utensili, ottenere versioni digitali affidabili come i progetti originali era di estrema importanza, per garantire la continuità del servizio e del funzionamento. I dispositivi e i servizi Creaform si sono rivelati fondamentali per risolvere il problema.

Ecosistema hardware e software: prestazioni, affidabilità e facilità d’uso Prima d’implementare le soluzioni

Creaform nel sito produttivo, SaintGobain PAM Canalisation si affidava a sistemi di misura tradizionali e a una macchina di misura a coordinate (CMM). Nella maggior parte dei casi, il lungo processo si è rivelato poco efficiente in funzione delle necessità e ha portato, alla fine, a uno scarso adattamento degli utensili da misurare e retroingegnerizzare. Data la complessità dei pezzi, la soluzione alternativa doveva mostrare grandi prestazioni, es sere veloce e affidabile e facile da usare in vari contesti e ambienti.

Inoltre, poiché PAM utilizza i software

Geomagic Design X e Control X di Artec per la metrologia e il controllo qualità, ha dovuto assemblare un ecosistema di hardware e software in grado di ottimizzare i processi di misurazione, retroingegnerizzazione e controllo qualità.

Come si è proceduto per ottenere le scansioni desiderate? Innanzitutto, si è attrezzata una stanza con una tavola rotante e un monitor da 75 pollici, in cui è stato integrato uno scanner 3D

HandySCAN di Creaform. Poi è stato utilizzato un PC portatile, per facilitare l’uso all’interno e all’esterno della sala (controllo qualità, manutenzione, produzione), eseguendo il software appropriato per il rendering e l’elaborazione. Il personale addetto alla progettazione e alla qualità è stato, quindi, debitamente addestrato all’uso dello scanner e del software. Praticamente qualsiasi reparto PAM può richiedere servizi di scansione 3D in base alle proprie esigenze, sia che si trovi in una stanza chiusa, in un cantiere o in officina.

Caratteristiche e vantaggi ottenuti

Oltre a consentire a Saint-Gobain PAM Canalisation di risolvere la sua sfida principale in termini di utensili legacy, il nuovo ecosistema assemblato ha permesso di

Figura 2 – Scansione 3D di utensili con HandySCAN 3D|BLACK

migliorare i processi in termini di precisione, portabilità e semplicità I tempi di acquisizione delle super fici sono stati ridotti a circa un decimo di quelli precedenti, grazie a undici croci laser e a un software all’avanguardia, e non è stato necessario utilizzare polveri opache per catturare efficacemente le superfici lucide o riflettenti, riducendo così ulteriormente i tempi di processo. Ad esempio, un singolo progetto realizzato con metodi manuali richiederebbe da due a tre m e s i ; o r a , c o n D e s i g n X e l o s c a n n e r Creaform, il file di progettazione 3D può essere reso disponibile in 2 settimane. I n o l t r e i l l a s e r a l i n e a s i n g

n o t e v o l m e n t e l ’ a c q u i s i z i o n e d i a r e e difficili da raggiungere, come le tasche profonde, rispetto ai laser a triangolo In poche parole, dopo aver già utilizzato strumenti Creafor m in passato, il team PAM è stato molto disponibile a mettere le mani sull’ultima generazione di scanner 3D Creaform, ovvero HandySCAN 3D|BLACK. Il dispositivo si è rivelato utile per acquisire misure precise e ripor tare in vita vecchi utensili da s t a m p o p e r l a p r o d u z i o n e d i p i a s t r e per sistemi stradali Lo scanner 3D si è rivelato par ticolarmente utile per generare file affidabili per il reverse engineering e il software

h a p e r m e s s o d i r i s p a r m i a r e n o t e v o lmente sui tempi di modellazione rispetto ai metodi di dimensionamento manuali

Stare al passo con il progresso

In qualità di marchio globale e vero e proprio punto di riferimento nel settore d e l l e t u b a z i o n i , S a i n t - G o b a i n PA M

Canalisation ha dovuto superare i limiti e s t a r e a l p a s s o c o n i l p r o g r e s s o , s oprattutto per offrire soluzioni complete i n s i n t o n i

g

s t a ndard dei clienti nel settore idrico.

Passare da un processo manuale a uno tecnologicamente avanzato ha costituito il primo passo per raggiungere l’eccellenza e perseguire il miglioramento continuo. Ma ciò che ha cambiato ver a m e n t e l a s i t u a z i o n e e c o n s e n t i t o d i raggiungere e superare addirittura gli obiettivi prefissati è stata la capacità di s f r u t t a r e g l i s t r u m e n t i e i s o f t w a r e p i ù recenti per ridurre i tempi di acquisizione, abbassare i costi operativi e riutilizzare gli utensili più vecchi per garantire la coerenza della produzione e prolungare la vita dei componenti reali dei s i s t e m i d i t r a s p o r t o e s t r a d a l i d e l l ’ a cqua

“GUESS THE MEASURE!” VICINA AL TRAGUARDO

Dopo il successo della prima tappa del concorso, PolyWorks Europa annuncia ora la fase finale

Sono stati oltre 145 i qualificati tecn i c i c h e h a n n o p a r t e c i p a t o a l l a prima tappa del concorso “GUESS THE MEASURE!”, indetto da PolyWo r k s E u r o p a . I l p r i m o v i n c i t o r e ha già in tasca il biglietto aereo per trascorrere un VIP weekend a Monza ed assistere alle gare del campionato International GT Open

Ora il concorso arriva alla fase finale, con le due ravvicinate sfide abbinate alle gare di Barcellona (Spa-

gna) e Monza (Italia), dove emergeranno i due restanti vincitori

R i c o r d i a m o c h e i l m e c c a n i s m o d e l concorso prevede la partecipazione e s c l u s i v a m e n t e o n l i n e a l l ’ i n d i r i z z o https://www guessthemeasure com/it, dove è disponibile anche il regolamento completo

Le registrazioni per tentare d’indov i n a r e l a m i s u r a e s a t t a s i s o n o ap e r t e , r i s p e t t i v a m e n t e , i l 2 9 A g osto e il 17 Settembre

Figura 3 – File 3D ottenuti con lo scanner HandySCAN 3D| BLACK e il software Design X

CULTURA E FORMAZIONE FANNO BENE

ALLA PRODUZIONE (E ALLE VENDITE!)

Una PMI della calibristica e utensileria in prima fila nella diffusione della cultura metrologica

Si è da poco conclusa a San Vincenzo (LI) l’VIII edizione del Forum delle Misure, l’appuntamento annuale del mondo italiano dell’Università e Ricerca in ambito metrologico che, dopo il positivo test dello scorso anno a Bologna, ha ufficialmente esteso la partecipazione alle Aziende Manifatturiere, proponendo nella prima giornata due Sessioni tutorial parallele espressamente dedicate ai Responsabili Tecnici e Decisori dell’industria utente di strumenti e servizi di Test Measurement. Questa “nuova” tipologia di partecipanti, rivelatasi già sufficientemente “svezzata” a livello metrologico, ha potuto fruire a titolo completamente gratuito non solo di questi specifici programmi ma anche dell’opportunità di dialogare costruttivamente sia con le centinaia di congressisti, Universitari e Ricercatori, sia con gli esperti presenti presso le postazioni degli sponsor della manifestazione, primarie società produttrici o fornitrici di strumentazione e servizi per misure e prove. Fra i main sponsor, che hanno consentito con il loro attivo sostegno l’ampliamento dell’offerta del Forum e, di conseguenza, moltiplicato ulteriormente le iniziative volte alla diffusione della cultura metrologica presso le aziende italiane, spicca anche questo anno la TAMBU-

RINI srl, società bresciana nel settore dei calibri e utensili per filettatura (che i lettori di TUTTO_MISURE conoscono bene quale inserzionista protagonista della rivista), particolarmente innovativa in quest’ambito, a livello di prodotti e, sempre di più, servizi dedicati.

Dal 1960 Tamburini studia, progetta e produce calibri filettati, calibri lisci e calibri speciali per qualsiasi esigenza di utilizzo, nel rispetto delle normative e in considerazione delle quote di filettatura e dimensioni di ingombro. Calibri realizzati in acciaio legato, altamente indeformabile, con durezza superficiale di 63 HRc (rag giungibile do po tempra), costruiti anche con materiali alleggeriti, amagnetici e in metallo duro. Per migliorare il rendimento, la durata e l’assenza di attriti, i calibri Tamburini possono essere sottoposti a diversi trattamenti superficiali, effettuati senza alterare le caratteristiche di base del calibro. Su tutti i calibri prodotti, infine, vengono effettuati controlli incrociati, siain ogni fase della filiera produttiva sia presso il Laboratorio metrologico, che ne verifica e registra ogni caratteristica.

filettata con un rivestimento esterno individuato per specifiche applicazioni (TIN-TICN-TINALOX).

Parallelamente ai prodotti, l’azienda

offre ai propri clienti un importante servizio di controllo e taratura periodica per il loro parco strumenti. I rapporti di taratura sono archiviati e consultabili in formato elettronico all’interno dell’area riservata del cliente.

La produzione della Tamburini si estende agli utensili per filettatura ad alta resa , realizzati in diversi materiali (acciai super rapidi, metallo duro integrale, o con taglienti saldobrasati): maschi, filiere, frese a filettare e frese filetto, utensili circolari per filettatura e brocce, sia standard sia speciali, rivolti a soddisfare qualsiasi esigenza di utilizzo.

L’ampia gamma di utensili prodotti da Tamburini permette di servire diversi settori tra cui medicale, valvole e rubinetteria, automotive, difesa e aerospace.Anche per gli utensili sono previsti accurati trattamenti superficiali, volti a migliorarne il rendimento senza alterare le caratteristiche di base: ad esempio, la ricopertura della parte

L’azienda dispone di un Laboratorio di Taratura Accredia, LAT n. 079, che è in grado di emettere certificati di taratura per campioni diametrali lisci e filettati.Accredia, com’è noto, in qualità di terza parte indipendente garantisce il rispetto delle norme applicabili da parte del Laboratorio, quindi l’affidabilità dei certificati di taratura e delle attestazioni di conformità da esso rilasciate sul mercato.

Un’azienda innovativa nei prodotti e nei servizi, come la Tamburini, molto proiettata verso il supporto al cliente, non può prescindere dall’offerta di un servizio di assistenza continua e di vera e propria forma di consulenza, in grado di fornire effettivo valore aggiunto e di un articolato e completo programma di formazione, mirato sui diversi settori applicativi, proposto sotto il cappello della “ ACADEMY TAMBURINI”.

“Stiamo parlando di servizi che si traducono in reale valore aggiunto per il cliente e contribuiscono a fidelizzarlo in modo sostanziale, fino a instaurare, in molti casi, un vero rapporto di

partnership – dichiara Andrea Tam-

b u r i n i , R e s p o n s a b i l e C o m m e r c i a l e

dell’azienda bresciana – L’Academ y

( i d e a p i u t t o s t o i n n o v a t i v a i n q u e s t o

a m b i t o d ’ a t t i v i t à , a u l t e r i o r e t e s t i m o -

n i a n z a d e l l a t r a d i z i o n a l e a t t e n z i o n e della società per il servizio al cliente, o l t r e c h e p e r l a q u a l i t à e a ff i d a b i l i t à d e l p r o d o t t o ) è n a t a d a a l c u n i a n n i

p r o p r i o n e l l a p i e n a c o n s a p e v o l e z z a

c h e i l s u p p o r t o o ff e r t o a l l a c l i e n t e l a non debba esaurirsi con la vendita e l’assistenza tecnica, anzi rappresenti un servizio di cui il cliente stesso può f r u i r e c o n t i n u a t i v a m e n t e , t r a e n d o n e im portante valore aggiunto ”

“Siamo lieti di aver aderito alla propos t a d i s p o n s o r i z z a z i o n e d e l F o r u m d e l l e M i s u r e , l a p r i n c i p a l e i n i z i a t i v a italiana dedicata espressamente a tutti c o l o r o i q u a l i h a n n o a c h e f a r e c o n Misure e Testing nell’ambito della propria attività lavorativa, sia essa in ambito d’industria manifatturiera, università o ricerca – continua Andrea Tamburini. – La nostra azienda è da sempre sensibile a eventi come questo, che contribuiscono direttamente alla diffusione della cultura metrologica nel nos tr o P a e s e , in p a r tic o la r e n e ll’ a m b ito d e l l e a z i e n d e p r o d u t t r i c i , p r i n c i p a l i p rota g oniste d el M a d e in Ita ly e, p er

questo, particolarmente avvantaggiate, in ottica di miglioramento competitivo, da un auspicabile maggiore approccio agli strumenti e servizi di misura e prova.

“Durante le tre giornate del Forum , appena concluso, abbiamo chiaramente percepito la crescente im portanza che sta assum endo il settore prove e misure nel nostro sistema industriale e in quello accadem ico e della ricerca –conclude Tamburini – La nostra presenza com e sponsor ci ha consentito di

consolidare ulteriormente il valore della nostra proposta di prodotti e servizi nel settore degli strumenti di misura e del controllo qualità, nonché della formazione professionale come ulteriore servizio al cliente. Abbiamo avuto l’occasione di conoscere diverse figure accadem iche coinvolte in interessanti progetti del settore. Siamo quindi ancora più disponibili ad assumere un ruolo di partner per gli atenei e le start-up innovative, legate al mondo della misura e del controllo qualità

A d e r e n d o a l p r o g e t t o A c a d e m y

s i h a l ’ o p p o r t u n i t à d i a c c e d e r e

a m o m e n t i s p e c i f i c i d i a p p r o f o n -

d i m e n t o , f o r m a z i o n e e a g g i o r -

n a m e n t o c o n t i n u o , s p e c i f i c am e n t e r i v o l t i a l l e f i g u r e t e c n i c h e

c h e d e v o n o p i a n i f i c a r e a l m e -

g l i o l ’ u t i l i z z o d e g l i s t r u m

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q u i s t a t i , e i n t a l e o t t i c a , s p e c i al i z z a t i e d i f f e r e n z i a t i p e r

Alcuni esempi di moduli formativi disponibili:

SCELTA DEI CALIBRI E LORO UTILIZZO: Definizione di cos’è un filetto e utilizzo dei termini tecnici appropriati – Tipologie di filetti e norme che li regolano – Tolleranze di filettatura – Scelta del calibro idoneo – Utilizzo dei calibri, teorico e pratico – Correlazione calibro-utensile – Filetto utile (definizione e controllo);

SCELTA DEGLI UTENSILI E LORO UTILIZZO – Definizione di cos’è un utensile e utilizzo dei termini tecnici appropriati – Tipologie di filetto e norme che li regolano – Tolleranze di filettatura – Scelta utensile idoneo – Utilizzo utensili teorico e pratico – Correlazione calibro-utensile – Riaffilature (dove, cosa, quando) – Rivestimenti super ficiali – Filetto utile (definizione e controllo);

RIAFFILATURA UTENSILI – Definizione di cos’è un filetto e utilizzo dei termini tecnici appropriati – Riaffilatura (dove, cosa, quando) – Valutazione usura utensili – Valutazione parametri in base al materiale lavorato – Rivestimenti super ficiali – Prove pratiche;

PROGETTAZIONE STRUMENTI DI CONTROLLO – Definizione strumento di controllo – Valutazione per scelta strumento di misura per variabili o calibro per attributi – Identificazione tolleranze da adottare – Valutazione ergonomica dello strumento – Identificare cosa cercare;

RAPPORTI DI PROVA, ACCREDIA E SERVIZIO TARATURA ESTER-

NA: Cos’è un rappor to di taratura – Differenze tra rappor ti di taratura cer tificati Accredia – Come leggerli – Scelta criteri di accettabilità – Scelta periodicità tarature

L’ACADEMY TAMBURINI

RUPAC: 75 ANNI, MA NON LI DIMOSTRA

Compie gli anni una PMI in prima fila nel mercato delle soluzioni metrologiche per l’industria

Nel mese di Ottobre 2024 ricorre il 75°

Anniversario di fondazione della RUPAC srl, una storia imprenditoriale che dura ormai da tre generazioni, fatta di spirito d’iniziativa, coraggio, competenza, desiderio di continuare a innovare, ponendosi ambiziosi e sempre più nuovi obiettivi e individuando il modo e le risorse per raggiungerli Questa è la mission della RUPAC srl di Milano, società nata nel 1949 dall’iniziativa dell’ing. Bruno Friso, con lo scopo di “svolgere un ruolo attivo al ser vizio dell’industria italiana” Da allora, dopo i primi decisi ma faticosi passi, sconfiggendo progressivamente la for te diffidenza, tipica di un tessuto industriale ancora poco avvezzo al concetto di “Misura e Controllo” della propria produzione, la storia di RUPAC è stata caratterizzata da un costante sviluppo e una continua ascesa, fino a raggiungere l’attuale posizione di rilievo fra i fornitori di soluzioni metrologiche sul mercato italiano

Una posizione raggiunta grazie alla passione e competenza della proprietà aziendale di seconda generazione, ora ulterior mente esaltata dai titolari di terza generazione

Da sempre, Rupac non si propone soltanto come fornitore di un ’ampia gamma di strumenti e sistemi di misura, dai più semplici a quelli da laboratorio a elevatissima tecnologia, ma anche, soprattutto, come “consulente” dei propri clienti nella scelta delle soluzioni ottimali per la misura e il controllo qualità di quanto producono, condizione fondamentale per la loro competitività. La società lombarda dispone, nella sua sede milanese, di una superficie di 2 000 mq co-

perti, con due sale espositive di 180 mq, dove è possibile vedere e provare una vasta gamma di apparecchiature, comprese le ultime e più aggiornate novità di mercato, e un laboratorio in cui si effettuano le riparazioni, il controllo e il collaudo degli strumenti

Un magazzino notevolmente ampliato e capiente assicura la pronta disponibilità di tutta la strumentazione presente sul nutrito catalogo generale a disposizione della clientela Le due showroom di Pinerolo (TO) e Mogliano Veneto (TV) g a r a n t i s c o n o u n a c a p i l l a r e p r e s e n z a t e r r i t o r i a l e a n c h e a l N o r d - O v e s t e a l Nord-Est, a tutto vantaggio delle aziende potenziali clienti appar tenenti a ques t i d u e d i s t r e t t i i n d u s t r i a l i d i p r i m a r i a impor tanza nel Sistema Italia. P r o p r i o p e r c e l e b r a r e d e g n a m e n t e q u e s t o p r e s t i g i o s o t r a g u a r d o “ d i t a ppa ” e sottolineare la forza con cui l’azienda procede verso i suoi “prossimi” 75 anni, la RUPAC ha scelto di cambiar e i l p r o p r i o l o g o c h e , t r a e n d o f o r z a dal suo ricco passato, testimonia il prop r i o i m p e g n o v e r s o u n f u t u r o a n c o r a più luminoso al ser vizio della clientela industriale

Inoltre RUPAC propone a tutti i propri c l i e n t i u n ’ O f f e r t a P ro m o z i o n a l e dedicata, valida per un intero anno, u n ’ a m p i a e d i v e r s i f i c a t a g a m m a d i

Strumenti di Misur a a p r e z z i “ i r r ip e t i b i l i ” C o m e i l

Calibro Digitale dell’Anniversario – Serie Dig i t ro n i c P L U S : un concentrato di attenzioni che prende la forma di uno s t r u m e n t o d i a l t a q u a l i t à , c u r a t o i n o g n i m i n i m

d e

taglio, a un prezzo speciale per celebrare insieme il “compleanno”.

Il calibro include un sistema di rilevamento tramite riga in cristallo: tecnologia che lo rende immune da campi magnetici. Lo strumento è dotato di funzioni ON/OFF, AUTO ON/OFF, origine, conversione mm/inch, misurazione assoluta/incrementale e funzione origine.

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NEWS s

CENTRO DI TARATURA ACCREDITATO DAL 2004

STI srl – Centro Lat n. 172: taratura lunghezze, momento torcente, angolo piano, massa volume, grandezze elettriche

A s e g u i t o d e l c o n s e g u i m e n t o d e l l ’ a c c r e d i t a m e n t o I S O 17025, il laboratorio di taratura strumenti della STI Srl di Sora (FR) è oggi riconosciuto come Centro LAT N 172 da Accredia, l’ente italiano di certificazione. Grazie a tale accreditamento, ed in virtù degli accordi di mutuo riconoscimento in essere, i Certificati di Taratura emessi dal Centro LAT di STI Srl hanno piena validità a livello europeo (EA-MLA) e a livello internazionale (ILAC-MRA).

Nella sede di Sora (FR) il centro dispone di diversi Laboratori Metrologici, con condizioni di temperatura e umidit à c o n t r o l l a t e , g e s t i t i d a u n o s t a ff t e c n i c o a l t a m e n t e qualificato, in grado di rispondere alle più svariate esigenze dei clienti

L a c e r t i f i c a z i o n e i n t e r n a z i o n a l e s e c o n d o l o s c h e m a d i accreditamento ISO 17025 garantisce ai clienti la riferibilità delle misure oggetto di certificazione e la sicurezza di operare in un sistema allineato e certificato, requisito ormai cogente in un ambiente competitivo dove qualità

e ripetibilità dei processi sono sempre più fattore di successo per le aziende

A partire dal primo accreditamento SIT del 2004, ora LAT, espande progressivamente i propri settori operativi fino ad interessare strumenti come Chiavi dinamometriche e Giraviti a lettura diretta e a scatto; Torsiometri; Righe e Guide di Rettilineità; Bilance; Campioni di massa; Piani di riscontro; Multimetri numerali; Alimentatori; Calibratori

m

azienda italiana accreditata per la taratura delle livelle a bolla e livelle elettroniche.

Inoltre la STI è un punto di riferimento nell’ambito della metrologia legale, essendo Organismo d’Ispezione n ISP 476E, accreditato da Accredia in conformità alla norma ISO/IEC 17020 per la verificazione periodica di strumenti per pesare a funzionamento non automatico (NAWI), ai sensi del D M 21 Aprile 2017 N 93

CLICCA QUI per ulteriori informazioni. CONSULTA QUI la tabella di accreditamento, contenente i campi di misura.

WEBINAR E CORSI DI FORMAZIONE

DEL LABORATORIO METROLOGICO CIBE

I l l a b o r a t o r i o m e t r o l o g i c o C I B E , c o n s e d e a

( M I ) , è d a a n n i u n p u n t o d i r i f e r i m e n t o i n m a t e r i a d i metrologia tecnica e legale I temi trattati, tutti di forte interesse e attualità, sono volti a chiarire alcuni concetti

l e g a t i a l m o n d o d e l l a p e s a t u r a e d e g l i s t r u m e n t i p e r pesare

Non perdere gli appuntamenti dei prossimi mesi:

 0 8 / 1 0 – A s p e t t i p r a t i c i d i v e r i f i c a z i o n e p e r i o d i c a d i selezionatrici ponderali;

 24/10 – La taratura di bilance

 07/11 – Taratura masse di lavoro

 2 0 / 1 1 – M i n i m u m w e i g h t c a l c u l ation (Euramet guide cg-18 Annex G).

 26/11 – Carte di controllo e loro utilizzo nella metrologia di massa

CIBE organizza inoltre corsi di formazione completamente personalizzati, anche in lingua inglese, per risponder e a l l e e s i g e n z e s p e c i f i c h e d i o g n i cliente

Per partecipare consulta la sezione “webinar” sul sito web www.cibelab.it e contatta l’organizzazione

MISURE DI RUMORE DI FASE ALL’AVANGUARDIA

Perché è impor tante misurare il rumore di fase

La stabilità in fase e frequenza di un oscillatore è una delle caratteristiche più importanti nello stadio di realizzazione di una scheda elettronica Idealmente, l’uscita di una sorgente di segnale dev’essere più stabile possibile, ma nella realtà si avranno variazioni nel tempo della fase che portano la sorgente a non essere più considerata ideale: il rumore di fase è proprio la misura di queste variazioni Le non idealità della sorgente possono portare effetti di degradazione nelle prestazioni del sistema, come la diminuzione della sensibilità e/o selettività nella catena di ricezione di un ricevitore RF o la “rotazione” della costellazione in un sistema di comunicazione digitale. In più, in alcune applicazioni RADAR avere una sorgente con un basso rumore di fase vuol dire migliorare la risoluzione spaziale e misurare con più accuratezza la velocità di oggetti in movimento. In tutte queste applicazioni, è fondamentale utilizzare uno strumento che permette di caratterizzare le sorgenti di segnali con affidabilità e precisione, utilizzando tecniche all’avanguardia che permettono di avere il risultato in pochi secondi

Cross-correlazione

In passato, per misurare il rumore di fase si utilizzavano sistemi complessi con rilevatori di fase, analizzatori di spettro FFT e sorgenti di riferimento con rumore intrinseco molto basso. Le sorgenti devono avere una migliore qualità rispetto a quelle del DUT per garantire risultati accurati Se le s o r g e n t i d i r i f e r i m e n t o s o n o t r o p p o r u m o r o s e , s i p u ò u t i l i z z a r e u n o s t r umento come l’FSWP della Rohde & S c h w a r z che sfrutta la correlazione incrociata basata su due percorsi di ricezione paralleli, due diverse sorgenti di riferimento e due rilevatori di fase. Lo sviluppatore che effettua questo tipo di misure può sopprimere il rumore intrinseco delle sorgenti e dei componenti del percorso di misura, calcolando la media dei dati I/Q del rumore risultante dai due percorsi di misura. Ciò aumenta notevolmente la sensibilità della misura: ad esempio, con un fattore di correlazione pari a 10 si

ottiene un miglioramento della sensibilità pari a 5 dB L’FSWP può essere utilizzato anche come analizzatore di segnale e di spettro per verificare se i segnali in prova soddisfano le aspettative, sfruttando una banda di misura che può arrivare fino a 320 MHz Una soluzione completa, quindi, che consente di passare velocemente tra i vari canali di misurazione, ovvero osservare lo spettro del segnale e poi passare alle misurazioni del rumore di fase

Misurazione del rumore di fase con elevata sensibilità

Grazie alla cross-correlazione e all’utilizzo di un secondo oscillatore locale interno, la sensibilità della misura aumenta notevolmente. L’FSWP ha un rumore di fase pari a circa -174 dBc (misurato su una banda di 1 Hz) a 1 GHz di frequenza portante e 10 kHz di offset In fase di misura, l’area grigia sotto la traccia mostra il livello di sensibilità ottenibile per una par ticolare misurazione per il numero di correlazioni selezionato

Le misurazioni ad alta sensibilità su oscillatori di fascia elevata, che forniscono risultati rapidi e affidabili, spesso richiedono solo poche correlazioni, grazie al rumore estremamente basso delle sorgenti inter ne. Lo strumento effettua il mixing del segnale in banda base, poi lo digitalizza e demodula Pertanto può misurare anche il rumore di ampiezza, parametro molto importante soprattutto nelle modulazioni digitali. Anche qui si può sfruttare

la correlazione incrociata, per migliorare la sensibilità e ottenere prestazioni molto superiori ai metodi che sfruttano i rilevatori a diodo.

