Famiglie Trentine N°49

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PERIODICO DELL’UNIONE DELLE FAMIGLIE TRENTINE ALL’ESTERO Poste Italiane S.p.a. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 NE/TN Tassa riscossa – Taxe perçue 49 novembre 2020 AssembleA dei soci FoRÇA eXPediciÓNARiA bRAsileiRA dURANTe lA secoNdA GUeRRA moNdiAle com’è Piccolo il moNdo TesTimoNiANze di edUARdA leTiciA leNzi e sUsANe PRiscillA PeRiNi

Unione Famiglie

Corso 3 novembre 72 38122 Trento (TN) Tel. +39 0461 237234 info@famiglietrentine.org pec: famiglietrentineaps@pec.it Direttore Responsabile Paola Zalla

Comitato Editoriale Patricia Lanzziano Broz Simone Marchiori

Hanno collaborato Andrea Gandolfi Mirko Pergher

Eduarda Letizia Lenzi Susane Priscilla Perini Terry Biasion

Si ringrazia Trentino Sviluppo S.p.A. per aver messo a disposizione l’immagine pubblicata in quarta di copertina. Alessandro Gruzza, autore dello scatto, ha ritratto l’inverno Pale di San Martino, con Cima Vezzena e Cimon de la Pala

Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 22 del 21/12/2012 - Rivista quadrimestrale dati della testata

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Unione Famiglie Trentine all’estero

Trentine all’Estero

Pag.4 Editoriale Pag.5 Settimana dell’accoglienza

Pag.7 Assemblea dei Soci Pag.9 Report degli incontri a tema con le diramazioni all’estero Pag.16 L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero e la scuola

Pag.19 La Força Expediciónaria Brasileira durante la seconda Guerra Mondiale

Pag.22 Com’è piccolo il mondo

Pag.25 Lunari dal Nos Pag.27 La Poesia: “Inverno” “La casa” Pag.28 Le ricette: dal Trentino la “Budino di pane”, dall’estero “Dulce di Leche”

Pag.30 Notizie dalle diramazioni

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EDITORIALE di Paola Zalla

Un anno difficile. In salita. Per tutti. In coerenza con lo spirito dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero abbiamo voluto condividere con le nostre Diramazioni le emozioni suscitate da questo frangente estremamente complicato, inedito, causa di un cambiamento epocale e di implicazioni pesanti su salute, economia e socialità. Per accorciare le distanze e sentirci più vicini alle nostre Famiglie, nel mese di aprile in pieno lockdown, abbiamo realizzato un numero speciale del notiziario Famiglie Trentine dal titolo «In prima linea contro il coronavirus», dove abbiamo raccolto le testimonianze delle comunità trentine all’estero. È un’antologia, un racconto corale, uno straordinario dialogo fatto di parole e immagini, una preziosa occasione per sentirsi al telefono e raccontarsi il quotidiano di un tempo sospeso. Lo speciale coronavirus è stato costruito INSIEME e si è rivelato uno strumento per conservare fiducia e speranza. Poi, per noi in Trentino l’inverno ha ceduto il passo alla primavera e all’estate, mentre per molti dei nostri trentini all’estero era il tempo del clima invernale. L’emergenza sanitaria immutata nei due emisferi. Anche dove sembrava volgere al bello, in realtà il virus continuava ad essere presente. Così a distanza di mesi dallo speciale dedicato al covid abbiamo voluto incontrare di nuovo le nostre Diramazioni per osservare e riflettere sulle conseguenze e ferite lasciate dagli eventi. L’occasione è scaturita dalla partecipazione alla Settimana dell’Accoglienza che per l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero è diventato un appuntamento fisso, quest’anno dedicato al tema «Le Co-

munità trentine all’estero ai tempi del coronavirus».

Molta partecipazione e grande interesse hanno caratterizzato quest’incontro a distanza nel corso del quale si è parlato di scuola durante il lockdown, di un’esperienza pastorale in Olanda, di buone pratiche… e molto altro. La circostanza ha dimostrato una volta di più quanto sia forte nel cuore di oriundi e discendenti il desiderio di sentirsi parte attiva e propositiva rispetto alla nostra comunità trentina. Per lavorare insieme, per riflettere, per raccontarsi e sentirsi vicini. Grazie alla tecnologia le distanze non sono un problema, ma un’occasione da cogliere per imparare a svolgere in modo diverso attività, funzioni e progetti. L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero guarda al futuro con speranza e rinnovato vigore poggiando su un consiglio di amministrazione fresco di elezione, guidato da Mauro Verones confermato Presidente per altri tre anni. A lui, alla Vicepresidente Patricia Lanzziano Broz e a tutti i consiglieri auguriamo buon lavoro. L’assemblea elettiva si è svolta il nove settembre e, oltre ai componenti del consiglio di amministrazione, sono stati designati i membri del Collegio dei Probiviri e dell’Organo di Controllo. Molte le conferme, qualche volto nuovo e dopo un impegno decennale lasciano Giancarlo Filoso e Renzo Uber, figure che tanto hanno dato all’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero. Il percorso iniziato nel lontano 1969 prosegue nel solco di quanto seminato nel tempo, riservando un occhio di riguardo al passato ma concentrando attenzione e sensibilità al presente affinché si possano inter-

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pretare al meglio gli scenari attuali e costruire progetti sostenibili, efficaci, utili e in grado di garantire ricadute positive su tutta la nostra comunità trentina. Un grazie di cuore lo mandiamo agli amici di Iola di Montese, a Lino Junior, Odilon Pilati. Un ringraziamento va anche all’associazione El Brenz alla sua Vicepresidente Milena Comini e al presiden-

te Cristian Bresadola che ci hanno fornito lo spunto per l’impostazione del nostro calendario 2021, in allegato a questo numero del notiziario. A Cristian diventato papà da poco vanno le nostre congratulazioni, un abbraccio alla mamma Giorgia Ferro e un bacio alla piccola Elsa. Buona lettura!

