Periodico dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero
N. 24 - marzo 2006
Finalmente la proroga per il riconoscimento della cittadinanza italiana L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero ringrazia uando nello scorso luglio, l’emendamento proposto dall’On. Marco Boato che prevedeva anche la cancellazione della scadenza stabilita dalla legge 379/2000, era stato approvato all’unanimità dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera, tutti gli interessati avevano sperato che il disegno di legge avrebbe superato in tempi brevi, comunque prima della scadenza della legge (il fatidico 19
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dicembre 2005) e con esito positivo, il passaggio al Senato. Così non è stato, visto che la Commissione Affari Costituzionali del Senato non ha mai licenziato quel disegno di legge. E lo sanno bene i nostri emigrati che hanno temuto di veder sfumata per sempre la possibilità di ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana. Migliaia di discendenti di emigrati trentini che lasciarono il Trentino nell’intervallo di
tempo compreso tra il 25 dicembre 1867 (data della costituzione dell’Impero Austro Ungarico) ed il 16 luglio 1920 (data dell’entrata in vigore del Trattato di Saint Germain) hanno già presentato domanda per il riconoscimento della cittadinanza, tuttavia ancora moltissimi non hanno avuto la possibilità di farlo per varie ragioni. Il 19 gennaio scorso, il Senator Renzo Gubert ha presentato un emendamento, accolto dal-
Flavio Maria Tarolli è il nuovo presidente
Il dottor Flavio Maria Tarolli è il nuovo Presidente dell’Unione Famiglie Trentine all’Estero, scelto dal Consiglio di Amministrazione, all’unanimità, fra una rosa
di candidati. Trentottenne, laureato in giurisprudenza, appartiene ad una nota famiglia trentina con un passato nell’emigrazione. Sposato con la signora Carla, tre figli Luigi, Mariasole e Martino che vedrà la luce questo mese.
Riveste la carica di Consigliere Comunale a Trento ed è Direttore dell’Interporto di Trento. Ha una forte personalità, senz’altro qualificata e nel recente viaggio fatto in Brasile ed in Svizzera è stato accolto con viva simpatia ed entusia-
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smo. Con queste premesse siamo certi di poter affrontare gli impegni che il mondo dell’emigrazione richiede. Sono convinta che così sarà!
La Vicepresidente Rina Bonvecchio
la Commissione Affari Costituzionali del Senato, approvato il 2 febbraio dal Senato della Repubblica e licenziato il 7 febbraio con il voto favorevole della Camera che posticipa la scadenza di 5 anni. Grazie alla proroga, i discendenti di molti emigrati trentini, individuati come beneficiari delle legge citata, potranno presentare domanda per il riconoscimento della cittadinanza italiana fino al 2011. La notizia è stata accolta con molta soddisfazione da parte dei vertici dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero e dei nostri emigrati, insieme ai quali vogliamo esprimere un vivo ringraziamento a tutti i parlamentari trentini che si sono impegnati e battuti affinché venisse concessa la proroga. Un ringraziamento particolare va rivolto al Senator Gubert ed al suo staff per l’attenzione dimostrata che testimonia la vicinanza delle istituzioni al mondo dell’emigrazione.
Famiglie Trentine
EDITORIALE L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero raccomanda alle diramazioni di dare ampia diffusione della notizia della proroga e di
intensificare gli sforzi, affinché, coloro che non hanno potuto fino ad oggi presentare domanda di riconoscimento della cittadinanza
italiana, possano perfezionare la pratica nel minor tempo possibile. L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero coglie l’occasione
per rinnovare la propria disponibilità ed assistenza nella ricerca dei documenti richiesti sia in Trentino che all’estero.
CIRCOSCRIZIONE ESTERO ELETTI 16 PARLAMENTARI 8 sono andati all’Europa, 3 al Centro e Nord America, 5 al Sud America e 2 ad Africa - Asia - Oceania - Antartide
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ono 3.520.809 i cittadini italiani residenti nelle ripartizioni della circoscrizione estero. Lo indica un decreto del ministro dell’Interno, di concerto con quelli degli Esteri e per gli Italiani nel mondo, pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale. I cittadini italiani residenti all’estero sono 2.039.149 in Europa, 885.673 in
natore. La presentazione delle liste dei candidati, depositate presso la Cancelleria della Corte di Appello di Roma, è avvenuta nei giorni 6 e 7 marzo. Il Ministero dell’Interno ha quindi consegnato alla Farnesina le liste dei candidati e le schede elettorali , entro il venticinquesimo giorno antecedente la data delle votazioni. Il Ministe-
America meridionale, 403.597 in America settentrionale e centrale, 192.390 in Africa, Asia, Oceania e Antartide. L’Europa esprimerà 6 deputati e 2 senatori; l’America settentrionale e centrale 2 deputati e 1 senatore; l’America meridionale 3 deputati e 2 senatori, mentre in Africa, Asia, Oceania e Antartide saranno eletti 1 deputato e 1 se-
ro degli Affari Esteri ha quindi inviato il materiale presso ogni rappresentanza consolare dei Paesi in cui si sono svolte le elezioni. I consolati, una volta assemblato il materiale ricevuto nel plico elettorale, hanno inviato le buste ad ogni elettore, entro il diciottesimo giorno antecedente la data delle elezioni. Vito Agosti
Può destinare alla nostra Associazione il 5 per mille dell’imposta sul reddito
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olti di Voi sapranno che la legge Finanziaria 2006 (legge 23 dicembre 2005 n. 266) ha introdotto un nuovo strumento di acquisizione di risorse economiche in favore delle organizzazioni/associazioni appartenenti alla categoria del mondo non profit, tra le quali le ONLUS e quindi anche la nostra Associazione. In considerazione della diminuzione delle risorse
Famiglie Trentine
delle persone fisiche relativa all’anno 2005, in favore dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero, semplicemente apponendo la firma in uno dei quattro riquadri presenti sui modelli di dichiarazione (CUD 2006; 730/1 – bis redditi 2005; UNICO persone fisiche 2006) e scrivendo il Codice Fiscale numero 96008250225 della nostra Associazione. Questa vostra preziosa
pubbliche e spinti dalla volontà di aumentare la quota di autofinanziamento dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero – senza alcun onere per gli associati ed amici – abbiamo deciso di percorrere anche questa strada ed ora siamo a chiedere il Vostro appoggio. Ciascuno di Voi, potrà decidere di destinare la quota obbligatoria del 5 per mille dell’imposta sul reddito
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azione farà in modo che l’intera quota del 5 per mille venga destinata in beneficio della sola nostra Associazione e non spartita con altre organizzazioni non conosciute o delle quali non condividiamo gli scopi. Vi invitiamo a sostenere l’Associazione anche attraverso questa opportunità e Vi preghiamo di diffondere l’informazione anche tra i Vostri parenti ed amici. Grazie fin d’ora.
SVIZZERA
Presentata la nuova raccolta di liriche del poeta trentino Franco Aste Un’iniziativa culturale della famiglia Trentina di Berna iovedì 20 ottobre, un giorno d’autunno, nella sala Scalabrini della Missione Cattolica Italiana, Franco Aste, trentino residente a Basilea, da 57 anni emigrato in Svizzera, ha presentato la sua ultima opera poetica: ‘Tardive Faville’.
suoi colori, i suoi canti, la sua danza, come ogni foglia che si prepara a lasciare l’albero. Tra i presenti non è mancata la sorpresa: un emigrato, operaio, ora anziano, uno come loro, che riesce a portare alla luce del sole i tesori nascosti nel cuore di ‘tanti
bella poesia. È stato, perciò, spontaneo il ‘grazie’ a chi sa cantare la ‘storia sacra’ di tanti migranti, che, al tramonto dei loro giorni, si lasciano incantare dalle cose belle della vita.