Rumore di fase

su sorgenti impulsate

Nell’ambito dei sistemi radar, le sorgenti di segnale sono quasi sempre impulsate. In passato, le misure di rumore di fase su queste sorgenti richiedevano configurazioni estremamente costose e complesse, poiché le sorgenti impulsate dovevano essere sincronizzate con il DUT. Oggi, grazie alla registrazione del segnale, lo strumento può calcolare tutte le figure di merito del segnale impulsato come l’intervallo di ripetizione, la frequenza e la larghezza dell’impulso e, grazie alla demodulazione, può anche visualizzare il rumore di fase e di ampiezza

I parametri del treno di impulsi vengono rilevati automaticamente ma possono essere definiti liberamente anche dall’utente, per esempio per sopprimere i transitori o migliorare la sensibilità Anche qui si può utilizzare la cross-correlazione, anche per compensare la desensibilizzazione, ovvero i tempi d’inattività dell’impulso che producono una potenza media del segnale inferiore e quindi una riduzione del range dinamico

Conclusioni

Nelle misure di rumore di fase, è sempre più impor tante affidarsi a uno strum ent o che per m et t a di car at t er izzar e s o r g e n t i m o l t o s t a b i l i , O C X O e V C O c o n a f f i d a b i l i t à E s s o d e v e s f r u t t a r e un ’architettura che comprende un oscillatore locale a rumore molto basso e un secondo percorso di ricezione per eff e t t u a r e l a c r o s s - c o r r e l a z i o n e , m a s i a anche un analizzatore di spettro completo per permettere di caratterizzare il segnale in esame.

TARATURA ACCREDIA DI PIANI DI RISCONTRO:

GARANZIA DI PRECISIONE NELLE MISURAZIONI SVOLTE

I l p i a n o d i r i s c o n t r o ( c h i a m a t o a n c h e p i a n o d i r i f e r i m e n t o o piano campione) è una tavola la cui superficie superiore è stata finemente lavorata, fino al punto che quest’ultima può essere c o n s i d e r a t a p e r f e t t a m e n t e p i a n a P i ù c h e u n o s t r u m e n t o d i misura, può essere considerato come un puro strumento campione.

Quando utilizzare un piano di riscontro?

Il principale utilizzo dei piani di riscontro è quello di fornire un piano di riferimento che possa essere considerato virtualmente perfetto Su di esso sono poi montati (o semplicemente appoggiati) gli strumenti di misura veri e propri e l’oggetto di misura Il campo di utilizzo nella meccanica generale è quello di controllare o tracciare pezzi di qualsivoglia materiale, forma

Come viene effettuata la taratura nel laboratorio metrologico di STI Srl?

Il metodo di taratura utilizzato dal CENTRO LAT 172 è UNION

JACK (o bandiera). La verifica della taratura dei piani di riscont r o è eff et t uat a f or nendo lo s c os t am ent o dalla planar it à del piano in verifica secondo una determinata mappatura della superficie del piano stesso. Le differenze di livello lungo il piano sono determinate misurando gli scostamenti angolari tramite u n a l i v e l l a c a m p i o n e s u u n a m a p p a t u r a d e l l a s u p e r f i c i e d e l piano sottoposto a verifica

Il laboratorio metrologico di STI Srl, è tra i pochi laboratori in Italia ad emettere certificati di taratura per piani di riscontro, inoltre vanta il merito di essere l’unico centro di taratura in Italia a t ar ar e in es t er no c on c am po di m is ur a f ino a 3x3 m et r i.

Consulta la tabella di accreditamento. Come viene impiegato il piano di riscontro?

eseguire sui pezzi meccanici L’odierna tendenza della lavorazione in grande serie con attrezzature speciali rende meno frequente l’impiego della tracciatura

b) Per verificare e aggiustare (rettificare) a mano le superficie piane degli organi meccanici La superficie da rettificare, già spianata con lima a taglio fino o finissimo, è strisciata con cautela sulla superficie superiore del piano di riscontro preventivamente spalmata con un sottilissimo strato di materia colorante (miscela di olio con minio o con ferrocianuro ferrico): le porzioni in rilievo eventualmente esistenti nella superficie da rettificare vengono rilevate da macchie colorate e possono essere asportate con uno speciale utensile a mano chiamato “raschietto”, con passate sempre più tenui col procedere dell’operazione di rettifica

c) Per il controllo di spessore e in generale per la verifica di altri strumenti di precisione, nel qual caso le superfici lavorate del piano di riscontro servono di appoggio e di riferimento sia per l’oggetto da controllare, sia per lo strumento verificatore (graffietto, minimetro, ecc.).

Nei casi d’impiego di cui in a) il grado di precisione richiesto nel piano di riscontro non è generalmente elevato, mentre nei casi di cui in b) e in c) occorre che il piano di riscontro presenti nelle superficie lavorate una precisione di 1/100 di mm e oltre.

STI Srl è costantemente impegnata nell’aggiornamento e nella formazione del proprio personale per fornire tutte le risposte alle diverse esigenze metrologiche dei propri clienti.

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In questo modo, nota la sensibilità a FS della cella di carico, è diretto e semplice configurare in modo adeguato l’amplificatore, garantendo un perfetto controllo della catena di misura

Programmazione digitale di Zero, Span, Shunt

La custodia in lega di Al, la connessione al sensore mediante morsettiera a vite e il montaggio su barra DIN semplificano l’installazione a bordo macchina

Applicazioni su macchine automatiche per assemblaggio e collaudo sono gli ambiti più ricorrenti.

Caratteristiche tecniche

Banda passante: 10 kHz; Linearità: 0,004% FS; Resistenza del ponte estensimetrico: 350-5 000 Ohm;

A l i m e n t a z i o n e 5 - 3 0 V d c , o p p u r e mediante porta USB; Uscita elettrica: analogica settabile a scelta nel range +/-10 V; A l i m e n t a z i o n e f o r n i t a a l s e n s o r e : settabile con un massimo di 10 Vdc; Montaggio barra DIN (35 mm rail)

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LA CONFERENZA COMSOL

2024 FA TAPPA A FIRENZE

L’evento dell’anno dedicato alla modellazione e alla simulazione tor nerà in Europa in ottobre

I l To u r d e l l e C o n f e r e n z e C O M S O L

2024 f ar à t appa a Fir enze dal 22 al 2 4 o t t o b r e L e c o n f e r e n z e C O M S O L offrono a ingegneri, scienziati e ricercatori un ’occasione in cui presentare il proprio lavoro di modellazione e simulazione, scambiare idee e apprendere nuove tecniche di modellazione.

I l p r o g r a m m a d e l l ’ e d i z i o n e 2 0 2 4 i nclude:

 Keynote di aziende leader di settore

 S e s s i o n i i n t e r a t t i v e d e d i c a t e a i p o -

s t e r e p r e s e n t a z i o n i d i i n g e g n e r i e r icercatori provenienti da diversi ambiti

 Minicorsi relativi all’uso del software COMSOL Multiphysics® e dei suoi prodotti aggiuntivi

 D e m o S t a t i o n i n c u i i p a r t e c i p a n t i

p o t r a n n o r i c e v e r e u n s u p p o r t o i n d i v iduale da par te dei tecnici COMSOL

 Cerimonia di premiazione

ghi dell’industria e del mondo accademico in u n a d e l l e c i t t à p i ù b e l l e a l m o n d o ” , h a dichiarato Giuseppe

P e trone, CEO di BE CAE & Test “Siamo orgogliosi di sostenere la conferenza come platinum sponsor, perché rappresenta un ’ opp o r t u n i t à s p eciale per condividere con altri utenti COMSOL la nostra passione per la modellazione multifisica e per le app di simulazione”

Una par tecipante alla Conferenza COMSOL presenta il proprio lavoro nella sala poster

Favorire lo scambio di c o n o s c e n z e t r a i t e c n i c i C O M S O L , i relatori dei keynote, gli autori di poster e presentazioni e i par tecipanti è una priorità assoluta della conferenza. “L’intento della Conferenza COMSOL è s e m p r e s t a t o q u e l l o d i o ff r i r e a g l i utenti della simulazione l’opportunità di condividere le proprie esperienze, entrare in contatto gli uni con gli altri e a c q u i s i r e u n a c o n o s c e n z a p i ù a p -

I l s o f t w a r e d i m o d e l l a z i o n e e s i m u l azione COMSOL Multiphysics® è usato

i n a m b i t o i n d u s t r i a l e , n e l l a p u b b l i c a amministrazione e nel mondo accadem i c o p e r c r e a r e m o d e l l i b a s a t i s u l l a fisica e app di simulazione standalone per suppor tare le attività di R&S e incoraggiare l’innovazione. Alla conferenza i par tecipanti si riuniscono per confrontarsi sulle ampie possibilità d’uso del software e per apprendere le best practice di modellazione gli uni dagli altri e dallo staff COMSOL. “Non vediamo l’ora d’incontrare colle-

p r o f o n d i t a d e l l a

s i m u l a z i o n e ” , h a

d i c h i a r a t o P a o l o

C a ro n n a , P r o g r a m

C h a i r d e l l a C o n f er e n z a C O M S O L 2 0 2 4 a Firenze “La conferenza si terrà al Te a t r o d e l M a g g i o

M u s i c a l e F i o r e n t i n o

e c i a u g u r i a m o d i offrire un ambiente in cui l’arte e la musica

p o s s a n o d i a l o g a r e con l’innovazione tecnologica e ispirare nuove idee”

In occasione della conferenza, i partecipanti si riuniranno in diverse aree del teatro per le varie sessioni e potranno assistere a keynote e presentazioni nell’auditorium

Presenta il tuo lavoro

P er chi f os s e int er es s at o a pr es ent ar e a l l a C o n f e r e n z a i l p r o p r i o l a v o r o d i simulazione, con un poster o una presentazione, il program committee accetterà abstract fino al 12 lu-

g l i o 2 0 2 4 . P e r s a p e r n e d i p i ù s u l l e o p z

c

, v i s i t a l a p a g i n a S h o w c a s e Yo u r

Work sul sito web della conferenza Tutti i lavori accettati saranno presi in considerazione per i premi Best Paper e Best Poster della Conferenza COMS O L D o p o l ’ e v e n t o d a l v i v o , i l a v o r i accettati saranno pubblicati nella raccolta online sul sito di COMSOL.

C L I C C A Q U I p e r m a g g i o r i d e t t a g l i s u l l a C o n f e r e n z a C O M S O L 2 0 2 4 d i Firenze e per registrar ti. L a C o n f e r e n z a C O M S O L 2 0 2 4 f a r à t a p p a a n c h e a S h a n g h a i , C i n a , Ta iwan, Tokyo, Giappone e Seul, Corea d e l S u d F i r e n z e è l a s e c o n d a t a p p a d e l t o u r : l a c o n f e r e n z a s i t e r

prima negli Stati Uniti a Boston, Massachusetts, dal 2 al 4 ottobre

Chi è COMSOL

COMSOL è fornitore mondiale di software di simulazione per la progettazione e la ricerca di nuovi prodotti per aziende, laboratori di ricerca e università Il suo prodotto di punta, COMSOL Multiphysics®, è un ambiente software integrato per la creazione di modelli e per la costruzione di app di simulazione Un suo punto di forza è la capacità di modellare fenomeni accoppiati o multifisici. I suoi prodotti aggiuntivi ampliano la piattaforma di simulazione per applicazioni in campo elettrico, meccanico, fluidodinamico e chimico.

NUOVE MACCHINE DI MISURA MULTISENSORE CNC

Qualità e velocità del controllo ottico, abbinate alla versatilità e semplicità d’uso del tastatore a contatto e all’innovativo sensore laser

Le macchine ottiche multisensore CHOTEST di nuova gener a z i o n e , s e r i e C H T e N o v a

RUPAC srl di Milano), rappresentano una prestigiosa combinazione che abbina la qualità e la velocità del controllo ottico alla versatilità e semplicità d’uso della classica misurazion e c

a movimentazione del pezzo Recent e m e n t e p

P E d i

Bologna (5-7 marzo scorsi), le due nuove famiglie di macchine di misura rappresentano, per molti ver-

s i , u n a s o l u z i o n e i d e a l e p e r t u t t e quelle aziende che desiderano ottimizzare la qualità e le prestazioni del proprio reparto di misura e con-

t r o l l o s e n z a p e r a l t r o d o v e r f a r

32 EURO

f r o n t e a p r e z z i d ’ a c q u i s t o d i ff i c i lmente sostenibili per realtà di piccole e medie dimensioni. Vediamo rapidamente le principali c a r a t t e r i s t i c h e d i q u e s t e n u o v e macchine multisensore

L’avanzato sistema d’illuminazione è composto da una luce di superficie a LED a 8 settori e 5 anelli, controllabile via software e da una luce di profilo a LED con lente telecentrica, c h e c o l l i m a i r a g g i r i m u o v e n d o c o m p l e t a m e n t e i r i f l e s s i , agevolando il controllo anche sulle superfici più complesse da analizzare La struttura a collo di cigno o a portale e il b a s a m e n t o i n g r a n i t o g a r a n t i s c o n o l a m a s s i m a r i g i d i t à , consentendo un’accuratezza molto elevata e una bassissima dilatazione termica

Utensili, parti in plastica, componenti con superfici delicate, parti metalliche 2D e 3D di qualsiasi forma e dimensione, p r o f i l i e s t r u s i , g u a r n i z i o n i i n g o m m a e m a t e r i a l i s i n t e t i c i sono solo alcuni esempi dei possibili campi applicativi per queste macchine di misura multisensore

I modelli Novator sono macchine da laboratorio ultra-performanti, con precisioni ancora più spinte e funzioni speciali, come la telecamera panoramica, l’acquisizione in movimento delle geometrie e scansioni laser per controlli 3D. Su questi modelli, inoltre, la movimentazione della l u c e d i s u p e r f i c i e è i n d ipendente dall’asse ottico e d è s o s t i t u i b i l e c o n s o r-

g e n t i d i l u c e r o s s a , b l u o

v e r d e , c o n s e n t e n d o c o s ì u n c o n t r o l l o d e l l ’ i l l u m inazione ancora più accurato

SOFTWARE DI MISURA

L’innovativo programma di misura InsightX Pro permette in pochi click di acquisire elementi geometrici, tramite analisi d’immagine, e creare programmi di misura in grado di eseguire misurazioni automatiche

In fase di programmazione il software guida completamente l’utente, proponendo le funzioni di messa a fuoco autom a t i c a e d ’ i l l u m i n a z i o n e a u t o m a t i c a , p e r s e l e z i o n a r e l a migliore visione possibile

I risultati vengono visualizzati con chiare indicazioni OK e NG in base alle tolleranze impostate Con il pulsante PRINT è possibile creare un report istantaneo in formato PDF

Nei casi più complessi, il software propone molteplici parametri di acquisizione, come la rimozione automatica delle imperfezioni o la rilevazione dei bordi con basso contrasto, per garantire un’impeccabile e ripetitiva rilevazione degli elementi.

STATISTICA AVANZATA INCLUSA

Il software InsightX Pro comprende in dotazione standard sia le funzioni di analisi statistica base, consultabili ed esportabili anche in tempo reale, sia le funzioni di analisi statistica avanzata, grazie alle quali è possibile monitorare dettagliatamente ogni singola quota tramite vari parametri, come CP, CPK, 6σ, 4σ, 3σ, σ. Sono funzioni comprese nel software anche l’analisi delle carte di controllo e la possibilità d’impostare regole atte a prevenire la deriva del processo produttivo

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La ter minologia della metrologia

nelle nor me tecniche e nelle linee

guida

per i laboratori medici

Un’analisi comparata

GENERAL METROLOGY I

and friend Luca Mari, world-recognized exper t in fundamental metrology and member of several Inter national C

ment of the fundamental norms and documents of interest f

hesitate to contact him!

METROLOGIA GENERALE

In questa Rubrica permanente il collega e amico Luca Mari, internazionalmente riconosciuto quale esper to di metrologia fondamentale e membro di numerosi tavoli di lavoro per la redazione di Norme, informa i lettori sui più recenti temi d’interesse e sugli sviluppi di Norme e Documenti. Scrivete a Luca per commentare i suoi ar ticoli e per proporre ulteriori temi di discussione!

I laboratori medici sono forse la maggiore industria di misurazioni al mondo, con numeri e fatturati da capogiro e un impatto profondo sulla salute e la nostra vita quotidiana. In un numero precedente di Tutto Misure (4/23) abbiamo proposto qualche riflessione s u l l a r i l e v a n z a c h e l a t e r m i n o l o g i a della metrologia ha per una comunicazione efficace ed efficiente, contestualizzando poi l’argomento ai laboratori d e l l e s t r u t t u r e s a n i t a r i e , l e c u i a t t i v i t à metrologiche sono realizzate da oper a t o r i c o n c o m p e t e n z e m e t r o l o g i c h e diverse: una situazione in cui possono presentarsi problemi di comunicazione e in cui un ’appropriata terminologia è dunque impor tante, come riconosce la norma UNI EN ISO 15189:2023 per l’accreditamento dei laboratori medici, che al punto 7 3 6, “Documentazione delle procedure di esame ” , richiede c h e “ l e p r o c e d u r e d e [ b b a ] n o e s s e r e scritte in una ling ua com p rensib ile a l personale del laboratorio” Ancora su Tutto Misure (1/24) è stato poi ripreso il tema, con un ’analisi di qualche aspetto della situazione della terminologia della metrologia nelle norme tecn i c h e p e r i l a b o r a t o r i d e l l e s t r u t t u r e sanitarie Su questa base, presentiamo

ora un ’analisi un po ’ più sistematica della ter minologia della metrologia nelle norme tecniche e nelle linee guida per i laboratori medici.

CONTRIBUTI VOLONTARI AL LAVORO NORMATIVO

I l l a v o r o n o r

p e r i l

i m e d i c i s i s v o l g e i n s e d i d i v e r s e U n apposito comitato ISO, TC 212, “Medical laboratories and in vitro diagnostic systems”, sviluppa sia i documenti p e r l ’ a c c r e d i t a m e n t o d e i s i s t e m i d i gestione per tali laboratori (seguendo la catena di mutuo riconoscimento IAF, ILAC ed EA) sia i documenti relativi ad aspetti o ambiti par ticolari, come i prel i e v i , g l i e s a m i v i c i n o

l p

z i e n t e (POCT), la gestione dei rischi, l’anatomia, e così via, nonché molti documenti dedicati ai settori emergenti dei metodi molecolari. Il Clinical & Laborator y Standards Institute (CLSI), d’altra par te, produce linee guida, spesso considerate in modo privilegiato da soggetti come il College of American Pathologists (CAP) e la U S Food and Drug Administration (FDA), ma utili in molti casi anc h e p e r s o s t e n e r e i l a b o r a t o r i n e l l a

risposta ai requisiti ISO, specialmente quando questi sono poco dettagliati e prescrittivi.

La Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio (SIPMeL) è iscritta a CLSI, e quindi può sottoporre nuovi progetti, proporre volontari e nominare candidati per lo sviluppo di documenti, votare sui documenti, par tecipare alle elezioni dei dirigenti e al reg o

of Societies of Pathology and Laborator y Medicine (WASPaLM), che par tecipa ai lavori di ISO/TC 212 Recentem e n t e WA S P a L M e S I P M e L h a n n o avuto alcune occasioni per proporre a CLSI e ISO modifiche ai documenti in preparazione per armonizzarne la terminologia alle indicazioni del Vocabolario Internazionale di Metrologia (VIM; i riferimenti che seguono sono all’attuale, terza edizione, con qualche cenno a l l e b o z z e d e l l a q u a r t a e d i z i o n e , i n corso di sviluppo), ma anche per ottenere maggiore coerenza con altri documenti ISO e CLSI, mitigare le ambiguità, migliorare la fraseologia.

D i p a r t i c o l a r e i m p o r t a n z a , a q u e s t o proposito, è la recente revisione della già citata norma ISO 15189. La maggior par te dei concetti in essa definiti r i g u a r d a a s p e t t i p r a t i c i , m a a l c u n i ( b i a s , r e f e r e n c e i n t e r v a l , c o m m u t a b ility, examination, examination proced u r e , I V D m e d i c a l d e v i c e , m e a s u r em e n t a c c u r a c y, m e a s u r e m e n t u n c e rta in ty, m e a s u r e m e n t tr u e n e s s , v a lid ation, verification ) hanno evidenti connotati metrologici. Per questi, sarebber o n u m e r o s i e r i l e v a n t i i v a n t a g g i d i u n ’ a r m o n i z z a z i o n e c o n i l V I M , c o s a che non è però sempre stata ottenuta Confrontando le definizioni nel VIM e nella ISO 15189, abbiamo registrato r e a z i o n i m o l t o v a r i e g a t e , d a a c c oglienza a sorpresa, a perplessità, fino al rifiuto Riassumiamo qui alcuni temi in cui l a t er m inol og ia m et r ol og ica ha

svolto un ruolo significativo nella redazione di documenti ISO e CLSI

Misurando, misurazione, inter vallo di misurazione, esame, preesame, postesame, fabbricante, strumento di misura, quantitativo, qualitativo, semiquantitativo Il VIM ha finora trattato esclusivamente la valutazione di proprietà quantitative, chiamate “grandezze” (“quantity” in inglese; a volte il termine “quantità”, dunque in calco dall’inglese, è anche usato con questo significato, cosa che p e r ò g e n e r a a m b i g u i t à ) e d e f i n i s c e “misurando” (2 3) la grandezza che si intende misurare, raccomandando di non usare per questo il termine “analita” , che si riferisce a una sostanza o a u n c o

NEWS t

MISURA COMPLETAMENTE AUTOMATICA DELLA RESISTENZA DI ISOLAMENTO

SU CELLE TONDE

Nei sistemi di batterie HV per autov e i c o l i è a s s o l u t a m e n t e e s s e n z i a l e garantire il 100% di isolamento tra i componenti che trasportano corrent e e d e n e r g i a , q u a l i c e l l e , p a c c h i d i celle e moduli celle, nonché sul telaio del veicolo o sui collegamenti a terra In caso contrario, esiste un potenziale pericolo per le persone e per l’auto (incendio), per esempio un rischio di danni a materiali e perdita di beni a c a u s a d e l l e c o r r e n t i d i d i s p e r s i o n e flottanti. Durante una procedura d’ispezione e test di fine linea (EOL) su un’unità ad alta tensione da 400 V in stato diseccitato, la resistenza d’isolamento tra ogni singolo polo di una cella rotonda e un punto di prova sull’alloggiamento dev’essere misurata rapidamente, in modo accurato e completamente automatico, insieme ad altre caratteristiche. I valori misurati e i dati risultanti devono essere tras m e s s i a u n s i s t e m a d i c o n t r o l l o . L a

mandazione IFCC-IUPAC, è attualmen-

VIM l’estensione a proprietà non quantitative, chiamate “proprietà classificatorie” (“nominal property” in inglese; a volte il ter mine “proprietà nominale”, i

p e r i

mentale di uno o più valori che possono essere ragionevolmente attribuiti a una proprietà classificatoria, che può essere eseguito attraverso fasi intermedie che sono misurazioni e i cui risultati s

finale, è chiamato “ esame di una proprietà classificatoria” (“examination of a nominal property” o “nominal examination ”). Corrispondentemente, “ esam i n a n d o ” ( a n a l o g o d i “ m i s u r a n d o ” )

soluzione a questa esigenza di misura è il nuovo strumento di misura della resistenza d’isolam e n t o R e s i s t o m a t ® 2 4 1 1 burster, che viene collegato in m o d o a ff i d a b i l e , m e c c a n i c amente ed elettricamente, alle rispettive superfici di contatto (polo della batteria, testa della vite dell’alloggiamento metallicamente conduttivo) tramite u n c i l i n d r o d i a l i m e n t a z i o n e pneumatico e perni di contatto K e l v i n a d a t t a t i L ’ a n o d o è p o r t a t o a c o n t a t t o c o n i c a p i c o r d a s a l d a t i a l laser e con una pressione di contatto adeguata per prevenire in modo affid a b i l e m i s u r a z i o n i e r r a t e , p e r e s e mpio, a causa di residui di sporco o strati di ossidazione Quando inizia la misura, al campione da testare viene applicata una tensione di prova di 1.000 V. I parametri memorizzati nel programma, sia per la sequenza sia per il tipo di misura, sono ottimizzati per ottenere u n t e m p o m i n i m o d i m i s u r a z i o n e e v a l u tazione Viene impostato, per esempio, un valore limite minimo di 490 MΩ. Tu t t i i v a l o r i d ’ i s o l a m e n t o i n f e r i o r i a 4 9 0 M Ω v e n g o n o v a l u t a t i come NOK. Per scaricare in modo rapido e sicuro eventuali capacità parassit e p r e s e n t i s u l l a c e l l a , c a u s a t e d a l m a t e r i a l e i s o l a n t e s u l l a s u p e r f i c i e o

designa la proprietà classificatoria che si intende esaminare

Una prima possibile inconsistenza tra il VIM e la norma ISO 15189 è a proposito proprio del termine “ esame ” . La norma definisce “ esame ” l’insieme di operazioni che hanno per oggetto la determinazione del valore o delle caratteristiche di una proprietà (il lemma è ripreso t a l q u a l e i n m o l t i d o c u m e n t i C L S I : Q M S 0 2 , G P 2 6 , P R E 0 4 , Q M S 0 6 , QMS11, QMS13, EP12, GP33, POCT07, POCT10, PRE01, GP23, QMS25, EP23, QMS22, QMS01, EP35), e dunque usa questo ter mine anche per riferirsi alla misurazione, mentre nella raccomandazione IFCC-IUPAC, e quindi plausibilmente anche nella prossima edizione del VIM, è riferito solo alle proprietà classificatorie. Complica ulteriormente il quadro un recente rappor to tecnico

a l t r o , v i e n e i m p o s t a t o n e l R e s i s t omat® 2411 un tempo di scarica minim o d i 2 m s I n p o c h i m i l l i s e c o n d i i l v a l o r e m i s u r a t o e i l r i s u l t a t o d e l l a misura vengono visualizzati e trasferiti ciclicamente al controllore, tramite PROFINET I cavi rotti vengono rilev a t i i m m e d i a t a m e n t e e u n m e s s a ggio di errore viene inoltrato al sistema di controllo

I n b r e v e l e c a r a t t e r i s t i c h e p r i n c i p al i d e l m u o v o s t r u m e n t o b u s t e r :

R a n g e d i m i s u r a d a 0 … 1 0 0 m o h m a 0 1 0 0 G o h m , tempo di misura da 10 ms, accuratezza di misura da 0,1% del valore misurato, tensioni di prova da 10 VDC a 1 000 VDC in step da 1 V, Misura di tensione da 0 a +/- 8 VDC.

