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Il nuovo giornale del territorio
www.tuttoabruzzo.it Anno 4 Numero 43 Maggio 2011
La natura di scena a Ecotur Benvenuti al Festival delle Vacanze 1
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L’Abruzzo tra primavera e l’estate La narrazione di un
Da “Lu Bbongiorne” all’olio d’oliva Eventi, tradizioni e gusto a Pianella
Ecotur, il Festival delle Vacanze Turismo natura
viaggio diventato sogno
La città delle chiese Visitare Pianella tra storia e arte
in vetrina tra mille novità
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Ecotur, passato presente e futuro nelle parole del patron Giammarino
La ricetta del mese Spaghetti alla carbonara di mare
1861-2011: i patrioti abruzzesi nel 150° anniversario dell’Unita’ d’Italia
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editoriale
di Gianluca De Rosa direttore@tuttoabruzzo.it
L’Abruzzo e il turismo natura Mille vacanze, un’unica bandiera I colori verde e blu tornano di moda alle porte dell’estate in un Abruzzo sempre ben disposto nei confronti del turista. Un Abruzzo che cerca di imparare la lezione: qualcuno infatti comincia a capire che fare “squadra”, “sistema” se preferite, come piace all’amico assessore Mauro Di Dalmazio, è atto obbligatorio nonché fondamentale verso la crescita del settore in questione, veicolo economico indiscusso per ogni territorio. In tanti continuano invece a fare orecchie da mercante, convinti che il gioco “dell’io” porti ai migliori risultati ma tant’è, amen. Intanto squadra e sistema trovano il giusto sfogo nel contesto - Ecotur, la fiera del turismo natura, da ventuno anni punto di forza del panorama fieristico abruzzese. Sotto la bandiera Abruzzo infatti entrano in scena il mare, la montagna, i parchi, le riserve, i borghi e, dulcis in fundo, le tipicità enogastronomiche che rappresentano la grossa novità dell’edizione 2011 in nome di un turismo sempre più lontano da massa e confusione a scapito di tranquillità e buona tavola. Tornando al discorso della bandiera e delle tante proposte che l’Abruzzo vanta, senza dubbio il ruolo fondamentale lo svolge proprio “la squadra”. Perché in una vacanza tutte le componenti promosse a Ecotur, forse solo l’Abruzzo è in grado di offrirle, tutte insieme, tutte a portata di mano, tutte fruibili senza particolari sconvolgimenti. Perché mare e montagna distano pochi chilometri, perché tra le montagne proprio i parchi svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo e nella cura del patrimonio naturale e ambientale, perché borghi e tipicità enogastronomiche fanno registrare una richiesta crescente soprattutto da chi vive lontano dall’Abruzzo ma che, in questo territorio, ci vede mille risorse e altrettante potenzialità che meritano di essere vissute.
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diario d’Abruzzo di Luigi Sette
L’Abruzzo tra primavera e l’estate
La narrazione di un viaggio diventato sogno Immaginatevi in Abruzzo tra mare e monti, foreste di faggio, fiumi e laghi … infinite sfumature. Strisce bianche di neve appena scesa sul verde già smeraldo dei prati. Che idea una vacanza tra primavera e l’estate. Che tempo è? Entro la natura, alla scoperta di scorci di pietra fioriti; scenografie di vette, di altipiani verdi punteggiati da mille fioriture; una vegetazione splendida e castelli sculture. E’ bello qui in Abruzzo. Con il verde tenero dell’erba, che ancora fa fresca l’aria o intenso dei boschi che incorniciano i monti e invitano ad andare, zaino in spalla. Godere di atmosfere sognanti e d’orizzonti limpidi verso l’azzurro che si fonde con il mare: l’Adriatico che fa viva la storia di antichi borghi e città marinare. Sulle coste del litorale chietino, dove s’affaccia l’antica cattedrale di San Giovanni in Venere, con il Portale della Luna e i