LA SETTIMANA DELL’ACCOGLIENZA

Lo scorso 30 settembre, si è tenuto l’incontro virtuale internazionale “Le comunità trentine all’estero ai tempi del coronavirus” come side-event della Settimana dell’Accoglienza organizzato dall’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero in collaborazione con il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (CNCA), associazione di promozione sociale nata negli anni ’80, con sede nazionale a Roma, e articolata in 17 federazioni regionali a cui aderiscono circa 270 organizzazioni presenti in quasi tutte le

regioni d’Italia (cooperative sociali, associazioni). L’evento è stato moderato da Patricia Lanzziano Broz, Vicepresidente dell’UFTE, che ha contattato i relatori e con loro definito i contenuti degli interventi che in seguito sono stati utilizzati come esperienze significative a livello universitario. L’appuntamento in videoconferenza ha visto la partecipazione di molti Presidenti delle Diramazioni UFTE all’estero che hanno dimostrato grande interesse nei confronti degli approfondimenti proposti da relatori

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di alto profilo come Maria Paola Cueva, docente universitaria esperta in relazioni internazionali che dalla Colombia ha relazionato sul tema «L’importanza di sviluppare competenze interculturali per emigrare dal tuo paese».

Mauricio Menenes ha parlato della sua esperienza come delegato della pastorale giovanile e vocazionale ad Utrecht in Olanda. Dall’Argentina è intervenuta Margarita Bussolon, Presidente della Famiglia Trentina di Resistencia e responsabile della Scuola bilingue Amici a Resistencia con una riflessione dal titolo «Comunità immigrante e la Scuola ai tempi del lockdown».

Molto bello e di grande efficacia espressiva il fumetto “Te descubriste” (Ti sei scoperto) realizzato in Messico da Arely Cano Garay e Maggie Manica. Il momento di confronto ha ospitato anche Rigoberto Cordova Arroyo, Presidente della Famiglia Trentina del Messico, e Ivan Bucco dal Brasile che ha intrattenuto i partecipanti con la fisarmonica e ha lanciato un messaggio di fede e di speranza. Poi ancora Luz Figueredo Kamm Presidente Famiglia Trentina San Pedro Dep.To Central - Alto Parana’ - Paraguay ha presentato una relazione dal titolo «Una esperienza solidale ai tempi del lockdown».

Infine, Giovanna Antonella Gini originaria di Asuncion in Paraguay nello spazio dal titolo «Al di là dell’oceano» ha parlato del suo percorso di formazione a Trento grazie ad una borsa della Provincia Autonoma di Trento e della sua esperienza presso la Queen Mary

University di Londra dove vive ora. Le sue parole hanno portato al centro del dibattito concetti come multiculturalità, capacità di confronto e adattamento a situazioni nuove rispetto alle quali è necessario essere costruttivi e fiduciosi. Grazie al Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (CNCA) e alla Settimana dell’Accoglienza abbiamo affrontato con le nostre Diramazioni le difficoltà prodotte dall’emergenza sanitaria in corso.

Un ringraziamento speciale va a Michelangelo Marchesi e Gloria Moreschini coordinatori della realizzazione delle Settimana dell’Accoglienza per il CNCA, realtà presente in tutti i settori del disagio e dell’emarginazione, con l’intento di promuovere diritti di cittadinanza e benessere sociale, al fine di costruire “comunità accoglienti”, capaci di accompagnare, condividere, sostenere la vita delle persone, in particolare di quelle che più faticano.

Svolge un’intensa attività sia di formazione, rivolta ad operatori, volontari, persone impegnate nel sociale, sia di analisi, critica e proposta sui temi della giustizia sociale, del disagio e del welfare (info: www.cnca.it).

L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero ringrazia i relatori per la partecipazione e la generosità che hanno dimostrato condividendo le loro esperienze professionali e di vita nonché il loro tempo.

Siamo grati alla comunità trentina che dall’Argentina, Brasile, Colombia, Messico e Paraguay ha partecipato a questo momento di confronto.

6 lA seTTimANA dll’AccoGlieNzA

Mercoledì 9 settembre 2020 si è celebrata l’assemblea generale ordinaria dei soci dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero APS. Un’assemblea partecipata con 74 votanti tra presenti, delegati e diramazioni all’estero che hanno votato per la prima volta in via telematica. Si è trattato di una riunione importante nel corso della quale sono state riassunte le attività del 2019, ma è stata anche l’occasione di relazionare sull’operato dell’intero mandato del CDA uscente.

7 l’AssembleA GeNeRAle
L’ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI SOCI DELL’UNIONE DELLE FAMIGLIE TRENTINE ALL’ESTERO APS L’AssembLeA generALe ordinAriA dei soci deLL’Unione deLLe FAmigLie TrenTine ALL’esTero APs
MERCOLEDì 9 SETTEMBRE 2020

Il 9 settembre sono stati rinnovati i membri degli organi istituzionali. Per il consiglio di amministrazione sono stati eletti: Patricia lanzziano broz, Giordana detassis, massimo carli, bruno cattoni, simone marchiori, Alberto Pedrotti e mauro Verones.

Nel corso del consiglio di amministrazione del 5 ottobre sono stati confermati mauro Verones nel ruolo di Presidente e Patricia lanzziano broz come Vicepresidente.

i soci hanno approvato all’unanimità il bilancio ed il rendiconto consuntivo dell’anno 2019 ed il piano finanziario preventivo per l’anno 2021.

Per il collegio dei probiviri sono stati eletti: la signora marta bernabè e i signori carmelo berti e girolamo Franchini.

Per l’organo di controllo la scelta dell’Assemblea è caduta sul dott. Antonino guella, Francesco Libardi e Federico masera.

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RePoRT deGli iNcoNTRi

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TemA coN le diRAmAzioNi All’esTeRo

A c u r a d i P a t r i c i a L a n z z i a n o B r o z v i c e p r e s i d e n t e U F T E e c o o r d i n a t r i c e d e l l ' a t t i v i t à a l l ' e s t e r o .