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IUPAC, che utilizza “misurazione” sia per le grandezze sia per le proprietà classificatorie

N e l l a d i s c u s s i o n e c o n i l g r u p p o d i r e d a z i o n e d i I S O 2 2 5 8 3 ( p r o c e s s i preesame) e ISO 16766 (produzione IVD in fase di crisi) la proposta di armonizzazione metrologica è stata respinta, considerando che “analita” è un termine noto per il pubblico. Il gruppo di redazione di ISO 18704 (raccolta di u r i n e e a l t r i l i q u i d i ) h a a p p r e z z a t o i l suggerimento, ma rilevando che il term i n e “ a n a l i t a ” è a t t u a l m e n t e a n c o r a utilizzato nella comunità diagnostica, per esempio EU-IVDR, FDA e documenti guida CDC Si è quindi deciso di continuare a utilizzare questo termine Tutt a v i a , i l t e r m i n e “ m i s u r a n d o ” è s t a t o introdotto nelle definizioni e in qualche nota per descrivere i termini metrologici corretti In diverse definizioni e note, i l t e r m i n e “ a n a l i s i ” s a r à s o s t i t u i t o d a “misurazione”.

Il gruppo di redazione di ISO 18704 h a a r g o m e n t a t o c h e i t e r m i n i “ f a s e preanalitica” e “flusso di lavoro prean a l i t i c o ” s o n o a m p i a m e n t e u t i l i z z a t i , ma “variabili preanalitiche” sarà sostituito da “variabili preesame ” Indipend e n t e m e n t e d a c i ò , i l p u n t o 3 2 3 d i quella norma continuerà a usare “ preanalitico”, poiché nella pratica viene spesso usato come sinonimo, citando un riferimento risalente al 2011 È inter e s s a n t e l a s o l u z i o n e i n d i v i d u a t a d a l documento inglese UK SMI S 06 (infezioni genitourinarie), che sceglie “ processi pre-laboratorio” e “post-laboratorio”, ma anche discutibile perché si tratta di attività eseguite molto spesso, in tutto o in par te, proprio dal laboratorio. C L S I A U T O 0 1 , A U T O 0 2 , E P 1 2 e POCT04 contengono la definizione di “ a n a l i z z a t o r e ” c o m e s t r u m e n t o e / o dispositivo per il trattamento e la manip o l a z i o n e d e i c a m p i o n i , c h e e s e g u e misurazioni di cosiddetti “analiti quant i t a t i v i ” : A U T O 0 1 ( c o n t e n i t o r i ) e A UTO02 (codici a barre) sono documenti obsoleti e non più sottoposti a revisione, ma ancora in catalogo. Tuttavia, il t e r m i n e è u s a t o a n c h e i n d o c u m e n t i recenti, come AUTO14, con il significato di “strumento di misura” D’altra par te, nelle norme, a proposito di laboratori medici ISO definisce “analizzat

1 0 4 2 2 : 2 0 1 7 p e r l ’ i n f o r m a t i c a d e g l i strumenti dedicati alle urine

I l V I M ( 4 7 ) d e f i n i s c e “ i n t e r v a l l o d i m i s u r a ” , ” i n t e r v a l l o d i l a v o r o ” c o m e

i n t e r v a l l o d i v a l o r i d i g r a n d e z z e c h e

p o s s o n o e s s e r e m i s u r a t e d a u n d a t o

s i s t e m a d i m i s u r a c o n u n ’ i n c e r t e z z a specificata.

C L S I u s a “ i n t e r v a l l o d i m i s u r a a n a l i t i -

c o ” i n m o l t i s s i m i d o c u m e n t i , a n c h e

c i t a n d o i l V I M m a d u n q u e c o n u n a variazione del lemma originale: “ anal i s i ” è i n f a t t i c o n s i d e r a t o s i n o n i m o d i “ m i s u r a z i o n e ” n e l l ’ u s o d i C L S I c h e , anche quando non fornisce una definiz i o n e , n e p r o d u c e a c r o n i m i ( “ A M I ” i n v e c e d i “ M I ” ) , c o m e i n E P 3 1 ( c o nfronti) o EP32 (traceability). Quest’ultimo si chiude con la giustificazione che “ i l t e r m i n e è c o m u n e m e n t e u s a t o e accettato” Questa problematica sinonimia dovrebbe essere corretta sia nel lemma sia negli acronimi. Il VIM non definisce “costruttore” (manufacturer), ma usa il termine in una nota alla definizione di “verifica” (2 44) Nella discussione su ISO 18704, il term i n e “ c o s t r u t t o r e d i t e s t a n a l i t i c i ” è stato eliminato e, su proposta SIPMeL, “costruttore di esami” è stato modificat o i n “ c o s t r u t t o r e d i d i s p o s i t i v i d ’ e s am e ” , c o n l a c o n s e g u e n t e d e f i n i z i o n e aggiornata: “entità che fabbrica dispositivi per esami diagnostici o di ricerca in vitro, compresi sistemi di misurazione, strumenti, reagenti e istruzioni per l’uso per un esame specifico”. Da notar e c h e p e r m o l t o t e m p o i l c o n c e t t o d i “costruttore” è stato con super ficialità c o l l e g a t o a l l ’ e s a m e “ i n t o t o ” , m e n t r e oggi sappiamo che l’esame o la misurazione vengono eseguiti dal laboratorio, mentre il costruttore fornisce dispositivi o consumabili Nel VIM si legge (1 26) che le proprietà che possono essere confrontate per o r d i n e , m a n o n p e r d i f f e r e n z a , s o n o grandezze ordinali (ordinal quantity), mentre (1 30) le proprietà a cui non è p o s s i b i l e a s s o c i a r e u n ’ e s p r e s s i o n e quantitativa (magnitude) sono propriet à c l a s s i f i c a t o r i e ( n o m i n a l p r o p e r t y ) Nella letteratura per tinente, le propriet à o r d i n a l i s o n o t a l v o l t a c o n s i d e r a t e non quantitative. Per gestire la difficoltà con una sor ta di scorciatoia, la lette-

r a t u r a e l a p r a s s i h a n n o c r e a t o u n a categoria non metrologica: le propriet à s e m i q u a n t i t a t i v e S i t r a t t a d i u n a soluzione che peggiora la difficoltà e n o n l a r i s o l v e . N e l c o n t e s t o d i E u r achem, nel 2016, Steve Ellison ha ben descritto almeno par te di questa confus i o n e ( s i v e d a n o q u i l e s l i d e ) : “semiquantitativo” può essere usato per scale ordinali (Assente/Bassa/Media/ Alta), a inter valli (0-10, 10-100 ), oppure per scale quantitative con grande incer tezza Per altro, Ellison consid e r a c h e s i a d i f f i c i l e t r o v a r e e s e m p i puramente semiquantitativi: quelli che appaiono tali spesso sono quantitativi, e sono solo espressi in modo semiquantitativo

La ISO 18113-1:2022 definisce (1.80) “ esame semiquantitativo” l’insieme di o p e r a z i o n i c h e d a n n o r i s u l t a t i i n u n inter vallo di valori approssimativo (per esempio: traccia, moderato). Secondo questa norma, si tratta essenzialmente d i e s a m i q u a l i t a t i v i c o n u n ’ o p z i o n e a g g i u n t i v a p e r l ’ i n t e r v a l l o d i r i s p o s t a (grado di positività, diluizione a cui si ottengono risultati positivi o confronto con una tabella di colori).

N e l l a d i s c u s s i o n e c o n i l g r u p p o d i r e d a z i o n e d i I S O 1 8 7 0 4 ( u r i n e ) s i è a m m e s s o c h e “ s e m i - q u a n t i f i c a z i o n e ” non è un termine scientifico. Il gruppo d i r e d a z i o n e d i I S O 2 2 5 8 3 ( P O C T ) , invece, si è giustificato affermando che “ s e m i - q u a n t i t a t i v o ” è u n t e r m i n e n o t o per il pubblico. La ISO 10993-18 (caratterizzazione chimica dei dispositivi medici) definisce (3 29) “analisi qualitativa”, (3 33) “analisi quantitativa” e addirittura (3 32) “analisi semiquantitativa”, quest’ultimo come “approccio analitico che fornisce la concentrazione di un analita utilizzando la risposta d i u n a ( o p i ù ) s o s t a n z a s u r r o g a t a , tenendo conto in modo specifico delle r i s p o s t e r e l a t i v e d e l l ’ a n a l i t a e d e l l a sostanza surrogata”, qualunque cosa ciò voglia dire E aggiunge (3 4) che “metodo di selezione (screening) analitica è il metodo il cui scopo è quello di scoprire, identificare e stimare in modo semiquantitativo la concentrazione di tutti gli analiti rilevanti in un campione d i p r o v a a l d i s o p r a d i u n a s o g l i a d i segnalazione stabilita”. “Semiquantitat i v o ” è u s a t o c o n s i g n i f i c a t i d i v e r s i i n

documenti CLSI come I/LA02, I/LA33, E P 2 6 , P O C T 0 4 , H 6 2 , E P 4 7 , e d è usato ma non definito in EP39 (campioni surrogati) e in EP31 (confronto di metodi). Nella discussione con il gruppo di r e d a z i o n e d i E P 4 7 ( t r a s c i n a m e n t o ) è emerso che “semiquantitativo” è attribuito a metodi in cui un valore soglia divide i risultati tra negativi e positivi. In definitiva, documenti ISO e CLSI e la prassi introducono una categoria non metrologica per etichettare procedure d i c u i n o n v e n g o n o b e n c o m p r e s i i modelli metrologici utilizzati. Il risultato p r a t i c o è l a d i f f i c o l t à d i a p p l i c a r e a queste procedure le caratteristiche prestazionali delle proprietà qualitative (a p a r t i r e d a l l ’ i n c e r t e z z a ) c o m e p u r e q u e l l e d e l l e p r o p r i e t à c l a s s i f i c a t o r i e .

Negli incontri con i laboratori si rileva c h e i n q u e s t e s i t u a z

NEWS t

NUOVE CAMERE CLIMATICHE A CO2

Dall’11 marzo 2024 è in vigore il nuov o R e g o l a m e n t o U E 2 0 2 4 / 5 7 3 , c h e fissa nuovi obiettivi ambiziosi da ris p e t t a r e : a c o m i n c i a r e d a l l ’ i n a s p r im e n t o d e l s i s t e m a d i q u o t e p e r g l i idrocarburi parzialmente fluorurati

( e l i m i n a z i o n e g r a d u a l e d e g l i H F C )

L ’ u s o d i H F C e H F O ( i g a s f l u o r u r a t i più comunemente utilizzati, che rapp r e s e n t a n o c i r c a i l 9 0 % d e l l e e m i ssioni totali di questi gas) dovrà essere ridotto entro il 2030 di circa il 95% rispetto al 2015 e totalmente azzerato entro il 2050

I l r e g o l a m e n t o i n c l u d e u n a n u o v a categoria di apparecchiature di “sis t e m i d i r e f r i g e r a z i o n e a u t o n o m i ” , nella quale rientrano i dispositivi e i sistemi per la simulazione ambientale per i quali, a partire dal 2025, vige u n l i m i t e G W P < 1 5 0 Tu t t a v i a , n e l settore della simulazione ambiental e n o n s o n o d i s p o n i b i l i r e f r i g e r a n t i s i n t e t i c i c o n G W P i n f e r i o r e a 1 5 0 (tutte le alternative presenti sul merc a t o , c o m e l ’ R 2 9 0 e i s u o i d e r i v a t i , sono infiammabili).

sono come paralizzati e gli ispettori di accreditamento sono for temente imbarazzati

Errore di misura, errore massimo ammesso, errore

t o t a l e , e r ro r e t o t a l e d i m i s u r a , monitoraggio, variabilità Il VIM definisce (2.16) “ errore di misur a ”

, avente componenti sistematiche e com-

l’errore di misura che nelle misurazioni ripetute varia in modo imprevedibile, con una distribuzione che può essere

r

s u o scar to tipo, e (2.17) “ errore sistematico ” la componente dell’errore di misu-

Ciò significa che la CO2 è l’unico refrigerante disponibile e non infiammabile che può essere utilizzato.

La CTS (rappresentata in Italia da CRIOCLIMA srl), dal 2018 produttore leader di camere climatiche con refrigerazione CO2 (centinaia delle quali già operative presso la clientela, con ottime prestazioni), sulla scorta dei requisiti previsti dal nuovo regolamento, è in prima linea nel passaggio al puro raffreddamento a CO2, in fase di rispetto dei requisiti del nuovo regolamento sui gas fluorurati

costante o varia in modo prevedibile, a cui è possibile applicare una correzione compensativa, purché l’incer tezza della correzione sia nota o trascurabile. Sempre in accordo al VIM (2.18) lo s c o s t a m e n t o d i m i s u r a ( m e a s u r e m e n t bias) è la stima di un errore sistematico, utilizzabile per la correzione di un tale e r r o r e . I n f i n e , i l V I M d e f i n i s c e ( 4 . 2 6 ) “ errore massimo ammesso ” (maximum permissible measurement error) l’errore di misura estremo, rispetto a un valore di riferimento noto, consentito dalle specifiche o dai regolamenti per una misurazione, uno strumento di misura o un s i s t e ma di misura In ambito sanitario, solo nella ISO 14644-1:2015 (camere bianche) troviamo una definizione come nel VIM 4.26. Il termine “ errore analitico” c o m p a r e i n u n v e c c h i o d o c u m e n t o

Ecco alcuni principali vantaggi offerti dalle soluzioni CTS CO2:

l Soluzione ideale per applicazioni di test automobilistici fino a -40 °C;

l Temperatura finale raggiungibile: fino a -48 °C;

CTS offre già una vasta gamma di camere e sistemi con raffreddamento a CO2, che oggi cresce ancora di più, con la presentazione di nuovi modelli allo stato dell’arte

A s e c o n d a d e l l a t e m p e r a t u r a f i n a l e , del tasso di variazione della temperatura o dei requisiti di compensazione del calore, i clienti possono scegliere tra sistemi monostadio, due stadi e a cascata con fasi di preraffreddamento e congelamento a CO2.

I sistemi a cascata, in particolare, offrono una capacità di raffreddamento quasi completa fino a -40 °C e quindi consentono anche test con raffreddamento lineare fino a -40 °C.

l Capacità di raffreddamento quasi completa fino a -40 °C nei sistemi a cascata;

l Raffreddamento con refrigerante puramente naturale CO2 (R744);

l La CO2 non è tossica né infiammabile, è liberamente disponibile in tutto il mondo in quantità illimitate ed è molto economica;

l Tecnologia collaudata e testata;

l Non è necessario alcun raffreddamento da fermo;

l Basse quantità di riempimento

l Non è più necessaria una ricerca perdite a cadenza annuale

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I S O ( I S O 1 8 1 5 8 : 2 0 1 6 , c o l l e g a t o a E N 1 5 4 0 : 2 0 1 1 , Wo r k p l a c e e x p o s ur e – Te r m i n o l o g y ) r e l a t i v o a l l ’ a r i a s u l posto di lavoro, addirittura come sinon i m o d i “ i n c e r t e z z a ” . A l c o n t r a r i o , CLSI tratta di errore di misura in diverse guide CLSI EP35 e CLSI EP31 utilizzano il concetto nell’ambito del confronto tra metodi, inserito nel lemma “ errore totale ammissibile (ATE)”. CLSI EP21 e CLSI EP46 ne fanno il centro intorno al quale si sviluppano le raccomandazioni sulle modalità per stimare l’errore di m i s u r a e s u l l ’ i d e n t i f i c a z i o n e d e l s u o l i m i t e d i a c c e t t a b i l i t à . N e l c o n f r o n t o con il comitato che sviluppa i due documenti, sono state rilevate numerose criticità e incongruenze sul piano operativo. Dal punto di vista metrologico, possiamo segnalare che nella stessa defin i z i o n e d i E P 2 1 “ e r r o r e t o t a l e ” c o mprende ciò che si verifica nei processi preesame (dal prelievo al ricevimento) e nei processi postesame (dalla present a z i o n e d e l r i s u l t a t o a l l a s u a u t i l i z z azione clinica) Quindi, tutte le elaborazioni sul risultato, a prescindere dalla l o r o c o r r e t t e z z a , r i g u a r d a n o s o l o l a misurazione. Si dovrebbe quindi parlare di “ errore totale di misura” (TME) e di “ errore totale di misura accettabile” (ATME) Per gli errori nei processi preesame e postesame non sono disponibili linee guida, al momento. Ma soprattutto si nota l’impostazione dei documenti CLSI, i quali adottano l’errore di misura e l e s t a t i s t i c h e c h e n e d e r i v a n o c o m e a l t e r n a t i v a a l l ’ i n c e r t e z z a d i m i s u r a , c h i e s t a d a I S O 1 5 1 8 9 e g u i d a t a d a ISO 20914 Una situazione imbarazz a n t e , s i a p e r i l a b o r a t o r i s i a p e r c h i v i e n e c o i n v o l t o n e i p r o c e s s i d e l l o r o accreditamento ISO, puntualmente evidenziata nella discussione con i comitati CLSI

L a s o r v e g l i a n z a s u l l e c a r a t t e r i s t i c h e prestazionali sembra, a prima vista, un t e m a o p e r a t i v o p i ù c h e m e t r o l o g i c o . Da un altro punto di vista, può essere a f f i a n c a t o a l l e a t t i v i t à d i s t i m a d e l l e prestazioni. A proposito di “condizioni di ripetibilità intermedia”, il VIM (2.22) por ta come esempio risultati di misura ottenuti su materiali per il controllo di qualità per monitorare la qualità delle m i s u r e . P o s s i a m o q u i n d i c h i e d e r c i q u a l i c o n c e t t i m e t r o l o g i c i s i a n o p i ù

specificamente riferiti al monitoraggio e quali meno CLSI EP31 (comparabilit à t r a m e t o d i ) u s a s p e s s o , p i ù d i 4 0 volte, il termine “monitoraggio”: è evid e n t e l ’ o r i e n t a m e n t o a e n f a t i z z a r e l e p r o c e d u r e d i c o n f r o n t o t r a m e t o d i , e q u e s t o n o n o s t a n t e l e d e b o l e z z e c o ncet t ual i, ovver o l a r el azione pr ecar ia con la taratura, la statistica dei dati di comparazione, i costi delle procedure, i rischi di falsi positivi e falsi negativi, la d e b o l e c o n n e s s i o n e c o n i r e q u i s i t i d i accreditamento

C h i a r a m e n t e , i l c o n c e t t o m e t r o l o g i c o presentato dal VIM (2.46), “ comparabilità” in base alla taratura, non si pres t a a l m o n i t o r a g g i o , m e n t r e ( 2 4 7 ) , “ c o m p a t i b i l i t à ” i n b a s e a c o p p i e d i misure si presta al monitoraggio nella forma dei programmi interlaboratorio, d o v e c o s t i e f r e q u e n z a s o n o a t t e n t am e n t e g e s t i t i , m o l t o m e n o p e r a t t i v i t à interne ai laboratori, come se fosse una sor ta di alternativa al controllo di qualità interno

Infine, il VIM non ha una definizione di “ v a r i a b i l i t à ” , m a u s a i l t e r m i n e c o m e riferito a un fenomeno preesistente alla precisione (2.15), che può essere valut a t a m e d i a n t e v a l o r i m i s u r a t i o t t e n u t i da misurazioni ripetute su oggetti simili, a condizione che la variabilità tra gli oggetti sia trascurabile. CLSI definisce “variabilità” solo in M23 (antibiogramm a ) C L S I E P 2 1 ( e r r o r e d i m i s u r a ) , EP46 (errore massimo accettabile) ed EP31 (confronto metodi) usano spesso “ var iabil it à” nei l or o acr onim i: cons iderano il concetto di variabilità cosiddetta “analitica” (CVA), ovvero quella di misura, accanto a variabilità biolog i c a t r a s o g g e t t i ( C V G ) e v a r i a b i l i t à b i o l o g i c a i n t e r n a d e l s o g g e t t o ( C V I ) , n o n c h é l a v a r i a b i l i t à c a u s a t a d a l l a g e s t i o n e d a p a r t e d e l p e r s o n a l e d i campioni, strumenti, e così via Non dis t i n g u o n o t r a l a v a r i a b i l i t à e l a s t i m a della imprecisione, ma parlano di “ variabilità del sistema di misura” Troviamo infatti in EP21 l’affer mazione che l’unico modo per ridurre la variabilità (ovvero l’imprecisione) è aumentare il numero di prove Questa nota sarà seguita da un secondo contributo in cui verranno descritti altri casi in cui la terminologia metrolog i c a h a s v o l t o u n r u o l o s i g n i f i c a t i v o

n e l l a r e d a z i o n e d i d o c u m e n t i I S O e

CLSI

BIBLIOGRAFIA

[1] L Mari, M Pradella, La terminologia della metrologia: qualche riflessione, con par ticolare riferimento al caso d i l a b o r a t o r i d e l l e s t r u t t u r e s a n i t a r i e , Tutto Misure, 4, 77-79, 2023

[2] L Mari, M Pradella La terminolog i a d

, Tutto Misure, 1, 105-107, 2024.

[3] G Nordin, R Dybkaer, U Forsum, X Fuentes-Arderiu, F Pontet, Vocabul a r y o n n o m i n a l p

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[5] M. Pradella. Parole della metrologia per i laboratori medici, Tutto Misure, 3, 35-38, 2023

[6] M Pradella Le parole per i laborat o r i n e l v o c a b o l a r i o i n t e r n a z i o n a l e , Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio, 19(3), 206-211, 2023

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NON SOLO AEREI, TRENI E AUTOMOBILI... SCOPRI IN CHE MODO SIMCENTER SCADAS RS VIENE UTILIZZATO IN ALTRI SETTORI INDUSTRIALI

Al giorno d’oggi, Simcenter SCADAS RS è utilizzato da numerosi OEM e fornitori del settore dei trasporti per garantire l’affidabilità dei prodotti ed evitare guasti che potrebbero immobilizzare aerei, treni e automobili Grazie alle sue capacità uniche però, è il sistema di misurazione perfetto anche per altre applicazioni industriali.