Il significato della manifestazione non va trovato solo nell’illustrazione dell’opera, bensì nell’uditorio che l’artista ha incontrato. Circa ottanta anziani hanno ascoltato con interesse i rintocchi di un cuore che vuole, con intelligenza, portare un po’ di poesia nella tanta ‘prosa’ dell’emigrazione. Franco Aste, ci riesce. L’autunno della vita ha i
giovani di una volta’, ancora oggi emigrati, merita il grazie riconoscente. Gli apprezzamenti, gli applausi, i commenti entusiasti hanno fatto da stupenda corona all’intervento di Franco Aste. Gli occhi vivaci come faville tardive di una terza età ancora capace di sognare, brillavano di ricordi, a conferma di una vita ben spesa, meritatamente decantata dalla
anziani a stare meglio è una priorità imprescindibile, ci si rende conto che anche l’arte può contribuire a questo vivere meglio. Garantire condizioni di vita ottimali a coloro i quali hanno lavorato sodo per decenni, è anzitutto saper far memoria del passato, come l’artista Franco Aste propone nei suoi ‘inni’ alla famiglia, al lavoro, alla fatica, all’amore, alla fede
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Di fronte alla presa di coscienza che aiutare gli
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dei migranti. L’approccio degli anziani alla cultura consiste nel concedere loro di dare il miglior contributo possibile alla comunità ed in particolare ai giovani che, più di quanto può sembrare, hanno sempre più bisogno di ‘attingere’ da chi ha più esperienza di loro. C’è tanto nella poesia di Franco Aste per dimostrare che, nella casa di un anziano, sul ‘tavolo segnato dalla quotidianità’, ci sta bene un’opera come ‘Tardive Faville’, che aiuta l’ormai faticoso soffio a tener viva qualche favilla, che garantisca il fuoco della Speranza. L’iniziativa voluta dal ‘Gruppo Essere Insieme’ e dal ‘Fraterno Aiuto Cristiano’ della Missione di Berna, ha trovato valida collaborazione nella locale Famiglia Trentina, che promuove sul posto la ricchissima tradizione delle Dolomiti, e il sostegno della Scuola ‘in Lingua’, sempre di Berna. Il COMITES della circoscrizione consolare di Berna, nella persona del presidente Emirano Colombo, ha sottolineato che la manifestazione segna il positivo che la collettività di Berna sta vivendo. Valerio Farronato
Famiglie Trentine
SVIZZERA
Umberto Senter è tornato nella sua Novaledo Grande festa per il fondatore della Famiglia di Solothurn
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’ ritornato per un breve periodo, ospite di una famiglia di amici a Novaledo, Umberto Senter, classe 1930, un cittadino che in terra elvetica portò buona fama al suo paese d’origine e al Trentino. Durante la sua breve permanenza fu ospite d’onore in una festa privata organizzata da Giancarlo Filoso di Barco di Levico, che ricopre, fra l’altro, anche la carica di consigliere dell’Unione Fami-glie Trentine all’Estero e convinto sostenitore di tante iniziative in favore degli emigranti, nonchè trasferte in terra elvetica, anche accanto al Coro Genzianella di Roncogno.
sottostare per tre anni ad un duro lavoro che lo impegnava giornalmente per più di 15 ore. Successivamente, dopo aver frequentato alcuni corsi di specializzazione e di lingue, diventò capo squadra ed interprete nel campo edilizio. Entrò così come esperto alla manutenzione nel grande stabilimento per macchine tessili, quello del fratelli Sulzer di Zuchwil Solothurn, e qui svolse per ben 30 anni la sua qualificata attività professionale fino al giorno del suo pensionamento. In questi lunghi anni, nel tempo libero, si dedicò molto ai problemi dei suoi conterranei in
terra di emigrazione elvetica, divenendo "uomo della prima ora" nella fondazione della Famiglia Trentina di Solothurn, la prima associazione Svizzera fondata nel 1968. Umberto Senter fu per molti anni anche apprezzato presidente e tuttora vicepresidente con mansioni socio-culturali in vari settori presso l'ufficio emigrazione e sede madre della provincia autonoma di Trento. Questa Associazione conta ancora oggi, nonostante molti rimpatri dovuti anche alla grave crisi economica, 75 soci e simpatizzanti. Nel giugno del 1992 fu insignito del
Umberto emigrò in Svizzera nella primavera del lontano 1947 spinto, come tanti altri connazionali, dalle gravi difficoltà economiche post secondo conflitto mondiale. Iniziò con un lavoro fra i più umili, quello di stalliere presso un’azienda agricola in un paesino a pochi chilometri da Berna. Un anno dopo lasciò quel compito per trasferirsi poco lontano con mansioni di giardiniere, ma dovette ben presto ritornare all'agricoltura e Famiglie Trentine
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distintivo d'oro della Regione. Grande appassionato di musica sia classica che lirica, ma in particolar modo di quella sacra, fa parte tuttora di due cori dove spesso interpreta anche impegnativi pezzi d'assolo. Per la sua lunga attività canora è stato insignito il 15 settembre 1996, dall'Ordinariato Vescovile di Solothurn e Basilea, della medaglia d'oro "Deo Meo Laudatio". Da alcuni anni è presidente onorario della Famiglia Trentina di Solothurn, della quale Umberto Senter fu uno dei membri fondatori.
MARIO PACHER
SVIZZERA
Il Presidente dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero incontra i Presidenti delle Famiglie Trentine della Svizzera ed il Consultore della PAT LE FAMIGLIE TRENTINE DELLA SVIZZERA PLAUDONO ALL’IMPEGNO DI TAROLLI E SI DICHIARANO CONTRARIE AD IMPOSIZIONI DALL’ALTO Si è trattato della prima Assemblea annuale dei Presidenti delle Famiglie Trentine della Svizzera (Berna, Basilea, Zurigo e Solothurn) alla quale ha partecipato Tarolli Flavio Maria nella veste di Presidente dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero. La riunione di sabato 11 febbraio, ad Oensingen (Svizzera), ha segnato anche un altro primato: il primo incontro del Consultore per la Provincia Autonoma di Trento per l’Europa Occidentale, Giuseppe Filippi con i Presidenti delle diramazioni elvetiche aderenti all’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero. L’incontro, che si è svolto in un clima amichevole e familiare, ha consentito a Tarolli di incontrare una realtà associativa particolare, nata da una emigrazione trentina più recente
rispetto a quella del Sudamerica, caratterizzata dalla vicinanza geografica alla terra d’origine, che chiede alla sede madre ed alla Provincia di Trento soprattutto informazione e maggior coinvolgimento nelle iniziative che rivestano importanza per l’emigrazione o per il Trentino promosse in Trentino e in Svizzera. Il Presidente Tarolli ha avuto l’opportunità di incontrare e guardare negli occhi gli intervenuti e leggere le stesse storie di emigrazione vissute da qualsiasi ogni famiglia trentina. Anche cugini, zii e parenti di Tarolli sono stati costretti ad emigrare (Svizzera città di Berna, Belgio, Argentina e più recentemente negli Stati Uniti) “… storie di emigrazione accomunano quasi tutte le famiglie trentine che hanno visto partire i propri familiari, qualche volta li hanno visti tornare, altre volte, un destino più duro ha riservato loro la morte in terra di emigrazione... siamo, per il settore emigrazione, una delle due braccia operative della PAT che giustamente chie-
de reciproco rispetto e fattiva collaborazione tra le due Associazioni. Avete dimostrato con i Vostri 30 anni di storia che condividete nei fatti queste posizioni. Voi, da sempre, collaborate con i Circoli vicini. Vi ho portato nel mondo come esempio da imitare. Progetti condivisi e stima reciproca sono le basi sulle quali costruire in futuro nuovi accordi. Dobbiamo impegnarci nella costruzione di punti di contatto e nella valorizzazione delle eccellenze.” Gli emigrati sono stato e per il futuro ancora di più saranno una grande risorsa per il Trentino anche sotto il profilo economico e delle nuove opportunità: una nuova frontiera ed ambito d’azione in cui l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero è impegnata. Tarolli raccomanda di continuare a valorizzare la partecipazione dei giovani sui quali è doveroso investire per non disperdere “….tutto quello che hanno fatto i nostri genitori”. I rappresentanti dei sodalizi trentini della Svizzera
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(che rappresentano con i loro 35 anni di storia il nucleo storico dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero) hanno approfittato dell’occasione per sottolineare e ribadire che una unificazione imposta dall’alto non potrà incontrare il loro favore. Superfluo raccomandare la collaborazione con i locali Circoli Trentini, poiché da sempre essa esiste ed è praticata! Le Famiglie invitano i rappresentanti dei sodalizi trentini e che proprio sabato sera alcuni membri delle Famiglie partecipavano alla festa organizzata dal Circolo Trentino di Zofingen. Zencher Renzo, Presidente della Famiglia Trentina di Berna ha ricordato che solo qualche mese fa l’Associazione bernese da lui presieduta ha ospitato la presentazione del libro di Franco Aste, già consultore della Provincia Autonoma di Trento per la Svizzera e coordinatore dei Circoli Trentini. Ress Mario Presidente della Famiglia Trentina di Baselland ha intrattenuto ed accompagnato il gruppo delFamiglie Trentine
SVIZZERA
la Trentini nel Mondo in occasione della riunione dei Circoli Trentini d’Europa la scorsa primavera. I Presidenti hanno affidato al Consultore Filippi l’invito per l’Assessore Berasi a visitare le comunità trentine della Svizzera, fiduciosi che la conoscenza possa far cadere se esistenti i pregiudizi. Il Consultore Filippi che si sente prima emigrato e quindi consultore, ha ringraziato Agosti Vito, Presidente della Famiglia Trentina di Solothurn organizzatore dell’incontro, per aver reso possibile la conoscenza di tutti i rappresentanti dell’Unione in un’unica occaFamiglie Trentine
sione. Il consultore si è impegnato a riferire all’Assessore all’Emigrazione le richieste formulate dai Presidenti ed è conscio che il ruolo del consultore deve essere rivisto per poter incidere più sensibilmente sulle politiche dell’emigrazione. Anche per quanto riguarda l’area di competenza del consultore, concorda con i Presidenti circa l’opportunità di rivedere la divisione del territorio europeo.