Lo svolgimento delle attività culturali organizzate dall’UFTE via online ha permesso un ’amplia partecipazione della comunità trentina e italiana all’estero, infatti durante tali incontri abbiamo avuto come partecipanti membri dei circoli trentini, membri del Com.It.Es, membri di associazioni italiane nel mondo, membri del CGIE (Comitato Generale degli Italiani all’Estero)

e come collaboratori la Società Italiana di Resistencia (Argentina),

FEHGRA (Federación Empresaria Hotelera Gastronómica de la República Argentina), filiale del Chaco (Argentina) e la Famiglia Trentina di Resistencia

Questa pluralità e ricchezza di attori ci ha consentito di rinforzare i legami di fratellanza e di consolidare la rete con enti sparsi per il mondo che condividono i nostri principi di azione e di promozione della cultura trentina

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I l c i c l o d i s e m i n a r i h a a f f i a n c a t o l ’ i m p o r t a n t e o p p o r t u n i t à d i p r a t i c a r e l a l i n g u a i t a l i a n a d a l v i v o a l l ’ a z i o n e d i p r o m o z i o n e d e l l a n o s t r a c u c i n a . L ’ o b b i e t i v o è s t a t o q u e l l o d i s t i m o l a r e e d i n f o r m a r e i n m o d o a n c o r p i ù c a p i l l a r e , a t t r a v e r s o i n c o n t r i v i r t u a l i p e r f a v o r i r e l ’ a z i o n e d i d i f f u s i o n e d e i v a l o r i d e l n o s t r o t e r r i t o r i o .

L I B R O D I C U C I N A T R E N T I N A E D A T T E S T A T I ( g i u g n o 2 0 2 0 )

P r o g e t t o p i l o t a # C I A O T r e n t i n o : ( C u l t u r a I d e n t i t à A u t o n o m i a O p p o r t u n i t à ) . u n ' e s p e r i e n z a c u l t u r a l e e d i a p p r o f o n d i m e n t o a 3 6 0 ° d e l t e r r i t o r i o T r e n t i n o . N o i c o m e a s s o c i a z i o n e , v o g l i a m o v a l o r i z z a r e i l t e r r i t o r i o t r e n t i n o f a c e n d o c o n o s c e r e l e n o s t r e p i c c o l e r e a l t à a m m i n i s t r a t i v e n e i p a e s i n e i q u a l i s o n o p r e s e n t i l e n o s t r e d i r a m a z i o n i , c o m p o s t e d a p e r s o n e c h e h a n n o c o m e d e n o m i n a t o r e c o m u n e d e g l i a v i p r o v e n i e n t i d a l l a t e r r a t r e n t i n a - I n c o n t r i e p a r t e c i p a z i o n e d e l l ’ a u t o r i t à a m m i n i s t r a t i v e d i o g n i C o m u n e

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A S P E T T I : C u l t u r a l e , T o p o g r a f i c o , D e m o g r a f i c o e d A m m i n i s t r a t i v o - I s t i t u z i o n a l e

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O M U N I : V A L L A R S A , T R A M B I L E N O , A L D O N A Z Z O , B E N T O G O N Ç A L V E S C O O R D I N A T R I C E P A T R I C I A L A N Z Z I A N O B R O Z
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i n i z i a t i v e d i p r o m o z i o n e e d i f f u s i o n e d e l l a c u l t u r a i t a l i a n a a l l ’ e s t e r o a t t r a v e r s o l a v a l o r i z z a z i o n e d e i l o r o b r a n i m u s i c a l i

D I R I T T O d i I N F O R M A Z I O N E : C o n o s c e r e i d o c u m e n t i , p u b b l i c a z i o n i e I n f o r m a z i o n i i n e r e n t i l e o p e r a z i o n i e l e t t o r a l i e i p r i n c i p a l i a d e m p i m e n t i c o n n e s s i a l l ' e s e r c i z i o d e l d i r i t t o d i v o t o d e i r e s i d e n t i a l l ' e s t e r o . - C o m e f a r e l ’ i s c r i z i o n e a l A I R E . - C o s a è i l C o m . i t . e s ? - C o s a è i l C G I E ?

R i u n i o n e d e i r a p p r e s e n t a n t i d e l l a c o m u n i t à I t a l i a n a i n C o l o m b i a A l c e n t r o d e l d i b a t t i t o l a p r o m o z i o n e d e l l a l i n g u a i t a l i a n a , i s e r v i z i a l l a c o l l e t t i v i t à , l e a t t i v i t à d e l l a r e t e c o n s o l a r e e l a c o l l a b o r a z i o n e t r a q u e s t ’ u l t i m a e g l i o r g a n i s m i p r e s e n t i

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RePoRT

I N C O N T R O V I R T U A L E : “ L e c o m u n i t à t r e n t i n e a l l ' e s t e r o a i t e m p i d e l c o r o n a v i r u s ” c o m e S i d ee v e n t d e l l a s e t t i m a n a d e l l ’ a c c o g l i e n z a o r g a n i z z a t a d a l C N C A ( C o o r d i n a m e n t o N a z i o n a l e d e l l e C o m u n i t à d i A c c o g l i e n z a )

O r m a i a l l a s u a X X e d i z i o n e , è d i v e n u t a n e l t e m p o u n a d e l l e p i ù i m p o r t a n t i i n i z i a t i v e d i c e l e b r a z i o n e d e l l a l i n g u a i t a l i a n a G l i e v e n t i e l e a t t i v i t à p r e v i s t e v e r t e r a n n o s u f o r m e e s p r e s s i v e p e r v a l o r i z z a r e l a l i n g u a i t a l i a n a a t t r a v e r s o l ’ i m m a g i n e , c o n p a r t i c o l a r e a t t e n z i o n e a l f u m e t t o

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L’UNIONE

DELLE FAMIGLIE TRENTINE

ALL’ESTERO E LA SCUOLA

Il mondo della scuola rappresenta una priorità per l’Unione delle Famiglie all’Estero. Incontrare docenti e studenti consente di raccontare pagine intense della storia dell’emigrazione trentina, di presentare iniziative/ progetti dell’UFTE e offrire ai nostri studenti trentini l’opportunità di conversare e incontrare i giovani che vivono all’estero. Gli strumenti della tecnologia moderna annullano le distanze e potenziano le dinamiche relazionali che aiutano i ragazzi a sentirsi cittadini del mondo portando con sé l’amore per le proprie radici. Il percorso proposto alla scuola segue modalità differenti a seconda del numero e dell’età dei ragazzi coinvolti. Ai più grandi si propone uno spazio di riflessione articolato, caratterizzato da interventi e testimonianze