Funzionalità uniche

 Robus t ez z a: la c apac it à di oper ar e all’int er no di un’am pia gamma di temperature e umidità, nonché la resistenza a forti

u r t i , l o r e n d o n o i d e a l e p e r e s s e r e u t i l i z z a t o a l l ’ e s t e r n o e i n ambienti difficili

 Flessibilità: connessione a laptop o tramite app web su dispositivi vari. Le unità possono essere distribuite per misurare grandi strutture come ponti, turbine eoliche o edifici

 Prestazioni: consente la misurazione di un elevato numero di sensori di rumore, vibrazioni e durabilità, combinati con l’applicazione web per il monitoraggio di questa enorme quantità di dati

C o n n e t t i v i t à : l ’ i n t e r a i n s t a l l a z i o n e e m i s u r a z i o n e p u ò e s s e r e monitorata da qualsiasi parte del mondo, mentre i dati possono essere scaricati da remoto per ulteriori analisi

Ponti, imbarcazioni ed edifici: esempi di applicazioni reali dei nostri clienti

 Monitoraggio delle vibrazioni e delle deformazioni su turbine eoliche offshore:

 Installazione distribuita, con alcune unità nel basamento della torre e altre nella parte superiore della navicella, collegate tramite un unico cavo

 A t t i v a z i o n e a u t o m a t i c a d e l l a m i s u r a z i o n e q u a n d o s i superano i livelli di segnale predefiniti come le condizioni del vento, le temperature, ecc

 Offload in remoto dei file di dati per ulteriori analisi tramite la configurazione del modem SCALANCE M

 Trasporto marittimo delle pale di turbine eoliche:

 M o n i t o r a g g i o d e l l e v i b r a z i o n i d u r a n t e i l t r a s p o r t o d a l sito produttivo al parco eolico

 Da 4 a 6 settimane di dati utilizzabili per l’analisi di sintesi della missione

 Accesso remoto al sistema e ai dati da qualsiasi parte del mondo per il monitoraggio, la validazione e l’offload dei dati

 Rilevamento dei danni sui ponti utilizzando l’analisi modale operativa (OMA):

 Il design robusto consente di posizionare le unità Simcenter SCADAS RS all’esterno, sui pilastri e sull’impalcato del ponte

 Acquisizione automatica dei dati in loop: 10 minuti di dati ogni 4 ore

 Offload remoto dei dati per l’analisi modale operativa

 Monitoraggio del rumore e delle vibrazioni nelle sale server:

 Misurazione sia dei microfoni (per il rumore ambientale)

pavimento)

misura per rack utilizzano l’installazione distribuita

 Monitoraggio e animazione delle vibrazioni degli edifici:

 Installazione con più di 2000 sensori collegati

 Monitoraggio dei segnali provenienti da un totale di 16 schermi grazie alla web app

Test più rapidi ed efficaci

Simcenter SCADAS RS permette di completare il lavoro in modo più veloce ed efficiente grazie a:

 Installazione e strumentazione rapide: Configurazione locale tramite dispositivi personali e posizionamento vicino ai sensori per ridurre la lunghezza dei cavi e gli errori

 Efficienza nei test: Programmazione per attivare eventi specifici o accesso remoto, misurazione in loop, memorizzazione locale o streaming a un PC, monitoraggio parallelo da diversi dispositivi

 D a t i v a l i d a t i v e l o c e m e n t e : M o n i t o r a g g i o d e l l a q u a l i t à d e i dati durante la misurazione, accesso immediato ai dati validati, post-elaborazione con Simcenter Testlab per analisi modale e report automatici, esportazione in file di terze parti per utilizzo con strumenti esterni.

Ora tocca a te!

A d e s s o c h e s a i c o m e S i m c e n t e r S C A D A S R S s i

t o a t u t t i questi settori, è il tuo momento di diventare più efficiente e veloce nel testare i tuoi prodotti. Dalla configurazione dello s t r u m e n t o e d a l l a p r e p a r a z i o n e d e l t e s t a l l e m i s u r a z i o n i effettive e alla validazione dei dati, l’intero workflow è ottim i z z a t o p e r g a r a n t i r e l a m a s

a capacità di resistere a qualsiasi condizione di test, anche la più estrema

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e Contratti

Parte 33 – Scale di Misurazione: quali sono? E come usarle correttamente?

: MEASUREMENT SCALES: WHAT ARE THEY? AND HOW TO USE THEM CORRECTLY?

P I - I S M A guidelines on the proper use of “Principles, Assumptions and Contractual Best Practices” (vol.1, 2016) [1] related to measurement scales, often used incorrectly for decision-making

RIASSUNTO

Tr

guida GUFPI-ISMA sul corretto uso di “Principi, Assunzioni e Best Practice C o n t r a t t u a l i ” ( v o l 1 , 2 0 1

usate in modo non corretto per il decision-making.

Tr e n t a t r e e s i m o a p p u n t a m e n t o d e l l a

n o s t r a r u b r i c a , p a r l a n d o s t a v o l t a d i quante e quali siano le scale di misurazione, spesso usate in modo non corretto nei processi decisionali Ma vediamo meglio di cosa si tratta

S C A L E D I M I S U R A Z I O N E : C O S A

S O N O ? … E Q U A N T E E Q U A L I SONO?

Secondo il Vocabolario Internazionale di Metrologia (VIM – Vocabular y ) [2] u n a s c a l a d i m i s u r a z i o n e è d e f i n i t a c o m e u n " o r d e r e d s e t o f i n d i v i d u a l q u a n t i t i e s o f t h e s a m e k i n d , w h e r e each quantity is associated with an element of a set of ordered identifiers”

O l t r e l a s c a l a “ a s s o l u t a ” ( s i s t e m a d i misurazione che inizia da un minimo –o p u n t o z e r o – e p r o g r e d i s c e i n u n a sola direzione), è possibile individuare q u a t t r o d i v e r s i t i p i d i s c a l e d i m i s u r azione, come formulate in un noto saggio di Stevens del 1946 [3]: – N o m i n a l e : s c a l a q u a l i t a t i v a c o n due o più valori, nella quale i numeri ser vono solo come “tag” o “etichette”, per identificare o classificare un oggett o . Q u e s t a m i s u r a z i o n e n o r m a l m e n t e riguarda solo variabili non numeriche

(quantitative) o in cui i numeri non hanno alcun valore Ad esempio, la classificazione di un dato fenomeno second o u n a q u a l s i v o g l i a c l a s s i f i c a z i o n e , come lo stato civile di un individuo in: (1) celibe, (2) coniugato, (3) vedovo, (4) divorziato È quindi necessario contare la frequenza di ciascun elemento della scala per effettuare valutazioni e prendere decisioni

– O r d i n a l e : s c a l a q u a l i t a t i v a , c h e r i p o r t a l a c l a s s i f i c a z i o n e e l ’ o r d i n amento dei dati senza stabilire effettivamente il grado di variazione tra di essi I d a t i o r d i n a l i s o n o d a t i q u a n t i t a t i v i , che presentano ordini naturali e la cui differenza è sconosciuta. Ad esempio: l a s c a l a L i k e r t ( 5 v a l o r i c r e s c e n t i , d e l tipo: 1 – totalmente insoddisfatto, 2 –insoddisfatto, 3 – neutro, 4 – soddisfatt o , 5 – t o t a l m e n t e s o d d i s f a t t o ) , i l N e t Promoter Score (NPS – con 10 valori crescenti). Una scala ordinale viene utilizzata come parametro di confronto, per capire se le variabili sono maggiori o minori tra loro utilizzando l’ordinam e n t o ; t u t t a v i a , l ’ i n t e n s i t à d e l l a d i f f erenza tra queste opzioni non può essere correlata a valori specifici, poiché il val or e del l a dif f er enza t r a t ot al m ent e s oddis f at t o e t ot al m ent e ins oddis f at t o sarà molto più grande della differenza

tra soddisfatto e neutrale.

i v a nella quale esiste un ordine; la differenza tra le due variabili è significativa e uguale, e la presenza dello zero è arbitraria. Misura le variabili che esistono l u n g o u

uguali Le misure utilizzate per calcolare la distanza tra le variabili sono altamente affidabili. Alcuni esempi: la temp e r a t u r a ( m i s u r a t a i n g r a d i C e l s i u s o Fahrenheit) e il tempo (misurato secondo calendari differenti) Non solo le diff e r e n z e , m a g l i s t e s s i v a l o r i p o s s o n o essere moltiplicati o divisi per quantità costanti.

– di Rappor ti (ratio): scala quantitativa, che consente di confrontare gli inter valli o le differenze. La scala di rappor ti possiede un punto zero o caratter e d i o r i g i n e , e n o n p r e s e n t a v a l o r i numerici negativi È una caratteristica unica di questa scala Ad esempio, la temperatura ester na è di 0 gradi Celsius. 0 gradi non significa che non sia c a l d o o f r e d d o , m a r a p p r e s e n t a s o l o un valore Ad esempio, classificazioni per fasce di età (0-20 anni; 21-30 anni; 31-40 anni; 41-50 anni; 50+ anni). I valori rilevati su questa scala possono essere addizionati, sottratti, moltiplicati e divisi e sono permesse conversioni con altre unità di misura corispondenti.

ALCUNI (TIPICI) ERRORI NELL’USO DELLE SCALE DI MISURAZIONE

P e r q u a n t o p o s s a s e m b r a r e b a n a l e , l’uso corretto delle scale di misurazion e n o n è d a d a r e p e r s c o n t a t o E c c o alcuni casi tipici e (alquanto) frequenti

Presidente GUFPI-ISMA - Gr uppo Utenti

Function Point Italia Italian Software Metrics Association luigi.buglione@gufpi-isma.or g

di possibili errori nel decision-making, dovuti a un uso scorretto di operazioni

a r i t m e t i c h e e f f e t t u a t e s u a l c u n i t i p i d i scala:

1 . S c a l e o r d i n a l i / i n t e r v a l l a r i : v a l o r i pari o dispari;

2 S c a l e o r d i n a l i : c a l c o l o d i m e d i e / mediane;

3. Mancanza (o poca chiarezza) nelle

l e g e n d e / i n f o r m a z i o n i s u l s i g n i f i c a t o delle fasce di una scala

P a r t i a m o d a l p r i m o c a s o : è m e g l i o usare una scala ordinale o inter vallare a valori pari o dispari?

N e l l a F i g . 2 s i p r e s e n t a n o i d u e c a s i c o n 4 o 5 v a l o r i ( N = N o t A c h i e v e d ;

P= Par tially achieved; A = Averagely a c h i e v e d ; L = L a r g e l y a c h i e v e d ; F= Fully achieved), usando due possi-

bili ripar tizioni percentuali uguali (es: quar tili) o con delle “code” più strette, che seguono la realtà di una distribuzione normale.

L’uso di scale dispari (odd) tende psic o l o g i c a m e n t e a f a r s c e g l i e r e m o l t e v o l t e n e l d u b b i o i l v a l o r e c e n t r a l e ( s i pensi a un questionario di soddisfazione). In tal caso, spesso uno spunto per i l m i g l i o r a m e n t o t e n d e a r i m a n e r e “ n a s c o s t o ” p e r c h é i n u m e r i r a c c o n t erebbero che in fondo il fenomeno valutato è già sotto controllo e non necessita di par ticolari accorgimenti. Nel caso di scale pari (even), invece, i l r i s p o n d e n t e d e v e n e c e s s a r i a m e n t e “sbilanciarsi” in negativo (votando N o P ) o i n p o s i t i v o ( L o F ) . Q u e s t a è a d esempio la soluzione adottata da ISO

Figura 2 – Distribuzione normale e scale pari/dispari

n e g l i s t a n d a r d d i p r o c e s s a s s e s s m e n t

(es: ISO 15504, 12207, 33062, )

Nel caso di scale inter vallari, l’applicazione dei c d Pareto char t potrebbe aiutare, determinando i range e i l n u m e r o d i f a s c e d i n a m i c a m e n t e , sulla base dei dati storici raccolti

Il secondo caso è quello del tipo di operazioni aritmetiche consentite (o meno) a seconda della scala di misurazione a d o t t a t a I l c a s o t i p i c o è q u e l l o d e l rating a “5 stelle” di prodotti e ser vizi s u i v a r i p o r t a l i e s i t i w e b I n F i g 3 s i presenta il rating di un ristorante che su 3 7 4 r e c e n s i o n i a v r e b b e u n r a t i n g “medio” di 3 5, mentre la media aritm e t i c a ( p a r i a 7 5 ) r a p p r e s e n t e r e b b e solo un 20% dei voti totali espressi

Se indossassimo i panni del ristoratore, conterebbe quindi di più la distribuzione percentuale per fasce (analizzando poi i feedback per ciascuna fascia, al fine di cogliere spunti di miglioramento continuativo) o sarebbe meglio fermarsi al risultato di rating “medio” (che differisce dalla media aritmetica)?

I l t e r z o c a s o è q u e l l o , i n f i n e , c h e s i p o n e c o n t e c n i c h e d i r i l e v a z i o n e d e i

f e e d b a c k , q u a l i N P S ( N e t P r o m o t e r

Score), rappresentato in Fig 4

Sono (almeno) due gli ordini di problem i p o s s i b i l i : i n n a n z i t u t t o , c h e s e n z a s p e c i f i c a r e i s i g n i f i c a t i a s s o c i a t i a i valori numerici della scala (da 0 – minimo a 10 – massimo), non si può comprendere quale sia un valore sufficiente (per molti di noi, aspetto “culturale” e legato all’età, nei punteggi scolastici

l a “ s u f f i c i e n z a ” e r a i d e n t i f i c a t a d a l valore di 6, non di 8 o superiore) Fasce e significati (di fatto la “legenda”) debbono essere chiariti prima di esprim e r e u n v o t o , a l t r i m e n t i r i s c h i a n o d i essere non validi nella sostanza

A f f e r m a r e c h e u n v a l o r e d i 6 i n d i c h i

u n ’ i n s u f f i c i e n z a , s e n o n c h i a r a m e n t e d e t t o p r i m a , s e m b r e r e b b e s t r a n o a m o l t i d i n o i … S i p e n s i a i c a l l c e n t e r che, a valle di un inter vento, chiedono a l r i s p o n d e n t e d i e s p r i m e r e p o s s i b i lmente un voto pari a 9 o 10 nel caso in cui siano stati soddisfatti. Ed è esattamente quello che proporrebbe il meccanismo in NPS

Senza un ’estrema chiarezza sul signific a t o d i c i a s c u n r a t i n g , a d d i r i t t u r a u n v o t o d i 8 o 9 , p e r c e p i t o i n a s s o l u t o

Figura 1 – Scale di Misurazione

come buono/eccellente, non verrebbe c o m p u t a t o , d a t o c h e i l p u n t e g g i o i n NPS è dato dalla differenza tra la percentuale dei voti dei “promoter” (punteggi di 9-10) e quelli dei “detractor” (punteggi da 0 a 6)

Ancora, l’ar ticolo del 2003, nel quale F r e d e r i c k R e i c h h e l d p r o p o n e v a la tecnica NPS, non specificava i criter i p e r d e t e r m i n a r e l e t r e f a s c e d i g i udizio (valori dispari) e come distribuire i valori tra detractor, passive e promoter.

ALCUNE CONCLUSIONI ...

Semplificare può essere una possibile via per molti processi ma “semplicità”

i m p l i c a “ v e l o c i t à ” , n o n n e c e s s a r i amente “accuratezza” Come suggerito d a i G u i d i n g P r i n c i p l e s d i I T I L 4 , u n a b u o n a a u t o m a z i o n e s i p u ò e s i

d e v e e f f e t t u a r e n e l c a s o d i p r o c e s s i conosciuti e stabili, ripetitivi, per i quali l ’ i n t e r v e n t o u m a n o n o n a g g i u n g e r e bb e v a l o r e m a s o l o m a g g i o r t e m p o e costo

Le competenze di uno Specialista di Misurazione (SdM) [5][6] possono s i c u r a m e n t e a i u t a r e a ( f a r ) p r e n d e r e decisioni infor mate e non necessariamente rapide ma non accurate, avendo contezza (tra le tante) anche di un corretto uso delle scale di misurazione, c o m e d i s c u s s o b r e v e m e n t e i n q u e s t o contributo.

N e i p r o s s i m i n u m e r i c o n t i n u e r e m o a c o m m e n t a r e u l t e r i o r i a s p e t t i d e r i v a t i dall’analisi e applicazione delle nuove “linee guida contrattuali” GUFPI-ISMA [1], cercando di evidenziare come una cor r et t a appl icazione deg l i as pet t i di m i s u r a z i o n e p e r m e t t a a u n d e c i s i o nmaker di disporre di dati, informazioni e c o n o s c e n z e ( t r e n d ) i l p i ù p o s s i b i l e

oggettive, utili per prendere decisioni c o n s a p e v o l i c h e t e n g a n o i n d e b i t o conto anche dei rischi da individuare, gestire e possibilmente prevedere in un progetto.

“The heart of science is measurement” (Erik Br ynjolfsson)

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[ 1 ] G U F P I - I S M A , P r i n c i p i , A s s u nzioni & Best Practice Contrattuali (Vol.1), Feb 2016.

[2] JCGM 200:2012, International Vocabular y of Metrology – Basic and general concepts and assoc i a t e d t e r m s ( V I M ) , 3 rd e d i t i o n , 2008.

[3] Stevens S S , On the Theor y of S c a l e s o f M e a s u r e m e n t . S c i e nc e , N e w S e r i e s , Vo l . 1 0 3 , N o . 2 6 8 4 ( J u n . 7 , 1 9 4 6 ) , p p . 6 7 7 -

680 Published by: American Associat i o n f o r t h e A d v a n c e m e n t o f S c i e n c e Stable URL:

[ 4 ] U N I 1 1 6 2 1 - 6 : 2 0 2 1 , A t t i v i t à professionali non regolamentate – Profili di ruolo professionale per l’ICT – Par te 6: Profili di ruolo professionale relativi alla gestione delle metriche e alla misurazione ICT, 29/04/2021, Ente Italiano di Normazione

[ 5 ] G U F P I - I S M A , S p e c i a l i s t a d i Misurazione. [6] CEPAS, Specialista di misurazione di ser vizi e prodotti ICT

COMMENTI

Misure e Testing: strumenti di crescita e progresso

Figura 3 – Recensioni a “5 stelle”: qual è il valore giusto?
Figura 4 – NPS: qual è il valore “suf ficiente”?
Caratteri 10511, 0 Figure, 0 Tabelle

CUSTODIE IN ALLUMINIO PER SET DI PESI

Il laboratorio metrologico CIBE, da oltre 30 anni punto di riferimento in Italia e in Europa nell’ambito della metrologia tecnica e legale, è specializzato nell’esecuzione di prove, tarature e certificazioni di masse, pesiere e strumenti per pesare. È centro LAT (Laboratorio Accreditato di Taratura), accreditato da Accredia per la taratura di masse e strumenti per pesare: tale accreditamento attesta la competenza, l’indipendenza e l’imparzialità del laboratorio e conferisce valore e affidabilità ai certificati rilasciati sul mercato

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ste e resistenti, per proteggere al meglio le masse contenute rimanendo al contempo leggere e maneggevoli. Le custodie sono componibili, in base alle esigenze del cliente, e complete di guanto, pinzetta e pennellino È possibile usufruire del servizio di marcatura laser per le masse in acciaio inox austenitico e lucidato, contenuti all’interno delle custodie Il servizio garantisce l’identificazione e la personalizzazione di ogni massa campione; la marcatura è perfettamente liscia, non incide la superficie e non altera la massa È ideale per l’industria farmaceutica e i laboratori e può essere effettuata su masse da 10 mg a 20 kg.

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PROVE DI DURATA SU INTERRUTTORI E PRESE PER APPLICAZIONI CIVILI

Tra le prove più importanti e signific a t i v e r i c h i a m a t e d a l l e n o r m e I E C

60669-1 Interruttori per uso domestic o e s i m i l a r e i n i n s t a l l a z i o n e f i s s a e

I E C 6 0 8 8 4 - 1 P r e s e e s p i n e p e r u s o domestico e similare, vi sono le prove di durata elettrica e meccanica.

Esse consistono nel simulare svariate migliaia di operazioni sotto carico utilizzando, nel caso delle prese, una specifica postazione di prova. La CEI 23-50 recepisce fogli di normalizzazione

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nazionali per le prese (la IEC 60884-1 è internazionale) e specifica l’apparato da utilizzare per queste prove.

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La salute nei luoghi di lavoro

LEGAL AND FORENSIC METROLOGY

T h i s s e c t i o n i n t e n d s t o d i s c u s s t h e g r e a t c h a n g e s o n L e g a l

Metrology after the application of the D Lgs 22/2007, the so-called MID directive In par ticular, it provides information, tips and war nings to all “metric users ” in need of organizations that can cer tify their metric instruments according to the Directive This section is also devoted to enlighting aspects of et hical codes dur ing f or ens ic act ivit ies wher e m eas ur em ent s ar e invol ved

Please send all your inquiries to Ms. Scotti or to the Director!

RIASSUNTO

Questa rubrica intende discutere i significativi cambiamenti in tema di Metrologia Legale a seguito dell’entrata in vigore del D Lgs 22/2007, altrimenti detto Direttiva MID. In par ticolare, vuole fornire utili informazioni, consigli e ammonimenti a tutti gli “utenti Metrici” che si rivolgono per reperire informazioni su Enti e organizzazioni notificate per la cer tificazione del loro prodotto/strumento secondo la Direttiva La rubrica tratta anche di aspetti etici corr e l a t i a l l o s v o l g i m e n t o d i m i s u

(CTU, CTP). Scrivete all’Avv. Scotti o al Direttore, e verrete accontentati!

Il tema della sicurezza e salute sul luog o d i l a v o r o t e n d e g e n e r a l m e n t e a p o l a r i z z a r s i , n e l l ’ o p i n i o n e c o m u n e , più sulla sicurezza, a causa dei (troppo) numerosi infor tuni, che sull’aspetto della salute, meno shockante ma a volte più insidioso. Il termine che ho impieg a t o è s t a t o v o l u t a m e n t e u t i l i z z a t o i n forma impropria per risvegliare il lettore, ma la grafia non è del tutto corretta, secondo l’Accademia della Crus c a . N o n s i p o s s o n o c e r t a m e n t e d imenticare le vittime dell’amianto, killer silenzioso ma non meno pericoloso di un evento traumatico d’immediato impatto, così come non si possono trascur a r e l e v a r i e m a l a t t i e ( p r o f e s s i o n a l i ) d e r i v a n t i d a l c o n t a t t o p r o l u n g a t o e continuato con sostanze utilizzate nei processi produttivi Su tale fronte l’att e n z i o n e è c o s t a n t e , a n c h e i n v i r t ù d i

r i s u l t a t i d i r i c e r c h e o d i m o n i t o r a g g i

c h e r i s c o n t r a n o e f f e t t i n e g a t i v i s u g l i e s s e r i u m a n i o r i g i n a t i d a l l ’ u s o o d a l contatto con sostanze utilizzate in ambiti lavorativi. Vista la delicatezza della tematica, essa è oggetto di discipli-

na a livello comunitario attraverso l’adozione di varie direttive da trasporsi nei Paesi Membri. Attualmente una procedura d’infrazione avverso l’Italia è stata avviata, per il m a n c a t o r e c e p i m e n t o , d a e f f e t t u a r s i e n t r o i l t e r m i n e d e l 5 a p r i l e 2 0 2 4 , d e l l a “ D i r e t t i v a 2 0 2 2 / 4 3 1 / U E c h e m o d i f i c a l a d i r e t t i v a 2 0 0 4 / 3 7 / C E sulla protezione dei lavoratori contro i r i s c h i d e r i v a n t i d a u n ’ e s p o s i z i o n e a d agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro” La Commissione europea ha avviato il procedimento d’infrazione n 2024/0162 nel maggio 2024, m e d i a n t e i n v i o d i f o r m a l e c o m u n i c az i o n e d i m e s s a i n m o r a ( P e r u l t e r i o r i i n f o r m a z i o n i e d e t t a g l i s i r i m a n d a a https://www.affarieuropei.gov. i t / i t / a t t i v i t a / p ro c e d u r e - d i n f r a z i o n e / s t a t o - d e l l e - i n f r a

/ 23-mag-24).

La direttiva in questione si occupa precip u

d e t e r m i n

t

i n

l l ’ e s s e r e umano e sulla sua capacità riproduttiva, in caso di prolungata esposizione o

nel caso in cui si presentino in concentrazioni superiori a una data soglia. È evidente che l’argomento è di fondamentale impor tanza poiché s’inserisce nel quadro di tutela del soggetto lavoratore, tutela che dev’essere più ampia possibile fino a contemplare qualsiasi f a t t o r e c h e p o s s a c o m p r o m e t t e r e o ridurre i livelli di sicurezza e salute dei luoghi di lavoro, nel rispetto di quanto stabilito all’ar t 10 del Pilastro europeo dei diritti sociali, il quale afferma che “I lavoratori hanno diritto a un elevato l i v e l l o d i t u t e l a d e l l a s a l u t e e della sicurezza sul luogo di lavoro”.

A s e g u i t o d e l l a m e s s a i n m o r a d e l l a Commissione europea, atto prodromico alla procedura d’infrazione, è stato accelerato l’iter nazionale per il recepimento della direttiva e si è quindi provveduto al completamento dello schema d i d e c r e t o l e g i s l a t i v o d i a t t u a z i o n e , s u l l a b a s e d i q u a n t o s t a b i l i t o d a l l a

L e g g e 1 5 / 2 0 2 4 c h e h a d e l e g a t o i l

G o v e r n o p e r l ’ e m a n a z i o n e d i n o r m e attuative volte ad adempiere agli obblighi comunitari fissati dall’atto normativo europeo, con l’introduzione di obblighi specifici del datore di lavoro, anc h e i n m a t e r i a d i f o r m a z i o n e o v v e r o i n f o r m a z i o n e , i n r a g i o n e d e l n u o v o campo di applicazione della direttiva e l’aggiornamento dell’attuale sistema di sor veglianza sanitaria. Il testo è stato approvato, con esame definitivo del Governo, in data 30/08/2024, e pertanto sarà di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Come spesso accade nella materia giuslavoristica, le nuove normative si pongono quali modifiche al TU 81/2008 che rappresenta, per sua natura e finalità, la norma cardine e, seppure non includa

costituisce comunque il prevalente strumento di riferimento nel settore; anche il decreto destinato all’attuazione della direttiva 2022/431 non fa eccezione e dispone le modifiche al testo unico. L’ampliamento del campo di applicazione del Titolo IX (Sostanze pericolose) Capo II (Protezione da agenti cancerogeni …), che vede l’introduzione delle sostanze tossiche per la riproduzione, comporta una modifica dei contenuti del documento di valutazione dei rischi, oltre che l’adozione di specifiche misure atte ad abbattere e/o ridurre il rischio di effetti derivanti dalla esposizione umana a sostanze tossiche di cui alla direttiva.