aver assunto l’incarico in un momento delicato per l’Associazione. Tarolli ha affermato che il momento è stato affrontato con serenità perché l’Unione era forte delle indicazioni date dalle diramazioni e dal sostegno che le stesse avevano garantito. Tarolli ha chiesto quindi ai rappresentanti dei trentini una comunicazione chiara e la volontà di risolvere i problemi insieme. Le Famiglie Trentine della Svizzera sono state le prime ad essere fondate, se oggi esiste l’Unione - ha continuato Tarolli - è merito Vostro e ci sarà un futuro anche grazie al sostegno confer-
Parole di apprezzamento, incoraggiamento e massimo sostegno sono state riservate al Presidente Tarolli, da parte dei presenti, per
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mato e dimostrato, in modo deciso e convinto, dalle Famiglie elvetiche! Gli emigrati sono oggi anche sotto il profilo economico una risorsa per il Trentino: i nostri imprenditori trentini hanno capito che ci sono occasioni di crescita, scambio culturale ed economico. Grazie al sostegno dell’Assessore Panizza - del quale porta il saluto congiuntamente a quello del Presidente del Consiglio Provinciale Giacomo Bezzi – per es. in Brasile organizziamo corsi di formazione per i giovani discendenti trentini che poi verranno in Trentino per fare esperienza di lavo-
SVIZZERA ro e stage aziendali presso imprese; al termine di questo periodo torneranno in Brasile per diventare manager di imprese italiane che hanno investito in Brasile, con vantaggio culturale ed economico per i nostri giovani ma anche per le aziende che li assumeranno per le quali si avrà un duplice vantaggio: diri-
genti, parlanti italiano, con esperienze maturate in Trentino a costi molto più bassi rispetto all’assunzione di personale espatriato. Il Presidente, da poco rientrato da un viaggio in visita alle diramazioni brasiliane, ha annunciato con soddisfazione di aver presenziato alla cerimonia di inaugurazione di una nuo-
va diramazione: una crescita dell’Unione non tanto in termini numerici, ma qualitativi e di esperienza. Ma che cosa più fare l’Unione delle Famiglie di nuovo per gli emigrati svizzeri? La parola è passata ai Presidenti le cui richieste e suggerimenti verranno elaborati con l’obiettivo di trovare insieme
soluzioni soddisfacenti, esaurienti e durature volute dall’emigrazione trentina. “Non esiste vento a favore per chi non conosce il porto” scriveva Seneca e Voi avete fornito la mappa – ha continuato Tarolli - il Presidente visiterà i porti che voi indicherete, con le navi che vorrete suggerire!
Annunciamo il nuovo sito internet, uno strumento rinnovato e sempre in futuro aggiornato, mezzo utile di comunicazione www.famiglietrentine.org
Eid - Foss’h Mubarak
Buona Pasqua Sretun Uskrs
Joyeuse Paques Sretan Uskrs
Frohe Ostern Happy Easter
Kalo Paska
Feliz Pàscoa
Buena Pascua
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Famiglie Trentine
BRASILE
Il nuovo presidente dell’Unione ha incontrato le Famiglie del Brasile
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l Presidente dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero dott. Flavio Maria Tarolli ha visitato i sodalizi brasiliani aderenti all’Associazione. Il viaggio si proponeva numerosi obiettivi: la conoscenza reciproca, la verifica dello stato di attuazione e ed efficacia di alcuni progetti finanziati attraverso l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero, l’avviamento della fase costituente della Federazione delle Famiglie Trentine del Brasile, l’inaugurazione della nuova Famiglia Trentina di Pouso Redondo; l’individuazione di progetti ed iniziative da avviare in collaborazione tra Famiglie Trentine e Circoli Trentini; la raccolta delle istanze finalizzate alla pianificazione delle attività nel triennio 2005-2008; i
Famiglie Trentine
chiarimenti e la verifica dell’adesione delle diramazioni alla sede madre; l’avviamento di progetti di collaborazione economica tra imprese trentine e brasiliane. Il viaggio - che ha consentito di incontrare le Famiglie Trentine di Florianopolis, Rio dos Cedros Timbò, Rodeio, Joinville, Rio do Sul, Pouso Redondo nello Stato di Santa Catarina e Bento Goncalves, Sananduva, Santo Antao, Farroupilha nello Stato di Rio Grande do Sul – presenta un bilancio tanto positivo da superare le più rosee previsioni. Tutte le diramazioni brasiliane godono di ottima salute e si distinguono per dinamicità, partecipazione attiva dei soci sempre molto numerosi, massiccia presenza giovanile, ottima in-
tegrazione con le istituzioni locali (in diverse riunioni erano presenti i Sindaci, alcuni assessori, presidenti del Consiglio Comunale delle rispettive città) e ed italiane (la sede della Famiglia Trentina di Florianopolis, per esempio, ospita il Viceconsolato Italiano e la sede del Centro di Cultura Italiana), ottima la collaborazione con realtà associative e non di altre regioni italiane. Le Famiglie Trentine sono molto ben inserite anche nel tessuto sociale locale: molti sodalizi sono tra i promotori di importanti eventi culturali, ricreativi, sportivi e sociali a fianco delle amministrazioni pubbliche, ma anche di prestigiose istituzioni benefiche, culturali ed economiche. Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero, Flavio Maria Tarolli, circa lo stato di attuazione e le ricadute dei progetti realizzati anche grazie al sostegno finanziario della Regione Trentino Alto Adige. Il primo intervento consiste in un caseificio sociale, a Timbò (Santa Catarina) per il quale il Comune ha messo a disposizione un edificio. La cooperativa, frutto dei corsi di formazione organizzati dal
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Centro di Formazione Cooperativa “Don Lorenzo Guetti” di Florianopolis si occupa della raccolta del latte dei soci, la lavorazione e commercializzazione di prodotti lattiero caseari. Il Comune di Timbò assorbe il 70 % del latte prodotto che viene destinato alle scuole d’infanzia ed elementari. Nel 2006 l’impianto verrà potenziato e si punta alla omogeneizzazione e standardizzazione della qualità del latte e quindi della produzione, attraverso la costruzione di una stalla comune. Decisamente soddisfacente il sopralluogo al secondo progetto co-finanziato dalla Regione Autonoma Trentino Alto Adige ossia il poliambulatorio di Tuyuti (distretto nel quale la popolazione è quasi esclusivamente di origine trentina) nello Stato del Rio Grande do Sul. Si tratta di una costruzione razionale, ben progettata e costruita, in grado di rispondere alle diverse necessità ed apprezzata dalla popolazione di Tuyuti e Bento e dalle istituzioni. Il poliambulatorio è operativo 24 ore su 24, grazie a infermiere specializzate ed un medico convenzionato. È dotato di una farmacia
BRASILE ben fornita, servizi, ricezione, ambulatorio per vaccinazioni, sala per medicazioni, sala sterilizzazione, ambulatorio per inalazioni,
convinta adesione all’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero, riservando parole di elogio ed apprezzamento al direttivo ed al
piccola cucina per personale e gabinetto odontoiatrico, che verrà attivato a breve. Tutta la costruzione risponde alle normative in materia sanitaria del Brasile. Interessantissima l’iniziativa sviluppata dalla Famiglia Trentina di Rodeio la quale, grazie al prezioso impegno del suo presidente e stimato professore universitario, ha conseguito l’obiettivo della istituzione di un corso di lingua e cultura italiana presso l’Università Statale di Santa Catarina. Sono state messe le basi per la costituzione formale della Federazione delle Famiglie Trentine del Brasile e sono stati fissati alcuni incontri per studiare e discutere lo statuto, definire puntualmente il ruolo dell’organismo, le relazioni tre Famiglie Trentine e Federazione. Tutte le Famiglie Trentine incontrare hanno confermato la loro ferma e
nuovo Presidente. Corali anche le richieste formulate dagli emigrati: in primo luogo i corsi di italiano, seguiti dalla richiesta di maggior informazione, più fluida, costante ed aggiornata, la necessità di ampliare le biblioteche dei sodalizi, l’interesse per la riapertura dei termini per la presentazione della domanda per il riconoscimento della cittadinanza italiana.