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Patricia Lanziano Broz vice Presidente UFTE e Lorenza Fracalossi dell’ufficio Immigrazione della PAT Patricia Lanziano Broz e un gruppo di ragazzi del Centro di formazione Professionale di Ossana

sulle esperienze di vita di chi ci ha preceduto ed è stato costretto ad abbandonare la propria terra e costruire altrove il suo futuro. Prezioso partner per questa attività è la Fondazione Museo Storico di Trento che cura il contributo storico/scientifico, mentre l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero sviluppa il tema informando sulla sua storia delle tante famiglie/diramazioni/delegazioni, presenti soprattutto in Sudamerica, che hanno nella nostra Associazione un punto di riferimento. Frequentemente nei nostri interventi a scuo-

la utilizziamo skype per metterci in contatto con i referenti delle nostre Diramazioni all’estero e consentire ai ragazzi di essere protagonisti di un confronto vivace e arricchente che dà loro la possibilità di parlare di molti argomenti con i discendenti dei nostri trentini che hanno cercato miglior fortuna altrove. La collaborazione con il mondo della scuola per la nostra Associazione è quindi molto importante e qualificante e prevede, oltre agli interventi in classe, serate informative pensate per promuovere una maggiore con-

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Il professor Marco Panizza con i ragazzi del CFP di Ossana I ragazzi delle classi 3 del CFP di Ossana all’incontro organizzato dall’UFTE

sapevolezza e conoscenza circa la presenza delle comunità trentine all’estero e a comprendere, oltre alla complessità delle storie individuali, anche le potenzialità di questo grande patrimonio di relazioni. Il modulo didattico aiuta ad affrontare il tema delle migrazioni, adottando una prospettiva interdisciplinare che combina l’approccio storico-geografico con un’analisi critica del contesto e delle prospettive di più stretta attualità. Il percorso intende valorizzare l’esperienza storica dell’emigrazione trentina all’estero e quindi promuovere le opportunità legate alla Trentinità all’estero per i giovani che vogliano provare ad espandere i loro orizzonti di conoscenza: due mondi che si incontrano per ritrovare insieme le origini comuni, nella consapevolezza che le comunità trentine presenti in altri Paesi sono ambasciatrici della nostra storia e cultura. Il progetto vuole favorire i contatti tra i giovani trentini e i giovani di oltreoceano. La programmazione dell’UFTE prosegue anche durante l’emergenza covid proponendo videoconferenze e lavorando a percorsi creativi articolati durante tutto l’anno scolastico.

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Antonello Marzoli del Coro Carrè Alto,Bruno Cattoni neo consigliere UFTE e la professoressa Tarsilla Stablum

ForÇA eXPediciÓnAriA brAsiLeirA dUrAnTe LA secondA gUerrA mondiALe a cura di Andrea Gandolfi

LA sToriA - inTrodUzione

Nell’autunno 2018 l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero iniziò a gettare le basi per realizzare una ricerca dedicata alla FEB “Força Expediciónaria Brasileira – I soldati di origine trentina durante la Seconda guerra mondiale”. Grazie alla documentazione raccolta, lo studio è diventato una mostra dove, oltre a dar conto dei dati, sono raccontate le storie di giovani discendenti di trentini la cui sorte fu quella vivere in Italia la dura esperienza del fronte. Lo sviluppo dell’idea ha richiesto si entrasse in contatto con fonti di informazioni sicure sia in Italia sia in Brasile. Particolarmente importante è stato il rapporto di collaborazione/scambio costruito con il Museu do Expedicionário di Curitiba e con il suo referente per le relazioni pubbliche di quel momento, Benedito Lino Agostinho Junior. Vicinanza e supporto sono stati garantiti anche dalla comunità di Montese e dal Museo Memorie d’Italia di Iola di Montese, in particolare dagli amici Erminio Bernardi e Andrea Gandolfi. La bella notizia è che l’allestimento realizzato dall’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero ha convinto così tanto Lino Junior e gli amici di Montese da indurli a proporre nella loro terra una rivisitazione della nostra mostra. Di seguito le testimonianze di queste importanti iniziative, in attesa per la nostra Associazione di riproporre l’esposizione anche nei comuni trentini quando avremo superato l’emergenza covid. Quest’esperienza ha confermato quanto siano importanti le relazioni sviluppate in ambito culturale, se curate con la giusta sensibilità e attenzione. Con i giusti presupposti questi rapporti sono, infatti, destinati a crescere sul fertile terreno della fiducia e stima reciproca e a trovare canali di sviluppo all’inizio impensabili.

1944. Seconda guerra mondiale. Il 16 luglio nel porto di Napoli sbarca un primo contingente di soldati brasiliani appartenenti alla 1a Divisione di fanteria della Força Expedicionária Brasileira, conosciuta anche con l’acronimo di FEB. A regime, nel febbraio del 1945, la presenza di soldati brasiliani in Italia salirà a 25.334 uomini. Rappresentanti

di un popolo latino, abituato a temperature più che miti, nessuno di loro aveva mai visto la neve ne vissuto le temperature degli inverni che nell’Appennino settentrionale, lungo il fronte della Linea Gotica, a quel tempo toccavano i 15 o 20 gradi sottozero e non per pochi giorni durante l’inverno. Il primo incontro con i tedeschi avviene ri-

19 FoRÇA eXPediciÓNARiA bRAsileiRA

salendo le coste delle Alpi Apuane verso Massarosa, Monte Prana, Barga. L’alba del 5 Novembre del 1944 vede la Divisione brasiliana trasferita su un nuovo fronte, nell’alto appennino Tosco Emiliano, con base a Porretta Terme.