Vasto marina
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suoi particolari, il giardino e l’artistico chiostro; mescolanza mirabile, armonica di elementi romanici e gotici, architettura cistercense in alto tra verde, fiori e profumi di menta, domina un vasto uliveto ed un tratto di litorale stupendo. La calma dell’ambiente tutt’intorno, la poesia dello spirito, la colorazione tenera della natura e il leggero vento che muove l’azzurro si fanno concerto: la musica dolce del mare s’infrange sulle assi di legno dei trabocchi e fa bianca la spiaggia di pietra e di sabbia. Più giù, poi, la città del Vasto, splendida, luogo d’incanto e fascino d’altri tempi. Sul golfo dei Trabocchi, con un panorama dolcissimo sul mare che sembra riportare all’indietro nella storia, e narrarla: ... ecco che giunge dal mare, qui con la sua gente nel 1170 a.C., Diomede, l’eroe greco che fonda Histon... I Frentani e le guerre italiche... I Romani che alzano un tempio a Giove e lo chiamano Campidoglio, come quello di Roma, e la città diventa Histonium, Municipio di Roma. Passa il tempo di Roma, e s’apre quello dei barbari. Poi, è l’esercito del re cristiano Carlo Magno che s’abbatte su Histonium. E Aymone, che s’affascina dell’incantevole luogo, e ricostruisce la città. Dal mare ancora arrivano le orde turche, i veneziani, il saraceno Pialy Pascià. Tutti depredando, saccheggiando. Una storia movimentata, complessa. Questa città ha origini che risalgono a circa tremila anni fa. La narrazione riprende. La tenerezza del colore sull’antico. Le prime feste di stagione nei piccoli centri tra mare, campagna e Maiella. I gusti di una regione antica. Passaparola, vieni! L’Abruzzo è tutta un’altra cosa: un habitat naturale, una grande casa con ambienti variegati e stanze colorate a tutti aperte. Spazio,
diario d’Abruzzo colori, luce, profumi, autenticità dove il tempo vive con te affianco ed ancora dà emozione. Sensazioni. Una casa dal cuore grande, di gente ospitale. Una regione antica e un sottofondo di benessere. L’Abruzzo tra la primavera e l’estate. E le barche colorate dei pescatori sulla spiaggia, i lidi dorati e i tratti di costa selvaggia, i sapori di frutti di mare e campagna. In alto, lungo sentieri dimenticati e pascoli d’altura, c’è ancora un pastore con il suo gregge, i buoni sapori della montagna, il profumo e il gusto di cose buone, semplici, naturali.
Un periodo del tuo tempo per vivere qui giornate che inizi all’alba e termini al tramonto, appagato. Post scriptum. Alfonso per amore ha inseguito un sogno. Poi si è seduto su una sedia di paglia e lì è rimasto. Poteva essere un principe, vivere in un ricco palazzo, avere una splendida donna affianco, con tanti denari, eppure ha catturato il suo sogno e lo vive in Abruzzo a 1400 metri di quota. Dice di sentire freddo a volte, ma è felice e non tornerebbe mai da dove è partito tanti anni fa. Una storia fantastica che solo Alfonso conosce e che ha raccontato a Luigi.
San Giovanni in Venere 9
diario d’Abruzzo
La città delle chiese
Visitare Pianella tra storia e arte
I
San Domenico e Torre dell’orologio 10
primi documenti storici che riguardano Pianella risalgono all’anno 1000 e precisamente al 963 d.c., anno in cui Pandolfo, principe di Capua, decise la costruzione, sul tempio di Vesta, della Basilica di Santa Maria Maggiore. Sui resti della fortificazione Castrum Pianellae (poi Plenina o Plenilia) a 236 mt. s.l.m., tra i fiumi Tavo e Pescara, sorge l’attuale città di Pianella che nel corso della sua storia ha subito una lunga e travagliata serie di attacchi, distruzioni e devastazioni. Nei secoli fu invasa dai Saraceni, poi fu possedimento dei Normanni, degli Aquaviva e degli Orsini. Nel 1458 Federico d’Aragona concesse alla città lo status di Universitas, vale a dire una parziale indipendenza dal potere feudale. L’Università (l’amministrazione comunale, i municipalisti, la popolazione, gli abati e i canonici) poteva vendere, cedere beni, battere moneta, amministrare la giustizia senza l’assenso del re. Nel 1514 la Regina Giovanna, la “trista reyna”, girò il regno con la figlia Giovanna II; quest’ultima venne a Pianella perdendo, secondo la leggenda, una pianella, vale a dire una scarpetta. La storiella della ciabatta fa pensare allo stemma del paese, posto sulla torre dell’orologio del convento di San Domenico, in cui è rappresentata una pianella appunto. Nel 1522 Penne e Pianella diventarono feudi di Margherita d’Austria Farnese (Duchessa di Parma). Successivamente Ferdinando IV di Borbone assegnò a Pianella il titolo di Città Regia. Il centro ha goduto nel seicento e nel settecento di notevole benessere economico come testimoniano i molti palazzi che portano il nome delle famiglie nobiliari dell’epoca: De Felice, Di Casale e Sabucchi, De Santis, Verrotti, Ferrara, Egizi, Babore. Oggi, del passato, restano i settecenteschi palazzi De Felice e Sabucchi, la chiesa di S. Antonio (secolo XVI), le cappelle rionali di S. Leonardo, di S. Salvatore e di S. Maria ad Nives - tutte databili, almeno per
diario d’Abruzzo le origini, al ‘300 - e il grande complesso monastico dei Carmelitani (secolo XVI). Pianella fonda la propria economia sull’attività contadina: celebre è il suo olio fruttato e di limpido sapore, ricavato dalla “dritta”, varietà di oliva originaria dell’area vestina a maturazione medio-precoce. Anche la cultura popolare mantiene un assetto contadino e in questa dimensione, va letta la tradizione canora del Buongiorno. Dell’agglomerato urbano fanno parte le due frazioni di Cerratina e Castellana, più otto contrade (Astignano, Colle Uomini Morti, Collecinciero, Santa Scolastica, Santa Maria della Nora, La Grotta, San Desiderio, Villa Micone). La chiesa di Santa Maria Maggiore (XII Secolo), conosciuta anche come Sant’Angelo, rappresenta uno dei gioielli dell’architettura abruzzese medievale. Costruita con mattoni invece che con blocchi di pietra, vede nella vicina Santa Maria del Lago di Moscufo il suo più diretto termine di paragone. Se tuttavia in quest’ultima le decorazioni esterne sono in gran parte andate perdute, per la fragilità del mattone, qui a Pianella rappresentano elemento di meraviglia per il visitatore attento. La chiesa fu fondata tra la fine dell’XI secolo e gli inizi del successivo, e diverse bolle papali e privilegi imperiali che ne parlano fanno capire di quale splendore dovesse godere nel periodo immediatamente successivo alla sua apertura. Le tracce della chiesa più antica, in parte cancellate dalle modifiche subite nel corso dei secoli, sono evidenti nelle decorazioni della facciata. La tozza torre campanaria venne aggiunta in un secondo tempo stravolgendo l’aspetto originario, che rimane comunque splendido per la forte presenza visuale dell’abbinamento tra rosone e portale. Questi due elementi decorativi, magari sproporzionati rispetto alle dimensioni della facciata, nacquero dalla maestria creativa di un ignoto artista che fu stretto collaboratore di Maestro Acuto, l’autore del magnifico ambone che si trova all’interno. Lo sguardo attento dello studioso nota come il portale in pietra abbia decorazioni diverse sui due lati: quelle di sinistra risultano le più interessanti perché opera di uno scultore di nome “Vincavale”, che in altri luoghi abruzzesi come San Clemente a Casauria, Penne e Corvara diffonde il modello innovativo del “tralcio bombato” che lui stesso importa direttamente da Gerusalemme. Si legge così la
storia affascinante di un artista di certo non abruzzese, il nome suggerisce infatti un’origine franca, che testimonia attraverso le sue opere l’esistenza di fervidi scambi artistici e culturali tra la nostra regione e il Medio Oriente.