Preliminarmente occorre ricordare le definizioni relative alle sostanze contemplate nella nuova disciplina, che sono così classificate: – sostanza tossica per la riproduzione: sostanza o miscela che corrisponde ai criteri di classificazione come sostanza tossica per la riproduzione di categoria 1 A o 1B, di cui all’allegato I del regolamento (CE) n. 1272/2008; – sostanza tossica per la riproduzione priva di soglia : una sostanza tossica per la riproduzione, in merito alla quale non esiste un livello d’esposizione sicuro per la salute dei lavoratori, identificata come tale nella colonna “Osservazioni” dell’allegato XLIII; – sostanza tossica per la riproduzione con valore soglia: una sostanza tossica per la riproduzione, in merito alla quale esiste un livello di esposizione sicuro al di sotto del quale non vi sono rischi per la salute dei lavoratori, identificata come tale nella colonna “Osservazioni” dell’allegato XLIII. Permane l’obbligo a carico del datore di lavoro, come già previsto, di sostituire le sostanze tossiche con altre non nocive, salvo impossibilità tecniche, le quali non costituiscono tuttavia una giustificazione all’inerzia e all’assenza di misure ma devono comunque orientare alla individuazione di mezzi di riduzione della presenza di sostanze, che può avvenire mediante: – produzione e utilizzazione di tali sostanze in un sistema chiuso; – livello di esposizione dei lavoratori più basso possibile rispetto alla sostan-

za tossica priva di soglia, nel caso in cui il sistema chiuso non sia tecnicamente possibile;

– riduzione al minimo del rischio connesso all’esposizione dei lavoratori a sostanza tossica con valore soglia , nel caso in cui non sia tecnicamente possibile utilizzare o produrre tale sostanza tossica in un sistema chiuso. Il documento di valutazione dei rischi, di obbligatoria redazione sotto la responsabilità del datore di lavoro, dovrà essere integrato con i dati richiesti dalle nuove disposizioni, contemplando quindi le attività lavorative che comportano la presenza delle sostanze tossiche in oggetto, i motivi per i quali sono impiegate tali sostanze, i quantitativi di sostanze, il numero dei lavoratori esposti (anche solo potenzialmente) e il grado di esposizione, le misure preventive e protettive e i dispositivi di protezione individuale utilizzati e, infine, le indagini svolte per la possibile sostituzione delle sostanze.

Un aspetto rilevante è riservato alla formazione e aggiornamento del personale, oltre che alla sorveglianza sanitaria, in quanto è stabilito l’obbligo di fornire le necessarie conoscenze preventivamente all’attribuzione a determinate mansioni, con obbligatorio aggiornamento quinquennale e “comunque ogni qualvolta si verificano nelle lavorazioni cambiamenti che influiscono sulla natura e sul grado dei rischi e in particolare quando i lavoratori sono o possono essere esposti a vari o nuovi agenti

cancerogeni, mutageni o a sostanze tossiche per la riproduzione, compresi quelli contenuti in farmaci pericolosi, o in caso di mutamento delle circostanze relative al lavoro”.

I dati statistici, così come dichiarati da INAIL e trasposti nel grafico di Fig.1, rivelano un aumento delle denunce di malattie professionali (tipicamente si tratta di problematiche muscolo-tendinee e osteoarticolari, mentre il numero di altre patologie è inferiore, anche se sembrano aumentare i casi di tumore) che, per lo più, trovano una loro classificazione normativa in una tabella, definita dal Ministero e aggiornata periodicamente con le nuove tipologie di patologie riconducibili a una data attività lavorativa. Fermo restando che, nel caso in cui una patologia non rientri tra quelle annoverate nel Decreto Ministeriale ma sia possibile dimostrare il nesso causale tra la malattia e l’attività lavorativa svolta, essa potrà essere considerata a tutti gli effetti malattia professionale.

L’andamento delle malattie professionali può essere certamente ridotto attraverso azioni preventive mirate all’eliminazione (dove possibile) delle fonti da cui originano le patologie, oltre che attraverso l’adozione delle misure e cautele necessarie a evitare l’esposizione prolungata o volte, comunque, a favorire il minimo contatto tra l’agente che causa la malattia e il lavoratore, secondo le previsioni contenute nel TU 81/2008, così come verrà modificato. Tuttavia, sebbene i controlli sanitari non possano certamente essere sostituiti da altri rimedi, l’adozione di sistemi di monitoraggio e misura, anche attraverso l’applicazione delle norme ISO (ad esempio, della serie 45000 co sì come della serie 9000), che consentano attraverso controlli indiretti la rilevazione degli effetti (reali o potenziali) di determinati elementi (sostanze, agenti chimici, biologici ecc) sui soggetti operanti nella realtà aziendale, può rappresentare un efficace strumento preventivo, utile sia per il datore di lavoro che per i soggetti impiegati.

Figura 1 – Dati statistici sulle malattie professionali. Tratti da: https:/ /bancadatistatisticaoas.ina il. it/ analytics/saw.dll?Das hboard

Dalle Associazioni Universitarie di Misuristi

Notizie da GMEE e GMMT

THE ITALIAN UNIVERSITY ASSOCIATIONS FOR MEASUREMENT

This section groups all the significant information from the main University Associations in Measurement Science and Technology.

RIASSUNTO

Questa rubrica riassume i contributi e le notizie che provengono dalle maggiori Associazioni Universitarie che si occupano di Scienza e Tecnologia delle Misure.

SI È TENUTO IL VIII FORUM

DELLE MISURE

Come annunciato nel precedente numero della rivista, quest’anno il XLI Congresso Nazionale di Misure Elettriche ed Elettroniche e il XXXII Congresso Nazionale di Misure Meccaniche e Termiche, che hanno dato vita al VIII Forum Nazionale delle Misure, si è tenuto dal 12 al 14 settembre scorsi presso il Garden Toscana Resort di San Vincenzo (LI), magnificamente organizzato dai colleghi della Sede universitaria di Pisa.

Il Garden Toscana Resort rappresenta una perla naturalistica, immersa nella bellezza incontaminata della Costa degli Etruschi, lungo uno dei tratti più suggestivi della riviera toscana. Benché le condizioni meteorologiche non siano state delle migliori (peraltro riducendo in tal modo ogni tentazione di sottrarsi ai lavori del Forum), abbiamo avuto comunque momenti, come quello

immortalato in Fig. 2, in cui la natura si è manifestata in tutto il suo splendore. Il Forum ha pienamente confermato la sua natura di tradizionale momento annuale d’incontro e di confronto per gli Accademici italiani esperti di Misure, con un programma scientifico ricco di interessanti interventi e di aperture a nuove interessanti aree per la ricerca

Figura 1 – Il logo del Forum 2024
Figura 2 – Un magnifico tramonto a San Vincenzo
Figura 3 – Un momento dei lavori

UNIVERSITARIE MISURISTI s

nella misure, come messo in evidenza dalla Tavola Rotonda con ricercatori dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di

G e o f i s i c a S p e r i m e n t a l e ( O G S ) e d a

Prof ssa Donatella Dominici, presidente del gruppo Topografia e Car tografia.

Particolarmente coinvolgente è stato anche l’inter vento di Enrico Loccioni, fondatore del Gruppo Loccioni, una delle pochissime realtà industriali che progetta e “produce” misure

D u r a n t e l a c e n a s o c i a

premi di dottorato di ricerca, quest’anno attribuiti a Farhad Shamsfakhr dell’Università di Trento e a Antonio Esposito dell’Università di Napoli Federico II, e la borsa di ricerca all’estero, assegnata nel 2023 a Luca Tari dell’Università di Cassino. Sono stati inoltre assegnati a Marcella Lucciardi dell’Università di Bologna il premio Felice Cennamo, per la miglior presentazione al Forum di giovani del GMEE, e a Luca Mattioli dell’Università La Sapienza di Roma il premio Paolo Cappa, per la miglior presentazione al Forum di giov a n i G M M T: a e n t r a m b i è a n d a t o u n p r e s t i g i o s o p r e m i o offer to dallo sponsor MeasureIT, la nuovissima piattaforma mioDAQ per acquisizione dati su USB della National

Figura 4 – Farhad Shamsfakh riceve il premio di dottorato
Figura 6 – Luca Tari riceve la borsa di ricerca all’estero
Figura 7 – I premiati per le migliori presentazioni
Figura 8 – Cena sociale: si esibisce la band I ponti di Wheatstone del GMEE
Figura 5 – Antonio Esposito riceve il premio di dottorato

Instruments. Infine, a Tiberio Truffarelli dell’Università di Perugia è stato assegnato il premio offer to dalla Gib er tini Elettronica per la miglior presentazione poster al Forum: GSA (Grain Size Analyzer), l’analizzatore granulometrico automatico progettato per determinare con precisione e rapidità la distribuzion e d i m e n s i o n a l e d e l l e p a r t i c e l l e p r esenti in un campione di terreno

Questi premi, più numerosi degli anni p r e c e d e n t i , s o n o a n c h e l a p i a c e v o l e conseguenza dei brillanti risultati cons e g u i t i d a l l ’ i n n o v a t i v a f o r m u l a o r g an i z z a t i v a , s p e r i m e n t a t a p e r i l F o r u m

2023 a Bologna, che ha visto il coinvolgimento di vari prestigiosi sponsor industriali nelle Sessioni Tutorial, che il G M E E e i l G M M T h a n n o d e c i s o d i riproporre anche quest’anno Infatti, come ripor tato in dettaglio nel p rog ra mma del Forum, nella pri-

ma gior nata del 12 Settembre si sono tenute due sessioni tutorial “Industria” parallele, in cui ricercatori del GMEE, esponenti di alcune aziende, che hanno manifestato il loro i n t e r e s s e a

Figura 9 – Cena sociale: Il prof. Marco Par vis del Politecnico di Torino compie gli anni!
Figura 11 – Gli sponsor industriali incontrano i congressisti
Figura 10 – Cena sociale: i tavoli dei congressisti
Figura 12 – Due momenti dei lavori delle sessioni tutorial

Accredia hanno presentato ai par tecipanti di diverse realtà aziendali, provenienti da tutta Italia e appar tenenti a s var iat i s et t or i m er ceol og ici, s pecif ici argomenti d’interesse.

Questa pregevole iniziativa in un certo senso ben si lega anche al mandato della Terza Missione dell’Università, che affianca le due principali funzioni della ricerca scientifica e della formazione, focalizzato sulla diffusione della cultura, delle conoscenze e sul trasferimento dei risultati della ricerca al di fuori del

IMPIANTO DI PESATURA CERTIFICATO UE

L’evoluzione della domanda nel sett o r e d e l l a p e s a t u r a , h a v e l o c i z z a t o l’evoluzione dell’offerta trasformando, sotto la spinta della continua innovazione di prodotto e di servizio, i fornitori più sensibili alle sollecitazioni del mercato in veri e propri partner delle az iende c lient i, in gr ado di garantire la competitività delle soluzioni e servizi offerti

È questo il caso di COGO Bilance srl, azienda che opera da sempre nella progettazione e produzione di impianti di pesatura rivolti a una clientela operante in svariati settori d’attività: automotive, alimentare, agricoltura, chimica, meccanica, ecc , destinata principalmente al mercato italiano ma anche ad alcuni Paesi europei (Svizzera, Romania, Albania, Polonia)

“La rapida e continua evoluzione dei mercati, che ha comportato l’aument o e s p o n e n z i a l e d e l l a c o n c o r r e n z a –afferma Fabio Martignoni, CEO della Cogo Bilance – ci ha obbligato a perc o r r e r e l a s t r a d a d e l l ’ i n n o v a z i o n e continua, unica in grado di consentirc i d i m a n t e n e r e u n e l e v a t o l i v e l l o c o m p e t i t i v o , a n c h e d i f r o n t e a c o m -

p e t i t o r u b i c a t i i n a r e e g e o g r a f i c h e caratterizzate da bassi costi di manodoper a. L a bilanc ia, quindi, s i è m an mano evoluta in un ‘sistema’ di pesa-

contesto accademico. Con questa iniziativa, alla sua seconda edizione, si è inteso promuovere il dialogo e l’interazione tra ricercatori universitari e soggetti industriali su temi di attualità, contribuendo così alla crescita sociale e all’indirizzo culturale del territorio

L’obiettivo delle Associazioni italiane GMEE e GMMT consiste nell’integrare sempre più in futuro le realtà industriali all’interno del format del Forum Nazionale delle Misure, in modo da rendere tale evento annuale una sorta di mostra-

congresso, una “Nuova Casa della Metrologia”, il cui contenuto possa essere giudicato di assoluto interesse anche da par te di coloro che operano sul campo e, quindi, apparentemente lontani dall’ambiente accademico.

L’ultima mattina del Forum, sabato 14 settembre, è stata dedicata, come da tradizione, alle due Assemblee dei Soc i d e l G M E E e d e l G M M T. U n b r e v e s unt o dei l or o l avor i s ar à pubbl icat o, c o m e n e g l i s c o r s i a n n i

numero di Tutto Misure

t u r a , i n g r a d o d i

a c q u i s i r e e r e n -

d e r e d i s p o n i b i l i

d a t i q u a l i t a t i v a -

m e n t e e q u a n t itativamente sem-

p r e p i ù e v o l u t i , in funzione delle specifiche esigenze: pensiamo, ad

e s e m p i o , a l m u -

l e t t i s t a c h e p u ò l e g g e r e i l d a t o d e l l a pesata sul proprio tablet. E, di conseg u e n z a , a n c h e l a n o s t r a s t r u t t u r a az i e n d a l e s i è e v o l u t a : d a f o r n i t o r i d i apparecchiature a solutori di problemi, capaci di fornire alla clientela un elevat o k n o w - h o w e u n a g a m m a d i s e r v i z i collaterali di ottimo livello”

In quest’ottica si inquadra l’obiettivo dell’ottenimento del Certificato Esame UE del Tipo numero ATLab-I23-032/0 p e r

l ’ i n n o v a t i v o s t r u m e n t o d i p e s a t u r a

Extrim TK100, recentemente raggiunto Questo certificato è stato rilasciato d a l l ’ O r g a n i s m o N o t i f i c a t o n 2 0 8 1 A -

z i e n d a S p e c i a

m

i o n e e r e g

l a z i o n e d e l m e r c a t o , i n s e g u i t o alle prove eseguite in conf o r m i t à a l l a N o r m a t i v a

Europea EN 45501:2015

Extrim TK100 è un dispositivo versatile e affidabile, progettato per impianti di pesatura che richiedono una portata da 1 kg a 100.000 kg, che può essere collegato a celle di carico sia analogiche sia digitali.

“ U n a d e l l e c a r a t t e r i s t i c h e d i s t i n t i v e di Extrim TK100 è il suo display a colori touch screen, che garantisce un’int e r a z i o n e i n t u i t i v a e s e m p l i c e c o n i l d i s p o s i t i v o – c o n t i n u a M a r t i g n o n i –Inoltre lo strumento è dotato di porte d’interfaccia periferiche di ogni tipo e o ff r e u s c i t e a n a l o g i c h e i n V o m A , consentendo una connessione facile con i dispositivi esterni La tastiera del d i s p o s i t i v o o ff r e n u m e r o s e f u n z i o n i per la gestione del peso, l’impostazione del Set-Up generale e l’attivazione d i f u n z i o n i a g g i u n t i v e , i n b a s e a l l e e s i g e n z e d e l l ’ u t i l i z z a t o r e A d e s e mpio, abbiamo sviluppato una versione specificamente progettata per la pesatura dei bagagli sui banchi check-in, che semplifica e ottimizza questo proc e s s o , e s s e n z i a l e n e g l i a e r o p o r t i ; o ltre al peso dei singoli bagagli, ne vien e i n d i c a t o i l n u m e r o e i l p e s o c o mplessivo per singolo viaggiatore”

CLICCA QUI per ulteriori informazioni.

28-30

2024-2025 eventi in breve

Segnalazione di manifestazioni ed eventi d’interesse

Tokyo (Giappone)

Tokyo (Giappone)

Pittsburgh, PA (USA)

St. Albans - London (UK)

Padova

Sydney (Australia)

Baltimora, MD (USA)

Lione (Francia)

Chemnitz (Germania)

Chania (Creta)

National Harbor, MD (USA)

Baden-Baden (Germania) 7-11 ottobre

TARATURA ACCREDITATA DI PIPETTE MULTIMARCA

Ideale per laboratori chimici, farmaceutici, sanitari e di analisi ambientali

C I B E , l a b o r a t o r i o m e t r o l o g i c o c o n

sede a Legnano (MI), ha ottenuto nel 2023 l’accreditamento Accredia per la taratura di pipette multimarca

Oltre alla taratura, il laboratorio esegue il servizio di manutenzione delle pipette, che comprende l’ingrassaggio e la sostituzione delle parti soggette a usura

Perché scegliere il servizio di taratura

pipette di CIBE:

utilizzando strumentazione certificata

L

effettuate;

bientale, che richiedono grande preci-

sostanze chimiche; – è rapido, efficiente e versatile e può

essere eseguito su ogni tipo di pipetta in commercio

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NUOVO ATTENUATORE DI TENSIONE AD ALTA FREQUENZA

Gli inverter utilizzati nelle applicazioni ferroviarie e nei sistemi di alimentazione convertono l’energia ad alta tensione Per misurare l’efficienza di tali conversioni, è necessario misurare tensioni di 1 000 V e oltre. Il nuovo riduttore di tensione ad alta frequenza AC/DC VT1005 HIOKI riduce la tensione fino a 5 000 V e la trasmette a un analizzatore di potenza.

G r a z i e a l l a s u a e c c e l l e n t e l i n e a r i t à i n f r e q u e n z a , i l V T 1 0 0 5 r e n d e p o s s i b i l I misurazioni accurate, a frequenze che vanno dalla forma d’onda fondament a l e a l l e c o m p o n e n t i d e l l a f r e q u e n z a di commutazione

VT1005 (distribuito in Italia da ASITA srl) riduce la tensione in ingresso con eccel-

lente accuratezza su un’ampia banda di frequenza. L’accuratezza è pari o inferiore allo 0,1% in c c e a frequenze 50/60 Hz Inoltre il dispositivo può essere utilizzato per misurare le frequenze di commutazione più comunemente utilizzate (10 kHz o inferiore) e le frequenze di commutazione degli inverter che utilizzano dispositivi di potenza SiC (da 10 kHz a 50 kHz) con un elevato grado di accuratezza

Principali caratteristiche:

– Tensione d’ingresso fino a 5 kVrms / 7,1 kV di picco;

– M i s u r a c o n b a n d a p a s s a n t e 4 M H z ; – Compensazione dell’errore di fase con PW8001;

– È possibile abbinare VT1005 agli analizzatori di potenza PW6001, PW3390 e PW8001

Caratteristiche tecniche:

Max Input 5 000 V;* 2.000 V CAT II; 1 500 V CAT III;

A c c u r a t e z z a : ± 0 , 0 8 % ( D C ) , ± 0 , 0 4 % (50/60 Hz), ±0,17% (50 kHz); Banda di misura: DC a 4 MHz (-3 dB); Resistenza al rumore: CMRR 80 dB tip (100 kHz) Metodo d’input differenziale.

* ± 7 100 V di picco, nessuna categoria d i m i s u r a , s o v r a t e n s i o n e t r a n s i t o r i a prevista di 0 V. CLICCA QUI per maggiori informazioni

L’AFFIDABILITÀ DEI CONTATTI ELETTRICI

L’impiego di contatti per applicazioni in cui correnti e tensioni sono particolarmente basse, come ad esempio l’in-

g r e s s o d i u n P L C , a c c e n t u a v a r i e p r o -

b l e m a t i c h e r e l a t i v e a l l ’ o s s i d a z i o n e e impurità Quando la corrente commutata assume valori di pochi milliamper e , c o n t e n s i o n i d i 5 – 1 0 V d c , è f a c i l e che un lieve strato di ossido o un po’ di

s p o r c i z i a s u i c o n t a t t i p o s s a n o d a r e

l u o g o a u n a r e s i s t e n z a i n a t t e s a , c h e

g e n e r a u n m a l f u n z i o n a m e n t o s u l s i -

s t e m a , a d e s e m p i o n o n r i u s c e n d o a commutare lo stato di un ingresso.

P e r g a r a n t i r e l ’ e ff i c i e n z a d e i c o n t a t t i p e r q u e s t e a p p l i c a z i o n i , l e p r o v e d a e s e g u i r e s o n o n o r m a l e d a l l a I E C / E N

6 0 9 4 7 - 5 - 4 “ D i s p o s i t i v i p e r c i r c u i t i d i c o m a n d o e d e l e m e n t i d i

Metodi di valutazione della prestazione dei contatti a bassa energia”. Prove speciali che dettagliano dei metodi di prova su base statistica atti a valutarne prestazioni ed affidabilità

INTEK spa ha realizzato su proprio prog e t t o u n a p parato di test conf o r m e a questa norma in grado di testare varie t i p o l o g i e d i c o n t a t t o , f o r n e n d o a l c l i e n t e u n r e p o r t d e t t a g l i a t o c o n t enente il tasso di guasto stimato, calcolato sulla base del modello statistico CLICCA QUI per richiedere maggiori informazioni

Incer tezza di Misura

Prima parte: I contributi

CONTRIBUTI

COMMENTS ON STANDARDS:

UNI CEI EN ISO/IEC 17025

A great success has been attributed to this interesting series of comments by Nicola Dell’Arena to the UNI CEI EN ISO/IEC 17025 Standard.

RIASSUNTO

Prosegue con successo l’ampia e interessante serie di commenti di Nicola Dell’Arena alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025. In questo numero continuiamo a parlare del controllo dei dati

Inizio a trattare l’incer tezza di misura sapendo di muovermi in un campo minato. Mi limito quindi a presentare quello che chiede la norma, senza addent r a r m i n e l l e q u e s t i o n i t e c n i c h e , s u l l e qual i es is t e una vas t a e appr of ondit a bibliografia a cui si rimanda il lettore Al paragrafo 7.6.1 la 17025 prescrive i seguenti due requisiti: “I laboratori d e v o n o id e n tific a re i c o n trib u ti a ll’incertezza di misura Quando si valuta l ’ i n c e r t e z z a d i m i s u r a d i d e v e t e n e r c o n t o d i t u t t i i c o n t r i b u t i s i g n i f i c a t i v i , compresi quelli derivanti dal campionamento, utilizzando appropriati metodi di analisi”

Il primo requisito è di semplice applicazione, quasi pleonastico e lo si potrebbe considerare elementare Un laborat o r i o , p r i m a d ’ i n i z i a r e l ’ a t t i v i t à , d e v e conoscere tutte le condizioni che si possono presentare e tra queste l’incer tezza di misura.

Nello scrivere la procedura tecnica di p r o v a / t a r a t u r a , i l l a b o r a t o r i o r i p o r t a t u t t o c i ò c h e s e r v e p e r e f f e t t u a r e l a prova/taratura e, di conseguenza, tutti gli elementi che concorrono a determinare l’incer tezza di misura La stesura della procedura risponde pienamente e a d e g u a t a m e n t e a l r e q u i s i t o d e l l a norma. La domanda da porsi è una altra Com e f a i

t

i

d a s s i c u r a r e d i a v e r c o n s i d e r a t o t u t t i g l i e l e m e n t i i n modo corretto? Ho già fatto riferimento alla bibliografia: ebbene il laboratorio si riferisce a quanto ripor tato in bibliografia, sulla prova/taratura, sapendo che le informazioni e i suggerimenti trovati in bibliografia si basano su consolidate teorie e su tanta esperienza

POSIZIONE DI ACCREDIA

SUL PARAGRAFO 7.6.1

Per i laboratori di prova, oltre la solita frase “si applica il requisito di norma ” Accredia aggiunge il seguente “ se il lab o r a to r io r ic h ie d e in a c c r e d ita m e n to la sola attività di campionamento (vedere § 7 3) deve rendere disponibili le informazioni necessarie per il successiv o c a l c o l o d e l l ’ i n c e r t e z z a d i m i s u r a associata al risultato”

Dico subito che questo, piuttosto che un requisito, appare essere un’imposizion e , p e r t a n t o e s s o n o n d o v e v a e s s e r e r i p o r t a t o i n q u e s t o d o c u m e n t o , m a i n quello che stabilisce i diritti-doveri tra laboratorio e Accredia; inoltre sembra essere una mera ripetizione della norma, che è già esaustiva nell’affermare “compresi quelli derivanti dal campionamento”

Cosa deve fare il laboratorio per rispett a r e q u a n t o r i c h i e s t o d a A c c r e d i a ?

necessarie al calcolo dell’incer tezza di misura

Per i laboratori di taratura Accredia, oltre alla solita frase “si applica il requisito di norma ” , ne prescrive altri cinque e aggiunge una nota Il primo di questi recita: “si applica il requisito di norma, documentando adeguatamente tutti i contributi d’incertezza individuati come significativi dal Laboratorio”

Accredia, rispetto alla norma, introduce due fattori: “documentare” e “significativo”. Ribadire l’esigenza di documentare è, a mio parere, inutile e ripetitivo Le norme sulla qualità adottano il principio fondamentale di documentare tutte le azioni eseguite.

Per quanto riguarda il secondo aspetto

A c c r e d i a , a d i f f e r e n z a d e l l a n o r m a , divide i contributi in significativi e non significativi.

P r e f e r i s c o n o n a d d e n t r a r m i n é e s p r im e r m i s u q u e s t a d i s t i n z i o n e t e c n i c a , perché non ne possiedo le necessarie competenze Se però la richiesta fosse tecnicamente valida, essa va applicata.