La popolazione ha un ricordo ancora vivo e pieno di gratitudine per questi soldati che, proprio per il loro animo latino, ebbero un rapporto privilegiato con le massaie che spesso li ospitavano; i soldati portavano il cibo e le cuoche lo cucinavano.

Anche con i bambini il loro fu un rapporto paterno incondizionato; i soldati distribuivano scatolette di cibo e cioccolata. Gli infermieri si presero spesso cura anche dei civili. Le principali battaglie che affrontarono in Italia, e che celebrano ogni anno il 24 e 25 Aprile nei comuni dell’Appennino dove hanno combattuto, avvennero a Monte Castello e Montese dove subirono rispettivamente 440 e 420 perdite. Tra quei soldati arrivarono in Italia a combattere anche discendenti di emigrati italiani che già dal febbraio del 1874 erano approdati in Brasile in cerca di un futuro.

Nei successivi cinquanta anni il numero salì a circa 1.4 milioni. Una presenza importante che, ad oggi, si stima essere di circa 30 milioni.

La presenza dei brasiliani in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale è ancora sconosciuta ai più e merita un posto al sole per rendere onore a chi ha combattuto e a chi è morto per la nostra libertà.

La pregevole mostra sui brasiliani del luglio dello scorso anno a Storo, a cura dell’Asso-

20 FoRÇA eXPediciÓNARiA bRAsileiRA
L’allestimento dedicato alla FEB realizzato dagli amici di Montese.

ciazione Famiglie Trentine all’Estero a cui dobbiamo essere grati per l’invito, è stata lo spunto che ci ha portato a riproporre tale iniziativa anche nei territori dove sono avvenuti i combattimenti. La mostra, che rientra nel programma “LA LINEA GOTICA 75 anni fa” doveva essere inaugurata il 25 aprile ma è stata ovviamente rimandata. Ora è visitabile nella saletta conferenze del Museo Memorie d’Italia a Iola di Montese. Vorremmo cogliere questa occasione per augurare a tutti voi lettori i nostri più sinceri auguri per le festività prossime e per un anno nuovo che ci porterà certamente su un sentiero migliore di quello che ci accingiamo, oseremmo dire per fortuna, ad abbandonare.

La locandina di presentazione della mostra

ForÇA eXPediciÓnAriA brAsiLeirA dUrAnTe LA secondA gUerrA mondiALe a cura di Lino Junior

La 5° divisione Esercito (5° DE) tiene presso l’aeroporto internazionale Alfonso Pena di Curitiba / PR una mostra fotografica dedicata alla FEB. L’esposizione riunisce imma-

gini e testi degli autori italiani Giovanni Sulla e Davide Mori e dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero, con il contributo delle famiglie di combattenti di origine italiana.

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Un particolare della mostra e l’amico dell’UFTE Lino Junior.

Tutto è cominciato nel gennaio del 2016 quando, quasi per caso, sull’onda delle ricerche dell’anno precedente che ci avevano portato ad incontrare Maria Silvina Martinelli, discendente di una zia di mio papà emigrata in Argentina dopo la prima guerra mondiale (vedi notiziario Ufte n. 38 - settembre 2016). Quando, appunto, quasi per caso ho invitato mia figlia Selene, da poco diventata maggiorenne, a presentare la sua candidatura per gli interscambi giovanili. Dopo qualche tentennamento si è lanciata e, nel giro di pochi mesi, a metà maggio abbiamo saputo che Selene era stata ammessa all’esperienza e che il primo luglio

sarebbe arrivato da noi un giovane ragazzo paraguayano, da Asunción, di nome Cesar Emilio Delgadillo Enciso. Come al solito, curioso di sapere la storia di emigrazione che stava dietro questo ragazzo che non portava nessun cognome di evidente origine trentina, ho chiesto a Selene se mi poteva passare la lettera di presentazione che Cesar Emilio, Milo per gli amici, aveva presentato assieme alla sua candidatura all’esperienza e che, ad abbinamenti avvenuti, era stata girata a Selene per l’inizio di una conoscenza reciproca tra i ragazzi. Così ho trovato subito pane per i miei denti, come si suol dire, visto che la famiglia

22 sToRiA e sToRie di emiGRAzioNe
com’è PiccoLo iL mondo! a cura di Mirko Pergher

che era partita da Cavedine tra il 1886 ed il 1890, con tre figli piccoli al seguito, era composta da Mayregger Pietro Giuseppe Fortunato (22-09-1848 # 12-10-1905) e da Domenica Pasolli (28-07-1854 # 3006-1922), coniugati a Cavedine il 21-081875.

Il cognome anomalo di Pietro Giuseppe, portato ancora come secondo nella versione Mayeregger dalla mamma di Cesar Emilio, mi ha fatto venir voglia di capire da dove fosse arrivato in valle dei Laghi, visto anche che, allo stato attuale, è praticamente sparito dal Trentino. Tra le varie varianti di Mairegger, Mayregger, Maieregger e Mayeregger e addirittura Majregger, ho quindi dedicato parecchi dei miei risvegli mattutini a cercare indizi, e con un paio di uscite all’archivio diocesano siamo venuti parzialmente a capo del mistero: il papà di Pietro Giuseppe, tale Giuseppe (figlio di Pietro per non smentirci!) Mayregger, sposato con Cattarina Matsher, era originario di Kollmann (Colma) piccola frazione del Comune di Barbiano in Alto

Adige. Verso il 1845, da poco sposato ed ancora senza figli, era arrivato a Vezzano, probabilmente quale “gestore” del pubblico macello, o comunque di una macelleria, per poi spostarsi in un anno imprecisato a Cavedine. Nel frattempo i contatti di Selene con Milo proseguivano ed il primo luglio, mentre Selene sosteneva la prova orale del suo esame di maturità, Cesar Emilio arrivava per la prima volta in Italia, sulle tracce dei suoi antenati e per conoscere i luoghi da cui erano partiti.