Santa Maria Maggiore 11
diario d’Abruzzo
Da “Lu Bbongiorne” all’olio d’oliva Eventi, tradizioni e gusto a Pianella
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u “Bbongiorne” è senza dubbio l’evento di maggior richiamo che coinvolge la comunità di Pianella, in provincia di Pescara. Come tradizione si svolge tra la notte di Pasqua e il Lunedì dell’Angelo a Pianella. Si tratta di una sorta di processione goliardica durante la quale un gruppo di musicanti scendono per le vie del paese salutando i concittadini con strofe in rima dal contenuto provocatorio ed ironico. La Rappresentazione Storica de lu Bbonngiorne del pomeriggio di pasqua, oltre ad anticipare e a far conoscere ad un più vasto pubblico la forma originale della manifestazione, viene arricchita dalla parodia di “San Zelvestre” e da versi satirici che richiamano alla memoria la poesia giullaresca e il teatro itinerante popolare usando un modello di “linguaggio” proprio tanto ricco e impreciso come quello dei giullari e attori “vagantes”. A margine del lu “bbongiorne” la tradizione di Pasqua a Pianella prevede anche una corsa dei cavalli che, stando alla tra-
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dizione locale, risale al 1912. Oggi la corsa dei cavalli è stata sostituita dal Palio de “lu Bbongiorne”: un carro trainato da sei contradaioli si snoderà per le vie di Pianella. La contrada che impiegherà meno tempo a percorrere tale tragitto si aggiudicherà il Palio de “lu Bbongiorne”. Tra i vari giochi popolari particolare significato riveste “Lu Joche de la Pianella d’ore” (Il gioco della pianella), in omaggio ad un’antica leggenda che vuole che la Regina Giovanna, detta “la pazza”, in visita a dei suoi possedimenti passando per l’agro pianellese perse una scarpetta (la pianella). Proprio questo episodio, stando alla leggenda, diede il nome alla città di Pianella. Il gioco della pianella consiste nel trovare, nel minor tempo possibile, da parte di una squadra, la scarpetta giusta per la Regina. Un altro evento dal grande richiamo nell’entroterra pescarese è di natura enogastronomia: le “Piazzette del Gusto” infatti ha come obiettivo quello di portare a conoscenza di visitatori e turisti le tipicità enogastronomiche del territorio nonché le tradizioni culturali e social- popolari della comunità pianellese. La manifestazione coinvolge il centro storico del paese. Pianella è infatti riconosciuta, in ambito regionale, quale terra del buon cibo e della tradizione contadina più pura. Sotto il profilo enogastronomico qui si gustano gli “arrosticini”, ovvero spiedini di carne di pecora tenera cotti sapientemente alla brace. Ma questa è anche la terra di salumi perché vi è una tradizione secolare di allevamenti di maiali. Senza dubbio però il punto di forza è rappresentato dall’olio d.o.p. senza dimenticare la produzione di vini di eccellente qualità. Eppure le “Piazzette del Gusto” intendono mettere in vetrina tutto ciò che la tradizione secolare tramanda di generazione in generazione come l’arte del ricamo e del tombolo.
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Ecotur, il Festival delle Vacanze
Turismo natura in vetrina tra mille novità
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cotur spegne ventuno candeline, traguardo pressoché unico per le borse di settore, e continua ad innovarsi. La borsa internazionale del turismo natura si presenta ai professionisti del turismo con una veste rinnovata che arricchisce il suo core business. Accanto a parchi, riserve, bandiere blu e borghi più belli d’Italia, che continuano a rappresentare il cuore della manifestazione, per il Festival delle Vacanze 2011 arrivano una selezione nazionale di tipicità alimentari ed enogastronomiche da tutta Italia. Un evento nell’evento che prende il nome di “Assaggia l’Italia” e che sarà il modo per celebrare i 150 anni dell’Unità nazionale puntando su una premier league dei vini dell’Adriatico 14
con un occhio di riguardo per i prodotti biologici e abruzzesi naturalmente. Un passaggio fondamentale di Ecotur sarà transitare verso la Borsa dei Territori Natura: i turisti della natura infatti prediligono sempre di più le destinazioni nelle quali gli aspetti naturalistici sono arricchiti da prodotti enogastronomici locali e da una qualità dei servizi nel territorio all’altezza delle attese, a partire da trasporti sostenibili, dall’energia rinnovabile e da una gestione eco dei rifiuti domestici. I NUMERI DI ECOTUR: confermata la crescita rispetto all’edizione 2010 della partecipazione da parte delle regioni italiane che diven-
speciale Ecotur 2011 tano 14 (Marche, Basilicata, Molise, Campania, Calabria, Abruzzo, Umbria, Sicilia, Lazio, Emilia Romagna, Sardegna, Toscana, Liguria e Friuli) per un totale di circa 250 espositori che per tre giorni animeranno i padiglioni del complesso fieristico di Chieti. Attesa per il Nature Tourist Worskshop che richiamerà 80 operatori dell’offerta provenienti dai principali mercati europei, Francia in primis che ha mostrato grande attenzione per l’evento. 16 invece le regioni italiane dalle quali arriveranno gli operatori. Con questi numeri Ecotur si conferma dunque l’appuntamento italiano del turismo “verde e blu” oltre che una delle borse più longeve del panorama nazionale e internazionale.
