“Sette milioni di immagini, il Novecento Italiano„
Sette milioni di immagini originali, tra lastre in vetro e negativi di diverso formato, raccontano la storia d’Italia dal 1890 al 2000 offrendo prospettive mai viste su vaticano, fascismo, moda, spettacolo, politica, costume e società, momenti rubati e inediti dei personaggi che hanno fatto la storia dell’Italia del ‘900. L’ Archivio è composto da cinque fondi, ex archivi e agenzie nella loro completezza, che operavano nel ’900. Raccolti negli anni ’90 da Umberto Cicconi, sono stati riconosciuti dal Ministero dei Beni Culturali. In concomitanza con i 150 anni dell’Unità d’Italia nel 2011, attraverso la Fondazione Allori, si inizia a rendere pubblico questo materiale che è rimasto nascosto per quasi vent’anni. La maggior parte delle fotografie risultano ancora oggi inedite. Tornano alla luce l’antica agenzia VEDO di Porry Pastorel, la Roma Press Photo di Tazio Secchiaroli, il materiale di Spartaco Appetiti, quello di Alberto Cartoni e il secolo si completa con tutti gli scatti dell’agenzia fotogiornalistica di Umberto Cicconi. Sette milioni di immagini, il Novecento italiano. Seven million original images, from glass plates to myriad different negative formats, showcase Italy’s history between 1890 and the year 2000 in an archive that offers new insights into the Vatican, Fascism, fashion, entertainment, politics, lifestyle, and society, along with previously unseen perspectives and stolen moments from the lives of the people who forged Italy’s history in the twentieth century. The Archive gathers together five complete collections from former twentieth-century archives and agencies and most of the images are unpublished. Assembled in the 1990s by Umberto Cicconi, these collections have the seal of approval of Italy’s Ministry for Cultural Heritage. To mark the 150th anniversary of Italian Unity in 2011, the Fondazione Allori began returning this material to the public domain after it had been inaccessible for close to two decades. Archive composition: Adolfo Porry Pastorel’s former VEDO agency, Tazio Secchiaroli’s Roma Press Photo, Spartaco Appetiti, Alberto Cartoni and Umberto Cicconi’s photojournalism agency. Seven million images, the Italian Novecento.
L'Italia del XX secolo attraverso le immagini di un archivio eccezionale The Italian Twentieth Century through images in an exceptional archive
Sette milioni di scatti per raccontare la storia del nostro Paese durante tutto il XX Secolo: politica, cultura, costume e società sono solo alcune delle realtà rappresentate dalle fotografie di uno dei più importanti archivi italiani, l’Archivio Cicconi, cui il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali ha attribuito il riconoscimento di “notevole interesse storico”. Si tratta di documenti di valore inestimabile non solo per quantità e varietà (lastre in vetro, diapositive e negativi tutti originali), ma anche perché la maggior parte delle fotografie scattate direttamente da Umberto Cicconi e quelle acquisite da altri fondi è inedita. Ne è un esempio il fondo Cartoni, uno dei più prestigiosi di cui è composto patrimonio Cicconi. Singolare il recupero di questo fondo: Alberto Cartoni, fotografo personale di Benito Mussolini, alla caduta del regime aveva deciso di nascondere tutti gli scatti per paura che andassero distrutti. E il timore fu così forte che non informò nessuno dei familiari. Un giorno Cicconi si recò dal nipote del fotografo scomparso per comprare il fondo, composto in apparenza soltanto da poche ma significative lastre in vetro. All’improvviso si accorse di infiltrazioni su una parete dell’appartamento. Chiedendo al proprietario di casa una spiegazione, iniziò a tastare la parete e si accorse che era cava; una volta buttato giù il muro, un forte odore di chiuso, di pellicole e fotografie rimaste nascoste per decenni e mai pubblicate si sprigionò e avvolse i presenti: era la camera oscura di Alberto Cartoni! Oggi l’Archivio Cicconi, custodito dalla Fondazione Allori, comprende cinque fondi differenti che illustrano il Novecento italiano. Oltre al fondo Cartoni, sono stati acquistati nel corso degli anni da Umberto Cicconi: il fondo dell’agenzia VEDO (Visioni Editoriali Diffuse Ovunque) di Adolfo Porry Pastorel; le fotografie di tutta la “Roma Press Photo”, agenzia costituita da Tazio Secchiaroli, allievo di Pastorel;
il fondo di Spartaco Appetiti, fotografo personale di Benito Mussolini. Tutto ciò si è andato ad aggiungere al già nutrito Archivio degli scatti dello stesso Cicconi, fotografo personale di Bettino Craxi e foto-reporter sin da giovanissimo. All’indirizzo internet www.archiviocicconi.it è possibile avere una prima panoramica del materiale, in quanto ne è stato digitalizzato una "piccola parte" (23.000 immagini sulle 7 milioni totali). Contattando direttamente l’Archivio è possibile richiedere una ricerca personalizzata sulla base dei propri interessi.
A unique archive to tell the story of Italy throughout the 20th century: politics, culture, customs and society are just a few of the areas represented by the photographs of one of the most important Italian archives, the “Archivio Cicconi”, to which the Ministry of Cultural and Environmental Heritage has attributed the recognition of “significant historical interest”. It is a priceless collection of documents not only because of the quantity and the variety of photos (original glass negatives, slides and negatives), but also as the majority of the photos taken by Umberto Cicconi and those bought from other collections have never been published. One example is the Cartoni collection, one of the most prestigious of those which make up the Cicconi patrimony. The recovery of this collection was unusual; Alberto Cartoni, personal photographer to Benito Mussolini, at the fall of the regime decided to hide all the photos for fear that they would be destroyed. His fear was so strong that he did not inform any members of his family. One day Cicconi went to meet the grandson of the late photographer with the intention of buying the collection, apparently made up of a few - but important - photographs. All of a sudden he became aware of a
leak in one of the walls of the apartment. Asking the owner of the house for an explanation, he started to feel along the wall and found out that it was actually a hollow chamber; having pulled down the wall, a strong smell of must, film and photographs which had remained hidden for decades and never published, was released and enveloped those present: it was the Alberto Cartoni’s dark room! Today the Archivio Cicconi, under the care of the Allori Foundation, is made up of four different collections which illustrate the 20th century in Italy. As well as the Cartoni collection, other collections have been acquired by Umberto Cicconi over the years: the VEDO (Visioni Editoriali Diffuse Ovunque) agency collection of Adolfo Porry Pastorel; the photographs of all the “Roma Press Photo”, an agency founded by Tazio Secchiaroli - a student of Pastorel - and the collection of Spartaco Appetiti, personal photographer of Benito Mussolini. These have all been added to the already ample archive of photos taken by Umberto Cicconi, personal photographer to Bettino Craxi (former Prime Minister of Italy). On the internet site www.archiviocicconi.it is possible to get an initial overview of the material, as "only 23.000 images" on 7 millions has already been digitalized; contacting the Archivio directly it is possible to ask for a personalised search on the basis of individual interest.
COMPOSIZIONE ARCHIVIO/ ARCHIVE COMPOSItION
agenzia v.e.d.o. di Adolfo Porry Pastorel
roma press photo Lastre in vetro e negativi||/ Glass negatives and negatives: 5.500.000
Adolfo Porry Pastorel fonda nel 1908 l’ Agenzia V.E.D.O. (acronimo di “Visioni Editoriali Diffuse Ovunque”) ed è considerato il padre del foto-giornalismo italiano. Nel 1937 attrezza un grosso furgone a camera oscura per potersi recare sul luogo degli avvenimenti e sviluppare immediatamente il materiale per i giornali. Spesso, infatti, con astuzia riesce a battere sul tempo persino gli operatori dell’Istituto Luce. Nel dopoguerra abbandona la professione e si ritira nel paese natale, dove muore nel 1959. Non amava le foto ufficiali o in posa, per questo viene considerato anche il “padre nobile dei paparazzi”. Non a caso suo allievo è stato Tazio Secchiaroli che riorganizzerà la VEDO nella nuova agenzia "Roma Press Photo", fondata nel 1955 assieme ad altri colleghi. Primo scoop della nuova agenzia avvenne con l’omicidio di Wilma Montesi, caso di cronaca nera che ha avuto in Italia un grande rilievo mediatico. Le fotografie della Roma Press Photo entrarono negli atti processuali. Seguì lo scoop del ‘58 di Re Faruk a via Veneto. L’iconografia divinistica dei tempi, le splendide foto posate e curate nei minimi dettagli, lasciano spazio ad uno stile fotografico che si esprime entrando direttamente nel privato dello star system. Nel novembre del ‘58 il reportage rubato al ristorante Rugantino a Roma, con il celebre spogliarello di Aïché Nana. L’agenzia riprende tutto sul fenomeno "Dolce Vita”, su “Hollywood sul Tevere”. E’ presente anche sui set cinematografici, esegue migliaia di backstage fotografici dei fi lm. Realizza servizi su fatti di cronaca, spettacolo, celebri personaggi ritratti in privato, vita politica.
In 1908, Adolfo Porry Pastorel, considered the father of Italian photo journalism, created the “VEDO” agency (Acronym for “Visioni Editoriali Diffuse Ovunque”). Some thirty years later, in 1937, he transformed a van into a workshop in order to be right at the heart of events. This allowed him to produce material on the spot for the various newspapers of the time. As a result of this innovative approach, he ended up beating on the ground the experienced and respected staff of the “Instituto Luce”, leader in the market. At the end of the World War II, he retired and settled back in his place of birth were he passed away in 1959. In terms of style, he was never a big supporter of over-worked, over-complicated and posed photographs. He preferred to catch his characters in an unexpected moment showing their true self. In short, a more natural approach to the subject was his trade mark, so much so that he is also considered the father of the paparazzi. They called him “padre nobile dei paparazzi” ( “noble father”). His protégé, Tazio Secchiaroli, confirmed this general opinion when he re-organised the VEDO archives in 1953. He moved, transformed and integrated the old archives into a newly founded photo agency, known as “Roma Press Photo”. The new agency found fame while covering the notorious homicide of Wilma Montesi in 1953. From then on many more scoops came along and the agency built a world class reputation, working relentlessly at delivering impeccable photos curated in all details. They made a point at being the agency for the “dolce vita”movement, also known as “Hollywood on the Tiber”. Their archives include backstage shots of thousands of movies as well as the photos of international celebrities coming to Rome.
alberto cartoni Lastre in vetro e negativi/ Glass negatives and negatives: 460.000
Alberto Cartoni, fotografo ufficiale del Ventennio accreditato a Palazzo Venezia. L’archivio comprende immagini che documentano la parabola del regime fascista, prevalentemente attraverso la vita pubblica e privata di Mussolini. Di pregio particolare le foto inedite relative alla costruzione di innumerevoli opere architettoniche come la città universitaria “La Sapienza”, il Foro Italico, il quartiere EUR, il Colosso Mussolini (la statua alta 90 metri, più alta della Statua della Libertà e della cupola di San Pietro, mai completata). Negli anni ’40 l’archivio è stato murato dallo stesso Cartoni per tutelarlo da manomissioni e furti. Nel 1990 è stato riportato alla luce da Umberto Cicconi.
Alberto Cartoni was the official photographer for the Fascist regime. The Cartoni archives cover the rise to power of Mussolini and his fall. As a result, it contains an extensive collection of highly valuable and often unique pictures illustrating the personal and public life of Mussolini. The archives also contain a significant number of valuable and significant pictures depicting the construction and completion of various architecturally important buildings in Italy. There is in particular a rare collection of the buildings in the EUR area of Rome, the Sapienza University and the Foro Italico. There are also unique and extremely rare pictures of the “Colosso Mussoli”, a statue of impressive size, larger than the Statue of Liberty. The archives were kept hidden after the war and were only discovered in 1990 by Umberto Cicconi himself.
spartaco appetiti Lastre in vetro e negativi/ Glass negatives and negatives: 540.000
Spartaco Appetiti dal 1926 è al servizio esclusivo di Mussolini. “Fotografo del Luce più gradito a Mussolini”, ritrae il fascismo pubblico e privato e segue con il suo obiettivo gli avvenimenti del Ventennio. Dopo la guerra subirà un processo per “profitti sul regime” dal quale ne uscirà indenne. Il suo archivio rimarrà attivo fi no gli anni ’60, focalizzando anche l’attenzione sullo Stato Pontificio e costume vaticano.
Starting in 1926, Spartaco Appetiti, a photographer from the Instituto Luce, worked exclusively for Mussolini. He soon became the Duce’s favourite photographer. He depicted Fascim in all its aspects, covering public and private functions as well as other events of the period. At the end of the war he was put on trial for benefiting from his position during the Fascist regime. He was absolved and carried on his work until 1960, focusing on the Holy See.
umberto cicconi Negativi e diapositive Negatives: 645.000
Umberto Cicconi, fotoreporter e fotografo personale di Bettino Craxi per vent’anni, dal 1980 al 2000. Nel corso della sua attività ha ritratto la politica nazionale e internazionale della prima Repubblica. Il fondo contiene inoltre negativi di Antonio Sansone, Italo Tonni, Osvaldo Restaldi, Vezio Sabatini, Luciano Paternò, Tano D'Amico, Fausto Giaccone, attraverso i quali si completa la parte più recente della storia e della cronaca italiana, immortalata dai fotografi-artisti.
Umberto Cicconi, is today the president of the “Allori Foundation” and owner of the Archivio Cicconi. He starts his carreer as a photoreporter and personal photographer Bettino Craxi with whom he work from 1980 till 2000. During his career he covered many reportage from Afghanistan, Beirut to Cuba and more. He also depicts the national and international political scene,private and public. He has also added to the archive a series of exclusive images from event and environment where he was more then often the only photographer. He was also owner of a photo press agency that lasted until the end of the 90’s .. Here we find picture from Antonio Sansone, Italo Tonni, Osvaldo Restaldi, Vezio Sabatini, Luciano Paternò, Tano D'Amico, Fausto Giaccone. This last part of the archive and with all these contribution we have a the end of a century.
Visitate il nostro sito internet per un panoramica generale dell’Archivio Cicconi. Tenete presente che sono state scansionate ed inserite solo 22.000 immagini su 7 milioni presenti. Licenze di immagini per utilizzi editoriali, pubblicitari, aziendali e molto altro. Gli utenti possono scrivere a info@archiviocicconi.com per una ricerca personalizzata in base a interessi ed utilizzi personalizzati. Visit our website for an initial overview of the Archivio Cicconi. Please note that only 22.000 pictures out of 7 milions have already been digitalized so far. Right managed images for editorial, advertising, corporate usage. Please contact info@archiviocicconi.com for a personalised search based on individual interest.
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