Il secondo requisito recita: “ p er g li eventuali contributi considerati trascurabili è richiesto documentarne le motivazioni che consentono tale giustificazione ”

Vale quanto già sopra espresso

Il terzo requisito recita: “i documenti di c u i s o p r a d e v o n o e s s e r e p r e v e n t i v amente positivamente valutati da Accredia prima del loro utilizzo”

È una precisazione inutile, perché non p u ò c h e e s s e r e c o s ì ! A c c r e d i a n o n

Former: Responsabile Qualità - ENEA Casaccia - RETIRED ndellarena@hotmail.it

chiarisce se la valutazione è effettuata in sede di accreditamento oppure ogniqualvolta se ne presenta la necessità Il quar to requisito recita: “la stima dell ’ i n c e r t e z z a d e v ’ e s s e r e r i a s s u n t a i n una o più tabelle (note anche come il bilancio dell’incertezza) Devono essere predisposte anche una o più tabelle c h e d e s c r i v o n o i n d e t t a g l i o l e C M C riportate nello scopo accreditamento” .

A m i o p a r e r e , q u e s t o n o n d o v r e b b e essere considerato un requisito aggiuntivo ma solamente un’indicazione, per essere uniforme per tutti i laboratori, di come ripor tare l’incer tezza di misura nel Cer tificato di taratura Il sesto requisito recita “la stima dell’inc e rte z z a d e v ’ e sse re o g g e tto d i rie same sia da programma periodico e sia in caso di variazioni delle sue componenti”

Questo è il punto a cui viene aggiunta

u n a n o t a , c h e p e r s o n a l m e n t e t r o v o fuori luogo in questa tipologia di docum e n t i : e s s a r i p o r t a l ’ e s e m p i o d i u n evento che può por tare alle variazioni c o n s i d e r a t e d a l r e q u i s i t o e , p r e c i s amente “la taratura del campione di ri-

NEWS t

DATA LOGGER E SISTEMA DI ACQUISIZIONE

DATI INCORPORATO

Gli OBSIDIAN® della DEWESOFT sono dispositivi versatili per l’acquisizione dati, che segnano un’innovazione significativa tra i sistemi di acquisizione, grazie all’utilizzo di un processore ARM a basso consumo. Questo nuovo approccio adotta la tecnologia tipica dei dispositivi mobili, consentendo alla CPU ARM integrata di eseguire operazioni complesse in modo efficiente, con un consumo energetico minimo

I dis pos it iv i OBSIDIAN® int egr ano i l n u o v o s o f t w a r e d i a c q u i s i z i o n e d a t i D e w e s o f t RT , b a s a t o s u s i s t ema operativo Linux

La CPU ARM consente a questi di-

ferimento si configura come una delle p o s s i b i l i v a r i a z i o n i c h e d e t e r m i n a n o un riesame della stima dell’incertezza” Di fatto, il requisito aggiuntivo prescriv e s e m p l i c e m e n t e i l r i e s a m e d e l l a s t im a del l ’ incer t ezza: 1) pr og r am m at o; 2) nel caso delle variazioni delle componenti

A n c h e s e d a p r o f a n o , r i t e n g o u t i l e entrare nel merito di questo punto. Sappiamo dal VIM che l’incer tezza di misura è “ un parametro che caratterizza la dispersione dei valori che sono attribuiti a un misurando” .

Da profano capisco che si tratta di un valore che si calcola a seguito dei risult a t i d e

, d o p o a v e r effettuato diverse letture o sulla base di u n g i u d i z i

c i e n t i f i c o s u l l a p o s s i b i l e variabilità del risultato.

L’incer tezza può variare da taratura a taratura? Secondo me, se le condizioni n

a n o n fossero variate non dovrebbe variare neppure l’incer tezza

E, nel caso in cui essa vari, con quale frequenza? Sinceramente non so dare una risposta valida per ogni caso.

s p o s i t i v i d i o ff r i r e una flessibilità senza precedenti

La combinazione di

s i s t e m a o p e r a t i v o Linux, tecnologia CPU ARM e DewesoftRT

c o n s e n t e a l l ’ O B S ID I A N ® d i e s s e r e adatto come:

l Sistema di acquisizione dati;

l R e g i s t r a t o r e d i dati stand-alone;

Per restare all’esempio di Accredia sul campione di riferimento, la domanda diventa: con quale frequenza bisogna tararlo?

L a r i s p o s t a , p e r l e m i e s c a r s e c o n os c e n z e , d i p e n d e d a l l ’

e ne fa Generalmente, per un impiego tipico, potrebbe essere di due o quattro anni.

Le componenti d’incer tezza, tra significative e non, possono variare se non variano le condizioni di taratura? Anche per questa domanda e per le mie scarse conoscenze la risposta è negativa.

U n a l t r o p u n t o

intende per riesame Le norme sui sistemi di gestione hanno introdotto il riesame della direzione con lo scopo fondamentale di verificare se il sistema adottato e applicato continui a essere idoneo, adeguato ed efficace Prescrivere i l r i e s a m e p r o g r a m m a t o p e r

a dell’incer tezza mi sembra esagerato e inutile Prescriverlo quando variano le c o m p o n e n t i d ’ i n c e r t e z z a è i n u t i l e , i n quanto la stessa 17025 lo chiede con un apposito paragrafo.

l S i s t e m a f r o n tend di controllo in tempo reale;

l S i s t e m a d i c o n d i z i o n a m e n t o d e l

s e g n a l e , c o n c o n n e t t i v i t à c l o u d o Industria 4 0

Le potenziali applicazioni sono illimitate, e si tratta solo dell’inizio.

I d i s p o s i t i v i O B S I D I A N ® r i c e v o n o continuamente aggiornamenti grat u i t i d e l s o f t w a r e e d e l f i r m w a r e , che introducono nuove funzionali-

tà e capacità

S i t r a t t a d i b e n o l t r e u n s e m p l i c e

s i s t e m a d i a c q u i s i z i o n e d a t i : u n a formidabile piattaforma dinamica, p r o n t a a e v o l v e r s i e d e s p a n d e r s i continuamente.

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La storia del Gr uppo Misure

Elettriche ed Elettroniche (GMEE)

Quindicesima parte – Il primo anno dell’Associazione GMEE

FIFTEENTH PART: THE FIRST YEAR OF GMEE ASSOCIATION

This paper follows the fourteenth part of the histor y of GMEE (Group of Electrical and Electronic Measurements) published on Tutto Misure It refers to the year 2004 relevant to the last year of Gaetano Iuculano Presidence, with Alessandro Ferrero as Secretar y. That year required many meetings to organize in the best way the new GMEE Association. This is the reason why the fifteenth part of this stor y will concern only one year of Gaetano Iuculano Presidence

RIASSUNTO

L

(Gruppo di Misure Elettriche ed Elettroniche) pubblicata su Tutto Misure Fa riferimento all’anno 2004 della presidenza del gruppo da par te di Gaetano I u c u l a

dalla nascita dell’Associazione GMEE e richiese molte riunioni per organizzarla nel miglior modo possibile. Questo è il motivo per cui la quindicesima par te di questa storia riguarda solo l’ultimo anno della presidenza di Gaetano Iuculano

INTRODUZIONE

Nella quattordicesima par te di questa storia si sono raccontati gli avveniment i r e l a t i v i a l l ’ a n n o 2 0 0 3 d e l l a f o n d az i o n e d e l l ’ A s s o c i a z i o n e d e l G M E E , quando era alla presidenza Gaetano Iuculano, con Alessandro Ferrero segretario In questa par te, si scriverà del primo anno successivo alla nas c i t a d e l l ’ A s s o c i a z i o n e G M E E , c h e coincise con l’ultimo della presidenza di Iuculano. Il 2004, come si è scritto nelle par ti precedenti di questa storia, fu l’anno di pubblicazione del DM n 270, che aveva modificato il decreto n. 509 riguardante il regolamento sulle norme concernenti l’autonomia didattic a d e g l i a t e n e i A p a r t e i l c a m b i o d i denominazione delle lauree di secondo livello, da specialistiche a magistrali, la novità più significativa del suddetto decreto fu rappresentata dall’introd u z i o n e d e i c o n c e t t i d i s t a n d a r d d i q u a l i t à s i a p e r l a d i d a t t i c a s i a p e r l a r i c e r c a . I n r e a l t à , l a v a l u t a z i o n e d e l sistema universitario era stata già avv i a t a n e l 1 9 9 4 , d u r a n t e i l g o v e r n o Ciam pi, con l ’ is t it uzione del l ’ Osserv a t o r i o p e r l a v a l u t a z i o n e d e l

G d’Annunzio Chieti-Pescara, Franco Cuccurullo, che definì i criteri di valutazione dell’attività di ricerca. I panel d i a r e a f u r o n o i n t o t a l e v e n t i , d i cui quattordici coincidenti con le aree scientifiche del CUN (Consiglio universitario nazionale) e altri sei relativi ad aree scientifiche selezionate dal CIVR Alcune tra le critiche rivolte all’attività C I V R r i g u a r d a v a n o l a m a n c a n z a d i chiarezza sulle conseguenze della valutazione positiva o negativa, relativam e n t e a l l a d i s t r i b u z i o n e d e l l e r i s o r s e finanziarie da par te del MIUR (Minis t e r o d e l l ’ I s t r u z i o n e , d e l l ’ U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a ) . I d i s s i d e n t i r i t e n e v a n o che solo avendo chiara cognizione degli scopi e degli obiettivi della valutazione si sarebbe potuto sia orientare la ricerca scientifica del corpo accademico verso finalità prestabilite, sia migliorar ne la qualità, sia stimolare la competitività tra università ed enti di ricerca In realtà, se non altro, la VTR (Valut a z i o n e Tr i e n n a l e d e l l a R i c e r c a ) s i d im o s t r ò u t i l e g u i d a p e r l a r i p a r t i z i o n e delle risorse, oltre che strumento efficac e p e r l a c o n o s c e n z a d e l l e p o l i t i c h e s c i e n t i f i c h e o p e r a t e d a u n i v e r s i t à e d enti di ricerca. Vi furono, inoltre, alcune obiezioni da par te di alcuni “soloni” all’inter no della comunità scientifica, che lamentarono l’eccessiva spesa dell’operazione, che aveva por tato a scoprire, secondo loro, quello che tutti già sapevano in merito a chi producev a r i c e r c a s c i e n t i f i c a v a l i d a e a c h i “ s c o p i a z z a v a ” Q u e s t e c r i t i c h e s o n o c h i a r i f i c a t r i c i d e i r i t a r d i n e l n o s t r o P a e s e r e l a t i v i a l l a c o m p r e n s i o n e d e l valore della valutazione, non solo nell’università ma in tutti i gangli vitali dello Stato, come strumento per migliorare l’efficienza e l’efficacia. Chi scrive s p e s s o a f f e r m a v a c h e u n s i s t e m a d i sistema universitario, che affianc a v a i l m i n i s t r o d e l l ’ a l l o r a M U R S T (Ministero Università e Ricerca Scientif i c a e Te c n o l o g i c a ) n e l l ’ e s a m e d e l l e r e l a z i o n i c h e i n u c l e i d i v a l u t a z i o n e i n t e r n a a l l e U n i v e r s i t à e r a n o t e n u t i a redigere L’osser vatorio fu sostituito nel 1999, con il governo Prodi, dal Comitato nazionale per la valutazion e d e l s i s t e m a u n i v e r s i t a r i o , i n sigla CNVSU Con il DM 270 si iniziò a intravedere più chiaramente la volontà di applicare all’università la logica di un sistema qualità. Si avviò quel processo che por terà, nel 2006, alla creazione dell’ANVUR (Agenzia nazionale per la valutazione del sistema delle università e della ricerca). Intanto, nel 2 0 0 4 s i a t t i v ò l ’ o r g a n i z z a z i o n e d e l C I V R ( C o m i t a t o d ’ I n d i r i z z o p e r la valutazione della Ricerca, istituito nel 1998 presso il MURST), attraverso la definizione dei criteri generali d i v a l u t a z i o n e e l ’ i n d i v i d u a z i o n e d i s p e c i f i c h e c o m p e t e n z e p e r i c o m p onenti dei cosiddetti panel di area, formati da esper ti per la valutazione delle attività di ricerca dei dipar timenti. Nel 2001 era stato nominato president e d e l C I V R i l r e t t o r e d e l l ’ U n i v e r s i t à

Politecnico di Bari mario.savino@poliba.it

CURIOSITÀ s

valutazione, anche se mediocre e mig l i o r a b i l e , è s e m p r e m i g l i o r e r i s p e t t o all’assenza di valutazione

Il GMEE, tramite una lettera inviata a Cuccurullo dal suo segretario Ferrero a maggio del 2004, for te del principio in v o g a i n q u e l p e r i o d o c h e “ s o l o c i ò c h e è m i s u r a b i l e , è m i g l i o r a b ile” , manifestò apprezzamento per l’istituzione di un sistema di valutazione d e l l a r i c e r c a e s u g g e r ì l ’ i n s e r i m e n t o d e l l e m i s u r e a l l ’ i n t e r n o d e l l e s e i a r e e scientifiche selezionate dal CIVR, prop o n e n d o D ’ A p u z z o e S a v i n o c o m e esper ti di quel settore. Forse perché le s cel t e del l e s uddet t e ar ee er ano s t at e già operate, sta di fatto che la proposta non ebbe seguito

I risultati dell’indagine del CIVR (definita dal ministro del MIUR, Letizia Moratti, il primo screening della ricerca scientifica italiana) furono pubblicati e presentati a Roma il 26 gennaio 2006. Nonostante l’apprezzamento manifestato da più parti nei confronti del lavoro del CIVR, la legge n 286 del 24 novembre 2006 ne previde la soppressione Con il successivo avvento dell’ANVUR la VTR del CIVR sarà sostituito dalla VQR (Valutazione della Qualità della Ricerca), ma questa è storia ancora a venire

Non va neanche sottaciuto che l’anno 2004 fu il primo di attuazione del cosiddetto life long learning. Infatti, fu data operatività al decreto del ministro del MIUR, Letizia Moratti, e del ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, emanato il 17 aprile 2003 a seguito della legge finanziaria 2003, riguardante l’istituzione dei corsi universitari a distanza da parte di università statali e non statali. Erano nate le "università telematiche", che offrirono a molti la possibilità di laurearsi seguendo lezioni ed esami on line Nessuno forse immaginava che tanto nocumento negli anni questo decreto avrebbe portato al buon nome delle università italiane. La norma più deleteria riguardava, ad avviso di chi scrive, la possibilità di rilasciare titoli accademici da parte di strutture private. Chi ha letto le parti precedenti di questa storia ricorderà che il Consorzio Nettuno era nato sotto lo stretto controllo di alcune università, come i Politecnici Questo lento, ma inesorabile, processo di privatizzazione della Scuola e dell’Università

in Italia è spesso agli onori della cronaca, per le inevitabili distorsioni che sta producendo e per la scarsa eticità di alcuni processi Le cronache degli ultimi anni parlano di un boom d’iscrizioni ai corsi di laurea on line d’ingegneria. Nessuno può prevedere quali saranno le possibili conseguenze! Da più parti si sostiene che la logica norma da approvare sarà quella che abolisce il valore legale della laurea, a cui chi scrive è sempre stato contrario, ma ora inizia a riflettere se non sia la cosa più giusta da fare

LA PRIMA ASSEMBLEA DEI SOCI FONDATORI

E IL PRIMO CONSIGLIO DIRETTIVO

L’anno 2004 si aprì per il GMEE il 15 gennaio, con l’Assemblea dei Soci Fon-

datori della neonata Associazione italiana (nel seguito Associazione) La riunione, indetta da Gaetano Iuculano, si tenne a Napoli, presso il Dipar timento d’Ingegneria Elettrica dell’Università degli Studi Federico II (Fig. 1). L’assemblea era un atto dovuto a norma di Statuto, soprattutto per dare esecutività al Regolamento predisposto dal Consiglio Direttivo, sulla base di quanto già deliberato e approvato dall’Assemblea del preesistente Gruppo del CNR GMEE, che si era tenuta in Sardegna, a Villasimius, il 20 settembre 2003. Altro atto dovuto fu quello di registrare nel libro dei soci dell’Associazione tutti i soci di diritto del GMEE Fu dato mandato a presidente e segretario di registrare nel libro soci tutte le richieste di adesione da parte di coloro che ne avessero fatto domanda avendone diritto, anche se in ritardo

Figura 1 – Veduta dall’alto della Facoltà d’Ingegneria dell’Università degli Studi Federico II di Napoli

La quota associativa annuale fu fissata, per i soci ordinari, in 30,00 €, da corr i s p o n d e r e m e d i a n t e b o n i f i c o b a n c ario sul conto corrente dell’Associazione, e per i soci juniores, in 5,00 €. Fur o n o r i c o n f e r m a t i i n c a r i c a , f i n o a l l a scadenza di quell’anno, tutti i responsabili delle unità operative del preesistente Gruppo GMEE, incluse nel Regolamento e ripor tate nell’allegato n. 1. Iuculano ricordò che, a norma di Statut o , r i s u l t a v a n o m e m b r i d i d i r i t t o d e l Cons ig l io Dir et t ivo i pr ecedent i pr es identi del GMEE e i soci fondatori. Furono anche nominati i revisori dei conti e confermati i membri sia della commissione didattica sia di quella di coordin a m e n t o , c h e s i r i c o r d a e r a f o r m a t a dai soci fondatori e da Giovanni Betta e Dario Petri, i quali la presiedevano. Infine furono confermati i responsabili d e l l e l i n e e d i r i c e r c a : p e r l ’ A r e a

Metodologica: Elio Bava (Metrolog i a ) ; R o b e r t o O t t o b o n i ( M e t o d i d i M i s u r a ) ; A n t o n i o P i e t ro s a n t o ( S t r umentazione di Misura); Andrea Taron i ( S e n s o r i e S i s t e m i d i Tr a d u z i o n e ) ; M a r c a n t o n i o C a t e l a n i ( M i s u r e e Metodi per la Qualità e Gestione dei Processi); Pasquale Daponte (Misure p e r l a C a r a t t e r i z z a z i o n e d i C o m p onenti e Sistemi); per l’Area Applicativa: Dario Petri (Misure per la Società dell’Informazione); Carmine Landi (Misure per l’Industria); Marco Par vis (Misure per l’Uomo e per l’Ambiente); p e r l ’ A r e a D i d a t t i c a : D o m e n i c o Mirri. Erano state espletate tutte le for malità per poter convocare, non più il Consiglio Scientifico del GMEE, ma il primo Cons ig l io Dir et t ivo ( CD ) del l ’ A s s ociazione GMEE che si tenne, insieme con la Commissione didattica, lunedì 23 f e b b r a i o 2 0 0 4 p r e s s o l a s a l a d e l Consiglio di amministrazione del Rettorato dell’Università di Firenze, in piazza San Marco 4. In aper tura, Iuculano sintetizzò i risultati dell’Assemblea dei Soci Fondatori in merito agli atti formali previsti dallo statuto dell’Associazione. Iuculano espose poi una mozione del CoPI (Conferenza dei presidi delle f a c o l t à d ’ I n g e g n e r i a ) i n m e r i t o a l l a legge delega sul “Riordino dello stato giuridico e del reclutamento dei profess o r i u n i v e r s i t a r i ” , c h e d i v e n t e r à p o i

Tabella 1 – Le Unità di Ricerca del GMEE e relativi responsabili

Unità operativa GMEE

Sede Tipologia Rappresentante

ANCONA

BARI

BENEVENTO

BOLOGNA

BRESCIA

CAGLIARI

CASSINO

CASTELLANZA

CATANIA

COSENZA

FIRENZE

GENOVA

L’AQUILA

LECCE

MESSINA

MILANO POLITECNICO

MILANO STATALE – CREMA

MODENA E REGGIO EMILIA

NAPOLI FEDERICO II

NAPOLI SUN

PADOVA

PALERMO

PARMA

PAVIA

PERUGIA

PISA

REGGIO CALABRIA

ROMA – LA SAPIENZA

ROMA TOR VERGATA

ROMA TRE

SALERNO

SIENA

TARANTO

TORINO E VERCELLI

TRENTO

TRIESTE

IEN-TORINO

IMGC-TORINO

CESI – MILANO

TUTTO MISURE

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA PIRANI STEFANO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA SAVINO MARIO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA DAPONTE PASQUALE

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA MIRRI DOMENICO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA TARONI ANDREA

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA MUSCAS CARLO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA BETTA GIOVANNI

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA MARI LUCA

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA PITRONE NICOLA

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA GRIMALDI DOMENICO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA CATELANI MARCANTONIO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA PINCETI PAOLO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA BUCCI GIOVANNI

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA TROTTA AMERIGO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA CADDEMI ALINA

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA FERRERO ALESSANDRO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA LAZZARONI MASSIMO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA ROVATI LUIGI

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA CENNAMO FELICE

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA LANDI CARMINE

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA NARDUZZI CLAUDIO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA NUCCIO SALVATORE

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA CHIORBOLI GIOVANNI

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA MALCOVATI PIERO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA CARBONE PAOLO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA MICHELETTI ROBERTO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA DE CAPUA CLAUDIO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA SACERDOTI GIANCARLO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA LOJACONO ROBERTO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA CACIOTTA MAURIZIO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA PIETROSANTO ANTONIO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA FORT ADA

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA ANDRIA GREGORIO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA PISANI UMBERTO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA PETRI DARIO

UNITÀ DI RICERCA UNIVERSITARIA MANGIAVACCHI CLAUDIO

ISTITUTO METROLOGICO CABIATI FRANCO

ISTITUTO METROLOGICO BERTINETTO FABRIZIO

CENTRO DI RICERCA PRIVATO BUCCIANTI ROBERTO

RIVISTA “TUTTO MISURE”SARTORI SERGIO

STORIA

CURIOSITÀ s

legge del 4 novembre 2005 n. 230 e

s a r à o g g e t t o d i a t t e n t o e s a m e n e l l a sedicesima par te di questa storia Per inciso, è bene ricordare che il CoPI si era formato statutariamente nel settem-

b r e d e l 2 0 0 2 , s o s t i t u e n d o q u e l l o c h e

p r e c e d e n t e m e n t e e r a i l C o l l e g i o d e i

p r e s i d i d e l l e f a c o l t à d ’ I n g e g n e r i a

Quando poi, con l’approvazione della legge Gelmini del 30 dicembre 2010, n 2 4 0 , f u r o n o a b o l i t e l e f a c o l t à , i l

C o P I s i t r a s f o r m ò i n C o n f e r e n z a p e r

l ’ I n g e g n e r i a , c o m p o s t o d a i d i r e t t o r i

d e i d i p a r t i m e n t i e d i t u t t e l e s t r u t t u r e didattiche nell’area dell’Ingegneria…

ma questa è storia ancora a venire

Iuculano chiese poi al CD se ritenesse necessario od oppor tuno proporre modifiche al regolamento dell’Associaz i o n e , a p p r o v a t o d a i s o c i f o n d a t o r i .

N o n e s s e n d o c i s t a t e r i c h i e s t e i n t a l senso, si passò al punto riguardante le q u o t e d ’ i s c r i z i o n e a l l ’ A s s o c i a z i o n e , che furono approvate come deliberato dall’assemblea dei soci fondatori Stess a c o s a a v v e n n e p e r l a n o m i n a d e i revisori dei conti Altro punto in discussione riguardò la Scuola per allievi di d o t t o r a t o e g l i o r g a n i z z a t o r i , D a r i o Petri e Alessandro Ferrero, comunic a r o n o c h e n e l 2 0 0 4 l a S c u o l a s i s arebbe tenuta presso il Centro Congressi Panorama a Sardagna (TN). Il Congresso annuale del 2004 era previsto nella sede di Crema dell’Università Statale di Milano e Lazzaroni aggiornò b r e v e m e n t e i l C o n s i g l i o s u l l ’ o r g a n i zzazione. Con piacere Iuculano comunicò che quell’anno si sarebbe riattivat a l a G i o r n a t a d e l l a M i s u r a z i o n e , o rg a n i z z a t a d a l l ’ U n i t à G M E E d i B o l ogna presso l’Accademia delle Scienze, a u s p i c a n d o u n a s i g n i f i c a t i v a p a r t e c ip a z i o n e d e i S o c i d e l l ’ A s s o c i a z i o n e GMEE Gran par te della mattinata fu dedicata ai Progetti di rilevante interesse nazionale e al Laboratorio remoto.