divenendo quindi, come già alcuni nostri imprenditori trentini hanno intuito, un luogo di opportunità per l’Italia e per il Trentino che potranno sviluppare nuove relazioni anche mettendo a profitto le potenzialità offerte dalla presenza di tanti cittadini discendenti da nostri connazionali. L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero ha già valutato gli strumenti normativi, tecnici e finanziari per poter accogliere le numerose istanze. Alcune risposte sono già in fase di definizione e prevedono corsi di formazione, stage in strutture cooperative o imprese private trentine, quindi rientro in Brasile in azienda familiare o cooperative appositamente costitute su iniziative Unione-PAT, o in imprese private trentine che hanno investito in Brasile su progetti già sponsorizzati e avviati con l’Unione. Ciò consentirà di: - confermare la saldatura culturale tra Trentino e giovani generazioni discendenti di emigrati, - avere ricadute culturali e
Notevole l’interesse dimostrato verso gli interscambi, la conoscenza ed introduzione del modello cooperativo trentino e la promozione di accordi economici con imprese italiane e trentine. Merita sottolineare che il Brasile rappresenta oggi la decima potenza mondiale in crescita con indici strutturali di sistema, da anni ormai, tutti positivi. Assumerà un ruolo ancora più significativo nel panorama economico mondiale
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professionali sul territorio, - promuovere lo sviluppo del sistema cooperativo con conseguente crescita economica/apertura culturale, - formare anche per le imprese trentine operanti in Brasile manager locali con esperienza maturata in aziende trentine, parlanti italiano, discendenti di trentini a costi inferiori rispetto a manager italiani espatriati con al seguito le rispettive famiglie. Le Famiglie Trentine, pur rinnovando la loro ferma determinazione nel difendere l’autonomia e l’identità loro e della Associazione che le rappresenta a Trento, hanno accolto l’invito formulato dal Presidente Tarolli ad insistere nel cammino di distensione e collaborazione con i Circoli Trentini, individuando iniziative e progetti da realizzare in comune: un primo risultato si è già ottenuto a tempi di record, ossia il coinvolgimento del Circolo Trentino di Rio do Sul nella realizzazione del Festival delle Corali italiane dello Stato di Santa Catarina e nella pia-
Famiglie Trentine
BRASILE nificazione annuale degli eventi di quella municipalità. Ciò anche nella direzione auspicata dalla PAT. Insomma le Famiglie Trentine del Brasile sono vive, intraprendenti, giovani, di-
namiche, aperte al confronto, unite e forti, interessate a creare legami con tutti i soggetti istituzionali, culturali, economici e sociali del Trentino …e crescono. Ne ha avuto conferma il Presi-
dente Flavio Maria Tarolli, ospite d’onore alla cerimonia di inaugurazione della nuova Famiglia Trentina di Pouso Redondo, la cui personalità giuridica è stata concessa alla presenza di ben 135 soci fondatori fra i quali figuravano il Sindaco e il Presidente del Consiglio della città. Un’azione quella dell’Unione delle Famiglie Trentine all’estero che si sviluppa entro un sistema paese in forte evoluzione ove il gruppo italiano/trentino occupa una posizione di leadership nelle istituzioni locali e nei settori economici dello Stato. Persone che, fatte salve alcune eccezioni, non necessitano di sussidi
Brasile: Grande fermento e voglia di “Unione” E’ nata la nuova Famiglia di Pouso Redondo
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olte sono le comunità numerose di trentini che non si sono ancora organizzare in Associazioni per salvaguardare l’identità, i costumi e le tradizioni, ma anche per guardare insieme al Trentino, cogliendo quelle opportunità che, attraverso il sodalizio, risultano più
Famiglie Trentine
facili da conseguire. Le distanze continuano ad accorciarsi, tra Trentino e Brasile e lo dimostra anche l’inaugurazione della Famiglia Trentina di Pouso Redondo, alla quale si è accennato nel precedente articolo. Pouso Redondo, splendida cittadina di Santa Catarina conta 16.000 abitanti, il 40 % del-
la quale di origine italiana e di questa il 30% di origine trentina. L’economia si basa soprattutto sull’agricoltura ed anche molti dei soci della nuova Famiglia Trentina si dedicano all’agricoltura. Molto emozionante la festa di inaugurazione delle Famiglia Trentina di Pouso Redondo, che conta ben
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economici ma che chiedono contatti culturali intensificati e lo sviluppo di azioni/attività economiche. Persone intelligenti, professionalmente preparate nelle nostre università, con idee chiare relativamente alla conduzione, agli scopi, ai modelli di riferimento della vita di Associazione, ai rapporti con le istituzioni. È doveroso favorire la valorizzazione di tali eccellenze avviando percorsi che si articolino anche in occasioni di incontro fra Famiglie e Circoli Trentini; in progetti e collaborazioni che agevolino la costruzione di rapporti e stima reciproca fra persone, gruppi di persone ed associazioni medesime.
BRASILE
135 soci fondatori, tra i quali il Sindaco della cittadina Jocelino Arancio che ha presenziato con la consorte alla cerimonia. La diramazione ha dimostrato di essere molto ben inserita nel territorio e nelle istituzioni locali: anche il Presidente del Consiglio comunale Rui Cesar Voltolini è tra i soci fondatori e membro del direttivo della Famiglia Trentina. I discorsi del Sindaco e del Presi-
dente della diramazione Tercilio Bonessi hanno sottolineato l’interesse a promuovere un programma di interscambi culturali e nel settore della cooperazione. Il Sindaco ha confermato la volontà di creare accordi commerciale ed economici con il Trentino. L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero, anche a nome di tutte le diramazioni, porge un caloroso benvenuto nella grande Famiglia dei Trenti-
ni ed augura un lungo cammino pieno di soddisfazioni e traguardi ai nuovi associati. Alla cerimonia erano presenti anche Joao Andreata e Nelson Luiz Joppi della Famiglia Trentina di Florianoopolis (la prima in ordine cronologico ad essere fondata in Brasile), Arno Nardelli e Walter De Pinè della Famiglia Trentina di Rio do Sul ai quali va il merito di aver messo le basi per la costituzione della Famiglia di Pouso Redondo della quale stanno seguendo con attenzione i primi passi. Persone che hanno fatto la storia dell’Unione in Brasile e che testimoniano con entusiasmo la nostra presenza. Arno Nardelli e Walter De Pinè stanno ora raccogliendo le adesioni per la prossima Famiglia Trentina di Santa Catarina, la Famiglia Trentina di Mirim Doce, comunità che ha manifestato una forte volontà di costituire una nuova Associazione. Siamo
certi che, anche in questo caso, Arno e Walter saranno degli ottimi “genitori” per la nuova diramazione. Il desiderio di stringere legami più stretti con la terra d’origine è stato evidenziato anche dal Sindaco di Bento Goncalves, ospite alla cena e riunione delle Famiglia del Rio Grande do Sul che ha affidato al Presidente Tarolli il compito di rendere il più veloce possibile l’iter per la conclusione di accordo di gemellaggio già avviato con il Comune di Rovereto.
FAMIGLIE TRENTINE ALL’ESTERO PERIODICO DELL’UNIONE DELLE FAMIGLIE TRENTINE ALL’ESTERO O.N.L.U.S.
Direttore Responsabile: Fabio Lucchi Redazione: Silvana Bertona - Gianna Copat Renzo Huber - Oscar Lenzi Autorizzazione del Tribunale di Trento Registro Stampa n. 999 del 12.05.1998 Sped. in a.p. art. 2 comma 20/C Legge 662/96 - Filiale di Trento Piazza Silvio Pellico, 12 - 38100 TRENTo (Italia) Tel. ++39 0461.987365 - Fax ++39 0461.264081 e-mail: info@famiglietrentine.org www.famiglietrentine.org Stampa: Grafiche Futura - Mattarello (TN)
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Famiglie Trentine
ARGENTINA
Debut del Coro San Vigilio de la Familia Trentina de Rafaela Ayer, en el salón de la Sociedad Italiana, se presentó por primera vez el coro de voces masculinas San Vigilio de la Familia Trentina
de Rafaela. En la oportunidad, actuaron además el coro Santa Galsa de la parroquia San Antonio, dirigido por Esther Inwinkelried, el
coro de la cátedra del Profesorado de Arte del ISPR, la Escuela Municipal de Música Remo Pignoni, dirigido por Verónica Ghia-
no, Ana Cancelliere en vocalización y canto y Silvia Mulé como pianista, y el Grupo coral Tiempo, dirigido por Susana Bruno.