EVENTI DA NON PERDERE: fra gli appuntamenti da non perdere all’interno della “tre giorni” di Ecotur, il Meeting transnazionale “Adristorical Lands” che richiamerà per l’occasione rappresentanti degli enti locali della fascia adriatica da Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia, Montenegro e Albania (6 maggio ore 12.00), la presentazione della “Città delle Grotte” (7 maggio ore 11.00), la presentazione del IX Rapporto Ecotur del Turismo Natura (7 maggio ore 15.00), la presentazione del programma Tesori e sapori dell’Abruzzo montano a cura della Provincia di Chieti (7 maggio ore 12.00). Porte aperte della Fiera (ingresso gratuito) dalle 10.00 alle 19.00 da venerdì 6 maggio a domenica 8.
Lago di Campotosto
speciale Ecotur 2011
Ecotur, passato presente e futuro
nelle parole del patron Giammarino
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ltre 99 milioni di presenze e 10 miliardi di fatturato, con un trend in crescita anche nel 2010, l’anno più duro per il turismo internazionale. Sul turismo natura, vera sorpresa dell’offerta italiana, si alza il sipario della più longeva borsa internazionale del settore, Ecotur Nature Tourist Workshop. Ecotur è arrivata all’edizione numero ventuno, un traguardo pressoché unico per le borse di settore. «Quando all’estero scoprono che in Italia esiste una borsa sul turismo natura dal 1992, restano stupiti» spiega il presidente e fondatore di Ecotur Enzo Giammarino, «all’estero l’Italia del turismo riesce ancora a sorprendere». L’edizione 2011 di Ecotur si presenta oggi con una serie di novità rilevanti. «Confermiamo i parchi, le riserve, le bandiere blu e i Borghi più belli d’Italia come core business della fiera e della borsa» spiega Giammarino (nella foto al centro), «ma il turista natura è cambiato e vuole di più: desidera trascorrere una vacanza verdeblu in una destinazione capace di garantire una serie di servizi avanzati all’altezza dell’attesa». Per questo Ecotur si trasforma anche in Borsa dei Territori: «Abbiamo voluto puntare sulla capacità dei territori di offrire energia rinnovabile, trasporti sostenibili, arredo urbano innovativo, prodotti enogastronomici bio. Tutti servizi» prosegue Giammarino «che completano l’offerta turistica, incrociano le esigenze del nuovo turista-consumatore e 16
fanno crescere l’appeal di una destinazione». A proposito di Ecotur, Giammarino aggiunge: “In un periodo di grossa trasformazione per gli eventi fieristici e per le borse, soprattutto in Italia dove le sfavorevoli congiunture economiche si fanno sentire, Ecotur resiste ed anzi si mostra in crescita come testimoniano i suoi numeri. Ecotur è il volto della piccola Italia lontana dai circuiti di massa e, proprio per questo, quella più apprezzata dai nuovi turisti”. L’alleanza tra Ecotur e il club dei Borghi più belli d’Italia è senza dubbio da considerare vincente come testimoniano i dati che vedono negli ultimi anni un aumento esponenziale della domanda nei borghi accanto ad una professionalizzazione dell’offerta. “Cosa chiediamo alla regione Abruzzo?” conclude Giammarino, “che ci sostenga e ci accompagni sui mercati”. A proposito di Abruzzo, parola all’assessore Mauro Di Dalmazio: “L’Abruzzo è orgoglioso di ospitare una manifestazione di eccellenza come Ecotur» afferma il coordinatore nazionale degli assessori regionali al turismo. «Oggi il messaggio turistico va veicolato attraverso le specialità, ed Ecotur ci consente di farlo senza perdere di vista la necessità di comunicare l’intero territorio. Fra i meriti di Ecotur, accanto all’aver puntato su un settore emergente, c’è quello di aver prodotto una gamma di servizi importante: dalla ricerca scientifica al premio per la buona informazione».
