TECNOLOGIE IN CAMPO
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Rubrica a cura di Massimo Mortarino
(mmortarino@affidabilita.eu)
Misure per la ripartenza: scenari e opportunità INCHIESTA: Misure e Prove strumenti per l’innovazione competitiva – Seconda parte
MEASURES TO RECOVER: SCENARIOS AND OPPORTUNITIES Italian enterprises are engaged, in many sectors, in the difficult post-pandemics recovering process, with the aim of rapidly increasing their competitive value, implementing adequate tools to guarantee customers and consumers with reliability and safety of products and processes. However, there are few resources available and every investment must be carefully evaluated. Tutto_Misure offers its readers authoritative testimonies on the “value” of Tests and Measurements for competitive development, in the hope they can be useful to plan targeted and productive actions in the short-medium period. RIASSUNTO Le imprese italiane di gran parte dei settori merceologici sono impegnate nel difficile percorso post-pandemia, con l’obiettivo imprescindibile di aumentare rapidamente il valore competitivo della propria offerta alla clientela, implementando l’utilizzo di strumenti adeguati, come quelli in grado di garantire l’affidabilità e sicurezza di prodotti e processi a clienti e consumatori. Ma le risorse sono scarse e ogni investimento va attentamente valutato. Tutto_Misure offre ai propri lettori autorevoli testimonianze riguardanti il “valore” delle Prove e Misure in ottica di sviluppo competitivo, utili per pianificare azioni mirate e produttive nel breve-medio periodo. La seconda parte della nostra inchiesta inizia con l’intervista a Giuseppe Rossi, presidente di Accredia, l’Ente Unico di Accreditamento italiano. La ripartenza post-pandemia sembra rimettere in discussione, a fronte della scarsità delle risorse disponibili, il tema che concerne la “trasformazione degli obblighi in opportunità”, molto familiare a tutti gli utenti di strumenti e servizi di Misure e Prove. È ancora possibile, nell’attuale contesto, investire sulle Misure e Prove non soltanto per soddisfare le mere esigenze di conformità ma anche per trarre reale valore aggiunto a livello competitivo? (G. Rossi) Certamente sì, per varie ragioni. Da un lato, la crescita delle richie-
ste di accreditamento da parte dei laboratori di taratura, arrivati a 198 strutture a settembre con un aumento del 10% in dieci anni, e dei certificati di taratura, che nel 2019 hanno superato i 166.000, con un balzo dell’80% nell’ultimo decennio. Una crescita che non si è fermata neanche durante la pandemia, come peraltro è avvenuto anche nell’ambito dei laboratori di prova che, arrivati a quota 1.262 accreditamenti, hanno registrato un piccolo ma significativo punto percentuale di crescita da inizio 2020. I numeri dimostrano quanto l’industria e il mercato richiedano sempre più misure corrette in grado di assicurare l’efficienza e la qualità dei processi, facendo assumere alle attività di taratura e testing un’importanza strategica per il Paese. Questo anche grazie al meccanismo “accredited once, accepted everywhere”, ovvero il riconoscimento sul mercato globale della validità dei certificati di taratura e dei rapporti di prova accreditati, che evita la duplicazione di test e controlli sui prodotti, eliminando le barriere al commercio e favorendo gli scambi. Come nel settore della produ-
zione dei materiali di riferimento, in cui sono accreditati solo 5 produttori, ma attivi e riconosciuti a livello internazionale proprio grazie all’accreditamento. Accanto alle dinamiche del mercato, anche gli studi pubblicati in questi anni dimostrano come possedere una certificazione accreditata permetta alle aziende, a partire dagli stessi soggetti accreditati, di aumentare competitività, produttività, reputazione, oltre alla possibilità di incrementare l’export. Le ricerche evidenziano, in particolare, che il mercato è disposto a riconoscere un prezzo maggiore alle prove e alle tarature accreditate, affermandone il valore aggiunto che se ne ottiene rispetto ai servizi fuori accreditamento.Il differenziale di prezzo è stimato nell’ordine del 20% per le tarature accreditate, che rappresentano circa la metà del giro d’affari complessivo delle attività di un laboratorio di taratura, e sale al 30% per le prove accreditate, pari a oltre il 70% dell’attività di testing complessiva. In quale misura può derivare crescita economica dall’interazione tra le attività di accreditamento e quelle di certificazione, ispezione, prova e taratura? (G. Rossi) Diamo una cifra, 11 miliardi di euro in termini di crescita del PIL in 5 anni. È questo il contributo alla crescita fornito dalle attività di accreditamento e certificazione, ispezione, prova e taratura (in inglese, TIC - Testing, Inspection, Certification), calcolato dall’ultimo studio dell’Osservatorio Accredia realizzato con Prometeia. Un impatto positivo anche in termini di tutela ambientale e di salute e sicurezza dei cittadini. È stato misurato infatti che le attività eseguite dai quasi 2.000 organismi e laboratori accreditati, che occupano 33.000 addetti, portano benefici alla collettività, grazie alla riduzione dell’inquinamento, delle malattie di origine alimentare, degli infortuni sul lavoro e dei costi associati. Esaminando le sole certiT_M
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