Culminó la Feria en la plaza Sarmiento Se realizaron distintas actividades. En la tarde de ayer, se presentó la caravana del acordeón de la Familia Trentina. Ayer finalizó la 44ª edición del paseo cultural en la Plaza Sarmiento, ubicada en el barrio homónimo de nuestra ciudad. En el día de ayer se presentó la caravana del acordeón de la Familia Trentina. El variado repertorio expuesto permitió a los ejecutantes exponer sus
Famiglie Trentine
virtudes, en tanto que la gente se sintió plenamente identificada con esta posibilidad de escuchar a un instrumento tan caro a los sentimientos de mucha de nuestra gente, algunos de los cuales expresaron haber sido ejecutantes en algún momento de su vida o, como muchos otros, asistir a "recitales" familiares con la batuta del nono o de algún tío que agregaba el sentimiento del canto a la música. Por otra parte, vale desta-
car que se desarrolló también una feria de artesanías, manualidades y eventos que la comisión vecinal del barrio Sarmiento postergó el pasado fin de semana por condiciones climáticas desfavorables. En el marco del proyecto "Rafaela lee" del municipio, organizó un espacio dedicado a la lectura e interpretación de cuentos para los más chicos y un puesto de trueque en el cual los interesados po-
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drán canjear libros y revistas. Durante la tarde del pasado sábado, el grupo Berimbau del Gimnasio Ritmo representó números de hip-hop y música brasileña, y de la misma entidad, un grupo infantil bailará ritmos latinos. Además, se sumó un grupo infantil del gimnasio A&S que presentó ritmos latinos y brasileños, como también las presentaciones de una murga y la de la banda local "Cuatro Copas".
PROVINCIA AUTONOMA
Dobbiamo operare per dare ai giovani qualità sociale e prospettive per il futuro L’Assessore provinciale Iva Berasi scrive all’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero Ringraziamo l’Assessore Iva Berasi per il gentile contributo che abbiamo particolare piacere di pubblicare. Particolarmente interessante e condivisibile, a nostro giudizio, è l’inciso della necessità di “….favorire l’unità delle comunità trentine all’estero, coltivando quei rapporti di amicizia e solidarietà che hanno aiutato i trentini al loro arrivo in terra straniera ma che sono strategici anche ora per dare qualità sociale e prospettive ai giovani. “ La nostra Associazione, muovendosi in tale solco e non escludendo a priori alcuna soluzione, fa proprio il giusto invito di ricercare le forme di collaborazione più idonee a dare risposte alle legittime sollecitazioni degli emigranti trentini. Urge riavviare un cammino di riflessione e di approfondimento che, partendo dal basso, possa sfociare in una proposta serena, concreta e più largamente condivisa. Flavio Maria Tarolli
È
stato un anno faticoso e importante, questo 2005 che sta per terminare. Un anno ricco di emozioni, di incontri internazionali e di progetti.
Abbiamo celebrato i 130 anni di emigrazione in Brasile con una straordinaria festa, “Le Radici dell’albero”, organizzata a Trento e alla quale hanno preso parte quasi un centinaio di amici trentino-brasiliani. Siamo, poi, stati in Messico a ricordare assieme ai nostri conterranei là emigrati, i 124 anni dell’arrivo dei Trentini nella terra dei
Maia. Abbiamo visitato alcune comunità trentine in Brasile, in Perù, abbiamo seguito con costante affetto e con attenzione vigile l’evolversi della situazione in Argentina e in Paraguay... E ho potuto personalmente rendermi conto del lavoro che sta compiendo nel mondo l’associazionismo degli emigrati di origine trentina. Ma i tempi, la modernità, la complessità dei problemi ci impone di affrontare la gestione dell’Emigrazione Trentina con una semplificazione e sinergia d’intenti che sappiano dare risposte ai problemi di oggi. Ed allora non posso sottrarmi, anche sulla rivista delle Famiglie Trentine dall’affrontare il tema dell’unificazione dei soggetti trentini che si occupano di emigrazione. Sono convinta che è nostro compito favorire l’unità delle comunità trentine all’estero, coltivando quei rapporti di amicizia e solidarietà che hanno aiutato i trentini al loro arrivo in terra straniera ma che sono
strategici anche ora per dare qualità sociale e prospettive ai giovani. Sono anche testimone delle difficoltà che talvolta s’ingenerano nelle autorità locali, con le quali, è necessario colloquiare e che si trovano costrette a interfacciarsi con due realtà associative che magari presentano gli stessi progetti, oppure le medesime modalità di intervento per risolvere determinati problemi. Ho potuto inoltre raccogliere più volte la richiesta di molti nostri emigrati, che chiedono alla Provincia di snellire la propria presenza in terra di emigrazione, eliminando i doppioni e razionalizzando gli investimenti sia in denaro, sia in risorse umane. C’è anche un aspetto di razionalizzazione delle risorse da non sottovalutare. Alla comunità che vive in Trentino viene chiesto di ottimizzare i propri programmi per renderli compatibili con una contrazione delle risorse in bilancio; la stessa cosa chiediamo alle due associazioni impegnate nel settore dell’emigrazio-
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ne che operano con il 95% di trasferimenti provinciali e che hanno il 60% dei costi riferiti a spese di gestione. I problemi da affrontare sono uguali per entrambi ma gli scenari internazionali di riferimento ci impongono scelte omogenee e spesso obbligate. Il governo provinciale, aveva dunque accolto con favore la decisione delle due realtà di avviare un cammino di riflessione e di approfondimento che nel corso del 2006 sfoci in una proposta comune per giungere quanto prima all’unificazione. Non posso, a questo proposito, non nascondere lo sconcerto che ho provato alla notizia che l’Unione Famiglie Trentine ha sconfessato il proprio presidente che aveva dato la disponibilità a ragionare sull’unificazione delle due realtà associative, cammino cominciato in sordina da qualche tempo e che era emerso in tutta la sua chiarezza di propositi e di strategie alla riunione dei Consultori per l’emigrazione che s’è tenuFamiglie Trentine
PROVINCIA AUTONOMA ta a metà settembre 2005 a Trento.Premetto che non viene qui messa in discussione la “storia” dell’una o dell’altra associazione, nate in tempi diversi, come conseguenza di sensibilità diverse e originali. Si tratta di trovare la forma migliore di unificare salvaguardando le specificità dei due soggetti per dare risposte efficaci alle sollecitazioni degli emigranti trentini. Io sono convinta e ho fiducia che, per il bene delle comunità trentine all’estero, si saprà sublimare il legittimo orgoglio di appartenenza, per contribuire positiva-
mente e fattivamente a creare una appartenenza “nuova”, più aperta e complessiva, che saprà rendere efficaci gli interventi e chiare le relazioni interne e internazionali. Sono altresì certa che ciascuno, per la propria parte e per la propria esperienza, saprà mettere a disposizione di questo cammino il proprio apporto originale fatto di idee, di sensibilità e di aspettative frutto di una storia unica e irripetibile. Questo ci domandano le comunità all’estero, questo ci chiedono i giovani all’estero, questo ci impone la con-
sapevolezza che d’ora in poi bisognerà ragionare solo in termini di interventi tempestivi e non dispersivi, con progetti di solidarietà, ma anche di promozione culturale che sappiano coinvolgere “tutti” coloro che saranno chiamati a essere protagonisti di questo percorso. Poi è logico: ognuno, in fondo al cuore, conserverà gelosamente e con cura la memoria di ciò che è stato. È, questo, un patrimonio prezioso che non vogliamo né svilire né rinnegare, ma solo utilizzare come collante e mettere in rete per ren-
dere più fecondi il lavoro e l’impegno di tutti. A tutti gli emigranti trentini che leggeranno questo scritto giunga la mia riconoscenza per il contributo dato dai loro nonni e nonne, padri e madri alla costruzione del Trentino di oggi. Profonda è la mia convinzione del valore e della ricchezza che loro rappresentano nell’aver contribuito a scrivere le pagine della nostra storia attuale e futura. Grazie.