Sono iniziate settimane intense, tra impegni “istituzionali” concerati dall’ufficio emigrazione della P.A.T., in collaborazione con le due associazioni “Unione delle Famiglie Trentine all’Estero” e “Trentini nel Mondo”. Tra questi la festa provinciale dell’emigrazione ad Aldeno e varie gite ed esperienze organizzate per Milo dalla nostra famiglia. Lo abbiamo portato a visitare Rovereto ed i suoi dintorni (Campana dei Caduti, Ossario, Eremo di S. Colombano, Castel Corno,

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Da destra a sinistra: Cristina Candida Mayeregger Estigarribia, Elisa Michelon, Mirko Pergher, Ottavia Trenti ved. Pergher, Paola Fenice in Pergher

sul Monte Zugna, sul Finonchio, al Lago di Cei, MART. ecc.) e poi organizzato qualche gita più distante: a Bressanone, dove poi Selene si è fermata per il test di ammissione alla facoltà di Scienze della formazione primaria (che sta frequentando attualmente con ottimi risultati), in val dei Mocheni ed a Montagnaga, a Vezzano ed a Cavedine per ritrovare i luoghi dove vissero i suoi avi, sugli altipiani di Lavarone e Luserna dove abbiamo visitato il Forte Belvedere e l’Avez del Princep (ora scomparso). Per finire anche una giornata al Muse ed un pomeriggio al Castel Beseno, con Milo immortalato dietro la vecchia armatura medievale.

Insomma, il nostro caro amico paraguaiano, timido e riservato diciannovenne di Fernando de la Mora -sobborgo di Asunciónsi è fermato con noi fino al 20 agosto, ed al treno era talmente emozionato che non ha saputo trattenere le lacrime.

Lo scorso anno Selene, tra luglio ed agosto, è stata ospitata dalla famiglia di Cesar Emilio ad Asuncion, ed ha trascorso splendide giornate, oltre a poter visitare bellezze naturali di un mondo a lei ignoto, tra cui le spettacolari cascate della Foz do Iguaçu (tutti ricorderanno le scene spettacolari di Mission ...)

Insomma, un’esperienza da consigliare a tutti i giovani ed alle loro famiglie: anche se impegnativa ed intensa lascia ricordi e legami indelebili.

Ma per concludere la storia, e riportarci al titolo di questo articoletto, veniamo al mese scorso, al luglio di quest’anno con i ragazzi dell’interscambio 2019.

Selene a maggio mi aveva accennato che da Milo -sentito in occasione del suo compleanno- aveva saputo che una ragazza della sua “Famiglia” di Asuncion era stata prescelta per l’interscambio di quest’anno; e, tra l’altro, che è pure una sua lontana parente visto che il suo primo cognome è Ma-

yeregger. “Accidenti” mi son detto “sarebbe bello incontrarla e magari, con l’occasione, mandare tramite lei un pensierino a Milo”. E così, rivolgendomi alla sempre gentile Nara, ecco che ho saputo che la “gemellata” di Cristina Candida Mayeregger era la signorina Elisa Michelon. Elisa Michelon? Val di Cembra mi son detto; oppure? No, non può essere possibile, sarà un’omonima. Dovete sapere che io ho vissuto la mia infanzia e fino al matrimonio in un piccolo paesino del Comune di Folgaria sul confine con Lavarone: Pra’ di Sopra, trenta abitanti in tutto. La strada asfaltata arriva lì e si ferma; si può proseguire a piedi lungo una stradina sterrata e si arriva in dieci minuti al laghetto di Lavarone. Negli anni ottanta la mia amica d’infanzia Nadia Perpruner ha sposato il geometra Mauro Michelon, cembrano doc, ed hanno anche fabbricato una casa di fronte a quella dei miei avi.

E proprio lì è nata e cresciuta Elisa, assieme al fratello Marco di cui mia mamma è stata la baby- sitter. Era proprio lei la “gemellata di Cristina! Ora, proprio a Pra’ di Sopra dove Milo ha passato due giorni, anche Cristina è stata accolta in casa Michelon, e ci siamo incontrati per un’ora di amicizia e condivisione. Abbiamo consegnato a lei, da portare in Paraguay per Milo, un piccolo regalino e... un chilo di farina gialla di Storo, visto che Milo adora la polenta e là non si trova certo la farina giusta per una buona polenta.

E quanto la polenta fumante sarà rovesciata sul tagliere dalla sua mamma, lo immagineremo ad intonare e cantare col fratello gemello, la mamma e gli amici la canzone della polenta, pensando che il mondo è proprio piccolo.

E chi non conosce la canzone si aggiorni! (https://www.youtube.com/w atch?v=dNTyQ2SHcs0 )

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sToRiA e sToRie di emiGRAzioNe

LUnAri dAL nos sAori d’AnAUniA 2020

Il calendario allegato a questo numero del giornalino trae ispirazione dal «LUNARI DAL NOS -SAORI D’ANAUNIA 2020», realizzato dall’associazione storico culturale linguistica El Brenz.

Si tratta di un progetto volto a valorizzare le parlate retoromanze delle Valli del Noce rappresentando nel contempo uno strumento nuovo per creare un ulteriore ponte di collegamento tra le genti anauniche (popolazioni delle Valli di Non e Sole). «Il calendario – spiega Cristian Bresadola presidente del sodalizio- è strutturato in 4 ceppi linguistici principali: Pegaes, Solander, Rabies e No nes. Nell’edizione 2020 abbiamo voluto rin novare completamente il progetto legando

lo ancora più al territorio e alle materie prime che ci offre. Si è scelto di esplorare il filone Wine e Food collaborando con 4 realtà enogastronomiche del territorio anaunico dove il km0 è di casa.»

La logica seguita è stata quella di affiancare ad ogni mese un piatto e ad ogni piatto un vino. Marco Varoli è l’autore delle belle immagini in cui sono ritratte le pietanze realizzate con i prodotti del territorio: mele, pancetta, Vezzena, speck, burro, ricotta, patate, casolet, pere, noci… L’abilità del fotografo è stata sollecitata dalla bellezza del cibo e dalla capacità espressiva che il cibo

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L’AssociAzione sTorico cULTUrALe LingUisTicA eL brenz

L’Associazione EL BRENZ nasce il 21 dicembre 2009. Non ha scopo di lucro, è apolitica e apartitica, e opera nei settori culturali, editoriale, formativo e ricreativo al fine di far riscoprire e valorizzare la storia, la cultura, la lingua, le tradizioni e i valori delle comunità delle Valli del Noce. Negli anni l’Associazione ha proposto diversi eventi e conferenze, come la Commemorazione del Beato Carlo d’Asburgo e la Nosa Storia en Piaza, e ha organizzato serate storiche, cene a tema storico linguistico e presentazioni di libri. Ha inol tre intessuto una fitta rete di contatti e collaborazioni con altre minoranze linguistiche europee come Occitani e i Catalani. Nel corso della propria attività El Brenz ha avuto parte attiva in collaborazione con enti e altre associazioni nell’or ganizzazione de le «Guerre Rustiche» a Malé e nel progetto multimediale «Portale Memoria». L’Associazione ha inoltre creato il do cumentario «Fioi dal Nos» (disponibile sul sito e canale Youtube de El Brenz), presentato al pubblico nel 2015, e il concorso poetico «Os dal Nos» che nel 2019 ha raggiunto il prestigioso traguardo della sesta edizione; en trambi rigorosamente nelle parlate delle Valli del Noce. Dall’autunno 2017 un nuovo evento ha arricchito il palinsesto associativo: Os dal Brenz, lo spin off di Os dal Nos, è stato proposto in autunno e in pri mavera per due anni.

Lo stile è puro ed essenziale, un punto di vista unico, con lo scopo di intensificare la trama e i colori dei suoi soggetti. Nel 2015 Marco Varoli è stato finalista al FoodPhotoFestival a Vejle in Danimarca con i migliori Fotografi di food a livello mondiale ed è stato nominato tra i migliori al Pink lady’s Food photographer of the Year nella categoria Wine Produce. Il calendario realizzato dall’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero vuole essere un dono per Soci e amici affezionati della nostra Associazione e, come è riuscito a fare il fotografo professionista Varoli, invitarVi a guardare dietro al piatto affinché si riesca ad intravedere quello che, con passione, mani sapienti e ricche di tradizioni tramandate possono raccontare con quello che la terra ci offre.

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lUNARi

Inverno

Con la saggezza della canizie, l’inverno dà il fermo agli elementi con uno sguardo agghiacciante. La vita allora si ritira e compone in un riposo provvido, e sarà il cielo a stendervi una coltre immacolata.

La casa

La casa ha il sapore essenziale del pane. Ancora sale in me il sogno: mi trovo serena nel rustico locale. Ancora una volta il sogno smentisce la mia affermata indifferenza. Anche il primitivo assaporava la distensione nella caverna. Ed io, tra le mie mura, avverto ancora nel sogno quel lontano sapore di pane.

tratte da “La lirica della vita”. Nell’archivio centro studi val di Sole sono conservate tutte le opere di

Poesie

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di Teresa Girardi Teresa Girardi.

DULCE DE LECHE DULCE DE LECHE DULCE DE LECHE

I N G R E D I E N T E S

RiceTTe
Dall’estero: Argentina
P O R S I L V I N A B O S E T T I

Dal Trentino: Budino di pane

INGREDIENTI - Per 6 persone

4 etti di pane raffermo ½ litro di latte 1 etto di burro

1 etto e mezzo di zucchero 1 etto di uva sultanina 6 uova 2 etti tra cedro, fichi, mandorle, nocciole, noci, datteri

PREPARAZIONE Prendere una casseruola, mettere il latte e inzuppare il pane, spezzettandolo. Iniziare a scaldare sul fuoco -senza far bollire- mescolando fino ad ottenere una poltiglia omogenea. Lasciare quindi raffreddare il tutto. Poi sciogliere nel composto il burro, aggiungere lo zucchero, i canditi tritati e-dopo averle montate “a neve” - le chiare d’uova. Mescolare e uniformare l’impasto, che deve rimanere abbastanza liquido, elastico, morbido. Porlo in uno stampo e farlo cuocere in forno a “bagnomaria” per un’ora scarsa. Si gusta freddo

DULCE DE LECHE DULCE DE LECHE DULCE DE LECHE
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i 20 Anni di ATTiviTà deLLA FAmigLiA TrenTinA deL PArAgUAy in AsUncion

Complimenti alla Famiglia Trentina del Paraguay in Asuncion e naturalmente alla sua presidente Elisabetta Deavi, per il 20 anniversario della sua fondazione e per il costante e responsabile impegno di mantenere vive le radici Trentine ed i legami con la terra madre.

dAL brAsiLe edUArdA LeTÍciA Lenzi e sUsAne PrisciLLA Perini

L’esperienza degli interscambi giovanili – Ufficio Emigrazione PAT. I discendenti di emigrati all’estero hanno nel cuore il Trentino. Tra gli interventi a favore dei trentini emigrati all’estero e dei loro discendenti, resi possibili dalla Legge provinciale 3 novembre 2000, n. 12 e s.m., la Provincia autonoma di Trento sostiene progetti per “promuovere ed organizzare iniziative di interscambio che coinvolgano studenti e lavoratori trentini ed emigrati”.

Dal 1999 è stato attivato a cura della competente Struttura provinciale un apposito programma di interscambi giovanili, volto a favorire la reciproca conoscenza tra giovani, nati e vissuti all’estero, di famiglia di origine trentina ed i loro coetanei che vivono in Trentino. Eduarda Lenzi e Susane Priscilla Perini ci raccontano cosa ha lasciato nei loro cuori l’intenso vissuto dei giorni in Trentino, terra che ha visto partire i loro avi. Lasciamo la parola a loro e alle loro belle testimonianze.

sUsAne PrisciLLA

Perini

Foi uma experiência verdadeiramente gratificante, pois conheci de onde vieram minhas raizes e não tem palavras para descrever o quão maravilhoso foi, ainda mais porque meu pai e minha mãe descendem daqui.

Conhecer o trentino diferente de um olhar turístico, participando da sociedade e convivendo aqui com uma família foi muito bom, pude conhecer muitos lugares incríveis, incríveis mesmo.