“TURISMO NATURA IN CRESCITA, ECOTUR CAMBIA PER ANDARE INCONTRO A NUOVI TURISMI”
un posto a tavola
Spaghetti alla carbonara di mare Ingredienti per 4 persone: 300g di spaghetti 50 g di parmigiano grattugiato 2 uova 150g di tonno in scatola al naturale aglio,pepe,sale olio d’oliva. Tempo di preparazione: 15’ Procedimento:
Mettere a bollire l’acqua per cuocere la pasta, nel frattempo soffriggere nell’olio l’aglio, eliminarlo appena inbiondito, versare il tonno e soffriggerlo qualche minuto. Sbattere le uova in una ciotola unire il parmiggiano il sale ed il pepe. Scolare la pasta e metterla nella padella del tonno, amalgamare e, a fuoco vivo mettere le uova battute. Saltare qualche minuto e servire.
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IL GIARDINO Chieti (CH) – Via G. Berardi, 6 Tel. 0871.344853
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eventi e cultura di Rita Trasacco
1861-2011: i patrioti abruzzesi nel 150° anniversario dell’Unita’ d’Italia
Gessopalena
Q
Quello che stiamo vivendo è un anno molto particolare per l’Italia e, a dispetto delle dispute e delle polemiche che il 150° anniversario dell’Unità d’Italia ha suscitato, gli Italiani hanno dimostrato di sentire e di vivere questo significativo compleanno della loro nazione con una partecipazione e un entusiasmo per certi versi inaspettati quanto appassionati. Il 17 marzo 2011 anche in tutte le province abruzzesi si sono svolte cerimonie e manifestazioni che, in un clima contrassegnato da accenti di festa e al tempo stesso di commozione, hanno messo al centro dell’attenzione generale i grandi temi dell’identità nazionale, dell’unione di un popolo e del cammino storico che ha consegnato alle giovani generazioni l’Italia di oggi, con il suo grande patrimonio di valori, di cultura e di civiltà. I destinatari privilegiati 22
di queste iniziative, infatti, sono stati senza dubbio i giovani, eredi di una storia fatta di eventi straordinari e di grandi conquiste sociali, ma anche contrassegnata da immani tragedie e dal sacrificio di milioni di uomini e donne che hanno pagato con la vita il loro amore per la libertà e l’uguaglianza come valori universali e fondamentali del vivere civile. In questo momento di riflessione sul grandioso ma anche tormentato processo storico che ha portato all’unificazione dello stato italiano, è doveroso soffermarsi su alcune figure abruzzesi che, seppur poco conosciute, in realtà hanno contribuito attivamente e concretamente all’affermarsi dei principi ispiratori del poderoso progetto statuale dell’Italia unita e costituzionalmente garantita: parliamo del giurista Carlo Madonna (Lanciano 1809-1890), del medico, poeta e giornalista Gian Vincenzo Pellicciotti (Gessopalena 1820 – Chieti 1863) e del giurista e politico Silvio Spaventa (Bomba 1822 – Roma 1893), fratello del filosofo Bertrando. I loro nomi non sono molto noti al grande pubblico, ma la lettura delle loro biografie mette in luce un’intensa attività di patrioti e di persone dedite totalmente a un disegno ideale del quale solo personalità di grande levatura spirituale, coerenza e perseveranza hanno reso possibile la piena realizzazione. Compirono tutti e tre i loro studi presso l’Università di Napoli e la loro formazione culturale e politica fu sempre indirizzata all’affermazione di principi liberali e democratici, obiettivo perseguito a costo di grandi sacrifici personali. La loro azione, infatti, fu avversa al Re spergiuro, Ferdinando II, che nel 1848 concesse la Costituzione e successivamente l’abolì con feroci repressioni nei confronti dei sostenitori: questo costò loro lunghi anni di prigione: Madonna a Lanciano, Pellicciotta a Chieti e Spaventa a Napoli, per
eventi e cultura un periodo che abbraccia quasi tutto il decennio degli anni ’50. A Napoli Madonna fu nominato segretario della Giovane Italia e restò sempre mazziniano nel cuore. Pellicciotti dovette affrontare anche aspre difficoltà personali, perché la sua attività politica fu avversata dalla famiglia e il padre lo privò di ogni sostentamento. Silvio Spaventa è senza dubbio tra gli abruzzesi che maggiormente hanno contribuito alla nascita e all’avviarsi del neonato stato italiano: il suo orientamento politico era dichiaratamente cavouriano, monarchico e liberale, e amava definirsi “uomo di schietta e libera natura”. Vale la pena di concludere questo brevissimo ricordo di tre abruzzesi protagonisti di spicco del Risorgimento italiano
con le parole di Silvio Spaventa, il quale celebra le proprie origini con parole che non hanno perso la loro modernità e che suonano come un monito per le giovani generazioni, a cui è affidato il compito di custodire la consapevolezza delle proprie radici e della propria storia: “Italiano innanzi tutto, per educazione e per mente, io sono orgoglioso di custodire nel cuore un cantuccio dove non mi sento che abruzzese. E’ un orgoglio della nostra stirpe cui l’altezza delle montagne in cui vive impedì che degenerasse anche sotto il più barbaro selvaggio. Ora questa coscienza del proprio sangue e del luogo natio è una forza morale che giova di conservare anche in seno alla grande patria che abbiamo acquistata”.