IVA BERASI
Assessore all’emigrazione, solidarietà internazionale, sport e pari opportunità
Il Trentino ed i suoi emigrati: un legame da valorizzare Mi capita spesso, nello svolgimento del mio mandato, di avere rapporti con lavoratori stranieri operanti sul territorio provinciale. Nel settore artigiano trentino, infatti, gli imprenditori stranieri rappresentano quasi il 5% del totale. Si tratta di una percentuale che dimostra come i mestieri artigianali rappresentino un importante sbocco per l’attività lavorativa de-
gli immigrati. Allo stesso modo, un tempo non tanto lontano, migliaia di trentini sono partiti dalla nostra terra per cercare un’occasione di lavoro in altre nazioni: nei Paesi dell’Europa centrale, nelle Famiglie Trentine
Americhe, addirittura in Australia. E molti di loro hanno saputo dimostrare la stessa intraprendenza fondando, spesso con assoluta assenza di risorse, aziende che nel tempo sono cresciute e sono ancora lì a dimostrare l’operosità e la qualità del lavoro trentino nel mondo.Si tratta di una rete importante di imprenditori che, oltre a costituire un modello economico utile per lo stesso Paese che li ha accolti, testimonia non solo la qualità dell’imprenditoria artigiana, ma anche il valore del lavoro trentino al di fuori dei nostri confini. In un mondo dove le distanze, non soltanto economiche, sono sempre più ridotte, l’imprenditoria trentina nel mondo rappresenta un potenziale punto d’appoggio per l’internazionalizzazione delle nostre produzioni.Non va dimenticato, peraltro, che in alcuni di quei Paesi dove anni or sono i trentini hanno trovato lavoro, oggi vi sono condizioni
economiche molto difficili. Spesso una via d’uscita a questa situazione di disagio è rappresentata dalla prospettiva di un ritorno in patria che, tuttavia, presenta notevoli incognite e spesso costi importanti. Anche in questo caso il bagaglio professionale costituito dall’avere svolto un’attività artigiana rappresenta un punto di forza per il reinserimento economico nella terra d’origine. Proprio per favorire il reiserimento di questi lavoratori provenienti da Paesi stranieri la Provincia autonoma di Trento ha investito molto, disponendo una serie di aiuti a favore degli emigrati che rientrano in Trentino e prevedendo agevolazioni per i nuovi imprenditori che avviano nel territorio provinciale una nuova attività artigiana. Mi pare utile sottolineare l’importanza di questi interventi che rappresentano il giusto riconoscimento del fatto che il benessere del
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Trentino si è potuto concretizzare anche grazie al duro lavoro e alle sofferenze dei nostri conterranei all’estero. E’ inoltre importante far sì che non vadano perse quelle professionalità che si sono formate in un ambiente economico diverso dal nostro e che, grazie alla loro varietà, possono contribuire ad un’ulteriore crescita della qualità imprenditoriale locale. Infine voglio ricordare che proprio per rafforzare questo legame tra imprese artigiane e emigrazione ho allo studio, attraverso un apposito fondo di valorizzazione dell’artigianato, un’iniziativa di cooperazione che, in nazioni in cui è forte la presenza trentina, si propone di trasmettere il bagaglio di una professione artigiana ai giovani interessati.
Franco Panizza Assessore Provinciale all’Artigianato e Cooperazione
CORI
Buon Compleanno amici del “Cima Verde” Il Coro Cima Verde di Vigo Cavedine compie 10 anni. Il 2005 è stato ricco di eventi per festeggiare questo meritato traguardo. Alla serata di fine festeggiamenti, il giorno sabato 3 dicembre presso il teatro di Vigo Cavedine, per la quale è pervenuto un gradito invito di partecipazione anche alla sede madre dell'Unione Famiglie Trentine all'Estero. Una magnifica serata, ben organizzata, nella quale gli amici del Cima Verde hanno illustrato, con i loro canti ed un video, , tappa per tappa, l’entusiasmante cammino lungo dieci anni. Una serata alla quale, chi ha partecipato, ha potuto apprezzare, oltre al clima familiare, una buona dose di amicizia, cordialità e organizzazione. Il Coro Cima Verde , nato nel 1995, ha fatto il suo de-
butto ufficiale il 21 novembre del 1997, dopo più di un anno di lunghe prove per la creazione di un proprio repertorio base, con un padrino di tutto rispetto: il Coro della Sat. Ha in questo tragitto organizzato molteplici iniziative, dando un ottimo contributo alla coralità Trentina ma in particolar modo alla propria comunità. Merita di ricordare: la rassegna denominata “Musicavedine” alla quale invita gruppi canori e musicali anche di fama internazionale; “In Valcantando” (dal 1999) concerto con l’invito di altri gruppi musicali che viene eseguito sfilando per le vie del centro storico del paese di Vigo Cavedine e accompagnato da moltissime persone; poi ancora sempre nel 1999 la rassegna “ Natale in Amicizia” sempre con l’invito di va-
riegati complessi canori e musicali. Ha istituito un mini coro formato da giovani dai 12 ai 14 anni, istruiti dalla Prof.ssa Cecilia Pederzolli. Molte le trasferte guadagnate in Italia e all’estero: a Praga, Vienna, Parigi, Barcellona, in Germania, ecc.. riscuotendo applausi ovunque. Nel 2000 ha inoltre inciso il suo primo CD “Poesia e realtà popolare”. Non è tutto !! In fatti il coro da anni contribuisce a opere di solidarietà, con l’adozione di tre bambini a distanza e ha partecipato a manifestazioni per associazioni “AIDO” associazioni per la lotta contro i tumori e leucemie, l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero per raccolta fondi pro emigranti bisognosi con il Coro Genzianella, si è esibito nelle case di riposo per
allietare i nostri anziani e via. Il coro fino al 2005 è stato diretto dal Maestro Luigi Andreatta che ha percorso 10 anni di attività, ma che ora per intraprendere altre strade ha lasciato posto al giovane Maestro Gianluca Zanolli, coadiuvato dal vice Maestro Gino Bolognani. Il Coro inoltre è presieduto dall’ottimo Presidente Gianni Bolognani, che con carisma e simpatia guida la compagine fin dalla sua nascita. Complimenti ancora dunque!! …con l’Augurio di sempre più entusiasmanti traguardi... Per la soddisfazione di tutti. Giancarlo Filoso Per chi volesse visitare il sito del Coro Cima Verde: info@corocimaverde.it
Emozionante serata di compleanno per il più “brasiliano” dei cori trentini
Il Coro Valbronzale ha festeggiato il trentesimo di fondazione E’ merito in larga parte del Coro “Valbronzale” di Ospedaletto se, qualche anno fa, è nato in Brasile il Coro CITAVI. Furono, infatti, il maestro Riccardo Baldi ed alcuni suoi coristi a porre le basi, con una sorta di “corso intensivo” tenutosi nell’autunno del 2001, per la nascita del gruppo corale brasiliano formato da immigrati trentini dell’Alta Valle Itajaí.
E l’indimenticabile esperienza vissuta in Brasile è stata annoverata fra i ricordi più belli in occasione della manifestazione con la quale il Coro “Valbronzale” ha festeggiato, nella chiesa di Ospedaletto, il proprio trentesimo anniversario di fondazione. Una serata ricca di emozioni e di ricordi che il presentatore del concerto, il giornalista Fabio Lucchi,
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Famiglie Trentine
CORI ha fatto uscire dall’archivio della memoria, legando ogni canto eseguito dal coro “Valbronzale” ad un particolare momento di questi trent’anni di vita associativa: le prime esibizioni ad Ospedaletto e nei paesi della Valsugana, le trasferte in Spagna e in Brasile, l’ami-
cizia con il Coro austriaco di Bludenz, le due incisioni discografiche e la realizzazione della videocassetta. A fungere da filo conduttore di una fitta serie di impegni distribuiti sull’arco temporale di trent’anni, la presenza costante e preziosa del maestro Riccardo Baldi,
fondatore del coro ed ancor oggi guida insostituibile del complesso corale di Ospedaletto. Sono stati per lui gli applausi più calorosi del pubblico e di tutti i coristi. A testimoniare il legame che il coro di Ospedaletto, terra di emigrazione, da sempre intrattiene con i
trentini all’estero, la presenza al concerto di un gruppo di giovani discendenti di emigrati trentini che, in quei giorni, stavano frequentando a Candriai sul Monte Bondone un corso di formazione per animatori culturali promosso dalla Provincia autonoma.