Conheci muitas pessoas boas nestas 3 semanas, pessoas que levarei para a vida. Muito obrigada a todos pelas belas experiências.

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È stata un’esperienza davvero gratificante, perché sapevo da dove provenivano le mie radici e non ho parole per descrivere quanto sia stato meraviglioso, soprattutto perché mio padre e mia madre hanno le loro radici in Trentino.

Conoscere un Trentino diverso da quello turistico, socializzare e vivere con la famiglia ospitante è stato molto bello, ho potuto conoscere molti posti incredibili. Ho incontrato moltissime brave persone durante le tre settimane del Programma Interscambi, persone che ricorderò per sempre. Grazie a tutti per le belle esperienze.

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edUArdA LeTÍciA Lenzi

Minha permanência no Trentino Minha primeira vez fora do Brasil, indo sozinha visitar e vivenciar o que só havia ouvido falar por outras pessoas. Nas horas dentro do avião as incertezas e o medo do desconhecido. Mas nos primeiros momentos que pisei na Itália já me encantei com a beleza da região do Trentino, as lagos, das montanhas, as cidades, as estradas, a cultura, gastronomia e a forma como todos vivem. Foi um verdadeiro encontro com minhas raízes, aonde pude praticar o dialeto trentino muito falado em minha cidade no Brasil, também conhecer o paese Samone de Trento localizado na Valsugana de onde meus antepassados migraram há muitos anos atrás. Conhecer moradores muito queridos e simpáticos que tiveram a gentileza de me convidar para tomar um café dentro de suas casas e contando suas histórias. No trentino fui muito bem recepcionada por cada pessoa que se fez presente nesse intercambio, me tratando como se eu fosse uma legitima moradora da região. Durante as três semanas fiquei hospedada em Pergine Valsugana na casa da minha partner de intercâmbio Martina com sua família Casagrande. Viver como uma moradora local, ver e viver os costumes da família, ir ao mercado, ao banco, a padaria, andar pela cidade, pegar um trem ou um ônibus sozinha em um lugar tão longe e diferente de onde eu vivo, ir a montanha e ver neve pela primeira vez, são sensações difíceis de ser explicadas, pois causam muita emoção. Também a convivência com jovens trentinos de vários países diferentes, uma verdadeira troca de culturas, aonde todos tiverem só a ganhar e ver o mundo de outra forma.

Trentino sem duvidas ficou com um pedaço do meu coração e espero retornar brevemente para cessar a saudade de tudo. Sou muito grata pela oportunidade dessa experiência e de ter conhecido pessoas tão incríveis que quero levar comigo para sempre. Com certeza uma das melhores experiências que vivi e levarei comigo para o resto da minha vida. Por fim, um agradecimento especial a Provincia Autonoma di Trentopelo maravilhoso projeto e toda Unione Famiglie Trentine all’Estero pela atenção e disponibilidade e em particular a Nara e Paola.

Il mio soggiorno in Trentino E sta la mia prima volta fuori dal Brasile e, andare da sola a poter visitare e sperimentare esperienze che avevo sentito da altre persone mi sembrava magico. Nelle prime ore dentro l’aereo le incertezze e la paura

dell’ignoto mi facevano un po’ di timore. Ma già nei primi momenti in cui ho messo piede in Italia mi son subita a casa e subito mi innamorai della infinite bellezza del Trentino, della sua gente , dei suoi laghi, delle montagne, delle sue città, le strade, della

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sua cultura, della sua ricca storia, della sua cucina e di come vive la sua gente. È stato un vero e emozionante incontro con le mie radici, dove ho potuto praticare il dialetto trentino molto parlato nella mia famiglia in Brasile, anche di aver potuto conoscere il paese di Samone di Trento in Valsugana terra da dove i miei antenati son partiti molti anni. Incontrare la gente locale, le persone con mio medesimo cognome, persone queste che son molto care e amichevoli nei miei confronti, sono stati così gentili da invitarmi a casa loro, a prendere un caffè e raccontare la loro storie. In Trentino sono stata accolta molto bene da ogni persona che ho potuto incontrare durante il mio soggiorno dell’interscambio, sentendomi come se fossi una legittima residente della regione. Durante le tre settimane ho soggiornato a Pergine Valsugana presso la casa della mia partner di interscambio Martina e, vissuto con la sua famiglia i Casagrande. Ho vissuto come una locale, assorbendo le abitudini e i costumi della famiglia, andando al mercato, alla banca, al panificio, a camminare per la città, e vivendo la quotidianità come andare a prendere il treno o l autobus da

sola in un luogo così lontano e diverso da dove vivo, andare in montagna, cui ho potuto vedere la neve per la prima volta in vita mia, sono sensazioni che sono difficili da spiegare perché provocano molta emozione. Idem e’ stato fantastico poter convivere con altri giovani trentini provenienti da vari Paesi diversi, in un vero interscambio di culture avendo la Trentinita come matrice comune.

Il Trentino ha senza dubbio un pezzo del

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mio cuore e spero di poter ritornare presto a questa fantasistica terra dei miei avi. Sono così grato per l’opportunità che mi e stata concessa in poter partecipare a questa ricca iniziativa e magica esperienza e, per aver incontrato persone molte straordinarie che voglio portare con me per sempre. Certamente una delle migliori esperienze che ho vissuto e che porterò con me per il resto della mia vita.

Rivolto qui un ringraziamento speciale alla Provincia Autonoma di Trento per questo meraviglioso progetto e, a tutta l’Unione Famiglie di Trento all’Estero per la loro attenzione, disponibilità e fiducia nei miei confronti in particolare a Nara e Paola.

l’Unione delle Famiglie Trentine all’estero ricorda con affetto l’amico Callisto t ezzele

siamo vicini alla sua famiglia e, grati per la sua dedizione nei confronti della nostra Associazione, lo salutiamo con riconoscenza.

l’Unione delle Famiglie Trentine all’estero si stringe con affetto a bruno Girardi socio e già consigliere della nostra Associazione, per la perdita dell’amata moglie Renata .

Un caro saluto da tutti noi a Bruno, ai figli e ai nipoti.

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dAlle diRAmAzioNi
NoTizie

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