Lanciano
eventi e cultura di Marco Vittoria
Premio Cinematografico Palena
Tutto pronto per la quarta edizione
E
sono quattro! Dopo l’enorme successo della terza edizione, torna dal 7 al 14 agosto 2011 il “Premio Cinematografico Palena”. L’obiettivo principale è sempre quello di valorizzare e pubblicizzare la massimo le risorse culturali e peculiari esistenti in Palena attraverso la forma espressiva del cortometraggio, protagonista indiscusso dell’evento. La manifestazione avrà luogo interamente al Teatro Comunale E. M. Margadonna (denominato anche come “Teatro dell’Aventino”) e al Teatro all’aperto di Largo San Francesco a Palena. Onore e lustro saranno dati ai due personaggi più illustri che maggiormente hanno onorato Palena a livello artistico nel mondo: Perry Como (nella foto) ed Ettore Maria Margadonna. Il primo, crooner originario di Palena, fu attivo dagli anni ‘30 agli anni ’90, vinse ben venti dischi d’oro vendendo oltre duecento milioni di dischi e fu il primo cantante ad avere uno show televisivo personale in America. Lo stesso recitò anche in quattro film girati negli anni quaranta. Il secondo invece è lo sceneggiatore della fortunata serie “Pane, amore e” ed è ricordato anche come attore ne “Lo Sceicco Bianco” del 1952 di Federico Fellini, suo grande amico e collaboratore. Ha fatto 24
inoltre parte della commissione di selezione della Mostra del cinema di Venezia e fino al 1959 è stato amministratore delegato di Cinecittà. Scrisse anche il volume “Dio semina gli uomini” (edito attualmente da Majell editore). I suoi scritti sul cinema come forma di arte costituiscono ancor oggi motivo di studio e di riferimento per gli operatori del settore. Anche quest’anno official partner dell’evento sarà il sito ilcorto.eu (www.ilcorto.eu/), l’enciclopedia dei cortometraggi. Media partners dell’evento saranno la rivista mensile Tuttoabruzzo.it ed il sito L’Opinionista (www.lopinionista.it), periodico di informazione nazionale ed abruzzese. Inoltre è stato stretto un gemellaggio con il VIEWfest (http://www.viewfest.it/), festival internazionale di Cinema digitale, animazione e 3D, che viene organizzato ogni anno a Torino da View Conference. Il concorso rimane anche quest’anno ad iscrizione gratuita ed il bando e la scheda di partecipazione sono scaricabili agli indirizzi: http://www.associazioneculturalepalenese.com/sitopcp/ e http://www. premiocinematograficopalena.com/ (nelle sezioni Iscrizione al premio). Per ulteriori informazioni rivolgersi ai seguenti indirizzi: info@associazioneculturalepalenese.com
eventi e cultura
Atmosfera misteriosa e colpi di scena Il Weekend con Delitto arriva in Abruzzo
F
inalmente anche in Abruzzo il…delitto è servito. Nella suggestiva cornice di un piccolo borgo di campagna qualcosa sta per accadere: un movente, un’arma, la scena del delitto, un crimine da risolvere. L’atmosfera misteriosa è pronta ad avvolgervi, tra indagini poliziesche, interrogatori, indizi, supposizioni e argomentazioni: vivi l’emozione di una intrigante e coinvolgente caccia all’assassino! Nel weekend 14-15 maggio, in occasione dell’apertura estiva, l’Agriturismo Le Macine di Silvi sarà il teatro di “Visto attraverso lo specchio”, la prima cena con delitto firmata da Delitti&Delitti in Abruzzo. Il mistero di un giallo classico non è mai stato così a portata di mano…Su il sipario dunque, siamo a teatro! Tutto questo solo partecipando a “Visto attraverso