I PROGETTI DI

RILEVANTE

INTERESSE NAZIONALE (PRIN)

N e l 2 0 0 3 , n e l l ’ a m b i t o d e i P R I N f u f inanziato un solo progetto tra quelli presentati dalle sedi del gruppo di Misure Elettriche ed Elettroniche, a differenza d i q u a n t o a v v e n u t o n e g l i a n n i p r e c e -

d e n t i . L a r i c h i e s t a f i n a n z i a t a c o n

1 0 0 0 0 0 € , p r e s e n t a t a i n q u a l i t à d i coordinatore scientifico da Mario Sav i no c o n l e U n i t à d i B a r i , B o l o g n a e

P a l e r m o , a v e v a c o m e t i t o l o : “ N u o v e metodologie per la caratterizzazione automatica di strumentazione numeric a a v a n z a t a e d i s i s t e m i d i c o n t r o l l o i n d u s t r i a l i ” . D a t a l ’ i m p o r t a n z a d e i f inanziamenti alla ricerca, fu necessaria u n a p r o f o n d a a n a l i s i a l l ’ i n t e r n o d e l

C D , p e r c o m p r e n d e r e l e r a g i o n i d i q u e l l o c h e e r a a c c a d u t o C o m e s i è scritto nelle precedenti par ti di questa s t or ia, l e r eg ol e dei P R IN er ano cambiate e dall’anno 2000 il MIUR aveva adottato un nuovo meccanismo di assegnazione dei fondi Non erano più ammessi progetti con la par tecipazione di m o l t e s e d i , c o m e e r a a c c a d u t o n e g l i anni Novanta del secolo scorso, con il finanziamento ottenuto dal GMEE mediante il coordinamento scientifico da par te di Luigino Benetazzo. Inoltre, i p r o g e t t i f i n a n z i

i t i v a

Considerando che i valutatori, oltre a quelli stranieri, sarebbero stati scelti tra i colleghi degli SSD (Settore Scientifico D i s c i p l i n a r e ) d i M i s u r e o , i n m a n c a nza, di colleghi disponibili in tali settori, da colleghi di settori affini, che nell’anno del bando non avevano presentato richiesta di finanziamento. Fu ricordat a d a D’A p uz z o l a r a c c o m a n d a z i one, fatta negli anni precedenti agli aderenti del GMEE, di programmare con attenzione le richieste, in modo da evitare, per quanto possibile, che i progetti presentati venissero valutati da colleghi di settori affini, che avrebbero potuto non cogliere tutti gli aspetti innovativ i d e i p r o g e t t i p r e s e n t a t i . S a v i n o e v idenziò la mancanza, al di fuori dell’Ital i a , d i c o m

e s s i i n c a m p o m i

n e l l a q u a l e , d o p o a v e r s i n

t i z z a t o quanto emerso durante il CD, conclud e v a : “ S u l l a b a s e d i q u a n t o d e t t o s i p o t r e b b e s u g g e r i r e u n a p r o g r a m m azione di durata biennale, pari a quella n o r m a l m e n t e a d o t t a t a p e r i p r o g e t t i P R I N , b a s a t a s u i s e g u e n t i c r i t e r i : a ) individuazione di tematiche di progetti d i ric e rc a d i n u m e ro n o n su p e rio re a s e i, s u lla b a s e s ia d e lle c o m p e te n z e acquisite dalle sedi sia di linee di attività che riflettano le più recenti tendenze n a z i o n a l i e i n t e r n a z i o n a l i ; b ) i n d i v iduazione delle sedi e dei singoli ricercatori che afferiscono ai suddetti prog e t t i ; c ) s c e l t a d e i t r e p r o g e t t i p e r i q u a l i v i e n e f a t t a l a r i c h i e s t a i l p r i m o a n n o ; l ’ a n n o s u c c e s s i v o v e r r e b b e r o presentate le richieste relative agli altri tre progetti e a quelli non finanziati nel primo anno; d) resoconto delle attività di ricerca nelle riunioni annuali e delle attività di rendicontazione e valutazione in appositi consigli scientifici Le successive program m azioni biennali dovranno tener conto dei risultati delle programmazioni degli anni precedenti”.

PROGETTO LABORATORIO REMOTO

P a s q u a l e D a p o n t e r e l a z i o n ò s u l l o s t a t o d i a v a n z a m e n t o d e l p r o g e t t o r iguardante il laboratorio remotizzato, r i c o r d a n d o q u a n t o g i à c o m u n i c a t o durante la riunione annuale del GMEE a Villasimius Insieme con il collega De Capua, le Unità GMEE dell’Università del Sannio e di Reggio Calabria avevano ricevuto un consistente finanziamento

u r i s t i c o e d e s p r e s s e l a p r e o c c u p a z i o n e c h e i v a l u t a t o r i s t r anieri potessero non possedere compet e n z e s p e c i f i c h e i n m e r i t o S u g g e r ì , q u i n d i , d ’ i n d i c a r e n e l l a p r o p o s t a d e i valutatori stranieri colleghi di cui fosse ben nota la competenza riguardo alla m a t e r i a d e l p r o g e t t o I u c u l a n o p r opose la ricerca di un maggiore coordinamento delle richieste di finanziament o a l l ’ i n t e r n o d e l l ’ A s s o c i a z i o n e . P e r r e n d e r e o p e r a t i v o q u e s t o c o o r d i n amento, fu costituito un Gruppo di lavoro (GL), formato da Betta, D’Apuzzo, Iuculano e Savino, con il compito di collazionare le richieste e monitor a r e l ’ a t t i v i t à d i p r o g r a m m a z i o n e , i relativi sviluppi e i risultati conseguiti Su richiesta di Betta, Savino mise a disposizione del GL un elenco di nominativi di colleghi stranieri par ticolarmente attivi in ambito TC4 IMEKO, da poter p r o p o r r e c o m e e s p e r t i d e i P R I N p r esentati dal GMEE A seguito del dibattito svolto durante il CD, Massimo D’Apuzzo, al fine di meglio chiarire il suo p e n s i e r o , i n v i ò u n a p r o p o s t a s c r

su due progetti dal titolo: 1) Laboratorio didattico remoto distribuito su rete geografica; 2) Progett o s p e r i m e n t a l e d i e - l e a r n i n g p e r d i s a b i l i a u d i o l e s i ( P S E L D A ) . D a p o n t e c h i e s e a i S o c i d e l l e d i v e r s e

Unità Operative la disponibilità a coll a b o r a r e s u l l e d i v e r s e t e m a t i c h e d e l progetto. Con una nota successiva del 4 marzo 2004, diretta ai componenti d e l C D , I u c u l a n o i n v i ò i n o m i n a t i v i dei potenziali soci coinvolti nel progetto, come di seguito ripor tato: Modulo AP “Misure per l’automazione e la prod u z i o n e i n d u s t r i a l e ” , B a c c i g a l u p i ;

Modulo DQ “Misure per la diagnostica e l a q u a l i f i c a z i o n e d i c o m p o n e n t i e sistemi”, Polese; Modulo EL “Misure e l e t t r i c h e ” , M u s c a s , L o c c i ; M o d u l o EN “Misure elettroniche”, Chiorboli, Narduzzi; Modulo ES “Elaborazione numerica dei segnali e delle infor maz i o n i d i m i s u r a ” , C a r b o n e , R u s s o ; M o d u l o F M “ F o n d a m e n t i d i m i s u r a ” , Andria, Cavone; Modulo MC “Misure e collaudo di macchine e impianti e l e t t r i c i ” , L a n d i , N u c c i o , P e r e t t o ;

M o d u l o M Q “ M i s u r e p e r l a q u a l i t à ” , Iuculano; Modulo SM “Strumentazione elettronica di misura”, Petri; Modulo ST “Sensori e trasduttori”, Sardini, D e C a p u a ; M o d u l o T L “ M i s u r e s u i s is t em i di t el ecom unicazioni” , Mirri, Grimaldi.

M o l t i c o m p o n e n t i d e l C D r i m a s e r o d u b b i o s i e p e r p l e s s i , n o n e s s e n d o a conoscenza degli scopi del progetto e d e l l e m o d a l i t à d i c o i n v o l g i m e n t o d e ll’Associazione

Il malinteso scaturì da quella che si verificava già da tempo, e chi scrive definì una cattiva abitudine, consistente nell ’ u n i f i c a r e l a C o m m i s s i o n e d i d a t t i c a con il CD, cosa che era già avvenuta prima anche con il Consiglio Scientific o I n f a t t i , e r a n o p o c h i s s i m i i c o m p onenti della Commissione Didattica pres e n t i a l C D d i F i r e n z e , u n i c i a e s s e r e edotti sull’argomento in quanto solo a loro Ferrero, coordinatore della Comm i s s i o n e d i d a t t i c a , a v e v a i n v i a t o i l m a t e r i a l e i l l u s t r a t i v o d e l p r o g e t t o . S i seppe in seguito, tramite un messaggio chiarificatore inviato da Ferrero, che i progetti includevano, come punto qualificante e premiante, l’attività formativa a distanza su apparecchiature reali,

c o n l ’ a u s i l i o d i u n a p i a t t a f o r m a s t a ndardizzata e accreditata La richiesta d i c o

d e i s o c i scaturiva dalla necessità di coinvolgere l’Associazione con le sue molteplici competenze, in modo simile a quanto già avvenuto in passato con la gestion e d e i c o r s i d i m i s u r e d e l C o n s o r z i o NETTUNO. In realtà, i corsi gestiti da t

, con l’insegnamento di argomenti teorici, mentre le esercitazioni erano erogate in modo tradizionale presso gli Atenei aderenti al consorzio. Con il laboratorio remoto, al contrario, si voleva erogare attività di laboratorio a distanza, mentre la par te teorica era limitata a q u e i r i c h i a m i d i t e o r i a s t r e t t a m e n t e necessari alla comprensione dell’attività sperimentale. La possibile collaborazione del GMEE al progetto del laboratorio remoto stava nello sviluppo di dis p o s

s t a n z a d a g l i s t u d e n t i a t t r

v e r s o u n c o l l e g amento telematico In prospettiva, si poteva pensare di realizzare veri e propri corsi a distanza, utilizzando le stesse ( o s im il i) piat t af or m e im pieg at e per il l a b o r a t o r i o r e m o t i z z a t o . I n m e r i t o a q u e s t a p o s s i b i l i t à , F e r r e ro i n v i ò a i componenti del CD una prima bozza di quello che rappresentava un progetto di più ampio respiro nel campo della didattica remota. Egli esor tò, prima di par tire con le esercitazioni, di delineare almeno lo scheletro dei moduli didattici nella loro interezza; da qui la scelta d e i p o t e n z i a l i s o c i p e r l a d e f i n i z i o n e d e i c o n t e n u t i d e i s u d d e t t i m o d u l i D a p o n t e e D e C a p u a i l l u s t r a r o n o gli strumenti che avevano provveduto a d a c q u i s t a r e e c o s t i t u i v a n o i l p r i m o nucleo di dispositivi di base intor no a cui sviluppare il laboratorio remotizzato Essi riferirono, inoltre, che il progetto, in memoria del primo presidente del G M E E , a v r e b b e p r e s o i l s e g u e n t e nome: “Laboratorio Didattico Rem o t o d i s t r i b u i t o s u R e t e G e og r a f i c a P ro f . G i o r g i o S a v a s t ano” . Ogni Sede GMEE che aveva già aderito all’iniziativa avrebbe ricevuto una username e una password per l’immissione dei contenuti nella piattaforma inserita nel por tale, dov’era disponibile anche un Forum per lo scambio di pareri e opinioni. Alcuni componenti

del CD notarono che la scadenza del p r o g e t t o , f i s s a t a a l l a m e t à d e l 2 0 0 5 , c o i n c i d e v a c o n l ’ i n t r o d u z i o n e d e l l e lauree magistrali, che stava richiedendo un notevole sforzo di riorganizzazione e aggiornamento della didattica in tutti gli Atenei

INCONTRI INTERNAZIONALI

DEL 2004

A C

a

2 0 maggio 2004 si tenne la ventunesima edizione dell’IMTC/04, dal titolo “From the Electrometer to the Networked Instruments: A Giant Step toward a Deeper Knowledge” Come già ricordato nella precedente par te di questa storia, l’edizione di quell’anno era orig i n a r i a m e n t e p r e v i s t a a S i n g a p o r e Tu t t a v i a , a c a u s a d e l d i f f o n d e r s i d i un ’epidemia sviluppatasi in quel Paese v e r s o l a f i n e d e l 2 0 0 2 e l ’ i n i z i o d e l 2003, nonché dell’incer tezza del suo contenimento, gli organizzatori locali chiesero un cambio di sede, per evitare di mettere a repentaglio l’esito dell’IMTC/04. La solerzia e la stima conquistata dai misuristi italiani all’interno della Instrumentation & M easurement Society dell’IEEE favorirono la decision e d i s p o s t a r e l ’ I M T C / 0 4 i n I t a l i a , come ulteriore riconoscimento dei cont r i b u t i r i l e v a n t i d i q u e s t o P a e s e a l l a s c i e n z a d e l l a m i s u r a e a l l a p r a t i c a i n g e g n e r i s t i c a , n o n c h é l a c a p a c i t à dimostrata di poter organizzare l’event o n o n o s t a n t e i l b r e v e p r e a v v i s o L ’ evento aveva lo scopo di esplorare i progressi nella tecnologia di misurazione, in par ticolare la transizione dagli elett r o m e t r i t r a d i z i o n a l i a i p i ù s o f i s t i c a t i strumenti in rete Ciò per sottolineare il fatto che i sistemi di rivelazione e misurazione sono in continua evoluzione e, g r a z i e a l l e n u o v e t e c n o l o g i e , s t a n n o d i v e n t a n d o s e m p r e p i ù p e r v a s i v i n e ll’industria e nella nostra vita quotidian a D u r a n t e l ’ I M T C / 0 4 , r i c e r c a t o r i e p r o f e s s i o n i s t i e b b e r o l a p o s s i b i l i t à d i d i s c u t e r e a r g o m e n t i r e l a t i v i a l l a p i ù recente strumentazione di misura, alle t e c n i c h e d i m i s u r a z i o n e e a l l e l o r o applicazioni

G l i o r g a n i z z a t o r i f u r o n o : A l e s s a n d r o F e r r e ro ( C h a i r o f I M T C B o a r d o f

D i r e c t o r s ) ; Vi n c e n z o P i u r i ( G e n e r a l

C h a i r ) ; D a v e C h o n g Ta d We n g (General Co-Chair); Rober to Ottobon i e S e r g e D e m i d e n k o ( Te c h n i c a l

P r o g r a m C o - C h a i r s ) ; D a r i o P e t r i

( P u b l i c a t i o n C h a i r ) ; L u c a C a l l e g a ro (Publicity Chair); Cesare Svelto (Edu-

c a t i o n a l A c t i v i t i e s C h a i r ) ; R o b e r t Myers, (IEEE I&M Society Conference Coordinator). Il loro lavoro non fu semplice in considerazione dell’incredibile

r i s p o s t a o t t e n u t a d a l C a l l f o r P a p e r s :

u n n u m e r o r e c o r d d i o l t r e 6 1 0 a bstract, inviati da tutto il mondo. I rigoro-

s i c r i t e r i , r e l a t i v i a l l e s e l e z i o n i p e r l e

p r e s e n t a z i o n i a l l ’ I M T C , p o r t a r o n o ,

d o p o u n d u r o e s c r u p o l o s o l a v o r o a cura del Comitato di Programma e dei

revisori, al risultato di circa 480 ar ticol i a c c e t t a t i n

quelle classiche degli IMTC La Conferenza fu aper ta da Henr y P. Hall, con u

“ H o w

Electronics Changed Impedance Measurements” Come tutorial furono rilevanti quello tenuto da Kim Fowler, dal t

, sia dell’Università di Crema (Gabriele G i a n i n i e D a m

S o m e n z i ) , d a l titolo “Networks for Measurement and Monitoring Systems” , sia della Nation

( A u g u s

delli), dal titolo “Smart Sensors – Plug and Play with IEEE P1451 4” La Con-

nanti e i paesaggi pittorici (come quello ripor tato in Fig. 2), oltre che per la

s

conviviali.

Dal 29 settembre al 1° ottobre 2004 si svolse ad Atene (Fig 3) il 13° Simposio del TC4 IMEKO dal titolo “Measur e m e n

s f o r R e s e a r c h a n d I n d u s t r y

Applications” , organizzato da Kayafas e Vassilios. Par ticolare enfasi fu data alla metrologia e agli standard di t a r a t u r a , a i t e s t a u t o m a t i z z a t i p e r i sistemi di misura tradizionali e vir tuali Insieme con il simposio si tenne anche i l 9 ° Wo r k s h o p I n t e r n a z i o n a l e s u ll’ADC, che fu un successo con 22 relazioni presentate In quell’anno si celebrò il 20° anniversario della fondazione del TC4. Van Biesen, Kemeny e Roske presentarono un invited paper r ig uar dant e l a cooper azione non g ov e r n a t i v a a l l ’ i n t e r n o d e l l ’ I M E K O n e l campo della misurazione e della strumentazione, fornendo impor tanti inform a z i o n i s u l l ’ e r a d e l l a s o c i e t à b a s a t a sulla conoscenza, sulla globalizzazione della ricerca e sull’istruzione in ambito ingegneristico.

LA GIORNATA DELLA MISURAZIONE

D o p o l ’ a b b a n d o n o d e l l a s e d e d i C omo, dove tradizionalmente negli anni passati si era svolta la Gior nata della Misurazione (GdM), si era formato un “Comitato operativo” per la sopravviv e n z a d e l l a G d M i c u i c o m p o n e n t i e r a n o D o m e n i c o M i r r i p e r i l G M E E , G i o v a n B a t t i s t a R o s s i p e r i m i s u r i s t i m e c c a n i c i e G i o v a n n i M a n a p e r g l i istituti metrologici. Anche se l’edizione della GdM del 2023 non aveva avuto l u o g o , i l C o m i t a t o , c o m e a v e v a p r om e s s o , e r a r i u s c i t o a o r g a n i z z a r e l a GdM a Bologna nei giorni 21 e 22 giug n o 2 0 0 4 , i n c o l l a b o r a z i o n e c o n l a Cassa di Risparmio di Bologna Era la ventiduesima edizione della GdM ma, per non perdere la continuità storica, a essa venne accorpata la ventitreesima

Figura 2 – Scorcio “pittorico” della città di Como
Figura 3 – Veduta dell’Acropoli di Atene

edizione. Mirri, coadiuvato da Gaet a n o P a s i n i e L o r e n z o P e r e t t o , f u par ticolarmente attento all’organizzazione dell’evento, inviando alla tradiz i o n a l e m a ilin g lis t d e l l a G d M i l p r og r a m m a d e f i n i t i v o d e l l a G i o r n a t a , i n s i e m e c o n l ’ u l t e r i o r e i n f o r m a z i o n e

c h e g l i a c c o m p a g n a t o r i a v r e b b e r o potuto usufruire, lunedì pomeriggio di una visita guidata ai Musei Universitar i I n o l t r e , p e r r e n d e r e p i ù a g e v o l e i l

t r a s f e r i m e n t o a l r i s t o r a n t e d e l l a c e n a

s o c i a l e , u n c o l l e g a b o l o g n e s e d e l

Gruppo Misure avrebbe raggiunto cia-

s c u n o d e g l i a l b e r g h i p r e n o t a t i d a g l i iscritti alla GdM per fare da guida La rivitalizzazione della GdM fu avvalorata dal numero di adesioni, che super ò l e s e t t a n t a ( n u m e r o d e c i s a m e n t e superiore a quello delle ultime edizioni della GdM a Como), con piena soddisfazione di quanti si erano battuti per c o n t i n u a r e l ’ e s p e r i e n z a a v v i a t a c o n successo da Mariano Cunietti. La sede della GdM fu l’Accademia delle Scienze in Via Zamboni, a Bologna (Fig 4) Gaetano Iuculano introdusse Pier Ugo Calzolari, Rettore dell’Università di Bologna, per il rituale saluto di benvenuto Si passò, quindi, alle interessanti relazioni: la prima riguardò la storia della scienza e della tecnica, tenuta da Raffaella Simili e Sandra Linguerri , dal titolo “Il m atem atico Federico Enriques, storico della scienza e filosofo nella cultura italiana del primo novecen-

to” . Enriques (1871-1946) era stato uno dei più importanti matematici italiani del Novecento, esponente di primo piano della scuola di geometria algebrica, grande filosofo e storico del pensiero scientifico, docente presso l’Università di Bologna e primo presidente della Società filosofica italiana Al ter mine della relazione, dopo un breve inter vallo dedicato al coffee break, vi fu l’intervento di Sigfrido Leschiutta su “La m isura della corrente continua tra il 1830 e il 1890, da Avogadro e Nobili fino ad Ayrton e Weston (ovvero il torrente diventa la corrente)”. L’excursus storico tracciato da Leschiutta partì dal torrente elettrico, come era chiamata a Bologna la corrente, per passare ad Avogadro con il suo voltmetro moltiplicatore, a Nobili con il suo galvanometro astatico, con un cenno finale ad Ayrton e al suo contestatissimo milliamperometro o amperometro por tatile. Seguì la relazione di Vittorio Marchis su “Lo spazio, il tempo (e il peso) della misura – Considerazioni sparse tra epistemologia e storia” La Cena Sociale si svolse nel tipico ristorante bolognese “da Silvio”, dove si poterono gustare le pietanze sostanziose e saporite della cucina emiliana

I l g i o r n o s u c c e s s i v o , m a r t e d ì 2 2 g i ug n o ,

Angrilli, i lavori della GdM ripresero con la relazione di Mauro Coghetto, dal titolo “La nuova strumentazione in

p r o s p e t t i v a ” . C o g h e t t o a c c o m u n ò i progressi fatti nel campo delle telecomunicazioni e dell’elettronica, grazie alle disponibilità di potenze di calcolo c r e s c e n t i , a q u e l l i o p e r a t i n e l s e t t o r e della strumentazione di misura. Seguì poi la relazione di Attilio Sacconi su “Le prospettive della metrologia europea ” . Sacconi si soffermò sui principali r i s u l t a t i d e l p r o g e t t o M E R A ( P l a n n i n g the European Research Area in Metrology ) e le prospettive del suo previsto s e g u i t o i m p l e m e n t a t i v o ( i - M E R A ) D opo il consueto inter vallo, si ripresero i lavori con i temi tradizionali delle passate edizioni delle GdM e le relazioni di Luigi Gonella su “Diverso approccio alle problematiche della misura tra la metrologia elettrica e quella dimensionale” e di Walter Bich su “Sviluppi recenti nella valutazione dell’incertezza ” Fu quindi offer ta una colazione di lavoro, alla quale seguì la discussione s u l l e p r o p o s t e p e r l e f u t u r e g i o r n a t e della Misurazione

Tutti i par tecipanti si complimentarono con Mir r i per l a cur a pos t a nel l ’ or g an i z z a z i o n e d e l l a G d M , m e n t r e A ngrilli si dichiarò disponibile a ospitare a Padova la successiva GdM Alcuni giorni dopo lo svolgimento della GdM P a s i n i e P e r e t t o , o t t e n u t a l ’ a u t o r i z z az i o n e a l l a d i s t r i b u z i o n e d a p a r t e d e i rappresentanti italiani negli organismi i n t e r n a z i o n a l i , t r a s m i s e r o a i p a r t e c ip a n t i i d u e s e guenti documenti che erano stati presentati alla GdM: Metodi numerici per la propagazione di distribuzioni (Supplemento 1 alla GUM –UNI CEI EN 13005; con l’invito a inviare eventuali osser vazioni a Walter Bich entro il mese di settembre del 2004); Nuova edizione del VIM (Vocabolario Internazionale di Metrologia, con l’invito a inviare eventuali osser vazioni a Luigi Gonella entro il mese di settembre del 2004).

L a m a t t i n a d e l 2 1 g i u g n o 2 0 0 4 , p r i m a d e l l a G d M , s i e r a n o r i u n i t i i n seduta congiunta il Consiglio Direttivo (CD) e la Commissione Didattica d e l l ’ A s s o c i a z i o n e d e l G M E E p r e s s o l ’ A u l a d e l l ’ A c c a d e m i a d e l l e S c i e n z e , di Bologna

Si prese atto dell’elezione di Luca Podestà a rappresentante dell’Unità Op e r a t i v a d i R o m a L a S a p i e n z a , e d e i

Figura 4 – Accademia delle Scienze di Bologna, sede distaccata in via Zamboni

CURIOSITÀ s

bandi di concorso per Ricercatore nell’SSD (Settore Scientifico Disciplinare) ING-INF/07 da parte delle sedi di Roma Tor Vergata e di Genova. Franco Ferraris informò il CD sulla necessità di preparare un nuovo piano dei corsi, come richiesto dal Consorzio NETTUNO. Illustrò una proposta da lui elaborata, in base alla quale sarebbe stato possibile riutilizzare i corsi già registrati dal GMEE nella quasi totalità, non escludendo però l’eventuale necessità

di registrare ex no vo alcune ore di lezione.

Luigino Benetazzo relazionò brevemente sui cambiamenti societari del NETTUNO, che a breve, approfittando del succitato decreto Moratti-Stanca, sarebbe diventato un Consorzio con finalità profit. In particolare, da Consorzio NETTUNO (Network per l’Università Ovunque) sarebbe diventato UNINETTUNO (Università Telematica Internazionale NETTUNO), il che

avvenne con un Decreto del 15 aprile 2005 del Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, che istituìl’Università telematica internazionale non statale “Uninettuno”. Benetazzo riferì che alcune Università del Consorzio NETTUNO avrebbero continuato a mettere a disposizione di UNINETTUNO i laboratori per la didattica e anche delle aule per consentire agli studenti di sostenere gli esami.

TERMINALE INTELLIGENTE

PER IL MONITORAGGIO

DELLE VIBRAZIONI NEI CANTIERI

La continua espansione e sviluppo delle città in tutto il mondo, porta ogni giorno alla realizzazione di nuove costruzioni. I cantieri comportano un aumento del rumore e delle vibrazioni, con effetti negativi sulla salute delle persone, sul benessere e sulla quiete delle comunità. Le vibrazioni, prodotte dalle macchine edili all’interno dei cantieri, minacciano l’integrità fisica delle strutture e degli edifici adiacenti. Per ridurre il rischio di questi potenziali problemi, è essenziale implementare il monitoraggio delle vibrazioni nei progetti di costruzione, fin dall’inizio. ORION (prodotto da 01dB, con il marchio Acoem, e distribuito in I-

talia dalla AESSE AMBIENTE ) è un sistema di monitoraggio delle vibrazioni all-in-one senza precedenti, con sensore integrato, modem 3G, Wi-Fi e GPS.modem, Wi-Fi e GPS integrati. È robusto, impermeabile, facile da configurare e da usare e dispone di sette canali di misura e di un’integrazione intelligente degli standard di vibrazione.