VITA IN FAMIGLIA Echi nel Cuore Ecco come racconta la sua esperienza trentina al Soggiorno di Formazione a Candriai, Jorgelina Donati, la rappresentante della Famiglia Trentina di Rafaela: “Sono passati dodici giorni del mio rientro a casa e ancora ho il cuore e il pensiero nel Trentino..... L´esperienza che ho vissuto è stata unica e indimenticabile. Assistere al Soggiorno di Formazione per Animatori Culturali della Collettività Trentina all´Estero è stato per me frutto di un arduo lavoro di preparazione; per primo, lo studio della lingua italiana, poi, addentrarmi in tutta la civiltà trentina: storia, costumi, geografia e vita odierna. Dopo, con il gruppo giovani di Rafaela, elaborare il nostro progetto per diffondere nelle sezioni. Quando arrivai a Candriai, veramente ero commossa.... Conoscere tanti giovani di diverse nazionalità e realtà mi ha permesso crescere e maturare nei miei confronti perchè mai avevo avuto un´esperienza di questo genere. Il lavoro svolto è stato intenso ma interessantissimo per tutto ciò che ho imparato; e poi, percorrere la Provincia, vedere e godere i suoi meravigliosi paessaggi, svelare tanti
misteri di gnomi e streghe che si rinchiudono nei suoi castelli, nei suoi boschi: tutto fu insomma, i miei sogni fatti realtà. E come regalo finale il conoscere San Lorenzo in Banale, paesi dei miei nonni paterni: Onorina Giuliani ( Galanti ) e Tranquilo Donati ( Poesi ), i pochi parenti che ancora ci sono fu rivivere i racconti che da bambina ho sentito da loro che mai dimenticarono il suo "amato Trentino". Grazie a Tutti per essere parte del mio sogno: al mio sodalizio "Famiglia Trentina di Rafaela" e gruppo giovanile; alla Nostra Sede Madre L`Unione delle Famiglie Trentine all´Estero; al Coro Genzianella di Roncogno, Pergine, per avermi fatto sentire come si fosse a casa mia; alla nostra Coordinatrice ed esempio di animatrice culturale: Antonella Giordani, e infine, alla Provincia Autonoma di Trento che con queste iniziative offre ai giovani discendenti trentini, l`opportunità di poter riportare ai nostri paesi d`origine la nostra identità ed orgoglio di essere trentini anche il compromesso di divulgarlo....” Amicizia, trentinità, allegria e natura.
Grazie a Francesco Moser Rivolgiamo un grazie sincero a Francesco Moser, che ha prontamente accolto la richiesta della Vicepresidente Rina Bonvecchio donando una splendida bicicletta nuova ad una famiglia di emigrati trentini rimpatriati dall’Argentina, fa-
Famiglie Trentine
cilitando gli spostamenti necessari per raggiungere il posto di lavoro. Anche attraverso gesti di generosità come questo, diventa meno traumatico e difficile l’inserimento e la vita di tutti i giorni per nostri emigrati.
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VITA IN FAMIGLIA
Buon compleanno Joao La Famiglia Trentina di Florianopolis ha festeggiato Joao Andreata per il suo 63° compleanno. La Famiglia Trentina ha voluto fargli omaggio di una targa, segno del riconoscimento del lavoro svolto da Joao per la Famiglia Trentina, ma anche a favore
della diffusione della cultura italiana e del modello cooperativo trentino. L’Unione delle Famiglie Trentine augura ad Andreata 100 di questi giorni ed alla Famiglia Trentina augura di trovare altri 100 di questi Andreata.
Timbò in festa per i 123 anni di emigrazione trentina Pubblichiamo volentieri la foto che ci ha gentilmente inviato la Vicepresidente della Famiglia Trentina di Timbò Norma da Rui che, a tal proposito ci scrive: “ Vi faccio venire un po’ di acquolina in bocca!!! Domenica scorsa, 27 febbraio, abbiamo fatto un pranzo tra le famiglie Gadotti discendenti di Civezza-
no, Odorizzi di Albiano, Da Rui da Belluno per festeggiare questi123 anni di immigrazione in Brasile su la stessa terra a Tiroleses – Timbo (dove é stata fatta la Festa) e Santos. Il pranzo é stato una costela de manzo di 30 (trenta!!!) Kilogrammi che é diventata squisita....!
Felicitazioni Vivissime! La Famiglia Trentina di Villa Allende è in festa per il matrimonio di Romina, figlia del Presidente della nostra diramazione locale. A Lei ed al marito le più vive felicitazioni per una lunga e serena vita matrimoniale.
A Rafaela c’è il Coro “San Vigilio” È con grande piacere che pubblichiamo la foto del Coro San Vigilio mentre si esibisce, lo scorso 23 dicembre, nella bellissima Cappella di Sant’Antonio a Rafaela, durante il Gala Natalizio al quale hanno partecipato anche il Coro San Rafaele e la
Corale Tempo. Sempre in occasione delle feste natalizie, i soci della Famiglia Trentina di Rafeala hanno consegnato il “corredino” ai bambini bisognosi nati in quel periodo: un messaggio natalizio autentico che dovrebbe farci riflettere.
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50 anni di felice vita insieme Susy e Umberto Senter hanno recentemente festeggiato le nozze d’oro: 50 anni di vita matrimoniale durante i quali i doni sono arrivati ricchi ed abbondanti, e con grande generosità questi doni sono ricaduti sulla Famiglia Trentina e sulla comunità locale attraverso i tanti impegni sociali, culturali, associativi che Umberto e
Susy continuano ad assumere. L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero, insieme con la Famiglia Trentina di Solothurn, nell’augurare che la vita matrimoniale continui felicemente per tanti anni ancora, ringrazia la Famiglia Senter per l’amore che ha saputo riversare sulla nostra Associazione.
…Candriai 2005 Eccole qui le rappresentanti delle Famiglie Trentine all’ultima edizione del Soggiorno di Formazione per animatori culturali tenutosi a Candiai lo scorso autunno. Da sinistra Cleide Furlani, rappresentante della Famiglia Trentina di Rodeio, Rossetto Giron Graziela Rappresentante della Famiglia Trentina di
Farroupilha, Rina Bonvecchio Vicepresidente dell’Unione delle Famiglie Trentina all’Estero, Donati Jorgelina rappresentante della Famiglia Trentina di Rafaela, Gianna Copat segretaria dell’Unione e beato tra le donne Ariel Pasquini, rimpatriato da Resistencia (Argentina) con la sua bellissima Famiglia.
Ricordi natalizi L’Assessore Provinciale all’Artigianato e Cooperazione dott. Franco Panizza ha visitato il nostro stand allestito ai mercatini di Santa Lucia, eccolo nella foto insieme alla Vicepresidente Rina Bonvecchio che sfidando il freddo ed il gelo ha intrattenuto clienti e turisti per due giorni. Ringraziamo tutti i visitato-
ri e tutte le nostre amiche che hanno collaborato alla realizzazione dei lavori artigianali e di grande pregio che sono stati venduti. Un particolare ringraziamento alla Consigliera Renata Corradini, che con grande capacità artistica ha creato appositamente per l’occasione vere opere d’arte.
Dario e Cecilia ci hanno lasciato Con queste parole gli amici della Famiglia Trentina di Berna hanno voluto salutare Dario Pedrotti, morto a Berna il 27 gennaio scorso. Dario ha svolto onestamente e con grande intelligenza e passione l’incarico di tesoriere dalla data della costituzione della Famiglia Trentina di Berna. “La scomparsa del nostro amico Dario è anche per noi una dolorosissima perdita. Membro del Comitato della Famiglia Trentina di Berna, Dario fu uno dei fondatori nel marzo del 1972 e rivestiva tuttora la sua funzione. Nel corso di oltre 30 anni di esistenza della Famiglia Trentina, Dario si è prodigato con passione ed interessamento alla continuità dell’associazione. Alle nostre manifestazione è sempre stato una figura presente e valida. Con il suo buonumore e la sua cordialità non poteva inimicarsi quelli che gli stavano vicini. Noi del comitato con la sua scomparsa perdiamo un carissimo amico, che per decen-
Famiglie Trentine
ni ha condiviso una parte della nostra vita. Il vuoto che lascerà non sarà facile da colmare. Non possiamo che essergli grati del suo prezioso contributo esercitato in seno al comitato attraverso i suoi assennati interventi. Lo ringraziamo particolarmente per la sua disponibilità e le sua profonda amicizia nei nostri confronti. Alla moglie Raffaela, che gli fu sempre accanto, va in nostro affetto e condividiamo con lei il grande dolore. Ciao Dario” L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero si associa e incoraggia Raffaela a continuare a camminare sulla strada percorsa insieme a Dario per tanti anni. L’Unione delle Famiglie Trentine è vicina anche alle Famiglie Moschen e Agustini per la morte di Cecilia Agustini de Moschen, socia della Famiglia Trentina di Avellaneda. Cecilia ci ha lasciati il 14 settembre scorso, all’età di 73 anni. Discendente di Bartolomeo Agostani e Zeffira Martinello partiti da Telve Valsugana, ha dato un notevole impulso all’attività del sodalizio trentino.