lo specchio”: liberamente tratto da un capolavoro di Agatha Christie, è un mix sorprendente di improvvisazione teatrale e gioco di investigazione e dona a ogni partecipante nuovi amici e una esperienza indimenticabile. Le cene con delitto firmate Delitti&Delitti non prevedono la presenza di attori professionisti, sarà compito di un esperto regista trasformare tutti i partecipanti nei personaggi di un vero e proprio romanzo giallo, invitarli ad agire come tali e condurli a scoprire l’assassino. “Visto attraverso lo specchio” inizia alle 15:30 con il briefing del regista e tra un interrogatorio e un altro ci sarà tempo per degustare la buona cucina de Le Macine, chiacchierare con amici vecchi e nuovi e godere della natura della nostra campagna alla ricerca di indizi utili alla risoluzione del caso. Alla fine della cena, quando ogni gruppo di “attori” avrà proposto la sua soluzione, una vera e propria piccola “Notte degli Oscar” chiuderà la serata: il regista premierà i migliori protagonisti. Infine, per tutti, un assaggio di “Dolce Morte”, il dolce che fu servito nel famoso romanzo “Un delitto annunciato” di Agatha Christie…
In collina sul mare antichi casolari sapientemente ristrutturati tornano a far rivivere la magia di un piccolo e tranquillo borgo di campagna. L’ospitalità, familiare e gioiosa e allo stesso tempo discreta, l’atmosfera di sano relax che avvolge ogni momento della giornata e l’amore e la passione per la propria terra che dietro ad ogni gustosa ricetta si manifestano rendono il soggiorno qui a Le Macine una esperienza davvero unica ed emozionante. Immersi in una natura generosa e colorata, ove lo sguardo si perde tra il blu del mare, le dolci colline ed i calanchi, sino ad ammirare il tramonto sul maestoso profilo del Gran Sasso, ci si ritrova a rilassarsi nella piazzetta “Le Macine” o sotto la fresca pergola di uva fragola. La bella piscina affacciata sul mare, la passeggiata romantica all’antico pozzo, la scoperta curiosa dell’orto, il crepitare del forno a legna e le allegre serate in compagnia contribuiscono a rendere il soggiorno ancora più speciale. Agriturismo Le Macine Silvi (TE) - Italia Tel e Fax 085 9354033 agriturismolemacine@tin.it www.agriturismolemacine.it
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processione del Venerdì Santo a Chieti
tuttoAbruzzo.it Anno 4 Numero 43 - Maggio 2011
tuttoAbruzzo.it - LA RIVISTA
Il nuovo giornale del territorio
Registrazione pubblicazione periodici presso Tribunale di Chieti - numero 10/05 del 12/10/2005
Editore: MEDIA NETWORK OMNIBUS Soc.Coop. Direttore Editoriale: Gianluca Di Nino
viale Abruzzo, 384 - Chieti Tel. 0871.565497
Direttore Responsabile: Gianluca De Rosa Responsabile Web: Massimo D’Amicodatri Staff tecnico Web: Lorenzo Barone, Paolo D’Amicodatri Segreteria: Marcella Montanaro Hanno collaborato alla realizzazione del numero di Maggio 2011: Luigi Sette, Rita Trasacco, Marco Vittoria Grafica: Giuseppe de Sanctis (advready.com) Stampa: Brandolini snc - Sambuceto Foto: Copertina (c) 2011 iStock International Inc. (c) 2011 Yahoo-Flickr: francesco sgroi, pizzodisevo Redazione e amministrazione: Via Spezioli, 56 (Theate Center) - 66100 Chieti Telefono 0871.403697 Pubblicità: Media Network Omnibus - Via Spezioli, 56 (Theate Center) - 66100 Chieti Telefono 0871.403697 Contatti: info@tuttoabruzzo.it - www.tuttoabruzzo.it
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