Caratteristiche principali

INNOVAZIONE METROLOGICA: Tre canali interni di vibrazione e tre canali di vibrazioni esterne – Un canale microfonico – Cinque standard integrati (compresi DIN 4150-3 e BS 5228-4) – Soglie di allarmi intelligenti.

FACILE DA INSTALLARE: Bolla di livello – Può

essere montato orizzontalmente o verticalmente – Avvio automatico delle misurazioni.

FACILE DA CONFIGURARE: QR code per accedere – APP per la gestione – Interfaccia web.

ROBUSTO E RESISTENTE: Case solido –Impermeabilità IP65 – Connettori robusti – 30 ore di durata delle batterie.

CONNESSO: Modem 3G, Wi-Fi –Ethernet, GPS - Modalità Push dati avanzata –Comandi HTTP per sviluppatori.

CAMPI D’IMPIEGO: Cantieri di costruzione e demolizione –Palificazioni –Scavi gallerie –Vibrazione da trasporti –Esplosioni in miniera –Apparecchiature sensibili.

RICHIEDI QUI

una dimostrazione di Orion 01dB, oppure chiama il numero 02/45867210.

A norma di regolamento, durante il CD furono eletti i dieci coordinatori delle Linee di Ricerca, i nove membri della C o m m i s s i o n e d i d a t t i c a e t r e m e m b r i eletti della Commissione di Coordinamento (CdC), nelle persone di Giovann i B e t t a , D a r i o P e t r i ( c o n f e r m e ) e Pasquale Daponte, i quali si aggiungevano ai componenti di diritto della CdC, rappresentati dai soci fondatori dell’Associazione Iuculano infor mò

i l C D c h e a q u e l l a d a t a s i c o n t a v a n o 162 soci di diritto (157 universitari e 5 p r o v e n i e n t i d a g l i e n t i m e t r o l o g i c i ) e d e r a n o p e r v e n u t e a l c u n e r i c h i e s t e d i adesione all’Associazione in qualità di S o c i O r d i n a r i d a p a r t e d i d o c e n t i e ricercatori universitari da tempo attivi n e l c a m p o d e l l e m i s u r e , a n c h e s e d i S S D d i v e r s i d a l l ’ I N G - I N F / 0 7 . I l C D , dopo attento esame, accettò le proposte avanzate da Andrea Boni, Riccard o B o z z o , G i a n C a r l o C a r d a r i l l i , Antonio Cataliotti, Daniele Marioli, Arianna Mencattini, Paolo Pavan, P a o l o P i n c e t i e M a r c e l l o S a l m e r i

Altre domande riguardarono richieste per venute da esper ti di misure in ambito industriale e furono accettate quelle d i G i o r g i o B i s s o l o t t i ( S I A D S p A ) , G i a n l u i g i F u r i o l i ( e x r i c e r c a t o r e CESI), Annarita Lazzari (Mitutoyo Ital i a n a s . r. l . ) e C a r l o N a s s o ( S I A D S . p . A . ) . A m e r i g o Tr o t t a p r o p o s e d i a c c o g l i e r e l e p r o p o s t e a v a n z a t e d a d u e t e c n i c i l a u r e a t i d e l l ’ U n i v e r s i t à d i Lecce, suoi collaboratori. Dopo attento esame dello Statuto e del regolamento dell’Associazione, che in riferimento ai soci universitari non fa menzione di tecnici laureati, si decise, almeno momentaneamente, di non accettare le richieste provenienti da tecnici laureati. Massimo Lazzaroni riferì sullo stato d i a v a n z a m e n t o d e i l a v o r i r e l a t i v i a ll’11° Congresso annuale dell’Associaz i o n e G M E E , c h e q u e l l ’ a n n o s i s arebbe tenuto a Crema. Fino a quel giorno erano state ricevute circa 100 mem o r i e e d e r a n o p r e v i s t e 1 5 r e l a z i o n i or al i. Er a in pr og r am m a, inol t r e, una Tavola Rotonda sui progetti PRIN, con l a p a r t e c i p a z i o n e a n c h e d i c o l l e g h i d e l l ’ S S D d ’ i n f o r m a t i c a L ’ o r g a n i z z az i o n e d e l C o n g r e s s o p r e v e d e v a , n e l pomeriggio di mercoledì 15 settembre 2004, un ser vizio di navetta con par-

tenza da Milano per Crema, con punti di raccolta previsti alla Stazione ferroviaria di Milano Lambrate (raggiungib i l e d a t u t t e l e s t a z i o n i f e r r o v i a r i e d i Milano, inclusa la Stazione Centrale, per mezzo della linea metropolitana 2) e a l l ’ A e r o p o r t o d i M i l a n o L i n a t e S arebbero state in seguito date istruzioni per la prenotazione del ser vizio. F e r r e ro r e l a z i o n ò s u l s u c c e s s o d e ll ’ I M T C / 0 4 d i C o m o , r i n g r a z i ò t u t t i i colleghi che avevano collaborato attiv a m e n t e a l l a r i u s c i t a d e l l ’ e v e n t o e ricordò le sedi dei successivi IMTC. Per l ’ I M T C / 0 5 , c h e s i s a r e b b e t e n u t o a Ottawa, la scadenza per l’invio di tre pagine di abstract era fissata al 1° ottobre Inoltre, visto il successo dell’IMTC di Como, si era deciso di tenere ancora in Italia a Sorrento l’IMTC/06, ment r e p e r g l i a n n i s u c c e s s i v i v i e r a n o l e disponibilità di Varsavia nel 2007, con ritor no nel nord America nel 2008 e, infine, di Singapore nel 2009. Petri comunicò i primi dati del Seminario di eccellenza Italo Gorini di quell’anno, che si sarebbe svolto a Sardagna (TN) dal solito titolo “Le Misure nella Società dell’Informazione, Metodologie e dispositivi di misura nei diversi ambiti industriali, dei ser vizi, della qualità”, organizzato dalle Unità GMEE di Trento e Milano. Si prevedeva una larga partecipazione di studenti anche di corsi di dottorato al di fuori del GMEE

Infine Sar tori relazionò su un progetto del MIUR per la diffusione della cultura delle misure nelle scuole superiori i t a l i a n e , c o n s c a d e n z a a l 1 2 g i u g n o 2004 Sar tori, sperando in un rinvio di t a l e s c a d e n z a , i l l u s t r ò b r e v e m e n t e i l Decreto del MIUR relativo a “Regole e m o d a l i t à p e r l a p r e s e n t a z i o n e d e l l e richieste di concessione dei contributi per progetti intesi a favorire la diffusione della cultura scientifica” Egli suggerì che il GMEE presentasse una richiesta con un progetto per “Approfondire la Cultura delle Misure e per Approfondire la Conoscenza (ACMAC)”, rivolto alla diffusione della cultura delle misure nelle scuole medie superiori. Dopo alcune precisazioni di Sar tori su richieste di chiarimento, il CD unanime approvò la predisposizione della richiesta al MIUR, insieme con la rivista Tutto Misure.

IL CONGRESSO ANNUALE A CREMA

Dal 16 al 18 settembre 2004 si tenne l’11° Congresso Nazionale dell’Associazione GMEE nel polo didattico e di ricerca di Crema (Fig. 5), con il patroc i n i o d e l D

dell’Informazione dell’Università degli Studi di Milano e del Comune di Crem

mento a Massimo Lazzaroni, per l’imp

del Congresso, ad Alessandro Ferrero, per la fattiva collaborazione e il sostegno fornitogli nei tre anni di presidenza, e ai componenti del CD, per averlo s o s t e n u t o n

A s s o

ciazione del GMEE, ar ticolata geograficamente in 40 unità operative, costituite da 36 unità di ricerca, due istituti m e t r o l o g i c i , o l t r e a l C E S I e a Tu t t o Misure Espresse soddisfazione per la sempre più assidua presenza dei giovani ricercatori del GMEE ai congressi internazionali, come l’IMTC dell’IEEE, c o n f e r e n z a c h e , d o p o Ve n e z i a n e l 1999, quell’anno si era tenuta a Como e d e r a p r o g r a m m a t a a S o r r e n t o n e l 2006.

Si complimentò con le unità di Milano e Trento, organizzatrici della Scuola per d o t t o r a n d i “ I t a l o G o r i n i ” , p e r i l p r ogressivo interesse suscitato e l’elevato n u m e r o d e i p a r t e c i p a n t i . R i n g r a z i ò i l s u o c a r o a m i c o D o m e n i c o M i r r i , c h e era riuscito nell’intento di continuare a f a r v i v e r e l a G d M r i l a n c i a n d o i t e m i e p i s t e m o l o g i c i e m e t o d o l o g i c i d e l l a m e t r o l o g i a . A p p r e z z ò a n c h e i l f a t t o c h e l e s p o n s o r i z z a z i o n i d e l l ’ e v e n t o avevano permesso di non pesare finanziariamente sul bilancio dell’Associaz i o n e G M E E . R i v o l s e u n e n c o m i o a Sar tori per la conduzione della rivista

Tutto Misure e per la fattiva collaborazione con il GMEE

Il Congresso si svolse per la seconda volta seguendo le nuove linee di ricerca

i n c l u s e n e l r e g o l a m e n t o d e l l ’ a s s o c i az i o n e G M E E I l p r i m o g i o r n o , d o p o i saluti di rito, vi furono le relazioni dei

r e s p o n s a b i l i d e l l e l i n e e d i r i c e r c a . S i tennero poi 13 relazioni orali a invito.

F u r o n o a l s o l i t o p r e v i s t e l e s e s s i o n i poster, dove ogni Unità Operativa

p r e s e n t ò l e a t t i v i t à d i r i c e r c a s v o l t e quell’anno elencando le relative pubblicazioni scientifiche Interessanti fur o n o l e d u e Ta v o l e R o t o n d e ( T R ) , u n a sul legame tra Università e mondo produttivo e l’altra sui Progetti di Ricerca d’Interesse Nazionale (PRIN)

C h i s c r i v e i n t r o d u s s e l a s e c o n d a T R , e v i d e n z i a n d o l a p r e o c c u p a n t e r i d uzione del finanziamento dei PRIN pres e n t a t i d a s o c i d e l l ’ A s s o c i a z i o n e , n o n o s t a n t e i l n o t o r i c o n o s c i m e n t o i nter nazionale alle attività di ricerca del

G r u p p o . F e c e r i f e r i m e n t o a l l ’ i n t e r e ssante riflessione da par te di Massimo

D ’ A p u z z o s u l l ’ a r g o m e n t o , a n t e c edentemente ripor tata Illustrarono poi sinteticamente i progetti PRIN 2004 i s e g u e n t i p r o p o n e n t i , a p p a r t e n e n t i a l

G M E E : B a c c i g a l u p i ; C a r b o n e ; Iuculano ; Loiacono ; Petri e Taroni . La mattina del 18 settembre 2004, ultim o g i o r n o d e l c o n g r e s s o , s i s v o

GMEE Iuculano, nella sua prolusio-

suo mandato di presidenza

F u p a

crescente di bandi per posti di ricercatore (Bari, Lecce, Milano, Perugia, Siena, Torino, Trento, Genova), sintomo di a

verso le misure e il GMEE in par ticolare. Infine sottolineò l’impor tanza della n

M E E , impor tante traguardo e strumento molto efficace per affrontare i cambiamenti

RAFFREDDAMENTO

L’unione Europea, al fine di ridurre l’uso di gas con effetto serra, impone m a r g i n i s e m p r e p i ù s t r i n g e n t i p e r l’uso di gas refrigeranti, che impattano anche sul mondo delle camere climatiche e, in generale, del freddo in ambito di laboratorio Il costruttore tedesco CTS, ormai da qualche anno p r o p o n e u n a s o l u z i o n e i n n o v a t i v a , basata su un impianto a CO2 che permette di raggiungere la temperatur a m i n i m a d i - 4 8 ° C , e d è i d e a l e soprattutto per i clienti che desiderano lavorare a basse temperature (in questo settore si arriva tipicamente a -40 °C) con un “buon margine”

I l s i s t e m a è , i n f a t t i , m o l t o p e r f o rmante durante tutta la curva di raff r e d d a m e n t o , f i n o a l f o n d o s c a l a ( p a r l i a m o d i u n a c u r v a d i d i s c e s a “lineare”), ed è perfetto per componenti con una massa importante e/o c h e e m e t t o n o c a l o r e . I l s i s t e m a , infatti, è perfettamente in grado di c o m p e n s a r e i m p o r t a n t i d i s p e r s i o n i termiche anche a -40 °C

Ma vediamo la logica di questo sistema. Per i test di temperatura a -40 °C (o a t em per at ur e inf er ior i), è pr as s i

s c e g l i e r e u n a m a c c h i n a a “ d o p p i o

s t a d i o ” , o v v e r o d o t a t a d i d u e i m -

p i a n t i f r i g o r i f e r i c h e l a v o r a n o “ i n c a s c a t a ” , o g n u n o c o n u n g a s d i v e rso*

N o r m a l m e n t e , p e r i l “ s e c o n d o s t adio” viene scelto un impianto caricato con R23: si tratta di un gas molto perf o r m a n t e , c h e p e r m e t t e d i r a g g i u ngere i -70 °C.

H a p e r ò u n G W P a l t o e d è c o s t o s o . Questa soluzione permette una veloc i t à d i r a ff r e d d a m e n t o r a p i d i s s i m a (“lineare”) fino a -40 °C, senza quindi i l c l a s s i c o a p p i a t t i m e n t o d e l l a c u r v a q u a n d o s i a r r i v a a l l i m i t e d e l l a m a cchina

L a t e m p e r a t u r a f i n a l e d i l a v o r o d i questi impianti è -48 °C.

L a C O 2 ( R 7 4 4 ) è d i s p o n i b i l e l i b e r amente in tutto il mondo, senza restriz i o n i , e d è i n o l t r e u n g a s e s t r e m amente economico (al contrario di gas proprietari proposti dai competitor): il costo dei gas è sempre proporzionale al GWP!

N o n è p r e v i s t a l a r i c e r c a p e r d i t e a nnuale

H a u n G W P e q u i v a l e n t e a 1 ( i l l i m i t e

l e g a l e è 2 5 0 0 ! ) e , p e r d e f i n i z i o n e , è i l

g a s r e f r i g e r a n t e i n assoluto più ecologic o L a c o m p o n e n t i -

s t i c a ( c o m p r e s s o r e , tubazioni, valvole) è in commercio da decenni, e ampiamente collaudata

S i t r a t t a , q u i n d i , d i una soluzione tecnicamente sicura.

Non prevede di mettere sotto sforzo

l ’ i m p i a n t o c o n p r e s s i o n i d i l a v o r o per le quali non è stato progettato Vi mette in salvo contro eventuali ult e r i o r i r e s t r i n g i m e n t i n o r m a t i v i E U (ad esempio, un possibile futuro abb a s s a m e n t o d e l l i v e l l o d i G W P c o nsentito)

A oggi CTS ha realizzato impianti di questo tipo, in grado di compensare c a l o r e p e r u n t o t a l e d i 4 0 k W a40 °C

* Precedentemente all’entrata in vigore delle nuove normative, gli impianti a singolo stadio erano preval e n t e m e n t e c a r i c a t i c o n R 4 0 4 A : u n gas molto performante, che dava un b u o n m a r g i n e d i l a v o r o a - 4 0 ° C ( l a temperatura “finale” delle celle era, infatti, -45 °C)

I nuovi gas utilizzati per il primo stadio non permettono più tale margine.

CLICCA QUI per ulteriori informazioni

in atto nel panorama globale della ricerca e della didattica.

Si passò, quindi, all’elezione del nuovo presidente dell’Associazione e, come di prassi, fu proposto a tale carica il segretario Alessandro Ferrero , eletto all’unanimità per il mandato triennale 2004-2007. In precedenti riunioni della Commissione di coordinamento e del CD, era stata avanzata la candidatura del socio Franco Ferraris a nuovo segretario.

La scelta era stata motivata sia dall’attività svolta da Franco in relazione al Consorzio Nettuno, che ne aveva rivelato spiccate doti manageriali, sia per il riconoscimento del contributo dato anche in passato dall’Unità di Torino alla crescita del GMEE. Non essendovi altre candidature Iuculano pose in votazione l’elezione di Ferraris alla carica di Segretario per il mandato triennale 2004-2007: l’Assemblea approvò all’unanimità.

Fu poi ratificato quanto già stabilito nei precedenti CD, ovvero le elezioni sia dei rappresentanti dei Soci ordinari nel Consiglio Direttivo, sia di quelli nella Commissione di Coordinamento, sia dei membri della Commissione Didattica. Solo per i coordinatori delle linee di ricerca vi fu una variazione, in quanto Gaetano Iuculano prese il posto di Marcantonio Catelani nella linea di ricerca “Misure e metodi per la qualità e la gestione dei processi”. Al socio Giuseppe Zingales fu confe-

rito lo status di Socio Onorario per i suoi meriti scientifici e didattici, riconosciuti a livello nazionale e internazionale, e per l’impegno profuso insieme con Giorgio Savastano alla nascita del GMEE.

Petri comunicò i dati relativi al terzo anno del Seminario di eccellenza Italo Gorini, che aveva visto la partecipazione di più di 70 studenti, di cui circa 15 iscritti a corsi di dottorato extra GMEE.

Avendo terminato il triennio, Iuculano chiese la disponibilità di due nuovi Direttori della scuola. Giovanni Betta e Massimo D’Apuzzo diedero la propria disponibilità, ma chiesero d’iniziare il loro mandato a partire dal 2006. L’Assemblea propose la proroga dell’incarico, di un ulteriore anno, a Ferrero e Petri, che accettarono.

Di notevole interesse fu la proposta, avanzata da Ferrero (approvata all’unanimità), d’istituire un premio di dottorato da intitolare alla memoria del collega Carlo Offelli : gestita poi durante la presidenza Ferrero, e di cui si è data notizia nelle precedenti parti di questa storia.

Daponte, in qualità di General Chairman della conferenza IMTC/06 dell’IEEE a Sorrento (NA), chiese e ottenne la sponsorizzazione tecnica, non a titolo oneroso, da parte del GMEE. Inoltre, per quanto atteneva al laboratorio didattico remotizzato, propose d’intitolare tale laboratorio a Giorgio

Savastano, ottenendo l’approvazione dell’Assemblea all’unanimità.

CONCLUSIONI

Si sono sintetizzati gli avvenimenti, relativi all’anno 2004, della presidenza di Gaetano Iuculano, con Alessandro Ferrero segretario. Si è raccontato della gestione dello Statuto e del Regolamento dell’Associazione del GMEE e degli impegni nazionali e internazionali dei soci dell’Associazione. Oggetto del contenuto della nuova puntata di questa storia sarà l’inizio della presidenza di Alessandro Ferrero, con Franco Ferraris segretario.

RINGRAZIAMENTI

L’autore ringrazia i colleghi Alessandro Ferrero e Dario Petri, per le informazioni fornitegli su alcuni avvenimenti del periodo in esame. Precisa, inoltre, che la responsabilità di quanto scritto è soltanto la sua. Ciò che racconta è avvalorato dall’essere stato presente allora, dove e quando i fatti si sono svolti. La storia, se non è scritta, è come se non esistesse. L’autore ritiene, inoltre, che perché i posteri possano conoscere il passato sia necessaria la disponibilità di archivi ben organizzati.

Mario Savino ha attualmente un contratto di consulenza scientifica presso il Politecnico di Bari. Si occupa di misure elettriche ed elettroniche applicate alla diagnostica medica. È stato professore ordinario di Misure Elettriche ed Elettroniche al Politecnico di Bari e ha presieduto il GMEE nel triennio 1995-1998. Nel 2011 ha ricevuto il Career Excellence Award dalla IEEE Instrumentation and Measurement Society con la seguente motivazione: “For decades of advancements in measurement science and its dissemination”.

Figura 5 – Polo didattico e di ricerca in via Bramante (ex Olivetti) a Crema

T U T T O M I S U R E

Anno XXVI - n. 3 - Settembre 2024

ISSN: 2038-6974

Direttore responsabile: Alessandro Ferrero

Vice Direttori: Alfredo Cigada, Emilio Sardini

Comitato di Redazione: Bruno Andò, Pasquale Arpaia, Luca Callegaro, Loredana Cristaldi, Zaccaria Del Prete, Nicola Giaquinto, Michele Lanna, Massimo Lazzaroni, Claudio Narduzzi, Dario Petri, Antonio Pietrosanto, Carmelo Pollio, Domenico Russo, Lorenzo Scalise, Bernardo Tellini, Gaetano Vacca, Veronica Scotti, Emanuele Zappa, Massimo Mortarino

Redazioni per:

Storia: Mario Savino, Riccardo Nicoletti, Aldo Romanelli Le pagine delle Associazioni Universitarie di Misuristi: Alessandro Ferrero, Emilio Sardini, Alfredo Cigada

Comitato Scientifico: ACCREDIA (Filippo Trifiletti, Rosalba Mugno, Emanuele Riva, Silvia Tramontin); ACISM-ANIMA (Roberto Cattaneo); AEIT-ASTRI (Roberto Buccianti); AIPT (Paolo Coppa); AIS-ISA (Piergiuseppe Zani); A L A T I (Paolo Giardina); ALPI (Paolo Moscatti); ANIE (Marco Vecchi); ANIPLA (Marco Banti); AUTEC (Gabriele Bitelli), CNR (Ruggero Jappelli); GISI (Sebastian Fabio Agnello); GMEE (Emilio Sardini); GMMT (Alfredo Cigada); GUFPI-ISMA (Luigi Buglione); IMEKO (Paolo Carbone); INMRI – ENEA (Pierino De Felice, Maria Pimpinella); INRIM (Diederik Sybolt Wiersma, Gianbartolo Picotto, Luca Callegaro); ISPRA (Maria Belli)

Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n 204 del 3/3/1999

I testi firmati impegnano gli autori

Direzione, Redazione e Pubblicità

Associazione Italiana Gruppo di Misure Elettriche ed Elettroniche - GMEE

Piazza Leonardo da Vinci 32 20133 Milano

E-mail: redazione@tuttomisure org Web: www tuttomisure org

Direzione Editoriale: Massimo Mortarino

È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità e immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc

NEL PROSSIMO NUMERO

• AI e misure

• La scoperta dell’incidente di Chernobyl

• Confrontare i risultati di analisi cliniche

E molto altro ancora...

WEARABLE BRAIN-COMPUTER INTERFACES: PROTOTYPING EEG-BASED INSTRUMENTS FOR MONITORING AND CONTROL

di Pasquale Arpaia, Antonio Esposito, Ludovica Gargiulo, Nicola Moccaldi

Prima edizione, 140

CRC Press, Boca Raton, FL, USA 2023

ISBN: 9781003263876

Prezzo ed. car tacea: € 140,00, ed. Kindle: € 43,03

Qui maggiori informazioni

Se siete appassionati di tecnologia avanzata di misura, neuroscienze o semplicemente curiosi di sapere come funziona la magia della metrologia applicata alle interfacce cervello-computer (BCI), allora “Wearable Brain-Computer Interfaces: Prototyping EEGbased Instruments for Monitoring and Control” è il libro che fa per voi. Gli autori ci guidano in un viaggio affascinante dietro le quinte del mondo delle BCI indossabili, trasformando concetti complessi in esperienze pratiche e comprensibili

Il libro è strutturato in modo da accompagnare il lettore, passo dopo passo, nella scoperta delle BCI, partendo da un’introduzione semplice e chiara su cosa sono e come funzionano e da una panoramica dei vari tipi di strumenti EEG (elettroencefalografici) e come catturano i segnali elusivi delle onde cerebrali, per poi arrivare alla progettazione e prototipazione di strumenti indossabili nella vita quotidiana e a una panoramica di applicazioni pratiche, dal monitoraggio della salute mentale al controllo di droni con la mente Si conclude con una sbirciata sui problemi da affrontare e su cosa ci riser va il futuro delle BCI Spoiler: è un avvenire molto intrigante!

Il libro è scritto in modo vivace e accessibile, rendendo facili da capire anche i concetti più intricati. Ma il vero punto di forza del libro è come riesce a rendere pratica la scienza della misura delle onde celebrali. Non lascia certo concetti astratti, ma fornisce i mezzi per creare i propri strumenti BCI indossabili. È un po ’ come passare da leggere di cucina a diventare uno chef di successo nella propria cucina Ci sarà stato infatti un motivo per cui, su una short list di 200 libri, è stato selezionato da 50 giurati della prestigiosa casa editrice internazionale CRC Press come il migliore per “qualità, rigore, rilevanza per il mercato e descrizione avvincente”

In conclusione, è una lettura interessante per chiunque voglia entrare nel mondo delle BCI indossabili Che siate un professionista del settore o un semplice appassionato di tecnologia, troverete questo libro stimolante, educativo e, soprattutto, divertente Pronti a costruire il vostro futuro nella strumentazione BCI?

LE AZIENDE INSERZIONISTE DI QUESTO NUMERO

Aerotech pp. 66-84

Aesse Ambiente pp. 16-54-76-132

Asita p. 122

Ateq p. 92

Aviatronik pp. 3-6

Burster pp. 20-106

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Cogo Bilance pp. 12-120

Creaform pp. 44-70-95

Crioclima pp. 34-36-108-134

Comsol pp. 42-80-103

Dewesoft pp. 56-74-124

DSPM Industria pp. 52-72-102

Evomisure pp. 13-30-88

IC&M p. 82

Intek p. 32-60-114-122

Labcert pp. 38-39

Luchsinger pp. 48-94-114

Metering Research pp. 14-15

Polyworks Europa pp. 8-9-96

Röhde & Schwarz pp. 40-46-101 Rupac pp. 2-4-99-104 Siemens p. 10 Sogimi pp. 26-28 STI pp. 24-100-102 Tamburini pp. 22-23-97

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