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PERSONAGGIO
Pedro Luis Roata: artista della fotografia Nato nel Chaco, in Argentina, era figlio di emigrati trentini Pedro Luis Raota (il primo a sinistra) assieme ai parenti, nel suo primo viaggio effettuato nel 1960, in visita alla casa natale a Barco di Levico in Via Sella, di suo padre Giuseppe Raota, fratello di Giovanni (cl.1900), Pio (cl.1914), Elisa (cl.1907), Fiorina (cl.1903); in alto a destra la casa natale e il Sig. Raota Paolo primo cugino di Pedro Luis Raota.
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edro Luis Raota nacque in Argentina nella provincia del Chaco, il 26 aprile del 1934. Figlio di una famiglia di contadini, smise di lavorare la terra, che rendeva molto poco per intraprendere una nuova strada. Grande appassionato di fotografia, si trasferì nella città di Santa Fè, dove acquisì le prime nozioni di fotografia; vendette allora, la sua bicicletta per comperare la sua prima macchina fotografica. Fu così che incominciò un cammino ricco di soddisfazioni, conseguendo diversi riconoscimenti internazionali. Incominciò a guadagnarsi da vivere facendo foto tessera; si trasferì poi nella città di Villaguay, Entre Rios dove prestò il servi-
zio militare. Finito il servizio militare, rimase in quella città, che risultò essere la porta del successo della sua vita; lì creò il suo primo studio fotografico e lavorando intensamente conquistò i suoi primi premi. Convinto della strada intrapresa, fece la sua prima esposizione di fotografie a Buenos Aires. Incominciò a girare con macchina fotografica sempre in spalla, osservò ed imparò sempre più, per poi mostrare la sua creatività nell’interpretazione della vita che ci circonda. Lunga fu la lista dei suoi premi di merito, della quale elencheremo i più importanti: 1958 : nel piccolo paese dove abitava prese per la prima volta parte ad un concorso e vinse il Primo Premio; 1966: (Spagna- Madrid) Vince il Primo Premio con un illustrazione della vita e abitudini del Gaucho dell’Argentina; 1967: in concomitanza col Festival Cinematografico di Cannes, venne organizzata una mostra denominata “ Fotografie Insolite” e tra 2500 partecipanti di tutto il mondo vinse il secondo premio; 1968: continuarono a sus-
seguirsi meritatamente i trofei: Trofeo Condor della Federazione Argentina di fotografia, a Buenos Aires, Monza (Italia) con il Primo Premio con la sua opera “Dramma”; poi ancora a Mondavi (Italia) Johannesburgo, (Sud Africa), Londra, Torino, Reims. Guadagnò il “SIP Mergenthaler della Società di stampa internazionale, che rivincerà anche l’anno seguente. 1969 : Ricevette il suo più importante premio della carriera: quello di Migliore Reporter Grafico del Mondo, concesso dall’Aia (Olanda), quello che gli darà la possibilità di viaggiare sempre di più in Europa, per poi rivincerlo ancora; oltre che in Italia vinse Primi premi in Australia, Austria, Inghilterra, Francia. 1970: Vinse il Premio “Gabbiano d’Oro” nella competizione Mondiale
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sulla fotografia a Lisbona (Portogallo); incominciò ad essere invitato come ospite d’onore in Sud Africa, Francia, Olanda, Venezuela, Belgio considerato uno dei 10 migliori fotografi del mondo. 1971: Il Salone Internazionale della Fotografia di Hong Kong vinse il primo premio che vinse anche nel 1972 e 1973; in quell’anno vinse importanti primi premi a Singapore ed in Inghilterra. 1972: guadagnò il Trofeo Georges Pompidou a Parigi (Francia). Anche il Trofeo Chiacchieri Kingsley nella Competizione Mondiale della Fotografia in New York, (Usa), così come nel 1976. 1974: vinse il Premio PRAVDA-74 a Mosca (U.R.S.S). Questo premio di Giornalismo Fotografico lo portò in un interessante viaggio per l'Unione Sovietica. In questo paese
Famiglie Trentine
PERSONAGGIO
per 45 giorni raccolse importante materiale che fece conoscere dopo una serie di viaggi, negli anni successivi, attraverso la Romania, Ungheria, Cecoslovacchia, Libia, Israele, Marocco, Stati Uniti, ecc., riuscendo a riunire fotografie di 28 paesi differenti. Una raccolta di queste foto fu mostrata a Buenos Aires in un'esposizione nel Museo di Arte Moderna che dopo percorse il paese in una mostra itinerante. Alla fine di 1974 ottenne il Primo Premio nel salone Internazionale di Bangkok (Tailandia). 1975: Primo Premio nei Saloni di Southampton (Inghilterra) ed in Wilmington, (Usa), paese questo ultimo dove guadagnò la Medaglia di Oro nel Salone Internazionale di Giornalismo Fotografico. In Europa conquistò il premio più importante dell'anno, il Biennale Mondiale di Europa-75. 1976: vinse Primi Premi in Maitland (Australia), Rochester, (Usa), Parigi, San Famiglie Trentine
Francisco ed il Primo Premio nel Kleuren festival di Morstel (Belgio). Le sue opere vennero richieste per essere esposte nel Museo di Arte Moderna di New York e nel Lonwieu Museum di Texas, (Usa). Visitò e fotografò le feste di San Fermín in Pamplona. 1977: vinse il Primo Premio nel Salone Internazionale di Fotografia Giornalistica di Washington, (Usa). Quell'anno uscì alla luce il suo primo libro, pubblicato in cinque lingue, sotto il titolo Pedro Luis RAOTA, con la raccolta delle più importanti fotografie. 1978: a Newcastle (Australia) ed Reims (Francia) espose come invitato di onore. La Biblioteca Nazionale di Parigi incluse una collezione di 60 opere nella sua galleria permanente. 1979: in Argentina vinse il Primo Premio nel Salone Internazionale di Rosario ed anche in quello di Buenos Aires. Integrò come Giuria Internazionale la
terna che decise i premi di Edimburgo, Scozia. Pubblicò una raccolta denominata Immagini Tipiche Argentine. 1980: una collezione delle sue opere percorse l'Italia in successive esposizioni. Poi fu la volta del Belgio, mentre in Australia una collezione di 65 opere fu ospitata da diverse Università di quel paese. Vinse inoltre il Primo Premio nei Saloni dell'Andorra ed Alicante (Spagna). In Kuala Lumpur, Malesia, nello stesso Salone vinse i tre Primi Premi nel categoria colore, monocromo e diapositive. Le sue opere furono comprese nel "Hall of Fame" per il Permanent Collection Commitee della Photographic Society of America. 1981-86: entusiasmato per la fotografia in colore, ne pubblicò una carrellata sui Gauchi con 12 temi che svegliò l'interesse dei collezionisti. In 1981 cominciò a funzionare a Buenos Aires l'Istituto Superiore di Arte Fotografica, diretto da lui (fino al suo decesso) e sostenuto da un gruppo scelto di professori. Col correre degli anni Pedro Luis Raota sviluppò un stile molto particolare e personale. Nelle sue fotografie, i forti accenti di luce risaltando su un fondo oscuro, sono arrivati ad essere un suo marchio registrato. Qualunque osservatore che abbia contatto giornaliero con materiale fotografico, ed ancora i
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non esperti in materia, possono riconoscere, a prima vista, la grafia di questo maestro. Nonostante la sua morte improvvisa, il 4 marzo del 1986, continua ad essere considerato come uno dei dieci migliori fotografi del mondo e, avendo conseguito innumerevoli premi concessi da giurie dei cinque continenti, la sua arte e creazione continuano a sorprendere per il suo amore, realismo o crudezza. Raota è, soprattutto, un uomo sensibile che sa creare immagini, piene di tenerezza, di straripante allegria e che ha saputo forgiare un linguaggio fotografico di infinita chiarezza concettuale. Un'arte che trasmette il tratto più distaccato del suo creatore: la sua illimitata umanità contribuisce a riscattare il vissuto comune di tutta l’umanità. Attraverso la lente. Attraverso l'anima. Alcune delle sue opere: